Bollettino dell’Associazione Romana di Entomologia, 64 (1-4) (2009): 183-280.
Gianluca Nardi (*), Paolo Cornacchia (**), Claudio Canepari (***), Enzo Colonnelli (****), Gianfranco Liberti (*****), Alessandro Mascagni (******), Emanuele Piattella (*******), Saverio Rocchi (********) e Stefano Zoia (*********)
NOTE SUI COLEOTTERI DELLE RISERVE NATURALI “AGORAIE DI SOPRA E MOGGETTO” (LIGURIA, GENOVA) E “GUADINE PRADACCIO” (EMILIA-ROMAGNA, PARMA) (Coleoptera)
Introduzione
Nell’ambito del progetto “LIFE04 NAT/IT/000190” si è ritenuto oppor tuno sintetizzare le conoscenze sulla coleotterofauna della Riserva Naturale Biogenetica Statale “Agoraie di Sopra e Moggetto” (Rezzoaglio, Genova) e fornire nuovi dati (cfr. Cerretti et al., 2003) su quella della Riserva Naturale Biogenetica Statale “Guadine Pradaccio” (Corniglio, Parma).
(*) MiPAAF, Corpo Forestale dello Stato, Centro Nazionale per lo Studio e la Conser vazione della Biodiversità Forestale “Bosco Fontana” di Verona. Sede di Bosco Fontana. Strada Mantova, 29 I-46045 Marmirolo (Mantova). E-mail: [email protected]. (**) c/o MiPAAF, Corpo Forestale dello Stato, Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale “Bosco Fontana” di Verona. Sede di Bosco Fontana. Strada Mantova, 29 I-46045 Marmirolo (Mantova). E-mail: [email protected] (***) Via Venezia, 1 I-20097 San Donato Milanese (Milano). E-mail: [email protected] (****) Via delle Giunchiglie, 56 - I-00172 Roma. E-mail: [email protected] (*****) Via Cascina Girola, 81 I-21040 Uboldo (Varese). E-mail: [email protected] (******) Museo di Storia Naturale, Sezione di Zoologia “La Specola”, Università degli Stu di di Firenze, Via Romana, 17 I-50125 Firenze. E-mail: [email protected] (*******) Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo (Entomologia), Università degli Studi di Roma “Sapienza”, Piazzale Valerio Massimo, 6 I-00162 Roma. E-mail: [email protected] (********) Museo di Storia Naturale, Sezione di Zoologia “La Specola”, Università degli Stu di di Firenze, Via Romana, 17 I-50125 Firenze. E-mail: [email protected] (*********) Dipartimento di Scienze della Terra, sezione Geofisica, Via Cicognara, 7 I-20129 Milano. E-mail: [email protected]
183 Materiali e metodi
Le caratteristiche delle aree di studio, le stazioni di raccolta e i metodi uti lizzati sono illustrati da Cerretti et al. (2003) e da Spada et al. (2009) ai quali si rimanda. La sistematica e la nomenclatura adottate seguono quelle del recente ca talogo dei Coleotteri paleartici (Löbl & Smetana, 2004a, 2004b, 2006, 2007, 2008), tranne quelle degli Helophoridae, degli Scarabaeoidea, dei Ceramby cidae e dei Curculionoidea che seguono, rispettivamente, Angus (1992), Alon so-Zarazaga (2007a), Sama (2005) e Biscaccianti (2007), e Colonnelli (2003). In questo contributo sono trattati i seguenti 52 taxa di gruppo famiglia: Alexiidae, Artematopodidae, Biphyllidae, Byrrhidae, Byturidae, Cantharidae, Cerambycidae, Cerylonidae, Cetoniidae, Coccinellidae, Curculionidae, Dascil lidae, Dasytidae, Dryopidae, Dytiscidae, Elateridae, Elmidae, Endomychidae, Geotrupidae, Haliplidae, Helophoridae, Heteroceridae, Hydraenidae, Hydro chidae, Hydrophilidae, Lampyridae, Latridiidae, Leiodidae Cholevinae, Lim nichidae, Lucanidae, Lycidae, Lymexylidae, Malachiidae, Melandryidae, Me lolonthidae, Monotomidae, Nitidulidae, Noteridae, Oedemeridae, Ptinidae (= Anobiidae), Pyrochroidae, Rutelidae, Salpingidae, Scolytidae, Scydmaenidae, Staphylinidae Dasycerinae, Staphylinidae Pselaphinae, Tenebrionidae Alle culinae, Tetratomidae, Trogidae, Trogossitidae e Zopheridae. Carabidae, Chry somelidae e Staphylinidae (esclusi Dasycerinae e Pselaphinae) sono trattati, rispettivamente, da Vigna Taglianti (2009), da Montagna (2009) e da Zanetti (2009) ai quali si rimanda. Specie indeterminate di varie famiglie (Anthicidae, Bostrichidae, Carabidae, Cucujidae, Curculionidae, Dermestidae, Elateridae, Mycetophagidae, “Pselaphidae”, Scolytidae, Staphylinidae) provenienti dalla Riserva “Guadine Pradaccio” sono segnalate da Leoni (2008a, 2008b) e da Leo ni et al. (2006, 2008) mentre “Coleoptera” provenienti dalla Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto” sono riportati da Martinoli et al. (2001). Per ogni famiglia è fornita una breve introduzione. Nell’ambito dei generi, le specie sono elencate alfabeticamente. Nell’elenco faunistico, per ogni spe cie sono riportati tutti i reperti noti (editi ed inediti) per la Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”, mentre per la Riserva “Guadine Pradaccio” sono elenca ti solo quelli non riportati già da Cerretti et al. (2003). Per completezza, sono stati inclusi anche dei reperti inediti effettuati in prossimità delle due Riserve. Tali reperti sono preceduti da un asterisco. Le località di raccolta sono elenca te in ordine alfabetico. Il materiale raccolto con le trappole Malaise e windows durante le precedenti ricerche nelle faggete appenniche (Cerretti et al., 2003) è stato prelevato con frequenza quindicinale, nel periodo 1999-2000, o mensile, nel 2001, mentre le trappole a caduta sono state sempre svuotate mensilmente (Birtele & Tagliapietra, 2003); tuttavia sui cartellini degli esemplari è indicata, in genere, solo la data del prelievo. Tutte le specie trattate hanno una numera
184 zione progressiva, quelle raccolte soltanto in località limitrofe sono precedute da un asterisco; per tutte è fornito il corotipo (secondo Vigna Taglianti et al., 1993, 1999) e una nota di commento. Gli autori delle determinazioni sono indicati caso per caso; i seguenti hanno scritto le corrispondenti sezioni di questo lavoro: C. Canepari (Coccinellidae), P. Cornacchia (Alexiidae, Byturidae, Cerylonidae, Lucanidae, Lycidae, Melan dryidae, Monotomidae, Salpingidae, Staphylinidae Dasycerinae, Tetratomidae, Trogossitidae, Zopheridae), E. Colonnelli (Curculionidae, Scolytidae), G. Liberti (Dasytidae, Malachiidae), A. Mascagni (Dryopidae, Elmidae, Heteroce ridae, Limnichidae), G. Nardi (Artematopodidae, Biphyllidae, Byrrhidae, Can tharidae, Cerambycidae, Dascillidae, Elateridae, Endomychidae, Lampyridae, Latridiidae, Lymexylidae, Nitidulidae, Oedemeridae, Ptinidae, Pyrochroidae, Scydmaenidae, Staphylinidae Pselaphinae, Tenebrionidae Alleculinae), G. Nar di e S. Rocchi (Dytiscidae), E. Piattella (Cetoniidae, Geotrupidae, Melolonthi dae, Trogidae), S. Rocchi (Haliplidae, Helophoridae, Hydraenidae, Hydrochi dae, Hydrophilidae, Noteridae) e S. Zoia (Leiodidae Cholevinae). Il materiale, tranne diversa indicazione, è conservato nella collezione del Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale “Bosco Fontana” di Verona.
Abbreviazioni
Stazioni di raccolta. Agoraie = Liguria, Rezzoaglio (Genova), Riserva Natu rale Biogenetica “Agoraie di Sopra e Moggetto”; Guadine = Emilia-Romagna, Corniglio (Parma), Riserva Naturale Biogenetica “Guadine Pradaccio”; *Ago raie = località adiacente alla Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”; *Guadine = località adiacente alla Riserva “Guadine Pradaccio”. Raccoglitori. AB = A. Bruni; AF = A. Fiori; AT = A. Tagliapietra; CL = C. Leonardi; DB = D. Birtele; FD = F. Donini; FM = F. Mason; FT = F. Terzani; GN = G. Nardi; LS = L. Spada; MB = M. Bardiani; MT = M. Tisato; PC = P. Cerretti; PD = P. Dallatana; PO = P. Cornacchia; LG = L. Guidi; RF = R. Fez zardi; RP = R. Papi; SH = S. Hardersen; SR = S. Rocchi; YY = Lab. Bosco Font. [= team del laboratorio del CNBFVR (cfr. Cerretti et al., 2003)]. Determinatori. DCP = C. Pasqual, 2001; DGN = G. Nardi, 2009; DGO = G. Osella, 2001. Collezioni. CAM = A. Mascagni (Scandicci); CEC = E. Colonnelli (Ro ma); CFT = F. Terzani (Firenze); CGL = G. Liberti (Uboldo); CNBFVR = Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale “Bosco Fontana” di Verona (Marmirolo); CRA = R. Angus (University of Lon don, Egham, Surrey); CRP = R. Papi (Castelfranco di Sopra); CSR = S. Roc chi (Firenze); MCSM = Museo civico di Storia naturale, Milano; MNHB = Mu seum für Naturkunde der Humbodt Universität, Berlin.
185 Altre abbreviazioni. ex = esemplare/i; ex pl. = esemplari plurimi; mt = Ma laise trap; n = retino; prov. = provincia; pt = pitfall trap; rd = raccolta diretta; sn = retino da sfalcio; va = vaglio; wn = retino per acquatici; wt = window fli ght trap; * = specie raccolta solo in località adiacente/i alle Riserve.
ELENCO FAUNISTICO
HALIPLIDAE
A livello mondiale sono attualmente note 206 specie di Haliplidae appar tenenti a 5 generi, la cui distribuzione è molto ampia e interessa tutti i conti nenti (Vondel, 2005, 2007). In Italia risultano presenti 21 specie appartenenti a 3 generi (Rocchi, 2005a). Gli Haliplidae sono insetti acquatici (“True Water Beetles”: Jäch, 1998), preferendo ambienti di acque ferme o debolmente cor renti dove, sia come larve che adulti, si nutrono di alghe filamentose e di Characeae (Franciscolo, 1979). Il materiale è stato determinato da S. Rocchi.
1. *Haliplus (Haliplus) ruficollis (De Geer, 1774)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 3 ex (CSR).
Corotipo. Sibirico-Europeo (Rocchi, 2005a; Vondel, 2005).
Note. Specie comune in stagni, rami morti di corsi d’acqua, canali; segna lata in Italia di tutte le regioni, Valle d’Aosta esclusa e con dubbio di Sicilia (Rocchi, 2005a; Bordoni et al., 2006); comune soprattutto nelle regioni setten trionali (Bordoni & Rocchi, 2003).
NOTERIDAE
La famiglia dei Noteridae conta attualmente 250 specie appartenenti a 14 generi, la cui distribuzione è molto ampia e interessa tutti i continenti (Nilsson, 2005). In Italia vi sono 4 specie appartenenti a 2 generi (Rocchi, 2005a). I Noteridae sono insetti acquatici (“True Water Beetles”: Jäch, 1998); usual mente vivono in ambienti di tipo lentico e il regime alimentare, di larve e adul ti, è carnivoro (Dettner, 2005). Il materiale è stato determinato da S. Rocchi.
186 2. *Noterus clavicornis (De Geer, 1774)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
Corotipo. Asiatico-Europeo (Nilsson, 2005; Rocchi, 2005a).
Note. Specie comune in acque lentiche, nota in Italia di tutte le regioni, Valle d’Aosta esclusa (Bordoni & Rocchi, 2003; Rocchi, 2005a; Bordoni et al., 2006).
DYTISCIDAE
Questa famiglia, presente in tutte le regioni zoogeografiche, include, a li vello mondiale, circa 4000 specie appartenenti a circa 160 generi (Larson et al., 2000). In Italia i Dytiscidae sono rappresentati da 189 specie appartenenti a 37 generi (Rocchi, 2005a). Le larve e gli adulti sono predatori acquatici e predi ligono soprattutto acque stagnanti o leggermente correnti (Franciscolo, 1979; Larson et al., 2000; Rocchi, 2005a). Nel Lago Lagastro, situato nella Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”, larve di Dytiscidae rientrano nella dieta di Triturus vulgaris (Linnaeus, 1758) (Urodela, Salamandridae) (Ancona & Bolzern, 1992). Parte del materiale (CNBFVR) è stato determinato da G. Nardi, il restante da S. Rocchi.
3. Agabus (Acatodes) congener (Thunberg, 1794)
Agoraie: Lago Agoraie di Mezzo, torbiera, 1327 m, 32 T 0533213 4926440, 20.VIII.2008, PO BA PD SH GN, wn, 1 !.
Corotipo. Asiatico-Europeo (Rocchi, 2005a, sub A. (Gaurodytes) conge ner).
Note. Specie in Italia tipica di acque stagnanti montane; è nota delle regio ni settentrionali e di singole stazioni in Abruzzo e Calabria (Rocchi, 2005a), mentre la sua presenza in Sardegna necessita di conferma (Angelini, 1984, sub A. (G.) congener; Rocchi, 2005a, 2005c, sub A. (G.) congener). È segnalata anche di due località vicine alla sopracitata Riserva: Santo Stefano d’Aveto e Lago Nero sul Monte Maggiorasca (Rocchi, 2005a, 2005c). “Females of A. congener and A. lapponicus [(C.G. Thomson, 1867)] cannot be safely identi fied to species” (Nilsson & Holmen, 1995: 113); tali specie sono entrambe se gnalate per l’Italia (Nilsson, 2003) ma la distribuzione della seconda resta da
187 chiarire (cfr. Rocchi, 2005a). La determinazione della singola femmina sopra citata va quindi considerata con un margine di incertezza.
4. Agabus (Gaurodytes) bipustulatus (Linnaeus, 1767)
Agoraie: Lago Agoraie di Sopra (Sanfilippo, in stampa). Lago Riondo, torbiera, 1328 m, 32 T 0533118 4926471, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, wn, 1 !; 20.VIII.2008, GN, wn, 1 !.
Corotipo. Paleartico (Rocchi, 2005a).
Note. Specie euriecia, tra gli Idroadefagi più comuni e diffusi in Italia (Franciscolo, 1979; Angelini, 1984; Rocchi, 2005a); è nota anche di due loca lità presso la suddetta Riserva: Santo Stefano d’Aveto (Rocchi, 2005a) e Lago delle Lame (Sanfilippo, in stampa).
5. Agabus (Gaurodytes) guttatus guttatus (Paykull, 1798)
Agoraie: Lago Agoraie di Sopra (Sanfilippo, in stampa, sub A. (Dichonectes) guttatus).
Guadine: torbiera Acquatorta, 1470 m, 32 T 0580712 4916320, 24.V.2008, GN MB, rd, 1 !. Torbiera Roccabiasca, 1440 m, 32 T 0581387 4916059, 24.V.2008, GN MB, wn, 1 !.
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, torbiera, 1250 m, 32 T 580352 4918114, 24.V.2008, SR, 5 ex (CSR).
Corotipo. Sibirico-Europeo (Rocchi, 2005a, sub A. (D.) guttatus guttatus).
Note. Specie di acque lotiche (Rocchi, 2005a). In Italia la sottospecie no minale è nota di tutte le regioni (Puglia ed Emilia-Romagna escluse) (Rocchi, 2005a); A. (G.) guttatus baudii Seidlitz, 1887 è segnalato, con certezza, di po che località appenniniche di Emilia-Romagna, Toscana e Marche (Rocchi, 2005a, sub A. (D.) g. baudii; Cianferoni et al., 2009, sub A. (D.) g. baudii). La specie in senso lato è segnalata anche del Rio Lame (Sanfilippo, in stampa, sub A. (D.) guttatus) e del Monte Penna (Rocchi, 2005a, sub A. (D.) g. guttatus) che si trovano presso la Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”. La sottospe cie nominale non era sinora nota con certezza dell’Emilia-Romagna (Rocchi, 2005a).
6. *Agabus (Gaurodytes) nebulosus (Forster, 1771)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
Corotipo. W-Paleartico (Rocchi, 2005a).
188 Note. Specie di stagni, canali, pozze residue e acque debolmente correnti. Segnalata in Italia di Sicilia, Sardegna e di tutte le regioni centrali e meridio nali; in quelle settentrionali è nota soltanto di Trentino-Alto Adige, Liguria, Emilia-Romagna e, dubitativamente, di Piemonte (Rocchi, 2005a; Bordoni et al., 2006).
7. Ilybius (Ilybius) fuliginosus fuliginosus (Fabricius, 1792)
Agoraie: Lago Agoraie di Mezzo (Sanfilippo, in stampa, sub I. fuliginosus). Lago Agoraie di Mezzo, torbiera, 1327 m, 32 T 0533213 4926440, 20.VIII.2008, PO MB PD SH GN, wn, 1 ? 3 !!. Lago Agoraie di Sopra (Sanfilippo, in stampa). Lago degli Abeti, 1329 m 32 T 0533197 4926353, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, wn, 3 ??; 20.VIII.2008, GN MB PO PD SH, wn, 4 ??. Santo Stefano d’Aveto, Monte Ajona [sic!], Lago inferiore degli Abeti, 1000 m, (Franciscolo, 1979, sub I. (s. str.) fuliginosus). Lago Riondo, torbiera, 1328 m, 32 T 0533118 4926471, 30.VII.2008, PO MB PD GN LS, wn, 3 ??.
Corotipo. Centroasiatico-Europeo con estensione al Marocco (cfr. Nardi, 2004a).
Note. Specie di acque lentiche, segnalata anche di Santo Stefano d’Aveto (Rocchi, 2005a, sub I. (I.) fuliginosus), località vicina alla succitata Riserva. In Italia è nota di tutte le regioni continentali e con dubbio di Sardegna e Sicilia (Rocchi & Bordoni, 2004; Rocchi, 2005a).
8. Ilybius (Ilybius) meridionalis Aubé, 1837
Agoraie: Monte Ajona [sic!], Lago inferiore degli Abeti, 1000 m, 12.VI.1952 (Franciscolo, 1979). Santo Stefano d’Aveto, Lago Grande degli Abeti, 1325 m, 16.VIII.1951, Sanfilippo leg. (Franciscolo, 1979).
Corotipo. W-Mediterraneo (Rocchi, 2005a).
Note. Specie di acque lentiche, in Italia presente in Liguria e Sardegna e segnalata con dubbio di Lombardia, Trentino, Veneto, Toscana e Abruzzo (Rocchi, 2005a).
9. *Deronectes aubei aubei (Mulsant, 1843)
*Agoraie: Pievetta (Genova), Rio Molini, 900 m, 32 T 534059 4932429, 15.VII.2009, SR, 1 ex (CSR).
*Guadine: Corniglio (Parma), Bosco, torrente Parma, 780 m, 32 T 582931 4921358, 26.V. 2008, SR, 5 ex (CSR).
Corotipo. Centroeuropeo (Rocchi, 2005a, sub D. aubei).
189 Note. Specie di acque lotiche (Rocchi, 2005a), nota anche di altre due lo calità prossime alla Riserva “Guadine Pradaccio”: Lago Santo Parmense (Pic cioli, 1877, sub Hydroporus Aubei Muls.) e Lago Scuro nei dintorni di Cor niglio (Fery & Brancucci, 1997). Insieme all’affine e più comune D. semirufus (Germar, 1844) è un tipico elemento dei corsi d’acqua montani e submontani, segnalato in Italia delle regioni settentrionali, di Toscana e di Calabria; la pre senza nelle Marche necessita di conferma (Rocchi, 2005a; Mazza et al., 2008, sub D. aubei).
10. Graptodytes bilineatus (Sturm, 1835)
Agoraie: pozza degli Abeti (Sanfilippo, in stampa). Lago Lagastro (Sanfilippo, in stampa).
Corotipo. Sibirico-Europeo (Rocchi, 2005a).
Note. Vive in stagni, torbiere, praterie allagate, pozze residue, ove può ri sultare comune; segnalato in Italia di tutte le regioni, Valle d’Aosta e Sicilia escluse; dubbia la presenza in Sardegna (Rocchi, 2005a; Bordoni et al., 2006).
11. *Hydroporus discretus Fairmaire & Brisout, 1859
*Guadine: Corniglio (Parma), Miano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587915 4926884, 25.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
Corotipo. Paleartico (Rocchi, 2005a).
Note. Vive in ambienti lotici (crenal, rhithral) ma anche in laghetti e pozze; specie segnalata in Italia di tutte le regioni, Puglia e Molise escluse (Rocchi, 2005a).
12. Hydroporus memnonius Nicolai, 1822
Agoraie: faggeta mista e torbiera, 1330-1350 m, 32 T 0533197 4926353, 30.VII.2008, PD MB PO GN LS, rd, 1 ex. Lago Agoraie di Sopra (Sanfilippo, in stampa). Lago degli Abeti (Sanfilippo, in stampa). Lago degli Abeti, 1329 m, 32 T 0533197 4926353, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, wn, 1 ?. Lago di Fondo (Sanfilippo, in stampa). Lago Riondo, torbiera, 1328 m, 32 T 0533118 4926471, 30.VII.2008, PO MB PD GN LS, 1 ?; 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, 1 !; 20.VIII.2008, GN, wn, 1 ? 3 !!.
Guadine: 1500 m, 21.VII.2001, DB PC, mt, 2 ex.
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 4 ex (CSR). Corniglio (Parma), Lagdei, torbiera, 1250 m, 32 T 580352 4918114, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
190 Corotipo. Europeo con estensione in Algeria ed Egitto (cfr. Nilsson, 2003).
Note. Specie già segnalata della Riserva “Guadine Pradaccio” (Nardi, 2003a) e del vicino Lago Scuro (Focarile, 1960b), inoltre è nota del Monte Pen na (Focarile, 1960b) che è adiacente alla Riserva “Agoraie di Sopra e Mogget to”. In Italia vive in stagni, torbiere, pozze in foresta e sorgenti, ed è segnalata di tutte le regioni (Rocchi, 2005a).
13. *Hydroporus palustris (Linnaeus, 1761)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
Corotipo. Sibirico-Europeo (cfr. Nardi, 2004a).
Note. Specie di acque lentiche, segnalata di tutte le regioni italiane, Puglia esclusa (Rocchi, 2005a; Bordoni et al., 2006); piuttosta rara in Sardegna e Sici lia (Bordoni & Rocchi, 2003).
14. *Hydroporus tessellatus (Drapiez, 1819)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 3 ex (CSR).
Corotipo. Europeo-Mediterraneo (Rocchi, 2005a).
