SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 2 LO/MI P M A w P A P S e E w r R R S i w o T I I L O d

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S A N G U E i Alfonso Signorini per la Fondazione Malattie del Sangue

enza Destina il tuo 5xMILLE all' eccell o livello, assistenziale, la formazione di alt rca biolo- “l’innovazione terapeutica e la rice omi e le gica per le leucemie, linfomi, miel

altre malattie del sangue.

tariato e Nella casella "Sostegno del volon rative di “ delle altre organizzazioni non luc ione dei utilità sociale [...]" della dichiaraz ie del redditi, indica Fondazione Malatt 50 Sangue Onlus - C.F. 974870601

Alfonso Signorini

Fondazione Malattie del Sangue Onlus Ematologia Ospedale Niguarda tel. 02 64 25 891 - 02 29 51 13 41 piazza Ospedale Maggiore, 3 | 20162 Milano www.malattiedelsangue.org piazzale Carlo Maciachini, 11 | 20159 Milano Ematos è la rivista di FMS Onlus, la fondazione che contribuisce in modo determinante a rendere l'Ematologia di Niguarda aprile 2018 un centro d'eccellenza per la cura di leucemie, linfomi, mielomi e delle altre malattie del sangue. 037 5 Marc Chagall (foto: Wikipedia) 14 Direttore Responsabile: Michele Nichelatti Direttore Scientifico: Enrica Morra 4 hanno collaborato a questo numero : Roberto Biscardini, Alessandra Bossi, Marco Brusati, Paola D’Amico, Enrica Morra, Michele 18 Nichelatti, Alessandra Trojani

Progetto grafico e impaginazione Andrea Albanese 8 Editore Fondazione Malattie del Sangue Onlus 6 per la promozione della ricerca e per il progresso nel trattamento delle leucemie e delle altre malattie del sangue D.L. 04/12/97 n. 460/97 art. 10 comma 8 10 iscritta al Registro Regionale del Volontariato Sezione provinciale di Milano MI-567 Decreto 15/04/11 n. 754 editoriale | di Enrica Morra ...... 2 Sedi Piazzale Carlo Maciachini 11 scoperte | di Paola D’Amico 20159 – Milano c/o Ematologia il dinosauro venuto dal Canada ...... 4 ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda da rivedere Piazza Ospedale Maggiore 3 20162 – Milano il leone d’inverno ...... 5 C. F. 97487060150 Telefoni 02 64 25 891 - 02 29 511 341 da riascoltare www.malattiedelsangue.org Jacqueline du Pré ...... [email protected] 6 come i medici ematologi hanno fatto squadra dieci candeline per la REL ...... 8 Creative Commons alcuni diritti sono riservati nostro servizio speciale I contenuti di Ematos possono essere modificati, la Macroglobulinemia di Waldenström vista da Steven Treon ...... ottimizzati e utilizzati, con citazione della fonte, 10 come base per altre opere non commerciali da distribuirsi esclusivamente con licenza identica o arte, comunicazione, emozioni | di Alessandra Bossi equivalente a questa. un altro modo di osservare l’arte: equilibrismi ...... 14 Foto istockphoto.com tesori nascosti | di Roberto Biscardini Nicola Vaglia Ledino Pozzetti riaprire i Navigli per dare ai milanesi una città più bella ...... Wikipedia 18

Stampa Maingraf Srl rubriche Bresso (MI) Registro periodici del Tribunale di Milano n. 646 fundraising del 17/11/03 cinque per mille ...... 24 Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/04 n. 46) Art. macroglobulinemia di Waldenström: incontro a Milano . . 25 notizie dal mondo scientifico 1 comma 2 DBC Milano ma quanti universi ci sono? . . . 20 26 Questa è una rivista distribuita gratuitamente, un lascito può cambiare ...... edita da una ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale), ed al cui interno il nostro sostegno in corso al Niguarda ...... 44 letti per voi ...... 3 possono apparire immagini tratte dal web e che, giochi per la mente ...... 29 per quanto ci risulta, sono di pubblico dominio. Tuttavia, se la loro pubblicazione violasse even - tuali diritti d'autore, scusandoci fin d'ora, vi pre - per il lettore: ghiamo di inviare una mail a: Hai ricevuto Ematos tramite posta in quanto sei tra gli amici e sostenitori di FMS Onlus. È un modo per dirti [email protected] GRAZIE per il tuo aiuto e il tuo affetto, e per tenerti aggiornato sui risultati dell'associazione. Qualora non fossi e provvederemo ad attribuirne i crediti al deten - più interessato a riceverlo scrivi a [email protected] o telefona allo 02 64 25 891 tore del copyright. “

editoriale

l 2018 è un anno importante per tutti noi. L’As - sociazione e la Fondazione Malattie del San - di Enrica Morra gue sono una cosa sola. Preceduta da ol - tre un anno di lavoro complesso, dal punto di vista degli adempimenti normativi e burocratici, dal 1 febbraio si è concretizzata la fusione delle due Iistituzioni. Come vi avevamo antici - pato lo scorso anno, le due entità per - seguivano “finalità complementari e in ca. Ma la ricerca non ha valore eco - parte sovrapponibili”. Esse hanno “sem - nomico. Va fatta, punto. Abbiamo tro - pre operato di concerto e seguendo linee di vato insieme i soldi. Per i letti nuovi, per azioni comuni”. La fusione è motivata dalla rifare le camere (sterili, finalmente), per i la - volontà di perseguire obiettivi di ottimizzazione del boratori. I primi soldi veri ce li ha dati una banca nel patrimonio tangibile e intangibile delle due entità, 2003, per il primo laboratorio avanzato. Poi ci sono di miglioramento dell’aspetto organizzativo, di ri - state le donazioni dei pazienti guariti, quelli delle fa - sparmio dei costi di gestione. miglie di chi non ce l’ha fatta. Poi gli eventi, spetta - Il termine fusione (dal latino fundere = unire) in fi - coli concerti maratone. E’ quello che qualcuno ha de - sica sintetizza l’aggregazione dei nuclei di atomi finito fundraising creativo. Abbiamo deciso di rac - leggeri. Ed è un processo dal quale si sprigiona cogliere i tappi. Perché servono tantissimi soldi per energia in grande quantità. Dopo la reazione, infat - studiare e curare le forme tumorali del sangue, cioè ti, la massa dei nuovi nuclei non è uguale a quella dei leucemie, linfomi e mielomi. Poi ci sono le aplasie nuclei di partenza, ma un po’ inferiore. Quello che midollari, le malattie dell'emostasi e della coagula - manca si è convertito in energia, come stabilisce zione, e le anemie. Quindi cene di autofinanziamen - una famosissima equazione di Einstein. Una diva - to, appelli ai Rotary, e telefonate alla disperata. gazione certo. Un parallelismo che mi serve per far Dieci anni fa, da Niguarda è nata la spinta per co - meglio comprendere l’essenza di questo processo struire la REL alla quale dedichiamo ampio spazio avviato. Abbiamo scelto una strada che ci potesse in questo numero. La Rete Ematologica Lombarda dare nuova energia per affrontare le sfide di oggi e aveva una mission non facile: coniugare i bisogni domani. Per guardare sempre avanti, non accon - del paziente, la sua qualità di vita, l’accessibilità e tentandoci di quello che abbiamo costruito alle no - l’efficacia delle cure, con l’efficienza globale del si - stre spalle. stema e il buon uso delle risorse disponibili, sia in Ho spesso ripetuto quando mi è capitato di essere in - termini di appropriatezza sia di equità distributiva. tervistata che “la ricerca costa cara”. Lo sanno bene Il coordinamento, sia dal punto di vista clinico sia coloro che da molti anni ci aiutano a raccogliere fon - organizzativo, fra le strutture sanitarie della rete. di, pazienti, medici, gente guarita che vuole dare Possiamo dire oggi che è una missione compiuta. una mano, e che è il motore di tutta questa faccenda. Il dipartimento di Ematologia di Niguarda, dove abbiamo mosso i primi passi, non ha rapporti con l'università, quindi non accede ai fondi per la ricer - Ho spesso ripetuto quando mi è capitato di essere in - ca. Ecco perché è stato necessario creare un sistema tervistata che “la ricerca costa cara”. Lo sanno bene coloro di autofinanziamento. Un campo in cui, ne siete te - “che da molti anni ci aiutano a raccogliere fondi, pazienti, me - stimoni, la fantasia non ha limiti.

Ho più d’una volta raccontato di quando sono arri - dici, gente guarita che vuole dare una mano, e che è il motore vata a Niguarda nel 1994. Mi sono trovata un repar - to così povero, con 16 letti e due bagni. Un posto dove di tutta questa faccenda. Il dipartimento di Ematologia di Ni - spesso si veniva a morire. Un reparto in uno degli guarda, dove abbiamo mosso i primi passi, non ha rapporti ospedali più grandi d’Italia dove non si faceva ricer - “ con l'università, quindi non accede ai fondi per la ricerca. Ec - co perché è stato necessario creare un sistema di autofinan - ziamento. Un campo in cui, ne siete testimoni, la fantasia non ha limiti.

2 ematos • 037 letti per voi

Anniversario fatale ( Bring the jubilee ) Ward Moore (Mondadori, 5.90 €)

osì come esiste l’utopia (nessun luo - l’elettricità, le città sono illuminate dai lam - go), esiste anche l’ ucronia (nessun pioni a gas, e gli aeroplani non li conosce nes - tempo), una corrente della fanta - suno; ovviamente la schiavitù non è stata abo - scienza che narra di “cosa sarebbe lita, e tutta l’Unione è infestata dalle scorri - successo se…”. Anniversario fatale è bande della Legione Confederata, una specie uno dei capolavori riconosciuti dell’ucronia, di Ku Klux Klan, ma più “ruspante”, per così di - scritto da Ward Moore nel 1953. Siamo negli re. UCsa degli anni 40; circa 70 anni prima, durante Questo è lo sfondo in cui si svolge la storia di la battaglia di Gettysburg i Confederati aveva - Hodgins McCormick, un ragazzino che lascia no occupato la collina di Little Round Top, e la vita senza speranza della campagna per an - grazie a questa mossa avevano vinto sia la bat - dare a lavorare in un piccolo negozio di libri taglia, sia la guerra di secessione. Gli Stati Uni - che si trova in una New York crepuscolare e di - ti, eredi della sconfitta unionista, sono ridotti sperata, che raggiunge a piedi camminando ad un territorio molto limitato, praticamente per molti giorni dalla fattoria dei genitori. Il la - solo la fascia degli stati confinanti con il Cana - voro gli consente di leggere dei libri e di studia - da, e sono in preda ad una violentissima crisi re la storia, fino ad arrivare alla possibilità di economica, con un’inflazione galoppante e scrivere dei libri di successo e di fare un viaggio con gli enormi debiti di guerra ancora da paga - nel tempo per seguire dal vivo proprio la bat - re agli Stati Confederati, che nel frattempo si taglia di Gettysburg… sono impadroniti anche di tutta l’America del Sud. L’esito della guerra ha rallentato la rivo - luzione industriale; pressoché sconosciuta

