Agriturismo La Meridiana “Informazioni Utili sull' e la Provincia di

Info: Tel. 0861/786336 – 349/1540250 - 338/3641307 www.agriturismolameridiana.it www.agriturismolameridiana.blogspot.com La cucina abruzzese

La cucina tipica abruzzese ha origini antiche ed è proprio a Villa Santa Maria che nacque la prima scuola alberghiera della storia; organizzata da Ferrante Caracciolo che convocò i giovani della zona nel suo castello e svelò loro i segreti della sua arte culinaria. Da allora i cuochi abruzzesi,in particolare quelli di Villa Santa Maria, divennero famosi in tutto il mondo.

La cucina abruzzese trae i suoi prodotti dall'agricoltura,dalla pesca e dalla pastorizia, questo a dimostrazione di quanto sia ricca e varia la tradizione culinaria dell'Abruzzo.

Tra i piatti più tipici dell'Abruzzo ci sono i maccheroni alla chitarra, ottenuti passando l'impasto di farina ed uova, su un telaio rettangolare di legno sul quale sono tesi dei sottilissimi fili d'acciaio. I maccheroni vengono conditi con sugo di pomodoro e ragù d'agnello.

Nelle occasioni speciali si susseguono più di trenta portate miste di carne di pesce, pasta e legumi. Questa usanza viene chiamata "Panarda" ed ha le sue origini nel 1800. Tutte le portate sono accompagnate da vini di produzione locale.

Tra i principali piatti tipici abruzzesi i più noti sono: La capra alla neretese, le mazzarelle alla teramana, le virtù, la cicerchiata, i caggianetti, le scrippelle 'mbusse, le fregnacce, il tacchino alla canzanese. I vini della Val Vibrata

La viticoltura era praticata in Abruzzo fin da tempi antichissimi, come testimonia Plinio il Vecchio, che nelle sue opere parla di "Vinam Trebulanum". La produzione del vino si è poi tramandata nei secoli giungendo agli attuali 36 000 ettari di vigneto. I vigneti si trovano soprattutto nella provincia di Chieti, ma la provincia di Teramo spicca per la qualità dei suoi prodotti.

In particolare i più importanti produttori della zona che si estende sulle colline di , , e Torano nel 1996 si sono riuniti ed hanno istituito la Denominazione di Origine Controllata per alcune tipologie di vino prodotto in questo territorio. Alla base di questa produzione restano sempre il e il d'Abruzzo, oltre a questi vini c'è lo spumante, ottenuto da uve Trebbiano (60 %) unite ad uve , , , il Novello, il passito bianco e il passito rosso.

L'itinerario per visitare le più importanti cantine di questa zona parte da Colonnella, paesino rinascimentale, da cui si gode di un bellissimo panorama, sia sulla Val Vibrata che sulla Vallata del Tronto, e dove si possono gustare sia i vini della cantina sociale di Colonnella, sia i vini della cantina Lepore, di cui ricordiamo il Montepulciano D'Abruzzo Riserva Luigi Lepore.

Si prosegue per Controguerra, con il suo antico torrione medioevale, dove, sul versante Nord del Tronto si trova l'azienda di Camillo Montori, le cui etichette più note sono "Leneo Moro", "Leneo D'Oro" e "Poderi di Fonte Cupa". Sempre nei dintorni di Controguerra c'è la cantina sociale di Illuminati, tra le più antiche della zona, che ha una produzione che sfiora il milione di bottiglie. Passando per si arriva a dove, tra varie aziende spicca quella di Barone Pietro Cornacchia, con vigneti a tendone e filare, e con una produzione che per l'85% viene esportata all'estero, prevalentemente Stati Uniti, Europa del Nord, Giappone e Nuova Zelanda. Sagre e Manifestazioni

In Abruzzo ogni anno i comuni, e le pro loco organizzano svariate sagre, feste popolari e numerose manifestazioni per promuovere tipicità dei prodotti enogastronomici e rievocare antiche tradizioni, che sono parte integrante della cultura regionale. A seguire vi presentiamo un' elenco degli appuntamenti della provincia di Teramo suddivisi per mese. Per maggiori informazioni in merito e per le date degli eventi, vi invitiamo a contattare i comuni o le associazioni che le organizzano.

Sagre e Manifestazioni di Luglio

S.Felice di Torricella - Festa patronale di San Felice e raduno equestre. S - Sagra del ricotta e dei prodotti tipici; - Sagra del pecorino. - Sagra del formaggio pecorino; - Fiera della pastorizia. Villa Rosa - Sagra della pecora alla callara Campovolano di C. - Sagra del tartufo Atri - Sagra sapori d'Abruzzo; - Atri a tavola. Mosciano - Festa della Pizza; - Festival internazionale di jazz. - Sagra del minestrone alla torricellese e della pecora alla callara. Sant'Omero - Sagra del baccalà; - Festa della birra. Scerne di - Sagra della birra. - Festa della Madonna del Carmine; - Colori e sapori; - Rievocazione della trebbiatura. S. Margherita di Atri - Corso di companie teatrali dialettali. - Sagra del pesce sotto le stelle. - Festa degli Alpini. Colonnella - Sagra della pizza; - Festival jazz italiano. - Sagra dei piatti tipici. - Sagra del maiale "S magn' lu purcell". - Sagra della frittella ornanese. - Sagra delle fregnacce e degli arrosticini. Roiano di - Sagra gastronomica. - I popoli del mare; - Tesori di fattoria. - Sagra de li maccarù. - Sagra dei Cignoli. Casoli di Atri - Momenti di vini. - Sagra del coniglio. Controguerra - Sagra enogastronomica; - Festa del vino. - Sagra degli antichi sapori. Morro d'Oro - Paglio delle contrade. Nereto - Festa della famiglia. Montorio al - I piatti del parco. Poggio-Cono - Sagra "De lu magnà de na vodd" Castelli - Lancio del piatto. - Festa del grano. Mutignano - Sagra del borgo antico. - "Lu stenn' mass"; - Roseto Opera prima; - Soundlabs Festival. Sant'Onofrio - Sagra antichi sapori con festa della trebbiatura. Forcella - La sagra della trebbiatura. Corropoli - Paglio delle botti e rievocazione della pentecoste celestignana. Cellino Attanasio - Sagra dei conigli cellinesi al sugo di papera. San Nicolò a - Pizza in piazza. - Festa della birra; - Mostra dei ricami e dei merletti antichi e moderni. Caprafico - Sagra della mozzarella. Befaro - Sagra degli arrosticini. - Sagra del porcino e del formaggio pecorino.

Sagre e Manifestazioni di Agosto

Alba Adriatica - Sagra del pesce; - Carnevale estivo; - Sagra sapori di mare. Casoli di Atri - Sagra degli arrosticini; - Sagra degli spaghetti al pesto casolano, anguille e baccalà. Montepagano - Mostra dei vini tipici regionali. - Sagra del fungo porcino e dei piatti tipici. Canzano - Sagra del tacchino alla canzanese; - Mostra dei ricami e dei merletti antichi e moderni. - Sagra della torta. Fontanelle di Atri - Rassegna di corali e gruppi folkloristici. Castellalto - Festa delle birre artigionali. Corropoli - Sagra dei prodotti tipici; - Borgo vivo. Torricella Sicura - Sagra del cignale a Ioanella e gara di cani da tartufo. - Sagra del timballo; - I Mendoza nella valle siciliana; - Sagra della bruschetta. - Sagra del prosciutto e festival del "dubbott" Atri - Pizza in piazza; - Sagra "Sapori d'Abruzzo"; - Sfilata dei carri folkloristici; - La maggiolata; - Atri a tavola; - Festival europeo dei duchi di Acquaviva; - I sipari dei borghi contadini; - Sagra tagliolini e fagioli alle pretetulenze. Tortoreto - Sagra della vongola; - Abbuffata di pesce; - Paglio del barone. - Sagra del coatto. Giulianova - Festa della Madonna e sagra del pesce azzurro; - Sagra del pesce. Fano Adriano - Sagra della scurpellata; - Festa di San Valentino. Faiete - Sagra del tartufo. Colonnella - Sagra dei prodotti tipici e delizie della valle; - Calici di stelle; - Piacere Colonnella. Cellino - Sagra del tartufo. Torano - Sagra dei prodotti tipici. Villa Petto - Festa dello Scrippelleto. Campli - Sagra della porchetta italica. San Giacomo di Atri - Artigianato a San Giacomo. Penna S. Andrea - Incontro di folklore internazionale. Castiglione della Valle - Rievocazione storica in costume d'epoca. Martinsicuro - Sagra del pesce azzurro; - Notte di San Lorenzo; - Rassegna enogastronomica "Sapori a Martinsicuro". Montepagano - Mostra regionale dei vini tipici. Rocca Santa Maria - Sagra del fungo porcino e pecora alla callara. Garrufo - Garrufo con gusto. Ancarano - Sagra enogastronomica del coniglio italiano. Aquilano - Sagra del timballo abruzzese. Morro D'Oro - "Defendemos la historia" e sagra dei prodotti tipici. Valle Castellana - La Notte delle paure. Intermesoli di Pietrac. - Serata gastronomica. Montorio al Vomano - Spaghettata in piazza; - La vetrina del parco. Faiete - Sagra del tartufo. Forcella - Sagra della capra. Montefino - Sagra "De li maccarun allu carratur". Torano Nuovo - Sagra enogastronomica e mostra mercato dei vini D.O.C. - La mossa del bovino. Appignano - Sagra medioevale "Antichi sapori del borgo e caccia le streghe". Cortino - La notte dei briganti. Sant'Egidio Alla - Sagra degli gnocchi. Vibrata Cermignano - Fiera di San Bartolomeo. Cerchiara - Sagra "De li ciufflett' e ceci".