Note. Vive in stagni, pozze residue, laghetti palustri e anche in corsi d’ac qua; in Italia ci sono segnalazioni per tutte le regioni, Valle d’Aosta esclusa (Rocchi, 2005a; Bordoni et al., 2006). La segnalazione di questa specie per “Corniglio” (Angelini, 1984: 67) è stata riferita per errore (Nardi, 2003a) alla Riserva “Guadine Pradaccio” che si trova nello stesso comune, questa specie va quindi esclusa dalla fauna di tale Riserva.
15. Rhithrodytes crux (Fabricius, 1792)
*Agoraie: Pievetta (Genova), Rio Molini, 900 m, 32 T 534059 4932429, 15.VII.2009, SR, 1 ex (CSR).
Guadine: Lago di Guadine, 1362 m, 32 T 0581136 4916522, 24.V.2008, GN, wn ruscelletto immissario, 1 ex.
Corotipo. Alpino-Appenninico: Provenza e Italia (Angelini, 1984, sub Grap todytes crux; Nilsson, 2003; Rocchi, 2005a).
191 Note. Specie di acque lotiche, in Italia è nota di Liguria, Piemonte, Emilia- Romagna e Toscana (Rocchi, 2005a). È segnalata anche di Santo Stefano d’Aveto e del Monte Penna (Angelini, 1984), località limitrofe alla Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”.
16. *Hydrovatus cuspidatus (Kunze, 1818)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 4 ex (CSR).
Corotipo. Turanico-Europeo-Mediterraneo, con una piccola estensione nella regione Afrotropicale (Nardi, 2004a; Rocchi, 2005a).
Note. Vive in stagni, torbiere, rami morti di corsi d’acqua; segnalato di tut te le regioni italiane, Valle d’Aosta e Molise escluse (Rocchi, 2005a; Bordoni et al., 2006).
17. *Hygrotus (Hygrotus) inaequalis inaequalis (Fabricius, 1777)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
Corotipo. Paleartico (Rocchi, 2005a).
Note. Specie di stagni, canali, pozze, rami morti di corsi d’acqua, rive di laghi; segnalata in Italia di tutte le regioni, tranne la Valle d’Aosta (Rocchi, 2005a).
18. Dytiscus marginalis Linnaeus, 1758
Agoraie: Lago Agoraie di Sopra (Sanfilippo, in stampa). Lago degli Abeti (Sanfilippo, in stampa).
Corotipo. Sibirico-Europeo (Rocchi, 2005a).
Note. Vive in acque stagnanti o debolmente correnti, rami morti di corsi d’acqua; segnalato in Italia di tutte le regioni, tranne la Sardegna (Rocchi & Bordoni, 2004; Rocchi, 2005a).
Le seguenti 9 specie potrebbero essere presenti nelle Riserve qui consi derate poiché sono state segnalate di località limitrofe: Ilybius (Ilybius) chal conatus (Panzer, 1796) di Santo Stefano d’Aveto (Angelini, 1984, sub Aga bus (Gaurodytes) chalconatus), I. (I.) pederzanii (Fery & Nilsson, 1993) de
192 gli stagni della frana a valle di Corniglio (Rocchi & Toledo, in stampa, sub A. (G.) pederzanii), Hydroglyphus geminus del Lago delle Lame (Sanfilippo, in stampa, sub H. pusillus (Fabricius, 1781)), Deronectes moestus incospec tus (Leprieur, 1875) del Monte Fascia in Liguria (Fery & Brancucci, 1997), D. semirufus (Germar, 1844) del Monte Penna (Ghidini & Sanfilippo, 1961, sub D. delarouzei (Jacquelin du Val, 1857)), di Amborzasco (Rocchi, 2005a) e del Rio Ceresola sul Monte Aiona in Liguria (Fery & Brancucci, 1997), Grap todytes veterator (Zimmermann, 1918) degli stagni della frana a valle di Cor niglio (Rocchi & Toledo, in stampa), Oreodytes septentrionalis (Gyllenhal, 1826) di Rezzoaglio d’Aveto (Binaghi, 1957, sub O. s. var. devillei Régimbart, 1901) e del torrente Gramizza a Santo Stefano d’Aveto (Franciscolo, 1979), Hydroporus nigrita (Fabricius, 1792) del Lago delle Lame (Sanfilippo, in stampa) e di Prato Mollo sul Monte Aiona (Sanfilippo, in stampa) ed H. pube scens (Gyllenhal, 1808) del Lago delle Lame (Sanfilippo, in stampa).
HELOPHORIDAE
Questa famiglia monogenerica (Helophorus Fabricius, 1775) include a li vello mondiale circa 185 specie, diffuse soprattutto nella Regione Olartica (Hansen, 1999; Short & Hebauer, 2006; Jäch & Balke, 2008). In Italia risul tano presenti 31 specie (Rocchi, 2005b), le cui larve vivono nei terreni vicino all’acqua e gli adulti in ambienti prevalentemente lentici o in acque con debo le corrente; gli Helophoridae sono pertanto considerati acquatici (“True Water Beetles”: Jäch, 1998), ad eccezione delle specie appartenenti al sottogenere Empleurus Hope, 1838 che compiono il loro ciclo biologico soprattutto in ter reni e detriti umidi (Chiesa, 1959). Tutti gli Helophorus sono predatori allo sta dio larvale e fitofagi da adulti, tranne le specie del sottogenere Empleurus che sono completamente fitofaghe (Rocchi, 2005b). La determinazione delle spe cie è spesso difficoltosa in quanto molti caratteri risultano morfologicamente uniformi; i taxa europei (e di aree adiacenti) sono stati tassonomicamente trat tati da Angus (1992). Il materiale della Riserva “Guadine Pradaccio” è stato determinato da R. Angus, il restante da S. Rocchi.
19. *Helophorus (Atracthelophorus) brevipalpis brevipalpis Bedel, 1881
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 3 ex (CSR). Corniglio (Parma), Miano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587915 4926884, 25.V.2008, SR, 3 ex (CSR). Corniglio (Parma), Ponte di Quaredi, torren te Parma, 600 m, 32 T 587304 4924574, 25.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
Corotipo. Europeo (Rocchi, 2005b).
193 Note. Vive in acque ferme o debolmente correnti; segnalato in Italia di tut te le regioni, Valle d’Aosta e Sardegna escluse (Rocchi, 2005b).
20. *Helophorus (Atracthelophorus) montenegrinus Kuwert, 1885
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 4 ex (CSR). Corniglio (Parma), Lagdei, torbiera, 1250 m, 32 T 580352 4918114, 24.V.2008, SR, 1 ex (CSR). Corniglio (Parma), Miano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587915 4926884, 25.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
Corotipo. Europeo (Rocchi, 2005b).
Note. Specie di pozze, stagni, acque debolmente correnti; in Italia è se gnalata delle regioni settentrionali (Valle d’Aosta esclusa) e centrali (Marche esclusa) (Rocchi, 2005b).
21. *Helophorus (Helophorus) aequalis Thomson, 1868
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 3 ex (CSR). Corniglio (Parma), Lagdei, torbiera, 1250 m, 32 T 580352 4918114, 24.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
Corotipo. Europeo (Rocchi, 2005b).
Note. Specie di stagni, paludi e pozze; segnalata in Italia di Piemonte, Val le d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Emilia-Romagna, Tosca na, Lazio, Abruzzo e Calabria (Rocchi, 2005b). Taxon molto simile ad H. (H.) aquaticus (Linnaeus, 1758) (Angus, 1992).
22. *Helophorus (Helophorus) milleri Kuwert, 1886
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, torbiera, 1250 m, 32 T 580352 4918114, 24.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
Corotipo. Mediterraneo (Rocchi, 2005b).
Note. Vive in stagni, paludi, pozze; segnalato in Italia di tutte le regio ni, Valle d’Aosta esclusa; la presenza in Lombardia è da confermare (Rocchi, 2005b).
23. Helophorus (Rhopalhelophorus) asperatus Rey, 1885
Guadine: Torbiera Roccabiasca, 1440 m, 32 T 0581387 4916059, 24.V.2008, GN MB, wn, ex pl. (CNBFVR; CRA).
194 *Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 4 ex (CSR). Corniglio (Parma), Ponte di Quaredi, torrente Par ma, 600 m, 32 T 587304 4924574, 25.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
Corotipo. Europeo (Hansen, 2004; Rocchi, 2005b).
Note. In Italia la specie è nota di Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino- Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria (Rocchi, 2005b). Vive in acque ferme (anche astatiche), torbiere, pozze erbose (Chiesa, 1959; Pirisinu, 1981; Rocchi et al., 2002; Cianferoni et al., 2009); specie non comunissima (Rocchi & Ter zani, 2009).
24. Helophorus (Rhopalhelophorus) flavipes Fabricius, 1792
Guadine: torbiera Roccabiasca, 1440 m, 32 T 0581387 4916059, 24.V.2008, GN MB, wn, ex pl. (CRA).
Corotipo. Europeo, con estensione in Anatolia (Hansen, 2004; Rocchi, 2005b).
Note. Specie in Italia nota di tutte le regioni, tranne il Friuli-Venezia Giulia (Pirisinu, 1981; Rocchi, 2005b). Vive in pozze (anche astatiche), in acque generalmente ferme o a debole corrente (Pirisinu, 1981; Rocchi et al., 2002); è segnalata anche di torbiere montane (Callot, 2001). Il gruppo di specie di H. (R.) flavipes è stato revisionato mediante analisi cromosomica da Angus (1996).
25. *Helophorus (Rhopalhelophorus) obscurus Mulsant, 1844
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 1 ex (CSR). Corniglio (Parma), Lagdei, torbiera, 1250 m, 32 T 580352 4918114, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR). Corniglio (Parma), Miano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587915 4926884, 25.V.2008, SR, 1 ex (CSR). Corniglio (Parma), Ponte di Quaredi, tor rente Parma, 600 m, 32 T 587304 4924574, 25.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
Corotipo. Europeo (Rocchi, 2005b).
Note. Vive in acque ferme o a debole corrente, e in pozze temporanee; se gnalato in Italia di alcune regioni settentrionali, di quelle centrali, del Molise e di Sicilia (Rocchi, 2005b); parte di tali segnalazioni necessitano comunque di conferma, mentre quelle riguardanti la Sardegna (cfr. Rocchi, 2005b) sono da attribuirsi a H. (R.) subarcuatus Rey, 1885 e ciò sulla base del lavoro di Angus (1996).
195 Il solo Helophoridae precedentemente segnalato della Riserva “Guadine Pradaccio” era H. (Atracthelophorus) glacialis A. Villa & G. B. Villa, 1833 (Nardi, 2003b). Inoltre, in prossimità della Riserva Naturale “Agoraie di Sopra e Moggetto” è segnalata la raccolta (Rocchi, 2005b) di H. (Rhopalhelophorus) granularis (Linnaeus, 1761).
HYDROCHIDAE
Questa famiglia monogerica (Hydrochus Leach, 1817) include circa 160 specie la cui distribuzione è molto ampia e interessa tutti i continenti (Hansen, 1999); in Italia sono presenti 7 specie (Rocchi, 2005b). Gli Hydrochidae sono insetti acquatici (“True Water Beetles”: Jäch, 1998) presenti in ambienti lenti ci o con acque debolmente correnti; sono predatori allo stato larvale e fitofagi da adulti (Rocchi, 2005b). Il materiale è stato determinato da S. Rocchi.
26. *Hydrochus elongatus (Schaller, 1783)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 7 ex (CSR).
Corotipo. Sibirico-Europeo (Rocchi, 2005b).
Note. è il più grande degli Hydrochus Leach, 1817 italiani (Chiesa, 1959; Pirisinu, 1981). Vive in acque lentiche ed è segnalato in Italia delle regioni settentrionali (Valle d’Aosta esclusa), di Toscana, Lazio, Abruzzo e Sardegna (Rocchi, 2005b). Specie poco comune (Rocchi et al., 2002).
27. *Hydrochus flavipennis Küster, 1852
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 4 ex (CSR).
Corotipo. Turanico-Europeo-Mediterraneo (Rocchi, 2005b).
Note. Questa specie vive in acque ferme o ai margini dei corsi d’acqua, in Italia è nota di tutte le regioni (escluse Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Abruzzo); le segnalazioni per il Piemonte necessitano di conferma (Rocchi, 2005b). Spesso è confusa con l’affine H. angustatus Germar, 1824 (Bordoni & Rocchi, 2003; Rocchi, 2004).
196 HYDROPHILIDAE
Gli Hydrophilidae includono, a livello mondiale, circa 2650 specie appar tenenti a 174 generi (Hansen, 1999; Short & Hebauer, 2006; Jäch & Balke, 2008); la loro distribuzione è molto ampia e interessa tutti i continenti (Jäch & Balke, 2008). In tali valori sono compresi gli Sphaeridiinae che in passa to sono stati considerati anche come famiglia propria (Pirisinu, 1981; Rocchi, 2005b). In Italia sono presenti 110 taxa di gruppo specie (comprese 4 sottospe cie), appartenenti a 23 generi (Rocchi, 2005b); recentemente sono state segna late altre 4 specie: Enochrus (Methydrus) natalensis (Gemminger & Harold, 1868) (Hebauer, 2002), Sphaeridium marginatum Fabricius, 1787 (Hansen, 2004), Pachysternum capense (Mulsant, 1844) (Hebauer & Ryndevich, 2005; Hebauer, 2006) e Cercyon (Cercyon) alpinus Vogt, 1969 (Fikáĉek, 2006). Gli Hydrophilidae sono insetti acquatici, “True Water Beetles” (Jäch, 1998), sia come larve che adulti, prediligendo soprattutto le acque lentiche o leggermen te correnti; fanno eccezione gli Sphaeridiinae che, in maggioranza, sono terre stri (vivono nello sterco, nelle materie organiche in decomposizione, nei detri ti umidi), mentre gli ambienti acquatici rappresentano l’habitat soltanto per i generi Coelostoma Brullé, 1835 e Pelosoma Mulsant, 1844, nonché per poche specie del genere Cercyon Leach, 1817 (Chiesa, 1959; Rocchi, 2005b). Tutti gli Hydrophilidae sono predatori allo stadio larvale e fitofagi da adulti, tranne gli Sphaeridiinae che sono completamente predatori (Rocchi, 2005b). Il materiale è stato determinato da S. Rocchi.
28. *Berosus (Berosus) signaticollis (Charpentier, 1825)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 3 ex (CSR).
Corotipo. W-Paleartico (Rocchi, 2005b).
Note. Specie comune di acque ferme e pozze; segnalata in Italia di tutte le regioni, Valle d’Aosta e Liguria escluse (Rocchi & Bordoni, 2004; Rocchi, 2005b; Bordoni et al., 2006).
29. *Helochares (Helochares) lividus (Forster, 1771)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR). Corniglio (Parma), Ponte di Quaredi, torrente Parma, 600 m, 32 T 587304 4924574, 25.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
Corotipo. Europeo-Mediterraneo (Rocchi, 2005b).
197 Note. Questa specie vive in acque ferme o debolmente correnti, e in pozze; segnalata in Italia di tutte le regioni, Valle d’Aosta esclusa (Rocchi, 2005b).
30. Anacaena globulus (Paykull, 1798)
Guadine: torbiera Roccabiasca, 1440 m, 32 T 0581387 4916059, 24.V.2008, GN MB, wn, 2 ex.
Corotipo. Europeo-Mediterraneo (Hansen, 2004; Rocchi, 2005b).
Note. Specie molto comune segnalata in Italia di tutte le regioni, tranne la Puglia (Rocchi, 2005b). Vive in ambienti lotici, nei punti a debole corrente; talvolta anche in acque ferme e pozze (Chiesa, 1959; Pirisinu, 1981; Rocchi et al., 2002; Rocchi, 2005b).
31. *Anacaena limbata (Fabricius, 1792)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 6 ex (CSR). Corniglio (Parma), Ponte di Quaredi, torrente Parma, 600 m, 32 T 587304 4924574, 25.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
Corotipo. Europeo (Rocchi, 2005b), con estensione in Turchia, Israele, Si ria e Kazakhstan (Ryndevich, 2003); la specie è stata introdotta in Nord Ame rica (Hansen, 2004).
Note. Vive in acque ferme e ai margini di corsi d’acqua; segnalata in Italia di tutte le regioni (Rocchi, 2005b).
32. Anacaena lutescens (Stephens, 1829)
Agoraie: Lago Agoraie di Mezzo, torbiera, 1327 m, 32 T 0533213 4926440, 20.VIII.2008, PO MB PD SH GN, wn, 1 ex.
Guadine: torbiera Roccabiasca, 1440 m, 32 T 0581387 4916059, 24.V.2008, GN MB, wn,7 ex.
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, torbiera, 1250 m, 32 T 580352 4918114, 24.V.2008, SR, 6 ex (CSR).
Corotipo. Olartico (Hansen, 2004; Rocchi, 2005b).
Note. Specie comune, in passato confusa con l’affine ed altrettanto comu ne A. limbata; è stata riconosciuta come specie valida soltanto nel 1986 (Berge Henegouwen, 1986; Bameul, 2001; Ryndevich, 2003). In Italia è nota di quasi tutte le regioni (Rocchi, 2005b); vive prevalentemente in acque ferme o a de bole corrente e lungo i bordi dei corsi d’acqua (Rocchi et al., 2002); è stata se gnalata anche di acque acide e di torbiere (Callot, 2001).
198 33. Enochrus (Lumetus) ochropterus (Marsham, 1802)
Agoraie: Lago Agoraie di Mezzo, torbiera, 1327 m, 32 T 0533213 4926440, 20.VIII.2008, PO MB PD SH GN, wn, 10 ex. Lago Riondo, torbiera, 1328 m, 32 T 0533118 4926471, 30.VII.2008, PO MB PD GN LS, wn, 4 ex; 20.VIII.2008, GN, wn, 2 ex.
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 7 ex (CSR).
Corotipo. Sibirico-Europeo (Rocchi, 2005b).
Note. La specie in Italia era nota di Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto-Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Basilicata; la sua presenza in Sardegna è dubbia (Rocchi, 2005b). È pertanto nuova per la Liguria; vive in ambienti lentici, spesso in zone piuttosto elevate (Rocchi et al., 2002; Mazza et al., 2008); predilige acque acide (Callot, 2001) ed è definita tirfofila da Hansen (1987).
34. Hydrobius fuscipes (Linnaeus, 1758)
Guadine: torbiera Roccabiasca, 1440 m, 32 T 0581387 4916059, 24.V.2008, GN MB, rd, 1 ex.
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
Corotipo. Olartico (Hansen, 2004; Rocchi, 2005b).
Note. In Italia la specie è nota di tutte le regioni (Pirisinu, 1981; Rocchi, 2005b; Bordoni et al., 2006). Vive in molti tipi di ambienti lentici, specialmen te in quelli molto ricchi di vegetazione acquatica (Rocchi et al., 2002); definita euriecia da Hansen (1987).
35. *Laccobius (Dimorpholaccobius) albescens Rottenberg, 1874
*Guadine: Corniglio (Parma), Ponte Romano, torrente Parma, 32 T 587389 4926591, 580 m, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
Corotipo. S-Europeo (Rocchi, 2005b).
Note. Vive ai margini di acque correnti, talvolta anche in acque ferme; specie comune segnalata in Italia di tutte le regioni (Rocchi et al., 2002; Roc chi, 2005b).
199 36. *Laccobius (Dimorpholaccobius) neapolitanus Rottenberg, 1874
*Agoraie: Pievetta (Genova), Rio Molini, 900 m, 32 T 534059 4932429, 15.VII.2009, SR, 3 ex (CSR).
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, torbiera, 1250 m, 32 T 580352 4918114, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR). Corniglio (Parma), Ponte di Quaredi, torrente Parma, 600 m, 32 T 587304 4924574, 25.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
Corotipo. Mediterraneo (Rocchi, 2005b).
Note. Specie segnalata in Italia di tutte le regioni (Rocchi, 2005b); è nota anche del Monte Penna (Gentili & Chiesa, 1976) località non lontana dalla Ri serva “Agoraie di Sopra e Moggetto”. Vive negli stessi ambienti della specie precedente, con la quale spesso convive (Rocchi et al., 2002).
37. *Laccobius (Dimorpholaccobius) simulatrix D’Orchymont, 1932
*Guadine: Corniglio (Parma), Ponte Romano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587389 4926591, 24.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
Corotipo. Turanico-Europeo (Rocchi, 2005b).
Note. Questa specie vive ai margini di corsi d’acqua e in pozze residue; se gnalata in Italia delle regioni settentrionali (Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adi ge escluse), di quelle centrali, di Basilicata, Calabria e Sicilia (Rocchi, 2005b). Poco comune (Rocchi et al., 2002) è definita termofila e telmatofila da Gentili (1999).
38. *Laccobius (Microlaccobius) alternus Motschulsky, 1855
*Guadine: Corniglio (Parma), Miano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587915 4926884, 25.V. 2008, SR, 1 ex (CSR). Corniglio (Parma), Mulino di Marra, torrente Parma, 620 m, 32 T 583336 4925031, 25.V.2008, SR, 2 ex (CSR). Corniglio (Parma), Ponte Romano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587389 4926591, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
Corotipo. S-Europeo (Rocchi, 2005b).
Note. Questa specie vive ai margini di corsi d’acqua; segnalata in Italia di tutte le regioni (Rocchi, 2005b).
39. *Laccobius (Microlaccobius) gracilis gracilis Motschulsky, 1855
*Guadine: Corniglio (Parma), Ponte Romano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587389 4926591, 24.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
200 Corotipo. Turanico-Europeo-Mediterraneo (Rocchi, 2005b).
Note. Vive negli stessi ambienti della specie precedente; in Italia ci sono segnalazioni per la Sicilia e per tutte le regioni peninsulari (Rocchi et al., 2002; Rocchi, 2005b).
40. *Coelostoma orbiculare (Fabricius, 1775)
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 3 ex (CSR). Corniglio (Parma), Ponte di Quaredi, torrente Parma, 600 m, 32 T 587304 4924574, 25.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
Corotipo. Asiatico-Europeo (Rocchi, 2005b).
Note. Specie di ambienti palustri, acquitrini, pozze; segnalata di tutte le re gioni italiane (Rocchi, 2005b). La sua morfologia esterna è simile a quella di C. hispanicum (Küster, 1848), che abitualmente frequenta ambienti diversi e cioè le rive delle acque correnti (Rocchi & Bordoni, 2004; Bordoni et al., 2006).
In prossimità della Riserva Naturale “Agoraie di Sopra e Moggetto” risul tano raccolte altre 5 specie di Hydrophilidae: Cercyon (Cercyon) haemorrhoi dalis (Fabricius, 1775), Cryptopleurum minutum (Fabricius, 1775), Sphaeri dium bipustulatum Fabricius, 1781 e S. scarabaeoides (Linnaeus, 1758) tutte sul Monte Bue a Santo Stefano d’Aveto (Rocchi, 2005b) e S. substriatum Fal dermann, 1838 a Santo Stefano d’Aveto (Minozzi, 1921).
