CAPITOLO 10 GAL Delta del

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La vita è perenne mutamento. Nulla è acque ed evitando l’interramento della laguna. per sempre, tutto cambia. Sembra una Il risultato è simile ad un volto dove ogni massima tipicamente orientale. Invece è, più ruga racconta una storia, ma la cui anima è semplicemente, la visione del mondo di coloro difficile da cogliere ad una prima occhiata. Il che abitano da secoli un luogo incredibile, percorso sinuoso, quasi tortuoso, delle strade dove liquido e solido hanno confini indefiniti, minori ci ricorda ad esempio come il tracciato dove non esistono un inizio e una fine, un del percorso seguisse spesso gli antichi alvei cielo e un mare separati, dove anche il tempo abbandonati del fiume: le esondazioni e lo spazio amano scambiarsi di ruolo. È il depositavano i sedimenti più grossolani vicino Polesine, il territorio situato tra il basso corso a riva, creando così dei terrapieni rialzati, dei fiumi Adige e Po, che segue il delta del larghi a volte anche un centinaio di metri. maggior corso d’acqua italiano da I caratteristici cordoni di dune che corrono fino a e al Mar Adriatico. Non da nord a sud separano il delta dall’entroterra fermatevi all’etimologia che fa derivare il e corrispondono invece alle antiche linee nome dal latino medievale polìcinum, ossia di costa che si sono moltiplicate nel corso “terra paludosa”. Procedete diretti verso questa dei millenni a causa dell’avanzamento e zona magica, e scoprirete una varietà quasi dell’arretramento del mare. Opera principale magica di specchi d’acqua salata e dolce che (e indispensabile) dell’uomo risulta da poco hanno a che fare con il nostro stereotipo sempre la bonifica della zona, attraverso di stagno o di acquitrino. Qui anche i nomi il difficile scolo delle acque causa la scarsa hanno un’anima fantasiosa, tra sacche e pendenza del terreno. Romani, benedettini, golene, staggi e vene, ghebbi e barene. Come estensi, veneziani si sono succeduti in questa pescatori immersi nella nebbia che spesso vela gravosa attività, attraverso la lotta quotidiana tutto di grigio perlaceo, affidiamoci all’istinto della popolazione che si è difesa con argini, e iniziamo a vagare nella storia per trovare il coronelle, marezzane, chiaviche, utili per 138 senso del presente. regolare il flusso delle acque dei canali. L’esito 139 Scopriremo così che in questi luoghi la terra di questo lavoro, che possiamo ammirare sembra fluida. Il paesaggio che ci troviamo oggi, è un territorio unico al mondo dal di fronte è molto recente e risale, nel caso del punto di vista paesaggistico e naturalistico. delta, a poche centinaia di anni. L’ambiente Non a caso si tratta di un ecosistema vede la sovrapposizione di numerosi interventi riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dovuti all’azione della natura e a quella dell’Umanità, in virtù delle sue eccezionali dell’uomo che la modifica, come nel caso della caratteristiche. La compresenza di più di messa a cultura di zone paludose o vallive. 350 specie di uccelli ne fa, ad esempio, un Talvolta il mutamento è stato drastico, come vero paradiso per il birdwatching: proprio quello che avvenne nel 1604, all’epoca del a Comacchio gli appassionati si ritrovano Taglio di , un canale che congiunse ogni anno in occasione della prestigiosa uno dei rami principali del Po con la Sacca International Po Delta Birdwatching Fair. di Goro, favorendo il rapido deflusso delle Per i semplici visitatori esistono inoltre degli

