DiAP PRINT / PROGETTI 5
Lucina Caravaggi Paesaggi Cinzia Morelli dell’archeologia invisibile
Il caso del distretto Portuense
Invisible archaeology landscapes The context of Portuense district
Quodlibet DiAP Dipartimento di Architettura e Progetto Coordinamento editoriale © 2014 Direttore Piero Ostilio Rossi Lucina Caravaggi, Anna Lei Quodlibet srl via Santa Maria della Porta, 43 Sapienza Università di Roma PER I CAPITOLI 1, 2, 3, 4 E 5 TESTI DI Macerata Lucina Caravaggi, pp. 258-263, 278-288, www.quodlibet.it 289-297, 298-311 DiAP PRINT / PROGETTI Cristina Imbroglini, pp. 248-252, 253-257 PRIMA EDIZIONE Collana a cura del Anna Lei, pp. 168-173, 174-177, 178-181, agosto 2014 Gruppo Comunicazione del DiAP 186-202, 203-206, 207-209, 221-228, Coordinatore Orazio Carpenzano 229-234, 235-241 ISBN 978-88-7462-632-8 RAPPRESENTAZIONI COMITATO SCIENTIFICO Elaborazioni grafiche di Anna Lei
Carmen Andriani PHOTOCREDIT Renato Bocchi Archivio Soprintendenza Speciale per i Beni Alessandra Muntoni Archeologici di Roma – sede di Ostia, pp. Franco Purini 109-154 Joseph Rykwert A. Arnoldus-Huyzendveld, p. 72 Andrea Sciascia A. Cimmino, p. 10 Ilaria Valente D. Girasoli, p. 85 Herman van Bergeijk Franco Zagari FOTOGRAFIA IN COPERTINA Pianura portuense Ogni volume della collana è sottoposto © Alessandro Cimmino alla revisione di referees esterni al Dipartimento di Architettura e Progetto scelti tra i componenti del Comitato Scientifico. Linee guida per la valorizzazione dei rinvenimenti archeologici della direttrice archeologica-ambientale Roma-area costiera
GRUPPO DI RICERCA DiAP Dipartimento di Architettura e Progetto, Laboratorio ArCO – Architettura e Contesti Lucina Caravaggi (coordinamento scientifico), Cristina Imbroglini, Anna Lei
Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma Cinzia Morelli (coordinamento delle indagini archeologiche)
Antonia Arnoldus-Huyzendveld (indagini geopedologiche) Andrea Carbonara, Alessandra Delle Sedie (indagini archeologiche)
RINGRAZIAMENTI Rossella Capri, (Silvano Toti Holding S.p.A.), per aver reso disponibile la documentazione topografica, i rilievi e i progetti dell’area della Nuova Fiera di Roma. Archivio Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma – sede di Ostia, per aver reso disponibile la documentazione archeologica delle varie campagne di scavo. Gianni Longo, (Cartoteca del Dipartimento PDTA-Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura, Sapienza Università di Roma), per aver supportato la ricerca relativa alla cartografia storica.
Indice
Presentazioni Presentations
12 Piero Ostilio Rossi 16 Mariarosaria Barbera
Archeologia e trasformazioni contemporanee Archaeology and contemporary transformations
22 INTORNO ALLA VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA ON ARCHAEOLOGICAL PROMOTION AND DEVELOPMENT Lucina Caravaggi
52 L’AGER PORTUENSIS. LA DIMENSIONE TERRITORIALE DEI CONTESTI ARCHEOLOGICI THE AGER PORTUENSIS: THE TERRITORIAL DIMENSION OF THE ARCHAEOLOGICAL CONTEXTS Cinzia Morelli
72 LE DINAMICHE EVOLUTIVE DELL’AMBIENTE COSTIERO E DEL TEVERE THE DEVELOPMENT DYNAMICS OF THE COASTAL ENVIRONMENT AND THE TIBER Antonia Arnoldus-Huyzendveld
90 I PAESAGGI CONTEMPORANEI DEI RINVENIMENTI. CONTINUITÀ E CAMBIAMENTI THE CONTEMPORARY LANDSCAPES OF THE FINDS. CONTINUITY AND CHANGE Cristina Imbroglini
108 APPROFONDIMENTI. SITI ARCHEOLOGICI PRINCIPALI E VIA PORTUENSE ANTICA Andrea Carbonara, Alessandra Delle Sedie
7 Paesaggi dell’archeologia invisibile Invisible archaeology landscapes
Parte prima Interpretazione di un paesaggio archeologico contemporaneo. Il distretto Portuense Interpretation of archaeological contemporary landscape: the Portuense district
1. 164 VINCOLI E POSSIBILITÀ RESTRICTIONS AND OPPORTUNITIES Lucina Caravaggi
168 VINCOLI DI PTPR RESTRICTIONS OF THE REGIONAL LANDSCAPE PLAN (PTPR) 174 SISTEMI DI PAESAGGIO E INDICAZIONI DI PTPR LANDSCAPE SYSTEMS IN THE REGIONAL LANDSCAPE PLAN (PTPR) 178 PREVISIONI COMUNALI E ATTUAZIONI MUNICIPAL URBAN DEVELOPMENT AND RELATIVE IMPLEMENTATIONS
2. 182 AMBIENTI E TERRITORI DEL PASSATO ANCIENT TERRITORIES AND ENVIRONMENTS Lucina Caravaggi
186 MAPPE DIACRONICHE DIACHRONIC PHASE MAPS 203 SISTEMI DI PERMANENZE ANALYSIS OF THE ARCHAEOLOGICAL EVIDENCE 207 CONTESTI ARCHEOLOGICI LOCALI LOCAL ARCHAEOLOGICAL CONTEXTS
3. 210 TERRITORI E AMBIENTI FUTURI FUTURE TERRITORIES AND ENVIRONMENTS Lucina Caravaggi
221 PROBLEMI E CRITICITÀ PROBLEMS AND CRITICAL ELEMENTS 229 ELEMENTI CHIAVE DEL PROGETTO DI PAESAGGIO KEY ELEMENTS OF THE LANDSCAPE PROJECT 235 PORTUENSE STRADA PAESAGGIO PORTUENSE AS A PARKWAY
8 INDICE Parte seconda Linee guida per la valorizzazione dell’archeologia invisibile. La Nuova Fiera di Roma Guidelines for the promotion and development of invisible archaeology. The Nuova Fiera di Roma
4. 244 RINVENIMENTI ARCHEOLOGICI COME OCCASIONE DI PROGETTO NELLA CITTÀ CONTEMPORANEA ARCHEOLOGICAL FINDS AS A PLANNING OPPORTUNITY IN THE CONTEMPORARY CITY Lucina Caravaggi
248 CARATTERI INSEDIATIVI CONTEMPORANEI CONTEMPORARY DEVELOPMENT FEATURES 253 RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI E MIGLIORAMENTO DEI PROGETTI ARCHAEOLOGICAL FINDS AND PROJECT IMPROVEMENT 258 NUOVA FIERA DI ROMA. IPOTESI DI VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA THE NUOVA FIERA DI ROMA. POSSIBILITIES FOR ARCHAEOLOGICAL PROMOTION AND DEVELOPMENT
5. 264 NUOVE CATEGORIE DI VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA ARCHAEOLOGICAL PROMOTION AND DEVELOPMENT: SOME NEW CATEGORIES Lucina Caravaggi
278 RILEGGERE E VALORIZZARE LE LINEE. LA VIA PORTUENSE ANTICA INTERPRETATION, PROMOTION AND DEVELOPMENT OF THE “LINEAR INFRASTRUCTURES”. THE CASE OF THE ANCIENT VIA PORTUENSE 289 RILEGGERE E VALORIZZARE I PUNTI. IL SITO 13 INTERPRETATION, PROMOTION AND DEVELOPMENT OF THE “POINTS”. THE CASE OF SITE 13 298 RILEGGERE E VALORIZZARE LE SUPERFICI. IL CONTESTO AGRARIO DEL CONOIDE GALERIA INTERPRETATION, PROMOTION AND DEVELOPMENT OF THE “SURFACES”. THE CASE OF THE RURAL CONTEXT OF THE CONE OF THE FOSSO GALERIA
INDICE 9
Presentazioni Presentations Piero Ostilio Rossi È già la seconda volta nel giro rappresenta un ulteriore passo ed è questa l’azione progettuale di poco più di un anno che le in avanti perché è firmato da intorno alla quale oggi archeologi, mie brevi note di presentazione Lucina Caravaggi, docente di architetti e paesaggisti devono di un volume della collana DiAP Architettura del Paesaggio del interrogarsi. Cosa cancellare Print Progetti si accompagnano DiAP e da Cinzia Morelli, direttrice affinché il palinsesto abbia una a quelle di Mariarosaria Barbera, dell’Area archeologica di Ostia, e sua struttura comprensibile? Soprintendente Speciale per i Beni mette letteralmente in scena una Cosa scrivere di nuovo affinché le Archeologici di Roma, di quella conversazione a più voci nella tracce affiorino? Cosa aggiungere cioè che lei stessa definisce – e quale, alle due interpreti principali, affinché si aprano spiragli di come darle torto – “la più bella si uniscono, in un dialogo continuo futuro? Soprintendenza d’Italia”; la volta che non si lascia scoraggiare L’archeologia invisibile richiamata precedente fu in occasione della dalle difficoltà, Antonia Arnoldus- nel titolo riguarda la necessità, pubblicazione del primo volume Huyzendveld, Cristina Imbroglini, molto frequente dopo un’ampia Direttore del DiAP Dipartimento della collana, Allestire l’antico. Alessandra Delle Sedie, Andrea e diffusa campagna di scavi di Architettura e Progetto Sapienza Università di Roma Un progetto per le Terme di Carbonara e Anna Lei. Attraverso come quella svolta nel distretto Caracalla, che illustrava gli esiti di la lettura del libro emerge una Portuense, di dover nuovamente una ricerca progettuale di ampio comune visione del territorio come coprire, una volta studiati e respiro interdisciplinare coordinata palinsesto, come complessa documentati, i reperti archeologici da Lucio Altarelli e sviluppata sovrapposizione e intersezione appena riportati alla luce; e allora in accordo con la Direzione del di strati in conflittuale relazione – come ci ricorda la Caravaggi Monumento e la Soprintendenza tra loro che sembra costituire – il compito degli archeologi speciale. La circostanza che si il principale terreno d’intesa e dei progettisti e quello di far ripete costituisce la testimonianza metodologica per costruire una parlare le cose mute (e far vedere di una collaborazione istituzionale visione condivisa di possibili l’invisibile), come indica il titolo che va consolidandosi sul terreno configurazioni future. Certo, il di un paragrafo del suo saggio concreto di interessi scientifici palinsesto degli archeologi non introduttivo che cita Lucien Febvre. comuni e di una comune volontà è il palinsesto degli architetti o Sono azioni di progetto costruite di scambio tra discipline con dei paesaggisti, ma il riferimento sul tema dell’assenza che tradizioni e statuti diversi ma unite ad un termine concettualmente hanno come obiettivo quello dal confronto nella pratica del comune permette – adattivamente di trasformare l’assenza in progetto di manutenzione e di – di sperimentarne le possibili presenza; pongono al centro conservazione dei manufatti e, in corrispondenze operative. della riflessione la funzione maniera ancora più significativa, in La parola palinsesto conserva storiografica dell’archeologia e quella del progetto urbano e del nella sua struttura lessicale le agiscono attraverso i meccanismi progetto di paesaggio, possibile e tracce di una pagina “che è stata dell’evocazione, una strategia tipica proficuo terreno di mediazione – scritta, cancellata e poi scritta dell’architettura del paesaggio che come scrive Barbera – tra filosofia nuovamente”; l’avverbio greco mi è particolarmente congeniale della tutela e progettualità. palinv (pàlin, di nuovo) unito al e alla quale spesso mi riferisco Questo volume, che è impreziosito verbo yawv (psao, raschiare) in sede didattica; qualche anno da un bellissimo titolo, Paesaggi contiene infatti, attraverso l’idea di fa, in occasione di uno dei dell’archeologia invisibile, riscrittura, quella di cancellazione concorsi Menoèpiù banditi dal
12 PRESENTAZIONI Comune di Roma in un’area della cui si presta: non si offre ad polarità generate dalle tracce cintura periferica della città, mi un’interpretazione prestabilita, di insediamenti, dalle necropoli è capitato di far uso proprio del ma sollecita l’immaginazione e dalle cisterne – e perfino la tema dell’assenza nel progetto di ad elaborare un risarcimento semplice delimitazione dell’area un piccolo parco archeologico al virtuale e attiva quindi processi delle saline sino ad oggi indagata, quale fu dato il nome di “Giardino mentali tesi a dare ad esso così perfettamente inserita nelle della Grande Magia”1 (il titolo di forma compiuta liberando la giaciture urbane contemporanee una poetica commedia di Eduardo soggettività delle interpretazioni e – costituiscono un’armatura di De Filippo): come in quella delle associazioni. La mancanza segni che sembra predisposta sul pièce, l’importante non è infatti presuppone infatti una regola palinsesto territoriale per generare quello che si vede ma ciò che la o una misura data, ed è questo progetti urbani e di paesaggio nostra fantasia ricostruisce con che la distingue dal difetto e fortemente radicati nella storia e gli occhi della mente attraverso dall’imperfezione. “La mancanza nella geografia dei luoghi. Di quei un processo di trasferimento – ha scritto Mario Manieri Elia 39 segni ce n’è uno però che mi che rimanda a qualcos’altro ed è – ha una storia: si produce per affascina in maniera particolare contemporaneamente allusione e sottrazione da una pregressa anche perché per me inatteso: illusione. completezza e deriva da una è il Mausoleo con annesso un Non so fino a che punto gli perdita […] è la consapevolezza piccolo molo d’attracco costruito archeologi siano consapevoli della mancanza a mettere in in epoca tardo repubblicana del fascino che le mappe dei produzione il disagio e ad aprire sulla riva destra del fiume, non siti archeologici e i grafici che la strada al progetto. Progetto lontano dal margine occidentale sintetizzano i risultati dei loro scavi quindi non tanto o non solo come di Commercity. Una costruzione esercitano sugli architetti e sulla mediazione tra alternative di di una certa maestosità, con una loro capacità di figurazione; sono scelta, ma come elaborazione del base quadrata di 14,30 m di lato, 1 disegni che vivono spesso di dis-agio”2. affacciata sul fiume. Celebrazione Cfr. www.europaconcorsi.com/ projects/24754-Andrea-Bru- una vita propria, che prendono le La Carta delle presenze di una pietas privata e raccolta, schi-Paolo-D-ulisse-Roberto- distanze da ciò che rappresentano archeologiche pubblicata in lontana dal frastuono del mondo, Capecci-Piero-Ostilio-Rossi- per agire in forma autonoma questo libro a corredo del accessibile solo in barca dal fiume, Raffaella-Sini-Alessandra-Di- Giuseppe-Laura-Iermano-Luca- attraverso la forza immaginifica saggio di Cinzia Morelli non come è probabile, o antica traccia Scalvedi-Lorenzo-Iacchia-Il-Giar- ed evocatrice dei tracciati, dagli sfugge a questo destino: le linee di un Tevere un tempo punteggiato dino-Della-Grande-Magia; P.O. allineamenti, dalle sequenze ritmate tese delle dighe di anfore delle di sepolture sulle rive, sorta di Rossi, F.R. Castelli, Racconti per la Ninfa Egeria. Un giardino let- dei ruderi, lacerti eloquenti di antiche saline dello Stagno di acquoreo itinerario monumentale terario nel Parco dell’Appia An- architetture ormai perdute e per Maccarese, le tracce degli impianti per chi prima da Ostia e poi da tica, in S. Marini, C. Barbiani (a cura di), Il palinsesto paesaggio questo capaci di generare nuove di canalizzazione, così come i Portus risaliva faticosamente il e la cultura progettuale, Quodli- forme e nuove figure. tracciati geografici dell’antica Via fiume controcorrente in direzione bet, Macerata 2010, pp. 73-84. Il rudere è infatti altro da sé Portuense e dell’Acquedotto che degli horrea del porto di Testaccio?