HYDRAENIDAE
La famiglia degli Hydraenidae è cosmopolita e comprende circa 1200 spe cie appartenenti ad una quarantina di generi (Hansen, 1998). In Italia risulta no segnalate 151 specie (Audisio & De Biase, 2005), appartenenti ai generi Hydraena Kugelann, 1794, Limnebius Leach, 1815, Aulacochthebius Kuwert, 1887, Micragasma J. Sahlberg, 1900 e Ochthebius Leach, 1815 (Jäch, 2004). Gli Hydraenidae sono insetti acquatici (“True Water Beetles”: Jäch, 1998), che vivono sia nelle acque correnti che in quelle ferme; alcune specie sono se gnalate di ambienti particolari come quelli igropetrici e le pozze di scogliera (Chiesa, 1959; Pirisinu, 1981; Audisio & De Biase, 2005). In questa famiglia si registra la presenza di molte specie endemiche (Audisio & De Biase, 2005; Rocchi, 2009). Adulti e larve si nutrono di flora e fauna microscopiche (alghe, batteri, protozoi, ecc.) (Perkins, 2001). Il materiale è stato determinato da G. Ferro; solo una minima parte è stata determinata da S. Rocchi.
201 41. *Hydraena (Hydraena) devillei Ganglbauer, 1901
*Guadine: Corniglio (Parma), Mulino di Marra, torrente Parma, 32 T 583336 4925031, 620 m, 25.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
corotipo. Alpino-Appenninico: Francia e Italia (Jäch, 2004; Audisio & De Biase, 2005, sub Haenydra devillei).
note. Vive in ambienti lotici (crenal, rhithral); segnalata in Italia di Pie monte, Liguria, Lombardia, Emilia, regioni centrali, Molise, Campania, Basili cata e Calabria (Audisio & De Biase, 2005).
42. *Ochthebius (Asiobates) crenulatus Mulsant & Rey, 1850
*Guadine: Corniglio (Parma), Miano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587915 4926884, 25.V. 2008, SR, 2 ex (CSR).
corotipo. S-Europeo (Audisio & De Biase, 2005, sub O. crenulatus).
note. Vive ai margini di corsi d’acqua e in ambienti igropetrici; indicato in Italia di tutte le regioni, ad esclusione della Valle d’Aosta, della Lombardia e della Sardegna (Audisio & De Biase, 2005).
43. *Ochthebius (Ochthebius) pusillus Stephens, 1835
*Guadine: Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24.V.2008, SR, 2 ex (CSR).
corotipo. Sibirico-Europeo (Audisio & De Biase, 2005, sub O. pusillus).
note. Vive ai margini di acque astatiche, sia dolci che salmastre; reperti italiani sono indicati di Piemonte, Lombardia, Alto Adige, Veneto, Emilia-Ro magna, Toscana, Umbria, Lazio e Campania (Audisio & De Biase, 2005).
Altre 6 specie di questa famiglia sono note di località situate nel comune di Corniglio (Rocchi & Toledo, in stampa), in prossimità della Riserva “Guadine Pradaccio”, e precisamente: Hydraena (Hydraena) assimilis Rey, 1885, Lim nebius myrmidon Rey, 1883, Ochthebius (Enicocerus) halbherri Reitter, 1890, O. (Ochthebius) nobilis A. Villa & G.B. Villa, 1835, O. (O.) ragusae (Kuwert, 1887) e O. (O.) sidanus D’Orchymont, 1942. Ulteriori 9 potrebbero essere presenti nelle due Riserve qui considerate perchè sono state segnalate delle seguenti località limitrofe: Santo Stefano d’Aveto, Rezzoaglio, Valle di Amborzasco, Monte Maggiorasca (Pretner, 1931; Binaghi, 1959, 1970; Audi
202 sio & De Biase, 2005). L’attuale nomenclatura (Jäch, 2004) delle suddette 9 specie è la seguente: Hydraena (Hydraena) angulosa Mulsant, 1844, H. (H.) assimilis, H. (H.) discreta Ganglbauer, 1904, H. (H.) heterogyna Bedel, 1898 (in senso lato), H. (H.) minutissima Stephens, 1829, H. (H.) occitana (Audisio & De Biase, 1995), H. (H.) pygmaea pygmaea G.R. Waterhouse, 1833, H. (H.) similis D’Orchymont, 1930 e H. (H.) truncata truncata Rey, 1885.
LEIODIDAE Cholevinae
I Cholevinae (oltre 2500 specie descritte) sono rappresentati in Italia da circa 320 taxa di gruppo specie (Zoia & Latella, 2006). Molte specie, per lo più endemiche, sono endogee o ipogee, altre sono saprofaghe, foleofile e, talo ra, necrofile o mirmecofile (Zoia & Latella, 2006). Il materiale è stato determinato da S. Zoia.
44. Nargus (Nargus) badius badius (Sturm, 1839)
Guadine: upland marsh, 1500 m, 5.VIII.1999, AB LG, pt, 1 ex.
corotipo. Europeo (Perreau, 2004; Zoia & Latella, 2006).
note. Specie saprofaga, vive nella lettiera e nello strato superficiale del suolo. È stata citata anche di località liguri ed emiliane molto prossime alle due Riserve qui considerate (cfr. Poggi, 2001; Zoia & Latella, 2006).
45. Sciodrepoides watsoni watsoni (Spence, 1815)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII-20.VIII. 2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex.
corotipo. Olartico (Zoia & Latella, 2006); in America settentrionale è pre sente la ssp. hornianus (Blanchard, 1915), di dubbio valore tassonomico (Peck & Cook, 2002).
note. Specie frequente su piccoli cadaveri e materiale organico in de composizione, soprattutto di origine animale, talora foleofila (Zoia & Latella, 2006).
46. Apocatops monguzzii Giachino & Vailati, 1987
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, pt, 16 ex. Lago degli Abeti, 1329 m 32 T 0533197 4926353, 20.VIII.2008, MB PO PD
203 SH GN, sn, 1 ex. Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII- 20.VIII.2008, LS MB PO PD GN, sn, 1 ex; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, cheese bait pt, 2 ex.
corotipo. Alpino-Appenninico con affinità centroeuropee (Giachino & Vai lati, 1987; Zoia & Latella, 2006).
note. Specie prevalentemente necrofila, presente in Francia (Alpes-de- Haute-Provence, Alpes-Maritimes) e nell’Italia nord-occidentale (Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia, Toscana). È specie frequente in Liguria dove si rinviene, con poche eccezioni, a quote superiori a 800 m (Zoia, 1990).
47. Bathysciola pumilio (Reitter, 1885)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 21.VIII.2008, PO MB PD SH GN, rd sotto corteccia, 2 ex.
Guadine: upland grass, 1600 m, 23.VI.1999, AT, va da cavo Fagus, 1 ex.
corotipo. Alpino-Appenninico, endemismo italiano (Perreau, 2004; Zoia & Latella, 2006).
note. Specie saprofaga, vive nella lettiera dei boschi (es. faggete, castagne ti ecc.) ma è stata raccolta anche in grotta (Zoia, 1982; Zoia & Latella, 2006); come la precedente è citata di località liguri ed emiliane contigue alle due Riserve qui considerate (cfr. Zoia, 1982; Poggi, 2001; Zoia & Latella, 2006).
Nessun Leiodidae Cholevinae era stato sinora segnalato della Riserva “Guadine Pradaccio” (Latella, 2003; Zoia & Latella, 2006), mentre di locali tà prossime alla Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto” (Val d’Aveto, Monte Aiona, Monte Penna, Rezzoaglio, Santo Stefano d’Aveto) sono note altre 10 specie che potrebbero esservi presenti: Nemadus colonoides (Kraatz, 1851), Catops coracinus coracinus Kellner, 1846, C. dorni Reitter, 1913, C. fuligino sus fuliginosus Erichson, 1837, C. fuscus fuscus (Panzer, 1794), C. nigricans (Spence, 1815) C. subfuscus subfuscus Kellner, 1846 (Jeannel, 1936), C. tristis tristis (Panzer, 1794), C. ventricosus rotundatus Szymczakowski, 1963 (Jean nel, 1936; Zoia & Latella, 2006) e Bathysciola solarii solarii (Dodero, 1900) (Dodero, 1900, sub Bathyscia solarii; Poggi, 2001, sub Bathysciola solariii; Zoia & Latella, 2006). Parabathyscia (Parabathyscia) avetonensis Jeannel, 1924 presente a quote più basse della stessa Val d’Aveto (cfr. Jeannel, 1924, sub P. (s. str.) apuana avetonensis; Farneti & Malatesta, 1975, sub Bathyscia avetonensis; Zoia, 1986; Poggi, 2001; Zoia & Latella, 2006), è probabilmente estranea all’area protetta.
204 SCYDMAENIDAE
Famiglia presente in tutti i continenti, Antartide esclusa, con circa 4500 specie (O’Keefe, 2002a). In Europa gli Scydmaenidae sono rappresentati da 529 specie (Sánchez-Terrón, 2007a), mentre in Italia da 210 (cfr. Löbl & Sme tana, 2004b). Vivono, per lo più, in ambienti umidi (lettiere forestali, muschi, tronchi marci ecc.) e, per quanto noto, le larve e gli adulti della maggior parte delle specie predano Acari Oribatidi (cfr. O’Keefe, 2002a). La nomenclatura e la sistematica seguono Davies (2004); la famiglia è sta ta recentemente inclusa in quella degli Staphylinidae (Grebennikov & Newton, 2007). Il materiale è stato determinato da G. Castellini.
48. Euconnus (Cladoconnus) motschulskii (Motschulsky, 1837)
Guadine: beech wood, 1500 m, 7.VI.1999, AB LG, pt, 1 ex.
corotipo. Centroeuropeo (cfr. Davies, 2004).
note. Il reperto per “Corniglio m 1500” pubblicato da Castellini (2006, sub E. motschulskyi (Sturm, 1838)) è basato sul sopracitato esemplare.
49. Neuraphes (Neuraphes) elongatulus (P.W.J. Müller & Kunze, 1822)
Agoraie: pressi del Lago degli Abeti, 1300 m, 27.IV.1972, R. Poggi leg., 5 ex (Poggi, 1975b, sub N. (s.str.) vallombrosae Franz, 1972).
Guadine: upland grass, 1600 m, 23.VI.1999, AT, sifting upland soil, 4 ex; 23.VI.1999, AT, cavo Fagus, 2 ex.
corotipo. Europeo (cfr. Davies, 2004).
note. La segnalazione per “Corniglio m 1600” (Castellini, 2006) è basa ta sui citati esemplari. Verosimilmente sulla base del sopracitato reperto li gure, questa specie è stata segnalata genericamente anche della faggeta della Val d’Aveto (Poggi, 2001) nella quale si trova la Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”.
50. Stenichus collaris collaris (P.W.J. Müller & Kunze, 1822)
Guadine: upland grass, 1600 m, 23.VI.1999, AT, va di muschi, 4 ex.
corotipo. Europeo (cfr. Davies, 2004).
205 note. Il reperto per “Corniglio m 1600” pubblicato da Castellini (2006, sub S. collaris) è basato sui succitati esemplari. Secondo tale autore, le sotto specie di S. collaris sono “infondate” (Castellini, 2006: 75).
Altre 3 specie di Scydmaenidae sono note di località vicine alla Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”: Scydmoraphes poggii Franz, 1978 del Monte Fascia (Franz, 1978), Euconnus (Cladoconnus) italicus Reitter, 1911 del Monte Penna (Farneti & Malatesta, 1975), Eutheia minutissima Sainte-Claire Deville, 1901 del Monte Penna (Farneti & Malatesta, 1975, sub Euthia [sic!] m.) e del l’Appennino Ligure-Parmense (Porta, 1926, sub Euthia [sic!] m.) e Neuraphes (N.) fiorii Reitter, 1887 di Santo Stefano d’Aveto (Castellini, 2006).
STAPHYLINIDAE DASYCERINAE
Questa sottofamiglia include il solo genere Dasycerus Brongniart, 1800, con 20 specie presenti in Europa, Maghreb, Turchia, Giappone, Nord America e Regione Orientale (Newton et al., 2001; Smetana, 2004). In Italia è presente una sola specie (Smetana, 2004). Gli adulti ricordano nell’aspetto i Latridiidae, ai quali erano ritenuti sistematicamente vicini (cfr. Porta, 1929). In tempi re centi il taxon è stato però collocato tra gli Staphylinoidea sulla base della morfologia delle ghiandole addominali e di altri caratteri (cfr. Lawrence & Newton, 1995). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia utilizzando Porta (1929).
51. Dasycerus sulcatus Brongniard, 1800
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.2008, PO MB PD SH GN, rd sotto corteccia di Abies alba, 2 ex; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, pt, 2 ex; 21.VIII.2008, PO MB PD SH GN, rd sotto corteccia, 1 ex. Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, cheese bait pt, 1 ex.
corotipo. Europeo (cfr. Smetana, 2004).
note. Questa specie predilige le foreste di latifoglie e vive sotto cortecee, nei ceppi marcescenti, nei muschi e nella lettiera con foglie attaccate da funghi (Angelini et al., 1995b; Cecchi & Bartolozzi, 1997; Fanfani et al., 2006). Da sycerus sulcatus è conosciuto dell’Italia continentale (Angelini et al., 1995b) e di Sardegna (Alonso-Zarazaga, 2007b).
Staphylinidae Pselaphinae
Taxon in passato considerato come una famiglia distinta (cfr. Angelini et
206 al., 1995b; Newton & Thayer, 1995). A livello mondiale comprende circa 8900 specie (Poggi & Sabella, 2005); la fauna italiana, la più ricca in Europa, inclu de 352 specie (Poggi & Sabella, 2005; Poggi et al., 2008). Nel nostro paese sono presenti dal livello del mare a oltre 2500 metri di quota e sono essenzial mente predatori, soprattutto di Collemboli e Acari (Poggi & Sabella, 2005).
52. Bryaxis chevrolati (Aubé, 1833)
Agoraie: Lago degli Abeti, 1300 m, 27.VI.1972, Poggi leg., 1 ex (Poggi, 1977). “all’interno della Riserva Naturale” (Poggi, 2001).
corotipo. Alpino-Appenninico: Francia (Alpes-Maritimes), Svizzera (Tici no) e Italia (Löbl & Besuchet, 2004; Poggi & Sabella, 2005).
note. “Specie non rara, rinvenibile preferibilmente in zone boscose, di me dia altitudine, tra foglie marce e nel terriccio” (Poggi, 1977: 48). È nota anche di località (Rezzoaglio e Monte Penna) prossime alla succitata Riserva (Poggi, 1977).
53. Bryaxis picteti picteti (Tournier, 1859)
Agoraie: “Lago degli Abeti, m 1300, 27.VI.1972, 21.VI.1974, Gardini, Poggi [leg.], 5” ex (Poggi, 1977); Lago Lagastro, 1300 m, 21.VI.1974, Gardini leg., 1 ex (Poggi, 1977). “all’interno della Riserva Naturale” (Poggi, 2001).
corotipo. Alpino-Appenninico: Francia, Svizzera e Italia (Poggi & Sabel la, 2005; Löbl & Besuchet, 2004).
note. “La specie è rinvenibile tra foglie marce e il terriccio, in luoghi bo scosi e umidi, soprattutto collinari e montani” (Poggi, 1977: 50). È segnalata anche di altre località della Val d’Aveto (Poggi, 1977) e dei Lagoni presso la Riserva “Guadine-Pradaccio” (Poggi & Sabella, 2005).
Il materiale raccolto è attualmente in corso di studio, ma le condizioni am bientali delle due Riserve sono favorevoli ai rappresentanti di questa sotto famiglia (generalmente rinvenuti in situazioni umide e boscose), infatti “una quindicina di specie riferibili soprattutto ai generi Euplectus e Bryaxis” sono state raccolte nelle faggete della Val d’Aveto (Poggi, 2001: 65), inoltre le se guenti 23 entità sono segnalate di località prossime alla Riserva “Agoraie di So pra e Moggetto” (cfr. Poggi, 1977; Poggi & Sabella, 2005): Bibloporus bico lor bicolor (Denny, 1852), B. b. devillei Jeannel, 1950, Plectophloeus fischeri (Aubé, 1833), Trimium brevicorne Aubé, 1833, Trogaster doderoi Besuchet, 1969, Batrisodes hubenthali Reitter, 1913, Bythinus reichenbachi (Machulka,
207 1928), Bryaxis collaris (Baudi di Selve, 1859), B. curtisi curtisi (Leach, 1817), B. grouvellei (Reitter, 1881), B. italicus (Baudi di Selve, 1869), B. porsen na (Reitter, 1881), B. puncticollis (Denny, 1825), B. ullrichii (Motschulsky, 1851) (= simplex (Baudi di Selve, 1869)), Tychus striola Guillebeau, 1888, Brachygluta appennina (Saulcy, 1876), B. fossulata (Reichenbach, 1816), B. foveola (Motschulsky, 1840), B. lefebvrei lefebvrei (Aubé, 1833), Pselaphus parvus Karaman, 1940, Pselaphostomus stussineri stussineri (Saulcy, 1881), Claviger apenninus Baudi di Selve, 1869 e C. longicornis P.W. Müller, 1818. Inoltre Plectophloeus fischeri, Trimium brevicorne, Paramaurops diecki (Saul cy, 1874), Bryaxis picteti picteti e B. porsenna, sono note anche di località pros sime alla Riserva “Guadine Pradaccio” (cfr. Poggi & Sabella, 2005).
CETONIIDAE
I Cetoniidae contano più di 3000 specie in tutto il mondo (Ratcliffe et al., 2002), di queste 28 vivono anche in Italia (Carpaneto & Piattella, 1995; Sme tana, 2006b). Le larve si sviluppano nel legno in decomposizione, nelle cavità degli alberi e talvolta nel terreno. Alcune specie sono mirmecofile o melitofa ghe (Ratcliffe et al., 2002). Gli adulti, in Italia, compaiono nel periodo prima verile-estivo e si nutrono di fiori, di frutta matura o della linfa che fuoriesce dalle ferite degli alberi (Paulian & Baraud, 1982). Cetoniidae, Geotrupidae, Melolonthidae, Rutelidae e Trogidae sono stati identificati da E. Piattella. Per ogni specie sono fornite anche la categoria eco logica e la fenologia per l’Italia appenninica (Carpaneto, 1975; Carpaneto & Piattella, 1986; Piattella, dati inediti).
54. Trichius fasciatus (Linnaeus, 1758)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, MB GN PO PD LS, rd, 1 ex; 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, rd, 2 ex; 30.VII.2008, LS MB PO PD GN, rd, 2 ex; 30.VII.2008, PO MB PD GN LS, sn, 2 ex. Lago Agoraie di Mezzo, torbiera, 1327 m, 32 T 0533213 4926440, 20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, sn, 1 ex. Torbiera, 1330-1350 m, 32 T 0533197 4926353, 20.VII.2008, SH MB PO PD GN, n, 1 ex.
corotipo. Sibirico-Europeo, con estensione in Giappone e Cina settentrio nale (cfr. Smetana, 2006b).
note. Specie oligotopica (montano-submediterranea), la cui fenologia in Italia è compresa tra Aprile e Agosto. È segnalata anche della Riserva “Guadi ne Pradaccio” (Piattella, 2003).
Della Val d’Aveto è segnalata anche Osmoderma eremita (Scopoli, 1763),
208 specie inclusa nella Direttiva Habitat (cfr. Carpaneto et al., 2005; Ranius et al., 2005).
GEOTRUPIDAE
Famiglia che comprende circa 620 specie nel mondo (Jameson, 2002b), 21 delle quali presenti in Italia (Carpaneto & Piattella, 1995; Löbl et al., 2006). I Geotrupidae, come gli Scarabaeidae e gli Aphodiidae, sono generalmente coprofagi. Maschi e femmine scavano insieme delle gallerie sotto lo sterco per poi interrarlo e deporvi dentro le uova; i rappresentanti di diversi gene ri presentano forme molto sofisticate di nidificazione e di cure parentali (cfr. Baraud, 1992).
55. Anoplotrupes stercorosus (Scriba, 1796)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.2008, LS MB PO PD GN, rd, 2 ex; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, pt, 23; 30.VII-20.VIII.2008, cheese bait pt, MB PO PD SH GN, 3 ex. Faggeta mista e torbiera, 1330-1350 m, 32 T 0533197 4926353, 30.VII.2008, PD MB PO GN LS, rd, 1 ex; 30.VII.2008, LS MB PO PD GN, rd trovato mor to entrata Riserva, 1 ex. Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, MB PO PD GN LS, rd, 1 ex; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, cheese bait pt, 9 ex.
corotipo. Sibirico-Europeo, verso Est solo sino alla Siberia Orientale (cfr. Löbl et al., 2006).
note. Specie in Italia stenotopica (montana) ed attiva da Gennaio a Dicem bre. È segnalata anche della Riserva “Guadine Pradaccio” (Piattella, 2003).
LUCANIDAE
Famiglia che include circa 1500 specie, diffuse in tutto il mondo ma so prattutto nelle zone tropicali; la fauna italiana comprende 9 specie; vivo no nei boschi, dalla pianura fino ad oltre 2000 m di quota (cfr. Franciscolo, 1997; Bartolozzi & Maggini, 2005). Le larve sono saproxiliche e si sviluppa no a spese del legno morto di latifoglie e conifere, mentre gli adulti si nutrono della linfa che fuoriesce dalle ferite degli alberi o non si nutrono affatto (cfr. Franciscolo, 1997). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia utilizzando Franciscolo (1997).
209 56. Platycerus caprea (De Geer, 1774)
Guadine: Lago di Guadine, 1362 m, 32 T 0581136 4916522, 23.V.2008, GN MB, rd, 1 ex; 24.V.2008, GN MB, rd, 1 ex. Torbiera Roccabiasca, 1440 m, 32 T 0581387 4916059, 24.V.2008, GN MB, rd, 1 ex.
corotipo. Sibirico-Europeo (cfr. Bartolozzi & Sprecher-Uebersax, 2006).
note. Specie diffusa lungo tutta la penisola italiana ma vulnerabile e poco comune (Bartolozzi & Maggini, 2005), è inserita nella normativa di protezione e tutela della Regione Toscana (cfr. Bartolozzi & Sforzi, 2001; Ballerio, 2003). Vive nei boschi di latifoglie, prevalentemente nelle faggete montane, fino a 2242 metri; le larve si sviluppano nei rami attaccati da muffe e funghi o nelle ceppaie; gli adulti sfarfallano in Aprile-Maggio dopo uno sviluppo postembrio nale di circa tre anni (cfr. Franciscolo, 1997; Bartolozzi & Maggini, 2005).
Platycerus caraboides (Linnaeus, 1758) e Sinodendron cylindricum (Lin naeus, 1758) sono stati segnalati, rispettivamente, di Rezzoaglio d’Aveto (Fran ciscolo, 1997) e del Monte Aiona (Bartolozzi & Maggini, 2005) e potrebbero essere quindi presenti nella vicina Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”. Sul l’Appennino Parmense la seconda specie è stata rinvenuta anche come fossile in depositi lacustri olocenici (Ponel & Lowe, 1992).
MELOLONTHIDAE
Famiglia di cui si conoscono circa 11.000 specie (cfr. Ratcliffe et al., 2002); 85 sono presenti in Italia (Carpaneto & Piattella, 1995; Löbl & Smetana, 2006; Leo & Fancello, 2007). Le larve vivono nel terreno e si nutrono di radici, men tre gli adulti sono fitofagi (Ratcliffe et al., 2002).
