Taxe perçue - Tassa riscossa - Padova C.M.P. - Spedizione in abbonamento postale Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (Conv. in L. PADOVA - MARZO / APRILE 2021 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Padova. Attenzione! In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio Postale di Padova C.M.P., detentore del conto, ANNO LV - Nuova Serie - n. 2 per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. Notiziario dell’Associazione dei Fiumani Italiani nel Mondo - LCFE Rinnovate l’iscrizione di € 25,00 all’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo - LCFE in modo da poter continuare a ricevere la Voce di Fiume. NOI “RESILIENTI” INDOMITI COL PENSIERO ALLA NOSTRA FIUME di Franco Papetti esilienza, resilienza…… si sente tambureggiare televisione sempre accesa aspettando che finalmente ci in ogni canale televisivo e sulla stampa. Mario venga dato il via per ricominciare una vita normale fatta Draghi nel suo discorso al Senato per la richiesta appunto di quotidianità e libertà senza più quelle terribili Rdella fiducia l’ha citata ben 11 volte; scienziati, museruole sul viso, come le chiama la nostra amica Mirella politici, opinionisti, conduttori televisivi la chiamano, la Tainer Zocovich. Dopo un anno siamo come in un tragico invocano in ogni dove come la panacea di ogni male: noi gioco dell’oca ancora alla casella di partenza anche se piccoli atleti della vita continuiamo comunque a scaldarci in fila per farci inoculare il vaccino che ci risolverà tutti i i muscoli a bordo pista pronti a scattare sui blocchi di problemi. Avanti dunque! Resilienza! partenza ossessionati da una chiassosa e disorientante infodemia senza fine; la realtà è che continuiamo ad La nostra meta è Fiume essere sempre chiusi in casa con pantofole, giornale e Riusciremo ad andare a giugno a Fiume per San Vito? Io spero proprio di sì anzi prego perché questo sia possibile. Viviamo con il ricordo della nostra città; con la lontananza ormai protratta da quasi due anni, il nostro desiderio di essere sul Quarnaro è diventato insopportabile. Abbiamo parlato, auspicato, preconizzato il nostro ritorno culturale ed intellettuale a Fiume, da dove è cominciata la nostra storia, dove sono le nostre radici. Ora abbiamo bisogno di esserci a Fiume, di camminare lungo il Corso, stare sulle rive ad annusare la brezza del mare guardando le isole di Cherso e Lussino che si stagliano in lontananza, mangiare scampi “alla busara”, San Pietro e scarpene al forno o meglio “sotto la peka” e bere un bicer de bon vin magari cantando in fiumano con altri amici. Noi predisporremo un programma articolato come avevamo fatto l’anno scorso con tanto di pullman per i nostri soci ed una pianificazione nei minimi particolari affidata al nostro amico Augusto Rippa. E continueremo a sperare fino all’ultimo momento che tutto sia possibile…

Il Giorno del Ricordo 2021 E’ appena trascorsa la ricorrenza del 10 Febbraio, la prima in tempo di pandemia e dobbiamo fare una sintesi. Purtroppo il Presidente della Repubblica non ha potuto convocare un incontro allargato con i profughi sia per la pandemia sia per i noti problemi della crisi di governo proprio in quei giorni; è stato, comunque, Mimose a effettuato un incontro molto ristretto con i Presidenti Fiume, delle principali Associazioni degli esuli presso la sala dei foto inviataci gruppi parlamentari a Montecitorio dove hanno parlato il dalla famiglia Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Humski. Presidente della Camera Roberto Fico ed il Presidente della FederEsuli Giuseppe de Vergottini. Il Presidente della Repubblica Sergio soddisfatti, è stato fatto un passo a Fiume nel lontano 1991, subito Mattarella ha ricordato le sofferenze, avanti incredibile nel far conoscere ad dopo il crollo del muro di Berlino, i lutti, lo sradicamento e l’esodo un pubblico ampissimo sia le foibe con il mai dimenticato discorso del del popolo giuliano-dalmata. “I che il nostro drammatico esodo. Presidente Oscarre Fabietti nella crimini contro l’umanità non si sono Altro fatto significativo, da chiesa di San Vito che si rivolse esauriti con la liberazione dal nazi- evidenziare: per la prima volta la ai fiumani esuli e rimasti con un fascismo ma proseguirono nelle Federazione degli Esuli istriani, messaggio di riconciliazione che violenze perpetrate da un altro fiumani e dalmati ha commemorato riuscì a commuovere tutti i presenti regime totalitario, quello comunista insieme all’Unione italiana il 10 esaltando la fiumanità come jugoslavo”. Mattarella ha sottolineato febbraio “Giorno del Ricordo”. Un elemento unificante e amalgamante. il contributo delle associazioni degli passo rilevante che da seguito Questo risultato ci inorgoglisce e esuli che hanno sempre mantenuto all’accordo firmato l’8 dicembre non può che farci felici e ancora più vivo il ricordo di vicende storiche 2020 di ricomposizione del nostro determinati nel raggiungere tutti gli ingiustamente dimenticate e ha popolo giuliano-dalmata e che ci obiettivi che ci siamo proposti. ricordato l’importanza del reciproco porterà ancora maggiormente in Debbo ricordare la perdita di riconoscimento dei torti subiti tra futuro ad operare congiuntamente due grandi fiumane avvenuta Italia e Slovenia nel corso della nell’obiettivo di far sopravvivere recentemente che ci ha manifestazione del 13 luglio 2020 la nostra cultura, la nostra lingua, profondamente addolorato. Il 28 a Trieste che ha permesso di far le nostre tradizioni. Al fine di gennaio 2021 ad Ogno (Genova) sì che la Slovenia indicasse come arrivare ad un sempre più stretto è scomparsa Licia Pian, quella che capitale europea della cultura 2025 coordinamento verranno effettuati veniva considerata “la bandiera Nova Gorica insieme a Gorizia. Ha incontri mensili ed è stato costituito fiumana della Liguria”. Dal 1972 e per terminato auspicando una sempre un gruppo permanente di lavoro 47 anni è stata il collante dei fiumani maggiore integrazione, amicizia e comune formato da tre esponenti in Liguria organizzando gite a Fiume solidarietà nell’ambito dei valori della FederEsuli e da altrettanti per San Vito o Ognissanti, cercando di europei tra Italia, Croazia e Slovenia. dell’Unione Italiana. riunire i fiumani liguri, organizzando La ferma determinazione di Slovenia, Noi fiumani siamo stati gli apripista di indimenticabili incontri a Recco per Croazia e Italia di realizzare una questa strategia che abbiamo sempre San Nicolò, mantenendo sempre vivo collaborazione sempre più intensa considerato assolutamente prioritaria l’amore per la nostra Fiume. nelle zone di confine costituisce un e sulla quale abbiamo sempre La seconda è Rosi Gasparini esempio di come la consapevolezza investito e stiamo portando avanti esponente di spicco della Comunità della ricchezza della diversità anche ora con la collaborazione della italiana di Fiume. Giornalista presso delle nostre culture e identità sia Comunità italiana di Fiume. la Voce del Popolo, direttrice della determinante per superare per “Tore”, sempre pronta a scendere sempre le pagine più tragiche del Una collaborazione in campo in difesa dei diritti della passato e aprire la strada ad un minoranza, della nostra storia futuro condiviso. “ufficiale” dal 1991 fiumana, delle scuole italiane di Quest’anno, causa la pandemia, Abbiano iniziato il nostro ritorno Fiume, della “Zitavecia” e del cimitero sono state fatte pochissime di Cosala. Fu sempre sostenitrice celebrazioni nel “Giorno del Ricordo” del riavvicinamento degli esuli in presenza ma le celebrazioni con la minoranza e nel 2013 fatte in videoconferenza si sono contribuì all’organizzazione del sviluppate in ogni parte d’Italia con grande incontro mondiale “Sempre il coinvolgimento di un numero fiumani”. elevatissimo di persone. La praticità Per ultimo ma non meno del mezzo, anche con tutti i suoi importante voglio ricordare che limiti, ci ha permesso di portare la nostra Direttrice della “Voce la nostra storia a tutti facendo di Fiume” Rosanna Turcinovich diventare quello che accadde al Giuricin è stata acclamata vincitrice confine orientale d’Italia alla fine del Premio “Fulvio Tomizza” per della seconda guerra mondiale, l’anno 2021. Il premio annovera definitivamente parte della nostra tra i suoi vincitori personalità del storia nazionale. mondo della cultura come Pedrag A questo risultato ha contribuito Matvejevic, Giorgio Pressburger, anche la programmazione televisiva Paolo Rumiz, Simone Cristicchi, che per più di una settimana ha Demetrio Volcic, Mauro Covacic, focalizzato la sua attenzione con Raoul Pupo e questo importante filmati d’epoca, interviste, inchieste, riconoscimento rappresenta il dibattiti sia in televisione che coronamento di una carriera di via radio con uno zelo davvero scrittrice e giornalista ai massimi incredibile, sulla nostra vicenda di livelli ; complimenti a Rosanna da sconfitti della storia. Possiamo dirci parte di tutti noi fiumani.

2 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Il Prof. Giovanni Stelli nell’Albo d’Oro dei Fiumani

con il contributo della Comunità avete deciso di conferirmi e Italiana. Un esempio di sinergia che che mi onora. L’attività che da arricchisce non solo il rapporto con decenni ho svolto nelle nostre i connazionali ma anche con la città tutta. associazioni – la Società di Studi Fiumani e l’Afim-Libero Un alto Comune di Fiume in esilio – per la difesa dell’identità contributo civile al italiana della nostra città quale va il nostro dopo la drammatica cesura plauso, la nostra costituita dall’esodo della maggioranza dei suoi abitanti riconoscenza e nel secondo dopoguerra e per il grazie di tutti i la promozione del dialogo con Fiumani. i nostri connazionali rimasti e le loro organizzazioni, Il riconoscimento nonché con le istituzioni verrà consegnato al dell’attuale maggioranza el corso dell’ultima riunione prossimo incontro croata, continuerà con slancio dell’Ufficio di Presidenza rinnovato, in unità di intenti dell’AFIM è stata accolta in presenza, si e in spirito di collaborazione Ncon entusiasmo la proposta spera ciò avvenga tra i nostri due sodalizi. di inserire nell’Albo d’Oro dei Fiumani il prof. Giovanni Stelli, in occasione di Dedico questo riconoscimento presidente della Società di Studi alla memoria dei miei cari: Fiumani di Roma. Intellettuale di San Vito dove al mio nonno materno chiara fama che da anni collabora Casimiro (Miro) Milossevich, con la Comunità di Fiume e la Città verrà resa pubblica deputato autonomista alla per mantenere intatto lo spirito la motivazione fiumano attraverso un’analisi storica Costituente Fiumana, al mio e culturale di alto valore, di grande ufficiale. nonno paterno, Ernesto Stell, qualità e di impegno costante. repubblicano e dannunziano, Non si contano i convegni, le A questa notizia, comunicata dal e a mio padre Mario Stelli che, presentazioni, le lezioni che Giovanni Presidente AFIM, Franco Papetti, Stelli ha tenuto a Fiume e in tutta dopo aver promosso negli anni Giovanni Stelli ha risposto con Cinquanta la costituzione della Italia per testimoniare i contorni di queste significative righe: una civiltà composita e “speciale” Lega Fiumana a Napoli, fu fatta di episodi che hanno fatto la Caro Presidente, cari amici dirigente dell’ANVGD e dedicò storia, anche quella nazionale. A suo dell’Ufficio di Presidenza, alla causa della nostre terre attivo numerosi volumi di prestigio, non ultimo per importanza la Storia desidero ringraziarvi di cuore perdute tutte le sue energie fino di Fiume, tradotto in lingua croata per il riconoscimento che al termine della sua vita.

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 3 Camminare insieme consapevoli superando le ingiustizie della storia

10 FEBBRAIO 2021 - Un Giorno del Ricordo di grande impatto mediatico mentre il Paese è in attesa della terza ondata Covid. L’emergenza non sminuisce l’importanza delle parole pronunciate un po’ dappertutto. Simbolicamente vogliamo ricordare tre interventi, nonostante sia trascorso del tempo, proprio perché rimangono a sottolineare la straordinarietà del momento, la complessità del Ricordo e la volontà di superare, ogni anno, le aspettative e lo spazio d’interesse, rivolgendosi al Paese e soprattutto ai giovani. Ad iniziare dalla cerimonia svoltasi a Roma con il discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “L’orrore delle foibe colpisce le nostre coscienze” ha esordito nel suo messaggio ricordando che “le sofferenze, i lutti, lo sradicamento, l’esodo a cui furono costrette decine di migliaia di famiglie nelle aree del confine orientale, dell’Istria, di Fiume, delle coste dalmate sono iscritti con segno indelebile nella storia ha puntato il dito anche contro della tragedia della Seconda Guerra e identità sia determinante per negazionisti e giustificazionisti. “Le Mondiale e delle sue conseguenze..., superare per sempre le pagine più sofferenze patite – ha detto - non desidero anzitutto rinnovare ai tragiche del passato e aprire la strada possono essere negate. Il futuro è familiari delle vittime, ai sopravvissuti, a un futuro condiviso”. affidato alla capacità di evitare che il agli esuli e ai loro discendenti il Nel prendere la parola alla Camera, dolore si trasformi in risentimento e senso forte della solidarietà e della Giuseppe de Vergottini, presidente questo in odio, tale da impedire alle fraternità di tutti gli italiani. I crimini di FederEsuli si è soffermato nuove generazioni di ricostruire una contro l’umanità scatenati in quel sull’importanza della Legge del convivenza fatta di rispetto reciproco conflitto non si esaurirono con la 2004 che “rappresentava quindi e di collaborazione”. liberazione dal nazifascismo, ma una sorta di risarcimento morale Guardando al presente, il Presidente proseguirono nella persecuzione e che la Repubblica ha deciso per un ha sottolineato i buoni rapporti nelle violenze, perpetrate da un altro doveroso ufficiale reinserimento del che l’Italia ha oggi con la Slovenia. regime autoritario, quello comunista”. popolo degli esuli nella comunità “Ogni comunità – ha affermato - E ammette il capo dello Stato: “Il nazionale”. Senza naturalmente custodisce la memoria delle proprie dolore, che provocò e accompagnò tacere del lungo silenzio che ha esperienze più strazianti e le proprie l’esodo delle comunità italiane caratterizzato il rapporto dell’Italia ragioni storiche. È dal riconoscimento giuliano-dalmate e istriane, tardò ad con la storia delle genti del confine reciproco che riparte il dialogo e essere fatto proprio dalla coscienza orientale con pesanti conseguenze. l’amicizia, tra le persone e le culture”. della Repubblica. Prezioso è stato il “A Trieste, a Gorizia, in Istria, nel Infine, ha concluso il presidente della contributo delle associazioni degli fiumano e a Zara non c’e stato un 25 Repubblica, “la ferma determinazione esuli per riportare alla luce vicende aprile ma in quei giorni si e vissuto di Slovenia, Croazia e Italia di storiche oscurate o dimenticate, e in un clima di paura e sopraffazione realizzare una collaborazione sempre contribuire così a quella ricostruzione da parte dell’occupante jugoslavo. più intensa nelle zone di confine della memoria che resta condizione Non fu possibile nei mesi successivi costituisce un esempio di come per affermare pienamente i valori di la partecipazione alla rinnovata la consapevolezza della ricchezza libertà, democrazia, pace”. dialettica politica che andava della diversità delle nostre culture Il presidente della Repubblica sviluppandosi in tutto il territorio

4 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 nazionale. Alla Assemblea Costituente furono assenti i 13 deputati previsti per la XII Circoscrizione (Trieste e Venezia Giulia-Zara) in quanto sottoposti all’occupazione jugoslava”.

Il Giorno della condivisione nazionale del dramma delle foibe e dell’esodo

Dopo aver ricordato la sofferenza del popolo giuliano-dalmato si è soffermato sul significato del 10 Il Presidente Sergio febbraio e sulla percezione che alcuni Mattarellla con il prof. gruppi hanno di questa data: “La Giuseppe de Vergottini data odierna costituisce il momento della condivisione nazionale del dramma delle foibe e dell’esodo. ripercorso le tappe della vicenda delle Napolitano e vieppiù ribadito dal Purtroppo dobbiamo prendere atto nostre terre soffermandosi su alcuni Presidente Mattarella lo scorso che persiste nel mondo della cultura punti salienti quando afferma: “Dopo anno. Quello di Tito era un progetto e dell’informazione un orientamento l’8 settembre i tedeschi occuparono la politico-nazionalistico finalizzato ad minoritario per noi inaccettabile Venezia Giulia e costituirono La Zona annettere alla nuova Jugoslavia le terre inteso a contestare le finalità della d’operazioni del Litorale adriatico mistilingui, togliendo di mezzo quella Operationszone legge del 2004. Contro negazionismi o OZAK (acronimo di classe dirigente che avrebbe potuto Adriatisches Küstenland e riduzionismi opponiamo il richiamo comprendente difendere l’italianità di quelle terre”. alla ragione senza entrare in sterili le province italiane di Udine, Gorizia, Ma anche dopo l’esodo l’epopea polemiche. Negare, giustificare Trieste, Pola, Fiume e sottoponendola delle nostre genti continuò e come e ridimensionare quanto patito alla diretta amministrazione militare afferma Papetti: “In Italia vennero costituisce una nuova e grave forma di tedesca). Così misero fine alla prima accolti con diffidenza se non violenza”. Ed auspica che a vent’anni tornata delle foibe ma certo la loro con ostilità. Il Paese si dimostrò di distanza si richieda la stesura di un presenza non fu meno tenera con la completamente impreparato ad nuovo documento di una commissione popolazione. accogliere un così alto numero di mista, i tempi sono maturi. Ma chiede persone in quanto completamente anche un epilogo del contenzioso L’elemento italiano della distrutto dalla guerra e agli inizi di sul risarcimento degli aventi diritto di regione nel disegno di una dura ricostruzione. I giuliano- quanto dovuto dallo Stato”. dalmati vennero smistati in 109 A livello di regioni e di comuni in epurazione preventiva campi profughi disseminati in tutta tutta Italia, gli interventi si sono la penisola. Si trattava di ex campi moltiplicati in modo esponenziale, “Come dice la relazione della di prigionia dismessi, di caserme per raccontare, spesso in remoto commissione mista storico culturale in condizioni di totale abbandono, a studenti e cittadini, episodi della italo-slovena, un esempio unico edifici fatiscenti o baracche, letti fatti storia dell’esodo uniti a riflessioni di collaborazione voluta nel 2001, di pagliericci di foglie di granturco, sulla vicenda dell’Adriatico orientale, ‘l’impegno ad eliminare soggetti servizi igienici quasi completamente Istria, Fiume e Dalmazia. Così è stato e strutture ricollegabili al fascismo assenti, riscaldamento anche in Liguria, regione che tra le e alla dominazione nazista, al approssimativo, divisioni di box prime aveva varato anni fa una legge collaborazionismo e allo stato Italiano famigliari fatti con coperte o pareti di per coinvolgere direttamente le si fuse con il disegno di epurazione faesite per i più fortunati. scuole nel percorso di riconoscimento preventiva di oppositori reali, “Finirono in questi campi un della storia dell’Adriatico orientale, potenziali o presunti tali in funzione campione come Abdon Pamich, istituendo anche un concorso sulle dell’avvento del regime comunista e medici ed avvocati. I più fortunati tematiche dell’esodo e premiando dell’annessione della Venezia Giulia al furono accolti dai parenti ma i ragazzi con un viaggio in Istria, nuovo stato jugoslavo’. Molti omicidi tutto trascorsero anni di difficile Fiume e Dalmazia accompagnati dai e sparizioni sono volti a colpire assestamento. Lo ritroviamo nelle massimi esponenti degli esuli residenti l’elemento italiano della regione visto testimonianze di Ottavio Missoni, di in regione. Quest’anno l’incontro come nemico e oppositore al nuovo Franco Luxardo e di tanti altri che, è avvenuto in remoto, ritrasmesso regime comunista. come loro, hanno rappresentato un direttamente dal Consiglio regionale, “Le foibe furono quindi una strage fiore all’occhiello nell’Italia ricostruita, con una relazione on line del nostro etnico-politica come sottolineato Enzo Bettiza, Fulvio Tomizza, Pier presidente Franco Papetti che nel dai Presidenti italiani nel Giorno Antonio Quarantotti Gambini, e tanti rivolgersi all’ampia platea virtuale ha del Ricordo, a partire da Giorgio altri, compresi i loro figli e nipoti che

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 5 hanno continuato a donare il proprio ingegno all’industria, la cultura, la politica, la scienza, lo spettacolo in Italia. Sono stati esuli, nell’animo continuano ad esserlo, con la valigia pronta, i libri nelle scatole, pronti a ripartire, perché il terremoto che hanno sentito scatenarsi sotto ai loro piedi, non si sa quando possa far tremare ancora la terra che li accoglie. Che cosa lasciarono? “La Jugoslavia, perseguendo la sua politica di stampo comunista procedette alla nazionalizzazione e alla confisca di tutti i beni di coloro che avevano optato per la cittadinanza italiana: con il trattato Franco Papetti con Simone Cristicchi ad Assisi durante un’edizione del premio di pace di Parigi si stabiliva che “Dignità giuliano-dalmata nel Mondo” che quest’anno, causa pandemia, non è stato l’Italia avrebbe dovuto pagare possibile assegnare. la cifra di 125.000.000 di dollari come risarcimento dei danni di pranzo, anzi una merenda” diceva a questo è iniziata da tempo anche guerra causati dall’invasione della la gente. E’ una storia ancora in una ricomposizione politica tra i Jugoslavia dell’aprile del 1941; fieri, la partita non si è mai chiusa paesi che si contesero queste terre con successivi accordi si stabilì definitivamente. Molti sono convinti ovvero Italia, Croazia e Slovenia. che i beni abbandonati sarebbero che si pratica la politica dell’attesa… Cominciata nel 2010 con il concerto andati, contrariamente a quanto del trapasso di tutti gli aventi diritto. dei tre presidenti di Italia, Slovenia e veniva stabilito in tutti gli accordi E si dimentica che gli esuli hanno Croazia (Napolitano, Turk e Josipović) internazionali che prevedevano pagato il debito di guerra di tutta che si incontrarono e si dettero la l’intangibilità delle proprietà private, l’Italia...”. mano con un gesto di riconciliazione in compensazione del debito italiano. E oggi, come va letta la storia e a Trieste fino alla manifestazione Restava aperto il debito verso gli quale ruolo assume. Il presidente del 13 luglio 2020 a Basovizza con esuli: ma erano gli anni del silenzio, dell’AFIM, così commenta nella sua un riconoscimento reciproco dei la guerra andava dimenticata in relazione on line: “Le Foibe e l’esodo torti subiti tra Italia e Slovenia che fretta, erano gli anni della politica devono diventare un’occasione di sicuramente ha contribuito alla estera decisa dall’America, gli esuli e ulteriore riflessione sulla costruzione nomina da parte della Slovenia come le loro richieste erano un elemento dell’Europa dei popoli basata su capitale Europea della cultura 2025 di di continuo disturbo: il Governo comuni aspirazioni di democrazia Nova Gorica insieme a Gorizia. italiano procedette a versare alcuni e di tolleranza. Le memorie non “Il percorso da compiere è ancora acconti nel corso degli anni (l’ultimo potranno essere mai totalmente lungo ma la strada è già tracciata è del 2001) con valutazioni catastali condivise ma la possibilità di ed il riconoscersi nei comuni ideali risalenti al 1938 con coefficienti incontrarsi e confrontarsi rappresenta europei e con la voglia di camminare irrisori di rivalutazione. “Con il costo un traguardo sicuramente insieme potrà portare a sanare in di una casa ci siamo pagati un raggiungibile. Proprio in relazione parte le ferite inferte della storia”.

