Claudio Simonetti, Il “Complice” Di Dario Argento a “Ci Vediamo a Via Veneto”

Claudio Simonetti, Il “Complice” Di Dario Argento a “Ci Vediamo a Via Veneto”

Claudio Simonetti, il “complice” di Dario Argento a “Ci vediamo a via Veneto” Sabato 15 febbraio alle 18 Claudio Simonetti sarà ospite della trasmissione in diretta dall’Harry’s Bar “Ci vediamo a via Veneto” condotta dalla giornalista Chiara Rai per un’intervista da non perdere. Suspiria, Pheanomena, Non ho sonno, Profondo Rosso questi alcuni dei titoli delle colonne sonore scritte da Claudio Simonetti per i film di Dario Argento. Ma anche Tenebrae, Phenomena, Dawn of The Dead, Zombi, Demons per un percorso discografico, quello dei Goblin, iniziato nel lontano 1973, che li ha visti salire alla ribalta con la musica di Profondo Rosso che ha stabilito, con il singolo 45 giri, l’ancora ineguagliato record di permanenza consecutiva al primo posto della Hit Parade Nazionale. Una formazione, quella dei Goblin che ha segnato un percorso indelebile per il rock progressive italiano e che ancora oggi, dopo 45 anni, vede Claudio Simonetti con suoi Goblin, band in versione rinnovata, girare il mondo nelle tante tournée dove registrano sempre il tutto esaurito. Nemi allo sbando, Insieme per Nemi: “I negozi chiudono… e loro litigano” NEMI (RM) – Critico il manifesto di “Insieme per Nemi” contro l’amministrazione guidata da Alberto Bertucci. Nello scritto si elencano una serie di problematiche che interessano ilpiccolo paese delle fragole che sembra vivere un clima di tensione politica. Ecco il manifesto di Insieme per Nemi “L’Amministrazione Comunale è allo sbando insieme a tutti i suoi servizi. Infatti l’ufficio dell’assistente sociale e quello dell’anagrafe non funzionano, neppure a singhiozzo. Il Segretario Comunale, attualmente irreperibile, sarà a mezzo servizio con altri Comuni del circondario con le conseguenze negative facilmente immaginabili. E poi, che cosa accadrà quando l’attuale responsabile dell’Ufficio Tributi andrà in congedo? Ultima perla: il Sindaco ha licenziato in tronco la responsabile dell’ufficio tecnico. Qualcuno pensa che forse ha atteso troppo tempo. Comunque, però, lo ha fatto senza stile e senza alcuna programmazione. Tutti aspettano con trepidazione e preoccupazione il nominativo del professionista che verrà prescelto in sostituzione. In ogni caso la questione ha fatto scoppiare il putiferio tra gli amministratori favorevoli alla defenestrazione e quelli contrari che hanno trovato una ulteriore ragione al loro scomposto accapigliarsi. Zuffe quotidiane e contese di un pollaio in lotta per il becchime. I Consiglieri Comunali di maggioranza vengono contesi dai due prodi “cavalli di razza” anche con le mollichelle delle sportule, vanto e limite di tutti questi protagonisti. Invece di lavorare per risolvere i gravi problemi del paese litigano su tutto. E intanto Nemi sprofonda nel dimenticatoio, scivola nel baratro del declino: i negozi chiudono……e loro litigano. Un ultimo esempio: vi rendete conto che in sette anni non sono riusciti a realizzare l’Isola Ecologica per portare la raccolta differenziata in tutto il territorio comunale? E pensare che hanno persino comprato inutilmente un terreno con i soldi dei contribuenti. Ma queste sono soltanto alcune delle innumerevoli riflessioni che balzano agli occhi ripensando alle promesse elettorali delle consigliature Bertucci-Libanori. Promesse, annunci roboanti e poi il nulla. Una sintesi: CHIACCHIERE E DISTINTIVO”. Insieme per Nemi Catania, sequestrato un arsenale in un terreno al lido Le Capannine Un arsenale nascosto in due serbatoi per l’acqua custoditi a due metri sottoterra è stato sequestrato da militari del nucleo Pef della guardia di finanza di Catania in un terreno adiacente al lido Le Capannine, sul lungomare Plaia. Sono stati trovati sei fucili (semiautomatici, a pompa, doppiette a canne mozze), 24 pistole di diversi modelli, una mitragliatrice, un Kalashnikov, 3.000 cartucce di vario calibro, comprese munizioni da guerra e alcune simili a quelle in uso a forze di polizia. Sequestrato anche materiale d’armamento vario, come cinturoni, fondine, caricatori di munizioni e kit per la pulizia delle armi, che avevano tutte il numero di matricola abraso. Sul ritrovamento la Procura distrettuale di Catania ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti. Indagini sono in corso per identificare chi avesse l’uso del terreno in era nascosto l’arsenale, visto che i proprietari hanno dichiarato di non averne da anni la gestione di fatto, tanto da aver avviato dei contenziosi in sede civile. Grottaferrata, quella riunione criminale tra Diabolik e Casamonica in un noto ristorante della città dei Castelli I Finanzieri del comando provinciale di Roma e i loro uomini sotto copertura hanno intercettato, in presa diretta, Salvatore CASAMONICA e “DIABOLIK” (Fabrizio Piscitelli) mentre concordavano la pax mafiosa tra il clan SPADA e il sodalizio lidense facendo capo a ESPOSITO. Per siglare e mantenere l’accordo, i due “garanti” (“…io e te ci stiamo mettendo in mezzo per fare da garanti eh!