Rivista internazionale di studi su letteratura e visualità Antonella Anedda Usando lo sguardo come coltello, redigendo a memoria, [...] volevo che ognuno avesse il suo quadro, inventasse un’altra storia, vedesse, a sua volta, in modo impensato. Antonella Anedda Rivista internazionale di studi su letteratura e visualità www.arabeschi.it n. 5, gennaio-giugno 2015 COMITATO SCIENTIFICO Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna) Marco Belpoliti (Università di Bergamo) Lina Bolzoni (Scuola Normale Superiore di Pisa) Monica Centanni (Università IUAV di Venezia) Michele Cometa (Università di Palermo) Elena Dagrada (Università degli studi di Milano) Massimo Fusillo (Università dell’Aquila) Fernando Gioviale (Università di Catania) Martin McLaughlin (University of Oxford) Bonnie Marranca (The New School/Eugene Lang College for Liberal Arts, New York) Marina Paino (Università di Catania) Luca Somigli (University of Toronto) Valentina Valentini (Università “La Sapienza” di Roma) COMITATO DI REDAZIONE Freie Universität Berlin Cristina Savettieri Università di Catania Salvo Arcidiacono, Giulio Barbagallo, Mariagiovanna Italia, Corinne Pontillo, Stefania Rimini, Maria Rizzarelli, Simona Scattina, Simona Sortino, Gaetano Tribulato, Luca Zarbano University of Leeds Federica Pich Seconda Università di Napoli Elena Porciani Università di Parma Cristina Casero, Roberta Gandolfi, Michele Guerra, Giulio Iacoli Scuola Normale Superiore di Pisa Fabrizio Bondi, Giovanna Rizzarelli, Andrea Torre Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Giuseppe Lupo DIREZIONE Stefania Rimini, Maria Rizzarelli SEGRETERIA DI REDAZIONE Salvo Arcidiacono, Simona Scattina RESPONSABILI DELLE RECENSIONI Elena Porciani, Giovanna Rizzarelli PROGETTO GRAFICO Fabio Buda, Gaetano Tribulato Direttore responsabile: Maria Rizzarelli ISSN 2282-0876 SOMMARIO INCONTRO CON | Antonella Anedda Profilo 5 Videointervista ad Antonella Anedda a cura di Fabrizio Bondi e Giovanna Rizzarelli 7 Riccardo Donati Disobbedire all'oblio. Appunti su La vita dei dettagli 15 Caterina Verbaro L’arte dello spazio di Antonella Anedda 23 EKPHRASIS Marina Paino Pitture, sorrisi e somiglianze 36 ET ET | testi contaminati Videopresentazione di Lessico del cinema italiano a cura di R. De Gaetano di Michele Guerra 47 Dimore dei suoni. Appunti dal laboratorio di drammaturgia sonora a cura di Valentina Valentini 49 Marco A. Bazzocchi Nel buio della carne, nella carne delle immagini 69 Roberto Campari Il giovane favoloso e l’amicizia in Leopardi 79 Elena Porciani Rappresentare la ferita della sopravvissuta. Dispositivi della visione in Mia sorella Antigone di Grete Weil 86 IN FORMA DI | generi e forme Andreina Di Brino Il riflesso di un riflesso. Bill Viola, tra passato e presente, per un’arte senza tempo 100 Corinne Pontillo «Le colpe di Stalin sono le nostre colpe». La morte degli umili tra le fotografie della Rabbia di Pasolini 132 ZOOM | obiettivo sul presente Marco Bazzocchi La distanza da Pasolini 146 Antonio Costa Sconfinamenti. Su Michele Sambin. Performance fra musica, pittura e video, a cura di S. Lischi e L. Parolo 150 Riccardo Donati Interferenza#02 - Poetiche dell'estasi masochistica (tra due età barocche) 156 LETTURE, VISIONI, ASCOLTI Abraham Constantin, Stendhal, Idées italiennes sur quelques tableaux célèbres 162 (Chiara Savettieri) Erika Fischert-Lichte, Estetica del performativo. Una teoria del teatro e dell’arte 164 (Roberta Gandolfi) Goliarda Sapienza, Tre pièces e soggetti cinematografici 170 (Maria Rizzarelli) Giovanni Testori, Opere/3 (1977-1993) 172 (Viviana Triscari) Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado, Il sale della terra 174 (Stefania Cappellini) Romeo Castellucci, Go Down, Moses 176 (Laura Gemini) Compagnia della Fortezza, Santo Genet 179 (Carlo Titomanlio) Motus, Nella Tempesta 181 (Francesco Gallina) Tam Teatromusica, Verso Klee. Un occhio vede, l’altro sente 184 (Cristina Grazioli) Zero 188 (Elena Porciani) GALLERIA 190 Versi all’acquaforte. Venti ‘poeti illustrati’ di Franco Riva a cura di Alessandro Giammei, Barbara Anceschi, Ida Campeggiani, Nicola Lucchi, Carmelo Princiotta n. 5, gennaio-giugno 2015 Antonella Anedda. Profilo di Giovanna Rizzarelli - - Nata a Roma nel 1955, Antonella Aned da (Angioy) si è laureata in storia dell’ar te presso l’Università La Sapienza sotto- la guida di Augusto Gentili. Insieme alla passione per le discipline storico artisti- che, che ha sempre segnato la sua vita, ha- iniziato presto a occuparsi anche di tra duttologia e ha insegnato mediazione lin- guistica presso la cattedra di Anglistica a Roma e poi, fino al 2006, presso l’Uni- versità di Siena. In seguito ha collaborato- come docente di lingua, letteratura e ci Antonella Anedda viltà italiana con l’Università della Svizze Residenzera Italiana, invernali dove svolge ancora oggi la