n. 14 eum x quaderni Andrea Rondini Heteroglossia n. 14| 2016 pianeta non-fiction a cura di Andrea Rondini heteroglossia Heteroglossia Quaderni di Linguaggi e Interdisciplinarità. eum edizioni università di macerata > 2006-2016 Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali. isbn 978-88-6056-487-0 edizioni università di macerata eum x quaderni n. 14 | anno 2016 eum eum Heteroglossia n. 14 Pianeta non-fiction a cura di Andrea Rondini eum Università degli Studi di Macerata Heteroglossia n. 14 Quaderni di Linguaggi e Interdisciplinarità. Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali Direttore: Hans-Georg Grüning Comitato scientifico: Mathilde Anquetil (segreteria di redazione), Alessia Bertolazzi, Ramona Bongelli, Ronald Car, Giorgio Cipolletta, Lucia D'Ambrosi, Armando Francesconi, Hans- Georg Grüning, Danielle Lévy, Natascia Mattucci, Andrea Rondini, Marcello Verdenelli, Francesca Vitrone Comitato di redazione: Mathilde Anquetil (Università di Macerata), Alessia Bertolazzi (Università di Macerata), Ramona Bongelli (Università di Macerata), Edith Cognigni (Università di Macerata), Lucia D'Ambrosi (Università di Macerata), Lisa Block de Behar (Universidad de la Republica, Montevideo, Uruguay), Madalina Florescu (Universidade do Porto, Portogallo), Armando Francesconi (Università di Macerata), Aline Gohard-Radenkovic (Université de Fribourg, Suisse), Karl Alfons Knauth (Ruhr-Universität Bochum), Claire Kramsch (University of California Berkeley), Hans-Georg Grüning (Università di Macerata), Danielle Lévy (Università di Macerata), Natascia Mattucci (Università di Macerata), Graciela N. Ricci (Università di Macerata), Ilaria Riccioni (Università di Macerata), Andrea Rondini (Università di Macerata), Hans-Günther Schwarz (Friedrich-Alexander- Universität Erlangen-Nürnberg), Manuel Angel Vasquez Medel (Universidad de Sevilla), Marcello Verdenelli (Università di Macerata), Silvia Vecchi (Università di Macerata), Geneviève Zarate (INALCO-Paris), Andrzej Zuczkowski (Università di Macerata) eum edizioni università di macerata > 2006-2016 isbn 978-88-6056-487-0 issn: 2037-7037 Prima edizione: dicembre 2016 ©2016 eum edizioni università di macerata Centro Direzionale, Via Carducci snc – 62100 Macerata [email protected] http://eum.unimc.it «HETEROGLOSSIA. Quaderni di Linguaggi e Interdisciplinarità», 14, (2016), pp. 5-7 ISSN 12037-7037 © 2016 eum (Edizioni Università di Macerata, Italy) http://riviste.unimc.it/index.php/heteroglossia/index Indice 9 Andrea Rondini Introduzione Parte prima Dalla verità alla vita Raffaello Palumbo Mosca 29 Oltre l’idea di realismo: scrittori della vita nel nuovo millennio. Primi appunti Gianluca Vagnarelli 39 Verità e politica: democrazia, parrēsia e consiglio politico in Michel Foucault Marco Mongelli 53 Alle origini della non-fiction: le strade di Truman Capote e Norman Mailer Claudio Milanesi 83 La svolta narrativa di Piazza Fontana Antonio Tricomi 105 Sempre in prima persona. Sulla poetica di Emmanuel Carrère Elena Frontaloni 133 L’arte di girare attorno. Il Regno di Emmanuel Carrère Parte seconda Successo e affermazione Carlo Baghetti 145 Confini mobili della modalità non-fiction. Ermanno Rea, Mistero napoletano e La comunista 6 indice Morena Marsilio 171 Inchiesta e reportage à la “minimum fax”: un paese inventato o sconosciuto? Lorenzo Marchese 207 Storiografie del presente? Per una ridiscussione della non- fiction su esempi italiani degli anni ’90 (Covacich, Petrignani, Rastello) Andrea Gialloreto 245 «Questo scritto non sarà un romanzo». L’azione letteraria di Vitaliano Trevisan Sara Bonfili 273 Edoardo Albinati: Irrealtà o inganno della Realtà? Lucia Faienza 291 La verità precaria come paradigma del reale: uno sguardo alla narrativa italiana di non-fiction Francesca Strazzi 311 Virate leggendarie Chiara Pietrucci 331 Una cosa divertente che non farò mai più? La non-fiction di David Foster Wallace Parte terza Esperienze contemporanee Giovanna Romanelli 345 I racconti, le voci, le storie della nuda vita dei migranti. La catastròfa di Paolo di Stefano Carla Carotenuto 369 Disabilità, fragilità, amore. Il tempo della consapevolezza in Valeria Parrella Alessandro Ceteroni 391 La via italiana al non-fiction novel:Il costo della vita di Angelo Ferracuti Isabella Tomassucci 419 «Non potevo fare altro». Retorica e rappresentazione dell’ossessione in ZeroZeroZero di Roberto Saviano Donato Bevilacqua 441 Da Limonov a Srebrenica. Il conflitto nei Balcani attraverso la non-fiction di Marco Magini ed Emmanuel Carrère indice 7 Parte quarta Confini Gianluca Cinelli 465 Non-fiction tra storia e letteratura. Il caso della memorialistica di guerra Franco Forchetti 505 La Realtà “catramosa” nelle pieghe del testo finzionale. Una lettura di Petrolio di Pasolini Giorgio Cipolletta 