In Questo Numero

Basta sonno, dice il Priore: è San Giuseppe, comincia il sogno M (che non è quello di Braccino). Sonno? Ma quando mai la contrada è andata in letargo!? Basta leggere questo numero di Malborghetto - più che mai Marzo “corposo” - per scoprire che è 2010 58 vero l’esatto contrario. Il Capitano e i suoi collaboratori, per esempio, Autorizzazione del tribunale Orgoglioso della sua natura e della sua storia, “Malborghetto” hanno lavorato sodo alla di n. 400 del 2/6/80 - pubblica le libere opinioni dei singoli Ondaioli. Tali espressioni costituzione della “squadra”. Spedizione in abbonamento impegnano esclusivamente i loro autori e in nessun caso pos- C’è armonia e stima reciproca. postale 50% sono essere attribuite alla Contrada come tale. C’è fi ducia. E c’è Nello, vecchio ILPRIORE stile ondaiolo, che saluta, auspica San Giuseppe, è tempo di sognare 3 e ringrazia.

Direttore Responsabile ILCAPITANO Non stanno certo con le mani Alessandro Rossi L’importanza di fare squadra 5 in mano i consigli delle Donne, Botta&Risposta 8 della Duprè, dei Giovani, che Corsi&Ricorsi 9 passano agilmente da iniziative Direttore ILSALUTO di peso a piccoli ma importanti Luciano Salvini Guardiamo solo avanti 10 segnali di innovazione. Non c’è solo fermento, in certi LAFESTA casi sembra esserci una sorta Testi Ballata di San Giuseppe 12 di frenesia, come se la gente Guido Bellini LADUPRÈ avvertisse l’imminenza di una Alice Bianciardi Fatto tanto, tanto da fare 15 stagione trionfale e volesse fare Maria Letizia Bosnjak allenamento e prepararsi al Mirko Bracci LEDONNE meglio. Nello Cancelli Che spettacolo di Donne! 17 Chiara Cicali ... ingannando l’inverno... 18 L’Onda si conferma contrada Riccardo Coppini IGIOVANI “spettacolare”: sono saliti Massimo Gorelli Si comincia con un biliardino... 19 in palcoscenico le donne e Simonetta Losi gli addetti ai Piccoli Delfi ni Sandra Raveggi PICCOLIDELFINI (in entrambi i casi a scopo Gianni Roggini Siena è veramente città da manicomio 20 benefi co), stanno per esibirsi i Il programma delle attività 23 Alarico Rossi cittini di Ondeon, una delle Luciano Salvini STORIAEMEMORIA più luminose idee made in Elisabetta Scelfo 1-8-7-3 Stella! 24 Malborghetto. Massimo Spessot Il giornalino dà conto di bilanci ILRICORDO e progetti, di gioie e di dolori. A Maria Rosaria con amore 26 Foto Si scoprono vecchi documenti, Claudio Agnesoni L’INTERVISTA si ricordano persone care, Mauro Agnesoni Renato Corsi e il mistero dell’Onda 28 s’intervistano artisti ondaioli, Stefano Bellotti si scopre chi è il Figurin Gigi Lusini IMONTURATI Maggiore per eccellenza, si Stefano Gentilini La Hall of Fame biancoceleste 30 scende in campo con le fanciulle biancocelesti, si guarda un po’ Silvia Positano LASPECOLA Sandra Raveggi Visti da lontano 32 come ci hanno visto e trattato Archivio della Contrada le “consorelle” negli ultimi LOSPORT ottant’anni. Copertina e Siamo una squadra fortissima 35 Controcopertina Gigi Lusini E gli addetti ai Protettori IPROTETTORI vanno come treni dell’Alta Buona la prima! 37 Grafi ca e impaginazione Velocità: nessuno li ha sentiti NEWS 38 cantare “si può dare di più”. extempora Buon San Giuseppe all’Onda e SANGIUSEPPE 39 agli Ondaioli! Stampa COME ERAVAMO 40 Industria Grafi ca Pistolesi

M 2 Malborghetto marzo 2010 ILPRIORE San Giuseppe è tempo di sognare

{ di Luciano Salvini era una volta il letargo invernale. Malborghetto e per tutta Siena: si è Archiviati i furori estivi, in autunno comunque consumato il tempo del le contrade rallentavano il ritmo fi no sonno, comincia il tempo del sogno. ad addormentarsi, nell’attesa che San E allora godiamocelo tutto questo San Giuseppe – tre mesi e rotti al Palio - Giuseppe 2010, noi che siamo i signori C’desse il segnale del risveglio. Era l’On- dell’evento: è una porta che si apre sulle da ad annunciare la primavera e a nostre speranze. Forse, è l’inizio di una inaugurare la nuova stagione “eroica”. sinfonia che non suoniamo da quindici Oggi non è più così: anche nei mesi anni. Come nel ’69. Dice qualcosa? freddi le contrade sono in piena atti- vità. Ma l’ondaiolissima festa di San * Giuseppe - tenacemente difesa dagli strali di un’ottusa burocrazia - è una Per quanto si riferisce al Palio, l’Onda campana che continua a suonare per esce dall’autunno e dall’inverno con

marzo 2010 Malborghetto 3 M ILPRIORE

un nuovo gruppo dirigente. A nome cercheranno in tutti i modi di farsi tro- della Contrada, desidero esprimere il vare pronti all’impegno necessario. più affettuoso ringraziamento a Nello e ai suoi collaboratori. Il fatto che non siano stati premiati dalla sorte non m’impedisce certo di * esprimere sincero apprezzamento per l’intensità del loro impegno e grande La Contrada, dicevo all’inizio, non si soddisfazione per la qualità del rap- è affatto “addormentata” nei mesi tra- porto che è stato possibile instaurare scorsi: lo provano - oltre agli esiti delle con ciascuno di questi amici e con il adunanze di Seggio e delle Assemblee gruppo nel suo insieme. - i lavori già completati e quelli in cor- Grazie, di tutto cuore! Con Riccardo, so nella Sacrestia e al Policarpo. E lo con i suoi mangini e con tutti i suoi dimostreranno le imminenti proposte collaboratori avrò sicuramente un di adeguare all’Onda del XXI secolo rapporto di collaborazione non meno alcuni articoli del nostro Statuto, deci- gratifi cante. Spero che - fi n dal 30 samente superati nella formulazione e maggio - la fortuna si tolga la benda talvolta nella sostanza. che da troppo tempo non le consente Ci sono tanti programmi in corso di di “vedere” l’Onda. Come Capitano, sviluppo, immaginati come opero- Riccardo è al secondo giro ed è in sa scansione del tempo che ci separa largo credito con la fortuna. Sembra dall’Estate. E c’è Ondeon. Anche i venuto il momento di passare all’in- Piccoli Delfi ni - primavera dell’Onda casso. Priore e Seggio, insieme con i - ci ricordano che stiamo già scivolan- consigli direttivi delle organizzazio- do verso la stagione calda. In tutti i ni collaterali e con tutti gli Ondaioli, sensi. compatti come nei momenti migliori, Buon San Giuseppe a tutti!

M 4 Malborghetto marzo 2010 ILCAPITANO L’importanza di fare squadra

{ di Riccardo Coppini

ono convinto che nel Palio, come nel- della Contrada, teso a riunire tutte le la vita, poter contare su di una buona forze dell’Onda per il raggiungimento “SQUADRA” sia fondamentale. I vari dell’obiettivo comune. componenti devono formare un giusto Questo percorso, inutile ripeterlo, è miscuglio di esperienza e novità, esse- appena incominciato, ma credo stia Sre coesi e agire all’unisono aiutandosi già dando i suoi primi frutti: all’esterno reciprocamente sia in fase di copertu- lo sforzo è stato apprezzato e guardato ra che di attacco. La formazione della con rispetto ed approvazione. “SQUADRA” è pertanto molto impor- All’interno sappiamo bene che la stra- tante ed a questo abbiamo dedicato, da intrapresa sarà lunga e irta di osta- subito dopo la mia elezione a Capita- coli. Devo dire, però, che se il “buon no e la nomina dei fi duciari, le nostre giorno” si vede dal mattino, l’incorag- rifl essioni ed i nostri sforzi. giamento ad andare avanti ricevuto da Facendo un passo indietro mi preme, molti di Voi durante vari incontri che però, sottolineare ancora una volta abbiamo avuto (e che, Vi preannuncio, come la mia elezione non sia il sfrutto riprenderanno a breve e saranno este- di una scelta estemporanea, ma la ma- si a tutti i contradaioli) fa sicuramente turazione e nel contempo l’inizio di un ben sperare. percorso condiviso dai miei più stretti Ma ricordiamoci sempre che se riu- collaboratori e anche dalla dirigenza sciremo a raggiungere il nostro primo

marzo 2010 Malborghetto 5 M ILCAPITANO

obbiettivo sarà merito anche e soprat- Robertino che saluto ed abbraccio con tutto di Nello, di Franco e di Pino che rinnovata amicizia e stima) il “fi uto” hanno ben seminato in inverno per per i fantini; è conosciuto, rispettato consentirci di raccogliere in estate quei ed apprezzato dalle dirigenze delle al- frutti che dovranno e dovrete sentire e tre Contrade; ha una visione del Palio riconoscere comunque anche loro. nata alla scuola dell’Onda “anni ‘80” Torniamo alla SQUADRA. (Professori Giorgio e Bernardino) che I miei due più stretti collaboratori, con intelligenza ha saputo aggiornare Gianni e Stefano, credo non abbia- e rendere attuale. mo bisogno di molte presentazioni. I tenutari del fantino sono invece tre Il loro DNA è sicuramente dall’Onda giovani speranze ondaiole: Guglielmo D.O.C.G.. Da anni vivono l’ambiente Ascheri, Iacopo Castagnini (anche lui del Palio che per loro non ha ormai fi glio d’arte) e Francesco Meini. Di più molti segreti. Collaborare “gomi- loro ho apprezzato l’entusiasmo con to a gomito” con loro, tuttavia, mi ha il quale hanno accettato il nuovo (per permesso di conoscerli e apprezzarli loro) incarico dimostrando fi n dall’ini- ancora meglio. Gianni si è rivelato un zio un buon affi atamento, tanta grinta intenditore di cavalli oltre ogni mia e determinazione da vendere. aspettativa. Buon lavoro ragazzi e speriamo che fi n I suoi giudizi tecnici risultano sempre da quest’anno possiate essere messi alla molto preziosi. I rapporti sia personali prova del fuoco! che quale dirigente della Contrada in- Infi ne la Stalla (con la “S” maiuscola tessuti con molti fantini gli consentono come deve essere quella dell’Onda). di muoversi con grande sicurezza ed Un grazie a Mirko che nonostante le un’effi cienza veramente preziosa per insistenze mie e dei miei collaborato- tutti noi. ri ha chiesto di poter “tirare il fi ato”. Stefano non è una scoperta di oggi. Sono sicuro che si tratta solo di un Ho lavorato a lungo con lui in passato. “turno di riposo” perché Mirko è un Ha ereditato dal padre (il grandissimo patrimonio su cui l’Onda deve poter fare affi damento. Per serietà e dedizione all’incarico ha avuto sicuramente pochi rivali; l’espe- rienza fatta ha affi nato (se ve ne era bi- sogno) le sue capacità e credo fra breve lo ritroveremo pronto a scendere nuo- vamente in campo per dare una mano ove ve ne sia bisogno. Ma un grazie anche ai suoi collabora- tori Michele e Francesco e, soprattutto, mi sia consentito ringraziare Leonardo che, accettando con grande entusiasmo di condividere con noi questa ulterio- re esperienza, ha dato alla Stalla quel segno di continuità che ritenevamo in- dispensabile. Una continuità che si ritrova nel nostro “Progetto” e ne costituisce l’anima, la parte forse più importante. La continu- ità assicurata da Gianni nella “TER- NA” e Leonardo nella “STALLA”. A Leonardo abbiamo poi ritenuto di dover affi ancare l’esperienza di Valerio (che farà un po’ da “babbo” a tutti e