Franco Papetti durante la conferenza in remoto dalla sua casa in Umbria.

6 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Il 10 febbraio celebrato dagli italiani di Croazia e Slovenia

“L’esodo della maggioranza della guerra mondiale, Tremul risponde: “La popolazione italiana da questi stragrande maggioranza di chi rimase territori ne ha cambiato radicalmente lo ha fatto perché non se la sentiva di la composizione etnica, culturale, lasciare tutto o perché, come è il caso linguistica e identitaria. Ha lacerato un della mia famiglia e di molte altre che popolo, ha diviso famiglie portando conosco, gli anziani non volevano dolore, disperazione e sofferenza. andarsene, abbandonare la loro terra Sono iniziati, allora, dei percorsi molto e i loro morti. E’ grazie a loro che diversi, tra chi scelse la dolorosa oggi si parla ancora italiano in queste strada dell’esilio in Italia e chi la strada terre, l’Istroveneto e anche l’istrioto dell’esilio nella propria patria”. sono lingue ancora vive e vitali. Si Per moltissimo tempo l’andare produce cultura italiana, si perpetua e il rimanere hanno creato una l’identità italiana. Solo una piccola spaccatura. Ma oggi? “E’ sbagliato parte della minoranza rimase per – dichiara Tremul - ricordare quei scelta ideologica, altri, ancora meno, fatti in maniera divisiva. Non lo fecero per convenienza”. Italiani possiamo negare la verità: i misfatti che venivano visti con sospetto dallo l 10 febbraio, è diventato un e i terribili crimini del nazifascismo stesso regime: “Erano potenziali giorno importante per tutti prima e poi del comunismo che, nemici in casa, sostanzialmente i giuliano-dalmati sparsi nel pur avendo contribuito a liberare fascisti, perché fascista era sinonimo mondo. Per l’Istria, Fiume e la l’Europa da un regime disumano, di italiano. Negli anni, lentamente, a I ne ha poi insanguinata una costo di un prezzo altissimo in termini Dalmazia rappresenta un momento di riflessione importante, sempre più parte rilevante soggiogandola, di assimilazione, il clima è cambiato anche a livello ufficiale. diventando parimenti disumano. fino a far quasi scomparire, al giorno Serve conoscenza, informazione, d’oggi, queste percezioni”. Non è un istruzione, cultura, dialogo, rispetto Il 10 febbraio 2021 una delegazione di reciproco. L’eventuale narrazione connazionali guidata da alti esponenti giorno come gli condivisa dei fatti presuppone il dell’UI, Paolo Demarin e Marin Corva, riconoscimento dei torti fatti e di si è recata nei pressi della foiba altri, ma è un quelli subiti, un processo che non di Surani, dove nell’ottobre 1943 può essere unilaterale. Noi, Unione venne precipitata la giovane Norma passaggio cruciale Italiana, italiani di Croazia e Slovenia, Cossetto, per depositare una corona questo percorso lo abbiamo fatto”. di fiori e rendere così omaggio ad della nostra storia Alla domanda sulle ragioni che hanno una storia tragica che ancora crea spinto molti italiani a rimanere in profonda sofferenza mentre chiede di recente Jugoslavia dopo la fine della seconda essere conosciuta. dichiara Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana (UI), l’organizzazione che rappresenta la comunità nazionale italiana (CNI) che vive sparsa in Slovenia e Croazia – una comunità che conta oggi circa 30.000 persone che risiedono soprattutto sulla costa slovena, in Istria e nelle città di Fiume e Zara. E’ stato intervistato da East Journal al quale spiega l’importanza per i connazionali di questa giornata di cerimonie e interventi. Nella foto in alto Maurizio Tremul, qui Paolo Demarin mentre depone un mazzo di fiori in ricordo delle vittime delle foibe

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 7 La testimonianza di Renato Campacci diventa spettacolo teatrale a Trieste

di Rossana Poletti

aolo Valerio è stato da poco nominato direttore del Teatro Stabile dell’FVG, Pil Rossetti, e arriva a Trieste con una inaspettata sorpresa, una pubblicazione dedicata alla memoria dell’esodo, “Per non dimenticare”. E non finisce qui perché, prendendo a piene mani dal suo libro, realizza uno spettacolo teatrale per il Giorno del Ricordo, 10 febbraio 2021. Ovviamente in streaming, causa pandemia che ha chiuso i teatri, ne emerge un insieme di immagini, testimonianze dirette e altre recitate dalla Compagnia stabile, documenti storici, dolorose pagine poetiche. La testimonianza teatrale, così ha Il regista Paolo Valerio chiamato Valerio la sua pubblicazione, scritta nel 2007 assieme a Marco Ongaro, è corroborata dai ricordi di un “Non si sono ribellati. Non hanno che permise si compiessero atti fiumano eccellente, Renato Campacci, risposto con la violenza contro coloro criminali in nome della rivoluzione. che fu primario della fisioterapia che li cacciavano con la violenza “I giovani devono sapere – afferma dell'ospedale di Borgo Roma a Verona, dalle proprie case, che venivano a - che non esiste rivoluzione che esule dalla città del Quarnero. mangiare sui loro focolari, a dormire giustifichi alcuna atrocità; che tutte le sui loro letti. Hanno raccolto in un rivoluzioni compiute in questo modo fagotto i venti chili d’indumenti sono poi fallite”. Non mancano altre Sono nato nei primi permessi, hanno deposto l’ultimo testimonianze, quella di Licia, sorella fiore sulla tomba dei loro padri e di Norma Cossetto, che racconta dei giorni del 1932 in un hanno intrapreso la via dolorosa suoi ultimi strazianti giorni, di Mary angolo di terra bagnato dell’esilio verso l’ignoto”, così Nacinovich Smaila che nell’atto di comincia il percorso attraverso le abbandonare Fiume non può staccare dal mare. Angolo allora tante tappe del dolore. Le immagini gli occhi da quel mare profondo. corrono sulle vedute dall’alto di “Rimanemmo chiusi nel rifugio, per felice, punto d’incontro Trieste, la capitale dell’esodo, per i tre giorni e tre notti, sotterrati ad di popoli e religioni tanti profughi che vi approdarono e aspettare gli eventi… Attraverso le molti di più che per la città passarono griglie delle imposte si vide arrivare diverse, che convivevano verso altri luoghi, città italiane, altri una ‘armata Brancaleone’ urlante, continenti. Una voce recitante ricorda con stelle rosse e fucili”, sono questi tra loro in un clima i momenti tragici dopo l’armistizio alcuni dei ricordi della giovane di pace e di reciproca dell’8 settembre ’43. “Come scrive donna, madre del famoso attore e Gianni Oliva - afferma - gli ordini di conduttore televisivo, che fuggirà tolleranza Tito e del suo ministro degli esteri da Fiume assieme al marito. “Si Kardelj non si prestavano ad equivoci: dovette aspettare un bel pezzo - questo l’incipit del libro e delle epurare subito”. ricorda - prima di ottenere il famoso memorie del medico fiumano. Nelle immagini della foiba di ‘decreto di opzione’. Le autorità Lo spettacolo porta un altro titolo, Basovizza il presidente della Lega cittadine dovevano prima controllare “Ricordare, portare al cuore”, Nazionale, Paolo Sardos Albertini, che non avessimo pendenze con ambientato nei luoghi della racconta che questa tragedia è banche, ospedali o altre istituzioni e, sofferenza triestina: Magazzino 18, condivisa con altri popoli, perché soprattutto, non toccassimo niente il Campo Profughi di Padriciano, la colpì italiani, sloveni e croati. Fu della casa che abitavamo, ed era la foiba di Basovizza. determinata dal fanatismo ideologico nostra casa!”

8 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Continuano le immagini dell’esodo, delle navi che portano via i profughi. “Come fai a non scappare, quando Docu-film ispirato ritornano?... quello che vogliono è metterti paura, farti andar via, trasformare la tua casa in casa loro”. alla Corsa del Ricordo E poi l’approdo in quali luoghi sconosciuti e il deposito dei pochi poveri beni al Magazzino del Porto per ribadire gli alti Vecchio. Le immagini di sedie, mobili, cose accatastate e dimenticate: “la ideali dello sport nostra Pompei” così la definisce Franco Degrassi presidente dell’IRCI, “un santuario istriano”. “Perché i nostri genitori, gente umile e onesta avevano dovuto subire tutto questo - sottolinea la voce recitante - perché avremmo dovuto sentirci colpevoli. Non lo sapevamo e molti dei nostri vecchi se ne sono andati L’atleta fiumano Abdon Pamich senza capirlo”, il brano che racconta a Roma molti nostri lettori uno degli interpreti del docu-film del disagio nei centri di accoglienza, ci segnalano un evento dell’odore acre e pungente, di persone legato al Giorno del Ricordo vissuti. Insieme con lei, Abdon Pamich, miti, fragili e impotenti di fronte a un 2021, la presentazione di indimenticato campione di Marcia, futuro nebuloso, è contenuto ne “La D un docu-film intitolato “La Corsa Oro olimpico a Tokyo, sul podio agli radura” di Marisa Madieri. del Ricordo. Un viaggio tra storia Europei di Belgrado, tanti anni dopo la 4x4, le misure della baracca di e sport” in cui si racconta la storia fuga da Fiume. Padriciano, baracca 9, porta 9, “il anche attraverso lo sport “in modo Il docu-film, un riuscito mix di prezzo della libertà di parlare la da andare a toccare gli ideali più alti - immagini d’epoca e di oggi, tra storia, nostra lingua - afferma Fiorella afferma Donatella Schurzel, presidente attualità e sport, è impreziosito dal Sabadin, in un campo recintato con del Comitato di Roma dell’ANVGD messaggio che ha voluto regalare a filo spinato, come una prigione”. E’ e anche Vicepresidente nazionale -, questo evento, anni fa, Egea Haffner questo campo profughi, il terzo luogo quelli mai contaminati. Senza dubbio da tutti conosciuta come la bambina del dolore, oggi gestito dall’Unione un’iniziativa molto importante, anche con l’ombrellino e la valigia in mano degli istriani, dove molti profughi perché lo sport, la Corsa del Ricordo, con la scritta “Esule Giuliana”. “Anche vissero lunghi anni nel freddo terribile rappresenta quel sentimento di unione grazie allo sport possiamo ricordare…”, dell’inverno, a volte mortale, e nel e di coesione nel sentirsi insieme in dice invece Nino Benvenuti che chiude caldo asfissiante delle estati. un’unica impresa. Lo sport è infatti il film con una frase tratta da un suo “Ci voleva un popolo che se ne uno dei principi che da sempre ha intervento prima di una corsa. “Noi andasse, che rinunciasse al contagio costituito il mondo giuliano, dalmato condividiamo una storia - dichiara della vendetta. Altrimenti saremmo e istriano, coi centri di alpinismo, ancora la Schurzel - non una memoria ancora lì tutti a squartarci. Siamo canottaggio, vela e con i nostri grandi nostalgica, ma una memoria di una gli italiani della pace. Chi abbia campioni dell’atletica, Abdon Pamich, storia triste, negata e molte volte vinto la guerra non lo sappiamo. testimonial del docu-film su tutti”. Il anche infangata. E in questo c’è La pace l’abbiamo vinta noi. Per video è stato trasmesso in anteprima grande senso civico e civile nella gente non dimenticare, sì. Per ricordare venerdì 19 marzo sul sito di del confine orientale. Scegliere la via che abbiamo spezzato la catena Adnkronos, l’ANVGD ne è promotrice dell’esilio, abbandonando le proprie dell’orrore, a nostre spese. Anche assieme all’ASI (Associazioni Sportive radici per mantenere l’identità italiana per voi” è il grido liberatorio, di Sociali Italiane). e condividerla con gli altri è stata resurrezione - come dice Paolo Il docu-film “La Corsa del Ricordo. una scelta grande che, peraltro, nel Valerio, anche regista dello Un viaggio tra storia e sport” è stato corso del tempo, nessuno tra i nostri spettacolo, che conclude questo realizzato su un soggetto di Fabio genitori o nonni, ha mai smentito o lavoro con gli attori Emanuele Argentini e Michelangelo Gratton che se ne è pentito. Anche chi è rimasto Fortunati, Ester Galazzi, Andrea ne è anche il regista. La storia viene lì in Croazia e in Slovenia mantiene la Germani, Riccardo Maranzana, celebrata attraverso la testimonianza tradizione che noi condividiamo da Francesco Migliaccio, Jacopo Morra e di due esuli. Una novantenne - fratelli. A dividerci c’è solo il mare, che Maria Grazia Plos. Giovanna Martinuzzi - che, nel può tenerci distanti, ma allo stesso Un lavoro teatrale, ma anche quartiere Giuliano-Dalmata di Roma, è tempo, è un richiamo a tornare”. cinematografico per l’impegno delle stata la maestra di tutti i bambini per LINK PER VEDERE IL DOCUFILM SUL riprese, una moderna via crucis in una tantissimi anni. Lucido il suo racconto, CANALE YOUTUBE DI ADNKRONOS: quaresima che porta alla resurrezione vivi i suoi ricordi di una terra amata, http://www.youtube.com/ del nostro popolo. dell’esodo e dei momenti drammatici watch?v=TgYSIaKToow

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 9 1921: la vittoria elettorale di Zanella all’assemblea costituente del 24 aprile

di Giovanni Stelli

n base al Trattato di Rapallo stipulato il 12 novembre 1920 tra il Regno d’Italia e il Regno Idei Serbi Croati e Sloveni (SHS), Fiume venne, come è noto, costituita in Stato libero sotto garanzia internazionale, ma amputata del Delta e del Porto Baross ceduti al Regno SHS. Il Trattato segnò la fine dell’Impresa dannunziana: il generale Caviglia, comandante delle truppe italiane, intimò a d’Annunzio di sgomberare e, al rifiuto del Poeta e alla dichiarazione di guerra del governo della Reggenza del Carnaro, rispose attaccando i legionari alla vigilia di Natale e minacciando di bombardare la Si trattò, almeno in prima istanza, di La tradizionale prospettiva città. Allo scontro, durato cinque una vittoria del Partito Autonomo politica degli autonomisti usciva giorni (il cosiddetto Natale di e del suo capo indiscusso Riccardo indubbiamente vincente, contro Sangue), posero fine le dimissioni Zanella. Dopo avere appoggiato, in ogni previsione, dalla soluzione di d’Annunzio e del governo della una breve fase iniziale, l’Impresa, prevista per Fiume dal Trattato di Reggenza. I poteri statali passarono Zanella ne aveva preso nettamente Rapallo. L’autonomia municipale, che al Consiglio Municipale che, ripresa le distanze e nel corso del 1920 Zanella aveva costantemente difeso la denominazione di Consiglio aveva sempre più radicalizzato la all’interno dell’Austria-Ungheria e Nazionale, dichiarò di subire sua opposizione. Messo al bando che, in seguito alla dissoluzione di l’applicazione del Trattato di Rapallo dal Comando dannunziano, aveva quest’ultima, sembrava superata in “di fronte alla brutale minaccia di più volte invitato il governo italiano favore di una scelta annessionista distruzione della città”. ad intervenire militarmente contro in apparenza più realistica ed anzi i legionari e in un volantino diffuso inevitabile nel nuovo scenario degli alla vigilia dell’intervento di Caviglia Stati nazionali sorti al posto della Il 5 gennaio 1921 era arrivato a definire d’Annunzio “il Duplice Monarchia, riprendeva invece il nuovo governo di più grande delinquente dell’epoca” nuova vita, trasformandosi addirittura e “briganti” i suoi seguaci. I in sovranità statuale: Fiume, che già Fiume, presieduto dannunziani non erano stati da nello Statuto municipale del 1872 meno: in un opuscolo fatto stampare aveva avanzato prerogative quasi da Antonio Grossich, dal Poeta in mille copie nell’agosto sovrane, al punto da suscitare negli si impegnò a 1920 Zanella era stato coperto di ultimi anni dell’Ottocento la dura insulti: “politicastro, […] intrigante contestazione del governo ungherese preparare la e calunniatore, affarista e vigliacco, di Bánffy, diventava Stato libero, […] congiurato con gli jugoslavi garantito a livello internazionale! convocazione […]. Figura più sozza e più abietta è E chi meglio di Zanella e del dell’Assemblea difficile immaginare”. Il solco tra le Partito Autonomo avrebbe potuto due componenti italiane di Fiume, gestire politicamente una soluzione Costituente del gli autonomisti e i nazionalisti- di questo tipo? Non certo gli dannunziani, era diventato pressoché annessionisti – i nazionalisti e i loro nuovo Stato entro il incolmabile, ma era destinato ad alleati, i dannunziani e i fascisti –, la 28 febbraio. aggravarsi ulteriormente nel periodo cui sconfitta sembrava sancita dal 1921-1924. Trattato di Rapallo.

10 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Così, alle elezioni per l’Assemblea colpo di Stato organizzato dal Fascio Costituente del 24 aprile 1921 il fiumano insieme ai nazionalisti e ai Partito Autonomo ottenne una repubblicani porrà fine al governo vittoria inequivocabile: su un totale Zanella e, in sostanza, all’esistenza di 13.000 elettori 8000 voti andarono stessa dello Stato Libero che alla lista “Torre Civica” degli autonomi continuerà ad esistere formalmente contro 2800 ottenuti dalla lista “Arco fino al 27 gennaio 1924, data in cui Romano” del Blocco Nazionale in base al Trattato di Roma tra Italia e 2000 astensioni. Il risultato e Jugoslavia Fiume verrà annessa sorprese soprattutto gli ambienti all’Italia e alla Jugoslavia sarà nazionalisti, ma sarebbe stato in confermata la cessione del Delta e del realtà prevedibile, considerando Porto Baross. che buona parte della popolazione fumana, dopo oltre due anni di eventi Scheda bibliografica tumultuosi, aspirava ormai ad una per approfondire normalizzazione della vita cittadina. Giovanni Stelli, Storia di Fiume dalle Tuttavia già il rinvio della data delle origini ai nostri giorni, Pordenone 2017, elezioni, dovuto soprattutto alle Biblioteca dell’Immagine. violenze di legionari, nazionalisti e AA. VV., L’autonomia fiumana e la fascisti, era il sintomo che la sperata figura di Riccardo Zanella, Atti del normalizzazione sarebbe stata Convegno del 3 novembre 1996, ben lungi dal realizzarsi. Nel tardo Nei mesi successivi, nonostante Trieste 1997. pomeriggio del 24, quando si sparse i tentativi di pacificazione, tutti Amleto Ballarini, L’Antidannunzio a la notizia della vittoria della “Torre regolarmente falliti, la situazione Fiume. Riccardo Zanella, Trieste 1995, Civica”, scoppiarono gravi disordini in dell’ordine pubblico non migliorò ItaloSvevo. piazza Dante e poi in altre zone della affatto e la convocazione Danilo L. Massagrande, Italia e Fiume città; un gruppo di facinorosi tentò dell’Assemblea Costituente dovette 1921-1924, Milano 1982, Cisalpino l’assalto, per fortuna senza successo, essere di continuo rinviata. In una Goliardica. alla casa del dott. Mario Blasich a lettera a Giolitti del 30 maggio Zanella Palazzo Modello, che era anche la scriveva che a Fiume “[l]’ordine, la sede del Comitato elettorale del legalità, la sicurezza pubblica non vi ANVGD di Bologna Partito Autonomo. Infine alle 20.30 esistono”, invitando il governo italiano ci fu l’azione decisiva: un gruppo a “disarmare e sciogliere le bande dei Le nuove cariche armato capeggiato da Giovanni facinorosi” in modo da garantire il Host-Venturi e Riccardo Gigante “pacifico e regolare funzionamento” La nostra consigliera Manola Uratoriu dette fuoco alle urne e alle schede dell’Assemblea Costituente e ci comunica che a seguito delle ope- elettorali, nel tentativo di annullare “l’incolumità dei suoi membri”. razioni di spoglio delle schede perve- de facto l’esito delle votazioni. Con la formazione del governo nute per l’elezione del nuovo Consi- L’obiettivo non fu raggiunto, perché Bonomi ai primi di luglio e la nomina glio Direttivo dell’ANVGD di Bologna, i verbali erano già stati messi in il 4 settembre del generale Luigi che starà in carica fino al 2023, il gior- salvo e ciò consentì la successiva Amantea ad “Alto Commissario pel no 1.mo febbraio 2021 si è riunito il promulgazione ufficiale dei risultati. Governo provvisorio di Fiume” la primo Consiglio Direttivo dell’ANVGD I disordini continuarono comunque prospettiva di un ritorno alla legalità di Bologna così composto: nei giorni successivi: venne assaltata nella città quarnerina sembrò prendere SIRK Chiara Presidente – figlia di l’abitazione di Zanella e, ancora una finalmente corpo: il 1° ottobre due fiumani (esuli) volta, quella di Blasich, il 27 venne Amantea inviò ai deputati eletti la DECASTELLO Anna, vice presidente, occupato il Municipio e Grossich lettera di convocazione per la prima figlia di esule (padre istriano) dette le dimissioni, mentre i membri riunione dell’Assemblea Costituente STIPCEVICH Giovanni, vice presi- autonomisti della Costituente erano uscita dalle urne. E il 5 ottobre dente, esule da Zara costretti a rifugiarsi a Buccari, in l’Assemblea poté finalmente riunirsi ed CURKOVIC Antonio, esule da Zara territorio jugoslavo. Il tentativo eleggere presidente provvisorio dello JELICH Paolo, figlio di esuli dalmati di degli annessionisti di dar vita ad un Stato Libero di Fiume Zanella. Qualche Spalato governo “eccezionale” andò tuttavia giorno dopo Zanella presentò il suo BRIZZI CARPOSIO Mauricio, figlio incontro al fallimento soprattutto programma di governo: ristabilimento di esule fiumana per l’atteggiamento del conte Carlo della legalità, pacificazione tra i cittadini FINELLI Sergio, figlio di esule fiumana Caccia Dominioni, dal 5 febbraio e ripresa economica. POLUZZI Fabio, professore di Istitu- ministro plenipotenziario del governo La vita dello Stato Libero, pur to superiore, simpatizzante e colla- italiano: contrario all’annullamento riconosciuto a livello internazionale, boratore attivo delle elezioni del 24 aprile, egli prese restava però appesa a un filo URATORIU Manola, Segretaria - fi- le distanze dai “rivoluzionari” e si soprattutto a causa della situazione glia di due fiumani esuli. adoperò, sia pure inutilmente, per una politica italiana sempre più turbolenta. Al nuovo Consiglio i nostri migliori conciliazione tra le due fazioni fiumane. L’anno successivo, il 3 marzo 1922, un auguri di BUON LAVORO.