57. Hoplia argentea (Poda von Neuhaus, 1761)
Agoraie: faggeta mista e torbiera, 1330-1350 m, 32 T 0533197 4926353, 30.VII.2008, PD MB PO GN LS, rd, 2 ex. Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, PO MB PD GN LS, sn, 5 ex. Lago Riondo, torbiera, 1328 m, 32 T 0533118 4926471, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, rd, 3 ex.
corotipo. Europeo (cfr. Smetana, 2006a).
note. Specie in Italia oligotopica (montano-submediterranea) ed attiva in Maggio-Agosto. Gran parte degli esemplari sopracitati sono stati raccolti su fiori. È segnalata anche della Riserva “Guadine Pradaccio” (Piattella, 2003).
210 RUTELIDAE
La famiglia attualmente include circa 4100 specie a livello mondiale ma molte altre devono essere ancora descritte (Ratcliffe et al., 2002). In Italia so no segnalate 28 specie (Löbl & Smetana, 2006; Alonso-Zarazaga, 2007a). Gli adulti sono fitofagi e si cibano di foglie e parti di fiori. Le larve si nutrono di radici, concime e vegetazione marcescente. Alcune specie infestano le coltiva zioni (Ratcliffe et al., 2002).
58. Mimela junii junii (Duftschmid, 1805)
Agoraie: Lago Riondo, torbiera, 1328 m, 32 T 0533118 4926471, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, rd, 1 ex.
corotipo. Sud-Europeo a gravitazione centrale: Francia, Svizzera, Italia, Croazia (Zorn, 2006) e Austria (Baraud, 1992).
note. Specie in Italia oligotopica (submontano-mediterranea), attiva tra Maggio e Agosto; già segnalata della Val d’Aveto (Sparacio, 2003).
TROGIDAE
Famiglia rappresentata da circa 300 specie, presenti in tutti i maggiori continenti (Jameson, 2002a). Le specie europee sono 23 (6 in Italia), ed ap partengono quasi tutte al genere Trox Fabricius, 1775 (Pittino, 2006; López- Colón, 2007). Adulti e larve si possono trovare su carcasse di animali morti o nei nidi di uccelli e mammiferi dove si nutrono di peli, piume e residui di pelle (Jameson, 2002a).
59. Trox scaber (Linnaeus, 1767)
Agoraie: faggeta tra torbiera di Fondo e di Mezzo, 1327 m, 32 T 0533213 4926440, 21.VIII. 2008, MB PO PD SH GN, va di detrito in “bat-box” occupata da Glis glis Linnaeus, 1766, 1 ex.
corotipo. Olartico, ma la specie è presente anche in Cile e Australia (Vau rie, 1962; Scholtz, 1982; Baraud, 1992; Pittino, 2006; Diéguez, 2008).
note. Specie oligotopica (submontano-mediterranea), la fenologia in Italia è compresa tra Aprile e Ottobre. Adulto e larva vivono nei nidi di uccelli ra paci. La specie è inoltre segnalata dei nidi di Picchio Verde (Picus viridis Lin naeus, 1758), Cicogna (Ciconia ciconia (Linnaeus, 1758)) e Merlo (Turdus me rula Linnaeus, 1758) e si trova anche su detriti animali e su vecchie stoffe (Pau
211 lian & Baraud, 1982). L’unico esemplare esaminato è stato raccolto vagliando il detrito trovato in una “bat-box” occupata da due Ghiri (Glis glis) (Rodentia, Myoxidae).
DASCILLIDAE
Famiglia rappresentata a livello mondiale da 15 generi e 80 specie (O’Keefe, 2002b), 3 delle quali del genere Dascillus Latreille, 1797 sono pre senti in Italia (Löbl, 2006). La loro biologia è poco conosciuta: gli adulti si rin vengono in primavera sulle erbe, mentre le larve vivono nei suoli umidi o sotto rocce (O’Keefe, 2002b). Il materiale è stato identificato da G. Nardi, utilizzando Porta (1929) e De poli (1936).
60. Dascillus cervinus (Linnaeus, 1758)
Guadine: 1500 m, 21.VII.2001, DB PC, mt, 1 ex.
corotipo. Europeo (cfr. Löbl, 2006).
note. Questa specie in Italia è nota delle regioni settentrionali, di Appen nino Toscano, Pollino e Sila (Piccioli, 1877; Binaghi, 1955; Zangheri, 1969; Angelini, 1991); le citazioni per Lazio e Abruzzo (Porta, 1929) andranno ri viste poiché anteriori alla descrizione dell’affine D. aprutianus Depoli, 1936 del Gran Sasso. D. cervinus è comune specialmente nella cerchia alpina ove si rinviene battendo alberi e cespugli di varie essenze (Binaghi, 1955).
BYRRHIDAE
Famiglia rappresentata da circa 290 specie a livello mondiale (Johnson P.J., 2002a); 42 delle quali sono presenti in Italia (Angelini et al., 1995d; Jaeger & Pütz, 2006; Sánchez-Terrón, 2007b). Gli adulti vivono sul suolo, sotto le cortecce, le pietre e il muschio; molte specie sono, sia da larve che da adulti, briofaghe (Johnson P.J., 2002a). Il materiale è stato determinato da R. Fabbri.
61. Byrrhus (Byrrhus) pustulatus pustulatus (Forster, 1771)
Guadine: Lago di Guadine, 1362 m, 32 T 0581136 4916522, 24.V.2008, GN, rd davanti il rifugio, 1 ex.
212 corotipo. Sibirico-Europeo (cfr. Jaeger & Pütz, 2006).
note. Questa specie in Italia è presente nelle regioni continentali, verso Sud raggiunge la Sila (Fiori, 1948, sub B. pustulatus; Angelini, 1991, sub B. pustulatus). È segnalata anche del Monte Penna (Fiori, 1948) situato presso la Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”; dello stesso monte è segnalata anche B. (B.) pilula pilula (Linnaeus, 1758) (Fiori, 1948, sub B. pilula Lin.).
ELMIDAE
Famiglia cosmopolita; adulti e larve sono considerati acquatici (vivono ge neralmente in acque lotiche), anche se gli adulti di molte specie di Larainae sono spesso incontrati nelle zone terrestri circostanti le cascate o un poco al disopra del livello dell’acqua (Jäch, 1998). La famiglia comprende complessi vamente 120 generi e circa 1200 specie (Jäch & Kodada, 1995); 9 generi e 28 specie sono presenti in Italia (Mascagni, 2005; Jäch et al., 2006). Il materiale è stato determinato da A. Mascagni.
62. *Elmis maugetii maugetii Latreille, 1798
*Guadine: Corniglio (Parma), Mulino di Marra, torrente Parma, 620 m, 32 T 583336 4925031, 25.V.2008, SR, 1 ex (CSR).
corotipo. Turanico-Europeo (Mascagni, 2005): Europa, Algeria e Turchia asiatica (cfr. Jäch et al., 2006).
note. Vive in acque correnti di pianura, collina e montagna (potamal, rhithral) (Mascagni, 2005). In Italia è nota di tutte le regioni (Valle d’Aosta e Puglia escluse); in Sardegna e Corsica è presente un’altra sottospecie (Ma scagni, 2005).
63. *Esolus parallelepipedus (P.W.J. Müller, 1806)
*Guadine: Corniglio (Parma), Mulino di Marra, torrente Parma, 620 m, 32 T 583336 4925031, 25.V.2008, SR, 7 ex (CAM; CSR)
corotipo. Europeo con estensione in Marocco, Libano, Turchia e Iran (Jäch et al., 2006).
note. Vive in acque correnti di pianura e collina (epipotamal) (Mascagni, 2005). In Italia era nota di Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio e Calabria (Mascagni, 2005); è quindi nuova per l’Emilia-Romagna.
213 64. *Limnius opacus opacus P.W.J. Müller, 1806
*Guadine: Corniglio (Parma), Mulino di Marra, torrente Parma, 620 m, 32 T 583336 4925031, 25.V.2008, SR, 2 ex (CAM; CSR)
corotipo. Europeo-Mediterraneo (cfr. Jäch et al., 2006).
note. Specie di acque correnti di collina e montagna (metarhithral); in Italia è nota di Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia (Mascagni, 2005, sub L. opacus).
Esolus czwalinae Kuwert, 1889 è segnalata di una località sul torrente Parma (Rocchi & Toledo, in stampa), non lontano dalla Riserva “Guadine Pra daccio”, mentre E. angustatus (P.W.J. Müller, 1821), è segnalata di due località prossime alla Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”: Rio Ceresola sul Monte Aiona (Mascagni, 2005) e Santo Stefano d’Aveto (Olmi, 1969, 1976). Di que st’ultima località sono segnalate anche Limnius perrisi perrisi (Dufour, 1843) (Mascagni, 2005) e Riolus subviolaceus (P.W.J. Müller, 1817) (Olmi, 1976).
DRYOPIDAE
Famiglia con una distribuzione mondiale. Le larve sono generalmente ter restri, gli adulti, della maggior parte delle specie, sono acquatici in ambien ti lotici e lentici. A livello mondiale, sono noti circa 24 generi e 240 specie (Kodada & Jäch, 1995), in Italia 2 generi e 18 specie (Mascagni, 2005; Kodada & Jäch, 2007). Il materiale è stato determinato da A. Mascagni.
65. Dryops ernesti Des Gozis, 1886
Agoraie: Lago Lagastro, 1330 m ca (Poggi, 1975a).
corotipo. Europeo (Mascagni, 2005; Kodada & Jäch, 2007).
note. Specie presente in tutte le regioni dell’Italia settentrionale, in Tosca na, Lazio e Calabria; vive in acque correnti di montagna (metarhithral) (Masca gni, 2005).
66. *Dryops luridus (Erichson, 1847)
*Guadine: Corniglio (Parma), Ponte di Quaredi, torrente Parma, 600 m, 32 T 587304 4924574, 25.V.2008, SR, 3 ex (CAM; CSR).
214 corotipo. Europeo-Mediterraneo (Mascagni, 2005).
note. Specie presente in quasi tutte le regioni italiane; vive in acque cor renti (epipotamal) e ferme di pianura, collina e montagna (Mascagni, 2005).
67. Dryops similaris Bollow, 1936
Agoraie: Lago Lagastro, 1330 m ca (Poggi, 1975a).
corotipo. Sibirico-Europeo (Mascagni, 2005); tuttavia mentre la specie è ampiamente distribuita in Europa sino al Caucaso, in Asia è nota solo di Tur chia ed Estremo Oriente della Russia (Kodada & Jäch, 2007).
note. Specie presente in quasi tutte le regioni dell’Italia continentale; la sopracitata è l’unica stazione ligure; vive tra la vegetazione di palude (Masca gni, 2005).
Una quarta specie, D. striatopunctatus (Heer, 1841), è stata raccolta in due località nel territorio di Corniglio, non lontano dalla Riserva “Guadine Pradac cio” (Rocchi & Toledo, in stampa).
LIMNICHIDAE
Le larve vivono nei suoli umidi o nell’humus vicino torrenti o altri corpi d’acqua; gli adulti generalmente lungo le rive (sulla vegetazione, tronchi, ecc.) (Shepard, 2002). La maggior parte delle specie si ritiene sia erbivora (Shepard, 2002). La famiglia comprende, circa, 40 generi e 225 specie, presenti in tutti i continenti tranne l’Antartide (Shepard, 2002); 3 generi e 9 specie sono presenti in Italia (Mascagni, 2005; Hernando & Ribera, 2006). Il materiale è stato determinato da A. Mascagni.
68. *Limnichus incanus Kiesenwetter, 1851
*Guadine: Corniglio (Parma), Miano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587915 4926884, 25.V. 2008, SR, 4 ex (CAM; CSR).
corotipo. Turanico-Europeo, con estensione in Marocco (Mascagni, 2005; Hernando & Ribera, 2006).
note. Specie in Italia nota di quasi tutte le regioni continentali; vive su ri pe fluviali ed aree paludose di pianura (Mascagni, 2005).
215 HETEROCERIDAE
Famiglia presente in tutto il mondo, ma sinora non segnalata della Nuova Zelanda (Mascagni, 2009). Adulti e larve vivono nel fango umido, vicino cor si d’acqua, laghi e pozze d’acqua dolce e salmastra, dove si nutrono di detrito vegetale e microalghe trovate nel suolo (Mascagni, 2005). La famiglia com prende 5 generi e circa 290 specie (Mascagni, 2009); 3 generi e 18 specie sono presenti in Italia (Mascagni, 2005, 2006). Il materiale è stato determinato da A. Mascagni.
69. *Heterocerus fenestratus (Thunberg, 1784)
*Guadine: Corniglio (Parma), pozza presso Quaredi, 600 m, 32 T 587304 4924574, 25.V. 2008, FT, 4 ex (CAM; CFT). Corniglio (Parma), stagni della frana a valle di Corniglio, 660-700 m ca, 32 T 586516 4925364, 24-26.V.2008, SR FT, 29 ex (CAM; CFT; CSR).
corotipo. Olartico, specie presente anche nella Regione Orientale (Masca gni, 2005, 2006).
note. Specie in Italia nota di tutte le regioni (Valle d’Aosta esclusa), vive su ripe fluviali, lacustri e di paludi (Mascagni, 2005); è raccolta anche alla lu ce (Mascagni & Nardi, 2003; Angelini, 1998).
ARTEMATOPODIDAE
I rappresentanti di questa famiglia in passato erano inclusi nei Dascillidae (cfr. Porta, 1929; Angelini & Poggi, 1995). La loro ecologia è poco nota (cfr. Young, 2002a). Gli Artematopodidae comprendono 2 sottofamiglie e circa 60 specie, sono presenti nella regione Olartica, in America centrale e meridiona le (cfr. Crowson, 1973; Lawrence, 1995; Young, 2002a). La fauna palearti ca comprende 8 specie note di: Italia, Taiwan, Siberia orientale, Kamchatka e Giappone (Sakai, 1982; Bocák, 2007b; Löbl & Smetana, 2008: 22). Il materiale è stato determinato da G. Nardi utilizzando Porta (1934) e Lawrence (1995).
70. Eurypogon cribatus (Hampe, 1866)
Guadine: upland marsh, 1500 m, 9.VIII.1999, FM, mt, 3 ex.
corotipo. Endemismo italiano (Bocák, 2007a). Una generica segnalazione per la Svizzera (Lawrence, 1995) non è stata ripresa da Bocák (2007a).
216 note. Specie segnalata genericamente di Italia settentrionale e centrale (Lawrence, 1995), di Appennino, Toscana (Porta, 1934, sub Pseudodactylus cribatus) e Sicilia (Angelini & Poggi, 1995: 4, con dubbio; Jäch, 2007). Lui gioni (1929, sub P. cribatus) riporta in dettaglio: Appennino Pistoiese, Alpi Apuane e Abruzzo. Piccioli (1877, sub P. cribatus) l’ha segnalata di Serra bassa sull’Appennino Modenese.
ELATERIDAE
Famiglia cosmopolita con oltre 10.000 specie descritte, concentrate soprat tutto nelle regioni equatoriali (Johnson P.J., 2002b). La fauna italiana annove ra 243 specie appartenenti a 69 generi (Platia, 2005; Platia & Gudenzi, 2005a, 2005b; Cate, 2007). Gli Elateridae hanno colonizzato tutti gli ambienti terre stri, dalle spiagge marine alle cime montuose; si tratta di Coleotteri ben co nosciuti per la loro abilità nel saltare grazie ad una struttura a scatto posta tra prosterno e mesosterno (cfr. Platia, 1994). Le larve della maggior parte delle specie si sviluppano nel suolo (fitofaghe, fito-saprofaghe, predatrici), molte so no rizofaghe e alcune possono provocare gravi danni alle coltivazioni (Platia, 1994, 2002). Un numero minore di specie si sviluppa nei ceppi e nelle cavità di vecchi alberi, predando larve di altri insetti (Platia, 1994, 2005). Le specie legate agli alberi cavi sono in forte declino a causa della scomparsa del loro habitat (Platia, 2002). Il materiale è stato determinato da G. Platia.
71. Agriotes (Agriotes) infuscatus Desbrochers des Loges, 1870
Guadine: Lago di Guadine, 1362 m, 32 T 0581136 4916522, 24.V.2008, MB GN, rd, 1 ex.
corotipo. Turanico-Mediterraneo (Platia, 2005); la specie è segnalata di: Azerbaijan, Armenia, Bulgaria, Croazia, Francia, Georgia, Italia, Russia meri dionale, Turchia asiatica e Iran (Cate, 2007; Löbl & Smetana, 2008: 22).
note. Specie già segnalata della Riserva “Guadine Pradaccio” (Platia, 2003) e di Lagdei (Platia, 2005) che si trova nelle vicinanze. Ampiamente diffu sa nell’Italia continentale (dalle Alpi Marittime all’Aspromonte), è tipica del le zone boschive montane; le larve vivono probabilmente nel terreno (Platia, 1994, 2005).
72. Dalopius marginatus (Linnaeus, 1758)
Guadine: Lago di Guadine, 1362 m, 32 T 0581136 4916522, 23.V.2008, GN MB, sn, 1 ex. Torbiera Roccabiasca, 1440 m, 32 T 0581387 4916059, 24.V.2008, GN MB, rd, 1 ex.
217 *Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, 1254 m, 32 T 0580330 4918125, 24.V.2008, MB GN, rd, 1 ex.
corotipo. Sibirico-Europeo (Platia, 2005).
note. Specie già segnalata della Riserva “Guadine Pradaccio” (Platia, 2003), della vicina Lagdei (Platia, 2005) e anche di località prossime (Monte Aiona, Monte Penna, Santo Stefano d’Aveto) alla Riserva Naturale “Agoraie di Sopra e Moggetto” (Platia, 2005). Sull’Appennino Parmense è stata rinve nuta come fossile in depositi lacustri olocenici (Ponel & Lowe, 1992), insieme a Brachygonus megerlei (Lacordaire, 1835) (Ponel & Lowe, 1992, sub Ampe dus mergelei (Lacord.)). Dalopius marginatus è specie ampiamente diffusa nel l’Italia continentale e tipica delle zone montane boschive; le larve sono terrico le e avrebbero un regime alimentare zoofago (Platia, 1994, 2005).
73. Athous (Euplathous) frigidus Mulsant & Guillebeau, 1855
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex.
corotipo. Alpino-Appeninico (Platia, 1994, 2005; Cate, 2007).
note. Specie vulnerabile e bioindicatrice, già nota di due località liguri li mitrofe alla Riserva sopracitata: Santo Stefano d’Aveto e Monte Penna (Platia, 1994, 2005). Tra gli Elateridae rinvenuti è la specie meno comune; ha distri buzione limitata alle Alpi francesi, Alpi Marittime e Appennino settentrionale (dalla Liguria alle Foreste Casentinesi), è nota inoltre anche di due stazioni del le Dolomiti meridionali (cfr. Platia, 1994, 2005; Cate, 2007). Vive nelle zone boschive con radure ma anche nelle praterie; la larva probabilmente terricola non è stata ancora descritta (Platia, 1994).
74. Athous (Haplathous) subfuscus (O.F. Müller, 1764)
Guadine: Lago di Guadine, 1362 m, 32 T 0581136 4916522, 23.V.2008, GN MB, sn, 3 ex; 23.V.2008, MB GN, rd, 1 ex.
corotipo. Turanico-Europeo (Platia, 2005), ma in Asia la specie è nota so lo di Turchia ed Iran (Cate, 2007).
note. Specie già segnalata della Riserva “Guadine Pradaccio” (Platia, 2003, 2005) e di Santo Stefano d’Aveto (Platia, 2005) presso la Riserva “Ago raie di Sopra e Moggetto”. Ampiamente diffusa nell’Italia continentale, è tipi ca delle zone montane boschive; le larve vivono nel terreno e nelle ceppaie in
218 disfacimento (Platia, 1994), gli adulti si nutrono di gemme e germogli di fag gio (Fagus sylvatica) (Pedroni, 2006).
75. Selatosomus (Selatosomus) aeneus (Linnaeus, 1758)
Guadine: faggeta, 1430 m, 32 T 0580712 4916320, 24.V.2008, MB GN, rd, 1 ex.
corotipo. Sibirico-Europeo (Platia, 2005).
note. Specie segnalata anche di Santo Stefano d’Aveto presso la Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto” e di Lagdei presso la Riserva “Guadine Pradac cio” (Platia 2003, 2005), in Italia è comunissima in tutto l’Arco Alpino anche fino a 2400 m s.l.m. con infiltrazioni nell’Appennino Ligure, Tosco-Emiliano e nelle Alpi Apuane (Platia, 1993; Pedroni, 2005; Platia, 2005). La larva è ter ricola (Platia, 1993).
76. Zorochros (Zorochros) dermestoides (Herbst, 1806)
*Guadine: Corniglio (Parma), Miano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587915 4926884, 25.V. 2008, SR, 5 ex (CSR).
corotipo. Europeo con estensione in Marocco (Platia, 2005, sub Z. demu stoides (Herbst, 1806); Cate, 2007).
note. Specie segnalata anche della Riserva “Guadine Pradaccio” (Platia, 2003, 2005, entrambi sub Z. demustoides); vive sulle ripe fluviali, in Italia è segnalata di tutte le regioni (Platia, 2005).
77. *Zorochros (Zorochros) meridionalis (Laporte, 1840)
*Guadine: Corniglio (Parma), Miano, torrente Parma, 580 m, 32 T 587915 4926884, 25.V. 2008, SR, 5 ex (CSR).
corotipo. Turanico-Mediterraneo (Platia, 2005); tuttavia secondo Cate (2007) la specie in Asia è presente solo in Turchia.
note. Vive sulle ripe fluviali; in Italia è segnalata di tutte le regioni tranne il Molise e la Sicilia (Platia, 2005).
Dodici specie di Elateridae erano precedentemente segnalate della Riserva “Guadine Pradaccio” (Platia, 2003, 2005), inoltre della vicina Lagdei sono sta te segnalate 7 specie (Platia, 2005) che, tranne Agriotes acuminatus (Stephens, 1830), sono note anche della succitata Riserva. Di località molto prossime al
219 la Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto” (Monte Aiona, Monte Penna, Rez zoaglio, Santo Stefano d’Aveto), sono state segnalate, oltre le 3 sopra elencate, 16 specie (cfr. Platia, 2005), alcune delle quali vivono verosimilmente anche nella Riserva.
LYCIDAE
Famiglia diffusa soprattutto nelle aree tropicali, rappresentata da oltre 3500 specie, la maggior parte, se non tutte, micetofaghe durante gli stadi larvali (Miller, 2002). In Italia sono presenti 6 specie appartenenti a 5 generi (Bocák, 2007a; Bocáková & Bocák, 2007); le larve vivono negli strati sottocorticali delle piante marcescenti, ove si possono rinvenire anche gli adulti che, tutta via, frequentano soprattutto i fiori (Audisio et al., 1995c; Poggi, 2002). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia utilizzando Porta (1929) e Bocák & Bocáková (2006).
