Rivista Quadrimestrale – Anno XV – N. 1 / 2009 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA vai al SOMMARIO ▲ copertina FUNZIONE PUBBLICA Periodico della Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento della funzione pubblica Anno XV – N. 1 / 2009 – Nuova serie Proprietà - Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica, in persona del ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta Direttore responsabile - Maria Castrianni - Direttore dell’Ufficio stampa e comunicazione Comitato scientifico - Carlo Deodato – Capo di gabinetto - Enrico Pellizzari - Consigliere per le relazioni istituzionali - Antonio Naddeo - Capo del Dipartimento della funzione pubblica - Renzo Turatto- Capo del Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica - Germana Panzironi - Capo dell’Ufficio legislativo - Leonello Tronti - Consigliere economico Comitato tecnico di - Luciano Cannerozzi de Grazia - Direttore dell’Ufficio per gli affari generali e per il personale redazione - Eugenio Gallozzi - Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali delle pubbliche amministrazioni - Pia Marconi - Direttore dell’Ufficio per il programma di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni - Andrea Morichetti Franchi - Direttore dell’Ispettorato - Silvia Paparo - Direttore dell’ufficio per l’attività normativa ed amministrativa di semplificazione delle procedure - Francesca Russo - Direttore dell’Ufficio per l’informazione statistica e le banche date istituzionali Redazione - Rossella Bocci, Romualdo Chiesa, Giselda Papitto - Funzionari dell’Ufficio stampa e documentazione Direzione e redazione - Corso Vittorio Emanuele, 116, 00186 Roma Telefono 06.6899.7565, fax 06.6899.7196 La Rivista può essere consultata all’indirizzo: www.funzionepubblica.it/dipartimento/documentazione/pubblicazioni/documentazione_5410.htm. Allo stesso indirizzo se ne può scaricare anche il file in formato PDF. sommario ▼ ▲redazione e proprietà SOMMARIO ► Editoriale, di Maria Castrianni ► Un forum per costruire, di Renato Brunetta INTERVENTI ► Il ritorno del concorso, di Antonio Naddeo ► Linea Amica, di Carlo Flamment ► Un percorso di analisi del “rischio corruzione”, di Maurizio Bortoletti DOCUMENTI ► La legge 4 marzo 2009, n. 15 “Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e all’efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei conti” ► Schema di decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009 n. 15 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle amministrazioni ► Decreto 23 febbraio 2009 “Revisione dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali autorizzabili a favore del personale dipendente dalle amministrazioni di cui agli articoli 1, comma 2, e 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell’articolo 46-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” ► Contrattazione collettiva, nuovo modello contrattuale e riforma del pubblico impiego ► Intesa per l’applicazione dell’accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 ai comparti contrattuali del settore pubblico ► Il progetto Reti Amiche ► Linea Amica. La rete multicanale dei centri di contatto della P.A. italiana ► Mettiamoci la faccia. La rilevazione della customer satisfaction a portata di mano ► Rilevazione delle assenze dei dipendenti pubblici (marzo 2008/marzo 2009) ► Le assenze del personale della scuola: risultati del monitoraggio del mese di marzo 2009 ► Monitoraggio dei contratti di lavoro flessibile nelle pubbliche amministrazioni. ► Servizio anticorruzione e trasparenza (SAeT). Presentazione del primo rapporto al Parlamento ► Il piano e-gov 2012 ► La Guida del pellegrino: progetto di guida interattiva per la visita della basilica di Assisi RUBRICHE ► Risposte ai quesiti ► Giurisprudenza, a cura di Rossella Bocci ► Notizie in breve, a cura di Giselda Papitto torna all’inizio ▲ EDITORIALE di Maria Castrianni La riforma della pubblica amministrazione richiede l’elaborazione di strategie mirate a uno scopo ben preciso, quello fondamentale di migliorare il rapporto tra i poteri pubblici e i cittadini clienti. Questo è stato soprattutto l’obiettivo portato avanti con forza e passione in questo suo primo anno di attività dal ministro Brunetta, che riassume per la particolare posizione ricoperta all’interno della compagine governativa, il ruolo, da un lato, di regolatore del complesso sistema amministrativo e, dall’altro, di valutatore delle innovazioni introdotte nel sistema stesso. Come ha avuto modo di sottolineare il ministro Brunetta, in occasione del Forum della P.A. di quest’anno, altri, prima di lui, si sono cimentati in questa opera che