STU D IO ID RA U LIC O -A M BIEN TA LE M ED IA N TE L’A N A LISI D EI PRO C ESSI G EO M O RFO LO G IC I IN A TTO PER LA C A RA TTERIZZA ZIO N E D EI BA C IN I ID RO G RA FIC I PRIN C IPA LI D ELLA REG IO N E M A RC H E G IU G N O 2018 IL BACIN O D EL FIU M E PO TEN ZA Responsabile per gli aspetti geologici: Soggetto attuatore Geol. M aurizio Consoli Responsabile per gli aspetti paesaggistico terrritoriali: Arch. Andrea Renzi Responsabile per gli aspetti biologici: D ott. Paolo Perna, Responsabile per la parte gli aspetti s.r.l. ........................... Società di Ingegneria inform atici e GIS: D ott. D anilo Procaccini Consulente scientifico per la parte CO O RD IN AM EN TO E clim atologica: D IREZIO N E TECN ICA: Prof. Carlo Bisci Geol. M aurizio Consoli Colloboratrice: Francesca M onaldi Studio idraulico-ambientale mediante l’analisi dei processi geomorfologici in atto per la caratterizzazione dei bacini idrografici principali delle marche (Atto integrativo alla convenzione sottoscritta in data 27.03.2018 tra il Consorzio di Bonifica delle Marche e la Società Terre.it Srl.) s.r.l. 1 Studio idraulico-ambientale mediante l’analisi dei processi geomorfologici in atto per la caratterizzazione dei bacini idrografici principali delle marche (Atto integrativo alla convenzione sottoscritta in data 27.03.2018 tra il Consorzio di Bonifica delle Marche e la Società Terre.it Srl.) Sommario 1 Caratterizzazione bacino idrografico ............................................................................... 3 1.1 Inquadramento generale ........................................................................................... 3 1.1.1 Caratteri geografici e reticolo idrografico ......................................................................... 3 1.1.2 Elaborazioni GIS in formato raster georeferenziato dei dati LIDAR con la produzione di un Digital Terrain Model (DTM) di dettaglio e delle relative carte derivate (altimetria, acclività, esposizione, asperità, rilievo). ........................................................................... 4 1.2 Suolo e sottosuolo .................................................................................................... 5 1.2.1 Inquadramento geologico e geomorfologico del bacino. .................................................. 5 1.2.2 Inquadramento idrogeologia del bacino. ......................................................................... 10 1.2.3 - Studio dei versanti mediante analisi delle criticità idrogeomorfologiche (PAI, IFFI …). 12 1.2.4 - Analisi della sismicità generale. .................................................................................... 13 1.3 Ambiente idrico ....................................................................................................... 15 1.3.1 Caratterizzazione climatica e regimi pluviometrici. ......................................................... 15 1.3.2 Idrologia superficiale ....................................................................................................... 31 1.3.3 Descrizione qualitativa degli acquiferi ............................................................................. 31 2 Approfondimenti conoscitivi – ambientali e paesaggistici, idraulici e geomorfologici ................................................................................................................. 36 2.1 Il sistema geologico ................................................................................................ 36 2.1.1 Approfondimenti idraulici ................................................................................................. 36 2.1.2 Approfondimenti morfologici ............................................................................................ 49 2.2 Il sistema biologico .................................................................................................. 76 2.2.1 La vegetazione. ............................................................................................................... 78 2.2.2 La fauna .......................................................................................................................... 88 2.2.3 Qualità delle acque ......................................................................................................... 96 2.2.4 Paesaggio naturale ....................................................................................................... 100 2.2.5 La rete ecologica ........................................................................................................... 104 2.3 Il sistema antropico e il paesaggio ........................................................................ 118 2.3.1 Trama territoriale ........................................................................................................... 