La svastica sul sole ( The man in the high castle ) Philip Dick (Fanucci, 16.00 €)

uesto romanzo che Philip Dick (quello di Blade Run - preparando il terreno per la già ner , per intenderci), ha scritto nel 1962, e che l’anno pianificata invasione nazista dopo ha vinto il premio Hugo (una sorta di Nobel per degli stati del pacifico, per la letteratura fantascientifica), è probabilmente il più strapparli al Giappone e fare di noto e forse anche il più cervellotico (data la trama) te - tutti gli ex Usa un’unica colonia sto ucronico. È ambientato negli Stati Uniti del secondo dopo - tedesca. guerra, divisi in tre parti, perché gli Stati Uniti e tutti i loro alleati Ma anche Cinnadella, è un lQa guerra l'hanno persa. Gli stati del pacifico sono un’unica repub - agente segreto dei nazisti: il suo blica governata dai giapponesi, mentre gli stati atlantici sono go - compito è trovare e uccidere Hawthorne Abendsen, un autore di vernati dai nazisti; tra loro ci sono gli stati delle Montagne Roc - fantascienza che vive in una specie di castello fortificato, e che ha ciose, una specie di repubblica fantoccio che serve solo da cusci - appena scritto un best-seller dal titolo La cavalletta non si alzerà netto tra i due. più , in cui parla di un mondo in cui la seconda guerra mondiale è Non esiste un vero protagonista, a parte forse la persona citata nel terminata con la vittoria degli alleati, e la conseguente sconfitta titolo originale. La trama è collettiva e coinvolge vari personaggi: di tedeschi e giapponesi… Non è il caso di svelare il finale, voluta - Tagomi, un diplomatico giapponese, Childan, un antiquario na - mente interlocutorio (la trama sarebbe dovuta continuare in un zista, Frink un orafo ebreo e McCarthy, il suo socio, Juliana la ex secondo romanzo, che però Dick non è mai riuscito a scrivere); moglie di Frink, che insegna in una palestra in Colorado e che si è basti ricordare che da questo libro è stata tratta la serie di telefilm invaghita di Joe Cinnadella, camionista di origini italiane, e infine The Man in the High Castle , attualmente trasmessi dal canale te - Baynes, un commerciante svedese, che in realtà è una spia che sta levisivo di Amazon.

ematos • 037 3 scoperte di Paola D’Amico problemi alle ossa il dinosauro venuto dal Canada TAC al Policlinico di Milano ed esami istologici a Bonn per capire di quali malattie potesse avere sofferto in vita il lucertolone da 4 tonnennate

n vita doveva pesare quasi quat - tro tonnellate, quanto un elefan - te indiano. Ed era lungo otto me - tri il Griposauro (Gryposaurus notabilis), ritrovato durante gli scavi nelle selvagge badlands canade - si, negli anni Venti del secolo scorso, da uIna spedizione guidata dal Paleonto - logo americano George F.Sternberg. Le sue ossa arrivarono a Milano chiuse in dodici casse di legno pesanti 1900 chilogrammi. Il Museo di Storia Naturale era uscito a pezzi dai bombardamenti angloame - ricani della seconda guerra mondiale. Molte delle sue collezioni erano andate irrimediabilmente perdute. Fu il con - servatore di paleontologia Vittorio Vialli, nonno del Gianluca ex calciato - re, ad avere l'idea di uno scambio: pesci fossili in cambio di quelle ossa scoperte Cranio di Gryposaurus - ph: Roland Tanglao - Wikipedia CC BY 2.0 nella Dinosaur Park Formation in Al - berta (Canada) da John Abbot durante la spedizione condotta da Le sue ossa raccontano una vita spericolata e ricca di vicissitudini. C'è Sternberg per conto del Fiekd Museum di Chicago. Reperti che erano per esempio una costola che, dopo essersi rotta, si rinsaldò alla pro - stati ritenuti poco interessanti dai colleghi americani e giunsero a Mi - pria vertebra dorsale producendo un anomalo callo osseo, e immagi - lano, nell'ottobre del 1958, ancora imballati nei vecchi giornali, tra niamo procurandogli non poco dolore. «Questi animali combatteva - cui alcune pagine di una edizione del Chicago Sunday Tribune datata no prendendosi a spallate», spiega Cristiano Dal Sasso, Paleontologo 6 agosto 1922, a conferma della provenienza del Griposauro dallo sca - del Museo milanese che ha firmato la ricerca pubblicata nelle «Me - vo di Abbot e Sternberg. morie della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di In occasione del 180 esimo compleanno del Museo milanese, a quasi storia naturale», insieme ai paleontologi Simone Maganuco, Filippo un secolo dalla scoperta dei testi di Griposauro, un team di paleonto - Bertazzi (Università di Bruxelles), Matteo Fabbri (Università di Yale) logi italiani ha deciso di riesaminare lo scheletro in modo più appro - e del paleoartista Fabio Manucci (Geo-Model). fondito ed è arrivato così ad importanti scoperte. Il fossile, infatti, è L’«osteosclerosi» indotta da frattura è una prova che il Griposauro in uno scheletro parziale del dinosauro erbivoro appartenente al grup - età adulta subì un forte trauma alla cassa toracica. Sopravvisse ad uno po degli adrosauri, detti anche dinosauri a becco d’anatra. Visse nel scontro forse con un rivale della sua specie. E poi lo scheletro presenta Nord America nel Cretaceo superiore. Dunque 76 milioni di anni fa. una profonda cavità della parte anteriore della mandibola, probabile Erano dinosauri con una andatura prevalentemente quadrupede, ma conseguenza di una osteomielite, cioè di una grave infezione ossea. potevano anche alzarsi e correre sulle sole zampe posteriori. Infine una vertebra della coda subì una frattura che si rinsaldò male, Le ossa sono state riesaminate una ad una ricorrendo a moderne tec - si ipotizza a causa di una «iperostosi scheletrica idiomatica diffusa» niche diagnostiche — tac con il team della Fondazione IRCCS Cà oppure di un «emangioma», cioè una proliferazione dei tessuti va - Grande Ospedale Maggiore Policlinico ed esami istologici con l’uni - scolari, un tumore benigno degli adrosauri che si formava in regioni versità di Bonn in Germania — i paleontologi hanno scoperto che scheletriche sottoposte a stress. Fratture, infezioni, tumori nelle ossa l’esemplare aveva sofferto di almeno quattro patologie. ci raccontano che il Griposauro si ammalava dunque come noi.

4 ematos • 037 da rivedere il leone d’inverno anthony Harvey (aVco Embassy Pictures, 1968)

La vita del re Enrico II Plantageneto, fondatore e uno dei massimi esponenti della dinastia normanna dei conti d’Anjou (gli stessi che troveremo a Napoli col nome storpiato in D’Angiò) che ha regnato sull’In - ghilterra per tre secoli direttamente o con i rami cadetti degli York e dei Lancaster, fino alla morte di Ric - cardo III (quello gobbo e cattivissimo).

nrico è impersonato da un Peter Eleonora) una giovane amante, ma Alais O’Toole (1932-2013) in stato di doveva andare in sposa all’erede al trono, grazia, mentre la parte della mo - quindi Filippo chiede la restituzione della glie Eleonora d’Aquitania è affida - dote di Alais, o il matrimonio immediato ta a Katharine Hepburn (1907- con l’erede. Enrico, a questo punto, decide 2003), e qui già si può sottolineare una cu - di dare Alais in sposa a Riccardo, e chiede riosità quasi unica: la Hepburn, così come nel frattempo ad Eleonora di dare l’Aqui - lEa cugina Audrey, era una discen - dente dei Plantageneti, e quindi nel film interpreta la parte di una sua lontanissima ava. Altra cu - Il film ha vinto 3 oscar (migliore attrice pro - riosità, ma di portata parecchio tagonista, migliore sceneggiatura, migliore minore, riguarda O’Toole, che assume la parte di re Enrico per colonna sonora) e ha avuto 4 nomination la seconda volta dopo averlo in - (miglior attore protagonista, miglior film, terpretato nel film Becket del 1964. migliore regia, migliori costumi) ed è stato Altri interpreti di rilievo sono un premiato con due golden globe. giovanissimo Anthony Hopkins (che all’epoca era sorprendente - mente grassottello) nella parte di Riccardo tania a Giovanni, in cambio della sua liber - “Cuor di Leone” (il figlio primogenito di tà, ma quando Riccardo si accorge che Enrico ed Eleonora), mentre un Nigel Ter - quello del padre è solo uno stratagemma ry da oscar interpreta il principe Giovanni politico, si rifiuta di sposare Alais, con cui “Senzaterra” (il figlio più giovane, che a di - Enrico organizza un nuovo matrimonio scapito delle varie leggende alla Robin Ho - solo per un maligno sberleffo a Eleonora. od, è stato un re niente male, dato che ha Giovanni congiura col terzo fratello Gof - concesso la prima costituzione della storia fredo e con Filippo, ma Enrico lo viene a protagonista, migliore sceneggiatura, mi - dell’occidente). Notevole anche la prova di sapere: è intenzionato a condannare a gliore colonna sonora) e ha avuto 4 nomi - Timothy Dalton (si fa fatica a capire che lui morte tutti i tre figli, ma poi ci ripensa e li nation (miglior attore protagonista, mi - sarà uno dei futuri 007, tanto è giovane), lascia liberi, ma deve rinunciare anche al - glior film, migliore regia, migliori costumi) nella parte del re francese Filippo il Bello. l’idea di avere dei figli da Alais, perché ed è stato premiato con due golden globe La vicenda, intricatissima, si svolge duran - questi sarebbero costantemente minaccia - (miglior film e migliore attore protagoni - te il Natale del 1183, nel castello d’Anjou a ti dai figli di Eleonora per accaparrarsi la sta). Nel 2003, ne è stato fatto un remake Chinon, in Normandia (i re Plantageneti successione al trono. televisivo con lo stesso titolo, interpretato non vivevano in Inghilterra, ma nel nord Il film ha vinto 3 oscar (migliore attrice da Glenn Close e Patrick Stewart. della Francia). Il re, non più giovane, e preoccupato per la successione dinastica, vorrebbe lasciare il trono al figlio predilet - I ricordi di Anthony Hopkins https://www.youtube.com/watch?v=u9oqfQQBfuA to Giovanni, mentre Eleonora (da lungo tempo prigioniera e liberata solo per il pe - riodo delle festività), tiene le parti di Ric - cardo. Enrico nel frattempo ha trovato in Alais, la sorellastra di Filippo (re di Fran - Il trailer originale del film www.imdb.com/title/tt0063227/videoplayer/vi4105569561?ref_=tt_pv_vi_aiv_2 cia e figlio di Luigi VII, il primo marito di

ematos • 037 5 da riascoltare

J(Parlocphoqne u- Wearnleir cnlasesic s,d 20u17) Pré

Una raccolta di 5 album (in vinile) che è una vera chicca per chiunque ami Jacqueline du Pré, una persona ma - gnifica, una donna allegra, solare, irresistibile, dotata di un talento infinito e di una incredibile e fragile bellez - za, inarrivabile virtuosa del violoncello, genio puro, genio assoluto: questo cofanetto contiene alcune delle sue incisioni migliori, tra cui la celeberrima esecuzione del concerto in Mi minore di Elgar.

acqueline nasce a Oxford in Inghilter - ra, seconda di tre fratelli, il 26 gennaio 1945, da Derek, funzionario ammni - strativo di lontane origini francesi, e da Iris Greep, una pianista polacca, che è stata anche la sua primissima inse - gnante: la sua madrina è Ismena Holland, cJhe la amerà follemente per tutta la vita (le regalerà, tra gli altri strumenti, due violon - celli Stradivari e un Guarneri del Gesù). A 4 anni, Jacqueline sente il suono di un violon - cello alla radio e le giunge l’ispirazione: vuo - le quello strumento, ed i genitori la accon - tentano subito; prende immediatamente le - zioni, a 6 anni si esibisce in pubblico per la prima volta, e ad 8 compare in televisione. A 10 anni è allieva di William Pleeth, a 15 si sposta in Svizzera per studiare con Pablo Ca - sals, e a 17 vola a Mosca per studiare con Mstislav Rostropovich, in pratica è allieva dei migliori violoncellisti del mondo. Esordisce come solista alla Royal Festival Hall nel 62, eseguendo il concerto in Mi mi - nore di Edward Elgar; tre anni dopo, nel 65, incide lo stesso concerto con la London Symphony Orchestra, diretta da John Bar - birolli (il primo vinile di questa raccolta), ot - tenendo fama planetaria e le lodi dello stes - so Elgar, che riconosce l’esecuzione della du Pré come definitiva: mai nessuno potrebbe suonarla meglio di lei. Nel 66 conosce il pia - nista , che sposerà nel 67, a Gerusalemme, al Muro del Pianto; assie - me al marito e con , e Pinchas Zukerman (stiamo parlan - do di cinque esecutori ai vertici mondiali di piano, cello, violino, basso e viola), forma uno dei migliori ensemble (anzi, forse il mi -

