Parrocchia di Santa Maria Assunta in . Inventario dell'archivio storico (1431-1948) e degli archivi aggregati (1640- 1969)

a cura di Giuliana Campestrin

Provincia autonoma di . Servizio Beni librari e archivistici 2001

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino, a cura di Giuliana Campestrin; il lavoro è stato ultimato nel 2001. L'inventario, redatto originariamente con il programma "Sesamo", è stato successivamente convertito alla versione "Sesamo 2000" e pubblicato in questo formato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net). L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Roberto Marini (Studio Virginia) nel corso del 2009, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

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Albero delle strutture

Parrocchia di Santa Maria Assunta in Tassullo, 1101 - 2001 Parrocchia di Santa Maria Assunta in Tassullo, 1101 - 1948 pergamenaceo, 1431 - 1776 Pergamene, 1431 - 1710 Inventario delle pergamene, 1776 - 1776 Anagrafe, 1601 - 2001 Registri dei nati e battezzati, 1601 - 1992 Indici dei nati e battezzati, 1780 - 1937 Registri dei matrimoni, 1640 - 1965 Registri dei morti, 1629 - 1998 Indici dei matrimoni e dei morti, 1789 - 1918 Registri dei cresimati, 1695 - 2001 Stati delle anime, 1898 - 1912 Registri dei consensi paterni, 1858 - 1917 Registri degli sponsali, 1908 - 1957 Atti matrimoniali, 1804 - 1950 Carteggio ed atti attinenti all'anagrafe, 1743 - 2000 Beneficio parrocchiale, 1663 - 1945 Urbari, 1750 - 1900 Atti amministrativi, 1663 - 1945 Chiesa parrocchiale, 1740 - 1970 Registri delle rese di conto ed inventari, 1760 - 1919 Atti amministrativi, 1740 - 1915 Registri degli oboli e delle collette, 1928 - 1970 Resoconti e documenti di corredo, 1827 - 1967 Curazia di , 1628 - 1912 Atti amministrativi, 1628 - 1912 Curazia di , 1680 - 1889 Atti amministrativi, 1680 - 1889 Chiese soggette, 1621 - 1967 Registri delle rese di conto, 1762 - 1857 Atti amministrativi, 1621 - 1919 Resoconti e documenti di corredo, 1830 - 1967 Comitato pro erigenda chiesa nuova di Rallo, 1871 - 1877 Atti amministrativi, 1871 - 1877 Atti di amministrazione di enti ecclesiastici soggetti, 1427 - 1967 Urbari, inventari e registri dello stato patrimoniale ed economico, 1427 - 1944

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Atti amministrativi, 1740 - 1957 Registri di cassa, 1919 - 1967 Resoconti bancari e quinternetti d'esazione, 1896 - 1919 Benefici e legati, 1501 - 1970 Registri dei legati, 1720 - 1927 Atti amministrativi, 1501 - 1946 Registri degli adempimenti missari, 1909 - 1970 Resoconti e documenti di corredo, 1908 - 1947 Pastorale parrocchiale, 1651 - 1957 Protocolli degli esibiti, 1883 - 1929 Atti protocollati, 1726 - 1904 Carteggio ed atti, 1651 - 1912 Circolari ecclesiastiche e civili, 1816 - 1892 Registri diversi, 1910 - 1957 Visite pastorali, 1695 - 1947 Atti visitali, 1695 - 1947 Culto e funzioni religiose, 1854 - 1931 Diari delle messe, 1854 - 1931 Diari delle messe avventizie, 1918 - 1931 Diari delle messe avventizie e legatarie, 1854 - 1873 Diari personali delle messe, 1858 - 1893 Carteggio ed atti, 1858 - 1909 Associazioni parrocchiali, 1935 - 1953 Registri di cassa, 1946 - 1953 Carteggio ed atti, 1935 - 1952 Miscellanea, 1801 - 1944 Carteggio ed atti, 1801 - 1944 Confraternita del Santissimo Rosario di Tassullo, 1640 - 1915 Registri degli iscritti, 1640 - 1915 Registri delle rese di conto, 1651 - 1808 Atti amministrativi, 1656 - 1899 Confraternita del Santissimo Sacramento di Tassullo, 1640 - 1969 Registri degli iscritti, 1729 - 1969 Atti amministrativi, 1729 - 1920 Registri di cassa, 1852 - 1896 Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria di Tassullo e dell'Apostolato della Preghiera, 1859 - 1918 Registri degli iscritti, 1860 - 1918 Atti amministrativi, 1859 - 1915 Registri di cassa, 1859 - 1870 Congregazione del Terz'Ordine Francescano di Tassullo, 1871 - 1946

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Registri degli iscritti, 1871 - 1946 Atti amministrativi, 1882 - 1892 Pia Fondazione barone Giovanni Nicolò Cristani, 1700 - 1922 Protocolli delle riunioni, 1892 - 1918 Libri maestri o partitari, 1850 - 1882 Atti amministrativi, 1700 - 1918 Registri di cassa, 1898 - 1922 Quinternetti d'esazione, 1897 - 1916 Resoconti e documenti di corredo, 1886 - 1917 Primissaria scolastica di Tassullo, 1803 - 1913 Atti amministrativi, 1803 - 1913 Congregazione di carità di Tassullo, 1834 - 1926 Protocolli delle riunioni, 1846 - 1926 Partitari, 1834 - 1874 Atti amministrativi, 1840 - 1922 Resoconti e documenti di corredo, 1899 - 1925 Documentazione della curazia di Lover, 1855 - 1861 Atti amministrativi, 1855 - 1861 Documentazione del di Tassullo, 1811 - 1815 Registri napoleonici di stato civile, 1811 - 1815 Registri dei nati, 1811 - 1815 Registri dei matrimoni, 1811 - 1814 Registri dei morti, 1811 - 1815 Consiglio scolastico locale di Tassullo, 1890 - 1919 Carteggio ed atti, 1890 - 1919 Quietanze, 1905 - 1908 Consiglio di tutela per il Comune di Tassullo, 1911 - 1915 Atti amministrativi, 1911 - 1915

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Albero dei soggetti produttori

Parrocchia di Santa Maria Assunta, Tassullo, [1101] -

Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta, Tassullo, [1663] - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Santa Maria Assunta, Tassullo, [1101] -

Curazia di San Biagio, Nanno, sec. XVIII - 1943 dicembre 16

Curazia di Sant'Orsola, Tuenno, 1790 gennaio 3 - 1920 gennaio 25

Confraternita del Santissimo Rosario, Tassullo, 1628 aprile 2 - 1810 aprile 25; [1900 - 1915]

Confraternita del Santissimo Sacramento, Tassullo, 1640 - [1969]

Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, Tassullo, 1859 giugno 3 - [1893]; 1912 agosto 8 - [1918]

Congregazione del Terz'Ordine Francescano, Tassullo, 1871 - 1944 gennaio 1

Fondazione Cristani, Rallo (Tassullo), 1908 luglio 28 - [1922]

Primissaria scolastica di Tassullo, Tassullo, 1803 gennaio 25 - [1913]

Congregazione di carità di Tassullo, Tassullo, [1834 - 1926] Alla cui gestione concorre : Comune di Tassullo, Tassullo, 1818 - 1923

Curazia dell'Immacolata, Lover (), 1683 dicembre 29 - 1963 dicembre 7 Successori: Parrocchia dell'Immacolata, Lover (Campodenno), 1963 dicembre 8 -

Parrocchia dell'Immacolata, Lover (Campodenno), 1963 dicembre 8 - Predecessori: Curazia dell'Immacolata, Lover (Campodenno), 1683 dicembre 29 - 1963 dicembre 7 Assorbe : Chiesa dell'Immacolata, Lover (Campodenno), 1421 - 1987 gennaio 24

Comune di Tassullo, Tassullo, 1810 - 1817 Predecessori: Comunità di Tassullo, Tassullo, [sec. XIII] - 1810 Successori: Comune di Tassullo, Tassullo, 1818 - 1923 Comune di Tassullo, Tassullo, 1923 - Assorbe : Comunità di Tuenno, Tuenno, [sec. XIV] - 1810 Assorbe : Comunità di Nanno, Nanno, [sec. XIII] - 1810 [agosto 31]

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Consiglio scolastico locale di Tassullo, Tassullo, 1893 luglio 3 - 1924 ottobre 1 Alla cui gestione concorre : Comune di Tassullo, Tassullo, 1818 - 1923

Consiglio di tutela per il Comune di Tassullo, Tassullo, 1912 febbraio 7 - [1915]

7 superfondo Parrocchia di Santa Maria Assunta in Tassullo, 1101 - 2001

Storia archivistica Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli archivi parrocchiali del Trentino promossa nel 1988 dal Servizio beni librari ed archivistici della Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con l'Ordinariato vescovile, si rilevava presso la canonica della chiesa di S. Maria di Tassullo la presenza di un ricco fondo documentario prodotto dall'ente ecclesiastico locale e da altri soggetti affini o da esso dipendenti. La documentazione, piuttosto consistente, ma in precario stato di conservazione a causa dell'alta percentuale di umidità relativa (75% ad una temperatura di 18°), era conservata in massima parte in un piccolo locale poco illuminato e scarsamente areato posto al secondo piano della canonica. Collocate entro un armadio il legno suddiviso in numerosi scomparti aperti, le carte presentavano vistose macchie di umidità le quali avevano favorito un attacco iniziale di microrganismi e muffe. La piegatura di tutte le carte in senso longitudinale lasciava intendere l'esistenza di un ordinamento originario per mazzi, ormai inesitenti, oppure ripristinati in maniera del tutto arbitraria dettata dalla necessità di accorpare in qualche modo la documentazione, altrimenti sparsa. Qualche unità presentava ancora omogeneità di contenuto o di tipologia documentaria, la maggior parte invece risultava dall'aggregazione casuale di carte di formato simile entro una qualunque fascetta sufficientemente capiente o in unità di conservazione improvvisate: atti matrimoniali erano stati così abbinati a quietanze, il carteggio era per lo più frammisto, i resoconti erano stati raggruppati insieme ai registri napoleonici. Una serie compatta era invece costituita dalle pergamene, conservate in una cassetta di legno senza coperchio e pervenute al momento del riordino entro una cassetta di plastica per alimenti. I registri canonici e l'archivio corrente si trovavano invece nello studio del parroco al primo piano della canonica sistemati in scaffali e armadi metallici. E' tuttavia da notare che la documentazione presenta nel suo complesso, fatta accezione per i libri canonici, una lacuna per gli anni '20-'40: una seconda ricognizione effettuata presso i locali della canonica nella primavera del 1999 non ha infatti permesso di rinvenire la documentazione mancante, forse perduta. L'archivio storico della parrocchia di Tassullo era infatti stato trasferito già alcuni anni prima presso i depositi dell'archivio diocesano tridentino, ove, grazie a paramentri controllati di umidità, temperatura, illuminamento, la documentazione ha sensibilmente migliorato le condizioni originarie di conservazione, consentendone l'ordinamento e l'inventariazione. L'ordinamento ha comportato il recupero delle unità originarie sulla base dei repertori e degli strumenti di corredo disponibili (registri di protocollo, elenchi di carte ...), delle segnature apposte a tergo della documentazione oppure delle fascette con intitolazione riflettente in maniera inequivocabile un contenuto ricostruito dopo un'attenta analisi e selezione delle carte. Alcune indicazioni sono state poi suggerite dai riferimenti archivistici contenuti nella pubblicazione di don Francesco Negri, "Memorie della parrocchia e dei parroci di Tassullo", commissionata da don Luigi Borghesi, parroco di Tassullo e pubblicata nel 1909. Allo stesso don Luigi Borghesi si deve una parziale riorganizzazione e sistemazione della documentazione parrocchiale negli anni '10 del sec. XX. In particolare fu cura del suddetto parroco provvedere alla raccolta in volumi di carte antiche sparse e alla sostituzione della legatura di alcuni registri da lui rinumerati, intitolati e qui di seguito elencati, presso la legatoria Moggio di :

Libro I: "Inventari antichi e carte sparse dell'archivio parrocchiale di Tassullo" Libro II: "Urbari e istromenti della parrocchia di Tassullo e sue figliali" Libro III: "Libro di legati privati e temporali di tutta la pieve di Tassullo ..." 8

Libro IV: non pervenuto Libro V: "Urbario delle decime spettanti alla canonica di Tassullo e dei legati di messe ed aggravi della stessa del 1750- 1751" Libro VI: "Rese dei conti della Confraternita del S. Rosario di Tassullo dal 1651-1807" Libro VII: "Rese dei conti della chiesa parrocchiale di Tassullo dal 1760-1808" Libro VIII: non pervenuto Libro IX: "Rese dei conti della chiesa di S. Giorgio dal 1764-1808 e protocollo esibiti 1840-1857" Libro X: "Rese de' conti della chiesa parrocchiale dal 1807 al 1824 con inventario de' beni mobili e stabili della stessa de 1819" Libro XI: "Rese de conti della chiesa di S. Maria in Sanzenone dal 1798, poi giornale strazzetto 1846". Tali registri presentano identica legatura in mezza tela con coperta blu, ora piuttosto rovinata dalla muffa.

Nel 1915 don Borghesi ricondizionò e numerò i seguenti fascicoli, forse preesistenti e successivamente implementati:

I: "Atti e carte della chiesa parrocchiale di Tassullo" II: "Atti e carte della chiesa di Sanzenone" III: non pervenuto IV: non pervenuto V: "Atti e carte della primissaria di Rallo" VI: non pervenuto VII: non pervenuto VIII: "Documenti della primissaria di Rallo" IX: non pervenuto X: "Atti e carte del beneficio Gottardi di Tassullo" XI: "Atti e carte del beneficio Tabarelli" XII: non pervenuto XIII: non pervenuto XIV: "Atti e carte delle Fondazioni pie di Tassullo" XV: "Atti e carte della Congregazione di Carità di Tassullo e della Dote Maistrelli" XVI: "Atti e carte della Confraternita del Santissimo" XVII: "Atti e carte del legato di Giovanni Bon di Tassullo" XVIII: "Atti e carte che risguardano il sacristano di Tassullo" XIX: non pervenuto XX: "Documenti della Confraternita del Santissimo di Tassullo" XXI: non pervenuto XXII: non pervenuto XXIII: non pervenuto XXIV: non pervenuto XXV: "Documenti della Fondazione baron Cristani di Rallo". I fascicoli sono facilmente ascrivibili a don Borghesi per l'inconfondibile grafia posata delle fascette in carta da pacco verde, spesso addirittura datate.

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Tra diversi ordinamenti, talvolta incoerenti, parziali, occasionali o comunque non riconducibili ad un'organizzazione precisa, spicca una sistemazione del carteggio per fascicoli generali in successione cronologica databile intorno agli anni '30 del sec. XIX:

"Fascicolo I dall'anno 1792-1816" "Fascicolo II anni 1817-1818" "Fascicolo II dall'anno 1819-1820" "Fascicolo 4° dall'anno 1821-1824" "Fascicolo 5° dall'anno 1825-1827" "Fascicolo 6° dall'anno 1828-1830" "Appendice fascicolo I dall'anno 1784-1825" "Appendice fascicolo II dall'anno 1826-1834" "Nuove aggiunte" (1807-1833).

Allo stesso periodo o forse a qualche decennio prima pare invece risalire un ordinamento del carteggio per materia, come sotto esposto, implementato nel tempo: "Matrimonio fascicolo I" (1820-1890) "Civile o politico fascicolo I" (1824-1891) "Beneficio parrocchiale fascicolo I" (1825-1866) "Benefizi in generale fascicolo I" (1730-1867) "Scuole fascicolo I" (1817-1877).

A singole figure di parroci, cooperatori o fabbricieri sono invece ascrivibili ordinamenti particolari di unità finalizzate all'espletamento di attività specifiche: di rilievo appaiono in questo senso i fascicoli relativi a cause civili condotte da don Tolameotti, a opere di restauro ecc.

Modalità di acquisizione e versamento Ai sensi dell'art. 27 della L.P. 14 febbraio 1992 n. 11 concernente "Disposizioni in materia di archivi e istituzione dell'archivio provinciale" si prevede che, fino a quando non saranno raggiunte le intese di cui all'art. 12, comma 1 della legge 25 marzo 1985, n. 12, concernente la ratifica e l'esecuzione delle modifiche al Concordato lateranense tra lo Stato italiano e la Santa Sede, vengano stipulate intese fra la Giunta provinciale di Trento e i competenti organi ecclesiastici circa l'applicazione delle disposizioni della legge agli archivi di enti ecclesiastici. Le intese furono raggiunte il 10 settembre 1993. La valutazione dell'esistenza dell'interesse storico degli archivi degli enti ecclesiastici, in base al comma 1 del medesimo articolo della legge provinciale, spetta alla Commissione beni culturali; tale valutazione dovrà essere effettuata secondo i criteri stabiliti d'intesa fra la Giunta provinciale e i competenti organi ecclesiastici. L'archivio della parrocchia di Tassullo è stato riconosciuto di notevole interesse storico dalla Commissione beni culturali nella seduta del .

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L'Ordinariato ha istituito con decreto arcivescovile di data 10 febbraio 1993 l'Archivio diocesano attribuendogli competenze di conservazione, coordinamento e consulenza, tutela, promozione e valorizzazione degli archivi ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana.

Contenuto La documentazione conservata presso l'archivio parrocchiale di Tassullo rispecchia l'attività propria di un'antica sede pievana divenuta poi parrocchia: vi confluiscono pertanto registri anagrafici e relativi atti, urbari, partitari e registri di cassa, resoconti e documenti di corredo, carteggio ed atti vari. Presso l'archivio parrocchiale si conservano inoltre registri e carteggio prodotti da chiese soggette e dipendenti, confraternite, pie fondazioni e da altri enti, che per varie ragioni ed in diversi momenti, illustrati nei rispettivi profili istituzionali, hanno gravitato in ambito parrocchiale per le loro finalità sociali o per implicazioni statutarie. Tale documentazione forma dei fondi autonomi, descritti separatamente e disposti in inventario in ordine logico e cronologico: in fondo viene collocata la documentazione prodotta da enti non ancora estinti o comunque ancora attivi, pur avendo subito modifiche istituzionali. A differenza degli enti estinti, per le cui serie documentarie si è adottata una numerazione chiusa, per gli enti attivi si è mantenuta la numerazione aperta in vista di possibili ulteriori incrementi. La parte più cospicua della documentazione conservata nell'archivio della parrocchia di Tassullo è redatta in lingua italiana; sono presenti anche numerosi documenti redatti in lingua latina (pergamene e documentazione cartacea), volgare, in numero minore in lingua tedesca ed occasionalmente anche in inglese, francese e spagnolo (certificazione anagrafica proveniente dall'estero). La documentazione è pervenuta in uno stato generale di discreta conservazione: si segnalano per altro danni piuttosto rilevanti causati dall'umidità e conseguentemente da muffe e microrganismi che hanno intaccato in prevalenza la documentazione membranacea ed i registri. Decisiva è risultata la temporanea conservazione della documentazione presso i locali a temperatura ed umidità controllate dell'Archivio Diocesano Tridentino.

Lingua Italiano; latino; volgare; tedesco

Vedi anche: Fondo Pergamene della parrocchia di Santo Stefano in .

Criteri di ordinamento e inventariazione Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" al punto 3, comma 1 e 2. In riferimento al comma 1 si sono pertanto seguite le "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione dd. 29 marzo 1993, n. 3692, relativamente alla parte prima, punto 3, riprese dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 39/1966, Direzione degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari" (2). In riferimento al comma 2 relativo all'intesa fra il Servizio provinciale competente e l'archivio diocesano in ordine alle metodologie, ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Norme per la descrizione archivistica e per la redazione degli inventari" elaborate dal Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento.

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Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale di Tassullo, rispettando le unità preesistenti composte per la maggior parte da registri e carteggio prevalentemente sparso o condizionato in mazzetti con intitolazione riflettente il contenuto. In fase di ordinamento, la documentazione sciolta o estratta dalle buste in quanto estranea ai contenuti originari, è andata ad incrementare, ove possibile, le unità preesistenti, altrimenti sono state create nuove unità (fascicoli) nel rispetto della struttura dell'archivio. Per la fase finale relativa all'inventariazione ci si è avvalsi del supporto informatico ed in particolare è stato utilizzato il programma History-Sesamo, in base alle cui funzioni si è proceduto alla descrizione dei soggetti produttori e dei rispettivi archivi prodotti, articolati in fondi, sottofondi, serie, sottoserie, unità e sottounità. Per ulteriori dettagli si vedano anche le "Avvertenze per la consultazione". Il presente inventario percorre un arco temporale che si estende dalla più antica documentazione conservata presso l'ente al 1948, comprendendo così quella parte di archivio dichiarata di interesse storico in base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana", punto 2, comma 1. Si segnala che nel caso di unità archivistiche originarie pluriennali, eccedenti il limite storico del 1948, gli estremi cronologici di ordinamento e di inventariazione si intendono complessivi e quindi posteriori a tale limite.

Incrementi previsti Si prevede il continuo accrescimento della documentazione relativa in prevalenza all'anagrafe, ma anche di quella economico-amministrativa, in quanto l'ente, nelle sue funzioni di parrocchia, è ancora attivo.

Condizioni di accesso In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana", punto 3, comma 3, l'obbligo, di cui all'art. 20, comma 1, lettera b) della L.P. 14 febbraio 1992 circa la consultazione dei documenti, riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di notevole interesse storico. I documenti di carattere riservato relativi a situazioni puramente private e personali sono consultabili dopo 70 anni dalla conclusione dell'affare. Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone. Inoltre in base all'art. 3, comma 4 delle "Intese fra la Giunta provinciale e l'Ordinariato diocesano" la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'archivio diocesano, il quale dovrà inviare al servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate.

Condizioni di riproduzione In base all'art. 3, comma 5 delle "Intese fra la Giunta e l'Ordinariato diocesano" la riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura...) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte dell'archivio diocesano. In base allo stesso articolo di legge l'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituirne copie di sicurezza da conservarsi presso l'Archivio provinciale.

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Presso l'archivio diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale.

Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda CAMPI L., Le chiese di Tassullo e di Cles nella Naunia dedicate a S. Vigilio, (TN), 1905 COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 DE FINIS L. (a cura di), Percorsi di storia trentina per le scuole secondarie superiori, Trento, 2000 MASTELLOTTO E., L'archivio comunale trentino, Trento, 1986 MASTRELLI ANZILOTTI G., I nomi locali della valle di Non, IN: Archivio per l'Alto Adige, LXXIII, 1979 NEGRI F., Memorie della parrocchia e dei parroci di Tassullo, Trento, 1910 QUARESIMA E., Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col trentino, Firenze, 1991 QUARESIMA G., Il clero anauniese nel corso dei secoli, Trento, 1969 R., Notai che operarono nel Trentino dall'anno 845, Trento, Provincia autonoma di Trento, 2000 TURRINI F., L'antica chiesa di S. Paolo in Pavillo, Cles (TN), 1997 WEBER S., Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte, vol. II: I decanati di Cles e di Fondo, Trento, 1937

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Ente Parrocchia di Santa Maria Assunta [1101] -

Luoghi Tassullo

Archivi prodotti Fondo Parrocchia di Santa Maria Assunta in Tassullo, 01/01/1101 - 31/12/1948

Storia La parrocchia di Tassullo, formata dalle cosiddette Quattro Ville (1) e dalle cure d'anime di Tuenno e Nanno, sorge nel cuore della Val di Non sulla sponda destra del fiume Noce, fra il territorio di Cles e il torrente Tresenga. Negli atti visitali del 1751 (2) i confini della parrocchia sono infatti così descritti: "A mattina col Nucio (3) da due parti, il ponte Rostel (4) e ponte Alto, a mezzodì da due parti il Trisinca, cioè dalla parte di Nanno a metà del ponte (5) e parimenti dalla parte di Tuenno, a sera con le montagne spettanti alla pieve di Den, , Malè e Campiglio, a settentrione il Ri, nominato alla Tina o alli Cesi o boschi verso Cles, ossia Ribos, come da termini colle croci e a Talau di fuori al campo di Bonifacio Pauli, detto a Praiol, essendovi un sasso colla croce sopra". Si tramanda che la prima e più antica chiesa di Tassullo sia quella di S. Vigilio (6), tuttora esistente e recentemente restaurata, ma risalente addirittura all'epoca della predicazione del santo martire che ne avrebbe disposto la costruzione in onore dei martiri anauniensi di cui si conservavano le reliquie riposte nell'altare maggiore; solo successivamente la chiesa fu dedicata a s. Vigilio dopo il martirio per conservarne imperitura memoria. Secondo don Negri la chiesa di S. Maria in Tassullo fu invece eretta quale parrocchia circa l'anno 800 (7): infatti le chiese parrocchiali dedicate a s. Maria Assunta furono fondate in Trentino per impulso specialmente dei Carolingi dall'anno 770 al 900 (8). In realtà la prima e più antica notizia relativa alla pieve di Tassullo risale al 1101 ed è inclusa nell'atto di riconsacrazione degli altari della chiesa di data 11 febbraio 1518 (9). Vi si ricorda un'antica cedula da cui si ricava l'elenco delle reliquie riposte negli altari in occasione della loro precedente consacrazione. Un'ulteriore notizia riguardo alla pieve di Tassullo risulta da un'antica memoria registrata dal parroco di Torra don Tomasi (1750-1783): "Io sottoscritto faccio fede e testifico che nelle mie mani pervenne una scrittura vergata da Antonio pievano di Revò, allora notaio, nell'anno 1128 ai 19 di giugno, nella quale si legge che un certo Bartolameo Bocagino di Siigno intervenne come arbitro a decidere una vertenza tra la comunità delle ville di Nanno e Portolo della pieve di Tassullo e la comunità di tutta la pieve di Cles, eccetto la villa di Meclo e dove si legge che egli era della pieve di S. Eusebio de Turio (...)" (10). Dalla registrazione si deduce non solo il nome del più antico pievano di Revò, primo della diocesi, ma indirettamente anche l'esistenza di un pievano, anonimo, attivo a Tassullo in quanto sede pievana. Interessante può anche apparire la funzione civile di notaio esercitata dal pievano di Revò, autorità religiosa. Il primo pievano di Tassullo di cui sia perventuto il nome è Warimberto, ricordato nel 1231 come arciprete (11): tale titolo induce a credere che egli ricoprisse una qualche carica importante nella diocesi o nelle Valli di Non e di Sole, oppure che la pieve di Tassullo fosse una specie di collegiata, governata da canonici regolari. Il titolo di arciprete veniva conferito infatti al vicario o decano foraneo della valle che era succeduto al vicedomino nelle competenze spirituali, tuttavia don Negri propende a credere che la parrocchia di Tassullo fosse governata dai canonici regolari di S. Spirito al Palù, di cui 14

Warimberto era preposito (12). Per E. Curzel tale ipotesi non è pienamente sostenibile, in quanto fondata su un titolo (archiprebyter) associato a Warimberto per una sola volta (13). Scarse risultano le notizie intorno alla parrocchia per il sec. XIV, segnato dalle lotte tra principi vescovi e conti del Tirolo, dalle guerre tra i dinasti della Valle di Non e dalle epidemie di peste del 1260, 1348 e 1399. Continua appare invece la serie dei pievani a partire dal secolo successivo, per altro travagliato dalla guerra dei contadini (1407) che portò alla distruzione dei castelli di Altaguarda, Tuenno e Mechel. Si deve al pievano Isidoro da Milano un accurato inventario di tutte le decime spettanti alla chiesa di Tassullo e al Capitolo di Trento compilato nel 1427, aggiornato nel 1437, successivamente trascritto in un urbario del 1520 commissionato dal pievano Giacomo Bannisio e portato a termine sotto Stefano Rosino nel 1528 (cfr. 9.1.1). Tra i pievani successivi si segnalano per prestigio e per azione apostolica Corrado Hinderbach (1472), fratello gemello del principe vescovo Giovanni, Giovanni Vogler (1472-1491) zelante difensore dei diritti decimali della chiesa, Simone de Tono (1491-1504) promotore del restauro e dell'affrescatura della chiesa di S. Vigilio. Dopo il Concilio di Trento i pievani iniziarono a risiedere stabilmente presso le pievi e ad assumerne direttamente il governo, prima delegato a vicepievani. All'epoca del pievano di Tassullo Giacomo Bannisio (1514-1519) fu consacrato l'altare di S. Giovanni Battista nella chiesa di S. Biagio in Nanno (30 ottobre 1516), tre altari nella chiesa parrocchiale (cfr. 1.1.15), la cappella dei SS. Stefano ed Antonio nella chiesa di S. Paolo in Pavillo e l'altare della chiesa di Sanzenone (11 febbraio 1518). Nonostante la recente consacrazione degli altari, nel 1520 si intraprese la fabbrica della chiesa parrocchiale, al cui concorso di spesa si opposero le ville di Tuenno e Nanno con Portolo, le quali si ritenevano esonerate in quanto già gravate dalle spese di mantenimento dei curati locali. La controversia giudiziaria, dibattuta con esito insoddisfacente nei tribunali di Trento e Venezia (cfr. 9.1.1), si concluse con una transazione stipulata formalmente in Campo Tassullo il 29 dicembre 1521 per la quale le vicinie di Nanno e Tuenno si impegnarono ciascuna in perpetuum al pagamento della quarta parte delle spese necessarie al restauro della chiesa parrocchiale. Alla nuova fabbrica della chiesa dovette contribuire in maniera incisiva il pievano Giovanni Tomaso dei baroni di Sporo (1533?-1554), nipote del principe vescovo Cristoforo Madruzzo e vescovo egli stesso di Bressanone nel 1574. Benchè essa non fosse stata ancora portata a termine, mancando la volta ed il tetto ("tantumodo testudo et copertura ei deficiat") (14), i visitatori vi celebrarono la messa in occasione della prima visita pastorale promossa da Bernardo Clesio. Negli atti visitali di quell'anno (15) si legge che la pieve era retta da un vicepievano e da un assistente, mentre nelle singole ville dipendenti spiritualmente dalla parrocchia operavano dei cappellani. L'organizzazione della pieve comprendeva oltre la chiesa parrocchiale di S. Maria, il "domini Bernardini beneficium" costituito dalle cappelle di S. Vigilio in Tassullo e di S. Spirito al Palù, quindi le chiese di S. Orsola, S. Emerenziana e S. Nicolò in Tuenno, la chiesa dei SS. Fabiano e Sebastiano in Agro, la chiesa di S. Paolo in Pavillo, la chiesa di S. Lucia in Campo Tassullo, la chiesa di S. Antonio in Rallo e la chiesa di S. Giorgio, la chiesa di S. Maria in Sanzenone, la chiesa di S. Biagio in Nanno e la chiesa di S. Tomaso in Portolo: dalla memoria risulta evidente come l'assetto della pieve di Tassullo sia rimasto a tutt'oggi quasi invariato. Nel 1565 fu nominato pievano di Tassullo Marino Brattia (1565-1586), designato per la prima volta con l'appellativo di parroco in quanto, in conformità alle disposizioni del Concilio di Trento, pose stabilmente la propria residenza in paese ed attese personalmente alla cura spirituale della comunità. E' inoltre da osservarsi che d'ora innanzi, con rare eccezioni, i parroci di Tassullo furono quasi tutti nativi della parrocchia e ciò contribuì alla loro stabile permanenza in loco. All'epoca di don Brattia fu concesso alla villa di Tuenno e poi di Nanno (cfr. 1.1.26) il diritto di erigere il fonte battesimale e di benedire l'acqua lustrale, mentre si impose alla parrocchiale, in occasione della sacra visita del 1579, l'obbligo di introdurre i registri dei nati e dei matrimoni, di pubblicare almeno quattro volte all'anno i decreti del

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Concilio di Trento con speciale riguardo a quelli attinenti al matrimonio, di approntare l'inventario di tutte le chiese e di assistere alle rese di conto annuali. L'obbligo della tenuta dei registri dei nati e dei matrimoni fu esteso anche alle ville di Nanno e di Tuenno (16) dotate ciascuna di un curato stabile. Col principio del sec. XVII le notizie relative alla pieve risultano assai copiose e testimoniano la presenza numerosa del clero presso curazie e chiese soggette alla pieve, l'incremento delle confraternite e dei legati pii ed una regolare tenuta dei registri anagrafici, contabili ed amministrativi. Inaugura la serie dei parroci di Tassullo del sec. XVII la figura di don Pietro Gezzi da Tuenno (1591-1623), contemporanea al primo registro pervenuto dei nati e battezzati iniziante il 30 marzo 1601 (cfr. 2.1.1). Secondo F. Negri (17) il registro manca di alcuni fascicoli iniziali, come parrebbe dedursi dalla sottoscrizione al primo battesimo "... minister fuit presbiter Mattheus [Ioris] ut supra": in effetti sopra non compare nessun'altra registrazione, trattandosi della prima della serie. A don Gezzi, che si rese assai benemerito per molte istituzioni e fondazioni pie, succedettero don Giovanni Giacomo della nobile famiglia dei Calepini di Trento (1623-1637) e quindi don Gaspare Gezzi da Tuenno (1638-1655) nipote del suddetto Pietro, il quale, nella sua qualità di protonotario apostolico ed economo del principe vescovo Carlo Emanuele Madruzzo, si fregiò del titolo di arciprete. Da allora la chiesa parrocchiale fu detta "arcipretale", benchè non sia pervenuto un decreto particolare di conferimento di tale titolo onorifico che rimase tuttavia in uso fino alla sua abolizione da parte del governo bavarese. Nel 1649 la parrocchia di Tassullo ricevette la visita pastorale in occasione della quale si prescrisse di demolire l'antica chiesa di S. Giovanni, fondata dalla Confraternita dei Battuti o Disciplini (18) e situata nel recinto del cimitero adiacente alla chiesa parrocchiale. Trasferitosi ormai quasi stabilmente a Roma al seguito del principe vescovo, don Gaspare Gezzi consegnò la parrocchia con bolla pontificia nelle mani del nipote don Gaspare Cova senior (1655-1704), a cui si devono numerose opere di restauro e di decoro della chiesa. Nel 1701 la parrocchia di Tassullo venne incorporata al Capitolo della Cattedrale di Trento come parrocchia vicaria del medesimo, al fine di placare le discordie sorte dopo la morte del principe vescovo Giuseppe Vittore degli Alberti per l'assunzione della sua eredità di mobili lasciata per testamento ai poveri di Trento e a cui il Capitolo non intendeva rinunciare. Il vescovo Giovanni Michele Spaur indennizzò così il Capitolo con la cessione della parrocchia di Tassullo che avrebbe dovuto corrispondergli 200 scudi all'anno; benchè spettasse al preposito del Capitolo assumerne il governo, la popolazione locale designò pievano don Gaspare Cova iunior (1703-1712), la cui nomina pare non sia mai stata confermata. La parrocchia s'impoverì notevolmente a causa del canone capitolare, soprattutto all'epoca di don Nicolò Antonio Massimilano Tolotti da Nanno (1712-1719), il quale fu costretto a gravarsi di debiti che non potè poi saldare. Con la nomina a vicario parrocchiale di Giuseppe Antonio Maffei (1722-1725), già economo del Capitolo, il Capitolo della Cattedrale fece un'ultima prova per verificare la convenienza dell'incorporazione della parrocchia di Tassullo, ma dovette ben presto convincersi che le entrate del beneficio parrocchiale erano a stento sufficienti per un decoroso appannaggio del parroco, per cui, terminata l'esperienza triennale, la parrocchia venne rimessa nelle condizioni in cui si trovava prima del 1701. Tra i nuovi parroci, di notevole rilievo fu la figura di don Cristoforo Cristani da Rallo (1738-1755), il quale nel 1739 commissionò al notaio Nicolò Antonio Pilati di Tassullo la compilazione di un urbario dei beni mobili ed immobili della chiesa parrocchiale, delle chiese e delle confraternite soggette, portata a termine il 29 luglio 1742 (cfr. 9.1.3). A conferma dello zelo amministrativo di don Cristani si aggiunge l'urbario delle messe legatarie, di tutte le fondazioni e benefici della parrocchia fino ad allora esistenti (cfr. 10.1.2) e l'elenco descrittivo dei beni spettanti al beneficio parrocchiale (cfr. 3.1.1). Al parroco don Pietro Antonio Ravina da Revò (1755-1765) si deve invece il primo registro delle rese di conto della chiesa (cfr. 4.1.1) in cui le entrate risultano suddivise in base ai luoghi di riscossione (Quattro Ville, Nanno e ). Si distinsero poi tra il 1765 e il 1779 don Giuseppe de Schrattemberg, parroco di Tassullo ed il fratello don

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Vincenzo, cappellano, destinato a succedergli in cura d'anime. Don Giuseppe provvide a lavori di restauro della chiesa, alla costruzione del presbiterio, all'acquisto dell'organo e all'ampliamento della sacrestia: oberato di debiti, fuggì dalla sua parrocchia per riparare in Valtellina. I suoi obblighi furono assolti dal fratello Vincenzo, nominato parroco nel 1780 (1780-1810), il quale dovette tra l'altro fronteggiare le pressanti richieste dei vicini di Tuenno affinchè la parrocchia concorresse al mantenimento del curato locale, stipendiato dal Comune a cui sarebbe dovuto spettare pertanto anche il diritto di nomina. La controversia, portata innanzi all'assessore delle valli di Non e di Sole Leopoldo Torresani de Lanzfeld di Cles, fu risolta con una capitolata di data 2 gennaio 1790, la quale riconosceva alla vicinia di Tuenno il diritto di nomina del curato locale da farsi sotto la presidenza del parroco di Tassullo, tenuto all'esborso di una contribuzione salariale pari a 30 ragnesi. Terminate le invasioni conseguenti ai governi provvisori napoleonici ed austriaci, don Vincenzo de Schrattemberg si adoperò nell'organizzazione delle scuole popolari, già attive a Nanno, Tuenno, Rallo e Pavillo. Alla costituzione del fondo per il mantenimento del maestro di Tassullo, Campo Tassullo e Sanzenone concorsero i vicini delle con offerte spontanee, le chiese di Tassullo e di Sanzenone e la cosiddetta Fondazione della carità perpetua (19), da allora denominata Primissaria scolastica di Tassullo, il cui patimonio fu incrementato da lasciti successivi e dalla sostanza del beneficio Concini. La scuola fu attivata nell'autunno 1802 in un locale della canonica. Con decreto imperiale del 6 marzo 1803 si insediò in Trentino il governo austriaco, il quale prescrisse nuovi registri per la tenuta delle matricole: dal 1804 si riscontra pertanto una doppia accurata registrazione dei nati, dei matrimoni e dei morti, rispettivamente con valore religioso e civile. Le due serie finirono poi con l'accorparsi ed invalse nuovamente l'uso della registrazione unica. L'organizzazione generale delle scuole elementari nella parrocchia di Tassullo fu portata a termine da don Giambattista Magnani da Segno (1811-1836), parroco ed ispettore scolastico distrettuale. Dai verbali delle visite scolastiche si deduce l'esistenza di scuole promiscue a Tassullo (per gli alunni di Tassullo e Campo Tassullo), a Sanzenone (per gli alunni di Sanzenone e Pavillo) (20), a Rallo e due classi maschili e femminili sia a Nanno, sia a Tuenno; le scuole erano in genere ubicate in fabbricati presi in affitto presso privati. A don Magnani succedette don Giambattista Tolameotti da Samoclevo (1833-1857), il quale, come testimonia la copiosa documentazione giudiziaria, ebbe a sostenere numerosi contrasti con la popolazione locale. Tra i tanti si ricorda il processo del 1857 per concorso di spesa alla realizzazione del lastricato della parrocchiale, conclusosi con la condanna al carcere e a sanzione pecuniaria del sindaco, accusato di frode e falsa testimonianza (cfr.atti carteggio pastorale). Nello stesso anno 1857, dopo l'ondata di colera che colpì anche la parrocchia di Tassullo, succedette al Tolameotti, dimissionario volontario ed ormai prossimo alla fine dei suoi giorni, don Matteo Widmann da (1857-1893). Su suo incarico vennero rifatti i sedili della parrocchiale e realizzate opere di restauro anche presso le chiese soggette in vista della visita pastorale del 1865. I padri visitatori disposero l'abbandono e quindi la demolizione della chiesa di S. Spirito, ormai fatiscente: la pala del suo altare fu trasferita presso la parrocchiale e quindi ceduta alla chiesa di S. Paolo in Pavillo. Nel 1872 don Widmann benedì la prima pietra dell'erigenda chiesa di Rallo e nel 1888 il nuovo ponte di S. Giustina. Restauri ed ampliamenti furono realizzati anche nella chiesa di Pavillo, alla quale fu concesso nel 1888 il SS. Sacramento. Dopo don Luigi Borghesi da Mechel (1893-1922), cui si deve l'ultimo riordino sistematico delle testimonianze storiche conservate presso l'archivio parrocchiale, segue un'ampia lacuna documentaria fino agli anni '60 del sec. XX. Nel corso di questi decenni si registrano per altro l'erezione a parrocchia delle curazie di Tuenno (1920) e di Nanno (1943) e così pure delle primissarie semplici di Rallo (1943) e di Pavillo (1957).

Fonti archivistiche e bibliografia

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Bibliografia AGOSTINI P., Appunti per la storia dell'antica Pieve di Lomaso, [Firenze : Istituto geografico militare], 1977 (Trento : Artigianelli) CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961 CRISTOFORETTI G., La visita pastorale del cardinale Bernardo Clesio alla diocesi di Trento 1537 - 1538, Bologna, 1989 CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origini al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna, 1999 NEGRI F., Memorie della parrocchia e dei parroci di Tassullo, Trento, 1910

Note (1) In realtà le ville sono propriamente cinque se alle frazioni di Rallo, Pavillo, Campo Tassullo e Sanzenone si aggiunge anche il centro di Tassullo, da cui la parrocchia ha preso il nome. (2) Cfr. 12.1.1. (3) Si tratta del fiume Noce. (4) Detto ponte si trova sopra il Noce fra Portolo e Taio. (5) Si tratta del ponte per . (6) Per un inquadramento storico-artistico della chiesa di S. Vigilio si veda anche la scheda del sottofondo "Chiese soggette" del presente inventario. L'antichità della chiesa di S. Vigilio è dimostrata da F. NEGRI, "Memorie storiche della parrocchia e dei parroci di Tassullo", Trento 1910, pp. 3-12 sulla base di interessanti elementi di tipo archeologico; secondo E. CURZEL, "Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origini al XIII secolo (studio introduttivo e schede)", Bologna 1999, p. 190: "tali ipotesi sono più che altro congetture, spesso sorrette da improbabili analogie". (7) F. NEGRI, "Memorie storiche della parrocchia e dei parroci di Tassullo", cit., p. 14. (8) Si veda anche B. AGOSTINI, "Appunti per la storia dell'antica pieve di Lomaso", Trento 1977, p.124: "Le più antiche pievi rurali (...) figurano dedicate al ciclo santorale romano: Pietro, Lorenzo, Stefano, mentre quelle più tardive, riferibili alla ristrutturazione carolingia, risultano dedicate alla Vergine". (9) Il contenuto della pergamena è regestato a 1.1.15 del presente inventario. (10) La testimonianza di don Tomasi è riportata e discussa da F. NEGRI, "Memorie storiche della parrocchia e dei parroci di Tassullo", cit. p. 24. (11) E. CURZEL, "Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origini al XIII secolo (studio introduttivo e schede)", cit., p. 190. (12) F. NEGRI, "Memorie storiche della parrocchia e dei parroci di Tassullo", cit., pp. 27-30. (13) E. CURZEL, "Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origini al XIII secolo (studio introduttivo e schede)", cit., pp. 190-191. (14) G. CRISTOFORETTI, La visita pastorale del cardinale Bernardo Clesio alla diocesi di Trento (1537-1538), Bologna 1989, p. 265. (15) Ibidem, pp. 265-267. (16) La serie dei registri dei nati e battezzati inizia in Nanno nel 1583, in Tassullo nel 1601 (cfr. 2.1.1), in Tuenno nel 1608 (cfr. A. CASETTI, "Guida storico-archivistica del Trentino", Trento 1961, pp. 496 ; 758; 982). (17) F. NEGRI, "Memorie storiche della parrocchia e dei parroci di Tassullo", cit., p. 117.

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(18) La Confraternita dei Disciplini fu fondata presso la chiesa di Tassullo intorno alla metà del sec. XIV allo scopo di placare con opere di penitenza la divina giustizia sfociata nella peste e di promuovere interventi di misericordia a favore degli ammalati. La Confraternita si conservò fino al sec. XVI (F. NEGRI, "Memorie storiche della parrocchia e dei parroci di Tassullo", cit., p. 44). (19) Il legato della carità perpetua fu fondato in Campo Tassullo ab immemorabile da una pia donna di Tassullo di cui si ignora il nome e consisteva nella distribuzione di elemosine in pane, vino e granaglie la vigilia di Natale di ogni anno a discrezione di certi contribuenti obbligati all'onere per disposizione legataria della defunta (F. NEGRI, "Memorie storiche della parrocchia e dei parroci di Tassullo", cit., pp. 221; 264. Si veda anche la scheda del sottofondo "Benefici e legati" del presente inventario). (20) A seguito di un decreto del R. Ordinariato, appoggiato dall'autorità civile, la scuola promiscua per Sanzenone e Pavillo fu trasferita nel 1848 a Pavillo.

19 fondo Parrocchia di Santa Maria Assunta in Tassullo, 1101 (estratto del sec. XVI) - 1948

metri lineari 9.1

Soggetti produttori Parrocchia di Santa Maria Assunta, [1101] -

20 subfondo 1 Fondo pergamenaceo, 1431 - 1776

Pergamene 81, reg. 1

Contenuto Il corpus pergamenaceo dell'archivio della parrocchia di Tassullo consta di 81 pergamene pervenute in una cassetta di plastica in discreto stato di conservazione, nonostante i danni causati dall'umidità e dai microrganismi su tutta la documentazione conservata. Poco si sa circa la loro collocazione originaria: A. Casetti nella sua guida archivistica ne censiva 76, variamente datate tra il 1431 ed il 1738 "... rintracciate dopo lunghe ricerche, perchè in loco non se ne conosceva l'esistenza" (1). 62 pezzi erano già stati per altro rilevati nel 1937-'38 da S. Weber, di estremi cronologici compresi tra il 1431 ed il 1649 (2). La maggior parte delle pergamene si presenta in forma arrotolata, ad eccezione di alcuni pezzi danneggiati dall'umidità o di alcuni privilegi nobiliari muniti di sigillo, pervenuti in forma ripiegata. In genere ciascuna pergamena presenta a tergo un breve regesto con indicazioni sommarie di contenuto e cronologiche di varie epoche, per altro non sempre esatte, e da annotazioni archivistiche in parte riconducibili ai protocolli notarili, in parte all'epoca di don Giuseppe de Schrattemberg, il quale nel 1776 ne commissionò un inventario qui descritto in 1.2.1 (3). Si tratta di un elenco di regesti sintetici e talora approssimativi, soprattutto per quel che riguarda la datazione e l'individuazione del notaio, miranti a definire l'azione giuridica ed il bene immobile o mobile in questione. Le pergamene vengono suddivise per amministrazione e per tipologia giuridica e quindi numerate con cifre arabe: al numero apposto a tergo di ciascuna pergamena corrisponde lo stesso numero di richiamo in inventario, il quale comprende non solo la documentazione pergamenacea, ma anche atti redatti su supporto cartaceo, ora per lo più rilegati nei volumi di cui a 9.1.1 e 9.1.2. Per la descrizione delle pergamene ci si è attenuti a quanto impartito dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari" integrate dalle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonchè di organizzazione degli archivi", approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, cap. 3, parte prima. Per quanto riguarda i criteri di inventariazione e di regestazione si è fatto riferimento in particolare alla "Premessa metodologica ai regesti delle pergamene dell'Archivio di Castel Thun" (aprile 1998 e successivi aggiornamenti) a cura di M. Faes. Il regesto della pergamena è introdotto da un titolo in italiano mirante ad individuare l'azione giuridica e dalla datazione cronica espressa in anno, mese, giorno, e topica segnalata con toponimo moderno. Talvolta, se registrata nei documenti, è stata riportata tra parentesi anche l'indicazione di eventuali microtoponimi. Nel regesto vengono quindi segnalati gli elementi di individuazione delle parti contraenti, la natura dell'atto, il suo oggetto ed eventuali clausole significative. Gli edifici e gli appezzamenti di terra sono stati riportati con la loro coltura e se possibile con la relativa stima o estensione, quindi se ne è sempre specificata la collocazione con toponimo e microtoponimo. Se il numero degli immobili descritti è risultato superiore a cinque, ci si è limitati a darne l'indicazione del toponimo, esprimendone genericamente il tipo di coltivazione. I microtoponimi, spesso non più individuabili, sono stati riportati testualmente tra virgolette, mentre per i cognomi si è attuata un'operazione di omologazione, fornendo quando possibile la forma stabilizzata, sulla base dei "Criteri di

21 omologazione dei cognomi dei documenti membranacei dell'archivio di Castel Thun" a cura di M. Faes e degli esiti più comuni e radicati nella tradizione onomastica locale. Qualora si siano trovati due o più documenti diversi redatti sulla stessa pergamena, si è adottata una numerazione del tipo 1.1, 1.2, ecc.. dove il primo numero corrisponde al numero di corda della pergamena ed il secondo alla posizione del relativo documento sulla stessa; naturalmente in questo caso a due o più regesti corrisponde un'unica schedatura dell'unità documentaria. Nel caso invece si sia trovato un inserto nel documento, il suo regesto è stato posto immediatamente prima di quello di detto documento e numerato col numero della pergamena seguito dalla lettera "a", dove lo stesso numero seguito da "b" corrisponde invece al regesto del documento in cui è inserito: anche in questo caso ai regesti corrisponde un'unica schedatura dell'unità documentaria. Nel caso specifico dei contratti di locazione (si veda anche l'introduzione alla serie "Pergamene"), essendo pressochè costante il termine di pagamento del censo annuo, fissato nella festa di S. Michele o nella sua ottava, si è trascurata questa inutile ripetizione, salvo casi di discordanza; si è trascurato inoltre di specificare il periodo di consegna del vino brascato, cioè del mosto, trattandosi naturalmente del periodo autunnale di vendemmia, nonché di precisare di volta in volta il luogo di consegna dei censi in natura, in quanto dati facilmente desumibili dal contesto. Per quanto riguarda i pagamenti in denaro si sono sempre specificati tutti i dati del testo con particolare riguardo alle equivalenze (4); la precisazione della zecca di coniazione delle monete citate si è indicata, quando presente. In nota si sono segnalati i rimandi ad eventuali altri regesti, testi o documenti di interesse per una migliore comprensione o contestualizzazione dell'atto. Dal punto di vista formale, nei casi di lettura impossibile o dubbia, si sono adottate le parentesi quadre e così pure nei casi di ricostruzione extratestuale. Qualsiasi trascrizione di elementi testuali è stata effettuata tra virgolette, compresi i toponimi scomparsi o di dubbia localizzazione (5), i cognomi ed i nomi attualmente privi di riscontro, i nomi intraducibili, i termini e le espressioni dialettali (6). Per quanto attiene agli appellativi, si è fatto uso della preposizione "da" per indicare la provenienza e della preposizione "di" per indicare la residenza e in tutti i casi dubbi o non specificati. Dopo l'indicazione del notaio rogatario, individuato da nome, cognome, patronimico e luogo di provenienza (7), si riporta tra parentesi quadre la tradizione del documento, segnalando se trattasi di originale [A], copia [B] o inserto. Verificandosi con progressiva frequenza nel corso dei secc. XVI-XVII l'eventualità che il documento non sia stato esteso ma solo sottoscritto dal notaio rogatario che fa in genere trascrivere l'atto "per unum fidelem scriptorem", raramente identificato, si è segnalata questa prassi mediante la locuzione "sottoscrive ma non redige l'atto" entro parentesi tonde. Nel caso di copie autentiche tratte da documenti originali si è annotato il nome del notaio autore dell'originale mediante la locuzione "Copia autentica [B] dall'originale del notaio...". L'atto sottoscritto da un notaio con formula in cui si dichiara la concordanza dello stesso documento con l'originale del notaio sottoscrittore, si è definito "Copia autentica [B] dall'originale dello stesso notaio sottoscrittore" (8). Altre indicazioni riguardano le dimensioni del supporto scrittorio, di cui si forniscono le misure dell'altezza e della base espresse in millimetri. Quando le pergamene presentano una forma irregolare si sono segnalate le misure maggiori e, tra parentesi tonde, quelle minori. Si segnalano quindi la presenza di sigilli, di danni e di eventuali note tergali, distinte tra note di contenuto quando indicano il protagonista dell'atto e l'azione giuridica e note archivistiche quando registrano segnature e dati ad uso amministrativo. Ove presenti, si registrano anche regesti o trascrizioni pervenute in allegato e sommariamente datate. L'indicazione della "segnatura antica" corrisponde alla numerazione adottata dal compilatore dell'inventario settecentesco di cui a 1.2.1; altre segnature sono state trascurate in quanto parziali o non sistematiche.

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Nella descrizione delle pergamene si sono adottate le seguenti sigle: dx. = destro inf. = inferiore mg. = margine mm. = millimetri s.l. = sine loco SP = sigillum pendens SPC = sigillum pendens cereum SPD = sigillum pendens deperditum ST = signum tabellionis sup. = superiore sx. = sinistro

In fase di condizionamento ciascuna pergamena è stata individuata mediante la segnatura corrispondente apposta a tergo in matita e quindi si sono formati mazzi da 10 pezzi per agevolare la consultazione.

Note (1) A. CASETTI, "Guida storico-archivistica del Trentino", Trento 1961, p. 757. (2) S.WEBER, "Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte", vol. II, Mori (Tn) 1992 (ed. anast.), p. 47. (3) Per lo più all'epoca di don Giuseppe de Schrattemberg sono riconducibili numerose sottolineature in inchiostro bruno all'interno dei documenti, miranti ad individuare le parti contraenti e l'azione giuridica, forse in funzione dei regesti contenuti nell'inventario da lui commissionato. Altre sottolineature a matita sono invece ascrivibili a mano recente (forse don F. Negri nel primo decennio del sec. XX?), così come pure alcune datazioni o annotazioni apposte a tergo dei documenti, talvolta anche a matita rossa. (4) Un elenco riassuntivo delle principali monete, pesi e misure in uso in Trentino è fornito da p. R. STENICO, in p. S. PIATTI, "Il piccolo mondo di Canzolino, Madrano e Vigalzano", Trento 1994, pp. 823-826. (5) Per l'individuazione di alcuni toponimi si è fatto riferimento alle schede preparatorie del "Dizionario Toponomastico Trentino" promosso dal Servizio Beni Librari ed Archivistici della Provincia Autonoma di Trento ed ivi consultabili. Per le località di cui non è ancora disponibile la ricerca toponomastica dettagliata si è fatto riferiemeto a G. MASTRELLI ANZILOTTI, "I nomi locali della Valle di Non" in "Archivio per l'Alto Adige, rivista di studi alpini", LXXIII (1979). (6) Per la spiegazione dei termini e delle espressioni dialettali si è fatto riferimento a E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico-solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991 e al "Glossario dei termini dialettali presenti nei regesti delle pergamene dell'archivio di Castel Thun conservato presso l'Archivio provinciale" a cura di M. Faes. (7) Nei casi di dubbia lettura si è fatto ricorso a p. R. STENICO, "Notai che operarono nel Trentino dall'anno 845", Trento 2000. (8) Per altri casi specifici si è fatto riferimento a "Formulari e tradizione dei documenti estratti dai protocolli notarili cinquecenteschi e di fine quattrocento" a cura di M. Faes con la consulenza del prof. G.M. Varanini.

23 serie 1.1 Pergamene, 1431 - 1710

Pergamene 81

Contenuto Per i criteri di inventariazione, regestazione ed ordinamento delle pergamene, si veda la scheda introduttiva al sottofondo "Fondo pergamenaceo". Si ritiene invece utile chiarire il contenuto di due ricorrenti tipologie di contratto, dal formulario contorto, attestate in buon numero anche presso l'archivio della parrocchia di Tassullo: la costituzione di censo e la locazione perpetua. Per costituzione di censo si intende un prestito ad interesse simulato, ove colui che ha bisogno di denaro finge di vendere al proprio creditore un "affitto" o "censo" di un determinato valore. Detto valore corrisponde al tasso di interesse, quasi sempre corrisposto in natura, mentre il prezzo di vendita indica l'ammontare della somma prestata. Il falso venditore assicura inoltre detto affitto su un immobile, di cui continua a mantenere i diritti di proprietà pagando l'interesse (1). Per locazioni perpetue si intendono in questa sede i contratti di enfiteusi perpetua, utilizzati per mascherare un prestito ad interesse, ufficialmente proibito dalla Chiesa. Il contadino in difficoltà che prendeva denaro a prestito da un usuraio fingeva di vendergli la propria terra, il cui prezzo d'acquisto corrispondeva alla somma prestata, quindi riprendeva in enfiteusi la medesima terra venduta, impegnandosi a pagare un canone d'affitto che costituiva in realtà il tasso d'interesse dovuto al creditore. Nei regesti la somma prestata viene indicata in nota.

Note (1) Si veda anche il dattiloscritto "Breve spiegazione dei contratti di costituzione di censo" a cura di M. Faes.

1 b. 1 Contratto di matrimonio, consegna di dote e controdote (1) 1431 novembre [30] , Tuenno Gerolamo fu Nicola "Clausus" di Flavon contrae matrimonio con Anna di Giovanni fu Giovanni Sandri di Tuenno, dal quale riceve [6] marche e mezzo di moneta meranese in denaro ed in beni [mobili] come dote per la figlia. A titolo di "donatio propter nuptias" Gerolamo dona ad Anna la somma di 22 marche e mezzo di moneta meranese, dandone garanzia su tutti i propri beni. Notaio: [Antonio Arnoldi] Pergamena mutila, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 330 (306) x 189 (164), a tergo note di contenuto Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 757 (regesto) Note (1) In allegato: trascrizione del sec. XX in.

2 b. 1

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Compravendita e fideiussione 1490 febbraio 28 , Pavillo Domenico fu Giovanni Bertrami di Pavillo vende a Paolo fu Domenico di Pavillo, sindaco della fabbricieria di S. Paolo in Pavillo, un appezzamento di terra arativa e stregiva (1) sita in Pavillo in località "in Vazza" al prezzo di 30 libbre e mezzo. Nicola fu mastro- carpentiere Antonio di Pavillo, su richiesta del venditore Domenico, si fa garante presso l'acquirente Paolo della difesa e della buona tenuta dell'immobile venduto. Notaio: Giovanni Battista di Giorgio di Nanno (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 360 (333) x 152 (117), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 73 Note (1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458).

3 b. 1 Sentenza 1490 novembre 27 , Trento Francesco Gelfo, commissario e delegato di Udalrico [Frundsberg], principe vescovo di Trento, intervenendo in ultima istanza nella contesa sorta tra Antonio Pilati di Tassullo e Federico Warienti di Rallo per il possesso di un appezzamento di terra aratoria piantata "cum stregulis" (1), sita nelle pertinenze di Rallo in località "al Pouzel" ossia "al Foiar", riconosce ad Antonio i diritti di possesso su detto appezzamento a conferma della precedente sentenza (2), mentre riserva a Federico il dominio diretto e la proprietà a lui eventualmente spettante. Notaio: Nicola fu Approvino Approvini di Trento (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 545 x mm. 189, a tergo note di contenuto in parte sbiadite Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, pp. 757-758 (regesto) Note (1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). (2) La contesa era già pendente davanti a Galeazzo di Mollaro, assessore del nobile Pangrazio di Castel Belasi, vicario vescovile per le valli di Non e Sole; costui, sentito il consiglio di Giovanni Battista Lambertini di Bologna, podestà di Trento, aveva emesso sentenza favorevole ad Antonio Pilati. Francesco Warienti era allora ricorso a Romano, vicario "in spiritualibus" di Trento che aveva fatto sospendere l'esecuzione della sentenza, essendo intercorso appello, rimettendola a Francesco Gelfo.

4 b. 1 Compravendita 1499 marzo 18 , Sanzenone ("zo in ti vignali sot Sancto Zenon") Marino fu Giovanni di Sanzenone vende a Benvenuto fu Berto di Rallo ed Antonio fu Michele di Campo Tassullo, agenti in qualità di sindaci della chiesa di S. Maria in Tassullo, un appezzamento di terra vineata sita nelle pertinenze di Sanzenone in località "zo sot le casse de Sancto Zenon" al prezzo di 14 marche di moneta meranese. Notaio: Antonio fu Giovanni Busetti (ST) (sottoscrive ma non redige l'atto) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 440 x 130, a tergo note archivistiche e cronologiche Segnature precedenti: 140 25

Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 758 (regesto)

5 b. 1 Locazione perpetua 1499 luglio 25 , Tassullo ("super platea ipsius ville") Matteo fu Bartolomeo Menapace di Pavillo, agente anche a nome di Giovanni fu Ognibene "Gablinus" di Pavillo, entrambi sindaci della fabbricieria della chiesa di S. Paolo in Pavillo, dà in locazione perpetua a Marino fu Biagio del fu Antonio Andrea di Pavillo un appezzamento di terra arativa sita nelle pertinenze di Pavillo in località "in Ponechla", un altro appezzamento di ugual coltura sito nelle medesime pertinenze in località "a Selgol" ed un appezzamento di terra prativa sita nelle stesse pertinenze in località "pra dal mo[z]" al censo annuo di sei staia di frumento e venti grossi in moneta. Notaio: Giovanni Battista di Iacopo Busetti (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 510 x 180, a tergo note archivistiche Segnature precedenti: 149 Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 758 (regesto)

6 b. 1 Sentenza arbitrale 1502 febbraio 19 , Coredo Michele di Coredo, massaro e Riccardino da Tavon, notaio, agenti in qualità di mediatori ed arbitri, dirimono una controversia sorta tra Nicola di Antonio Pilati di Tassullo, agente a nome del padre da una parte, e Iacopo Manganella di Tassullo, agente anche a nome dei fratelli e Bartolomeo fu Federico "del caliar de Loverno", suo zio paterno, abitante a Lover dall'altra, in merito al pagamento di un "gaffocium" a favore del principe vescovo di Trento, di cui risulta gravata una casa detta "la casa del stangli" sita nelle pertinenze di Tassullo, data in permuta come "libera, francha et expedita" da Federico ad Antonio (1). Viene riconosciuta la validità del contratto di permuta; vengono condannati Iacopo Manganella e fratelli e Bartolomeo a pagare, ciascuno per la propria metà, 25 libbre di moneta meranese a Nicola; viene sentenziato che la detta casa rimanga soggetta a "gafforiis" come risulta nel "libro gafforiorum"; vengono assolte entrambe le parti dal pagamento delle spese indiziali fino ad allora sostenute. Notaio: Alessandro fu Francesco Compagnazzi di Tuenno (ST) (sottoscrive ma non redige l'atto) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 535 (480) x 195 (73), a tergo note di contenuto (sbiadite) Note (1) Si ricorda che Federico è padre di Bartolomeo e nonno di Iacopo Manganella, mentre Antonio è padre di Nicola.

7 b. 1 Compravendita 1506 dicembre 6 , Tassullo Valentino fu Federico Melchiori di Tassullo vende a Matteo Menapace di Pavillo e a Giovanni fu mastro "Polinus" di Rallo, agente a nome del figlio Bartolomeo, sindaci della chiesa parrocchiale di S. Maria di Tassullo, un appezzamento di terra prativa e vineata sita nelle pertinenze di Tassullo in località "zo Poz" al prezzo di 25 libbre di denari meranesi. Notaio: Stefano fu Andrea Bertoldi Bonadoman di Casez (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 465 (445) x 164 (60), a tergo note archivistiche e di contenuto

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Segnature precedenti: 88

8 b. 1 Compravendita ed affrancazione di legato 15[0]8 marzo 24 , [Pavillo] Salvatore fu Giovanni Pietro mastrovasaio di Pavillo, con il consenso di Odorico Guarienti di Rallo, pievano di Tassullo, vende a Pellegrino fu Giovanni "Gabelinus" e a Salvatore fu Pangrazio Menapace di Pavillo, sindaci della chiesa di S. Paolo in Pavillo, un appezzamento di terra prativa sita nelle pertinenze di Pavillo in località "fora alla Doma" al prezzo di 12 ragnesi in ragione di 5 libbre per ogni singolo ragnese. In tal modo Salvatore fu Giovanni si affranca dall'onere legatario di un minale (1) d'olio istituito a favore della chiesa di Pavillo, gravante sul suddetto appezzamento e su un altro appezzamento di terra arativa e stregliva (2) sita nelle pertinenze di Pavillo in località "sot le case". Dal prezzo di vendita vengono tuttavia detratti 6 ragnesi per un minale d'olio, 22 libbre per oneri legatari insoddisfatti negli anni precedenti e 8 libbre che Salvatore riconosce di aver già riscosso. Notaio: Giovanni Iacopo di Giovanni Poletti di Mechel (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 498 x 165, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 135 Note (1) "Minale": misura di capacità pari ad 1/8 di staio. (cfr. anche E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, sub voce "minal", p. 266). (2) "Stregla: fila o filare di viti" (Ibidem, p. 458). Stregliva è dunque sinonimo di vineata.

9 b. 1 Costituzione di censo 1509 febbraio 18 , Pavillo Iacopo calzolaio fu Bartolomeo detto Manganella di Tassullo costituisce a favore di Bartolomeo fu mastro-tessitore "Polinus" di Rallo e Matteo fu Bartolomeo Menapace di Pavillo, sindaci della fabbricieria di S. Maria in Tassullo, un censo annuo del valore di uno staio di frumento e dà loro in obbligazione un appezzamento di terra arativa sita nelle pertinenze di Tassullo in località "al Meslon" su cui detto censo è assicurato, al prezzo di 5 ragnesi di moneta meranese. Notaio: Simone fu Giovanni Corradini di (ST) Copia autentica [B] dall'originale del notaio Cristoforo di Rallo, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 228 x 290, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 44

10 b. 1 Compravendita 1509 aprile 26 , Tassullo Antonio fu Federico Melchiori di Tassullo vende a Bartolomeo fu mastro-tessitore "Polinus" di Rallo, sindaco della fabbricieria di S. Maria in Tassullo, agente anche a nome di Matteo fu Bartolomeo Menapace di Pavillo, consindaco assente, un appezzamento di terra arativa, stregliva (1) e prativa sita nelle pertinenze di Tassullo in località "a Poz" ossia "ali Piazi" al prezzo di sette marche di moneta meranese. Notaio: Simone fu Giovanni Corradini di Monclassico (ST) Copia autentica [B] dall'originale del notaio Cristoforo di Rallo, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 340 x 195 (185), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 96

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Note (1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). Stregliva è dunque sinonimo di vineata.

11 b. 1 Cessione di censo 1509 ottobre 26 , Tassullo Antonio fu Federico Melchiori di Tassullo cede a Giovanni fu mastro-tessitore "Polinus" di Rallo, agente a nome di Bartolomeo, suo fratello, e di Matteo fu Bartolomeo Menapace di Pavillo, entrambi sindaci della fabbricieria di S. Maria in Tassullo, un censo del valore di uno staio di frumento al prezzo di 20 libbre di moneta meranese. Detto censo era stato costituito da Domenico fu Ognibene de Bechis di Sanzenone che lo aveva assicurato sopra un appezzamento di terra arativa sita nelle pertinenze di Sanzenone in località "a Ces" per la somma di 22 libbre di moneta meranese, a cui furono poi detratte 2 libbre. Notaio: Simone fu Giovanni Corradini di Monclassico (ST) Copia autentica [B] dall'originale del notaio Cristoforo di Rallo, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 385 (350) x 190 (150), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 148

12 b. 1 Compravendita 1510 dicembre 3 , Tassullo Antonio fu Michele Torresani di Campo Tassullo, in qualità di tutore dei fratelli Nicola ed Antonio figli della fu Sofia Concini di Tassullo, alla presenza dei suddetti pupilli, vende a Matteo fu Bartolomeo Menapace di Pavillo, sindaco della fabbricieria della chiesa di S. Maria di Tassullo, agente anche a nome del consindaco Bartolomeo fu "Polinus" di Rallo, un appezzamento di terra arativa sita nelle pertinenze di Tassullo in località "in Fassa" al prezzo di 10 marche veronesi. Notaio: Giovanni Battista di Iacopo Busetti di Rallo (ST) Copia autentica [B] dall'originale del notaio sottoscrittore, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 410 (305) x 217 (20), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 105

13 b. 1 Testamento nuncupativo 1511 agosto 18 , Castel Valer Stefano Carpentari di Alemagna, capitano in Castel Valer, dispone nel seguente modo le sue volontà: chiede di essere seppellito nel cimitero della chiesa di S. Maria in Tassullo con l'intervento di cinque sacerdoti, a ciascuno dei quali spetteranno 6 grossi ed il pranzo di onorificenza secondo le sue facoltà e la consuetudine della pieve di Tassullo; ordina che 5 cinque sacerdoti celebrino la messa di settimo ed 8 la messa di trigesimo e che ciascuno di essi venga remunerato nella misura di cui sopra; ordina di far celebrare delle messe gregoriane in una volta soltanto; lascia in legato alla fabbrica della chiesa di S. Vigilio in Trento 5 grossi; lascia alla chiesa di S. Maria in Tassullo un legato di 10 ragnesi di moneta meranese per lavori di restauro, 5 libbre di olio ed una libbra di cera, offerta a cui era tenuto già in vita; lascia in legato alla chiesa di S. Viglio in Tassullo 5 libbre di olio ed una di cera; nomina erede universale di tutta la propria sostanza mobile ed immobile e dei crediti (1) la moglie Cristina, a cui, dopo la morte, subentrerà la chiesa di S. Maria in Tassullo, i cui sindaci saranno tenuti ad adempiere i legati di cui sopra e a far celebrare messe ed altri divini offici per la salvezza della propria anima e di quella dei propri morti. Notaio: Matteo fu Nicola di Tuenno (ST) (sottoscrive ma non redige l'atto) Originale [A], atto notarile; latino

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Documento singolo; pergamena, mm. 525 (450) x 200 (85), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 82 Note (1) Nel testamento vengono elencati i creditori e l'ammontare dei crediti.

14 b. 1 Compravendita 1511 dicembre 6 , Campo Tassullo Anna Torresani di Campo Tassullo, vedova di Antonio di Castel Valer, in presenza del fratello Giovanni e del figlio Andrea, vende a Bartolomeo fu mastro-tessitore "Polinus" di Rallo e Matteo fu Bartolomeo di Pavillo, agenti in qualità di sindaci della fabbricieria della chiesa di S. Maria in Tassullo, un appezzamento di terra arativa e stregliva (1) sita nelle pertinenze di Campo Tassullo in località "a Tamaz" al prezzo di 8 marche di moneta meranese. Notaio: Michele di Iacopo Busetti di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 643 x 200, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 84 Note (1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). Streglivo è dunque sinonimo di vineato.