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interessanti itinerari con aree attrezzate e siti che si ripeté per molti estati, fino alla impagabile. A proposito di colori, girovagando di osservazione dedicati. Un’altra opportunità scomparsa di Salvini. L’attitudine alla vita è impossibile non imbattersi in un casone, la non banale per scoprire il Polesine è imbarcarsi all’aria aperta ed un pizzico di eccentricità costruzione tipica del Delta, dipinta in giallo o su un’houseboat e abbandonarsi al suo lento sono però ancora ben vive tra gli abitanti nel caratteristico rosso polesano. In origine si procedere. Seguendo le placide acque del del delta, sebbene spesso indirizzate a scopi trattava delle case di pescatori e contadini, con Canalbianco, si ammirano lungo gli argini le culturali. Un esempio è quello della “Legio I pareti, letti e piani di appoggio tutti in tralicci achillee alternarsi ai salici piangenti, mentre Italica” di , fondata dal gruppo di di canne palustri sapientemente intrecciate. aironi cinerini, martin pescatori, garzette, archeologia sperimentale del luogo. Dopo Solo il camino all’epoca era costruito con e cavalieri d’Italia vi osservano a loro volta, aver ritrovato nella campagna circostante mattoni, probabile retaggio primitivo senza scomporsi. La bellezza incontaminata una “domus” romana inserita nel reticolato che voleva il fuoco al centro della dimora dei luoghi richiama i colori della Camargue della centuriazione di Hatria (), il dell’uomo: la sua particolare forma a torretta francese, con fenicotteri rosa che si alzano gruppo ha deciso di riportare alla luce non coronata da un grosso dado sulla sommità in volo tra mare e laguna. Si capisce perché solo i resti della struttura ma anche gli si ritrova ancora nei casoni attuali, ormai tra gli Anni ’40 e ’50 un gruppo di pionieri, usi e i costumi di quelli che furono i suoi completamente in muratura. Ma cosa si cuoce stanchi dei dolori bellici, abbia dato vita in un abitanti. In tal modo è nata non solo una in questi camini? La varietà delle proposte 3 4 isolotto tra Panarella e , ad una delle festa che si svolge a fine agosto denominata culinarie della zona è proporzionale alla più sorprendenti esperienze di vita utopica: la “Mercato della centuriazione romana”, fertilità del terreno alluvionale e al favorevole Tamisiana Repubblica di Bosgattia. Il nome ma soprattutto una nutrita associazione di microclima che trae beneficio dalla vicinanza deriva da “tamiso”, ovvero il setaccio, e da appassionati che periodicamente si veste del mare: dunque riso, frumento e tutti i “bosega”, un grosso cefalo fluviale, lo stesso di tutto punto da legionario, prepara un tipi di ortaggi, tra cui alcune apprezzatissime che campeggiava sulla bandiera di questo accampamento, si esercita a ricostruire la specialità come il radicchio di , stato minuscolo. Eh sì, perché Bosgattia vita militare dell’epoca. Lo fa così bene da l’aglio bianco polesano, l’insalata di Lusia aveva i suoi francobolli, il suo passaporto essere utilizzata da trasmissioni divulgative o il melone del delta. E accanto a cereali e rilasciato dal Consiglio degli Anziani e come “Ulisse” per rievocare l’epoca romana. verdure, piatti forti eccellenti come anguilla perfino una propria moneta, il “sievaloro”, Più prosaicamente, oggi molti turisti si o storione, cacciagione col tartufo locale, e 140 coniata con una zecca portata sull’isola. dirigono in località come Albarella, Porto naturalmente il maiale. Se siete fortunati, 141 Fondatore di questo regno del naturalismo Viro o Mare, per fuggire dai facili qui potrete assaggiare uno degli insaccati più assoluto, di questo accampamento spartano divertimenti della costa romagnola e ricercare rari e decantati dai buongustai: la “bondiola basato su caccia, pesca e baratto, fu Luigi un rapporto con l’ambiente e con il mare affumicata”, da consumare fresca, bollita Salvini, geniale slavista e filologo di lingue più equilibrato. Chi cerca un punto di lentamente per quattro ore. Il suo sapore, finniche. Ogni estate raccoglieva intorno a sé osservazione privilegiato sui canali illuminati che passa dall’intenso al delicato, rispecchia parenti e amici, che lasciavano mogli e figlie da tramonti rosa che sfumano nella lontana anch’esso la legge dell’infinito mutare alla a casa, e ritornavano alla più semplice delle foschia, ha l’opportunità di visitare i fari che quale il Polesine da secoli è fedele. esistenze. Alla dogana era vietato introdurre sorgono sul delta: il Faro di Punta Maistra, cambiali da pagare, giornali e riviste, libri di amato da Montale, e quello del Bacucco, ogni genere, radio, grammofoni, apparecchi che campeggia sulle Bocche del Po di Goro. televisivi. Così, da luglio a settembre, menti Dall’alto, lo spettacolo cromatico offerto e corpi recuperavano un contatto con il dalle infinite sfumature di verde e azzurro, presente e con la natura: una purificazione attraversate dal bianco volo dei gabbiani, è