M 6 Malborghetto marzo 2010 ILCAPITANO non solo per l’età) e la forza di Walter La SQUADRA così è quasi al completo. (il nostro Stardi se mi si consente di Vorrei aggiungere e ringraziare an- scomodare De Amicis). che: Alarico per l’aiuto che ci ha pro- Un grazie di cuore per aver detto “SI”, messo per il montaggio delle riprese senza “SE” e senza “MA”. Tra le ri- per le prove ed il Palio; ghe, niente di uffi ciale, ma con grande Alessandro Cicali e Mauro Taccioli affetto e gioia mi sia consentito di sa- per la gestione dei palchi: a proposito lutare anche Duccio. E’ il più piccolo se avete o cercate posti in palco ovve- sarà la nostra “mascotte”. Ma nono- ro conoscete qualcuno che potrebbe stante l’età veramente “invidiabile”, aiutarci o essere interessato a reperi- mi dicono sia già un piccolo esperto re posti in palco, rivolgetevi a loro e nella “gestione e cura del cavallo”. ci consentirete una gestione oculata Ho voluto nominare Duccio sempli- e razionale di questo importante e cemente per poter rinnovare ancora delicato settore e darete una mano una volta l’invito ai giovani (ma an- all’Onda. che a quelli un poco più cresciutelli) Chi manca all’appello? a contattare direttamente me od uno Il Veterinario: sarà donna; il maniscal- qualsiasi dei miei collaboratori per co: sarà una sorpresa per molti. provare ad avvicinarsi - con l’umiltà Il fantino: ve lo dico nel prossimo nu- e lo spirito di sacrifi cio necessario - mero altrimenti non saprei più cosa al mondo dei cavalli: si richiede solo scrivere. molta buona volontà, un po’ di tem- Il cavallo: ma chi va a prenderlo? po a disposizione e, possibilmente, un Aspetto candidati. mezzo proprio per poter raggiungere Un abbraccio a tutti e spero che l’en- i luoghi di “lavoro”. tusiasmo della SQUADRA sia conta- L’appello fi no ad oggi non ha dato gioso. grandi frutti, ma certo per questo non ci scoraggiamo. W L’ONDA

marzo 2010 Malborghetto 7 M BOTTA&RISPOSTA

Nome: Riccardo, Guglielmo, Angelo Cognome: Coppini anche se per il D.N.A. Ondaiolo vedi ramo Savoi Soprannome: “Ric”, ma anche “Ricche” (Pino), “Copparoni” (Beppe), in gioventù “Aia” (me lo mise il Bartali quando mi allenavo a pallavolo con riferimento alle dimensioni del mio lato B che non consentiva grandi elevazioni) Stato Civile: Coniugato (e su questo non si scherza!) Ti defi nisci: dall’Onda Il cantante preferito quando eri ragazzo: Irio ma anche Aldino e i fratelli Brizzi La canzone preferita: “E’ una voce che rimbom- ba…” Il cartone animato preferito: Quello con i Delfi ni (ma esiste?) Il libro preferito: Il Numero Unico del 16 agosto 1985 Il fi lm preferito: Il fi lmato del Palio del 2 luglio 1969 La tua prima automobile: Un carretto di San Giu- seppe. Solo che quando ci sono salito sopra… Il giocatore preferito del passato: Il Biri nei su’ cen- ci… parava certe “bollate”!! Il giocatore preferito oggi: Ma a che gioco si gioca? A tennis: il Pitassi; a bocce: Armando; a Risiko: Ber- nardino; coi Barberi: Valerio, Walter e Leonardo; a Tappini: in diversi ma è meglio non dirlo sennò si arrabbiano Citazione preferita: Nella vita ogni conquista costa fatica e “Le seggiole non sono come i gatti che basta fare sciò sciò e vanno a posto da sole” (grande fi loso- fo del ‘900 alias Luciano Fusi) L’Onda è: GRANDE

Nome: Gianni Cognome: Castagnini Soprannome: Pampurino Stato Civile: Coniugato Ti defi nisci: Intuitivo Il cantante preferito quando eri ragazzo: Adriano Celentano La canzone preferita: Il Ragazzo della Via Gluck Il cartone animato preferito: Braccio di ferro Il libro preferito: “L’Onda perfetta” di Sergio Barbarèn Il fi lm preferito: “un Borghese piccolo piccolo” di Alberto Sordi La tua prima automobile: Fiat Panda Il giocatore preferito del passato: Roberto Baggio Il giocatore preferito oggi: Diego Alberto Milito Citazione preferita: ti pentirai sempre di aver parlato mai di aver taciuto L’Onda è: un valore

M 8 MalborghettoMaMalblbororghghetettoto marzomam rzrzo 20102020101 BOTTA&RISPOSTA

Nome: Stefano Cognome: Neri Soprannome: Stene, ma nell’Onda mi hanno sempre chiamato Nerino, come il matto Nerino per il quale nutro grande affetto e rispetto Stato civile: Felicemente sposato con Cristina Ti defi nisci: poliedrico a modo mio Il cantante preferito quando eri ragazzo: Omar La Canzone preferita: Impressioni di Settembre PFM Il cartone animato preferito: Nick Carter Il libro preferito: Racers di Michele Lupi Il fi lm preferito: Un mercoledi da leoni La tua prima automobile: Una Ford Escort che guidavo nella cava di mio nonno a 13 anni Il giocatore preferito del passato: Maradona Il giocatore preferito oggi: Cassano La citazione preferita: Nella mia vita ho speso un sacco di soldi in alcool, donne e macchine veloci, tutti gli altri li ho sperperati (George Best) L’Onda: è l’Onda, inutile cercare di spiegarla

CORSI&RICORSI Un bicentenario da celebrare… (g.r.) La bacheca 2010 dei corsi&ricorsi propone un bicentenario da celebrare nel migliore dei modi e un centenario da esorcizzare in tutte le maniere. Due secoli fa, il 2 Luglio 1810, l’Onda vinse con un morello sul quale montava Niccolò Chiarini detto Caino, fratello di Giuseppe detto Gobbo Chiarini e babbo di Salvatore detto Figlio di Caino. Caino era un po’ l’Aceto del tempo: alla fi ne di una carriera cominciata a quindici anni nel 1799 e conclusa nel 1831, avrà all’attivo - praticamente come il Degortes e solo un gradino al di sotto del Gobbo Saragiolo -14 vittorie su una sessantina di Palii disputati. In carriera corse sette volte con il giubbetto dell’Onda, per la quale conquistò anche la sua ultima vittoria, quella del 16 Agosto 1825. Per la cronaca, in quel Palio di Luglio di duecento anni fa, l’Onda entrò prima al canape e partì prima. Capitano era Sebastiano Falorsi. E sempre per la cronaca, d’Agosto Caino fece cappotto con il giubbetto dell’Oca. Tre secoli fa, nel 1710, venne disputato un solo Palio e lo vinse la Chiocciola con Ignudo. Più articolato (e parec- chio meno gratifi cante) il quadro del 1910, anno in cui furono corsi tre Palii. Di Luglio vinse il Montone con il Meloni, d’Agosto la Tartuca con Scansino. In entrambe le occasioni, l’Onda ebbe in sorte uno dei cavalli favoriti, Calabresella, e prese due purghe epocali. Lo straordinario di Settembre, corso per onorare un gruppo di giornalisti francesi in visita a Siena, andò alla Torre, che non sprecò il regalo della buona sorte, cioè l’assegnazione di una cavalla velocissima di nome Gobba. Il fantino era Domenico Leoni, babbo del più noto Ganascia. La pioggia ostacolò non poco le operazioni, imponendo la soppressione di alcune prove e il rinvio del Palio dall’11 al 12 e infi ne al 13. Si corse insolitamente di mattina, mentre ancora pioviscolava. Al primo Casato, la Torre passò in testa e buonanotte al secchio. Nel frattempo, i giornalisti francesi se n’erano andati, forse avevano annusato la ragia. Conforta pensare che nel 2010 non è previsto uno straordinario.

marzomamarzrzo 202201001010 MalborghettoMaMalblbororghgheetttto 9 M ILSALUTO Guardiamo

{ di Nello Cancelli solo avanti

nni fa, ero Priore, ad una mia richiesta di “dare” mi fu risposto e chiesto che cosa dava l’Onda. Risposi che l’Onda non dà e non deve dare niente, se si pensa a qualcosa di Aconcreto, ma certamente dà e può dare tanto sotto tanti altri aspetti. Quanto può valere il vederla ben fi gu- rare. Fare un bel giro con tanti mon- turati, con tanto popolo dietro, con un bel rocchio. Oppure avere dei lo- cali belli, ampi, frutto del sacrifi cio e dell’impegno di tanti. Che valore può avere l’aver fatto una festa straordi- naria come quella del 1995, con quel galeone che ancora oggi è ricordato in città, con la serata del sabato, con tut- te quelle persone in costume, nei nostri vicoli, dove sembrava, veramente, di respirare un’atmosfera magica. Quanto ci inorgoglisce, ancora oggi, essere ricordati come l’ideatori di On- deon. E poi la nostra terra, il nostro giardino e tutto quello che ci siamo fat- ti, sempre e soltanto da noi con l’impe- gno e il sacrifi cio di tanti, quanto vale la nostra storia il nostro passato. E poi il Palio, possibilmente vincerlo ma, anche se arriva ottava .. ma anche riuscire a farlo perdere alla nostra ri- vale. Reggere l’urto, non arretrare di un me- tro, orgogliosi e fi eri nel dire che l’On- da non ha padroni. Tutto questo quanto può valere, io penso tanto e penso che più hai con- tribuito, in tutti sensi, a raggiungere quel risultato e più ti senti ripagato e gratifi cato.

