INDICE PARTE PRIMA – IL DOCUMENTO DI PIANO 7 CAPO I° - PREMESSE 7 1- ORIENTAMENTI EUROPEI IN TEMA DI GOVERNO DEL TERRITORIO 7 2 – IL QUADRO LEGISLATIVO 8 3 – I CONTENUTI DEL DOCUMENTO DI PIANO 9 CAPO II° - QUADRO RICOGNITIVO E PROGRAMMATORIO 11 1 – ATTI DI PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA 11 1.1 Piano Territoriale Regionale 11 1.2 Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP 13 1.3 Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) 19 CAPO III° - QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO COMUNALE 21 1 – INDIVIDUAZIONE GEOGRAFICA 21 2 – ASSETTO GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E SISMICO 22 3 - ANALISI DEGLI INDICATORI DEMOGRAFICI E SOCIO -ECONOMICI 23 3.1 - Andamento demografico 23 3.2 - Struttura demografica 27 3.3 - La famiglia 31 3.4 - Natalità, mortalità e migrazioni 36 3.5 - Andamento della popolazione straniera 38 3.6 – Andamento demografico nelle frazioni 40 3.7 - Previsioni di sviluppo demografico 42 4 – L’ASSETTO ECONOMICO - PRODUTTIVO 45 4.1 – Il quadro produttivo – occupazionale 45 4.2 - La popolazione attiva 48 5 - ANALISI DEL SISTEMA RESIDENZIALE 53 5.1 - Il patrimonio abitativo 53 5.2 - Il tessuto residenziale 56 6 - ANALISI DEL SISTEMA PRODUTTIVO 57 6.1 - Il settore secondario 57 6.2 - Il tessuto produttivo 59 7 - ANALISI DEL SISTEMA DIREZIONALE E COMMERCIALE 59 7.1 - Il settore terziario 59 7.2 - La rete distributiva del commercio al dettaglio 60 8 - ANALISI DEL SISTEMA RURALE 61 9 - ANALISI DEL SISTEMA PAESAGGISTICO - AMBIENTALE 69 9.1 Analisi del paesaggio fisico e naturale 70 9.2 Analisi del paesaggio agrario e dell’antropizzazione colturale 71 9.3 Analisi del paesaggio costruito 74 9.4 Analisi del paesaggio urbano 75 9.5 Rilevanze paesistiche e componenti percettivo - identificative 76 10 - ANALISI DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE E DELLA MOBILITA’ 77 10.1 - Infrastrutture e flussi di traffico 77 10.2 - Incidentalità 78 10.3 – Mobilità 80 11 - ANALISI DEL SISTEMA DEI SERVIZI 86 11.1 - Il sistema delle attrezzature pubbliche e di uso pubblico o generale 86 11.2 - Il sistema dei sottoservizi 88 11.3 – Gli elettrodotti 90 11.4 – Altre reti e impianti 91 12 - LO STATO DI ATTUAZIONE DEL PRG VIGENTE 91 12.1 - Disponibilità residua di aree residenziali e abitanti insediabili 91 12.2 – Disponibilità residua di aree per la produzione 92 3 13 – LA SINTESI DEL QUADRO CONOSCITIVO 92 CAPO IV° - SCENARIO STRATEGICO DI PIANO 93 1 – LE POLITICHE DI INTERVENTO 93 2 - POLITICHE PER IL MACROSISTEMA INSEDIATIVO 95 2.1 - Politiche per il sistema residenziale 95 2.2 - Politiche per il sistema produttivo 96 2.3 - Politiche per il sistema terziario 97 2.4 - Politiche per il sistema dei servizi 97 3 - POLITICHE PER IL MACROSISTEMA AGRICOLO 98 4 - POLITICHE PER IL MACROSISTEMA PAESISTICO - AMBIENTALE 99 5 - POLITICHE PER IL MACROSISTEMA DELLA MOBILITA’ 101 6 - GLI AMBITI DI TRAFORMAZIONE 101 6.1 - ambito di trasformazione residenziale (ATR) 102 7 – CRITERI DI PEREQUAZIONE 103 8 – DIMENSIONAMENTO DEL PIANO 103 PARTE SECONDA – IL PIANO DEI SERVIZI 106 1 - FINALITÀ, PRINCIPI E INDIRIZZI 106 2 - CONTENUTI ED OBIETTIVI 107 2.1 - Contenuti e impostazione metodologica del Piano dei Servizi 108 2.2 - Il Piano dei servizi come strumento di calcolo degli standard 109 3 - LA PIANIFICAZIONE COMUNALE DEI SERVIZI – CRITERI ED INDIRIZZI METODOLOGICI 110 3.1 - Il Piano dei Servizi in rapporto alle differenti