Corso di Dottorato di ricerca in Italianistica ciclo 30° Tesi di Ricerca «Preferisco sbagliare tutto ma buttarmi a capofitto»: Paola Masino e la rivista «Mercurio» di Alba de Céspedes L-FIL-LET/11 Letteratura Italiana Contemporanea Coordinatore del Dottorato prof. Tiziano Zanato Supervisore prof.ssa Ilaria Crotti Dottoranda Arianna Ceschin Matricola 817565 INDICE INTRODUZIONE ........................................................................................................ 1 CAPITOLO PRIMO «NON BISOGNA FOTOGRAFARE, BISOGNA VEDERE». Per un ritratto di Paola Masino ...... 16 I.1. «Veder chiaro è sempre stato il mio difetto»: istantanea di una scrittrice fuori dal comune...16 I.2. «Da un pensiero poetico molte azioni hanno avuto origine»: gli anni dell’apprendistato letterario ................................................................................................................................. 31 I.3. «Ho il coraggio di fare cose che tutti gli altri non fanno»: viaggio nella narrativa degli anni trenta e quaranta ................................................................................................................... ..44 I.3.1. «Ai limiti […] tra il reale e l’arbitrario»: la silloge d’esordio Decadenza della morte ....... 44 I.3.2. «Non c’è più un cielo. Non c’è ancora il nulla»: il romanzo Monte Ignoso tra critica e censura fascista ....................................................................................................................... 50 I.3.3. «Quartiere Pannosa è stato costruito per gli impiegati dello Stato»: fisionomia del romanzo Periferia ................................................................................................................................. 55 I.3.4. «Il suo corpo era carne come quella esposta sui banchi dei mercati»: riflessioni sulla femminilità in Nascita e morte della massaia ........................................................................ 70 I.4. «Io le debbo molto»: il legame con Anna Maria Ortese ......................................................... 77 I.5. «Ho sempre desiderato di avere un grande album»: l’esperienza della memoria in Album di vestiti ...................................................................................................................................... 96 CAPITOLO SECONDO «NON HO MAI SMESSO DI SCRIVERE A MODO MIO». Per un profilo di Alba de Céspedes……………………………………………………………………………...116 II.1. «Scrivere è una fatica tremenda»: l’avventura novecentesca di Alba de Céspedes …………………………………………………………………………………..............116 II.2. «I palazzi sembrano quinte di un palcoscenico abbandonato»: Alba de Céspedes e la città di Roma…………………………………………………………………………………123 II.3. «Non sa dove né come, ma sente che l’agguato nascosto»: immagini bibliche per il periodico «Il Regno»…………………………………………………………………....127 II.4. «Cara Alba»: dialoghi epistolari con profili intellettuali ..................................................... 131 II.4.1. «Sei una creatura meravigliosa»: il sodalizio amicale con Libero De Libero .................. 131 II.4.2. «Sono tanto, tanto felice che le sue bellissime poesie vedano finalmente la luce»: lettere a Biagia Marniti ...................................................................................................................... 133 II.4.3. «Cara Alba, la vostra lettera mi è giunta inaspettata»: corrispondenza con Ada Negri ... 135 II.4.4. «Hai fatto molta strada verso l’arte»: Alba de Céspedes e Massimo Bontempelli .......... 141 II.4.5. «Mi auguro davvero che il mio libro ti piaccia»: il legame con Sibilla Aleramo, Gianna Manzini e Anna Maria Ortese .............................................................................................. 143 II.4.6. «Mia dolcissima Alba mia»: lettere da Maria Bellonci .................................................... 146 II.4.7. «Le donne hanno la cattiva abitudine di cascare ogni tanto in un pozzo»: Discorso sulle donne di Natalia Ginzburg ................................................................................................... 166 II.5. «Io trovo che per poter essere una donna libera bisogna lavorare»: la biografia di Alba de Céspedes ............................................................................................................................... 182 II.6. «Mettono spesso nelle rubriche letteratura femminile, io mi arrabbio molto»: l’esperienza di Dalla parte di lei su «Epoca» (1952-1958) .......................................................................... 205 II.7. «Noi viviamo nel libro che scriviamo»: il caso di Con grande amore, autobiografia incompiuta ............................................................................................................................ 234 CAPITOLO TERZO «SONO LE IDEE CHE CONTANO». Paola Masino, tra giornalismo e «Mercurio»……………………………………………………………………………260 III.1. «Il giornale è un po’ diventato il padre spirituale di molti»: Paola Masino, giornalista del Novecento……………………………………………………………………………….....260 III.2. «Mi manca il calore della tua amicizia»: corrispondenza epistolare tra Alba de Céspedes e Paola Masino………………………………………………………………………………278 III.3. «Marcia funesta compone, / tambur maggiore?»: lirica civile e prosa masiniana tra le pagine di «Mercurio»………………………………………………………………………312 BIBLIOGRAFIA ....................................................................................................................... 321 Bibliografia generale ......................................................................................................................................... 323 In volume ........................................................................................................................................................ 323 In periodico ..................................................................................................................................................... 333 Opere di riferimento .......................................................................................................................................... 338 Opere di Paola Masino prese in esame ........................................................................................................ 339 Opere di Alba de Céspedes prese in esame ................................................................................................ 340 Bibliografia critica su Paola Masino ............................................................................................................. 341 In volume ........................................................................................................................................................... 341 In periodico ....................................................................................................................................................... 342 Bibliografia critica su Alba de Céspedes ..................................................................................................... 345 In volume ........................................................................................................................................................... 345 In periodico ....................................................................................................................................................... 346 Fondo Paola Masino (Archivio del Novecento, Università La Sapienza di Roma) ........................ 349 Serie Corrispondenza, sottoserie Corrispondenza indirizzata a Paola Masino .............................. 349 Serie Scritti, sottoserie Pubblicistica.......................................................................................................... 354 Fondo Alba de Céspedes (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano) ......................... 371 Serie Corrispondenza, sottoserie Scrittori ................................................................................................ 371 INTRODUZIONE Troppo spesso si è ritenuto in maniera erronea che le letterate, nella loro produzione, abbiano indirizzato il proprio interesse verso questioni attinenti in maniera esclusiva alla figura della donna e alla sua condizione, non considerando, invece, gli svariati spunti tematici contenuti nelle loro opere e le diverse prospettive con cui sono stati illustrati. Si tratta di un fraintendimento trascinatosi per decenni e responsabile della posizione relegata, nell’ambito della storia della letteratura, occupata dalla scrittura di autrici troppo spesso mal interpretate. È il caso, ad esempio, di Paola Masino, abile romanziera e sensibile giornalista, in passato additata a causa del legame instaurato con l’intellettuale Massimo Bontempelli – all’epoca già marito e padre di alcuni anni più maturo di lei – una “colpa” pienamente scontata dalla scrittrice, la 1 cui vicenda biografica e narrativa degli anni trenta e quaranta del Novecento è stata per troppo tempo celata da una spessa coltre di oblìo. Una rilevanza evidente dalla cifra stilistica adottata dalle opere di Masino, tese a riflettere una poetica e un pensiero, anche in riferimento alla questione femminile, proprio di una mente brillante, in grado di argomentare con encomiabile oggettività ogni questione in tutti gli aspetti. La produzione degli anni trenta, quali i volumi Monte Ignoso (1931) e Periferia (1933), appartenenti al genere del ‘romanzo di famiglia’, ricostruiscono un affresco sociale desolante, attraversato dalla negatività di immagini di madri e mogli inette, violente, incuranti del benessere
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