Parrocchia di San Giorgio in Vigolo . Inventario dell'archivio storico (1477 - 1946) e degli archivi aggregati (1907 - 1931)

a cura di Cooperativa Koinè

Provincia autonoma di . Servizio Beni librari e archivistici 1998

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino, a cura della Cooperativa Koinè di Trento; il lavoro è stato ultimato nel 1998. L'inventario, redatto con il programma "Sesamo", è stato successivamente convertito alla versione "Sesamo 2000" e pubblicato in questo formato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net). L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Isabella Bolognesi nel corso del 2009, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006".

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Albero delle strutture

Parrocchia di San Giorgio in , 1477 - 1997 Parrocchia di San Giorgio in Vigolo Vattaro, 1477 - 1946 Pergamene, 1477 - 1803 Registri dei nati e battezzati, 1589 - 1959 Registri dei matrimoni, 1597 - 1959 Registri dei morti, 1635 - 1997 Registri dei cresimati, 1826 - 1996 Stati delle anime, 1801 - 2000 Registri delle pubblicazioni e degli avvisi, 1909 - 1947 Atti matrimoniali, 1890 - 1946 Registri dei nati e battezzati e dei morti di Vattaro, 1734 - 1890 Registri dei nati e battezzati e dei morti di Valsorda, 1797 - 1911 "Ordini e decreti ecclesiastici e civili", 1784 - 1852 Carteggio ed atti, 1498 - 1958 Registri delle investiture, 1686 - 1791 Registri dei conti, 1542 - 1964 Resoconti e documenti di corredo, 1810 - 1948 Resoconti, 1810 - 1948 Documenti di corredo, 1833 - 1942 Registri delle messe legatarie, 1830 - 1964 Registri degli iscritti di confraternite e pie associazioni, 1627 - 1996 Registri diversi, 1729 - 1918 Documentazione privata di don Giovanni Battisti da , 1907 - 1931 Carteggio ed atti, 1907 - 1931

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Albero dei soggetti produttori

Curazia di San Giorgio, Vigolo Vattaro, sec. XIV - [148-] Successori: Parrocchia di San Giorgio, Vigolo Vattaro, [148-]

Parrocchia di San Giorgio, Vigolo Vattaro, [148-] Predecessori: Curazia di San Giorgio, Vigolo Vattaro, sec. XIV - [148-]

Confraternita del Sacro Cuore di Maria, Vigolo Vattaro, [1845] - [1877]

Confraternita del Santissimo Sacramento, Vigolo Vattaro, [1627] - [1711]

Opera di San Vigilio. Gruppo di Vigolo Vattaro, Vigolo Vattaro, [1922]

Battisti, Giovanni, Vigolo Vattaro, Telve, sec. XIX fine - sec. XX seconda metà

4 superfondo Parrocchia di San Giorgio in Vigolo Vattaro, 1477 - 1997

Storia archivistica L'archivio parrocchiale trova sede nella casa canonica, in un palazzo del Settecento (1) , posto nella zona centrale e di maggior passaggio del paese. La posizione "esposta alla polvere, ai rumori diurni e notturni" (2) era però particolarmente apprezzata dal parroco don Pietro Panizza che così poteva "sorvegliare l'andamento delle sue pecorelle" (3). Al momento del riordino la documentazione era conservata in due locali diversi, adibiti entrambi sia ad archivio che a ripostiglio, in armadi di legno e di metallo. Non essendoci disposizioni normative in merito alla tenuta degli archivi nelle parrocchie, tranne per la parte relativa all'anagrafe e ai resoconti, i parroci organizzavano in modo diverso il materiale prodotto durante il loro mandato, attenendosi variamente alle indicazioni che venivano date in occasione delle visite pastorali, come si trova per esempio per Vigolo Vattaro, nel decreto visitale del 1828: "3. Vogliamo che in ogni canonica venga piantato un ben regolato archivio, nel quale si conservino con ordine e diligenza i documenti spettanti la chiesa ed il beneficio espositurale o curaziale, le ordinazioni sì ecclesiastiche che politiche, che di mano in mano vengon emanate e che si formi sopra tutto ciò un protocollo col rispettivo indice e numero dei pezzi contenuti nell'archivio" (4). Nella documentazione però non è stata rilevata traccia di interventi che possano far pensare che queste indicazioni vescovili fossero state accolte, tanto che il carteggio continuò a non essere organizzato sicuramente fino ai primi decenni del Novecento. Nell'archivio parrocchiale è infatti apparsa subito all'occhio una sorta di organizzazione del carteggio, che si presenta raccolto in buste o "teche" titolate e numerate, a loro volta contenenti fascicoli, titolati e numerati. Affisso ad un'anta del vecchio armadio d'archivio si trovava l'elenco di questa documentazione, sicuramente lì per agevolare la consultazione delle "teche":

N. CAR[TELLA] / SEZIONI E SOTTOSEZIONI

CHIESA I 1 Fassioni. Equivalente. Assicurazioni incendi. 2 Mutui estinti. 3 Fogli di possesso. Affitti realità. 4 Fabbriceri. 5 Campane (ile), luce, organo. 6 Inventari. 7 Livelli. 8 Abbeglimento. Decorazione.

ANNESSI II 9 Storia della parrocchia. 10 Coro. 11 Cimitero. 5

12 Atti visitali. 13 Canonica. 14 Resolutio casuum. 15 Consegne e installazioni. 16 Sacristania. 17 R.R. Padri e contratto.

CONGREGAZIONI III 18 Confraternita S.S. 19 Atti d'ufficio (5) . 20 Figlie di Maria. 21 Madri cristiane. 22 Congregazione Mariana. 23 Azione cattolica. 24 Uomini cattolici. 25 Circolo S. Giorgio. 26 Ricreatorio parrocchiale.

BENEFICIO PARROCCHIALE IV 27 Conti intercalari. 28 Mutui ipotecari estinti. 29 Fassioni rendita personale. 30 Fassione congrua. 31 Fittanza stabili. 32 Patrimonio. Fogli possesso. 33 Diritti e interdizione del parroco. Consegne (6) . Congrua. Decime.

BENEFICIO TAMANINI V 34 Capitali. 35 Mutui ipotecari estinti. 36 Vertenze di amministrazione. 37 Primissario ex beneficio. 38 Stabili, affittanze. 39 Testamento. Inventari. Equivalente imposta. 40 Mutui ipotecari.

FONDAZIONI VI 41 Fondazione II cooperatore. 42 Legato Quarte e Lavi. 43 Asilo erigendo. 44 Legato Bortolazzi (pro spose).

6

45 Doti Tamanini-Bortolazzi. 46 Fondazione Missioni. 47 Fondazione Dottrina Cristiana. 48 Legato del Rosario. 49 Fondazione missaria. 50 Carità segrete. Legato Magnoni e legato Carità.

VARIE VII 51 Varie. 52 Curazia Valsorda. 53 Curazia Vattaro. 54 Curazia Calceranica. 55 Stampiglie varie. 56 Ospedale. 57 Partecipazioni nati 58 Partecipazioni nate. 59 Detto di matrimonio. 60 Detto di morte. 61 Atti dell'autorità ecclesiastica. 62 Atti dell'autorità politica. 63 Ispezioni cadaveriche e permessi di sepoltura.

Non è dato sapere esattamente a quale epoca risalga, ma considerando gli ultimi atti di consegna (7) possiamo ragionevolmente ritenere valido il periodo tra il 1915 e il 1923. Nell'atto di consegna a don Urbano Depeder del 25 agosto 1909 troviamo nella descrizione dell'archivio, dopo l'elencazione dei registri: "un armadio di pino ad uso archivio" e la stessa frase viene ripetuta nell'atto di consegna a don Lino Gottardi del 19 maggio 1910. Nell'atto di consegna a don Luigi Benazzolli del 14 aprile 1915 troviamo al punto "I. Archivio canonicale: 1. il parroco novello dopo aver passato in rassegna i registri esistenti in questo archivio colla scorta dell'atto di consegna 7 ottobre 1914 (8) ed ivi descritti sub a) e trovati in pieno ordine, li accetto e a risparmio di tempo consiglia che se ne ometta una nuova descrizione, potendo essere supplita da quella fatta ai 7 ottobre 1914". Fino a quel momento quindi, non sembra sussistere alcuna organizzazione del carteggio, ma nell'atto di consegna fatto al vicario don Giacinto Piazzi il 10 ottobre 1923 al punto "I. Atti dell'ufficio di cura d'anime" si trova: "N. 38. Un armadio, per uso archivio parrocchiale. N. 39. Uno stipo, per custodia registri di uso più frequente. ... N. 43. Serie di teche, contenenti atti diversi, giusta etichetta"; a don Giovanni Battisti venne quindi consegnata una serie di teche (9) . L'organizzazione del carteggio in teche e cartelle sembra perciò essere opera di don Luigi Benazzolli o per lo meno risalente al suo mandato, se riteniamo che l'assenza di una migliore descrizione del carteggio prima del 1915 sia da imputare al fatto che esso non fosse ancora organizzato. Questo elenco venne ripreso e aggiornato da don Pietro Panizza (10) che redasse un inventario dell'archivio forse in occasione della visita pastorale del 1947:

TECA I

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Cartella 1 Fassioni chiesa. Fassioni beneficio. Foglio di possesso. Denunzie monomorta. Assicurazioni incendi. Danni di guerra (11) . Cartella 2 Mutui, tutti estinti. Cartella 3 Affittanze e aste. Cartella 4 Ex fabbriceria. Cartella 5 Campanile. Campane. Cupola di rame. Requisizioni. Organo. Armonio. Luce. Riparazioni. Cartella 6 Inventari. Capitelli (12) Mobili. Livelli. Realità. Cappelle. Altari. Banchi. Cancelli. Biancheria e oggetti sacri. Patrimonio. Cartella 7 Livelli della chiesa. Cartella 8 Decorazione. Abbellimento.

TECA II Cartella 9 Storia della chiesa e parocchia. Cartella 10 Coro. Cartella 11 Cimitero. Via Crucis. Cartella 12 Visite pastorali. Risposte al questionario visita 1914. Vedi registri messe legatarie. Cartella 13

8

Canonica. Planimetrie (13) . Cartella 14 Soluzione casi. Cartella 15 Consegne e riconsegne. Cartella 16 Sacristano. Cartella 17 Predicazioni. Frati.

TECA III A Cartella 18 Compagnia del Santissimo. Cartella 19 Pia unione madri cristiane. Cartella 20a Madri cristiane e Figlie di Maria, al presente. Cartella 20b Pia unione Figlie di Maria, storia. Cartella 21 Opera S. Vigilio e Missioni. (14)

TECA III B Cartella 23 Azione cattolica. Cartella 24 Padri di famiglia. Associazione uomini di A.C. Cartella 25 Circolo giovanile di S. Giorgio. Associazione gioventù maschile di A.C. Banda parocchiale S. Giorgio (15) . Associazione gioventù femminile di A.C. Cartella 26a Ricreatorio parochiale.

TECA IV A Cartella 26b Beneficio parocchiale: conti intercalari. Cartella 27 Beneficio parocchiale: mutui estinti.

9

Cartella 28 Beneficio parocchiale: imposta rendita. Cartella 29 Beneficio parocchiale: fassione; congrua; contributi del .

TECA IV B Cartella 30 Beneficio parocchiale: fittanza stabili; interessi economici della chiesa e del beneficio. Cartella 31 Beneficio parocchiale: patrimonio; rendite; obblighi di fondazione; messe. Cartella 32 Introiti del paroco. Cartella 33 Storia della congrua parocchiale.

TECA V Cartelle 34-40 Beneficio Tamanini.

TECA VI A Cartella 41 II Cooperatore. Cartella 42 Legato "Quarte e Lavi". Cartella 43 Asilo. Cartella 44 Legato Bortolazzi. Cartella 45 Doti pro nubende: Tamanini, Bortolazzi.

TECA VI B Cartella 46 predicazione missioni. Cartella 47 Legati Dottrina cristiana. Cartella 48 Legato S. Rosario. Cartella 49 Legati missari. Cartella 50a e 50b

10

Legati di Carità e Magnoni.

TECA VII A Cartella 51 Varie. Testamenti. Quitanze vecchie. Intimazioni. Delibere comunali. Carteggi privati. Cartella 52 Curazia di Vattaro. Cartella 53 Curazia di Valsorda. Cartella 54 La matrice: Calceranica.

TECA VII B Cartella 55 Stampiglie. Cartella 56 Chiesa e ospitale S. Rocco. Cartella 57 Partecipazioni di matricole: nascite. Cartella 58 Legitimazioni.

TECA VII C Cartella 59-60 Partecipazioni di matrimoni e morti. Cartella 61 Atteggio ecclesiastico. Cartella 62 Atteggio civile.

TECA VII D Cartella 63 Varie. Cartella 64 Casa Tabarella. Ius patronato e altro.

Come si può agevolmente constatare dal confronto dei due elenchi, la sistemazione non è mutata di molto, ma si è avuto semplicemente un incremento della documentazione, che ha continuato evidentemente ad essere organizzata in questo modo, e tale è pervenuta ai giorni nostri.

Modalità di acquisizione e versamento

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L'art. 27 della L.P. 14 febbraio 1992, n. 11 concernente 'Disposizioni in materia di archivi e istituzione dell'archivio provinciale' prevede che, fino a quando non saranno raggiunte le intese di cui all'art. 12, comma 1 della legge 25 marzo 1985, n. 12, concernente la ratifica e l'esecuzione delle modifiche al Concordato lateranense dell'11 febbraio 1929 tra lo Stato italiano e la Santa Sede, vengano stipulate intese fra la Giunta provinciale di Trento e i competenti organi ecclesiastici circa l'applicazione delle disposizioni della legge agli archivi di enti ecclesiastici. L'Ordinariato ha istituito con decreto arcivescovile di data 10 febbraio 1993 l'Archivio diocesano attribuendogli competenze di conservazione, coordinamento e consulenza, tutela, promozione e valorizzazione degli archivi ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana. L'archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro, relativamente alla documentazione anteriore agli ultimi 50 anni, è stato riconosciuto di interesse storico dalla Commissione beni culturali in data 23 febbraio 1994.

Contenuto Il presente inventario si chiude al 1946, limitandosi a quella parte d'archivio dichiarata di notevole interesse storico in base alle 'Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana', L.P. 14 febbraio 1992, n. 11, art. 27, c. 2: "Negli archivi ecclesiastici riconosciuti di interesse storico la documentazione, alla scadenza dei cinquant'anni, entra a far parte dell'archivio storico e ricade sotto le disposizioni ad esso relative". Si segnala comunque che in alcuni casi gli estremi cronologici di una singola unità archivistica possono superare il limite del 1946.

Lingua Italiano; latino; tedesco

Criteri di ordinamento e inventariazione Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico ci si è attenuti a quanto indicato nelle 'Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi' approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, Parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del ministero dell'Interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di stato, 'Norme per la pubblicazione degli inventari'.

Incrementi previsti La documentazione dell'archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro è in continuo accrescimento, in particolare la parte riguardante l'anagrafe.

Condizioni di accesso L'obbligo, di cui all'art. 20, comma 1, lettera b) della L.P. 14 febbraio 1992 circa la consultazione dei documenti, riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di interesse storico. I documenti di carattere riservato relativi a situazioni puramente private di persone sono consultabili dopo 70 anni dalla conclusione dell'affare. Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone. La consultazione avviene mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio.

12

Condizioni di riproduzione La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso. L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che saranno conservate presso l'Archivio provinciale. Presso l'Archivio diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale.

Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda GORFER A., Alta Valsugana. Guida geografico-storico-artistico-ambientale, Calliano (TN), 1982

Fonti normative Codice di diritto canonico (1983) Codice di diritto canonico (1983)

Note (1) A. GORFER, Alta Valsugana, op. cit., p. 232. (2) Archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro, s. 12, 2.4, c. 61. (3) Ibidem. (4) Archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro, s. 12, 2.4, c. 5. (5) Di mano diversa, aggiunto al posto del cassato "Consiglio tutela". (6) Aggiunta di mano diversa. (7) Archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro, s. 12, 2.7 (8) Ibidem: "... armadio ad uso archivio parochiale". (9) Nell'atto di consegna del 19 maggio 1924 si legge al N. 45 "Serie di teche per atti diversi". (10) Archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro, s. 12, 1.5, cc. 121-124. (11) Aggiunta posteriore. (12) Aggiunta posteriore. (13) Aggiunta posteriore. (14) Manca dall'elenco la cartella 22, ma si tratta probabilmente di una svista del compilatore, poiché tale cartella esiste ed è quella della "Congregazione mariana"; la teca successiva comincia infatti con la cartella 23. Cfr. anche l'elenco precedente. (15) Aggiunta posteriore.

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Ente Curazia di San Giorgio sec. XIII - [148-]

Luoghi Vigolo Vattaro (TN)

Archivi prodotti Fondo Parrocchia di San Giorgio in Vigolo Vattaro, 01/01/1477 - 31/12/1946

Storia Il paese di Vigolo Vattaro è situato tra la valle del Brenta e la vallata dell'Adige, in una zona racchiusa a NO dal monte Marzola e a SE dall', "sul conoide del Rombonós, là dove il torrente, affluente di sinistra del rio Màndola, esce sull'altopiano" (1). La posizione si rivelò particolarmente favorevole agli scambi con la vicina Valsugana, tanto che esso fu inserito insieme alla valle nel Municipio facente capo a Feltre (2). Nel 1207 la donazione al vescovo di Trento della marca tridentina, che comprendeva anche la Valsugana fino a Pergine, condusse Vigolo Vattaro alle dipendenze politiche del principato vescovile di Trento, pur restando ecclesiasticamente aggregato alla diocesi di Feltre. Le vicende più antiche della parrocchia si intrecciano con quelle del Castello di Vigolo, che per la sua posizione strategica fu particolarmente ambito dai principi. Il castello, di origine probabilmente comunale (3), apparteneva già nel 1214 al vescovo di Trento, poiché in data 8 marzo 1214 Federico Vanga affidava alla comunità di Vigolo, con 'la carta di Castel Vigolo', la custodia e la difesa della rocca, che rimaneva comunque a disposizione della chiesa tridentina e del vescovo, che si impegnava a "sostituire il suo nunzio o gastaldo entro 15 giorni qualora costui avesse compiuto qualche cosa di disdicevole o avesse procurato avversità ai vicini di Vigolo" (4). Alla morte di Federico Vanga le vicende del principato presero una piega diversa e la debolezza dei nuovi vescovi non seppe contrastare l'arroganza dei signorotti. Il 15 marzo 1244 il vescovo Aldrighetto concesse a Giordano e Montenario da il feudo di Castel Vigolo; la concessione fu motivata dal fatto che la gestione comunale era alquanto scaduta e si riteneva perciò che i nuovi feudatari potessero offrire maggiori garanzie per la sicurezza alla città e a tutti gli abitanti di Vigolo. Nel 1256 però le truppe di Ezzelino da Romano saccheggiarono e distrussero il castello con tutto il territorio di Vigolo, colpevole di essersi ribellato al suo dominio. Passati questi tragici giorni il vescovo Egnone investì Zordano e Azzone, figli di Montanario, del distrutto castello, a condizione che essi lo riedificassero. Nel corso dei secoli XIII e XIV gli infeudati di Castel Vigolo si trovarono ad affrontare altri conflitti, ma la rocca andava man mano perdendo il suo valore difensivo per diventare ormai una dimora baronale. Nella seconda metà del Quattrocento si assiste all'ascesa della famiglia Tabarelli, che nel 1477 acquista da Giovanni Battista Murlini il feudo di Castel Vigolo. Tomaso di Paolo Tabarelli de Fatis, capostipite della linea di Castel Vigolo, lo acquistò per 1000 ragnesi e fu investito dello stesso il 27 marzo 1479 dal vescovo Giovanni Hinderbach. I Tabarelli ottennero numerose attestazioni e privilegi sia vescovili che imperiali, e conservarono il feudo di famiglia per quattro 14 secoli. Essi intervennero soprattutto nella vita ecclesiastica, pretendendo il diritto di patronato sulla chiesa di S. Giorgio di Vigolo Vattaro, diritto che comportava, oltre la nomina del parroco, notevoli vantaggi economici. La comunità contestò naturalmente tale pretesa poiché, per tradizione, si riteneva incaricata della vigilanza sulla rocca e non ammetteva l'intrusione dei Tabarelli de Fatis nella nomina del suo parroco. La comunità si appellò a Roma, ma papa Alessandro VI nel 1501 concesse con una bolla lo 'jus patronatus' ai Tabarelli. La comunità e i Tabarelli si scontrarono più volte, ma tutte le cause si conclusero a favore dei signori del castello e dopo l'ultimo fallito tentativo (1669), si convenne di stendere una transazione. Nella chiesa di S. Giorgio fu convocata la Regola generale della comunità e fu deciso di rinunciare a qualsiasi lite e rivendicazione di 'jus patronatus'. Una lapide, a sinistra dell'altare maggiore, fu posta a ricordo di questo diritto: "Hoc publico documento cunctis pateat jus patronatus sive praesentandi personam idoneam ad hanc ecclesiam S. Georgii Viguli ac S. Martini Vattarii, invicem iunctas pro tempore vacantes regendas, al ill.mos dominos Tabarellos de Fatis, dominos Castri Viguli, cum pleno iuro spectare et pertinere. Posuit devota haec Comunitas Viguli Vattarii ad perpetuam memoriam. Die I febbr. anno D.ni MDCLXVIIII" (5). L'atto sancì quindi il pieno riconosciuto diritto ai Tabarelli, che lo esercitarono fino al 1964.

