di Taino PROVINCIA DI

PGT Piano di Governo del Territorio

DOCUMENTO DI PIANO QUADRO RICOGNITIVO E CONOSCITIVO RELAZIONE

Sindaco: Stefano Ghiringhelli

Assessore: Daniele Minutola

Professionista incaricato: Stefano Franco STUDIO AMBIENTE E TERRITORIO www.studioambienteterritorio.it

DP 1

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L’elaborato contiene il Quadro ricognitivo e conoscitivo della variante al Piano di Governo del Territorio di Taino (VA).

I contenuti del testo, l’impostazione metodologica e grafica sono coperti dai diritti di proprietà intellettuale dell’autore a norma di legge.

Incarico di consulenza esterna conferito a:

Stefano Franco ingegnere| Albo Ingegneri Provincia di Varese n. 2783

Stefano Franco

STUDIO AMBIENTE E TERRITORIO 21021 (VA) – Via Borromeo 7 T: 0331.960242 / 347.3907090 | F: 0331.1817838 | E: [email protected] www.studioambienteterritorio.it

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I N D I C E

1. QUADRO RICOGNITIVO E PROGRAMMATORIO ...... 4 1.1 SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ...... 4 Strumenti di pianificazione e programmazione di livello regionale ...... 4 Strumenti di pianificazione e programmazione di livello provinciale ...... 17 Piani e programmi di settore ...... 22 1.2 SISTEMA DEI VINCOLI ...... 24 Vincoli territoriali e amministrativi ...... 24 Vincoli paesaggistici ...... 24 Vincoli puntuali: beni ed aree ...... 26 Vincoli geologici ed idrogeologici ...... 26

1.3 SISTEMA SOCIO-ECONOMICO ...... 27 Sistema sociale ...... 27 Sistema socio-economico ...... 33 Sistema della distribuzione commerciale ...... 37 1.4 SISTEMA DEI SERVIZI ...... 39 Attrezzature di livello sovracomunale: analisi dello stato di fatto ...... 39 Attrezzature a servizio delle funzioni insediate: analisi dello stato di fatto ...... 39

2. QUADRO CONOSCITIVO ...... 41 2.1 SISTEMA TERRITORIALE ...... 41 Struttura e morfologia territoriale ...... 41 2.2 SISTEMA URBANO E INSEDIATIVO ...... 42 Assetto e dinamiche di funzionamento dei sistemi insediativi ...... 42 Nuclei di antica formazione e insediamenti storici ...... 46 2.3 SISTEMA DELLA MOBILITÀ ...... 50 Sistema infrastrutturale ...... 50 2.4 SISTEMA RURALE ...... 53 Aspetti rurali e struttura del paesaggio ...... 53 2.5 SISTEMA AMBIENTALE, PAESAGGISTICO ED ECOLOGICO ...... 54 Aree di interesse paesaggistico, ambientale ed ecologico ...... 54 Beni di interesse paesaggistico o storico-monumentale e relative aree di rispetto ... 54

3. QUADRO DI SINTESI ...... 56 3.1 DINAMICHE TERRITORIALI ...... 56 Analisi SWOT quale strumento di pianificazione strategica ...... 56 Analisi SWOT per il territorio di Taino ...... 57

3.2 SENSIBILITÀ E CRITICITÀ ...... 58 Sensibilità paesaggistica dei luoghi ...... 58 Livelli di sensibilità paesaggistica...... 59

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TAINO

Taino insieme alla frazione di Cheglio si sviluppa nei primi rilievi collinari delle Prealpi Lombarde lì dove gradatamente il territorio sale verso Nord. Il paese si trova nel Basso Verbano, sulla sponda sud-orientale del Lago Maggiore, da cui dista pochi chilometri, in particolare dove il Lago, che inizia a mutare la sua morfologia, termina e sfocia nel Ticino. Il suo territorio è circondato completamente solo da due comuni: e Angera.

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1. QUADRO RICOGNITIVO E PROGRAMMATORIO

1.1 SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

L'insieme dei piani e programmi che governano l’ambiente-territorio oggetto del PGT ne costituiscono il quadro pianificatorio e programmatico. L'analisi di tale quadro è finalizzata a stabilire la rilevanza del Piano e la sua relazione con gli altri piani o programmi di livello sovraordinato, con specifico riferimento al sistema dei vincoli territoriali ed ambientali. In particolare, la collocazione del Piano nel contesto pianificatorio e programmatico vigente deve consentire il raggiungimento di due risultati: . la costruzione di un quadro d'insieme strutturato contenente gli obiettivi di tutela e sviluppo fissati dalle politiche e dagli altri piani e programmi territoriali o settoriali, le decisioni già assunte e gli effetti attesi; . il riconoscimento delle questioni già valutate in strumenti di pianificazione e programmazione di diverso ordine, che nel PGT devono essere assunte come risultato. Nel seguito vengono proposte schede degli strumenti della pianificazione territoriale con una sintesi dei contenuti di riferimento per il PGT di Taino. Strumenti di pianificazione e programmazione di livello regionale Gli strumenti di livello regionale analizzati nel seguito sono: . Piano Territoriale Regionale | PTR

. Piano Paesaggistico Regionale | PPR

. Rete Ecologica Regionale | RER

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Piano Territoriale Regionale | PTR

Soggetto Tipologia Regione Lombardia Piano territoriale Stato di attuazione Approvato dal Consiglio Regionale con delibera n.951 del 19 gennaio 2010 e aggiornato con delibera n. 56 del 28 settembre 2010 Aggiornamento annuale approvato con delibera n. 78 del 9 luglio 2013. Percorso di Integrazione del Piano Territoriale Regionale (PTR) condotto ai sensi della legge regionale n. 31 del 2014 per la riduzione del consumo di suolo. La Giunta regionale, con d.g.r. n. 6095 del 29/12/2016, ha approvato gli elaborati dell'Integrazione del Piano Territoriale Regionale (PTR) ai sensi della l.r. n. 31 del 28 novembre 2014 per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato. e li ha trasmessi al Consiglio regionale per l'adozione. Con d.c.r. n. 1523 del 23 maggio 2017 il Consiglio regionale ha adottato l’Integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31 del 2014 sul consumo di suolo.

Natura e finalità Il Piano Territoriale Regionale (PTR) della Regione Lombardia: - si connota come progetto territoriale, in quanto stabilisce obiettivi quantitativi di riduzione del consumo di suolo articolati per territori (a scala provinciale e d’Ambito territoriale omogeneo); - indica le procedure a livello di pianificazione locale per ottenere tale obiettivo; - si pone l’obiettivo di salvaguardare i suoli liberi, anche in rapporto alla loro qualità, e detta criteri precisi per raggiungere tale obiettivo; - compie una prima individuazione delle parti del territorio regionale ove la rigenerazione assume carattere territoriale. Contenuti di riferimento per il PGT di Taino nel PTR 2010

Sistemi territoriali ed obiettivi specifici Il territorio di Taino è ricompreso nel Sistema territoriale dei laghi i cui obiettivi territoriali specifici sono riassunti nel seguito:

. Integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione del territorio . Promuovere la qualità architettonica dei manufatti come parte integrante dell'ambiente e del paesaggio . Tutelare e valorizzare le risorse naturali che costituiscono una ricchezza del sistema, incentivandone un utilizzo sostenibile anche in chiave turistica . Ridurre i fenomeni di congestione da trasporto negli ambiti lacuali, migliorando la qualità dell'aria . Tutelare la qualità delle acque e garantire un utilizzo razionale delle risorse idriche . Perseguire la difesa del suolo e la gestione integrata dei rischi legati alla presenza dei bacini lacuali . Incentivare la creazione di una rete di centri che rafforzi la connotazione del sistema per la vivibilità e qualità ambientale per residenti e turisti, anche in una prospettiva nazionale e internazionale

Indicazioni per l’uso del suolo . Porre attenzione alla qualità edilizia e all'inserimento nel contesto paesistico

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Cartografia del PTR 2010

Legenda Estratto cartografico Tavola 4 - I Sistemi Territoriali del PTR – scala 1:300.000

Taino

Legenda Estratto cartografico Zone di preservazione e salvaguardia ambientale

Taino

Tavola 2 - Zone di preservazione e salvaguardia ambientale – scala 1:300.000 (aggiornamento 2011)

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Piano Territoriale Regionale | PTR

Obiettivi del PTR 2016-2017 La revisione del Piano Territoriale Regionale (PTR) costituisce un progetto complesso di conoscenza, valutazione e orientamento delle politiche per il governo del territorio, dove la connotazione territoriale rappresenta la sintesi di più strati di lettura delle diverse componenti: territoriale, paesaggistico-ambientale, socio-economica e culturale. Il PTR individua i criteri, gli indirizzi e le linee tecniche per: - contenere il consumo di suolo, tenendo conto delle specificità territoriali degli Ambiti territoriali omogenei, delle caratteristiche qualitative dei suoli, dello stato della pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistica, delle previsioni infrastrutturali, dell’estensione del suolo già edificato, del fabbisogno abitativo e del fabbisogno produttivo; - determinare gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo dei PGT relativamente ai diversi sistemi funzionali e agli Ambiti territoriali omogenei; - indicare criteri univoci per la redazione della Carta del consumo di suolo; - avviare un sistema di monitoraggio applicabile ai vari livelli di pianificazione, per dare priorità e ordine all’attuazione degli interventi previsti, compresi quelli infrastrutturali.

Contenuti di riferimento per il PGT di Taino nel PTR 2017

Il PTR individua Ambiti territoriali omogene (Ato), ovvero articolazioni territoriali espressione di ambiti relazionali, caratteri socio-economici, geografici, storici e culturali omogenei, adeguati a consentire l’attuazione dei contenuti della l.r. 31/14 e, più in generale, lo sviluppo delle politiche del PTR. Ambiti territoriali omogenei (Ato) ed obiettivi specifici Il territorio di Taino è ricompreso nell’Ato Conca dei laghi di Varese. Areali di programmazione della rigenerazione territoriale Taino appartiene all’ Areale 17 – Lago Maggiore - Sesto Calende – Laveno – Cartografia del PTR 2017

D4 Strategie e sistemi della rigenerazione

Areale 17 Lago Maggiore, Sesto Calende, Laveno, Luino Areale dei laghi - Si tratta di areale di peso demografico minore ma con alti valori paesaggistici e rilevanti sotto il profilo turistico; è formato da poli non strettamente connessi se non dal lago, con aree dismesse recuperabili con funzioni differenziate ma coordinate in un’ottica unitaria e coerente, rivolta alla valorizzazione culturale e

turistica dell’area.

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Cartografia del PTR 2017 Tavole di Progetto regionali Elementi identitari del sistema paesisitico-ambientale A2 Elementi di valore emergenti

Elementi di valore della biodiversità Il territorio di Taino è ricompreso nell’Ambito di salvaguardia dello scenario lacuale (art. 19 PPR).

