Comunità in cammino Anno 77 n. 1 Marzo 200 DI CASTELL’ALFERO DI CASTELL’ALFERO DI CASTELL’ALFERO GIORNALINO PARROCCHIALE GIORNALINO PARROCCHIALE GIORNALINO PARROCCHIALE GIORNALINO PARROCCHIALE unaletteraamica

MICO, BASTA LA PRESENZA?

“Caro Don – inizia la lettera che ho ri- messaggi. Capitano così di rado che fan- cevuto qualche settimana fa – era da tem- no persino meraviglia. Oggi, si sa, tutto è po che volevo scriverti, ma per un motivo scontato e dovuto, non soltanto nell’am- o per l’altro, non l’ho fatto mai. Ora mi so- bito parrocchiale, ma in ogni ambiente di no deciso. Intanto ti chiedo scusa se ini- vita e di fatica. Pertanto prendiamo pure zio dandoti del tu, ma è più forte di me. queste espressioni di incoraggiamento e di Abbi pazienza! È da trent’anni che ho stima, ma facciamone un’occasione per cambiato parrocchia perché ho cambiato precisare qualcosa. residenza, ma nel mio cuore ci sei sempre tu, il mio parroco, il parroco della mia gio- Devo riconoscere che la nostra chiesa vinezza, della mia crescita fino ad essere offre sovente lo “spettacolo” descritto dal- uomo, fino ad essere padre. Per questo ti la lettera su riportata ed è cosa estrema- ringrazio e ti ringrazierò sempre in quan- mente gradita, ma non è che sia sempre co- to hai plasmato in me un credo profondo. sì, inoltre sappiamo che l’autenticità di Dicevo che non ti ho mai scritto, anche una comunità cristiana non dipende sol- se avrei voluto farlo prima e ti voglio di- tanto dalla presenza fisica alle funzioni re alcune cose... religiose, ma dal come si vivono in con- Ultimamente sono stato alla Messa fe- creto le risultanze di quella frequentazio- stiva a Castell’Alfero, così come in altre ne, di quella assiduità alla Messa e alla Co- occasioni, ed ho potuto notare alcuni par- munione. ticolari che mi hanno fatto felice e con- Ancora recentemente, partecipando ad tento... La Chiesa è sempre piena, ma la un corso di aggiornamento pastorale per cosa che più mi ha colpito, è vedere tan- i sacerdoti, ci è stato detto che il cristiano ti giovani fare la comunione, dico giova- rivela la sua identità più vera e credibile, ni, non ragazzini mandati dai genitori non attraverso la devozione personale, ma (magari!) e questo vuol dire che tu Don hai nella misura in cui vive e fa crescere la co- operato bene... ecc. ecc.”. munione fraterna.

Ho deciso di pubblicare questa parte Gesù infatti ha detto: “Vi riconosce- della “lettera amica” non per carezzare ranno per miei seguaci, se vi amerete gli l’amor proprio, mio e quello dei parroc- uni gli altri... e se porterete i pesi gli uni chiani di Castell’Alfero, ma per avere gli altri”. È così vero questo che ne ab- l’opportunità di precisare alcune cose. biamo un riscontro significativo anche da Va detto intanto che sarebbe perlome- un certo tipo di contestazione rivolto ai fe- no ipocrita non gradire questo genere di deli osservanti. Quando i non partecipan-

1 ti vogliono fare un appunto ai frequenta- Considerazioni al vento? Spero pro- tori di chiesa, tra le possibili critiche, scel- prio di no! Tu mi hai dato un’occasione gono nel mazzo proprio l’atteggiamento preziosa per esternare alcuni miei pensieri, che sembra più contraddire con la pratica alcune mie speranze, che sono le speran- religiosa... “Vanno in chiesa e poi, appe- ze dei miei colleghi preti. E tuttavia, è na usciti, cominciano subito a leggere la giusto dire che per chi viene in chiesa, e vita al prossimo...”. Sappiamo che è un’ac- a Castell’Alfero sono ancora tanti, quel- cusa troppo generalizzata e non siamo di- la sosta davanti al Signore Gesù, quel- sposti ad accettarla, ma a volte non sem- l’attenzione alla sua parola, quel dialogo bra del tutto campata in aria! di preghiera, quello sguardo compiaciuto Com’era diversa la testimonianza dei alla bellezza della propria “famiglia” par- primi cristiani ricordata dallo scrittore rocchiale, può costituire una marcia in Tertulliano... “Vedete quanti si amano!” Ed più per essere poi nella vita, messaggeri e era quello stile di comunione fraterna e di costruttori efficaci di comunione e di fra- solidarietà che attirava i pagani a chiede- ternità. re il Battesimo.

Amico che scrivi, devi sapere che tut- Allora? Allora, oltre la pratica religio- to, nell’esperienza cristiana, deve con- sa, puntiamo al “cuor solo e ad un’anima durre a questo obiettivo. Le celebrazioni sola” di evangelica memoria. Questo è religiose, la catechesi, il servizio della ca- veramente l’ideale della vita cristiana. rità, le attività dei gruppi di animazione, la cura degli anziani e dei malati, la stes- Ciao, amico. Tu ti sei permesso di dar- sa pietà popolare devono fecondare il dia- mi del tu e ne sono felice. Ma tu permet- logo e la comunione all’interno della par- ti di lasciarti nell’anonimato secondo i rocchia, a costo di scalfire la tendenza in- canoni della discrezione. Per tutto il resto nata all’individualismo, al quieto vivere, ti dico grazie. E visto che ci credi, qual- a gestire in proprio interessi e tempo libero, che volta prega per il tuo Don e per la a contestare la vivacità che disturba, come sua “gente”. il rumore dei ragazzi, la fantasia pirotec- nica dei giovani, come le proposte a vivere Don Piero momenti di festa insieme, incontri di for- mazione o scontri di condominio!

InoccasionedellaPasquadelSignore miècarooffrireatuttivoi, parrocchianielettori illietomessaggiocheCristoèRisorto! LagioiadellaRisurrezioneinondiivostricuori elevostrefamiglie!

2 La voce dei Pastori

La giornata della vita a tutti di crescere in sapienza, bontà e gra- zia, davanti a Dio e agli uomini! “Senza figli non c’è futuro! Se i figli so- no pochi in una società di adulti e di an- ziani, il futuro svanisce!”. La giornata del malato Così inizia il Messaggio dei Vescovi per la Giornata della vita che ogni anno “La solidarietà guarisce”. Questo è il si celebra nella prima Domenica di Feb- titolo del Messaggio per la Giornata del braio. malato. Si legge che il ventaglio dei biso- Però i Vescovi riconosceranno che gni nella società di oggi è sotto gli occhi “quando l’orizzonte è incerto e rischioso, di tutti. Ci sono le povertà vecchie e le po- si avverte sempre meno il desiderio di do- vertà nuove, le povertà conosciute e le nare la vita, di generare dei figli”. povertà nascoste, le povertà vicine e le po- Riconosciamo che ci sono dei proble- vertà lontane. mi. Quali? Il malato porta la povertà sulla sua «Un problema è l’uomo stesso, quando pelle, sperimenta sul suo corpo la pre- è troppo concentrato su se stesso, sulla senza del male e la paura della morte. propria realizzazione, è allora che diven- Specialmente in certi casi egli appare ve- ta difficile passare dall’“io” al “noi”». ramente il più povero tra i poveri. “Un problema è la società dove i valori Verso di lui perciò deve andare la pre- della fedeltà e della stabilità non esisto- ferenza del cristiano. E la comunità par- no più; nulla è più duraturo e stabile, nul- rocchiale deve diventare comunità di mi- la è per sempre. Ma i figli chiedono un per sericordia a cui tutti hanno il diritto di bus- sempre di amore e di dedizione... E allo- sare nel loro bisogno e nelle loro attese. ra?”. Essa non può lasciare alcuna famiglia “Un problema sono le risorse econo- che sia sotto il peso della malattia. E il tut- miche. I figli costano e l’organizzazione to nello stile della gratuità, perché soli- della società li rende sempre più costosi. darietà e gratuità vanno di pari passo. E allora?”. Dice il Vangelo: “Gratuitamente avete “Allora, occorre che la famiglia vinca ricevuto, gratuitamente date!”. la tenaglia dell’egoismo e della sfiducia”. “Allora, occorre che la politica consi- Nella giornata del Malato, alla solenne deri la famiglia come il primo nucleo del- funzione in Chiesa, hanno partecipato le la società e sappia investire di più sui fi- rappresentanze dei Gruppi di Volontaria- gli, che sono il nostro futuro!”. to del Paese con i loro dolori: la Croce Rossa, la Sezione Avis e Aido, la Caritas A queste problematiche importanti Ca- parrocchiale. Nell’occasione il parroco stell’Alfero risponde con i 15 giovani co- ha ringraziato tutti quelli che si dedicano scritti, battezzati nel 2003: Lorenzo Lui- all’assistenza dei malati, che li visitano ne- gi, Giulia Grazia, Giulia, Letizia, Camil- gli ospedali e nelle cliniche, invitando tut- la, Giada, Gaia, Francesca, Giuliano, Asia, ti i presenti alla preghiera. Naturalmente Matteo, Michela, Matteo, Michela, Lu- sono stati ricordati i Medici e tutto il per- ca... Fanno 12 femmine contro 3 ma- sonale paramedico cui va riconoscenza e schietti... Ma bene lo stesso! Auguriamo ammirazione per l’impegno profuso.

3 Visitapastorale ✠✠

C’è stata la Visita Pastorale del Vescovo nelle nostre Parrocchie, un evento che risa- le alla prima metà dello scorso novembre. La nostra Unità pastorale è stata la prima a fare l’esperienza e c’era in noi preti una certa trepidazione che la consueta amabilità del Vescovo ha fugato molto presto. Aveva detto, nel primo incontro con i Consigli Parrocchiali: “Io mi auguro che tutto si svolga con molta serenità e ci aiuti a crescere in spirito di famiglia e di affetto vicen- devole”. E così è sta✠to!

Concelebrazione a per l’inaugurazione della Visita.

