Leaguers News 02/06/2012 | www.dcleaguers.it ASTONISHING X-MEN: XENOGENESIS 01/06/2012 20:19 I veri legami degli X-Men col mondo che li circonda non sono i rapporti con l’uomo, la lotta per la salvezza dell’umanità o le alleanze ad altri gruppi di eroi, bensì la concezione illuminante di un futuro certo per la loro razza, se tale può essere definita. Ecco, Wanda ha rimosso questa speranza assieme al gene X, ma non ha tolto la passione e la volontà di continuare a credere che il domani possa tornare ad essere luminoso, per Ciclope e i suoi fratelli. Testi: Warren Ellis. “I BAMBINI COI POTERI” Disegni: Kaare Andrews. La bella storia che Warren Ellis e Kaare Andrews ci regalano è Ed. USA: Astonishing X-Men Xenogenesis TP, Marvel Comics. un mosaico di possibilità e di traiettorie infinite: il M’bangwi è Ed. ITA: Marvel Miniserie 112 – 113 – 114 (Astonishing X-Men: una nazione (ipotetica) africana retta da un “milite” cyborg che Xenogenesis 1 – 2 – 3), Panini. tenta di costruire una parvenza di idillio ideale alla terra che ha La mutazione è la chiave della nostra evoluzione, ci ha scelto di governare; Tempesta (Ororo Munroe – manipolazione consentito di evolverci da organismi monocellulari dei fenomeni meteorologici, dea con retaggio atlantideo) a specie dominante sul pianeta. Questo processo è e Ciclope rispondono ad una chiamata di M.S.F. (Mutanti Senza lento e normalmente richiede migliaia e migliaia di Frontiere, una organizzazione no profit a difesa dei mutanti) anni, ma ogni centinaio di millenni l’evoluzione fa un e partono alla volta dello stato governato da “Crocodile” per balzo in avanti. scoprire cosa si cela dietro l’improvvisa nascita di una moltitudine di neonati con strabilianti poteri. L’evoluzione è il processo di modifiche che si A loro si aggiungono Wolverine (James Howlett Logan – artigli manifestano, in un dato arco temporale, in forme di e scheletro di adamantio, rigenerazione cellulare avanzata, cambiamento e di trasformazioni per gli organismi ipersensi sviluppati), Bestia (Hank McCoy – fisionomia leonina, viventi. ipersensi sviluppati), la Regina Bianca (Emma Frost – telepatia, Se la chiave della nostra evoluzione risiede nella corpo diamantino organico), Corazza (Hisako Ichiki – mutazione, allora, per assurdo, è anche vero che esoscheletro psico-energetico mutabile). l’uomo è mutante di se stesso. Benvenuti nel mondo di domani! FIGLI DI UN DIO MINORE Di House of M sappiamo tutto (Wanda, “no more mutants” e la Decimazione) ma quello che non conosciamo è che, dopo questi eventi, gli X-Men guidati dall’intrepido Ciclope (Scott Summers – raggi ottici concussivi) non hanno mai smesso di cercare nuove nascite mutanti e, di conseguenza, nuovi pupilli o figli dell’atomo. 1 In un istituto sanitario dello stato africano, gli X-Men si imbattono in una moltitudine di presunte nascite mutanti: The New 52: i numeri #1! bambini trasparenti, che prendono fuoco, incorporei o luminosi. 31/05/2012 21:56 Bimbi che esplodono provocando distruzione e dolore nel cuore del continente e portando scompiglio in un luogo già battuto da Benvenuti, scontri violenti e insicurezza; a tutto ciò si somma l’improvvisa con questo articolo, che mi piacerebbe potesse essere un work in entrata in scena di scompensi quantici da un’altra dimensione. progress, vorrei comunicare quali sono i miei pareri sull’evento Uno dei nemici più crudeli degli Uomini X inizia l’inseguimento di DC dell’anno in Italia: I nuovi 52. Evento tanto atteso da chi un mutante (Jim Jaspers) proveniente da una realtà alternativa, mastica comics da anni, da chi come me è entrato da poco in dopo aver fatto stragi immani e aver quasi distrutto un universo questo coloratissimo mondo e da chi approfitterà di questo intero. “reload” per affacciarsi al paese dei balocchi con gli occhi Sarà la volta in cui Ciclope, Tempesta ed Emma dovranno porre meravigliati di un bambino. fine a qualcosa che aveva avuto inizio tempo prima, magari in un Detto ciò, voglio premettere che le mie personalissime luogo differente. valutazioni sono quindi influenzate dalla mia ristretta conoscenza dell’universo DC, infatti, dopo le letture di Crisi sulle Terre ASTONISHING! infinite (conosciuta ai più anche col nome di Crisis), di qualche saga post Crisis e dell’ottimo Crisi d’Identità, sono saltato a Ellis ha il il vizio di piegare alle sue esigenze i tratti distintivi dei Flashpoint (ultimo avvenimento preReboot) e infine a questo personaggi di cui parla, che va a muovere, che scrive. Reboot stesso. L’autore non si trattiene dall’avventurarsi in argomenti In attesa di un “recuperone” di quello che ancora non ho avuto socio-politici (vedasi le citazioni e le prese di posizione che i l’onore di leggere vorrei, comunque, far sentire la mia voce sulle “suoi” X-Men proferiscono), e tende a sottolineare una storia uscite presenti, convinto che talvolta il parere di un “nuovo fatta di incastri; nonostante ciò principio e fine non lettore” possa essere di gradimento e magari (senza presunzione) necessariamente sono figli della realtà in cui gli X-Men si d’aiuto. muovono, e questo è rappresentato sia dalla provenienza di Recensendo i nuovi albi della Lion, mi sono “lanciato” a dare dei Jaspers e dei suoi inseguitori sia dal fatto che l’artista Andrews voti sulla storia (spesso in riferimento a quanto sia davvero una cita in una splash-page personaggi che somigliano a Batman storia d’avvio o no), sui disegni, sulle copertine inserite e Robin – sì esatto, il Dinamico Duo –). nell’edizione italiana, sull’edizione dell’albo stesso (redazionali, L’architettura di Ellis risulta tutt’altro che frammentaria, layout, carta…)e poi né ho fatto una media. Per me non vuol traducendosi alla fine dei conti in un accurato esercizio di essere altro che un gioco, così come la vignetta/tavola preferita meta-continuity marvelliana (eh sì, di quelle davvero citazioniste e la “frase” preferita. L’ultima indicazione è sulla volontà di e ad opera di ripescaggio) e lo stesso dicasi per Kaare Andrews: continuare a seguire la serie. in questa storia il grande illustratore ci mostra una visione unica Prima di cominciare un piccolo, ulteriore avviso. E’ possibile di un gruppo come gli X-Men. trovare degli spoilers qua e là, niente di trascendentale Già la bellissima scelta di narrare questo racconto facendo comunque. indossare al gruppo delle divise differenti dai classici costumi Iniziamo col primo albo letto e con le prime tre storie: e che denotano un aspetto molto più “raccolto” e quasi protomilitarista (Morrison e Quitely ci hanno abituati al meglio, e si sapeva), rende il corpus dell’opera più vicino al periodo in cui gli X-Men sapevano essere gruppo e non erano così pochi da doversi preoccupare per il domani (?). Andrews esprime (come sempre) al meglio la narrazione del piano e le sue tavole sono di una dinamicità unica e fluida; il fatto che ogni singolo personaggio venga rappresentato per ciò che è (McCoy è una “Bestia” tanto quanto lo è Logan, Emma una femme fatale e così gli altri) e non idealizzato presenta una realtà fisica e visibile, non indifferente. Encomiabili le cover da lui realizzate e la dannata violenza con cui le Furie si battono e abbattono Logan: sembra quasi di poter vedere la cruda e stupenda illusione fornita da alcune serie tv, quali Spartacus. Links 2 a fine albo “Chi ha paura dei supereroi?” mi hanno dato un po’ di delucidazioni che, per un totale neofita come me, sono importanti. Certo mi piacerebbe che si investisse su qualche approfondimento in più… Nessun problema con il tanto vituperato “odore” e non ho visto errori a parte la sillabazione sugli “acapo” ma va beh… La frase: Batman: “Non vedo alcun pulsante, perciò suppongo occorra concentrarsi per farlo funzionare e tu… non eri concentrato.” La Vignetta: Nessuna in particolare sopra le altre. Valutazione Totale: 7,5/10 Continuerò la serie: SI Justice League #1 di G. Johns e J. Lee La storia: 7,5 Premettendo che è poco che mi sono addentrato nell’universo Dc e, che conosco la continuity e le caratterizzazioni dei personaggi solo per sommi capi, la sceneggiatura di quest’episodio mi è piaciuta. Sicuramente in 24 pagine era arduo per Johns fornirci di più, ma già abbiamo un nome riguardo ad un potenziale villain, la nostra curiosità è stata stimolata sia nella sottotrama di Vic sia nella ricerca di un Superman diverso da come ci immaginiamo. L’irriverenza di Hal e un Batman risoluto, sagace ma anche un po’ troppo accondiscendente verso le presunzioni di Lanterna Verde fanno intravedere possibili sviluppi interessanti nelle relazioni fra i personaggi. Insomma direi un voluto, cauto assaggio. I Disegni: 8 Meglio le vignette in movimento che quelle statiche (per me troppi particolari superflui – troppe righette e tratteggio), però le espressioni sono fatte benissimo. Ottimi gli sfondi e accattivanti i particolari tecnologici. I colori poi sono stupendi, bellissimo vedere la tonalità di verde che anticipa l’entrata di Hal. Copertine: regular 7, variant 8 Non mi piacciono in entrambe WW e nella regular Superman. Redazionali ed edizione: 7 (ovviamente qua mi riferisco all’albo nella sua interezza) In realtà c’è scritto poco ma quel poco, soprattutto l’articolo 3 Justice League International #1 di D. Jurgens e A. Lopresti La storia: 6,5 Ancora ignorante in materia… è la prima volta che leggo JLI e non so, solo per ora, chi siano ‘sti Winick e Giffen…, comunque, mi sento di esprimere il mio parere. Considero che sia veramente difficile presentare la formazione di un gruppo in così poche pagine, però JLA ci insegna che con un po’ più di calma si poteva far meglio, senza venir meno all’azione. Si vede che le caratterizzazioni sono obbligatoriamente affrettate.
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