…”) avevano però bisogno del supporto di un professionista quale trait d’union con libertà di movimento, credibile agli occhi degli altri criminali e con possibilità di accesso alle aule di Tribunale e agli istituti carcerari. Il 13 dicembre 2017, il legale giungeva in un ristorante a Grottaferrata (RM) dove, di lì a poco, sarebbe iniziata la riunione illecita, suscitando lo stupore di uno dei presenti (“…Ho paura di tutti questi delinquenti che stanno a questo tavolino… l’avvocato, mamma mia che coraggio che ha! Mamma mia… in mezzo a tutti questi scatenati…”). Ma – come riporta il G.I.P. di Roma nell’ordinanza – “…la presenza dell’avvocato… non era affatto casuale”, tant’è che CASAMONICA e “DIABOLIK” iniziavano a parlare della necessità di avviare il processo di pacificazione fra le due fazioni egemoni nel territorio di Ostia solo quando il professionista giungeva al ristorante. D’altronde, la pace da imporre sul litorale si inseriva in un momento storico particolarmente complesso per il clan SPADA, dovuto allo stato di detenzione dei propri vertici Ottavio SPADA detto “Marco” e Roberto SPADA (per il fermo conseguente all’aggressione del giornalista della RAI Daniele PIERVINCENZI), alle limitazioni cui era soggetto il capo indiscusso della consorteria, Carmine SPADA detto “Romoletto” (sottoposto all’obbligo di dimora e vittima di due tentati omicidi nel novembre del 2016) e al fatto che i capi e numerosi sodali del clan FASCIANI, federati agli SPADA, erano detenuti da anni. In virtù del momento di difficoltà del clan SPADA, l’organizzazione riconducibile al “BARBONCINO” aveva intenzione di “riprendersi” Ostia con atti di forza e di alto impatto sulla cittadinanza Roma, pax mafiosa per scongiurare la guerra con gli Spada e Barboncino: arrestato Salvatore Casamonica e un avvocato Intercettato Casamonica e Diabolik I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della capitale, nei confronti di Salvatore CASAMONICA (esponente apicale dell’omonimo clan, attualmente sottoposto al regime detentivo speciale di cui all’articolo 41-bis, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere) e di un avvocato del Foro di Roma (agli arresti domiciliari), entrambi indagati per il reato di concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso (articoli 110 e 416-bis del codice penale). I due, in concorso tra loro e con Fabrizio PISCITELLI alias “DIABOLIK” – il noto capo ultrà ucciso il 7 agosto 2019 al Parco degli Acquedotti – hanno contribuito concretamente al perfezionamento di un accordo finalizzato a stabilire la pace fra il clan mafioso SPADA e un altro gruppo criminale operante a Ostia capeggiato da Marco ESPOSITO detto “BARBONCINO”, contribuendo, in tal modo, a conservare la capacità operativa degli stessi SPADA. Le indagini, coordinate dalla D.D.A. e condotte dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Roma, si sono sviluppate nel medesimo contesto investigativo delle precedenti operazioni delle Fiamme Gialle denominate “BRASILE LOW COST” e “GRANDE RACCORDO CRIMINALE”, grazie alle quali sono stati arrestati per reati di narcotraffico, oltre a Salvatore CASAMONICA, Dorian PETOKU, Tomislav PAVLOVIC, Fabrizio FABIETTI ed altri 51 sodali. Monitorando sul territorio l’evolversi di diverse trattative criminali, i Finanzieri e i loro undercover hanno intercettato, in presa diretta, Salvatore CASAMONICA e “DIABOLIK” mentre concordavano la pax mafiosa tra il clan SPADA e il sodalizio lidense facendo capo a ESPOSITO. Per siglare e mantenere l’accordo, i due “garanti” (“…io e te ci stiamo mettendo in mezzo per fare da garanti eh!…”) avevano però bisogno del supporto di un professionista quale trait d’union con libertà di movimento, credibile agli occhi degli altri criminali e con possibilità di accesso alle aule di Tribunale e agli istituti carcerari. Il 13 dicembre 2017, il legale giungeva in un ristorante a Grottaferrata (RM) dove, di lì a poco, sarebbe iniziata la riunione illecita, suscitando lo stupore di uno dei presenti (“…Ho paura di tutti questi delinquenti che stanno a questo tavolino… l’avvocato, mamma mia che coraggio che ha! Mamma mia… in mezzo a tutti questi scatenati…”). Ma – come riporta il G.I.P. di Roma nell’ordinanza – “…la presenza dell’avvocato… non era affatto casuale”, tant’è che CASAMONICA e “DIABOLIK” iniziavano a parlare della necessità di avviare il processo di pacificazione fra le due fazioni egemoni nel territorio di Ostia solo quando il professionista giungeva al ristorante.

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