6 ematos • 037 Jacqueline nasce a Oxford in Inghilterra, seconda di tre fratelli, il 26 gennaio 1945, da Derek, funzionario ammnistrativo di lon - tane origini francesi, e da Iris Greep, una pianista polacca, che è stata anche la sua primissima insegnante: la sua madrina è Ismena Holland, che la amerà follemente per tutta la vita (le re - galerà, tra gli altri strumenti, due violoncelli Stradivari e un Guarneri del Gesù). A 4 anni, Jacqueline sente il suono di un vio - loncello alla radio e le giunge l’ispirazione: vuole quello stru - mento, ed i genitori la accontentano subito; prende immediata - mente lezioni, a 6 anni si esibisce in pubblico per la prima volta, e ad 8 compare in televisione. A 10 anni è allieva di William Pleeth, a 15 si sposta in Svizzera per studiare con Pablo Casals, e a 17 vola a Mosca per studiare con Mstislav Rostropovich

gliore) di musica da camera di tutti i tempi, note da cui sembra di riconoscere il tra i cui pezzi forti si ricorda il quintetto La Take the “A” train di Duke Ellington, Esordisce come solista alla Royal Festi - trota di la cui esecuzione al - mentre Jacqueline imita perfetta - la Queen Elizabeth Hall a Londra, nel 69, è mente (lei, magrolina, ginger e len - val Hall nel 62, eseguendo il concerto stata il soggetto di un lungometraggio rea - tigginosa) il contrabbassista Charlie in Mi minore di Edward Elgar; tre anni lizzato da Christopher Nupen. In questo Mingus (che era grande e grosso, e dopo, nel 65, incide lo stesso concerto film, colpisce un brevissimo backstage in cui nero), poi Metha e Perlman suonano i musicisti si esibiscono in un meraviglioso assieme, con un unico violino, le pri - con la London Symphony Orchestra, di - cazzeggio : prima Metha e Perlman accen - me note del concerto in Mi minore di retta da John Barbirolli (il primo vinile nano al Volo del calabrone di Rimskij-Kor - Mendelssohn: Metha muove l’ar - di questa raccolta), ottenendo fama sakov, poi Perlman (che ancora oggi è anche chetto e Perlman diteggia. Si capisce un eccellente violinista jazz) intona alcune che tra questi musicisti c’è molto di planetaria e le lodi dello stesso Elgar, più che una sempli - che riconosce l’esecuzione della du Pré ce collaborazione; come definitiva: mai nessuno potrebbe peccato che inter - venga Barenboim a suonarla meglio di lei. Nel 66 conosce il richiamarli all’ordi - pianista Daniel Barenboim, che sposerà Quintetto “la Trota” di Schubert ne perché il concer - nel 67, a Gerusalemme, al Muro del (il film intero) to deve iniziare. www.youtube.com/watch?v=b8-H0r0iL6Q A parte qualche cri - Pianto. si famigliare (ci sa - ranno infedeltà co - Qualche minuto di niugali sia da parte sua, sia prova a dedicarsi all’insegnamento, ma il meraviglioso cazzeggio – soprattutto – da parte del declino fisico è inarrestabile. Può muoversi www.youtube.com/watch?v=vFw-zDkD3Gs marito), non mancherebbe solo su una sedia a rotelle, ed i trattamenti niente a Jacqueline per di - farmacologici cui si sottopone la fanno in - ventare ancora più grande, grassare a dismisura, rendendola quasi irri - ma nel 1971 inizia a perdere conoscibile. La salute continua a peggiora - Un tributo progressivamente la sensi - re, e Jacqueline muore nel 1987, a soli 42 an - www.youtube.com/watch?v=mvPza4XosW4 bilità nelle dita delle mani, ni e con tutta una vita musicale ancora da - e la diagnosi, che arriva al - vanti a sé. Un lutto assolutamente incolma - cuni mesi dopo, è terribile: bile per la cultura mondiale: i suoi strumenti sclerosi multipla, in una sono ora nelle mani dei violoncellisti Yo-Yo Jacqueline Du Pré e il concerto forma estremamente ag - Ma, Kyril Zlotnikov e Nina Kotova, ma la sua per violoncello di Elgar gressiva. A soli 28 anni de - eredità artistica non la potrà raccogliere www.youtube.com/watch?v=G5J4eTWj0a0 ve rinunciare a suonare: nessuno.

ematos • 037 7 come i medici ematologi hanno fatto squadra

dai siileenzi,c e daill e pcaurae allna redte dei spelciialinsti de ella rpegioene r la

Da un’intuizione che invitava gli esperti a lavorare e met - tere insieme le conoscenze è nata una organizzazione per - fetta che ogni giorno mette in campo una “potenza di fuo - co” contro bersagli insidiosi e difficili da colpire: le malat - tie ematologiche, patologie sottostimate per decenni, che gli specialisti hanno portato sotto i riflettori, dando loro via via sempre più dignità.

8 ematos • 037 di Paola d’Amico

Ebbe coraggio , negli anni Settanta, Arthur Miller a portare sul set una potente storia d’amore che vince su tutto ma viene stroncata, improvvisamente, dalla morte per leuce - mia della protagonista. Per la loro interpretazione in Love Story i giovanissimi Ali Mac - Graw, nei panni di Jennifer, e Ryan O’Neal in quelli di Oliver, vinsero il David di Dona - REL tello nel ’71. Quel film senza lieto fine fece incetta di premi e nomination, dagli Oscar ai Golden Globe. Sbancò i botteghini e commosse intere generazioni .

llora, come sarebbe stato per mol - sistenziali (PDTA) omogenei di elevato va - tie del sangue, qualunque sia il grado di ti anni a seguire, le malattie ema - lore scientifico”. complessità terapeutica richiesto dalla sua tologiche facevano paura. “Se ne In sintesi, ciò avrebbe significato poter of - patologia”, precisa la Enrica Morra. parlava poco”, conferma Enrica frire le cure al massimo livello a tutti, por - Morra, il medico ematologo che tare in periferia l’eccellenza, “garantire a LE COMMISSIONI TECNICHE nel 2007 ha messo le basi per unire le forze tutti l’accesso sia a farmaci sia a procedure Il cuore del progetto, il motore, sono le di tutti gli specialisti attivi in Lombardia. ad alta complessità”. “commissioni tecniche di lavoro”. Le com - SAono trascorsi due lustri. La REL (Rete La REL nasce dunque nel febbraio 2008, missioni lavorano ognuna su un tema spe - Ematologica Lombarda), che allora era in per decisione della giunta regionale lom - cifico, la terapia cellulare, la leucemia acuta embrione, spegne dieci candeline. barda, con l’obiettivo di “costruire una rete ecc. Da un’intuizione (“Senza un network, una tra tutti i centri ospedalieri della regione Il modello funziona. Ed è da questo lavoro rete, si rischia di disperdere, frantumare in Lombardia impegnati nella cura delle ma - sistematico che nascono, poi, i registri di mille rivoli ogni piccolo passo fatto in avan - lattie del sangue quali leucemie, linfomi, patologia, o meglio gli “archivi”, cruciali ti”, spiega Morra), che invitava gli esperti a mielomi, anemie, patologie emorragiche e per “stimare l’incidenza e la prevalenza del - lavorare e mettere insieme le conoscenze, è trombotiche”. le patologie - continua l’esperta -, per stu - nata una organizzazione perfetta che ogni Alla luce dei nuovi scenari terapeutici, ca - diare le correlazioni, i fattori di rischio, giorno mette in campo una “potenza di fuo - ratterizzati dalla disponibilità di farmaci mettere a punto i percorsi diagnostico tera - co” contro bersagli insidiosi e difficili da innovativi molto efficaci, la REL doveva ga - peutici”. colpire: le malattie ematologiche, patolo - rantire ai cittadini lombardi pari opportu - gie sottostimate per decenni, che gli specia - nità di cura e appropriatezza di interventi in LA STAGIONE DEI NUOVI FARMACI listi hanno portato sotto i riflettori, dando tutte le strutture sanitarie collegate: 107 Gli anni in cui la REL vede la luce sono an - loro via via sempre più dignità. centri in tutto di cui 12 divisioni specialisti - che quelli cruciali per l’arrivo di terapia in - Enrica Morra ha “visto guarire la prima leu - che di Ematologia, dette di Terzo livello, in novative, del trapianto autologo, di nuovi cemia acuta”, ricorda oggi con emozione, grado di effettuare tutte le fasi diagnostiche farmaci come la Talidomide o il Glivec che ripercorrendo i nuovi traguardi raggiunti terapeutiche e assistenziali per le leucemie cambierà la storia della leucemia cronica o grazie alla ricerca e agli studi clinici, ai nuo - acute, i linfomi aggressivi e i mielomi, com - gli anticorpi monoclonali, come il Rituxi - vi farmaci, ai protocolli di cura, all’unione prendenti le terapie ad alte dosi e il trapian - mab che ha cambiato la storia delle malattie delle forze. Il primo germoglio fu un “Grup - to di cellule staminali sia autologo sia allo - linfomatose. “Di fronte a questi scenari po di Approfondimento Tecnico (GAT) na - genico. straordinari era fondamentale evitare la to dal basso, spontaneo”. aggiunge la dotto - “Non c’era un modello, neppure in altri frammentazione”, dice Enrica Morra, che è ressa Morra, che è stata a lungo direttore paesi europei. Siamo stati dei pionieri, i pri - il coordinatore scientifico della REL. del dipartimento Emato-oncologico del - mi a disegnare un percorso che oggi con - La Rete fa scuola, forma i nuovi specialisti, l’ospedale Niguarda di Milano. “Venne at - sente ad ogni cittadino lombardo di accede - costruisce i PDTA, indica la via per il miglior tivato dai rappresentanti della direzione re con tempestività e in completa sicurezza utilizzo dei vecchi e nuovi farmaci, monito - sanitaria con i direttori delle strutture com - alle moderne modalità di cura per le malat - ra i risultati. plesse di Ematologia pubbliche e private accreditate della Regione Lombardia”. Obiettivo numero uno la ricerca ossessiva di “appropriatezza” nelle cure e nell’ap - proccio ai nuovi farmaci, ma anche “ampli - ficare la rete e aumentare la platea dei pa - zienti”, così da portare l’attività e la compe - tenza dei medici ematologi in tutta la Re - gione, far dialogare “i poli di alta specialità con i centri periferici e garantire a tutti i pa - www.rel-lombardia.net zienti Percorsi Diagnostico Terapeutici As -

ematos • 037 9 nostro servizio speciale la Macroglobulinemia di Waldenström uno dei leader mondiali della ricerca su questa malattia ci parla delle sue esperienze e delle sue speranze

uando ha deciso di dedicare la sua vita alla ricerca sulla Macroglobulinemia di Waldenström (WM)? C’è stato qualche fattore, qualche motivo specifico che le ha fatto propendere per questa scelta? Ken Anderson, a quei tempi mio mentore, mi chiese di parlare ai pa - zienti con la Macroglobulinemia di Waldenström ad un meeting del QGruppo Supporto Pazienti, perché era convinto che fossi tagliato per fare lo speaker. Mi chiese di parlare di un “nuovo farmaco”, il Rituxi - mab, su cui stavamo lavorando e avevamo utilizzato per trattare il nostro primo paziente. Quel paziente stava eccezionalmente bene in quel periodo in cui le altre terapie per la Macroglobulinemia di Wal - denström non funzionavano molto bene. A quel meeting partecipa - rono più di 150 pazienti con i familiari per avere informazioni sul Ri - tuximab, e su cosa si stesse facendo per la malattia. Fui veramente sorpreso da quanti pazienti vennero da tutte le aree orientali degli Stati Uniti e dal Canada per quel meeting. Non c'era molto da dire se non parlare del Rituximab, poiché si conosceva pochissimo della ma - lattia. Tutto ciò mi preoccupava, e in particolare sapere che pochis - simi stavano lavorando sulla Macroglobulinemia di Waldenström. I pazienti che vennero al meeting mi dissero che volevano “adottarmi” e che volevano fare di tutto per raccogliere fondi per la mia ricerca. Ken Anderson mi incoraggiava sempre di più a lavorare sulla malat - tia e mi mise a disposizione un laboratorio e una struttura clinica per coltivare questo mio interesse. Credo che l'adozione fu un successo, e sono davvero soddisfatto di tutto il lavoro e i traguardi ottenuti per curare la malattia.