Tavole di Progetto regionali VALORI DEL SUOLO - CRITERI E INDIRIZZI DI PIANO

D2 Valori paesistico-ambientali

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Cartografia del PTR 2017

D3 Qualità agricola del suolo a rischio di consumo

Contenuti di riferimento per il PGT di Taino nel PTR 2017

Ato Conca dei laghi di Varese L’indice di urbanizzazione dell’ambito (22,7%) è inferiore all’indice provinciale (28,5%). Esso, tuttavia, restituisce solo parzialmente il livello di complessità territoriale indotto dal sistema dei Laghi (Lago Maggiore e laghi infra-morenici di Varese, , Monate, ). L’articolazione e la varietà del sistema fisico determina una distribuzione disomogenea e diffusa degli insediamenti, in cui le attività turistiche, agricole e produttive si fondono con caratteri di mix funzionale spesso critici. La porzione ricompresa tra le direttrici Laveno-Varese e - ha indici di urbanizzazione comunale più significativi (tavola 05.D1). L’indice del suolo utile netto evidenzia con maggiore efficacia i livelli di criticità del consumo di suolo, derivanti dalle particolari condizioni orografiche del territorio e amplificati dall’alto grado di frammentazione e diffusione degli insediamenti. La diffusione insediativa occlude le connessioni tra Ticino e sistema montano del varesotto (tavola 05.D2). Il sistema rurale e l’agricoltura assumono caratteri prevalentemente periurbani e, in qualche caso, residuali. Il sistema insediativo sconta, infine, uno scarso livello di razionalità ed efficienza della sua struttura. La qualità dei suoli è distribuita in modo disomogeneo (tavola 05.D3), con prevalenza, comunque, dei suoli di qualità media. Le previsioni di consumo di suolo hanno dimensioni contenute, con carattere di completamento e cucitura del sistema insediativo esistente (tavole 04.C1 e 04.C2). In alcuni casi, però, esse partecipano all’ulteriore occlusione delle residue direttrici di collegamento ambientale. La riduzione del consumo di suolo deve pertanto perseguire la tutela delle residue direttrici di connessione ambientale, tra Ticino e Campo dei Fiori, in cui il ruolo di presidio, assunto

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dall’agricoltura periurbana e dai sistemi boschivi, diventa centrale. L’eventuale consumo di suolo necessario per soddisfare i fabbisogni deve evitare di aggravare la frammentazione territoriale, garantendo soluzioni di continuità urbana, con azioni di compattamento e razionalizzazione dei sistemi insediativi. La ripartizione della soglia provinciale di riduzione del consumo di suolo, da parte del PTCP, deve comunque essere differenziata rispetto al ruolo svolto dai singoli Comuni nell’erogazione di servizi sovralocali (Gavirate, Laveno, Angera), nel sistema economico locale (principalmente lungo la direttrice Laveno-Varese) e nel sistema turistico locale. Lungo le sponde del Lago Maggiore, tra Laveno e Angera, si registrano significative potenzialità di rigenerazione. L’areale di rigenerazione (areale n° 17 - tavola 05.D4) è di valore strategico, sia per le potenzialità connesse alla fruizione turistica del lago sia, per la porzione settentrionale, per la vicinanza con la Svizzera. Qui le azioni di rigenerazione potranno essere attivate anche con l’ausilio degli strumenti delineati dal PTR attraverso possibili processi di co-pianificazione (Regione-Provincia-Comuni). La porzione occidentale dell’ATO è ricompresa nella zona A (pianura ad elevata urbanizzazione) di qualità dell’aria di cui alla DGR IX / 2605 del 30/11/2011, mentre la porzione orientale è ricompresa nell’area prealpina senza presenza di fondovalle significativamente urbanizzati. Nelle porzioni classificate in zona A (pianura ad elevata urbanizzazione) la regolamentazione comunale in materia dovrà prevedere che i nuovi edifici da realizzare nella pianura (anche in ambiti di rigenerazione) rispondano a livelli elevati di prestazione energetica. Laddove imprescindibile, il nuovo consumo di suolo dovrà privilegiare localizzazioni limitrofe al sistema locale dei servizi, alle reti di mobilità (preferibilmente di trasporto pubblico) e ai nodi di interscambio, prevedendo meccanismi compensativi e/o di mitigazione del sistema ambientale. Gli interventi di rigenerazione e riqualificazione del tessuto urbano dovranno comunque partecipare, più che altrove, alla strutturazione di reti ecologiche locali, anche attraverso la restituzione di aree libere significative.

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Piano Paesaggistico Regionale | PPR

Soggetto Tipologia Regione Lombardia Piano territoriale Stato di attuazione Fino alla predisposizione da parte della Regione del Piano Territoriale Regionale (PTR) strumento di riferimento normativo per la valutazione di compatibilità degli atti di Governo del Territorio (PGT) dei Comuni, l’analisi degli strumenti di pianificazione a scala territoriale ha fatto riferimento allo studio delle previsioni contenute nel Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), valido strumento di riferimento per la progettazione delle trasformazioni territoriali. Il PTPR del 2001 è stato prima aggiornato dalla Regione nel gennaio 2008 e quindi sostituito dal PPR integralmente incluso entro il PTR approvato dal Consiglio Regionale con delibera n.951 del 19 gennaio 2010. Il PTR nel suo insieme assume, consolida e aggiorna il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) pre-vigente e ne integra la sezione normativa.

Natura e finalità Il PPR disciplina ed indirizza la tutela e valorizzazione paesistica dell'intero territorio lombardo. Il PPR ha duplice natura:

. di quadro di riferimento per la costruzione del Piano del Paesaggio lombardo . di strumento di disciplina paesistica attiva del territorio Il Piano, in quanto strumento di salvaguardia e disciplina è potenzialmente esteso all’intero territorio, ma opera effettivamente là dove e fino a quando non siano vigenti atti a valenza paesistica di maggior definizione; per esempio nei Parchi, l’atto a specifica valenza paesistica è costituito dal Piano Territoriale di Coordinamento del Parco. Tuttavia a seguito di quanto introdotto all’art. 19 della LR 12/2005 Legge per il governo del territorio, il PTR ha natura ed effetti di piano territoriale paesaggistico, perseguendo gli obiettivi, contenendo le prescrizioni e dettando gli indirizzi di cui all’art. 143 del D.Lgs. 42/2004. Pertanto l’originario PTPR del 2001 è confluito entro il PTR. Le prescrizioni attinenti alla tutela del paesaggio contenute nel PTR sono cogenti per gli strumenti di pianificazione dei comuni, delle città metropolitane, delle province e delle aree protette e sono immediatamente prevalenti sulle disposizioni difformi eventualmente contenute negli strumenti di pianificazione.

Obiettivi generali Il PPR disciplina e indirizza la tutela e la valorizzazione paesaggistica dell'intero territorio lombardo, perseguendo le finalità di:

. conservazione dei caratteri che definiscono l'identità e la leggibilità dei paesaggi della Lombardia; . miglioramento della qualità paesaggistica ed architettonica degli interventi di trasformazione del territorio; . diffusione della consapevolezza dei valori paesaggistici e loro fruizione da parte dei cittadini.

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Piano Paesaggistico Regionale | PPR

Contenuti di riferimento per il PGT di Taino nel PPR 2010

Ambiti geografici e unità tipologiche di paesaggio Fasce con caratteri tipologici del paesaggio lombardo: fascia prealpina Unità tipologiche di paesaggio: paesaggi dei laghi insubrici.

Legenda Estratto cartografico

Regione Lombardia – PIANO TERRITORIALE REGIONALE – Piano Paesaggistico Regionale - Tavola A – Ambiti geografici e unità tipologiche di paesaggio– scala 1:300.000

Ambiti di tutela Estratto cartografico Legenda

Regione Lombardia – PIANO TERRITORIALE REGIONALE – Piano Paesaggistico Regionale - Tavola C – Istituzioni per la tutela della natura – scala 1:300.000

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Piano Paesaggistico Regionale | PPR

Contenuti di riferimento per il PGT di Taino nel PPR 2010

Ambiti di tutela specifica

. Bellezze individue . Art. 19 comma 4, appartenenza agli ambiti di salvaguardia dello scenario lacuale dei Laghi Maggiore, di Lugano, di Como, d’Iseo, d’Idro e di Garda

Estratto cartografico

Legenda

Regione Lombardia – PIANO TERRITORIALE REGIONALE – Piano Paesaggistico Regionale – Tavola D1A – Quadro di riferimento delle tutele dei laghi insubrici: lago Maggiore e Ceresio – scala 1:75.000

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Piano Paesaggistico Regionale | PPR

Variante al PPR La Giunta regionale ha dato avvio al procedimento di approvazione della variante finalizzata alla revisione del Piano Territoriale Regionale (PTR), comprensivo di Piano Paesaggistico Regionale (PPR), e alla relativa Valutazione Ambientale Strategica (VAS), con la D.g.r. n. 937 del 14 novembre 2013. Con D.g.r. n. 2131 dell'11 luglio 2014 la Giunta regionale ha approvato il documento preliminare di revisione e il rapporto preliminare di VAS (di concerto con l'Assessore Terzi). Con D.g.r. 4306 del 6 novembre 2015 la Giunta regionale ha preso atto del “Percorso di revisione del Piano Territoriale Regionale (PTR) e Variante al Piano Paesaggistico Regionale (PPR)“. Il documento presentato traccia gli elementi principali della variante e prosegue l’iter della VAS.

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Rete Ecologica Regionale | RER

Soggetto Tipologia Regione Lombardia Piano regionale Stato di attuazione Approvata dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 8/10962 del 30 dicembre 2009. Natura e finalità La Rete Ecologica Regionale è riconosciuta come infrastruttura prioritaria del Piano Territoriale Regionale (PTR) e costituisce strumento orientativo per la pianificazione regionale e locale. Tale strumento è di supporto al PTR nella sua funzione di indirizzo per i PTCP provinciali e, di conseguenza, per individuare azioni di piano compatibili nella pianificazione di livello comunale (PGT).

Obiettivi e caratteri generali I criteri per la definizione e la implementazione della Rete Ecologica Regionale forniscono al Piano Territoriale Regionale il quadro delle sensibilità prioritarie naturalistiche esistenti nel territorio regionale utili a individuare e rappresentare gli elementi portanti dell’ecosistema regionale, anche in coordinamento con i piani e programmi regionali di settore.

Contenuti di riferimento per il PGT di Taino Nelle analisi territoriali a scala regionale, il territorio di Taino si colloca in un importante sistema di tutela ecologica:

. elementi di primo livello della RER . varco ecologico da tenere Legenda Estratto cartografico

Regione Lombardia - Rete Ecologica Regionale - Tav. 3 - Infrastrutture prioritarie per la Lombardia

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Rete Ecologica Regionale | RER Legenda Estratto cartografico

Corridoio primario

Aree di supporto Aree ad elevata naturalità

Regione Lombardia - Rete Ecologica Regionale (estratto scheda descrittiva 10 - BASSO VERBANO)

Per completare la descrizione della rete ecologica locale si allega estratto della rete ecologica del Campo dei Fiori - Ticino (Delibera di Giunta Provinciale del 05.03.2013) che descrive gli elementi primari della rete ecologica dell’area varesina tra il Fiume Ticino ed il Campo dei Fiori. In allegato è proposto estratto dell’area vasta in cui si colloca il territorio di Taino. Rete Ecologica Campo dei Fiori - Ticino

Legenda Estratto cartografico

Regione Lombardia-Provincia di Varese- Rete ecologica Campo dei Fiori – Ticino – Allegato 1 Delibera di Giunta Provinciale del 05.03.2013 – scala 1:30.000

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Strumenti di pianificazione e programmazione di livello provinciale

Piano Territoriale di Coordinamento provinciale | PTCP

Soggetto Tipologia Provincia di Varese Piano territoriale Stato di attuazione Approvato con delibera provinciale n. 27 del 11 aprile 2007

Natura e finalità Il PTCP di Varese provvede ad individuare gli indirizzi generali di assetto e tutela del territorio, prestando maggior attenzione al coordinamento non solo delle opere, ma di tutte quelle azioni che vanno ad interagire con la programmazione svolta a livello locale dagli Enti di competenza. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale vigente richiede un aggiornamento, relativamente alle ridefinizione degli ambiti agricoli di interesse strategico, agli obiettivi e alle misure generali di tutela paesaggistica ed un adeguamento alla nuova legge sul consumo di suolo (L.R. 31/2014), oltre ad aggiornamenti di alcune componenti settoriali. L’attività di revisione del piano provinciale è in corso e le linee di indirizzo per la revisione del PTCP sono state adottate dal Consiglio Provinciale il 18 aprile 2017.