Sagre e Manifestazioni di Settembre

Arsita - Festa Patronale. Cerchiara - Sagra de li ciufflett' e ceci. Montorio al - Notti di fine estate. Vomano Cellino Attanasio - Festa della vendemmia. Sant' Omero - Festa di Santa Maria a Vico.

Sagre e Manifestazioni di Ottobre

Bisenti - Sagra dell'uva e del vino montonico. Intermesoli di - Festa della castagna. Pietrac. Valle Castellana - Festa della castagna. Civitella del Tronto - Halloween.

Sagre e Manifestazioni di Novembre

Sant'Omero - Castagnata e vino novello. Campli - Aspettando San Martino. San't Onofrio - Castagnata e vino novello. Notaresco - S. Martino itinerante festa del vinonovello e delle castagne. Cellino Attanasio - Festa di S.Martino . Cermignano - Novembrata di S. Martino. Civitella del Tronto - San Martino. Fano Adriano - Festa di S. Martino, festa delle castagne, cornuti e vino. Montorio al - Festa di S. Martino. Vomano

Sagre e Manifestazioni di Dicembre

Atri - Accensione dei Faughi. Torricella Sicura - Concerto di Natale. - Aspetando la neve. Cellino Attanasio - Presepe vivente. Fano Adriano - Presepe vivente, - Capodanno; - Mezzanotte di fuoco. Isola del Gran - Festa di Babbo Natale. Sasso

Sagre e Manifestazioni di Gennaio

Cermignan - Lu Sant' o Antonie.

Sagre e Manifestazioni di Febbraio

Torricella - Sagra del maiale e della Sicura polenta.

Sagre e Manifestazioni di Aprile

Giulianov - Festival internazionale delle Bande a Musicali. - Festa della Madonna dello Splendore e corsa dei cavalli.

Sagre e Manifestazioni di Maggio

Silvi - Lu Cencialone. Teramo - Le Virtù.

Sagre e Manifestazioni di Giugno

Torricella - Sagra del formaggio Sicura fritto. Tortoreto - Sagra della seppia. Campli - Festa della pizza. Sant'Omero - Festa della birra. Santa Maria a Vico

Nella piana di Sant'Omero, ai margini del torrente Vibrata, sorge l'antica chiesa di Santa Maria a Vico, che pur essendo uno degli edifici sacri più antichi dell' Abruzzo, anteriore all' anno mille, ha conservato, quasi integralmente la sua struttura.

Chiesa dedicata alla Madonna, che deriva il suo nome dal latino "Vicus" inteso come borgo. La chiesa è divisa in tre navate da sette arcate sorrette da colonne, un'abside semicircolare e le finestre chiuse da transenne di pietra lavorata a traforo. Sul portale architravato sono scolpiti i simboli degli evangelisti ed è sormontato da un rosone. Il campanile, quadrato, forma un corpo unico con la facciata.

La chiesa sorge su di un antico tempio dedicato ad Ercole,come testimonia una lapide incisa, risalente al 100 d.C., ritrovata a fianco della chiesa e che ora si trova all'interno di essa. Sulla lapide è riportato il giuramento che i fedelissimi dell'imperatore Traiano fecero di riunirsi ogni anno in un solenne banchetto nel tempio di Ercole. Da questa tradizione è natta l'associazione culturale "I Cultori di Ercole" che si occupa della manutenzione e del restauro della chiesa. I Cultori di Ercole si riuniscono in un banchetto a Febbraio e ai primi di Settembre si celebra la festa della chiesa, che prevede, oltre alle cerimonie religiose, manifestazioni sportive, concerti, degustazione di prodotti tipici e per finire fuochi d'artificio. Corropoli

Corropoli si trova su di una collina, a 10 minuti da , in posizione favorevole per poter ammirare sia il panorama del mare Adriatico, sia quello del Gran Sasso e dei monti della Laga.

Il centro storico di Corropoli mantiene ancora le caratteristiche del borgo medioevale, come la Piazza Piè di Corte con, al centro, la fontana dell' Ambrosi. Sono numerose le chiese e le abbazie, come la chiesa parrocchiale di S. Agnese che è anche Santuario della Madonna del Sabato Santo, con accanto il campanile del 1400, opera di Antonio da Lodi, il Convento del Gabbiano e il Monastero di S.Maria degli Angeli.

Va ricordata in particolare l'Abbazia Celestiniana di S. Maria di Mejulano (X secolo), dove il Lunedì successivo alla Pentecoste i corropolesi erano soliti offrire ai monaci delle botti piene di vino. In tale occasione sul piazzale antistante l'Abbazia, si svolgeva il "ludo de le botti" che coinvolgeva le 10 contrade del paese.

Nel 1983 è stata ripristinata questa tradizione ed il "Palio", ovvero la sfida tra contrade, viene preceduto da un corteo in costume medioevale che attraversa le vie del centro storico, giunge nella "Piazza Piè di Corte" dove, alla presenza dei fondatori, avviene la marchiatura delle botti. Poi vi è la gara, che consiste nel far rotolare delle pesanti botti lungo un percorso stabilito. I rappresentanti della contrada che realizzano il minor tempo si aggiudicano il "Palio".

Ogni anno il palio delle botti è la mostra mercato dell'Artigianato, dell' hobby e dei piatti tipici, che si svolge nella prima settimana di agosto, richiamano a Corropoli molti visitatori che possono così ammirare la bellezza artistica di questa cittadina e nello stesso tempo apprezzare la qualità dei suoi prodotti enogastronomici. Civitella del Tronto

Una delle cittadine più antiche e caratteristiche dell'Abruzzo è Civitella del Tronto. Situata su di una collina,si affaccia da un lato verso la montagna di Campli e verso quella dei Fiori e dall'altro domina la vallata che si estende fino al mare.

Sulle vie strette del paese si affacciano case rinascimentali, dopo la piazzetta Bel Vedere, si passa per la porta del 1200 detta "Porta Napoli" sulla quale è posto lo stemma della città, raffigurante 5 torri. All'interno del paese vi è la chiesa di San Francesco del quattordicesimo secolo e la chiesa di San Lorenzo del sedicesimo secolo.

Ma Civitella del Tronto è nota soprattutto per la fortezza che, posta ai confini del regno di Napoli con lo Stato Pontificio, ha avuto in passato una grande importanza strategica. Si presenta come una delle più imponenti opere d'ingegneria militare non solo d'Abruzzo, ma d'Italia, con un estensione di 25000 mq,con mura di cinta molto spesse ed inclinate, con tre camminamenti, due piazze d'armi, magazzini, cinque cisterne, alloggi per i soldati e nel punto più alto il Palazzo del Governatore, dotato di magazzini e di una propria cisterna. Vi erano poi una cappella dedicata a Santa Barbara e la chiesa di San Giacomo.

Nel 1798 e nel 1806 la Fortezza venne nuovamente assediata dai francesi e difesa dal comandante olandese Matteo Wade, al quale Francesco Primo di Borbone fece erigere un monumento nelle fortezza stessa.

Nel Marzo del 1861, Civitella fu l'ultima fortezza borbonica a cadere dopo essere stata assediata dai piemontesi. Dopo l'unità d'Italia la fortezza fu smantellata e lentamente andò in rovina, solo negli anni settanta vennero iniziati i lavori di restauro ultimati nel 1983. Nel 1998 è stato ultimato anche il museo contenente armi antiche e mappe della zona.