M 10 Malborghetto marzo 2010 ILSALUTO L’Onda ripaga sempre tutti, allo stesso modo, poi sta ad ognuno ritagliarsi un pezzetto per se. Pensavo a queste cose, a letto, dopo l’as- semblea del 14 dicembre scorso, e non riuscivo a prendere sonno, chiudevo gli occhi e risentivo l’applauso caloroso e lungo che l’assemblea, tutta, mi aveva concesso dopo che Riccardo, il nostro nuovo Capitano, mi aveva salutato. Sicuramente io, quella sera, ho avuto tanto anche sul piano personale. L’emozione è stata così intensa che in quel momento non sarei stato capace di dire niente. Si potrà obiettare che io sono stato un privilegiato, l’Onda mi ha fatto fare prima il Priore e poi il Capitano ma credetemi, io sono convinto, che non sia una questione di ruoli. L’orgoglio di essere dall’Onda non di- pende certo da una carica. I traguardi, quando raggiunti, non sono merito di una sola persona ma di tante, meglio se di tutte. tutti gli altri collaboratori. Così, dopo quattro anni e quattro palii Al gruppo stalla, Mirko, Michele, Fran- corsi smetto di fare il Capitano. cesco, Leonardo e Federico. Hanno Purtroppo non abbiamo vinto, la spe- sempre lavorato sodo e bene. Grazie di ranza è che Riccardo sia decisamente cuore. molto più fortunato e possa portarci Al gruppo dei tenutari del fantino, a questa vittoria che ormai manca da Davide, Antonio e Alessandro, a Tom- troppo tempo. maso, Massimiliano e Jacopo grazie L’elezione di Riccardo è avvenuta dopo per tutto ciò che hanno fatto. vari passaggi, a cui ho cercato di dare Ai Priori con cui ho vissuto questo pe- il mio contributo, tutti volti a riportare riodo, Mario e Luciano, sempre vicini in Contrada un clima migliore e più e pronti a darmi una mano. Ai loro Vi- sereno. Elementi questi che ritengo in- cari. dispensabili al raggiungimento dell’ob- Infi ne a tutti gli ondaioli, a tutti indi- biettivo che vogliamo raggiungere. stintamente voglio dire grazie e voglio A Riccardo a Gianni e a Stefano l’au- anche dire che dobbiamo, qualche gurio che fi nalmente si riesca a vincere volta, ricordarci che siamo un grande il Palio. Per ora un caloroso e forte ab- popolo e tutti, proprio tutti, dobbiamo braccio. essere convinti di questo dimenticando E ora i ringraziamenti. così le sterili polemiche, i personalismi Ai mangini, Gianni, Pino, Franco e e quella mania, un po’ troppo frequen- Guglielmo. Lavorare con loro è stato te, di piangerci addosso. Abbiamo biso- facile e divertente e sono certo che an- gno di fortuna, e allora cerchiamola.! che certe mie fi ssazioni come gli orari, Ritroviamo i nostri veri valori e, come la precisione e i miei, spesso, lunghi dissi all’Assemblea, “guardiamo solo discorsi, sono stati, alla fi ne, ben sop- avanti” portati. Se saremo bravi in questo l’Onda ce ne A loro la mia più sincera gratitudine e sarà grata e sarà facile capire quanto un grande abbraccio. veramente è in grado di dare. Un grande ringraziamento anche a Un abbraccio e ancora grazie a tutti.

marzo 2010 Malborghetto 11 M LAFESTA Ballata di San Giuseppe

{ di Massimo Gorelli (una rivisitazione ondaiola del capolavoro di Charles Dickens)

l 19 marzo si avvicina e tutti, nell’Onda, “Ma gnamo! Almeno vieni a man- sembrano godersi l’atmosfera gioiosa di giare due frittelle o almeno… alla questo giorno. Beh…quasi tutti. C’è Messa. Anche noi, lo sai, ci si cre- un contradaiolo che non ama la festa de pochino, ma le feste comanda- di San Giuseppe e odia l’idea di essere te vanno rispettate. Sono le nostre Iallegro per questa ricorrenza. In Mal- tradizioni.” borghetto è conosciuto come “Bracci- no” per via di una sua certa tirchieria, “Le frittelle mangiatevele voi, che di sentimenti più che di denari. Un so- so’ veleno e poi mi sciupano gli prannome di cui si fregia con orgoglio, addominali. così come rivendica le sue origini anglo- E in chiesa andateci voi, tanto più maremmane, che ne hanno plasmato il che ultimamente questo santo, in carattere chiuso e rancoroso. È ancora fatto di Palio, mi sembra se le sia piuttosto giovane, ma la sua anima è già meritate poco tutte queste pre- vecchia e rassegnata a non provare più ghiere. emozioni. Anzi, ora bevo l’ultimo gotto e vo È quasi ora di chiudere la Duprè quan- a letto.” do gli amici di Braccino, con i quali ha trascorso la sera del 18 marzo tra sva- Tornando a casa, Braccino, non è affat- riati gotti, annunciano: to felice di vedere le luci dei braccialetti accesi e le bandiere nel rione, preludio “Allora siamo d’accordo, ragazzi, della stagione di Palio in arrivo. domani mattina ci troviamo alle Aprendo il portone di casa, pensa: ma 7, facciamo colazione e diamo una guarda quanti sprechi in questa contra- mano per montare i tavoli e pre- da… c’è da tenere accese le luci, sì… parare le frittelle. Dovrà essere con questi chiari di luna!. un San Giuseppe indimenticabile. Proprio in quel momento, dentro l’uscio Te vieni, Braccino?” di casa vede un uomo con l’aspetto di uno spettro e una grande barba bianca, “Non ci penso nemmeno. Domani che lo osserva, severo. Somiglia al San devo andare a lavoro, in palestra, Giuseppe che se ne sta da secoli sull’al- a farmi una lampada, a fare una tare maggiore della Chiesa dell’Onda, vasca con la mi’ citta sennò mi a pochi metri da casa sua. stressa e la sera, se permettete, c’è l’anticipo di serie B che non mi Accidenti a me e a tutti i gotti perderei né per San Giuseppe né che bevo! - pensa Braccino - Ora mi per Sant’Antonio né per nessun sembra di vedere anche i Santi. altro santo al mondo.” So’ proprio un briacaccio!.

M 12 Malborghetto marzo 2010 LAFESTA Non fa in tempo a fi nire la sua rifl essio- suo rione, qualche anno indietro, e vede ne che la porta di casa si chiude da sola tanti amici e amiche indaffarati per ce- con violenza e l’uomo riappare. lebrare degnamente il 19 marzo. C’è chi È proprio San Giuseppe. canta, chi beve, chi vende le frittelle. Il clima è sereno e festoso. Solo lui se ne “Che vuoi da me?” farfuglia Bracci- sta un po’ in disparte, evitando di aiuta- no terrorizzato. re chiunque o di lasciarsi coinvolgere in alcun modo. “Voglio aiutarti. Stanotte mi pre- senterò in forma di tre spiriti e “Perché sono felici?” chiede a San faremo tre giratine insieme. Giuseppe. Stai pronto.” E se ne va. “Perché, nonostante tutto, si vo- Braccino, frastornato, ma deciso ad at- gliono bene.” tribuire la visione alla sbornia, si mette a letto, convinto a chiuderla una volta “Senti, San Giuseppe, portami a per tutte con bevute e gozzoviglie. casa, mi so’ bell’e divertito, ho Non appena il campanone batte l’una, sonno, non ho voglia di prediche però, San Giuseppe ritorna e lo sve- e domani devo andare anche a la- glia. voro.”

“Che vuoi ancora?” Un momento dopo il santo e l’ondaiolo sono in via Duprè, mentre gli amici di “Sono lo spirito dei San Giuseppe Braccino ci stanno dando dentro con del passato. Vieni con me.” tavoli e sedie. È la mattina di San Giuseppe, Siena è Improvvisamente, Braccino si trova nel bellissima e l’aria è piena di speranze.

marzo 2010 Malborghetto 13 M LAFESTA

I ragazzi già bramano panini e frittelle, mentre si monta il banchino dove si con- sumeranno numerose colazioni. Durante una di queste, all’inevitabile brindisi, tra un bicchiere e l’altro c’è chi pensa con dispiacere a Braccino.

“Mi dispiace per lui, non sa che, con la sua scontrosità, si perde i momenti più belli. Credo sia mol- to infelice.”

Braccino prova a intervenire, ma nessu- no può sentirlo né vederlo.

“Non so se l’hai capito, caro nac- cherino, ma io sono lo spirito del San Giuseppe presente e le cose non mi sembra vadano proprio bene.”

Braccino inizia ad accusare il colpo, ma quando si volta per chiedere conforto a San Giuseppe nota che il Santo ha cam- biato espressione, sembra triste e sconso- lato. Allora Braccino capisce che lo aspetta la visione della festa del futuro. Si volta e vede il Laterino con una lapide abbandonata in un angolo del cimitero, circondata da poche persone.

“Pòro citto, era fatto un po’ a modo suo, ma in fondo non era cattivo. Era solo troppo attento a pensare a sé stesso e per niente agli altri, a chi gli voleva bene.”

A questo punto Braccino lancia un grido e si sveglia. È nel suo letto, si alza in fretta e, aprendo le fi nestre, esclama:

“Che giornata stupenda! È San Giuseppe e io mi sento felice.”

Poi si veste e va a comprare paste e vino buono per tutti. Nella strada trova i suoi amici, scesi da poco. Li abbraccia e con loro brinda all’Onda e a San Giuseppe. In fondo è stato lui che l’ha aiutato a cambiare la sua vita.

M 14 Malborghetto marzo 2010 LA DUPRÈ Fatto tanto tanto da fare

{ di Mirko Bracci

anno contradaiolo 2009 è passato e, con l’aiuto di disponibile, che purtroppo ci ha lasciato. La serata è tutti, le attività della Duprè sono andate molto bene. andata benissimo, con più di 400 persone a tavola no- Tenendo presente che si può sempre fare meglio, va nostante il tempo non ci fosse amico, tanti giovani che comunque fatta una panoramica di ciò che è stato. servivano in modo veloce e preciso e uno spettacolo Siamo partiti con buoni propositi e diversi progetti, con P. Ruffi ni, che a a qualcuno è parso “esagera- L’primo fra tutti quello di organizzare nel minor tempo to”, ma che alla fi ne ha attirato tanta gente dell’Onda possibile - e nel miglior modo - il Festivalbarre. Devo e non. Scorrono i giorni e arriviamo a fi ne Giugno. dire che le cose sono riuscite alla grande con tanta Come di consueto, prima della festa titolare si sono partecipazione di pubblico e con una grande varie- svolte le quattro serate estive. Anche in questo caso, tà di “artisti”. In secondo luogo, c’era da rimettere i malgrado il tempaccio della prima sera, è andato tut- piedi nella “terra”, organizzando le serate estive. In to bene: le commissioni responsabili delle varie attivi- collaborazione con i vertici della Contrada, abbia- tà proposte (ristorante-braceria-osteria-aperitivo-bar) mo deciso di riaprire i giardini all’inizio di Giugno sono state brave a superarsi in tutto e per tutto e così con una bella serata d’inaugurazione. Ricordo con hanno potuto far fronte brillantemente a un’ affl uen- molto piacere le tante persone che si sono adoperate za di persone veramente inaspettata. Passato Luglio per organizzare e “abbellire” i giardini e le ringrazio (chi più, chi meno al mare…), ci siamo avvicinati al tutte, in particolare Piero, il nostro tuttofare sempre Palio d’Agosto, con solo due serate, che abbiamo cer-

marzo 2010 Malborghetto 15 M LA DUPRÈ

cato di rimodellare sia nella forma sia con la Cena degli Auguri. nelle proposte. Certo, la partecipazio- Tutto come da previsione: eccellenti ne della gente è stata minore, ma ab- menu, eleganti apparecchiature e belle biamo ottenuto comunque un ottimo atmosfere che si sono create soprattut- risultato. to grazie alla notevole affl uenza di con- Arriva l’autunno e quindi la Festa della tradaioli. Cosa resta da dire per questo Castagna svoltasi a metà Novembre: mio/nostro primo anno di mandato? rispetto al passato, maggiore parteci- C’è mancata solo una cosa, che oramai pazione, miglior cura degli allestimenti ci manca da tanto tempo... ma prima e più introiti. Bravi tutti. Passano pochi o poi la sfortuna passerà!!! Per il 2010 giorni ed eccoci alle serate del Franto- siamo prontissimi a rimboccarci le ma- io di fi ne Novembre, un’iniziativa alla niche per garantire la migliore riuscita quale vengono invitati, come di con- di tutte le iniziative in programma. suetudine, i dirigenti delle consorelle: C’è già stato un grosso problema: dove un motivo in più, se mai ce ne fosse fare l’osteria per San Giuseppe, visto stato bisogno, per lavorare al meglio che c’è la stalla nuova? Alla fi ne, si è per la buona riuscita delle cene. deciso per la Terrazza. Piazzetta era Sembra ripetitivo scriverlo ma la com- un’altra cosa, ma non c’erano soluzio- missione e tutti i partecipanti ai vari nimigliori. Per adesso mi fermo qui. servizi hanno veramente fatto un gran Non voglio rivelarvi le novità in cantie- lavoro, visto l’encomiabile risultato ot- re per l’estate, prometto solo, a nome tenuto. mio e di tutto il Consiglio, che staremo Sembra di aver fi nito l’anno, ma Di- bene e ci divertiremo. cembre ci aspetta con il Banchetto e Nell’Onda!!