tipologie d’uso del territorio 110 3.1a) Servizi per gli “usi di città” residenziali 110 3.1b) Servizi per gli “usi di città” non residenziali 111 3.2 - Criteri e indirizzi metodologici per la redazione del Piano 112 3.2a) criteri relativi al verde pubblico 112 3.2b) Criteri relativi ai parcheggi pubblici 114 3.2c) Criteri relativi all’integrazione con le programmazioni di settore 115 3.2d) Criteri relativi alla valorizzazione dell’iniziativa privata 115 3.2e) Criteri relativi alla valorizzazione delle forme di concorso e coordinamento tra comuni. 116 4 - RILIEVO DELLA DOTAZIONE DI ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI INTERESSE PUBBLICO O GENERALE 116 5 - LA DOTAZIONE DI ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI USO PUBBLICO O GENERALE FUNZIONALI ALLA RESIDENZA 119 5.1. La capacità insediativa globale del P.R.G.. 119 5.2. Dotazione dei servizi e verifica delle attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale funzionali alla residenza 119 5.2a -Stato di fatto dei servizi e delle attrezzature funzionali alla residenza 119 5.2b - I servizi e le attrezzature di progetto funzionali alla residenza 125 5.2c – Verifica della dotazione degli standard funzionali alla residenza 126 5.3. Dotazione dei servizi e verifica delle attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale funzionali alle attività economiche 130 5.3a – Dotazione di aree ed attrezzature funzionali alle attività economiche 130 5.3b – Verifica della dotazione degli standard funzionali alle attività economiche 131 6 - LA DOTAZIONE DI INFRASTRUTTURE VEICOLARI E CICLABILI 131 7 - I SERVIZI SOVRACOMUNALI 131 8 – LA SOSTENIBILITA’ DEI COSTI 131 PARTE TERZA – IL PIANO DELLE REGOLE 133 1. FINALITA’ DEL PIANO DELLE REGOLE 133 2. CONTENUTI GENERALI DEL PIANO DELLE REGOLE 134 2.1 Recepimento dei contenuti prescrittivi sovraordinatiIl 134 2.2 L’individuazione degli ambiti e delle aree soggetti a specifica disciplina 138 3. SCOMPOSIZIONE DEGLI AMBITI E DELLE AREE E CONTENUTI NORMATIVI 138 3.1 Il Tessuto urbano consolidato 138 4 3.1.1 “AF” - Nuclei di antica formazione e patrimonio edilizio storico isolato 139 3.1.2 “AREC” - Ambiti residenziali consolidati 139 3.1.3 “AECOC” – Ambiti economici consolidati 140 3.1.4 “PAA” – Ambiti con piano attuativo già approvato o adottato 140 3.1.5 “AVP” – Ambiti a verde privato 141 3.2 Il territorio esterno al tessuto urbano consolidato 141 3.2.1 “AGRI” – Area agricola 141 3.2.2 Edifici civili in zona rurale 142 3.3 Le parti del territorio non soggette a trasformazione urbanistica o adibite alla protezione delle infrastrutture 143 3.3.1 Aree non soggette a trasformazione urbanistica 143 3.3.2 Fasce di rispetto stradale 143 3.3.3 Fasce di rispetto delle infrastrutture ferroviarie 144 3.3.4 Fasce di rispetto cimiteriale 144 3.3.5 Fasce di rispetto degli impianti tecnologici, degli elettrodotti e delle acque pubbliche 145 4. I VINCOLI E LE CLASSI DI FATTIBILITÀ DELLE AZIONI DI PIANO 145 5. TUTELA DEI BENI CULTURALI, NATURALI E DEL PAESAGGIO 145 6. LA CARTA DELLA SENSIBILITA’ PAESAGGISTICA 146 6.1 L’ambito di analisi e valutazione paesaggistica 147 6.2 La classificazione del paesaggio 147 6.3 Il percorso di valutazione 148 6.4 La carta della sensibilità 170 5 6 PARTE PRIMA – IL DOCUMENTO DI PIANO CAPO I° - PREMESSE 1- ORIENTAMENTI EUROPEI IN TEMA DI GOVERNO DEL TERRITORIO Qualsivoglia azione di Governo del Territorio, a qualunque livello esercitata, non può