Bugs, Daffy, Silvestro &

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100 FEBBRAIO 2012 Vite da bohème Retrospettiva Aki Kaurismäki di Stefano Boni on è sempre vero, ma qualche volta, per raccontare una storia, con- viene partire dal suo epilogo. Bisogna farlo se si vuole tentare di riassumere, in poche pagine, il cinema di uno fra i maggiori auto- ri europei degli ultimi vent’anni, un cineasta che ha esordito come lavapiatti in un anonimo ristorante svedese e che ha imparato il Nmestiere da autodidatta. Aki Kaurismäki, fondamentalmente, si è fatto da sé: ha tentato di studiare cinema a Helsinki ma non è stato ammesso ai corsi perché “troppo cinico”, non ha mai scritto un romanzo ma ne ha letti a mi- gliaia, non ha confidenza con gli strumenti ma conosce assai bene la musica (da Šostakovič ai Rolling Stones), non ama i festival cinematografici ma ne ha fondato uno tutto suo (il Midnight Sun Film Festival di Sodankylä), forse non aveva mai nemmeno pensato di diventare un regista ma era un cinefilo instancabile e ha finito per fare più di venti film. Questo - e molte altre cose ancora - è Aki Kaurismäki, classe 1957, nato a Orimattila, nella provincia contadina finlandese, che è come dire la periferia di una periferia. Continua a pagina 2 Bugs, Daffy, Silvestro & Co. di Marco Giusti I cartoni animati della Warner Bros. hat’s Up, Doc?” Non c’è storia, ragazzi. I cartoon clas- Nell’ambito di recupero anche teorico nel 1988 col fondamentale Chi ha in- ‘‘W sici della Warner Bros., le Merrie Melodies e, soprat- castrato Roger Rabbit?, diretto da Robert Zemeckis e animato tutto, i Looney Tunes che spaziano fra gli anni ’30 e gli anni da Richard Williams, ma pensiamo anche a molto cinema ’50, attraversando la Depressione, il New Deal, l’entrata in dei maestri americani dell’ultima metà del secolo, da Steven guerra dell’America, l’Home Front, la propaganda bellica e, Spielberg al già citato Zemeckis, da Joe Dante a Peter Jackson. infine, la rinascita del paese e l’arrivo dei prosperosi anni e per lo sviluppo dei personaggi e delle gag, la Pixar recupe- ’50, sono qualcosa di insuperabile. Ci dispiace per Mickey I cartoni animati della Warner Bros. ra molto del mondo Warner, pensiamo solo a Toy Story, i tre Mouse, per Donald Duck, per Tom e Jerry, per Felix The Cat, Shrek riprendono il rapporto che avevano i Looney Tunes per Popeye, per Woody Woodpecker, per tutti i grandi cartoni col cinema del tempo e col cinema in generale. Un po’ pet- animati americani dello stesso periodo, ma nessun gruppo di tegolo, divertito, assolutamente scorretto, qualcosa che alla cartoni come quelli della Warner ha creato una tale sintonia Disney non si sarebbe mai potuto fare. Va detto che nes- col pubblico, ha fatto crescere nel gusto e nello spirito comico sun gruppo come quello capitanato da Tex Avery, Friz Fre- milioni e milioni di ragazzi, ha raccontato la crescita del pro- leng, Robert Clampett, Chuck Jones, Frank Tashlin, Robert prio paese e ha, soprattutto, sviluppato una creatività e una McKimson, assieme agli story men Warren Foster, Tedd freschezza di inventiva visiva, di movimento, di puro cinema Pierce, Michael Maltese e ad animatori incredibili come capaci di guidarci e indirizzarci ancora oggi. Non c’è grande Rod Scribner, Ken Harris, Art Davis, Virgil Ross ha avuto film comico americano, a cominciare da quelli di Jerry Lewis la libertà assoluta di poter sperimentare le possibilità del diretti da Frank Tashlin, che proprio da quella scuola veniva, Mole Antonelliana cinema d’animazione e delle gag senza controllo di studio o Torino non c’è grande film di animazione successivo, anche Disney, 23 febbraio - 27 maggio 2012 politico come quello della Warner. che non risenta della lezione selvaggia della creatività dei ma- design: www.desilvaassociati.com AssociAzione Museo nAzionAle del cineMA estri dei Looney Tunes. Un elenco che trova il suo massimo Continua a pagina 3 Continua a pagina 3 Vite da boHème Crossroads - omaggio a NiCo Retrospettiva Aki Kaurismäki 2 Due film di Philippe Garrel 5 samurai, eros e pallottole Cult! - Happy people: a year iN tHe taiga I primi cento anni della Nikkatsu 3 Il documentario di Werner Herzog e Dmitrij Vasjukov 5 bugs, daffy, silVestro & Co. Corti d’autore I cartoni animati della Warner Bros. 3 Ophüls: il piacere (del testo) 5 magNifiCHe VisioNi V.o. Anno X - n. 100 - Febbraio 2012 Festival Permanente del Film Restaurato 4 Il grande cinema in lingua originale 5 Poste italiane spedizione in a. p. 70% d. c./d. c. i. Torino moNdoVisioNi prima VisioNe - tormeNti Tassa pagata/Taxe perçue/Ordinario I documentari del Festival di Internazionale a Ferrara 4 Il film ‘disegnato’ da Furio Scarpelli 7 La rivista delCINEMA i protagoNisti 10 - 21 febbraio Vite da bohèMe. RetRospettiva aki kauRismäki I film in programma aRiel nuvole in viaggio (kauas pilvet kaRkaavat) CoNtiNua dalla prima pagiNa Finlandia 1988, 