Primavera 2008 “Tariffa pagata” Anno 9 Numero 21 Accordo Quadro n. Aut. DCO/DM/SP/0091/2004 valida dal 1 marzo 2004

didi MancianoManciano Trimestrale del Comune di Manciano - Direttore Responsabile Vittorio Piccini - Grafica e impaginazione Maurizio Cont - Stampa Tipolito ATLA di Pitigliano Spedizione in abb. post. - art. 2 comma 20/c - L. 662/96 Filiale di - Reg. Trib. di Grosseto N. 8/1999 R.S. del 14/12/99 - Stampato su carta riciclata

BILANCIO 2008: Oppure la sistemazione della strada Aldi-Mai, da realizzare UN NUOVO CENTRO in collaborazione con la Provincia che, in virtù di un regola- IL COMUNE NON mento adottato da Palazzo Aldobrandeschi, copre una parte GIOCO EDUCATIVO delle spese mettendo a disposizione uomini e mezzi. In AUMENTA LA questo caso si sono verificati ritardi perché le squadre degli PER I BAMBINI PRESSIONE FISCALE operai provinciali erano impegnate in altri interventi”. È stato realizzato dal Comune in via Tra le opere più importanti in calendario nel 2008 e che Turati a Manciano Lavori pubblici: opere per 1 milione e verranno avviate non appena portate a compimento quelle del 600 mila euro nel 2008 2007, il secondo stralcio per il rifacimento di piazza della Pace Una nuova struttura al servizio delle famiglie e dei bambini (470 mila euro) che prevede la realizzazione dei sottoservizi e più piccoli. Si tratta del “Centro gioco educativo” che il la riqualificazione dell’arredo urbano. Il terzo e ultimo stralcio Comune di Manciano ha recentemente inaugurato in via Bilancio di previsione 2008 del progetto, che collegherà la piazza a via Marsala, è invece Turati, dove è stato costruito un edificio adiacente a quello “E’ il quarto Bilancio di questa legislatura, quello che porta in programma nel 2009 (150 mila euro) e darà pieno comple- della Scuola materna. a compimento e sintetizza quanto l’Amministrazione ha tamento al progetto complessivo della piazza. L’idea di dotare il paese, e più in generale il territorio, di prodotto e progettato negli ultimi quattro anni, quello che Nel 2008, inoltre è previsto un intervento di sistemazione per una nuova struttura per i bambini più piccoli è nata dalla raggiunge gran parte degli obiettivi prefissati. Un Bilancio di l’area sportiva e ricreativa di (140 mila euro); volontà “di rendere il comune più accogliente – spiega il cui sono soddisfatta, perché, pur con tante difficoltà e i limiti la bitumatura della strada di accesso a (circa sindaco, Rossano Galli - soprattutto per le giovani coppie imposti di anno in anno dalle leggi Finanziarie, mantiene 100 mila euro); la costruzione del nuovo parcheggio a San che vogliono fondare qui la propria vita. Per loro, che inalterati e, in molti casi, potenzia i servizi per i cittadini Martino sul Fiora (40 mila euro); interventi di riqualificazione saranno il vero motore dello sviluppo futuro, vanno pensati senza inasprire la pressione fiscale”. urbana alla frazione di . e realizzati i servizi, vanno garantite risposte reali ai bisogni Così l’assessore al Bilancio, Luana Bianchini, ha introdotto Vanno, inoltre, considerati i lavori di manutenzione ordinaria e alle necessità, come quella di accudire i figli nelle diverse la relazione che, nel Consiglio dello scorso 7 aprile, ha aperto e straordinaria dei centri abitati, della viabilità, degli edifici fasce di età. Nella stragrande maggioranza delle famiglie, la lunga discussione che avrebbe portato all’approvazione a scolastici, degli impianti sportivi, del verde pubblico che in infatti, lavorano entrambi i coniugi e, se ci sono figli, si pone maggioranza del documento, insieme al Piano triennale delle totale superano investimenti per oltre 350 mila euro. il problema di garantire servizi pubblici adeguati, efficienti Opere pubbliche 2008-2010. Nel 2009 (totale opere pubbliche 1 milione e 900 mila euro), e sicuri dove possono essere accuditi per una parte della 14 milioni e 653 mila euro è la cifra del Bilancio, dei tra le opere più significative, il Piano prevede la realizzazione giornata. Non tutti, del resto, hanno il supporto della fami- quali 1 milione e 600 mila euro, nel solo 2008, per i lavori del centro ricreativo a (155 mila euro), la stra- glia di origine o la possibilità di pagare una babysitter e la pubblici. “Il rigore nella gestione finanziaria, un uso oculato da che unisce Poggio Murella a Pergolacce (300 mila euro), la mancanza di strutture non deve mortificare il desiderio di delle risorse, il recupero attraverso gli accertamenti tributari ristrutturazione della Biblioteca di Manciano (150 mila euro) e avere figli, come a volte purtroppo accade. Ritengo che sia il hanno consentito di non inasprire la pressione fiscale – interventi per la regimazione delle acque a Marsiliana. segnale di una cultura sociale avanzata, quella di investire spiega l’assessore - non è aumentata l’Ici, l’addizionale Mentre per il 2010 (totale interventi previsti 1 milione e 200 nel futuro del territorio a partire da quello delle famiglie che Irpef, la Tarsu e la Cosap, ma abbiamo ugualmente potuto mila euro), gli investimenti più importanti riguardano la stra- lo scelgono per viverci” Il Centro gioco, destinato all’accoglienza dei bambini dai 18 investire in servizi e strutture. La nostra attenzione nel da - Poggio Murella (200 mila euro) e ai 36 mesi, si differenzia dal tradizionale asilo nido perché ha reperire le risorse, infatti, come avvenuto in passato, si è la strada Lascone – Poggio Calle (200 mila euro). concentrata proprio sul recupero tributario che ci ha con- finalità di carattere educativo e di socializzazione, contribu- sentito di prevedere un gettito maggiore per l’Ici ordinaria, isce attivamente allo sviluppo formativo dei bimbi con per- determinato anche dalle nuove costruzioni immobiliari, e di sonale adeguato ed ambiente idoneo, ma non si sostituisce recuperare l’evasione sul alcune imposte comunali”. Comunichiamo che questo numero de Lo completamente al genitore. Per essere più chiari, al Centro Una voce significativa del Bilancio 2008 è quella che riguar- Strillone, la cui uscita era prevista per il gioco, che ha un orario flessibile e adattabile alle esigenze da le politiche sociali, cui vanno 400 mila euro, oltre delle famiglie, i bambini non fanno il riposo pomeridiano e la metà dei quali destinati all’assistenza territoriale, sia mese di febbraio, esce con due mesi di ritar- non è previsto un servizio mensa interno. C’è comunque una attraverso i trasferimenti alla Asl, che nella gestione diretta do per rispetto della legge sulla “par condi- sala per consumare i pasti che i bambini possono portare da parte del Comune. E tra gli investimenti più importanti in cio” in vigore dal 28.02 al 14.04.2008. da casa o che possono essere forniti da un’altra struttura, questo campo la realizzazione del nuovo Centro gioco educa- in questo caso la scuola materna adiacente. tivo (73 mila euro), inaugurato e aperto il 28 di marzo. “In questo modo – aggiunge il sindaco – possiamo garantire costi molto più contenuti per le famiglie, Per quanto riguarda la spesa corrente, quella che fa rispetto alla retta di un asilo nido pubblico. Del resto ci funzionare la macchina amministrativa, ammonta a circa siamo orientati verso il Centro gioco sondando i bisogni 5 milioni e 300 mila euro. Una somma che consentirà, pur e le disponibilità economiche dei genitori, in modo da operando in un quadro ancora presente di difficoltà econo- non creare una struttura sovradimensionata rispetto alle mica nazionale e di rispetto del patto di stabilità interno, di necessità”. erogare servizi qualificati, funzionali a garantire la qualità Il Centro, che potrà accogliere fino a 18 bambini, è stato della vita dei cittadini, anche grazie alle nuove assunzioni realizzato ampliando la scuola materna già esistente in previste – 7 unità – che porteranno a regime la pianta via Turati, in modo da poterlo integrare con i locali della organica del personale. scuola, mentre i bambini si muoveranno in ambiente Piano triennale delle Opere pubbliche familiare anche quando passeranno al livello succes- Lavori pubblici per circa 4 milioni e 500 mila euro nel triennio sivo. 2008-2010, di cui 1 milione e 600 mila previsti per il 2008. Sono L’ampliamento è di circa 90 metri quadrati, esposto le cifre del Piano triennale delle Opere pubbliche, approvato a in modo da utilizzare al massimo la luce naturale e si maggioranza contestualmente al Bilancio di Previsione 2008. INSERTO affaccia su un parco di circa 3 mila metri quadrati. Molti sono gli interventi programmati in questo anno, anche Realizzato secondo i moderni parametri della bioedilizia, se restano da completare alcuni lavori del 2007, che hanno SPECIALE ha una pianta di forma ottagonale, ed è disposto su un subito ritardi, in parte legati alla carenza di organico dell’Uf- unico piano. ficio tecnico del Comune. “Le notevoli difficoltà legate a Per quanto riguarda la gestione, il Comune l’ha affida- questo aspetto – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, ta all’Arci-Nuova Associazione, Comitato Provinciale di Ernesto Giomarelli – non hanno consentito di smaltire PIANO STRUTTURALE Grosseto, a seguito di gara di appalto nella quale, oltre interamente i ritardi nella realizzazione di diversi interventi. all’aspetto economico, è stato valutato soprattutto il progetto Basti citare le opere di urbanizzazione dell’area ricreativa DEL COMUNE DI MANCIANO educativo nel rispetto della normativa regionale per l’affida- a Poggio Murella e quelle nel centro abitato dei Marsiliana. mento dei servizi alla persona. 1 IL VOLO NON SI IL COMUNE RIFA’ IL IMPARA AL VOLO LOOK ALLE PIAZZE ILLUSIONISMI PSEUDO-CULTURALI DI MANCIANO, MONTEMERANO E CAPANNE

Maurizio Cont Uno dei punti principali del programma di legislatura, avviato LE IMMAGINI dal ’99, quando si è insediata la prima Giunta guidata da Le immagini, in questo numero, per suggerire (forse) una Rossano Galli, e riconfermato nel 2004, è la complessa opera riflessione sulle visioni-costruzioni impossibili. Sulla natura DI QUESTO NUMERO di riqualificazione urbana che interessa Manciano e le frazioni. della struttura reale-irreale-(realizzabile?) delle cose, delle Piazze, parcheggi, aree verdi, manutenzione delle vie nei centri idee. Alcune situazioni si possono pensare, immaginare, abitati sono i lavori più importanti che da qui alla fine della disegnare, scrivere, ma poi realizzarle è ancora (in)pos- La qualità della forma è qualità dei significati. legislatura, verranno portati a compimento. Molti sono già sibile? La cultura è ancora, nel suo significato primario, stati realizzati, come piazza della Rampa e via XX settembre, educazione dell’uomo attraverso la ricerca e la realizzazione Il Quattrocento, in particolare Firenze, è una di quel- via Roma, via delle Fonti, il parco pubblico “Giuseppe Mazzini, di un rapporto armonico con la natura? le epoche in cui si prefigura la cultura dell’Occiden- il parcheggio di via Martiri della Libertà a Manciano, piazza Il senso civico, l’armonia sociale, la fiducia reciproca, la pos- Vittorio Veneto e il parcheggio a Saturnia, due parcheggi a sibilità di un effettivo controllo sulla propria vita sono ancora te…. Lavorano e competono tra di loro i più grandi Montemerano, ed altri interventi che hanno cambiato il volto dei centri abitati del comune. In qualche caso sono stati prece- fattori-valori di gioia che si possono realizzare in una società progettisti della storia Donatello, Brunelleschi, civile? Sono parole che si possono tradurre ancora in azioni? duti da polemiche anche aspre, puntualmente svanite di fronte Quanta e quale è la nostra responsabilità di persone civili? Paolo Uccello, Piero della Francesca... Da disci- ai risultati estetici, urbanistici e di vivibilità dei centri storici. Ora sono in cantiere tre importanti progetti che riguardano Solo la cultura, nel suo significato ideale, ci può aiutare. Non pline diverse, nelle loro botteghe, si realizzano e si piazza della Pace a Manciano, le piazze di Montemerano e pseudo-cultura di terza mano manovrata da incompetenti progettano, affreschi, palazzi, piazze, fortificazioni, di Capanne, che insieme comportano un investimento supe- manovratori improvvisati. La proposta culturale non può riore a 1 milione di euro. essere presa in prestito, preconfezionata (da consumarsi ponti, cupole... una progettazione totale. Piazza della Pace – Manciano preferibilmente…..), affittata sporadicamente come saldi di Il buon progettista, come il buon contadino, è quello Piazza della Pace è destinata a diventare un vero e proprio fine stagione. La cultura deve scaturire dal “farsi sentire,” biglietto da visita per quanti arrivano a Manciano e per dagli uomini, dal rapporto di compiutezza con la natura, capace di pensare anche a bisogni “altri”, non solo a tutte le persone di passaggio, oltre che per i cittadini, che deve essere provocata come conoscenza esclusiva di inve- quelli immediati, imposti e “obbligati”. godranno così di uno spazio più armonico e vivibile. Si trova, stigazione, come forma da realizzare, come strumento di infatti, proprio nel punto di accesso principale al centro rinnovamento della vita sociale e individuale confrontandosi abitato, dove la strada “Maremmana” si interseca con le con la contemporaneità con proposte inedite e continuative. vie che portano al “paese vecchio”, quello che si sviluppa Non serve, sinceramente, vampirizzare ed adattare banalità da via Marsala fino ad arrivare alla Chiesa della Santissima a banalità, le “sedie”, “l’ospitalità”, “l’altro”, nascono da Annunziata, delimitato dalle strade di circonvallazione. una visione complessiva intensa di dialogo, di confronto I lavori per il primo stralcio del progetto sono appena stati profondo (e continuativo?) con il territorio ed il suo agire. ANALISI LOGICA avviati: in questa fase si tratta di sistemare la parte che guar- Non serve a nulla mettere in bella mostra gli strumenti di DI UNO SPAZIO (ANCORA?) APERTO da le scuole, senza interferire con la circolazione che in questo una passata civiltà contadina se non si fanno dialogare punto è spesso piuttosto intensa. Verranno tagliati alcuni albe- intelligentemente con il presente, se non si confrontano con ri e immediatamente reimpiantate nuove piante tipiche, verrà Il secondo stralcio prevede la realizzazione dei sottoservizi e la contemporaneità per poter essere ancora “vivi”. la riqualificazione dell’arredo urbano. Il terzo e ultimo stralcio Non si può rubare il “senso”, (e anche “i sensi”) “l’adesso” del progetto, che collegherà la piazza a via Marsala, è stato è inafferrabile da chi tratta la cultura come moda passegge- inserito nel Piano triennale delle Opere pubbliche per il 2009. ra per riempire un vuoto momentaneo, è fuori moda. Secondo il progetto, curato all’architetto milanese Rolando La cultura serve a produrre creatività, crescita, distinzione, Gantes, esperto nella riqualificazione delle aree urbane, la istruzione, bellezza, gusto, conoscenza, confronto, rispetto piazza sarà pavimentata con la cosiddetta pietra “Santa dell’altro, con responsabilità, competenza, esperienza e senso Fiora”; al centro è prevista una fontana, spazi a verde, per i diritti-doveri di tutti. (Dobbiamo essere coscienti, al di la aree giochi per i bambini recuperate nel cortile della scuola delle false statistiche sul turismo, economia e non solo, che il elementare, nuova viabilità. vero dato certo e consolidato, che ci perseguita da decenni, è Tutto l’intervento prevede un investimento complessivo di circa che l’Italia ha ancora: la borghesia più ignorante e il popolo più 700 mila euro ed “ha come obiettivo principale di rendere la analfabeta d’Europa). Ciò spiega molte cose sulla situazione viabilità più sicura ed offrire un impatto estetico più gradevole irrisolta politica-religione come regressione conveniente ai per chi arriva a Manciano, trattandosi di un punto obbligato di pochi legislatori dell’incompletezza istituzionalizzata. passaggio per andare in qualunque direzione – spiega l’asses- La qualità della forma è qualità dei significati. sore ai Lavori pubblici, Ernesto Giomarelli -. Il problema mag- Per toccare il futuro non è sufficiente ascoltare il passato, giore sembrava essere quello dei posti auto, che è stato anche occorre guardare il presente. Il presente si è sempre prefe- il principale punto in discussione, ma in realtà viene conservato rito evitarlo e chiunque guardi ed intervenga sul presente l’attuale parcheggio in via dell’Imposto, che sarà sistemato diventa automaticamente un rivoluzionario. a verde nella parte che si affaccia sulla ‘Maremmana’. Non solo, ma restano a disposizione degli automobilisti i posti auto I processi strutturali intesi come trasformazione sociale evi- nell’ampio parcheggio di via Martiri della Libertà, a pochi metri denziano come sia necessaria e irrinunciabile la partecipazione dalla piazza. Inoltre, entro il 2008, saranno raddoppiati e portati attiva di una intera comunità per una presa di coscienza ad almeno 200 i posti nel parcheggio in largo D’Antona, che è partecipativa e una rappresentazione di sé nella società, per collegato a piazza della Pace con un percorso pedonale”. intervenire nelle istituzioni con la possibilità di cambiarle. I “Per quanto riguarda la regolamentazione del traffico – partiti cercano disperatamente (si spera ancora per poco) di aggiunge Giomarelli – è stata pensata in modo da deconge- sopravvivere alla loro stessa inconcludenza-inadeguatezza e stionare la piazza, soprattutto nelle ore di punta, e mettere si mimetizzano-coalizzano per non ammettere la loro tragica in sicurezza l’accesso al paese. Siamo convinti che questo inutilità-incapacità ad affrontare la contemporaneità con cono- progetto, che già ha raccolto il gradimento dei cittadini, una scenza e professionalità. La “classe politica” non vuole ricono- volta realizzato, renderà piacevolmente più fruibile una parte scere, fa finta di non vedere, come sempre, che se ci sono dei importante del nostro Capoluogo”. timidissimi cambiamenti strutturali si deve essere riconoscenti: Piazza San Giorgio - Montemerano ad un comico (forse più di uno) e a due giornalisti. Montemerano è un vero gioiello dell’urbanistica medievale, L’ansia da consenso, il leaderismo-illusionismo agiscono noto e ammirato da tanti turisti e amanti del “bello” per gli ormai come cancrena del potere che senza gusto, ironia, straordinari sorci che offre. Insieme a Manciano è l’unico competenza cerca di frenare ogni forza propulsiva e genera- castello della zona che, nel XIV secolo, conosce una conti- trice di cambiamento. nuità abitativa ed economica. Con ciò siamo tutti responsabili del degrado intellettuale e La contrada che ancora oggi si chiama “Castello”, è il primo nucleo, che si è poi espanso verso il basso, difeso dalla cer- materiale che lasceremo in eredità alle generazioni future. chia di mura edificate nel 1407. La successiva espansione è Quale scopo può avere ancora la politica? Non certo quello collegata alla costruzione della chiesa di San Giorgio, del 1430, di governare meglio, ma quello di trasformare la maniera di al cui complesso monumentale appartiene la piazza oggetto vivere del soggetto attraverso la cultura. l’intervento. Anche la chiesa, tra l’altro è stata restaurata dal La cultura è la culla della “vera” politica. Comune per preservarne l’interno e i preziosi affreschi. Costruire l’impossibile è possibile, l’importante è non dele- “La piazza verrà restituita, per così dire, ‘all’antico splen- gare, ma partecipare alla formazione di una coscienza dore’ – spiega Giomarelli – grazie anche al recupero della culturale comune. pavimentazione originale”. Noi responsabili planetari della delega-sovrana e perpetua Piazza Garibaldi – Capanne dobbiamo interrompere il circolo vizioso della falsa parteci- Anche la piccola frazione di Capanne sarà interessata da un pazione, affrontando e attivando responsabilmente tutte le importante progetto di riqualificazione urbana, con il rifaci- forze creative e professionali per promuovere forme di auto- mento della piazza principale. Si tratta di un impianto rinasci- organizzazione, di auto-governo e di autodeterrminazione elaborazione immagine di m.c. mentale che sarà completamente ripavimentato, asportando della e nella comunità civile. l’asfalto e sostituendolo con il travertino, che è anche il mate- riale con cui è stata costruita la fontana della piazza.

