Comune di Lasino. Inventario dell'archivio storico (1690 - 1958) e degli archivi aggregati (1866 - 1995)

a cura di Cooperativa Arcadia

Provincia autonoma di . Soprintendenza per i beni librari e archivistici 2003

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la consulenza tecnica della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, a cura della Cooperativa Arcadia di Trento; il lavoro è stato ultimato nel 2003. L'inventario, redatto originariamente con il programma "Sesamo", è stato successivamente convertito alla versione "Sesamo 2000" e pubblicato in questo formato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net). L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del è stata curata dalla Soprintendenza per i beni librari e archivistici, con la collaborazione della Cooperativa Arcadia, nel corso del 2008, con l'obiettivo di garantire un livello minimo di coerenza rispetto alle regole di descrizione contenute nel manuale "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale per gli operatori", Trento, 2006.

Elenco delle abbreviazioni art., artt. = articolo, articoli c., cc. = carta, carte ca. = circa cart. = carta, cartone cat., catt. = categoria, categorie cfr. = confronta cop. = coperta ex. = exeunte fasc. = fascicolo in. = ineunte int. = interno ml. = metri lineari mm. = millimetri mod. = modello n., nn. = numero, numeri n.n. = non numerato num. = numerazione orig. = originale p., pp. = pagina, pagine prot. = protocollo quad. = quaderno reg. = registro s.cop. = senza coperta sd = sinistra/destra s.d. = sine data sec. = secolo segg. = seguenti sez. = sezione tit. = titolo vd. = vedi v.a. = vedi anche vol. = volume

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Albero delle strutture

Comune di Lasino, 1690 - 1995 Comune di Lasino , 1690 - 1958 Comunità di Lasino e Madruzzo, 1690 - 1803 Verbali delle regole generali, 1752 - 1778 Atti degli affari della comunità, 1690 - 1803 Cause e controversie, 1764 - 1780 Estimi e catasti, 1751 - 1800 Colte, 1748 - 1759 Comune di Lasino (ordinamento austriaco), 1818 - 1923 Verbali delle sedute della rappresentanza comunale, del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio, 1888 - 1931 Verbali delle sedute della deputazione comunale, della giunta municipale, del podestà e del commissario prefettizio, 1891 - 1929 Protocolli degli esibiti, 1899 - 1924 Carteggio ed atti degli affari comunali per annata, 1897 - 1922 Carteggio ed atti degli affari comunali per oggetto, 1818 - 1924 Catasti, 1888 - 1922 Fogli di possesso fondiario, 1901 - 1950 Conti consuntivi, 1916 - 1928 Giornali di cassa, 1894 - 1923 Libri mastri, 1922 - 1922 Comune di Lasino poi Madruzzo poi Lasino (ordinamento italiano), 1923 - 1958 Deliberazioni del consiglio comunale, 1949 - 1966 Deliberazioni del consiglio comunale (copie), 1923 - 1959 Deliberazioni della giunta municipale, 1925 - 1966 Deliberazioni della giunta municipale (copie), 1945 - 1959 Protocolli degli esibiti, 1926 - 1959 Carteggio ed atti degli affari comunali per annata, 1923 - 1958 Carteggio ed atti degli affari comunali per oggetto, 1921 - 1975 Spedalità, 1925 - 1959 Inventari del patrimonio comunale, 1929 - 1951 Contratti, 1924 - 1963 Elettorale Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1924 - 1958 Giornali e mastri della contabilità, 1924 - 1958 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo. Documenti giustificativi del conto consuntivo, 1924 - 1958 Liste di leva, 1921 - 1954 3

Ruoli matricolari, 1921 - 1954 Lavori pubblici, 1920 - 1969 Strade, 1950 - 1963 Acque, 1920 - 1961 Edifici, 1934 - 1969 Diversi, 1930 - 1946 Licenze edilizie, 1957 - 1958 Registri degli atti di nascita, 1924 - 1958 Registri degli atti di matrimonio, 1924 - 1958 Registri degli atti di morte, 1924 - 1958 Registri degli atti di cittadinanza, 1924 - 1958 Indici decennali dei registri di stato civile, 1934 - 1954 Censimenti, 1930 - 1951 Registro della popolazione, 1901 - 2000 Movimento della popolazione, 1930 - 1964 Registri diversi, 1924 - 1963 Commissione comunale per l'alimentazione di Madruzzo, 1942 - 1945 Verbali delle deliberazioni della commissione, 1942 - 1944 Carteggio ed atti, 1942 - 1945 Protezione antiaerea di Madruzzo, 1943 - 1945 Protocolli degli esibiti, 1944 - 1944 Carteggio ed atti, 1943 - 1945 Congregazione di carità di Lasino (poi Madruzzo) poi Ente comunale di assistenza di Madruzzo (poi Lasino), 1866 - 1993 Verbali delle deliberazioni, 1924 - 1970 Verbali delle deliberazioni (copie), 1935 - 1981 Protocolli degli esibiti, 1937 - 1953 Carteggio ed atti, 1894 - 1983 Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1931 - 1956 Contabilità, 1911 - 1993 Giornali di cassa e libri mastri della contabilità, 1936 - 1993 Registri diversi, 1866 - 1950 Opera nazionale maternità e infanzia - Comitato di patronato di Lasino poi Madruzzo poi Lasino, 1934 - 1965 Delibere del comitato di patronato, 1936 - 1944 Protocolli degli esibiti, 1937 - 1950 Carteggio ed atti, 1934 - 1965 Ufficio del giudice conciliatore di Lasino poi Madruzzo poi Lasino, 1929 - 1995 Carteggio ed atti, 1929 - 1995 Ruoli generali degli affari civili, 1942 - 1972 Rubriche alfabetiche generali degli affari contenziosi civili, 1942 - 1974

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Registri delle udienze, 1929 - 1988 Repertori degli atti eseguiti dall'usciere, 1929 - 1963 Registri cronologici dei provvedimenti ed atti originali, 1929 - 1966 Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1929 - 1974 Registri delle spese giudiziarie anticipate dall'erario, 1942 - 1966 Registri delle convocazioni e deliberazioni dei consigli di famiglia e di tutela delegati dal pretore, 1929 - 1957 Registri delle spese prenotate a debito, 1942 - 1966 Registri di carico e scarico depositi per spese di cancelleria nei processi civili e penali, 1930 - 1974 Registri diversi, 1929 - 1974 Consorzio pezzi bassa montagna di Madruzzo, 1945 - 1955 Registri delle deliberazioni, 1945 - 1955 Carteggio ed atti, 1945 - 1955 Libri cassa, 1945 - 1951 Registri diversi, 1945 - 1950 Associazione nazionale ex internati militari in Germania - Sezione di Madruzzo, 1945 - 1948 Protocolli della corrispondenza, 1945 - 1948 Carteggio ed atti, 1945 - 1948 Quaderni, 1945 - 1947 Segretario comunale di Madruzzo in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari, 1950 - 1951 Repertori dei protesti cambiari, 1950 - 1951 Cassa mutua comunale coltivatori diretti di Lasino, 1955 - 1967 Carteggio ed atti, 1955 - 1967

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Albero dei soggetti produttori

Comunità di Lasino e Madruzzo, Lasino, [sec. XV]- 1810 [agosto 31] E' assorbito da : Comune di , Calavino, 1810 settembre [1] - 1817 dicembre 31

Comune di Lasino, Lasino, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Successori: Comune di Lasino, Lasino, 1923 gennaio 13 - 1928 settembre 8 Si separa da : Comune di Calavino, Calavino, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Concorre alla gestione di : Congregazione di carità di Lasino, Lasino, 1811 - 1937

Comune di Lasino, Lasino, 1923 gennaio 13 - 1928 settembre 8 Predecessori: Comune di Lasino, Lasino, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Si fonde in : Comune di Madruzzo, Lasino, [1928 settembre 9] - [1953 dicembre 31] Concorre alla gestione di : Opera nazionale maternità e infanzia. Comitato di patronato di Lasino, Lasino, 1926 - 1975

Comune di Lasino, Lasino, 1954 gennaio 2 - Si separa da : Comune di Madruzzo, Lasino, [1928 settembre 9] - [1953 dicembre 31] Concorre alla gestione di : Ufficio del giudice conciliatore di Lasino, Lasino, 1929 - 1995 Concorre alla gestione di : Ente comunale di assistenza di Lasino, Lasino, 1937 - 1993 Concorre alla gestione di : Cassa mutua comunale coltivatori diretti di Lasino, Lasino, 1955-1967 Concorre alla gestione di : Opera nazionale maternità e infanzia. Comitato di patronato di Lasino, Lasino, 1926 - 1975

Comune di Madruzzo, Lasino, [1928 settembre 9] - [1953 dicembre 31] Successori: Comune di Calavino, Calavino, 1954 gennaio 4 - Si separa in : Comune di Lasino, Lasino, 1954 gennaio 2 - Deriva dall'unione di : Comune di Lasino, Lasino, 1923 gennaio 13 - 1928 settembre 8 Deriva dall'unione di : Comune di Calavino, Calavino, 1923 gennaio 13 - 1928 settembre 5 Concorre alla gestione di : Ufficio del giudice conciliatore di Lasino, Lasino, 1929 - 1995 Concorre alla gestione di : Opera nazionale maternità e infanzia. Comitato di patronato di Lasino, Lasino, 1926 - 1975 Concorre alla gestione di : Ente comunale di assistenza di Lasino, Lasino, 1937 - 1993

Congregazione di carità di Lasino, Lasino, 1811 - 1937 Successori: Ente comunale di assistenza di Lasino, Lasino, 1937 - 1993 Alla cui gestione concorre : Comune di Calavino, Calavino, 1810 settembre [1] - 1817 dicembre 31 Alla cui gestione concorre : Comune di Lasino, Lasino, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Ente comunale di assistenza di Lasino, Lasino, 1937 - 1993 Predecessori: 6

Congregazione di carità di Lasino, Lasino, 1811 - 1937 Alla cui gestione concorre : Comune di Madruzzo, Lasino, [1928 settembre 9] - [1953 dicembre 31] Alla cui gestione concorre : Comune di Lasino, Lasino, 1954 gennaio 2 -

Opera nazionale maternità e infanzia. Comitato di patronato di Lasino, Lasino, 1926 - 1975 Alla cui gestione concorre : Comune di Lasino, Lasino, 1923 gennaio 13 - 1928 settembre 8 Alla cui gestione concorre : Comune di Madruzzo, Lasino, [1928 settembre 9] - [1953 dicembre 31] Alla cui gestione concorre : Comune di Lasino, Lasino, 1954 gennaio 2 -

Ufficio del giudice conciliatore di Lasino, Lasino, 1929 - 1995 Alla cui gestione concorre : Comune di Madruzzo, Lasino, [1928 settembre 9] - [1953 dicembre 31] Alla cui gestione concorre : Comune di Lasino, Lasino, 1954 gennaio 2 -

Consorzio pezzi bassa montagna di Madruzzo, Lasino, [1945 - 1955]

Associazione nazionale ex internati militari in Germania - Sezione di Madruzzo, Lasino, 1945 - 1948

Segretario comunale di Madruzzo in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari, Lasino, 1950 - 1951

Cassa mutua comunale coltivatori diretti di Lasino, Lasino, 1955-1967 Alla cui gestione concorre : Comune di Lasino, Lasino, 1954 gennaio 2 -

7 superfondo Comune di Lasino, 1690 - 1995

Storia archivistica L'archivio comunale di Lasino conserva documenti dal secolo XVII al XX. In occasione dei lavori di riordino ed inventariazione è stato istituito l'archivio storico, che comprende gli atti antecedenti al 1959. L'archivio storico si costituisce in massima parte di documentazione del secolo XX, mentre assai scarso è il materiale relativo ai secoli precedenti: infatti la maggior parte della documentazione è andata perduta. Il Casetti (1) annota di probabili dispersioni sia durante gli eventi della prima guerra mondiale sia in occasione delle vicende di aggregazione e ricostituzione dei comuni di Lasino e Calavino. Al momento del prelievo effettuato per i lavori di riordinamento ed inventariazione, l'archivio storico si trovava conservato parte presso la vecchia sede municipale di Lasino, adiacente all'attuale, parte, la più consistente, in un edificio a torre poco distante, utilizzato come deposito. Gli atti più antichi e più precisamente i pezzi di maggior pregio erano conservati presso l'ex sede municipale in un locale a parte, dopo essere stati oggetto di restauro negli anni Ottanta. Negli stessi anni era stato operato un piccolo intervento di salvaguardia degli atti più antichi o in pericolo di dispersione, a cura della società Ar.Coop. di . Altra documentazione si trova presso l'Archivio parrocchiale decanale di Calavino, dove è confluito l'archivio della cessata curazia di Madruzzo, che conserva - oltre alle carte di sua pertinenza - anche gli atti civili della villa e frazione di Madruzzo (2). L'archivio del comune di Lasino contiene parte del materiale relativo alla frazione di Calavino, per gli anni in cui il municipio del paese limitrofo era stato soppresso, ovvero per gli anni dal 1928 al 1953 in cui esisteva il comune riunito di Madruzzo. Nel corso del riordino sono stati individuati diversi registri e atti dell'archivio del comune di Calavino, che sono stati consegnati al Servizio beni librari ed archivistici della Provincia autonoma di Trento per essere riconsegnati al municipio d'origine. Oltre all'archivio prodotto dagli organi e dagli uffici del comune si conservano gli archivi aggregati, cioè quei fondi di enti o uffici che hanno svolto funzioni analoghe o subordinate rispetto a quelle del comune e la cui documentazione si è ritrovata unita e talvolta frammista a quella della stessa amministrazione comunale. In fase di ordinamento si è ricostituita l'unità dei singoli fondi aggregati. Gli archivi aggregati al fondo prodotto dal comune di Lasino sono: - l'archivio della Congregazione di carità di Lasino (poi Madruzzo) poi Ente comunale assistenza (E.C.A.) di Madruzzo (poi Lasino); - l'archivio dell'Opera nazionale maternità e infanzia (O.N.M.I.) - Comitato di patronato di Lasino poi Madruzzo poi Lasino; - l'archivio dell'Ufficio del Giudice conciliatore di Lasino poi Madruzzo poi Lasino; - l'archivio del Consorzio pezzi bassa montagna di Madruzzo; - l'archivio dell'Associazione nazionale ex internati militari in Germania - Sezione di Madruzzo; - l'archivio del Segretario comunale di Madruzzo in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari; - l'archivio della Cassa mutua comunale coltivatori diretti di Lasino.

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Inoltre è presente in archivio documentazione prodotta da soggetti diversi dal comune stesso ma non autonomi, come la Commissione comunale per l'alimentazione di Madruzzo e il comitato Protezione antiaerea di Madruzzo. La documentazione prodotta da questi ultimi soggetti, privi di autonomia giuridica ed amministrati direttamente dal comune, costituisce un subfondo dell'archivio comunale, in appendice dell'archivio postunitario.

Contenuto L'archivio conserva documenti dal secolo XVII al XX.

Disposizioni delle autorità superiori sulla tenuta dell'archivio Le prime disposizioni in merito alla tenuta degli archivi comunali si ebbero in epoca napoleonica, quando il governo italico impose quelle norme riassunte nella circolare del prefetto del Dipartimento per l'Alto Adige Agucchi in data 16.12.1811 n. 22140/3442, nella quale si ordinava ai podestà ed ai sindaci la tenuta del protocollo degli esibiti; fu durante il governo napoleonico che venne adottata la divisione del carteggio in dodici fascicoli. L'amministrazione austriaca, subentrata al regime napoleonico, emanò nuove disposizioni in merito alla tenuta dell'archivio, ed il "Regolamento delle comuni e dei loro capi", entrato in vigore il 26.10.1816, al paragrafo 18 prevedeva, per tutti i comuni di campagna, l'abolizione del segretario e della cancelleria; il protocollo continuò comunque ad essere usato. La legge comunale provvisoria del 1849 stabilì, al paragrafo 83, che la rappresentanza comunale nominasse una persona idonea al disbrigo degli affari di cancelleria, risolvendo di fatto la situazione di incertezza seguita alle disposizioni del regolamento del 1819. Durante il periodo dell'amministrazione austriaca vennero utilizzati diversi modelli di protocollo, che ricalcavano l'impostazione del vecchio protocollo napoleonico, finchè a partire dal 1861 ne venne adottato uno identico a quello in uso all'epoca del Regno d'Italia, che rimase in vigore fino all'introduzione della legislazione comunale italiana. Nel 1923, anno dell'effettiva entrata in vigore dell'ordinamento italiano, venne estesa anche al Trentino la circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1.3.1897, che dettava le norme relative alla tenuta degli atti d'archivio e alla loro classificazione; tutti gli atti ricevuti o spediti dall'ente sarebbero stati obbligatoriamente registrati a protocollo, dopo essere stati assegnati ad una delle 15 categorie d'archivio. Oltre all'archivio corrente e di deposito sulla cui distinzione si pronunciava la succitata circolare, il D.P.R. 30.9.1963 n. 1409 all'art. 30 prescriveva l'istituzione della sezione separata per gli atti esauriti da oltre un quarantennio, innovando rispetto alla legge del 1939 che aveva previsto per simili sezioni un termine finale fisso, il 1870. La legislazione italiana sugli archivi consta pertanto di due testi principali: la legge del 22.12.1939 n. 2006, la quale essendo rimasta priva del regolamento di attuazione si rifaceva al precedente regolamento del 1911; il D.P.R. 30.9.1963. Importanti sono inoltre la legge del 7.8.1990 n. 241 nonchè la legge 31.12.1996. Il D.L. 29 ottobre 1999 n. 490 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali..." compendia e modifica la legislazione precedente. Nel Trentino vige una legislazione locale specifica in materia di archivi, formulata nel testo della legge provinciale n. 11 del 14.2.1992.

Lingua Italiano; latino; tedesco

Criteri di ordinamento e inventariazione

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In fase di riordino è stato rinvenuto un "Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" relativo all'archivio comunale di Madruzzo. Si tratta di un indice di 81 numeri, che elenca gli atti presenti presso il comune di Madruzzo, ovvero gli atti dei comuni riuniti di Lasino e Calavino. L'indice è stato redatto dal personale comunale e reca la firma del podestà; la copia presente in archivio non è datata, ma nel volume di Casetti (3) è riportata la data 29 marzo 1939. Al numero 61.6 compare un "Prospetto - impianto dell'inventario com. le 1885", che non è stato rinvenuto. Si segnalano inoltre degli strumenti inventariali recenti relativi al paese di Calavino che possono risultare utili al fine dello studio e della ricerca su Lasino, ovvero l'inventario dell'archivio del comune di Calavino (a cura della società Co.ri.st. di Rovereto), e l'inventario dell'archivio parrocchiale decanale di Calavino (a cura della società Koinè di ). I suddetti inventari sono consultabili presso i relativi archivi, presso la biblioteca del Servizio beni librari ed archivistici della Provincia autonoma di Trento e presso alcune altre biblioteche pubbliche del Trentino.

Il riordinamento Stato dell'archivio al momento del riordinamento Al momento del riordino l'archivio si trovava in condizioni molto differenziate: a serie ben ordinate o relativamente ordinate si contrapponeva documentazione molto disordinata, rimasta a lungo sfascicolata o abbandonata sul pavimento oppure raccolta in faldoni in maniera del tutto casuale ed arbitraria.

Criteri di ordinamento ed inventariazione Per l'ordinamento dell'archivio e per la redazione dell'inventario ci si è attenuti alle direttive impartite dalla circolare del Ministero dell'Interno - Direzione generale degli Archivi di Stato - n. 39/1966, relativa alle "Norme per la pubblicazione degli inventari". L'intervento di riordinamento dell'archivio del comune di Lasino ha interessato documenti relativi ad affari esauriti da oltre 40 anni, quindi fino al 1958; per gli archivi aggregati invece il riordino si spinge fino alla data di estinzione del soggetto produttore, qualora avvenuta, altrimenti sempre fino al 1958. L'ordinamento si è svolto secondo le seguenti fasi: - schedatura delle singole unità archivistiche, delle quali si sono rilevati: titolo, estremi cronologici, tipologia (fascicolo, busta, registro, carte sciolte). La descrizione è stata più analitica per la documentazione di antico regime. I registri del periodo preunitario sono stati descritti fisicamente in modo più accurato, specificando la consistenza e il tipo di legatura. Le operazioni si sono svolte sulla base delle "Norme per la descrizione archivistica e per la redazione degli inventari" predisposte nel 1997 dal Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento; - ordinamento delle unità archivistiche: il carteggio è stato ordinato, all'interno di ogni annata, in base al numero di protocollo o, se le carte protocollate erano la minoranza, in ordine cronologico, secondo l'impostazione originaria; i documenti contabili sono stati ordinati in base alle rubriche di appartenenza; ecc. E' stato in sostanza applicato il principio di rispettare, e se possibile ripristinare, l'ordine originario secondo cui l'ente produttore dell'archivio aveva organizzato la documentazione, principio su cui si basa il metodo storico; - organizzazione delle schede in base all'ente produttore (comune o archivi aggregati), in base al periodo di produzione, secondo la periodizzazione storico-istituzionale sopra descritta, e in base alle diverse serie di appartenenza con l'eventuale suddivisione in sottoserie. Le serie sono disposte, all'interno di ogni periodizzazione, secondo la successione enunciata da Casanova e ripresa dalla circolare ministeriale sopra citata, nella quale si collocano prima le serie documentali ascrivibili alle categorie direttive, poi a quelle esecutive e infine a quelle consuntive. Ciò significa che si

10 trovano per prime le deliberazioni degli organi comunali, poi gli atti amministrativi e quindi la documentazione contabile; - condizionamento del materiale in scatole rigide. I registri sono spesso condizionati fra due piatti di cartone legati con fettuccia. In alcune buste sono stati conservati i dorsi dei vecchi faldoni, a testimonianza del precedente condizionamento della documentazione; - numerazione delle unità. Per la redazione dell'inventario è stato utilizzato il programma informatico Sesamo, prodotto dalla Expert-Italia, diffuso dalla Regione Lombardia ed adottato dal Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento. Per ogni unità di descrizione compaiono in inventario: - il numero di scheda scritto in grassetto a sinistra sopra il titolo; - il titolo, originale o attribuito. Si sono riportati fra virgolette i titoli originali, riportando all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le maiuscole e le minuscole. Nel caso in cui il titolo originale non fosse completo o non rispecchiasse del tutto la natura del documento, si è data una descrizione più dettagliata del contenuto; - gli estremi cronologici, con eventuali ricostruzioni poste fra parentesi quadre. In inventario, oltre a quelli dell'unità, si segnalano anche gli estremi delle serie e dei livelli gerarchici superiori. Per le serie si sono riportati gli estremi riferiti alla documentazione presente, come per i fondi; per le partizioni cronologiche, invece, gli estremi sono quelli corrispondenti al periodo storico-istituzionale indipendentemente dalla documentazione effettivamente presente; - eventuali descrizioni del contenuto, dove si segnalano i fascicoli relativi ad affari ritenuti significativi per la storia o i diritti del comune o per la ricerca in generale, i fascicoli pluriennali e quelli recanti titolo originario; - la descrizione estrinseca: si è indicata la consistenza e il tipo di legatura solo per i registri del periodo preunitario; non si sono date specificazioni invece per i registri del postunitario, fatta eccezione per il numero di carte dei registri delle deliberazioni della giunta e del consiglio comunali. Per quanto riguarda i fascicoli, si è operata la cartulazione e si è indicata la consistenza solo di quelli del periodo comunitario; - il codice di classificazione, che compare a sinistra della pagina e indica i livelli ai quali si colloca la scheda unità; - la segnatura, che compare sulla destra della pagina. Il codice di classificazione, la segnatura e il condizionamento costituiscono gli elementi in base ai quali la documentazione è disposta fisicamente in archivio e pertanto compaiono anche sulle unità di condizionamento. La numerazione posta nel campo segnatura (dopo il codice di classificazione e la segnatura del singolo pezzo) corrisponde al numero progressivo dei contenitori, sia che si tratti di buste, sia di registri singoli, sia di più registri conservati insieme. Quando in inventario viene riportata anche per i registri la dicitura busta seguita dal numero progressivo significa che è stato conteggiata un'unità di condizionamento considerando l'insieme dei registri raccolti tra i piatti. La numerazione dei contenitori riparte da 1 nelle serie aperte dell'archivio del comune postunitario.

Criteri di selezione Contestualmente al lavoro di schedatura ed ordinamento, è stato individuato il materiale soggetto a scarto sulla base delle norme dettate dalla Legge provinciale 14 febbraio 1992 n. 11 (art. 16) e dalla successiva deliberazione della giunta provinciale 29 marzo 1993 n. 3692 (art. 5 e all. n. 2 "Massimario per lo scarto negli archivi comunali").

Incrementi previsti Ai sensi dell'art. 2 "Tenuta degli archivi e dei documenti degli enti pubblici locali", comma 21 della deliberazione della giunta provinciale 29 marzo 1993 n. 3692, la sezione separata e il relativo inventario devono essere periodicamente

11 aggiornati con l'inserimento dei documenti relativi ad affari esauriti da oltre 40 anni. Tale operazione dovrà essere effettuata preferibilmente ogni anno. A tal fine l'ordinamento dell'archivio è impostato su serie aperte, passibili di essere accresciute. I registri dello stato civile sono stati inseriti nel presente inventario ma non sono presenti fisicamente nell'archivio storico, essendo tenuti presso gli uffici del comune, in quanto necessari al personale comunale per esplicare la pratica amministrativa. Non sono invece previsti accrescimenti per gli archivi aggregati di enti estinti.

Condizioni di accesso L'archivio comunale, al pari di quelli appartenenti allo Stato, alle regioni e alle province, è soggetto al regime del demanio pubblico e pertanto inalienabile - come i singoli documenti che lo compongono - secondo l'art. 18 del D.P.R. 30 settembre 1963 n. 1409.

Consultabilità La consultabilità dei documenti dell'archivio comunale è disciplinata dal combinato disposto dell'art. 7 della Legge provinciale 14 febbraio 1992 n. 11 "Disposizioni in materia di archivi e istituzione dell'Archivio provinciale" e dall'art. 21 del D.P.R. 30 settembre 1963 n.1409 "Norme relative all'ordinamento e al personale degli Archivi di Stato", modificato ed integrato con D.P.R. 30 luglio 1999 n. 281 "Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali per finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica". In base a tale normativa i documenti sono liberamente consultabili, ad eccezione di quelli di carattere riservato relativi alla politica estera o interna dello Stato, che lo divengono cinquanta anni dopo la data di redazione. I documenti relativi a situazioni puramente private o personali atti a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni ed organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico, sindacale, nonché quelli relativi a rivelare i provvedimenti di cui all'art. 686 del Codice di procedura penale (relativo alle "iscrizioni nel casellario giudiziario") sono liberamente consultabili quaranta anni dopo la data di redazione. Il termine è di settant'anni se i dati sono idonei a rivelare lo stato di salute o la vita sessuale o rapporti riservati di tipo familiare. Anteriormente al decorso di questi termini, i documenti restano accessibili ai sensi della disciplina sull'accesso ai documenti amministrativi. I documenti dell'archivio comunale sono consultabili, previa presentazione di una richiesta motivata al sindaco (nel caso in cui il comune non disponga di un'archivio con servizio al pubblico), che potrà accoglierla quando l'archivio non si trovi in corso di riordinamento, salvo eccezioni da valutarsi caso per caso. La consultazione dei documenti della sezione separata viene negata alle persone che siano incorse nel provvedimento di esclusione dagli Archivi di Stato oppure quando si rilevi la manifesta mancanza di un progetto di ricerca. Non può essere consentita la consultazione autonoma a chi non abbia compiuto i sedici anni d'età, che dovrà compiere la ricerca con la collaborazione dell'archivista. Gli esperimenti didattici e le ricerche scolastiche debbono avvenire sotto la guida e la responsabilità dell'insegnante e debbono essere concordate in ogni caso con l'ente; è esclusa in ogni caso la possibilità di ottenere in prestito i documenti. Gli atti della sezione separata non debbono essere asportati dalla stessa neppure per uso interno dell'ente, se non per breve tempo e sotto il controllo del segretario o dell'archivista, che deve provvedere alla loro ricollocazione. L' archivio storico del comune di Lasino non è dotato di un servizio continuativo di consultazione al pubblico.

Condizioni di riproduzione

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La fotoriproduzione sostitutiva è ammessa nei limiti e con le cautele stabilite dall'art. 25 della legge del 4 gennaio 1968 n. 15, dal decreto del Presidente del consiglio dei ministri dell'11 settembre 1974, dal decreto del Ministro per i beni culturali ed ambientali del 29 marzo 1979. La fotoriproduzione di sicurezza, di completamento e di integrazione è eseguita in conformità alla normativa tecnica disposta dalla circolare del Ministero per i beni culturali ed ambientali - Ufficio centrale per i beni archivistici - in data 1° febbraio 1988 n. 12. La riproducibilità dei documenti è disciplinata dall'art. 7 della deliberazione della giunta provinciale n. 3692, comma 11, di cui si riportano i passaggi essenziali: "L'ente pubblico può rifiutare la fotoriproduzione (microfilmatura e fotografia) dei documenti solo per comprovati motivi, quali, ad esempio, l'impossibilità di procedere alla stessa a causa del cattivo stato di conservazione dei documenti. Lo stesso può richiedere che le riproduzioni fotografiche siano eseguite con luce naturale. Nei procedimenti vanno comunque evitate quelle manovre che potrebbero compromettere l'integrità dei singoli documenti o delle unità archivistiche che li contengono. Con le stesse cautele è ammesso l'uso saltuario della fotocopiatrice."

Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda CARUCCI P., Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, 1983

Note 1) Casetti, Albino, Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, Temi, 1961 2) Vd. Inventario dell'Archivio parrocchiale decanale di Calavino, a cura di Koinè, 1996. In particolare si rimanda all'introduzione, in cui si descrivono le vicissitudini dell'archivio parrocchiale di Calavino, andato in gran parte distrutto nel 1703 in occasione del passaggio delle truppe francese del Vendome, e interessato, nel 1900, da un intervento di mano dell'arciprete Bazzoli e del curato di Madruzzo don Felice Vogt che in quell'anno si insedia nelle sue funzioni. 3) Casetti, op. cit.

13 fondo Comune di Lasino , 1690 - 1958 (con docc. fino al 1975)

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Ente Comunità di Lasino e Madruzzo sec. XV - 1810 [agosto 31 ]

Luoghi Lasino

Archivi prodotti Subfondo Comunità di Lasino e Madruzzo, 01/01/1690 - 31/12/1803 Fondo Documentazione della villa - frazione e curazia di Madruzzo, 01/01/1428 - 31/12/1903

Storia Il paese di Lasino si trova nella valle di , che da Vezzano scende da verso il lago di Garda; la valle si estende alle pendici del monte . In epoca antica la valle venne attraversata dai Reti e dai Galli, poi dai Romani: molte sono le testimonianze in valle dell'antichità, dove sono stati rinvenuti numerosi resti archeologici. Con la costituzione del Principato vescovile di Trento nel 1027 Lasino e l'intera valle ne seguiranno le vicende. In epoca d'antico regime Lasino, come tutti i paesi della valle, era dunque direttamente sottoposto al principe vescovo di Trento, il quale esercitava qui sia il potere politico-amministrativo che quello religioso, amministrandoli tramite il massaro vescovile e il decano di Calavino. Lasino era legata alla città di Trento come parte della "Pretura esterna" e all'interno di questa alle comunità collocate "Di là dell'Adige" ("Oltre il Bus de Vela"); a causa del suo vincolo con il capoluogo del Principato, il villaggio non ebbe modo di sviluppare grande autonomia, pur esercitando la gestione dei propri beni silvo-pastorali. Il territorio della comunità di Lasino e Madruzzo faceva inoltre parte della Mensa vescovile ed era quindi strettamente legata al vescovo anche dal punto di vista economico. In antico regime i paesi della valle di Cavedine erano uniti da un modello politico-amministrativo comune. Tra le comunità rurali della valle di Cavedine si costituirono le comunità di Calavino con Lasino e Madruzzo e di Cavedine con Brusino, Vigo, Stravino, con assemblee dei vicini - le regole -, in cui si fissavano le norme per lo sfruttamento dei beni comuni. Lasino e Madruzzo formavano insieme un'unica comunità, pur mantenendo una certa autonomia relativamente alla gestione del rispettivo territorio. L'archivio comunale di Lasino conserva un estratto della "Carta di regola, e capitoli da osservarsi per le ville di Lasino, e Madruzzo confirmata l'anno 1709 li 23 gennaio", brano riportato in un processo di fine Settecento (vd. 1.3.46 nel presente inventario). E' del 1793 il testo dei "Capitoli della comunità di Lasino", conservato presso l'Archivio di Stato di Trento (Libri copiali, serie II, vol. 82) e pubblicato in "Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine", a cura di Fabio Giacomoni. La situazione dei rapporti in valle all'epoca si rispecchiava anche nella struttura della parrocchia di Calavino, che si componeva di quattro quartieri, costituitisi nell'unione delle comunità frazionali (ville), tra cui c'era Lasino con Madruzzo. Dal punto di vista ecclesiastico Lasino si trovava infatti legato strettamente a Calavino, che era sede ecclesiastica (sede di pieve ad immemorabili, documentata dal 1236, poi sede parrocchiale decanale) da cui dipendevano la chiesa di Madruzzo (sede di beneficio curaziale dal 1644, espositura dal 1738) e la chiesa di Lasino 15

(curazia da 1753, parrocchia solo dal 1938). La Pieve di Calavino comprendeva, oltre al paese omonimo, Lasino, Madruzzo, Padergnone, Vezzano, Ciago, Lon, Fraveggio, Covelo, Santa Massenza, Sarche. Le vicende di Calavino, Lasino e Madruzzo con l'omonimo castello, sono dunque legate da sempre. Il castello di Madruzzo apparteneva al Principe vescovo; si trattava di un cosiddetto Volksburg, ovvero un castello che anticamente fungeva da rifugio per gli abitanti del borgo. Dato in feudo ai signori locali, a cominciare - nel 1161 - da Gumpone di Madruzzo, il castello diventò nel tempo uno dei luoghi simbolo dell'importante famiglia dei Madruzzo, più volte principi vescovi di Trento. Nel 1703 le truppe del generale Vendome attraversarono la valle dei laghi per portarsi da Trento ad Arco; il paese di Lasino però - come pure Vezzano - scampò alla devastazione che colpì i paesi circonvicini. Intorno agli anni 1765-1767 avvenne la divisione della comunità di Calavino nei comuni di Calavino e di Lasino e Madruzzo. Il principe vescovo di Trento reggerà il potere temporale in queste terre fino alla secolarizzazione del Principato vescovile, avvenuta nel 1803: a partire da questa data il Trentino diviene parte prima dell'Austria, poi del Regno di Baviera fino al 1810, e del Regno Italico fino al 1813-1814, anno in cui viene infine a far parte dell'Impero d'Austria. Con il 1810 cessa definitivamente il periodo comunitario (ma già sotto il primo dominio austriaco le comunità avevano subito delle limitazioni da parte delle autorità statali) e nasce il comune moderno. Durante il Regno Italico vi fu una riorganizzazione territoriale ed amministrativa, sancita dal decreto vicereale del 24 luglio 1810, che istituiva il Dipartimento dell'Alto Adige e lo organizzava in distretti, in cantoni e in comuni di tre classi; in epoca napoleonica la comunità di Lasino e Madruzzo cessa di esistere e Lasino diviene parte del comune di Calavino. Dopo il ritorno all'Austria, per quanto riguarda il Circolo di Trento l'ordinamento comunale napoleonico rimase tuttavia in vigore fino al 31 dicembre 1817; l'ordinamento austriaco entrò in vigore dal 1° gennaio 1818, in applicazione della circolare n. 11135/3818 del Capitanato circolare di Trento del 4 novembre 1817. Nella ridefinizione politica ed amministrativa del territorio trentino in epoca austriaca, il comune di Lasino rientrerà nell'Imperial Regio Giudizio distrettuale di Vezzano, mentre Madruzzo diviene una sua frazione.

Fonti normative Circolare 16 novembre 1796 con la quale tutto il Distretto del Trentino passa sotto l'amministrazione del Principe del Tirolo Ordinanza del cesareo regio Giudizio provinciale ed unitovi Capitaniato circolare ai Confini d'Italia del 5 gennaio 1805, che estende a tutto il territorio la circolare dell'i. r. Uffizio capitaniale del Circolo ai Confini d'Italia del 10 maggio 1787, che proibisce la convocazione delle regole generali senza preventiva autorizzazione delle autorità Legge 4 gennaio 1807, Abolizione delle Regolanie maggiore e minore Ordine sovrano del re di Baviera 30 dicembre 1807, concernente l'amministrazione generale della facoltà delle fondazioni e comunale nel Regno Ordine generale del re di Baviera, 24 febbraio 1808, concernente l'amministrazione generale della facoltà delle fondazioni e comunale nel Regno di Baviera, Foglio del Governo n. 5 Editto del re di Baviera 24 settembre 1808, sul sistema comunale

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio

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Fonti bibliografiche inedite FAES M., GUASTALLA A., SALA C. (a cura di), Profili storico istituzionali. Modello di descrizione organizzato secondo le norme ISAAR interpretate e contestualizzate dal gruppo di lavoro degli archivisti trentini per la normalizzazione della descrizione archivistica, Provincia autonoma di Trento - Servizio beni librari e archivistici, Trento, 2000 FAES M., NEQUIRITO M.(a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento-Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2002 (dattiloscritto) Bibliografia BRENTARI O., Guida del Trentino, Bologna, 1971, ristampa anastatica dell'edizione di Bassano del Grappa, 1890-1902 BRESSAN F., BRESSAN L., Il romitorio di Sarche storia e leggende sull'eremo di S. Gionvanni Battista sopra Sarche (Trento) e sui dintorni del Monte Casale, ciclostile, Sarche (TN), 1985 DAGNINO A., Castello di Madruzzo, Milano, 1990 GHETTA F., R., "Urbario della Pieve di Calavino: 1491 e 1496", IN: Studi trentini di scienze storiche, Trento, A. 62, fasc. 2 (1983) GHETTA F., Inventario dell'archivio del Castello Madruzzo 1642, Società di studi trentini di scienze storiche, Trento, A. 69, n. 3 (1990) GHETTA F., Inventario dell'archivio del Castello Madruzzo 1642, Società di studi trentini di scienze storiche, Trento, A. 69, n. 3 (1990) GIACOMONI F. (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine, Milano, 1991 GORFER A., La valle di Cavedine, IN: AA.VV., Dal Garda al Bondone attraverso la Valle di Cavedine, [Arco, 1985] LORENZI E., Dizionario toponomastico tridentino, 1932 (ristampa) NEQUIRITO M., Il principato vescovile di Trento alla fine dell'antico regime: vicende politico-istituzionali', IN: Storia del Trentino, a cura di L. de Finis, Trento, 1996 NEQUIRITO M., Ordine politico e identità territoriale: il 'Trentino' nell'età napoleonica, IN: MOZZARELLI C. (a cura di), Trento, principi e corpi: nuove ricerche di storia regionale, Trento, 1991 STEINHAUF B., "Madruzzo", IN: Le grandi famiglie italiane: le élites che hanno condizionato la storia d'Italia, Vicenza, 1996 VOGT F., Notizie storiche su Lasino, manoscritto, presso la Biblioteca Diocesana, Trento VOGT F., "Castel Madruzzo", IN: Strenna trentina, Trento, A. 10 (1930)

17 subfondo 1 Comunità di Lasino e Madruzzo, 1690-1803

Soggetti produttori Comunità di Lasino e Madruzzo, sec. XV - 1810 [agosto 31 ]

Contenuto Gli atti della comunità di Lasino e Madruzzo sono descritti nel presente inventario per la parte di Lasino, mentre per la parte di Madruzzo sono conservati nell'Archivio parrocchiale decanale di Calavino. Infatti gli atti relativi alla villa di Madruzzo sono sempre rimasti presso la frazione, divenendo poi parte dell'archivio della curazia di Madruzzo, confluito nell'Archivio parrocchiale decanale di Calavino. Nell'Ottocento anche gli atti della villa di Madruzzo sono stati registrati in un volume redatto da don Angelo Pisoni e proseguito da don Felice Vogt, conservato presso l'Archivio parrocchiale decanale di Calavino, dal titolo "1628-1900 Libro-esibiti della villa-curazia-chiesa di Madruzzo", 1866- 1930, 1960-1964 (con registrazione di atti dal 1428 - in copia - al secolo XX).

18 serie 1.1 Verbali delle regole generali, 1752-1778

Contenuto La serie conserva il volume in cui venivano verbalizzate le sedute della pubblica regola, ovvero dell'organo deliberante della comunità.

1.1. 1 Deliberazioni della regola di Lasino 1752 novembre 17-1778 febbraio 28 Volume, legatura in pelle, restaurato nel 1984. , cc. 285 (num. orig. varia), rubrica alfabetica iniz. alle cc. I-XII.

19 serie 1.2 Atti degli affari della comunità, 1690-1803

Contenuto La serie comprende gli atti redatti o ricevuti dagli amministratori della comunità. Gli atti di seguito descritti sono pervenuti insieme; sono stati raccolti presso la sede dell'archivio comunale per essere sottoposti ad un intervento di restauro qualche anno prima dei lavori di riordino. Il materiale è stato riordinato secondo un criterio cronologico, costituendo dei fascicoli per annata; la documentazione priva di data è collocata in un fascicolo ad hoc. La descrizione riporta sinteticamente l'argomento degli atti, mentre di alcune annate si segnalano solo i più significativi.

Note La maggior parte degli atti riporta sul verso note di contenuto (una o più) e uno o più numeri (numerazione della stessa mano esiste anche sugli atti di Madruzzo nell'Archivio parrocchiale decanale di Calavino).

1.2. 2. b. 2 Atti degli affari della comunità 1690 Decreto per terminazioni dei confini comunali (copia semplice del sec. XVII ex.). Fascicolo, c. 1

1.2. 3. b. 2 Atti degli affari della comunità 1700 Richiesta rivolta ai vicini di Madruzzo dall'arciprete Gerolamo Battaglia parroco di Calavino relativa alla strada verso la porta della chiesa. Fascicolo, cc. 2

1.2. 4. b. 2 Atti degli affari della comunità 1702 Decreto massariale per saltaria contro Carlon. Latino Fascicolo, cc. 2

1.2. 5. b. 2 Atti degli affari della comunità 1703 Proclama contro i pastori inoltratisi con il bestiame sul Crozo del Strenzadore. Fascicolo, cc. 2

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1.2. 6. b. 2 Atti degli affari della comunità 1709 Decreto sulle malghe. Fascicolo, cc. 2

1.2. 7. b. 2 Atti degli affari della comunità 1710 Conferma delle terminazioni dei confini della campagna e montagna fra Cavedine, Lasino, Calavino e Madruzzo. Fascicolo, cc. 2

1.2. 8. b. 2 Atti degli affari della comunità 1716 - Decreto di concessione di passo sulla strada al Dos Grand di Pietro Pedrini detto Menetol alla comunità di Calavino, Lasino e Madruzzo; - decreto per terminazioni di confini. Fascicolo, cc. 3

1.2. 9. b. 2 Atti degli affari della comunità 1719 Decreto regolanare relativo al divieto di prelievo e trasporto dello sterco di cavallo e simili dal Piano del Sarca. Fascicolo, cc. 2

1.2. 10. b. 2 Atti degli affari della comunità 1723 Decreto di affidamento della saltaria ad Aliprando Pedrini. Fascicolo, c. 1

1.2. 11. b. 2 Atti degli affari della comunità 1726 Ricevuta per spese legali nella causa contro la comunità di Calavino relativa alla presentazione dei libri contabili. Fascicolo, cc. 2

1.2. 12. b. 2 Atti degli affari della comunità 1727 Definizione delle terminazioni dei confini tra la comunità di Lasino, Calavino e Madruzzo e la comunità di Cavedine. Fascicolo, cc. 2 21

1.2. 13. b. 2 Atti degli affari della comunità 1731 Decreto relativo alla saltaria tra la comunità di Lasino e don Pietro Paolo Dorigati. Fascicolo, c. 1

1.2. 14. b. 2 Atti degli affari della comunità 1735 Revisione dei confini fra la comunità di Dro e Ceniga e la comunità di Lasino Calavino e Madruzzo. Fascicolo, cc. 2

1.2. 15. b. 2 Atti degli affari della comunità 1738 Decreto massariale relativo alle modalità di ammortizzazione e ripartizione dei debiti contratti per il mantenimento delle truppe in occasione della guerra (copia semplice del sec. XVIII). Fascicolo, cc. 4

1.2. 16. b. 2 Atti degli affari della comunità 1740 Decreto relativo alla causa tra la comunità di Lasino e don Pietro Paolo Dorigati parroco di Cavedine. Fascicolo, cc. 2

1.2. 17. b. 2 Atti degli affari della comunità 1741 - Decreto massariale relativo alla causa tra la pieve di Calavino e la comunità di Calavino per le spese della chiesa (copia semplice del sec. XVIII); - decreto massariale relativo alla causa tra la comunità di Lasino e Zambarda per l'assegnazione della saltaria (copia semplice del sec. XVIII). Fascicolo, cc. 4

1.2. 18. b. 2 Atti degli affari della comunità 1743 Decreto massariale relativo ad un investimento effettuato dalla comunità di Calavino e Lasino e Madruzzo e ai dividendi per le ville di Calavino e le ville di Lasino e Madruzzo. Fascicolo, cc. 2

1.2. 19. b. 2 22

Atti degli affari della comunità 1746 Decreto massariale relativo alla saltaria di Antonio Chistè. Fascicolo, cc. 2

1.2. 20. b. 2 Atti degli affari della comunità 1750 Decreto massariale contro gli abusi commessi dai possessori privati a danno dei beni comunali. Fascicolo, cc. 2

1.2. 21. b. 2 Atti degli affari della comunità 1751 Supplica dei rappresentanti delle comunità di Calavino, Lasino e Madruzzo, indirizzato al principe vescovo, relativo alla affittanza del pascolo di Dro e di Ceniga. Fascicolo, cc. 2

1.2. 22. b. 2 Atti degli affari della comunità 1753 Atto relativo alla divisione della montagna detta di Val Brusa(1) e [...]mel. Fascicolo, cc. 2 Note (1) Busa (?).

1.2. 23. b. 2 Atti degli affari della comunità 1754 Atto relativo alla revisione dei confini tra la comunità di Calavino e Lasino e Madruzzo e la comunità di Cavedine. Fascicolo, cc. 4

1.2. 24. b. 2 Atti degli affari della comunità 1755 - Istanza dei maggiori di Lasino e Madruzzo contro la carta di regola di Calavino; - decreto ai vicini per estimo (copia semplice del sec. XVIII). Fascicolo, cc. 3

1.2. 25. b. 2 Atti degli affari della comunità 1757 Decreto contro Francesco Pedrini detto Aliprandin. 23

Fascicolo, cc. 2

1.2. 26. b. 2 Atti degli affari della comunità 1758 Spese per la campana. Fascicolo, cc. 2

1.2. 27. b. 2 Atti degli affari della comunità 1759 - Ricevute di pagamento di affitto da parte del sindaco della comunità di Lasino; - decreto per l'assegnazione della saltaria per Giovanni Gaifi (copia semplice del sec. XVIII). Fascicolo, cc. 3

1.2. 28. b. 2 Atti degli affari della comunità 1760 - Ricevuta di pagamento di affitto da parte del sindaco della comunità di Lasino; - "Capitoli per la vicinia da darsi ali illustrissimi signori conti de Wolgestain". Fascicolo, cc. 3

1.2. 29. b. 2 Atti degli affari della comunità 1763 Decreto massariale relativo alle condizioni per l'allevamento delle capre nella comunità di Calavino e Lasino e Madruzzo (copia semplice del sec. XVIII). Fascicolo, cc. 2

1.2. 30. b. 2 Atti degli affari della comunità 1765 - Decreto massariale contro Madruzzo (copia semplice del sec. XVIII); - ricevuta per la consegna di paglia della comunità di Lasino; - ricevuta di pagamento dovuto per il banco del pane per l'anno 1764; - ricevuta di pagamento di affitto da parte del sindaco della comunità di Lasino; - decreto massariale relativo al bosco e al dosso di Frassené. Fascicolo, cc. 7

1.2. 31. b. 2 Atti degli affari della comunità 1766 - Ricevute di pagamenti effettuati dal maggiore della comunità di Lasino;

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- ricevuta di pagamento dovuto per il banco del pane per l'anno 1765; - ricevuta di interessi sul capitale; - ricevuta di pagamento per il beneficio T[...]e; - ricevuta di pagamento per il cero della chiesa parrocchiale di Calavino. Fascicolo, cc. 9

1.2. 32. b. 2 Atti degli affari della comunità 1767 Decreto relativo allo scavo di un fosso nel prato di proprietà di Travaglia. Fascicolo, cc. 2

1.2. 33. b. 2 Atti degli affari della comunità 1768 Decreto massariale relativo alla divisione del Piano del Sarca (copia semplice). Fascicolo, cc. 2

1.2. 34. b. 2 Atti degli affari della comunità 1769 Suppliche dei rappresentanti della comunità di Lasino e Madruzzo relativa agli emigranti nel Piano del Sarca. Fascicolo, cc. 8

1.2. 35. b. 2 Atti degli affari della comunità 1771 - Atti relativi alla questione degli emigranti nel Piano del Sarca; - atto relativo ai beni comunali in Sarca; - saldo di un debito della comunità di Lasino verso l'abate don Leonardo Fadanelli; - supplica relativa agli emigranti nel Piano del Sarca; - atto relativo alla strada di Casale; - debito della comunità di Lasino verso una cittadina di Trento. Fascicolo, cc. 13

1.2. 36. b. 2 Atti degli affari della comunità 1775 Regolamentazione delle mercanzie per la dogana alle Sarche. Fascicolo, cc. 4

1.2. 37. b. 2 Atti degli affari della comunità

25

1781 Divisione del Monte Casale e modalità di determinazione delle parti. Fascicolo, cc. 2

1.2. 38. b. 2 Atti degli affari della comunità 1782 - Stima delle vigne e dei morari di privati alle Sarche; - ordine di regola per la gestione delle acque; - "Ordine di regola del Gagio". Fascicolo, cc. 3

1.2. 39. b. 2 Atti degli affari della comunità 1783 - "Preceto..." contro "Ceschin deto Sardagnol" riguardo alla raccolta di terra; - ordini di regola per le sarmente; - ordini di regola per la biada; - "Consegna di molte carte comunali consegnate dal magnifico ser Giuan Antonio Pison Nanet li 15 febraro 1783", elenco degli atti comunali consegnati al maggiore Sebastiano Danielli; - lite tra la comunità di Lasino e la comunità di Madruzzo riguardo ai conti comunali; - "Memoriali contro Antonio Caldin"; - intimazione di pagamento al sindaco di Calavino, Lasino e Madruzzo; - citazione in giudizio di Pietro Chistè e Giuseppe Chistè Teman; - "Citazione fata al magiore dali eredi di Domenico Antonio Trentin per la parte di Sarche" - "Capitoli deli signori Andrea di Vezano per il Pian"; - lite riguardo alla restituzione di alcuni libri contabili appartenenti alla confraternità del SS. Rosario e al mantenimento della chiesa, 1781-1783. Fascicolo, cc. 29

1.2. 40. b. 2 Atti degli affari della comunità 1787 - "Memoriali per fare far li saldi di conti comunali"; - "proclama" della cancelleria vescovile contro il pascolo del bestiame nei terreni di Domenico Danielli e atti relativi. Fascicolo, cc. 6

1.2. 41. b. 2 Atti degli affari della comunità 1793 Atto relativo alla divisione del Piano del Sarca (copia semplice del sec. XVIII). Fascicolo, cc. 2

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1.2. 42. b. 2 Atti degli affari della comunità sec. XVIII Atti diversi, senza data: - colletta per la strada verso Sarche; - atti relativi agli emigranti delle Sarche; - intimazione a non suonare la campana del paese; - elenchi dei debitori verso il comune; - nota dei fondi e capitali della Carità di Lasino; - spese per la campana; - contenzioso fra Lasino e Madruzzo contro Calavino per le spese per le funzioni religiose; - memoriale dei vicini di Lasino contro i vicini di Calavino. Fascicolo, cc. 26

1.2. 43. b. 2 Atti degli affari della comunità 1803 Decreto massariale sul pascolo delle capre. Fascicolo, cc. 2

27 serie 1.3 Cause e controversie, 1764-1780

Contenuto La serie conserva i volumi dei processi civili discussi davanti al massaro vescovile di Trento. La comunità di Lasino e Madruzzo, nel giudizio di Calavino, era parte della pretura esterna, che faceva capo alla pretura vescovile di Trento; la pretura esterna era retta dal massaro, che esercitava oltre all'amministrazione finanziaria e politica, anche la giurisdizione per il Principe vescovo.