Prima di occuparsi della WM, aveva mai pensato di svolge - re un altro tipo di lavoro? Pensa che avrebbe avuto succes - so in qualche altra area di attività? Io e la mia famiglia lavoravamo nell’ambito del settore immobiliare. Avevamo una grande azienda ma mi mancava qualcosa. Ero molto curioso e amavo la scienza. Sono felice di essere stato capace di intra -

10 ematos • 037 Intervista a cura di Alessandra Trojani Biologo, Specialista in Genetica Medica - SC di Ematologia Ospedale Niguarda Ca' Granda, Milano vista da Steven Treon

Tutti quelli che lavorano nel campo della medicina ac - cademica incontrano delle sfide a un certo punto del loro percorso. La mia arrivò quando mi chiesero di chiudere il Bing Center perché il nostro Istituto aveva problemi finanziari che derivavano dalla crisi econo - mica. Eravamo nel pieno del nostro progetto di analiz -

prendere una carriera di successo nella ricerca zare l’intero genoma, e non volevamo rinunciare nel scientifica. Sono certo che mi sarebbe piaciuto momento in cui stavamo per scoprire le basi genomi - diventare un imprenditore nel settore immobi - che della WM. Molti dei nostri scienziati furono licen - liare, ma quello che faccio è molto più importan - te. ziati e il dispiacere di perderli fu enorme. Ma nel pieno della crisi, il nostro benefattore medico Peter Bing e Avrebbe mai pensato di diventare, un giorno, uno dei massimi punti di riferi - la Fondazione Internazionale sulla Macroglobulinemia mento internazionali nel settore della di Waldenström (IWMF) ci procurarono un finanzia - WM? Come sta vivendo questa situazione mento per continuare i nostri studi. Riuscimmo a far - di grande responsabilità, ma anche di grande soddisfazione personale e pro - cela e il progetto di analizzare l’intero genoma fu un fessionale? successo. Sinceramente, sono uno dei tanti qui al Bing Center che lavorano per cercare di sconfiggere la Macroglobulinemia di Waldenström. C'è un che ciò accadesse di nuovo e questo mi portò a scoprire la causa prin - gran dinamismo al Bing Center. Abbiamo tal - cipale della malattia. mente tante persone energiche qui e ci ritenia - mo molto fortunati di lavorare con persone for - Quali sono stati i momenti più entusiasmanti della sua car - midabili di tutto il mondo. Far lavorare scienzia - riera? ti e medici in sinergia, penso che sia “l'ingredien - La scoperta della mutazione MYD88 nella WM! Pensare che una sola te segreto” per riuscire a combattere la malattia. mutazione nel gene MYD88 fosse presente nel 95% dei pazienti è sta - ta una scoperta eccezionale. Sapere che finalmente avevamo un tar - Quando ha iniziato a fare ricercar sulla get sul quale potevamo focalizzarci per lo sviluppo di nuovi farmaci, WM, quali erano le terapie disponibili, e è stato il momento più entusiasmante. Sono stato felicissimo il gior - qual era l’aspettativa di vita per i pazienti no in cui questa scoperta è stata pubblicata sul New England Journal affetti da WM? of Medicine. Quando iniziai a lavorare sulla WM, l'aspettati - va di vita era di 3-5 anni, ed i farmaci causavano Nel corso della sua carriera di ricercatore ha affrontato an - tossicità: ricordo di aver perso un paziente gio - che dei momenti difficili? E, se sì, come li ha superati? vane per gli effetti tossici della chemioterapia. Tutti quelli che lavorano nel campo della medicina accademica in - Ero sconcertato ma la sua famiglia mi ricordò contrano delle sfide a un certo punto del loro percorso. La mia arrivò che avevamo fatto del nostro meglio. Non mi ba - quando mi chiesero di chiudere il Bing Center perché il nostro Isti - stava accettare questa conclusione. Non volevo tuto aveva problemi finanziari che derivavano dalla crisi economica.

ematos • 037 11 Treon con alcuni collaboratori

Eravamo nel pieno del nostro progetto di analizzare l’intero genoma, Ha un ricordo particolare di qualche suo paziente? Qual - e non volevamo rinunciare nel momento in cui stavamo per scoprire cuno di loro le ha insegnato qualcosa? le basi genomiche della WM. Molti dei nostri scienziati furono licen - Jan Waldenström pensava che i nostri grandi insegnanti sono i nostri ziati e il dispiacere di perderli fu enorme. Ma nel pieno della crisi, il pazienti. Ai tempi in cui si conosceva così poco della WM, cercai di nostro benefattore medico Peter Bing e la Fondazione Internaziona - imparare dalle persone che conoscevano meglio la malattia, i pazien - le sulla Macroglobulinemia di Waldenström (IWMF) ci procurarono ti. Mi impressionò osservare la disponibilità’ dei pazienti a donare il un finanziamento per continuare i nostri studi. Riuscimmo a farcela loro tempo e vedere quanto fossero determinati a fare quello che po - e il progetto di analizzare l’intero genoma fu un successo. tevano per contribuire a fare la differenza. Ascoltare i pazienti oggi, ti aiuta a capire quali esperienze di vita hanno saputo affrontare gra - zie all’apporto terapeutico che abbiamo contribuito a sviluppare per curare la Macroglobulinemia di Waldenström. Jan Waldenström pensava che i nostri grandi inse - Esiste uno stile di vita che lei consiglierebbe ai pazienti ma - gnanti sono i nostri pazienti. Ai tempi in cui si cono - lati di WM? sceva così poco della WM, cercai di imparare dalle Dico sempre ai miei pazienti di perseguire uno stile di vita che sia lo stesso di una persona che voglia vivere una vita lunga, normale e sa - persone che conoscevano meglio la malattia, i pazien - na. Non c'è necessità di pensarla diversamente. ti. Mi impressionò osservare la disponibilità’ dei pa - Ha qualche messaggio per tutti i pazienti di WM? zienti a donare il loro tempo e vedere quanto fossero Guariremo la Macroglobulinemia di Waldenström durante il perio - determinati a fare quello che potevano per contribuire do della nostra vita.

a fare la differenza. Ascoltare i pazienti oggi, ti aiuta a L’Associazione Malattie del Sangue (AMS), ora rimpiazza - capire quali esperienze di vita hanno saputo affronta - ta dalla Fondazione Malattie del Sangue (FMS) ha sempre supportato la ricerca italiana sulla WM. Oggi, la Fondazio - re grazie all’apporto terapeutico che abbiamo contri - ne Malattie del Sangue vuole sensibilizzare le istituzioni pubbliche italiane, come la Rete Ematologica Lombarda, buito a sviluppare per curare la Macroglobulinemia di per promuovere il finanziamento della ricerca sulla WM. Waldenström. Sappiamo che la International Waldenström’s Macroglo - bulinemia Foundation supporta i pazienti con WM finan -

12 ematos • 037 intervista a Steven Treon

Al Dana Farber Center di Boston

Il WM Clinic Team

ziando le ricerche che dovrebbero individuare una tera - pia: ma il governo americano è sensibile alle problemati - I fondi pubblici per la ricerca sulla malattia sono mol - che della WM? I fondi pubblici per la ricerca sulla malattia sono molto pochi, trat - to pochi. Siamo grati ai nostri pazienti, alle loro fami - tandosi di una malattia relativamente rara. Siamo grati ai nostri pa - glie, alla IWMF e alla Leukemia and Lymphoma Socie - zienti, alle loro famiglie, alla IWMF e alla Leukemia and Lymphoma Society poiché sostengono la nostra ricerca scientifica di base. Rin - ty poiché sostengono la nostra ricerca scientifica di graziamo anche le imprese farmaceutiche perché insieme abbiamo base. Ringraziamo anche le imprese farmaceutiche reso possibili i trials clinici. Ottenere finanziamenti per nuovi farma - perché insieme abbiamo reso possibili i trials clinici. ci è stata una sfida; abbiamo lavorato sodo al Bing Center affinché i pazienti di tutto il mondo potessero non solo conoscere nuove tera - Ottenere finanziamenti per nuovi farmaci è stata una pie, ma potessero anche accedervi. sfida; abbiamo lavorato sodo al Bing Center affinché i

Lei gira il mondo contribuendo a diffondere le ultime sco - pazienti di tutto il mondo potessero non solo conosce - perte sulla WM e comunicandole ai medici e ai pazienti di re nuove terapie, ma potessero anche accedervi. tanti Paesi: ma le rimane qualcosa di queste esperienze quando ritorna a casa? E, se sì, quali sono le quali sono le cose più utili che le rimangono dentro? I ricercatori che hanno maggiore successo sono quelli che rimangono Qualche esperienza nuova la porto a casa con me, sempre! La moda - focalizzati e determinati a risolvere il problema indipendentemente lità con cui ciascun Paese si prende cura dei pazienti con la Macro - dal tempo necessario. globulinemia di Waldenström rappresenta per me un incredibile op - portunità di imparare delle cose nuove. È importante tener conto di Quando non lavora, qual è il suo hobby preferito? queste differenze poiché influenzano le terapie e il modo di prendersi Mi piace volare, sono un pilota privato. Ci vogliono molte competen - cura dei pazienti. ze per volare e ammiro sinceramente i piloti per tutto ciò che fanno per volare in sicurezza. Quali sono le qualità che deve avere un “giovane ricercato - re” per diventare un “bravo ricercatore”? Un sogno nel cassetto? Molta curiosità e tanta pazienza, e senza mai perdere di vista il tra - Nessun sogno nel cassetto, ma sono molto orgoglioso nel vedere guardo finale. Ci sono molti momenti di sconforto ma curiosità e in - quanti giovani scienziati e medici sono motivati nel lavorare nella ri - novazione ci consentiranno sempre di superare problemi e ostacoli. cerca sulla WM. La loro tenacia mi fa andare avanti tutti i giorni!

ematos • 037 13 arte, comunicazione, emozioni

l’equilibrio, sinonimo di ordine e simmetria ma anche di stabilità: uno stato un altro modo di osser Molto semplice assecondare lo stilisticamente corretto , l’uniforme di un ordine globale; non c’è più bisogno di riflettere, nessuna scelta da fare poiché altri lo fanno per noi , così facilmente le nostre emozioni , impegnate a rimanere nei “ranghi”, si svuotano . di Alessandra Bossi Architetto

Kandinskij - Composizione VII (1913) Kandinskij - Jaune Rouge Bleu (1925)

Kandinskij - Bilanciamento (1942) Chagall - Il cavallo del circo (1964)

