FUMETTO Spionaggio e graphic novel GIUSEPPE POLLICELLI Un graphic novel è un fumetto abbastanza lungo nello sviluppo narrativo, tale da poter essere accostato a un romanzo. Qualunque altra definizione va respinta poiché inesatta e, spesso, ingiustamente penalizzante nei confronti del linguaggio fumettistico. Un romanzo grafico, non diversamente da uno in prosa, può frequentare qualsiasi segmento dell’immaginario e, dunque, non mancano quelli di genere spionistico. L’autore di fumetti che si è maggiormente distinto uando si parla di fumetti capita con sempre maggiore frequenza, soprattutto sui nell’abbinare la formula del romanzo grafico media, di imbattersi nella locuzione in lingua inglese graphic novel, che tradotta allo spionaggio è l’americano Matt Kindt che, Qletteralmente in italiano significa «romanzo grafico». Il diffondersi di questa de- tra il 2004 e il 2010, ha sfornato ben tre opere finizione ha prodotto un sovrappiù di confusione intorno a una materia – il fumetto, ap- (tutte gratificate da una lusinghiera accoglienza punto, e le sue peculiarità come linguaggio – che necessiterebbe invece di quanta più sia da parte della critica che del pubblico) chiarezza possibile. Si può intanto premettere che v’è incertezza, in Italia, anche su quale dedicate al mondo dell’intelligence. La seconda di queste, Super Spy, sia il genere da attribuire a graphic novel, se maschile o femminile. L’assonanza del ter- uscita negli Stati Uniti nel 2007 e ambientata mine novel con il nostro «novella» ha fatto sì che, fino a oggi, abbia prevalso il femminile, durante la Seconda guerra mondiale, dunque la graphic novel. La traduzione, però, di novel è «romanzo», per cui gli studiosi è stata tradotta anche nel nostro Paese, sono unanimi nel ritenere preferibile il genere maschile, che adotteremo anche noi. C’è offrendo al pubblico italiano la possibilità poi da affrontare una questione ben più importante e sostanziale, cioè in cosa effettiva- di far la conoscenza del raffinato stile grafico mente consista un graphic novel e in quali rapporti esso sia con il medium fumetto, te- di Kindt e della sua visione, decisamente cupa, nendo presente che sul punto si saltabecca disinvoltamente da un estremo all’altro, del mondo delle spie. sempre facendo torto alla realtà dei fatti. Accade di frequente che fumetto e graphic novel siano fatti totalmente coincidere, come se l’uno fosse il sinonimo dell’altro (il che non è), ma succede non meno spesso, e anche ciò è sbagliato, che siano considerati due forme espressive distinte e che la distinzione venga arbitrariamente operata secondo non meglio precisati parametri qualitativi che premierebbero il più sofisticato graphic novel a scapito del più rozzo fumetto. Si tratta, è bene affermarlo decisamente, di convinzioni prive di fondamento e da cui, quanto prima, si dovrebbe sgomberare definitivamente il campo. 182 GNOSIS 3/2017 RIVISTA ITALIANA DI INTELLIGENCE 183 FUMETTO GIUSEPPE POLLICELLI SPIONAGGIO E GRAPHIC NOVEL Il fumetto ha in Italia l’ulteriore problema di and other tenement stories, presentato con tale associare un nome che è un diminutivo (dal etichetta editoriale per distinguerlo dall’al- lemma «fumo», che richiama le tipiche nu- betto mensile con storie di supereroi per volette all’interno delle quali sono conte- adolescenti, formato allora dominante negli nute le frasi dette o pensate dai personaggi) Stati Uniti [...] Ritenuto da certa stampa ge- e questo ha contribuito a rendere ardua la neralista una forma espressiva distinta dal battaglia – non ancora vinta – per il ricono- fumetto (nelle sue manifestazioni seriali e scimento del prestigio culturale che spetta popolari), di fatto il graphic novel non è un a questo linguaggio. Destino non molto di- genere né una forma a sé, bensì un’etichetta verso è riservato al fumetto negli Stati Uniti commerciale con cui il fumetto è riuscito a (dove si è affermato su scala industriale a conquistarsi, specie a partire dai primi anni partire dalla fine del XIX secolo): il termine del 21° secolo, un settore delle librerie e una comics rimanda a un ambito, quello della co- miglior reputazione nei circoli intellettuali; micità, che era sì caratteristico delle prime lo dimostrano i molti fumetti seriali di tutti i It Rhymes With Lust (1950), su testo di Leslie Waller e Arnold Drake, disegni di Matt Baker e Ray Osrin. strisce apparse sui quotidiani americani, generi raccolti in volumi antologici e presen- ma non è certo l’unico genere di compe- tati come graphic novel. tenza della cosiddetta «nona arte». phic novel nel volume a fumetti It Rhymes Fra i più stimati autori contemporanei di Una sorte migliore si è registrata nell’altra Un graphic novel altro non è che un’opera with Lust, una vicenda dai risvolti noir scritta fumetti figura lo statunitense Matt Kindt grande area occidentale in cui i fumetti si a fumetti la cui lunghezza e il cui respiro da Arnold Drake e Leslie Waller per i disegni (nato a Saint Louis, nel Missouri, nel 1973) sono sviluppati