2 di Manc A MANCIANO e non ultima l’immagine di questo territorio. Il comune di Manciano, del resto si sta sempre più caratterizzando come UN’ESPOSIZIONE terra di accoglienza, di buon vivere, di opportunità sotto PERMANENTE molti aspetti, compreso quello sportivo. Crediamo molto nella Granfondo anche per il messaggio positivo che lancia DI STORIA ai ragazzi e ai bambini, invitandoli ad impegnarsi nello sport importante sia anche il settore enogastronomico, che con come palestra di vita”. DELL’AGRICOLTURA questo provvedimento, peraltro concertato e condiviso dalla Il Comune ha acquisito la collezione categoria, intendiamo ancora di più valorizzare. Crediamo, infatti, che gli standard qualitativi contribuiscano di macchine agricole donate da Mario alla rinascita e alla riscoperta di attività legate alla cultura MANCIANO, IL PAESE Babbanini culinaria del posto e alle tipicità locali”, conclude l’assesso- DELLE AUTOMOBILI re Bergamaschi. Sono circa 300 i pezzi d’epoca, tra macchine agricole, ~~~ Alessia Lombardi utensili da cucina e pezzi di arredamento, che il mancia- La nuova “Disciplina degli orari di esercizio delle attività Ho sempre amato camminare e, quando possibile, compiere nese Mario Babbanini ha raccolto negli anni, girando per economiche” i miei spostamenti in paese a piedi, pur potendo disporre di le campagne con la pazienza e la conoscenza di un uomo E sempre per rimanere nel campo delle attività economiche un’automobile. profondamente legato al territorio e alle proprie radici. e delle strutture aperte al pubblico, il Comune ha recente- Cinque anni di vita senese mi hanno, infatti, insegnato che Oggi questo importantissimo patrimonio di storia e cultura è mente approvato la nuova “Disciplina degli orari di esercizio uscire in paese senza automobile si può, anche laddove le stato donato da Babbanini al Comune di Manciano, che ne delle attività economiche”. salite richiedono un certo allenamento fisico…. farà un’esposizione permanente per la storia dell’agricoltura Questo provvedimento di fatto regolamenta gli orari di Ho sempre pensato che l’automobile fosse utile nel momen- locale e non solo. apertura e di chiusura di “commercio in sede fissa, to in cui avessi dovuto caricare oggetti pesanti o la spesa Da oggi tutti questi pezzi, che davvero rappresentano uno vendita della stampa quotidiana e periodica, commer- settimanale e che, a livello di risparmio di tempo, andare a spaccato della vita di questo territorio, del XIX e XX secolo, sono cio su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e piedi fosse molto più “conveniente”: basti pensare ai minuti stati inventariati e provvisoriamente sistemati in un capanno- bevande in strutture pubbliche e circoli privati, esercizi che si perde per parcheggiare, magari facendo due volte il ne di proprietà del Comune, in attesa di trasferirli nel luogo che di intrattenimento e svago che effettuano la sommini- giro della circonvallazione.. è stato scelto per realizzare una mostra permanente, una vero strazione di alimenti e bevande, attività artigianali di Adesso che ho un bambino e mi trovo a uscire con il passeg- e proprio museo di storia dell’agricoltura e delle tradizioni: la pizzeria, rosticceria, gelateria, yogurteria, pasticceria gino, magari in compagnia di altre giovani mamme, mi sono cooperativa di produzione e lavoro “Filippo Mazzolai”, che si e gastronomia, distribuzione di carburanti, acconciatori resa conto che Manciano è un paese….per le automobili!! trova alla Sgrilla, in prossimità di Manciano. ed estetiste”. Non esiste una zona pedonale, non esistono zone a traffico Qui troveranno la loro naturale collocazione, perché la coo- regolamentato, fatta eccezione per una piccola parte del perativa stessa rappresenta un pezzo di storia economica e centro storico eletta a ZTL (Zona a Traffico Limitato), dove sociale locale, dato che esiste e produce da quasi 100 anni. però il limite viene costantemente ignorato da tanti che, È nata, infatti, nel 1920 dall’occupazione delle terre. Circa incuranti della segnaletica verticale, continuano ad accedere 270 ettari, allora di proprietà del principe Tommaso Corsini, DOMENICA 6 LUGLIO e sostare senza permesso. che 500, tra contadini e braccianti, si spartirono, lasciando A MANCIANO LA III Le vie principali del paese sono purtroppo dominio esclusivo però il patrimonio indivisibile. delle automobili. “Un ringraziamento a Mario Babbanini – commenta il sindaco EDIZIONE DELLA Prendiamo ad esempio Via Antonio Gramsci: una volta di Manciano, Rossano Galli - presidente dell’Associazione GRANFONDO “MAX LELLI” era semplicemente una strada di scorrimento e di uscita Combattenti, uomo attento e partecipe della vita culturale e dal paese, oggi è invece frequentatissima per la pre- sociale del territorio. La sua lunga e paziente opera di ricerca La corsa sarà preceduta, venerdì 4 dalla senza di numerosi esercizi commerciali, ma non è stata e raccolta ha il merito di conservare storia, tradizioni e radici. cronoscalata intitolata a Marco Pantani mai adattata alla presenza di pedoni: i marciapiedi non Ha inoltre consentito che non venisse disperso un patrimonio di esistono e, tra cassonetti e auto parcheggiate, non esiste grande importanza che, spesso per motivi di spazio, i proprietari Si rinnova anche per il 2008 l’appuntamento con il gran- di fatto lo spazio fisico per camminare, se non la corsia non potevano tenere e di cui si sarebbero certamente disfatti. de ciclismo a Manciano. Domenica 6 Luglio è in pro- stradale. La collocazione nella cooperativa ‘Filippo Mazzolai’ ci è gramma la terza edizio- ne della Granfondo Via Marsala che, benché tradizionalmente trafficata, si sembrata la scelta più idonea e storicamente più appro- “Massimiliano Lelli”, che sarà preceduta, presterebbe maggiormente al passeggio, è ormai devastata priata proprio per quello che la cooperativa rappresenta per venerdì 4 dalla cronoscalata intitolata dagli innumerevoli lavori di scasso del manto stradale per questo territorio”. a Marco Pantani, sulla strada che porta riparazioni, impianti di gas e acqua ecc; Le ditte incaricate il nome del cam- pione romagnolo, a Poggio Murella. fanno i lavori, chiudono gli scassi “alla meglio” e lasciano “Sono felice che una superficie stradale su cui è praticamente impossibi- NUOVI STANDARD anche quest’an- le, se non pericoloso camminare, con buona pace degli no abbiamo Amministratori locali. PER BAR, RISTORANTI potuto orga- I marciapiedi, quando ci sono, sono stretti, rotti o nizzare la invasi dalle macchine in sosta. E LOCALI PUBBLICI Idem per Via Circonvallazione Sud che, oltretutto, Saranno le “Sedie” ad indicare il livello sembra diventata un autodromo vista la velocità a cui sfrecciano automobili e motorini, altro che una di qualità via centrale del paese… E’ noto che la manutenzione stradale e l’organizzazione della Il settore degli esercizi di somministrazione di ali- corsa viabilità è costosa e di complessa gestione per qualunque menti e bevande riveste un ruolo di fondamen- Amministrazione Comunale, ma allora mi chiedo: perché tale importanza per il territorio, sia sotto il profilo che, già nelle edizioni preceden- non si è scelto di destinare una parte delle già esigue economico, che occupazionale e sociale. risorse finanziarie del bilancio al riordino delle strade, a L’Amministrazione Comunale, dovendo prevedere ti aveva raggiunto numeri da capogiro in tutto vantaggio di abitanti e turisti, anziché agevolare, ad una nuova programmazione, si è basato sullo studio esempio, il passaggio da Via A. Gramsci a Via Martiri della approfondito del territorio, analizzando l’equilibrio esistente termini di parteci- pazione – spiega Libertà con una gradinata ancora incompiuta e che quasi tra domanda e offerta. nessuno utilizzerà? Se è vero che c’è stato un forte incremento sulle presenze Lelli, che ha comincia- turistiche (nel 2007 se ne sono registrate 200 mila), va to a testare le proprie capacità sottolineato che dal 1999 ad oggi c’è stata anche una atletiche, giova- nissimo, sulle strade importante crescita sia delle strutture ricettive che degli percorse dalla Granfondo -. Già esercizi pubblici. abbiamo avuto le prime iscrizioni per LA RISPOSTA “La volontà politica – commenta l’assessore al Turismo e al un evento che si annuncia all’altezza Commercio, Serena Bergamaschi – è stata quindi quella di dei grandi appun- tamenti ciclistici tutelare e stimolare nella crescita le aziende che già operano nazionali”. Rossano Galli nel settore. Abbiamo pertanto pensato di favorire solamente La Granfondo, che anche quest’anno è Sindaco di Manciano l’apertura di un nuovo esercizio in una zona completamente valida come prova del Giro del Granducato, si priva di attività commerciali, che è la Ztl di Manciano, per presenta con i percorsi dell’edizione precedente, che erano La lentezza è certo un fatto positivo, quando si contrappone cercare di rivitalizzare il Centro storico. Inoltre, poiché rite- risultati più graditi agli atleti rispetto a quelli del 2006, ma alla velocità della vita moderna. Tanto positivo che l’agget- niamo indispensabile attivare politiche di settore che siano con due novità: il passaggio dai centri abitati di Poggio tivo “slow” è diventato un vero e proprio marchio di promo- in grado di diversificare, migliorare e qualificare l’offerta Murella e Montemerano. zione della Toscana, della gradevolezza e della vivibilità dei della rete degli esercizi di somministrazione, abbiamo inse- Tre i tracciati e tre i diversi livelli di difficoltà. Granfondo nostri territori e dei nostri borghi. rito standard minimi di qualità e di professionalità”. (154 chilometri), Medio fondo (109 chilometri) e percorso Allora come dare torto ad Alessia Lombardi quando invoca Questi requisiti serviranno non solo per la nuova apertura, cicloturistico (70 chilometri), tutti con arrivo e partenza da il recupero della lentezza – andare a piedi, passeggiare ma anche per attribuire un segno qualitativo, indicato con la Manciano. per le vie del paese, evitando magari di perdere tempo “Sedia”, là dove nelle strutture ricettive si usano le “Stelle” “Tutto il Comune è già a lavoro per l’organizzazione di questa prezioso a cercare un parcheggio – come misura della o le “Spighe” per gli agriturismi. terza edizione della ‘Max Lelli’ con grande entusiasmo e qualità della vita? Il livello di requisiti e lo standard verrà quindi indicato con voglia di fare – commenta l’assessore allo Sport, Roberto Siamo talmente convinti che i nostri borghi, per lo più una valutazione da una a tre Sedie, simbolo dell’accoglienza Bulgarini –. Già sono state coinvolte e hanno dato la propria centri storici di origine medievale, siano da girare a e della qualità dei prodotti in tutti gli esercizi del compren- disponibilità le Associazioni sportive e del volontariato, vera piedi tanto che abbiamo investito e investiremo ancora sorio comunale. spina dorsale, insieme alle maestranze del Comune, di diverse migliaia di euro per renderli più vivibili e più “Il nostro territorio vanta grandi bellezze paesaggistiche e un’organizzazione complessa, in cui ogni ingranaggio deve gradevoli. naturali, un polo termale famoso nel mondo, quale le Terme girare alla perfezione per garantire la riuscita di questo Tuttavia dobbiamo anche garantire ai nostri cittadini servizi di Saturnia, ma riteniamo che un aspetto identificativo evento, in termini di partecipazione, sicurezza, spettacolo efficienti, rete fognaria funzionante, gas metano in casa, anciano 3 energia elettrica e reti telefoniche. Gli “scassi” sono inevita- Infine anticipiamo che a queste nostre osservazioni non vor- bili, i lavori sono necessari, le strade vanno ripavimentate, remmo sentirci rispondere che questo tipo di sviluppo finora i marciapiedi vanno rifatti, cestini dei rifiuti e cassonetti perseguito è stato quello giusto perché ha fatto introitare devono essere posizionati in modo da essere facilmente cospicue somme sugli oneri di urbanizzazione, perchè “la accessibili e fruibili a tutti. Non con nostra “buona pace” gente” ha lavorato – artigiani, imprenditori, professionisti- di amministratori, ma proprio per le necessità della vita insomma che è stato messo in moto un movimento virtuoso quotidiana. E tra queste necessità ci può essere quella di agricoltore, poter anche salvare un edificio rurale spesso di denaro, perché queste sono state da sempre le risposte raggiungere la propria abitazione con l’automobile, anche in fatiscente e quindi perso per lui proprietario ma anche per che le Amministrazioni democristiane, quelle del “malgover- Zona a traffico limitato. il territorio, anche questo rurale. Di fatto cosa è avvenuto, no” per intenderci, hanno dato laddove hanno cementificato A giugno 2006, abbiamo istituito un’ampia Ztl facendo una con il beneplacito o nel migliore dei casi con la distrazione mezza Italia. Se poi per caso avessero avuto ragione, allora scelta che non è stata indolore, né immune da polemiche, di chi amministrava i cittadini ma anche il territorio? E’ la Sinistra ha aspettato troppo per scimmiottarle. sia da parte dei residenti del centro storico che da parte di avvenuto che il nostro paesaggio é lentamente ma signifi- attività commerciali che temevano di essere penalizzate. Per cativamente mutato. Ce lo confermano gli apprezzamenti questo sono stati previsti nuovi parcheggi adiacenti al centro di amici e conoscenti che vengono a Manciano ad e nuove vie d’accesso pedonali, compreso il passaggio da intervalli lunghi di tempo, cinque/sei A CGIL, UIL, CISL via Gramsci a via Martiri della Libertà, tanto criticato da anni. Dapprima agricoltori, poi Alessia Lombardi imprenditori, poi imprenditori E ARCI DI MANCIANO A suo tempo abbiamo affrontato il rifacimento di piazza esterni, poi società sempre più ricche hanno intrapreso della Rampa in mezzo a mille critiche e polemiche, così Mario Babbanini come ora stiamo affrontando la sistemazione di piazza attività turistiche comprando della Pace. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la però anche por- zioni sempre Si dice che la Maremma sia un territorio stupendo ed ospi- qualità dei nostri paesi, la qualità della vita di residenti più significative del nostro ter- tale, e sono certo che questa è una verità inconfutabile, ma e turisti. Nel 2007, abbiamo destinato a questo scopo 1 ritorio sulle quali costruire edifici a sciupare tutto sono i grandi interessi. Le sue dolci colline, milione e 300 mila euro delle nostre “esigue risorse finan- piccoli, grandi, belli ma anche le sue benefiche acque sulfuree, agli occhi che le guardano ziarie” in lavori pubblici. brutti. Questo tipo di sviluppo ha sono di tutti, ma nella realtà di chi sono? Strana domanda. Noi stiamo facendo la nostra parte. Contro la maleducazione portato ricchezza non solo ai cit- La terra, lo sappiamo, in massima parte è proprietà di degli automobilisti, il parcheggio selvaggio, la violazione dei tadini mancianesi ma spesso ha privati, mentre le acque, essendo demaniali sono dello limiti di velocità e dell’accesso alla Ztl, a parte il lavoro della creato profitto per quelle figure Stato, di conseguenza di tutti i cittadini. Chi le amministra, Polizia municipale, viceversa possiamo fare davvero poco. imprenditoriali esterne che oggi il Comune, la Provincia, la Regione, quale l’interesse deve Ciò che chiediamo e possiamo fare insieme alla gente è vi hanno investi- to, ma che non avere se non quello della collettività, almeno è questo incamminarsi in una nuova prospettiva che ponga al centro appena il mercato sarà esaurito che viene di pensare. Ma allora come si giustifica che anche l’immagine del nostro paese, che valorizzi gli investi- sposteranno i loro interessi un privato se ne appropri e ne possa divenire un padrone menti che abbiamo fatto, e faremo, nei centri storici di tutto e i conseguenti capitali verso senza regole? Di chi la colpa? Se le acque sgorgano in un il territorio. In modo che l’aggettivo “slow” diventi anche una altri contesti più con- Comune è a questo che competono? L’Autorità che può filosofia di vita a cui tendere nelle scelte che intendiamo fare venienti. Tutto prendere decisioni in proposito è il sindaco, il quale deve per il futuro. ciò ha portato intervenire per tutelare gli interessi dei propri cittadini, uno Proprio per questo, però, abbiamo bisogno della collabo- denaro, è innega- dei quali è quello alla salute. Dalle regole che non vengono razione di tutti; abbiamo bisogno di cambiare la nostra bile, ma a rispettate sembra di capire che qualcosa era stato concor- cultura, di ritrovare nuove motivazioni e nuovi elementi dato. Per esempio per i residenti si era stabilito sulla carta per determinare un’aggregazione sociale più avanzata, che era possibile bagnarsi nella vasca dove sgorgano le più “colta” appunto, in modo da non pensare che si possa acque sorgive. Nella realtà questo non è possibile, manca- prendere il caffè portando la macchina direttamente dentro no i biglietti di accesso perché esiste il numero chiuso. La il bar. verità è un’altra, essa è riservata ai Vip e quindi si creano tutti gli intralci possibili agli altri utenti. Bella ed ospitale Maremma, chi ha fatto gli interessi di questa terra e della sua gente ha avuta una virtù … quella di mortificarci e GORELLO E … farci sentire sudditi. Si può capire che questo particolare permissivismo, come quello dei divieti di parcheggio sulla strada doganale Saturnia-Poggio Murella, hanno un loro Tosca Corti significato: quello di maggiorare i prezzi di accesso per Presidente di Legambiente Manciano scoraggiare chi ha meno possibilità. Prima esistevano ampi spazi liberi di sosta, ora sono preclusi da grossi Puntualmente ad ogni cambio di stagione, specialmente massi che fanno parte di regole che non sfuggono a noi nel passaggio dall’estate all’autunno e dall’inverno alla poveri mortali, siamo certi che non sono utili a creare una primavera, ritorna di attualità parlare del “gorello” e delle società più umana e giusta che invece diviene sempre più famose “cascatelle”: segno inequivocabile della mancanza, egoista e non si accontenta di vivere e far vivere. Ci siamo ormai storica, di indicazioni progettuali sulla sistemazione permessi di segnalare tutto questo perché in un caso di tutta l’area. E’ chiaramente un argomento che scotta –ad analogo, certo diverso per interessi, fu segnalato all’allora onor del vero anche di non facile soluzione- così che tutte le sindaco Franceschelli ed ebbe un risultato favorevole per Amministrazioni passate e presenti, hanno sempre preferito l’intera collettività. Fu fatto presente che l’accesso alla parlarne senza decidere. Consuetudine anche questa stori- pista del campo sportivo, utilizzata per camminate e camente cara alla classe politica italiana. pedalate da giovani ed anziani, evitando così alternativi Del resto il Comune di Manciano non è mai stato pressato percorsi stradali pericolosi per il traffico, era stato preclu- più di tanto a trovare soluzioni definitive per più motivi: so tramite la chiusura dei cancelli. Franceschelli, sensibile intanto non è mai stato, dal dopoguerra ad oggi, un Comune al problema, li fece riaprire, uno dei quali, per inciso, è fra i più poveri perché accanto ad una agricoltura piutto- poi stato richiuso. Certo quello attuale è un caso diverso sto produttiva ha avuto anche risorse di tipo minerario. e richiede un impegno di noi cittadini, e a maggior ragione Ricordiamo che la miniera del Tafone era negli anni sessanta dei sindacati che rappresentano le fasce più deboli della la più importante d’Europa, non d’Italia, per l’estrazione scapito di un popolazione. Le Terme, con il loro agire, stanno estromet- dell’antimonio. Poi le cave di travertino della zona di Panetti capitale paesaggi- tendo i residenti e non, relegandoci per ora al “gorello”, e Pian di Palma che esportavano, anche fuori d’Europa, stico-ambientale di valore inesti- finché non diverranno padroni anche di questo, ed allora materiali di prima qualità. Infine per passare al terziario, mabile perché ambienti rurali come quelli man- non ci rimarrà che andare a farci il bagno nel fiume l’ospedale “Aldi Mai” che anch’esso offriva occupazione. cianesi, ora in via di deterioramento, sopravvivono ormai in Albegna. Siamo certi che la sensibilità dell’attuale sindaco La risorsa turistica si è andata affermando lentamente e pochissimi distretti d’Italia. Pure questo è innegabile. non sia inferiore a quella dell’amico Franceschelli e quindi di pari passo si sono evidenziate le problematiche ad essa Di concerto però non si è cementificato nemmeno con intel- provvederà in merito. Siamo fiduciosi che i sindacati e legate. Poi agli inizi degli anni settanta gli Amministratori ligenza, almeno riducendo il male inevitabile: non è stata l’ARCI, che in fondo siamo noi, con le buone maniere si del Comune di Manciano hanno giustamente individuato prevista, né dalle Amministrazioni precedenti né tantomeno faranno capire. nel turismo il settore trainante dello sviluppo economico dalla attuale, alcuna norma che tenesse presente le ormai locale senza varare però una progettualità di lungo respiro note, e anche queste innegabili, emergenze ambientali, degli su tale aspetto: le Terme di Saturnia hanno sempre di fatto ultimi anni: risparmio energetico, fonti energetiche alternati- provocato e condizionato questo sviluppo, o meglio non le ve, razionalizzazione dei consumi idrici, ecc. BUCHE PERICOLOSE Terme di Saturnia ma i loro diversi proprietari succedutisi Ci riferiamo a possibili incentivi o forme generiche di facili- nel tempo, che è cosa ben diversa. Le Terme di Saturnia, tazione per la messa in opera di tecniche di coibentazione Circolo Arci Manciano ci teniamo a ricordarlo e sottolinearlo, sono l’unico esempio interna e/o esterna di edifici nuovi o in ristrutturazione, in Italia di sorgente termale non demaniale, ma su questa privati ma anche pubblici (le scuole di Manciano sono Il Circolo Arci Manciano come presidio territoriale di conser- osservazione non vogliamo andare oltre. “colabrodi” di calore durante l’inverno), per il risparmio vazione, difesa e fruizione di un patrimonio culturale, sociale Sviluppo turistico, inevitabilmente, comporta sviluppo edi- sulla illuminazione pubblica, per l’installazione di pannelli e ambientale ormai minacciato da più parti, desidera ribadire lizio, che però di per sé non significa necessariamente solari per la produzione di acqua calda, per la creazione di ancora le sue posizioni, peraltro già frequentemente esposte proliferazione delle volumetrie esistenti. La prima legge cisterne per la raccolta d’acqua piovana insomma per un in molteplici occasioni e a diversi interlocutori, prendendo regionale che ai primissimi anni 80 fornì una normativa uso moderno e lungimirante del territorio. Questi sono solo le mosse da un argomento che ha suscitato vivaci dibattiti sugli agriturismi fu giustamente accolta favorevolmente alcuni dei possibili interventi da indicare ai cittadini i quali nell’opinione pubblica grazie ad un sondaggio dello Strillone: dagli Amministratori di quel momento perché introducendo dovrebbero essere incentivati (ad esempio utilizzando una la questione della gestione delle cascate del Gorello. una regolamentazione su questo tipo d’impresa di fatto ne parte degli oneri di urbanizzazione) dall’Amministrazione In primo luogo deve essere chiaro che questo è solo un consentiva lo sviluppo. Non solo: intraprendere una attività comunale. E anche se tutto ciò sottrae risorse immediate al aspetto dell’atteggiamento generale della politica culturale, agrituristica significava per l’agricoltore, abbiamo detto Comune, avrà ricadute positive nel lungo periodo. (segue a pagina 5)