78. Platycis minutus (Fabricius, 1787)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII-20.VIII. 2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex.
corotipo. Sibirico-Europeo con estensione al Giappone (cfr. Bocáková & Bocák, 2007).
note. Gli adulti si rinvengono nei mesi estivi su tronchi d’alberi, piante e fiori (Pescarolo, 1997; Sparacio, 1997). La specie è diffusa in tutta Italia, iso le maggiori comprese (cfr. Porta, 1929; Zangheri, 1969, sub P. minuta; Gobbi, 1974, sub P. minuta; Audisio et al., 1995c; Cecchi & Bartolozzi, 1997; Pesca rolo, 1997; Cianferoni et al., 2009).
79. Pyropterus nigroruber (De Geer, 1774)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex.
Guadine: 18.VII-7.VIII.2001, DB PC, mt, 1 ex.
corotipo. Sibirico-Europeo con estensione al Giappone (cfr. Bocáková & Bocák, 2007).
note. Specie presente in quasi tutta Italia, Liguria e Toscana comprese, ma non citata di Sicilia (cfr. Porta, 1929; Puppin, 1974; Audisio et al., 1995c; Cec chi & Bartolozzi, 1997).
220 CANTHARIDAE
Questa famiglia è presente in tutte le maggiori regioni zoogeografiche ed include 5083 specie e 137 generi (cfr. Ramsdale, 2002). In Italia sono presenti 200 specie (Kazantsev & Brancucci, 2007). Gli adulti sono spesso abbondanti sul fogliame e sui fiori, sia in ambienti forestali che aperti, dove si nutrono di polline o di altri insetti (cfr. Ramsdale, 2002).
80. Cantharis (Cantharis) pellucida Fabricius, 1792
Agoraie: Lago Lagastro, 1330 m ca (Poggi, 1975a, sub C. pellucida f. rauterbergi Reitter, 1893).
corotipo. Europeo con estensione in Siberia occidentale (cfr. Kazantsev & Brancucci, 2007).
note. La specie in Italia è segnalata di località di gran parte delle regioni continentali (Moscardini, 1964), compresa Lagdei (Moscardini, 1964, sub C. pellucida f. rauterbergi) che è presso la Riserva “Guadine Pradaccio”.
Di Lagdei sono segnalate anche: Dichelotarsus procerulus (Kiesenwet ter, 1860), Ancistronycha abdominalis (Fabricius, 1798), C. (C.) corvina Mo scardini, 1962, C. (C.) decipiens (Baudi di Selve, 1872), C. (C.) nigricans O. F. Müller, 1776 e C. (C.) versicolor (Baudi di Selve, 1872) (cfr. Moscardini, 1962, 1965, 1968). Inoltre 5 specie sono state segnalate di località (Monte Aio na, Monte Penna) vicine alla Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”: D. pro cerulus, C. (C.) corvina, C. (C.) nigricans, C. (C.) monacha Moscardini, 1961 (cfr. Moscardini, 1962, 1965, 1968), Malthodes (Malthodes) cognatus A. Co sta, 1858 (Fiori, 1906, sub Maltharcus nigriceps var. niger nov.).
LAMPYRIDAE
Famiglia presente in tutti i continenti, con circa 2000 specie (cfr. Lloyd, 2002). In Italia sono presenti 18 specie, diverse delle quali sono endemiche (Geisthardt, 2007; Geisthardt & Satô, 2007). Il materiale è stato identificato da M. Geisthardt.
81. ? Nyctophila molesta (Jacquelin du Val, 1859)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 21.VIII.2008, GN MB PO PD SH, rd sotto corteccia, 2 larve.
221 corotipo. Endemismo della Liguria (Geisthardt & Satô, 2007); le segnala zioni per Piemonte ed Emilia-Romagna (Porta, 1929; Zangheri, 1969) necessi tano di conferma (Geisthardt, com. pers.).
note. Le larve esaminate non appartengono sicuramente all’affine Lam pyris noctiluca (Linnaeus, 1767), ma la loro determinazione va comunque con siderata con riserva (Geisthardt, com. pers., 2009).
PTINIDAE
A livello mondiale sono note circa 2200 specie di Ptinidae (= Anobiidae) (Philips, 2002); circa 190 specie sono segnalate per l’Italia (Audisio et al., 1995b; Borowski, 2007; Zahradník, 2007). La maggior parte dei rappresen tanti delle sottofamiglie Ptininae e Gibbiinae sono detritivori e si sviluppano in materiali accumulati di origine animale e vegetale (Philips, 2002). Le lar ve delle specie delle restanti sottofamiglie (precedentemente attribuite agli Anobiidae) sono xilofaghe e scavano nelle cortecce, nel legno secco (inclu so quello in opera), nei rametti, nei frutti legnosi e nelle pigne. Poche specie si sviluppano nei capolini dei cardi, negli steli delle Apiaceae, nelle galle, in funghi legnosi, nelle rilegature di libri, in prodotti vegetali immagazzinati (es. tabacco, spezie, cereali) e nello sterco di mammiferi erbivori (Español, 1992; Philips, 2002). Il materiale è stato identificato da G. Nardi.
82. Ptinomorphus imperialis (Linnaeus, 1767)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex; 30.VII.-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, wt, 1 ex.
corotipo. Europeo (limitato alle regioni centro-meridionali) con estensio ne in Caucaso e Anatolia (Nardi & Zahradník, 2004; Zahradník, 2007).
note. La specie in Italia è segnalata di tutte le regioni, inclusa, con dub bio, la Sardegna (cfr. Nardi & Zahradník, 2004); è nota anche della Riserva “Guadine Pradaccio” (Nardi, 2003c). La larva si sviluppa nel legno di edera (Hedera elix) e di diverse latifoglie (cfr. Nardi & Zahradník, 2004).
83. Ernobius mollis mollis (Linnaeus, 1758)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 3 !!.
222 corotipo. Cosmopolita; specie di origine W-Paleartica introdotta in tutte le regioni zoogeografiche (Español, 1992; Zahradník, 2007).
note. Questa specie si sviluppa nel legno morto di conifere, pini (Pinus spp.) in particolare, ma può attaccare anche legno posto in opera (Johnson C., 1975; Español, 1992; Cecchi & Bartolozzi, 1997). In Italia è segnalata delle regioni settentrionali, di Toscana, Lazio e Sicilia (Luigioni, 1929; Porta, 1929; Audisio et al., 1995b).
LYMEXYLIDAE
I Lymexylidae comprendono circa 50 specie a livello mondiale (Wheeler, 1986); 3 specie autoctone sono presenti in Europa, 2 in Italia (Cuccodoro, 2007). Inoltre, alcune specie esotiche sono state intercettate in porti italiani (cfr. Nardi, 2004b), ma non si sono stabilite nel nostro Paese. Le larve si svi luppano nel legno morto di differenti specie arboree; si ritiene che abbiano una relazione simbiontica con funghi del genere Ambrosia (Ascomycota) (Young, 2002b). Gli adulti si rinvengono nel legno in decadimento, su tronchi di alberi e sotto cortecce (Young, 2002b). Il materiale è stato identificato da G. Nardi utilizzando Porta (1932) e Wheeler (1986).
84. Elateroides dermestoides (Linnaeus, 1761)
Guadine: upland marsh, 1500 m, 25.VI.1999, FM, mt, 1 !.
corotipo. Asiatico-Europeo (cfr. Cuccodoro, 2007).
note. Specie in Italia segnalata delle regioni settentrionali, di Toscana, La zio, Abruzzo e Calabria (Luigioni, 1929; Porta, 1929; Angelini, 1991; Cecchi & Bartolozzi, 1997; Ratti, 1997, in tutti i casi sub Hylecoetus dermestoides). Nel nostro Paese, è raccolta abbastanza regolarmente in ambienti forestali con window traps (cfr. Audisio et al., 2008), tuttavia con tale metodo sono cattura te quasi esclusivamente le femmine (Nardi, dati inediti). Le larve scavano nel legno di alberi malati o morti sia di latifoglie che di conifere (Fagus sylvatica, Abies alba, ecc.) e necessitano di un elevato grado di umidità per potersi svi luppare (cfr. Leonardi, 1927; Dajoz, 1998, in entrambi i casi sub H. dermestoi des).
223 TROGOSSITIDAE
La famiglia include circa 600 specie a livello mondiale (Leschen, 2002). Le 10 specie italiane (Audisio et al., 1995b; Kolibáč, 2007a) si possono rin venire nei funghi, sotto le cortecce o laddove vi siano stoccaggi di prodotti alimentari e sono, per lo più, predatrici di larve di altri insetti (Kolibáč et al., 2005). Diverse specie esotiche sono state intercettate nei porti italiani (cfr. Ratti, 1997), ma non sembra si siano stabilite nel nostro Paese. Le conoscenze sistematiche sul gruppo possono ritenersi soddisfacenti, mentre non si può dire altrettanto per quelle faunistiche che necessitano di approfondimenti derivati da ulteriori studi e raccolte mirate (cfr. Audisio, 2002). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia utilizzando Porta (1929) e Kolibáč et al. (2005).
85. Thymalus limbatus (Fabricius, 1787)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 20.VIII.2008, PO MB PD SH GN, rd su un poliporo su tronco a terra, 1 ex; 21.VIII.2008, PO MB PD SH GN, rd sotto corteccia, 1 ex.
corotipo. Europeo con estensione al Maghreb e all’Anatolia (Kolibáč, 2007b).
note. T. limbatus vive soprattutto in foreste montane su latifoglie e conife re; gli adulti si rinvengono in primavera-estate sotto le cortecce invase da fun ghi e nei polipori (Hůrka, 2005; Kolibáč et al., 2005; Cianferoni et al., 2009). La specie è presente in tutta Italia (cfr. Porta, 1929; Angelini, 1991; Audisio et al., 1995b; Pescarolo, 1997) ma è alquanto localizzata (Cianferoni et al., 2009).
DASYTIDAE
Famiglia discretamente numerosa - per la sola regione Paleartica Mayor (2007a) elenca oltre 800 specie - presente in tutte le regioni biogeografiche (Mayor, 2002: 292). Ritenuta talvolta sottofamiglia dei Melyridae (Lawrence & Newton, 1995; Mayor, 2002) ma qui considerata famiglia a sé stante (Majer, 1995; Mayor, 2007a). Gli adulti sono prevalentemente floricoli tuttavia si pos sono trovare anche sulle erbe e sugli alberi, talvolta sono predatori ma più spesso si nutrono di nettare e/o polline (cfr. Mayor, 2002). Sono insetti di di mensioni comprese fra 3 e 7 mm, spesso di colore nero, ma anche verde o giallastro, talvolta con macchie rosse sulle elitre, coperti di densa peluria (cfr. Mayor, 2002) che, nelle numerose specie floricole, può intrappolare granuli di polline e promuovere il processo di impollinazione delle piante (Mawdsley,
224 2003). In Italia sono conosciute circa 115 specie sulle circa 400 note per l’Euro pa (Liberti, 2007 e dati aggiornati). Il materiale è stato identificato da G. Liberti.
86. Aplocnemus (Aplocnemus) alpestris Kiesenwetter, 1861
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, wt, 1 ?.
Guadine: upland marsh, 1500 m, 7.VII.1999, FM, mt, 2 ??; 9.VIII.1999, FM, mt, 1 ?.
corotipo. Centroeuropeo (cfr. Mayor, 2007a).
note. Specie altitudinale dell’Europa centrale; presente nella Spagna set tentrionale, comune in Francia e in tutto l’arco Alpino al disopra dei 1000 m (Majer, 1982; Liberti, 1995; Constantin, 2005, 2007a). Un recente ritrovamen to nella Siberia meridionale (CGL: NE Kazakhstan, southern Altai, Mounts Ulbinski, Bobrovkc, 21.VI.2005, A. Klimenko leg., 1 ?) fa però presupporre una distribuzione assai più ampia, forse Turanico-Europea. La specie è qui ci tata per la prima volta per l’Appennino.
87. Aplocnemus (Aplocnemus) chalconatus (Germar, 1817)
Guadine: upland marsh, 1500 m, 9.VIII.1999, FM, mt, 1 ?.
corotipo. Centroeuropeo (Majer, 1982; Liberti, 1995; Constantin 2007a; Mayor, 2007a).
note. Questa specie, descritta di Dalmazia, si trova anche in quasi tutta Italia, ad eccezione delle Isole, del Piemonte e di parte della Liguria occiden tale; è molto comune specialmente sull’Appennino (Liberti, 1995; Constantin, 2007a). Durante le ricerche del CNBFVR, è stata raccolta anche in un’altra lo calità appenninica: Corfino (Lucca), Parco Naturale dell’Orecchiella, Riserva Naturale Pania di Corfino, 1600 m, 21.VI.2000, YY, rd, 1 ex.
88. Aplocnemus (Aplocnemus) nigricornis nigricornis (Fabricius, 1792)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.2008, GN MB PO PD SH, rd sotto corteccia, 1 !. Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, sn, MB PO PD GN LS, sn, 1 ?.
corotipo. Europeo (Mayor, 2007a).
note. In Italia questa specie è presente ovunque ma risulta assente nel
225 le Isole (Majer, 1982; Liberti, 1995; Constantin, 2005, 2007a). Non rara, non è però mai abbondante: si trova solitamente in pochi o pochissimi esempla ri per volta (Liberti & Cornacchia, 2004). Durante le ricerche del CNBFVR, è stata raccolta anche in altre due Riserve dell’Appennino: Corfino (Lucca), Parco Naturale dell’Orecchiella, Riserva Naturale Pania di Corfino, 1380 m, 26.VI.2001, YY, mt, 1 ex; Riserva Naturale Biogenetica “Pian degli Ontani” (Pistoia), 1600 m, 7.IX.2000, YY, pt, 1 ex.
89. Danacea (Danacea) ambigua Mulsant & Rey, 1868
Agoraie: Stagno piccolo, torbiera, 1331 m, 32 T 0533164 4926279, 30.VII.2008, MB PO PD GN LS, sn, 1 ?.
Guadine: upland marsh, 1500 m, 9.VIII.1999, FM, mt, 1 ? 2 !!.
corotipo. W-Europeo, a Nord sino in Austria e Svizzera (cfr. Liberti, 1979; Liberti & Focarile, 2005; Constantin, 2008).
note. Specie presente dalla Spagna settentrionale all’Istria; in Italia è mol to comune ovunque nelle regioni peninsulari, ma manca nelle Isole (Liberti, 1979; Liberti & Focarile, 2005; Constantin, 2008). Durante le ricerche del CNBFVR, è stata raccolta anche in un’altra Riserva dell’Appennino: Corfino (Lucca), Parco dell’Orecchiella, 1380 m, Pania di Corfino, 26.VI.2001, YY, mt, 1 ex. In un località della stessa Riserva è stata raccolta anche Enicopus pilosus (Scopoli, 1763): Corfino (Lucca), Parco dell’Orecchiella, Campaiana, 1500 m, 27.VI.2001, DB PC, caccia al lume, 1 ex.
90. Danacea (Danacea) nigritarsis alpina Pic, 1894
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII-20.VIII. 2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ? 2 !!.
corotipo. Europeo (solo nelle regioni centro-meridionali) (Mayor, 2007a; Liberti, in stampa).
note. D. (D.) nigritarsis Küster, 1850 è specie politipica molto comu ne in tutto il suo areale; D. (D.) n. alpina si trova in Francia (solo nella zo na di Lione), in tutta Italia centro-settentrionale (al sud fino in Basilicata), in Slovenia, marginalmente in Croazia (solo in Istria) e in Svizzera (Liberti, 1984; Liberti & Focarile, 2005; Liberti, in stampa).
91. Danacea (Danacea) pallipes Panzer, 1795
Guadine: upland marsh, 1500 m, 25.VI.1999, FM, mt, 1 ! (determinazione non certa).
226 *Guadine: [Corniglio (Parma)], Vestola, 22.VII.1905, AF, 3 ?? (MNHB). Prato Spilla (Par ma), 1350 m, 18.VI.2002, RP, 1 ! (CRP).
corotipo. W-Europeo (Liberti, 1979; Constantin, 2007a).
note. D. (D.) pallipes è molto comune sui Pirenei, in tutta la Francia me ridionale e in Italia settentrionale (Liberti, 1979; Constantin, 2007a). La deter minazione di femmine isolate di questa specie è talvolta dubbia per via della somiglianza con D. (D.) ambigua. Entrambe sono presenti in questa zona del l’Appennino settentrionale che rappresenta anche il limite meridionale del l’areale italiano di D. (D.) pallipes (Liberti, 1979; Constantin, 2007a).
92. Dasytes (Hypodasytes) erratus Schilsky, 1895
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII-20.VIII. 2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 !.
*Agoraie: Monte Aiona, 1330 m, 25.VII.1975, CL, 2 ?? 3 !! (MCSM).
corotipo. S-Europeo (Liberti, 2004; Mayor, 2007a).
note. Specie altitudinale caratteristica delle praterie, più o meno aride, di montagna, floricola, si trova spesso sulle composite gialle (Liberti & Focarile, 2005). È diffusa nell’Europea meridionale: Cantabria, Pirenei, Alpi occiden tali, Appennino, Croazia (MCSM: “Velebit [senza ulteriori precisazioni], [G.] Müller [leg.]”, 2 ??, 1 !) e Bulgaria (MNHB: “SW Bulgarien, Pirin pl. weg Begovica - Tevnoto ezero, 1750-2550 m, 21.VII.1985, leg. Schulke”, 1 ?). In varie aree (ad esempio, in Italia nelle Prealpi Lombarde e nell’Arco Alpino centro-orientale) è sostituita da specie affini, vicarianti (Liberti & Focarile, 2005). Risulta interessante la sua presenza nell’area ligure sopracitata, ad un’altitudine relativamente bassa (1330 m), poiché sull’Appennino questa spe cie è presente solo sulle cime più elevate (Sibillini, Gran Sasso, Maiella) (Li berti, 2004).
93. *Dasytes (Mesodasytes) aeneiventris Küster, 1850
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, 1254 m, 32 T 0580330 4918125, 24.V.2008, MB GN, rd, 1 !.
corotipo. W-Mediterraneo con estesione alla Grecia (Liberti, 2004).
note. In Italia molto comune al Sud e nelle Isole. La Pianura Padana sem bra essere il limite settentrionale del suo areale italiano (Liberti, 2004).
227 94. Dasytes (Mesodasytes) plumbeus (O.F. Müller, 1776)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, wt, 3 !!; 20.VIII.2008, GN MB PO PD SH, rd sotto corteccia, 1 ex. Faggeta mista e torbiera, 1330-1350 m, 32 T 0533197 4926353, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, sn, 1 !. Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, MB PO PD GN LS, sn, 2 ex; 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, sn, 22 ex; 30.VII.2008, LS MB PO PD GN, sn, 4 ex; 30.VII.2008, LS MB PO PD GN, rd, 9 !!; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 !. Lago Riondo, torbiera, 1328 m, 32 T 0533118 4926471, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, sn, 1 ex. Stagno Piccolo, torbiera, 1331 m, 32 T 0533164 4926279, 30.VII.2008, MB PO PD GN LS, sn, 2 ?? 9 !!; 20.VIII.2008, PO MB PD SH GN, sn, 1 ex; 20.VIII.2008, GN, sn, 5 !!. Torbiera, 1330-1350 m, 32 T 0533197 4926353, 20.VIII.2008, SH MB PO PD GN, n, 1 !. Torbiera del Moggetto, 1326 m, 32 T 0532158 4926700, 21.VIII.2008, MB PO PD SH GN, sn, 1 !.
corotipo. Sibirico-Europeo (Liberti, 2004; Mayor, 2007a).
note. Specie floricola comune in tutta Europa; in Italia è molto comune ovunque ma risulta assente in Sardegna (Liberti, 2004, 2007). Ad ampia valen za ecologica, si può trovare tanto nella macchia mediterranea quanto nel sotto bosco, nelle zone ruderali e nei coltivi abbandonati, dal livello del mare fino ad oltre 1000 m di altitudine (Liberti, 2004). Durante le ricerche del CNBFVR è stata raccolta anche in un’altra Riserva dell’Appennino: Pania di Corfino (Luc ca), 1600 m, 29.VI.2000, YY, rd vaganti, 3 ex.
95. Dasytes (Mesodasytes) virens (Marsham, 1802)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII-20.VIII. 2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ?.
corotipo. Europeo con estensione in Iran (cfr. Mayor, 2007a).
note. In Italia questa specie è presente solo nelle regioni del centro-nord, fino all’Abruzzo; molto comune nella zona alpina, diventa più rara sull’Appen nino (Liberti, 2004).
96. Dasytes (Metadasytes) caeruleus (De Geer, 1774)
Guadine: torbiera Acquatorta, 1470 m, 32 T 0580712 4916320, 24.V.2008, MB GN, rd, 1 !.
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, 1254 m, 32 T 0580330 4918125, 24.V.2008, MB GN, rd, 3 !!.
corotipo. Europeo (cfr. Mayor, 2007a).
228 note. Specie ad ampia diffusione Europea (manca solo in Inghilterra). In Italia si trova sia sulle Alpi sia in tutto l’Appennino a medie altitudini; non ra ra ma mai (o quasi mai) comune (Liberti, 2004).
MALACHIIDAE
Vasta famiglia, ricca di specie soprattutto in Nord America e in Sud Africa; per la Regione Paleartica Mayor (2007b) elenca circa 1300 specie. Talvolta è stata considerata come sottofamiglia dei Melyridae (cfr. Mayor, 2002). Gli adulti a seconda del genere (e della specie) frequentano ambienti diversi: si possono trovare sui fiori (ad esempio molti Attalus Erichson 1840), sulle gra minacee (ad esempio Axinotarsus Motschulsky, 1854, Charopus Erichson, 1840, molti Clanoptilus Motschulsky, 1854), su alcune piante acquatiche (ad esempio Cerapheles Mulsant & Rey, 1867), sugli alberi (ad esempio Sphin ginus Mulsant & Rey, 1867, svariati Ebaeus Erichson, 1840) e perfino sulle spiaggie, presso la riva del mare (Brachemys Abeille de Perrin, 1890). Sono coleotteri vivacemente colorati, di dimensioni comprese fra 2 e 5 mm, carat terizzati dalla presenza, sui lati del corpo, di vescicole estrusibili a scopo di difesa (cfr. Mayor, 2002). Spesso sono anche caratterizzati dalla presenza, nel maschio, di strutture ghiandolari dette “eccitatori” dislocate, a seconda della specie, in varie parti del corpo (antenne, fronte, apice delle elitre): la morfo logia di tali strutture è di grande importanza sistematica (cfr. Mayor, 2002). Attualmente sono conosciute per l’Italia circa 90 specie e circa 320 per l’Eu ropa (Constantin, 2007b). Il materiale, tranne diversa indicazione, è stato identificato da G. Liberti.
97. Axinotarsus (Axinotarsus) ruficollis (A.G. Olivier, 1790)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, sn, 1 !.
corotipo. Europeo con estensione in Algeria e Tunisia (cfr. Mayor, 2007b).
note. Specie molto comune in tutta Italia (Pasqual & Angelini, 2001).
98. Charopus pallipes (A.G. Olivier, 1790)
Agoraie: torbiera del Moggetto, 1326 m, 32 T 0532158 4926700, 20.VIII.2008, PD MB PO SH GN, sn, 1 !.
corotipo. Europeo con estensione in Algeria (cfr. Mayor, 2007b).