La fortezza di Civitella è aperta tutti i giorni nel periodo invernale dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.00 nei giorni feriali e in quelli festivi dalle 10.00 alle 17.00.Nel periodo primaverile è aperta dalle 10.00 alle 19.00,in quello estivo dalle 10.00 alle 20.00, e in quello autunnale dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.Si possono chiedere visite guidate. Campli

Campli si trova a circa 10 km da Teramo ed è una cittadina ricca di storia e di arte. In passato qui operavano pittori come Giacomo da Campli, Cola D'Amatrice, Giovanbattista Boncori, Donato Teodoro e Vincenzo Baldati e altri artisti della scuola di Giotto e di Rafaello.

Nella piazza principale si trovano due importanti monumenti trecenteschi: la chiesa di Santa Maria in Platea e il palazzo dei Parlamenti. Nella prima possiamo ammirare l'altare del S.S. Sacramento del'500, una Madonna in legno, delle tavole di Cola Amatrice e nella cripta degli affreschi del' 400. Lungo il corso vi sono le case "Del Medico" e la "Casa della Farmacia" con cortili, logge e finestre rinascimentali. Un'altra chiesa importante è quella di San Francesco dei primi dei 300, la chiesa di San Giovanni del XIV sec. e la Porta Orientale o Angioina dello stesso periodo.

Altra opera d'architettura importante nella città di Campli è la Scala Santa, che dopo svariati anni di chiusura fu ristrutturata dalla dottoressa Tilde Di Giacinto per essere riaperta ai fedeli nel 1995.I 28 gradini in legno, da salire pregando in ginocchio, danno la possibilità ai fedeli dell'assoluzione dai proprio peccati. Salendo, si possono ammirare i dipinti che raccontano la passione di Cristo, che rappresentano le tappe di Gesù verso la croce, per riviverne simbolicamente la sofferenza.

Nei dintorni del paese si trova Campovolano, in cui vi è la chiesa di San Pietro con un sarcofago del V sec. d.C. raffigurante scene dell'Antico testamento. Ma Campovolano è sopratutto nota per la Necropoli Picena, dove sono state ritrovate tombe dell'Ottavo, Nono e Decimo secolo a.C. Ma è solo con la metà dell'ottavo secolo che i corredi funerari si arricchiscono di vasi in bronzo, in ceramica, gioielli ed armi, a seconda che si tratti di tombe maschili o femminili.

Campli ha comunque origini molto antiche, già importante in epoca romana e medioevale, ebbe il massimo dello sviluppo nel 1500 e nel 1600, quando divenne feudo farnesiano e sede vescovile. In seguito la città passò ai borboni e venne devastata da un terremoto, la popolazione decimata da un'epidemia di tifo e l'archivio comunale distrutto dai briganti. Atri

Atri sorge, in posizione dominante, su di una collina argillosa, circondata da altre colline, che da un lato degradano verso il mare, dall'altro si congiungono ai monti. Ma la particolarità del paesaggio intorno ad Atri è data dai "calanchi", erosioni dovute all'acqua piovana sull'argilla, che provocano sui fianchi delle colline spaccature, avvallamenti, intervallati da ruscelli e laghetti, e da una vegetazione particolare, composta da capperi, carciofi selvatici, tamerici, ginestre e gladioli selvatici.

Entrati nel paese, colpisce la bellezza della Cattedrale in stile romanico, con una facciata semplice ed armoniosa, con 3 portali. All'interno, le 3 navate sono divise da 8 pilastri e le pareti sono arricchite dai dipinti di Andrea Delitio, raffiguranti scene del Nuovo Testamento e della vita di Gesù e Maria. Accanto nel Duomo si eleva un campanile quattrocentesco, alto 55 m.

Tra gli altri monumenti artistici di Atri vi sono: la chiesa di S.Agostino e di S. Domenico, la chiesa di S. Francesco ed il trecentesco palazzo comunale, che fu la sede dei Duchi D' Acquaviva, che dominavano Atri dalla fine del XIV al XVIII sec.

Atri ha un passato molto antico, come testimoniano le grotte che si snodano nella parte meridionale della città. Si tratta di gallerie e grotte comunicanti tra di loro, le cui pareti parzialmente intonacate, con gli angoli arrotondati per mezzo dell' "Opus signinum", fanno pensare ad una grande cisterna per la raccolta e la conservazione dell'acqua di epoca romana. Parco Nazionale del Gran Sasso & Monti della Laga

Il parco si estende per circa 160 000 mq., per la maggior parte in Abruzzo nelle province dell'Acquila, Teramo e ed in parte minore nelle Marche in provincia di ed nel Lazio in provincia di Rieti.La catena montuosa del Gran Sasso è la più importante, con la vetta del Corno Grande (2912 m) sotto la cui parete si trova il ghiacciaio del Calderone, il più meridionale d'Europa, e l'altipiano di Campo Imperatore a 2100 m di altezza.

La catena dei monti della Laga presenta due versanti, uno più umido e piovoso verso Teramo e le valli dei fiumi Vibrata, Salino e Vomano, l'altro, più asciutto, rivolto ad occidente verso L'Acquila è l'ascolano. La vetta più alta della catena è il monte Gorzano (2458 m).

La flora del parco è costituita da grandi boschi di faggio, cigliegio, aceri, castagni e piccoli boschidi abeti bianchi. Nel sottobosco si trovano mirtilli, lamponi e funghi.

Tra gli animali che popolano il parco si possono trovare rari esempi di lupo appenninico, camoscio, gatto selvatico, aquila reale e gufo pellegrino.

E' possibile praticare nel parco escursioni guidate che permettono di osservare gli animali nel loro ambiente naturale. In particolare a si può praticare il birdwatching. E' possibile inoltre praticare tutti gli sport di alpinismo, arrampicata sportiva e sci di fondo escursionistico e sci di pista. Tortoreto & Alba Adriatica

Il tratto della costa teramana su cui sorgono Tortoreto ed Alba Adriatica ha una lunga storia, come testimoniano i resti di una villa romana del II secolo a.C., che si trovano lungo la salita che porta a Tortoreto Alto.

Tortoreto Alto si presenta con un borgo medioevale fortificato, con strade strette, piccole piazze, intervallate da archi, la torre dell'orologio e il torrione. Vi sono poi le chiese: di Sant'Agostino, di San Nicola e della Madonna della Misericordia, costruita nel 1300, dopo un'epidemia di peste, che conserva al suo interno gli affreschi di Giacomo Bonfini, un allievo del Perugino.

Scendendo verso il mare troviamo Tortoreto Lido, con i suoi 3 km di spiaggia ampia e ben tenuta, affiancata da una pista ciclabile e da una pista per passeggiare ombreggiata da palme e pini. Sul lungomare, le eleganti ville liberty e le più moderne costruzioni sono circondate da giardini molto curati e vi sono, inoltre, numerosi alberghi e villaggi turistici.

Proseguendo sul lungomare verso Nord, immediatamente contigua a Tortoreto, si estende Alba Adriatica, sorta nel 1956 come distinto da quello di Tortoreto.

Alba Adriatica viene denominata "Spiaggia d'Argento" per il colore di bianco argenteo della sabbia del suo ampio arenile. Anche Alba Adriatica ha una pista ciclabile ed una passeggiata, che proseguono quelle di Tortoreto e che, attraverso un ponte di legno, si congiungono con le piste di Villa Rosa. Inoltre, nella zona di Villa Fiore, vi è anche un ampia pineta con ampi spazi attrezzati per sostare al ombra degli alberi.