14 ematos • 037 di quiete. Ma ne siamo veramente convinti? vare l’arte: equilibrismi er Marc Chagall la rigidità risulta - va un concetto teorico troppo li - mitante per questo era solito so - stenere: “ Mi tuffo nelle mie rifles - sioni e volo al di sopra del mondo ” e, ancora rivolgendo una supplica a Dio, lo interpellava così: P“Rivelami il mio cammino. Non vorrei esse - re come gli altri; io voglio vedere un mondo nuovo. Colui che cammina è il creatore poi - ché il suo percorso è invenzione ”. E allora che tutto sia in perfetto dis-equili - brio , uno spazio di massima libertà dove la folle creatività feconda le idee e la vita. Così ho sempre immaginato vivere, spesso come una “nota stonata” in un coro dove la melo - dia delle emozioni ha sempre la meglio. Paragono il raggiungimento dell’equilibrio alla solitudine di due spirali, si vicine eppure distanti: perfette ed eterne; spiarli qui intese come rappresentazione di movimento, in continuo moto di creazione e con esse l’uni - verso diventa vera armonia. Chagall e Picasso - immagine: Wikipedia Proprio la spirale sembra voler rappresen - tare l’equilibrio nello squilibrio : possiede la grande capacità di mantenere la sua forma tornare sui nostri passi. Allora anche la vita nella sua crescita asimmetrica, cresce solo ed il suo disequilibrio diviene una spirale in ad una estremità. Aumentando non cambia espansione, dove la giusta distanza consen - forma ma si amplia sempre più e la distanza te di guardare e guardarsi con infinita gra - tra un giro e i successivi aumenta con pro - zia. porzione costante allontanandosi dalla sua Se si osservano e analizzano alcuni scenari origine. dell’arte pittorica ed architettonica moder - Questo apparente senso di incompiuto pos - na | contemporanea ci si accorge facilmente siede una propria spiccata regolarità. Una come il concetto di equilibrio sia stato total - matrice in grado di guidare e organizzare il mente trasformato in un nuovo e personale disordine, una linea che si avvolge su se stes - dis-equilibrio e come con esso, siano nati sa espandendosi nel generare nuova vita. nuovi scenari per l’uomo. Si pensi all’opera Proviamo ad immaginare in tutto questo un di Picasso, Klimt, Modigliani, Chagall, Kan - nuovo simbolo e un nuovo canone di bellez - dinskij, …; artisti il cui lavoro molto fu criti - za: il diverso, l’inusuale . Ancora una volta cato, dai più percepito come caos, disordine, proviamo a distogliere la nostra attenzione quasi una scomposizione mentale. da ciò che ci è noto, obbligato, e proviamo a Perfezione e imperfezione: paradossalmen - credere che la perfezione sia data non dai so - te il “bello” oggi è sempre più diventato im - liti canoni simmetrici; ma da un sistema perfezione, disequilibrio e con l’arte possia - aperto e in divenire capace di permettere di mo sempre più imparare ad amare i punti allontanare il nostro sguardo per non farci deboli trasformandoli in punti di forza, così Picasso - Marie Thérèse Walter ritratto (1937)

ematos • 037 15 arte, comunicazione, emozioni

in alto: Spirale logaritmica - in basso: Spirale logaritmica nella conchiglia di un Nautilus Picasso - Nudo verde, foglie e frutta, Marie Thérèse Walter (1932)

Kandinskij - Rosso in forma appuntita (1925) le opere ricche di apparente disarmonia quotidianità, giocate sulla dualità dell’attra - zanne erano i protagonisti dello spazio. proprie di alcuni periodi artistici, racconta - zione-repulsione eppure Picasso possiede “La matematica è l’alfabeto in cui Dio ha no con Picasso, Klimt e Modigliani donne una profonda conoscenza della figura uma - scritto l’Universo. La filosofia naturale è ricche di irregolarità ma immense per forza na, soprattutto quella femminile, sceglie scritta in questo grandissimo libro che con - e grazia anche se, imperfette. tuttavia di ritrarre le sue donne non solo nel tinuamente ci sta aperto innanzi agli occhi, Nei ritratti fatti da Picasso a Dora Maar e a modo in cui le vede e osserva, ma anche nel io dico l’universo, ma non si può intendere Marie-Thérèse Walter l’uso della geometria modo in cui le conosce. Adotta così una me - se prima non s’impara a intender la lingua nella visione cubista di un viso spigoloso e scolanza di queste diverse prospettive per e conoscer i caratteri nei quali è scritto. Egli scomposto sfida ogni convenzione del bello rovesciare il codificato sistema di composi - è scritto in lingua matematica, e i caratteri e simmetrico per far emergere con coraggio zione e di bellezza per rappresentare la viso - son triangoli, cerchi ed altre figure geome - il brutto delle zone d’ombra. Con questi ri - ne simultanea: sovrapponendo differenti triche, senza i quali mezzi è impossibile a in - tratti Picasso va oltre se stesso e oltre l’idea immagini dello stesso dettaglio consente tenderne umanamente parola; senza que - classica della bellezza e così il suo sentimen - all’osservatore di vivere la realtà come una sti è un aggirarsi vanamente per un oscuro to trova mezzi nuovi di espressione. I ritratti successione di sequenze, possibili nella re - labirinto.” (Galileo Galilei) sono una serie di prospettive mutevoli, equi - altà, solo girando attorno ad essi. Poter dar conto ad una scelta è un modo di librismi di frammenti di visione che solo in - L’arte si era frammentata, aveva percorso accedere alla creatività così la geometria ne sieme rappresentano la totalità di un’unica nuove strade fino ad acquisire nuove pro - diviene, se non intuitivamente, il vero pro - esperienza visiva. Le sue donne sembrano spettive, nuove forme. Il cilindro, il cono e la cesso creativo. Molte forme artistiche custo - malinconiche fantasie sugli eventi della sfera, come aveva anticipato il maestro Cé - discono verità impercettibili al primo sguar -

16 ematos • 037 arte, comunicazione, emozioni

Picasso - Le Chandail jaune, Dora Maar (1939) Picasso - Il sogno, Marie Thérèse Walter (1932) Picasso - Donna che piange, Dora Maar (1937)

skij riesce a superare la rappresentazione dell’immagine esprimendo nelle sue tele una “dimensione spirituale” usando stru - menti come il colore e le forme. Li usa volu - tamente nella loro pura astrattezza e bidi - mensionalità distinguendo tra colori caldi e colori freddi distribuendoli nelle sue “com - posizioni” su assi obliqui che suddividono lo spazio: in Kandinskij la “diagonale” diviene il nuovo asse di riferimento, un nuovo esem - pio di equilibrio. Kandinskij con la sua pittura astratta genera un colloquio fra ciò che è reale e l’immagina - rio: la realtà e il sogno. Un modo per cancel - lare voci e suoni e farci apprezzare il silenzio e ancor di più rappresenta un suono nel si - lenzio raccontato proprio dai segni sulla te - la, qui una membrana sensibile su cui com - bina i pigmenti. Anche Chagall rappresenta coi suoi soggetti Picasso - Dora Maar (1937) Picasso - Femme en vert, Dora Maar (1944) irreali, gli erranti funamboli , la volontà di dare un ordine, avanzando un passo dopo do che trovano spunto proprio nell’osserva - Ma non sempre l’equilibrio diviene un sino - l’altro da un capo all’altro della vita sfidando zione delle forme esistenti in natura. Ricer - nimo di simmetria assiale, infatti in arte le leggi dell’equilibrio; lanciarsi in sperico - care numeri, figure e proporzioni fa parte equilibrio non coincide sempre col portare late acrobazie quasi a volersi staccare dalla del processo creativo stesso che conduce ordine è ritmo, vigore spesso il risultato di realtà e giungere così in un’altra dimensione all’organizzazione dello spazio, forse un una confusione visiva e la lotta che si instau - dove non esistono regole: un universo sotto - modo di riconoscere all’arte l’appartenenza ra tra la forma pittorica ed il vigore del mo - sopra, un mondo rovesciato, una vita in dis- al mondo della ragione. vimento squilibrato e caotico; cosi Kandin - equilibrio: un altrove non tanto lontano. Nelle opere dedicate al Circo, Chagall pos - siede in sé l’arte del funambolo, dipinge avanzando tratto dopo tratto, segno dopo “Ci sono due specie di persone. segno sul filo della bellezza, ha la capacità di Ci sono quelli che vivono, giocano e muoiono. adagiare una storia su tela elevandosi nel complicato equilibrio del linguaggio pittori - E ci sono quelli che si tengono in equilibrio sul crinale della vita. co: aiutandosi dal bilanciere che è il suo pen - Ci sono gli attori. nello. La vera complessità per lui è far si che la sua E ci sono i funamboli” pittura vive ogni giorno dell’altezza del pro - (M. Fermine) prio sogno, per non scendere mai dalla cor - da dell’immaginazione.

ematos • 037 17 tesori nascosti

un vecchio progetto, sempre attuale riaprire i Navigli per dare ai di Roberto Biscardini come era e per dare una forma urbana al futuro: Presidente dell’Associazione Riaprire i Navigli Riscoprire Milano un’opera straordinaria e di eccezionale rilevanza per costruire la nuova antissime città al mondo stanno, proprio in questi anni, pensando di Milano del 2030 ricostruire la propria immagine puntando su ingenti investimenti tratta, come avveniva vent’anni fa, di pian - A poche settimane dalla sua scomparsa, ci che riguardano l’ambiente e il mi - tare qualche albero in più, migliorare l’arre - sembra doveroso ricordare la figura di Gillo glioramento della propria qualità urbana. do urbano con piccole aree di sosta, panchi - Dorfles che ci ha lasciato all’età di 107 anni. La prospettiva è quella della trasformazione ne e via dicendo, ma di realizzare interventi Con lui condividiamo l’idea che riaprire i Tdella città post-industriale e post-terziaria strutturali per cambiare il volto stesso della Navigli oggi non può rappresentare alla ri - in città “naturale”. Per avere città meno con - città, il suo uso e la sua percezione. proposizione nostalgica dei Navigli del pas - gestionate, con meno traffico, con minore È in questa logica che pensammo dieci anni sato. densità nei centri urbani, meno conurbate al fa di riaprire i Navigli a Milano, da Cassina Non possono essere quindi riprogettati in loro intorno e nelle periferie. de’ Pomm alla Darsena, per riaprire quelli modo “pittoresco”, come siamo abituati a Città più verdi e con nuovi paesaggi. che furono chiusi tra il 1929 e gli anni ’60. Ot - vederli nelle cartoline in banco e nero dei Il salto di qualità è il passaggio da una logica to chilometri in Milano, tratto centrale della primi ‘900, ma come un’opera strategica per di miglioramento “effimero”, fatto di una grande rete regionale dei Navigli Lombardi, il futuro. moltitudine di interventi pur importanti ma per collegare il Lago di Como, nel ramo di È un progetto che, attraverso la riproposi - non strutturali, ad interventi strategici di Lecco, all’Adda e a Milano. E da Milano, at - zione dell’acqua, ha l’ambizione di diventa - notevole rilevanza. Quelli in grado di cam - traverso il Naviglio Pavese, raggiungere il re l’elemento centrale di una nuova moder - biare la qualità della città e del vivere. Non si Ticino, il Po e l’Adriatico. nità, un progetto che coglie il senso del biso -

18 ematos • 037 gno diffuso di nuovo paesaggio e di nuovo ambiente. Un progetto che riscopre Milano città più vivibile, Milano città d’acqua, Mila - no città bella. E riscopre, guardando al futu - ro, la Milano che fin dai tempi dei romani è nata sull’acqua ed è stata attraversata non solo dai Navigli ma da numerosi altri corsi d’acqua visibili a cielo aperto fino alla fine del ‘800. Un progetto per Milano, ma anche per la grande “città Lombardia”, che valorizza il rapporto tra città e campagna, quasi a por - tare dentro Milano i bellissimi paesaggi che stanno intorno all’Adda e alla Martesana. www.riaprireinavigli.it I paesaggi leonardeschi della “Madonna delle rocce”, insieme ai paesaggi rurali delle cascine lombarde, per restituire quella che oggi è la “cerchia dei Navigli”, strada conge - Trezzo a Cassano d’Adda, a Gorgonzola, cambiare completamente faccia. Poi riapri - stionata e trafficata, al valore e alla bellezza Cernusco e altri ancora. remo la Conca dell’Incoronata che è ancora dell’acqua. A sud di Milano immaginiamoci di godere lì, sana e salva, fin dai tempi di Leonardo. Ri - Certo. Si tratta di sacrificare il traffico urba - del paesaggio riqualificato del Naviglio Pa - tornerà il grande bacino d’acqua al “Tom - no, già destinato nei prossimi decenni a vese fino alla Certosa di Pavia e poi da Pavia, bon” di San Marco. cambiare di molto, per ridurre radicalmente attraverso la ristrutturata “scala d’acqua”, E poi di seguito conosceremo tutte le riqua - la congestione, con un canale che sarà solca - immaginiamo di raggiungere il Ticino con le lificazioni lungo la “fossa interna”, con la ri - to da piccoli navigli, house boat, piccoli ba - imbarcazioni che meglio si vorranno utiliz - costruzione di paesaggi inaspettati nella milanesi una città più bella