15 b. 1 Consacrazione e concessione di indulgenza 1518 febbraio 11 (con documento del 1101) , Trento Michele, vescovo arcusense, vicario generale "in pontificalibus" di Bernardo [Clesio], principe vescovo di Trento, avendo consacrato la pieve di Tassullo, ovvero il coro con i tre altari, in onore della beata Vergine Maria ed avendone trasferito la solennità alla domenica successiva alla sua Assunzione in Cielo (15 agosto), concede 40 giorni di indulgenza ai penitenti e ai confessati che avranno visitato la suddetta pieve nel giorno della sua dedicazione, nei giorni di domenica, in tutte le solennità di nostro Signore Gesù Cristo, di Maria, dei santi Pietro e Paolo, Giovanni Battista, Pietro, Michele, Nicola, Caterina e avranno offerto pie elemosine. Seguono: elenco di reliquie di 66 santi e martiri incluse nell'altare maggiore di S. Maria in Tassullo per la cui singola venerazione sono concessi cento giorni di indulgenza per i peccati mortali ed il doppio per i peccati veniali; elenco di reliquie incluse nell'altare dei SS. Pietro, Michele e Nicola e nell'altare di S. Caterina, 1101 agosto 10. Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 235 x 391, plica mm. 35, a tergo note archivistiche e di contenuto, SPD Segnature precedenti: 64

16 b. 1 Consacrazione e concessione di indulgenze (1) 1518 febbraio 11 , Trento Michele, vescovo arcusense, vicario generale "in pontificalibus" di Bernardo [Clesio], principe vescovo di Trento, avendo consacrato l'altare fondato nella cappella di Pavillo in onore dei ss. Stefano ed Antonio, ne trasferisce la consacrazione nel giorno di s. Agostino (28 agosto) e concede 40 giorni di indulgenza a coloro che, pentiti e confessati, visiteranno l'altare nel giorno anniversario della sua consacrazione e nelle principali festività dell'anno liturgico (2). Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 206 x 314, plica mm. 65, a tergo note archivistiche e di contenuto, SPD

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Segnature precedenti: 42 Note (1) In allegato: regesto sommario del sec. XVIII. (2) Al termine dell'atto viene riportato l'elenco delle reliquie rinchiuse nell'altare dei SS. Stefano ed Antonio.

17 b. 1 Sentenza (1) 1520 ottobre 9 , Trento Antonio da , "decretorum doctor", canonico della chiesa di Trento, vicario generale "in spiritualibus" di Bernardo [Clesio], principe vescovo di Trento, intervenendo in prima istanza nella causa promossa da Antonio Busetti di Rallo ed Antonio fu Michele Torresani di Campo Tassullo, sindaci e procuratori delle Quattro Ville patrocinati da Simone Guarienti contro Alessandro Compagnazzi di Tuenno ed Antonio detto Bellagamba di Nanno, sindaci e procuratori delle ville di Tuenno e Nanno con Portolo, patrocinati da Pietro Alessandrini di Trento per il concorso alle spese di fabbrica della chiesa parrocchiale di S. Maria in Tassullo, obbliga gli uomini di Tuenno, Nanno e Portolo, in quanto comparrocchiani degli uomini delle Quattro Ville, a contribuire per metà alle spese di costruzione della suddetta chiesa e ai costi di ristrutturazione che si renderanno necessari in futuro. Notaio: Simone fu Gottardo Patton di Trento (ST) Copia autentica [B] dal "liber actorum" del concistoro di Trento, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 693 x 167, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 127 Note (1) La causa cui fa riferimento la sentenza è riassunta da F. NEGRI, "Memorie dei parroci e della parrocchia di Tassullo", Trento 1910, pp. 80-81.

18 b. 1 Transazione (1) 1521 dicembre 29 , Campo Tassullo Alla presenza del vice-pievano Odorico fu "Polinus" Guarienti di Rallo e dei notai Antonio Sandri di Nanno ed Antonio di Antonio Busetti di Rallo, i rappresentanti delle comunità di Nanno con Portolo da una parte, Antonio fu Michele Torresani di Campo Tassullo, sindaco della chiesa di S. Maria di Tassullo ed i rappresentanti della comunità delle Quattro Ville dall'altra, dopo aver letto e rinunciato alle sentenze del vicario di Trento e di Aquileia, giungono ad un accordo in merito alle spese di fabbrica della chiesa parrocchiale di S. Maria in Tassullo e delle eventuali opere di restauro che si renderanno necessarie in futuro. Viene stabilito che le comunità di Nanno con Portolo, al pari della comunità di Tuenno, contribuiscano in perpetuo a dette spese per un quarto ciascuna, mentre la comunità delle Quattro Ville vi provvederà per la metà rimanente. La stessa sarà tenuta a condurre a proprie spese la sabbia richiesta per i lavori. I vicini di Nanno con Portolo saranno tenuti a concorrere per un quarto anche alla spesa del cero pasquale, mentre saranno esonerati dall'ufficio di sindaci della parrocchiale; avranno tuttavia diritto di voto attivo nella nomina di detti sindaci e nelle sedute per la revisione dei conti; saranno esenti da ogni contributo per la monegaria, per l'illuminazione della parrocchiale e per ogni altra spesa straordinaria. A copertura delle spese sostenute dalla fabbricieria per la presente causa, si farà una colletta fra i vicini d'ambo le parti contendenti al tempo delle messe e della vendemmia; per qualsiasi lavoro relativo alla chiesa parrocchiale si utilizzeranno i fondi destinati a quello scopo e quindi si farà la divisione delle spese rimanenti; ciascuna delle parti contendenti provvederà a saldare le spese particolari sostenute nella presente causa senza far calcolo di altre dichiarazioni in contrario. Notaio: Cristoforo fu Iacopo Busetti di Rallo (ST) (sottoscrive ma non redige l'atto). Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 785 x 350, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 143 Note 30

(1) La lite cui fa riferimento la transazione è riassunta da F. NEGRI, "Memorie dei parroci e della parrocchia di Tassullo", Trento 1910, pp. 80-81.

19 b. 1 Compravendita 1525 agosto 13 , Tassullo Giovanni fu Corrado di Tassullo vende ad Antonio fu Concino di Tassullo, agente in qualità di sindaco e massaro della chiesa di S. Vigilio in Tassullo, un appezzamento di terra aratoria e stregliva (1) ovvero "unam vaneziam (2) cum unam stregulam in ea implantatam" sito nelle pertinenze di Tassullo in località "ala Palù" al prezzo di ragnesi 15 di moneta meranese. Notaio: Matteo fu Nicola da Tuenno, abitante in Sanzenone (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 463 (450) x 110 (105), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 141 Note (1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). Stregliva è dunque sinonimo di vineata. (2) "Vanegia: rettangolo di terra arabile, piccolo campo stretto e lungo, pianello" (Ibidem, p. 499).

20 b. 1 Compravendita 1533 settembre 22 , Tassullo Giovanni fu Bartolomeo del fu Giovanni Corradi di Tassullo vende a Gottardo fu Martino Gottardi da Rallo, abitante in Tassullo, i diritti su un appezzamento di terra arativa e stregliva (1) "cum octo vaneziis (2) terre arative et octo striglis vinearum intus implantatis" sita nelle pertinenze di Tassullo in località "sot le case di Coradi e di Manganelli" sulla quale è assicurato un censo annuo del valore di 3 staia di siligine e 2 di frumento a favore della chiesa di S. Vigilio in Tassullo, al prezzo di 15 ragnesi in ragione di 5 libbre di moneta meranese per ogni singolo ragnese. Notaio: Michele fu Iacopo Busetti di Rallo (ST) (sottoscrive ma non redige l'atto). Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 550 x 165 (155), a tergo note di contenuto (sbiadite) Note (1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). Stregliva è dunque sinonimo di vineata. (2) "Vanegia: rettangolo di terra arabile, piccolo campo stretto e lungo, pianello" (Ibidem, p. 499).

21 b. 1 Compravendita 1537 settembre 22 , Tuenno Antonio Cremona di Pavillo vende a Nicola Menapace ed Agostino fu Nicola Pomella entrambi di Pavillo, sindaci della chiesa di S. Paolo in Pavillo, un appezzamento di terra arativa sita nelle pertinenze di Pavillo in località "a Salgar" al prezzo di 19 ragnesi meranesi e mezzo. Notaio: Antonio fu Nicola Pasotti di Tuenno (ST) Copia autentica [B] dall'originale del notaio sottoscrittore, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 335 x 240 (181), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 128

31

22 b. 1 Compravendita 1541 novembre 27 , Rallo Antonio fu Federico Antoniolli di Rallo vende ad Antonio fu Pietro Barisella di Tuenno un appezzamento di terra arativa e stregliva (1) "cum duobus streglis et una vanezia (2) cum dimidia" sita nelle pertinenze di Rallo in località "in Fasolla" al prezzo di 5 marche di moneta meranese. Notaio: Gervasio fu Giovanni del fu [...] di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 380 x 172 (125), a tergo annotazioni (3) Note (1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). Stregliva è dunque sinonimo di vineata. (2) "Vanegia: rettangolo di terra arabile, piccolo campo stretto e lungo, pianello" (Ibidem, p. 499). (3) Si tratta di annotazioni relative a successivi cambi di proprietà del bene descritto.

23 b. 1 Locazione perpetua 1547 ottobre 9 , Tassullo Antonio fu Iacopo Menapace di Pavillo ed Antonio fu Alberto Marchetti di Tassullo, sindaci e massari della fabbricieria della chiesa di S. Vigilio in Tassullo, danno in locazione perpetua da rinnovarsi ogni 19 anni ad Ognibene fu Iacopo Ognibeni di Tassullo un appezzamento di terra arativa sita nelle petinenze di Tassullo in località "fuori in pont" al censo annuo di 2 staia di frumento (1). Notaio: Nicola fu Matteo Menapace di Pavillo (ST) (sottoscrive ma non redige l'atto) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 500 x 160 (95), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 137 Note (1) Il contratto di locazione perpetua maschera in realtà un prestito ad interesse, ottenuto mediante una falsa vendita di un terreno poi preso in locazione. Il suddetto Ognibene aveva infatti "venduto" alla fabbricieria della chiesa di S. Vigilio la porzione di terreno in questione al prezzo di 12 ragnesi di moneta meranese. Detto "prezzo di vendita" rappresenta in realtà la somma presa a prestito ed il censo di locazione costituisce il tasso d'interesse.

24 b. 1 Locazione perpetua e dazione in pagamento 1553 aprile 5 , Rallo Antonio fu Romedio Menapace di Pavillo e Gaspare fu Valentino Marchetti di Tassullo, sindaci della fabbricieria della chiesa di S. Maria in Tassullo, danno in locazione perpetua da rinnovarsi ogni 19 anni a Leonardo fu Iacopo Busetti di Rallo un appezzamento di terra arativa e stregliva (1) sita nelle pertinenze di Rallo in località "in Streia" al censo annuo di 3 urne di vino (2). Notaio: Guariento fu Antonio Guarienti di Rallo (ST) (sottoscrive ma non redige l'atto) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 310 (304) x 172 (166), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 104 Note

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(1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). Stregliva è dunque sinonimo di vineata. (2) Il contratto di locazione perpetua maschera in realtà un prestito ad interesse, ottenuto mediante una falsa vendita di un terreno poi preso in locazione. Il suddetto Leonardo aveva infatti "venduto" alla fabbricieria della chiesa la porzione di terreno in questione al prezzo di ragnesi 27, libbra 1 e carantani 8, corrispondente alla somma di un censo precedentemente stipulato senza instrumento notarile a favore della chiesa, pari a ragnesi 15 e di un debito pari a ragnesi 12, libbra 1 e carantani 8 contratto con la stessa per affitti insoluti. Il "prezzo di vendita" del terreno rappresenta in realtà la somma presa a prestito ed il censo di locazione costituisce il tasso d'interesse.

25 b. 1 Consacrazione e concessione di indulgenza 1558 novembre 20 , Tassullo Mariano de Mano siculo, vescovo triburiense, suffraganeo e vicario generale "in pontificalibus" di Cristoforo [Madruzzo], presbitero cardinale del titolo di S. Cesareo, principe vescovo di Trento ed amministratore di Bressanone, avendo consacrato la chiesa parrocchiale di Tassullo in memoria della beata Maria Vergine e gli altari centrale, laterale destro e laterale sinistro rispettivamente alla ss. Trinità, a s. Rocco confessore e a s. Anna ed avendovi incluso numerose reliquie, concede 40 giorni di indulgenza per i peccati mortali e 100 giorni per i peccati veniali ai penitenti e ai confessati che avranno visitato la suddetta chiesa ed i suoi altari nel giorno della sua consacrazione, fissata alla penultima domenica di novembre e nelle principali solennità del calendario liturgico. Cancelliere Stefano Approvini di Trento, notaio e cancelliere della curia vescovile di Trento Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 300 x mm. 450 (plica mm. 60), a tergo note archivistiche e di contenuto, SPC in culla metallica Segnature precedenti: 49

26 b. 1 Privilegio di concessione del battistero 1572 gennaio 9 , Trento Valutata la distanza tra le ville di Nanno e Portolo e la chiesa matrice di Tassullo, causa di disagi soprattutto nella stagione invernale, Ludovico [Madruzzo], presbitero cardinale del titolo di S. Onofrio, principe vescovo di Trento, concede di erigere e tenere il sacro fonte battesimale nella cappella di Nanno e Portolo, senza alcun danno ai diritti e alle preminenze della chiesa parrocchiale. Cancelliere Paolo Gerardini Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 154 x 358, plica mm. 46, SPC in culla lignea

27 b. 1 Locazione perpetua 1581 gennaio 3 , Rallo Baldassare fu Gaspare [...], sindaco della chiesa di S. Vigilio in Tassullo, dà in locazione perpetua da rinnovarsi ogni 19 anni a Giovanni fu Antonio Ognibeni di Tassullo un terreno arativo e vineato sito in località "a Viol" al censo annuo di 1 staio di frumento. Notaio: Antonio fu Giovanni Andrea Cristani di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 465 x 85 (60), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 77

28 b. 1

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Dazione in pagamento e parziale compravendita 1595 ottobre 23 , Sanzenone Allo scopo di estinguere un debito di 60 ragnesi contratto presso Giovanni Battista fu Federico Pilati di Tassullo (1), Michele fu Antonio Torresani ossia Dellavantio di Campo Tassullo dà in pagamento al suddetto Giovanni Battista un affitto perpetuo di 10 urne di vino brascato all'anno del valore di 65 ragnesi, istituito sopra un appezzamento di terreno arativo e vineato di sua proprietà sito nelle pertinenze di Campo Tassullo in località "a Thamaz". Giovanni Battista assolve Michele dal predetto debito e gli corrisponde in contante la somma dei rimanenti 5 ragnesi. Notaio: Matteo fu Baldassare Concini di Sanzenone (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 319 (311) x 155 (150), a tergo note di contenuto Note (1) Il relativo instrumento di credito fu rogato dal notaio Concini in data 27 agosto 1595.

29 b. 1 Assicurazione di censo 15[9]7 [gennaio] 13 , Nanno Iacopo Sala di Nanno e Giovanni fu Tommaso Stringari, eredi del fu Preto Trenta di Nanno, alla presenza del pievano Pietro Gezzi, assicurano su un appezzamento di terra arativa e vineata sita nelle pertinenze di Nanno in località "a Roncadiz", nella misura rispettivamente di un terzo e di due terzi ciascuno, un censo perpetuo del valore di una mossa (1) di olio fondato dal suddetto Preto a favore della chiesa di S. Biagio in Nanno. Notaio: Baldassare fu Nicola Arnoldi di Tuenno (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 280 x 105 (95), a tergo note di contenuto (sbiadite) Note (1) Mossa: misura di capacità per liquidi pari a litri 1,0466.

30 b. 2 Cessione di censi e dazione in pagamento (1) 1597 maggio 13 , Tassullo Zaccaria fu Gerolamo Caiani di Tassullo cede al prezzo di valore al presbitero Nicola Pilati di Tassullo i diritti su 19 censi istituiti ed assicurati da diversi privati per la cifra complessiva di 954 ragnesi, 3 libbre e 3 grossi, quale pagamento di un "mansus" e di un mulino di pari valore. Notaio: Cristoforo Olivo di Nanno (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 438 (420) x 160 (145), a tergo note di contenuto Note (1) In allegato: regesto del sec. XVIII.

31 b. 1 Dazione in pagamento 1597 maggio 13 , Tassullo Zaccaria fu Gerolamo Caiani di Tassullo dà in pagamento al presbitero Nicola Pilati di Tassullo un censo perpetuo del valore di 25 urne di vino colato assicurato sopra un suo terreno arativo e vineato sito nelle pertinenze di Tassullo in località "le Sim[one]" per la somma di 200 ragnesi a saldo d'acquisto di un "mansus" di pari valore.

34

Notaio: Cristoforo Oliva di Nanno (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 210 x 180 (146), a tergo note di contenuto

32 b. 2 Cessione di censi 1598 agosto 28 , Tassullo Giovanni Battista Pilati di Tassullo cede al presbitero Nicola, suo fratello, i diritti sui seguenti censi al prezzo di 191 ragnesi: un censo del valore di 17 staia di frumento assicurato per 102 ragnesi da Valentino Valentini di Rallo sopra la sua casa sita in Rallo e sopra un terreno arativo sito nelle pertinenze di Rallo in località "alla Lama"; un censo del valore di 5 urne di vino assicurato per 32 ragnesi e mezzo da Antonio "del'Anda" di Tassullo sopra un prato sito nelle pertinenze di Tassullo in località "al Bosch"; un censo del valore di tre urne di vino assicurato per 25 ragnesi da Iacopo Brida di Campo Tassullo sopra un terreno arativo, vineato e prativo sito nelle pertinenze di Campo Tassullo in località "alle Fontane"; un censo del valore di 3 staia di frumento assicurato per 15 ragnesi e mezzo da Giovanni Maria de Michelis ovvero Torresani di Campo Tassullo sopra un terreno arativo e vineato sito nelle pertinenze di Campo Tassullo in località "a Tamaz"; un censo del valore di 16 ragnesi assicurato da Odorico Gottardi detto Tronchet di Campo. Notaio: Cristoforo Oliva di Nanno (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 264 (258) x 147 (138), a tergo note di contenuto

33 b. 2 Consegna (1) 1599 maggio 24 , Cles Alla presenza del notaio sottoscrittore e di [Gerolamo] Pilati, cittadino di Trento, consigliere del principe vescovo di Trento ed assessore delle valli di Non e Sole, [...] consegna alla fabbricieria della chiesa di S. Vigilio in Tassullo un appezzamento di terra arativa sita nelle pertinenze di Tassullo in località "S. Vigilio", stimata del valore di 130 ragnesi, a garanzia di un capitale di 10 ragnesi e degli affitti insoluti pari a 4 libbre e mezzo. Notaio: Giovanni Inama (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 203 (200) x 130, a tergo note di contenuto (sbiadite) Note (1) In allegato: regesto del sec. XVIII.

34 b. 2 Permuta e parziale compravendita 16[..] maggio 14 , Il presbitero Giobbe Menapace di Pavillo, beneficiato di Sarnonico, permuta ed in parte vende a [...] fu Pangrazio Menapace e ad Antonio fu Nicola Menapace di Pavillo, sindaci della chiesa di S. Paolo in Pavillo, un terreno arativo stimato per la semina di 6 staia e mezzo di semente sito nelle pertinenze di Pavillo in località [...] con un terreno arativo e streglivo (1) sito nelle medesime pertinenze in località "alla Costa" con l'aggiunta di 22 ragnesi e 10 grossi. Notaio: Antonio Borzaga di (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 265 x 190, a tergo note archivistiche e di contenuto (sbiadite) Segnature precedenti: 154 Note

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(1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). Streglivo è dunque sinonimo di vineato.

35 b. 2 Dazione in pagamento e parziale compravendita 1602 [aprile] [...] , Pavillo Antonio fu [Antonio Matteo] [...] di Pavillo, riconosciutosi debitore verso la chiesa di S. Paolo in Pavillo, della somma di [4]1 ragnesi a motivo della sua trascorsa amministrazione, dà in pagamento ed in parte vende ai sindaci pro tempore della medesima chiesa con il consenso del pievano di Tassullo [Pietro] Gezzi e la maggior parte dei vicini di Pavillo, un appezzamento di terra arativa e vineata sita nelle pertinenze di Pavillo in località "[a] Toneda" al prezzo di 47 ragnesi di moneta meranese. Notaio: Baldassare fu Nicola Arnoldi di Tuenno (ST) (1) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 218 x 144, a tergo note archivistiche e di contento (sbiadite) Segnature precedenti: 147 Note (1) Il signum tabellionis, in origine apposto, risulta ora quasi invisibile per asporto del supporto e sbiaditura dell'inchiostro residuo.

36 b. 2 Dazione in pagamento e parziale compravendita 1602 aprile 12 , località "alla Costa" (pertinenze di Pavillo) Antonio Menapace di Pavillo, riconosciutosi debitore verso Pangrazio Menapace di Pavillo, suo fratello, e Matteo fu Giovanni Maria Menapace di Pavillo, entrambi sindaci della fabbricieria della chiesa di S. Paolo in Pavillo, della somma di 37 ragnesi e 3 carantani, dà in pagamento ed in parte vende agli stessi un appezzamento di terra vineata sita nelle pertinenze di Pavillo in località "alla Costa" al prezzo di 45 ragnesi. Notaio: Baldassare fu Nicola Arnoldi di Tuenno (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 310 (290) x 150 (140), a tergo note archivistiche e di contenuto Cucitura originaria nella parte inf. Segnature precedenti: 122

37 b. 2 Permuta e parziale compravendita 1602 novembre 10 , Tassullo Giovanni Battista fu Federico Pilati di Tassullo permuta ed in parte vende a Ferdinando Concini di Taio l'affitto di due "sort" rispettivamente del valore di 108 e 100 ragnesi, in cambio dell'affitto di quattro "sort" rispettivamente del valore di 51, 32 e mezzo, 72 e 36 ragnesi con l'aggiunta di 16 ragnesi e mezzo per eguagliare il controvalore. [...], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 316 (310) x 174 (135), a tergo note di contenuto

38 b. 2 Dazione in pagamento 1604 gennaio 21 , Tassullo Iacopo Vancin di Tassullo, padre del minore Nicola e legittimo amministratore dei suoi beni, alla sua presenza e con il suo consenso dà in pagamento a Corrado Cristani di Rallo e Pietro Berti di Tassullo, agenti in qualità di sindaci della chiesa parrocchiale di S. 36

Maria di Tassullo, un appezzamento di terra arativa sita nelle pertinenze di Tassullo in località "alli Pedrazolli", stimata del valore di 35 ragnesi, al fine di saldare un debito di pari valore contratto con la fabbricieria della suddetta chiesa in grano e vino. Notaio: Giovanni Andrea Cristani di Rallo (ST) Copia autentica [B] dall'originale del notaio sottoscrittore, atto notarile; latino, volgare Documento singolo; pergamena, mm. 324 x 110 (103), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 139

39 b. 2 Compravendita 1604 aprile 7 , Tassullo Elisabetta vedova di Pietro Friz di Tassullo, alla presenza del figlio Marino, vende a Giovanni Battista Pilati di Tassullo al prezzo di 2270 ragnesi un terreno arativo e streglivo (1) con prato e bosco sito nelle pertinenze di Tassullo della capacità di 14 staia di semente in ragione di 8 ragnesi per ogni singola quarta ed un terreno arativo, prativo e vineato con casa interna sito nelle medesime pertinenze in località "a Glavas" della misura di 33 staia in ragione di 8 ragnesi per ogni singola quarta. Entrambi gli immobili risultano gravati da censi assicurati sugli stessi per un valore complessivo di 1313 ragnesi e mezzo, di cui il suddetto Giovanni Battista acquirente si accolla gli oneri. Notaio: Baldassare fu Gaspare Visintainer da , abitante in Malè (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 420 x 190 (134), a tergo note di contenuto Note (1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). Streglivo è dunque sinonimo di vineato.

40 b. 2 Sentenza arbitrale 1604 settembre 20 , Cles Il "doctor" Cristoforo Campo, il "doctor" Lorenzo Torresani e Baldassare Visintainer, notaio, poi sostituito da Antonio Cristani di Rallo, notaio, dirimono una contesa sorta tra Elisabetta vedova di Pietro Friz di Tassullo da una parte, e Giovanni Battista Pilati di Tassullo dall'altra, in merito ad una casa "cum viridario, vitibus, pratis" che Giovanni Battista aveva acquistato da Elisabetta al prezzo di 2270 ragnesi (1) e sulla quale egli reclama alcune pretese, da cui invece, secondo Elisabetta, avrebbe receduto "mutuo consensu" in sede di contratto. Viene stabilito che dal vino prodotto dalle vigne vendute da Elisabetta si sottragga la parte colonica e quindi si stimi il valore della parte rimanente, avendo riguardo ai censi assicurati sui beni venduti in conformità al compromesso. Viene poi stabilito di sottrarre al prezzo di vendita della casa alcuni importi spettanti a diversi privati a titolo di censo; si ingiunge a Giovanni Battista di corrispondere ad Elisabetta "per amorevolezza e cortesia" la metà della frutta raccolta nel terreno di cui nell'atto di compravendita ed un terzo dei pini posti sotto casa; si ingiunge a Elisabetta di scalare dal prezzo di vendita la somma di 55 ragnesi a titolo di bonifico a favore di Giovanni Battista. Si riconosce infine ad Elisabetta il diritto di vendemmiare nella "pergolla delle longe". Notaio: Giovanni Andrea fu Antonio Cristani di Rallo (ST) Copia autentica [B] dall'originale di Antonio Cristani di Rallo, atto notarile; latino, volgare Documento singolo; pergamena, mm. 290 (270) x 106 (60), a tergo note di contenuto Note (1) Il documento di compravendita è contenuto nella pergamena di cui a 1.1.39.

41 b. 2

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Compravendita 1607 settembre 19 , Tassullo Elisabetta vedova di Pietro Friz di Tassullo, alla presenza del figlio Marino, vende a Giovanni Battista Pilati di Tassullo un appezzamento di terreno arativo sito nella campagna di Tassullo verso Pontalto, in località "in Pont" con l'onere di pagare ogni anno a titolo di censo perpetuo al cardinale di Trento attraverso il suo massaro tre staia e mezzo di siligine, due quarte di frumento, quattro quarte di avena e nove carantani in denaro. [...], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 135 (129) x 193 (184), a tergo note di contenuto

42 b. 2 Permuta e parziale compravendita 1609 maggio 20 , Cles Giovanni Giacomo Inama, notaio di Coredo, in qualità di curatore di Domenica fu Bartolomeo Friz di Tassullo, moglie di Antonio Desiderati di Coredo, alla presenza e con il consenso dei suddetti coniugi, permuta ed in parte vende a Giovanni Battista fu Federico Pilati di Tassullo una casa con broilo contiguo coltivato a pergole ed alberi ed un terreno arativo e vineato con quattro "vanezze" (1) e cinque "stregule" (2) sita in Tassullo in località "al Piazzo", denominata "la caseta de giaera di mastro Bartolomeo Friz di Thassullo", un appezzamento di terra arativa e vineata sita nelle medesime pertinenze in località "all'orto" con due "vanezze" e mezza e tre "stregule", un appezzamento di terra arativa sita nelle medesime pertinenze in località "alli Autani", un appezzamento di terra arativa e vineata con tre "vanezze" e due "stregule" sita nelle medesime pertinenze in località "ai Rà" per il valore complessivo di 590 ragnesi di moneta meranese. Il suddetto curatore Giovanni Giacomo Inama riceve in cambio dal permutante Giovanni Battista Pilati un appezzamento di terra arativa sita nelle pertinenze di Coredo in località "in Auren" stimato del valore di 185 ragnesi, un appezzamento di terra arativa della misura di 8 staia di semente con prato contiguo stimato del valore di 208 ragnesi e mezzo sito nelle pertinenze di Coredo in località "Cavasoz" e 193 ragnesi e mezzo in aggiunta, di cui 20 pagati subito, 73 e mezzo nella festività del prossimo Natale ed i rimanenti 100 nella festa di s. Giorgio (23 aprile) dell'anno successivo. Notaio: Baldassare fu Nicola Arnoldi di Tuenno Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 485 x 203 (186), a tergo note di contenuto Note (1) "Vanegia: rettangolo di terra arabile, piccolo campo stretto e lungo, pianello" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 499). (2) "Stregla: fila o filare di viti" (Ibidem, p. 458).

43 b. 2 Inventario (1) 1612 luglio 31 , Tassullo Ferdinando Concini, abitante in Taio, curatore di Gerolamo Caiani di Tassullo, erede "cum beneficio legis et inventarii" della fu Margherita, sua madre, notifica l'inventario delle sostanze mobili (2) ed immobili acquisite a titolo di eredità. Notaio: Antonio Borghesi da Mechel, abitante e convicino di Cles (ST) Originale [A], atto notarile; latino, volgare Documento singolo; pergamena, mm. 460 x 155 (137), a tergo note di contenuto (sbiadite) Il documento fu redatto su tre diversi supporti pergamenacei, poi cuciti Note (1) Si confrontino anche il regesto e la parziale trascrizione di F. NEGRI, "Memorie della parrocchia e dei parroci di Tassullo", Trento 1910, pp. 118-120.

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(2) L'inventario delle sostanze mobili si basa sul contenuto di una polizza ("polizea") di mano di Giovanni Gottardi detto "Tardinus" di Campo Tassullo, depositario.

44 b. 2 Dazione in pagamento e parziale compravendita 1612 settembre 29 , Rallo Nicola Cristini di Tassullo, riconosciutosi debitore verso la chiesa di S. Vigilio in Tassullo della somma di 44 ragnesi, dà in pagamento ed in parte vende a Pietro Berti di Tassullo, agente in qualità di sindaco della suddetta chiesa di S. Vigilio, alla presenza e con il consenso del pievano [Pietro Gezzi], un appezzamento di terra arativa e stregiva (1) ovvero "duas vanezias (2) cum duabus stregulis", sito nelle pertinenze di Tassullo in località "alli Castellazi" ossia "alla Portella" al prezzo di ragnesi 55 e mezzo. Notaio: Giovanni Andrea Cristani di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 255 x 120 (62), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 118 Note (1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). Stregliva è dunque sinonimo di vineata. (2) "Vanegia: rettangolo di terra arabile, piccolo campo stretto e lungo, pianello" (Ibidem, p. 499).

45 b. 2 Compravendita 1612 settembre 2[9] , Rallo Antonio Marchetti di Tassullo vende a Preto Valentini di Tassullo "unam vaneciam (1) cum una stregula" stimata per la semina di 6 quarte di semente, sita nelle pertinenze di Tassullo in località "do a Ra" al prezzo di 41 ragnesi, con l'onere di pagare alla fabbricieria della chiesa di S. Vigilio in Tassullo un censo del valore di 15 ragnesi e a condizione che, qualora la misura di detta "vanecia" si scopra in futuro maggiore o minore della stima attuale, si provveda ad un reciproco risarcimento. Notaio: Giovanni Andrea Cristani di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 273 (270) x 115, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 83 Note (1) "Vanegia: rettangolo di terra arabile, piccolo campo stretto e lungo, pianello" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino, Firenze 1991, p. 499).

46 b. 2 Donazione ex voto 1613 gennaio 24 , Pavillo Il nobile Dario Busetti di Rallo dona a Pietro Gezzi, pievano di Tassullo, agente in qualità di procuratore principale della chiesa parrocchiale e a nome della fabbricieria della medesima, un appezzamento di terra arativa e vineata sita nelle pertinenze di Campo Tassullo in località "a Rovrè", al fine di adempiere al voto di indorare il tabernacolo del SS. Sacramento nella parrocchiale. Notaio: Baldassare fu Nicola Arnoldi di Tuenno (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 315 (237) x 164 (70), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 123

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47 b. 2 Compravendita ed affrancazione di legato 1613 maggio [6] , Pavillo Antonio fu Odorico detto "Bitta" Menapace di Pavillo, agente per sè e a nome di Romedio, suo zio paterno, vende a don Pietro Gezzi, pievano di Tassullo, un appezzamento di terra prativa sita nelle pertinenze di Pavillo in località "al Rì" al prezzo di 20 ragnesi e mezzo di moneta meranese. Notaio: Baldassare fu Nicola Arnoldi di Tuenno (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 370 x 104, a tergo note di contenuto (scurite)

48 b. 2 Permuta e parziale compravendita 1613 dicembre 5 , Tassullo Nicola Cristini di Tassullo permuta ed in parte vende a Giovanni Battista Pilati e Rocco Cristini, agenti in qualità di sindaci della chiesa di S. Vigilio in Tassullo, con il consenso del pievano Pietro Gezzi, un terreno arativo e streglivo (1) sito nelle pertinenze di Tassullo in località "alla Portella di Castellazi" in cambio di un terreno parimenti arativo e streglivo (1) sito nelle medesime pertinenze in località "a Lorè" con l'aggiunta di 14 ragnesi e 18 cruciferi. Notaio: Giovanni Andrea Cristani di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 260 x 115, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 117 Note (1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). Streglivo è dunque sinonimo di vineato.

49 b. 2 Compravendita 16[1]4 novembre 28 , Tassullo Giovanni Tardini di Campo Tassullo vende al nobile Federico Pilati di Tassullo, agente anche a nome dei suoi fratelli Nicola e Pietro, un prato sito nelle pertinenze di Campo Tassullo in località "alle Marchiore" sotto la casa delle "domine" Caiani al prezzo di 101 ragnesi, a condizione che, qualora gli eredi del fu Zaccaria Caiani vorranno riscattare ovvero ricomprare il detto prato, la retrovendita avvenga al medesimo prezzo di acquisto. Notaio: Giovanni Andrea Cristani di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 195 x 165 (150), a tergo note di contenuto

50 b. 2 Consacrazione e concessione di indulgenze (1) 1616 ottobre 30 , Nanno Pietro Belli, vescovo di Ierapoli, canonico della chiesa cattedrale di Trento, suffraganeo "in pontificalibus", vicario generale "in spiritualibus" e consigliere di Carlo [Gaudenzio] Madruzzo, cardinale e principe vescovo di Trento, consacra un altare sito nella chiesa di S. Biagio di Nanno in memoria di s. Giovanni Battista e vi include le reliquie dei santi Romedio confessore, Panfilo martire ed altri santi di cui si ignorano i nomi e concede per un anno 40 giorni di indulgenza ai visitatori della chiesa. 40

Cancelliere: Marco Antonio Scutelli cancelliere dell'Ufficio Spirituale di Trento. Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 98 (93) x 220 (197) Note (1) Trattasi della minuta in parte prestampata dell'atto di consacrazione di cui alla pergamena successiva 1.1.51.

51 b. 2 Consacrazione e concessione di indulgenza (1) 1616 ottobre 30 , Nanno Pietro Belli, vescovo di Ierapoli, canonico della chiesa cattedrale di Trento, suffraganeo "in pontificalibus", vicario generale "in spiritualibus" e consigliere di Carlo [Gaudenzio] Madruzzo, principe vescovo di Trento, consacra l'altare eretto a destra nella chiesa di S. Biagio di Nanno a s. Giovanni Battista, vi ripone le reliquie dei santi Panfilo martire e Romedio confessore e concede per un anno 40 giorni di indulgenza ai visitatori della chiesa nel giorno anniversario della consacrazione. Cancelliere: Marco Antonio Scutelli, cancelliere dell'Ufficio Spirituale di Trento. Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 213 x 330, plica mm. 32, SPD Note (1) Trattasi di pergamena con formulario a stampa.

52 b. 2 Compravendita (1) 1616 novembre 5 , Tassullo A testimonianza dell'atto di compravendita avvenuto de facto in data 15 maggio 1613 sotto il fu Pietro Berti ed Antonio Cristini di Tassullo, allora sindaci della fabbricieria di S. Vigilio in Tassullo, Giovanni Gottardi di Campo Tassullo vende de iure a Iacopo Tabarelli e Federico Marchetti, entrambi di Tassullo, attuali sindaci, alla presenza e con il consenso di don Pietro Gezzi, pievano di Tassullo e sindaco generale, un appezzamento di terra arativa sita nelle pertinenze di Campo Tassullo in località "a Glavas" al prezzo di 44 ragnesi meranesi. Il suddetto Giovanni ricorda che di tale importo 40 ragnesi furono versati dal "nobilis homo" Cristoforo Concini di Sanzenone a pagamento di un appezzamento di terra arativa e vineata acquistata dalla suddetta fabbricieria, mentre i 4 rimanenti furono sborsati dai sindaci allora in carica. Notaio: Baldassare fu Nicola Arnoldi di Tuenno (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 334 x 142 (120), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 74 Note (1) Si tratta di un "breve recordacionis".

53 b. 2 Compravendita e cessione di livello 1619 ottobre 23 , Taio Antonio fu Giovanni Battista Torresani di Campo Tassullo vende a Tommaso fu Iacopo Torresani di Campo Tassullo un appezzamento di terra arativa con un filare interno di viti sito nelle pertinenze di Campo Tassullo in località "a Glavas", stimato per la semina di sei quarte di semente, al prezzo di 10 ragnesi con l'onere di pagare al beneficiato pro tempore della chiesa di S. Vigilio in Tassullo un livello annuo di uno staio di frumento. Notaio: Marco fu Antonio Clementi di Taio (ST)

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Copia autentica [B] dall'originale del notaio sottoscrittore, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 220 (217) x 190, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 134

54 b. 2 Costituzione di censo 1621 marzo 3 , Sanzenone Rocco fu Antonio "del Anda" di Tassullo costituisce a favore del "nobilis dominus" Nicola fu Cristoforo Concini di Sanzenone un censo affrancabile del valore di 3 staia e mezzo di siligine e gli dà in obbligazione un appezzamento di terra arativa sita nelle pertinenze di Tassullo in località "al Sebea", sul quale detto censo è assicurato per 17 ragnesi e mezzo. Notaio: Baldassare fu Nicola Arnoldi di Tuenno (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 405 (296) x mm. 104 (64), a tergo note di contenuto

55 b. 2 Divisone di eredità 1621 giugno 7 , Cles Alla presenza di Nicola Pilati di Tassullo, agente in qualità di delegato, ed Orazio Brochetta, assessore delle valli di Non e Sole, gli eredi del fu Gerolamo Caiani di Tassullo si dividono l'eredità secondo le disposizioni del testatore. [...], documento privato; latino Documento singolo; pergamena, mm. 458 x 200

56 b. 2 Dazione in pagamento 1625 aprile 24 , Rallo Antonio fu Pangrazio Menapace di Pavillo, riconosciutosi debitore verso Matteo fu Menapace Menapace e Menapace fu Biagio Menapace, sindaci della chiesa di S. Paolo in Pavillo, della somma di 50 ragnesi a motivo della precedente amministrazione, con il consenso del pievano di Tassullo [Giovanni Giacomo Calavino] dà in pagamento agli stessi un terreno arativo, vineato e prativo sito nelle regole di Pavillo in località "alla Fontana" stimato di pari valore, a condizione (1) che Antonio ed i suoi eredi oppure i vicini della villa di Pavillo possano redimere detto terreno versando 50 ragnesi. Notaio: Antonio Guarienti di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 430 (414) x 140 (134), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 76 Note (1) La clausola fu compilata dalla stessa mano e cucita per insufficienza di spazio al supporto originario.

57 b. 2 Dazione in pagamento 1625 ottobre 24 , Campo Tassullo Vigilio "Gabelinus", agente a nome di Stefano Menapace di Pavillo, ex sindaco della chiesa di S. Paolo in Pavillo, dà in pagamento a Matteo fu Menapace Menapace e Menapace fu Biagio Menapace, sindaci successori, un appezzamento di terra prativa sito nelle regole di Pavillo in località "a Praperteg" stimato del valore di 38 ragnesi, a saldo di un debito di pari entità risultante dalla trascorsa

42 amministrazione del suddetto Stefano, a condizione che Vigilio ed i suoi eredi o chiunque dei vicini di Pavillo possano in ogni momento riacquistare la terra allo stesso prezzo di vendita. Notaio: Antonio Guarienti di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 270 x 170, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 91

58 b. 2 Compravendita 1628 ottobre 6 , Tassullo Iacopo "de Andis" di Tassullo vende a Domenico Pezzini di Tassullo una porzione di terra arativa "cum intibus intus modico grezivo" sita nelle regole di Tassullo il località "al Bosco" ossia "[Fr]atella" al prezzo di 11 ragnesi. Notaio: Antonio Guarienti di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 145 (138) x 177 (170), a tergo note di contenuto

59 b. 2 Compravendita 1628 dicembre 4 , Tassullo Rocco "de Andis" di Tassullo vende a Domenico Pezzini di Tassullo un terreno boschivo e grezivo sito nelle regole di Tassullo in località "al Bosco" al prezzo di 16 ragnesi e 54 grossi. Notaio: Antonio Guarienti di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 238 x150, a tergo note di contenuto

60 b. 2 Dazione in pagamento 1629 dicembre 31 , Tassullo Rocco Cristini e Federico Marchetti di Tassullo, ex sindaci della fabbricieria di S. Vigilio in Tassullo, danno in pagamento a Baldassare "Piscator" e Melchiorre Marchetti, sindaci successori, una porzione di terra arativa sita nelle regole di Tassullo in località "a Colm" stimata del valore di 16 ragnesi a saldo di un debito di pari valore risultante dai conti della loro amministrazione. Notaio: Antonio Guarienti di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 207 x 106, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 78

61 b. 2 Dazione in pagamento (1) 1631 gennaio 16 , Tassullo A copertura di un debito di 27 ragnesi e mezzo, Rocco Cristini e Federico Marchetti di Tassullo, sindaci uscenti della chiesa di S. Vigilio di Tassullo, danno in pagamento ai successori Baldassare Gethigner e Melchiorre Marchetti di Tassullo, agenti a nome della fabbricieria della suddetta chiesa, una porzione di terreno sito nelle pertinenze di Tassullo in località "ai Pederzoli" del valore di 13 ragnesi e mezzo e una porzione di terreno sito nelle medesime pertinenze in località "a Colm" del valore di 14 ragnesi. Notaio: Antonio Guarienti di Rallo (ST) 43

Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 333 (328) x 111 (106), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 129 Note (1) In allegato: regesto del sec. XVII.

62 b. 2 Dazione in pagamento 1631 gennaio 16 , Tassullo Elisabetta vedova di Antonio Cristini di Tassullo, ex sindaco della chiesa di S. Vigilio in Tassullo, a nome dei figli dà in pagamento a Rocco Cristini e Federico Marchetti, sindaci successori, una porzione di fondo arativo sito nelle regole di Tassullo in località "ai Pederzoi" stimata del valore di 13 ragnesi e mezzo a saldo di un debito di pari valore risultante dai conti di amministrazione del suddetto Antonio. Notaio: Antonio Guarienti di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 244 x 10, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 121

63 b. 2 Curatela e compravendita 1636 gennaio 30 , Tassullo Matteo Visintainer detto Sartorel di , marito e procuratore di Bartolomea fu Antonio Cristini di Tassullo e la cognata Caterina Cristini, alla presenza e con il consenso di Gottardo Gottardi di Rallo, nominato suo curatore, vendono ad Antonio Menapace detto Bitta di Tassullo e a Giovanni Odorizzi di Sanzenone, in qualità di sindaci della fabbricieria della chiesa parrocchiale di Tassullo, una porzione di casa in stato di rovina, posseduta pro indiviso dalle due sorelle in Tassullo, al prezzo di 90 ragnesi, con la clausola di investire il capitale a loro maggiore utilità. A questo scopo Matteo Visintainer assicura la parte spettante alla moglie sui propri beni mobili, immobili e sè moventi siti in Mezzolombardo e si impegna a restituire la cifra in ogni momento. Notaio: Antonio Guarienti di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 378 x mm. 132, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 89

64 b. 2 Locazione perpetua 163[7] agosto [1]7 , [Tassullo] [Nicola] Pilati di Tassullo, massaro delle valli di Non e Sole per conto di Carlo Emanuele Madruzzo, principe vescovo di Trento, dà in locazione perpetua da rinnovarsi ogni 19 anni a Giovanni Battista fu Valentino Stingari di Nanno, agente anche a nome del fratello Giorgio e delle nipoti [Maria] e Flora, eredi del defunto fratello Iacopo, una casa sita nelle pertinenze di Nanno in località "a Plantadiz" al censo annuo di un'[urna] di vino colato. Notaio: Pangrazio fu Nicola di Tuenno (ST) Originale [A] , atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 400 x 110 (100), a tergo note di contenuto (sbiadite) (1) Note (1) I danni arrecati dall'umidità sono tali da compromettere in alcuni punti la lettura del documento.

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65 b. 2 Compravendita e surrogazione (1) - Consenso alla surrogazione 1638 gennaio 4 ; 1638 marzo 7 latino Documento singolo; pergamena, mm. 395 (358) x 147 (70), a tergo note di contenuto (sbiadite) Note (1) "Surrogazione: mutamento dell'oggetto del rapporto obbligatorio per sostituzione della cosa o della prestazione con un'altra" (N. ZINGARELLI, "Vocabolario della lingua italiana", Bologna 1970, p. 1777).

65/1 Compravendita e surrogazione 1638 gennaio 4 , Tuenno Antonio fu Giovanni da S. Emerenziana di Tuenno vende a Nicola Pasotti, assessore delle valli di Non e Sole, un terreno arativo e vineato sito nelle pertinenze di Tuenno in località "dentro a Bisol" al prezzo di 78 ragnesi. Antonio, volendo conservare un onere missario fondato in accordo con Bartolomeo, suo fratello, a favore della chiesa di S. Emerenziana in Tuenno ed assicurato sulla suddetta terra, surroga la stessa con un terreno arativo e vineato sito nelle pertinenze di Tuenno in località "a Plan" sul quale trasferisce la garanzia dell'onere missario. Notaio: Pompeo Arnoldi di Tuenno Originale [A], atto notarile

65/2 Consenso alla surrogazione 1638 marzo 7 , Tuenno Bartolomeo fu Giovanni da S. Emerenziana, fratello del suddetto Antonio, acconsente alla surrogazione di cui sopra al fine di mantenere l'onere missario costituito a favore della chiesa di S. Emerenziana in Tuenno ed in origine assicurato sulla terra venduta a Nicola Pasotti. Notaio: Pompeo Arnoldi di Tuenno Originale [A], atto notarile

66 b. 2 Dazione in pagamento 1638 giugno 5 , Pavillo Dionisio fu Antonio Menapace di Pavillo, procuratore del fratello Giovanni, a nome dello stesso dà in pagamento a Bartolomeo fu Matteo Menapace di Pavillo, agente a nome dei sindaci della fabbricieria di S. Paolo in Pavillo, un appezzamento di terra arativa sita in Pavillo in località "alla Guarda", stimato del valore di 38 ragnesi e 2 libbre. Con tale dazione in pagamento il suddetto Giovanni salda un debito di circa 23 ragnesi contratto presso la fabbricieria per affitti insoluti ed un debito di 15 ragnesi contratto presso Giovanni Giacomo Calavino, pievano di Tassullo. Notaio: Antonio Guarienti di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 213 x 98, a tergo note di contenuto

67 b. 2

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Cessione di censo 1638 ottobre 12 , Rallo Pietro Pedrotti di Campo Tassullo cede a Nicola Botarini di Rallo, abitante in Trento, per 66 ragnesi i diritti su un censo pagato da Giovanni Torresani di Campo Tassullo ed assicurato su un fondo arativo sito nelle pertinenze di Tassullo in località "al Campo Grande". Notaio: Antonio Guarienti di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 285 (275) x 113 (106), a tergo note di contenuto

68 b. 2 Compravendita 1639 novembre 18 , Rallo Pietro di Giovanni Battista Busetti di Rallo, in qualità di procuratore generale del padre, vende a Domenico Pezzini di Tassullo un appezzamento di terra arativa, vineata e boschiva sita nelle regole di Tassullo in località "al Bosco" al prezzo di 180 ragnesi. Notaio: Antonio Guarienti di Rallo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 270 x 126 , a tergo note di contenuto

69 b. 2 Investitura 1642 febbraio 22 , Cles Sigismondo Ferdinando, feudatario di Castel Cles, volendo proseguire la tradizione del suo predecessore Andrea Manincor di Casez, investe Michele fu Michele Tavonatti di Tavon e la sua discendenza maschile del diritto di decima del grano e del vino su alcuni appezzamenti di terra siti nelle pertinenze di Plan (pieve di S. Zeno), ovvero un appezzamento di terra arativa e stregliva (1) sita in località "a Val", un fondo arativo e vineato sito in località "alla Credazza" stimato per la semina di circa 4 staia di semente, un fondo arativo e vineato sito in località "a Val" stimato per la semina di circa 3 staia di semente, un appezzamento di terra arativa e vineata spettante alla fabbricieria della chiesa di S. Maria di S. Zeno sita in località "ai Plazzi" stimato per la semina di circa 5 staia di semente, un fondo arativo e vineato sito in località "in Arbor" stimato per la semina di circa 4 staia di semente, un fondo arativo e vineato sito in località "in Arbor" (2) stimato per la semina di circa 8 staia di semente ed infine un fondo arativo e vineato sito in località "in Arbor" (2) con tre "stregule" di vigne e due "vanezze" (3). Notaio: Simone Carneri di Cles (ST) Copia autentica [B] dall'originale del notaio sottoscrittore, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 535 x 158 (148), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 273 Note (1) "Stregla: fila o filare di viti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 458). Stregliva è dunque sinonimo di vineata. (2) Su detti fondi arativi e vineati siti in località "in Arbor" è concesso il diritto di riscossione della terza parte di decima. (3) "Vanegia: rettangolo di terra arabile, piccolo campo stretto e lungo, pianello" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino, Firenze 1991, p. 499).

70 b. 2 Compravendita - Cessione di diritti 1644 novembre 11 ; 1645 luglio 16

46 latino Documento singolo; pergamena, mm. 460 (410) x 150 (96), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 132

70/1 Compravendita 1644 novembre 11 , Tassullo Giovanni fu Nicola Crestini di Tassullo, in qualità di procuratore di Giovanni fu Giovanni Crestini di Tassullo, assente dalla patria, vende a Federico Pilati e Iacopo Menapace, sindaci della chiesa parrocchiale di Tassullo, alla presenza e con il consenso di Gaspare Gezzi, arcipresbitero della pieve, una porzione di casa sita in Tassullo al prezzo di 125 ragnesi. Di tale cifra i sindaci pagano 60 ragnesi impegnandosi a versare l'annuo interesse di un censo costituito dal suddetto Giovanni fu Giovanni Crestini a favore del beneficiato Gezzi ed assicurato sulla suddetta casa ed i 65 ragnesi rimanenti con l'estinguere un debito di pari valore contratto dallo stesso presso Nicola Pilati di Tassullo. Notaio: Massimiliano Pizzini di Tassullo (ST) Originale [A], atto notarile

70/2 Cessione di diritti 1645 luglio 16 , Tassullo Andrea Gethiger "Piscator" di Tassullo rinuncia e cede per 5 ragnesi a Federico Pilati e Iacopo Menapace, sindaci della chiesa parrocchiale di Tassullo, il diritto di passo attraverso il cortile della casa sopraddetta, da lui goduto per accedere ad un suo podere arativo e vineato attiguo. Notaio: Massimiliano Pizzini di Tassullo (ST) Originale [A], atto notarile

71 b. 2 Cessione di censo 1645 novembre 2 , Tuenno Andrea Bruno fu Giovanni di Tuenno cede per 280 ragnesi a Domenico Compagnazzi di Tuenno, agente a nome di Nicola Pilati di Tassullo, quattro censi del valore rispettivamente di 90, 110, 50 e 30 ragnesi, di cui i primi tre costituiti da Bartolomeo Valentini di Rallo ed il quarto da Giorgio Endrici, pievano di Vigo. Notaio: Pompeo Arnoldi di Tuenno (ST) Copia autentica [B] dall'originale del notaio sottoscrittore, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 334 (327) x 141 (137), a tergo note di contenuto

72 b. 2 Costituzione di censo 1645 novembre 28 , Castel Nanno Pietro del Begnù di Nanno costituisce a favore di Pietro Gezzi, capitano in Castel Nanno, agente anche a nome del fratello Giovanni, un censo annuo in frumento, assicurato per la somma di 30 ragnesi sopra un appezzamento di terra arativa e vineata sita nelle pertinenze di Nanno in località "a Ronchadiz" ovvero "Prapertech" e suoi miglioramenti ed in caso di obbligazione della medesima, su un altro appezzamento di terra arativa e vineata sita "a Plaz", riservando a sè l'utile e diretto dominio. Notaio: Massimiliano Pizzini di Tassullo (ST) Copia autentica [B] dall'originale del notaio Nicola Menapace di Pavillo, atto notarile; latino 47

Documento singolo; pergamena, mm. 237 x 170 (70), a tergo note di contenuto

73 b. 2 Revisione di stima di immobili pignorati 16[4]6 novembre 10 , Pavillo Su richiesta degli eredi del defunto Antonio Matteo fu Nicola Menapace di [Pavillo], ex sindaco della chiesa di Pavillo, verso cui era debitore della somma di 113 ragnesi, 4 libbre, 1 grosso e con il consenso di Iacopo Menapace, zio paterno e tutore degli stessi, Giuseppe Menapace e Nicola Bitta, entrambi di Pavillo, procedono a verificare la stima dei beni pignorati in vita al suddetto Antonio in data 23 novembre 1644, ossia un campo arativo sito nelle pertinenze di Pavillo il località "a Palù" ed un prato sito nelle medesime pertinenze detto "Praridondo", stimati rispettivamente del valore di 60 ragnesi, 4 libbre e 52 ragnesi. Notaio: Massimiliano Pizzini di Tassullo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 290 x 185 (90), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 79

74 b. 2 Permuta e parziale compravendita 1647 febbraio 12 , Tassullo Federico fu Nicola Pilati di Tassullo permuta ed in parte vende per 5 ragnesi a Iacopo Odorizzi di Sanzenone ed Antonio Gabellino di Pavillo, sindaci della chiesa parrocchiale di Tassullo, alla presenza e con il consenso di Gaspare Gezzi, arcipresbitero della pieve, una casa sita in Tassullo presso il cimitero con un'altra casa parimenti sita in Tassullo nei pressi della chiesa con la clausola che il detto Federico non possa costruire a ridosso dei muri di due avvolti posti al pianterreno rimasti di proprietà della chiesa. Notaio: Massimiliano Pizzini di Tassullo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 575 x 176, a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 69

75 b. 2 Costituzione di censo 1649 settembre 3 , Pavillo Domenico fu Giovanni Menapace di Pavillo costituisce a favore di don Giovanni Antonio Menapace un censo annuo affrancabile del valore di 7 ragnesi ed 1 trono, assicurato sopra un campo arativo stimato per la semina di 6 staia di frumento, sito nelle regole di Pavillo in località "alla Guarda", al prezzo di 50 ragnesi ovvero 6 "mediis duplis" in ragione di 14 troni ciascuno, 2 dobloni in ragione di [...] ciascuno, 3 crocioni in ragione di 9 troni e 3 gazzette ciascuno ed il resto in moneta. Notaio: Massimiliano Pizzini di Tassullo (ST) Originale [A], atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 320 x 250 (110), a tergo note di contenuto

76 b. 2 Compravendita 1650 febbraio 8 , Pavillo Nicola fu Nicola Pilati di Tassullo vende a Giovanni fu Nicola Valentini di Rallo e Domenico Menapace di Pavillo, sindaci della chiesa parrocchiale di Tassullo, alla presenza e con il consenso di Gaspare Gezzi, arciprebitero della pieve e decano della valle, una cantina sita nella sua casa nei pressi della piazza di Tassullo al prezzo di 40 ragnesi. 48

Notaio: Massimiliano Pizzini di Tassullo (ST) Copia autentica [B] dall'originale del notaio sottoscrittore, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 380 x 146 (133), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 81

77 b. 2 Rinnovo di investitura 1661 luglio 10 , Castel Cles A seguito della morte di Sigismondo Ferdinando di Cles, il figlio Michele Ferdinando, barone di Cles, in qualità di "dominus et cessans paternus" dei diritti, feudi e benefici spettanti a Castel Cles, su richiesta di Michele Tavonatti di Tavon, rinnova al medesimo e al di lui nipote Tommaso Tavonatti di e alla loro discendenza maschile il diritto di decima su alcuni appezzamenti siti nelle pertinenze di Plan (pieve di S. Zeno) (1). Notaio: Giovanni Nicola Keller di Cles (ST) Copia autentica [B] dall'originale del notaio sottoscrittore, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 370 x 225 (217), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 274 Note (1) Si veda anche il documento di investitura di cui a 1.1.69.

78 b. 2 Privilegio vescovile 1670 dicembre 15 , Trento Sigismodo Alfonso [Thun], principe vescovo di Trento e Bressanone, ammette il dr. Carlo Pilati di Tassullo ed i suoi figli maschi nella cerchia dei "familiares" episcopali, di cui godrà privilegi e libertà, fatti salvi i diritti del tribunale ordinario, a motivo e conferma dello status nobiliare conferito al padre del medesimo dal principe vescovo predecessore Carlo Emanuele con privilegio di data 13 febbraio 1642. Sottoscrittori autografi: Sigismondo Alfonso [Thun] principe vescovo, Giovanni Giacomo Sizzo cancelliere, Gerolamo de Martini segretario. Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 245 x 460 (plica mm. 60), a tergo note di contenuto, SPC in culla metallica

79 b. 2 Rinnovo di investitura - Delega 1675 aprile 1 ; 1675 giugno 10 latino Documento singolo; pergamena, mm. 388 x 174 (170), a tergo note archivistiche e di contenuto Segnature precedenti: 277

79/1 Rinnovo di investitura 1675 aprile 1 , Revò A seguito della morte di Michele Ferdinando, barone di Cles, Adamo, conte di Arsio e di Vasio, in qualità di tutore dei figli ed eredi del suddetto Michele, rinnova a Michele Tavonatti di Tavon e al nipote Tommaso Tavonatti di Denno e alla loro discendenza maschile il diritto di decima su alcuni appezzamenti di terra siti nelle pertinenze di Plan (pieve di S. Zeno) (1). 49

Notaio: Giovanni Gregorio di Romeno (ST) (2) Copia autentica [B] dall'originale del notaio Francesco Ruffino, atto notarile Note (1) Si vedano anche i documenti di investitura e di rinnovo di investitura di cui a 1.1.69 e 1.1.77.

79/2 Delega 1675 giugno 10 , Coredo Michele fu Michele Tavonatti di Tavon, in qualità di anziano della famiglia Tavonatti, delega Antonio Tavonatti di Fondo a ricevere le investiture dei diritti di decima sui feudi appertenenti alla famiglia Clesio e a prestare ad essa giuramento di fedeltà. Notaio: Giovanni Gregorio di Romeno (ST) (2) Copia autentica [B] dall'originale del notaio Francesco Ruffino, atto notarile Note (2) Il notaio Giovanni Gregorio di Romeno provvede alla trascrizione e all'autenticazione dell'atto redatto in originale dal notaio Francesco Ruffino; la delega, allegata in calce all'atto, fu redatta in originale dal notaio Giovanni Matteo Widman di Coredo.

80 b. 2 Conferma di privilegio vescovile 1683 giugno 10 , Trento Francesco de Alberti [Poia], principe vescovo di Trento, acconsentendo alle suppliche della nobile Caterina Aurelia vedova di Carlo Pilati di Tassullo, tutrice dei figli Carlo Antonio, Giulio, Nicola, Federico e Giovanni Battista, approva e conferma il privilegio loro concesso dal predecessore Sigismodo Alfonso Thun in data 15 dicembre 1670 (1), mantenendoli nella cerchia dei "familiares" episcopali e riconoscendo loro privilegi e libertà, fatta eccezione di quanto espressamente escluso nel suddetto diploma. Sottoscrittori autografi: Francesco [de Alberti Poia] principe vescovo, Francesco Antonio de Alberti cancelliere, Gerolamo de Martini segretario. Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 225 x 470 (plica mm. 65), a tergo note di contenuto, SPC in culla metallica Note (1) Si tratta del privilegio vescovile di cui alla pergamena 1.1.78.

81 b. 2 Investitura 1710 dicembre 24 , Trento Giovanni Michele conte Spaur, principe vescovo di Trento, investe Giovanni Paolo Busetti, chierico di Sanzenone del beneficio ecclesiastico semplice ordinato presso la chiesa di S. Biagio di Nanno da Francesco Campi ed ivi recentemente istituito. Segretario: Bernardo Manci. Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm. 280 x mm. 320 (plica mm. 20), a tergo note di contenuto, SPC in culla metallica

50 serie 1.2 Inventario delle pergamene, 1776

Reg. 1

Contenuto Si tratta dell'inventario del diplomatico conservato presso l'archivio della parrocchia di Tassullo, le cui pergamene sono state regestate ed inventariate nella serie 1.1 del presente inventario. Nell'inventario antico ciascuna pergamena risulta regestata in maniera sommaria ed individuata mediante un numero arabo. Il medesimo numero di individuazione e parte del regesto sono stati riportati dalla medesima mano a tergo di ciascuna pergamena. Come si può osservare dalla descrizione, le pergamene sono state suddivise per soggetto produttore e per tipo di azione giuridica. Per maggiori dettagli si veda la scheda introduttiva al sottofondo "Fondo pergamenaceo".

1 "Raccolta di scritture e documenti autentici da quali si ricava quai beni, mobili, livelli e ragioni possieda la venerabile parrocchiale di Santa Maria di Tassullo unitamente alla canonica di questa, curazzie di Nanno e Tuenno ed altre chiese sue figliali, fatta per ordine dell'illustrissimo e reverendissimo signor don Giuseppe de Schrattembergh di Trento, vigilantissimo arciprete presentaneo di questa pieve, quale raccomanda alli reverendissimi di lui successori che venghi ben custodita. Ciò seguì il mese di gennaio 1776" (tit. int.) 1776 gennaio (con annotazioni fino al sec. XIX fine) Pp. 1-2: "Beni della venerabile parrocchiale di Tassullo", 1776 gennaio pp. 4-5: "Legati perpetui lasciati alla venerabile chiesa di Tassullo come siegue", 1776 gennaio pp. 6-8: "Ragioni appartenenti alla venerabile chiesa parrocchiale di Tassullo", 1776 gennaio con aggiornamenti del sec. XIX pp. 10-11: "Documenti vari appartenenti alla parrocchiale di Tassullo", 1776 gennaio pp. 13-14: "Livelli perpetui di ragione della venerabile parrocchiale di Tassullo", 1776 gennaio p. 17: "Permute fatte dalla venerabile parrocchiale di Tassullo", 1776 gennaio con aggiornamenti del sec. XIX ex. pp. 20-21: "Beni della canonica di Tassullo", 1776 gennaio p. 23: "Livelli di ragione dellla canonica di Tassullo", 1776 gennaio pp. 24-26: "Ragioni diverse appartenenti alla canonica di Tassullo", 1776 gennaio p. 27: "Altri documenti appartenenti alla canonica", 1776 gennaio pp. 29-30: "Beni e livelli della venerabile chiesa di San Vigilio di Tassullo", 1776 gennaio pp. 32-33: "Altri documenti appartenenti alla chiesa di San Vigilio", 1776 gennaio p. 34: "Documenti della venerabile chiesa di Santa Lucia di Campo Tassullo", 1776 gennaio p. 35: "Documento della venerabile cappella di Castel Valler" e "Documento della venerabile chiesa di San Zenone", 1776 gennaio pp. 36-37: "Beni della venerabile chiesa di San Paolo di Pavillo", 1776 gennaio p. 38: "Vari altri documenti appartenenti alla venerabile chiesa di San Paolo", 1776 gennaio p. 39: "Documenti vari appartenenti alla venerabile chiesa di Sant'Antonio di Rallo", 1776 gennaio p. 41: "Documenti della venerabile chiesa di S. Giorgio", 1776 gennaio pp. 42-44: "Documenti appartenenti alla venerabile chiesa di S. Biaggio in Nan", 1776 gennaio pp. 46-47: "Documenti appartenenti alla venerabile chiesa di S. Orsola di Tuenno", 1776 gennaio pp. 48-49: "Documenti apparteneti a particolari" e decreti visitali, 1776 gennaio con aggiornamenti del sec. XIX 51 verso la fine: "Indice". Volgare Registro, legatura in carta, pp. 49, con indice alla fine n.n.

52 subfondo 2 Anagrafe, 1601 - 2001

Contenuto La compilazione dei registri anagrafici, per finalità tanto religiose quanto civili, abbraccia nella diocesi di Trento un periodo che si estende mediamente dai tempi del Concilio tridentino fino al 1° gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano. Con tale locuzione si indica il complesso delle posizioni giuridiche spettanti alla persona nella famiglia e nello Stato. Lo stato civile risulta da una documentazione pubblica, che viene attualmente precostituita a cura dell'ufficiale competente, ed è tenuta in appositi registri, compilati presso i Comuni. I registri di stato civile sono quattro: registro di nascita, di morte, di cittadinanza e di matrimonio. I registri sono pubblici e fanno fede sino a querele di falso di ciò che l'ufficiale di stato civile attesta essere stato dichiarato in sua presenza. Prima dell'organizzazione dello stato civile i parroci e i curati provvedevano alla compilazione dei libri parrocchiali, ovvero del registro dei nati e battezzati, dei cresimati, dei matrimoni, dei morti e gli stati delle anime, noti anche come "anagrafe". I registri dei battezzati e dei matrimoni furono prescritti dal "Decretum de Reformatione matrimonii" (Sess. XXIV, capp. 1-2) del Concilio di Trento, anche se fin dall'inizio del sec. XV si riscontrano in qualche diocesi delle disposizioni circa la tenuta dei primi. I registri dei morti, in uso già prima del Concilio, i registri dei cresimati e gli stati delle anime furono invece introdotti nel 1614 come regola generale dal "Rituale Romano" di papa Paolo V ai titoli 91-97, in cui si prescrivevano anche precise formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. I registri dei cresimati e gli stati delle anime furono compilati con sistematicità nella nostra diocesi solo a partire dal sec. XIX, pur essendo stati vivamente raccomandati dal "Rituale". Si riscontrò invece una maggiore puntualità nella tenuta degli altri registri, sollecitata da varie ammonizioni vescovili, sia negli atti di giurisdizione, sia nelle visite pastorali. L'interesse dell'autorità politica verso i libri canonici si manifestò con lettera circolare del 1° maggio 1781, in cui li si dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. La successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 ne disciplinò la tenuta, prescrivendone dei formulari uniformi. Con ordine del 30 novembre 1787, a corollario di tali disposizioni, l'amministrazione statale introdusse nella provincia tirolese l'uso di registri di carta resistente e con pagine di grande formato. Dopo le parentesi del dominio bavarese e del Regno italico, durante le quali le competenze anagrafiche furono demandate ai Comuni, senza per questo che le tradizioni parrocchiali s'interrompessero, un decreto dell'I. r. Commissione Aulica Centrale d'Organizzazione del 21 agosto 1815 riaffidava ai curatori d'anime la compilazione delle matricole. L'introduzione in Trentino del "Codice civile universale austriaco" del 1° ottobre 1815, la legge imperiale del 20 aprile dello stesso anno e altre disposizioni regolarono ulteriormente la materia. I parroci e i curati furono allora investiti della carica di ufficiali di stato civile, tenuti non solo alla compilazione dei registri, ma anche al rilascio di certificazione legale, fino al 1° gennaio 1924.

53 serie 2.1 Registri dei nati e battezzati, 1601 - 1992

Regg. 11

Contenuto La serie dei registri dei nati e battezzati della parrocchia di Tassullo consta di nove unità, a cui si aggiungono due registri (2.1.7 e 2.1.8) appartenenti alla serie parallela delle registrazioni civili. Introdotti in origine in forma autonoma rispetto ai registri parrocchiali, con la caduta del Regno italico e la riattribuzione delle competenze anagrafiche ai curatori d'anime essi furono compilati ad uso canonico. Sulla base della sottoscrizione alla prima registrazione di battesimo della serie ("... minister fuit presbiter Mattheus [Ioris] ut supra"), don F. Negri propende a credere che il registro 2.1.1 manchi di alcuni fascicoli iniziali e che quindi le prime registrazioni anagrafiche della parrocchia di Tassullo risalgano ad epoca anteriore (1). E' forse significativo sottolineare in proposito la natura ibrida di tale registro (come pure anche dei registri 2.1.3 e 2.1.4), adibito non solo a registrazioni di nascita e battesimo ma anche di morte, le quali iniziano con uno ritardo di circa 30 anni rispetto alle prime. Lo scarto cronologico potrebbe essere attribuito all'introduzione tarda dell'obbligo di registrazioni sistematiche di decesso o forse proprio alla perdita di un fascicolo iniziale del primo registro anagrafico. Con formulari variabili nel tempo, i registri dei nati e battezzati forniscono indicazioni relative al giorno, mese, anno e ora della nascita, al nome e cognome del neonato, spesso battezzato nello stesso giorno della nascita. Nel registro venivano segnalati anche i nati morti, indicati con la locuzione "innominato/a, un/a fanciullo/a" e le cause generiche del decesso. Seguono poi annotazioni afferenti al sesso del nato, allo stato di legittimità o illegittimità, alle generalità dei genitori, del ministro battezzante di cui faceva le veci la levatrice in caso di pericolo di morte e dei padrini, di cui spesso si specificano la professione o la condizione sociale. Spesso i registri riportano delle annotazioni a margine, obbligatorie almeno dal 1907 (2), relative ai sacramenti ricevuti, quali la cresima, il matrimonio, l'ordinazione sacerdotale, eventuali adozioni, legittimazioni o curatele ed infine segnalazioni di morte, ora apposte con un semplice segno di croce, ora in maniera più completa con l'indicazione cronologica e le cause del decesso. Nei registri più recenti, ad integrazione e corroborazione delle annotazioni, viene spesso incollata o allegata la relativa certificazione in corrispondenza della registrazione di nascita. Eventuale documentazione inserita in allegato o scucitasi, è stata estratta e condizionata in fascicoli appositi confluiti nella serie 2.11 relativa al carteggio ed atti attinenti all'anagrafe. I registri anagrafici della parrocchia di Tassullo presentano una sovraccoperta recente in carta da pacco color marrone sulla quale, in corrispondenza del dorso risultano annotate indicazioni di tipo cronologico (estremi complessivi delle registrazioni) ed archivistico (sequenza numerica dei registri). E' da notare che la successione dei tomi risulta continua, con lievi correttivi, fino al 1830 (regg. I-VII), apparentemente lacunosa, ma senza riscontro cronologico, per gli anni successivi (regg. XVI-XX.). Gli ipotetici regg. VIII-XV, mancanti, conterrebbero nell'eventualità registrazioni doppie già attestate e potrebbero forse identificarsi con minute di registrazione o, con maggior probabilità, con i registri napoleonici di stato civile descritti nel fondo "Documentazione del Comune di Tassullo", 1.1.1-1.1.7 del presente inventario.