229 note. Specie molto comune in tutta Italia (Pasqual & Angelini, 2001).
99. Clanoptilus (Clanoptilus) elegans (A.G. Olivier, 1790)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, sn, 1 !; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 !.
corotipo. Europeo con estensione in Iran e Turchia; la specie è segnalata genericamente anche di “Siberia” (cfr. Mayor, 2007b).
note. Specie molto comune in tutta Italia, Isole escluse (Pasqual & Ange lini, 2001). Durante le ricerche del CNBFVR, è stata raccolta anche in un’altra Riserva appenninica: Abetone (Pistoia), Riserva Naturale Orientata “Campoli no”, 1500 m, 8.VI.2000, DB FD AT MT, sn, 1 ex, DCP.
100. Clanoptilus (Clanoptilus) italicus (Pardo Alcaide, 1967)
Guadine: faggeta, 1500 m, 22.VI.2000, DB FD AT MT, sn, 1 ex, DCP.
corotipo. Appenninico (Pardo Alcaide, 1967, sub Malachius italicus; Pa squal & Angelini, 2001, sub M. italicus).
note. Specie molto simile a C. (C.) parilis (Erichson, 1840), segnalata di quasi tutte le regioni dell’Italia peninsulare e di Sicilia (Pardo Alcaide, 1967; Pasqual & Angelini, 2001). Questa specie è stata raccolta (CNBFVR) an che in altre Riserve appenniniche (DCP): Abetone (Pistoia), Riserva Naturale Orientata “Campolino”, 1500 m, 8.VI.2000, DB FD AT MT, sn, 1 ex; idem, Pian degli Ontani, 1600 m, 29.VI.2000, sn, DB FD AT MT, 1 ex; Corfino (Lucca), Parco dell’Orecchiella, Pania di Corfino, 1600 m, 18.VII.2000, DB FD AT MT, sn, 5 ex; idem, margine bosco, 7.VII.2000, AT, mt, 4 ex; idem, 21.VI.2000, YY, rd vaganti, 5 ex; idem, 30.VI.2000, YY, va, 1 ex.
NITIDULIDAE
Questa famiglia in Italia è rappresentata da circa 180 specie (Audisio, 1993; Audisio & De Biase, 2005; Audisio & Nardi, 2007; Jelínek & Audisio, 2007), molte delle quali sono legate a foreste (primarie e secondarie). La loro biologia è varia ma la maggior parte delle specie italiane sono antofaghe, fito saprofaghe, micetofaghe e zoosaprofaghe (Audisio, 1993).
230 101. Thalycra fervida (Olivier, 1790)
Guadine: “Corniglio, Riserva Naturale di Corniglio, 1500 m, 1999” (Audisio & De Biase, 2005).
corotipo. Europeo (Audisio & De Biase, 2005).
note. La specie era già segnalata della Riserva “Guadine Pradaccio” (Au disio, 2003); il reperto citato è riportato senza riferimento ad Audisio (2003a) ma è basato sullo stesso materiale.
102. Epuraea aestiva (Linnaeus, 1758)
Guadine: “Corniglio, Riserva Naturale di Corniglio, 1500 m, 1999” (Audisio & De Biase, 2005).
corotipo. Olartico (Audisio & De Biase, 2005).
note. Questa specie era già segnalata della Riserva “Guadine Pradaccio” (Audisio, 2003a); il reperto citato è implicitamente basato sullo stesso materia le. Epuraea sp. sull’Appennino Parmense è stata rinvenuta come fossile in de positi lacustri olocenici (Ponel & Lowe, 1992).
103. Epuraea melina Erichson, 1843
Guadine: “Corniglio, Riserva Naturale di Corniglio, 1500 m, 1999” (Audisio & De Biase, 2005).
corotipo. Sibirico-Europeo (Audisio & De Biase, 2005).
note. Anche questa specie era già segnalata della Riserva “Guadine Pra daccio” (Audisio, 2003a) e il reperto citato è implicitamente basato sullo stesso materiale.
Della Riserva “Guadine Pradaccio” sono note complessivamente 9 specie (Audisio, 1993). Mentre di località prossime alla Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto” (Rezzoaglio, Santo Stefano d’Aveto, Monte Maggiorasca, Monte Montarlone, Monte Penna) sono state segnalate 23 specie di Nitidulidae (Audi sio & De Biase, 2005).
MONOTOMIDAE
Famiglia presente in tutto il mondo con circa 220 specie; la maggior parte delle quali vive sotto le cortecce degli alberi, alcune nei materiali vegetali in
231 decomposizione e poche nei formicai (Bousquet, 2002). La famiglia è rappre sentata in Italia da 28 specie (Audisio et al. 1995a; Jelínek, 2007d). Il materiale è stato determinato da P. Cornacchia, utilizzando Porta (1929) e Bouget & Moncoutier (2003).
104. Rhizophagus (Rhizophagus) dispar (Paykull, 1800)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, cheese bait pt, 1 ex.
corotipo: Europeo con estensione in Algeria (cfr. Jelínek, 2007d).
note. Vive sotto cortecce di conifere e latifoglie (Bouget & Moncoutier, 2003); larve e adulti, come le specie congeneri, predano larve di Scolytidae e di altri insetti xilofagi (Bousquet, 2002; Bouget & Moncoutier, 2003). La specie è stata introdotta alle Seychelles per la lotta ad uno Scolytidae parassitadella noce da cocco (cfr. Bouget & Moncoutier, 2003), ma non sembra essersi acclimata ta (cfr. Jelínek, 2007c, 2007d). La specie in Italia è segnalata di tutte le regioni (cfr. Porta, 1929; Audisio et al., 1995a); è nota anche della Riserva “Guadine Pradaccio” insieme a R. (R.) nitidulus (Fabricius, 1798) (Audisio, 2003b).
BIPHYLLIDAE
La famiglia include almeno 200 specie, soprattutto forestali, presenti in tutte le maggiori regioni zoogeografiche ma soprattutto ai tropici (Goodrich, 2002b). La fauna Paleartica comprende 30 specie di 2 generi; in Italia sono presenti entrambi con 3 specie (Jelínek, 2007a). Adulti e larve vivono sotto le cortecce di alberi morti o di rami caduti, dove sembra si nutrano di spore di funghi Ascomiceti (cfr. Goodrich, 2002b; Hůrka, 2005). Il materiale è stato identificato da G. Nardi, utilizzando Porta (1929).
105. Diplocoelus fagi (Chevrolat, 1844)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, wt, 1 ex.
corotipo. Europeo con estensione in Iran ed Algeria (cfr. Jelínek, 2007).
note. Specie segnalata di tutte le regioni italiane (Porta, 1929, sub D. (D.) fagi Guér.; Audisio et al., 1995a, sub D. fagi Guérin-Méneville, 1844). In Toscana e nel Lazio è stata raccolta sotto cortecce di faggio (Cecchi & Bar tolozzi, 1997; Biscaccianti & Casalini, 2007, entrambi sub D. fagi Guérin-Mé
232 neville, 1844), inoltre nel Lazio è stata rinvenuta in gallerie subcorticali dei primi stadi larvali di Morimus asper asper (Sulzer, 1776) (Coleoptera, Ceram bycidae) su grossi tronchi caduti di faggio (Biscaccianti & Casalini, 2007), ed è stata allevata da rami morti di Quercus crenata (Biscaccianti et al., 2008, sub D. fagi Guérin-Méneville, 1844).
CERYLONIDAE
La famiglia include più di 300 specie presenti in tutto il mondo ma soprat tutto ai tropici (Thomas, 2002). In Italia sono presenti 2 generi con 8 specie (Ślipiński, 2007b). Adulti e larve vivono sotto le cortecce e nelle lettiere di foglie, dove apparentemente si nutrono di funghi (cfr. Thomas, 2002; Hůrka, 2005). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia, utilizzando Porta (1929).
106. Cerylon sp.
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.2008, PO MB PD GN LS, rd sotto corteccia di Abies alba, 1 ex.
Guadine: beech wood, 1500 m, 11.X.1999, AB LG, pt n.C3, 1 ex.
note. Cerylon sp. sull’Appennino Parmense è stato rinvenuto come fossile in depositi lacustri olocenici (Ponel & Lowe, 1992).
ALEXIIDAE
Piccola famiglia costituita dall’unico genere Sphaerosoma Samouelle, 1819 con 53 specie attualmente conosciute distribuite in Europa meridionale, Nord Africa e Asia Minore (Tomaszewska, 2007a; Shockley, 2008). In base alle attuali conoscenze tassonomiche, peraltro lacunose, in Italia sono presen ti 15 specie di cui 6 endemiche (Audisio et al., 1995a; Tomaszewska, 2007a). Sono coleotteri di piccola taglia legati a miceli subcorticicoli che si rinvengo no nelle lettiere forestali, sotto cortecce e nei funghi (Audisio et al., 1995a). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia con Porta (1929).
107. Sphaerosoma spp.
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, cheese bait pt, 1 ex. Torbiera del Moggetto, 1326 m, 32 T 0532158 4926700, 21.VIII. 2008, GN MB PO PD SH, va, 6 ex.
233 Guadine: beech wood, 1500 m, 7.VII.1999, AB LG, pt, 9 ex; 8.IX.1999, AB LG, pt, 2 ex. Rockfall, 1600 m, 7.VII.1999, AB LG, pt, 5 ex; 10.IX.1999, AB LG, pt, 4 ex. Upland grass, 1600 m, 23.VI.1999, AT, cavo Fagus, sifting, 5 ex; 23.VI.1999, AT, sifting upland soil, 1 ex; 7.VII.1999, AB LG, pt, 3 ex; 10.IX.1999, AB LG, pt, 1 ex. Upland marsh, 1500 m, 7.VII.1999, AB LG, pt, 1 ex; 9.VIII.1999, AB LG, pt, 2 ex.
note. Durante le ricerche sulle faggete appenniniche (Cerretti et al., 2003) rappresentanti di tale genere sono stati raccolti anche nelle seguenti località toscane: Corfino (prov. Lucca, Lamarossa, 1380 m, 7.VII.2000, YY, pt, 14 ex), Riserva Naturale Biogenetica “Pian degli Ontani” (prov. Pistoia, 1600 m, 7.VII.2000, YY, 4 ex; idem, 7.IX.2000, YY, pt A1, 1 ex) e Riserva Naturale Orientata “Campolino” (prov. Pistoia, 1500 m, 9.IX.2000, YY, pt, 1 ex).
BYTURIDAE
Famiglia rappresentata da 16 specie diffuse nella Regione Olartica e nel l’Asia sudorientale (Barber, 1942; Goodrich, 2002a; Löbl, 2007), solo 2 delle quali sono presenti in Italia, dove si cibano di polline e si trovano preferibil mente sulle Rosacee, sui frutti delle quali si sviluppano le larve (Audisio et al., 1995a; Cornacchia, 2002; Goodrich, 2002a). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia, utilizzando Porta (1929) e Springer & Goodrich (1986).
108. Byturus tomentosus (De Geer, 1774)
Agoraie: Stagno Piccolo, torbiera, 1331 m, 32 T 0533164 4926279, 20.VIII.2008, PO MB PD SH GN, sn, 1 ex.
Guadine: 1500 m, 5-21.VII.2001, mt, DB PC, 1 ex.
corotipo. Asiatico-Europeo (cfr. Löbl, 2007). La specie è stata introdotta in California (Goodrich & Springer, 1993) dove non sembra essersi acclimata ta (Goodrich, 2002a; Löbl, 2007).
note. Byturus tomentosus in Italia compare nella tarda primavera, gli adul ti, pollinivori, si trovano sui fiori (Rubus spp., Ranunculus spp.) (Della Beffa, 1961; Zangheri, 1969). La specie sia allo stato larvale che immaginale può ri sultare dannosa alle piante di lampone (Rubus idaeus) delle quali rovina sta mi e pistilli (Della Beffa, 1961; Hůrka, 2005). Byturus tomentosus è presente nell’Italia continentale, manca in Sicilia e Sardegna (cfr. Porta, 1929; Gobbi, 1974; Audisio et al., 1995a; Jelínek, 2007b).
234 ENDOMYCHIDAE
La famiglia è rappresentata nel mondo da 1300 specie (Skelley & Leschen, 2002), di queste 41 sono presenti in Italia (cfr. Audisio et al., 1995a; Rücker & Löbl, 2007; Tomaszewska, 2007b); prevalentemente micetofaghe, si rinvengo no sotto le cortecce, nei funghi, nelle lettiere forestali (Audisio et al., 1995a) e nei fragmiteti (Audisio & De Biase, 1996). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia utilizzando Porta (1929) e Tomaszewska (1997).
109. Endomychus coccineus (Linnaeus, 1758)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 20.VIII.2008, GN MB PO PD SH, rd sotto corteccia, 1 ex; 20.VIII.2008, PD MB PO SH GN, rd, 2 ex.
Guadine: 1500 m, 7.VII.2000, YY, wt, 1 ex.
corotipo. Europeo (cfr. Tomaszewska, 1997, 2007b, 2007c).
note. E. coccineus è segnalato di tutta Italia, ma la sua presenza in Sardegna è da confermare (cfr. Porta, 1929; Audisio et al., 1995a; Tomaszewska, 2007c). Predilige i boschi mesofili sia planiziari che di montagna; gli adulti vivono sui funghi legnosi degli alberi, nei ceppi, nei vecchi tronchi e sotto le cor tecce dove si nutrono di miceli (cfr. Cecchi & Bartolozzi, 1997; Sparacio, 1997; Fanfani et al., 2006; Biscaccianti et al., 2008; Cianferoni et. al., 2009). Durante le ricerche del CNBFVR sulle faggete appenniniche la specie è sta ta raccolta nella Riserva Naturale Orientata “Campolino” (Rastelli, 2003a) ma anche nel Parco dell’Orecchiella (Lucca): Corfino, Pania di Corfino, 1380 m, 26.VI.2001, YY, mt, 1 ex.
A Santo Stefano d’Aveto, località prossima alla Riserva “Agoraie di So pra e Moggetto”, è stato raccolto un altro Endomychidae: Dapsa trimaculata Motschulsky, 1835 (Audisio et al., 1992; Audisio & De Biase, 1996). Tuttavia essendo una specie “strettamente alofila e psammofila, caratteristica dei frag miteti costieri e subcostieri, lungo spiagge marine e in ambienti ripariali di lagune salmastre” (Audisio et al., 1992: 66) è verosimilmente assente in tale Riserva.
COCCINELLIDAE
Coleotteri di piccole o medie dimensioni, assai popolari, diffusi ovunque, di forma rotondeggiante e di colore nero, bianco, rosso o arancio, spesso con
235 macchie sulle elitre (Iablokoff-Khnzorian, 1982). La famiglia comprende cir ca 6000 specie (Vandenberg, 2002); sicuramente il numero è destinato ad au mentare specialmente per quanto riguarda le specie di piccole dimensioni. In Italia sono state censite 134 specie (Canepari, 2007a). La maggioranza dei Coccinellidae si nutre di Aphidoidea e Coccoidea (Hemiptera) ma non manca no specie fitofaghe, pollinivore o micromicetofaghe (cfr. Iablokoff-Khnzorian, 1982; Vandenberg, 2002). Il materiale è stato identificato da C. Canepari.
110. Scymnus (Pullus) impexus Mulsant, 1850
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex. Stagno Piccolo, torbiera, 1331 m, 32 T 0533164 4926279, 30.VII.2008, MB PO PD GN LS, sn, 1 ex.
corotipo. Olartico (cfr. Kovář, 2007).
note. Su Pinacee, specialmente Abies, predatore di Dreyfusia spp. (Hemip tera, Adelgidae) (cfr. Binazzi & Covassi, 1991). In Italia è diffuso su tutta la catena alpina ma è più comune sull’Appennino.
111. Scymnus (Scymnus) frontalis (Fabricius, 1787)
Guadine: 1500 m, 5-21.VII.2001, DB PC, mt, 1 ex.
corotipo. Asiatico-Europeo (cfr. Kovář, 2007).
note. L’esemplare esaminato appartiene alla forma immaculatus Suffrian, 1843. Questa specie presenta variazioni cromatiche con una precisa distribu zione geografica che tuttavia non possono considerarsi sottospecie poiché sono frammiste alla forma tipica. La f. immaculatus è presente in Italia a Sud del Po (Canepari, 1983).
112. Aphidecta obliterata (Linnaeus, 1758)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex. Stagno Piccolo, torbiera, 1331 m, 32 T 0533164 4926279, 20.VIII.2008, PO MB PD SH GN, sn, 1 ex. Torbiera del Moggetto, 1326 m, 32 T 0532158 4926700, 20.VIII.2008, PD MB PO SH GN, sn, 1 ex.
corotipo. Europeo con estensione alla Turchia asiatica (cfr. Kovář, 2007). La specie è stata introdotta in Nord America per la lotta biologica (Vandenberg, 2002).
236 note. Vive su Picea abies ed Abies alba ove attacca Dreyfusia spp. (He miptera, Adelgidae) (cfr. Delucchi, 1953; Iablokoff-Khnzorian, 1982).
113. Coccinella (Coccinella) septempunctata septempunctata Linnaeus, 1758
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.2008, PO MB PD GN LS, sn, 1 ex; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex. Lago Agoraie di Fondo, torbie ra, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 2 ex. Lago Riondo, torbiera, 1328 m, 32 T 0533118 4926471, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, rd, 2 ex.
Guadine: torbiera Acquatorta, 1470 m, 32 T 0580712 4916320, 24.V.2008, GN MB, sn, 1 ex.
corotipo. Subcosmopolita. Specie di origine paleartica introdotta in altre Regioni (Canepari, 2007a; Kovář, 2007).
note. Specie comune in tutta Italia (Audisio et al., 1995a; Canepari, 2007b), già segnalata della Riserva “Guadine Pradaccio” (Rastelli, 2003b, sub C. septempunctata). La variabilità del disegno elitrale è particolarmente evi dente negli esemplari delle zone montuose dell’Asia centrale e nel Bangladesh ove le macchie sono fuse per formare bande o fascie; in Giappone, Corea e Sakhalin è presente C. (C.) s. brucki, Mulsant 1866 che ha le macchie più gran di ma non fuse (Iablokhoff-Khnzorian, 1982).
Nessuna specie era sinora segnalata per la Riserva “Agoraie di Sopra e Mog getto”, mentre quattro specie erano note per quella di “Guadine Pradaccio” (Ra stelli, 2003b); ulteriori ricerche in entrambe le Riserve potranno sicuramente accertare la presenza di altre specie.
LATRIDIIDAE
Le larve e gli adulti si nutrono dei conidi di funghi e mixomiceti, e si rin vengono, per lo più, tra materia organica in decadimento (cfr. Andrews, 2002; Rücker, 2004, 2007). Sono conosciute complessivamente circa 1050 specie (Andrews, 2002); in Italia sono presenti 14 generi e 89 specie (Sardegna e Si cilia incluse) (Johnson C., 2007; Rücker, 2007; Rücker & Kahlen, 2008). Il materiale è stato identificato da W. Rücker.
114. Cartodere (Aridius) nodifer (Westwood, 1839)
Guadine: rockfall, 1600 m, 10.IX.1999, AB LG, pt, 1 ex.
237 corotipo. Cosmopolita (Johnson C., 2007).
note. Specie divenuta cosmopolita con i traffici di derrate alimentari, molto frequente anche in ambienti naturali (Andrews, 2002; Rücker, 2004). Segnalata di tutta Italia ed isole maggiori (cfr. Angelini & Rücker, 1999, sub C. nodifera (Westwood, 1839)).
115. Dienerella (Cartoderema) vincenti Johnson, 2007
Guadine: upland marsh, 1500 m, 9.VIII.1999, AB LG, pt, 1 ex.
corotipo. Europeo (cfr. Johnson, 2007).
note. Vive nelle lettiere, soprattutto di latifoglie, è segnalata di tutte le re gioni italiane (cfr. Angelini & Rücker, 1999, sub D. elongata (Curtis, 1830)). Gli esemplari sono stati identificati come D. elongata (Curtis) da Rücker nel 2004; per la nomenclatura corrente della specie si rimanda a Johnson C. (2007: 77).
TETRATOMIDAE
Famiglia recentemente separata dai Melandryidae; 5 sottofamiglie rag gruppano le circa 155 specie attualmente conosciute (Young & Pollock, 2002). In Italia sono presenti 8 specie appartenenti a 4 generi (Angelini et al., 1995a; Nikitsky, 2008). Larve e adulti vivono sotto cortecce e nei ceppi, nutrendosi di funghi (cfr. Young & Pollock, 2002). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia utilizzando Porta (1934) e Kaszab (1969).
116. Hallomenus (Hallomenus) binotatus (Quensel, 1790)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII-20.VIII. 2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex.
corotipo. Sibirico-Europeo (cfr. Nikitsky, 2008).
note. La specie è diffusa nell’Italia continentale ed è assente nelle iso le maggiori (Porta, 1934; Angelini et al., 1995a; Nikitsky, 2007b). Gli adulti si trovano su tronchi invasi da funghi sia di latifoglie che di conifere (Hůrka, 2005).
238 MELANDRYIDAE
A livello mondiale sono conosciute circa 430 specie di Melandryidae (Pol lock, 2002a), 53 in Europa e 34 sul territorio italiano (Nikitsky, 2007a; Niki tsky & Pollock, 2008). È possibile dividere i membri di questa famiglia in due categorie trofiche: fungivori e xilofagi (Hůrka, 2005). Gli adulti sono attivi principalmente di notte e spesso si possono trovare mentre brulicano su funghi o su tronchi morti (Pollock, 2002a). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia utilizzando Porta (1934) e Kaszab (1969).
117. Hypulus quercinus (Quensel, 1790)
Guadine: upland marsh, 1500 m, 9.VIII.1999, AB LG, pt, 1 ex.
Corotipo. Europeo (cfr. Nikitsky & Pollock, 2008).
Note. Specie legata principalmente alle foreste mature, le larve si svilup pano nel legno marcescente di Quercus (Hůrka, 2005) e, in Inghilterra, anche di Corylus e Betula (Alexander, 2002). In Italia è presente nelle regioni setten trionali e centrali (Porta, 1934; Poggi, 1983; Angelini et al., 1995a).
118. Melandryia (Melandryia) caraboides (Linnaeus, 1761)
Guadine: 1500 m, 8-28.VI.2001, YY, mt, 1 ex; 21.VII.2001, DB PC, mt, 2 ex.
Corotipo. Europeo con estensione alla Turchia asiatica (cfr. Nikitsky & Pollock, 2008).
Note. Le larve si sviluppano nel legno marcescente di latifoglie (e.g. Fraxinus, Fagus) caduti a terra (Luigioni, 1931, 1933; Alexander, 2002; Hůrka, 2005). Specie diffusa nell’Italia continentale, manca in Sicilia e Sardegna (Luigioni, 1931, 1933; Porta, 1934, Magistretti, 1962a; Angelini et al., 1995a; Nikitsky, 2007a).
119. Orchesia (Clinocara) undulata Kraatz, 1853
Guadine: 1500 m, 7.VII.2000, YY, wt, 1 ex.
Corotipo. Europeo con estensione in Algeria (cfr. Nikitsky & Pollock, 2008).
