Pedrini E Pacifico Brillano, Gli Altri No

Pedrini E Pacifico Brillano, Gli Altri No

6 oggi giovedì 4 marzo 2004 Pacifico (Solo un sogno), Piotta (Ladro di te), Danny parata è orrganizzata dal Siam-Slc (Sindacato arti- Oggi canzoni in versione breve Losito e Las Ketchup (Single), Morris Albert e Mietta Proteste in città tra frittate sti della musica). (Cuore), Marco Masini (L'uomo volante), Daniele Groff Ieri sera hanno invece distribuito frittate e vo- per accontentare le radio (Sei un miracolo), Bungaro (Guardastelle), DJ France- e musicisti in marcia lantini ai passanti, davanti all’Ariston, l'associazio- sco (Era bellissimo), Veruska (Un angelo legato a un ne «Musicamalla» e l'Antica compagnia portuale palo), Mario Venuti (Crudele), Andrea Mingardi e la di Imperia, con l’intento di consegnare una lettera Oggi, terza serata, i cantanti eseguono versioni dei bra- Blues Brothers Band (È la musica), Mario Rosini (Sei la Le proteste si affacciano al Teatro Ariston, a Sanre- aperta a Tony Renis: lo scopo era proclamare il ni in «radio edit», cioè più brevi. Apre Neffa (Le ore mia vita), Adriano Pappalardo (Nessun consiglio), An- mo. Oggi pomeriggio, da piazza Cassini, una qua- diritto alla musica e ottenere spazi sociali. Danilo piccole). Seguono: Paolo Meneguzzi (Guardami negli drè (Il nostro amore), Massimo Modugno e i Gipsy rantina di musicisti marcia per la città, suonando, Berti, uno dei promotori, ha detto: «Vogliamo che occhi), Db Boulevard (Basterà), Stefano Picchi (Genera- King (Quando l'aria mi sfiora). Ospiti la cantante rume- per rivendicare diritti come l’indennità di disoccu- la musica rappresenti un veicolo di pace, compren- le kamikaze), Simone (È stato tanto tempo fa), Omar na Haiducii e Dustin Hoffman dopo i forfait dell’ex pazione, l’assicurazione contro gli infortuni sul la- sione e convivenza, contro ogni forma di consumi- Pedrini (Lavoro inutile), Linda (Aria, sole, terra, mare), Spice Girl Victoria e di Emanuele Filiberto di Savoia. voro, agevolazioni fiscali per chi suona dal vivo. La smo discografico e mercimonio di cultura». Roberto Cotroneo il festival degli anni Sessanta te lo ritro- vi tutto come un sogno in bianco e nero. A parte la prima fila di Vespa, SANREMO Giulio a Sanremo da giova- Magalli e Del Noce, più un numero ne faceva il parrucchiere. Adesso gesti- imprecisato di signore, il resto era tut- sce un bar. Con le tazzine del caffè di Sanremo due to un look Rinascente, con gioielli del- quelle dal bordo spesso, che non si le signore che parevano un’eccentrica rompono mai. Sempre le stesse da collezione di formine montate su bril- trent’anni. Come questo festival che si lanti. Coccinelle luccicanti, chiavi piega da morire, ma non si spezza. d’oro, iniziali del nome. Le signore sui Stereo acceso, basso volume. Mi guar- cinquant’anni con montature di oc- da complice, e poi sussurra: è il gran- chiali esagerate e permanenti di una de Tony Bennett. Uno degli amici di ma sembra tanto volta; le ragazze, truccate come si fa Tony Renis, c’è da stare sicuri. Fuori il quando si va al matrimonio della mi- sole di marzo illumina distratto quel gliore amica: niente di esagerato e tan- che è rimasto di una cittadina in stand ta compostezza. Ma la rottura se c’è ti by, pronta a riaccendersi di quel poco arriva per vie traverse, e non è detto nella stagione estiva. Qui Montecarlo che sia la più auspicabile. Ieri è andata è a quindici minuti, Nizza tre quarti «Saranno famosi» peggio del primo giorno. Chitarre gita- d’ora, a schiacciare un po’ l’accelerato- ne con Massimo Modugno, e Adriano re. Genova invece è quasi un viaggio, Pappalardo che non chiede consigli a su quell’autostrada dai viadotti vertigi- nessuno, come dice la canzone, anche nosi. Come non averci pensato che duri. Come una labirintite sociale, tut- pensieri e parole, visto che si parla di mia vita, che sarebbe stato antico già perché prima ci dovrebbe essere qual- questo è un posto dove si parte e si ti hanno perso il senso dell’equilibrio canzoni, non si associno con il pensie- nel 1964. Eppure nessuno ha spiegato cuno disposto a darglieli. Eppure era arriva. E dove la gente dorme e lavora. e pure della misura. Parlano come do- ro e l’azione. Qualcuno, l’altro ieri, che Paoli ha vinto un premio alla car- lui l’unico entusiasta in questo grup- Ma per il resto, passa il confine, come vessero scrivere un saggio alla Nando doveva ricordare a Gino Paoli (com- riera perché lui la liturgia del Festival po di giovani dove ogni tanto lo capi- i contrabbandieri raccontati da Fran- Adornato: «abbiamo rotto con la tradi- mosso, secondo l’organizzazione del l’aveva davvero scardinata. Solo che sci che stanno recitando la parte di cesco Biamonti. Anche il festival