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 11 Cinquanta ma ancora giovane la lunga storia de “El Boletin”

di Konrad Eisenbichler

on questo numero (185, tuttavia interessati alla nostra storia Il prof. Konrad Eisenbichler, direttore marzo 2021) El Boletin inizia e cultura, come Yuanyuan (Christina) de El Boletin, in Umbria dove nel 2019 il suo cinquantesimo anno di Ma, nata e cresciuta a Shanghai e è stato insignito del premio "Dignità Cvita. Chi avrebbe mai pensato oggi studentessa d’italiano presso giuliano-dalmata nel mondo" che quel piccolo foglio di tre pagine la University of Toronto. Accanto battute a macchina e diretto dal alla lettera del presidente Vodopia fiumano Alceo Lini sarebbe cresciuto di cinquant’anni fa appariva anche fino a diventare il piu antico e corposo, l’annuncio del “Mother’s Day Party” per non dire anche interessante e che il Club stava organizzando per il informativo, periodico della comunita 6 maggio con tanto di “ricco buffet”; giuliano-dalmata d’Oltreoceano il prezzo d’entrata era di $5 per i soci, (e forse anche nel mondo fuori $6 per i non-soci, e $2.50 per i fioi. dall’Italia). Non solo, ma e diventato A p. 2 si leggeva il calendario dei anche il ‘diario di bordo’ che narra prossimi incontri: il 1.mo maggio ci la vita del nostro Club di Toronto e sarebbe stata la riunione dei sotto- funge da archivio della nostra storia comitati; il 6 maggio il “Mother’s Day giuliano-dalmata in Canada. Party” al Piper Club; il 29 maggio una “Cena e discussione circa la possibilita di comprarsi una sede per il Club”; il Il primo 5 giugno una riunione dell’esecutivo numero si nel quale “tutti i soci [erano] benvenuti”; e poi, finalmente, l’11 apriva con una giugno il “Primo picnic al Waterfalls Playground, Georgetown, Ont”. lettera dell’allora Ben cinque eventi nei soli due mesi presidente, Natale di maggio e giugno 1972 – chiara indicazione dell’energia e del vivace Vodopia, con la spirito associativo che motivavano i nostri fondatori. quale salutava i soci Questo spirito ha continuato a secolo, siamo pronti ad affrontare il lettori e descriveva motivare il Club ed El Boletin. Da domani con grande energia e tante quando nell’autunno 1991 presi belle e nuove iniziative. il neonato bollettino in mano le redini de El Boletin (io sono nato a Lussinpiccolo), come “espressione subentrando ad Alceo Lini sincera del nostro in qualita di direttore, sono sempre rimasto colpito Club” (p.1). dall’entusiasmo dei vari collaboratori che nel corso degli Ed espressione sincera lo fu e anni hanno contribuito alla testata continua ad esserlo, anche quando con importanti articoli e notizie. si e poi aperto ad accogliere i Ma e soprattutto al caloroso contributi dei nostri corregionali apprezzamento dei nostri lettori sparsi nel resto del Canada e negli che si deve la lunga vita de El USA, come nel primo numero Boletin. celebrativo inviato ai soci in questi Abbiamo raggiunto un grande giorni, negli articoli a firma di Mario traguardo – 50 anni di notizie, Sergi (British Columbia), Nella racconti, storie, foto, ricordi... Adesso Trendel (New York), e Ida Vodaric puntiamo gli occhi e tutta la nostra Marinzoli (New Jersey) o in quelli a buona volonta sul prossimo obiettivo. firma di giovani che non provengono Orgogliosi di cio che abbiamo dalle nostre terre, ma che si sono realizzato in questo primo mezzo

12 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Historia: Fiume e l’Alto Adriatico al XXV corso di geopolitica on line di Guglielmo Cevolin

istoria Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone ha inteso, nel proprio XXV Hcorso di geopolitica, primo corso di geopolitica gratuito, aperto al pubblico e per longevità in Italia, ricordare la straordinaria complessità culturale dell’Alto Adriatico e la millenaria presenza della cultura dell’Antica Roma, della Repubblica Serenissima di Venezia e in generale della lingua e cultura Il prof. Guglielmo Cevolin, a sinistra nella foto, al convegno di Fiume intitolato italiana (letteratura, poesia, scultura, “Tornare si può” insieme a Andor Brakus (dell’ufficio di presidenza dell’AFIM al teatro, pittura) nell’area. Sulla scia centro) e Moreno Vrancich, sporgente di punta della Comunità degli Italiani di Fiume. del Convegno realizzato a Trieste e Fiume nel 2019 dal Circolo di Cultura anni del Corso di geopolitica erano Presidente di Coordinamento Istro-Veneta “Istria” di Trieste che ha una scadenza troppo ghiotta Adriatico e di Federesuli, nonché visto pubblicare gli atti nel 2020, e culturalmente per non mettere in fila Professore emerito di Diritto in collegamento con altre istituzioni dopo gli Stati Uniti (ven. 5 febbraio Costituzionale all’Università di scientifiche, culturali e associative, 2021, con Lucio Caracciolo), dopo Bologna, il vicesindaco di Pordenone quali Coordinamento Adriatico e la Nuova Europa (ven. 12 febbraio Eligio Grizzo (Pordenone e Fiume Federesuli, la Comunità Nazionale 2021, con Maurizio Maresca), e dopo collegati con questa iniziativa on line) italiana di Fiume, il Dipartimento di la Cina (ven. 19 febbraio 2021, con la la Prof.ssa Melita Sciucca Presidente Italianistica dell’Università di Fiume, Scuola di Maurizio Scarpari), anche il della Comunità degli Italiani di Fiume, Telecapodistria radiotelevisione della nostro amato Alto Adriatico, questione il Dott. Ezio Giuricin di Telecapodistria, CNI in Slovenia e Croazia, la Società rilevante per l’Europa e per gli Stati la Dott.ssa Laura Marchig (giornalista di Studi Fiumani Roma si è voluto membri dell’UE che vi incidono nella e poetessa, membro presidenza presentare il tema dell’Alto Adriatico piena prospettiva di collaborazione partito Lista per Fiume- Lista za come un serbatoio della ricchezza dei GECT, non a caso quadro giuridico Rijeku), la Prof.ssa Gianna Mazzieri culturale patrimonio europeo, europeo, e anche del Minority Safe Sanković (Capodipartimento espressione di elementi di progresso Pack, nonostante la non soddisfacente italianstica Università di Fiume), persino dal punto di vista giuridico risposta ufficiale del 14 gennaio la Prof.ssa Elisabetta Bergamini con la Carta del Carnaro che, pur nei 2021 da parte della Commissione delegata dalla Prof. Elena D’Orlando limiti del dannunzianesimo, contiene Europea. Ecco qui le direzioni di (Direttrice Dipartimento Scienze riconoscimenti per diritti civili, avanzamento della collaborazione tra Giuridiche Università di Udine), il Prof. economici, sindacali, che troveranno le realtà di confine, nella straordinaria Giovanni Stelli (Presidente Società di sviluppo nella Costituzione ricchezza e avanguardia culturale di Studi Fiumani Roma) , il Dott. Arturo repubblicana del 1948, con come Trieste, Fiume, dell’Istria, che deve Pellizzon (Historia e CISL). modello i diritti riconosciuti nella trovare nell’ambiente culturale di Per chi volesse seguire l’intera serata Costituzione di Weimar, rispetto collaborazione (persino delle risorse di studi e approfondimenti di venerdì alla quale “La Costituzione secondo del New Generation EU) che persino 26 febbraio 2021 è possibile rivedere D’Annunzio” (Giuseppe de Vergottini, la pandemia pare aver favorito. le due ore di lavori al seguente link: Luni, Milano 2020, 176 pp.) non aveva Ovviamente si tratta di vedere https://youtu.be/-VLXRGVwOKY. nulla da invidiare. sempre il bicchiere mezzo pieno, con Per segnalazioni e offerte di Si chiede scusa alle tante realtà che il instancabile ottimismo, di chi sa che collaborazioni per future iniziative sottoscritto per ragioni di tempo non l’area dell’Alto Adriatico è una risorsa è possibile segnalare il proprio è riuscito a coinvolgere e pertanto si culturale per tutti, Europa, Italia, interesse al presidente di Historia attendono le segnalazioni di interesse Slovenia, Croazia. al seguente indirizzo di posta per future collaborazioni (che saranno Nell’iniziativa sono stati coinvolti elettronica: guglielelmo.cevolin@ anche con l’AFIM, ndr). I venticinque il Prof. Giuseppe de Vergottini uniud.it.

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 13 E all’improvviso squillò il telefono: “Lei ha vinto il premio Tomizza!”

di Diego Zandel

hi non conosce Rosanna Un premio, conferito dal Lions Club Turcinovich Giuricin? Trieste Europa presieduto dal dott. Direttrice di questo Ugo Gerini, che onora tutti noi. Cgiornale, e con un lungo, recentissimo passato di giornalista Rosanna, sorpresa di questo anche della Voce del Popolo di Premio? O, in qualche modo, te Fiume, collaboratrice delle più lo aspettavi, visto il tuo profondo importanti testate della Regione Friuli magistero nel dialogo “tra le genti Venezia Giulia, la nostra Rosanna è delle nostre terre”? anche una scrittrice di importanti testimonianze che ha raccolto in “Mi era stato comunicato a settembre libri che costituiscono dei capisaldi che c’era la volontà di candidarmi, per la conoscenza della storia delle già il pensiero mi aveva resa felice e nostre terre. Ultimo titolo in ordine fiera. Vincere però è stata una vera di apparizione “Tutto ciò che vidi. e propria sorpresa che cerco ancora Parla Maria Pasquinelli - 1943-1945 di metabolizzare. Sono cresciuta fosse comuni, foibe, mare” curato attraverso prove dure, invidie, esercizi con Rossana Poletti per la Oltre di potere e prove di forza per la mia Edizioni, ma con tanti altri titoli alle propensione ad osare, ad accelerare spalle tra cui un libro intervista a gli eventi. Non sono abituata alle Maria Pasquinelli stessa “La giustizia belle notizie e questa lo è, anzi è secondo Maria”, e i libri di narrativa bellissima. Corona un impegno ma “Una raffica all’improvviso”, a quattro anche una scelta di vita a favore mani con Stefano De Franceschi, della ricomposizione di un popolo “Maddalena ha gli occhi viola”, che sento profondamente mio e del “Occhi mediterranei”, con Christophe quale spesso avverto la tristezza, il ci rappresenta e che stimiamo. E’ Palomar e Dario Fertilio… desiderio di riscatto insieme al peso della rassegnazione. Ho cercato di partito il tappo dello spumante costruire, questo premio mi conferma preparato per caso per brindare al Una carriera che che il messaggio, da qualche parte, nostro incontro. E’ stato incredibile. una parte importante, è passato”. Ezio era lì con tutti gli altri e gioiva le è valsa la vittoria della mia felicità. Credo sia un premio della XVII edizione Raccontaci la tua reazione alla condiviso, ci conosciamo da quando notizia, lasciaci condividere, a avevamo tredici anni, a diciotto dell’importantissimo noi della Voce di Fiume, le tue giravamo l’Istria ad organizzare emozioni. Senza trascurare di dirci la rinascita delle Comunità degli Premio Fulvio cosa ti ha detto tuo marito Ezio Italiani. Gli altri giovani andavano Tomizza che va a Giuricin. in discoteca, noi sognavamo per Istria e Fiume, un destino persuaso Personalità che nel “E’ successo mentre eravamo ad una e convinto. Abbiamo lavorato tanto, tempo si sia distinta riunione del Circolo Istria di Trieste. coinvolgendo le nostre famiglie che Ad un certo punto della riunione è ci hanno sempre appoggiato. Nostro nell’affermazione arrivato un messaggio. Ho sbirciato il figlio, fine scrutatore, incredibilmente concreta degli ideali di cellulare e nel leggere quanto stava ironico, ogni tanto ci suggerisce di scritto ho esultato spaventando i disintossicarci, credo sia impossibile. mutua comprensione e presenti. Li ho guardati come in Questa è la missione che abbiamo un abbraccio ed ho esclamato: ho scelto. Ad un certo punto ho varcato di pacifica convivenza vinto il Premio Tomizza. E’ seguito l’Oceano, ho trovato un’istrianità tra le genti della un boato. Tomizza è stato uno ed una fiumanità (e dalmaticità) dei fondatori del Circolo, grande diverse che mi hanno aiutata ad nostra terra. amico di noi tutti, personaggio che andare oltre, a spostare lo sguardo,

14 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 a sondare nuove prospettive. Anche nipote di Giuditta Perini collega della di casa mia a Rovigno. Ho ricostruito in Canada ho seguito le tracce di Pasquinelli alla Biccocca prima della ogni suo gesto, il respiro, la vista, il Tomizza e nel suo nome, perché guerra e a lei molto vicina in tutti tatto ed è così importante per me che lo avevano conosciuto ed accolto, i lunghi anni della prigionia. Avrei non riesco a lasciarlo andare. E poi c’è ho fatto interviste con personaggi dovuto fare un’intervista per La Voce un altro libro in gestazione dedicato importanti…”. di Fiume. Andammo a casa sua, a al fratello di mio padre, Nicola Bergamo, in un gruppo nutrito e la Turcinovich, anarchico, un puro, che Trovi significativo il fatto che il intervistai per tutto il pomeriggio con quando avevo tredici anni mi regalò premio ti arriva nello stesso anno questo pubblico sempre presente. l’opera completa di Cervantes, il Don che ha visto l’uscita di un libro così Scrissi e tornai da lei. Lesse il mio Quihotte con i commenti e note a fondamentale per la conoscenza testo già di una trentina di cartelle piede pagina dicendomi: vai, non della storia delle nostre terre come ad alta voce. E mi disse…continua! aver paura dei mulini a vento, a volte “Tutto ciò che vidi. Parla Maria Così quello che doveva essere si vince. Era un poeta della politica Pasquinelli”? un articolo di giornale divenne il e dell’ideologia, i suoi scritti sono primo libro su di lei pubblicato un esempio di umanità infinita ed il “Forse si chiude un ciclo. Nel da Delbianco editore, poco o per suo senso di giustizia è un bene di consegnarmi il materiale che niente distribuito, era un argomento famiglia e un peso da portare per noi Maria aveva scritto in tanti anni scomodo nel 2007. Il Giorno del tutti che, per indole, non amiamo i di indagine, riflessione, impegno, Ricordo era meta dei negazionisti e compromessi”. dal quale sono nati i libri, mi dava pochi conoscevano questa vicenda. mandato di parlare per lei, di Abbiamo dovuto attendere che la Un’ultima domanda riguarda lo continuare a far conoscere una conoscenza e la curiosità per questi scrittore da cui il premio ha preso, vicenda interrotta dalla storia fatti crescessero nel tempo. ‘Tutto non a caso, il nome. Hai ricordi di e dalla sentenza che l’aveva ciò che vidi’ non è di facile lettura, lui? Non solo personali, ma anche condannata prima a morte e poi è un libro crudo in cui le foibe di lettrice dei suoi libri. all’ergastolo. Di ripercorrere con lei vengono raccontate con rigore, la vicenda spalatina e istriana del quasi un taglio chirurgico delle “Mi chiamò una sera per chiedermi se 1943 nella speranza di far tacere responsabilità. avevo ricevuto il suo ultimo romanzo. i luoghi comuni, di riconsiderare Ma è anche vero che oggi ci sono gli Dissi di no e lui ci rimase male. Mi il suo gesto, non dal punto di strumenti per affrontarlo, sono stati promise di protestare con l’editore vista etico e morale che non ha creati negli anni proprio grazie al e nel giro di due settimane il libro scusanti, ma della denuncia di una grande lavoro dell’associazionismo arrivò. Qualche mattina dopo avevo situazione conclusasi purtroppo e dell’Italia che ha perorato la nostra fissato un appuntamento con TV con l’esodo, con tanta sofferenza causa, basta riandare col pensiero Capodistria per un montaggio. Ci fu ed una ingiustizia così profonda ai discorsi dei Presidenti, a partire un acquazzone senza precedenti e che continua a macinare da decenni da Napolitano e fino ad oggi con così il collega che doveva passare a nelle coscienze della gente. Quando gli incontri storici a Trieste, Pola e prendermi, mi chiamò per avvisarmi è stata presentata la candidatura al Basovizza dei Capi di Stato. Anche che la città era bloccata dall’acqua e premio Tomizza, il libro “Tutto ciò la verità ha bisogno di un sentire che sarebbe arrivato in ritardo. Presi che vidi” non era ancora uscito dalle maturo”. il libro di Fulvio e mi misi a leggere. stampe ma certo oggi contribuisce Mi prese totalmente tanto che, ad a definire un impegno comune, Immagino che il Premio Tomizza un certo punto, sentii la sua voce. mio e della collega Rossana Poletti sia un punto di arrivo, ma anche di Lo raccontai al collega appena ci e a meglio definire i contorni di partenza. A cosa stai ritrovammo in macchina. un pensiero trasversale difficile lavorando adesso? Giunti a Capodistria, un giornalista da far accettate negli ambienti ci venne incontro per darci la notizia monocromatici. Mio padre seguendo “Sta uscendo un libro di poesie, per che Tomizza era spirato qualche ora la mia attività esclamava spesso: la Bertoni editore ‘Oltre l’orizzonte… prima. Mentre stavo leggendo? Era ‘povero quell’albero che sta in un sorriso’, che mi fa tremare i polsi. per questo che avevo sentito la sua mezzo alla strada’. Oggi so che Non è banale mettersi a nudo. voce? Ne rimasi sconvolta ma anche aveva ragione ma riesco anche Spero poi di consegnare alle stampe felice di averlo potuto salutare in ad immaginare il suo sorriso un libro che racconta l’avventura quell’istante tutto nostro, persi in un compiaciuto, ovunque egli sia s’usa di un diciannovenne che parte da libro che raccontava suo padre, che dire per chi non c’è più, io so per Rovigno con la sua battana a remi per raccontava noi gente di queste terre. certo che è con me, ora e sempre”. raggiungere Zara nel 1939. Il ragazzo In tutte le manifestazioni librarie che è mio padre, il libro è l’esperienza più ho avuto modo di organizzare negli Questo è il tuo secondo libro sulla incredibile che io abbia fatto. L’ho anni, otto edizioni a Trieste, una a Pasquinelli. Com’è nato questo scritto di getto ma è come se fosse Roma e una a Torino, i suoi libri non interesse per questa donna? stato lui a guidare i miei pensieri. sono mai mancati insieme alla lettura Ho immaginato istante dopo istante di alcune pagine o lettura affidata “C’eravamo incontrate su tutto il suo viaggio, raccontato a ad un attore che il libro l’avrebbe suggerimento di Guido Brazzoduro, episodi in varie occasioni nella cucina raccontato tutto…”.