Sul lungomare e all'interno sorgono moderni alberghi e locali che, insieme agli stabilimenti balneari molto curati e attrezzati, rendono più allegre e vivaci le serate estive. Ascoli Piceno

Ascoli Piceno, provincia marchigiana, a 25 km dall'Adriatico, circondata dal monte dell'Ascensione, il Colle San Marco e la Montagna dei Fiori, è situata tra il Parco dei Monti Sibillini e quello dei Monti della Laga. Le origini di questa città , che conta circa 51000 abitanti, sono molto antiche; probabilmente fu fondata dai Sabini che, fondendosi con le popolazioni autoctone, presero il nome di Piceni, e in seguito, venne conquistata dai Romani. Durante il medioevo passò sotto il dominio dei Longobardi, dei Franchi dei Vescovi e di vari feudatari, tra cui gli Acquaviva e gli Sforza, per poi far parte dello Stato Pontificio e infine, del Regno d'Italia. Tutte queste vicende storiche hanno lasciato come testimonianza i vari monumenti storici presenti nella città. Il centro storico è interamente costruito in travertino ed ha il suo fulcro nella suggestiva Piazza del Popolo, sulla quale si affacciano il Palazzo dei Capitani, lo storico Caffè Meletti, la Chiesa di San Francesco, la Loggia dei Mercanti. Un'altra piazza importante è Piazza Arringo con la Cattedrale di Sant' Emidio e la sottostante cripta, il Battistero di San Giovanni, il Palazzo Vescovile e il Palazzo dell'Arengo, dove ha sede la Pinacoteca Civica. Tra gli altri monumenti, dislocati in vari punti della città, ricordiamo il Teatro di Ventidio Basso, la Chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio, il Ponte Romano, i resti del Teatro Romano, la Fortezza Pia, il Forte Malatesta, la Chiesa di Sant'Agostino, il Palazzetto Longobardo e la Torre degli Ercolani. Tra le più importanti manifestazioni, religiose e civili, tutte legate alle tradizioni storiche della cittadina, ricordiamo la festività del Patrono, S. Emidio, che si celebra il 5 Agosto. La prima domenica di Agosto si tiene la sfilata in costume medioevale, della Quintana, che termina con il torneo cavalleresco, secondo gli antichi statuti del XIV secolo. Da alcuni anni si tiene anche la Quintana in notturna, la sera del secondo sabato di Luglio. Il Carnevale viene festeggiato con carri e gruppi in maschera e tra fine Marzo e i primi di Aprile si tiene un'importante manifestazione gastronomica dedicata ai prodotti tipici. Infine ogni anno, tra fine Novembre e i primi di Dicembre, si svolge il Premio Internazionale Città Ascoli Piceno, organizzato dall' Istituto Studi Medioevali Cecco d'Ascoli. Ricordiamo inoltre, che ogni terza domenica del mese si svolge ad Ascoli il Mercato dell'Antiquariato. Storia e informazioni sull'olio d'Abruzzo

La coltivazione dell'ulivo, iniziata in Abruzzo già dal V – IV secolo avanti Cristo, ebbe un notevole sviluppo all'epoca della dominazione romana, grazie anche alle condizioni climatiche favorevoli della zona. Abbiamo testimonianze di questa produzione sia dai testi di Virgilio e Ovidio e di altri scrittori minori, sia dai resti degli antichi trappeti. Durante il periodo imperiale l'olivo e altri prodotti agricoli divennero merce di scambio tra l'Abruzzo e la capitale. Durante le invasioni barbariche e all'inizio del Medioevo l'ulivo veniva coltivato unicamente per la coltivazione familiare, ma, verso il 1200, nelle abbazie dei frati Benedettini Cisternesi si provvedeva alla selezione e allo sviluppo della coltivazione delle piante d'ulivo. Durante la dominazione spagnola l'economia e l'agricoltura abruzzese ebbero generalmente un periodo di decadenza, ma all'inizio del 1800, con la trasformazione del latifondo feudale in latifondo borghese e con la concessione agli agricoltori delle proprietà ecclesiastiche, l'agricoltura ebbe un nuovo sviluppo, in particolare la coltivazione della vite e dell'olivo. Attualmente in Abruzzo vi sono circa 40 000 ettari di territorio coltivati ad olivo. Tra le varietà il Leccino è quella più diffusa, soprattutto nella zona costiera, segue il Gentile di Chieti e la Dritta nell'area Vestina. Altre varietà sono il Frantoio e il Tortiglione nel Teramano, l'Intosso nella zona di Casoli, il Castiglionese nel comune di Castiglione Messer Raimondo, la Taccolana nella zona di Tocco Casauria, il Nebbio, il Cucco e il Ghiandaro nella zona tra Pescara, Francavilla e Chieti. Attualmente le piante d'olivo in Abruzzo sono 9 milioni, dalle quali si ottengono 200 000 quintali di olio, produzione che situa l'Abruzzo come quinta regione nella coltivazione olivicola nazionale. Per la qualità delle olive e dell'olio da esse ottenuto l'Abruzzo ha ricevuto tre D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta). Il primo olio D.O.P. è L'Aprutino Pescarese. Per fregiarsi di questa D.O.P. gli extravergini d'oliva devono essere composti per l'80% delle varietà Dritta, Leccino e Taccolana, provenienti da oliveti certificati. Il secondo olio D.O.P. è quello delle Colline Teatine, nella zona che va da Chieti a Francavilla e da San Salvo a Casoli. Per fregiarsi di questa D.O.P. gli extravergini devono essere composti per il 50% della varietà Gentile di Chieti associate ad un 40% di Leccino, entrambi provenienti da oliveti certificati. Il terzo olio a D.O.P. è il Pretuziano delle Colline Teramane. Gli extravergini devono essere per un 75% composti da Leccino, Frantoio e Dritta, sempre provenienti da oliveti certificati e per un 25% da Tortiglione, Carboncella e Castiglionese. Musei in Abruzzo, Teramo

La provincia di Teramo presenta nel suo territorio opere che testimoniano una millenaria cultura: si va dalle necropoli della protostoria agli anfiteatri e alle “domus” dell’ epoca romana, ai castelli, agli eremi e ai borghi fortificati del Medioevo, alle chiese ricche di dipinti e alle testimonianza artistiche dei secoli più recenti, senza dimenticare le testimonianze della cultura popolare. Tutto questo materiale è conservato in numerosi musei, che permettono al visitatore di conoscere la storia e la cultura di questa zona in tutte le sue espressioni, da quelle artistiche, più nobili, a quelli più semplici, legate alla vita quotidiana.

Museo Archeologico di Teramo. Teramo, Via Delfico, 30, tel. 0861/247772

Nel museo sono esposti reperti che riguardano gli insediamenti umani nella zona, per un periodo che va dalla protostoria al Medioevo. In prevalenza si tratta di materiale recuperato nella necropoli di Cona e negli scavi effettuati nella zona del teatro romano, dove sono stati ritrovati i frammenti di un pavimento a mosaico, la statua di una Musa ed altri reperti relativi ad una domus romana.

Pinacoteca Civica di Teramo. Teramo, Viale Bovio, 4, tel. 0861/250873

Il museo ospita opere dal quindicesimo secolo ad oggi. Fra i pittori più rappresentativi si segnalano: Luca Forte, Nicolò de Simone, Corrado Giaquinto e Luca Giordano. Di particolare rilievo la collezione di quadri in maiolica di Castelli del periodo tra il 1600 e il 1800.

Museo Archeologico Civico Capitolare del comune di Atri. Cattedrale di Santa Maria Assunta, Via Roma, tel. 085 8798140

Raccolta e collezione di dipinti di arte sacra, statue lignee e codici miniati del XII secolo. In particolare si può dividere il museo in tre randi sale. La prima ospita la Collezione di Vincenzo Rosati, che si dedicò al recupero di materiali provenienti da necropoli protostoriche, della zona di Atri, Penne, Arsita e Castiglione Messer Raimondo. La seconda sala, dedicata alla Preistoria nel territorio abruzzese, ospita manufatti che vanno dal Paleolitico alla prima età del ferro. Sono quindi presenti oggetti in selce ed in osso, vasi in argilla depurata (figulina), ceramica dell’ età del rame, due asce in bronzo e ceramiche del bronzo e della prima età del ferro. La terza sala ospita la ricostruzione di due sepolture, i corredi funerari di altre 35 sepolture scavate nelle due necropoli di Atri, in località Colle della Giustizia e Pretara. Gli oggetti, esposti nelle vetrine, sono: mazze, coltelli e punte di lancia, per le sepolture maschili, e pendagli, fibule, collari e contenitori in ceramica, per le sepolture delle donne e dei bambini. Museo della Civiltà Contadina del Comune di Atri. Atri, Piazza San Pietro, tel. 085 870481

La raccolta comprende strumenti agricoli, in particolare quelli usati per la coltivazione della vite e per la produzione vinicola, più carri, aratri, erpici ed altre attrezzature agricole. Vi è, poi, la ricostruzione di una cucina ottocentesca, di due camere da letto, del laboratorio di un calzolaio, di un falegname e di un sarto. Vi sono, poi, ceramiche di uso quotidiano, provenienti da Castelli, per il periodo che va dal 1800 ai giorni nostri. Nel museo si trova anche una collezione di strumenti musicali dal 1800 alla prima metà del 1900.

Museo Archeologico Nazionale del Comune di Campli. Campli, Piazza S. Francesco, 45, tel. 0861/ 569158

Nel museo è ricostruita la storia della zona, iniziando dall' insediamento di una comunità di allevatori e agricoltori nella zona di Coccioli, nel periodo che va dal XV al XIII secolo a.C.. Sono esposti nel museo numerosi corredi funebri, composti da vasi in bronzo e ceramiche, armi in ferro, ritrovati nelle sepolture maschili, e attrezzi per cucire, filare e tessere ritrovati nelle tombe delle donne. I rinvenimenti effettuati nelle tombe della necropoli di Campovalano, risalenti al V secolo a.C. , comprendono, invece, vasi fatti al tornio e dipinti di nero, anelli ed orecchini in argento e in bronzo.