2 rispetto al manufatto che lo dalle sorgenti naturali nei pressi del Mi piace costruire l’immagine, M. Manieri Elia, La “mancanza” ha prodotto e il suo fascino è Rio Galeria conduceva a Portus certamente falsa, del fiume e il progetto in La mancanza legato proprio all’evocazione (tracciati che indicano per altro come sinuoso accesso alla città numero monografico di “Topos e Progetto”, Gangemi, Roma della mancanza e quindi alla un diverso andamento dell’ansa architettonicamente simile alla 2006, p. 9. molteplicità delle letture a del Tevere a Dragona), uniti alle stella delle strade consolari e
PIERO OSTILIO ROSSI 13 quindi, come la maggior parte di pervasa dal fenomeno dello Is the second time in little more than esse, costeggiato da mausolei, sprawl, ma conserva parchi e a year that my brief introductive tombe, colombari e ustrini, riserve naturali, aree agricole notes in a volume of the DiAP Print accessibili e visibili solo da chi vi estese e importantissime per Progetti series support those of fosse giunto remando o trainato dai l’equilibrio ecologico della città. Mariarosaria Barbera, Head of buoi dei caudicarii. È infine un territorio che vanta Rome’s Archaeological Heritage Vorrei infine sottolineare che la presenza di un rilevante Office which she describes as questo libro costituisce un patrimonio archeologico e storico “the most beautiful Archaeological importante contributo per gli studi architettonico (le città di Portus Heritage Office of Italy” (how to che un Gruppo di ricerca del DiAP e di Ostia Antica, innanzitutto), blame her). (di cui la stessa Lucina Caravaggi ma porta anche impressi in sé i This repeating circumstance is fa parte) sta conducendo da alcuni segni della modernità legati agli the evidence of an institutional anni sul territorio della “Coda interventi di bonifica degli anni ’80 collaboration that is steady on della Cometa” di Roma3, il settore del XIX secolo e degli anni ’20 the ground of common scientific urbano compreso tra il Grande e ’30 del XX. È qui che si gioca interests and a common desire to Raccordo Anulare il mare che si una parte importante del futuro di exchange between disciplines with attesta su Ostia, sull’aeroporto Roma e questo libro contribuisce different traditions and statutes, Leonardo da Vinci e su Fiumicino. ad arricchirne la conoscenza e linked by the comparison in Un settore che racchiude un a fornire precisi indirizzi per la maintenance’s and preservation’s territorio con peculiarità particolari rigenerazione di alcune delle sue project design of artifacts and, e specifiche potenzialità che parti più vitali. even more significant, in the meritano grande attenzione comparison between urban design perché è destinato a costituire and landscape project, possible il principale asse di sviluppo and profitable ground of mediation della città nella competizione – as Barbera writes – between urbana mondiale; comprende the philosophy of protection and infatti l’hub internazionale planning. dell’Aeroporto di Fiumicino This volume, endorsed by Lucina e il sistema portuale Ostia/ Caravaggi, Professor of Landscape Fiumicino/Civitavecchia, accessi Architecture of DiAP, and by a Roma dalle rotte di navigazione Cinzia Morelli, Director of Ostia’s aerea e marittima. È inciso da archaeological area, stages a many- un forte fascio infrastrutturale voices conversation – an ongoing della mobilità e da importanti dialogue that is not deterred by infrastrutture per lo smaltimento difficulties – in which Antonia dei rifiuti e il controllo dell’assetto Arnoldus-Huyzendveld, Cristina 3 Cfr. “Rassegna di Architettura e idrologico; nel corso degli anni Imbroglini, Alessandra Delle Sedie, Urbanistica”, 141, 2013, nume- su di esso si sono insediate, in Andrea Carbonara and Anna Lei ro monografico Roma. Visioni un continuo crescendo, funzioni joined in. Through reading this book, dalla Coda della Cometa, a cu- ra di P.O. Rossi e R. Secchi e di scala metropolitana. È una it emerges a common vision of the il sito www.codadellacometa.it. parte della città largamente area as a palimpsest, complex layers
14 PAESAGGI DELL'ARCHEOLOGIA INVISIBILE overlapping and intersecting in a and its appeal is precisely linked urban and landscape projects conflictual relationship, that seems to the evocation of the scarcity strongly rooted in history and to be the main methodological and therefore to the multiplicity geography of the places. common ground to build a of provided readings: it is not an I would also like to emphasize shared vision of possible future agreed interpretation, but calls the that this book is an important configurations. imagination to develop a virtual contribution to studies that a In its lexical structure the word compensation and thus activates research group of DiAP (of palimpsest retains traces of a page mental processes to give an which Caravaggi Lucina is part) “that was written, erased and then accomplished form by releasing the is conducting a number of years written back again.” What to delete subjectivity of interpretations and on the territory of the Coda della so that the palimpsest has its own associations. The lack presupposes Cometa, the urban sector of Rome understandable structure? What a rule or a given measure, and this including the Grande Raccordo to write from scratch, to let traces is what distinguishes it from defect Anulare (the Ring Road of Rome), arise? What to add in order to pave and imperfection. “The lack – as the sea of Ostia, the Leonardo da the way to glimpses of future? Mario Manieri Elia wrote – has a Vinci airport and the municipality of The invisible archaeology refers history: it is produced by subtraction Fiumicino. It is here that is played an to the need of re-cover the of a previous completeness and important part in the future of Rome archaeological finds brought to light, results from a loss [...] it is the and this book helps to enrich the once studied and documented. As awareness of lack that puts into knowledge and to provide precise Caravaggi reminds us - the task action the discomfort and opens guidelines for the regeneration of of archaeologists and engineers is the way for the project. The Project some of its most vital parts. to let speak the mute things (and therefore, is not only seen as a make visible the invisible), as said mediator between alternatives of in the title of a paragraph of hers choice, but also as an elaboration of introductory essay that quotes the dis-ease”1. Lucien Febvre. The Chart of the archaeological Projectual actions are built on findings published in this book the theme of absence aimed accompanying the essay by Cinzia at transforming absence into Morelli does not escape this fate: presence; the historiographical the taut line of amphorae’s dam function of archaeology is placed of the salt marshes of the old at the center of the consideration Maccarese Pond, the traces of and act through mechanisms of canal pipes, the tracks of the old via evocation, a typical strategy of Portuense and aqueduct Portuense, landscape architecture for which the polarities generated by the the important thing is not what traces of settlements, necropolis
1 you see but what our imagination and water tanks, the simple M. Manieri Elia, La “mancanza” reconstructs through the eyes of demarcation of the salt marshes: e il progetto in La mancanza, mind. all these tracks are a grid of signs “Topos e Progetto”, mono- graphic issue, Gangemi, Roma The ruin is in fact something else which seems designed on the 2006, p. 9. than the artefact that produced itself territorial palimpsest to generate
PIERO OSTILIO ROSSI 15 Mariarosaria Barbera Il territorio scelto come area- dal Comune di Roma nel 1962 ormai sanati, andando a colmare campione, per sviluppare ed approvato nel 1965, alla i vuoti tra essi e consumando gli un dialogo metodologico realizzazione di infrastrutture ultimi lembi di campagna romana tra archeologi e architetti e zone industriali, artigianali e ancora conservati in quest’area. sulla valorizzazione dei beni commerciali; tale trasformazione Di conseguenza, negli ultimi archeologici, si colloca lungo il era stata già preannunciata dalla decenni il nostro territorio litorale laziale nella piana deltizia localizzazione in quest’area, sin ha subìto una vera e propria del Tevere, a nord del fiume. dagli anni Cinquanta, del grande “aggressione” edilizia, a fronte Si tratta di un territorio poco aeroporto della capitale intitolato della quale la Soprintendenza indagato e conosciuto, sino a a Leonardo da Vinci, forse il polo ha posto in essere una vasta e pochi anni or sono, da un punto di infrastrutturale più importante serrata attività di archeologia vista archeologico ma di valenza dell’hinterland romano. preventiva, che ha permesso sia strategica nell’antichità per la sua A seguito della creazione del di riportare in luce numerose Soprintendente Speciale per i Beni posizione a controllo della foce nuovo comune di Fiumicino nel preesistenze archeologiche, Archeologici di Roma del fiume e per la presenza delle 1992, con l’elaborazione del suo sia di ricostruire il tessuto antiche saline, centro produttivo di nuovo Piano Regolatore Generale insediamentale antico e di primaria importanza sin da epoca e della successiva proposta comprendere le vocazioni etrusca. di trasformazione di Roma in economiche e produttive che Questo lembo di campagna Area Metropolitana, le tendenze hanno caratterizzato questo romana – posto a cavallo tra i urbanistiche già evidenti sono importante distretto costiero Comuni di Roma e Fiumicino – ha andate ulteriormente rafforzandosi; nell’antichità. subìto tra la fine del XIX e l’inizio è intorno agli ultimi anni del XX Ai sistematici sondaggi per del XX secolo la sua prima grande secolo, infatti, che vengono trincee disposte secondo trasformazione su larga scala, programmate e progettate le maglie regolari, che hanno con la realizzazione di due grandi nuove centralità metropolitane interessato sino ad oggi circa bonifiche che hanno “rimodellato” (Quadrante Ovest dell’Area 1.000 ettari di campagna migliaia di ettari, cancellando Metropolitana di Roma), le grandi romana archeologicamente poco sotto riporti di terreno sia le infrastrutture al servizio della conosciuta, hanno fatto seguito vestigia antiche, sia lo Stagno capitale e di Fiumicino (Autoporto/ sia allargamenti mirati a chiarire di Maccarese, centro nevralgico Commercity, Nuova Fiera di Roma, le stratigrafie, sia scavi estensivi di tutto l’ecosistema e della Interporto Roma-Fiumicino), dei siti archeologici individuati. Le vocazione economica e produttiva affiancate sia da insediamenti attività di archeologia preventiva, dell’area. abitativi sia da numerosi centri realizzate da équipes di Nel corso del XX secolo altre commerciali, frutto delle nuove archeologi, antropologi, topografi, profonde trasformazioni si sono tendenze del costruire. disegnatori e fotografi, si sono andate sviluppando, accelerando il Questi grandi interventi sono avvalse anche dell’apporto di processo di urbanizzazione. L’area andati a collocarsi in un geopedologi e paleobotanici litoranea posta immediatamente territorio, a vocazione ancora che hanno contribuito alla a nord del fiume Tevere è stata essenzialmente agricola, ma definizione degli habitat e degli infatti, destinata, sin dal Piano già in parte compromesso dalla ambienti che caratterizzavano Regolatore Generale adottato presenza di nuclei abitativi abusivi, quest’area nell’antichità e delle
16 PRESENTAZIONI loro modificazioni che tanto hanno la legislazione sui Beni Culturali ed nel suo contributo definisce come influito sui modi dell’abitare e del in particolare il titolo II del Codice “archeologia dell’invisibile”. produrre nel corso dei secoli. (decreto-legislativo 42/2004), Queste linee guida, sviluppate su Le ricerche svolte hanno dato dove trova regolamentazione la un territorio-campione soggetto in risultati insperati riportando in luce tutela del paesaggio storico, questi anni a profonde e definitive sia le grandi infrastrutture antiche inteso come frutto dell’interazione trasformazioni, possono fornire (via Portuensis ed acquedotto tra ambiente e uomo. la base per la progettazione Portuense), sia le tracce evidenti In questa cornice vanno inserite le di uno sviluppo urbanistico delle grandi saline romane “Linee guida per la valorizzazione sostenibile che non consideri (Campus Salinarum Romanarum), dei rinvenimenti archeologici più un “rischio” la presenza di attorno alle quali si dispone una della direttrice archeologico- testimonianze antiche, bensì un fitta rete di insediamenti di medie ambientale Roma-area costiera”, elemento positivo attorno ed dimensioni spesso strettamente che rispondono a due diverse insieme al quale progettare i nuovi collegati alle attività che si esigenze: la prima, più teorica, è spazi e che ponga alla base della svolgevano nelle saline stesse. quella già illustrata di riuscire a progettazione stessa anche la Le attività di archeologia far dialogare i beni archeologici, tutela e la valorizzazione dei beni preventiva, rigorosamente inseriti nel loro paesaggio storico, archeologici destinati ad una condotte su aree di tale vastità, con il paesaggio moderno fruizione collettiva. hanno, quindi, consentito di frutto delle nuove previsioni Da ultimo è da sottolineare tutelare e conservare in situ tutte urbanistiche; la seconda è, come questo libro sia una le strutture antiche individuate, invece, legata strettamente alle viva testimonianza di una condizionando ed orientando caratteristiche geomorfologiche felice e positiva esperienza di la progettazione dei nuovi dell’area in questione. Le vicende collaborazione tra archeologi insediamenti; i beni archeologici vissute dalla zona costiera posta ed architetti, tra filosofia della possono così costituire i punti a nord del Tevere e soggetta nei tutela e progettualità attraverso focali di un paesaggio storico che secoli alle esondazioni del fiume, la mediazione del paesaggio. Fra deve necessariamente emergere cui si devono aggiungere le due gli ottimi saggi che costituiscono nel paesaggio moderno e grandi bonifiche realizzate tra l’opera mi piace ricordare, da dialogare con esso. la fine del XIX e gli inizi del XX dirigente di quella che considero La tutela archeologica ha, infatti, secolo, hanno di fatto sepolto la più bella Soprintendenza superato il concetto di mera sotto potenti riporti di terreno i d’Italia, il denso contributo di conservazione fisica del singolo pur consistenti resti archeologici. Cinzia Morelli, che ad un alto bene puntuale ed è, ormai da anni, Le quote di affioramento di profilo di studiosa del territorio orientata verso un’accezione più questi ultimi, poste a volte a archeologico unisce il pesante e ampia, che guarda all’ambiente -2,50/3 m dal piano di calpestio quotidiano lavoro di tutela, che ed al paesaggio antico non moderno, rendono assai difficile quel territorio aiuta a preservare solo come “cornice” dei beni lasciare in vista tali strutture: di da ulteriori aggressioni, con più archeologici, ma anche come qui la necessità di sviluppare un successi che insuccessi: del che condizione essenziale per la linguaggio ed una grammatica che non si può che esserle grati. loro lettura e comprensione. La permettano la valorizzazione e la testimonianza più evidente di ciò è fruizione di quella che Caravaggi
MARIAROSARIA BARBERA 17 The sample area of chosen of infrastructures and industrial, out bulding “aggression”, in front of territory, to develop a commercial and handcraft facilities; which the Rome’s Archaeological methodological dialogue between this transformation had already Heritage Office has put in place archaeologists and architects on been announced since the fifties, comprehensive and tightened the enhancement of archaeological with the construction of the city’s activities of preventive archeology, heritage, is located along the coast largest airport, named Leonardo da which permitted to bring to light of Lazio in the deltaic plain of the Vinci, perhaps the most important a number of archaeological Tiber, north of the river: from an core infrastructure of the Roman pre-existencies, to rebuild the archaeological point of view it was hinterland. ancient settlements patterns a little known and studied area After the creation of the new and understand the economic since a few years ago, but it was municipality of Fiumicino in and productive vocations that of strategic importance in ancient 1992, with the development of have characterized this important times – for its checkpoint-like its new Urban General Plan and coastal district in ancient times. location at the mouth of the river the subsequent transformation Systematic surveys with trenches and for the presence of ancient salt proposal for Rome in Metropolitan arranged in regular meshes, mines, primary production center Area, the evident urban planning involved about 1.000 acres of since Etruscan period. trends further strengthened; the Roman countryside so far Between late nineteenth and around the last years of the little known archaeologically: early twentieth century this strip twentieth century, in fact, the new enlargements aimed to clarify of the Roman countryside – in metropolitan centralities (West the stratigraphy and extensive between the municipalities of Quadrant of the Metropolitan Area excavations of identified Rome and Fiumicino - has suffered of Rome), major infrastructure at archaeological sites. The its first large scale transformation: the service of capital and Fiumicino activities of preventive archeology the creation of two major land (Autoporto / Commercity, where carried out by teams of reclamation have “reshaped” Nuova Fiera di Roma, Interporto archaeologists, anthropologists, thousands of hectares of land, Roma-Fiumicino), are planned topographers, designers clearing under portions of soil and designed, juxtaposed with and photographers -with the both the ancient remains both the settlements and shopping malls, contribution of geopedologists Maccarese Pond, core center of results of new trends in building. and paleo-botanists who have an entire ecosystem and economic These large projects have contributed to the definition of and productive vocation of the been placed in an area with a habitats and environments that area. mainly agricultural vocation, but characterized this area in ancient During the twentieth century, already partly compromised by times and of its modifications other major changes have gone the presence of former illegal which have greatly influenced the by, developing and accelerating residential areas now legitimized, ways of living and producing in the the urbanization process. Since filling in the gaps and consuming course of the centuries. the Urban General Plan adopted the last strips of the Roman Carried out searches given by the City of Rome in 1962 and countryside still preserved in this unexpected results unhearting approved in 1965 the coastal area, area. both great ancient infrastructures located north of the river Tiber, was As a result, in recent decades, our (via Portuensis and Portuense in fact intended for the construction country has undergone an out-and- aqueduct) and the traces of the