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 15 Palermo, Fiume, Trieste le tre case di una famiglia

di Annalisa Nangano*

n palermitano di nome con i suoi due fratelli Giovanni il Rosso, chiamato fino al 1952, quando così per il colore dei suoi decisero di spostarsi Ucapelli e per via del viso definitivamente a costellato da lentiggini come i Trieste, in Via Belpoggio; Normanni, viveva a Fiume. Mamma Lucrezia e le Dall’unione con la compagna d’una figlie si sistemarono vita, Elisabetta, nacque il primo invece in Via degli protagonista di questa storia: Artisti. Vivevano tutti Gasperino Albanese. del mestiere che li Sin dall’infanzia, Gasperino era abituato accumunava: l’attività ad aiutare il babbo alla locanda di ortofrutticola, come se famiglia, ma, come da tradizione, la loro terra li avesse d’estate la famiglia si ricongiungeva in seguiti mansueta e Sicilia. E mentre Gasperino cresceva, fedele. la scuola finiva, ma la tradizione non Al mercato di Trieste venne mai violata. la loro storia era A Palermo Gasperino conobbe Teresa conosciuta, raccontata che, raggiante per il loro amore, da nonno Pino. “Eccolo, acconsentì a una fuitina con lui. I è arrivato l’esule!” due si trasferirono dalle calde terre Dicevano. Pino rideva, del meridione a Fiume. Come spesso perché un esule accade nelle famiglie siciliane, ad palermitano non si uno ad uno salirono i parenti di lei era mai visto, eppure Quello a sinistra è nonno Pino, al centro il e così nel 1941 Fiume aveva accolto quel sorriso portava con sé anche cognato e a destra suo fratello Giovanni. Mamma Lucrezia con gli altri cinque del tragico. Nonno Pino aveva figli, tra cui il mio caro nonno: conosciuto la violenza e la brutalità restituire a Fiume ciò che quella città Pino Nangano. Pino rimase a della guerra, la guerra del popolo in gli aveva dato. Guarito dallo sparo Fiume protesta contro le decisioni politiche e tornato a Trieste, a bordo della del momento. Gli avevano perfino sua umile motoape, guidava ogni sparato alla gamba, correndo tra giorno fino a Padriciano al campo i due pili portabandiera in Piazza profughi dove la comunità istriana era Unità. Un colpo partito dal tetto brutalmente ammassata. Si sistemava della prefettura, che lo costrinse ad lì davanti a vendere verdura e frutta di essere curato a Padova, lontano stagione, dando ciò che poteva a quelle dalla famiglia e dal suo lavoro. persone che, seppur ormai senza una Da quell’esperienza, Pino ne casa, in passato l’avevano offerta a lui. uscì con un nuovo obiettivo: quello di sanare la cicatrice a *Sono NANGANO ANNALISA, ho venti lungo ignorata che dilaniava il anni e vivo a Trieste. suo cuore diviso tra Trieste e la Sono attualmente una studentessa comunità di Fiume. di Studi Umanistici all’Università di Sebbene, infatti, Pino Trieste. Ho frequentato il liceo classico avesse continuato a vivere Dante Alighieri. Da sempre ho una in un contesto esclusivo di grande passione per la scrittura, le fruttivendoli siciliani, decise di arti, il teatro, il canto e la letteratura. Sin da piccola ho vissuto a contatto Il certificato dell’avvenuto con la bottega ortofrutticola di incidente in Piazza Unità famiglia, la mia seconda casa, gestita a Trieste. dai miei genitori.

16 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Il Concorso dedicato al Cinema si estende agli studenti del Liceo

di Adriano Scabardi

l Concorso “cinema” destinato SMSI con il suo direttore Michele agli alunni delle scuole italiane Scalembra e la CI di Fiume con la di Fiume, si sta ampliando. Ecco presidente Melita Sciucca, oltre Iche nasce, a cura dell’AFIM, ma all’AFIM e all’ANVGD di Verona, e sempre in collaborazione con Maria soprattutto gli studenti della scuola Luisa Budicin Negriolli dell’ANVGD di in lingua italiana, appassionati Verona che sta promuovendo da anni cinefili che già negli anni scorsi la manifestazione “Critico in erba”, hanno partecipato da alunni una sezione dedicata agli studenti delle elementari, alle proiezioni della Scuola Media superiore, che alla Comunità degli Italiani e alle tutti i Fiumani continuano a chiamare premiazioni conclusive a Palazzo Liceo. Quello di via Dolaz dove ogni Modello. anno, in occasione delle celebrazioni Il cinema come momento di dei santi patroni, si tenevano incontri riflessione sul tema della lingua, e scambi e che la pandemia ha reso della cultura ma anche dell’attualità. deserto. Ma la speranza resiste e si I premi saranno ricchi, così come procede con l’attività. deciso dall’AFIM per invogliare gli Nella foto vediamo il regolamento studenti a cimentarsi con testi, foto e del Concorso che coinvolgerà la brevi filmati.

Dal mio vecchio album di Giovanni Bettanin Campo profughi di Catania

sì proprio foto storiche le tre donne nella disperazione. dei figli nel loro Paese, per rimanere perché i campi profughi sono Ciò malgrado, con il coraggio innanzitutto italiani. storia vera e dura, vissuta e che contraddistingue le donne Esofferta da una moltitudine di dell’Adriatico orientale, riprendono il Istriani Fiumani e Dalmati, un intero viaggio verso Catania. popolo in fuga. Senza colpe, vittime La seconda persona, vicino alla di eventi storici e di leggi infami. Giansi, è la signora Faccini, dalmata, In questa foto due famiglie, con tre figli al seguito, resa vedova due donne con le proprie figlie, da una sventagliata di mitra delle accomunate dallo stesso cruento milizie costiere jugoslave durante destino. La prima, in basso a sinistra, un tentativo di attraversare è la dolce e buona signora Giansi clandestinamente l’Adriatico per Mekis, con le sue due figlie che guadagnare la libertà in Patria. finalmente dopo tanti tentativi Furono tantissime le vittime che ottiene il tanto sperato Visto per perirono in questo modo. Due la partenza. Giunte a Trieste la famiglie, due grandi donne, due felicità è incontenibile ma il destino combattenti ed un esempio di è in agguato, pronto a colpire e coraggio e volontà di raggiungere distruggere. Un arresto cardiaco il proprio intento ovvero portare la toglie la vita al marito, lasciando famiglia al sicuro, pensando al futuro

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 17 Personaggi (a volte) dimenticati Laval Nugent De Westmeath di Fulvio Varljen, mulo de Stranga

Castello di Tersatto

a bambino spesso andavo Molto intelligente e brillante, scala Una piccola digressione sulle al castello di Tersatto che velocemente i gradi, viene promosso Province Illiriche. La sede del domina Fiume e il profondo a maggiore nel 1800. governatorato viene messa a Lubiana. Dcanalone scavato dal Il 1807 lo vede colonnello e nel I Francesi le organizzano mutuando fiume Eneo. Fra le sue torri merlate, 1809 è capo di stato maggiore del la loro organizzazione territoriale, arcigni basilischi e vecchi cannoni corpo d’armata del Principe Jean de non tengono conto delle particolarità la mia fantasia fanciullesca volava Liechtenstein. Si tratta di un momento etnica della componente italo/veneta e immaginava infinite avventure di particolarissimo, i francesi sono che vive concentrata nelle città e sulla cappa e spada. vittoriosi, Napoleone riceve in dote le costa. Per ingraziarsi la popolazione Un’aura di mistero circondava la Province Illiriche, testimoni riportano slovena e croata permettono l’uso figura dell’ultimo suo padrone, negli che Laval si rifiutò di firmare qualsiasi dello sloveno e del croato nelle anni piano piano raccolsi le tessere trattato. Aveva una spiccata antipatia scuole. Dalmazia, Istria, Ragusa del mosaico della sua storia che in per Napoleone e nella sua mente che erano state messe nel Regno minima parte Vi racconterò. iniziarono a formarsi i piani su come d’Italia, ora vengono incorporate contrastarlo. Grande amicizia lo legava nella nuova entità, con grandi Il Conte Laval a Klemens Principe di Metternich, problemi per la componente italiana. futuro dominus della restaurazione, li Quando l’Austria poi ritornerà nel Nugent de Westmeath accomunava la passione per l’arte, il possesso delle stesse lascerà la forma collezionismo e l’archeologia. come Regno d’Illiria, con gli italiani nasce il 3 novembre Dal 1809 al 1813 tesse una rete definitivamente isolati. 1777 in Irlanda, a segreta diplomatica con gli Inglesi, è un viaggiatore instancabile. Il suo Ballynacor/Killualagh, piano era semplicissimo, raggruppare discendente da alcuni reggimenti di cavalleria e fanteria “Grenzer”, gli esperti un’antica famiglia combattenti che contrastavano gli ottomani sul Confine Militare, la Normanna. Krajina e al momento giusto scendere Il busto di Perde il padre in verso il mare, risalire la Dalmazia Nugent e puntare sulle foci del Po. Questo Giovanna gioventù, lo zio, alto sarebbe stato più facile se vi fosse funzionario statale stato un appoggio dal mare da parte degli Inglesi. Detto fatto, gli asburgico, lo indirizza Inglesi mettono un blocco navale, nella battaglia di Lissa del marzo agli studi militari che 1811 battono definitivamente la intraprende a Vienna flotta franco-veneta e l’isola diventa base operativa dove il nostro Laval nel 1793. soggiorna più volte per coordinare i piani di battaglia.

18 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Arriva il 1813 e Nugent Ricordo che Laval è operativizza il suo progetto, Laval Nugent conterraneo di Thomas Edward scende con le sue truppe De Westmeath Lawrence (d’Arabia) con cui ha dai monti, conquista le città condiviso una storia parallela, dalmate, a Fiume entra senza meritevole sicuramente di combattere, punta su Trieste maggiore notorietà. che espugna dopo breve Veramente triste questo combattimento, sempre epilogo, il grande “wild protetto dal mare dalla squadra goose” irlandese, appellativo dell’ammiraglio Thomas agli irlandesi che hanno Freemantle che lo aiuta a combattuto negli eserciti di sbarcare sulle foci del Po. mezzo mondo, fra le altre cose Alcune considerazioni e anche patrizio fiumano, ha annotazioni. Per la prima volta avuto l’ultimo sfregio riservato truppe croate entrano nelle città ai tanti infoibati. dalmate e ricordiamoci che sarà La sua storia mi è sembrata proprio Nugent a sostenere meritevole da riproporre il Rinascimento Croato (Ilirski perché penso sia emblematica Preporod), a mettere un suo per capire il come lavorino le colonello, Josip Jelacich a primo grandi potenze per arrivare ai Bano Croato, a ideare il vessillo loro fini, usando personaggi croato tricolore blu, bianco e coraggiosi e avventurosi che rosso con la scacchiera con 25 mettono passione, intuito, campi rossi e bianchi. I giornali rischiano la vita per ideali e londinesi danno ampio spazio non sempre vengono ripagati alle sue gesta, lo seguono con con riconoscenza. Poi se hanno cronache molto precise e tempestive, si prende un po’ di riposo, sposa la sfortuna di vivere nelle nostre pensiamo ai mezzi del tempo! Giovanna Riario Sforza, imparentata martoriate terre orientali c’è sempre Non posso non notare la perfetta lontanamente con i Frankopani. qualcuno che cerca di vandalizzare e somiglianza della sua condotta con Questa è un’ossessione per Laval, sotterrare tutto coprendo con l’oblio. quella delle truppe titine nell’aprile- è affascinato dalla storia di questa maggio 1945, tatticamente e nobile famiglia croata. Grazie anche geopoliticamente praticamente uguali. al suo amico banchiere De Adamich Faccio ora un ragionamento e vi compera e restaura le antiche prego di recuperare i seguenti testi: proprietà dei Frankopani, nel castello proclama di Gradisca dell’11 ottobre di Tersatto mette le sue collezioni 1813 di Eugenio Beauhamais a cui facendolo diventare un museo, si risponde Nugent il 10 dicembre 1813 occupa di scavi archeologici in italia, da Ravenna, l’appello di Lord Bentick dal 1817 al 1820 è comandante in agli italiani del 14 marzo 1814 e il capo e ministro della guerra del Proclama di Rimini di Gioacchino Regno di Napoli. Per mancanza di Murat retrodatato 30 marzo 1815, spazio non posso descrivere neanche scritto invece il 12 maggio 1815. per sommi capi quello che fece fino L’Italia non esiste, nelle menti di alla morte, dovete credermi, non ci fu questi strateghi gli italiani sono solo guerra e battaglia a cui non mise lo strumenti che essi usano, anche zampino, ultima sua presenza come cinicamente, per il loro particulare di volontario sul campo di battaglia a Francia e Inghilterra. Ripeto, la vera Solferino nel 1859 a 81 anni. tragedia la subisce la popolazione Si spense nel suo castello italo/veneta della sponda orientale di Bosiljevo, alle porte di Karlovac adriatica che si ritrova orfana. il 21 agosto 1862. Torniamo a Nugent, deve I suoi resti furono traslati in un portare a termine la sua guerra sarcofago nel mausoleo “La pace personale antinapoleonica, ci degli eroi” nel castello di Tersatto riesce annientando Murat nella vicino al sarcofago della moglie. guerra Austro-Napoletana che è Purtroppo nel 1960 avvenne praticamente contemporanea ai un atto sacrilego. Le autorità Cento Giorni di Napoleone. Già che comuniste decisero di fare delle si trovava da quelle parti rimette sul latrine nel mausoleo, i sarcofaghi suo scanno Pio VII, per riconoscenza vennero distrutti con i martelli questo lo fa Principe di Roma. pneumatici e non si ha certezza Dopo tutte queste vicende belliche della fine dei miseri resti.

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 19 Come il Borgomastro di Fiume, Giovanni Giustini dichiarò guerra ai cani e agli animali affetti da rabbia

di Sandro Pellegrini

razie alla cortesia della di Fiume negli ultimi anni del XVIII ma eziandio col minimo contatto compianta Licia Pian secolo. Il preambolo, stampato in de’ detti, della bava, o del sangue di Caprile abbiamo potuto caratteri più evidenti suona così, in Cane rabbioso, e che trae purtroppo Gleggere un manifesto perfetta lingua italiana, testimonianza ad una morte la più disgraziata; così affisso nelle cantonate di Fiume nel della permanenza dell’idioma di serviranno di un esatto contegno lontano giugno del 1793. Lo stiamo Dante lungo i secoli e sconfinata le seguenti prescrizioni ed i mezzi per riprodurre per esteso anche come lingua ufficiale cittadina da praticarsi, onde riparare ad un per ricordare la carissima Licia. Si dall’Evo di Mezzo fin all’Età Moderna: sì orrendo malore; i quali mezzi tratta di un documento stampato su “D’una ben grande fra le innumerabili però non serviranno che per gli carta consistente, tipica dell’epoca, prove dell’indefessa vigilanza, e del uomini, giacchè rispetto alle bestie, sormontato da un’aquila a due Paterno amore, che dimostrato hanno che fossero attaccate da un siffatto teste ed intitolato “Da parte della in ogni tempo per la Felicità dei loro furore, si dovranno uccidere subito Commissione di Polizia nella Città amati Sudditi i Nostri Augusti Sovrani, senza riguardo. e porto franco di Fiume” con cui si ne fa una chiara testimonianza la Primo Quello furore nasce ne’ suonava l’allerta ai Cittadini fiumani Imperial Regia Risoluzione de’17 Cani, nelle Volpi e ne’ Lupi; e perciò per metterli in guardia contro la marzo 1781, in cui vengono prescritte ognuno è in dovere di disfarsi di diffusione di manifestazioni di rabbia a comune vantaggio, delle regole tutti i Cani inutili, per non obbligare canina e non solo di quella portata per garantirsi contro i cani, ed altre i Magistrati a farglieli ammazzare. dai cani. Nel foglio si fa riferimento bestie rabbiose; le quali salutari Si eccetuano però que’ Cani, che a quanto già in vigore in altre terre regole si fa un preciso dovere questa servono indispensabilmente alla dell’Impero allora governato da Commissione di Polizia di rendere guardia di qualcuno nella sua Vienna dall’imperatore Francesco II, palesi al Pubblico, per sua notizia e professione, o altrimenti per la sua nato a Firenze nel 1768 e deceduto direzione”. sicurezza. nella capitale austriaca nel 1835. Egli Secondo Ogni Proprietario di un era nipote di Maria Teresa d’Austria Il manifesto prosegue Cane e di altra bestia, è tenuto a e la sua vita venne segnata da 15 garantire per qualunque furore di anni di guerre pressochè continue con le parole tale natura, che vi potesse nascere, contro Napoleone al quale dette pure dell’Imperial-Regia potendosi facilmente prevedere dal la figlia Maria Luisa quale seconda vomito, ed altri manifesti segni, e moglie. Passò alla storia per esser Risoluzione che venne così prevenirne i tristi effetti. Questo stato fino al 1806 l’ultimo imperatore obbligo deve essere esattamente del Sacro Romano Impero fondato ripresa per intero dalla adempiuto, ed ognuno ne sarà da Carlomagno e quindi ridotto a Commissione di Polizia altrettanto più diligente, imperatore dei soli dominii degli quanto che, accadendo, Asburgo d’Austria. Di sé stesso diceva di Fiume e che recita: che alcuno ne per tutta la vita di essere soltanto un venisse apprendista imperatore. “Tenore della suddetta danneggiato Veniamo all’esame del I.R. Risoluzione. Siccome documento questo orribile veleno firmato dal s’insinua tanto negli Borgomastro, Uomini quanto ossia Sindaco nelle Bestie, non austriaco solo per mezzo di morsicature,

20 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 da un cane o da un’altra bestia, di prima di tutto, lavare la ferita con cui egli ne fosse il proprietario, sarà urina, e quindi mandare pel Chirurgo tenuto a risponsabilità e perciò resta più vicino* (*Una nota a pié di quello tale prevenuto, ed accertato pagina spiega che Essendo questa che in ogni caso di tale natura si Città provveduta de’ suoi Chirurghi, praticheranno tutte le possibili e si ammette come superflua in questo rigorose diligenze per scoprire il Editto la Instruzione stabilita per Padrone di una tale besta rabbiosa. essi dalla sopra lodata Imp. Regia Siffatta Perquisizione si farà anche Risoluzione circa i mezzi da praticarsi seriamente dai Magistrati, per farne contro la morsicatura de’ cani rabbiosi, subito il rapporto al Governo. dovendo esser eglino, per dovere Terzo Qualore un cane mangia, o del loro impiego, sufficientemente bee poco, o forse anche nulla affatto, instruiti) ma guardarsi bene in simili o che dà da dubitare di essere casi di succhiare la ferita, o di fare ammalato, in tale caso, dovendosi un moto eccedente col corpo. Per temere d’un principio di furore, riparare a quello male così orribile fu si dovrà avere sopra di lui una ordinato coll’Imp. Reg. Risol. De’10 di particolare attenzione. aprile del 1783 di far ammazzare sul Quarto Se la malattia dura, se e senza torgli la pelle, lo sotterri in luogo tutti i cani, che si trovassero dimostra del languore, se cerca luogo discosto. In tale congiuntura a girare senza un collare distintivo, nascondersi, se invece di abbaiare, si userà della maggior attenzione di e ciò anche in luoghi appartati, che mormoreggia fra i denti, se fugge la non restare spruzzati col sangue dello per le contrade della Città. E coll’altra gente, se ha la vista stravolta, se è istesso. Imp. Reg. Risol. de’ 13 gennaio 1787 inquieto, se dimostra avere ribrezzo Settimo I segni di furore nelle altre fu parimente stabilito, che chiunque per l’acqua, e per qualunque altro bestie sono ad un dipresso tutti lascia di indicare i segni di rabbia limpido liquore, allora non vi è eguali. Ogni bestia presa da questo discoperti nella propria bestia, sia affatto dubbio, che il cane non sia malore morde sempre d’intorno a sè castigato con travaglio pubblico, arrabbiato. e qualora alcuno ne venga morsicato, con o senza ferri, la cui durata Quinto Sarà anche un segno o altrimenti spruzzato della di lei determinare si debba a misura del evidente, che il cane sia preso dal bava, viene a partecipare di tale danno che nasce da tale azione. furore, allorchè non conosca il orribile furore. Perciò dovendosi questa proprio Padrone, quando abbia Ottavo Tutto il bestiame, che dà a Commissione di Polizia pienamente totalmente diversificata la voce, temere di qualche malattia, si dovrà confermare agli ordini graziosissimi abbandoni il sito ov’era solito tenere rinchiuso, per farvi ogni prescritti nelle sopraccennate coricarsi, cammini con dubbi passi, minuta osservazione, secondo si è salutevoli, e benigne Sovrane e vacillando, corra traversalmente, detto di sopra, ed avvedendosi di Risoluzioni ha presa la seguente lasci cadere la testa, e la coda, abbia qualche segno, se ne dovrà dare determinazione. Seguono le misure dello schiumazzo alla bocca, cacci all’istante la Relazione ai Superiori del immediate da applicarsi nel caso fuora la lingua di colore piombino, luogo, come al Numero Sesto. (omissis) e la dicitura finale: sfugga spaventato gli altri cani, Nono Se un proprietario venisse ad Il presente sia stampato, pubblicato vada abboccando a dritta e sinistra iscoprire che tra le sue bestie, alcuna ed affisso in questa Città, e suoi chiunque gli si fa incontro, abborrisca fosse stata morsicata, o tocca dalla Sobborghi, e diffuso a lume il bagnato, cada sovente al suolo, si bava di altra bestia rabbiosa, dovrà universale per la sua inalterabile rialzi, e finalmente muoja. tosto manifestarlo ai Magistrati o osservanza. Dato in Fiume, li 11 Sesto Volendo il Proprietario Superiori locali, e non lasciarsi indurre giugno 1793. Giovanni Giustini, m.p. assicurarsi, se effettivamente il dallo spirito d’interesse di cavarle la Borgomastro. Non si tratta di un suo cane sia preso dal furore, pelle, invece di distruggerla affatto. grande documento. Solo il fatto che o da qualche altra malattia, per Decimo Subito, che un cane risalga al Settecento dell’imperatrice evitare i pericoli e qualunque arrabbiato si dà alla fuga, ciò si Maria Teresa e dei suoi discendenti, altra risponsabilità, non avrà che paleserà immantinente, ed ognuno che sia stato stampato in un italiano tenerlo legato con catena in luogo procurerà di ucciderlo. I Magistrati dotto, ed affisso, oltre 200 anni fa sicuro, ed ivi osservare i segni e Superiori saranno obbligati in tali sugli angoli delle strade dell’ancora sopra espressi al Numero Quarto, e casi, d’inquerire chi sia il proprietario piccola Fiume ce lo fa apprezzare. principalmente ad aborrire l’acqua. del cane, da dove sia fuggito, e se Naturalmente si apprezza anche Verificandosi il minimo segno, sarà alcuno per disavventura ne fosse l’attenzione per la prevenzione tenuto il Proprietario, sotto grave stato offeso, e sarà bene, anche in sanitaria, di uomini ed animali, che i responsabilità, di farne subito caso di fuga di un cane rabbioso, di Magistrati cittadini fiumani avevano rapporto ai Superiori del luogo, i descriverlo e di renderne intesi tutti li per la loro Gente e per i loro beni. quali daranno gli ordini opportuni, luoghi vicini. Si può star certi che in quegli anni perché il cosiddetto Scorticatore Undecimo Se alcuno venisse le ordinanze venivano rispettate dai (Schinder), lo abbia ad ammazzare morsicato, o tocco dalla bava di un Cittadini e fatte rispettare dalla Polizia in presenza dell’istesso Proprietario, cane rabbioso, gli si dovrà subito, urbana.