Museo delle Ceramiche del Comune di Castelli. Castelli, Contrada Controvento, tel. 0861/ 979398

Il museo, istituito nel 1984, comprende la Raccolta Civica di maioliche, creata da Giancarlo Polidori. Il museo è ospitato nel Convento dei Frati Minori Osservanti e si articola su due piani. Al piano terra vi è il settore archeologico ed un laboratorio artigianale di decorazione su maiolica. Al piano superiore le ceramiche, tutte di produzione di Castelli, sono esposte seguendo un ordine cronologico. Inoltre è esposto un presepe monumentale, realizzato con la tecnica artigianale, nel decennio 1965 – 1975, da studenti e professori della Scuola d' Arte. Museo delle Armi della Fortezza di Civitella del Tronto. Civitella del Tronto, Forte Borbonico, tel. 0861/ 91588

Il museo, istituito nel 1988, è ospitato nei locali che costituivano gli alloggi della guarnigione. Il campane di 8 stanze, 5 per l' esposizione permanente e 3 per le mostre straordinarie. Sono esposti: cannoncini del 1600, pistole a pietra focaia e schioppi a miccia del XV secolo, armi e divise dell' epoca borbonica e risorgimentale, stemmi, disegni e mappe della zona del XII secolo in poi.

Museo della Civiltà Contadina in Val Vibrata. Controguerra, Via San Giuseppe, 20, tel. 0861/ 856630

Il museo conserva numerosi attrezzi agricoli, contratti agrari e foto e oggetti che ricostruiscono la vita contadina nel secolo scorso e documentano il ciclo della raccolta del grano, della canapa e di altre lavorazioni. Pinacoteca Civica “Luigi Bindi”. Giulianova, Corso Garibaldi, 14, tel. 085 8007157

La Pinacoteca, ospitata al secondo piano del palazzo della famiglia Bindi, comprende le opere della collezione che, all' inizio del secolo scorso, Vincenzo Bindi lasciò al Comune di Giulianova. La pinacoteca si articola in sei sale, nelle quali sono esposte le opere di pittori di origine abruzzese, come Francesco Paolo Michetti, Pasquale Celommi e Raffaele Pagliaccetti, e pittori, italiani e stranieri, che facevano parte della “Scuola di Posillipo”, come Pitloo, Hachert e Venet.

Museo d' Arte dello Splendore – M.A.S. Giulianova, Via dello Splendore, 112, tel. 085 8007157

Il museo, inaugurato nel 1087 per volontà di Padre Serafino Colangeli, è ospitato nel Convento dello Splendore, e vi si tengono sia mostre temporanee di Maestri italiani e stranieri, sia mostre permanenti di artisti, come Aligi Sassu, Gigino Falconi, Alberto Sughi ed altri.

Casa – Museo Gaetano Braga. Giulianova, Corso Garibaldi, 123, tel. 085 8008878

Vi sono conservati documenti sulla vita del musicista, spartiti, strumenti e registrazioni delle sue opere.

Museo Archeologico del “Torrione Bianco”. Giulianova, incrocio tra Via del Popolo e via Acquaviva.

All' interno del torrione cinquecentesco è stato allestito un piccolo museo archeologico, che comprende anfore e lucerne ad olio, di epoca romana, rinvenute nella zona.

Museo di Arte Sacra. Isola del Gran Sasso, Santuario di S. Gabriele, tel. 0861/ 975727

Il museo ospita una raccolta di opere contemporanee ispirate all' arte sacra.

Museo Civico della Cultura Materiale. Roseto degli Abruzzi, Località Montepagano, Corso Umberto I, tel. 085 8930473

Raccolta di oggetti di uso quotidiano del tempo passato, vi è anche la ricostruzione di una stanza da letto con corredo nuziale.

Civica Raccolta d' Arte. Roseto, Via Nazionale, 250, tel. 085 8930473

Il museo conserva dipinti e ceramiche del XX secolo e opere di Pasquale Celommi, nato a Roseto degli Abruzzi. Museo della Cultura Marinara. Tortoreto

Mel Museo sono conservati oggetti e documenti relativi all' attività marinara e di pesca della zona.

Museo delle Armi Antiche Martinsicuro, Statale Adriatica, 39

Nel museo, di proprietà privata, sono conservati: una colubrina del XV secolo, pistole del '600 e sciabole di un periodo che va dal 1200 al 1800. Vi sono esposte, inoltre, auto d' epoca e carrozze. Oasi Naturalistica di Tortoreto

L’ Oasi naturalistica, sita in frazione Fontanelle, comune di Tortoreto, è una struttura privata, istituita nel 1988 ed attualmente riconosciuta sia dal comune di Tortoreto che dalla provincia di Teramo. In passato le sorgenti naturali di questa zona venivano raccolte in una fonte usata come lavatoio dagli abitanti della zona. In seguito servirono per alimentare un laghetto usato per irrigare i campi. La località circondata dalle colline, ed in prossimità del mare divenne un luogo ideale per la sosta degli uccelli migratori e una zona protetta per la fauna e la flora mediterranea. Attualmente il laghetto e l’area circostante ospitano numerose specie di uccelli acquatici come il Germano Reale, l’ Alzavola, il Fischione, la Gallinella d’ acqua, il Cavaliere d’ Italia, numerose varietà di oche selvatiche e molte altre specie. Sulle zone vicino al lago soggiornano il Cuculo, l’ Upupa, il Martin Pescatore, la Poiana, il Gheppio, la Civetta, l’Allocco e il Barbagianni. Le acque del lago sono popolate da carpe, anguille e tartarughe d’ acqua. La vegetazione è composta da , salici , querce, pioppi, tamerici, biancospini, rosa canina e da gigli ed iris d’ acqua, cannucce di palude, sagittaria, salcerella e ranuncolo d’ acqua. L’Oasi organizza visite guidate, anche per le scuole, per conoscere la flora e la fauna della zona ed organizza anche attività di pet-therapy. L'Artigianato Abruzzese

