NUMERO 3 Febbraio 2008 LA CAMICIA ROSSA Stampato in proprio www.museomentana.it DALLA S VIZZERA ALLA DIFESA DI R OMA 1848-49 (III) Mario Laurini Con l’arrivo della Legione Italia- comando del colonnello Savini e Porta Portese e Porta San Pan- na di Garibaldi, la difesa della l’ultima agli ordini del colonnel- crazio, mentre la seconda fra capitale poteva contare, oltre che lo Galletti. La prima brigata, Porta Cavalleggeri e Porta Ange- sulle truppe regolari, anche su un quella di Garibaldi fu posta fra lica. Il resto delle truppe fu tenu- buon numero di volontari per un totale di circa 8.300 fanti e circa 400 cavalieri. Inoltre Roma po- teva anche contare sui bersaglie- ri lombardi del Manara, su repar- ti del genio e d’artiglieria oltre che sui carabinieri ex pontifici che, pur nati come corpo politi- co, avevano totalmente abbrac- ciato la difesa della Repubblica Romana. L’insieme di queste forze fu di- viso in quattro brigate. La prima fu posta al comando di Garibal- di, la seconda alle dipendenze del colonnello Masi, la terza al LA C AMICIA R OSSA retrocedere davanti all’at- poletani, varcati i confini, marcia- tacco nemico fin quando vano su Roma ed erano già giunti la legione italiana è inter- a Palestrina e ad Albano. Garibaldi venuta riuscendo a ferma- fu inviato dal governo contro i re il nemico in uno scon- borbonici alla testa di 2500 uomi- tro feroce intorno a Villa ni, ma senza alcun pezzo di arti- Corsini e nei giardini di glieria, mentre questi ultimi dispo- Villa Pamphili. Il succes- nevano di 12000 uomini di fante- sivo intervento del colon- ria, di 2000 cavalieri e di 52 can- nello Galletti con la sua noni. Garibaldi uscì nascostamente legione romana, dopo ore da Roma durante la notte e si di- di combattimento, assicu- resse su Tivoli raggiungendo Pale- rò finalmente alle nostre strina la sera del 6 e qui ebbe i pri- forze la vittoria della mi scontri con il nemico. giornata. Le perdite fran- Il generale borbonico Lanza mosse cesi erano costituite da con due colonne contro i garibal- 300 morti, 150 feriti e ben dini che si erano ritirati su Castel 365 prigionieri. Gli italia- San Pietro, ma, dalla stessa locali- ni ebbero solamente 200 tà, Garibaldi si accorse del movi- uomini fra morti e feriti, mento delle due colonne napoleta- un solo prigioniero nella ne, una diretta alla porta di Val- persona del prete garibal- montone e l’altra su Porta Romana dino Ugo Bassi sorpreso e, di conseguenza, come i garibal- mentre si occupava di un dini ebbero il nemico a tiro, si lan- to in riserva.Garibaldi si accorse ferito grave. Nessuno lo seppe, ma ciarono all’assalto. Manara con i subito che il terreno esterno alle in quelle ore anche Garibaldi accu- suoi bersaglieri assalì i napoletani mura era più alto e quindi domi- sò una ferita e segretamente si fece del colonnello Novi. Garibaldi e nava le sue linee, per questo moti- curare dal medico della sua Legio- Bixio attaccarono la colonna più vo portò buona parte dei suoi ar- ne. La vittoria, se sapientemente consistente del Lanza volgendola mati al di fuori delle mura per me- sfruttata, avrebbe portato a ben più in fuga. A questo punto Garibaldi glio difendere il Palazzo di Villa positive conseguenze, ma la dab- si trovò nella favorevole condizio- Corsini, il Vascello ed altri luoghi benaggine di Mazzini fece sì che ne di non dar tregua al nemico e si che, qualora persi, avrebbero reso l’umiliazione di una completa di- apprestò a fare ciò, ma i triunviri difficile, se addirittura reso impos- sfatta fosse risparmiata alla Fran- romani scombinarono tutti i suoi sibile, l’intera difesa della città. cia che egli considerava piani e la sera del 10 lo richiama- Alcuni distaccamenti repubblicani, “Repubblica sorella” . Mazzini era rono a Roma, preoccupati di even- inviati in perlustrazione nella notte digiuno di arte militare e in quel tuali mosse francesi. La sera del del 30 aprile, fecero un prigioniero periodo fu, probabilmente, un ide- 15 maggio, giunse a Roma da par- catturato ad una colonna di caval- alista che non comprese neanche te francese il noto Ferdinando de leria francese che essi incontraro- la necessità politica e trattò i fran- Lessepts che fece credere al gover- no sulla loro strada. Infatti, la mat- cesi in modo tale che essi riusciro- no romano di essere giunto nella tina successiva Garibaldi vide sul- no ad approfittare del momento città per la ricerca di una comune la via di Civitavecchia le colonne ottenendo quei rinforzi con i quali, intesa, la quale portò veramente ad dell’esercito francese che marcia- in seguito, distrussero la Repubbli- una tregua d’armi che avrebbe vano dirette su Porta Angelica e ca Romana. Mentre i romani esul- consentito ancora mano libera nei Porta Cavalleggeri. In quei luoghi tavano per una effimera e tempo- confronti dei borbonici, ma che, si accese subito la battaglia, i di- ranea vittoria, gli Austriaci