. - , ••••• v;-./ ...... opeet, u cmane i aià u pooe uomuaz, n compagnia una autoambulanze, plotone un sanità, di compagnie due complementi, rpa l dvsoe opedv ateì r rgiet d fnei, n reggimento di un fanteria, uomini 314 di reggimenti sottuff., 84 tre una uff., ed altresì 61 di comando comprendeva quartiere complessiva divisione un forza la ff. una maggiore comprendeva contruppa; stato comando di polizia il capo di con Rossi; sezione Amilcare, Rinaldo Farina col. brigata ten. di il generale il divisione la i elsoe pr fet dle teuni eeih e el dmnet pr le per diminuente della e generiche attenuanti delle effetto (per reclusione di ep aea n fra i 2 uf, 5 stuf, 99 oii i rpa i 6 Rgt. 6° il 70 di truppa; forza di ■aveva una uomini 1949 sottuff., 252 uff., 126 di forza una aveva seppe miitain, n cmana aetei ua opgi mcla, n compa­ una macellai, compagnia una panettieri, compagnia una amministrazione, frt, iiai setts abtaimne mltr gà set abtai rientrati, arbitrari assenti già militari arbitrariamente, assentatisi militari feriti, c aioa L Dvsoe opedv, r i servizi i tra comprendeva, Divisione La Cadibona. i rilei e i ai evz; l 5 g. atra cmnao a cl Sri Giu­ Sordi col. dal comandato Fanteria, 15° il Rgt. servizi; vari i ed artiglieria di la che risulta diario al annesso specchietto uno Da stessa. alla accesso di e cazione atra cmnao a cl Cir Csr cmrnea 3 f. 15 otf. 1248 sottuff., 165 uff., 73 comprendeva Cesare Chiari col. dal comandato Fanteria, ia cniin amseih, odzoi e treo vaiià mltr deceduti militari viabilità, e terreno del condizioni atmosferiche, condizioni mica, rpo inei u gup cleaet, n rpo ionmni u battaglione un rifornimenti, gruppo un collegamenti, gruppo un pionieri, gruppo ed il il ed oii i rpa i 3 Rt Atgira cmnao a mg. iin Francesco, Viviani magg. dal comandato Artiglieria, Rgt. 3° il truppa; di uomini Beca a . neo oiin, d lsadi e a ua apgao (Pavia). Carpignano Cura a ed Alessandria ad Lodigiano, Angelo S. a Brescia, a che era in movimento per raggiungere il fronte appenninico di Ponti dell Oglio dell Ponti di appenninico fronte il Fanteria raggiungere Rgt. 5° per del Btg. movimento III il in esclusi era risultavano che forza questa Da veterinaria. gnia iiin, n aa gnao 95 peetv l sget fsnma comandava fisonomía: seguente la presentava 1945, gennaio 1 data in Divisione, e Srho Qace eat rslaa itcao ur dl etr dla Divisione della settore del fuori distaccalo risultava reparto Qualche Serchio. del ct sl9tiià iiae i use oz cm ipgae dfnee l suolo il difendere a impegnate come forze queste di militare sull9attività scute la presso processato stato è , Armala cosidetta della divisioni delle im cn ut i ouet d prch rgiet ce a ottiao ace il anche costituivano, la che reggimenti parecchi di documenti i tutti con sieme l iro el Dvsoe iut rdto n ae de euni oi vrain nella variazioni voci: seguenti (die base in redatto risulta Divisione della Diario Il oz i Lgra Es ea rtcmne otolt dla oz mltr germaniche militari forze dalla controllata praticamente era Essa Liguria. in forze ilczoe e rpri atvt operativa attività reparti, dei dislocazione rvvn s sgaa i iacae ceim opruo ubiae l sentenza si la esse Marco pubblicare, dove parte opportuno dalla crediamo nessuno minacciare, di­ momento, si di sognava tuttavia fuggevole si Poiché un rassegna. salvo trovavano questa che, di patria compito della è non il processo Cassazione sul di corte giudizio dalla li confermata stata è sentenza la ; valore) al decorazioni iro el Dvsoe atra Marina Fanteria Divisione della diario ul f pr ugi ei ’nc atvt e rocpzoe el Divisione della preoccupazione e attività l’unica mesi lunghi per fu quale anni 10 a 1947 giugno 27 il condannato e Genova di straordinaria d’Assise Corte d migt d qet pr a rtzoe el csa lr ce el ve i comuni­ di vie delle che oltre costa della protezione la per queste da impiegata ed iiaaet al mtvzoi i iit) iurat i Frn; a sa risulta essa da Farina; il riguardante diritto) di motivazioni alle • limitatamente libertà, la riacquistò Farina il anche ed amnistie le poi Intervennero 1948. aprile » 2. e proo nurzoae pi auo el mn dle oz priin, in­ partigiane, forze delle mani nelle caduto poi è insurrezionale periodo Nel l eeae mlae aia cmnat dla iiin Sn ac, una Marco, San divisione della comandante Farina, Amilcare generale Il ì l ». LA D IV ISIO N E FA N TER IA M ARINA « SAN MARCO » MARCO SAN « ARINA M IA TER N FA E N ISIO IV D LA t. e 6 Rt Fnei ce i rvv sl rne pennc dla Valle della appenninico fronte sul trovava si che Fanteria Rgt. 6° del Btg. L LTA ARTGI N LGURIA U LIG IN A N IA TIG R PA LOTTA LA E uff., 6 stuf. 14 umn d tup e ea ilct a dislocato era ed truppa di uomini 1246 sottuff.., 168 « a Mro» prne o gos dle sue delle grosso col operante Marco » San « nostra » e , « n rpo slrtr, un esploratori, gruppo un nemica », tiià ee ne­ aerea attività «San «San

] 8 LA DIV. «SA N MARCO» E LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURIA militari fucilati, visite del generale a reparti, visite di autorità alla divisione. Pub­ blichiamo tini di seguito il diario del periodo che va dal 15 marzo al 16 aprile 1945; si tratta del periodo conclusivo prima dell’insurrezione ; abbiamo tenuto con­ to soltanto delle seguenti voci del diario: varianti nella dislocazione dei reparti, attività operativa « nostra » e « nemica », militari deceduti e feriti in combattimento o in seguito ad azione nemica; sono queste infatti le voci di maggiore interesse. Dulia lettura del diario risulta, come il lettore avrà modo di constatare, il ótale impiego delle forze della Divisione esclusivamente in operazioni contro le forma­ zioni partigiane; per contro risulta altresì la mole complessiva delle azioni con­ dotte da quest’ultime quotidianamente e con indomito accanimento contro il dispo­ sitivo avversario. Eguale è il tenore del diario della Divisione anche per quatt o si riferisce ai mesi antecedenti (ni. d. p.).