La cura d'anime a Vigolo era garantita dalla matrice di Calceranica, dalla quale dipendevano anche Vattaro e . Dalle risposte al questionario per la visita pastorale alla parrocchia di Vigolo Vattaro nel 1947 si legge: "La gente di questo altipiano per lunghi anni era soggetta nello spirituale alla parochia madre di Calceranica, diocesi di Feltre. Anno 1393 dal paroco di Calceranica don Lettingher si ebbe il primitivo favore d'un sacerdote locale a bene delle anime, prete Giovanni (6), e così incominciò da allora il germe di questa cura d'anime, a sè e per sè, e da quell'anno s'inizia la serie mai interrotta di curatori d'anime di Vigolo Vattaro, prima semplici cappellani esposti, poi curati, poi paroci, poi arcipreti e di nuovo paroci, come al presente" (7) e Corrado Bassi, riprendendo da Reich e Montebello,: "Il primo cappellano di S. Giorgio ricordato nei documenti è don Nicolò (8) che nel 1390 venne convocato assieme a vari altri rappresentanti delle varie comunità presso don Corrado pievano di Calceranica" (9). La presenza di un cappellano di S. Giorgio a Calceranica è testimoniata anche da un atto su pergamena custodito nell'archivio parrocchiale di Calceranica. (10) La fondazione della chiesa di S. Giorgio sembra comunque risalire al 1283, come troviamo riportato nel questionario per la visita pastorale del 1947: "Dice il Catalogo del Clero: edificata ad annum 1283" (11) e come riferisce anche E. Tamanini: "Il primo sacerdote mandato a Vigolo per la cura d'anime è ricordato nel 1283 e il ricordo fa pensare all'esistenza nel villaggio di una chiesa o cappella che probabilmente doveva essere l'ambiente che oggi forma il presbiterio della parrocchiale". (12) L'attuale chiesa parrocchiale, costruita tra il 1542 e il 1558, sorge su di un ripiano, all'inizio del paese; recenti lavori hanno portato alla luce tracce di una chiesa preesistente, che confermerebbero le notizie relative all'esistenza di una chiesa nel 1390, anche se non si può trascurare la notizia che fa risalire la fondazione al 1283: "Benché la loro frammentarietà non consenta di formulare ipotesi sul carattere delle decorazioni rinvenute, fondamenta e frammenti hanno però permesso di accertare non solo l'esistenza ma anche la posizione originaria della chiesa primitiva che aveva lo stesso orientamento di quella attuale ma era collocata leggermente più a valle" (13). La consacrazione della chiesa risalirebbe, secondo le notizie ricavate dal questionario per la visita pastorale del 1947, al 18 ottobre 1605. (14)

Contesto generale fino al 1785 Diocesi di Feltre;

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Diocesi di Trento Decanato di Mattarello

Fonti normative Codice di diritto canonico (1983)

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia BASSI C., Vattaro, Vigolo e Bosentino nel corso dei secoli, Trento, 1972 BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888 BONELLI B., Monumenta ecclesiae tridentinae, Trento, 1765 COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 COSTA A., I vescovi di Trento, Trento, 1977 KOINE' SOCIETA' COOPERATIVA (a cura di), Archivio parrocchiale di Calceranica, Trento, 1995 TAMANINI E., Vigolo Vattaro nella storia, Vigolo Vattaro (TN), 1966 VISINTAINER A., Le chiese di Vigolo Vattaro e Vattaro, Trento, 1996

Note (1) A. GORFER, Alta Valsugana. Guida geografico-storico-artistico-ambientale, Trento, 1977. (2) A. VISINTAINER, Le chiese di Vigolo Vattaro e Vattaro, Trento, 1996, notizia ripresa da G. A. MONTEBELLO, Notizie storiche, topografiche e religiose della Valsugana e del Primiero, 1793. (3) A. GORFER, I castelli del Trentino, vol. II, Trento, 1987. (4) Ibidem, p. 485 (5) E. TAMANINI, Vigolo Vattaro nella storia, Trento, 1966. (6) Cfr. anche G. TOVAZZI, Parochiale tridentinum, Trento, 1970, p. 626: "Ioannes anno 1395". (7) Archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro, s. 12, 2.4, c. 55 (8) Cfr. anche G. TOVAZZI, Parochiale tridentinum, Trento, 1970, p. 626: "Nicolaus Cappellanus et Rector Ecclesiae S. Georgii de Vigulo an. 1390 d. 25 April.". (9) C. BASSI, Vattaro, Vigolo e Bosentino nel corso dei secoli, Trento, 1972, p. 91 (10) COOPERATIVA KOINÉ (a cura di), L'archivio parrocchiale di Calceranica, Trento, 1995, serie I.1. (11) Archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro, s. 12, 2.4, c. 59 (12) E. TAMANINI, op. cit., pp. 52-53 (13) A. VISINTAINER, op. cit., p. 17 (14) Archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro, s. 12, 2.4, c. 59

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Ente Parrocchia di San Giorgio [148-]

Luoghi Vigolo Vattaro (TN)

Archivi prodotti Fondo Parrocchia di San Giorgio in Vigolo Vattaro, 01/01/1477 - 31/12/1946

Storia La data circa l'erezione della chiesa di S. Giorgio a parrocchia non sembra certa: E. Tamanini la fa risalire al 1489 (1) e A. Visintainer (2), riprendendo dai manoscritti dell' Archivio Tabarelli, osserva che nel 1478 le chiese di S. Giorgio e di S. Martino erano definite 'de plebe seu cappella', mentre nel 1489 sono qualificate come 'parrocchiali ecclesia Sancti Georgii e Sancti Martini'; la data che segna l'elevazione di S. Giorgio al rango di parrocchia sembra quindi ragionevolmente attestarsi dopo il 1480. Tale rango non fece comunque venir meno gli obblighi finanziari che Vigolo aveva verso l'antica pieve, la quale rivendicò il suo diritto di matrice fino alla fine del XVIII secolo. Le chiese filiali cercarono comunque di contrastare le pretese di Calceranica, soprattutto quelle relative al concorso per le spese dell' edificio, ma l'autorità ecclesiastica intervenne spesso per imporre il versamento delle quote. Proprio questa imposizione fu motivo di una lunga controversia, durata dal 1652 al 1657, tra i Vigolani e la curia feltrina, che si concluse con una sentenza definitiva e inappellabile che diede torto ai Vigolani, condannati anche a pagare tutte le spese processuali. Nel 1665 Vigolo sovvenzionò i restauri della sacrestia della pieve, nel 1695 fu chiamato a contribuire per il tetto, nel 1702 peri muri del cimitero e per la porta della matrice, nel 1748 per il nuovo altare maggiore e ancora per altri lavori fino alla fine del Settecento, quando vennero via via a cessare le richieste di contribuzione (3). Verso la fine di questo secolo un altro grande avvenimento segnò la storia di questa parrocchia: nel 1785 avvenne il distacco dalla diocesi di Feltre e l'unione a quella di Trento. Il decreto concistoriale del 23 agosto attuava la modificazione dei confini della diocesi di Trento, che dovevano coincidere con quelli politici. Trento cedette a Brescia Bagolino e Tignale e ottenne da Verona Avio e , da Padova Brancafora e Casotto e da Feltre Primiero e la Valsugana (4). Vigolo, parrocchia della Valsugana, territorialmente apparteneva già al principato di Trento, e si trovò quindi unita ad esso anche ecclesiasticamente.

Funzioni, occupazioni e attività La parrocchia è un istituto di origine ecclesiastica, sorto nell'ambito della diocesi per la diretta cura delle anime comprese in un determinata circoscrizione territoriale. Essa è una persona giuridica, alla cui formazione concorrono tre elementi: la chiesa, a cui si riferiscono i diritti spirituali e temporali; il beneficio, costituito dai redditi che spettano al parroco come retribuzione del suo lavoro; la fabbriceria, che viene istituita per la manutenzione e conservazione della chiesa. In generale questi tre elementi costituiscono un'unica persona morale, ma nel corso della storia non sempre si ebbe tale unione e talvolta i tre enti rimasero distinti. 17

Il parroco è il sacerdote o l'ente morale a cui è conferita in titolo dal vescovo (cann. 515-552) una parrocchia con la cura d'anime, da esercitarsi subordinatamente all'autorità dell' Ordinariato del luogo. La giurisdizione del parroco si estrinseca nel foro interno, pioché il suo ufficio è istituito principalmente per il bene dei singoli fedeli: cura principale è la salvezza delle anime. Egli partecipa però anche della potestà esecutiva, in quanto è l'amministratore dei beni della parrocchia, in funzione di partecipazione della potestà che risiede nel vescovo. In quanto titolare della cura d'anime, al parroco spetta il dovere di conferire il battesimo, celebrare l'eucarestia, ascoltare le confessioni con facoltà di assolvere i peccati, portare il viatico ai malati, amministrare l'unzione agli infermi, effettuare le pubblicazioni matrimoniali e quelle relative alle ordinazioni diaconali e presbiterali, assistere ai matrimoni, celebrare i funerali. Egli deve inoltre adoperarsi per incrementere le pie associazioni di fede, di pietà e di carità e, in quanto amministratore dei beni della chiesa, avere cura dei beni temporali parrochiali, siano essi corporali, cioè i beni mobili e immobili, o non corporali, cioè i diritti, le azione e le servitù (cann. 467-469). (5) Il patrimonio della chiesa è formato dagli apparati, utensili, arredi sacri di cui essa è provveduta per il culto divino e dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali e altri introiti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento dei fabbricati in un buono stato. La gestione diretta del patrimonio della chiesa, sotto la direzione del curatore d'anime, era affidata a specifici funzionari chiamati in un primo tempo 'sindici' o 'massari', poi, secondo le 'Norme d'amministrazione ecclesiastica' pubblicate nel Bollettino delle leggi del 25 gennaio 1866, 'fabbriceri'. Le rendite del patrimonio del beneficio parrocchiale sono invece destinate al mantenimento del parroco, che ha l'obbligo di residenza stabile nella parrocchia. Spesso queste rendite non erano sufficienti e il governo, prima quello austriaco poi quello italiano, le integrava con un supplemento di congrua prelevato da un apposito fondo. I benefici ecclesiastici, tra i quali rientra anche il beneficio parrocchiale, sono enti giuridici eretti dalla compotente autorità e sono composti da due elementi essenziali: un ufficio sacro e una rendita ad esso connessa. Questa può essere ricavata o da una proprietà immobiliare ecclesiastica o da definite prestazioni dovute da un altro ente. Durante il governo austriaco alcune disposizioni attribuirono al curatore d'anime il compito di verificare l'esistenza di un regolare documento di fondazione e di controllare che il patrimonio fosse mantenuto intatto. I benefici furono riconosciuti anche dal Concordato fra Stato italiano e Chiesa del 1929, purché non ne derivasse onere finanziario per lo Stato. Il parroco deve avere cura, oltre che delle anime e dei beni, anche dell'archivio parrocchiale. Nell'archivio egli conserva tutti quei "documenti, che costituiscono gli atti più importanti per la società religiosa e civile, quali sarebbero lo stato delle anime, gli atti di nascita, di cresima, di matrimonio, di morte; la raccolta delle encicliche e bolle pontificie, delle pastorali e decreti vescovili, i titoli delle rendite della chiesa, dei beneficii, i documenti delle pie fondazioni, legati, ecc." (6)

Contesto generale fino al 1785 Diocesi di Feltre; Diocesi di Trento Decanato di Mattarello

Fonti normative Codice di diritto canonico (1983) Codice di diritto canonico (1983)

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Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia AMBROSI F., Commentari della storia trentina, Trento, 1985 BASSI C., Vattaro, Vigolo e Bosentino nel corso dei secoli, Trento, 1972 BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888 BENVENUTI S. (a cura di), Storia del Trentino. Periodizzazione e cronologia politico-istituzionale, Trento, 1995 BONELLI B., Monumenta ecclesiae tridentinae, Trento, 1765 COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 COSTA A., I vescovi di Trento, Trento, 1977 Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, XIII (1929-31), XV (1937-41), n. 7 (1929), pp. 127-141; n. 8 (1929), pp. 148-166; n. 9 (1929), pp. 185-199; n. 10 (1930), pp. 621-625 GORFER A., Alta Valsugana. Guida geografico-storico-artistico-ambientale, Calliano (TN), 1982 GORFER A., I castelli del Trentino. Guida, Trento, 1985 -, Vol. II, Trento, 1987 GRANDI C., Curatore d'anime dello stato civile: il parroco durante la seconda dominazione asburgica (1818-1918), IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, a cura di COPPOLA G., GRANDI C., Bologna, 1989 KOINE' SOCIETA' COOPERATIVA (a cura di), Archivio parrocchiale di Calceranica, Trento, 1995 KÖGL J., La sovranità dei vescovi di Trento e Bressanone, Trento, 1964 LORENZI E., Dizionario toponomastico tridentino, 1932 (ristampa) MONTEBELLO G.A., Notizie storiche topografiche e religiose della Valsugana e del Primiero, (TN), 1973 PRATI A., Dizionario valsuganotto, Venezia; Roma, 1960 Raccolta di concordati su materie ecclesiastiche tra Santa Sede e le autorità civili, a cura di MERCATI A., Città del Vaticano, 1954 Rivista diocesana tridentina: ufficiale per gli atti della Curia, Trento, 1964 -, n. 12 (1984), pp. 715-732; n. 1 (1987), pp. 35-36 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989 TAMANINI E., Vigolo Vattaro nella storia, Vigolo Vattaro (TN), 1966 TOVAZZI G., Parochiale tridentinum, ed. a cura di Remo , Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970 VISINTAINER A., Le chiese di Vigolo Vattaro e Vattaro, Trento, 1996 ZIEGER A., Storia della regione tridentina, Trento, 1968

Note (1) E. TAMANINI, op. cit., p. 53 (2) A. VISINTAINER, op. cit., p. 13 (3) Per le notizie sui rapporti con la matrice di Calceranica cfr. C. BASSI, op. cit., pp. 81-90 (4) J. KÖGL, La sovranità dei vescovi di Trento e Bressanone, Trento, 1964.

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(5) Cfr. Enciclopedia cattolica, Città del Vaticano, 1952, sub voce 'parrocchia' e 'parroco'; La piccola Treccani, Roma, 1995, sub voce 'parroco'. (6) BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio del clero curato, Trento, 1905, p. 17.

20 fondo Parrocchia di San Giorgio in Vigolo Vattaro, 1477 - 1946 (con doc. fino al 1997)

Soggetti produttori Curazia di San Giorgio, sec. XIII - [148-] Parrocchia di San Giorgio, [148-]

Contenuto La tipologia documentaria presente nell'archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro è quella tipica presente in tutte le parrocchie: registri e atti relativi all'anagrafe; urbari e partitari delle varie amministrazioni; registri dei conti, resoconti e documentazione di corredo; registri di confraternite e pie associazioni; carteggio ed atti vari dai quali risulta l'attività dell' 'ente parrocchia'; ecc. Una parte piuttosto consistente è rappresentata in questo archivio dal fondo pergamenaceo (69 pergamene).

Strutture aggregate Fondo Documentazione privata di don Giovanni Battisti da Telve

21 serie 1 Pergamene, 1477 - 1803

pergamene 69

Storia archivistica La serie 'Pergamene' conservata presso l'archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro è composta da 69 pezzi. La maggior parte delle pergamene era conservata in una scatola di legno collocata in un locale dove viene tuttora conservata la documentazione di uso corrente; alcune si trovavano invece conservate assieme alla documentazione cartacea della archivio. Le pergamene si presentavano quasi tutte munite di fascetta recante la data ed alcune indicazioni sul contenuto, ma non si è riusciti a trovare alcuna notizia relativamente al loro autore e all'epoca di produzione. Al momento dell'intervento di riordino non è emersa alcuna traccia di un'originaria suddivisione degli atti, pur trattandosi di documenti che riguardano privati, la chiesa, l'ospitale e la comunità di Vigolo Vattaro. Su nessun pezzo era inoltre presente una qualche segnatura particolare, tale da poter far pensare ad un'originaria distinzione.

Criteri di ordinamento e inventariazione In fase di riordino e regestazione del fondo pergamenaceo, non volendo creare delle divisioni arbitrarie si è ritenuto pertanto opportuno non operare alcuna suddivisione del fondo. Per la descrizione dei singoli pezzi si è preso spunto dalla pubblicazione dei regesti di Montecassino curata da Tommaso Lecisotti e Fausto Avagliano, proposta come modello dalla circolare del ministero dell'Interno n. 39/1966. Le singole pergamene, contraddistinte da un numero progressivo in cifre arabe, sono state elencate in ordine cronologico. Al numero di corda seguono l'intitolazione, che esprime la natura giuridica del documento, le date cronica e topica ed infine un breve regesto. Poichè alcune pergamene riportano due o più atti, essi sono stati regestati singolarmente e descritti come sottounità, pur mantenendo ovviamente lo stesso numero di corda. Si danno inoltre notizie in merito al notaio rogante, specificando se il documento è redatto in forma di 'originale', 'originale da rogiti' di un altro notaio o 'copia', intendendo per originale la prima stesura in pubblica forma del documento fatta dallo stesso notaio che precedentemente aveva scritto lo stesso atto sulle sue imbreviature o sul suo protocollo, a seconda del periodo storico, per originale da rogiti di un altro notaio la prima stesura in forma pubblica del documento fatta da un notaio diverso da quello che aveva prodotto l'atto sul suo "protocollo originale", per copia quei documenti che tali si definiscono. Altre indicazioni vengono date in merito alle dimensioni del supporto scrittorio, alla presenza del sigillo e alle note di contenuto e archivistiche eventualmente presenti e ad eventuali danni riscontrati. Tutte le pergamene, inoltre, contengono un'indicazione del contenuto annotata su supporto cartaceo, ad eccezione delle pergamene di cancelleria papale o vescovile (segnature 1/10; 1/12; 1/ 15, 1/22; 1/41; 1/43; 1/48; 1/55; 1/60-1/62; 1/64- 1/69.)

Sigle adottate nella descrizione delle pergamene:

SPD Sigillum pendens deperditum (Sigillo pendente perduto) 22

SPC Sigillum pendens cereum (Sigillo pendente cereo) SSPPCC Sigilla pendentia cerea (Sigilli pendenti cerei) SI Sigillum impressum (Sigillo impresso) SID Sigillum impressum deperditum (Sigillo impresso perduto) SIC Sigillum impressum cereum (Sigillo impresso cereo) ST Signum tabellionis (Segno del notaio)

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda LECCISOTTI T., AVAGLIANO F. (a cura di), Abbazia di Montecassino. I regesti dell'archivio, vol. XI, Roma, 1977 (Ministero per i Beni culturali e ambientali. Pubblicazione degli Archivi di Stato)

1/1 Compravendita 14[77] , Trento Nicola Giordani da Migazzone vende a ser Ognibene fu ser Parisino [Dalponte] da Vigolo Vattaro, presente in qualità di sindaco della chiesa di S. Giorgio di Vigolo Vattaro, un fondo arativo situato nel territorio di Migazzone in località "a Fontana", per il prezzo di 60 lire. Notaio: Federico figlio di ser Giovanni Michele "de Corris" da Pergine cittadino e abitante di Trento Originale da rogiti del notaio Federico figlio di ser Giovanni Michele "de Corris" da Pergine redatto dal notaio Nicola fu ser Vigilio Morzanti cittadino e abitante di Trento (ST), atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 380 x 155, sul veso nota di contenuto

1/2 Permuta 1478 maggio 30 , Trento Ognibene fu Parisino Dalponte da Vigolo Vattaro, in qualità di sindaco della chiesa di S. Giorgio di Vigolo Vattaro, permuta con Tomè fu ser Paolo Tabarelli de Fatis da un censo perpetuo di uno staio di frumento, con la diretta proprietà, pagato annualmente da Antonio detto "Tonono de Sicheris" da Vigolo Vattaro assicurato su un prato situato nel territorio di Vigolo Vattaro in località "zoso in marzo" con un altro censo perpetuo di uno staio di frumento, con la diretta proprietà, pagato annualmente al Tabarelli da Nicola "Panocii" da Vigolo Vattaro assicurato su un fondo arativo situato nel territorio di Vigolo Vattaro in località "al Hospital" ossia "in Campo Mandonhec". Notaio: Francesco figlio di ser Domenico Ghelfi cittadino di Trento. Originale da rogiti del notaio Francesco figlio di ser Domenico Gelfi cittadino di Trento redatto dal notaio Bernardo fu ser Domenico Gelfi cittadino di Trento (ST), atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, formata da due fogli cuciti insieme, mm 590 x 210 (200), sul verso note di contenuto

1/3 Compravendita 1489 marzo 15 , Vigolo Vattaro Ambrogio fu [...] Stefano fu Ambrogio da vende a Luca detto "de la Benedeta", presente in qualità di massaro e sindaco della chiesa di S. Giorgio di Vigolo Vattaro, un fondo arativo situato nel territorio di Caldonazzo in località "ala Fossa dala via", per il prezzo di 30 lire.