18 PRESENTAZIONI great Roman salt plain (Campus in this frame, which fulfill two archaeological heritage intended Salinarum Romanarum), with a different needs: the first, more for collective use itself. dense network of medium-sized theoretical, is to be able to let the Finally, it is important to state that settlements often linked to the archaeological goods placed in this book is a living testimony of activities that took place in the area their historical landscape dialog a happy and positive experience all around the salt plain. with the modern landscape, result of cooperation between The activities of preventive of new urban projects. archaeologists and architects, archeology, rigorously conducted The second is closely tied to the between the philosophy of on areas with such vastness, have geomorphological characteristics protection and planning through therefore allowed to protect and of the studied area. The events the mediation of the landscape. conserve in situ all the ancient experienced by the coastal area Among the excellent essays identified structures, influencing to the north of the Tiber over the that constitute the work I like to and directing the design of new centuries subject to floodings of remember as an executive of settlements; archaeological the river, where to add the two what I consider the most beautiful remains may be focal points of major land reclamation carried out Superintendence of Italy, the an historic landscape that must between the late nineteenth and dense contribution of Cinzia necessarily arise in the modern early twentieth century, actually Morelli, a high-profile scholar landscape and dialogue with it. buried significant archaeological which combines the study of The archaeological Tutelage has remains under soil carryovers. the archaeological territory with in fact gone beyond the concept Their emerge quotes (from 2,50 her heavy and daily job of tutelge of mere physical preservation of to 3 meters below the actual soil), -which helps to preserve the land each punctual item and is since make it very difficult to leave in from further aggressions – with years, geared towards a broader, view these structures. Hence the more successes than failures. We environment and landscape-aware need to develop a language and a can only be grateful for that. meaning. Not only as a “frame” for grammar that allow the exploitation archaeological finds, but also as an and the fruition of what Caravaggi essential condition for their reading defines as “archeology of the and comprehension. The clearest invisible” in its contribution. evidence is the legislation on These guidelines developed on a Cultural Heritage and in particular sample-territory, subject in recent Title II of the Code (Legislative years to deep and permanent Decree 42/2004), where the transformations, can provide regulation of the protection of the basis for the design of a historical landscape is, imagined sustainable urban development as the result of the interaction that no longer considers the between man and environment. presence of ancient evidences The “Guidelines for the promotion a “risk”, but a positive element and development of archaeological around and with whom we design finds in the Rome-area new spaces, which also puts the archaeological and environmental bases of the design, the protection coastal context” should be added and the enhancement of the
MARIAROSARIA BARBERA 19 Trasformazioni territoriali e rinvenimenti archeologici nel distretto Portuense (dati mappa: Google). Archeologia e trasformazioni contemporanee Archaeology and contemporary transformations INTORNO ALLA VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA
Lucina Caravaggi La riflessione contenuta in questo libro è maturata archeologica-ambientale Roma-area costiera”, attraverso un tempo piuttosto lungo, ed è l’esito sinteticamente Linee guida per la valorizzazione di un confronto tra punti di vista disciplinari e ruoli dell’archeologia invisibile. istituzionali diversi. Con archeologia invisibile si intendono i siti scavati Si tratta infatti di posizioni appartenenti ai a seguito di trasformazioni territoriali “inevitabili”, variegati mondi dell’archeologia, dell’architettura studiati, documentati e re-interrati per garantirne e della progettazione del paesaggio, ma anche la conservazione. A volte si tratta di aree vincolate della topografia antica, della geoarcheologia, comprese all’interno di comparti edificati, o situate dell’urbanistica e dell’ecologia; si tratta inoltre lungo le infrastrutture di collegamento, aree per le delle competenze specifiche di un Dipartimento quali non si prevede esproprio né valorizzazione, che si universitario (DiAP Diartimento di Architettura e presentano come tante altre porzioni di suolo incolto, Progetto – Sapienza, Università di Roma) e di una intercluse o di margine, qualche volta recintate. Soprintendenza archeologica (Soprintendenza La richiesta di usare queste aree, quando l’uso Speciale per i Beni Archeologici di Roma – sede proposto sia coerente con le norme di tutela (con di Ostia), in rapporto con i Comuni di Roma e quanto cioè previsto dai vincoli diretti e indiretti, e Fiumicino, con la Riserva Naturale Statale del Litorale comunque con la conservazione dei ritrovamenti) Romano, con la Regione Lazio ecc. non può non essere presa in considerazione1. Posizioni disciplinari e ruoli istituzionali differenti Purtuttavia queste aree non sono un “qualsiasi rappresentati in primo luogo dagli autori di questo spazio verde incolto”, magari da attrezzare a libro, come anche da Antonia Arnoldus-Huyzendveld giardinetto. E non è un banale problema di immagine: e Cristina Imbroglini – responsabili di aspetti i contraddittori messaggi che queste aree mandano 1 Per le dinamiche che rendo- specifici della ricerca – da Andrea Carbonara e all’esterno hanno molto a che fare con l’incerta no l’archeologia da “pericolo Alessandra Delle Sedie – responsabili dei materiali identità contemporanea di molti beni culturali, e da scongiurare” a possibi- di documentazione archeologica – e da Anna Lei che con la pericolosa distanza che si sta creando tra le motore di riqualificazione progettuale vedi l’esperienza ha curato le ricognizioni a carattere paesaggistico. società locali e patrimonio culturale, soprattutto dell’Interporto romano, in cui la Il tema della ricerca presentata in questo libro è la rispetto ai beni di natura territoriale e paesaggistica. riflessione sviluppata in questo libro ha preso avvio (Caravag- messa a punto di “Linee guida per la valorizzazione Un distacco pericoloso perché indebolisce la gi, Carpenzano 2008). dei rinvenimenti archeologici della direttrice legittimazione culturale e giuridica delle politiche di
22 ARCHEOLOGIA E TRASFORMAZIONI CONTEMPORANEE 2 tutela, che non possono crescere e mantenersi senza Un territorio caratterizzato da una ricchezza È inevitabile che torni in mente forme sempre nuove di identificazione collettiva. straordinaria di siti archeologici, come racconta nel la grande lezione di Fernand Braudel, o meglio che il nostro Le Linee guida nascono dall’esigenza di dare testo introduttivo Cinzia Morelli, responsabile delle sguardo su questi territori sia risposte coerenti e tendenzialmente “univoche” campagne di scavo della Soprintendenza che hanno profondamente influenzato dal alle domande di uso e di sistemazione delle aree contribuito a chiarire funzionamenti territoriali e suo insegnamento. Al disotto degli avvenimenti, al disotto interessate dai ritrovamenti archeologici all’interno ambientali molto lontani nel tempo: non solo l’assetto delle tendenze sociali infatti del contesto archeologico paesistico denominato infrastrutturale di Roma verso la sua costa ma più in sta ancora un’altra storia “una storia quasi immobile […], una ager Portuensis, con una esemplificazione ravvicinata generale l’evoluzione di complessi contesti ambientali storia di lento svolgimento e nell’area della nuova Fiera di Roma. Si tratta di e insediativi. Contesti legati indissolubilmente agli di lente trasformazioni, fatta domande poste da soggetti eterogenei – per lo più andamenti del Tevere e della linea di costa ma spesso di ritorni insistenti, di cicli incessantemente ricomin- costruttori privati o gestori di servizi – coinvolti nella caratterizzati anche da quella che si potrebbe definire ciati”, Braudel 1986, p. XXVII. trasformazione insediativa e infrastrutturale. una “vocazione di lunga durata”2, l’essere cioè L’obiettivo è quello di indicare una possibile questo un territorio destinato alle infrastrutture di 3 Per le dinamiche contempora- integrazione tra uso contemporaneo dello spazio accesso a Roma (porti, aeroporti, autostrade, nodi di nee, oltre all’esperienza dell’In- aperto “archeologico” e volontà di tutela e scambio), porta di ingresso proprio come in epoca terporto Roma-Fiumicino, si segnala la recente ricerca del valorizzazione dei ritrovamenti, con il risultato di romana imperiale, quando ogni tipo di merci, in DiAP Dipartimento di Archi- stabilire nuovi significati collettivi, e nuovi paesaggi, a quantità enormi, transitavano in questa area: marmi, tettura e Progetto, “Sapienza” partire dalla messa in circolazione delle conoscenze grano, legname, olio, armi, essenze, tessuti3. Università di Roma, intitolata: “Roma. Progetti sperimentali di storico-archeologiche, senza che questo significhi Ma di lunga durata appare anche il carattere infido nuovi paesaggi nella coda della cedere alla commercializzazione a buon mercato di un territorio paludoso, soggetto alle divagazioni e cometa tra il Grande Raccordo dell’archeologia. alle inondazioni del Tevere, oltre che alle conseguenti Anulare e Roma”. Primi risultati pubblicati in: Roma. Visioni dalla La struttura del testo è connessa in forma diretta alle vivacissime dinamiche costiere che, come evidenziato Coda della Cometa, “Rassegna sequenze che hanno caratterizzato la ricerca. nel lavoro di Antonia Arnoldus-Huyzendveld, in epoca di Architettura e Urbanistica”, La prima parte è una descrizione a più voci di un romana come ancora oggi, rendevano faticoso 141, 2014. Tra le molte ricerche archeologiche sul territorio co- territorio investito da trasformazioni infrastrutturali mantenere in efficienza le grandi infrastrutture stiero di Roma cfr. Gallina Zevi, significative rispetto ad una vasta regione portuali e stradali. Anche se è necessario ricordare Turchetti 2004, pp. 211-266; Manucci 1996; Morelli, Mari- metropolitana, con effetti violenti sugli assetti come, ciononostante, stagni e paludi hanno nucci, Arnoldus-Huyzendveld paesistici e insediativi consolidati. rappresentato una straordinaria risorsa in diverse
INTORNO ALLA VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA 23 fasi storiche e protostoriche: dalle aree industriali Ma la realistica prefigurazione di assetti futuri, in di sfruttamento intensivo per la produzione del sale cui le aree archeologiche sono immaginate come della Roma repubblicana e soprattutto imperiale, alle “condensatori paesaggistici” di vasto richiamo, saline controllate dagli Etruschi, e prima ancora la presuppone due passaggi obbligati. laguna costiera come sito ideale per insediamenti Si tratta, in primo luogo, di considerare con attenzione protostorici più o meno stabili. i vincoli e le possibilità della pianificazione ai diversi Tutto ciò, e molto altro ancora, è in parte tornato alla livelli, e il relativo stato di attuazione, per evitare di luce per effetto delle campagne di scavo connesse ricominciare ogni volta da zero – per es. affermando alla previsione di nuovi insediamenti residenziali, come “nuovi obiettivi” quelli che da tempo sono già commerciali, industriali e di nuove infrastrutture contenuti all’interno di Piani, anche se non attuati – o di collegamento. La riflessione sulla percezione dimenticare importanti brani di realtà, forse difficili da contemporanea di questo territorio, sviluppata da digerire, ma che è troppo facile dimenticare, oltre che Cristina Imbroglini, diventa quindi un elemento incoerente da un punto di vista scientifico. L’apparato essenziale per la sua interpretazione paesistica, normativo rappresenta infatti un riferimento di se si vuole ri-collegare la tutela archeologica legittimità e contemporaneamente la consapevolezza alla percezione collettiva di beni comuni da che soltanto attraverso un serio dialogo inter- salvaguardare, attraverso la costruzione di nuovi istituzionale si può arrivare a guidare le trasformazioni migliori paesaggi contemporanei. e migliorare le prospettive di futuro di questi territori. Per sottolineare il ruolo che la conoscenza In secondo luogo è apparso necessario proporre archeologica ha avuto nella definizione di questa una “sintesi” a carattere territoriale delle fasi di ricerca si è ritenuto opportuno presentare anche le trasformazione dell’ager Portuensis attraverso la schede descrittive (di sintesi) dei diversi ritrovamenti, quale connettere, attraverso mappe ad hoc, le curate dagli archeologi che hanno partecipato testimonianze archeologiche con i funzionamenti agli scavi (Andrea Carbonara e Alessandra Delle ambientali coevi. Questo è stato un passaggio di Sedie) diretti dalla Soprintendenza. La conoscenza grande importanza ai fini del dialogo tra architetti dettagliata dei ritrovamenti e la loro interpretazione e archeologi, piuttosto faticoso per le legittime rispetto ai differenti contesti di appartenenza è infatti resistenze degli archeologi a tracciare alcune un presupposto essenziale per sviluppare un dialogo “ipotesi” sulla carta, ma utilissimo come base produttivo tra architetti e archeologi, basato su interpretativa comune a carattere “tematico” (cioè effettive conoscenze comuni. senza pretese di esaustività e completezza, ma La seconda parte del libro è dedicata coerente rispetto a temi definiti). Su questa base 2011; Morelli, Carbonara, Forte, all’interpretazione di un “paesaggio archeologico infatti è possibile valutare (e argomentare) la Grossi, Arnoldus-Huyzendveld contemporaneo”, intendendo con ciò il tentativo significatività e il grado di leggibilità contemporanea 2011. di tenere insieme la valorizzazione di un contesto di specifici sistemi di permanenze archeologiche. Da 4 archeologico di grande interesse quale è l’ager queste elaborazioni si perviene a una definizione di Molte ricerche precedenti han- Portuensis con il miglioramento di un territorio contesto archeologico locale che, analogamente alla no sviluppato questa ipotesi. Tra quelle svolte dal nostro difficile dal punto di vista del funzionamento definizione di contesto paesistico locale, delinea un gruppo di ricerca cfr. Caravag- infrastrutturale, delle condizioni ambientali e delle ambito caratterizzato da comuni caratteri evolutivi gi, Imbroglini 2011; Caravaggi, prestazioni insediative attuali. L’ipotesi progettuale – storici e contemporanei – all’interno del quale Imbroglini 2008; Caravaggi, Menichini 2006; Caravaggi è centrata sul possibile ruolo della via Portuense proporre regole “specifiche” di comportamento 2005a; Caravaggi 2005b. interpretata come strada paesaggio. progettuale, mirate a guidare la trasformazione
24 ARCHEOLOGIA E TRASFORMAZIONI CONTEMPORANEE paesaggistica secondo indirizzi di “sostenibilità”4. discipline archeologiche che di quelle legate al Nella terza parte infine sono illustrate le Linee paesaggio. La piena consapevolezza di questi “tratti guida per lo sviluppo di progetti a supporto storici” comuni viene assunto come un elemento delle trasformazioni previste sull’area, con fortemente costruttivo nel dialogo interdisciplinare approfondimento esemplificativo nell’area della contemporaneo. Nuova Fiera di Roma. I rinvenimenti sono assunti Progetti di valorizzazione. Le difficolta dei progetti di come vincoli positivi, capaci di stimolare risposte valorizzazione archeologica sono ricondotte, oltre alle progettuali creative, adeguate a risolvere i molti note vicende culturali e amministrative di un paese problemi vissuti sia dagli abitanti che dai fruitori dei incapace di dare significato al suo passato, anche grandi servizi presenti nella zona. alle difficoltà del dialogo tra architetti e archeologi. Le testimonianze archeologiche, anche se non sono Ma negli anni recenti, grazie soprattutto a nuove visibili, trovano grazie al progetto una nuova capacità interpretazioni di paesaggio, anche in rapporto ai costruttiva nei confronti dello spazio contemporaneo, mutamenti prodotti dalla Convenzione europea, attraverso la reinterpretazione di localizzazioni, il dialogo sembra assumere nuovi significati e dimensioni e modalità di funzionamento di sistemi nuovi obiettivi. Tra questi anche la “valorizzazione lineari, insediamenti e aree agricole, in relazione a dell’archeologia invisibile”. epoche diverse e in rapporto ai mutamenti dei relativi contesti ambientali, evitando programmaticamente l’accentuazione interpretativa della “forma” 1. Contesti e conflitti. Nel contesto territoriale della (stilisticamente intesa) dei singoli oggetti. ricerca si incontrano contrasti e contraddizioni, La valorizzazione è cioè perseguita attraverso per i caratteri piuttosto “duri” degli insediamenti l’interpretazione paesaggistica di variabili contemporanei, per l’incredibile rilevanza delle localizzative, dimensionali e funzionali appartenenti a testimonianze archeologiche, per gli interessi diverse fasi di vita dei ritrovamenti. economici che vi si concentrano, per la varietà dei Ma ci sono alcuni temi trasversali che, a mio avviso, soggetti sociali che lo abitano manifestando esigenze rendono particolarmente interessante il tentativo di differenti e spesso conflittuali. A questo si aggiunga dialogo contenuto in questo libro, e che ho provato a la recente costituzione del Comune di Fiumicino e la tratteggiare nei paragrafi che seguono. sua legittima tendenza a compiere scelte autonome Contesti e conflitti. La ricerca coinvolge territori da Roma, in un territorio che però ha caratteri “fragili”, nonostante l’apparente versatilità morfologici, di funzionamento idraulico e di assetto della pianura costiera, territori caratterizzati da infrastrutturale evidentemente e inesorabilmente trasformazioni contemporanee mal assimilate, unitari. attraversati da conflitti di natura urbanistica e Anche il contesto normativo e le diverse competenze ambientale, da contraddizioni sociali e disfunzioni tecniche che si incontrano all’interno di Piani e insediative. Questo è il contesto – fisico e culturale – progetti appaiono spesso conflittuali. nel quale sono stati indagati nuovi possibili significati Per questo motivo, per la scelta cioè di ricondurre contemporanei dell’archeologia invisibile. qualsiasi trattazione sullo sfondo di un contesto Terreni disciplinari comuni. La riflessione sul ben determinato (al fine di evitare fastidiose e progetto contemporaneo ha permesso di improduttive generalizzazioni) i termini contesto evidenziare alcune importanti connessioni teoriche e conflitto sono stati assunti come un insieme che hanno caratterizzato l’evoluzione sia delle inscindibile.
