Oro Nello Slalom Alle Olimpiadi

Oro Nello Slalom Alle Olimpiadi

Pagina 14 L’ECODI BERGAMO Sabato 18 febbraio 1984 L’ECO DELLO SPORT Paola Magoni nella leggenda Oro nello slalom alle Olimpiadi Una ragazza tutta d’oro. Paoletta Magoni, sor- prendendo tutti, ma non chi la conosce da vicino, ha vinto Solimpiade entrando nella leggenda. Per dimostrare il suo valore le occorreva una vittoria prestigiosa in campo internazionale e lei, Quarta dopo la prima manche ha dato un senza por tempo in mezzo e senza far tanto chiasso, si è procurata la più prestigiosa lasciando attoniti anche coloro che credevano in lei ma non fino a saggio di potenza e coordinazione nella tanto. Eppure Paoletta già dal 1978 si era imposta seconda dove, partendo per prima, ha su- all’attenzione dei tecnici azzurri tanto che lo spea- ker della tivù Paolo Valenti la definì: ((Una ragazza perato se stessa - Al settimo posto Ma- che segue le orme delle migliori sciatrici e pone la sua autorevole candidatura a succedere a Claudia ria Rosa Quario, al nono Daniela Zini Giordani)). Quell’anno Paoletta si era aggiudicata il titolo italiano nello speciale e nella libera allieve. SARAJEVO -.- L’olimpiade Non era ancora entrata nel- prende corpo in una lattigino- Paole tta Abbiamo seguito Paoletta sul teleschermo scende- re decisa a Sarajevo nella nebbia di una giornata bianca si tinge di azzurro. Me- la storia dello sci alpino e ieri sa giornata di nebbia. Quarta Magoni dopo la prima manche fra i freddissima (dieci gradi sotto lo zero). Abbiamo rito della ((valanga rosa)) che ha fatto ingresso trionfale nel- sul podio sulla neve del Monte lahorina la leggenda. L’autorità e la paletti ad appena 14 centesi- ammirato il suo stile e la sua potente classe degna di conquista la medaglia d’oro sicurezza con cui questa ber- mi dalla più veloce (la france- con medag un grande campione. Ci ha commosso il suo viso nello slalom con un sorpren- gamasca di Selvino coglie il se Guignard), la Magoni dà d’oro radioso di fanciulla, felice, incontenibilmente felice dente colpo da ko. La splen- titolo sportivo più prestigioso un saggio di potenza e coordi- tra Perrine per una vittoria attesa (perché preparata con cura puntigliosa), ma forse insperata. E con lei hanno dida novità si chiama Paolet- lasciano di stucco il ((circo nazione nella seconda dove, Pelen (2.a) bianco)). partendo per prima e quindi esultato gli sportivi italiani per una medaglia dloro ta Magoni, 19 anni, capelli e Ursula biondi, il viso punteggiato da Vince con rabbia, con la senza punti di riferimento, nemmeno presa in considerazione dai pronostici efelidi, un soldo di cacio alto determinazione e la forza di deve soltanto superare se stes- Konzett della vigilia. 1,54. una sorpresa della natura che sa. La sua sciata non è perfet- (3. al Più di tutti hanno esultato i bergamaschi e dei ta per stile ma formidabile è bergamaschi i selvinesi. Un’ondata di gioia, di entu- l’efficacia della sua azione fin siasmo, di ‘soddisfazione ha travolto Selvino, un dal via. Alla costante ricerca piccolo grande paese che ha mandato a Sarajevo ben del paletto snodabile che ab- due suoi figli, la Paoletta e Roberto Grigis, mentre batte di forza per tenere la tanti altri si stanno facendo onore nello sci naziona- linea più filante, scende dal Nello sci alpino Temevasoprattutto la Hesspoi... le. Un paese che, quindi, merita di incidere il suo pendio raccolta dando frusta- nome a caratteri d’oro nella storia dello sci mondia- te tremende ad ogni passag- le. gio. Spinge a fondo fin sul Ad incidere questo nome, insieme al suo natural- traguardo concludendo in mente, ci ha pensato Paoletta Magoni, punta di 1. PAOLETTA MAGONI (Ita) 1’36”47 (48”85 - 47”62) 47”62 per un totale di È la prima diamante di uno stuolo di fratelli (Sonia nazionale 1’36”47. E’ il limite da batte- 6, Livio e Oscar nazionale C) che, sprona ti dalla 2. Perrine Palen (Fra) 1’37-38 (48”85 - 48-53) re, un tempo che si rivela cocciuta volontà del padre (muratore nel milanese) 3. Ursula Konzett (Lie) 1’37’50 (48-81 - 48’69) subito eccezionale, pressoché continuano a cogliere brillanti rist&ati usando sci e 4. , .Ros+vj@Steiwr, ,jAyt 1 1 , 1’37”84 (49”22 - 48’62) impossibile d0 migliorare per italiana _. .-., racchette. 5. &ka Hess @iI 1’37”91 (49”57 - 4r341 . .I -.,c:. ‘d%-1.,> 4.,: .