Bibliografia VOLTELINI H. VON, Le circoscrizioni giudiziarie del Trentino fino al 1803, a cura di E. Curzel, Trento, Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, 1999

1.3. 44 Processo civile massariale per la divisione dei beni tra Calavino e Lasino e Madruzzo 1764 settembre 21-1766 febbraio 22 Processo civile tra le comunità di Calavino e di Lasino e Madruzzo per la divisione dei beni comuni (monti, pascoli e boschi) già condivisi mediante l'unione (1) stipulata nel 1428 (ivi trascritta), discusso dinanzi al massaro in Trento. Volume, legatura in carta, restaurato nel 1998, cc. 113 (num. orig.) Note (1) Vd. "Carta d'unione, fatta de tutti li monti e pascolli tra gli homeni della villa di Calavino, con gli homeni della villa di Lasino et Madruzzo" (tit. int.), in Archivio parrocchiale decanale di Calavino, Archivio della curazia di Madruzzo, atti della villa-frazione e curazia, carteggio ed atti della villa di Madruzzo, fasc. I-XI, n. 1.

1.3. 45 "Processo civile massariale nella caosa di Callavino, Lasino e Madruzzo per le divisioni dell'anno 1764, 1765, 1766, 1767..." (tit. int.) (1) 1764 novembre 3-1767 luglio 21 Processo civile tra le comunità di Calavino e di Lasino e Madruzzo per la divisione dei beni comuni (monti, pascoli e boschi) già condivisi mediante l'unione (2) stipulata nel 1428 (ivi trascritta), discusso dinanzi al massaro in Trento. Il volume riporta, in traduzione italiana, il processo sopra descritto, con successive integrazioni. Volume, legatura in carta, cc. 413 Segnature precedenti: n. 38 (dell'"Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.) Note (1) Il titolo prosegue in calce "De atti massariali del d. Giuseppe Carlo Guarinoni Not[aio] Collegiato, e Cittad[in]o di Trento". (2) Vd. "Carta d'unione, fatta de tutti li monti e pascolli tra gli homeni della villa di Calavino, con gli homeni della villa di Lasino et Madruzzo" (tit. int.), in Archivio parrocchiale decanale di Calavino, Archivio della curazia di Madruzzo, atti della villa-frazione e curazia, carteggio ed atti della villa di Madruzzo, fasc. I-XI, n. 1.

1.3. 46

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"Processus civilis... in causa maioris et iuratorum Lasini et particularium pro fonte in platea de anno 1778, 1779, 1780..." (tit. int.) 1778-1780 Processo civile tra gli amministratori della comunità di Lasino ed i vicini di Lasino per la costruzione della piazza e della fontana, discussa dinanzi al massaro in Trento. Si segnala: a cc. 45-46, estratto della "Carta di regola, e capitoli da osservarsi per le ville di Lasino, e Madruzzo confirmata l'anno 1709 li 23 gennaio". Volume, legatura in carta, restaurato nel 1998, cc. 60 (num. orig.)

29 serie 1.4 Estimi e catasti, sec. XVIII seconda metà (con annotazione del 1883)

Contenuto Gli estimi, redatti a scopo fiscale, descrivevano i beni immobili esistenti sul territorio della comunità, con l'indicazione del proprietario, della tipologia e condizione, con relativa stima.

Vedi anche: Serie Inventari del patrimonio comunale. "Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale", 1939 marzo 29 (3.9.40, b.1)

1.4. 47 Estimo sec. XVIII seconda metà Elenco dei possessori e dei beni posseduti, con relativa stima, nel territorio di Lasino e Madruzzo. Registrazioni nn. 1-1595. Volume, legatura in pelle, restaurato nel 1984, cc. 401 Segnature precedenti: n. 27 (dell "Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

1.4. 48 Estimo sec. XVIII seconda metà Elenco dei possessori e dei beni posseduti, con relativa stima, nel territorio di Lasino e Madruzzo. Registrazioni nn. 1-1601. Il volume ricopia l'estimo sopra descritto, integrato con ulteriori registrazioni. Volume, legatura in mezza pelle, restaurato nel 1984, cc. sd 510; rubrica alfabetica iniz., cc. I-XVI Segnature precedenti: n. 31 (dell'"Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

30 serie 1.5 Colte, 1748-1759

Contenuto La serie comprende unicamente un registro per la colletta.

1.5. 49 Registro della colletta 1748-1759 Registro della colletta della comunità di Lasino e Madruzzo per sanare il debito contratto in occasione del passaggio delle truppe austriache (da recuperare metà sull'estimo, metà sul bestiame, e in denaro in parti eguali esclusi i poveri). Registro, legatura in carta, restaurato nel 1984, cc. 25 Note Il testo si presenta lacunoso in più punti a causa dei danni subiti.

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Ente Comune di Lasino 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Luoghi Lasino

Archivi prodotti Subfondo Comune di Lasino (ordinamento austriaco), 01/01/1818 - 31/12/1923

Storia Durante il Regno Italico vi fu una riorganizzazione territoriale ed amministrativa, sancita dal decreto vicereale del 24 luglio 1810, che istituiva il Dipartimento dell'Alto Adige e lo organizzava in distretti, in cantoni e in comuni di tre classi; in epoca napoleonica la comunità di Lasino e Madruzzo cessa di esistere e Lasino diviene parte del comune di Calavino. Dopo il ritorno all'Austria, per quanto riguarda il Circolo di Trento l'ordinamento comunale napoleonico rimase tuttavia in vigore fino al 31 dicembre 1817; l'ordinamento austriaco entrò in vigore dal 1° gennaio 1818, in applicazione della circolare n. 11135/3818 del Capitanato circolare di Trento del 4 novembre 1817. Nella ridefinizione politica ed amministrativa del territorio trentino in epoca austriaca, il comune di Lasino rientrerà nell'Imperial Regio Giudizio distrettuale di Vezzano, mentre Madruzzo diviene una sua frazione. Dopo la prima guerra mondiale e l'annessione del Trentino al Regno d'Italia, il comune di Lasino resta indipendente fino all'epoca delle aggregazioni effettuate dal fascismo. Con R.D.7.6.1928 n. 1522 i comuni di Lasino e Calavino vennero riuniti in un unico comune, con capoluogo a Lasino e denominazione Madruzzo.

Fonti normative Patente sovrana 31 dicembre 1812, per l'introduzione dell'imposta d'industria nelle province del Tirolo e Vorarlberg. Editto del commissario Anton De Roschmann 1 marzo 1814, concernente la provvisoria organizzazione delle autorità politiche e lo stabilimento delle massime fondamentali per l'attuale amministrazione del Tirolo italiano ed illirico Convenzione 28 giugno 1814 "relativa alla cessione da parte del Tirolo e del Vorarlberg, che altre volte apparteneva alla Baviera, a sua maestà l'imperatore d'Austria". Ordinanza 24 aprile 1815 "relativa al tempo in cui hanno da entrare in attività le autorità politiche organizzate definitivamente sotto la direzione di sua eccellenza il conte Fernando di Bissingen governatore" Circolare governatoriale 23 marzo 1816, "Spese e debiti della concorrenza militare" Circolare del Governo dei 3 aprile 1816, n. 7624 "Conti arretrati, non che debiti delle Giurisdizioni, e delle Comuni" Circolare governatoriale 16 luglio 1816, n. 16232, Ripristinazione dei giudizi patrimoniali Legge 13 aprile 1817, n. 79 Separazione del giudizio di Vigo in Fassa dal circolo di Bolzano, ed incorporamento del medesimo al circolo di Trento

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Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934/1760 "concernente i conti comunali, compilata per i comuni minori, secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 in appendice alla circolare governiale" Legge 31 agosto 1817, n. 65, "Metodo di stendere in avvenire i conti della facoltà delle giurisdizioni, e dei comuni" Legge 7 giugno 1883, n. 94, "concernente la divisione di terreni comuni e la regolazione di diritti comuni di godimento e di amministrazione" Regolamento 18 giugno 1888, n. 3992 per i comuni italiani del Tirolo Legge 8 giugno 1892, n. 17, Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali Legge 10 marzo 1895, n. 16, concernente l'istituto della difesa del paese per la contea del Tirolo e pel Vorarlberg Legge 9 giugno 1909, n. 62, "valevole per la contea principesca del Tirolo, sulla commassazione dei terreni agricoli" Legge 9 giugno 1909, n. 61, valevole per la contea principesca del Tirolo, sulla divisione dei terreni comuni e la regolazione dei diritti di godimento e di amministrazione che vi si riferiscono

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Fonti bibliografiche inedite FAES M., GUASTALLA A., SALA C. (a cura di), Profili storico istituzionali. Modello di descrizione organizzato secondo le norme ISAAR interpretate e contestualizzate dal gruppo di lavoro degli archivisti trentini per la normalizzazione della descrizione archivistica, Provincia autonoma di Trento - Servizio beni librari e archivistici, Trento, 2000 FAES M., NEQUIRITO M.(a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento-Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2002 (dattiloscritto). Bibliografia CAPUZZO E., Dal nesso asburgico alla sovranità italiana. Legislazione e amministrazione a Trento e a Trieste (1918-1928), Milano, 1992 GARBARI M., Strutture amministrative comunali nella provincia del Tirolo durante il secolo XIX, IN: La dinamica statale austriaca nel XVIII e XIX secolo, a cura di P. Schiera, Bologna, 1981 GARBARI M., Le strutture amministrative del Trentino sotto la sovranità asburgica e la sovranità italiana, IN: Storia del Trentino, a cura di Lia De Finis, Trento, 1996 GIUNTA PROVINCIALE DEL TIROLO (a cura di), Raccolta di leggi, ordinanze e decisioni ad uso delle amministrazioni comunali del Tirolo, Innsbruck, 1908 VOLTELINI H. VON, Le circoscrizioni giudiziarie del Trentino fino al 1803, a cura di E. Curzel, Trento, Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, 1999 WALLER G., Manuale delle leggi e regolamenti comunali, distrettuali e provinciali, nonché delle altre leggi ed ordinanze ai medesimi attinenti valevoli per la Contea principesca del Tirolo, Innsbruck, 1886 ZIEGER A., "I corpi franchi al ponte delle Sarche ed a Castel Toblino (14-15 aprile 1848)", in Strenna trentina, Trento, A. 18, 1938

33 subfondo 2 Comune di Lasino (ordinamento austriaco), 1818 - 1923 (con docc. fino al 1931)

Soggetti produttori Comune di Lasino, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Contenuto Di un secolo di documentazione amministrativa nell'epoca della dominazione austriaca rimane scarsa testimonianza, a causa della perdita della quasi totalità dell'archivio municipale.

34 serie 2.1 Verbali delle sedute della rappresentanza comunale, del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio, 1888-1931

Contenuto La serie comprende i verbali delle sedute della rappresentanza comunale; l'unico registro che li contiene prosegue anche in periodo postunitario, riportando dunque anche i verbali del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio. La rappresentanza comunale era l'organo deliberativo del comune. In base alla legge comunale provvisoria del 1849, la rappresentanza comunale aveva l'obbligo di riunirsi almeno due volte l'anno per l'approvazione del conto consuntivo e del bilancio di previsione, ma poteva essere convocata anche in altre occasioni staordinarie. Le funzioni della rappresentanza sono descritte ai paragrafi 71 e segg. della legge citata e e consistono nell'esercizio delle "attribuzioni naturali" del comune, ovvero "tutto ciò che è d'immediato interesse del comune e può essere pienamente realizzato entro i suoi confini". Avevano la facoltà di eleggere la rappresentanza comunale i cittadini del comune ed alcuni fra i suoi "pertinenti" (curati, impiegati dello Stato, ufficiali, accademici, maestri). Gli elettori si dividevano in base al loro censo annuo in tre corpi elettorali che si riunivano separatamente per scegliere i propri rappresentanti. Il numero dei rappresentanti era proporzionale al numero degli elettori. La legge comunale provvisoria del 17 marzo 1849 prevede la tenuta e la conservazione in archivio di un protocollo per la registrazione dei verbali delle sedute della rappresentanza comunale. Il verbale, che deve essere sottoscritto da chi presiede la seduta, da un membro appositamente nominato e dal segretario, si articola in una serie di deliberazioni prese in base ai vari punti all'ordine del giorno elencati nel verbale stesso o nell'avviso di convocazione che lo precede. Il Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo emanato con la legge 9 gennaio 1866 in ottemperanza alla legge del 5 marzo 1862 sull'ordinamento degli affari comunali definisce la rappresentanza "organo deliberativo e sorvegliante" senza potere esecutivo (che rimane invece affidato alla deputazione) ma apporta poche variazioni al suo funzionamento. Essa ora ha l'obbligo di riunirsi almeno una volta al trimestre e comunque ogni volta che sia necessario e che "lo domandi un terzo almeno dei suoi membri, o l'Autorità politica distrettuale, ovvero (...) la Giunta distrettuale". Le modalità d'elezione sono contenute nel Regolamento elettorale pei Comuni della Contea principesca del Tirolo allegato alla legge del 1862 insieme al regolamento comunale. Le funzioni e l'attività della rappresentanza comunale rimangono comunque pressoché invariate fino all'entrata in vigore della legislazione italiana nel 1923. Infatti con R.D. 11 gennaio 1923 n. 9 vennero istituiti anche nel Trentino gli organi di consiglio e di giunta. I consigli comunali e le giunte municipali furono sciolti con l'estensione dell'ordinamento podestarile (R.D. 3 settembre 1926 n. 1910), istituito con Legge 4 febbraio 1926 n. 237.

2.1. 50 "Registro delle deliberazioni dal 1888 al 1931" 1888 aprile 22-1931 ottobre Verbali delle sedute della rappresentanza comunale, 1888 aprile 22-1923 febbraio 25; Verbali delle sedute del consiglio comunale, 1923 marzo 14-1926 maggio 2; Verbali delle deliberazioni del podestà, 1926 maggio 31-1929 gennaio 5; 35

Verbali delle deliberazioni del commissario prefettizio, 1929 gennaio 14-1931 ottobre [...]. Volume, legatura in mezza pelle, cc. 574 n. n. Segnature precedenti: n. 44 (dell' "Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

36 serie 2.2 Verbali delle sedute della deputazione comunale, della giunta municipale, del podestà e del commissario prefettizio, 1891-1929

Contenuto La serie comprende i verbali delle sedute della deputazione comunale; come per il volume dei verbali della rappresentanza, anche in questo caso un unico registro prosegue anche in periodo postunitario, riportando i verbali della giunta municipale, del podestà e del commissario prefettizio. La deputazione esercitava il potere esecutivo, ovvero era l'organo amministrativo del comune; eletta dalla rappresentanza comunale, si compone del capocomune e almeno due consiglieri.

2.2. 51 "Sessioni deputazione comunale di Lasino dal 1891..." 1891 ottobre 3-1929 dicembre 28 Verbali delle sedute della deputazione comunale, 1891 ottobre 3-1923 febbraio 15; Verbali delle sedute della giunta comunale, 1923 agosto 18-1926 maggio 9; Verbali delle deliberazioni del podestà, 1926 giugno 7-1929 febbraio 19; Verbali delle deliberazioni del commissario prefettizio, 1929 marzo 2-1929 dicembre 28. Volume, legatura in mezza pelle, cc. 130 n.n. Segnature precedenti: n. 46 (dell' "Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.); n. 21

37 serie 2.3 Protocolli degli esibiti, 1899-1924

Contenuto La serie raccoglie i protocolli degli esibiti, altrimenti detti protocolli della corrispondenza. L'introduzione nei comuni del Trentino del protocollo degli esibiti risale al periodo del Regno d'Italia napoleonico. La circolare del 16 dicembre 1811 emanata dal prefetto del Dipartimento dell'Alto Adige ordina ai podestà la tenuta del protocollo degli esibiti, "dal quale si possa facilmente, e in ogni tempo rilevare l'insinuazione e l'evasione di ogni affare". Nonostante l'abolizione delle istituzioni del segretario e della cancelleria in tutti i comuni di campagna prevista dal regolamento comunale per il Tirolo e il Vorarlberg (26 ottobre 1819), il protocollo continua di fatto a essere usato in conseguenza della sempre crescente mole della corrispondenza comunale. Il nuovo regolamento del 1849 stabilisce che "in ogni comune dovrà la Rappresentanza comunale destinare almeno un individuo alle mansioni di cancelleria, del quale possa il podestà servirsi nelle occorrenti scritturazioni". Sul registro di protocollo viene registrata la corrispondenza in arrivo e partenza: per ogni documento devono essere riportate la data di spedizione e ricevimento, il numero d'ordine, il mittente, la posizione archivistica, l'oggetto (ossia l'enunciazione sommaria del contenuto del documento), e il numero di fascicolo cui esso viene ascritto.

2.3. 52 "Protocollo esibiti 1899-1909" 1899 settembre 1-1909 agosto 29 1899: nn. 888-923, 993-1102, 1193-1263; 1900: nn. 1-2, 96-100, 1-37, 88-393, 494-587, 688-1261; 1901: nn. 1-80, 100-190, 291-349, 450-532, 633-677, 778-884, 890-1056, 1051-1074; 1902: nn. 1-50, 151-344, 445-627, 735-1018, 1120-1154; 1903: nn. 1-74, 177-252, 353-410, 511-581, 682-719, 820-1018, 1119-1220 (non utilizzato il n. 1221); 1904: nn. 1-66, 167-239, 340-410, 611-630, 731-814, 796, 890-1095; 1905: nn. 1- 45, 146-305, 906-1216; 1906: nn. 1-53, 154-198, 299-338, 439-516, 617-654, 755-767, 777-1022; 1907: nn. 1-208, 308-438, 539-651, 852-1199; 1908: nn. 1-109, 210-288, 389-511, 912-1324; 1909: nn. 1-260, 361-393, 374-677, 628-644 (aggiunta di un nuovo registro a partire dal n. 517). Registro, legatura in mezza tela, cc. 307 n. n. (bianche c. 1) Segnature precedenti: n. 1 (dell'"Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

2.3. 53 "Protocollo [degl]i esebiti aperto [il 1°] settembre 1909 chiuso al 9 febbraio 1918" 1909 settembre 1-1918 febbraio 9 1909: nn. 667-718, 919-1099; 1910: nn. 1-327, 428-633, 646-659, 632-645, 660-1408; 1911: nn. 1-1436; 1912: nn. 1-1253, 1284-1521; 38

1913: nn. 1-1349, 1380-1402; 1914: nn. 1-237, 278-1303; 1915: nn. 1-1222; 1916: nn. 1-1133; 1917: nn. 1-2, 1134, 3-887; 1918: nn. 1-84. Registro, legatura in mezza tela, cc. 417 n. n. Segnature precedenti: n. 2 (dell'"Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

2.3. 54 "Protocollo degli esibiti 1918-1922" 1918 febbraio 18-1922 maggio 31 1918: nn. 85-636; 1919: nn. 1-1149; 1920: nn. 1-1786; 1921: nn. 1-338, 389-2099, 3000-3056; 1922: nn. 1-696, 997-1157. Registro, legatura in mezza tela, cc. 418 n. n. Segnature precedenti: n. 3 (dell'"Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

2.3. 55 "R[egistro] esibiti 1/6/1922 al 16/8/1924" 1922 giugno 1-1924 agosto 16 1922: nn. 1160-2299, 3000-3057 (errore di numerazione); 1923: nn. 1-1753; 1924: nn. 1-1211. Registro, legatura in mezza tela, cc. 299 n. n. Segnature precedenti: n. 4 (dell'"Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

39 serie 2.4 Carteggio ed atti degli affari comunali per annata, 1897-1922

Contenuto La serie comprende il carteggio e gli atti del comune di ordinamento austriaco, di cui rimane pochissimo, nonché le prime annate del carteggio ed atti prodotti già secondo l'ordinamento italiano e organizzati secondo le categorie del titolario. I documenti sono stati riordinati per numero di protocollo e ordine cronologico.

2.4. 56. b. 15 Carteggio ed atti 1897 Circolare del Capitanato distrettuale riguardo alla manutenzione delle opere idrauliche. Fascicolo

2.4. 57. b. 15 Carteggio ed atti 1899 - Avviso del Capitanato distrettuale riguardo alle riunioni di controllo dei bersaglieri e militari; - atto di misurazione del lavoro; - ricevuta dell'ospedale di Innsbruck. Fascicolo

2.4. 58. b. 15 Carteggio ed atti 1900 Prot. nn. 104-892. Fascicolo

2.4. 59. b. 15 Carteggio ed atti 1901 Prot. n. 20 e senza numero. Fascicolo

2.4. 60. b. 15 Carteggio ed atti 1902 Prot. nn. 669-1008. Fascicolo

40

2.4. 61. b. 15 Carteggio ed atti 1903 Fascicolo

2.4. 62. b. 15 Carteggio ed atti 1904 Fascicolo

2.4. 63. b. 15 Carteggio ed atti 1905 Prot. nn. 25, 149. Fascicolo

2.4. 64. b. 15 Carteggio ed atti 1906 Fascicolo

2.4. 65. b. 15 Carteggio ed atti 1917 Fascicolo

2.4. 66. b. 15 "Atti anno 1920" 1920 - Circolare sull'alpeggio; - stato del bestiame: - quinternetto d'imposta casatico - quinternetto imposta industria. Fascicolo

2.4. 67. b. 15 Carteggio ed atti 1921 IV. Sanità ed igiene; si segnala: "Vigilanza sanitaria". Fascicolo

2.4. 68. b. 15

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Carteggio ed atti 1922 II. Beneficenza, opere pie, assistenza locale; IV. Sanità ed igiene; si segnala: "Vigilanza sanitaria"; VI. Governo; VIII. Militari; IX. "Atti Scolastici". Fascicolo

42 serie 2.5 Carteggio ed atti degli affari comunali per oggetto, 1818-1924

Contenuto La serie comprende le pratiche, spesso relative ad affari pluriennali, che l'ufficio comunale riteneva importante tenere distinte.

2.5. 69. b. 16 Piano d'ammortizzazione dei debiti comunali 1818-1833 Piano d'ammortizzazione dei debiti (1) contratti dal comune di Lasino. Si segnala: - "Specifica dei capitali divenuti alla comune in forza del testamento del defunto don Francesco Castagna e relativo piano giudiziale delli 28 giugno 1819"; - "Quinternetto delle rendite del comune di Lasino da esigersi col giorno 16 novembre 1825 a favore del fondo di ammortizzazione..." 1825 novembre 6, reg.; - "Quinternetto di esazione che gli amministratori del piano d'ammortizzazione del comune di Lasino passano al ricevitore per la rascossione delle rendite..." 1825 novembre 6, reg.. Fascicolo Note (1) Per saldare tali debiti il comune di Lasino aliena beni di proprietà comunale e istituisce sovraimposte comunali.

2.5. 70. b. 16 Atti di compravendita di terreni fra il comune e privati 1855-1919 Fascicolo

2.5. 71. b. 16 Carteggio ed atti 1878-1924 I fascicoli riportano la seguente classificazione ed intitolazione: - n. 1/70 "Legati. Fondazione ricovero" Roberto de Bassetti in Lasino 1892-1906; - n. 2/70 "Spurgo fosso Barcolo" 1897-1898; - n. 3/70 "Divisione orti Mai[...]ei e comune e documenti di compera" 1909-1914; - n. 4/70 "Obbligazioni" di privati verso il comune 1920-1924; - n. 5/70 "Diritti pascolo malga Lagolo" 1907; - n. 6/70 "Lite comune e Chimetti" per i diritti di pascolo nella malga Lagolo 1906; - n. 7/70 "Macello": costruzione e regolamento interno 1909-1914; - n. 8/70 "Confini comunali" 1891-1914; - n. 9/70 "Atti vendita prati in montagna all'Erario" 1907-1911; - n. 10/70 "Comprensorio Piano Sarca" 1911; - n. 11/70 "Cimitero Madruzzo": atti per il nuovo cimitero 1902-1905;

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- n. 12/70 "Atti Centrale Cavedine" per la fornitura di energia elettrica 1900-1913; - n. 15/70 "Strada di concorrenza Sarche-Maso del Gobbo" 1926; - n. 16/70 "Prestito fruttifero con ipoteca" 1878-1912. Fascicolo

2.5. 72. b. 16 "Edificio scolastico e altre frazioni Lasino" 1906-1915 Atti (con progetti) relativi alla costruzione dell'edificio scolastico di Lasino (1913) e alla costruzione dell'edificio scolastico di Sarche di Lasino (1911). Fascicolo

44 serie 2.6 Catasti, 1888 - [ante 1923]

Contenuto I protocolli delle particelle riportano indicazioni sulle particelle fondiarie ed edificiali presenti nel comune catastale di riferimento. Vi sono specificati il numero di foglio di mappa, la località, il numero del foglio di possesso fondiario, la partita tavolare; per le particelle dei terreni è indicato il tipo di coltura, per le particelle degli edifici la superficie, il reddito e le variazioni.

2.6. 73. b. 17 "Protocollo delle particelle del comune di Lasino 1888" (tit. int.) 1888 Particelle dei terreni e degli edifici. Registro, legatura in mezza tela, cc. 132 n.n.

2.6. 74. b. 17 "Estratto dagli operati catastali contenente le particelle del territorio in questione che furono assegnate al comune di Calavino in base alla transazione capitanale 11 agosto 1886 n. 11897 e dopo essere stata traciata sopra luogo ai 20 settembre 1888, la nuova linea fra i due comuni, in seguito all'alto dispaccio dei 24 gennaio 1887 n. 8303 dell'... Sezione di Luogotenenza in Trento" 1889 marzo 20 Estratto catastale per la determinazione dei confini fra i comuni di Lasino e Calavino. Registro, restaurato nel 1998, cc. 5

2.6. 75. b. 17 "Protocollo delle particelle del comune censuario di Lasino" (tit. int.) sec. XIX - [1923] Registro

45 serie 2.7 Fogli di possesso fondiario, sec. XX prima metà

Contenuto Alle disposizioni della legge del 25 luglio 1871 n. 95, ovvero "legge generale sui libri fondiari", fece seguito la legge del 17 marzo 1897 n. 9 "concernente l'impianto di libri fondiari e l'assettamento interno degli stessi", con la quale venne istituito nella contea principesca del Tirolo il sistema del libro fondiario. Questro descrive gli immobili sul territorio costituendo le partite tavolari, conseguentemente alle quali si compilano i fogli di possesso relativi ai possessori. Questi servono a scopi fiscali, per la riscossione dell'imposta fondiaria e sui fabbricati.

2.7. 76. b. 18 "Grundbesitzbogen - Foglio di possesso fondiario" sec. XX prima metà Copia. Registro

2.7. 77. b. 18 "Comune catastale di Lasino. Fogli di possesso fondiario" sec. XX prima metà Elenco dei possessori (numerati, nn. 1-2071). Registro

2.7. 78. b. 18 "Fogli del possesso immobiliare" sec. XX prima metà - Estratto del foglio di possesso fondiario del Santese parrocchiale di Calavino; - Certificato di stima relativo agli stabili di proprietà del comune di Calavino, 14 dicembre 1907. Fascicolo

46 serie 2.8 Conti consuntivi, 1916-1928

Contenuto Il materiale si conservava in un'unica cartella, trattandosi di documentazione contabile sottoposta a revisione negli anni successivi. Della contabilità di epoca austriaca non è rimasto altro, con tutta probabilità a causa di uno scarto arbitrario: non esiste infatti quella documentazione che solitamente costituisce la serie, ovvero i sistemi preliminari di tutta l'entrata ed uscita o preventivi, i sommari di tutta l'entrata ed uscita o conti consuntivi, i documenti di corredo ai conti consuntivi (ordini di incasso e mandati di pagamento con relativi documenti giustificativi).

2.8. 79. b. 19 Conto consuntivo 1916 Conto consuntivo; elenco speciale delle entrate; elenco speciale delle uscite; prospetto delle imposte erariali. Fascicolo

2.8. 80. b. 19 Conto consuntivo 1917 Conto consuntivo; elenco speciale delle entrate; elenco speciale delle uscite. Fascicolo

2.8. 81. b. 19 Conto consuntivo 1918 Conto consuntivo; elenco speciale delle entrate e delle uscite. Fascicolo

2.8. 82. b. 19 Conto consuntivo 1919 - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1919 dal 1/1 al 19/4 1919 valuta in corone"; elenco speciale delle entrate e delle uscite. - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1919 dal 20/4 al 31/12 1919 valuta in lire"; elenco speciale delle entrate e delle uscite. Fascicolo

2.8. 83. b. 19 Atti relativi ai conti consuntivi degli anni 1916, 1917, 1918, 1919, 1920 1922-1928 47

Relazione dei revisori sui conti comunali degli anni 1916-1920 ed atti relativi alla sistemazione della contabilità arretrata. Fascicolo

48 serie 2.9 Giornali di cassa, 1894-1923

Contenuto Il giornale di cassa riporta le registrazioni di tutte le entrate e le uscite del comune, in sequenza cronologica. La tenuta del registro giornale da parte del cassiere comunale è prescritta dalla Circolare del Capitanato di Trento n. 12283/4109 del 21 dicembre 1817, in base all'Ordinanza del 31 ottobre 1785. Ulteriori norme in merito all'amministrazione del patrimonio e dei redditi comunali e alla tenuta dei registri furono emanate con le leggi 18 gennaio 1882 n. 2 e 8 giugno 1892 n. 261.

2.9. 84 "Libro cassa" 1894 marzo 4-1921 marzo 25 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Registro, legatura in mezza tela e mezza pelle, cc. 297 n.n. Segnature precedenti: n. 42 (dell'"Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

2.9. 85 "Libro cassa comune di Lasino" 1921-1923 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Registro, legatura in mezza tela, pp. 151 (num. orig. varia) Segnature precedenti: n. 53 (n. 53 dell'"Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

49 serie 2.10 Libri mastri, 1922

Contenuto Il libro mastro riporta le registrazioni di tutte le entrate e le uscite del comune, suddivise secondo le rubriche e i titoli di appartenenza.

2.10. 86 "Libro cassa uscita" 1922 Mastro dell'entrata e dell'uscita. Registro, legatura in carta, pp. 54 n.n. (bianche pp. 11)

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Ente Comune di Lasino 1923 gennaio 13 - 1928 settembre 8

Luoghi Lasino

Altre date 1923 gennaio 13 - 1928 giugno 7 (data del R.D. di riunione nel comune di Madruzzo)

Archivi prodotti Subfondo Comune di Lasino poi Madruzzo poi Lasino (ordinamento italiano), 01/01/1923 - 31/12/1958

Storia Dopo la prima guerra mondiale e l'annessione del Trentino al Regno d'Italia, il comune di Lasino resta indipendente fino all'epoca delle aggregazioni effettuate dal fascismo. Con R.D.7.6.1928 n. 1522 i comuni di Lasino e Calavino vennero riuniti in un unico comune, con capoluogo a Lasino e denominazione Madruzzo. In seguito a questo provvedimento la frazione Madruzzo cambierà denominazione in Castel Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963. Con L.R. 24.8.1953 n. 12 i paesi di Lasino e Calavino vennero ricostituiti in comuni autonomi, riprendendo le denominazioni originali.

Fonti normative Regio decreto 8 giugno 1865, n. 2321, "col quale è approvato il regolamento per l'esecuzione della legge sull'amministrazione comunale e provinciale annessa a quella del 20 marzo 1865, n. 2248". Regio decreto 6 dicembre 1865, n. 2626, Ordinamento giudiziario in vigore dal 1 gennaio 1866 Regio decreto 14 dicembre 1865, n. 2641 'col quale è approvato il regolamento giudiziario per l'esecuzione del codice di procedura civile, di quello di procedura penale e della legge sull'ordinamento giudiziario'. Regio decreto del 9 gennaio 1887, n. 4311, "che approva un nuovo ordinamento del servizio statistico" Regio decreto 20 maggio 1897, n. 217, "che approva il testo unico delle leggi sulle tasse di registro". Regio decreto 21 settembre 1901, n. 445, "che approva il regolamento per la formazione e la tenuta del registro di popolazione in ciascun comune del regno". Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale". Regio decreto 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e provinciale". Legge 7 aprile 1921, n. 457, "concernente il VI censimento generale della popolazione del regno" Regio decreto 23 ottobre 1921, n. 1530, "che estende ai territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778, la legge 7 aprile 1921, n. 457 sul censimento generale della popolazione nei comuni del Regno"

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Regio decreto 12 novembre 1921, n. 1594, "che detta norme per il censimento generale della popolazione nei territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778" Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il regolamento comunale e provinciale" Regio decreto 21 gennaio 1923, n. 93, "che istituisce la provincia di Trento, con capoluogo Trento" Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile" Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267, "Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani". Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, "Riforma della legge comunale e provinciale" Regio decreto 31 gennaio 1924, n. 151, "Norme per l'attuazione del Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, riguardante la riforma della legge comunale e provinciale" Regio decreto 23 maggio 1924, n. 824, "Regolamento per l'esecuzione della legge sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello stato" Regio decreto 23 ottobre 1925, n. 2113, "Istituzione del servizio ispettivo sui comuni e sulle provincie, e modificazioni alle disposizioni della legge comunale e provinciale" Legge 4 febbraio 1926, n. 237, "Istituzione del potestà e della consulta municipale nei comuni con popolazione non eccedente i 5000 abitanti" Regio Decreto 6 maggio 1926, n.760, "Determinazione per alcune provincie del regno, della data della cessazione delle amministrazioni ordinarie e straordinarie e dell'inizio delle funzioni del podestà e delle consulte municipali nei comuni di cui all'art. 1 della legge 4 febbraio 1926, n. 237" Regio decreto legge 9 maggio 1926, n. 818, "Modificazioni alla legge 4 febbraio 1926, n. 237, sulla istituzione del podestà e della consulta municipale" Regio decreto legge 3 settembre 1926, n. 1910, "Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del regno" Decreto legge 17 marzo 1927, n. 383, "Facoltà al governo del re di provvedere ad una revisione generale delle circoscrizioni comunali"

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Fonti bibliografiche inedite FAES M., GUASTALLA A., SALA C. (a cura di), Profili storico istituzionali. Modello di descrizione organizzato secondo le norme ISAAR interpretate e contestualizzate dal gruppo di lavoro degli archivisti trentini per la normalizzazione della descrizione archivistica, Provincia autonoma di Trento - Servizio beni librari e archivistici, Trento, 2000 FAES M., NEQUIRITO M.(a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento-Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2002 (dattiloscritto). Bibliografia ANTONIELLA A., L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979

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Ente Comune di Lasino 1954 gennaio 2 -

Luoghi Lasino

Altre date 1953 agosto 24 - (Data della legge regionale 24.8.1953, n. 12 di ricostituzione dei comuni di Lasino e Calavino)

Archivi prodotti Subfondo Comune di Lasino poi Madruzzo poi Lasino (ordinamento italiano), 01/01/1923 - 31/12/1958

Storia Con R.D.7.6.1928 n. 1522 i comuni di Lasino e Calavino vennero riuniti in un unico comune, con capoluogo a Lasino e denominazione Madruzzo. Con L.R. 24.8.1953 n. 12 i paesi di Lasino e Calavino vennero ricostituiti in comuni autonomi, riprendendo le denominazioni originali. Durante la seconda guerra mondiale la zona fu a più riprese bombardata, in particolare alle Sarche, dove passa la strada che collega la sponda del Garda con le valli Giudicarie e mediante la quale si accede a Trento e alla valle dell'Adige: piu' precisamente, negli undici mesi dell'Operationszone Alpenvorland (Zona d'operazioni nelle Prealpi), la zona dell'allora comune di Madruzzo divenne di notevole importanza strategica, tanto che presso il castello di Madruzzo e alle Sarche si installarono il comando germanico e reparti dell'esercito tedesco (nel castello c'era il posto di avvistamento aereo). Attualmente il comune si costituisce del paese di Lasino e delle frazioni Madruzzo e Pergolese. I Masi di Lasino, prima semplici case sparse, divengono più tardi una vera frazione; in virtù di quest'avvenuta trasformazione nel 1968 assume il nome di "Pergolese". Lagolo, pur essendo frazione del comune di Calavino, è località compresa anche nel territorio del comune di Lasino. La zona delle Sarche era divisa in Sarche di Lasino e Sarche di Calavino; solo nel 1977 un referendum popolare stabilì definitivamente che Sarche dovesse appartenere, per intero, al comune di Calavino. Le Sarche sono state assai importanti nella storia di Lasino e dei paesi limitrofi. La zona divenne infatti una grande risorsa per l'economia della valle dal momento in cui la Comunità di Calavino, Lasino e Madruzzo la cedette, tra il 1541 e il 1543, a Gian Guadenzio Madruzzo; cominciò dunque un'intensa attività di bonifica e colonizzazione, che portò molti degli abitanti dei paesi vicini a trasferirsi in loco, ad esempio nelle case coloniche che vennero fatte costruire dal principe vescovo Sizzo de Noris nel secolo XVIII. Di queste vicende si trova traccia nella documentazione dell'archivio comunale, in cui sono spesso citati questi "emigranti" alle Sarche.

Fonti normative Regio decreto 28 marzo 1929, n. 499, "Disposizioni relative ai libri fondiari nei territori delle nuove province" Regio decreto 23 aprile 1929, n. 551, "Fissazione della data di cessazione delle amministrazioni

54 straordinarie e dell'attuazione del nuovo ordinamento dell'amministrazione provinciale in 17 provincie" Regio decreto 26 luglio 1929, n. 1361, "Modifica alla tenuta dei registri dello stato civile" Circolare del Ministero dell'interno, Direzione generale dell'amministrazione civile, 28 agosto 1929 n. 16900/3 rimettente in ruolo i militari già congedati dal governo austriaco Legge 14 settembre 1931, n. 1175, Testo Unico delle leggi sulla finanza locale Regio decreto 3 marzo 1934, n. 383, "Approvazione del testo unico della legge comunale e provinciale" Legge 24 febbraio 1938, n. 329 "T.U. delle disposizioni legislative sul reclutamento del r. esercito" Legge 16 giugno 1938, n. 1075, "Conversione in legge del r. decreto-legge 28 aprile 1938, n. 482, concernente la prescrizione, come requisito essenziale ad amministratore dei comuni e delle provincie, dello stato di coniugato o di vedovo con prole" Regio decreto 28 ottobre 1940, n. 1443, "Codice di procedura civile" Legge 18 dicembre 1941, n. 1368, Disposizioni per l'attuazione del Codice di procedura civile e disposizioni transitorie Regio decreto legge 28 dicembre 1943, n. 29-B, "Defascitizzazione delle amministrazioni dello stato, degli enti locali e parastatali, degli enti comunque sottoposti a vigilanza o tutela dello stato e delle aziende private esercenti servizi pubblici o di interesse nazionale" Regio decreto legge 4 aprile 1944, n. 111, "Norme transitorie per l'amministrazione dei comuni e delle provincie" Regio decreto legge 12 aprile 1944, n. 101, "Norme integrative dei r. decreti-legge 28 dicembre 1943, n. 29- B e 6 gennaio 1944, n. 9, sulla defascistizzazione delle amministrazioni dello stato, degli enti locali e parastatali, degli enti comunque sottoposti a vigilanza o tutela dello stato e delle aziende private esercenti servizi pubblici o di interesse nazionale e sulla riammissione in servizio degli appartenenti a dette amministrazioni, enti ed aziende già licenziati per motivi politici" Decreto legge luogotenenziale 27 luglio 1944, n.159, "Sanzioni contro il fascismo" Decreto legislativo luogotenenziale del 23 novembre 1944, n.369 soppressione delle organizzazioni sindacali fasciste e liquidazione dei rispettivi patrimoni Decreto legge luogotenenziale 7 gennaio 1946, n. 1, "Ricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge luogotenenziale 7 gennaio 1946, n. 1, "Ricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge luogotenenziale 4 marzo 1946, n. 68, "Modificazioni alle norme per la ripartizione dei comuni in sezioni elettorali" Decreto legge luogotenenziale 10 marzo 1946, n.76, "Modificazioni ed aggiunte al D.L.L. 7 gennaio 1946, n.1, sulla ricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge luogotenenziale 15 marzo 1946, n. 83, "Modificazioni al D.L.L. 7 gennaio 1946, n. 1, sulla ricostruzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge luogotenenziale 15 marzo 1946, n. 272, "Disposizioni per la ricostruzione degli atti e documenti degli archivi dei municipi distrutti a seguito di eventi bellici o di tumulti popolari o di incendi, inondazioni, terremoti ed altre pubbliche calamità" Decreto legge del Capo provvisorio dello Stato 23 dicembre 1946, n. 574, "Norme sull'assetto della legislazione nei territori liberati, per i provvedimenti adottati dagli enti locali sotto l'impero del sedicente

55 governo della repubblica sociale" Legge 9 giugno 1947 n. 530, "Modificazioni al testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con regio decreto 3 marzo 1934 n. 383, e successive modificazioni" Legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, "Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige" Legge 29 aprile 1949, n. 264, Provvedimenti in materia di avviamento al lavoro e di assistenza dei lavoratori involontariamente disoccupati Legge Regionale 1 giugno 1954, n. 11, "Norme per l'approvazione dei conti consuntivi degli enti locali" Decreto del Presidente della Repubblica 31 gennaio 1958, n. 136, "Regolamento di esecuzione della legge 24 dicembre 1954, n. 1128 sull'ordinamento delle anagrafi della popolazione residente" Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige Decreto del Presidente della Giunta Regionale 12 luglio 1984, n. 12/L, "Approvazione del regolamento di esecuzione del testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni di cui al D.P.G.R. 19 gennaio 1984 n. 6/L" Legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 11, "Disposizioni in materia di archivi e istituzione dell'archivio provinciale" Decreto del Presidente della Giunta Regionale 27 febbraio 1995 n. 4/L, "Approvazione nuovo testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni"

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Ente Comune di Madruzzo [1928 settembre 9] - [1953 dicembre 31]

Luoghi Lasino

Altre date 1928 giugno 7 (data del R.D. 7.6.1928,, n. 1522 di riunione dei comuni di Calavino e Lasino nel comune di Madruzzo) 1953 agosto 24 (data della legge regionale 24.8.1953, n. 12 di ricostituzione dei comuni autonomi di Calavino e Lasino)

Archivi prodotti Subfondo Comune di Lasino poi Madruzzo poi Lasino (ordinamento italiano), 01/01/1923 - 31/12/1958

Storia In seguito alla sconfitta dell'Austria nel primo conflitto mondiale, il trattato di St. Germain datato 10 settembre 1919, approvato con R.D. datato 6 ottobre 1919, n. 1804 e convertito in legge il 26 settembre 1920, sancì l'annessione del Trentino all'Italia. L'ordinamento comunale austriaco tuttavia rimase in atto fino all'entrata in vigore del R.D. del 11 gennaio 1923, n. 9 che estese alle nuove Province l'ordinamento comunale italiano. Con l'avvento del Fascismo, la riforma della legge comunale e provinciale italiana, pubblicata nel R.D. del 30 dicembre 1923, n. 1923, nella legge del 4 febbraio 1926, n. 237 (riguardante l'istituzione del podestà e della consulta municipale nominati dall'esecutivo nei comuni non eccedenti i 5000 abitanti) ed, infine, nel R.D. del 3 settembre 1926, n. 1910 (in base a cui fu esteso l'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno), operava la cancellazione completa del passato tessuto amministrativo nei comuni italiani. Nel 1928 con interventi di autorità furono aggregati alcuni comuni (R.D. datato 29 novembre 1928, n. 2970), fino a giungere in Trentino al numero di 117 (la riforma fu particolarmente intensa negli anni 1928-29). Caduto il regime e finita la guerra, fin dal maggio 1945 le domande di separazione delle frazioni dal centro cominciarono a giungere al CLN provinciale e furono poi dirottate alla Prefettura e accanto ai CLN comunali cominciarono a costituirsi CLN frazionali. Finalmente con Decreto legislativo luogotenenziale di data 7.1.1946, n. 1, le amministrazioni comunali furono ricostituite su base elettiva in campo nazionale il che diede una spinta ulteriore alle domande di separazione, tanto che alla vigilia della convocazione della Costituente, pressoché la totalità dei sobborghi e delle frazioni avevano chiesto di costituirsi in comuni liberi, per ricostituire le strutture amministrative precedenti il Fascismo e di antica datazione storica. Nello stesso anno si cominciò l'opera di ricostituzione degli ex comuni: gli abitanti dei sobborghi del capoluogo cittadino andarono alle urne in data 24 novembre 1946, mentre gli abitanti di altri 59 comuni trentini andarono al voto fra il 17 marzo e il 7 aprile dell'anno seguente (per la prima volta votarono le donne). Un altro turno elettorale per 13 comuni ci fu tra il 10 ottobre e il 19 dicembre. Mentre continuavano i dibattiti nella fase di progettazione del futuro autonomistico della Regione, cominciarono ad avviarsi a soluzione le vertenze relative alla divisione dei comuni. Ad iniziare dal 31 ottobre 1946 furono emanati i singoli decreti legislativi per ogni comune costituito o ricostituito e fino al 1948, quando le competenze in materia 57 comunale passarono alla Regione, i comuni ricostituiti furono 64. Le pratiche continuarono negli anni successivi tanto che attraverso decreti legge o leggi regionali, i comuni ricostituiti furono 119, portando il totale della Provincia a 223.

Con regio decreto 7 giugno 1928, n. 1522 i due comuni di Calavino e Lasino furono riuniti in un unico comune con capoluogo Lasino e denominazione Madruzzo, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. La prima attestazione dell'attività del comune di Madruzzo è del 9 settembre 1928: si trova nell'archivio del comune di Lasino, in un registro delle deliberazioni originali della giunta. Con la nascita della Repubblica Italiana e la ricostruzione del secondo dopoguerra, veniva avvertita dalle comunità di Calavino e Lasino l'esigenza di ricostituire le vecchie municipalità; infatti, nonostante qualche opposizione, il Consiglio regionale con legge 24 agosto 1953, n.12, approvava il distacco di Calavino e di Lasino che così venivano ricostituiti in comuni autonomi con la denominazione originaria. Con decreto del 15 settembre 1953, n. 10840, del commissario del governo di Trento venne nominato un commissario straodinario per la temporanea amministrazione del comune di Calavino nella persona di Ottorino Bortoli; con decreto successivo n. 10841 venne nominato Giuseppe Simonetti per il comune di Lasino. Nei verbali di deliberazione del 13 ottobre 1953 (2) i commissari straordinari deliberano di continuare la gestione amministrativa unitaria dell'ex comune di Madruzzo fino al 31 dicembre 1953. Nella deliberazione del 31 dicembre 1953 (3), i commissari straordinari deliberano di liquidare le spese della comune amministrazione. Con il 2 gennaio 1954 (4) inizia l'attività del comune di Lasino; mentre la prima data che attesti l'attività del ricostituito comune di Calavino è del 4 gennaio 1954 (5).

La sede comunale del comune di Madruzzo era Lasino.

Condizione giuridica Con il R.D. datato 11 gennaio 1923, n. 9, vengono estesi al Trentino il Testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con R.D. datato 4 febbraio 1915, n. 148; i decreti luogotenenziali datati 4 gennaio 1917, n. 129, 13 febbraio 1919, n.156, e 23 marzo 1919, n.504; i R.D. datati 18 settembre 1919, n.1825 e 20 ottobre 1921, n. 1576; i Regi decreti- legge datati 8 settembre 1922, n. 1285 e 21 dicembre 1922, n. 1654; il Regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale, approvato con R.D. del 12 febbraio 1911, n.297, modificato con R.D. datati 18 aprile 1920, n. 585 e 7 aprile 1921, n.559. L'art. 25 del decreto datato 11 gennaio 1923, n. 9 stabilisce che entro tre mesi dalla sua entrata in vigore dovranno aver luogo le elezioni generali amministrative per i consigli provinciali, nonché per i consigli comunali che hanno perduto due terzi dei loro membri. Con R.D. datato 24 settembre 1923, n. 2013 sono estese alle nuove Province le disposizioni relative allo stato civile. Il R.D. del 30 dicembre 1923, n. 1923, "Riforma della legge comunale e provinciale", introduce alcune modifiche al Testo unico del 1915, quindi con la legge del 4 febbraio 1926, n.237 ed, infine, con il R.D. del 3 settembre 1926, n. 1910 fu esteso l'ordinamento fascista ai comuni del Regno. Significativa riforma dell'ordinamento comunale si ebbe con il R.D. del 3 marzo 1934, n.383, "Approvazione del Testo unico della Legge comunale e provinciale". Con D.L.L. datato 7 gennaio 1946, n.1, furono ricostituite le amministrazioni comunali su base elettiva.