Contenuti di riferimento per il PGT di Taino . Ambiti geografici e unità tipologiche di paesaggio Colline moreniche e basso Verbano Paesaggi dei laghi insubrici Paesaggi degli anfiteatri e delle colline moreniche . Ambiti paesaggistici Ambito paesaggistico n. 5 denominato AMBITO BASSO VERBANO, LAGHI MAGGIORE, DI COMABBIO E DI MONATE . Ambiti agricoli AMBITO AGRICOLO SU MACRO CLASSE F (Fertile) AMBITO AGRICOLO SU MACRO CLASSE MF (Moderatamente Fertile) . Rilevanze naturali Aree di rilevanza ambientale (L.R. 30/11/83 n. 86) | intero territorio Tracciati di interesse paesaggistico | Strada nel verde | SP 48 Cime con quote inferiori a 500 m | Monte della Croce, Monte Le Casacce . Rilevanze storiche e culturali Nuclei storici . Criticità Aree produttive dismesse . Vincoli ambientali D. Lgs. 42/04 Vincolo sui corsi d’acqua (150 m dalle sponde) art. 142 lett. c . Rete ecologica Core Area di primo livello, Corridoi ecologici ed aree di completamento, Fascia tampone di primo livello, Varchi, Infrastrutture esistenti ad alta interferenza

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Estratti cartografici

Legenda Estratto cartografico

Ambiti geografici e unità tipologiche di paesaggio

Paesaggi dei laghi insubrici

Paesaggi degli anfiteatri e delle colline moreniche

Provincia di Varese – Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – Approfondimenti tematici – Tavola – Unità tipologiche di paesaggio

Legenda Estratto cartografico

Ambiti paesaggistici

AMBITO BASSO VERBANO, LAGHI MAGGIORE, DI COMABBIO E DI MONATE

Provincia di Varese - Provincia di Varese – Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – Approfondimenti tematici – Tavola – Unità tipologiche di paesaggio

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Legenda Estratto cartografico

Ambiti agricoli

Ambito agricolo su macro classe F (Fertile)

Ambito agricolo su macro classe MF (Moderatamente Fertile)

Capacità d’uso del suolo

Macro classe F (classi da 1 a 3)

Macro classe MF (classe 4)

Provincia di Varese - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – Ambiti agricoli – Elaborato AGR 1 – scala 1:50.000

Legenda Estratto cartografico Aree agricole principali

Aree agricole principali

Unità di paesaggio Unità di paesaggio 11 e 14

Provincia di Varese - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – Carta delle aree agricole principali – Allegato – scala 1:50.000

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Legenda Estratto cartografico

Ambiti paesaggistici

AMBITO BASSO VERBANO, LAGHI MAGGIORE, DI COMABBIO E DI MONATE

Rilevanze naturali

Aree di rilevanza ambientale (L.R. 30/11/83 n. 86)

Tracciati di interesse paesaggistico

Strada nel verde

Provincia di Varese - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – PAESAGGIO – Carta di sintesi – Tavola PAE 1 – scala 1:50.000

Legenda Estratto cartografico

Rilevanze storiche e culturali

Nuclei storici

Criticità

Aree produttive dismesse

Rilevanze naturali

Aree di rilevanza ambientale (L.R. 30/11/83 n. 86)

Cime con quote inferiori a 500 m

Provincia di Varese - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – PAESAGGIO – Carta delle rilevanze e delle criticità – Tavola PAE 1.e – scala 1:25.000

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Legenda Estratto cartografico

Vincoli ambientali come da D. Lgs. 42/04

Vincolo sui corsi d’acqua (150 m dalle sponde) art. 142 lett. c

Provincia di Varese - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – PAESAGGIO – Carta del Sistema Informativo Beni Ambientali – Tavola PAE 2 – scala 1:50.000

Legenda Estratto cartografico

Elementi di progetto

Core Area di primo livello Corridoi ecologici ed aree di completamento

Fascia tampone di primo livello

Varchi

Barriere ed interferenze infrastrutturali

Infrastrutture esistenti ad alta interferenza

Infrastrutture per la mobilità esistenti Nei comuni confinanti Rete ecologica

SIC Angera “Palude Bruschera” ZPS Angera-Ranco “Canneti del lago Maggiore”

Provincia di Varese - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – PAESAGGIO – Carta della Rete ecologica – Tavola PAE 3 – scala 1:50.000

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Piani e programmi di settore

Piano di Indirizzo Forestale

Soggetto Tipologia Provincia di Varese Piano di settore Stato di attuazione Il vigente Piano Generale di Indirizzo Forestale, predisposto ai sensi della L.R. 05/12/2008 n. 31 - art. 47 ha periodo di validità 2010 – 2025.

Natura e finalità Il Piano Generale di Indirizzo Forestale è lo strumento utilizzato dalla Provincia per delineare gli obiettivi di sviluppo del settore silvo-pastorale e le linee di gestione di tutte le proprietà forestali, private e pubbliche.

Obiettivi

Il PIF persegue l’obiettivo di approfondire le conoscenze ed organizzare le proposte di intervento nel territorio provinciale esterno al perimetro di Comunità Montane, Parchi e Riserve Regionali ovvero per le aree che da un punto di vista della normativa forestale (L.R. n. 31/2008) sono di competenza della Amministrazione Provinciale. Contenuti di riferimento per il PGT di Taino Presenza di: boschi non trasformabili per trasformazioni ordinarie a fini urbanistici, di tipo areale e speciali; boschi trasformabili; boschi interessati da previsioni urbanistiche

Estratti cartografici

Legenda Estratto cartografico

Castagneto delle cerchie moreniche occidentali

Aceri frassineto tipo

Robinieti

Pineta di Pino silvestre planiziale

Provincia di Varese – Piano di Indirizzo Forestale – Tav. 3 - Carta dei tipi forestali, dei sistemi verdi e dell'arboricoltura

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Legenda Estratto cartografico

Boschi interessati da previsioni urbanistiche

Boschi non trasformabili per trasformazioni ordinarie a fini urbanistici (art.27 e 29 NTA), di tipo areale (art.30 NTA) e speciali (art. 31 NTA)

Boschi trasformabili ai sensi dell'art.30 NTA – trasformazioni di tipo areale

Superficie boscata (L.R. 31/08 art. 43)

Provincia di Varese – Piano di Indirizzo Forestale – Tav. 9c - Carta delle trasformazioni ammesse

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1.2 SISTEMA DEI VINCOLI

La protezione e la valorizzazione del paesaggio dipendono dal rispetto dei vincoli pianificatori che hanno lo scopo di tutelare le aree o gli immobili e si pongono, pertanto, alla base delle scelte strategiche dei processi pianificatori. Vincoli territoriali e amministrativi Il PGT recepisce le indicazioni dei vincoli presenti sul territorio in termini di vincoli amministrativi. In dettaglio: . zona di rispetto cimiteriale

Vincoli paesaggistici I vincoli paesaggistici che insistono sul territorio di Taino sono definiti dal D.Lgs.42/2004 e dal Piano Territoriale Regionale (PTR), in particolare dalla sezione Piano Territoriale Paesistico Regionale. Il Sistema Informativo Beni e Ambiti paesaggistici (S.I.B.A.) riporta i vincoli paesaggistici (http://www.cartografia.regione.lombardia.it/viewer25/index.jsp?config=config-siba2.xml)

Vincoli paesaggistici

Legenda ____ Fiumi, torrenti e corsi d’acqua pubblici e relative sponde

Aree di rispetto dei corsi d’acqua tutelati Comune confinante: Angera

Aree di notevole interesse pubblico - - - Perimetro delle aree di notevole interesse pubblico Comune confinante: Sesto Calende Parchi nazionali e regionali Estratto cartografico

Sistema Informativo Beni e Ambiti paesaggistici | Viewer geografico

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I vincoli paesaggistici che interessano il territorio di Taino sono:

. Area di rispetto fiumi (150 m) D.Lgs. 42/2004 art. 142 lett. c - corsi d'acqua . Territori coperti da foreste e da boschi D.Lgs. 42/2004 art. 142 lett. G

Piano paesaggistico

Legenda Territori coperti da foreste e da boschi – boschi misti a densità media e alta Estratto cartografico

Sistema Informativo Beni e Ambiti paesaggistici | Viewer geografico http://www.cartografia.regione.lombardia.it/viewer25/index.jsp?config=config-siba2.xml

Piano paesaggistico | ABACO

Art. 19 comma 4 Fasce X Fascia collinare Regione Lombardia – PTR – Piano Paesaggistico - ABACO

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Biodiversità

Legenda Elementi di primo livello rete ecologica (intero territorio) ____ Corridoio primario a basso medio livello antropico Nei comuni confinanti

Parchi ZPS SIC

Estratto cartografico

Sistema Informativo Beni e Ambiti paesaggistici | Viewer geografico

Vincoli puntuali: beni ed aree Si riportano i vincoli puntuali su beni ed aree. Emergenze geomorfologiche e paesaggistiche Punti panoramici Centri e nuclei storici Beni storico-culturali

Vincoli geologici ed idrogeologici Zona di tutela assoluta delle opere di captazione Fattibilità geologica - Classe 4 Fasce di rispetto corsi d’acqua

Per la localizzazione cartografica dei vincoli elencati in questa sezione si rimanda agli specifici elaborati di PGT.

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1.3 SISTEMA SOCIO-ECONOMICO

Sistema sociale I cambiamenti che si producono nella popolazione rappresentano indicatori importanti per leggere fenomeni e processi che agiscono in un territorio, perché riflettono dinamiche specifiche e tendenze complessive, e rappresentano il prodotto del contemporaneo agire di fattori che descrivono la complessità del sociale. Pertanto i dati proposti e commentati in questa sezione del documento sono scelti in base alla rilevanza per la conoscenza del sistema sociale di Ranco con utili confronti con le dinamiche dell’area territoriale di appartenenza (regione e provincia). In chiave storica è possibile ritrovare le diverse linee di sviluppo che sintetizzano la storia del territorio, dalle quali possono emergere i criteri di interpretazione del presente, indispensabili per Lo studio del sistema sociale proposto nel seguito non si limita ad osservare gli aspetti quantitativi della popolazione (popolazione totale annua, trend demografici nelle serie storiche); vengono altresì indagati gli aspetti qualitativi (componente della dinamica naturale e migratoria, composizione della popolazione residente in classi di età, indicatori demografici di struttura).

COMPOSIZIONE E DINAMICA DELLA POPOLAZIONE Per analizzare la dinamica della popolazione residente totale nel Comune, viene proposta l’analisi dei dati di tutti i Censimenti generali della popolazione fino all’ultimo disponibile del 2001 (14° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni); il dato relativo alla popolazione viene misurato sistematicamente dall’ISTAT a partire dal 1861, data dell'unità d'Italia e del primo censimento generale della popolazione.

Popolazione totale (serie storica)

Anno 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001 Popol. 1.249 1.394 1.535 1.658 1.594 1.642 1.538 1.609 2.095 2.304 2.583 2.760 2.928 3.762 totale +/- + + + - + - + + + + + + + (%) 11,6 10,1 8,0 3,9 3,0 6,3 4,6 30,2 10,0 12,1 6,9 6,1 18,1 Ufficio Anagrafe - ISTAT http://demo.istat.it/ Nota: i dati sono elaborati sulla popolazione totale residente alla data del Censimento

Alla data del Censimento 2011 (9 ottobre) gli iscritti all’anagrafe in Taino risultano 3.762 (+ 18,1% rispetto al 2001).

Popolazione totale (serie storica) Diagramma

Fonte: Dati ISTAT – Elaborazione TUTTITALIA.it

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La dinamica storica di Taino non appare confrontabile con quella della Provincia di Varese, né della Regione Lombardia, come si rende evidente nel diagramma seguente.

Popolazione totale (serie storica) Diagramma (variazione percentuale)

Fonte: Dati ISTAT – Elaborazione TUTTITALIA.it

Viene ora studiata la dinamica recente (ultimo decennio) della popolazione fino al 2016 (ultimo dato disponibile).