118 2.3.2 Definizione unità territoriali omogenee: ......................................................................... 119 3 Descrizione delle macro tipologie d’intervento e valutazione delle possibili azioni di gestione ........................................................................................................................... 127 3.1 Descrizione dei singoli interventi ........................................................................... 129 s.r.l. 2 Studio idraulico-ambientale mediante l’analisi dei processi geomorfologici in atto per la caratterizzazione dei bacini idrografici principali delle marche (Atto integrativo alla convenzione sottoscritta in data 27.03.2018 tra il Consorzio di Bonifica delle Marche e la Società Terre.it Srl.) 1 CARATTERIZZAZIONE BACINO IDROGRAFICO 1.1 Inquadramento generale 1.1.1 Caratteri geografici e reticolo idrografico Il bacino idrografico del Potenza ha una superficie di 2774,60 km2 compresa quasi interamente nella provincia di Macerata. L'estrema parte nordoccidentale e nord-orientale appartengono alla provincia di Ancona e alcuni piccoli lembi sono umbri. I suoi confini sono: a Nord i bacini dell'Esino e del Musone, a Sud il bacino del Chienti, a Ovest quello del Topino, affluente del Tevere (3). Entro questi confini sono compresi i seguenti comuni delle MARCHE: Appignano, Castelraimondo, Fiuminata, Gagliole, Montecassiano, Montelupone, Pioraco, Pollenza, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati, San Severino Marche, Sefro, Treia e dell’UMBRIA: Gualdo Tadino e Nocera Umbra. Il fiume Potenza è lungo 88 km. I dati di superficie del bacino imbrifero sono raccolti nella Tabella sottostante. Bacino: FIUME POTENZA Area Perimetro L. Asta T-corr Pendenza Pendenza CN C. runoff (km2) (km) (km) (h) bacino asta bacino ( c ) 775 282 110 13.62 0.13 0.005 46.97 0.25 Il Potenza nasce a monte di Fiuminata sul versante nord-orientale di M, Pennino (m 1570) a circa 1500 m di altitudine. Riceve quindi da sinistra le acque dei Fossi di Capod'acqua e di Campodonico e taglia trasversalmente una serie successiva di anticlinali fino a Pioraco. In questa località confluiscono da destra le acque del F. Scarzito che trae origine sul fianco meridionale di M. Pennino alla quota di 1450 m circa. I fiume incontra poi l'ostacolo costituito dall'anticlinale Monte Cafaggio - Monte Vermenone per cui il corso si restringe e forma la gola di Pioraco, una serra fluviale lunga circa 3 chilometri. La ristrettezza maggiore della gola si trova all'imboccatura occidentale, nei pressi del ponte romano sul quale passa l'antica Via Flaminia. Poco a valle del ponte, le acque precipitano con un salto di parecchi metri e formano una rapida che si trasforma poi, a causa delle irregolarità del terreno, in una serie di cascatelle. La rapida si estende per oltre un chilometro e cioè fin dove il fiume supera la soglia più orientale della gola formata dagli estremi speroni del Monte Gemmo e del Monte Primo. s.r.l. 3 Studio idraulico-ambientale mediante l’analisi dei processi geomorfologici in atto per la caratterizzazione dei bacini idrografici principali delle marche (Atto integrativo alla convenzione sottoscritta in data 27.03.2018 tra il Consorzio di Bonifica delle Marche e la Società Terre.it Srl.) Allo sbocco della gola di Pioraco il Potenza si dirige a nord-est e percorre la sinclinale di Camerino con un andamento longitudinale; quindi, assumendo un andamento trasversale, taglia l'anticlinale del M. San Vicino fra Castelraimondo e San Severino Marche. In questo tratto le sponde si restringono e ritornano scoscese, specialmente allorché si interpone l'ostacolo rappresentato dal nucleo del Lias inferiore di S. Eustacchio. Nei pressi di San Severino il letto del fiume è ricco di brecciame e di sabbia e non lontano dal ponte di S. Antonio le acque precipitano con un salto di 6-7 metri. Dalla gola di Pioraco a San Severino Marche, il fiume riceve a destra le acque del Rio, del T. Palente, che a sua volta riceve le acque del Fosso della Vena, e del Fosso Cerreto. Gli affluenti di sinistra sono: Fosso dell'Elce, Torrente Intagliata, Fosso Grande nel quale confluiscono le acque del Fosso di Bolognola e del Fosso di Portolo. Superato S. Severino Marche, il Potenza assume caratteristiche subappenniniche e si dirige verso il mare con un andamento nord-orientale, dopo aver ricevuto le acque del Fosso Maestà alla sua destra e del Fosso di S. Lazzaro, Rio Catignano, Rio di Palazzolo, Rio Chiaro, Fosso Monocchietta, alla sinistra. Lungo il Potenza non ci sono sbarramenti che abbiano costituito degli invasi artificiali ma esistono, lungo il corso del fiume, molte centrali idroelettriche che utilizzano direttamente le acque, restituendole qualche chilometro a valle delle opere di presa modificando
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