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Notaio: Gaspare figlio di ser Giordano Giorgi da Vigolo Vattaro (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 250 x 270, sul verso nota di contenuto

1/4 Deposizioni 1490 (1) , [...] Alcune persone rendono delle deposizioni. Notaio: Gio[vanni] [...] (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 270 x 215, sul verso nota di contenuto Note (1) Sul verso annotato "1492" di mano del sec. XX

1/5 Testamento 1491 marzo 26 , Trento Ser Pietro Paternoster fu Antonio, calzolaio, da "Cogalo" nel distretto di Vicenza, abitante a Vigolo Vattaro dispone le sue ultime volontà stabilendo tra l'altro di lasciare in legato alla "Carità" della comunità di Vigolo Vattaro, rappresentata dal massaro della chiesa di S. Giorgio di Vigolo Vattaro, un censo annuo perpetuo di due staia di frumento costituito precedentemente con [...] fu Biagio Eberle da Vigolo Vattaro. Notaio: Ser Aldrighetto fu [...] "a Berlina" (1) [...] (2); latino Documento singolo; pergamena, mutila della parte inferiore, mm 215 (180) x 205, sul verso note di contenuto in parte sbiadite Note (1) Desunto dal testo. (2) Mancando la sottoscrizione notarile non è dato sapere se si tratta di originale, originale da rogiti o copia.

1/6 Compravendita 1496 giugno 11 , Trento Lorenzo figlio di Federico Franzoi da Vigolo Vattaro vende a ser Pietro Dal Piaz dallo stesso luogo, presente in qualità di massaro dell'ospitale [di S. Rocco] di Vigolo Vattaro, un fondo arativo situato nel territorio di Vigolo in località "soto el Castel", per il prezzo di sei ragnesi. Notaio: Giovanni figlio di ser Giacomo "Cheleti" da Povo (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 495 x 175, sul verso nota di contenuto

1/7 Compravendita sec. XV seconda metà, [Trento] Silvestro Tonini da Vigolo Vattaro vende a ser Luca "Cedrelini" dallo stesso luogo un piccolo "broilo" (1) situato nel territorio di Vigolo Vattaro in località "a Marzon", per il prezzo di quattro ragnesi. Notaio: Giovanni figlio di ser Giacomo "Cheleti" da Povo. 24

Originale da rogiti del notaio Giovanni figlio di ser Giacomo "Cheleti" da Povo redatto dal notaio Girolamo fu Giovanni "Cheleti" cittadino e abitante di Trento (ST), atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 470 x 195, sul verso nota di contenuto Note (1) Broilo: frutteto (cfr. Prati A., Dizionario valsuganotto, Venezia-Roma, 1960, sub voce "brolo").

1/8 Procura 1501 aprile 9 , Trento I rappresentanti delle ville di Vigolo e Vattaro nominano Vittore Dallacosta affinché presenti don Filippo de Moris al vescovo di Feltre perché venga ufficialmente eletto rettore della chiesa di S. Giorgio di Vigolo e della cappella di S. Martino di Vattaro. Notaio: Giovanni Antonio fu ser Ognibene Dalponte da Vigolo Vattaro cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 425 (390) x 190 (150), sul verso nota di contenuto

1/9 Ratifica di transazione 1504 agosto 25 , Vigolo Vattaro I convicini della comunità di Vigolo Vattaro ratificano una transazione stipulata precedentemente tra i rappresentanti della comunità di Vigolo Vattaro, da una parte, e d. Paolo [Tabarelli] de Fatis e suo fratello Donato, a nome anche del loro fratello don Antonio, rettore delle chiese di S. Giorgio di Vigolo e S. Martino di Vattaro, dall'altra. Notaio: Ser Giovanni Caliarotti notaio di Trento Originale da rogiti del notaio ser Giovanni Caliarotti redatto dal notaio Giovanni Antonio fu Antonio Fasoli cittadino e abitante di Trento (ST), atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 590 x 185, sul recto nota archivistica. Sul verso note di contenuto parzialmente sbiadite

1/10 Annullamento di interdetto e assoluzione 1509 aprile 24 , Vigolo Vattaro Cherubino da Feltre, frate guardiano, commissario apostolico e delegato sostituto, annulla l'interdetto inflitto alle chiese di S. Giorgio di Vigolo e S. Martino di Vattaro, alle loro terre e alla loro gente e dà l'assoluzione alle anime degli interdetti sepolti precedentemente a tale annullamento. Notaio: Simone fu d. Girardo "Mirana" cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, acefala e mutila, mm 590 (575) x 495, sul verso nota di contenuto e nota archivistica, SID

1/11 Cessione di censo 1513 gennaio 5 , Trento Giacomo fu "Menagoli" [...] da Vigolo Vattaro cede a Pietro fu [...] "Bonadona" dallo stesso luogo un censo perpetuo di 12 staia di frumento assicurato su due fondi arativi situati nel territorio di Vigolo Vattaro in località "in Camp" e su un altro fondo, per un capitale di otto ragnesi. Notaio: A[...] fu ser Bartolomeo "a Berlina" cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino 25

Documento singolo; pergamena, mm 405 (390) x 155, sul verso note di contenuto in parte sbiadite

1/12 Rinnovazione d'investitura 1513 aprile 15 , Trento Giorgio [Neideck], vescovo di Trento, rinnova alla comunità di Vigolo Vattaro la locazione perpetua da rinnovrsi ogni 19 anni di un bosco situato nel territorio di Vigolo Vattaro denimonato "Via plancka " o "Vallis Spini" o "Pramarezon", dietro pagamento annuo di due staia e mezzo di segala, due staia e mezzo di fave, due staia e mezzo di panico e 15 carri di legna, con l'obbligo di tagliare il fieno nel prato "Lidorni". Originale, documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm 260 x 425 con plica inferiore di mm 95, sul verso note archivistiche sbiadite, SPD

1/13 Compromesso, ratifiche, procura e sentenza arbitrale 1515 maggio 19 - 1515 maggio 26 (1) , Trento - Vigolo Vattaro latino Documento singolo; pergamena, mm 680 x 540, sul recto nota archivistica. Sul verso nota di contenuto e archivistica Note (1) Nel testo è riportato sabato 16 maggio: probabilmente si tratta di un errore

1/13.1 Compromesso 1515 maggio 19 , Trento Giovanni Pietro Stefanini, abitante a Meano, sindaco della pieve di Meano e , e Antonio "Noninellus", abitante a , al posto di Simone Bettini da Civezzano, sindaco della pieve di Civezzano, da una parte, e Antonio Marchi da Vattaro, a nome delle comunità di Vigolo Vattaro, Bosentino e consorti, dall'altra, si rimettono al giudizio di quattro arbitri per la soluzione della controversia tra loro vertente per la contribuzione delle colte o steore straordinarie. Notaio: Giovanni Antonio fu Antonio Fasoli cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile

1/13.2 Ratifiche, procura e sentenza arbitrale 1515 maggio 20 - 1515 maggio 26 , Vigolo Vattaro, Trento La regola di Vigolo Vattaro e quella di Bosentino ratificano tale compromesso e nominano Antonio Marchi da Vattaro loro procuratore. I sindaci delle pievi di Civezzano e di Meano e Albiano ratificano tale compromesso e danno ai loro rappresentanti pieno mandato. Gli arbitri emettono sentenza. Notaio: Giovanni Antonio fu Antonio Fasoli cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile

1/1 Compromesso, ratifiche, procura e sentenza arbitrale 1515 maggio 19 - 1515 maggio 26 (1) , Trento - Vigolo Vattaro latino Documento singolo; pergamena, formata da tre fogli cuciti insieme, mm 2000 x 225 26 in fondo nota del 12 dicembre 1523 relativa alla consegna degli atti alle parti sul recto note archivistiche. Sul verso note di contenuto in parte sbiadite e nota archivistica (2) Note (1) Nel testo è riportato sabato 26 maggio: probabilmente si tratta di un errore. (2) Contiene inoltre note di contenuto su supporto cartaceo.

1/14.1 Compromesso 1515 maggio 19 , Trento Giovanni Pietro Stefanini, abitante a Meano, sindaco della pieve di Meano e Albiano, e Antonio "Noninellus", abitante a Civezzano, al posto di Simone Bettini da Civezzano, sindaco della pieve di Civezzano, da una parte, e Antonio Marchi da Vattaro, a nome delle comunità di Vigolo Vattaro, Bosentino e consorti, dall'altra, si rimettono al giudizio di quattro arbitri per la soluzione della controversia tra loro vertente per la contribuzione delle colte o steore straordinarie. Notaio: Giovanni Antonio fu Antonio Fasoli cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile

1/14.2 Ratifica e procura 1515 maggio 20 , Vigolo Vattaro La regola di Vigolo Vattaro e quella di Bosentino ratificano tale compromesso e nominano Antonio Marchi da Vattaro loro procuratore. Notaio: Giovanni Antonio Fasoli cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile

1/14.3 Ratifica 1515 maggio 26 , Trento I sindaci delle pievi di Civezzano e di Meano e Albiano ratificano tale compromesso e danno ai loro rappresentanti pieno mandato. Notaio: Giovanni Antonio fu Antonio Fasoli cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile

1/14.4 Sentenza arbitrale 1515 maggio 26 , Trento I suddetti arbitri emettono sentenza. Notaio: Giovanni Antonio fu Antonio Fasoli cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile

1/15 Rinnovazione d'investitura 1517 dicembre 17 , Trento Bernardo [], vescovo di Trento, rinnova alla comunità di Vigolo Vattaro la locazione perpetua da rinnovrsi ogni 19 anni di un bosco situato nel territorio di Vigolo Vattaro denimonato "Via plancka " o "Vallis Spina" o "Pramarzon", dietro pagamento annuo di 27 due staia e mezzo di segala, due staia e mezzo di fave, due staia e mezzo di panico e 15 carri di legna, con l'obbligo di tagliare il fieno nel prato "Lidorni". Originale, documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm 290 x 390 con plica inferiore di mm 85, sul verso note archivistiche, SPC in metà teca lignea

1/16 Compravendita 1520 febbraio 4 , Trento Pa[...] fu [...] Dalponte da Vigolo Vattaro vende ad Antonio fu [...] [...] dallo stesso luogo, presente in qualità di sindaco dell'ospitale [di S. Rocco] di Vigolo Vattaro un fondo arativo situato nel territorio di Vigolo Vattaro in località "al Fosso", per il prezzo di cinque ragnesi. Notaio: Antonio fu Pietro "a Berlina" (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 440 x 155, sul verso note di contenuto in parte sbiadite

1/17 Compravendita 1522 luglio 5 , Trento Paride [...] vende a Nicola [...], presente in qualità di sindaco e massaro dell'ospitale di S. Rocco di Vigolo, un fondo arativo situato nel territorio di Vigolo in località "in Predaian", per il prezzo di 12 lire e quattro grossi. Notaio: Gaspare fu Giordano [Giorgi] da Vigolo Vattaro abitante a Trento (1) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 460 (440) x 200 (190), sul verso note di contenuto Note (1) Manca il signum tabellionis.

1/18 Sentenza 1524 gennaio 18 , Trento D. Antonio Quetta, consigliere, cancelliere e commissario di Trento, emette sentenza nella causa d'appello promossa dalla comunità di Trento, rappresentata dal suo procuratore Guglielmo Gallo contro la comunità di Vigolo Vattaro per la revisione di una precedente sentenza emessa dal d. Stefano "de Ugembur", massaro, sfavorevole alla comunità di Trento. Notaio: Giovanni Pietro figlio di ser Marco Pergine cittadino di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 500 (485) x 180, sul verso note di contenuto

1/19 Compravendita 1528 gennaio 27 , Trento Giovanni Parisio fu Ognibene Dalponte da Vigolo Vattaro vende a [...] (1) fu Matteo Scartezzini dallo stesso luogo, presente in qualità di sindaco dell'ospitale [di S. Rocco] di Vigolo Vattaro e ottenuto il consenso del regolano, dei giurati e dei vicini di Vigolo Vattaro, due fondi arativi situati nel territorio di Vigolo Vattaro rispettivamente in località "a Pra dayana" e "a Fossa", per il prezzo di 33 ragnesi. Notaio: Antonio [fu Pietro] "a Berlina" 28

Originale da rogiti dl notaio Antonio [fu Pietro] "a Berlina" redatto dal notaio Simone fu Antonio "a Berlina" cittadino di Trento (ST), atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 715 x 150, sul verso note di contenuto Note (1) Pergamena lacera proprio in quel punto.

1/20 Compravendita 1531 aprile 15 , Trento [...] vende a Simone fu Fran[cesco] [...] da Vigolo Vattaro, presente in qualità di massaro dell'ospitale di S. Rocco di Vigolo, un fondo arativo situato nel territorio di Vigolo Vattaro in località "à Salet", per il prezzo di nove ragnesi. Notaio: Aldrighetto figlio di ser Antonio Gislimberti da Terlago cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 420 x 200 (185), sul verso note di contenuto in parte sbiadite

1/21 Compravendita 1537 novembre 4 , Vigolo Vattaro Giovanni Maria fu Francesco Paternoster da Vigolo vende a Giovanni fu Giacomo "Perati" da Caldonazzo abitante a Vigolo, presente in qualità di massaro dell'ospitale di S. Rocco di Vigolo Vattaro, un fondo arativo situato in località "à Calaurina", per il prezzo di sei ragnesi. Notaio: Aldrighetto figlio di ser Antonio Gislimberti da Terlago cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mutila, mm 495 (455) x 200 (180), sul verso note di contenuto in parte sbiadite Note .

1/22 Rinnovazione d'investitura 1538 gennaio 15 , Trento Bernardo [Cles], cardinale e vescovo di Trento, rinnova alla comunità di Vigolo Vattaro la locazione perpetua da rinnovarsi ogni 19 anni di un bosco situato nel territorio di Vigolo Vattaro denimonato "Via blancha " o "Vallis Spini" o "Pramarzon", dietro pagamento annuo di due staia e mezzo di segala, due staia e mezzo di fave, due staia e mezzo di panico e 15 carri di legna, con l'obbligo di tagliare il fieno nel prato "Lidorni". Originale, documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm 330 x 530 con plica inferiore di mm 95, sul verso note archivistiche, SPC in metà teca lignea, entrambi danneggiati

1/23 "Compartita di steure" 1547 marzo 15 Giovanni Donato fu messer Giovanni Maria "da li Bereti" cittadino di Trento, visti i "registri vechi del Castello", espone quanto devono pagare per steore al conte del Tirolo gli "exteriori de qua da l'Ades" tra i quali Vigolo, Vattaro e Bosentino. volgare 29

Documento singolo; pergamena, mm 310 x 230 (220)

1/24 Compravendita 1556 febbraio 25 , Trento Giovanni Antonio Ognibene e Battista fu Parisio Dalponte e Giovanni Maria fu Cristano Dalponte, a nome anche della nipote Margherita, vendono a Giovanni Bailoni da Vigolo Vattaro, presente in qualità di regolano della comunità di Vigolo, un prato situato sulla montagna di Vigolo in località "al Pra della montagna", per il prezzo di 20 ragnesi. Notaio: Aldrighetto Gislimberti Originale da rogiti del notaio Aldrighetto Gislimberti redatto da Antonio fu Aldrighetto Gislimberti notaio di Trento (ST), atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 190 x 125, recto nota archivistica. Sul verso note di contenuto in parte sbiadite.

1/25 Terminazione 1556 maggio 6 , Vigolo Vattaro D. Francesco Luchini, consigliere vescovile e delegato dal massaro, ed alcuni rappresentanti delle comunità di Vigolo Vattaro e di Bosentino effettuano la confinazione e la terminazione di un monte e di un bosco denominati "la Costa del vescovo" ossia "al Faè". Notaio: Giovanni Battista Franceschini Originale da rogiti del notaio Giovanni Battista Franceschini redatto dal notaio Pietro figlio del d. Battista Castelli da Terlago cittadino e abitante di Trento (ST), atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, formata da 3 fogli cuciti, mm 1870 (1840) x 190 (120), sul verso nota di contenuto e, su supporto cartaceo cucito sul recto, nota del 29 settembre 1701 non pertinente.

1/26 Sentenze 1561 marzo 24 - 1561 ottobre 25 , Trento latino Documento singolo; pergamena, mm 760 (660) x 180 (70), sul recto nota archivistica. Sul verso note di contenuto in parte sbiadite Note .

1/26.1 Sentenza 1561 marzo 24 , Trento D. Giovanni Battista Nardi, pretore di Trento, emette sentenza nella causa vertente tra la comunità di Vigolo Vattaro rappresentata dal d. Aldrighetto Gislimberti, da una parte, e Agostino e Andrea Sottopietra da Bosentino, agenti a nome anche dei loro fratelli e rappresentati dal d. Alberto Alberti, dall'altra, per il diritto di esigere 18 staia di grano. Notaio: Gottardo fu ser Paolo Franceschini da Terlago cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile

1/26.2 Sentenza 1561 ottobre 25 , Trento 30

D. Francesco Luchini, consigliere vescovile e commissario, emette sentenza nella causa vertente tra la comunità di Vigolo Vattaro, da una parte, e i fratelli Sottopietra da Bosentino, dall'altra, per il pagamento di nove staia di frumento, segala e miglio per la "Carità" [di Vigolo Vattaro]. Notaio: Gottardo fu ser Paolo Franceschini da Terlago cittadino e abitante di Trento (ST) Originale, atto notarile

1/27 Transazione 1570 [maggio] 16 , Trento Davanti a don Francesco Alessandrini, canonico della cattedrale di Trento, massaro e commissario deputato, ser Donato Ianeselli regolano di Bosentino e Migazzone, da una parte, e ser Valentino fu Giovanni Bailoni regolano di Vigolo Vattaro, dall'altra, si accordano in merito al diritto di "fratare" (1) nella località "al Faè". Notaio: Giovanni Guglielmo Callavini (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 410 (310) x 100 (35), sul recto nota archivistica. Sul verso nota di contenuto Note (1) Fratare: tagliare un bosco rasente alla terra (cfr. Prati A., Dizionario valsuganotto, Venezia-Roma, 1960, sub voce "fratàr")

1/28 Cessione di censo 1573 ottobre 28 , Vigolo Vattaro Leonardo fu Antonio Bianchini da Vigolo Vattaro cede a Giacomo fu Stefano "Capri" abitante a Vigolo, presente in qualità di massaro dell'ospitale di S. Rocco di Vigolo, un censo annuo di tre staia di frumento che viene pagato dagli eredi del fu Domenico detto "Toni" Dallabrida da Vigolo e assicurato su un fondo arativo e vineato situato nel territorio di Mattarello in località "in Resone", per un capitale di 19 ragnesi. Notaio: Antonio fu d. Aldrighetto Gislimberti notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 265 x 125, sul verso note di contenuto in parte sbiadite

1/29 Costituzione di censi e dazione in pagamento 1579 gennaio 31 , Trento Domenico [...] costituisce un censo di due staia di frumento assicurato su un fondo arativo situato nel territorio di Vigolo Vattaro in località [...] e Lorenzo fu Federico Lorenzini ne costituisce un altro di [...] di frumento assicurato su un fondo situato nel medesimo territorio in località "à Pra Pegoi" e gli stessi, in qualità di cessati sindaci della chiesa di S. Giorgio di Vigolo Vattaro, li danno in pagamento ad Antonio Bianchini da Vigolo Vattaro, presente in qualità di sindaco attuale, ad estinzione di un debito ammontante a 17 ragnesi, due lire e nove grossi. Notaio: [...]hardus Franceschini (1) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 360 (310) x 285 (240), sul verso note di contenuto e nota archivistica Note (1) Manca il signum tabellionis.