Le celebrazioni eucaristiche presiedu- Cantoria, con tutti gli adempimenti tradi- te dal Vescovo sono state ovunque solen- zionali: la S. Messa cantata, l’offerta dei ni e partecipate nelle quali le singole par- frutti della campagna, il pranzo sontuoso rocchie hanno impegnato il meglio delle di Casa Canonica... proprie energie di religiosità e di orga- Per l’occasione, il Vescovo, protagoni- nizzazione. sta paziente e sorridente, ci ha offerto pa- Quella di Castell’Alfero, che ha con- role di incoraggiamento che teniamo nel cluso la Visita in Valle Versa, è stata gran- nostro ricordo, con riconoscenza. diosa, anche in virtù della coincidenza con la festa del Ringraziamento e della Gli incontri di categoria, quello dei Ca-

4 techisti a Portacomaro, degli addetti alla In un secondo tempo, il Canonico Don Liturgia e preghiera a Castell’Alfero, al- Alessandro Quaglia della Curia ha com- le Caritas a Castiglione, hanno dato a un pletato il programma della Visita, pas- discreto numero di persone che solita- sando a verificare i vari Registri dell’Ar- mente collaborano in parrocchia, di ve- chivio parrocchiale, e le suppellettili li- dersi, di pregare insieme e di scambiarsi turgiche. Le strutture degli edifici di cul- delle opportune esperienze. Non c’era da to già le conosceva da visite precedenti e aspettarsi grandi cose... Il Vescovo ha col- ne ha sempre apprezzato l’ordine, il decoro to perlomeno un risultato positivo: “Ci e la funzionalità. Si sa che il parroco non siamo conosciuti di più!”. Ed è anche ve- deve soltanto predicare la parola di Dio, ro e se Dio vorrà e lo vorremo anche noi, celebrare l’Eucaristia, amministrare i sa- cercheremo di approfondire questa cono- cramenti... ma, con l’aiuto dei suoi colla- scenza, per una pastorale d’insieme, con boratori e dei parrocchiani, curare il pa- un discorso comune in tutta l’Unità di cui trimonio dei beni ecclesiastici, per con- facciamo parte. segnarlo integro ai suoi successori. Cosa Ma l’incontro più efficace, almeno da che si è sempre tenuto in conto. noi, è stato quello coi malati che, nel Ve- L’Architetto Don Quaglia ha trovato scovo sorridente, hanno intravisto il vol- tutto perfettamente in ordine e, bontà sua, to di Uno che ai malati ha offerto la sua ci ha autorizzato a continuare il nostro predilezione. È stata per loro una espe- servizio. rienza fugace ma consolante.

BOLLETTINO PARROCCHIALE Promuovere o bocciare? In un recente Convegno delle Chiese piemontesi, si è trattato il tema dei Mass-Media ed è sta- to denunciato un atteggiamento negativo da parte di certi sacerdoti nei confronti di questi stru- menti della comunicazione... “Come mai i parroci si preoccupano di avere catechisti, animato- ri liturgici, operatori delle Caritas... ma non si curano per nulla per quanto attiene alla sfera mediatica e culturale?”. Ed è poi risuonata una sonora bocciatura nei confronti di quei Bollettini che costituiscono la voce di tante parrocchie! Con estrema severità si è detto che “Il Giornalino è autoreferenziale al parroco, impostato per lo più secondo la logica del campanile, più riferito a banalità assortite che a proposte serie e co- struttive. Di fatto non si nota un salto di qualità, perché mancano i contenuti!”. Insomma, il Giornalino parrocchiale dovrebbe essere una specie di “Osservatore Romano”, una rivista per Gesuiti, un trattato di alta Teologia? Al servizio di chi? Certo si può cambiare, si può migliorare, perché il Giornalino è ben accetto nelle nostre fa- miglie, ed è anche letto. I contenuti sono importanti, ma è anche importante la veste tipografi- ca, per non ridurlo ad un foglio che lascia il tempo che trova. Ohibò! Permettetemi di dire a questo punto, che non accetto un simile modo di stroncare la fatica e la passione di chi crede in questo strumento e gli mantiene fedeltà. Poi, certo, c’è anche «Avvenire», «Famiglia Cristiana», «la Gazzetta d’Asti», «Comunità Viva», il «Nostro Tempo» e via elencando... Ma quante di queste testate arrivano nelle nostre case? In attesa di tempi migliori per tutti i Mass-media cattolici, amici di Castell’Alfero, continua- te ad amare e a leggere “Comunità in Cammino” e, visto che costa non poco, dategli una mano! unità pastorale

P. NDIBESHYE JEAN Nato in Rwanda nel 1959 Sacerdote dal 1987

Vediamo di chiarirci le idee su questa “quasi” nuova realtà! Con la scarsità dei sacerdoti si è avvertita da tempo la necessità di una pastorale d’insieme, fatta di collaborazione a livello di parroci e di laici coscienti della loro appartenenza attiva alla Chiesa e alla sua missione. Negli anni passati – ne sono passati dieci – Mons. Poletto Severino, ora Cardinale Arcivescovo di Torino, si era preoccupato di costituire strutture di collaborazione, che hanno preso forma concreta nelle Unità Pastorali: un gruppo di parrocchie che occupano una zona geografica ravvicinata, magari con problemi similari, che portano avanti iniziative e proposte unitarie per una pastorale più efficace. La nostra Unità comprende le seguenti parrocchie: , Castell’Alfero, Callianetto, Caniglie, Portacomaro Stazione, Migliandolo, Castiglione, , Portacomaro. I sacerdoti in servizio sono sette e godono al momento buona salute. Il più giovane è Padre Jean venuto dal Rwanda, a dare una mano alla Chiesa di Asti. Si trova a Portacomaro e tutti gli vogliono un gran bene. Il Vescovo, come frutto della Visita pastorale, ha vagheggiato il sogno che in Valle Versa si costituisca un organismo di laici di buona volontà che, con i loro preti, siano disposti a progettare una pastorale d’insieme, con iniziative e proposte da portare avanti in ogni comunità. Si tratta di uscire qualche volta in più dal proprio orticello, per avviare un dialogo che crei amicizia e fiducia e un rapporto di chiesa più concorde e costruttivo. Chissà che il “sogno” del Vescovo non possa diventare realtà! Naturalmente tocca ai preti di Unità, qui esposti, pilotare con coraggio, questo progetto. Coraggio, amici!

DON BINELLO DON NOVO DON QUIRICO LUIGI ATTILIO FRANCESCO Nato a Revigliasco nel 1959 Nato a Cisterna nel 1946 Nato ad Asti nel 1921 Sacerdote dal 1984 Sacerdote dal 1971 Sacerdote dal 1943

6 è bello sorridere e fa anche bene...

In treno Un anziano prete, dalla stazza piuttosto robusta, sale nel- lo scompartimento e si siede occupando due posti. Il DON CAPRA viaggiatore che gli sta di fronte si rivolge a un compa- EVASIO gno di viaggio: “Toh, credevo fosse proibito agli elefan- Nato a Isola nel 1927 ti di viaggiare in treno!”. E il vecchio prete, tranquillo: Sacerdote dal 1951 “Sa, il treno è come la moderna Arca di Noè: c’è posto per tutti, dall’elefante al somaro!”.

La sacrestia Un giorno il parroco, predicando nella festa patronale, continua a ripetere che il corpo umano è come una bellissima chiesa che contiene la presenza di Dio. Do- po la predica un gobbo lo affronta: “Lei ha detto che il nostro corpo è una bella chiesa; mi guardi un po’ alle spalle!”. E il parroco, sorridendo: “Tu sei una chiesa ancora più perfetta: hai anche la sacrestia!”.

La cena in paradiso Il parroco ha amministrato l’Unzione degli infermi ad un vecchietto moribondo, ma ancora lucido; poi sedutosi DON MASSIMILIANO accanto al letto, lo conforta: “Caro nonno, pensate che DAL CARTIVO bello: stasera sarete a cena col Signore in paradiso”. Nato a Lamon nel 1944 E il vecchietto: “Vuol venire anche lei, signor parroco?”. Sacerdote dal 1969 “Eh, no, io ho già cenato!”.

Dove sono i ricchi? Dopo aver visto il magro raccolto nel vassoio delle of- ferte, il parroco si rivolge ai suoi parrocchiani: “Fratel- li, oggi quando stavo per entrare in chiesa ho visto quelle belle automobili parcheggiate sulla piazza e mi sono chiesto: Mio Dio, dove sono i poveri? Ora, che ho visto le vostre offerte, mi domando: Mio Dio, dove so- no i ricchi?”.

Dice la Bibbia... Durante una discussione con un suo cliente, un medi- co ateo afferma: “Non posso credere a quel che dice la Bibbia. Non è possibile che gli uomini vivessero centi- DON PIERO naia di anni”. GAGLIARDI “Ma lei – dice il paziente – non tiene conto del fatto che Nato a Mombercelli nel 1930 in quel tempo non c’erano dottori!”. Sacerdote dal 1953

7 ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

RINGRAZIAMENTO Domenica 9 maggio Non potrò mai ringraziarti abbastanza, Signore. Perché prima ero sola a lottare, a naufragare in un abisso di paure. Perché volevo gridarlo a qualcuno, quand’ero felice, volevo dividere con un altro tutte le sensazioni che provavo, le belle e le brutte. Perché volevo correre nel prato verde della giovinezza, aggrappata alla mano di qualcuno. E ti ringrazio, Signore, perché adesso la paura è passata, e quando sono felice, è felice anche lui. Grazie perché quando piango, c’è qualcuno che mi asciuga le lacrime, coprendomi il volto di baci. E perché mi piace quel suo fare da uomo-bambino che vuole proteggermi e che io, di tanto in tanto, amo coccolare. Grazie di tutto, Signore, ma soprattutto perché, prima ero sola a pregare e adesso siamo in due...

Siamo in due a pregare! Quando si pre- rocchiale, Domenica 9 Maggio, ore 11. ga insieme, si vive un’esperienza di amo- Tutte le coppie sotto elencate sono invitate re, che coinvolge la coppia, la famiglia e a quell’appuntamento gioioso. Se qual- Dio. È allora che si trova la forza di por- cuno non si trova in elenco, batta un col- tare avanti quell’impegno di fedeltà che fu po, avverta in parrocchia e, a tempo op- espresso ai piedi dell’altare, e il coraggio portuno, avrà l’invito personale. di dedicare tutta la vita per quei figli che alla vita sono sbocciati. 1 anno Anche per questo ogni anno si celebra Schipano Andrea e Macagno Stefania, 8 la Festa degli Anniversari. Per ritrovarsi ai marzo 2003 - Paolin Giorgio e Ravizza piedi dell’altare, per rivivere le emozioni Nada, 29 marzo - Melillo Gianni e San- di quei momenti, per condividere la gioia sebastiano Loredana, 18 maggio - Villani degli altri sposi, per affidare a Dio, nella Maurizio e Ferlisi Laura, 13 luglio - Da- preghiera insieme, la propria famiglia, il nesi Federico e Paolin Sonia, 14 settem- proprio domani, con le sue speranze e le bre - Caruso Giulio e Grosso Alessia, 20 sue trepidazioni. settembre - Masoero Ugo e Vettori Simo- La Festa sarà celebrata in Chiesa Par- na, 12 ottobre.