teaux mouches ad uso turistico, barche e ca - zare. Ma anche qui, a piedi o in bicicletta, nuova piazza Cavour, nella ricostruzione di noe. È la via ecologica per connettere la città lungo le alzaie del canale sarà occasione per via della Marina per collegare i giardini di al valore della salute e del benessere, ma è nuove opportunità. via Palestro a via Senato, e infine la riproget - anche la via urbana per trasformare la città E poi le grandi trasformazioni in città, da via tazione di tutte le aree intorno al Policlinico affinché sia più goduta e usata dai suoi citta - Padova a Gorla fino a via Melchiorre Gioia e alla Statale ed eliminando il traffico da via dini per più socialità. destinata, con il suo Naviglio al centro, a Mulino delle Armi, riuniremo il parco della E’ su questo che le grandi città del mon - Vetra al parco delle Basiliche. Fi - do stanno investendo. E lo faremo an - no alla ricostruita conca di Via - che noi, per ridurre i disagi di una città Proviamo a immaginare alcune di queste trasfor - renna in Conca del Naviglio e poi metropolitana troppo congestionata e alla Darsena. troppo invasiva, per rendere belle le mazioni che produrranno nuovi modi d’uso del ter - I milanesi si faranno il dono (se tante polarità urbane e le periferie di ritorio: percorrere in barca l’itinerario dal Lago di le istituzioni saranno celeri) di Milano. Proviamo a immaginare alcu - riavere presto i Navigli, quelli ne di queste trasformazioni che pro - Lecco attraverso il Naviglio di Paderno e poi la che hanno resistito nel centro durranno nuovi modi d’uso del territo - Martesana fino a Milano e contemporaneamente della città dal 1400 in poi. E così rio: percorrere in barca l’itinerario dal la “fossa interna”, che è stata per Lago di Lecco attraverso il Naviglio di immaginiamo la bellezza di percorrere a piedi o in secoli il cuore pulsante della cit - Paderno e poi la Martesana fino a Mila - bicicletta le alzaie del Naviglio, negli straordinari tà, ritornerà ad avere la sua stra - no e contemporaneamente immagi - ordinaria bellezza, collegando niamo la bellezza di percorrere a piedi comuni rivieraschi, da Trezzo a Cassano d’Adda, a luoghi di lavoro, residenze, par - o in bicicletta le alzaie del Naviglio, ne - Gorgonzola, Cernusco e altri ancora. chi, giardini e monumenti storici gli straordinari comuni rivieraschi, da della magnificenza civile.

ematos • 037 19 notizie e curiosità dal mondo scientifico ma quanti universi ci sono?

l nostro universo è molto grande; è stato feriore a 10 -43 secondi (cioè meno di un mi - tempo, è seguita una fase detta epoca della stimato che il suo diametro sia di circa lionesimo di miliardesimo di miliardesimo grande unificazione , della durata di 10 -36 s 93 miliardi di anni luce (e un anno luce di miliardesimo di miliardesimo di secondo) (un miliardesimo di miliardesimo di miliar - è poco meno di 10mila miliardi di chilo - ed in cui inizia la creazione dello spazio e del desimo di miliardesimo di secondo) in cui la metri), ma ormai un intero universo non ci Parte dell'universo visto dal telescopio Hubble - Immagine Wikipeda bIasta più, e da molti anni i cosmologi e gli astrofisici hanno iniziato a ipotizzare l’esi - stenza del multiverso, cioè di un insieme di universi paralleli di cui il nostro non sarebbe che uno dei tanti, ma che comunque trove - rebbe giustificazione da molte delle nostre conoscenze sulla teoria del big bang . Il pro - blema è dettagliatamente (e meravigliosa - mente) descritto da un lavoro pubblicato dai due astrofisici Andrei Linde e Vitaly Van - churin della Stanford University in Califor - nia. L’esistenza di un multiverso è resa plausibile dalle fluttuazioni quantistiche nel vuoto, che rappresentano il meccanismo, chiama - to big bang, con cui un universo può essere generato dal nulla, e dal processo di inflazio - ne con cui il nostro universo, appena nato, si è dispiegato per diventare l’universo che og - gi, 15 miliardi di anni dopo, conosciamo pe - raltro neppure troppo bene. Alla prima scin - tilla del big bang (detta epoca di Planck ), du - rata per un tempo incredibilmente breve, in -

20 ematos • 037 scelte per voi dal direttore

forza di gravità è emersa “sganciandosi” dal - le forze elettronucleari. A questo punto numero di uni versi l’universo è una pallina microscopica del -23 diametro di 10 millimetri (cento volte più secondo un approccio quantistico secondo un approccio probabilistico piccolo di un neutrino) e tremendamente calda (circa un miliardo di miliardi di miliar - 7 122 di di gradi), ed inizia la 10 10 sua era dell’inflazione , 10 10 ingrandendosi fino a 10 10 raggiungere un diame - tro di circa 10 metri in un tempo di circa un ma noi ne potremmo distinguere “solo” millesimo di secondo. L’universo è ancora lontanissimo da quello 16 che conosciamo ora 10 (per vedere formarsi i 10 primi atomi serviranno altri 300mila anni, e per vedere accendersi la prima stella ci vor - quantità ancora più spropositata: , guere un paio di calzini rossi da un paio di ranno ancora 200 mi - cioè 10 elevato ad una potenza pari a 1 se - blu, ma non avremmo la capacità di trovare lioni di anni), ma la fase guito da 10mila miliardi di miliardi (ora ri - differenze tra due paia di calzini rossi, per dell’inflazione è quella petete “di miliardi” per altre 11 volte) di ze - cui li confonderemmo. D’altra parte, il nu - in cui, secondo Linde e ri. Per renderci conto di quanto incredibil - mero pur essendo il più piccolo tra quelli fi - Vanchurin, e grazie alla mente grandi siano questi numeri, basti ri - nora considerati, è così grande che anche di - “fissazione” della per - cordare che il numero stimato di turbazione quantistica particelle elementari nel nostro che ha creato zone di universo è un “googol”, cioè asimmetria nell’ener - 10 100 , un numero gigantesco, gia del cosmo, hanno ma che diventa di dimensioni Al di là dell’eleganza del lavoro di Linde e immagine: Wikipedia avuto origine i vari uni - lillipuziane in confronto alla Vanchurin e della curiosità che suscita, ci versi, caratterizzati principalmente da dif - quantità di universi del multi - ferenti leggi che regolano alcuni fenomeni verso. sono delle implicazioni scientifiche e filoso - fisici. Ma non è ancora finita. Chi fosse fiche non da poco. Ci sarà la possibilità di Ma non è tutto, perché gli autori calcolano, rimasto stordito da tali numeri, spiegando bene tutti i passaggi matemati - sappia che la situazione reale sa - transitare tra universi distinti? ci, quanti debbano essere gli universi pa - rebbe un poco più gestibile per ralleli che compongono il multiverso dove noi umani. Infatti, Linde e Van - è contenuto anche il nostro universo. Que - churin, anche stavolta calcoli alla sto numero è francamente impressionan - mano, dimostrano che tra quel te, perché gli universi paralleli devono es - numero immenso di universi, noi ne riusci - videndolo per il numero di secondi trascorsi sere “almeno” , ovvero 10 eleva - remmo a distinguere “soltanto” , ov - dopo il big bang (che, per inciso, sono circa to ad una potenza pari a 1 seguito da 10 mi - verossia 10 elevato ad una potenza pari a 1 ), rimarrebbe una quantità enor - lioni di zeri, ma se il calcolo venisse rifatto seguito da 16 zeri, cioè 10 elevato alla 10 mi - me. Se un essere immortale avesse iniziato a utilizzando la teoria della probabilità, e lioni di miliardi. In pratica, sarebbe come scrivere in forma estesa (non come potenza) non la meccanica quantistica, ecco che gli avere un cassetto con 100 paia di calzini di questo numero nell’istante del big bang, non universi paralleli diventerebbero una 10 colori diversi: noi riusciremmo a distin - sarebbe ancora riuscito a completarlo nep - pure in minima parte, e per farlo gli ci vor - rebbero svariati milioni di miliardi di anni… in rete Al di là dell’eleganza del lavoro di Linde e Vanchurin e della curiosità che suscita, ci so - Il link della Cornell University per scaricare il pdf no delle implicazioni scientifiche e filosofi - dell’articolo di Linde e Vanchurin che non da poco. Ci sarà la possibilità di tran - https://arxiv.org/pdf/0910.1589.pdf sitare tra universi distinti? E poi, è evidente che sulla base dei grandi numeri dovrà per Un filmato sulle conseguenze forza esistere in qualche universo parallelo dell’esistenza di universi multipli un pianeta copia della terra dove i dinosauri https://ed.ted.com/lessons/how-many-universes-are-there non si sono estinti, e uno dove i sudisti hanno vinto la guerra di secessione americana.

ematos • 037 21 notizie e curiosità dal mondo scientifico il gatto, amico dell’uomo molto più di quanto si creda

Il gatto ha fatto la sua comparsa come misteriosi. Ad esempio, nessu - nuova specie circa 12mila anni fa, proba - no è riuscito a spiegare come bilmente nella zona che va dalla Meso - facciano i gatti a produrre le fu - potamia all’attuale Etiopia, e da lì ha ini - sa, e non sappiamo in che modo ziato a diffondersi verso l’estremo oriente il gatto sia riuscito a produrre pIroprio nel periodo in cui l’uomo stava di - un registro di comunicazione ventando agricoltore. Le prime tracce di con - (il miagolio) solo per comuni - vivenza tra uomo e gatto risalgono alla Cina care con noi (i gatti, tra loro, al sesto millennio AC, ma dove il gatto ha avu - non miagolano), mentre sap - to il suo boom demografico è stato l’antico piamo di certo che i gatti sogna - Egitto, dove era considerato un animale sa - no come noi, dato che nel sonno cro. Il motivo è evidente: i piccoli felini face - il loro cervello produce le onde vano strage dei topi che infestavano i granai alfa, proprio come il nostro. Fiamma, la gatta antistress del direttore e che – con la loro voracità – avrebbero potu - Il gatto è stato (ed è) l’animale preferito di l’ispirazione per la scrittura della sua Fuga to determinare carestie e fame: tanto erano moltissimi personaggi storici ed artistici, tra L499 in Sol Minore, o con Freddie Mercury, sacri i gatti durante la civiltà egizia che chiun - cui – solo per citarne qualcuno – Samuel Cle - che durante le tournée chiamava a casa e si fa - que avesse causato la morte di uno di loro, an - mens (più conosciuto con lo pseudonimo di ceva passare al telefono i suoi gatti per salu - che involontariamente, veniva immediata - Mark Twain), Pierre Auguste Renoir (innu - tarli uno ad uno. mente decapitato. Malgrado dei periodi mol - merevoli i suoi ritratti in cui compaiono dei Ma i più grandi amici dei gatti sono probabil - to oscuri (ricordiamo la famigerata bolla Vox gatti), Pablo Picasso, Ernest Hemingway mente stati gli scienziati, da Isaac Newton, in Rama di papa Gregorio IX che definiva il (nella sua casa di Key West vivevano 32 gatti), cui, oltre alle leggi della gravitazione univer - gatto incarnazione di Satana, e ne autorizza - Victor Hugo (nei suoi diari non c’era giorno sale si deve anche l’invenzione della gattaio - va la tortura e l’uccisione), la coesistenza tra che non citasse almeno uno dei suoi amati fe - la, a Sigmund Freud, ad Albert Schweitzer uomo e gatto è proseguita fino ai giorni no - lini), per finire con Domenico Scarlatti, che (“le uniche due cose che mi fanno dimentica - stri, diventando amicizia consolidata, anche ha trovato nella passeggiata del suo gatto re le miserie della vita sono la musica e i gat - se i gatti rimangono animali in parte ancora Pulcinella sulla tastiera del clavicembalo ti”), a Nikola Tesla o Albert Einstein, che a le formiche conoscono la meccanica delle strutture

