COMUNE NAVE Archivio Storico Inventario Centro di documentazione di storia e vita locale (1934-2001) versione provvisoria SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA per la Lombardia REGIONE LOMBARDIA Culture, identità e autonomia della Lombardia COMUNITA’ MONTANA VALLE TROMPIA Sistema dei Beni Culturali e Ambientali Sistema archivistico COMUNE NAVE provincia di Brescia Cooperativa A.R.C.A. Gardone Val Trompia (Bs) Centro di documentazione di storia e vita locale (1934-2001) Intervento di riordinamento ed inventariazione dell’Archivio storico 2 Ambiente Ricerca Cultura Arte via XX Settembre, 11 25063 Gardone Val Trompia, Bs. tel. 030.8911581 fax 030.5100309 e-mail: [email protected] sito: www.cooperativaarca.it Équipe di lavoro Coop. A.R.C.A.: Amanda Maranta. Lucia Signori. Patrizia Sotgiu. Per la redazione dell’inventario è stato impiegato il software “Sesamo” versione 3.2 e 4.1 ambiente Windows - Regione Lombardia - Culture, identità e autonomia della Lombardia, successivamente migrato nell'applicazione web Archimista versione 1.2.1. Finito di stampare gennaio 2015 presso il Centro stampa elettronico A.R.C.A. Gli operatori ringraziano per la collaborazione: Luisa Bezzi, Nadia Di Santo, Filippo Vignato Soprintendenza Archivistica per la Regione Lombardia; Roberto Grassi e Mirella Mancini, Regione Lombardia - Culture, identità e autonomia della Lombardia; Graziella Pedretti, Direzione Area Cultura Comunità Montana di Valle Trompia, Massimo Galeri, coordinatore Sistema Archivistico – Sistema dei Beni Culturali e Ambientali della Comunità Montana di Valle Trompia e il personale del Comune di Nave. 3 Sommario Centro di documentazione di storia e vita locale p. 5 Note di storia istituzionale p. 7 Criteri e principi d’intervento p. 9 Descrizione complesso documentario p. 10 Modello scheda descrittiva unità fascicolare p. 11 Fondi p. 11 Centro Documentazione di Storia e Vita locale p. 49 Luigi Casagrande p. 111 Guerino Guerra p. 112 Scuola Media Statale “Vivaldi”, Bovezzo p. 114 Scuola Media Statale “Galilei”, Nave p. 117 Eugenio Bragaglio p. 120 Francesco Lonati p. 121 Tiziano Bertoli p. 124 Criteri di redazione degli indici p. 125 Indice delle cose notevoli p. 133 Indice delle istituzioni p. 176 Indice delle persone p. 196 Indice dei toponimi 4 Nota di storia istituzionale Il 16 novembre 1987 viene istituito con deliberazione n.111 del Consiglio comunale di Nave il Centro di Documentazione di storia e di vita locale. Scopi dell’istituto sono la raccolta, la classificazione e la conservazione di “documenti e reperti (…) riguardanti la storia e la vita della comunità”; la promozione della conoscenza “del presente e del passato instaurando rapporti di collaborazione con le scuole, i Gruppi culturali e sociali esistenti sul territorio (…), organizzare incontri e dibattiti (…), avviare ogni iniziativa atta a divulgare il patrimonio umano della comunità”1. Per la gestione del centro viene nominato e incaricato il Comitato di gestione della Biblioteca comunale e l’Amministrazione si impegna a individuare i locali. La proposta di istituzione del centro di documentazione si inserisce nel processo ampio di interesse verso la storia locale che nella seconda metà degli anni Ottanta investe numerose comunità, ma prende soprattutto vigore dall’impegno di Luigi Casagrande, già promotore di iniziative per la salvaguardia ambientale nei primi anni Sessanta e amministratore locale dal 1975 al 1978. Casagrande, avendo conservato documenti, pubblicazioni e materiale fotografico solleva nel corso del tempo all’Amministrazione pubblica il problema della conservazione delle diverse testimonianze storiche, anche recenti, presenti sul territorio. L’istituzione del Centro nel 1987 si deve interpretare come prima tappa di questo processo di attenzione al patrimonio culturale locale. Ma all’atto formale non segue l’attivazione del Centro anche se si evolve una situazione che collegherà la nascita del centro alla situazione di un altro servizio culturale del Comune: la biblioteca. Nel 1988 l’Amministrazione comunale indirizza le energie per affrontare la gestione della biblioteca e dal mese di marzo fino alla fine dell’anno affida alla Cooperativa A.R.C.A. l’incarico per una gestione temporanea del servizio della biblioteca. In questo contesto gli operatori avanzano la necessità di un riordinamento, una futura catalogazione del patrimonio librario ed un’organizzazione del servizio stesso. Nell’autunno del 1989 la cooperativa avvia un nuovo intervento in biblioteca con gli obiettivi sollevati in precedenza. In questo frangente nasce un primo confronto con Luigi Casagrande sull’idea di Centro. Le prospettive del centro si rapportano con il percorso che la biblioteca ha intrapreso indirizzandosi verso la definizione di un servizio culturale2. Nel 1990 si individuano alcuni