Note 54

(1) F. NEGRI, "Memorie storiche della parrocchia e dei parroci di Tassullo", Trento 1910, p. 117. (2) L. SPARAPANI, "I libri parrocchiali della diocesi di Trento" in G. COPPOLA-C. GRANDI "La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze", Bologna 1989, pp. 277-319, p. 281. Il decreto "Ne temere" del 2 agosto 1907 imponeva, fra l'altro, la registrazione del matrimonio anche sui libri dei battesimi.

1 "Nati 1601-1640" (1) 1601 marzo 30 - 1635 novembre 21 - Registrazioni di nascita e battesimo, 1601 marzo 30 - 1633 giugno 7 - registrazioni di morte e sepoltura, 1629 febbraio 20 - 1630 settembre 15 - registrazioni di nascita e battesimo, 1633 giugno 29 - 1633 dicembre 24; 1635 febbraio 20 - 1635 novembre 21 verso la fine: richiesta di ricerca anagrafica ed "Elenco degli Endrici, nati nella parrocchia di Tassullo", 1904 maggio 8; 1904 maggio 10 in fondo: fede di nascita di Ferdinando di Gerolamo conte Spaur e Valer ed Anna Maria a Morenperg, 1637 novembre 26. Latino Registro, legatura recente in mezza tela, cc. 105 n.n. Segnature precedenti: I Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "I N 1601-1640".

2 "Volume II. Nati 1641-1660" (1) 1641 febbraio 24 - 1659 dicembre 28 Sulla prima c.: "Laus Deo semper. Liber baptizatorum principium habens sub perillustri et admodum reverendo domino Gaspare Gezzi protonotario apostolico, archipresbytero Thassulli, decano foraneo vallium et economo illustrissimi et reverendissimi principis Tridenti anno 1641 al 1659 (2). Presbyter Ioannes Barisella scripsit dum fungebatur officio capellani", 1641; in fondo: annotazione di Eligio Clauser, cooperatore di Tassullo, relativa alla consultazione del presente registro per ricerche genealogiche riferite alla famiglia Maistrelli, 1844. Latino Registro, legatura recente in mezza tela, cc. 40 n.n. Segnature precedenti: II Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "II N 1641-1660". (2) "...al 1659": aggiunta di mano successiva.

3 "Nati-matrimoni-morti tomo IV (1) 1660-1703" (tit. sul dorso) (2) 1660 gennaio 22 - 1703 novembre 19 Registrazioni di nascita e battesimo, 1660 gennaio 29 - 1703 ottobre 13; registrazioni di matrimonio, 1660 aprile 25 - 1703 giugno 4; registrazioni di morte, 1660 gennaio 22 - 1703 novembre 19. Alla lettera F (in allegato): trascrizioni di fedi di nascita riportate nel registro, 1812 dicembre 16 (3). Latino Registro, legatura in carta (5), cc. 92 (num. orig. imprecisa, mancano cc. 2) (4) 55

Segnature precedenti: IV Note (1) "...IV...": depennato e corretto in "...III..." da mano recente. (2) Il registro è organizzato a rubrica alfabetica, contenente registrazioni miste di nascita e battesimo, matrimonio e morte. Le registrazioni di morte sono in genere precedute da un segno di croce. Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "III N+MA+M 1660-1703". (3) L'indicazione cronologica si riferisce alla data di trascrizione degli atti. (4) In origine il registro constava di cc. 365, come si desume dalla numerazione progressiva apposta in alto a destra di ciascuna carta. La numerazione includeva anche le carte bianche, successivamente tagliate. Il computo attuale comprende le sole carte scritte pervenute; si osserva in proposito che, iniziando la cartolazione originale da c. 3, mancano presumibilmente le prime due carte. (5) Sul piatto anteriore della coperta è incollato un foglio manoscritto in pergamena con note neumatiche, appartenente ad un antico codice musicale sacro (antifonario). Frammenti della stessa pergamena si riscontrano anche sul piatto posteriore.

4 "N. V. Presens liber fuit a me Gasparo Cova Thassulli archipresbytero inceptus anno 1704. Matrimoniorum, nati e morti a 1704 ad 1720" (tit. int.) (1) 1704 gennaio 3 - 1720 giugno 19 Sul v della prima c.: annotazione relativa allo scoppio di un incendio nella villa di Cles nei pressi del convento dei padri francescani, 1716 agosto 28 - registrazioni dei nati e battezzati in forma di rubrica per nomi di persona, 1704 gennaio 3 - 1720 giugno 11 - "Liber matrimoniorum parochialis Tassulli inceptus anno 1704", 1704 gennaio 9 - 1720 febbraio 12 - "Liber defunctorum paroch[ialis] Tassuli inceptus anno 1704", 1704 marzo 9 - 1720 giugno 19. Latino Registro, legatura recente in mezza tela, cc. 66 n.n. Segnature precedenti: V Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "IV N MA M 1704-1720". "Matrimoniorum...1720": aggiunta di mano successiva.

5 "Nati tomo VI 1720-1780" (tit. sul dorso) (1) 1720 giugno 11 - 1780 agosto 24 Latino Registro, legatura in pergamena, cc. 179 (num. orig. varia) (2), con indice alfabetico per nomi di persona all'inizio n.n. (3) Segnature precedenti: VI Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "V N 1720-1780". (2) La num. orig. procede per cc. fino a c. 35, quindi riprende immediatamente per pp. (3) Nell'indice è inserito un bifoglio sciolto di integrazione alla lettera M.

6 "Nati settembre 1780-1833 tomo **" (1) 1780 settembre 6 - 1830 novembre 21 Circa a metà (cucita): registrazione di nascita e battesimo, 1812 marzo 24

56 all'interno del piatto posteriore (incollata): fede di nascita e battesimo spedita da fuori parrocchia, 1804 giugno 17. Latino Registro, legatura in pelle decorata (3), cc. 187 (num. orig. incompleta e varia) (2) Segnature precedenti: VII Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "VI N 1780-1833". (2) Il registro inizia con p. 117; la num. orig. procede dunque per pp. fino a p. 465, quindi riprende immediatamente per cc. sd fino a c. s 480. A tale numerazione fa riferimento anche l'indice di cui al n. 2.2.1. Si esclude tuttavia che il registro sia acefalo, in quanto le singole registrazioni risultano numerate progressivamente a partire da 1 fino al 17 aprile 1812 per un totale di 2109 registrazioni. A partire dal 19 aprile aprile 1812 esse non risultano più numerate. (3) Attualmente il registro presenta un dorso in tessuto montato in sede di vecchio restauro.

7 "Nati tomo XVI 1809-1824" (tit. sul dorso) (1) 1809 gennaio 3 - 1824 dicembre 30 In fondo: rimando al "secundum librum civilem pag. 95", di cui a 2.1.8. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 94 Segnature precedenti: XVI Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "N 1809-1824".

8 "Nati tomo XVI 1825-1842" (tit. sul dorso) (1) 1825 gennaio 16 - 1842 agosto 28 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 100 (num. orig. progressiva) (2) Segnature precedenti: XVI Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "N 1825-1842". (2) La numerazione comincia da c. sd 95 e si conclude con c. sd 193, in quanto prosegue la numerazione del registro di cui a 2.1.7.

9 "N. XVIII. Liber inceptus a parocho Tolameotti Ioanne Baptista a Samoclivio et absolutus a parocho Widmann Mattheo a Coredo" (tit. int.) (1) 1842 agosto 27 - 1876 dicembre 30 Italiano Registro, legatura in pelle decorata, cc. sd 228 Segnature precedenti: XVIII Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "N 1843-1876".

10 "N. XIX. Liber baptizatorum 1877-1937" (1) 57

1877 gennaio 13 - 1937 dicembre 24 All'inizio: annotazioni relative all'epoca di compilazione del registro a cura di don Matteo Widmann da Coredo e del relativo costo sostenuto dal Comune di Tassullo, [1877 gennaio ante 13] a c. 149 d (incollati): "Annotazione di interdizione", 1996 giugno 28; "Annotazione di apertura di tutela", 1996 luglio 5; "Annotazione di chiusura tutela", 1998 luglio 21 a c. 229 s (incollati): "Riacquisto cittadinanza italiana", 1996 febbraio 8. Italiano Registro, legatura in pelle decorata, cc. sd 297 Segnature precedenti: XIX Note (1) "...1877-1937": aggiunta di mano recente. Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "XIX N 1877-1937".

11 " XX. Nati 1938-1991" (1) 1938 gennaio 14 - 1992 febbraio 23 A c. 72 d (incollato): attestazione di abiura alla fede cattolica e richiesta di depennamento dai registri canonici, 1989 dicembre 16 a c. 100 s (incollato): "Certificate of baptism", 1961 settembre 19 a cc. 145 s -147 s, 152 s, 170 s, 180 s - 190 d (incollati): certificati di nascita e battesimo ed attestati per il sacramento della cresima, 1981 luglio 12 - 1997 maggio 11. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 190 (bianche cc. sd 9), con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Segnature precedenti: XX Note (1) Il tit. è desunto dal dorso della sovraccoperta in carta da pacco, saldamente fissata ai piatti con nastro adesivo che si è preferito non rimuovere per evitare danni al registro.

58 serie 2.2 Indici dei nati e battezzati, 1780 - 1937

Regg. 2

Contenuto Gli indici dei nati e battezzati contengono i cognomi ed i nomi di tutti i nati e battezzati della parrocchia di Tassullo registrati nei libri canonici e civili di cui a 2.1.6 - 2.1.10. Per il periodo napoleonico, essi presentano due finche con riferimenti rispettivamente alle posizioni di registrazione nei registri canonici ("eccl.") e civili ("civ."). In sede di descrizione non è stato sempre possibile indicare gli estremi cronologici degli indici, comprensivi di mese e giorno, in particolare dell'indice di cui a 2.2.1, per indisponibilità del registro dei nati e battezzati di cui a 2.1.10 al momento della compilazione delle presenti schede.

1 "Indice dei nati e battezzati dall'anno 1780-1905 inclusive. 10.X.07" (1) 1780 [settembre 6] - 1905 Indice per cognomi dei nati e battezzati registrati nei libri canonici di cui a 2.1.6 - 2.1.10, 1780 [settembre 6] - 1905 All'inizio: indice dei nati illegittimi, 1828 [maggio 3]; 1834 [settembre 5]. Italiano Registro, legatura recente in carta (1), cc. 80 n.n. Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "INDICE N 1780-1905". La datazione "10.X.07" apposta in calce al tit. fa riferimento all'epoca del restauro della legatura originaria, di cui è stato conservato il solo dorso in pelle, mentre i piatti sono stati sostituiti in cartone.

2 "Index baptizatorum ab anno 1906" 1906 - 1937 Indice per cognomi dei nati e battezzati registrati nel libro canonico di cui a 2.1.10, 1906 - 1937 Italiano Registro, legatura in tela, cc. 33 n.n.

59 serie 2.3 Registri dei matrimoni, 1640 - 1965 (1)

Regg. 8

Contenuto La serie dei registri dei matrimoni consta di otto registri, in genere avvolti in una sovraccoperta recente sulla quale, in corrispondenza del dorso, risultano annotate indicazioni di carattere cronologico (estremi delle registrazioni) e archivistico (sequenza numerica dei tomi). La successione dei volumi risulta discontinua e comprende anche un registro con valore civile (2.3.4), limitatamente al periodo napoleonico, le cui registrazioni appaiono annotate, con valore ecclesiastico dal 1809 al 1815, anche nel registro di cui a 2.3.3. Per tutto il periodo successivo della dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa ebbe validità civile. Con l'annessione al Regno d'Italia matrimonio religioso e civile cominciarono ad essere celebrati separatamente; poi, con il Concordato del 1929 e la successiva legge del 27 maggio 1929, n. 847, anche lo Stato italiano riconobbe validità civile al matrimonio celebrato secondo le norme del diritto canonico. Al parroco spettava pertanto l'incarico di dare lettura durante il rito nuziale degli artt. 130, 131 e 132 del Codice civile, riguardanti i diritti e i doveri dei coniugi e di notificare al Comune l'avvenuta celebrazione del matrimonio per la sua trascrizione nei registri anagrafici. Nei registri dei matrimoni, inizialmente in maniera formulare, poi in apposite finche prestampate, si riportano in genere le seguenti indicazioni: l'anno, il mese e il giorno della celebrazione, le generalità degli sposi, il nome del celebrante, il luogo di celebrazione e le generalità dei testimoni. Nei registri si riportano inoltre, non solo i matrimoni celebrati nella chiesa parrocchiale e nelle chiese soggette, ma anche fuori dal distretto parrocchiale, purchè ne siano state fatte le pubblicazioni canoniche. Talvolta, soprattutto nei registri più recenti, si trova in allegato certificazione matrimoniale, inserita nelle rispettive pratiche oppure nel carteggio relativo all'anagrafe.

Note (1) Le registrazioni di matrimonio relative agli anni 1660-1720 si trovano nei registri anagrafici di cui a 2.1.3 e 2.1.4; si riscontra invece una lacuna per gli anni 1655-1659.

1 "Matrimoni-morti 1640-1650" (1) 1640 novembre 8 - 1654 luglio 20 Sul r della prima c.: "Laus Deo, Virgini Mariae et omnibusque sanctis. Hic liber initium habens regente perillustri et admodum reverendo domino Gaspare Gezzi archipresbytero ecclesiae Sanctae Mariae archipresbyteratus Tassulli, protonotario apostolico, decaneo foraneo vallium et oeconomo illustrissimi et reverendissimi principis Tridenti anno ****. Hic liber divisus est in duas partes: prima continet nomina eorum qui matrimonio iuncti sunt , secunda eorum qui e vita hac decesserunt. 1640. Presbiter Ioannes Barisella capellanus scripsit", 1640 - registrazioni di matrimonio, 1640 novembre 8 - 1654 giugno 9 - registrazioni di morte e sepoltura, 1641 gennaio 18 - 1654 luglio 20. Latino 60

Registro, legatura in pergamena con ribaltina, cc. 30 (num. orig. parziale ed incompleta) (2) Segnature precedenti: II Note (1) Il registro, strutturato a rubrica alfabetica per nomi di persona, presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "M 1640-1650". (2) La sezione relativa alle registrazioni di matrimonio presenta una num. orig. per pp. molto lacunosa, in quanto gran parte delle carte non utilizzate furono tagliate.

2 "Liber matrimoniorum inceptus ab anno 1721 die 18 februarii sub archipresbitero Alberto Vigilio de Alberti decano foraneo" (1) 1721 febbraio 18 - 1798 luglio 17 (2) Tra cc. 13 v-14 r, 14 v-15 r, 15 v-16 r, 16 v-17 r, 17 v-18 r, 19 v-20 r, 20 v-21 r, 22 v-23 r, 24 v-25 r, 25 v-26 r, 26 v-27 r, 29 v-30 r, 30 v-31 r, 53 v-54 r (cuciti) (3): carteggio, dispense e fedi di matrimonio relativi a sposalizi registrati nel presente libro canonico, 1739 aprile 7 - 1765 maggio 7 (4). Latino Registro, legatura in pergamena, cc. 92, con indice alfabetico per nomi di persona all'inizio n.n. (5) Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "MA 1721-1798". (2) Le registrazioni di matrimonio dal 17 febbraio 1798 al 17 luglio 1798 sono riportate anche nel registro di cui a 2.3.3 alle cc. 1-2 v. (3) La documentazione sciolta inserita in allegato o scucitasi per usura è stata estratta e raccolta nel fascicolo di cui a 2.11.1. (4) Gli estremi cronologici della documentazione descritta si intendono complessivi. (5) L'indice comprende i matrimoni registrati fino a c. 60 v (dal 18 febbraio 1721 al 14 giugno 1766); i successivi non risultano indicizzati.

3 "Liber matrimoniorum inceptus 1798 die 17 februarii sub paroco Vincentio Schrottenberg" (tit. int.) (1) 1798 febbraio 17 - 1828 novembre 29 All'interno del piatto posteriore (incollato): permesso vescovile di matrimonio concesso ad una vedova, 1812 febbraio 26. Volgare Registro, legatura in mezza pelle, cc. 40 (num. orig. varia) (2) Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "MA 1798-1828". (2) Dopo c. 36 segue una num. per pp., per un totale di pp. 7.

4 "Matrimoni [Tomo] XV [180]9- [183]6" (tit. sul dorso) (1) 1809 gennaio 15 - 1836 febbraio 3 Sul r della c. di guardia anteriore (incollato): lettera accompagnatoria alla restituzione dei libri canonici della parrocchia di Tassullo, prelevati dai funzionari dell'I. r. Giudizio distrettuale di Cles e trovati conformi alle disposizioni di legge vigenti in materia, 1821 dicembre 24 a c. 57 s: annotazione relativa al rilascio al parroco di Piedicastello di Trento del documento di delega ad assistere al matrimonio di una parrocchiana di Tuenno e alla relativa fede di matrimonio celebrato fuori parrocchia, 1830 aprile post 24 (2)

61 a c. 70 s: annotazione relativa alle avvenute pubblicazioni infra missam di un matrimonio da celebrarsi fuori parrocchia, delega e nulla osta alla celebrazione, 1832 febbraio 21 (2) a c. 70 d: annotazione di notifica del suddetto matrimonio, 1832 febbraio post 28 (2) a c. 98 d: rimando all' "altro libro de matrimoni" di cui a 2.3.5, 1836 febbraio 3 (3) in fondo (incollati): certificati di matrimonio civile, 1811 febbraio 6 - 1811 settembre 23 sul v della c. di guardia posteriore (incollato): dichiarazione rilasciata dall'I. r. Capitanato circolare di Trento circa la salute mentale di un parrocchiano della parrocchia di Tassullo e nulla osta alla celebrazione del suo matrimonio, 1816 giugno 24. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 98 sd Segnature precedenti: XV Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "MA 1809-1836". (2) La documentazione relativa ai matrimoni celebrati fuori parrocchia ed annotati alle cc. 57 s e 70 sd si trova negli atti matrimoniali di cui a 2.10.1 e 2.10.2. (3) L'ultima registrazione di matrimonio del 3 febbraio 1836 compare anche all'inizio dell' "altro libro de matrimoni" di cui a 2.3.5.

5 "Tomo XVI. Matrimoni 1836-1914 inclusive quattordici e 1915" (1) 1836 febbraio 3 - 1914 luglio 11 Tra c. 105 s e c. 105 d (cucite): fedi di matrimoni celebrati fuori parrocchia e all'estero, 1877 febbraio 16; 1877 maggio 21 a c. 175 s: "Nell'anno 1915, anno della grande guerra mondiale, non si celebrò nessun matrimonio nella parrocchia di Tassullo. Segue un altro tomo", [1915 ex.]. Italiano Registro, legatura in pelle decorata, cc. sd 175 Segnature precedenti: XVI Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "MA 1836-1914".

6 "Vol. XX. Matrimoni 1916-1941" (1) 1916 maggio 8 - 1941 dicembre 30 Cc. sd 40-68: registrazioni di matrimonio trascritte dal registro dei matrimoni di cui a 2.3.7, 1929 dicembre 29 - 1941 dicembre 30. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 68, con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Segnature precedenti: XX Note (1) "...1941": sovrascritto su 1929. Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "MATR. 1916-1929".

7 "Tomo XXI. Matrimoni 1929 dicembre-1942" (1) 1929 dicembre 19 - 1942 maggio 9 Cc. 1-91: atti di matrimonio poi registrati nel registro dei matrimoni di cui a 2.3.6, 1929 dicembre 19 - 1941 dicembre 30. Italiano

62

Registro, legatura in mezza tela, cc. 98 (2), con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Segnature precedenti: XXI Note (1) "...1942": aggiunta di mano successiva. Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "1929-1942". (2) In realtà le cc. sarebbero 99, risultando reduplicata la registrazione n. 89.

8 "Vol. XX. Matrimoni 1942-1965" (1) 1942 maggio 23 - 1965 novembre 27 (con visto pastorale del 5 ottobre 1966) Italiano Registro, legatura in carta, cc. 89 n.n., con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Segnature precedenti: XX Note (1) "...1965": aggiunta di mano successiva. Dal 23 maggio 1942 al 2 settembre 1953 le registrazioni risultano numerate progressivamente da 99 a 174; dal 13 gennaio 1954 invece esse sono numerate progressivamente per annata.

63 serie 2.4 Registri dei morti, 1629 - 1630; 1660 - 1998 (1)

Regg. 5

Contenuto La serie dei registri dei morti consta di cinque unità, comprensive di un registro dei morti con valore civile (2.4.3), limitatamente al periodo napoleonico, le cui registrazioni appaiono annotate, con valore ecclesiastico dal 1809 al 1815, anche in 2.4.2. E' utile osservare come la serie abbia acquisito una propria autonomia solo a partire dal 1720, risultando le precedenti registrazioni di morte accorpate a serie anagrafiche diverse (cfr. nota 1). Nei registri dei morti appaiono riportate, in maniera formulare nei più antichi, in apposite finche prestampate nei più moderni, indicazioni relative all'epoca della morte dei parrocchiani, comprensiva di anno, mese, giorno e ora del decesso. Seguono il nome e cognome del defunto, brevi riferimenti di carattere anagrafico e spirituale, la causa di morte e spesso il nome del medico che ha constatato il decesso. La certificazione allegata ai registri (certificati di morte e permessi di seppellimento) è stata estratta e descritta nei fascicoli di nuova costituzione, di cui alla serie 2.11 relativa agli atti anagrafici.

Note (1) Le registrazioni di morte relative agli anni 1629-1630 si trovano nel registro dei nati e battezzati di cui a 2.1.1., le registrazioni dal 1660 al 19 giugno 1720 si trovano invece nei registri anagrafici di cui a 2.1.3 e 2.1.4.

1 "Liber mortuorum Thassulli inceptus ab anno 1720 die 19 iunii sub archipresbytero Alberto Vigilio de Alberti decano foraneo" (tit int.) (1) 1720 giugno 19 - 1789 gennaio 25 A c. 19 v-20 r (in allegato): certificato di morte avvenuta fuori parrocchia, 1740 gennaio 4 Latino Registro, legatura in pergamena, cc. 114, con indice alfabetico per nomi di persona all'inzio n.n. (2) Segnature precedenti: VII Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "M 1720-1789". (2) L'indice include i decessi registrati fino a c. 82 v (dal 19 giugno 1720 al 23 agosto 1767); i successivi non risultano indicizzati.

2 "X. Liber mortuorum anno 1789 ad 1833 (1)" (tit. int.) (2) 1789 marzo 18 - 1833 settembre 12 All'interno del piatto anteriore: annotazione relativa al prezzo del registro [1789]; (incollata) fede di morte spedita da altra parrocchia, 1813 febbraio 14 alla fine: disposizioni testamentarie (3), 1803 luglio 28; (incollate) fedi di morte spedite da altre parrocchie, 1814 gennaio 30; 1813 novembre 29. 64

Latino Registro, legatura in mezza pelle, cc. 109 (num. orig. varia) (4) Segnature precedenti: X Note (1) "X...ad 1833": aggiunte di mani diverse e successive. (2) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "M 1789-1833". (3) Sentendosi prossimo alla morte, un parrocchiano della cura d'anime di Tuenno dispone che la propria morte venga annunciata "non solo col solito segno della campana curaziale di Tueno, ma ancora con quello della campana maggiore della parrocchiale di Tassullo". (4) La num. procede per cc. semplici fino a c. 58, quindi riprende immediatamente per cc. sd da c. sd 59.

3 "Morti tomo XIV 1809-1836" (tit. sul dorso) (1) 1809 gennaio [13] (2) - 1836 settembre 9 A c. 99 d: "Vide in alio libro mortuorum inceptus anno 1836 10 septembris" di cui a 2.4.4. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 99 Segnature precedenti: XIV Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "M 1809-1836". (2) La prima registrazione di morte riguarda un'infante morta all'età di 2 giorni "venerdì gennaio 1809 alle 2 dopo mezzogiorno". Dal registro dei nati e battezzati di cui a 2.1.7 si desume che la suddetta neonata nacque "li 12 gennaio 1809 settimana II giovedì alle 7 di mattina". Il giorno della registrazione di morte, non specificato, risulta essere dunque venerdì 13 gennaio 1809. Tale registrazione non risulta invece riportata nel registro dei morti di cui a 2.4.2.

4 "Morti 1836-1919" (1) 1836 settembre 10 - 1918 dicembre 23 All'interno del piatto anteriore (incollato): disposizioni vescovili relative alla compilazione delle fedi di battesimo, matrimonio e morte, 1841 ottobre 9 (copia coeva dalla canonica parrocchiale decanale di Cles) all'inizio: "1836", [1836]; "1842" depennato, [anni '40 sec. XIX] a p. 374: morti in "Anni di guerra 1914-1919 in dispersione" (2), 1915 aprile 2 - 1918 luglio 14 Registro, legatura in pelle decorata, pp. 374 (bianca p. 1) Segnature precedenti: XV Note (1) "...1919": aggiunta di mano successiva. Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "+ M 1836-1919". (2) Si tratta di registrazioni di morte di emigrati, missionari, combattenti ed internati defunti all'estero.

5 "Vol. VI. Morti 1919-19**" (tit. sul dorso) (1) 1919 gennaio 13 - 1998 dicembre 13 (con visto del 14 giugno 1999) Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 403 (bianche pp. 10), con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n.

65

Segnature precedenti: VI Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "+ M 1919-1998". Internamente il registro contiene consistente documentazione incollata alle pp. in corrispondenza alle relative registrazioni. Si tratta di autorizzazioni di seppellimento (1986 gennaio 25 - 1998 dicembre 14), necrologie e rassegna stampa di cronaca nera (1987 giugno 25 - 1998 settembre 30).

66 serie 2.5 Indici dei matrimoni e dei morti, 1789 - 1918

Reg. 1

Contenuto La serie consta di un unico indice ad uso promiscuo, organizzato in due rubriche alfabetiche contenenti rispettivamente i cognomi ed i nomi dei morti registrati nei libri canonici di cui a 2.4.2 - 2.4.4 e degli sposi i cui atti di matrimonio risultano registrati nei libri di cui a 2.3.3 - 2.3.5. Gli indici presentano due finche distinte con rimandi sia ai registri civili, limitatamente al periodo napoleonico, sia ai registri ecclesiastici. Dal 1858 l'indice riporta il riferimento alla carta e al numero progressivo di registrazione di morte o di matrimonio all'interno del rispettivo registro.

1 "Index mortuorum 1789-**** et matrimoniorum 1798-****" (1) 1789 [marzo 18]- 1918 [novembre 4] - "Index defunctorum ab anno 1789. Tassullo" (2), 1789 [marzo 18]- 1918 [novembre 4] - "Index matrimoniorum ab anno 1798" (3), 1798 [febbraio 17] - 1914 [luglio 11]. Volgare Registro, legatura in mezza pelle, cc. 123 n.n. Note (1) "...Tassullo": aggiunta di mano successiva. Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "Indice 1789-1819". (2) L'indice fa riferimento alle registrazioni di morte contenute nei libri canonici di cui a 2.4.2 - 2.4.4. (3) L'indice fa riferimento alle registrazioni di matrimonio contenute nei libri canonici di cui a 2.3.3 - 2.3.5.

67 serie 2.6 Registri dei cresimati, 1695 - [2001]

Fasc. 1, reg. 1

Contenuto In passato il sacramento della cresima veniva amministrato immediatamente dopo il battesimo con il sacro crisma consacrato dal vescovo nella funzione del giovedì santo; in seguito si lasciò trascorrere un intervallo di tempo fra i due sacramenti e la cresima venne officiata ordinariamente dopo i sette anni d'età. Dopo il Concilio Vaticano II se ne consigliò l'amministrazione dopo i dieci anni. Nei registri della presente serie si riportano in genere in ordine progressivo il nome, il cognome e l'età del cresimato, le generalità dei genitori e dei padrini, il luogo, il giorno, il mese e l'anno della celebrazione e il nome del ministro officiante. Solitamente il sacramento della confermazione veniva amministrato dal vescovo presso la chiesa parrocchiale di Tassullo in occasione della visita pastorale; talvolta veniva officiato anche nelle chiese soggette, limitatamente ai cresimandi dei rispettivi distretti curaziali. Come si deduce dalle registrazioni contenute in 2.6.1 (cfr. anche nota 5), in circostanze occasionali la cresima fu amministrata ai cresimandi della parrocchia di Tassullo anche fuori dai confini parrocchiali. L'unità archivistica di cui a 2.6.1 si presenta in forma di fascicolo che raccoglie in un'unica camicia, senza cucirli, due volumi ricavati dall'unione di più registri prima autonomi, di seguito descritti con il tit. orig., ed un fascicolo di carte sciolte di nuova costituzione. La seconda unità di cui a 2.6.2, ancora in uso, presenta invece la forma tradizionale di registro.

1 "Cresimati" 1695 agosto 7 - 1865 giugno 4 - "N. XVIII. Confirmatorum 1695, 1708, 1742, 1751, 1785" della parrocchia di Tassullo e delle curazie soggette di Campo Tassullo, Sanzenone, Rallo e Pavillo, 1695 agosto 7 - 1785 luglio 10 (1); verso la fine: elenco di iscritti alla Confraternita del SS. Rosario, 1726 ottobre 16; 1728 maggio 27 alla fine (in allegato): elenchi di cresimati di Tuenno, 1708 agosto 10 - elenchi di cresimati (2), 1738 agosto 15 - 1785 luglio 31. Contiene anche: annotazione relativa all'acquisto della casa di Giuseppe Leonardi, [1738] - "N. XIX. Series confirmatorum in hac ecclesia parochiali a celsissimo ac reverendissimo domino Petro Emmanuele Maria episcopo et principe Trindenti ex comitibus de Thunn et Hochenstein die 15 augusti 1816. E dal 10 agosto 1825 dal principe vescovo Francesco Saverio Lushin. Agiuntivi i fanciulli cresimati ai 7 di maggio dal reverendissimo vescovo principe Giovanni Nepomuceno Tchiderer dell'anno 1838" (3), 1816 agosto 15 - 1865 giugno 4 (4). Latino, volgare Fascicolo, cc. 154 (5) Segnature precedenti: XVIII-XIX Note

68

(1) Gli estremi cronologici si intendono complessivi: in realtà le registrazioni si susseguono nel seguente ordine: 1742 agosto 15-17; 1751 luglio 17; 1785 luglio 10; 1695 agosto 7; 1708 agosto 10. La discontinuità cronologica è riconducibile al fatto che il volume deriva dall'unione di più registri, in origine autonomi, rilegati per serie sotto la stessa coperta. (2) Si tratta di un fascicolo di nuova formazione contenente elenchi sciolti di cresimati; in fondo sono state collocate le carte prive di datazione. (3) "E dal 25 agosto 1825 ... dell'anno 1838": aggiunte di mani successive. Come si desume dalle registrazioni, il 15 agosto 1816 ricevettero il sacramento della confermazione non solo cresimandi di Tassullo e curazie soggette, ma anche di Torra, Smarano e Spor, Livo, Revò e S. Zeno, Taio, Denno, Flavon, Cles e Coredo. (4) Il sacramento della cresima fu amministrato a Trento il 27 maggio 1850, a Cles il 26 agosto 1850, a Mezzolombardo il 20 ottobre 1850, a Malè il 3 agosto 1851, a Trento il 27 maggio 1852, il 23 e il 27 maggio 1858, il 24 maggio 1863, il 15 maggio 1864 e il 4 giugno 1865. (5) La camicia del fascicolo fu ricavata da una vecchia coperta in pelle in pessimo stato di conservazione strappata da un registro, di recente avvolta in una sovraccoperta moderna in carta da pacco recante sul dorso la segnatura "I cresima".

2 "Cresimati 1865-****" (1) 1865 luglio 6 - [2001] (2) Sul r della prima c.: elenco parziale delle date in cui fu conferito il sacramento della cresima, 1865 luglio 11 - 1885 luglio 19 sul v della prima c.: annotazione biografica relativa al compilatore del registro don Matteo Widmann da Coredo, [1865 luglio]. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 61 n.n. (2) Segnature precedenti: II Note (1) Il registro presenta una sovraccoperta moderna in carta da pacco con la seguente segnatura sul dorso: "II CR [1865]". (2) Il registro è ancora in uso e la sua consistenza si riferisce al momento della schedatura.

69 serie 2.7 Stati delle anime, 1898 - 1912

Regg. 2

Contenuto Per "stato delle anime" s'intendeva il registro in cui si iscrivevano tutti gli abitanti compresi entro il territorio di una curazia o di una parrocchia. Le registrazioni riportavano pertanto la composizione dei nuclei famigliari, elencati per numero civico (2.7.1) oppure in ordine alfabetico per cognome del capofamiglia (2.7.2) e venivano aggiornate periodicamente. Il registro di cui a 2.7.1 fu in parte utilizzato dal cooperatore don Silvio Petri quale minuta preparatoria alla stesura definitiva dell'anagrafe parrocchiale di cui a 2.7.2. La più antica anagrafe parrocchiale della comunità di Tassullo risale tuttavia al 1856 ed è contenuta nel registro dei legati di cui a 10.1.2.

1 "Anagrafe della popolazione di: Tassullo, Campo, Rallo, Sanzenone e Pavillo compilata negli anni 1898 e 1899" (1) 1898 - 1899; 1910 - 1911 Sul r della c. di guardia: annotazione del parroco don Luigi Borghesi relativa all'epoca di compilazione del registro, 1898 ottobre 4 p. 2: censiti presso la canonica parrocchiale di Tassullo, [1898 ottobre 4] pp. 4-79: censiti della parrocchia di Tassullo (2), [1898 ottobre 4 - 1899] pp. 82-88; 90-98; 100-150; 152-206; 208-242 (3); 256-294; 296-328 (4); 333-358: brutta copia a cura del cooperatore don Silvio Petri dell'anagrafe (5) della popolazione di Tassullo, Campo Tassullo, Rallo, Sanzenone e Pavillo, ripresa alle pp. 1-212 di cui sotto e quindi trascritta nel registro di cui a 2.7.2, [1910-191] pp. 1-212: abbozzo della medesima anagrafe di cui sopra, poi trascritta ed elaborata nel registro di cui a 2.7.2, [1910-1911]. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 358 (mancanti pp. 16, bianche pp. 6); pp. 212 Note (1) "...1898 e 1899": depennato e sostituito con "1910-1911". (2) I nuclei famigliari sono registrati per numero civico progressivo. (3) Le pp. 243-254, contenenti registrazioni, risultano quasi completamente strappate e quindi illegibili. (4) Le pp. 329-332 risultano strappate. (5) I nuclei famigliari sono registrati in ordine alfabetico.

2 "Anagrafe della popolazione di Tassullo, Campo, Rallo, Sanzenone e Pavillo compilata da don Silvio Petri nel 1911- 1912" (1) 1911 - 1912 (con annotazioni di aggiornamento fino agli anni '60 del sec. XX) P. I: annotazione biografica relativa al compilatore don Silvio Petri e all'epoca di compilazione del registro, [1912]. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. II, 725 (bianche pp. 240), con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. 70

Note (1) I nuclei famigliari sono registrati in ordine alfabetico.

71 serie 2.8 Registri dei consensi paterni, 1858 - 1917

Reg. 1

Contenuto La serie consta di un solo registro in origine presumibilmente cucito in fondo al registro dei matrimoni di cui a 2.3.5 e di lì estratto per eccedenza dei limiti cronologici delle registrazioni. Ogni registrazione risulta contrassegnata da un numero ordinale progressivo, per un totale di 133 consensi paterni o pupillari concessi ai minori di 21 anni in procinto di matrimonio.

1 "Libro dei consensi paterni dall'anno 1858 al ****" 1858 marzo 22 - 1917 settembre 8 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 21 (num. orig. parziale)

72 serie 2.9 Registri degli sponsali, 1908 - 1929; 1951 - 1957

Reg. 1

Contenuto Nel registro degli sponsali erano documentate le reciproche promesse di matrimonio espresse dai fidanzati dopo l'examen matrimoniale e previo l'accertamento dell'inesistenza di impedimenti ecclesiastici e civili, alla presenza del parroco e di almeno due testimoni. L'esame doveva aver luogo al primo presentarsi dei futuri sposi, prima che avvenisse la prima pubblicazione. Per minorenni o incapaci era d'obbligo il consenso del padre (cfr. registro dei consensi paterni di cui a 2.8.1) o, in assenza di questo, del tutore e del giudice (Codice civile austriaco, § 49). Sul registro venivano annotati per tempo eventuali scioglimenti della promessa.

1 "Protocollo degli sponsali giusta il decreto 'Ne temere'. 1908-1929-e 1951" 1908 settembre 5 - 1929 giugno 10; 1951 maggio 12 - 1957 aprile 10 Dopo la metà: annotazione relativa alla sospensione delle registrazioni dal 1929 al 1950 e alla loro ripresa dopo la Pasqua del 1951 da parte del nuovo arciprete don Enrico Leonardi, 1951 maggio 12. Italiano Registro, legatura in pelle, cc. 139 (num. orig. parziale e imprecisa)

73 serie 2.10 Atti matrimoniali, 1804 - 1950

bb. 11

Contenuto Al curatore d'anime era richiesta nel Codice civile austriaco (§ 80) una particolare attenzione nella formazione degli atti inerenti alla celebrazione del matrimonio e nella registrazione dello stesso. La documentazione prodotta dalle autorità ecclesiastiche e civili e dai futuri sposi varia per quantità e genere a seconda delle epoche e dei governi. Tra gli atti si possono trovare per esempio fedi di battesimo e di cresima, certificati di istruzione religiosa, attestati o richieste di pubblicazioni canoniche, permessi politici (1) e civili, consensi paterni per i minori di 21 anni, fedi di morte del coniuge nei casi di vedovanza, certificati di stato libero, eventuali dispense rilasciate dalle competenti autorità per impedimenti ecclesiastici, divieti civili, documentazione per matrimoni per procura, carteggio preliminare a cause matrimoniali... Dagli anni '30 del sec. XX è sempre allegato l'esame di entrambi gli sposi circa le loro generalità, le loro intenzioni, la loro preparazione religiosa, la loro conoscenza reciproca. La serie degli atti matrimoniali prodotti presso la parrocchia di Tassullo risulta piuttosto consistente ed in origine, come si desume dagli accurati criteri di ordinamento, era conservata in maniera scrupolosa ed organizzata in mazzetti pluriennali. Successivamente, l'allentamento dei vincoli archivistici riconducibile a cause accidentali, ha portato alla dispersione degli atti, rinvenuti per lo più frammisti al resto della documentazione senza alcun criterio logico o cronologico. La maggior parte delle pratiche matrimoniali è stata così ricostruita ex novo, ad eccezione delle più recenti relative agli anni 1893-1950 pervenute in unità archivistiche e di condizionamento originarie (cfr. 2.10.9 - 2.10.11). E' parso anche significativo mantenere alcune cesure originarie nella serialità della documentazione, come fra le unità 2.10.8 e 2.10.9: la frammentazione cronologica è stata qui conservata per evidenziare i diversi criteri d'ordinamento, per altro assai simili, adottati da don Matteo Widmann e dal suo successore don Luigi Borghesi. La documentazione è stata opportunamente organizzata in fascicoli annuali e quindi in sottofascicoli contenenti singole pratiche matrimoniali. Ciascuna pratica, comprensiva della documentazione sopra citata, si presentava in origine piegata in senso longitudinale e riporta a tergo del foglio o del bifoglio che fungeva da camicia i cognomi degli sposi, eventuali annotazioni, il numero della pratica corrispondente all'indicazione numerica progressiva apposta nel rispettivo registro dei matrimoni e l'anno di celebrazione del matrimonio. I singoli sottofascicoli matrimoniali, spianati per agevolarne la consultazione, sono stati pertanto riordinati in base alle registrazioni riportate negli appositi registri canonici. Eventuali atti relativi a matrimoni celebrati fuori parrocchia, non celebrati o senza riscontro nei registri dei matrimoni, sono stati collocati in fondo agli atti dell'anno corrispondente.

Note (1) Richiesto dalla legislazione civile solo nelle province del Tirolo e del Vorarlberg, il permeso politico attestava che gli sposi avevano notificato al Comune la loro intenzione di contrarre matrimonio.

1 b. 1

74

Atti matrimoniali dal 1804 al 1830 1804 - 1806; 1808 - 1810; 1813 - 1815; 1818 - 1830 Italiano, volgare Busta, cc. 197

2 b. 2 Atti matrimoniali dal 1831 al 1840 1831 - 1840 Italiano Busta, cc. 245

3 b. 3 Atti matrimoniali dal 1841 al 1850 1841 - 1850 Italiano Busta, cc. 239

4 b. 4 Atti matrimoniali dal 1851 al 1859 1851 - 1859 Italiano Busta, cc. 297

5 b. 5 Atti matrimoniali dal 1860 al 1869 1860 - 1869 Italiano Busta, cc. 303

6 b. 6 Atti matrimoniali dal 1870 al 1878 1870 - 1878 Italiano Busta, cc. 236

7 b. 7 Atti matrimoniali dal 1879 al 1883 1879 - 1883 Italiano Busta, cc. 94

8 b. 8

75

Atti matrimoniali dal 1884 al 1893 (nn. 1-5) 1884 - 1893 Italiano Busta, cc. 258

9 bb. 9A/9B "Documenti matrimonio dal 1893 al 1928" 1893 - 1928 - b. 9 A: atti matrimoniali, 1893 (nn. 6-7) - 1904 - b. 9 B: atti matrimoniali, 1905 - 1928. Italiano Busta, cc. 813

10 b. 10 "Documenti matrimonio dal 1929 al 1940" 1929 - 1940 Italiano Busta, cc. 213

11 b. 11 "Documenti matrimonio dal 1941 al 1950" 1941 - 1950 Italiano Busta, cc. 642

76 serie 2.11 Carteggio ed atti attinenti all'anagrafe, 1743 - sec. XX

Contenuto La serie è composta da sette fascicoli contenenti documentazione riconducibile ad affari anagrafici generali di competenza del parroco nella sua duplice funzione di ufficiale di stato civile e di curatore d'anime. Si tratta infatti di notifiche anagrafiche provenienti dall'estero, di esposizioni, affidamenti, adozioni, legittimazioni di minori, certificati di morte, ispezione cadaverica e permessi di sepoltura. Ad eccezione delle unità di cui a 2.11.4 e 2.11.5 contenenti anche circolari ed ordinanze, i rimanenti fascicoli risultano di nuova costituzione e raccolgono documentazione di interesse anagrafico rinvenuta in forma sparsa e certificati estratti dai libri canonici.

1 b. 1 Pubblicazioni, suppliche di dispensa, dispense matrimoniali, fedi di matrimonio 1743 - 1798 Contiene documentazione sciolta estratta o scucitasi per usura dal registro dei matrimoni di cui a 2.3.2, 1743 aprile 21 - 1798 aprile 10. Latino, volgare Fascicolo, cc. 19

2 b. 1 Appunti relativi a registrazioni anagrafiche e a ricerche genealogiche, richieste di ricerca ed alberi genealogici sec. XIX inizio - sec. XX Italiano Fascicolo, cc. 20

3 b. 1 Permessi di sepoltura (1) 1811 ; 1815 Italiano Fascicolo, cc. 4 Note (1) Si tratta di permessi di sepoltura emessi dall'ufficiale di stato civile per le salme di alcuni morti registrati in 2.4.3, c. 4 sd (ed anche in Documentazione del Comune di Tassullo, 1.3.2 ai nn. 10-11) e c. 13 sd.

4 b. 1 "Matrimonio. Fascicolo I" 1820 giugno 17 - 1890 novembre 30 Nn. 1-12; 15: circolari civili ed ecclesiastiche relative alle disposizioni matrimoniali vigenti, 1820 giugno 17 - 1866 novembre 27 (copia conforme del 18 dicembre 1866) nn. 14; 20-24; 27; 31-33, : carteggio relativo al rilascio di certificazione di stato libero a seguito dell'assolvimento agli obblighi militari, 1865 luglio 10 - 1884 aprile 5

77 n. 19: "Mozione del Comune di Nanno contro il paroco pel matrimonio di Bergamo Lazzaro con Maria ved. Torresani", 1869 maggio 18 - 1869 giugno 26 nn. 25; 28-29: documentazione relativa a matrimoni celebrati all'estero, registrati e non nei libri canonici, 1875 agosto 13 - 1880 luglio 24 n. 34: "Atti circa gli sponsali fra Alessandro Pinamonti ed Illuminata Pinamonti di Tassullo", 1885 febbraio 20 - 1885 marzo 11 nn. 35-38: fedi di matrimoni celebrati all'estero e fuori parrocchia, registrati nel registro dei matrimoni di cui a 2.3.5, 1885 giugno 8 - 1890 novembre 30. Contiene anche (in fondo): carteggio relativo ad impedimenti civili alla celebrazione di un matrimonio, 1823 gennaio ante 27 - 1823 febbraio 4.

Mancano i documenti nn. 13, 16-18, 26, 30. Italiano, tedesco Fascicolo, cc. 84 Segnature precedenti: fascicolo I

5 b. 1 "Civile o politico. Fascicolo I" (1) 1824 - 1891 Circolari e ordinanze relative all'anagrafe (2), carteggio relativo agli illegittimi e agli esposti, fedi di nascita e di morte provenienti dall'estero e da fuori parrocchia, 1824 aprile 8 - 1891 agosto 31. Italiano, tedesco Busta, cc. 290 Segnature precedenti: fascicolo I Note (1) Si tratta di documentazione classificata come "Civile" e numerata progressivamente in ordine cronologico (nn. 1-149 con qualche lacuna). (2) L'unità contiene circolari, ordinanze e istruzioni relative prevalentemente all'anagrafe e al movimento della popolazione, ma anche, seppur in minor misura, di interesse politico, sociale ed economico. Si segnalano in particolare: istruzioni mediche di primo soccorso, leggi punitive contro gli ubbriaconi, circolari sulle rendite soggette ad imposta, leggi comunali, circolari relative a strutture ed associazioni assistenziali (Istituto provinciale per pazzi incurabili pericolosi, Istituto vescovile dei sordomuti, Istituto degli esposti alle Laste, Comitato di soccorso alle famiglie povere dei riservisti...), disposizioni relative a vagabondi e carrettieri, avvisi di interesse agro-forestale, "Statuto sulla rappresentanza provinciale per la Contea principesca del Tirolo", "Statuto della Società di S. Vincenzo", "Progetto di statuto del Consorzio agrario trentino", "Statuto della Cassa di risparmio comunale di Sacco"...

6 b. 1 Elenco dei matrimoni benedetti a Nanno dal 1794 al 1904, dei matrimoni benedetti a Cles dal 1814 al 1895 e dei nati in parrocchia negli anni 1881-1882 [sec. XIX fine - sec. XX inizio] Contiene anche (c. 3 v): appunti relativi al legato Cristani a favore della Madonna di Loreto, 1897 gennaio 9. Italiano Fascicolo, cc. 3

7 b. 1 Certificati e carteggio relativo a matrimoni celebrati all'estero e fuori parrocchia

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1894 - 1926 Italiano Fascicolo, cc. 10

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Ente Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta [1663] - 1987 gennaio 24

Luoghi Tassullo

Archivi prodotti Subfondo Beneficio parrocchiale, 01/01/1663 - 31/12/1945

Storia Dalla documentazione rinvenuta presso l'archivio parrocchiale non è emerso alcun atto che dimostri l'origine e lo sviluppo del beneficio della parrocchia di Tassullo, esistente ab immemorabili e separato rispetto al patrimonio della chiesa pievana, amministrato dai sindaci o fabbricieri, la cui esistenza è attestata fin dal 1499 (cfr. pergamena 1.1.5 in cui vengono menzionati Benvenuto fu Berto di Rallo ed Antonio fu Michele di Campo Tassullo, sindaci della chiesa di S. Maria in Tassullo). L'appannaggio beneficiale risultava costituito da terreni con le relative rendite, presumiblimente ceduti in origine da privati o da comunità per il mantenimento del pievano, e dai diritti di decima o quarta. Dette imposte, pari rispettivamente a circa un decimo ed un quarto del raccolto, gravavano su alcuni novali situati in tutti i distretti della pieve e cioè Nanno, Tuenno e le Quattro Ville.

Condizione giuridica In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta ha perso la personalità giuridica civile.

Funzioni, occupazioni e attività I benefici curaziali e parrocchiali constavano di un complesso di beni mobili ed immobili permanentemente destinati al mantenimento del curato o del parroco, i quali avevano l'obbligo di risiedere stabilmente entro i confini della cura d'anime e di soddisfare alle esigenze spirituali della comunità. Spesso le rendite connesse al beneficio non erano sufficienti ed il governo, prima austriaco e poi italiano, le integrava con un supplemento di congrua prelevato da un apposito fondo.

80 subfondo 3 Beneficio parrocchiale, 1663 - 1945

Soggetti produttori Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta, [1663] - 1987 gennaio 24

81 serie 3.1 Urbari, 1750 - [sec. XIX]

Regg. 2

Contenuto La preoccupazione dei vescovi di verificare l'entità del patrimonio economico delle chiese e dei benefici si tradusse in speciali disposizioni ai vari responsabili, con le quali venne rinnovato e meglio precisato l'obbligo di redigere urbari ed inventari, tanto dei beni stabili che mobili, e di tenere aggiornati i libri dei conti ("Costituzioni sinodali" di Ludovico Madruzzo, capp. XLVI-XLVII che riprendono e aggiornano i capp. XXIII-XXIV delle "Constitutiones Bernardi"). Il più antico urbario del beneficio parrocchiale di Tassullo risale al 1427 (cfr. 9.1.1) e fu oggetto di successivi aggiornamenti parziali che anticiparono e resero necessaria la stesura definitiva e completa dell'urbario redatto per volontà del parroco Cristoforo Cristani nel 1750 (3.1.1). La compilazione di uno strumento patrimoniale esatto e aggiornato fu più volte sollecitata in occasione delle visite pastorali, giacchè "dalli 31 marzo 1488 ne rogiti del signor notaro Antonio figlio quondam Alessandro di Nanno non fu erreto alcun altro urbario in cui distintamente notati e defeniti fosseron li novalli e beni di piena ragione del parocho e delle decime o sia quarta aspetante al parocho di Tassul in tutti li distretti di questa pieve, cioè Nanno, Thueno e Quattro Ville..." (1). Tuttavia "fu ritrovato esserne stata fatta qualche memoria ne rogiti del signor notaro Christoforo Arnoldi li 10 febraio 1688 sotto il signor don Gaspero Cova parocho, ma in questo non erano notate e definite le decime, o sia quarta parochiale di Nanno e Thuen e nemen tutte quele delle Quattro Ville" (1). Donde l'opportunità di procedere alla compilazione di un urbario completo, redatto in pubblica forma dal notaio Nicolò Antonio Pilati alla presenza dei vicini. In esso sono descritti lo stato della canonica parrocchiale ed elencati in dettaglio tutti i diritti, i novali e livelli, le decime e la quarta delle decime spettanti al parroco di Tassullo, nonchè i legati missari ed altri aggravi ai quali è obbligato il medesimo parroco. Anche l'unità di cui a 3.1.2, risalente ad epoca più tarda, registra i fondi dislocati nelle pertinenze di Tassullo, delle Quattro Ville, di Tuenno, Nanno, Cles e Mechel soggetti a decima o quarta spettante al parroco di Tassullo. Il registro riporta in finche distinte il numero progressivo dei fondi, il numero delle particelle fondiarie, una breve descrizione delle stesse con specificazione del tipo di coltura e della località in cui si trovano, il nome dei proprietari, la misura in staia e pertiche, i confini, ed eventuali annotazioni.

Note (1) Archivio della parrocchia di Tassullo, 3.1.1, p. III.

1 "Libro V. Urbario delle decime spettanti alla canonica di Tassullo e dei legati di messe ed aggravi della stessa del 1750- 1751" 1750 novembre - 1751 maggio 20 (con annotazioni fino al 25 settembre 1847) P. III: premessa a cura del parroco di Tassullo don Cristoforo Cristani relativa alla necessità di compilare il presente urbario delle rendite parrocchiali, 1751 pp. 1-3: descrizione dello stato della casa canonicale e dei restauri effettuati, 1751 ex.

82 pp. 3-6: "...novali esistenti nelle Quattro Ville ne quali il signor parocho di Tassullo ha il ius e la ragione d'aver la decima intiera", 1751 pp. 6-9: "Beni aspetanti di pieno dominio al parocho di Tassul situati in Pavil, Tassullo e Campo", 1751 p. 10: "Prati o sian sorte nelle montagne delle Quattro Ville" soggetti a decima, 1751 pp. 10-11: atto redatto dal notaio Nicolò Antonio Pilati in cui i rappresentanti e decimani delle Quattro Ville approvano il presente urbario, 1751 maggio 20 pp. 12-17: specificazione e descrizione dei novali situati nel distretto della campagna di Nanno e Portolo, su cui il parroco di Tassullo gode del diritto di decima, 1751 giugno 16 pp. 21-34: "...beni assegnati come dall'urbario Arnoldi (1) al signor parocho di Tassullo esistenti in Tuen de quali esso paroco ricava la decima intiera" e novali, 1751 pp. 35-41; 43: "...altri novali posteriori al detto rogito Arnoldi (1)", 1751 con aggiornamenti fino al post 1790 p. 44: atto in cui un privato si riconosce possessore di "due vaneggie (2) in Irà che paghino quai novalli tutta la decima al parroco di Tassullo, le quali sono notate come tali nell'urbario parrocchiale del 1750 e 1751 a carta 5 in fondo alla medesima", 1838 dicembre 21 pp. 57-61: "Rendite delle decime, campi, livelli ed incerti della pieve di Tassullo", 1751 con aggiornamenti fino al sec. XIX p. 65: "...aggravi della canonica", 1751 verso la fine: - "Capitali che possiede la canonica", [sec. XVIII ex.] - 1808 marzo 7 - dichiarazioni di Michele Cirolini di Tassullo, sacrestano, relative al possesso di un incolto in località "Val" nelle pertinenze di Tassullo e di Francesco fu Giovanni Pinamonti relative alla corresponsione della decima alla canonica a seguito di allargamenti e migliorie di alcuni fondi, entrambe inserite negli atti della lite per la decima delle sorti site il località "Palù", 1843 giugno 2 - quietanza di pagamento per spese di obito, 1835 gennaio 3 (copia coeva). Alla fine (in allegato): "Nota della spesa dell'uffizio di Castel Nanno sulla decima vescovile di Nanno", 1847 settembre 25. Volgare Registro, legatura recente in mezza tela, pp. IV, 63 (bianche pp.19), con indice alfabetico per lemmi alla fine n.n. Segnature precedenti: V Note (1) L'urbario cui si fa riferimento fu redatto dal notaio Cristoforo Arnoldi il 10 febbraio 1688 sotto il parroco Gaspare Cova. (2) "Vanegia: rettangolo di terra arabile, piccolo campo stretto e lungo, pianello" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 499).

2 "Catastro Deum" dei fondi soggetti a decima o quarta spettante al parroco di Tassullo [sec. XIX] Alla fine: registrazione di fondi soggetti a decima e promemoria relativo alla "somma delle pertiche insinuate sulla decima Thunn, sulla decima Spaur, Comune di Nanno, Comune di Tuenno", [sec. XIX]. Italiano Registro, legatura in carta, cc. 49 n.n., con indice per pertinenze e cognomi verso la fine compreso nella presente cartulazione (1) Note (1) L'indice finale, compreso nella cartulazione, distingue le realità per pertinenze (Campo Tassullo, Tassullo, Rallo, Sanzenone, Pavillo, Cles, Tuenno, Nanno, Mechel) e per proprietari: a ciascun nominativo corrisponde il numero progressivo del fondo descritto nel catasto ed un secondo numero, forse relativo ad altro registro contenente le registrazioni dei versamenti di decima o quarta.

83 serie 3.2 Atti amministrativi, 1663 - 1945

Contenuto La serie consta di 9 fascicoli per lo più di nuova formazione, costituiti da atti e carteggio rinvenuto in forma sparsa o in unità parziali.

1 b. 1 "XIV. Decima sui novali del Palù e carte della lite sostenuta dal parroco Tolameotti" 1663 - 1842 Contiene fra l'altro: mappa catastale delle sorti soggette a decima a favore del beneficio parrocchiale di Tassullo, [anni '40 sec. XIX]. Italiano, latino, volgare Fascicolo, cc. 36

2 b. 1 "Beneficio parrocchiale. Fascicolo II" (1) 1825 - 1866 N. 2: "Fassione del beneficio parrocchiale 1855", 1855 luglio 18 n. 4: carteggio relativo al pagamento delle collette acquarie emesse dal Comune di Tassullo per la costruzione dell'acquedotto di Tovel, 1859 maggio 10 - 1860 maggio 2 n. 6: "Documenti dei capitali", 1850 dicembre 14; 1859 agosto n. 7: elenchi degli stabili di proprietà del beneficio parrocchiale siti nei Comuni di Tuenno e Tassullo, 1825 ottobre 20 - [sec. XIX ex.] n. 9: "Riguarda la predica di S. Orsola" in Tuenno per indennizzi dovuti al padre predicatore, 1835 ottobre 10 n. 10: "Decreto [...] per le promerenze al parroco per la resa de conti di S. Emerenziana e la chiesa di S. Tommaso di Portolo", 1835 gennaio 4 n. 11: "Corrispondenza delle chiese al parroco per la resa de' conti", 1835 ottbre 26 n. 20: "Locazioni dal 1858 al 1867", 1858 settembre 26 - 1866 luglio 23. Contiene fra l'altro: perticazione, stima e rettifica dei confini del vignale sito in località "al Bus" nelle pertinenze di Tassullo, 1866 giugno 16; "Stima della foglia di gelso esistente nei fondi parrocchiali in Tassullo", 1866 lugio 23. Italiano Fascicolo, cc. 51 Segnature precedenti: fascicolo II Note (1) Il tit., critico, è desunto dalla classificazione apposta a tergo dei singoli documenti del fascicolo.

3 b. 1 Documentazione relativa alla congrua spettante al parroco e all'equivalente d'imposta a carico del beneficio parrocchiale 1835 (copia del sec. XIX med.) - 1901 Circolari, carteggio e appunti relativi alla compilazione della fassione, copia delle fassioni, prospetti di liquidazione, inventari del patrimonio del beneficio parrocchiale e fogli di possesso fondiario, carteggio relativo all'esenzione dall'equivalente d'imposta, fogli di pagamento sul debito di equivalente d'imposta, 1835 luglio 13 (copia del sec. XIX med.) - 1901 dicembre 19. Contiene fra l'altro:

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"Copia della fassione sul reddito della parrocchia di Tassullo pel completamento di dotazione dal fondo di religione e allegati e istruzioni", 1885 agosto 20 - 1886 dicembre 25. Italiano, tedesco Fascicolo, cc. 83

4 b. 1 Libretto di pagamento delle quote acquarie a carico del beneficio parrochiale, pro-memoria, carteggio relativo al diritto del parroco di Tassullo di tagliare legna nei boschi del Comune di Tuenno, avvisi d'asta, circolari inerenti alla conversione delle rendite di Stato e prospetto dei capitali 1865 - 1893 Italiano Fascicolo, cc. 30

5 b. 1 Fogli del possesso fondiario e diffide di pagamento sull'imposta fondiaria a carico del beneficio parrocchiale (ante) 1881 - 1885 Italiano, tedesco Fascicolo, cc. 27

6 b. 1 Contratti di locazione degli stabili di proprietà del beneficio parrocchiale di Tassullo 1890 - 1907 Italiano Fascicolo, cc. 12

7 b. 1 "Cooperatore nuovo. Riferire 1) al signor decano ut intus 2) all'I. r. Luogotenenza" 1891 - 1917 Partecipazioni di nomina dei cooperatori parrocchiali, 1891 aprile 27 - 1917 ottbre 30. Italiano Fascicolo, cc. 9

8 b. 1 "Atti congrua parroco di Tassullo" 1905 - 1912; 1919; 1922 Carteggio con l'I. r. Luogotenenza di Innsbruck relativo alle fassioni degli emolumenti per la commisurazione del completamento di congrua spettante al parroco e al cooperatore, copia delle fassioni, prospetti di rettificazione, estradizioni degli aumenti salariali, 1905 agosto 16 - 1912 ottobre 5. Contiene anche: fassione e tabella di servizio di don Giovanni Pombeni, 1922. Italiano Fascicolo, cc. 49

9 b. 1 Documento di permuta e carteggio accompagnatorio 85

1944 - 1945 Italiano Fascicolo, cc. 7

86 subfondo 4 Chiesa parrocchiale, 1740 - 1970

Contenuto La chiesa di Tassullo, dedicata a Maria Vergine (1), si presenta come un eccelso monumento clesiano in stile gotico- rinascimentale costruito da maestranze comasche. La simmetria della facciata principale (rivolta verso ovest) dall'ampio timpano acuto disegnato dai ripidi spioventi del tetto, è rotta dall'inserimento sul lato sud-ovest, della medioevale torre campanaria, segnata da un robusto zoccolo in pietra e da tre successivi marcapiani. I finestroni della cella campanaria son a sesto acuto: l'orologio fu istallato nel 1731, dono del padre del giurista Carlo Antonio Pilati. Il portale rinascimentale, strombato, protetto da un tettuccio, è fiancheggiato da due contrafforti di conci in pietra rossa. Di fattura rinascimentale sono pure le due porte laterali. Il corpo absidale è poligonale; le finestre gotiche a traforo; i contrafforti in pietra rossa. Sulla fiancata settentrionale sono murate due epigrafi dei baroni Cristani di Rallo. L'interno è a tre navate e si svolge su tre campate con volta a reticolato gotico. Le colonne cilindriche hanno capitelli a motivi floreali scolpiti, uno diverso dall'altro. Nel 1672 la chiesa era dotata di nove altari, oggi ridotti a cinque. L'altare maggiore, grandioso nella sua linea architettonica con quattro colonne scannellate nella parte superiore, è dedicato all'Assunta, mentre gli altari laterali si presentano in legno intagliato e dorato con colonne e lesene scannellate. L'altare di destra, un tempo dedicato a s. Rocco, è adorno di una statua dell'Addolorata, mentre quello di sinistra presenta una statua del Cuore di Gesù. Alle pareti delle navate minori sono appese due ancone di vecchi altari: quella a sinistra rappresenta la Madonna, s. Sebastiano ed un altro santo e pare sia stata commissionata dalla famiglia Busetti di cui si riproduce lo stemma nelle colonne dipinte a marmo. L'ancona di destra invece apparteneva all'altare di S. Anna costruito nel 1649 a spese di Anna Maria, moglie di Girolamo barone di Sporo e Valer. Nella cappella della navata destra si trova l'altare di S. Antonio con quattro colonne, di cui due elicoidali, fatto erigere dalla famiglia Pilati nel 1632. Di fronte, nella cappella del S. Rosario, sorge l'omonimo altare costruito a spese dell'arciprete Gaspare Cova, così come l'altare dei Tre Re, detto anche del SS. Crocifisso, i cui elementi risultano qua e là murati all'interno della chiesa. Le serraglie dei costoloni del presbiterio recano gli stemmi delle famiglie nobili locali, quali gli Spaur, i Busetti, i de Concini, i Guarienti. Sotto la mensola, a sinistra dell'arco di trionfo, sono scolpite le armi degli Spaur e dei Madruzzo (1536). Nell'ancona dell'altare maggiore, pregevole opera di intaglio di gusto barocco, è custodita la pala dell'Assunta di Martin Teofilo Polacco (1620); l'antipendio dell'antistante altare barocco reca un pannello ligneo con l'Adorazione dei Magi. Gli stalli corali sono lignei, intagliati e dipinti. I quadri della Via Crucis sono stati artigianalmente dipinti da Bartolomeo Rasmo (1839); il pulpito è stato intagliato da Pietro Strobel (1680). In fondo alla chiesa, presso il grande battistero cinquecentesco in pietra, c'è una grande tomba madruzziana sotto un arco sorretto da un'agile colonnina e da mensole in pietra. La pietra tombale (1554) ricorda Orsola e Gaudenzio Madruzzo, nipoti del cardinale Cristoforo Madruzzo. Nell'ampia cantoria è disposto l'organo costruito da Giovanni Doria di Bogliaco della Rivera di Salò (1769) in sostituzione del secentesco strumento precedente appartenente alla cappella di palazzo dei Gonzaga di Mantova. Il cassone barocco incornicia il rosone della facciata principale della chiesa. In sacristia (la porta reca incisa la data 1776) sono conservati alcuni secenteschi dipinti a lunetta (1702). Corredo della pieve sono il prezioso parato verde settecentesco con gli stemmi Thun-Spaur e i ricchissimi paramenti, confezionati, secondo la tradizione, con lo strascico della veste di Maria Antonietta di Francia. La ricca veste regale fu posta all'asta dai rivoluzionari nei giorni di processo contro l' "Austriaca" ed acquistata, pare, dal giurista Carlo Antonio Pilati, amico di Voltaire e Montesquieu e di vedute illuministe egli stesso.

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Note (1) Il presente profilo storico-artistico è stato compilato sulla base di S. WEBER, "Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte", vol. II, Mori (Tn) 1992 (ed. anast.), pp. 39-48; A. COSTA, "La Chiesa di Dio che vive in Trento, Trento 1986, p. 558.

88 serie 4.1 Registri delle rese di conto ed inventari, 1760 - [anni '10 sec. XX]

Regg. 2, fasc. 1

Contenuto Fin dai tempi delle visite pastorali di Bernardo Clesio (1537-1538) e di Ludovico Madruzzo (1579-1581) fu viva preoccupazione dei vescovi di verificare l'entità del patrimonio economico delle chiese e dei benefici e di avere sicuri ragguagli sulle loro amministrazioni. In entrambe le occasioni i visitatori si rammaricarono di come la norma generale, che prevedeva l'obbligo di compilare dei registri da cui emergessero i redditi della chiesa, la loro quantità e qualità, nonchè la relativa amministrazione, rimanesse nella pratica senza attuazione. In ragione di ciò con speciali disposizioni ai vari responsabili venne rinnovato e meglio precisato l'obbligo di redigere inventari tanto dei beni stabili che mobili, e di tenere aggiornati i libri dei conti (cfr. Costituzioni sinodali di Ludovico Madruzzo, capp. 46-47, che riprendono ed aggiornano i capp. 23-24 delle "Constitutiones Bernardi"). All'amministrazione dei beni e degli affari della chiesa furono preposti specifici funzionari detti sindici, massari ed in tempi più recenti fabbricieri, appositamente nominati ed operanti sotto la responsabilità del curatore d'anime. Alla fine di ogni anno, prima di passare le consegne ai nuovi eletti (o riconfermati), essi dovevano rendere conto al curato del loro operato (cfr. Costituzioni sinodali di Ludovico Madruzzo, cap. 50). La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra Stato austro-ungarico e Chiesa romana del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava in base all'art. 30 dell'accordo all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel "Bollettino delle Leggi dell'Impero" del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti e degli inventari secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime , dovevano essere inviati per approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine d'entrata e d'uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne una all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra Stato italiano e Chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. In seguito alle norme del concordato del 1984, che comportarono l'estinzione di tutti gli enti quali benefici, cappellanie, chiese..., fu riconosciuta anche alla parrocchia di Tassullo la condizione giuridica di "Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto", amministrato dal Consiglio parrocchiale per gli affari economici (CPAE). Per gli affari di amministrazione straordinaria è comunque richiesta, come in passato, l'autorizzazione dell'Ordinariato diocesano. La serie qui proposta comprende anche gli inventari i quali contengono elenchi di consistenza dei beni mobili (mobilio, paramenti ed arredi sacri) ed immobili (capitali e realità) di proprietà della chiesa.

1 "Libro VII. Rese dei conti della chiesa parrocchiale di Tassullo dal 1760-1808" 1760 - 1808 novembre 31; 1822 post agosto 2 - 1836 giugno 6 - Rese di conto delle entrate (1) e delle uscite della chiesa parrocchiale di Tassullo, 1760 - 1808 novembre 31 (2)

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- verbale di revisione dei conti e dell'impiego delle offerte spontanee versate dai contribuenti delle Quattro Ville a favore del restauro della chiesa parrocchiale, effettuato nel luglio 1834, 1835 febbraio 22 - elenco delle "sorti" (3) e dei rispettivi proprietari, [anni '30 sec. XIX] - denuncia da parte di un privato residente in Sanzenone della demolizione della "chiesa di S. Giorgio vicina al colomello di Sanzenone" e sue rimostranze, 1836 giugno 6 verso la fine (incollati): - pro-memoria relativo agli obblighi legatari a carico degli eredi ziali di Bortolameo Busetti, 1822 post agosto 2 - evasione del conto presentato dal sindaco della chiesa parrocchiale di Tassullo per l'anno 1820, 1823 novembre 25. Volgare Registro, legatura recente in mezza tela, cc. 176 (bianca c. 1) Segnature precedenti: VII Note (1) Le entrate della chiesa parrocchiale di Tassullo derivavano da affitti di fondi e capitali riscossi nelle ville di Pavillo, Sanzenone, Rallo, Tassullo, Campo Tassullo, Castel Valer, Nanno, Portolo, Romeno e dal 1806 anche nella villa di Tuenno. Le registrazioni risultano infatti suddivise per luoghi di riscossione. (2) La resa di conto relativa all'anno amministrativo 1807/08 viene ripresa ed integrata nel registro di cui a 4.1.2. (3) S'intende qui per "sort" una porzione di terra assegnata ad una persona in seguito ad estrazione a sorte. In particolare "nel triangolo Tuenno-Cles-Tassullo le sort sono un complesso di appezzamenti di terreno situati fra i tre Comuni che fino alla fine del sec. XVIII erano adibiti a pascolo ed ora sono degli ottimi arativi o frutteti" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 436). L'elenco fornisce il numero progressivo della sort, la misura espressa in staia, i numeri di confine, i confinanti ed eventuali osservazioni.

2 "Libro X. Rese de' conti della chiesa parrocchiale dal 1807 al 1824, con inventario de' beni mobili e stabili della stessa de 1819. Tassullo" 1807/08 - 1825/26 - "Inventario dei beni, capitali, livelli, legati attivi e rendite della venerabile chiesa parrochiale di Tassullo, nonché de beni annui e spese che gravitano a carico della medesima chiesa e finalmente dei mobili attualmente esistenti in detta chiesa, compillato dietro ordine superiore", 1819 dicembre 18 - rese di conto delle entrate e delle uscite della chiesa parrocchiale di Tassullo, 1807/08 - 1825/26. Italiano Registro, legatura recente in mezza tela, cc. 107 n.n. Segnature precedenti: X

3 Inventari del patrimonio, del mobilio e delle suppellettili della chiesa parrocchiale di Tassullo 1807 - [anni '10 sec. XX] Contiene fra l'altro: "Istruzioni per l'inventario delle chiese", [1865] Contiene anche: "Inventario della chiesa parrocchiale di Tassullo, della chiesa curata di Tuenno, della chiesa curata di Nanno e delle chiese figliali rispettive formato il mese di luglio innerentemente alla sovrana ordinazione Giudizio distrettuale di Cles a questa canonica sotto li 17 detto su toccato mese 1807", 1807 luglio 17. Italiano Fascicolo, nn. 8, cc. 87

90 serie 4.2 Atti amministrativi, 1740 - 1915

Contenuto La serie consta di 16 fascicoli per lo più di nuova formazione, costituiti da atti e carteggio rinvenuto in forma sparsa o in unità parziali.