mar- comunque, nascondeva il tentativo fensori attuarono una forte resi- ciavano ed occupavano Bologna di guadagnar tempo per inviare stenza e l’attacco francese in prin- dirigendosi anche su Ancona. rinforzi al generale Oudinot. Il 13 cipio fallì, poi i battaglioni degli Gli Spagnoli, nel frattempo sbar- il triunvirato, di fatto dominato da studenti che erano al loro primo cati a Fiumicino, avevano occupa- Mazzini il quale aveva in ombra combattimento, furono costretti a to l’Umbria settentrionale e i na- sia l’Avezzana che fu relegato in www.museomentana.it pag. 2 - N. 2, Gennaio 2008 LA C AMICIA R OSSA dante in Capo dell’esercito repub- compagnia del genio Zappatori. Il blicano il colonnello Roselli, otti- grosso, al comando di Garibaldi, mo ufficiale, certamente in grado era composto dai bersaglieri lom- di comandare il proprio reggimen- bardi del Manara e dalla Legione to, ma non certo di assumere in Trentina. Erano, inoltre, presenti proprio l’intera responsabilità di al completo il 2° ed il 5° RGT comando di tutto un esercito. Al Fanteria ed un Battaglione del 1°. Roselli fu conferito il grado di Ge- Comprendeva questa forza anche nerale di Divisione ed il Garibaldi la Legione Romana e due squadro- che, fino a quel momento era stato ni di Dragoni con sei pezzi d’arti- suo superiore con lo stesso grado, glieria ed un totale di circa 6000 fu messo a sua disposizione. La uomini. La retroguardia, agli ordi- sera del 16 maggio l’intero eserci- ni del colonnello Galletti, era com- to composto da circa 11.000 uomi- posta dal 6° RGT di Fanteria, un ni e 12 cannoni, al comando del battaglione di Carabinieri a piedi e Roselli e con Pisacane come Capo da due squadroni di Carabinieri di Stato Maggiore, prese la via cavallo oltre ad un battaglione di Labigana lasciando Roma in dire- Zappatori e quattro bocche da fuo- zione di Valmontone. L’avanguar- co per un totale di circa 2000 uo- dia, composta da 2300 uomini con mini. Il Generale Oudinot due pezzi d’artiglieria, era coman- data dal colonnello Marochetti e Ancona, sia il Garibaldi che inve- comprendeva la legione italiana, il ce restò legato alla difesa di Porta terzo reggimento di linea, un pic- San Pancrazio, nominò Coman- colo reparto di lancieri ed una UN EROE BERGAMASCO : F RANCESCO N ULLO (II) Anna Maria Barbaglia Nullo entrò in San Marino con il suo messaggio per il avendo alla testa un Generale ed essendovisi aggiunta Belzoppi, ma la situazione non era facile, né per i garibal- anche della Cavalleria e che di più mandarono ieri ver- dini, né per i Sammarinesi, impegnati come erano nella so il confine della nostra Repubblica dei picchetti di os- difesa della loro indipendenza e il Belzoppi, tramite il servazione. A quest'ora egli e certo ch'esse sono infor- Nullo, inviò a Garibaldi questo messaggio: “ Generale, il mate della vostra posizione: quindi nulla di più facile Quartier Mastro della vostra Cavalleria Francesco Nul- che quelli vi prevenissero nella occupazione del vostro lo arrivato qui con dodici suoi uomini circa l'ora di not- territorio, per chiudervi ogni via ad avanzare, nel men- te, ci ha domandato di potersi fermare alcune ore e di tre che, quelle, che vi seguono vi impedirebbero di in- essere sovvenuto delle ragioni occorrenti, nelle quali dietreggiare se mai vi poneste in questa ultima pendice domande lo abbiamo pienamente soddisfatto. degli Appennini non legata alla catena dei più alti, che Esso poi ci ha narrato come sarebbe vostra intenzione vi restano a sinistra. di transitare con la vostra Colonna pel territorio di que- Speriamo che riceverete in buon grado queste comuni- sta Repubblica, o che ora da voi spedito per informarsi cazioni e che i generosi principii, che voi professate, vi delle disposizioni nostre intorno alla vostra venuta. faranno interessare per la conservazione di questo anti- Vi ringraziamo di questo atto, che avete voluto praticare co asilo della pace e della libertà, impedendovi ogni con noi, e che ci mostra il riguardo che avete verso il conflitto, che noi teniamo inevitabile ove mandaste ad nostro Governo. E poiché questo avviso che ci avete da- effetto le intenzioni, che ci avete fatto partecipare. to, ci ha costretto a palesare al vostro inviato la perico- Gradite, o Generale, le significazioni della nostra più losa posizione in cui ci troviamo per la vicinanza delle distinta stima”. truppe austriache, ed il grave rischio che correreste voi San Marino 20 luglio 1849 stesso, a questa volta egli ci ha pregato a volere tutto ciò Al Gen. Garibaldi significare direttamente a voi in iscritto, come facciamo, Macerata Feliria per dirvi che il littoraie vicino non vi può più offrire I Capitani Reggenti mezzo d'imbarco, perché fin da qualche giorno si tengo- Domenico Belzoppi Capitano Reggente no lontane dalla riva tutte le barche, che le suddette anche pel Collega assente.
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