PARASSITOLOGI A A publication of “Sapienza” University of Rome Official Journal of the Italian Society of Parasitology EDITOR-IN-CHIEF M. Coluzzi Volume 51, No. 1-2 June 2009 ASSOCIATE/CORRESPONDING EDITORS General Parasitology L. Sacchi CONTENT S Veterinary Parasitology G. Cringoli/D. Otranto Medical Parasitology F. Bruschi/E. Pozio M. L ETIZIA FIORAVANTI - Silvio Pampiglione, maestro di molti Molecular Parasitology C. Bandi (1925-2008) . 1 Sanitary Entomology A. della Torre EDOARDO POZIO - Giuseppe Saccà, an example of rigour and coher- EDITORIAL BOARD ence (1916-2008) . 19 The Council (2008-2012) of the Italian Society of Parasitology: F. Bruschi (Vice-Presidente), S. Cac - R. F LORIS , P. C ECCO , K. M IGNOZZI , B. B OEMO , M. C INCO - First detec - ciò (Tesoriere), G. Cringoli (Membro), F. Esposito tion of Babesia EU1 and Babesia divergens -like in Ixodes (Membro), E. Ferroglio (Membro), A. Frangipane ricinus ticks in north-eastern Italy . 23 di Regalbono (Segretario Generale), M. Pietrobelli (Presidente), G. Poglayen (Membro) VAS DEV , S UKLA BISWAS , H EMA JOSHI , S URENDRA K. P RAJAPATI , N EENA VALECHA , A DITYA P. D ASH - Safety and efficacy of arte - sunat e+ sulfadoxine-pyrimethamine in the treatment of Plas- ADVISORY BOARD modium falciparum malaria in northeast India . 29 A. Aeschlimann, P. Ambroise-Thomas, H. Babiker, V. Baimai, D.J. Bradley, R. Carter, A. Chabaud, C.J. U NEKE - Impact of placental malaria and HIV co-infection on C. Combes, C. Curtis, J. de Zulueta, K. Dietz, congenital malaria and perinatal HIV transmission in sub- J.P. Dubey, T.H. Freyvogel, B.M. Greenwood, Saharan Africa: an overview . 35 C. Louis, K. Marsh, S.A. Nadler, R.S. Nussenzweig, I. Paperna, J.M.E. Ribeiro, J.A. Rioux, D. C. D E LIBERATO , S. M AZZANTI , P. S CARAMOZZINO - First report of Rollinson, R. Roncalli, M.W. Service, J.D. Smyth, Eucoleus böhmi (Nematoda: Trichuroidea) from Italy: para- Y.T. Touré, J. Vercruysse, D. Wakelin, G.B. White sitological findings and veterinary implications . 43 R. G ALUPPI , M. V ALENTE , M.P. T AMPIERI - Development of an in vit - EDITORIAL OFFICE ro test to compare natural and chemical products effective- Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica ness against L3 gastrointestinal strongylids of sheep . 47 Sezione di Parassitologia “Ettore Biocca” Università “Sapienza” di Roma R. D E SANTIS , C. C AMMÀ , D. G IACCARI , A. C IAMMARUCONI , G. F AG - Piazzale Aldo Moro 5, I-00185 Roma, Italy GIONI , A. D I PROVVIDO , A. C IARELLI , F. L ISTA - Development of Tel ++39 06 4455780 a single-round PCR method for the simultaneous detection of Fax ++39 06 49914653 Babesia caballi and Theileria equi . 57 e-mail: mario.coluzzi@unirom a1.it S. V ANIN , E. V ERNIER - Contribution to the knowledge of the Nyc- PUBLISHER teribiidae (Diptera) from Venetian Region . 61 Lombardo Editore, Divisione Periodici M. P LANELLAS , X. R OURA , A. L LORET - Presence of renal disease in Production and Subscription Offices : dogs with patent leishmaniasis . 65 Via Centrale 89 (Lama), I-06013 San Giustino (PG), Italy E. G ALLINA , G. S TRONA , P. G ALLI - Thaparocleidus siluri , mono- Tel ++39 075 8583860 genoidean parasite of Silurus glanis : a new record from Italy 69 Fax ++39 075 8610415 e-mail: [email protected] (continued ) II Contents MRIDULA JAIN , R OHINI GUPTA , M ANOJ KUMAR - Ex-vivo effects of methanol extracts of Chenopodium ambrosioides and Mallo- tus philippinensis on some phosphatases of Stilesia species 71 M. D UTTO - Miasi cutanea umana da Oestrus ovis : segnalazione P di un caso in Piemonte (Diptera, Oestridae) . 75 100 years ago - 100 anni fa A ISTITUTO D’I GIENE SPERIMENTALE E DI PARASSITOLOGIA DELL ’U NIVERSITÀ DI LOSANNA - Studi e ricerche sui Culicidi, Memoria per Bruno R Galli-Valerio e Jeanne Rochaz-de Jongh . 77 A S S I T O L O G I A Founded in 1959 by E. Biocca, A. Corradetti and O. Starkoff Parassitologia 51 : 1-18, 2009 Silvio Pampiglione, maestro di molti (1925-2008) M. Letizia Fioravanti Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale, Università di Bologna. Il 5 ottobre 2008 è scomparso il professor Silvio Attilio Pampiglione. In qualità di allieva e stretta collaboratrice , soprattutto nei suoi ultimi anni di attività , mi è stato chiesto di curarne il necrologio. Operazione non facile, considerata l’ecletticità ed il grande numero di esperienze scientifiche, didattiche e sociali che compongono la sua lunga e pienissima vita. Un altro motivo, molto più banale, è il ricorrere nella mia mente di una frase che egli stesso mi disse durante la commemorazione di un collega parassitologo : “ Quando muoio evitate necrologi noiosi e pomposi… perché quando qualcuno muore bisogna fare tutte queste storie? ”. Questo era il suo modo di vedere le cose, senza falsi romanticismi e con un pragmatismo che gli permetteva di affrontare con semplicità e allo stesso tempo con grande rigore scientifico qualsiasi argomento delle scienze mediche e della parassitologia, senza trascurare mai quell’impegno politico che è sempre stato elemento basilare della sua vita privata e professionale. Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma nel 19 50, discutendo una tesi di laurea sulla Spirochetosi discromica sotto la guida di Ettore Biocca, Silvio Pampiglione sceglie di praticare la professione medica in zone rurali del Lazio fino al 1956, avendo modo di fare esperienza nella medicina di base e di studiare al contempo le condizioni di vita e le tradizioni di un territorio al quale rimarrà sempre affettivamente legato . Il forte interesse per la parassitologia lo porta a frequentare attivamente , a partire dal 1957, l’Istituto di Parassitologia dell’Università di Roma , dove collabora a ricerche in diversi settori. Dopo un primo lavoro pubblicato nel 1950 sull’argomento di laurea 1, nella seconda metà degli anni ’50 produce diverse pubblicazioni sulle miasi dell’uomo, con particolare attenzione a quella da Oestrus ovis 3-12, 18 , sulla diffusione dell’enterobiasi nel Viterbese 13 , su alcuni casi di latrodectismo 14 osservati nella zona di Cerveteri fornendo strumenti utili alla diagnosi differenziale con il tarantolismo e sull’impiego di metodi tradizionali nella terapia di affezioni parassitarie 15, 16 , pubblicando inoltre alcuni lavori inerenti Il professor Silvio Pampiglione in una vecchia foto. Fig. 1. 2 Silvio Pampiglione, maestro di molti (1925-2008) Silvio Pampiglione con suo figlio Guglielmo. Fig. 2. la storia della medicina 2, 17 , argomento per il quale manterrà sempre un vivo interesse. Nel frattempo consegue un diploma in Malariologia presso l’Istituto “Ettore Marchiafava” di Roma e, nel 1959, la libera docenza in Parassitologia. Nel biennio 1958-59 il suo impegno civile e la sua professione di medico lo spingono a partecipare alle attività del Centro del Gruppo Danilo Dolci , conducendo ricerche sulle condizioni socio-sanitarie della Sicilia occidentale che gli valgono il riconoscimento di “cittadino onorario” di Palma di Montechiaro nel 1960 per il suo impegno sociale . Interessantissima e toccante è la sua “Inchiesta igienico-sanitaria a Palma di Montechiaro” 19 pubblicata da Einaudi nel 196 0 all’interno del libro “Spreco” di Danilo Dolci, dove emergono il suo interesse verso le condizioni di vita dei disagiati e la sua convinzione che la medicina e la parassitologia rappresentino un mezzo con cui studiare, interpretare e migliorare la qualità di vita delle popolazioni. Successivamente altre pubblicazioni riporteranno i risultati delle indagini da lui condotte sulle elmintiasi umane nella Sicilia occidentale 20-22 , sempre con attenzione a quei fattori sociali ed umani che rappresentano la chiave di comprensione del dato parassitologico. Nel 1963 hanno inizio le sue numerose attività di educazione sanitaria, assistenza medica e ricerca nel settore della parassitologia umana nel continente africano . Dal 1963 al 1965 è in Algeria, dove dapprima dirige l’Ospedale di El Bayad e quindi diviene professore di Hygiene and Community Health presso l’Università di Algeri, operando nel contempo come Coordinatore del Servizio Nazionale di Parassitologia per il Ministero della Salute algerino. Dal 1964 cominciano ad apparire i suoi lavori scientifici inerenti argomenti di parassitologia africana, in gran parte in collaborazione con Paola Orecchia e Lia Paggi, comprendenti la descrizione di una nuova specie di digeneo , Zonorchis elephantulus 24 , e numerose pubblicazioni sull’echinococcosi nel dromedario, nell’uomo e nel cane 25-28 e sulla diffusione delle elmintiasi in popolazioni algerine 29-36, 38 . Nel 1966 pubblica, con De Alencar e Ilardi, il suo primo lavoro sulla messa a punto della tecnica di fissazione del complemento per la diagnosi della leishmaniosi viscerale 37 , argomento sul quale tornerà più volte negli anni successivi 40, 49, 91 , e nel 1967 descrive una nuova specie di flagellato, Leptomonas oestri , in larve di Oestrus ovis 39 . Divenuto specialista in Igiene e Tecniche Ospedaliere nel 1967 presso l’Università di Roma, dal 1968 al 197 1 è Professore incaricato di Parassitologia alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano . In questo periodo la sua produzione scientifica tocca argomenti diversi, dalla botriocefalosi 41 all’echinococcosi 42 ed alla capillariosi intestinale 43 (prima segnalazione di caso umano in Italia ). Nello stesso periodo svolge numerose missioni in Africa, conducendo per la prima volta indagini parassitologiche presso popolazioni locali e comunità di pigmei del Camerun , dello Zaire, ora Silvio
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