4 di Manc PIANO STRUTTURALE UN PIANO CHE STABILITA’ ED SALVAGUARDA EQUILIBRIO AL L’AMBIENTE E COMUNE PER I IL TERRITORIO di Manciano PROSSIMI 20 ANNI

di Rossano Galli Sindaco di Manciano di Cesare Ciavattini Assessore all’Urbanistica

Abbiamo fatto la scelta di presentare sul “Lo Strillone” Il Piano strutturale è lo strumento delle grandi scelte di il Piano strutturale, che ci apprestiamo a varare, perché INSERTO riorganizzazione territoriale, l’atto di pianificazione che, possa diventare patrimonio di conoscenza di tutti i cittadini. insieme al Regolamento urbanistico, consente ai Comuni Lo facciamo in aggiunta agli incontri e alle assemblee pub- di governare il proprio territorio, stabilendo gli obiettivi e gli bliche che abbiamo organizzato sia con i cittadini, in ogni SPECIALE strumenti per garantire sviluppo e sostenibilità. angolo del nostro territorio, l’ultimo a Manciano lo scorso 4 Introdotto dalla normativa regionale nel ’95, poi modificata dicembre alla presenza di almeno 150 persone, sia con tutti dalla Legge regionale 1 del 2005, sostituisce il “vecchio” gli operatori del mondo economico e sociale. Piano regolatore generale, distinguendo tra atti di pianifi- Nelle pagine che seguono, abbiamo fatto lo sforzo di ren- PIANO STRUTTURALE cazione (Piano strutturale) e atti di governo del territorio dere chiaro uno strumento di per sé complesso, ma siamo (Regolamento urbanistico, Piani complessi di intervento, consapevoli che non tutto riuscirà di facile comprensione. Piani attuativi). Restiamo quindi a disposizione dei cittadini per ogni chiari- DEL COMUNE DI MANCIANO Siamo arrivati alla definizione di questo Piano dopo un mento o osservazione. E non solo perché lo impone la legge lavoro lungo e complesso, partito nel 2001 con l’avvio del – per 60 giorni dopo l’adozione e prima dell’approvazione procedimento e portato a compimento nell’ultimo scorcio definitiva tutti possono presentare osservazioni al Piano – della legislatura. Una gestazione lunga, legata al fatto che ma perché il Piano strutturale è lo strumento più importante mento, potranno essere anche una risorsa economica per sono state realizzate gran parte delle previsioni, almeno l’80 per definire il futuro del territorio, in termini ambientali, chi deciderà di vivere e lavorare su questo territorio. per cento, del Piano regolatore vigente, approvato nel 1998. economici e urbanistici, ma soprattutto sociali e culturali, L’emergenza rifiuti è tema di grande attualità. Gli allarmi La nostra intenzione, del resto, è stata quella di impostare per i prossimi 20 anni. Per questo vogliamo che più di ogni arrivano costantemente su scala provinciale, regionale il Piano strutturale sulla stabilizzazione dell’esistente, rego- altro atto di pianificazione, sia condiviso con chi vive, opera, e nazionale. Siamo parte di un territorio che a breve, il lamentando lo sviluppo dei nuovi insediamenti, convinti che produce, lavora su questo territorio: i cittadini, appunto. presidente della Regione Martini parla di due anni, dovrà non fosse necessaria una crescita sovradimensionata del fronteggiare l’emergenza. territorio, ma piuttosto una valorizzazione del patrimonio Proprio perché il Piano strutturale determinerà le dinamiche Insieme alle campagne informative, all’ecocentro che abbia- edilizio e una previsione dei nuovi insediamenti sulla base di sviluppo di questo Comune per i prossimi 20 anni, va visto mo appena realizzato, stiamo lavorando per incrementare della disponibilità delle risorse. Sarà possibile realizzare, e interpretato anche come opportunità di crescita collettiva, la raccolta differenziata, unica vera risposta che possiamo infatti, non oltre 400 nuovi alloggi, l’80 per cento dei quali se sapremo coglierla, come vera e propria crescita culturale, dare al problema, nel breve e nel lungo periodo. Insieme riservati ai residenti e, di questi, il 50 per cento all’edilizia come opportunità di relazione esterna. Soprattutto per le agli altri Comuni del comprensorio, Manciano sta mettendo economica e sociale. generazioni più giovani, quelle che da qui a qualche anno a punto un sistema sperimentale di raccolta differenziata Non sono, invece, stati previsti nuovi insediamenti turistici, avranno in mano le redini per il futuro non solo di questo “porta a porta”, sul modello di altre esperienze consolidate al di fuori di quelli individuati con la “Variante delle zone territorio ma di tutto il Paese. in alcune realtà del Nord Italia per raggiungere l’obiettivo che aperte”, che riprende la suddivisione delle “Unità di paesag- lo stesso Piano provinciale dei rifiuti urbani ha individuato gio” individuate dal Piano territoriale di coordinamento della Abbiamo lavorato, confrontandoci e mettendoci continua- come prioritario: portare la differenziata ad oltre il 50 per Provincia e detta regole per il mantenimento del paesaggio mente in discussione, per elaborare uno strumento che non cento dei rifiuti urbani prodotti. rurale, anche attraverso la riutilizzazione del patrimonio consuma, ma usa e protegge le risorse del territorio, che Più in generale abbiamo prestato attenzione alla tutela edilizio non solo per le attività di supporto all’agricoltura, ma indubbiamente contiene scelte e previsioni vincolanti, ma dell’ambiente, allo sviluppo sostenibile, tanto da cancellare anche ai fini residenziali e turistici. fatte nell’unico interesse della salvaguardia della nostra più alcune previsioni del vecchio Piano regolatore generale L’obiettivo generale che come Amministrazione ci siamo grande risorsa: l’ambiente e le sue peculiarità. Non abbiamo del 1998, che abbiamo ritenuto troppo impattanti e non posti è il miglioramento della qualità ambientale, sociale e scoperto nulla, perché una frase celebre dei nativi ameri- compatibili con l’idea che si è venuta consolidando culturale, la tutela e la salvaguardia del patrimonio cani, molti secoli prima di questo tempo, diceva che “non di sviluppo. E anche le previsioni di circa 400 che questo stesso territorio rappresenta e abbiamo ereditato la Terra dai nostri padri, ma ci è data in nuovi alloggi, vanno nella direzione della raccoglie in sé. E proprio per questo prestito dai nostri nipoti”. sostenibilità economica e sociale, siamo convinti che il Piano strut- Ed è con questa assunzione di responsabilità che ci appre- visto che la maggior parte turale darà stabilità ed equilibrio stiamo ad adottare e poi approvare questo Piano strutturale, di essi sono desti- al nostro comune per i prossimi con l’attenzione forte ad alcune delle grandi tematiche che nati alle nuove 20 anni. interessano non Manciano, ma tutto il pianeta: l’acqua, le famiglie. Una cosa mi preme sottolineare. Riguarda fonti di energia rinnovabile, i rifiuti. come è stato redatto il Piano e lo staff tec- nico che ha lavorato alla realizzazione: avendo Andiamo con ordine: i nuovi insediamenti, non molti per la deciso di improntarne l’elaborazione sulla salva- verità, che abbiamo previsto saranno realizzati non guardia dell’ambiente, il rispetto delle sue peculia- solo dove già esistono gli insediamenti urbani rità, la valorizzazione del patrimonio edilizio, sia nel consolidati, ma dove l’approvvigiona- Capoluogo che nelle frazioni e nelle aree rurali, la scelta mento idrico è garantito, vicini dei tecnici non poteva che ricadere sull’ufficio urbanisti- alle reti di distribuzione. co del Comune. Chi meglio di loro era - ed è - in grado di Soprattutto dimensio- conoscere il nostro territorio, la popolazione, le sue esigenze nando le nuove e necessità, le prospettive che il territorio manifesta. Tra costru- l’altro questa operazione ha consentito al Comune di rispar- miare diversi soldi, considerando che si parla di cifre intorno ai 500 mila euro per redarre un Piano strutturale. Noi ci siamo fermati a quota 100 mila. Sulle pagine di questo giornale voglio ringraziare, come ho già fatto in occasione dell’assemblea pubbli- zioni ca a Manciano, l’architetto Maria alla quantità Teresa Dini, responsabile del pro- e alla qualità della cedimento, dal 1988 responsabile del risorsa. Ci confrontiamo settore tecnico del Comune, che ha lavorato ogni estate con il problema, quali e con competenza, professionalità, dedizione e umani- quanti disagi comporta la carenza d’acqua. tà, sempre pronta ad ascoltare le esigenze della popolazio- Conosciamo il costo economico e sociale che i ne e a consigliare le giuste attuazioni; il progettista del Piano, consumi non consapevoli e smodati producono. Sappiamo l’architetto Fabio Detti, un conoscitore attento della storia del che sprecare acqua è un danno economico e ambientale che Non territorio. Poi i consulenti: l’architetto Lamberto Soldatini per avrà contraccolpi di portata incalcolabile per il futuro, nostro abbia- lo studio delle risorse naturali; l’architetto Cesare Salvestroni e dei nostri figli. Ci siamo regolati di conseguenza, imponen- mo la certezza per l’assetto geografico e la gestione informatica; l’architetto do al territorio una crescita calibrata alle risorse. che questo Piano darà Paolo Maccari, per l’assetto storico del territorio; il dottor Analogo discorso può essere fatto per le fonti energetiche. risposte a tutte le esigenze e Claudio Diani e il dottor Alessandro Pizzetti per le indagini Abbiamo pensato ad un Piano che dovrà cogliere le occa- le emergenze della comunità – e per geologiche; il dottor Carlo Casi, per la verifica degli aspetti sioni e le opportunità che via via verranno offerte dalla questo attendiamo dai cittadini proposte, archeologici; il dottor Christian Angelucci, per lo studio della programmazione regionale e nazionale per idee, contributi costruttivi – ma abbiamo componente naturale; Valter Vincio e a Claudia Savelli, che l’utilizzo di fonti di energia rinno- la presunzione di aver lavorato per prendere hanno partecipato al progetto. vabile. Crediamo fermamente le decisioni migliori per il futuro di questo Grazie al loro prezioso lavoro abbiamo predisposto un Piano che esse e gli impianti territorio. che risponde, ne siamo convinti, alle esigenze del territorio che possono e dei cittadini, oltre a dare a questo gruppo di tecnici un’ul- essere rea- teriore possibilità di crescita professionale e culturale che lizzati per il rimarrà al servizio della nostra comunità. loro sfrutta- SPECIALE PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI MANCIANO PIANO STRUTTURALE I CONTENUTI E IL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL PIANO STRUTTURALE

Il territorio di Manciano si estende nell’estremo sud della Maremma grossetana sugli ultimi declivi dell’Amiata, al confine con il Lazio. Con i suoi 400 chilometri quadrati (372 per la precisione) è, dopo il Capoluogo, il comune più vasto della provincia di Grosseto. Compreso tra il bacino del fiume Albegna e quello del Fiora, è l’unico della Toscana meridionale che non si affaccia sulla costa. Le caratteristiche morfologiche di questo territorio, ne hanno fortemente influenzato, in passato come in tempi recenti, il popolamento, gli insediamenti umani e quelli produttivi. Il Piano Strutturale, ai sensi dell’articolo 9 della Legge Regionale 1 del 2005, costituisce lo strumento della pianificazione territoriale di competenza dei Comuni. Definisce gli obiettivi strategici di governo del territorio e sostituisce il “vecchio” strumento urbanistico, il Piano regolatore, la cui ultima variante generale è stata approvata dalla Giunta regionale nel 1998. Si applica a tutto il comune, detta norme per la conservazione, le modifiche e la trasformazione del territorio, in sintonia con gli atti di pianificazione regionali (il PIT, Piano di indirizzo territoriale), provinciali (il PTC, il Piano territoriale di coordinamento), con gli altri strumenti che interessano il territorio comunale e con i vari Piani di settore. In estrema sintesi il Piano strutturale indica e definisce