8 5 anni aprile - Incao Mario e Giuliano Lucia, 10 Dapavo Marco e Canegallo Claudia, 9 giugno - De Casare Vincenzo e Bomba- gennaio 1999 - Surian Antonio e Ravizza cigno Antonia, 25 aprile - Zichi Domeni- Paola, 15 maggio - Leva Carlo e Gamba co e Sale Rita, 28 luglio. Simona, 20 giugno - Bernardi Marco e Ravizza Orietta, 24 giugno - Perrone Pao- 25 anni lo e Galeone Roberta, 23 luglio - Gobbo Nozze d’Argento: Macagno Aldo e Cal- Giancarlo e Occhiali Elena, 28 agosto - dera Mirando, 16 aprile 1979 - Boano Cerrato Alessandro e Riva Daria, 11 set- Giancarlo e Cussotto Imelda, 21 aprile - tembre - Bagnasco Fernando e Macario Franceschet Corrado e Squarzino Pinuc- Carla, 12 settembre - Pinto Paolo e Ber- cia, 29 aprile - Orso Giacone Giovanni e tolino Luciana, 2 ottobre - Pontacolone Fa- Martinetto Piera, 1 maggio - Garramone brizio e Venezia Stefania, 16 ottobre. Domenico e Morra Vilma, 24 maggio - Pe- rissinotto Maurizio e Gerolla Marinella, 8 10 anni settembre - Cantarella Valter e Magnani Longhi Paolo e Micheletti Gabriella, 4 Katia, 10 settembre - Gullino Renato e gennaio 1994 - Petito Marcellino e Pentore Steffenino Sandra, 27 ottobre - Guasco Maria Lina, 29 maggio - Saracco Ivano e Riccardo e Pavese Anita, 29 aprile - Avi- Fornaca Antonella, 25 giugno - Nicolai dano Luciano e Molino Teresa, 28 luglio Romeo e Gerolla Luciana, 1 settembre - - Barbero Mauro e Fulgenti Savina, 8 set- Mureddu Massimiliano e Da Marco An- tembre - Macario Franco e Turello Daria, na, 17 settembre - Rovere Diego e Azzo- 23 settembre - Barbero Giovanni e Roero lini Gabriella, 1 ottobre. Isabella, 7 ottobre - Barbano Pier Luigi e Matta Franca, 26 agosto. 15 anni Mazzetti Mauro e Porzio Stefania, 30 giu- 30 anni gno 1989 - Borgna Marcello e Mattone M. Avidano Nino e Riva Carla, 15 aprile 1974 Elena, 27 agosto - Duretto Giampiero e - Fornaca Gianni e Corzino Cesarina, 31 Callegher Giuseppina, 16 settembre - Gi- agosto - Musso Valter e Mira Elena, 12 ot- bellino Germano e Soriani Cinzia, 22 ot- tobre - Fornaca Franco e Calabrese Car- tobre - Sega Loris e Luchini Antonella, 4 men, 20 luglio - Pastine Luciano e Beccio giugno - Vigna Romano e Navire Marina, Meri, 18 maggio - Scalco Mario e Anto- 18 giugno - Stabile Daniela e Massirio niello Maria, 18 agosto - Barrera Giorgio Giuseppina, 24 settembre. e Cavagnero Rita, 7 settembre - Ravizza Luciano e Bergantin Rosita, 14 dicembre 20 anni - Negro Eugenio e Roggero Alda, 18 mag- Roseo Luigi e Ferracane Sandra, 23 apri- gio - Sappa Enrico e Bodda Angela, 8 set- le 1984 - Spedo Maurizio e Foglia Ange- tembre - Macagno Italo e Bottino Renata, la, 4 marzo - Cantino Giampiero e Ramelli 27 aprile - Coppo Gianni e Avidano Giu- Marisa, 2 giugno - Iviglia Danilo e Cha- seppina, 15 aprile - Mezzani Roberto e Ba- rioni Sandra, 10 giugno - Nicoletti Mas- saglia Fausta, 15 aprile - Gilardi Luigi e simo e Avidano Edi, 8 maggio - Marchiori Leva Giuseppina, 5 settembre - Gambino Mario e Bello Graziella, 25 maggio - Gia- Filippo e Scozzaro Giuseppe, 7 settembre. con Mario e Azzolina Giuseppina, 15 lu- glio - Avidano Claudio e Vigna Maria Ro- 35 anni sa, 8 settembre - Genta Mauro e Massano Serafino Mario e Besso Armanda, 3 mag- Loredana, 22 settembre - Graziano Mas- gio 1969 - Montesano Nunzio e De Can- simo e Fornaca Zita, 13 ottobre - France- dia Anna Maria, 26 luglio - Caldera Giu- schet Livio e Bertoglio Maria Luisa, 29 seppe e Zappa Bruna, 6 novembre - Surian

9 Morra Walter e Del Trotti Silvana, 4 ot- Programma tobre - Petito Francesco e Chiusano As- sunta, 10 agosto - Massolo Gino e Mar- • ore 11,00: Santa Messa cantata dal garino Irma, 30 marzo - Pentore Arman- Coro parrocchiale. do e De Grandi Giovanna, 5 luglio - Fas- sio Elio e Sinatra Carmela, 13 luglio - • ore 11,45: Consegna omaggio alle Caccia Giovanni e Robba Carla, 11 no- coppie e foto di gruppo. vembre. • ore 12,00: Rinfresco in 45 anni piazza Castello donato Voglino Bruno e Magliocchetti Assunta, dalla Parrocchia. 18 ottobre 1959 - Ferrari Armando e Mar- coli Milena, 4 ottobre - Massirio Pier Pao- lo e Caldera Olga, 30 agosto - Bruni Pie- rino e Bosticco Anna, 18 aprile - Morra Ri- no e Cussotto Franca, 25 ottobre. Primo e Binelli Enrichetta, 3 agosto - Oc- chiali Ugo e Cavallero Felicita, 25 ottobre 50 anni - Cussotto Giuseppe e Vezzosi Piera, 8 Nozze d’Oro: Ramelli Carlo e Bacchin settembre - Fassio Fullio e Raviola Maria Bertilla, 25 ottobre 1954 - Raviola Gio- Carla, 7 giugno - Chies Silvano e Basaglia vanni e Iviglia Vilma, 6 novembre - Co- Adriana, 7 settembre - Giampietri Serafi- lucci Salvatore e Albanese Angiolina, 11 no e Porzio Ornella, 24 maggio. novembre - Marchiori Bruno e Ravizza Giuseppina, 8 agosto. 40 anni Brovero Bruno e Avidano Romilda, 26 55 anni aprile 1964 - Squinabol Beppe e Rorato Franzolin Mario e Biasion Pierina, 29 Graziella, 5 gennaio - Piccinini Giuseppe agosto 1949 - Negro Mario e Caldera Ma- e Pippione Clementina, 8 novembre - Bo- ria, 11 settembre - Avidano Benvenuto e sco Renato e Pezzolato Ione, 8 gennaio - Avidano Marcellina, 13 novembre.

CCeelleebbrraazziioonnii ddii pprriimmaavveerraa 11 Aprile: Pasqua di Risurrezione 25 Aprile: Domenica del “Vivi Verde” 1° Maggio: Inizio del Mese Mariano 9 Maggio: Festa Anniversari di Matrimonio 16 Maggio: Festa della Confraternita 23 Maggio: Messa di Prima Comunione 30 Maggio: Festa degli Anziani - Chiusura Mese Mariano 6 Giugno: Celebrazione della Cresima 20 Giugno: Processione del Corpus Domini 27 Giugno: Festa dei Patroni SS. Pietro e Paolo all’ombraall’ombraall’ombraall’ombraall’ombraall’ombra deldeldeldeldeldel campanilecampanilecampanilecampanilecampanilecampanile

QQUUAARREESSIIMMAA == CCOONNVVEERRSSIIOONNEE

Incuriosita de sapè che c’era, una colomba scese in un pantano, s’inzaccherò le penne e bonasera. Un rospo disse: commarella mia, vedo che, pure te, caschi ner fango... – Però nun ce rimango... – rispose la colomba. E volò via! Trilussa

11 26 OTTOBRE condo cui, dopo l’ultimo palpito di vita, si INAUGURAZIONE SCUOLA vanno subito ad occupare le poltrone del paradiso. Solenne è stata in Chiesa la funzione re- Io ci andrei adagio a pensarla con tanto ligiosa per l’inaugurazione dell’Anno Sco- ottimismo! Credo nella misericordia del lastico e Catechistico, presenti alunni, in- Signore, anche perché ne ho bisogno, ma segnanti, catechiste, animatori e genitori. credo anche nella sua giustizia. Ecco per- È seguita la intitolazione della Scuola ché dopo morte, per la nostra poca san- Elementare alla Prof. Bresilla Gambia tità, saremo posti in lista d’attesa. E il Santi, che aveva dedicato tutta la sua vita purgatorio non sarà un’attesa troppo co- all’insegnamento, prima nella Scuola Ele- moda... mentare e poi nella Media, occupando posti di responsabilità come Preside e Vi- ce Preside, nella G. B. De Rolandis di Via 2 NOVEMBRE: I CADUTI Pastrone. La sua preparazione culturale e didattica, Quest’anno la commemorazione dei Ca- la sua capacità educativa, hanno lasciato duti è stata celebrata nel capoluogo, con un’impronta indelebile in quanti hanno il doveroso omaggio ai tanti giovani che usufruito del suo insegnamento, della sua hanno dato la vita a causa della guerra: la ricchezza di donna e di maestra di vita. corona d’alloro alla lapide di piazza Ca- L’intitolazione al suo nome è stata una stello, le poesie degli studenti inneggian- scelta opportuna e meritevole di plauso. ti alla pace, la S. Messa con il discorso del Sindaco e il corteo al Parco della Ri- membranza, a suon di Banda. 1º NOVEMBRE Se dalle emozioni di quei momenti, sa- I SANTI E I MORTI pessimo trarre degli stimoli più concreti e costruttivi a costruire la pace tra di noi e Stanno in buona compagnia, tanto più nella società, quanto sarebbe più utile! adesso, con la mentalità di adesso, se- Invece...