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Sentenza 1582 maggio 26 , Trento D. Alberto Alberti, massaro di Trento, emette sentenza nella causa vertente tra il regolano di Vigolo Vattaro e altri vicini della comunità di Vigolo Vattaro, da una parte, e altri uomini della madesima comunità, dall'altra, per il diritto di "fratare" (1) e fare "novali" (2) nei pressi di Valsorda. Notaio: Giovanni Guglielmo fu d. Francesco Callavini notaio e cittadino di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 495 x 105, sul recto nota archivistica. Sul verso note di contenuto in parte sbiadite e nota archivistica Note (1) Fratare: tagliare un bosco rasente alla terra (cfr. Prati A., Dizionario valsuganotto, Venezia-Roma, 1960, sub voce "fratàr"). (2) Novale: campo o vigna dissodati di fresco, noveto (idem, sub voce "novale")

1/31 Compravendita 1598 agosto 24 , Vigolo Vattaro Antonio fu Giovanni Scartezzini da Vigolo Vattaro vende a Donato fu Domenico Tamanini dallo stesso luogo, presente in qualità di regolano della comunità di Vigolo Vattaro, un prato situato sulla montagna di Vigolo in località "il Pra dalla montagna" ossia "dalle Sterpe", per il prezzo di 20 ragnesi. Notaio: Alessandro Gislimberti notaio e cittadino di Trento Originale da rogiti del notaio Alessandro Gislimberti redatto dal notaio Stefano Dema cittadino di Trento (ST), atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 370 x 140, sul recto nota archivistica. Sul verso nota di contenuto sbiadita e nota archivistica

1/32 Compravendita 1598 ottobre 19 , Trento Nicola fu Matteo Scartezzini e Giovanni fu Domenico Scartezzini da Vigolo Vattaro abitante a Mattarello vendono a Donato fu Domenico Tamanini da Vigolo Vattaro la metà di un prato situato sulla montagna di Vigolo Vattaro in località "al Pra dalle Stirpe", per il prezzo di 20 ragnesi. Notaio: d. Alessandro Gislimberti [notaio e cittadino di Trento] Originale da rogiti del notaio d. Alessandro Gislimberti redatto dal notaio Sebastiano [fu d. Giacomo] Siciliano notaio di Trento (ST), atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 440 (420) x 145 (135), sul recto nota archivistica. Sul verso note di contenuto in parte sbiadite

1/33 Sentenza sec. XVI , [...] Sentenza per una controversia tra privati per una eredità. [...] (1); tedesco Documento singolo; pergamena, frammento, mm 160 x 370 Note (1) Mancando la sottoscrizione non è dato sapere se si tratta di originale, originale da rogiti o copia.

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Sentenza 1603 giugno 28 , [Trento] D. Giovanni Battista Busetti, commissario e massaro emette sentenza nella causa promossa da Giovanni Maria Zamboni, Bartolomeo Perezzolli e Antonio Fracalossi con il loro procuratore d. Manfredo Alberti contro il d. Aurelio "Baltheri" per lo stipendio e la nomina dell'esattore delle steore. Notaio: Stefano Dema cittadino e notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 275 x 140, sul recto nota archivistica. Sul verso note di contenuto in parte sbiadite

1/35 Compravendita 1607 dicembre 23 , Trento Giovanni fu Michele Ferrari da Valsorda vende al d. Girolamo fu d. Francesco conte Lodron una segheria con tutta l'attrezzatura in essa compresa e con bosco adiacente, dopo averla liberata da un censo di due ragnesi e dieci carantani costituito precedentemente a favore del d. Cristoforo "Calepini", per il prezzo di 50 ragnesi. Notaio: Giuseppe fu d. Marco Antonio Endrizzi notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 280 (270) x 215, sul verso note di contenuto in parte sbiadite e nota archivistica

1/36 Compromesso 1615 novembre 14 , Trento Il sindaco della comunità di Povo con il saltaro e due vicini di Villazzano, da una parte, e il regolano della comunità di Vigolo Vattaro con due vicini, dall'altra, si rimettono al giudizio degli arbitri ser Francesco Celva da Povo e Giovanni Brida da Vigolo Vattaro per la soluzione della controversia tra loro vertente in merito ad un taglio di legna fatto da quelli di Povo in un bosco della comunità di Vigolo Vattaro. Notaio: Sebastiano fu d. Giacomo Siciliano cittadino e notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 200 x 150, sul recto nota archivistica. Sul verso nota di contenuto e archivistica

1/37 Compromesso 1615 novembre 14 , Trento Il sindaco della comunità di Povo con il saltaro e due vicini di Villazzano, da una parte, e il regolano della comunità di Vigolo Vattaro con due vicini, dall'altra, si rimettono al giudizio degli arbitri ser Francesco Celva da Povo e Giovanni Brida da Vigolo Vattaro per la soluzione della controversia tra loro vertente in merito a un taglio di legna fatto da quelli di Povo in un bosco della comunità di Vigolo Vattaro. Notaio: Sebastiano fu d. Giacomo Siciliano cittadino e notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 200 (190) x 150, sul recto nota archivistica. Sul verso nota di contenuto e nota archivistica

1/38 Costituzione di censo 1620 gennaio 15 , Trento 33

Lorenzo fu Battista Marzari da Vigolo Vattaro costituisce a favore di Nicola figlio di Antonio Ducati dallo stesso luogo, presente in qualità di sindaco dell'ospitale [di S. Rocco] di Vigolo, un censo annuo redimibile assicurato su un orto di sua proprietà situato in Vigolo, in località "à Marzon", per un capitale di 18 ragnesi. Notaio: Sebastiano [fu d. Giacomo] Siciliano notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 180 (155) x 140 (65), sul verso note di contenuto

1/39 Liberazione da censo 1620 marzo 28 , Trento Ser Nicola fu ser Pietro Franzoi, in qualità di regolano della comunità di Vigolo Vattaro, paga a ser Giovanni fu Leonardo Brida 66 ragnesi come residuo di capitale, e 13 ragnesi e 15 cruciferi, come interesse decorso da san Michele e viene così liberato da un censo di 90 ragnesi costituito precedentemente con lo stesso Brida e assicurato su un fondo situato in località "Castagnè". Notaio: Sebastiano [fu d. Giacomo] Siciliano notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 240 (210) x 135 (55), sul recto nota archivistica. Sul verso nota di contenuto sbiadita

1/40 Costituzione di censo 1621 marzo 13 , Trento Guglielmo fu "Andro" Lorenzini da Vigolo costituisce a favore di Cristoforo fu Bartolomeo Nicoletti e di ser Domenico fu Giovanni Dallabrida, presenti in qualità di sindaci delle chiesa di S. Giorgio di Vigolo, un censo annuo redimibile di cinque staia di frumento asssicurato su un fondo arativo, vineato e prativo situato nel territorio di Vigolo in località "ai Grezzi", per un capitale di 30 ragnesi. Notaio: Sebastiano [fu d. Giacomo] Siciliano notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 255 (225) x 120 (70), sul verso note di contenuto in parte sbiadite e note archivistiche

1/41 Sentenza 1623 novembre 23 , [Trento] D. Giovanni Battista Busetti, massaro di Trento, emette sentenza nella causa vertente tra la comunità di Vigolo Vattaro rappresentata da Donato Tamanini, da una parte, e d. Ottavio Tabarelli de Fatis del castello di Vigolo Vattaro, dall'altra, per il pagamento delle collette. Notaio: Bartolomeo fu d. Matteo Beltrami cittadino e notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 310 x 125, sul recto nota archivistica. Sul verso nota di contenuto

1/42 Erezione di confraternita 1624 ottobre 20 , Vigolo Vattaro Il reverendo don Domenico "Bergomascus", teologo dell'ordine di S. Domenico, ottenuta licenza da don Innocenzo Cabianca, priore del convento di S. Lorenzo di Trento, e su richiesta di don Giovanni Valentini, parroco di Vigolo Vattaro, erige all'altare situato nella chiesa di S. Giorgio di Vigolo Vattaro la confraternita del Santissimo Rosario della Gloriosissima Immacolata sempre Vergine Madre Maria, con tutte le indulgenze e i privilegi concessi a detta società. 34

Notaio: Lodovico fu d. Giovanni Cavallieri cittadino di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 450 x 270 (260), sul verso note di contenuto

1/43 Conferma e rierezione di confraternita 1625 giugno 24 , Roma S. Maria sopra Minerva Serafino Sicco da Pavia, professore di sacra teologia e maestro generale dei Predicatori, conferma e erige nuovamente la confraternita del Salterio o del Santissimo Rosario nella chiesa parrocchiale di S. Giorgio di Vigolo Vattaro. Originale; latino Documento singolo; pergamena, mm 435 x 565 con plica inferiore di mm 15, in fondo annotazione di visto del 9 ottobre 1628. Sul verso altra annotazione di visto e nota archivistica, SPC in teca metallica. Ornamenti e scritte dorate

1/44 Curatela, compravendita e in parte dazione in pagamento 1629 settembre 5 , Trento D. Andrea Pompeati, propretore di Trento, su istanza di Lucia e Antonio figli di Leonardo fu Antonio Bianchini da Vigolo Vattaro, nomina lo stesso Leonardo curatore dei detti minori. Successivamente i due fratelli, rappresentati dal loro curatore, vendono e in parte danno in pagamento a Giacomo fu Lorenzo Andreis, loro creditore, un fondo arativo situato nel territorio di Vigolo Vattaro in località "à Salet", per il prezzo di 43 ragnesi e tre lire dai quali vengono detratti 14 ragnesi corrispondenti all'ammontare del debito. Notaio: Sebastiano [fu d. Giacomo] Siciliano notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 295 x 260 (250), sul verso note di contenuto in parte sbiadite

1/45 Transazione e terminazione 1630 maggio 11 , [Trento] I rappresentanti della comunità di Povo e quelli della comunità di Vigolo Vattaro si accordano in merito ai confini da stabilire tra le due comunità e d. Michele Depaoli da Cadine e Michele Biasioni da Migazzone effettuano la confinazione e la terminazione. Notaio: Giovanni Battista fu ser Tommaso Benassuti cittadino e notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino, volgare Documento singolo; pergamena, mm 520 (470) x 235 (220), sul recto nota archivistica. Sul verso note di contenuto in parte sbiadite

1/46 Compravendita 1630 giugno 18 , Trento Giacomo fu Martino "Tinellae" da Vigolo Vattaro vende al d. Giacomo fu d. Lorenzo Andreis abitante a Trento un fondo arativo situato nel territorio di Vigolo in località "à Salet", per il prezzo di 26 regnesi e 12 cruciferi. Notaio: Sebastiano [fu d. Giacomo] Siciliano notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 205 x 150, sul verso note di contenuto

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Decreto 1631 marzo 28 , Feltre [Giovanni Paolo Savio] vescovo di Feltre emette un decreto con il quale consente l'uso di latticini nei giorni in cui è d'obbligo il digiuno a tutte le persone che abitano nelle parrocchie del Tirolo soggette alla diocesi di Feltre. Notaio: Giovanni "Cambrutius" notaio di Feltre (1) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, frammento, mm 140 x 555 con plica inferiore di mm 30, sul verso nota di contenuto e nota archivistica, SPD Note (1) Manca il signum tabellionis.

1/48 Rinnovazione d'investitura 1634 giugno 2 , Trento Carlo Emanuele Madruzzo, principe vescovo di Trento, rinnova alla comunità di Vigolo Vattaro la locazione perpetua da rinnovrsi ogni 19 anni di un bosco situato nel territorio di Vigolo Vattaro denimonato "Via blancha " o "Vallis Spini" o "Pramarzon", dietro pagamento annuo di due staia e mezzo di segala, due staia e mezzo di fave, due staia e mezzo di panico e 15 carri di legna, con l'obbligo di tagliare il fieno nel prato "Lidorni". Originale, documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm 310 x 400 con plica inferiore di mm 35, sul verso nota di contenuto e note archivistiche, SPC danneggiato in teca metallica

1/49 Costituzione di censo 1636 marzo 21 , Trento Giovanni Maria fu Bernardino "Giroldelli" da Vigolo Vattaro costituisce a favore di Cristoforo fu Bortolameo Nicoletti dallo stesso luogo, presente in qualità di sindaco dell'ospitale [di S. Rocco] di Vigolo, un censo annuo redimibile di tre staia di frumento assicurato su un orto situato a Vigolo vicino alla sua casa, per un capitale di 18 ragnesi. Notaio: Sebastiano [fu d. Giacomo] Siciliano notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 360 (300) x 165 (120), sul verso note di contenuto

1/50 Sentenza 1637 settembre 12 , Trento Il massaro (1) emette sentenza nella causa vertente tra la comunità di Vigolo Vattaro, da una parte, e "Pressavia" e Frizzera presenti in qualità di procuratori dei loro consorti di Mattarello, dall'altra, per il diritto di nomina del saltaro. Notaio: Francesco "Capris" notaio e cittadino di Trento (ST) Copia autentica da originale di Giovanni Faustino Linaroli notaio di Trento, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 370 (340) x 110, sul recto nota di contenuto. Sul verso nota di contenuto Note (1) Nel testo viene indicato come "comunium massario".

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Costituzione di censo 1639 novembre 7 , Trento Giacomo fu Giovanni Battista "Torzeti" da Vigolo Vattaro costituisce a favore di Andrea fu Giorgio Fracalossi, presente in qualità di massaro dell'ospitale di S. Rocco di Vigolo Vattaro, un censo annuo redimibile di cinque staia di frumento assicurato su un fondo arativo situato nel territorio di Vigolo Vattaro in località "al Canevar" presso il maso "Torzeto", per un capitale di 30 ragnesi. Notaio: Sebastiano [fu d. Giacomo] Siciliano notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 245 (215) x 160 (50), sul verso note di contenuto in parte sbiadite

1/52 Curatela e compravendita 1640 febbraio [.]4 , Trento D. Andrea Pompeati, propretore di Trento, nomina Michele fu Matteo Ferrari da Valsorda curatore di suo fratello minorenne Agostino; successivamente i due fratelli, per potersi liberare da debiti paterni, vendono a Melchiorre fu Antonio Furlan dal Salè di Povo e a suo figlio Antonio una segheria situata in località "in valle Pinelli" ed un casale con fucina e prato annesso tutti situati nel territorio di Valsorda, per il prezzo di 130 ragnesi. Notaio: Sebastiano [fu d. Giacomo] Siciliano notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 390 x 230 (200), sul verso note di contenuto e nota archivistica

1/53 Transazione e terminazione 1653 luglio 31 , Vigolo Vattaro Davanti al d. Antonio Sardagna, vice massaro delegato dal massaro d. Cristoforo Andrea Mattiolo, i rappresentanti della comunità di Vigolo e quelli della comunità di Bosentino e Migazzone si accordano in merito ai confini da stabilirsi per il diritto di "fratare" (1) nella località "Pallude" e dintorni ed effettuano la confinazione. Notaio: Giovanni Patrizio Trent Turcati notaio e cittadino di Trento (ST) Originale, atto notarile; volgare Documento singolo; pergamena, mm 685 x 270 (255), sul recto nota archivistica. Sul verso note di contenuto Note (1) Fratare: tagliare un bosco rasente alla terra (cfr. Prati A., Dizionario valsuganotto, Venezia-Roma, 1960, sub voce "fratàr")

1/54 Costituzione di censo 1655 aprile 25 , Vigolo Vattaro Salvatore Fracalossi a nome di suo figlio Cristano e in adempimento del legato lasciato dalla defunta Dorotea fu Andrea Nicoletti sua moglie, costituisce a favore di Giovanni Dallabrida, presente in qualità di sindaco dell'ospitale [di S. Rocco di Vigolo], un censo annuo redimibile di quattro staia e sei quarte di frumento assicurato su un fondo arativo situato nel territorio di Vigolo Vattaro in località "alle Quadrelle", per un capitale di 25 ragnesi. Notaio: Francesco "Capris" notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 285 x 170, sul verso note di contenuto in parte sbiadite

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Rinnovazione di investitura 1659 luglio 2 , Trento Giuseppe Ghelfi e Sigismondo Alfonso conte Thun, rispettivamente decano e arcidiacono del capitolo di Trento e amministratori temporali dell'episcopato, rinnovano agli uomini di Valsorda la locazione perpetua da rinnovarsi ogni 19 anni della metà di un monte cioè di un bosco denominato "Via bianca" ossia "Vallis Spini" o "Prà Marezan", dietro pagamento annuo alla Mensa vescovile di cinque quarte di segala, cinque quarte di fave e cinque quarte di panico e sette carri e mezzo di legna. Originale, documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm 275 x 520 con plica inferiore di mm 25, sul verso note di contenuto, SPC in teca metallica danneggiata

1/56 Permuta 1665 luglio 2 , Vigolo Vattaro Nicola fu Melchiorre Rigotti, regolano della comunità di Vigolo Vattaro e i giurati della stessa comunità permutano con Pietro fu Giovanni Maria Zamboni da Vigolo un fondo boschivo e prativo situato nel territorio di Vigolo in località "alla Pallù de Lusanega" con un prato situato nel medesimo territorio in località "alla via techa al Castegnè". Notaio: Germano "Capris" notaio e cittadino di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 240 (215) x 140 (45), sul verso nota di contenuto

1/57 Quietanza e liberazione da un debito 1667 giugno 24 , Vigolo Vattaro Ser Giacomo fu Pietro Andreatta da Migazzone dichiara di aver ricevuto da ser Cristoforo fu Nicola Ducati da Vigolo Vattaro, presente in qualità di regolano della comunità di Vigolo Vattaro, 75 ragnesi dovutigli in seguito alla soluzione di un lite pendente in occasione della distribuzione della "Carità", rinunciando ad ogni altra pretesa nei confronti di detta comunità. Notaio: Giovanni Michele fu d. Michele Pini già cittadino di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 335 (305) x 140, sul verso nota di contenuto

1/58 Costituzione di censo 167[4] [...] 1[.] , Trento Giovanni fu Domenico Dallabrida costituisce a favore di Giovanni Bailoni da Vigolo Vattaro, presente a nome [della chiesa di S. Giorgio di Vigolo], un censo perpetuo redimibile di otto staia e mezzo di frumento assicurato su due fondi di sua proprietà, uno dei quali situato in località "alli Molini", per un capitale di 50 ragnesi. Notaio: Giovanni Micheli notaio di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mutila, mm 390 (165) x 210 (100), sul verso note di contenuto

1/59 Costituzione di censo 1677 dicembre 21 , Vigolo Vattaro

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Giovanni fu Domenico Bianchini e Bartolomeo fu Pietro Bortolameotti da Vigolo Vattaro costituiscono a favore di ser Pietro fu Nicola Rigotti presente in qualità di sindaco della chiesa di S. Giorgio di Vigolo Vattaro, un censo annuo redimibile di 16 staia e 2/3 di frumento assicurato su due fondi arativi e vineati situati nel territorio di Vigolo Vattaro in località "al Dos" e su un altro fondo prativo e arativo sempre nel medesimo territorio in località "al Marez", per un capitale di 100 ragnesi. Notaio: Giovanni Michele fu d. Michele Pini di Trento (ST) Originale, atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 445 x 165 (150), sul verso note di contenuto e archivistiche

1/60 Rinnovazione d'investitura 1694 settembre 1 , Trento Giuseppe Vittorio Alberti [d'Enno], principe vescovo di Trento, rinnova alla comunità di Vigolo Vattaro la locazione perpetua da rinnovrsi ogni 19 anni di un bosco situato nel territorio di Vigolo Vattaro denimonato "Via bianca " o "Vallis Spina" o "Pra Marzon", dietro pagamento annuo di due staia e mezzo di segala, due staia e mezzo di fave, due staia e mezzo di panico e 15 carri di legna, con l'obbligo di tagliare il fieno nel prato "Lidorni". Originale, documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm 265 x 340 con plica inferiore di mm 45, sul verso nota di contenuto, SPD in metà teca metallica

1/61 Concessione di indulgenza 1696 giugno 16 , Roma S. Maria Maggiore Innocenzo XII: concede per un settennio l'indulgenza plenaria ai visitatori della chiesa parrocchiale di S. Giorgio di Vigolo il giorno 4 luglio. Ad augendam - Originale, documento di cancelleria papale; latino Documento singolo; pergamena, mm 125 x 395, sul verso nota di contenuto e nota archivistica, SIC parzialmente staccato