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Funzioni, occupazioni e attività La sostanziale differenza introdotta dall'ordinamento italiano rispetto al precedente consiste nel fatto che, mentre prima i comuni venivano divisi in 3 classi, a seconda delle dimensioni, e ogni classe aveva determinate competenze, ora tutti i comuni, di qualsiasi entità, hanno i medesimi compiti. Le competenze del comune di Rabbi emergono dell'elenco delle serie, appartenenti all'archivio postunitario, classificate secondo il titolario stabilito dalla circolare del Ministero dell'Interno del 1° marzo 1897, n. 17100/2 tuttora in vigore, di cui elenchiamo le 15 categorie: -Categoria I: Amministrazione; -Categoria II: Opere Pie e Beneficenza; -Categoria III: Polizia urbana e rurale; -Categoria IV: Sanità e Igiene; -Categoria V: Finanze; -Categoria VI: Governo; -Categoria VII: Grazia, Giustizia e Culto; -Categoria VIII: Leva e Truppe; -Categoria IX: Istruzione pubblica; -Categoria X: Lavori pubblici, poste-telegrafi, telefoni; -Categoria XI: Agricoltura, industria e commercio; -Categoria XII: Stato civile, censimento, statistica; -Categoria XIII: Esteri; -Categoria XIV: Varie; -Categoria XV: Sicurezza pubblica. Ogni comune è obbligato a tenere un inventario dei beni mobili e immobili; può contrarre mutui, pur con una certa garanzia e, in conformità alle leggi, imporre dazi e alcuni tipi di tasse; è obbligato a fare spese per gli uffici e per l'archivio comunale; per gli stipendi, per il servizio di riscossione e pagamenti, per le imposte dovute al comune, per servizio sanitario (medici e levatrici), per la conservazione del patrimonio comunale, per il pagamento dei debiti esigibili, per la sistemazione e la manutenzione delle strade comunali, dei porti, degli edifici ed acquedotti e dei cimiteri comunali, per l'istruzione elementare, per l'illuminazione, per i registri dello stato civile, per la festa nazionale, per le elezioni, per la polizia locale, per il carcere mandamentale ecc. Con l'avvento del Fascismo, il podestà, di nomina regia, svolge le competenze già esercitate dal consiglio, dalla giunta e dal sindaco, come si evince dall'art. 5 della legge comunale e provinciale datata 4 febbraio 1926 n. 237. Nel R.D. datato 3 marzo 1934, n.383, art. 91, sono elencate le spese obbligatorie del comune fascista: per oneri patrimoniali, per spese generali, per polizia locale, sanità ed igiene, per sicurezza pubblica e giustizia, per opere pubbliche, per educazione nazionale (scuole), per agricoltura, per assistenza e beneficenza, per culto ecc. Per quanto riguarda finanza e contabilità la normativa rimane molto simile a quella dettata nel R.D. del '15. Il depotenziamento dell'attività amministrativa dei comuni caratterizza l'epoca fascista. Dopo la caduta del Fascismo e la fine del secondo conflitto mondiale, vengono ricostituiti i precedenti organi comunali, con analoghe competenze. Le numerose istanze di separazione delle frazioni dai comuni sono prudentemente prese in considerazione solo previa verifica della consistenza patrimoniale e degli introiti delle frazioni stesse.

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Struttura amministrativa In base al Regio decreto di data 4.2.1915 (Nuovo testo unico della Legge comunale e provinciale), entrato in vigore in Trentino a seguito del Regio Decreto di data 11.1.1923, n. 9, ogni comune ha un consiglio, che elegge nel suo seno una giunta, che si rinnova ogni 4 anni e si compone di un numero pari (da 2 a 8) di assessori, e un sindaco, che è eletto a scrutinio segreto e dura in carica 4 anni, un segretario, nominato dal consiglio, e un ufficio comunale. Gli organi di consiglio e giunta sono istituiti nei comuni italiani in base alla Legge comunale e provinciale contenuta nella Legge per l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia del 20 marzo 1865, n.2248. Per quanto riguarda le competenze dei singoli incaricati, in base allo stesso R.D. il consiglio esamina il consuntivo dell'anno precedente e lo approva, delibera il bilancio del comune e delle istituzioni che gli appartengono, nomina i revisori dei conti e i commissari per la revisione delle liste elettorali, vigila sulle istituzioni comunali, elegge nel suo seno a maggioranza assoluta di voti gli assessori che compongono la giunta municipale. Il consiglio inoltre delibera su tutte le materie proprie dell'amministrazione comunale che non siano esplicitamente attribuite a giunta o sindaco e cioè: stipendi, personale, lasciti, acquisti - salva autorizzazione del prefetto -, alienazioni, cessioni, servitù, prestiti, affrancazione di censi, regolamenti relativi a beni comunali, regolamenti igienici e di polizia locale, cimiteri, destinazione di beni comunali, dazi e imposte comunali, fiere e mercati (cfr. art. 131). La giunta municipale delibera a maggioranza assoluta di voti. Le deliberazioni sono valide se è presente la metà dei componenti, minimo tre. Essa delibera sulle spese impreviste, sugli storni, sulla preparazione dei ruoli delle tasse, sulle proposte dei regolamenti al consiglio, sulla conclusione dei contratti deliberati dal consiglio e rende conto al consiglio della sua gestione. (art. 139). Il sindaco, quale capo dell'amministrazione comunale (art. 151), convoca consiglio e giunta, esegue le deliberazioni di entrambi gli organi, stipula i contratti, rilascia certificati di notorietà pubblica, stati famiglia, certificati di povertà, rappresenta il comune, sovrintende a tutti gli uffici e istituti comunali; quale ufficiale di governo (art. 152) è incaricato della pubblicazione delle leggi, della tenuta dei registri di stato civile e di popolazione, ha compiti in materia di ordine pubblico, sicurezza e igiene pubblica. Il segretario comunale deve essere dotato di apposita patente di abilitazione e di un titolo di studio superiore; può rogare i contratti. Sono previsti infine alcuni impiegati comunali le cui competenze sono stabilite da apposito regolamento. Il numero di membri del consiglio va da 15 a 80, a seconda della popolazione del comune. Esso si riunisce due volte all'anno, ordinariamente in primavera e in autunno e le deliberazioni possono essere prese se è presente la metà dei consiglieri. Un regolamento interno determina numero, stipendio e attribuzioni degli impiegati comunali (fra gli altri c'è l'esattore o il tesoriere comunale). Gode del diritto elettorale attivo qualsiasi cittadino maschio, iscritto nelle liste elettorali, che abbia compiuto il 21° anno che paghi annualmente al comune una certa contribuzione diretta erariale. Sono eleggibili a consiglieri comunali tutti gli elettori purché sappiano leggere e scrivere. Nel 1926 in seguito all'estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno (R.D.L. 03.09.1926, n. 1910) i consigli e le giunte furono sciolti. Subentrava ad essi la figura del podestà. Egli era affiancato, nei comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti o nei comuni capoluoghi di Provincia, da una consulta municipale, composta di un numero di membri fissati dal Prefetto, con particolari requisiti (in particolare se donne, cfr. art.68), che durano in carica 4 anni e sono riconfermabili. La scelta dei consultori vien fatta su terne designate dalle associazioni sindacali comunali legalmente riconosciute. Le adunanze della consulta sono valide solo se è presente almeno la metà dei membri e i suoi pareri sono emessi a maggioranza assoluta di voti. L'ufficio di podestà o consultore municipale è generalmente

60 gratuito. Con l'avvento del Fascismo, il podestà, di nomina regia, svolge le competenze già esercitate dal consiglio, dalla giunta e dal sindaco. Il R.D. di data 3.3.1934, n.383, stabilisce che il podestà possa essere affiancato dal vice podestà e da altri consultori. E' prevista inoltre la figura del segretario comunale, che ha la qualifica di funzionario statale, è diplomato e, per quanto attiene allo svolgimento delle sue funzioni, dipende gerarchicamente dal podestà e ne esegue gli ordini. L'apposito regolamento comunale provvede a disciplinare infine lo stato giuridico degli impiegati e dei salariati dipendenti comunali, oltre che l'ordinamento d'ufficio. La giunta e il consiglio comunale sono ripristinati con il Decreto legislativo Luogotenenziale del 7 gennaio 1946, n.1, e ne fu ristabilita la modalità elettiva di nomina. Tutti coloro che sanno leggere e scrivere possono diventare consiglieri comunali, ma non coloro che hanno rivestito incarichi politici di rilievo in epoca fascista (presidenti di Province o podestà). La giunta municipale è eletta dal consiglio nel suo seno, così pure il sindaco. A sindaco e assessori può essere data un'indennità di carica. I Consigli comunali durano in carica 4 anni e si rinnovano completamente alla scadenza del quadriennio. Con il Decreto del Presidente della giunta regionale di data 27 febbraio 1995, n. 4/L, emesso come Testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni viene stabilito l'ordinamento attualmente in vigore in Trentino Alto- Adige. Organi del comune sono consiglio, giunta e sindaco. Il numero di assessori è stabilito dallo statuto. Il sindaco è eletto dai cittadini a suffragio universale diretto. Il consiglio è definito organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo. Esso delibera: lo statuto, i programmi, le assunzioni di personale, le convenzioni tra comuni, l'assunzione diretta o l'affidamento di pubblici servizi, l'istituzione e l'ordinamento dei tributi, l'accensione di mutui o la concessione di prestiti, le spese che impieghino bilanci di più anni, gli acquisti e le alienazioni immobiliari non previste nel bilancio, la nomina di propri rappresentanti presso enti, aziende e istituzioni (art. 28). La giunta compie invece tutti gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge o dallo statuto al consiglio e non rientrino nelle competenze previste dalla legge o dallo Statuto, del sindaco, degli organi di decentramento, del segretario comunale o dei funzionari dirigenti; riferisce annualmente al consiglio sulla propria attività, ne attua gli indirizzi generali e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti dello stesso. In particolare, alla giunta spetta la presentazione del bilancio di previsione al consiglio entro il 31 ottobre di ogni anno. Il sindaco rappresenta il comune, convoca e presiede la giunta nonché il consiglio comunale e sovrintende al funzionamento degli uffici, dei servizi e all'esecuzione degli atti. Nomina i componenti della giunta e i rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni. Il sindaco svolge funzioni di ufficiale di governo, sovrintende alla stesura dei registri di stato civile e di popolazione, allo svolgimento di funzioni in materia di sicurezza pubblica e di polizia giudiziaria, adotta provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità e igiene, edilizia e polizia locale. Il segretario comunale è un dipendente comunale, iscritto ad apposito albo regionale articolato e gestito a livello provinciale: egli è laureato in materie specifiche, è il funzionario di più alto livello del comune e ha responsabilità in merito al controllo della legittimità delle deliberazioni comunali. Con L.R. 11.12.1975 i segretari comunali diventano dipendenti comunali. Il segretario comunale redige i verbali delle sedute di giunta e consiglio, sovrintende e coordina l'attività dei dirigenti, è il capo del personale, coordina e, ove non vi siano i dirigenti, dirige i servizi e gli uffici dell'ente, può rogare i contratti. Nel comune è prevista l'istituzione di un servizio di economato per le piccole spese e i servizi gestiti in economia, nonché la figura di un economo, e di un servizio di tesoreria.

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I consiglieri eleggono un collegio di revisori composto da tre membri, che dura in carica tre anni (i revisori sono rieleggibili per una sola volta). Lo statuto comunale può prevedere la figura del difensore civico, che svolge un ruolo di garante dell'imparzialità e del buon andamento dell'amministrazione comunale. Sono inoltre previste le figure dei dirigenti, cui sono attribuite responsabilità gestionali per l'attuazione degli obiettivi fissati dagli organi dell'ente. I comuni possono inoltre gestire dei servizi pubblici in economia, in concessione a terzi, a mezzo di azienda speciale, a mezzo di istituzione e a mezzo di società di capitale a partecipazione pubblica locale.

Contesto generale Con Ordine di servizio di data 29.5.1915 del Comando supremo del Regio esercito italiano viene costituito un Segretariato generale per gli affari civili come organo tecnico politico amministrativo per i territori occupati. A ciascun distretto politico è destinato un Commissario civile. Finita la guerra, con ordinanza di data 19.11.1918 del Capo di Stato maggiore del Regio esercito, l'amministrazione della Venezia Tridentina viene affidata ad un Governatore degli affari civili, il quale con R.D. di data 24.7.1919, n. 1251, viene sostituito da un Commissario generale civile, coadiuvato da vice Commissari. Gli organi amministrativi previsti dalla legislazione comunale austriaca continuano la loro attività anche negli anni immediatamente successivi alla conclusione del primo conflitto mondiale e all'annessione del Trentino al Regno d'Italia, sancita ufficialmente con la legge di data 26 settembre 1920 che converte in legge il Regio Decreto 6 ottobre 1919, n. 1804, riguardante l'approvazione del Trattato di St. Germain tra Italia ed Austria (ciò sulla base delle norme di diritto internazionale). Comunque, fin dal novembre del 1918 i Capicomuni mutano formalmente la loro denominazione in quella italiana di Sindaci. Fin dall'instaurarsi del Governo provvisorio militare guidato dal Pecori Giraldi emerge il non facile impatto fra due realtà istituzionali diverse: quella centralista e verticista dello Stato italiano e quella austriaca caratterizzata dal decentramento delle funzioni e delle competenze legislative. Il passaggio dal governatorato militare a quello civile, avvenuto nell'agosto 1919 con l'arrivo di Luigi Credaro sembra acuire i problemi sorti nel dopoguerra riguardo all'incertezza nell'attribuzione delle competenze e delle funzioni alle istituzioni periferiche: i Trentini continuano a chiedere il mantenimento delle ampie autonomie amministrative provinciali e comunali e tali istanze sono recepite nel testo della legge di annessione. L'opera di Credaro e l'attività delle Commissioni consultive centrali e periferiche investite di compiti costituenti per l'assetto delle nuove province, non valgono a realizzare l'ordinamento auspicato per il precipitare della situazione politica italiana dove il sistema liberale sta sgretolandosi sotto i colpi delle forze nazionaliste e fasciste. La marcia su Bolzano e Trento nei primi giorni dell'ottobre 1922 e successivamente quella su Roma e l'instaurarsi del governo Mussolini, troncano ogni speranza di mantenere in vita l'assetto autonomistico, incompatibile con un regime teso a trasformarsi da autoritario in totalitario e quindi a eliminare ogni spazio di libertà decisionale. In base al Regio Decreto di data 04.02.1915 (Nuovo testo unico della Legge comunale e provinciale), entrato in vigore in Trentino a seguito del Regio Decreto di data 11.1.1923 n. 9, il Regno si divide in Province, Circondari, Mandamenti e Comuni. In ogni Provincia vi sono un Prefetto, con funzioni esecutive, un Vice Prefetto, un Consiglio di Prefettura, con funzioni consultive e amministrative, e una Giunta amministrativa, presieduta dallo stesso Prefetto, con funzioni anche giurisdizionali. In ogni Circondario vi è un Sottoprefetto, che esegue gli ordini del Prefetto.

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Le deliberazioni dei Consigli e delle Giunte comunali sono trasmesse ai Prefetti e rispettivamente ai Sottoprefetti e diventano esecutive se rimandate con il visto del Prefetto o del Sottoprefetto o se il decreto di sospensione non è pronunziato entro il termine di 15 giorni (1 mese per bilanci e consuntivi). Il Prefetto inoltre può ordinare, a spese del Comune, le indagini che crede necessarie. Sono sottoposte all'approvazione della Giunta provinciale amministrativa, invece, le deliberazioni che riguardano significative transazioni di carattere soprattutto immobiliare e i regolamenti. Questa organizzazione è praticamente confermata dal R.D. di data 3.3.1934, n.383. La Giunta provinciale amministrativa e il Ministro dell'interno esaminano le regolarità dei singoli stanziamenti e, previa notificazione dei propri rilievi alle amministrazioni interessate, apportano ai bilanci eventuali modifiche. Gli organi che amministrano la Provincia sono il Consiglio provinciale e la Deputazione cui si aggiunge un Presidente (con R.D. di data 30.12.1923) Per i Comuni c'è la possibilità di unirsi in Consorzi fra loro o con la Provincia, per provvedere a particolari servizi ed opere di Comune interesse. Con R.D. 21.1.1923, n. 93, viene istituita la Provincia di Trento (comprendente anche Bolzano), con i Circondari, corrispondenti ai Distretti politici. Con R.D.L. di data 2.1.1927, n. 1, viene istituita la Provincia di Bolzano e contemporaneamente vengono soppresse tutte le Sottoprefetture. Il Regio Decreto Legge datato 23 ottobre 1925, n. 2113, istituisce un servizio ispettivo sui Comuni e sulle Province: gli ispettori, vcon visite periodiche e saltuarie, accertano l'ordinato funzionamento delle amministrazioni e il regolare andamento dei pubblici servizi di loro competenza. Il Prefetto ha la facoltà di adottare sanzioni disciplinari, con provvedimento definitivo a carico dei segretari, impiegati, agenti e salariati che svolgano azione incompatibile con le generali direttive del Governo.

Con l'avvento del Fascismo si ha una politica di accentramento delle cariche che vede l'istituzione di Podestà di nomina vregia nei Comuni del Regno (R.D.L. 03.09.1926, n. 1910) mentre il Prefetto diventa "unico solo rappresentante autorità di Governo nella Provincia" (telegramma di Mussolini del 13 giugno 1923). A Roma viene invece istituito un Governatorato che svolge le competenze del Comune (cfr. R.D. di data 3.3.1934, n.383, titolo VIII). La perdita delle libertà assicurate dal sistema decentrato è vissuta dalle popolazioni come una violazione della loro stessa identità e l'aggregazione dei Comuni è vista come la fine del diritto di gestire in proprio gli interessi della Comunità, fiera della propria autonomia, per cui si genera una diffusa opposizione al Fascismo, raramente scoppiata in atti eclatanti, ma capace di costruire un vuoto intorno al regime. La fine del Fascismo viene dunque salutata nel Trentino in primo luogo come la fine del dirigismo e la possibilità del ritorno all'autogoverno vcon la cancellazione della pesante burocrazia del regime: il rimedio contro il centralismo e il totalitarismo viene quindi identificato in un ideale di Stato basato sul decentramento, l'autogoverno, lo sviluppo delle autonomie, la riconsegna delle popolazioni ai loro interessi diretti. L'entusiasmo per la riconquistata libertà ha una vita effimera, stroncata dalla costituzione della zona dell'Alpenvorland, avvenuta con ordinanza di Hitler del 10 settembre 1943 e che, di fatto, porta all'annessione del Trentino alla Germania. La fine della guerra e la liberazione da nazismo e Fascismo significa innanzitutto, per il Trentino, dare corso alla democrazia con la distruzione dell'apparato centralistico cominciando dalla periferia anziché dal vertice: si chiede pertanto il ritorno immediato alla situazione dei Comuni antecedente all'aggregazione operata dal regime e il ripristino dell'autonomia. Queste richieste diffuse a tutto il territorio sono addirittura antecedenti a quelle concernenti l'autonomia regionale che pure era ai vertici delle generali aspettative.

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Avvenuto il cambiamento della forma istituzionale dello Stato, in seguito al referendum del 2.6.1946, la Costituzione della Repubblica, in vigore vdal 1°.1.1948, sancisce la creazione di un nuovo ente territoriale, la Regione, con propri poteri legislativo ed esecutivo. In particolare la Regione Trentino Alto Adige viene ad avere un proprio Statuto speciale di autonomia con legge costituzionale del 26.2.1948, n.5; suoi organi sono un Consiglio regionale elettivo della durata di 4 anni, con a capo un Presidente, con potere legislativo e una Giunta regionale, composta dal Presidente e dagli assessori effettivi e supplenti, con potere esecutivo. A Trento risiede come organo coordinatore, un Commissario del Governo (invece del Prefetto), al quale devono essere sottoposte per il visto le leggi regionali e provinciali (a Bolzano, la cui Provincia è parte costitutiva della Regione, un Vice Commissario del Governo).

Fonti normative Regio decreto 8 giugno 1865, n. 2321, "col quale è approvato il regolamento per l'esecuzione della legge sull'amministrazione comunale e provinciale annessa a quella del 20 marzo 1865, n. 2248". Regio decreto 6 dicembre 1865, n. 2626, Ordinamento giudiziario in vigore dal 1 gennaio 1866 Regio decreto 14 dicembre 1865, n. 2641 'col quale è approvato il regolamento giudiziario per l'esecuzione del codice di procedura civile, di quello di procedura penale e della legge sull'ordinamento giudiziario'. Regio decreto del 9 gennaio 1887, n. 4311, "che approva un nuovo ordinamento del servizio statistico" Regio decreto 20 maggio 1897, n. 217, "che approva il testo unico delle leggi sulle tasse di registro". Regio decreto 21 settembre 1901, n. 445, "che approva il regolamento per la formazione e la tenuta del registro di popolazione in ciascun comune del regno". Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale". Regio decreto 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e provinciale". Legge 7 aprile 1921, n. 457, "concernente il VI censimento generale della popolazione del regno" Regio decreto 23 ottobre 1921, n. 1530, "che estende ai territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778, la legge 7 aprile 1921, n. 457 sul censimento generale della popolazione nei comuni del Regno" Regio decreto 12 novembre 1921, n. 1594, "che detta norme per il censimento generale della popolazione nei territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778" Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il regolamento comunale e provinciale" Regio decreto 21 gennaio 1923, n. 93, "che istituisce la provincia di Trento, con capoluogo Trento" Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile" Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, "Riforma della legge comunale e provinciale" Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267, "Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani". Regio decreto 31 gennaio 1924, n. 151, "Norme per l'attuazione del Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, riguardante la riforma della legge comunale e provinciale" Regio decreto 23 maggio 1924, n. 824, "Regolamento per l'esecuzione della legge sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello stato"

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Regio decreto 23 ottobre 1925, n. 2113, "Istituzione del servizio ispettivo sui comuni e sulle provincie, e modificazioni alle disposizioni della legge comunale e provinciale" Legge 4 febbraio 1926, n. 237, "Istituzione del potestà e della consulta municipale nei comuni con popolazione non eccedente i 5000 abitanti" Regio decreto 6 maggio 1926, n. 760, "Determinazione per alcune provincie del regno, della data della cessazione delle amministrazioni ordinarie e straordinarie e dell'inizio delle funzioni del podestà e delle consulte municipali nei comuni di cui all'art. 1 della legge 4 febbraio 1926, n. 237" Regio decreto legge 9 maggio 1926, n. 818, "Modificazioni alla legge 4 febbraio 1926, n. 237, sulla istituzione del podestà e della consulta municipale" Regio decreto legge 3 settembre 1926, n. 1910, "Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del regno" Decreto legge 17 marzo 1927, n. 383, "Facoltà al governo del re di provvedere ad una revisione generale delle circoscrizioni comunali" Regio decreto 7 giugno 1928, n. 1522, "Riunione dei comuni di Calavino e Lasino in un unico comune con capoluogo Lasino e denominazione Madruzzo" Regio decreto 2 dicembre 1928, n. 2963 "Cambiamento della denominazione della frazione di Madruzzo del comune omonimo in quella di Castel Madruzzo" Regio decreto 28 marzo 1929, n. 499, "Disposizioni relative ai libri fondiari nei territori delle nuove province" Regio decreto 23 aprile 1929, n. 551, "Fissazione della data di cessazione delle amministrazioni straordinarie e dell'attuazione del nuovo ordinamento dell'amministrazione provinciale in 17 provincie" Regio decreto 26 luglio 1929, n. 1361, "Modifica alla tenuta dei registri dello stato civile" Circolare del Ministero dell'interno, Direzione generale dell'amministrazione civile, 28 agosto 1929 n. 16900/3 rimettente in ruolo i militari già congedati dal governo austriaco Legge 14 settembre 1931, n. 1175, Testo Unico delle leggi sulla finanza locale Regio decreto 3 marzo 1934, n. 383, "Approvazione del testo unico della legge comunale e provinciale" Legge 24 febbraio 1938, n. 329 "T.U. delle disposizioni legislative sul reclutamento del r. esercito" Legge 16 giugno 1938, n. 1075, "Conversione in legge del r. decreto-legge 28 aprile 1938, n. 482, concernente la prescrizione, come requisito essenziale ad amministratore dei comuni e delle provincie, dello stato di coniugato o di vedovo con prole" Regio decreto 28 ottobre 1940, n. 1443, "Codice di procedura civile" Legge 18 dicembre 1941, n. 1368, Disposizioni per l'attuazione del Codice di procedura civile e disposizioni transitorie Regio decreto legge 28 dicembre 1943, n. 29-B, "Defascitizzazione delle amministrazioni dello stato, degli enti locali e parastatali, degli enti comunque sottoposti a vigilanza o tutela dello stato e delle aziende private esercenti servizi pubblici o di interesse nazionale" Regio decreto legge 4 aprile 1944, n. 111, "Norme transitorie per l'amministrazione dei comuni e delle provincie" Regio decreto legge 12 aprile 1944, n. 101, "Norme integrative dei r. decreti-legge 28 dicembre 1943, n. 29- B e 6 gennaio 1944, n. 9, sulla defascistizzazione delle amministrazioni dello stato, degli enti locali e parastatali, degli enti comunque sottoposti a vigilanza o tutela dello stato e delle aziende private esercenti

65 servizi pubblici o di interesse nazionale e sulla riammissione in servizio degli appartenenti a dette amministrazioni, enti ed aziende già licenziati per motivi politici" Decreto legge luogotenenziale 1 febbraio 1945, n. 23, "Estensione alle donne del diritto di voto" Decreto legge luogotenenziale 7 gennaio 1946, n. 1, "Ricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge luogotenenziale 4 marzo 1946, n. 68, "Modificazioni alle norme per la ripartizione dei comuni in sezioni elettorali" Decreto legge luogotenenziale 10 marzo 1946, n.76, "Modificazioni ed aggiunte al D.L.L. 7 gennaio 1946, n.1, sulla ricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge luogotenenziale 15 marzo 1946, n. 272, "Disposizioni per la ricostruzione degli atti e documenti degli archivi dei municipi distrutti a seguito di eventi bellici o di tumulti popolari o di incendi, inondazioni, terremoti ed altre pubbliche calamità" Decreto legge luogotenenziale 15 marzo 1946, n. 83, "Modificazioni al D.L.L. 7 gennaio 1946, n. 1, sulla ricostruzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge del Capo provvisorio dello Stato 23 dicembre 1946, n. 574, "Norme sull'assetto della legislazione nei territori liberati, per i provvedimenti adottati dagli enti locali sotto l'impero del sedicente governo della repubblica sociale" Legge 9 giugno 1947 n. 530, "Modificazioni al testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con regio decreto 3 marzo 1934 n. 383, e successive modificazioni" Decreto legge luogotenenziale 7 gennaio 1948, n.1, "Ricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, "Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige" Legge 29 aprile 1949, n. 264, Provvedimenti in materia di avviamento al lavoro e di assistenza dei lavoratori involontariamente disoccupati Legge regionale 24 agosto 1953, n. 12 "Ricostituzione dei comuni di Lasino e Calavino"

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACCal., Comune di Calavino, serie "Deliberazioni del consiglio comunale - originali", "Protocolli degli esibiti" Archivio comunale di Lasino, serie "Deliberazioni della giunta municipale"

Fonti bibliografiche inedite: FAES M., (a cura di), Cesure (le) istituzionali nella storia dei comuni trentini. Modello di descrizione organizzato secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, Trento, 1999. Il profilo istituzionale riprende per la parte generale l'elaborato sopracitato.

Note 1. Archivio comunale di Lasino, 3. Comune di Lasino (ordinamento italiano), 3. "Deliberazioni della giunta municipale", n.1 "Registro delle deliberazioni dell'amministrazione del comune di Madruzzo. Calavino dal 1925. Madruzzo dal 13.12.1933 n. 51 al 25.9.1936 n. 45", 1925 [maggio] 20 -1936 settembre 25;

66

2. ACCal., "Comune di Calavino (ordinamento italiano)", I "Deliberazioni del consiglio comunale - originali", n. 2, 1953 - 1959; archivio comunale di Lasino, 3. Comune di Lasino (ordinamento italiano), 1. Deliberazioni del consiglio , n. 1, 1949 - 1953; 3. Ibidem; 4. Ibidem; 5. ACCal., "Comune di Calavino (ordinamento italiano)", VII "Protocolli degli esibiti", n.6, 1954

67 subfondo 3 Comune di Lasino poi Madruzzo poi Lasino (ordinamento italiano), 1923-1958 (con docc. fino al 1975)

Soggetti produttori Comune di Madruzzo, [1928 settembre 9] - [1953 dicembre 31] Comune di Lasino, 1923 gennaio 13 - 1928 settembre 8 Comune di Lasino, 1954 gennaio 2 -

Contenuto In questa sezione si trovano registri e atti che riportano due diverse intestazioni, ovvero "Comune di Lasino" e "Comune di Madruzzo". Come già accennato nell'introduzione al presente inventario, nel 1928 i comuni di Lasino e Calavino vengono riuniti in un unico comune con il nome di Madruzzo; Lasino diviene sede del municipio mentre il comune di Calavino cessa di esistere. Per evitare confusioni, a Madruzzo, frazione di Lasino, viene cambiata denominazione in "Castel Madruzzo" con R.D. 2.12.1928 n. 2963. Il comune riunito di Madruzzo esiste dunque dal 1928 al 1953, nei termini stabiliti con R.D. 7.6.1928 n. 1522, fino alla ricostituzione dei comuni di Lasino e di Calavino con L.R. 24.8.1953 n. 12.

68 serie 3.1 Deliberazioni del consiglio comunale, 1949-1966

Contenuto La serie comprende i registri dei verbali originali delle deliberazioni del consiglio comunale, del commissario straordinario, e gli indici. Le deliberazioni del periodo postunitario relative agli anni tra il 1923 e il 1931 sono conservate nella serie similare del periodo austriaco, poiché redatte su un volume unico cominciato nel 1888 con i verbali della rappresentanza municipale. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.1. 1. b. 1 Registro dei verbali delle deliberazioni del consiglio comunale e del commissario straordinario 1949 dicembre 31-1955 marzo 24 Registro, mancante, cc. 78 (num. orig. parziale), privo di coperta

3.1. 2 "Elenco deliberazioni consiliari dal 1° gennaio 1953 al 31 dicembre 1953 del comune di Madruzzo dal 1° gennaio 1954 al... del comune di Lasino" 1953 gennaio 11-1966 agosto 22 Indice delle deliberazioni del consiglio comunale e del commissario straordinario. Registro, cc. 35 n. n.

3.1. 3 "Registro dei verbali di deliberazione consiglio comunale dal 1956 al 1964" 1956 ottobre 11-1964 settembre 18 Registro, cc. 51 n. n.

69 serie 3.2 Deliberazioni del consiglio comunale (copie), 1923-1959

Contenuto La serie comprende le copie e gli estratti dei verbali delle deliberazioni del consiglio comunale, del commissario straordinario e del podestà; le copie e gli estratti sono in parte vistati. Altre deliberazioni in copia sono conservate nella serie Carteggio ed atti degli affari comunali per annata (3.6) alla categoria I. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.2. 1. b. 1 "Deliberazioni del consiglio comunale 1923" 1923 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate). Fascicolo

3.2. 2. b. 1 "Deliberazioni del consiglio comunale 1924" 1924 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate). Fascicolo

3.2. 3. b. 1 "Deliberazioni consiglio comunale 1925" 1925 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate). Fascicolo

3.2. 4. b. 1 "Deliberazioni del consiglio comunale 1926" 1926 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale e del podestà, con una deliberazione della giunta municipale (copie vistate). Fascicolo

3.2. 5. b. 1 "Deliberazioni 1935 XV" 1935 Verbali delle deliberazioni del podestà (copie vistate). Fascicolo 70

3.2. 6. b. 1 "Deliberazioni 1936" 1936 Verbali delle deliberazioni del podestà (copie vistate). Fascicolo

3.2. 7. b. 1 "Deliberazioni 1937 XV" 1937 Verbali delle deliberazioni del podestà (copie vistate). Fascicolo

3.2. 8. b. 1 "Deliberazioni 1942" 1942 Verbali delle deliberazioni del podestà (estratti). Fascicolo

3.2. 9. b. 1 "Copie deliberazioni 1943" 1943 Verbale delle deliberazioni del podestà (estratto). Fascicolo

3.2. 10. b. 1 "Copie deliberazioni 1944" 1944 Verbali delle deliberazioni del podestà (copie vistate, estratti). Fascicolo

3.2. 11. b. 1 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale 1948 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate, estratti). Fascicolo

3.2. 12. b. 1 Verbali delle deliberazioni del commissario straordinario e del consiglio comunale 1954 Verbali delle deliberazioni del commissario straordinario e del consiglio comunale (copie vistate, estratti). Fascicolo

71

3.2. 13. b. 2 "Deliberazioni consiglio comunale 1955" 1955 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate, estratti; diversi atti allegati, progetti). Fascicolo

3.2. 14. b. 2 "Deliberazioni consiglio" 1956 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate, estratti). Fascicolo

3.2. 15. b. 2 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale 1957 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate, estratti). Fascicolo

3.2. 16. b. 2 "Delibere consiliari 1958" 1958 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate, estratti; diversi atti allegati). Fascicolo

3.2. 17. b. 2 "Deliberazioni consiliari 1959" 1959 Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate, estratti). Fascicolo

72 serie 3.3 Deliberazioni della giunta municipale, 1925-1966

Contenuto La serie comprende i registri dei verbali originali delle deliberazioni della giunta municipale, del podestà e del commissario prefettizio, e gli indici. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.3. 1 "Registro delle deliberazioni dell'amministrazione del comune di Madruzzo. Calavino dal 1925. Madruzzo dal 13.12.1933 n. 51 al 25.9.1936 n. 45" 1925 [maggio] 20-1936 settembre 25 - Verbali di deliberazione della giunta municipale di Calavino, 1925 [maggio] 20 - 1926 novembre 15; - verbali di deliberazione del podestà di Calavino, 1926 dicembre 22 - 1928 agosto 23; - verbale di deliberazione del commissario prefettizio di Madruzzo, 1928 settembre 5; - verbali di deliberazione del podestà di Madruzzo, 1933 dicembre 13 - 1936 settembre 25. Registro, cc. 100 n. n. Note Il registro viene iniziato presso l'amministrazione comunale di Calavino e continua come comune riunito di Madruzzo.

3.3. 2 "Registro dei verbali di deliberazione del podestà ex Calavino dal 7.9.1927 al 30.XI.1928 Madruzzo dal 6.X.1931 all'11.XI.1933 n.ro 50" 1927 settembre 7-1933 novembre 11 - Verbali di deliberazione del podestà di Calavino, 1927 settembre 7 - 1928 novembre 30; - verbali di deliberazione del commissario prefettizio di Madruzzo, 1931 ottobre 6 - 8; - verbali di deliberazione del podestà di Madruzzo, 1931 ottobre 15 - 1933 novembre 11. Registro, cc. 48 n. n. Note Il registro viene iniziato presso l'amministrazione comunale di Calavino e continua come comune riunito di Madruzzo.

3.3. 3 "Indice delle deliberazioni del podestà" 1927 gennaio 12-1938 gennaio 29 - Indice delle deliberazioni del podestà di Calavino, 1927 gennaio 12 - 1928 [giugno]; - indice delle deliberazioni del podestà di Madruzzo e del commissario prefettizio di Madruzzo, 1928 [giugno]- 1938 gennaio 29. Registro, cc. 27 (bianche cc. 7) Note Il registro viene iniziato presso l'amministrazione comunale di Calavino e continua come comune riunito di Madruzzo. 73

3.3. 4 "1936 Registro dei verbali di deliberazione dal 46 al 72..." 1936 settembre 26-1936 dicembre 30 Verbali delle deliberazioni del podestà di Madruzzo. Registro, cc. 11 n. n.

3.3. 5 "Registro dei verbali di deliberazione... Deliberazioni dal 23 gennaio 1937 n. 1 al 18 dicembre 1943 n. 88" 1937 gennaio 23-1943 dicembre 18 - Verbali delle deliberazioni del podestà, 1937 gennaio 23 - 1938 luglio 30; - verbali delle deliberazioni del commissario prefettizio, 1938 agosto 27 - 1939 ottobre 31; - verbali delle deliberazioni del podestà, 1939 novembre 11 - 1943 dicembre 18. Registro, cc. 201 n. n.

3.3. 6 "Registro dei verbali di deliberazione dall'8 gennaio 1943 (1) n. 1 31/12/1948" 1944 gennaio 8-1948 dicembre 31 - Verbali di deliberazione del podestà, 1944 gennaio 8 - 1944 febbraio 19; - verbali di deliberazione del commissario prefettizio, 1944 marzo 4 - 1945 aprile 14; - verbali di deliberazione del sindaco, 1945 maggio 19 - 1945 luglio 28; - verbali di deliberazione della giunta municipale e del consiglio comunale, 1945 agosto 25 - 1948 dicembre 31. Registro, cc. 185 n. n. Note (1) sic!

3.3. 7 "Elenco deliberazioni della giunta municipale dal 1° gennaio 1953 al 31 dicembre 1953 del comune di Madruzzo dal 1° gennaio 1954 al... del comune di Lasino" 1953 febbraio 28-1966 agosto 16 Indice delle deliberazioni della giunta municipale. Registro, cc. 29 n. n.

3.3. 8 "Registro dei verbali di deliberazione giunta" 1957 marzo 12-1964 dicembre 23 Registro, cc. 48 n. n.

74 serie 3.4 Deliberazioni della giunta municipale (copie), 1945-1959

Contenuto La serie conserva le copie, vistate e non, e gli estratti dei verbali delle deliberazioni della giunta municipale. Altre deliberazioni in copia sono conservate nella serie Carteggio ed atti degli affari comunali per annata (3.6) alla categoria I. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.4. 1. b. 1 "Copie deliberazioni 1945" 1945 Verbale delle deliberazioni della giunta municipale (copia vistata). Fascicolo

3.4. 2. b. 1 Verbali delle deliberazioni della giunta municipale 1948 Verbali delle deliberazioni della giunta municipale: copie (vistate e non); estratti. Fascicolo

3.4. 3. b. 1 "Delibere giunta 1954" 1954 Verbali delle deliberazioni della giunta municipale: copie (vistate e non); estratti. Fascicolo

3.4. 4. b. 1 "Copia deliberazioni giunta municipale" 1955 Verbali delle deliberazioni della giunta municipale: copie (vistate e non); estratti. Fascicolo

3.4. 5. b. 1 "1956 Delibere giunta" 1956 Verbali delle deliberazioni della giunta municipale: copie (vistate e non); estratti. Fascicolo 75

3.4. 6. b. 1 "Deliberazioni giunta 1957" 1957 Verbali delle deliberazioni della giunta municipale: copie (vistate e non); estratti. Fascicolo

3.4. 7. b. 1 "Delibere giunta 1958" 1958 Verbali delle deliberazioni della giunta municipale: copie (vistate e non); estratti; atti allegati. Fascicolo

3.4. 8. b. 1 "Deliberazioni di giunta 1959" 1959 Verbali delle deliberazioni della giunta municipale: copie (vistate e non); estratti. Fascicolo

76 serie 3.5 Protocolli degli esibiti, 1926-1959

Contenuto La serie dei protocolli degli esibiti, ovvero la registrazione della corrispondenza in arrivo ed in partenza dagli uffici comunali, prosegue in epoca postunitaria con i medesimi caratteri dei protocolli austroungarici. Dal 1928 al 1953 la registrazione riguarda la corrispondenza del comune riunito di Madruzzo. Le registrazioni di protocollo riportano di frequente l'indicazione V P, che sta per "vedi pratica", oppure V R, che sta per "vedi registro"; agli atti relativi, al posto della classificazione secondo il titolario, è stata attribuita semplicemente la sigla. La serie conserva inoltre due protocolli della corrispondenza riservata e un protocollo degli esibiti del gabinetto di mobilitazione civile. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.5. 1 "Protocollo dal 13 marzo 1926 al 20 aprile 1929" 1926 marzo 13-1929 aprile 20 1926: nn. 453-474, 476-2051; 1927: nn. 1-1913; 1928: nn. 1-1437, 1498-1843 (errore di numerazione); 1929: nn. 1-1002. Registro Segnature precedenti: n. 6 (dell' "Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.) Note Fino al 1928 le registrazioni sono del comune di Lasino, poi di Madruzzo.

3.5. 2 "Protocollo degli esibiti dal 21 aprile 1929" 1929 aprile 21-1930 giugno 30 1929: nn. 1003-3047 (diversi errori di numerazione); 1930: nn. 1-1047. Registro Segnature precedenti: n. 26 (dell'"Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

3.5. 3 Protocollo degli esibiti

77

1930 giugno 12-1932 giugno 22 1930: nn. 1048-1774; 1931: nn. 1-1520; 1932: nn. 1-760. Registro

3.5. 4 "Registro protocollo della corrispondenza" 1932 giugno 22-1933 maggio 27 1932: nn. 761-1789; 1933: nn. 1-1120. Registro

3.5. 5 "Protocollo dal 27 maggio 1933 al 1935 settembre 14" 1933 maggio 27-1935 settembre 14 1933: nn. 1121-2396; 1934: nn. 1-2404, 2408; 1935: nn. 1-1530. Registro

3.5. 6 "Protocollo degli esibiti anno 1935-1937 dal 14 settembre 1935 al 23 aprile 1937" 1935 settembre 14-1937 aprile 23 1935: nn. 1531-2348 (diversi errrori di numerazione); 1936: nn. 1-2335 (diversi errori di numerazione); 1937: nn. 1-250, 260-831. Registro

3.5. 7 Protocollo degli esibiti della corrispondenza riservata 1936 marzo 10-1941 agosto 20 1936: nn. 1-6; 1937: nn. 7-10; 1938: nn. 11-14; 1940: nn. 1-3; 1941: n. 1. Registro a rubrica Note Registro a rubrica alfabetica utilizzato come registro di protocollo tradizionale.

3.5. 8 "Protocollo degli esibiti dal 23 aprile 1937"

78

1937 aprile 23-1939 ottobre 20 1937: nn. 832-1720, 1731-2290; 1938: nn. 1-1819, 1920-2105; 1939: nn. 2106-2125, 1-1560. Registro

3.5. 9 "Protocollo della corrispondenza dal n. 1561 al n. 2110" [1939] ottobre 24-1940 ottobre 14 1939: nn. 1561-1946; 1940: nn. 2-2110. Registro

3.5. 10 "Protocollo degli esibiti anno 1940 dal 2110 al 4459" 1940 ottobre 14-1941 luglio 30 1940: nn. 2111-2784; 1941: nn. 1-1736, 1740-1749. Registro

3.5. 11 Protocollo degli esibiti 1941 luglio 31-1942 giugno 3 1941: nn. 1750-2358, 2389-2699, 3000-3040, 2041-2050, 3051-3593; 1942: nn. 1-1510. Registro

3.5. 12 "Protocollo degli esibiti dal 1510 al 3321" 1942 giugno 5-1942 dicembre 4 nn. 1511-2819, 2920-3307, 3008-3320 (errore di numerazione). Registro

3.5. 13 "Protocollo degli esibiti dal 3322/1942 al 2070/1943" 1942 dicembre 10-1943 giugno 21 1942: nn. 3321-3605; 1943: nn. 1-209, 300-409, 500-1500, 1600-2070 (errori di numerazione). Registro

3.5. 14 "Protocollo degli esibiti dal 1943 giu. 21 al 1944 ott. 30" 1943 giugno 21-1944 ottobre 30 79

1943: nn. 2071-3553; 1944: nn. 3554-3575; 1-2460. Registro

3.5. 15 Protocollo degli esibiti della corrispondenza riservata 1944 maggio 15-1958 dicembre 12 Protocollo degli esibiti della corrispondenza riservata; atti riservati delle annate 1954-1958. 1944: nn. 1-3; 1945: nn. 4-5; 1954: nn. 1-2; 1955: nn. 1-2; 1956: n. 1; 1958: nn. 1-2. Registro

3.5. 16 "Registro proto[collo]" 1944 novembre 6-1945 dicembre 31 1944: nn. [2181]-2520; 1945: nn. 1-180, 531-2548. Registro

3.5. 17 "Protocollo degli esibiti anno 1946 dal n. 1 al n. 2336" 1946 gennaio 19-1946 dicembre 31 Nn. 121-2336. Registro Note Le prime pagine sono strappate. Aggiunta di un nuovo registro al n. 1991.

3.5. 18 "Registro di protocollo..." 1947 gennaio 1-1947 dicembre 31 Nn. 1-1609, 1700-2335. Registro

3.5. 19 "Protocollo degli esibiti anno 1948-49" 1948 gennaio 1-1949 maggio 27 1948: nn. 1-2075; 1949: nn. 1-1052. Registro 80

3.5. 20 "Protocollo degli esibiti anno 1949/1950 dal 27 maggio 1949 al 9 settembre 1950" 1949 maggio 27-1950 settembre 9 1949: nn. 1051-1449, 1550-2500; 1950: nn. 1-1650. Registro

3.5. 21 "Protocollo esibiti dal n. 1671 al n. ..." 1950 settembre 9-1951 giugno 8 1950: nn. 1651-1699, 1670-2299, 2230-2330; 1951: nn. 10-1201. Registro

3.5. 22 Protocollo degli esibiti 1951 giugno 11-1952 dicembre 1 1951: nn. 1201-2528; 1952: nn. 1-1020, 1121-2679. Registro

3.5. 23 Protocollo degli esibiti 1952 dicembre 1-1953 dicembre 28 1952: nn. 2661-2862; 1953: nn. 1-2910. Registro

3.5. 24 "Protocollo esibiti dal n. 1 al n. 230" 1954 gennaio 2-1955 febbraio 3 1954: nn. 1-599, 560-564, 865-2471 (i nn. dal 531 al nn. 550 sono ripetuti più volte); 1955: nn. 1-230. Registro

3.5. 25 "Protocollo degli esibiti anno 1955 dal n. 231..." 1955 febbraio 4-1956 ottobre 2 1955: nn. 231-2008; 1956: nn. 1-1210. Registro

81

3.5. 26 "Protocollo degli esibiti anno 1956 e 1957..." 1956 ottobre 2-1959 giugno 30 1956: nn. 1211-1688; 1957: nn. 1-1092; 1958: nn. 1-943; 1959: nn. 1-430. Registro

82 serie 3.6 Carteggio ed atti degli affari comunali per annata, 1923-1958 (con docc. dal 1850 e fino al 1975)

Contenuto La serie comprende il carteggio e gli atti degli affari del comune. Dopo l'estensione, nel 1923, alla Venezia tridentina della legge e del regolamento comunale italiano, entra in vigore anche nel Trentino il titolario emanato con circolare del Ministero dell'interno del 1° marzo 1897 n. 17100/2, ovvero la classificazione in quindici categorie del carteggio e degli atti prodotti dall'amministrazione comunale. La documentazione è descritta secondo la suddivisione in fascicoli per categorie; delle categorie è riportato il titolo preciso quando presente, altrimenti un titolo attribuito secondo le voci del titolario. All'interno delle singole annate sono stati segnalati i registri, i fascicoli pluriennali o i fascicoli attinenti ad uno specifico oggetto o pratica che si è ritenuto di una qualche rilevanza. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.6. 1. b. 1 Carteggio ed atti 1923 II. Beneficenza, opere pie, assistenza locale; IV. Sanità ed igiene; si segnala: "Vigilanza sanitaria"; V. Finanza; si segnala: "Foglio di possesso. Comune di Lasino", reg.; VI. Governo VIII. Leva e truppe; si segnala: "Atti militari"; IX. "Atti scolastici"; X. Lavori pubblici; XI. "Circolari della R. Prefettura"; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento. Fascicolo

3.6. 2. b. 2 Carteggio ed atti 1924 I. Amministrazione; si segnala: "Atti appalto caccia" 1924-1929, "Atti segretario consorzio Lasino-Calavino-Cavedine"; II. Beneficenza, opere pie, assistenza locale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze: "Esattoria" 1922-1924, "Denuncie ed atti. Danni di guerra" 1924-1933; VI. Governo; VIII. Militari; 83

IX. "Atti scolastici"; X. Lavori pubblici; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; XIV. Oggetti diversi. Fascicolo

3.6. 3. b. 3 Carteggio ed atti 1925 I. Amministrazione; II. Beneficenza, opere pie, assistenza locale; IV. Sanità ed igiene; si segnala: "Vigilanza sanitaria"; V. "Esattoria"; si segnala: "Contratti dazio consumo..." per gli anni 1925-1930; VI. Governo; VIII. Leva e truppe; si segnala: "Lista preparatoria classe 1907" 1925-1926; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici; XI. Agricoltura, industria e commercio; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; si segnala: "Atti di nascita 1925", atti di morte; XIV. Oggetti diversi; XV. Pubblica sicurezza. Fascicolo

3.6. 4. b. 4 Carteggio ed atti 1926 I. Amministrazione; si segnala: "Fassioni"; II. Beneficenza; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: "Esattoria"; VI. Governo; VIII. Atti militari; si segnala: "Chiamate-residenza e controllo dei militari in congedo"; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici; XI. Agricoltura e commercio; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Pubblica sicurezza. Fascicolo

3.6. 5. bb. 5-6 Carteggio ed atti 1927

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I. Amministrazione; si segnala: "Deliberazioni podestarili"; II. Beneficenza pubblica; IV. Sanità ed igiene; si segnala: "Medico" 1927-1966; V. Finanze; VI. Governo; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici; si segnala: "Verifica peso veicoli e numerazione" 1927-1929; XI. Agricoltura e commercio; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; XIII. Esteri; XV. Pubblica sicurezza. Fascicolo

3.6. 6. bb. 7-8 Carteggio ed atti 1928 I. Amministrazione; si segnala: "Unione e riordinamento comuni" ovvero atti relativi all'aggregazione dei comuni di Calavino e Lasino nel costituito comune di Madruzzo 1927-1928 (1), "Deliberazioni del podestà"; II. Beneficenza, opere pie, assistenza locale; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: bollettario prodotti forestali 1927-1929; VI. Governo; VII. Giustizia e culti; VIII. Leva e truppe; si segnala: "Liste dei renitenti di leva"; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi, telefoni; XI. Agricoltura, industria e commercio; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; XIII. Esteri; XV. Pubblica sicurezza. Fascicolo Note (1) Con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.6. 7. bb. 9-10 Carteggio ed atti 1929 I. Amministrazione; si segnala: deliberazioni del commissario prefettizio; II. Beneficenza, opere pie, assistenza locale; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; si segnala: "Concorso medico", "Fascicolo di prenotazione per le malattie infettive" 1923-1929, reg.; 85

V. Finanze; si segnala: "Tassa famiglia o fuocatico ed altre tasse"; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia e culti; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi, telefoni; XI. Agricoltura, industria e commercio; si segnala: XI/2 "Contratto appalto caccia" 1929-1934; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; XIII. Esteri; XIV. Sicurezza pubblica. Fascicolo

3.6. 8. bb. 11-14 Carteggio ed atti 1930 I. Amministrazione; si segnala: I/1 "Approvazione stemma del comune di Madruzzo"; II. Beneficenza pubblica; si segnala: II/1 "Elenco dei poveri del comune di Madruzzo" 1929-1930; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: V/5 "Mensa principe arcivesc. Sarche", V/6 "Appalto imposta di consumo" 1930-1932, V/6 "Dazio" 1929- 1930, V/7 "Atti riguardanti l'impianto del libro fondiario"; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia e culto; si segnala: VII/2 "Elenco permanente di tutti i cittadini eleggibili a giurati residenti nel comune" 1928- 1932, reg.; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici; si segnala: X/2 "Elenchi riparazioni strade di montagna" 1930-1932, "Verifica ruolo contribuenti utenza stadale" 1928-1930, X/14 "Centrali elettriche sovracanoni" 1920-1952, "Regolamento per la imposta della prestazione di opere" 1930-1948; XI. Agricoltura, industria e commercio; si segnala: XI/1 "Commissione comunale disciplina commercio"; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento: XIII. Esteri; XIV. Pubblica sicurezza; si segnala: XIV/7 "Corpo pompieri"; XV. Oggetti diversi. Fascicolo Note (1) Con R.D. 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e dunque si dotarono di un nuovo stemma.