1 b. 1 "1858. 1. Patenti ecc. depositate per l'uso di sedili nella parrocchiale di Tassullo. 2. Insinuazioni di diritti di sedili nel 1858 e relativo accordo. 3. Decreti e decisioni ecc. intorno ai sedili in chiesa. (...) 4. Disposizione dei sedili fatta in chiesa nel 1859" e negli anni '30 del sec. XIX 1740 - 1859 Italiano, latino, volgare Fascicolo, cc. 147

2 b. 1 Contratti di costituzione di censo, dazione in pagamento ed investitura di livello a favore della chiesa parrocchiale 1742 - 1775 Volgare Fascicolo, cc. 10

3 b. 1 Organo della chiesa parrocchiale (1) 1768 ; 1874 Stabilimento regolanare della comunità di Tassullo per la fabbrica dell'organo, 1768 gennaio 5; verbale di collaudo dell'organo, 1874 agosto 23. Italiano, volgare Fascicolo, cc. 3

4 b. 1 Documentazione relativa al sacrestano 1780 - 1892 "Decretum occasione liquidationis salarii aedituorum ecclesia parochialis Tassulli", carteggio ed atti relativi alla costituzione e all'amministrazione del fondo per il sacrestano parrocchiale, capitoli, atti di nomina e di dimissione dei sacrestani, carteggio ed appunti relativi all'onorario spettante al sacrestano, 1780 febbraio 21 - 1892 dicembre 2. Italiano Fascicolo, cc. 47

5 b. 1

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Documenti di mutuo ipotecario a favore della chiesa parrocchiale, insinuazioni in punto di rinnovazione e carteggio relativo 1823 - 1877 Italiano Fascicolo, cc. 42

6 b. 1 "Ecclesiastico fascicolo I n. 9 1/2. Concorrenza dei Comuni -Tassullo-, Tuenno e Nanno ai ristauri della chiesa e della canonica ecc., ecc., coperto chiesa" (1) 1826 - 1899 Italiano Fascicolo, cc. 141 Segnature precedenti: Ecclesiastico fascicolo I n. 9 1/2 Note (1) "...coperto chiesa: aggiunta di mano successiva". Il fascicolo costituiva in origine un sottofasciolo dell'unità "Ecclesiastico fascicolo I" descritta in 11.4.2. Per la sua consistenza, frequenza di consultazione ed integrazione esso fu isolato in un mazzo autonomo descritto nella presente serie per la peculiarità del contenuto attinente ai restauri della chiesa e della canonica parrocchiali. In base ad un documento del 29 dicembre 1521 i Comuni erano tenuti a concorrere alle spese: metà a carico delle Quattro Ville, un quarto a carico di Tuenno ed un quarto a carico di Nanno e Portolo.

7 b. 1 Documentazione relativa alla realizzazione del portale maggiore della chiesa parrocchiale di Tassullo 1860 - 1863 Progetti, preventivi, carteggio con il Comune di Tassullo per l'esecuzione del portale maggiore della chiesa parrocchiale progettato dal geom. Giovanni Brugnara e realizzato dal falegname Angelo Bergamo, collaudo, nota delle spese e quietanze di pagamento, 1860 agosto [11] - 1863 novembre 19. Italiano Fascicolo, cc. 22

8 b. 1 Condizioni d'asta, descrizione degli stabili di proprietà della chiesa parrocchiale e contratti di locazione 1863 - 1869; 1876 Contiene anche: stima ed appunti relativi alla vendita di fondi arativi di proprietà della chiesa parrocchiale, 1876 settembre 22 - 1876 novembre 8. Italiano Fascicolo, cc. 10

9 b. 1 Documentazione relativa ad esecuzioni di stabili ipotecati a favore della chiesa parrocchiale 1869 - 1885 (con allegato del 1859 in copia coeva) Italiano Fascicolo, cc. 18

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10 b. 1 Carteggio relativo alla depennazione dal Catasto fondiario della porzione di stabile occupata dal cimitero e alla retrodazione delle steore versate (1) 1872 - 1873 Italiano Fascicolo, cc. 10 Note (1) Nell'anno 1836 la chiesa di Tassullo cedette al Comune una porzione di 312 pertiche dello stabile sito in località "a Strea" (pertinenze di Tassullo) allo scopo di erigervi il cimitero pubblico. Nel 1872 il parroco richiese con esito negativo al Ministero delle Finanze in Vienna la cancellazione di detta porzione dal Libro fondiario in quanto occupata dal cimitero e la retrodazione delle steore erariali versate con le rispettive addizionali dal 1836 in poi, in quanto per la legge vigente nel Tirolo i cimiteri erano esenti da gravami sia erariali, sia comunali.

11 b. 1 Documentazione relativa all'acquisto e alla posa in opera delle finestre colorate della chiesa parrocchiale di Tassullo 1880 - 1882 Carteggio con il mediatore don Giovanni Menapace e il direttore della ditta fornitrice in Innsbruck dott. Alberto Iele per l'acquisto di vetri colorati, disegni delle finestre messe in opera da Antonio Viecelli da Padova, quietanze di pagamento, nota delle spese, 1880 novembre 18 - 1882 gennaio 3. Italiano, tedesco Fascicolo, cc. 30

12 b. 1 Progetti dell'ing. R. Rodegher per la copertura del campanile della chiesa parrocchiale di Tassullo (1) 1891 Italiano Fascicolo, cc. 3 Note (1) Per la documentazione relativa alla concorrenza delle spese alla realizzazione della copertura del campanile, si veda anche in n. provv. 1900.

13 b. 1 Carteggio relativo all'acquisto di una cassaforte per documenti, di arredi e paramenti sacri, alla riparazione delle funi campanarie e all'istallazione della luce elettrica nella chiesa parrocchiale 1893 - 1912 Italiano Fascicolo, cc. 11

14 b. 1 Documentazione relativa al padre predicatore quaresimalista 1894 - 1915 Carteggio tra il parroco di Tassullo don Luigi Borghesi ed il Comune di Tassullo circa l'erogazione di un sussidio a favore del mantenimento del padre quaresimalista e del coro, concessioni annuali del padre predicatore (1), 1894 gennaio 9 - 1915 dicembre 7.

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Italiano Fascicolo, cc. 19 Note (1) Ad anni alterni venivano scelti un padre francescano ed un padre cappuccino.

15 b. 1 "I. Atti e carte della chiesa parocchiale di Tassullo. 18.VI.1915" 1900 - 1913 (con allegati dal 1851 in copia del 1853) Contratti di compravendita (1) e di mutuo ipotecario, documentazione relativa all'intavolazione nel foglio "vecchi aggravi" di alcune pp. ff. sulle quali pende il diritto di pegno a favore della chiesa parrocchiale di Tassullo (2), 1900 aprile 23 - 1913 novembre 5 con alllegati dal 20 gennaio 1851 in copia del 1853. Italiano Fascicolo, cc. 32 Segnature precedenti: I Note (1) Si tratta dell'atto di vendita a privati del terreno su cui sorgeva la chiesa di S. Giorgio nei pressi di Sanzenone. (2) La documentazione include contratti di mutuo a favore della chiesa parrocchiale di Tassullo, rinnovazioni ipotecarie ed insinuazioni del diritto di pegno nella procedura di rettifica.

16 b. 1 "XVIII. Atti e carte che risguardano il sacristano di Tassullo. 19.VI.1915" 1905 - 1912 (copia del 1913) Carteggio relativo all'onorario spettante al sacrestano, atti di nomina, contratti di servizio, capitolati degli obblighi e dei diritti, 1905 aprile 26 - 1912 dicembre 31 (copia conforme del 17 marzo 1913). Italiano Fascicolo, cc. 15 Segnature precedenti: XVIII

94 serie 4.3 Registri degli oboli e delle collette, 1928 (1) - 1970

Reg. 1

Contenuto La serie consta di un unico registro adibito anche a protocollo delle sessioni di fabbricieria e a resoconto del beneficio parrocchiale. Nonostante la natura eterogenea delle registrazioni, si è comunque scelto di schedare l'unità nel sottofondo "Chiesa parrocchiale" per la prevalenza numerica delle registrazioni attinenti all'istituzione e, in particolare, nella serie "Registri degli oboli e delle collette" per l'ampio lasso cronologico delle stesse in riferimento al medesimo soggetto produttore.

Note (1) Benché il registro includa registrazioni ibride, l'estremo cronologico iniziale si riferisce alle sole registrazioni di cassa.

1 "Protocolli parochiali. Oboli e collette inviate annualmente in Curia" "Conto beneficio parrocchiale" (1) 1913 dicembre 14 - 1970 - Protocolli di sessione della fabbricieria parrocchiale di Tassullo, 1913 dicembre 14; 1914 febbraio 17; 1919 marzo 16 - giornale cassa degli "Oboli, collette mandate in Curia", 1928 - 1950; 1952 - 1957; 1959 - 1970 a rovescio: - resoconti del beneficio parrocchiale di Tassullo, 1935 - 1946; 1955 - 1956. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 34 n.n. Note (1) I conti del beneficio parrocchiale sono stati compilati a registro capovolto.

95 serie 4.4 Resoconti e documenti di corredo, 1827/28 - 1967

Contenuto Fin dai tempi delle visite pastorali di Bernardo Clesio (1537-1538) e di Ludovico Madruzzo (1579-1581) fu viva preoccupazione dei vescovi di verificare l'entità del patrimonio economico delle chiese e dei benefici e di avere sicuri ragguagli sulle loro amministrazioni. In entrambe le occasioni i visitatori si rammaricarono di come la norma generale, che prevedeva l'obbligo di compilare dei registri da cui emergessero i redditi della chiesa e dei benefici, la loro quantità e qualità, nonchè la relativa amministrazione, rimanesse nella pratica senza attuazione. In ragione di ciò con speciali disposizioni ai vari responsabili venne rinnovato e meglio precisato l'obbligo di redigere inventari tanto dei beni stabili che mobili, e di tenere aggiornati i libri dei conti (cfr. Costituzioni sinodali di Ludovico Madruzzo, capp. XLVI-XLVII, che riprendono ed aggiornano i capp. XXIII-XXIV delle "Constitutiones Bernardi"). All'amministrazione dei beni e degli affari della chiesa furono preposti specifici funzionari detti sindici, massari ed in tempi più recenti fabbricieri, appositamente nominati ed operanti sotto la responsabilità del curatore d'anime. Alla fine di ogni anno, prima di passare le consegne ai nuovi eletti (o riconfermati), essi dovevano rendere conto al curato del loro operato (cfr. Costituzioni sinodali di Ludovico Madruzzo, cap. L). La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra Stato austro-ungarico e Chiesa romana del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava in base all'art. 30 dell'accordo all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel "Bollettino delle Leggi dell'Impero" del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti e degli inventari secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine d'entrata e d'uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne una all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra Stato italiano e Chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. In seguito alle norme del Concordato del 1984, che comportarono l'estinzione di tutti gli enti quali benefici, cappellanie, chiese..., fu riconosciuta anche alla parrocchia di Tassullo la condizione giuridica di "Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto", amministrato dal Consiglio parrocchiale per gli affari economici (CPAE). Per gli affari di amministrazione straordinaria è comunque richiesta, come in passato, l'autorizzazione dell'Ordinariato diocesano. La serie consta di sei unità, il cui riordino si è dimostrato particolarmente laborioso per quel che concerne l'organizzazione della documentazione di corredo: le pezze giustificative erano state in parte inserite casualmente nei resoconti, in parte aggregate a documentazione diversa per forma e contenuto. Gli stessi resoconti, in parte danneggiati dall'umidità e da roditori, sono stati rinvenuti alla spicciolata senza alcun vincolo archivistico specifico. Poichè gran parte dei resoconti si presentavano ripiegati nel senso della lunghezza e riportano a tergo annotazioni cronologiche, si suppone che essi siano stati in origine ordinati e conservati in mazzi cronologici. Per agevolare la consultazione e limitare l'usura dei supporti, già piuttosto logori, i singoli resoconti sono stati distesi, mentre la documentazione di corredo, scrupolosamente numerata fin dall'origine a tergo di ciascun pezzo o gruppo di pezzi, è stata riposta in cartelle prima della sezione relativa alle uscite oppure in fondo alla stessa, a seconda degli usi attestati nelle varie epoche. In genere i documenti di corredo furono avvolti in origine in fascette annuali o più raramente pluriennali, ora allegate alla documentazione, riportanti i contenuti, gli estremi cronologici e il numero delle pezze. Ad alcuni resoconti sono stati

96 allegati, ove pervenuti, anche gli atti di liquidazione da parte dell'autorità politica competente, talvolta accompagnati da traduzioni, trattandosi di documentazione in lingua tedesca.

1 b. 1 Resoconti e documenti di corredo della chiesa parrocchiale di Tassullo 1827/28 - 1838/39 I resoconti sono numerati progressivamente da n. 38 a n.49. Italiano Fascicolo, nn. 12, cc. 97

2 b. 1 Resoconti e documenti di corredo della chiesa parrocchiale di Tassullo 1839/40 - 1869 Mancano i resoconti degli anni: 1842-1843, 1846-1850, 1854-1855. Mancano i documenti di corredo degli anni: 1839/40-1840/41, 1844-1845, 1851-1853, 1856-1864. Italiano Busta, nn. 26, cc. 427

3 b. 2 Resoconti e documenti di corredo della chiesa parrocchiale di Tassullo 1870 - 1880 Mancano i documenti di corredo per l'anno 1870. Italiano Busta, nn. 11, cc. 514

4 b. 3 Resoconti e documenti di corredo della chiesa parrocchiale di Tassullo 1881 - 1885; 1887 - 1900 Italiano Busta, nn. 16, cc. 837

5 b. 4 Resoconti e documenti di corredo della chiesa parrocchiale di Tassullo 1901 - 1930 Mancano i documenti di corredo per gli anni: 1914-1925, 1927-1930. Italiano Busta, nn. 26, cc. 847

6 b. 5 Resoconti e documenti di corredo della chiesa parrocchiale di Tassullo 1931 - 1967 Mancano i documenti di corredo per gli anni: 1931-1935, 1937-1940, 1943, 1947, 1949-1967. 97

Italiano Busta, nn. 25, cc. 364

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Ente Curazia di San Biagio sec. XVIII - 1943 dicembre 16

Luoghi Nanno

Archivi prodotti Subfondo Curazia di Nanno, 01/01/1628 - 31/12/1912

Storia La curazia di Nanno, eretta dopo il 1700 in dipendenza della chiesa pievana di Tassullo, vantava tradizioni di cappellania esposta fin dal 1442, quindi di primissaria curata dal 1448 ed infine di espositura dal 1572. Con documento del 17 dicembre 1943 la curazia di Nanno fu elevata a parrocchia del decanato di Cles (1). Dell'antichità della chiesa di Nanno, dedicata a S. Biagio, fa testimonianza una lapide murata nella parete esterna dell'abside, datata 1169, e benchè la prima menzione della chiesa risalga al 1281, se ne pone l'epoca di fondazione in tempi assai remoti. Per dare maggior credito alla sua antichità si invoca anche una tradizione locale secondo la quale a Nanno sarebbe stata eretta una chiesa fin dal tempo di S. Vigilio. Nel 1373 Federico di Ulrico di Tono fondò nella chiesa di S. Biagio un legato perpetuo per l'anima di sua moglie Margherita, figlia di Guglielmo di Castel Nanno. Il 10 ottobre 1516 Michele Iorba, suffraganeo di Trento, dedicava a S. Giovanni Battista l'altare laterale sinistro, includendovi le reliquie dei santi Panfilo e Romedio. Nel 1572 la chiesa ottenne la concessione del fonte battesimale e nel 1578 fu eretta la confraternita del SS. Rosario per mezzo del rev. p. Cipriano Corveto da Lucca dell'ordine dei Predicatori, come si legge nel registro dei confratelli del 1705. In esso appaiono registrati molti aderenti provenienti da Tassullo, Rallo e Pavillo, donde si arguisce che la confraternita esisteva a Nanno molto tempo prima che a Tassullo. Nel 1579 la chiesa possedeva quattro altari, di cui il maggiore intitolato a S. Biagio ed i minori rispettivamente a S. Giovanni Battista, alla Beata Vergine Maria e ai SS. Filippo e Giacomo: quest'ultimo fu poi soppresso perchè troppo ingombrante. Nel 1625 iniziò la fabbrica della chiesa attuale, condotta da un tal maestro Giovanni ed uno Iori Visintainer, alla morte del quale, nel 1626, subentrò Battista Zanolini di Tuenno. La chiesa fu consacrata il 12 giugno 1628 dal suffraganeo Pietro Belli. Nel 1669 un incendio distrusse il tetto della chiesa, rifatto nel 1671; nel 1680 Pietro Strobli intagliò il pulpito, decorato dal pittore Paoli di Tuenno. Dal 1695 al 1705 furono abbelliti gli altari con statue della Madonna con angeli e dei SS. Domenico e Caterina, condotte da Taio. Il 10 ottobre 1708 il principe vescovo Giovanni Michele Spaur consacrò i due altari di S. Giovanni e del Rosario. Per altri lavori furono interpellati gli indoratori Andrea Ilini, il Fogarolli ed il pittore Mattia Lampi, lo scultore Teodoro Benedetti, l'intagliatore Insom di S. Zeno a cui si deve il sigillo d'acciaio della chiesa ed il tabernacolo, indorato da Bartolomeo Costanzi. La chiesa fu abbattuta completamente nel 1950; ricostruita su progetto dell'architetto Keller, fu consacrata il 21 maggio 1952. All'interno si segnalano la Via Crucis di C. Poli, esempio di arte sacra moderna, le pitture a fresco di C. Bonacina, l'altare maggiore in marmo di Carrara e giallo di Verona. Il vecchio campanile alla ghibellina del 1536, danneggiato da due incendi nel 1669 e nel 1794, sorge ora isolato a lato della chiesa a cui in precedenza era unito. Dalla chiesa curaziale di S. Biagio dipendono la Chiesa dei SS. Fabiano e Sebastiano "in Agro", sita nei pressi di Nanno e la Chiesa di S. Tommaso in Portolo, frazione di Nanno. 99

La chiesa dei SS. Fabiano e Sebastiano si propone come una costruzione molto antica, da taluni considerata anteriore al sec. XIV, più volte restaurata e riparata. Di notevole pregio risultano l'altare, consacrato il 20 maggio 1518 e gli affreschi, riconducibili alla scuola dei fratelli Giovanni e Battista Baschenis de Averaria, raffiguranti la Madonna del Pomo con Bambino ed i santi Fabiano e Sebastiano. Un antichissimo sarcofago in pietra a due pioventi e quattro acroteri agli angoli, adorno di due croci, rinvenuto a Portolo e databile fra i secc. VI-IX, fa supporre che esistesse una chiesa nella frazione già in epoca remota. La chiesa cinquecentesca di S. Tomaso, sorta in un luogo diverso dalla prima, rimodernata e rinforzata da alcune opere di sostegno realizzate nel corso del sec. XVII, fu abbattatuta e al suo posto fu eretta nel 1820 l'attuale chiesa, opera dei maestri muratori Carlo e Giuseppe Arnoldi di Denno, su disegno di Pietro Bianchi. L'architrave della porta d'ingresso, recuperato dalla vecchia chiesa, porta incisa la data 1523 in ordine inverso (2).

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 WEBER S., Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte, vol. II: I decanati di Cles e di Fondo, Trento, 1937

Note (1) COSTA A., "La Chiesa di Dio che vive in Trento", Trento 1986, p. 555. (2) WEBER S., "Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte", vol. II, Mori (Tn) 1992 (ed. anast.), pp. 65-70.

100 subfondo 5 Curazia di Nanno, 1628 - 1912

Soggetti produttori Curazia di San Biagio, sec. XVIII - 1943 dicembre 16

101 serie 5.1 Atti amministrativi, 1628 - 1912

Contenuto La serie consta di due unità, di cui la prima (5.1.1) costituita da una raccolta di antichi documenti di consacrazione degli altari della chiesa di Nanno redatti su supporto cartaceo (1). Tali atti, pervenuti in una busta da lettera indirizzata al decano di Cles, furono spediti presumibilmente dalla curazia di Nanno nel corso del sec. XX. La seconda unità (5.1.2) è invece ascrivibile all'organizzazione archivistica di don Widmann. La documentazione che la compone, dapprima sparsa e priva di qualunque ordinamento, è stata ricondotta ad un'aggregazione originaria sulla base di un elenco introduttivo, ora inserito all'inizio della busta. Tale elenco ha suggerito il titolo originario dell'unità archivistica e di alcuni fascicoli che la compongono (esclusi i nn. I, VI, X, la cui intitolazione è stata dedotta da fascette o dalle indicazioni apposte a tergo dei documenti).

Note (1) Benché l'intitolazione originaria dell'unità faccia presumere la presenza di documentazione membranacea, in realtà essa non contiene alcuna pergamena, nè poteva d'altronde contenerne, vista l'esiguità dello spazio all'interno dell'unità di conservazione. Forse la denominazione "pergamene" si riferiva ai contenuti e al tenore delle cartule, trattandosi di atti di consacrazione solenne relativamente antichi.

1 b. 1 "Pergamene e cartule da consegnare al signor decano di Cles" 1628 - 1879 - Memoria relativa alla consacrazione della chiesa di S. Biagio in Nanno "de novo constructa", 1628 giugno 12 - instrumento di consacrazione degli altari della Beata Vergine del Rosario e di S. Giovanni Battista nella chiesa di S. Biagio in Nanno, deposizione di reliquie dei martiri Bonifacio e Costanza e concessione di indulgenze, 1708 agosto 9 - instrumento di consacrazione dell'altare dell'Immacolata Concezione nella chiesa di S. Tommaso in Portolo, deposizione di reliquie dei martiri Bonifacio e Costanza e concessione di indulgenze, 1708 agosto 9 - diploma di annessione della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù fondata in Nanno alla Congregazione del Sacro Cuore di Gesù fondata a Roma, 1826 agosto 15 (copia del sec. XIX) - breve di concessione e bendizione delle stazioni della Via Crucis erette nella chiesa di S. Biagio in Nanno, 1879 luglio 20. Contiene anche: instrumento di consacrazione dell'altare della Beata Vergine Carmelitana nella chiesa di S. Maria in Sanzenone, deposizione di reliquie dei martiri Bonifacio e Costanza e concessione di indulgenze, 1708 agosto 8. Latino, volgare Fascicolo, cc. 11

2 b. 1 "Curazia di Nanno" 1645 - 1912 - "I. Beneficio curaziale di Nanno": elezioni dei primissari curati di Nanno, "Capitoli della locacione della primissaria curata di Nanno...", "Carte riguardanti la vacanza della curazia di Nanno nel 1860", "Capitoli o doveri e diritti del signor curato di Nanno", atti di nomina dei curati e corrispondenza relativa, atti di consegna delle temporalità annesse al beneficio curaziale di Nanno, 1645 marzo

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16 - 1887 febbraio 16. Contiene fra l'altro: richiamo del parroco alla condotta del curato di Nanno, 1880 marzo ante 23 - 1880 marzo 31 - "II. Chiesa di Nanno": "Conti della chiesa di Nanno e Portolo, dei benefizi Oliva e Fedrizzi" pro anni 1868-1873, carteggio relativo alla concessione di sussidi a favore della chiesa per il suo sostentamento ed il suo restauro, 1873 novembre - 1883 giugno 29 - "III. Chiesa di Portolo": "Addizione delli beni rustici livellari della chiesa di S. Tomaso di Portolo" e della chiesa dei SS. Fabiano e Sebastiano (1), decreti di concessione e benedizione della Via Crucis nella chiesa di S. Tommaso, [sec. XIX in.]; 1842 ottobre 18 - 1842 dicembre 5 - "IV. Benefizi e fondazioni in genere": prospetti delle fondazioni ecclesiastiche e laicali perpetue, dei legati e delle messe fondate presso la curazia di Nanno, "Stato di evidenza dei benefici semplici in Nanno e progetto per l'onorario d'un premissario cooperatore", 1834 aprile 25; 1860 - "V. Beneficio Oliva": disposizioni legatarie di Carlo, Antonio e Iacopo Oliva, inventario del patrimonio della cappellania Oliva, disposizioni vescovili circa il condono di debiti a carico degli eredi Stringari e all'assegnazione del beneficio al curato di Nanno, 1700 ottobre 29 - 1879 marzo 21 - "VI. Benefizio Paoli di Nanno": documento di fondazione, carteggio relativo all'assegnazione del beneficio e al miglioramento della dote di fondazione, resoconti delle entrate e delle uscite, 1750 novembre 9 - 1912 giugno 28 - "VII. Beneficio Fedrizzi": testamento nuncupativo di Valentino Fedrizzi di Portolo, carteggio relativo all'individuazione del patrono e al condono di debiti a carico degli affittuari dei fondi di pertinenza del beneficio, 1718 gennaio 28 - 1887 agosto 31 - "VIII. Legato di messe": documento di fondazione e di approvazione vescovile di un legato di 10 messe disposte da don Agostino Stringari, parroco di Flavon, a carico di Luigi fu Francesco Zambiasi di Nanno, 1858 novembre 10 - 1862 gennaio 8 - "IX. Carte circa i sedili della chiesa di Nanno", 1836 marzo 11 - 1881 marzo 30 - "X. Legato Taddei di fiorini 400 alla primissaria posseduto dal Comune di Nanno", estratto dal testamento di Giovanni Michele Taddei de Mauris di Nanno ed osservazioni relative, 1860 dicembre 12 (estratto del [1864]) - [1864 post marzo 24] - "XI. Beneficio Campi": carteggio relativo all'assegnazione del beneficio e agli obblighi dei patroni, 1824 luglio [ante 9] - 1891 marzo 10 - "XII. Beneficio Giuliani": descrizione del beneficio e carteggio relativo, 1811 luglio 24 - 1887 maggio 2. - Confraternita del SS. Sacramento di Nanno: decreto d'erezione della Confraternita, statuto, carteggio relativo ai capitoli e all'esposizione del SS. Sacramento, 1879 giugno 30 - 1887 aprile 1. Italiano, latino, volgare Busta, cc. 251 Note (1) Si tratta del documento registrato in 9.2.1.1 al n. I,38 sotto il tit. "Fassione dei beni stabili della chiesa di Portolo".

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Ente Curazia di Sant'Orsola 1790 gennaio 3 - 1920 gennaio 25

Luoghi Tuenno

Archivi prodotti Subfondo Curazia di Tuenno, 01/01/1680 - 31/12/1889

Storia In origine cappella, dal 1422 cappellania esposta, dal 1720 primissaria curata, la chiesa di Tuenno fu elevata a curazia della pieve di Tassullo il 3 gennaio 1790 e quindi a parrocchia il 26 gennaio 1920 (1). Il rinvenimento a Tuenno di un piccolo sarcofago di pietra a due pioventi, ornato del monogramma di Cristo permette di credere che già fra i secc. V-VII esistesse a Tuenno una chiesa. La prima menzione della chiesa di S. Orsola ricorre tuttavia per la prima volta in un inventario del 1422, dal quale risulta che essa godeva del diritto di decima su una quindicina di fondi. Aveva già una primissaria e nel 1499 venne rinnovato l'inventario dei beni. In occasione della prima visita pastorale clesiana del 1537 la chiesa fu trovata in buone condizioni, con tre altari e officiata da un cappellano della chiesa pievana e da un primissario. Nel 1579 i visitatori imposero al curato Simone Busetti di sopprimere un altare minore e di tenere i registri dei nati e dei matrimoni, donde si può dedurre che all'epoca Tuenno era cura d'anime sistemizzata. Fu concesso alla chiesa il battistero che porta scolpita la data 1571, ma poichè il curato non risiedeva stabilmente, dovendo esercitare la cura d'anime anche a Nanno, nel 1580 i vicini di Tuenno chiesero ed ottennero dalla Curia un sacerdote, mantenuto dal pievano, com'era per antica consuetudine. Nel 1631 la chiesa fu ingrandita, nel 1640 fu costruito il pulpito lavorato ad intarsio e nel 1645 Nicolò Pasotti fece erigere a proprie spese l'altare di S. Nicolò, consacrato il 22 agosto 1649. I decreti visitali del 1672 imposero l'ampliamento della chiesa, troppo angusta, realizzato solo nel 1817. Nel 1914 fu nuovamente ingrandita con l'aggiunta di una seconda navata progettata dall'architetto Emilio Paor di Trento e realizzata dai capimastri Vittorio e Guido Chierzi di Tuenno. La parte vecchia della chiesa, anteriore al 1914, comprendeva in origine il presbiterio attuale e poco più, a cui furono aggiunte nel 1631 le arcate fino alla terza colonna, quindi le due cappelle laterali con trasposizione dei due altari minori e nel 1817 l'ultima campata, le due colonne verso la porta e l'orchestra. La parte nuova, corrispondente alla seconda navata, ha pianta rettangolare con abside poligonale a cinque lati e finestre oblunghe a sesto acuto in stile gotico più accentuato rispetto alla parte vecchia. Le decorazioni della chiesa, ispitate al martirio di S. Orsola furono realizzate dal pittore Sigismondo Nardi. A fianco della chiesa si innalza il campanile, di stile classico, realizzato nel 1853. Durante la prima guerra mondiale cinque delle sue campane furono requisite e rifuse nel 1922 presso la fonderia Brighenti di Bologna. Dipendono dalla curazia di Tuenno la Chiesa di S. Nicolò e la Chiesa di S. Emerenziana presso Tuenno. Menzionata per la prima volta nell'anno 1494, si crede che la chiesa di S. Nicolò possa risalire al sec. XIV. Nel 1648 fu trovata dai padri visitatori in stato di tale abbandono, da suggerirne la demolizione totale e la ricostruzione ex novo su disegno da approvarsi dall'autorità diocesana. La chiesa venne pertanto ricostruita tra gli anni 1650-1654 e quindi 104 restaurata nel 1742; in tale occasione venne posta alla pala dell'altare la vecchia iscrizione "Ex legato Dominici Covae, frater Marinus fieri curavit". Posta all'imboccatura della valle di Tovel, la chiesa di S. Emerenziana, di cui si ignora la data di fondazione, fu ritenuta da S. Weber un'antica casa di stazione dei frati di Campiglio. La prima notizia della sua esistenza si ricava da un inventario del 1437, da cui peraltro si deduce che la chiesa possedeva beni derivanti da legati di data anteriore. Verso la metà del '500 venne rinnovata e il 25 novembre 1558 venne consacrata dal suffraganeo Mariano Mano che ripose nell'unico altare reliquie dei tre martiri anauniesi e di S. Emerenziana. Nel 1616 la chiesa possedeva tre altari e nel 1742 fu nuovamente consacrata, essendo stato trovato aperto il sepolcreto dell'altare maggiore. Verso la metà del '600 l'edificio venne affidato alla custodia degli eremiti fino al 1790 e da allora le rendite dei beni furono impiegate per formare la congrua del curato di Tuenno. Nel 1855 il romitorio di S. Emerenziana servì come lazzaretto per i colerosi e passò in proprietà del Comune. Il nobile Manele di Castel Tuenno, con testamento del 25 maggio 1349 legò un anniversario con 4 sacerdoti, un'elemosina di pane a tutti i vicini di Tuenno e tre minali di olio per illuminare la chiesa di S. Maria posta nella villa di Tuenno "del Castillir". Di questa chiesa non rimane alcuna altra memoria. Probabilmente era unita o vicina al castello che fu distrutto dagli insorti nel 1407. Non è da escludersi che il legato si riferisca alla chiesa di S. Emerenziana (2).

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 WEBER S., Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte, vol. II: I decanati di Cles e di Fondo, Trento, 1937

Note (1) COSTA A., "La Chiesa di Dio che vive in Trento", Trento 1986, p. 560. (2) WEBER S., "Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte", vol. II, Mori (Tn) 1992 (ed. anast.), pp. 58-65.

105 subfondo 6 Curazia di Tuenno, 1680 - 1889

Soggetti produttori Curazia di Sant'Orsola, 1790 gennaio 3 - 1920 gennaio 25

106 serie 6.1 Atti amministrativi, 1680 (copia del sec. XIX) - 1889

b. 1

Contenuto La serie consta di un'unica unità ascrivibile all'opera di ordinamento di don Widmann. Essa presenta struttura analoga all'unità 5.1.1 e raccoglie in fascicoli tematici la documentazione più antica relativa alla curazia di Tuenno. I titoli originari dei fascicoli sono stati desunti dalle fascette che separavano le scritture in mazzetti, oppure dalle indicazioni apposte a tergo dei singoli atti. Di nuova costituzione risulta il fascicolo finale dal titolo critico Altri legati pii, contenente documentazione relativa a legati minori disposti a favore della chiesa di Tuenno o non compresi nelle partizioni originarie.

1 b. 1 Curazia di Tuenno 1680 (copia del sec. XIX) - 1889 - Curazia di Tuenno: convenzione tra i curati di Tuenno e Nanno circa la precedenza nelle processioni e funzioni religiose, "Piano dell'erezione della cura di Tuenno come pure li capitoli per il titolare signor curato che verà pro tempore eletto da quella magnifica Comunità", proibizione vescovile delle 40 ore presso la cura d'anime di Tuenno, "Conto della venerabile chiesa di S. Orsola in Tuenno dall'anno 1812 al 1816 inclusive e dal gennaio a tutto settembre 1817 ut intus", fassione, carteggio relativo all'erezione della cura d'anime di Tuenno a libera cura e richiesta di un padre quaresimalista, atti di consegna delle temporalità annesse al beneficio curaziale, elenco descrittivo dei legati fondati presso le chiesa di S.Orsola, "Vertenza della fabbricieria di Tuenno col rascossore Vincenzo fu Giovanni Battista Maistrelli", 1764 maggio 5 - 1889 novembre 25 - "Curazia di Tuenno. Legato Conforti di messe annesse al curato": documento d'erezione del beneficio Conforti, carteggio relativo al sussidio spettante ad Albino Arnoldi, minorenne, patrono del beneficio, 1680 febbraio 13 (copia del sec. XIX) - 1887 settembre 8 - "Beneficio Maistrelli in Tuenno. 1865." (1): descrizione del fondo costituente la dote del beneficio Maistrelli, carteggio relativo all'amministrazione del patrimonio e alla riduzione delle messe legatarie annesse, 1829 febbraio 4 - 1882 febbraio 8 - "Beneficio Cova ed Arnoldi in Tuenno, detto Lorengo": inventari degli stabili, scodirolli, convenzione con la famiglia Lorengo per la reintegrazione dei beneficio Cova e Arnoldi e carteggio relativo, 1839 aprile 30 - 1873 marzo 18 - Beneficio Pasotti: carteggio relativo alla riduzione delle messe legatarie annesse, 1843 febbraio 24 - 1868 febbraio 12 - Altri legati pii: capitali, obblighi e diritti disposti dal beneficio istituito da don Giambattista Barisella, carteggio relativo al beneficio Ghezzi e stato d'evidenza della sostanza annessa, estratto dalle disposizioni testamentarie di don Giuseppe de Concini, decano di Malè, e carteggio relativo alla nomina dell'amministratore dell'omonimo stipendio fondato in Tuenno, [1843] - 1883 agosto 18. Italiano, latino, volgare Busta, cc. 266 Note (1) Il tit. è desunto da c. 3 che in origine, opportunamente ripiegata, fungeva da fascetta del mazzetto.

107 subfondo 7 Chiese soggette, 1621 - 1967

Contenuto I fedeli delle "ville" o frazioni delle antiche pievi che per secoli furono costretti a frequentare la chiesa matrice per mancanza di luoghi adeguati di culto e di officianti, provvidero a partire dal Basso Medioevo all'erezione di modeste cappelle dove, almeno in occasione del titolare, potessero compiere atti di religione affidati ad un primissario o ad un beneficiato. La progressiva crescita numerica delle cappelle, formalmente subordinate alla pieve, sottolinea in maniera inequivocabile il desiderio del popolo di parteciare più frequentemente alla liturgia e di accostarsi in modo meno disagevole ai sacramenti; spesso le comunità stesse partecipavano alla scelta del cappellano e gli fornivano i mezzi di sostentamento (1). La prima espositura della valle di Non con sacerdote proprio fu quella di Marcena di Rumo (1233), dipendente dalla pieve di Revò, a cui seguì, due secoli dopo, l'istituzione delle cappellanie esposte di Tuenno (1422) e Nanno (1442) dipendenti dalla pieve di Tassullo. Nel '500 ottennero un primissario anche le frazioni di Pavillo (1518) e Rallo (1537). L'erezione di curazie con sacerdote stabile avvenne presso la maggior parte delle comunità religiose trentine tra i secc. XVII e XVIII a corollario del Concilio di Trento e dell'istituzione del seminario. Lo sviluppo delle curazie fu inoltre favorito in valle di Non dal placarsi delle lotte tra i castellani e delle ribellioni dei contadini per i gravami fiscali che portarono nel 1407 all'assalto e alla distruzione dei castelli di Tuenno, Altaguarda () e S. Ippolito (Mechel). Il decentramento degli atti di culto portò allo smembramento delle antiche pievi che finirono per diventare spesso parrocchie di discrete dimensioni come Tassullo, Torra, S. Zeno e Sarnonico.

Dipendevano dall'antica pieve di Tassullo le seguenti chiese, in parte soppresse, qui di seguito elencate in ordine alfabetico per toponimo con breve profilo istituzionale ed artistico (2):

CHIESA DI S. LUCIA IN CAMPO TASSULLO: conserva il suo volto originale, perchè, a quanto pare, non fu soggetta a rifacimenti. Nel 1488 godeva di beni propri e possedeva due altari senza pala, dedicati rispettivamente a s. Lucia e a S. Sebastiano ed una statua della Madonna, consegnata nel 1672 alla parrocchiale.

CAPPELLA DI S. VALERIO IN CASTEL VALER: la prima notizia relativa alla chiesetta risale al 1208, seguita dall'atto di consacrazione del 15 novembre 1473 per mano di Albertino di Tridino, vescovo Esiense e suffraganeo di Trento. La cappella è internamente decorata da dipinti che risalgono al 1496, indubbia opera dei fratelli Baschenis de Averaria. Nel 1793 il conte Giulio Spaur chiese il permesso di demolire la cappella pubblica di castel Valer, per riedificarla in miglior forma. Ottenne il permesso, ma la cappella fu rispettata. Al piano superiore del castello si trova fin dalla prima metà del sec. XVI un oratorio con altare dedicato a s. Sebastiano.

CHIESA DI S. BIAGIO IN NANNO, CHIESA DEI SS. FABIANO E SEBASTIANO IN "AGRO" e CHIESA DI S. TOMASO IN PORTOLO (frazione di Nanno): se ne vedano i profili storico-artistici nella scheda del sottofondo "Curazia di Nanno".

CHIESA DI S. PAOLO IN PAVILLO (3): la sua origine si può ritenere anteriore al '400. L'anno 1518 Michele Iorba, suffraganeo di Trento, vi consacrò due altari in onore di s. Antonio e di s. Stefano, riponendovi reliquie dei santi martiri anauniensi, di s. Dionigi e di s. Crescenzio. Nel 1537 vi celebrava un don Antonio, detto "cappellano di Pavillo". La 108 visita del 1616 ordinò la soppressione di un altare laterale e l'imbiancatura delle pareti, comprese quelle affrescate; nel 1672 il principe vescovo Sigismondo Alfonso Thun consacrò tutti i tre altari, recentemente rinnovati. Nel 1698 si fecero restauri all'altare maggiore per cura di don Luigi Menapace, si aprirono due vani interni per il confessionale ed un altarino e fu costruita una nuova sacristia. Il pittore Matteo Tevini decorò l'abside con figure di santi e degli evangelisti. L'altare laterale destro ha la pala della demolita chiesa di S. Spirito al Palù, raffigurante la discesa dello Spirito Santo, quello a sinistra invece un quadro della Crocifissione. L'abbattimento a scopo di ripristino delle sovrastrutture secentesche operata negli anni 1970-'73 ha messo in luce due ambienti: uno romanico probabilmente del sec. XI ed un altro gotico, entrambi affrescati con almeno quattro cicli pittorici successivi, La chiesa antica aveva all'incirca le stesse dimensioni attuali, con campanile incorporato a vela, a somiglianza della chiesa di S. Giorgio a Terres. Gli affreschi più antichi, ravvisabili in un drappeggio con tondi simboleggianti la sequenza dei 12 mesi, dovrebbero risalire al sec. XII; segue uno strato riferibile al sec. XIV, alcuni pannelli quattrocenteschi ed infine un ciclo realizzato dai fratelli Baschenis, attivi in quel periodo anche a Castel Valer e a S. Vigilio in Tassullo. Primissaria semplice della pieve di Tassullo dal 1518 e quindi di nuovo dal 20 marzo 1789, la chiesa di Pavillo fu eretta a parrocchia il 19 maggio 1957.

CHIESA DI S. SPIRITO "AL PALU'" (loc. di Pavillo): fra le antiche chiese campestri è forse l'unica costruita a pianta rotonda. La sua erezione con ospizio si fa risalire infatti alla prima metà del sec. XIV. Nel 1480 si trovava alle dipendenze dell'ospizio del Tonale, al quale nel 1741 doveva contribuire troni 13.50 all'anno. L'anniversario della consacrazione si celebrava il 12 maggio, festa di S. Pancrazio. Nel 1579 il suo altare era sufficientemente ornato, la cappella invece quasi diroccata con il tetto pericolante. L'anno 1616 i visitatori lasciarono l'ordine di demolirla, ma il parroco di Tassullo Giovanni Giacomo Calavino preferì ristrutturarla dalle fondamenta nel 1627, come ricordava una lapide, "ex elemosinis collectis ab ipso et aere proprio". Nel 1672 fu trovata convenientemente ornata, fornita di arredi e sopra i suoi beni erano fondate 24 messe. Trascurata andò sempre più decadendo, finchè nel 1825 fu imposto di demolirla.

PRIMISSARIA DI RALLO: fu eretta dal principe vescovo Cristoforo Madruzzo con documento di data 6 luglio 1621 al fine di agevolare la partecipazione alla messa, soprattutto agli anziani e alle donne nel periodo invernale e in caso di maltempo. Pertanto "concesse che la villa di Rallo tenesse un sacerdote da Sua Altezza Reverendissima e dai suoi successori riputato idoneo, il quale celebri messa nei giorni feriali e festivi, eccettuati le feste mobili, della Nascita di nostro Signore Gesù Cristo e dell'Assunzione di Maria Vergine, coll'obbligo di portarsi alla parrocchia tutte le terze domeniche del mese, d'assistere alla messa, processione e funzione del Santissimo e celebri la messa a comodo dei vicini in modo però che nei giorni solenni e festivi dominicali non porti impedimento alla messa e funzioni della chiesa parochiale e tal concessione sia fatta senza alcun pregiudizio ai diritti del parroco e della canonica". Il 16 agosto 1729 seguì un concordato tra il parroco di Tassullo don Domenico Stringari ed il sindaco di Rallo dott. Francesco Antonio Cristani per il quale si accordava al primissario, eletto dalla comunità con l'approvazione dell'arciprete, la facoltà di amministrare ai fedeli di Rallo i sacramenti della penitenza, dell'eucaristia, dell'estrema unzione e di benedire l'acqua lustrale e le puerpere. Con testamento del 26 gennaio 1846 il barone Giovanni Nicolò Cristani legava 4000 fiorini per la fondazione di una primissaria stabile in Rallo, il cui primissario avrebbe dovuto essere anche cappellano dell'erigendo ospedale di Rallo. Egli sarebbe stato tenuto a celebrare la messa mattutina nella chiesa di S. Antonio, ad officiare in perpetuo una messa nel giorno di venerdì a suffragio dell'anima del testatore, a visitare, confessare e comunicare gli ammalati dell'ospedale. Considerando che alcuni capitali assegnati dal barone all'erigenda primissaria non poterono

109 essere riscossi, che col consenso degli interessati in luogo dell'ospedale fu costituito un fondo poveri ed infermi e che a Rallo preesisteva già una primissaria, fondata nel 1621 con scopo identico a quello inteso dal testatore, si passò con atto del 25 marzo 1900 alla formale cessione ed incorporazione alla primissaria di Rallo di un capitale ipotecario di 4000 fiorini pari a 8400 corone. La primissaria, amministrata dalla fabbricieria della chiesa di S. Antonio di Rallo, si accollava gli oneri legatari disposti dal testatore e quindi provvedeva alla nomina di un primissario tenuto alla celebrazione della messa mattutina, della messa legataria settimanale e all'assistenza spirituale agli abitanti della villa di Rallo. Per un profilo storico-artisitco della chiesa di S. Antonio in Rallo si veda la scheda del sottofondo "Comitato pro erigenda chiesa nuova di Rallo".

CHIESA DI S. GIORGIO PRESSO RALLO: sorgeva sulla strada tra Rallo e S. Zenone ed era ritenuta molto antica: infatti, secondo il Campi, le chiese dedicate in Trentino a s. Giorgio, s. Valentino e s. Vigilio "sono vere e reali sostituzioni di ricordi religiosi pagani" (4). Nel 1579 la chiesa di S. Giorgio possedeva un unico altare consacrato, ma sguarnito di ogni ornamento. Da tempo immemorabile vi si celebrava la festa del santo con particolare solennità e richiamo nelle Quattro Ville. Demolita nel 1825, fu poi ricostruita e soppressa definitivamente nel 1840 (5).

CHIESA DI S. ORSOLA IN TUENNO, CHIESA DI S. NICOLO' IN TUENNO, CHIESA DI S. EMERENZIANA PRESSO TUENNO, CHIESA DI S. MARIA DEL CASTELLIR: se ne vedano i profili storico-artisitici nella scheda del sottofondo "Curazia di Tuenno".

CHIESA DELL'IMMACOLATA IN SANZENONE: l'epoca della sua erezione rimane ignota, ma si trova menzionata già nel 1360. L'11 febbraio 1518 fu consacrata dal vescovo di Archusa Michele Iorba, ponendo nell'altare reliquie dei martiri anauniensi, di s. Felice e altre indistinguibili tratte dal vecchio altare. Nel 1537 è detta chiesa di S. Maria e di Sanzenone da cui prende nome la villa. Nel 1579 i visitatori ne registravano i paramenti sufficientemente ornati e le tombe dei bambini riposte sotto il pavimento. Nel 1616 si ordinò di rinfrescare le pitture alle pareti oppure imbiancarle cancellando ogni cosa. Nel 1695 aveva ancora un unico altare intitolato all'Immacolata concezione; nel 1709 venne aggiunta la cappella con l'altare del Comune, fatto costruire da Francesco e Floriano de Concini da Sanzenone e consacrato l'8 agosto di quell'anno dal principe vescovo Giovanni Michele Spaur. La chiesa ha un portale rinascimentale sormontato da un affresco raffigurante s. Cristoforo. L'interno è ad un unica navata di stile gotico, l'arco del presbiterio si presenta a sesto acuto come pure quelli delle finestre.

Speciale menzione merita la CHIESA DI S. VIGILIO IN TASSULLO (6), illustre monumento tra i più preziosi del Trentino, prima chiesa costruita a Tassullo ab immemorabili, risalente addirittura, secondo alcuni, all'epoca dell'azione missionaria di s. Vigilio. Le prime notizie si riferiscono all'attuale costruzione riconducibile al 1494 ca. sotto il pievano Simone de Tono. L'edificio presenta tetto a due falde molto ripide, campanile inserito nella facciata principale ad ampio ed acutissimo timpano e contrafforti angolari. L'interno è organizzato ad un'unica navata con volta a crociera e custodisce cicli pittorici medioevali ed affreschi dei Baschenis, ai quali si possono attribuire con certezza la Madonna con Bambino ed i ss. Rocco e Romedio sul presbiterio a destra su commissione di Daniele Spor, come pure la Madonna con Bambino ed i ss. Fabiano e Sebastiano fatta eseguire da "Veronica, fiolla che fo de messer Iori da Lodron, conte e cavaler, fatto far 1495", la grande Crocifissione dietro l'altare e l'immagine di s. Vigilio dalla parte del Vangelo. Di

110 notevole interesse è anche la Madonna Nera con angeli neri della parete a sinistra e, a fianco, la Risurrezione su sfondo scuro a cui si contrappongono sull'arco di trionfo le immagini a vivacissimi colori dei ss. Lorenzo e Vigilio, forse di scuola tedesca. Particolarmente importante è l'altare maggiore, la cui mensa è sostenuta da eleganti colonnine romaniche. Esso custodisce un precedente antichissimo altare romanico con porticina in ferro battuto e urna in pietra del sec. V. La preziosa ancona lignea a sportelli, pregevole opera del sec. XVI, è conservata presso il Museo diocesano di Trento.

Note (1) G. QUARESIMA, Il clero anauniese nel corso dei secoli, Trento 1969, pp. 21-23; L. de FINIS (a cura di), Percorsi di storia trentina per le scuole secondarie superiori, Trento 2000, p. 138. (2) I profili artistico-istituzionali delle chiese soggette all'antica pieve di Tassullo sono stati compilati sulla base di: S. WEBER, Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte, Mori (Tn) 1992 (anast.), vol. II, pp. 48-70; A. COSTA, La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento 1986, pp. 555-560. (3) Si veda anche in proposito F. TURRINI, L'antica chiesa di S. Paolo in Pavillo, Cles (Tn) 1997. (4) S. WEBER, Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte, cit., vol. II, p. 49. (5) Benché S. Weber ne collochi la soppressione nel 1825, la chiesa di S. Giorgio dovette continuare ad esistere almeno fino al 1840 come si deduce da un'annotazione contenuta nel registro di cui a 4.1.1 e dai resoconti della chiesa di cui a 7.3.1. (6) Si veda anche in proposito L. de CAMPI, Le chiese di Tassullo e di Cles nella Naunia dedicate a s. Vigilio, Rovereto (Tn), 1905.

111 serie 7.1 Registri delle rese di conto, 1762 - 1857

Regg. 2

Contenuto I registri delle rese di conto erano tenuti dai sindaci o fabbricieri della chiesa e riportavano i resoconti con i relativi saldi finali, a cui talvolta seguivano delle annotazioni relative al passaggio delle consegne dagli amministratori uscenti ai neoeletti. La serie consta di due registri relativi ai conti delle chiese di S. Giorgio in Rallo, S. Maria in Sanzenone e S. Vigilio in Tassullo ed adibiti ad uso promiscuo. Il primo contiene infatti anche il protocollo di corrispondenza della chiesa parrocchiale compilato da don Tolameotti, il secondo invece il giornale strazzetto del medesimo parroco in cui appaiono registrati spese ed incassi giornalieri e avvenimenti degni di nota.

1 "Libro IX. Rese dei conti della chiesa di S. Giorgio dal 1764-1808 e protocollo esibiti 1840-1857" 1762 - 1808 ottobre 31; 1840 luglio 10 - 1857 maggio 9 All'inizio: annotazione relativa all'affrancazione di un interesse fondato "sopra una vanezza (1) alle Pozze, ossia Portella", dovuto alla chiesa di S. Giorgio da Gaspare fu Michele Busetti di Rallo, [post 1765] (2) - rese di conto delle entrate e delle uscite della chiesa di S. Giorgio in Rallo, 1762 - 1808 ottobre 31 - "Protocollo del parroco di Tassullo incominciato li 10 luglio 1840": protocollo di evasione della corrispondenza parrocchiale, 1840 luglio 10 - 1857 maggio 9 circa a metà (cuciti): notifica di pagamento all'arciprete di Tassullo del corrispettivo di alcune messe, 1846 aprile 26; permesso medico di inumazione di cadavere, 1849 novembre 22. Italiano, volgare Registro, legatura recente in mezza tela, cc. 106 n.n. Segnature precedenti: IX Note (2) L'interesse versato dal contribuente non appare più registrato nelle rese di conto successive al 1765. (2) "Vanegia: rettangolo di terra arabile, piccolo campo stretto e lungo, pianello" (E. QUARESIMA, "Vocabolario anaunico e solandro raffrontato col Trentino", Firenze 1991, p. 499).

2 "Libro XI. Rese de conti della chiesa di S. Maria in Sanzenone dal 1798, poi giornale strazzetto, 1846" 1798 - 1808 ottobre 31; 1846 luglio 31 - 1852 agosto 19 - Rese di conto delle entrate e delle uscite della chiesa di Sanzenone, 1798 - 1808 ottobre 31 - "Giornale strazzetto incominciato li 31 luglio 1846" dal parroco di Tassullo don Tolameotti, 1846 luglio 31 - 1852 agosto 19. A rovescio: sul r della prima c.: appunti e conteggi, [anni '50 sec. XIX] - rese di conto delle entrate e delle uscite della chiesa di S. Vigilio, 1798 - 1808 ottobre 31 - note di revisione della resa di conto per l'anno amministrativo 1807/1808, 1819 marzo 22. Italiano, volgare 112

Registro, legatura recente in mezza tela, cc. 189 n.n. Segnature precedenti: XI

113 serie 7.2 Atti amministrativi, 1621 - 1919

Contenuto La serie consta di sei fascicoli, per lo più riconducibili all'ordinamento archivistico di don Luigi Borghesi e contenenti documentazione di carattere patrimoniale. Di nuova costituzione risultano invece le unità 7.2.2, 7.2.5, 7.2.6 marcate da titoli critici, relative a lavori di riattazione e ad atti di compravendita.

1 b. 1 "V. Atti e carte della primissaria di Rallo. 18.VI.1915" 1621 - 1900 Decreto d'erezione della primissaria di Rallo, definizione del patrimonio e degli obblighi, carteggio ed atti relativi alla nomina del primissario, documento di fondazione del legato barone Giovanni Nicolò Cristani a favore della primissaria, 1621 luglio 6 - 1900 marzo 23. Italiano, latino Fascicolo, cc. 40 Segnature precedenti: V

2 b. 1 Contratti di compravendita fra privati e perizia di stima del fondo in parte arativo ed in parte prativo sito in località "alla Glesiola" nelle pertinenze di Rallo di diretto dominio della primissaria di Rallo 1832 - 1861 Italiano Fascicolo, cc. 6

3 b. 1 "VIII. Documenti della primissaria di Rallo. 23.VI.10, 11.6.15" 1841 - 1909 Documentazione relativa all'intavolazione nel foglio "vecchi aggravi" di alcune pp. ff. sulle quali pende il diritto di pegno a favore della primissaria di Rallo (1), 1841 dicembre 12 - 1909 agosto 19. Italiano Fascicolo, cc. 47 Segnature precedenti: VIII Note (1) La documentazione include contratti notarili di costituzione di censo a favore della primissaria di Rallo, le relative rinnovazioni ipotecarie ed insinuazioni del diritto di pegno nella procedura di rettifica.

4 b. 1 "II. Atti e carte della chiesa di Sanzenone. 18.VI.1915" 1841 - 1919 Carteggio relativo all'intavolazione di due pp. ff. del comune catastale di Tassullo I nel foglio "vecchi aggravi" con diritto di pegno e all'estinzione di un mutuo ipotecario fondato su esse a favore della chiesa di Sanzenone, 1841 agosto 9 - 1919 aprile 4. 114

Italiano Fascicolo, cc. 10 Segnature precedenti: II

5 b. 1 Progetto, preventivo e prospetto delle spese effettivamente sostenute per la riattazione della canonica di Pavillo (1) 1890 Italiano Fascicolo, cc. 16 Note (1) La ristrutturazione della canonica di Pavillo fu realizzata dal maestro muratore Federico Chierzi di Tuenno.

6 b. 1 Progetto, premisura descrittiva, fabbisogno e autorizzazione ordinariale per la riattazione della sacrestia della chiesa di S. Vigilio in Tassullo 1894 Italiano Fascicolo, cc. 12

115 serie 7.3 Resoconti e documenti di corredo, 1830/31 - 1967

Contenuto Fin dai tempi delle visite pastorali di Bernardo Clesio (1537-1538) e di Ludovico Madruzzo (1579-1581) fu viva preoccupazione dei vescovi di verificare l'entità del patrimonio economico delle chiese e dei benefici e di avere sicuri ragguagli sulle loro amministrazioni. In entrambe le occasioni i visitatori si rammaricarono di come la norma generale, che prevedeva l'obbligo di compilare dei registri da cui emergessero i redditi della chiesa e dei benefici, la loro quantità e qualità, nonchè la relativa amministrazione, rimanesse nella pratica senza attuazione. In ragione di ciò con speciali disposizioni ai vari responsabili venne rinnovato e meglio precisato l'obbligo di redigere inventari tanto dei beni stabili che mobili, e di tenere aggiornati i libri dei conti (cfr. Costituzioni sinodali di Ludovico Madruzzo, capp. XLVI-XLVII, che riprendono ed aggiornano i capp. XXIII-XXIV delle "Constitutiones Bernardi"). All'amministrazione dei beni e degli affari della chiesa furono preposti specifici funzionari detti sindici, massari ed in tempi più recenti fabbricieri, appositamente nominati ed operanti sotto la responsabilità del curatore d'anime. Alla fine di ogni anno, prima di passare le consegne ai nuovi eletti (o riconfermati), essi dovevano rendere conto al curato del loro operato (cfr. Costituzioni sinodali di Ludovico Madruzzo, cap. L). La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra Stato austro-ungarico e Chiesa romana del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava in base all'art. 30 dell'accordo all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel "Bollettino delle Leggi dell'Impero" del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti e degli inventari secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine d'entrata e d'uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne una all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra Stato italiano e Chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. In seguito alle norme del Concordato del 1984, che comportarono l'estinzione di tutti gli enti quali benefici, cappellanie, chiese..., fu riconosciuta anche alla parrocchia di Tassullo la condizione giuridica di "Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto", amministrato dal Consiglio parrocchiale per gli affari economici (CPAE). Per gli affari di amministrazione straordinaria è comunque richiesta, come in passato, l'autorizzazione dell'Ordinariato diocesano. La serie consta di tredici unità ordinate per ente produttore e quindi per estremi di produzione crescente. Le fasi di ricostruzione e di riordino della serie si sono dimostrate particolarmente laboriose, in quanto i singoli resoconti, in parte danneggiati dall'umidità e dai roditori, sono stati per lo più rinvenuti alla spicciolata senza alcun vincolo archivistico specifico. Si segnalano notevoli lacune nella serialità della documentazione relativa alle singole amminstrazioni, fatta eccezione per la chiesa di S. Giorgio in Rallo. Poichè gran parte dei resoconti si presentavano ripiegati nel senso della lunghezza e riportano a tergo annotazioni cronologiche, si suppone che essi siano stati in origine ordinati e conservati in mazzi cronologici. Per agevolare la consultazione e limitare l'usura dei supporti, già piuttosto logori, i singoli resoconti sono stati distesi, mentre la documentazione di corredo, scrupolosamente numerata fin dall'origine a tergo di ciascun pezzo o gruppo di pezzi, è stata riposta in cartelle prima della sezione relativa alle uscite oppure in fondo alla stessa, a seconda degli usi attestati nelle varie epoche. In genere i documenti di corredo, rinvenuti alla rifusa, furono avvolti in origine in fascette annuali o più raramente pluriennali, ora allegate alla documentazione. Da tali unità di condizionamento, riportanti l'indicazione della serie (quietanze o quitanze) e dell'ente 116 produttore (chiesa di Pavillo, primissaria di Rallo...), si sono desunti gli estremi cronologici e il numero delle pezze. Ad alcuni resoconti sono stati allegati, ove pervenuti, anche i relativi atti di liquidazione da parte dell'autorità politica competente, talvolta accompagnati da traduzioni, trattandosi di documentazione in lingua tedesca.

1 b. 1 Resoconti della chiesa di S. Giorgio presso Rallo (1) 1830/31 - 1834/35; 1836/37 - 1840 Italiano Fascicolo, nn. 9, cc. 31 Note (1) In testa al resoconto per l'anno 1840 si legge: "Conto intorno all'entrata ed all'uscita della soppressa cappella di S. Giorgio nel distretto del Comune di Tassullo sotto il Giudizio distrettuale di Cles la quale venne unita alla chiesa parrocchiale di Tassullo nel presente anno in base al venerato decreto della Camera aulica dei 21 maggio 1840 n. 15378...".

2 b. 1 Resoconti della chiesa di S. Maria in Sanzenone 1838/39 - 1844; 1846; 1849 Italiano Fascicolo, nn. 8, cc. 31

3 b. 1 Resoconti e documenti di corredo della chiesa di S. Maria in Sanzenone 1936 - 1967 Mancano i documenti di corredo degli anni: 1937, 1941, 1955-1967. Italiano Fascicolo, nn. 17, cc. 117

4 b. 1 Resoconti della chiesa di S. Vigilio in Tassullo 1840/41; 1846-1848; 1857 Italiano Fascicolo, nn. 5, cc. 23

5 b. 1 Resoconti e documenti di corredo della chiesa di S. Vigilio in Tassullo 1923; 1929; 1936 - 1960 Mancano i documenti di corredo degli anni: 1937-1938, 1941, 1949-1960. Italiano Fascicolo, nn. 17, cc. 108

6 b. 1

117

Resoconti delle chiese di S. Paolo in Pavillo e di S. Antonio in Rallo 1847 - 1848 Italiano Fascicolo, nn. 2, cc. 8

7 b. 1 Resoconti e documenti di corredo della chiesa di S. Paolo in Pavillo 1936 - 1949 Mancano i documenti di corredo degli anni: 1937, 1941, 1945-1949. Italiano Fascicolo, nn. 13, cc. 81

8 b. 1 Resoconti e documenti di corredo della primissaria di Pavillo 1936 - 1949 Mancano i documenti di corredo degli anni: 1937, 1948-1949. Italiano Fascicolo, nn. 12, cc. 83

9 b. 2 Resoconti e documenti di corredo della primissaria di Rallo 1858 - 1887 Italiano Busta, nn. 27, cc. 360

10 b. 3 Resoconti e documenti di corredo della primissaria di Rallo 1899 - 1923 Mancano i documenti di corredo degli anni 1917 e 1922. Italiano Busta, nn. 19, cc. 284

11 b. 3 Resoconti e documenti di corredo della primissaria di Rallo 1933 - 1934; 1936 - 1944; 1946 Mancano i documenti di corredo degli anni: 1937-1938, 1941-1942, 1944, 1946. Italiano Fascicolo, nn. 11, cc. 58

12 b. 4 Resoconti e documenti di corredo della chiesa di S. Antonio in Rallo 1935 - 1945 Mancano i documenti di corredo degli anni: 1937, 1939-1941, 1944-1945. 118

Italiano Fascicolo, nn. 10, cc. 62

13 b. 4 Resoconti della chiesa di S. Lucia in Campo Tassullo 1936 - 1948 Italiano Fascicolo, nn. 12, cc. 56

119 subfondo 8 Comitato pro erigenda chiesa nuova di Rallo, 1871 - 1877

Contenuto Il Comitato pro erigenda chiesa nuova di Rallo fu eletto dal Comune di Tassullo con suo conchiuso del 15 febbraio 1872 n. 73 (1). Affidato alla presidenza del parroco di Tassullo don Matteo Widmann, esso fu costituito allo scopo di provvedere alla ricostruzione della chiesa primissariale, ormai insufficiente alle necessità di culto. La prima notizia relativa alla chiesa primissariale di S. Antonio in Rallo risale agli atti visitali del 1537, in cui si menziona un certo prete Giacomo, tuttavia la sua fondazione risale ad epoca ben più remota. Si trattava infatti di una costruzione in stile neoclassico di proporzioni armoniche: un'unica navata a tre campate con un'abside più stretta che si chiudeva a semicerchio nel fondo, sotto una cupola coperta da un avvolto a botte. Nel 1579 possedeva tre altari consacrati, privi di ogni ornamento, dedicati rispettivamente a s. Antonio abate, a s. Apollonia e a s. Pietro. Essendo troppo angusta, la chiesa fu abbattuta nel 1872 e sostituita dall'attuale, disegnata dall'ingegner Liberi e realizzata dal maestro muratore Federico Chierzi di Tuenno. Negli anni successivi la chiesa fu oggetto di continui miglioramenti, sia nella struttura, sia nell'arredo. Venne ampliata nel 1961 per iniziativa di don Aldo Dalponte, su progetto dell'architetto Efrem Ferrari dall'impresa Francesco Valentini di Rallo, fu rifatto il tetto e gli altari laterali furono trasportati in nuove cappelle. Furono pavimentati in granito il presbiterio e la navata, fu ampliata la sacrestia, la cantoria accolse l'organo revisionato dalla ditta Mascioni da Cuvio (Varese), furono costruiti nuovi banchi, mentre il decoratore Luigi Delaidotti di Dorsino ridonò bellezza alle pareti, mettendo in risalto i precedenti particolari architettonici. La chiesa venne consacrata dall'arcivescovo mons. Alessandro Maria Gottardi il 25 agosto 1963. La chiesa di Rallo fu elevata a parrocchia il 22 giugno 1943.

Note (1) Archivio storico del Comune di Tassullo, 3.1.269, 26. Si veda anche: A.R.COOP., "Inventario dell'archivio storico del Comune di Tassullo (1425-1957) e archivi aggregati (1872-1994)", Trento 2000, p. 82.

120 serie 8.1 Atti amministrativi, 1871 - 1877

Fasc. 1

Contenuto La serie, unica del sottofondo, è costituita da un'unica unità in cui si riflette l'esigua attività del comitato, privo di personalità giuridica autonoma, istituitosi tempraneamente per l'erezione della chiesa nuova di Rallo.

1 b. 1 Relazione, progetti, preventivi di spesa, contratto di appalto dei lavori per l'erezione della chiesa nuova di Rallo nel broilo detto Cristani 1871 - 1877 Italiano Fascicolo, cc. 52

121 subfondo 9 Atti di amministrazione di enti ecclesiastici soggetti, 1427 - 1967

Contenuto Nel presente sottofondo confluiscono gli atti prodotti in unità promiscue ed indivisibili dagli enti soggetti all'amminstrazione parrocchiale e precisamente: - beneficio parrocchiale: vedi introduzione storica al sottofondo 3 - chiesa parrocchiale: vedi introduzione storica al sottofondo 4 - chiese soggette: vedi introduzione storica al sottofondo 7 - benefici e legati: vedi introduzione storica al sottofondo 10 - Confraternita del SS. Rosario di Tassullo: vedi Archivio aggregato della Confraternita del SS. Rosario di Tassullo - Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo: vedi Archivio aggregato della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo - Congregazione di Carità di Tassullo: vedi Archivio aggregato della Congregazione di Carità di Tassullo - Pia fondazione Cristani: vedi Archvio aggregato della Pia fondazione barone Giovanni Nicolò Cristani. Si tratta in massima parte di registri di amministrazione (urbari, inventari, registri di cassa, resoconti bancari e quinternetti d'esazione) riaprtiti per sezioni corrispondenti ai diversi enti; segue quindi il carteggio relativo all'amministrazione dei beni mobili ed immobili di proprietà dei medesimi.

122 serie 9.1 Urbari, inventari e registri dello stato patrimoniale ed economico, 1427 (copia del 1520) - 1944

Regg. 6

Contenuto La preoccupazione dei vescovi di verificare l'entità del patrimonio economico delle chiese e dei benefici si tradusse in speciali disposizioni ai vari responsabili, con le quali venne rinnovato e meglio precisato l'obbligo di redigere urbari ed inventari, tanto dei beni stabili che mobili, e di tenere aggiornati i libri dei conti ("Costituzioni sinodali" di Ludovico Madruzzo, capp. XLVI-XLVII che riprendono e aggiornano i capp. XXIII-XXIV delle "Constitutiones Bernardi"). L'incarico di amministrare il patrimonio della chiesa (fabbrica) era assunto dai comuni rurali attraverso specifici funzionari detti sindici, massari o fabbricieri, i quali ogni anno, prima di passare le consegne ai nuovi eletti, dovevano rendere conto al parroco del loro operato ("Costituzioni sinodali", cap. L). Per la corretta e vigile amministrazione dei beni si imponeva la tenuta di differenti registri, tra cui l'urbario o registro degli stabili e dei capitali, il partitario e l'inventario. In genere nell'urbario vengono registrati gli stabili, i singoli capitali, i censi ed i contributi di fondazione per sante messe ed altre funzioni di proprietà dell'ente; seguono poi le annotazioni dei dati relativi ai documenti di fondazione, al debitore, all'importo dei capitali e degli interessi con la scadenza del pagamento di entrambi, all'ipoteca, alla garanzia, alle modalità di pagamento... Di seguito a queste generalità si registrano in forma sintetica eventuali cambiamenti riguardanti nuovi affittuari, possessori subentrati agli stabili ipotecati, disdette, patti, riduzioni di interesse, il saldo del capitale ed il ricollocamento dello stesso. Una pagina speculare alla singola partita può fungere anche da partitario ove viene registrato il movimento della sostanza, ovvero le operazioni di avere (capitali a credito) e dare (acconti progressivi e saldo finale registrati con numero corrente e data). Gli inventari contengono in genere registrazioni più riassuntive riguardo l'amministrazione dei capitali e delle realità, mentre, a differenza degli urbari, riportano anche elenchi di consistenza di mobilio, paramenti sacri ed arredi. I registri dello stato patrimoniale ed economico rappresentano una tipologia specifica di inventari introdotti nell'amminstrazione degli enti ecclesiastici nel 1929. Sul verso del primo foglio si riporta anche una breve storia dell'ente titolare.