Note. Le larve si sviluppano nel legno marcescente, soprattutto, di Quer
239 cus dove sono probabilmente associate con il fungo Exidia glandulosa (Phaci diales, Exidiaceae) (cfr. Alexander, 2002; Hůrka, 2005). Specie rara e minac ciata in Europa centrale (Alexander, 2002); in Italia è diffusa nelle regioni con tinentali e nelle isole maggiori (cfr. Porta, 1934; Gobbi, 1974; Angelini, 1991; Angelini et al., 1995a).
120. Serropalpus barbatus (Schaller, 1783)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324: 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 4 ex; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, wt, 1 ex.
Corotipo. Olartico (cfr. Nikitsky & Pollock, 2008).
Note. Il ciclo larvale è della probabile durata di due anni; le larve si svi luppano nel legno di abeti (Abies alba, Picea abies) scavando profonde galle rie verticali; gli adulti sfarfallano da Giugno ad Agosto (Hůrka, 2005). Specie diffusa in gran parte delle regioni italiane con esclusione di Sicilia e Sardegna (cfr. Porta, 1934; Gobbi, 1974; Angelini et al., 1995a; Bartolozzi & Cecchi, 1997; Pescarolo, 1997; Nikitsky, 2007a).
ZOPHERIDAE
La famiglia, qui considerata in accordo con Ślipiński & Lawrence (1999), attualmente include taxa in precedenza attribuiti ad altre (cfr. Angelini et al., 1995c; Ślipiński & Schuh, 2008). Gli Zopheridae hanno una diffusione pres sochè cosmopolita: sono coleotteri forestali, molte specie sono tropicali ma sono ben rappresentati anche nelle zone temperate (cfr. Dajoz, 1977). In Italia sono presenti con 34 specie, in massima parte appartenenti alla sottofamiglia Colydiinae (cfr. Angelini et al., 1995a; Ślipiński & Schuh, 2008). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia, utilizzando Dajoz (1977).
121. Coxelus pictus (J. Sturm, 1807)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, pt, 3 ex; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, cheese bait pt, 2 ex; 30.VII- 20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, wt, 2 ex. Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, LS MB PO PD GN, rd, 1 ex. Torbiera del Moggetto, 1326 m, 32 T 0532158 4926700, 21.VIII.2008, PO MB PD H GN, rd sotto corteccia margini torbiera, 1 ex.
Guadine: 1500 m, 7.VII.2000, YY, wt, 2 ex.
Corotipo. Europeo (solo nelle regioni centro-meridionali) (cfr. Dajoz, 1977; Ślipiński & Schuh, 2008).
240 Note. La specie è segnalata di Italia continentale (Porta, 1929; Gobbi, 1974; Dajoz, 1977; Angelini, 1991; Angelini et al., 1995c; Pescarolo, 1997; Ślipiński, 2007a; Biscaccianti et al., 2008) e Sardegna (Angelini et al., 1995c); quest’ul tima indicazione non è tuttavia riportata da altri autori (Dajoz, 1977; Ślipiński, 2007a). Vive su diverse latifoglie (nel legno morto, in rami invasi da funghi, sotto cortecce, ecc.) e al suolo nella lettiera (Zangheri, 1969; Gobbi, 1974; Dajoz, 1977; Cecchi & Bartolozzi, 1997; Biscaccianti et al., 2008).
TENEBRIONIDAE ALLECULINAE
Sottofamiglia in passato considerata come una famiglia distinta (cfr. Porta, 1934; Gardini, 1995; Lawrence & Newton, 1995; Gardini, 2005); include due tribù: Alleculini con circa 140 generi a livello mondiale (Aalbu et al., 2002), e Cteniopodini con 22 generi paleartici (Aalbu et al., 2002; Novák & Petterson, 2008). Nella Regione Paleartica occidentale sono presenti circa 400 specie e 56 in Italia (Novák & Petterson, 2008). Gli adulti vivono su cespugli, fiori o in albe ri cavi; le larve, a seconda dei generi, sono saproxiliche o si sviluppano nel suo lo nutrendosi di radici di piante erbacee (cfr. Aalbu et al., 2002; Bouyon, 2007). Il materiale è stato identificato da A.B. Biscaccianti.
122. Cteniopus (Cteniopus) sulphureus (Linnaeus, 1767)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, LS MB PO PD GN, rd, 1 ex. Lago Riondo, torbiera, 1328 m, 32 T 0533118 4926471, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, sn, 3 ex.
Corotipo. Sibirico-Europeo (cfr. Novák & Petterson, 2008).
Note. Specie diffusa e comune in Europa (cfr. Bouyon, 2007). In Italia è segnalata di tutte le regioni continentali e della Sicilia (Magistretti, 1962a, sub C. flavus (Scopoli, 1763); Gardini, 1995).
123. Omophlus (Odontomophlus) lepturoides (Fabricius, 1787)
Guadine: 1500 m, 21.VII.2001, DB PC, mt, 1 ex. Faggeta, 1500 m, 30.VI.2000, DB FD AT MT, sn, 1 ex. Upland grass, 1600 m, 8.VI.1999, AT, roving specimen, 4 ex. Upland marsh, 1500 m, 25.VI.1999, FM, mt, 2 ex; 25.VI.1999, FM, mt, 2 ex; 7.VII.1999, FM, mt, 1 ex.
Corotipo. Europeo con estensione in Anatolia e Iran (cfr. Novák & Petter son, 2008).
Note. Questa specie in Italia è comune ovunque, ma soprattutto in locali
241 tà montane e submontane (Binaghi, 1949). La larva, la pupa e la biologia sono state descritte da Binaghi (1949).
OEDEMERIDAE
Famiglia ampiamente diffusa in tutte le regioni zoogeografiche, con circa 115 generi e 1500 specie (Krisna, 2002). La fauna italiana include 42 specie (Vázquez, 2002; Vázquez-Albalate, 2007a; Švihla, 2008) che si rinvengono sui fiori, dove si nutrono di polline, sotto legname spiaggiato o tronchi marci umidi; sono attive in primavera-estate (cfr. Bologna & Montalto, 2007). Le lar ve della maggior parte dei generi sono saproxiliche e vivono nel legno umido in decomposizione (cfr. Vázquez, 1993; Krisna, 2002; Vázquez, 2002). Il materiale è stato identificato da M.A. Bologna.
124. Chrysanthia geniculata geniculata (W.L.E. Schmidt, 1846)
Guadine: upland marsh, 1500 m, 9.VIII.1999, FM, mt, 1 ex.
Corotipo. Asiatico-Europeo (cfr. Švihla, 2008).
Note. Specie floricola che frequenta le radure e i margini dei boschi (Váz quez, 1993).
125. Oedemera (Oedemera) lurida lurida (Marsham, 1802)
Guadine: upland marsh, 1500 m, 25.VI.1999, FM, mt, 1 ex; 3.VIII.1999, FM, mt, 1 ex.
Corotipo. Centrasiatico-Europeo, ad Est sino in Turkmenistan e, con una sottospecie distinta, in Sichuan (Cina) (cfr. Švihla, 2008).
Note. Specie euriecia, euritopica ed eurizonale, ampiamente distribuita in Italia dal livello del mare fino a 1900 m di quota, in ambienti aperti da termo fili a mesofili (Magistretti, 1967; Bologna, 2001). Gli adulti sono polifagi e at tivi da Maggio ad Agosto; le larve sono olifaghe soprattutto su Asteraceae (cfr. Vázquez, 1993; Bologna & Montalto, 2007).
126. Oedemera (Oedemera) tristis W.L.E. Schmidt, 1846
Guadine: upland marsh, 1500 m, 25.VI.1999, FM, mt, 2 ex; 25.VI.1999, FM, mt, 3 ex.
Corotipo. Centroeuropeo, a Sud sino in Croazia, Italia e Romania (cfr. Švihla, 2008).
242 Note. Specie in Italia montana e submontana, nota di gran parte delle re gioni settentrionali e centrali (Magistretti, 1967; Zangheri, 1969); segnalata per errore del Lazio (cfr. Gobbi, 1973; Bologna, 2001).
Nessuna specie di Oedemeridae era stata sinora segnalata per la Riserva “Guadine Pradaccio” (Cerretti et al., 2003), mentre le seguenti quattro sono no te di località molto prossime alla Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto” e po trebbero esservi presenti: Oedemera (Oedemera) flavipes (Fabricius, 1792) di Santo Stefano d’Aveto (Magistretti, 1942), O. (O.) lurida lurida della stessa lo calità (Magistretti, 1942, sub O. lurida) e del Monte Penna (Magistretti, 1967, sub O. lurida), O. (O.) nobilis (Scopoli, 1763) del Monte Aiona (Magistretti, 1967) ed O. (O.) podagricae podagricae (Linnaeus, 1767) di Santo Stefano d’Aveto (Magistretti, 1942, sub O. podagricae).
PYROCHROIDAE
Famiglia di Tenebrionoidea, che a livello mondiale include circa 200 spe cie (Young, 2002c). In Europa sono rappresentati da 11 specie, in Italia da 4 (Jelínek & Kubán, 1999; Nardi, 2007; Pollock & Young, 2008). Le larve di molte specie vivono sotto le cortecce di alberi e si nutrono di legno morto, ma occasionalmente attaccano altre larve (Vázquez, 1993); nel loro apparato dige rente sono stati trovati sia frammenti lignei che funginei; si ritiene che questi ultimi svolgano un ruolo chiave nello sviluppo larvale (Young, 2002c). Il materiale è stato identificato da G. Nardi.
127. Pyrochroa coccinea (Linnaeus, 1761)
Guadine: upland marsh, 1500 m, 25.VI.1999, FM, mt, 1 ex.
Corotipo. Europeo con estensione in Algeria (cfr. Pollock & Young, 2008).
Note. Questa specie vive in foreste di caducifoglie mesofile o submesofile (Fagus, Betula, Quercus e Ulmus), dove le larve si sviluppano nel legno morto e molto umido; l’adulto ha fenologia primaverile-estiva (cfr. Vázquez, 1993; Bologna, 2002). I maschi, come quelli di altre specie della famiglia, ingerisco no la cantaridina dei Meloidae (Coleoptera); tale sostanza tossica è trasferita durante la copula nelle femmine che la utilizzano per proteggere le uova dai predatori (cfr. Vahed, 1998; Nardi & Bologna, 2000). In Italia P. coccinea è segnalata delle regioni settentrionali, di Toscana, Abruzzo, Lazio, Basilicata e Calabria (Luigioni, 1929; Magistretti, 1962b; Angelini, 1991, 1998).
243 SALPINGIDAE
Secondo la sistematica recente (Lawrence & Newton, 1995), la famiglia conta circa 350 specie, distribuite in tutto il mondo, sia in aree tropicali che temperate (Pollock, 2002b). In Italia sono presenti 17 specie, tutte, tranne una, appartenenti alle Salpinginae (cfr. Angelini et al., 1995a; Pollock & Löbl, 2008). Le larve e gli adulti delle specie di questa sottofamiglia vivono in rami morti e sotto cortecce sia di latifoglie che di conifere; alcune specie sono pre datrici di Scolytidae (Coleoptera), altre di Aphidoidea (Homoptera) delle co nifere (Hůrka, 2005). Il materiale è stato identificato da P. Cornacchia, utilizzando Porta (1934) e Kaszab (1969).
128. Salpingus planirostris (Fabricius, 1787)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, wt, 1 ex.
Guadine: 1500 m, 7.VII.2000, YY, wt, 1 ex.
Corotipo. Europeo con estensione in Marocco e Tunisia (cfr. Pollock & Löbl, 2008).
Note. Specie segnalata di tutta Italia, isole maggiori comprese (cfr. Porta, 1934; Angelini et al., 1995a). Vive in rami morti secchi e sotto cortecce di la tifoglie (Hůrka, 2005); in Liguria e Piemonte è sfarfallata da rami secchi di fico (Ficus carica) infestati da Scolytidae (Coleoptera) (Bernabò, 1993, sub Rhinosimus planirostris).
129. Salpingus ruficollis (Linnaeus, 1760)
Guadine: 1500 m, 7.VII.2000, YY, wt, 1 ex.
Corotipo. Europeo (cfr. Pollock & Löbl, 2008).
Note. Lo sviluppo larvale avviene nel legno marcescente di latifoglie (Hůrka, 2005). Specie diffusa nell’Italia continentale, manca nelle due isole maggiori (Porta, 1932; Angelini et al., 1995a; Vázquez-Albalate, 2007b).
CERAMBYCIDAE
Famiglia diffusa in tutte le regioni temperate e calde della terra. Si ritiene
244 che nel mondo ne esistano tra le 20.000 e le 30.000 specie; la fauna italiana conta attualmente 274 specie (Sama, 2005). La maggior parte delle specie sono legate alla presenza di alberi morti o senescenti nei quali si sviluppano le larve scavando gallerie per l’alimentazione, contribuendo alla decomposizione del legno morto (Sama, 2005). Le larve di alcune specie si sviluppano nei fusti di piante erbacee, mentre altre sono in grado di attaccare alberi sani (Sama, 1988, 2005). Il materiale, tranne diversa indicazione, è stato identificato da G. Sama.
130. Rhagium (Hagrium) bifasciatum Fabricius, 1775
Guadine: torbiera Roccabiasca, 1440 m, 32 T 0581387 4916059, 24.V.2008, GN, rd, 1 ex, DGN.
Corotipo. Asiatico-Europeo (Sama, 2005).
Note. Specie di foreste miste montane, la larva si sviluppa nel legno di coni fere e latifoglie; in Italia è nota di tutte le regioni settentrionali, di Toscana, Um bria, Marche, Basilicata, Calabria e Sicilia? (Sama, 2005). Specie già segnala ta della Riserva “Guadine Pradaccio” (Sama, 2003) e del Monte Penna (Sama, 2005) che è in prossimità della Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”.
131. Evodinus clathratus (Fabricius, 1792)
Guadine: 1500 m, 21.VII.2001, DB PC, mt, 1 ex.
Corotipo. Centroeuropeo (Sama, 2005).
Note. Specie già segnalata della Riserva “Guadine Pradaccio” (Sama, 2003), è nota anche del Monte Penna (Sama, 2005) in prossimità della Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto”.
132. Grammoptera ruficornis (Fabricius, 1781)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, PO MB PD GN LS, sn 3 ex.
Corotipo. Europeo con estensione in Turchia, Caucasia e Iran settentriona le (cfr. Biscaccianti, 2007).
Note. Specie di boschi, foreste e arbusteti montani e planiziali, la sua lar va xilofaga si sviluppa a spese di latifoglie; in Italia è nota di tutte le regioni tranne la Sardegna e la Valle d’Aosta (Sama, 2005; Biscaccianti, 2007).
245 133. Pogonocherus hispidulus (Piller & Mitterpacher, 1783)
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, 1254 m, 32 T 0580330 4918125, 24.V.2008, GN MB, rd, 1 ex.
Corotipo. Europeo esteso al Maghreb e al Caucaso (Sama, 1988).
Note. La specie in Italia vive in foreste e arbusteti planiziali e montani, si sviluppa nel legno di latifoglie (Sama, 2005). Segnalata anche della Riserva “Guadine Pradaccio” (Sama, 2003), e di località prossime alla Riserva “Ago raie di Sopra e Moggetto” (Sama, 2005).
134. Rutpela maculata (Poda, 1761)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, PO MB PD GN LS, sn, 1 ex; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 2 ex.
Corotipo. Europeo con estensione in Turchia, Caucasia e Iran settentriona le (cfr. Biscaccianti, 2007).
Note. Specie di boschi, foreste e arbusteti montani e planiziali, la larva xi lofaga si sviluppa soprattutto in latifoglie; in Italia è segnalata di tutte le regio ni (Sama, 2005; Biscaccianti, 2007). La specie è nota anche del Monte Penna in prossimità della succitata Riserva (Sama, 2005).
135. Leiopus nebulosus nebulosus (Linnaeus, 1758)
Agoraie: Agoraie di Sopra, faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.2008, GN MB PO PD LS, rd, 1 ex.
Guadine: 1500 m, 21.VII.2001, DB PC, mt, 1 ex.
Corotipo. Europeo (cfr. Biscaccianti, 2007).
Note. Specie legata a foreste miste planiziali e montane, la larva si svilup pa nel legno soprattutto di latifoglie; in Italia è nota di tutte le regioni tranne il Molise (Sama, 2005; Biscaccianti, 2007). Specie già segnalata di “Guadine Pradaccio” (Sama, 2003) e di località prossime alla Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto” (Sama, 2005).
136. *Oberea (Oberea) oculata (Linnaeus, 1758)
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, 1265 m, 32 T 0580330 4918125, 21.VII.2004, RF, rd, 1 ex.
246 Corotipo. Asiatico-Europeo (Sama, 2005).
Note. Specie di boschi e arbusteti collinari e montani, la larva si svilup pa solo nel legno dei Salici (Salix spp.), in Italia è segnalata di tutte le regioni tranne Marche, Umbria, Molise e Puglia (Sama, 2005). Di Lagdei sono state segnalate (Sama, 2005) anche: Rhagium (Hagrium) bifasciatum, R. (Megarha gium) mordax (De Geer, 1775) e Pogonocherus hispidulus; tali specie sono note anche della vicina Riserva “Guadine Pradaccio” (Sama, 2003).
137. Agapanthia villosoviridescens (De Geer, 1775)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, MB GN PO PD LS, rd, 1 ex.
Corotipo. Sibirico-Europeo (Sama, 2005).
Note. Specie di formazioni erbose naturali planiziali e montane; in Italia è nota di tutte le regioni tranne Valle d’Aosta, Puglia e Sardegna (Sama, 2005). Di località liguri prossime alla sopracitata Riserva è nota la congenere A. vio lacea (Fabricius, 1775) (Sama, 2005).
Di località vicine alla Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto” (es. Monte Penna, Rezzoaglio, Santo Stefano d’Aveto) sono state segnalate, oltre le sopra citate, 23 specie di Cerambycidae (cfr. Sama, 2005), diverse delle quali sono probabilmente presenti anche nella Riserva; 7 specie erano invece precedente mente segnalate della Riserva “Guadine Pradaccio” (Sama, 2003, 2005).
CURCULIONIDAE
I Curculionidae e le famiglie affini (superfamiglia Curculionoidea) costi tuiscono un gruppo ricchissimo di specie, circa 62.000 secondo Magnano et al. (2009), tutte fitofaghe nel nostro Paese, con costumi diversificati tali da con sentire di dedurre lo stato di conservazione di un’area ed anche, entro certi li miti, le modalità del suo popolamento semplicemente in base alla presenza/as senza dei singoli taxa (Colonnelli, 2007). I Curculionoidea sono rappresentati in Italia da circa 2300 specie (Colonnelli, 2003, 2007), ma tale numero è de stinato a crescere in seguito a descrizioni di nuove specie o a segnalazioni di specie precedentemente non note per la fauna italiana. Il materiale, tranne diversa indicazione, è stato identificato da E. Colon nelli.
247 138. Strophosoma (Strophosoma) melanogrammum (Forster, 1771)
Guadine: Lago di Guadine, 1362 m, 32 T 0581136 4916522, 23.V.2008, GN MB, sn, 1 ex; 24.V.2008, GN MB, rd, 1 ex.
Corotipo. Olartico (Osella & Sabatini, 2003).
Note. Specie già precedentemente raccolta nella Riserva “Guadine Pratac cio”; è legata essenzialmente a latifoglie (Osella & Sabatini, 2003).
139. Otiorhynchus (Metopiorrhynchus) cyclophthalmus F. Solari, 1946
Guadine: Lago di Guadine, 1362 m, 32 T 0581136 4916522, 23.V.2008, GN MB, sn, 1 ex; 24.V.2008, GN MB, rd, 3 ex. Torbiera Roccabiasca, 1440 m, 32 T 0581387 4916059, 24.V.2008, GN MB, sn, 1 ex.
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, 1254 m, 32 T 0580330 4918125, 24.V.2008, GN MB, rd, 1 ex.
Corotipo. S-Europeo (Appenninico-Dinarico) (Osella et al., 2005).
Note. Specie già raccolta in precedenza nella suddetta Riserva (Osella & Sabatini, 2003). È nota solo delle regioni centro-settentrionali italiane (Colon nelli, 2003), la sua biologia è sconosciuta ma risulta comunque legata a boschi di latifoglie freschi (Osella & Sabatini, 2003).
140. Otiorhynchus (Otiorhynchus) armadillo (Rossi, 1792)
Agoraie: Agoraie di Sopra, faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.2008, MB PO PD SH GN, rd sotto corteccia di Abies alba, 3 ex; 30.VII.2008, MB PO PD SH GN, rd, 1 ex.
Corotipo. Europeo (solo nelle regioni centro-meridionali). Introdotto di re cente in Scandinavia ed Inghilterra con le piante ornamentali, ed ivi acclima tatosi (Barclay, 2003; Magnano et al., 2008).
Note. Specie polifaga, a volte dannosa alle piante ornamentali (Di Marco & Osella, 2001).
141. Simo hirticornis (Herbst, 1795)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.2008, MB PO PD HS GN, rd, 1 ex.
Guadine: Lago di Guadine, 1362 m, 32 T 0581136 4916522, 1362 m, 23V.2008, GN MB, sn, 1 ex.
248 Corotipo. Europeo-Mediterraneo (Osella et al., 2005).
Note. Specie attera, a larva detriticola ed adulto polifago (Knutelski et al., 1997), diffusa in molti paesi dell’Europa centro-meridionale e nota di quasi tutte le regioni italiane (Colonnelli, 2007), ma non ancora segnalata per la Li guria (Abbazzi & Osella, 1992).
142. *Phyllobius (Parnemoicus) viridicollis (Fabricius, 1801)
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, 1254 m, 32 T 0580330 4918125, 24.V.2008, GN MB, sn, 1 ex.
Corotipo. Europeo (Pesarini, 1981).
Note. Specie polifaga, alquanto localizzata in Italia (Pesarini, 1981).
143. *Phyllobius (Phyllobius) pyri (Linnaeus, 1758)
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, 1254 m, 32 T 0580330 4918125, 24.V.2008, GN MB, rd, 1 ex.
Corotipo. Sibirico-Europeo (Pesarini, 1981).
Note. Specie polifaga e assai polimorfa, anche nella forma dell’edeago (Pesarini, 1981), per cui non ha alcun fondamento la pretesa separazione tra P. (P.) pyri e P. (P.) vespertinus (Fabricius, 1792) effettuata da Dieckmann (1979).
144. Polydrusus (Eudipnus) lateralis Gyllenhal, 1834
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, rd sotto corteccia, 1 ex. Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, MB PO PD SH GN, sn, 3 ex (CEC; CNBFVR).
Guadine: Lago di Guadine, 1362 m, 32 T 0581136 4916522, 23.V.2008, GN MB, sn, 1 ex.
Corotipo. S-Europeo (Appenninico) (Osella & Sabatini, 2003).
Note. Specie sicuramente diffusa in Italia settentrionale e nella vicina Francia meridionale (cfr. Alonso-Zarazaga, 2007a), mentre la sua presen za nell’Italia centro-meridionale e in Sicilia (Colonnelli, 2003) andrebbe ve rificata vista la possibile confusione con l’affine P. (E.) raverai A. Solari & F. Solari, 1904. P. (E.) lateralis era stata già raccolta nella Riserva “Guadine Pradaccio” (Osella & Sabatini, 2003).