L’ artigianato abruzzese, attualmente valorizzato anche in relazione al mercato turistico, è frutto di un’ abilità millenaria. Si hanno notizie, fin dal medioevo, di attività artigianali in Abruzzo e dell’ esistenza di corporazioni che tutelavano gli artigiani. In alcuni casi come l’ orifecieria e la ceramica di Castelli, si è passati dall’ artigianato all’ opera artistica. L’arte della lavorazione è presente fin dal passato in Abruzzo ed è soprattutto dovuta all’abilità e all’ operosità delle donne. A Taranta Peligna, paese ai piedi della Maiella, non distante dall’antica Via della Lana, che univa, attraverso l’ Appenino, le città di Napoli e Firenze, vengono tessute a mano le famose “tarante”, pesanti coperte in lana, senza dritto ne rovescio, con disegni in vari colori. Penne è invece famosa per i suoi arazzi, realizzati su di un telo orizzontale, esclusivamente in lana colorata. Anche a Sulmona, Fano San Martino e Castel di Sangro producono coperte, tappeti e arazzi in lana, mentre Scanno, Tocco Casauria e Pescocostanzo sono noti per la produzione di pizzi e merletti. A Pescocostanzo il Palazzo Fanzago ospita il museo di merletto e al Palazzo del Governatore ha sede una scuola comunale del merletto a tombola. Anche Nereto è nota per la produzione di tovaglioli che riproducono disegni e colori identici a quelli dell’antica tradizione. Altri prodotti dell’artigianato locale sono gli oggetti in cuoio inciso nella zona del Teramano, i confetti di Sulmona confezionati in cestelli adorni di fiori , frutta e spighe, e le “Ddu ‘bbotte” cioè le fisarmoniche che con il loro suono allietano le feste abruzzesi. Ma l’ Abruzzo è soprattutto terra di artigiani del rame e del ferro, basta fare un giro per i centri storici dei paesi per rendersi conto che cancellate, ringhiere e lampioni di ferro battuto testimoniano l’ opera, svolta nel tempo, dai fabbri ferrai. Il ferro viene lavorato all’ antica maniera arroventato sui carboni ardenti e poi battuto sull’ incudine con il martello. Il rame viene battuto con il martello di legno, dopo aver passato la lastra di rame su di un’ incudine, anch’essa di legno dalle linee curve. Con il rame vengono prodotte le tipiche conche con due manici, usate per contenere e trasportare l’ acqua, altri recipienti per il cibo, bracieri e vasi. Ogni anno ad Agosto, Guardiagrele uno dei paesi più noti per la lavorazione del ferro e del rame, si svolge una mostra - mercato dell’ artigianato dei paesi della Maiella. Un’ altra lavorazione tipica dei paesi posti alle falde della Maiella è quella della pietra. Gli scalpellini di Lettomanoppello si tramandano l’ arte della lavorazione della pietra fin dal l’ Ottocento. I loro lavori si possono ammirare sui portali d’ ingresso, sui fregi delle balconate e della facciate degli antichi borghi abruzzesi. Un’ altro luogo dove si lavora la pietra è Poggio Picenze nella valle dell’ Aterno. La pietra che cui viene utilizzata è quella calcarea, che si può ammirare nei fregi decorativi dei palazzi e delle chiese aquilane. Anche la produzione orafa è presente , fin dall’ antichità, in Abruzzo sia nella realizzazione di manufatti in filigrana, sia nell’ utilizzazione di tecniche della fusione, del cesello e dello sbalzo. I modelli dei gioielli sono ispirati al mondo della natura e del simbolismo magico. I centri di lavorazione dell’ oro sono Pescocostanzo, Guardiagrele, Sulmona e Scanno. Gli oggetti più ricorrenti sono: la “cannatora” giracollo formato da sfere in filigrana, le “ciacèlle” orecchini in lamina traforata e la “presentosa” un medaglione a forma di stella con al centro un cuore, simbolo di una promessa d’ amore e come tale dono destinato all’ innamorato. Un ‘ altra produzione tipica dell’ artigianato abruzzese è quella di coltelli di Loreto Aprutino. Questa lavorazione risale a circa un secolo fa, quando alcuni fabbri ferrai, vedendo diminuire le loro attività, misero a frutto la loro esperienza nella produzione di coltelli. La lama viene lavorata a mano con diversi tipi di lima, passato alla tempra, poi affilata alla mola ed infine l’ oggetto veniva arricchito con incisione del manico. In tutto l’ Abruzzo, in passato, era diffusa la lavorazione di cesti intrecciati, usati per raccogliere, contenere e trasportare olive, cereali, uova e legumi. Un particolare canestro è la “fuscelle” di giunco usato per ricotte e formaggi. Un’ altra lavorazione, tipica della zona di Lanciano, è quella della creta lavorata dai “pignatari” usando il tornio a pedale, su cui prendono forma pignate campanelle. L’ artigianato della ceramica è diffusa in molti paesi dell’ Abruzzo, ma il più famoso centro di produzione di ceramica e di maiolica è Castelli, un piccolo borgo ai piedi del monte Camicia, dove fin dal 1400 i prodotti dei maestri castellani vengono esportati in tutto il mondo e molte delle loro opere sono esposte nei musei. L’ arte della lavorazione della ceramica veniva tramandata nelle famiglie da padre in figlio. I nomi più noti di queste famiglie sono: Pompei, Lollo, Grue, Gentili, Cappelletti, Fuina. Tra il ‘600 e il ‘700 l’ arte ceramica di Castelli raggiunse la sua massima espressione con l’ opera di Carlo Antonio Grue, a cui si deve il soffitto, in mattoni di maiolica decorata della chiesa di San Sonato. Gli oggetti in ceramica di Castelli sono caratterizzati da 5 colori: il giallo, il verde, l’ azzurro, l’ arancio e il bruno magnese. I soggetti rappresentati sono fiori, piante, paesaggi, stemmi, icone ed ex – voto. Ogni anno, ad agosto, si svolge a Castelli una mostra mercato. Il Santuario di San Gabriele dell’ Addolorata

Il Santuario di San Gabriele si trova in una splendida posizione, tra il verde dei boschi, sul versante teramano del Gran Sasso, nel comune di Isola del Gran Sasso. Il Santuario comprende 2 basiliche. La costruzione della prima basilica fu iniziata nel 1216, restaurata nel 1590 ed, infine, arricchita della cupola e della facciata policroma nel XX secolo. La chiesa ospita , in un’ urna di bronzo dorato, sotto l’ altare della cappella, le spoglie del Santo che da il nome al Santuario. La nuova basilica, inaugurata nel 1985 da Giovanni Paolo II, fu progettata dalla scuola Giò Ponti di Milano. E’ una costruzione imponente che può ospitare un gran numero di pellegrini, la sua sagoma richiama la forma di una grande nave, simbolo della Chiesa in cammino. Il Santuario era, all’ inizio, un convento Francescano, passato poi ai Passionisti, dove nel 1859 giunse, per completare la sua preparazione teologica, in attesa di ricevere gli ordini sacerdotali, Gabriele dell’ Addolorata, al secolo Francesco Possenti. Nel convento il giovane si distinse per la sua bontà e per la sua devozione alla Madonna dei sette dolori. Morì, giovanissimo, il 27 Febbraio 1862 e fu sepolto nella chiesa del convento. La sua tomba divenne presto meta di pellegrinaggi e nel 1920 fu proclamato Santo. San Gabriele è un santo molto amato dai giovani e il suo Santuario è meta di raduni giovanili in due occasioni, una a Marzo, a cento giorni del diploma di maturità, quando gli studenti arrivano al santuario per pregare per un buon esito dell’ esame, l’ altra ad Agosto quando per cinque giorni si crea tendopoli e si da vita ad un meeting religioso. Noleggio go-kart presso il Kartodromo Val Vibrata

A Sant' Egidio Alla Vibrata a pochi km dal nostro Agriturismo, si trova il rinomato Kartodromo Val Vibrata, con il suo tracciato asfaltato di oltre 1.000 metri, con un'area riservata ai paddok di 10.000 metri e con una tribuna di ben 500 posti, rappresenta il posto ideale per divertirsi con gli amici a bordo di un go-kart! Presso questa struttura è sia possibile affittare un kart, che poter utilizzare il proprio ed avere a disposizione molti spazi per la sua messa appunto meccanica. I prezzi del noleggio di un go-kat (160/200) 4 tempi è di 12.00 euro per 10 minuti. Invece per un go-kart baby il prezzo è di euro 10.00 per 10 minuti. Inoltre il kartodromo offre l'opportunità di noleggiare ad uso esclusivo l'intera pista. Per il periodo estivo la struttura è aperta dal Lunedì alla Domenica dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Inoltre dal 1 Luglio al 15 Settembre è possibile effetture il noleggio pure in notturna fino alle ore 01.00. In inverno invece il kartodromo è aperto dal Lunedì alla Domenica, dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle 14.00 alle ore 18.00.

Per ulteriori informazioni : Kartodromo Val Vibrata Tel: +39 0861 841.355 - +39 0861 840.260 Fax: +39 0861 841 637 Volo ultraleggeri e pista atterraggio di Corropoli, Avio Club Val Vibrata

A pochi km di distanza dal nostro Agriturismo, in località Corropoli via Vibrata 136, si trova l'Avio Club Val Vibrata. L'Avio Club offre i servizi di: pista volo in erba 390 metri, torre di controllo con servizio radio, hangar attrezzato per ospitare 16 velivoli, sala piloti, centro manutenzione ULM (Euroala), parcheggio auto e ristorante. Coordinate: 42° 48’ 33” Nord 13° 50’ 54” Est Elevazione ft/slm (mt/slm) : 220 (67) Per Maggiori informazioni contattare i numeri 338 1629857 - 0861 855439 . Parco Acquatico, Acquapark Ondablu

A pochi km dall'Agriturismo La Meridiana si trova uno dei più grandi parchi acquatici del centro Italia, l'Acqua Park Ondablu di Tortoreto Lido sulla strada provinciale. Il posto ideale per rilassarsi e per divertirsi con gli amici o dove far giocare i bambini: piscine attrezzate, un'ampia scelta di scivoli, un torrente, piscina e scivoli per bambini, zone ricche di ombrelloni e lettini, bar, ristoranti, negozi, sale giochi. Il parco acquatico è aperto dal 23 Giugno al 2 Settembre, dalle ore 10.00 alle ore 18.30. Per maggiori informazioni potete contattare i numeri Tel.+39 0861 7791 Fax +39 0861 779219 I mercati settimanali della provincia di Teramo

Nella provincia di Teramo ogni giorno c'è un mercato in un paese diverso, ogni mercato ha un suo fascino e i suoi profumi, andare al mercato per un turista credo sia un'esperienza irrinunciabile, si possono acquistare prodotti freschi come affettati e formaggi fatti con antiche tradizioni, o farsi uno spuntino con un panino con la porchetta, comperare prodotti dell'artigianato abruzzese, vestiti e qualche souvenir da riportarsi a casa dalle vacanze.