12 NOVEMBRE: NASSIHIRIA La storia è maestra di vi- ta, si dice, ma evidente- mente è una maestra po- co ascoltata! La storia infarcita di guerre, di vio- lenze e di paurose di- struzioni, dovrebbe inse- gnare alle generazioni che si susseguono sulla faccia della terra, che non c’è nulla di più inu- tile e deprecabile della violenza e della guerra. Invece tutto si ripete, con puntualità bestiale! Come in quel giorno a Nassihiria, nell’I- 23 NOVEMBRE: FESTA raq... Gli americani ritenevano di avere DELLA CROCE ROSSA fatto “un buon lavoro” abbattendo Sad- dam e il suo potere dispotico, ma a guer- È stata una giornata di festa e di impegno ra apparentemente finita, un’ondata di rinnovato a prestarsi in modo generoso e attentati ha squassato quella terra infida. tempestivo per ogni situazione di biso- E l’ala della violenza terroristica e della gno, tra popolazione degli anziani e dei morte ha raggiunto anche i soldati italia- malati. ni in missione di pace. La comunità presente alla Messa è stata Sono stati 19 le vittime dei kamikaze e lieta di accogliere il Gruppo dei Volonta- l’Italia intera si è inchinata riverente da- ri e di offrire loro una testimonianza di vanti alle loro bare. Mi sa che il Papa gratitudine e di benevolenza. aveva ragione, quando invitava a non en- Il parroco durante l’omelia ha evidenzia- trare in quell’avventura... “Con la guer- to la nobiltà del loro servizio prendendo ra tutto è perduto!”. lo spunto dalla croce impressa sulla divi- sa dei volontari. Ha detto tra l’altro: “La croce rossa che 17 NOVEMBRE: sta sulla vostra divisa è un ideale che de- ADDIO NONNO CAMILLO! ve stimolarvi a fare sempre di più e sem- pre meglio. La croce è infatti il segno del- Oggi le campane hanno suonato un segno l’amore universale. La croce è il simbolo funebre carico di mestizia: nella notte Ca- della sofferenza del mondo intero. La cro- millo, che ancora il giorno prima aveva ce è il riferimento più eloquente a quella partecipato alla Messa del grazie, insieme civiltà cristiana che ha illuminato la sto- al Vescovo, silenziosamente se n’è anda- ria”. to con Dio. La sua giovialità, la sua sag- Ed ha concluso invitando i membri del gezza, il suo spirito di servizio, l’aveva re- Gruppo a portare avanti la loro missione so caro a tutti, perché tanta era la simpa- con quello spirito di umanità e di dedi- tia che emanava dalla sua persona. Caro zione che ha caratterizzato la storia del- Camillo, aiutaci a sorridere ancora! la Croce Rossa Italiana, ovunque ci sia

13 una sciagura da affrontare, un dolore da 30 NOVEMBRE: lenire, una persona da soccorrere e da FESTA DEL CIAO servire. Nella circostanza sono stati presentati al- “Ciao, Ragazzi!” La festa dell’A.C.R. si la popolazione i nuovi volontari Cri, San- è svolta in un clima di impegno e di alle- dro Varesio, Luciana Vorrano, Anna Ma- gria. La chiesa era traboccante di ragazzi, ria Cerra, Valeria Zoccarato, Silvana tutti belli e gioiosi, con i giovani anima- Mossino, Giuseppe Longo, Pietro De San- tori ad armonizzare la Messa con suoni e tis. canti e il mitico “ciondolo”. Dopo la funzione religiosa, tutto il Grup- po ha raggiunto il Ristorante Ciabot di Calliano per un festoso banchetto.

Un volontario

24 NOVEMBRE: NUOVA AGENZIA CRA

L’Agenzia Valleversa della Cassa di Ri- sparmio di Asti, con sede alla Stazione, ha spostato il suo baricentro da Via Casale 112, a Via Statale 121. L’operazione è stata portata avanti con un ritmo “andan- te-veloce” ed i nuovi locali, almeno dal- Gli animatori ACR ai fornelli. l’esterno, si presentano spaziosi, signori- li ed accoglienti. Non penso che ce ne sia Laura, “la voce” ne ha spiegato il mes- bisogno, e tuttavia mandiamo a tutti gli saggio alla fine della funzione; poi il “li- operatori, un amichevole augurio di buo- beri tutti” verso il Salone Teatro dove è sta- na fortuna. to servito il pranzo alla truppa, da parte de- gli animatori, esperti cucinieri. L’intero pomeriggio è stato poi dedicato ai giochi 29 NOVEMBRE: di gruppo, a qualche momento di rifles- sione e di preghiera. Infine un’appetitosa ADDIO, NONNO ALBINO! merenda in amichevole condivisione di torte e dolcetti. Sembrava un inconveniente da poco quel- la caduta in casa, ma è stata il prean- Bravi ragazzi! Voi siete il futuro più at- nunzio della sua fine. Nonno Albino, un al- traente della nostra parrocchia! tro parrocchiano ricco di anni e di meri- ti, sempre vivace e sorridente, nonostan- te i 90 e più, sempre fedele al suo Signo- 5 DICEMBRE: re! Teneva un posto importante, oltre che INAUGURAZIONE nella sua famiglia, anche alla Casa di Ri- BIBLIOTECA poso con le sue visite frequenti, al Circo- lo di cui era Presidente emerito, in Chie- Nei locali della nuova Scuola Media Sta- sa a nutrire la sua fede. Un vero patriar- tale “G. B. De Rolandis” è stata inaugu- ca da non dimenticare! rata la Biblioteca Comunale che prima

14 aveva sede in Castello. È stato un lavoro un momento gioioso di convivialità. Dia- di anni, portato avanti con la pazienza e mine, è importante! la competenza che richiedono questo ge- Intanto rinnoviamo gli auguri ai Coscrit- nere di operazioni. L’equipe dei volonta- ti che hanno festeggiato ed hanno lascia- ri è stata guidata dalla Prof.ssa Nivolo. to anche un margine di beneficenza: il Gli oltre 2000 volumi, ripartiti negli scaf- 1938, 50 Euro per il riscaldamento, il fali secondo il genere culturale trattato, so- 1968, 50 Euro per la Chiesa. Il 1958, 150 no ora a disposizione di quanti desidera- Euro per l’amico coscritto, Padre Ferdi- no approfondire le proprie conoscenze e nando Cagnin, missionario in Cina. Gra- soddisfare il piacere della lettura. zie!

8 DICEMBRE: 16 DICEMBRE: L’IMMACOLATA IL NATALE IN ARRIVO

I cantori hanno eseguito la Messa “gran- Solitamente noi preti, quando si avvicina de” in canto, per onorare la Madonna, ma il Natale, abbiamo qualcosa da obiettare anche – bontà loro – per ricordare il 34° su tutto ciò che è soltanto cornice... È giu- anniversario dell’ingresso parrocchiale sto che si vada all’essenziale, che il Natale, del Don, che ringrazia. In quel giorno so- per essere vero, tenga conto del Festeg- no salito con pieno diritto sul podio che se- giato, il Bambino venuto dal cielo. Ma, in- gna la durata in servizio dei parroci di somma, anche la cornice ha la sua fun- Castell’Alfero. “Medaglia di bronzo”, do- zione. Sarà per questo che, nel recente Natale, l’atmosfera è stata curata con par- po l’oro di Don Bechis (53 anni, dal 1916 ticolare dovizia: le luminarie di piazza al 1969) e l’argento di Don Santanera (50 Castello, i mercatini, gli alberi natalizi anni, dal 1813 al 1883). Al quarto posto re- preparati dalle scolaresche, gli auguri del- sta Don Molino, con 33 anni di servizio. la “Materna”, senza contare i richiami na- Evidentemente “medaglia di bronzo” re- talizi all’interno della Chiesa. sterò fino alla fine, quando potrò dire con Insomma, ben venga la cornice, ma guai San Paolo: “Ho combattuto la buona bat- a dimenticare l’essenziale. Si chiama taglia, ho terminato la corsa, ho conservato Gesù! la fede!”.

14-21 DICEMBRE: COSCRITTI

Qualcuno ha ancora trovato il tempo per inneggiare alla vita. Onore al merito per le classi 1938, 1958 e 1968! Dicono che sia particolarmente difficile organizzare le feste di Leva... Può essere, ma perché ab- bandonare le tradizioni più belle? Tro- varsi per rinsaldare i vincoli dell’amici- zia, per ricordare il passato, i coetanei che se ne sono andati, per affidarsi alla buo- na Provvidenza di Dio, per trascorrere

15 risvegliare una suggestione antica che ri- porta alla nostra infanzia... Guardate l’ulivo del parroco. Che mera- viglia! Poi che ci sia qualche disagio sul- le strade, può essere. Ma, via, non esage- riamo! Gli spartineve sono già allertati e entrano in funzione... Una spruzzata di sale e... la neve se ne va, almeno dalle strade. Pensate le nevicate di un tempo; le strade di un tempo, le camminate di un tempo sui “giasòn”... eterni. E vien da sorridere. Di nostalgia.

30 DICEMBRE: NOI DI CASTELL’ALFERO

Arriva il Giornalino “Noi di Castell’Al- L’albero degli auguri all’ingresso della Chiesa. fero” ricco di notizie e di proposte atte ad animare la comunità alferese. Ma, ohibò, che leggo? Si parla dell’Euro colpevole di 25 DICEMBRE scatenare l’inflazione e di elevare il costo della vita. Va bene, lo dicon tutti, lo dice Del Natale celebrato dalla nostra comu- anche Berlusconi, salvo a rimangiarsi le nità cristiana, tra i tanti ricordi, mi va di parole quando è “bastonato” dal Presi- evidenziare con vivissima riconoscenza, la dente Ciampi. Va bene tutto, ma, che per collaborazione che da qualche anno ci spiegare i guai dell’Euro, si prenda esem- viene offerta dal Salesiano Don Gianni pio dalle libere elemosine che si fanno in Ghiglione, nel servizio delle Confessioni. Don Gianni è un uomo di cultura che vi- ve a Valdocco e svolge il suo ministero tra L’ulivo di Don Piero sotto la neve. gli universitari delle Facoltà salesiane, benvoluto e apprezzato da tutti. Il suo stile vivace e spontaneo ha fatto breccia anche tra la gente di Castell’Al- fero e si trovano bene con lui, dentro e fuo- ri del Confessionale. Lo ringraziano e ci auguriamo che l’appuntamento natalizio continui a lungo.

28 DICEMBRE: LA NEVICATA

La cornice classica del Natale è giunta quel giorno. Fin dal primo mattino la ne- ve scese lentamente ad imbiancare il pa- norama e continuò fino a sera. È sempre un bello spettacolo destinato a

16 chiesa... dove le mille lire del passato di- 4 GENNAIO: CONCERTO ventano un Euro del presente... Beh, è troppo! Se voleva essere una battuta, si- “L’anno nuovo vien cantando”. È stata la gnori, formulatela meglio! serata canora che abbiamo vissuto nella nostra Chiesa parrocchiale, organizzata dal Comune per gli auguri di felice anno 31 DICEMBRE: a tutta la popolazione. Una presenza tra- NOTTE DI VEGLIA boccante di persone, di giovani, ha lun- gamente applaudito le esibizioni musica- “L’anno vecchio se ne va e mai più ritor- li e canore del Coro Polifonico di Guare- nerà – L’anno nuovo che ora viene porti a ne e di alcuni solisti. tutti tanto bene”. È l’augurio che è parti- Giustamente la gente di Castell’Alfero ha to dalla Chiesa nel pomeriggio di S. Sil- osannato il nostro prodotto di casa, la vestro, quando ci siamo riuniti in pre- voce calda e armoniosa del caro Enrico ghiera ed abbiamo elevato al cielo il can- Iviglia, cui va l’augurio di sempre mag- to tradizionale del Te Deum di ringrazia- giori “trionfi” sui palcoscenici più famo- mento. Poi l’augurio è dilagato nella not- si d’Italia... e del mondo. te, ovunque si è vegliato con gli amici, o in famiglia, elevando il calice al neonato 2004. A qualche ritrovo sono giunto an- 6 GENNAIO: ch’io per una breve sosta augurale. Che i GIORNATA DELL’INFANZIA voti e le speranze di quella notte si tra- mutino in realtà, sotto lo sguardo paterno Anche se si fa un po’ più di fatica a tirare del Signore. fuori gli Euro, tuttavia le Iniziative di be-

Il Coro polifonico di Guarene.

