STORACE Complete Harpsichord and Organ Music Enrico Viccardi organ, harpsichord and spinet Bernardo Storace c.1637-after 1664 Complete Harpsichord and Organ Music 1. Capriccio sopra il Passo 12. Passagagli sopra D All that we know about Bernardo e Mezzo ** 7’38 sol re per # ** 12’47 Storace comes from the “Selva di 2. Passo e Mezzo * 8’02 13. Passagagli Fe fa ut per b ** 5’56 varie compositioni d’intavolatura 3. Altro Passo e Mezzo ** 7’28 14. Ciaccona *** 6’53 per cimbalo ed organo”, a 4. Romanesca *** 6’08 15. Balletto **** 2’35 remarkable collection of works 5. Aria sopra la Spagnoletta **** 4’39 16. Ballo della Battaglia * 2’47 compiled, according to the title 6. Monica *** 4’33 17. Corrente [in sol] **** 1’30 page, by the “vice Meastro di 7. Capriccio sopra Ruggiero *** 3’43 18. Corrente [in mi] **** 2’12 Cappella dell’Illustrissimo Senato 8. Partite sopra il cinque Passi ** 5’35 19. Toccata e Canzon (in sol) * 4’31 della nobile ed esemplare città 9. Follia **** 4’41 20. Toccata e Canzon (in fa) * 4’30 di Messina” (“deputy chapel 10. Passagagli sopra A la mi re ** 10’08 21. Recercar * 7’51 master of the most worthy Senate 11. Passagagli sopra C 22. Recercar di ligature * 4’45 of the noble and exemplary city sol fa ut per b ** 8’15 23. Pastorale * 11’21 of Messina”) and published in Venice in 1664 by an unknown printer. So it is particularly intriguing to imagine Storace as a man and a musician from reading the many notes that crowd the pages of the elegant edition in Italian tablature. Far from being a bridge between Girolamo Enrico Viccardi organ, harpsichord and spinet Frescobaldi and Bernardo Pasquini, as some have hastily declared, his style speaks * Traeri organ for a degree of originality that should earn him a place among the great composers of ** Harpsichord Model Grimaldi by Umberto Debiaggi keyboard music of the baroque period in Europe. *** Cimino organ (18th century) In the twenty-three pieces contained in the Selva it is tempting to seek some degree **** Barchi spinet of chronological development as regards style, with certain works that would seem to be earlier, and other later. Yet it soon emerges that these compositions are more probably a presentation of the “state of the art” of keyboard music of the time, with pieces that adhere to a particular tradition and others that are more modern, with deliberate departures from established modes that embrace both a tonal handling of harmony and echoes of a more modal approach. One feature that does come to the fore is the composer’s fondness for variation, which regards not only familiar melodies but also the handling of the bass typical of Recording: 14 March 2016**, 10 July 2016***, Auditorium “Giani Casa d’Organi, Corte de’ Frati (CR); 23 June 2016****, Michele Barchi’s Studio, Viarigi (AT); 24 August 2016* Parish Church of Santa Maria delle Neve, Gualtieri (RE), Italy Recording, editing and mastering: Federico Savio Artist Photo: Maria Nacy Cover: St. Martina by Pietro Berrettini, c. 1635-1640. Los Angeles County Museum of Art, Gift of The Ahmanson Foundation (M.2007.110) p & © 2021 Brilliant Classics the period involving forms such as the Monica, the Ruggiero, Cinque Passi, the Follia and it is in these pieces that Storace puts into practice his boldest harmonic devices (the “early” version), a Ballet, various Passacaglias and a Chaconne. In addition (false relations created ad hoc, simultaneous use of ascending and descending there is also the colourful Ballo della Battaglia, two Correnti, two Ricercari (the melodic minor scales). The individual parts of the variations and the Passagagli are first on the same subject used by Frescobaldi in his Recercar con obbligo di cantare often shaped around dance steps such as the corrente and the gagliarda, though the la quinta parte senza toccarla from the Messa della Madonna in his Fiori Musicali) composer also introduces sections in the pastoral style. and a Pastorale of remarkable length and absolute originality that reproduces all the I have chosen four different instruments for this recording. A harpsichord built as features typical of the hornpipe, complete with repetitions and complex rhythmical a copy of a Grimaldi, a spinet modelled on the Venetian instruments of the second figures. half of the 17th century, a Neapolitan positive organ by F. Cimino with original pipes Only two works are devoted to the Toccata, which in both cases is distinctly (first half of the 18th century) and the organ at the Collegiate Church of Santa Maria separate from the Canzona, heralding the Prelude/Fugue diptych typical of the mature della Neve at Gualtieri (RE), which was built by Agostino Traeri (1784, main wind- baroque period. The longest is the first Toccata, which oscillates constantly between chest) with pipes by Giovanni Cipri (16th century), Carlo Lanzi (1670) and Andrea Mixolydian mode and the key of G