INTORNO ALLA VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA 25 Territori difficili da metabolizzare. Ci sono molte rispetto ad altri territori (per esempio un interporto parti del territorio urbanizzato contemporaneo che capace di filtrare l’afflusso dei tir prima del raccordo non sono facili da metabolizzare, cioè da descrivere, anulare). definire, conoscere. Le grandi arterie stradali sono sopraelevate, per Sono i territori della diffusione insediativa, quelli essere al riparo dalle inondazioni (non facevano così al centro delle preoccupazioni crescenti per il anche i Romani?), e forse hanno un impatto forte sui consumo di suolo apparentemente inarrestabile, paesaggi che attraversano, ma l’importante è che impermeabilizzati senza tregua e attraversati da colleghino in modo efficiente porti, aeroporti, centri strade di scorrimento veloce indifferenti sia al di stoccaggio, centri commerciali, grandi alberghi suolo sul quale appoggiano sia ai contesti che e grandi insediamenti residenziali. Questa è la città attraversano. contemporanea. Si tratta dei territori che si allagano con frequenza, Sono interventi “moderni”, in linea con quanto avviene perché se l’urbanizzazione contemporanea predilige in altri paesi, insediamenti che producono ricchezza le pianure senza ostacoli, le pianure sono state grazie alle attività che vi si svolgono, e anche le formate da grandi fiumi che oggi, forse anche per persone che sono venute ad abitare qui, in questo effetto di complessi fenomeni di cambiamento spazio apparentemente inospitale, non sembrano poi climatico, tornano prepotentemente a mostrare la loro così infelici. natura “distruttiva e costruttiva”, e nessuno stato di Certo molto spesso, nonostante le residenze siano calamità può continuare a nascondere l’insostenibile già completate e vendute, non risultano realizzati colpevole superficialità di molte localizzazioni recenti. parchi, parcheggi, depuratori e strade, (servizi Si tratta di territori in cui l’abbandono agricolo ha naturalmente previsti dai piani particolareggiati determinato zone di marginalità insediativa e sociale, che purtroppo però non hanno specificato quando favorendo l’abusivismo edilizio e la frammentazione avrebbero dovuto essere realizzati rispetto alla di suoli e edifici agricoli, ridotti ormai a testimonianze costruzione delle residenze). indifese di altre storie e altre economie, costretti a Quanto all’agricoltura poi, nelle pieghe convivere con la grande dimensione di capannoni, dell’abbandono, e nonostante la maggior parte dei centri commerciali, aeroporti e autostrade. casali della bonifica otto-novecentesca si stiano Sono i territori della privatizzazione estrema dello trasformando in residence o ristoranti specializzati spazio e del tempo dove, sia che si tratti di villette in banqueting, dove improbabili giardini all’italiana che di grandi complessi edilizi, la dimensione prendono il posto di vecchie aie senza che alcuna collettiva sembra aver perso spazio e significato, e norma vigente riesca a guidare questa tendenza anche i pochi riti impersonali legati al consumo si verso una trasformazione meno offensiva, nelle stanno allentando per gli effetti della crisi economica, pieghe di tutto questo, a volte, alcuni casali tornano alimentando una diffusa sensazione di vuoto sociale. a conoscere l’uso agricolo: colture orticole, foraggi, Ma nonostante tutto (l’abusivismo, le esondazioni, produzione di latte di qualità ecc. la bruttezza terrificante di alcuni insediamenti Quanto alle relazioni di comunità chi ha detto che commerciali) si tratta di territori vitali per l’economia vivere in questi territori è deprimente? È comodo, della regione e della città, dove avviene una grande funzionale per gli spostamenti (sai quanto ci metto mole di scambi, e le infrastrutture supportano (più per andare all’aeroporto? Ma che importanza ha o meno) questa funzione, e altre dovrebbero essere quante volte devo andarci?), e poi la vicinanza ai realizzate per recuperare il gap che questa città ha centri commerciali è una formidabile facilitazione per
26 ARCHEOLOGIA E TRASFORMAZIONI CONTEMPORANEE la vita quotidiana, come anche i grandi centri sportivi pratiche democratiche contemporanee, e la “in mezzo alla natura” dove mantenersi in forma. base indispensabile per argomentazioni tecniche In questo senso gli eterogenei comportamenti “plausibili”), quindi di chiarire le differenti posizioni in rilevabili nel territorio portuense costiero campo e alla fine delineare il campo della possibile corrispondono ad altrettanti giudizi e punti di vista ricomposizione dei conflitti. sulla trasformazione contemporanea. E indicano Non che questo a volte non accada, ma è l’esito anche le difficoltà che si incontrano nella gestione di casi fortunati, di buone volontà individuali, e quotidiana della tutela archeologica. generalmente si concretizza in territori investiti da 5 I problemi generati dalla trasformazione recente trasformazioni di scarso valore economico. Gli A seguito della Convenzione sono stati oggetto di approfondimenti specifici esempi virtuosi cioè sono perlopiù localizzati in zone Europea del Paesaggio sono nella seconda e terza parte del libro, dove il disagio decentrate o nelle “aree interne”6. state avanzate proposte di “tavoli inter-istituzionali” prope- territoriale è analizzato attraverso i punti di vista Una visione integrata della tutela, in cui aree deutici alla redazione dei Piani propri della disciplina paesistica (relazioni tra di interesse archeologico, beni paesaggistico- paesistici, ma i grandi assenti elementi ambientali, storico-culturali, urbanistici e ambientali, aree protette (così come delineati dai sono sempre i Comuni. Vedi tra le altre, l’esperienza in cor- percezioni contemporanee). Piani Paesistici Regionali, e in particolare in quello so della Regione Umbria con del Lazio) siano considerati strutturali ai fini delle il Nuovo Piano Paesaggistico Conflitti normativi e amministrativi. Regionale. Le difficoltà scelte di trasformazione, presuppone un terreno che segnano il rapporto tra Amministrazioni locali di lavoro a cui i PRG dovrebbero collaborare in 6 e Soprintendenze archeologiche sono di dominio forma attiva, senza riprodurre all’infinito la banale Per il concetto di “area interna” nella programmazione econo- pubblico, spesso banalizzate e comunque farcite di e sciagurata opposizione tra enti che tutelano mica europea vedi: Ministero luoghi comuni. (Soprintendenze, Enti parco, alcuni settori regionali per la coesione territoriale, Si tratta di un conflitto di lunga durata, con radici ecc.) ed enti che trasformano (Comuni, altri settori Strategia nazionale per le Aree interne: definizione, obiettivi, nell’ordinamento statale, per il quale il rapporto tra regionali, enti gestori di servizi pubblici ecc.). In strumenti e governance. Di- esercizio della tutela – delegato generalmente a questo senso non si tratta solo di ostacoli normativi, sponibile on-line: http://www. organi sovracomunali – e trasformazioni del territorio ma di tradizioni culturali dure a morire7. coesioneterritoriale.gov.it/ sezione-aree-interne/. – gestite dai comuni per mezzo del PRG, strumento Nel caso del territorio portuense la situazione sovrano delle trasformazioni stesse – non è mai stato è ancora più complessa dal punto di vista del 7 affrontato pragmaticamente. diritto urbanistico. È fin dagli anni ’60 che la La separazione tra pianificazio- ne paesistica e pianificazione La procedura dell’adeguamento non permette infatti fascia di pianura che collega Roma con Fiumicino urbanistica avviata nei primi di affrontare i problemi in modo razionale, riducendo è stata destinata ad accogliere infrastrutture e del secolo e ratificata nelle spesso la questione dei vincoli a una ennesima zone industriali, e le grandi trasformazioni recenti leggi di tutela del 1939 e nel- la legge urbanistica del 1940 forma di contrattazione, e soprattutto ostacolando rappresentano, con varianti più o meno sostanziali, è una costante problematica la formazione di tavoli di discussione dove le l’attuazione di quelle previsioni. Si tratta soprattutto della storia italiana moderna; di grandi insediamenti commerciali e residenziali per una rassegna sintetica su diverse posizioni siano messe in chiaro, e i conflitti questa vicenda vedi: Caravag- argomentati in modo trasparente, prima che le scelte a carattere “unitario”, dalle cittadelle come Parco gi 2002a, pp. 18-73, e la biblio- siano state fatte5. Leonardo ai recinti specializzati come Nuova Fiera di grafia ivi contenuta. Un atteggiamento più pragmatico, ma del Roma, Commercity e Interporto8. 8 tutto estraneo alla nostra tradizione nazionale, Le attese connesse alla valorizzazione immobiliare Sui contesti insediativi contem- consiglierebbe in primo luogo di mettere tutte le maturate nel corso di cinquanta anni e rinnovate dai poranei, si vedano tra gli altri: Boeri 2011, pp. 3-26; Demat- informazioni disponibili in comune (la condivisione PRG vigenti, non possono essere evidentemente teis, Governa 2012. delle informazioni è un elemento centrale delle modificate in modo radicale, e neanche rimodulate
INTORNO ALLA VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA 27 9 dal punto di vista delle cubature, a giudicare da declinazioni della ricerca storica e antropologica, Continuo a preferire questa for- quanto è accaduto. Né ragioni ambientali, né criteri mulazione a quella di rischio ar- fornendo narrazioni contigue ai nostri spazi di cheologico perché, nonostante di sicurezza idraulica, né i più incredibili rinvenimenti vita, evidenziando matrici evolutive – per es. di la volontà di accentuazione po- archeologici sono in grado di contrastare simili natura ambientale e insediativa – ancora attive sitiva – rischio per i ritrovamenti previsioni. archeologici – secondo me la nei nostri territori; dall’altra non ci sono fondi per locuzione continua a suggerire Se non le previsioni di Piano, forse però almeno garantire campagne di scavo e soprattutto per dare l’idea di rischio per altre famiglie i progetti potrebbero cercare un dialogo con il pieno senso agli scavi, attraverso forme avanzate di oggetti a causa dell’archeolo- contesto, con i suoi limiti e le sue possibilità, e gia, come afferma anche Quilici: di documentazione, pubblicizzazione tutela e “Non diciamo noi ancora, nella questo è stato il motivo che ha spinto a mettere a valorizzazione. programmazione urbanistica, punto le Linee guida presentate in questo libro. Questa è una dolorosa vicenda di vecchia data, di redigere Carte del rischio ar- Tutto ciò avviene mentre dal fronte della tutela la cheologico, invece di dire Carte testimoniata da molti interpreti della nostra storia della fortuna archeologica, e non tendenza è quella di sviluppare l’interpretazione culturale. Come Cesare Brandi già nel 1966: “E qui usiamo il termine di ‘bonificare’ estensiva di zona archeologica, oltre a quanto già non posso che chiamare abbietta la tolleranza con dalle presenze archeologiche accertato e vincolato, coinvolgendo anche le aree un’area per consegnarla ‘ripulita’ cui si sono lasciate abbandonate a se stesse aree 9 all’edilizia?”, Quilici, Quilici Gigli di potenziale interesse archeologico . Il supporto non già predicabili di scavo, ma da lungo scavate, e, 2004, p. 19. di strumenti cartografici innovativi rende infatti più che note, famose: come quella di Tarquinia, dove ormai possibile connettere ritrovamenti accertati 10 Cfr. F. Cambi, voce “Rico- si è potuto strappare impunemente le pitture murali gnizione archeologica”, in Ma- e probabili, attraverso il ricorso ad un’analisi da una tomba, come se codesta si fosse trovata nacorda, Francovich 2000, pp. documentaria vasta e multiforme10. abbandonata nel deserto […]. E nel contempo si 250-257. Anche il recentissimo sforzo di pervenire a una sono continuate ad aprire vorticosamente tombe 11 definizione chiara dei diversi tipi di aree soggette nuove e tombe nuove, quando non si sapeva come Il decreto che approva le Linee a tutela archeologica (classificazione tipologico- difendere quelle già scoperte”12. guida per la costituzione e valo- normativa contenuta nel decreto che approva le rizzazione dei parchi archeologi- Oggi è vero che molte campagne di scavo sono ci (decreto-ministeriale del 18 a- Linee guida per la costituzione e valorizzazione “obbligate” dalle trasformazioni del territorio, ma in prile 2012) prevede la seguente dei parchi archeologici, decreto-ministeriale del 18 generale la domanda è sempre la stessa: che ne classificazione: aprile 2012) rafforza l’idea di una gamma di strumenti faremo di questo grande “patrimonio potenziale”? s 3ITO CON PRESENZA ARCHEO- logica: ambito territoriale con diversificati in base alla proprietà, al grado di vincolo Se è vero che i momenti di crisi a volte favoriscono presenza effettiva- in luce o se- e di valorizzazione prevista11. positivamente la riflessione disciplinare per effetto polta- di elementi singoli o stra- Queste ulteriori utilissime estensioni del concetto di tificazioni archeologiche scienti- di una sorta di sospensione forzata di alcune ficamente identificate; tutela archeologica delineano però uno scenario con attività, allora questo è il momento di riflettere sul s !REA DI INTERESSE ARCHEOLOGICO: molte contraddizioni: mentre la tutela archeologica senso possibile dell’archeologia dentro i territori ambito territoriale con potenziali sembra diffondersi positivamente, tanto da ipotizzare presenze archeologiche, identifi- contemporanei, e dare un senso al grande sforzo cate nel corso della procedura di una sua progressiva ramificazione anche all’interno di di ramificazione della tutela archeologica attraverso verifica preventiva dell’interesse strumenti di gestione del territorio (soprattutto Piani nuovi progetti di interesse collettivo. archeologico, nell’ambito di lavo- Paesistici, Piani di Assetto dei Parchi, PRG ecc.), i ri pubblici; Se non riusciamo a dimostrare in quale modo s 3ITO DICHIARATO DI PUBBLICO INTE- Piani a carattere urbanistico e territoriale continuano l’archeologia può rivelarsi ricca di opportunità, resse archeologico: sito con pre- a vivere l’archeologia come un’ingerenza, un pericolo preziosa dal punto di vista dell’evoluzione culturale senze archeologiche, di proprie- da scongiurare. Da una parte cioè l’archeologia tà privata o pubblica, per il quale di una società, traccia interpretativa rigorosa ma è stata emessa la dichiarazione ratifica la sua identità contemporanea anche a livello anche creativa, se non riusciamo a comunicare di interesse culturale (ex art. 13 amministrativo superando definitivamente l’immagine perché un sito archeologico è una risorsa fragile, non del Codice); del ritrovamento eccezionale a favore di nuove riproducibile, ma anche straordinariamente capace di s :ONE DI INTERESSE ARCHEOLOGICO