richiede, per conseguire il successo atteso, il coinvolgimento degli operatori. Un coinvolgimento non solo emotivo, ma soprattutto razionale perché si tratta di far prendere coscienza ai dipendenti pubblici di un dato di fatto: che del miglioramento dell’azione amministrativa saranno beneficiari gli stessi operatori in quanto anch’essi cittadini titolari del diritto di avere una buona amministrazione. Per migliorare la qualità dei servizi è utile far leva su quanti, nelle pubbliche amministrazioni prestano la loro attività con abnegazione, con professionalità, con alto senso del dovere. Proprio su questi dipendenti, che sono poi tanti, occorre puntare e riconoscerne i meriti. Il percorso intrapreso con la riforma contenuta nella Legge Brunetta del 4 marzo 2009, n.15, non si dimostra facile. Occorre pertanto agire a fianco degli operatori stessi, in quanto attori del cambiamento, prendendosi cura dell’organizzazione del lavoro, rilevando le criticità sulle quali è necessario intervenire, creando un clima di condivisioni degli obiettivi da perseguire. In effetti sono già riscontrabili, nel contesto dei diversi sistemi amministrativi, elementi di grande novità: la disponibilità ad essere controllati, l’interesse a vedere valutata la propria attività, l’impegno a migliorare la produttività gestionale sulla base della comparazione dei costi. La strada è stata finalmente tracciata, la rivoluzione è già partita, e ciò è avvenuto con la consapevolezza che da una più alta produttività della burocrazia non possono che discendere benefici per tutti i cittadini, quei cittadini che pretendono di diventare clienti rispettati e chiedono una pubblica amministrazione più unitaria, più gentile, più trasparente. Allo stesso tempo, tutti noi dipendenti pubblici stiamo recuperando i sogni e le speranze con le quali siamo entrati nell’amministrazione, quando volevamo vivere esperienze significative. E siamo qui, come il primo giorno, pieni di entusiasmo e di energia. Come dice il ministro Brunetta: “l’unico potere che mi interessa è quello di poter fare qualcosa di buono, aiutare gli italiani a essere un pò più liberi, un pò più felici”. sommario ▲ UN FORUM PER COSTRUIRE di Renato Brunetta Quando un anno fa, insieme ad una ridotta pattuglia di collaboratori, mi sono lanciato nella duplice impresa di riformare dal profondo la pubblica amministrazione e di fare dell’innovazione tecnologica uno strumento potente nelle mani dei cittadini, in molti erano convinti che non ci sarei riuscito. Forse perché altri, prima di me, avevano tentato con leggi apprezzabili o abbozzando riforme belle sulla carta ma di impossibile attuazione per mancanza di mezzi o di volontà. E’ ancora troppo presto per dire fino a che punto sono riuscito nel mio intento ma una cosa è indiscutibile: con pochi mezzi, e circondato da molti nemici, sono riuscito a imprimere una prima svolta alla pubblica amministrazione italiana. A ridare ai cittadini, se non la fiducia nei servizi pubblici, almeno la speranza che possano funzionare meglio. La piccola pattuglia dei primi tempi si è allargata, diversificata, trasformata in un piccolo esercito che ogni giorno arruola nuove reclute. Sono le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego che hanno compreso che la mia “rivoluzione” non è contro di loro ma contro quella mentalità rinunciataria che vorrebbe vedere nel posto pubblico una nicchia, neanche tanto comoda, nella quale rifugiarsi. Quello che molti non hanno voluto capire (o forse lo capiscono ma non lo desiderano) è che una P.A. corretta, trasparente, efficiente e innovativa, è la migliore garanzia per un solido sviluppo democratico. Se i cittadini ricevono i servizi cui hanno diritto e per i quali pagano le tasse, e allo stesso tempo sono informati sui loro doveri, sono più consapevoli del loro ruolo, del loro spazio personale e disposti a partecipare alla vita collettiva e ad occuparsi della cosa pubblica. Al contrario, cittadini disinformati e convinti che si possa ottenere qualcosa solo grazie alla raccomandazione del potente di turno, sono destinati a diventare in breve tempo dei sudditi, non necessariamente felici. Me ne sono accorto sin dai primi giorni leggendo le lettere e le e-mail che mi arrivavano continuamente anche su Facebook. I cittadini sanno benissimo che se sono costretti a fare lunghe code per un documento o un certificato, se devono aspettare mesi o anni per la pensione definitiva, una visita specialistica, un rimborso, la sentenza di un tribunale, o più semplicemente se attendono invano un autobus o affondano nella spazzatura, esiste non dico
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