major, with the relative Canzona developing Montesanti (1788). around a lively subject whose first notes embody the classic dactylic rhythm that is © Enrico Viccardi then doubly diminished. By contrast the second Toccata, in F major, comes across Translation by Kate Singleton as a sort of introduction to the Canzona, whose subject is constructed in much the same manner as the previous one (the dactylic rhythm is immediately diminished), but which consists of two ample sections, with the subject in ternary rhythm in È proprio la “Selva di varie compositioni d’intavolatura per cimbalo ed organo” the second section. The keys used throughout the volume are surprisingly modern, l’unica fonte di informazioni che abbiamo su Bernardo Storace; questa straordinaria especially when bearing in mind how the instruments would have been tuned. Indeed, raccolta pubblicata a Venezia nel 1664 -ignoriamo chi fosse lo stampatore- ci informa it may be that the individual pieces were actually placed in a particular order. The infatti che il suo autore era “vice Maestro di Cappella dell’Illustrissimo Senato della first three ascend in thirds (A major, C minor, E minor), the next two feature one key nobile ed esemplare città di Messina”, come scritto nell’intestazione della prima and its relative minor (the Romanesca in C major and the Spagnoletta in A minor), pagina. Diventa allora emozionante cercare di immaginare, leggendo fra le note and then come the Monica in G minor and the Ruggiero in G major. The most che affollano le pagine dell’elegante edizione in intavolatura italiana, quale potesse remarkable juxtaposition is found in the two gems of the collection: the Passagagli essere la figura umana e musicale di Storace. La sua scrittura, descritta da alcuni fe fa ut per b and the Ciaccona. The former is in F minor (with the central section in modo sbrigativo come un ponte tra Girolamo Frescobaldi e Bernardo Pasquini, in B flat minor and the second in E flat major), while the latter composition is in a rivendica invece un’autonomia assoluta che lo colloca tra i grandi autori di musica luminous, lively C major featuring a succession in fifths, with one part in F major per tastiera del barocco europeo. Se si considerano nel loro insieme i ventitré brani and one in B flat major, followed by the conclusion that returns to C major. In all the che sono contenuti nella Selva si viene colti dalla tentazione di capire se ci possa Passagagli the bass part involves different forms of the classic descending tetrachord, essere un percorso cronologico nella loro scrittura, uno sviluppo, quali siano le composizioni che rappresentano una prima fase e così via. In realtà ci si convince due delle gemme della collezione, ovvero il Passagagli fe fa ut per b e la Ciaccona. Il ben presto che probabilmente la sua produzione voglia presentare lo “stato dell’arte” primo è nel tono di fa minore (con la sezione centrale addirittura in si bemolle minore della musica da tasto in quel periodo, con brani che seguono una certa tradizione ed e l’ultima in mi bemolle maggiore), mentre la seconda composizione è in un luminoso altri ben più moderni, con significative deviazioni da percorsi più o meno consueti e vitale do maggiore (che porta, sempre con una successione di quinta in quinta, ad e con la compresenza di atteggiamenti armonici pienamente tonali e reminiscenze una parte in fa maggiore e ad una in si bemolle maggiore prima della conclusione di modali. Assai evidente è la preferenza per la variazione, sia su melodie conosciute, nuovo in do maggiore). In tutti i Passagagli il basso utilizzato è il classico tetracordo sia su bassi tipici dell’epoca; troviamo il Passo e Mezzo, la Romanesca, la Monica, il discendente articolato in maniere differenti ed è proprio in questi brani che Storace Ruggiero, il Cinque Passi, la Follia (quella “antica”), un Balletto, diversi Passagagli e sperimenta le soluzioni armoniche più ardite (false relazioni create ad arte, utilizzo una Ciaccona. A questi si aggiungono il colorito Ballo della Battaglia, due Correnti, contemporaneo della scala minore melodica ascendente e di quella discendente). due Ricercari (il primo sullo stesso soggetto usato da Frescobaldi per il Recercar Le differenti parti delle variazioni e dei Passagagli sono spesso modellate su ritmi con obbligo di cantare la quinta parte senza toccarla dalla Messa della Madonna di danza quali correnti e gagliarde, ma l’autore non esita ad introdurre sezioni in dei Fiori Musicali) ed una Pastorale (di lunghezza inusitata ed originalità assoluta, stile pastorale. Gli strumenti prescelti per questa registrazione sono quattro. Un riproduce evidentemente i moduli delle pive popolari con tutte le tipiche ripetizioni e clavicembalo costruito in copia da un Grimaldi, una spinetta modellata su esempi la complessa articolazione ritmica).
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