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C’è un lembo del in costante bianche, campi coltivati, canneti e pioppi. Hadria come ambiva definirsi, famoso autore Polesine. Monastero benedettino del X che in quegli anni vede decine di migliaia mutazione, come una terra primigenia. Dove Un Parco Naturale, tra i più belli d’Europa, di tragedie, poeta, attore, musico, filosofo secolo, passato ai camaldolesi nel 1300, dove di Veneti affollare i vapori diretti al Brasile e le acque di grandi fiumi, di fossi, canali, compreso in una terra che ferve d’iniziative e perfino astrologo. In veste di Edipo recitò troveranno sepoltura i capostipiti della Casa all’Argentina. Diverrà professore d’università cavedagne e polle e valli e paludi, impastano, indotte dalla modernità, come la grande inaugurando con i versi di Sofocle il Teatro d’Este e degli Hannover, Alberto Azzo II con nel Paraguay. Ma il suo maggior dono alla ristagnano, depositano, scorrono, talvolta centrale termoelettrica di Porto Tolle e la Olimpico di Vicenza. Per la considerazione la moglie Cunizza di Aldorf. Oggi ancora nuova patria verrà da un viaggio, durato due con furia, altra con serena continuità, ma in problematica opportunità dell’impianto di cui godeva al suo tempo, fu accolto come meta di visite reverenti. Una delle meraviglie anni, nel quale scende nella parte meridionale perenne fluire e rifluire, fino all’incontro col di rigassificazione. Mentre continuano le oratore nel Senato Veneto, dove si recò a polesane. Oggi, del vasto complesso monastico del continente, dalla Pampa alle Ande, alla mare. É il Delta del Po, con tutto il Polesine. valutazioni intorno a un modello di sviluppo perorare la causa del a Porto Viro, rimangono alcune parti intere, restaurate, e costa cilena del Pacifico, risalendola fino in Dove uomini di un’ardita civiltà mediterranea, che consenta un rapporto armonico fra a sfogo delle piene devastanti. rovine di grande suggestione, dominate dal Perù, Bolivia e Mato Grosso, studiando la sbarcati dopo avere percorso sulle loro navi innovazioni e tradizione, resta intatta la magia Adria dei musei e dei vescovi. E , campanile con cuspide a pigna. flora, la fauna e la natura geologica dei luoghi l’intero Adriatico fondarono accampamenti d’un’atmosfera che Gino Piva, innamorato capoluogo polesano, sorta come castello nel X Tra cultura e natura, la terra celebra i suoi visitati. destinati a evolvere in sedi definitive, avviando del suo Polesine, ha saputo proporre in versi secolo, contesa da Estensi, Ezzelini, Scaligeri, trionfi vegetali. Dagli orti dei monasteri, Altro personaggio è Adolfo Rossi, che dalla una storia lunga tre millenni. semplici, dedicati all’astro notturno che scivola Carraresi. Infine veneziana, nel fervore delle alle coltivazioni contemporanee di ortaggi natìa parte a vent’anni per New Di stagione in stagione, stormi di uccelli perenne sugli interrogativi degli uomini: bonifiche indotte dalla necessità di accaparrarsi per cui va celebre, e ricercato, il Polesine. York, divenendo famoso giornalista, fondatore migratori arrivano e cercano rifugio tra i O nostra vecia luna polesana – in tra nuove distese di campi per il sorgoturco o Dove il mercato popolare d’un tempo, el dell’importante giornale “Il progresso italo- 2 canneti. Nelle acque navigano storioni e L’Adese e ‘l Po nostra lanterna, - signora formentone, arrivato dall’America. Che la mercà, a Lusia, è evoluto fino a diventare il americano”. Tornato in Italia va a dirigere anguille, tinche, barbi e cavedani, gamberi e d’ogni froldo e maresana, - remenga che ne farà da padrone nei possedimenti patrizi. grande emporio di cipolle e agli, broccoli e “L’Adriatico” di Venezia, fino a quando rane. Come da tempi immemorabili, quando imaga e ne governa. Soppiantando altre colture, come il miglio e zucche, lattughe, sedani, per oltre sessanta il Ministero degli Affari Esteri lo incarica gli uomini ragionavano ancora di miti e