di zione». Continuano a ripetere. «Abbia- festival; scostante e silenzioso per chi allora, in quegli anni, si scardinava quelli che «sono i giovani a Sanremo». Sanremo è un posto dove si passa, si mo frammentato il rituale sanreme- lo guardava in faccia mentre cantava) con le canzoni, e non con le battute. Emozionati e appassionati, come un gioca su un numero solo, e che Dio te se». I giovani, la musica che non è di quando arrivò nella Sanremo mam- Ma che farci, questo Sanremo è schia- Saranno famosi di quella che già ades- la mandi buona. Specie per questi can- melodica, le battute che devono dissa- mona e davvero liturgica a cantare Ieri vo e prigioniero della televisione, delle so suona come l’era post-berlusconi. tanti, che dovrebbero star lì a fare gli crare. Una roba di sinistra, insomma. ho incontrato mia madre, che fu una regie holliwoodiane. E indietro co- Perché i tempi si anticipano dove nep- scongiuri che non si intrometta il soli- Il ‘68 è piombato a Sanremo, con qua- canzone rivoluzionaria. Invece ieri se- munque non si torna. Sul palcosceni- pure te lo aspetteresti. E si anticipano to Berlusconi, magari da Nassiriya, a si quarant’anni di ritardo. Peccato che ra ti arrivava Mario Rosini, con Sei la co, almeno. Perché se guardi in platea, già a Sanremo. Dove Berlusconi è così togliergli quel po- presente da stancarti per tanta assen- co di palcosceni- za. E invece pensare che le signore in co che gli hanno LA CLASSIFICA DELLA PRIMA SERATA sala, in vestiti di seta di seconda scelta concesso. E va Marco Masini e in collane di perle troppo coltivate, già bene che non 1 "L'uomo volante" coincidano con il popolo dei messaggi- si presenta sul Morris Albert e Mietta ni e dei dj vuol dire dimenticare che palco a cantare 2 "Cuore" questo circo è la contraddizione ulti- Le foglie morte, Stefano Picchi ma di un mondo che non esiste. Vec- con Fedele Confa- 3 "Generale Kamikaze" chie zie e modernità. Non c’è dubbio, lonieri al piano- Paolo Meneguzzi i testi degli autori sono ottimi, le incur- forte. Giulio a 4 "Guardami negli occhi" sioni di Gnocchi sono puntuali, ma Sanremo faceva Andrea Mingardi e The Blues Brothers Paola Cortellesi, di solito strepitosa, il parrucchiere, e 5 "È la musica" questa volta però è come se le mancas- se lo ricorda Mario Venuti se qualcosa. Quel qualcosa è che le Quando quando 6 "Crudele" nozze con i fichi secchi non le fa nessu- quando di Tony, Danny Losito no. Liturgie permettendo. E forse lo con quello pseu- 7 "Single" sanno anche loro, Ventura & Gnocchi donimo che era Neffa soprattutto. E allora rimane un diver- già un biglietto 8 "Le Ore Piccole" tente sketch, costruito più che sull’in- per Los Angeles. Dj Francesco novazione sul provincialismo. Com- Poi lo guardi arri- 9 "Era bellissimo" piacersi di avere attori americani, vare in sala stam- Veruska compiacerci dei falsi videoclip, acco- pa, Tony, perché 10 "Un angelo legato a un palo" gliere Dustin Hoffman come fosse un qui a Sanremo è Db Boulevard eroe della Rivoluzione Americana tutto un chiamar- 11 "Basterà" con gag se lui conosceva il festival o si per nome, e sfo- Adriano Pappalardo. A fianco, da sinistra: Omar Pedrini con «Il Piotta» e Marco Masini no, farlo cantare Quando quando dera due cellula- quando. Leggere If di Rudyard Ku- ri, uno in una ta- l’angolo delle canzoni pling con le battute di Gnocchi su sca dei pantaloni Moratti e Del Noce, del tutto incom- e uno nell’altra. Come due colt. A di- prensibili a Hoffman. E un collega- re: buon lavoro a tutti. Anni di Stati mento a sera con i coraggiosi ragazzi Uniti devono averglielo insegnato che delle missioni militari a Kabul. Abba- la stampa è una cosa seria. E dovrebbe stanza insolito, ma questo è un festi- andarlo a spiegare però a Simona Ven- Pedrini e Pacifico brillano, gli altri no val autoreferenziale e molto contami- tura, che a Porta a porta ha risposto a nato, con Bettarini marito calciatore Mario Luzzato Fegiz come se fosse la della Ventura che canta Rose rosse per sua cameriera. E così davvero non si Diego Perugini questo festival. «Rimpiango la giuria di qualità e soffusa di star bene con se stessi. Il tutto partendo teenager. Che, però, potrebbero gradire di più Si- te, con stonatura di circostanza, e le va lontano. Nemmeno lei che ha talen- temo gli sms. Per esperienza personale diffido dal da poche note di piano e, poi, via via in crescendo mone, uno che studia da Vasco e ricorda Grignani, canzoni in gara che ieri sera facevano to da vendere a tutti. voto popolare». Pessimismo da classifica a parte, con tanti bei sapori anni '70, organo, chitarre e così citando en passant U2, Coldplay e compagnia roc- molto intermezzo.

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