M 16 Malborghetto marzo 2010 LEDONNE Ma queste attrici sono uno spettacolo

{ di Alice Bianciardi l coordinamento dei gruppi femminili S. Regina, che ospita bambini orfani; delle Contrade (il primo al quale San- una parte alla Casa Famiglia di Mon- dra e io abbiamo partecipato da sole, talbuccio, che dà aiuto e sostegno alle visto che a quello precedente eravamo donne in gravidanza; e il restante ai fa- accompagnate da Caterina e Daniela), mosissimi Clown che allietano le gior- Isi è trovato subito a prendere un’impor- nate dei nostri malati all’ospedale delle tante decisione: ripetere e o meno la Scotte. La Commedia è stata rappre- Commedia nell’anno 2010? I risultati sentata per due sere di fi la registrando il del 2009 erano stati veramente incorag- tutto esaurito, loggione compreso! Vo- gianti e quindi all’unanimità si è stabili- glio dire che, nonostante la non perfetta to di replicare l’esperienza. “performance” del sabato, siamo state Il coordinamento, infatti, ha come fi ne veramente brave da tanti punti di vista. ultimo la benefi cenza. Ormai è storico Durante i quasi quattro mesi precedenti l’aiuto che le donne di Contrada danno la Commedia ci siamo viste due volte all’ATL per il classico albero di Natale alla settimana per le prove e tutte le sere in piazza Salimbeni, ma non è questa nelle ultime due settimane. Ci siamo l’unica attività. Prima della commedia, sopportate a vicenda (e, credetemi, far ricordo la vendita dei vini sotto le Log- stare insieme quaranta donne non è fa- ge della Mercanzia e prima ancora la cile), ci siamo impegnate per imparare vendita di un libro di ricette. Tuttavia, le nostre battute sapendo che, oltre al il resoconto economico dell’ultima ma- piacere di stare insieme, lo scopo bene- nifestazione ha testimoniato che le cifre fi co era veramente importante. raggiunte con la Commedia erano ben A conti fatti devo dire che, poche sere superiori a quelle ricavate da qualsiasi fa, quando ci siamo trovate tutte a cena altra iniziativa. insieme, ho provato un immenso pia- Nel 2009, grazie a questi ricavi, è sta- cere nel sentire i ringraziamenti che ci to possibile diminuire drasticamente il hanno fatto i rappresentanti delle due costo del vaccino contro il papilloma case famiglia. So che nel nostro picco- virus per le ragazze senesi che rientra- lo io, Sandra e Daniela, abbiamo fatto vano anagrafi camente nel progetto. Per qualche piccolo sacrifi cio, ma dobbiamo il 2010, l’idea era quella di devolvere il sentirci orgogliose per quello che siamo ricavato ad associazioni o realtà senesi riuscite a fare e quindi a dare. E so an- che già non benefi ciassero di sovvenzio- che che il ringraziamento più grande lo ni pubbliche. Fra tutta la serie di propo- dobbiamo fare a voi che siete venuti a ste che abbiamo preso in esame (perché vederci, perché senza il vostro contribu- Siena sarà anche ricca ma esistono sac- to non avremmo ottenuto questo risul- che di grande povertà e bisogno), siamo tato eccellente. Grazie da parte nostra e giunte alla scelta di tre benefi ciari. Una da parte di tutti quelli a cui sono andati parte del ricavato alla Casa Famiglia di i ricavi dell’iniziativa.

marzo 2010 Malborghetto 17 M LEDONNE ...ingannando l’inverno...

{ di Sandra Raveggi uando mi hanno detto: devi scrivere spedite siamo arrivate al giorno della l’articolo per Malborghetto ho pen- visita al Duomo,altro appuntamento sato.… ma come ancora? L’ho scritto frequentatissimo e molto apprezzato poco tempo fa! da tutti i partecipanti grazie anche alla Poi mi sono soffermata un attimo e mi nostra guida speciale Alberto Cornice, Qsono resa conto che il tempo è volato e purtroppo anche quel giorno il freddo siamo già a Marzo. non ci ha dato tregua! Mi sembrava ieri il primo dell’anno... ed Appena una settimana ed eccoci alla invece. Forse questi mesi sono trascorsi serata anni 60/70 che è stata partico- velocemente anche grazie alle tante atti- larmente apprezzata da tutti i parteci- vità che abbiamo svolto. panti sia in termini di cena (le nostre Siamo partite alla grande con una cena stelle capitanate da Vitaliana in cucina della Befana a dir poco affollatissima, sono state fenomenali) sia nello svolgi- benché le condizioni meteo fossero proi- mento della serata dove siamo stati tutti bitive eravamo tantissime e come dico coinvolti dalle voci strepitose di Lilla e sempre vedere tante donne di età diverse Veronica. Poi siamo arrivate alla nostra riunite per unica occasione è veramente festa, l’8 Marzo, un’altra occasione per appagante. stare tutte insieme, ed ancora una volta Poi c’è stato l’appuntamento con la l’organizzazione dell’Allegra Brigata ci Commedia ,ed anche qui un doveroso ha coccolate e fatto sentire davvero im- grazie a tutti quelli che hanno voluto portanti facendoci passare una piacevo- sostenere la nostra causa di benefi cenza lissima e divertente serata deliziandoci con la loro presenza. Così procedendo con i manicaretti di Lorenzo & C Mai paghe abbiamo pensato di dare vita ad una nuova iniziativa Cioccola- tOnda ovvero sia una giornata dedicata alla cioccolata per tutti i golosi,grandi e piccini e gli avventori non sono certo mancati! Ed eccoci a S. Giuseppe la giornata che ci vede impegnati tutti e tutte per far si che la giornata si svolga nel migliore dei modi ma soprattutto ci dice che l’inver- no è ormai alle spalle,la primavera è ar- rivata, si sente odore di frittelle... quelle dell’Onda! Ed ora ancora tante iniziative che ci ve- dranno protagoniste per arrivare in fret- ta all’estate, mi raccomando seguiteci.

M 18 Malborghetto marzo 2010 IGIOVANI Si comincia da un biliardino

{ di Alarico Rossi Otto stecche, ventidue omini (rigo- passo è stato il biliardino, che in real- rosamente undici blu e undici rossi), tà ha seguito la playstation. La nostra una scatola di legno e dieci palline. Si idea inizia dai giochi, ciò che è più tratta solo di un calciobalilla, è vero. di pertinenza giovanile, per arrivare Un gioco che non fa parte della cul- alla Contrada tutta. tura di oggi, soppiantato nel mondo Abbiamo infatti diverse idee che vor- della bit generation dai videogame. remmo mettere in atto per migliora- In Società ne mancava uno da tem- re, anche se in piccolo, i luoghi della po e il gruppo Giovani ha sentito il nostra Contrada. Il prossimo passo bisogno di riportarne uno alla Du- riguarda l’arredamento interno della pré. Potrebbe sembrare un regalo Duprè. Abbiamo iniziato a valutare a noi stessi invece che alla Società, alcune soluzioni per svecchiare le pa- un pensiero per alimentare le serate reti interne della Società. All’inizio d’inverno, per spostarci senza fi atare pensavamo di poter farcela in pochi dalla playstation al calcio balilla alle giorni, ma ci siamo resi conto che il carte da gioco. lavoro da fare non è di poco conto. Ma l’idea di acquistare un calcio La nostra idea è quella di sostituire balilla per tutti nasce da un concet- i quadri presenti con pannelli e foto to stabilito quando questo consiglio più moderne. del Gruppo Giovani si è insediato. Non è l’unica idea, anzi. Abbiamo Vorremmo infatti che le nostre atti- posto le basi per iniziare a compor- vità portassero alla Contrada, intesa re, in tutti i sensi, un libro sull’On- come luogo da vivere tutti i giorni, da scritto dagli ondaioli. Non sarà qualcosa di nuovo. Opere concrete un’impresa facile, ma contiamo di di cui tutti possano giovarsi. Il primo farcela.

marzo 2010 Malborghetto 19 M PICCOLIDELFINI Siena è veramente città da manicomio

{ di Elisabetta Scelfo l 13 e 14 Febbraio, al Teatro dei Rozzi, Come si chiama il tuo personaggio gli addetti ai Piccoli di tutte le Contrade e che ruolo ha nella storia? hanno rappresentato una commedia Baina/Pappio ironica dal titolo “La città da manicomio”, Nella commedia interpreto il grande incentrata sul confronto tra Palio e Pappio, barbaresco del Drago degli anni IContrade di oggi e di ieri. ’30 e ‘40, divenuto famoso anche per il Nella storia si susseguono eventi ispirati cosiddetto beverone, la miscela segreta alla storia di popolari contradaioli ai che migliorava le prestazioni fi siche del quali si accompagnano vari personaggi cavallo o almeno così si credeva. Infatti, (per lo più strulli di nome e di fatto), concludo il mio intervento affermando frutto della fantasia del regista. orgogliosamente: “A questo punto la formu- Nonostante il tono comico, la vicenda la segreta è mia e del pòro Pappio”. è ricca di signifi cati profondi e offre Sesto/Bandierino vari spunti di rifl essione in merito Anche Bandierino è un personaggio alla gestione paliesca e al ruolo del senese degli anni ’30, contradaiolo della contradaiolo contemporaneo. Torre, conosciuto perché ogni giorno Malborghetto ha intervistato gli “attori” s’inventava un mestiere nuovo e in più ondaioli. aveva un vizio, gli piaceva un tantino il