3.6. 9. bb. 15-18 Carteggio ed atti 1931 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; si segnala: II/2 "Fondazione de Bassetti", II/5 "Commissione comunale vigilanza orfani di guerra", "Contributo O.N.M.I."; III. Polizia urbana e rurale; 86

IV. Sanità ed igiene; si segnala: vertenza stipendio medico; V. Finanze; si segnala: V/1 "Esattoria di Vezzano. Deposito valori e titoli", "Realizzo obbligazioni delle Venezie", vendita legname; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia e culto; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi, telefoni; si segnala: X/2 "Regolamento manutenzione stradale", X/16 "Atti riguardanti il contratto di illuminazione pubblica"; XI. Agricoltura, industria e commercio; si segnala: XI/8 "Sessione forestale 1930-1931"; XII. Stato civile, censimento, statistica; si segnala: XII/2 "Prospetti mensili e annuali della popolazione", XII/3 "Censimento 1931"; XIII. Esteri; XIV. Sicurezza pubblica; XIV/7 "Atti riguardanti il Corpo pompieri di Calavino"; XV. Oggetti diversi. Fascicolo

3.6. 10. bb. 19-22 Carteggio ed atti 1932 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: "Pezze d'appoggio redditi comunali"; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia e culto; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi, telefoni; si segnala: X/4 "Pratica sorgente Rio Freddo" 1932-1936, telefono 1932-1953; XI. Agricoltura, industria e commercio; XII. Stato civile, censimento, statistica; si segnala: XII/1 "Prospetti anagrafici"; XIII. Esteri; XIV. Sicurezza pubblica; XV. Oggetti diversi. Fascicolo

3.6. 11. bb. 23-26 Carteggio ed atti 1933 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; si segnala: II/2 orfani di guerra 1933-1952; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanza; si segnala: V/1 "Tassa macellazione 1931-1933", V/3 "Preventivo 1934", V/6 "Accertamenti imposta consumo luce" 1930-1933; VI. Governo; 87

VII. Giustizia e culti; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici; si segnala: X/14 "Roggia di Calavino" 1928-1933; XI. Agricoltura, industria e commercio; XII. Stato civile; si segnala: XII/4 "Prospetto movimento della popolazione"; XIII. Esteri; XIV. Sicurezza pubblica; XV. Oggetti diversi. Fascicolo

3.6. 12. bb. 27-30 Carteggio ed atti 1934 I. Amministrazione; II. Beneficenza, opere pie, assistenza locale; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanza; si segnala: V/6 "Ricorsi. Imposta consumo anno 1933-1934", indennizzo danni di guerra canonica di Calavino 1921- 1935; VI. Governo; si segnala: VI/2 "Elezioni politiche 25-3-1934"; VII. Grazia, giustizia e culto; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica; si segnala: IX/1 "Fabbisogno scuole 1934-1935"; X. Lavori pubblici; XI. Agricoltura, industria e commercio; si segnala: XI/2 "Svincolo cauzione appalto caccia 1933-1934", "Corrispondenza 1934" ovvero atti relativi all'Unione provinciale fascista dei lavoratori dell'agricoltura di Trento; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; si segnala: XII/4 "Prospetti mensili e annuali movimento della popolazione 1934"; XIII. Esteri; XIV. Sicurezza pubblica; si segnala: "Atti protezione antiaerea" 1934-1941; XV. Oggetti diversi. Fascicolo

3.6. 13. bb. 31-36 Carteggio ed atti 1935 I. Amministrazione; si segnala: I/1 "Consorzio segretarile" 1929-1935; II. Beneficenza, opere pie, assistenza locale; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: "Documenti ipotecari messi a ruolo" 1850-1935, V/1 "Atti relativi all'affittanza della caserma dei carabinieri" 1928-1935, V/7 "Piano d'ammortamento dei debiti verso le casse rurali" 1917-1935, "Elenco delle lapidi cimitero Lasino e Calavino" 1935-1954; VI. Governo;

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VII. Grazia, giustizia e culti; si segnala: "Causa capitelli via Crucis a san Siro" (con progetto), "Causa controparte chiesa decanale Calavino"; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica: si segnala: IX/2 "Progetto scuola Castel Madruzzo" 1929-1935; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi, telefoni; si segnala: X/1 "Consorzio stradale alta montagna"; "Acquedotto Sarche vertenza coll'Ufficio genio civile Trento" 1935-1936; XI. Agricoltura, industria e commercio; si segnala: carteggio ed atti relativi all'Unione provinciale fascista dei lavoratori dell'agricoltura di Trento e al tesseramento degli agricoltori 1935, XI/3 "Commercio ambulante" 1934-1935; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; si segnala: XI/3 "Vigilanza sui generi di consumo" 1935-1936; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Sicurezza pubblica. Fascicolo

3.6. 14. bb. 37-40 Carteggio ed atti 1936 I. Amministrazione; si segnala: I/6 "Imposta R.M. su stipendi e salari..." 1933-1936; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: V/3 "Prestito redimibile 5% ed imposta straordinaria immobiliare" 1936-1937; VI. Governo; VII. Giustizia e culti; VIII. Leva e truppe; IX. Educazione nazionale; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi, telefoni; si segnala: "Riconoscimento diritto derivazione sorgenti 'Lagolo', 'Casale', 'Svolto' (Calavino)"; XI. Agricoltura, industria, commercio e lavoro; si segnala: XI/1 "Denuncia obbligatoria del frumento prodotto dagli agricoltori non tenuti alla consegna del grano all'ammasso collettivo" 1935-1937; XII. Stato civile, anagrafe, censimento e statistica; si segnala: "Servizio demografico erogazione premi di nuzialità e di natalità" 1936-1940; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Sicurezza pubblica; si segnala: "Nuova organizzazione pompieristica" 1936-1938. Fascicolo

3.6. 15. bb. 41-43 Carteggio ed atti 1937 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene;

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V. Finanze; si segnala: V/2 "Registro di ricevute delle schede e dei ricorsi" 1932-1937, reg., "Legname per le scale del municipio, pavimenti ecc. Travi per la malga Lagolo"; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi e telefoni; XI. Agricoltura, industria e commercio; si segnala: "Registro generale dei libretti di lavoro rilasciati agli operai dell'industria" 1937- 1944, reg., "Prestiti famigliari" 1937-1944, "Vendita vino proprio prodotto" 1937-1953; XII. Stato civile, censimento, statistica; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Sicurezza pubblica. Fascicolo

3.6. 16. bb. 44-47 Carteggio ed atti 1938 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; si segnala: "Elenco poveri" 1938-1941; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; si segnala: VI/7 matrici dei permessi di seppellimento 1938-1940; V. Finanze; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia e culto; VIII. Leva e truppe; si segnala: VIII/2 "Situazioni di famiglia classe 1918-1919"; IX. Educazione nazionale; si segnala: IX/2 "Fabbisogno scolastico 1938-1939 XVII"; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi, telefoni; XI. Agricoltura, industria, commercio, artigianato; si segnala: XI/1 "Caseificio Calavino. Lavori", "Varie dal 1938 al 1945"; XII. Stato civile, censimento e statistica; si segnala: XIII/1 "Denuncie di stranieri nel Regno" 1932-1938; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Sicurezza pubblica. Fascicolo

3.6. 17. bb. 48-51 Carteggio ed atti 1939 I. Amministrazione; II. Beneficenza, opere pie, assistenza locale; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; VI. Governo; VII. Giustizia e culti; 90

VIII. Leva e truppe; si segnala: "Riformati cl. 1900-1917", "Richiami militari cl. 1901-1902-1903", IX. Educazione nazionale; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi, telefoni; XI. Agricoltura, industria, commercio e lavoro; si segnala: "Registro denuncia infortunio sul lavoro pervenute al comune" 1939- 1973, "Pratica denuncia infortunio sul lavoro" 1939-1955; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; XIII. Esteri; XIV. Sicurezza pubblica; XV. Oggetti diversi; si segnala: "Segnalazioni e relazioni..." 1939-1943. Fascicolo

3.6. 18. bb. 52-54 Carteggio ed atti 1940 I. Amministrazione; II. Beneficenza, opere pie, assistenza locale; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; VI. Governo; VII. Giustizia e culti; VIII. Leva e truppe; si segnala: "Mobilitazione civile", "Maschere antigas dipendenti comunali 1940-1943"; IX. Educazione nazionale; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi, telefoni; si segnala: "Pratica franamento dei muri sulla strada comunale..." 1940-1941; XI. Agricoltura, industria, commercio e lavoro; si segnala: "Affittanze sorti boschive Pozze e Codece" 1940-1942, indennità di disoccupazione 1940-1946; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; XIII. Esteri; XIV. Sicurezza pubblica; XV. Oggetti diversi. Fascicolo

3.6. 19. bb. 55-57 Carteggio ed atti 1941 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità e igiene; V. Finanze; si segnala: esattoria 1941-1955; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia e culti; VIII. Leva e truppe; si segnala: "Statistica mensile sugli avviati al lavoro - sfollati" 1941-1945; IX. Istruzione pubblica; si segnala: "Fabbisogno scolastico 1940/1941"; X. Lavori pubblici, poste e telegrafi, telefoni; 91

XI. Agricoltura, industria e commercio; si segnala: "Licenza pesca e caccia..." 1941-1948; XII. Stato civile e censimento; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; si segnala: "Documenti riguardanti persone illustri del comune"; XV. Pubblica sicurezza. Fascicolo

3.6. 20. bb. 58-61 Carteggio ed atti 1942 I. Amministrazione; si segnala: "Assicurazione alla cassa provinciale di malattia del personale avventizio assunto dal comune" 1942- 1947; II. Beneficenza, opere pie, assistenza locale; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; si segnala: statistica morti per malattie infettive 1942-1944; V. Finanze; si segnala: "Provvedimenti a favore della montagna..."; VI. Governo; VII. Giustizia e culti; VIII. Leva e truppe; si segnala: "Palloni di provenienza nemica", "Rivista quadrupedi a Vezzano..."; IX. Educazione nazionale; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi e telefoni; XI. Agricoltura, industria, commercio e lavoro; XII. Stato civile, censimento, statistica; XIII. Esteri; si segnala: connazionali rimpatriati dall'estero 1942-1946; XIV. Sicurezza pubblica; XV. Oggetti diversi; si segnala: "Antincendi", ricompensa al valor civile per atto di coraggio 1942-1945. Fascicolo

3.6. 21. bb. 62-64 Carteggio ed atti 1943 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: "Contabilità corrispondenza con l'esattore" 1943-1948; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva, truppa, servizi militari; IX. Educazione nazionale; X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono; si segnala: "Sospensione dei lavori divieto di costruzioni..." 1943-1946; XI. Agricoltura, industria, commercio; si segnala: "Ordinanza per l'inquadramento delle forze di lavoro..." disponibili nella zona d'operazioni delle Prealpi 1943, "Elenco degli agricoltori che venne assegnato i fertilizzanti 1943/1944", "Conferimento bestiame ovino e caprino 1943 e 1944"; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; 92

XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Sicurezza pubblica. Fascicolo

3.6. 22. bb. 65-66 Carteggio ed atti 1944 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; si segnala: "Disciplina distribuzione cuoio da suola, gomma e tacchi assegnazione calzature..."; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; si segnala: "Costruzione cimitero Masi di Lasino" 1943-1945; V. Finanze; VI. Governo; si segnala: "Premio onorifico ai titolari di medaglie al valor militare"; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva e truppe; si segnala: "Elenco nominativo degli obbligati alla prestazione del servizio di guerra secondo le ordinanze del commissario supremo per la zona delle operazioni nelle prealpi..."; IX. Istruzione pubblica; si segnala: fabbisogno scolastico 1943-1949; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi e telefoni; si segnala: "Autovetture autorizzate a circolare per servizio noleggio da rimessa servizi automobilistici trasporti diversi" 1944-1945; XI. Agricoltura, industria e commercio; si segnala: "Disposizioni per i prodotti vinicoli 1944-1945", "Assegnazione fertilizzanti 1944/1945"; XII. Stato civile, censimento, statistica; XIII. Esteri; XIV. Sicurezza pubblica; XV. Oggetti diversi. Fascicolo

3.6. 23. bb. 67-68 Carteggio ed atti 1945 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: "1945 cat. V cl. 8 Alienazione terreni per pagamento passività comunali", vendita terreni e legname 1934- 1945; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafi e telefoni; si segnala: "Segnalazione stradale di allarme aereo posti di blocco a Sarche..." 1945- 1946; XI. Agricoltura, industria e commercio; XII. Stato civile, censimento, statistica; XIV. Oggetti diversi; 93

XV. Sicurezza pubblica. Fascicolo

3.6. 24. bb. 69-71 Carteggio ed atti 1946 I. Amministrazione; si segnala: "Pratiche da esaminare dalla giunta municipale" 1946-1948, "Pratica inerente al ripristino del comune di Calavino"; II. Opere pie e beneficenza; si segnala: "Elenchi. a) pubbliche calamità b) pronto soccorso" 1937-1946; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva, truppa, servizi militari; si segnala: sussidi straordinari 1945-1946; IX. Educazione nazionale; X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono; XI. Agricoltura, industria e commercio; si segnala: "Domande per cuocere di calce" 1944-1946, licenze porto d'armi 1941- 1946, indennità di disoccupazione 1938-1946; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; si segnala: "Certificati di assistenza al parto" 1945-1946; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; si segnala: "Commissario per gli alloggi nel comune di Madruzzo" 1946-1947; XV. Pubblica sicurezza. Fascicolo

3.6. 25. bb. 72-73 Carteggio ed atti 1947 I. Amministrazione; si segnala: "Costituzione del comune di Toblino"; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: "Ruoli legnami e pratiche relative" 1943-1949, imposte sui redditi di ricchezza mobile 1940-1947, aggiornamento mappe catastali di Lasino e Calavino 1947 (estratti dei fogli di possesso fondiario); VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva, truppa, servizi militari; IX. Educazione nazionale; X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono; XI. Agricoltura, industria, commercio; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Pubblica sicurezza; si segnala: "Rinnovazione porto d'armi 1947 e 1948". Fascicolo 94

3.6. 26. bb. 74-76 Carteggio ed atti 1948 I. Amministrazione; II. Assistenza e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: spese tipografie/case editrici 1935-1948; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia e culto; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica (1); X. Lavori pubblici; XI. Agricoltura, industria e commercio; si segnala: I.N.P.S. 1948-1953, panificio 1944-1948, registro approvazione tori e stazioni monta taurina 1939-1952; XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Pubblica sicurezza. Fascicolo Note (1) Il timbro sulla camicia originale riporta erroneamente "1949".

3.6. 27. bb. 77-78 Carteggio ed atti 1949 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; si segnala: "Amministrazione aiuti internazionali funzionamento comitati comunali..."; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; si segnala: "1949 Registro delle malattie infettive del bestiame" 1924-1960; V. Finanze; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva, truppa, servizi militari; IX. Educazione nazionale (Istruzione pubblica); X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono; si segnala: "Atti commissione assistenza proprietari terrieri lungo il Rimone..."; XI. Agricoltura, industria, commercio; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; si segnala: "Atti per la firma del commissario prefettizio"; XV. Pubblica sicurezza. Fascicolo

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3.6. 28. bb. 79-81 Carteggio ed atti 1950 I. Amministrazione; II. Beneficenza opere pie assistenze locali; si segnala: "Elenco poveri" per gli anni 1950, 1951, 1952; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia e culto; VIII. Leva e truppe; IX. Istruzione pubblica; si segnala: fotografie nuovi edifici scolastici di Sarche e di Masi di Madruzzo (nn. 11 negativi, nn. 6 stampe); X. Lavori pubblici, poste e telegrafi, telefoni; si segnala: "Espropri terreno 'curva Noghere'..." 1950-1973, "Elettrodotti SIP- EDISON" 1949-1956; XI. Agricoltura, industria e commercio; si segnala: "Distribuzione lanerie U.N.R.R.A...." (1); XII. Stato civile, anagrafe, statistica e censimento; XIII. Esteri; XIV. Sicurezza pubblica; si segnala: "Approvazione teatri" 1947-1950; XV. Oggetti diversi. Fascicolo Note (1) United Nations Relief Rehabilitation Administration.

3.6. 29. bb. 82-84 Carteggio ed atti 1951 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva, truppa, servizi militari; IX. Educazione nazionale (Istruzione pubblica); X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono, radio; si segnala: "Luce Lasino consorzio Cavedine" 1951-1953, "Pratica commissione edilizia Madruzzo" (con progetti) 1949-1951; XI. Agricoltura, industria, commercio; si segnala: "Affittacamere 1951" 1937-1956, "Corrispondenza denuncie infortunio 1951" 1951-1956; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; si segnala: "Numerazione civica ex Madruzzo" 1942-1951; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Pubblica sicurezza. Fascicolo

96

3.6. 30. bb. 85-86 Carteggio ed atti 1952 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità; V. Finanze; si segnala: "Statistiche economiche finanziaria e patrimoniale" 1950-1954, ricorsi contro imposte famiglia 1952-1953; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva, truppa, servizi militari; IX. Educazione nazionale; X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono, radio; si segnala: "Solidarietà dei lavoratori pro sinistrati del Polesine (novembre 1951)" 1951-1952; XI. Agricoltura, industria, commercio; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Pubblica sicurezza; si segnala: "Teatro ricreatorio Calavino" 1951-1952. Scatola

3.6. 31. bb. 87-89 Carteggio ed atti 1953 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: "Imposta consumo 1953 e pratiche relative statistiche cat. V 1953..."; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva, truppa, servizi militari; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono, radio; si segnala: "Fiume Sarca e canale Rimone pendenza SISM" 1953-1957; XI. Agricoltura, industria, commercio; si segnala: "Elenco delle ditte inscritte presso il consiglio provinciale dell'economia corporativa di Trento" 1938-1953; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Pubblica sicurezza. Fascicolo

3.6. 32. bb. 90-91 Carteggio ed atti 1954 97

I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: "Redditi comunali 1951-1953"; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; si segnala: "Ufficio arcipretale di Calavino. Insinuazione diritti di proprietà a favore della chiesa arcipretale di Calavino" (con copia dell'atto del beneficio arcipretale del 1822 comprovante la proprietà ecclesiastica della strada a nord dell'edificio arcipretale e la servitù d'uso della stessa a favore dei vicini di Calavino); VIII. Leva, truppa, servizi militari; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono, radio; XI. Agricoltura, industria, commercio; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; si segnala: "Fogli di famiglia dei profughi della Venezia Giulia e dalla Dalmazia"; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Pubblica sicurezza; si segnala: "Teatro e cine" 1951-1954. Fascicolo

3.6. 33. bb. 92-93 Carteggio ed atti 1955 I. Amministrazione; si segnala: suddivisione delle pendenze dell'ex comune di Madruzzo fra Lasino e Calavino; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; si segnala: "Registro dei depositi per cauzioni definitive", ruoli censimento bestiame 1953-1954; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva, truppa, servizi militari; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono, radio; XI. Agricoltura, industria, commercio; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; XIII. Esteri; XIV. Oggetti diversi; XV. Pubblica sicurezza. Fascicolo

3.6. 34. bb. 94-95 Carteggio ed atti 1956 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; 98

III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva, truppa, servizi militari; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono, radio; XI. Agricoltura, industria, commercio; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; XIII. Esteri; XIV. Pubblica sicurezza.; XV. Oggetti diversi. Fascicolo

3.6. 35. b. 96 Carteggio ed atti 1957 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva, truppa, servizi militari; IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono, radio; XI. Agricoltura, industria, commercio; si segnala: "Registro libretti di lavoro dal 10.01.1957..." 1957-1975, reg.; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; XIII. Esteri; XIV. Pubblica sicurezza; XV. Oggetti diversi. Fascicolo

3.6. 36. b. 97 Carteggio ed atti 1958 I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia, culto; VIII. Leva, truppa, servizi militari; 99

IX. Istruzione pubblica; X. Lavori pubblici, poste, telegrafo, telefono, radio; XI. Agricoltura, industria, commercio; XII. Stato civile, censimento, statistica, demografia; XIII. Esteri; XIV. Pubblica sicurezza; XV. Oggetti diversi. Fascicolo

100 serie 3.7 Carteggio ed atti degli affari comunali per oggetto, 1921-1975

Contenuto La serie comprende le pratiche, spesso relative ad affari pluriennali, che l'ufficio comunale riteneva importante tenere distinte oppure che sono state posteriormente riorganizzate. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522 i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.7. 1. b. 1 Riconoscimento della cittadinanza italiana [1922]-1960 - "Registro della cittadinanza italiana del comune di Lasino" [1922 ca.]; - "Atti relativi al riconoscimento del diritto della cittadinanza italiana", 1937-1960. Registro

3.7. 2. b. 1 Panificio di Lasino 1921-1935 Carteggio ed atti relativi ai rapporti fra l'amministrazione comunale, il Consorzio intercomunale "Panificio di Lasino" e il gestore del panificio di Lasino (di proprietà dell'ex Fondo pellagra, amministrato dal Consorzio - costituito dai comuni di Lasino e Calavino - e affidato a privati). Si segnala: libretti di contabilità, contratti d'affitto, inventari del patrimonio. Fascicolo

3.7. 3. bb. 2-3 Licenze di commercio 1924-1974 Licenze di commercio fisso e ambulante, revisioni licenze. Fascicolo

3.7. 4. b. 4 "Malga comunale Lagolo" 1925-1948 Atti relativi all'affittanza della malga Lagolo; vertenza fra la Latteria sociale di Lasino e la malga per mancato pagamento dell'affitto; taglio del fieno; lavori di sistemazione della malga. Fascicolo

3.7. 5. b. 4

101

"Istanza per tassa famiglia 1926" 1926-1927 Fascicolo

3.7. 6. bb. 5-8 Personale comunale 1926-1970 Fascicoli personali dei dipendenti comunali, indennità, assegni e premi diversi, cassa di previdenza, I.N.A.D.E.L., libri matricola, libri paga, pratiche concorsuali e nomine, affari sindacali, regolamento e disposizioni sul personale, pratiche diverse. Fascicolo

3.7. 7. b. 9 "Statistiche imposte di consumo" 1927-1936 Fascicolo

3.7. 8. b. 9 "Rivista dei cavalli cavalle, muli e bardature" 1928-1975 Registri di visita e controllo dei quadrupedi esistenti nel territorio comunale. Fascicolo

3.7. 9. b. 10 "Registro delle commissioni e relative pratiche" 1930-1958 Registro ed atti relativi alle commissioni comunali. Si segnala: - "Registro dei componenti le commissioni o rappresentanze comunali" 1930-1955, reg.; - "1. Commissione imposte comunali"; - "2. Commissione per la disciplina del commercio"; - "3. Commissione sorveglianza cimitero"; - "4. Commissione per gli acquedotti comunali"; - "6. Commissione per la disciplina del commercio ambulante"; - "7. Commissione per la sorveglianza sull'effettivo uso e sulla destinazione del legname uso interno"; - "8. Commissione del fuoco"; - "Nomina commissione comunale per i ricorsi"; - "Commissione di disciplina - elezione"; - "Atti relativi al commissario degli alloggi..." - "Ricostituzione commissione censuaria comunale 1949-1950"; - "Provvedimenti in materia di finanza locale"; - "Provvedimenti tributari a favore degli enti locali"; - verbali delle commissioni per il commercio fisso e ambulante, 1953-1958. Fascicolo

102

3.7. 10. b. 11 "Raccolta fascicoli - Registro della popolazione" 1930-1959 1. Regolamento per la formazione e tenuta del registro della popolazione, 2. ispezione anagrafica, 3. stradario, 4. registro denominazione vie e piazze, 5. numerazione civica per ogni singola frazione, 6. prospetto movimento della popolazione, 7. schedario prestiti famigliari (mancanti i nn. 8-9), 10. elenco strade comunali, 11. esonero compilazione cartelle di casa, 12. disposizioni contro l'urbanesimo, 13. rinnovazione anagrafiche, 14. divieto visione registro di popolazione, 15. verbali di revisione annuale del registro di popolazione. Fascicolo

3.7. 11. b. 12 Domande di passaporto per l'estero 1930-1963 Matrici nulla osta passaporti. Fascicolo

3.7. 12. b. 13 Atti relativi all'imposta di consumo 1932-1938 Atti relativi all'imposta di consumo per il 1932 (con ruoli dell'imposta di consumo, 1932) e alla modifica della tariffa dell'imposta di consumo. Fascicolo

3.7. 13. b. 13 "Denuncia forestieri" 1932-1969 Fascicolo

3.7. 14. b. 14 Mobilitazione civile 1934 - 1943; 1955 Progetti di mobilitazione civile; carteggio ed atti relativi alla mobilitazione civile; "Gabinetto. Protocollo degli esibiti mobilitazione civile..." 1935-1939. Fascicolo

3.7. 15. b. 15 "Soccorso alle famiglie dei militari richiamati o trattenuti alle armi" 1935-1944 Fascicolo

3.7. 16. b. 16 "Scuole elementari. Scuole materne. Varie" 1935-1955 103

Carteggio ed atti relativi ai rapporti fra il comune e il consorzio. Si segnala: incendio delle scuole di Sarche, 3 novembre 1937; impianto di riscaldamento delle scuole elementari di Lasino; scuole elementari di Masi; scuola materna di Sarche-Madruzzo; assistenza scolastica; richiesta vetri per le scuole di Sarche frantumati in seguito a bombardamento aereo del dicembre 1943; vigilanza igienico-sanitaria scolastica; scuola materna di Lasino; ispezioni asilo. Fascicolo

3.7. 17. b. 16 "Riservate del podestà, commissario prefettizio, sindaco" 1936-1946 Carteggio riservato del capo comune. Fascicolo

3.7. 18. b. 16 "Formazione Consorzio strade Calavino-Piano Sarca" 1936-1946 Carteggio ed atti relativi ai rapporti tra il comune e i consorzi stradali di Calavino. Si segnala: statuto del Consorzio stradale Calavino, Monti di Calavino e Piano Sarche, 1937; statuto del Consorzio manutenzione e riparazione strade di montagna frazione di Calavino, 1937; mappa delle strade consorziali di montagna del comune catastale di Calavino. Fascicolo

3.7. 19. b. 16 "Denuncia certificati di assistenza al parto" 1937-1943 Certificati di assistenza al parto; denuncie di nascita; registri dei parti 1941-1942, 3 regg.. Fascicolo

3.7. 20. b. 17 "Pratiche legnami" 1937-1948 Si segnala: "Frana in località Biolche" 1940-1942 (all'interno n. 1 fotografia b/n); "Imposta generale sull'entrata legname" 1940- 1945; sorti boschive. Fascicolo

3.7. 21. bb. 18-19 Imposte e tasse diverse 1937-1972 Pratiche varie e circolari relative a imposte e tasse diverse. Si segnala: matricola acquedotto e atti relativi 1946-1953, ruolo supplettivo dell'imposta di famiglia 1947-1948, accertamenti dei redditi, matricole, imposte di famiglia, imposte di consumo, censimento bestiame. Fascicolo

3.7. 22. b. 20

104

"Nuovo catasto edilizio urbano" 1939-1940 Carteggio e atti relativi alla costituzione del nuovo catasto edilizio urbano. Fascicolo Note Il nuovo catasto entra in vigore con il R.D. legge 13 aprile 1939 n. 652 (modificato poi con Legge 11 agosto 1939 n. 1249 e D.Leg. 8 aprile 1948); con D.P.R. 1° dicembre 1949 n. 1142 viene approvato il regolamento per la formazione del nuovo catasto edilizio urbano.

3.7. 23. b. 20 Schedario della proprietà agraria (1) [1939-1940] Schedario alfabetico della proprietà agraria, con indicazione di numero di foglio di possesso, pagina del registro delle particelle catastali, proprietario, località, foglio di mappa, numero di mappa, qualità di coltura, classe, superficie, reddito, conduttore, numero della matricola aziendale. Fascicolo Note (1) Il titolo della busta in cui si conservava era "Accertamento generale della proprietà immobiliare urbana (R. Decreto Legge 13 aprile 1939-XVII n. 652)".

3.7. 24. b. 21 "Anagrafe tributaria" 1939-1944 Fascicolo

3.7. 25. b. 21 "Verbali della Commissione comunale per l'assegnazione dei sussidi militari..." 1939-1946 Verbali della Commissione comunale per l'erogazione dei soccorsi ai congiunti dei militari richiamati o trattenuti alle armi. Fascicolo

3.7. 26. bb. 22-23 Sfollati 1939-1947 Si segnala: registri degli sfollati, prospetti dei sussidi agli sfollati, elenchi degli sfollati, denuncie sfollati, offerte pro sfollati, carteggio e circolari. Fascicolo

3.7. 27. b. 24 Ufficio razionamento consumi di Madruzzo 1939-1948 Carteggio ed atti relativi al razionamento e al personale dell'ufficio razionamento; registri dei generi razionati. Fascicolo

105

3.7. 28. b. 25 "Pratica carni" 1941-1945 Carteggio ed atti relativi al conferimento e all'assegnazione delle carni. Fascicolo

3.7. 29. b. 26 "Assistenza a famiglie di connazionali all'estero dai quali non ricevono più rimesse" 1941-1945 Assistenza alle famiglie che non ricevono più aiuti finanziari da un proprio congiunto residente all'estero; erogazioni sussidi a famiglie di connazionali residenti all'estero; domande di sussidio; corrispondenza e circolari; schede famiglie che usufruiscono del sussidio; schede famiglie che non hanno ottenuto il sussidio; assistenza rimpatrio dei connazionali dall'estero. Fascicolo

3.7. 30. b. 27 "Imposte e tasse comunali" 1941-1948 Pratica relativa a imposte e tasse diverse pagate negli anni Quaranta. Si segnala: "Tassa di manomorta quinquennio 1941-1945 1946-1950" (all'interno "Tassa di manomorta" 1930-1936), imposta sul patrimonio 1942-1946, fondo di solidarietà nazionale 1945-1946. Fascicolo

3.7. 31. b. 27 Cessato Partito nazionale fascista in Madruzzo 1943-1953 (con docc. dal [1928]) Atti relativi allo scioglimento delle organizzazioni del Partito nazionale fascista in Madruzzo e alle consegne dei relativi beni all'amministrazione comunale, con documentazione dell'Opera nazionale balilla poi Gioventù italiana del littorio di Madruzzo (con Colonia diurna di Madruzzo), del Fascio di combattimento di Madruzzo, del Fascio femminile di Madruzzo. Fascicolo

3.7. 31.1. b. 27 Atti e foto del Partito nazionale fascista e della colonia diurna della Gioventù italiana del littorio di Madruzzo [1928-1943] Schede degli iscritti al Fascio di combattimento di Madruzzo [post 1928-ante 1943]. Certificati di iscrizione al Fascio di combattimento di Madruzzo, 1941; fotografia di aderenti al Partito nazionale fascista [1941] (1 foto b/n); fotografie delle attività della Colonia diurna gestita dalla sezione di Madruzzo della Gioventù italiana del littorio [1941] (4 foto b/n). Fotografie delle attività della Colonia diurna gestita dalla sezione di Madruzzo della Gioventù italiana del littorio [1941] (18 foto b/n, alcune in più copie). Fascicolo

3.7. 31.2. b. 27

106

"G.I.L. Madruzzo Consegne" 1943-1944 Carteggio ed atti relativi al passaggio di consegne dei beni della cessata Opera nazionale balilla ex Gioventù italiana del littorio al comune di Madruzzo, con allegata documentazione dell'archivio dell'Opera nazionale balilla e della Gioventù italiana del littorio di Madruzzo. Si segnala: ordini del giorno della G.I.L.; note spese refezione scolastica e colonia diurna. Fascicolo

3.7. 31.3. b. 27 "Consegne cessato P.N.F. G. rionali Fascio femminile" 1943-1953 (con docc. dal 1941) Carteggio ed atti relativi al passaggio di consegne dei beni delle organizzazioni fasciste cessate al comune di Madruzzo, con allegata documentazione dell'archivio delle organizzazioni fasciste di Madruzzo. Si segnala: "Bilancio preventivo del fascio di combattimento di Madruzzo per l'anno XXI"; bilancio consuntivo del fascio femminile di Madruzzo per l'anno XIX; bilancio preventivo del fascio femminile di Madruzzo per l'anno XX; "Bilancio preventivo del fascio femminile di Madruzzo per l'anno XXI"; libretto di risparmio postale del Partito nazionale fascista di Madruzzo sezione femminile, 1942-1943; libretto di risparmio postale del comando della Gioventù italiana del littorio del comune di Madruzzo, 1941-1943; libretto di risparmio postale del Fascio di combattimento di Madruzzo, 1942-1943. Fascicolo

3.7. 32. bb. 28-29 Cartelle sfollati 1943-1945 Si segnala: "Indice cartelle sfollati" 1944 , reg.; fascicoli personali degli sfollati che usufruiscono del sussidio di sfollamento; fascicoli personali degli sfollati che non usufruiscono del sussidio di sfollamento. Fascicolo

3.7. 33. b. 30 "Danni di guerra" 1943-1947 Si segnala: - "Spese alloggi militari FF. A.A. Germaniche" 1944-1947; - "Bollettino ufficiale dell'autorità germanica 1943-1944": Verordnungsblatt des Obersten Kommissars für die Operationszone Alpenvorland (Provinzen Bozen, Trient und Belluno) - Bollettino ufficiale del Commissario Supremo per la Zona d'Operazioni nelle Prealpi (Provincie di Bolzano, Trento e Belluno) , nn. 1-21, 27 settembre 1943-28 dicembre 1944, serie completa e indice, a stampa; - "Circolari e disposizioni dell'autorità germanica" 1943-1945; - "Pratiche col posto di avvistamento germanico in Castel Madruzzo"; - "Corrispondenza col reparto militare germanico Einheit 51387 in Sarche"; - "Pratiche col Comando tedesco Zollgreuzschutz Einheit 14382" 1944; - "Corrispondenza con l'Ortskommandantur Vezzano" 1945; - "Corrispondenza col Deutsche Kommando Leitstelle feldpost 11053 S.d.F. Blück in Sarche Albergo Posta" 1944; - "Corrispondenza col Strassenkommandantur Tione" 1945; - "Allontanamento dal territorio della provincia di Trento delle persone non regolarmente soggiornantivi"; - "Organizzazione della protezione antiaerea".

107

Fascicolo

3.7. 34. b. 31 Ruoli per l'erogazione dei sussidi militari 1943-1951 Ruoli nominativi dei congiunti dei militari ai quali è concesso il sussidio; ruoli dei militari in licenza; atti relativi. Fascicolo

3.7. 35. b. 32 Pensioni di guerra 1943-1960 Fascicolo

3.7. 36. b. 33 Sussidi militari 1944-1945 Pratiche relative ai sussidi militari, domande e ruoli di pagamento per i familiari dei richiamati nelle forze armate germaniche (C.S.T., FLAK, operai per le forze armate germaniche). Fascicolo

3.7. 37. b. 34 "Assistenza post-bellica. Sussidi reduci" 1944-1947 Atti del Comitato comunale di assistenza post-bellica di Madruzzo (atti dell'Ente comunale di assistenza e del comune di Madruzzo, entrambi parte del comitato). Si segnala: "Censimento dei militari sbandati all'8 settembre 1943"; "Comitati pro ricostruzione"; "Disoccupazione provvedimenti urgenti"; "Sussidio ex confinati ed ex internati politici"; "Costituzione dell'Associazione nazionale del reduce e affari riguardanti i reduci dalla Germania"; "Assistenza post-bellica circolari e corrispondenza"; "Sussidi ai reduci disoccupati e bisognosi circolari e corrispondenza"; erogazione sussidi a reduci, partigiani, disoccupati e bisognosi; assistenza sanitaria ai reduci; elenchi dei sussidiati; documenti e libretti degli assistiti; "Comitati comunali assistenza post-bellica" di Madruzzo; impiego per reduci ed invalidi; rendiconti e quietanze; rimborso spese per sussidi ai reduci; erogazione sussidi straordinari. Fascicolo

3.7. 38. b. 34 "Commissione edilizia comunale" 1944-1960 Carteggio ed atti relativi alla Commissione edilizia comunale, pratiche edilizie (con progetti). Fascicolo

3.7. 39. b. 35 "1945 Comitato comunale dell'agricoltura Madruzzo e U.C.S.E.A."(1) 1945-1948

108

Carteggio ed atti relativi al Comitato comunale dell'agricoltura di Madruzzo e all'Ufficio comunale statistico-economico dell'agricoltura di Madruzzo. Fascicolo Note (1) Ufficio comunale statistico-economico dell'agricoltura.

3.7. 40. b. 35 Imposta di famiglia per l'anno 1946 1946 Fascicolo

3.7. 41. b. 36 Comitato comunale di assistenza U.N.R.R.A. di Madruzzo 1946-1949 Carteggio ed atti relativi alla distribuzione dei tessili e degli alimentari U.N.R.R.A. (1). Fascicolo Note (1) United Nations Relief Rehabilitation Administration.

3.7. 42. b. 36 Disoccupazione 1946-1953 Pagamenti indennità di disoccupazione, 1946-1952; corrispondenza e disposizioni, 1946-1953. Fascicolo

3.7. 43. bb. 37-38 Imposte di consumo 1946-1963 - "Gestione diretta delle imposte di consumo in consorzio di comuni limitrofi" 1946; - Atti relativi all'imposta di consumo e alla società appaltatrice, 1946-1948, 1953-1959; - Statistiche imposte di consumo, 1947-1951, 1955-1963. Fascicolo

3.7. 44. b. 39 "Profughi di Pola contabilità, varie" (1) 1947-1949 Carteggio ed atti relativi al rientro e all'assistenza dei profughi istriani. Fascicolo Note (1) Il titolo riportato é quello del dorso della busta originale.

3.7. 45. b. 39 Ricorsi contro l'imposta di famiglia e altre imposte

109

1947-1960 - Ricorsi contro l'imposta di famiglia per l'anno 1947; - Ricorsi contro l' imposta di famiglia e imposte diverse per gli anni 1948-1951; - Ricorsi contro imposte e tasse diverse per gli anni 1957-1959. Fascicolo

3.7. 46. b. 40 Pratica ricostituzione dei comuni di Lasino e Calavino 1953 Atti relativi alla suddivisione patrimoniale del comune di Madruzzo nei comuni di Lasino e Calavino. Fascicolo

3.7. 47. b. 40 Commissione lavoratori agricoli contributi unificati 1954-1962 Fascicolo

110 serie 3.8 Spedalità, 1925-1959

Contenuto La materia della spedalità è compresa nella voce della seconda categoria del carteggio ed atti, ma diviene di frequente una serie; riguarda le spese dovute per le degenze ospedaliere sostenute dal comune, che le recupera poi dall'assistito, a meno che non sia indigente. In apposito registro, detto "registro delle spedalità", venivano annotati i dati personali di ogni ricoverato (dati anagrafici ed eventuale iscrizione nell'elenco dei poveri), dati relativi al ricovero ospedaliero, alle relative spese ed al recupero di queste. La serie conserva i registri delle spedalità (nn. 1-4), i fascicoli personali degli ammalati (nn. 5-18), atti relativi e documentazione contabile (nn. 19-21). Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522 i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

Bibliografia ANTONIELLA A., L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979 CAPPELLINI A., Le spedalità, Brescia, 1966

3.8. 1. b. 1 "Registro spedalità" post 1940 - sec. XX seconda metà Registro delle spese sostenute per il ricovero degli ammalati negli anni 1925-1948, e per il recupero di queste (redatto dopo il 1940). Registro

3.8. 2. b. 1 "Registro spedalità" post 1950 - sec. XX seconda metà Registro delle spese sostenute per il ricovero degli ammalati negli anni 1949-1957, e per il recupero di queste (redatto dopo il 1950). Registro

3.8. 3. b. 1 "Registro spedalità solventi" 1926-1932 Registro dei debitori che hanno in corso il pagamento del loro debito. Registro

111

3.8. 4. b. 1 "Registri spedalità" 1933-1940 Registro dei debitori che hanno in corso il pagamento del loro debito. Registro

3.8. 5. bb. 2-5 Spedalità 1927-1941 Fascicoli personali relativi alle degenze, nn. 7-389 (con lacune; alcuni senza numero). Fascicolo

3.8. 6. b. 6 Spedalità 1942 Fascicoli personali relativi alle degenze, nn. 1-96 (con lacune). Fascicolo

3.8. 7. b. 7 Spedalità 1943-1945 Fascicoli personali relativi alle degenze, nn. 2-129 (con lacune; alcuni senza numero). Fascicolo

3.8. 8. b. 8 Spedalità 1946 Fascicoli personali relativi alle degenze, nn. 23-63 (con lacune). Fascicolo

3.8. 9. b. 8 "Spedalità anno 1947" 1947 Fascicoli personali relativi alle degenze, nn. 1-65 (con lacune; alcuni senza numero - spedalità non a carico del comune -). Fascicolo

3.8. 10. b. 8 "Spedalità anno 1948" 1948 Fascicoli personali relativi alle degenze, nn. 1-51 (con lacune; alcuni senza numero - spedalità non a carico del comune -). Fascicolo

112

3.8. 11. b. 8 "Anno 1949" 1949 Fascicoli personali relativi alle degenze, nn. 1-62 (con lacune; alcuni senza numero - spedalità non a carico del comune -). Fascicolo

3.8. 12. b. 8 "Spedalità 1950" 1950 Fascicoli personali relativi alle degenze, nn. 1-29 (con lacune; alcuni senza numero - spedalità non a carico del comune -). Fascicolo

3.8. 13. b. 9 "1951" 1951 Fascicoli personali relativi alle degenze, nn. 1-34 (con lacune; alcuni senza numero - spedalità non a carico del comune -). Fascicolo

3.8. 14. b. 9 "Spedalità 1952" 1952 Fascicoli personali relativi alle degenze, nn. 1-39 (con lacune; alcuni senza numero - spedalità non a carico del comune -). Fascicolo

3.8. 15. b. 9 Spedalità 1953 Fascicoli personali relativi alle degenze, nn. 1-43. Fascicolo

3.8. 16. b. 9 Spedalità 1955 Fascicolo personale relativo alle degenze, n. 9. Fascicolo

3.8. 17. b. 10 "Spedalità recuperate anno 1957" 1957 Fascicoli personali relativi alle degenze. Spedalità 1957, nn. 1 e 11. Recupero spedalità arretrate (fascicoli personali relativi alle degenze degli anni 1947-1956 i cui pagamenti sono stati recuperati nell'anno 1957). Fascicolo 113

3.8. 18. b. 11 "Spedalità romane. Fascicoli spedalità, ruoli, corrispondenza" 1925-1944 Fascicoli personali relativi alle degenze negli ospedali di Roma.

3.8. 19. b. 12 Spedalità 1930-1959 Carteggio, elenchi, ruoli, diffide di pagamento, convenzione lavoratori agricoli, revisioni e rimborsi, situazioni delle spedalità (ospedale civile S. Chiara di Trento, ospedale infantile M. di Savoia di Trento, infermeria mista di Cavedine, infermeria mista di S. Croce del Bleggio). Fascicolo

3.8. 20. b. 13 "Spedalità definite verso ospedali" 1934-1944 Pagamenti di spedalità dovute all'ospedale S. Croce del Bleggio, ospedale S. Chiara di Trento, ospedale Famiglia Materna di Rovereto, ospedale al Mare Lido di Venezia, ospedale civile di Arco, ospedale infantile M. Savoia di Trento. Fascicolo

3.8. 21. b. 13 Pezze giustificative delle spese di spedalità 1938-1943 Fascicolo

114 serie 3.9 Inventari del patrimonio comunale, 1929-1951

Contenuto La serie è costituita dagli inventari della situazione patrimoniale del comune, ovvero dei beni immobili e mobili, compresi i crediti. Il precetto di compilazione, in vigore nell'Italia unita già dalla legge amministrativa del 1865, viene ribadito successivamente fino al Testo unico per la finanza locale del 1931. Il materiale, compreso l'inventario dell'archivio comunale, era conservato in un'unica busta dal titolo "Inventario". Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

Vedi anche: Serie Estimi e catasti. "Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale", 1939 marzo 29 (3.9.40, b.1)

3.9. 1. b. 1 "Riassunto generale degli inventari al principio di ogni anno dal 1929..." 1929-1944 Mod. 1. Registro

3.9. 2. b. 1 "Inventario dei beni immobili di uso pubblico per natura" 1929-1944 Inventario del 1929, riveduto fino al 1944. Mod. A "I originale". Registro

3.9. 3. b. 1 "Inventario dei beni immobili di uso pubblico per natura" 1929-1937 Inventario del 1929, riveduto fino al 1937. Mod. A "II originale". Registro

3.9. 4. b. 1 "Inventario dei beni immobili di uso pubblico per destinazione" 1929-1944 Inventario del 1929, riveduto fino al 1944. Mod. B "I originale". Registro

115

3.9. 5. b. 1 "Inventario dei beni immobili di uso pubblico per destinazione" [1929]-1937 Inventario del [1929], riveduto fino al 1937. Mod. B "II originale". Registro

3.9. 6. b. 1 "Inventario dei beni immobili patrimoniali" 1929-1944 Inventario del 1929, riveduto fino al 1944. Mod. C "I originale". Registro

3.9. 7. b. 1 "Inventario dei beni immobili patrimoniali" 1929-1937 Inventario del 1929, riveduto fino al 1937. Mod. C "II originale". Registro

3.9. 8. b. 1 "Inventario dei beni mobili di uso pubblico" [1929 - 1944] Inventario del [1929], riveduto nel [1944]. Mod. D "I originale". Registro

3.9. 9. b. 1 "Inventario dei beni mobili di uso pubblico" 1929 Inventario del 1929. Mod. D "II originale non riveduto". Registro

3.9. 10. b. 1-40 "Inventario dei beni mobili di uso pubblico" 1929-1944 Inventario del 1929, riveduto nel 1944. Mod. D. Registro

3.9. 11. b. 1 "Inventario dei beni mobili patrimoniali, compresi quelli per determinazione di legge..." 1929-1944 Inventario del 1929, riveduto fino al 1944. Mod. E "I originale". Registro

116

3.9. 12. b. 1 "Inventario dei beni mobili patrimoniali, compresi quelli per determinazione di legge..." 1929-1937 Inventario del 1929, riveduto fino al 1937. Mod. E "II originale". Registro

3.9. 13. b. 1 "Inventario dei crediti del comune" 1929-1933 Inventario del 1929, riveduto fino al 1933. Mod. F. Registro

3.9. 14. b. 1 "Inventario dei crediti del comune" [1929 - 1944] Inventario del [1929], riveduto fino al [1944]. Mod. F "I originale". Registro

3.9. 15. b. 1 "Inventario dei crediti del comune" [1929]-1937 Inventario del [1929], riveduto fino al 1937. Mod. F "II originale". Registro

3.9. 16. b. 1 "Inventario di tutti i debiti, oneri ed altre passività gravanti il comune" 1929 Inventario del 1929. Mod. G. Registro

3.9. 17. b. 1 "Inventario di tutti i debiti, oneri ed altre passività gravanti il comune" [1929]-1944 Inventario del [1929], riveduto fino al 1944. Mod. G "I originale". Registro

3.9. 18. b. 1 "Inventario di tutti i debiti, oneri ed altre passività gravanti il comune" [1929]-1937 Inventario del [1929], riveduto fino al 1937. Mod. G "II originale". Registro

117

3.9. 19. b. 1 "Inventario di tutti i titoli ed atti che si riferiscono al patrimonio comunale attivo e passivo e dell'amministrazione di esso" 1929-1937 Inventario del 1929, riveduto fino al 1937. Mod. H "I originale". Registro

3.9. 20. b. 1 "Inventario di tutti i titoli ed atti che si riferiscono al patrimonio comunale attivo e passivo e dell'amministrazione di esso" [1929]-1937 Inventario del [1929], riveduto fino al 1937. Mod. H "II originale". Registro

3.9. 21. b. 1 "Inventario delle cose dei terzi avute in deposito" [1929 - 1944] Inventario del [1929], riveduto fino al [1944]. Mod. L "I originale". Registro

3.9. 22. b. 1 "Inventario delle cose dei terzi avute in deposito" [1929]-1937 Inventario del [1929], riveduto fino al 1937. Mod. L "II originale". Registro

3.9. 23. b. 1 Inventario dei beni mobili presenti nella scuola elementare di Masi di Madruzzo 1932 Fascicolo

3.9. 24. b. 1 "Inventario dei mobili, arredi e mezzi didattici della scuola di Madruzzo" 1933 Mod. B. Registro

3.9. 25. b. 1 "Inventario dei mobili, arredi e mezzi didattici della scuola di Sarche" 1933 Mod. B. Registro

118

3.9. 26. b. 1 "Inventario dei mobili, arredi e mezzi didattici della scuola di Masi Madruzzo" 1933 Mod. B. Registro

3.9. 27. b. 1 Inventario dei beni mobili presenti nella scuola elementare di Masi di Madruzzo 1933 Fascicolo

3.9. 28. b. 1 Inventario dei beni mobili presenti nella scuola elementare di Lasino 1933 Fascicolo

3.9. 29. b. 1 Inventario dei beni mobili presenti nella scuola elementare di Calavino 1933 Due esemplari. Fascicolo

3.9. 30. b. 1 Inventario dei beni mobili presenti nel gabinetto del segretario comunale 1933 Fascicolo

3.9. 31. b. 1 Inventario dei beni mobili di uso pubblico di Madruzzo 1933 Fascicolo

3.9. 32. b. 1 Inventario dei beni presenti nel magazzino dei pompieri di Lasino 1933 Fascicolo

3.9. 33. b. 1 Inventario dei beni mobili presenti nel magazzino pompieri di Calavino 1933 Fascicolo

119

3.9. 34. b. 1 Inventario dei mobili presenti nell'Ufficio di conciliazione 1933 Fascicolo

3.9. 35. b. 1 Inventario dei beni mobili presenti presso il corpo pompieri di Lasino 1935 Fascicolo

3.9. 36. b. 1 "Inventario dei beni mobili per uso pubblico" [1947] Mod. D "Originale". Registro

3.9. 37. b. 1 "Inventario dei beni mobili per uso pubblico" 1947 Mod. D "Copia". Registro

3.9. 38. b. 1 "Inventario dei beni mobili comunali al 31-12-1947..." 1947-1948 Fascicolo

3.9. 39. b. 1 "Inventario dei beni mobili esistenti nella scuola elementare della frazione di Lasino alla data odierna 28 giugno 1951" 1951 Fascicolo

3.9. 40. b. 1 "Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" 1939 marzo 29 (1) Elenco del materiale documentario esistente presso l'archivio del comune di Madruzzo, redatto a cura del personale comunale (riporta i nn. 1-81). Registro Note (1) La data è attribuita sulla base delle informazioni riportate in Casetti Albino, "Guida storico-archivistica del Trentino", Trento, Temi, 1961 (pag. 113).