28 ARCHEOLOGIA E TRASFORMAZIONI CONTEMPORANEE a tutela paesaggistica: ambito tornare ciclicamente a nuova vita in rapporto a nuove decide di fare anche l’architetto, magari utilizzando territoriale di proprietà pubblica possibili percezioni contemporanee, allora ogni materiali vegetali, che apparentemente sono più e/o privata in cui le presenze archeologiche rivestono valenza sforzo di tutela risulterà molto faticoso e forse anche facili da controllare e “reversibili” (correndo il rischio paesaggistica ai sensi dell’art. inutile. di distruggere i ritrovamenti a causa degli apparati 142, lett. m, del Codice, e per il radicali, dell’ombra o dell’umidità oppure alterando la quale dovrebbe essere emanato uno specifico decreto di peri- Conflitti settoriali. Anche dal fronte dei soggetti percezione e la leggibilità dei rinvenimenti stessi). metrazione (art. 142, lettera m, che lavorano sullo stesso terreno con ruoli diversi In generale mi sembra che le incomprensioni derivino Codice); (archeologi, geologi, urbanisti, paesaggisti e da una principale reciproca difficoltà: da una parte s !REA ARCHEOLOGICA: sito arche- ologico, di proprietà pubblica o architetti) emerge frequentemente una certa gli archeologi non riescono ad argomentare, e privata, aperto alla pubblica fru- disabitudine al confronto, un attaccamento eccessivo comunicare con chiarezza all’esterno, il possibile izione, con o senza biglietto di al proprio ruolo di esperti e alla misura rassicurante senso culturale dei ritrovamenti in uno specifico ingresso; s 0ARCO ARCHEOLOGICO: ambito del proprio settore di specializzazione. contesto (con tutti i vincoli e le possibilità di quel territoriale caratterizzato da im- Gli stessi architetti a volte non riescono a dialogare contesto), dando per scontato il valore in sé del portanti evidenze archeologiche tra loro, quando si occupano di cose diverse: testo archeologico, che seppure non messo in e dalla compresenza di valori storici, paesaggistici o ambien- l’architetto che si occupa di urbanistica, per discussione, rischia di smarrirsi se non è coltivato tali, attrezzato come museo es., riesce a comprendere le ragioni della tutela collettivamente. Dall’altra gli architetti non riescono all’aperto (ex art. 101, comma 2, archeologica, ma delega ogni responsabilità a sintonizzare il progetto sulle esigenze, a volte lett. E, Codice) sulla base di una specifica normativa istruttiva; interpretativa a successivi progetti “più ravvicinati”. anche contraddittorie, di un testo archeologico, in s 0ARCO NATURALISTICO CON PRESEN- I paesaggisti amano l’archeologia, ma non troppo quanto poco partecipi del processo conoscitivo ze archeologiche: ambito territo- i cantieri archeologici, preferiscono suoli già dell’archeologia (che si concretizza in primo luogo riale, di proprietà pubblica e /o privata, istituito come area pro- stabilizzati, senza prospettive di scavo. Gli architetti nella partecipazione alla fase dello scavo), e spesso tetta naturale ai sensi della legge che si occupano di progettazione architettonica non abituati alla pratica dell’argomentazione delle 394/1991 o con leggi regionali, ”pura” devono arrivare a una sintesi, e questo non scelte. e dotato di particolari caratteri archeologici; è sempre facile con le modalità di lavoro – aperte e Su questo sfondo così problematico la ricerca di s !REA A DESTINAZIONE URBANISTI- dinamiche – dell’archeologia stratigrafica. geometrie troppo rassicuranti, o l’allestimento di ca ad area o parco archeologi- Dal fronte dell’archeologia si evidenzia l’attitudine, giardini “compiuti”, sembra stridere con la natura co: ambito territoriale sottoposto a speciale tutela con “vincolo ormai stabilizzata, a connettersi con molte altre euristica e aperta dell’interpretazione di un testo ricognitivo” dell’Ente locale in ra- discipline (in primo luogo la geologia, la geo- archeologico, che deve poter essere continuamente gione della sua destinazione alla botanica, l’antropologia ecc.) in un rapporto riletto e “reintegrato” attraverso gli strumenti culturali fruizione archeologica sulla base 13 di strumenti urbanistici. complesso di scambi e interdipendenze . Ma diversi, attraverso processi di immaginazione altrettanto può dirsi rispetto al dialogo con il progetto personali guidati dalla conoscenza14. 12 di architettura, anzi gli architetti sono spesso Ma il conflitto, o il non dialogo, tra archeologia e Brandi 1996, p. 10. “soggetti subiti”, con i quali non è facile instaurare un architettura è troppo dannoso per essere accettato 13 dialogo proficuo. passivamente. Utilizzando la classificazione di In alcuni casi le scelte di valorizzazione vengono C’è bisogno di concetti funzionali alla interazione Manacorda si può parlare di: Archeologia urbana, Archeo- delegate completamente, e troppo in fretta, tra le due discipline, capaci di alimentare progetti logia dell’architettura, Archeo- all’architetto, quando dovrebbero invece essere che appartengono a entrambe, come si tenterà logia quantitativa e informatica scelte comuni e profondamente condivise, fino alla di dimostrare nel terzo paragrafo, dedicato applicata, Archeologia e scienze (bioarcheologia e archeometria), definizione delle tracce interpretative, cioè del “tema esplicitamente ai temi di un nuovo possibile dialogo Etnoarcheologia e Archeologia da svolgere”. contemporaneo. sperimentale. Vedi Manacorda Qualche altra volta, per fortuna di rado, l’archeologo 2004, pp. 110-125. per un ul-
INTORNO ALLA VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA 29 teriore approfondimento degli 2. Terreni disciplinari comuni. Attraverso questa Testo e contesto. L’aver assunto il valore storico stessi temi vedi anche Manacor- esperienza abbiamo scoperto tuttavia anche molti come valore primario e distintivo della ricerca da 2008. terreni comuni tra archeologia e progetti rivolti al archeologica in opposizione ad altre famiglie di valori 14 paesaggio15. di natura prevalentemente artistica ha delineato forti Per il concetto di reintegrazione Senza dimenticare la complessa geografia interna ed evidenti parallelismi tra la ricerca di archeologia e archeologica attraverso i ma- teriali vegetali vedi Caravaggi delle due discipline ma cercando anche di non quella rivolta al paesaggio. 1989. lasciarsi scoraggiare dalla difficoltà del dialogo, Fin dalla trasformazione da antiquaria a archeologia questa esperienza ha costituito l’occasione per – vicenda di grande fascino culturale che continua a 15 Nel corso di questo testo i ter- avviare forme di conoscenza reciprocamente fare luce su molti tratti della nostra cultura moderna, mini progetto di architettura e riflessiva, capace cioè di mettere in luce i modi che e non credo ad uso esclusivo degli archeologi – progetto di paesaggio vengo- sono utilizzati dagli uni e dagli altri per organizzare attraverso le prime “intuizioni stratigrafiche” del primo no frequentemente scambiati e non sono mai posti in una posi- ricerche, scavi e progetti. Il riferimento al paesaggio ’800 fino alle raffinate e complesse elaborazioni zione “settorialmente definita”. sembra costituire in particolare un riferimento stratigrafiche contemporanee, testo (inteso in Questo risponde a una precisa condiviso quanto mai produttivo. questo caso come oggetto) e contesto diventeranno scelta di tipo critico. Ho cerca- to infatti di dimostrare come il In generale il campo di dialogo può essere definito inscindibili, simbolo del faticoso percorso di dialogo con gli archeologi oggi in relazione ad alcuni caratteri genetici e costanti affermazione disciplinare dell’archeologia, ma forse è largamente dominato dai temi tematiche che possono essere considerate comuni: anche segnale di una più generale conquista del del progetto di paesaggio, a te- 19 stimonianza di un più generale s A LAVERE A CHE FARE CON ELEMENTI hMATERIALIv passato . interesse della cultura architet- depositi di oggetti fisici e assetti spaziali; Già nel 1847, come ricorda Alain Schanpp, si tonica spostatasi dalla forma affermava che la datazione di un reperto può specifica di nuovi allestimenti s B LA TENDENZA A UTILIZZARE SISTEMI DI CONOSCENZE museali verso i temi dello spazio “scientificamente riconosciute”, che permettono essere stabilita: “Dal materiale, dalla lavorazione aperto, temi che peraltro resta- interpretazioni coerenti e “argomentazioni e soprattutto dalla posizione degli oggetti nel no difficili da concettualizzare in plausibili”, unitamente ad una certa propensione sottosuolo. Quindi ammettiamo una sorta di ‘scala forma autonoma da quelli dello spazio costruito. Mentre cosi verso il chiarimento della propria metodologia di vita’, una sovrapposizione di strati costituiti dai non era fino a qualche anno fa, di lavoro (attitudine che, quando supportata da resti di intere generazioni e cerchiamo in ogni quando il progetto di architet- un atteggiamento critico, si potrebbe definire strato indizi della storia di quelle generazioni. Gli tura risultava strettamente con- 16 nesso alla poetica dell’“oggetto autoriflessiva) ; stati più profondi ci rivelano quindi le generazioni costruito” come delineato nel s C LESSERE DISCIPLINE DAL CONlNE INCERTO PUNTO più antiche”20. L’affrancamento dalla tradizione terzo paragrafo. di incontro tra saperi specializzati molto diversi tra antiquaria comporta anche una significativa alleanza 17 16 loro ; tra archeologia e scienze naturali, attraverso Per questo aspetto vedi Mana- s D IL MOSTRARE ANALOGHE DIFlCOLTÌ A TENERE INSIEME l’affermazione del legame “documentabile” tra fasi di corda 1982a; Barbanera 1998. ordinamenti di tutela e strategie di valorizzazione, trasformazione della civiltà umana e coevi ambienti 17 in generale cioè a porre in relazione il proprio di vita, fin dalle prime intuizioni ottocentesche: “Lo “Chiariti i rapporti di parentela lavoro con la dimensione dei “soggetti sociali studio delle torbiere, come dei banchi diluviali, non tra i diversi saperi indiziari si contemporanei”18. è stato approfondito come sarebbe opportuno […]. profilano nuove collaborazioni culturali che potrebbero aiutare Su questo sfondo è possibile individuare alcuni Si può ancora distinguere nella torba, soprattutto al a meglio ricordare e curare la concetti chiave che mi sembra possano costituire un momento dell’estrazione, una parte dei vegetali che materia del nostro patrimonio terreno di comprensione reciproca, comuni matrici la compongono. La flora delle specie rinvenute nel culturale. Fra questi saperi l’ar- cheologia, curiosa com’è del evolutive che legano archeologia e interpretazioni di sottosuolo o la nomenclatura delle piante che hanno bello e del brutto, avida del pia- paesaggio. formato la torba, descritta strato per strato risalendo cere estetico e di quello storico, fino alla superficie e indicando la successione delle rappresenta un ponte fra i mon-
30 ARCHEOLOGIA E TRASFORMAZIONI CONTEMPORANEE di diversi dell’arte, del lavoro e specie in una stessa località per un lungo arco di umana su un territorio a partire dall’interpretazione della natura”, Carandini 1991, secoli, potrebbe indicare le variazioni che si sono dei segni che questa vi ha lasciato iscritti”25. p. XXV. verificate nel suolo e nel clima”21. A questo fine sono certamente necessarie 18 Questo ha comportato, soprattutto in Europa, conoscenze specifiche relative ai manufatti ma anche, Per il dibattito recente si veda non solo l’affermazione della “dimensione storica” soprattutto nel momento dello scavo, è necessario per es. le recenti pubblicazioni 26 relative al Progetto PRIN 2009 dell’archeologia, ma anche la conferma implicita delle decifrare “le storie che la terra può raccontare” . “Paesaggi dell’archeologia, re- teorie sull’evoluzione della specie, che furono al centro Il contesto territoriale dà senso ai diversi siti che gioni e città metropolitane” coor- di conflitti piuttosto aspri di natura extra-disciplinare ma possono essere identificati in base a densità o dinato da Alessandra Capuano, DiAP Dipartimento di Architettu- che coinvolsero profondamente tutte le discipline che peculiarità dei ritrovamenti. Il senso dei diversi ra e Progetto, Sapienza Universi- avevano a che fare con le scienze naturali22. siti è comprensibile cioè solo se inscritto nelle tà di Roma. Altrettanto complesso e faticoso è stato il più recente trasformazioni del contesto di appartenenza, e 19 percorso di “liberazione” dell’archeologia dalla storia nelle sue dinamiche evolutive, all’interno di precise Dal titolo del noto libro Alain dell’arte, l’affrancamento cioè dall’orientamento coordinate temporali. Schnapp, La conquista del pas- stilistico che vigeva incontrastato fino al secondo Analogamente alle vicende dell’archeologia, anche sato (Schnapp 1994). dopoguerra, soprattutto nel nostro paese, e che il testo paesistico è andato via via liberandosi da 20 indirizzava inesorabilmente lo sguardo verso gli quei valori pre-supposti che orientavano lo sguardo Boucher de Perthes (1847), cit. oggetti, senza curarsi dei loro contesti23. verso il “bello” codificato dall’arte classica, o verso le in Schnapp 1994, p. 277. L’aver assunto il testo archeologico come testo “percezioni sublimi” di ispirazione romantica. 21 complesso, inscindibile dalle coordinate della La tradizione idealista italiana ha in qualche modo Ibid. conoscenza storica ma anche dalle variabili della co- contrastato questa tendenza cercando di ricondurre 22 evoluzione che legano il testo ai sistemi ambientali il paesaggio nell’alveo dei valori storici, ma i paesaggi Per le origini connesse alla di appartenenza (considerati ormai anche questi giudicati degni di essere conservati per i loro valori di tradizione biblica e all’evoluzio- come testi di natura storica, rispetto a differenti “memoria storica” erano totalmente immateriali, quasi ne moderna del conflitto vedi Schnapp 1994, pp. 195-279. fasi di trasformazione), ha orientato una forma di un pretesto per pellegrinaggi e vaghe rimembranze conoscenza fortemente relazionale. Il contesto è eroiche, piuttosto che testi dotati di consistenza fisica 23 stato riportato alla luce attraverso la stratigrafia che e vitalità culturale. Il paesaggio cioè si è lentamente Per l’interpretazione delle fasi evolutive all’interno dell’arche- ha rappresentato a sua volta una modifica radicale costituito come “oggetto da conservare per il suo ologia vedi tra gli altri: M. Bar- dell’idea stessa di scavo archeologico. valore ideale e simbolico”, ma in modo del tutto banera, voce “Storia dell’arte e Come sostiene Manacorda: “Specialmente in slegato dai reali contesti storici di appartenenza27. Su storia dell’archeologia” in Mana- corda, Frankovich (2000), pp. Europa, dove da più tempo si professa l’archeologia un fronte disciplinare opposto, ma senza correlazioni 311-319; Manacorda 1982a, storica, è più immediato il riconoscimento della significative con il “senso pubblico” della tutela pp. 85-119. valorizzazione del contesto nei suoi aspetti stratigrafici né con la domanda sociale di conservazione, il 24 (contesto deposizionale), funzionali (contesto d’uso) paesaggio si è costituito come oggetto geografico Manacorda 2004, p. 130. e culturali (contesto ideologico) e dell’importanza per eccellenza, delimitato senza incertezze grazie di un approccio diacronico, che richiede una alle letture positiviste, ricondotto ai confini certi e 25 28 Manacorda 2007, p. 32. capacità di calarsi nella cultura storica, ponendo invalicabili del determinismo ambientale . programmaticamente in relazione le testimonianze Anche nell’evoluzione del concetto di paesaggio 26 archeologiche con altri sistemi di fonti”24. quindi – o più esattamente di alcune elaborazioni Manacorda 2007, p. 33. Il rife- rimento di Manacorda è al noto Soprattutto la strategia di indagine per grandi aree disciplinari per cui il paesaggio si costituisce libro di Andrea Carandini, Storie viene definita “intimamente contestuale”: “La ricerca come testo storico e nodo di politiche di tutela – dalla terra (Carandini 1991). archeologica ricostruisce la storia della presenza l’affrancamento dalle tradizioni di matrice sia idealista