1 "Libro I. Inventari antichi e carte sparse dell'archivio parrocchiale di Tassullo" (1) 1427 maggio 27 (copia del 1520) - 1822 maggio 25 - "...renovatio registri decimae spectantis ecclesiae parochiali sive reverendo domino Stephano Rosino plebano plebis Tassulli necnon ecclesiae Tridentinae canonico dignissimo, in villa Tueni et suis pertinentiis facta per spectabilem iurisperitum virum dominum Bonifatium Betta de Archo...", 1427 maggio 27 (copia autentica del 1520) - 1528 novembre 28 (2) - "Inventarium bonorum Sancti Vigilii de Tassullo confectum sub anno Domini 1595", 1595 (copia semplice del sec. XVII dai rogiti del notaio Antonio Cristani di Rallo) - conchiuso della regola di Nanno e Portolo relativo al pagamento di contributi al vescovo per la primissaria, 1621 novembre 17

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- memoriale relativo alla processione del SS. Sacramento nel giorno del Corpus Domini nella villa di Nanno e Portolo, 1617 maggio 23 (originale e copia semplice del 1763) - memoriale della comunità di Nanno e Portolo relativo alle contribuzioni per la fabbrica del ponte di Cles, [1620] - ricevuta di pagamento del contributo per le campane di Tassullo versato dalla comunità di Nanno, 1644 gennaio 13 - contratti di permuta, rinnovazione d'investitura livellaria, censo, compravendita, dazione in pagamento, convenzioni riguardanti la chiesa di Nanno, 1679 settembre 24 - 1801 dicembre 2 (3) - memorie della chiesa di Nanno relative alla costruzione della chiesa di S. Biagio, all'orologio del campanile, alle campane, allo stato delle anime della villa e allo scoppio di un incendio, 1625 - 1794 giugno 29 - documentazione relativa alla concessione d'uso a privati dei sedili della parrocchiale di Tassullo, 1695 ottobre 29 - 1698 maggio 21 - "Decreta visitalia celsissimi et reverendissimi Iosephi Victorii de Alberti", 1695 (copia autentica del 25 aprile 1739) - estratto delle disposizioni legatarie di Giovanni Visentini di Nanno a favore della chiesa di S. Biagio, 1712 aprile 1 - "Copia sententiae patriarchalis inter communitates Quattuor Villarum Thassuli et communitatem Thueni de anno 1521 31 ianuarii" relativa alla contribuzione alla fabbrica della chiesa di S. Maria di Tassullo, 1521 gennaio 31 (copia del sec. XVIII) in allegato: traduzione parziale in italiano della suddetta sentenza, [sec. XX] - documentazione relativa ell'eredità lasciata da Teresa Abram Benvenuti, 1818 dicembre 30 - 1822 maggio 25 Italiano, latino, volgare Volume, legatura in mezza tela, cc. 95 n.n. Segnature precedenti: I Note (1) Si tratta di un volume contenente documentazione di carattere patrimoniale piuttosto antica relativa a diverse amministrazioni parrocchiali, in gran parte restaurata in passato per le precarie condizioni di conservazione. (2) L'urbario, redatto su supporto pergamenaceo di cc. 22, fu iniziato il 19 gennaio 1520 e pubblicato il 28 novembre 1528. Esso contiene la copia autentica dell'urbario antico del 27 maggio 1427 con i successivi aggiornamenti e riporta in trascrizione documenti del 28 agosto 1518 e del 19 agosto 1519. (3) Tali contratti non sono rilegati in sequenza continua, ma inseriti da questo punto in poi in ordine cronologico tra la documentazione successiva.

2 "Libro II. Urbari e istromenti della parrocchia di Tassullo e sue figliali" 1664 maggio 23 - 1786 agosto 20 Urbari delle realità, dei capitali, delle decime e degli arredi sacri della parrocchiale di Tassullo e delle chiese figliali, contratti di compravendita, rinnovo di locazioni e di livelli, rinnovo ed assicurazione di legati, affrancazione di capitali, costituzioni di censo, investiture di livello e di censo, cessioni di censo, 1664 maggio 23 - 1786 agosto 20. Latino, volgare Volume, legatura recente in mezza tela, cc. 209 n.n. Segnature precedenti: II

3 "Urbario generale delle chiese e confraternite della pieve di Tassullo con Tuenno e Nanno" (tit. int.) 1739 aprile 10 - (post) 1831 settembre 24 C. I r: annotazione degli estremi di due decreti sovrani di data 22 e 24 settembre 1831, utili per l'acquisto dei beni del SS. Rosario, [post 1831 settembre 24] c. 1: atto di approvazione del presente urbario da parte dei vicini delle Quattro Ville di Tassullo (1), 1742 luglio 29 (copia semplice coeva)

124 cc. 2-3: "Inventario de utensili e mobili della chiesa parochiale che si trovano nella sacristia della medesima chiesa", [1742 ante luglio 29] cc. 4 v-6 r, 7: "Sieguono raggioni e beni stabili della venerabile chiesa parochiale", [1742 ante luglio 29 - sec. XIX med.] cc. 8-20 r: affitti di pertinenza della chiesa parrocchiale, [1742 ante luglio 29] - 1820 novembre 20 cc. 20 v-21 r: livelli di pertinenza della chiesa parrocchiale, [1742 ante luglio 29] cc. 21 v-24 r: aggravi perpetui di olio a favore della chiesa parrocchiale, [1742 ante luglio 29 - secc. XVIII ex./XIX in.] c. 25 r: richiesta avanzata da don Cristoforo Cristani all'Ordinariato al fine di ottenere licenza per la compilazione del presente urbario aggiornato e relativa concessione, 1739 aprile 10 - 1742 luglio 29 cc. 27-33 r: "Inventario delle raggioni, beni mobili e stabili aspettanti alla venerabile chiesa filiale di Santo Paulo in Pavillo", [1742 ante luglio 29] - 1783 dicembre 2[7] cc. 34-38: "Urbario della venerabile chiesa di Santo Antonio abbate in Rallo si de mobili, stabili ed affitti", [1742 ante luglio 29] - 1788 dicembre 31 cc. 40-43: "Siegue l'inventario della venerabile chiesa di Santo Zenone", [1742 ante luglio 29] - 1768 cc. 44-45 r: "Inventario della venerabile chiesa di Santo Giorgio erretta nella campagna di Rallo", 1751 maggio 20 cc. 45 v-46: "Inventario della venerabile chiesa di Santa Lucia di Campo", 1751 maggio 20 cc. 48-64: indice alfabetico per cognomi c. 65 r: atto di approvazione del presente inventario da parte dei vicini di Nanno e Portolo, 1742 luglio 22 cc. 65, 66 v, 67 v, 68 v, 69 v, 70 v, 71 v, 72 v, 73 v, 74 v, 75 v, 76 v, 77 v, 78 v, 79 v, 80 v, 81 v, 82 v, 83 v, 84 v, 86 v, 87 v, 88 v, 89 v, 90 v, 91 v, 94 v, 95 v: "Inventario e descrizione di tutti li beni mobili e stabili, censi, legati pii ed altre ragioni della venerabile chiesa di S. Biaggio di Nano e della venerabil Confraternita del SS. Rosario ivi eretta", 1742 ante luglio 22 cc. 101-110: indice alfabetico per cognomi c. 123 r: atto di approvazione del presente urbario da parte dei vicini della villa di Tuenno, 1741 settembre 10 cc. 123 v-145 r: "Seguono li affitti e livelli della venerabile chiesa di S. Orsola" di Tuenno, [1741 settembre 10] - 1751 settembre 26 cc. 146 v-162 r: "Seguono li affitti e livelli della Confraternità del SS. Rosario" di Tuenno, [1741 settembre 10] - 1742 ottobre 27 cc. 166-167 r: "Inventario dell'utensili della chiesa di S. Orsola", [1741 settembre 10] cc. 170-187, 188 v, 189 v-191 r, 192 r, 193 r-195 r, 196-198 r: "Segue l'urbario de tutti li legatti pii che devonsi ogn'anno adempiere non solo da sindici della venerabile chiesa di S. Orsola e Confratenità del SS. Rosario, ma anche da particolari", [1741 settembre 10] - 1825 agosto 18 c. 199 r: richiesta avanzata da don Cristoforo Cristani all'Ordinariato al fine di ottenere licenza per la compilazione del presente urbario aggiornato e relativa concessione, 1739 aprile 10 - 1741 settembre 10 cc. 202-219: indice alfabetico per cognomi c. 220 r: atto di approvazione del presente urbario da parte dei vicini della villa di Tassullo, 1750 dicembre 15 cc. 220-223: "Urbario delli beni, fondi, stabili, censi, livelli ed affitti di raggione della venerabile chiesa di Santo Vigilio erretta nella villa di Thassullo", 1751 maggio 20 - 1789 dicembre 27 c. 226 r: "Inventario della Confraternita del SS. Rosario erretta nella venerabile parochiale di Thassullo" e notizie relative alla sua istituzione, 1751 maggio 20 c. 226 v: fondi di pertinenza della Confraternita del SS. Rosario di Tassullo, 1751 maggio 20 - 1786 giugno 2 cc. 227 v, 228 v, 229 v: "Censi ed affitti affrancabili aspetanti alla venerabile Confraternita" del SS. Rosario di Tassullo, 1751 maggio 20 - secc. XVIII ex./XIX in. c. 230 r: atto di approvazione del presente urbario da parte di alcuni confratelli più anziani della Confraternita, 1751 maggio 20. Latino, volgare Registro, legatura in pelle decorata, cc. II, 230 (bianche cc. 31) Segnature precedenti: XXI Note (1) Ammonito in occasione della visita pastorale del 1695 a voler provvedere alla compilazione di un inventario in forma autentica e probante dei beni mobili ed immobili e di tutti i diritti spettanti alle chiese della parrocchia di Tassullo e alle Confraterite in esse 125 erette, don Cristoforo Cristani fece compilare il presente urbario, approvato e sottoscritto alla presenza del notaio Nicola Antonio Pilati di Tassullo dai rappresentanti delle Quattro Ville.

4 "Urbario o registro dei capitali e degli stabili delle varie amministrazioni nella parrocchia di Tassullo. 1895. Cfr. urbario del 1911" (1) 1895 - 1919 agosto 12 con visto pastorale del 7 maggio 1925 P. 1: sommario dell'urbario della chiesa parrocchiale di Tassullo, 1895 pp. 2-45; 48-51; 56-64: capitali della chiesa parrocchiale di Tassullo, 1895 - 1911 settembre 4 pp. 46-47: realità della chiesa parrocchiale di Tassullo, 1895 pp. 52-54: prestazioni d'uso o contributi a favore della chiesa parrocchiale di Tassullo, 1895 pp. 100-102: realità del Fondo missioni, 1895; 1904 marzo 5 p. 109: sommario dell'urbario della chiesa di S. Vigilio, 1895 pp. 110-118: capitali della chiesa di S. Vigilio, 1895 - 1911 gennaio 9 pp. 122-127: realità della chiesa di S. Vigilio, 1895; 1907 ottobre 24; 1910 novembre 18 p. 134: contributi passivi corrisposti dalla chiesa di S. Vigilio, 1895 pp. 138-145: capitali della chiesa di Campo Tassullo, 1895 - 1904 novembre 27 p. 155: sommario dell'urbario della chiesa di Rallo, 1895 pp. 156-168: capitali della chiesa di Rallo, 1895 - 1910 gennaio 13 pp. 170-172: realità della chiesa di Rallo, 1895; 1907 aprile 24 - 1907 ottobre 24 pp. 176-177: prestazioni d'uso o contributi a favore della chiesa di Rallo, 1895 p. 183: sommario dell'urbario della chiesa di Sanzenone, 1895 pp. 184-188: capitali della chiesa di Sanzenone, 1895 - 1910 settembre 18 pp. 194-195: realità della chiesa di Sanzenone, 1895 p. 198: contributi passivi corrisposti dalla chiesa di Sanzenone, 1895 p. 201: sommario dell'urbario della chiesa di Pavillo, 1895 pp. 202-217: capitali della chiesa di Pavillo, 1895 - 1911 ottobre 4 pp. 222-223: realità della chiesa di Pavillo, 1895; 1907 ottobre 24 p. 229: sommario dell'urbario della primissaria di Tassullo, 1895; annotazione relativa alla separazione della primissaria scolastica di Tassullo dal beneficio Concini, approvata dall'Ordinariato con decreto 6 novembre 1909 n. 2487 Bf., e alla ripartizione dei capitali, 1909 post novembre 6 pp. 230-244: capitali della primissaria di Tassullo, 1895 - 1909 luglio 8 pp. 243-244: annotazioni relative all'estinzione di libretti a risparmio intestati alla primissaria di Tassullo e alla ripartizione degli utili tra la primissaria scolastica e il beneficio Concini, 1910 gennaio 13 pp. 250-251: prestazioni d'uso o contributi a favore della primissaria di Tassullo, 1895 pp. 252-253: contributi passivi corrisposti dalla primissaria di Tassullo, 1895 p. 259: sommario dell'urbario della primissaria di Rallo, 1895 pp. 260-276: capitali della primissaria di Rallo, 1895 - 1907 marzo 5; 1919 agosto 12 tra pp. 264-265 (in allegato): procedura per il conseguimento di un atto notarile, 1870 giugno 14 pp. 284-288: realità della primissaria di Rallo, 1895; 1907 ottobre 24 p. 295: sommario dell'urbario della primissaria di Pavillo, 1895 pp. 296-310: capitali della primissaria di Pavillo, 1895 - 1910 settembre 4; 1918 settembre 18 pp. 312-313: realità della primissaria di Pavillo, 1895 p. 323: sommario dell'urbario del beneficio Tabarelli, 1895 pp. 324-326: capitali del beneficio Tabarelli, 1895; 1899 giugno 5

126 p. 333: sommario dell'urbario del beneficio Ghezzi, 1895 p. 334: capitale del beneficio Ghezzi, 1895 p. 341: sommario dell'urbario del beneficio Cova, 1895 pp. 342-349; 356-359; 361-362: capitali del beneficio Cova, 1895 - 1911 ottobre 4 pp. 350-355: realità del beneficio Cova, 1895 - 1903 maggio 29 p. 360: capitali passivi corrisposti dal beneficio Cova, 1895; 1897 settembre 6 p. 365: sommario dell'urbario del beneficio Gottardi, 1895 pp. 366-372: capitali del beneficio Gottardi, 1895 - 1909 gennaio 12 tra pp. 370-371 (in allegato): annotazione relativa al passaggio di prestito di un capitale di proprietà del beneficio Gottardi, [post 1895] pp. 378-391: realità del beneficio Gottardi, 1895 p. 395: sommario dell'urbario delle Fondazioni pie, 1895 pp. 396-406: capitali delle Fondazioni pie, 1895 - 1911 marzo 29 p. 413: sommario dell'urbario della cappellania Pilati, 1895 pp. 414-417: capitali della cappellania Pilati, 1895 - 1909 settembre 3 p. 421: sommario dell'urbario della Confraternita del SS. Sacramento, 1895 pp. 422-431: capitali della Confraternita del SS. Sacramento, 1895 - 1911 gennaio 9 p. 437: sommario dell'urbario della Congregazione di Carità, 1895 pp. 438-462: capitali della Congregazione di Carità, 1895 - 1909 ottobre 25 tra pp. 458-459 (in allegato): annotazione relativa alla restituzione di un capitale di proprietà della Congregazione di Carità di Tassullo, 1902 maggio 28 p. 471: sommario dell'urbario del beneficio parrocchiale di Tassullo, 1895 pp. 472-481: capitali del beneficio parrocchiale di Tassullo, 1895 - 1906 maggio pp. 490-504: realità del beneficio parrocchiale di Tassullo, 1895 p. 570: "Protocolli della fabbricieria di Rallo", 1909 novembre 7 p. 594: "Indice generale", 1895. Italiano Registro, legatura in tela, pp. 594 (bianche pp. 271) Note (1) "Cfr. urbario del 1911": aggiunta di mano successiva. Il rimando si riferisce all'urbario di cui a 9.1.5.

5 "Urbario o registro dei capitali e degli stabili delle varie amministrazioni nella parrocchia di Tassullo. 1911" 1911 - 1944 ottobre 23 con visto pastorale del 5 ottobre 1966 All'inizio: "Indice generale", 1911 pp. 1-32: capitali della chiesa parrocchiale di Tassullo, 1911 - 1921 ottobre 28; 1938 novembre 30 p. 49: stabili della chiesa parrocchiale di Tassullo e contributi a suo favore, 1911 pp. 51-52: capitali del Fondo missioni, 1911 - 1918 agosto 10 pp. 57-66: capitali della chiesa di S. Vigilio, 1911 - 1922 luglio 22 p. 81: stabili della chiesa di S. Vigilio, 1911 pp. 85-92: capitali della chiesa di S. Lucia di Campo Tassullo, 1911 - 1921 maggio 23; 1930 aprile 19 pp. 101-104: capitali della chiesa di S. Maria in Sanzenone, 1911 - 1920 febbraio 27 p. 111: stabili della chiesa di S. Maria in Sanzenone, 1911 pp. 115-125; 127-128: capitali della chiesa di S. Antonio in Rallo, 1911 - 1921 dicembre 31 p. 133: prestazioni d'uso o contributi a favore della chiesa di S. Antonio in Rallo, 1911

127 pp. 135-150: capitali della chiesa di S. Paolo in Pavillo, 1911 - 1920 novembre 17 pp. 159-182: capitali della primissaria di Rallo, 1911 - 1921 dicembre 31 p. 191: contributo a favore della primissaria di Rallo, 1911 pp. 193-198: capitali della primissaria vecchia di Pavillo, 1911 - 1918 novembre 4; 1938 novembre 30 p. 205: stabili della primissaria vecchia di Pavilli, 1911 pp. 207-212: capitali della primissaria nuova di Pavillo o legato di Francesco Menapace, 1911 - 1918 novembre 4 pp. 221-223; 225-226: capitali del beneficio parrocchiale di Tassullo, 1911 - 1920 febbraio 27 pp. 231; 233; 235; 237: stabili del beneficio parrocchiale di Tassullo, 1911; 1944 ottobre 23 pp. 239; 241-251; 253-254: capitali del beneficio Cova di Pavillo, 1911 - 1920 novembre 17 pp. 261-266: capitali delv beneficio Gottardi di Rallo, 1911 - 1918 maggio 23 pp. 273; 275; 277: stabili del beneficio Gottardi di Rallo, 1911; [anni '30 sec. XX] pp. 281-284: capitali del beneficio Tabarelli, 1911 - 1918 maggio 26 pp. 291-296: capitali del beneficio Ghezzi, 1911 - 1913 aprile 14; 1938 novembre 30 pp. 297-300: capitali del beneficio Concini, 1911 - 1922 luglio 22 pp. 305-308: capitali della cappellania Pilati, 1911 - 1917 novembre 2; 1938 novembre 30 pp. 309-318: capitali delle Fondazioni pie di Tassullo, 1911 - 1921 dicembre 4 pp 323-324; 339-342: capitali della dote Maistrelli, 1911 - 1918 settembre 27 pp. 325-338; 343-344: capitali della Congregazione di Carità di Tassullo, 1911 - 1922 agosto 10 pp. 347-352: capitali della Confraternita del SS. Sacramento, 1911 - 1918 settembre 24 pp. 359-366: capitali del legato Giovanni Bon di Tassullo, 1911 - 1920 febbraio 27 p. 371: stabili del legato Giovanni Bon di Tassullo, 1911 p. 375: capitali dei legati missari Spaur con rimando alla p. 2 del presente urbario, 1911 p. 384: aggiornamento degli stabili della chiesa parrocchiale di Tassullo, [anni '30 sec. XX]. Italiano Registro, legatura mezza pelle, pp. 384 (bianche pp. 157)

6 Registri dello stato patrimoniale ed economico della chiesa parrocchiale di Tassullo, della chiesa di S. Maria in Sanzenone e della primissaria di Pavillo 1929 Italiano Fascicolo, nn. 3, cc. 24

128 serie 9.2 Atti amministrativi, 1740 - 1957

Contenuto La serie consta di dieci unità fra cui si segnala 9.2.1 ascrivibile all'ordinamento archivistico di don Tolameotti. Si tratta infatti di un complesso piuttosto consistente di documentazione di carattere patrimoniale riordinata nell'agosto 1853 e registrata in un inventario ripartito per ente produttore (cfr. 9.2.1.1 nota 1).

1 b. 1 Inventario dei documenti di capitale e di locazione esistenti presso la chiesa parrocchiale di Tassullo e le chiese soggette redatto dal fabbricere [Antonio fu] Francesco Pinamonti per conto di don Giambattista Tolameotti e relativa documentazione inventariata 1740 - 1853 Busta

1/1 b. 1 "Registro dei documenti della chiesa parrocchiale di Tassullo e delle altre chiese figliali fatto nell'agosto 1853 (...)" 1853 agosto 12 (con annotazioni degli anni '60 sec. XIX) Inventario dei documenti di capitale e di locazione esistenti presso la chiesa parrocchiale di Tassullo e le chiese soggette di S. Vigilio in Tassullo, S. Lucia in Campo Tassullo, S. Antonio in Rallo, S. Maria in Sanzenone e S. Paolo in Pavillo (1), 1853 agosto 12 con annotazioni degli anni '60 sec. XIX in fondo (in allegato): elenco dei documenti mancanti, [1853 agosto 12]. Italiano Registro, legatura in carta, cc. 16 n.n. Note (1) Le scritture risultano inventariate mediante individuazione della data e dell'oggetto del documento e l'assegnazione di un numero corrente, riportato nelle sottounità descrittive nel campo "Segnatura antica". Il numero ordinale si riferisce all'ente produttore (I = chiesa parrocchiale di Tassullo), quello cardinale alla posizione inventariale. Il tit. assegnato a ciascuna sottounità è desunto dall'inventario antico, salvo casi particolari segnalati in nota.

1/2 b. 1 "Elenco dei capitali della chiesa parrocchiale" 1742 - 1843 "Elenco dei documenti di tutti i capitali e livelli della chiesa parrocchiale di Tassullo" e della chiesa soggetta di S. Giorgio, investiture di livello e rinnovazioni di investitura (nn. 27-30), documenti di capitale (n. 33), 1742 luglio 22 - 1843 luglio 7. Italiano, volgare Fascicolo, cc. 55 Segnature precedenti: I

1/3 b. 1

129

"Vecchio elenco dei capitali della chiesa parrocchiale" 1774 - 1819 "Elenco di tutti i capitali esistenti presso privati di ragione della venerabile chiesa parrocchiale di Tassullo, compillato dietro venerato dispaccio dell'I. r. Giudizio distrettuale di Cles dei 10 settembre 1819 n. 2729/266" e documenti di capitale (nn. 1, 6, 11), 1774 ottobre 9 - 1819 ottobre 20. Volgare Fascicolo, cc. 20 Segnature precedenti: I, 36

1/4 b. 1 "Fascicolo contenente le investiture della chiesa parrocchiale di S. Giorgio" 1740 - 1843 Investiture di livello e rinnovazioni di investitura, "Prospetto tabellare delle annue rendite in denaro e naturali della chiesa di S. Giorgio nella parrocchia di Tassullo nel distretto di Cles", "Elenco di tutti i capitali esistenti presso privati di ragione della venerabile chiesa figliale di Sant Giorgio parrochia di Tassullo compillato dietro rispettato ordine dell'I. r. Giudizio distrettuale inquirente di Cles dei 10 settembre 1819 n. 2729/266", "Inventario della venerabile chiesa filiale di Sant Giorgio parrocchia di Tassullo, in cui si comprendono tutti i capitali, livelli, rendite annuali e spese della medesima, compillato dietro ordine superiore", "Prospetto [dei] fondi d'entrata in livelli e capitali della chiesa figliale di S. Giorgio situata nel distretto del Comune di Tassullo, i quali meritano particolare revista per la loro normale assicurazione",1740 luglio 11 - 1843 luglio 6. Italiano, volgare Fascicolo, cc. 32 Segnature precedenti: I, 37

1/5 b. 1 "Decreto relativo alla consegna del patrimonio della chiesa di S. Giorgio" alla chiesa parrocchiale di Tassullo 1840 Italiano Fascicolo, cc. 3 Segnature precedenti: I, 39

1/6 b. 1 "Decreto 8 gennaio 1840 n. 48/4 con insieme altre carte relative per l'eliminazione del capitale di fiorini 25.42 3/4 dovuti dal fu Giovanni Menapace Cramer" di Pavillo alla chiesa parrocchiale di Tassullo 1837 - 1840 Italiano Fascicolo, cc. 10 Segnature precedenti: I, 40

1/7 b. 1 "Protoccollo giudiziale 9 maggio 1831 con entro un prospetto delle insinuazioni ipotecarie relativo alle dichiarazioni di molti debitori circa i capitali della chiesa" 1831 Italiano Fascicolo, cc. 8 130

Segnature precedenti: I, 41

1/8 b. 1 "Protocolo 17 marzo 1834 con entro una convenzione giudiziale con Nicolò Menapace contenente il conguaglio circa i conti delle chiese" 1834 - 1837 Italiano Fascicolo, cc. 10 Segnature precedenti: I, 42

1/9 b. 1 "Protocollo 24 settembre 1838 contenente le dichiarazionidei debitori di capitali verso la chiesa parrocchiale e benefizio parrocchiale" (1) 1838 Italiano Fascicolo, cc. 4 Segnature precedenti: I, 43 Note (1) Il tit. è desunto dal v dell'ultima c.

1/10 b. 1 "Spiegazione al prospetto delle rendite e spese delle chiese nella pieve di Tassullo" 1807 Contiene anche: "Prospetto tabellare delle annue rendite in danaro e naturali della chiesa parrochiale di Tassullo nel distretto di Cles" e "Livelli in naturali della chiesa parrochiale di Tassullo" e delle amministrazioni soggette, [1807 con annotazioni fino al 1808]. Volgare Fascicolo, cc. 22 Segnature precedenti: I, 45

1/11 b. 1 "Decreto 22 giugno 1839 n. 1452/163 eccl. con entro altro rescritto con cui vengono intimati i pezzi d'appoggio per gli oneri o sia obblighi, relativo alla facoltà del Rosario di Tassullo e Nano" 1839 Italiano Fascicolo, cc. 3 Segnature precedenti: I, 47

1/12 b. 1 "Decreto 2 gennaio 1836 n. 4995/178 eccl. relativo alla valuta del Tirolo pretesa dal parroco di Tassullo per le tasse dei patrocini etc." 1836 Italiano

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Fascicolo, cc. 2 Segnature precedenti: I, 48

2 b. 1 Carteggio relativo al conguaglio dei debiti e dei crediti della chiesa parrocchiale e delle chiese dipendenti e soggette risultanti dall'ammministrazione delle rispettive fabbricierie 1823 - 1828 Contiene fra l'altro: registro dei crediti e dei debiti della chiesa parrocchiale e delle chiese dipendenti e soggette presso le rispettive fabbricierie fino al 1818 incluso, [post 1818]. Italiano Fascicolo, cc. 25

3 b. 1 "Conchiusi e insinuazioni (Giudizio - Libro fondiario)" 1850 - 1917 Insinuazione della chiesa figliale di S. Antonio in Rallo contro un privato in punto di rinnovazione ipotecaria e nozione della Commissione distrettuale per lo svincolamento della gleba in Cles, conchiusi tavolari, 1850 settembre 28 - 1917 maggio 4. Italiano Fascicolo, cc. 6

4 b. 1 Appunti e conteggi relativi ai capitali e ai debitori di diverse amministrazioni parrocchiali sec. XIX anni '60 - sec. XX anni '20 Italiano Fascicolo, cc. 13

5 b. 1 Avvisi, carteggio, minute, appunti, formulari e conteggi preparatori al pagamento dell'equivalente d'imposta gravante sui beni della chiesa e delle amministrazioni parrocchiali 1863 - 1881 Italiano Fascicolo, cc. 16

6 b. 1 Condizioni d'asta, descrizione degli stabili di proprietà della chiesa parrocchiale, delle chiese soggette di S. Vigilio in Tassullo e S. Maria in Sanzenone e contratti di locazione 1866 - 1890; 1907 Contiene fra l'altro: documentazione relativa alla locazione dell'acqua irrigatoria di proprietà della chiesa parrocchiale e delle chiese soggette di S. Vigilio in Tassullo e S. Maria in Sanzenone, 1869 marzo 14 - 1883. Contiene anche: obbligo interinale per l'acquisto della sorte al Palù ("Doss della Forca") di proprietà della chiesa di S. Vigilio, 1907 ottobre 24. Italiano Fascicolo, cc. 20

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7 b. 2 Prospetti statistici sulla gestione e lo stato del patrimonio della chiesa e delle amministrazioni soggette 1890; 1905; 1910 Italiano Fascicolo, cc. 7

8 b. 2 "Copie fassione equivalente imposta 1910-1922" (1) 1910 - 1930 Fassioni per la commisurazione dell'equivalente d'imposta sul valore del possesso fondiario assieme alle pertinenze, fassioni della sostanza mobile, solleciti di adempimento agli obblighi di denuncia delle rendite degli enti morali dipendenti dalla parrocchia (2), 1910 - 1930. Italiano Fascicolo, cc. 99 Note (1) Sul v della fascetta, riutilizzata, compare il seguente tit. di data anteriore: "XXV. Documenti della Fondazione baron Cristani di Rallo. 1915. Tassullo 8.6.1915". (2) La documentazione si riferisce alle seguenti amministrazioni: beneficio parrocchiale, chiesa parrocchiale, Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo, chiese soggette di Campo Tassullo, Rallo, Sanzenone, Pavillo e S. Vigilio in Tassullo, primissaria di Tassullo ovvero beneficio Concini, primissaria di Rallo, primissaria vecchia di Pavillo, legato Menapace, legato Giovanni Bon, fondo Missioni, Congregazione di Carità di Tassullo, Fondazioni pie, Fondazione Cristani.

9 b. 2 Estratti sommari dai fogli "vecchi aggravi" di varie amministrazioni parrocchiali (1) 1912 - 1913 Italiano Fascicolo, cc. 124 Note (1) Gli estratti sono stati suddivisi per comune catastale (Cles, Nanno, Tassullo I, Tassullo II, Tassullo III e Tuenno) e quindi ordinati per numero progressivo di particella tavolare.

10 b. 2 Atti di consegna delle temporalità beneficiarie ed ecclesiastiche della parrocchia di Tassullo 1918 - 1957 Contiene fra l'altro: verbale di "Consegna della primissaria e della chiesa di Rallo eretta in parrocchiale, al primo parroco don Giuseppe Martintoni", 1947 aprile 10. Italiano Fascicolo, cc. 111

133 serie 9.3 Registri di cassa, 1919 - 1967

Regg. 4

Contenuto Il registro di cassa o giornale cassa è il libro in cui giornalmente vengono annotate le entrate e le uscite in denaro contante relative ad un determinato fondo amministrato. Il giornale cassa doveve essere compilato e conservato in canonica dal parroco, in quanto principale responsabile dell'amministrazione ecclesiastica, mentre era competenza del fabbriciere o del cassiere o dell'esattore della chiesa presentare periodicamente il quinternetto delle riscossioni o scodirolo e le quietanze degli importi pagati: in tal modo il parroco poteva registrare nel giornale e comprovare gli interessi incassati e le spese sostenute.

1 "Registro cassa chiesa parrocchiale" 1919 maggio 6 - 1967 dicembre 31 - "Indice" (1) - giornale cassa della "Chiesa parrocchiale-Tassullo", 1919 maggio 6 - 1925 settembre 9 - "Oboli", 1919 maggio 6 - 1925 aprile 16 (2) - "Fondo missioni", 1919 maggio 6 - 192[2] dicembre 31 - giornale cassa della "Chiesa S. Vigilio", 1919 maggio 6 - 1925 dicembre 3 - giornale cassa della "Chiesa di Campo (S. Lucia)", 1919 maggio 6 - 1923 marzo 7 - giornale cassa della "Chiesa di Sanzenone", 1919 maggio 6 - 1926 dicembre 29 - giornale cassa della "Chiesa di Rallo", 1919 giugno 1 - 1924 - giornale cassa della "Chiesa di Pavillo", 1919 maggio 6 - 1925 luglio 6 - giornale cassa della "Primissaria di Rallo", 1919 maggio 6 - 1925 - giornale cassa della "Primissaria di Pavillo", 1919 maggio 6 - 1924 - giornale cassa del "Legato Menapace Pavillo (primissaria nuova)", 1919 maggio 6 - 1923 - giornale cassa del "Beneficio Gottardi Rallo", 1919 maggio 6 - 1923 - giornale cassa del "Beneficio Tabarelli", 1919 maggio 6 - 1923 - giornale cassa del "Beneficio Concini", 1919 maggio 6 - 1924 - giornale cassa della "Cappellania Pilati", 1919 maggio 6 - 1923 - "Fondazioni pie", 1919 maggio 6 - 1923 - "Congregazione di Carità", 1919 maggio 6 - 1924 - "Dote Maistrelli", 1919 maggio 6 - 1924 - "Confraternita del Santissimo", 1919 maggio 6 - 1922 [dicembre 31] - giornale cassa della chiesa parrocchiale di Tassullo, 1951 aprile 1 - 1967 dicembre 31. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 83 (num. orig. parziale) Note

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(1) L'indice per pagine numerate è stato cassato, in quanto le sezioni contenenti le registrazioni contabili relative ai fondi "Sante Anime", "Legato Giovanni Bon", "Terziari", "Legato Brentari", "Fondo campane", "Legati privati", "Legato miss[ario] Giovanni Bentivoglio", "Beneficio parochiale", "Legato sale Bon" presenti nell'indice, sono state tagliate dal registro; la numerazione indicizzata è dunque valida solo fino a p. 131. Le pp. bianche rimaste a disposizione son state utilizzate per le registrazioni di cassa della chiesa parrocchiale di Tassullo dal I aprile 1951 al 31 dicembre 1967. (2) Si tratta di offerte prescritte dall'Ordinariato, destinate agli Oboli di S. Vigilio e di S. Pietro, alle Missioni, ai poveri, ai sordomuti, ai Luoghi Santi, all'Università Cattolica, agli schiavi, alle chiese danneggiate dalla guerra, agli incendiati...

2 Giornale di cassa delle primissarie di Pavillo e Rallo, dei benefici Tabarelli e Ghezzi e del denaro spedito all'Ordinariato vescovile (1) 1931 - 1937 (con visto pastorale del 2 agosto 1937) - Giornale cassa della primissaria di Pavillo, 1931 - 1936 - giornale cassa della primissaria di Rallo, 1931 - 1936 - giornale cassa del beneficio [Tabarelli], 1935 - 1936 (solo entrate) - giornale cassa del beneficio [Ghezzi], 1934 - 1936 (solo entrate) - "Denaro spedito alla reverenda Curia", 1931 - 1937. Italiano Fascicolo, cc. 13 Note (1) Si tratta di pagine numerate tagliate da un registro di cassa, non pervenuto, così strutturato in base all'indice: "Primissaria di Pavillo, pagina 2 Primissaria di Rallo, pagina 20 Fondazioni pie, pagina 34 Beneficio Tabarelli, pagina 38 Beneficio Ghezzi, pagina 44 Elemosine da spedirsi alla reverenda Curia, pagina 60". Non è pervenuta alcuna registrazione relativa alle entrate e alle uscite delle fondazioni pie. Frequenti risultano i rimandi al registro di cassa di cui a 9.3.3.

3 "Giornale di cassa della chiesa parrocchiale e filiali di Tassullo" 1931 - 1944 (con visto pastorale del 13 maggio 1947) P. 1: "Indice" pp. 2-49: giornale cassa della chiesa parrocchiale di Tassullo, 1931 - 1940; 1942 - 1944 pp. 54-71: giornale cassa della chiesa di Sanzenone, 1931 - 1944 pp. 72-85: giornale cassa della chiesa di Campo Tassullo, 1931 - 1944 pp. 90-103: giornale cassa della chiesa di S. Vigilio, 1931 - 1944 pp. 104-111; 120: giornale cassa della chiesa di Pavillo, 1931 - 1944 pp. 112-119: giornale cassa della chiesa di Rallo, 1931 - 1944 Italiano Registro, legatura in tela, pp. 120 (bianche pp. 10)

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"Libro cassa chiesa Sanzenone chiesa Campo chiesa S. Vigilio chiesa Pavillo" 1945 - 1950 novembre 1 - Giornale cassa della "Chiesa parrocchiale-Tassullo", 1945 - 1950 ottobre 31 con rimando ad una "continuazione alle ultime pagine del libro" - giornale cassa della "Chiesa S. Vigilio-Tassullo", 1945 - 1950 ottobre 20 - giornale cassa della "Chiesa S. Maria-Sanzenone", 1945 - 1950 ottobre 10 (1) - giornale cassa della "Chiesa S. Paolo-Pavillo", 1945; 1947 dicembre 31 - 1950 novembre 1 - giornale cassa della "Primissaria-Pavillo", 1945 - 19[50] febbraio 10 (2) - "Continuazione del conto chiesa arcipretale", 1950 agosto 11 - 1950 ottobre 11. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 32 n.n. (mancano cc. 2) Note (1) Per la caduta di una carta, mancano le registrazioni delle entrate del 1948 e delle uscite del 1949. (2) Per la caduta di una carta, mancano le registrazioni delle uscite del 1948/49 e del 1950.

136 serie 9.4 Resoconti bancari e quinternetti d'esazione, 1896 - 1919

Contenuto Si intende per quinternetto, detto anche scodirolo, il registro contenente le partite di credito da riscuotersi entro l'anno amministrativo, compilato ogni anno sulla base dell'ultima resa di conto e dei libri contabili (urbari e libri maestri) e quindi consegnato al cassiere dell'ente. La presente serie consta di due fascicoli contenenti rispettivamente i quinternetti d'esazione delle amministrazioni soggette alla chiesa parrocchiale ed i relativi resoconti bancari, da cui si deduce il movimento e il saldo dei capitali investiti presso la Banca cooperativa di Trento (filiale di Cles).

1 b. 1 Resoconti bancari delle amministrazioni ecclesiastiche dipendenti dalla chiesa parrocchiale 1896 - 1912; 1915 - 1919 Resoconti rassegnati dalla Banca cooperativa di Trento, filiale di Cles inerenti le seguenti amministrazioni ecclesiastiche: chiesa parrocchiale di Tassullo, chiese filiali di Pavilllo, S. Vigilio in Tassullo, Rallo, Campo Tassullo, Sanzenone, primissarie di Pavillo e Rallo, benefici Cova e Gottardi, Congregazione di Carità di Tassullo, Fondo scolastico, Fondazione Cristani di Rallo, 1896 - 1912; 1915 - 1919. Italiano Fascicolo, cc. 155

2 b. 1 Quinternetti d'esazione delle amministrazioni ecclesiastiche dipendenti dalla parrocchia di Tassullo 1897 - 1916 Quinternetti d'esazione consegnati alla Banca cooperativa Trento, filiale di di Cles dalle seguenti amministrazioni: chiesa parrocchiale di Tassullo, chiese filiali di S. Vigilio in Tassullo, Pavillo, Rallo, Campo Tassullo, primissarie di Pavillo e Rallo, beneficio Cova, 1897 - 1916 beneficio Gottardi, 1898 - 1916 chiesa filiale di Sanzenone, 1900 - 1916 benefici Tabarelli e Concini, legato Bon, Congregazione di Carità di Tassullo, 1910 - 1916 legato Menapace, 1914. Contiene anche: contratto di ricevitoria per la riscossione dei redditi delle amministrazioni ecclesiastiche a favore della Banca cooperativa di Trento, 1910 maggio 6. Italiano Fascicolo, nn. 22, cc. 176

137 subfondo 10 Benefici e legati, 1501 - 1970

Contenuto S'intende per legato una disposizione testamentaria di carattere patrimoniale, con la quale vengono attribuiti beni particolari a taluni beneficiari, con esclusione del conferimento in loro favore della qualità di eredi. Differisce quindi fondamentalmente dall'istituzione ereditaria in quanto questa, per tutto il patrimonio del testatore o per quota di esso, ideale o anche individuata specificamente, dà luogo sempre ad una successione universale, mentre dal legato deriva una mera successione a titolo particolare, che è caratterizzata soltanto, nei confronti degli atti in genere traslativi, per essere un tipico atto mortis causa. Il legato pio, previsto dal diritto canonico, può essere eseguito sia per atto tra vivi, sia per atto mortis causa, anche a titolo fiduciario. E' molto comune la cessione di un bene ad un beneficiario con l'obbligo di far celebrare, con le relative rendite, un certo numero di messe in memoria del defunto. Il legato si acquista senza bisogno di accettazione. Quindi se esso ha ad oggetto la proprietà di una cosa determinata o altro diritto del testatore, la proprietà o il diritto si trasmettono ipso iure al legatario al momento della morte del testatore. Il legatario può tuttavia sempre rinunciare. Può essere lasciata in legato una cosa facente parte dell'eredità, nel qual caso gli eredi sono tenuti a conferirla in proporzione alle singole quote ereditarie. Tuttavia l'obbligo di prestare il legato può anche venire imposto ad un solo erede: se però la cosa è di proprietà esclusiva di un coerede, gli altri eredi sono tenuti a rivalerlo pro quota. La prestazione può altresì essere posta a carico di un altro legatario (sublegato). Nel corso del 1900, in seguito alla svalutazione dei capitali di fondazione dei legati, si rese necessaria la loro affrancazione o amministrazione unitaria a livello diocesano, autorizzata dalla Sede apostolica. La fondazione pia è un tipo particolare di legato, disposto a favore di una persona giuridica ecclesiastica, con l'onere perpetuo di utilizzarne gli utili destinandoli a messe, funzioni di culto, opere di carità... (can. 1544 Codex iuris canonici). Il diritto canonico quindi non riconosce personalità ai patrimoni eretti in pia fondazione, anche se con tipici fini religiosi o caritativi, ma considera fondazioni solo i patrimoni se e in quanto attribuiti in dote a una preesistente persona morale ecclesiastica. Secondo il regime concordatario, tali fondazioni, qualora abbiano semplice funzione di culto, sono ammesse solo se rispondono a esigenze spirituali della popolazione e purchè non gravino in alcun modo sullo Stato.

Presso l'archivio parrocchiale di Tassullo è conservata documentazione relativa a numerose fondazioni legatarie a favore della chiesa di S. Maria Assunta, delle chiese filiali e dei Comuni. Si elencano qui le principali con breve descrizione:

BENEFICIO GASPARE COVA: con documento di data 11 dicembre 1696 Gaspare Cova, arcipresbitero di Tassullo, fondò un beneficio sulla rendita di alcuni stabili con l'obbligo a carico del beneficiato di celebrare in perpetuo due messe in settimana rispettivamente "nella parrocchia di Tassullo sopra l'altare di Tre Maggi o sii Crocefisso, fatto fabbricare dal molto reverendo fondatore arciprete Cova propriis sumptibus de ragnesi 800 incirca, ove è il monumento della famiglia Cova, l'altra sopra l'altare del SS. Rosario nella chiesa di S. Orsola in Tuenno ove sta un altro monumento di detta famiglia" (1). Il testatore dispose inoltre che detenesse lo ius patronandi o praesentandi a detto beneficio il più vecchio dei nipoti fraterni e quindi i successori maschi e legittimi discendenti da quelli in infinitum; estinguendosi la 138 successione, l'ultimo patrono avrebbe provveduto a conferire lo ius praesentandi a proprio piacimento o, se questi non vi avresse provveduto, tale diritto sarebbe passato ai parenti più prossimi.

LEGATO PER LA DOTTRINA CRISTIANA: il canonico Giovanni Andrea Cristani, morto il 22 settembre 1783, dispose, tra gli altri legati, un capitale di fiorini 200, il cui interesse annuo stabilito al 3 % e quindi pari a fiorini 6, fosse equamente diviso tra il fanciullo e la fanciulla di età non superiore ai 12 anni meritevoli nella Dottrina Cristiana. Successivamente la chiesa parrocchiale ne aumentò il tasso di interesse e con l'aggiunta di un'ulteriore somma pensò di incrementare a 10 il numero dei premi, da distribuirsi a 5 fanciulli e a 5 fanciulle, così da accrescere l'emoluzione tra i bambini. L'assegnazione dei premi avveniva nella solennità dell'Ascensione di Gesù Cristo o nella domenica immediatamente precedente o successiva.

BENEFICIO TABARELLI: con documento di data 23 settembre 1501 Giacomo Thomei di Mezzo S. Pietro (Mezzolombardo) istituiva presso la chiesa di S. Vigilio in Tassullo, recentemente ricostruita, un legato perpetuo di quattro messe settimanali da celebrarsi nella medesima chiesa, fondato su un censo di 53 staia di frumento e segale e mezzo carro di vino. Poichè le rendite non furono considerate sufficienti per il decoroso mantenimento del sacerdote, gli eredi Paolo fu Thomei de Fatis di a nome proprio e dei fratelli e Graziadeo di Spor aggiunsero al capitale di fondazione un carro di vino ed ottennero per sè e per i propri eredi legittimi in linea maschile lo ius patronatus e praesentandi di detto beneficio.

BENEFICIO CONIUGI GOTTARDI: con testamento di data 11 gennaio 1775 Giovanni Battista Gottardi di Rallo dispose che dopo la morte della moglie Maria Domenica Barbi si fondasse sui propri beni un beneficio semplice di quattro messe settimanali da celebrarsi in perpetuo, affidandone lo ius patronatus al parroco pro tempore di Tassullo (2). Designò il primo beneficiato nella persona di Giacomo fu Giacomo Borghese di Mechel (3), quindi comandò che alla morte di quest'ultimo vi succedessero eventuali sacerdoti discendenti dalle due famiglie Gottardi di Rallo, dalla famiglia Borghese proveniente da casa Barbi, dalla famiglia Iori di Nanno proveniente da Simone Barbi, dalla famiglia Barbi proveniente da Francesco Barbi; in mancanza di vocazioni nelle suddette famiglie dispose che il beneficio fosse conferito a sacerdote benemerito tra i vicini di Rallo o di S. Zenone oppure, in mancanza, anche ad un forestiero fidato ivi residente almeno da otto o dieci anni. In assenza anche di questo, stabilì che si individuasse un officiante meritevole tra le Quattro Ville di Tassullo. Nel caso di più concorrenti presentati dalle suddette famiglie o dalle ville, il testatore comandò che fosse scelto il candidato più anziano e capace. Il beneficiato si obbligava a celebrare due messe settimanali nella chiesa parrocchiale presso l'altare del SS. Rosario, due messe prime settimanali nella chiesa di S. Antonio in Rallo ed un solenne officio sopra il monumento Gottardi presso la pieve nei giorni di Ognissanti e dei morti (1-2 novembre); si impegnava inoltre a risiedere in casa Gottardi e a curarne la manutenzione, a redigere l'inventario della sostanza beneficiale sottoposta al controllo del parroco, a pagare ogni anno in perpetuo nel giorno di s. Michele (29 settembre) 25 troni alla chiesa di Rallo e altrettanti alla chiesa di Tassullo a copertura dei consumi per la celebrazione delle messe, del legato del sale a favore dei vicini di Rallo e di un officio annuo da celebrarsi presso la parrocchiale alla presenza di tutto il clero delle Quattro Ville, di Nanno e di Tuenno.

FONDAZIONE GIOVANNI BON: con testamento nuncupativo di data 10 settembre 1896 Giovanni Bon di Tassullo espresse la volontà di essere seppellito senza pompa e di nominare erede universale della propria sostanza il parroco pro tempore di Tassullo. Dispose dunque di fondare sull'interesse di 1000 fiorini depositati presso la Cassa di risparmio di

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Trento un legato di sale o pane da distribuirsi in pepetuo una volta all'anno alle famiglie di Tassullo, Campo Tassullo e a tutti i parenti che si fossero presentati nel giorno anniversario della sua dipartita. Comandò che il parroco provvedesse con la sostanza ereditata ad erigere una lapide commemorativa presso il cimitero ed una sulla sua casa in Tassullo, a celebrare in perpetuo una messa nel giorno anniversario della sua morte (2 marzo) e a fondare con il capitale rimanente un officio di tante messe basse quante ne avrà permesse l'Ordinariato. Espresse infine la volontà che la propria casa non fosse possibilmente venduta ma affittata, così da impiegare la rendita nel suo ampliamento.

LEGATO FRANCESCO MENAPACE: Francesco fu Carlo Menapace di Pavillo, morto il 23 aprile 1900, con suo testamento del 14 novembre 1897 fondò presso la chiesa parrocchiale un officio solenne anniversario perpetuo da celebrarsi con l'intervento del clero delle Quattro Ville. Il parroco di Tassullo, con autorizzazione vescovile, accettò per conto della chiesa il pio legato, per il cui assolvimento fu fissato un capitale di 400 fiorini.

Note (1) Archivio della parrocchia di Tassullo, 10.2.2, b. 1, cc. 1-2. (2) Nel documento di fondazione del beneficio Gottardi di data 24 gennaio 1784, di cui a 10.2.4, il testatore Giovanni Battista Gottardi disponeva chi lo ius patronatus "...sii in perpetuo nella persona del reverendissimo parroco di Tassullo con condizione espressa e non altrimente, nè in niuna maniera presentar posse se non secondo la mente del signor testatore". (2) Nel medesimo documento di fondazione di cui sopra, il testatore Giovanni Battista Gottardi disponeva "che il presentando sii almeno in sacris, si eccettua Giacopo Borghese, quale possa essere presentato, e che frattanto e nel tempo che non potrà supplire il suddetto, possi supplire il suo signor zio don Simone, qual col tratto del tempo s'abiliti alla confessione per giovamento del ben pubblico, e non potendo o non avendo la confessione, frattanto potrà ad libitum sostituire sino che sarà reso capace mediante lo studio".

140 serie 10.1 Registri dei legati, 1720 - 1927

Regg. 4

Contenuto La serie, comprensiva di tutti i legati pii istituiti presso la parrocchia e le amministrazioni ecclesiastiche dipendenti, consta di quattro registri in cui in genere vengono riportati un breve profilo storico del legato con riferimenti puntuali alla documentazione amminstrativa e allo stato del patrimonio. Completano talvolta le descrizioni eventuali annotazioni circa l'affrancazione del legato o la riduzione del numero delle relative messe. Di notevole rilievo risulta il registro di cui a 10.1.2, compilato per volontà di don Cristoforo Cristani a cui si deve un'organica opera di ricognizione dei beni delle chiese e delle pie fondazioni della parrocchia allo scopo di "conservar le raggioni aspettanti a dette chiese e con tale occasione a beneficio de poveri morti registrare pure in forma pubblica i legati perpetui, non solo quelli addossati alle chiese, ma quelli ancora che devono da particulari famiglie adempiersi annualmente, affinché il parroco pro tempore possa meglio invigilare e stimolare all'annuale soddisfazione".Successivamente il registro, di discreta mole, fu adibito ad annotazioni di varia natura attinenti le pie fondazioni parrocchiali, ma anche lo stato delle anime e notizie di interesse storico.

1 "Libro III. Libro di legati privati e temporali di tutta la pieve di Tassullo dal ****" 1720 - sec. XIX inizio (con annotazioni fino al sec. XX) Sul r della prima c.: annotazione illeggibile (1), 1754 dicembre 8 sul v della prima c.: registrazione di incasso di un'offerta a favore di S. Vigilio di Trento, 1754 maggio 16 sul r dell'ultima c.: annotazioni relative alle sante missioni predicate in Tassullo, 1728 maggio 15; 1764 ottobre 21 sul v dell'ultima c.: "Li giorni delle consecrationi delle chiese sottoposte alla mia chiesa parochiale di Thassullo ricavate da libro antiquo", [anni '20 sec. XVIII]. Volgare Registro, legatura recente in mezza tela, cc. 242 (num. orig. varia ed incompleta), con indice alfabetico parziale per nomi di persona verso la fine (compreso nella presente cartulazione) Segnature precedenti: III Note (1) L'annotazione, in gran parte indecifrabile per la sbiaditura dell'inchiostro, cita un tal Bonvicin, il parroco di Torra ed Antonio Maccani sindico delle anime.

2 "Liber legatorum piorum in perpetuum servandorum in ecclesia parochiali Tassuli et reliquis ecclesiis huius parochiae seu plebis Tassuli ad annos ****" (tit. int.) [1742] - 1895 - Legati a carico della chiesa parrocchiale di Tassullo, [1742-1765] - legati a carico del beneficio parrocchiale di Tassullo, [1742-1751]

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- legati a carico della Confraternita del SS. Rosario di Tassullo, [1742-sec. XIX in.] - "Anniversarii e messe perpetue da essere celebrate in questa parochiale e contribuita la elemosina da particolari come siegue", [1742] - 1822 febbraio 14 - legati a carico del beneficio Ghezzi e del beneficio Cova, [1742 - sec. XIX ex.] - legati a carico della primissaria di Tassullo, [1742] - legati a carico della chiesa di S. Paolo di Pavillo, [1742] - legati a carico della chiesa di S. Vigilio di Tassullo, [1742] - legati a carico della chiesa di S. Antonio di Rallo, [1742] - 1864 - legati a carico della chiesa di S. Spirito (1), [1742] - 1864 - legati a carico della chiesa di Sanzenone, [1742] - legati a carico della chiesa di S. Antonio di Rallo, [1742] - legati a carico della chiesa di S. Vigilio di Tassullo, [1742] - richiesta inoltrata da don Cristoforo Cristani parroco di Tassullo all'Ordinariato al fine di ottenere "licenza d'eriggere...li...urbari per conservar le raggioni aspettanti a dette chiese e con tale occasione a beneficio de poveri morti registrare pure in forma pubblica i legati perpetui non solo quelli addossati alle chiese, ma quelli anche che devono da particulari famiglie adempirsi annualmente..." e relativa concessione, 1739 aprile 10 - 1742 luglio 29 (copie del [1742]) - legati a carico della Congregazione di Carità di Tassullo, [1742] - 1818 febbraio 6 - atto di vendita del maso detto "Pilati" sito nel Comune di Tassullo e delle pertinenze ad esso spettanti (2), 1814 ottobre 18 (copia degli anni '10 sec. XIX) - allegati al suddetto atto di compravendita (procura, richiesta e concessione del placet, iscrizione nei registri del Conservatore delle Ipoteche di Trento), 1813 novembre 23 - 1815 settembre 30 (copia degli anni '10 sec. XIX) - dichiarazione di assolvimento agli obblighi legatari gravanti sul maso Pilati, 1835 marzo 29 - "Memorie" relative alla chiesa di Rallo, al ponte di S. Giustina e alla chiesa parrocchiale di Tassullo, 1868 febbraio 9 - 1895 - atti di donazione e di accettazione di fiorini 1000 abusivi destinati alla scuola elementare delle Quattro Ville di Tassullo (3), 1835 novembre 25 (copia coeva) - approvazione della convenzione per cui la fabbricieria della chiesa parrocchiale di Tassullo concede a Carlo Conci de Brattia da Tassullo e alla sua discendenza maschile l'uso di due sedili verso l'esborso di fiorini 200 abusivi, 1838 agosto 6 (copia coeva) con annotazioni del 1859 - "Promemoria" relativo all'approvazione vescovile e alla benedizione della Via Crucis della chiesa di Tassullo, opera del pittore Bortolo Rasmo di , 1839 luglio 28; memorie relative alle campane e alla concessione del SS. Sacramento alla chiesa di Pavillo, 1867 dicembre 8; 1888 gennaio 11 - "Cambiamenti avvenuti nelle messe legatarie dopo il 25 agosto 1833", [anni '50 sec. XIX] - "Annottazioni risguardanti i cambiamenti avvenuti circa le messe legatarie antiche", [anni '50 sec. XIX] - "Pro-memoria sugli importi degli incerti di stola giusta il costume di questa parocchia, non avendo peraltro ritrovata alcuna nota completa a questo riguardo", [anni '50-'60 sec. XIX] - "Prospetto delle funzioni particolari in questa parocchia oltre alle solite generali che si fanno in tutte le parocchie", [anni '50-'60 sec. XIX] - "Anagrafe della popolazione delle Quattro Ville fatta nel mese di giugno l'anno 1856" da p. Marco Odorizzi (4), 1856 giugno - [1856 luglio 1] con annotazioni fino al 3 aprile 1861 - "Indice alfabetico dell'anagrafe", [1856 luglio 1] - "Sinopsi dell'anagrafe", 1856 luglio 1 in fondo: indice delle messe legatarie. Italiano Registro, legatura in pelle decorata, cc. 138 (num. orig. varia) (5), con indice alfabetico per lemmi alla fine n.n. Segnature precedenti: XXII Note 142

(1) La chiesa di S. Spirito era annessa all'omonimo maso situato nelle pertinenze di Tassullo in località "a Palù". (2) Il notaio Carlo fu Bernardino Tommazzolli di Cles, quale procuratore del conte Giovanni Pilati domiciliato in Vienna, vende a Bortolameo fu Paolo Pilati, Bortolameo fu Carlo Pilati, Antonio fu Antonio Pinamonti, Antonio fu Francesco Pinamonti e Giuseppe fu Pietro Maistrelli, il maso detto "Pilati" sito nel Comune di Tassullo con tutte le sue pertinenze e i suoi diritti al prezzo di 7000 fiorini. Con la vendita gli acquirenti si fanno carico di a far celebrare annualmente dodici uffizii mensuali nel terzo lunedì e 54 messe legatarie fondate sul detto maso, a contribuire due gallede annue d'olio per illuminare l'altare del SS. Rosario, a corrispondere troni 8 e carantani 5 alla chiesa di S. Vigilio di Tassullo, a distribuire ogni anno nel giorno di Natale una carità di 4 staia di frumento e 3 quarte e mezza di legumi ed infine a mantenere in perpetuo il capitello esistente sulla strada del Ponte Alto. (3) Giovanni Pilati dona alla scuola elementare delle Quattro Ville di Tassullo un fondo di fiorini 1000 abusivi, gravandoli dell'interesse del 5% a proprio favore vita sua durante e dell'obbligo perpetuo post mortem della recita settimanale di un de profundis nel giorno di sabato e di due messe annue, da celebrarsi rispettivamente nel giorno di s. Giovanni Battista a suffragio della propria anima e nel giorno di s. Teresa, a suffragio dell'anima della propria moglie. (4) I nuclei famigliari sono censiti per numero progressivo di abitazione rispettivamente delle frazioni di Rallo (62 case), Sanzenone (13 case), Pavillo (32 case), Castel Valer, Campo Tassullo (30 case) e Tassullo (24 case). (5) La numerazione relativa alla prima parte del registro inerente i legati della chiesa parrocchiale e delle chiese soggette procede per cc. semplici; la seconda parte, contenente l'anagrafe parrocchiale, procede invece per cc. sd. Il computo delle cc. in sede di inventariazione non comprende l'indice finale.

3 "Libro de' legati dell'anno 1812 e dei premiati pella Dottrina Cristiana" (1) 1812 dicembre 8 - 1927 maggio 26 - "Libro de' legati fatto da me Giambattista Magnani parroco. Anno 1812", 1812 dicembre 8 - 1836 ottobre 16 - "Estratto de' legati pii ordinati dal fu illustrissimo signor canonico Giovanni Andrea Cristani" ed elenchi dei fanciulli e delle fanciulle premiati per la Dottrina Cristiana, 1814 maggio 19 - 1838; 1844; 1847 - 1927 maggio 26. Italiano Registro, legatura in carta, cc. 28 (num. orig. parziale) Note (1) "...e dei premiati pella Dottrina Cristiana": aggiunta di mano diversa.

4 "Urbario della chiesa parrocchiale di Tassullo. 1900" (1) 1896 marzo 20 (copia del sec. XX in.) - 1909 febbraio 14 con visto pastorale del 7 maggio 1925 Pp. 8-9: "Prospetto delle s. messe legatarie della venerabile chiesa parochiale di Tassullo", 1896 marzo 20 (copia del sec. XX in.) p. 10: "Contributi per le messe legatarie della chiesa parochiale di Tassullo", 1896 marzo 20 (copia del sec. XX in.) p. 11: "Documento di fondazione dei tre ufficii anniversarii solenni in perpetuo ai baroni Giovanni e Francesco Cristani di Rallo", 1900 post maggio 24 pp. 12-13: "Promemoria del testamento vocale di Giovanni Bon di Tassullo...", 1896 settembre 10 (copia del sec. XX in.) pp. 13-14: "Decreto vescovile circa le disposizioni testamentarie di Giovanni Bon", 1902 febbraio 22 (copia del sec. XX in.) p. 15: "Descrizione della casa e dell'annesso stabile del fu Giovanni Bon", 1899 luglio 18 (copia del sec. XX in.) pp. 15-17: "Osservazioni sulle predette disposizioni testamentarie del fu Giovanni Bon di Tassullo", 1902 aprile 26 p. 17: postilla relativa alla data di erezione del documento di fondazione dell'officio anniversario di Giovanni Bon, al giorno di assolvimento di detto officio e alle tasse relative fissate dall'Ordinariato, 1902 aprile 16 p. 18: "Documento di fondazione della messa bassa da dirsi in perpetuo in Sanzenone il 12 marzo pel defunto dottor Giovanni Busetti di Sanzenone", 1902 post marzo 12

143 p. 19: "Documento di fondazione dell'ufficio solenne anniversario perpetuo di Francesco fu Carlo Menapace di Pavillo", 1906 post marzo 30 p. 20: "Documento di fondazione o memoriale dei legati missari della famiglia conti Spaur", 1907 post marzo 10 p. 21: pro memoria delle disposizioni legatarie di Bortolo Cirolini fu Michele di Tassullo, 1908 maggio 20 con annotazione posteriore al 25 dicembre 1908 p. 480: "Protocolli assunti dal parroco coi fabbricieri per affari risguardanti le chiese, giusta la disposizione di Sua Altezza reverendissima nel decreto della visita pastorale nel 1907", 1909 febbraio 14. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 480 ( bianche pp. 464) Note (1) Il tit. è stato trascritto dall'etichetta apposta sul piatto anteriore del registro, ora staccatasi per usura e conservata all'interno del registro stesso tra il piatto anteriore e la c. di guardia.

144 serie 10.2 Atti amministrativi, 1501 (copia del 1673) - 1946

Contenuto La serie consta di 13 fascicoli per lo più originali, costituiti da atti e carteggio rinvenuto in forma sparsa o in unità parziali.

1 b. 1 "XI. Atti e carte del beneficio Tabarelli. 19.VI. 1915" 1501 (copia del 1673) - 1885 Decreto d'erezione del beneficio semplice Tabarelli, carteggio relativo all'adempimento degli obblighi missari, alla gestione del patrimonio di dotazione e all'amministrazione del beneficio nei periodi di vacanza (1), fassione, 1501 settembre 23 - 1885 luglio 2. Italiano, latino Fascicolo, cc. 26 Segnature precedenti: XI Note (1) L'amministrazione del beneficio nei periodi di vacanza del legittimo beneficiato era affidata alla fabbricieria della chiesa parrocchiale di Tassullo.

2 b. 1 Beneficio Gaspare Cova 1696 (copia del 1910) - 1940 - Documento di fondazione del beneficio Cova, inventari dello stato patrimoniale ed economico, diffide e fogli di pagamento dell'equivalente d'imposta, carteggio relativo all'amministrazione dei beni spettanti al beneficio e alla nomina dei beneficiati, atti di consegna, 1696 dicembre 11 (copia conforme dattiloscritta del 13 luglio 1910) - 1940 agosto 13 - memorie delle rese di conto, appunti, conti preparatori e carteggio relativo, 1876 - 1881 novembre 30; 1884 - 1887; 1891, 1899- 1900. Italiano, latino Fascicolo, cc. 132

3 b. 1 "Benefizi in generale. Fascicolo I" 1730 - 1867 Prospetti dei legati perpetui e dei benefici fondati presso la parrocchia di Tassullo, circolari (1) relative alle rendite intercalari dei benefici ecclesiastici resisi vacanti ed i conti intercalari, alla concorrenza del clero alle imposte non sovrane mediante la congrua, alla compilazione della fassione e dell'urbario, all'assicurazione e allo stato d'evidenza delle fondazioni pie, all'equivalente d'imposta sul valore dei beni immobili fruttanti una rendita, carteggio relativo agli oneri legatari a carico del conte Paride Spaur e al pignoramento di stabili di proprietà di morosi nei confronti del beneficio Galasso di Trento, 1730 dicembre 26 - 1867 giugno 7. Italiano, volgare Fascicolo, cc. 165 Segnature precedenti: Fascicolo I Note

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(1) Le circolari, spesso accompagnate da carteggio dilucidativo, risultano numerate progressivamente e disposte in ordine cronologico.

4 bb. 2A/2B Beneficio Gottardi di Rallo 1750 - 1893 - b. 2A: investitura di livello di proprietà del testatore Giovanni Battista Gottardi e relative rinnovazioni, "Erectio beneficii Gottardi Tassulli", contratti di compravendita e di mutuo ipotecario, atti relativi a vertenze giudiziarie (1), inventari e perizie del patrimonio, carteggio con gli amministratori del beneficio nei periodi di vacanza, carteggio, contratto di appalto, quietanze e registro delle spese sostenute per lavori di ristruttrazione della casa beneficiale sita in Rallo e manutenzione dei fondi annessi, evasioni delle rese di conto, fassioni, diffide e fogli di pagamento dell'equivalente d'imposta, scodirolli degli affitti, atti d'incanto, 1750 settembre 13 - 1854 novembre 2 - b. 2B: carteggio relativo alla riduzione delle messe legatarie e delle annue prestazioni gravanti sul beneficio Gottardi (2), quinternetti dei pagamenti per l'esonero del suolo, documenti di presentazione ed atti di nomina dei beneficiati, protocolli di consegna, atti relativi a vertenze giudiziarie (3), inventari e perizie del patrimonio, atto di stima dei fondi occupati dall'acquedotto, elenco dei documenti di capitale, contratti e stime di compravendita e permuta, quietanze per interventi di restauro alla casa beneficiale, indennizzi dovuti al beneficio per deterioramento dei beni in dotazione, transazione tra il beneficiato Gottardi e la villa di Rallo (4), assicurazione degli edifici, atti relativi alla reluizione e al regolamento dei diritti di pascolo in località "Ischia Gottardi" vantati dal Comune di Cles e dai fratelli de Dallago quali proprietari del maso "alle Valli", fassione per la commisurazione dell'equivalente d'imposta, 1854 novembre 11 - 1893 febbraio 26. Italiano, volgare Busta, cc. 743 Note (1) Si evidenziano in ordine cronologico: - arbitrato nella lite tra i sacerdoti Giacomo, Francesco e Simone Borghese in punto di prelazione di beneficio ecclesiastico con sentenza favorevole a Simone Borghese, 1817 gennaio 26 - 1819 giugno 6 - causa promossa da don Nicolò Michele Odorizzi da Sanzenone, primissario di Rallo, contro don Giovanni Battista Tolameotti, parroco di Tassullo e patrono del beneficio Gottardi, davanti all'I. r. Corte di Giustizia in Trento in punto di ius patronato passivo al vacante beneficio con sentenza favorevole a don G. B. Tolameotti, 1851 settembre 1 - 1853 settembre 3 - causa promossa da don Giovanni Battista Tolameotti, parroco di Tassullo e patrono del beneficio Gottardi, contro Carlo fu Giovanni Battista Pinamonti e consorti di Rallo davanti all'I. r. Pretura di Cles per lesioni a danno dei diritti della casa beneficiale con sentenza favorevole a Carlo Pinamonti, 1852 marzo 2 - 1859 luglio 7. (2) In genere l'Ordinariato concedeva la riduzione delle messe e degli oneri per favorire la rifusione delle spese giudiziarie per lite, particolarmente gravose, senza danno eccessivo al patrimonio del beneficio. (3) Si evidenziano in ordine cronologico: - arbitrato nella lite tra don Federico Tabarelli, neo-investito del beneficio Gottardi, e don Marco Odorizzi, cessato beneficiato dimissionario, per risarcimenti con sentenza favorevole a don Marco Odorizzi, 1860 ottobre 4 - 1863 luglio 6 - causa promossa da Carlo fu Antonio Corradini di Rallo, amministratore del vacante beneficio Gottardi, contro don Federico Tabarelli, beneficiato, davanti all'I. r. Pretura di Cles in punto di credito con sentenza favorevole a don Tabarelli, 1860 aprile 25 - 1866 dicembre 6 - arbitrato nella lite tra don Matteo Widmann, parroco di Tassullo e patrono del beneficio Gottardi, e don Federico Tabarelli, beneficiato, per questioni amministrative, 1867 febbraio 8 - 1869 febbraio 18. (4) Il 5 settembre 1880 la villa di Rallo sottoscrisse una transazione con il beneficiato Gottardi don Angelo Borghese, vicario curaziale a Prade, in virtù della quale egli otteneva l'esonero dall'obbligo di residenza in Rallo, imposto dal beneficio, in cambio di un indennizzo di fiorini 100 poi ridotti a 90.

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5 b. 3 Quesiti, punteggi e classifiche per il conferimento dei premi disposti dal legato per la Dottrina Cristiana 1814 - 1858 Italiano Fascicolo, cc. 81

6 b. 3 Manutenzione del capitello esistente sulla strada di Ponte Alto (pertinenze di Tassullo) disposta dal legato Pilati (1) 1836 - 1890 Documenti di insinuazione in punto di rinnovazione ipotecaria, carteggio relativo alla manutenzione del capitello, progetto e preventivo di spesa per la realizzazione di una croce sostitutiva del capitello, 1836 agosto 29 - 1890 marzo. Italiano Fascicolo, cc. 18 Note (1) Con documento di data 18 ottobre 1814, il conte Giovanni Pilati vendeva a Bartolomeo fu Paolo Pilati, Bartolomeo fu Carlo Pilati, Antonio fu Antonio Pinamonti a nome proprio e di Antonio fu Francesco Pinamonti e Giuseppe fu Pietro Maistrelli, il maso detto "Pilati" nelle pertinenze di Tassullo, obbligando gli acquirenti, che accettarono, alla manutenzione perpetua del capitello esistente sulla strada di Ponte Alto. Per assicurarsi l'adempimento dell'onere, il venditore si riservava l'ipoteca speciale sopra tutti gli effetti venduti. Nel 1890, essendo l'antico ponte alto ormai in disuso ed in rovina, il capitello fu abbattuto e sostituito, all'inizio della strada, con una croce in pietra progettata da Gregorio Zenoniani. Ulteriori approfondimenti relativi al contratto e alle clausole di compravendita del maso "Pilati" si vedano anche in 10.1.2, nota 2.

7 b. 3 Fassione della Cappellania Pilati e carteggio relativo 1858 - 1859 (con annotazioni fino al 1870) Italiano Fascicolo, cc. 4

8 b. 3 "Scuola. Protocolli degli esami della Dottrina Cristiana" 1859 - 1880; 1885/86 Quesiti, punteggi e classifiche per il conferimento dei premi disposti dal legato per la Dottrina Cristiana, 1859 maggio 15 - 1880 maggio 23. Contiene anche: elenco degli alunni partecipanti della classe II, 1885/86. Italiano Fascicolo, cc. 45

9 b. 3 "XIV. Atti e carte delle Fondazioni Pie di Tassullo. 19.VI.1915" 1866 - 1914 Inventari del patrimonio delle fondazioni pie esistenti nella parrocchia di Tassullo, prospetti delle messe legatarie, degli oneri e delle tasse, documenti di fondazione (1), documentazione relativa all'intavolazione nel foglio "vecchi aggravi" di una p. f. sulla quale

147 pende il diritto di pegno a favore delle Fondazioni pie della parrocchia di Tassullo, documento di ricognizione di debito e costituzione d'ipoteca, 1866 - 1914 novembre 6. Italiano Fascicolo, cc. 38 Segnature precedenti: XIV Note (1) Si tratta dei documenti di fondazione dei legati avv. Giovanni Busetti da Sanzenone e conti Spaur di Castel Valer, di cui anche a 10.1.4, pp. 18 e 20.