M 20 Malborghetto marzo 2010 PICCOLIDELFINI vino, un po’ come a Pappio. tutto serio: te, Pappio, ci hai l’acque nello stomaco. Lo sapevo, Nella commedia s’improvvisa guaritore del vino e me l’ha tirato nel c…el m’i vinaio !! Perché io, Dio m’accechi tenta di incantare con assurde fi losofi e la vinaia Nena, se ce la metto”. cercando di convincerla che il suo vino è malato, affetto Sesto/Bandierino La mia parte più divertente è dal tipico caso di contagio salterino perché la malattia quella in cui entro in scena con una bicicletta, carico di “salta dal tinello alla botte infettando tutto il vino”. Con la carabattoli e con tanto di cartellonistica pubblicitaria scusa di guarire il vino, lui e Pappio si riempiono lo P.S.C. e sbraito: “So’ Bandierino, Pronto Soccorso stomaco di gottini e assaggi di pecorino e per fi nire Cantine, vengo e intervengo!! portano via la riserva del tinello: “bisogna portallo a fa’ La vinaia Nena, titubante, gli chie-de: “Che t’ inventi? l’analisi, sennò come si fa a datti una cura?!”. e io rispondo prontamente: “Non m’invento niente... Luchino/Sbrinde fo la cosa che mi riesce meglio e poi mi raccomanda Interpreto un matto, ma no un matto qualunque: lo la fattoria dei Barbi”. E poi seguito coinvolgendo “Sbrinde”! Pappio:“te sei ‘l mi’ maestro,’l mi’ tutore, ti dovrebbero Leggo i libri della struttura di Don Fulvio e, affascinato da’ la laurea ad onorem come miglior intenditore del da eventi storici, m’illudo di essere Provenzan Salvani vino del senese”. il condottiero senese che portò Siena alla vittoria Luchino/Sbrinde Più che una battuta direi che della battaglia di , nel 1260. Vestito in facevano ridere i miei movimenti, cioè quando calzamaglia e attrezzato di spada (di legno) e cavallo interpretando Provenzan Salvani, agitavo nell’aria (di peluche) mi agito per il palcoscenico narrando la spada e tentavo di domare il cavallino (dell’IKEA) l’episodio più celebre della storia senese. anch’esso agguerrito contro i guelfi fi orentini. In particolare racconto del cavaliere ghibellino Farinata che, con un monte di gnagnolate, ci convinse Eri emozionato durante la re-cita? Che cosa a non fare “proprio un bel niente... Firenze continuò a hai fatto per “ammazzare il tempo” mentre vive’... e quel che c’è di peggio anche la Fiorentina”. aspettavi il tuo turno per entrare in scena? Baina/Pappio Alla prima sì, ero emozionato. Io e il Secondo te qual è la parte più ironica della mio amico Polvere si dava qualche gottino, anche per commedia? entrare meglio nei panni del personaggio. Baina/Pappio Tutta !!! Sesto/Bandierino All’inizio non mi faceva effetto Sesto/Bandierino però quando si avvicinava il momento di entrare in Dovete sapere che la commedia è divisa in due atti scena avevo il timore di non ricordarmi le battute e ed è studiata affi nché sia divertente e spiritosa in ogni allora girellavo dietro le quinte e nel contempo facevo sua parte. Ma mentre il primo atto si concentra sulle la guardia al vino e al pecorino, che servivano per fare personalità e le stravaganze dei suoi personaggi, per lo la scenetta da Nena la vinaia. più matti, il secondo ha un contenuto più signifi cativo Luchino/Sbrinde Facevo fi nta di no, per me era e mette in luce le problematiche del Palio attuale: la prima volta in teatro e per giunta proprio Sbrinde la perdita delle tradizioni e il comportamento dei apriva la recita sdraiato in terra… La prima sera, contradaioli, sempre meno genuino e appassionato. venti minuti prima dell’apertura del sipario, ho fatto Nella commedia, quindi, viene lanciato un messaggio una prova con l’altro personaggio con cui avevo il chiaro: “il Palio deve cambiare” e i bambini, in questo dialogo iniziale… un dramma abbiamo sbagliato tutte senso, hanno un ruolo determinante, sono tenutari di le battute, quindi panico !! E comunque al di là dei una tradizione che deve essere preservata. commenti ero proprio a mio agio col mi’ costumino Luchino/Sbrinde La scenetta più divertente è la fatto di calzamaglia… insomma un vero condottiero! simulazione della cena della prova generale del 2010 dove vengono esaltate le fi gure dei dirigenti e dove A chi dedichi la tua performance? viene introdotto il personaggio del Procuratore del Baina/Pappio A tutto il grande gruppo che si è fantino: “il mio assistito farà di tutto per vincere… ma se non cimentato in questa splendida impresa, e quindi alla dovesse... pazienza!! come dicevano i vecchi senesi l’importante è compagnia della Città da manicomio e poi ai cittini partecipare”. Ma che siamo matti davvero ?! dell’Onda…vedrai!! Sesto/Bandierino Ai cittini, che la commedia sia Invece qual è la battuta più divertente del tuo motivo di rifl essione per comprendere che il Palio personaggio? contemporaneo non è come quello degli anni ’30. Vi Baina/Pappio La citazione del mio dottore: “Te, dovete arrabbiare e reagire per riportare il Palio alla cara Nena, annacqui ‘l vino? E’ lo dice ‘l mì dottore, che è òmo giusta dimensione e per aver nel 2020 risultati migliori. di cultura, laureato e tutto ‘l resto… L’altro giorno mi disse Poi mi sembra giusto ricordare che la fi nalità era

marzo 2010 Malborghetto 21 M raccogliere fondi da devolvere ai bambini abruzzesi con le spese, aveva iniziato anche ad annacquare il colpiti dal terremoto: anche questa è Contrada ! vino. Luchino/Sbrinde Mi associo alle risposte dei miei Luchino/Sbrinde Erano tutti splendidi e singolari, compagni di avventura e aggiungo:“il gottino è più ma il mio preferito era : “So’ Bandierino, Pronto Soccorso bòno dell’estathè”, senza fare pubblicità alla mì’ Cantine!! Vengo e Intervengo”. azienda. Cosa direbbe di scaramantico il tuo Lo rifaresti? E perché? personaggio per far vincere l’Onda? Baina/Pappio Lo rifarei volentieri perché si è creato Baina/Pappio “La formula è mia e non la dò a nessuno... un bel gruppo, gente di spirito, e ci siamo impegnati ma che la formula di Pappio abbia successo se s’ha da uscì!!” per fare della giusta benefi cenza. Sesto/Bandierino Ogni mezzo è lecito, avrebbe Sesto/Bandierino Lo rifarei per la stessa moti- inventato di tutto. vazione ossia per benefi cenza. Luchino/Sbrinde Stravolgendo il verso dantesco, Luchino/Sbrinde Se calcolo 4 mesi di prove fi no cioè “che fece l’Arbia colorata in rosso”, direi: Che fece all’una di notte, una sera sì e una no, le nottate a Piazza del Campo tutta bianca e celeste! studiare il copione… sì, sì, lo rifarei nonostante l’impegno. Da grande attore quale sei diventato, cosa ci consigli per affrontare Ondeon? Chi ti piacerebbe impersonare in un’eventuale Baina/Pappio Non avrete problemi a fare Ondeon replica? perché Pappio sarà con voi dietro le quinte a Baina/Pappio Pappio! Mi ci riconosco, a parte sostenervi. l’uso sconsiderato di vino; anzi: “il vero barbaresco Sesto/Bandierino Vi consiglio d’imparare il sono io”. prima possibile il copione, perché dovrete provare Sesto/Bandierino Di due personaggi ero geloso: anche i movimenti durante la scena, le azioni sono di Polvere, contradaiolo verace, economo della Torre, fondamentali. Solo quando conoscerete la parte e che nonostante il suo fare polemico era sempre a avrete preso confi denza con il personaggio inizierete disposizione della Contrada; e poi di Nena. a divertirvi. Nena rappresentava una tipica oste di altri tempi, che Luchino/Sbrinde L’amicizia vi deve legare tra di tutti i giorni doveva combattere con questi personaggi, voi e con il personaggio della storia… l’unione fa la ma lei era al centro dell’attenzione, tutto il mondo e forza!! tutte le storie del mondo confl uivano nella sua taverna e pertanto Nena era diventata il punto di riferimento Il resto degli addetti ai Piccoli coglie l’occasione per di tutti, una confi dente e un’amica... fare i complimenti ai tre sorprendenti interpreti per la Oltretutto, non pagava mai nessuno e lei, per rientrarci performance teatrale. Non vi montate la testa però!

M 22 Malborghetto marzo 2010 PICCOLIDELFINI PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

19 MARZO FESTA DI SAN GIUSEPPE Per la Festa di S. Giuseppe, il Gruppo Piccoli Delfi ni sarà presente nel rione per la vendita dei tradizionali carretti realizzati artigianalmente dagli addetti e da altri collaboratori Ondaioli. E’ gradita la presenza numerosa e la collaborazione dei cittini.

ONDEON 2010 Sabato 17 e Domenica 18 Aprile andrà in scena al Teatro dei Rozzi la 19° edizione di “Ondeon – I cittini fanno spettacolo”. L’Onda si esibirà con una commedia divertente dal titolo “Un pomeriggio particolare” scritta da Federico Lenzi.

Un gruppo di bambini riesce a penetrare in un vecchio magazzino di Contrada mezzo abbandonato, e la bravata diventa l’occasione per compiere un tuffo nel passato, e confrontare l’Onda di ieri e quella di oggi.

A tal proposito il Gruppo Piccoli Delfi ni coglie l’occasione per ringraziare il suddetto autore e regista per la preziosa collaborazione. I biglietti saranno in vendita dai primi di Aprile presso gli addetti ai Piccoli Delfi ni. Contiamo sulla partecipazione assidua di spettatori Ondaioli per una manifestazione che vede la nostra Contrada in primo piano a livello cittadino.

APPUNTAMENTI Dal mese di Maggio avranno inizio le varie attività delle Consorelle: Cori nella Giraffa, Palio dei cittini nel Valdimontone….

GITA Il 2 Giugno è in programma la consueta gita del Gruppo Piccoli; siamo alla ricerca di una meta interessante…nel frattempo tenetevi liberi per l’occasione !!

BATTESIMO CONTRADAIOLO Infi ne si ricorda che il battesimo contradaiolo si svolgerà in occasione della Festa Titolare e che è opportuno comunicare i nominativi dei bambini il prima possibile e almeno con un anticipo di un mese.

COMUNICAZIONI Ogni altro appuntamento sarà comunicato e diffuso nel blog dei PD, per posta elettronica e tramite i quotidiani cittadini.

RINGRAZIAMENTI Ci teniamo a far sapere a tutti gli amici Ondaioli che abbiamo fatto restaurare il tavolo da falegname donato dalla Famiglia Dironato. Lo stesso sarà conservato presso il magazzino del Gruppo Piccoli (ex stalla). Un ringraziamento speciale va quindi al restauratore Carlo Stacchini ed alla Famiglia Dironato.

giugno 2009 Malborghetto 23 M STORIAEMEMORIA 1-8-7-3... Stella!

{ di Simonetta Losi un quadernino di pochi fogli scritti datato 1873, è un pezzo importante a mano con elegante calligrafi a dell’archivio dell’Onda. ottocentesca. Se ne stava nascosto La Stella, della quale si parla in dentro un faldone pieno di vecchie carte, “Cento” e, ancora prima, in “Ci si ma l’intestazione di questo documento, vede in Società”, senza che venga Èsolo all’apparenza modesto, è di mai direttamente citato lo Statuto, si quelle che fanno sobbalzare, mentre colloca nel vasto panorama societario un brivido di piacere scappa lungo di fi ne Ottocento, che vede il fi orire la schiena: il piacere della scoperta, il dell’associazionismo in tutta l’Italia recupero di un brandello di passato, recentemente unita. strappato all’oblio dopo molti anni Fra i molti sodalizi di Mutuo Soccorso dal suo ritorno in Contrada, passato che nascevano per garantire al all’epoca sotto silenzio. capofamiglia un sussidio in caso di Non saranno i rotoli di Qumran, ma malattia o per fornire un aiuto alla lo Statuto della Società della Stella, vedova e ai fi gli in caso di morte - una forma di previdenza sociale in un’epoca in cui la previdenza sociale non esisteva ancora - la Stella “istituita in Siena nella Contrada dell’Onda fi no dal 23 novembre 1873” aveva lo scopo di contribuire al progresso civile delle masse e alla loro emancipazione, cioè di “impartire l’istruzione gratuita ai fi gli del popolo”. L’associazione, che sappiamo aver avuto sede in via del Casato, era composta da Soci Contribuenti, cioè “coloro che si obblighino a pagare le tasse legittimamente