prescindere dagli orientamenti assunti in materia dalla Comunità Europea, orientamenti che sono stati sintetizzati nello “Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo (SSSE)” approvato dal Consiglio informale dei Ministri responsabili della gestione del territorio a Potsdam nel maggio del 1999. Il documento individua cinque elementi essenziali che rivestono un interesse particolare per lo sviluppo sostenibile delle città, e precisamente: • il controllo dell’espansione delle città; • la commistione delle funzioni e dei gruppi sociali nel tessuto urbano; • la gestione prudente ed oculata dell’ecosistema urbano (in particolare dell’acqua, dell’energia e dei rifiuti); • una migliore accessibilità con mezzi di trasporto, che siano al contempo efficaci e rispettosi dell’ambiente; • la conservazione e lo sviluppo del patrimonio naturale e culturale. Il documento prosegue riportando i suggerimenti elaborati dalla Commissione Europea affinché gli interventi nelle aree urbane risultino compatibili con le finalità dell’SSSE. I suggerimenti individuano nel modello di “città compatta” (la città con brevi vie) uno dei modi per contrastare al meglio la tendenza alla continua crescita urbana anche se poi riconoscono che l’espansione della città è arginabile solo nel contesto regionale, dove si deve cercare di “stimolare la cooperazione tra città e periferia ed elaborare nuove forme di partenariato su una base di equilibrio di interessi.” I suggerimenti della Commissione Europea spaziano, poi, su quelle che vengono indicate come le opzioni politiche. Nel merito, il documento dell’SSSE, citando la Commissione Europea, così recita: “Per garantire l’avvenire delle nostre città è necessario combattere la crescita della povertà e dell’esclusione sociale, limitando l’impoverimento delle funzioni urbane. Promuovendo il rinnovo delle aree lasciate all’incuria e delle zone industriali va incoraggiata anche un’offerta equilibrata di alloggi a buon mercato, di qualità, negli agglomerati urbani. La diversità delle funzioni dovrebbe consentire a tutti un accesso adeguato ai servizi e alle attrezzature di base, all’istruzione e alla formazione, alle cure sanitarie, agli spazi verdi. Vanno inoltre preservate ed ampliate le aree destinate agli orti domestici negli spazi verdi della cinta urbana che rivestono oltre ad una funzione ecologica, anche un’importante funzione sociale. La gestione prudente e oculata dell’ecosistema urbano riveste un’importanza primaria. Per ridurre le emissioni nocive verso l’ambiente esterno, dev’essere adottata una strategia integrata che favorisca la chiusura dei cicli delle risorse naturali, dell’energia e dei rifiuti. Essa potrebbe ridurre la produzione di rifiuti, il 7 consumo delle risorse naturali (in particolare le risorse non rinnovabili o a lenta rigenerazione), nonché l’inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua. L’ampliamento delle zone naturali nelle città, il mantenimento della diversità delle specie e la ripartizione dell’energia tra le famiglie e l’industria sono esempi di misure da integrare in una gestione prudente dell’ambiente. Dal momento che l’accessibilità incide in maniera determinante sulla qualità della vita, oltre che sull’ambiente e sull’economia, essa va favorita con l’introduzione di una politica di localizzazione conforme alla pianificazione dell’utilizzo dei suoli e dei trasporti.
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