523 Oltre la non-fiction.F for fake, così falso, così vero 553 Abstracts «HETEROGLOSSIA. Quaderni di Linguaggi e Interdisciplinarità», 14, (2016), pp. 207-244 ISSN 12037-7037 © 2016 eum (Edizioni Università di Macerata, Italy) http://riviste.unimc.it/index.php/heteroglossia/index Lorenzo Marchese Storiografie del presente? Per una ridiscussione della non- fiction su esempi italiani dagli anni ’90 (Covacich, Petrignani, Rastello) 1. Nell’oscillazione concettuale fra fictione non-fiction è impli- cita una dicotomia, errata se la si prende alla lettera e non come una tensione di (virtuali) competitori, tra letteratura e storia. È stato discusso di un primato della prima sulla seconda, in quan- to invererebbe gli eventi reali di cui parla, e anzi di un possi- bile inglobamento che colmerebbe le aporie e le timidezze di “obiettività” della storia. La proposta recente più famosa, a tale proposito, viene da un intervento di Hans Magnus Enzensber- ger sul «Menabò» del 1966, dove si suggerisce agli scrittori di focalizzarsi sulla questione e superare una storiografia percepita come «una prospettiva oggettiva, cioè quella del potere, il che oggi significa gli anonimi rapporti di potere»1: da parte sua, En- zensberger proverà a sciogliere il dilemma con alcune narrazioni di ricostruzione biografica non d’invenzione, di storia «dal bas- so» e in soggettiva, non distanti da quella che, quarant’anni do- po, s’imporrà nell’industria editoriale e nella ricezione comune col nome di non-fiction2. 1 Enzensberger 1966, p. 9. Enzensberger nella sua introduzione all’antologia di scrittori tedeschi contemporanei analizza un brano di Alfred Döblin, Berlin Alexanderplatz (su Berlino del 1928), e uno di Golo Mann, Storia della Germania del XIX e del XX secolo. La prospettiva del brano di Döblin, quella dell’«uomo della strada» per il quale la collettività si sparpaglia in una pluralità di soggetti, cela un’intenzione «eminentemente politica» per Enzensberger. 2 Si citino almeno Enzesberger 1972 e il più recente Enzesberger 2008. 208 Lorenzo Marchese storiografie deL presente? per una ridiscussione deLLa non-fiction Nel compromesso che la non-fiction propone fra, rivisitan- do Enzensberger, una letteratura in soggettiva e una storiografia oggettiva (cercherò di sfumarla in questa sede), prevale un’ade- sione sorda a quello che Gadda chiamava il «corpo morto della realtà, il residuo fecale della storia»3, o piuttosto l’esigenza della cronaca è invasa da un’immaginazione letteraria che compro- metterebbe uno sguardo lucido? Le due cose non si escludono mutualmente, a patto di provare a capire, quando affrontiamo l’oggetto di solito denominato non-fiction, di quale letteratura e di quale scrittura della storia stiamo parlando, prima di azzarda- re un indispensabile novero di testi fra cui orientarsi, e in base al quale, soprattutto, inquadrare la categoria nella sua genericità. Se è limitante (ma, alla lettera, non un errore marchiano) attri- buire l’etichetta per ogni narrazione contemporanea non d’in- venzione, da alcuni anni hanno pure acquistato crescente rilievo quelle narrazioni legate anzitutto alla verità “empirica” e alla vocazione della testimonianza di sé e del mondo circostante, con la conseguenza di un riguardo critico ed editoriale arrivato fino alle prime proposte di antologizzazione4. Le voci di dissenso non sono mancate. Con lucidità, nel 2011 Carla Benedetti osservava il pericolo di recitazioni concettuali improprie sulla non-fiction: «si tratta di una distinzione categoriale che non reggerebbe a una breve disamina filosofica, ma che tuttavia, pur traballante, agisce per penetrazione quantitativa e per formazione di luoghi comuni»5. Sull’etichetta, di origine anglofona, di non-fiction in- valsa per l’uso (e l’abuso) corrente nel dibattito letterario, senza dimenticare quello giornalistico, Benedetti ha pienamente ragio- ne – qualcosa di simile è avvenuto, tra Francia e Italia, con la di- Interessante, riguardo a una postura verso la storiografia che caratterizza tutto Enzensberger, anche un commento politico su alcune scritture di testimonianza e d’inchiesta sull’Europa dell’immediato dopoguerra, che fa da base a un discorso sull’immigrazione da Secondo e Terzo mondo verso l’Europa dei primi anni ’90: Enzesberger 1998, pp. 29-48. 3 Gadda 1958, p. 252. 4 Per esempio de Majo 2015. De Majo si muove includendo libri di tradizioni, forme e linguaggi molto diversi, includendo in questa biblioteca ideale Se questo è un uomo di Primo Levi e il saggio antinarrativo “per frammenti” Fame di realtà di David Shields, in un arbitrio rivendicato che riflette: «un genere che sfugge a una definizione precisa e che quindi si presta all’interpretazione soggettiva», ibidem. 5 Benedetti
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