I

Sentenza della corte d’A ssise di Genova contro il Gen. F arina

Diritto

Sulla eccezione pregiudiziale di Amnistia osserva la Corte che al suo accoglimento ostano due circostanze inoppugnabili: Io) l’avere il Farina rivestito elevate funzioni di comando mi­ litare; 2°) l’essere stato causa principale determinante delle uccisioni avvenute per distruggere le forze della liberazione. L’art. 3 del D. P. 22-6-1946 n. 4 contempla appunto le due ec­ cezioni anzidette, e non accenna a funzioni elevatissime di comanda militare, ma soltanto a funzioni elevate. Ora, non pare affatto consentito che si possa mettere in dubbio che un generale di brigata, incaricato del comando di una Divisione, non debba qualificarsi come persona rivestita di elevate funzioni di comando militare. Quando, poi, con tale qualifica, si tenga in relazione l’attività mul­ tiforme, effettivamente spiegata dal Farina a favore della causa nazi­ fascista e a danno correlativamente della causa nazionale, neppure è consentito di dubitare che la presunzione di responsabilità, già insi­ ta nel comando rivestito, non sia rimasta in concreto pienamente confermata. 11 processo potrebbe anzi riteneisi senz’altro concluso ed esaurito estraendo dal complesso materiale la soia circostanza che il Farina ottenne il consenso, per usare le sue stesse espressioni, dal Comando Supremo tedesco della Lombardia di cedere due battaglioni della di­ visione « S. Marco » per essere inviati a combattere sul fronte appen­ ninico contro gli alleati e le forze regolari nazionali. È questo indub­ biamente un fatto tipico di collaborazione militare, imputabile perchè S i giori risultati e vendicare così i nostri com pagni caduti sotto il piom bo bo piom il sotto caduti pagni com nostri i così vendicare e risultati giori Si 4 surrezione, il F arina, « per ordine del com ando suprem o germ anico » anico germ o suprem ando com del ordine per « arina, F il surrezione, 4 mHhmNhhhhhhhK ricordava che partigiani catturati in com battim ento in uniform e delle delle e uniform in ento battim com in catturati partigiani che ricordava ieas piinei i guerra. di prigionieri siderarsi nuzioso interrogatorio, m entre partigiani catlurati in com battim ento, ento, battim com i­ in m un catlurati dopo fucilati partigiani essere entre m dovevano aniche, germ interrogatorio, e nuzioso italiane F.F.A.A. r al mao nn oeao see uiai n uno rn d con­ da erano quanto in fucilati essere potevano non ano, m alla i arm E d è anche incitam ento a perseverare per conseguire sem pre mag- mag- pre sem conseguire loro per la tta tu perseverare a prodigano ento incitam traviati, anche fratelli è d nostri E i piono com che ale m dei sicari al soldo del nem ico ». ico zona. nem del della soldo al del ribellistica ati sicari l’attività edesim dei m im stroncare che per­ per suo energia dipendenti ento m divisione loro iei com m la a alla i e tti tu soggiungeva, attività rivolto a va Kesselring, ’elogio ­ L antipartigiana, p « ra lotta aresciallo m che sonale: efficace del 30-12-1944 la l’elogio per data ettere in trasm giorno sede con del divisionale, ordine azioni altro inform con servizio se­ del in segreto in soltanto nucleo del a m dante ario m som giudizio un previo fucilati, essere vano rsna n drvzoe cnema osgezae elodn pro­ dell’ordine conseguenziale a conferm e antecedente. atico derivazione m gram una generale presenta di grado del eno alm dove­ rivestito violente, ufficiale azioni un personali­ di divisione. successive fra di di ostaggi ordine caso ad nel guilo prendere che, dovevano rilievo si aggior ero, m num di tà aggior m in bande disertori disarm ati e renitenti di leva dovevano essere in o ltrati in in ltrati o in essere dovevano leva di renitenti raccolta. com­ e di il partecipazione ati pi una cam disarm durante ostrata dim disertori prigionieri essere presi potesse quali banda, i a per o ento, partenenti ap battim che ordinava tanto si dovesse fare per disertori presi con le arm i in pugno, m entre entre m altret­ pugno, in che i e arm le con fucilati, presi essere disertori dovevano per bande, fare delle dovesse si lotta tanto nella parti- attiva (bande ico nem al pito com ente quale continuam l’altro, fra causare ulava, di form quello applicazione, essenziale, integrale avere veva in) edt d umii maeil, qat pù eii os possibile. fosse feriti più quanti e do­ ateriali, m stesso e ini uom l’ordine di che esso perdite prem giane) arina, F il tedesco, ando Com dal tato a Faia top prioaegao prh ptse see tt det­ stato essere potesse perchè particolareggiato, troppo arina, F ilitare. dal m coniando di funzioni elevate di {»osto in essere con coscienza e volontà da persona, ripetesi, rivestita rivestita ripetesi, persona, da volontà e coscienza con essere in {»osto E infine, in data 14 aprile 1945, quasi cioè alla vigilia della in- in- della vigilia alla cioè quasi 1945, aprile 14 data in infine, E Con altro ordine del giorno in data 8 m arzo 1945 il Farina, nel nel Farina, il 1945 arzo m 8 data in giorno del ordine an­ com altro Con colonnello dal ti etu rip furono tassativi ordini stessi Gli apparse fossero ove località nelle che infine ordinava arina F 11 R icordato poi il m etodo della esecuzione program m atica, il F arina arina F il atica, m program esecuzione della etodo m il poi icordato R ato firm e, p p tru sue alle 1944 ottobre 13 giorno del ell’ordine N a usse nh Flr eccezione. Fallra anche sussiste Ma A I. SN AC » L LTA ATGAA N LIGURIA IN PARTIGIANA LOTTA LA E » MARCO SAN « DIV. LA 19 20 LA DIY. « SAN MARCO » E LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURIA

Si è eletto dal Farina, nel suo primo interrogatorio che pochi rastrellamenti furono eseguiti, con puntate di uno o tre reparti, e che avrebbero avuto soltanto uno scopo difensivo o di ricuperare uomini o materiali catturati, ma tale affermazione fu smentita clamo­ rosamente dalle risultanze. Il teste Botta Armando, capo partigiano della formazione Reba- gliati, ha riferito sulla aggressività delle formazioni della « S. Marco » specie in territorio di , ricordando in particolare due episodi cruenti r la sorpresa cioè di alcuni partigiani attendati che furono subito trucidati, e la cattura con conseguente immediata fu­ cilazione di altri cinque partigiani in altro rastrellamento, dell’otto­ bre 1944. Soggiunse il teste che due militari della « S. Marco » ebbero un premio di L. 10.000 dal Farina per avere fucilato un informatore della detta formazione partigiana, e concluse che le modalità e la frequenza sistematica dei rastrellamenti rivelavano chiaramente che non av­ venivano per iniziativa singola, ma rientravano nella pratica attua­ zione di un programma prestabilito e ben definito dallo stesso Farina. E in ciò fu conforme l’altro teste Botta Avv. Emilio, altro capo partigiano. Sui rastrellamenti e sulle conseguenti uccisioni, hanno riferito i vari comandi dei carabinieri con loro verbali, e così la tenenza di Acqui riferì che in Bistagno il 9 ottobre 1944 da elementi della « S. Marco » fu ucciso certo Panaro e bruciata la sua casa; il 31 gen­ naio 1945 furono fucilati i fratelli Carena, e certo Minardi, il 22 aprile 1945 fu ucciso certo Coffareili di 17 anni, che in frazione Martino di Pareto furono FU novembre 1944 fucilati quattro partigiani rastrella­ li. Il comando della Compagnia di riferì che in fu­ rono fucilati tre partigiani, certi Marcenaro, Rocca, Parodi, e ucciso con brutale malvagità, il 20-4-1945 il ragazzo Ferro Bruno mentre attendeva a far pascolare un gregge, « perchè sarebbe diventato un ribelle », che in (sede del Farina) furono fucilati certi Cec­ chin, Scorpelli, Cadilona oltre i disertori della « S. Marco », ten. Zap- pia e serg. Orlando e che altre fucilazioni avvennero in zone limitrofe. Nello stesso verbale fu riferito che di tutto ciò era a conoscenza il Farina, che tali eccessi aveva tollerato, in coerenza al suo pubblico atteggiamento di convinto assertore della concezione nazifascista. Che a Stella, nel gennaio 1945, fu ucciso un partigiano condannato dal Tribunale di , catturato in combattimento, appena uscito dallo ospedale, con le stampelle e che nell’aprile 1945 fu uc­ ciso il partigiano Beristone, che infine nel novembre 1944 fu ucciso altro partigiano detto Franco. Nello stesso verbale fu ribadito che i rastrellamenti e le fucilazio­ LA DIV. « SAN MARCO » E LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURIA 21 ni venivano ordinati dal Farina, tramite il col. Sardi, che a dal 7 ottobre 1944 al 26 aprile 1945 avvennero molti e feroci rastrella­ menti, fu fucilato il parroco della frazione Maddalena, Don Minetti, rieH’ottobre 1944 un partigiano ufficiale, comandante la Brigata Ga­ ribaldi inov. 1944); il sostituto procuratore della Repubblica Drago 130 die. 1944), commissario partigiano, e un suo dipendente, certo Ettore; che furono catturati 200 ostaggi il 16-2-1945 per ottenere in­ formazioni su dislocazioni partigiane (quindi liberati) che altri tre partigiani furono uccisi in combattimento (27-2-1945) ; che a furono fucilati 5 partigiani (29-9-1944), che a 7 civili furono trucidati dal tenente Danon (25-2-1945), e che il Farina per questi misfatti lo avrebbe soltanto trasferito, che infine la Divisione S. Marco era ricordata ovunque con terrore. Di altre numerose fucilazioni di partigiani diede atto il verbale dei Carabinieri di Canelli. Il funzionamento del Tribunale ordinario e straordinario della divisione completò la serie delle fucilazioni. La difesa principale del Farina, di essere stato costretto ad emet­ tere l’ordine del giorno 11-10-1944, nonché i successivi, dai Comandi tedeschi e di non avere avuto la possibilità di impedirne la esecuzione, che questa deve attribuirsi esclusivamente a iniziativa dei comandi subordinati, e che tale iniziativa fu da esso disapprovata, non solo contrasta con il principio giuridico assodalo in materia di colla­ borazionismo, che gli ordini illegi ttimi non sono discriminanti, ma è smentita dalla vastità e imponenza dell’azione collettiva cruenta e sistematica, dalla ininterrotta persecuzione delle forze partigiane, nonché dalla impossibilità che esso Farina, quale comandante della divisione, non ne fosse mai venuto a conoscenza, per quanto estesa fosse la dislocazione delle sue truppe. L’azione repressiva risultò invece da esso determinata avendo i suoi subordinati riferita contro di lui la spinta ad agire in modo si­ stematicamente feroce. Non un episodio di esemplare punizione da parte del Farina fu provato dalla difesa, e del resto se cosi si fosse comportato il Farina, dopo la emanazione degli ordini, fatti propri, se anche ispi­ rati dai tedeschi e per tema dei medesimi, si sarebbe posto in assurda contraddizione con sé stesso, e la sua resipiscenza avrebbe avuto una ripercussione ostile da parte dei suoi stessi subordinati, decisi per temperamento, addestramento e disciplina, (o meglio indisciplina) a condurre la lotta antipartigiana a qualsiasi eccesso. Non coazione pertanto, e non riserva mentale nella emanazione dell’ordine, poiché la esecuzione concreta ininterrotta, vi corrispose appieno: una adesione convinta al piano nazifascista e volontarietà caratterizzarono l’azione del Farina. LA DIV. « SAN MARCO » F. LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURIA

Questa fu sempre intransigente in quanto fu diretta a perseguire l’obiettivo principale della distruzione delle forze partigiane, mai aliena da eccessi disumani inutili. Neppure è fondata l’obiezione difensiva che per l’ingerenza dei comandi tedeschi e specialmente per il servizio di collegamento da essi predisposto, sarebbe stato impossibile al Farina disobbedire dal momento che egli stesso dichiarò di avere tentato in ogni modo di <; sganciarsi » dalla pressione tedesca, riuscendovi in gran parte, e dal momento che aveva pur sempre conservato una certa autonomia tatti­ ca e di condotta tali, da ridurre sensibilmente le conseguenze dannose della lotta antipartigiana. Ciò è dimostrato, non fosse altro, dal fatto che è riuscito a liberare ostaggi su vasta scala, a impedire rappresa­ glie, e specialmente saccheggi e requisizioni, a far risarcire, almeno in parte, danni arrecati dalle sue truppe e a comportarsi con umanità e pietà verso feriti e caduti, senza discriminazione fra elementi della sua Divisione e forze partigiane. Tali episodi depongono certamente a suo favore, e lo rendono meritevole di particolari attenuanti, ma non possono annullare la sua attività collaborazionistica, e le conseguenze derivatene, di parte delle quali, finì per riversare, senza peraltro darne la prova, la re­ sponsabilità oltreché sui suoi subordinati, anche su elementi estranei alla sua divisione, che tuttavia agivano, se non incorporati, quanto meno alle dipendenze o in collegamento con la stessa. Irrilevante è, quindi, la versione difensiva, che di quasi tutte le uccisioni si sia data ingiustamente colpa alla « S. Marco », quando le diligenti ed esaurienti indagini dei Carabinieri come sopra riassunte, hanno obiettivamente accertato la responsabilità del suo comandante. La figura del Farina, è apparsa alquanto strana, incerta, contrad­ ditoria, non immune da quella psicosi che sarebbe stata causa del mal costume collettivo, da esso accennato nel suo memoriale a di­ fesa. (f. 102). Egli si trovò in una situazione certamente difficile e imbarazzan­ te, di costante preoccupazione per la sua responsabilità sia verso i te­ deschi sia verso le forze partigiane. Cercò in sostanza di destreggiarsi con gli uni e con gli altri, come è dato rilevare, ad esempio dalle intese precorse con i componenti di una commissione alleata, Migliorini e Manzo, non trascurando tuttavia contemporaneamente la persecuzione partigiana, del che è riprova, fra l'altro, la mancata conclusione dapprima di un accordo sollecitato dai comandi partigiani, perchè le forze contrastanti catturate avessero trat­ tamento di prigionieri di guerra, e allentando finalmente la pressione, grado a grado che le sorti volgevano favorevoli alla causa della libe­ razione. Ciò stante, devesi ritenere che il Farina agì con coscienza e LA DIV. « SAN MARCO » E LA LOTTA ¡’ARTIGIANA IN LIGURIA 23 volontà, e che rimasero integrati tutti gli estremi soggettivi e ogget­ tivi del reato di collaborazione militare ai sensi dell’art. 51 C.P.M.H. in concorso di uccisioni che si ricollegano alla sua azione positiva e idonea con rapporto di causalità materiale e psichica. Dopo ciò, sarebbe un fuor d’opera rammentare che ai sensi del­ l’art. 40 cpv. C. P. non impedire un evento che si ha l’obbligo giuri­ dico di impedire equivale a cagionarlo. Nel reato anzidetto resta assorbito quello di intelligenza col ne­ mico, preveduto dal successivo art. 54, in quanto la intelligenza è già presupposta e insita nella specifica forma concreta di collabora­ zione militare. Le decorazioni al valor militare di cui risulta insignito il Farina, consentono di applicargli la diminuente prevista dall’art. 26 n. 1. C.P.M.G. onde, alla pena di morte può essere sostituita la reclusione ila 10 a 20 anni e, nella specie, tenuto pur conto delle attenuanti ge­ neriche, si stima pena congrua quella meno grave consentita dalla pre­ detta disposizione, in 10 anni di reclusione (art. 62 bis-63 u.p. C. P.). Devesi pure applicare il condono di anni 5 ai sensi dell’art. 9 D.P. 22-6-1946 n. 4.

