Franco Rocchetta La Smetta Di Danneggiare La Causa Veneta

Franco Rocchetta La Smetta Di Danneggiare La Causa Veneta

Franco Rocchetta la smetta di danneggiare la causa Veneta Franco Rocchetta dà ancora sfogo alle sue elucubrazioni mentali danneggiando la causa dell’autodeterminazione del Popolo Veneto. Tale Franco Rocchetta alla trasmissione la Zanzara ha fatto la propria quotidiana sparata: ha accomunato la Shoah subita dal Popolo Ebraico all’occupazione italiana del Veneto. Nell’analizzare la storia bisogna essere obbiettivi e non dire le cose solo per dare aria alla bocca, la tragedia della Shoah non può essere accomunata a quanto ha subito il Popolo Veneto dall’occupazione italiana, la Shoah ha una peculiarità unica nella storia dell’umanità (tentativo di eliminare gli ebrei). In Veneto ci sono stati un genocidio culturale e dei furti di Stato orchestrati da parte dell’occupante italiani, la terra Veneta è stata uno dei campi di battaglia delle due guerre mondiali, abbiamo come Veneti subito una diaspora di milioni di persone; però non abbiamo dovuto patire una repressione sistematica come quella che ha patito il Popolo Ebraico, non siamo stati rinchiusi in campi di sterminio, milioni di veneti non sono passati per i camini dei forni crematori, (quello che ha fatto l’occupante italiano è stato di cercare di assimilare i veneti). Rocchetta metta in funzione il cervello, ed eviti di rendere inutile il lavoro dei patrioti Veneti attraverso le sue sparate. Queste sue affermazioni forse sono reminiscenze dei suoi viaggi turistici del 1968 con gli estremisti di destra in Grecia, dei viaggi a Gaza e degli incontri con Arafat, e delle sue frequentazioni negli ultimi 15 anni con l’estrema sinistra? Si sa benissimo che ciò che unisce questi opposti estremismi è l’astio se non l’odio nei confronti del Popolo ebraico. L’ovvia conseguenza è quindi per banalizzare tutto (sia la Shoah che l’etnocidio subito dai Veneti) mettendo tutto nello stesso calderone, quindi negando le specificità dei due crimini. Facendo così si fa oggettivamente del negazionismo sia nei confronti della Shoah che nei confronti dei crimini italiani verso il Popolo Veneto. Consigliamo a Franco Rocchetta di ritirarsi a vita privata, evitando di fare altri danni al Popolo Veneto rispetto a quanti ne ha già fatti in tutta la sua vita politica (dagli anni 60 alla cessione della Liga Veneta a Bossi, alla sua entrata nei gruppi parlamentari di Alleanza Nazionale, alle sue frequentazioni con l’estrema sinistra). Si può ragionevolmente pensare che non abbia problemi finanziari visto che l’Italia paga sempre chi gli giura fedeltà! Vero ROKI? Longarone 29 aprile 2014 Nota del Ministero degli Interni del Veneto Serenissimo Governo Mosca, 25 Aprile 2014 Russian Foreign Minister Sergei Lavrov (L) welcomes Foreign Minister of Abkhazia Viacheslav Chirikba (2-R) and South Ossetian Foreign Minister David Sanakoyev (R) to their meeting, in Moscow, Russia, 25 April 2014. Picture: EPA/SERGEI CHIRIKOV Firma del piano di consultazione Firma del piano di consultazione e per il contributo alla cooperazione internazionale tra il Ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov e i rispettivi ministri degli esteri di Abkhazia ed Ossezia del Sud Viacheslav Chirikba e David Sanakoev. Il 25 APRILE IL VENETO SERENISSIMO GOVERNO NON ERA A VENEZIA Il Veneto Serenissimo Governo dà dei chiarimenti della sua non presenza a Venezia; non tanto per giustificarsi, ma per allertare tutti i patrioti che in buona fede si possono fare strumentalizzare da agenti provocatori al soldo di Roma. Qualcuno sa spiegare le ragioni della presenza e della solidarietà di Tommaso Cacciari e dei non global a Franco Rocchetta e ad altri cosiddetti"leader" del venetismo? E’ dal lontano 2008 che l’on Massimo Cacciari, Casarin e i no global di Venezia tentano di coinvolgere il V.S.G. nelle loro trame. Primo per indebolire la Lega Nord e in secondo per sbarrare la strada alla lotta per l’indipendenza della veneta patria. Bisogna ricordare che da quando l’onorevole Franco Rocchetta è uscito dal gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale e non è riuscito a farsi eleggere,si è messo al servizio di Massimo Cacciari,guidando per esempio missioni a Belgrado,insieme a Luca Casarin,Caccia,don Vitaliano e convocando convegni venetisti insieme a Massimo Cacciari,Casarin.Non va dimenticata la pronta e immediata solidarietà a Franco Rocchetta da parte di Massimo Cacciari e di Luca Casarin dopo i fatti del 2 aprile. Inoltre ricordiamo a tutti che un altro presente in Piazza San Marco è Fabrizio Comencini,il quale è stato collaboratore del Ministro PDS Chiti,e in precedenza è stato dirigente a Verona del Movimento Sociale,in seguito è stato dirigente della Lega Nord;non va inoltre dimenticato che la sua lista L. R.V. nel 2006 ha contribuito a far vincere il centrosinistra. Patrioti veneti,tutto torna.Gli italiani e i nordamericani,vista la vastità e la volontà dei veneti ad avere un loro stato indipendente cercheranno di mettere in campo tutto quanto è nelle loro mani per sbarrarci la strada. Patrioti veneti,state in guardia,elevate la vostra vigilanza contro le manovre degli occupanti italiani e dei loro lacchè. Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia,cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica sarà sempre alla testa del movimento indipendentista,ed è attrezzato per smascherare provocatori,agenti infiltrati,falsi patrioti. ufficio di presidenza Veneto Serenissimo Governo Longarone 26/04/2014 Il 25 aprile dei Veneti Per i Veneti il 25 aprile ha un duplice significato: è la festa del principale Patrono della Veneta Serenissima Repubblica ed è l’anniversario della sconfitta e della resa della canaglia nazifascista nella penisola italiana al termine della seconda guerra mondiale. Dire che il 25 aprile come festa della liberazione non debba essere ricordato e festeggiato in Veneto non ha senso, anzi è una cosa vergognosa. È sì vero che in Veneto la liberazione è stata parziale, ovvero siamo riusciti a cacciare solo le truppe nazi-tedesche riappropriandoci della provincia di Belluno, la quale era stata incorporata nel Reich tedesco; ma ciò non toglie importanza al concetto di lotta la nazifascismo come obbligo per ogni Patriota veneto. Il nazifascismo non è un’ideologia che fu sconfitta definitivamente nel 1945 ma si sta riproponendo anche attualmente in vari angoli del globo, e a volte con la complicità delle cosiddette potenze occidentali e i loro ascari. Come Veneto Serenissimo Governo affermiamo con la più forte determinazione possibile che un Patriota Veneto deve lottare sempre e comunque contro ogni forma di nazifascismo. Il 25 aprile 1945 l’autodeterminazione e la libertà del Popolo Veneto non si sono concluse, la Resistenza Popolare Marciana continua, ora è giunto il tempo di ritornare ad essere una nazione indipendente. Il primo passo per la nuova liberazione Veneta è la continua proclamazione da parte di più Veneti possibili di Liberi Territori Veneti, come fu fatto sui monti di Longarone il 20 luglio 2008. Facciamo inoltre notare, per ristabilire verità storiche inconfutabili, che reparti del Reggimento San Marco, con la bandiera del leone alato, hanno combattuto durante il secondo conflitto mondiale con l’ottava armata britannica e sono entrati per primi a Venezia. Inoltre reparti alpini con bandiere di San Marco sono entrati a Udine nel 1945 partecipando alla sua liberazione. Diverse unità partigiane combattevano sotto le insegne marciane. Quindi truppe Venete con insegne Venete hanno partecipato alla liberazione della Penisola: di conseguenza possiamo affermare che come i marinai Veneti a Lissa nel 1866 anche nella seconda guerra mondiale donne e uomini Veneti si sono guadagnati nei campi di battaglia con il sangue e la propria vita il diritto ad ottenere una libera consultazione per decidere il proprio destino di Popolo e Nazione. Longarone 23 aprile 2014 Viva San Marco! Viva la Libertà! per il Veneto Serenissimo Governo il portavoce Valerio Serraglia Non si possono incarcerare i ragazzi della via pal La bolla giudiziaria si sta sgonfiando, la repressione della magistratura a seguito dello strabiliante risultato del referendum per l’indipendenza del veneto sta venendo meno, siamo vicini dal punto di vista umano a queste persone che sono state ingiustamente incarcerate dallo Stato occupante italiano. Siamo felici che molti stiano tornando a casa a riabbracciare le proprie famiglie. Non è la prima né sarà l’ultima volta che l’occupante italiano reprime il Popolo Veneto per la sua storia, cultura e tradizioni, ovvero per la sua specificità di essere una nazione occupata. La stampa dell’occupante italiano ha tentato in ogni modo di delegittimare il sentimento indipendentista del popolo Veneto, negando così le norme internazionali che sanciscono il diritto di ogni Popolo ad autodeterminarsi. L’Italia e i suoi lacchè non si rendono conto che la storia non si fermerà e che saranno travolti da questa ondata di libertà che si sta diffondendo in tutta la terra Veneta. La libertà dei Popoli non cade in prescrizione, e l’occupante italiano con le sue istituzioni dovrà rispondere dei propri crimini dovuti all’occupazione del Veneto agli organismi internazionali come il Tribunale Penale internazionale. Ma ritorniamo alla farsa dell’inchiesta sui nuovi serenissimi, basta leggere l’ordinanza di arresto per capire che non ci troviamo di fronte ad una organizzazione indipendentista strutturata, con un progetto diplomatico e delle linee politiche, ma bensì ci troviamo di fronte a dei "ragazzi della via pal". Ciò che diciamo non vuole essere offensivo ma bensì vuole riportare alla realtà dei fatti ciò che è avvenuto: lo stato italiano ha voluto colpire il gruppo più disorganizzato e folcloristico ( vedi il tanko) per ridurre tutto l’indipendentismo veneto ad un affare di avanspettacolo. Molti dei componenti del gruppo degli arrestati sono conosciuti da tempo nel mondo venetista, e si sapeva che la loro idea di Veneto indipendente non era univoca né tantomeno organizzata; si passa da chi ha curriculum politici che iniziano negli anni 60, con strane frequentazioni politiche in ambiti poco chiari, a chi appena rilasciato dal carcere ha dichiarato di volersi candidare alle elezioni ritenendosi un novello Che Guevara.

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