Popolazione totale (ultimo decennio)

Anno 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Popol. 3.198 3.233 3.286 3.353 3.447 3.544 3.621 3.715 3.765 3.798 totale +/- + + + + + + + + + (%) 1,09 1,64 2,04 2,80 2,81 2,17 2,60 1,35 0,88

Anno 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Popol. 3.764 3.756 3.748 3.737 3.709 3.697 totale +/------(%) 0,90 0,21 0,21 0,29 0,75 0,32

Ufficio Anagrafe - ISTAT http://demo.istat.it/ (popolazione totale residente al 31.12)

Popolazione totale (ultimo decennio) Diagramma

Fonte: Dati ISTAT – Elaborazione TUTTITALIA.it Il dato della popolazione residente totale in Taino appare in aumento fino al 2010; i dati post- censimento 2011 sono tutti in flessione.

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Come già commentato per la serie storica, anche la dinamica recente di Taino non appare confrontabile con i dati registrati in Provincia di Varese ed in Regione Lombardia, come rappresentato nel diagramma seguente.

Popolazione totale (ultimo decennio)

Diagramma (variazione percentuale)

Fonte: Dati ISTAT – Elaborazione TUTTITALIA.it (*) post-censimento In conclusione, la dinamica di Taino appare maggiormente confrontabile con la situazione dei comuni contermini con similari caratteristiche urbanistiche e caratteri socio-economici.

MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLA POPOLAZIONE L’analisi socio-demografica della popolazione comprende la descrizione del movimento anagrafico della popolazione. La popolazione residente è costituita dalle persone che hanno dimora abituale nel comune. Il suo incremento/decremento è dovuto a due componenti: il movimento naturale (nascite, decessi e loro saldo) e il movimento migratorio (iscrizioni, cancellazioni per trasferimento di residenza e loro saldo). Il movimento naturale della popolazione è rappresentato nel diagramma seguente; l'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa fra le due linee (nascite/decessi).

Movimento naturale della popolazione

Diagramma

Fonte: Dati ISTAT – Elaborazione TUTTITALIA.it Il saldo naturale di Taino è positivo nell’arco temporale considerato, con inversione nell’ultimo periodo di rilevamento.

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Il movimento migratorio della popolazione residente a Taino è descritto nel grafico seguente che visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di nell’ultimo decennio.

Movimento migratorio della popolazione

Diagramma

Fonte: Dati ISTAT – Elaborazione TUTTITALIA.it Il saldo migratorio totale è sostanzialmente di segno positivo, con inversione negli ultimi anni in analogia con il movimento naturale.

CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELLA POPOLAZIONE: INDICATORI DEMOGRAFICI In questa sezione viene analizzata la struttura della popolazione di Taino a partire dal rapporto tra fasce di età ed attraverso la rappresentazione di indicatori demografici. Le elaborazioni sono condotte su dati ISTAT (anni 2002-2017). L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario. Nel caso di Taino si osserva una popolazione di tipo regressivo. La situazione dei comuni dell’area appare confrontabile con quella di Taino per quanto attiene la struttura della popolazione per fasce di età. I dati a livello provinciale fanno registrare una percentuale minore di popolazione giovane tra 0-14 anni, ma anche una quota percentuale minore di popolazione anziana.

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Struttura per età della popolazione (ultimo decennio)

Diagramma (Taino)

Fonte: Dati ISTAT – Elaborazione TUTTITALIA.it Diagramma (Provincia di Varese)

Fonte: Dati ISTAT – Elaborazione TUTTITALIA.it

Nella tabella seguente sono calcolati i principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Taino nell’ultimo decennio.

Popolazione totale (ultimo decennio)

Indice di Indice di Indice di ricambio Indice di struttura Indice di Indice di Anno dipendenza vecchiaia della popol. attiva della popol. attiva natalità mortalità strutturale 2002 144,2 49,2 171,2 101,8 10,0 11,2 2003 141,4 49,6 158,3 105,4 9,8 9,2 2004 144,3 49,4 149,3 109,0 7,5 6,6 2005 146,6 49,6 146,7 114,0 9,4 9,4 2006 150,7 51,4 135,6 113,7 13,2 8,6 2007 145,3 53,1 133,6 112,2 9,8 8,7 2008 143,8 53,2 127,0 116,4 9,8 6,8 2009 142,0 54,3 132,1 119,1 13,4 8,8 2010 139,6 54,6 131,1 121,2 13,0 9,5 2011 135,1 55,7 138,0 123,1 9,3 9,0 2012 136,3 58,4 138,2 131,7 9,3 8,0 2013 142,1 59,2 132,0 140,7 8,5 13,1 2014 147,0 58,8 118,3 146,6 6,4 6,9 2015 153,0 59,8 131,9 155,0 7,3 11,3 2016 155,7 61,3 132,7 161,4 6,8 8,9 2017 163,1 61,3 122,9 163,4 - -

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Indice di vecchiaia | indicatore statistico dinamico che aiuta a descrivere il peso della popolazione anziana sulla popolazione totale; tale indice stima, inoltre, il grado di invecchiamento di una popolazione. L’indice di vecchiaia mette in rapporto le persone anziane (con più di 65 anni) con la popolazione più giovane (fino ai 14 anni) e fornisce un dato sintetico delle potenzialità di ricambio generazionale della popolazione. Valori superiori a 100 indicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai giovanissimi.

Il rapporto percentuale tra il numero degli ultrasessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni a Taino è di 163,1 anziani ogni 100 giovani nell’ultimo anno di rilevamento; l’indice di vecchiaia è in costante aumento nel decennio. Tale considerazione è valida anche per altri Comuni del sud Verbano. I dati a livello provinciale denotano anch’essi un aumento dell’indice di vecchiaia nel decennio.

Indice di dipendenza strutturale (o totale) | indicatore di rilevanza economica e sociale. Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva su quella attiva, mettendo in rapporto la popolazione che si ritiene non abbia capacità autonoma di sostentamento per ragioni anagrafiche (anziani oltre i 65 anni e bambini al di sotto dei 14 anni) con le persone potenzialmente dipendenti in quanto collocate nella fascia di età lavorativa (tra i 15 e i 64 anni). Un indice di dipendenza totale alto è sinonimo di un numero elevato di ragazzi e anziani di cui la popolazione attiva deve occuparsi complessivamente.

Ad esempio, teoricamente, a Taino nel 2017 (ultimo anno di rilevamento considerato) ci sono circa 61 individui a carico, ogni 100 che lavorano; l’indice di dipendenza strutturale è in aumento nel decennio. Tali rapporti appaiono confrontabili con i dati rilevati a livello provinciale: anche in questi casi i valori si attestano attorno a 55 individui a carico, ogni 100 individui occupati/in età lavorativa.

Indice di ricambio della popolazione attiva | rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (55-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100.

Ad esempio, a Taino nel 2017 l'indice di ricambio è maggiore di 100 (122,9) ovvero la popolazione in età lavorativa è anziana, ma il dato è in diminuzione negli ultimi anni. I dati dei Comuni dell’area sud Verbano assimilabili per caratteristiche socio-economiche a Taino appaiono allineati. La situazione a livello provinciale si mostra, invece, differente nel decennio: l’indice di ricambio della popolazione attiva è in leggero aumento e si attesta attorno a valori sempre superiori al 100, attorno pari a 140-150 negli ultimi anni.

Indice di struttura della popolazione attiva | rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni).

Nel caso di Taino il dato è in progressivo aumento nel periodo considerato, così come per le piccole realtà dei comuni dell’area. Il dato provinciale, anch’esso in aumento, registra nell’ultimo anni valori inferiori a quelli di Taino.

Indice di natalità | rappresenta il rapporto percentuale tra il numero delle nascite ed il numero della popolazione residente. L’indice di mortalità rappresenta il rapporto percentuale tra il numero dei decessi ed il numero della popolazione residente.

In tema di mortalità, i valori di Taino appaiono in linea con l’andamento provinciale.

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Sistema socio-economico

ASPETTI SOCIO-ECONOMICI Per quanto riguarda gli aspetti socio-economici del Comune di Taino, viene proposta una analisi attraverso i dati Istat: . Istat - Censimento Industria e Servizi realizzato (dati di sintesi 2011 in confronto con i dati 2001) . Istat - Censimento Generale dell'Agricoltura (dati 2010) La tabella seguente mette a confronto i dati Istat 2011 (ultimi disponibili) con quelli del decennio per quanto riguarda le unità attive (Categorie Ateco) ed il numero di addetti. Con “addetti” della unità attive nel territorio comunale di Taino si intendono i posti di lavoro occupati, ovvero le persone che svolgono la loro attività in Taino, senza necessariamente risiedervi.

Unità attive / Classe addetti (Categorie Ateco) numero unità attive numero addetti 2001 2011 2001 2011 agricoltura, silvicoltura e pesca 1 .. 1 .. attività manifatturiere 38 23 237 131 costruzioni 54 57 129 112 commercio all'ingrosso e al dettaglio 48 45 74 90 trasporto e magazzinaggio 4 7 13 25 attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 6 10 15 30 servizi di informazione e comunicazione 2 2 2 2 attività finanziarie e assicurative 5 6 10 17 attività immobiliari 9 13 9 12 attività professionali, scientifiche e tecniche 22 36 28 44 noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 8 18 67 110 istruzione 1 1 1 1 sanità e assistenza sociale 11 11 13 12 attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 4 5 4 4 altre attività di servizi 10 7 12 11 totale 223 241 615 601

I settori maggiormente rappresentati nel comune sono:

. costruzioni, in aumento come numero di attività, ma in flessione come addetti complessivi;

. commercio, in flessione come numero di attività, ma in aumento come addetti;

. attività manifatturiere, in consistete diminuzione nel decennio sia come imprese sia come addetti (soprattutto per le industrie tessili) Tra le imprese attive in Taino la percentuale maggiore è rappresentata dalla forma giuridica imprenditore individuale, libero professionista e lavoratore autonomo.

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Unità attive | Diagramma

Addetti | Diagramma

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Nella tabella seguente, il dettaglio delle attività per categoria nello stesso intervallo temporale di riferimento (2001-2011).

Unità attive / Classe addetti (Categorie Ateco) numero unità attive numero addetti 2001 2011 2001 2011

totale 223 241 615 601 agricoltura, silvicoltura e pesca 1 .. 1 .. silvicoltura ed utilizzo di aree forestali 1 .. 1 .. attività manifatturiere 38 23 237 131 industrie alimentari 1 2 4 5 industrie tessili 10 3 80 6 confezione di articoli di abbigliamento 3 1 13 1 fabbricazione di articoli in pelle e simili 1 1 4 2 industria del legno e dei prodotti in legno 2 2 4 14 fabbricazione di prodotti chimici .. 1 .. 16 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 1 1 1 32 fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali 1 1 2 2 non metalliferi fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e 6 5 27 14 attrezzature) fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di 1 1 17 31 misurazione e di orologi fabbricazione di apparecchiature elettriche ed 1 .. 42 .. apparecchiature per uso domestico non elettriche fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca 4 2 26 5 fabbricazione di mobili 1 1 2 1 altre industrie manifatturiere 2 1 3 2 riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed 4 1 12 .. apparecchiature costruzioni 54 57 129 112 costruzione di edifici 20 18 60 42 ingegneria civile 2 .. 2 .. lavori di costruzione specializzati 32 39 67 70 commercio all'ingrosso e al dettaglio 48 45 74 90 commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di 1 4 1 2 autoveicoli e motocicli commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di 22 22 26 44 motocicli) commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di 25 19 47 44 motocicli) trasporto e magazzinaggio 4 7 13 25 trasporto terrestre e trasporto mediante condotte 3 6 7 21 servizi postali e attività di corriere 1 1 6 4 attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 6 10 15 30 alloggio 1 1 6 5 attività dei servizi di ristorazione 5 9 9 25 servizi di informazione e comunicazione 2 2 2 2 produzione di software, consulenza informatica e attività 1 2 1 2 connesse attività dei servizi d'informazione e altri servizi informatici 1 .. 1 ..