17 neficenza parrocchiale vanno avanti nel do- veroso tentativo di essere comunità soli- dale. La Giornata Missionaria di Ottobre aveva fruttato 1000 Euro, mentre l’Avvento di fraternità ha raggiunto Euro 500 - A Na- tale con le offerte della Messa della Nati- vità (250 Euro) e il contributo dei Co- scritti del 1958 (150 Euro) abbiamo inviato a P. Fernando Cagnin un contributo di 400 Euro. Altri interventi: 250 Euro per l’infanzia missionaria, 250 Euro per il Se- minario, 200 Euro per l’Associazione Mi- grantes, per il Cav. di . Grato per queste quote di beneficenza, il tocco delle sue agili mani e con la sua voglio incoraggiare tutti ad essere ancora intensa abilità di interpretazione, ha dato “Generosi coi poveri” perché il bene fat- a quelle musiche una vibrazione partico- to loro, è un bene grande fatto a noi. Sarà lare. una credenziale sicura per essere ricono- Al suo fianco, l’Andrea Bottino, esperto sciuti da Cristo come suoi amici... violinista, ha contribuito a fare della serata una esperienza di estremo gradimento. A Manuela, il nostro plauso! 10 GENNAIO: COMPLEANNI

Una data ha permesso di verificare, con 27 GENNAIO: GIORNATA lieto stupore, alcune scadenze genetliache DELLA MEMORIA dei nostri nonni più nonni. Al vertice del- la classifica, naturalmente, l’alpino Pio- La Giornata della memoria è stata istituita vano Matteo che proprio oggi ne compie in Italia nell’anno 2000, per ricordare 103, in seconda posizione zia Avidano l’orrore dell’Olocausto, durante l’ultima Modesta, in sosta alla Casa di Riposo di guerra mondiale, ad opera del nazi-fa- Cardona, classe 1904, seguita a ruota scismo. Il 27 gennaio 1945 è il giorno in dalla nostra benefattrice Ballario Elisa, cui avvenne la liberazione del campo di con 99 anni suonati ai primi di gennaio. concentramento di Auschwitz, in Polonia, In bocca al lupo! Direbbe qualcuno... Noi, da parte delle truppe russe. Auschwitz è di- più cristianamente diciamo: Che il Si- ventato il simbolo di tutti i campi di ster- gnore vi sia propizio, faccia risplendere il minio in cui, con gli oppositori politici suo volto su di voi e vi conceda giorni di del nazismo, furono trucidati zingari, omo- salute e di pace! sessuali, handicappati e ben 6 milioni di Ebrei. Ha detto Ciampi in quel giorno: “Ricor- 17 GENNAIO: CONCERTO diamo perché l’orrore non possa ripeter- si, affinché l’antisemitismo ed ogni forma Al palazzo Ottolenghi di Asti, quella se- di razzismo, venga condannata e messa al ra l’appuntamento era con Mozart, Beetho- bando”. Perché non una “giornata della ven, Paganini, Chaikovsky, Brahams. Mu- memoria” per tutti quelli che furono mas- sica da camera ad alto livello. E al pia- sacrati da Stalin e compagni? Perché non noforte, in quella splendida sala barocca, una “giornata della memoria” per gli ol- c’era la nostra Manuela Avidano che, con tre cento preti trucidati dai “compagni”

18 nel “triangolo della morte” in Emilia e popea lo stiamo trattando. Giovan ’d la dintorni, dopo l’ultima guerra? duja, da burattino è diventato la masche- ra emblematica del Piemonte, da maschera ridanciana, il castigamatti dei difetti del- 31 GENNAIO: la società contemporanea, fino a trasfor- GIANDUIA AMBIVALENTE! marsi in un grande patriota del risorgi- mento italiano... C’è stata una serata dedicata a Gianduia, Che abbiamo tutti bisogno di sorridere per farlo conoscere meglio ai suoi com- qualche volta in più, è vero e ben venga paesani. Evviva! – Ma forse Gianduia che, Gianduia con i suoi lazzi, ma non faccia- a Callianetto ha il suo Ciabot, sta ridendo molo troppo serio, sennò sorridere che sotto i baffi, vedendo con quanta proso- piacere è?

EVIDIO E CAMILLO DUE “BASSI” PER IL CORO DI LASSÙ

E sì, nel giro di pochi mesi due “bassi” del nostro coro parrocchiale sono entrati nel coro dei cieli: Evidio e Camillo, compagni di leva 1925. Erano diversi di carattere, il primo di buona compagnia con la battutina pronta, ma più riservato, il secondo, il nonno per autonomasia, “cresciuto” all’ombra del nipote Enrico, più espansivo, scherzoso e sempre in perenne stato di buon umore. Per il coro parrocchiale sono state due perdite significative, proprio per i ruoli che ricoprivano... Due “bassi” in meno per noi, ma due in più per il coro di lassù, da dove, avranno un occhio di riguardo per noi, ritmando i nostri canti con la loro protezione. Resta la no- stalgia delle tante feste di Santa Cecilia trascorse insieme, cantando in Chiesa e poi in Casa Canonica, al pranzo innaffiato di allegria e spirito di... vino! Caro Evidio, caro Camillo, restiamo comunque uniti nell’Alleluia, per noi è l’Alleluia della strada, per voi è l’Alleluia della patria. A Dio! Elisa

19 Gianduja e amici in Chiesa. Gianduja al sò pais

Domenica 8 febbraio: Una giornata intera al paese delle sue radici... Così è tornato ancora una volta, in compagnia della sua Giacometta e delle Maschere Astigiane. La mattina ha partecipato alla Messa solenne in Chiesa parrocchiale, prestandosi per il servizio della Parola di Dio. È seguita la visita al vecchio Ciabot ’d Calianet. E do- po il pranzo il pomeriggio di festa coi ragazzi: un pomeriggio traboccante di presen- ze e di entusiasmo. L’ultima tappa, alla Casa di Riposo, per portare una nota di Al- legria e una parola di speranza ai cari Ospiti. Grazie, Gianduja!

Gianduja alla Casa di Riposo . RINGRAZIAMENTO

La fotografia mostra quelle che sono le per il loro apporto di preghiera e di servizio “forze in campo” della nostra comunità par- liturgico. Ringrazio i lettori e le lettrici della rocchiale: Catechiste, Animatori, Ministri parola di Dio, insieme ai Chierichetti. della Comunione, Rettori delle Chiese, ecc. A parte il fatto che, nell’occasione, erano • Ringrazio quelle persone che si dedica- semplicemente “forze... con le gambe sotto il no alla distribuzione della buona stampa, il tavolo”, intente a consumare la lauta cena settimanale “Famiglia Cristiana”, il Giorna- offerta dal Don, presso il Ristorante di Ro- lino Comunità in Cammino, la rivista del berto e di Paola, al Molinasso di Frinco, tut- “Rosario” e l’altra stampa cattolica in circo- tavia è un bel vedere lo stesso! lazione. Dicevo allora, a mo’ di battuta, «con una “potenza” simile, la parrocchia potrebbe in- • Ringrazio tutti i benefattori che nelle granare la quarta». circostanze diverse, sostengono le spese or- Ma di fatto, è così, o quasi...! dinarie e straordinarie destinate al culto, al- Colgo l’occasione per dire loro un grazie la manutenzione delle chiese, e alle iniziati- affettuoso per tutto quello che fanno nelle ri- ve benefiche della parrocchia. Ringrazio al- spettive mansioni... tresì tutti coloro che vogliono bene al Gior- Ma mi sia permesso di prolungare il mio nalino parrocchiale e lo sostengono, anche da grazie a quanti amano la Parrocchia, dando te- fuori paese, e sanno comunicare, quando ca- stimonianza della loro appartenenza e della lo- pita, le variazioni di indirizzo. ro fede, anche attraverso alcuni servizi ge- nerosi e concreti. • Ringrazio infine quelle persone che si preoccupano di avvertire in parrocchia delle • Ringrazio quanti provvedono alla cura eventuali situazioni di infermità e le degen- delle Chiese, i gruppi del paese, della Stazione ze ospedaliere per dare l’opportunità al par- e Serra Perno che, a turni settimanali, atten- roco o ai suoi rappresentanti, di visitare i ma- dono alla pulizia degli edifici di culto, colo- lati o almeno di pregare per loro. ro che donano fiori (sarebbe il caso che fos- sero di più) e coloro che, con mano esperta, Al di là della compiutezza di questo elen- li sistemano sugli altari. co, si comprenda il desiderio sincero di ar- rivare a tutti con il buon sentimento della • Ringrazio i Gruppi di animazione: la gratitudine, ricordando tuttavia che al Si- Caritas, l’Azione Cattolica degli adulti, gio- gnore non sfugge nulla di quanto facciamo di vani e ragazzi, i Cori e le loro guide esperte, bene e la ricompensa sicura viene soltanto da la Compagnia di Sant’Anna e del Rosario Lui. I soldi in... canon

