Le Pietre originali della Bergamasca con il Marchio di Origine sono:

Arabescato Orobico Ceppo di Grè Pietra Cote Pietra di Pietra di Credaro Porfiroide grigio Porfiroide grigio scuro

www.bg.camcom.it/pietre Edizione Dicembre 2007

Largo Belotti, 16 - 24121 - tel. 035 4225333 - fax 035 270419 [email protected] - www.bg.camcom.it Pietra di Berbenno 1 2

La Camera di Commercio di Bergamo, con il supporto di 3 4 Servitec srl e del CNR-IDPA*, ha istituito il marchio di origine delle pietre orobiche, che garantisce la provenienza geografica dei materiali lapidei ad uso ornamentale estratti nella provincia 4 di Bergamo. Si tratta di uno strumento finalizzato alla valorizza- 5 zione ed alla promozione della conoscenza del prodotto lapideo Bergamasco, che costituisce non solo una risorsa economica, ma soprattutto una preziosa eredità di tradizioni e cultura 6 inscindibili dalla storia del territorio. Anche a livello locale, 7 sono in gran parte sconosciute le ottime caratteristiche tecniche ed estetiche dei materiali orobici, a cui vengono spesso preferite Ceppo di Gré - pietre di altra provenienza e di limitata o sconosciuta tradizione. Il marchio è stato ideato in modo da fornire un agile riferi- mento agli addetti ai lavori e non solo, relativamente ad origi- 5 ne, caratteristiche tecniche e varietà commerciali del materiale. Porfiroide Grigio Scuro - Ogni pietra commercializzata con il marchio rispetta le carat- teristiche stabilite nel relativo disciplinare di produzione, un documento strutturato in 6 articoli, mediante i quali vengono fornite sia informazioni geologiche, che indicano l’unicità del 1 materiale da un punto di vista genetico e ambientale, sia infor- mazioni tecniche, che mostrano le proprietà e l’applicabilità del materiale nei vari contesti edilizi. Nel dettaglio sono indicati: • formazione geologica di appartenenza • bacini di estrazione e distribuzione geografica degli Pietra Cote - affioramenti nell’ambito della provincia di Bergamo • composizione chimica e mineralogica Porfiroide Grigio - • caratteristiche petrografiche • proprietà meccaniche (valori ottenuti da prove meccaniche 6 eseguite secondo la normativa vigente) • varietà e formati disponibili in commercio. P 2 ie o tr nn a di Berbe * CNR-IDPA Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali

Tipo di pietre Massa Volumica Resistenza a Resistenza a Resistenza a Resistenza Dilatazione termica Coefficiente di Kg/m3 compressione compressione flessione MPa all’usura mm/C° E - 6 imbibizione

monoassiale MPa monoassiale dopo (2000) di Bergamo Geologica della Provincia Stralci dalla Carta cicli di gelività MPa Arabescato Orobico - Pietra di Credaro Arabescato Orobico 2698 143 - 18 0,71 - 0,066