sua attività didattica.Notti di pace occidentale . Il suo esordio poetico risale al 1992 con (Crocetti), al quale segue nel 1999 Il catalogo(Donzelli) della gioiaEntrambe le raccolte sonoDal statebalcone insignite del corpo di numerosi premi e hanno ricevuto un immediato successo, confermato successivamente dagli altri due libri di poesia: (Donzelli 2003) e (Mondadori 2007). - All’attività poetica Anedda ha affiancato anche quella diAppunti saggista per e una traduttrice. semina Nel- 1994 è uscita per sua cura l’antologia di poesie e prose di uno traLa i massimiparola Russia rappresentan ti della poesia francese contemporanea, Philippe Jaccottet: (Fon- dazione Piazzolla). E ancora di Jaccottet ha tradotto le prose de (Donzelli Don’t2004), Waste con in my appendice Beauty tre poesie di Osip Mandel’ŝtam, che Anedda ha trasposto in italia no dal francese di Jaccottet. Tra le sue numerose Il traduzioniprodigio delle si segnalano cose ancora il volume (Caramanica Editore 2006), antologia della poetessa americana Barbara Carle; le liriche di AnnaAntropologia Achmatova, dell’acqua (Corriere della Sera 2012); e con Elisa Biagini e Emanuela Tandello ha Cosacurato sono e tradotto gli anni anche il volumeLa della luce scrittricedelle cose, canadese Ann Carson: La vita(Donzelli dei dettagli 2010). Alla sua produzione saggistica appartengono: (Fazi 1997) e (Feltrinelli 2000); nel 2009 ha pubblicato (Donzelli), insolita- e creativa dichiarazione d’amore al visivo e alla sua fruizione frammentaria, condannata alla perdita. In queste pagine in prosa, come in molte delle sue poesie, Anedda ha confes sato la sua adorazione per le opere d’arte da contemplare e collezionare come schegge di un collage visuale che compone la memoria individualeResidenze e collettiva. invernali Il suo stretto legame- con l’arte e gli artisti è stato attestato anche dalla collaborazione con Ruggiero Savinio- che ha illustrato la prima edizione della plaquette di Una forma, con d’attenzione Jenny Hol zer che ha utilizzato i suoi testi per una sua installazione a Roma e di recente con Sabri na Mezzaqui, che in dialogo con Anedda ha dato vita alla mostra (Pisa, maggio - settembre 2014). n. 5,3, gennaio-giugno 20152014 SalvaIncontro con nome con | Antonella Anedda - Tra prosa e poesia nasce anche il recente volume (Mondadori 2012), che si confronta con il delicato tema della nominazione, implicita manifestazione dell’ar- bitrarietà alla quale l’esistenza umanaIsolatria è sottopostaViaggio nell’arcipelago sin dall’origine. della Maddalena Ad un’altra grande passione della poetessa, la Sardegna – sua terra di origine –, è de- dicato l’ultimo lavoro in prosa: . (Laterza 2013), un volume nel quale i luoghi delle proprie radici familiari vengono narrati e tra sformati in frammenti di una collezione memoriale concreta e al contempo fantastica. 6 n. 5, gennaio-giugno 2015 Videointervista ad Antonella Anedda di Fabrizio Bondi e Giovanna Rizzarelli Il 27 settembre 2014 la redazione di Arabeschi ha incontrato a Pisa, negli spazi del CTL (Centro di elaborazione informatica di Testi e Immagini nella Tradizione Letteraria), Antonella Anedda, che per più di un’ora ha parlato del suo rapporto con la visualità e della profonda ispirazione che le immagini forniscono alla sua poesia. Tale intrinseca relazione tra linguaggio visivo e verbale rende la poesia di Anedda caso esemplare per chi voglia- confrontarsi con le ibridazioni tra codici e sugli esiti creativi che esse possono generare. Qui di seguito la trascrizione integrale dell’intervista. Si ringrazia Alessandro Giam mei per la presenza amichevole durante l’intervista. Riprese audio-video e montaggio: Giulio Barbagallo, Simona Sortino, Gaetano Tribulato D:Video - Siamo partiti dall’occasioneUna spe for- cificama di attenzioneche ha portato oggi Antonella Anedda a Pisa, cioè la mostra - realizzata in dialogo, come dice lo stesso titolo, con Antonel la Anedda. All’interno del lavoro e delle applicazioni, molto varie, di Antonella- Anedda ci è sembrato di vedere una costante, negli anni, che è la collabo razione con gli artisti, in questo caso unaResidenze mostra legatainvernali in particolare alla - forma del libro d’artista, ma partendo Antonella Anedda © Cristina Savettieri da , e quindi dal rap - porto con Ruggero Savinio ci è sembrato di riscontrare questo incessante dialogo con artisti visuali. Al contempo una centralità della riflessione sull’immagine e sulle arti vi sive nella scrittura, tanto saggistica quanto poetica, di Antonella. Partendo, appunto, dal rapporto con gli artisti la prima domanda che ci è venuta in mente è su come avvengono- questi incontri e come funziona- la loro dinamica, e se c’è una di rezioneR: privilegiata nello scam- bio tra parole e immagini. L’incontro con Ruggero Sa vinio
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