1/62 Concessione di indulgenza 1705 febbraio 14 , Roma S. Pietro Clemente XI: concede l'indulgenza per un settennio a tutti i defunti per i quali si celebrerà una messa all'altare dei ss. Vito, Modesto e Crescenza della chiesa parrocchiale della B.V. Maria di Telve nel giorno della commemorazione dei defunti, entro la sua ottava e il venerdì di ogni settimana. Omnium saluti - Originale, documento di cancelleria papale; latino Documento singolo; pergamena, mm 135 x 185, sul verso annotazioni non pertinenti, SID

1/63 Aggregazione di confraternita 1733 novembre 19 , Roma [S. Lorenzo in Damaso] Pietro Ottoboni, vescovo di Tuscolo, cardinale e protettore della arciconfraternita del Santissimo Sacramento e delle Cinque piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo eretta canonicamente nella basilica di S. Lorenzo in Damaso in Roma, aggrega la confraternita del Santissimo Sacramento eretta nella chiesa parrocchiale di S. Giorgio di Vigolo Vattaro alla suddetta arciconfraternita. Originale, documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm 680 x 540, sul recto annotazione di visto del 12 giugno 1734, Due SSPPCC in teche metalliche, di cui uno mancante. Ornamenti e miniature 39

1/64 Concessione di indulgenza 1749 maggio 15 , Roma S. Maria Maggiore Benedetto XIV: concede per un settennio l'indulgenza plenaria ai visitatori della chiesa parrocchiale di S. Giorgio di Vigolo Vattaro il 23 aprile di ogni anno. Ad augendam - Originale, documento di cancelleria papale; latino Documento singolo; pergamena, mm 150 x 420, in fondo annotazione di visto e di pubblicazione del 18 aprile 1749. Sul verso note di contenuto e nota archivistica, SI

1/65 Concessione di indulgenza 1758 aprile 24 , Roma S. Maria Maggiore Benedetto XIV: concede per un settennio l'indulgenza plenaria ai visitatori della chiesa di S. Valentino di Valsorda nel giorno della festa di S. Valentino. Ad augendam - Originale, documento di cancelleria papale; latino Documento singolo; pergamena, mm 155 x 430, in fondo annotazione di visto e di pubblicazione del 31 maggio 1758. Sul verso nota di contenuto e annotazioni non pertinenti, SI

1/66 Concessione di indulgenza 1759 maggio 12 , Roma S. Maria Maggiore Clemente XIII: concede per un settennio l'indulgenza ai confratelli e alle consorelle defunti delle confraternite del Santissimo Sacramento e del Rosario per i quali si celebrerà una messa all'altare delle confraternite nella chiesa parrocchiale di S. Giorgio di Vigolo nel giorno della commemorazione dei defunti, entro la sua ottava e il lunedì e il giovedì di ogni settimana. Omnium saluti - Originale, documento di cancelleria papale; latino Documento singolo; pergamena, mm 155 x 430, in fondo annotazione di visto e di pubblicazione dell'11 settembre 1759. Sul verso note di contenuto, SI

1/67 Concessione di indulgenza 1759 maggio 12 , Roma S. Maria Maggiore Clemente XIII: concede per un settennio l'indulgenza a tutti i defunti per i quali si celebrerà una messa all'altare del Santissimo Crocefisso nella chiesa di S. Giorgio di Vigolo nel giorno della commemorazione dei defunti, entro la sua ottava e il venerdì di ogni settimana, purchè vengano celebrate ogni giorno cinque messe. Omnium saluti - Originale, documento di cancelleria papale; latino Documento singolo; pergamena, mm 150 x 420, in fondo annotazione di visto e di pubblicazione dell'11 settembre 1759. Sul verso note di contenuto, SI

1/68 Concessione di indulgenza 1770 aprile 10 , Roma S. Maria Maggiore

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Clemente XIV: concede per un settennio l'indulgenza ai confratelli e alle consorelle defunti delle confraternite della Dottrina Cristiana e della B. M. V. del Rosario per i quali si celebrerà una messa all'altare delle confraternite nella chiesa parrocchiale di S. Giorgio di Vigolo nel giorno della commemorazione dei defunti, entro la sua ottava e un giorno di ogni settimana. Omnium saluti - Originale, documento di cancelleria papale; latino Documento singolo; pergamena, mm 155 x 420, in fondo annotazione circa la designazione dei giorni, del 20 giugno 1770. Sul verso nota di contenuto, SI

1/69 Concessione di indulgenza 1803 settembre 10 , Roma S. Maria Maggiore Pio VII: concede per un settennio l'indulgenza plenaria ai visitatori della chiesa parrocchiale di Vigolo nel giorno della festa della B. M. V. Assunta. Ad augendam - Originale, documento di cancelleria papale; latino Documento singolo; pergamena, mm 135 x 415, in fondo annotazione di visto del 13 novembre 1803. Sul verso nota di contenuto, SID

41 serie 2 Registri dei nati e battezzati, 1589 - 1959

Contenuto I registri di battesimo, insieme ai registri di matrimonio, furono introdotti nel diritto canonico dal 'Decretum de Reformatione Matrimonii' del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del 'Rituale Romano' emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri del battesimo vennero compilati costantemente fino all' epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'interesse dell'autorità politica austriaca verso i libri parrocchiali si manifestò con la lettera circolare del primo maggio 1781, che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili e la successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 prescrisse l'uso di formule ed espressioni linguistiche uniformi nella compilazione. Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai comuni - senza tuttavia che per questo vennisse meno la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci - con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime quel compito di ufficali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i comuni.

La serie comprende 9 registri dei nati e dei battezzati nella parrocchia di Vigolo Vattaro. Il primo di essi è il risultato di più registri rilegati insieme, in epoca successiva alle rispettive compilazioni, per formare un volume disomogeneo nel contenuto. Esso infatti comprende anche registrazioni dei matrimoni e dei morti della parrocchia stessa (Cfr. s. 2, 1.2; s. 2, 1.6) e registrazioni dei nati e morti della curazia di Vattaro (Cfr. s. 2, 1.4; s. 2, 1.5), che sono state evidenziate nella descrizione come sottounità autonome del registro. Altri due registri risultano contenere, insieme alle registrazioni proprie della serie, anche quelle dei cresimati di Vigolo Vattaro e dei nati delle curazie di Vattaro e Valsorda, inserite come semplici annotazioni (Cfr. serie 2, n. 4.1) o come vere e proprie sezioni autonome (Cfr. s. 2, 4.2; s. 2, 4.3; s. 2, 4.4; s. 2, 5.2; s. 2, 5.3) all'interno del registro. Nei secc. XVI e XVII le registrazioni sono effettuate in forma di dichiarazione: il parroco attesta di aver impartito il sacramento al nuovo nato, di cui riporta il nome, insieme al nome e cognome dei genitori e dei padrini. Le date delle registrazioni si riferiscono al giorno del battesimo. In genere in coda all'ultima registrazione dell'anno viene annotato il numero totale dei nati nella parrocchia. All'inizio del sec XIX viene adottato il registro a tabella, in cui sono riportati per ciascuna registrazione le date di nascita e quella del battesimo del bambino, il numero di casa, la condizione sociale dei genitori e spesso notizie sul parto. Non è raro trovare sui registri annotazioni posteriori, poiché spesso i parroci inserivano, in corrispondenza delle varie registrazioni, anche notizie sui battezzati, riguardanti per esempio la data di matrimonio o di morte, eventuali emigrazioni o commenti sulla condotta della persona in oggetto. Tutti i registri, ad eccezione dell'ultimo, sono corredati da indici per cognomi. La compilazione di questi strumenti, molto utili per la consultazione, inizia intorno alla metà del secolo XIX per iniziativa di don Pietro Sicher, parroco di Vigolo Vattaro dal 1853 al 1860 ,ed interessa anche i registri più antichi.

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2/1 "Nati, matrimoni e morti. Nati e morti di Vattaro. Anno 1598-1770" 1589 novembre 1 - 1785 dicembre 29 (con annotazioni posteriori) Alle cc. I-II elenco dei parroci e dei cappellani di Vigolo Vattaro. Volume, legatura in mezza pergamena, cc. II, 459, con indice alla fine n.n.

2/1.1 Registro dei nati e battezzati di Vigolo Vattaro 1589 novembre 1 - 1633 ottobre 6 cc. 1-33

2/1.2 Registro dei matrimoni di Vigolo Vattaro 1597 maggio 29 - 1738 luglio 30 cc. 34-150

2/1.3 "1634. Liber continens nomina omnium baptizatorum in parochia Viguli Vattari Feltrensis dioecesis ab anno ut supra, gubernante reverendo domino Joanne Andreatis accedenteque consensu admodum reverendi domini Joannis de Valentinis huius parochia benemeriti plebani etc." (tit. int.) 1634 gennaio 1 - 1670 marzo 4 cc. 150a-259

2/1.4 "Liber primus defunctorum pro ecclesia curata Sancti Martini Vattarii inceptus a reverendo domino Nicolao Ducati primo curato dictae ecclesiae anno Domini 1734 die vero 3 ianuarii" (tit. int.) 1734 gennaio 3 - 1785 dicembre 29 cc. 260-281

2/1.5 "Liber primus baptizatorum pro ecclesia curata sive cumparochiali Sancti Martini Vattarii inceptus sub reverendo domino Nicolao Ducati primo curato dictae ecclesiae anno Domini 1734 die vero 26 aprilis" (tit. int.) 1734 aprile 26 - 1785 settembre 23 cc. 282-322

2/1.6 Registro dei morti di Vigolo Vattaro 1706 gennaio 19 - 1770 dicembre 29 cc. 323-459

2/2 "Nati I 1669-1701" 43

1664 gennaio 18 - 1701 aprile 10 Registro, legatura in pergamena, cc. II, 181 (bianca c. II), con indice all'inizio n.n. .

2/3 "Liber baptizatorum huius parochialis Sancti Georgii Viguli Vattarii Feltrensis diocesis anno 1701. Dum regebat hanc ecclesiam seu parochialem Sancti Georgii Viguli Vattarii illustrissimus et admodum reverendus dominus Carolus Dionisius Tabarellus de Fatis de castro Viguli" (tit. int.) 1701 aprile 13 - 1770 settembre 30 Registro, legatura in mezza pelle, cc. I, 302, indice alla fine n.n.

2/4 "1771-1818, tomo III. [Na]ti Vattaro 1785-1817. Registro B. Nati Valsorda 1811-1817. [Cresimati]" (tit. dorso) 1771 gennaio 5 - 1914 giugno Registro, legatura in pelle, pp. 462, 65, 4 (num. orig. varia e parziale)

2/4.1 "Liber baptizatorum ecclesiae parochialis Sancti Georgii Viguli Vattarii ab anno 1771" 1771 gennaio 5 - 1818 maggio 12 (con annotazioni posteriori) Contiene anche le registrazioni dei battezzati nella chiesa di S. Valentino di Valsorda per gli anni 1797-1803 e 1805-1810. A p. 185: memoria del parroco dell'incendio scoppiato in paese il 26 luglio 1800 con allegata relazione a stampa sull'accaduto del massaro delle valli per la Pretura di Trento. Registro, pp. 1-215, cc. sd 216-244, pp. 245-282, 415-462, con indice alle pp. 421-462

2/4.2 "Registro B" (tit. int.) 1785 settembre 23 - 1817 novembre 30 Registro dei nati di Vattaro Registro, pp. 1-65, con indice alle pp. 49-65

2/4.3 "Registro per i nati nella cura di Valsorda cominciando l'anno 1811 milleottocentoundici e consecutivi. Regno d'Italia. Dipartimento dell'Adige" (tit. int.) 1811 marzo 1 - 1817 giugno 1 Registro, pp. 1-4

2/4.4 "Registro dei cresimati. Cresimati dal 1826 inclusive al 1914" (tit. int.) 1826 maggio 15 - 1914 giugno Registro, pp. 283-413

2/5

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"Registro IV de' nati a Vigolo. 1817-1837" "e Vattaro e Valsorda" 1817 novembre 4 - 1837 dicembre 28 (con annotazioni posteriori) Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 100, con indice alla fine n.n.

2/5.1 Nati e battezzati di Vigolo Vattaro 1817 novembre 4 - 1837 dicembre 28 Registro, cc. sd 1-73

2/5.2 "Registro dei battezzi eseguiti nella curazia di Vattaro" (tit. int.) 1818 aprile 1 - 1834 dicembre 13 Registro, cc. sd 74-93

2/5.3 "Registro dei battezzati nella cura di Valsorda" (tit. int.) 1818 luglio 15 - 1834 novembre 18 Registro, cc. sd 94-100

2/6 "Nati nell'anno 1838-1862. Volume V" 1838 gennaio 22 - 1862 dicembre 27 Con annotazioni posteriori. Legate all'inizio due circolari dell'Ordinariato di Trento all'ufficio decanale di Levico contenenti le istruzioni ad uso dei parroci per la corretta compilazione delle fedi di battesimo, matrimonio e morte. Registro, legatura in mezza tela, cc sd 118, con indice alla fine n.n.

2/7 "Libro VI dei nati e battezzati nella parrocchia di Vigolo Vattaro. 1863-1888" 1863 gennaio 5 - 1888 dicembre 23 Con annotazioni posteriori. Registro, legatura in mezza pergamena, cc. sd 196, con indice alla fine n.n.

2/8 "Libro VII. Registro dei nati nella parrocchia di Vigolo Vattaro ab anno 1889-1923" 1889 gennaio 1 - 1923 dicembre 30 Con annotazioni posteriori. Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 250, con indice alla fine n.n.

2/9 "Volume VIII. Nati nella parrocchia di Vigolo Vattaro dall'anno 1924 usque ad annum 1960" 1924 gennaio 5 - 1959 dicembre 20

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Con annotazioni posteriori. All'inizio memorie del parroco. A c. 12 note di cronaca locale. Registro, legatura in mezza tela, cc. sd 174 (bianca 1 c. sd)

46 serie 3 Registri dei matrimoni, 1597 - 1959

Contenuto I registri di matrimonio, insieme a quelli di battesimo, furono introdotti nel diritto canonico dal 'Decretum de Reformatione Matrimonii' del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del 'Rituale Romano' emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri del matrimonio vennero compilati costantemente fino all' epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'interesse dell'autorità politica austriaca verso i libri parrocchiali si manifestò con la lettera circolare del primo maggio 1781, che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. La successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 prescrisse l'uso di formule ed espressioni linguistiche uniformi nella compilazione. Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai comuni - senza tuttavia che per questo vennisse meno la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci - con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime quel compito di ufficali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i comuni. Se durante la dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. 'Codice civile austriaco', § 80), negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l' autorità politica, il rito civile e religioso venivano invece celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 la stato italiano riconobbe la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è pertanto tenuto alla notificazione dell'avvenuta celebrazione al comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici.

La serie si compone di sette registri, dei quali il primo contiene sia le registrazioni dei matrimoni che quelle dei consensi paterni, descritte come sottounità del registro (Cfr. s. 3, 1.1; s. 3, 1.2). Si segnala che il registro più antico appartenente alla serie si trova legato in volume insieme ad altri registri parrocchiali nella serie 'Registri dei nati e battezzati' (Cfr. s. 2, 1.2).

3/1 "Matrimoni I. 1743-1818" (tit. dorso) 1738 aprile 29 - 1853 aprile 16 All'interno dei piatti e alle cc. I-II annotazioni di matrimoni riportate anche sul registro. Registro, legatura in pelle, cc. II, 1-103, 1-43

3/1.1 "Liber matrimoniorum ab anno 1738-1818 incluso" (tit. int.) 1738 aprile 29 - 1818 aprile 15 47

cc. II, 103, con indice alla fine n.n.

3/1.2 "Registro di consenso da prestarsi dai genitori pel matrimonio de' minorenni incapaci per legge a dichiarare da se stessi atto legale, giusta la circolare delli 18 aprile 1817 e in data 9 giugno 1818 con ordine governariale di effettuarne l'apposito protocollo e registro nei parrocchiali archivi" (tit. int.) 1818 luglio 15 - 1853 aprile 16 cc. 43

3/2 "Liber II matrimoniorum incipiens ab anno 1818-1834 incluso" 1818 aprile 1 - 1834 dicembre 13 Registro, legatura in mezza pelle, pp. 50, con indice alla fine n.n.

3/3 "Registro III de' matrimoni della parrocchia di Vigolo Vattaro. 1835-1856 aprile" 1835 gennaio 10 - 1856 aprile 22 Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 38 (bianca 1 c. sd), con indice alla fine n.n.

3/4 "Registro dei matrimoni. Libro IV. 1856-1910" 1856 aprile 22 - 1910 ottobre 22 Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 157 (bianca 1 c. sd), con indice alla fine

3/5 "V. Matrimoni ab anno 1911-1930" 1911 gennaio 21 - 1930 dicembre 20 Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 76 (bianca 1 c. sd), con indice alla fine n.n.

3/6 "Libro VI dei matrimoni celebrati nella parrocchia di Vigolo Vattaro dall'anno 1931 ad 1942" 1931 gennaio 3 - 1942 febbraio 9 Registro, legatura in mezza tela, cc. 99 (bianche cc. 3), con indice alla fine n.n.

3/7 "Volume 7°. Parrocchia di Vigolo Vattaro. Registro matrimonii ab anno 1942" 1942 aprile 13 - 1959 novembre 28 Registro, legatura in mezza pelle, cc. 156, con indice alla fine n.n.

48 serie 4 Registri dei morti, 1635 - 1997

Contenuto I registri dei morti vennero introdotti insieme ai registri dei cresimati e agli stati delle anime dal 'Rituale Romano' di Paolo V nel 1614, il quale proponeva anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § 'Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur'). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente fino all' epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'interesse dell'autorità politica austriaca verso i libri parrocchiali si manifestò con la lettera circolare del primo maggio 1781, che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. La successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 prescrisse l'uso di formule ed espressioni linguistiche uniformi nella compilazione. Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai comuni - senza tuttavia che per questo vennisse meno la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci - con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime quel compito di ufficali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i comuni.

La serie si compone di 5 registri. Due di essi contengono anche alcune registrazioni dei morti delle curazie di Vattaro e di Valsorda, descritte come sottounità del registro (Vattaro: cfr. s. 4, 2.2; s. 4, 3.2; Valsorda: cfr. s. 4, 2.3; s. 4, 3.3). Si segnala che il registro dei morti degli anni 1706 - 1770 si trova legato in volume insieme ad altri registri parrocchiali nella serie 'Registri dei nati e battezzati' (Cfr. s. 2, 1.6).

4/1 "Liber mortuorum. Liber I" 1635 luglio 17 - 1704 dicembre 19 Registro, legatura in pergamena, cc. 1-234, 1-9, con indice alla fine n.n.

4/2 "Morti II B. 1771-1817" (tit. dorso) Registro dei morti di Vigolo Vattaro, Vattaro e Valsorda. 1771 gennaio 3 - 1818 maggio 11 Alla fine indice parziale della prima parte cassato. Registro, legatura in pelle, cc. 1-121, I, 1-17, 1-2, con indici delle parti n.

4/2.1 "Liber defunctorum ecclesiae parochialis Sancti Georgii Viguli Vattari ab anno 1771" (tit. int.) 1771 gennaio 3 - 1818 maggio 11 c. 73: memoria del parroco sull'incendio scoppiato in pease il 26 luglio 1800, con il nome delle vittime

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cc. 121, con indice alla fine n.n.

4/2.2 "Continuatio libri defunctorum pro ecclesia Sancti Martini Vattarii ab anno 1786 usque ad annum 1817, qui sepulti iacent in eodem coemeterio Sancti Martini" (tit. int.) 1786 febbraio 28 - 1817 dicembre 14 cc. I, 17, con in dice alla fine n.n.

4/2.3 "Registro dei defonti nella curazia di Valsorda" (tit. int.) 1812 maggio 16 - 1818 marzo 12 cc. 2, con indice alla fine n.n.

4/3 "III. Elenco dei morti in Vigol Vattaro dal 1817 al 1863 per Vigolo, per Vattaro fino al 1835 inclusive e per Valsorda fino al 1834 inclusive" 1817 novembre 2 - 1862 dicembre 24 Registro, legatura in mezza pelle, pp. 1-111, 1-11, 1-4, con indici n.n.

4/3.1 Registro dei morti di Vigolo Vattaro 1817 novembre 2 - 1862 dicembre 24 pp. 111, con indice alla fine del registro n.n.

4/3.2 "Morti di Vattaro dall' 1818-1836" (tit. int.) 1818 maggio 21 - 1835 dicembre 19 pp. 11, con indice alla fine n.n.

4/3.3 "Morti di Valsorda dal 1818-1836" (tit. int.) 1818 dicembre 16 - 1834 novembre 30 pp. 4, con indice alla fine n.n.

4/4 "Morti dall'anno 1863-1925 incluso. Volume IV" 1863 gennaio 10 - 1925 dicembre 30 Registro, legatura in mezza tela, pp. 366, con indice alla fine n.n.