DA DOVE VENGONO I SOLDI l’Istituto centrale Sostentamento Cle- ro (ICSC). Questo tipo di rimunera- L’argomento dei “soldi” suscita sempre zione è entrato in vigore nel 1989, a se- interesse insieme a qualche sospetto, tan- guito del nuovo Concordato tra lo Sta- to più quando il riferimento è alla Chiesa to italiano e la Chiesa. Da allora sono e ai preti. Le battute in proposito si spre- stati estinti i Benefici Parrocchiali (le cano, un po’ come le barzellette sui cara- Cascine dei parroci), le Congrue e la binieri. Chiesa ha scelto di essere sostenuta Vediamo un po’ di chiarire alcune cose. unicamente dai Cattolici con le quote 1) Il prete non viene pagato dalla Cu- dell’Otto per mille e le “offerte dedu- ria o dal Vaticano (non ne avrebbero cibili”. la possibilità!), ma direttamente o in- direttamente dai fedeli. La pensione di cui gode, posto che ne abbia rag- LO STIPENDIO DEI PRETI giunto il diritto, proviene dall’anzianità o dal frutto del suo lavoro. Nel mio In Italia sono 38.000 i Sacerdoti che caso, è la scuola di religione fatta per vengono “pagati” con un assegno mensile 20 anni. da parte dell’Istituto Centrale. La remu- nerazione è determinata da una serie di 2) Le offerte che vengono fatte in varie punti convenzionali, assegnati in ragione circostanze, sono a disposizione del- di parametri come l’età, la funzione svol- l’Ente Parrocchia (Chiese, Oratorio, ta, l’anzianità di servizio... Caritas, Giornalino, ecc.). Quindi le Si parte da una base uguale per tutti offerte che compaiono sul Giornalino che, attualmente è di 80 punti. Oltre a “Comunità in cammino” non sono di questa base si hanno punti aggiuntivi per proprietà del parroco, ma patrimonio oneri di ufficio supplementari o per parti- della Parrocchia. Ogni Chiesa ha il suo colari servizi svolti. libretto e il suo amministratore re- Non si può andare oltre i 141 punti. sponsabile. Ad ogni punto corrisponde un valore 3) L’offerta per la Santa Messa (gene- monetario con un adeguamento annuale; ralmente di 10 Euro) è personale del sa- quest’anno vale Euro 10,70, pari a 20.718 cerdote. Quando si celebrano più Mes- vecchie lire. se in un giorno, come di Domenica e C’è da dire che lo stipendio del sacer- in qualche altra occasione, l’offerta di dote in cura d’anime si avvale in primis di quelle Messe, chiamate “binate”, una “quota capitaria” mensile, che attual- dev’essere versata in Curia quando si mente è di Euro 0,07230 (140 lire) da verifica un cumulo di intenzioni, pos- prelevare dalla cassa parrocchiale e mol- sibili solo al sabato e alla domenica, il tiplicata per il numero dei parrocchiani. celebrante ha diritto alla sola offerta dei Vale l’esempio di Castell’Alfero dove 10 Euro. la popolazione “fiscale” è stata fissata dal- 4) Il Sacerdote tuttavia riceve un sussi- la Curia a 1750 persone, un numero che, dio mensile, che viene da Roma, dal- moltiplicato per Euro 0,07230, dà la som-

22 ££ nica! £ £ £ £

ma di Euro 126,53. Questo è il primo in- re la Chiesa di cui fanno parte, è abba- grediente dello stipendio. A questa cifra si stanza significativa. aggiunge il “sussidio romano” che non è L’altro canale segue il metodo delle of- uguale per tutti, ma è determinato da al- ferte deducibili. Si tratta di un contribu- tre eventuali risorse in possesso dei sa- to personale, più o meno consistente, fat- cerdoti. Sempre per stare con i piedi in ca- to con appositi moduli presenti in tutte le sa nostra, poiché il sottoscritto è titolare chiese e che lo Stato italiano permette di della “minima” della pensione Indapt, per dedurre dalle tasse fino a 1032,91 Euro al- l’insegnamento della Religione, presso la l’anno. Scuola Media Statale “G. B. De Rolandis” Dovrebbero essere queste risorse a ba- e di una pensione di anzianità, il “sussidio stare per sovvenire alle necessità del Cle- romano” è attualmente di Euro 516,53. ro italiano, in quanto quelle provenienti A questo punto, chi vuol fare i conti, è li- dall’Otto per mille servono alla costru- bero di farlo! zione delle nuove Chiese, alle opere di carità, alle attività di apostolato, ecc. Purtroppo la disponibilità degli italiani I FONDI DELL’ISTITUTO alle “offerte deducibili” è piuttosto scar- CENTRALE sa, il che costringe la Chiesa italiana a in- taccare il patrimonio dell’Otto per mille, L’Istituto centrale per il sostentamento onde offrire ai preti un adeguato e digni- del Clero italiano, per poter svolgere il toso sostegno in vista del servizio mora- suo ruolo, deve peter disporre delle risor- le e sociale che rendono alle comunità in se economiche necessarie. cui si trovano ad esercitare il loro mini- I canali per procurarsi queste risorse stero. sono due: il cosiddetto Otto per mille e le offerte deducibili. L’argomento trattato quindi, non ha lo L’Otto per mille è la quota che, in oc- scopo di “battere cassa” a beneficio del casione della denuncia dei redditi, con parroco di Castell’Alfero, ma quello di una firma sui moduli appositi, viene pilo- fare chiarezza su un tema importante e tata a beneficio della Chiesa e delle sue esi- delicato e di creare una mentalità più aper- genze. ta e solidale nei confronti delle esigenze Si sa che la percentuale degli italiani che anche economiche di tutta la Chiesa ita- scelgono questo sistema di sovvenziona- liana e dei suoi operatori pastorali.

LA CHIESA DEI POVERI «Al Concilio Vaticano si è parlato della Chiesa dei poveri... Che cosa significa? Che i Vescovi mettano giù la croce pettorale? Che i Parroci vadano a piedi e non più in macchina? Ma saranno poveri per questo? Io penso di no. Però che il parroco vada a visitare i malati, che il parroco abbia compassione dei poveri, che il parroco non metta i soldi da parte, ma dia volentieri a chi è nella miseria, questo la gente ha il diritto di pretenderlo». Papa Luciani Genitoriefigliindialogo «Dobbiamo parlarti!»

Questa frase, pronunciata spesso con un tono tra il seccato e il minaccioso, di solito non ottiene granché. Invece di avvicinare, allontana. È come pretendere di sintonizzare la radio prendendola a pugni. La sintonia si ottiene con attenzione e delicatezza.

L’obiettivo dei Genitori preoccupati che vogliono “parlare” ai figli è per ottenere qual- che cambiamento nella loro personalità. Ma come si può fare? I consigli servono a poco! Vale sempre il vecchio adagio “Il consiglio lo si può avere per niente, e vale altrettanto!”. Le decisioni preoconfezionate lasciano il tempo che tro- vano. Ogni decisione importante deve venire dal figlio. Deve volerlo da solo e farlo da solo, senza forzature o giustificazioni.

• Nel corso del colloquio i genitori debbono esporre ai figli tutte le possibili alternati- ve, sotto forma di suggerimenti, come il pescatore che lancia vari ripi di esche, aspettando a quale di esse abboccherà la trota. Molte sembreranno non aver effetto, ma altre verranno colte immediatamente dal figlio, che le depositerà nella sua mente. E tuttavia va tenuto in conto che ciò che i genitori vivono, credono e sono, vale sempre più dei consigli, del- le minacce e delle suppliche. È necessario capire la situazione in cui si dibatte il figlio. La comprensione del proble- ma opera di per sé una certa trasformazione nella personalità dei figli; serve ad illumi- nare quello che sentono, ma che non sanno esprimere. Si ottiene quando il figlio esplo- de in un “È proprio così!...”. Se poi uno dei genitori dicesse: “Ci sono passato anch’io...”. La sintonia sarebbe quasi totale. Genitori e figli non sono contendenti, ma alleati e soci nell’impresa della vita.

• Per ottenere una reale sintonia tra genitori e figli occorre quell’elemento raro che si chia- ma empatia. L’empatia dovrebbe essere la dote professionale dei genitori, come “senti- re dentro l’altro”. È la tattica del “cireneo”: i genitori che prendono su di sé il peso del figlio, rinunciano ad una parte della loro contentezza per assumere su di sé la sua infeli- cità. I figli quando si sentono veramente compresi, tendono a identificarsi con la volontà po- sitiva e costruttiva dei genitori. Per questo ogni colloquio deve finire con una decisa esor- tazione al coraggio.

• C’è un altro fattore che influenza la trasformazione del carattere: è l’utilizzazione del- la sofferenza. Per quanto si dica e si faccia, un essere umano non modificherà mai il suo modello di personalità fino a tanto che non sia costretto dalla sofferenza. Fortunatamen- te la ruota della vita gira senza sosta e porta la giusta quantità di dolore come penalità per ogni atteggiamento sbagliato. Qui emerge un principio utile: il genitore non dovrebbe alleviare la sofferenza del figlio

24 con analgesici di vario tipo (cedimenti, promesse, compromessi, elargizioni, ecc.), ma piut- tosto orientarla, canalizzandola in maniera costruttiva.

• Dopo un buon colloquio il figlio non deve essere necessariamente più contento di pri- ma. La pacca sulla spalla può far male e ritardare il superamento delle difficoltà. Un fi- glio dovrebbe uscire dal colloquio più coraggioso, pur con la consapevolezza che qual- cosa deve cambiare. Qualche volta al termine del colloquio, potrà anche sentire una rabbia profonda verso i genitori che hanno messo in luce scomode verità. Ma alla fine sentirà una profonda gra- titudine per l’aiuto ricevuto. A cura del Prof. Luigi Verrua

La compagnia del Rosario in pellegrinaggio ad Acqui

Sotto la guida della Zelatrice Leva Bettina, la Compagnia del Rosario con- tinua la sua storia e la sua testimonianza di amore e di devozione al Ro- sario di Maria. In occasione del Pellegrinaggio organizzato dai Padri Do- menicani ad Acqui Terme, ha partecipato il gruppo di parrocchiane che vedete in fotografia, tornate piene di entusiasmo e ben disposte a ripe- tere l’esperienza alla prossima avventura. Padre Minetti infatti è passa- to a trovarmi e a ripetere l’invito per il prossimo 1º maggio, a Costanzana di Vercelli. Sarebbe un buon inizio del mese mariano. Andiamo? Betti- na, raccogli le adesioni!

Il Santo Rosario non sia solo un oggetto devozionale da custodire in un cassetto o da appendere ad un chiodo, ma lo strumento che si consuma tra le mani, mentre le labbra scandiscono le Ave Maria e la mente con- templa i misteri della redenzione operata da Cristo. Sarà un segno me- no banale quando lo incroceranno attorno alle nostre dita inerte.