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 21 L’attaccante Rodolfo Volk

di Filippo Borin idolo di

no degli attaccanti più prolifici della Roma è stato sicuramente Rodolfo Volk, Unato a Fiume precisamente il 14 Gennaio 1906. L’attaccante fiumano iniziò la propria carriera sportiva nelle file del Gloria Fiume in seconda divisione. Dopo una parentesi in Toscana nella compagine della Fiorentina tornò nella sua città natale per vestire la maglia della Fiumana. Insieme all’ex avversario Marcello Mihalich formò una coppia d’attacco di tutto rispetto che fu determinante per centrare l’obiettivo promozione nella prima divisione nazionale. Grazie a quella stagione trionfante i due attaccanti finirono sul taccuino di diversi direttori sportivi dell’epoca. Dopo vari giorni di infinite trattative tra Roma e Napoli, pronte acquistare i due calciatori, che vide pure l’intervento “Sciabbolone” proprio perché dotato dove ancora una volta contribuì dell’allora Federazione Italiana di di un tiro potente e in antitesi a ad una promozione, nella stagione Calcio per decidere il da farsi, Volk “Sciaboletta” soprannome scortese 1940/41. Lasciato definitivamente il fu assegnato ai giallorossi mentre assegnato a Re Vittorio Emanuele III. calcio, l’idolo indiscusso di Campo Mihalich al club partenopeo. Arrivato Proprio l’appellativo donato a Volk è Testaccio al termine del secondo nella Capitale nel 1928, Volk in breve il titolo del libro dedicato alla storia conflitto mondiale fu costretto ad tempo riuscì a conquistare il tifo dell’attaccante, edito da Aracne nel abbandonare la sua Fiume, dove romanista. Il cannoniere proveniente 2018 e scritto da Giorgio Di Giuseppe. si era instaurato il regime titino. dal Quarnaro non solo fu il primo Sicuramente importante nel periodo Come molti esuli giuliani si spostò in marcatore di Campo Testaccio, romano di Volk fu il suo compagno diversi campi profughi inizialmente l’allora stadio della Roma, ma fu di squadra con cui a Gorizia, Trieste e Udine, poi in pure l’autore della rete decisiva nel formava una coppia d’attacco letale. provincia di Arezzo, precisamente a primo derby capitolino. Volk ci prese Dal 1928 al 1933 l’atleta fiumano Laterina. Negli anni cinquanta grazie gusto nel dare dispiaceri ai cugini, con la maglia giallorossa riuscì a anche all’amicizia con Bernardini tanto da gonfiare la rete della Lazio collezionare ben 157 presenze e 103 tornò a vivere nella Capitale dove ben sette volte nella sua significativa segnature, risultando ancora oggi trovò occupazione come usciere esperienza romana. Rapido nei il terzo marcatore della Roma di nella sede del Totocalcio, ubicata movimenti e con un fiuto del goal tutti i tempi, preceduto solamente a Ponte Milvio. Lo “Sciabbolone” incredibile il fiumano alla terza da due goleador del calibro di si spense il 2 Ottobre del 1983 in stagione con la maglia giallorossa e . solitudine, presso una casa di cura a riuscì a conquistare la classifica Nel 1933 Volk lasciò Roma per Nemi. Nell’inno giallorosso “Campo marcatori della con ben 29 tornare in Toscana questa volta Testaccio” intonato ancora oggi nella realizzazioni. Il talentuoso calciatore per indossare la maglia nerazzurra. Curva Sud dell’Olimpico, il riferimento italiano dovette cambiare più volte Con le maglie di Pisa, Triestina e in romanesco a Volk è chiarissimo cognome per volontà del fascismo Montevarchi si confermò essere “Vorche è ‘n mago pe’ segnà”. “Io che imponeva di italianizzarli. Se a un attaccante ostico per gli non penso, tiro” questa era una delle Firenze l’attaccante dovette optare avversari. Archiviata l’esperienza massime del centravanti fiumano. per Bolteni a Roma divenne Folchi. nel capoluogo giuliano, Volk tornò L’AS Roma da pochi anni ha inserito Anche per questo i tifosi decisero a militare nella squadra della sua Volk nella sua Hall of Fame, il primo di chiamarlo con lo pseudonimo città natale, ovvero la Fiumana bomber non si scorda mai.

22 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 “UN TRESETTE DE BEI RICORDI” Storia ingropada n. 8 di Andor Brakus

on ti capisi niente e non lo premiava, de inchinarse a la platea Qua a Fiume gavevimo una grande ti capirà mai niente, ti son dei sui tifosi per omagiarli, mostrando scola pugilistica, solo per farte tumbalo, non voio dir che xe el cul a la giuria. Ma quela sera el qualche nome, gavevimo Dobrez, Ncolpa de quela santa dona se avicina lentamente sul bordo del Malvich, Sergo, Longaver, Krznarich, de tua mama, ma ti ti son cascà dal teatro per l’inchino, tuti ziti, silenzio Zichovich, Katnich, Venanzi, Cernich, bucalin quando ti eri picio e neanche de tomba pronti a fis’ciarlo, ma vien Pamich, Stipanov, i fradei Superina, le bombe de la guera te ga sveiado, fora l’ironia, l’umorismo, l’enpatia Barbadoro, Andressi e Ancora se te busso con la duia, vol dir che ti dei Fiumani, l’Alfredo se gira, se Varglien, Lupo. Una squadra, quela devi darme l’aso o ciapar con la triza, inchina a la giuria e ghe mostra el Fiumana, che pochi in Italia, prima perché go un mucio de carte franche… cul a la platea…. Dopo un atimo de de la guera, podeva starghe a pari, non stame tazar l’anima, cosa ti silenzio e perplesità per l’inaspetado anche a livel europeo. Bon mularia, tambaschi, de quando te conoso non piegamento, ti ga sentido la gente grazie per el bicer, grazie ancora se me ricordo che ti ga mai vinto una che ga cominciado a rider come dei vedemo un'altra volta, ma la mama partida… mati e da quel momento Alfredo me speta, che sicuro non la vede l’ora ma papuza, papuza, quando ti ne farà xe tornado a eser el begnamin de che vado a sbisigar fra le tecie. una giusta, anche se son ciscalo me la sua gente. Caro Ireneo, ti ga Ciao Alfredo, te aspetemo che ti torni creserà i cavei… parlado come un libro stampado. per star di novo in clapa, ciao CIO’. Ah bongiorno, vedo che qua pasa i ani ma ancora nesun capise niente de tresete, i ve pol butar tuti in scovazera e nesun sentirà la mancanza.. Alfredo... ma che sorpresa.. quando ti son arivado? Ciò, ti sa che adeso vivo a Zagabria, e me mancava la mia Fiume, così go ingrumado due straze per cambiarme e go ciapado el treno ed ecome qua. Ti ga fato no ben ma benisimo, vien senta e bevi un’ombra con noi altri, oste de la malora porta de bever all’idolo de Fiume e Zitavecia, Alfredo Barcovich, al secolo deto “CIO’”. Parola de Ireneo Iuricich, quando al Teatro La Fenice i presentava i pugili de la serata, e veniva el turno de Alfredo, da l’entusiasmo dei tifosi tremava i muri. Ma questa che ve conto adeso xe pura verità, da pisarse indoso dal rider. Dopo la guera noi che non erimo andadi via se dovevimo arangiar per viver, e così a l’Alfredo i ghe gaveva fato una bela oferta per bater per i colori de una palestra de Zagabria. La prima volta che el torna a Fiume per un Trieste 1937, Piazza Unità incontro de box poco da far, come i Atleti che si recavano ai dixe el suo nome la gente lo fis’cia. campionati italiani Per tuto l’incontro i lo piziga, ma bon Bombonato - Barcovich niente, lui bate, vince come sempre, Raventini - Istruttore: e el speta la fine dei incontri per Nicolo Catnich - la premiazion. Voi dovè saper che Jaksetich l’Alfredo gaveva l’abitudine quando i

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 23 Alcuni commenti sul nostro antico

di Egone Ratzenberger re Vittorio Emanuele III

egnò dal 1900 al 1945. Come noto però dal 1944 al maggio 1945 il regno fu Raffidato ad un Luogotenente e cioè al principe Umberto poi sconfitto, come noto, nel referendum del due giugno 1945.

Nei giorni scorsi ho sfogliato una biografia di Re Vittorio Emanuele III che, si ricorderà, fu il “re vittorioso” e nostro sovrano dall’annessione di Fiume all’Italia nel gennaio 1924 fino all’ingresso delle truppe

tedesche nella città il 14 della scuola Cambieri in via Parini ci straordinario Vitetti che porse al re settembre 1943 (a parte le si barcamenò fra realtà varie sotto su un cuscino cremisi le chiavi della successive sistemazioni l’occupazione tedesca e le novità città. Dicono le cronache che il re introdotte dai partigiani di Tito. le impugnò e con un passo spedito formali affidate al Trattato In un certo periodo nel ’44-’45 la si recò verso l’arco di trionfo che di Pace). scuola non ci fu proprio a motivo dei era stato eretto in suo onore e tra bombardamenti e se ci ripenso in una pioggia di fiori entrò in Fiume E di qualcosa mi sono ricordato. questi giorni di scuole aperte e chiuse italiana! Non siamo ormai più tanti fiumani ad seguendo i capricci della pandemia Fu certamente una soddisfazione avere iniziato la scuola elementare mi pare di tornare a quei momenti. per il sovrano che nell’agosto 1919 nell’ottobre 1941. Come qualcuno Ripensandoci re Vittorio III non ha poi aveva dovuto rinunciare unitamente ricorderà le scuole cominciavano significato molto nella nostra città, al suo Governo (presieduto da allora ad ottobre ed infatti si diceva: ma probabilmente neppure in altre Nitti) ad annettere Fiume all’Italia a “è stato rimandato ad ottobre”. I miei città italiane, a parte i molti ritratti motivo della recisa opposizione del antichi compagni ricorderanno che sparsi negli uffici. Egli ebbe a visitare presidente americano Wilson. Era oltre ad alzarsi in piedi all’ingresso Fiume dopo l’accordo del 27 gennaio solo rimasta sul tavolo del negoziato dell’insegnante, ma credo si faccia 1924 fra i regni d’Italia e Jugoslavia. la proposta del nostro ministro degli tutt’ora così ed è solo giusto, la Accordo che si può considerare un esteri Tittoni di creare uno staterello maestra si fermava davanti a noi, successo del Mussolini che giocò indipendente sul modello di Danzica. ci squadrava e proclamava: “Saluto molto bene la carta serba, tagliando Ciò che poi si concretò nel trattato di al re!” e noi in coro “Viva il re!”. fuori Zagabria, anche se – come Rapallo (12 novembre 1920) ed ebbe Proclamava poi “Saluto al Duce!” e la Sforza a Rapallo – dovette accettare anche qualche mese di vita fino al nostra risposta era: “A noi!” frase che di concedere in cambio di Fiume un colpo di stato della destra fiumana per me costituisce tuttora un mistero pezzo del suo porto denominato del tre marzo 1922. e penso che significhi che il gruppo porto Baross, che assorbì molto del Nei quasi vent’anni che fu sovrano si identificava completamente con il traffico diretto in Jugoslavia e in anche di Fiume registriamo il fatto Mussolini e la sua politica. Cioè un Ungheria. che Vittorio Emanuele accettò segnale di unità e di compattezza. Comunque il 16 marzo 1924 cioè l’ordine politico creato nonché poi Era un rito che certamente durò due due mesi dopo l’annessione, Vittorio imposto dal Mussolini, non si oppose anni, 1941-42 e nel 1942-43. Ma Emanuele sbarcò dall’incrociatore al progressivo svuotamento dello poi nelle spaziose, asburgiche aule “Brindisi”, accolto dal commissario Statuto albertino, non ebbe alcuna

24 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 reazione al delitto Matteotti. cui il monarca mai si oppose e su cui dittatori dopo l’attacco alle Hawai Anticlericale e probabilmente vicino mai discusse con il capo del governo. del sette dicembre 1941. Con Ciano alla massoneria fu contrario alle Accettò anzi il titolo di imperatore che era un diplomatico ed era tenuto trattative fra Italia e il Vaticano per d’Etiopia e non si era opposto a sapere qualcosa sugli U.S.A. e il superamento della questione in quel frangente all’uso dei gas Ribbentrop che non batterono ciglio! romana. Ebbe il merito di opporsi asfissianti e alle rappresaglie contro A parte l’adesione nipponica al Patto ad un eventuale sbocco del Vaticano la popolazione etiopica, ciò che costò tripartito (settembre 1940) non vi sul mare che la Santa Sede aveva a quest’ultima la morte di mezzo poteva essere stata nessuna altra richiesto. Ma comunque è ben milione di individui. Nonché l’orribile intesa, perché Tokio non rivelava difficile che Mussolini lo avrebbe massacro dei monaci e degli studenti certo (né la rivelò) la sua politica concesso. del monastero di Debra Libanos nei confronti degli Stati Uniti e non Accettò comunque senza difficoltà il per vendicare l’attentato al viceré poteva aver detto alcunché su Pearl nuovo ordine delle cose, ma non se Graziani. Oltretutto inutile, perché Harbor (Dio guardi!). E su un tema del ne avvalse per incrementare i suoi si basava su tracce molto tenui se genere non poteva non esserci stata contatti e la sua intuizione del quadro non inconsistenti e perché servì a una consultazione. politico. Era in ciò una personalità scatenare la guerriglia. Per la curiosità del lettore sia ora limitata molto consapevole del L’elenco successivo non è affatto concesso a chi scrive di menzionare carisma dell’istituto monarchico, gradevole e ci si accenna solo per una fattispecie un po’ simile e cioè il ma senza cercare un retroterra più arrivare al punto che certamente rinnovato ingresso in guerra contro solido. Va anche detto che si tratta interessa e cioè l’atteggiamento della l’URSS della Finlandia del giugno 1941. di un atteggiamento registrato monarchia nei confronti di Fiume, Che avvenne dopo l’aggressione russa frequentemente anche in altri paesi dell’Istria e di Zara nel periodo fra allo stato scandinavo del 30 novembre e che ha portato a più di una caduta la defenestrazione di Mussolini (25 1939 e l’armistizio (propiziato dagli di dinastie (con grande stupore luglio 1943) e l’8 settembre. Stati Uniti) del marzo 1940. Non vi è degli interessati che favoleggiavano Il cronista registra le leggi razziali traccia di un accordo, né tampoco di sovente di granitiche protezioni del ’38, l’invasione dell’Albania con un negoziato fra Berlino e Helsinki. divine). il conseguente inane titolo di re di Né, malgrado dei quesiti posti ad es. La condotta politica di Vittorio Albania, la stipula del Patto d’Acciaio a dei capomissione finlandesi, si ha Emanuele fino agli anni Venti fra Italia e Germania del maggio 1939 notizie di particolari indagini storiche è universalmente lodata. Fosse (in realtà patto capestro su cui il re in proposito. Forse è una pagina che scomparso allora verrebbe non fu consultato, ma prima della non si vuole far rivivere tenuto annoverato fra i migliori sovrani firma apposta da Ciano a Berlino anche conto della particolare italiani. E’ però facile intuire circa egli neppure si oppose o richiese posizione politica e geografica il suo comportamento successivo correzioni) e l’ingresso in guerra del della Finlandia. Chi scrive ritiene che la natura metodica e introversa 10 giugno 1940. Il libro attribuisce a che ci sia stata un’intesa diretta fra del sovrano rimase intimamente re Vittorio il merito di aver trattenuto Hitler e il maresciallo Mannerheim irritata dalle continue varie difficoltà Mussolini dall’entrare in guerra nel che era allora, e lo fu fino alla sua politiche del primo dopoguerra settembre 1939, ma esso va piuttosto morte (1951) “il grande uomo” della (l’apparizione di ben tre nuovi partiti a Ciano, all’ambasciatore Attolico, e politica finnica. (Ulteriore curiosità: a politici che non avevano nessuna ai generali, assolutamente costernati ricercare su Internet si può trovare la intenzione di mettersi d’accordo fra di dover procedere ad azioni belliche registrazione di un colloquio avvenuto di loro e cioè il popolare, il comunista con un esercito sfiancato dalla guerra in Finlandia fra Hitler e il Maresciallo ed il fascista), nonché l’esistenza di un di Etiopia e dall’intervento in Spagna. in occasione del suo compleanno- rafforzato partito socialista. Appariva Aggiungiamoci la guerra alla Grecia giugno 1942. Hitler si era scomodato invece più agevole controllare un e alla Jugoslavia; l’invio di 100.000 personalmente per gli auguri al fine di Mussolini che oltretutto garantiva soldati in Russia da cui tornarono trattenere la Finlandia nelle file della l’ordine. solo 10.000 fanti e l’incredibile coalizione antirussa; lo si sente parlare E quindi alla fine degli anni Venti e leggerezza, di cui fino ad oggi mi con voce assolutamente normale e almeno nella prima metà degli anni pare si sia parlato poco assai, della non col tono enfatico dei suoi comizi. Trenta non vi furono divergenze di dichiarazione di guerra italiana agli I finlandesi, birichini, lo registrarono di rilievo fra i due potentati anche se Stati Uniti (agli Stati Uniti!!) dell’11 nascosto). si mormora di una intenzione del dicembre 1941. In perfetto accordo, Per tornare a noi va detto che gli Mussolini di entrare in guerra con almeno nei fatti, con la precisa italiani dei confini orientali d’Italia la Francia alla fine del 1933 (senza uguale dichiarazione di guerra fatta non possono non rimproverare motivo serio, si capisce, come poi nello stesso giorno dal Hitler, a cui amaramente al sovrano, nonché avvenne nel 1940) a cui si sarebbe viene infatti contestata come uno al Badoglio e ai loro corifei di aver opposto (rivelazioni del figlio) l’allora dei suoi peggiori errori. Chi scrive completamento trascurato in un Capo di Stato Maggiore che fu poi non è riuscito finora ad avere alcuna frangente molto delicato la situazione sollevato dall’incarico. Forse il re precisazione in argomento, neppure di sicurezza delle nostre terre in cui neppure seppe di tali manovre. nei solitamente ben informati erano presenti cospicue ed ostili Iniziò però con il 1935 la serie delle diari di Ciano, sull’accordo verbale minoranze, vessate, come noto, in fatali e in seguito orribili decisioni a certamente intervenuto fra i due tema di lingua e cultura, dal regime e