P. Q. M.

in parziale modifica della rubrica, dichiara Farina Amilcare col­ pevole del reato di cui alFart. 51 C.P.M.G. come ascrittogli al capo 1° della rubrica in esso restando così assorbito il reato di cui all’art. 54 stesso codice, come ascrittogli, al 2° capo della rubrica stessa, con le attenuanti generiche di cui all’art. 62 bis C.P. comune. E visti oltre i citati, gli art. 433-488 C.P.P. lo condanna ad anni 10 di reclusione e alle spese. Visto l’art. 9 D.P. 22-6-1946 n. 4 dichiara condonati anni 5 della predetta pena. Genova, 27 giugno 1947

f.to il Presidente Risso. f.to il Consigliere Barbaro. f.to il Cancelliere Bonistalli.

Con sentenza 7 aprile 1948 la Corte di Cassazione rigetta il ri­ corso, dichiara condonata la residua pena e condanna il ricorrente ai pagamento di L. 5000 a favore della Cassa delle Ammende. 24 LA DIV. « SAX MARCO » E LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURIA

l i

D iario della divisione

15 marzo 1945. - Reparti del 5° Rgt. Fanteria in rastrellamento nella zona di Acqua Bianca sono rientrati nelle loro sedi. — Da notizie pervenute questa notte ribelli facevano saltare il ponte sulla ro­ tabile secondaria di S. Marzano. 16 marzo 1945. - Questa mattina reparti del Quartiere Comando e del 3° Art. effettuavano un’azione di rastrellamento nella zona di Bric di Fracciata e monte S. Giorgio catturando un disertore e fermando due renitenti alla leva. — Un reparto del 1/5 Fanteria rientrato dal rastrellamento della zona di Ac­ quabianca ha catturato un partigiano fugandone un altro che abbandonava un mi­ tra ed una bomba a mano americani. — Il giorno 14 corrente il 1/3 Art. in azione di rastrellamento effettuato nella zona di Serole catturava 9 partigiani disarmati. — Ieri alle ore 11, una pattuglia del 3° Art. veniva attaccata di sorpresa da partigiani nella zona di Denice. Pronta reazione fugava nemico. Nostre perdite un ferito. — Un marò del 1/3 Art. rimasto ferito in seguito ad attacco di partigiani. 17 marzo 1945. - Nella giornata di ieri una pattuglia del Gr. Esploratori effet­ tuava una puntata nella zona di Bubbio e Cessole con esito negativo. Nello stesso giorno un’altra pattuglia dello stesso reparto effettuava una puntata nella zona di Rocchetta, con esito negativo. — Alle ore 17 di ieri un sottufficiale e un graduato del 3° Art. in località Mombaldone venivano attaccati da partigiani. Malgrado là pronta reazione il gra­ duato veniva catturato e il sottufficiale gravemente ferito riusciva a rientrare al reparto. È stato disposto per il rastrellamento della zona. — Un sottufficiale della 3a Btr. 3° Art. rimasto ferito in seguito ad attacco di partigiani. 18 marzo 1945. - Ieri pattuglie del Gr. Esploratori effettuavano puntate nella zona di Castelmoro Belbo e Terzo catturando, senza subire perdite, 3 partigiani, 2 disertori e 3 renitenti alla leva. — Nello stesso giorno un reparto 5° Fanteria effettuava una puntata su Mio glia, Pareto, Robsano fermando due renitenti alla leva e un civile sospetto. — Ieri una pattuglia del II/3 Art. effettuava il rastrellamento della zona dì Montenotte catturando un disertore armato di fucile. — Ieri una pattuglia del 1/3 Art. effettuava una puntata nella zona di Mom­ baldone fugando partigiani. Nostre perdite: un sottufficiale ferito. Perdite nemiche non accertate. — Ieri pomeriggio in località Mombaldone veniva catturato un marò del 1/3 Art. — Ieri alle ore 10,30, dieci partigiani attaccavano il Presidio di Cairo. Pronta reazione fugava gli attaccanti. — Stamani alle ore 10, in località Perti, partigiani assalivano un autocarro civile uccidendo un sottufficiale del III/6 Fanteria. In corso misure repressive. — Ieri alle ore 21,30 pattuglia del 5° Fanteria in località Arenzano veniva fatta segno a colpi di arma da fuoco. Nessuna perdita. LA DIV. « SAN MARCO » E LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURIA 25

— Un sottufficiale del III/6 Fanteria deceduto in combattimento. — Due marò del Gr. Collegamenti non rientrati dalla licenza, due del 1/3 Art. e due del II/3 Art. non rientrati dalla licenza. — Un marò della 2 Sanità già assente arbitrario rientrato con ritardo. — Stamani alle ore 8 un graduato del Gr. Collegamenti veniva giustiziato in località per diserzione e passaggio a bande. 19 marzo 1945. - Ieri sera pattuglia del Cora, del 3° Art. effettuava una puntata nei dintorni di Cadibona catturando un renitente alla leva. — Ieri pomeriggio elementi del Quartiere Comando e della Sezione Po­ lizia effettuavano un rastrellamento della zona Le Acque-Olano-Montefreddo con esito negativo. — Ieri una pattuglia del Gr. Esploratori durante una puntata in località Calos- so catturava due partigiani. Nostre perdite: un ferito leggero. Perdite nemiche non accertate. — Ieri alle ore 21,30, due marò del Btg. Pionieri venivano catturati in loca­ lità Lavagnola. Stessa ora stesso luogo, 13 marò del 1/6 Fanteria venivano tratti in inganno e catturati da partigiani. Risultano mancanti un mortaio da 81, 1 mitra gl. Hochtis con 3500 colpi, 10 pugni corazzati, 1 binoccolo, 3 borse per telefonisti. Immediato rastrellamento dava esito negativo. Repressioni in corso. — Questa notte, alle ore 24, partigiani interrompevano un ponte della rota­ bile secondaria in località Acquafredda. I danni causati non sono stati ancora ac­ certati. — Quest’oggi, 9 marò catturati il giorno 6 corrente nella zona di Strevi sono rientrati perchè scambiati con 5 partigiani. — Da informazioni risulta che il Ten. Zimei catturato nella stessa giornata nella medesima località sia stato fucilato. — Un marò del Gr. Esploratori rimasto ferito in seguito a scontro con par­ tigiani. 20 marzo 1945. - Ieri il 1/3 Ari. effettuava il rastrellamento della zona di Rocca Verano-Olmo Gentile-San Giorgio. Perdite nemiche: 5 morti ed un ferito. Nostre: un marò caduto, un ferito gravemente e quattro leggeri. Bottino: 2 apparati tele­ fonici, 10 caricatori per mitra, 14 bombe a mano, 2 pistole, 2 canne di ricambio per mitra, 1 cannocchiale, 2200 colpi per mitra, 1144 inneschi per bombe a ma­ no, 1 paracadute. — Ieri reparti del Gr. Valli effettuavano il rastrellamento della zona di Me- rana catturando un partigiano. Nessuna nostra perdita. — Stamani un partigiano fermalo da reparti del III/6 Fanteria in zona veniva ucciso mentre tentava la fuga. — Ieri sera partigiani collocavano esplosivo lungo il binario tra Cairo e Roc­ chetta. Il passaggio del treno delle ore 22.30 ne causava la parziale esplosione ar­ recando lievi danni riparati sul momento. — Ieri un gradualo del III Gr. Art. Costiera aggredito da partigiani alle ore 22.30 nellg città di Savona restava leggermente ferito. — Nelle prime ore di stamani il caposaldo di veniva attaccato da un numero imprecisato di partigiani. Perdite nostre: un marò caduto. Nemi­ che: non accertate. — Un marò del 1/3 e uno del III/6 Fanteria deceduti in combattimento! — 5 marò del 3" Art. ed uno del 3° Gr. Art. Costiera rimasti feriti in com­ battimento. 26 LA DIV. « SAN MARCO » E LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURIA

— Un marò del Gr. Collegamenti non rientrato dalla licenza. — Un ufficiale del III/6 Fanteria allontanatosi arbitrariamente il giorno 18 coir, alle ore 14,45 da B e rg e ri. 21 m arzo 1945. - Ieri, reparti Comando 5" Fanteria effettuavano il rastrella­ mento della zona tra - Montcnolle - Dego distruggendo nei dintorni di Montenotte un accampamento di partigiani. Fermati 15 civili sospetti. Nostre per­ dite: nessuna. — Ieri alle ore 17.30 reparti del ÍII/6 Fanteria scontravansi con banda «Ti­ gre» nella zona di Pian dei Corvi. Perdite nostre: nessuna. Nemiche: un parti­ giano ucciso ed uno catturato. -— x'Ylle ore 16,30 di ieri, un graduato della Compagnia Rifornimenti, veniva catturato da partigiani nei pressi di S. Giuseppe. Misure repressive in corso. — Alle ore 23 di ieri, partigiani attaccavano il caposaldo della 7a compagnia del 5° Fanteria, dislocato ad Arenzano con lanciagranate e armi automatiche. Pronta reazione fugava gli attaccanti. — Alle ore 0,15 di oggi, altro caposaldo dello stesso reparto dislocato nella medesima località respingeva un attacco effettuato da fuori legge. Perdite nemiche: 2 partigiani probabilmente feriti. Nostre: nessuna. — Alle ore 2 di stamani partigiani attaccavano la 12a btr. del 3° Art. in loca­ lità S. Giustina. Pronta reazione fugava il nemico. Perdite nemiche: non accertate. Nostre: un marò caduto. — Alle ore 22 di ieri, nella zona tra Altare e Mallare 3 pali telefonici veni­ vano tagliati da partigiani. Misure repressive in corso. — Questa notte partigiani interrompevano un ponte stradale nella zona Valle Nizza. In corso accertamenti. — Stamani, alle ore 7,30, partigiani attaccavano la sentinella del posto di bloc­ co di ferendola. — Un marò del 3° Rgt. Artiglieria dcceduLo in seguito ad attacco di partigiani. — Un marò del 6:’ Fanteria rimasto ferito in combattimento. — Un sottufficiale e 3 marò della 10* Sezione Polizia (di cui 3 armati) allon­ tanatisi il giorno 19 cori*, non sono ancora rientrati. 22 marzo 1945. - Reparti del Gr. Esploratori effettuavano una puntata nella zona di Fontanier S. Michele con esito negativo. — Alle ore 23,30 di ieri partigiani attaccavano il distaccamento dell’I b dislo­ cato a S. Giuseppe. Pronta reazione fugava gli attaccanti. Perdite nostre: un marò lerito e 4 dispersi. Perdite nemiche: non accertate. — Ieri alle ore 14, partigiani attaccavano un autocarro tedesco nella zona tra Aranzano c Cogoleto. Pronta reazione fugava gli attaccanti. Una pattuglia del 5° Fanteria effettuava subito il rastrellamento della zona con esito negativo. — Alle ore 23,30 partigiani attaccavano il posto di brillamento di S. Giustina. Pronta reazione fugava gli attaccanti. — Il giorno 20 corrente alle ore 23,10, 40 partigiani attaccavano la zona di Marmarassi. Immediato intervento di una pattuglia del 1/6 Fanteria fugava gli at­ taccanti. Perdite nostre: nessuna. Nemiche: non accertate. — Stamani, alle ore 9, partigiani, prelevavano 25 operai adibiti ai lavori di fortificazioni nella zona di Quilianello. In corso accertamenti e repressioni. — Un marò del Gr. Rifornimenti rimasto ferito in combattimento. — 4 marò del Gr. Rifornimenti, dispersi in seguito ad attacco di partigiani. — Un marò del Gr. Collegamenti non rientrato dalla licenza. LA DIV. « SAN MARCO » E LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURIA 27

— Un ufficiale del III/6 Fanteria e un inarò del 3" Art. già assenti arbitrari rientrati. — Ieri pomeriggio. 2 marò del Quart. Comando venivano catturati sulla strada tra Bistagno e Acqui. Riusciti a fuggire presentatosi uno solo. 23 marzo 1945. - Ieri, reparti del 5° Fanteria effettuavano il rastrellamento di , Pareto e Giuliani fermando 4 renitenti alla leva. — Ieri, 3 marò del III/6 Fanteria attaccati da partigiani nei pressi di venivano feriti. Trasportati tutti all’ospedale, i no decedeva subito. Misure repressive in corso. — Ieri, alle ore 21, partigiani interrompevano i fili della corrente ad alta ten­ sione nei pressi di Mallare. — Un marò del III/6 Fanteria deceduto in combattimento. — Due marò del III/6 Fanteria rimasti feriti in combattimento. 24 marzo 1945. - Ieri, reparti del 6° Fanteria, effettuavano il rastrellamento del­ la zona di Acquafredda e Borda fugando pattuglia partigiani. — Ieri, II/3 Art. in località Pareto, ha catturato 2 partigiani, 1 Sten, 2 pistole e m unizioni. — Ieri una pattuglia del Gruppo Esploratori, in località ¿Vie, catturava e pas­ sava per le armi un partigiano armato. — Ieri notte, una pattuglia del 6” Fanteria fermava, nella zona di M. Moro, un sottufficiale disertore del 3° Artiglieria. -— Stamane, alle ore 8,15, 5 partigiani sparavano alcuni colpi contro Comando Presidio di Mallare. Pronta reazione fugava attaccanti. — Alle ore 22.30 di ieri, un militare tedesco del posto di avvistamento di Capo TVoIi, veniva ucciso da una raffica di mitra. In corso misure repressive. — Alle ore 5,30 di stamani, clementi partigiani lanciavano una bomba a mano contro una baracca dei lavoratori nella stazione ferroviaria di Savona ferendo un civile. 25 marzo 1945. - Ieri reparti del Gruppo Esploratori effettuavano il rastrella­ mento delle zone Rocchetta Palafea - Castel Boglione - Castelnuovo Belbo - Drjne sostenendo leggeri scontri con partigiani. Perdite nemiche: 1 partigiano morto e 1 probabilmente ferito. Perdite nostre: nessuna. Fermati 3 renitenti alla leva. — Questa notte, una pattuglia della I'1 Compagnia del 5° Fanteria nella zona ♦ li Sassello catturava un partigiano armato. — Questa notte partigiani interrompevano binario ferroviario tra S. Giuseppe c Ferrania. Danni lievi in corso di riparazione. — Alle ore 22,50 «li ieri, partigiani attaccavano il presidio del 1/6 Fanteria in località Mormorassi. Pronta reazione fugava attaccanti. — Alle ore 10,30 di ieri, un finanziere tedesco veniva ferito da partigiani nella y ona di . 26 marzo 1945. - Variazione nella dislocazione dei reparti: stamani la Sezione «taccata della Comp. Autom. trasferitasi da Corcare a Cairo. La Comp. Ammini­ strazione e la Comp. Panettieri da Cairo ad Acqui. — Ieri reparti del Gr. Esploratori effettuavano il rastrellamento della zona Nizza Monferrato - Opessina - C. Borio e Canelli con esito negativo. Questa notte