INTORNO ALLA VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA 31 27 che positivista avverrà pienamente solo nel corso il paesaggio, modalità che peraltro non avranno una La matrice storicista crociana avrà un grande peso nell’im- degli anni ’60, in rapporto con in nuovo orientamento grande diffusione all’interno di piani e progetti. postazione dei primi disposi- storico-geografico dell’École des Annales affermatasi La ricerca sulle diverse culture materiali, aspirazioni tivi di tutela del paesaggio in in Francia nel secondo dopoguerra, per cui la collettive e storie minori che hanno concorso Italia, e costituirà un carattere distintivo di derivazione ide- geografia non è tanto lo studio dello “spazio” quanto a costruire gli straordinari paesaggi italiani ha alista, anche se le categorie delle società umane attraverso lo spazio29. però dato vita a un vasto immaginario culturale, estetiche verranno integrate In Italia, il paesaggio viene finalmente concettualizzato popolato di permanenze, strati, tracce, iconografie, con categorie di natura storica. Per la ricostruzione sintetica di come sistema di relazioni (con evidente riferimento trasformazioni climatiche, modificazioni nell’uso delle questa vicenda vedi: Caravag- alle letture di origine strutturalista), come si legge risorse ambientali e nelle pratiche agricole, proprio gi 2002a, pp. 18-73. nella voce “paesaggio” di Vittoria Calzolari: “La come è avvenuto con le “storie raccontate dalla 31 28 caratterizzazione di un paesaggio è determinata oltre terra” attraverso l’archeologia . Per una sintesi delle posizioni di che dagli elementi in sé (climatico-fisico-morfologici, orientamento positivista all’in- terno della geografia nel più biologici, storico-formali) dalla loro reciproca Stratificazioni. In questo contesto teorico ampio quadro delle teorie sulla correlazione nel tempo e nello spazio, ossia dal fattore appare chiaro il perché le immagini di derivazione trasformazione del territorio, cfr. ecologico. Il paesaggio risulta quindi dalla interazione “stratigrafica” hanno avuto tanta diffusione, anche Lanzani 1996, pp. 89-101. tra fattori fisico-biologici e attività umane, viste come tra i paesaggisti. Perché contribuiscono a chiarire e 29 parte integrante del processo di costruzione storica comunicare sinteticamente la dimensione storica del Esemplificativo è in questo sen- dell’ambiente e può essere definito la complessa paesaggio; perché sono utilizzabili come riferimenti so il rapporto formativo di Lucio Gambi con i testi di Fernand combinazione di oggetti e fenomeni legati tra loro da culturali collettivi, oltre che disciplinari e scientifici, Braudel e Lucien Febvre. Vedi mutui rapporti funzionali, oltre che da posizioni, si da e come indicatori- dicendolo con le parole di in particolare: Braudel 1951; costituire una unità organica”30. Carandini- di una nuova “cultura della sintassi delle Febvre 1980. Per il ruolo di Lu- cio Gambi vedi tra gli altri Lan- Attraverso l’integrazione di diverse tradizioni cose, delle cose viste entro un periodo di tempo e in zani 2011, pp. 51-104. di ricerca (storico-geografico-antropologiche), un contesto materiale”32.
30 e in chiara opposizione con le varie forme di Un’interpretazione culturale, questa, che mi è Calzolari 1969. determinismo geografico-ambientale diffuso in Italia, apparsa sempre molto utile, anche didatticamente, l’oggetto dell’indagine – il paesaggio – diviene il per argomentare i complessi processi di 31 Quale esempio di continuità e motore di ricerca di specifici sistemi di relazioni, sedimentazione che sono alla base dei paesaggi discontinuità tra ricerca arche- grazie ai quali è possibile riconoscere differenze che osserviamo. La ricerca mirata ai caratteri storico- ologica e ricerca sul testo pae- e specificità, a loro volta riconducibili a dinamiche evolutivi del paesaggio permette infatti di riconoscere sistico vedi: Caravaggi 2002b, pp. 287-344. storicamente determinate tra azioni umane e strutture le fasi di trasformazione significativa, di costruzione ambientali, tra razionalità collettive e uso delle risorse, dei caratteri ancora oggi dominanti, o residuali, e di 32 tra sistemazioni del suolo e forme del paesaggio. fare luce sui rapporti tra insediamenti, collegamenti, Carandini, 1986, p. 233. Da questa straordinaria stagione di studi storico- usi del suolo, trame e partizioni proprietarie nelle 33 geografici abbiamo ereditato preziosi strumenti di loro reciproche relazioni storiche: “La descrizione Il riferimento alle “stratigrafie” quale concetto in grado di lavoro, attraverso i quali riconoscere e correlare può essere ricondotta inizialmente a due principali connettere il lascito materiale forme e contesti storici, connettere territori vasti modalità di organizzazione dei dati, denominabili: di epoche trascorse ai contesti e singole parti attraverso il riconoscimento di assetti diacronici e stratigrafie. territoriali e sociali contempora- nei, con riferimento ai concetti medesime modalità organizzative, riconducendo Gli assetti diacronici sono finalizzati a ricostruire la di “permanenza e persistenza”, un testo olistico come il paesaggio a procedure forma di insediamenti/collegamenti/usi del suolo in è stato sempre presente nella di smontaggio e ri-montaggio di pochi materiali diverse fasi storiche riconosciute come significative. mia attività di ricerca e didattica, vedi in particolare Caravaggi costitutivi. Le letture paesistiche hanno proposto Le stratigrafie tendono invece a evidenziare anche 2002a, pp. 93-98. modalità coerenti, ma non assolute, per interpretare le correlazioni e le interdipendenze tra diverse fasi di
32 ARCHEOLOGIA E TRASFORMAZIONI CONTEMPORANEE trasformazione storica (strati). Un insieme di relazioni scambi e perfino dei regimi fiscali e degli assetti attraversa i diversi strati, a volte in forma discontinua, della proprietà fondiaria e del potere politico. […] generando abbandoni e riscoperte, legando forme e L’archeologia dei paesaggi ha nel suo DNA l’ottica funzionamenti del passato a percezioni e modalità di contestuale, ambientale e stratigrafica”36. uso del presente”33.
Strumenti di indagine eterogenei (e sempre 3. Progetti di valorizzazione. Ma sia nel campo nuovi). Un’importante consuetudine di lavoro dell’archeologia che in quello del paesaggio questa che accomuna indagini archeologiche e indagini fertilissima impostazione culturale si è spesso sul paesaggio è il ricorso abituale a strumenti scontrata con la dimensione della contemporaneità, di conoscenza indiretta dei contesti indagati. In cioè con il significato che le “cose del passato” particolare, fonti cartografiche, iconografiche, acquistano oggi rispetto a soggetti sociali letterarie, toponomastiche ecc., sono considerate determinati, un significato che è inscindibile dal materiali primari di identificazione, datazione e riconoscimento collettivo, e non solo giuridico, del interpretazione sia di ritrovamenti archeologici che di bene storico-culturale come bene comune.
34 sistemi di relazioni paesistiche. La contrastata storia della tutela nel nostro paese 37 “Come ha indicato circa cin- Questa propensione all’uso di fonti eterogenee, è stata con continuità una storia di conflitti , quanta anni fa lo storico olande- definita da alcuni storici una propensione feroci e banali, alimentati da ripetitive dinamiche se Gustaaf Renier (1892-1962), 34 potrebbe essere utile sostituire all’interpretazione di “tracce” , fa crescere economico-politiche ma, in qualche misura, è il concetto di ‘fonti’ con quello l’attitudine ad utilizzare strumenti di lavoro sempre stata anche una vicenda di incomprensioni legate di ‘tracce’ del passato. Il ter- nuovi, a supporto delle diverse fasi di ricerca (per gli dall’autoreferenzialità della ricerca, alle sufficienze mine ‘tracce’ si riferisce infatti tanto ai manoscritti, ai libri a archeologi: diagnosi, scavo, rilievo e comunicazione). culturali, alla scarsa riflessività disciplinare dei diversi stampa, agli edifici, agli arredi, Recenti significativi punti di incontro tra le due soggetti scientifici coinvolti. al paesaggio (modificato dallo discipline possono inoltre essere individuati nella Per quanto riguarda gli archeologi, con le parole sfruttamento dell’uomo), quanto ai vari tipi di immagine: dipinti, comune tensione conoscitiva verso le dinamiche di Carandini, si potrebbe dire: “Si nota spesso nei sculture, incisioni, fotografie”, ambientali, intese come variabili costitutive delle nostri studi una mancanza di riferimenti culturali Burke 2002, p. 15. modificazioni sia archeologiche che paesistiche. veramente disarmante, un tecnicismo fine a se 35 All’interno dell’archeologia si sono andate stesso, (da non confondere con le sacrosante Cfr. voce “Archeologia ambien- definendo categorie di indagine specifiche, quale tecniche e tecnologie ingiustamente disprezzate tale”, in Manacorda, Frankovich 2000, pp. 3-14. per es. l’Archeologia del paesaggio, che si occupa dagli antiquari), una sterilità di fondo, una ingenuità della ricostruzione degli ecosistemi e delle loro teorica, una mancanza di fantasia e di coraggio 36 trasformazioni attraverso l’applicazione dei metodi ricostruttivi, direi alla fine una noia, una mancanza Manacorda 2004, pp. 100-101. 35 Per la trattazione dell’archeo- dell’archeologia ambientale . Con le parole di di spirito, una lontananza dal nostro tempo a volte logia del paesaggio cfr. anche Manacorda: “[L’archeologia del paesaggio] si insopportabili, che isolano la nostra ricerca anche Farinetti 2012. avvale anche delle fonti storiche (quali i documenti dalla parte più colta e matura della società civile”38. 37 catastali), spesso decisive – in un’ottica di storia Ma anche sul fronte del paesaggio sono mancati Una recente esaustiva rico- agraria – per comprendere le forme di organizzazione raccordi efficaci con la dimensione del presente. gnizione è contenuta in Settis paesaggi storici 2010. del territorio in relazione alla viabilità, alle divisioni L’eredità del passato (i ) sembra aver agrarie, alle tecniche di coltivazione dei campi, alle smarrito i legami con la trasformazione in corso per 38 tipologie degli insediamenti e alle consuetudini assumere esclusivamente la forma chiusa del testo A. Carandini, voce “Storia e archeologia”, in Manacorda, agricole, ma anche alle fonti di approvvigionamento da conservare, non più da rileggere, reinterpretare, Frankovich 2000, p. 291. delle materie prime, alla natura dei consumi e degli modificare. Le interpretazioni paesistiche si
INTORNO ALLA VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA 33 39 sono chiuse progressivamente all’interno dei relazione (carattere dinamico). Esemplificativi di questo atteg- territori a elevata permanenza storica rifiutando Porre il contesto così inteso al centro giamento possono conside- rarsi molti dei saggi contenuti le trasformazioni contemporanee, assimilate a dell’interpretazione progettuale significa, alla luce nelle pubblicazioni degli ultimi un pulviscolo colpevole di nascondere le tracce della Convenzione Europea, affermare i legami anni del Touring Club Italiano del passato fino a cancellarle39. La difficoltà a con la dimensione temporale del presente (tutte dedicate al paesaggio; in ge- nerale si può dire che lo sde- considerare anche i paesaggi contemporanei tra le osservazioni muovono necessariamente dallo gno, largamente condivisibile, i paesaggi degni di essere indagati, interpretati e stato contemporaneo) e con quella del passato (la verso le continue distruzioni progettati ha a che fare con la questione dei soggetti, situazione che si osserva è il risultato specifico e cui è soggetto il paesaggio italiano, alimenta però un ri- e cioè dell’assunzione di punti di vista anche interni inimitabile di un processo evolutivo di tipo storico); fiuto trasversale verso la tra- alle trasformazioni. significa inoltre considerare i rapporti di reciprocità sformazione contemporanea, Nel 2000, la Convenzione Europea del Paesaggio che esistono tra contesto e soggetti quali co-autori contribuendo in questo modo alla negazione di qualsiasi ha aperto con durezza la strada a questa riflessione. delle trasformazioni. Il riconoscimento dei contesti prospettiva di miglioramento Il paesaggio – si afferma – non può essere paesistici risulta in questo senso inscindibile dalla progettuale, e riducendo nel considerato indipendentemente dai soggetti collettivi considerazione di identità e valori collettivi anche tra contempo i significati della conservazione a semplice di- per i quali esso stesso ha senso e si costituisce loro conflittuali. spositivo di controllo. In modo come valore. In altre parole il paesaggio acquista La registrazione dei “punti di vista” che orientano molto diverso rispetto al pas- caratteri più complessi rispetto alle delimitazioni i molteplici sguardi rivolti ad altrettanti paesaggi sato, dopo la prima conferenza Nazionale sul paesaggio, ap- tradizionali d’ispirazione “scientifica” in quanto richiede un allenamento a intercettare gli immaginari paiono i primi contributi centra- appare inscindibile da una specifica dimensione collettivi, ad interpretare attraverso l’esercizio ti sulle trasformazioni recenti e “contestuale”, inscindibile cioè dai significati che progettuale il complesso di immagini che nascono sulle tendenze in atto, orientati alla prefigurazione di scenari e assume in rapporto a specifici soggetti collettivi. e si modificano incessantemente e che alimentano politiche. Tra gli altri, vedi Cle- Il paesaggio è anche assunto molto pragmaticamente passioni, attese di futuro, comportamenti, economie. menti 2002. come fattore positivo di sviluppo sostenibile, L’interpretazione creativa di un contesto obbliga in 40 immagine e motore di un rapporto equilibrato tra sintesi a riconoscere, descrivere e dare significato ad Per la definizione di contesto bisogni sociali, attività economica e ambiente, uno specifico rapporto tra ambiente e comportamenti paesistico locale vedi: Cara- indicatore di diversità biologiche e culturali, misura per giungere a nuove configurazioni fisiche e sociali, vaggi 2002c. della resistenza dei contesti locali ai processi di cioè a nuovi paesaggi. 