249 145. Polydrusus (Eurodrusus) pilosus pilosus Gredler, 1866
Guadine: Lago di Guadine, 1362 m, 32 T 0581136 4916522, 23.V.2008, GN MB, sn, 1 ex.
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, 1254 m, 32 T 0580330 4918125, 24.V.2008, GN MB, rd, 1 ex.
Corotipo. Sibirico-Europeo (Osella & Sabatini, 2003).
Note. Specie già raccolta in precedenza nella Riserva “Guadine Pradaccio” (Osella & Sabatini, 2003).
146. Polydrusus (Metallites) impar Gozis, 1882
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 3 ex. Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, MB PO PD SH GN, sn, 1 ex.
Corotipo. S-Europeo (Osella & Sabatini, 2003).
Note. Si sviluppa su varie specie di conifere (Dieckmann, 1980).
147. Polydrusus (Metallites) marginatus Stephens, 1831
Guadine: 1500 m, 8-28.VI. 2001, YY, mt, 1 ex, DGO.
Corotipo. Europeo (Dieckmann, 1980).
Note. Questa specie si nutre sia di latifoglie che di conifere (Dieckmann, 1980); è stata raccolta (DGO) anche in altre due Riserve dell’Appennino set tentrionale: Riserva Naturale Orientata “Campolino” in provincia di Pistoia (1500 m, 4-25.VI.2001, YY, mt, 18 ex; 4-25.VI.2001, YY, mt, 4 ex; 17.VII- 8.VIII.2001, YY, mt, 1 ex; 18.VII.2001, YY, mt, 2 ex; 17.VIII.2001, YY, mt, 19 ex) e Parco Naturale dell’Orecchiella in provincia di Lucca (Pania di Corfi no, 1380 m, 5-26.VI.2001, YY, mt, 1 ex).
148. Polydrusus (Metallites) pallidus Gyllenhal, 1834
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII.-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 33; 20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, rd, 2 ex; 20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, sn, 1 ex. Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607 30.VII.2008, MB PO PD SH GN, sn, 7 ex; 30.VII.-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex, 20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, sn, 1 ex. Stagno Piccolo, torbiera, 1331 m, 32 T 0533164 4926279, 20.VIII.2008, GN, sn, 1 ex.
250 Guadine: 1500 m, 21.VII.2001, DB PC, mt, 6 ex.
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, 1254 m, 32 T 0580330 4918125, 24.V.2008, GN MB, rd, 4 ex.
Corotipo. Europeo (Osella & Sabatini, 2003).
Note. Specie legata a boschi di conifere; l’adulto si ciba di foglie, mentre la larva vivrebbe nelle radici (Hoffmann, 1950). Già segnalata nella Riserva “Guadine Pradaccio” (Osella & Sabatini, 2003).
149. *Leiosoma concinnum Boheman, 1842
*Guadine: Corniglio (Parma), Lagdei, 1254 m, 32 T 0580330 4918125, 24.V.2008, GN MB, rd, 1 ex.
Corotipo. S-Europeo (Alpino-Appenninico settentrionale) (cfr. Winkler, 1932; Osella et al., 2005).
Note. Le specie italiane di Leiosoma Stephens, 1829 sono in corso di revi sione da parte di G. Pedroni, per cui vi è un margine di incertezza nella deter minazione. L. concinnum è noto in Italia solo delle regioni centro-settentrionali (Abbazzi & Osella, 1992; Colonnelli, 2003) ma non era stato sinora segnalato dell’Emilia-Romagna (Osella et al., 2005).
150. Magdalis (Panus) barbicornis (Latreille, 1804)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex.
Corotipo. Europeo (Barrios, 1986).
Note. Vive su Rosacee arboree ed arbustive (Barrios, 1986).
151. Acalles temperei Péricart, 1987
Agoraie: torbiera del Moggetto, 1326 m, 32 T 0532158 4926700, 21.VIII.2008, MB PO PD SH GN, va, 1 ex.
Corotipo. W-Mediterraneo: Alpi e Pirenei (Stüben et al., 2003).
Note. Specie legata al legno morto di latifoglie (Stüben et al., 2003).
251 152. Kyklioacalles provincialis (Hoffmann, 1960)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, cheese bait pt, 1 ex.
Corotipo. Alpino-Appenninico: Italia e Provenza (Stüben, 2003).
Note. Esiste un margine di incertezza nella determinazione di quest’unico esemplare in non perfette condizioni. Elemento legato al legno morto di latifo glie (Stüben, 2003).
153. Cotaster (Cotaster) cuneipennis (Aubé, 1850)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, rd sotto corteccia, 1 ex; 21.VIII.2008, MB PO PD SH GN, rd sotto corteccia, 6 ex.
Corotipo. Alpino-Appenninico (Hoffmann, 1954).
Note. Questa specie si rinviene nelle faggete sotto cortecce o nella lettiera (Hoffmann, 1954); è nota anche del Monte Penna (Dodero, 1908) e di Santo Stefano d’Aveto (Folwaczny, 1973), località molto vicine alla sopracitata Ri serva.
154. Anthonomus (Anthonomus) rubi (Herbst, 1795)
Agoraie: faggeta mista, 1350 m, 32 T 0533005 4926324, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 1 ex. Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, sn, 1 ex.
Corotipo. Asiatico-Europeo (Casalini & Colonnelli, 2001).
Note. Specie comunissima in tutta Italia e in gran parte della Regione Pale artica su Rubus (Colonnelli, 2007).
155. Cionus tuberculosus (Scopoli, 1763)
Agoraie: Lago Agoraie di Fondo, torbiera, 1326 m, 32 T 0533264 4926607, 30.VII.2008, MB PO PD SH GN, sn, 2 ex.
Corotipo. Europeo (Casalini & Colonnelli, 2001).
Note. Specie legata a Scrophulariaceae di prati umidi (Casalini & Colon nelli, 2001).
252 Trenta specie di Curculionidae (*) sono ora note della Riserva “Guadine Pradaccio” (cfr. Osella & Sabatini, 2003); solo 11 di quella “Agoraie di Sopra e Moggetto”, tuttavia altre 22 sono state segnalate di località molto vicine a quest’ultima Riserva e potrebbero esservi presenti: Otiorhynchus (Acunotus) lutosus Stierlin, 1858 di Santo Stefano d’Aveto (Osella et al., 2005), O. (Do rymerus) sulcatus (Fabricius, 1775) del Monte Bue (Magnano, 1978) e del Monte Penna (Osella et al., 2005), O. (Metopiorrhynchus) diversicollis Lona, 1939 del Monte Penna e di Rezzoaglio (Osella et al., 2005), O. (M.) litigio sus Magnano, 1967 di Santo Stefano d’Aveto (Magnano, 1967; Osella et al., 2005), O. (M.) vernalis Stierlin, 1861 di Rezzoaglio e Santo Stefano d’Ave to (Osella et al., 2005), O. (O.) griseopunctatus nigerrimus A. Solari & F. So lari, 1904 di Santo Stefano d’Aveto (Solari & Solari, 1904, sub O. nigerrimus; Pesarini, 1968) e del Monte Penna (Solari & Solari, 1904; Pesarini, 1968; Farneti & Malatesta, 1975, sub O. nigerrimus), O. (O.) vehemens Boheman, 1843 di Magnasco (Osella et al., 2005), O. (Provadilus) strigirostris Boheman, 1843, Meirella florentina (Stierlin, 1884) e Pseudomeira ligurica (A. Solari & F. Solari, 1907) del Monte Penna (Osella et al., 2005), P. parvula (Seidlitz, 1865) del Monte Penna e di Santo Stefano d’Aveto (Osella et al., 2005), Trachyphloeus alternans Gyllenhal, 1834, T. asperatus Boheman, 1843, T. heymesi Hubenthal, 1934, T. laticollis Boheman, 1843, T. monspeliensis Hustache, 1932 e T. rectus Thomson, 1865 tutte del Monte Penna (cfr. Solari, 1933; Osella et al., 2005), Leiosoma cribrum (Gyllenhal, 1834) di Santo Ste fano d’Aveto (Osella et al., 2005), L. oblongulum Boheman, 1842 del Monte Penna (Daniel, 1905, sub Liosoma o.; Osella et al., 2005), Aparopion chevrola ti (Fåhraeus, 1843) della stessa località (Osella et al., 2005), di Santo Stefano d’Aveto e del Monte Fascia (Zuppa & Osella, 1999), Phloeophagus lignarius (Marsham, 1802) di Santo Stefano d’Aveto (Osella et al., 2005) e Ferreria marqueti apennina (Dieck, 1869) del Monte Maggiorasca (Osella & Di Marco, 1996, sub Raymondionymus m. apenninus) e di Santo Stefano d’Aveto (Osella, 1977, sub R. m. apenninus).
SCOLYTIDAE
Questa famiglia è rappresentata da circa 5800 specie (Rabaglia, 2002), 152 delle quali sono state finora segnalate d’Italia, comprese alcune importate con il legname esotico, ma probabilmente non insediatesi (Colonnelli, 2003; Kir
(*) Altre due sono state segnalate di località vicine: Otiorhynchus (Troglorhynchus) prolixus Rosenhauer, 1847 del Lago Santo Parmense (Osella et al., 2005) e Ferreria marqueti apennina (Dieck, 1869) della Val di Parma a Corniglio (Osella, 1977, sub Raymondionymus m. apenni nus).
253 kendall et al., 2008; Colonnelli, dati inediti). Si tratta di xilofagi primari che possono attaccare anche piante sane solo temporaneamente stressate (cfr. Ra baglia, 2002). Il materiale è stato identificato da E. Gatti.
156. Hylurgops palliatus (Gyllenhal, 1813)
Agoraie: faggeta mista, 32 T 0533005 4926324, 1350 m, 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, cheese bait pt, 1 ex; 30.VII-20.VIII.2008, MB PO PD SH GN, mt, 2 ex.
Corotipo. Sibirico-Europeo (Pfeffer, 1995).
Note. Si rinviene su Pinus e Abies, ai quali è talora dannoso (Pfeffer, 1995). In Italia è noto delle regioni continentali ma non di Sicilia e Sardegna (Colonnelli, 2003).
Discussione
Le segnalazioni di Coleotteri per le due Riserve fornite nel presente la voro sono state integrate con quelle disponibili in letteratura (cfr. Cerretti et al., 2003; Montagna, 2009; Spada et al., 2009, tab. 3; Vigna Taglianti, 2009; Zanetti, 2009), allo scopo di ottenere un quadro faunistico il più completo pos sibile (tab. 1): 174 specie risultano segnalate per la Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto” e 262 specie per la Riserva “Guadine Pradaccio”. Tali valori sono ovviamente destinati a crescere con il proseguire delle ricerche, sia perché non è stato sinora possibile identificare gli esemplari di alcune famiglie (es. Cantharidae, Scirtidae), sia perché la Riserva “Agoraie di Sopra e Moggetto” è stata investigata molto meno dell’altra Riserva, sia perchè specie appartenenti a famiglie o a sottofamiglie non ancora segna late per “Agoraie di Sopra e Moggetto” sono note di località limitrofe della Val d’Aveto (Rezzoaglio, Santo Stefano d’Aveto, ecc.): 2 specie di Gyrinidae (Franciscolo, 1979), 13 di Histeridae (cfr. Penati & Vienna, 2005), 3 di Ptiliidae (Dodero, 1908, 1916), 12 di Leiodidae Leiodinae (*) (Dodero, 1916; Poggi, 1983, Angelini, 1995; Poggi, 2001), 1 di Leiodidae Platypsyllinae (Zoia & Latella, 2006), 3 di Scarabaeidae (Binaghi et al., 1969; Palestrini, 1981), 6 di Aphodiidae (cfr. Carpaneto et al., 2005), 2 di Scirtidae (Focarile, 1960a), 1 di Psephenidae (Mascagni, 2005), 4 di Buprestidae (cfr. Curletti, 2005), 10
(*) Agathidium (Neoceble) rotundatum var. liguricum Dodero, 1916 descritto del Monte Penna (Dodero, 1916: 346) non è sinonimo di A. (N.) r. paganettii Reitter, 1908 come riportato da Perreau (2004) ma di A. (N.) r. rotundatum (Gyllenhal, 1827) (Angelini, 1995).
254 di Cryptophagidae (Luigioni, 1929; Angelini, 2005), 1 di Mycetophagidae (Poggi, 1983), 1 di Tenebrionidae Pimeliinae (Leoni, 1909; Gridelli, 1972; Gardini, 2005), 1 di Meloidae (Bologna, 1991) e 3 di Attelabidae (Osella et al., 2005). Inoltre, per la Riserva “Guadine Pradaccio” esistono citazioni solo a livello di famiglia (tab. 1) e specie non ancora segnalate per tale Riserva sono note di località vicine (Lagdei, Lago Santo Parmense, ecc.) (cfr. Gerini, 1953; Carpaneto et al., 2005; Penati & Vienna, 2005; Ratti, 2007). In tale contesto si è ritenuto quindi prematuro effettuare un’analisi zoogeo grafica e statistica del popolamento delle due Riserve; i dati disponibili (ric chezza di specie, presenza di entità rare, presenza di specie note a livello re gionale solo di tali località, ecc.) confermano comunque il notevole interesse conservazionistico delle due aree.
Tab. 1 – Famiglie e numero di specie segnalate per le due Riserve. Abbreviazioni. ? = citazione solo per la famiglia.
FAMIGLIA RISERVE Agoraie di Sopra e Moggetto Guadine Pradaccio Carabidae 23 24 Dytiscidae 8 3 Helophoridae 3 Hydrophilidae 2 3 Hydraenidae 3 Leiodidae 3 1 Scydmaenidae 1 3 Staphylinidae 64 91 Silphidae 2 Aphodiidae 1 Cetoniidae 1 2 Geotrupidae 1 1 Lucanidae 1 Melolonthidae 1 2 Rutelidae 1 Trogidae 1 Dascillidae 1 Byrrhidae 1 Dryopidae 2 Artematopodidae 1 continua
255 FAMIGLIA RISERVE Agoraie di Sopra e Moggetto Guadine Pradaccio
Elateridae 1 13 Buprestidae 1 Lycidae 2 1 Cantharidae 1 Lampyridae 1 Dermestidae ? Bostrichidae ? Ptinidae 2 3 Lymexylidae 1 Trogossitidae 1 Dasytidae 8 5 Malachiidae 3 1 Nitidulidae 9 Monotomidae 1 2 Cucujidae ? Biphyllidae 1 Cerylonidae 1 1 Alexiidae 1 1 Byturidae 1 1 Cryptophagidae 1 Endomychidae 1 1 Coccinellidae 3 5 Latridiidae 2 Mycetophagidae ? Tetratomidae 1 Melandryidae 1 3 Zopheridae 1 2 Tenebrionidae 1 2 Oedemeridae 3 Pyrochroidae 1 Anthicidae ? Salpingidae 1 2 Cerambycidae 4 7 Chrysomelidae 12 21 Curculionidae 11 30 Scolytidae 1 2 Totale 170 263
256 Ringraziamenti. Il presente lavoro è stato realizzato nell’ambito del progetto “LIFE04 NAT/IT/000190” cofinanziato (50%) dalla Commissione Europea, Bruxelles e dall’Ufficio Cen trale Biodiversità, Corpo Forestale dello Stato, Roma. Si ringraziano: Marco Panella, Giulia Uricchio, Gianni Zanoni dell’Ufficio Centrale Biodiversità per la loro fattiva collaborazione per la realizzazione della pubblicazione. Ringraziamo inoltre Pamela Dallatana (Felino), Mar co Bardiani, Alessia Gibertoni, Sönke Hardersen e Laura Spada (Centro Nazionale per lo Stu dio e la Conservazione della Biodiversità Forestale “Bosco Fontana” di Verona) per l’aiuto in laboratorio e/o durante le raccolte sul campo, Robert Angus (University of London, UK) per la determinazione degli Helophorus di “Guadine Pradaccio”, Alessandro B. Biscaccianti (Ro ma) per la determinazione dei Tenebrionidae Alleculinae, Marco A. Bologna (Università degli Studi Roma Tre, Roma) per la determinazione degli Oedemeridae di “Guadine Pradaccio”, Gior gio Castellini (Museo di Storia Naturale della Maremma, Grosseto) per la determinazione de gli Scydmaenidae, Roberto Fabbri (Ferrara) per la determinazione dei Byrrhidae, Giorgio Ferro (Villorba) per la determinazione degli Hydraenidae, Enzo Gatti (Ufficio Territoriale per la Bio diversità di Belluno, Belluno) per la determinazione degli Scolytidae, Michael Geisthardt (Kar ben-Petterweil, Germania) per la determinazione dei Lampyridae, Piero Leo (Cagliari) per l’invio di informazioni sui Tenebrionidae, Alan Leoni (Museo di Storia naturale, Università degli Studi di Parma) per l’invio di materiale bibliografico, Franco Mason (Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale “Bosco Fontana” di Verona) per il costante sup porto, Fabio Penati (Museo Civico di Storia Naturale, Genova) per l’invio di informazioni sugli Histeridae, Carlo Pasqual (Treviso) per la determinazione di alcuni Malachiidae, Giuseppe Platia (Gatteo) per la determinazione degli Elateridae, Roberto Poggi (Museo Civico di Storia Naturale, Genova) per l’invio di materiale bibliografico e per aver fornito la bozza (in stampa) del lavoro po stumo di Nino Sanfilippo sui Dytiscidae di “Agoraie di Sopra e Moggetto”, Wolfgang H. Rücker (Neuwied, Germania) per la determinazione dei Latridiidae e Gianfranco Sama (Cesena) per la determinazione dei Cerambycidae.
RIASSUNTO
Sono forniti reperti di 156 specie appartenenti a 52 taxa di gruppo famiglia (Alexiidae, Arte matopodidae, Biphyllidae, Byrrhidae, Byturidae, Cantharidae, Cerambycidae, Cerylonidae, Ceto niidae, Coccinellidae, Curculionidae, Dascillidae, Dasytidae, Dryopidae, Dytiscidae, Elateridae, Elmidae, Endomychidae, Geotrupidae, Haliplidae, Helophoridae, Heteroceridae, Hydraenidae, Hydrochidae, Hydrophilidae, Lampyridae, Latridiidae, Leiodidae Cholevinae, Limnichidae, Lu canidae, Lycidae, Lymexylidae, Malachiidae, Melandryidae, Melolonthidae, Monotomidae, Niti dulidae, Noteridae, Oedemeridae, Ptinidae (= Anobiidae), Pyrochroidae, Rutelidae, Salpingidae, Scolytidae, Scydmaenidae, Staphylinidae Dasycerinae, Staphylinidae Pselaphinae, Tenebrionidae Alleculinae, Tetratomidae, Trogidae, Trogossitidae, Zopheridae) provenienti da due Riserve Natu rali appenniniche (“Agoraie di Sopra e Moggetto” e “Guadine Pradaccio”) e dalle aree limitrofe. Complessivamente risultano segnalate 170 specie per la Riserva “Agoraie di Sopra e Mog getto” e 263 per quella di “Guadine Pradaccio”. Agabus (Gaurodytes) guttatus guttatus (Paykull, 1798) (Dytiscidae) è segnalato con certez za dell’Emilia-Romagna; Enochrus (Lumetus) ochropterus (Marsham, 1802) (Hydrophilidae) e Simo hirticornis (Herbst, 1795) (Curculionidae) sono specie nuove per la Liguria; Aplocnemus (Aplocnemus) alpestris Kiesenwetter, 1861 (Dasytidae), raccolta in entrambe le Riserve, è nuova per l’Appennino; Esolus parallelepipedus (P.W.J. Müller, 1806) (Elmidae) e Leiosoma concin num Boheman, 1842 (Curculionidae) sono nuove per l’Emilia-Romagna. Aplocnemus (Aplocnemus) alpestris Kiesenwetter, 1861 (Dasytidae) è segnalata per la prima volta per il Kazakhstan; Dasytes (Hypodasytes) erratus Schilsky, 1895 (Dasytidae) è segnalata per la prima volta dei Balcani (Croazia e Bulgaria).
257 Le segnalazioni per la Sardegna di Helophorus (Rhopalhelophorus) obscurus Mulsant, 1844 (Helophoridae) sono riferite ad H. (R.) subarcuatus Rey, 1885.
SUMMARY
Notes on the Beetles of the Nature Reserves “Agoraie di Sopra e Moggetto” (Liguria, Ge noa) and “Guadine Pradaccio” (Emilia-Romagna, Parma) (Coleoptera).
Records of 156 species belonging to 52 taxa of family group (Alexiidae, Artematopodidae, Biphyllidae, Byrrhidae, Byturidae, Cantharidae, Cerambycidae, Cerylonidae, Cetoniidae, Coc cinellidae, Curculionidae, Dascillidae, Dasytidae, Dryopidae, Dytiscidae, Elateridae, Elmidae, Endomychidae, Geotrupidae, Haliplidae, Helophoridae, Heteroceridae, Hydraenidae, Hydrochi dae, Hydrophilidae, Lampyridae, Latridiidae, Leiodidae Cholevinae, Limnichidae, Lucanidae, Ly cidae, Lymexylidae, Malachiidae, Melandryidae, Melolonthidae, Monotomidae, Nitidulidae, No teridae, Oedemeridae, Ptinidae (= Anobiidae), Pyrochroidae, Rutelidae, Salpingidae, Scolytidae, Scydmaenidae, Staphylinidae Dasycerinae, Staphylinidae Pselaphinae, Tenebrionidae Alleculinae, Tetratomidae, Trogidae, Trogossitidae, Zopheridae) from two Apennine Nature Reserves (“Ago raie di Sopra e Moggetto” and “Guadine Pradaccio”) and neigbouring areas are provided. 170 species of Coleoptera are known from the Nature Reserve “Agoraie di Sopra e Mogget to” and 263 from that of “Guadine Pradaccio”. Agabus (Gaurodytes) guttatus guttatus (Paykull, 1798) (Dytiscidae) is recorded for certain for Emilia-Romagna region; Enochrus (Lumetus) ochropterus (Marsham, 1802) (Hydrophilidae) and Simo hirticornis (Herbst, 1795) (Curculionidae) are firstly recorded for Liguria region. Aplo cnemus (Aplocnemus) alpestris Kiesenwetter, 1861 (Dasytidae), collected in both Reserves, is new for the fauna of Apennines. Esolus parallelepipedus (P.W.J. Müller, 1806) (Elmidae) and Leiosoma concinnum Boheman, 1842 (Curculionidae) are firstly recorded for Emilia-Romagna region. Aplocnemus (Aplocnemus) alpestris Kiesenwetter, 1861 (Dasytidae) is firstly recorded for Kazakhstan; Dasytes (Hypodasytes) erratus Schilsky, 1895 (Dasytidae) is firstly recorded for Balkans (Croatia and Bulgaria). The Sardinian records of Helophorus (Rhopalhelophorus) obscurus Mulsant, 1844 (Helopho ridae) are referred to H. (R.) subarcuatus Rey, 1885.
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