intelligenza collettiva delle formi - pezzi) al sicuro. Nell’ac - che è un fenomeno realmente ap - crescersi della lunghezza passionante: colpiscono in parti - del ponte, però, le formi - colare le capacità di comunicazio - che legionarie riescono ne, di reazione ai cambiamenti ambientali, ad applicare una logica Lanche ’molto repentini, e la capacità costrut - capace di trovare un tive, data la complessità dei loro nidi. Tutta - equilibrio tra necessità via, in questi ultimi anni, l’attenzione di di allungare il ponte (con molti ricercatori si è focalizzata sulle formi - altre formiche) per ri - che legionarie che vivono nell’America Cen - durre i tempi di transito, trale e Meridionale, e che non costruiscono e necessità di disporre di nidi, ma vanno a caccia nella foresta tropi - un numero adeguato di cale assalendo e uccidendo qualsiasi creatu - portatori delle prede: un ra abbia la sfortuna di incontrarle. problema di ottimizza - immagine: Wikipedia Nell’attraversare gli ostacoli durante la zione; in ogni caso, un marcia, le formiche legionarie dispiegano la problema che gli studenti di ingegneria e di vale più la pena di aggiungevi altre formiche, loro abilità, costruendo dei veri e propri economia affrontano nel corso dello studio perché ogni formica in più sarebbe un por - ponti viventi, legando i loro corpi, su cui pas - dell’esame di ricerca operativa , una disci - tatore di meno, ed il tempo netto per tra - sa il resto dell’orda. Nello scavalcare gli osta - plina che ha iniziato a diffondersi solo dagli sportare il bottino al nido, bilanciando ac - coli, la lunghezza del ponte si accresce per anni 50 del secolo scorso. corciamento del cammino e diminuzione l’aggiungersi di altre formiche, così da ri - In pratica, le formiche legionarie sono in dei mezzi di trasporto, aumenterebbe, ed il durre i tempi necessari per arrivare al nido grado di determinare quando la lunghezza rapporto costo/beneficio non sarebbe più (si veda il filmato) e portare le prede (fatte a di un ponte è ottimale, e quindi quando non quello ottimale. L’obiettivo primario delle

22 ematos • 037 scelte per voi dal direttore

Princeton condivideva la casa con la gatta Chloe, a Erwin Schrödinger, che si era ispira - in rete to al suo soriano per formulare la famosissi - ma descrizione della differenza tra stati Il link per scaricare il quantici, (chiamata – appunto – gatto di lavoro di Qureshi Schrödinger ), a Margherita Hack, che sui suoi gatti ha scritto anche un libro, a Leon - www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC hard Euler, probabilmente il più grande ma - 3317329/pdf/jvin-2-1-135.pdf tematico di tutti i tempi, che era solito scrive - re i suoi articoli scientifici mentre i suoi gatti lattia cardiovascolare. I risultati sono stati gli saltavano sulle spalle e sulla ginocchia, fi - analizzati controllando gli effetti di altre va - no all’astrofisico Edwin Hubble, lo scoprito - riabili, come età, sesso, etnicità, pressione ar - re dell’espansione dell’universo, che in una teriosa, fumo, diabete, colesterolo e indice di lettera inviata alla moglie (conservata alla massa corporea, cioè usando una tecnica sta - Huntington Library della University of Cali - tistica che consente di “ripulire” la mortalità fornia) ringrazia il proprio gatto Copernicus da infarto dagli effetti esercitati da queste va - per avergli, in qualche modo, ispirato la sco - Pierre-Auguste Renoir - Bambina con un gatto riabili, in modo da valutare gli eventuali effet - (la bambina è Julie Manet, figlia del pittore pre-impressionista) perta. ti protettivi determinati dalla passata convi - Ma i gatti sanno contraccambiare (e con gli cente condotto dallo Stroke Research Center venza con un cane e con un gatto. Il risultato interessi) tanto affetto: infatti, uno studio re - della University of Minnesota (Usa) ha dimo - relativo alla mortalità cardiovascolare com - strato che convivere con un gatto significa, plessiva ha mostrato una riduzione ancora Pierre-Auguste Renoir - Gatto che dorme per l’uomo la riduzione di circa il 37% della molto forte, pari al 25%, ma che non ha rag - mortalità per infarto, con una significatività giunto (per un pelo) la significatività statisti - statistica elevata (p = 0.008). Il lavoro, con - ca (p = 0.0501). I risultati per chi invece aveva dotto da Adnan Qureshi e collaboratori, nel - convissuto con un cane non hanno mostrato l’ambito del Second National Health and Nu - alcuna riduzione della mortalità, e così gli au - trition Examination Study (NHANES2), che tori arrivano a consigliare la convivenza con ha coinvolto un campione di più di 14400 pa - un gatto come un sistema auspicabile e a bas - zienti; da questo campione sono stati estratti so costo per prevenire l’infarto, specie nei i soggetti che avevano posseduto un cane o un soggetti anziani. Il gatto quindi diventa il pri - gatto e ne è stata valutata la mortalità per ma - mo e unico farmaco che miagola.

formiche è la massimizzazione della densità ganismo, sono in grado di di traffico verso il nido. risolvere in modo pratico in rete Lo studio di questo approccio matematico e dei problemi che coinvol - ingegneristico delle formiche legionarie al gono equazioni differen - trasporto del bottino è stato analizzato in ziali e convoluzioni. Le re - Link all’articolo pubblicato su PNAS uno studio guidato da Chris Reid, del New gole strutturali che guida - www.pnas.org/content/pnas/early/2015/ Jersey Institute of Technology, con la colla - no il cervello collettivo del - 11/18/1512241112.full.pdf borazione di altre istituzioni prestigiose, co - le formiche (una singola me la Princeton University, la George Wa - formica non pare poterle shington University, la Harvard University conoscere, possedendo so - Video da New Scientist ed il Max Planck Institute in Germania. Il la - lo informazioni “locali”) www.youtube.com/watch?v=Wp3Gau-Aljs voro è stato pubblicato su PNAS (Procee - potranno essere utili in un dings of the National Academy of Sciences), prossimo futuro per me - ed ha richiesto un soggiorno nella giungla glio capire le forze struttu - panamense per studiare il comportamento rali che possono essere delle formiche legionarie della specie Eciton coinvolte nella progetta - Video BBC hamatum , attraverso l’impiego di un picco - zione di ponti, in particola - www.youtube.com/watch?v=JsfiUR0ZzLw lo pantografo (si veda il filmato e l’articolo, re ragionando sul rapporto in cui ne vengono presentate caratteristiche tra lunghezza e sezione di e dimensioni), che piegato opportunamente un ponte, così come le for - produceva lo spazio vuoto che le formiche ze che su esso si esercitano dovevano superare. in base alla dinamica del traffico. Gli autori sulle zampe, mentre quella di una formica I modelli utilizzati per il calcolo hanno ri - ritengono che la scelta di una formica tra ri - portatrice di inserirsi nel ponte e abbando - chiesto degli strumenti di analisi estrema - manere nel ponte o uscirne per diventare nare il bottino dovrebbe essere determina - mente sofisticati, ed hanno dimostrato che una portatrice di bottino potrebbe essere in - ta dalla sua percezione della stabilità strut - a livello pratico le formiche, come super-or - fluenzata dalle forze di tensione esercitate turale del ponte durante il passaggio.

ematos • 037 23 fundraising

C.F. 97487060150 opo dieci anni, le cifre erogate dimostrano in mo - do evidente la valenza strategica del meccanismo del 5x1000 e le potenzialità del “principio di sus - sidiarietà fiscale”. Un contenitore entro cui mi - surare taluni dei principi che stanno alla radice della no - sDtra comunità nazionale. In primo luogo, infatti, il 5x1000 offre ai contribuenti l’opportunità di adempiere al loro dovere tributario at - traverso forme diverse da quelle tradizionali del modello burocratico impositivo, consentendo al cittadino di esse - re padrone di parte dell’imposta, scegliendo dove desti - narla. Secondariamente, la misura individua la via percorribile per un reale ripensamento del nostro stato sociale, resa necessaria dato l’attuale contesto sempre più globalizza - to, di evolvere attraverso la valorizzazione di una welfare society, al fine di non ridursi ad un sistema di garanzie ina - Indica il Codice Fiscale 97487060150 alla sezione “ Sostegno volontariato e organizzazioni non deguate il cui peso, paradossalmente, ricade proprio su lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e chi del suo intervento dovrebbe beneficiare. fondazioni ” della dichiarazione dei redditi (Modelli 730, CU e Persone Fisiche). 5x1000 = linfa vitale! In quest’ottica il 5 per mille si carat - terizza, per essere una forma di finanziamento particolar - mente efficace, favorendo la posizione di quegli enti più piccoli e vicini ai cittadini, una prossimità e familiarità su cui si basa la determinazione del contribuente nel mo - Cinque per mille mento in cui opera la sua destinazione. Una scelta data da una semplice firma, un gesto che non per sconfiggere le malattie del sangue ti costa nulla ma è determinante, perché permette a FMS Onlus di promuovere l'eccellenza assistenziale, miglio - rando la qualità di vita dei pazienti, e di sostenere la ricer - C.F. 97487060150 ca; le malattie ematologiche non faranno più paura grazie a terapie sempre più personalizzate ed il panorama dato Fondazione Malattie del Sangue Onlus dati nuovi farmaci a bersaglio molecolare.

24 ematos • 037 macroglobulinemia di Waldenström: incontro a Milano La macroglobulinemia di Waldenström (MW) è un linfoma non noclonale che rendono necessario intraprendere una terapia spe - Hodgkin che si caratterizza per la presenza nel midollo osseo di ele - cifica. L’avvento di nuovi trattamenti negli ultimi anni ha modifica - menti neoplastici che producono una componente monoclonale di to radicalmente la prognosi di questa patologia influendo anche tipo IgM. sulla qualità di vita dei pazienti. Si tratta di una patologia rara, tipica dell’anziano e con un anda - mento clinico estremamente variabile. Mentre infatti alcuni pa - L’incontro si propone di aggiornare i pazienti sulle novità biologi - zienti non presentano sintomi, in altri la malattia si manifesta con che e terapeutiche nella Macroglobulinemia di Waldenström e di sintomi legati all’infiltrazione della popolazione clonale o a quadri discutere e confrontarsi sull’impatto della patologia anche attra - clinici peculiari dipendenti dalla presenza della componente mo - verso la condivisione delle singole esperienze.