Lunedì: Alba Adriatica, Atri, , Castellalto, Isola del Gran Sasso.

Martedì: , Crognoleto, Nereto, Roseto degli Abruzzi,Teramo.

Mercoledì: Atri, Campli, Castilenti, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d’Oro, Mosciano Sant’Angelo, Pineto.

Giovedì: Arsita, Crognaleto, Giulianova, Penna Sant’Andrea, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio alla Vibrata, Silvi.

Venerdì: Bellante, Civitella del Tronto, Controguerra, Martinsicuro, Notaresco, Pineto, Torricella Sicura, Tossicia.

Sabato: Atri, Giulianova, Morro d’Oro, Pineto, Teramo, Tortoreto Lido.

Domenica: Ancarano, Campli, Civitella del Tronto, Colonnella, Corropoli, Tortoreto Alto. Siti Archeologici della provincia di Teramo, Una vacanza tra arte e cultura in Abruzzo

Nel territorio di Teramo e della sua provincia sono stati evidenziati numerosi ritrovamenti archeologici risalenti ad epoca romana e preromana ed anche ad epoca preistorica, in particolare nella Val Vibrata alcuni ritrovamenti risalgono al neolitico, cioè a circa 5500 anni fa. Di particolare importanza sono gli scavi di Ripoli, frazione di Corropoli, che hanno portato alla luce i resti di un villaggio neolitico con ritrovamenti di resti di capanne, di ceramiche e di tombe. Un' altra necropoli molto antica è quella di Campovolano, frazione di Campli, dove nel 1967 sono iniziati gli scavi che hanno portato alla luce circa 600 tombe, per un periodo che va dall' età del bronzo all' epoca romana. Le tombe presentano dei corredi funerari costituiti da vasi in ceramica ed altri oggetti che variano a seconda che si tratti di sepolture di uomini o di donne. Anche nella zona di Tortoreto sono state rinvenute tombe con oggetti di corredo costituiti da lamine bronzee e un ciondolo con una catenella. Sempre nella zona di Tortoreto , in contrada Muracche, sono stati rinvenuti i resti di una Villa Romana , risalente al I secolo a.C., con magazzini nei quali sono stati ritrovati grandi contenitori di terra cotta , torchi e vasche per la spremitura dell' uva e la conservazione del mosto. Altri ritrovamenti di epoca preistorica sono stati effettuati nella Grotta Sant' Angelo a Civitella del Tronto. Sono stati ritrovati oggetti in osso, lame e ceramiche con una datazione che va dall' epoca neolitica all' epoca romana. Di epoca romana è il sito archeologico di Castrum Truentinum, nel comune di Martinsicuro. La città si trovava alla foce del fiume Tronto. Restano tracce di strade , di costruzioni, prevalentemente magazzini, di ceramiche e di monete. La città doveva essere un importante centro di smistamento delle merci che affluivano dal mare verso l' interno. Castrum Truentinum seguitò a godere di vitalità fino all' epoca del Tardo impero, poi venne distrutta dai Goti e dagli Ostrogoti. Gli abitanti fuggirono verso l' interno, rifugiandosi sulle alture. Molti si stabilirono nella zona di Colonnella, dove, in contrada San Martino, sul colle Pianaccio, è stata ritrovata, in ottimo stato di conservazione, una grande cisterna per l' acqua, un' altra cisterna è stata ritrovata a Villa Ricci, poco distante dalla statale 259. Un altro sito archeologico di epoca romana sono i resti della città di Castrum Novum, l' attuale Giulianova. Questa città fondata da Piceni, fu colonizzata dai Romani nel 264 a.C. E, in seguito, devastata dalle invasioni barbariche. Nella zona Sud di Giulianova sono stati trovati tratti di pavimento a mosaico e grossi conci di travertino che, probabilmente, facevano parte di una villa romana. Ed infine Teramo, principale centro dei Pretuzi, antichi abitatori di questa parte dell' Abruzzo, poi conquistata dai Romani che le diedero il nome di “Interamnia”, città posta tra i fiumi. Dell' epoca preromana restano alcune tombe risalenti all 'età del ferro. Dell' epoca romana restano, in buono stato di conservazione, il teatro e l' anfiteatro. Il teatro che poteva contenere fino a 3000 spettatori, è dell' epoca augustea e dello stesso periodo è anche l' anfiteatro. Di epoca repubblicana è invece la “Dominus del leone”, con un grande atrio dal pavimento a mosaico, composto da lastrine di pietre colorate, dal quale si accede al tablino con un pavimento a mosaico a cassettoni, con al centro un quadro che rappresenta un leone che lotta con un serpente. Lo stile e la tecnica dei mosaici permettono di datarli al I secolo d.C., mentre l' ampiezza dell' atrio e la posizione della casa vicino al foro fanno pensare che fosse l' abitazione di un alto magistrato romano. Una vacanza culturale in Abruzzo: Torri,castelli,eremi,borghi e fortificazioni della provincia di Teramo

Tutto il territorio della provincia di Teramo appare segnato dalla presenza di torri , castelli e strutture fortificate che testimoniano il passato storico di questa provincia abruzzese. Sulla costa prevalgono le torri edificate per difendersi dalle incursioni dei Saraceni. Tra queste ricordiamo la Torre di Martinsicuro, costruita nel XIV secolo per volontà di Carlo V, dal maestro Portolano d' Abruzzo, che oltre a servire come torre di avvistamento delle navi nemiche, aveva annesso un altro edificio usato come dogana. La torre presenta sulla facciata un' iscrizione e una stemma con l' aquila bicipite che è l' emblema di Carlo V. Andando verso Sud, lungo la costa, si trovano altre torri di questo tipo vicino alle foci del Vibrata e del Salino. Esse avevano funzione sia di avvistamento sia di difesa e servirono a respingere un attacco di turchi che nel 1556 assalirono la costa abruzzese. Di particolare importanza per l' imponenza della struttura è la Torre di Cerrano a Pineto, che presenta un ampio basamento quadrato, su cui si eleva un' altra struttura di dimensioni minori, entrambe le strutture terminano con una merlatura guelfa. Attualmente la Torre del Cerrano è proprietà della provincia di Teramo ed è un laboratorio di biologia marino e fluviale. Le zone collinari e montane presentano , oltre alle torri di avvistamento, borghi fortificati e fortezze militari. Tra le torri di avvistamento ricordiamo la torre triangolare di Montegualtieri a Cermignano. La torre fu edificata nel XIV secolo su di uno sperone roccioso e con i suoi 18 metri di altezza permetteva di vigilare sulla vallata del Vomano. La torre di Cellino Attanasio , di forma cilindrica, faceva parte della cinta muraria posta a difesa del paese. La torre della Regina Giovanna a Bisenti, forse di epoca precedente al 1300, è l' unica rimasta di tre torri situate sulle mura di cinta del paese. Tipici esempi di borghi fortificati sono Montone , con la Torre Mastio, a pianta quadra, del XIV secolo, posta all' ingresso del paese e la Torre del Orologio, del XII – XIII secolo, a pianta quadra, marcata in due piani da una doppia fila di mattoni, nella parte superiore della facciata si trova l 'orologio che le da il nome. Anche Sant' Omero si presenta come un borgo fortificato, in cui l' abitato è situato su di un' altura ed è circondato da mura con basamento a scarpa, delle quali restano ancora tracce in particolare in via Frà Dionigi e lungo via di Porta Castello, dove c 'è la porta di entrata, con un arco a sesto acuto che da accesso ad una scalinata; nei passaggi sormontati da volte si notano dei grossi architravi in legno. L' intera struttura e le fortificazioni potrebbero essere datati intorno al 1400, altri edifici sono di epoche posteriori, intorno al 1600. Lungo le gallerie e i vicoli del borgo si trovano nicchie e postazioni di guardia per i soldati , che oggi sono state riempite con mattoni. Spostandoci verso l' interno incontriamo due strutture militari, una utilizzata fino al 1861 ed ora restaurata è la Fortezza di Civitella, l' altra da molto tempo in stato di abbandono è Castel Manfrino. La Fortezza di Civitella del Tronto, posta su di una sperone roccioso, in posizione dominante sulle vallate del Vibrata e del Tronto, si estende per circa 25 000 mq. La fortezza venne costruita tra il 1564 e il 1576 durante la dominazione spagnola. La fortezza era circondata da un fossato, su cui si abbassava un ponte levatoio, presentava vari camminamenti e tre piazze d' armi. La fortezza aveva 5 cisterne per l' acqua, magazzini per i viveri, prigioni, alloggi per i soldati, cucine e locali per la mensa, il Palazzo del Governatore, la chiesa di San Giacomo e la cappella di Santa Barbara. La fortezza e il paese di Civitella hanno subito numerosi assedi, l' ultimo nel 1861, quando fu l'ultima roccaforte borbonica ad arrendersi all'esercito di Vittorio Emanuele II. Dopo anni di abbandono, nel 1985, dopo 13 anni di restauri , è stata aperta ai visitatori. Castel Manfrino si trova in località Macchia di Sole, al confine con il territorio di Ascoli Piceno e deve il suo nome al re svevo Manfredi che la fece costruire per difendersi dalle incursioni dei feudatari guelfi di Ascoli. Nel 1266 Manfredi venne sconfitto da Carlo I D' Angiò, che s' impadronì del castello e lo rafforzò costruendo un altro torrione. Il castello, in pietra calcarea , di forma quadrangolare , con cinta muraria potenziata da tre torri , ora quasi distrutta dalle intemperie, quella più al sud , un pò distaccata, era la torre di avvistamento, quella centrale, il maschio svevo, era l' abitazione del castellano, la terza torre, costruita da Carlo I D' Angiò, era posta a guardia dell' ingresso. Di questa torre restano la base, con la cisterna interrata e tratti di mura fino ad un' altezza di 12 m. Il castello passò poi ai francesi, che lo mantennero fino al 1400, poi venne abbandonato poiché le sue fortificazioni non vennero adeguate alla scoperta della polvere da sparo, come invece avvenne per la fortezza di Civitella. Il cicloturismo in Abruzzo: Una vacanza in bicicletta tra mare e montagna