Obiettivi e indirizzi per la programmazione del governo del territorio Le dimensioni massime degli insediamenti Le prescrizioni per individuare gli ambiti territoriali per la localizzazione di interventi di competenza regionale e provinciale I criteri per individuare le aree connotate da condizioni di degrado La disciplina della valutazione integrata, relativa alle possibili trasformazioni territoriali previste Le salvaguardie, di durata non superiore a tre anni, da rispettare fino all’approvazione del Regolamento urbanistico I gradi di pericolosità dei diversi ambiti territoriali, sulla base dello studio geologico, secondo quanto previsto dalla normativa regionale Il Piano non determina rendita fondiaria IL QUADRO CONOSCITIVO

Per arrivare alla definizione del Piano strutturale, che contiene tra l’altro anche un dettagliato quadro conoscitivo del comune, è stata analizzata l’evoluzione complessiva del territorio, le componenti ambientali (aria, acqua, infrastrutture); la struttura geologica; la strumentazione urbanistica vigente e lo stato di attuazione del Piano regolatore (realizzato almeno all’80 per cento); gli standard urbanistici (verde, parcheggi, edifici pubblici), rilevati a Manciano in 30,37 metri quadrati per ogni abitante, molto elevati rispetto alla media regionale. È stato, quindi, preso in esame l’andamento demografico. Secondo l’ultimo censimento (2001) i residenti nel comune di Manciano sono 6827, con 112 persone meno di quelle rilevate nel censimento del 1991, che indicava 7093 residenti. Una differenza che si spiega in parte con le seconde case, i cui titolari trasferiscono qui la residenza ma vivono altrove, e in parte con la presenza di stranieri, che vivono a Manciano solo in alcuni periodi dell’anno. Attualmente il trend è in crescita e i residenti sono 7160. Il Capoluogo, dove risiede la metà dei cittadini, come era facilmente prevedibile è il principale centro di aggregazione della comunità. Dal punto di vista demografico, il dato più interessante è l’elevata percentuale di residenti fuori dai centri abitati (complessivamente il 28,84 per cento) e la loro distribuzione soprattutto nella parte bassa del comune. In questa zona il numero di edifici è solo legger- mente superiore rispetto alla parte alta. Questo è dovuto all’importanza della frazione di Marsiliana dal punto di vista dell’attività agricola e come luogo di residenza per chi lavora fuori del territorio comunale, nella zona costiera o a Grosseto. Un dato questo che testimonia la validità della scelta del Comune di prevedere un maggiore sviluppo urbanistico proprio a Marsiliana. Non meno significativo, per una corretta valutazione della situazione sociale ed economica del comune e a riprova dell’elevata qualità della vita in tutto il territorio, il fatto che la campagna e le frazioni più piccole non subiscono il fenomeno dello spopolamento, se non in misura molto limitata. Oltre ai dati sulla popolazione, nell’elaborazione del quadro conoscitivo, sono stati esaminati anche quelli relativi agli edifici, all’industria e al commercio, alle attività turistiche. E proprio il settore turistico risulta essere uno dei più vitali. Basti pensare che nel comune di Manciano sono presenti 106 agriturismi per un totale di 1275 posti letto, 22 alberghi per 839 posti letto, 48 affittacamere con 370 posti letto, 12 case-vacanza con 117 posti letto, per un totale di 188 attività e 2601 posti letto. È stata, inoltre, approvata la cosiddetta “Variante delle zone agricole”, che riprende la suddivisione delle “unità di paesaggio” individuate dal Piano territoriale di coordinamento, detta regole per il corretto uso del territorio aperto, per il mantenimento del paesaggio e del presidio rurale, riutilizzando il patrimonio edilizio anche ai fini residenziali e turistici, oltre che per attività di supporto all’agricoltura. Resta da aggiungere che per l’elaborazione del Piano sono state valutate anche le istanze di molti cittadini, emerse in occasione degli appuntamenti pubblici, organizzati per la presentazione di questo fondamentale strumento di pianificazione. Nel corso dell’iter progettuale, infatti, sono stati organizzati incontri con cittadini, professionisti, Enti, Associazioni, Organizzazioni sindacali e sono stati acquisiti i loro indirizzi, i pareri, i contributi e richieste. Questo il calendario per quanto riguarda Enti e Associazioni: seduta di Giunta - 12 giugno 2007 Incontro con le forze politiche della coalizione - 14 giugno 2007 Commissione urbanistica - 19 giugno 2007 Incontro con il Gruppo di Minoranza del Consiglio - 21 giugno 2007 Associazioni di categoria dell’agricoltura, cooperative e consorzi - 26 giugno 2007 Associazioni di categoria dell’artigianato - 28 giugno 2007 Commercianti ed operatori turistici - 4 luglio 2007 Associazioni ambientaliste - 10 luglio 2007 Professionisti - 10 luglio 2007 Il Comune ha scelto, inoltre, di incontrare i cittadini direttamente nelle frazioni con il seguente calendario: San Martino - 18 settembre 2007 Capanne - 26 settembre 2007 Poggio Murella- 28 settembre 2007 Saturnia - 2 ottobre 2007 Montemerano - 4 ottobre 2007 - 9 ottobre 2007 Marsiliana - 11 ottobre 2007 Manciano - 4 dicembre 2007 L’ITER DEL PIANO

Per quanto riguarda l’iter per arrivare all’approvazione definitiva del Piano, il primo atto alla fine del 2001, è stato l’avvio del procedimento, che conteneva la Relazione programmatica e l’Accordo di pianificazione con Regione e Provincia, in modo da garantire progressivamente uno sviluppo progettuale in conformità con gli strumenti di pianificazione regionali e provinciali (rispettivamente il PIT e il PTC). Così è stato possibile apportare modifiche e correzioni in corso d’opera, evitando di intervenire nella fase finale del procedimento. L’accordo di pianificazione prevede, tra l’altro, l’approvazione del Piano tramite la Conferenza di Servizi tra Comune, Provincia e Regione. È stato quindi nominato il Garante della comunicazione (Goffredo Cardini) che ha il compito di assicurare la conoscenza tempestiva delle scelte dell’Amministra- zione, i relativi supporti conoscitivi, oltre ad adottare le forme più idonee per favorire la partecipazione dei cittadini. La seconda fase è quella che porta il progetto di Piano, approvato dalla Conferenza di Servizi, all’adozione in Consiglio comunale. Approvata la delibera di adozione, la normativa regionale stabilisce in 45 giorni il tempo utile per presentare le osservazioni da parte di Associazioni, Enti, imprese, privati cittadini. In questa fase, entro 60 giorni dall’adozione, anche Provincia e Regione presentano le osservazioni al Piano, se ce ne sono. Il passaggio successivo sono le cosiddette “controdeduzioni”, vale a dire la valutazione delle osservazioni, che possono essere accolte o meno, e le eventuali modifiche da apportare prima che il Piano strutturale torni in Consiglio per l’approvazione definitiva, la pubblicazione e l’entrata in vigore. SPECIALE PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI MANCIANO PIANO STRUTTURALE IL DIMENSIONAMENTO DEL PIANO STRUTTURALE

RESIDENZIALE

Dal 1971 al 1991, le abitazioni sono cresciute di 927 unità mentre nel 20 anni successivi (1981/2001) l’incremento è stato di 674 unità. Una diminuzione causata anche dal calo dei residenti, mentre sono cresciute le seconde case. Per mettere a fuoco gli aspetti da osservare nella predisposizione del Piano strutturale, sono stati considerati due aspetti: il primo riguarda la naturale attuazione dello strumento vigente, il Piano regolatore fino alla fine del 2003; la seconda l’accelerazione che le richieste hanno subito con la consapevolezza dell’entrata in vigore delle misure di salvaguardia. L’attuazione alla fine del 2003 riguardava circa il 40 per cento del vecchio Piano regolatore. Al 31 marzo 2004 le richieste pervenute e le convenzioni firmate hanno portato l’attuazione a circa il 70 per cento. Le nuove espansioni recupereranno la dotazione minima da standard che sarà pari a 18 metri quadrati per abitante. Questo ragionamento si basa sulla consapevolezza che il numero massimo individuato rappresenta circa il 60 per cento delle probabili attuazioni dello strumento vigente, secondo la sua evoluzione naturale. In sostanza la diminuzione proporzionale delle unità immobiliari è stata di oltre il 30 per cento per ogni ventennio considerato. Applicando lo stesso ragionamento al principio che regola l’evoluzione delle richieste edilizie, la quota di alloggi legata alla struttura naturale, demografica e produttiva del territorio comunale si esprime attraverso la seguente tabella:

Ventennio 1971/1991 Ventennio 1981/2001 Ventennio 2001/2021 Numero di alloggi 927 674 472

L’analisi per arrivare ad un dimensionamento calibrato sulle esigenze del territorio è proseguita con la verifica sul campo delle superfici che potevano essere utilizzate, in modo coerente, con il processo di sviluppo insediativo. La sintesi finale ha condotto alla riduzione del numero degli alloggi di circa il 15 per cento, fissando il numero complessivo in 395 rispetto alla quota oscillante tra 450, 467, 472 e 428, che emergeva considerando separatamente gli aspetti demografici, piuttosto che quelli attinenti ai residui di piano o i dati sulle ristrutturazioni con mutamento di destinazione d’uso, la pressione abitativa di tipo turistico. Sostanzialmente il Piano Strutturale prevede un dimensionamento che tiene conto sia delle necessità di completamento dello strumento vigente, sia di nuova previsione residenziale da articolare successivamente in almeno 2 o 3 Regolamenti urbanistici. Per la riqualificazione dei sistemi insediativi, inoltre, il Piano strutturale stabilisce che una quota dell’80 per cento di nuovi alloggi siano riservati ai residenti e che il 50 per cento di questi sia riservata all’edilizia economica e sociale ATTIVITÀ PRODUTTIVE (COMMERCIALI, ARTIGIANALI, TURISTICO RICETTIVE)

Il Piano Strutturale conferma il polo artigianale a Marsiliana. D’altra parte ci sono difficoltà per avviare nuove lottizzazioni nel Capoluogo in aree individuate nello strumento vigente, così come risulta inconsistente il tessuto produttivo artigianale a Saturnia, Poggio Murella, San Martino, Capanne e in tutto il sistema insediativo altocollinare, che si caratterizza per la spiccata vocazione turistica. Montemerano ha avviato la convenzione per la realizzazione della zona artigianale. Nel settore commerciale, la media distribuzione di Manciano e Marsiliana è in grado di fornire un servizio efficiente. Un discorso a parte merita il comparto turistico che il Piano strutturale intende esclu- sivamente consolidare in quanto il trend di crescita e sviluppo non consente di individuare quantità sostenibili nel lungo periodo. La preferenza è accordata all’ampliamento delle strutture esistenti fino al limite del 20 per cento della dimensione esistente e alla conferma delle nuove unità definite in piani di settore (variante delle zone rurali) che subiscono un consistente ridimensionamento. Di fatto, il Piano strutturale, per continuità con la tradizione della pianificazione locale, attribuisce una quota non superiore al 20 per cento della superficie territoriale (da riconsiderare poi in fase di Regolamento urbanistico) alle aree da destinare a funzione artigianale e commerciale all’interno dei centri abitati. Inoltre, non sono da sottovalutare tutte le aree nate come zone di trasformazione e stoccaggio di produzioni agricole, ma che nel tempo si sono evolute, integrando la funzione commerciale dei prodotti primari - o legati al settore agricolo - con la commercializzazione di quelli di normale consumo, assumendo spesso il ruolo di strutture commerciali e di servizio per vaste zone rurali. Questo fenomeno risulta più accentuato proprio dove non ci sono centri abitati di spessore consistente o dove l’insediamento accentrato non è presente. In particolare, si tratta delle aree in cui si trovano Cooperative agricole o Consorzi agrari che svolgono questa funzione all’esterno dei centri abitati a San Martino, Sgrillozzo, Poggio Murella, La Sgrilla, dove la funzione di piccolo artigianato è più evidente anche per l’assenza di strutture commerciali. La funzione commerciale e artigianale è quindi strutturata in modo diverso e con diversi gradi di presenza. Il Piano strutturale conferma questa strategia, integrando e riconfigurando le funzioni sia all’interno che all’esterno dei perimetri dei centri abitati. Nella superficie territoriale, considerata nel dimensionamento residenziale, sono comprese le superfici territoriali attualmente a destinazione artigianale e commerciale in quanto parte integrante del sistema insediativo. Per quanto riguarda il comparto turistico, inteso come ricettività turistica espressa in posti letto, si presenta ampiamente strutturato secondo modelli di investimento che portano alla crescita di unità produttive di grande dimensione e alla proliferazione di unità di piccola e piccolissima dimensione. Il Piano strutturale non intende favorire fenomeni di crescita su vasta scala di unità produttive di grande dimensione, ma non può rinunciare alla propensione all’investimento dei residenti. In questo senso individua due comportamenti generali: il primo, nelle UTOE, prevede l’ampliamento delle strutture consolidate fino al 20 per cento del potenziale esistente; nel territorio rurale introduce il concetto di azienda sostenibile, in modo da consentire l’ampliamento o la creazione di nuove unità produttive a specializzazione ricettiva.

INSEDIAMENTI NUOVE RESIDENZE RESIDENZA PER ARTIGIANATO TOTALE MANCIANO 150 10 160 MARSILIANA 50 10 60 MONTEMERANO 30 2 32 SATURNIA 45 - 45 PODERI DI MONT. 15 - 15 CAPANNE 10 - 10 POGGIO 35 5 40 S. MARTINO 25 3 28 TOTALE 360 30 390 L’ARTICOLAZIONE DEL TERRITORIO COMUNALE SECONDO IL PIANO STRUTTURALE

Il territorio è stato diviso in Sistemi, Subsistemi paesistico-ambientali e Subsistemi insediativi (definiti tecnicamente UTOE – Unità territoriali organiche elementari - che compren- dono i centri abitati maggiori e una fascia di rispetto – la cosiddetta zona di influenza - dove sono state individuate le nuove zone di espansione contigue all’abitato). I cinque Sistemi territoriali, determinati sulla base dei caratteri naturali, storici, socio-economici, di formazione della struttura insediativa, di utilizzo del territorio agricolo sono: il Sistema altocollinare dei Villaggi aperti il Sistema collinare dei Centri murati il Sistema dei Castelli di confine il Sistema della Riforma fondiaria il Sistema del Piano alluvionale I primi quattro rappresentano le articolazioni locali del sistema insediativo “La città dei poderi”, il quinto il sistema insediativo “La città di acqua e di pietra”, entrambi individuati dal Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Grosseto. Per ciascuno dei cinque Sistemi è stato individuato e definito lo Statuto dei luoghi e le “invarianti” strutturali, vale a dire le caratteristiche dei singoli luoghi, parti di città o di territorio stabili nel tempo e che non possono essere modificate. Rappresentano, infatti, elementi di identità territoriale da tutelare e da valorizzare come criteri di riferimento progettuale. Inoltre il territorio agricolo è stato suddiviso in due aree distinte: a prevalente e ad esclusiva funzione agricola. Ogni Sistema insediativo territoriale a sua volta contiene i Subsistemi paesistico ambientali e i Sub-sistemi insediativi (UTOE – Unità territoriali omogenee elementari) SPECIALE PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI MANCIANO PIANO STRUTTURALE U.T.O.E. MONTEMERANO U.T.O.E. MANCIANO

U.T.O.E. MARSILIANA E DISPENSA

U.T.O.E. SATURNIA

SPE PIANO DEL COM PIANO STRUTTURALE U.T.O.E. POGGIO MURELLA,

U.T.O.E. PODERI DI MONTEMERANO U.T.O.E. SAN MARTINO SUL FIORA

U.T.O.E. SGRILLOZZO U.T.O.E. LA SGRILLA

SPECIALE PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI MANCIANO PIANO STRUTTURALE IL SISTEMA ALTOCOLLINARE DEI VILLAGGI APERTI

Si tratta dell’area che comprende il territorio di San Martino sul Fiora, Saturnia, Capanne, Poggio Murella.Contiene al suo interno le Aree di rilevante pregio ambientale (ARPA) Il Piano strutturale lo suddivide nei seguenti Subsistemi paesistico ambientali: A) L’alta valle del medio Albegna. ARPA SP 26 - Saturnia Area aperta di Saturnia

Oltre alla trasformazione dei prodotti agricoli, in questo Subsistema è previsto anche il recupero del patrimonio edilizio esistente nei nuclei agricoli di Capannone e Pianetti (frantoio), con queste percentuali: residenziale 45 per cento, agricolo-produttivo 30 per cento, attività integrative 25 per cento. È prevista un’attività artigianale a Poggio alle Calle (restauro mobili). L’attività estrattiva è consentita fino all’esaurimento delle aree ed è prevista un’attività per il riciclaggio di inerti. Per quanto riguarda le strutture turistico-ricettive, sono previsti 30 posti letto/pasto e 100 metri quadri di servizi aggiuntivi per 10 attività esistenti, per un totale di 1.000 metri quadri. I posti letto/pasto ed i servizi aggiuntivi saranno ripartiti tra le strutture esistenti con il Regolamento Urbanistico. Nel polo ricettivo di Poggio Bertino, composto da 3 attività, viene consentito un ampliamento del 30 per cento dell’esistente. È previsto l’ampliamento del 30 per cento dell’area degli esistenti impianti di distribuzione carburanti e potrà essere ampliata fino al 20 per cento l’area multifunzionale di sosta in località Proquoio. Nell’area di influenza di Saturnia è vietato il cambio di destinazione d’uso degli immobili da agricoli ad urbani, il trasferimento di volumetria, l’ampliamento e la nuova edificazione per aziende agricole con il centro aziendale all’esterno dell’area. L’applicazione della Legge 1/05 è consentita fino alla categoria del restauro e risanamento conservativo, con l’esclusione del cambio di destinazione d’uso. In località Puntone di Saturnia è prevista la riconfigurazione completa dei volumi esistenti, consentendo che il 50 per cento sia destinato a funzioni ricettive, il 20 per cento a funzioni commerciali e il 30 per cento per il mantenimento della struttura agricola. È ammesso un solo intervento di riqualificazione in prossimità del Molino del Bagno, con l’ampliamento della struttura esistente (100 metri quadri per servizi pubblici e 200 metri quadri per l’attività commerciale). Nell’area Terme-Molino del Bagno sono consentiti ampliamenti di superficie coperta fino a 100 metri quadri per le attività già esistenti, mentre nei terreni non potranno essere attuati metodi di coltivazione che utilizzano concimi chimici e fitofarmaci. L’area del Polo termale non è soggetta ad alcuna previsione in quanto ha esaurito quanto previsto nel Piano regolatore del 1998. In questo Subsistema si trova l’Area di Pregio Ambientale (ARPA) di Saturnia. Le aziende agricole tramite i propri piani di miglioramento possono determinare un nuovo sito insediativo rispettando alcuni parametri, tra cui l’estensione tra i 25 e i 40 ettari.