Programma Re la tori e Mo d eratori Modalità di par te cip azi one

9.30 - 10.0 0 Regist razione partecipanti ROBERTO CAIROLI Il corso si rivo lge a tu tti i Pro f e s sio n ist i S anit a ri Direttore - E matol og ia Mod eratore: E.Morra AS ST Grand e O spedale Me tropol itan o Niguarda DIPENDENTI: 10. 00 - 10.30 Saluti effettuare l’iscrizione attraverso l’Intranet A ziendale. BEATR ICE SOFIA CO LOMB O R .Cairoli; E.Morra Picolog a - Servizio d i Psicolo gi a Clinica PARTECIPANTI ESTERNI: AS ST Grand e O spedale Me tropol itano Niguarda per iscriversi ac cedere a w ww.osp e d alenigua rd a.it > 10.30 - 11.0 0 T estim on i an za di u n p azie nte ch e n on ha “Formazione”> “Niguarda A ccademy e ECM prog ra m” ancora intrapres o trattamenti AN NA MARIA F RUSTA CI Medico - E m atol og ia ed Oncolo gia 11.00 - 11 .30 Il punt o sull e delle terapie tradizionali AS ST Grand e O spedale Me tropol itan o Niguarda A. Tedeschi ENRICA MORRA 11.30 - 12.0 0 L a qu al ità d e lla v ita nelle terapie Co ordinatore Scien tic o dell a Rel , Rete E ma tolog ica Se greteria organ izzat iva em ato lo giche (an ch e come r equ isito per Lombarda l’app ro vaz ione d ei nuovi farmaci) UFFICIO FORMAZIONE Macroglobulinemi a di ALE SSANDRA TEDESCH I Tel: 02 6444 48 78 - 7034 A.M.Frustaci Medico - E m atol og ia ed Oncolo gia lun/ven dalle 8.00 a lle 10 .00 e dal le 14.0 0 all e 1 6.30 AS ST Grand e O spedale Me tropol itan o Niguarda I l Prof . St e ve n Treon in contra i pazienti  [email protected] 12.0 0 - 12. 30 L o stato dell’art e dell e terapie innovative STE VE TREON Waldenstr öm: viver e co n S.Treon Dire ctor - B ing Ce n ter fo r Wald e nst r öm’s Macroglobulinemia 12.30 - 13-00 Discussione

13.00 - 14.00 Lunch Responsabile Scien tico un a pa tologi a rar a ROBERTO CAIROLI Direttore - Ematolog ia

Mo d eratore: R .Cairoli, A.Tedeschi roberto [email protected] 14.00 - 14. 30 La con viv e nza con p atologie croniche B.Colombo

I medici incontrano i pazienti 14.30 - 1 5.3 0 T r e s torie di p azient i a ffetti da Ma croglobu lin emia di Waldenstr öm

15.3 0 - 16.30 Tavola rotonda

16.30 - 1 7. 0 0 Disc us sione e Concl usio ni

1 7.0 0 - 17.30 Tes t di apprendiment o e compilazion e customer

Accreditamento ECM - CPD

6 CREDITI FORMATIVI

21 aprile 2018

Come raggiungerci Si ringrazia:

In treno

Da lla Stazione Centrale, tram n° 5, oppure

MM Metropolitana 3 (gialla) no alla fermata

“Maciachini”, q uindi tram n° 4 direzione “Niguarda”.

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Cormano, quindi percorrete tutto il viale Enrico Fermi no all’Ospedale Niguarda. Possibilità di parcheggio interno (ingresso dal passo carraio di Via Zubiani): Euro 2,10 per sosta no a 4 o re - Euro 2,60 per so sta

compresa tra 5 e 24 ore.

Aula Magna - Area Ingresso Pad.1 ASST Grande Ospedale

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P..zza Ospedale Maggiore, 3 - 20162 Milano

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ematos • 037 25

fundraising

un lascito può cambiare una vita “Quando lo propongo ai miei amici e familiari, tutti toccano ferro…” È la risposta più frequente. Il gesto scara - mantico prevale spesso sul senso civico. Non a caso l'Italia è fanalino di coda in Europa nella scrittura dei te - stamenti, insieme a Spagna e Francia. Le cause di questa “resistenza” sono varie e vogliamo raccontarvi l'esperienza, maturata durante i nostri in - contri, cercando di raggruppare e classificare le ragioni più comuni.

“Fare testamento porta male. Sono possono avere diritto all'eredità, ma non ne sfavorevoli sia in termini di tempo sia per le ancora giovane e non ritengo di essere disciplina puntualmente l'ordine; in prima spese accessorie necessarie. Invece una sem - giunto alla fine dei miei giorni”. approssimazione succedono coniuge, figli, plice disposizione testamentaria, come per Questa risposta è al primo posto. Eppure re - parenti e persino lo Stato (quest'ultimo, pe - esempio assegnare al coniuge l’abitazione digere un testamento chiaro, che tenga in rò, solo quando non sia possibile la succes - familiare e una rendita mensile, ai figli altri considerazione i bisogni di ciascun erede, è il sione degli altri chiamati). Quindi, tutti gli beni immobili, piuttosto che somme di dena - giusto mezzo per accontentare tutti, evitan - eredi, a partire dai familiari in senso stretto, ro ed altro, oltre a soddisfare i bisogni e le do contrasti tra i coeredi. Non è forse questo acquistano la contitolarità del patrimonio aspettative individuali di ogni erede, con - uno dei grandi desideri dei genitori e dei non - ereditario e ciò comporta che per poter di di - sentono anche di evitare noiose procedure ni? Sempre in un futuro più lontano possibi - sporre di tali beni occorrerà sempre il con - notarili e giudiziarie. le. Inoltre il testamento si può sempre revo - senso di ciascuno. La loro divisione potrà ri - care o più semplicemente modificare. Ogni chiedere l’intervento del notaio o del tribu - “Tanto il testamento è inutile, perché testamento successivo, infatti, supera e to - nale in caso di disaccordo, con conseguenze per legge l’eredità spetta ai familiari”. glie efficacia a quello pre - cedente. Importante ricordare che le disposizioni te - “Non dispongo di stamentarie a favore di ONLUS o fondazioni e grandi patrimoni. Ho altre forme di sostegno • Polizze vita associazioni riconosciute, che abbiano come solo la casa, l’auto e il Ciascuno può stipulare un contratto con una compagnia assicurativa, conto in banca… se lo scopo esclusivo l’assistenza, lo studio, la ri - divideranno tra loro”. indicando come beneficiaria la Fondazione. La polizza vita è una modali - cerca scientifica, l’educazione, l’istruzione o Anche per patrimoni di tà semplice e vantaggiosa dal punto di vista fiscale. I premi di volta in lo svolgimento di altre attività di pubblica uti - media entità la distribu - volta pagati sono ammessi quali oneri detraibili in occasione della pro - lità, sono esenti dal pagamento delle imposte zione successoria non è pria dichiarazione dei redditi. Molto importante sottolineare che l’indi - sulla successione: il testamento è dunque una passeggiata. In assen - cazione del beneficiario nella polizza può essere cambiata in qualunque un’ottima occasione per chi desideri fare del - za del testamento, si ap - momento. la beneficenza, con i propri beni, come atto di plicano le norme sulla • Trattamento di fine rapporto ultima volontà. Al fine di evitare qualsiasi con - successione legittima, che Un lavoratore dipendente, in assenza di coniuge, figli e parenti entro il testazione, inserisci sempre il codice fiscale individua le persone che terzo grado può disporre per testamento che la propria indennità di dell’ente: è l’unico segno distintivo e inequivo - preavviso e di fine rapporto sia a favore di Fms Onlus. cabile.

26 ematos • 037 E’ vero, la legge riserva diritti successori esclusivamente ai parenti fino al sesto grado del defunto, ma uno dei desideri delle perso - L’ordinamento civile prevede diverse tipologie di testamento e l’interven - ne che abbiamo incontrato è di poter gratifi - care qualcuno verso cui si nutre un partico - to del notaio non è sempre necessario. Per esempio, il testamento ologra - lare affetto. Un classico esempio sono i nipo - fo è e deve essere scritto interamente a mano dal testatore, datato e sot - ti, piuttosto che un convivente con cui non sono stati instaurati rapporti di unione civi - toscritto, e non richiede dunque di spendere alcun euro, né tantomeno di le, fino a favorire Enti ed Onlus a cui si è legati rivolgersi al notaio o ai quali si riconosca un valore sociale. Quindi fare testamento è l’unico modo che consente di assegnare a tal soggetti somme di denaro, diritti di proprietà, di usufrutto o rezza della banca. Ciò potrà garantire l’inte - busta sigillata, in presenza di due testimoni godimento sui propri beni; in assenza di te - grità del proprio documento e la sua pubbli - (ovviamente non a conoscenza del contenu - stamento tutti i soggetti sopra indicati, fatta cazione al momento dell’apertura della suc - to); il notaio appone sul medesimo, o su un eccezione per la quota legittima, non sareb - cessione. Di fondamentale importanza è che ulteriore involucro cartaceo, l’atto di ricevi - bero titolari di alcun diritto successorio sul vi siano persone a conoscenza dell’esistenza mento, e si preoccupa della custodia del te - nostro patrimonio piccolo o grande che sia. del testamento e di dove esattamente si tro - stamento, della sua pubblicazione e della let - va. tura a seguito dell’apertura della successio - “Fare testamento è costoso, richiede Per chi desiderasse essere maggiormente ga - ne. In questo modo ci si assicura dell’efficacia di andare dal notaio o mettere un’altra rantito, circa alla corretta conservazione e del proprio testamento, riconoscendo al no - persona a conoscenza di cose perso - pubblicazione del proprio testamento, è pos - taio il servizio di ricezione, custodia e pubbli - nali e delicate”. sibile l’istituto del testamento segreto, che cazione del testamento e tutelando al massi - L’ordinamento civile prevede diverse tipolo - viene redatto in completa autonomia e se - mo livello la riservatezza delle proprie volon - gie di testamento e l’intervento del notaio gretezza, come quello olografo, e viene poi tà. non è sempre necessario. Per esempio, il te - consegnato ad un notaio all’interno di una Infine il testamento pubblico è un testamen - stamento olografo è e deve to redatto con le dovute formalità da un no - essere scritto interamente taio e due testimoni. Esso presenta minore a mano dal testatore, data - semplicità formale rispetto all'olografo, ma to e sottoscritto, e non ri - Per chi desiderasse essere maggiormente garanti - risponde all'esigenza che la manifestazione chiede dunque di spende - to, circa alla corretta conservazione e pubblicazione di ultima volontà del soggetto sia accertata, re alcun euro, né tantome - quanto alla sua provenienza dal testatore, no di rivolgersi al notaio; del proprio testamento, è possibile l’istituto del te - con la particolare forza probatoria dell'atto sarà opportuno redigere, e stamento segreto, che viene redatto in completa pubblico e che il relativo atto sia posto al ri - non fotocopiare, diverse paro da ogni evento che possa distruggerlo o copie del testamento e autonomia e segretezza, come quello olografo, e comprometterne l'integrità. È l’unico modo consegnarle a persone di per permettere a chi sia impossibilitato a fiducia oppure custodirle viene poi consegnato ad un notaio all’interno di una scrivere il testamento di proprio pugno. in luogo sicuro, esempio busta sigillata Per ogni informazione o dubbio, contattaci. classico la cassetta di sicu - Sicuramente potremo aiutarti.

ematos • 037 27 fundraising il nostro sostegno attualmente in corso al Niguarda Totale erogato 5 contratti per medici specialisti in Ematologia 138.500 € 1 contratto annuale per biologo specialista in genetica 20.000 € 1 contratto annuale per psicologo 18.000 € 1 contratto annuale per responsabile Clinical Trial Unit Ematologia 22.000 € Medici specializzandi in Ematologia 26.000 € Contratti per il personale infermieristico 60.000 €

TOTALE: 284.500,00 €

Inoltre, occorre aggiungere: una segretaria (day hospital ematologia) un data manager (CTU) ed uno statistico per un totale di altri 70.000 euro annui.

Donazioni per la ricerca ematologica: 71.160,00 €

Donazioni specifiche per la ricerca sulla Macroglobulinemia di Waldeström: 10.643.00 €

Entrate 5x1000: 132.605,92 €

Entrate raccolta tappi: 23.687 € al netto delle spese per automezzi (carburante, assicurazioni, riparazioni), pedaggi, rimborsi pasto ai volontari

save the date cena di gala a sostegno di Aggiungi l’evento nella tua agenda: dalle ore venFtiM, si tS errà la tradi - VENERD Ì zionale cena, nelle sale dell’Hotel Holiday Inn Assago (Tangenziale Ovest km 19). Con la tua partecipazione alla serata, supporterai concretamente i progetti mirati alla ricerca e l’eccellenza assistenziale di FMS Onlus per l’Ematologia di Niguarda. 11 Il contributo solidale richiesto parte da € 70 a persona. maggio Non mancheranno le sorprese! Per confermare la partecipazione invia una mail a: 2018 [email protected] ore 20 AGGIUNGI L’EVENTO ALL’AGENDA DEL TUO SMARTPHONE TRAMITE QUESTO QR

28 ematos • 037 giochi per la mente

SUDOkU ESADECIMALE (M. Nichelatti) Si risolve come un normale sudoku, solo che le celle hanno dimensione 4x4. Ogni cella, ogni riga e ogni co - lonna dovranno pertanto contenere una e una sola volta tutti i numeri da 1 a 16.

LA SOLUZIONE DEL NUMERO 35

ematos • 037 29