e radicati in profondità, narrativo giustificano il paragone con un ro- di Matt Baker e Ray Osrin, pubblicata nel il quale, tra il 2004 e il 2010 ha dedicato ben quella franco-belga, dove si è affermata la manzo. Pertanto, per nessuna ragione si 1950 da Archer St. John. «Era definito un ‘pic- tre graphic novel al tema dello spionaggio. più tecnica definizione di bande dessinée, ossia potrà definire graphic novel una storia a fu- ture novel’ (romanzo per immagini), come Due di essi, per esattezza il primo e il terzo «striscia disegnata». Non devono sussistere metti di due o tre tavole. Inoltre, non si può chiaramente si evince dal titolo in copertina (2 Sisters: a Super Spy Graphic Novel e Super dubbi circa il fatto che bande dessinée, co- tacere che sovente, e a buon diritto, viene – sottolinea ancora Pellitteri – ma i lettori in Spy: The Lost Dossiers) pur acclamati dalla cri- mics e fumetti siano la medesima cosa. Da definita graphic novel la totalità delle varie quel periodo storico non erano, per così dire, tica internazionale, sono tuttora inediti nel tale presupposto discende che tutti i graphic puntate di una miniserie, riunite in volume pronti e non lo era neanche il mercato. So- nostro Paese, mentre il secondo, che è novel sono – sempre – dei fumetti, mentre (come capitoli di un singolo racconto prattutto non lo era la cultura». Quanto al- anche quello più conosciuto al di fuori non necessariamente un fumetto è un gra- lungo) dopo essere in origine uscite singo- l’Italia, la palma di primo graphic novel se la degli Stati Uniti, è stato presentato in Italia phic novel. A questo punto è utile riportare larmente. A dimostrazione di quanto la fac- contendono due lavori non molto noti: Palo- da Rizzoli Lizard nel 2009. Il fumetto di cui alcuni estratti dalla scheda che al graphic cenda sia complessa, infine, non c’è piena mares di Antonio Faeti, edito nel 1967 dal- si parla, Super Spy, pubblicato negli Usa nel novel ha dedicato il sociologo Marco Pellit- convergenza di opinioni, tra gli esperti, nep- l’editore Sampietro di Bologna, e La rivolta dei teri per il Lessico del XXI secolo della «Treccani» pure su quale debba essere considerato il racchi di Guido Buzzelli, edito alla fine del primo graphic novel di ogni tempo. L’acca- 1967 all’interno dell’Almanacco della mani- Espressione introdotta nel 1964 su una rivista demico americano David Hajdu, autore nel festazione Lucca Comics. Il 1967 è anche amatoriale statunitense per designare certo 2008 di The Ten-Cent Plague: The Great Comic- l’anno in cui, nel mese di luglio, compare sul tipo di fumetti europei ‘sofisticati’; questo Book Scare and How It Changed America (propo- numero d’esordio della rivista «Sgt. Kirk» (fi- perché graphic in inglese non indica solo il sto in italiano due anni dopo dalla casa nanziata a Genova dall’imprenditore-mece- ‘visivo’, ma anche un contenuto ‘forte’ e ‘im- editrice Tunué con il titolo Maledetti fumetti! nate Florenzo Ivaldi) la prima puntata di Una pegnativo’. La locuzione è divenuta nota ai Come la grande paura per i ‘giornaletti’ cambiò la ballata del mare salato di Hugo Pratt, storia che più solo dal 1978, con la pubblicazione del società statunitense), ha individuato, probabil- segna la nascita di Corto Maltese e va, a tutti libro a fumetti di Will Eisner, A contract with god mente a ragione, il primo esempio di gra- gli effetti, considerata un graphic novel. 184 GNOSIS 3/2017 RIVISTA ITALIANA DI INTELLIGENCE FUMETTO GIUSEPPE POLLICELLI SPIONAGGIO E GRAPHIC NOVEL 2007, è composto da 37 dossier sull’attività Un’operazione che sta insieme grazie all’in- C’è in Super Spy, un elemento forte di conti- di alcune spie durante la Seconda guerra discutibile talento grafico di Kindt, che di- nuità che si mantiene costantemente inal- mondiale, per un totale di oltre trecento ta- segna un noir cartoonesco, quasi sempre in terato. È la suggestione nata dal contrasto vole in parte a colori e in parte (la maggio- bicromia, con una spiccata predilezione per tra il segno estremamente stilizzato, pres- ranza) in bicromia. Ogni dossier equivale a le tonalità più spente di grigio e marrone. soché umoristico, di Kindt e l’agghiacciante un capitolo e la particolarità del libro è che Il colore, quello vero, appare quando l’au- drammaticità delle situazioni rappresen- tali capitoli possono essere letti sia se- tore mette in mostra soluzioni linguistiche tate. In un contesto di guerra di per sé condo l’ordine stabilito da Kindt, sia in se- inaspettate e funzionali: ad esempio, scim- atroce, i personaggi appaiono campioni di quenza cronologica, cioè sulla base della miottando il fumetto di avventura d’epoca, nevrosi che dovrebbero trovare sfogo nel- n. 0121944, riflettendo tra sé e sé in un mo- data riportata sulla prima pagina di ognuno oppure i libri illustrati per bambini», ha l’eccentrica scelta esistenziale di consacrarsi mento di tranquillità (inesorabilmente effi- di essi, consentendo così di sperimentare scritto il critico Michele Serra.