il Il piede dell’argine (el froldo), e il suo pendio il sorgo rosso, per secoli alimento di base dei qualità di verdure fresche. Smerciate in grandi di indagare sulle condizioni di vita degli grande fiume aveva un altro nome. Eridano, erboso (la maresana) dove sdraiarsi a sognare contadini veneti, anche in Polesine. Il riso quantità ogni giorno all’ingrosso, a beneficio emigranti italiani nelle fazendas del caffè, a per gli antichi. Nelle sue acque venne a le stagioni passate e il divenire. Sotto l’eterna continuerà ad essere coltivato largamente, di acquirenti nazionali ed esteri, che cercano San Paolo del Brasile. Farà così bene il suo spegnersi la corsa cosmica di Fetonte, figlio luna, che illumina nel suo scorrere Adria e almeno fino all’apertura del canale di Suez, nella fragranza degli orti polesani il profumo mestiere, da essere nominato console a Buenos del sole. Fulminato da Zeus per aver spronato Cavàrzere, Rovigo, Fratta, Lendinara, Lusia, quando diverrà più conveniente importarlo d’una natura intatta. Aires, dove muore nel 1921. Il suo desiderio di i cavalli sulla volta del cielo in un galoppo Badia e tutti gli altri paesi che compongono dall’India. Ora questo prodotto tipico conosce La terra distesa tra Adige e Po è stata generosa essere sepolto in terra polesana verrà rispettato, disordinato, non più beneficando la terra, ma l’identità polesana. Cui concorre quel tanto di una rivalutazione nella sacca di Scardovari, anche di spiriti avventurosi. Come quel e Lendinara ne accoglierà la salma. 142 bruciando boschi e messi, seccando pascoli, fatalismo che le diverse epoche hanno imposto nelle varietà Vialone Nano e Carnaroli, base di Giovanni Miani, che nella seconda metà 143 inaridendo i fiumi. nel carattere dei suoi portatori: Rovigòti, tante minestre tradizionali. dell’Ottocento si spinge più volte fino al Così, fin dall’alba della civiltà, il Polesine ha baco e pipe, recita l’adagio che li riguarda, Convertiti dalla mercatura alle pratiche cuore dell’Africa per individuare le sorgenti nel destino le tribolazioni imposte da natura e nella filastrocca sulle specificità dei Domìni rurali, i Nobil Homeni della Serenissima si del Nilo. Il coraggioso esploratore troverà la cultura. di Terraferma che comincia con Venessiàni, costruiscono ville e palazzi a Lendinara, a morte nel 1872, proprio in quella lontana Che infinite volte si ripeteranno, nel dilagare gran signori, Padovani gran dotori...Un Fratta, a Lusia, a . Per le nobili famiglie terra amata, stremato dalle fatiche e dalla delle acque e nei contrasti fra gli uomini per bicchiere di vino e una pipata, nel fornello dei Badoèr, dei Bragadìn, dei Vendramin, malattia. Nel Pantheon polesano si affiancano stabilire fino a dove giunge il loro diritto a di creta. Sbuffi di fumo e nebbia che vela i disegnano il Palladio, il Sanmicheli, lo altri personaggi illustri, pieni di iniziativa e ricavare ricchezza dagli elementi, e quale sia secoli andati. Quando Adria diede nome al Scamozzi. A Rovigo il Longhena progetta il di scienza, che si sono fatti onore in Italia il limite imposto dal rispetto della bellezza, mare che tocca Dalmazia e Albania, Puglia e campanile della chiesa detta della Rotonda. e all’estero. Tra loro, Luigi Balzan, nato a nel paesaggio condiviso con piante e animali. isole greche. Illustre città, dove Illiri, Etruschi Monumento alla devozione cittadina. nel 1865. A ventidue anni, Il delta è vento, maree, idrovore inarrestabili, e Romani hanno lasciato i loro segni. Dove Religione e società si confondono negli dopo la laurea in scienze naturali conseguita sabbia e argini, barche che scivolano nei nacque, visse e morì, nel Cinquecento delle intensi ricordi di cui è testimonianza l’Abbazia a Padova, parte per il Sud America. Nell’onda canali, pescatori e cacciatori, lunghe strade grandi trasformazioni Luigi Groto, Cieco di di Santa Maria della Vangadizza, a Badia della impressionante trasmigrazione oceanica