10 b. 3 "XVII. Atti e carte del legato di Giovanni Bon di Tassullo. 19.VI.1915" [ante 1878] - 1926; 1946 Ritratto fotografico di Giovanni Bon, obbligazioni di credito a favore dello stesso, testamenti olografi, descrizione della sostanza Bon, resoconti d'amministrazione, carteggio, documenti di fondazione, documento di mutuo ipotecario, cartella dei pagamenti, [ante 1878 luglio 1] - 1926 maggio 25; 1946 aprile 24. Italiano Fascicolo, cc. 56 Segnature precedenti: XVII

11 b. 3 Insinuazioni giudiziali di legati pii a favore della parrocchia di Tassullo 1878 - 1892 Italiano Fascicolo, cc. 56

12 b. 3 Documento di fondazione del legato disposto da Francesco Menapace di Pavillo e carteggio relativo alla sua amministrazione 1905 - 1911 Italiano Fascicolo, cc. 8

13 b. 3 "X. Atti e carte del beneficio Gottardi di Rallo. 18.VI.1915" 1907 - 1944 Decreti visitali, atti di consegna, carteggio relativo al contributo versato dal beneficiato Gottardi al primissario di Rallo, contratto di permuta, promemoria di vendita del legname tagliato nel fondo sito il località "ai Canevari" (1) e del reimpiego dei denari ricavati, fogli di possesso fondiario, 1907 aprile 28 - 1944 febbraio 17. Italiano Fascicolo, cc. 19 Segnature precedenti: X Note (1) Nel luglio 1941 la società Cisalpina chiedeva di espropriare alcune pp.ff. boschive situate lungo le rive del fiume Noce il località "ai Canevari" o "Caralla" di proprietà del beneficio Gottardi al fine di agevolare la costruzione della diga di S. Giustina. Il denaro 148 ricavato dalla vendita del legname fu in parte impiegato nell'acquisto di uno stabile situato sotto il paese di in società con la chiesa di detto paese, nella realizzazione di nuovi impianti di alberi da frutto e di canali irrigatori.

149 serie 10.3 Registri degli adempimenti missari, 1909 - 1970

Reg. 1

Contenuto Nei registri degli adempimenti missari veniva descritta descritta brevemente la consistenza patrimoniale del legato, il numero e la cadenza degli adimpimenti missari connessi, quindi le singole celebrazioni accompagnate dai rispettivi oneri. Frequenti risultano le annotazioni relative ad eventuali affrancazioni mediante liquidazione dei corrispettivi capitali di fondazione.

1 "Messe legatarie Tassullo 1908" 1909 marzo 8 - 1970 luglio 13 Registro degli adempimenti missari a carico di: pp. 1; 38: chiesa parrocchiale di Tassullo pro anni 1908-1934; 1959-1969, 1909 marzo 8 - 1935 gennaio 10; 1959 aprile 27 - 1970 aprile 13 pp. 2; 31: chiesa parrocchiale ed altre fondazioni pro anni 1908-1945, 1908 - 1946 novembre 28 e annotazione di riduzione degli anni '50 sec. XX p. 3: primissaria di Tassullo, ora beneficio Concini pro anni 1908-1918; 1922-1931, 1909 marzo 8 - 1919 aprile 15; 1923 dicembre 19 - 1932 marzo 5 con annotazione di affrancamento del 7 gennaio 1959 pp. 4; 32: chiesa di S. Lucia di Campo Tassullo pro anni 1908-1945, 1909 marzo 8 - 1946 novembre 11 con annotazione di affrancamento del 24 marzo 1950 pp. 5; 33: primissaria di Rallo pro anni 1908-1945, 1909 marzo 8 - 1946 novembre 28 pp. 6; 34; 42: chiesa di Sanzenone pro anni 1908-1946; 1959-1969, 1909 marzo 8 - 1947 maggio 26; 1959 marzo 4 - 1970 aprile 13 pp. 7; 35: chiesa di Pavillo pro anni 1908-1945, 1909 marzo 8 - 1946 novembre 28 con annotazione di affrancamento del 24 marzo 1950 pp. 8; 36: primissaria di Pavillo, 1908-1945, 1909 marzo 8 - 1946 novembre 28 con annotazione di affrancamento del 27 dicembre 1959 pp. 9; 39: beneficio parrocchiale di Tassullo pro anni 1908-1916; 1918; 1923-1944; 1955-1969, 1909 marzo 8 - 1917 febbraio 22; 1919 aprile 4 - 1919 aprile 15; 1925 aprile 16 - 1944 ottobre 11; 1955 dicembre 15 - 1970 aprile 13 p. 10: beneficio Cova di Pavillo pro anni 1908-1944, 1909 marzo 8 - 1945 agosto 22 p. 11: Congregazione di Carità di Tassullo pro anni 1908-1927, 1909 marzo 3 - 1928 febbraio 6 con annotazione di affrancamento degli anni '50 sec. XX p. 12: chiesa curaziale di Tuenno pro anni 1908-1916; 1918-1922, 1909 marzo 8 - 1917 giugno 16; 1919 aprile 10 - 1923 marzo 23 p. 13: chiesa curaziale di Nanno pro anni 1908-1916; 1918-1935, 1909 marzo 8 - 1917 febbraio 22; 1919 aprile 10 - 1936 gennaio 29 p. 14: legati missari Spaur pro anni 1908-1936, 1909 marzo 3 - 1937 febbraio 4 p. 15: fondazioni pie di Tassullo pro anni 1910-1936, 1912 febbraio 15 - 1937 giugno 23 con annotazione di affrancamento del 7 gennaio 1959 p. 17: beneficio Ghezzi di Tassullo pro anni 1909-1939, 1912 gennaio 15 - 1940 settembre 20 con annotazione di affrancamento del 7 gennaio 1959

150 p. 19: beneficio Tabarelli di Tassullo pro anni 1911-1936, 1912 gennaio 8 - 1937 giugno 21 con annotazione di affrancamento del 7 gennaio 1959 p. 21: cappellania Pilati di Tassullo pro anni 1910-1923, 1912 gennaio 15 - 1924 ottobre 16 con annotazione di affrancamento del 12 gennaio 1959 p. 23: legato Francesco Menapace di Pavillo pro anni 1914; 1918-1921, 1914 novembre 21; 1921, con annotazione di affrancamento del 7 gennaio 1959 p. 24: legato Bortolo Odorizzi di Sanzenone pro anni 1919-1924, 1923 marzo 23 - 1924 dicembre 20 con annotazione di affrancamento del 22 gennaio 1940 p. 25: legato Bortolo Odorizzi fu Carlo di Sanzenone pro anni 1911; 1919-1946, 1911 gennaio 17; 1919 aprile 6 - [1947] p. 26: legato Nicolò Menapace di Campo Tassullo pro anni 1910; 1919-1927, 1910 settembre 7; 1923 marzo 23 - 1927 settembre 26 con annotazione di affrancamento del 7 gennaio 1959 p. 27 fondo scolastico pro anni 1910; 1919-1942, 1910 ottobre 19; 1919 aprile 10 - [1943] con annotazione di affrancamento del 7 gennaio 1959 p. 28: legato Giacomo Pasotti pro anni 1918-1921, 1919 marzo 27 - 1923 marzo 23 con annotazione di affrancamento del 27 aprile 1959 p. 29: beneficio Gottardi di Rallo pro anni 1909-1949, 1910 gennaio 27 - 1950 gennaio 9 p. 37: legato don Giuseppe Berti di Rallo pro anno 1940, 1940 novembre 21 con annotazione di affrancamento dell' 8 maggio 1951 p. 41: legato Adamo Pinamonti di Tassullo pro anni 1955-1970, 1955 aprile 19 - 1970 aprile 19 p. 44: chiesa arcipretale di Tassullo (messa fondata da Attilio Pinamonti) pro anni 1966-1970, 1966 agosto 8 - 1967 luglio 7; 1970 luglio 13. Italiano Registro, legatura in mezza tela, pp. 44 (bianche pp. 5)

151 serie 10.4 Resoconti e documenti di corredo, 1908 - 1947

Contenuto Fin dai tempi delle visite pastorali di Bernardo Clesio (1537-1538) e di Ludovico Madruzzo (1579-1581) fu viva preoccupazione dei vescovi di verificare l'entità del patrimonio economico delle chiese e dei benefici e di avere sicuri ragguagli sulle loro amministrazioni. In entrambe le occasioni i visitatori si rammaricarono di come la norma generale, che prevedeva l'obbligo di compilare dei registri da cui emergessero i redditi della chiesa e dei benefici, la loro quantità e qualità, nonchè la relativa amministrazione, rimanesse nella pratica senza attuazione. In ragione di ciò con speciali disposizioni ai vari responsabili venne rinnovato e meglio precisato l'obbligo di redigere inventari tanto dei beni stabili che mobili, e di tenere aggiornati i libri dei conti (cfr. Costituzioni sinodali di Ludovico Madruzzo, capp. XLVI-XLVII, che riprendono ed aggiornano i capp. XXIII-XXIV delle "Constitutiones Bernardi"). All'amministrazione dei beni e degli affari della chiesa furono preposti specifici funzionari detti sindici, massari ed in tempi più recenti fabbricieri, appositamente nominati ed operanti sotto la responsabilità del curatore d'anime. Alla fine di ogni anno, prima di passare le consegne ai nuovi eletti (o riconfermati), essi dovevano rendere conto al curato del loro operato (cfr. Costituzioni sinodali di Ludovico Madruzzo, cap. L). La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra Stato austro-ungarico e Chiesa romana del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava in base all'art. 30 dell'accordo all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel "Bollettino delle Leggi dell'Impero" del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti e degli inventari secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine d'entrata e d'uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne una all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra Stato italiano e Chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. In seguito alle norme del Concordato del 1984, che comportarono l'estinzione di tutti gli enti quali benefici, cappellanie, chiese..., fu riconosciuta anche alla parrocchia di Tassullo la condizione giuridica di "Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto", amministrato dal Consiglio parrocchiale per gli affari economici (CPAE). Per gli affari di amministrazione straordinaria è comunque richiesta, come in passato, l'autorizzazione dell'Ordinariato diocesano. La serie consta di tre unità di nuova costituzione, in quanto la documentazione è stata rinvenuta alla spicciolata e variamente frammista al resto delle carte senza alcun criterio logico. Poichè gran parte dei resoconti si presentavano ripiegati nel senso della lunghezza e riportano a tergo annotazioni cronologiche, si suppone che essi siano stati in origine ordinati e conservati in mazzi cronologici. Per agevolare la consultazione e limitare l'usura dei supporti, già piuttosto logori, i singoli resoconti sono stati distesi, mentre la documentazione di corredo, scrupolosamente numerata fin dall'origine a tergo di ciascun pezzo o gruppo di pezzi, è stata riposta in cartelle prima della sezione relativa alle uscite oppure in fondo alla stessa, a seconda degli usi attestati nelle varie epoche. In genere i documenti di corredo, rinvenuti alla rifusa, furono avvolti in origine in fascette annuali o più raramente pluriennali, ora allegate alla documentazione. Da tali unità di condizionamento, riportanti l'indicazione della serie (quietanze o quitanze) e dell'ente produttore (beneficio Concini, legato Giovanni Bon...), si sono desunti gli estremi cronologici e il numero delle pezze.

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1 b. 1 Resoconti e documenti di corredo del legato Giovanni Bon di Tassullo 1908 - 1921 Mancano i documenti di corredo degli anni 1916-1921. Italiano Fascicolo, nn. 8, cc. 103

2 b. 1 Resoconti e documenti di corredo del beneficio Concini 1910 - 1933 Mancano i documenti di corredo degli anni: 1916-1917, 1922-1925, 1930-1933. Italiano Fascicolo, nn. 16, cc. 102

3 b. 1 Resoconti e documenti di corredo del beneficio Cova 1940 - 1947 Mancano i documenti di corredo dell'anno 1947. Italiano Fascicolo, nn. 7, cc. 40

153 subfondo 11 Pastorale parrocchiale, 1651 - 1957

Contenuto Rientra nel presente sottofondo la corrispondenza prodotta ed acquisita dal parroco per l'espletamento della sua attività pastorale in genere.

154 serie 11.1 Protocolli degli esibiti, 1883 - 1929

Regg. 2

Contenuto Il decreto vescovile del 9 marzo 1887 e la Legge provinciale del 19 dicembre 1816 n.° 26555-3744 prescrivevano che ogni ufficio canonico ben organizzato possedesse il cosiddetto "Protocollo degli esibiti" sul quale dovevano registrarsi secondo il numero progressivo tanto gli atti che si spedivano, come pure quelli che si ricevevano, con la rispettiva data e contenuto. Presentandosi insieme alla corrispondenza denaro od oggetti di valore, si dovevano indicare nel protocollo gli importi e gli oggetti. Si consigliava inoltre al curatore d'anime di provvedere alla spedizione della corrispondenza nel modo più breve, esatto e chiaro possibile, evitando inutili scritturazioni, abbreviazioni non intellegibili e scegliendo la maniera più semplice. Era anche buona norma conservare le minute per memoria delle evasioni effettuate.

1 Protocollo degli esibiti e degli evasi 1883 gennaio 1 - 1909 dicembre 31 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 299 n.n.

2 "Libro dei protocolli degli esibiti e delle evasioni nella parochia di Tassullo. Dal 1910 - ****" 1910 gennaio 1 - 1929 dicembre 21 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 100 n.n.

155 serie 11.2 Atti protocollati, 1726 - 1904

Contenuto La serie consta di 14 unità per lo più di originaria formazione, costituite da atti protocollati, di cui tuttavia non sono pervenuti i rispettivi registri di protocollo (ad esclusione degli anni 1883-1929) e quindi numerati in sede di riordino da don Giambattista Magnani. Tali numerazioni progressive, apposte a tergo di ciascun documento, talora con breve regesto o oggetto dello stesso, segue tendenzialmente un ordine cronologico, seppur con qualche scarto nell'ordine di giorni. Completano i fascicoli pluriennali di corrispondenza generale alcune unità integrative o di appendice originarie, costituite da corrispondenza di cui presumibilmente si ignorava l'esistenza o tralasciata dal Magnani in sede di riordino. Il sistema cronologico del Magnani fu continuato con cadenza annuale da don Tolameotti, il cui intervento si limita per altro ad un solo fascicolo, numerato 13, relativo alla corrispondenza per il 1848: ulteriore documentazione è andata perduta, oppure risulta in parte confluita in altre unità tematiche, quali ad es. 11.2.6.

1 b. 1 Atti in ordine cronologico (1) 1726 - 1893 Italiano, latino Fascicolo, cc. 121 Note (1) Si tratta di atti, avvisi e di circolari in genere numerati a tergo, ma disposti in sequenza cronologica in sede di riordino in quanto privi di collocazione nei fascicoli annuali di originaria costituzione.

2 b. 1 "Appendice fascicolo I d(all') anno 1784-1825" (1) 1784 - 1825 Atti nn. 1-97, 1784 febbraio 21 - 1825 novembre 22. Contiene fra l'altro: carteggio e prospetti per la compilazione del Catalogo del clero, 1824 agosto 6 - 1824 agosto 25. Italiano, volgare Fascicolo, cc. 171 Segnature precedenti: fascicolo I Note (1) Il tit. è desunto da c. 4 v.

3 b. 1 "Fascicolo I dall'anno 1792 - 1816" (1) 1786 - 1816 Atti nn. 1-46, 1786 giugno 8; 1792 luglio 26 - 1816 novembre 28. Contiene fra l'altro: decreto vescovile per i sedili della chiesa di Tuenno, 1814 dicembre 15; prospetto dei benefici fondati presso la chiesa di Nanno, 1815 settembre 23. Italiano, latino, volgare

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Fascicolo, cc. 140 Note (1) Il tit. è desunto da c. 1 v.

4 b. 1 "Nuove aggiunte" 1807 dicembre 18 - 1833 (inizio) Atti numerati (nn. 1-33 con lacune) da don Tolameotti (1), 1807 dicembre 18 - 1833 in. Italiano Fascicolo, cc. 46 Note (1) L'ordinamento delle carte, ascrivibile a don Tolameotti, non segue criteri cronologici, nè tematici, in quanto si tratta di atti numerati progressivamente, datati e regestati a completamento dei fascicoli precedenti.

5 b. 2 "Fascicolo 2° anni 1817 e 1818" (1) 1816 - 1818 Atti nn. 1-44, 1816 aprile 25 - 1818 dicembre 13. Contiene fra l'altro: prospetti delle processioni istituite presso la parrocchia, 1817 agosto 6 - 1817 settembre 3. Italiano Fascicolo, cc. 102 Segnature precedenti: 2° Note (1) Il tit. è desunto da c. 3 v.

6 b. 2 "Scuole fascicolo I" (1) 1817 - 1877 Nn. 1-3: circolari ed istruzioni per gli ispettori scolastici, 1817 novembre 28 - 1821 novembre 10 nn. 7, 13, 17, 25: ordinanze, circolari, regolamenti e disposizioni per le scuole di ripetizione, 1848 dicembre 28 - 1864 novembre 1 n. 8: istruzione ministeriale circa l'obbligo scolastico, 1851 settembre 23 nn. 9, 38-41, 44: disposizioni generali e adempimenti di inizio anno scolastico, 1852 ottobre 4 - 1877 ottobre 10 n. 10: "Conferenze dei maestri di scuola di questa parrocchia", 1854 novembre 15 - 1860 gennaio 30 n. 12: carteggio relativo alla distribuzione di premi agli alunni meritevoli, 1855 aprile 21 - 1855 maggio 5 nn. 14; 23: decreti vescovili e ministeriali relativi all'assunzione dei maestri, 1857 gennaio 5; 1864 febbraio 13 n. 15: disposizioni circa l'assegnazione di libri agli alunni bisognosi e prospetti degli assegnatari, 1857 maggio 19; 1858 febbraio 5 n. 16: "Coltura delle api da promuoversi dai maestri", 1857 marzo 31 nn. 18, 31, 35: disposizioni generali riguardanti i maestri, 1858 dicembre 19 - 1868 marzo 30 nn. 19-20: divisione della scuola mista di Rallo in sezione maschile e femminile ed oneri finanziari a carico dei vicini, 1860 ottobre 2; 1860 novembre 7 nn. 21-22: prescrizioni decanali circa l'adozione dei libri di testo, 1863 marzo 21; 1863 dicembre 29 nn. 24, 43: retribuzioni ai maestri, 1864 agosto 20; 1875 agosto 29 n. 26: "Decreti di nomina di maestri e maestre coi loro contratti dal 1857 al 1866 e dell'Ispettore de Brattia nel 1840", 1840 settembre 6 - 1866 settembre 18

157 n. 27: orari scolastici, 1866 agosto 25 n. 28: ubicazione delle scuole di Tassullo, 1865 ottobre 27 n. 29: fassioni delle rendite dell'ufficio di maestro di scuola e dell'ufficio scolastico, 1855 febbraio 27 - 1868 maggio 13 febbraio 25 n. 30: circolare relativa alle tasse scolastiche, [1866] n. 33: nomina del sorvegliante della scuola elementare, 1867 n. 34, 37: carteggio relativo alla riorganizzazione delle scuole della parrocchia di Tassullo, 1868 febbraio 16; 1868 novembre 8 n. 37 1/2: regolamenti delle scuole di Tassullo, 1870 ottobre 6; 1872 gennaio 8 n. 43: carteggio relativo alla visita decanale alle scuole, 1874 novembre 20 - 1875 marzo 13.

Mancano i documenti nn. Italiano Fascicolo, cc. 135 Segnature precedenti: fascicolo I Note (1) Il tit. è desunto dal r dei documenti e per analogia al fasc. "Matrimoni fascicolo I" di cui a 2.11.4

7 b. 2 "Fascicolo 3° dall'anno 1819-1820" (1) 1818 - 1820 Atti nn. 1-59, 1818 dicembre 7 - 1820 dicembre 12. Contiene fra l'altro: capitoli della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo, 1819 agosto 6; questionario relativo alla Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo, 1820 novembre 27 - 1820 dicembre 12. Italiano Fascicolo, cc. 104 Segnature precedenti: fascicolo 3° Note (1) Il tit. è desunto da c. 1 v.

8 b. 2 "Fascicolo 4° dall'anno 1821-1824" (1) 1821 - 1825 Atti nn. 1-49, 1821 febbraio 2 - 1825 febbraio 8. Contiene fra l'altro: carteggio relativo alla congrua spettante al primissario di Tuenno, 1822 maggio 27 - 1822 luglio 9; carteggio relativo alla sospensione del padre quaresimalista di Tassullo per mancanza di sacerdoti, 1824 dicembre 16 - 1825 febbraio 8. Italiano Fascicolo, cc. 129 Segnature precedenti: fascicolo 4° Note (1) Il tit. è desunto da c. 1 v.

9 b. 2 "Fascicolo 5° dall'anno 1825-1827" (1) 1825 - 1827 Atti nn. 1-68, 1825 gennaio 7 - 1827 dicembre 15.

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Contiene fra l'altro: proposte di ubicazione del nuovo cimitero delle Quattro Ville, 1825 settembre 18 - 1825 ottobre 17; prescrizioni relative alla visita pastorale e decreti visitali, 1825 giugno 17 - 1825 agosto 13; carteggio relativo alla nomina del provvisore del beneficio Pasotti di Tuenno, 1825 luglio 10 - 1825 ottobre 13; circolari relative alla pubblicazione del giubileo e alle cerimonie connesse, 1825 marzo 5 - 1826 marzo 31; prospetti delle entrate e delle uscite delle chiese delle Quattro Ville, 1825 dicembre 6 - 1826 febbraio 28. Italiano Fascicolo, cc. 151 Segnature precedenti: fascicolo 5° Note (1) Il tit. è desunto da c. 2 v.

10 b. 3 "Appendice fascicolo II dall'anno 1826-34" (1) 1826 - 1834 Atti nn. 1-54, 1826 agosto 24 - 1834 aprile 30. Contiene fra l'altro: carteggio relativo alla nomina del sacrestano di Tuenno, 1827 settembre 19 - 1827 ottobre 30; carteggio relativo ai capitoli della Confraternita del SS. Sacramento di Tuenno, 1827 giugno 19 - 1827 ottobre 10; carteggio relativo all'elemosina dovuta al padre quaresimalista di Tuenno, 1833 gennaio 29 - 1833 aprile 1. Italiano Fascicolo, cc. 94 Segnature precedenti: fascicolo II Note (19 Il tit. è desunto da c. 2 v.

11 b. 3 "Fascicolo 6° dall'anno 1828-1830" (1) 1828 - 1830 Atti nn. 1-65, 1828 gennaio 11 - 1830 dicembre 2. Contiene fra l'altro: carteggio relativo al legato disposto dal sacerdote Giambattista Zenoniani di Sanzenone a favore della Congregazione di Carità di Tassullo, 1828 marzo 10 - 1828 ottobre 27; carteggio relativo ai sedili Busetti nella chiesa parrocchiale di Tassullo, 1830 luglio 6 - 1830 luglio 10; carteggio relativo alla grazia ricevuta da una parrocchiana di Rallo presso il Santuario di S. Romedio, 1830 luglio 27 - 1830 agosto 10. Italiano Fascicolo, cc. 141 Segnature precedenti: 6° Note (1) Il tit. è desunto da c. 1 v.

12 b. 3 Atti classificati da don Tolameotti (1) 1848 - 1849 Atti nn. 2- 61, 1848 febbraio 1 - 1849 aprile 30.

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Contiene fra l'altro: carteggio relativo alla rilevazione dei libri lasciati in legato alla canonica di Tassullo da don Giuseppe Pinamonti di Rallo (2), 1846 maggio 1 (copia del 1848) - 1848 dicembre 20; "N. 19/13 1848. Carte emanate dalle diverse autorità in occasione delle turbolenze di quest'anno", 1848 marzo 20 - 1848 settembre 2. Italiano Fascicolo, cc. 118 Segnature precedenti: 13 Note (1) Si tratta di atti numerati (es. 2/13): il primo numero (es. 2,3,4...) corrisponde al numero corrente, il secondo al fascicolo (13). (2) Con testamento del I° maggio 1846 don Giuseppe Pinamonti di Rallo lasciava in eredità all'allievo conte Matteo Thunn i propri manoscritti inediti, quindi disponeva che la propria biblioteca fosse rilevata per un terzo dagli eredi diretti ad uso della famiglia e per i due terzi rimanenti dalla canonica di Tassullo ad uso dei sacerdoti della parrocchia. Nel caso in cui il parroco pro tempore avesse ricusato il lascito, dispose che i libri fossero consegnati al Convento dei padri francescani di Cles. Proibì inoltre la compilazione di qualsiasi inventario, affinchè "il parroco o il convento siano paghi di quelli che saranno loro consegnati".

13 b. 3 Atti protocollati relativi alla concessione di sovvenzioni ai maestri meritevoli e bisognosi 1866 - 1891 Contiene anche: carteggio e verbali relativi alla visita scolastica, 1891 aprile 7 - 1891 aprile 21. Italiano Fascicolo, cc. 32

14 b. 3 Atti protocollati (1) 1878 - 1904 Italiano, latino Fascicolo, cc. 31 Note (1) Dal 1883 sono pervenute anche le registazioni a protocollo riportate nei registri di cui a 11.1.1 - 11.1.2.

160 serie 11.3 Carteggio ed atti, 1651 (copia del sec. XIX) - 1912

Contenuto Confluiscono in questa serie sei fascicoli per lo più di originaria costituzione (fanno eccezione le unità 11.3.1 e 11.3.6) formati da documentazione di carattere giudiziario, penale, commemorativo o riservato, di cui il parroco pro tempore entrò in possesso in virtù della sua funzione di pastore d'anime, di persona di fiducia o perchè direttamente coinvolto nelle questione temporali trattate in qualità di difensore degli interessi e dei valori morali della chiesa locale.

1 b. 1 Contratto regolanare, costituzioni di censo, soluzioni di controversia, prelegato testamentario (1) 1651 (copia del sec. XIX) - 1722 Contiene fra l'altro: "N. VII. Rogiti di Carlo Antonio Pilati ritrovati in casa Brattia; per altro ne esistono anche nel Giudizio di Cles", 1688 dicembre 24 - 1722 aprile 23. Latino, volgare Fascicolo, cc. 9 Note (1) Si tratta per lo più di documentazione relativa ad affari tra privati acquisita dal parroco a scopo informativo.

2 b. 1 Causa promossa da Carlo Pinamonti, capocomune di Tassullo, contro don Giovanbattista Tolameotti, parroco di Tassullo, davanti all'I. r. Tribunale di Trento per la pretesa dell'importo corrispondente al valore di 14 sacchi di sale disposti dal legato Giovanni Pilati e degli avanzi presenti e futuri della chiesa di S. Vigilio a sollievo del Comune per il parziale pagamento del lastricato della chiesa parrocchiale in base a convenzione stipulata il 13 febbraio 1851 1853 - 1857 Italiano Fascicolo, cc. 113

3 b. 1 "Scuole: notizie" (1) 1865 - 1891 Elenco dei legati disposti a favore delle scuole popolari di Tassullo, Rallo e Pavillo, prospetto dei salari spettanti ai maestri, numero degli alunni iscritti, importo delle tasse scolastiche annue, 1865 - 1891. Italiano Fascicolo, cc. 14 Note (1) Il tit. è ricavato da c. 1 r.

4 b. 1 Documentazione relativa ad una causa penale per crimine di truffa e all' "Affare del segreto ministeriale o d'ufficio" a cui è obbligato il parroco in qualità di testimone

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1868 - 1869; 1873 Italiano Fascicolo, cc. 37

5 b. 1 Memorie relative alla costruzione del ponte di S. Giustina, ode occasionale del poeta Francesco Parteli, carteggio e discorso di benedizione solenne (1) 1888 Italiano Fascicolo, cc. 16 Note (1) Il ponte di S. Giustina, aperto al transito il 15 agosto 1888, fu benedetto dal parroco di Tassullo don Matteo Widmann il 9 settembre.

6 b. 1 Biglietti augurali, richieste e corrispondenza riservata 1901 - 1912 Italiano Fascicolo, cc. 5

162 serie 11.4 Circolari ecclesiastiche e civili, 1816 - 1892

Contenuto Confluiscono nella presente serie gli stampati di contenuto prevalentemente ecclesiastico, quali circolari, lettere pastorali, encicliche, indulti, decreti vescovili ..., spediti ai curatori d'anime per fornire supporti di guida all'azione pastorale. Il fascicolo di cui a 11.4.1 comprende stampati di vario contenuto estratti dalla corrispondenza generale presumibilmente per renderne agevole ed immediata la consultazione da parte del parroco, mentre la busta di cui a 11.4.2 contiene in massima parte circolari ed atti ecclesiastici, integrati da certificazione anagrafica prodotta da enti civili.

1 b. 1 Encicliche pontificie, lettere pastorali, circolari, istruzioni, indulti, decreti e permessi vescovili, avvisi decanali (1) 1816 - 1864 Contiene fra l'altro: "Permesso di levare gli altari di S. Pietro e di S. Anna in questa chiesa parrocchiale", 1851 giugno 30. Italiano Fascicolo, cc. 171 Note (1) Si tratta di una raccolta di 63 documenti numerati a tergo, di cui i primi tre mancanti, in parte estratti da fascicoli di precedente formazione e disposti in ordine cronologico sommario.

2 b. 1 "Ecclesiastico. Fascicolo I" 1819 - 1892 Circolari ecclesiastiche ed atti numerati disposti in ordine cronologico sommario (nn. 16; 67-234 con lacune), 1819 - 1892 dicembre 7. Contiene fra l'altro: atti relativi alla visita pastorale del 10-12 luglio 1865, 1864 giugno 20 - 1866 febbraio 27; atti relativi alla demolizione della chiesa di S. Spirito al Palù, 1837 luglio 11 (copia del 1866) - 1866 ottobre 3; atti relativi alla visita pastorlae dell'11 settembre 1880, 1880 agosto 14 - 1880 agosto 26; atti relativi alla visita pastorale del 19 luglio 1885, 1885 maggio 30 - 1885 luglio 7; atti relativi alla concessione della messa da celebrarsi nella cappella od oratorio del conte Giulio Spaur in castel Valer, 1886 luglio 20 - 1887 settembre 8; certificazioni anagrafiche di nascita e battesimo, matrimonio e morte, 1869 luglio 4 - 1891 novembre 12. Italiano, latino Fascicolo, cc. 538 Segnature precedenti: Fascicolo I

163 serie 11.5 Registri diversi, anni '10 sec. XX - 1957

Contenuto La serie è costituita da un unico registro, inizialmente relativo all'amminstrazione della primissaria scolastica di Tassullo e quindi, a seguito della sua soppressione, alle memorie storiche della comunità religiosa di Tassullo, compilata da don Enrico Leonardi.

1 "Cronaca della parrocchia di Tassullo" sec. XX anni '10; 1951 aprile 1 - 1957 maggio 19 - "Indice" del registro, [anni '10 sec. XX] con note di richiamo e di osservazione, [anni '50 sec. XX] - "Note sulla primissaria scolastica di Tassullo" (1) e descrizione dei relativi capitali, [post 1913 luglio 22 - 1918 aprile 14] - notizie relative all'estinzione della primissaria scolastica di Tassullo (2), 1951 aprile 1 - "Cronaca della parrocchia di Tassullo iniziandola dal I aprile 1951 ottava di Pasqua" a cura di don Enrico Leonardi, 1951 aprile 1 - 1957 maggio 19 - ciclostile dell'attestazione relativa al diritto di prelazione riservato alla Cassa Rurale di Tassullo in caso di vendita dei locali occupati dalla stessa di proprietà della canonica (3), [post 1971]. Italiano Registro, legatura in tela, cc. 17 (num. orig. parziale) Note (1) Il tit. è desunto dall'indice. (2) Scrive don Enrico Leonardi: "Il capitale che appariva in origine, abbastanza consistente, si è poi ridotto a zero in seguito alle guerre, alla deflazione della lira e prima ancora in seguito al cambio fra corona e lira, per cui tutta la Fondazione scolastica è scomparsa. D'altra parte lo scopo della stessa di aiutare gli scolari poveri (e in particolare per fare uno spuntino o colazione ai neo comunicandi) non era più necessario in seguito alle migliorate assai condizioni economiche della popolazione e conseguentemente ai veri spuntini di lusso che le famiglie stesse organizzano per l'occasione, non richiedeva più un aiuto e la Fondazione è scomparsa". Per cui "il presente registro servirà a tenere registrata la cronaca dei fatti principali che succedono nella parrocchia e una specie di documentazione delle cose che possono interessare i posteri". (3) Nella Cronaca, a cui l'attestazione rimanda, si legge infatti che per sopperire alle ingenti spese di ristrutturazione della canonica ammontanti a £ 6.000.000, "la provvidenza venne incontro con la concessione da parte dell'Autorità di cedere con diritto di prelazione alla Cassa Rurale del pianterreno verso il versamento di £ 650.000".

164 subfondo 12 Visite pastorali, 1695 - 1947

Contenuto Il Concilio di Trento (Sess. XXIV, cap. 3) imponeva al vescovo di vigilare sui costumi e sulla vita del proprio gregge, visitando la propria diocesi almeno ogni due anni, o personalmente, o, se fosse stato legittimamente impedito, per mezzo di un suo delegato (in genere il decano). Oggetto della visita pastorale erano: - riguardo ai luoghi, le chiese, le cappelle e qualunque istituto soggetto alla giurisdizione episcopale; - riguardo alle cose, le suppellettili sacre, gli altari, il battistero, i confessionali, le indulgenze, le confraternite...; - riguardo agli offici e alle funzioni sacre, l'informarsi sui modi in cui il curatore d'anime soddisfava al suo dovere nel predicare, nell'amministrare i sacramenti, nel celebrare la messa, nell'amministrare il patrimonio della chiesa e simili; - riguardo alle persone, l'informarsi sulla vita e sui costumi sia del clero che della comunità locale. Al vescovo spettava il diritto della cosiddetta "porzione canonica", che consisteva nella somministrazione del vitto necessario e di un'onesta sostentazione per tutta la durata della visita. In certi luoghi il vescovo era tenuto a sostenere da sè le spese, e dove era invalso quest'uso il Concilio di Trento ne prescriveva la conservazione. Le bonificazioni delle spese pastorali a carico delle diocesi dovevano essere presentate nei resoconti della chiesa da parroci e curati nella sezione relativa alle spese di culto. Gli impiegati civili erano dispensati dall'accompagnare il vescovo in visita, tranne nei casi in cui egli ne avesse formulato richiesta (Ordinanza della Luogotenenza del 16 novembre 1864, n.° 28007).

165 serie 12.1 Atti visitali, 1695 - 1947

Contenuto La serie è costituita da un unico fascicolo di atti, in origine sparsi o inseriti casualmente a scopo di mera conservazione all'interno di vari registri afferenti a diverse amministrazioni parrocchiali. In essi si riportano gli esiti delle visite pastorali alla chiesa parrocchiale, alle chiese e ad altri luoghi di culto soggetti, alle confraternite, alle associazioni parrocchiali, alle pie fondazioni, al clero e ai laici che ne amministravano i beni.

1 b. 1 Decreti visitali 1695 - 1947 Atti visitali stilati in occasione delle visite pastorali degli anni 1695, 1742, 1751, 1766, 1838, 1925, 1947. Latino, volgare Fascicolo, cc. 40

166 subfondo 13 Culto e funzioni religiose, 1854 - 1931

Contenuto Il sottofondo comprende la documentazione prodotta dal parroco e dai suoi coadiutori nella celebrazione delle funzioni sacre e delle missioni, nelle commemorazioni liturgiche ed in tutte le attività che si compiono nell'officiazione del culto divino nella chiesa parrocchiale, nelle chiese soggette e negli oratori pubblici e privati.

167 serie 13.1 Diari delle messe, 1854 - 1931

Contenuto Per la registrazione delle messe era disposto dall'autorità ecclesiastica l'uso di tre diari: il diario delle messe legatarie, il diario delle messe avventizie ed infine il diario personale delle messe. Il primo tipo di diario doveva riportare i dati relativi alla celebrazione delle messe beneficiali e legatarie fondate nella parrocchia, e quindi contenere la data e il luogo della celebrazione, l'intenzione ed il numero delle messe da celebrarsi; il diario delle messe avventizie doveva invece registrare tutte le messe effettivamente celebrate, e riportarne la data della celebrazione, i nomi del committente e del celebrante, l'intenzione con la relativa soddisfazione, le elemosine relative. Entrambi i tipi di registro dovevano essere conservati presso la sacrestia, come si apprende da una comunicazione inviata il 14 agosto 1804 dal vicario generale Simone Albano Zambaiti ai decani della diocesi trentina, con la quale si rammentava ai curatori d'anime come "in omnibus ecclesiis diligenter, fideliterque observentur, scilicet, ut in singulis sacrariis exponatur liber, in quo quilibet sacerdos inscribere teneatur singulas missas tam beneficii, et capellaniae quam legatarias perpetuas, ac insuper alius separatus liber in quo notetur missae adventitiae signata in utroque libro cuiuscumque celebrationis die". L'obbligatorietà della tenuta dei diari delle messe avventizie fu riconfermata l'1 marzo 1825 anche dal vescovo Francesco Saverio Luschin, il quale nella medesima occasione prescrisse anche l'obbligo dell'annotazione sul diario del nome del sacerdote celebrante e dell'intenzione della messa e ribadì la necessità della conservazione di tali diari in sacrestia. Nel diario personale delle messe infine, ciascun parroco doveva annotare tutte le messe da lui personalmente celebrate e da celebrarsi; questo tipo di registro veniva di norma conservato presso l'abitazione del parroco e seguiva l'officiante in tutti i suoi spostamenti.

In base alla tipologia della documentazione conservata, la serie è stata suddivisa in tre sottoserie, comprendenti rispettivamente i diari delle messe avventizie della chiesa di Tassullo, i diari delle messe legatarie ed avventizie ed i diari personali delle messe.

168 sottoserie 13.1.1 Diari delle messe avventizie, 1918 - 1931

Reg. 1

Contenuto La sottoserie consta di un unico registro in cattivo stato di conservazione in cui risultano annotate le messe celebrate quotidianamente, il nome dell'officiante e la pia intenzione (pro populo, pro animabus, pro defunctis...).

1 Diario delle messe avventizie celebrate nella chiesa parrocchiale di Tassullo 1918 luglio 14 - 1931 dicembre 31 Latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 92 n.n. Note (1) Il tit. originale del registro desunto da un'etichetta apposta all'interno del piatto anteriore è il seguente: "Anno 1918".

169 sottoserie 13.1.2 Diari delle messe avventizie e legatarie, 1854 - 1873

Regg. 2

Contenuto La sottoserie consta di due registri in cui venivano annotate sia le messe legatarie a carico della chiesa parrocchiale, sia le messe avventizie giustificate da varie intenzioni pie.

1 "Diarium sanctarum missarum in ecclesia parochiali Tassulli inceptum anno 1854 ad 1868. Laus Deo sit semper" (1) 1854 gennaio 1 - 1868 settembre 30 Diario delle messe avventizie e legatarie celebrate nella chiesa parrocchiale di Tassullo, 1854 gennaio 1 - 1868 settembre 30 all'interno dei piatti anteriori e posteriori e sull'ultima c.: appunti, conteggi ed autografi di sacrestani ed accoliti, [sec. XIX med.] sul v della prima c.: albero genealogico ed autografi di sacrestani ed accoliti, [sec. XIX med.] circa all'inizio (a rovescio): riscossioni di interesse da capitale spettante alla canonica di Tassullo ed annotazione relativa all'impiego di detto capitale per l'acquisto di un fondo, 1766 settembre 14 - 1791 post luglio. Latino, volgare Registro, legatura in pelle decorata, cc. 196 (num. orig. parziale) (2) Note (1) "...ad 1868...": aggiunta di mano successiva. (2) Il registro presenta una numerazione a rovescio per un totale di pp. 298. Si tratta per altro di una numerazione incompleta, giacchè inizia con p. 77 e presenta numerose lacune per l'assenza di molte carte che risultano tagliate. Se ne desume che in origine il registro fu adibito con ogni probabilità ad urbario, di cui rimane una sola carta finale con registrazioni di riscossioni di interesse da capitale spettante alla canonica parrocchiale.

2 "Diarium missarum in ecclesia parochiali Tassullo a 1° octobris 1868 ad ****" (tit. int.) 1868 ottobre 1 - 1873 maggio 22 Diario delle messe legatarie ed avventizie celebrate nella chiesa parrocchiale di Tassullo, 1868 ottobre 1 - 1873 maggio 22 all'esterno del piatto anteriore: autografi di accoliti, 1870 all'interno del piatto posteriore: conteggi, appunti ed autografi di sacrestani, [anni '70 sec. XIX] circa all'inizio (in allegato): pro-memoria degli offici settimanali, 1868 ottobre 11; 1868 novembre 15. Latino Registro, legatura in carta, cc. 99 n.n.

170 sottoserie 13.1.3 Diari personali delle messe, 1858 - 1893

Reg. 1

Contenuto La sottoserie consta di un unico registro di contenuto vario appartenete a don Matteo Widmann: vi appaiono infatti registrate non soltanto le messe celebrate personalmente, ma anche annotazioni relative agli incerti di stola e agli obblighi missari a carico dei curatori d'anime pro tempore della parrocchia di Tassullo.

1 "Registro delle tasse per incerti, degli uffizi privati e dei legati pii. Pel parroco di Tassullo 1864 al 18**" 1858 novembre 12 - 1893 aprile 6 - "Tasse per incerti al parroco, alla chiesa ecc. di Tassullo", [1864 - sec. XIX ex.] - "Uffici privati ecc. commessi al parroco" don Matteo Widmann, 1864 gennaio 5- 1889 novembre 15 - "Legati pii dei defunti nel loro testamento insinuati dall'I. r. Pretura di Cles al parroco per chi ne curi l'adempimento", 1858 novembre 12 - 1876. Verso la fine (in allegato): uffici privati commessi al parroco, 1889 novembre 22 - 1893 aprile 6. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 54 n.n.

171 serie 13.2 Carteggio ed atti, 1858 - 1909

Contenuto Confluiscono in questa serie poche carte relative agli adempimenti liturgici a carico dei curatori d'anime locali rinvenute in forma sparsa o inseriti casualmente in registri di contenuto diverso.

1 b. 1 "Memoria delle costumanze ecc. in ogni mese dell'anno in Tassullo", tariffari per obito ed emolumenti spettanti al coro 1858 - 1883 Italiano Fascicolo, cc. 5

2 b. 1 "Ricordo della santa missione data nella chiesa curaziale di Miss-Sagron dal molto reverendo padre francescano Silvio Rizzoli 19 aprile-26 aprile 1909" 1909 Pagella commemorativa in 4 copie, 1909 aprile 19 - 1909 aprile 26. Italiano Fascicolo, cc. 4

172 subfondo 14 Associazioni parrocchiali, 1935 - 1953

Contenuto Non è pervenuta alcuna testimonianza relativa ad attività connesse ad associazioni parrocchiali, ad esclusione della lotteria per beneficienza organizzata in ambito ricreatoriale per diversi anni (1935-1953) dalla Società Filodrammatica di Tassullo e finalizzata al sostentamento dell'oratorio presso cui era organizzata. Essa era allestita da laici coordinati dal parroco che curavano, come pare di intendere dalla esigua documentazione, la raccolta dei premi posti in palio (oggetti, derrate alimentari casalinghe ...), l'allestimento del vaso della fortuna, la vendita dei biglietti e la consegna dei premi estratti.

173 serie 14.1 Registri di cassa, 1946 - 1953

Contenuto La serie consta di un unico registro in cattivo stato di conservazione in cui risultano annotate le spese di allestimento della lotteria ad estrazione istantanea e gli incassi finali netti.

1 "Vaso della fortuna" (1) 1946 - 1953 Elenco dei premi in palio e dei numeri ad essi abbinati, numero dei biglietti venduti e nominativi degli incaricati alla distribuzione, totali di incasso e di spesa, 1946 - 1953. Italiano Registro, legatura in tela, cc. 6 n.n. Note (1) Il "Vaso della fortuna" era organizzato dalla Società Filodrammatica di Tassullo presso il ricreatorio parrocchiale a cui in genere era devoluto l'incasso.

174 serie 14.2 Carteggio ed atti, 1935 - 1952

Contenuto La serie comprende diversi elenchi di premi pervenuti in cattivo stato di conservazione. Si trattava in genere di beni di modesto valore quali oggetti di facile consumo o derrate alimentari di produzione anche casalinga (dolci ...).

1 b. 1 Elenchi dei premi posti in palio al "Vaso della fortuna" allestito dalla Società Filodrammatica di Tassullo e nominativi degli incaricati alla distribuzione dei biglietti 1935 - 1952 Italiano Fascicolo, cc. 103

175 subfondo 15 Miscellanea, 1801 - 1944

Contenuto Il sottofondo comprende quella documentazione che per la sua eterogeneità o frammentarietà non è riconducibile ad altra serie.

176 serie 15.1 Carteggio ed atti, [sec. XIX] - 1944

Contenuto Confluiscono nella presente serie poche carte in genere prive di datazione o di contenuto incerto, depliant pubblicitari e fogli a stampa utilizzati con funzione di carta assorbente.

1 b. 1 Miscellanea [sec. XIX] - 1944 Italiano Fascicolo, cc. 12

2 b. 1 Pagine sciolte e frammentarie tratte da diversi giornali e fogli di informazione (1) 1856 - 1888 Contiene fra l'altro: bando (frammentario) del concorso alla Dote Maistrelli pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, 1858 novembre 18; "Rivista del Pontificio Stabilimento Morera in Novara", n. 2 novembre 1888: catalogo d'acquisti di arredi e paramenti sacri per corrispondenza. Italiano, tedesco Fascicolo, cc. 12 Note (1) Si individuano in particolare le seguenti testate: "Foglio ufficiale del Tirolo italiano" e "Zeitschrift fur Notariat und freimillige Gerichtsbarkeit in Oesterreich".

177

Ente Confraternita del Santissimo Rosario 1628 aprile 2 - 1810 aprile 25; [1900 - 1915]

Luoghi Tassullo

Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Rosario di Tassullo, 01/01/1640 - 31/12/1915 Fondo Confraternite del SS. Sacramento e del Rosario in Tassullo, 01/01/1762 - 31/12/1812

Storia La Confraternita del SS. Rosario della parrocchia di Tassullo fu eretta il 2 aprile 1628 da p. Vittore, priore di S. Maria di Susanna, allora predicatore quaresimalista a Tassullo, a ciò deputato da p. Basilio di S. Salvatore, priore del monastero di S. Lorenzo in Trento, dietro preghiera del pievano Giovanni Calavino. In occasione della visita pastorale del 1628 la Confraternita non possedeva ancora un proprio altare, per cui il principe vescovo Emanuele Madruzzo ordinò di costruire un'apposita cappella, eretta l'anno successivo mediante sfondamento della parete settentrionale della chiesa parrocchiale sotto l'arco delle due prime colonne presso la porta maggiore. Come risulta dall'iscrizione apposta sul muro presso l'altare della cappella, le spese di costruzione furono sostenute personalmente dal pievano don Calavino che fece ornare l'altare con una pala circondata dai 15 misteri. (1) La Confraternita fu soppressa dal governo italico con vice reale decreto del 25 aprile 1810, il quale prevedeva l'indemaniamento dei rispettivi beni, rivendicati nel 1816 dal parroco don Giambattista Magnani. Dal registro degli iscritti si deduce che la Confraternita del SS. Rosario fu ripristinata nel 1900 al termine della s. missione dal parroco don Luigi Borghesi insieme alla pia Unione contro la bestemmia e le imprecazioni, di cui tuttavia non è pervenuta documentazione.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia NEGRI F., Memorie della parrocchia e dei parroci di Tassullo, Trento, 1910

Note (1) NEGRI F., Memorie della parrocchia e dei parroci di Tassullo, Trento 1910, pp. 131-132.

178 fondo Confraternita del Santissimo Rosario di Tassullo, 1640 - 1915

b. 1 (regg. 3, fascc. 2)

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Rosario, 1628 aprile 2 - 1810 aprile 25; [1900 - 1915]

Contenuto L'archivio della Confraternita del SS. Rosario di Tassullo consta di un discreto numero di unità, talvolta di contenuto promiscuo, afferenti alla Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo (1.1), alla pia Unione contro la bestemmia e le imprecazioni (1.2) e all'Apostolato della Preghiera. La Confraternita del SS. Rosario fu infatti fondata quasi contemporaneamente a quella del SS. Sacramento e quindi fu ripristinata nel 1900 per volontà di don Borghesi accanto alla pia Unione contro la bestemmia. La finalità apostolare attraverso la preghiera accomuna invece la Confraternita del SS. Rosario all'Apostolato della Preghiera, pio sodalizio istituito da don Borghesi in cui confluì lo spirito comunitario e devozionale delle diverse Confraternite sorte fin dall'antichità in ambito parrocchiale.

179 serie 1 Registri degli iscritti, 1640 - 1915

regg. 2

Contenuto La serie consta di due registri in cui vennero annotate non solo le iscrizioni alla Confraternita del SS. Rosario di Tassullo, ma anche ad altri sodalizi quali la Confraternita del SS. Sacramento (1.1), la pia Unione contro la bestemmia e l'imprecazione e l'Apostolato della Preghiera (1.2).

1 b. 1 "Liber Congregat[ionis] Sacrame[nti] et Rosarii" (tit. sul dorso) 1640 - 1897 ottobre 7 Sulla prima c.: "Liber iste continet duas partes, in prima nomina eorum qui militant sub archiconfraternitate Santissimi corporis Christi, in secunda nomina eorum qui adicti sunt venerabili societati Santissimi Rosarii", 1640 - rubrica per nomi di persona degli iscritti e delle iscritte alla Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo, 1640 - 1812 ottobre 4 alla lettera M (in allegato): elenco di consorelle della Confraternita del SS. Sacramento e minuta di lettera all' "Illustrissimo signor barone" relativa alle precarie condizioni di salute del di lui padre, [sec. XVIII in.] - "Nomi delli confratelli e consorelle nella Compagnia del SS. Rosario di Thassullo l'anno 1655", 1655 - 1897 ottobre 7 in fondo: nominativi di confratelli annotati a matita (sbiadita), [sec. XIX] Volgare Registro, legatura in pergamena, cc. 74 n.n.

2 b. 1 "Aggregati alla Confraternita del SS. Rosario e all'Apostolato della Preghiera, alla pia Unione contro la bestemmia e le imprecazioni istituita in Tassullo ai 30 settembre 1900 alla chiusa delle S. Missioni" 1900 settembre 29 - 1915 gennaio 31 - "Aggregati alla Confraternita del SS. Rosario", 1900 ottobre 7 - 1913 febbraio 16 - aggregati alla "Pia Unione contro la bestemmia e le imprecazioni istituita in Tassullo il 30 settembre 1900 alla chiusa della s. missione data dai molto reverendi padri Celestino e Roberto, francescani", 1900 settembre 29 - [anni '10 sec. XX] - "Ascritti all'Apostolato della Preghiera ", 1915 gennaio 31. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 14 n.n.

180 serie 2 Registri delle rese di conto, 1651 - 1808

reg. 1

Contenuto Le rese di conto, compilate dai massari o sindaci della Confraternita del SS. Rosario, riportano le entrate e le uscite del pio sodalizio mariano nell'arco temporale compreso tra l'Ottava del Corpus Domini e l'Ottava dell'anno successivo. Le entrate erano costituite in massima parte da legati missari e da lasciti testamentari, mentre i capitoli di spesa riguardavano l'acquisto di beni di facile consumo (olio, cera, paramenti sacri...), i diritti di stola spettanti al celebrante oppure la realizzazione opere di restauro dell'altare del SS. Rosario.

3 b. 1 "Libro VI. Rese dei conti della Confraternita del S. Rosario di Tassullo dal 1651-1807" 1651 settembre 12 - 1808 ottobre 31 Registro delle rese dei conti per gli anni 1648-1808, 1651 settembre 12 - 1808 ottobre 31 alla fine: annotazione relativa alla soppressione della Confraternita per decreto di Napoleone nel 1810, [sec. XX] in fondo: contratti di locazione di fondi di proprietà della Confraternita del SS. Rosario, 1740 giugno 7; 1749 dicembre 18; 1743 agosto 27; appunti relativi alle cellla celebrazione delle messe disposte dal legato Menapace con rimandi ai "folia" di un registro delle messe [sec. XVIII]. Volgare Registro, legatura recente in mezza tela, cc. 114 (num. orig. parziale e incompleta) Segnature precedenti: VI

181 serie 3 Atti amministrativi, 1656 - 1899

fascc. 2

Contenuto La serie consta di due fascicoli di originaria costituzione, di cui il primo (3.4) contenente la documentazione più antica prodotta dalla Confraternita del SS. Rosario, la seconda invece (3.5), contenete opuscoli e circolari inviati da Roma in vista della ricomposizione del pio sodalizio mariano presso la parrocchia di Tassullo.

4 b. 1 "Carte del Rosario" (1) 1656 - 1844 Contratti di compravendita, presentazione di pegno, costituzione di censo e dazione in pagamento a favore della Confraternita del SS. Rosario, inventario dei beni, resoconti e documenti di corredo (2), elenco degli obblighi legatari, carteggio relativo all'incameramento dei beni delle soppresse Confraternite del Rosario di Tassullo e Nanno e alla loro rivendicazione da parte della chiesa parrocchiale, 1656 novembre 9 - 1844 settembre 12. Italiano, latino, volgare Fascicolo, cc. 111 Note (1) Il tit. è desunto da c. 2 v. (2) Limitatamente agli anni 1806/07-1808/09.

5 b. 1 "Sanctissimum Rosarium 1900" 1899 Opuscoli e circolari: - "Benedictiones Confraternitatis SS. Rosarii curis reverendissimi patris fr. Andreae Fruhwirth totius ordinis fratrum praedicatorum magistri generalis", Roma 1899 - "Acta sanctae Sedis necnon supremorum moderatorum pro sodalitate a Rosario vivente nuncupata iussu reverendissimi patris fr. Andreae Fruhwirth magistri generalis ordinis praedicatorum revisa et denuo edita", Roma 1899 (4. ed.) - "Indulgentiae per summos pontifices sodalibus Sacratissimi Rosarii caeterisque Christi fidelibus concessae iussu Leonis papae XIII per sacram Congregationem indulgentiis sacrisque reliquiis praepositam recognitae et ab eodem summo pontefice denuo approbatae et confirmatae", 1899 agosto 29. Latino Fascicolo, cc. 38

182

Ente Confraternita del Santissimo Sacramento 1640 - [1969]

Luoghi Tassullo

Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento di Tassullo, 01/01/1640 - 31/12/1969 Fondo Confraternite del SS. Sacramento e del Rosario in Tassullo, 01/01/1762 - 31/12/1812

Storia Fondata fin dal 1640 (1), la Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo fu formalmente eretta nel 1729 all'epoca dell'arciprete don Tomaso Stringari. Lo statuto del pio sodalizio, compilato il 15 febbraio 1729, prevedeva l'ammissione sia di confratelli, sia di consorelle di Tassullo e delle Quattro Ville, previa tassa di iscrizione pari rispettivamente a 9 carantani e 6 carantani o al doppio se residenti fuori dal distretto pievano da versarsi entro il primo mese di fondazione della Confraternita. La tassa era fissata rispettivamente a 2 troni per i maschi e 16 carantani per le femmine intenzionate ad iscriversi successivamente. A tale scopo era istituita la carica di cassiere, preposto agli incassi delle tasse di iscrizione, alla contabilità generale e alla custodia di una cassa posta all'interno della sacrestia parrocchiale in cui venivano riposte anche "le raggioni e scriture concernenti questa Confraternità et aspetanti alla medesima e particolarmente anco il libro dell'entra(ta) et uscita et anche il libro nel quale verano notati li confrateli et verano ammessi". Era cura del cancelliere insinuare nel libro del ruolo i confratelli ammessi. Altre figure istituzionali erano i consultori o consiglieri, eletti in numero di sei in maniera che ciascuna delle Quattro Ville risultasse adeguatamete rappresentata, quindi il ministro, il sacrestano, gli assistenti alle processioni e quattro bidelli, i quali, nella loro totalità, formavano il consiglio preposto alla cura degli affari della Confraternita. Il consiglio era convocato in sessione plenaria nel giorno degli Innocenti: nell'occasione venivano rinnovate le cariche, non confermabili alla stessa persona per oltre due anni, ed il cassiere rendeva conto della sua amministrazione. Il parroco vi poteva intervenire, ma non necessariamente, allo scopo di "dare ancora lui il suo prudente parere acciò ogni cosa venghi tratata con giustizia e prudenza ad honore di Dio e per afferare e per oservare che non venghi tratata cosa veruna contro le ragioni parochiali e della chiesa, il tuto però senza che egli habbi alcun voto, salvo iure addendi vel minuendi". In seguito, tuttavia, si riconoscerà nella figura del parroco pro tempore "il capo principale di detta Confraternità come per altro è capo delle chiese della sua parochia" e arbitro super partes in caso di controversia all'interno della Confraternita. All'interno della Confraternita dovevano essere eletti quattro infermieri con l'obbligo di visitare i confratelli infermi ed assisterli nel ricevere i santi sacramenti. Le processioni della Confraternita si svolgevano ogni terza domenica del mese: vi intervenivano tutti i confratelli in cappa rossa e con le candele accese, alcuni dei quali con l'incarico di reggere il crocifisso, il baldacchino, il gonfalone, le torce e altri paramenti. Altre processioni erano previste nel corso dell'anno in occasione di particolari solennità e per la morte dei confratelli: il cadavere, avvolto nella cappa rossa, era accompagnato all'estrema sepoltura dalle preghiere degli altri confratelli, i quali provvedevano ad onorarne la memoria con messe ad ogni anniversario. 183

La Confraternita del SS. Sacramento fu temporaneamente soppressa dal governo italico con vice reale decreto del 25 aprile 1810 e quindi ripristinata sotto il governo francese.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia NEGRI F., Memorie della parrocchia e dei parroci di Tassullo, Trento, 1910

Note (1) NEGRI F., "Memorie della parrocchia e dei parrroci di Tassullo", Trento 1910, p. 199.

184 fondo Confraternita del Santissimo Sacramento di Tassullo, 1640 (1) - 1969

regg. 6, qdd. 3, fasc. 1, b. 1 (fascc. 4)

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Sacramento, 1640 - [1969]

Contenuto L'archivio della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo rappresenta un fondo compatto e ben individuabile all'interno dell'archivio parrocchiale, organizzato in serie da principio promiscue e quindi progressivamente più definite per contenuto e forma. I registri degli iscritti appaiono in genere corredati da indici, mentre il carteggio risente dell'organizzazione archivistica impressa alla documentazione da don Luigi Borghesi. Un discreto numero di carte, rinvenute in forma sparsa o in allegato ai vari registri senza aggancio evidente di contenuto, è confluito nelle unità di nuova costituzione 2.12 e 2.13.

Note (1) La documentazione più antica, costituita dalle iscrizioni al pio sodalizio, è contenuta in Archivio della Confraternita del SS. Rosario di Tassullo, 1.1.

185 serie 1 Registri degli iscritti, 1729 - 1969

regg. 9

Contenuto La serie consta di nove registri, di cui i più antichi contenenti non soltanto elenchi di iscritti, ma anche verbali di sessione, decreti, registrazioni di cassa e resoconti.

1 "Libro p[ella] Confrate[rnita] del SS. Sagr[amento]" 1729 - 1858 gennaio 31 Pp. 41-246: rubrica alfabetica per nomi (1) dei confratelli e delle consorelle iscritti alla Confraternita del SS. Sacramento, [anni '30 sec. XVIII - anni '40 sec. XIX] pp. 246-302; 304-349; 422-499; 501-549; 589-649; 707-741: rese di conto della Confraternita del SS. Sacramento e verbali di revisione delle stesse, 1751 gennaio 15 - 1858 gennaio 31 pp. 351-413: verbali di sessione del consiglio generale relativi all'assegnazione degli offici della Confraternita (2) ed elenchi degli eletti, 1729 - 1809 ottobre p. 358: verbale di sessione del consiglio generale, "raportato nel suo luogho proprio a fol. 551", 1731 dicembre 28 p. 359: "Nota delle spese pagate per il concorso di Giovanni figlio di Giovanni Iori detto Marnel di Nanno nell'anno 1845 e 1846 nella litte pel credito di fiorini 90", 1844 - 1847 aprile 25 pp. 414-416: "Nota degli interessi incassati e messi in conto" nelle rese di conto degli anni 1850-1853, 1849 marzo 18 - 1852 p. 498: annotazione relativa alla sospensione della Confraternita negli anni 1809-1810 decretata dal governo bavaro e alla riattivazione della stessa autorizzata dal governo francese, [1810] pp. 499-501: "Nomi de confratteli morti in questi 1809 al 1813", [1813] pp. 551-588: "Decreti del consiglio di questa Confraternità", 1731 dicembre 28 - 1774 dicembre 26; 1812 dicembre 26 (3) - 1819 dicembre 26; 1829 maggio 3 p. 650: appunti relativi alle tasse d'iscrizione dovute da alcuni confratelli, 1846 - 1852 aprile 25 pp. 651-705: "Saldi sopra li conti dati da cassieri", 1733 febbraio 27 - 1769 giugno 9 p. 705: annotazioni relative al computo dei confratelli viventi, 1850 aprile 2; alle tasse d'iscrizione dovute da alcuni confratelli e ai capitali di proprietà della Confraternita ceduti in prestito ad interesse, 1846 - 1852 aprile 29 p. 706: verbale di sessione della Confraternita, 1815 dicembre 26; appunti relativi alle tasse d'iscrizione dovute da alcuni confratelli, 1846 - 1852 p. 805: verbale di sessione della Confraternita, 1818 dicembre 26; appunti relativi alle tasse d'iscrizione dovute da alcuni confratelli, 1849 - 1851 p. 813: "Elenco dei capitali attivi della Confraternita fatto 9 febbraio 1833", 1833 febbraio 9. Italiano, volgare Registro, legatura in pelle decorata, pp. 814 (mancano pp. 97; bianche pp. 129) Note (1) Poichè il registro è acefalo, le registrazioni iniziano alla lettera C. (2) Tra le cariche più ricorrenti si menzionano le seguenti: ministro, cassiere, cancelliere, consigliere, bidello, portatore del baldacchino, infermiere, portatore delle torcie, portatore dei "ziforali", confalloniere, portatore del crocifisso, sacristano. 186

(3) I decreti varati dal 26 dicembre 1812 al 17 luglio 1814 sono cuciti tra p. 580 e p. 581.

2 "Urbario della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo 1853" (tit. int.) [1853] - 1920 marzo 23 P. 2: "Tasse vigenti attualmente per gli ingressi dei nuovi confratelli", [1853] pp. 4-8; 15-16; 24-25; 33; 36-37; 43; 46; 48; 50-55; 71-74; 86-91; 104-105; 108-111; 120-122; 131-133; 144-145; 155: rubrica degli iscritti e delle iscritte alla Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo, [1853] - 1866 agosto 19 pp. 370-378: "Copia dei capitoli appartenenti alla Compagnia del SS. Sacramento eretta in Tassullo li 15 febbraio 1729", 1729 febbraio 15 (copia del 1853) pp. 383-386: "Determinazioni" ovvero decreti della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo, 1868 gennaio 30 - 1868 luglio 19; 1871 febbraio 28 - 1872 marzo 17; 1875 marzo 14; 1881 luglio 3 - 1882 maggio 18; 1884 marzo 30; 1890 marzo 25 pp. 393-425: verbali di nomina della direzione (1) e delle altre cariche della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo, 1858 agosto 1 - 1920 marzo 23 pp. 439-490: resoconti della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo per gli anni 1858-1916, 1859 febbraio 6 - 1917 marzo 27 p. 491: "Spechietto del patrimonio della Confraternita del SS. Sacramento alla fine dell'anno 1916", 1917 marzo 27 pp. 492-493: tasse per le iscrizioni e per i suffragi, 1917 aprile 2. Italiano Registro, legatura in pelle, pp. 493 (bianche pp. 344) Note (1) I direttivi della Confraternita rimanevano in carica per tre anni.

3 "Alfabeto relativo all'urbario della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo 1853" 1853 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 22 n.n.

4 Elenchi degli iscritti alla Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo, Campo Tassullo, Castel Valer, Rallo, Sanzenone, Pavillo, Nanno, Portolo, Tuenno e dei confratelli defunti 1859 giugno 2 - 1894 maggio 24 Italiano Fascicolo, cc. 37

5 "Confraternita del Santissimo di Tassullo in Sanzenone e Pavillo pro 1893, 1894 e 1895" 1893 - 1896 marzo 28 (con annotazioni fino al 9 aprile 1896) - Elenco dei confratelli e delle consorelle di Sanzenone, 1893 - 1895 con annotazioni fino al 9 aprile 1896 - elenco dei confratelli di Pavillo, 1893 -1895 con annotazioni fino al 6 novembre 1895 - elenco delle consorelle di Pavillo, 1893 - 1895 con annotazioni fino al 23 marzo 1896; quietanza di riscossione delle tasse d'iscrizione rilasciata da p. Melchiori, 1893 luglio 25 - elenco dei "Confratelli nuovi" e delle consorelle di Sanzenone e Pavillo, 1894 - 1895; elenco di confratelli e consorelle di Sanzenone e Pavillo "Inscritti nel 1895", 1895 - 1896 marzo 28 187

- appunti relativi alle tasse versate dagli iscritti, [1894-1895] e quietanze di riscossione delle tasse d'iscrizione rilasciate da p. Melchiori e don Luigi Borghesi, 1894 settembre 6 - 1895 luglio 30. Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 6 n.n.

6 "Confraternita del Santissimo di Tassullo in Tassullo e Campo pro 1893, 1894 e 1895. Pilati Giuseppe di [Rallo]" (1) 1893 - 1896 marzo 29 - Elenco dei confratelli di Tassullo, 1893 - 1895 con annotazioni fino al 22 marzo 1895 - elenco delle consorelle di Tassullo, 1893 - 1895 con annotazioni fino al 23 maggio 1895 - elenco dei confratelli di Campo Tassullo, 1893 - 1895 con annotazioni fino al 12 febbraio 1896 - elenco delle consorelle di Campo Tassullo, 1893 - 1895 con annotazioni fino al 19 febbraio 1896 - elenco dei "Confratelli nuovi" di Tassullo e Campo Tassullo, 1894 - 1895 - elenco delle "Consorelle nuove" di Tassullo e Campo, 1894 - 1896 marzo 29 alla fine: quietanze di riscossione delle tasse d'iscrizione rilasciate da Melchiori e don Luigi Borghesi, 1893 luglio 14 - 1895 luglio 28. Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 6 n.n. Note (1) Giuseppe Pilati di [Rallo] era cassiere della Confraternita del SS. Sacramento per le sezioni di Tassullo e Campo Tassullo.

7 "Confraternita del Santissimo di Tassullo per Rallo pro 1893, 1894 e 1895. Pilati Giuseppe di Rallo" (1) 1893 - 1896 marzo 28 (con annotazioni fino al 10 maggio 1896) - Elenco dei confratelli di Rallo, 1893 - 1895 con annotazioni fino al 26 aprile 1896 - elenco delle consorelle di Rallo, 1893 - 1895 con annotazioni fino al 10 maggio 1896; quietanza di riscossione delle tasse d'iscrizione rilasciata da Melchiori, 1893 luglio 16 - elenco dei "Confratelli nuovi inscritti l'anno 189[4]", 1894 - 1896 marzo 25 - elenco delle "Consorelle nuove", 1894 - 1895; quietanza di riscossione delle tasse d'iscrizione rilasciata dal parroco don Melchiori, [1894] luglio 15 - elenco delle consorelle "Inscritte nel 1895", 1895 - 1896 marzo 28 alla fine: quietanza di riscossione delle tasse d'iscrizione rilasciata dal parroco don Luigi Borghesi, 1895 luglio 28. Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 6 n.n. Note (1) Giuseppe Pilati di Rallo era cassiere della Confraternita del SS. Sacramento per la sezione di Rallo.

8 "Confraternita del Santissimo di Tassullo" (tit. int.) 1918 marzo 27 - 1952 aprile 11 Sul r della c. di guardia: "Tassa d'iscrizione" e "Suffragi ai morti", [1918] rubrica alfabetica dei confratelli e delle consorelle iscritti alla Confraternita del SS. Sacramento, 1918 marzo 27 - 1952 aprile 11. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 363 (bianche pp. 305)

188

9 "Confratelli del SS. Sacramento Tassullo" 1932 - 1969 -"Quote iscrizioni", [anni '30 sec. XX] - elenco dei confratelli e delle consorelle iscritti alla Confraternita del SS. Sacramento, 1932 - 1937; 1940 - 1950 - "Nuovo elenco 1951" dei confratelli e delle consorelle iscritti alla Confraternita del SS. Sacramento, 1951 - 1960 - "Nuovo elenco" dei confratelli e delle consorelle iscritti alla Confraternita del SS. Sacramento, [1962- 1967] - elenco dei confratelli e delle consorelle iscritti alla Confraternita del SS. Sacramento nell' "Anno 1968" e seguenti, 1968 - 1969. Italiano Registro, legatura in carta, cc. 29 n.n.

189 serie 2 Atti amministrativi, 1729 - 1920

fascc. 4

Contenuto La serie consta di quattro fascicoli, di cui i primi due ascrivibili all'ordinamento impresso alle carte da don Luigi Borghesi ed i rimanenti, di nuova costituzione, formati da documentazione rinvenuta in forma sparsa ed aggregata per omogeneità cronologica e di contenuto.

10 b. 1 "XVI. Atti e carte della Confraternita del Santissimo. 19.VI.1915" (1) 1729 - 1884 (con documento del 1713 in copia del sec. XVIII) Capitoli della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo, indulgenze concesse ai confratellli da papa Innocenzo XI, tassario, costituzioni di censo a favore della Confraternita, contratti di compravendita, prospetto dei capitali, suppliche e diffide di pagamento per l'iscrizione di documenti ipotecari nei pubblici registri, insinuazioni in punto di rinnovazione ipotecaria, documentazione relativa all'incanto di stabili, 1729 febbraio 15 - 1884 febbraio 29. Contiene fra l'altro: carteggio con la Confraternita del SS. Sacramento di Nanno circa il pagamento delle tasse d'iscrizione e la celebrazione dei suffragi, 1876 settembre 3. Contiene anche: capitoli della Confraternita del SS. Sacramento della chiesa parrocchiale di S. Maria di , 1713 maggio 26 (copia autentica del sec. XVIII). Italiano, volgare Fascicolo, cc. 60 Segnature precedenti: XVI Note (1) L'attuale fascetta, di cui si riporta il tit., fu sovrapposta ad una più antica così intitolata: "Confraternità del Santissimo. Carte vecchie".

11 b. 1 "XX. Documenti della Confraternita del Santissimo di Tassullo. 22.VI.10, 15.6.15" 1856 - 1910 Documentazione relativa all'intavolazione nel foglio "vecchi aggravi" di una p.f. sulla quale pende il diritto di pegno a favore della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo (1), 1856 dicembre 8 - 1910 luglio 17. Italiano Fascicolo, cc. 7 Segnature precedenti: XX Note (1) La documentazione include un contratto notarile di costituzione di censo a favore della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo, la relativa rinnovazione ipotecaria e l'insinuazione del diritto di pegno nella procedura di rettifica.