B) L’agro altocollinare di Manciano Area aperta di Poggio Murella e Capanne

In questo Subsistema è prevista l’attività estrattiva, fino all’esaurimento delle aree, e una unità di riciclaggio inerti a Pianetti. Per quanto riguarda l’attività turistico-ricettiva, il Piano strutturale individua il limite di 100 metri quadri per servizi aggiuntivi, destinati a 10 attività alberghiere esistenti; 20 posti letto /pasto totali per le attività extra-alberghiere esistenti; 1 albergo di campagna, con 50 posti letto, per un’azienda agricola di estensione pari al doppio del parametro di sostenibilità delle aziende nel territorio comunale (calcolata in 67 ettari) e 1 attività di ristorazione, recuperando il patrimonio edilizio esistente. È consentito il recupero o la nuova edificazione fino a 30 posti/letto per una azienda agricola che avvia attività didattico scientifiche. Il Piano prevede inoltre la riqualificazione delle due fattorie dei Pianetti e delle Pergolacce (nel primo caso valgono le prescrizioni del Piano attuativo vigente, nel secondo è con- sentito il recupero con la possibilità di realizzare 5 alloggi nel patrimonio edilizio esistente). Nell’area Le Murella è previsto un campeggio, il cui assetto normativo sarà stabilito dal Regolamento Urbanistico. Possono avviare impianti per il golf, le aziende nelle quali l’area utilizzata non superi il 15-25 per cento della superficie aziendale. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito insediativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra i 25 e i 50 ettari. Nell’area di influenza di Capanne e Poggio Murella è vietato il cambio di destinazione d’uso degli immobili da agricola ad urbana, il trasferimento di volumetria, l’ampliamento e la nuova edificazione per aziende agricole con centro aziendale all’esterno dell’area. L’applicazione della Legge 1/05 è consentita fino alla categoria del restauro e risanamento conservativo con l’esclusione del mutamento di destinazione d’uso. C) L’Alta Valle del Fiora Area aperta di San Martino Sul Fiora

In questo Subsistema è previsto il recupero dei nuclei destinati alla trasformazione dei prodotti agricoli. 1 a San Martino sul Fiora, località Poggio Sandrella e 1 a Poggio Murella, in località Diaccialetti. All’interno di ognuno sono previste anche 2 nuove attività artigianali e commerciali. A delimitazione ed espansione dei poli agricoli, sono previsti impianti per la produzione di energie da fonti rinnovabili fino alla potenza massima di 1 megawatt da solare fotovoltaico. Lungo la provinciale San Martino-, nelle località Poggio Pompeo, le Crine, La Pianetta sono previste 3 attività commerciali o artigianali. Per quanto riguarda le attività turistico-ricettive si individua un limite di 100 metri quadri per servizi aggiuntivi destinati a 10 attività esistenti e 30 posti letto-pasto per le attività extra-alberghiere esistenti. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito inse- diativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra i 25 e i 40 ettari. Nuove attività di agriturismo possono essere avviate esclusivamente in questo Subsistema. D) L’altopiano del tufo Trattandosi di una zona limitrofa alle aree di ripa e di golena gli incrementi volumetrici per gli edifici esistenti e le nuove volumetrie per la conduzione aziendale dovranno essere ricomprese in un lotto di pertinenza non superiore a 15.000 metri quadri. Si assegnano 5 mutamenti d’uso nel recupero dei volumi rurali. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito insediativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra i 25 e i 40 ettari. E) Le gole del tufo. ARPA SP30 di Sovana All’interno di questo Subsistema è ricompresa l’Area di rilevante pregio ambientale di Sovana. Trattandosi di un’area adiacente all’alveo del fiume Fiora valgono le disposizioni dell’ex legge 431 con relativo vincolo di inedificabilità assoluta. Nelle aziende esistenti, con centro aziendale esterno, è consentita nuova edificazione presso il centro aziendale fino a 400 metri cubi per attività turistiche, commerciali e artigianali ad integrazione dell’attività agricola. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito insediativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra i 25 e i 40 ettari. Inoltre, il Piano strutturale suddivide il Sistema altocollinare dei Villaggi aperti nelle seguenti UTOE - Unità Territoriali Omogenee Elementari: L’UTOE di Saturnia Comprende la città all’interno delle mura e la contrada la Croce ed è stata suddivisa in tre ambiti: 1) La città da conservare, con l’abitato più antico intorno alla Chiesa, piazza Vittorio Veneto, via Italia e via Mazzini. Gli interventi ammessi sono la conservazione e il recupero edilizio. 2) La città da consolidare, che riguarda le espansioni relativamente recenti, sviluppate all’interno delle mura lungo la via Aurinia. Gli interventi ammessi sono conserva- zione, recupero edilizio, nuova edificazione, che dovrà tendere a riqualificare la via Aurinia. All’interno di questa area verrà individuata una zona per l’edilizia economica e sociale. 3) L’espansione novecentesca, che comprende la città fuori le mura in contrada La Croce. Gli interventi edilizi saranno articolati in recupero edilizio e nuova edificazione. Per l’UTOE di Saturnia si prevedono 45 nuovi alloggi, per l’attività turistico alberghiera 10 posti letto in ampliamento alle strutture ricettive esistenti. Con i nuovi alloggi si prevedono 140 nuovi abitanti. UTOE di San Martino sul Fiora, Capanne, Poggio Murella Capanne: al nucleo insediativo di Capanne il Piano Strutturale attribuisce il ruolo di invariante. Il Regolamento urbanistico dovrà individuare le aree di nuova edificazione. Gli inter- venti ammessi sono conservazione e recupero edilizio. Poggio Murella: Il Regolamento urbanistico dovrà individuare le aree di nuova edificazione. Gli interventi ammessi sono conservazione, recupero edilizio, nuova edificazione. San Martino Sul Fiora: il Regolamento urbanistico dovrà individuare le aree di nuova edificazione. Gli interventi ammessi sono conservazione, recupero edilizio, nuova edifi- cazione. Per questa Utoe si prevedono 78 nuovi alloggi, per l’attività alberghiera 15 posti letto in ampliamento alle strutture ricettive esistenti, 8 alloggi per attività produttive aggiuntive. Con i nuovi alloggi si prevedono 140 nuovi abitanti. SPECIALE PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI MANCIANO PIANO STRUTTURALE IL SISTEMA COLLINARE DEI CENTRI MURATI È l’area che comprende il territorio di Montemerano, Poderi di Montemerano e Manciano. Il Piano strutturale lo suddivide nei seguenti Subsistemi Paesistico Ambientali: A) L’Agro collinare di Montemerano Area aperta di Montemerano e Poderi di Montemerano In questo Subsistema, nel nucleo produttivo dei Pianetti destinato alla trasformazione dei prodotti agricoli, è previsto anche il recupero del patrimonio edilizio esistente per funzioni legate al territorio rurale. Per quanto riguarda le attività artigianali e commerciali, essendo una zona di collegamento con l’area termale dotata di strutture ricettive alberghiere e extralberghiere, si prevedono 3 nuove attività fino a 200 metri quadri, a delimitazione dei nuclei esistenti a Pian di Giomo, Santa Croce, Podere dell’Ebreo. Il Piano strutturale consente l’attività estrattiva nel bacino delle Volte fino ad esaurimento delle aree. Per quanto riguarda il settore turistico-ricettivo è ammessa la riqualificazione delle attività esistenti attraver- so servizi aggiuntivi:100 metri quadri destinati a 10 attività esistenti, per un totale di 1.000 metri quadri, e 15 posti letto/pasto per le attività extralberghiere esistenti, da individuare con il Regolamento urbanistico. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito insediativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra i 20 e i 40 ettari. Nell’area di influenza di Montemerano e Poderi è vietato il cambio di destinazione d’uso degli immobili da agricola ad urbana, il trasferimento di volumetria, l’ampliamento e la nuova edificazione per aziende agricole con centro aziendale all’esterno dell’area. L’applicazione della Legge 1/05 è consentita fino alla categoria del restauro e risanamento conservativo con l’esclusione del mutamento di destinazione d’uso. B) L’Agro collinare di Manciano ARPA SN 32 di Poggio Buco - Morranaccio Area aperta di Manciano

Essendo una vasta zona agricola non dotata di servizi commerciali e artigianali, si prevedono 6 nuove attività con dimensioni fino a 200 metri quadri a delimitazione dei nuclei a Monticchio, Passinano, Sorbello, Santa Maria del Piano, Podere della Trave, Cavallin del Bufalo. Per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili, è prevista la riqualificazione della centrale di Scarceta. L’attività estrattiva è possibile fino all’esaurimento delle aree. In località Scarceta è consentito riqualificare l’intero nucleo rurale per attività direzionali legate al sistema estrattivo, recuperando il patrimonio esistente. Per l’attività turistico ricettiva il Piano strutturale individua il limite di 100 metri quadri per servizi aggiuntivi destinati a 10 attività esistenti e 15 posti letto/pasto per le attività esistenti da individuare con il Regolamento urbanistico. Per l’attività turistico ricettiva in aziende con aree boscate si individua il limite di 15 posti letto/pasto per le attività extraalberghiere. Inoltre viene individuato il limite di 3 per le attività commerciali di dimensioni fino a 100 metri quadri da localizzare con il Regolamento urbanistico in punti nodali della viabilità, recuperando le volumetrie esistenti. Per un’azienda agricola che avvia attività didattico-scientifiche è prevista la realizzazione di 30 posti letto/pasto, recuperando i volumi esistenti. Nella Fattoria dei Montioli di Sotto è previsto il recupero del patrimonio edilizio esistente ai fini ricettivi con la possibilità di realizzare 5 alloggi. È prevista una stazione di servizio lungo la direttrice Manciano-Montalto di Castro. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito insediativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra i 20 e i 50 ettari. Nell’area di influenza di Manciano è vietato il cambio di destinazione d’uso degli immobili da agricola ad urbana, il trasferimento di volumetria, l’ampliamento e la nuova edificazione per aziende agricole con centro aziendale all’esterno dell’area. L’applicazione della Legge 1/05 è consentita fino alla categoria del restauro e risanamento conservativo con l’esclu- sione del mutamento di destinazione d’uso. Nell’area di recupero urbanistico della Vecchia e della Gora, il Regolamento urbanistico definirà procedure di riqualificazione attraverso il cambio di destinazione d’uso degli edifici esistenti a fini residenziali, con un tetto di complessivi 10 alloggi, per una superficie coperta non superiore a 100 metri quadri. Il Subsistema contiene l’ARPA Poggio Buco e Morranaccio. Trattandosi di un’area adiacente all’alveo del fiume Fiora valgono le disposizioni dell’ex legge 431 con relativo vincolo di inedificabilità assoluta. Nelle aziende esistenti con centro aziendale esterno all’ARPA è consentita nuova edificazione presso il centro aziendale fino a 400 metri cubi per attività turistiche, commerciali e artigianali ad integrazione dell’attività agricola. Attività di agriturismo possono essere avviate esclusivamente in questo subsistema. Inoltre, il Piano strutturale suddivide il Sistema collinare dei Centri murati nelle seguenti UTOE - Unità Territoriali Omogenee Elementari: UTOE di Montemerano Comprende Poderi di Montemerano e Montemerano. Montemerano è stata suddivisa in due ambiti: 1) La città da conservare, il Centro storico, dove è consentita la conservazione e il recupero edilizio, la zona di espansione ottocentesca e la contrada la Croce, dove è consentita la conservazione e il recupero edilizio; 2) La città da consolidare che è rappresentata dall’edilizia novecentesca fuori dalle mura. Qui sono previsti interventi di conservazione, recupero, nuova edificazione. Tra le iniziative in aree di nuova previsione, il Regolamento urbanistico individuerà la localizzazione di un centro per disabili fino a 60 posti letto. Poderi di Montemerano: costituito da alcuni nuclei di case coloniche aggregate, risale al 1595. Gli interventi edilizi riguardano conservazione, recupero edilizio, nuova edificazione. Per l’UTOE di Montemerano e Poderi di Montemerano si prevedono 47 nuovi alloggi e 2 nuovi alloggi per le attività produttive aggiuntive. Con i nuovi alloggi si prevedono 144 nuovi abitanti. UTOE di Manciano E’ divisa in tre ambiti: 1) La città da conservare, che comprende: Manciano dentro le mura (il Centro storico), dove gli interventi edilizi sono articolati in conservazione, recupero e riqualificazione del centro antico in particolare piazza Garibaldi; la collina di Manciano e la sua espansione tra il XIX ed il XX secolo dentro le vie di Circonvallazione, dove sono consentiti interventi edilizi di conservazione recupero edilizio; 2) La città da consolidare, che comprende la collina dell’Edilizia popolare “Ina Casa”, le zone residenziali di San Carlo, San Giovanni, Le Fonti, la Passerina e Prato Budello. Qui sono consentiti interventi edilizi di conservazione, recupero, nuova edificazione. Il Piano strutturale riconsidera la pianificazione urbanistica consolidata individuando i seguenti obiettivi: il recupero dell’area dell’ex caseificio, il consolidamento delle strutture commerciali e di servizio nell’area compresa tra via Gramsci e piazza della Pace, la localizzazione del nuovo polo commerciale di Manciano, la revisione delle zone a destinazione artigianale in relazione all’espansione residenziale, la trasformazione dell’area destinata a caserma in area per l’edilizia economica e sociale. Per l’UTOE di Manciano si prevedono 160 nuovi alloggi, 10 nuovi alloggi per attività produttive aggiuntive, per un totale di 550 nuovi abitanti previsti. IL SISTEMA CASTELLI DI CONFINE

È l’area che comprende il territorio di Poggio Foco,Campigliola, Fattoria di Montauto Il Sistema è stato suddiviso nei seguenti Subsistemi paesistico ambientali: A) L’Agro pedecollinare di Manciano Area aperta di Poggio Foco Essendo una zona agricola di ampio valore paesaggistico, nel recupero del patrimonio edilizio esistente si prevede 1 nuova attività commerciale o artigianale per la promozione dei prodotti aziendali, degustazione e ristorazione, per 200 metri quadri a Poggio Foco. Per la funzione turistico-ricettiva, attraverso la riqualificazione delle attività esistenti, viene stabilito il limite di 100 metri quadri per servizi aggiuntivi destinati a 5 aziende e 20 posti letto/pasto per le attività extra-alberghiere, da individuare con il Regolamento urbanistico. Per le attività turistico ricettive nelle aziende con aree boscate, si individua il limite di 20 posti letto/pasto. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito insediativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra i 40 e gli 80 ettari. B) Le colline del Fiora del Tiburzi ARPA PN 45 Torre di Montauto e P46 La Capita Area aperta di Campigliola All’interno dell’ex sito minerario del Tafone è prevista la possibilità di inserire impianti per la produzione di energia con potenza fino a 1 megawatt. Per l’ attività turistico ricettiva si individua il limite di 100 metri quadri per servizi aggiuntivi destinati a 5 aziende esistenti e 40 posti letto/pasto per le attività extra-alberghiere. SPECIALE PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI MANCIANO PIANO STRUTTURALE Per la fattoria della Campigliola si prevede il recupero del patrimonio esistente come polo ricettivo, con la possibilità di realizzare 10 alloggi, recuperando il patrimonio esistente. Nell’area della discarica è prevista la realizzazione del quarto modulo. Per l’area industriale di Montauto è previsto il recupero delle funzioni di polo di trasformazione. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito insediativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra gli 80 e i 150 ettari. Il Subsistema contiene l’ARPA Torre di Montauto e l’ARPA La Capita. Le aziende che hanno terreni dentro l’ARPA e volumi fuori, se presentano un Piano di miglioramento o relazioni agrituristiche che prevedono il riuso del patrimonio edilizio esistente da destinare ad agriturismo, la capacità ricettiva può essere incrementata fino a raggiungere 40 posti letto. Le aziende agricole non possono presentare Piani di miglioramento che prevedano la realizzazione di stalle o ricoveri per animali, il cui rapporto superi la soglia di una Unità di bestiame adulto (UBA) d per ettaro. Sono vietati inoltre gli impianti di allevamento a stabulazione che prevedano la presenza di capi di bestiame di tipo avicolo e suinicolo, se non per uso familiare. C) Le pendici di Capalbio ARPA N44 Vulci Area aperta della Fattoria di Montauto

Per l’attività turistico ricettiva si individua il limite di 100 metri quadri per servizi aggiuntivi destinati a 5 attività esistenti e 30 posti letto/pasto per le attività extraalberghiere esistenti da individuare con il Regolamento urbanistico Nella fattoria di Montauto è previsto il recupero del patrimonio edilizio esistente come polo ricettivo, con possibilità di realizzare 12 alloggi, recuperando il patrimonio edilizio esistente. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito insediativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra gli 80 e i 150 ettari. Il Subsistema contiene l’ARPA Vulci. Trattandosi di un’area adiacente all’alveo del fiume Fiora, valgono le disposizioni dell’ex legge 431 con relativo vincolo di inedificabilità assoluta. Nelle aziende esistenti con centro aziendale esterno all’Arpa è consentita nuova edificazione presso il centro aziendale fino a 400 metri cubi per attività turistiche, commerciali e artigianali ad integrazione dell’attività agricola. IL SISTEMA DELLA RIFORMA FONDIARIA

La struttura di questa porzione di territorio è completamente delineata dalle opere di Riforma e appoderamento degli anni ’50. Il Sistema è stato suddiviso nei seguenti Subsistemi paesistico ambientali: A) La bassa valle del medio Albegna Area aperta di Sgrilla,Sgrillozzo e Area industriale di Marsiliana