Porfiroide Grigio 2725 268 - 41,5 1,32 11,6 0,19 Porfiroide Grigio Scuro 2751 175 - 51,6 1,04 7,25 0,20 3 7 Ceppo di Grè 2478 54 52 6,3 0,32 9,3 2,43 172 (carico perp.) Pietra di Credaro Medolo 2658 161,2 23 0,66 8,6 0,61 165 (carico par.) 80 (carico perp.) 105 (carico perp.) Pietra di Berbenno* 2713 10,5 18,5 mm 8,0 0,06 105 (carico par.) 127 (carico par.) * prove eseguite secondo normative europee 2 3 Pietra di Berbenno è il nome commerciale un’ “isola culturale” autonoma rispetto con cui viene oggi denominata la tipica alle altre valli circostanti. pietra da costruzione dell’architettura Gli elementi distintivi e peculiari dell’ar- rurale della Valle Imagna. chitettura tradizionale della Valle Imagna In ambito commerciale, la Pietra di e delle falde montuose attigue sono stret- Berbenno rientra nella vastissima catego- tamente legati all’uso della pietra e all’or- ria delle “pietre”, in cui vengono tradizio- ganizzazione spaziale dei manufatti: la nalmente inseriti tutti i lapidei che non rustica semplicità della pietra, versatile sono soggetti a lucidatura. ed idonea a qualsiasi funzione architetto- Da un punto di vista geologico, si tratta di nica, determina forme, geometrie, volumi rocce sedimentarie, calcari micritici, di un e colori. L’adattabilità di impiego del caratteristico colore grigio ed apparte- materiale lapideo è tale che anche il lin- nenti alla Formazione delle Argilliti di guaggio locale ne evidenzia le specificità, , di età triassica (circa 215- attribuendo agli elementi in pietra due 210 milioni di anni fa). denominazioni ben diverse: prída e Le rocce della Formazione delle Argilliti di piöda. Riva di Solto affiorano in Lombardia lungo una fascia ad andamento est-ovest • Prída, è il termine usato per identificare dal lago di Lugano sino al Lago d’Iseo. le pietre squadrate, di varia dimensione e La Pietra di Berbenno è stata fino al forma prismatica, utilizzate soprattutto secondo dopoguerra materia prima inso- per la costruzione dei muri perimetrali stituibile (insieme al legno) per costruire i degli edifici, nonché dei muri di conteni- Scorcio di Cà Berizzi mento dei terrazzamenti e delle pavimen- luoghi dell’abitare, del lavoro, tazioni delle mulattiere. Dal momento che della fede e della tradizione di questo tipo di prodotto richiede quasi quasi tutta la Valle Imagna. Dagli sempre rifinitura a mano con martello e anni sessanta in poi, in seguito Particolare di arredo urbano ad Arnosto all’avvento in campo edile di scalpello, gli abili artigiani cesellatori materiali “industriali”, come i della pietra prendono da qui il proprio mattoni e il cemento, l’utilizzo nome «pecaprìde». della pietra si è notevolmente • Piöda, è il termine usato per identificare ridimensionato; negli ultimi anni le lastre impiegate nelle coperture dei invece una più attenta gestione tetti e per le pavimentazioni in virtù di del territorio e valorizzazione del- morfologie lastrolari, dove lo spessore è l’edilizia rurale ne hanno rinnova- modesto e la facce sono piano-parallele. to l’impiego e il mercato. Il termine è comunemente usato nel lin- La scelta d’uso di questa pietra si guaggio alpino per indicare elementi pla- perde nella notte dei tempi e nari ottenuti a spacco sfruttando la tessi- deriva dall’abbondante disponi- tura planare della roccia, generalmente bilità in loco nonchè dalle pro- cristallina e caratterizzata dalla disposi- prietà del materiale, ben resistente zione di minerali appiattiti lungo orizzon- Copertura di una tipica costruzione rurale valdimagnina e durevole, ma anche facilmente ti più o meno piano-paralleli e regolari. lavorabile e adatto per tutte le destinazio- Va precisato però che in Valle Imagna vale ni d’uso. solo la connotazione morfologica del temine piöda, poiché il piano di spacco L’impiego della Pietra di Berbenno è testi- corrisponde non ad una orientazione moniato in numerose ed antiche “contra- mineralogica bensì ad un orizzonte sedi- de e cà” della Valle Imagna e costituisce mentario, cioè ad un livello stratigrafico. l’elemento caratterizzante - nonché di Questa specificità implica proprietà diffe- maggior fascino - del paesaggio valdima- renti (soprattutto in fatto di elasticità e di gnino, soprattutto della sinistra orografi- resistenza alla flessione) e spiega quindi ca e più in quota della valle, unitamente la tecnica costruttiva e la conseguente all’alta Val Taleggio e di parte della forma del tetto, completamente diverse Valsassina. da quelle relative ad altre piöde, come ad L’edilizia rurale è in quest’area talmente esempio quelle di Branzi o di Valleve. particolare che alcuni Autori vi identificano