M 24 Malborghetto marzo 2010 STORIAEMEMORIA deliberate dal Corpo sociale” (mezza “La Società tiene aperta una scuola lira al mese, n.d.A.) dai Soci Benemeriti popolare gratuita in conformità dei “che si prestano gratuitamente Regolamenti. I maestri sono nominati all’insegnamento, o che in altro modo dal Consiglio Direttivo e sono soggetti effi cace abbiano contribuito allo a tutte le norme disciplinari didattiche sviluppo economioco e morale della in conformità dei Regolamenti. Società”, e dai Soci Onorari, “che Qualora la Società si sciogliesse, tutto si son distinti per meriti eminenti o il patrimonio sociale sarà erogato per alti uffi ci occupati abbiano spesa in favore di altro istituto congenere la loro infl uenza a vantaggio della d’istruzione e di benefi cenza”. Società”. Tutti dovevano godere dei La Stella prima e la Società di Mutuo diritti civili, per garantire la moralità Soccorso Duprè poi - che disponeva dell’associazione. di una biblioteca giunta fi no a noi per Molto strutturata risulta l’istruzione del popolo, forse “eredità” l’organizzazione interna: i Soci morale e materiale dalla Stella - Contribuenti erano quelli che potevano segue, nell’idea, la scuola dell’Infanzia aspirare di diritto ad essere eletti “Policarpo Bandini”, che deve il suo nei vari incarichi, “purché abbiano nome al fondatore dell’Associazione compiuto gli anni 18”. Gli altri Soci che si costituì nel 1834 “all’oggetto di che non erano anche contribuenti stabilire in Siena una scuola infantile potevano esprimersi con il proprio gratuita a benefi zio della classe consiglio nelle adunanze generali con povera”. voto deliberativo, ma non assumere Il nome del Bandini, personaggio incarichi. di spicco della Siena Ottocentesca e L’appartenenza alla Stella richiedeva oggetto di un articolo del 2006 sul nostro - oltre alla puntualità nel pagamento giornalino, compare assieme a quello delle quote - un ruolo attivo e una degli altri fondatori dell’Associazione, presenza continua e seria. Tre assenze nobili e borghesi senesi legati alla causa senza causa di “legittimo impedimento” risorgimentale. bastavano a dichiarare un membro Nell’anno scolastico 1896-1897 la come dimissionario. La Stella era un “nonna” della Duprè contava come organismo con organizzazione verticale, iscritti alle sue scuole serali 118 alunni in cui il Presidente, nei limiti concessi ripartiti tra la prima, la seconda e la dallo statuto, aveva “potere supremo”. terza classe, con una forte mortalità Interessante la fi gura dell’Ispettore, scolastica: di questi, infatti, gli “assidui” che doveva vigilare sull’osservanza erano 89. Dei 64 che si presentarono delle regole statutarie e la corretta agli esami delle rispettive classi, i applicazione delle deliberazioni prese: promossi furono 28. un custode della legge che si rendeva Uno su quattro ce la faceva, dunque, a garante dell’operato del Presidente e prendere la licenza di terza elementare dell’intero Consiglio. e a poter sperare di ottenere un lavoro Lo Statuto della Stella, dandone più qualifi cato e retribuito. implicitamente notizia, regola anche Immaginiamo quei garzoni e quegli l’uscita della bandiera sociale, che uomini, ignoranti e forse vergognosi, doveva accompagnare i soci defunti malvestiti, presentarsi con il cappello e utilizzata “per assistere alle feste in mano di fronte al signor maestro, scolastiche strettamente attinenti alla sedersi ai banchi di legno aprire educazione popolare”. i quaderni dalla copertina nera e In effetti la Stella brillava per gli l’abbecedario, per cimentarsi nelle scopi primari dell’istruzione popolare fatiche della lettura e della scrittura. e dell’alfabetizzazione. Gli articoli E chissà se un’emozione è passata in dello Statuto che vanno sotto il quegli animi, quando sono riusciti a capitolo “Della Scuola”, recitano: sillabare la parola “Onda”.

marzo 2010 Malborghetto 25 M ILRICORDO A Maria Rosaria con amore Una vita in bianco e celeste.

{ di Maria Letizia Bosnjak ara Rosaria, Giuseppe, quando ti dedicavi a frigge- anche quest’anno torna puntuale re le frittelle nel “cucinino” orgogliosa l’appuntamento con la festa di San di essere utile alla TUA ONDA per Giuseppe, ti ricordi come la aspettava- poi sparire non appena tutto era fi nito. mo con ansia, l’inverno era fi nito ed Eh si! Sparire per tornare a Roma, la Cormai l’estate e soprattutto il Palio si tua città di nascita , dove vivevi e dove avvicinava con i suoi giorni carichi di ti richiamavano i tuoi numerosi impe- tensione ed emozioni. gni, ma il tuo cuore era senese, “nata Forse pochi ti conoscevano bene, ma a Roma - dicevi - ma senese d’adozio- molti nell’ONDA ricorderanno il tuo ne” e nelle tue vene scorreva sangue volto e il tuo sorriso discreto che com- “bianco e celeste”. pariva puntuale nei momenti più in- Tu e l’ONDA, un connubio di sempre, tensi della vita contradaiola: il Palio, la da quando, fi n da bambina, aspetta- festa titolare, il giro, il banchetto di fi ne vamo insieme con grande emozione anno e... e poi proprio la Festa di San e palpitazione in attesa dei giorni del

La Famiglia ZALAFFI alla Cena della Vittoria del 1969. Maria Rosaria è accanto al sole.

M 26 Malborghetto marzo 2010 ILRICORDO

Palio con nonno Giovanni cantavamo piano “ ha trasmesso alle sue nipotine gli stornelli e ascoltavamo gli inni delle il grande valore dell’ONDA e la passio- contrade. ne per i colori bianco e celeste. Come Già nonno Giovanni, ai più noto come non andare con la mente alle tante lo Zalaffi , a cui tu eri particolarmente occasioni in cui per aiutarmi e farle affezionate e che per te aveva anche dormire, sussurravi loro nell’orecchio una speciale predilezione, era riuscito il motivo “Sona sona campanina!!” o a trasmetterci l’amore per l’Onda e la la marcia del Palio riuscendo a trasfor- passione per il Palio, quella passione marla in una ninna nanna dolcissima che ti faceva soffrire e talvolta vedere dall’effetto travolgente: addormentarsi anche quello che non c’era: ricordi il tra i sogni “bianco e celesti”!!!!! palio dell’Agosto 1992, quanto insistevi E forse un giorno anche loro diranno di aver visto Aceto e la Torre prima!!!!! - come d’altra parte noi con il nonno Passione che anche dopo la scomparsa - “È tutta colpa di zia Rosaria se oggi del nonno Giovanni è perdurata e anzi siamo qui a soffrire come matte per si è sempre più fortifi cata e intensifi - un giubbetto bianco e celeste che vo- cata: abbiamo continuato ad aspettare gliamo vedere a tutti i costi primo!!!! insieme, tra sogni e ricordi, quei giorni Ma non temere lo diranno con cuo- della festa che puntualmente tornava a re pieno di felicità e gratitudine nella Luglio e ad Agosto, da cui trarre tutte convinzione di essere molto più ricche le energie e le motivazioni per vivere di chi non conosce Siena e non vive il lungo inverno in quel di Roma, in l’Onda, quell’Onda nella quale di cer- attesa della prossima festa di San Giu- to potranno ritrovarti sempre. seppe. Dimenticavo, ora da lassù impegnati Ebbene , ora che sei in cielo, voglio rin- ancora di più affi nché presto il tanto graziarti per i bellissimi momenti e le amato giubbetto alla mossa, dopo tre tante indimenticabili emozioni vissute giri, giunga per primo!!! insieme, ma soprattutto per essere sta- Grazie. ta una brava zia che “zitta zitta piano Tua sorella Maria Letizia

marzo 2010 Malborghetto 27 M L’INTERVISTA Renato Corsi e il mistero dell’Onda

{ di Massimo Gorelli utto “si tiene” nella storia di Renato partecipe la porta più importante, Corsi, scultore e ondaiolo nato nel quella che si affaccia sul Mistero, 1951 a , ma cresciuto in consentendogli una ricerca costante Malborghetto. di espressione e scoperta della propria Dal suo viaggio in Sudamerica alla interiorità. Tscoperta delle civiltà precolombiane, attraverso la fotografi a, al ritorno a Renato quali sono, a tuo parere, come lavoratore le tappe più signifi cative del tuo della pietra prima e scultore poi, fi no percorso artistico? all’esperienza quotidiana della città, Il viaggio in Sudamerica, dove mi dove oggi vive e opera. recai a inizio anni Ottanta, rimanendo Tutto si tiene perché Renato, nella per tre anni soprattutto in Perù, fu piacevole chiacchierata che abbiamo un’avventura realizzata, durante la fatto, mi ha dato l’impressione di quale ebbi modo di lavorare come aver lasciato aperto in ogni vicenda o fotografo, affi nando la capacità di episodio o pensiero di cui mi ha fatto fi ssare con dei ‘click’ la realtà, senza avere la pretesa di catalogarla. Il ritorno a Siena coincise, sempre attraverso la fotografi a, con la scoperta della scultura. Fotografando alcuni scalpellini per un calendario capii che la potenza espressiva dell’incisione della pietra era più potente dell’espressione fotografi ca. Così iniziò la mia gavetta come lavoratore della pietra e come scultore. Come sono cambiati il tuo sguardo e la tua prospettiva della realtà passando dalla macchina fotografi ca al martello e agli scalpelli? La scultura ha tempi lunghi, è un lavoro complesso e diffi cile, un’attività bellissima, ma che strema. Non ho mai pensato di diventare ricco facendo lo scultore e in effetti questa attività produce fame in tutti i sensi, anche di vittoria e di sapienza. Fare lo scultore

M 28 Malborghetto marzo 2010 L’INTERVISTA però è una via di potenza, in grado di In che modo l’Onda, come rione risuonare nell’ambiente immediato e e come appartenenza, è riuscita lontano. È soprattutto un lavoro su se ad attraversare, a incrociare il stessi, una forma di preghiera profana tuo cammino umano e artistico? che mira a diventare una forma di Credo di essere stato felicemente atletismo dell’anima. condizionato, in parte, da “una voce che A proposito di tempi lunghi, c’è una rimbomba”, così come dalla bellezza tua scultura sull’Onda e per l’Onda del nostro motto - il colore del cielo, che hai realizzato ormai già da alcuni la forza del mare - che potrebbe essere anni. Come nasce e cosa rappresenta? anche ribaltato ne “il colore del mare e la L’idea mi venne sulla base di questo forza del cielo”, rimanendo immutata pensiero: “guizzante desiderio di purezza la sua bellezza e la sua capacità di far e di vittoria, sopra l’Onda del risonante vibrare l’anima. mare”. Ho scoperto poi che il termine L’Onda è per me anche forma di guizzante è usato anche da Dante. un’idea, tentativo di rappresentazione

Ma, senza scomodare il poeta, è da di una forza che è motrice di tutte riferirsi a guizzo ed indica vibrazione. le forme connesse con l’elemento Da sempre, in effetti, per me la scultura dell’acqua. è una forma di poesia scolpita. Il delfi no Dobbiamo essere consapevoli, dell’opera, del resto, ha poco a che quindi, che abbiamo il privilegio di vedere con l’araldica in senso stretto. un’appartenenza che lega il nome della Richiama quasi un pesce-uccello che contrada al procedimento stesso della però, facendo una statistica fra un po’ vita. Il Mistero della vita corre come di persone che lo hanno visto, ricorda un’Onda. a tutti Il Delfi no. Un simbolo che per Un tema che mi emoziona perché sento me non è solo fecondo, ma evoca l’idea che il mistero stesso che anima la forza di pesce-Salvatore, come la nostra dell’Onda è il Mistero della vita, che è compagnia militare di San Salvatore… connesso all’anima in generale, ma più Nei nomi, come negli eventi, niente è in particolare proprio all’immortalità a caso. dell’anima.