Nel nucleo produttivo di Guinzoni, recuperando i volumi esistenti, è possibile destinare il 45 per cento a funzioni residenziali, il 30 per cento ad attività di trasformazione o attività direzionali legate all’agricoltura e il 25 per cento a funzioni connesse con il territorio rurale. Per il nucleo di Cirignano, che già assolve funzioni produttive strategiche, è previsto un ampliamento di 5.000 metri quadri. A delimitazione dei 4 poli produttivi e industriali presenti, ad esclusione di Sgrilla e Poggio Forcato, è possibile installare impianti per la produzione di energie da fonti rinnovabili fino a 1 megawatt da solare fotovoltaico. Nell’area interna al tracciato della Strada regionale 74 “Maremmana”, dalla Sgrilla alla Mariannaccia, in adiacenza a nuclei di trasformazione esistenti o a nuclei rurali con funzioni cooperative, è prevista l’espansione per attività commerciali o artigianali fino a 5.000 metri quadri di superficie coperta. Per l’attività turistico-ricettiva, il Piano strutturale individua il limite di 100 metri quadri per servizi aggiuntivi destinati a 10 aziende esistenti e 30 posti letto/pasto per le attività extra-alberghiere, da individuare con il Regolamento urbanistico. Per le aziende con aree boscate, si individua il limite di 30 posti letto/pasto per attività extra-alberghiere. Per la fattoria dei Cavallini si prevede il recupero del patrimonio esistente come polo ricettivo, con la possibilità di realizzare 6 alloggi. È prevista 1 stazione di servizio lungo la direttrice Sgrilla - Sgrillozzo della Strada regionale 74 “Maremmana”. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito insediativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra i 20 e i 35 ettari. Nell’area industriale di Marsiliana è previsto l’ampliamento di 35.000 metri quadri per aree di stoccaggio e lavorazione. B) Colle di Marsiliana (Le colline d’Albegna del Tiburzi) ARPA S40 Marsiliana È possibile l’attività estrattiva, fino all’esaurimento nelle aree, in località Saracchieto. Per le attività turistico-ricettive si individua il limite di 100 metri quadri per servizi aggiuntivi destinati a 5 aziende esistenti. Per le aziende con aree boscate si individua il limite di 10 posti letto/pasto per le attività extra-alberghiere, nei pressi del centro aziendale del Cutignolo. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito insediativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra i 9 e i 15 ettari. Il Subsistema contiene l’ARPA Colline di Marsiliana, dove è previsto il contenimento e il rafforzamento produttivo delle attività esistenti, secondo criteri di inserimento ambientale e nel rispetto della morfologia paesistico-insediativa, e il recupero del patrimonio storico e archeologico. IL SISTEMA DEL PIANO ALLUVIONALE

Il Sistema comprende il Subsistema paesistico ambientale: La Piana dell’Osa – Albegna

Per le attività turistico-ricettive si individua il limite di 100 metri quadri per servizi aggiuntivi destinati a 10 aziende esistenti e il limite di 40 posti letto/pasto per le attività extra- alberghiere esistenti. Le aziende agricole possono determinare un nuovo sito insediativo se rispettano alcuni parametri, tra cui l’estensione tra i 9 e i 15 ettari. Il Sistema della Riforma fondiaria e il Sistema del Piano alluvionale contengono l’UTOE di Marsiliana UTOE di Marsiliana Comprende Marsiliana, i villaggi di riforma di Sgrilla e Sgrillozzo, il Castello di Marsiliana e Dispensa. Marsiliana: la città da consolidare comprende la piazza con la Chiesa e il porticato per i negozi e uffici. I limiti urbani di Marsiliana sono il parco del Castello che termina sul greto dell’Elsa, gli edifici storici della tenuta (Dispensa e la Banditella), il Cimitero e l’aggregato del Camerone fino a tornare all’Albegna, il campo sportivo e la cava di sabbia. Gli inter- venti edilizi sono quelli della disciplina vigente. Il Piano strutturale riconsidera la pianificazione urbanistica consolidata, individuando i seguenti obiettivi: riconoscimento come zona di recupero a destinazione mista dell’area attualmente definita come ex Ente Maremma, attraverso l’integrazione di funzioni residenziali, commerciali e artigianali; revisione delle localizzazioni residenziali all’interno delle zone artigianali; recupero dell’area del Camerone, dove è previsto lo spostamento dei silos a Sgrillozzo. È inoltre previsto il recupero a funzioni urbane delle volumetrie produttive per 9.000 metri cubi e del manufatto storico per 23.500 metri cubi. Il Regolamento urbanistico individuerà le zone di espansione e i lotti di completamento. Castello di Marsiliana e Dispensa: comprende la struttura fortificata medievale del castello con il sistema di fabbricati rurali presenti fin dal XVII secolo. Il Piano strutturale rico- nosce a questa area il ruolo di alto valo re documentale e prevede interventi di restauro e risanamento conservativo nel nucleo del Castello, di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia nel nucleo di Dispensa, oltre ad ampliamenti funzionali al consolidamento dell’abitato. Sgrilla: il Piano strutturale attribuisce al nucleo della Sgrilla il ruolo funzionale di ingresso al sistema collinare con prestazioni che riguardano l’integrazione dei servizi, un potenziale e contenuto insediamento residenziale a recupero dei volumi esistenti, la qualificazione delle aree artigianali. È inoltre previsto il recupero funzionale del Consorzio agrario, 5.000 metri cubi con l’esclusione della demolizione del fabbricato storico. Nel magazzino più recente il Regolamento urbanistico deciderà le funzioni da inserire. Sgrillozzo: il nucleo di Sgrillozzo ha avuto origine con la pianificazione di borghi di servizio dell’Ente Maremma. Il Piano strutturale riconsidera la pianificazione urbanistica conso- lidata, attribuendo al nucleo il ruolo di nodo di appoderamento locale, attraverso la riqualificazione della cooperativa agricola. Attribuisce, inoltre, all’ex edificio scolastico il ruolo di contenitore per manifestazioni di interesse culturale. Il Regolamento urbanistico stabilirà la morfologia degli interventi all’interno della cooperativa, prevedendo il trasferimento dei silos da Marsiliana. I volumi esistenti possono essere riconvertiti per iniziative artigianali, commerciali o direzionali. L’area può essere ampliata per iniziative di delocalizzazione di impianti di trasformazione esistenti.