120 serie 3.10 Contratti, 1924-1963

Contenuto La serie raccoglie i contratti stipulati dal comune con enti e privati e i relativi repertori. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522 i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.10. 1 "Repertorio degli atti soggetti a registrazione" 1924-1951 1924-1925 luglio: nessuna registrazione; 1925 agosto 12 - dicembre 21: nn. di rep. 1-4; 1926 febbraio 22 - agosto 10: nn. di rep. 5-7; 1927 aprile 26 - giugno 13: nn. di rep. 8-13; 1928 ottobre 29 - 31: nn. di rep. 14-15; 1929 aprile 10 - novembre 30: nn. di rep. 16-30; 1930 febbraio 27 - settembre: nn. di rep. 32-40; 1931 luglio 14 - settembre 22: nn. di rep. 41-42; 1932 febbraio 22 - dicembre 3: nn. di rep. 43-46; 1933 gennaio 31 - novembre 18: nn. di rep. 47-53; 1934 febbraio 9 - novembre 30: nn. di rep. 54-56; 1935 aprile 30: n. di rep. 57; 1936 luglio 22 - dicembre 28: nn. di rep. 58-59; 1937 febbraio 1 - settembre 23: nn. di rep. 60-65; 1938 maggio 14 - ottobre 15: nn. di rep. 66-70; 1939 settembre 9 - 19: nn. di rep. 71-73; 1940 febbraio 24 - novembre 9: nn. di rep. 74-77; 1941 settembre 17 - novembre 22: nn. di rep. 78-81; 1942 agosto 14 - dicembre 12: nn. di rep. 82-85; 1943 luglio 6 - 28: nn. di rep. 86-87; 1944 maggio 5 - luglio 22: nn. di rep. 88-91; 1945 gennaio 20 - novembre 17: nn. di rep. 92-98; 1946 aprile 15 - dicembre 9: nn. di rep. 99-102; 1947 marzo 12 - ottobre 6: nn. di rep. 103-107; 1949 aprile 30 - novembre 17: nn. di rep. 108-111; 1950 gennaio 31 - settembre 13: nn. di rep. 112-115; 1951 aprile 19 - ottobre 24: nn. di rep. 116-120. Registro

121

3.10. 2. bb. 2-3 Contratti 1929-1951 Rep. nn. 17-120. Fascicolo

3.10. 3 "Repertorio degli atti soggetti a tassa di registro" 1953-1963 1953 giugno 30 - novembre 28: nn. di rep. 1-6; 1954 gennaio 7 - dicembre 29: nn. di rep. 7-21; 1955 gennaio 27 - ottobre 15: nn. di rep. 22-29; 1956 luglio 7 - novembre 22: nn. di rep. 30-31; 1957 maggio 21 - ottobre 22: nn. di rep. 32-40; 1958 agosto 20 - novembre 10: nn. di rep. 41-54; 1959 gennaio 14 - dicembre 30: nn. di rep. 55-69; 1960 maggio 5 - dicembre 24: nn. di rep. 70-75; 1961 giugno 12 - ottobre 16: nn. di rep. 76-80; 1962 marzo 15 - dicembre 15: nn. di rep. 81-94; 1963 giugno 12: nn. di rep. 95-96. Registro

3.10. 4. b. 4 Contratti 1953-1958 Rep. nn. 1-51. Fascicolo

122 serie 3.11 Elettorale, sec. XX in.-1959

Contenuto La serie si costituisce del materiale relativo alla materia elettorale, ovvero alle elezioni politiche ed amministrative, alla formazione e revisione delle liste degli elettori, al servizio elettorale, alle deliberazioni della Commissione elettorale comunale, alla corrispondenza relativa. Molta parte degli atti è contraddistinta dall'indicazione del numero di protocollo e della specificazione "Elettorale" (in forma abbreviata), che fa riferimento al protocollo speciale dedicato alla materia elettorale. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.11. 1. b. 1 "Liste elettorali protocollo 1945 1946 1947" 1945 giugno 8-1947 dicembre 31 Protocollo degli esibiti relativo alle liste elettorali e alla materia elettorale. 1945: nn. 1-106, 108; 1946: nn. 107, 109; 1-499, 450-451 (errore di numerazione); 1947: nn. 1-140. Registro Note La busta originale che conteneva questo registro e altri fascicoli riportava sul dorso la nota di contenuto "Elezioni 1. Protocollo 2. Corrispondenza 1946 3. Verbali di cancellazione 4. Pratiche liste maschili 5. Pratiche liste femminili".

3.11. 2. b. 1 "Formazione liste elettorali 1945 corrispondenza" 1945-1946 Carteggio ed atti relativo alle liste elettorali e alla materia elettorale. Fascicolo Note Il materiale era conservato insieme al fascicolo relativo alle elezioni comunali del 1946, in un'unica busta. Sul dorso della busta originale "Elezioni comunali 1946".

3.11. 3. b. 1 "Liste maschili" 1945-1946 Carteggio ed atti relativo alle liste elettorali maschili. Fascicolo Note

123

Sul dorso della busta originale che conteneva il relativo registro di protocollo e altri fascicoli: "Elezioni 1. Protocollo 2. Corrispondenza 1946 3. Verbali di cancellazione 4. Pratiche liste maschili 5. Pratiche liste femminili".

3.11. 4. b. 1 "Liste femminili" 1945-1946 Carteggio ed atti relativo alle liste elettorali femminili. Fascicolo Note Sul dorso della busta originale che conteneva il relativo registro di protocollo e altri fascicoli: "Elezioni 1. Protocollo 2. Corrispondenza 1946 3. Verbali di cancellazione 4. Pratiche liste maschili 5. Pratiche liste femminili".

3.11. 5. b. 1 "Cancellazione dalle liste elettorali maschili e femminili 1946" 1945-1946 Carteggio ed atti relativo alle cancellazioni dalle liste elettorali e ad altre modificazioni. Fascicolo Note Sul dorso della busta originale che conteneva il relativo registro di protocollo e altri fascicoli: "Elezioni 1. Protocollo 2. Corrispondenza 1946 3. Verbali di cancellazione 4. Pratiche liste maschili 5. Pratiche liste femminili".

3.11. 6. b. 1 "Liste elettorali corrispondenza 1946" 1946 Carteggio ed atti relativo alle liste elettorali e alla materia elettorale. Fascicolo Note Sul dorso della busta originale che conteneva il relativo registro di protocollo e altri fascicoli: "Elezioni 1. Protocollo 2. Corrispondenza 1946 3. Verbali di cancellazione 4. Pratiche liste maschili 5. Pratiche liste femminili".

3.11. 7. b. 2 Materiali per la formazione delle liste elettorali 1945-1946 1945-1946 Elenchi preparatori per la formazione delle liste elettorali; estratti di elenchi elettorali per i casellari giudiziali; carteggio ed atti relativi. Fascicolo Note Il materiale era conservato in un'unica busta. Sul dorso della busta originale "Elezioni elenchi preparatori estratti dei casellari".

3.11. 8. b. 3 Elezioni comunali 1946 1945-1946 Materiale relativo alle elezioni comunali del 7 aprile 1946. Si segnala: manifesto di propaganda elettorale manoscritto. 124

Fascicolo Note Il materiale era conservato insieme al fascicolo "Formazione liste elettorali 1945 Corrispondenza" in un'unica busta. Sul dorso della busta originale "Elezioni comunali 1946".

3.11. 9. b. 4 Liste elettorali ed atti relativi 1946 Estratti delle liste elettorali della sezione prima, seconda, terza, quarta. Liste elettorali aggiunte maschile e femminile e atti relativi (elenchi preparatori, delibere di approvazione, avvisi dell'avvenuta compilazione). Fascicolo Note Il materiale era conservato in un'unica busta. Sul dorso della busta originale "Elezioni liste: generali sezionali aggiunte supplettive estratti".

3.11. 10. b. 5 Elezioni dell'assemblea costituente 1946 Materiale relativo alle elezioni dei deputati dell'assemblea costituente del 2 giugno 1946. Fascicolo Note Il materiale era conservato in un'unica busta. Sul dorso della busta originale "Collegio elettorale Trento comune di Madruzzo (Provincia di Trento) sezione n. 1, 2, 3, 4. 6-6-1946 Elezioni dei deputati dell'assemblea costituente".

3.11. 11. b. 6 "Corrispondenza 1947" 1947 Carteggio ed atti relativo alle liste elettorali e alla materia elettorale. Fascicolo

3.11. 12. b. 6 "Nuove iscrizioni 1947" 1946-1947 Fascicolo

3.11. 13. b. 6 "Cancellazioni 1947" 1946-1947 Fascicolo

3.11. 14. b. 6 "Liste elettorali. Copie verbali di deliberazione"

125

1947-1948 Fascicolo Note Il materiale era conservato in una busta insieme ad altro materiale relativo alle elezioni politiche del 1948. Sul dorso della busta originale "Elezioni 18 aprile 1948".

3.11. 15. b. 6 "Liste elettorali. Iscrizioni" 1947-1948 Fascicolo Note Il materiale era conservato in una busta insieme ad altro materiale relativo alle elezioni politiche del 1948. Sul dorso della busta originale "Elezioni 18 aprile 1948".

3.11. 16. b. 6 "Liste elettorali. Cancellazioni" 1947-1948 Fascicolo Note Il materiale era conservato in una busta insieme ad altro materiale relativo alle elezioni politiche del 1948. Sul dorso della busta originale "Elezioni 18 aprile 1948".

3.11. 17. b. 6 "Spese di revisione liste. Spese elezioni 18-4-1948" 1947-1948 Fascicolo

3.11. 18. b. 6 "Iscrizioni" 1947-1953 Fascicolo

3.11. 19. b. 6 " 'Servizio elettorale' Protocollo degli esibiti dal n. 1 1948" 1948 gennaio 2-1953 giugno 10 1948: nn. 1-486 ; 1949: nn. 487-553; 1950: nn. 554-614; 1951: nn. 615-696; 1952: nn. 697-802; 1953: nn. 803-819. Registro

126

3.11. 20. b. 7 "Elezioni per la 'Camera dei deputati e del Senato'. Pratiche relative ai certificati elettorali" 1948 Materiale relativo alle elezioni politiche del 18 aprile 1948. Fascicolo Note Sul dorso della busta originale "Elezioni 18 aprile 1948".

3.11. 21. b. 7 "1948 Corrispondenza 'a fine elezioni' " 1948 Carteggio ed atti relativo alla materia elettorale e alle elezioni politiche del 18 aprile 1948. Fascicolo Note Il materiale era conservato in una busta insieme al restante materiale relativo alle elezioni politiche del 1948. Sul dorso della busta originale "Elezioni 18 aprile 1948".

3.11. 22. b. 7 "Corrispondenza dopo le elezioni del 18-4-1948 a quelle per il Consiglio regionale 28-11-1948" 1948 Carteggio ed atti relativo alla materia elettorale e alle elezioni regionali del 28 aprile 1948. Fascicolo

3.11. 23. b. 8 Elezioni regionali 1948 Materiale relativo alle elezioni regionali del 28 novembre 1948. Si segnala: atti relativi ai certificati elettorali; copie verbali della commissione elettorale; manifesto elettorale; registri dei verbali delle operazioni elettorali, sezioni 1-4. Fascicolo Note Sul dorso della busta originale "Elezione del consiglio regionale 28 novembre 1948"; la busta riporta sulla coperta anche un precedente titolo "Assoc. ex I.M.I. in Germania sez. di Madruzzo" e relativo timbro.

3.11. 24. b. 9 "Corrispondenza" 1948-1956 Fascicolo

3.11. 25. b. 9 "Schedario elettorale" 1948-1957 Carteggio ed atti relativo all'impianto dello schedario elettorale.

127

Fascicolo

3.11. 26. b. 9 Revisioni annuali delle liste elettorali 1948-1959 Fascicolo

3.11. 27. b. 10 Verbali delle deliberazioni della Commissione elettorale comunale (C.E.C.) 1948-1959 - Verbali delle deliberazioni della Commissione elettorale comunale, 1948-1959; - "Registro dei verbali di deliberazione della commissione elettorale comunale dal 1° gen. 1954 n. 1 al 31 agosto 1958 n. 9", 1953 ottobre 15-1958 agosto 31. Fascicolo

3.11. 28. b. 11 "Cancellazioni" 1949-1953 Carteggio ed atti relativo alle liste elettorali. Fascicolo

3.11. 29. b. 11 "Referendum ricostituzione ex comuni di Calavino e Lasino" 1951 Materiali relativi al referendum del 14 ottobre 1951 per ricostituire due comuni autonomi (carteggio ed atti, verbali delle operazioni di voto, verbali dei risultati della votazione, liste elettorali). Fascicolo

3.11. 30. b. 11 Elezioni regionali 1952 Materiale relativo alle elezioni regionali del 16 novembre 1952 (circolari, certificati elettorali, verbali delle operazioni di voto, manifesti). Fascicolo

3.11. 31. b. 12 Elezioni politiche 1953 Materiale relativo alle elezioni politiche del 7 giugno 1953 (pratica certificati elettorali, corrispondenza e circolari, verbali delle operazioni elettorali, manifesti). Fascicolo Note Sul dorso della busta originale "Elezioni politiche domenica 7 giugno 1953".

128

3.11. 32. b. 13 Elezioni comunali 1954 Materiale relativo alle elezioni comunali del 9 maggio 1954. Si segnala: "Pratica della elezione del sindaco e degli assessori componenti la giunta comunale"; corrispondenza, certificati elettorali, manifesti (con un manifesto manoscritto), verbali delle operazioni elettorali. Fascicolo Note Sul dorso della busta originale "Atti relativi alla elezione del consiglio comunale del 9-5-1954".

3.11. 33. b. 13 Liste elettorali 1954-1958 Liste elettorali di sezione (maschili e femminili) per l'anno 1954. Liste elettorali generali (maschili e femminili) per l'anno 1955 (con aggiunte fino al 1956). Liste elettorali di sezione (maschili e femminili) per l'anno 1958. Fascicolo

3.11. 34. b. 13 "Elezione del consiglio regionale 11-11-1956 (verbali, corrispondenza)" 1956 Materiale relativo alle elezioni regionali dell'11 novembre 1956. Fascicolo

3.11. 35. b. 14 Elezioni politiche 1958 Materiale relativo alle elezioni politiche del 25 maggio 1958. Fascicolo Note Sul dorso della busta originale "Elezioni politiche".

3.11. 36. b. 15 "Schede generali eliminate" sec. XX Scatola

3.11. 37. bb. 16-19 Fascicoli personali degli elettori sec. XX seconda metà Fascicoli nn. 3-1516. Fascicolo

129 serie 3.12 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1924-1958

Contenuto La serie conserva i bilanci di previsione e i conti consuntivi, principali documenti contabili per la previsione del bilancio dell'anno a venire e per la resa dei conti alla fine di ogni esercizio finanziario. Per l'anno 1928 si conservano tre diversi conti consuntivi, uno del comune di Lasino, uno del comune di Calavino e uno per il comune riunito di Madruzzo. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522 i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.12. 1 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1924 1924 Due esemplari. Registro

3.12. 2 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1924 1924 Due esemplari. Registro

3.12. 3 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1925 1925 Due esemplari. Registro

3.12. 4 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1925 1925 Due esemplari. Registro

3.12. 5 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1926 1926 Due esemplari. 130

Registro

3.12. 6 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1926 1926 Due esemplari. Registro

3.12. 7 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1927 1927 Due esemplari. Registro

3.12. 8 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1927 1927 Due esemplari. Registro

3.12. 9 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1928 1928 Registro

3.12. 10 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1928 del comune di Lasino 1928 Registro

3.12. 11 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1928 del comune di Calavino 1928 Registro

3.12. 12 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1928 del comune di Madruzzo 1928 Due esemplari. Registro

3.12. 13

131

Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1929 1929 Registro

3.12. 14 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1929 1929 Registro

3.12. 15 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1930 1930 Registro

3.12. 16 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1930 1930 Registro

3.12. 17 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1931 1931 Registro

3.12. 18 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1932 1932 Registro

3.12. 19 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1933 1933 Due esemplari. Registro

3.12. 20 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1933 1933 Registro

3.12. 21 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1934

132

1934 Registro

3.12. 22 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1935 1935 Registro

3.12. 23 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1935 1935 Registro

3.12. 24 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1936 1936 Registro

3.12. 25 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1936 1936 Registro

3.12. 26 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1937 1937 Registro

3.12. 27 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1937 1937 Registro

3.12. 28 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1938 1938 Registro

3.12. 29 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1938 1938 Registro

133

3.12. 30 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1939 1939 Registro

3.12. 31 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1940 1940 Registro

3.12. 32 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1940 1940 Registro

3.12. 33 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1941 1941 Registro

3.12. 34 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1941 1941 Registro

3.12. 35 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1942 1942 Registro

3.12. 36 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1942 1942 Registro

3.12. 37 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1943 1943 Registro

3.12. 38 134

Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1943 1943 Registro

3.12. 39 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1944 1944 Registro

3.12. 40 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1944 1944 Registro

3.12. 41 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1945 1945 Registro

3.12. 42 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1945 1945 Registro

3.12. 43 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1946 1946 Registro

3.12. 44 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1946 1946 Due esemplari. Registro

3.12. 45 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1947 1947 Registro

3.12. 46 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1947

135

1947 Due esemplari. Registro

3.12. 47 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1948 1948 Registro

3.12. 48 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1948 1948 Due esemplari. Registro

3.12. 49 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1949 1949 Registro

3.12. 50 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1949 1949 Registro

3.12. 51 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1950 1950 Due esemplari. Registro

3.12. 52 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1950 1950 Registro

3.12. 53 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1951 1951 Due esemplari. Registro

136

3.12. 54 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1951 1951 Registro

3.12. 55 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1952 1952 Due esemplari. Registro

3.12. 56 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1952 1952 Registro

3.12. 57 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1953 1953 Registro

3.12. 58 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1953 1953 Registro

3.12. 59 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1954 1954 Due esemplari. Registro

3.12. 60 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1954 1954 Due esemplari. Registro

3.12. 61 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1955 1955 Registro

137

3.12. 62 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1955 1955 Registro

3.12. 63 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1956 1956 Due esemplari. Registro

3.12. 64 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1956 1956 Registro

3.12. 65 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1957 1957 Registro

3.12. 66 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1957 1957 Registro

3.12. 67 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1958 1958 Registro

3.12. 68 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1958 1958 Registro

138 serie 3.13 Giornali e mastri della contabilità, 1924-1958

Contenuto La serie conserva i registri contabili sui quali sono riportati i mandati di pagamento e di riscossione, distinti nei diversi capitoli di entrata e di uscita stabiliti nel bilancio di previsione. Per l'esercizio 1949 si conservano mastri dell'entrata e dell'uscita distinti per le singole frazioni di Lasino, Masi, Sarche e Calavino. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.13. 1 "Libro mastro spesa" 1924-1925 Registro Segnature precedenti: n. 77 (n. 77 dell' "Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

3.13. 2 Libro mastro spesa 1926 Registro Segnature precedenti: n. 78 (n. 78 dell' "Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

3.13. 3 "Libro mastro delle entrate e delle spese comunali anno 1927" 1927 Registro

3.13. 4 "Libro mastro delle entrate e delle spese comunali anno 1928" 1928 Registro

3.13. 5 "Libro mastro 1929" 1929 Registro 139

Segnature precedenti: n. 43 (dell' "Inventario dei registri e carteggi dell'archivio comunale" di Madruzzo del 1939, segnatura 3.9.40, b. 1.)

3.13. 6 "Libro di contabilità interna" 1930 Registro

3.13. 7 "Libro contabile 1931" 1931 Registro

3.13. 8 "Giornale di cassa 1931-1932" 1931-1932 Registro

3.13. 9 "Libro di contabilità interna del comune di Madruzzo 1933-34" 1933-1934 Registro

3.13. 10 "Libro di contabilità interna del comune di Madruzzo 1935" 1935 Registro

3.13. 11 "Libro di contabilità interna" 1936 Registro Note Sulla prima carta nota ms. "Vedasi registro a parte" ovvero il giornale delle entrate e delle spese per l'esercizio 1936.

3.13. 12 Giornale delle entrate e delle spese per l'esercizio 1936 1936 Registro Note Si veda il "Libro di contabilità interna" del 1936.

140

3.13. 13 "Libro di contabilità interna" 1937 Registro

3.13. 14 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1938" 1938 Registro

3.13. 15 "Giornale mastro della contabilità per l'esercizio 1939" 1939 Registro

3.13. 16 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1940" 1940 Registro

3.13. 17 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1941" 1941 Registro

3.13. 18 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1942" 1942 Registro

3.13. 19 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1943" 1943 Registro

3.13. 20 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1944" 1944 Registro

3.13. 21 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1945" 141

1945 Registro

3.13. 22 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1946" 1946 Registro

3.13. 23 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1947" 1947 Registro

3.13. 24 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1948" 1948 Registro

3.13. 25 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1949" 1949 Registro

3.13. 26 Mastro delle entrate e spese per l'esercizio 1949 dell'amministrazione separata di Lasino 1949 Registro

3.13. 27 Mastro delle entrate e spese per l'esercizio 1949 dell'amministrazione separata di Masi 1949 Registro

3.13. 28 Mastro delle entrate e spese per l'esercizio 1949 dell'amministrazione separata di Sarche 1949 Registro

3.13. 29 Mastro delle entrate e spese per l'esercizio 1949 dell'amministrazione separata di Calavino 1949 Registro

142

3.13. 30 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1950" 1950 Registro

3.13. 31 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1951" 1951 Registro

3.13. 32 "Giornale mastro della contabilità anno 1952" 1952 Registro

3.13. 33 "Anno 1953 mastro" 1953 Registro

3.13. 34 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1954" 1954 Registro

3.13. 35 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1955" 1955 Registro

3.13. 36 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1956" 1956 Registro

3.13. 37 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1957" 1957 Registro

3.13. 38 143

"Giornale mastro della contabilità per l'esercizio 1958" 1958 Registro

144 serie 3.14 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo. Documenti giustificativi del conto consuntivo, 1924-1958

Contenuto La serie comprende gli allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo e i documenti giustificativi del conto consuntivo. Gli allegati al bilancio di previsione sono le delibere di approvazione del bilancio da parte del Consiglio comunale e della Giunta provinciale, i verbali di verifica cassa dell'esattoria, gli elenchi delle passività arretrate, le delibere della Giunta e del Consiglio comunale per storno dei fondi in bilancio, le relazioni della Giunta comunale. Gli allegati al conto consuntivo sono le delibere di approvazione del conto del Consiglio comunale e della Giunta provinciale, le delibere di nomina dei revisori del conto, le relazioni dei revisori del conto, i verbali di verifica cassa dell'esattoria, le tabelle di svolgimento del conto, gli elenchi dei residui attivi e passivi, i prospetti delle entrate e delle uscite relativi alle gestioni speciali, i ruoli delle tasse, le delibere della Giunta e del Consiglio comunale per erogazione di spese a calcolo o impreviste. I documenti giustificativi al conto consuntivo sono le reversali di cassa (giustificativi delle entrate), i mandati di pagamento (giustificativi delle uscite), le pezze d'appoggio (ricevute, note di spesa, quietanze, fatture...). Tra gli allegati ai bilanci di previsione del comune si conservano inoltre i bilanci di previsione del Corpo dei vigili del fuoco volontari di Lasino, così come previsto dalla Legge regionale 20 agosto 1954 n. 24 relativa al servizio antincendi. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522 i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.14. 1. b. 1 Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: reversali di cassa artt. 1-15; residui attivi - uscita: mandati di pagamento artt. 1-46; residui passivi 1924 Fascicolo

3.14. 2. bb. 2-3 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: reversali di cassa artt. 1-20; residui attivi - uscita: mandati di pagamento artt. 2-62; residui passivi 1925 Si segnala: "Ruolo tassa famiglia"; "Ruolo supplettivo della tassa comunale di famiglia..."; "Ruolo supplettorio della tassa comunale sugli esercizi e rivendita..."; "Ruolo delle entrate o diritti comunali". 145

Fascicolo

3.14. 3. bb. 4-5 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - uscite: mandati di pagamento artt. 1-75 bis; residui passivi - entrate: reversali di cassa artt. 1-23; residui attivi 1926 Si segnala: ruoli tassa camini; ruolo tassa acque; ruoli delle entrate e dei diritti comunali; ruoli della tassa comunale sugli esercizi e rivendite; ruoli della tassa famiglia; ruoli dei redditi comunali; ruoli tassa cani; ruoli tassa bestiame. Fascicolo

3.14. 4. bb. 6-8 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - uscite: mandati di pagamento artt. 1-93; residui passivi - entrate: reversali di cassa artt. 2-33; residui attivi 1927 Si segnala: ruolo tassa famiglia; ruolo pubblici esercizi; ruolo dei cani; ruolo del bestiame; ruolo o entrate diritti comunali. Fascicolo

3.14. 5. bb. 9 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - uscite: mandati di pagamento artt. 1-80; residui passivi - entrate: reversali di cassa 1928 Si segnala: ruolo tassa acqua; ruoli tassa di famiglia; ruoli sul bestiame; ruoli speciali sovraimposta comunale; ruoli cani; ruolo licenze pubblici esercizi; ruolo vetture e domestici; ruoli bestiame caprino; ruolo imposta industria commercio arte e professione. Fascicolo

3.14. 6. bb. 10-11 Allegati al bilancio di previsione Documenti giustificativi: - uscite: mandati di pagamento artt. 1-95; residui passivi - entrate: reversali di cassa artt. 2-33 1929 Fascicolo

3.14. 7. bb. 12-13 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi:

146

- uscite: mandati di pagamento artt. 1-101; residui passivi - entrate: reversali di cassa artt. 1-37; residui attivi 1930 Si segnala: - "Matricola dei redditi comunali. Anno 1930"; - "Insinuazione redditi comunali. Anno 1930"; - "Ruolo supplettorio delle entrate o diritti comunali"; - "2. Ruolo tassa acqua 1930"; - "3. Ruolo tassa acqua 1930"; - "4. Ruolo affittanza stabili 1930"; - "5. Ruolo principale redditi comunali 1930"; - "11. Ruolo supplettorio tassa esercizio rivendite 1930. Anno VIII"; - "14. Ruolo della tassa comunale di famiglia per l'anno 1930"; - "15. Ruolo della tassa comunale sui bestiami per l'anno 1930"; - "16. Ruolo della tassa sui cani per l'anno 1930"; - "17. Ruolo della tassa comunale esercizio-rivendite per l'anno 1930"; - "18. Ruolo supplettorio tassa-esercizio e rivendita 1929" (residui attivi); - "19. Ruolo della tassa comunale sulle vetture e sui domestici per l'anno 1930"; - "35. Ruolo supplettorio delle tasse comunali 1930"; - "38. Contributo governativo-tassa caprini. Ruolo di riscossione dell'anno 1930". Fascicolo

3.14. 8. bb. 14-15 Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-29bis - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-75bis 1931 Si segnala: - "2. Ruolo affitto malga Lagolo 1931"; - "9. Ruolo speciale per la sovrimposta comunale sui terreni"; - "10. Ruolo speciale per la sovrimposta comunale sui fabbricati"; - "11. Ruolo dei contribuenti alle tasse comunali"; - "36. Ruolo supplettorio dei contribuenti alle tasse comunali". Fascicolo

3.14. 9. b. 16 Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-29bis - uscita: spese di competenza artt. 1-71bis 1932 Si segnala: - "3. Residui attivi. Redditi comunali 1927"; 147

- "5. Residui attivi. Redditi comunali 1928"; - "6. Residui attivi. Redditi comunali 1929"; - "7. Residui attivi. Redditi comunali 1930"; - "8. Ruolo tassa acqua 1928 Residui"; - "Ruolo affitto malga Lagolo 1930". Documenti giustificativi uscita: - art. 70, mand. n. 148: "Ruolo di riscossione dei contribuenti obbligatorii dei sanitari...". Fascicolo

3.14. 10. b. 17 Allegati al bilancio di previsione Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-30bis - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-78 1933 Si segnala: Documenti giustificativi entrata: - art. 18: "Ruolo unico generale per l'imposte comunali dell'anno 1933"; "Ruoli diversi per l'imposte comunali dell'anno 1933": estratti di ruoli; - art. 21: "Ruolo principale per l'imposta sui terreni dell'anno 1933"; "Ruolo principale per l'imposta sui fabbricati dell'anno 1933"; "Ruolo... comprensivo tre rate per l'imposta sui fabbricati dell'anno 1933": estratti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 11. bb. 18-19 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-27tris - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-77tris 1934 Si segnala: Documenti giustificativi entrata: - art. 16: "Ruoli diversi per l'imposte comunali dell'anno 1934"; "Ruolo unico generale per l'imposte comunali dell'anno 1934": estratti dei ruoli; - art. 19: "Ruolo principale per l'imposta sui terreni dell'anno 1934"; "Ruolo principale per l'imposta sui fabbricati dell'anno 1934"; "Ruolo speciale per la sovrimposta comunale sui terreni dell'anno 1934"; "Ruolo speciale per la sovrimposta comunale sui fabbricati dell'anno 1934": estratti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 12. b. 20 Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-27ter - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-76ter

148

1935 Si segnala: Documenti giustificativi entrata: - art. 16: "Ruolo unico generale per l'imposta comunale dell'anno 1935"; "Ruoli diversi per l'imposta comunale dell'anno 1935": estratti dei ruoli; - art. 19: "Ruolo principale per l'imposta sui terreni dell'anno 1935"; "Ruolo principale per l'imposta sui fabbricati dell'anno 1935"; "Ruolo principale per la sovrimposta sui terreni e fabbricati dell'anno 1935": estratti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 13. bb. 21-22 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-30 - uscita: residui passivi; uscite di competenza artt. 1-80 1936 Si segnala: - "Ruolo delle rendite anno 1930" (ruolo per la riscossione della tassa sull'affitto della malga Lagolo); "Ruolo delle rendite anno 1932" (ruolo per la riscossione della tassa sull'affitto della malga Lagolo); "Ruolo supplettivo rendite comunali". Pezze d'appoggio uscita: - "Ruolo di riscossione dei contributi obbligatori a carico dei sanitari del comune di Madruzzo...". Documenti giustificativi entrata: - art. 16: "Ruolo unico generale per l'imposta comunale dell'anno 1936"; "Ruoli diversi per l'imposta comunale dell'anno 1936": estratti di ruoli; - art. 20: "Ruolo principale per l'imposta sui terreni dell'anno 1936"; "Ruolo principale per l'imposta sui fabbricati dell'anno 1936". Fascicolo

3.14. 14. bb. 23-24 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-31bis - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-76ter 1937 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: - "Ruolo principale per l'imposta sui terreni dell'anno 1937"; "Ruolo principale per l'imposta sui fabbricati dell'anno 1937"; "Ruolo unico principale per le tasse comunali dell'anno 1937"; "Ruolo unico supplettorio I serie per le tasse comunali dell'anno 1937": estratti dei frontespizi dei ruoli. Fascicolo

3.14. 15. bb. 25-26 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-34

149

- uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-77 1938 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: - estratti dei frontespizi e riassunti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 16. bb. 27-28 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-34 - uscita: resisui passivi; spese di competenza artt. 1-74 1939 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: - estratti dei frontespizi e riassunti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 17. bb. 29-30 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-29 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-78 1940 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: - estratti dei frontespizi e riassunti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 18. bb. 31-32 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giusticativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-36 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-82 1941 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: - estratti dei frontespizi e riassunti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 19. bb. 33-34 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo

150

Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-35 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-84 1942 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: - estratti dei frontespizi e riassunti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 20. bb. 35-36 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-34 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-82 1943 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: - estratti dei frontespizi e riassunti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 21. bb. 37-38 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-35 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-81 1944 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: - estratti dei frontespizi e riassunti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 22. bb. 39-40 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-33 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-80 1945 Si segnala: - "Ruolo delle entrate o diritti comunali": ruoli per la riscossione della tassa sul legname ad uso interno, sullo strame del terreno e del cimitero (tombe), per il canone dell'acqua e il canone dell'affitto dei boschi; "Ruolo supplettivo delle entrate o diritti comunali": ruolo per la riscossione della tassa sui legnami resinosi e sulla legna da ardere. Fascicolo

151

3.14. 23. bb. 41-42 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-35 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-76 1946 Si segnala: - "Ruolo supplettivo delle entrate o diritti comunali": ruoli per la riscossione della tassa sulla legna da ardere, sull'acqua, per l'allacciamento all'acquedotto e la penalità; "Ruolo delle entrate o diritti comunali": ruoli per la riscossione della tassa sul consumo dell'acqua, il diritto di allacciamento e il consumo dell'acqua negli esercizi pubblici; ruoli per la cessione dei legnami ad uso interno; ruoli per la contravvenzione forestale; ruoli per la cessione della legna ai censiti del comune; estratti dei frontespizi e riassunti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 24. bb. 43-44 Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-35 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-84 1947 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: - estratti dei frontespizi e riassunti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 25. bb. 45-46 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-35 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-80 1948 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: - estratti dei frontespizi e riassunti dei ruoli; - "Ruolo delle entrate o diritti comunali": ruoli per la riscossione della tassa del canone acqua, del legname ad uso interno, delle sorti boschive 1947 e contravvenzioni forestali, del canone affitto boschi in località Pozze. Fascicolo

3.14. 26. bb. 47-48 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 2-38 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-83 152

1949 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: - estratti dei frontespizi e riassunti dei ruoli. Fascicolo

3.14. 27. b. 49 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-34 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-77 1950 Fascicolo

3.14. 28. b. 50 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-37 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-83 1951 Si segnala: - "Ruolo di riscossione per l'anno 1951", "Ruolo di riscossione per l'anno 1954" (ruoli del consorzio di irrigazione). Fascicolo

3.14. 29. b. 51 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 2-34 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 2-85 1952 Si segnala: - "Ruolo delle entrate o diritti comunali" (ruolo per la riscossione della tassa sulle sorti boschive e sui legnami ad uso interno dell'anno 1950). Fascicolo

3.14. 30. bb. 52-53 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 2-40 - uscite: residui passivi; spese di competenza artt. 2-88 1953 Si segnala: Allegati al conto consuntivo: 153

- "Estratto statistico dei generi assoggettati ad imposta di consumo"; - "Ruolo supplettivo prima serie 1955 della imposta comunale sui cani per l'anno 1955"; "Ruolo unico delle imposte e tasse comunali per l'anno 1955" (ruolo principale per la riscossione delle tasse sull'imposta famiglia, sulle macchine per caffé tipo espresso, sulle insegne, di licenza e sui distributori di carburante). Documenti giustificativi, residui attivi: - rev. 78, art. 75: "Ruolo delle entrate o diritti comunali": ruolo per la riscossione della tassa sul legname ad uso interno per l'anno 1952. Documenti giustificativi entrata: - art. 19, rev. 83: "Ruolo delle entrate o diritti comunali": ruolo per la riscossione dei proventi dall'acquedotto comunale. Documenti giustificativi uscita: - art. 5, mand. 81: ruoli per la riscossione della tassa delle sorti della legna e del legname ad uso interno; - art. 7, mand. 82: ruolo per la riscossione della tassa per l'affitti dei lotti del bosco in località alle Pozze; - art. 22, mand. 92: ruolo unico e ruoli supplettivi delle imposte e delle tasse comunali per l'anno 1953; - art. 37, mand. 85: "Ruolo delle entrate o dei diritti comunali": ruolo per la riscossione della tassa per la pulizia dei camini. Fascicolo

3.14. 31. bb. 54-55 Allegati al bilancio di previsione Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 23-39 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-86 1954 Si segnala: Documenti giustificativi entrata: - art. 27: riassunto dei ruoli; - art. 37: "Ruolo delle entrate o diritti comunali": ruolo per la riscossione della tassa sui camini; - art. 39: "Ruolo delle entrate o diritti comunali": ruolo per il rimborso dell'equivalente d'importo dai censiti dei masi di Lasino, per fornitura della legna del curato. Fascicolo

3.14. 32. bb. 56-58 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-40 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-89 1955 Si segnala: - "Ruolo supplettivo della imposta comunale sui cani per l'anno 1955"; - "Ruolo unico per le imposte e tasse comunali per l'anno 1955". Fascicolo

3.14. 33. bb. 59-60 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo

154

Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-38 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-87 1956 Si segnala: - "Ruolo delle entrate o diritti comunali" (ruoli per la riscossione della tassa sull'acqua, sulle sorti boschive tagliate nel 1955, sul legname per i censiti per uso interno, sulla tassa per il consumo dell'acqua per il 1955 e per l'allacciamento di nuovi utenti, sul rimborso pulitura camini e sull'affitto boschi in località bassa montagna); - "Ruolo per il rimborso dell'equivalente importo per l'acquisto della legna da ardere per il curato..."; - "Ruolo per l'esazione della tassa comunale sul bestiame per l'anno 1956"; - "Ruolo della imposta comunale sui cani per l'anno 1956"; - "Ruolo per la riscossione dei tributi comunali per l'anno 1956", anche per l'imposta famiglia; - "Riepilogo dei ruoli non erariali". Fascicolo

3.14. 34. b. 61 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-37 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-82 1957 Si segnala: - "Ruolo delle entrate o diritti comunali" (ruoli per la riscossione della tassa sul taglio delle sorti boschive, sul rimborso pulizia dei camini, sull'affitto dei boschi in località alle Pozze e Codecce, sul rimborso al curato della legna da ardere, sull'affitto del lotto boschivo in località bassa montagna, sull'acqua e sui nuovi allacciamenti alla tubatura principale); - "Ruolo supplettivo prima serie" (ruolo per la riscossione dell'imposta comunale sui cani); - "Ruolo della imposta comunale sui bestiami per l'anno 1957"; - "Ruolo della imposta comunale sui cani per l'anno 1957"; - "Ruolo unico delle imposte e tasse comunali per l'anno 1957" (ruolo per la riscossione della tassa sull'imposta famiglia, sulle macchine da caffé tipo espresso, sulle insegne, di licenza e sui distributori di carburante). Allegati al bilancio di previsione: - Bilancio di previsione del Corpo dei vigili del fuoco volontari 1957. Fascicolo

3.14. 35. b. 62 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo Documenti giustificativi: - entrata: residui attivi; entrate di competenza artt. 1-38 - uscita: residui passivi; spese di competenza artt. 1-84 1958 Si segnala: - "Ruolo delle entrate o diritti comunali" (ruoli per la riscossione della tassa dell'acqua, il rimborso della spesa per la pulitura dei camini, l'affitto di lotti del bosco, la sorte boschiva ceduta ai censiti, il rimborso dell'equivalente della legna per il riscaldamento del curato); 155

- "Ruolo unico della imposta comunale sui cani per l'anno 1958"; - "Ruolo della tassa comunale sul bestiame per l'anno 1958"; - "Ruolo unico delle imposte e tasse comunali anno 1959": - "Riepilogo dei ruoli non erariali". Allegati al bilancio di previsione: - Bilancio di previsione del Corpo dei vigili del fuoco volontari 1958. Fascicolo

156 serie 3.15 Liste di leva, 1921-1954

Contenuto La serie comprende le liste dei cittadini maschi da sottoporsi a visita di leva, tenuti ad assolvere il servizio militare obbligatorio, compilate annualmente a cura dell'apposita commissione comunale. La legislazione italiana in materia di reclutamento militare (T.U. approvato con R.D. 24 dicembre 1911 n. 1497 e relativo regolamento approvato con R.D. 2 luglio 1890 n. 6952) fu estesa nei territori annessi al Regno d'Italia con R.D. 19 settembre 1921 n. 1331. La serie è ordinata secondo l'anno della classe di leva ovvero l'anno di nascita degli inscritti nelle liste di leva. Alle liste sono talvolta allegati atti relativi. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.15. 1. b. 1 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1901" 1921-1922 Lista di leva della classe 1901. Registro

3.15. 2. b. 1 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1902" 1921-1922 Lista di leva della classe 1902. Registro

3.15. 3. b. 1 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1903" 1921-1922 Lista di leva della classe 1903. Registro

3.15. 4. b. 1 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1904" 1921-1923 Lista di leva della classe 1904. Registro

157

3.15. 5. b. 1 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1905" 1923-1925 Lista di leva della classe 1905. Registro

3.15. 6. b. 1 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1906" 1923-1925 Lista di leva della classe 1906. Registro

3.15. 7. b. 1 Lista di leva della classe 1907 1925-1927 - "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1907"; - "Elenco degli ufficiali, degli allievi delle scuole militari, degli arruolati volontari... soddisfatto l'obbligo di leva" della classe 1907. Fascicolo

3.15. 8. b. 1 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1908" 1925-1928 Lista di leva della classe 1908. Registro

3.15. 9. b. 1 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1909" 1928-1929 Lista di leva della classe 1909. Registro

3.15. 10. b. 1 Lista di leva della classe 1910 1928-1931 - "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1910"; - lista supplettiva dei renitenti della classe 1910. Fascicolo

3.15. 11. b. 1 Lista di leva della classe 1911 1928-1931 - "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1911"; - "Lista di leva dei giovani riformati nati nell'anno 1911". 158

Fascicolo

3.15. 12. b. 1 Lista di leva della classe 1912 1929-1932 - "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1912"; - "Lista di leva dei giovani riformati nati nell'anno 1912". Fascicolo

3.15. 13. b. 1 Lista di leva della classe 1913 1930-1933 - "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1913"; - "Lista di leva dei giovani riformati nati nell'anno 1913"; - lista dei renitenti alla leva della classe 1913. Fascicolo

3.15. 14. b. 1 Lista di leva della classe 1914 1931-1934 - "Lista di leva dei nati nell'anno 1914" (tit. int.); - "Lista di leva dei giovani riformati nati nell'anno 1914". Fascicolo

3.15. 15. b. 1 Lista di leva della classe 1915 1934-1935 - "Lista di leva dei nati nell'anno 1915"; - lista dei renitenti alla leva della classe 1915. Fascicolo

3.15. 16. b. 1 Lista di leva della classe 1916 1935-1936 - "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1916"; - "Lista di leva dei giovani riformati nati nell'anno 1915"; - "Lista di leva dei giovani riformati nati nell'anno 1916"; - lista dei renitenti alla leva della classe 1916. Fascicolo

3.15. 17. b. 1 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1917" 1936-1937

159

Lista di leva della classe 1917. Registro

3.15. 18. b. 1 Lista di leva della classe 1918 1937-1938 - Lista di leva della classe 1918; - lista dei rivedibili della classe 1918. Fascicolo

3.15. 19. b. 1 Lista di leva della classe 1919 1938-1939 - Lista di leva della classe 1919; - lista dei riformati della classe 1919. Fascicolo

3.15. 20. b. 1 Lista di leva della classe 1920 1938-1939 - "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1920"; - lista dei renitenti della classe 1920. Fascicolo

3.15. 21. b. 2 "Lista di leva dei nati nell'anno 1921" 1939-1940 Lista di leva della classe 1921. Registro

3.15. 22. b. 2 Lista di leva della classe 1922 1941-1942 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1922", due esemplari. Fascicolo

3.15. 23. b. 2 Lista di leva della classe 1923 1941-1942 - "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1923"; - "Elenco degli ufficiali, degli allievi delle scuole militari e degli arruolati volontari..." della classe 1923; - "Elenco degli ufficiali, degli allievi delle scuole militari, degli arruolati volontari ordinari... soddisfatto l'obbligo di leva" della classe 1923.

160

Fascicolo

3.15. 24. b. 2 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1924" 1942-1943 Lista di leva della classe 1924. Registro

3.15. 25. b. 2 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1925" 1943-1944 Lista di leva della classe 1925. Registro

3.15. 26. b. 2 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1926" 1945-1946 Lista di leva della classe 1926. Registro

3.15. 27. b. 2 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1927" 1946-1947 Lista di leva della classe 1927. Registro

3.15. 28. b. 2 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1928" 1947-1948 Lista di leva della classe 1928. Registro

3.15. 29. b. 2 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1929" 1948-1949 Lista di leva della classe 1929. Registro

3.15. 30. b. 2 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1930" 1949-1950 Lista di leva della classe 1930. Registro 161

3.15. 31. b. 2 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1931" 1949-1951 Lista di leva della classe 1931. Registro

3.15. 32. b. 2 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1932" 1951-1952 Lista di leva della classe 1932. Registro

3.15. 33. b. 2 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1933" 1952-1953 Lista di leva della classe 1933. Registro

3.15. 34. b. 2 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1934" 1953-1954 Lista di leva della classe 1934. Registro

162 serie 3.16 Ruoli matricolari, 1921-[1954]

Contenuto La serie comprende i ruoli matricolari, sui quali vengono riportati tutti i dati relativi alla situazione di servizio dei militari della medesima classe che hanno assolto l'obbligo di leva. La legislazione italiana in materia di reclutamento militare (T.U. approvato con R.D. 24 dicembre 1911 n. 1497 e relativo regolamento approvato con R.D. 2 luglio 1890 n. 6952) fu estesa nei territori annessi al Regno d'Italia con R.D. 19 settembre 1921 n. 1331. La serie è ordinata secondo l'anno della classe di leva degli inscritti nei ruoli matricolari. Ai ruoli sono talvolta allegati atti relativi. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.16. 1. b. 1 "Anagrafe militare classe 1876-1898" [1929-1953] Schedario

3.16. 2. b. 1 "Anagrafe militare classe 1899-1916" [1929-1953] Schedario

3.16. 3. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1876 [1928-1953] Ruolo della classe 1876 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 4. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1877 [1928-1953] Ruolo della classe 1877 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 5. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1878

163

[1928-1953] Ruolo della classe 1878 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 6. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1879 [1928-1953] Ruolo della classe 1879 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 7. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1880 [1928-1953] Ruolo della classe 1880 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 8. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1883 [1928-1953] Ruoli della classe 1883 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

3.16. 9. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1884 [1928-1953] Ruoli della classe 1884 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

3.16. 10. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1885 [1928]-1931 Ruoli della classe 1885 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo Note Su uno degli esemplari timbro a inch. "12 feb. 1931 anno IX".

3.16. 11. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1886 [1928-1953] Ruoli della classe 1886 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

164

3.16. 12. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1887 [1928-1953] Ruoli della classe 1887 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

3.16. 13. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1888 [1928]-1930 Ruoli della classe 1888 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo Note Con timbro a inch. "12 dic. 1930 anno IX" e "18 dic. 1930 anno IX".

3.16. 14. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1889 [1928-1953] Ruolo della classe 1889 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 15. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1890 [1928]-1930 Ruolo della classe 1890 del comune di Madruzzo. Registro Note Con timbro a inch. "7 ago. 1930 anno VIII".

3.16. 16. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1891 [1928]-1930 Ruolo della classe 1891 del comune di Madruzzo. Registro Note Con timbro a inch. "7 ago. 1930 anno VIII".

3.16. 17. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1892 [1928]-1930 Ruolo della classe 1892 del comune di Madruzzo. Registro Note Con timbro a inch. "7 ago. 1930 anno VIII".

165

3.16. 18. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1893 [1928]-1930 Ruolo della classe 1893 del comune di Madruzzo. Registro Note Con timbro a inch. "7 ago. 1930 anno VIII".

3.16. 19. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1894 [1928]-1930 Ruolo della classe 1894 del comune di Madruzzo. Registro Note Con timbro a inch. "7 ago. 1930 anno VIII".

3.16. 20. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1895 [1928]-1930 Ruolo della classe 1895 del comune di Madruzzo. Registro Note Con timbro a inch. "7 ago. 1930 anno VIII".

3.16. 21. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1896 [1928]-1930 Ruolo della classe 1896 del comune di Madruzzo. Registro Note Con timbro a inch. "7 ago. 1930 anno VIII".

3.16. 22. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1897 [1928]-1930 Ruolo della classe 1897 del comune di Madruzzo. Registro Note Con timbro a inch. "7 ago. 1930 anno VIII".

3.16. 23. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1898

166

[1928]-1930 Ruolo della classe 1898 del comune di Madruzzo. Registro Note Con timbro a inch. "7 ago. 1930 anno VIII".

3.16. 24. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1899 [1928]-1930 Ruolo della classe 1899 del comune di Madruzzo. Registro Note Con timbro a inch. "7 ago. 1930 anno VIII".

3.16. 25. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1900 [1928]-1930 Ruoli della classe 1900 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo Note Su uno degli esemplari timbro a inch. "12 dic. 1930 anno IX" e sull'altro "18 dic. 1930 anno IX".

3.16. 26. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1901 [1921-1923] Ruoli della classe 1901 del comune di Lasino, due esemplari. Fascicolo

3.16. 27. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1901 [1923-1928] Ruoli della classe 1901 del comune di Calavino, due esemplari. Fascicolo

3.16. 28. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1901 [1928-1953] Ruoli della classe 1901 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

3.16. 29. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1902 [1922-1928] 167

Ruoli della classe 1902 del comune di Lasino, due esemplari. Fascicolo

3.16. 30. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1902 [1922-1928] Ruoli della classe 1902 del comune di Calavino, due esemplari. Fascicolo

3.16. 31. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1902 [1928-1953] Ruoli della classe 1902 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

3.16. 32. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1903 [1923-1928] Ruolo della classe 1903 del comune di Lasino. Registro

3.16. 33. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1903 [1928-1953] Ruoli della classe 1903 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

3.16. 34. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1904 1925 Ruolo della classe 1904 del comune di Lasino. Registro

3.16. 35. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1904 1925 Ruolo della classe 1904 del comune di Calavino. Registro

3.16. 36. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1905 1925-1926 Ruolo della classe 1905 del comune di Lasino. 168

Registro

3.16. 37. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1905 [1928-1953] Ruoli della classe 1905 del comune di Madruzzo, tre esemplari. Fascicolo

3.16. 38. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1906 1926-1927 Ruolo della classe 1906 del comune di Lasino. Registro

3.16. 39. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1906 [1926-1928] Ruolo della classe 1906 del comune di Calavino. Registro

3.16. 40. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1906 [1928-1953] Ruoli della classe 1906 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

3.16. 41. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1907 [1928]-1930 Ruolo della classe 1907 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 42. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1908 1928-1930 Ruolo della classe 1908 del comune di Madruzzo. Fascicolo

3.16. 43. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1909 [1929-1953] Ruoli della classe 1909 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo 169

3.16. 44. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1910 [1930-1953] Ruoli della classe 1910 del comune di Madruzzo, tre esemplari. Fascicolo

3.16. 45. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1911 [1931-1953] Ruoli della classe 1911 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

3.16. 46. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1912 [1932-1953] Ruoli della classe 1912 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

3.16. 47. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1913 [1933-1953] Ruoli della classe 1913 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

3.16. 48. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1914 [1934-1953] Ruoli della classe 1914 del comune di Madruzzo, due esemplari. Fascicolo

3.16. 49. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1915 [1935-1953] Ruolo della classe 1915 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 50. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1915 post 1953 - sec. XX seconda metà Ruolo della classe 1915 del comune di Lasino. Registro

170

3.16. 51. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1916 [1936-1953] Ruolo della classe 1916 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 52. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1916 post 1953 - sec. XX seconda metà Ruolo della classe 1916 del comune di Lasino. Registro

3.16. 53. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1917 [1937-1953] Ruolo della classe 1917 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 54. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1917 post 1953 - sec. XX seconda metà Ruolo della classe 1917 del comune di Lasino. Registro

3.16. 55. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1918 [1938-1953] Ruolo della classe 1918 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 56. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1918 post 1953 - sec. XX seconda metà Ruolo della classe 1918 del comune di Lasino. Registro

3.16. 57. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1919 [1939-1953] Ruolo della classe 1919 del comune di Madruzzo. Registro

171

3.16. 58. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1919 post 1953 - sec. XX seconda metà Ruolo della classe 1919 del comune di Lasino. Registro

3.16. 59. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1920 [1940-1953] Ruolo della classe 1920 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 60. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1921 [1941-1953] Ruolo della classe 1921 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 61. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1922 [1942-1953] Ruolo della classe 1922 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 62. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1923 [1943-1953] Ruolo della classe 1923 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 63. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1924 [1944-1953] Ruolo della classe 1924 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 64. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1925 [1945-1953] Ruolo della classe 1925 del comune di Madruzzo. Registro

172

3.16. 65. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1926 [1946-1953] Ruolo della classe 1926 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 66. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1927 [1947-1953] Ruolo della classe 1927 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 67. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1928 [1948-1953] Ruolo della classe 1928 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 68. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1929 [1949-1953] Ruolo della classe 1929 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 69. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1930 [1950-1953] Ruolo della classe 1930 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 70. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1931 [1951-1953] Ruolo della classe 1931 del comune di Madruzzo. Registro

3.16. 71. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1932 [1952-1953] Ruolo della classe 1932 del comune di Madruzzo. Registro

173

3.16. 72. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1933 [1953] Ruolo della classe 1933 del comune di Madruzzo. Registro Note Dalla coperta è stato ritagliato un inserto corrispondente alla stampigliatura del titolo "Ruolo matricolare comunale dei militari".