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 25 che anche socialmente erano molto previsto l’armistizio, né preso alcuna Lo si è già detto più sopra a spesso soggette a proprietari italiani. misura di ripiegamento verso l’Italia proposito dell’atteggiamento Con i relativi ed inestinguibili odii di delle truppe sotto il suo comando. In indifferente del sovrano verso le terre classe. compenso provvide invece a orientali italiane pur essendo state Si obietterà che ciò avvenne in tutto veleggiare senza indugio verso esse acquisite durante il suo regno e il territorio nazionale e fu certo la Lussinpiccolo, sede di un suo quindi potevano essere gran colpa di quel governo e del fantomatico comando e due giorni considerate da lui come un personale sovrano. E’ vero, ma noi dobbiamo dopo a Venezia (fu intercettato in orpello. Ma non fu così. dirlo ugualmente, tanto più che quelle mezzo all’Adriatico da un sottomarino E’ opinione comune ormai che terre, si ricorderà, furono acquisite tedesco che poi lo lasciò Vittorio Emanuele aveva a cuore in all’Italia con gli enormi sacrifici di passare). sostanza solo il mantenimento della sangue ed economici della Prima A Gastone Gambara, che prima di dinastia che in effetti aveva radici guerra mondiale. Non avevano essere nominato a Lubiana si era abbastanza consistenti nella pubblica tutti questi responsabili studiato battuto con intelligenza e valore amministrazione e nell’opinione pianificazione nelle accademie militari? in Spagna e in Cirenaica, i fiumani pubblica anche delle classi popolari E comunque acquisito esperienza nel non hanno ancora tributato il soprattutto al Sud e di cui doveva corso delle loro carriere, nonché della dovuto riconoscimento; constatata tener conto anche il dittatore e quella gestione del regno? Si osservi: non la situazione infida a Sussak cioè il parte dei suoi gerarchi – pochi – che fu presa nessuna precauzione, non sobborgo croato situato aldilà del avevano in odio la monarchia, mentre fu creata nessuna specie di Guardia fiume Eneo, trasferì immediatamente il gli altri erano ben consapevoli che nazionale e si registrò invece dopo suo Comando alla stazione ferroviaria era parte di un complesso sistema l’otto settembre il fuggi fuggi di di Fiume, bloccando i carabinieri della conservatore di cui anch’essi fruivano. soldati, poliziotti ed autorità diverse nostra città che volevano disfarsi Ma lo sbaglio (ed abbaglio) del come ad es. il questore di Fiume delle armi (in parte lo avevano già Vittorio Emanuele sul suo vero che abbandonò la nostra città il 9 fatto) e che unitamente alla divisione amore e cioè la conservazione della di settembre. Fece lo stesso forse Saluzzo rientrata intatta dalla Croazia si dinastia fu proprio la sua incapacità il questore di Rovigo o quello di attestarono sulla Fiumara. Questo era di abdicare e gli Alleati lo avevano Pescara? Non era Fiume una città infatti il vecchio confine della città sulle incoraggiato in tal senso al fine di italiana? sponde dell’Eneo. Cioè quella città, concedere un opportuno spazio L’unica misura positiva che si può Fiume, che i partigiani di Tito volevano al figlio a cui egli aveva detto una citare fu la nomina del generale certamente invadere con le prevedibili volta: ”in casa Savoia si regna uno Gastone Gambara a comandante conseguenze del caso! E infatti lo alla volta.” Ne venne fuori solo la della Seconda Armata il cui tentarono nella notte fra il 10 e l’11 Luogotenenza di Umberto. E dire comando era a Fiume-Sussak e la settembre venendo opportunamente che il figlio veramente non gli fece cui competenza si estendeva fino respinti. Pervenuta il dieci settembre mai ombra. Forse era più accorta e al fiume Neretva in Erzegovina. un’avanguardia tedesca a Fiume con dinamica la nuora Maria José che Ne era capo il gen. Robotti, l’intimazione di resa al Gambara, infatti cercò contatti all’estero e fu ufficiale coscienzioso, ma di scarso a questi non restò che arrendersi confinata e dimenticata in Piemonte dinamismo. Comunque, invece accettando la carica di Capo di Stato l’otto settembre e poi portata di di provvedere in materia subito maggiore delle costituende truppe corsa in Svizzera da un premuroso dopo il 25 luglio, il Capo di stato di Salò, ciò che poi non avvenne per cortigiano. maggiore dell’Esercito, Roatta, l’opposizione tedesca per cui egli Vittorio Emanuele III si dimise dal che pure era stato comandante rassegnò le dimissioni per “motivi di trono un mese prima del referendum a Lubiana, vi provvide solo la salute” nel marzo 1944 (morì appunto del due giugno 1946, si ritirò ad mattina dell’8 settembre quando solo nel 1952). Alessandria d’Egitto dove avrà dovuto la notizia dell’Armistizio non era L’Istria e anche Zara non ebbero prendere nota della definitiva perdita, ancora stata diffusa dagli americani, un Gambara e dovettero soffrire il con il Trattato di Pace, dell’Istria, ma era imminente. Gambara, calvario dei noti orribili infoibamenti. di Fiume e di Zara. Sempre che ciò nominato appunto il mattino dal Negli ultimi giorni si è poi appreso ancora lo interessasse. Non diede Roatta con il compito di creare che furono sacrificati in tale bestiale modo al successore di farsi meglio un Raggruppamento delle Unità maniera anche dei minori con le conoscere come Capo dello Stato, esistenti, l’apprese la sera a Foligno loro madri. E in fatto di uccisione di anche se Umberto, come brillante mentre tornava in automobile verso donne campeggia a tal proposito, principe ereditario era ben noto. le nostre terre (era comandante a come ognun sa, il sacrificio di Norma E quindi il due giugno la dinastia Lubiana) e poté prendere il comando Cossetto. Ma dei minori non si era fu cancellata. Per la pace interna il nove settembre a Fiume -Sussak a conoscenza e pure qui vi furono del paese fu meglio così. E’ difficile solo grazie ad un idrovolante datogli violenze e stupri ultravergognosi. pensare che un’Italia settentrionale a Padova da Gariboldi (già non Pare che si tratti di 56 nominativi. che aveva sofferto non poco nei particolarmente capace comandante Perché lo veniamo a sapere solo oggi due anni di Salò, lo avrebbe potuto in Russia), responsabile di quella grazie alla giornalista investigativa accettare senza gravi contestazioni. zona. Gambara sostituì dunque Simona Sardi? E’ un quesito che Quindi certi errori del vecchio re Robotti che non aveva minimante cerca alcune risposte. hanno infine giovato al paese.

26 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Il destino di Costabella ieri e oggi… guardando il mare

di Giosetta Smeraldi

ostabella dove è stato certamente “TERRENI COSTABELLA” una villetta per i genitori, una per le inaugurato un moderno (così scritto sulle ricevute. figlie, una per il figlio (addio libertà), Hilton, era un sogno Nel 1939 iniziarono le compra- scherzo ovviamente. Diventati beni Cdelle famiglie fiumane, vendite di lotti, più o meno grandi, abbandonati nel volgere di 5 anni, un progetto anteguerra prevedeva più o meno cari (accesso al mare con piccole rate, circa 8.000.000 di Lire… la costruzione di villette con vista moli, ecc.). Malgrado la guerra, disagi, ecc. mare, immerse nel folto bosco La foto che le mando è emblematica le compravendite procedevano circostante. A raccontarlo, inviando (quella del progetto che leste e nel 1942 molti proprietari anche il grafico del progetto, è pubblichiamo, ndr). I compratori iniziarono a costruire. Ma ad inizio Giosetta Smeraldi che anni fa trovò erano i ricchi (!) fiumani di Fiume, i 1943 tutto cessò, quasi totalmente. nell’archivio di suo padre documenti ricchi sussaciani di Sussak e alcuni E la gente non poteva andare a interessanti che lo raccontano, ecco austriaci (Wien), anche italiani d’Italia. fare la legna. Tutta Costabella era quanto scrive in una lettera inviata al Ma, e questo è da meditare, da zona boschiva, alberi bellissimi, presidente Franco Papetti: molte “mogli”, anche la moglie Fanny grandiosi. I proprietari chiesero di “COSTABELLA. Città giardino". Non di mio papà comprò mq. 3200,00 poter “fare legna” per uso personale: so se Società-associazione-consorzio, perché el Giovanin voleva costruire vietato tagliare gli alberi ma al calar delle tenebre un mondo di esperti taglialegna entrava a segare a rubare e vendere. Tutta la collina fu desertificata: non vi rimase nemmeno un albero. Tutto questo lo seppi al tempo dei “beni abbandonati”, non prima perché come ben si sa ai figli poco si racconta, per non turbare il loro sereno vivere. Il nuovo padrone di Costabella fece suo il progetto fiumano. Poi l’abbandonò… fu il sogno di molti papà e mamme per i loro figli e nipotini: giardini e mare!

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 27 Forcioli salvò tantissimi profughi fuggiti dal centro Europa… di Giosetta Smeraldi

n questi giorni dedicati alla guerra fra Italia e Francia. La sua comunicazione contemporanea, non memoria (era il 2008, ndr) voglio sofferenza divenne angoscia e è mai esistito. Grazie dunque, signora ricordare Dominique Forcioli. A disperazione. La sera del 10 giugno Smeraldi, di aver fatto esistere, IFiume, negli anni Trenta, in via 1940, ben prevedendo tutto, di questo giusto, che pure è esistito e Mazzini 1, al secondo piano, c’era proposito uscì di casa: passò il ha lasciato almeno in chi si è salvato, il Consolato di Francia, retto dal ponte che divideva Fiume italiana tracce di feconda giustizia… Console Dominique Forcioli. da Sussak jugoslava. Durante la sua *A Fiume le donne fasciste erano Dopo una lunga e importante carriera assenza, che fu abbastanza lunga, un numerose e assatanate. E’ un in giro per il mondo, era stato inviato gruppo di donne fasciste* irruppe a Fiume, sede facile e tranquilla. Ma nella sua bella casa di via Mazzini. ricordo personale sempre riattivato tale solo in apparenza. Infatti fin dal Buttò dalle finestre mobili antichi dal raccontare di mia mamma. 1935, ma forse anche prima, a Fiume e altro, e dal balcone l’écusson Era il 1926/27, dalle finestre della e dintorni seguitavano ad arrivare (scudo) de France, cioè lo stemma. Scuola elementare Regina Elena di moltissime persone, anche famiglie Tornato a casa il console Forcioli via De Amicis, spesso si potevano intere. Erano in cerca di riparo si suicidò. Per i funzionari italiani ammirare parecchie donne fasciste dagli eventi tragici che già si erano fu una grossa grana. Morì così un che con fucili di legno marciavano registrati nelle loro terre. Quando gentiluomo francese, nato in Corsica, e facevano “ginnastica”! nel grande poi la Germania nazista occupò amante della sua Francia, dell’Italia cortile del palazzo di fronte. l’Austria e la Cecoslovacchia e mirava e di Fiume. Un numero di persone Quanto precede è uno dei tanti all’Ungheria (dove già dal 1927 era non quantificabile, ma certamente in atto un forte antisemitismo), una enorme, gli dovette la vita. Quanti di ricordi di “miserie umane” e quindi marea di profughi giunse a Fiume e noi fiumani lo ricordano? da conoscere e “lasciar perdere”. dintorni. A differenza degli altri Stati Questo ricordo venne inviato al C’erano donne assatanate sempre europei, l’Italia non aveva ancora Secolo XIX e pubblicato con un breve in divisa, sempre di corsa, sempre chiuso le frontiere, ma da Roma commento di Maggiani, di particolare in fila nelle adunate… Sempre da l’ambasciata seguitava a ordinare al interesse: sole, di passaggio per via Mameli console di Francia di non concedere “Grazie. Ho controllato con curiosa (sotto le finestre di casa mia), ne visti. Forcioli, però, continuava a attesa su internet, dove si trova ogni conoscevo nome, cognome, lavoro, concederne perché quei visti erano possibile cosa e fatto e nome, ma “incarichi fascisti”. Se la cavarono l’unica salvezza per i poveri fuggiaschi l’enciclopedia di tutte le enciclopedie (per fortuna), in esilio rimasero che avevano perduto tutto. Il suo aiuto non riporta una sola citazione in si era protratto per più di cinque anni. lingua italiana, francese o inglese pervicacemente fedeli al loro credo. Nel 1940 non avrebbe più potuto del console Dominique Forcioli. Obnubilate, scambiarono il concetto aiutare nessuno. Era scoppiata la Che dunque, secondo i canoni della di Patria con il fascismo. Pax.

28 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Quando a Roma si riunivano in cantina

di Silvia Maghi

e foto che ci manda Silvia Silvia ci manda anche altre foto: chitarra o di una fisarmonica. Il gruppo Maghi sono scattate a "il viaggio di nozze a Venezia tra mia denominato I magnifici sette, si Roma. “I magnifici sette” madre e mio padre Negro Nella e riunivano una volta a settimana nella Lcosì li presenta, ritratti in un Maghi Marco e una foto di mia zia cantina di uno di loro. Chi cucinava, locale soprannominato DRENOVA a con mio cugino piccolo (Negro Maria suonava, faceva i conti, riparava cose, festeggiare. La seconda foto li ritrae e il piccolo Gino), con la speranza organizzava... ognuno contribuiva a nel cosiddetto “BUNKER”, la cantina che le riportiate anche nel prossimo tenere in vita tradizione e ‘buon umor’. del sig. Staffetta dove si incontravano calendario”. I loro nomi: Host - Carlo Zandel - un giorno a settimana. O almeno E aggiunge: “Qui possiamo vedere Luciano Miliani - Dario Moise - Marco così succedeva. In vita è rimasto solo come i nostri padri mantenevano Maghi - Staffetta - Tullio Sincich, Abdon Pamich con tanti episodi da usanze, tradizioni e amicizia davanti nell’altra foto si aggiunge Abdom ricordare. un ‘bicer de vin’ al suono di una Pamich, ora unico vivente”.

NOTIZIE LIETE Tesseramento AFIM per giovani e giovanissimi

Benvenuta Matilda Brakus ha voluto regalare Brakus, 13/12/2013, nella la nostra tessera virtuale grande famiglia perché possa dare risposta a dei Fiumani. tanto ragionare su Fiume e Fiumanità in quel di Torino, Vi presentiamo la nostra per capire la grande ricchezza tesserata più giovane, di appartenere a culture alla quale il nonno Andor diverse e meravigliose.

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 29 Storie di famiglia per immagini e ricordi

di Lucia Hodl Donato

ono Adolfina Lucia Hödl (per Io e mio fratello impauriti ci testimonianza, questa pagina di storia tutti Lucia) nata a Fiume il 13- stringevamo alla mamma (papà era occultata per tanti anni. 12-1938 e vi invio per il vostro morto nel 1940) e non vedevamo Fiera anche di mio nipote Andrea che Sarchivio delle foto della mia l’ora che scendessero. lo scorso anno, durante l’esame di famiglia di cui una del 1919, l’altra Nel 2004 finalmente l’istituzione maturità ha trattato l’argomento delle con la dicitura della loro azienda del Giorno del Ricordo e da allora Foibe, dando valore a questa parte di e quella di mia sorella Enrichetta io con il Prof. Calvaruso del liceo storia che spesso è stata taciuta. arrestata a Fiume il 4-6-1945 all’età Margherita di Palermo, mi reco ogni Si è trattato di un vero genocidio di 17 anni e scomparsa nel nulla. anno nelle scuole per fare conoscere perpetrato con efferatezza e a guerra Quest’anno a causa della pandemia, agli studenti, attraverso la mia finita. il Giorno del Ricordo ho presenziato in video conferenza con tre scolaresche del liceo Margherita di Palermo, per raccontare la mia testimonianza. Non è facile per me ogni volta parlare della tragica scomparsa di mia sorella, avvenuta per mano dei comunisti titini, e di quei terribili anni trascorsi a Fiume, dove si viveva nel terrore per le continue sparizioni delle persone e malvisti se si frequentava la Chiesa. Ricordo ancora con paura il viaggio nel 1949 da Fiume a Trieste, i soldati con il berretto con la stella rossa salivano ad ogni fermata e il più delle volte facevano scendere alcune persone, spingendole con i loro fucili. NOTIZIE LIETE Un atto d’amore di Letizia Coppola

Dopo aver concluso il corso È stato un bellissimo di laurea in Lettere, mia atto d’amore nei miei nipote Letizia Coppola ha confronti e una sentita voluto completare gli studi compartecipazione ai in Francia iscrivendosi alla sentimenti di tutti i fiumani. Sorbonne nouvelle di Parigi. Sono felice e orgogliosa che il mio profondo affetto Nel dicembre scorso, giunta al ed il rimpianto per la mia termine del master di secondo terra natale continuino a livello, ha discusso la tesi dal vivere attraverso le nuove titolo: Forme della Memoria generazioni di famiglia. sull’Esodo Fiumano: Storia, Politica e Scritture. Annamaria Blecich Tarentini

30 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 DAL DIZIONARIO BIOGRAFICO FIUMANO Il ricordo di Giuseppe Schiavelli

di Marino Micich

Era il 2008 quando Marino cause degli invalidi di guerra e degli ex combattenti, ma anche per ricordare Micich scrisse questo con toni vibranti e appassionati saggio in onore di Giuseppe nella stampa nazionale il dramma Schiavelli, firma che anche dell’esilio degli oltre 300.000 istriani, fiumani e dalmati. Alla sua penna La Voce di Fiume onnoverò dobbiamo pagine “vive” di tradizione per lungo tempo tra i suoi fiumana in esilio trasmessa ai più alti livelli, in ambienti politici, militari ed collaboratori. Vogliamo ecclesiastici molto influenti. pubblicare a puntate questo La Società di Studi Fiumani fu sempre saggio, ringraziando la riconoscente a Schiavelli, non solo per la sua vasta opera culturale in Società di Studi Fiumani favore del dramma vissuto dalla e la Sig.ra Wally Seberich popolazione di Fiume durante e dopo la Seconda guerra mondiale, ma in Schiavelli che ha voluto soprattutto per aver egli ricoperto, sostenere l’attività di queste dal 1990 al 1991, in un momento due realtà Fiume – SSF e delicato di ricambio dirigenziale in in quel periodo presidente onorario atto nella Società di Studi Fiumani, della Società di studi Fiumani e Voce di Fiume (AFIM) – le funzioni di Direttore Responsabile sostenitore del ritorno culturale a con un generoso contributo. della rivista Fiume. Fiume, col quale aveva condiviso Giuseppe Schiavelli, anche in qualità importanti ideali di libertà e giustizia Premessa di presidente della Lega fiumana di nel secondo dopoguerra. Tanto alta Roma (dal 1992 al 2002), fu pacato era la stima dei dirigenti fiumani nei ma fermo sostenitore del dialogo “Tra i popoli si deve diffondere confronti di Schiavelli, che l’allora culturale con Fiume, promosso nel presidente in carica Amleto Ballarini scambievolmente la cultura, così da 1990 ufficialmente dalla Società di essi nasce la stima reciproca, da cui ad ogni assemblea sociale lo invitava Studi Fiumani in accordo con il Libero al tavolo della presidenza come scaturisce la simpatia che è la base di Comune di Fiume in esilio. una vera pace nel mondo”. (Giuseppe socio autorevole più anziano, per In effetti, tale importante iniziativa dettare l’ordine del giorno dei lavori Schiavelli – L’Alassino, Notiziario di allora non venne in generale Alassio, 15 giugno 1995) e richiamare il tradizionale minuto di sostenuta, se non addirittura silenzio a ricordo dei soci scomparsi. Ricordare Giuseppe Schiavelli, a tanti ostacolata, dal restante mondo Un gesto di amicizia e di rispetto anni dalla sua scomparsa, rappresenta associativo degli esuli. Per la maggior talmente ricco di significati tra esuli per i dirigenti e soci della Società di parte delle associazioni giuliano- fiumani, che ritengo meritevole studi Fiumani un atto importante, dalmate i tempi non erano ancora ricordare in questa sede. che testimonia la persistenza di un maturi per instaurare un dialogo concetto ideale di fiumanità e di un con le terre di origine, ma la scelta Il periodo a Fiume fino legame spirituale con coloro che ci delle associazioni fiumane più hanno preceduto. rappresentative, alla luce dei risultati allo scoppio della seconda Giuseppe Schiavelli contribuì sempre raggiunti al momento si è dimostrata guerra mondiale in maniera esemplare con la sua senz’altro valida. opera di giornalista, scrittore e poeta, Pertanto, l’appoggio di Schiavelli al Giuseppe Schiavelli nacque il 18 a tramandare intatti i valori dell’amor dialogo con la città di origine venne settembre 1913 a Reggio Calabria, di patria e della pace alle giovani sempre molto apprezzato dalla ma a soli cinque anni giunse a Trieste generazioni. Egli fu peraltro sempre Società di studi fiumani. Schiavelli perché il padre di origini pugliesi, molto impegnato a difendere i diritti più di una volta aveva coinvolto in di professione ferroviere, dopo una di alcune categorie sociali più deboli. alcune iniziative sociali della Lega promozione era stato destinato in Si batté sempre e in ogni sede per le fiumana il senatore a vita Leo Valiani, Continua a pagina 32

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 31 Segue da pagina 31

Venezia Giulia. Passò poco più di “Se ti no te ieri” un anno e, nel 1920, la destinazione lavorativa paterna divenne Fiume. Da allora Giuseppe Schiavelli visse la poesia della vita stabilmente a Fiume e iniziò a frequentare le scuole elementari comunali in Piazza Cambieri. Alunno di Rosanna Turcinovich Giuricin diligente ed educato, dimostrò un notevole talento per gli studi; per tali qualità fu scelto a soli scito dalle stampe undici anni, insieme ad Oscarre in piena pandemia Fabietti, quale alfiere della scuola in U“Se ti no te ieri”, occasione della visita del re Vittorio della poetessa Graziella Emanuele III a Fiume avvenuta il 16 Semacchi Gliubich, è un marzo 1924. Diplomatosi in studi dono raro. commerciali a Firenze, Schiavelli Quanti sono, chiediamo a tornò dal 1932 a vivere stabilmente Graziella, tra libri di poesia a Fiume, dove iniziò a collaborare e libri a più mani con altre al giornale La Fionda. Poco poetesse o saggiste? “Più di tempo dopo fu eletto Segretario dieci ma ho perso il conto, dell’Ufficio fiumano di cultura, importante che ci siano…” stampa e propaganda dell’Opera E ride, una risata cristallina Nazionale Balilla. Nello stesso tempo e coinvolgente che collaborava alacremente in qualità di colpisce immediatamente corrispondente del Resto del Carlino, chi la incontra. Siamo de Il Piccolo, del Corriere della Sera, nella cucina di casa sua, del Popolo d’Italia, del quotidiano mentre il nuovo amico, un La Vedetta d’Italia e della nota cagnolino esagitato, corre Agenzia di stampa fiumana “Stefani”. ed abbaia per curiosità, I sentimenti nazionalpatriottici emozione, per la novità e i richiami alla tradizione di un nuovo incontro o risorgimentale caratterizzavano semplicemente perché sempre più i suoi articoli e le sue è quello che sa fare. Il in diverse poesie; danno tanta poesie. Tuttavia, negli articoli di tempo di sorseggiare un caffè e si forza; sono il coraggio di vivere Schiavelli trasparivano a tratti dei è calmato. “Sono stati i miei figli a una maturità convinta e completa; riferimenti alle problematiche sociali, portarmelo, volevano che mi facesse stordiscono e rendono euforici come dettati da uno spirito sicuramente compagnia”. un buon vino bevuto durante una anticonformista. Una sensibilità per L’ultima volta in casa c’era anche festa, dentro ad un tramonto. i problemi delle classi più semplici il marito di Graziella, il giornalista Graziella l’abbiamo conosciuta tanti probabilmente trasmessagli dal padre Ranieri Ponis, per anni una delle anni fa, l’avevamo intervistata e ferroviere, convinto socialista, che famose firme de Il Piccolo, scrittore lei ci aveva presentato un gruppo tra il 1919 e il 1921, si era battuto ed istriano. Intellettuale e “anima di amiche straordinarie, poetesse con comizi e articoli in difesa del gemella”, aggiunge Graziella. Un a loro volta, impegnate in serate personale viaggiante, tanto da essere amore arrivato tardi nella vita letterarie, convegni, convivi. più volte minacciato da militanti ma intenso, maturo, diverso da Qualcuna c’era anche nel salotto fascisti. Erano anni difficili quelli del quello che le ha dato tre figli azzurro del comune, quando il primo dopoguerra, densi di aspre e in anni giovanili. Struggente, sindaco ha consegnato alla Semacchi violente lotte politiche e sociali che vissuto con grande intensità e una la medaglia bronzea per il suo avevano sconvolto indistintamente consapevolezza mai sperimentate impegno e per aver portato, con la tutte le regioni d’Italia. Il giovane prima. sua poesia nel mondo, il nome di Schiavelli pur non condividendo le E’ possibile trasformare tutto ciò Trieste. idee politiche del padre le rispettava. in poesia? Lei ci è riuscita. Ranieri Ne ha fatta di strada ma rimane Il nuovo ambiente sociale e culturale le manca e da quando è rimasta sempre lei, divertita delle cose, a Fiume d’Italia appariva assai più sola, le sue parole sono il fluido le poesie era capace di scriverle attraente per il giovane Giuseppe che li unisce. Per tutti gli altri, i sul biglietto dell’autobus, su un Schiavelli, che si nutriva di letture lettori di questi versi, è una porta tovagliolo o sul notes in cucina storiche legate ai moti risorgimentali che si spalanca sulla grandezza dei preparando il pranzo per la famiglia. italiani e ai sacrifici dell’esercito sentimenti. Che cosa afferma, a Descriveva le sue giornate, voli di italiano affrontati nella Grande proposito, Graziella: che non hanno pensieri sui compiti di una brava guerra. (Continua nel prossimo numero) età, concetto sul quale ritorna moglie e mamma, mescolati ai