41 omologazione, ma anche elemento capace di Rispetto a questo sfondo l’interpretazione La legittimità dell’interpretazio- connettere e far dialogare tradizioni e contesti diversi. progettuale dei contesti può essere definita come ne contemporanea all’interno della “storia” dei paesaggi ita- Il riferimento al contesto acquista quindi una duplice affermazione dei diritti del testo contro la sua liani si affaccia ciclicamente, natura: si riferisce cioè contemporaneamente sia dissoluzione, e dei diritti dell’interprete contro ormai da cento anni, sulla sce- all’eredità del passato – conoscibile attraverso fonti na del dibattito architettonico la riduzione del progetto a poche banali ricette 41 e urbanistico del paese, ali- eterogenee – che alle configurazioni del territorio conservative . mentando un disagio che può contemporaneo. Il concetto di contesto paesistico Questo, dal fronte del progetto di paesaggio, è lo ormai considerarsi cronico, in- torno ai significati che la Storia locale è stato utilizzato proprio per significare sfondo contemporaneo che può alimentare nuove assume strumentalmente in un l’avvenuta reintegrazione dei soggetti all’interno del auspicabili valorizzazioni archeologiche, ma prima paese che, mentre nega ogni paesaggio40. Il termine contesto, tradizionalmente forse è necessario ritornare sinteticamente su alcuni diritto di esistenza alle trasfor- mazioni del presente, proce- utilizzato negli studi di paesistica per denominare nodi che hanno “inceppato” il dialogo tra archeologi de condonando ciclicamente un insieme di dati e conoscenze che acquistano e architetti negli ultimi decenni. trasformazioni e cancellazioni significato in virtù delle reciproche correlazioni (dal irreversibili. Tra le fasi più si- gnificative di questo dibattito carattere tendenzialmente statico) perde cioè i Un dialogo a volte difficile. “Poiché certe opere caratteri dello sfondo e acquista quelli del campo di (del passato, ndr) continuano a essere lette sorge
34 ARCHEOLOGIA E TRASFORMAZIONI CONTEMPORANEE emergono gli anni ’30, per l’av- spontaneo il desiderio di dimostrane “l’attualità”, e ventennio fascista, è stata al centro di selezioni vio della scissione (culturale, amministrativa, economica) in dunque insistere su ciò che permette di svellerle dal distruttive, per la natura fortemente simbolica che seguito mai più recuperata tra terreno duro del passato per depositarle sul nostro alcune testimonianze hanno assunto rispetto alla conservazione e trasformazio- tavolo. È un rapporto con i testi che ha una sua lontana “storia moderna”, riletture condizionate da programmi ne. Un dibattito altrettanto ap- passionante si svolse durante origine nell’allegoresi greca e soprattutto cristiana, e si di esaltazione retorica di alcune “immagini i primi anni ’60, in merito alla fonda sulla credenza, per quanto ormai banalizzata e dell’antico” che poco avevano a che vedere con la conservazione dei centri storici inconsapevole, che nel passato esistano dei messaggi complessità delle vicende storiche reali44. e alla legittimità degli interventi di architettura contemporanea; che non solo ci riguardano, ma in un certo senso Ma proprio quando questo timore non aveva più anche allora la legittima difesa furono scritti proprio e solo per noi: il cui significato si motivo di esistere, almeno in Europa, mentre era dei beni storico-culturali finì paleserà a pieno solo alla luce della nostra esegesi. in atto cioè una fase di grande rinnovamento con alimentare una contrappo- sizione ideologica tra architetti, Superstizione gradevole e utilissima alla vita, ma disciplinare all’insegna della stratigrafia, nuove urbanisti e storici dell’arte. Per che appunto per questo riguarda lo studioso della polemiche e incomprensioni si sono fatte strada nel una sintetica rassegna temati- mentalità contemporanea, non lo storico. Il quale – se rapporto tra architetti e archeologi. ca della vicenda vedi: Caravag- gi 2002a. non vuole trasformarsi in quell’eroe leggendario che si La frattura appare chiara nelle parole di Carandini compiaceva solo del riflesso del proprio volto – deve del 1988: “Quindi da una parte architetti e storici 42 concentrarsi sulle discontinuità e le fratture: su quel dell’arte sotto il segno dell’aspetto estetico come Cfr. Moretti 1987, p. 18. che si è perduto ed è diventato irrimediabilmente elemento dominante, dall’altra gli archeologi senza 43 estraneo, e che possiamo render di nuovo “familiare” più gli architetti, quando poi con gli architetti hanno La riflessione sulla “discontinu- solo usandogli una tale violenza da deformare quella moltissimo in comune ovviamente, se non altro il ità epistemologica” fu al centro della riflessione di Michel Fou- consistenza oggettiva, materiale di ogni opera che è problema delle strutture, delle costruzioni, che agli cault; negli anni ’60-70, le sue invece compito della conoscenza storica ricostruire e storici dell’arte non interessano. Questa rottura opere ebbero una grandissima “salvare”42. era necessaria e ha visto sviluppi disciplinari e nel diffusione e condizionarono dall’interno numerose interpre- Queste parole di Franco Moretti, riferite senso storico artistico e nel senso dell’architettura tazioni disciplinari. Cfr. in parti- all’interpretazione letteraria, sullo sfondo della e dell’archeologia. L’archeologia, dopo il metodo colare Foucault 1967. trattazione delle “discontiunità” epistemiche che artistico, si è finalmente dedicata a sviluppare gli Nella riflessione disciplinare di quanti hanno coltivato pre- ebbe una larga diffusione in molti campi disciplinari altri suoi metodi: quello topografico, stratigrafico, valentemente studi di storia durante gli anni ’70-80, possono essere efficacemente tipologico e quello iconografico”45. dell’arte e storia dell’architettu- ri-collocate nel campo dell’interpretazione dei testi Le difficoltà dell’architettura, secondo Carandini, ra un altro riferimento centrale in quegli anni è stato Erwin Pa- archeologici, con particolare riferimento ad una sono connesse alla difficoltà di accettare la forma nofsky, e la lezione critica per polemica che attraversò per anni il dibattito sui progetti della conoscenza stratigrafica come modalità di cui storia e stile sono inscindi- mirati a favorire la “comprensione” delle testimonianze conoscenza di “qualsiasi” contesto di intervento, bili, e la comprensione dei si- gnificati sia “iconografici” che archeologiche verso l’esterno”, e che coinvolse sia relativamente cioè non solo all’archeologia: “Perché “iconologici” di opere appar- architetti che archeologi43. In effetti, in passato, molte in qualche modo, sia per obbedire, sia per infrangere tenenti al passato non può che “valorizzazioni progettuali” dell’archeologia hanno le regole del contesto, dobbiamo conoscerle. essere il frutto di una faticosa immersione nelle culture coeve finito con il deformare la consistenza oggettiva delle Altrimenti innoviamo rispetto a che? Oppure alle opere, cfr. Panofsky 1975. testimonianze stesse poiché l’interpretazione era conserviamo rispetto a che?”46. tesa ad una ri-attualizzazione del tutto indifferente alla In sostanza quello che viene rimproverato agli 44 Purtuttavia è necessario com- natura storica delle testimonianze archeologiche, e architetti è di essere “frettolosi”, troppo interessati piere una valutazione rigorosa, ai diversi significati assunti da queste nel corso del alle sintesi di ordine estetico, e troppo poco alla come sostiene Manacorda: “Per tempo. comprensione e trasmissione di testi complessi una comprensione di quanto accadde alla cultura archeolo- L’archeologia, con continuità dal periodo come quelli archeologici: “Manca infatti al gica italiana fra le due guerre il napoleonico in avanti, e in particolare durante il restauratore, sia esso anche architetto, la capacità di
INTORNO ALLA VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA 35 indagare e intervenire là dove le relazioni tra le cose di architettura possa intraprendere la via della sono tante, complicate e oscure. Manca insomma la ricostruzione: “La ‘ricostruzione’ – sostiene Panella condizionamento politico – che fu enorme – non deve essere capacità di scavare, inteso sia in senso proprio, di – o altra forma di sistemazione del sito che abbia sopravvalutato”, Manacorda scavare depositi archeologici, che lato, cioè di lettura requisiti determinati e non impedisca la lettura del 1982b, p. 444. La riflessione di dettagliata di una o più costruzioni”47. testo antico, in casi del tutto eccezionali, è uno dei Manacorda tende a evidenziare 49 più gli orientamenti interni alla Ma soprattutto nei contesti urbani molti architetti modi di assolvere al compito della sistemazione” . disciplina che i condizionamenti si ribellano all’idea di “frattura” e di “assenza” che E Carandini risponde: “Non credo che agli scavi esterni: “La figura del Boni, al l’archeologia introduce nello spazio della città, vadano aggiunti significati e valori altri, comprese di là delle eccentricità della sua persona, è per noi il simbolo del- incurante (secondo gli architetti) degli effetti che le ricostruzioni in situ o altri edifici contemporanei, le prospettive che al mutare del questa sottrazione produrrà, anche come mancata anche di qualità. È piuttosto questione di spiegare il secolo si aprivano per la ricerca possibilità di identificazione collettiva: le sottrazioni significato dei monumenti antichi”50. archeologica sul campo, prima che l’esaurimento e la sconfitta infatti sono destinate a rimanere tali per sempre, Certo è che l’incuria in cui versano le aree delle metodologie di impronta tenendo conto dell’incapacità di valorizzare archeologiche non favorisce i processi di positivistica portassero con sè degnamente le informazioni e le strutture emerse identificazione collettiva, a cominciare dalle recinzioni l’abbandono (destinato a durare molti secoli) della teoria e della dagli scavi stessi. Come sostiene chiaramente dei siti archeologici, simbolo di una sciatteria prassi dell’indagine stratigrafi- Raffaele Panella: “È evidente che lo scavo interrompe generalizzata, come evidenziato ancora da Panella: ca”, Manacorda 1982b, p. 448. l’attività del presente per destinare una parte “La recinzione (noi pensiamo: qualcosa di più; Per la ricostruzione delle vicen- de storico-politiche cfr. invece: della città alla memoria. È del tutto condivisibile Canina lo ha ben dimostrato) esprime la natura Insolera, Perego 1983. che lo scavo venga letto come un’operazione di urbana dello scavo; ecco perché noi architetti decostruzione intimamente diversa dalla costruzione siamo furibondi della sciatteria con cui viene trattato 45 Una disamina di grande interes- della città. […] Ma una volta effettuato, lo scavo questo problema e più in generale il problema della se del rapporto tra architetti e assume significati altri che si vengono ad aggiungere sistemazione dei resti archeologici, i quali vengono archeologi è contenuta nell’in- e vengono ad arricchire il suo senso originario. […] più o meno consapevolmente immersi nella natura, tervento di Carandini 1988, pp. 32-33. Insomma se lo scavo non è radicalmente distruttivo, creando così paesaggi tanto cari ai turisti, quanto restituisce un topos, il cui valore aggiunge qualcosa incongruenti con l’evoluzione scientifica dello scavo 46 di più all’identità urbana. È come se si fosse costruito stratigrafico, esattamente come ci ha insegnato Carandini 1988, p. 35. un nuovo monumento che viene ad arricchire la Carandini e la grande scuola di Ranuccio Bianchi 47 scena della città. […] In sintesi, esaurita la loro Bandinelli. Siamo nel giusto quando intuiamo che Carandini 1986, p. 233. funzione di strumento di costruzione della storia, l’archeologia intende comunicare un rapporto
48 i resti materiali diventano parte della forma della con l’antico che non ha nulla a che vedere con il Panella 1999, p. 22. citta che viviamo oggi. Questa è la chiave su cui “rovinismo romantico”?”51. lavorare per reimpostare il rapporto tra Architettura Lo stallo è evidente, e ha riflessi negativi per 49 Panella 1999, p. 22. e Archeologia. […] Insomma l’architettura ha il ambedue le discipline, significando per l’archeologia compito di rendere compatibile questa natura doppia una rischiosa rottura con le proprie radici culturali: “si 50 di documento e monumento. Di essere luogo della è arrivati ad una situazione di scontro tra conservare Carandini 1999, p. 20. memoria, giacimento della storia e in pari tempo e analizzare, riusare e spiegare, tra estetica e 51 luogo urbano”48. storia, conflitti che non devono essere rimossi, Panella 1999, p. 24. Per un’in- Ma c’è un passaggio, sia nella accorata difesa dei anzi esplicitati al massimo, se si vuole arrivare ad terpretazione più recente del rapporto tra archeologia e città diritti dell’interpretazione architettonica fatta da una ricomposizione. […] L’itinerario per questa vedi: Ricci 2006. Panella che nella risposta di Carandini, che appare ricomposizione è scomodo, è faticoso, perchè – oggi con chiarezza – un elemento di discrimine, bisogna uscire da una tradizione culturale ormai 52 52 Carandini 1988, p. 33. ed è la possibilità, anche remota, che il progetto ossificata” .