Pavimentazione tradizionale in piedra ad Arnosto Chiesa di Cà Passero 4 5 L’ambiente di deposizione marino, il tipo di sedimenti e di paleogeografia sono ben registrati sia dalla tipologia di rocce sia da La roccia che ora commercialmente chia- un singolare e prezioso contenuto in fossili. miamo Pietra di Berbenno appartiene alla Presso un sito in Valle Imagna, infatti, la Formazione delle Argilliti di Riva di Solto, Valle del Brunone a Ponte Giurino, sono risalente al Norico Superiore (circa 215-210 stati rinvenuti centinaia di resti fossili ecce- milioni di anni fa). zionalmente ben conservati e di importanza La formazione è costituita da una ritmica a livello globale. alternanza di strati di argilliti, marne e cal- Si tratta di una fauna particolarmente ricca, cari, il cui spessore varia da un pochi centi- in cui abbondano sia specie marine, come metri a qualche decina di centimetrimetri. pesci, crostacei e meduse, sia specie terre- La porzione coltivata come pietra da orna- stri, tra cui rettili e insetti. Tra i reperti più mento è esclusivamente quella calcarea. famosi, si ricorda la Italophlebia gervasutii, La Formazione delle Argilliti di Riva di Solto uno straordinario esemplare completo di affiora dal lago di Lugano a Lago d’Iseo. libellula, ed un raro esemplare di rettile Nelle Prealpi Bergamasche affiora estesa- volante, l’Eudimorphon ronzii. mente in Val Taleggio, in Valle Imagna, in Tutti i reperti sono conservati presso il Valle Brembana, in Val Serina, in Valle Museo di Scienze Naturali E. Caffi di Seriana inferiore e in Valle Cavallina sino al Bergamo, e a breve l’area diventerà un Lago d’Iseo, dove raggiunge la massima Uno dei pesci che popolava il mare più di 200 milioni di anni fa parco paleontologico: l’eccezionale reperto potenza, con spessori fino a 1000 m. di libellula ne è il simbolo. La denominazione della Formazione deriva La carta a pag. 2 mostra in colore violetto le proprio dal sito sul Lago d’Iseo (Riva di tipiche zone di affioramento in Valle Imagna Solto), dove la formazione è stata studiata e nelle Valli attigue. In passato i siti di esca- in dettaglio in virtù della completezza della vazione erano diffusi su tutto il territorio: sezione affiorante. oltre a Berbenno , , Al momento della deposizione delle Argilliti Sant’Omobono Imagna, ecc... di Riva di Solto l’area orobica era sommer- sa dall’oceano della Tetide e si trovava molto più a sud, a latitudini tropicali. Da un punto di vista geodinamico, in questo periodo si assiste ai primi eventi distensivi connessi a fasi di rifting, che hanno fram- mentato la preesistente piattaforma carbo- natica formando bacini più profondi e con elevati tassi di subsidenza. L’ambiente di sedimentazione era un ampio golfo, caratterizzato da bacini chiusi e lagu- ne, con fondali in prevalenza privi di circo- lazione di ossigeno e nel raggio d’azione delle tempeste. In funzione delle condizioni climatiche, si depositavano sedimenti detritici provenien- ti dalle terre emerse circostanti e sedimenti marini dalle piattaforme carbonatiche limi- trofe. Il clima allora era determinato alter- nanze cicliche di lunghe fasi umide, da cui derivava un rilevante apporto al bacino di acque dolci e di sedimenti terrigeni (argilli- ti), e di lunghe fasi aride, con l’accumulo prevalentemente di sedimenti calcarei. Particolare del fronte cava Cava Ravagna Lastrine da rivestimento 6 7 L’omogeneità del materiale si riflette anche tra una zona di estrazione e l’altra con modeste La Pietra di Berbenno è un calcare a grana Le caratteristiche rilevanti per le pietre impie- variazioni di prestazione tecnica. finissima, con tessitura omogenea e compatta. gate per murature, pavimentazioni esterne, La composizione mineralogica è quella di un coperture e rivestimenti esterni sono: Il dato più eccezionale è la compattezza della calcare purissimo: la calcite costituisce più del pietra, da cui derivano un assorbimento d’ac- 98% della roccia. I restanti minerali presenti • Coefficiente di imbibizione (EN 13755): indica qua ed una porosità apparente modestissimi e sono occasionali silicati, soprattutto minuti cri- la tendenza ad assorbire acqua; che determinano anche la scarsa attitudine stalli di quarzo. della roccia a patire gli effetti del gelo. • Resistenza a flessione (EN 12372): indica la L’omogeneità composizionale, la grana e la resistenza che un materiale oppone a sollecita- Le prove meccaniche invece, eseguite appli- tessitura, unitamente alla naturale fratturazio- zioni per schiacciamento; cando il carico sia parallelamente sia perpen- ne dell’ammasso roccioso in conci già quasi dicolarmente ai piani di stratificazione in ana- pronti all’uso, determinano peculiari proprietà • Resistenza a compressione (EN 1926): indica logia con gli impieghi, evidenziano buone resi- del materiale lapideo. Certamente la caratteri- la resistenza che un materiale oppone a solle- stenze, comparabili a quelle della categoria ed stica principale è la durevolezza e la resistenza citazioni per schiacciamento; anche a pietre ornamentali ritenute più robu- agli effetti del tempo, ben testimoniate dai ste, come ad esempio i graniti. numerosi manufatti, contrade, cà e stalle • Resistenza al gelo (EN 12371) indica la resi- abbondantemente presenti sul territorio. stenza ad escursioni termiche estreme Il coefficiente di abrasione, determinato con la (gelo/disgelo); nuova normativa europea, mostra valori con- Accanto ad esse, anche le proprietà tecniche tenuti, dovuti alla fine e compatta tessitura specifiche per ciascuna destinazione d’uso evi- • Resistenza all’abrasione (EN 14157): indica la della roccia. denziano l’attitudine della roccia ad essere resistenza all’abrasione o al logoramento per impiegata come pietra ornamentale. attrito. L’insieme dei risultati rispecchia la spiccata attitudine della roccia ad impieghi strutturali in Per avere informazioni oggettive per ciascuna esterno; specifiche analisi fisico-meccaniche e varietà, tali da permettere un confronto con microstrutturali hanno evidenziato invece altri materiali appartenenti alla medesima come i conci “sonori” destinati alle coperture categoria commerciale, sono state determina- sono caratterizzati da un’omogeneità strutturale te le proprietà tecniche secondo la normativa ancora maggiore. vigente. Particolare di un antico m,uro