32 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 sogni di una donna piena di sogni disegno. Chissà se avrà avvertito ciò di Polifonia di donne, dedicata alla e passioni e voglia di misurarsi col che c’era in lui: la capacità di amare poesia contemporanea proveniente mondo dentro e fuori. Tecnologica veramente una donna incontrata da tutto il mondo. Mi siedo e quanto basta, divertita da queste “tardi”, come scrive in alcune delle non commento. Dall’altra parte “trapole, che fa diventar mati”. poesie Graziella, con uno slancio continuano a spiegare che sono Ma questo cognome, le avevamo senza tempo, generoso e forte come stata scelta a rappresentare le donne chiesto allora, questa “ch” finale, il desiderio di condividere ogni del nord est d’Italia. Dovrei gioire quale storia sviluppa? istante dell’esistenza. ma sono perplessa, sembra ancora “Mio padre era dalmato, dell’isola E’ molto delicata e rivelatrice anche uno scherzo e sto lì ad aspettare una della Brazza. La nonna di Umago. A la prefazione del prof. Giorgio conferma, una parola chiave. Parlano casa non si parlava di queste terre, Baroni, critico letterario “un amico”, proprio di me…”. nonostante ciò, pur sentendomi rivela la poetessa, che offre un Dalla cucina all’Università, ma italiana a tutti gli effetti, lo ero in assaggio dei versi che si dilatano passando attraverso tante altre modo diverso, con la consapevolezza e si completano nella lettura delle esperienze, quella del giornale di questo immenso spazio poesie, una cinquantina, da gustare Vita Nuova o della Rai di Trieste… d’appartenenza che ha ampliato i con delicatezza, come far scivolare Si è occupata di giornalismo, per miei orizzonti. Quando vado in Istria il miele, boccone goloso, giù per la decenni, di ricerca. E non ama provo un senso di antico e di pace, gola e fino all’anima. parlare dei suoi libri, lascia fare ma come in una favola d’infanzia. Come C’è la lingua e c’è il dialetto, cita spesso Benjamin Disraeli, uomo una poesia, il senso di apertura si alternano senza pesare ma di Stato e scrittore dell’Inghilterra di questo piccolo grande mondo lasciando il segno. vittoriana: “uno scrittore che parla attorno a me, significa sentirmi non “Ci sono pensieri che solo il dialetto dei suoi libri è insopportabile quasi cittadina del mondo ma delle nostre è in grado di rendere al meglio – come una madre che parla dei terre che è già un mondo per conto svela l’autrice -. Per esempio nei suoi figli”. Ma è proprio così? Forse suo. E Trieste stessa è motivo d’ versi, soprattutto in quelli dedicati dipende dai toni e dall’ironia con cui ispirazione, altrove sarei stata altro. alla gastronomia, l’esecuzione lo fa e Graziella in fatto di ironia è Bisogna capire da dove sgorghi la di una ricetta, il sapore antico di maestra. poesia, il luogo ispira ma non lega. un piatto, la parola si sposa alla Io comunque l’adoro. È qualcosa che tradizione, al gusto, alla definizione s’indossa, i triestini sono estroversi, di un ingrediente che nel dialetto rabbiosi ma inseriti ed incollati alla trova riferimenti veramente succosi SE TI NO TI IERI città”. ma anche divertenti. Nella stoccata Quanti viaggi con i suoi libri infilati finale, che chiude il pensiero, ci Se ti no ti ieri nella borsa. Il treno in special modo, sono riflessione e sorriso. Il dialetto e mi no iero concilia ma anche andare per mare per Trieste è una fonte di grande …saria stà pecà. leggendo poesia è come restituire ricchezza che va giustamente all’acqua il suo autentico potere, al valorizzata. Ma anche quando scrivo Ma semo. mare pure. in lingua non riesco a sottrarmi E se gavemo intivà. al gioco della battuta, non c’è Ed ora questo nuovo forzatura…è nel mio modo di essere”. libro con in copertina Anche quando si tratta di scrivere L’ALGORITMO i due innamorati di d’amore? Non cambia e questo libro lo Mi che vivo ogi dimostra, lingua, dialetto, ciò che Peynet ha qualcosa di e ogni giorno che passa conta è quel guizzo inconfondibile commovente e dolce, delle poesie di Graziella, nelle me sburta lontan de ti eppure scava dentro. immagini che le parole evocano, che te se ga fermado, nelle sensazioni che si librano senza volesi profitar Il disegno è lo stesso fatica, improvvise e leggiadre, piene de sto mondo virtual di speranza, come se qualcuno per tornar insieme. che vediamo appeso potesse sentirle…e forse è così. A Ghe volessi un algoritmo su una delle pareti volte i miracoli…Come quella volta che squillò il telefono e… ben studiado della casa. “Rispondo e mi dicono che stanno ma nissun lo ga pensado. chiamando dall’Argentina, Università Forsi domani… “El ga una storia”, spiega di Rosario. Penso ad uno scherzo e Ma sicuro che un domani Graziella. L’autore incontrò ad un quasi quasi chiudo la comunicazione se troveremo, ma vogliono parlare proprio con premio letterario, il giornalista e e rideremo de l’informatica, me e la cosa finisce per incuriosirmi. scrittore Ranieri Ponis e colpito vardando zo. dalla gentilezza e dal garbo di Mi dicono che sono stata scelta per quest’uomo, volle regalargli un suo essere inclusa nella prima collana

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 33 Dalla nostra Biblioteca: Libri da prenotare e conoscere

Per contatti: tel. 049 8759050 - mail: [email protected]

Francesco Gottardi Francesco Gottardi, detto Franco, è nato a Fiume nel 1925 (morto esule nel 2017). Ha lasciato la Nato a Fiume città natale nell’immediato dopoguerra per laurearsi in Chimica a Pisa. Ha lavorato in siderurgia, AG Edizioni ricoprendo alte cariche in Italia, Svizzera e Germania. Ha pubblicato numerosi libri dedicati alla pp. 112 città di Fiume: Come mangiavamo a Fiume, Come parlavamo a Fiume, Nato a Fiume. Memorie di un ottuagenario. Nato a Fiume è un viaggio nella sua città attraverso tutto ciò che contribuisce a farlo sentire parte di questa realtà dissolta. Piero Barbali Pubblicato nel 2005 questo è un libro di Memorie. L’autore racconta una realtà che ha visto la Falische del Quarnaro gente di Fiume sparsa in giro per il mondo, ma con ben radicato nel cuore il ricordo sempre La Voce di Fiume vivo di questa città. L’obiettivo di questa pubblicazione è innanzitutto che essa venga letta dalle pp. 192 generazioni future, cui trasmettere qualcosa del vissuto di queste genti e per continuare ad esistere nella memoria dei tempi. Attilio Depoli Gli scritti, che Attilio Depoli ha pubblicato sulla rivista «Fiume», ripropongono problemi che nel Fiume XXX ottobre '18 1945 sono stati soffocati «ma non risolti». Depoli «accarezzava l’idea di completare i suoi studi Li Causi Editore - pp. per poi riunirli in modo che si avesse una storia di Fiume»: non è arrivato in tempo a farlo, ma 305 «i singoli periodi che ha trattato e che sono i più importanti, si reggono da soli». Rosanna Turcinovich 10 febbraio 1947: a Parigi l’Italia subisce le conseguenze dei suoi sbagli in un modo che La giustizia secondo oltrepassa ogni più funesta previsione punitiva. A Pola, quella stessa mattina, una donna, Maria Maria Pasquinelli, dannava la sua vita e la sua anima per gridare al mondo la disperazione di un Del Bianco Editore popolo per l’ingiustizia subita. La Pasquinelli sparò, infatti, tre colpi di pistola al generale Robert pp 134 W. De Winton. In questo libro-intervista lei lo racconta. Chi acquista una copia del libro “Tutto ciò che vidi” dedicato alla Pasquinelli, uscito nel 2020, avrà in omaggio un volume di “La giustizia secondo Maria” - telefonare direttamente alla Segreteria di Padova Giusy Criscione e Saggio pubblicato da Carta Adriatica, dedicato ai più significativi autori giuliani e dalmati che Patrizia Hansen dal primo Novecento ai nostri giorni hanno ben rappresentato la civiltà letteraria dell’Adriatico Dove andare, dove orientale. Dai “classici” Slataper e Stuparich si prosegue con Enrico Morovich, Osvaldo Ramous, tornare Pier Antonio Quarantotti Gambini, Franco Vegliani, Fulvio Tomizza, Enzo Bettiza, per arrivare Carta Adriatica ai giorni nostri. Sono inoltre comprese le poetesse dell’area istro-quarnerina, Ester Barlessi, pp. 224 Anita Forlani, Loredana Bogliun ed altre. Raccolta di Una raccolta di fotografie che possono far rivivere ricordi in chi ha vissuto in quella “terra benedetta fotografie e stampe dai padri” ma anche chi ne ha raccolto il testimone. Nelle sue pagine i lettori incontreranno i nomi di Fiume fino al 1945 perduti delle vie e delle piazze, scoprendo luoghi cari e aspetti quotidiani di uno stile di vita ben Libero Comune di preciso e documentato proprio dagli scatti. Fiume in Esilio - pp. 37 Aldo Depoli Il libro nasce su precisa presa di posizione della Giunta del Libero Comune di Fiume in anni in Fiume, una storia cui si sentiva forte il bisogno di “richiamare, in primo luogo, sul nome della amata Città, Fiume meravigliosa nostra, tanto e spesso e volentieri dimenticata…per trovare il modo di avvicinare i giovani, Libero Comune di contrari e restii alla lettura di ogni testo dal sapore professionale”. Si scelse una storia narrata Fiume in Esilio in modo accattivante, vivace con la volontà di ridestare cari ricordi ma coinvolgere anche chi si pp. 157 approcciava per la prima volta al tema della sua evoluzione storica. Bruno Tardivelli In questo come negli altri suoi libri, Tardivelli, narra le vicende della sua vita che diventano un Fiume, la città smarrita lungo, articolato racconto della città di Fiume degli anni ‘30 e ‘40. Spesso cogliendo dettagli, – pp. 220 aneddoti, scene di vita vissuta che ne fermano sapori, colori e vicissitudini.

34 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Gino Brazzoduro e Il carteggio che ha impegnato in fitto dialogo Gino Brazzoduro, poeta e ingegnere chimico di Biagio Marin origine fiumana, ed il poeta Biagio Marin, carteggio che nella sua totalità è presente nell’archivio Dialogo al confine. privato della signora Anna Brazzoduro, ed in parte anche nel Fondo Marin della Biblioteca Scelta di lettere Civica di Grado, dove occupa una posizione di notevole interesse, avendo accanto altri 1978 - 1985 carteggi e documenti di autori ed intellettuali fiumani con cui Marin ha avuto contemporanea Serra Editore - pp. 315 corrispondenza, così da arrivare ad uno scambio epistolare a tre”. Ina Sichich Nata a Fiume è la storia personale dell’autrice che rincorre un mondo scomparso, quello di Nata a Fiume Fiume e dei fiumani, italiani per cultura, lingua, sentimenti, orgoglio nazionale. La storiaè Ausilio Editore inserita nel periodo storico che va dalla fine della prima guerra mondiale alla fine della seconda. pp. 114 Il libro intende mettere fine ad un lungo silenzio. Rosanna Turcinovich Le autrici hanno raccolto, ordinato e commentato i documenti, gli scritti, relazioni, note che e Rossana Poletti Maria Pasquinelli, la donna che nel 1947 per protestare contro le decisioni degli Stati vincitori Tutto ciò che vidi. della seconda guerra mondiale decisero di assegnare l’Istria e Fiume alla Jugoslavia uccise con Parla Maria Pasquinelli un colpo di pistola il generale inglese Robert De Winton a Pola. I manoscritti erano contenuti Oltre Edizioni in una cassa custodita per decenni in una banca triestina su mandato di Monsignor Antonio pp. 386 Santin, allora vescovo della città giuliana. E’ la storia di una tragedia vissuta in trincea da una donna ancora da svelare. Chi acquista il libro, presso la nostra segreteria, riceverà in omaggio una copia dell’intervista alla Pasquinelli raccolta nel libro “La giustizia secondo Maria”, Delbianco editore 2007 Albo dei caduti Una ricostruzione dei momenti significativi della storia fiumana attraverso l’elenco dichi di Fiume dal diede la vita per l’idea di italianità della città. Un libro che accompagna la fede dei Fiumani nei risorgimento confronti di un luogo topico come la Cripta di Cosala, nella quale si ricordano tanti giovani che all’ultimo conflitto perirono rispondendo al richiamo della Patria e che rappresentano oggi un monito affinché Libero Comune di non ci siano più dolori e tragedie. Fiume in Esilio pp 155 A cura di Nicola Il Dizionario cerca di riportare alla luce ciò che il tempo ha fatto sbiadire, proponendo una Pafundi grammatica, un dizionarietto dei verbi, una sezione toponomastica, storica e di costume, Dizionario Fiumano- fornendo a una lingua poco diffusa quella autorità letteraria conservativa di un patrimonio di Italiano e Italiano- civiltà e cultura valido per tutta la nazione. Fiumano Per questo all’interno sono stati banditi possibili richiami ad ideologie, qualche termine è solo Libero Comune di dovuto a richiami storici, vive solo la parola che anima e vivifica le cose e, essendo caratteristica Fiume in Esilio dell’uomo, va conosciuta in tutti i suoi aspetti comunicativi, così da capire che sarebbe distruttivo pp. 323 perderla.

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 35 Forza Rosi, anche da lassù ti sentiremo vicina e amica

di Rosanna Turcinovich Giuricin

mancata recentemente da Santarcangeli nel volume “La città a Fiume, la giornalista dell’aquila decapitata”…sortì: “Se i ne Rosi Gasparini, per una metesi noi tutti italiani de qua, insieme E’vita colonna portante nello stadio de Cantrida, e i ne fazesi della Voce del Popolo. Sentiamo la fora tutti, prima o poi, qualche mona notizia su TV Capodistria… le parole in qualche sperduda casa della zità rimangono sospese nella nostra se ricordasi de essere italian e tutto mente per un lungo istante, poi la riminciassi de novo”. Considerava la reazione. No, non è possibile, la Fiumanità un’Araba Fenice sempre nostra Rosi, l’anima delle battaglie pronta a risorgere dalle ceneri dove per la storia di Fiume, le sue piazze spesso finiva per le campagne contro e le sue case. Voce che spesso si la comunità, contro questa forte presa staccava dal coro, non prescindendo di coscienza nazionale. dalla sua carica di alta umanità e di “I mii fioi parla fiuman Rosi era il binomio perfetto con spirito libero. la compianta Agnese Superina, “Se go de dirtele, te le e anche i nipoti”, anime delle feste, delle grandi asseriva orgogliosa e fiera dei manifestazioni, di spettacoli senza digo in muso!” era il successi della figlia Carola e dei fine, di iniziative di solidarietà. suo motto. rispettivi figli. Con loro due e con Roberto Palisca Grande Rosi ad aver capito la nel 2013, organizzammo a Fiume, Per molti anni a capo della Fiumana vocazione al sacrificio della nostra Comunità degli Italiani e Associazione del quotidiano italiano, praticamente gente che, come la marea, arriva, degli esuli insieme, il primo Incontro un giornale nel giornale. “Non stemo succhia il sole dalla riva, e se ne torna mondiale Sempre Fiumani, con misciar le robe, Fiume xe Fiume”… nel mare grande, ma ritorna, tante e anche la partecipazione della Fanfara lo diceva con falsa serietà, con quel tante volte ancora, magari sperando dei Bersaglieri che aveva percorso lampo deciso e sornione negli occhi di rimanere intrappolata tra le rocce, correndo il Corso per arrivare con di un verde bellissimo che hanno fatto in una pozza che le possa concedere un boato senza fine nella sala delle innamorare tanta gente di questa ancora un po’ di quiete e di cielo feste della Comunità. Che momenti, donna eccezionale. Un monumento pulito dopo tante tempeste. quanto entusiasmo, quanta voglia di per la nostra Comunità fiumana che Aveva finito le scuole a Fiume e poi verità, di abbracci e lacrime perché come tutti i monumenti infiamma l’Università a Zagabria, dividendosi siamo gente di sentimenti, sappiamo una gran parte di persone, le altre le tra studio e lavoro. Alla Voce s’era commuoverci. Anche gridare, lascia indifferenti per ignoranza, per occupata di nera, si sentiva a suo agio arrabbiarci e fare pace. mancanza di una coscienza nazionale al Commissariato e in Tribunale dove Solo la falce della terribile Signora così come lei la concepiva, combattiva era impossibile che non trovasse nera può toglierci il fiato ma non e sempre presente. una gola profonda per portare in il ricordo che rimane e vive in chi Fu lei a pronunciare un giorno parole redazione la notizia. C’era entusiasmo continua ad agitarsi e lottare, magari profonde e pesanti come pietre, nel suo approccio e quel fare severo in solitudine ma per tutti. Viva Rosi. parafrasando un’immagine descritta che molti giovani colleghi ricordano. Viva Fiume. Ci manchi già.

Sentite condoglianze a Donatella Schurzel, per la scomparsa della madre Romilda L’Ufficio di Presidenza dell’AFIM con il suo presidente Franco Papetti invia alla Prof.ssa Donatella Schürzel, Vicepresidente vicario na- zionale dell’ANVGD e Presidente del Comitato provinciale di Roma, al fratello Gianni e ai famigliari, le più sentite condoglianze per la scomparsa dell’amata mamma Romilda Grünberger, nata a Pola il 4 settembre 1930. Partecipava attivamente a tutte le attività della comunità di esuli della quale prese a far parte da giovane andando sposa ad uno splendido signore rovignese, il suo Sergio. Nel 1947 dalla sua Pola aveva seguito la famiglia nei campi profughi trovando alfine casa in Sardegna. Si recava spesso a Roma dove c’era l’altra parte della famiglia che l’esodo aveva disperso. Galeotta fu una gita al mare in sella alla vespa e non lasciò più il suo compagno di una vita. Nel quartiere divenne subito un riferimento importante, fu tra i collaboratori di Aldo Clemente all’Opera Assistenza Profughi Giuliano-Dalmati. Ci aspettava ogni anno per condividere il Giorno del Ricordo o testimoniare il suo esodo a Roma e durante le gite del Ricordo in Istria, Fiume e Dalmazia. Ci salutava dal suo terrazzo affacciato sulla piazza principale, a pochi passi dalla Parrocchia di San Marco Evangelista in Agro Laurentino dove ha avuto luogo l’ultimo saluto. Rimarrà nei nostri pensieri.