4/5 "Liber V. Morti dall'anno 1926" 1926 gennaio 18 - 1997 dicembre 27 50

Registro, legatura in mezza pelle, pp. 359 (bianche pp. 3), con indice alla fine n.n.

51 serie 5 Registri dei cresimati, 1826 - 1996

Contenuto I registri dei cresimati vennero introdotti insieme ai registri dei morti e agli stati delle anime dal 'Rituale Romano' di Paolo V nel 1614, il quale proponeva anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § 'Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur'). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi anche se, in realtà, i registri dei cresimati e gli stati delle anime furono usati con sistematicità solo a partire dal sec. XIX.

Non è stato possibile attribuire alla serie in questione registri a sé stanti, poiché nell'archivio parrocchiale i dati dei cresimati sono inseriti in registri che appartengono a serie diverse. Si rimanda pertanto alla serie 'Registri dei nati e battezzati' per gli anni 1826-1914 (Cfr. s. 2, 4.4) e alla serie 'Registri degli iscritti di confraternite e pie associazioni' per gli anni 1919-1996 (Cfr. s. 15, 2.3), dove le parti relative alle cresime dei parrocchiani sono state descritte come sottounità.

52 serie 6 Stati delle anime, sec. XIX - sec. XX

Contenuto Gli stati delle anime vennero introdotti insieme ai registri dei cresimati e dei morti dal 'Rituale Romano' di Paolo V nel 1614, il quale proponeva anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § 'Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur'). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi anche se, in realtà, gli stati delle anime furono usati con sistematicità solo a partire dal sec. XIX.

La serie comprende tre registri, in cui il parroco raccoglie i dati relativi allo stato della popolazione residente nella parrocchia nel corso dei secc. XIX e XX. Le registrazioni riportano la composizione dei nuclei familiari, e sono inserite in base al numero progressivo della casa di abitazione oppure secondo i nomi dei capifamiglia ordinati alfabeticamente.

6/1 "Anagrafe della parrocchia di Vigolo Vattaro. Anno 1880" sec. XIX - sec. XX Contiene inoltre: - pp. 191-193: "Elenco degli indigeni assenti dal paese con famiglia e loro luogo di dimora dimora, emigrati avanti l'anno 1870"; - p. 194: "Indigeni assenti dopo il 1870": - pp. 195-199: "Emigrati nel Brasile in data 25 agosto, 10 e 25 settembre 1875, 27 marzo e 9 aprile 1876, 5 maggio e 29 agosto 1877"; - p. 199: Emigrati in Argentina il 27 aprile 1878. Registro, legatura in mezza pelle, pp. 5-248 (bianche molte pp., num. orig. imprecisa, con indice alle pp. 240-248

6/2 "Anagrafe" sec. XX Registro, legatura in mezza pelle, pp. 308, con indice alla fine n.n.

6/3 "Parrocchia di Vigolo Vattaro. Register animarum ab anno 1942" sec. XX All'interno della coperta, sulla carta di guardia e alle pp.1-4, 239-241, 394-396 annotazioni, ricordi, avvisi comunali incollati dal parroco a memoria dei giorni della ritirata delle truppe tedesche, cronache del parroco per gli anni 1942-1951. Alle pp. 360-383 genealogie delle principali famiglie di Vigolo Vattaro. Registro, legatura in mezza tela, pp. 396 (bianche alcune pp.), con indice alle pp.386-393

53 serie 7 Registri delle pubblicazioni e degli avvisi, 1909 - 1947

Contenuto La serie raccoglie i registri nei quali il parroco annotava, insieme agli avvisi per le funzioni liturgiche, le confessioni, la dottrina cristiana e altre comunicazioni da pubblicarsi in chiesa, le date delle tre pubblicazioni necessarie prima della celebrazione dei matrimoni.

La serie comprende tre registri, che interessano gli anni 1909-1919 e 1941-1947.

7/1 "Pubblicazioni" 1909 dicembre 19 - 1919 aprile 13 Registro delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi. Registro, legatura in mezza tela, cc. 74 (num. orig. parziale)

7/2 "Vigolo Vattaro. Pubblicazioni domenicali. 1941" 1941 febbraio 23 - 1944 giugno 25 Registro delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi. Quaderno, legatura in cartone, cc. 57 n.n.

7/3 "Libro delle pubblicazioni parochia di Vigolo Vattaro inde a 1/7/1944" 1944 luglio 2 - 1947 marzo 30 Registro delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi. Quaderno, legatura in cartone, cc. 47 n.n.

54 serie 8 Atti matrimoniali, 1890 - 1946

Contenuto La serie degli atti matrimoniali è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella parrocchia. La documentazione prodotta dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi varia, per genere e quantità, a seconda delle epoche e dei governi. Tra gli atti si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni.

La serie comprende 4 buste contenenti i fascicoli annuali delle pratiche matrimoniali a partire dal 1890. E' stata mantenuta in questa serie la documentazione prodotta per i matrimoni celebrati fuori parrocchia, poiché essi si trovano annotati nei registri dei matrimoni (Cfr. serie 3), ma senza l'attribuzione del numero progressivo. Gli atti dei singoli matrimoni erano conservati piegati in mazzi annuali, ad eccezione di quelli dal 1929 al 1938, che si trovano tuttora conservati distesi e in fascicoli originali, a loro volta raccolti in fascicoli annuali. Sul verso delle carte o dei fascicoli vi sono annotazioni coeve del parroco o, nella maggior parte dei casi, quelle lasciate in occasione di uno o più tentativi di ordinamento del materiale (l'anno del matrimonio, il cognome degli sposi e il numero assegnato a tale pratica, come risulta dal registro dei matrimoni).

8/1 Atti matrimoniali 1890 - 1910 Busta, cc. 555 n.n.

8/2 Atti matrimoniali 1911 - 1928 Contiene anche gli atti di matrimoni celebrati fuori parrocchia, ma annotati sul registro. Busta, cc. 520 n.n.

8/3 Atti matrimoniali 1929 - 1938 Contiene anche gli atti di matrimoni celebrati fuori parrocchia, ma annotati sul registro. Busta, cc. 796 n.n.

8/4 Atti matrimoniali 1939 - 1946

55

Busta, cc. 391 n.n.

56 serie 9 Registri dei nati e battezzati e dei morti di Vattaro, 1734 - 1890

Contenuto In seguito all'erezione della curazia di Vattaro, avvenuta il 22 dicembre 1733, i capitoli del curato stabilivano tra l'altro che egli tenesse due registri dei battesimi e due registri dei morti, dei quali uno doveva essere consegnato annualmente al parroco di Vigolo Vattaro (1). In effetti le registrazioni relative ai nati e ai morti di Vattaro sono presenti nell'archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro a partire dal 1734; si tratta di registri legati in un unico volume insieme ai registri di Vigolo Vattaro (Cfr. s. 2, 1.4; s. 2, 1.5) oppure di parti a sé stanti all'interno dei registri della parrocchia (Nati: cfr. s. 2, 4.2; s. 2, 5.2; morti: cfr. s. 4, 2.2; s. 4, 3.2). Solo dal 1835 vengono compilati registri indipendenti: in questa serie sono presenti infatti due registri contenenti ciascuno sia i nati che i morti della curazia.

Note (1) Archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro, s. 10, 10.3, cc. 5-6.

9/1 Registro dei nati e battezzati e dei morti di Vattaro 1835 febbraio 2 - 1853 dicembre 14 Le registrazioni relative ai morti si leggono capovolgendo il registro. Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 53, pp. 39, con indici all'inizio delle due parti n.n.

9/1.1 "Registro dei nati e battezzati in Vattaro. 1835-1863" 1835 febbraio 2 - 1863 maggio 13 cc. sd 53, con indice all'inizio n.n.

9/1.2 "Registro dei morti i Vattaro. (1838-1863)" 1836 novembre 26 - 1863 dicembre 14 pp. 39, con indice alfebetico all'inizio n.n.

9/2 "Registro dei nati e morti dall'anno 1864-1886 nella curazia di Vattaro" 1864 gennaio 9 - 1890 gennaio 7 Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 45, pp. 31 (bianca 1 c. sd)

9/2.1 Registro dei nati e battezzati di Vattaro

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1864 gennaio 20 - 1890 gennaio 7 cc. sd 45 (bianca 1 c. sd), con indice all'inizio

9/2.2 "Registro dei morti" (tit. int.) 1864 gennaio 9 - 1886 marzo 22 pp. 31, con indice alla fine n.n.

58 serie 10 Registri dei nati e battezzati e dei morti di Valsorda, 1797 - 1911

Contenuto La chiesa di San Valentino di Valsorda era soggetta alla giurisdizione ecclesiastica della parrocchia di Vigolo Vattaro "ab antiquo" fino al 1920 (1) ; infatti, nonostante la concessione del fonte battesimale e l'erezione della chiesa a curazia (11 giugno 1768), i capitoli ufficiali stabilivano che: "... la nota de' battezzati di volta in volta sia presentata alla canonica di Vigolo per essere registrata e così quella dei defonti, perché in Valsorda non si dovrà tenere alcun registro" (2) . Il parroco di Vigolo Vattaro annota sul registro dei nati di Vigolo i battesimi amministrati nella chiesa di San Valentino tra il 1797 e il 1810, dichirando peraltro di estrarre tali notizie dal registro della chiesa suddetta (Cfr. s. 2, 4.1), oppure destina a tali registrazioni parti dei registri parrocchiali (Nati: cfr. s. 2, 4.3; s. 2, 5.3; morti: cfr. s. 4, 2.3; s. 4, 3.3). Solo dal 1835 vengono compilati registri indipendenti: in questa serie sono presenti infatti due registri contenenti ciascuno sia i nati che i morti della curazia.

Note (1) Archivio parrocchiale di Valsorda, "Inventario" a cura di E. Apolloni, M. L. Barbacovi e M. Bertoldi, 1995, p. 2. (2) Archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro, s. 10, 10.2, cc .2-3; 20-21.

10/1 "II. Registro de' nati e morti della curazia di Valsorda dal 1835 fino al 1869 inclusive" 1835 gennaio 18 - 1869 novembre 28 Registro, legatura in cartone, cc. sd 1-24, p. 25, pp. 1-12, con indici alla fine delle parti n.n.

10/1.1 Registro dei nati e battezzati della curazia di Valsorda 1835 gennaio 18 - 1869 novembre 28 cc. sd 1-24, p. 25, con indice alla fine n.n.

10/1.2 Registro dei morti della curazia di Valsorda 1835 agosto 13 - 1869 settembre 26 pp. 12, con indice alla fine n.n.

10/2 "III. Registro dei nati e morti dall'anno 1870 nella curazia di Valsorda" 1870 febbraio 17 - 1911 ottobre 1 Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 1-39, pp. 1-24 (bianche cc. sd 13), con indici all'inizio e alla fine n.n.

10/2.1

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Registro dei nati e battezzati della curazia di Valsorda 1870 febbraio 17 - 1911 ottobre 1 cc. sd 39 (bianche cc. sd 13), con indice parziale all'inizio n.n.

10/2.2 "Registro dei morti" (tit. int.) 1870 aprile 2 - 1896 novembre 27 pp. 24, con indice finale n.n.

60 serie 11 "Ordini e decreti ecclesiastici e civili", 1784 - 1852

Contenuto La serie è costituta da tre buste che raccolgono leggi, decreti, ordini, circolari e avvisi, per lo più a stampa, emanati dal Principe vescovo di Trento, dall'Ordinariato vescovile e dal Capitolo di Trento, nonchè dai vari governi che si sono succeduti, dal Giudizio distrettuale di Civezzano e da altre autorità civili. A partire dagli anni '20 del sec. XIX si trova raccolta in questa sede anche della corrispondenza pervenuta al parroco di Vigolo Vattaro: richieste di informazioni da parte del Giudizio distrettuale di Civezzano e del Capitanato circolare di Trento, carteggio relativo a lavori nel cimitero di Vigolo Vattaro, alla vacanza della parrocchia, alle destinazioni dei cooperatori, alle messe legatarie, ecc. Tutte le carte sono state numerate in sequenza, presumibilmente in uno stesso momento e dalla stessa mano, secondo un ordine che rispecchia, anche se non sempre in modo preciso, l'ordine cronologico. Al momento del riordinamento la documentazione era piegata e raccolta in mazzi legati con dello spago; in fase di riordino le carte sono state distese e disposte in ordine di numero. Alcune carte non numerate sono state collocate in fondo alla busta. Il titolo della serie è stato desunto dal titolo originale dell'ultima busta, scritto evidentemente dalla stessa mano che ha apposto i numeri sulle singole carte.

11/1 "1789-1810. Tempi napoleonici" 1784 - 1811 NN. 2-52. Leggi, decreti, circolari, avvisi dell'autorità civile ed ecclesiastica. Busta, cc. 98

11/2 "1800-1814. Decreti napoleonici e lettere vescovili dell'epoca" 1804 - 1814 NN. 53-173. In fine 10 cc. s.n. Leggi, decreti, circolari, avvisi dell'autorità civile ed ecclesiastica. Busta, cc. 195

11/3 "Ordini e decreti ecclesiastici e civili dal 1814-1853. N. 174 fino al N. 439" 1814 - 1852 NN. 174-439 (mancano diversi numeri). In fine 15 cc. s.n. Leggi, decreti, circolari, avvisi dell'autorità civile ed ecclesiastica. Busta, cc. 503

61 serie 12 Carteggio ed atti, 1498 - 1958

Contenuto La serie, costituita originariamente da 13 buste, è stata condizionata, dopo il riordino, in 15 contenitori. Tale disposizione è stata dettata unicamente da motivi pratici poiché, data la notevole consistenza delle prime due buste ("I. Chiesa" e "II. Annessi") è stato necessario suddividere la documentazione di ogni busta in due distinti contenitori. Come già detto nell'introduzione generale al fondo archivistico, cui si rimanda, il carteggio si presentava già organizzato in buste o "teche" titolate e numerate, contenenti a loro volta fascicoli titolati e numerati. L'incremento naturale del carteggio nel corso degli anni non ha modificato l'impianto originario; segni di tali incrementi si possono trovare soprattutto in alcune buste che riportano nella segnatura originaria le lettere A, B, C e D.

12/1-2 "I. Chiesa. 1-8" "N. 1 Fassioni. Equivalente. Assicurazioni incendi N. 2 Mutui estinti N. 3 Fogli possesso. Affitti realità N. 4 Fabbricieri N. 5 Campane (ile), luce, organo N. 6 Inventari N. 7 Livelli N. 8 Abbellimenti. Decorazione" 1661 - 1951 Manca il fascicolo n. 4. Busta

12/1-2.1 "I/1. Chiesa e beneficio parrocchiale. Fassioni per equivalente d'imposta. Assicurazioni incendi. Dati statistici" 1844 - 1951 Contiene inoltre "Denunzie manomorta" (cfr. Inv.[1947], cart. 1) Fascicolo, cc. 88

12/1-2.2 "I/2. Mutui ipotecari estinti. Chiesa parochiale" 1900 - 1903 (con antecedenti dal 1834) Fascicolo, cc. 85

12/1-2.3 "I/3. Fogli di possesso e affitti, realità della chiesa parochiale" 1796 - 1916

62

Contratti di affitto, ordinanze, decreti relativi alla gestione dei capitali della chiesa parrocchiale, prestiti di guerra austriaci. Non ci sono i fogli di possesso. Fascicolo, cc. 77

12/1-2.4 "Teca I. Cartella 5. Campanile, campane, organo, armonio, luce, riparazioni" 1912 - 1943 Fascicolo, cc. 122

12/1-2.5 "I/6. Inventari della chiesa" 1806 - 1950 Contiene inoltre una circolare dell'Ordinariato del 1841 sulla tenuta degli inventari con allegato fac-simile. Fascicolo, cc. 168

12/1-2.6 "I/7. Livelli della chiesa" 1661 - 1852 Investiture e insinuazioni sulle rendite. Fascicolo, cc. 153

12/1-2.7 "I/8. Chiesa. Decorazione e abbellimento" 1739 - 1950 Contiene carteggio relativo al rifacimento dei cancelli, dei banchi, degli altari, ai restauri in sacrestia, all'abbellimento delle cappelle e della chiesa, con progetti, preventinvi e fatture. Fascicolo, cc. 252

12/3-4 "II. Annessi. 9-17" "N. 9 Storia della parrocchia N. 10 Coro N. 11 Cimitero. Via Crucis (1) N. 12 Atti visitali N. 13 Canonica N. 14 Resolutio casuum N. 15 Consegne ed installazioni N. 16 Sacristania N. 17 R.R. Padri e contratto" 1499 (copia) - 1950 Busta Note (1) "Via Crucis": aggiunta posteriore, di altra mano (cfr. Inv.[1947], cart.11) 63

12/3-4.1 "II/9. Per la storia della parochia" 1499 (copia) - 1950 Numerosi documenti e copia di documenti relativi alla famiglia Tabarelli de Fatis come detentrice dello 'ius praesentandi' e documentazione recente relativa ad avvenimenti di vario genere occorsi nella parrocchia. Tra gli altri: - atti relativi al possesso delle cappellanie di S. Giorgio di Vigolo e di S. Martino di Vattaro (1503); - capitoli per la concessione di un curato per la chiesa di Vattaro (1733). Contiene inoltre alcune fotografie. Fascicolo, cc. 159

12/3-4.2 "II/10. Coro" 1803 - 1863 Contiene: - "Capitoli e costituzioni formate dall'intero coro de' cantori della venerabile chiesa par(rocchia)le di Vigol Vattaro", registro, 1803 dicembre 27 - 1836 dicembre 26; - istanza per l'espulsione di alcuni cantori, con rescritto, 1863. Fascicolo, cc. 12

12/3-4.3 "II/11. Cimitero e becchini. Via Crucis" 1902 - 1949, con antecedenti del 1808 e 1858 Carteggio relativo alla manutenzione e sorveglianza del cimitero, alla cappella e alla sepoltura di salme di soldati, contratto di servizio dei becchini e carteggio relativo all'erezione della Via Crucis. Fascicolo, cc. 170

12/3-4.4 "II/12. Atti visitali" 1828 - 1947, con antecedente del 1768 Carteggio relativo alle visite degli anni 1828, 1841, 1905, 1924 e 1947. Fascicolo, cc. 75

12/3-4.5 "II/13. Canonica" 1746 - 1941 Obblighi della comunità per la manutenzione della canonica e progetti per i restauri. Fascicolo, cc. 43

12/3-4.6 "Teca II. Cartella 14. Soluzione casi" 1921 - 1933

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Soluzioni dei casi degli anni 1925-27, 1929, 1931-33 e carteggio relativo alla costituzione del circondario casuistico in Vigolo Vattaro. Fascicolo, cc. 195

12/3-4.7 [II/15.] "Atti di consegne" 1831 - 1939 Atti di consegna e di installazione. Fascicolo, cc. 67

12/3-4.8 "II/16. Sacristania. Chiesa parochiale" 1807 - 1944 Capitoli per il sacrestano, abbozzo di contratto, nomine, salari, assicurazioni sociali, ecc. Fascicolo, cc. 84

12/3-4.9 "II/17. Predicazione quaresimale, ecc." 1799 - 1950 Carteggio relativo alla richiesta di un predicatore quaresimale, quietanze dei padri francescani che hanno assunto il compito della predicazione nell'Avvento e nella Quaresima, contratto tra i padri cappuccini di Trento e il Comune, il parroco e la fabbriceria di Vigolo Vattaro per la predicazione, disdetta del contratto, contributo del Comune di Vigolo Vattaro per il mantenimento dei frati predicatori, ecc. Fascicolo, cc. 73

12/5 "III.A. Congregazioni. 18-22" "N. 18 Confraternita del SS. Sacramento N. 19 Pia unione madri cristiane N. 20 Figlie di Maria N. 21 Madri cristiane, Missioni e Opera S. Vigilio N. 22 Congregazione Mariana" 1768 - 1951 Manca il fascicolo n. 19. Busta

12/5.1 "III/18. Confraternita S. Sacramento" 1768 - 1949 Carteggio relativo all'amministrazine, quietanze e statuto del 1919. Fascicolo, cc. 88

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12/5.2 "III/20a. Associazioni in atto. 1) Figlie di Maria 2) Madri cristiane 3) A.C." 1924 - 1951 Elenchi di iscritte, statuti, nomine, ecc. Fascicolo, cc. 140

12/5.3 "III/20b. Figlie di Maria" 1894 - 1926 Decreto di erezione, elenco iscritte, ecc. Fascicolo, cc. 33

12/5.4 "Teca III.A. C(artella) 21. Raccolta degli atti relativi all'Azione missionaria e all'Opera di S. Vigilio" 1915 - 1947 Distinta delle offerte, verbali delle adunanze, quietanze di oboli, ecc. Fascicolo, cc. 91

12/5.5 [III/22.] "Congregazione Mariana. Atti di consacrazione dei congregati" 1920 - 1927 Atto di erezione, atti di consacrazione e statuto della Congregazione Mariana per la gioventù maschile. Fascicolo, cc. 88

12/6 "III.B. Congregazioni. 23-25 1/2" "N. 23 Azione Cattolica N. 24 Uomini cattolici N. 25 Circolo S. Giorgio N. 25 1/2 Ricreatorio parrocchiale" 1910 - 1952 Contiene inoltre il fascicolo senza segnatura "Associazione femminile di A.C." Busta

12/6.1 "III/23. Azione cattolica sociale e Consiglio parrocchiale" (1) 1924 - 1949 Atto di costituzione del Consiglio parrocchiale di A.C. e materiale a stampa. Fascicolo, cc. 48 Note (1) "cattolica" e "e Consiglio parrocchiale": aggiunte posteriori.

