Corazzata Roma

Corazzata Roma

Il fatto storico Corazzata Roma: la storia ritrovata ella notte tra l’8 e il 9 set- NNtembre 1943 la flotta italia- Tra storia, tecnologia e l’emozione di aver vissuto una na lasciava La Spezia dov’era ormeggiata e si dirigeva verso pagina di storia La Maddalena. Presero il mare 23 navi comandate dall’ammi- raglio Carlo Bergamini imbar- cato sulla corazzata Roma, al- lora comandante in capo della flotta italiana, composta dalla 9° Divisione (corazzate Roma, Vittorio Veneto e Italia) agli or- Immagine di pezzi di artiglieria contraerea imbarcata sulla corazzata Roma dini dell’ammiraglio Enrico Ac- coretti; seguivano: la 7° Divisio- zione si completava con l’avvi- ta una formazione di 15 bom- avvenimenti ne (incrociatori Eugenio di Sa- cinamento della Squadriglia bardieri tedeschi (Dornier 217 voia, Duca d’Aosta e Monte- torpediniere Pegaso. Alle 09.45, KII) con rotta “a puntare” sulle cuccoli), comandata dall’am- la formazione navale con rotta navi italiane. Scattò subito l’al- miraglio Romeo Oliva; l’8° Divi- sud avvistava un ricognitore in- larme aereo al quale seguirono sione (incrociatori Duca degli glese (un Glenn Martin Marau- i primi colpi di cannone antiae- Abruzzi, Garibaldi e Attilio Re- der) che prese a girare intorno reo dalle navi. 15.36, la prima golo) dell’ammiraglio Luigi alla flotta. Alle 10.30 un altro bomba PC 1400X cadde in vici- Biancheri; la 12° Squadra cac- avvistamento: un ricognitore nanza della poppa della coraz- ciatorpediniere (le navi Mitra- tedesco. Le navi italiane prese- zata Italia sollevando un enor- Nel Golfo dell’Asinara è stata identificata una parte del relitto della gliere, Fuciliere, Carabiniere e ro a navigare a zigzag per evi- me muro d’acqua. La bomba Corazzata Roma, adagiata a circa 1000 metri di profondità ed a circa Velite) del capitano di vascello tare le traiettorie verticali delle PC 1400X, chiamata anche 16 miglia dalla costa sarda Giuseppe Marini; la 14° Squa- bombe in caduta. Passate le Fritz-x era una bomba radioco- dra cacciatorpediniere ( le na- 12.00, quando veniva scorta l’i- mandata con propulsione a vi Legionario, Oriani, Artigliere, sola dell’Asinara, le navi rias- razzo, progettata a partire dal e prime ed esclusive im- sofisticato robot subacqueo, il di fregata Lamberto O. Lam- Grecale, e la torpediniera Li- sunsero l’ordine di navigazione 1939 dal dott. Max Kramer. Lun- magini del relitto sono sta- Pluto Palla, e ad altri esclusivi berti e uno in pubblica infor- bra), comandata dal capitano in linea di fila cessando di zig- ga 3.3 metri, con un diametro LLte riprese dall' ingegner strumenti imbarcati a bordo mazione, il tenente di vascello di fregata Amleto Balbo; in ulti- zagare. Alle 12.34 si disposero di 0.5, pesava 1400 kilogrammi Guido Gay titolare della so- del catamarano Daedalus di Alessandro Busonero n.d.a.), mo, le unità della Squadriglia per dirigere nelle acque prossi- di cui 320 di esplosivo. Lanciata cietà Gaymarine S.r.l. che da proprietà dello stesso ingegne- imbarcato per l’occasione sul torpediniere “Pegaso” (Pegaso, me alla Maddalena. Alle 14.45 da una quota compresa tra i molti anni conduce in zona re, il sito dove giace il relitto Daedalus su invito dell’inge- Orsa, Orione, Impetuoso e Ardi- ricevettero un telegramma da 4000 e i 7000 metri, era dotata sperimentazioni di innovative della corazzata Roma è stato gnere Gay, nostro connaziona- mentoso). Le navi salparono da Roma, dallo Stato Maggiore di una testa perforante che la apparecchiature di esplorazio- individuato e visitato. Il perso- le, ha verificato la inequivoca- La Spezia alle 02.25 del 9 set- Marina nel quale veniva comu- rendeva particolarmente effi- ne subacquea da lui ideate e nale della Marina Militare (un bile coerenza delle immagini di tembre e vennero raggiunte nicato la caduta della Madda- cace contro obiettivi corazzati costruite. Grazie all’ausilio di un esperto di idrografia, capitano pezzi di artiglieria contraerea da altre unità provenienti dal lena in mani tedesche. L’ammi- con una capacità perforante imbarcata sulla corazzata Ro- porto di Genova intorno alle raglio Bergamini decideva di circa 120 millimetri d’acciaio. ma, riprese per la prima volta il 02.47. Alle 06.30 alla Squadra quindi di invertire la rotta in di- Alle 15.50 un’altra bomba PC 17 giugno 2012 e ripetute per navale in navigazione si ag- rezione dell’Asinara. Passaro- 1400X colpì il lato sinistro della la loro certificazione il 28 giu- giungeva l’ottava Divisione e, no una manciata di minuti e al- corazzata Roma che centrò la gno. Questo appena letto, è circa due ore dopo, la forma- le 15.10 nel cielo venne avvista- corazzata tra le torri contrae- parte del comunicato lanciato dall’ufficio stampa della Mari- na Militare, grazie al quale tut- to il mondo è stato informato dello straordinario ritrovamento e grazie al quale dopo 69 anni si è messo fine alle ricerche della nave militare più potente mai costruita nella storia del nostro Paese. Fase di identificazione con l’ingegner Guido Gay, il tenente di vascello Ales- sandro Busonero e il capitano di frega- ta Lamberto O. Lamberti. 