36 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Segnaliamo i nominativi di coloro che ci hanno lasciati per sempre ed esprimiamo APPELLO AGLI AMICI alle famiglie in lutto le sincere condoglianze della nostra Comunità. Diamo qui di seguito le offerte pervenuteci da Concittadini e Simpatizzanti nel mese di FEBBRAIO 2021. Esprimiamo a tutti il nostro sincero ringraziamento per la stima e la solidarietà dimostrataci. Dobbiamo ricordare che, per la stretta osservanza dei tempi tecnici relativi all’edizione del nostro Notiziario, le segnalazioni e le offerte dei lettori arrivate nel mese in corso non Si è spento a Genova Il 5 febbraio c.a. è deceduto Nel X anniversario della possono essere pubblicate Pontedecimo il 19.11.2020 a Chioggia (VE), all’età di 97 scomparsa del nel mese immediatamente ALDO anni, nostro padre Dott. MARIO successivo ma in quelli TARDIVELLI WILD EVILIO a seguire. Le offerte nato a Fiume il 30/6/1923, DASSOVICH pervenute dall’estero non nato a Fiume il 20.09.1925, fedele abbonato del vostro Appassionato studioso di saranno più segnalate Esule da Fiume assieme alla giornale. Le tristi vicende storia del confine orientale aperte ma inserite. moglie Graziella Superina della guerra e i fatti ad essa La Famiglia con rimpianto (mula de Cosala) e della - Skull Giuseppe, connessi lo costrinsero ad Lo ricorda. piccola figlia Lucia nata a Charbonnieres Les Bain abbandonare in giovane Fiume nel 1947. Ci uniamo al ricordo della € 50,00 la sua città natale, ad Fu apprezzato dipendente famiglia, con stima e - Cacco Franco, Bologna arruolarsi nel dopoguerra della “SIP” per 40 anni riconoscenza, per l’enorme € 15,00 nel Corpo delle Guardie ottenendo meritati lavoro svolto da Mario - Simcich Finelli Odilia, di Pubblica Sicurezza ed a riconoscimenti. Bologna € 25,00 vivere a Chioggia a partire Dassovich per i Fiumani nel Ne danno l’annuncio i - Saggini Bruno, Bologna dal 3 marzo 1948, dove ha Mondo con i suoi libri e con fratelli Bruno, Camillo e € 30,00 prestato servizio nel locale l’opera giornalistica. Fu per Maria, i figli Lucia, Tullio ed - Fogar Sergio, Brescia Commissariato di Polizia. lungo tempo direttore della il genero Gino, marito della Le figlie Patrizia e Monica Voce di Fiume. Alla famiglia € 25,00 compianta Adriana - Celli Elio, Brescia € 20,00 Nella foto lo vediamo a Fiume il nostro pensiero e un con il nipote Riccardo Sartore. sincero omaggio. - Fucci Giovanni, Brescia € 20,00 - Colenghi Massimiliano, Gambara (BS) € 3,50 - Bonivento Boris, Flero (BS) € 25,00 - Smocovich Attilio, Villacidro (CA) € 25,00 - Del Bello Ardea, Ferrara € 30,00 - Pravdacich Ennio, Firenze € 20,00 - Biasi Guido, Genova ll 22 febbraio u.s. a € 30,00 Fossacesia (Chieti) è - Gottardi Antonio, Genova deceduta € 25,00 NERINA SERDOZ - Bologna Claudio, Busalla PADOIN (GE) € 25,00 L’8 marzo u.s. a Genova, è mancata al nostro amore - Blanda Dario, Busalla (GE) mia convivente. Era la nipote € 50,00 del proprietario della trattoria LAURA ZAMPARO in ZORZAN - Pamich Giovanni, Padoin a Borgomarina- raggiungendo il suo amato Toruccio. Monfalcone (GO) € 30,00 Cantrida. Aveva Fiume nel Sarai sempre con noi. - Cattalinich Ines, Sanremo cuore e ha voluto la bandiera Marina, Silvia, Gaia, Nicolò (IM) € 25,00

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 37 Contributi . febbraio 2021

- La Rosa Antonino, Milano € 50,00 - Perini Fulvio, Settimo - Silli Franco, Treviso € 50,00 - Budicin Maria Luisa, Torinese (TO) € 30,00 € 15,00 - Varesi Prof. Mario, Milano Verona € 25,00 - Solis Malossi Marina, - Ghisdavcich Miriliana , € 25,00 - Corich Nevio, Preganziol Voghera (PV) € 25,00 Torino € 24,00 - Guerin Valentino, Settimo (TV) € 25,00 - Rade Marino, Cernusco - Damiani Valerio, Sanremo Milanese (MI) € 15,00 - Percovich Furio, sul Naviglio (MI) € 30,00 (IM) € 40,00 - Barcellesi Piero, Codogno Montevideo € 24,00 - Blecich Liliana, Livorno - Solis Cerutti Loretta, (LO) € 30,00 - Superina Liliana, € 25,00 Bolzano € 25,00 - Zuliani Claudio, Lainate Monfalcone (GO) € 25,00 - Brazzoduro Livia, Restaino - Marinari Moro Maria, (MI) € 100,00 - Pillepich Luigi, Ponte Marco e Nicola, Roma Galatina (LE) € 50,00 - Schlegl Aurea, Napoli S. Pietro (BG) € 30,00 € 75,00 - Pfaffinger Malusa Irene, € 29,00 - Fiumani Daniela, Cerveteri - Graber Regina, Mestre Genova € 50,00 - de Nigris Gianguido, (RM) € 25,00 (VE) € 25,00 - Boi Emanuele, Padova Ferentino (FR) € 30,00 - Smaila Franco, Verona - Schmeiser Euro, Inzago € 50,00 - Bonivento Marisa, Novara € 50,00 (MI) € 25,00 - Cernaz Carrabino Laura, € 25,00 - Attanasio Livio, Torino - Manca Ida Schvarcz, Windsor € 142,00 - Ghira Ventura Silvia, € 10,00 Gaeta LT € 50,00 - Luchich Nicosia Pierina, Novara € 50,00 - Benussi prof. Paolo, - Carisi Liliana, Treviso Gaggio Marcon (VE) - Frezzato Voltan Elisa, Verona € 50,00 € 25,00 € 20,00 Torreglia (PD) € 20,00 - Bressanello Carlo, Forlì - Slajmer Ronny, Pavia - Verhovec Paolo, Torino - Papetti Franco, Corciano € 25,00 € 50,00 € 25,00 (PG) € 98,45 - Negriolli Roberta, Parma - de Toma Francesco, - Clauti Bruno, Udine - Russi Marisa, S. Lorenzo € 25,00 Bergamo € 25,00 € 40,00 alle Corti (PI) € 30,00 - Chioggia Gianfranco, - Scabardi Giuliana, Padova - Salvadore Danila, - Smoquina Lucilla, Paese (TV) € 25,00 € 25,00 Castellazzo Bormida (AL) Numana (AN) € 25,00 - Salerno Angelo, Nanto - Uratoriu Amedeo, € 30,00 - Sussain Edda, Roma (VI) € 25,00 Bologna € 25,00 - Petrani Pauletich Paolo, € 50,00 - Clapci Passalacqua - Uratoriu Manola, Bologna Treviso € 30,00 - Hamerl Maria Grazia, Solange, Aprilia (LT) (abbonamento più - Descovich Bozzo Natalia, Roma € 50,00 € 25,00 annuncio) € 75,00 Camogli (GE) € 30,00 - Pamich Abdon, Roma - Baldussi Italo, Padova - Emoroso Anna, Como - Giannico Maria Grazia, € 30,00 € 10,00 € 30,00 Carrara (MS) € 50,00 - Causin Gianfranco, Roma - Derencin Lorenzo, Mestre - Forni Venanzi Vanda, - Zagabria Persich Maris, € 25,00 (VE) € 30,00 Romentino (NO) € 20,00 Rapallo (GE) € 25,00 - Giorgini Ireneo, Torino - Rock Laura, Vittorio - Werndorfer Aurelia, - Gabrielli Nevio, Trezzano € 50,00 Veneto (TV) € 50,00 Genova € 25,00 Sul Naviglio (MI) € 25,00 - Buzdon Simonetti Alba, - Gerhardinger Maria - Wild Monica, Chioggia - Giovannini Carlo, Torino € 30,00 Teresa, Treviso € 30,00 (VE) € 25,00 Alessandria € 30,00 - Botter Natalina, Treviso - Dubs Manola, Frugarolo - Martini Gianfranco, Roma - Visentin Gino, Engadine € 30,00 (AL) € 30,00 € 30,00 NSW € 50,00 - Fidale Conti Elena, Treviso - Tuchtan Grazia, Roma - Carini Loris, Castiglione - Perich Eligio, Genova € 25,00 € 50,00 Torinese (TO) € 25,00 € 30,00 - Host Costa Licia, Trieste - Varga Annamaria, - Russo Gaetano, Milano - Blecich Fioretta, Torino € 25,00 Cremona € 30,00 € 10,00 € 25,00 - Gauss sac. Furio, Trieste - Iurdana Loretta, Torino - Lenaz Riccardo, Pescara - Marzaz Federica, Fano € 25,00 € 25,00 € 30,00 (PU) € 25,00 - Iedrisco Maria, Trieste - De Felice Lazzarich - Pizzini Franco, Pisogne - Fama Cavadini Maria € 25,00 Petronilla, Portici (NA) (BS) € 25,00 Nuccia, Sesto S.Giovanni - Smeraldi Giosetta, Trieste € 20,00 - Hodl Donato Adolfina (MI) € 150,00 € 25,00 - Maghi Silvia, Roma Lucia, Palermo € 25,00 - Blasich Franco, Livorno - Devescovi Sergio, Trento € 25,00 - Bulli Irma, Conselve (PD) € 25,00 € 30,00 - Matcovich Laura, Trieste € 25,00 - Tumburus Armida, Roma - Raccanelli Paolo, Mestre € 30,00 - Bolis Alberi Luciana, S. € 25,00 (VE) € 25,00 - Esposito Sonia, Dicomano Martino Siccomario (PV) - Amabile Alice, Chioggia - Stilli Livia Licia, Venezia (FI) € 10,00 € 30,00 (VE) € 15,00 € 30,00 - Pasquali Nevio Pietro, - Rizzardini Maria Luisa, - Pasini Antonio, Milano - Sillich Arno, Venezia Roma € 30,00 Firenze € 25,00 € 30,00 € 35,00 - Pellegrini Alessandro, - Dianich Severino, Pisa - Ravazza Michele, Milano - Malnich Lauro, Vicenza Recco (GE) € 25,00 € 50,00 € 10,00

38 | LA VOCE DI FIUME | MARZO.APRILE 2021 Contributi . febbraio 2021

- Giassi Adriana, Roma ed UCCI MIHALICH, da da Annamaria Schlegl, TORTORETO, da Giordano € 50,00 Egle Africh Gandolfi, Napoli € 25,00 Campi, Reggio Emilia - Caucci Paolo, Arcisate Camogli (GE) € 50,00 - genitori LICIA DONATI e € 50,00 (VA) € 30,00 - GERLANDO VASILE, GUERRINO SCHMEISER, - nonno GIOVANNI - Fran Annamaria, Roma vittima delle foibe titine, dal figlio Euro, Inzago BARTOLACCINI (ardito € 100,00 nel ricordo sempre vivo, (MI) € 75,00 a Fiume), da Miriam ed - Superina Marina, Ronco dalla figlia Rosa, Palermo - GIUSEPPE SIRSEN, nel 23° Arsen, Genova € 30,00 Scrivia (GE) € 10,00 € 25,00 ann., dalla fam. Sirsen, - Com.te MARIO - Bruscia Mauro, Bologna - papà NUNZIO, mamma Trieste € 15,00 TUMBURUS, dalla moglie, € 25,00 GISELLA DEVETAK e - famiglie CERNICH dai figli e dagli amati - De Angelis Maura, sorella LOREDANA , GIOVANNI e SUPERINA nipoti, Roma € 30,00 Bologna € 30,00 da Nucci Ciancarelli, VITTORIA, da Velleda - mamma AMALIA - Balanc Matteo, Bassano Garbagnate Milanese (MI) Cernich, Saronno (VA) MARTINA, da Maria del Grappa (VI) € 30,00 € 25,00 € 100,00 Mazzi, Verona € 25,00 - Honovich Rota Nella, - cari ANDREA, NIVES e - MYRIAM KAUTEN IN MEMORIA DEI Villanova Mondovì (CN) TAURO, da Elvio Millevoi, VONCINA, da Giancarlo PROPRI CARI € 25,00 Roma € 50,00 Kauten, Milano € 50,00 - Smocovich Attilio, - Chinchella Natalia, - BERTA e NICOLINA - genitori NICOLO’ Villacidro (CA) € 15,00 Genova € 25,00 FARINA, da ? (per ed ALBA, da Aurelia - Corich Nevio, Preganziol - Scala Cristina, cortesia, compilate il Werndorfer, Genova (TV) € 25,00 Portogruaro (VE) € 25,00 bollettino postale per € 25,00 - Lengo Norma, Lovere - Skull Petrelli Diana, esteso, altrimenti non - defunti della famiglia (BG) € 20,00 Genova (per cortesia, ci sappiamo a chi attribuire VALLE, da Amelia Valle, - Hamerl Simona, Roma confermi indirizzo se per il versamento, siete Gorizia € 30,00 € 50,00 caso diverso, grazie) pregati di farcelo sapere, - GIGI FERFOGLIA, dalla - Tessarolo Mirella, Cento € 100,00 grazie) € 20,00 moglie Lisetta e dalle (FE) € 30,00 - Zacchei Mirella, Mestre - genitori ANGELO e figlie, Torino € 30,00 - Mihalich Lucia, Genova (VE) € 25,00 ROSINA FIDALE, e sorella - defunti delle famiglie € 30,00 - Calochira Luciana, Marina ANTONIETTA, dec. il DORCICH e SITRIALLI, da - Ghizdavcich Attilio, Trieste di Carrara (MS) € 30,00 29/5/2020, da Elena Bruna Dorcich Sitrialli, € 20,00 - Staraz Dino, Firenze Fidale, Treviso € 25,00 Torino € 25,00 - Viola Maria Pia, Quiliano € 25,00 - tutti i DEFUNTI delle - BRUNO PERICH, da (SV) (per cortesia ci - Franco Gianni, Milano famiglie FIUMANI e Iolanda De Muro, Genova confermi indirizzo se per € 29,00 OTMARICH, da Daniela € 50,00 caso diverso) € 50,00 - Laicini Paolo, Dogliani Fiumani, Roma € 25,00 - NICOLO’, RAFFAELLA (CN) € 50,00 - genitori UGO e LINDA e SILVIA DAMIANI, da Alla memoria dei - Raspaolo Maria Luisa, D’ANCONA, da Livia Angelo Damiani, Torino miei amati genitori, Trieste € 25,00 D’Ancona, Borgo € 50,00 FANNY FRANCESCA - Budicin Marino, Pernumia Valsugana (TN) € 50,00 - defunti delle famiglie ANDERLE (PD) € 25,00 - DANTE LENGO e PINA CUCICH e CERGOGNA, da e - Banchi Berger Graziella, CATTAI, da Serena Lengo, Armando Cergogna, Forli’ GIOVANNI Sgonico (TS) € 50,00 Costa Volpino (BG) € 10,00 SMERALDI - Premuda Gianfranco, € 30,00 - GIULIO ISCRA e moglie (sposati a Fiume il 1° Montevideo € 24,00 - marito MARIO e figlia MARIA KURECSKA, da giugno 1918, partiti - Wild Patrizia, Chioggia GIULIANA, da Ennia Guido Iscra, Venezia esuli da Fiume il 1° (VE) € 50,00 Lavatori Costantini, € 50,00 gennaio 1947) – che Sempre nel 2-2021 Monte Porzio (PU) € 40,00 - ELISABETTA JANKO, “tutto mi diedero e abbiamo ricevuto le - LUCIANO MANZONI, da Giorgio Giaconia, nulla pretesero in seguenti offerte IN Lo ricordano la moglie Ventimiglia (IM) € 50,00 cambio”. MEMORIA DI: Nerina Germanis ed i figli, - ALFREDO CAZZIOL e - fratello ORNEO e Sua Gaeta (LT) € 50,00 VIOLETTA MODOLO, dai Da Fiume raggiunsero moglie LUCIANA, da - FLORA SANTEL, da cugini Modolo di Bibano Genova dove sono Nevia Saggini, Bologna Jolanda Sandrone, Savona (TV) € 50,00 cresciuta. € 35,00 (per cortesia, ci confermi - mamma GINETTA, da A loro la mia - defunti delle famiglie indirizzo se per caso Dario Cortinovis, Serina gratitudine e questo GHERSINA e SCALA, da diverso, grazie) € 25,00 (BG) € 30,00 contributo in loro Renzo Ghersina, Ferrara - cari genitori MARIO - moglie ANNA nome, di 10.000 euro. € 50,00 SCHLEGL ed EUGENIA TORTORETO, e Suo La figlia Giosetta - cugine LAURA ZORZETTO SLABUS, e cugina TEA, fratello BENITO Smeraldi

MARZO.APRILE 2021 | LA VOCE DI FIUME | 39 CONCITTADINO - non Sommario considerarmi un qualsia- Noi "Resilienti" indominiti col pensiero alla nostra Fiume...... pag. .... 1 si giornaletto. Ti porto la Il Prof. Giovanni Stelli nell'Albo d'Oro dei Fiumani...... » ...... 3 voce di tutti i profughi di Camminare insieme consapevoli superando le ingiustizie della storia...... » ...... 4 Fiume, che si sono più vi- Il 10 febbraio celebrato dagli italiani di Croazia e Slovenia...... »...... 7 vamente stretti intorno al La testimonianza di Renato Campacci diventa spettacolo teatrale a Trieste.» ...... 8 gonfalone dell’Olocausta. Con me Ti giunge un rin- Docu-film ispirato alla Corsa del Ricordo...... »...... 9 novato anelito di fede e 1921: la vittoria elettorale di Zanella all'assemblea costituente del 24/4...... » ...... 10 di speranza. Unisciti ai fi- ANVGD di Bologna - Le nuove cariche...... » ...... 11 gli della tua città e fa con Cinquanta ma ancora giovane la lunga storia de "El Boletin"...... » ...... 12 essi echeggiare più forte Historia: Fiume e l'Alto Adriatico al XXV corso di geopolitica on line...... » ...... 13 il nostro ”grido di dolore”. E all'improvviso squillò il telefono: "Lei ha vinto il Premio Tomizza!"...... » ...... 14 Italiani nel passato, Fiume Palermo, Fiume, Trieste: le tre case di una famiglia...... » ...... 16 e le genti del Carnaro lo Il Concorso dedicato al Cinema si estende agli studenti del Liceo...... » ...... 17 saranno sempre. Dal mio vecchio album - Campo profughi di Catania...... » ...... 17 Personaggi a volte dimenticati - Laval Nugent De Westmeath...... » ...... 18 SEDE LEGALE E SEGRETERIA Come il Borgomastro di Fiume, Giovanni Giustini GENERALE DELL'AFIM 35123 Padova dichiarò guerra ai cani e agli animali affetti da rabbia...... » ...... 20 Riviera Ruzzante 4 L'attaccante Rodolfo Volk, idolo del Testaccio...... » ...... 22 tel./fax 049 8759050 Storia ingropada n. 8...... »...... 23 e-mail: [email protected] Alcuni commenti sul nostro antico re Vittorio Emanuele III...... »...... 24 www.lavocedifiume.com c/c postale del Comune Il destino di Costabella ieri e oggi... guardando il mare...... »...... 27 n. 12895355 (Padova) Forcioli salvò tantissimi profughi fuggiti dal centro Europa...... »...... 28 DIRETTORE RESPONSABILE Quando a Roma si riunivano in cantina...... »...... 29 Rosanna Turcinovich Giuricin Notizie Liete...... » . 29-30 COMITATO DI REDAZIONE Storie di famiglia per immagini e ricordi...... » ...... 30 Franco Papetti, Andor Il ricordo di Giuseppe Schiavelli (dal dizionario biografico fiumano)...... »...... 31 Brakus, Egone Ratzenberger "Se ti no te ieri" la poesia della vita...... » ...... 32 e-mail: [email protected] Dalla nostra Biblioteca: Libri da prenotare e conoscere...... »...... 34 GRAFICA E IMPAGINAZIONE Happy Digital snc Forza Rosi, anche da lassù ti sentiremo vicina e amica...... »...... 36 www.happydigital.biz I nostri lutti e ricorrenze...... » ...... 37 STAMPA Contributi febbraio 2021...... » ...... 37 Media Trade Marketing Padova Autorizzazione del Tribunale 65 anni fa nasceva La Voce di Fiume di Trieste n. 898 dell’11.4.1995 Periodico pubblicato con ora tutta on line il contributo dello Stato italiano ex legge 72/2001 e Chi l’avrebbe mai detto che dal polveroso deposito dei nostri successive variazioni. giornali rilegati con cura in quel di Padova, l’epoca digitale Finito di stampare aprile 2021 ci avrebbe regalato un archivio tutto nuovo, da consultare, da analizzare, da sfogliare per trovarvi ricordi e meraviglie. Per inviare i vs. contributi di collaborazione al giornale con La Voce di Fiume iniziava la sua avventura nel 1966 su de- articoli, fotografie, ricette ed cisione presa il 14 novembre 1965, giorno in cui un gruppo altro su Fiume scrivete a: di “lari” deliberò, nel ventennale dal doloroso esodo da Fiu- [email protected] me, di procedere alla costituzione del LIBERO COMUNE DI FIUME IN ESILIO. Si dava mandato ai promotori di indire Per farci pervenire i contributi: l’assemblea costituente nella primavera 1966. Alcuni dei fir- Monte dei Paschi di Siena matari: Giuseppe Bilà, Carlo Cattalini, Carlo Cosulich, Diego Corelli, Ferruccio Derencin… Associazione Fiumani Ma ora potete leggere e scoprire gli altri nomi visitando il sito www.lavocedifiume.com Italiani nel Mondo - Libero dove abbiamo caricato tutto l’archivio del nostro giornale dal 1966 ad oggi, grazie ad un’o- Comune di Fiume in Esilio pera certosina di Adriano Scabardi con il supporto di Fulvia Casara e Emmanuele Bugatto BIC: PASCITM1201 IBAN: ai quali va il nostro plauso. IT54J0103012191000000114803 Esattamente 65 anni di storia associativa riassunti in questo foglio, poi rivista che continua a raccontare di noi, dei profondi cambiamenti a livello locale ed internazionale, ci riporta a Fiume, arriva nelle case della nostra gente, per farci capire che siamo un piccolo popolo Rinnovate l’iscrizione di € 25,00 all’Associazione Fiumani Italiani sparso ma ancora uniti. BUON ANNIVERSARIO VOCE! nel Mondo - LCFE in modo da poter continuare a www.lavocedifiume.com ricevere la Voce di Fiume. e seguiteci sul nostro nuovo sito: www.fiumemondo.it fiumani mondo