3.16. 73. b. 2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1934 [1953-1954] Ruolo della classe 1934 del comune di Madruzzo. Registro

174 serie 3.17 Lavori pubblici, 1920-1969

Contenuto La serie comprende le pratiche ed i progetti per i lavori pubblici eseguiti sul territorio comunale, suddivisi in sottoserie secondo l'oggetto dei lavori. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

175 sottoserie 3.17.1 Strade, 1950-1963

3.17.1. 1. b. 1 "Progetto per la costruzione di un nuovo tronco di strada attraverso il paese di Calavino" 1950-1951 Fascicolo

3.17.1. 2. b. 1 Progetto occupazione terreni per strada di Cavedine 1954 Fascicolo

3.17.1. 3. b. 1 Cantiere scuola - strada fra Lasino e la conca di Lagolo 1954 Cantiere scuola n. 015323/L. Fascicolo

3.17.1. 4. b. 2 Cantiere scuola - strada fra Lasino e Lagolo 1955-1956 Cantiere scuola n. 017801/L. Fascicolo

3.17.1. 5. b. 2 Cantiere scuola - strada fra Lasino e Lagolo 1955-1956 Cantiere scuola n. 027570/L. Fascicolo

3.17.1. 6. b. 3 Cantiere scuola - sistemazione strada fra Lasino e Lagolo 1956-1957 Cantiere scuola n. 029294/L. Fascicolo

3.17.1. 7. b. 3 Cantiere scuola - sistemazione strada fra Lasino e Lagolo 1957-1959 Cantiere scuola n. 035475/L. 176

Fascicolo

3.17.1. 8. b. 3 Cantiere scuola - strada fra Lasino e Lagolo 1958 Cantiere scuola n. 041207/L. Fascicolo

3.17.1. 9. b. 4 Cantiere scuola - strada fra Lasino e Lagolo 1958-1959 Cantiere scuola n. 043050/L. Fascicolo

3.17.1. 10. b. 4 Cantiere scuola - strada fra Lasino e Lagolo 1959 Cantiere scuola n. 049737/L. Fascicolo

3.17.1. 11. bb. 5-6 Progetti cantieri scuola 1956-1963 Progetti per costruzione strada fra Lasino e Lagolo; sistemazione e allargamento strada Masi di Lasino; rimboschimento; strada comunale fra Padergnone e Calavino; strada Lasino-Stravino. Fascicolo

177 sottoserie 3.17.2 Acque, 1920-1961

3.17.2. 1. b. 1 Acquedotto di Lasino 1920-1935 Fascicolo

3.17.2. 2. b. 2 Acquedotto di Masi di Lasino 1949-1958 Fascicolo

3.17.2. 3. b. 3 Nuovo acquedotto di Lasino 1952-1960 (con doc. del 1944) Fascicolo

3.17.2. 4. b. 4 Progetto dei lavori di costruzione della fognatura di Lasino 1955; 1961 Fascicolo

178 sottoserie 3.17.3 Edifici, 1934-1969

3.17.3. 1. b. 1 Edifici scolastici 1934-1969 Si segnala: "Scuola rurale Castel Madruzzo"; scuole di Sarche; scuole di Masi di Lasino. Fascicolo

3.17.3. 2. b. 1 "Progetto sistemazione casa comunale Lasino" 1944-1945 Fascicolo

179 sottoserie 3.17.4 Diversi, 1930-1946

3.17.4. 1. b. 1 Strade e acque pubbliche 1930-1946 - "Relazione sugli acquedotti comunali deficienti per richiesta contributi", 1944-1945; - "Acque pubbliche", 1942, 1944-1946; - "Società industriale trentina - Trento pratica riattazione strada dei campetti a Masi di Madruzzo", 1942; - "Programma di opere igieniche da costruirsi nel dopoguerra", 1942; - "Pratica ingombro nel letto del fiume Sarca, per lavori al ponte Maso Gobbo S.S. 45 bis", 1940; - "Pratica demolizione case p.e. 270, 271 e 272 in loc. 'Croce' di Lasino", 1934, 1939-1942; - "Ricostruzione muro strada verso il panificio", 1941; - "Ricostruzione muro presso la chiesa di Lasino - Madruzzo", 1941; - "Franamento muro alla caserma dei carabinieri di Madruzzo", 1940-1941; - "Consorzi strade", 1936-1946; - "Atti concessione di regolarizzazione di sanatoria per le pose di acquedotti comunali e sue derivazioni...", 1936-1937; - "Manifesto di denuncia acque pubbliche, catasto delle derivazioni, dichiarazioni delle utenze...", 1935, 1943; - "Schema di elenco delle acque pubbliche della Provincia di Trento", 1932-1936; - "Acquedotti polizza deposito cauzionale - Strada del Caffaro Sarche", 1930-1933. Fascicolo

180 serie 3.18 Licenze edilizie, 1957-1958

Contenuto La serie raccoglie le pratiche edilizie relative al rilascio della licenza edilizia, ovvero dell'autorizzazione dell'amministrazione comunale a svolgere lavori di edilizia privata, secondo le prescrizioni della Legge urbanistica 17 agosto 1942 n. 1150. Con la circolare del Ministero dei lavori pubblici del 6 dicembre 1958 vengono fornite ulteriori direttive ed indicazioni relative al rilascio delle licenze. Altre pratiche edilizie sono conservate nella serie Carteggio ed atti degli affari comunali per oggetto (3.7) nel fascicolo relativo ai lavori della Commissione edilizia comunale (3.7.38, b. 34).

3.18. 1 Licenze edilizie 1957-1958 Fascicolo

181 serie 3.19 Registri degli atti di nascita, 1924-1958

Contenuto I registri dei nati sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile. Nel Trentino la tenuta dei registri dei nati da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924 (R. D. 24 settembre 1923 n. 2013, entrato in vigore il 1° gennaio 1924). Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.19. 1 Registro degli atti di nascita 1924 Registro

3.19. 2 Registro degli atti di nascita 1925 Registro

3.19. 3 Registro degli atti di nascita 1926 Registro

3.19. 4 Registro degli atti di nascita 1927 Registro

3.19. 5 Registro degli atti di nascita 1928 Registro

3.19. 6

182

Registro degli atti di nascita 1929 Registro

3.19. 7 Registro degli atti di nascita 1930 Registro

3.19. 8 Registro degli atti di nascita 1931 Registro

3.19. 9 Registro degli atti di nascita 1932 Registro

3.19. 10 Registro degli atti di nascita 1933 Registro

3.19. 11 Registro degli atti di nascita 1934 Registro

3.19. 12 Registro degli atti di nascita 1935 Registro

3.19. 13 Registro degli atti di nascita 1936 Registro

3.19. 14 Registro degli atti di nascita 1937 183

Registro

3.19. 15 Registro degli atti di nascita 1937 Registro

3.19. 16 Registro degli atti di nascita 1939 Registro

3.19. 17 Registro degli atti di nascita 1940 Registro

3.19. 18 Registro degli atti di nascita 1941 Registro

3.19. 19 Registro degli atti di nascita 1942 Registro

3.19. 20 Registro degli atti di nascita 1943 Registro

3.19. 21 Registro degli atti di nascita 1944 Registro

3.19. 22 Registro degli atti di nascita 1945 Registro

184

3.19. 23 Registro degli atti di nascita 1946 Registro

3.19. 24 Registro degli atti di nascita 1947 Registro

3.19. 25 Registro degli atti di nascita 1948 Registro

3.19. 26 Registro degli atti di nascita 1949 Registro

3.19. 27 Registro degli atti di nascita 1950 Registro

3.19. 28 Registro degli atti di nascita 1951 Registro

3.19. 29 Registro degli atti di nascita 1952 Registro

3.19. 30 Registro degli atti di nascita 1953 Registro

3.19. 31 Registro degli atti di nascita 185

1954 Registro

3.19. 32 Registro degli atti di nascita 1955 Registro

3.19. 33 Registro degli atti di nascita 1956 Registro

3.19. 34 Registro degli atti di nascita 1957 Registro

3.19. 35 Registro degli atti di nascita 1958 Registro

186 serie 3.20 Registri degli atti di matrimonio, 1924-1958

Contenuto I registri dei matrimoni sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile. Nel Trentino la tenuta dei registri dei matrimoni da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924 (R. D. 24 settembre 1923 n. 2013, entrato in vigore il 1° gennaio 1924). Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.20. 1 Registro degli atti di matrimonio 1924 Registro

3.20. 2 Registro degli atti di matrimonio 1925 Registro

3.20. 3 Registro degli atti di matrimonio 1926 Registro

3.20. 4 Registro degli atti di matrimonio 1927 Registro

3.20. 5 Registro degli atti di matrimonio 1928 Registro

3.20. 6

187

Registro degli atti di matrimonio 1929 Registro

3.20. 7 Registro degli atti di matrimonio 1930 Registro

3.20. 8 Registro degli atti di matrimonio 1931 Registro

3.20. 9 Registro degli atti di matrimonio 1932 Registro

3.20. 10 Registro degli atti di matrimonio 1933 Registro

3.20. 11 Registro degli atti di matrimonio 1934 Registro

3.20. 12 Registro degli atti di matrimonio 1935 Registro

3.20. 13 Registro degli atti di matrimonio 1936 Registro

3.20. 14 Registro degli atti di matrimonio 1937 188

Registro

3.20. 15 Registro degli atti di matrimonio 1938 Registro

3.20. 16 Registro degli atti di matrimonio 1939 Registro

3.20. 17 Registro degli atti di matrimonio 1940 Registro

3.20. 18 Registro degli atti di matrimonio 1941 Registro

3.20. 19 Registro degli atti di matrimonio 1942 Registro

3.20. 20 Registro degli atti di matrimonio 1943 Registro

3.20. 21 Registro degli atti di matrimonio 1944 Registro

3.20. 22 Registro degli atti di matrimonio 1945 Registro

189

3.20. 23 Registro degli atti di matrimonio 1946 Registro

3.20. 24 Registro degli atti di matrimonio 1947 Registro

3.20. 25 Registro degli atti di matrimonio 1948 Registro

3.20. 26 Registro degli atti di matrimonio 1949 Registro

3.20. 27 Registro degli atti di matrimonio 1950 Registro

3.20. 28 Registro degli atti di matrimonio 1951 Registro

3.20. 29 Registro degli atti di matrimonio 1952 Registro

3.20. 30 Registro degli atti di matrimonio 1953 Registro

3.20. 31 Registro degli atti di matrimonio 190

1954 Registro

3.20. 32 Registro degli atti di matrimonio 1955 Registro

3.20. 33 Registro degli atti di matrimonio 1956 Registro

3.20. 34 Registro degli atti di matrimonio 1957 Registro

3.20. 35 Registro degli atti di matrimonio 1958 Registro

191 serie 3.21 Registri degli atti di morte, 1924-1958

Contenuto I registri dei morti sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile. Nel Trentino la tenuta dei registri dei morti da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924 (R. D. 24 settembre 1923 n. 2013, entrato in vigore il 1° gennaio 1924). Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.21. 1 Registro degli atti di morte 1924 Registro

3.21. 2 Registro degli atti di morte 1925 Registro

3.21. 3 Registro degli atti di morte 1926 Registro

3.21. 4 Registro degli atti di morte 1927 Registro

3.21. 5 Registro degli atti di morte 1928 Registro

3.21. 6

192

Registro degli atti di morte 1929 Registro

3.21. 7 Registro degli atti di morte 1930 Registro

3.21. 8 Registro degli atti di morte 1931 Registro

3.21. 9 Registro degli atti di morte 1932 Registro

3.21. 10 Registro degli atti di morte 1933 Registro

3.21. 11 Registro degli atti di morte 1934 Registro

3.21. 12 Registro degli atti di morte 1935 Registro

3.21. 13 Registro degli atti di morte 1936 Registro

3.21. 14 Registro degli atti di morte 1937 193

Registro

3.21. 15 Registro degli atti di morte 1938 Registro

3.21. 16 Registro degli atti di morte 1939 Registro

3.21. 17 Registro degli atti di morte 1940 Registro

3.21. 18 Registro degli atti di morte 1941 Registro

3.21. 19 Registro degli atti di morte 1942 Registro

3.21. 20 Registro degli atti di morte 1943 Registro

3.21. 21 Registro degli atti di morte 1944 Registro

3.21. 22 Registro degli atti di morte 1945 Registro

194

3.21. 23 Registro degli atti di morte 1946 Registro

3.21. 24 Registro degli atti di morte 1947 Registro

3.21. 25 Registro degli atti di morte 1948 Registro

3.21. 26 Registro degli atti di morte 1949 Registro

3.21. 27 Registro degli atti di morte 1950 Registro

3.21. 28 Registro degli atti di morte 1951 Registro

3.21. 29 Registro degli atti di morte 1952 Registro

3.21. 30 Registro degli atti di morte 1953 Registro

3.21. 31 Registro degli atti di morte 195

1954 Registro

3.21. 32 Registro degli atti di morte 1955 Registro

3.21. 33 Registro degli atti di morte 1956 Registro

3.21. 34 Registro degli atti di morte 1957 Registro

3.21. 35 Registro degli atti di morte 1958 Registro

196 serie 3.22 Registri degli atti di cittadinanza, 1924-1958

Contenuto I registri di cittadinanza sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile. Nel Trentino la tenuta dei registri di cittadinanza da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924 (R. D. 24 settembre 1923 n. 2013, entrato in vigore il 1 gennaio 1924). Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.22. 1 Registro degli atti di cittadinanza 1924 Registro

3.22. 2 Registro degli atti di cittadinanza 1925 Registro

3.22. 3 Registro degli atti di cittadinanza 1926 Registro

3.22. 4 Registro degli atti di cittadinanza 1927 Registro

3.22. 5 Registro degli atti di cittadinanza 1928 Registro

3.22. 6

197

Registro degli atti di cittadinanza 1929 Registro

3.22. 7 Registro degli atti di cittadinanza 1930 Registro

3.22. 8 Registro degli atti di cittadinanza 1931 Registro

3.22. 9 Registro degli atti di cittadinanza 1932 Registro

3.22. 10 Registro degli atti di cittadinanza 1933 Registro

3.22. 11 Registro degli atti di cittadinanza 1934 Registro

3.22. 12 Registro degli atti di cittadinanza 1935 Registro

3.22. 13 Registro degli atti di cittadinanza 1936 Registro

3.22. 14 Registro degli atti di cittadinanza 1937 198

Registro

3.22. 15 Registro degli atti di cittadinanza 1938 Registro

3.22. 16 Registro degli atti di cittadinanza 1939 Registro

3.22. 17 Registro degli atti di cittadinanza 1940 Registro

3.22. 18 Registro degli atti di cittadinanza 1941 Registro

3.22. 19 Registro degli atti di cittadinanza 1942 Registro

3.22. 20 Registro degli atti di cittadinanza 1943 Registro

3.22. 21 Registro degli atti di cittadinanza 1944 Registro

3.22. 22 Registro degli atti di cittadinanza 1945 Registro

199

3.22. 23 Registro degli atti di cittadinanza 1946 Registro

3.22. 24 Registro degli atti di cittadinanza 1947 Registro

3.22. 25 Registro degli atti di cittadinanza 1948 Registro

3.22. 26 Registro degli atti di cittadinanza 1949 Registro

3.22. 27 Registro degli atti di cittadinanza 1950 Registro

3.22. 28 Registro degli atti di cittadinanza 1951 Registro

3.22. 29 Registro degli atti di cittadinanza 1952 Registro

3.22. 30 Registro degli atti di cittadinanza 1953 Registro

3.22. 31 Registro degli atti di cittadinanza 200

1954 Registro

3.22. 32 Registro degli atti di cittadinanza 1955 Registro

3.22. 33 Registro degli atti di cittadinanza 1956 Registro

3.22. 34 Registro degli atti di cittadinanza 1957 Registro

3.22. 35 Registro degli atti di cittadinanza 1958 Registro

201 serie 3.23 Indici decennali dei registri di stato civile, 1934-1954

Contenuto La serie comprende gli indici dei registri di stato civile, redatti ogni decennio.

3.23. 1 Indice decennale dei registri di stato civile 1934 Indice per gli anni 1924-1934. Registro

3.23. 2 Indice decennale dei registri di stato civile 1944 Indice per gli anni 1934-1944. Registro

3.23. 3 Indice decennale dei registri di stato civile 1954 Indice per gli anni 1944-1954. Registro

202 serie 3.24 Censimenti, 1930-1951

Contenuto La serie conserva gli atti relativi al censimento della popolazione, dell'agricoltura, dell'industria e commercio. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522 i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.24. 1. b. 1 "Censimento agricolo 1930" 1930 Atti relativi al censimento agricolo; stati di sezione e prospetti; pianta delle sezioni di censimento (1 c., inch. su carta da lucido). Fascicolo

3.24. 2. b. 2 VIII censimento della popolazione 1936 Carteggio ed atti relativi alle operazioni di censimento. Fascicolo

3.24. 3. bb. 3-4 "Censimento industriale e commerciale 1937-1940" 1937-1940 Carteggio ed atti relativi alle operazioni di censimento. Fascicolo

3.24. 4. b. 5 III censimento generale dell'industria e commercio 1951 Stampati e atti relativi alle operazioni di censimento. Fascicolo

3.24. 5. bb. 6-9 IX censimento generale della popolazione 1951 Stampati, corrispondenza, fogli famiglia, prospetti riassuntivi. Fascicolo

203 serie 3.25 Registro della popolazione, sec. XX (1922 - post 1953)

Contenuto La serie conserva i fogli di famiglia, i fogli di famiglia eliminati (famiglie emigrate all'estero o in altro comune o estinte) e le schede individuali. L'articolo 31 del regolamento datato 12 novembre 1921 stabiliva che, in occasione del sesto censimento della popolazione, i comuni del Trentino dovessero procedere alla formazione del registro della popolazione. Questo doveva essere impostato su questo modulo tripartito: fogli di casa, fogli di famiglia, fogli individuali. I fogli di casa dovevano essere tanti quanti gli edifici atti ad abitazione nel comune; dovevano riportare, oltre al numero civico, tutte le indicazioni necessarie alla loro individuazione e dovevano essere tenuti secondo l'ordine del numero della strada comunale. I fogli di famiglia, compilati nella maniera consueta, dovevano essere racchiusi, in ordine alfabetico, dentro il foglio relativo alla casa dove ciascuna famiglia abitava. I fogli (o schede) individuali, ordinati alfabeticamente, dovevano essere tanti quanti gli individui aventi dimora stabile nel comune e contenere i dati relativi alla loro posizione anagrafica, stato civile, professione, etc.. Con l'ulteriore "Regolamento per la formazione e la tenuta dei registri di popolazione in ciascun comune del Regno" approvato con R.D. 2 dicembre 1929 n. 2132 (relativo alla legge 7.4.1921 n. 457 concernente il censimento della popolazione) le componenti del registro della popolazione si ridussero a due: fogli di famiglia (mod. A) e schede individuali (mod. B), ordinati nell'ordine consueto. Attualmente il "servizio delle anagrafi della popolazione residente" è disciplinato con legge del 1954 e relativo regolamento del 1958; essendo state definitivamente soppresse le cartelle di casa, l'anagrafe risulta costituita da schede di famiglia e di convivenza nonché dalle schede individuali. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522 i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.25. 1 "Anagrafe della frazione Sarche" [1922] Registro della popolazione con indice alfabetico delle famiglie e fogli di famiglia nn. 1-79. Registro, legatura in mezza tela, cc. 79 (num. orig.)

3.25. 2. b. 2 Fogli famiglia del comune di Madruzzo [1928-1953] Fogli di famiglia e cartelle di casa delle seguenti vie o località: 1. piazza Guglielmo Marconi, 2. via Bordesino, 3. via Cornetto, 4. via Dos, 5. via Garibaldi, 6. via Isonzo, 7. via Lagolo, 8. via Masi di Lasino, 9. via Monte Grappa, 10. via Montello, 11. (mancante), 12. via Roma, 13. via Tre Novembre, 14. via Ventitrè Marzo, 15. via Ventotto Ottobre, 16. via Verdi, 17. piazza Vittorio Emanuele III, 18. famiglie in aperta campagna, frazione Castelmadruzzo, strada del Caffaro, frazione Masi di Lasino.

204

Fascicolo

3.25. 3. bb. 3-5 Fogli famiglia del comune di Lasino post 1953 - sec. XX Fogli di famiglia e cartelle di casa delle seguenti vie o località: 1. via Bordesino, 2. via Cornetto, 3. via del Dos, 4. via Giuseppe Verdi, 5. via Isonzo, 6. via Lagolo, 7. via Masi, 8. via Monte Grappa, 9. via Montello, 10. piazza della Fiera, 11. piazza G. Marconi, 12. (mancante), 13. via Roberto de Bassetti, 14. via Roma, 15. via Tre Novembre, 16. frazione Masi di Madruzzo, 17. frazione Castelmadruzzo, 18. frazione Sarche di Lasino. Fascicolo

3.25. 4. bb. 6-8 Schede individuali sec. XX Schede individuali (mod. B), in ordine alfabetico. Schedario Note Al momento del prelievo dell'archivio le schede si trovavano in parte raccolte in parte sparse sul pavimento. Redatte in occasione del censimento del 1931 e del 1936 ed in occasione del censimento del 1951, le schede individuali sono state - come di prassi - oggetto di revisione e di eliminazione. A causa dello stato del materiale e della mancanza di parte dello schedario, in sede di riordino non si è potuto ricostruire i diversi schedari, che con tutta probabilità erano almeno tre: lo schedario del censimento del 1931, quello del censimento del 1951, il gruppo di schede eliminate. Si è dunque optato per costituire un unico schedario, in cui in molti casi i nominativi si ripetono ma che risulta (oltre che più pratico per la consultazione) più organico.

3.25. 5 "Registro cronologico dei fogli di famiglia eliminati" sec. XX Registro, cc. 5 n.n.

3.25. 6. bb. 10-11 Fogli famiglia eliminati post 1953 - sec. XX Fogli famiglia eliminati conservati in ordine alfabetico. Fascicolo

205 serie 3.26 Movimento della popolazione, 1930-1964

Contenuto Il regolamento del 1929, che ribadiva le disposizioni di quello emanato nel 1901, stabiliva che ciascun comune tenesse un registro nel quale doveva essere annotato periodicamente (ogni mese e ogni anno) il movimento numerico avvenuto nella popolazione stabile del comune in conseguenza ad immigrazioni ed emigrazioni nazionali ed internazionali. Oltre ai dati riguardanti la popolazione stabile il registro doveva riportare anche il numero delle persone iscritte solo provvisoriamente. La serie conserva annualmente il registro di immigrazione con i rispettivi fascicoli personali, il registro di emigrazione con i rispettivi fascicoli personali e la statistica del movimento della popolazione. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

3.26. 1. b. 1 "Registro emigrati-immigrati 1930" 1930-1933 Registro

3.26. 2. b. 1 "Registro delle emigrazioni" 1932-1933 Registro

3.26. 3. b. 1 "Registro immigrazioni" 1934-1936 Registro

3.26. 4. b. 1 "Registro emigrazioni" 1934-1936 Registro

3.26. 5. b. 1 "Immigrazione" 1935 Pratiche personali di immigrazione.

206

Fascicolo

3.26. 6. b. 1 "Emigrazione" 1935 Pratiche personali di emigrazione. Fascicolo

3.26. 7. b. 1 "Pratiche immigrazione 1936" 1936 Pratiche personali di immigrazione. Fascicolo

3.26. 8. b. 1 "Atti emigrazione" 1936 Pratiche personali di emigrazione. Fascicolo

3.26. 9. b. 1 "Prospetto annuale movimento della popolazione" 1936 Fascicolo

3.26. 10. b. 2 "Registro immigrazioni 1937" 1937 Registro

3.26. 11. b. 2 "Pratiche immigrazioni" 1937 Pratiche personali di immigrazione. Fascicolo

3.26. 12. b. 2 "Registro emigrazioni 1937" 1937 Registro

3.26. 13. b. 2

207

"Pratiche emigrazione 1937" 1937 Pratiche personali di emigrazione. Fascicolo

3.26. 14. b. 2 "Prospetti annuali del movimento della popolazione anno 1937" 1937 Fascicolo

3.26. 15. b. 2 "Registro delle pratiche di immigrazione" 1938 Registro

3.26. 16. b. 2 Pratiche personali di immigrazione 1938 Fascicolo

3.26. 17. b. 2 "Registro delle pratiche di emigrazione" 1938 Registro

3.26. 18. b. 2 Pratiche personali di emigrazione 1938 Fascicolo

3.26. 19. b. 2 "Statistica 1938" 1938 Statistica del movimento della popolazione. Fascicolo

3.26. 20. b. 2 "Immigrati 1939 XVII" 1939 Registro

3.26. 21. b. 2

208

Pratiche personali di immigrazione 1939 Fascicolo

3.26. 22. b. 2 "Emigrati 1939 XVII" 1939 Registro

3.26. 23. b. 2 Pratiche personali di emigrazione 1939 Fascicolo

3.26. 24. b. 2 Statistica del movimento della popolazione 1939 Fascicolo

3.26. 25. b. 3 "Registro immigrazione 1940" 1940 Registro

3.26. 26. b. 3 Pratiche personali di immigrazione 1940 Fascicolo

3.26. 27. b. 3 "Registro emigrazione 1940" 1940 Registro

3.26. 28. b. 3 Pratiche personali di emigrazione 1940 Fascicolo

3.26. 29. b. 3 "Statistica mensile della popolazione" 1940 209

Fascicolo

3.26. 30. b. 3 "Immigrazioni 1941" 1941 Registro

3.26. 31. b. 3 Pratiche personali di immigrazione 1941 Fascicolo

3.26. 32. b. 3 "Emigrazioni 1941" 1941 Registro

3.26. 33. b. 3 Pratiche personali di emigrazione 1941 Fascicolo

3.26. 34. b. 3 "Statistiche annuali 1941" 1941 Statistica del movimento della popolazione. Fascicolo

3.26. 35. b. 3 "Registro delle pratiche di immigrazione" 1942 Registro

3.26. 36. b. 3 Pratiche personali di immigrazione 1942 Fascicolo

3.26. 37. b. 3 "Registro delle pratiche di emigrazione" 1942 Registro

210

3.26. 38. b. 3 Pratiche di emigrazione 1942 Fascicolo

3.26. 39. b. 3 Statistica del movimento della popolazione 1942 Fascicolo

3.26. 40. b. 3 "Registro delle pratiche di immigrazione" 1943 Registro

3.26. 41. b. 3 Pratiche personali di immigrazione 1943 Fascicolo

3.26. 42. b. 3 "Registro delle pratiche di emigrazione" 1943 Registro

3.26. 43. b. 3 Pratiche personali di emigrazione 1943 Fascicolo

3.26. 44. b. 3 Statistica del movimento della popolazione 1943 Fascicolo

3.26. 45. b. 4 "Registro immigrazione 1944" 1944 Registro

3.26. 46. b. 4 211

Pratiche personali di immigrazione 1944 Fascicolo

3.26. 47. b. 4 "Registro emigrazioni 1944" 1944 Registro

3.26. 48. b. 4 Pratiche personali di emigrazione 1944 Fascicolo

3.26. 49. b. 4 "Statistica anno 1944" 1944 Statistica del movimento della popolazione. Fascicolo

3.26. 50. b. 4 "Registro immigrati 1945" 1945 Registro

3.26. 51. b. 4 Pratiche personali di immigrazione 1945 Fascicolo

3.26. 52. b. 4 "Registro emigrazioni 1945" 1945 Registro

3.26. 53. b. 4 Pratiche personali di emigrazione 1945 Fascicolo

3.26. 54. b. 4 "Statistica anno 1945"

212

1945 Statistica del movimento della popolazione. Fascicolo

3.26. 55. b. 4 "Registro immigrati 1946" 1946 Registro

3.26. 56. b. 4 Pratiche personali di immigrazione 1946 Fascicolo

3.26. 57. b. 4 "Registro emigrati 1946" 1946 Registro

3.26. 58. b. 4 Pratiche personali di emigrazione 1946 Fascicolo

3.26. 59. b. 4 "Statistica demografica anno 1946" 1946 Statistica del movimento della popolazione. Fascicolo

3.26. 60. b. 4 "Registro immigrazioni 1947" 1947 Registro

3.26. 61. b. 4 Pratiche personali di immigrazione 1947 Fascicolo

3.26. 62. b. 4 "Registro emigrazioni 1947"

213

1947 Registro

3.26. 63. b. 4 Pratiche personali di emigrazione 1947 Fascicolo

3.26. 64. b. 4 "Movimento della popolazione del comune di Madruzzo anno 1947 e relativi prospetti annuali" 1947 Fascicolo

3.26. 65. b. 5 "Registro immigrazioni 1948" 1948 Registro

3.26. 66. b. 5 Pratiche personali di immigrazione 1948 Fascicolo

3.26. 67. b. 5 "Registro di emigrazione 1948" 1948 Registro

3.26. 68. b. 5 Pratiche personali di emigrazione 1948 Fascicolo

3.26. 69. b. 5 "Statistica 1948" 1948 Statistica del movimento della popolazione. Fascicolo

3.26. 70. b. 5 "Registro immigrazioni 1949" 1949

214

Registro

3.26. 71. b. 5 Pratiche personali di immigrazione 1949 Fascicolo

3.26. 72. b. 5 "Registro delle emigrazioni 1949" 1949 Registro

3.26. 73. b. 5 Pratiche personali di emigrazione 1949 Fascicolo

3.26. 74. b. 5 "Statistica anno 1949" 1949 Statistica del movimento della popolazione. Fascicolo

3.26. 75. b. 5 "Registro immigrazioni 1950" 1950 Registro

3.26. 76. b. 5 Pratiche personali di immigrazione 1950 Fascicolo

3.26. 77. b. 5 "Registro emigrazione 1950" 1950 Registro

3.26. 78. b. 5 Pratiche personali di emigrazione 1950 Fascicolo

215

3.26. 79. b. 5 "Statistica 1950" 1950 Statistica del movimento della popolazione. Fascicolo

3.26. 80. b. 6 "Registro immigrazione 1951" 1951 Registro

3.26. 81. b. 6 Pratiche personali di immigrazione 1951 Fascicolo

3.26. 82. b. 6 "Registro emigrazione 1951" 1951 Registro

3.26. 83. b. 6 Pratiche di emigrazione 1951 Fascicolo

3.26. 84. b. 6 "Statistica anno 1951" 1951 Statistica del movimento della popolazione. Fascicolo

3.26. 85. b. 6 "Emigrazioni 1952" 1952 Registro

3.26. 86. b. 6 Pratiche personali di immigrazione 1952 Fascicolo

216

3.26. 87. b. 6 "Emigrazioni 1952" 1952 Registro

3.26. 88. b. 6 Pratiche personali di emigrazione 1952 Fascicolo

3.26. 89. b. 6 Statistica del movimento della popolazione 1952 Fascicolo

3.26. 90. b. 6 "Registro delle pratiche di immigrazione" 1953 Registro

3.26. 91. b. 6 Pratiche personali di immigrazione 1953 Fascicolo

3.26. 92. b. 6 "Registro delle pratiche di emigrazione" 1953 Registro

3.26. 93. b. 6 Pratiche personali di emigrazione 1953 Fascicolo

3.26. 94. b. 6 Statistica del movimento della popolazione 1953 Fascicolo

3.26. 95. b. 7 217

"Immigrazione 1954" 1954 Registro

3.26. 96. b. 7 Pratiche personali di immigrazione 1954 Fascicolo

3.26. 97. b. 7 "Emigrazioni 1954" 1954 Registro

3.26. 98. b. 7 Pratiche personali di emigrazione 1954 Fascicolo

3.26. 99. b. 7 "Statistica anno 1954 del movimento della popolazione..." 1954 Fascicolo

3.26. 100. b. 7 "Registro immigrati..." 1955-1964 Registro

3.26. 101. b. 7 "Registro emigrati..." 1955-1964 Registro

3.26. 102. b. 7 "Immigrati anno 1955" 1955 Pratiche personali di immigrazione. Fascicolo

3.26. 103. b. 7 "Emigrazioni 1955"

218

1955 Fascicolo

3.26. 104. b. 7 "Statistica 1955" 1955 Statistica del movimento della popolazione. Fascicolo

3.26. 105. b. 7 "Pratiche di immigrazione anno 1956" 1956 Fascicolo

3.26. 106. b. 7 "Pratiche di emigrazione anno 1956" 1956 Fascicolo

3.26. 107. b. 7 Statistica del movimento della popolazione 1956 Fascicolo

3.26. 108. b. 7 "Pratiche di immigrazione anno 1957" 1957 Fascicolo

3.26. 109. b. 7 "Pratiche di emigrazione anno 1957" 1957 Fascicolo

3.26. 110. b. 7 Statistica del movimento della popolazione 1957 Fascicolo

3.26. 111. b. 7 "Pratiche di immigrazione" 1958

219

Fascicolo

3.26. 112. b. 7 "Pratiche di emigrazione" 1958 Fascicolo

3.26. 113. b. 7 Statistica del movimento della popolazione 1958 Fascicolo

220 serie 3.27 Registri diversi, 1924-1963

Contenuto In questa serie si conservano i registri riguardanti i diversi settori di competenza dell'amministrazione comunale per i quali, data la natura peculiare o l'esiguità numerica, non si è ritenuto opportuno costituire delle serie autonome.

3.27. 1 "Civichi numeri delle frazioni"(1) [1928-1953] Registro, cc. 14 n.n. Note (1) sic!

3.27. 2 Registri delle vaccinazioni e rivaccinazioni 1924-1947 Registri delle vaccinazioni e rivaccinazioni antivaiolose e antidifteriche; atti relativi. Registro

3.27. 3 "Registro dei matrimoni celebrati fra persone già unite fra loro in matrimonio civilmente valido"(1) 1936 Registro dei matrimoni religiosi seguiti a matrimoni civili, avvenuti nel 1936 (all'interno atti relativi del 1944). Registro Note (1) Il registro, a carattere annuale, è prescritto dalla circolare 3 settembre 1929 n. 2234 del Ministero di grazia, giustizia e degli affari del culto.

3.27. 4 "Schedario dei libretti di lavoro" 1937 gennaio 30-1940 aprile 20 Registro

3.27. 5 "Registro carte d'identità" 1941-1953 Registro

3.27. 6 "Registro forestieri dal 1° ottobre 1950..." 221

1950 ottobre 1-1963 settembre 25 Registro dei forestieri che soggiornano nel comune. Registro

222 subfondo 4 Commissione comunale per l'alimentazione di Madruzzo, 1942-1945

Contenuto La circolare della Sezione provinciale dell'alimentazione (Sepral) del 6 agosto 1942 XX n. 240 stabiliva che "in ogni comune" venisse "costituita una commissione comunale per l'alimentazione". Compito della commissione era di collaborare con gli uffici della Sepral nella vigilanza sui produttori, sui distributori e sui consumatori del settore alimentare. La commissione comunale dell'alimentazione sostituiva il Comitato comunale per i prezzi e le Commissioni comunali di conferimento dei cereali e delle fave agli ammassi e ne assorbiva le funzioni. La Commissione comunale per l'alimentazione fu costituita nella segreteria comunale di Madruzzo il 20 agosto 1942. Era composta da: Salvetta Dario (podestà), Andreis Ruggero (segretario del fascio), Pedrini Erminia (segreteria del fascio femminile), dal comandante della stazione dei carabinieri, Trentini Francesco (rappresentante dell'organizzazione sindacale degli agricoltori), Grosselli Emilio (rappresentante dell'organizzazione sindacale degli industriali), Grosselli Gioachino (rappresentante dell'organizzazione sindacale dei commercianti), Lunelli Davide (rappresentante dell'organizzazione sindacale lavoratori dell'agricoltura), Danielli Silvio (rappresentante dell'organizzazione sindacale lavoratori dell'industria), Bortoli Ermenegildo (rappresentante dell'organizzazione sindacale lavoratori del commercio), Bortoli Ermenegildo (rappresentante dell'Ente nazionale fascista della cooperazione).

223 serie 4.1 Verbali delle deliberazioni della commissione, 1942-1944

4.1. 1. b. 1 "Commissione comunale per l'alimentazione. Registro verbali di deliberazione" 1942 agosto 20-1944 aprile 15 Registro

224 serie 4.2 Carteggio ed atti, 1942-1945

4.2. 2. b. 1 "Commissione comunale per l'alimentazione. Costituzione, corrispondenza, riunioni" 1942-1943 Fascicolo

4.2. 3. b. 1 Carteggio ed atti 1942-1945 Si segnala: - "Circolari denuncia vino"; - "Accertamento operazioni ammasso cereali"; - "Molini per conto terzi, superi di resa"; - "Applicazione dei piani di coltura"; - "Disciplina macinazione per conto di terzi"; - "Disciplina per la raccolta e l'ammasso delle patate"; - "Vigilanza applicazione prezzi" - "Disciplina raccolta delle uova"; - "Nuovi prezzi massimi del vino"; - "Prezzo del pane"; - "Disciplina per i trasporti di prodotti ortofrutticoli"; - "Campagna primaverile 1944 grano e cereali"; - "Campagna granaria 1944"; - "Carte annonarie. Consistenza della popolazione e sfollati nel comune"; - "Protezione dell'agricoltura"; - "Disciplina patate campagna 1944"; - "Distribuzione di frumento in luogo del pane e dei generi da minestra". Fascicolo

225 subfondo 5 Protezione antiaerea di Madruzzo, 1943-1945

Contenuto Un'ordinanza della Prefettura di Trento di data 18 dicembre 1943 stabiliva che in ogni comune venisse nominato un incaricato comunale - il podestà o il segretario comunale - per l'organizzazione della protezione antiaerea. L'incaricato comunale di protezione antiaerea era responsabile dell'organizzazione della protezione e dei servizi di soccorso nel comune e dipendeva dall'incaricato di zona (nel caso di Madruzzo da Trento). Nel comune di Madruzzo l'incaricato comincia la sua attività nel 1944.

226 serie 5.1 Protocolli degli esibiti, 1944

5.1. 1. b. 1 "Protocollo esibiti P.A." 1944 1944: nn. 1-52. Registro Note Il numero di protocollo è doppio (es. 1/236), in quanto la corrispondenza veniva protocollata sia nel protocollo della Protezione antiaerea sia nel protocollo comunale.

227 serie 5.2 Carteggio ed atti, 1943-1945

5.2. 2. b. 1 "Incaricato comunale... Protezione antiaerea. Circolari" 1943-1945 Fascicolo

5.2. 3. b. 1 "Squadre I° intervento..." 1944 Fascicolo

5.2. 4. b. 1 "...Precettazione autoveicoli" 1944 Fascicolo

228

Ente Congregazione di carità di Lasino 1811-1937

Luoghi Lasino

Altre Forme autorizzate del nome Congregazione di carità di Madruzzo (denominazione usata nel periodo 1928 - 1937, poiché nel 1928 il comune di Lasino venne riunito con Calavino in un unico comune, con capoluogo a Lasino e denominazione Madruzzo.)

Archivi prodotti Fondo Congregazione di carità di Lasino (poi Madruzzo) poi Ente comunale di assistenza di Madruzzo (poi Lasino), 01/01/1866 - 31/12/1993

Storia In epoca napoleonica le istituzioni di beneficienza e le opere pie ed assistenziali vennero sottratte al controllo della Chiesa e dei privati e furono riunite in una "Congregazione" di tutte le opere di carità. Il decreto n. 49 del vicerè d'Italia Eugène de Beauharnais, emanato a Milano il 15 febbraio 1811, estese al Dipartimento dell'Alto Adige ed ai cantoni di Tobiano e Primiero il sistema amministrativo della pubblica beneficenza già esistente negli altri dipartimenti del Regno d'Italia napoleonico. Il decreto in questione, all'art. 2 del titolo I, stabiliva che in ogni comune "... tutti gli spedali, orfanotrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica beneficenza" dovessero essere sottoposti ad un unico organismo amministrativo che avrebbe preso il nome di Congregazione di carità. Il titolo II (art. 7 e segg.) specificava poi che le congregazioni di carità dovevano essere composte da "... probi e distinti cittadini del comune scelti fra i proprietari, i commercianti e gli uomini di legge più distinti" i quali, in numero di non più di sei e non meno di quattro, dovevano essere nominati dal podestà o sindaco. Nel capoluogo del dipartimento dovevano entrare a far parte della Congregazione di carità il prefetto, il vescovo e il podestà; nei capoluoghi dei distretti doveva farne parte il viceprefetto e comunque, sia in questi che in tutti gli altri comuni, erano membri della Congregazione il podestà (o sindaco) o un parroco del luogo. Il prefetto, il viceprefetto e il podestà (o sindaco) svolgevano, nei rispettivi casi, il ruolo di presidente della Congregazione di carità. L'art. 10 stabiliva inoltre che ogni congregazione fosse divisa in tre sezioni: quella degli ospitali, quella degli ospizi ed orfanotrofi e quella dei fondi elemosinieri. Ogni sezione si doveva occupare della parte esecutiva dell'amministrazione affidatale e renderne poi conto alla congregazione. Il titolo III del decreto n. 49 dava disposizioni sull'amministrazione dei beni immobili appartenenti alle istituzioni pie ora controllate dalle congregazioni di carità. Questi dovevano essere affittati mediante asta pubblica e si doveva esigere un affitto in denaro o, in determinati casi, in generi di consumo da usare a favore degli assistiti. Le congregazioni (titolo VI, art. 34 e segg.) dovevano tenere una contabilità unica e generale, redigendo però dei registri separati che dimostrassero le attività e passività di ciascun luogo pio posto sotto la loro amministrazione. Nel mese di febbraio di ciascun anno dovevano presentare al prefetto, per l'approvazione, il conto consuntivo dell'anno precedente (o al ministro dell'interno se la congregazione aveva un reddito superiore alle diecimila lire). Il titolo VII, infine, contenente le "Disposizioni generali", stabiliva, contestualmente all'attivazione della Congregazione di carità in ogni comune, la cessazione delle "parziali 229 amministrazioni od ispezioni che precedentemente erano esercitate dalle corporazioni o dai privati". Soltanto i patronati di famiglie private conservavano i loro diritti ma dipendevano dall'autorità tutoria che avrebbe dovuto vigilare affinchè venissero rispettate le volontà dei testatori e far intervenire nella gestione la Congregazione di carità per verificare lo stato del patrimonio e prendere poi gli opportuni provvedimenti (artt. 42, 43 e 45). Il decreto, pur incaricando della pubblica beneficenza le congregazioni di carità, prevedeva comunque che i comuni dovessero supplire, in caso di necessità, ai bisogni degli ospitali, orfanotrofi, ricoveri per esposti ed istituti elemosinieri e che dovessero fornire all'occorrenza alla congregazione impiegati ed oggetti di cancelleria della segreteria comunale. Dopo la caduta di Napoleone e l'avvento della seconda dominazione austriaca, il Provvisorio commissario in capo del Tirolo italiano ed illirico de Roschmann, con l'editto del 1° marzo 1814 (art. 118 e segg.), confermò le congregazioni di carità nei luoghi dove esistevano e dispose la loro istituzione nei comuni che avessero dei propri istituti di beneficenza con una rendita lorda di almeno cinquecento fiorini. Quest'ultimo provvedimento teneva conto dei reclami presentati riguardo al fatto che istituti di pubblica beneficenza di una frazione erano stati talora incorporati alla Congregazione di carità generale esistente nel capoluogo del comune. L'art. 120 dell'editto stabiliva poi che tutte le congregazioni dovevano produrre i conti arretrati alle autorità e in particolare un elenco delle spese sostenute per il mantenimento delle truppe imperiali. I conti dovevano essere esaminati dal consiglio comunale che doveva redigerne un verbale di revisione da spedire alle autorità insieme ai conti stessi. Entro un mese dall'emanazione dell'editto, le congregazioni dovevano presentare anche i prospetti delle attività e passività delle fondazioni da loro amministrate. In effetti, durante la seconda dominazione austriaca, le congregazioni di carità rimasero in vita come istituzioni con amministrazione separata da quella del comune, gestita da un apposito comitato, in comuni come Trento (dove, il 25 aprile 1827, fu emanato uno statuto della Congregazione che rimase in vigore fino alla caduta dell'impero), Bolzano, Rovereto, ed altri, mentre in comuni dove non c'erano grossi lasciti o istituzioni benefiche da amministrare si hanno notizie dell'esistenza di un Fondo dei poveri (Armenfond) che, in taluni casi, va inteso semplicemente come una voce di bilancio del comune relativo, mentre altrove il termine "Fondo dei poveri" è usato come sinonimo per "Congregazione di carità". Lo stretto legame nasceva dal fatto che il comune, nonostante l'esistenza sul suo territorio di istituti per i poveri, aveva l'obbligo di provvedere agli aventi diritto d'incolato in caso di povertà. A questo proposito vanno precisati alcuni passaggi. La legge provvisoria comunale 17 marzo 1849 stabiliva che i pertinenti di un comune avevano diritto al provvedimento per i poveri secondo il giustificato bisogno (§ 22 del Capo I, Sez. I) e che, non bastando i mezzi forniti dalle società di beneficenza e dagli esistenti istituti, la rappresentanza comunale avrebbe dovuto sopperire all'importo occorrente per le sovvenzioni ai poveri con i fondi della cassa comunale, potendo decidere in quale modo impiegarli (§ 84 del Capo I, Sez. II). La legge del 3 dicembre 1863, n. 105 B.L.I., al Capo IV intitolato "Dell'obbligo dei comuni di provvedere per i poveri", disponeva che non cambiasse nulla nell'ordinamento e negli obblighi degli istituti esistenti e delle fondazioni di beneficenza e ribadiva l'obbligo per i comuni di provvedere ai loro pertinenti poveri. Oltre alle disposizioni di legge, anche una sentenza intervenne a stabilire che gli affari relativi ai poveri erano di competenza del comune politico anche nel caso che esistesse un fondo speciale per i poveri (sentenza del Tribunale amministrativo 10 marzo 1880, n. 421). In pratica, l'obbligo per il comune di soccorrere gli aventi diritto d'incolato sussisteva quando i mezzi necessari per il mantenimento dei poveri, nel comune stesso, sorpassavano gli obblighi e i mezzi degli istituti e delle fondazioni per i poveri e di beneficenza esistenti e nello stesso tempo quando non ci fossero terze persone tenute, in base al diritto civile o ad altre leggi, a provvedere a questi poveri (come i genitori per i figli, i figli per i genitori, il marito per la moglie, ecc.). Dipendendo dunque l'obbligo di intervento del comune nei confronti dei poveri dalle disponibilità finanziarie degli istituti per i poveri, il capocomune

230 era tenuto a conoscere i mezzi di cui essi disponevano, revisionando i loro rendiconti e i giornali di entrata ed uscita e intervenendo nelle loro distribuzioni ed elargizioni ai poveri. La denominazione "Fondo poveri" convive dunque con quella di "Congregazione di carità". In generale gli istituti dei poveri, a parte gli eventuali lasciti o donazioni di cui beneficiavano, venivano finanziati con alcune entrate straordinarie del comune stesso, come il ricavato da indennizzi forestali, multe campestri, incassi di spettacoli pubblici, quote percentuali sulle vendite di legname e sulle vendite all'incanto di oggetti confiscati. Inoltre il comune poteva pretendere un rimborso da parte dei poveri un tempo sovvenzionati e poi venuti in possesso di qualche bene (purchè ciò non li gettasse in una situazione di ulteriore bisogno). Se poi la cifra composta da tali voci non risultava sufficiente a sovvenzionare i poveri, il comune doveva provvedere devolvendo a questo scopo una somma di denaro a conguaglio delle spese, somma che risultava regolarmente iscritta fra le uscite del conto consuntivo comunale. Le autorità austriache non mancarono, nelle loro lettere circolari, di sollecitare i comuni ad istituire le congregazioni di carità dotate di una amministrazione propria ossia di una loro legale e stabile rappresentanza, anche nei casi in cui fossero state inizialmente sprovviste di fondi. L'obiettivo perseguito era evidentemente quello di tenere divisa la gestione degli istituti per i poveri da quella delle sostanze comunali, fermi restando gli obblighi del comune verso i suoi pertinenti poveri. Le direttive date dalle autorità austriache prevedevano che la rappresentanza della congregazione fosse composta da un preside (o presidente) che doveva essere possibilmente il curatore d'anime locale (e ciò perchè si voleva che la congregazione, per quanto possibile, potesse contare sulle offerte dei privati, sollevando in tal modo la cassa comunale dall'onere delle sovvenzioni ai poveri alla quale era obbligata dalla legge), da due consiglieri e da un cassiere. Anche se non eletti come membri con voto attivo nelle deliberazioni, il curatore d'anime ed il capocomune locali dovevano comunque far parte dell'organo direttivo della congregazione. La nomina del preside, dei consiglieri e del cassiere spettava alla rappresentanza comunale con l'approvazione dell'autorità superiore (I.R. Pretura o I.R. Giudizio Distrettuale). Lo scopo del pio istituto era quello di sovvenzionare in primo luogo gli ammalati e i convalescenti poveri e quindi i poveri incapaci di procurare a loro stessi e alle loro famiglie il necessario per sopravvivere. I capitali e le donazioni di cui poteva disporre dovevano essere investiti e messi a frutto. La rappresentanza della congregazione si doveva occupare della conservazione del patrimonio e di decidere riguardo all'elargizione dei sussidi. Questa doveva riunirsi almeno una volta al mese e le sue deliberazioni dovevano sempre essere redatte su apposito protocollo. I compiti specifici del cassiere erano quelli di tenere un giornale di tutti i pagamenti effettuati e un registro della contabilità riportante i capitali investiti e i nomi dei debitori con gli interessi da loro dovuti e le somme mano a mano versate; in tale registro dovevano poi comparire gli incassi dedotti dal giornale e le spese (per sussidi o altro) dedotte anch'esse dal giornale ma divise per mese. Il cassiere era altresì autorizzato a incassare gli interessi sui capitali e le rendite dei beni immobili e a rilasciare le relative quietanze. Egli doveva inoltre, sulla base di mandati rilasciati dal preside, pagare puntualmente le sovvenzioni ai poveri secondo l'importo stabilito. Era incaricato di presentare ogni anno al preside la resa di conto (corredata delle relative pezze d'appoggio) affinchè la esaminasse con i consiglieri e la passasse poi per la liquidazione alla rappresentanza comunale. Tale resa di conto veniva infine passata all'autorità superiore per la definitiva revisione ed approvazione. Tutte queste disposizioni costituivano le norme fondamentali da prevedere nello statuto che doveva darsi. In realtà, sembra che la divisione dei compiti che doveva esserci fra comune e congregazione di carità non abbia funzionato con la precisione che il governo di Innsbruck si aspettava. Un certo disordine nel modo di organizzare le sovvenzioni ai poveri da parte dei comuni del Tirolo e una mancanza di uniformità nella procedura relativa veniva infatti lamentata dalla circolare del capitano provinciale n. 317/VII/9 del 11 maggio 1912 mentre in altri casi si chiedevano chiarimenti su quali fossero i compiti effettivamente svolti dal comune e dalla congregazione di carità,

231 poichè non sembrava esserci un'esatta delimitazione di competenze. In particolare, assieme alla circolare del 1912 venivano diramati ai comuni un "questionario" ed un "registro dei poveri"; quest'ultimo, da tenere in continua evidenza, conteneva un prospetto di tutti i poveri sussidiati. Il primo impianto del registro doveva essere fatto entro il I giugno 1912 e un esemplare doveva essere inviato alla Giunta provinciale, alla quale si sarebbero poi dovute inviare trimestralmente le comunicazioni sulle variazioni avvenute. Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, il primo importante provvedimento in materia di assistenza e beneficenza si ebbe con il R.D. n. 976 del 26 aprile 1923, che dava facoltà al Ministro dell'Interno di dichiarare sciolte le amministrazioni delle congregazioni di carità e tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso comune e di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni. A tale provvedimento fece seguito il R.D. n. 982 del 22 aprile 1923 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 16 maggio 1923 che determinava l'adeguamento alla legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. Le leggi fondamentali emanate in Italia erano state fino ad allora la n. 753 del 3 agosto 1862 sull'amministrazione delle opere pie e la legge n. 6972 del 17 luglio 1890 (modificata in seguito con il D.L. n. 2841 del 30 dicembre 1923, che cambiò la dizione "istituzioni pubbliche di beneficenza" in "istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza" e poi con la legge n. 413 del 4 marzo 1928). La legge del 1890 si proponeva di riformare l'organizzazione delle istituzioni pubbliche di beneficenza attraverso la loro concentrazione e raggruppamento sotto un organo di amministrazione unico. Tale organo fu appunto chiamato Congregazione di carità e la legge stabiliva che ne fosse istituita una in ogni comune e che fosse diretta da un comitato composto da un presidente e da un certo numero di patroni (quattro patroni per comuni con più di ventimila abitanti, sei per comuni con più di ventimila abitanti e meno di centomila e otto per comuni con più di centomila abitanti). Il comitato d'amministrazione doveva essere eletto dal consiglio comunale. Le congregazioni avrebbero dovuto prestare assistenza ai poveri sia in stato di salute che di malattia, favorire la loro educazione, istruzione ed avviamento a qualche professione ed assumerne la rappresentanza legale sia davanti all'autorità amministrativa che giudiziaria. Alla Congregazione di carità furono sottoposte tutte le istituzioni pubbliche benefiche che avessero una rendita inferiore a cinquemila lire annue, quelle esistenti nei comuni con popolazione inferiore ai diecimila abitanti e, infine, quelle per cui non fosse possibile istituire degli organi di amministrazione. Gli articoli 18 e segg. della legge del 1890 stabilivano l'obbligo di tenere in ogni congregazione, separatamente per il proprio patrimonio e per quello delle istituzioni amministrate, gli inventari dei beni mobili e immobili e gli elenchi dei titoli relativi ai diritti, pesi e obbligazioni, nonchè l'obbligo di redigere i bilanci preventivi e i conti consuntivi corredati, questi ultimi, dalle relative relazioni illustrative. La riscossione delle entrate e il servizio di tesoreria erano di norma affidati all'esattore comunale. Nel 1891 era stato inoltre emanato il regolamento di attuazione (R.D. n. 99 del 5 febbraio 1891) che precisava che le congregazioni, al pari di tutte le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, dovevano compilare il registro di protocollo con la relativa rubrica alfabetica per materie e il registro cronologico delle deliberazioni. Tali registri dovevano essere conservati in archivio insieme agli atti generali. Le congregazioni rimasero tali fino al 1937, anno in cui furono assorbite da una nuova istituzione, l'Ente comunale assistenza (in sigla E.C.A.), istituito con legge 3 giugno 1937 n. 847.