24 25 ree 9 e 11 a metà nave. La di grosso calibro (381 mm). La affondò trascinando nelle zioni, per ciò che mi riguarda il bomba passò da parte a parte torre numero 2 di grosso calibro profondità del Golfo dell’Asina- posto più piacevole della ter- lo scafo ed esplose sottocare- venne espulsa (1500 tonnella- ra ben 1253 tra ufficiali (86, di ra”. Terminati i viaggi oceanici il na causando l’allagamento te) come un tappo di spuman- cui 2 ammiragli), sottufficiali Daedalus rientra in Mediterra- dei locali caldaie e macchine te. Morirono ustionati dalle altis- (175), sottocapi e comuni (992), neo e veleggia tra i mari a noi di poppa. Le due eliche di drit- sime temperature conseguenti con loro anche l’ammiraglio più familiari. Attrezzato come ta si fermarono, la velocità sce- alla deflagrazione, tutti coloro Carlo Bergamini e il coman- una nave oceanografica in mi- se sotto i 16 nodi rispetto ai 22 che si trovarono nel torrione di dante del Roma, capitano di niatura, alla maniera delle iniziali; la nave si inclinò sulla comando tra essi l’ammiraglio vascello Adone Del Cima. Si grandi navi possiede un siste- dritta. Venne contro allagato a Bergamini e il Comandante Del aggiunsero 26 vittime, di cui 13 ma di posizionamento dinami- sinistra per compensare. Cad- Cima. Il più anziano in grado morirono a bordo delle navi co, in pratica un’elica ausiliaria de l’antenna radar e il teleme- dei sopravvissuti, seppur gravis- soccorritrici e altre 13 negli comandata da un computer tro della stazione di tiro. La na- simamente ustionato fu il te- ospedali spagnoli a seguito che automaticamente mantie- ve continuò a far fuoco antiae- nente di vascello Incisa della delle ferite e ustioni riportate ne la barca ferma in un posto reo con i pezzi da 90/50 di drit- Rocchetta che riuscì a far de- nelle esplosioni di bordo. Il co- preciso senza bisogno di anco- ta. La velocità continuò a dimi- fluire a poppa in maniera ordi- mando della flotta venne as- rarsi, perché ancorarsi dove si nuire. L’aereo pilotato dal ser- nata il personale e lo convinse sunto dall’ufficiale superstite di vuole far scendere i veicoli su- gente Kurt Steinborn, sganciò a gettarsi in acqua quando grado più elevato, l’ammiraglio bacquei a grande profondità la sua bomba Frits x da 7000 l’abbrivio si fermò e prima che Romeo Oliva che da bordo sarebbe impossibile. Però il ro- mt. Dopo 42 secondi la bomba la nave si capovolgesse. L’e- dell’Eugenio di Savoia compilò bot, sul fondo, con le luci vede guidata dal sergente Eugen quipaggio cominciò a buttarsi il seguente fonogramma: “Na- solo a qualche metro di distan- Degan colpì il ponte di coperta in mare. Passarono una man- ve Roma gravemente colpita za e con i sonar a non più di corazzato della nave che stava ciata di minuti e la grande ed incendiata da bombe ae- cento metri. Dunque non è accostando a sinistra, a ridosso quantità d’acqua imbarcata ree, ore 1552 lat. 41° 10’ N e adatto a fare una ricerca a lar- del torrione corazzato vicino al fece capovolgere la nave che long. 008° 40’ E est successiva- go raggio. Prima di lanciarlo bi- fumaiolo di prora, tra la torre 2 si spezzò in due tronconi che mente affondata. Assumo co- sogna avere un punto. Come di grosso calibro e l’impianto affondarono separatamente mando. Prego istruirmi”. trovare il punto? Ovvero come del 152/55 di centrosinistra. La alle 16.15 a circa 22.5 miglia sul L’ammiraglio Oliva ordinò di far si è giunti esattamente sulla bomba scoppiò nel locale mo- rilevamento 263 da Capo Te- rotta verso Malta e allo stesso verticale dei resti del relitto del- trice di prora e causò inizial- sta. (tratto da “Per l’onore dei tempo, alcune navi vennero di- la corazzata Roma? La risposta mente una grossa fuga di va- Savoia” di Arturo Catalano staccate per recuperare i nau- ce la fornisce l’ingegner Gay: pore oltre che l’allagamento Gonzaga di Cirella, classe ’21 fraghi del Roma e dirigere in “Ecco che qui che interviene del locale macchine di prora. Il all’epoca guardiamarina im- Spagna, a Porto Mahòn. I 622 un altro dei miei aggeggi, un deposito munizioni del 152 di barcato sul Roma). superstiti vennero poi internati sonar a scansione laterale .” Il prora sinistra deflagrò insieme Il Roma, ferito mortalmente, fino alla fine della guerra. Da sonar non è altro che uno stru- al deposito munizioni numero 2 spezzato in due tronconi, quel 9 settembre la nave da mento che invia ultrasuoni, vi- battaglia Roma varata il 9 giu- brazioni ad alta frequenza non gno del 1940 a Trieste e conse- udibile, che vengono lanciati in L’imbarcazione Daedalus in navigazione.

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