L'Abruzzo, per la varietà degli ambienti e per il numero dei parchi naturali, è una regione che si presta moltissimo ad essere visitata in bicicletta. Si può infatti viaggiare, veloci e sicuri, sui lunghi tratti di pista ciclabile che fiancheggiano la costa o addentrarsi, preferibilmente in mountain bike, sulle strade sterrate o carrarecce, assai poco trafficate perchè usate solo da pastori e taglialegna e ormai sostituite da vie di collegamento più comode ed accessibili. Queste strade permettono di scoprire piccoli paesi, dove la vita scorre seguendo le vecchie tradizioni, antiche chiese di montagna che nascondono tesori artistici,eremi e castelli diroccati, testimoni di un lontano passato. Ma soprattutto il cicloturismo è una vacanza ecologica, in quanto permette di avvicinarsi ad angoli incontaminati della natura riducendo il rischio di deteriorarli ed inquinarli. Per chi, durante una vacanza in bicicletta, volesse prendersi una pausa di riposo l' Agriturismo La Meridiana, con i suoi comodi appartamenti,gli ampi spazi verdi e la piscina è il luogo ideale. Chi desidera avere una base da cui muoversi per le escursioni, trova nel nostro agriturismo una posizione favorevole sia per raggiungere il Parco Naturale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, sia per raggiungere la costa e i paesini sparsi sulle colline circostanti. Viaggiare in Abruzzo in bicicletta o servirsi di questa per numerose gite,in una località tra mare e montagna, è il modo migliore per conoscere questa regione e le sue tradizioni, apprezzare il calore della sua gente e gustare i sapori dei suoi prodotti tipici. Turismo equestre, una vacanza in Abruzzo a cavallo

L’Abruzzo, per il numero di parchi naturali e per la varietà degli ambienti, offre molte possibilità a chi vuole trascorrere una vacanza a cavallo, in modo di poter godere meglio il contatto con la natura. In Abruzzo nell’Agosto 2006 è stata inaugurata l’ Ippovia del Gran Sasso, un circuito lungo 320 km, che si snoda all’interno del Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga e che, seguendo il tracciato di vecchie mulattiere e di sentieri di montagna, attraversa borghi, pascoli, valli e valichi. Lungo il percorso sono dislocati luoghi di sosta attrezzati sia per i cavalli , che per cavalieri. Questo modo di viaggiare permette di vivere a contatto con la natura e di conoscere luoghi bellissimi, irraggiungibili a chi si muove in auto, permette anche un viaggio nel tempo poichè è possibile conoscere piccoli paesi arroccati sulle montagne, dove gli anziani abitanti mantengono ancora vive antiche tradizioni e permettono al visitatore di conoscere il calore della gente d’Abruzzo e di riscoprire il sapore di vecchie ricette paesane. L’Agriturismo La Meridiana , pur non disponendo di un proprio maneggio, si trova vicino a due campi di equitazione. Il River Ranch in contrada Collerenti, Bellante (a circa 4 km dal nostro agriturismo) offre a tutti, anche ai bambini, l’emozione di andare a cavallo, disponendo di animali docili e perfettamente addestrati e avvalendosi di validi istruttori e di guide equestri. Un altro maneggio della zona è il Centro Ippico Camelot, a Faraone, piccola frazione di Teramo, da cui è possibile partire per numerose escursioni, poichè sono molti i percorsi che si prestano al trekking equestre , sia per chi voglia dirigersi verso il Gran Sasso e i Monti della Laga, sia per chi preferisca scendere attraverso le vallate, fino al mare. Turismo religioso in Abruzzo

Turismo religioso in Abruzzo. Lo spirito religioso è molto vivo in Abruzzo, lo testimoniano i santuari, meta di pellegrinaggi, le piccole chiese di campagna, gli eremi sulle montagne e le numerose abbazie. Ogni provincia abruzzese si può visitare seguendo un “Itinerario dello Spirito”. Iniziando dall’Aquila la basilica più importante è Santa Maria Collemaggio, dove il 29 Agosto 1294 fu incoronato papa Celestino V e dove, ogni anno il 29 Agosto si celebra la Perdonanza, indulgenza straordinaria concessa da questo papa. Nella provincia sono numerose le chiese e i santuari che meritano di essere visitati come la cattedrale di Corfinio, le chiese di Sulmona e santuari come la Madonna d’ Appari a Paganica, la Madonna del Monte Tranquillo a Pescasseroli, la Madonna di Pietraquaria ad Avezzano. Un’ altra importante tappa di un itinerario religioso in Abruzzo è il Santuario del Miracolo Eucaristico a Lanciano in provincia di Chieti. Nel reliquario di questa chiesa sono conservate le specie eucaristiche trasformate in sangue e carne nel VIII secolo durante la celebrazione della Messa. Un altro importante santuario di questa provincia è quello della Madonna dei Miracoli a Casalbordino. Ad Ortona si conserva il corpo dell’apostolo Tommaso e la prima domenica di Maggio, festa del Santo, viene concessa l’indulgenza plenaria. Tra le abbazie va ricordata quella di San Giovanni in Venere a Fossacesia e tra le cattedrali quella di San Giustino a Chieti e quella di Santa Maria Maggiore a Lanciano e Guardiagrele. La provincia di Pescara è caratterizzata sopra tutto dagli eremi e dalle abbazie. La più antica è quella di San Clemente a Casauria, iniziata nell’871 e completata nel XII secolo. Vi sono poi l’abbazia di Santa Maria Arabona, vicino Allanno e l’abbazia di San Liberatore a Maiella, iniziata intorno al mille. Nella zona della Maiella si trovano numerosi eremi e chiese rupestri. Tra i più importanti eremi quello di Santi Spiriti a Maiella e quello di San Bartolomeo, entrambi in località Rocamorica ed entrambi utilizzati da Pietro Angelieri, che poi divenne papa Celestino V. Tra i santuari sono da ricordare il santuario del Volto Santo a Monoppello, dove si venera un drappo di seta su cui è dipinto il volto di Gesù e il santuario della Madonna dei Sette Dolori a Pescara. Il più importante santuario della provincia di Teramo è il santuario di San Gabriele dell’Addolorata ai piedi del Gran Sasso. Il santuario del Santo Protettore dei giovani e patrono dell’Abruzzo, e meta di numerosi pellegrinaggi e centro di iniziative religiose. Un altro importante santuario è quello della Madonna dello Splendore a Giulianova e quello della Scala Santa di Campli, a cui sono attribuite le stesse indulgenze delle scale sante di Roma e Gerusalemme. Molte sono le chiese antiche nella provincia di Teramo, come Santa Maria di Propezano, Santa Maria di Ronzano a Castel Castagna, Santa Maria a Vico la cui costruzione risale al mille nel comune di Sant’Omero, San Pietro ad Insulam a Isola di Gran Sasso, San Clemente al Vomano e la cattedrale dell’Assunta ad Atri in stile romanico. Per vivere al meglio l' esperienza di una vacanza religiosa in Abruzzo vi consigliamo il soggiorno presso l'Agriturismo La Meridiana.