marzo 2010 Malborghetto 29 M IMONTURATI La Hall of Fame biancoceleste 5ª PUNTATA

{ di Guido Bellini iamo alla quinta puntata della Hall of Mazzini (1995-2001), a 2 6 persone: Fame bianco celeste, che, ricordo, è la Bruno Ortensi (1946), Umberto classifi ca dei monturati di sempre per Cingottini (1954), Bruno Ciardi (1962- ogni ruolo nella passeggiata storica 68), Paolo Monari (1978-79), Marco della nostra contrada dal 1945 al Gasparri (1980-90) e Gabriele Chianese S2008. Siamo arrivati così alla fi gura (2003-04).A chiudere, con una sola forse più fotografata e più presente presenza, addirittura 25 ondaiioli: storicamente nelle cartoline e negli Walter Martinucci (1945), Umberto archivi dei collezionisti: il paggio Guerrini (1949), Vasco Berni (1952), maggiore. L’ondaiolo a portare più Mario Mori (1953), Mario Aurigi volte sulla spalla il pesante bandierone (1956), Mario Cataldo (1961), Patrizio è stato Riccardo Becatti che dal 1958 al Cresti (1964), Marco Tanganelli 1967 ha collezionato ben 12 presenze (1967), Orfeo Fineschi (1968), Roberto staccato di una sola dal nostro Sandro Cicali (1969), Paolo Totti (1974), Ambrosini (1997-2007). Se sul gradino Walter Bianciardi (1975), Paolo Vigni più basso del podio troviamo invece da (1982), Stefano Neri (1988), Donatello solo Emilio Leoncini con 8 presenze “Lello” e Niccolò Giallombardo (1948-56), al quarto posto c’è un (rispettivamente 1996 e 1997), Matteo terzetto di ondaioli molto noti a tutti: Corsini (2001), Francesco Cicali (2003), Armando Santini (1969-73), Giulio Lorenzo Chianese (2005), Marco Minelli (1971-76) e Marco Bigliazzi Cancelli (2005), Andrea Morini (2006), (1983-91). Scendendo con la classifi ca, Leonardo Scelfo (2007), Filippo Salvini a quota 6 ritroviamo (lo abbiamo già (2008) e Simone “Popone” Cerquiglini nei primi posti degli alfi eri e del duce) (2008). il grande Massimo Salvadori (1979- Alla prossima puntata! 81), a quota 5 Alfredo Quercioli (1947- 52) e Alessandro Toscano (1985-91) e a 4 Andrea “Sventolina” Bartalini (1977-83) e Luca Guerrini (1990-94). Arriviamo alle ultime tre posizioni che sono ovviamente molto numerose, visto soprattutto negli ultimi anni la frequenza dei cambi. A quota 3 quindi troviamo ben 8 persone: Fernando Ricci (1945-47), Fabio “Tomba” Debolini (1959-65), Mauro Aurigi (1956-58), Silvano “Cicca” Coselschi (1966-67), Carlo Bartalini (1984-86), Gianni Coselschi (1994-2001) e Paolo

M 30 Malborghetto marzo 2010 IMONTURATI

TAMBURINO Mario Carmignani

ALFIERE ALFIERE Roberto Guerrini Lorenzo Danesi

DUCE Pino Giallombardo

PAGGIO AL DUCE PAGGIO AL DUCE Marco Neri Stefano Sbardellati

PAGGIO MAGGIORE Riccardo Becatti

PAGGIO PAGGIO VESSILLIFERO VESSILLIFERO

PAGGIO PORTA INSEGNA

POPOLINO

BARBARESCO

PALAFRENIERE

marzo 2010 Malborghetto 31 M LASPECOLA Visti da lontano L’Onda e gli Ondaioli nell’immaginario contradaiolo

{ di Gianni Roggini

Prima puntata: 1932-1939 Introduzione

iulio Andreotti li vedeva da vicino, i protagonisti della sua (lunghissimna) stagione politica. Ma con l’Onda e gli Ondaioli avrebbe avuto qualche problemino, perché noi ci siamo sempre fatti guar- dare da lontano, attraverso spiragli che non hanno facilitato la lettura di un carattere – individuale Ge collettivo - già ispido di suo (ricordate la “set- ta”?). Ma alla fi ne: come siamo stati visti dagli altri, da quelli che ci guardavano da lontano? Una risposta – forzatamente parziale e anche superfi ciale – si può avere sfogliando i Numeri Unici editi a partire dal 1932: è possibile che citazioni occasionali, magari ironiche o sarcastiche o peggio, possano essere più rivelatrici dei documenti uffi ciali. bo sciolto, il primo Numero Unico della E’ un piccolo viaggio nella memoria per cercar storia: “Se sgabello, nel linguaggio fi gura- d’intuire quale ruolo e quale peso abbiano avuto to contradaiolo, signifi ca amico sincero e l’Onda e gli Ondaioli nell’immaginario contrada- fi dato, sul cui senso di lealtà si può conta- iolo e quali cambiamenti si siano verifi cati dagli re in ogni tempo, allora, sissignori, siamo Anni Trenta del XX secolo ai tempi nostri. Ap- orgogliosi di essere gli sgabelli dell’Oca punti e spunti per una ricerca seria, se mai qual- come lo siamo dell’Onda, del Montone cuno avrà voglia di farla. (sic), del Drago, della Tartuca…” Il Nic- chio sgabello dell’Onda? Mica male. Il Sgabelli dell’Onda? Nicchio sgabello del Montone? Solo un Si comincia con la storia degli sgabelli, diamante è per sempre. logoro tormentone torraiolo. E’ il 1930, sono i tempi del T.O.N.O., quella quadru- L’Onda fatale e fedele plice alleanza fra Tartuca, Onda, Nicchio L’anno successivo, 1933, la Tartuca fa e Oca che nel giro di pochi anni frutta alle cappotto con Ganascia e Folco e lo cele- Contrade coinvolte un bel mucchietto di bra con un Numero Unico. Malborghetto vittorie e manda in frantumi, fra l’altro, compare solo in una di quelle “freddure” l’innaturale alleanza fra Onda e Torre. Si che sono di gran moda: “L’Onda, che an- prende il Meloni dall’Oca e si vince? Sga- dava molto elegante e si tingeva, era fata- belli! Sgabelli! Vince il Nicchio? Sgabelli! le”. Lo scrive REBI, al secolo Renato Billi, Sgabelli! giornalista e, per la cronaca, chiocciolino. Nei Pispini si risentono. Si legge in Ner- L’Oca celebra la vittoria del ’34 con

M 32 Malborghetto marzo 2010 LASPECOLA

L’Infamona e mette il delfi - te. La didascalia: “Come si vede che una no in copertina, insieme con volta tanto il codice stradale non è stato il papero e il rospo. Al posto rispettato”. Da sottolineare “una volta della nicchia c’è un punto in- tanto”, sorta di voce dal sen fuggita: rivela terrogativo: nei Pispini non involontariamente che di norma anche la hanno gradito il vero o pre- Lupa rispettava il codice? sunto “sgarbo” dell’Oca e il E poi c’è un piccolo giallo. In una rubrica T.O.N.O. è diventato di colpo intitolata “Ma chi è?” compare il nome di O.T.O. Fontebranda rende Delfo Giocattoli, facilmente identifi cabile omaggio alla coerenza e alla con il nostro Delfo Balocchi, Capitano vit- fedeltà di Onda e Tartuca an- torioso nel ’32, Priore solo in quel 1935 che nella copertina di un libro (subentrò a Lodovico Cardini e venne so- virtuale (altra moda destinata stituito da Mario Silvietti, che aprì la stra- a durare): “Venturini-Cardini, Amicizia-L’Unico libro since- ro, Ed. Ondaiol-Tartuchina”. I personaggi citati sono i due Priori: Alfredo Venturini della Tartuca (1934-1938) e Lodovico Cardini dell’Onda (1925-1934).

La Lupa (?) è tanto bella Ci riserva maggiori attenzioni la Lupa, nell’anno del Signore 1935. Si comincia da al venticinquennio Barbarulliano). Il con una poesiola, che accusa l’Istrice di testo di Delfo Giocattoli: “Fu prima il più plagio ai danni dell’Onda: “La Lupa è giovane fra i Capitani e poi il più bimbo tanto bella/E questo lo sappiamo/Anche fra i Priori. Liquidò il suo predecessore con nell’istriciollo/Lo vogliano cantà/ tatto e cortesia in una famosa cena in cui Ma quella del Comune/O bella novi- il piatto principale era costituito da Tonno tà!/Lo cantavano nell’Onda/Almen con Cardini. Fu Priore per perdere come sett’anni fa”. E qui sorge un dubbio, era stato Capitano per vincere. Lo aiutò visto che 1935-7 fa 1928, anno in cui nella bisogna un certo Pizzicorini (ndr - l’Onda vinse “in omaggio ad Euter- Umberto Pizzichini, il “quarto moschet- pe” per la gioia (?) dell’alleata Torre tiere del 1950), non altrimenti qualifi ca- (stemma nel soffi tto della nuova sala to”. E trent’anni dopo ci si domandava delle vittorie, archi prestati e mai re- come mai Gino Cardini vedeva congiure stituiti eccetera). Insomma: nel 1928 o da tutte le parti. anche prima, l’Onda cantava proprio “La Lupa è tanto bella/ma quella del Bianco, celeste e sudicio Comune” oppure – presaga dell’im- Il Numero Unico dell’Istrice (stesso 1935) minente rottura e memore della sua praticamente c’ignora, mentre in quello storia – cantava “La Torre è tanto edito nel 1938 dalla Chiocciola i riferi- bella/ma quella del Comune”? C’è menti diretti o indiretti all’Onda sono di- qualche Ondaiolo centenario che ricorda versi, specie in un elenco di sottoscrizioni tutto perfettamente? No? Peccato. e di doni. Uno è di diffi cile interpretazio- ne: “Al Capitano dell’Onda la pellicola Il tonno con Cardini Lo schiaffo”. Morale o materiale? Vasco Sempre nel Numero Unico lupaiolo del e Franco avevano cinque anni, sapranno ’35, c’è una vignetta in cui si vede un pa- qualcosa? pero-vigile che indica una direzione verso Altri sono più facili da capire. Esempio: la quale vanno un delfi no e una tartaru- “Al Capitano dell’Oca i resti di quella ga, mentre una lupa va da un’altra par- che fu la quadruplice alleanza: T.O.N.O.

marzo 2010 Malborghetto 33 M LASPECOLA

meno T.N. uguale un paio di zeri” (cioè mancano. Il primo: “… e tutte le bocche, O.O., Onda-Oca). Un’altra, infi ne, ci ri- eccetto quelle amareggiate degli ocaioli, corda i tempi non gloriosissimi del bianco, ondaioli e tartuchini, grideranno all’uni- celeste e sudicio: “Alla Contrada dell’On- sono TORRE!”. E poi: “… e prima fugge via la bella Torre,/Ocaioli e Ondaiol sono allibiti/già si odono pianti e invocazioni/i bei sogni di ieri son fi niti/non rimane che purga e imprecazioni…”. Ancora: “Fiore di sabbia/il sedici d’Agosto giù nell’On- da/divenner tutti gialli dalla rabbia”. C’è anche un annuncio: “… Il Capitano Menotti Busisi è lieto di partecipare la rosea e promettente nascita di VITTO- RIA DELLA TORRE … Assistenti al lieto evento le diplomate Sig.ne Paperina e Ondina del celebre istituto O.T.O. (ridu- zione obbligatoria di T.O.N.O.) …”. Per inciso, qualche anno dopo (esattamente nel 2000, come passa il tempo!), l’Onda si ricordò della non più rosea Vittoria della Torre e le dedicò addirittura un delicato sonetto. Ma torniamo alla sottile ironia de l’Ele- fante del 1939-45: “Solidi legami di vera amicizia (Oca-Onda), raffi nata astuzia di da, per uno smacchiatore elettrico atto a Capi (Fontani-Pizzichini), volontà di riu- ridonare il primitivo candore alle proprie scita, lotta, ecco il nostro successo: VIT- monture: L. 0,05”. Tirchi. TORIA DEL TORRIONE!”. E infi ne una domanda: “Perché nel 1937 e nel Le bocche amareggiate 1939 l’Onda è stata sempre nelle retrovie E siamo alla Torre, che, dopo 29 anni di ad amministrare come correva la Torre?”. purghe solenni, vince nell’Agosto del ’39 Ma saranno stati fatti nostri? (ma pubblica l’Elefante solo nel ’45, cau- (fi ne della prima puntata) sa guerra, e si dimentica di ringraziare le

autorità per il gentile omaggio). Nel Nu- mero Unico i riferimenti all’Onda non

M 34 Malborghetto marzo 2010 LOSPORT Siamo 1 squadra fortissima...