spazi all’interno della biblioteca che potranno accogliere il materiale del costituendo Centro. Le attività vere e proprie prendono avvio nel 1991; gli obiettivi posti sono un primo riordinamento del materiale depositato (documenti, testi, periodici) che compone il fondo Casagrande e l’avvio di alcune attività di promozione in coordinamento con la biblioteca comunale. Le iniziative avviate permettono l’acquisizione di altro materiale e nell’arco di poco tempo si rende necessaria una ripartizione del Centro in settori che permettano una conservazione adeguata. Vengono istituiti: - l’archivio per carteggi relativi a singoli argomenti - l’emeroteca - la biblioteca - l’archivio fotografico - la videoteca - la audioteca - l’archivio iconografico A questi settori che saranno indirizzati alla conservazione del materiale che verrà raccolto, sono affiancati altre due sezioni: - settore esposizioni - raccolta di carattere etnografico 1 Statuto del centro di Documentazione. 2 dall’anno 1988 all’anno 1990 si passa da 1286 a 2477 prestiti sull’arco di un semestre. 5 Per i diversi settori viene compiuto un riordinamento ed una razionalizzazione degli spazi e vengono avanzate nuove proposte operative per l’attività del Centro. Nel 1993 si delinea una distinzione tra il Centro di documentazione e la Biblioteca. Le attività del Centro sono, da quel momento, condotte da Luigi Casagrande incaricato come Conservatore e coadiuvato da Roberto Ceresoli. L’impegno principale è la raccolta di materiale che permette nel giro di un triennio un considerevole accumulo di testimonianze di materiale culturale, tracce di tradizione locale e di patrimonio faunistico. Le attività dei promotori e la perseveranza di Casagrande permette un contatto con gli Istituti scolastici, una serie di donazioni, la partecipazione del Centro ad iniziative pubbliche e la documentazione di iniziative culturali anche sovracomunali. L’importante attività di raccolta, come in più occasioni rimarcato dallo stesso Casagrande, non è però affiancata da un’adeguata inventariazione del materiale depositato. Non vi è più, come all’inizio dell’attività, l’apporto di personale incaricato per queste operazioni che permetterebbe anche un indirizzo per la raccolta delle diverse testimonianze. Questa mancanza di criteri di conservazione e di indirizzo, con il considerevole aumento del materiale, diventa un problema gestionale. Nel 1996 si realizza con l’apporto di Paolo Nardi, un obiettore di coscienza in servizio in biblioteca, un elenco sommario di una parte del materiale presente nei diversi settori3. Rimane in ogni caso una mancanza di definizione delle prospettive del Centro e l’improvvisa assenza di Casagrande dal Centro, per motivi di salute, aggrava la situazione. Nel novembre del 1997 l’Assessore alla Cultura Tiziano Bertoli affronta la questione Centro di Documentazione ipotizzando l’istituzione di un Comitato che affronti i problemi di indirizzo e di gestione anche attraverso un confronto con Casagrande in quanto ispiratore dell’esperienza. Durante il 1998 due elementi si inseriscono a sostegno di questo nuova tappa di vita dell’istituzione: il progetto di Sistema Museale della Valle Trompia in cui il Centro di Documentazione di Nave viene inserito come tappa di un itinerario culturale insieme ad altre realtà locali e lo sviluppo del Servizio Archivistico coordinato dalla Comunità Montana della Valle Trompia. Il Centro, conservando sia testimonianze etnografiche sia materiale documentario, rientra a pieno titolo nei due progetti di tutela e promozione. Lo stesso anno vengono condotti incontri sia con il Comitato di gestione che con i promotori dell’esperienza per definire le urgenze e delineare possibili percorsi di intervento. Viene compiuta una rilevazione delle condizioni del materiale documentario conservato e steso un progetto d’intervento in merito al riordinamento e all’inventariazione e per una prima schedatura del materiale etnografico custodito. Nei primi mesi del 2000 viene condotto una rilevazione dei reperti etnografici nella prospettiva del Sistema museale. L’adesione del Comune di Nave al Servizio Archivistico permette l’avvio degli interventi di carattere archivistico di cui queste inventariazioni sono il primo prodotto. 3 Sono stati realizzati elenchi sommari inerenti: Manifesti e poster, Diapositive, videocassette standard VHS, tesi di laurea che hanno goduto dell’assegno di studio, tesi di laurea non interessate dalla elargizione di assegno di studio, inventario materiale depositato per argomento e per posizione. 6 Criteri e principi d’intervento L’obiettivo di carattere archivistico posto in questo primo intervento nel Centro di Documentazione è stata l’inventariazione di alcune serie documentarie per poter sperimentare criteri
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