12 b. 1 190

Elenchi dei capitali ad interesse di proprietà della Confraternita del SS. Sacramento e resoconti delle collette 1876 - 1892 Italiano Fascicolo, cc. 15

13 b. 1 Registrazioni di cassa relative agli anni 1911-1913, tassario, avvisi relativi alla distribuzione delle cariche della Confraternita del SS. Sacramento di Tassullo 1911 - 1920 Italiano Fascicolo, cc. 7

191 serie 3 Registri di cassa, 1852 - 1896

reg. 1

Contenuto Il registro di cassa o giornale cassa della Confraternita del SS. Sacramento veniva compilato dal cassiere, il quale vi annotava giornalmente le entrate e le uscite in denaro contante relative al fondo amminstrato. Le entrate erano principalmente determinate dai tassi d'interesse su capitali prestati, dagli affitti, dagli obiti e dalle quote di iscrizione, mentre le uscite riguardavano l'acquisto di paramenti, arredi sacri e l'esborso degli onorari ai predicatori o agli organisti. In finche distinte venivano annotate la data di registrazione, la causale, gli importi, mentre a piè di pagina venivano computati gli importi parziali di entrata ed uscita.

14 "Giornale per la Confraternita del SS. Sacramento 1852" 1852 luglio 4 - 1896 gennaio 2 All'interno del piatto anteriore: annotazione relativa all'epoca d'acquisto del registro e al relativo prezzo, luglio in. 1852 - "Giornale per l'amministrazione della Confraternita del SS. Sacramento della parrocchia di Tassullo", 1852 luglio 4 - 1882; 1893 maggio 16 - 1896 gennaio 2 con annotazione di rimando al registro "Varie amministrazioni". Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 62 (num. orig. parziale)

192

Ente Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria 1859 giugno 3 - [1893]; 1912 agosto 8 - [1918]

Luoghi Tassullo

Altre Forme autorizzate del nome Apostolato della Preghiera (denominazione associata a quella della Congregazione a partire certamente dal 1866, si sostituì in maniera definitiva dal 1912, data della ricostituzione.)

Archivi prodotti Fondo Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria di Tassullo e dell'Apostolato della Preghiera, 01/01/1859 - 31/12/1918

Storia La Congregazione dei SS. Cuori di Gesù e Maria di Tassullo fu eretta canonicamente il 3 giugno 1859 da don Matteo Widmann, dopo aver conseguito il diploma di aggregazione all'arciconfraternita del S. Cuore esistente nella Basilica di S. Maria della Pace di Roma in data 22 marzo 1859. Aggregata all'arciconfraternita istituita nella chiesa della Beata Vergine Maria delle Vittorie di Parigi nello stesso giorno 3 giugno 1859, ne seguì la cerimonia di solenne apertura il 16 luglio 1860. Benché non ne siano pervenuti gli statuti, per altro spediti presso l'Ordinariato di Trento in data 20 maggio 1859, scopo del sodalizio era l'esaltazione della gloria di Dio attraverso il culto dei SS. Cuori di Gesù e di Maria per la conversione dei peccatori. Il 12 gennaio 1862 fu istituita la Congregazione delle figlie del S. Cuore di Gesù, confermata il 7 luglio 1862 dal p. Secondo Franco gesuita da Torino, con lo scopo di onorare Gesù e sua madre Maria Vergine principalmente attraverso la tutela del candore virginale. Potevano pertanto esservi iscritte, previo periodo di prova e parere favorevole del direttore, le giovani comunicate fino all'epoca del matrimonio. La Congregazione dei SS. Cuori di Gesù e di Maria, come si evince dalle regole generali spedite presso le congregazioni locali, era presieduta dal parroco il qualita di direttore, coadiuvato da un consiglio elettivo da rinnovarsi ogni anno costituito dal presidente, quattro assistenti, un cancelliere, un tesoriere, un bibliotecario ed un sacrestano. Era compito del presidente e degli assistenti deliberare intorno agli affari della Congregazione, mentre il cancelliere provvedeva all'aggiornamento dei registri degli iscritti. Il bibliotecario custodiva i libri e ne curava il prestito, il tesoriere amminstrava i fondi, il sacrestano preparava l'altare in occasione delle riunioni che si tenevano a cadenza mensile in una giornata di domenica dopo le sacre funzioni. Di tali cariche non si trova tuttavia menzione nella esigua produzione documentaria della Congregazione dei SS. Cuori di Gesù e Maria di Tassullo, presieduta ed amminstrata, con ogni probabilità, dal solo parroco. Scioltasi con la morte del suo promotore don Matteo Widmann, la Congregazione fu ricostituita per volontà di don Borghesi in data 8 agosto 1912 con una maggiore accentuazione della sua funzione apostolare attraverso la preghiera. La denominazione di "Apostolato della Preghiera", associata alle finalità della Congregazione del S. Cuore a partire in maniera certa dal 1866, si sostituì in maniera definitiva a "Congregazione dei SS. Cuori di Gesù e Maria" a partire proprio dal 1912, mentre non ebbe più alcun seguito la Congregazione delle figlie del S. Cuore di Maria. 193

L'Apostolato della preghiera è infatti un'associazione di fedeli che mettono come fondamento e centro della loro vita Cristo ed il Mistero Eucaristico e si dedicano all'apostolato ecclesiale in unione con il Papa e i vescovi delle chiese locali, in clima di costante preghiera. Sorta in Francia nel 1844 per opera del gesuita Xavier Gautrelet, l'associazione si sviluppò e si diffuse in quasi tutte le parrocchie della diocesi di Trento tra gli anni '10-'20 del sec. XX.

194 fondo Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria di Tassullo e dell'Apostolato della Preghiera, 1859 - 1918

reg. 1, fascc. 2

Soggetti produttori Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, 1859 giugno 3 - [1893]; 1912 agosto 8 - [1918]

Contenuto L'attività della Congregazione dei SS. Cuori di Gesù e di Maria si riflette in un numero esiguo di atti strettamente connessi alla sua erezione e alla figura del suo promotore e presidente don Matteo Widmann. Numerosi furono tuttavia gli iscritti, provenienti non solo da Tassullo, ma anche dalle Quattro Ville, per cui si può forse ipotizzare la perdita di parte della documentazione. Nell'unità di carteggio di cui a 1.1 si rimanda infatti alla categoria "Confraternite" di cui non è rimasta traccia tra la documentazione parrocchiale rinvenuta.

195 serie 1 Registri degli iscritti, 1860 - 1918

reg. 1

Contenuto La serie consta di un unico registro contenente le registrazioni degli iscritti alla Congregazione di SS. Cuori di Gesù e di Maria, alla Congregazione delle figlie del S. Cuore di Gesù (a rovescio) e all'Apostolato della Preghiera. In finche distinte si riportano in genere il numero corrente di registrazione, l'epoca di iscrizione, il cognome ed il nome dell'iscritto, il paese d'origine (spesso in sigla), l'età, l'eventuale iscrizione all'Apostolato della Preghiera istituito nel 1866, infine evenutali annotazioni.

1 b. 1 "Congregazione dei SS. Cuori di Gesù e Maria" 1860 luglio 8 - 1918 All'inizio: elenco dei documenti di erezione e di riconoscimento della Congregazione dei SS. Cuori di Gesù e Maria di Tassullo conservati presso l'archivio parrocchiale "sotto il titolo -Confraternite- ", 1860 post luglio 16; annotazione relativa alla concessione vescovile di una messa solenne da celebrarsi ritu votivo in onore del S. Cuore di Maria nella seconda domenica di maggio ob magnum populi concursum, 1879 post marzo 18 - elenco degli aggregati alla Congregazione dei SS. Cuori di Gesù e Maria di Tassullo, poi Apostolato della Preghiera, 1860 luglio 8 - 1893 aprile 16; 1896 maggio 20; 1899 aprile 24; 1912 settembre 15 - 1918 a rovescio: elenco delle aggregate alla Congregazione delle Figlie del S. Cuore di Gesù di Tassullo, Campo Tassullo, Rallo, Sanzenone e Pavillo, 1862 gennaio 12 - 1893 aprile 16. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 57 n.n.

196 serie 2 Atti amministrativi, 1859 - [1915]

fasc. 1

Contenuto La serie consta di un unico fascicolo contenente essenzialmente gli atti di erezione e rifondazione del sodalizio.

2 b. 1 Carteggio relativo all'erigenda Congregazione dei Ss. Cuori di Gesù e di Maria di Tassullo, tassario d'iscrizione, "Regole per la Congregazione dei figli del S. Cuore di Maria", elenco delle fanciulle non aggregate alla Congregazione del S. Cuore di Gesù, documento di erezione canonica, elenco degli aggregati all'Apostolato della Preghiera 1859 - [1915] Contiene anche: "Regole per la Aggregazione delle figlie di Maria Santissima Addolorata eretta in nell'anno 1861" 1861 (copia coeva). Italiano Fascicolo, cc. 14

197 serie 3 Registri di cassa, 1859 - 1870

fasc. 1

Contenuto La serie consta di poche carte contenente l'annotazione a cura di don Matteo Widmann delle spese di erezione e di gestione del sodalizio nei primi anni della sua esistenza.

3 b. 1 Registrazioni di cassa della Pia Unione dei SS.Cuori di Gesù e di Maria di Tassullo 1859 ottobre 29 - 1870 luglio 5 - "Spesa incontratta da me parroco Widmann Matteo per l'erezione della Pia Unione dei SS. Cuori di Gesù e di Maria in Tassullo li 8 luglio 1860", 1859 ottobre 29 - 1861 maggio 18 -"Nota di quanto incassai pel mio credito di fiorini 185,40 austriaci che esposi il 1° aprile 1860", 1860 agosto 1 - 1868 agosto 23 - elenco dei crediti per vendita di libretti, ante 1864 giugno 6 - 1870 luglio 5 - "Cassa pel gonfalone delle congregate del S. Cuore di Gesù in Tassullo posseduta da me Widmann Matteo parroco", 1862 luglio 29 - 1867 novembre 7. Italiano Fascicolo, cc. 5

198

Ente Congregazione del Terz'Ordine Francescano 1871 - 1944 gennaio 1

Luoghi Tassullo

Archivi prodotti Fondo Congregazione del Terz'Ordine Francescano di Tassullo, 01/01/1871 - 31/12/1946

Storia I primi nominativi di iscritti alla Congregazione del Terz'Ordine Francescano della parrocchia di Tassullo risalgono al 1871, tuttavia essa fu eretta canonicamente dal francescano p. Celestino nell'ottobre del 1897. Comprendente adepti sia di Tassullo, sia delle Quattro Ville, essa fu scissa il 1° gennaio 1944 nelle due Congregazioni separate ed autonome di Tassullo e Rallo.

Funzioni, occupazioni e attività Il Terz'Ordine è un'associazione di fedeli che professano di tendere alla perfezione cristiana in modo consentaneo alla vita secolare, con l'osservanza di una Regola, approvata dalla Santa Sede, sotto la guida e secondo lo spirito di un Ordine religlioso (Corpus iuris canonici, cann. 685, 702). La Regola approvata, la relativa personalità giuridica, il vincolo giuridico di stabilità della professione preceduta dal noviziato, assimilano il Terz'Ordine agli Ordini religiosi. Contemporaneamente l'assenza di voti pubblici o privati prescritti dalla Regola e la mancanza di vita comune lo distinguono dagli altri stati di perfezione cristiana, mentre il fine di tendere alla perfezione cristiana nel secolo lo differenzia dalle altre associazioni. Il Terz'Ordine nacque nel basso Medioevo dallo spontaneo raggrupparsi dei secolari attorno ai religiosi. Francesco d'Assisi gli diede poi forma propria nel 1220 ca. con la compilazione della Regola, ora perduta nel suo originale. L'Ordine fu approvato da papa Onorio III e favorito dai pontefici successivi con la concessione di privilegi per i benefici apportati dai Francescani in tempi turbolenti. Niccolò IV riorganizzò il Terz'Ordine con una nuova Regola in 20 capitoli (bolla Supra montem, 19 agosto 1289). Nel sec. XIV e seguenti i terziari tendono ad aggregarsi in vita comune sul tipo religioso, con uno o più voti, formando congregazioni con statuti propri. Leone X, per togliere ogni varietà, emanava per queste comunità una Regola in 10 capitoli, imponendo voti solenni e vita cenobitica ed istituendo così il Terz'Ordine regolare. Il Terz'Ordine secolare francescano seguì la Regola di Niccolò IV con alcuni commenti e modifiche di vari papi (Giulio II, Clemente VII, Paolo III...) fino a Leone XIII, il quale vide nell'associazione un mezzo efficace per la rinascita cristiana e per questo fra i molti documenti in merito emanò la bolla Misericors Dei filius (30 maggio 1883), con cui aggiornava l'antica Regola. Anche attorno agli altri Ordini religiosi si raccoglievano i fedeli desiderosi di una più intensa vita spirituale, quali i Domenicani, gli Agostiniani, i Serviti, i Carmelitani..., poi riconosciuti anche dalla Santa Sede. Solo la Santa Sede può infatti concedere il privilegio affinchè ad un Ordine religioso si aggreghi un Terz'Ordine (can. 703); concesso il privilegio, i superiori possono ascrivere le persone individuate ed erigere il Terz'Ordine in corpo non organico soltanto nelle proprie chiese. 199

Per erigere i sodalizi in corpo organico (persona collegiale) devono avere il consenso del vescovo, salvo un privilegio distinto e salvo il ricorso alla Congregazione del Concilio contro un rifiuto non ragionevole. Superiori competenti con autorità ordinaria, delegabile pure ad universalitatem causarum, sono il generale, i provinciali, i superiori locali, anche di case non formate, purchè sui iuris, e gli equiparati in luoghi di missione e province in formazione. Il loro potere è territoriale. I sodalizi organici e inorganici devono essere eretti con sede propria in una chiesa o oratorio pubblico o almeno semipubblico, oppure in qualche altare di una chiesa o di un oratorio. Il sodalizio non cessa per la distruzione del luogo d'erezione e mancando questo, i terziari acquistano le indulgenze nella chiesa parrocchiale. Per la valida erezione di sodalizio si esige la facoltà del primo Ordine, il consenso del vescovo, la presenza di almeno tre professi trattandosi di un sodalizio organico, il decreto scritto e il registro. Il sodalizio inorganico si distingue dall'organico in quanto non può porre atti collegiali (elezioni canoniche di cariche), nè darsi degli statuti; inoltre, senza il consenso del vescovo, possono erigersi nelle chiese del primo Ordine. I sodalizi cessano dopo 100 anni dalla morte dell'ultimo membro (can. 102) o con atto della competente autorità ecclesiastica erettrice. La professione di terziario, a differenza di quella religiosa, non costituisce in stato sacro, non lega per motivo di religione, ma esprime solo un pubblico proposito ricevuto in nome della chiesa di vivere in una determinata forma, proposito obbligante per motivo di fedeltà. Il terziario può dunque interrompere l'impegno assunto con dichiarazione pubblica o per legittima dimissione. Fra i privilegi riconosciuti ai terziari, oltre a speciali indulgenze, è previsto il diritto di avere e amministrare beni, e nei sodalizi organici di eleggere gli ufficiali interni, di tenere adunanze, di darsi statuti (cann. 697 segg., 701, 706). Il Terz'Ordine francescano dipende dal vescovo, oltre che per l'erezione dei sodalizi organici ed inorganici, anche per il controllo annuale dell'amministrazione, per la raccolta delle elemosine e per la visita canonica. Dipende invece dall'Ordine francescano dei Minori per la facoltà di erezione, per la proposta o nomina del direttore e concessione delle facoltà, per la visita e la vita disciplinare interna del sodalizio (presiedere adunanze, ascrizione, dimissione...).

200 fondo Congregazione del Terz'Ordine Francescano di Tassullo, 1871 - 1946

regg. 2, fasc. 1

Soggetti produttori Congregazione del Terz'Ordine Francescano, 1871 - 1944 gennaio 1

Contenuto L'archivio della Congregazione del Terz'Ordine Francescano di Tassullo consta di poche unità, pervenute in forma frammista al resto della documentazione parrocchiale. Il piccolo fondo giustifica la propria presenza all'interno dell'archivio della parrocchia probabilmente alla luce della carica di presidente attribuita al parroco, come era consuetudine anche presso altre cure d'anime, benché tale supposizione non risulti confermata dall'esigua documentazione pervenuta. Le poche unità comprendono infatti registri degli iscritti, circolari ed opuscoli, mentre assenti risultano le serie dei verbali di sessione e del carteggio.

201 serie 1 Registri degli iscritti, 1871 - 1946

regg. 2

Contenuto La serie consta di due registri in buono stato di conservazione, di cui il primo adibito ad uso promiscuo, comprendendo anche, a rovescio, la registrazione degli iscritti alle Confraternite mariane degli Scapolari, dell'Immacolata e dell'Addolorata, della cui attività non è pervenuta altra documentazione. Le registrazioni riportano in genere, in finche separate, il nome, il cognome e la paternità degli iscritti, il luogo di origine, la data di nascita, il santo eletto a protettore, le date della vestizione e della professione, i ministri delegati, la data della morte ed eventuali altre annotazioni relative a trasferimenti, ordinazioni sacerdotali, cariche ricoperte all'interno del sodalizio...

1 b. 1 Registro degli iscritti alla Congregazione del Terz'ordine Francescano e alle Confraternite degli Scapolari di Maria Vergine del Carmine, dell'Immacolata e dell'Addolorata 1871 febbraio 24 - 1894 settembre 30 - "Aggregati all'Ordine Terziario di S. Francesco d'Assisi 1871", 1871 febbraio 24 - 1894 giugno 29 a rovescio: - "Aggregati alle Confraternite degli Scapolari di Maria Vergine del Carmine, dell'Immacolata e dell'Addolorata 1870", 1871 febbraio 24 - 1894 settembre 30. Italiano Registro, legatura in carta, cc. 25 n.n.

2 b. 1 "Registro dei Terziari e Terziarie di Tassullo. 1915" 1915 aprile 13 - 1946 luglio 6 Cc. 1-2 sd: "Uomini iscritti all'erezione canonica del Terz'Ordine di S. Francesco, fatta dal molto reverendo p. Celestino francescano nell'ottobre dell'anno 1897 e dopo dal parroco di Tassullo" (1), 1915 aprile 13 - 1938 maggio 26 c. 2 sd: "Elenco dei Terziari di Tassullo rinnovato il 5 marzo 1943", 1943 marzo 5; elenco dei Terziari dopo la "Rinnovazione del registro in seguito alla separazione della Congregazione di Tassullo da quella di Rallo 1 gennaio 1944", 1944 gennaio 1 cc. 6-15 sd: "Donne iscritte come sopra" (1) all'erezione canonica del Terz'Ordine di S. Francesco, fatta dal molto reverendo p. Celestino francescano nell'ottobre dell'anno 1897 e dopo dal parroco di Tassullo, 1915 aprile 13 - 1938 maggio 26 con annotazione del 4 marzo 1943 cc. 16-20 sd: "Elenco delle Terziarie di Tassullo rinnovato il 5 marzo 1943", 1943 marzo 5 - 1943 dicembre 20 cc. 20-23 sd: elenco delle terziarie dopo la "Rinnovazione del registro in seguito alla separazione della Congregazione di Tassullo da quella di Rallo 1 gennaio 1944", 1944 gennaio 1 - 1946 luglio 6. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. I, 23 sd (bianche cc. 3 sd), con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Note (1) Il tit. della sezione è ripreso da c. I d. 202

203 serie 2 Atti amministrativi, 1882; 1892

fasc. 1

Contenuto La serie consta di un solo fascicolo di nuova costituzione all'interno del quale sono state riunite poche carte ed opuscoli estratti dal registro degli iscritti di cui a 1.1.

3 b. 1 Carteggio relativo alla scelta di un periodico francescano ed opuscolo "Il Terz'Ordine secolare di S. Francesco d'Assisi giusta le disposizioni di Leone XIII" 1882 ; 1892 Italiano Fascicolo, cc. 14

204

Ente Fondazione Cristani 1908 luglio 28 - [1922]

Luoghi Rallo (Tassullo); Tassullo

Altre Forme autorizzate del nome Pia Fondazione barone Giovanni Nicolò Cristani

Archivi prodotti Fondo Pia Fondazione barone Giovanni Nicolò Cristani, 01/01/1700 - 31/12/1922

Storia Con suo testamento del 26 gennaio 1846 (1) il barone Giovanni Nicolò Cristani, morto in Rallo il 25 agosto 1859, lasciò in usufrutto tutti i suoi beni alla madre Adelaide Sannazaro ved. Cristani e alle sorelle, ma dispose che dopo la morte della stessa essi venissero impiegati per la fondazione di due ospedali con sede rispettivamente a Rallo e Mezzotedesco. Ordinò in particolare di lasciare a favore della fondazione di Rallo le due case, signorile e rustica con tutte le loro pertinenze, site in Rallo ed altri 12 stabili: scopo della pia istituzione sarebbe stato il mantenimento dei poveri ammalati di Rallo in via prioritaria e quindi anche di quelli dei Comuni di Tassullo, Nanno e Tuenno e di qualunque altro infermo bisognoso che vi avesse fatto ricorso. Detta sostanza fu aggiudicata all'ospedale di Rallo dall'I. r. Giudizio distrettuale di Cles con decreto dd. 23 maggio 1875, n. 8032 (2), con l'obbligo per l'ente beneficiario di attenersi alle disposizioni testamentarie, di adempiere agli obblighi missari e di pagare le passività. Il 7 ottobre 1871 morì la madre del testatore, cosicché, dopo lunghe trattative tra il parroco di Tassullo don Matteo Widmann, procuratore della villa di Rallo e dei Comuni interessati e l'avvocato dr. Luigi Fontana, procuratore delle sorelle ususfruttuarie, fu stipulata una convenzione in data 9 luglio 1873, in forza della quale le eredi rinunciavano ad ogni diritto sulla sostanza lasciata dal defunto fratello Giovanni, autorizzando i corpi morali, rappresentati dal parroco, a disporne a propria discrezione, purchè sempre a favore dei poveri ammalati e sotto la denominazione di "Fondazione Cristani". A corrispettivo poi della rinuncia ai diritti di usufrutto, i corpi morali sopraddetti si obbligarono a pagare alle sorelle Cristani la somma di fiorini 5.700. Nello stesso periodo in cui si contrattava detta convenzione, i Comuni di Nanno e Tuenno con i conchiusi comunali rispettivamente del 20 aprile e del 6 maggio 1873 (3), domandarono fiorini 6.000 a tacitazione dei loro diritti sulla Fondazione di Rallo. La proposta fu accettata dai Comuni di Rallo e di Tassullo con i conchiusi rispettivamente del 27 aprile e dell'11 maggio 1873, a condizione che anche i due Comuni di Nanno e Tuenno investissero la sostanza ricevuta secondo le intenzioni del testatore, ovvero a beneficio degli ammalati, conservando la denominazione di "Fondazione Cristani". Per assegnare detto importo in beni immobili, la sostanza Cristani fu divisa in quattro parti, di cui una spettante ai Comuni di Nanno e Tuenno, due al Comune di Tassullo ed una alla villa di Rallo, alla quale erano già state assegnate come prelegato la residenza signorile e la casa rustica, comprensive di orto ed una porzione di broilo. Nella sessione del 24 settembre 1876 (4) si procedette all'assegnazione delle parti per estrazione a sorte: la prima parte toccò alla villa di Rallo, la seconda e la terza al Comune di Tassullo, la quarta infine ai Comuni di Nanno e Tuenno, i cui 205 rappresentanti accusarono con la loro firma la risossione dei richiesti 6.000 fiorini a tacitazione di ogni loro diritto sulla massa Cristani. Nel frattempo, con atto del 14 maggio 1878 (5), si procedeva alla consegna, liquidazione e divisione del patrimonio tra la Fondazione Cristani di Rallo e quella di Mezzotedesco. L'11 novembre 1892 fu convocata presso la canonica parrocchiale una sessione plenaria, presieduta dall'I. r. Commissario capitanale, alla quale convennero il parroco di Tassullo e tutta la rappresentanza comunale (6). Fu posta all'ordine del giorno la nomina di una commissione di 9 memebri che risultò costituita dal parroco in qualità di preside, dal capo-comune con funzione di vice-preside e da 7 rappresentanti delle ville di Tassullo. Scopo della commissione era il sanamento di tutte le passività della massa Cristani, premessa indispensabile per la costituzione di due Fondazioni separate, rispettivamente per il Comune di Tassullo e per la villa di Rallo. Furono pertanto corrisposti alle sorelle Cristani i convenuti fiorini 5.700, come da quietanza finale rilasciata il 7 gennaio 1896 dal loro procuratore dr. Agostino de Bellat, avvocato in Rovereto (7) e si passò quindi a soddisfare anche le altre passività apparenti nell'inventario compilato dal parroco il 4 marzo 1896 per ordine dell'I. r. Luogotenenza di Cles. Alla primissaria di Rallo furono versati fiorini 71.77 come da quietanza del 3 giugno 1898 e quindi fiorini 4.200, legati alla stessa dal testatore, come risulta dal documento del 25 marzo 1900 (8). Alla chiesa parrocchiale di Tassullo furono consegnati fiorini 750 per la fondazione di 3 ufficii solenni annui secondo la mente del barone Cristani, come da documento del 24 maggio 1900 (9) ed infine furono versati alla chiesa di Rallo fiorini 200 per l'illuminazione della Madonna di Loreto, come disposto nel documento del 29 giugno 1900. La volontà del defunto barone Cristani di erigere in Rallo un ospedale per ammalati indigenti non fu per altro assecondata, in quanto la sostanza non era ormai più sufficiente ed i comuni interessati si rifiutarono di contribuire alle spese. Con il conseno delle autorità competenti si cercò tuttavia di attuare almeno in parte il progetto del Cristani con l'istituzione di un Fondo per gli ammalati poveri della villa di Rallo e del Comune di Tassullo, in quanto i Comuni di Nanno e Tuenno avevano spontaneamente rinunciato in precedenza ai loro diritti ed erano stati liquidati per la parte loro spettante. Si procedette così alla vendita degli stabili assegnati a Rallo e Tassullo nella sessione del 24 settembre 1876; riguardo poi ai capitali e agli immobili non compresi nella divisione, essi furono assegnati nella misura di un quarto alla villa di Rallo e di tre quarti al Comune di Tassullo. Il documento d'erezione della Fondazione Cristani, sottoscritto il 28 luglio 1908 dopo molti abbozzi e solleciti da parte delle autorità competenti, affidava l'amministazione della stessa al parroco pro tempore, coadiuvato da un doppio Consiglio composto da 5 membri ciascuno, in rappresentanza della villa di Rallo e del Comune di Tassullo, in quanto ciascuna Fondazione godeva di capitali propri e quindi di amministrazione separata. Il doppio consiglio veniva eletto ogni sei anni dai capofamiglia di Rallo e dalla rappresentanza comunale di Tassullo, veniva convocato al bisogno dall'amministratore della Fondazione o da almeno tre membri del rispettivo consiglio per trattare separatamente degli affari delle singole Fondazioni. Il consiglio operava a titolo completamente gratuito. L'amministrazione agiva sotto la sorveglianza dell'I. r. Luogotenenza di Cles, quale autorità provinciale in affari di fondazione, si rivolgeva ad essa per l'approvazione dei conchiusi più rilevanti relativi al patrimonio e ad essa consegnava ogni anno copia dei resoconti. Spettava ai consigli la valutazione delle domande di sussidio e la ripartizione degli interessi e delle rendite della Fondazione fra gli aventi diritto residenti nella villa di Rallo e nel Comune di Tassullo. Gli assegni di sussidio potevano essere erogati anche ad ammalati poveri di Rallo e di Tassullo, lontani dalla patria o degenti presso qualche ospedale. L'amministrazione della Fondazione doveva poi attuare un piano d'intesa con il Comune, così da non sovrapporsi ai sussidi già erogati dalla Congregazione di Carità, generando abusi e speculazione tra i richiedenti a danno degli effettivamente bisognosi.

206

Note (1) Pia Fondazione barone Giovanni Nicolò Cristani, 3.14, b. 3. (2) Ibidem, 3.14, b. 3. (3) Ibidem, 3.23, b. 4. (4) Ibidem, 3.26, b. 4. (5) Ibidem, 3.26, b. 4. (6) Ibidem, 1.1, b. 1. (7) Ibidem, 3.37, b. 4. (8) Ibidem, 3.37, b. 4. (9) Ibidem, 3.37, b. 4.

207 fondo Pia Fondazione barone Giovanni Nicolò Cristani, 1700 - 1922

regg. 10, fascc. 38, b. 1

Soggetti produttori Fondazione Cristani, 1908 luglio 28 - [1922]

Contenuto L'archivio della Pia Fondazione barone Giovanni Nicolò Cristani rappresenta un fondo di notevoli dimensioni all'interno dell'archivio della parrocchia di Tassullo ove è conservato in virtù della carica di presidente della fondazione assunta dal parroco fin dalla sua istituzione. Il paragrafo 3 del documento di erezione del 28 luglio 1908 prescriveva che "I documenti e le carte di valore di proprietà della Fondazione si trovano e dovranno sempre stare in custodia del sottoscritto amministratore o preside della Fondazione", nominato in base al medesimo paragrafo 3 nella figura del parroco pro tempore di Tassullo, non avendo il testatore dato disposizioni precise in merito. La documentazione conservata riguarda il processo legale di rilevazione dell'eredità Cristani, la spartizione tra gli aventi diritto e l'amminstrazione dei beni acquisiti. Ne sono derivate sei serie piuttosto articolate e corpose in cui si riassume la travagliata attività amministrativa ed economica del soggetto produttore. Il fondo costituisce un'entità compatta e distinta all'interno dell'archivio della parrocchia, pur essendo pervenuto in uno stato di grande disordine riconducibile non solo alle vicissitudini patite dall'intero archivio parrocchiale, ma anche alla frequente consultazione del fondo, sia da parte del parroco, sia da parte degli organi civili di amministrazione. La documentazione constava di diversi mazzetti, in gran parte sfasciati e frammisti, le cui carte risultavano piegate a metà in senso longitudinale. Attualmente distese per agevolarne la consultazione, esse sono state condizionate in fascicoli, in parte originali, in parte ricostruiti in base ai vincoli e ai repertori archivistici (in genere elenchi di scritture numerate poste in testa ai mazzetti). Parte della documentazione di carattere contabile si trova accorpata ad unità schedate nel sottofondo "Amministrazioni ecclesiastiche" dell'archivio della parrocchia di Tassullo. Fu tuttavia scrupolosa l'attenzione dei parroci nel separare e distinguere tale fondo, riconoscendone la parziale natura e competenza comunale.

208 serie 1 Protocolli delle riunioni, 1892 - 1918

fasc. 1, regg. 2

Contenuto La serie consta di un fascicolo e due registri contenenti i protocolli di seduta del Comitato di amministrazione della Pia Fondazione barone Cristani, detto anche Commissione o Consiglio. Il fascicolo contiene i verbali di sessione ed i primi atti ufficiali della neocostituita fondazione, mentre i registri, ora in parte danneggiati dall'umidità, raccolgono in maniera sistematica i resoconti delle adunanze rispettivamente per la parte di Tassullo e di Rallo a seguito della divisione del patrimonio (28 luglio 1908).

1 b. 1 Atto di costituzione del Comitato d'amministrazione della Fondazione Cristani, convocazioni e protocolli delle riunioni 1892 - 1900 Contiene fra l'altro: "Fondazione Cristani dall'11 novembre 1892 in cui si nominò la Commissione. Contiene: 1. l'atto 11 novembre 1892 del Commissario capitanale di proposta della Commissione ecc. 2. l'atto colle condizioni della nomina dell'amministratore in Celeste de Tabarelli 3. il conchiuso di vendere i Roveri 4. il protocollo degli atti 5. consegna al capocomune dei conti" e verbale di revisione degli stessi (1), 1892 novembre 11 - 1893 aprile ante 29. Italiano Fascicolo, cc. 41 Note (1) Manca il documento di cui al punto 3 dell'elenco.

2 b. 1 Protocolli delle sedute del Comitato della Fondazione Cristani per la parte del Comune di Tassullo 1908 agosto 12 - 1918 aprile 2 Contiene anche (in allegato): dopo la metà: conchiuso comunale relativo alla nomina dei rappresentanti del Comune presso la Fondazine Cristani, 1914 maggio 12. Italiano Registro, senza coperta, cc. 20 (num. orig. parziale)

3 b. 1 "Fondazione Cristani. Protocolli della parte della villa di Rallo. 1908" (1) 1908 agosto 12 - 1918 dicembre 29 Sul v della c. di guardia anteriore: "Verso la fine di questo libro, alla pagina **, vi è il protocollo della nomina del nuovo Comitato, fatta il 19 luglio 1914", 1914 luglio 19 alla fine: "Protocollo assunto in Rallo il 19 luglio 1914 per la nomina di cinque nuovi membri del Comitato della Fondazione Cristani", 1914 luglio 19. 209

Italiano Registro, legatura in tela, cc. 28 (num. orig. parziale) Note (1) I protocolli di sessione furono strappati dal registro di appartenenza a cui sono stati ricondotti in sede di riordino.

210 serie 2 Libri maestri o partitari, [anni '50 sec. XIX] - 1882

regg. 6

Contenuto S'intende per partitario o libro maestro il prospetto in cui vengono registrati, con breve descrizione qualitativa e quantitativa, i capitali e le realità di un ente e i movimenti dei rapporti con i vari debitori e creditori. Le partite, nominali, risultano quindi tante quante sono le persone con le quali subentra un rapporto d'interesse fondato sui beni registrati. La serie comprende partitari delle affittanze, dei capitali ipotecari, chirografari e volanti corredati da indici iniziali o separati dei titolari delle rispettive partite. Sulla base delle registrazioni contenute sono stati riordinati gli atti di affittanza e di credito di cui a 3.2, 3.3 e 3.13.

4 Elenchi dei capitali ipotecari e chirografari, dei crediti volanti e delle realità spettanti alle parti di Rallo (1) e Mezzotedesco, dei capitali indivisi e "Prospetto dell'essere della massa non calcolato sulle realità, sui chirografi, crediti volanti ed affittanze" [sec. XIX anni '50] Italiano Fascicolo, cc. 32 Note (1) Le partite relative ai capitali ipotecari, chirografari e ai crediti volanti furono trascritte nei libri maestri A e B di cui a 2.5 - 2.6. La documentazione relativa ai capitali e ai crediti spettanti alla parte di Rallo si trova in 3.11 - 3.12.

5 "Capitali ipotecari in maestro A. Massa Cristani" 1858 ottobre 6 - 1882 aprile 28 All'interno del piatto posteriore (incollato): "Fogli n. 150, peso libbre 7, prezzo ristretto fiorini 7 austriaci, carta imperiale celindrata", [anni '50 sec. XIX]. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd. 49 Segnature precedenti: A

6 "Maestro B. Chirographari (1) e volanti. Cristani" 1859 agosto 24 - 1879 maggio 8 Cc. sd 1-19: libro maestro dei capitali chirografari, 1859 settembre 28 - 1872 febbraio 27 cc. sd 20-32: libro maestro dei crediti volanti, 1859 agosto 24 - 1871 agosto 2 cc. sd 33-40: libro maestro dei capitali derivanti da oblazioni giudiziali (2), 1864 agosto 20 - 1879 maggio 8. Italiano

211

Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 40 Segnature precedenti: B Note (1) "Chirografario: detto di debito o credito sfornito di privilegio o di ipoteca e basato su una semplice scrittura privata" (N. ZINGARELLI, Vocabolario della lingua italiana, Bologna 1995 ed. 11, p. 345). (2) "Oblazione: causa di estinzione del reato prevista per le contravvenzioni punite con la sola pena dell'ammenda o con la pena alternativa dell'arresto e dell'ammenda, e consistente nel pagamento volontario di una determinata somma di denaro entro termini processuali previsti dalla legge" (N. ZINGARELLI, Vocabolario della lingua italiana, cit., p. 1159).

7 "Indice dei maestri A. B. Massa Cristani" (1) [1858 - 1882] Italiano Registro, legatura in tela, cc. 19 n.n. Note (1) L'indice riporta in finche distinte tutti i titolari delle partite registrate nel Libro maestro A, di cui a 2.5 e nel Libro maestro B, di cui a 2.6.

8 "II. Affittanze della massa Cristani" 1868 settembre 29 - 1881 agosto 3 Contiene in allegato (all'inizio): copia del contratto di locazione del fondo sito in località "alla Preda", 1843 settembre 18. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 33 (num. orig. parz.) (1), con indice alfabetico per cognomi all'inizio Segnature precedenti: II Note (1) Il registro presenta in realtà una numerazione per partite di locazione indicizzate nella rubrica iniziale ed iniziante con c. sd 51, pochè trattasi del II registro della serie. Il I registro contenente le prime 50 partite per un totale di altrettante cc. sd, non è per altro pervenuto. Il computo delle carte in sede di inventariazione è stato condotto per carte semplici anziché per cc. sd e comprende anche gli indici iniziali.

9 "Patrimonio dello spedale Cristani in Rallo Comune di Tassullo" 1872 - 1880 Cc. sd 1-27: partitario dei capitali ipotecari, dei chirografi e volanti, 1872 - 1878 cc. sd 28-45: partitario degli stabili locati, 1872 - 1880 c. 45 s: "Avvanzo cassa in base al prospetto 26 aprile 1872" spettante alle sorelle Cristani quali eredi della usufruttuaria Adelaide baronessa Cristani di Rallo, 1872 aprile 26 c. 46 sd: obbligazioni (1), preziosi e stabili spettanti alle eredi della fu baronessa Adelaide Cristani, [1872] - 1877 cc. sd 47-48: "Cristani la massa ereditaria fu baron Giovanni [rappita] dalle signore sorelle Cristani quali eredi della signora baronessa Adelaide vedova Cristani di Rallo usufruttuaria di detta massa, morta li 7 ottobre 1871", registrata come avanzo cassa a c. 45 s, 1872 aprile 26 Italiano

212

Registro, legatura in mezza tela, cc. sd 48, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n. Note (1) Dette obbligazioni furono messe a frutto fino al 1877, quindi furono assegnate alla fondazione di Mezzotedesco.

213 serie 3 Atti amministrativi, 1700 - 1918

fascc. 32

Contenuto La serie consta di un numero consistente di unità, in parte originali, in parte di recente costituzione, emerse quasi a sorpresa da un vero e proprio coacervo di carte in grave stato di disordine, condizionate in pacchi spesso lacerati, privi di intitolazione o con indicazioni sommarie di contenuto relative al solo ente produttore (es. "Fondazione Cristani") o di valutazione sulla documentazione (es. "Carte da poco o niente"). Il riordino si è pertanto basato sul recupero di nuclei verosimilmente originari di documentazione omogenea per tipologia di atti o sequenza cronologica degli stessi, per fascicoli-affare o ricomposta sulla base di elenchi descrittivi, fasciette e camicie con intitolazioni significative o registrazioni di rimando ad altre unità. Ne è quindi seguita una fase di implementazione riguardante l'inserimento degli atti residui, affini per tipologia o contenuti.

10 b. 2A Documentazione relativa alla decima di Plan (1) 1700 - 1852 "Emptio decimae sive iuris decimandi de certis fundis sitis in pertinentiis Plani plebis Sancti Sisinii quae recognoscitur titulo feudi ab illustrissima familia Castri Clesii...", "Investitura de decima sive iure decimandi in certisi fundis feudalibus sitis in pertinentiis villae Plani plebis Sancti Sisinii...", inventario dei beni sottoposti a decima e carteggio relativo, 1700 febbraio 2 - 1852 giugno 11. Italiano, latino Fascicolo, cc. 51 Note (1) Si vedano anche le pergamene di cui ad "Archivio della parrocchia di Tassullo", 1.1.69, 1.1.77, 1.1.79.

11 b. 2A/b. 2B Documentazione relativa ai capitali ipotecari spettanti alla parte di Rallo, registrati nel libro maestro A, di cui a 2.5. 1715 - 1903 - b. 2A: nn. 1-22 - b. 2B: nn. 23-81. Italiano Busta, cc. 747

12 b. 3 Documentazione relativa ai capitali chirografari, ai crediti volanti e agli interessi derivanti da oblazioni giudiziali spettanti alla parte di Rallo, registrati nel libro maestro B, di cui a 2.6. 1829 - 1881 Italiano Fascicolo, cc. 201

214

13 b. 3 "Atti Cristani" (1) relativi all'assunzione della massa Cristani da parte dei Comuni interessati di Tassullo, Nanno e Tuenno e dell'usufruttuaria Adelaide Sannazaro ved. Cristani 1832 - 1874 Contiene anche: carteggio ed atti in ordine cronologico, 1864 marzo 1 - 1872 marzo 16. Italiano Fascicolo, cc. 115 Note (1) Si tratta di una raccolta di atti numerati (nn. 1-38), elencati e regestati in un repertorio introduttivo al fascicolo. In fondo all'unità è stato collocato un sottofascicolo contenente pochi atti ordinati cronologicamente attinenti agli argomenti dell'intero fascicolo.

14 b. 3 "Fondazione Cristani 1. Testamento del barone Giovanni Cristani 2. Inventario del 1860 3. Prospetto di evidenza delle sostanze 1872, 1874 (1) 4. Decreto di aggiudicazione 5. Atto di consegna e divisione del patrimonio ai 14 maggio 1878" (2) 1846 (copia del 1860) - 1875 Italiano Fascicolo, cc. 80 Note (1) Segue nell'elenco "...1890 separato", poi depennato. Il documento in oggetto ("Inventario della Fondazione Cristani nel Comune di Tassullo 1890") si trova in n. provv. 231. (2) L'elenco di documenti è riportato sulla coperta staccata da un quaderno intitolato: "Libro del pane 1857". L'atto n. 5 si trova a 3.26.

15 b. 3 "Carte da nulla. Son semplici conteggi sulle sostanze Cristani" [anni '60 sec. XIX] "Prospetto delle pretes(e) di Tassullo sulla massa Cristani", prospetti delle realità e dei capitali livellari lasciati in eredità all'ospedale di Rallo, [anni '60 sec. XIX]. Italiano Fascicolo, cc. 19

16 b. 3 Domande di sussidio e di condono d'affitto 1865; 1876 - 1882 Italiano Fascicolo, cc. 72

17 b. 3

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"Locazioni" 1871 - 1898 Descrizioni e stime degli stabili di proprietà della Fondazione Cristani, capitolati, delibere ed atti d'asta per affittanza, contratti di locazione temporanea, 1871 marzo 30 - 1898 aprile 13. Contiene anche: documento di mutuo ipotecario e sua estinzione, 1877 dicembre 22 - 1889 ottobre 11; "19. Carte della demolizione del casotto e conto e obbligazione di fiorini 80.62", 1886 agosto 24 - 1886 novembre 12. Italiano Fascicolo, cc. 123

18 b. 3 "Carte della petizione di Eugenio Valentini di Tuenno", amministratore della massa fu Antonio Valentini perito di Tuenno 1872 - 1874; 1882 Italiano Fascicolo, cc. 18

19 b. 3 "Fondazione Cristani. Conti, prospetti di poco o nulla 1872. Estratti 1880" 1872; 1880 - post 1882 Rimarchi di [Giuseppe] de Tabarelli, capocomune di Tassullo, alla resa di conto riflettente lo stato della massa Cristani presentata dal notaio amministratore Girolamo Dusini (1), prospetti del patrimonio, delle entrate e delle uscite della massa Cristani pro 1880, "Osservazioni relativamente al rendiconto sul 1882 della Fondazione Cristani nel Comune di Tassullo", 1872 agosto 19; 1880 giugno 8 - post 1882. Italiano Fascicolo, cc. 8 Note (1) La resa di conto in oggetto dd. 16 luglio 1872 si trova a 3.13 al n. 21 dell'elenco introduttivo.

20 b. 3 Decreto di nomina dei rappresentanti del Comune di Tuenno nell'affare dell'eredità Cristani, carteggio relativo all'adempimento dei legati pii disposti dal barone Giovanni Cristani, all'amminstrazione della massa ereditaria da parte di Cristoforo Berti, al pagamento della tassa mortuaria, alla liquidazione della sostanza tra i comuni interessati e all'erezione del documento di fondazione 1872 - 1885 Italiano Fascicolo, cc. 66

21 b. 3 Protocollo d'incanto di alcune piante di quercia poste nel prato "ai Roveri" di compendio della massa Cristani, stima della foglia spettante alla stessa, avviso di vendita all'incanto, carteggio relativo a migliorie apportate nei fondi Cristani (1), istanze comunali e carteggio relativo (2) 1872 - 1880 (con documento del 1833 in copia del 1877) Italiano

216

Fascicolo, cc. 19 Note (1) Si tratta nella fattispecie della costruzione di un canale irriguo nel prato sito a "Ces", denominato "Praridond" di proprietà della massa Cristani. (2) Si segnalano in ordine cronologico: - istanza di Bortolo Valentini, Giovanni Bentivoglio e Antonio Pinamonti al Comune di Tassullo per indennizzo dei danni arrecati ai due prati di provenienza Cristani siti in località "Ces" loro affittati, 1880 marzo ante 25 - istanza di Bortolo Valentini, Giovanni Bentivoglio e Antonio Pinamonti ai Comuni di Nanno e Tuenno per risarcimento del valore delle "stroppe" (vimini) tagliate nello stabile di provenienza Cristani sito "a Coltura" loro affittato e poi venduto a don Annibale Lorenzoni, 1880 luglio 27 - 1880 agosto post 17.

22 b. 4 Precetti di pagamento a carico dei titolari delle partite d'affittanza di proprietà della massa Cristani registrate a 2.8 (1) 1872- 1878 Italiano Fascicolo, cc. 37 Note (1) La documentazione è stata ordinata per numero progressivo di locazione riportato a tergo di ciascuna carta e nel registro di cui a 2.8 in cui in origine era inserita. Manca documentazione relativa alle partite nn. 56, 66, 68-71, 73-74, 77-80.

23 b. 4 "Convenzioni nel 1873, 1876 ecc. fra il Comune e la villa di Rallo e i Comuni di Tuenno e Nanno e protocolli di divisione di stabili e convenzione fra il Comune e Rallo per la divisione della sostanza..." (1) 1873 (copia del 1880) - 1880; 1888 Atti relativi alla concessione di fiorini austriaci 6000 ai Comuni di Nanno e Tuenno a tacitazione dei rispettivi diritti sulla massa Cristani mediante suddivisione della stessa tra la villa di Rallo ed i Comuni di Tassullo, Nanno e Tuenno, 1873 aprile 27 (copia del 1880) - 1880 agosto 8; 1888 giugno 3. Contiene fra l'altro: atti relativi alla nomina di una nuova deputazione rappresentante la villa di Rallo negli affari inerenti la divisione dell'eredità Cristani, 1874 marzo ante 18 - 1874 marzo post 28; atti di liquidazione delle rendite Cristani ai Comuni di Nanno e Tuenno pro anni 1877-1879 per le quote ad essi spettanti, 1878 [novembre] 14 - 1880 agosto 8 (2). Italiano Fascicolo, cc. 65 Note (1) Nel tit. si specifica che "Le convenzioni approvate furono dall'eccelsa Dieta Provinciale con decreto 29 agosto 1873 n. 8864 e dall'eccelsa Luogotenenza di Trento con decreto 5 dicembre 1873 n. 7476". I due citati decreti d'approvazione non sono tuttavia pervenuti: in particolare il secondo si riferisce alla convenzione stipulata il 9 luglio 1873 tra il parroco di Tassullo don Matteo Widmann, rappresentante della villa di Rallo e dei Comuni di Tassullo, Nanno e Tuenno e l'avvocato Luigi Fontana, procuratore delle sorelle Cristani circa la rinuncia delle stesse ad ogni diritto ereditario sulla massa Cristani in cambio di un indennizzo di fiorini austriaci 5700. Il documento di convenzione, ora mancante, era conservato al n. 33 del fascicolo di cui a 3.13. (2) Il documento dd. 28 luglio 1880 contiene in allegato copia degli atti dd. 27 aprile 1873 e 11 maggio 1873.

24 b. 4 Decreti di aggiudicazione di stabili rilevati all'asta dalla Fondazione Cristani 1877 - 1892

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Italiano Fascicolo, cc. 19

25 b. 4 "Conto ricavo sulla vendita di roveri e mobili della massa Cristani e protocollo di liquidazione" 1877 - 1880; 1892 - "Ricavo dalla vendita dei roveri della massa Cristani del 1878 e pagamenti fatti ai poveri col sudetto ricavato": protocolli d'incanto per la vendita all'asta di piante di rovere, pino e quercia e dei mobili spettanti alla massa Cristani, descrizione e stima dei beni, carteggio, atti, mandati e quietanze relativi alle sovvenzioni concesse ai poveri del Comune di Tassullo col ricavato dalle suddette vendite, 1877 novembre 3 - 1880 aprile 11 - "Denaro speso alle famiglie che emigrarono in America": corrispondenza tra il Consiglio comunale di Tassullo e Antonio Pinamonti, incaricato dal Comune per i contatti con gli emigranti in America (1), quietanze di riscossione di contributi, 1878 marzo 3 - 1878 maggio 20. Contiene anche: orario dei collegamenti ferroviari Chicago-Cincinnati, Cincinnati-Chicago, Chicago-Louisville, Louisville-Chicago, 1892 settembre. Italiano Fascicolo, cc. 158 (2) Note (1) Si tratta di due lettere inviate da Recco, nei pressi del porto di Genova, ove si imbarcavano gli emigranti per l'America. Parte dei proventi ricavati dalle vendita all'incanto dei roveri e dei mobili di spettanza della massa Cristani furono devoluti a favore degli emigranti del Comune di Tassullo. (2) La camicia del fascicolo fu ricavata dall'involucro postale contenente "seme bachi" all'ordine del Comune di Tassullo.

26 b. 4 "Cessione della Fondazione di Mezzotedesco..." (1) 1878 - 1887 Atto di consegna, liquidazione e divisione del patrimonio delle Fondazioni Cristani erette in Rallo e , elenchi dei capitali, documento di cessione di ulteriori capitali trasferiti in proprietà dalla Fondazione Cristani di Mezzocorona alla Fondazione Cristani di Rallo, prospetto dei capitali ceduti con i relativi interessi, "Protocollo delle carte consegnate da Federico de Tabarelli al paroco di Tassullo circa la Fondazione Cristani ai 30 agosto 1887", 1878 maggio 13 - 1887 agosto 30. Contiene fra l'altro: "N. 24. Prospetto dei capitali spettanti alla Corporazione Cristani di Rallo, Comune di Tassullo con un elenco dei beni stabili spettanti al Comune in virtù delle divisioni seguite nel 1876 sei compilato nel luglio 1878", 1878 luglio. Italiano Fascicolo, cc. 38 Note (1) Completa il tit. l'elenco dei capitali trasferiti in piena ed assoluta proprietà dalla Fondazione di Mezzocorona alla Fondazione di Rallo con atto di cessione dd. 1 marzo 1886.

27 b. 4 "Entrata ed uscita col rica(va)to dei pini della massa Cristani" 1878 - 1880 "Prospetto dei pagamenti fatti mediante il mandatto del signor paroco sul importo ricavato dalla vendita dei pini spetante al fondo poveri della villa di Rallo", mandati di pagamento, "Nota dei pagati ai poveri colla cassa consegnata dal cessato deputato Giuseppe Valentini di Rallo col ricavo dei pini della massa Cristani" e relative quietanze, 1878 dicembre 10 - 1880 aprile 16. Italiano

218

Fascicolo, cc. 51

28 b. 4 "Fondazione Cristani. Carte 1. della lite col Lorenzoni ecc. 2. col notaio Dusini circa il pagargli le sue competenze 3. col dottor de Belat agente delle Cristani per pagamento degli interessi 4. vertenze di poca entità" 1881 - 1886 - Atti della causa promossa da don Matteo Widmann e Carlo Corradini, rappresentanti il fondo poveri di Rallo e dalla rappresentanza comunale di Tassullo per il fondo poveri di Tassullo contro don Annibale Lorenzoni di Rallo, I. r. professore ginnasiale a Trento, davanti all'I. r. Corte Superiore di Giustizia per il Tirolo e Vorarlberg per prestazione di fatto, con sentenza favorevole agli attori, condannati tuttavia alla rifusione delle spese di accusa, ante 1884 maggio 14 - 1884 dicembre 25 - richieste di pagamento inoltrate dal notaio Girolamo Dusini di Cles per amministrazione della massa Cristani, 1885 giugno 11 - 1886 dicembre 12 - carteggio tra il capocomune di Tassullo ed il dottor Agostino de Bellat, procuratore delle sorelle Cristani, per il pagamento di interessi da capitale spettanti alle stesse, 1881 maggio 20 - 1886 luglio 7 - carteggio relativo alla stesura di regolare documento di fondazione della Pia Fondazione Cristani, sollecitato dall'I. r. Capitanato distrettuale di Cles, 1881 gennaio 17 - 1885 dicembre 4. Italiano Fascicolo, cc. 58

29 b. 4 Diffide di pagamento sull'imposta fondiaria e sulle rendite a carico della Pia Fondazione Cristani 1883 - 1886 Italiano Fascicolo, cc. 16

30 b. 4 "Pia Fondazione Cristani di Rallo e Comune di Tassullo. 1. Cessione delle baronesse Cristani 2. Prospetto dei crediti cessi 3. Accettazione della convenzione 4. Riconoscimenti dei debitori 5. Autorizzazioni al parroco e capocomune per liquidazioni (...)" (1) 1885 - 1890 - "...prospetto delle restanze sopra la massa fu baron de Cristani di Rallo di spettanza delle eredi della signora baronessa ved. Adelaide de Cristani di Rallo", contratto di cessione e carteggio preliminare, 1885 giugno 10 - 1885 agosto 21 - "Crediti degli eredi della signora baronessa Cristani usufruttuaria che cederebbero coll'interesse di tre anni", [1885] - "Prospetto dei riconoscimenti assunti verso la Pia Fondazione Cristani di Rallo ed il Comune di Tassullo", [1888 - 1890]. Italiano Fascicolo, cc. 22

219

Note (1) Il tit. prosegue specificando che "Ai 25 aprile 1890 il parroco spedì al notaio Conci la convenzione e sua accettazione colle baronesse. Ai 13 giugno 1890 restituito". In realtà mancano i documenti nn. 3 e 5.

31 b. 4 "N. 18. Approvazione della vendita dello stabile a Colturetta 1886" sito nelle pertinenze di Rallo di proprietà della Pia Fondazione Cristani 1886 Offerte e conferme d'acquisto, protocollo di sessione, richiesta e concessione di autorizzazione alla vendita, 1886 marzo 21 - 1886 dicembre 17. Italiano Fascicolo, cc. 14 Segnature precedenti: n. 18

32 b. 4 Carteggio relativo alle azioni acquarie di proprietà della Fondazione Cristani 1886; 1898 - 1902 Italiano Fascicolo, cc. 9

33 b. 4 "Intorno ai crediti cessi dalle Cristani 1. Prospetto 2. I da liquidarsi 3. Esposizione del parroco Widmann circa l'interesse di aver convenuto colle Cristani 4. Procura all'avvocato Busetti per la liquidazione" 1888 - 1890 Contiene anche: carteggio con l'avvocato Giovanni Busetti di Cles ed "Inventario della Fondazione Cristani del Comune di Tassullo 1890", 1888 giugno 28 - 1890 febbraio 8. Italiano Fascicolo, cc. 31

34 b. 4 Carteggio con il notaio Germano Conci di Trento per la revisione dei conti della Pia Fondazione Cristani dal 1872 al 1889, appunti, prospetti dilucidativi e specifica delle promerenze e spese di consulenza 1890 Italiano Fascicolo, cc. 19

35 b. 4 "Sessione II dei 22/2 94. Contiene: 1) Protocollo

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2) Conto sul 1892 colle quietanze 3) Rimostranza con allegato" 1892 - 1894 (con allegato del 27 aprile 1873 in copia del 1894) Protocollo di seduta del Comitato della Pia Fondazione Cristani relativo all'approvazione del resoconto pro 1892 e alla discussione della rimostranza avanzata dalla villa di Rallo (1), entrambi uniti in allegato come da elenco introduttivo, 1873 aprile 27 (copia del 1894) - 1894 febbraio 22. Italiano Fascicolo, cc. 41 Note (1) In base ad accordo del 27 aprile 1873 il Comune e la Congregazione di Carità di Tassullo cedevano alla villa di Rallo in assoluta proprietà la quarta parte della sostanza Cristani con tutti i pesi ed aggravi ad essa inerenti, la casa signorile e rustica della famiglia ed una porzione di broilo con esenzione dal pagamento dell'importo di affrancazione verso le eredi Cristani. L'accordo prevedeva che detti beni fossero destinati a favore dei poveri ammalati del villaggio con la denominazione di Ospedale Cristani. La villa di Rallo nella rimostranza dell'11 febbraio 1894 richiedeva al Comune di Tassullo il risarcimento dei proventi riscossi dalla locazione della casa signorile e rustica dal 1876 al 1894, in quanto evidentemente il detto stabile non era fino ad allora passato in effettiva proprietà alla villa.

36 b. 4 Capitolati d'asta per la vendita all'incanto di stabili di proprietà della Fondazione Cristani, offerte d'acquisto, contratti di compravendita 1893 - 1898 Italiano Fascicolo, cc. 39

37 b. 4 Carteggio ed atti relativi alla divisione della massa Cristani tra la villa di Rallo ed il Comune di Tassullo, al sanamento delle passività, alla nomina dell'amminstratore della Fondazione, all'erezione del documento di fondazione, resoconti (1) e liquidazioni 1894 - 1910 Contiene fra l'altro: "Inventario della sostanza della Fondazione Cristani depurata dalle passività nel 1896, compilato per incarico dell'I.i.r. Capitanato di Cles", 1896; quietanza per fiorini 71,77 corrisposti dalla Fondazione Cristani alla primissaria di Rallo, [1898 giugno 3]; "Documento di fondazione dei tre ufficii solenni ai baroni Giovanni e Francesco Cristani" a favore della chiesa parrocchiale per fiorini 750, 1900 maggio 24; "Abbozzo del documento di fondazione della sostanza lasciata dal signor Giovanni baron Cristani di Rallo, Comune di Tassullo", 1901 maggio 31. Italiano Fascicolo, cc. 116 Note (1) Si tratta dei resoconti della Fondazione Cristani pro 1904-1905 e 1906-1908 (fino al 28 luglio 1908, data di divisione del patrimonio della Fondazione fra la villa di Rallo e il Comune di Tassullo).

38 b. 4 Premisura, fabbisogno, quietanza e nota dei lavori addizionali eseguiti per il restauro del capitello di S. Giovanni Nepomuceno posto a settentrione della villa di Rallo 1894 - 1899 221

Contiene fra l'altro: carteggio e conteggi relativi all'estinzione del debito contratto da Giuseppe Zenoniani da Rallo (1) con la massa Cristani, 1895 agosto 29 - 1895 novembre 14. Italiano Fascicolo, cc. 7 Note (1) Il capitello fu restaurato da Gregorio Zenoniani, il cui onorario pari a fiorini 100 fu impiegato a parziale estinzione del debito contratto dal figlio Giuseppe con la massa Cristani.

39 b. 4 Elenchi dei poveri ed ammalati sovvenzionati dalla Fondazione Cristani e domande di sussidio 1899 - 1908; 1918 Contiene anche: osservazioni ed appunti relativi allo scopo della Fondazione Cristani "di sollevare o aiutare i più poveri o più aggravati di male delle Quattro Ville e specialmente della villa di Rallo e non, in modo particolare, quei che sono all'ospedale o altri malati e così sollevare il Comune", 1902 gennaio; 1908 agosto 16. Italiano Fascicolo, cc. 13

40 b. 4 "Carte relative alla fassione dell'equivalente d'imposta di tutte queste amministrazioni compresa la Fondazione Cristani 1901. Tassullo 23.5.1901 - 9.2.1904" 1900 - 1908 - Eccitamenti alla Fondazione Cristani, al beneficio parrocchiale di Tassullo, alla chiesa di Rallo e alla Fondazione Giovanni Bon per la presentazione della fassione della sostanza soggetta ad equivalente d'imposta pro VI decennio (1901-1910), 1900 dicembre 27 - 1901 aprile 6 - carteggio relativo alla fassione della sostanza di proprietà della Fondazione Cristani soggetta ad equivalente d'imposta pro decenni IV (1880-1890) e V (1891-1900) e al ricorso dell'amminstratore presso l'I. r. Ufficio delle Imposte di Cles, 1901 ottobre 8 - 1908 luglio 3. Italiano Fascicolo, cc. 33

41 b. 4 Circolari e carteggio relativi ai prestiti di guerra sottoscritti dalla Fondazione Cristani 1916 - 1917 Italiano Fascicolo, cc. 6

222 serie 4 Registri di cassa, 1898 - 1922

regg. 3

Contenuto La serie dei registri di cassa della Fondazione Cristani, strumenti in cui giornalmente venivano annotate le entrate e le uscite in denaro contante relative ai fondi gestiti, fu introdotta nel 1898 a seguito del sanamento delle passività della massa rilevata. Amministrata in forma unica fino al 1908, essa fu ripartita tra le due fondazioni di Tassullo e Rallo, dotate di contabilità separata ed autonoma come appare anche dallo sdoppiamento dei registri di cassa.

42 "Fondazione Cristani. Libro cassa dell'entrata e dell'uscita cominciato il I gennaio 1898" 1898 gennaio 1 - 1908 luglio 27 Pp. 1-155: giornale cassa della Fondazione Cristani, 1898 gennaio 1 - 1908 luglio 27 p. 155: annotazione relativa alla divisione della sostanza di proprietà della Fondazione Cristani tra il Comune di Tassullo e la villa di Rallo, a seguito della sottoscrizione del documento di fondazione presso l'I. r. Capitanato distrettuale di Cles da parte dei rappresentanti sezionali e del parroco amministratore, 1908 luglio 28. Italiano Registro, legatura in mezza tela, pp. 155

43 "Libro cassa ossia entrata ed uscita della Fondazione Cristani - parte del Comune di Tassullo - 28 luglio 1908" 1908 agosto 17 - 1922 luglio 1 Sul v della c. di guardia: "Indice" parziale p. 1: "Stato della sostanza della parte del Comune di Tassullo, all'epoca nella quale si cominciò ad amministrare separatamente la sostanza della Fondazione Cristani, cioè la sostanza del Comune di Tassullo separata da quella della villa di Rallo, vale a dire alla firma del documento di fondazione 28 luglio 1908", 1908 [agosto 17] pp. 2-138: giornale cassa delle entrate e delle uscite della Fondazione Cristani, sezione di Tassullo, 1908 agosto 17 - 1922 luglio 1. Contiene in allegato: p. 94; p. 127: ricevute di vaglia postali, 1914 settembre 23; 1914 novembre 24; 1917 marzo 24; 1917 agosto 6 p. 135: specifica conto Famiglia cooperativa di Pavillo, 1918 marzo 21. Italiano Registro, legatura in tela, pp. 138 (bianche pp. 8)

44 "Libro cassa entrata ed uscita della Fondazione Cristani - parte della villa di Rallo - 28 luglio 1908" 1908 agosto 24 - 1921 dicembre 31 P. 1: "Stato della sostanza della parte della villa di Rallo, all'epoca nella quale si cominciò ad amministrare separatamente la sostanza della Fondazione Cristani, cioè la sostanza della villa di Rallo separata da quella del Comune di Tassullo, vale a dire alla firma del documento di fondazione 28 luglio 1908", 1908 [agosto 24] 223 pp. 2-113: giornale cassa delle entrate e delle uscite della Fondazione Cristani, sezione di Rallo, 1908 agosto 24 - 1921 dicembre 31. Contiene (in allegato): tra p. 112 e p. 113: quietanza di pagamento registrata a p. 113, 1923 gennaio 12. Italiano Registro, legatura in tela, pp. 113 (bianche pp. 8)

224 serie 5 Quinternetti d'esazione, 1897 - 1916

fasc. 1

Contenuto Si intende per quinternetto, detto anche scodirolo, il registro contenente le partite di credito da riscuotersi entro l'anno amministrativo, compilato ogni anno sulla base dell'ultima resa di conto e dei libri contabili (urbari e libri maestri) e quindi consegnato al cassiere dell'ente. La presente serie consta di un unico fascicolo contenente i quinternetti non solo della Fondazione Cristani, ma anche di altre amministrazioni di competenza comunale, quali il Fondo scolastico e la Congregazione di Carità di Tassullo, a cui il parroco collaborava in qualità di presidente o ad altro titolo.

45 b. 5 Quinternetti d'esazione della Fondazione Cristani, del Fondo scolastico di Tassullo e della Congregazione di Carità di Tassullo 1897 - 1916 Quinternetti d'esazione consegnati alla Banca cooperativa di Trento, filiale di Cles dalle seguenti amministrazioni: Fondazione Cristani di Rallo, 1897 - 1916 Fondo scolastico di Tassullo, 1900 - 1909 Congregazione di Carità di Tassullo, 1901 - 1909 (1). Italiano Fascicolo, nn. 18, cc. 90 Note (1) I quinternetti successivi al 1909 si trovano in Archivio della parrocchia di Tassullo, a 9.4.2.

225 serie 6 Resoconti e documenti di corredo, 1886 - 1917

Contenuto La serie, lacunosa, consta di quattro fascicoli, di cui il primo di recente costituzione ed i rimanenti pervenuti in forma originaria. In particolare l'unità di cui a 6.2 è ascrivibile all'organizzazione archivistica impressa alla documentazione da don Borghesi in vista dei conti preliminari alla separazione della sostanza Cristani tra le due sezioni di Tassullo e Rallo.

46 b. 6 Documentazione (1) ed appunti per la compilazione dei resoconti, resoconti e documenti di corredo 1886 - 1894 Contiene fra l'altro: resoconti e documenti di corredo pro 1893-1894, 1894 gennaio 8 - 1894 dicembre 15. Italiano Fascicolo, cc. 84 Note (1) Si tratta di prospetti del patrimonio e dei debitori e di quinternetti d'esazione.

47 b. 6 "Conti colle relative quitanze o pezze d'appoggio della Fondazione Cristani pro 1899, 1900 e 1901 e anche pro 1902 e 1903. Tassullo 18.10.1905" 1899 - 1903 Italiano Fascicolo, nn. 5, cc. 122

48 b. 6 Resoconti della Fondazione Cristani (sezione della villa di Rallo) 1911 - 1917 Contiene fra l'altro: liquidazioni delle rese di conto per gli anni solari 1913, 1914, 1915 e 1917. Italiano Fascicolo, nn. 7, cc. 33

49 b. 6 Resoconti della Fondazione Cristani (sezione del Comune di Tassullo) 1911 - 1917 Contiene fra l'altro: liquidazioni delle rese di conto per gli anni solari 1914 e 1915 (1). Italiano Fascicolo, nn. 7, cc. 30 Note (1) La liquidazione della resa di conto per l'anno solare 1913 si trova nel resoconto della medesima annata relativo alla Fondazione Cristani (sezione della villa di Rallo), di cui a 6.48.

226

Ente Primissaria scolastica di Tassullo 1803 gennaio 25 - [1913]

Luoghi Tassullo; Campo Tassullo (Tassullo); Sanzenone (Tassullo)

Archivi prodotti Fondo Primissaria scolastica di Tassullo, 01/01/1803 - 31/12/1913

Storia La primissaria scolastica di Tassullo fu eretta con documento del 25 gennaio 1803 al fine di garantire ai vicini delle tre ville di Tassullo, Campo Tassullo e Sanzenone la celebrazione di una messa prima mattutina e soprattutto l'istituzione di una scuola invernale per l'istruzione elementare della gioventù. Per espressa volontà dei vicini fondatori, primissaria e scuola dovevano rimanere in perpetuo enti inscindibili, cosicché il beneficiato pro tempore sarebbe stato allo stesso tempo primissario e maestro. Al capitale di fondazione, volto al mantenimento del primissario-maestro, concorsero le famiglie delle suddette tre ville con offerte spontanee, le chiese di S. Maria in Sanzenone e S. Vigilio in Tassullo con una parte delle rendite annue e le due ville di Campo Tassullo e Tassullo con gli interessi del cosiddetto legato della Carità, distribuito ogni anno alle famiglie la vigilia di Natale. Le ville di Campo Tassullo e di Tassullo si riservavano tuttavia la facoltà di corrispondere all'occorenza anche in altra maniera, destinando gli interessi del legato della Carità agli scopi della sua fondazione originaria. Unitamente alle fabbricierie delle chiese di Sanzenone e di S. Vigilio in Tassullo, si obbligavano poi a destinare i suddetti capitali alla primissaria in attesa di futuri lasciti di congrua entità, dopo i quali si dichiaravano affrancati dall'onere. I contribuenti privati erano invece tenuti all'esborso dell'offerta promessa entro 5 anni, ovvero entro la fine del 1807 anche mediante pagamento dilazionato, sottoposto per altro ad interesse, pena provvedimenti giudiziari. Era poi cura dei rappresentanti delle ville provvedere alla raccolta annua delle collette pattuite e alla consegna delle stesse nelle mani delll'arciprete pro tempore di Tassullo: lo stesso pagamento del primissario-maestro avveniva sempre in presenza dei delegati delle ville contribuenti. I capitoli d'erezione della primisssaria scolastica di Tassullo prevedevano inoltre che si provvedesse non solo al salario del beneficiato, ma anche ad un adeguato alloggio riscaldato con funzione di edificio scolastico, situato obbligatoriamente ed in perpetuo nella piazza principale della villa di Tassullo. A tali spese avrebbero concorso le tre ville nella misura di un terzo pro capite; per quanto riguardava il riscaldamento, ciascun scolaro avrebbe portato ogni giorno un ciocco di legna oppure si sarebbe dotato il maestro di una scorta sufficiente all'inizio della stagione invernale. Potevano frequentare la scuola i figli e le figlie delle famiglie contribuenti e gli eredi maschi delle stesse: le femmine vi erano escluse, "eccetto la figlia più giovine che restasse erede del padre morto senza figli maschi, quale erediterà pure questo diritto vita sua durante in quella maniera che suole ereditare la vicinanza in questa comunità di Tassullo e se si mariterà in una delle tre ville associate, s'intenderà associata anche la di lei discendenza come se fosse un maschio". L'elezione del maestro-primissario spettava in perpetuo alle tre ville mediante votazione da effettuarsi ogni tre anni alla presenza del parroco: tra i candidati godevano di priorità i sacerdoti abili provenienti dalle famiglie associate da preferirsi ai forestieri.