{ di Chiara Cicali er fare una squadra c’è bisogno di Monelli a tesseramento ormai giocatori e per “fare” dei giocatori c’è ultimato? bisogno di un mister. E di tutte le mamme che, arrangiandosi Poi, se vogliamo continuare con la tra suocere e mariti increduli, lascia- lista degli “ingredienti”, bisogna vano la prole per venire a giocare Paggiungere la grinta, la voglia di non oppure portavano la “mascotte” negli mollare mai, lo spirito di squadra e di spogliatoi? spogliatoio... Abbiamo iniziato questo torneo con È arduo raccontare il momento in cui caparbietà e volontà di tornare ad io e Laila abbiamo deciso di iscriverci esserci. E ci siamo iscritte l’ultimo al torneo giorno tant’è di calcio che l’Aics femminile ha dovuto delle con- ridisegnare trade, con- l’intero calen- tando chi dario. aderiva a Al primo al- questa folle lenamento, impresa mister Andrea appena “Mourhini” e il sulle dita di vice “Charlie” due mani: Carletti ci il torneo avevano chie- era ad 8 e per tranquillità dovevamo sto se eravamo convinte di partecipare essere almeno più di 10 perché si sa perché sarebbero state tante le batoste. che il giorno della partita c’è chi ha la La loro giustifi cata paura era che febbre, chi l’indomani ha il compito dopo 3-4 partite le “nuove leve” si in classe, gli scambi culturali, i fi glioli sarebbero sdate. malati...). In effetti, vuoi perché la squadra è Alla fi ne, in alcune partite avevamo nata in davvero 48 ore, vuoi perché una panchina più lunga di una tante si trovavano a tirare due calci squadra di Serie A!!!! ad un pallone per la prima volta, E tante citte si sono aggiunte vuoi perché le altre squadre erano successivamente perché invogliate molto più amalgamate della nostra e dalle varie Chiara, Silvia, Costanza, venivano fuori da una lunga serie di Ilaria, Valentina; e si sono già tornei di contrada... le prime partite prenotate per il prossimo torneo di le abbiamo perse sonoramente. primavera. Però su una cosa si sbagliavano in E che dire dell’ingaggio di Cristina tanti: nessuna di noi ha mollato.

marzo 2010 Malborghetto 35 M LOSPORT Anzi, partita dopo partita, allenamento campo e travolgere l’avversario, non aspettare dopo allenamento, sono arrivate che sia l’avversario a farsi avanti e così morire anche “grasse” soddisfazioni, in primis di noia”. il pareggio con le Torricchie, condiviso Non erano proprio queste le parole di con un pubblico festante e numeroso, mister Morini (e chi lo conosce bene poi la vittoria contro il Nicchio, la stu- immagina anche quali erano le ultime pefacente vittoria contro la Chiocciola cose che ci diceva prima di scendere addirittura in 7 per tutta la gara a causa in campo), ma ognuna di noi, in quel degli inevitabili infortuni, malattie momento, si sentiva “squadra” e ha eccetera, la quasi vittoria contro la giocato come se ogni partita fosse “la prima in classifi ca, la Lupa. partita della vita”. Alla fi ne del primo tempo vincevamo Ci siamo divertite, qualcuna ha versato per due a zero, poi ci siamo fatte anche qualche lacrimuccia per delle “soffi are” partita e risultato, un po’ come sconfi tte immeritate, c’è chi ha avuto il Siena contro l’Inter a Milano! anche una crisi dovuta al ruolo che Con sorpresa di tutte e di tutti, abbiamo ricopriva ma la cosa più bella è stato il passato il turno; e questo ci ripaga più constatare che il divario generazionale di ogni vittoria o pareggio perché le (la più vecchierella, senza fare nomi e previsioni, ancor prima di iniziare il cognomi, era del 1968 mentre tante torneo, non erano affatto rosee. cittine ancora non erano nemmeno Il merito di tutto questo, oltre che alla in età da patente!!!) è stato del tutto squadra, va davvero e meritatamente ignorato e non ha affatto pesato sia in dato sia al “Moro” sia a “Charlie”, che ci campo che nello spogliatoio. hanno veramente fatto crescere come “Per vincere occorre che il portiere pari, i squadra e che hanno sempre ripagato, difensori difendano, gli attaccanti attacchino e con fi ducia e ragione, il nostro impegno i centrocampisti... centrocampistino!” e coraggio, anche dopo le sconfi tte. E noi siamo pronte a scendere in Come ha scritto Robert Dennis, forse campo orgogliose di vestire la maglia più noto come Danny Blanchfl ower, bianco-celeste, convinte che con il “l’errore peggiore è pensare che quello che conta passare dei tornei diventeremo la più di tutto in una partita sia vincere. Niente squadra da battere. E comunque per affatto. Quello che conta è la gloria. divertirci e fi nire ogni partita con l’urlo È giocare con stile, con bellezza, è andare in “O-O-Ondeeeee”.

I nomi della “rosa”

Difesa Sara Vicini (portiere); Ilaria Fanti, Benedetta Paulesu, Chiara Ambrosini, Virginia Monaci

Centrocampo Chiara Fineschi, Chiara Cicali, Costanza Pellati, Silvia Andreini, Laila Del Corto

Attacco Silvia Positano, Valentina Simoni, Cristina Monelli, Mary Civetelli, Camilla Passalacqua (anche 2° portiere)

M 36 Malborghetto marzo 2010 IPROTETTORI Con i protettori buona la prima!

{ di Massimo Spessot uona la prima!!! E’ l’esclamazione del migliorare dove c’è bisogno ancora di fare regista compiaciuto di come gli attori il salto di qualità, ma i campi d’azione sono hanno interpretato una scena, sfoderando ben individuati. Sono sicuro che anche il al primo ciac una prova così bella da non 2010 sarà un anno molto positivo perché ci richiederne altri. Ma è anche la nostra, sono tutti i presupposti per fare bene. Bdel Priore e dei Vicari, nel constatare, in Un traguardo da raggiungere è quello di fase di redazione del bilancio consuntivo comunicare in maniera migliore e con più del 2009, gli ottimi risultati conseguiti dal continuità con i nostri Protettori, non solo gruppo dei Provveditori ai Protettori in per avere dati aggiornati sui loro domicili o questo primo anno di attività. Per la verità sui canali e mezzi di pagamento, ma anche l’attività della Contrada nel suo insieme per conoscere i loro bisogni e problemi e è stata molto positiva in tutto l’anno, per per raccogliere le loro indicazioni. Sono quantità e qualità, cosa che ha avuto ritorni convinto che gran parte del successo del benèfi ci anche sui risultati del bilancio. nostro lavoro dipenderà dalla capacità Ma, si sa, la fi nanza è un bisogno primario di stare “vicini al Protettore” per poter e il lavoro dei Provveditori ai Protettori ha “dialogare” in maniera approfondita e inciso in maniera determinante. Infatti costante. Un impegno che ci siamo presi sono stati centrati tutti gli obiettivi di gettito e che manteniamo anche quest’anno è complessivo che ci eravamo posti all’inizio quello di cercare di incassare le quote dell’anno, sia per la riscossione delle quote del protettorato il più possibile nell’anno di protettorato dell’anno in corso sia per di competenza, perché la Contrada deve il recupero di quelle degli anni precedenti. sostenere in ogni esercizio dei costi che Anzi, l’ottimo lavoro svolto su questi due non sono rimandabili o prorogabili, fronti ha fatto sì che gli obiettivi non solo pertanto dobbiamo fare in modo di dotarla sono stati raggiunti ma abbondantemente di quelle risorse necessarie a fronteggiare superati.Come Vicario, ho l’incarico tali impegni. L’esazione del protettorato di seguire questo comparto e vi posso è uno degli aspetti più importanti. A tale assicurare che il compito degli “addetti ai proposito, invitiamo tutti i contradaioli Protettori” non è facile: devono garantire a comunicare in maniera tempestiva le un impegno continuo e, oltre ad avere una variazioni di domicilio e residenza ma buona dose di riservatezza e attenzione, anche e soprattutto le coordinate bancarie devono sapersi relazionare in maniera quando vengono cambiate, in modo da giusta e adeguata con i contradaioli. semplifi care il lavoro degli addetti e in Ma i nostri addetti nell’anno appena modo di non gravare la Contrada di inutili trascorso hanno profuso un impegno costi di insoluti. tale che i risultati sono arrivati, con la In chiusura un ringraziamento a tutti soddisfazione loro e di tutta la Contrada. gli esattori che con pazienza e impegno Il primo passo è fatto. Ora bisogna affi ancano il lavoro degli addetti, continuare nell’azione, ci sono come al contribuendo in maniera importante sia solito molte cose da fare e nuovi obbiettivi alla riscossione delle quote sia a mantenere da raggiungere.Sicuramente dovremo il contatto con molti contradaioli.

marzo 2010 Malborghetto 37 M Nozze PaulesuIl giorno - 18 Mulinacci Luglio 2009, Federica Paulesu si è unita in matrimonio con Daniele Mulinacci. Agli sposi le felicitazioni e gli affettuosi auguri di Malborghetto

Complimenti ai dottori

Si sono laureati: Anita Senesi, Francesca Innocenti Si aggiungono alla grande e Michelangiolo Danesi Famiglia dell’Onda Maddalena Pianigiani

Non sono più con noi

Aldo Marraccini e Aladino Minelli. Alle famiglie vanno le sentite condoglianze.

Sembra di essere ripetitivi di anno in anno affermando che la serata dell’otto Marzo è stata un successo, ma d’altra parte in 8 mmarzoarzo 22010010 nessun altro modo può essere defi nita. Numerose le parteci- panti che hanno potuto godere di un menù raffi nato e gustoso, di un servizio impeccabile e di un intrattenimento piacevole e divertente all’interno di un atmosfera ricercata, ottenuta anche grazie alla immagini discrete di molte grandi donne del passato che, talvolta enigmatiche e talvolta sorridenti, sembravano ri- fl ettere le mille complessità e ricchezze dell’animo femminile. Grazie di cuore a tutti coloro che con il loro impegno hanno contribuito alla riuscita dell’evento e a coloro che ci hanno fat- to pervenire i loro auguri.

Vediamoci in Redazione!

La Redazione di Malborghetto - che fi nalmente ha una sua sede proprio nel cuore della con- trada - è sempre lieta di incontrare gli ondaioli per ricevere suggerimenti, per discutere pro- getti, per scambiare opinioni. L’apertura uffi ciale della sede nella giornata dedicata a San Giuseppe potrebbe essere un’ottima occasione d’incontro. Vi aspettiamo. Pieni d’idee.

M 38 Malborghetto marzo 2010 marzo 2010 Malborghetto 39 M