Tipo di pietre Massa Volumica Resistenza a Resistenza a Resistenza a Resistenza Dilatazione termica Coefficiente di Kg/m3 compressione compressione flessione MPa all’usura mm/C° E - 6 imbibizione monoassiale MPa monoassiale dopo cicli di gelività MPa

Arenarie (media) 2497 105 87 13 0,47 7, 7 2,08

Travertini 2450 101 91 14 0,46 5,2 0,90

Pietra di Finale 2001 223 187 27 0,30 5,1 6,5

Trani chiaro 2631 194 195 19,7 0,64 4,7 0,84

Pietra dorata 2326 512 - 69 0,49 6,85 3,7

Arenaria della Lunigiana 2708 134 146 15 0,47 - 0,98 2658 172 (carico perp.) 161,2 23 0,66 8,6 Pietra di Credaro Medolo 165 (carico par.) 0,61 2579 149 (carico perp.) 144,1 19 0,53 7, 1 Pietra di Credaro Berrettino 144 (carico par.) 1,33 80 (carico perp.) 105 (carico perp.) Pietra di Berbenno* 2713 10,5 18,5 mm 8,0 0,06 105 (carico par.) 127 (carico par.) Tradizionale stalla con caratteristico ingresso a forma di T Mulattiera a Cà Passero * prove eseguite secondo normative europee 8 9 L’attuale impiego della Pietra di Berbenno Mentre un tempo i siti di estrazione della Pietra rispecchia in buona parte l’impiego tradizionale di Berbenno erano numerosi ed esistevano le con funzioni decorative. cosiddette “cave di prestito”, attivate apposita- La Pietra di Berbenno viene utilizzata principal- mente in loco per la specifica costruzione, mente per la realizzazione di: attualmente l’attività estrattiva è circoscritta al di Berbenno, Ponte Giurino e Corna - Murature, con relativi elementi di finitura Imagna. (copertine); Presso i siti di estrazione la roccia affiora con giacitura suborizzontale, e la coltivazione - Pavimentazioni e rivestimenti esterni; avviene strato per strato con l’utilizzo di mezzi meccanici come escavatori a benna o martelli - Pilastri, archi, davanzali, caminetti e contorni pneumatici. di porte e finestre; Il materiale distaccato ha pezzatura ridotta, quasi già delle dimensioni del prodotto finito. - Mulattiere con relativi elementi di Riquadratura dei blocchetti Sul fronte cava si opera una prima selezione Posata a semisecco contenimento (cordoli); del materiale, che viene poi avviato alla lavo- razione preliminare, alle trance per la riduzione - Caratteristici tetti. in blocchetti ed infine alla eventuale rifinitura manuale degli scalpellini.