SPECIALE PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI MANCIANO turistica e ambientale ormai dominante nel nostro Comune: doveva risolvere il risanamento igienico-sanitario dell’acqua finché si continuerà ad applicare al nostro territorio le dele- e dell’ambiente, la decongestione dell’area dal parcheggio terie etichette di “vetrina” “biglietto da visita” e quant’altro, selvaggio, la creazione di una cintura urbanistica con pra- non si otterranno che un paesaggio e una socialità fittizi e tiche agricole che escludano l’impiego di concimi chimici e artefatti, a tutto discapito non solo dei residenti, ma anche fitofarmaci, oltre che a stimolare la realizzazione dei servizi dei visitatori stessi. La destrutturazione della vita sociale di igienico sanitari. Tutto ciò con lo scopo di mettere in sicu- questo paese è ormai arrivata a livelli talmente preoccupanti aspetti: primi fra tutti quelli del riciclaggio dei rifiuti e del rezza il sito e l’ambiente circostante. che qualsiasi occasione di socializzazione spontanea o tra- risparmio energetico e qui Manciano perde il primato di isola Alcuni di questi interventi sono ultimati, altri in corso di dizionale, e soprattutto non foriera di profitti a breve termine, felice e arretra in fondo alla graduatoria. Sul riciclaggio ha esecuzione, altri sono di carattere privato, altri ancora, per non manca di creare dissensi e lamentele (a partire dalla tentato di fare qualcosa sull’umido ma ci sono state eviden- esempio il recupero del fabbricato del Molino, già realizzati tristissima polemica contro le sagre estive dell’anno pas- temente difficoltà; sul recupero usuale della spazzatura non da tempo dalla società Terme di Saturnia. Non abbiamo solo sato, che speriamo non si ripeta anche quest’anno, fino ad si è neppure tentata qualche soluzione alternativa, come parlato, ma deciso, concretizzato e realizzato con politiche arrivare al fatto che una semplice ZTL viene vista addirittura sempre più spesso accade in tanti piccoli Comuni, anche non assenteiste. come una “limitazione della libertà personale”!) toscani, per cui si smaltisce alla discarica del Tafone che Se poi si pensa che tutto facesse parte di un disegno subdolo Ma di contro a questa destrutturazione si ha la speculare ogni tanto aumenta un modulo e così via. e diabolico di chiusura del sito, proprio non ci siamo. Anche fabbricazione a ritmo serrato dell’ennesimo vacanzificio per Ma è nel settore energetico che Manciano ha ignorato qual- perché questa idea bizzarra non poteva essere decisa da turisti stressati in fuga dalla metropoli, per cui tutto deve essere siasi possibilità sia di risparmiare energia sia di produrne noi. Allora, purtroppo, si ritorna alla premessa iniziale del languido, terapeutico e soft abbastanza per non disturbare chi è in modo alternativo. A nostro giudizio un bel biglietto da dialogo tra sordi. “in cerca di relax e benessere tra le dolci colline maremmane”. visita sarebbe stata la coibentazione delle scuole medie ed Le questioni del FAI, dell’eventuale donazione, peraltro Il centro di irradiazione di tutto ciò è ovviamente la valle di elementari, ad esempio. Un edificio che dal punto di vista legittima nel nostro ordinamento costituzionale, (meditate, Saturnia, che porta già numerosi segni (ben più indelebili dei termico è un colabrodo, realizzato nei primi anni sessanta meditate..), sono sicuramente successive ai nostri pro- tanto deprecati “bivacchi” al Gorello) del successo di questa quando il petrolio non costava niente ed era considerato grammi autonomi di governo e tutte da verificare, mediare, formula vacanze: enormi hotel spuntano sui fianchi delle col- praticamente inesauribile. Struttura portante in cemento concertare e contrastare se ce ne fosse bisogno. line, dai quali si può contemplare l’appagante vista di “grazio- armato e mattoncini, tamponato da vetrate ovunque, con E veniamo alla “valle” se” villette e ridenti agriturismi in (finta) pietra locale nonché, vetri a velo di cipolla e infissi ancora quelli dell’inaugura- Per chi vive nel proprio luogo di nascita, come scelta di verdissimo e modernissimo, di un grande campo da golf. zione, “originali” vecchia Europa, che oggi cadono a pezzi esistenza, per chi è autoctono e vede lo sviluppo anche in La cui visione non ci rattrista soltanto per lo spreco idrico, e marciscono. Un bel biglietto da visita sarebbe stata una termini di trasmissione delle risorse naturali alle proprie per il rischio di dissesto idrogeologico e di inquinamento politica di facilitazioni e incentivi, ad esempio, sul solare generazioni, per chi non ha un assetto nichilista, il contrasto delle falde dovuto ai fitofarmaci (per quanto limitato possa termico, almeno sulle nuove costruzioni come avviene per crescita-sostenibilità è sempre stato un tema affascinante essere, e questo ovviamente ce lo auguriamo tutti, perché tante Amministrazioni del centro-nord (considerato, fra e inquietante, da controllare. Per chi conosce la nostra nessuno, speriamo, sarebbe capace di farsi artefice di gravi l’altro, quanto si sta edificando a Manciano capoluogo e in storia economica e sociale sa che un territorio si trasforma, danni all’ambiente senza il minimo rimorso) ma proprio per- tutto il territorio comunale); sul mini eolico, che potrebbe anche in modo strutturale, sotto le spinte, spesso dipendenti ché esso contribuisce alla snaturazione di un paesaggio ben forse essere sufficiente per le utenze domestiche di nostre ma altrettanto indipendenti dalle volontà politiche locali. più, a nostro avviso, delle pale eoliche di Murci, attaccate piccole frazioni come Poderi, Montemerano, S. Martino, che Chiarisco: può essere imputabile al governo locale il decreto praticamente da tutta la provincia e che invece, (oltre al invece sono illuminate a giorno da file di lampioni che oltre ministeriale del 17 ottobre 1933 che assegnava alla Società fatto non indifferente che producono energia pulita, e nean- a consumare energia elettrica “tradizionale” prodotta con i Terme di Saturnia la concessione in perpetuo di utilizzazione che tanto poca) sono decisamente più belle di una centrale a combustibili fossili, contribuiscono all’inquinamento lumino- dell’acqua termale? carbone o di un ecomostro come se ne vedono tanti spuntare so, nuovo problema emergente a livello planetario. Ora, il problema che ci si deve porre, sempre con serenità, qua e là in tutto il nostro “intatto” territorio. Ma i nostri Amministratori hanno fatto scelte di natura diver- senza catastrofismi e piagnistei, è se il modello di sviluppo Alla luce di tutto questo, il rischio più grande è che anche sa, sulle quali si pronunceranno i cittadini, e non è in questa attuale, che parte da lontano ed ha una sua origine, debba le cascate del Gorello vengano inglobate in questo siste- sede che vogliamo aprire un dibattito in merito. essere visto non più in una visione territoriale dinamica ma ma, diventando un altro desolante luogo di lusso da cui i Ma una domanda ci torna in mente insistente: come mai statica e di mantenimento e non essere condizionato da un residenti saranno definitivamente estromessi, se non fisica- la nostra amministrazione non ha mai affrontato in modo rapporto urbanistica-imprese.Vi sembrerà strano, ma que- mente, almeno psicologicamente. serio e determinato le problematiche energetiche e ambien- sto è l’obiettivo prioritario e la filosofia dominante presente Se deve essere una primaria preoccupazione la conserva- tali? Forse ha perso una buona occasione per farsi un “bel nella pianificazione territoriale in corso, cioè nel nostro Piano zione di questo luogo, che sicuramente è messa a rischio biglietto da visita”! Strutturale. Per fare degli esempi. dall’alta frequentazione, ciò non può diventare un pretesto (Il presente articolo, e il precedente a firma del presidente Prevedere, nel Piano, un numero di alloggi nell’arco dei per estrometterne chiunque non voglia o non possa essere Tosca Corti, sono pervenuti in redazione precedentemente allo 20 anni, in tutto il territorio, pari a 390 residenze, di compreso nel bacino dei fruitori del cosiddetto “turismo di svolgimento dell’assemblea dei soci dell’associazione in cui è cui solo il 20 per cento destinate a seconde case, a qualità” (che spesso purtroppo è sinonimo di esclusività, stato nominato il nuovo presidente sig. Andrea Marciani. Per noi sembra compatibile con la sostenibilità territoria- prezzi non democratici, attrazione di un pubblico poco cui gli articoli sono da attribuirsi al Consiglio uscente). le. Prevedere solo aumenti volumetrici delle strutture rispettoso della realtà locale ecc.) demonizzando alcune turistiche-ricettive o un contingentamento delle attività categorie che lo frequentano da sempre e trasformandolo agrituristiche va nel senso della sostenibilità ambientale, con fantasiose descrizioni in luogo dove regnano l’illegalità e sociale ed economica. Troppo tardi? Ormai lo scempio è il vizio (che invece sono da cercare in ben altri posti!) già fatto? Ormai il profitto e la rendita hanno messo le In conclusione: attenzione alle buche pericolose, che non sono UNA RISPOSTA DOVUTA mani nel nostro territorio? quelle sulle strade bianche (per salvare dalle quali l’ennesimo Altra domanda: e se la visione delle precedenti Ammini- macchinone alcuni agriturismi si dotano di illuminazioni degne strazioni sul governo del territorio, per quanto possibile, della pista di atterraggio di un aereoporto)e non sono neanche Il vicesindaco risponde a Legambiente, fosse stata di contenimento dello sviluppo, che cosa sarebbe solo quelle dei campi da golf: sono soprattutto quelle in cui Arci e Mario Babbanini successo? L’esodo totale dalle campagne e dagli abitati? si può cadere mentre si corre all’impazzata per attaccarsi al Può darsi. E allora sì che avremmo avuto un modello auto- treno dello sviluppo (sostenibile?), col rischio una volta saliti Daniele Pratesi distruttivo anche socialmente. di non ricordarsi più da dove si viene e dove si va. Mi piace ricordare, spesso, come il mantenimento delle A volte, anzi spesso, siamo chiamati a rispondere a “solle- siepi, delle alberature, delle formazioni lineari arboree e citazioni” che vengono dai cittadini singoli e dall’associazio- arbustive, le alberature di confine, della struttura fondiaria, IL BIGLIETTO DA VISITA nismo, ambientale e non, su temi che riguardano l’attività in sintesi la componente paesaggistica del nostro territorio, amministrativa e il governo del territorio. Giustissimo: il dia- non sono certo imputabili agli extra-residenti o ai “mordi e fuggi” giornalieri e che le tradizioni, i valori, la memoria, il Circolo Legambiente di Manciano logo, il confronto e la partecipazione, la concertazione sono il sale della democrazia e gli obiettivi prioritari dei governi in ricordo si trasmettono con la nostra presenza. E allora i vacanzifici, espressione quanto mai bizzarra, vanno Si è già parlato in giro di questo “biglietto da visita”, ma cui è presente la sinistra. Chi ha un ruolo pubblico, soprattutto nelle Amministrazioni controllati e governati. E lo abbiamo fatto, non solo depen- effettivamente una considerazione da fare ce l’ha anche nando dal vecchio Piano regolatore alcune attività alberghiere Legambiente mancianese. locali, quelle più vicine al cittadino, sa benissimo che “ascoltare” vuol dire tradurre in azione quotidiana la consa- o lottizzazioni previste nella “Valle”, non solo vietando nelle Una bella persona, in genere, non ha bisogno di un “bel ARPA la realizzazione di nuovi edifici, non solo vietando il biglietto da visita” per presentarsi e farsi conoscere, è pevolezza che si deve amministrare non solo per i cittadini, ma con i cittadini e vuol dire favorire giorno per giorno forme taglio degli olivi o regolando le modalità di realizzazione anche sufficiente che sia una bella persona e prima o poi verrà delle cucce per cani, i pollai, le tettoie per cavalli. apprezzata per quella che é. Evidentemente a Manciano di partecipazione e di protagonismo dei cittadini stessi. Le capacità di ascolto e la comunicazione non possono che Sul campo da golf qualcosa non ha funzionato, perché un paese, un’Ammini- Si, quest’intervento è stato frutto di polemiche passate e lo strazione non deve ridursi a mostrare una bella entrata per essere di utilità al raggiungimento del benessere collettivo e a modelli di cura dell’antipolitica. Sempre però che non sarà anche nel futuro. Non metterei però a confronto l’im- far credere che tutto il resto è di quel livello. Del resto ciò patto con quello dell’inserimento nello stesso sito delle pale che era bello una volta, magari cinquanta o sessanta anni diventino un dialogo tra sordi. In quest’ultimo caso, quando cioè ognuno di noi pensa di eoliche. Vogliamo prenderci la “responsabilità” diretta di fa, oggi non lo è più. questa pianificazione,che peraltro è precedente al 1999. Quando i nostri paesetti collinari o pedemontani non avevano essere il detentore della verità, la partecipazione diventa un inutile esercizio di cosmesi democratica e apre una frattura, Ormai da più parti, anche sovracomunali il binomio termali- strade “carrozzabili” e in qualche caso ci si arrivava solo con il smo-golf viene visto come un’attività integrativa e comple- somaro, o la “miccia” in mancianese, certo che poter fare una spesso incolmabile, di sfiducia reciproca. Riteniamo che i quattro articoli che precedono questa mia mentare, vincente economicamente per il territorio. Si può bella piazza con tanto di svincoli e strade confluenti, quello essere d’accordo o non con questo tipo di crescita, si può sì poteva passare per un “bel biglietto da visita”. Oggi no, a risposta soffrano di questo male, si spera curabile. Tutte le questioni trattate, permeate da una certa ridondanza anche intravedere un consumo di risorse e una produzione di nostro giudizio no, oggi infatti sono altre le caratteristiche che rifiuti non tollerabili dal territorio e quindi un intervento non qualificano una comunità e l’Amministrazione che la guida: e ripetizioni, associate volutamente a disinformazione, par- tono dalle Cascate del Gorello per poi moltiplicarsi su analisi sostenibile ambientalmente. le città più vivibili d’Italia sono quelle con più verde pubblico, Penso che questo ragionamento potrà servire per il futuro e con meno traffico, meno inquinamento atmosferico, meno “politiche” rispetto al governo del territorio e al modello di sviluppo. Vediamo di chiarire, ulteriormente, questi temi: si sono create le sensibilità giuste anche dei cittadini, però, delinquenza, più asili nido ecc. ecc. e a Manciano, da questo in questa fase ormai ineludibile ci saremmo aspettati dei punto di vista, siamo veramente dei privilegiati. Le Cascate del Gorello Questa Amministrazione, nelle due legislature, ha iniziato un ragionamenti propositivi sul governo e il controllo pubblico Ma in questi ultimissimi anni le statistiche sulle città o i nella gestione del campo da golf, che io non noto nella paesi migliori d’Italia cominciano a considerare anche altri percorso autonomo sulle Cascate del Gorello che in sintesi anciano 5 struttura degli articoli. PRO LOCO: GRAZIE Non credo che ci siano rischi idrogeologici e, inoltre, nella fase di progettazione, di concertazione e di relazione tecnica, abbiamo otte- DI CUORE, nuto alcuni punti essenziali: utilizzo di essenze con basso consumo CI MANCHERAI! idrico-unitario, compostaggio degli sfalci, conduzione biologica nelle tecniche di concimazione e di trattamenti antiparassitari. Quanto all’impatto estetico e alla macchia artificiale rispetto le linee guida della Regione Toscana. Comitato Genitori Scuola Statale dell’Infanzia di Manciano all’ambiente circostante, sono d’accordo nel dire che la Conclusioni vegetazione autoctona, anche spontanea, è un segno d’iden- Noi non siamo i detentori di un’unica verità. Abbiamo però, Crediamo di interpretare il pensiero di tutti i cittadini di tità territoriale e ambientale, ma mi domando, l’impianto in questi 8 anni, lavorato, pianificato e programmato, spesso Manciano, nel riconoscere grandi meriti ai membri uscenti di un vigneto specializzato con palificazione metallica, con ostacolato interventi infrastrutturali devastanti (vedi Autostrada della pro-loco locale. Negli anni in cui il gruppo ha operato, grandi movimenti di terra autorizzati avrebbe un minore tirrenica e variante sull’abitato di Manciano della Strada regio- abbiamo assistito ad una serie di iniziative ben organizzate, impatto rispetto allo status originario? nale 74) dimostrando il fare e, credo, il saper fare. che hanno contribuito a dar valore e vivacità al nostro paese. Sulla socialità dei mancianesi Abbiamo avuto sempre un disegno generale strategico, che Ci stiamo riferendo in modo particolare, alla festa delle La “destrutturazione” della vita sociale, espressione d’effetto oggi con alcuni atti amministrativi sta per essere concluso. cantine, a quella eno-gastronomica, in concomitanza con ricorrente in molti interventi delle due sinergiche Associazioni, Abbiamo fatto riflessioni su ogni scelta, piccola o grande la produzione locale dell’olio, agli eventi durante il periodo come conseguenza del modello di sviluppo turistico, ci colpi- che fosse. Sapevamo e sappiamo chi siamo e dove vogliamo di Natale o del Carnevale: tutte occasioni in cui Manciano sce. Ma l’analisi non va oltre e ci dispiace, perché per capire andare, senza fretta e senza cadere in corsa. è uscito dalla solita veste e si è aperto e movimentato, le cause di un fenomeno, oggi, bisogna partire dal globale e Crediamo, comunque, che la condivisione del futuro sviluppo mostrando un’immagine più conforme alla dimensione turi- arrivare al locale e non viceversa. Se così non fosse ci sarebbe del territorio sia legittimamente di tutti i cittadini e spesso stica, che il nostro territorio dovrebbe assumere. la possibilità, magari, di modelli sociali autarchici. il non parlare, l’arroccarsi su posizioni ideologiche, debba GRAZIE, quindi, alla nostra PRO-LOCO per l’impegno asso- Io parlerei di disagio esistenziale che è cosa diversa, ma, essere superato con il confronto e la partecipazione di tutti. luto, la dedizione, le iniziative finalizzate alla promozione di scusate, rende molto meglio. E la società dei consumi? Noi siamo disponibili, lo abbiamo fatto e dobbiamo farlo di Manciano, non come centro periferico della Maremma, ma L’avere che oscura l’essere, il bisogno di possedere subito più e meglio. Poi, con metodo democratico, bisogna sceglie- vero e proprio punto di riferimento per i turisti che visitano e tutto, la triade evasione-sogno-consumo non influenzano re. Questo è il nostro compito. ogni anno il nostro territorio, nonché per gli stessi abitanti la società in generale? E l’economia della precarietà? Non è che è giusto abbiano la possibilità di trovare, all’interno del precarietà dell’esistenza. loro paese, attività culturali e ricreative a cui partecipare. Vogliamo imputare tutto ciò al nostro governo locale? Ultima prova della grande generosità, mostrata dai com- Quando, però, nel nostro atto di governo del territorio si parla AVIS. BILANCIO ponenti della pro-loco, è stata la somma di Euro 500,00, di edilizia sociale solo per i residenti, accessibile anche agli offerta alla Scuola dell’Infanzia di Manciano, a conferma di indigenti, ai giovani e alle famiglie operaie cosa facciamo DI FINE ANNO un sentito sodalizio, tra la scuola stessa e que- strutturiamo o destrutturiamo? E quando si cambiano le sto ente, costruito su frequenti collabora- regole per le superfici minime fondiarie in zona agricola, Il Consiglio zioni e adesioni da parte degli insegnanti aumentandole per aree omogenee, creiamo le condizioni per Avis Comunale di Manciano e degli alunni alle iniziative promos- il profitto e la speculazione o stimoliamo il presidio agricolo se. Tale impor- to, che e il mantenimento degli assetti esistenti? E ancora. Abbiamo deciso di utilizzare lo spazio che ci è stato con- s i va ad Quando nel bilancio comunale impieghiamo una somma cesso sul giornale locale per mettere a conoscenza tutta di 120 mila euro per le spese sociali lo vediamo come un la popolazione degli importanti risultati raggiunti nell’anno intervento verso la socialità generale o no? appena trascorso. Sull’inquinamento luminoso e sul risparmio energetico Nel 2007 il Centro di Raccolta Sangue di Manciano ha A volte la modernità e la lungimiranza sono condizionate dalle totalizzato 430 donazioni di sangue intero (295 da donatori risorse. E’ strano,sono interventi per un uso più razionale delle e 135 da donatrici) e 9 donazioni di plasma. risorse ma per eseguirle ci vogliono altre risorse che sono limi- In particolare sono state effettuate. tate. Il problema sta tutto qui e, come più volte ripetuto, non si 36 donazioni per il gruppo 0- risolvono con l’accantonamento degli oneri di urbanizzazione. 180 donazioni per il gruppo 0+ Cercherò di essere il più possibile semplice. 120 donazioni per il gruppo A+ Per norma gli oneri di urbanizzazione dovrebbero essere 29 donazioni per il gruppo A- utilizzati per la realizzazione delle opere di urbanizzazione 16 donazioni per il gruppo AB+ primaria e secondaria, per questo erano nati con le leggi 8 donazioni per il gruppo AB- urbanistiche degli anni “60” e “70”. 37 donazioni per il gruppo B+ Di fatto come in una qualsiasi famiglia, anche l’Ente locale 4 donazioni per il gruppo B- sostiene delle spese correnti (stipendi, manutenzioni immo- Sottolineiamo inoltre che il nostro bili e strade, acquisto di forniture, servizi a domanda, servizi già cospicuo numero di volontari aggiunge- sociali, cultura, sport, attività turistiche, ecc), circa il 50 per effettivi si è arricchito di 23 nuovi re ad altre cento delle spese correnti è impiegato per il pagamento degli donatori (16 maschi e 7 femmine). somme, già stipendi (una specie di rata di mutuo o di affitto sulla casa Ringraziamo coloro che pur avendo impegnate nell’ac- sostenuta dalla famiglia) che sono un costo fisso. L’altro 50 affrontato gli esami necessari, per vari motivi, non sono risul- quisto di un lettore DVD, CD, MP3, e di una macchina per cento delle spese correnti sono impiegate negli altri set- tati idonei alla donazione. fotografica, è stato destinato all’allestimento della palestra, tori. Poi abbiamo le entrate (ICI, TARSU, ADDIZIONALE IRPEF Concludiamo ringraziando tutti per la nutrita partecipa- con l’acquisto di strumenti necessari per lo svolgimento ecc). Da moltissimi anni, in tutti i Comuni, le entrate sono zione alla Sagra Gastronomica “Estate Avis 2007”, per dell’attività fisica dei bambini. inferiori alle spese. Le alternative sono: diminuire le spese, noi importante fonte di sostentamento che ci consente di Rimanendo sulle cifre, è giusto ricordare come la pro-loco che significa diminuire i servizi, o aumentare le entrate. poter continuare a gestire la Sezione e il Centro di Raccolta abbia sovvenzionato altre associazioni come l’AVIS, l’ELIAN- La legge ci dà la possibilità di finanziare il “deficit” con gli Sangue. TO e non abbia dimenticato di aiutare neanche “La Casa del oneri di urbanizzazione, utilizzandone solo il 75 per cento, Nel caso in cui riceviate SMS con richieste urgenti di Fanciullo”, con sede nella Villa “Aldi Mai”. mentre la quota rimanente deve essere vincolata a spese sangue, vi preghiamo di non allarmarvi e di mettervi in Non nascondiamo che tra i cittadini con cui abbiamo avuto in conto capitale. Questo 25 per cento di oneri potrebbe contatto con il Responsabile del nostro Centro di Raccolta, modo di parlare, così come tra noi, il sentimento che serpeg- essere utilizzato per il risparmio energetico ma nella scala Sirio Sabatini. gia è di grande delusione nell’apprendere la scelta, da parte dei bisogni collettivi sono prioritariamente destinate a quei I NOSTRI RECAPITI dei membri della pro-loco, di ritirarsi dall’incarico, dopo che pochi chilometri di strade vicinali e consorziali (circa 200 Sezione Comunale - Via Marsala, 59 – Manciano con il cuore, e lo diciamo senza esagerazioni, hanno realiz- Km !), alle bitumature dei centri abitati e così via. Tel. 0564 629845 - [email protected] zato, come meglio non avrebbero potuto, il loro programma. Allora pur essendo moderni e sensibili, si agisce come in una Sirio Sabatini 0564 629615 (ore pasti) 338 9958031 Ignoriamo il perché di tale decisione, ma la rispettiamo, con- famiglia: prima le spese necessarie e primarie, poi quelle gratulandoci infinitamente con ognuno dei seguenti nomi: che possono essere rimandate. IL PRESIDENTE: Giannerini Cinzia Con tutto ciò, siamo riusciti ad aumentare i punti luce dell’il- IL VICE-PRESIDENTE: Sbrilli Marco luminazione pubblica e a sostituire tutte le lampade con SOSPESO IL SERVIZIO Giannerini Fabiola, Teti Roberto, Di Pietro Norma, Marucci lampade al sodio ad alta pressione cercando di diminuire i Massimo, Guazzerotti Lorella, Stortini Maria Luisa, Rossi consumi e non far disperdere la luce verso l’alto. DI ASSISTENZA Riccardo Negli edifici scolastici, pensate ci sono ben cinque plessi, DOMICILIARE LEGGERA abbiamo preferito investire con risorse nostre nell’ambito della sicurezza e dell’accessibilità e nel sostenere economi- CORRIDOIO camente il Piano dell’offerta formativa (perché non si parla Confraternita di Misericordia di scuola pubblica e di investimenti dello Stato nella scuola TIRRENICO O pubblica?). Ognuno ha le sue priorità. Informiamo la cittadinanza che con il 1° ottobre 2007 è ter- AUTOSTRADA? Con tutto ciò, in tempi recenti, abbiamo investito nelle super- minato il servizio civile di assistenza “domiciliare leggera” alla popolazione. fici illuminanti di alcuni plessi con l’acquisto di vetri doppi, Antonio Masotti abbiamo sostituito tutte le coperture in cemento-amianto. Il progetto che avevamo presentato per il 2007/2008 è stato approvato dal Servizio Civile Nazionale, ma non finanziato Questo non vuol dire che, sia sul fotovoltaico che sul solare, Corridoio Tirrenico, o Autostrada Civitavecchia-Livorno. non saremmo impegnati, nel prossimo futuro a valutarne la per insufficienti disponibilità economiche. Così, dopo tre anni consecutivi di prezioso aiuto verso gli anziani e soprat- Circa questo tanto discusso tratto di rete stradale italiana convenienza. Speriamo al più presto. incompleto, io comincerei a parlare non della Civitavecchia- Sull’inquinamento luminoso è pronto uno schema di regola- tutto verso le persone sole e malate, ci vediamo costretti a non poter assicurare il nostro servizio gratuito Livorno, ma della Tarquinia-Grosseto: meno della metà del mento comunale, allegato al piano strutturale in cui tutti gli percorso, meno della metà di problemi di ogni tipo: econo- impianti in fase di progettazione dovranno essere eseguiti Per il 2008/2009 abbiamo già ripresentato un nuovo progetto di assistenza agli anziani, sperando che vengano stanziate più mico, ambientale, politico e quant’altro. secondo criteri “antinquinamento luminoso con basso fattore Da Civitavecchia a Tarquinia l’autostrada c’è; da Grosseto a di abbagliamento e a ridotto consumo energetico”,seguendo risorse per il sociale e la Confraternita possa riprendere il suo proficuo lavoro verso chi ha bisogno di assistenza. Livorno una strada decente c’è. Quindi, Tarquinia-Grosseto. O no?