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attività finanziarie e assicurative 5 6 10 17 attività di servizi finanziari (escluse le assicurazioni e i fondi 4 1 9 11 pensione) attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività 1 5 1 6 assicurative attività immobiliari 9 13 9 12 attività immobiliari 9 13 9 12 attività professionali, scientifiche e tecniche 22 36 28 44 attività legali e contabilità 4 5 4 9 attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale 6 3 9 6 attività degli studi di architettura e d'ingegneria, collaudi 6 10 7 11 ed analisi tecniche pubblicità e ricerche di mercato 1 2 1 2 altre attività professionali, scientifiche e tecniche 5 15 7 15 servizi veterinari .. 1 .. 1 noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle 8 18 67 110 imprese attività di noleggio e leasing operativo .. 1 .. 5 attività di servizi per edifici e paesaggio 6 12 65 100 attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di 2 5 2 5 supporto alle imprese istruzione 1 1 1 1 istruzione 1 1 1 1 sanità e assistenza sociale 11 11 13 12 assistenza sanitaria 11 11 13 12 attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 4 5 4 4 attività creative, artistiche e di intrattenimento 2 2 2 2 attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività .. 1 .. 1 culturali attività sportive, di intrattenimento e di divertimento 2 2 2 1 altre attività di servizi 10 7 12 11 riparazione di computer e di beni per uso personale e per 3 .. 3 .. la casa altre attività di servizi per la persona 7 7 9 11

Viene proposto un dettaglio di analisi per quanto riguarda il settore primario, le attività agricole. I dati i tabella sono tratti dall’ISTAT - Censimento Generale dell'Agricoltura(dati 2010)

Utilizzazione dei terreni dell'unità agricola superficie totale (sat) Superf. Superf. arboricoltura da superficie agricola agricola Superficie agricola utilizzata boschi annessi ad totale legno annessa ad non utilizzata e utilizzata (sau) aziende agricole (sat) aziende agricole altra superficie (sau)

seminativi vite coltivazionilegnose agrarie,escluso vite ortifamiliari pratipermanenti e pascoli

Taino 35 27 20 3 3 6 18 1 18 14

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Sistema della distribuzione commerciale

ANALISI DELL’OFFERTA COMMERCIALE Il sistema del commercio nel Comune di Taino non assume connotati di particolare rilievo, sia per la scarsità delle attività presenti e attive nel territorio comunale, sia per l’assenza di dinamica commerciale. In tabella è ricostruita la dinamica commerciale degli esercizi di vicinato (alimentari, non alimentari, misti) negli ultimi 10 anni. I dati sono tratti da: Regione Lombardia - Consistenza commercio al dettaglio in sede fissa - (Dati al 30 giugno)

Esercizi di vicinato n. n. non sup. sup. non SUP.

alimentari alimentari n. misti n. TOTALE alimentari alimentari sup. mista TOTALE 2017 3 9 3 15 94 1.401 121 1.616

2016 3 9 3 15 94 1.401 121 1.616 2015 3 10 3 16 94 1.441 121 1.656 2014 3 10 3 16 94 1.441 121 1.656 2013 3 12 3 18 94 1.516 121 1.731 2012 3 12 3 18 94 1.516 121 1.731 2011 3 13 3 19 94 1.548 121 1.763 2010 2 12 3 18 70 1.530 121 1.721

2009 2 10 3 15 70 1.449 121 1.640 2008 2 11 3 16 70 1.544 121 1.735

2007 2 13 5 20 86 1.482 320 1.888 In Taino è storicamente presente un’unica media attività commerciale, nel settore alimentare.

Medie strutture di vendita n. n. non sup. sup. non SUP.

alimentari alimentari n. misti n. TOTALE alimentari alimentari sup. mista TOTALE

1 0 0 1 242 0 0 242

La dinamica commerciale, rappresentata nel diagramma seguente, vede contrazione del settore non alimentare e relativa stabilità di quelli alimentare e misto.

Esercizi di vicinato (numero)| Dinamica

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Le superfici commerciali utilizzate mantengono la stessa consistenza

Esercizi di vicinato (superfici)| Dinamica

CONFRONTI CON L’OFFERTA COMMERCIALE REGIONALE E PROVINCIALE Viene evidenziato un confronto dell’offerta commerciale del Comune di Taino con quella della Regione Lombardia, della Provincia di Varese e dell’ambito di appartenenza sotto l’aspetto del numero di esercizi di vicinato, suddivisi in alimentari, non alimentari, misti. La situazione commerciale dell’ambito del basso Lago Maggiore, per quanto riguarda il settore alimentare di vicinato, registra percentuali vicine alla media regionale e provinciale; la quota di esercizi non alimentari di vicinato appare invece superiore, seppur di poco, mentre gli esercizi misti rappresentano la percentuale di gran lunga più bassa. A livello regionale e provinciale, i dati complessivi dell’offerta commerciale di negozi di vicinato in rapporto al numero di medie strutture di vendita si stabilizza in una percentuale pari a circa il 93% per i primi e poco inferiore al 7% per le seconde.

CONFRONTI CON L’OFFERTA COMMERCIALE DELL’AMBITO DI APPARTENENZA Per quanto riguarda la presenza di esercizi di vicinato si evidenzia come Taino si colloca numericamente al di sotto dei poli attrattori dell’ambito rappresentati da Luino, Sesto Calende e Laveno, né appare confrontabile con le realtà commerciali, seppur minori dei suoi confinanti, Angera ed . Dall’analisi della realtà commerciale di Taino in rapporto/raffronto con le dinamiche del suo contesto territoriale di appartenenza, si evidenzia che Comuni assimilabili a Taino per caratteristiche si collocano nel settore nord del Lago Maggiore. Per quanto riguarda il rapporto tra gli esercizi di vicinato e gli abitanti residenti, nel confronto con gli altri Comuni dell’ambito, Taino si avvicina alla media delle realtà minori del Lago Maggiore.

CONFRONTI CON L’OFFERTA COMMERCIALE DEI COMUNI LIMITROFI Sesto Calende risulta essere un polo attrattore per il contesto considerato. Si nota altresì la possibilità di Angera di esercitare una capacità attrattiva nei confronti dei comuni limitrofi che presentano debole struttura commerciale, come Taino e Ranco. Analizzando il rapporto percentuale tra le tipologie commerciali, il dato che è come l’incidenza del settore alimentare rispetto al non alimentare sia più alta laddove la struttura complessiva della distribuzione commerciale è modesta; caratteristica infatti di una distribuzione legata al soddisfacimento di bisogni prettamente locali è la presenza influente del settore alimentare. Da ultimo, nel rapporto numero di negozi di vicinato/abitanti ritroviamo che il polo attrattore di Sesto Calende, così come Angera, appaiono ancora in posizione preminente rispetto ai comuni limitrofi.

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1.4 SISTEMA DEI SERVIZI

L’analisi del sistema dei servizi effettua una ricognizione dello stato di fatto delle attrezzature di livello sovracomunale presenti nell’area vasta del lago ed una descrizione delle attrezzature a servizio delle funzioni insediate ed insediabili nel Comune di Taino. Attrezzature di livello sovracomunale: analisi dello stato di fatto Il quadro di analisi del sistema dei servizi a livello comunale si completa con l’analisi delle attrezzature di livello sovracomunale. Per quanto attiene alla dotazione di attrezzature di livello sovralocale (sanità e trasporti) per l’ambito territoriale di Taino emerge in misura preponderante il ruolo di Varese quale “polo attrattore” all’interno dell’area vasta, sia per la dimensione urbana, sia, soprattutto, per l’offerta di servizi sovracomunali; in misura minore Angera e Sesto Calende, Gavirate.

ISTRUZIONE E SANITÀ Mancano nel Comune servizi legati al settore dell’istruzione e della sanità, per i quali i residenti si devono recare nelle località limitrofe. Le strutture sanitarie (ospedali) sono localizzate ad Angera e , , Varese. A Taino si trova soltanto una scuola dell’infanzia ed una Scuola elementare (primaria). Per la Scuola media (secondaria di I grado) i residenti si spostano prevalentemente nel comune confinante di Angera. Le scuole di grado superiore più prossime sono a Varese, Gavirate e Sesto Calende (VA) e ad Arona (NO).

MOBILITÀ Nel Comune di Taino sono presenti attrezzature di livello sovralocale legata al tema mobilità: linea ferroviaria per trasporto merci (progetto denominato AlpTransit). La stazione ferroviaria più prossima per il trasporto passeggeri è quella di Sesto Calende (VA).

Attrezzature a servizio delle funzioni insediate: analisi dello stato di fatto

QUADRO RIASSUNTIVO DELLE ATTREZZATURE ESISTENTI E PREVISTE L’analisi ricognitiva del sistema dei servizi effettua l’individuazione e la valutazione di tutte le attrezzature di livello comunale a servizio delle funzioni insediate e insediabili presenti sul territorio comunale. Le attrezzature al servizio delle funzioni insediate o insediabili esistenti nel territorio comunale possono essere suddivise secondo le seguenti tipologie:

AIC Attrezzature di interesse collettivo, MUNICIPIO culturali e socio-assistenziali SEDE DELLE ASSOCIAZIONI E CENTRO ANZIANI BIBLIOTECA E CENTRO DELL’OLMO

AR Attrezzature religiose CHIESA CHEGLIO PARROCCHIA SANTO STEFANO CIMITERO ORATORIO E CAMPO SPORTIVO CAPPELLA SANT’EUROSIA

I Istruzione ASILO NIDO SCUOLA MATERNA “SERBELLONI” SCUOLA ELEMENTARE “G. PASCOLI”

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S Attrezzature sportive CAMPO SPORTIVO COMUNALE PALESTRA COMUNALE CAMPO GIOCHI BIMBI

V Attrezzature a verde pubblico, turistiche e PARCO PUBBLICO “DEI QUATTRO PUNTI CARDINALI” per il tempo libero

P Aree parcheggio AREA PARCHEGGI PUBBLICI VIA MARCONI PARCHEGGIO PUBBLICO P.ZZA O. PAJETTA PARCHEGGIO PUBBLICO P.ZZA CADUTI TAINESI PARCHEGGIO – PIAZZA SANTO STEFANO PARCHEGGIO – PIAZZA PERTINI PARCHEGGIO – VIA SIST PARCHEGGIO – PIAZZA MARGASCEE CON LAVATOIO AREE PARCHEGGI PER COMPARTI ARTIGIANALI-PRODUTTIVI

T Servizi ed attrezzature tecnologiche PIATTAFORMA ECOLOGICA

Nella relazione del Piano dei Servizi sono proposte schede descrittive di sintesi delle attrezzature esistenti. Nella tavola del Piano dei Servizi sono puntualmente localizzate le attrezzature esistenti nell’intero territorio comunale. La relazione del Piano dei Servizi contiene la descrizione e la quantificazione delle attrezzature previste.

VERIFICA DELLA DOTAZIONE PRO-CAPITE (18 MQ/AB) Dal punto di vista quantitativo, la verifica delle dotazione minima di aree per attrezzature insediate e insediabili nel territorio comunale - attrezzature esistenti (confermate e/o trasformate con opere di adeguamento o ampliamento) e nuove realizzazioni – appare maggiore al dato di verifica di cui al comma 3, art. 9 della L.R. 12/05 che prevede una dotazione di 18 mq./abitante. Per approfondimenti si rinvia alla Relazione del Piano dei Servizi.

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2. QUADRO CONOSCITIVO

2.1 SISTEMA TERRITORIALE

Struttura e morfologia territoriale Le indagini conoscitive sul sistema territoriale cui appartiene Taino comprendono lo studio delle relazioni ambientali tra i Comuni del Lago Maggiore e le interconnessioni del sistema della mobilità locale e sovralocale. Nel seguito sono descritti i caratteri geomorfologici e naturalistici del sistema dei laghi e le qualità percettive dell’ambiente che, insieme a i tematismi antropici, relativi cioè al paesaggio agrario ed al tessuto storico-culturale analizzati nel seguito del presente documento, contribuiscono alla definizione del quadro conoscitivo dell’ambito territoriale in esame. Viene così a delinearsi un quadro geografico nel quale le risorse da tutelare esprimono una loro specificità e qualità paesistica, risultato di fattori naturali ed anche storico-culturali. Nell’area territoriale – sistema dei laghi - si può riconoscere una costante di contenuti e di forme e una loro congruenza paesistica, come risultato di implicazioni insieme naturali e antropiche inscindibilmente connesse.