25 Anagrafe Parrocchiale

BATTESIMI • PASQUARIELLO LUCA, figlio di Massimo e di Marcuola Ben Claudia • SAPPA MICHELA, figlia di Roberto nato a Torino il 23 agosto e battezzato e di Occhiali Emi, nata ad Asti il 13 ago- il 7 dicembre. Padrini: Bosticco Lucia- sto e battezzata il 5 ottobre. Padrini: no e Pasquariello Dina. Sappa Fausto e Occhiali Elena. DEFUNTI

ZANIRATO VITTORIA CELOZZI LIDIA PIPPIONE CAMILLO ved. LONTIN in CAVAGNERO anni 78 anni 88 anni 63 deceduto il 17 novembre deceduta il 19 ottobre deceduta il 6 novembre

STEFFENINO ALBINO TOSETTO MATILDE ROCCO DOMENICO anni 92 anni 90 anni 73 deceduto il 29 novembre deceduta il 2 dicembre deceduto il 17 dicembre

26 DEFUNTI

ALUME VINCENZO PERISSINOTTO RINO MAZZOCCHI AMELIO anni 83 anni 78 anni 67 deceduto il 12 gennaio 2004 deceduto il 2 febbraio 2004 deceduto il 5 febbraio 2004

BALDASSO RINO MARCHIORI MARIO GIRIBALDI TERESA anni 78 anni 76 anni 87 deceduto il 12 febbraio 2004 deceduto il 23 febbraio 2004 deceduta il 15 ottobre

RICCORAND VINCENZO anni 90 deceduto il 27 ottobre ●

SPEDO LEONIDA FRANCO anni 80 deceduto il 14 febbraio 2004 AVIDANO PAOLO anni 68 ● deceduto il 2 marzo 2004

27 Collaborazione al 30 gennaio 2004

Pro Giornalino Pro Riscaldamento (Costo dell’ultimo numero, Euro 2810) (Costo riscaldamento 2003, Euro 3.955,00) Raviola Renzo (At) 25 - Fam. Giacobbe Ines (Ge) 35 - Pontacolone Giuseppe 30 - Pontacolone Zelinda 30 - Bossano Osvaldo 10 - Gamba Clara Perrone 30 - Gamba Verrua Luigi 50 - Mondanelli Angiolina 40 - Fea Luciano 60 Maria 15 - Conti Clementina (To) 20 - Fam. Pentore (To) 20 - Pane Antonietta 50 - Ravizza Luigi e Mario 50 - Cavallo Ma- - Cussotto Ettore (At) 20 - Piglia Gloria (To) 40 - Formaca ria 50 - Gamba Ida 100 - Caldera Giulio 40 - Franzolin Ma- Emilio (To) 20 - Pippione Giuseppina (To) 50 - Gavello Lui- rio 70 - Mondanelli Eugenio 30 - Pippione Luigi e Teresina gi (At) 20 - Cavallero Dario 20 - Menicacci Lidia (To) 50 - 50 - Calder Emma 50 - Brovero Renato 100 - Amerio Adriana Cardone Adriana (To) 15 - Macario Miranda (To) 10 - Mar- 50 - N.N. 100 - Balossino Piero e Roberta 50 - Pippione tinetto Mario (To) 25 - Garrone Silvio (To) 30 - Calder Ne- Clemente 40 - Cussotto Maddalena e Zia 100 - Caldera Pie- rina 25 - Cussotto Luciana 25 - Cussotto Palmina 25 - Cus- ra 50 - Gerolla Pierino 50 - Forno Maria 150 - Cussotto Et- sotto Gemma 25 - Cussotto Renato 25 - Besso Armanda (To) tore 20 - Pia Persona 25 - Voglino 50 - Gallione Li- 50 - Briveri Rosemma (Mi) 25 - Pippione Luigi e Teresina 40 dia 50 - Marello Adriana 50 - Barbero Angela 20 - Balbo Lui- - Ferrero Leonarda, Rocchetta T. 40 - Gallino Nino 10 - Ver- gi 30 - Perosino Enzo 50 - Tirone Teresio 50 - Ferraris Tere- sano Luigina in m. fratello Camillo 50 - Sanlorenzo Milena sina 50 - Dapavo Renzo 150 - Gamba Franco 50 - Scellino (At) 50 - Franceschin Giulio, Giaveno 25 - Gamba Ida 25 - Teresa 20 - Leva Giovanni 50 - Massano Romolo 50 - Vene- Conti Antonio (At) 20 - Amerio Adriana e fam. (To) 50 - O- zia Fede 30 - Bossano Valter 50 - Raviola Gino 30 - Spriano livero Albino (At) 25 - Balbo Rita 30 - Gamba Anna Maria Giovanni 50 - Vigna Luigina 100 - Ivaldi Daniela 40 - Bro- 20 - Fam. Piano 25 - N.N. (Ge) 40 - N.N. (To) 30 - Rainero vero Bruno 50 - Caldera Roberto e Paola 50 - Conti Jolanda Flavio (At) 30 - Amerio Mario (To) 100 - Donna Irma (At) 30 - Squarzino Alfredo 20 - Porporato Pietro 30 - Pippione 30 - Varbella Ernestina, Rivarolo (Ge) 15 - Borri Graziella, Clarina 30 - Steffenino Modesta 50 - Demichelis Giovanni 50 Pramosello 15 - Fam. Zumino (To) 50 - Steffenino Modesta - Rampone Luigina 50 - Sappa Elio 20 20 - Demicheli Giovanni 20 - Cardone Giovanni (To) 15 - Le- va Federico (At) 20 - Fam. Bechis Lo visone (To) 25 - Zuc- Pro Caritas Parrocchiale caio Eugenio 20 - Dott. Avidano Primo, Castagnole 50 - Fam. Lanfranco Squarzino, Velenzani 25 - Facchini Tirone Eu- Questue funerarie: fu Pippione Camillo 70 - fu Steffe- genia, Mortara 30 - Vigna Giampiero (At) 50 - Nosenzo Te- nino Albino 135 - Fu Tosetto Matilde 40 - fu Rocco Dome- resa 40 - Ruella Renzo 25 - Ravizza Franca (Moncalvo) 25 nico 30 - fu Perissinotto Rino 65 - fu Mazzocchi Amelio 80 - Iviglia Franca (Calliano) 50 - Morra Primo (To) 25 - Tirel- Offerte: In m. Elio, Macario Maria 50 - Franzolin lo Floriana 20 - Caldera Ida Giuseppina (At) 25 Pierina 20 - Caldera Vanda 25 - In m. Tina Tosetto 30 - In m. Rocco Domenico, Cavendi Ortensia 25 - N.N. 200 - Dapavo Pro Chiesa Parrocchiale Renzo 200 - Fassio Giovanni 20 In m. Leva Mariuccia, fratelli e sorelle 200 - Battesimo Pro Casa di Riposo di Sappa Michela, genitori 50 - Coscritti 1953, in festa 50 - Matrim. Marson Stefano e Cosa Mara 50 - Matrim. Danesi Leva Olga in m. Riccardo 25 - Piglia Gloria, in m. Mari- Federico e Paolin Sonia 200 - Matrim. Masoero Ugo e Vet- to Giuseppe 250 - In m. Calosso Elio 60 - In m. Avidano Al- tori Simona 100 - Avidano Giovanni 25 - In m. Barbero Evidio, bino 80 - In m. Tognin Olga 150 - Riunioni Condominio coscritti e cantori 65 - Occ. Laurea di Giaccone Eugenio 100 100 - In m. Beccaria Caterina 60 - In m. Mamma Angela, fami- glia Marchesi 50 - In m. Pippione Camillo, la cantoria 65 - Pro Chiesa Stazione In m. Cavagnero Lidia, marito 100 - Casa di Riposo 75 - In Per il riscaldamento: Bosco Luigi 30 - Cussotto Felice m. nonno Camillo, Iviglia Enrico 150 - In m. Steffenino Al- 30 - Gamba Rina 25 - Zoccarato Ottorino 25 - Gamba San- bino, fam. 100 - Corino Maria 50 - Battesimo Pasquariello Lu- drina 50 - Zappa Irma 30 - Tognin Sante 30 - Gonella Rosso ca, genitori 50 - In m. Zia Tina, nipote Verrua Luigi 100 - Mon- Alda 30 - Piccinini Giuseppe 30 - Avidano Luigina (Olla) 50 danelli Angiolina, per fiori 50 - Coscritti 1968, in festa 50 - - Bosco Aldo 30 - Cussotto Fulvia 30 - Reiteri Rina 25 - N.N. In m. Camillo, Elda e Carolina 10 - Leva Ottavio (At) 50 - Daf- 20 - Caldera Giuseppe 30 - Zamborlin Antonietta 30 fara Aldo, Trofarello 30 - Amerio Adriana (To) 100 - Pastro- ne Elsa 40 - Musso Franco, Candiolo 100 - In m. Rocco Do- Offerte ordinarie: Pane Antonietta (Pro Chiesa) 50 - menico, la fam. 100 - Elda, Casa di Riposo 20 - Classe 1930, Rita e Anna in memoria di zia Lidia 50 - Le amiche della Sta- in festa 50 - In m. Rocco Domenico, il 1930, 50 - Brovero Bru- zione ricordano Lidia 150 - In memoria defunti Stazione e Ca- no 50 - Caldera Giuseppe 50 - In m. Alume Vincenzo, figlie sotto 20 - In memoria di Lidia e Cugini 50 - Caldera Giuseppe 50 - Fam. Zunino (To) 200 - In m. Gibellino Francesco, la fa- 50 - Giulia Martinetto Caldera in memoria di Primo 50 - In miglia 100 - Franzolin Pierina 50 - Avidano Gigi, Al, in m. m. Avidano Paolo, Barrera Marco 50. Mamma Cesarina 100 - Corino Maria 50 - In m. Penasso Ric- cardo, coetanei, 40 - In m. Marchiori Mario, i cugini, cognata Ringrazio per la collaborazione e chiedo scusa per e- e nipoti 100 ventuali errori e omissioni.

28 2003 Rendiconti annuali

Chiesa Parrocchiale Chiesa San Sebastiano ENTRATE Entrate £ 395,00 Offerte ordinarie £ 19.328,56 Uscite £ 385,23 Benedizioni delle case £ 5.000,00 Questue festive £ 2.550,00 Attivo £ 9,77 Candele votive £ 1.300,00 Affitti fabbricati £ 4.735,00 Chiesa Madonna della Neve Totale £ 32.913,56 Entrate £ 690,58 USCITE Uscite £ 371,00 Riscaldamento £ 3.955,00 Attivo £ 319,58 Assicurazioni £ 3.035,70 Riparazione campane £ 2.040,00 Lavori in Canonica £ 3.150,00 Bollette luce £ 1.113,75 Caritas Parrocchiale Stipendi £ 2.029,80 Entrate £ 2.567,00 Riparaz. Impianti £ 3.180,70 Uscite £ 2.867,00 Tasse e tributi £ 1.136,20 Cancelleria £ 2.065,80 Passivo £ 350,00 Fiori £ 925,00 Percent. protesi Amplifon £ 1.500,00 Varie £ 2.995,00 Totale £ 28.576,25 GIORNATE Rimanenza in cassa £ 4.337,31 DI SOLIDARIETÀ Infanzia missionaria £ 500,00 Chiesa Serra Perno Pro Seminario £ 500,00 Entrate £ 1.074,00 Giornata pro Vita £ 335,00 Uscite £ 925,30 Pro Lebbrosi £ 130,00 Attivo £ 149,30 Quaresima di solidarietà £ 500,00 Festa Pace Ragazzi £ 150,00 Chiesa Stazione Pro Università £ 200,00 Carità del Papa £ 250,00 Giacenza 2002 £ 4.263,21 Adozioni missionarie £ 900,00 Entrate 2003 £ 12.877,76 Giornata Missionaria Totale £ 17.140,97 mondiale £ 1.000,00 Uscite 2003 £ 14.530,26 Inervento per Comunità Totale £ 28.576,75 le Patriarchi £ 190,00 Attivo £ 2.610,22 Avvento di fraternità £ 500,00 Padre Fernando Cagnin £ 400,00 Pro Comunità claustrali £ 600,00 Chiesa Confraternita Pro ragazzi di Cernobyll £ 650,00 Entrate £ 1.341,41 Pro Migrantes £ 150,00 Uscite £ 893,53 Pro «Gasera» £ 500,00 Attivo £ 447,88 Totale £ 7.455,00 Benedizione delledelle case PRIMA DI PASQUA DOPO LA PASQUA