73’, col., v.o. sott.it. Finlandia/Germania/Francia 1996, 96’, col. La fuga su una Cadillac bianca di un giovane minatore rima- Ilona, una cameriera, e il marito Lauri, un tranviere, perdono im- di Stefono Boni sto senza lavoro, in compagnia della moglie e del figlio di lei. provvisamente il lavoro. I due cercano di trovare una nuova occupa- I tre, dopo esperienze terribili e pericolose, riusciranno a zione ma il destino sembra accanirsi contro di loro. Un giorno, fi- e è vero, come scrivono molti critici me e Juha. Nei quali il regista ha progressivamente imbarcarsi per il Messico e a rifarsi una nuova vita. “Il film nalmente, riescono ad aprire un ristorante che, forse, avrà successo. inizia come una storia sulla disoccupazione, prima di diven- “Kaurismäki non ha mai avuto un buon rapporto con il presente, ma d’arte e di letteratura, che le periferie sviluppato un’attenzione forte per la periferia e la tare un opuscolo sulla vita carceraria, con tanto di evasione, il suo giudizio sulla nostra società post-industriale plastificata non è del mondo sono spesso le protagoniste marginalità, sia in senso stretto che metaforico. per poi diventare un thriller. Il risultato è un film tanto buio mai stato così severo come in questo caso” (Thom Palmen). delle grandi rivoluzioni culturali, allora I suoi personaggi si sono fatti via via sempre più quanto bello come una sera di settembre” (A. Kaurismäki). Sc.: A. Kaurismäki, Fot.: Timo Salminen; S Sc.: A. Kaurismäki; Fot.: Timo Salminen; Int.: Kati Outinen, Kari Vänäänen, Sakari Kuosmanen. Kaurismäki è nato nel posto giusto. La Finlandia, estranei al mondo che li circonda, sottolineando Int.: Turo Pajala, Susanna Haavisto, Matti Pellonpää. SAB 18, h. 16.30, DOM 19, h. 20.30 che ha guadagnato l’indipendenza solo in seguito l’impossibilità di essere compresi. Il loro non è SAB 11, h. 20.30, LUN 13, h. 18.00 alla caduta dello zar e che ha sempre mantenuto un atteggiamento di ribellione, piuttosto un ri- l’uomo senza passato (mies vailla menneisyyttä) Finlandia 2002, 97’, col. un profilo assai marginale in termini internazio- fiuto silenzioso di seguire regole e schemi sociali la fiammifeRaia (tulitikkuteHtaan tyttö) nali, è - non da oggi - uno straordinario laborato- privi di senso. Finlandia/Svezia 1990, 70’, col., v.o. sott.it. Un uomo, derubato e selvaggiamente picchiato, perde la me- moria e si ritrova a vivere tra gli emarginati di periferia. Trova rio di idee che spesso nascono dalla convergenza Autentico cuore pulsante del cinema di Kauri- La dolorosa quotidianità di una giovane operaia, ignorata dalla un lavoro e s’innamora perdutamente di una timida volontaria di influenze assai diverse e contraddittorie. Tutto smäki e asse portante della sua filmografia sono, madre e dal patrigno, e umiliata dall’uomo che ama. Vendi- dell’Esercito della Salvezza. Arrestato dalla polizia per una ra- cherà la propria solitudine con un lucido e implacabile raptus pina non commessa, scopre di avere una moglie: al principio si regge su un delicato e instabile equilibrio tra un infine, quelle che possiamo definire la trilogia omicida. Un film introspettivo fatto di silenzi e sottrazioni. decide di lasciare l’amata, ma alla fine cambia idea e torna alla fascino (non politico) per l’America, in particola- “dei lavoratori”, composta da Ombre in paradiso, “Un film incentrato sulla pazzia del mondo contemporaneo, sua nuova vita. Gran premio della giuria a Cannes e premio per sulle alienazioni che ci siamo abituati a subire ma che giorno la migliore interpretazione femminile per Kati Outinen. re per il cinema, la musica e la letteratura, e una Ariel e La fiammiferaia e per i quali il regista ha dopo giorno ci annientano, ci distruggono” (A. Kaurismäki). nostalgia nei confronti di un’Unione Sovietica scelto di schierare i due attori che più ama, Matti Copia proveniente da Finnish Film Foundation. Sc.: A. Kaurismäki; Fot.: Timo Salminen; Int.: Markku Peltola, Kati Outinen. SAB 18, h. 18.30, DOM 19, h. 22.30 della quale per un soffio non ha fatto parte. Pellonpää e Kati Outinen veri e propri simboli del Sc.: A. Kaurismäki; Fot.: Timo Salminen; Kaurismäki è un lettore vorace, ma la sua scelta suo cinema e dell’umanesimo che lo pervade, e il Int.: Kati Outinen, Elina Salo, Vesa Vierikko. SAB 11, h. 22.00, LUN 13, h. 16.30 le luci Della seRa (laitakaupungin valot) di portare al cinema opere letterarie di gran peso trittico cosiddetto “ dell’assenza” che va da Nuvo- Svezia/Finlandia/Germania 2006, 78’, col. come Delitto e castigo o Amleto non è frutto di un le in viaggio a Luci della sera per finire con L’uomo Koistinen, guardiano notturno di un importante centro commer- calamaRi union ciale, conduce una vita solitaria. Non ha mai avuto una compagna amore viscerale per il testo ma della facilità con la senza passato, nei quali la realtà viene analizzata Finlandia 1985, 80’, b/n, v.o.

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