27 marzo 1945. - Ieri dopo vivace combattimento reparti del Gr. Esploratori occupavano la località di Castelnuovo e Agliano. Perdite nostre: due marò caduti e 4 feriti. Nemiche: 2 morti finora accertati. Continuano i combattimenti nella zona a nord di Castelnuovo. — Altro reparto del Gr. Esploratori dopo combattimento occupavano alle ore 19,30 posizioni fortificate nemiche nella zona a nord di Castigliole d’Asti. Perdite nemiche accertate: 3 morti. — Una. pattuglia del Gr. Valli fermava ieri nella zona di Dego, 4 renitenti di leva e un civile sospetto. — Ieri alle ore 23,40 un caposaldo del 5° Fanteria nei pressi di Casanova ve­ niva attaccato da partigiani. Pronta reazione fugava gli attaccanti. — Ieri alle ore 22,30 un marò del 3" Artiglieria veniva ucciso erroneamente dalla sentinella al posto di blocco di Spigno. — Deceduti 2 marò del Gr. Esploratori in seguito a combattimento contro partigiani. — 4 marò del Gr. Esploratori rimasti feriti in combattimento. 28 marzo 1945. - Ieri, reparti del Gr. Esploratori, dopo lievi scontri con par­ tigiani, occupavano la zona di Rocca d'Arazzo e di Mombercelli. Altre colonne han­ no continuato il rastrellamento di Castigliole d’Asti - Montegrosso d’Asfi e Agliano. Perdite avversarie: 3 morti e 13 feriti. Nostre: nessuna. — Ieri sera, partigiani attaccavano il posto di avvistamento di Cosseria. Pron­ ta reazione fugava gli attaccanti. 29 m arzo 1945. - Ieri reparti del Gr. Valli continuavano rastrellamento occu­ pando la località di Asmara. Perdite avversarie: 11 morti e 2 feriti. Nostre: 1 morto ed 1 ferito. Bottino: 9 fucili, 1 pistola, 50 Kg. di esplosivo e munizioni per fucile. — Ieri reparti del 6" Fanteria affettuavano il rastrellamento della zona di M. Baraccone con esito negativo. - Nostre perdite: I marò ferito. — Ieri alle ore 19,30, 3 marò della la Sanità venivano attaccati da partigiani nei dintorni di Cairo. Perdite nostre: 1 morto ed 1 ferito. Nemiche non accertate. — Ieri alle ore 21 il posto di blocco a nord nord-ovest di Le Tagliate veniva attaccato da un numero imprecisato di partigiani. Pronta reazione fugava il nemico. Nessuna perdita. — Deceduto 1 marò della 1!‘ Comp. Sanità e 1 del Gr. Esploratori in seguito ad azione effettuata da partigiani. — 1 marò del 6° Fanteria, 1 della la Comp. Sanità e 1 del Gr. Esploratori rimasti feriti in combattimento. 30 marzo 1945. - Ieri, reparti del Gruppo Esploratori effettuavano il rastrella­ mento delle zone di Castelnuovo Calcea - Cortiglione e Incisa. Perdite nemiche ac­ certate: 1 morto. Nostre: 1 ferito. Catturati 3 disertori. — Ieri, reparti del II/5 Fanteria effettuavano una puntata nella zona a nord di M. Taidia incendiando un pagliaio occupato da partigiani. Perdite avversarie: 2 morti e 2 feriti. Munizioni per armi portatili e bombe a mano scoppiale per in­ cendio pagliaio. — Ieri, alle ore 7, un forte nucleo di partigiani attaccava Canelli. Pronta rea­ zione fugava gli attaccanti. Perdite nemiche: 1 morto e 3 feriti. — Alle ore 21 di ieri, partigiani attaccavano il posto di blocco in località Ta­ gliate. Pronta reazione fugava gli attaccanti. — Ieri, alle ore 17, nella località a Nord-nord-ovest di Spotorno una pattuglia LA DIV. « SAN MARCO » E LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURIA 29 del 6“ Fanteria veniva attaccata da partigiani. Pronta reazione fugava gli attaccanti. Perdite nemiche: 4 morti accertati e 2 probabili. Nostre: 1 marò caduto. — 2 marò portaordini della 3'1 Compagnia del 6" Fanteria partiti il giorno 26 corrente dal proprio reparto e diretti al Comando 6" Fant. non sono ancora gi.mti. Presuntesi siano stati prelevati da partigiani. — Alle ore 21,40 di ieri esplodeva un ordigno collocato nella località di Ber- geggi interrompendo il binario per 12 metri. La linea è stata riattivata. — Alle ore 0,20 di oggi, elementi partigiani attaccavano la stazione ferroviaria di S. Giuseppe. Pronta reazione da parte della scorta al treno armato fugava gli attaccanti. — Deceduto un marò del 6° Fanteria in seguito a combattimento contro par­ tigiani. — Un marò del Gr. Esploratori rimasto ferito in combattimento. 31 marzo 1945. - Le operazioni di rastrellamento svolte dal Gr. Esploratori, dalla Comp. di Polizia di Asti e dalla Scuola x411ievi Ufficiali di Alessandria dal 24 al 30 corrente nella zona di Astigiano Monferrato sono terminate col seguente bilancio totale. Perdite nostre: 1 sottufficiale e 2 marò del Gr. Esploratori caduti, 1 sottufficiale e 5 marò dello stesso reparto feriti. Perdite nemiche: 32 morti, 18 feriti. Bottino: 9 fucili, 3 pistole, munizioni varie e 50 Kg. di esplosivo. — Reparti del Gr. Valli durante una puntata effettuata nella zona di Pareto di­ struggevano due cascine occupate da partigiani. Perdite avversarie: 2 morti. Nostre: 1 marò ferito leggero. Fermato un renitente alla leva. — Oggi, alle ore 0,15, partigiani attaccavano una postazione delia 10:l Compa­ gnia del 5° Fanteria nella località di Teglio il Pero. Pronta reazione fugava gli attaccanti. — Sulla spiaggia di Spotorno m rep. del 6° Fanteria rinveniva cadavere un marinaio tedesco con salvagente. — Deceduti un sottufficiale e due marò del Gr. Esploratori in seguito a com­ battimento contro bande. — Un sottufficiale e 5 marò del Gr. Esploratori e un marò del Gr. Valli ri­ masti feriti in seguito a combattimento contro bande. 1 aprile 1945. - Oggi alle ore 1, partigiani attaccavano il posto di blocco di Varcare. La pronta reazione del presidio e Fintervento del fuoco del treno armalo fugavano gli attaccanti. Nostre perdite: 1 marò del treno armato caduto. Perdite nemiche: non accertate. — Ieri, partigiani facevano saltare il ponte stradale nella località a sud di Moncucco. Danni in via di accertamento. — Ieri, alle ore 13, 2 autocarri civili venivano fatti segno a colpi di arma da fuoco nella località a sud di Cogoleto. — Questa notte, 1 marò della Comp. Panettieri in permesso nella zona di Ghio- ni, è stato catturato da partigiani. Effettuata ricognizione nella zona con esito negativo. — Deceduto un marò del treno armato in seguito ad attacco di partigiani. 2 aprile 1945. - Ieri, forte nucleo di partigiani attaccava la zona a Ovest-sud-ovest di Monastero. Pronta reazione del presidio del Gr. Esploratori fugava gli attac­ canti. — Ieri, partigiani attaccavano il Comando del 111/6 Fanteria nella località a 2 Km. Est-sud-est di Vene. Pronta reazione fugava gli attaccanti. In corso contro­ m isure. 30 LA DIV. « SAN MARCO » E LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURIA

— Ieri, partigiani prelevavano in località Marghero, 2 marò del II/3 Rgt. Art. 3 aprile 1945. - Nel pomeriggio del giorno 3, partigiani attaccavano una pat­ tuglia del Gruppo Valli nella località di Casa Cange. Pronta reazione fugava gli attaccanti che abbandonavano 1 Sten recuperato. — Alle ore 11,20 di ieri, partigiani sparavano alcune raffiche di mitra contro au­ tovettura tedesca transitante nella zona di Varigotti ferendo 1 ufficiale del Dep. Misto Provinciale di Imperia, — Alle ore 23 di ieri, partigiani prelevavano un sottufficiale della Divisione «Italia» che trovavasi in permesso nella zona di Piana Crixia. — Ieri alle 23,15, la sentinella della 6:l Btr. del Gr. Artiglieria Costiera nella lo­ calità di Vado Ligure veniva fatta segno a colpi di arma da fuoco. Pronta rea­ zione fugava gli attaccanti. — Oggi, alle ore 16, carreggio del Gr. Collegamenti veniva attaccato nella zona di « Le Acque ». Pronta reazione di rinforzi giunti fugava gli attaccanti. Perdite nemiche: non accertate. Nostre: 1 sottufficiale leggermente ferito. — Un sottufficiale del Gr. Collegamenti rimasto ferito in seguito ad attacco di partigiani. 6 aprile 1945. - Ieri alle ore 5, due pattuglie, del III/6 Fanteria effettuavano una puntata nella zona a nord nord-ovest di Saliceto con esito negativo. Durante 11 ritorno venivano attaccate da un forte nucleo di partigiani che venivano messi in fuga da una pronta reazione. Perdite nemiche non accertate. Perdite nostre: 1 marò ferito. Bottino: 1 autovettura appartenente ai partigiani. — Ieri il C.do del 5n Fanteria e un plotone del 1/5 effettuavano un rastrel­ lamento nelle zone a 1 Km. a sud di Moretti, Pian Castagna ed a 4 Km. a nord nord-est di Cima Ferie e a 2 Km. nord nord-est di Fondo Ferie fermando 3 reni­ tenti alla leva. — Durante lievi scontri con partigiani rimaneva ferito un marò del 1/5 Ftr. Perdite nemiche non accertate. — Ieri alle ore 16,30 la controbanda del III/6 Fanteria in azione contro par­ tigiani a 3 Km. a nord nord est di Pian dei Corsi uccideva 2 partigiani e incen­ diava i baraccamenti. Perdite nostre: 1 ferito leggero. — Questa notte partigiani lanciavano una bomba contro un treno tra Spotor- no e ferendo 4 civili e arrecando lievi danni ad una vettura ferroviaria. — Alle ore 0 di oggi, veniva lanciata una bomba contro il posto di blocco di Li- noia. Nessuna vittima nè danni. — Ieri alle ore 21,45, forze ribelli attaccavano la zona di Canelli, con impiego di mortai. Immediata reazione fugava gli attaccanti. — Un marò del III/6 Fanteria e un marò del 1/5 Fanteria rimasti feriti in seguito ad attacco di partigiani. 7 aprile 1945. - Ieri notte una pattuglia del 2° Squadrone del Gr. Esploratori effettuava una puntata nei dintorni di Bistagno catturando 5 renitenti alla leva e fermando 3 civili sospetti e 2 favoreggiatori diserzione. — In seguito ad azione di rastrellamento effettuata dal III/6 Fanteria nella zona a sud di Pian dei Corsi è stato catturato: 2 bovini, 1 autocarro, 1 mulo, I Thomson, 52 fucili. — Reparti del III/6 Fanteria effettuavano il rastrellamento delle zone di Gor- ra-Verezzi incendiando un accampamento nemico in località Calvisio, fermando 12 civili sospetti. Sul punto a 4 Km. est nord-est di Bric delPAgnellino sono stati sparati ieri dal II Comando Italiano di Collegamento (Gr. Art. Costiera) 20 colpi. LA DIV. « SAN MARCO » E LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURIA 31

— Alle ore 20 di ieri, partigiani attaccavano il posto di blocco del Gr. Esplo­ ratori nella località di Canelli ed il posto di blocco dello stesso reparto nella lo­ calità di Nizza. Immediata reazione fugava gli attaccanti. — Ieri, alle ore 16,30. un’autovettura del Gr. Collegamenti veniva attaccata da partigiani in località «Le Acque». Pronta reazione fugava gli attaccanti. — Alle ore 16 di ieri, una carretta del Comando 5° Rgt. Fanteria veniva attaccata 1 da partigiani nella località fra Le Tagliale e Sassello. Pronta reazione della scorta ! fugava gli attaccanti. — Alle ore 23 di ieri partigiani attaccavano il posto di brillamento nella zona j di Albissola. Pronta reazione di una pattuglia del 6" Fanteria fugava gli attaccanti. — 1 marò del III/6 Fanteria rimasto ferito in seguito ad attacco di partigiani. 8 aprile 1945. - Ieri una pattuglia del Gruppo Esploratori effettuava una pun- tata nella zona di S. Stefano Belbo fugando un forte nucleo di partigiani che ten­ !tava'di far saltare 2 ponti nella stessa località. Perdite nemiche: 3 feriti accertati. Bottino: ISO Kg. di esplosivo, munizioni per Sten e Preda. Distrutto un autocarro, catturalo ai partigiani perchè non rimorchiabile.

— Ieri reparti del Btg. Pionieri effettuava il rastrellamento nella zona di Bra- suo con esito negativo. 1¡ — 3 marò del Gr. Esploratori rimasti feriti in seguito ad azione di partigiani. 9 aprile 1945. - Oggi, alle ore 8,30, partigiani sparavano alcune raffiche di armi automatiche e lanciavano alcune bombe a mano contro il presidio di Cairo. Pron­ ta reazione fugava gli attaccanti. Azione di rastrellamento effettuata subito da re­ parti del Gr. Rifornimento dava esito negativo. 10 aprile 1945. - Ieri pomeriggio, nella stazione ferroviaria di Cantalupo, par- | tigiani attaccavano nostri militari durante operazione di scarico materiale sulla ferrovia. Nostre perdite: 3 marò prelevati di cui 2 del Plot. Autoambulanze e 1 della Comp. Amministrazione, 3 marò della Comp. Amministr. feriti, 1 interprete !tedesco ferito, 1 autocarro a gasogeno prelevato dai partigiani. Inoltre 1 civile morto e 1 ferito. Perdite avversarie non accertate.