36 ARCHEOLOGIA E TRASFORMAZIONI CONTEMPORANEE Per il progetto di architettura invece il rischio è quello ecc.) e sistemazioni permanenti; materialità delle 53 di uno sdegnato ritirarsi all’interno di configurazioni sistemazioni e immaterialità delle informazioni a Questo tema è stato posto prepotentemente all’attenzione sempre più autoreferenziali. supporto di percorsi individuali di scoperta e re- pubblica verso la fine degli anni A questa difficoltà di fondo, in quegli anni, se ne integrazione dell’immagine55, ma soprattutto un nuovo ’60, quando si constatarono i sono aggiunte molte altre, connesse all’incertezza possibile incontro tra interpretazioni del progetto rischi a cui erano sottoposti i monumenti dell’area centrale di delle azioni pubbliche di tutela e valorizzazione architettonico e paesaggistico e interpretazioni Roma per effetto dell’inquina- dei beni di carattere storico. Il degrado delle aree connesse alla leggibilità del testo archeologico. mento; si accese un interessan- archeologiche cominciava infatti a indurre pesanti Il punto di partenza del paesaggio appare te dibattito, in verità centrato più sul restauro che su interventi di preoccupazioni circa la conservazione fisica dei effettivamente quanto mai adatto a rimodulare ancora contenimento e riduzione delle testi archeologici, sottoposti ai rischi connessi una volta questo rapporto. cause del degrado stesso. At- all’inquinamento atmosferico, all’usura delle aree più Alla luce di molti progetti recenti56 e di interessanti titudine questa che non è mai stata seriamente contrastata, densamente frequentate, all’abbandono delle aree di ricerche sviluppate all’interno del nostro fino alla recente chiusura di una “scarso interesse” turistico53. Dipartimento57, mi sembra possibile evidenziare zona dei Fori Imperiali. Rispetto Ma lungo il corso di quasi trenta anni la frattura tra alcuni temi chiave che possono avere un ruolo a questo dibattito, simbolica- mente riconnesso al restauro architetti e archeologi sembra in parte sanata. costruttivo: del Marco Aurelio, vedi tra gli atri Abbandonata definitivamente qualsiasi ipotesi s A )L DIALOGO DEVE TENDERE AD UNA QUALCHE FORMA Melucco Vaccaro 1989. In quel ricostruttiva, dagli anni ’90 ai primi anni del nuovo di racconto condiviso, o meglio deve farsi carico momento sembra emergere la consapevolezza della necessità secolo, soprattutto in Italia e Spagna dove il dibattito della narrabilità delle testimonianze archeologiche di politiche integrate a favore è stato più acceso, molti progetti di spazi urbani con attraverso l’interpretazione progettuale. La traccia della conservazione, che non presenze archeologiche hanno mostrato la possibilità interpretativa deve nascere da una profonda potevano essere scisse dai temi dell’uso urbano, dell’assetto di pervenire a nuovi significativi punti d’incontro conoscenza comune dei ritrovamenti e dalla urbanistico e delle condizioni tra archeologi e architetti, sia nelle sistemazioni di discussione sul possibile senso che questi ambientali. carattere museale che nelle ristrutturazioni di edifici potrebbero assumere nel contesto contemporaneo
54 caratterizzati da stratificazioni complesse che negli di appartenenza. Rinunciare a questo nucleo di Tra le esperienze italiane più si- allestimenti di spazi aperti54. significati storici e culturali condivisi, individuati gnificative si rimanda alla raccol- non solo in base alla rilevanza “oggettiva” delle ta di progetti in forma di dialogo tra architettura e archeologia, e Nuove alleanze per nuove valorizzazioni. Negli anni testimonianze archeologiche ma anche al senso all'introduzione di manacorda più recenti forse il contributo più interessante alla che queste possono assumere nel contesto di in Manacorda et al. 2009. Altre riapertura del dialogo è venuto proprio dal fronte del appartenenza, significa condannare il progetto raccolte di progetti sono conte- nute in una serie di numeri mo- paesaggio, anche se mi sembra permanga ancora al mutismo sociale, spingendolo nelle paludi nografici di molte riviste naziona- una sorta di afasia, una diffidenza verso lo scambio dell’autoreferenzialità. li e internazionali. In particolare: tra punti di vista disciplinari, soprattutto da parte s B 3EMBRA AUSPICABILE PER IL PROGETTO DI PAESAGGIO Archeologia, “Area”, 62, 2002; Paisajes Culturales, “Paisea”, degli archeologi. tendere ad una configurazione “aperta” tenendo 20, 2012; Archeologie e pae- I progetti dello spazio aperto archeologico sembrano bassa l’intensità dei “segni e delle sistemazioni” in saggi del quotidiano, “Architet- poter accogliere al loro interno differenti esigenze modo da favorire l’appropriazione del senso da parte tura del Paesaggio”, 29, 2013. Cfr. inoltre alcune pubblicazioni poste da diversi soggetti culturali, approdando a una di diversi soggetti a diversi livelli di lettura, favorendo monografiche utili alla costru- sorta di convivenza pacifica – non sempre si tratta cioè percorsi interpretativi aperti e personalizzabili. zione di un catalogo tematico di di integrazione – tra termini in passato conflittuali: s C Ä SENZA DUBBIO OPPORTUNO PERSEGUIRE LA REVERSIBILITÌ progetti di valorizzazione arche- ologica tra cui: Matteini 2009; letture ravvicinate del documento storico e degli interventi da intendersi come principio di progetto; D’Andria 2005. comprensioni d’insieme dei contesti di appartenenza; si tratta cioè di ammettere che il testo archeologico esigenze di conoscenza differenziate e “dinamiche” in un altro momento storico potrà essere oggetto di 55 Vedi Carbonara 1986. (legate a didattica, turismo, attività di laboratorio interpretazioni diverse dalla nostra, e lungi dal vedere
INTORNO ALLA VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA 37 questa come una prospettiva catastrofica, questo duttilità, caratterizzati cioè da una “scommessa 56 Vedi in particolare: il progetto di atteggiamento può avere un effetto largamente progettuale” condivisa e contemporaneamente aperti sistemazione dell’area archeolo- benefico, contribuendo a metabolizzare la “storicità” all’adattamento, all’auto-modificazione, all’incertezza gica attorno all’Acropoli di Atene non solo dei testi ma anche delle loro interpretazioni, di Dimitris Pikionis; il progetto temporale (molto diversa rispetto al passato appare 58 del Yenikapi Transfer Point and a cominciare dalla nostra . Sempre più spesso inoltre soprattutto la percezione del futuro, e l’idea di Archaeo-Park Area ad Istanbul siamo chiamati a confrontarci non con dei semplici prevedibilità delle trasformazioni). di Francesco Cellini; il proget- to del Parco della battaglia di testi-contesti ma anche con le interpretazioni di chi Varo a Bramsche-Kalkriese di prima di noi, e con altre sensibilità culturali, ha già Forti di questi principi che possiamo considerare Annette Gigon e Mike Goyer; affrontato quegli stessi testi-contesti, e questo richiede largamente condivisi, come testimoniato da molti il progetto di ristrutturazione 59 paesaggistica e nuovi accessi un surplus di consapevolezza critica . progetti recenti, e prendendo in prestito le recenti all’Alcazaba e al teatro romano s D !PPARE OPPORTUNO INOLTRE STABILIRE RAPPORTI parole di Daniele Manacorda, a proposito delle aree di Malaga del gruppo OAM. significativi, in risposta ai problemi ambientali archeologiche ci si chiede: “Che siano il prodotto 57 contemporanei, con le componenti naturali e con di rovine o di ricerca archeologica che produce Un’interessante esperienza di gli assetti ecologici del contesto, sviluppando frammenti, che siano scoperte o re-interrate, cosa ci ricerca e confronto interdisci- interpretazioni progettuali di impronta evolutiva, dobbiamo fare?”60. plinare è stata portata avanti dal nostro Dipartimento e in tendenti cioè a ri-conoscere e comunicare le Se il valore di un bene ha sempre a che fare con particolare da Alessandra Ca- trasformazioni lontane e vicine degli ecosistemi il valore percepito dalle comunità coinvolte nella puano quale coordinatore del naturali, quali componenti costitutive di una medesima tutela del bene stesso, l’uso sociale dello spazio PRIN 2009 “Paesaggi dell’ar- cheologia, regioni e città me- vicenda “storica”, inscindibili sia dalle trasformazioni archeologico e la trasmissione del senso culturale tropolitane”. umane che dai grandi cambiamenti climatici. della ricerca archeologica è la strada maestra per
58 s E ! PROPOSITO DELLINTERPRETAZIONE DELLE giungere alla legittimazione pubblica dei vincoli e “Ecco perché la domanda sulle testimonianze archeologiche e dei loro differenti delle voci di spesa relative alla tutela. modalità di conservazione non contesti di vita, si può affermare che il progetto può Anche per questo le Linee guida per la mira solo a un fine di caratte- re patrimoniale (come fare a legittimamente tendere a reinterpretare “determinate valorizzazione dei rinvenimenti archeologici della non perdere qualcosa che ha fasi evolutive”, senza l’obbligo – generalmente direttrice archeologica-ambientale Roma-area un valore) ma è decisiva per il paralizzante – di comunicare contemporaneamente costiera, prodotte per volontà di una Soprintendenza progresso delle conoscenze, perché cerca di metterci in tutte le fasi di trasformazione di un contesto. Il archeologica, appaiono particolarmente significative. condizione di porre allo stesso processo di selezione, che rimane alla base del contesto, che abbiamo già in- progetto, dovrebbe però privilegiare aspetti dinamici Far parlare le cose mute (e far vedere l’invisibile). terrogato uno, dieci, cinquanta anni fa, domande nuove, gene- e evolutivi, che possono garantire una qualche La traccia interpretativa che è stata svolta nelle rate da nuovi interessi e nuovi forma di dialogo con i contesti contemporanei, Linee guida non si discosta molto da quello che è un metodi di indagine. Quello che magari supportandone la comprensione di alcuni obiettivo molto diffuso – dichiarato o implicito – del un tempo potevamo domanda- re in maniera più semplice o caratteri ancora oggi leggibili, anche apparentemente progetto di valorizzazione archeologica: far parlare più rozza, domani potremmo marginali ma in realtà preziosi perché giunti fino a noi. le cose mute. Che in questo caso, trattandosi di volerlo sapere in termini più ritrovamenti completamente rinterrati, si trasformano precisi perché possiamo otte- s F 0ORRE IL TEMA DEI CONTESTI CONTEMPORANEI AL CENTRO nere risposte migliori”, Mana- di nuovi progetti di valorizzazione archeologica in cose mute e… invisibili: corda 2004, p. 95. significa far interagire il progetto con pratiche- “Non è forse vero che una parte, e quella più
59 comportamenti-tendenze-domande-identità incerte e appassionante senza dubbio, del nostro lavoro di Ho affrontato recentemente per nulla rassicuranti. Questo obbliga ad abbandonare storici consiste nello sforzo costante di far parlare questo aspetto in relazione ad i pre-giudizi di natura ideologica che hanno le cose mute, far dire loro quel che da sole non aree archeologiche caratterizza- te da una densa stratificazione sorretto molte elaborazioni del passato, per avviare dicono sugli uomini e sulle società che le hanno non solo di testimonianze ar- percorsi di lavoro caratterizzati da una maggiore prodotte, fino a costruire fra loro quella vasta
38 ARCHEOLOGIA E TRASFORMAZIONI CONTEMPORANEE trama di solidarietà e di ausili reciproci, capace di Riferimenti bibliografici supplire all’assenza del documento scritto?” 61. La citazione di Lucien Febvre, indicata da Manacorda s !!66 L.O.T.O. Temi, piani e progetti per il governo del cheologiche ma anche di attese come manifesto involontario dell’archeologia del XX paesaggio, Gangemi Editore, Roma. culturali e interventi di sistema- 62 s !! 66 Observatorio virtual del paisaje urbano zione del passato, cfr. Caravaggi secolo , trasmette una convinzione molto diffusa tra mediterraneo, Junta de Andalucia, Consejeria de Obras Publicas 2013. tutti coloro che si occupano di archeologia, compresa y Vivienda, Siviglia. un’anziana guida turistica di Istanbul, secondo cui, 60 s - !GNOLETTO - 'UERZONI A CURA DI La campagna Seminario di studi “The cutting senza il suo aiuto, la mia visita si sarebbe risolta in un necessaria: un’agenda d’intervento dopo l’esplosione urbana, edge/ritagliare un margine. Ar- vuoto guardare delle pietre mute. Quodlibet, Macerata. cheologia e città contempora- nea” relativo al PRIN 2009 Pa- Anche il proposito di valorizzazione di un’area s 3 "OERI , L’Anticittà, Laterza, Roma-Bari. esaggi dell’archeologia, regioni archeologica descritto in questo libro muove dal s - "ARBANERA L’archeologia degli italiani: storia, metodi e città metropolitane. Roma, 9 profondo convincimento, comune agli autori, che la e orientamenti dell’archeologia classica in Italia, Editori Riuniti, Luglio 2013. Atti del seminario Roma. in fase di pubblicazione. funzione storiografica dell’archeologia debba essere messa al centro dell’interpretazione, per evitare “un s # "RANDI Il futuro dell’archeologia, “Ulisse”, a. XIX, IX. 61 risucchio, magari apparentemente vantaggioso, verso s & "RAUDEL La geographie face aux sciences humaines, Febvre 1966, p. 557. Armand Colin, Paris. un uso strumentale dell’archeologia nello spettacolo, s & "RAUDEL , Civiltà e imperi del Mediterraneo nell’età di 62 nel turismo, nella stessa urbanistica”63. Manacorda 2004, p. 37. Filippo II (1949), Einaudi, Torino. Gli autori di questo libro hanno condiviso, ovviamente s 0 "URKE Testimoni oculari, Carrocci, Roma. 63 con ruoli diversi, una larga parte dell’esperienza s 6 #ALZOLARI h0AESAGGIOv IN Dizionario Enciclopedico di Manacorda 2004, p. 136. dello scavo, e quindi le domande che si pone Architettura e Urbanistica, Istituto Editoriale Romano, Roma. Il parco e 64 un archeologo di fronte ad un ritrovamento s ! #APUANO / #ARPENZANO & 4OPPETTI Le domande dell’archeologo è sono diventate familiari anche per l’architetto, la città. Il territorio storico dell’Appia nel futuro di Roma, DiAP una locuzione utilizzata da Da- trasformandosi costruttivamente in elementi di PRINT/ Progetti, Quodlibet, Macerata. niele Manacorda per descrive- s ! #ARANDINI Il restauro e lo scavo, in Perego 1986. re il lavoro di interconnessione progetto: di cosa si tratta, a cosa serviva, perché s ! #ARANDINI Archeologia, architettura, storia dell’arte, continua tra dati dello scavo e e come è stato fatto? Domande che coinvolgono altre fonti eterogenee che l’ar- ovviamente non solo i singoli oggetti ma anche in Francovich, Parenti 1988. cheologo è costretto a fare per s ! #ARANDINI Storie dalla terra, Einaudi, Torino. – inscindibilmente – i loro contesti, modificatisi ipotizzare risposte plausibili, e s ! #ARANDINI Gli architetti e i parchi archeologici a 64 comunque argomentabili con incessantemente fino a noi oggi . Roma, “Groma – Giornale di architettura”, 4. coerenza. In particolare, vedi Le Linee guida non sono un progetto nel senso Manacorda 2004, p. 43. s ! #ARANDINI & #AMBI A CURA DI Paesaggi d’Etruria, proprio, ma hanno l’ambizione di condizionare Edizioni di Storia e letteratura, Roma. 65 positivamente progetti eseguiti da altri, per s , #ARAVAGGI Architettura e natura. Le reintegrazioni Bernardo Secchi ha rimesso committenti diversi (soprattutto privati). Per questo archeologiche, in Cazzato 1989, pp. 452-466. in circolo questa definizione dovuta a Leonardo Benevolo, un’argomentazione trasmissibile con coerenza s , #ARAVAGGI A Paesaggi di Paesaggi, Meltemi, Roma. a proposito della necessità di è a nostro avviso molto importante, in quanto s , #ARAVAGGI B Paesaggi e risorse paesistiche-l’epoca controllare con rigore lo spesso- affermazione esplicita di una modalità di confronto moderna in Carandini, Cambi 2002. re tecnico delle argomentazioni s , #ARAVAGGI C Razionalità di funzionamento, in progettuali, non solo ai fini di democratico ma “tecnicamente pertinente”, utile nella Clementi 2002, pp. 198-216. realizzare un buon progetto ma ricomposizione di posizioni conflittuali65. s , #ARAVAGGI A CURA DI A LOTO landscape anche di indirizzare in modo cor- In questo senso le domande dell’archeologo retto la discussione sul progetto opportunities. Nuovi strumenti per la gestione del paesaggio, stesso. Vedi Bergamo – proget- possono costituire – come nell’esperienza Regione Emilia-Romagna-Servizio viabilità. to preliminare del nuovo P.R.G. raccontata in questo libro – la traccia preziosa per s , #ARAVAGGI B Buoni paesaggi ordinari, in AA.VV. 2005 – 15 gennaio 1994, Ascoli Pice- no, 1994. Coordinatori Bernar- proporre, argomentare e realizzare nuovi progetti di (L.O.T.O.), pp. 105-109. do Secchi, Vittorio Gandolfi. valorizzazione archeologica. s , #ARAVAGGI / #ARPENZANO A CURA DI Interporto
INTORNO ALLA VALORIZZAZIONE ARCHEOLOGICA 39 Roma Fiumicino, prove di dialogo tra archeologia, architettura e italiane: il dibattito sul metodo, “Quaderni di storia”, 16, pp. 85- paesaggio, Alinea, Firenze. 119. s , #ARAVAGGI # )MBROGLINI Paesaggi del Molise – s $ -ANACORDA B Per un’indagine sull’archeologia Istruzioni per l’uso, Officina Editore, Roma. italiana durante il ventennio fascista, “Archeologia medioevale”, s , #ARAVAGGI # )MBROGLINI Osservatorio del paesaggio IX. urbano della Regione Lazio, in AA. VV. 2011 (Observatorio), pp. s $ -ANACORDA 2 &RANCOVICH