‘ le riuali che devono forzare al 6. ,.Melggrtata Tlal,~ IpoI) *1’37”97 (49’!24& ,i “if”lbssimo”peS‘“rèntareil‘sef;pas- ‘L r)’ :, Abl8-&vmMg~f~ ~t~~a~~~;lur,‘~~~~~~a~~f~~~ a 7. c M’&I’I’#ROSA‘ aWRld*iiia-) 1’37’99 (49”68”- . Paoletta Magoni nella redarrione, de- ctC ’Ecun prima SO. di Sarajevo. rPer sfondare mi occorre un grande 8. Anni Kronbichler (Aut) 1’38’05 (48”84 - 49”21) E’ così che delle tre che la risu Ita to - ci aveva detto allora -. SO di valere 9. DANIELA ZINI (Ita) 1’38”15 (49”32 - 58”83) precedono in classifica dopo I come le altre azzurre e SO anche che se arrivasse la prima manche, una (la lea- Paoletta Magoni, nata a Selvino il 14 settembre 1964, figlia di SARAJEVO - ((Temevo che Maria Rosa Quario e Da- l’exploit tutto sarebbe più facile per me e ricompen- IO. Olga Charvatova (Cec) 1’38”66 (49”65 - 49”Ol) der prowisoria Guignard) sal- un carpentiere specializzato in tetti, esponente più illustre di una soprattutto la Hess ma quan- niela Zini, le altre e più quo- serebbe mio padre dei suoi molti sacrifici. Mi ricor- Il. Monika Hess (Svi), 1’38”67; 12. Maria Epple (Rfg), ta dppo appena l3”, un’altra famiglia di sciatòri (tre dei quattro fràtelli militano nelle Nazio- do ho visto che il mio tempo tate azzurre in gara insieme a do - continua Paoletta - l’acquisto di un paio di 1’38”77; 13. Ewa Grabowska (POI), 1’39”62; 14. Madejda (Urs@Q Konzett del Liechten- nali minori), è così la prima italiana della storia ad avere era migliore ho capito che Fulvia Stevenin. ((Bravissima sci che erano la... fine del mondo, ma anche spro- Andreeva (Urs), 1’40”22; 15. Mateja Svet (Jug), 1’40”85; steir$ attacca a fondo ma cor- conquistato la medaglia d’oro olimpica nello sci alpino dopo che 16. Carole Merle (Fra), 1’44”30; 17. Jolanda Kinble (Lie), nel 1976 ad Innsbruck Claudia Giordani aveva sfiorato I’obietti- avevo vinto. Ho sciato dando Paoletta. Ha fatto una gara porzionati alle nostre possibilità, eppure papà li ha 1’46”43; 18. Magdalena Birkner (Arg), 1’54”75; 19. Xuefei re troppi rischi pagandoli con vo con l’argento nella stessa specialità e prima ancora la Chenal il massimo, mi sono detta o splendida. lo ho sbagliato la voluti lo stesso per men. Jin (Gin), 2’06’04. oltre ‘un secondo di ritardo Minuzzo era salita sul podio per il bronzo nel gigante di Squaw la va o la spacca)). Chi parla è prima manche. Scesa con il Que li sci sono stati il più bell’investimento di La jugoslava Andrea Leskovsek, classificatasi sedicesima, dall’azzurra ma riuscendo a Valley 1960. Paoletta Magoni: pochi minuti pettorale numero uno, sono papa Bieri a gioire del successo della figlia a Saraje- è stata successivamente sqG&ficata. rimanwe sul podio sia pure La Magoni è anche la sesta italiana a vincere l’oro individuale prima la sciatrice azzurra ave- venuta giù con i freni, troppo vo). col bronzo a 1’03”, e la terza nella storia delle Olimpiadi affiancando il suo ai mitici nomi di va compiuto un’impresa ecce- prudente. Non credo comun- 19361, Irene Camber (Fioretto - Ma la vittoria di Sarajevo premia soprattutto lei, (l’austriaca Kronbichler) quasi Ondina Valla (80 ostacoli - zionale ed insperata conqui- que di aver risentito troppo Paoletta, un’atleta che ha saputo rimanere se stessa cade dopo l’intertempo ma è 19521, Erika Lechner (slittino - 1968). Antonella Ragno (fioret- stando per l’Italia ,la medaglia to - 1972) e Sara Simeoni (salto in alto - 1980). dell’influenza e della febbre anche nel gruppo, che ha saputo difendere la sua pronta a rimettersi in linea d’oro nello slalom femminile che ho avuto nei giorni scorsi. individualità ed-ha resistito alla tentazione di lasciar- pur se precipita all’ottavo Carattere estroverso, ha la passione del motocross, del tennis e alle Olimpiadi invernali di Sa- del windsurf. Quando è arrivata nella squadra azzurra maggiore, Nella seconda manche ho si andare alja comoda corrente di quei clan dove le posto finale separando le az- tre anni fa, i tecnici Cimini e Dalmasso si sono preoccupati di rajevo. persone che contano ti possono dare una spintarella. Una medaglia zurre Quario e Zini. spinto al massimo e ho fatto limarne il difetto principale: sciava con eccessiva foga rischiando Lei si è sempre tenuta in disparte. Il suo unico clan La francese Pelen, che divi- di scoordinarsi. Con il tempo ha imparato ad essere più fluida Un successo che è andato il secondo tempo assoluto re- al di là di ogni aspettativa cuperando un bel po’ di posi- è IO Sci club Faip Selvino dove ha trovato un deva ex aequo con la Magoni nella sciata mantenendo l’innata aggressività con la qUah3 oggi è presidente entusiasta in Angelo Bertocchi, un presi- il quarto posto nella prima salita nell’Olimpo. anche in virtù del grande zioni)), dice Maria Rosa Qua- che mancava Prima di ieri non aveva mai vinto una gara a livello mondiale dente convinto di avere tra le sue fila una grande manche, è sulla scia dell’az- piazzamento di squadra della rio che ha chiuso la gara zurra ma all’intertempo le de- ottenendo quest’anno il migliore piazzamento in Coppa del ((valanga rosa)) che è riuscita olimpica in settima posizione.

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