Generalmente le ultime fasi della lavorazione vengono ancora eseguite a mano. Una fase importantissima è la cernita di parti- colari elementi destinati alle coperture ed alle pavimentazioni: i conci vengono leggermente percossi con il martello, e solo quelli che tra- smettono un suono dolce e sonoro sono desti- nati agli impieghi più importanti. Pavimentazione ad opus incertum Per le realizzazioni più particolari la rifinitura Stoccaggio dei vari tipi di prodotti IMPIEGHI PRINCIPALI avviene direttamente sul posto in fase di posa. Muratura, copertine e pilastro MURATURE Il rivestimento e la costruzione di murature può essere a semisecco o fugato a seconda della quantità della malta impiegata.

COPERTINE E’ il materiale usato per il completamento superiore di murature. Si presenta sotto forma di lastrame con spessore variabile da 5 a 11 cm proporzionalmente all’altezza del muro.

PAVIMENTAZIONI AD OPUS INCERTUM La tipica realizzazione di pavimentazioni esterne avviene mediante posa ad opus incertum; si impega lastrame con spessore variabile dai 2 a 5 cm in funzione della carrabilità; la pezzatura è variabile. Fasi di estrazione Pavimentazione ad opus incertum 10 11 COPERTURE Gli impieghi spaziano dall’edilizia privata a La costruzione del tetto richiede l’abbinamento quella pubblica e religiosa, con la realizzazione di una travatura in legno di castagno e di cen- di caratteristici manufatti come: tinaia di piöde; un tempo entrambi i materiali - Porticati ed archi; venivano lasciati stagionare per un paio d’anni. Le piöde sono posate quasi orizzontalmente, - Camini e comignoli; sovrapposte l’una sull’altra e insellate nell’or- ditura portante della capriata, come le pedate - Fontane ; di una scala. Le piöde raggiungono anche gli otto centimetri di spessore, sono squadrate - Contorni, soglie e davanzali; sulla testata, e possono avere superficie fino a - Cappelle e tribuline. mezzo metro quadrato, con dimensioni anche maggiori nei punti critici della gronda e della Porticato con elementi ad arco lavorati a mano trave di colmo. Il ricoprimento tra le piöde varia dal 70 al 90%, pertanto il peso di un tetto si aggira sui 500 kg/m2. Solo pochissimi artigiani sono in grado di posare ad arte un tetto di piöde della Valle Imagna. Mulattiera

PAVIMENTAZIONI A SELCIATO E’ la tipica PAVIMENTAZIONE impiegata da secoli per la realizzazione di sentieri, piazze, corselli e caratteristiche mulattiere.

La posa può essere del tipo “a coltello” o Esempio di uso strutturale della pietra e del perfetto piana. abbinamento col legno Tradizionalmente si posa su un letto di Fedele riproduzione in scala 1:100 di una caratteristica costruzione sabbia vagliata con riempimento finale valdimagnina realizzata da un artigiano-artista della valle di ulteriore sabbia negli spazi vuoti sino quasi all’orlo del pavimento finito. Viceversa, si può posare su sottofondo cementizio con successivo riempimento delle fughe con malta. Benchè più onerosa, la prima modalità di posa è quella di migliore effetto.

CORDOLI Il materiale è usato per il contenimento del pietrame uso selciato, per la delimi- tazione di spazi aperti o per elementi di arredo urbano.

Tribulina Pavimentazione a selciato Comignoli: si abbinano a qualsiasi tipo di copertura 12 13 Falda realizzata con la regolare disposizione delle piöde Quintana: particolare costruttivo dell’intersezione facciata-tetto

Dettaglio costruttivo: falda del tetto visto dall’interno 14 15