— Alle ore 17 di ieri, 2 autocarri e 1 autovettura tedeschi, scortati da un’au­ toblinda, sono stati fatti segno a colpi di arma da fuoco sulla strada a 2 Km. ad - ovest di Carcare. Pronta reazione fugava gli attaccanti. Si lamentano 2 feriti leg- |1 gerì tedeschi. Con operazione di rastrellamento effettuata subito da una pattuglia della Comp. Cacc. Carro dava esito negativo. — 3 marò della Comp. Amministrazione rimasti feriti in seguito ad attacco di partigiani. 11 aprile 1945. - Ieri pomeriggio, nella località di Canelli, una pattuglia del Gr. Esploratori attaccava una pattuglia di partigiani. Perdite nemiche: 2 morti, 1 || ferito accertato. Perdite nostre nessuna. Bottino: 1 Sten, 1 fucile italiano. — Ieri, alle ore 22,30, partigiani attaccavano il posto di blocco del III Co­ li mando Ital. d’Artiglieria nella località di Vado Ligure. Pronta reazione fugava gli |l attaccanti. — Ieri, alle ore 15, partigiani attaccavano il carreggio della 3a Compagnia del 6° Fanteria sulla rotabile tra Carcare e Millesimo. Pronta reazione fugava gli at­ taccanti. — Questa notte, un numero imprecisato di partigiani attaccava il caposaldo del II/5 Fanteria dislocato a Sciarborasca. Da informazioni giunte risulta che mal­ grado resistenza opposta sono stati catturati un ufficiale, 1 sottufficiale e 13 marò § assieme a 2 mortai da 81, 2 Breda 37, 2 M. G. 42, 4 pugni corazzati, munizioni e 32 LA DIV. « SAN MARCO » E LA LOTTA PARI IGIANA IN LIGURIA viveri, 1 pezzo da 47.32 in postazione nel eaposaldo veniva reso inservibile. — 1 Ufficiale del III Coniando Ital. d’Ardglieria è deceduto in seguito a fe­ rite riportate in combattimento contro bande il giorno 28 gennaio. 12 aprile 1945. - Alle ore 20,30 del 10 corrente, una pattuglia del Gr. Esplora­ tori fuori del posto di blocco di Nizza Monferrato scontravasi con in nucleo di partigiani che aveva prelevato una signorina e la tenutaria della casa di tolle­ ranza. Dopo breve combattimento liberavano le due donne e ferivano 2 parti­ giani. Nostre perdite: nessuna. — Giorno 10 corrente nella stazione ferroviaria di Cantalupo partigiani sva­ ligiavano un vagone di viveri diretto a questo Comando. -— Ieri, alle ore 20, una colonna rifornimenti veniva attaccata da partigiani in località Gamalero. Pronta reazione fugava gli attaccanti. Perdite nemiche: 1 morto accertato. Nostre: 2 feriti della compagnia Panettieri. — Questa notte, partigiani asportavano 3000 metri di filo telefonico tra l’8* e la 9a Btr. del 3° Gr. Ital. Coll. d’Art. nella località tra Pero e Sciarborasca. — 2 marò della Comp. Panettieri feriti in combattimento contro partigiani. 13 aprile 1945. - Ieri, reparti del Gruppo Valli effettuavano il rastrellamento della zona tra Suole e Roccaverana incontrando forte resistenza. Perdite nemiche accertate: 7 morti di cui 1 sottufficiale della 2:l Batteria del 3° Artiglieria promo­ tore della diserzione dei 39 marò disertati il giorno 4 corrente e 17 feriti. Perdite nostre: 3 morti e 2 feriti del 1/3 Artiglieria. Catturati 1 partigiano e 2 pistole. Durante il rastrellamento una stazione radio del Gr. Valli ha intercettato un mar­ conigramma nemico tendente a sviare ordini prestabiliti. — Ieri mattina, una pattuglia della la Compagnia del 5° Fanteria veniva attac­ cata da partigiani nella località di Bergiavelli. Pronta reazione fugava gli attac­ canti. Perdite nemiche non accertate. Nostre: 1 marò ferito. — Alle ore 1 di ieri, navi nemiche lanciavano 1 siluro contro Vado Ligure e 1 a sud-est dello stesso punto senza esplodere. — Ieri, alle ore 13,30, nella località di Saliceto, partigiani lanciavano un or­ digno esplosivo contro un autocarro tedesco trasportante prigionieri e scorta G. N. R. uccidendo 2 partigiani, 1 milite del C. A. R. S. e 1 marò della 4a Com­ pagnia del 6° Fanteria già prelevato da partigiani, che sfuggito raggiungeva il proprio reparto. Feriti: 2 militi della C. A. R. S. e 1 civile. — Alle ore 23,30 del giorno 11 corrente, partigiani facevano saltare con or­ digno esplosivo il municipio di Calamandrana distruggendo Finterò edificio ed il carteggio. — Stamane, alle ore 12,30 l’osservatorio del 2° Gruppo Artiglieria da Costa avvistava 2 navi tipo incrociatori a 10 Km. dalla costa di Savona con direzione est. — 1 sottufficiale del 6° Fanteria deceduto in seguito ad azione di partigiani. — 3 uomini del 1/3 Artiglieria deceduti in seguito a rastrellamento contro partigiani. — 1 marò del 1/5 Fanteria ferito in seguito ad azione di partigiani. — 2 marò del 1/3 iirtiglieria feriti in seguito a rastrellamento contro par­ tigiani. 14 aprile 1945. - Alle ore 22 di ieri, partigiani attaccavano il posto di blocco della Compagnia Lik. del 5° Fanteria in località «Le Tagliate». Pronta reazióne fugava gli attaccanti. — Oggi, alle ore 3,30 partigiani attaccavano la postazione della 5“ Compagnia del 5° Fanteria nella località di Corona. Pronta reazione fugava gli attaccanti. LA DIV. «TSAN MARCO » E LA LOTTA PARTIGIANA IN LIGURI/* 33

— Alle ore 21 di ieri, esplodeva la riservetta di esplosivo abbandonata in lo­ calità « Le Tagliate ». Nessuna vittima, nè danni. In corso accertamenti. — Quest’oggi, alle ore 15,15, partigiani attaccavano la caserma dei pionieri nella zona di Finale. Pronta reazione fugava gli attaccanti. 15 aprile 1945. - Nella notte sul 14 corrente, nella stazione ferroviaria di Pro­ sea partigiani svaligiavano 2 vagoni materiale esuberante diretti al TV/a, cattu­ rando la scorta composta da 2 marò che al mattino seguente sfuggivano e rientra­ vano al proprio reparto. — Ieri, alle ore 15, partigiani attaccavano il distaccamento 1" Pionieri nella località di Borgo. Pronta reazione fugava gli attaccanti. Nostre perdite: 1 marò Irrito. Nemiche: non accertate. — Oggi, un forte nucleo di partigiani attaccava un treno in località Ca- renzano. Pronta reazione da parte della scorta fugava gli attaccanti. — Alle ore 16,30 di ieri, partigiani attaccavano il posto di blocco 1" Esplor. nella località di Nizza Monferrato. Pronta reazione fugava gli attaccanti. — 1 marò della 1” Compagnia del Btg. Pionieri ferito in seguito ad attacco di partigiani. 16 aprile 1945. - Alle ore 19,30 di ieri, partigiani sparavano alcune raffiche con­ tro l’accantonamento della compagnia cacciatori carro nella località a sud di Car­ eare. Pronta reazione fugava gli attaccanti. — Questa notte partigiani facevano saltare la linea ferroviaria in località Ga- malero. I danni causati sono in via di accertamento. — Ieri alle ore 6, partigiani tentavano un attacco al Comando del Grupp» Esploratori nella zona di Candii. Pronta reazione fugava gli attaccanti.

Leggete e diffondete questa Rassegna. Inviate subito il vostro ab­ bonamento alla Rassegna per il 1950, versando Fimporlo di L. 1000 sul Conto Corrente Postale N. 3/2737 oppure inviando vaglia di L. 1000 alla Amministrazione della Rassegna, in via Freguglia, 14 - M ilano.