• 23 marzo, martedì: Serra Perno, Co- • 13 aprile, martedì: Via De Rolandis, munità della Gasera e dintorni, fino al- Muraglia, Via Manzoni fino da Brove- la Quaglia. ro. • 24 marzo, mercoledì: Serra Perno, dal- • 14 aprile, mercoledì: Via Garibaldi, la vecchia scuola fino da Fornaca Fran- Piazza Mazzini, Via Roma, fino da Pa- cesco. strone. • 25 marzo, giovedì: Serra Perno, da A- • 15 aprile, giovedì: Via Amico, Via Mo- vidano Carla fino alla strada statale. riasco, Via Alfieri fin da Pentore, Via • 29 marzo, lunedì: Via Asti, dalla fa- Robino. miglia Girola alla famiglia Spriano. • 16 aprile, venerdì: Via Alfieri, da San- • 30 marzo, martedì: Via Asti, dalla fa- gion al condominio di piazza C. Batti- miglia Troisi alla Statale - Borgo Con- sti. tessi. • 19 aprile, lunedì: Via Pastrone, dalla • 31 marzo, mercoledì: Via Casale, dal- Lavanderia alla Crosa. la famiglia Tirone alla famiglia Ferrero. • 20 aprile, martedì: Cappelletta e Pan- • 2 aprile, venerdì: Via Fagiolo, Gatta, trovato fino da Barbero Paola. Moncestino, Faione, Barca, Castelletto. • 21 aprile, mercoledì: Poriano, Valle, Moncucco, Boana. • 22 aprile, giovedì: Regione Casotto, dal passaggio a livello, alla Nigutta. • 6 aprile, lunedì: Stazione, dalla fami- glia Carni, Via Casale, Viale Stazione. – La visita del Parroco avverrà • 27 aprile, martedì: Stazione, Via Val- sempre di pomeriggio con inizio le, dalla famiglia Di Girolamo a alle 14,30. • 28 aprile, mercoledì: Stazione, Via Ca- – A tutte le famiglie sarà offerto sale, Via Kennedy e Via Papa Giovanni. in omaggio il libro di Padre Pio, • 29 aprile, giovedì: Stazione, Via Stata- santo. le da Cerra alla fam. Ferrero Armanda. – Se per qualche famiglia occorre • 30 aprile, venerdì: Stazione, Via Statale, mutare orario e giorno, si prega di da Gambabotti al passaggio a livello. avvertire. • 4 maggio, martedì: Case sparse, Orto, – In attesa di incontrarsi, già vi Cascinetta, Fascetta, Balagna, Bricco. saluto e vi ringrazio della cortese • 5 maggio, mercoledì: Case sparse, Ca- ospitalità. scinot, Olla, Fraschin, Colombari, Rog- gera.

30 SIGNOR (È una preghiera in vernacolo piemontese scritta a mo’ di poesia dall’amico Ravizza Luciano della Valle)

Vorja, Signor, ciameti in piasì, Signore, io vorrei chiederti un favore, ma nen anmac per mi, ma non soltanto per me, in piasì, che el sia in segn ad Ti un favore che sia un segno di Te. Ti ’d-diraj che sime sempi qui a ciamè, E tu dirai che siamo sempre qui a chiedere che sima anmac bon a disturbè, e siamo solo capaci a disturbare, ma mi, a j’heu dilo che is piasì, ma io già l’ho detto che questo favore l’è nan anmac per mi, anche se capiss, non è solo per me, anche se comprendo che forsi dovrja essi mi a ’ncumansè. che dovrei essere io a cominciare.

Is piasì che vorja da ti, o me Signor, Questo favore che vorrei da Te, o Signore a l’è, che vorja voghi sa gent a ghignè, è di poter vedere la gente sorridere vorja voghi sa gent, che tuti i dì, la gente che tutti i giorni la travaja anden a si fabbrichi, lavora nelle fabbriche anden a si cantiè, anden si camp, nei cantieri e nei campi, essi pu’ alegr-a e pu’ contant, vorrei vederla più allegra e contenta essi contant, pirchè j’han strassivà contenta perché ha sudato, nan inutilment, non inutilmente, che col travaj e cola fatiga, perché quel lavoro e quella fatica a l’han nan fola an mala-veuja, non li ha fatti a malincuore, ma j’han fala quasi an ghignand, ma quasi sorridendo a Ti pensad. e pensando a Te.

Ti, o Signor, A Te Signore che cola cros, j’han fati portè, che sei stato costretto a portare la croce che l’era pì greva del mond, che era più pesante del mondo, pirchè cola cros, sima noj, perché quella croce siamo noi, noj, che sima qui a ciamè, noi che siamo qui a chiedere ’d feni ghignè. di farci sorridere. Signor, cherd ch’a t’abi capì, Signore, penso che avrai compreso che is mond l’ha dausogn ad Ti, che questo mondo ha bisogno di Te, che is mond, vanda tucc i di, questo mondo in cui tutti i giorni, n’ampico tancc che as’ peur nen dì; la gente si maltratta da non poter dire fami is piasì, Signor, cerca ’d capì fammi sto piacere, Signore, cerca di capire fa che si muru brut a j’abju da sparì, che i musi lunghi abbiano a scomparire e che doman, sviand-mi, e che domani, svegliandomi, a traeva tut il dì per tutti i dì, d’la gent che a ghigna ansima a mi. incontri gente che con me, sorrida così.

31 LA CASA DI RIPOSO “Tirone - Camana” DI CASTELL’ALFERO (AT)

compie 40 anni Sorta per merito delle famiglie Tirone e Camana, ampliata negli anni ’70 grazie al lascito del Col. Rossi, la Casa di Riposo è un’Istituzione Pubblica, accoglie attualmente 25 ospiti, dista 20 m dalla fermata della corriera e meno di mille dalla Stazione Ferroviaria.

Possiede un ampio parcheggio, una vasta area alberata preziosa contro la calura estiva e, all’interno, è dotata dei più moderni sistemi di ascensore ed elevatori per il superamento delle barriere architettoniche.

I tre pasti giornalieri sono concordati con gli esperti dell’Autorità Sanitaria, i momenti d’intrattenimento e di svago sono seguiti da amorevoli volontari.

La Direzione e il Personale, tutto altamente specializzato, Vi attendono per una visita a farVi conoscere così la vivibilità nelle strutture del nostro Ente.

Per informazioni recarsi a: Castell’Alfero (At) - Via Casale 12 oppure telefonare al seguente numero: 0141.204220

32 GITE E PELLEGRIN2004 AGGI

ᵫ PELLEGRINAGGI DIOCESANI AD OROPA: 17-20 GIUGNO – 17ª Giornata dei ragazzi – 18ª Giornata dei malati – 19ª Pellegrinaggio per tutti – 20ª Giornata dei giovani

ᵪ GITA IN PULLMAN: 22-25 GIUGNO – Arezzo, Camaldoli, La Verna, Il Tolentino, terra dell’arte, della religione e della gastronomia

ᵫ GITE DEI RAGAZZI, ANIMATORI E GENITORI per l’Estate Ragazzi – Gardaland, parco divertimenti, data da fissare – Ceriale Ligure, parco acquatico “Le Caravelle”, 26 agosto

ᵪ GITA DELLA RICONOSCENZA: 24 AGOSTO – Santuario di Re in Val Vigezzo

ᵫ GITA DEL GEMELLAGGIO: 22-24 OTTOBRE – La Française e dintorni

N.B. In sede competente si sta prospettando la possibilità di una trasvolata dell’Atlan- tico per raggiungere alcune comunità di piemontesi dell’Argentina e portare loro il sa- luto e la solidarietà della terra natìa. Il viaggio sarebbe previsto per il mese di Gennaio 2005... Diciamo soltanto: «Se son rose, fioriranno!». SERVIZI PUBBLICI • MUNICIPIO UFFICI COMUNALI - Piazza Castello - Tel. 0141.20.41.27 / 0141.20.43.16 • PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO - Don Piero Gagliardi - Piazza Castello 11 Tel. 0141.20.41.00 • UFFICIALE SANITARIO - Dott. Bonino - Calliano - Tel. 0141.92.86.11 • CARABINIERI - CASERMA A PORTOCOMARO - Piazza Marconi - Tel. 0141.20.21.133 • GUARDIA MEDICA - CALLIANO - Tel. 0141.92.84.44 • SERVIZIO SANITARIO - Dott. Dapavo - Tel. 0141.20.41.51 Dott. Avidano - Tel. 0141.20.43.96 - Dott. Dresda - Tel. 0141.20.41.16 Dott. Tirone Mario - Tel. 0141.40.59.20 - Dott. Tirone Antonio - Tel. 0141.20.47.36 • FARMACIA - Dott. Benso A. - Piazza Mazzini - Tel. 0141.20.41.40 • Sezione CROCE ROSSA - Via Pastrone - Tel. 0141.20.48.42 • SCUOLA MEDIA STATALE - Via Casale 97 - Tel. 0141.20.41.72 • CASA DI RIPOSO - Via Casale 12 - Tel. 0141.20.42.20 • ASILO INFANTILE - Via De Rolandis 15 - Tel. 0141.20.41.55 • UFFICIO POSTALE - Via Roma 23 - Tel. 0141.20.41.45 • CASSA DI RISPARMIO DI ASTI - Via Roma 21 - Tel. 0141.40.51.04 • POMPE FUNEBRI «LA CATTOLICA» - Viarengo - Mossino - Tel. 0141.30.264 Asti

Copertina: foto Franco Gamba e Doriano Zanco

Per inviare offerte servirsi del C.C.P. n.12096145 intestato a Don PIETRO GAGLIARDI, parroco di Castell’Alfero (Asti).

Sped. in Abbon. Post. con agevolaz. di cui al comma 20/c, art. 2 della legge 662/96 - Filiale di Asti. Aut. Trib. di Asti 14-10-1997 - Dirett. respons. Don Vittorio Croce. Stampa: Scuola Grafica Salesiana - Torino.

Per mancato recapito restituire al Mittente: Parrocchia SS. Pietro e Paolo - Piazza Castello,11 - 14033 Castell’Alfero (AT) che si impegna a pagare la tassa dovuta.