00 imp libro.indd 142-143 24-11-2008 11:37:10 GAL POLESINE DELTA DEL PO di Marco Cavestro e Silvia Franceschi

Contesto geografi co ed economico sociale Agricoltura e ambiente rurale

Man mano che dal Polesine Occidentale Il territorio di questo GAL include ben 35 1 2 comuni sui 50 dell’intera provincia: Adria, (Alto Polesine) si scende verso il Mare , , , Adriatico, si riduce l’importanza del settore Canaro, Canda, , Castelnovo secondario, a vantaggio del primario. Ad Bariano, , , , ovest, prevale il seminativo (mais, frumento, , , , Guarda soia, ecc..) mescolato ad una buona presenza Veneta, Loreo, Melara, Papozze, Pettorazza frutticola (Centrali Frutticole di Gaiba, Grimani, , Porto Tolle, Porto , , Viro, Rosolina, , S. Bellino, Taglio ecc..). Ad est oltre al seminativo, si può di Po, , , Villanova osservare l’aumento dei medicai, dovuto ���������� al fatto che in zona sono presenti diversi ������� Marchesana, , , ��������� Lendinara, Fiesso Umbertiano, Giacciano con disidratatori di medica. Disseminati su ���������� ��������� �������� �������������� ��������� ����� Baruchella, Villadose. La zona si estende su tutto il territorio del GAL, diversi sono i ������ ������ ����� 1.390 km2 e comprende una popolazione di centri di essiccazione e stoccaggio di cereali, ����� �������� ������� 3 4 ��������� ������������ ���������� ���������� ��������� �������� ������� 112.644 abitanti per una densità media di 97 quali quelli di Castelnuovo Bariano, Fratta ������� �������� ��������������� ������� 2 ������ ������� ������������ abitanti/km . Polesine, Villadose, Adria, Taglio di Po. ����� ������� ������� ��������� ����������� ���������� ������� Contraddistingue il Polesine Orientale la ������ ����� ������ �������� ������������ La zona target, quindi, ricomprende alcuni ���������� ����������� comuni dell’Alto Polesine, alcuni del Medio presenza dell’orticoltura intensiva (Centrale ����� ������ Polesine e tutti quelli da Adria sino al Mare di Rosolina), di quella estensiva (Ariano Adriatico (gran parte del Polesine Orientale)1. Polesine) e delle risaie. Sempre nella parte Est del territorio si trovano zone di altissima fertilità e zone umide (valli, lagune ecc..) che provengono dal sedimentarsi, lungo il corso degli anni, dei sei rami deltizi del fi ume Po. In questa importante e delicata zona, 144 all’agricoltura tradizionale si combinano 145 5 attività peculiari quali la vallicoltura e la lagunicoltura, la caccia e la pesca professionale1. In termini di multifunzionalità e diversifi cazione l’area comprende 39 agriturismi2 e 21 fattorie didattiche3.