66

12/6.2 "III/24. Associazione dei Padri di famiglia di Vigolo Vattaro. Uomini cattolici" 1919 - 1941 Verbali delle riunioni e statuto. Fascicolo, cc. 64

12/6.3 "Teca III.B. Cart. 25. Associazioni parochiali. 1) Gioventù 2) Uomini di A.C. (filodrammatica, banda, coro, S. Giorgio). Vasi di fortuna" 1919 - 1943 Corrispondenza tra il Circolo giovanile e la Federazione della Gioventù Cattolica Tridentina, verbali delle riunioni e nomine dei presidenti del Gruppo uomini di A.C., regolamento interno della filodrammatica, permessi della Questura per le rappresentazioni teatrali, contributo comunale alla banda musicale di Vigolo Vattaro ed elenco dei suoi componenti, regolamento del coro parrocchiale, elenchi dei soci ed inviti alle adunanze del Circolo Giovanile S. Giorgio, elenchi delle offerte per i vasi della fortuna, ecc. Fascicolo, cc. 254

12/6.4 "Teca III.B. C(artella) 26. Ricreatorio parrocchiale di Vigolo Vattaro" 1910 - 1952 Giornale di amministrazione pro erigendo ricreatorio, carteggio relativo alla raccolta di fondi, alle trattative per l'acquisto della ex-Filanda Tamanini, pratiche per ottenere la licenza per rappresentazioni teatrali, assicurazione incendi, quietanze, carteggio relativo alla consegna del ricreatorio al Fascio locale, inventario del 1926, regolamento per la vigilanza sui teatro del 1937, ecc. Fascicolo, cc. 467

12/6.5 "Associazione femminile di A.C." 1934 - 1950 Carteggio ed atti della Associazione della gioventù femminile di A.C. "S. Giovanna d'Arco" di Vigolo Vattaro: atto di costituzione, verbali della "Sezione aspiranti", materiale propagandistico a stampa e verbali delle riunioni. Fascicolo, cc. 202

12/7 "IV.A. Beneficio parrocchiale. 26-29" "N. 26 Conti intercalari N. 27 Mutui ipotecari estinti N. 28 Fassioni rendita personale N. 29 Fassioni congrua. Consegne" (1) 1804 - [1940] Busta Note (1) "consegne": aggiunta di mano posteriore.

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12/7.1 "IV/26. Beneficio parrocchiale. Conti intercalari" 1829 - 1910 Fascicolo, cc. 60

12/7.2 "Teca IV.A. Cartella 27. Beneficio parrocchiale. Mutui estinti" 1895 - 1897 Fascicolo, cc. 4

12/7.3 "IV/28. Beneficio parrocchiale. Fassioni per rendita personale" 1898 - 1905 Fascicolo, cc. 8

12/7.4 "IV/29. Fassioni beneficio parrocchiale per congrua" 1804 - [1940] Contiene inoltre "Contributi del Comune" alle spese per il mantenimento del parroco e per le spese di culto, 1925 - 1937 (cfr. Inv.[1947], cart. 29) Fascicolo, cc. 161

12/8 "IV.B. Beneficio parrocchiale. 30-33" "N. 30 Fittanza stabili N. 31 Patrimonio: fogli di possesso N. 32 Diritti e interdizione del parroco N. 33 Congrua e decime" 1807 - 1940 (con antecedente del 1728) Busta

12/8.1 "IV/30. Beneficio parrocchiale. Fittanza stabili" 1920 - 1929 Contratti d'affitto. Fascicolo, cc. 9

12/8.2 "IV.31. Beneficio parrocchiale. Patrimonio, fogli di possesso, inventario, libro fondiario 1901, obblighi di fondazione" 1844 - 1940 (con antecedente del 1808) Fascicolo, cc. 173

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12/8.3 "IV/32. Diritti e introiti del parroco" 1924 - 1926 Fascicolo, cc. 28

12/8.4 "IV/33. Congrua parrocchiale. Vigolo Vattaro. Decime" 1807 - 1870 (con antecedenti del 1728) Convenzione tra i decimani di Vigolo e la comunità e i vicini del paese stesso per il pagamento delle decime, supplica del parroco alla comunità per la fornitura di legna, domande per il supplemento di congrua, carteggio relativo alla cessione e all'utilizzo degli importi provenienti dalla cessata Congregazione dell'oratorio di S. Filippo Neri per migliorare la congrua parrocchiale, ecc. Fascicolo, cc. 62

12/9 "V. Beneficio Tamanini. 34-40" "N. 34 Capitali N. 34.a Conti e altre carte N. 35 Mutui ipotecari estinti N. 36 Vertenze di amministrazione N. 37 Primissario ex beneficio N. 38 Stabili e affittanze N. 39 Testamento, inventario, equivalente imposta N. 40 Mutui ipotecari" (1) 1721 - 1956 Busta Note (1) "34.a Conti e altre carte": aggiunta di mano posteriore.

12/9.1 "V/34. Capitali del beneficio Tamanini" 1721 - 1885 Scritti di credito, pagamenti degli interessi sui capitali, quietanze di beneficiati, ecc. Fascicolo, cc. 142

12/9.2 "Teca V. Cart. 34a. Beneficio Tamanini. Ultimo conto. Estratto tavolare" 1916 - 1956 Conchiusi tavolari, equivalente d'imposta, prestito austriaco di guerra, ecc. Fascicolo, cc. 88

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12/9.3 "V/35. Mutui ipotecari estinti del beneficio Tamanini" 1812 - 1903 Fascicolo, cc. 77

12/9.4 "V/36. Vertenze circa l'amministrazione del beneficio Tamanini" 1759 - 1912 Elenco degli amministratori del beneficio dal 1820 al 1836, note sulla resa dei conti degli amministratori, carteggio relativo alla riduzione delle messe, ecc. Fascicolo, cc. 55

12/9.5 "V/37. Primissario ex beneficio Tamanini" 1799 - 1861 Comunicazione dell'autorità ecclesiastica della rinuncia di Pietro fu Pietro Tamanini al beneficio, convenzione con il Comune per un primissario, carteggio relativo al salario del cooperatore, quietanze di cooperatori, ecc. Fascicolo, cc. 21

12/9.6 "V/38. Stabili e fittanze del beneficio Tamanini" 1817 - 1834 (con seguito del 1920) Atti relativi alla vendita della vecchia casa beneficiale e all'acquisto della casa-Bevilacqua, attigua alla canonica, quale abitazione del primissario, carteggio relativo all'affitto di beni del beneficio. Fascicolo, cc. 40

12/9.7 "V/39. Beneficio Tamanini. Testamento, inventario (antico), fassioni per equivalente imposta" 1742 - 1941 Fascicolo, cc. 55

12/9.8 "V/40. Mutui ipotecari del beneficio Tamanini" 1890 - 1903 Fascicolo, cc. 11

12/10 "VI.A. Fondazioni. 41-45" "N. 41 Fondazione II cooperatore N. 42 Legato Quarte e Lavi N. 43 Asilo erigendo N. 44 Legato Bortolazzi (pro spose)

70

N. 45 Doti Tamanini-Bortolazzi" 1690 - 1928 Busta

12/10.1 "VI/41. Fondazione pro II coopeatore di Vigolo Vattaro" 1821 - 1870 Atti relativi alla formazione del patrimonio per il II cooperatore e atto di fondazione della II cooperatura (in allegato). Fascicolo, cc. 22

12/10.2 "VI/42. Legato Quarte e Lavi" 1690 - 1907 Testamento di Giovanni Tamanini e carteggio relativo all'amministrazione del legato. Fascicolo, cc. 16

12/10.3 "VI/43. Asilo erigendo" 1872 - 1928 Carteggio relativo alla nomina del Comitato esecutivo, progetto dell'edificio, verbale della prima riunione del Comitato, offerte pro erigendo asilo. Fascicolo, cc. 64

12/10.4 "VI/44. Legato Bortolazzi pro spose" 1846 (copia) - 1912 Copia del testamento del conte Gaspare Bortolazzi, carteggio relativo al patrimonio ed alla sua amministrazione. Fascicolo, cc. 47

12/10.5 "VI/45. Doti Tamanini-Bortolazzi" 1813 - 1914 Atti relativi alla distribuzione delle doti e suppliche delle candidate. Fascicolo, cc. 132

12/11 "VI.B. Fondazioni. 46-50" "N. 46 Fondazione Missioni N. 47 Fondazione Dottrina cristiana N. 48 Legato del Rosario N. 49 Fondazione Missaria N. 50 Carità segrete. Legato Magnoni

71

N. 50 1/2 Legato Carità" 1668 - 1951 I nn. 50 e 50 1/2 si trovano riuniti nel fascicolo VI/50a.b. Busta

12/11.1 "VI/46. Fondazione pro Missioni a Vigolo Vattaro" 1918 - [1928] Fascicolo, cc. 5

12/11.2 "VI/47. Scuole elementari e Dottrina cristiana" 1833 - 1908 Atti di lasciti a favore del 'Fondo scuole elementari', elenchi della distribuzione ai ragazzi poveri, ecc. Fascicolo, cc. 64

12/11.3 "VI/48. Legato del Rosario" 1878 - 1880 Atto di fondazione e carteggio. Fascicolo, cc. 5

12/11.4 "VI/49. Fondazioni missarie nuove e vecchie" 1668 - 1951 Atti di fondazione e prospetti delle messe legatarie. Fascicolo, cc. 210

12/11.5 "VI/50a.b. Carità segrete e legato della Carità vulgo Magnoni" 1810 - 1919 Rese di conto della Congregazione di carità riguardo il legato della Carità annesso alla Congregazione stessa, inventario e prospetti del patrimonio della Carità, documenti di fondazione di legato a favore della Carità segreta. Fascicolo, cc. 75

12/12 "VII.A. Varie. 51-54" "N. 51 Varie N. 52 Curazia Valsorda N. 53 Curazia Vattaro N. 54 Curazia Calceranica" 1499 - 1929

72

Busta

12/12.1 "VII/51. Varie. Testamenti" 1617 - 1918 Carteggio della comunità di Vigolo Vattaro, testamenti, documentazione privata di don Domenico Andreotti, ecc. Fascicolo, cc. 45

12/12.2 "VII/52. Curazia di Valsorda" 1766 - 1929 Conessione di indulgenza (breve pergamenaceo del 1766), copie dell'atto di erezione e capitoli della cura, della concessione del battistero e del tabernacolo, carteggio relativo alla richiesta di riduzione dell'obbligo del curato di Valsorda ad intervenire alle funzioni parrocchiali in Vigolo Vattaro, atti di consegna, nomine, ecc. Fascicolo, cc. 119 Note Concessione di indulgenza 1766 febbraio 3, Roma S. Maria Maggiore Clemente XIII: concede per un settennio l'indulgenza plenaria ai visitatori della chiesa di S. Valentino in Valsorda nel giorno di S. Valentino. Universis Christifidelibus - Originale, mm 155 x 430. SID

12/12.3 "VII/53. Curazia di Vattaro" 1739 - 1919 Atti della controversia tra la comunità di Vattaro e il parroco di Vigolo Vattaro riguardo al godimento delle temporalità e agli obblighi di quest'ultimo nell'amministrare i sacramenti a Vattaro nelle quarte domeniche, carteggio atto ad ottenere il riconoscimento della chiesa di Vattaro come parrocchia e non come cura soggetta a Vigolo Vattaro, obblighi del curato, nomine, atti di consegna, elenco dei capi famiglia aventi diritto all'elezione del curato, assenso del parroco di Vigolo Vattaro all'erezione a parrocchia della curazia di Vattaro e rinuncia a tutti i diritti goduti su quella cura. (1) Fascicolo, cc. 167 Note (1) La parrocchia di Vattaro fu eretta il 30 ottobre 1919 e l'8 dicembre vi fu installato il primo parroco.

12/12.4 "VII/54. Calceranica" 1499 - 1921 Atto di presentazione da parte dei conti Trapp di don Matteo Pancrater al vescovo di Feltre, carteggio relativo alla mancata contribuzione da parte della canonica di Vigolo Vattaro di quattro staia di panico alla canonica di Calceranica, nomine, atti di consegna, vertenza tra Vigolo Vattaro e Calceranica per la fornitura degli oli santi, ecc. Fascicolo, cc. 46

12/13

73

"VII.B. Varie. 55-58" "N. 55 Stampiglie varie N. 56 Ospedale N. 57 Partecipazioni di nati N. 58 Partecipazioni di nate (legittimazioni)" 1717 - 1953 Busta

12/13.1 "VII/55. Stampiglie: per dispense matrimoniali, per fassioni, per quinquienni, per attestati di studenti, per casi di morte, per nascite illegittime" 1888 - sec. XX prima metà Fascicolo, cc. 51

12/13.2 "VII/56. Ospedale S. Rocco. Sua natura giuridica. Fogli di possesso. Fassioni per l'equivalente d'imposta" 1717 - 1928 Fogli di possesso, fassioni per l'equivalente d'imposta, carteggio relativo alla nomina dei custodi dell'ospedale e all'amministrazione in genere, atto della Luogotenenza di Innsbruck che riconosce l'Ospedale di S. Rocco "una pia fondazione secolare" Fascicolo, cc. 87

12/13.3 "VII/57. Partecipazioni di nati" 1854 - 1953 Certificati di nascita di nati fuori parrocchia. Fascicolo, cc. 118

12/13.4 "VII/58. Legittimazione di nati" 1908 - 1942 Atti di legittimazione. Fascicolo, cc. 7

12/14 "VII.C. Varie. 59-62" "N. 59 Partecipazioni di matrimoni N. 60 Partecipazioni di morte N. 61 Atti dell'autorità ecclesiastica N. 62 Atti dell'autorità civile-politica" 1864 - 1958 Contiene inoltre: Certificati di ispezione cadaverica (cfr. elenco armadio al n. 63)

74

Busta

12/14.1 "VII/59. Partecipazioni di matrimoni" 1898 - 1958 Notificazioni di matrimoni celebrati fuori parrocchia. Fascicolo, cc. 223

12/14.2 [VII/60. Partecipazioni di morte] 1864 - 1934 Certificati di morte fuori parrocchia. Fascicolo, cc. 75

12/14.3 "Teca VII.C. C(artella).61. Atteggio ecclesiastico" 1910 - 1949 Circolari dall'Ordinariato, pastorali, offerte per il Congresso Eucaristico, atto di installazione di don Pietro Panizza, nomina del cooperatore, circolari relative alla guerra. Fascicolo, cc. 141

12/14.4 "VII/62. Atti recenti della autorità politica" 1903 - 1947 Circolari, avvisi dal Capitanato distrettuale e dal Municipio di Vigolo Vattaro relativi alla leva, per sottoscrizioni al prestito di guerra, collette pubbliche, indennità, divieto di gioco durante le funzioni, avvisi circa il Concordato tra S. Sede e R. Governo italiano, adunata dei Balilla, sepolture militari, cambio di cognome, ecc. Fascicolo, cc. 192

12/14.5 [VII/63. Ispezioni cadaveriche e permessi di sepoltura] 1905 - 1947 Fascicolo, cc. 265

12/15 "VII.D. Varie. 63-64" "Teca VII.D. Cartella 63: varie Cartella 64: casa Tabarella; ius patronato, ecc." 1498 - 1950 Busta

75

12/15.1 "Teca VII.D. Cartella 63. Varie" 1677 - 1950 Carteggio ed atti relativi al calcolo per la liquidazione dell'eredità lasciata da don Giovanni Battisti, quinternetti di amministrazioni diverse, carteggio ed atti attinenti all'anagrafe, tre autentiche di reliquie, ecc. Fascicolo, cc. 281

12/15.2 [Cartella 64: Casa Tabarella. Ius patronato, ecc.] 1498 (copia) - 1864 Copia dell'atto di investitura del castello di Vigolo della famiglia Tabarelli (1498), elenco delle "raggioni" spettanti ai Tabarelli (1665), copia della prima investitura "de castro Viguli", feudo della Mensa vescovile del 1256 (1715), carteggio relativo al diritto di patronato. Fascicolo, cc. 21

76 serie 13 Registri delle investiture, 1686 - 1791

Contenuto I registri delle investiture riportano le locazioni perpetue, rinnovabili ogni 19 anni, concesse ai privati dal parroco, a nome della chiesa parrocchiale.

13/1 "Renovatione d'investitura fatta dalla veneranda chiesa parochiale di San Georgio di Vigolo alli livellarii di quella" 1686 dicembre 8 Contiene inoltre: - accordo tra la chiesa parrocchiale di San Giorgio e Giovanni fu Lorenzo Lorenzini da Vigolo Vattaro in merito all'eredità di Anna moglie di Salvatore Moratelli da Vigolo Vattaro, 1689 luglio 25 Quaderno, legatura in pergamena, cc. 9 n.n.

13/2 "Rinnovazioni d'investitura seguite l'anno 1780" 1780 maggio 13 - 1791 dicembre 30 Rinnovazioni e concessioni d'investiture della chiesa parrocchiale. Registro, legatura in mezza pergamena, cc. 31 n.n.

77 serie 14 Registri dei conti, 1542 - 1964

Contenuto La serie, composta da 13 registri, raccoglie i libri delle rese di conto, uno scodirollo, gli urbari, i partitari e i registri di cassa. Fin dai tempi delle visite pastorali di Bernardo Clesio (1537-1538) e di Ludovico Madruzzo (1579-1581), fu viva preoccupazione dei vescovi verificare l'entità del patrimonio economico delle chiese e dei benefici ed avere sicure informazioni sulle loro amministrazioni. La norma generale, che prevedeva l'obbligo di compilare dei registri da cui emergessero i redditi della chiesa, la loro quantità e qualità, nonché la relativa amministrazione, rimaneva però spesso nella pratica senza attuazione. In ragione di ciò, con speciali disposizioni ai vari responsabili, venne rinnovato e meglio precisato l'obbligo di redigere inventari, tanto dei beni stabili che mobili, e di tenere aggiornati libri di conti (cfr. 'Costituzioni sinodali' di Ludovico Madruzzo, capp. XLVI-XLVII, che riprendono e aggiornano i capp. XXIII-XXIV delle 'Constitutiones Bernardi'). All'amministrazione del beneficio era chiamato il titolare della cura d'anime; l'incarico di amministrare il patrimonio della chiesa (fabbrica) era invece assunto dai comuni rurali attraverso specifici funzionari ('sindici o massari'), i quali ogni anno, prima di passare le consegne ai nuovi eletti, dovevano rendere conto al curato del loro operato (cfr. 'Costituzioni sinodali' di Ludovico Madruzzo, cap. L). Per la corretta e vigile amministrazione di questi beni si imponeva la tenuta di differenti registri. I libri dei conti erano tenuti dai sindaci o fabbricieri e riportavano le rese di conto annuali con il relativo saldo finale. Su alcuni registri, di seguito alla registrazione del saldo finale, venivano riportate anche annotazioni relative al passaggio delle consegne dagli amministratori uscenti a quelli nuovi. Lo scodirollo era un registro nel quale venivano annotati i pagamenti fatti da privati per livelli in denaro, frumento o segala a favore della chiesa parrocchiale. Nell'urbario o registro degli stabili e dei capitali si registravano i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni. Il partitario era un registro suddiviso in tante partite distinte quante erano le persone con le quali subentrava un qualche rapporto di interesse. Una parte della registrazione era relativa all'annotazione del credito costituito ed un'altra alla registrazione degli acconti e/o dei saldi di mano in mano che avvenivano i versamenti da parte del debitore. I registri o giornali di cassa riportano, in ordine cronologico, le entrate e le uscite giornaliere. Spesso lo stesso registro, per ragioni di esiguità degli affari e di economicità, serviva tanto per l'annotazione degli stabili e dei capitali, quanto per la registrazione dei pagamenti e come registro di cassa. I registri dei conti si riferiscono alle diverse amministrazioni della parrocchia di Vigolo Vattato: la chiesa di S. Giorgio, l'ospedale di S. Rocco, il fondo Sante anime, il beneficio Tamanini, il fondo Carità segrete, il fondo Riserva, i legati amministrati dalla chiesa, il ricreatorio parrocchiale e il beneficio parrocchiale. Da segnalare infine la presenza in questa serie del diario personale delle messe di don Lorenzo Faes, descritto come sottounità del registro n. 4.