Il sistema collinare boscato del Lago Maggiore e gli ambiti urbanizzati

Fonte: Google | maps

IL SISTEMA DEI LAGHI Il comune di Taino si colloca nell’ambito dei paesaggi dei laghi insubrici – nella definizione regionale – che si identifica come uno dei più peculiari della fascia prealpina. Tale ambito geografico è caratterizzato da valori di naturalità diffusa; in esso, tuttavia, i connotati dell’ambiente naturale sono frammisti a fenomeni di antropizzazione anche intensi, soprattutto lungo le sponde.

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Il territorio di Taino non ha affaccio diretto sul lago, ma si colloca in posizione collinare, tra Angera e Sesto Calende. Il territorio di Taino è caratterizzato dalla presenza di aree boscate; la particolare caratteristica geomorfologico-strutturale locale individuabile nel bosco, che connota e circonda il territorio, si configura come matrice naturale ed elemento ‘immutabile’ del paesaggio; tale aspetto ha favorito il mantenimento di condizioni di uso del suolo che confermano il carattere generale dell’ambito. All’interno del sistema collinare boscato dei laghi, i boschi di Angera si pongono in relazione con i rilievi collinari boschivi di Taino e Sesto Calende (monte Le Casacce, monte Le Motte), verso Sud-Est, e con le aree di elevata naturalità dei comuni di e Comabbio, ad Est, andando a definire un ambito di rilevanza ecologica sovralocale delimitato ad Ovest e Nord–Ovest dal Lago Maggiore, ad Est dai Laghi di Monate e Comabbio, ed a Sud dall’area urbanizzata di Sesto Calende. A sua volta l’ambito viene a costituire un elemento significativo della rete ecologica di livello provinciale (come individuata dallo stesso Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Varese), con riferimento alla quale può essere indicato quale ganglio primario tra l’area naturale del Parco della Valle del Ticino ed i monti del luinese.

Assetto insediativo

Fonte: Portale Cartografico Nazionale

2.2 SISTEMA URBANO E INSEDIATIVO

Assetto e dinamiche di funzionamento dei sistemi insediativi Le indagini sull’assetto urbano e insediativo approfondiscono gli aspetti funzionali, ed al tempo stesso morfologici e tipologici, che caratterizzano il territorio ed il paesaggio urbano. Vengono pertanto messe in rilievo le diverse fasi di sviluppo del sistema urbano attraverso la descrizione della dinamica delle regole insediative e le trasformazioni dei sistemi funzionali che hanno portato all’assetto attuale - morfologico e tipologico - del tessuto urbano ed edilizio.

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L’evoluzione del rapporto tra “forma” urbana e “forma” del territorio intrattiene relazioni con i processi socio-economici e culturali che hanno generato gli attuali usi, determinando la configurazione e le relazioni con il territorio. Vengono, dunque, mostrati i caratteri dominanti del paesaggio, attraverso la descrizione del paesaggio storico, quale dimensione culturale più tradizionale della presenza umana sul territorio, ed attraverso la dinamica dei fenomeni evolutivi indotti dalle trasformazioni recenti.

SVILUPPO DEL SISTEMA URBANO NEL CONTESTO TERRITORIALE Il territorio di Taino contrappone ai caratteri di naturalità residua degli ambiti non urbanizzati, ancora chiaramente identificati da una consistente matrice boschiva, uno scenario di forte dispersione del tessuto edilizio residenziale più recente. La superficie territoriale complessivamente interessata da insediamenti risulta, pertanto, percentualmente più estesa di quella riscontrabile in altre realtà comunali di analoga estensione e carico antropico. In particolare, si osserva una saturazione estesa delle porzioni di territorio morfologicamente idonee alle trasformazioni, con limitate aree di pianura ancora libere da edificazione. Elementi di pregio sono individuabili nel sistema del paesaggio agrario storico, con la presenza di ambiti rurali di antica formazione che mantengono significativi profili di integrità. Se tuttavia gli organismi architettonici sono stati per lo più trasformati e piegati alle intervenute esigenze residenziali, tanto che i caratteri tipologici delle cascine sono andati in gran parte perduti, gli spazi liberi circostanti, anche non più utilizzati a scopi agricoli, hanno mantenuto significativa traccia degli antichi usi (vigneti, ronchi); si notano, inoltre, quale esempio di connotazione naturalistica dei siti, la presenza di un intorno con aree verdi libere a prato o in taluni, casi, aree boscate. Le possibili criticità di questi ambiti, soprattutto nei casi a margine tra il sistema agricolo ed il sistema abitato, sono connesse all’abbandono dello sfruttamento agricolo dei suoli in senso economico- produttivo verso la ricerca di nuova rendita di tali aree libere attraverso lo sfruttamento edificatorio. Assetto insediativo (dinamica storica recente)

Ortofoto 1988-89 – Fonte: Portale Cartografico Nazionale

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Assetto insediativo (dinamica storica recente)

Ortofoto 1994-98 – Fonte: Portale Cartografico Nazionale

Ortofoto 2000 – Fonte: Portale Cartografico Nazionale

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Assetto insediativo (dinamica storica recente)

Ortofoto 2006 – Fonte: Portale Cartografico Nazionale

Ortofoto 2012 – Fonte: Portale Cartografico Nazionale

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Nuclei di antica formazione e insediamenti storici

DINAMICA STORICA L’evoluzione storica del territorio viene ricostruita attraverso l’origine dei nuclei antichi principali di Taino abitato e di Cheglio e degli insediamenti antichi sparsi nel territorio con l’ausilio dei catasti e delle cartografie storiche a partire dal secolo XVIII. All’interno dello studio delle dinamiche evolutive degli insediamenti storici, vengono evidenziati anche i caratteri della rete della viabilità all’interno del territorio comunale - come si è costruita in rapporto alla presenza dei nuclei insediativi - attraverso la documentazione catastale del Settecento e dell’Ottocento.

Sistema insediativo | Dinamica storica | NAF e nuclei sparsi

Rielaborazione PGT

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Nel territorio di Taino si individuano:  nuclei antichi: Taino abitato, Cheglio  nuclei di interesse storico: San Damiano, Monzeglio  ambiti storici di origine rurale: Ca’ Nova, Cascina Marina, Cascina Roncaccio, Cascina Ronchi, Cascina Ronchetto, Cascina (Ronco Malbino), Pianazza.

Sistema insediativo | Viabilità storica | NAF e nuclei sparsi

Rielaborazione PGT

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DOCUMENTAZIONE STORICA Viene proposta documentazione dei nuclei antichi principali di Taino abitato e di Cheglio. Le cartografie storiche sono custodite presso l’Archivio di Stato di Varese:

. Catasto di Maria Teresa d’Austria 1722 . Cessato catasto lombardo-veneto 1856

Nucleo antico di Taino| catasti storici

Archivio di Stato di Varese | Tajno - Pieve di Angera | Mappa del Catasto di Maria Teresa d’Austria (1722)

Archivio di Stato di Varese | Comune Censuario di Taino mandamento di Angera Provincia di Como | Cessato catasto lombardo-veneto (1856)

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Nucleo antico di Cheglio| catasti storici

Archivio di Stato di Varese | Cheglio Pieve d’Angera Ducato di Milano (1826)

Attraverso l’analisi di documenti storici si può ricostruire l’evoluzione del territorio urbanizzato di Taino. XVIII secolo (Catasto Teresiano) L’edificato di Taino si concentra attorno a P.zza Pajetta, con un’estensione che si limitava alla zona attualmente occupata dalla Chiesa di Santo Stefano Protomartire. Vicino al centro si rilevano anche due insediamenti: in particolare, a nord, la residenza della

famiglia Serbelloni, oggi il Palazzo Serbelloni-Corti. Cheglio presenta uno sviluppo lungo l’attuale Via Belvedere, con la tipica tipologia edilizia a corte. XIX secolo (Cessato Catasto) Gli ambiti edificate, nel corso del XIX secolo, non si sono sostanzialmente modificati, tranne per una modesta espansione del centro di Taino in direzione sud-ovest. Metà XVIII secolo - oggi Si registra un intenso fenomeno di progressiva espansione del tessuto urbano maggiormente documentabile dopo la metà del XX secolo, in concomitanza con la crescita economica a partire dagli anni ‘60. Lo sviluppo edilizio ha inizio a partire dai primi anni del ‘900 con la costruzione di nuove case e l'ammodernamento e la ristrutturazione di vecchi fabbricati.

Il paese si espande in direzione di Sesto Calende e di Angera grazie al contributo del processo di industrializzazione. Ne resta oggi documento nell’area della ex Poveriera, creata dalla ditta francese Davey Bickford Smith nel 1914 e che, con successivi passaggi di proprietà (fino a Montedison), rimase in attività fino al 1972.

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2.3 SISTEMA DELLA MOBILITÀ

Sistema infrastrutturale Le indagini sul sistema della mobilità descrivono l’assetto infrastrutturale ed analizzano le problematiche relative al sistema territoriale e contemporaneamente a quello urbano. Il sistema infrastrutturale nel suo complesso, inoltre, viene studiato in relazione con lo sviluppo del sistema economico e dei servizi in ambito locale e sovralocale.

Sistema infrastrutturale d’area vasta – stato di fatto

Fonte: Google | maps

Il sistema della mobilità è composto dai seguenti assi infrastrutturali: . SP 48 della Preja Buja . SP 69 di Santa Caterina

La popolazione residente gravita sui territori limitrofi sia per l’accesso ai servizi alla persona (sanità, istruzione, ecc.), sia per motivazioni lavorative, con oltre il 50% degli addetti impegnati al di fuori del territorio comunale (fonte: Comune di Taino). A questa ingente domanda di spostamenti verso l’esterno si aggiunge un’offerta di trasporto carente, in particolare per le caratteristiche del sistema viario dell’abitato e per l’accessibilità carente a Taino dalla viabilità principale comprensoriale. Taino risulta servita dalla SP 69, raggiungibile direttamente solo dalla viabilità urbana di Taino “bassa” (zona nord-occidentale), all’interno dell’edificato più recente e con qualche rigidità dovuta alla presenza della barriera ferroviaria che si interpone tra la stessa SP 69 ed il centro abitato lungo Via Campaccio/Via Sist. Percorrendo la SP 69 si raggiunge abbastanza agevolmente la SS 33 ed il ponte sul fiume Ticino in comune di Sesto Calende, utile per raggiungere la sponda piemontese.

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Per procedere in direzione Milano e verso l’aeroporto della Malpensa occorre invece attraversare l’intero l’abitato di Sesto Calende e raggiungere lo svincolo autostradale di Vergiate. Taino appare isolata e distante, in termini di tempo più che di distanza spaziale, dalla rete autostradale lombarda per Milano e dalla superstrada SS 629 per Besozzo e verso Luino, raggiungibile passando per Oneda (frazione di Sesto Calende), e superando dislivelli, frequenti strettoie e complessità di percorso presenti nella viabilità esistente. Taino risulta peraltro interessata da ingenti transiti autoveicolari di attraversamento che si spostano tra lo svincolo autostradale di Sesto Calende (A8 e SS 33 ed SP 19) e la sponda bassa orientale del lago (SP 69), i quali ricercano percorsi alternativi all’attraversamento difficoltoso dell’abitato di Sesto Calende, passando necessariamente per Taino in quanto indirizzati sulla SP 48. Taino è attraversato anche dal passaggio della linea ferroviaria RFI Oleggio- Pino con intersezioni con passaggio a livello: . pk 21+085 via Marconi (Comune di Taino), corrispondente alla SP 48 . pk 21+704 via per Barzola (Comune di Taino) . pk 22+498 via Fiume (Comune di Angera, SP 69)

Sistema infrastrutturale d’area vasta – Stato di fatto

Taino-Barzola

Taino SP48

Angera SP69

Fonte: Google | maps

Il Comune di Taino è investito dal progetto di riorganizzazione del trasporto ferroviario denominato AlpTransit. La proposta rientra nei progetti di potenziamento delle linee ferroviarie che collegano la Lombardia alla Svizzera, attraverso il transito internazionale di Luino, per rispondere alle previsioni di sviluppo del trasporto merci su tutto l'asse del San Gottardo, parte integrante del core corridor Reno-Alpi. Il progetto propone interventi per la risoluzione delle interferenze tra la rete stradale e le linee ferroviarie, il finanziamento e la realizzazione degli interventi prioritari di prima fase.