Fonti normative Decreto del viceré Eugenio Napoleone 15 febbraio 1811, n. 49, "che estende al dipartimento dell'Alto Adige ed ai cantoni di Tobiano e Primiero il sistema amministrativo della pubblica beneficenza esistente negli altri dipartimenti" Editto del commissario Anton De Roschmann 1 marzo 1814, concernente la provvisoria organizzazione

232 delle autorità politiche e lo stabilimento delle massime fondamentali per l'attuale amministrazione del Tirolo italiano ed illirico Legge 3 agosto 1862, n.753 "sull'amministrazione delle opere pie" Legge 17 luglio 1890, n. 6972, Norme sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza Regio decreto 5 febbraio 1891, n. 33 e n. 99, "col quale, in esecuzione della legge 17 luglio 1890, n. 6973 (serie terza), si approvano i regolamenti sulle istituzioni pubbliche di beneficenza" Legge 29 dicembre 1901, n.538 "portante disposizioni per il personale di ragioneria dell'amministrazione provinciale dell'interno e circa la pubblicazione dei bilanci e conti delle istituzioni di beneficenza" Decreto luogotenenziale 2 dicembre 1915, n. 1847 " che semplificava alcuni servizi delle opere pie e dei manicomi" Regio decreto 4 febbraio 1923, n. 335, "che stabilisce una procedura abbreviata per la revisione dei conti arretrati dei comuni e delle istituzioni pubbliche di beneficenza" Regio decreto 22 aprile 1923, n. 982, che dispone la pubblicazione nei territori annessi della legislazione sulle istituzioni pubbliche di beneficenza Regio decreto 26 aprile 1923, n. 976 "che da' facoltà al Ministro dell'interno di dichiarare sciolte le amministrazioni delle Congregazioni di carità e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso comune, e di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni" Regio decreto 14 giugno 1923, n. 1396, "Riforme alla legge 4 maggio 1898, sui monti di pietà" Circolare 27 giugno 1923, n. 32687-II-2 della R.Prefettura della Venezia tridentina, "Istituzioni pubbliche di beneficenza" Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2242, Estensione delle disposizioni dell'articolo 5 (I comma) del R.D. 29 aprile 1923, n. 1164, ai conti delle istituzioni di pubblica beneficenza non ancora deliberati dalle rispettive amministrazioni al momento dell'entrata in vigore del precedente decreto 4 febbraio 1923, n. 335 Regio decreto legge 20 febbraio 1927, n.257, "Norme per l'estensione alle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza delle disposizioni vigenti circa la revisione ed approvazione dei conti dei comuni e delle province e per la definizione dei conti arretrati degli enti stessi" Legge 4 marzo 1928, n.413, "Riforma dell'amministrazione delle Congregazioni di carità" Regio decreto e relazione 18 giugno 1931, n.773, art.154, "Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza" Legge 14 settembre 1931, n. 1175, Testo Unico delle leggi sulla finanza locale

233

Ente Ente comunale di assistenza di Lasino 1937 - 1993

Luoghi Lasino

Altre Forme autorizzate del nome Ente comunale di assistenza di Madruzzo (Nel 1928 il comune di Lasino venne riunito con Calavino in un unico comune, con capoluogo a Lasino e denominazione Madruzzo. 1937 - 1953)

Altre forme del nome ECA di Lasino (1953 - 1993) ECA di Madruzzo (1937 - 1953)

Archivi prodotti Fondo Congregazione di carità di Lasino (poi Madruzzo) poi Ente comunale di assistenza di Madruzzo (poi Lasino), 01/01/1866 - 31/12/1993

Storia Con la legge n. 847 del 3 giugno 1937 le congregazioni di carità vennero soppresse (art. 5) e sostituite con gli enti comunali assistenza, ai quali l'art. 1 della stessa legge assegnava lo scopo di assistere gli individui e le famiglie che si trovassero in condizioni di particolare necessità. L'art. 2 stabiliva poi che l'E.C.A. doveva essere amministrata da un comitato, presieduto dal podestà, nominato in parte dal prefetto e in parte dalle associazioni fasciste. In seguito la nomina del comitato spettò al consiglio comunale. Al nuovo ente furono trasferite tutte le attività prima svolte dalla Congregazione di carità, nonché tutto il suo patrimonio. Entro un anno dall'emanazione della legge si sarebbe dovuto provvedere alla fusione con l'E.C.A. delle istituzioni pubbliche assistenziali e delle altre opere pie esistenti nel comune. Così l'E.C.A. potè contare, oltre che sul patrimonio delle congregazioni e delle istituzioni pubbliche da esse amministrate, anche su alcune addizionali appositamente previste per legge e sui contributi erogati dai comuni, dalle province e da altri enti pubblici o privati. Negli archivi dell'E.C.A. le serie principali sono costituite dalle deliberazioni, dai bilanci preventivi e consuntivi, dai mandati e dalla documentazione relativa all'assistenza fornita. Tali archivi debbono considerarsi comprensivi anche di quelli delle congregazioni di carità in quanto hanno pienamente ereditato le loro competenze e pertanto il loro rapporto, dal punto di vista archivistico, è analogo a quello che lega gli archivi comunali moderni agli archivi comunitari preunitari. L'Ente comunale assistenza è stato infine soppresso con Legge regionale n. 2 del 25 febbraio 1982 "Norme sullo scioglimento degli Enti comunali assistenza" e la soppressione doveva avere effetto a partire dal 1° gennaio 1983. Si delegava alle province autonome di Trento e Bolzano il compito di disciplinare l'assunzione delle funzioni degli E.C.A. da parte dei comuni (art. 1); infatti il patrimonio mobiliare ed immobiliare veniva trasferito ai rispettivi comuni, conservandone la destinazione a favore dei servizi assistenziali e sociali (art. 2). Le funzioni di assistenza dovevano 234 comunque essere esercitate dagli E.C.A. fino all'emanazione delle nuove leggi e alla riorganizzazione della materia, che avvenne solo molto più tardi, quando fu emanata la legge provinciale n. 14 del 12 luglio 1991 sull'"Ordinamento dei servizi socio-assistenziali in provincia di Trento". La nuova legge prevedeva che, a decorrere dal 1° luglio 1993, le funzioni degli enti appena soppressi passassero ai comuni di Trento e di Rovereto o ai comprensori nel caso di comuni con meno di ventimila abitanti. Entro la fine di giugno del 1993 si doveva procedere alla liquidazione degli E.C.A.; a tal fine vennero nominati dei commissari liquidatori per ogni comune, con il compito di verificare lo stato di attuazione della legge regionale del 1982 in merito al trasferimento del patrimonio dagli E.C.A. ai rispettivi comuni, e di prendere tutti i provvedimenti in merito allo scioglimento (con delibera della giunta provinciale n. 8551 del 18 giugno 1993).

Fonti normative Legge 3 giugno 1937, n. 847, "Istituzione in ogni comune del regno dell'Ente comunale di assistenza" Circolare 28 giugno 1937, n. 23420 II - B, della r. Prefettura della Provincia di Trento, "Ente comunale di assistenza" Regio decreto 19 dicembre 1940, n. 2023, "Aggiunte all'art. 56 del regolamento di contabilità per le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, approvato con R.D. 5 febbraio 1891, n. 99". Regio decreto legge 2 agosto 1943, n. 704, Soppressione del Partito nazionale fascista Regio decreto legge 14 aprile 1944, n. 125, "Modifica dell'art. 2 della legge 3 giugno 1937, n. 847, sull'istituzione degli Enti comunali di assistenza" Decreto legislativo luogotenenziale 18 gennaio 1945, n. 48, "Nuove norme per la modificazione delle piante organiche del personale degli Enti locali" Decreto legislativo luogotenenziale 22 marzo 1945, n. 173, "Istituzione di Comitati provinciali di assistenza e beneficenza pubblica" Decreto legge 21 aprile 1948, n. 1372, "Provvedimenti in materia di conti consuntivi delle Amministrazioni provinciali, comunali e delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e disposizioni per il pagamento di titoli di spesa emessi dalle Amministrazioni provinciali, comunali e consorziali" Legge 24 novembre 1948, n. 1437, "Proroga al 30 giugno 1949 del decreto legislativo 26 gennaio 1948, n. 90, concernente modalità di pagamento delle integrazioni dei bilanci degli Enti Comunali di Assistenza, delle indennità di caropane e delle spese per il servizio razionamento consumi" Legge 3 agosto 1949, n. 589, "Provvedimenti per agevolare l'esecuzione di opere pubbliche di interesse degli Enti locali" Legge 30 luglio 1951, n. 961, "Ratifica, con modificazioni, del D.L. 21 aprile 1948, n. 1372, concernente provvedimenti in materia di conti consuntivi delle Amministrazioni provinciali, comunali e delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e disposizioni per il pagamento di titoli di spesa emessi dalle Amministrazioni provinciali, comunali e consorziali" Legge 7 aprile 1954, n. 142, "Provvedimenti in materia di conti consuntivi delle Amministrazioni provinciali, comunali e delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e per il pagamento di titoli di spesa emessi dalle Amministrazioni provinciali, comunali e consorziali" Legge 11 marzo 1958, n. 209, "Conti consuntivi delle Amministrazioni provinciali, comunali e delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e disposizioni per il pagamento di titoli di spesa emessi dalle Amministrazioni provinciali, comunali e consorziali" Legge 13 marzo 1958, n. 296, "Costituzione del Ministero della sanità"

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Decreto del Presidente della Repubblica 26 gennaio 1959, n. 97, Norme di attuazione dello Statuto speciale per la regione Trentino Alto Adige in materia di istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza Legge 30 gennaio 1963, n. 70, "Norme sulle anticipazioni da parte dello Stato delle rette di spedalità dovute dai Comuni agli ospedali e cliniche universitarie" Decreto del Presidente della Repubblica 1 febbraio 1973, n. 49, "Norme di attuazione dello statuto speciale del Trentino-Alto Adige e delle Province di Trento e Bolzano e funzioni regionali" Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 469, "Norme di attuazione dello Statuto per la Regione Trentino-Alto Adige in materia di assistenza e beneficenza pubblica" Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 469, "Norme di attuazione dello Statuto per la Regione Trentino-Alto Adige in materia di assistenza e beneficenza pubblica" Legge provinciale 1 settembre 1980, n. 30, "Norme concernenti l'esercizio di funzioni già svolte da enti pubblici a carattere nazionale operanti in materia assistenziale" Decreto del Presidente della Repubblica 24 marzo 1981, n. 215, "Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige concernenti modifiche al D.P.R. 28 marzo 1975, n. 469: assistenza e beneficenza pubblica". Legge regionale 25 febbraio 1982, n. 2, "Norme sullo scioglimento degli enti comunali di assistenza" Legge regionale 11 giugno 1987, n. 6, "Norme per il rinnovo dei comitati amministrativi degli enti comunali di assistenza" Legge provinciale 12 luglio 1991, n. 14, "Ordinamento dei servizi socio-assistenziali in provincia di Trento"

236 fondo Congregazione di carità di Lasino (poi Madruzzo) poi Ente comunale di assistenza di Madruzzo (poi Lasino), 1866-1993

Soggetti produttori Congregazione di carità di Lasino, 1811-1937 Ente comunale di assistenza di Lasino, 1937 - 1993

Contenuto L'archivio della Congregazione di carità di Lasino (poi Madruzzo) e dell'Ente comunale assistenza di Madruzzo (poi Lasino), pur generando da due enti che si succedono nelle competenze in materia di assistenza e beneficenza pubblica, viene trattato come un unico archivio per la contiguità degli atti, per la continuità delle serie e delle scritture sui registri. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

237 serie 1 Verbali delle deliberazioni, 1924-1970

Contenuto La serie conserva i verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione della Congregazione di carità e - dal 3 giugno 1937 - dell'Ente comunale assistenza, ovvero i registri dei verbali delle deliberazioni.

1. 1. b. 1 "Registro delle deliberazioni della Congregazione di carità di Lasino" 1924 novembre 22-1935 novembre 30 Verbali delle deliberazioni della Congregazione di carità. Registro, cc. 37 n. n. (bianche cc. 2)

1. 2. b. 1 Registro dei verbali di deliberazione 1937 gennaio 30-1941 gennaio 18 Verbali delle deliberazioni della Congregazione di carità, 1937 gennaio 30-1937 marzo 5. Verbali delle deliberazioni dell'Ente comunale di assistenza, 1938 gennaio 29-1941 gennaio 18. Registro, cc. 12 n. n.

1. 3. b. 1 "Registro deliberazioni 1941-1952" 1941 aprile 26-1952 novembre 27 Verbali delle deliberazioni dell'Ente comunale di assistenza. Registro, cc. 50 n. n.

1. 4. b. 1 "Registro degli originali delle deliberazioni" (tit. int.) 1953 marzo 28-1961 dicembre 31 Verbali delle deliberazioni dell'Ente comunale di assistenza. Registro, cc. 50 n. n.

1. 5. b. 1 "Registro deliberazioni 1962-1970" 1962 aprile 14-1970 dicembre 14 Verbali delle deliberazioni dell'Ente comunale di assistenza. Registro, cc . 71 n. n.

238 serie 2 Verbali delle deliberazioni (copie), 1935-1981

Contenuto La serie raccoglie le copie dei verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione della Congregazione di carità e - dal 3 giugno 1937 - dell'Ente comunale assistenza, vistate e non.

2. 6. b. 2 Verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione 1935-1981 Copie (semplici e vistate) dei verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione della Congregazione di carità e dell'Ente comunale di assistenza, 1935-1946, 1948-1953, 1955-1974, 1976, 1980-1981. Fascicolo

239 serie 3 Protocolli degli esibiti, 1937-1953

Contenuto La serie conserva i protocolli degli esibiti della Congregazione di carità e - dal 3 giugno 1937 - dell'Ente comunale assistenza.

3. 7. b. 3 Protocollo degli esibiti 1937 febbraio 25-1943 dicembre 29 Protocollo degli esibiti della Congregazione di carità (fino al 3 giugno 1937, quando viene istituito l'Ente comunale assistenza) e dell'Ente comunale assistenza. 1937: 1-18; 1938: 1-64 (errore di numerazione); 1939: 1-48; 1940: 1-61 (il n. 39 è cancellato); 1941: 1-69; 1942: 1-48; 1943: 1-28. Registro

3. 8. b. 3 Protocollo degli esibiti 1943 dicembre 21-1947 dicembre 19 1943: nn. 1; 1944: nn. 2-19; 1945: nn. 1-36; 1946: nn. 37-39, 1-68; 1947: nn. 1-50. Registro

3. 9. b. 3 Protocollo degli esibiti 1949 gennaio 24-1953 aprile 14 1949: nn. 1-69; 1950: nn. 1-51; 1951: nn. 1-46; 1952: nn. 1, 4-38; 1953: nn. 1-3. Registro

240 serie 4 Carteggio ed atti, 1894-1983

Contenuto La serie conserva la corrispondenza e gli atti relativi all'attività della Congregazione di carità e - dal 3 giugno 1937 - dell'Ente comunale assistenza. Diversi atti della Congregazione di carità e dell'Ente comunale assistenza riportano il protocollo del comune. Molti degli atti relativi alla Congregazione di carità e all'E.C.A. sono inoltre conservati nella serie Carteggio ed atti dell'archivio del comune preunitario e postunitario.

4. 10. b. 4 Lasciti e testamenti 1894-1929 Atti relativi ai lasciti Bassetti e Gramola, alla casa ricovero di Lasino, al concentramento delle istituzioni di assistenza e beneficenza esistenti a Lasino e Calavino nella Congregazione di carità, 1900, 1925-1929; testamento di Roberto Bassetti, 1897 (copia); testamento di don Pietro Gramola arciprete di Calavino, 1794 (copia); resoconto dell'amministrazione del Fondo poveri di Calavino per gli anni 1919-1923; capitali della Congregazione di carità di Calavino, 1894. Fascicolo

4. 11. b. 4 Carteggio ed atti 1931-1933 Fascicolo

4. 12. b. 4 Carteggio ed atti 1932-1935 (con docc. fino al 1942) Si segnala: libretti delle provviste a credito presso la Famiglia cooperativa di Lasino intestato alla Congregazione di carità, 1932- 1933, 1934-1935; "Contratto Pestarol", 1932-1942. Fascicolo

4. 13. b. 4 Carteggio ed atti 1935-1936 Si segnala: patrimonio e titoli della Congregazione di carità di Madruzzo (con docc. dal 1900). Fascicolo

4. 14. b. 4 Carteggio ed atti 1936 Fascicolo 241

4. 15. b. 4 "Circolari e corrispondenza 1937" 1937 Carteggio ed atti della Congregazione di carità e dell'Ente comunale assistenza. Fascicolo

4. 16. b. 4 "Domande di sussidio" 1937-1941 Fascicolo

4. 17. b. 4 "Buoni prelevamento generi" 1937-1941 Fascicolo

4. 18. b. 5 Carteggio ed atti 1938 Si segnala: "Esazione contributi assistenziali... 1938". Fascicolo

4. 19. b. 5 Carteggio ed atti 1939 Si segnala: "Raccolta erbe officinali 1939". Fascicolo

4. 20. b. 5 "Corrispondenza 1940" 1940 Fascicolo

4. 21. b. 5 "Corrispondenza 1941" 1941 Fascicolo

4. 22. b. 5 Carteggio ed atti 1942

242

Si segnala: statuto organico dell'Ente comunale di assistenza di Madruzzo; "Buoni prelevamento generi 1942". Fascicolo

4. 23. b. 5 Carteggio ed atti 1943 Si segnala: "Buoni prelevamento generi 1943". Fascicolo

4. 24. b. 5 "Corrispondenza 1944-1945-1946-1947-1948" 1944-1948 Carteggio ed atti. Fascicolo

4. 25. b. 5 "Comitato E.C.A." 1945-1948 Affari sottoposti al comitato d'amministrazione dell'Ente comunale di assistenza di Madruzzo negli anni 1945, 1947, 1948. Fascicolo

4. 26. b. 5 "Buoni prelevamento generi 1944-1945-1946-1947" 1946-1947 Fascicolo

4. 27. b. 5 Soccorso invernale ai disoccupati 1946-1961 Fascicolo

4. 28. b. 6 Assistenza 1946-1966 Indennità di caropane, maggiorazione del trattamento assistenziale, prospetti dei sussidi, prospetti degli assistiti; "Erogazione sussidi a reduci, partigiani, ecc. disoccupati e bisognosi anticipazioni della Prefettura e rimborsi" 1946-1947; "Libretti assistenza e concessioni sussidio" 1947-1952. Fascicolo

4. 29. b. 6 Carteggio ed atti 1948 - "Buoni prelevamento generi 1948"; 243

- "Casa dei ragazzi Calavino assistenza". Fascicolo

4. 30. b. 6 "Corrispondenza 1949 1950 1951" 1949-1951 Carteggio ed atti. Fascicolo

4. 31. b. 7 Carteggio ed atti 1952 Fascicolo

4. 32. b. 7 "Domande di assistenza e buoni di prelevamento" 1952-1974 Fascicolo

4. 33. b. 7 Carteggio ed atti 1953 Fascicolo

4. 34. b. 7 "Corrispondenza" 1954-1956 Carteggio ed atti. Fascicolo

4. 35. b. 7 Carteggio ed atti 1957 Fascicolo

4. 36. b. 7 Carteggio ed atti 1958 Fascicolo

4. 37. b. 7 Carteggio ed atti

244

1959 Si segnala: "Legato Trentini... per costruendo ricovero di Lasino". Fascicolo

4. 38. b. 7 Carteggio ed atti 1960 Fascicolo

4. 39. b. 7 Pensioni sociali 1962-1970 Fascicolo

4. 40. b. 7 "Corrispondenza e varie" 1964-1969 Fascicolo

4. 41. b. 7 Carteggio ed atti 1969-1970 Fascicolo

4. 42. b. 7 Carteggio ed atti 1971 Fascicolo

4. 43. b. 7 Assistenza invalidi civili, ciechi civili, sordomuti 1971-1975 Carteggio ed atti relativo all'assistenza agli invalidi civili, ciechi, sordomuti. "Protocollo particolare per invalidi civili, ciechi, sordomuti" 1971-1974 (nn. 1-37). Fascicoli personali assistiti. Mandati di pagamento ciechi, sordomuti, invalidi civili, 1972-1975. Fascicolo

4. 44. b. 7 Carteggio ed atti 1972 Con verbali delle deliberazioni. Fascicolo 245

4. 45. b. 7 Carteggio ed atti 1973-1974 Fascicolo

4. 46. b. 7 Carteggio ed atti 1975 Fascicolo

4. 47. b. 7 Carteggio ed atti 1977-1978 Fascicolo

4. 48. b. 7 Carteggio ed atti 1982-1983 Fascicolo

246 serie 5 Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1931-1956

Contenuto La serie conserva i repertori degli atti soggetti a tassa di registro della Congregazione di carità e - dal 3 giugno 1937 - dell'Ente comunale assistenza.

5. 49. b. 8 Repertorio degli atti soggetti a tassa di registro 1931-1948 Repertorio dei contratti della Congregazione di carità e dell'Ente comunale assistenza (registro vidimato, privo di registrazioni). Registro

5. 50. b. 8 Repertorio degli atti soggetti a tassa di registro 1953-1956 Repertorio dei contratti dell'Ente comunale assistenza (registro vidimato, privo di registrazioni). Registro

247 serie 6 Contabilità, 1911-1993

Contenuto La serie conserva la documentazione contabile organizzata per annate d'esercizio finanziario: vi sono compresi il bilancio di previsione, il conto consuntivo, i mandati di pagamento e le reversali di cassa, i libri mastri, etc.. Della contabilità della Congregazione di carità si è conservato molto poco.

6. 51. b. 9 Pezze d'appoggio del conto consuntivo 1911 Pezze d'appoggio del conto consuntivo della Congregazione di carità per l'anno 1911. Fascicolo

6. 52. b. 9 Pezze d'appoggio del conto consuntivo 1915 Pezze d'appoggio del conto consuntivo della Congregazione di carità per l'anno 1915. Fascicolo

6. 53. b. 9 Matrici dei mandati di pagamento dell'esercizio 1929 1929 Fascicolo

6. 54. b. 9 Matrici dei mandati di pagamento degli esercizi 1930-1931 1930-1931 Fascicolo

6. 55. b. 9 Bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 1934-1936 1934 Bilancio di previsione triennale della Congregazione di carità. Fascicolo

6. 56. b. 9 Contabilità dell'esercizio finanziario 1935 1935 Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. 248

Fatture pagate. Buoni prelevamento generi. Fascicolo

6. 57. b. 9 Contabilità dell'esercizio finanziario 1936 1936 Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

6. 58. b. 10 Contabilità degli esercizi finanziari 1937-1939 1937-1939 - Bilancio di previsione dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio 1937, 1938, 1939; - "1937 1938 1939 Contabilità". Fascicolo

6. 59. b. 10 Contabilità dell'esercizio finanziario 1937 1937 Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 60. b. 10 Contabilità dell'esercizio finanziario 1938 1938 Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 61. b. 10 "Fatture da pagare e verbali liquidazione specifiche" 1938-1945 Fascicolo

6. 62. b. 10 Contabilità dell'esercizio finanziario 1939 1939 Conto consuntivo.

249

Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 63. b. 10 Contabilità dell'esercizio finanziario 1940 1940 Bilancio di previsione. "Atti bilancio preventivo 1940 E.C.A.". Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative dellle uscite. Fascicolo

6. 64. b. 11 Contabilità dell'esercizio finanziario 1941 1941 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 65. b. 11 Contabilità dell'esercizio finanziario 1942 1942 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 66. b. 11 Contabilità dell'esercizio finanziario 1943 1943 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 67. b. 12 Contabilità dell'esercizio finanziario 1944 1944 Bilancio di previsione. 250

Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 68. b. 12 Contabilità dell'esercizio finanziario 1945 1945 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 69. b. 12 "Chiusure d'esercizio anni 1945... 1955 " 1946-1956 Verbali ed atti relativi alle chiusure annuali degli esercizi finanziari. Fascicolo

6. 70. b. 12 Contabilità dell'esercizio finanziario 1946 1946 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 71. b. 13 Contabilità dell'esercizio finanziario 1947 1947 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 72. b. 13 Contabilità dell'esercizio finanziario 1948 1948 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Mandati di pagamento. 251

Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 73. b. 13 Contabilità dell'esercizio finanziario 1949 1949 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

6. 74. b. 13 Contabilità dell'esercizio finanziario 1950 1950 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 75. b. 13 Contabilità dell'esercizio finanziario 1951 1951 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 76. b. 14 Contabilità dell'esercizio finanziario 1952 1952 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Pezze giustificative delle entrate; pezze giustificative delle uscite. Fascicolo

6. 77. b. 14 Contabilità dell'esercizio finanziario 1953 1953 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. 252

Passività. Fascicolo

6. 78. b. 14 Contabilità dell'esercizio finanziario 1954 1954 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

6. 79. b. 14 Contabilità dell'esercizio finanziario 1955 1955 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. "Attività" 1955-1957; "Passività" 1954-1956. Fascicolo

6. 80. b. 14 Contabilità dell'esercizio finanziario 1956 1956 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Copia giornale di tesoreria. Fascicolo

6. 81. b. 15 Contabilità dell'esercizio finanziario 1957 1957 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

6. 82. b. 15 Contabilità dell'esercizio finanziario 1958 1958 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo 253

6. 83. b. 15 Contabilità dell'esercizio finanziario 1959 1959 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

6. 84. b. 15 Contabilità dell'esercizio finanziario 1960 1960 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

6. 85. b. 15 Contabilità dell'esercizio finanziario 1961 1961 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. "Sinistrati di Masi di Lasino". "Giornali di tesoreria e pezze contabil. 1961". Fascicolo

6. 86. b. 16 Contabilità dell'esercizio finanziario 1962 1962 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Giornali di cassa. Carteggio ed atti relativi. Fascicolo

6. 87. b. 16 Contabilità dell'esercizio finanziario 1963 1963 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Giornali di cassa. 254

Carteggio ed atti relativi. Fascicolo

6. 88. b. 16 Contabilità dell'esercizio finanziario 1964 1964 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Giornali di cassa. Carteggio ed atti relativi. "Assegno mensile vecchi lavoratori anno 1964". Fascicolo

6. 89. b. 16 Contabilità dell'esercizio finanziario 1965 1965 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Giornali di cassa e "Giornale di cassa fogli mensili anno 1965". Carteggio ed atti relativi. Fascicolo

6. 90. b. 16 Contabilità dell'esercizio finanziario 1966 1966 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

6. 91. b. 17 Contabilità dell'esercizio finanziario 1967 1967 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Giornale di cassa. Fascicolo

6. 92. b. 17 Contabilità dell'esercizio finanziario 1968 1968 255

Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. "Giornale di cassa 1968". Fascicolo

6. 93. b. 17 Contabilità dell'esercizio finanziario 1969 1969 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale cassa. Fascicolo

6. 94. b. 17 Contabilità dell'esercizio finanziario 1970 1970 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Fascicolo

6. 95. b. 18 Contabilità dell'esercizio finanziario 1971 1971 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Atti relativi. Fascicolo

6. 96. b. 18 Contabilità dell'esercizio finanziario 1972 1972 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. 256

Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Fascicolo

6. 97. b. 18 Contabilità dell'esercizio finanziario 1973 1973 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Fascicolo

6. 98. b. 19 Contabilità dell'esercizio finanziario 1974 1974 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Fascicolo

6. 99. b. 19 Contabilità dell'esercizio finanziario 1975 1975 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Carteggio ed atti relativi. Fascicolo

6. 100. b. 19 Contabilità dell'esercizio finanziario 1976 1976 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Carteggio ed atti relativi a contabilità e minimo vitale. Fascicolo 257

6. 101. b. 20 Contabilità dell'esercizio finanziario 1977 1977 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Carteggio ed atti relativi a contabilità e minimo vitale. Fascicolo

6. 102. b. 20 Contabilità dell'esercizio finanziario 1978 1978 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Carteggio ed atti relativi a contabilità e minimo vitale. Fascicolo

6. 103. b. 20 Contabilità dell'esercizio finanziario 1979 1979 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Carteggio ed atti relativi. Fascicolo

6. 104. b. 20 Contabilità dell'esercizio finanziario 1980 1980 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. "Esercizio finanziario 1980". Fascicolo

6. 105. b. 21

258

"Conto consuntivo 1981" 1981 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Giornale di cassa. Carteggio ed atti relativi alla contabilità. Fascicolo

6. 106. b. 21 Contabilità dell'esercizio finanziario 1982 1982 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Carteggio ed atti relativi alla contabilità. Fascicolo

6. 107. b. 21 Contabilità dell'esercizio finanziario 1983 1983 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Carteggio ed atti relativi alla contabilità e minimo vitale. Fascicolo

6. 108. b. 22 Contabilità dell'esercizio finanziario 1984 1984 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Carteggio ed atti relativi alla contabilità e minimo vitale. Fascicolo Note Il tit. orig. del fascicolo è "Assistenza economica secondo il sistema del minimo vitale 1984".

6. 109. b. 22 Contabilità dell'esercizio finanziario 1985 259

1985 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Carteggio ed atti relativi alla contabilità e minimo vitale. Fascicolo Note Il tit. orig. del fascicolo è "Assistenza economica secondo il sistema del minimo vitale anno 1985".

6. 110. b. 22 Contabilità dell'esercizio finanziario 1986 1986 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Carteggio ed atti relativi alla contabilità e minimo vitale. Fascicolo Note Il tit. orig. del fascicolo è "Assistenza economica secondo il criterio del minimo vitale anno 1986".

6. 111. b. 23 Contabilità dell'esercizio finanziario 1987 1987 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Carteggio ed atti relativi alla contabilità e minimo vitale. Fascicolo Note Il tit. orig. del fascicolo è "Assistenza economica secondo il criterio del minimo vitale anno 1987".

6. 112. b. 23 Contabilità dell'esercizio finanziario 1988 1988 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Carteggio ed atti relativi alla contabilità e minimo vitale. Fascicolo

260

Note Il tit. orig. del fascicolo è "Assistenza economica secondo il criterio del minimo vitale anno 1988".

6. 113. b. 24 Contabilità dell'esercizio finanziario 1989 1989 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Carteggio ed atti relativi alla contabilità e minimo vitale. Fascicolo Note Il tit. orig. del fascicolo è "Minimo vitale 1989".

6. 114. b. 24 Contabilità dell'esercizio finanziario 1990 1990 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Tabelle di svolgimento. Giornale di cassa. Carteggio ed atti relativi alla contabilità e minimo vitale. Fascicolo Note Il tit. orig. del fascicolo è "Contributo minimo vitale 1990".

6. 115. b. 25 Contabilità dell'esercizio finanziario 1991 1991 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Carteggio ed atti relativi alla contabilità e minimo vitale. Fascicolo

6. 116. b. 25 Contabilità dell'esercizio finanziario 1992 1992 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. 261

Giornale di cassa. Carteggio ed atti relativi alla contabilità e minimo vitale. Fascicolo

6. 117. b. 25 Contabilità dell'esercizio finanziario 1993 1993 Bilancio di previsione. Conto consuntivo. Reversali di cassa; mandati di pagamento. Giornale di cassa. Carteggio ed atti relativi alla contabilità e minimo vitale. Fascicolo

262 serie 7 Giornali di cassa e libri mastri della contabilità, 1936-1993

Contenuto Si segnala che alcuni giornali di cassa sono conservati nella serie della contabilità.

7. 118 "Mastro Congregazione di carità 1936" 1936 Registro

7. 119 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1937-38-39" 1937-1939 Registro

7. 120 "Giornale e mastro delle contabilità per l'esercizio 1943 1944 1945" 1943-1945 Registro

7. 121 Giornale e mastro delle contabilità per l'esercizio 1946 1946 Registro

7. 122 Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1947 1947 Registro

7. 123 Mastro delle entrate e spese per l'esercizio 1949 1949 Registro

7. 124 "Registro giornale contabilità anno 1950" 1950 Registro

263

7. 125 "Mastro delle entrate e spese per l'esercizio 1951" 1951 Registro

7. 126 "Registro giornale contabilità anno 1952" 1952 Registro

7. 127 "Mastro 1953" 1953 Registro

7. 128 "Registro giornale contabilità anno 1954" 1954 Registro

7. 129 "Registro giornale contabilità anno 1955" 1955 Registro

7. 130 "Giornale-mastro 1956" 1956 Registro

7. 131 "Registro cassa" 1957 Registro

7. 132 "Mastro 1958" 1958 Registro

7. 133 264

"Giornale cassa 1959" 1959 Registro

7. 134 "Mastro 1960" 1960 Registro

7. 135 "Libro mastro 1961-62-63-64-65" 1961-1965 Registro

7. 136 "Libro mastro 1966-1967-1968-1969-1970" 1966-1970 Registro

7. 137 Libro mastro 1982 Registro

7. 138 "Mastro entrata-uscita 1983" 1983 Registro

7. 139 "Mastro entrata-uscita 1984" 1984 Registro

7. 140 "Mastro entrata-uscita 1985" 1985 Registro

7. 141 "Mastro entrata-uscita 1986" 1986 265

Registro

7. 142 "Mastro entrata-uscita 1987" 1987 Registro

7. 143 "Mastro entrata-uscita 1988" 1988 Registro

7. 144 "Mastro uscita-entrata 1989" 1989 Registro

7. 145 "Mastro uscita-entrata 1990" 1990 Registro

7. 146 "Mastro entrata-uscita 1991" 1991 Registro

7. 147 "Mastro entrata-uscita 1992" 1992 Registro

7. 148 "Mastro entrata-uscita 1993" 1993 Registro

266 serie 8 Registri diversi, 1866-1950

8. 149 "Registro capitali della Congregazione di carità di Lasino" 1866-1923 Registro, cc. 35 (num. orig.)

8. 150 Libretti di risparmio 1927 - 1950; 1962 Libretto di risparmio della Congregazione di carità di Calavino poi Ente comunale assistenza di Madruzzo presso la Cassa rurale e artigiana di Calavino, 1935, 1950. Libretto di risparmio della Congregazione di carità di Lasino poi Ente comunale assistenza di Madruzzo presso la Cassa rurale di prestiti e risparmio di Calavino, 1927-1950. Libretto di risparmio dell'Ente comunale assistenza di Madruzzo presso la Cassa di risparmio di Trento e Rovereto, 1962. Fascicolo

267

Ente Opera nazionale maternità e infanzia. Comitato di patronato di Lasino 1926-1975

Luoghi Lasino

Altre Forme autorizzate del nome Opera nazionale maternità e infanzia. Comitato di patronato di Madruzzo (Nel 1928 il comune di Lasino venne riunito con Calavino in un unico comune, con capoluogo a Lasino e denominazione Madruzzo. 1928 - 1953)

Altre forme del nome ONMI. Comitato di patronato di Lasino ONMI. Comitato di patronato di Madruzzo

Archivi prodotti Fondo Opera nazionale maternità e infanzia - Comitato di patronato di Lasino poi Madruzzo poi Lasino, 01/01/1934 - 31/12/1965

Storia La legge 10 dicembre 1925 n. 2277 (in vigore entro quattro mesi dal 7 gennaio del 1926) istituiva in ogni comune il Comitato di patronato che, in qualità di organo locale dell'Opera nazionale maternità e infanzia, doveva provvedere alla protezione e all'assistenza della maternità e dell'infanzia. Il Comitato di patronato aveva sede in locali forniti ed arredati gratuitamente dal comune. La legge 1° dicembre 1966 n. 1081, modificando il R.D.L. 5 settembre 1938 n. 2008, dettava nuove norme per l'ordinamento dell'Opera nazionale per la protezione e assistenza della maternità e dell'infanzia a livello nazionale, provinciale e locale e mutava la denominazione del "Comitato di patronato" in "Comitato comunale". La legge 23 dicembre 1975 n. 698 scioglieva e trasferiva le funzioni dell'Opera nazionale e dunque dei comitati comunali alle regioni, compresi i poteri di vigilanza e di controllo su tutte le istituzioni pubbliche e private per l'assistenza e protezione della maternità e dell'infanzia previsti dall'art. 5 del R.D. 2316 del 1934.

Funzioni, occupazioni e attività Il Comitato di patronato per la protezione della maternità e dell'infanzia fu istituito in ogni comune con la legge 10 dicembre 1925 n. 2277 per organizzare e attuare l'assistenza alla maternità con ambulatori specializzati, adoperandosi perché le madri allattassero i loro figli e perché questi fossero sorvegliati e curati nel periodo dell'allattamento e dopo lo svezzamento, anche con l'aiuto di infermiere retribuite dall'Opera nazionale e da visitatrici volontarie. Inoltre era compito del Comitato esercitare una vigilanza igienica, educativa e morale sui fanciulli minori di quattordici anni, collocati fuori della dimora dei genitori o tutori, presso nutrici e allevatori o istituti pubblici o privati di assistenza e beneficenza e provvedere all'assistenza, al ricovero, all'istruzione e all'educazione dei fanciulli abbandonati; curare l'assistenza e la protezione dei minori anormali e dei minorenni materialmente o moralmente abbandonati, esercitando, 268 in concorso con le congregazioni di carità, le attribuzioni previste dall'art. 8 della legge 17 luglio 1890 n. 6972; vigilare sugli adolescenti, denunciando all'autorità giudiziaria fatti che potessero comportare la perdita della patria potestà, della tutela legale e della qualità di tutore e curare la legale rappresentanza dei minorenni; denunciare fatti in contrasto con la legge sul lavoro dei fanciulli e con altre disposizioni emanate a loro tutela; assumere le iniziative necessarie per la protezione e l'assistenza della maternità e infanzia nei singoli comuni e promuovere presso i prefetti i provvedimenti di cui all'art. 27 del R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841 (R.D. 2316 del 1934, art. 13). Per la vigilanza sopra indicata, una persona che allevasse o custodisse un minore fuori della dimora dei genitori o del tutore, doveva farne dichiarazione al locale Comitato di patronato, comunicando anche eventuali cambiamenti di residenza o eventuale morte o ritiro del minorenne. Anche gli istituti pubblici o privati di beneficenza e assistenza dovevano comunicare al Comitato l'elenco dei fanciulli ricoverati, di quelli affidati a privati e dovevano notificarne l'eventuale dimissione (art. 20). Secondo la legge 23 dicembre 1975 n. 698 (art. 10, Scioglimento e trasferimento delle funzioni dell'Opera nazionale per la protezione della maternità e dell'infanzia), il fondo destinato all'Opera nazionale e suoi organi locali veniva ripartito tra le regioni a statuto ordinario e a statuto speciale, nonché tra le province di Trento e Bolzano, sentita la commissione interregionale di cui all'art. 13 della legge 16 maggio 1970 n. 281, con decreto del Ministro per il tesoro, in proporzione alla spesa mediamente sostenuta dall'O.N.M.I. nel triennio 1973-1975 in ciascuna delle regioni. Le regioni, con legge di bilancio, dovevano assegnare alle province ed ai comuni le somme necessarie all'esercizio delle funzioni ad essi attribuite. Il Ministro del tesoro era autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. Inoltre l'art. 11 stabiliva che le regioni, le province ed i comuni si sostituivano all'O.N.M.I., ai suoi organi centrali e periferici, in tutti i rapporti giuridici nascenti da convenzioni relative ai servizi di assistenza espletati dall'ente. La medesima legge 698 del 1975 disponeva che restassero attribuite allo Stato e venissero esercitate dal Ministero della sanità le funzioni di carattere internazionale già esercitate dall'O.N.M.I..

Struttura amministrativa Secondo la legge 2277 del 1925, il Comitato di patronato per la protezione della maternità e dell'infanzia era composto da membri di diritto e da altri membri scelti dal presidente della Federazione provinciale, tra persone di indiscussa probità ed esperte in materia di assistenza infantile; si avvaleva dell'opera del segretario e degli altri impiegati del comune. Secondo il dettato del R.D. 2316 del 1934 erano patroni di diritto il segretario del Fascio di combattimento o un suo delegato, un magistrato o un conciliatore designati dal presidente del Tribunale, l'ufficiale sanitario del comune, il presidente della Congregazione di carità, il direttore didattico o un maestro, un sacerdote avente cura delle anime e designato dal Prefetto e la segretaria del Fascio femminile. I patroni potevano richiedere il diretto intervento degli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria e degli ispettori corporativi. I patroni non diligenti o che non eseguivano gli incarichi ricevuti decadevano dalla carica. La decadenza era pronunciata dal Consiglio direttivo della Federazione su proposta del presidente. I patroni dovevano, con l'assistenza delle autorità di pubblica sicurezza, ritirare e collocare il minore in luogo sicuro, quando fosse allevato in locali insalubri o pericolosi o da persone incapaci di provvedere all'educazione ed istruzione. I patroni potevano allontanare i minori anche nel caso in cui le nutrici, gli affidatari, gli amministratori e i direttori degli istituti si fossero opposti alle loro visite. I patroni erano considerati a tutti gli effetti pubblici ufficiali. Nei comuni nei quali occorresse costituire più di un Comitato, secondo la legge 2277 del 1925 il numero di tali comitati e dei componenti di ciascuno di essi erano stabiliti, per ogni comune, secondo la rispettiva popolazione, dal Consiglio direttivo della Federazione provinciale, con deliberazione approvata dalla Giunta esecutiva dell'Opera nazionale.

269

Invece, secondo il R.D. 2316 del 1934, i componenti dei Comitati aggiunti erano nominati dal Comitato, cui spettava determinare, con deliberazione approvata dal Consiglio direttivo della Federazione, il numero dei Comitati aggiunti e dei rispettivi componenti. La nomina dei patroni non di diritto e dei componenti dei Comitati aggiunti doveva essere ratificata dal Consiglio direttivo della Federazione (R.D. 2316 del 1934, art. 11). Per il R.D. 2316 del 1934 il podestà o suo delegato era di diritto presidente del Comitato di patronato; per assenze o impedimenti veniva sostituito dalla segretaria del Fascio femminile. Le nomine del presidente e del vice-presidente dei Comitati aggiunti erano fatte, rispettivamente, dal podestà e dalla segretaria del Fascio femminile, con la ratifica del Consiglio direttivo della Federazione (art. 11); le cariche erano ricoperte a titolo gratuito (art. 16). Con la legge del 1° dicembre 1966 n. 1081 (art. 3), oltre al mutamento di denominazione del Comitato di patronato in Comitato comunale, era prevista una diversa composizione di quest'organo: era composto infatti dal sindaco o da un consigliere comunale, da lui delegato, con l'incarico di presidente; da tre consiglieri comunali - di cui uno di minoranza - designati dal Consiglio comunale; da due membri designati dalla Federazione provinciale; da due membri designati dal Consiglio comunale tra esperti di problemi assistenziali, di cui uno espresso dalla minoranza; dal presidente dell'Ente comunale di assistenza; dall'ufficiale sanitario o, in mancanza, da un medico condotto designato dal sindaco; da un ispettore scolastico o un direttore didattico o un insegnante elementare designato dal provveditore agli studi; dal presidente del patronato scolastico; da un sacerdote designato dall'Ordinario diocesano competente per territorio; da un medico esperto in materia di assistenza nominato dal medico provinciale. Le funzioni di segretario erano esercitate da un impiegato del comune. Il Comitato comunale era nominato dal presidente della Federazione provinciale; i membri duravano in carica per cinque anni e potevano essere riconfermati. Il Comitato comunale nominava un vicepresidente scelto tra i consiglieri comunali membri del comitato stesso o tra i membri designati dal Consiglio comunale.

Contesto generale La legge 2277 del 1925 aveva istituito l'ente morale denominato "Opera nazionale per la protezione della maternità e dell'infanzia" con sede a Roma, sottoposta alla vigilanza del Ministero dell'Interno, che ne approvava conti e bilanci. Questa era amministrata da un Consiglio centrale composto da ventisette membri secondo la legge 2277 del 1925 (ridotti a tredici con il R.D. 2316 del 1934), in carica per un quadriennio e riconfermabili. All'interno al Consiglio centrale era nominata una Giunta esecutiva, composta dal presidente, dal vice-presidente, da sette membri del Consiglio (L. 2277 del 1925, art.2), ridotto a uno scelto tra i consiglieri (R.D. 2316 del 1934, art. 2). Erano considerati soci dell'Opera nazionale coloro che con elargizioni e contributi periodici concorrevano al conseguimento dei fini dell'Ente. I soci si distinguevano in benemeriti, perpetui, temporanei e giovanili, a seconda delle somme devolute. L'Opera nazionale provvedeva a organizzare, tramite i suoi organi provinciali e comunali, tutte le forme di assistenza e protezione specifiche dei Comitati di patronato locali e ne favoriva le iniziative. Istituiva ambulatori per la sorveglianza e la cura delle gestanti, di scuole teorico-pratiche di puericultura e corsi popolari d'igiene materna e infantile. Organizzava, di concerto con le amministrazioni provinciali, con gli ufficiali sanitari comunali e con le autorità scolastiche, l'opera di profilassi antitubercolare e la lotta contro le altre malattie infantili. Vigilava infine sull'applicazione delle disposizioni legislative sulla protezione della maternità e infanzia e promuoveva le riforme necessarie (R.D. 2316 del 1934, artt. 1-7). La Federazione provinciale, costituita da tutte le istituzioni pubbliche e private aventi per fine la protezione e l'assistenza della maternità e dell'infanzia, attuava i compiti dell'Opera nazionale. Essa aveva sede nel comune capoluogo, era retta, secondo la legge 2277 del 1925 da un Consiglio composto dal presidente e otto consiglieri (fra i

270 quali il medico provinciale e l'ispettore scolastico) scelti, da parte della Giunta esecutiva dell'Opera nazionale, tra i presidenti e i direttori delle istituzioni federate. Con il R.D. 2316 del 1934 il Consiglio era invece composto di undici membri; fra questi il presidente e il vice-presidente erano di diritto, rispettivamente, il preside dell'Amministrazione provinciale o un rettore da lui delegato, e la fiduciaria provinciale dei fasci femminili o una sua delegata. Inoltre facevano parte per diritto del Consiglio un consigliere di prefettura preposto ai servizi dell'assistenza e beneficenza pubblica, il medico provinciale, il presidente del tribunale o un giudice da lui delegato, ed altri sei componenti nominati da diverse autorità. I compiti delle federazioni provinciali erano, fra gli altri, quelli di dirigere, coordinare e vigilare sulle attività dei Comitati comunali di patronato (artt. 8-10).