6 di Manc Ora: politici, amministrazioni locali, cittadini di ogni rango i ragazzi di Manciano. Questi, privi in gran parte di istruzione, paventano l’impatto ambientale. Ma siamo poi tanto sicuri non avevano, negli anni così a ridosso alla fine della seconda che quest’impatto sarebbe così dirompente? Non è che, guerra mondiale, altro orizzonte di vita che il bracciantato una volta realizzata questa autostrada, il territorio intorno agricolo, la bassa manovalanza e le buie precarie gallerie ne potrebbe uscire indenne, se non, addirittura, più valo- della miniera di Macchia Casella in cui, secondo i documenti rizzato? del Corpo delle Miniere, venivano inviati anche ragazzi di Mi domando tutto ciò, perché per porre in atto il dogma 15 anni. dell’allargamento dell’Aurelia, mi pare che ci sarebbero da seguito, Sovana e il suo territorio, causa guerre, saccheggi, Oggi noi possiamo affermare che la Chiesa ha mante- superare alcuni ostacoli di non poco conto: scorrerie, carestie e malaria, vennero a trovarsi in stato nuto fede alle premesse del lascito. Infatti, il vescovo tratti di questa Aurelia che andrebbero rifatti completamen- di miseria e d’abbandono. Le cose non migliorarono con Monsignor Vanni, accettata la donazione, ne fa sede te, con bretelle ad “U” intorno a tutte le strettoie presenti, l’arrivo dei nuovi conquistatori, i Medici signori di Firenze. dell’opera diocesana “Casa del fanciullo”, riconosciuta e sono molti. E i ponti? (Albegna, Osa, Ombrone …). Gli Purtroppo, sia durante il dominio senese, sia durante il come ente morale con personalità giuridica dal decreto incontri con la ferrovia? Granducato mediceo molti manufatti subirono danni irrever- del Presidente della Repubblica del 29.09.1954. Per Gli incroci “a raso” e le entrate laterali (un numero spa- sibili e finirono per scomparire. Ciò, evidentemente, è quanto l’adempimento delle sue finalità, l’ente “Casa del fan- ventoso: li hanno contati i non favorevoli all’autostrada?), accadde all’antico ponte sul Fiora che, dopo anni d’incuria e ciullo” viene corredato di un suo precipuo patrimonio rimarrebbero, tutti, con ogni tipo di difficoltà e i conseguenti di abbandono, insidiato da micidiali piene, andò in rovina e frutto di successive sostanziose donazioni: faccio riferi- pericoli di sempre, per ogni utente della strada. cadde, disperdendosi nell’ampio, ciottoloso alveo del fiume. mento al podere del “Piano” e al podere Pereto, ancora Escavatori, ruspe, mezzi agricoli lenti-pesanti-ingombranti- dono degli eredi Ciacci e del podere Il Vallone da parte pericolosi, rimarrebbero presenti come lo sono ora, e si della signora Leda Pascucci. Nello statuto della “Casa del trovano sino a Grosseto compreso. Li abbiamo incontrati e fanciullo” erano ben delineate le finalità di accoglienza sorpassati tutti: nessuno può negarlo. VILLA ALDI MAI e crescita morale dei fanciulli a cui dovesse tendere E quando c’è da sorpassare una fila di autotreni, peggio l’opera che si sarebbe svolta nella villa Aldi Mai. Infatti ancora se di notte, e pure sotto un acquazzone? Come essa divenne sede nel 1955 del collegio diretto dal gio- l’avremmo “allargata” l’Aurelia? SETTANTACINQUE ANNI MA NON LI DIMOSTRA vanissimo sacerdote Don Augusto Tosti ed ospitò alcuni Autotreni, autobotti, pullman carichi di gente, di merci, di Stella Morucci orfani della seconda guerra mondiale che nel nostro carburanti e quant’altro – locali, nazionali, internazionali Forse nessuno, nel nostro paese, indica questo luogo con paese, come in tutta l’Europa, aveva lasciato – non si troverebbero, anche loro, in migliori condizioni di altro nome che “La villa”. Un nome che nell’immaginario col- strascichi di dolore e miseria. percorso, di tempi da rispettare, di economie da non trascu- lettivo diviene proprio, distintivo anche oggi che, attorno a noi, Oltre ad essi, rare, di sicurezza per essi stessi e per tutti gli altri utenti, al di là del confine indeciso delle antiche mura, sono sorte su un’autostrada dagli spazi sufficienti per tutti, anziché su decine di ville. Io sono qui per parlarvi di questo luogo, un’Aurelia piena di strettoie, buche e toppe? E gli allagamenti per raccontarvi il percorso di vita di questa casa, da pioggia, tremendamente pericolosi, specialmente per i lungo 75 anni. È certo una bella età quella della mezzi leggeri e specialmente quando questi si trovano a Villa, ma dobbiamo ammettere che, dopo fianco dei bestioni della strada? un accurato lifting, non la dimostra. Come si fa, oggigiorno, ad accettare un’autostrada che parte La prima pietra della villa fu posta dalla nostra capitale, arriva fino ad un certo punto e lì si nell’anno 1933 per volere del sena- interrompe; si crea uno spazio lungo quanto una Regione, poi tore del Regno d’Italia Gino Aldi Mai. riprende dopo tanti chilometri di vuoto e riparte verso altre Era questi un ricco avvocato man- nazioni? È davvero giustificato? Che significato ha? Perché cianese sposato con la marchesa esiste questa ostinata volontà di voler per forza rimanere Maddalena appartenente alla nobile al di fuori del contesto sociale nazionale ed internazionale? famiglia dei Ciacci. Egli aveva incaricato Con quale profitto umano, politico, sociale, funzionale, del progetto l’ingegnere Passeri di Roma culturale? ed affidato la realizzazione a Pirro Pratesi, Mi parrebbe più ovvio e naturale colmare l’esistente vuoto un geniale mastro mancianese. L’edificio, autostradale, proprio con l’autostrada. E mi pare sufficiente al suo compimento, fece storcere il naso che riprenda da Tarquinia, per terminare a Grosseto. È la mia a molti architetti dell’epoca perché non opinione, espressa democraticamente nel rispetto di ogni rispondeva pienamente ai dettami dell’arte altra. È un pensiero che mi porto dentro da tanti anni e che fascista che voleva anche l’architettura ho trovato il coraggio di esprimere, dopo l’ultimo, terribile asservita agli schemi del regime: costru- furono incidente, che ha distrutto un’intera famiglia. Sarebbe l’ora zioni rigidamente squadrate che dessero accolti fanciulli indi- di smettere di discutere e di mettersi, invece, a lavorare tutti l’idea della solidità, della fermezza morale e genti e ragazzi delle campagne insieme. Intanto, mi piacerebbe smettere di contare i morti materiale a cui gli italiani dovessero riferire impossibilitati a raggiungere la sede delle su “questa” Aurelia. ogni loro azione. Infatti, nell’edificio, ad un scuole medie di Manciano. A loro erano assicurati, corpo rigoroso che prende vita da colon- dopo la frequenza scolastica, un accurato doposcuola, ne di ispirazione classicheggiante, si aggiungono nella momenti ricreativi ed un’attenta educazione civile e facciata est, elementi che, inserendosi nello stile dell’art religiosa al fine di una formazione integrale della perso- L’ANTICO PONTE decò, si liberano da ogni costrizione per assumere leggerezza nalità. A chi allora si chiedeva il perché di tanto successo SUL FIORA e movimento. Da quella parte una carena si spinge fuori dal della “Casa del fanciullo”, si poteva rispondere che essa, corpo sovrastata da un terrazzino semicircolare ai cui lati in un periodo di assestamento politico in cui erano ancora si aprono ampie finestre delimitate da archi e frazionate da presenti rancori e tensioni, fu isola di imparzialità politi- Egidio Papalini trame di ferro battuto. Il tetto, fin qui terrazzato, si infrange ca, di saggezza amministrativa, di profonda conoscenza tendendosi in una tettoia ai cui lati due comignoli si spingono dei compiti che vi si svolgevano. I ragazzi accolti da Don Il moderno ponte sul Fiora che congiunge San Martino verso il cielo come pinnacoli. La vita che si svolgeva nella Augusto Tosti, figli di uomini di destra o di sinistra, pro- a Sovana fu reso agibile intorno al 1965. Lo realizzò la villa, ornata da un curatissimo giardino, era tipica dei signori venienti dall’isolamento dei poderi, iniziarono nella villa Provincia di Grosseto, affidando i lavori alla Cooperativa dell’epoca, ricchi di denaro ma soprattutto di stile (che non ad incontrarsi e a conoscersi per mettere le fondamenta Terrazzieri. Il ponte, a lungo desiderato, ampliò notevolmente si compra). La ricchezza di Gino Aldi Mai e della marchesa di una nuova Italia democratica. Intanto la Riforma i collegamenti di San Martino che si spinsero oltre Sovana, Maddalena Ciacci, i cui sconfinati possedimenti terreni erano Agraria iniziata nel 1953 dava i suoi frutti, il nostro paese Sorano e Pitigliano, raggiungendo il viterbese e l’orvietano. secondi solo a quelli del principe Corsini, non però impegnata lentamente risarcì le sue ferite. Furono aperte le scuole Anche in antichità esisteva un ponte sul Fiora che univa in un benessere egoistico di cui la villa dovesse essere il elementari in molte località della campagna e in alcune Saturnia a Sovana. Si trovava a circa centocinquanta metri centro propulsore ed il contenitore. La vita di questi nobili frazioni anche le scuole medie. Molti genitori potevano a valle di quello odierno, ma oggi di esso non rimane che mancianesi fu sempre ispirata ai fini dell’assistenza e della permettersi di accompagnare i figli a scuola in auto. un eroso pilastro – una mora – di cui gli anziani e i vecchi beneficenza nei confronti del popolo di Manciano a cui essi Era il tempo della mitica “500”! La “Casa del fanciullo” di San Martino serbano un vago ricordo. Probabilmente, erano profondamente legati. Non dobbiamo dimenticare che il ebbe ospiti sempre meno numerosi e gradualmente la quell’antico ponte venne costruito dai Romani in corrispon- 7 novembre 1926 fu inaugurato a Manciano l’ospedale civile, sua finalità primaria, cioè la cura dei giovani disagiati, denza di un guado etrusco. Pare che la sua lunghezza sia la cui costruzione volle fortemente l’onorevole e per cui la venne meno. Infatti nel 1963 il collegio cesserà la sua stata circa centosessanta metri. marchesa Maddalena, nei suoi lasciti testamentari istituisce: attività e nel 1965 Don Augusto Tosti lascerà la villa non È noto che, tra il II e I secolo a.C. i romani costruirono in “all’ospedale Aldi Mai di Manciano, fondato con tanto amore prima che essa accogliesse i primi due anni dell’Istituto Etruria molte strade per meglio controllare le città da essi dal mio carissimo marito Gino, lascio il podere del Pelagone in tecnico industriale per chimici, da lui fortemente voluto. conquistate. Dunque, proprio a quel tempo dovrebbe risalire Manciano”. Il senatore Aldi Mai si dipartì da questa terra nel Dopo di lui la Villa Aldi Mai “Casa del fanciullo” non avrà la costruzione del ponte sul Fiora. Inoltre, la strada Saturnia- 1940 e la marchesa, un anno prima della sua morte avvenuta altri rettori, ma sarà gestita dai collaboratori dei parroci. Sovana risulta chiaramente evidente nelle carte stradali del il 6 luglio 1951, stabilì tramite testamento, sottoscritto dal Fu assai attivo nell’opera di accoglienza delle giovani tempo di Augusto. Non sappiamo cosa avvenne del ponte notaro Giuseppe Bruscalupi di Pitigliano e da due testimoni generazioni Don Pietro Natali, bergamasco cosciente dopo il disfacimento dell’Impero Romano. Verosimilmente, fra cui la fedele donna di compagnia Giustina Bassanelli, che dell’importanza che l’attività di oratorio ha nel tessuto avrà riportati i danneggiamenti, dovuti all’incuria e al tra- “la casa padronale di via Trieste ove abitiamo mia suocera sociale. Egli, inserito tra i ragazzi che seguiva come scorrere del tempo; tuttavia non possiamo immaginare che ed io la lascio alla chiesa di San Leonardo in Manciano, per insegnante di religione nelle scuole, li conquistava per sia totalmente caduto. Comunque siano andate le cose, al opere di culto e beneficenza, compreso il giardino ed il pol- poi accoglierli nella villa con attività ricreative che si tempo della Contea aldobrandesca doveva essere in perfetto laio …” “esprimo il mio vivo desiderio che la casa predetta affiancavano sapientemente alla catechesi. Nel settem- ordine, perché gli Aldobrandeschi non potevano rinunciare lasciata alla chiesa di San Leonardo non venga venduta e bre 1969 Don Pietro viene trasferito e a lui subentra Don al territorio della riva destra del Fiora, dove erano i terreni possibilmente utilizzata in uso diretto in corrispondenza delle Luciano Domenichelli, giovane ed intraprendente sacer- più fertili della zona, né al privilegiato e prestigioso legame finalità di bene per cui la destino”. dote che anima il gruppo di giovani con attività musicali con Saturnia e le sue acque termali. Purtroppo, già nel 1300 Molti altri istituti di Manciano e Pitigliano furono beneficiati di un certo livello e la Villa Aldi Mai si veste di nuovo, di la Contea sovanese aveva evidenziata la sua incapacità di dalla marchesa con lasciti di poderi e beni. Quelle “finalità di voci e luci, segno di una vita riacquistata. difendersi dalle mire espansionistiche della Repubblica di bene” che stavano tanto a cuore alla marchesa Maddalena (continua …) Siena e del Comune di Orvieto. Poi, nel 1410, Siena con- erano, secondo la testimonianza di chi le è stato più vicino, quistò Sovana, sottoponendola a un brutale saccheggio. In anciano 7 PUBBLICATO SCOPERTA L’ANTICA Archeologici della Toscana, dai Musei Civici di Manciano in collaborazione con la Cooperativa Zoe (archeologi: Lara “LA PIENA”, CITTA’ ETRUSCA Arcangeli, Giovanni B. Bertolani, Claudia Grilli, Simona Marianelli, Fabio Rossi, Patrizia Toniutti) e con il contributo L’ULTIMO ROMANZO DI CALETRA? e l’assistenza dell’Amministrazione Provinciale di Grosseto. DI GILEO GALLI Dr. Carlo Casi – Direttore Musei Civici di Manciano. Inizialmente sono state rinvenute alcune tombe a fossa risalenti alla prima metà del VII sec. a.C., per lo più rovinate L’altura su cui sorge il Castello di Marsiliana, nel comune dai profondi lavori agricoli che hanno interessato l’area. In È appena stato pubblicato, per i tipi di Laurum, il romanzo di Manciano (GR), posta alla confluenza tra Elsa e Albegna, seguito, e con molta sorpresa, sono stati rinvenuti alcuni “La Piena”, l’ultima fatica di Gileo Galli, presentata al pub- domina quasi tutta la valle compresa tra e resti di mura, in posizione quasi adiacente alle sepolture e blico il 29 di febbraio. . Qui viene tradizionalmente localizzata la città caratterizzate dalla tecnica “a secco”. Questa improvvisa È una storia d’amore, tra i protagonisti, Sergio e Pagana, etrusca di Caletra secondo quanto riferiscono Livio (XXXI, scoperta ha comportato l’approfondimento delle ricerche, da 55) e Plinio (Nat. Hist. III, 51) che citano un “ager caletra- cui è emerso un complesso quanto mai inaspettato: poco a intrecciata a quella parallela di Nando e Serena, di Gino nus” (territorio di Caletra) da situare genericamente nella poco, infatti, sono venuti alla luce i resti di alcuni ambienti e Marilena, consumata tra l’ambientazione familiare della valle dell’Albegna. disposti in maniera regolare e presentanti una serie di strati Maremma, ma con episodi significativi della vicenda tra la Nota nel registro archeologico sin dagli inizi del ‘900, la di frequentazione e di materiali tipici delle strutture abita- Francia e la Spagna, Siena, Cortona, l’Austria. località di Marsiliana ha restituito un cospicuo numero di tive. L’indagine ha poi rivelato l’esistenza di ben tre fasi edilizie successive, collocabili cronologicamente tra la metà Questo romanzo, tuttavia, non è solo una storia d’amore, tombe risalenti ad un periodo compreso tra la metà dell’VIII e la fine del VI sec. a.C. Famosi i fortunati scavi condotti dal del VII e la metà del VI secolo a.C. è molto di più e rappresenta una maturazione dell’autore principe Tommaso Corsini a partire dal 1896 e che trovarono Gli interventi edilizi rilevati sono per lo più relativi a rifaci- che costruisce un sapiente intreccio di vicende parallele giusta sede di stampa nella monografia “Marsiliana d’Albe- menti e ricostruzioni - forse riconducibili a opere di “manu- con trovate stilistiche ad effetto, storie nella storia, ognuna gna”, pubblicata da Antonio Minto nel 1921. Di questi primi tenzione straordinaria” a seguito di eventi di tipo calamitoso - che hanno mantenuto abbastanza inalterato l’andamento con il proprio andamento cronologico e in qualche caso la rinvenimenti basti ricordare i ricchi corredi delle tombe a circolo (tombe a fossa raggruppate e circondate da un circolo planimetrico e spaziale degli edifici già disposto nella fase propria ambientazione. E, se la “piena” dell’Albegna segna di pietre infisse nel terreno), tra cui il “Circolo della Fibula” - più antica. la vita dei due personaggi principali, se la campagna man- che prende il nome dalla fibula d’oro detta Corsini (conservata Al momento, tutto lascia presupporre che l’area abitativa, cianese resta lo sfondo privilegiato dell’azione, questa volta al Museo Archeologico Nazionale di Firenze), decorata con seppur parzialmente indagata, possa essere letta come una zona periferica della città etrusca di Marsiliana, prossima la Maremma, lirica e “selvatica” a cui ci ha abituati Gileo minuscole anatre e leoni - e quello “degli Avori”, con tre depo- sizioni maschili ed un corredo di armi con un carro da guerra alla necropoli di Banditella. Galli, non è la protagonista indiscussa del romanzo. Inoltre e di oggetti d’avorio, fra cui la tavoletta scrittoria (esposta al Lo scavo in questione ha quindi permesso di indagare, per l’azione non è un racconto di tempi lontani, si sposta nel Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto) con, la prima volta e in estensione, una porzione – per quanto presente, alla fine degli anni ’90, compaiono di conseguenza inciso sul bordo, l’alfabeto di tipo greco, ancora non adattato marginale - dell’insediamento etrusco di Caletra, met- tendo in evidenza uno spaccato della sua storia quasi fino studenti, giovani amministratori, guide turistiche a rendere alle esigenze fonetiche etrusche. Nonostante quest’abbon- danza di dati e ricchezza di ritrovamenti, dobbiamo arrivare alla sua scomparsa, avvenuta repentinamente verso la più attuale la storia. Questa volta il “narratore maremmano” agli inizi del 2000 (se si eccettuano solo alcuni interventi fine del VI sec. a.C., in singolare coincidenza con un altro è uscito dallo schema che in parte gli è valso questo appel- d’urgenza svolti negli anni ’80 del secolo scorso) per ritrovare avamposto vulcente, quello di Poggio Buco-Le Sparne. lativo e che ci ha regalato paesaggi, personaggi e vicende Marsiliana d’Albegna nuovamente alla ribalta, grazie ad una Probabilmente anche il ceto aristocratico di Marsiliana/ indimenticabili. Lo ha fatto senza snaturare lo stile cui ci convenzione tra Università di Siena, Soprintendenza ai Beni Caletra fu costretto ad abbandonare il sito divenuto ormai Archeologici della Toscana e Musei Civici di Manciano che, troppo importante ed indipendente per essere tollerato da ha abituati, senza rinunciare a mettere un po’ di se stesso, insieme, hanno avviato un progetto di ricerche sistematiche Vulci. della sua vita e dei suoi affetti nei suoi personaggi, lasciando tuttora in corso. Se è vero che le vicende che hanno caratterizzato il centro intatto il legame profondo che lo lega alla sua terra e alle sue Più recentemente, nell’autunno del 2005, sono cominciate le di Marsiliana in età etrusca presentano strette analogie origini, dando vita, allo stesso tempo, a una storia originale, indagini archeologiche in località “Il Santo”, in prossimità con quelle di altri centri antichi del comprensorio vulcente, la straordinaria ricchezza esibita da molti dei suoi corredi moderna, profonda, delicata. della necropoli di “Banditella”, la più famosa scavata dal Corsini: l’intervento, reso necessario a seguito dei lavori funerari costituisce però una peculiarità di questo sito: e A Gileo Galli, prolifico collaboratore de “Lo Strillone”, i com- per l’ampliamento della Strada Regionale 74 Maremmana, saranno i risultati degli scavi, ancora in corso, a illuminare, plimenti di tutta la redazione. è stato condotto sotto la direzione di Andrea Camilli (affian- finalmente, la fortuna e il declino di questa “misteriosa” cato da Enrico Pellegrini) della Soprintendenza ai beni città etrusca.

Coloro che vogliono intervenire su questo giornale, possono farlo facendo pervenire un proprio scritto, firmato in originale, all’ufficio Cultura del Comune di Manciano. Considerato lo spazio a disposizione, si raccomanda di inviare testi brevi. Per eventuali comunicazioni: Tel. 0564 625342 - Fax 0564 620496 - E-mail: [email protected]

8 di Manc