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Per quanto riguarda il sistema della mobilità del territorio analizzato rispetto al sistema dei “poli attrattori” e della intermodalità individuati dal PTCP si riporta il seguente estratto.

Sistema infrastrutturale - Gerarchia stradale

PTPC di Varese – Gerarchia stradale

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2.4 SISTEMA RURALE

Il quadro conoscitivo dei sistemi locali si arricchisce con l’analisi dei caratteri del sistema rurale e della struttura del paesaggio agrario locale . Tale fase conoscitiva è importante per inquadrare i processi socioeconomici e culturali che potrebbero influire sulla gestione multifunzionale del territorio rurale e la valorizzazione paesaggistica e ambientale dello stesso. Aspetti rurali e struttura del paesaggio Le aree agricole e le vaste aree boscate che conferiscono al territorio un aspetto complessivo di naturalità diffusa ancorché tali abiti siano talora frammisti a fenomeni di crescita antropica. Il sistema forestale interessa vaste porzioni a sud del territorio comunale e ad est. Per quanto attiene alla tipologia forestale si tratta per la maggior parte di Castagneti (Castagneto delle cerchie moreniche occidentali) o Robinieti perlopiù di tipo misto; le aree boscate con essenze sempreverdi sono di impianto. Gli ambiti spiccatamente agricoli - evidenziati dal PTCP di Varese - si concentrano al confine con il territorio comunale di Angera; si tratta di aree solo in parte utilizzate con scopi colturali, ma per al maggior parte aree prative, a margine delle quali si evidenziano episodi agroforestali con presenza di Robinia (mista ad altre essenze) e Ontano Nero perilacustre.

Sistema rurale – ambiti agricoli e boscati

Rielaborazione PGT

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2.5 SISTEMA AMBIENTALE, PAESAGGISTICO ED ECOLOGICO

Gli elementi di valenza paesaggistica presenti in Taino definiscono un profilo di qualità paesistica complessivo che costituisce una preziosa opportunità di corretta valorizzazione del territorio, da attuarsi sotto svariati profili: la conservazione e manutenzione dell’esistente e dei suoi valori riconosciuti, l’attenta gestione paesaggistica e la ricerca di una elevata qualità degli interventi di trasformazione, il recupero delle situazioni di degrado. Analogamente, la presenza di connotati dell’ambiente naturale ancora fortemente percepibili e di elementi di un sistema ecologico d’area vasta ben delineato assegnano allo strumento urbanistico il compito di promuovere azioni di tutela, anche in relazione agli aspetti più strettamente ambientali ed ecologici del territorio. Il tema dell’ambiente-paesaggio, nel suo insieme, se sul piano delle analisi propedeutiche rappresenta una componente rilevante, rispetto alle determinazioni del PGT assume una valenza di tipo “verticale” che accompagna tutti gli aspetti progettuali, da quelli programmatici generali, alle scelte localizzative, agli aspetti normativi. Aree di interesse paesaggistico, ambientale ed ecologico Tutto l’ambito paesaggistico nel quale si colloca il territorio di Taino, se si esclude a sud l’area più densamente urbanizzata di Sesto Calende - rappresenta un’area di elevata naturalità - Aree di rilevanza ambientale (L.R. 30/11/83 n. 86) – che si caratterizza altresì come ambito di forte rilevanza ecologica, nel contesto sovralocale del Lago Maggiore, che ne costituisce i confini occidentali, ed i Laghi di Monate e Comabbio, come confini orientali. Inoltre, nel quadro del sistema della rete ecologica provinciale, come definito dalle analisi contenute nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Varese, l’ambito rappresenta elemento significativo di connessione a livello sovralocale tanto da costituire ganglio primario tra l’area naturale del Parco della Valle del Ticino ed i monti del luinese. Le componenti ecologiche principali del territorio comunale si configurano innanzitutto per la presenza della matrice naturale costituita dalle vaste aree boscate che, come detto, insistono su una significativa porzione del territorio comunale. I rilievi collinari boschivi di Taino (monte Le Casacce, monte delle Croce) si pongono in relazione, ad ovest, con gli ambiti naturali caratterizzati da copertura boscata in territorio di Angera e Ranco (monte San Quirico), verso sud con le aree boscate di Sesto Calende (monte Le Motte), ed, infine, verso est, e con il sistema boscato dei comuni di Mercallo e Comabbio.

Beni di interesse paesaggistico o storico-monumentale e relative aree di rispetto Vengono nel seguito presentati i beni storico-culturali del territorio di Taino.

EDIFICI RELIGIOSI

Chiesa parrocchiale di Santo Stefano La chiesa parrocchiale dedicata a Santo Stefano Protomartire, detta il "dumin", ricostruita nel 1874 su una precedente, di cui è rimasta l'antica torre campanaria in sasso.

Oratorio di S. Giovanni Battista | Frazione Cheglio Chiesetta seicentesca, costruita secondo le norme dettate da S. Carlo Borromeo e nel cui interno è conservato un grande quadro rappresentante la decollazione del Battista, attribuito dal critico d'arte Giovanni Testori nel 1992, al pittore seicentesco G.B. Crespi detto il Cerano.

Edicola religiosa di Santa Eurosia | Via Filzi Fabio - Via Piave Monumento storico dall'origine antica (inizi del 1700), con ciclo di affreschi.

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Cappelletta dei santi Cosma e Damiano | Frazione Cheglio IX secolo

Chiesa di Santa Maria Nascente (presso Palazzo Serbelloni)

EDIFICI CIVILI

Palazzo Serbelloni-Corti | Viale dei carpini Signorile villa del 1700, passata poi alla famiglia Corti di Santo Stefano Belbo, costruita sui resti di un antico castello, con un corpo rettangolare a tre lati disposti lungo un ampio cortile interno e circondata da un vasto parco con alberi secolari ed essenze pregiate. Al palazzo conduce, dalla piazza del paese, il viale dei carpini, detto anche "viale degli innamorati". Annessi al palazzo sono la Chiesa di Santa Maria Nascente e la ghiacciaia.

MONUMENTI PUNTUALI

"Giscera dal Marches"(presso Palazzo Serbelloni) – Ghiacciaia "Luogo dei Quattro Punti Cardinali" di Giò Pomodoro al Parco di Taino – Monumento

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3. QUADRO DI SINTESI

Il quadro di sintesi descrive le principali dinamiche in atto, le maggiori criticità– come emerse dal quadro conoscitivo di sintesi - e le potenzialità del territorio.

3.1 DINAMICHE TERRITORIALI

Analisi SWOT quale strumento di pianificazione strategica L’analisi SWOT, conosciuta anche come Matrice TOWS, è uno strumento di pianificazione strategica usata per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto o di un’impresa o di ogni altra situazione in cui un’organizzazione o un individuo deve prendere una decisione per raggiungere un obiettivo. La SWOT è un’analisi di supporto alle scelte che risponde ad un’esigenza di razionalizzazione dei processi decisionali ed è una metodologia oggi molto diffusa per la valutazione di fenomeni che riguardano il territorio. Nella pratica questo tipo di studio è un procedimento logico che consente di rendere sistematiche e fruibili le informazioni raccolte su di un tema specifico.

MATRICE DELL’ANALISI SWOT

Fattori endogeni PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA (controllabili) Strenghts S W Weaknesses Fattori esogeni OPPORTUNITA’ MINACCE (non controllabili) Opportunities O T Threats I fattori endogeni (fonti interne) sono tutte quelle variabili che fanno parte integrante del sistema sulle quali è possibile intervenire. I fattori esogeni (fonti esterne) invece sono quelle variabili esterne al sistema che possono però condizionarlo, su di esse non è possibile intervenire direttamente ma è necessario tenerle sotto controllo in modo da sfruttare gli eventi positivi e prevenire quelli negativi. L’efficacia dell’analisi dipende dalla possibilità di effettuare una lettura incrociata dei fattori individuati nel momento in cui si decidono le linee da seguire per raggiungere gli obiettivi prefissati. Per rendere più agevole tale lettura i risultati dell’analisi vengono presentati in forma sintetica in un diagramma e poi descritti a parte più diffusamente.

. I punti di forza e di debolezza sono propri del contesto di analisi e sono modificabili grazie agli interventi ed alle politiche proposte.

. Le opportunità e le minacce, al contrario, non sono modificabili direttamente perché derivano dal contesto esterno, per cui occorre pianificare politiche adeguate in grado di suscitare e cogliere le opportunità ed eliminare le minacce o quantomeno limitarne i danni. I vantaggi dell’analisi SWOT sono molteplici:

 analisi del contesto orientata nella definizione delle strategie; verifica di corrispondenza tra strategia e fabbisogni che consente di migliorare l’efficacia; raggiungimento del consenso sulle strategie; flessibilità.

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Gli svantaggi riguardano:

 rischio di procedure soggettive da parte del team di valutazione nella selezione delle azioni; rigidità interpretativa: descrivere la realtà in maniera troppo semplicistica. Lo scopo dell’analisi è quello di fornire le opportunità di sviluppo dell’area territoriale, attraverso la valorizzazione degli elementi di forza e da un contenimento delle debolezze. Questo, mediante l’analisi di scenari alternativi di sviluppo, consente di rappresentare i principali fattori che possono influenzare il successo di un Piano. Il risultato finale di questo lavoro è una matrice, organizzata in quattro sezioni, contenente gli elementi critici dell’intervento e del territorio che si riferisce all’ambito territoriale oggetto di pianificazione e programmazione, al settore interessato e ai singoli comparti e agli assi prioritari in cui si articola un programma.