271 fondo Opera nazionale maternità e infanzia - Comitato di patronato di Lasino poi Madruzzo poi Lasino, 1934-1965

Altre denominazioni: ONMI

Soggetti produttori Opera nazionale maternità e infanzia. Comitato di patronato di Lasino, 1926-1975

Contenuto La documentazione si trovava raccolta in buste a parte (una delle quali riportante la dicitura "O.N.M.I. atti dal 1924" ma si conservano dal 1934) suddivisa per annate, invece i registri di protocollo e delle delibere erano assieme al materiale del comune. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522, i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

272 serie 1 Delibere del comitato di patronato, 1936-1944

1. 1. b. 1 "O.N.M.I. Comitato di patronato Madruzzo. Registro deliberazioni dal 30-8-1936 XIV..." 1936 agosto 30-1944 aprile 29 Registro

273 serie 2 Protocolli degli esibiti, 1937-1950

2. 2. b. 1 "Protocollo esibiti 1937" 1937 gennaio 25-1939 agosto 28 1937: nn. 1-51; 1938: nn. 1-124; 1939: nn. 1-95. Registro

2. 3. b. 1 Registro di protocollo 1939 settembre 7-1950 1939: nn. 96-118; 1940: nn. 1-78; 1941: nn. 1-98; 1942: nn. 1-123; 1943: nn. 1-49; 1944: nn. 1-61; 1945: nn. 1-32; 1946: nn. 1-27; 1947: nn. 1-13; 1948: nn. 1-2; 1950: nn. 1-5. Registro

274 serie 3 Carteggio ed atti, 1934-1965

3. 4. b. 1 "Opera nazionale maternità e infanzia Comitato comunale di Madruzzo 1934" 1934 Fascicolo

3. 5. b. 1 "Opera nazionale maternità e infanzia Comitato comunale di Madruzzo 1935" 1935 Fascicolo

3. 6. b. 1 "Opera nazionale maternità e infanzia 1936" 1936 Fascicolo

3. 7. b. 1 "O.N.M.I. Comitato di patronato. Corrispondenza 1937 XV" 1937 Fascicolo

3. 8. b. 1 "O.N.M.I. Comitato di patronato. Corrispondenza 1938" 1938 Fascicolo

3. 9. b. 1 "O.N.M.I. Comitato di patronato. Corrispondenza 1939" 1939 Fascicolo

3. 10. b. 2 "O.N.M.I. Comitato di patronato. Corrispondenza 1940 XVIII" 1940 Fascicolo

3. 11. b. 2 "Corrispondenza 1941 XIX"

275

1941 Fascicolo

3. 12. b. 2 "O.N.M.I. Comitato di patronato. Corrispondenza 1942 XX" 1942 Fascicolo

3. 13. b. 2 "O.N.M.I. Comitato di patronato. Corrispondenza 1943" 1943 Fascicolo

3. 14. b. 2 "Corrispondenza" 1944 Fascicolo

3. 15. b. 2 "O.N.M.I. Comitato comunale. Corrispondenza 1945" 1945 Fascicolo

3. 16. b. 2 "O.N.M.I. Corrispondenza 1946" 1946 Fascicolo

3. 17. b. 2 "Corrispondenza 1947" 1947 Fascicolo

3. 18. b. 2 Corrispondenza 1948 Fascicolo

3. 19. b. 2 Corrispondenza 1949 Fascicolo

276

3. 20. b. 2 Corrispondenza 1950 Fascicolo

3. 21. b. 2 Corrispondenza 1951 Fascicolo

3. 22. b. 2 Corrispondenza 1952 Fascicolo

3. 23. b. 2 Corrispondenza 1953 Fascicolo

3. 24. b. 2 Corrispondenza 1957-1965 Fascicolo

277

Ente Ufficio del giudice conciliatore di Lasino 1929-1995

Luoghi Lasino

Altre Forme autorizzate del nome Ufficio del giudice conciliatore di Madruzzo (Nel 1928 il comune di Lasino venne riunito con Calavino in un unico comune, con capoluogo a Lasino e denominazione Madruzzo. 1929 - 1953)

Archivi prodotti Fondo Ufficio del giudice conciliatore di Lasino poi Madruzzo poi Lasino, 01/01/1929 - 31/12/1995

Storia Con il R.D. del 4 novembre 1928 n. 2325, in vigore dal 1° luglio 1929 venne estesa anche al Trentino la normativa riguardante l'ordinamento giudiziario, già operante nel resto d'Italia, che seguiva i dettami del R.D. 6 dicembre 1865 n. 2626 sull'ordinamento giudiziario. Il primo documento che attesta l'attività dell'ufficio di conciliazione è il fascicolo relativo ai verbali di giuramento cancelliere e usciere. La legge 21 novembre 1991 n. 347, in vigore dal 1° maggio 1995, sopprimeva l'istituto del giudice conciliatore, istituendo il giudice di pace.

Funzioni, occupazioni e attività Attivi in ogni comune, i conciliatori e i vice-conciliatori sono giudici singoli, non appartenenti alla magistratura professionale. Sono semplici cittadini incaricati, temporaneamente e a titolo gratuito, dell'esercizio di funzioni giudiziarie: amministrano la giustizia nell'ambito del territorio di competenza, che coincide con il territorio del comune cui sono addetti. Con la legge del 18 dicembre 1941 n. 1368 venivano riorganizzati gli uffici di conciliazione. L'art. 28 prevedeva che presso l'ufficio fossero tenuti i seguenti documenti: il ruolo generale degli affari civili, nel quale erano annotati in ordine cronologico tutti gli affari dell'ufficio di conciliazione; una rubrica alfabetica generale degli affari civili; il ruolo di udienza, nel quale erano riportate le cause discusse davanti al conciliatore, le dichiarazioni delle parti e i provvedimenti relativi all'udienza; il registro cronologico dei provvedimenti e degli altri atti originali compilati dal cancelliere; il registro di repertorio degli atti soggetti a registrazione; il registro delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile; il registro delle spese inerenti alle cause riflettenti persone o enti ammessi alle prenotazioni a debito; il registro di carico dei depositi per spese di cancelleria, contenente per ogni affare la riproduzione del foglio apposito incluso nel fascicolo di ufficio; il registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria. Tutti i registri dovevano essere preventivamente numerati e vidimati dal pretore, che in qualunque momento poteva controllarne la tenuta. Il cancelliere del conciliatore doveva inoltre tenere i seguenti registri, numerati e vidimati dal conciliatore: registro dei depositi giudiziari; registro dei mandati su depositi giudiziari; registro di scarico dei depositi di carta bollata; registro dei proventi di cancelleria. 278

Se il numero degli affari era rilevante il conciliatore, su proposta del dirigente di cancelleria, poteva autorizzare la divisione per materia del ruolo generale e della rubrica alfabetica generale corrispondente; poteva inoltre autorizzare la divisione del registro cronologico in due volumi, contenenti uno i numeri pari e l'altro i numeri dispari, o in volumi distinti per materia.

Struttura amministrativa Il R.D. 6 dicembre 1865 n. 2626 sull'ordinamento giudiziario del Regno prevedeva l'istituzione presso ogni comune di un conciliatore di nomina regia che, assistito dal segretario comunale in veste di cancelliere, avrebbe dovuto comporre, su richiesta delle parti, le controversie minori ed eventualmente giudicare delle medesime. Con disposizioni successive alla legge del 16 giugno 1892 n. 261, veniva regolato il funzionamento di un vero e proprio ufficio di conciliazione, retto da un giudice elettivo competente in materia di "azioni personali, civili e commerciali" fino a 100 lire di valore, di "danni dati" fino alla stessa somma e di locazioni di immobili. Con R.D. 26 dicembre 1892 n. 728 si stabiliva che il giudice venisse scelto sulla base di apposite "liste degli eleggibili", compilate dalle giunte comunali, e nominato dal presidente del Tribunale su proposta del Procuratore regio. I conciliatori e i vice-conciliatori erano magistrati onorari che ricoprivano un ufficio gratuito per la durata di tre anni (ma potevano essere riconfermati), a seguito di nomina deliberata dal Consiglio superiore della Magistratura ed adottata con decreto del Presidente della Repubblica. Era anche previsto che il C.S.M., sempre con decreto presidenziale, delegasse la nomina dei conciliatori ai presidenti delle corti di appello. Nei fatti il Consiglio di solito si avvaleva di tale facoltà e la scelta del conciliatore avveniva in sede locale: la stessa proposta di nomina era attribuita al pretore, che chiedeva il parere degli organi di polizia, dei Consigli dell'ordine degli avvocati e procuratori, nonchè, quando i candidati erano pubblici dipendenti, dei rispettivi capi ufficio. I requisiti per la nomina a giudice conciliatore erano i seguenti: cittadinanza italiana, residenza nel comune, età non inferiore ai 25 anni. Era peraltro invalsa la prassi, contrariamente anche a disposizioni ministeriali (vd. circolare del Ministero di Grazia e Giustizia, ufficio IV, n. 1765/11356 del 19 settembre 1959), che le proposte per la nomina dell'ufficio venissero avanzate al pretore da parte dei sindaci: ciò comportava la possibilità di conservare quel particolare nesso tra conciliatore e municipalità, che prima era sancito attraverso l'invio di terne proposte dalla municipalità, sottoposte all'autorità regia ed entro le quali si doveva scegliere il giudice. La scelta doveva ricadere su elementi capaci di assolvere degnamente, per requisiti di indipendenza, carattere e prestigio, le funzioni di magistrato onorario. Le cause di incompatibilità del candidato alle funzioni di conciliatore erano soltanto due: essere magistrato effettivo o funzionario in servizio appartenente o addetto all'ordine giudiziario; essere funzionario o agente di pubblica sicurezza in servizio. Dopo la nomina il conciliatore ed il vice-conciliatore ricevevano dal pretore il relativo decreto e prestavano giuramento davanti al pretore, secondo la formula della legge del 23 dicembre 1946 n. 473. Fino al 1984 il codice civile abilitava il giudice conciliatore a decidere determinate categorie di controversie entro un limite di valore, cioè cause relative a beni mobili e a contratti di locazione di beni immobili. Il controllo sul conciliatore era risolto sul piano disciplinare. La sorveglinza era invece esercitata dal presidente della corte d'appello, dal presidente del tribunale e dal pretore con riguardo agli uffici di conciliazione esistenti, rispettivamente, nel distretto, nel circondario e nel mandamento. Erano anche previste ipotesi di decadenza, revoca e dispensa dall'ufficio. Tra il conciliatore ed il vice-conciliatore non vi era alcun rapporto di subordinazione, secondo il dettato costituzionale per cui il giudice è soggetto "solo alla legge". Pertanto il giudice conciliatore aveva, in aggiunta alle mansioni del vice-

279 conciliatore, il compito di coordinare l'attività dell'ufficio distribuendo tra i vari giudici le cause. Le funzioni di cancelliere di conciliazione erano esercitate dal segretario comunale o da altro impiegato della segreteria, oppure da persone residenti nel comune che dessero le necessarie garanzie di idoneità. In caso di mancanza o impedimento temporaneo del cancelliere spettava al sindaco provvedere a delegare un altro impiegato del comune. Il cancelliere, anche se assunto in via provvisoria, doveva prestare giuramento davanti al conciliatore. Nell'esercizio delle sue funzioni il cancelliere diventava funzionario dell'ordine giudiziario ed era soggetto alla vigilanza del Procuratore della Repubblica. Compito del cancelliere era documentare le attività del conciliatore e delle parti in causa; assisteva il giudice in tutti gli atti dei quali doveva essere formato processo verbale (che doveva riportare l'indicazione delle persone intervenute, le circostanze di luogo e di tempo nelle quali gli atti erano compiuti, la descrizione dell'attività svolta e delle rilevazioni fatte, nonchè le dichiarazioni ricevute). Il cancelliere inoltre redigeva il processo verbale di udienza sotto la direzione del conciliatore. I cancellieri avevano l'obbligo di tener separati i registri per l'annotazione degli "avvisi alle parti", delle tasse di bollo iscritte a debito nelle cause di gratuito patrocinio, e delle convocazioni e deliberazioni dei consigli di famiglia e di tutela delegati dal pretore. Dovevano anche conservare "in distinti volumi di inserzione", separatamente per le cause fino e oltre le 50 lire, le serie cronologiche dei processi verbali di conciliazione, dei processi verbali vari, delle ordinanze e altri atti in cause e degli originali delle sentenze. Raccolte distinte dovevano inoltre essere costituite per le dichiarazioni di ricorso in appello al pretore e per gli atti di notorietà delegati dal pretore stesso. Le funzioni di ufficiale giudiziario, detto anche messo o usciere, ausiliario dell'ordine giudiziario presso ogni ufficio di conciliazione, erano esercitate dall'inserviente comunale o da altre persone residenti nel comune, con le necessarie garanzie di idoneità, previa autorizzazione concessa con decreto del presidente del tribunale. Prima dell'esercizio delle sue funzioni l'ufficiale giudiziario doveva prestare giuramento con la stessa formula del cancelliere. La denominazione "usciere" usata in tutte le leggi precedenti l'ordinamento giudiziario del 1941, venne abbandonata in quest'ultimo testo ma riapparve nel D.L.L. del 1° febbraio 1946 n. 122, che ne modificò la competenza e migliorò il trattamento economico. Gli ufficiali giudiziari notificavano in forma esecutiva le sentenze dei conciliatori ed i provvedimenti da loro emanati, secondo le norme dettate dal D.L.L. del 1° febbraio 1946 n. 122, che innovava il sistema anteriore per il quale la notifica delle sentenze spettava agli ufficiali giudiziari delle preture; questi dovevano anche notificare le ingiunzioni ed eseguire i pignoramenti riguardanti la procedura coattiva per la riscossione delle entrate patrimoniali dello stato e dei comuni e per il recupero delle spese di spedalità (legge del 14 aprile 1930 n. 639). Alle parti in causa era consentito di stare in giudizio personalmente, senza ministero di difensore. Inoltre davanti ai conciliatori che si trovano in comuni diversi dalle sedi di preture, le parti potevano farsi rappresentare da persona che, pur priva della qualità di difensore professionale, fosse munita di mandato scritto.

Contesto generale Il controllo sugli uffici di conciliazione spettava di norma (ad eccezione delle regioni Trentino-Alto Adige e Val d'Aosta, per le quali la vigilanza spettava alle Giunte provinciali) al presidente della Corte d'Appello, al presidente del Tribunale ed al Pretore secondo le rispettive competenze territoriali: distretto, conciliazione, mandamento (art. 229 dell'ordinamento giudiziario). Anche la nomina dei conciliatori spettava in Trentino-Alto Adige ai presidenti delle Giunte provinciali, ai quali era fatto solo l'obbligo di comunicare i nomi dei prescelti alle corti d'appello ed al Ministero di Grazia e Giustizia.

Fonti normative

280

Regio decreto 6 dicembre 1865, n. 2626, Ordinamento giudiziario in vigore dal 1 gennaio 1866 Legge 16 giugno 1892, n. 261, "sulla competenza dei conciliatori" Regio decreto 26 dicembre 1892, n. 728, "Approvazione regolamento per l'esecuzione della legge 16 giugno 1892, n. 261, sulla competenza dei conciliatori" Regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, "che approva il testo unico delle leggi relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello stato" Regio decreto 28 dicembre 1924, n. 2271, "Testo organico dell'ordinamento del personale degli ufficiali giudiziari, del personale degli uscieri giudiziari, e del personale addetto agli uffici di conciliazione" Regio decreto 4 novembre 1928, n. 2325, Disposizioni per l'unificazione legislativa nei territori annessi al regno Legge 25 giugno 1940, n. 763, "Ordinamento degli uffici di conciliazione" Regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, Ordinamento giudiziario Regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368, "Disposizioni per l'attuazione del Codice di procedura civile e disposizioni transitorie" Decreto del Presidente della Repubblica 1 febbraio 1973, n. 49, "Norme di attuazione dello statuto speciale del Trentino-Alto Adige e delle Province di Trento e Bolzano e funzioni regionali" Legge 30 luglio 1984, n. 399, "Aumento dei limiti di competenza del conciliatore e del pretore" Decreto del Presidente della Giunta regionale 29 gennaio 1987, n. 2/L, "Approvazione del testo unico delle leggi regionali per l'elezione del Consiglio regionale" Legge 21 novembre 1991, n. 374, "Istituzione del giudice di pace"

281 fondo Ufficio del giudice conciliatore di Lasino poi Madruzzo poi Lasino, 1929- 1995

Soggetti produttori Ufficio del giudice conciliatore di Lasino, 1929-1995

Contenuto Si tratta dell'archivio dell'ufficio di conciliazione istituito presso il comune di Lasino, confluito quale archivio aggregato nell'archivio comunale. Il materiale era raccolto in buste separate dall'archivio comunale. Si ricorda che con R.D. di data 7.6.1928 n. 1522 i comuni di Lasino e Calavino furono uniti in un unico comune con denominazione Madruzzo e capoluogo Lasino, mentre la frazione di Madruzzo, con R.D. 2.12.1928 n. 2963, ebbe la denominazione di Castel Madruzzo. Lasino e Calavino furono poi ricostituiti comuni con la denominazione originaria con Legge regionale 24.08.1953 n. 12.

282 serie 1 Carteggio ed atti, 1929-1995

Contenuto La serie conserva corrispondenza ed atti, cause (nei fascicoli denominati "Atti del Giudice coniciliatore"), atti relativi alla nomina delle cariche dell'ufficio, perizie di stima.

1. 1. b. 1 "Verbali giuramento cancelliere e usciere" 1929 Fascicolo

1. 2. b. 1 Atti del giudice conciliatore 1934-1935 Fascicolo

1. 3. b. 1 "Verbali di conciliazione" 1935 Fascicolo

1. 4. b. 1 "Atti giudice conciliatore" 1936 Fascicolo

1. 5. b. 1 "Atti giudice conciliatore" 1937 Fascicolo

1. 6. b. 1 Atti del giudice conciliatore 1938 Fascicolo

1. 7. b. 1 "Atti giudice conciliatore 1939 XVII" 1939

283

Fascicolo

1. 8. b. 1 "Atti giudice conciliatore 1940" 1940 Fascicolo

1. 9. b. 1 "Atti 1941 XIX" 1941 Fascicolo

1. 10. b. 1 "Atti giudice conciliatore 1942" 1942 Fascicolo

1. 11. b. 1 "Atti giudice conciliatore 1943" 1943 Fascicolo

1. 12. b. 1 "Atti giudice conciliatore 1944" 1944 Fascicolo

1. 13. b. 1 "Atti giudice conciliatore 1945" 1945 Si segnala: "Pratica dimissioni e sostituzioni del giudice e vice giudice conciliatore anno 1945" 1945-1950. Fascicolo

1. 14. b. 1 Carteggio ed atti 1946 Fascicolo

1. 15. b. 1 "Giudice conciliatore... 1947" 1947 Fascicolo

284

1. 16. b. 1 "Statistica trimestrale atti di conciliazione" 1947-1958 Fascicolo

1. 17. b. 1 Carteggio ed atti 1950 Fascicolo

1. 18. b. 1 Carteggio ed atti 1951 Fascicolo

1. 19. b. 2 Carteggio ed atti 1952 Fascicolo

1. 20. b. 2 Carteggio ed atti 1953 Fascicolo

1. 21. b. 2 Carteggio ed atti 1954 Fascicolo

1. 22. b. 2 "Statistica giudiziaria civile trimestrale..." 1955-1966 Fascicolo

1. 23. b. 2 "Decreti di nomina conciliatore e vice conciliatore" 1959-1965 Fascicolo

1. 24. b. 2 285

Carteggio ed atti 1961 Fascicolo

1. 25. b. 2 Carteggio ed atti 1963-1964 Fascicolo

1. 26. b. 2 Carteggio ed atti 1966 Fascicolo

1. 27. b. 2 "Conciliatore e vice conciliatore triennio 1968-1970" 1967 Fascicolo

1. 28. b. 2 "Conciliazione statistica mensile dei procedimenti in materia civile... e trimestrale..." 1967-1973 Fascicolo

1. 29. b. 2 Carteggio ed atti 1968 Fascicolo

1. 30. b. 2 "Conciliatore e viceconciliatore riconferma pel triennio 1968/1970" 1968 Fascicolo

1. 31. b. 2 Carteggio ed atti 1969 Fascicolo

1. 32. b. 2 "Decreti nomina conciliatore e viceconciliatore per il triennio 1971/1973" 1970-1971 286

Fascicolo

1. 33. b. 2 Atti del giudice conciliatore 1973-1974 Fascicolo

1. 34. b. 2 "Decreti nomina conciliatore e viceconciliatore pel 1974/1976" 1973-1974 Fascicolo

1. 35. b. 2 Atti del giudice conciliatore 1987 Fascicolo

1. 36. b. 2 Atti del giudice conciliatore 1988 Fascicolo

1. 37. b. 2 Atti del giudice conciliatore 1989 Fascicolo

1. 38. b. 2 Atti del giudice conciliatore 1990 Fascicolo

1. 39. b. 2 Perizie di stima 1991 Fascicolo

1. 40. b. 2 Perizie di stima 1992 Fascicolo

287

1. 41. b. 2 Perizie di stima 1993 Fascicolo

1. 42. b. 2 Perizie di stima 1994 Fascicolo

1. 43. b. 2 Perizie di stima 1995 Fascicolo

1. 44. b. 2 "Giudice conciliatore stampati" 1936 Modulistica a stampa e dattiloscritta, tabelle e atti. Fascicolo

288 serie 2 Ruoli generali degli affari civili, 1942-1972

2. 45 "Ruolo generale degli affari civili" 1942 maggio 20-1968 luglio 2 Registro

2. 46 "Ruolo generale degli affari civili" 1967-1972 Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

289 serie 3 Rubriche alfabetiche generali degli affari contenziosi civili, 1942-1974

3. 47 "Rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili" 1942 maggio 20-1944 Registro a rubrica

3. 48 "Rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili" (tit. int.) 1959-1974 Registro a rubrica

290 serie 4 Registri delle udienze, 1929-1988

4. 49 "Rubrica alfabetica nelle cause iscritte nel registro delle udienze" (tit. int.) 1929 Registro a rubrica

4. 50 "Registro delle udienze" 1929 luglio 5-[1942 febbraio 1] Registro

4. 51 "Ruolo di udienza" 1942 maggio 20-1958 luglio 24 Registro

4. 52 "Ruolo di udienza" 1958 agosto 8-1988 aprile 16 Registro

291 serie 5 Repertori degli atti eseguiti dall'usciere, 1929-1963

5. 53 "Repertorio degli atti da tenersi dall'usciere" 1929 ottobre 3-1963 gennaio 15 Registro

5. 54 "Registro atti di citazione per biglietto, da tenersi dall'usciere" 1930 maggio 1-[1958 luglio 24] Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

292 serie 6 Registri cronologici dei provvedimenti ed atti originali, 1929-1966

6. 55 "Registro cronologico degli atti originali" 1929 luglio 5-[1953 luglio 12] Registro

6. 56 "Registro dei provvedimenti per ingiunzione" 1929 dicembre 4-1963 gennaio 15 Registro

6. 57 "Registro cronologico dei provvedimenti ed atti originali" 1942 maggio 20-1966 luglio 2 Registro

293 serie 7 Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1929-1974

7. 58 "Repertorio degli atti soggetti alla tassa di registro da tenersi dal cancelliere del conciliatore" 1929 luglio 5-1940 agosto 1 Registro

7. 59 "Repertorio delle sentenze ed atti soggetti a registrazione" 1942-1974 1944: n. 1. 1945: n. 1. 1948: nn. 1-2. 1949: n. 1. Registro

294 serie 8 Registri delle spese giudiziarie anticipate dall'erario, 1942-1966

8. 60 "Registro delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile" 1942 maggio 20-1966 luglio 2 Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

295 serie 9 Registri delle convocazioni e deliberazioni dei consigli di famiglia e di tutela delegati dal pretore, 1929-1957

9. 61 "Registro delle convocazioni e deliberazioni dei consigli di famiglia e di tutela delegati dal pretore" (tit. int.) 1929 ottobre 3-1957 luglio 12 Registro

296 serie 10 Registri delle spese prenotate a debito, 1942-1966

10. 62 "Registro delle spese prenotate a debito" 1942 maggio 20-1966 luglio 2 Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

297 serie 11 Registri di carico e scarico depositi per spese di cancelleria nei processi civili e penali, 1930-1974

11. 63 "Registro di discarico dei depositi di carta bollata" 1930 maggio 1-[1930 ottobre] 31 Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

11. 64 "Registro di discarico dei depositi giudiziari in materia civile e penale" 1930 maggio 1 Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

11. 65 "Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria nei processi civili" 1942 maggio 20-[1958 gennaio 15] Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

11. 66 "Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria nei processi civili" 1942 maggio 20-[1960 luglio 25] Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

11. 67 "Registro di discarico dai depositi per carte bollate e per spese di cancelleria nei procedimenti civili" (tit. int.) 1958 agosto 8-1967 gennaio 9 Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

11. 68 "Registro discarico depositi carte bollate e per spese di cancelleria nei procedimenti civili" 1960-1974 Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

298 serie 12 Registri diversi, 1929-1974

12. 69 "Registro degli avvisi per le conciliazioni" 1929 luglio 5-[1955 luglio 12] Registro

12. 70 "Registro di ricevute" 1929 ottobre 3-1958 luglio 24 Registro

12. 71 "Registro delle tasse di bollo trattate col beneficio del patrocinio gratuito" 1929 ottobre 3-1942 febbraio 1 Registro

12. 72 "Registro dei depositi giudiziari in materia civile e penale" 1930 maggio 1-[1930 ottobre] 31 Registro

12. 73 "Avvisi di conciliazione" 1959-1974 Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

12. 74 "Registro depositi per carta bollata e spese di cancelleria, nei procedimenti civili" 1960-1974 Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

12. 75 "Registro depositi carta bollata, cancelleria e postali, nei procedimenti civili" 1963-1974 Registro vidimato, privo di registrazioni. Registro

299

Ente Consorzio pezzi bassa montagna di Madruzzo [1945-1955]

Luoghi Lasino

Archivi prodotti Fondo Consorzio pezzi bassa montagna di Madruzzo, 01/01/1945 - 31/12/1955

Storia Si tratta del consorzio per l'affittanza dei boschi di bassa montagna, di proprietà del comune, ai censiti di Lasino e Castel Madruzzo. Il comune di Madruzzo concede in affitto ai consorziati i boschi di bassa montagna, situati nelle località Sotto Crozzola, Doss Lungo, Limon, Fratta Grande, Gaggio dei Pini, Doss Qualon, per esclusivo uso domestico. L'affittanza ha inizio il 1° gennaio 1945 con una durata di 30 anni fino al 31 dicembre 1974.

300 fondo Consorzio pezzi bassa montagna di Madruzzo, 1945-1955

Soggetti produttori Consorzio pezzi bassa montagna di Madruzzo, [1945-1955]

Contenuto Si conservano gli atti del consorzio, registri delle delibere e della contabilità e un libro dei soci.

301 serie 1 Registri delle deliberazioni, 1945-1955

1. 1. b. 1 "Protocollo delle sessioni. Adunanze generali" 1945 ottobre 28-1955 agosto 20 Il registro riporta i verbali dell'adunanza generale e della direzione del Consorzio. Registro, pp. 13 (num. orig., acefalo)

302 serie 2 Carteggio ed atti, 1945-1955

2. 2. b. 1 Carteggio ed atti 1945-1955 Si segnala: elenco lotti boschivi in godimento dei censiti di Lasino e Castel Madruzzo; capitolato speciale per l'affittanza di boschi per la costituzione del consorzio; mappe dei lotti boschivi da affittare. Fascicolo

303 serie 3 Libri cassa, 1945-1951

3. 3. b. 1 "Libro cassa" 1945-1951 Registro entrate-uscite. Registro

304 serie 4 Registri diversi, 1945-1950

4. 4. b. 1 "Libro matricola..." 1945 Registro dei dati personali dei soci del consorzio e delle quote sociali versate; in allegato elenco dei 144 soci. Registro

4. 5. b. 1 "Registro lotti boschivi. Rubrica alfabetica degli obbligati a conferire la legna sotto forma di affitto" 1946-1950 Registro a rubrica

305

Ente Associazione nazionale ex internati militari in Germania - Sezione di Madruzzo 1945 - 1948

Luoghi Lasino

Altre forme del nome ANEI - Sezione di Madruzzo ANIMI - Sezione di Madruzzo Associazione nazionale italiana militari internati - Sezione di Madruzzo

Archivi prodotti Fondo Associazione nazionale ex internati militari in Germania - Sezione di Madruzzo, 01/01/1945 - 31/12/1948

Storia L'Associazione nazionale ex internati militari, detta anche Associazione nazionale italiana militari internati (A.N.I.M.I.), si costituisce al termine della seconda guerra mondiale. Nata come "Associazione nazionale del reduce" con il 27 settembre 1945 diviene "Associazione nazionale ex internati" (A.N.E.I.). L'associazione si occupava degli ex internati in generale, in qualsiasi paese in cui gli italiani fossero stati prigionieri; successivamente si costituì l'"Associazione nazionale ex internati militari in Germania", operando una distinzione di merito rispetto alla prigionia germanica. I presidenti di sezione dell'associazione erano chiamati a far parte del locale Comitato comunale di assistenza post- bellica. Nel comune di Madruzzo è attiva una sezione locale, dipendente dalla sezione provinciale di Trento. I servizi che offriva agli ex internati aderenti erano i seguenti: assistenza ai disoccupati; assegnazione quadrupedi appartenuti alle Forze armate germaniche; assistenza sanitaria; assistenza alimentare; assegnazione degli assegni di prigionia; erogazione sussidi.

306 fondo Associazione nazionale ex internati militari in Germania - Sezione di Madruzzo, 1945-1948

Soggetti produttori Associazione nazionale ex internati militari in Germania - Sezione di Madruzzo, 1945 - 1948

Contenuto Gli atti erano originariamente conservati in una busta con il timbro a inchiostro dell'associazione e l'intitolazione "Associazione ex I.M.I. in Germania sezione di Madruzzo" (1).

Note (1) La busta era stata riutilizzata per contenere gli atti relativi alle elezioni regionali del 1948, nella serie Elettorale dell'archivio comunale postunitario.

307 serie 1 Protocolli della corrispondenza, 1945-1948

1. 1. b. 1 Protocollo della corrispondenza 1945 settembre 27-1948 gennaio 23 1945: nn. 1-5; 1946: nn. 6-158 (numerazioni doppie: 26 e 26 bis, 28 e 28 bis, 35 e 35 bis, 36 e 36 bis, 66 e 66 bis, 67 e 67 bis, 68 e 68 bis); 1947: nn. 159-171; 1948: nn. 172-174. Registro, senza coperta

308 serie 2 Carteggio ed atti, 1945-1948

2. 2. b. 1 Carteggio ed atti 1945-1948 Si segnala: "Circolari pr[escrizioni]", "Assistenza", "Domande sussidi", "Sussidi straordinari", "Promemoria e O.d.G." (ordini del giorno delle riunioni di direzione e minute dei verbali, appunti diversi). Fascicolo

309 serie 3 Quaderni, 1945-[1947]

3. 3. b. 1 Quaderno di appunti diversi 1945-1946 Appunti relativi ai membri dell'associazione con relative cariche, 1945-1946; annotazione della corrispondenza relativa all'associazione, 1945-1946; elenchi degli associati, 1946; appunti relativi ai membri dell'associazione con relative cariche, s.d., 1946. Quaderno Note Sulla copertina a stampa vignetta a colori.

3. 4. b. 1 "Rubrica reduci iscritti alla sezione ex I.M.I. Madruzzo" [1945-1947] Quaderno, a rubrica alfabetica

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Ente Segretario comunale di Madruzzo in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari 1950-1951

Luoghi Lasino

Archivi prodotti Fondo Segretario comunale di Madruzzo in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari, 01/01/1950 - 31/12/1951

Storia Il R.D. 14 dicembre 1933 n. 1669 stabiliva, all'articolo 68, che "nei comuni nei quali non esista notaro o ufficiale giudiziario il protesto può esser levato dal segretario comunale".

Condizione giuridica Pubblico ufficiale

311 fondo Segretario comunale di Madruzzo in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari, 1950-1951

Soggetti produttori Segretario comunale di Madruzzo in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari, 1950-1951

Contenuto L'archivio conserva un solo registro repertorio dei protesti cambiari levati dal segretario comunale di Madruzzo.

312 serie 1 Repertori dei protesti cambiari, 1950-1951

1. 1 "Repertorio dei protesti cambiari levati dal segretario comunale" (tit. int.) 1950-1951 Registro

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Ente Cassa mutua comunale coltivatori diretti di Lasino 1955-1967

Luoghi Lasino

Archivi prodotti Fondo Cassa mutua comunale coltivatori diretti di Lasino, 01/01/1955 - 31/12/1967

Storia La cassa mutua comunale coltivatori diretti doveva provvedere a quanto era necessario affinché i coltivatori diretti avessero l'assistenza medica generica a domicilio ed in ambulatorio e l'assistenza ostetrica generica. Con la Legge 1136 del 1954 venne resa obbligatoria l'assicurazione malattia per proprietari, affittuari, enfiteuti, usufruttuari che direttamente e abitualmente si dedicavano alla manuale coltivazione dei fondi o all'allevamento del bestiame, nonché per gli appartenenti ai rispettivi nuclei familiari. La medesima legge disponeva anche l'organizzazione della Cassa mutua comunale (cfr. art.5 e seg.). La cassa mutua provinciale per i coltivatori diretti di Trento deliberò in data 2 febbraio 1955 che fossero indette le elezioni dei consigli direttivi delle casse mutue comunali. Le elezioni per la cassa mutua comunale di Lasino avvennero il 13 marzo 1955.

Condizione giuridica La legge 22 novembre 1954 n. 1136, per l'estensione dell'assistenza malattia ai coltivatori diretti (in vigore dal 14 dicembre 1954), dettava dall'art. 5 le norme per l'organizzazione della Cassa mutua comunale dei coltivatori diretti. La legge 4 agosto 1955 n. 692 estendeva l'assistenza di malattia ai pensionati di invalidità e vecchiaia. La legge 26 ottobre 1957 n. 1047 estendeva l'assicurazione per invalidità e vecchiaia ai coltivatori diretti, mezzadri e coloni. La legge 19 giugno 1961 n. 576 stabiliva un aumento del contributo a carico dello Stato per l'assistenza di malattia ai coltivatori diretti. La legge 9 gennaio 1963 n. 9 regolava l'elevazione dei trattamenti minimi di pensione e il riordinamento delle norme in materia di previdenza dei coltivatori diretti, dei coloni e dei mezzadri. La legge 26 luglio 1965 n. 975 regolava l'ammissione all'esercizio di opzione per l'assistenza di cui alla legge 4 agosto 1955 n. 692 e successive modificazioni ed integrazioni, per i pensionati aventi titolo ad altre forme di assistenza di malattia. La legge 6 agosto 1966 n. 635 imponeva un'integrazione del contributo dello Stato al finanziamento dell'assistenza di malattia ai coltivatori diretti. La legge 29 maggio 1967 n. 369 dettava nuove norme per l'assistenza di malattia ai titolari di pensione delle categorie dei coloni, mezzadri e coltivatori diretti nonché ai lavoratori disoccupati e agli operai sospesi dal lavoro. Il D.L. 30 ottobre 1967 n. 968 stanziava un contributo straordinario dello Stato per il ripianamento di alcune gestioni dell'assicurazione obbligatoria contro le malattie.

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La legge 12 marzo 1968 n. 334 regolava lo stato dei lavoratori agricoli aventi diritto alle prestazioni previdenziali e l'accertamento dei contributi unificati in agricoltura. Il Trentino-Alto Adige, con Legge regionale 3 settembre 1958 n. 21, concorreva con un contributo annuo al rimborso - ai coltivatori mutuati delle province di Trento e Bolzano - delle spese per le visite mediche urgenti notturne e per il trasporto dei malati; inoltre stabiliva di pagare le prestazioni extra, l'assistenza agli immaturi, l'assistenza odontoiatrica curativa, l'assistenza ai mutuati affetti da malattie congenite curabili, l'assistenza ai mutuati affetti da malattie contratte precedentemente al rapporto assicurativo, e ad altre iniziative intese a perfezionare l'attività assistenziale. Inoltre con Legge regionale 12 novembre 1966 n. 20, il Trentino-Alto Adige aveva esteso l'assistenza malattia ai pensionati coltivatori delle province di Trento e Bolzano, assumendo a proprio carico il relativo onere entro il limite massimo di 40 milioni annui. La legge 17 agosto 1977 n. 386, che avviava la riforma sanitaria, dettava all'art. 12-bis le norme per lo scioglimento dei consigli di amministrazione delle casse mutue. La legge 29 giugno 1977 n. 349 dettava le norme transitorie per il trasferimento alle regioni delle funzioni già esercitate dagli enti mutualistici e per la stipulazione delle convenzioni uniche per il personale sanitario in relazione alla riforma sanitaria. La legge 23 dicembre 1978 n. 833, concernente l'istituzione del servizio sanitario nazionale, dettava le norme per l'esercizio finanziario 1979, in base alle spese sostenute da vari enti - comprese le casse mutue (art. 52) -; unificava i livelli delle prestazioni sanitarie erogate dalle disciolte casse mutue (art. 57) e attribuiva, per i servizi delle unità sanitarie locali, i beni già di pertinenza degli enti mutualistici e delle gestioni sanitarie soppresse (art. 65).

Funzioni, occupazioni e attività L'accertamento delle persone soggette all'assicurazione dei coltivatori diretti era effettuata mediante l'iscrizione in appositi elenchi nominativi comunali (cfr. R.D. 1949 del 1940). Secondo l'ordinamento disposto dalla legge 1136 del 1954, l'organizzazione mutualistica era suddivisa fra le casse mutue comunali, le casse mutue provinciali e la federazione nazionale. Ognuno di questi enti aveva una personalità giuridica. Questo sistema stratificato, organizzato secondo un modello di decentramento funzionale, consentiva agli enti preposti di svolgere l'assistenza e l'erogazione delle prestazioni il più possibile vicino agli assistiti. Gli stessi beneficiari dell'assistenza erano chiamati ad assumere la diretta responsabilità dell'amministrazione delle loro casse mutue. Il compito della Cassa mutua comunale era provvedere a quanto necessario affinché i coltivatori diretti godessero dell'assistenza medica generica. La legge 1136 del 1954 prevedeva anche l'eventuale concessione di prestazioni integrative della mutua comunale. In particolare (art. 22) l'assemblea comunale poteva decidere a maggioranza sull'eventuale estensione dei compiti della Cassa in ordine alle forme di assistenza farmaceutica e di assistenza integrativa, determinandone i limiti e le modalità di attuazione. Spettava al consiglio direttivo (art. 23) determinare la misura della quota integrativa necessaria ad assicurare agli assistiti le prestazioni nelle forme integrative deliberate dall'assemblea. Il comitato di gestione infine aveva il compito di regolare l'eventuale funzionamento dei servizi farmaceutici. Per quanto riguarda le riunioni della Cassa mutua, sia il Consiglio direttivo che il Comitato di gestione dovevano redigere regolare verbale, in cui doveva risultare data e luogo della riunione, ordine del giorno, nomi dei membri e dei sindaci partecipanti, nomi degli assenti, riassunto delle discussioni, testo preciso delle deliberazioni prese, firme del presidente e del segretario. Ogni verbale doveva tenere distinte le singole delibere prese: così ne derivava una doppia numerazione progressiva, una dei verbali ed una delle delibere.

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Struttura amministrativa Per l'attuazione dei compiti istituzionali della Cassa mutua comunale, la legge 1136 del 1954 prevedeva l'assemblea comunale, il consiglio direttivo, il comitato di gestione, il collegio sindacale, il presidente ed un segretario. L'art. 18 della legge 1136 del 1954 prescriveva che i coltivatori diretti titolari di azienda iscritti negli elenchi ai fini della corresponsione del contributo dovuto ai sensi dell'art. 22 lett. b, riuniti in assemblea comunale, provvedessero ogni tre anni all'elezione del consiglio direttivo della Cassa mutua. L'assemblea comunale era alla base di tutto l'ordinamento assistenziale: era costituita dai titolari d'azienda iscritti negli elenchi compilati dal Servizio per i contributi unificati (CAU) ed aveva il compito di eleggere ogni tre anni il consiglio direttivo della Cassa mutua comunale, nonché due sindaci effettivi e due supplenti, e di deliberare, a maggioranza, sull'eventuale estensione dei compiti della Cassa in ordine alle forme facoltative di assistenza, determinandone i limiti e le modalità di attuazione (art. 18, 1° e 4° comma legge 1136 del 1954). L'assemblea doveva essere convocata dal presidente almeno otto giorni prima di quello fissato per l'adunanza; essa si riuniva in via ordinaria una volta l'anno per ascoltare la relazione del Consiglio direttivo sull'attività svolta e, in via straordinaria quando fosse stato richiesto da un terzo dei suoi componenti o dalla maggioranza del consiglio. Il consiglio direttivo, eletto dall'assemblea, era composto da quindici membri; eleggeva al suo interno il presidente, il vicepresidente e tre membri; i cinque eletti formavano il comitato di gestione. Il consiglio direttivo approvava il conto preventivo e consuntivo della mutua secondo le direttive indicate dalla Cassa mutua provinciale; determinava la misura della quota integrativa necessaria per coprire l'eventuale maggior costo dell'assistenza sanitaria generica e per l'estensione delle prestazioni nelle forme facoltative decise dall'Assemblea; fissava, in base alle direttive generali emanate dalla Federazione nazionale, le modalità ed i limiti di erogazione dell'assistenza sanitaria medica generica ed ostetrica; deliberava su ogni altro argomento sottoposto al consiglio dal presidente o dal comitato di gestione. Il comitato di gestione, composto dal presidente, dal vicepresidente e da tre consiglieri, eletti dal consiglio direttivo, aveva il compito di predisporre il conto preventivo e quello consuntivo, di regolare il funzionamento locale dei servizi sanitari ed eventualmente farmaceutici della Cassa mutua comunale, di adottare i provvedimenti amministrativi necessari per il buon funzionamento della Mutua; poteva decidere in prima istanza dei ricorsi presentati dagli assicurati in materia di assistenza generica e ostetrica e deliberare su ogni altro argomento sottoposto dal presidente all'esame del comitato stesso. Il collegio sindacale, composto di un membro effettivo nominato dalla giunta esecutiva della mutua provinciale, da due effettivi e due supplenti nominati dall'Assemblea comunale, controllava la gestione della Cassa mutua; partecipava a tutte le riunioni dell'assemblea, del consiglio direttivo e del comitato di gestione. Il collegio sindacale era convocato dal proprio presidente. L'avviso di convocazione doveva indicare gli argomenti posti all'ordine del giorno e doveva essere spedito almeno otto giorni prima di quello fissato per la riunione. In caso di urgenza, l'avviso di convocazione doveva essere diramato per telegramma almeno tre giorni prima della riunione e doveva contenere pur in forma sommaria l'indicazione degli argomenti da trattare. A tutte le riunioni dovevano essere sempre invitati i sindaci effettivi, che potevano intervenire nelle discussioni e fare i loro rilievi di carattere amministrativo, per il merito e la legittimità, relativamente alla gestione della Cassa. Non prendevano però parte alle votazioni, costituendo un organo a se stante e partecipando alla riunione solo come invitati. Il presidente era il rappresentante legale della Cassa mutua, di cui sovrintendeva al funzionamento. Il segretario, eletto dal consiglio direttivo al suo interno ma se opportuno anche al di fuori degli iscritti, coadiuvava il presidente nell'attività necessaria ad assicurare alla mutua il regolare funzionamento. Il segretario non era un funzionario né un impiegato della mutua, ma solo un collaboratore del presidente; se eletto fuori dal consiglio, partecipava alle riunioni degli organi della mutua comunale solo con voto consultivo; cessava le sue funzioni all'atto stesso in cui decadeva il presidente, per compiuto triennio o altra causa.

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Con la legge 17 agosto 1974 n. 386 (art. 12-bis), oltre a decretare lo scioglimento dei consigli di amministrazione delle federazioni nazionali e delle casse mutue provinciali di Trento e Bolzano, si imponeva che entro il 1° luglio 1977 fossero estinti tutti gli enti e le gestioni autonome preposti all'erogazione dell'assistenza sanitaria in regime mutualistico, le cui funzioni e relative strutture venivano ripartite, secondo le rispettive competenze, tra lo Stato, le regioni e gli altri enti territoriali per l'attuazione del servizio sanitario nazionale. Inoltre la legge 29 giugno 1977 n. 349, che dettava le norme transitorie per il trasferimento alle regioni delle funzioni già esercitate dagli enti mutualistici, stabiliva che dal 1° luglio 1977 le funzioni amministrative concernenti l'assistenza sanitaria già proprie degli enti, casse, servizi e gestioni autonome (estinti e posti in liquidazione individuati ai sensi dell'articolo 12-bis della legge 17 agosto 1974 n. 386) erano trasferite, per i territori di loro competenza, alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano. Erano sciolti, a decorrere dalla stessa data, sentite le province autonome di Trento e di Bolzano per quanto di loro competenza, gli organi di amministrazione delle casse mutue anche aziendali, comunque denominate e strutturate, preposte all'erogazione dell'assistenza sanitaria in regime mutualistico. A decorrere dal 1° luglio 1977, i commissari straordinari di cui all'articolo 12-bis della legge 17 agosto 1974 n. 386 assumevano la funzione di commissari liquidatori. Sino alla data di entrata in vigore della riforma sanitaria, i commissari liquidatori dovevano adottare i provvedimenti compatibili con la legge 349 del 1977, già riservati alla competenza dei disciolti organi ordinari di amministrazione, e compiere qualsiasi atto di gestione al fine di garantire l'assolvimento degli obblighi istituzionali già propri delle rispettive casse preposte all'assistenza sanitaria, attraverso la riscossione dei contributi assicurativi o delle altre entrate, l'erogazione delle spese - comprese quelle riferite alle funzioni trasferite -, l'amministrazione del personale, il pagamento delle competenze, comprese quelle relative al personale comandato ai sensi di detta legge e ai titolari dei trattamenti di quiescenza e di previdenza in applicazione delle rispettive norme regolamentari, la rappresentanza anche in giudizio, e quant'altro necessario. Per tutta la durata della gestione commissariale di liquidazione continuavano ad esercitare le loro funzioni i collegi dei sindaci degli enti estinti. Era istituito il comitato centrale per la liquidazione degli enti e gestioni autonome preposti all'erogazione dell'assistenza sanitaria in regime mutualistico, in carica fino all'entrata in vigore della riforma sanitaria. Il comitato, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, era presieduto dal ministro per la sanità o un suo delegato ed era composto da un rappresentante per ciascuna regione e, per quanto concerne la regione Trentino-Alto Adige, da un rappresentante per ciascuna delle province autonome di Trento e di Bolzano, da due rappresentanti del Ministero della sanità, da un rappresentante per ognuno dei ministeri del lavoro e della previdenza sociale, del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, delle finanze, dell'interno, della pubblica istruzione e della marina mercantile, designati dai rispettivi ministri, da cinque commissari liquidatori designati dal ministro per il lavoro e la previdenza sociale, da cinque membri proposti dal CNEL e da tre membri proposti dall'ANCI. Il comitato provvedeva fra l'altro ad emanare direttive vincolanti per programmare, coordinare e unificare le attività volte alla liquidazione degli enti, istituti e gestioni autonome preposti all'assistenza sanitaria in regime mutualistico, in attesa della riforma sanitaria. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, tenendo conto delle indicazioni del comitato, dovevano programmare e coordinare l'organizzazione dei servizi, presidii e attività degli enti, istituti e gestioni autonome posti in liquidazione, con le altre strutture sanitarie operanti nel territorio. Le direttive delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano sulla gestione dei servizi sanitari erano assunte nei limiti della spesa prevista dai bilanci dei singoli enti e gestioni rese autonome, riferiti al territorio della regione. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per l'attuazione delle funzioni in materia di assistenza sanitaria e ospedaliera trasferite si dovevano avvalere di personale degli enti e gestioni posti in liquidazione.

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Contesto generale La Cassa mutua provinciale coltivatori diretti (cfr. legge 1136 del 1954, art.6) aveva il compito di erogare agli assicurati le prestazioni relative all'assistenza ospedaliera e specialistica. Era retta da un Consiglio direttivo composto da undici rappresentanti dei coltivatori diretti, eletti dai presidenti delle casse mutue comunali riuniti in assemblea. Fra le varie competenze, in relazione alla Cassa mutua comunale (art.8), doveva approvarne, nei termini previsti, le deliberazioni adottate; decideva in seconda istanza sui ricorsi degli assicurati per le prestazioni di competenza delle casse mutue comunali; provvedeva alla nomina del Commissario in caso di vacanza del consiglio direttivo della mutua comunale. Il consiglio centrale della Federazione nazionale delle casse mutue dei coltivatori diretti (art. 13) aveva il compito di stabilire le direttive in ordine alle forme di assistenza facoltativa gestite dalle casse mutue comunali ed all'adozione di forme di assistenza integrativa. Il Ministero del lavoro e della previdenza sociale (art. 36) esercitava la vigilanza su tutte le disposizioni dettate dalla legge 1136 del 1954 e poteva ordinare ispezioni ed indagini sul funzionamento della Federazione nazionale, delle casse mutue provinciali e comunali e sui loro singoli servizi.

Fonti normative Legge 22 novembre 1954, n.1136, "Estensione dell'assistenza malattia ai coltivatori diretti" Legge 9 gennaio 1963, n.9, "Elevazione dei trattamenti minimi di pensione e riordinamento delle norme in materia di previdenza dei coltivatori diretti e dei coloni e mezzadri" Legge 17 agosto 1974, n. 386, "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 8 luglio 1974, n.264, recante norme per l'estinzione dei debiti degli enti mutualistici nei confronti degli enti ospedalieri, il finanziamento della spesa ospedaliera e l'avvio della riforma sanitaria" Legge 29 giugno 1977, n.349 "Norme transitorie per il trasferimento alle regioni delle funzioni già esercitate dagli enti mutualistici e per la stipulazione delle convenzioni uniche per il personale sanitario in relazione alla riforma sanitaria" Legge 23 dicembre 1978, n. 833, "Istituzione del Servizio sanitario nazionale"

318 fondo Cassa mutua comunale coltivatori diretti di Lasino, 1955-1967

Soggetti produttori Cassa mutua comunale coltivatori diretti di Lasino, 1955-1967

Contenuto L'archivio comprende pochi documenti conservati nella serie del carteggio relativi al 1955 e al 1967.

319 serie 1 Carteggio ed atti, 1955-1967

1. 1. b. 1 Carteggio ed atti 1955 Si segnala: elezioni del consiglio direttivo della cassa mutua del 13 marzo 1955. Fascicolo

1. 2. b. 1 "Elezioni per il rinnovo dei consigli direttivi delle casse mutue di malattia per i coltivatori diretti. 9 aprile 1967" 1967 (con docc. dal 1955) Fascicolo

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