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14/1 "Libro dei renduti conti dai sindici della chiesa di San Giorgio. 1542-1685" 1542 novembre 19 - 1685 febbraio 11 Alla fine annotazioni dei sindaci: contratto di affitto di un campo di proprietà della chiesa, fusione delle campane della chiesa, elenchi dei paramenti della chiesa, ecc. Registro, legatura in cartone, cc. 106 (num. orig. parziale), acefalo

14/2 Registro di amministrazione dell'ospedale di S. Rocco 1685 - 1730 giugno 9 - Rese di conto dei sindaci, 1685 - 1711; - Annotazioni delle rendite da affitti affrancabili, livelli e censi, 1686 - 1730 giugno 9; - "Locatione de beni dell' venerabile Hospitale fatta l'anno 1721", 1721; - "Nota delli beni stabili del venerabile Hospedal di Sant Rocho di Vigol", s.d. Registro, senza coperta, cc. 72 n.n.

14/3 "Scodirolo delle entrate di questa venerabile chiesa parrocchiale di San Giorgio di Vigolo Vattaro. 1799" 1799 - 1816 Registro, legatura in cartone, cc. 59 n.n.

14/4 "Libro maestro. C" 1810 dicembre 8 - 1829 giugno 15 Registro, legatura in pelle con sovracoperta in carta, cc. 82 (num. orig. imprecisa e varia), con indice all'inizio

14/4.1 Giornale di amministrazione ad uso del parroco 1810 dicembre 8 - 1829 giugno 12 cc. 63 (num. orig. imprecisa e varia)

14/4.2 Diario personale delle messe di don Lorenzo Faes 1824 febbraio 15 - 1829 giugno 15 cc. 19

14/5 "Sante anime. Entrata e uscita. Dal 1890 in poi" 1890 - 1956 Registro, legatura in tela, cc. 73 n.n.

14/6

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"Urbario" sec. XX prima metà - 1930 Registro a rubrica, legatura in mezza tela, pp. 291 (bianche molte pp.)

14/6.1 Registro di cassa della chiesa parrocchiale 1910 - 1930 - pp. 260-263: promemoria di graspato e messe legatarie pp. 1-3, 19-53, 260-291

14/6.2 Urbario e partitario della chiesa parrocchiale sec. XX prima metà - 1928 dicembre 27 pp. 4-18, 54-259 (bianche molte cc.)

14/7 "Beneficio Tamanini. Partitario e giornale" 1902 settembre 12 - 1955 giugno 19 Registro, legatura in tela, cc. 49 (num. orig. parziale)

14/7.1 Partitario del beneficio Tamanini 1902 settembre 12 - 1922 dicembre 8 pp. 56 (bianche pp. 6), con indice all'inizio n.n.

14/7.2 "Registro cassa. Beneficio Tamanini" (tit. int.) 1915 marzo 9 - 1955 giugno 19 cc. 21 n.n.

14/8 "Poveri ossia Carità segrete e Fondo riserva" 1905 marzo 5 - 1923 ottobre 10 Registro, legatura in mezza tela, cc. 16 (num. orig. parziale)

14/8.1 Partitario dei capitali del fondo Carità segrete 1905 marzo 5 - 1920 febbraio 25 pp. 17 (bianche pp. 6)

14/8.2 Giornale dell'entrata e dell'uscita del fondo Carità segrete

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1915 gennaio 11 - 1923 ottobre 10 cc. 3 n.n.

14/8.3 "Giornale del fondo Riserva chiesa di Vigolo Vattaro 1915 marzo 6 - 1923 ottobre 10 cc. 4 n.n.

14/8.4 "Urbario del fondo Riserva chiesa di Vigolo Vattaro" (tit. int.) 1917 febbraio 8 - 1922 giugno 19 c. 1 n.n.

14/9 "1. Scuole elementari. 2. Dottrina cristiana. 3. Rosario. 4. Quarte e Lavi" 1911 febbraio 6 - 1964 Giornale dell'entrata e dell'uscita dei legati amministrati dalla chiesa. Registro, legatura in mezza tela, pp. 121 (bianche molte pp.)

14/10 "Libro cassa ricreatorio parochiale" 1919 dicembre 21 - 1954 gennaio 6 Registro, legatura in mezza tela, cc. 71 (num. orig. parziale)

14/11 "De erigendo ricreatorio parrocchiale di Vigolo Vattaro" 1920 ottobre 25 - 1923 settembre 10 ( con annotazione posteriore) - pp. 1-18: Elenco degli oblatori e dei benefattori insigni per la costruzione del ricreatorio parrocchiale, 1920 ottobre 25 - 1923 settembre 10 Capovolgendo il registro: - pp. 1-11: Spese e passività del ricreatorio parrocchiale, 1921 marzo 7 - 1923 gennaio 3, con annotazione posteriore Quaderno, legatura in mezza tela, pp. 1- 18, 1-11 (bianche pp. 3)

14/12 "Amministrazione della chiesa" 1923 gennaio 1 - 1948 gennaio 20 Giornale dell'entrata e dell'uscita della chiesa parroccchiale. Registro, legatura in mezza tela, cc. 58 n.n.

14/13 Giornale del'entrata e dell'uscita della chiesa parrocchiale e partitario degli affitti della chiesa e del beneficio parrocchiale.

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1929 marzo 26 - 1955 Registro, legatura in mezza tela, cc. 14 (num. orig. parziale)

14/13.1 "Entrata e uscita della chiesa di Vigolo Vattaro dall'anno 1932" 1929 marzo 26 - 1935 marzo 19 cc. 8 n.n.

14/13.2 "Partitario pro affitti: a) chiesa b) beneficio parrocchiale" 1932 - 1955 pp. 14 (bianche pp. 4)

82 serie 15 Resoconti e documenti di corredo, 1810 - 1948

Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra Stato austriaco e Chiesa del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava in base all'art. 30 dell'accordo all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le 'Norme d'amministrazione ecclesiastica' pubblicate nel 'Bollettino delle Leggi dell'Impero' del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne una all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra Stato italiano e Chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.

La serie comprende i resoconti e i documenti di corredo prodotti dalla parrocchia per la gestione economica della chiesa e del beneficio Tamanini. La documentazione è stata riordinata in due sottoserie, 'Resoconti' e 'Documenti di corredo', riproducenti l'assetto del materiale così come è stato rinvenuto. I formulari dell'entrata e dell'uscita erano conservati, piegati e legati con spago, in mazzi pluriennali, mentre i documenti di corredo alle singole annate erano tenuti eparati dai rispettivi resoconti. Alcuni resoconti sono biennali, triennali o pluriennali; fino al 1842 l'anno amministrativo iniziava il primo novembre e terminava il 31 ottobre dell'anno successivo, mentre dal 1843 in poi esso coincise con l'anno solare. Inseriti nei resoconti o registrati in calce ad essi si conservano in genere le osservazioni del parroco, la liquidazione, l'estratto o i rimarchi provenienti nel corso degli anni dal Giudizio distrettuale, dal Capitanato circolare, dalla Pretura e infine dall'Ordinariato vescovile. Le quietanze delle singole annate, nella maggior parte dei casi complete e relative all'uscita, erano conservate piegate in mazzetti oppure avvolte in fascette originali. Si è ritenuto opportuno riordinarle in fascicoli annuali, biennali o pluriennali, a seconda del resoconto cui si riferiscono, seguendo il numero progressivo loro attribuito; sono state invece riordinate per rubrica (titolo, capitolo) quando il numero progressivo non rispecchiava l'ordine di registrazione nel resoconto stesso. L'ultima busta della sottoserie 'Documenti di corredo' contiene note di spesa, appunti, promemoria, fatture e ricevute varie, non numerate e contenute in fascicoli annuali coevi, che non trovano immediato riscontro nei resoconti degli anni cui si riferiscono.

83 sottoserie 15.1 Resoconti, 1810 - 1948

15.1/1 Resoconti del beneficio Tamanini 1810 - 1933 Nn. 1-60. Mancano gli anni 1820/21-1828/29, 1832/33, 1870-1883, 1887-1894. Busta, cc. 315 n.n.

15.1/2 Resoconti della chiesa parrocchiale 1825 - 1868 Nn. 61-102. Mancano gli anni 1827/28-1829/30, 1838/39. Contiene inoltre note e prospetti pluriennali dell'amministrazione dei fabbriceri dal 1810 al 1824. Busta, cc. 324 n.n.

15.1/3 Resoconti della chiesa parrocchiale 1869 - 1911 Nn. 103-139. Busta, cc. 395 n.n.

15.1/4 Resoconti della chiesa parrocchiale 1912 - 1931 Nn. 140-154. Busta, cc. 162 n.n.

15.1/5 Resoconti della chiesa parrocchiale 1932 - 1948 Nn. 155-164. Busta, cc. 64 n.n.

84 sottoserie 15.2 Documenti di corredo, 1833 - 1942

15.2/1 Documenti di corredo ai resoconti del beneficio Tamanini 1833 - 1932 Mancano gli anni 1835/36, 1837/38, 1839/40, 1841/42-1846/47, 1849/50, 1852/53, 1860/61, 1861/62, 1863-1864, 1866, 1868, 1870, 1873-1903, 1923-1927, 1933. Busta, cc. 221

15.2/2 Documenti di corredo ai resoconti della chiesa parrocchiale 1835 - 1868 Mancano gli anni 1844, 1858, 1860-1865. Busta, cc. 604

15.2/3 Documenti di corredo ai resoconti della chiesa parrocchiale 1869 - 1911 Mancano gli anni 1871, 1879, 1880, 1882-1891, 1894-1897, 1900. Busta, cc. 697

15.2/4 Documenti di corredo ai resoconti della chiesa parrocchiale 1912 - 1942 Mancano gli anni 1914-1918, 1930-1933, 1939-1940. Busta, cc. 641

15.2/5 "Fatture chiesa dal 1923-1929" 1923 - 1929 Quietanze, fatture, promemoria, appunti e note di spese. Busta, cc. 242

85 serie 16 Registri delle messe legatarie, 1830 - 1964

Contenuto Il legato è una disposizione testamentaria di carattere patrimoniale che attribuisce a titolo particolare i beni dell'asse ereditario. Era molto comune la cessione di un bene all'erede con l'obbligo di far celebrare, con le relative rendite, un certo numero di messe in memoria del defunto o di provvedere con quel denaro ad altre volontà del testatore (beneficenza, manutenzione degli altari, acquisto di arredi, ecc.). Un tipo particolare di legato è rappresentato dalla fondazione pia: in questo caso il lascito è fatto direttamente ad una persona morale ecclesiastica con l'obbligo di celebrare determinate funzioni sacre. Sotto il governo austriaco alcune disposizioni attribuirono al curatore d'anime il compito di verificare l'esistenza di un regolare documento di fondazione e di controllare che il patrimonio fosse mantenuto intatto. Le fondazioni pie furono riconosciute anche dal Concordato fra Stato italiano e Chiesa del 1929, purché fossero rispondenti alle esigenze religiose della popolazione e purché non ne derivasse onere finanziario per lo stato.

Nell'archivio parrocchiale sono conservati tre registri delle messe legatarie. Nei primi due il parroco rende conto delle messe celebrate per la soddisfazione di ciascun legato a carico della chiesa parrocchiale, dell'ospedale di San Rocco e del comune (Cfr. s. 16, 1; s. 16, 2); il terzo registro contiene invece l'elenco, corredato di notizie storiche, degli "anniversari" e delle "fondazioni" per i quali nel corso dell'anno si celebrano le messe legatarie (Cfr. s. 16, 3).

16/1 "Sacrorum adversaria quae quotannis Viculi Vattari celebrari debent" 1830 dicembre 30 - 1883 gennaio 4 Registro degli adempimenti dei legati. Registro, legatura in cartone, cc. 56 n.n., parzialmente a rubrica

16/2 "Registro delle sante messe legatarie da celebrarsi nella parocchiale Vigolo Vattaro. 1890" 1890 - 1964 Contiene inoltre: - Risposte al questionario per la visita pastorale del 29 agosto 1914 Registro, legatura in mezza tela, cc. 52 n.n.

16/3 "Adversaria et fundationes ecclesiae Sancti Georgii Viculi Vattari" 1909 settembre 3 - 1964 agosto 6 Registro degli oneri missari gravanti sul patrimonio della chiesa parrocchiale. Registro, legatura in mezza tela, cc. 10 (num. orig. imprecisa)

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Ente Confraternita del Sacro Cuore di Maria [1845] - [1877]

Luoghi Vigolo Vattaro (TN)

Archivi prodotti Serie Registri degli iscritti di confraternite e pie associazioni, 01/01/1627 - 31/12/1996

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono associazioni di fedeli costituite per l'esercizio di opere di pietà e di carità e allo scopo di incrementare il culto. Esse venivano erette canonicamente in una chiesa parrocchiale con formale decreto dell'autorità ecclesiastica. Le norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse furono stabilite da papa Clemente VIII (costituzione 'Quaecumque' del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime occupò presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Per le confraternite trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese.

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Ente Confraternita del Santissimo Sacramento [1627] - [1711]

Luoghi Vigolo Vattaro (TN)

Archivi prodotti Serie Registri degli iscritti di confraternite e pie associazioni, 01/01/1627 - 31/12/1996

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono associazioni di fedeli costituite per l'esercizio di opere di pietà e di carità e allo scopo di incrementare il culto. Esse venivano erette canonicamente in una chiesa parrocchiale con formale decreto dell'autorità ecclesiastica. Le norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse furono stabilite da papa Clemente VIII (costituzione 'Quaecumque' del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime occupò presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Per le confraternite trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese.

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Ente Opera di San Vigilio. Gruppo di Vigolo Vattaro [1922]

Luoghi Vigolo Vattaro (TN)

Archivi prodotti Serie Registri degli iscritti di confraternite e pie associazioni, 01/01/1627 - 31/12/1996

Storia Oltre alle confraternite erano attive altre associazioni di fedeli aventi scopi caritativo-sociali e di propaganda religiosa promosse e coordinate dal parroco. Tra queste era particolarmente diffusa nelle parrocchie l'Opera di San Vigilio, sorta nel 1874 per contribuire alle spese di costruzione e mantenimento del seminario vescovile di Trento.

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono associazioni di fedeli costituite per l'esercizio di opere di pietà e di carità e allo scopo di incrementare il culto. Esse venivano erette canonicamente in una chiesa parrocchiale con formale decreto dell'autorità ecclesiastica. Le norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse furono stabilite da papa Clemente VIII (costituzione 'Quaecumque' del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime occupò presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Per le confraternite trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese.

89 serie 17 Registri degli iscritti di confraternite e pie associazioni, 1627 - 1996

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Sacramento, [1627] - [1711] Confraternita del Sacro Cuore di Maria, [1845] - [1877] Opera di San Vigilio. Gruppo di Vigolo Vattaro, [1922]

Contenuto In questa serie sono presenti due registri elencanti gli iscritti alle confraternite del Santissimo Sacramento e del Sacro Cuore di Maria e alla pia associazione di San Vigilio della parrocchia. Si segnalano le registrazioni relative ai cresimati della parrocchia per gli anni 1919-1996, inserite nel secondo registro e descritte come sottounità (Cfr. s. 17, 2.3).

17/1 Registro degli iscritti della confraternita del Santissimo Sacramento 1627 aprile 4 - 1711 Registro, senza coperta, cc. 46 n.n., parzialmente a rubrica

17/2 "Divoti del santissimo e immacolato Cuor di Maria in Vigol Vattaro 1845. I. Cresimati dall'anno 1919-***. Opera S. Vigilio. Intronizzazione del S. Cuore di Gesù nelle famiglie" 1845 settembre 8 - 1996 maggio 26 Registro, legatura in mezza pelle, cc. 79 (num. orig. parziale)

17/2.1 Elenco degli iscritti alla confraternita del Sacro Cuore di Maria 1845 settembre 8 - 1887 luglio 16 cc. 23 n.n.

17/2.2 "Pia opera di S. Vigilio. Gruppo di Vigolo Vattaro" 1922 febbraio 15 - 1922 maggio 3 cc. 2

17/2.3 "Registro dei cresimati dimoranti a Vigolo Vattaro dall'anno 1919 all'anno *** " (tit. int.) 1919 giugno 9 - 1996 maggio 26 cc. 39 n.n.

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17/2.4 "Elenco delle famiglie di Vigolo Vattaro le quali corrispondendo all'invito di sua altezza reverendissima il principe vescovo mons. Celestino Endrici fecero l'intronizzazione del SS. Cuore di Gesù. 1919" (tit. int.) 1919 marzo 26 - 1920 luglio 11 cc. 14

91 serie 18 Registri diversi, 1729 - 1918

Contenuto La serie è costituita da due registri dal contenuto particolare, che non trovano collocazione in alcuna altra serie documentaria. Il primo è un antico inventario di documenti, l'unico conservato nell'archivio parrocchiale, in cui si escrivevano il fondo della chiesa parrocchiale (Cfr. s. 18, 1.1) e quello delle compagnie del Santissimo Sacramento e del Rosario (Cfr. s. 18, 1.2). I sindaci della chiesa parrocchiale e delle confraternite, ricevendo in consegna l'archivio e l'inventario dai loro predecessori, ne verificavano lo stato e la veridicità, attestandoli con una dichiarazione scritta in calce all'inventario stesso. Nel registro si leggono elenchi di documenti numerati progressivamente e divisi secondo la tipologia: pergamene, "instromenti a libreto", scritti di credito, decreti e registri vari, dei quali è riportata generalmente la data di redazione (Secc. XV in.-XVIII med.). In fase di riordinamento non è stato possibile stabilire una relazione tra tali elenchi e la documentazione antica conservata, che risulta mancante di un coerente sistema di segnatura archivistica. Il secondo è un registro usato dal parroco per la programmazione giornaliera delle messe e delle funzioni liturgiche.

18/1 "Numero 6. Inventario de scriture della venerabile chiesa Santo Giorgio di Vigolo. Libro di registro per trovare qualunque scritura secondo il decreto dell'anno 1728 da consegnarsi con le medesime ogni anno da sindico in sindico. 1729. A ciò non smarischino. Et venerabili compagnie del Santissimo Sacramento e Rosario" 1729 gennaio 30 - 1748 gennaio 20 Registro, legatura in cartone, cc. 19 n.n.

18/1.1 "Inventario delle scritture e ragioni aspettanti alla venerabile chiesa di Santo Giorgi di Vigol Vattaro..." (tit. int.) 1729 gennaio 30 - 1748 gennaio 20 Registro, cc. 13 n.n.

18/1.2 "Segue nel medesimo ordine all'inventario della venerabile chiesa di Santo Giorgio anco quello delle veneribili compagnie del SS. Sacramento e Rosario" (tit. int.) 1730 gennaio 15 - 1748 gennaio 20 Registro, cc. 6 n.n.

18/2 "Funzionario della chiesa parrocchiale di S. Giorgio in Vigolo Vattaro" 1918 (con annotazioni posteriori) Calendario e programma giornaliero delle messe e delle funzioni.

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Registro, legatura in mezza tela, cc. 40 n.n.

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Persona Battisti, Giovanni sec. XIX fine - sec. XX seconda metà

Luoghi Vigolo Vattaro (TN), Telve (TN)

Archivi prodotti Fondo Documentazione privata di don Giovanni Battisti da Telve, 01/01/1907 - 31/12/1931

Storia Don Giovanni Battisti, nativo di Telve, fu parroco di Vigolo Vattaro dal 1924 al 1937.

94 fondo Documentazione privata di don Giovanni Battisti da Telve, 1907 - 1931

Soggetti produttori Battisti, Giovanni, sec. XIX fine - sec. XX seconda metà

Contenuto L'archivio aggregato è costituito da un unico fascicolo, di scarsa consistenza, che raccoglie la documentazione privata di don Giovanni Battisti, nativo di Telve, parroco di Vigolo Vattaro dal 1924 al 1937.

È aggregato di: Fondo Parrocchia di San Giorgio in Vigolo Vattaro

95 serie 1 Carteggio ed atti, 1907 - 1931

AA 1/1 "Affari privati don Battisti" 1907 - 1931 Corrispondenza, atti relativi all'eredità paterna, carteggio ed atti relativi al periodo in cui era curato a , 5 fotografie di don Battisti. Fascicolo, cc. 78

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