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Ciascuna delle tre ville era tenuta ad eleggere in pubblica regola tre deputati con la funzione di vigilare sull'adempimento degli scopi della fondazione e sulla corretta amministrazione dei suoi capitali. Al parroco pro tempore di Tassullo, designato in perpetuo direttore e sovrintendente della scuola, spettava la verifica della qualità dell'insegnamento attraverso visite periodiche alla scuola ed esami agli scolari "potendo correggerli, gastigarli e se troppo discoli ed insolenti, anche scacciarli dalla scuola, finocché si saranno emendati, affinché non distraggano i boni e vogliosi di imparare." Il primissario-maestro era tenuto a celebrare quotidianamente la messa prima presso la chiesa parrocchiale di Tassullo, intervenire alle funzioni nei giorni festivi, insegnare la dottrina cristiana, istruire la gioventù nel leggere, scrivere e far di conto secondo i metodi applicati nelle cosiddette scuole normali istituite negli stati austriaci. Con un supplemento salariale mensile il primissario poteva impartire anche le basi della lingua latina a chi ne avesse fatto richiesta. Eventuali controversie relative alla primissaria scolastica dovevano essere tassativamente discusse e risolte davanti al parroco e alla deputazione dei nove membri, il cui parere era ritenuto insindacabile, essendo vietato il ricorso alle vie giudiziarie. Era stato infatti stabilito che "questa fondazione di scuola primissaria non abbia ad essere soggetta, nè dipendere direttamente, nè indirettamente da nissun foro nè tribunale, sia ecclesiastico, sia civile o secolare, ma il solo giudice competente ed ordinario sia ed esser debba sempre il solo reverendissimo signor parroco direttore della stessa in compagnia e d'accordo con li suddetti nove deputati assistenti". Particolarmente vivace e polemica fu a tal proposito la vertenza dibattuta tra il parroco stesso ed i rappresentanti laici relativa alla separazione del patrimonio della primissaria dal beneficio Concini che le era stato accorpato, senza per altro svincolare l'obbligo del legato della carità. A seguito della prima guerra mondiale e della conseguente svalutazione della moneta corrente, il capitale della primissaria scolastica andò progressivamente diminuendo fino ad esaurimento e del resto, con l'istituzione della scuola statale obbligatoria, era venuto meno lo scopo primario della fondazione stessa.

228 fondo Primissaria scolastica di Tassullo, 1803 - 1913

fasc. 1

Soggetti produttori Primissaria scolastica di Tassullo, 1803 gennaio 25 - [1913]

Contenuto L'esigua documentazione relativa alla primissaria scolastica di Tassullo giustifica la propria presenza all'interno dell'archivio parrocchiale alla luce dello stato confessionale dell'ente stesso, istituito allo scopo di garantire alla gioventù del luogo un'educazione improntata ai principi del cattolicesimo ed impartita direttamente da un primissario- maestro salariato dalla comunità. L'attività amminstrativa dell'ente, dotato di statuto e di fondi di gestione propri, si riflette in un unico fascicolo implementato da atti accorpati erroneamente, per affinità di scopi dell'istituzione, all'archivio del Consiglio scolastico locale di Tassullo.

229 serie 1 Atti amministrativi, 1803 - 1913

Contenuto La serie consta di un unico fascicolo nel quale si riassume l'intera attività dell'ente dalla sua origine alla sua estinzione. Esso è costituito da un nucleo originario di atti di tipo giuridico implementato da carteggio afferente alla primissaria scolastica rinvenuto in forma sparsa o aggregato erroneamente al fondo del Consiglio scolastico locale di Tassullo. Privo di intitolazione originaria, il fascicolo pare tuttavia risentire, per tipologia di documentazione selezionata, dell'organizzazione archivistica impressa alla documentazione da don Luigi Borghesi.

1 b. 1 Atti e carte della primissaria scolastica di Tassullo (1) 1803 - 1913 Decreto d'erezione della primissaria scolastica di Tassullo, carteggio relativo alla nomina del primissario-maestro, documentazione relativa alla vertenza tra i rappresentanti delle tre ville di Tassullo, Campo e Sanzenone ed il parroco di Tassullo per l'amministrazione della fondazione, atto di separazione del patrimonio della primissaria di Tassullo da quello del beneficio Concini, 1803 gennaio 25 - 1913 agosto 29. Contiene anche: "Descrizione dei capitali ed altre prestazioni a favore del benefizio laicale Concini"; elenco dei capitali spettanti alla chiesa parrocchiale di Tassullo, alla primissaria scolastica e alla Confraternita del SS. Sacramento, [anni '50 sec. XIX]. Italiano, latino Fascicolo, cc. 114 Note (1) Il tit., critico, è coniato per analogia a quello dei fascicoli di contenuto affine organizzati da don Luigi Borghesi di cui ad Archivio della parrocchia di Tassullo, 7.2.1, 7.2.4.

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Ente Congregazione di carità di Tassullo [1834 - 1926]

Luoghi Tassullo

Archivi prodotti Fondo Congregazione di carità di Tassullo, 01/01/1834 - 31/12/1926

Storia Dalla documentazione non è emerso alcun atto di costituzione o statuto della Congregazione di Carità di Tassullo, le cui prime registrazioni si attestano a partire dal 1834. Dai verbali di sessione si deduce tuttavia che essa era presieduta, almeno a partire dal 1846, dal parroco, affiancato dal capocomune, da due deputati comunali, due membri della Congregazione, almeno due provvisori ed un cassiere. Istituita allo scopo di sovvenzionare i bisognosi, essa fu ben presto affiancata dalla Pia Fondazione Cristani, tanto da ridurre l'ambito delle proprie competenze, deputate in primo luogo all'amminstrazione della Dote Maistrelli. Nel suo codicillo dell'8 ottobre 1840 il sacerdote don Giambattista Maistrelli dispose infatti un capitale di 5000 fiorini a favore della Congregazione di Carità di Tassullo allo scopo di istituire una dote per nubende povere e morigerate. Si accordava per altro la precedenza assoluta alle discendenti della nipote del testatore Caterina ved. Borga di Tuenno che avrebbero potuto partecipare al concorso dotale senza comprovare la propria eventuale povertà. Nel caso non si fosse presentata alcuna discendente il diritto di conferimento sarebbe passato a tutte le ragazze bisognose ed oneste delle Quattro Ville. Il premio doveva essere bandito annualmente dalla Congregazione con pubblico editto entro i primi dieci giorni del mese di dicembre ed assegnato alla prescelta entro i primi dieci giorni del gennaio successivo. Alla valutazione dei requisiti delle candidate doveva concorrere non solo il Consiglio della Congregazione di Carità, ma soprattutto l'autorità decisiva del parroco. Il testatore dispose infine che, in caso di incameramento dei beni della Congregazione o di diversa destinazione del capitale legato, esso fosse restituito ai discendenti della nipote Caterina ved. Borga.

Funzioni, occupazioni e attività Con decreto n. 49 del vicerè Eugenio Napoleone, emanato il 15 febbraio 1811, veniva istituito nel Dipartimento dell'Alto Adige ed esteso ai cantoni di Tobiano e Primiero un nuovo sistema amministrativo della pubblica beneficienza facente capo alle Congregazione di Carità (1). Il titolo II (art. 7 e segg.) del decreto specificava che tali Congregazioni dovevano essere composte da "...probi e distinti cittadini del comune scelti fra i proprietari, i commercianti e gli uomini di legge più distinti" i quali, in numero di non più di sei e non meno di quattro, dovevano essere nominati dal podestà o sindaco. Nel capoluogo del Dipartimento erano membri della Congregazione il prefetto, il vescovo e il podestà; nei capoluoghi dei distretti invece ne faceva parte il viceprefetto, mentre nei vari comuni la rappresentanza era detenuta dal podestà (o sindaco) e da un parroco del luogo. Il prefetto, il viceprefetto e nei comuni il podestà (o sindaco), svolgevano il ruolo di presidente della Congregazione. L'art. 10 stabiliva inoltre che ogni Congregazione fosse divisa in tre sezioni: quella degli ospedali, quella degli ospizi ed orfanatrofi e quella dei fondi elemosinieri. Ogni sezione si doveva occupare della parte esecutiva dell'amministrazione affidatale e renderne poi conto alla Congregazione. Il titolo III del decreto 231 dava disposizioni sull'amministrazione dei beni immobili appartenenti alle istituzioni pie assorbite dalla Congregazione di Carità: essi venivano affittati mediante pubblica asta contro un canone di locazione stabilito ora in denaro, ora in generi di consumo a favore degli assistiti. Il titolo VI disponeva in materia di contabilità, prescrivendo la tenuta di registri separati che dimostrassero le attività e le passività di ciascun legato pio amministrato dalla Congregazione. Il titolo VII del decreto, contenente le "Disposizioni generali", stabiliva infine, accanto all'attivazione delle Congregazioni di Carità, la "cessazione di parziali amministrazioni ed ispezioni che precedentemente erano esercitate dalle corporazioni o dai privati", ad eccezione dei patronati di famiglie private che conservavano i loro diritti, sottoposti tuttavia ad un'attività tutoria, affinchè venisse rispettata la volontà dei testatori e controllato lo stato del patrimonio. Il decreto, pur demandando alle Congregazioni di Carità l'amministrazione della pubblica beneficenza, prevedeva che i comuni fossero comunque tenuti a supplire, in caso di necessità, ai bisogni degli istituti e delle strutture assisitenziali e che dovessero fornire all'occorrenza impiegati e materiale di cancelleria della segreteria comunale. Dopo il tramonto delle fortune napoleoniche e l'avvento della seconda dominazione austriaca, il provvisorio commissario in carica del Tirolo italiano ed illirico cav. de Roschmann con l'editto del I marzo 1814 (art. 118 e segg.) confermò le Congregazioni di Carità nei luoghi dove esistevano e dispose la loro istituzione nei comuni che avessero dei propri fondi di beneficenza con una rendita lorda di almeno 500 fiorini. Il provvedimento fu sollecitato da reclami avanzati da diversi comuni i cui fondi di beneficenza erano stati incorporati alla Congregazione generale esistente nel capoluogo di comune. Durante la seconda dominazione austriaca le Congregazioni di Carità ebbero un'amministrazione separata da quella dei rispettivi comuni, gestita da un apposito comitato, mentre presso altri comuni privi di lasciti o di istituti di beneficenza consistenti venne istituita a carico dell'amministrazione degli stessi un apposito fondo detto "Fondo poveri" o "Armenfond". Esso veniva in genere finanziato da alcune rendite straordinarie del comune stesso, come il ricavato da indennizzi forestali, multe campestri, incassi di spettacoli pubblici, quote percentuali sulle vendite del legname e sulle vendite all'incanto di beni confiscati. L'amministrazione distinta delle Congregazioni comunali spettava ad una Rappresentanza composta dal preside o presidente, carica spettante preferibilmente al parroco, da due consiglieri e da un cassiere, eletti dalla rappresentanza comunale con l'approvazione dell'autorità superiore. Il cassiere teneva la contabilità, pagava le sovvenzioni ai bisognosi sulla base dei mandati del presidente, presentava a quest'ultimo le rese di conto che poi passavano alla Rappresentanza comunale e quindi all'autorità superiore per l'approvazione definitiva. Dopo l'annessione del Trentino all'Italia il primo importante provvedimento in materia di assistenza e beneficenza si ebbe con il R. D. n. 976 del 26 aprile 1923 che dava facoltà al Ministero dell'Interno di dichiarare sciolte le amministrazioni delle Congregazioni di Carità e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso comune e di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni. A tale provvedimento fece seguito il R. D. n. 982 del 22 aprile 1923 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 maggio 1923 che determinava l'adeguamento del Trentino alla legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. Con la legge n. 847 del 3 giugno 1937 le Congregazioni di Carità vennero soppresse e sostituite con gli Enti Comunali Assistenza (E.C.A.) ai quali l'art. 1 della stessa legge assegnava lo scopo di assistere gli individui e le famiglie che si trovassero in condizioni di particolare indigenza. L'art. 2 stabiliva poi che l'E.C.A. doveva essere amministrato da un comitato presieduto dal podestà e nominato in parte dal prefetto e in parte dalle associazioni fasciste. In seguito la nomina del comitato spettò al Consiglio comunale. Al nuovo ente furono trasferite tutte le attività prima svolte dalla Congregazione di Carità insieme al suo patrimonio. Inoltre entro un anno dall'emanazione della legge si sarebbe dovuto provvedere alla fusione con l'E.C.A. delle istituzioni pubbliche assisitenziali e delle altre opere pie esistenti nel comune.

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Così l'E.C.A. potè disporre, oltre che del patrimonio delle Congregazioni soppresse, anche di alcune addizionali appositamente previste per legge e dei contribuiti erogati dal comune, dalla provincia e da altri enti pubblici e privati. L'E.C.A. venne infine soppresso con legge regionale n. 2 del 25 febbraio 1982 "Norme sullo scioglimento degli Enti Comunali Assistenza": la soppressione doveva avere effetto a partire dal I gennaio 1983 e si delegava alle province autonome di Trento e Bolzano il compito di disciplinare l'assunzione delle funzioni degli E.C.A. da parte dei comuni (art. 1). Infatti il patrimonio immobiliare e mobiliare veniva trasferito ai rispettivi comuni, conservandone la destinazione a favore dei servizi assistenziali e sociali (art. 2). Le funzioni di assistenza dovevano comunque essere esercitate dagli E.C.A. fino all'emanazione delle nuove leggi e alla riorganizzazione della materia. In effetti così avvenne praticamente fino al 1993. Nel frattempo fu emanata la legge provinciale n. 14 del 12 luglio 1991 "Ordinamento dei servizi socio-assistenziali in provincia di Trento". Essa prevedeva che, a decorrere dal I luglio 1993, le funzioni degli enti appena soppressi passassero ai comuni di Trento e Rovereto e ai Comprensori nel caso di comuni con meno di 20.000 abitanti. Entro la fine di giugno del 1993 si doveva procedere alla liquidazione degli E.C.A. e a questo fine vennero nominati dei commissari liquidatori per ogni comune con il compito di verificare lo stato di attuazione della legge regionale del 1982 in merito al trasferimento del patrimonio degli E.C.A. ai rispettivi comuni e di adottare tutti i provvedimenti in merito allo scioglimento (con delibera della Giunta provinciale n. 8551 del 18 giugno 1993). (2)

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia SALA C., (a cura di), Profilo storico-istituzionale della Congregazione di carità dalle origini (1811) all'estinzione (1937). Modello di descrizione organizzato secondo le norme ISAAR (CPF), Provincia autonoma di Trento - Servizio beni librari e archivistici, Trento, 1999

Note (1) "Bollettino delle leggi del Regno d'Italia", parte I, anno 1811, pp. 137-152. (2) Il presente profilo istituzionale è stato compilato sulla base di C. SALA (a cura di), Congregazione di Carità in "Profili storico istituzionali. Modello di descrizione organizzato secondo le norme ISAAR interpretate e contestualizzate dal Gruppo di lavoro degli archivisti trentini per la normalizzazione della descrizione archivistica", Trento 2000, pp. 37-44.

233 fondo Congregazione di carità di Tassullo, 1834 - 1926

regg. 2, fasc. 1, bb. 2

Soggetti produttori Congregazione di carità di Tassullo, [1834 - 1926]

Contenuto L'archivio della Congregazione di carità di Tassullo individua un fondo di modeste dimensione all'interno dell'archivio parrocchiale, ove giustifica la propria presenza alla luce della carica di presidente esercitata dal parroco pro tempore. Esso consta di poche unità per lo più originali pervenute in un blocco compatto ed in discreto stato di ordinamento. Fanno eccezione l'unità di cui a 3.4 e la serie dei resoconti e documenti di corredo rinvenuti in forma sparsa ma riconducibili per tipologia e sulla base di precise indicazioni apposte a tergo delle carte alle unità archivistiche d'origine.

234 serie 1 Protocolli delle riunioni, 1846 - 1926

reg. 1

Contenuto La serie consta di un unico registro bipartito in cui vengono riportati i verbali di sessione della Congregazione di Carità di Tassullo rispettivamente per l'assegnazione di sussidi ai bisognosi e della Dote Maistrelli alle nubende che abbiano presentato regolare domanda corredata da adeguata certificazione entro i termini prestabiliti (cfr. 3.4). Nei verbali per l'assegnazione della dote vengono registrate, ora in ordine di presentazione, ora in ordine alfabetico, le domande di partecipazione delle candidate e quindi il conchiuso finale della Congregazione in cui si specificano le motivazioni della scelta della vincitrice e dell'esclusione delle altre aspiranti.

1 "Congregazione di Carità. Protocolli della dote Maistrelli" 1846 novembre 9 - 1926 marzo 1 - Protocolli delle sedute della Congregazione di Carità di Tassullo relativi all'assegnazione di sussidi ai bisognosi, 1846 novembre 9 - 1849 ottobre 30; 1855 febbraio 6 - 1855 dicembre 21; 1860 marzo 12; 1867 marzo 7; 1869 marzo 5; 1871 marzo 1 - 1878 marzo 21; 1881 marzo 1; 1883 marzo 7; 1885 marzo 12 - 1888 marzo 23 - protocolli delle sedute della Congregazione di Carità di Tassullo relativi all'assegnazione della dote Maistrelli, 1847 gennaio 22 - 1850 febbraio 6; 1852 gennaio 21 - 1854 febbraio 16; 1856 febbraio 27 - 1926 marzo 1 (1) all'interno del piatto posteriore (incollato): precisazione relativa alla possibile assegnazione della dote Maistrelli a fanciulle bisognose e meritevoli native delle quattro ville di Tassullo e non necessariamente ivi residenti, 1847 gennaio 12. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 51 n.n. Note (1) Il protocollo di assegnazione della dote Maistrelli del 6 febbraio 1855 si trova tra i protocolli della Congregazione di Carità di Tassullo, di cui alla prima sezione del presente registro.

235 serie 2 Partitari, 1834 - 1874

reg. 1

Contenuto S'intende per partitario il prospetto in cui vengono registrati, con breve descrizione qualitativa e quantitativa, i capitali e le realità di un ente e i movimenti dei rapporti con i vari debitori e creditori. Le partite, nominali, risultano quindi tante quante sono le persone con le quali subentra un rapporto d'interesse fondato sui beni registrati.

2 "Libro della Congregazione di Carità del Comune di Tassullo l'anno 1834" 1834 marzo 15 - 1874 maggio 20 - Registro partitario dei capitali di proprietà della Congregazione di Carità di Tassullo, 1839 settembre 29 - 1874 maggio 20 in fondo (1): - "Some incassate dal novello cassiere Bortolo Busetti retrodate dal cessatto cassiere signor don Battista dal Rì dell'anno 1834 inclusivo dico 1834", 1834 marzo 15 - 1834 luglio 17; annotazione relativa alla chiusura del conto per l'anno 1834, comprensivo di tutta l'entrata e di tutti i mandati fino al 31 ottobre 1834, 1835 aprile 2; registrazioni di incassi ricavati da multe, 1835 giugno 1 - 1835 agosto 30 - "Some pagate l'anno 1834 in valuta abusiva", 1834 aprile 21 - 1835 marzo 27 - "Somme pagate dopo il primo novembre 1834" in valuta abusiva (2), 1834 novembre 5 - 1835 aprile 1; "Registro dei mandati dell'anno 1835 in valuta d'Impero", 1835 aprile 4 - 1835 ottobre 31 all'interno del piatto posteriore: annotazione relativa al dono dell'immagine della Madonna Assunta alla chiesa parrocchiale di Tassullo da parte del signor Giovanni baron de Cristani di Rallo sotto il parroco Giovanni Battista Tolameotti, 1850; annotazione relativa alla commissione dell'immagine della Madonna del S. Rosario da parte del parroco don Matteo Widman, 1868. Contiene in allegato (in fondo): quietanza di pagamento, 1835 marzo 17. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 14 (num. orig. incompleta; mancano cc. 10), con indice alfabetico all'inzio n.n. (3) Note (1) L'ordine delle registrazioni procede a ritroso. (2) Le suddette registrazioni sono comprese dal 5 novembre 1834 al 27 marzo 1835 nelle "Some pagate l'anno 1834 in valuta abusiva". (3) Mancano le prime 10 carte, relative a partite i cui titolari risultano registrati nell'indice iniziale. L'indice non comprende invece i titolari delle partite successive comprese nel registro.

236 serie 3 Atti amministrativi, 1840 (estratto del 1841) - 1922

fascc. 2

Contenuto La serie consta di due fascicoli di cui il primo di originaria costituzione, ascrivibile all'ordinamento effettuato da don Borghesi, il secondo invece formato da documentazione omogenea per tipologia e contenuto rinvenuta in forma sparsa e talvolta aggregata, in maniera del tutto casuale, ad altri fondi. Le domande di ammissione al concorso per la Dote Maistrelli, integrate dalla documentazione di corredo comprovante i requisiti di parentela, povertà e morigeratezza, sono state suddivise per anno di assegnazione del legato (esse risultano pertanto datate nel dicembre dell'anno precedente) e quindi ordinate in base alla registrazione contenuta nel registro di sessione di cui a 1.1, in genere coincidente con la numerazione riportata a tergo di alcune di esse.

3 b. 1 "XV. Atti e carte della Congregazione di Carità di Tassullo e della Dote Maistrelli. 19.VI.1915" 1840 (estratto del 1841) - 1922 - Congregazione di Carità di Tassullo: liquidazioni delle rese di conto, protocollo di divisione del legato di don Tolameotti fra le sezioni di Tassullo, Tuenno e Nanno, inventari del patrimonio, contratti di cessione di capitali ipotecari e di locazione, nomine dei consiglieri, concessione dell'esenzione dall'equivalente d'imposta gravante la sostanza mobile, 1945 dicembre 19 - 1912 aprile 22 - Dote Maistrelli: estratto del testamento di don Giambattista Maistrelli, protocolli di assegnazione della dote, convenzioni tra le aspiranti e liquidazioni degli importi, convocazioni, nomine dei consiglieri assegnatari sostituti (1), mandati di procura, ricorsi di escluse al conferimento della dote (2), 1840 ottobre 8 (estratto del 3 aprile 1841) - 1922 dicembre 26. Italiano Fascicolo, cc. 125 Segnature precedenti: XV Note (1) Si procedeva alla nomina di consiglieri sostituti in caso di morte o grave impedimento dei consiglieri effettivi o di relazione di parentela con le concorrenti alla dote. (2) Si tratta di ricorsi, per altro non accolti, al conferimento della dote pro anni 1896, 1902 e 1919 intentati per presunta illegalità della documentazione prodotta, per diritto di precedenza e per presunta lesione delle disposizioni del documento di fondazione.

4 b. 1 Domande di ammissione al concorso per l'assegnazione della Dote Maistrelli e documentazione di corredo relativa alle candidate (1) 1850 - 1922 (2) Mancano le domande di ammissione per gli anni 1851, 1876-1878, 1885-1887, 1889, 1893, 1897, 1903, 1907, 1909, 1916-1918. Italiano Busta, cc. 598 Note

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(1) Gli elenchi delle aspiranti alla dote sono riportati anche nei protocolli di cui al n. provv. 65. Le domande di ammissione sono corredate da opportuna certificazione (certificato di matrimonio, di buona condotta, di povertà, alberi genealogici, dichiarazioni e libretti di servizio...) comprovante i requisiti di povertà e morigeratezza richiesti alle candidate. (2) Gli estremi cronologici si riferiscono all'anno di bando del concorso alla dote: la documentazione veniva in genere prodotta nei mesi immediatamente successivi (tra dicembre dell'anno in corso e febbraio dell'anno seguente).

238 serie 4 Resoconti e documenti di corredo, 1899 - 1925

b. 1

Contenuto La serie consta di un'unica busta contenente resoconti e documenti di corredo rinvenuti in forma sparsa o frammista senza alcun criterio apparentemente logico al resto della documentazione parrocchiale. Le quietanze son state ricondotte con discreta facilità ai relativi resoconti sulla base dei contenuti e delle intestazioni, nonché sulla base di precise indicazioni riportate sulle fasciette o sulle singole carte. In genere, a tergo di ciascuna, risultano annotati l'ente di appartenenza (Congregazione di Carità o Dote Maistrelli), l'anno del resoconto cui si riferiscono, il numero di posizione all'interno dello stesso come allegato ed infine l'importo per il quale è rilasciata quietanza.

5 b. 2 Resoconti e documenti di corredo della Congregazione di Carità di Tassullo 1899 - 1925 Mancano i documenti di corredo degli anni: 1916-1917 (1), 1922-1925. Italiano Busta, nn. 19, cc. 293 Note (1) Il resoconto per gli anni 1916-1917 contiene obbligazioni di Stato per il VI prestito di guerra.

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Ente Curazia dell'Immacolata 1683 dicembre 29 - 1963 dicembre 7

Luoghi Lover (Campodenno, TN)

Altre forme del nome Curazia di San Giorgio (fino al sec. XIX metà )

Archivi prodotti Fondo Documentazione della curazia di Lover, 01/01/1855 - 31/12/1861 Fondo Ufficio parrocchiale dell'Immacolata in Lover, 08/06/1684 - 21/07/2011

Storia La curazia di Lover era soggetta alla pieve di Denno e il pievano provvedeva ai bisogni spirituali della popolazione inviando nella chiesa filiale i suoi cappellani. A detta del curato don Giuseppe Faes già dal 1594 esisteva a Lover un sacerdote (1), ma l'erezione formale della curazia risale al 1683. In quell'anno le comunità di Campo, Dercolo e Lover fecero richiesta all'autorità vescovile di avere nella propria chiesa il battistero e il tabernacolo, che al tempo vennero però concessi solo a Lover. Il 29 dicembre 1683 infatti Francesco Antonio Begnudelli Basso, vicario generale del vescovo di Trento, concesse ai vicini di Lover la facoltà di tenere nella propria chiesa il tabernacolo con il Santissimo Sacramento e di erigere il fonte battesimale; era inoltre concesso di avere un sacerdote adatto ad amministrare i sacramenti (2). Con l'erezione della curazia il parroco di Denno manteneva comunque salvi i diritti parrocchiali, mentre aveva l'obbligo di presenziare alle funzioni nella curazia in determinate occasioni (processioni e feste); come segno di riverenza riceveva ogni anno dalla comunità una candela di cera bianca da una libbra. L'elezione del curato spettava ai vicini delle ville di Lover e Segonzone, le cui anime erano soggette alla cura del sacerdote. Egli celebrava tutte le funzioni curaziali nella chiesa di Lover, amministrava il battesimo, i sacramenti agli infermi e li assisteva personalmente fino alla morte. Per questi uffici il curato aveva diritto ad un onorario. Il curato di Lover aveva l'obbligo di assistere ad alcune funzioni nella parrocchiale; egli riconosceva inoltre al parroco il diritto di benedire i matrimoni e di dare sepoltura ai capifamiglia, funzioni per le quali il parroco riscuoteva i diritti di stola. Nel giorno di Ognissanti il curato era tenuto a fare "le segnature" tanto nella chiesa di Lover che in quella di Segonzone, servizio per il quale era prevista un'elemosina. Il mantenimento del curato era completamente a carico di Lover la cui villa contribuiva anche a fornire l'abitazione e il quantitativo di legna da ardere. Il curato teneva inoltre scuola ai fanciulli di entrambe le ville e anche per questo servizio gli era riconosciuto uno stipendio. Tutti i battesimi venivano amministrati nella chiesa di San Giorgio, con eccezione dei nati della famiglia dei baroni Khuen che ricevevano il battesimo nella cappella di Castel Belasi, dedicata a San Martino, con l'acqua "sumpta ex sacra fonte in ecclesia curatiali Sancti Georgii Loverni" (3).

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Risale all'8 giugno 1684 la registrazione del primo battesimo della curazia amministrato dal curato don Filippo Armano (4). La prima registrazione di morte data 15 novembre 1684 ed è riferita ad una persona di Segonzone che viene sepolta nel cimitero della chiesa di San Giacomo. Le tumulazioni dei defunti avvenivano infatti nei rispettivi cimiteri e così i morti di Lover venivano sepolti nel cimitero di San Giorgio, quelli di Segonzone nel cimitero di San Giacomo, dove venivano anche tumulati, nel sepolcro di famiglia, i defunti della famiglia Khuen. Nel 1699 il parroco Bartolomeo Vaia volle però restringere la libertà d'azione dei curati di Campo e Lover; in loro difesa insorsero i comuni della pieve che portarono la questione davanti alla Curia romana, la quale non solo riconobbe ai curati tutte le facoltà prima concesse, ma li autorizzò anche a tenere processioni e altre funzioni nelle loro chiese. Il parroco, che aveva diritto ad intervenire alla sepoltura dei capifamiglia, interruppe la sua presenza nel 1713, tanto che il comune di Lover decise di non corrispondergli più il dovuto onorario: da quel momento il diritto di stola nera spetterà solamente al curato. Dopo la costruzione della nuova chiesa di Lover (1864) il parroco fu obbligato a presenziare solo nella festa del patrocinio della chiesa (8 settembre, Natività di Maria). La prima registrazione di matrimonio data 14 gennaio 1871: celebrò, su delegazione, il curato don Isidoro Zadra (5). L'8 giugno 1890 venne stipulato il contratto tra la rappresentanza comunale di Lover e il nuovo curato don Giuseppe Faes: il Comune si impegnava a corrispondergli l'onorario di 180 fiorini l'anno e l'usufrutto del beneficio Benedetti con i relativi oneri. Il sacerdote da parte sua si obbligava a prestarsi in tutti gli uffici di cura d'anime e a corrispondere i pranzi ai cantori e al sacrestano. Nell'estate del 1913, in occasione di un'udienza, il curato don Quintilio Cattani avanzò al vescovo Celestino Endrici la richiesta di elevare a parrocchia la curazia di Lover; il vescovo suggerì di elaborare una proposta e un progetto atti a creare il fondo necessario all'istituzione della parrocchia. Il 24 gennaio 1914 don Cattani presentò il suo progetto che vedeva l'aggregazione definitiva del beneficio Benedetti al fondo curaziale. Già dal 1845 il beneficio era stato provvisoriamente aggregato al beneficio curaziale: il suo reddito netto veniva infatti goduto dal comune di Lover per la congrua da corrispondere al curato. A sostegno della sua richiesta il curato aggiunse inoltre che "la meditata erezione della parrocchia pare conveniente perché il paese è distante dalla parrocchiale di Denno circa un'ora e mezzo, per di più la via è assai malagevole e la chiesa è ben arredata e decorata" (6). La proposta non ebbe sicuramente l'esito sperato, poiché l'erezione di Lover a parrocchia si realizzò solo cinquant'anni dopo.

CURATI DI LOVER

1684-1688 Filippo Armano 1688-1699 Bartolomeo Federici da Quetta 1699-1708 Francesco Rizzardi da Coredo 1708-1709 Pietro Bregantini da Denno 1710 Pietro Carlo Antonio Campi 1711-1716 Valentino Chini 1717-1730 Giovanni Maria Pasotti 1730-1735 Giacomo Cavoli da 1735-1742 Giovanni Pezzi 1742-1744 Giovanni Puel da Baselga di Piné

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1744-1751 Antonio Maltratti da Ranzo 1751-1769 Francesco Rigotti 1769-1788 Francesco Antonio Sembianti da Vervò 1789-1795 Giovanni Joris da Nanno 1796 Giovanni Luchini 1797-1830 Giovanni Antonio Pasotti da Tuenno 1830-1852 Carlo Sicher da Coredo 1853 Luigi Hueber 1854-1859 Giuseppe Onestinghel da 1859-1865 Francesco Valentini 1865-1870 Luigi Veneri 1870-1886 Isidoro Zadra da Tres 1886-1909 Giuseppe Faes da Mezzolombardo 1909-1920 Quintilio Cattani da Termon 1920-1932 Armenio Lochner 1932-1935 Teodosio Sighel 1935-1946 Guido Bortolameotti 1946-1962 Giovanni Defrancesco 1962 Corrado Calliari

Funzioni, occupazioni e attività Con il termine "curazia" si vuole indicare un luogo o un territorio determinato, con chiesa propria, situata all'interno dei confini della parrocchia, sottratta parzialmente alla giurisdizione del parroco e affidata a un curato. La curazia poteva essere, in relazione alla parrocchia d'origine, completamente o parzialmente dipendente, o indipendente a seconda delle concessioni ottenute a mano a mano dall'autorità ecclesiastica e civile. Nei territori soggetti alla giurisdizione austriaca venivano riconosciute come indipendenti quelle sole stazioni di cura d'anime delle quali si poteva comprovare l'erezione a cura indipendente con il beneplacito dello Stato. I sacerdoti che ambivano all'assegnazione del beneficio curaziale dovevano sostenere gli esami di concorso indetti dall'Ordinariato. Il curato era tenuto a celebrare la messa "pro populo" ed era autorizzato a tenere, senza delegazione parrocchiale, i registri di battesimo, matrimonio e morte. Nel Tirolo tuttavia si ebbero curazie erette anche senza la presenza di tutti gli elementi descritti sopra. Tra le due guerre mondiali la maggior parte delle curazie presenti sul territorio tridentino ottennero l'elevazione a parrocchia e il sistema curaziale fu abolito completamente in seguito al Concordato del 1984.

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Mezzolombardo

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali ADT, Parrocchie e curazie

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Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 501-503 COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 WEBER S., Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte, vol. III I decanati di Taio, Denno e Mezzolombardo, Trento, 1938

Note (1) Cfr. ADT, Parrocchie e Curazie, 51.B: il curato lo afferma rispondendo il 7 febbraio 1891 ad alcune domande poste dall'Ordinariato, al fine di dimostrare la sistemizzazione della curazia e chiedere il riconoscimento civile da parte della Stato. (2) Ibidem, Miscellanea, III, n. 12. (3) Cfr. Ufficio parrocchiale dell'Immacolata in Lover, Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, reg. 1. (4) Ibidem. (5) Ibidem, reg. 3. (6) Ibidem, Carteggio e atti, fasc. 3.

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Ente Parrocchia dell'Immacolata 1963 dicembre 8 -

Luoghi Lover (Campodenno, TN)

Archivi prodotti Fondo Documentazione della curazia di Lover, 01/01/1855 - 31/12/1861 Fondo Ufficio parrocchiale dell'Immacolata in Lover, 08/06/1684 - 21/07/2011

Storia La curazia di Lover fu elevata a parrocchia l'8 dicembre 1963. Già nell'estate del 1913, in occasione di un'udienza vescovile, il curato don Quintilio Cattani aveva avanzato la richiesta di elevare a parrocchia la curazia di Lover. Il vescovo Celestino Endrici "si dimostrò propenso" e suggerì al curato di elaborare una proposta e un progetto atti a creare il fondo necessario all'istituzione della parrocchia. Il 24 gennaio 1914 don Cattani presentò il suo progetto, che evidentemente non ebbe l'esito sperato, poiché l'erezione di Lover a parrocchia si realizzò solo cinquant'anni dopo (1). Con D.M. 30/12/1986 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio 1987 la parrocchia di Lover è stata dichiarata Persona Giuridica Privata (Trib. di Trento Registro Persone Giuridiche n. 349).

PARROCI DI LOVER

1963-1967 Corrado Calliari (parroco di Campodenno) 1968-1991 Iginio Agostini (parroco di Campodenno) 1992-2002 Carlo Daz (parroco di Sporminore, amministratore parrocchiale) 2002-2009 Flavio Menapace 2010- Alessio Pellegrin

Condizione giuridica Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto

Funzioni, occupazioni e attività Il termine "parrocchia" (2) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini 244 determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto".

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Mezzolombardo

Fonti normative Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Parrocchie e curazie Bibliografia BENVENUTI S. (a cura di), Storia del Trentino. Periodizzazione e cronologia politico-istituzionale, Trento, 1995 COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 Fonti per la storia del principato e della chiesa tridentina: atti del convegno Trento 16-17 maggio 1991, Trento, 1995 LUTTEROTTI A., Il Trentino: il nuovo volto di un'antica terra d'incontro, Bolzano, 1997

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WEBER S., La Pieve di Denno e le sue chiese filiali, Trento, 1935 WEBER S., Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte, vol. III I decanati di Taio, Denno e Mezzolombardo, Trento, 1938

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale dell'Immacolata in Lover, Carteggio e atti, fasc. 3. (2) Le presenti notizie informative sono da ritenersi generali e non esaustive. Per un approfondimento e una bibliografia articolata si rimanda alla voce corrispondente dell'"Enciclopedia del diritto", Giuffré, Varese, 1958-1995.

246 fondo Documentazione della curazia di Lover, 1855 - 1861

fasc. 1

Soggetti produttori Curazia dell'Immacolata , 1683 dicembre 29 - 1963 dicembre 7 Parrocchia dell'Immacolata, 1963 dicembre 8 -

Contenuto Non risulta ben chiaro il motivo della presenza presso l'archivio della parrocchia di Tassullo di documentazione della curazia di Lover, relativa alla progettazione della chiesa curaziale. Può tuttavia apparire significativo che tra gli anni '50-'70 del sec. XIX alcune chiese soggette alla parrocchia di Tassullo subirono interventi di restauro o di ricostruzione integrale, in particolare la chiesa di Rallo. Non si esclude pertanto che i parroci di Tassullo abbiano preso visione a scopo orientativo dei progetti edilizi della chiesa di Lover, opera del geom. Bonapace G. Significativa potrebbe apparire poi la destinazione della documentazione a don Francesco Valentini, decano in Fassa.

247 serie 1 Atti amministrativi, 1855 - 1861

Contenuto La serie consta di un unico fascicolo pervenuto in buono stato di ordinamento e conservazione.

1 b. 1 Progetti e preventivi per la costruzione della chiesa curaziale dell'Immacolata Concezione di Lover 1855 - 1861 Italiano Fascicolo, cc. 16

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Ente Comune di Tassullo 1810 - 1817

Luoghi Tassullo (TN)

Archivi prodotti Fondo Comune di Tassullo, 01/01/1425 - 31/12/1957 Subfondo Comune di Tassullo (ordinamento italico), 01/01/1810 - 31/12/1817 Fondo Documentazione del Comune di Tassullo, 01/01/1811 - 31/12/1815

Storia Con decreto del 28 maggio 1810 Napoleone sancì l'unione del Tirolo meridionale al regno d'Italia, che assunse il nome di Dipartimento dell'Alto Adige, mentre il decreto del vicerè Eugenio del 23 agosto 1810 estese al Dipartimento dell'Alto Adige il sistema d'amministrazione dei comuni del regno. Le antiche comunità vennero concentrate in comuni maggiori, a fronte delle oltre 400 comunità prima esistenti, rimasero in vita solo 121 comuni, 104 nel territorio dell'attuale Trentino. Durante questo periodo al comune di Tassullo vennero aggregati come frazioni oltre che Campo, Pavillo, Rallo, Sanzenone i comuni di Nanno e di Tuenno (1). La legislazione comunale napoleonica introdusse, per l'amministrazione dei comuni, i consigli comunali con poteri consultivi e deliberanti; a capo delle "municipalità" vennero posti i sindaci e i podestà (2). Questa situazione si protrasse fino al 1817 anche se le truppe austriache iniziarono l'occupazione del territorio trentino già dopo la battaglia di Lipsia (ottobre 1813).

Fonti normative Decreto 28 maggio 1810, n. 94 relativo alla definitiva riunione al Regno d'Italia del Tirolo meridionale Decreto 15 giugno 1810, n.106 "che ordina la pubblicazione ed attivazione nel dipartimento dell'Alto Adige del codice Napoleone, dei regolamenti sui registri delle nascite, dei matrimoni e delle morti e dei decreti analoghi, del decreto sul diritto di albinaggio e di quello sulla tutela, emancipazione e cura degli abbandonati e degli esposti" Decreto 10 agosto 1810, n.163 "relativo all'organizzazione giudiziaria del Dipartimento dell'Alto Adige e dalla parte del Tirolo da unirsi al Dipartimento della Piave" Decreto 10 agosto 1810, n.161 "che prescrive un nuovo metodo per la compilazione de' conti preventivi e consuntivi dei comuni" Decreto 14 agosto 1810, n. 173, che avoca allo stato la giurisdizione, i diritti di privativa, i dazi e i diritti regali d'ogni natura annessi ai feudi, o per qualunque titolo posseduti ed esercitati sì dai comuni che dai privati nel dipartimento dell'Alto Adige... Decreto 23 agosto 1810, n. 194, che estende al Dipartimento dell'Alto Adige il sistema d'amministrazione dei comuni del regno

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Decreto del viceré Eugenio Napoleone 15 febbraio 1811, n. 49, "che estende al dipartimento dell'Alto Adige ed ai cantoni di Tobiano e Primiero il sistema amministrativo della pubblica beneficenza esistente negli altri dipartimenti" Circolare 16 dicembre 1811, n. 22140/3442, del prefetto del dipartimento dell'Alto Adige Alessandro Agucchi, contenente le disposizioni sulla tenuta dell'archivio comunale, del registro di protocollo con relativo indice, del registro dei mandati

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961 INAMA V., Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino dalle origini fino al secolo XVI, Trento, 1905 MASTELLOTTO E., L'archivio comunale trentino, Trento, 1986

Note 1. CASETTI A., "Guida storico archivistica", Trento 1961, p.755 2. MASTELLOTTO E., "L'archivio comunale trentino", Trento 1986, pp. 54 - 56

250 fondo Documentazione del Comune di Tassullo, 1811 - 1815

regg. 19

Soggetti produttori Comune di Tassullo, 1810 - 1817

Contenuto Presso l'archivio della parrocchia di Tassullo è confluita documentazione di carattere esclusivamente anagrafico prodotta dal Comune di Tassullo durante il governo napoleonico. Essa giustifica la propria presenza tra la documentazione parrocchiale alla luce delle competenze di stato civile recuperate dai parroci dopo la parentesi del Regno italico. Si tratta di registri dei nati, dei matrimoni e dei morti pervenuti in cattivo stato di conservazione e, per quel che riguarda la serie dei matrimoni, in forma assai lacunosa. Ciascuna sottoserie risulta ripartita per frazioni: Tassullo, Tuenno e Nanno. Le registrazioni del periodo napoleonico trovano puntuale riscontro sia nei libri canonici (Archivio della parrocchia di Tassullo, 2.1.6, 2.3.3, 2.4.2), la cui serialità non fu mai interrotta, sia nei doppioni ad uso civile (Archivio della parrocchia di Tassullo, 2.1.7, 2.1.8, 2.3.4, 2.4.3), ovviamente con formulari e finalità diversi.

251 subfondo 1 Registri napoleonici di stato civile, 1811 - 1815

Contenuto Con decreto vice-reale emanato a Parigi in data 15 giugno 1810 venne ordinata la pubblicazione nel Dipartimento dell'Alto Adige del decreto 27 marzo 1806 (1) concernente la tenuta dei registri di stato civile da parte dei comuni. Tale ordinamento, entrato in vigore a decorrere dal I gennaio 1811, prescriveva in base alla legislazione francese, l'obbligo per ogni municipalità di trascrivere gli atti relativi alle nascite, alle morti e ai matrimoni in appositi registri redatti in duplice copia, di cui una da trasmettersi alle autorità centrali. Negli archivi comunali del Trentino la presenza dei registri napoleonici di stato civile è piuttosto scarsa in quanto con la fine del Regno d'Italia, la restaurata dominazione austriaca trasferì nuovamente le competenze in materia all'autorità dei parroci, tenuti in base all'ordinanza del 30 giugno 1815 (2) alla tenuta dei suddetti registri, come già era stato stabilito dalla patente sovrana emanata dall'imperatore Giuseppe II il 20 febbraio 1784. In tal maniera i registri anangrafici del periodo napoleonico vennero col tempo considerati degli inutili doppioni e quindi scartati, oppure confluirono negli archivi parrocchiali ad integrazione delle serie ecclesiastiche, per altro mai interrotte, benché la legislazione austriaca ne raccomandasse una scrupolosa conservazione presso l'ente produttore (3).

Note (1) "Bollettino delle leggi del Regno d'Italia", 1806, p. 243. (2) "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il Vorarlberg", Innsbruck 1822, vol. II (1815), p. 403. (3) La presente scheda introduttiva è stata compilata sulla base di E. MASTELLOTTO, "L'archivio comunale trentino", Trento 1986 (dattiloscritto), p. 74.

252 serie 1.1 Registri dei nati, 1811 - 1815

regg. 7

Contenuto La serie consta di sette registri annuali ripartiti per frazioni del comune di Tassullo, in cui, mediante formulario, vengono riportati dall'ufficiale di stato civile il giorno, il mese, l'anno e l'ora della registrazione, il nome, il cognome, l'età, la professione ed il domicilio del padre o di colui che effettua la notifica, il nome ed il cognome del neonato, il giorno, il mese, l'anno, l'ora ed il luogo della nascita, il nome, il cognome e l'età della madre, le generalità dei testimoni che confermano il sesso del neonato e sottoscrivono l'atto ed infine la dichiarazione di avvenuta registrazione in entrambi i registri delle nascite. Talvolta a completamento del registro annuale veniva inserita una "Tavola alfabetica per gli atti di nascita", ovvero un indice alfabetico delle registrazioni con rimando alla data e al numero dell'atto corrispondente. La serie, pervenuta in discreto stato di conservazione, presenta alcune lacune sia di carattere cronologico che topografico.

1 b. 1 "Registro dei nati. Tuenno 1811" 1811 gennaio 8 - 1811 febbraio 2 (1) Italiano Registro, legatura in carta, c. 1, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n. Note (1) Dall'indice inserito all'inizio del registro ("Tavola alfabetica per gli atti di nascita ch'ebbero luogo nell'anno 1811 nella frazione di Tuenno"), si desume che esso conteneva 47 atti, registrati tra l'8 gennaio e il 31 dicembre 1811. Di tali atti sono pervenuti solo i primi 5, compresi tra l'8 gennaio e il 2 febbraio 1811.

2 b. 1 Registro civile dei nati nel Comune di Tassullo nell'anno 1811 1811 aprile 2 - 1811 dicembre 26 A c. 11: registro non compilato degli aggravi fondiari, [post 1811] Italiano Registro, senza coperta (1), cc. 11 (mancano le cc. 1-3) Note (1) Il registro manca degli atti 1-14.

3 b. 1 Registro civile dei nati nel Comune di Tassullo nell'anno 1812 1812 gennaio 2 - 1812 dicembre 22 Italiano 253

Registro, legatura in carta, cc. 8, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n.

4 b. 1 "Tuenno Comune di Tassullo. Registro dei nati 1812" 1812 gennaio 3 - 1812 dicembre 29 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 7

5 b. 1 "Nanno. Registro dei nati 1813" 1813 marzo 23 - 1813 dicembre 24 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 4

6 b. 1 "Registro dei nati 1814. Tassullo" 1814 gennaio 4 - 1815 gennaio 25 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 8, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n. (1) Note (1) L'indice include le sole registrazioni relative all'anno 1814, dal 4 gennaio al 30 dicembre.

7 b. 1 Registro civile dei nati in Tuenno, frazione del Comune di Tassullo, negli anni 1814-1815 1814 gennaio 7 - 1815 gennaio 30 Italiano Registro, senza coperta, cc. 8, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n. (1) Note (1) L'indice include le sole registrazioni relative all'anno 1814, dal 7 gennaio al 31 dicembre.

254 serie 1.2 Registri dei matrimoni, 1811; 1814

regg. 2

Contenuto La serie consta di due registri annuali ripartiti per frazioni del comune di Tassullo, in cui, mediante formulario, vengono riportati dall'ufficiale di stato civile il giorno, il mese, l'anno e l'ora della registrazione, il nome, il cognome, l'età e la professione dei testimoni, il nome, il cognome, l'età, la professione e la paternità degli sposi con rimandi puntuali alla documentazione prodotta (certificati di nascita, di vedovanza, di stato libero, consensi paterni, pubblicazioni di matrimonio...), la dichiarazione di matrimonio civile ed infine la sottoscrizione dei presenti all'atto. Talvolta a completamento del registro annuale veniva inserita una "Tavola alfabetica per gli atti di matrimonio e di divorzio", ovvero un indice alfabetico delle registrazioni con rimando alla data e al numero dell'atto corrispondente. La serie, pervenuta in cattivo stato di conservazione, presenta numerose lacune sia di carattere cronologico che topografico.

8 b. 1 "Registro dei matrimoni. Tassullo 1811" 1811 gennaio 23 - 1811 novembre 4 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 18, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n.

9 b. 1 "Registro dei matrimoni. 1814 Tassullo" 1814 gennaio 22 - 1814 settembre 2 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 10, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n.

255 serie 1.3 Registri dei morti, 1811 - 1815

regg. 10

Contenuto La serie consta di dieci registri annuali ripartiti per frazioni del comune di Tassullo, in cui, mediante formulario, vengono riportati dall'ufficiale di stato civile il giorno, il mese, l'anno e l'ora della registrazione, il nome, il cognome e l'età del defunto, i dati identificativi dell'abitazione in cui avviene la constatazione del decesso, l'ora del decesso, i presenti alla ricognizione che, in qualità di testimoni del decesso, sottoscrivono l'atto di morte insieme all'ufficiale di stato civile. Talvolta a completamento del registro annuale veniva inserita una "Tavola alfabetica per gli atti di morte", ovvero un indice alfabetico delle registrazioni con rimando alla data e al numero dell'atto corrispondente. La serie, pervenuta in discreto stato di conservazione, presenta alcune lacune in quanto mancano i registri dei morti di Tuenno per gli anni 1811 e 1814.

10 b. 1 "Registro dei morti. Nano 1811" 1811 febbraio 1 - 1811 novembre 2 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 4

11 b. 1 Registro civile dei morti nel Comune di Tassullo nell'anno 1811 1811 marzo 17 - 1811 novembre 16 Italiano Registro, senza coperta, cc. 3

12 b. 1 Registro civile dei morti in Tuenno, frazione del Comune di Tassullo, nell'anno 1812 1812 gennaio 4 - 1812 dicembre 14 (1) Italiano Registro, senza coperta (1), cc. 8, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n. Note (1) Dalla "Taviìola alfabetica per gli atti di morte ch'ebbero luogo nell'anno 1812", inserita all'inizio del registro, si desume che esso constava di 48 atti, registrati tra il 4 gennaio 1812 e il 30 dicembre 1812. Attualmente il registro ne contiene 45, fino al 14 dicembre 1812.

13 b. 1

256

"Tassullo. Registro dei morti. 1812" 1812 gennaio 7 - 1812 dicembre 21 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 6, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n.

14 b. 1 "Nano Comune di Tassullo. Registro dei morti. 1812" 1812 gennaio 29 - 1812 dicembre 14 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 8

15 b. 1 "Nanno. Registro dei morti. 1813" 1813 gennaio 3 - 1813 novembre 17 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 5 n.n.

16 b. 1 "Registro dei morti 1813. Tassullo" 1813 gennaio 11 - 1813 dicembre 31 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 6, con indice alfabetico per cognomi all'inzio n.n.

17 b. 1 "Registro dei morti. 1813. Tueno" 1813 gennaio 13 - 1813 dicembre 31 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 5

18 b. 1 "Registro dei morti 1814. Tassullo" 1814 gennaio 6 - 1815 gennaio 16 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 5, con indice alfabetico per cognomi all'inzio n.n. (1) Note (1) L'indice include le sole registrazioni relative all'anno 1814, dal 6 gennaio al 23 dicembre.

19 b. 1 "Registro dei morti. 1814. Nano" 1814 gennaio 10 - 1815 gennaio 29 Italiano Registro, legatura in carta, cc. 4, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n. (1) Note 257

(1) L'indice include le sole registrazioni relative all'anno 1814 e cioè dal 10 gennaio al 27 novembre.

258

Ente Consiglio scolastico locale di Tassullo 1893 luglio 3 - 1924 ottobre 1

Luoghi Tassullo

Archivi prodotti Fondo Consiglio scolastico locale di Tassullo, 01/01/1905 - 31/12/1923 Fondo Consiglio scolastico locale di Tassullo, 01/01/1890 - 31/12/1919

Storia In conformità all'Ordinanza del 25 aprile 1893 dell'I. r. Consiglio scolastico provinciale del Tirolo fu istituito in data 3 luglio 1893 il Consiglio scolastico locale per la scuola di Tassullo in forma provvisoria in quanto "ancor pende il ricorso ministeriale di codesto Comune". Ne erano membri designati il vicario parrocchiale don Emanuele Melchiori, il maestro dirigente Celestino Dal Rì, il capocomune e i quattro ispettori scolastici locali, di cui quello di Sanzenone con voto deliberativo e gli altri con voto consultivo. La sfera d'attività del Consiglio scolastico locale provvisorio era limitata agli affari della comunità scolastica che non implicavano gestione finanziaria e quindi era sottratta in special modo alla competenza dello stesso l'amministrazione del fondo scolastico locale e della sostanza delle fondazioni, la sorveglianza dell'amministrazione di quest'ultima e gli affari assegnati al Consiglio scolastico locale dai §§ 70, 73, 74 e 105 della legge provinciale 30 aprile 1892 concernente le scuole popolari pubbliche. Il Consiglio scolastico locale di Tassullo fu insediato in via definitiva con l'anno scolastico 1896/97 sotto la presidenza del parroco don Luigi Borghesi e con le competenze riconosciutegli in pieno dalla legge 30 aprile 1892. In base alla Circolare del Provveditorato degli Studi diTrento, 6 marzo 1924 n. 2050, il Consiglio scolastico venne sciolto.

Funzioni, occupazioni e attività In seguito alla riforma attuata da Maria Teresa d'Austria con l'emenazione dell'"Allgemeine Schulordnung" del 6 dicembre 1774 e da Francesco I con il "Regolamento politico per le scuole elementari" dell'11 agosto 1805 (che riprendeva l'Ordinanza aulica del febbraio 1787), entrata in vigore nei circoli di Bolzano, Trento e Rovereto dopo la pace di Vienna del 1818, si delinea in Trentino una legislazione scolastica destinata a rimanere in vigore fino al 1869. Ne seguì nel 1892 una riforma normata dalle leggi nn. 7-8 del 30 aprile concernenti rispettivamente la sorveglianza sulle scuole per la quale si istituiva il Consiglio scolastico locale (artt. 1-20) e le scuole popolari pubbliche. Prima della legge n. 7/1892 la scuola deteneva carattere confessionale e quindi erano riservate alla chiesa, attraverso i parroci e i curati, le competenze in materia di sorveglianza scolastica, gestione del personale docente e assistente, programmazione didattica ed adozione dei libri di testo; ai comuni spettavano invece gli oneri di manutenzione degli edifici scolastici e di remunerazione degli insegnanti. Il Consiglio scolatico locale, nominato nel 1892 presso ogni comunità scolastica, si sostituiva all'autorità ecclesiastica nell'ambito della sorveglianza sulle scuole popolari e materne, sulle scuole di ripetizione, sui corsi professionali e di economia domestica istituiti in orario serale o festivo presso le scuole popolari. Il Consiglio scolastico controllava 259 l'ordinamento scolastico locale, l'osservanza delle leggi e delle disposizioni emanate da autorità superiori, con particolare riguardo alla retribuzione del personale e al pagamento dei contributi previdenziali versati da un apposito fondo; amministrava il fondo scolastico ed eventuali patrimoni di fondazioni scolastiche (in quest'ultimo caso si affiancava talvolta ad appositi consigli amministrativi); vigilava sugli edifici scolastici, sui documenti e sulle suppellettili di cui redigeva l'inventario; compilava annualmente il resoconto sull'andamento della scuola; organizzava l'orario scolastico e la formazione delle classi; vigilava sulla disciplina scolastica e la moralità di maestri ed alunni. Il Consiglio scolastico era costituito dal parroco o dal curato, quali rappresentanti della chiesa cattolica locale, dal dirigente della scuola in qualità di rappresentante della stessa, da esponenti del comune eletti dalla rappresentanza comunale, dal capocomune locale e da due sostituti, dal sorvegliante della scuola e, ove esistente, dal patrono della scuola. Secondo la decisione del Consiglio scolastico distrettuale, il Consiglio scolastico locale era costituito da un numero di membri compreso tra 2 e 5 e ripartito sui rispettivi comuni in base al censo e al numero della popolazione. Le elezioni erano fissate ogni sei anni e gli eletti duravano in carica fino allo scadere del mandato: tutti i membri erano rieleggibili. I membri del Consiglio scolastico procedevano alla elezione a maggioranza assoluta di voti di un presidente detto anche preside e del suo sostituto. In genere il presidente era scelto nella figura del parroco, che poteva declinare la carica, mentre i maestri non potevano ricoprire nè la carica di presidente, nè quella di sostituto. La funzione principale del presidente era quella di rappresentare l'intero Consiglio nelle relazioni con gli organi superiori (in particolare con il Consiglio scolastico distrettuale quale referente della moltitudine dei Consigli scolastici locali sparsi sul territorio presso l'I. r. Consiglio scolastico provinciale in Innsbruck, diretto interlocutore del Ministero di culto ed istruzione) o esterni. Il presidente vigilava quindi sul corretto adempimento delle attribuzioni del Consiglio, ripartiva le competenze e gli incarichi tra i membri, metteva in esecuzione le deliberazioni e si occupava degli affari correnti. Secondo le norme dettate dalla legge n. 7/1892, la costituzione del Consiglio scolastico locale doveva essere notificata alle rappresentanze comunali aderenti alla comunità scolastica locale e al Consiglio scolastico distrettuale. Il Consiglio scolastico locale esercitava la sorveglianza tramite il sorvegliante scolastico locale, nominato dal Consiglio scolastico distrettuale ad avvenuta consultazione dei comuni formanti la comunità scolastica. Il sorvegliante doveva risiedere nel luogo della scuola e doveva durare in carica per tutto il tempo di durata del Consiglio; egli era membro del Consiglio stesso, aveva l'obbligo di visitare periodicamente la scuola, consultarsi con il dirigente e portare in Consiglio le osservazioni fatte. Tutti i componenti del Consiglio avevano la facoltà di visitare la scuola, ma in particolare il parroco a cui competeva il controllo sull'educazione religiosa e morale della scuola. Spettava però esclusivamente al Consiglio scolastico locale prendere provvedimenti all'interno della sfera di sua competenza. Il Consiglio si riuniva di regola una volta al mese in seduta ordinaria, ma il presidente poteva convocare un'assemblea straordinaria su richiesta di almeno due membri. I membri del Consiglio dovevano essere invitati ad ogni seduta, per la cui validità era necessaria la presenza della maggioranza dei consiglieri. Le decisioni erano prese a maggioranza assoluta di voti e verbalizzate in apposito protocollo. I membri del Consiglio non venivano in alcun modo stipendiati o indennizzati per l'attività svolta, salvo per eventuali spese risarcite dal comune. Con la riforma scolastica promossa tramite numerosi decreti da Giovanni Gentile nel corso del 1923 ed entrata in vigore il 1° ottobre 1924, si sopprimeva ogni rappresentanza elettiva e ogni organo di gestione locale e si riformava lo stato giuridico della scuola: l'organizzazione gestionale prevedeva dunque una struttura amministrativa verticalizzata in vista del rafforzamento del potere centrale. Con il R.D. n. 3113/1923 concernente le disposizioni per le scuole elementari dei territori annessi, l'amministrazione scolastica per tutti i comuni, eccettuati i capoluoghi di provincia, era infatti affidata al Regio Provveditorato (art. 3). Secondo l'art. 5 del suddetto R.D. i prefetti interessati per ragioni di territorio erano

260 incaricati di provvedere, inteso il provveditore competente, alla nomina di commissari straordinari con l'incarico di liquidare e ripartire tra i comuni che facevano parte della medesima circoscrizione scolastica amministrativa, il patrimonio mobiliare ed immobiliare, e la quota dei crediti e dei debiti in dipendenza dei rapporti preesistenti, così di diritto pubblico come di diritto privato. A commissari per la predetta liquidazione e ripartizione dovevano essere preferibilmente nominati i sottoprefetti nel cui territorio era compreso il maggior numero di comuni. La circolare aggiungeva che i Consigli scolastici rappresentanti un solo comune, cui non spettavano le incombenze sopraddette di ripartizione dei capitali, dovevano già considerarsi sciolti, con l'incarico di consegnare al rispettivo comune entro il mese di marzo gli atti e gli eventuali avanzi di gestione ordinaria. (1)

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia GUASTALLA A. (a cura di), Consiglio scolastico locale. Profilo storico-istituzionale del Consiglio scolastico locale, redatto nel 1999 secondo le norme internazionali ISAAR (CPF), Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, 1999, dattiloscritto MENAPACE A., Ieri e oggi. Le Quattro Ville nel tempo, Tassullo, 1990

Note (1) Il presente profilo istituzionale è stato compilato sulla base di A. GUASTALLA (a cura di), Consiglio scolastico locale, in "Profili storico istituzionali. Modello di descrizione organizzato secondo le norme ISAAR interpretate e contestualizzate dal Gruppo di lavoro degli archivisti trentini per la normalizzazione della descrizione archivistica", Trento 2000, pp. 57-61.

261 fondo Consiglio scolastico locale di Tassullo, 1890 - 1919

fascc. 6

Soggetti produttori Consiglio scolastico locale di Tassullo, 1893 luglio 3 - 1924 ottobre 1

Contenuto La documentazione relativa all'attività del Consiglio scolastico locale di Tassullo costituisce un piccolo fondo autonomo di modeste dimensioni all'interno dell'archivio parrocchiale presso cui si sedimentò fin dall'origine alla luce della carica di presidente rivestita dal parroco pro tempore, rappresentante degli interessi religiosi della comunità scolastica. Espressione di un'istituzione laica a cui erano demandate competenze in materia di istruzione ed educazione, l'archivio del Consiglio scolastico locale di Tassullo ha mantenuto una propria fisionomia ben definita ed un assetto compatto, non essendo stata rinvenuta documentazione prodotta dallo stesso accorpata ad altri fondi. L'iniziale stato di disordine delle carte, ora sanato, è imputabile infatti alla temporanea dissoluzione dei vincoli archivistici, ricostruiti con discreta facilità sulla base dei titoli originari delle unità.

262 serie 1 Carteggio ed atti, 1890 - 1919

Contenuto La serie consta di cinque unità riflettenti gli stretti rapporti con il Consiglio scolastico distrettuale, il Consiglio scolastico provinciale e gli uffici della Contabilità provinciale attraverso una fitta rete di circolari, comunicati, regolamenti e disposizioni normative. Al momento del riordino le carte apparivano tuttavia in un generale stato di disordine, sanato sulla base delle indicazioni di contenuto riportate sulle fasciette delle unità di condizionamento.

1 b. 1 Elenchi dei fanciulli e delle fanciulle frequentanti le scuole popolari di Tassullo, Campo Tassullo, Rallo, Pavillo, Sanzenone 1890/91 - 1894/95 Italiano Fascicolo, cc. 22

2 b. 1 Leggi, regolamenti, annuari e pubblicazioni a stampa 1892; 1897; 1911 - "La nuova legge scolastica per il Tirolo" (leggi 30 aprile 1892, nn. 7-8), 1892 (1) - "Annuario delle scuole popolari del Tirolo pubblicato dall'I. r. Consiglio scolastico provinciale pel Tirolo. Edizione italiana", Innsbruck 1897 - G. Dal Rì, "Metodica per l'insegnamento della storia nella scuola popolare", Trento 1911 (2) Italiano Fascicolo, cc. 94 Note (1) Supplemento al giornale la "Voce Cattolica" n. 59. (2) Pubblicazione a cura del periodico "L'Educatore".

3 b. 1 "1) Istruzioni del Consiglio scolastico distrettuale 2) Conti del fabbisogno scolastico 3) Nomine di maestri" 1893 - 1913 - Circolari, ordinanze, avvisi, carteggio con l'I. r. Consiglio scolastico distrettuale di Cles, l'I. r Capitanato distrettuale di Cles e la Contabilità provinciale di Innsbruck, verbali di seduta del Consiglio scolastico locale, 1893 luglio 3 - 1913 luglio 17 - preventivi, consuntivi ed evasioni sul conguaglio del fabbisogno della comunità scolastica di Tassullo, 1896 - 1905. Contiene anche: "Inventario della sostanza della scuola popolare pubblica in Tassullo alla fine dell'anno 1898", 1898 - decreti di nomina dei maestri, 1897 ottobre 2 - 1907 settembre 5. Italiano Fascicolo, cc. 256

263

4 b. 1 "Assenze prima metà di marzo 1902" 1902 marzo [1] - 1902 marzo [15] Prospetti degli alunni assenti nella scuola popolare in Tassullo (classi I-II), 1902 marzo [1] - 1902 marzo [15]. Italiano Fascicolo, cc. 5

5 b. 1 "Consiglio scolastico locale di Tassullo" (1) 1917 dicembre 15 - 1919 novembre 15 Circolari, carteggio, convocazioni del Consiglio scolastico locale, avvisi, decreti di nomina, 1917 dicembre 15 - 1919 novembre 15. Italiano Fascicolo, cc. 14 Note (1) Si tratta di documentazione esposta all'albo, come si deduce dai fori prodotti dalle puntine da disegno.

264 serie 2 Quietanze, 1905 - 1908

Contenuto La serie comprende un unico fascicolo contenente le quietanze mensili, bimestrali o trimestrali di stipendio, comprensive anche di altri onorari e di indennizzo per l'alloggio, rilasciate ai maestri dal Consiglio scolastico locale. Esse sono state organizzate in fascicoli annuali e quindi suddivise in sottofascicoli alfabetici per docente.

6 b. 1 Quietanze degli stipendi mensili corrisposti ai maestri 1905 - 1908 Italiano Fascicolo, cc. 79

265

Ente Consiglio di tutela per il Comune di Tassullo 1912 febbraio 7 - [1915]

Luoghi Tassullo

Archivi prodotti Fondo Consiglio di tutela per il Comune di Tassullo, 01/01/1911 - 31/12/1915

Storia Il Consiglio di tutela del Comune di Tassullo fu istituito il 7 febbraio 1912 allo scopo di appoggiare il giudizio pupillare e la Lega di provvidenza per la gioventù per il Tirolo e Vorarlberg nell'adempimento dei loro compiti.

Funzioni, occupazioni e attività Nella sua funzione di organo intermediario, il Consiglio doveva principalmente esplicare un'attività di segnalazione e di sorveglianza a beneficio della gioventù bisognosa di protezione quali figli illegittimi, minori abbandonati o trascurati, forestieri, giovani traviati o esposti alla deviazione morale. Gli interventi di segnalazione ovvero di informazione consistevano nella tempestiva denuncia al giudizio pupillare dei casi che richiedevano provvedimenti giudiziali e nella proposta di mezzi educativi efficaci. Era dunque competenza del Consiglio intervenire nei casi di abuso della patria potestà, prestare ai pupilli una speciale protezione, fornire informazioni in materia di tutela e di protezione della gioventù, individuare figure idonee di tutori, promuovere il matrimonio fra i genitori degli illegittimi, sollecitare i padri degli illegittimi al mantenimento dei figli... L'attività di sorveglianza consisteva invece nel controllare l'esecuzione dei provvedimenti presi dal giudizio pupilllare, vigilare sulla moralità dei tutori, educatori, curatori, famiglie affidatarie e sull'integrità dello sviluppo fisico, morale e psicologico dei minori assistiti attraverso visite frequenti, rivolgere speciale attenzione alla gioventù maggiormente esposta al traviamento per inclinazione naturale, condizioni famigliari, ambientali o lavorative.

Struttura amministrativa La costituzione dei Consigli di tutela, promossa dalla Presidenza dell'I. r. Corte Superiore di Giustizia, fu demandata dalla stessa nella fase esecutiva al capo del giudizio distrettuale competente per ragione di territorio; a Tassullo, comune minore, il Consiglio risultava composto da tre membri scelti per tre anni dalla giunta comunale, dal parroco pro tempore in qualità di presidente e dal maestro dirigente. A far parte del medesimo furono poi scelte per elezione persone di ambedue i sessi ritenute idonee e disposte alla cura morale della gioventù con diritto di voto consultivo nelle sedute di Consiglio. Lo statuto modello disponeva infatti al paragrafo 3 relativo alla composizione dei consigli, che essi fossero costituiti nei comuni minori da tre membri scelti dalla giunta comunale, dal parroco pro tempore e dal dirigente scolastico o da sostituti da loro designati. Nei comuni maggiori il Consiglio constava invece di tre membri nominati dalla giunta comunale e di un delegato per ogni parroco e per ogni dirigente scolastico del circondario. I Consigli di tutela

266 comprensivi di più comuni risultavano infine composti da tre membri designati dai comuni riuniti in consiglio e da un delegato di ogni parroco e di ogni dirigente scolastico del circondario del consiglio. Le sedute del Consiglio di tutela di Tassullo, convocate e dirette dal presidente, si tenevano periodicamente presso i locali della cancelleria comunale o della scuola: lo statuto prevedeva almeno una convocazione all'anno ed ogni qualvolta il giudizio pupillare e la Lega di provvidenza per la gioventù lo ritenessero indispensabile.

267 fondo Consiglio di tutela per il Comune di Tassullo, 1911 - 1915

fasc. 1

Soggetti produttori Consiglio di tutela per il Comune di Tassullo, 1912 febbraio 7 - [1915]

Contenuto Il paragrafo 10 della circolare "Istruzione per Consigli di tutela" relativo all'ordinamento degli atti, prescriveva di organizzare la documentazione prodotta in tre scompartimenti, di cui il primo contenente le liste od elenchi dei casi di tutela e provvidenza segnalati sul territorio ed i fascicoli personali relativi a singole situazioni disposti in ordine alfabetico per cognome o per nome di battesimo nel caso di figli illegittimi. Il secondo scompartimento includeva invece i protocolli delle sedute e la corrispondenza generale sedimentata cronologicamente; il terzo scompartimento costituiva una sorta di archivio di deposito formato dal complesso delle pratiche e degli affari conclusi. Si consigliava inoltre l'uso del registro di protocollo, almeno per la registrazione della corrispondenza ufficiale sia in partenza, sia in arrivo; l'uso di registri e di strumenti di gestione della documentazione rimaneva tuttavia a discrezione dei singoli consigli. L'archivio del Consiglio di tutela per il Comune di Tassullo consta in realtà di un solo fascicolo contenente i documenti di istituzione, circolari e corrispondenza varia in misura proporzionale all'esigua durata dell'ente produttore.

268 serie 1 Atti amministrativi, 1911 - 1915

Contenuto La serie consta di un unico fascicolo contenente la documentazione prodotta dall'ente nell'esiguo periodo della sua durata. Si distinguono in particolare i verbali delle sedute, la cui compilazione era prevista e disciplinata dal paragrafo 10 dello statuto. Esso prescriveva infatti la redazione di un protocollo per ogni seduta "...nel quale devono apparire i conchiusi presi e gli altri oggetti più importanti venuti in discussione, specialmente gli inconvenienti che fossero stati denunciati e le proposte fatte per porvi riparo, finalmente le seguite elezioni. Ogni membro può pretendere la fissazione a protocollo del suo parere divergente dal preso conchiuso. Il protocollo deve venir spedito ogni volta in originale od in copia al giudizio pupillare."

1 b. 1 Atto di costituzione del Consiglio di tutela per il Comune di Tassullo, statuto, convocazioni, verbali di seduta, circolari, formulari, carteggio con l'I. r. Giudizio distrettuale di Cles 1911 - 1915 Italiano, tedesco Fascicolo, cc. 28

269