Analisi SWOT per il territorio di Taino L’analisi SWOT è strutturata a diversi livelli, dal sovracomunale al locale e nei fattori endogeni ed esogeni, attraverso la specifica lettura dei livelli tematici di interesse per l’ambito: ambiente – territorio – paesaggio e patrimonio culturale. In sintesi:

. Posizione geografica, rilevanza ecologica del . Episodi di architettura non coerente con il territorio contesto; degrado degli edifici dei centri storici e presenza di vani non occupati . Compattezza dei tessuti urbani principali . Problematiche legate al traffico di . Patrimonio di attrattività a valenza turistica di attraversamenti dell’abitato tipo culturale e ambientale . Sistema del commercio in flessione e perdita del . Paesaggio contraddistinto da un sistema di sistema artigianale tradizionale pregio, episodi monumentali e culturali . Perdita dell’identità delle frazioni per effetto di recenti dinamiche socio-economiche

S Strenghts – Punti di Forza S W W Weaknesses – Punti di Debolezza

O Opportunities – Opportunità O T T Threats - Minacce

. Valorizzazione del paesaggio, promozione . Aumento delle aree destinate all’uso antropico dell’integrazione tra ambiti urbanizzati ed con conseguente “banalizzazione” del aree a valenza ambientale ed ecologica paesaggio e impoverimento naturalistico e pressioni insediative . Valorizzazione del patrimonio socio- culturale (centri storici) . Edificazione diffusa e standardizzata a bassa densità senza idonea progettazione . Patrimonio ambientale, paesaggistico e architettonica con conseguente snaturamento culturale come "palcoscenico" in cui dell’identità del paesaggio antropico locale prevedere l'organizzazione di eventi•(vantaggi anche sull'economia locale) . Sviluppo della rete ciclo-turistica e del sistema ferroviario . Sviluppo/potenziamento dell’offerta di servizi in relazione con gli insediamenti e con la domanda sociale

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3.2 SENSIBILITÀ E CRITICITÀ

Sensibilità paesaggistica dei luoghi La descrizione della sensibilità paesaggistica dei luoghi discende da un processo conoscitivo del territorio che ne considera le specificità proprie e ne esamina le relazioni fisico-strutturali, storico-culturali, visive, percettivo-simboliche che, legandosi tra loro, qualificano l’ambiente naturale ed urbano in modo caratteristico ed unico. Le analisi fini qui condotte, necessarie per definire il quadro conoscitivo del contesto territoriale, costituiscono, pertanto, il necessario presupposto per giungere a un’interpretazione della realtà territoriale locale che, a partire dalle dinamiche in atto, valorizzi le potenzialità del territorio e sottolinei le opportunità che si intendono sviluppare (che diverranno obiettivi di piano nello scenario strategico di Piano) in relazione alle potenziali criticità socio-economiche, ambientali, paesaggistiche e territoriali rilevate. Il concetto stesso di paesaggio al quale qui ci si riferisce abbraccia tematiche più ampie di quelle strettamente vedutistico-panoramiche, ed è riconducibile alla definizione contenuta nella Convenzione europea del paesaggio (Firenze, 20 ottobre 2000) secondo la quale "Paesaggio" designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni. Riconosciuti questi aspetti, nulla di ciò che deriverà dal nuovo Piano potrà essere inteso estraneo alla dimensione paesistica ed ambientale, al contrario, è opportuno sancire un principio di reciproca centralità, del paesaggio nella formazione del Piano e del Piano nel futuro del paesaggio. Le considerazioni emerse dalle analisi comprese nel quadro conoscitivo ed il criterio stesso con il quale è stata condotta l’analisi conoscitiva, hanno riscontro nel nuovo approccio richiesto dalla legge 12/05 che suggerisce come la tematica rurale, ambientale, e quella paesaggistica debbano essere indagate in termini non settoriali ma trasversali, incrociando i diversi livelli e temi di indagine. È stato pertanto privilegiato un approccio organico nella lettura del territorio finalizzata alla costruzione della carta condivisa del paesaggio e quindi della carta della sensibilità paesaggistica dei luoghi. Dal punto di vista del paesaggio, il quadro conoscitivo assume un ruolo fondamentale nella definizione e nell’aggiornamento delle scelte di pianificazione e costituisce altresì lo strumento quotidiano per il controllo e la gestione dei progetti di trasformazione. Per quanto riguarda la sfera della percezione sociale del paesaggio comunale, sulla base della ricognizione sulle attribuzioni di significato da parte della popolazione locale, vengono presi in considerazione i luoghi carichi di significati simbolici, culturali, di identità che rappresentano il valore emozionale del paesaggio.

VALORE EMOZIONALE DEL PAESAGGIO: ELEMENTI IDENTITARI Gli elementi costitutivi del paesaggio rappresentano gli elementi del paesaggio di valenza naturale e storico-culturale che connotano e caratterizzano l’immagine del paesaggio stesso. Si riconoscono nel paesaggio di Taino elementi naturali - geomorfologici, idrografici e vegetazionali – ed elementi antropici riferiti sia al paesaggio costruito che a quello agricolo-boschivo. Gli elementi identificativi del paesaggio maggiormente riconosciuti come di valore anche nel contesto di tutela paesaggistica, naturalistica ed ecologica del territorio di Taino sono: . nuclei di antica formazione ed insediamenti storici di origine rurale . fascia collinare ed emergenze geomorfologiche . punti panoramici . percorsi di interesse paesaggistico: strade panoramiche, tracciati guida paesaggistici . beni storico-culturali e luoghi dell’identità: edifici religiosi e civili

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. ambiti di elevata naturalità: ambiti boscati di specifico valore storico-ambientale ed aree agricole di valore ambientale ed ecologico

Livelli di sensibilità paesaggistica Il P.G.T. assume l’obiettivo di elevare la qualità paesaggistica complessiva dei sistemi locali, lavorando in primo luogo al ripristino o al raggiungimento di un accresciuto grado di integrità e riconoscibilità dei contesti paesaggistici locali. Nel quadro della determinazione degli obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione a valenza strategica per la politica territoriale, la Carta delle sensibilità paesaggistiche costituisce il riferimento per l’individuazione delle criticità e potenzialità locali del paesaggio nonché per l’individuazione delle opportunità di valorizzazione dello stesso in relazione alle previsioni di sviluppo e al governo delle dinamiche in atto.

STRUTTURA DEL PAESAGGIO NATURALE E CULTURALE In base alle caratteristiche naturali e storiche ed in relazione al livello di rilevanza e integrità dei valori paesaggistici - come emersi anche dal riconoscimento di “elementi chiave” del paesaggio stesso - la struttura del territorio di Taino, inteso come paesaggio naturale e risorsa culturale, può essere descritta per ambiti–sistemi omogenei ed elementi del paesaggio ai quali è possibile associare un tipo di sensibilità paesaggistica.

Ambito

Sistema omogeneo Descrizione della struttura Tipo di sensibilità paesaggistica Elemento del paesaggio del paesaggio e culturale

Armatura territoriale storica NUCLEI DI ANTICA FORMAZIONE ED Evoluzione del rapporto tra “forma” Morfologico-strutturale INSEDIAMENTI STORICI DI ORIGINE urbana e “forma” del territorio Vedutistico e percettivo RURALE Beni di interesse storico- Simbolico e storico-culturale monumentale

AMBITO DEL COSTRUITO Edifici con caratteristiche fisiche e Morfologico-strutturale RESIDENZIALE morfologiche che connotano l’esistente Vedutistico e percettivo (TESSUTO URBANO CONSOLIDATO A Consistenza e caratteri storico Simbolico e storico-culturale BASSA DENSITÀ EDILIZIA) tradizionali del patrimonio edilizio

AMBITO DEL NON COSTRUITO Evoluzione del rapporto tra “forma” Morfologico-strutturale e naturale (FASCIA DI MARGINE TRA urbana e “forma” del territorio Vedutistico e percettivo L’AGRICOLO-BOSCATO E Rilevanza ambientale ed ecosistemica L’URBANIZZATO)

Ambito a forte valenza paesaggistico, ambientale, ecologica Morfologico-strutturale e naturale AMBITI BOSCATI – AREE AGRICOLE Itinerari di interesse paesaggistico- (DI VALORE AMBIENTALE ED culturale Vedutistico e percettivo ECOLOGICO) Emergenze geomorfologiche Tutela ambientale Rilevanza ambientale ed ecosistemica

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UNITÀ DI PAESAGGIO ED ISOPERCETTIVE Nel territorio comunale sono riconoscibili unità di paesaggio; le aree e gli edifici che ricadono entro le isopercettive di pregio identificate Piano da assoggettare a specifica tutela paesaggistica.

Ambito

Sistema omogeneo Descrizione della struttura Tipo di sensibilità paesaggistica Elemento del paesaggio del paesaggio e culturale

Morfologico-strutturale Evoluzione del rapporto tra “forma” Vedutistico e percettivo UNITÀ DI PAESAGGIO ENTRO LE urbana e “forma” del territorio ISOPERCETTIVE Simbolico e storico-culturale Rilevanza ambientale ed ecosistemica Tutela ambientale

Tutti gli interventi consentiti devono concorrere al perseguimento degli obiettivi di tutela e devono essere coerenti e compatibili rispetto alle caratteristiche paesistico- ambientali del contesto in cui si inseriscono.

Unità di paesaggio

VALORI DA SALVAGUARDARE -

DIVIETI

Tutela dell’assetto esteriore dei fabbricati, degli elementi di INTERVENTI EDILIZI, OPERE E riconoscibilità e specificità tipologica esistent

MANUFATTI Vietata l'installazione di cartellonistica pubblicitaria Salvaguardia degli elementi orografici e geomorfologici del terreno

INTERVENTI DIRETTAMENTE Salvaguardia dello stato dei luoghi e/o dell’assetto idrogeologico del FUNZIONALI ALLE ATTIVITÀ AGRO- territorio(no alterazioni permanenti) SILVO-PASTORALI Salvaguardia degli elementi orografici e geomorfologici del terreno

Mantenimento della funzione paesaggistica delle presenze arboree OPERE DI FORESTAZIONE, DI TAGLIO Conservazione dei fossi laterali dei tracciati esistenti ed il

E RICONVERSIONE COLTURALE E DI mantenimento delle piantate a filare BONIFICA Salvaguardia degli elementi orografici e geomorfologici del terreno

Nelle unità di paesaggio è vietata: a. l'apertura di nuove cave; b. la realizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti, salva la prova documentata di una oggettiva impossibilità di diversa localizzazione; la realizzazione è, in ogni caso, subordinata a misure di mitigazione e compatibilità ambientale; c. la creazione di nuove strade o la modifica dei tracciati esistenti, è consentita l’esecuzione di pavimentazioni impermeabili su tracciati stradali privi di pavimentazione al momento di adozione del presente Piano, solo per comprovate esigenze di sicurezza pubblica.

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LIVELLI DI SENSIBILITÀ PAESAGGISTICA La descrizione delle sensibilità paesaggistiche del territorio di Taino si basa sulla conoscenza delle dinamiche storiche e delle fasi salienti di trasformazione, naturali e antropiche che hanno portato all’attuale assetto, che considera gli aspetti di continuità/discontinuità nei processi storici e le logiche progettuali che hanno guidato la formazione dei luoghi e che, talora, permangono ancora oggi leggibili nello stato attuale. La valutazione sintetica esprime livelli di sensibilità, cui dovranno corrispondere adeguati livelli d’attenzione e monitoraggio delle trasformazioni del paesaggio locale.

Livelli di sensibilità paesaggistica

Ambito

Sistema omogeneo Livelli di sensibilità Elemento del paesaggio

NESSUN AMBITO 1 - sensibilità molto bassa

AMBITO DEL COSTRUITO NON RESIDENZIALE 2 - sensibilità bassa TESSUTO URBANO CONSOLIDATO

AMBITO DEL COSTRUITO RESIDENZIALE TESSUTO URBANO CONSOLIDATO (TESSUTO COMPATTO) 3 - sensibilità media AMBITO DISMESSO EX POLVERIERA MONTEDISON

AMBITI DI VALORE STORICO NUCLEI DI ANTICA FORMAZIONE, NATURALE ESPANSIONE DEL NUCLEO DI ANTICA FORMAZIONE ED INSEDIAMENTI STORICI DI ORIGINE RURALE AMBITO DEL COSTRUITO RESIDENZIALE TESSUTO URBANO CONSOLIDATO NON SOGGETTO A SPECIFICA DISCIPLINA (TESSUTO VERDE), VERDE PRIVATO VINCOLATO 4 - sensibilità elevata AMBITI DI INTERESSE PAESAGGISTICO ED AMBIENTALE AMBITO DEL NON COSTRUITO (FASCIA DI MARGINE TRA L’AGRICOLO- BOSCATO E L’URBANIZZATO)- AMBITI DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA AL MARGINE DEL TUC, EDIFICI SPARSI NEL CONTESTO AGRICOLO

AREE VERDI E SISTEMA DEI SERVIZI

ISOPERCETTIVE DEL PAESAGGIO

AMBITI DI INTERESSE PAESAGGISTICO ED AMBIENTALE AMBITI BOSCATI – AREE AGRICOLE (DI VALORE AMBIENTALE ED ECOLOGICO) 5 - sensibilità molto elevata ZONE DI TUTELA ECOLOGICA SISTEMA DELLA RETE ECOLOGICA COMUNALE

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