00 imp libro.indd 144-145 24-11-2008 11:37:23 Valenze naturalistiche e ambientali Missione del GAL

L’area è caratterizzata da zone particolarmente Lo scopo del GAL è la valorizzazione delle 1 2 1 2 delicate e vulnerabili. Un’ampia parte del risorse specifiche delle zone rurali nell’ambito territorio, pari a 125,92 km2, ricade all’interno di un’azione integrata, imperniata su una dell’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del strategia territoriale pertinente e adeguata al Po e varie sono le ZPS e le SIC: SIC Delta del contesto locale. L’Associazione si propone Po tratto terminale e delta veneto; SIC Dune in particolare di proseguire e consolidare, le di Donada e Contarina; SIC Dune fossili di politiche attuate sul territorio: promuovendo Ariano nel Polesine; SIC Rotta di S. Martino; azioni elaborate ed attuate nell’ambito SIC Dune di Rosolina e Volto; SIC Gorghi di di partenariati attivi a livello locale; Trecenta; ZPS Vallona di Loreo; ZPS Delta attuando di strategie originali di sviluppo del Po; ZPS Golena di Bergantino4. sostenibile; sperimentando di nuove forme Di particolare pregio naturalistico è la di valorizzazione del patrimonio naturale zona del Delta del Po, originatosi sia dalla e culturale e dell’ambiente economico, al sedimentazione del fiume, sia dall’opera fine di contribuire a creare posti di lavoro e 3 3 4 dell’uomo che nei secoli ne ha regimentato le a migliorare la capacità organizzativa delle acque e bonificato i terreni. Nel delta infatti rispettive comunità1. si distinguono diversi ambienti, ognuno con caratteristiche peculiari: boschi, pinete zone umide d’acqua dolce, zone umide d’acqua salmastra, la campagna con i paleoalvei, le dune fossili, gli argini, le golene, le valli da pesca, le lagune o sacche e gli scanni. La campagna intorno al delta è caratterizzata da assenza di dislivelli visibili, da un terreno uniforme e dalla forma regolare della rete dei canali di scolo. Avvicinandosi al mare il 146 terreno fertile modifica la sua conformazione 147 e passa da torboso a sabbioso. Le dune fossili 4 5 sono cordoni sabbiosi, elevati rispetto alla 5 pianura, che corrispondono alle antiche linee di costa. All’interno degli argini troviamo l’ambiente golenale, ricco di vegetazione e rifugio per numerose specie di uccelli. Sul delta ne nidificano infatti oltre 370 specie1.

00 imp libro.indd 146-147 24-11-2008 11:37:41 Prodotti tipici e tradizionali

PRODOTTI TIPICI Prodotto Caratteristiche Formaggio Grana Padano DOP Formaggio semigrasso a pasta dura cotta, stagionato dai 12 ai 24 mesi. Viene prodotto con latte vaccino parzialmente scremato. Formaggio Provolone Valpadana DOP Formaggio semiduro a pasta filata, prodotto con latte di vacca intero.

Per quanto riguarda i vini, il territorio è inoltre interessato dalle seguenti IGT: Vini delle Venezie e Vini del Veneto

PRODOTTI TRADIZIONALI (DECRETO N.8627 DEL 19/06/07, PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N.147 DEL 27/06/07) Prodotti vegetali Pesci Aglio Bianco Polesano; Carota di Chioggia; Cavolo dell’Adige, Cefalo del Anguilla del Delta del Po; Anguilla Marinata del Delta del Po; Cozza di Polesine; Cipolla Bianca di Chioggia; Insalata di Lusia; Mela del Medio Adige; Scardovari; Latterini Marinati del Delta del Po; Pesce Azzurro del Delta del Melone del Delta Polesano; Pera del Medio Adige; Radicchio Bianco o Variegato Po; Sardine e Alici Marinate del Delta del Po; Vongola Verace del Polesine Di Lusia, Radicchio Rosso di Chioggia; Riso del Delta del Po. Panetteria Carni Pagnotta del Doge; Esse Adriese. Gallina Ermellinata di Rovigo; Salsiccia Tipica Polesana; Tacchino Ermellinato Altri prodotti di Rovigo. Caciotta Misto Pecora; Liquore Fragolino; Miele del Delta del Po.

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1 Fonte: Piano di Sviluppo Locale GAL Polesine Delta Po(2003) 2 Fonte: www.veneto-agriturismo.it - marzo 2008 3Fonte: Elenco Regionale delle Fattorie Didattiche del Veneto (aggiornamento al 31/12/2007) – Allegato A del Decreto della Regione Veneto n.8 del 29/02/2008 4Fonte: DGR del Veneto n. 4059 dell’11 dicembre 2007

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