Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale Indirizzo Sede Sezionale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 2 - DCB/ sezione alpini Via Morelli, 24 Periodico trimestrale 34170 Gorizia Ott.|Nov.|Dic. 2014 - Anno XXXI - N.4 gorizia Tel./Fax 0481 533963 E-mail: [email protected] www.anagorizia.it www.ana.it sotto il castello Gorizia sarà sede del Raduno Triveneto del 2016 Non posso non iniziare questo mio saluto di fine ferroviarie della Transalpina e di Gorizia centrale sensibilizzazione dei propri soci Alpini e Amici a anno nell’esprimervi tutta la mia personale sod- ed impiegati prima sul fronte greco-albanese e poi dare la disponibilità. disfazione per il lavoro di squadra che abbiamo sul Fronte Russo. Sta per scadere il mandato degli Organi Sezionali fatto e che ha portato alla decisione che hanno Il 2014 appena trascorso, è passato in un attimo e eletti nel marzo 2012, la prossima Assemblea dei assunto i Presidenti di Sezione del 3° se ci giriamo indietro possiamo vede- Delegati dei Gruppi della Sezione dovrà essere il Rappruppamento nella riunione del re ed apprezzare il notevole impegno momento del consuntivo di quanto fatto e dovrà 18 ottobre scorso tenutasi a Bassano profuso per le numerose iniziative darsi le linee operative per proseguire nell’attività del Grappa di assegnare l’organiz- che abbiamo organizzato e che sono sociale. L’impegno di chi verrà eletto dovrà essere zazione del Raduno Triveneto degli state apprezzate sia all’interno della massimo e finalizzato alla migliore riuscita del Alpini del 2016 alla Sezione ANA di nostra Associazione, che dalle Auto- Raduno Triveneto e dell’Adunata Nazionale della Gorizia. Questo Raduno l’avevamo rità civili e militari sempre presenti, Julia del 2016, senza dimenticarci che dovremo fortemente voluto, ci credevamo, ed ma soprattutto dai cittadini che non anche affrontare gli impegni già calendarizzati. ora dobbiamo lavorare tutti insieme hanno fatto mai mancare il loro so- Voglio finire questo saluto con i consueti Auguri per organizzare nel miglior modo possibile que- stegno all’A.N.A.. di Buon Natale e Buon Anno Nuovo 2015 a Voi sto importante incontro di alpini, che è secondo Lo scorso 4 novembre nella Casa della 3a Armata Alpini, Amici, alle Vostre Famiglie, alle Autorità solo all’Adunata Nazionale. Oltre al Triveneto a Redipuglia il Presidente nazionale Sebastiano civili e militari, confidando che i sacrifici che abbiamo voluto inserire anche la 9a Adunata Na- Bavero ed il Direttore dei Sacrari di Redipuglia ed stiamo facendo possano servire a ridare fiducia zionale della JULIA. Oslavia ten.col. Gustavo Parisi hanno sottoscritto e speranza in questo nostro splendido Paese e ri- In quella sede abbiamo anche comunemente la convenzione che vedrà le otto Sezioni ANA del portare nei cuori e negli animi di tante famiglie definito le giornate che si terrà il raduno e preci- FVG impegnate a collaborare nell’apertura dei anche alpine la serenità e la gioia e riscoprire i samente nei giorni 17, 18 e 19 giugno 2016. Sacrari di Oslavia e Redipuglia nelle giornate dei valori fondanti che devono essere il fondamento Grazie all’impegno della Sezione ed al sostegno fine settimana. Si tratta di un importante momen- della vita civile. ricevuto dalle Istituzioni locali coinvolte nel pro- to associativo al quale fin da ora tutti ci dobbiamo getto: Comune di Gorizia, Provincia di Gorizia, sentire impegnati a donare un po’ del proprio tem- Il Vostro Presidente della Sezione Regione autonoma FVG, Fondazione CARIGO, po libero per garantire i turni di presenza. Nelle Paolo Verdoliva Camera di Commercio e Cassa Rurale di Lucinico, Assemblee di Gruppo che si terranno dopo quasi trenta anni dall’ultimo grande radu- prossimamente si invi- no alpino, settembre 1987, potremo rivedere gli tano i Capigruppo Alpini a Gorizia per un momento della memoria ad iniziare e del ricordo di tante giovani vite spezzate in una l’opera di “inutile strage” quale è stata la prima guerra mondiale, la ricorrenza del centenario dell’entrata delle truppe italiane in Gori- zia, 8 agosto 1916 – 2016 e non ultimo in ricordo di tanti giovani che hanno prestato servizio nei Reparti Alpini della mitica Divisione “miracolo” JULIA, di stanza a Gorizia e nel- la provincia di allora dal 1920 all’ 8 settembre 1943: 9° Reg- gimento Alpini e 3° Reggi- mento di Artiglieria Alpina, reparti partiti dalle stazioni 2 sotto il castello N. 4 | 2014

Fiaccola alpina 2014 a Gorizia Sotto un cielo terso e con gli ul- Questo simbolo di pace è partito timi raggi di sole che colpiscono all’alba da Timau e, scendendo il Monumento ai Caduti di Parco lungo la regione, ha toccato tutti della Rimembranza si vede arri- i luoghi simbolo dove, quasi 100 vare in lontananza un drappello anni fa, l’uomo ha lottato contro di uomini, uomini che seguono l’uomo, le armi hanno tuonato una fiamma che spande nell’aria incessantemente, la lotta è an- bagliori rossastri, uomini che data avanti fino alla fine, fino a indossano un cappello con una quando non è rimasto altro che lunga penna nera. il silenzio. Sono gli Alpini della Sezione ANA In breve gli Alpini arrivano, di Gorizia che ancora una volta portando la fiamma e la corona rinnovano un patto con il pas- d’alloro, si pongono ai lati del sato, un patto iniziato nel 1957. monumento e, mentre il cielo è Sono gli Alpini che portano an- ormai nero, nell’aria ancora cal- cora una volta la Fiaccola Alpi- da si ode lo struggente suono del tà e rende onore alle penne nere con la fiamma sempre accesa, na della Fraternità, un simbolo “Silenzio”, e tutto si ferma, come cadute, “andate avanti” in pace e verso Oslavia, altro simbolo della di pace che, nel ricordo dei tanti tantissim anni fa, dopo la batta- in guerra. E poi, veloci come sono follia e della pietà degli uomini, dolori e lutti che hanno colpito glia… Poi, spenta l’ultima nota, arrivati, gli Alpini della staffetta si per continuare a onorare quel la terra di Gorizia e dell’Isonti- gli Alpini si portano dinnanzi ai girano, marzialmente perfetti, si patto sancito nel 1957, un’altra no, pure con se la speranza di un Monumenti alla “Julia” e al 3° dispongono prontamente d’ani- volta… mondo migliore, di un mondo Artiglieria Alpina e ecco, un’altra mo e partono, marciando a testa senza guerre né odio. fiamma si sprigiona nell’oscuri- alta e con la penna nera al vento, Alpino Roberto BUFFOLINI

al SACRARIO DI OSLAVIA Omelia pronunciata da don Sigismondo durante la Santa Messa “Con questa celebrazione, ricordiamo com- con noi la civitas del perché possiamo garan- mossi i 10 milioni di soldati caduti nella tire alla convivenza umana e civile i fonda- Lo scrittore e poeta, Giulio Bedeschi, redu- ce di Russia, per ricordare degnamente tutti prima guerra mondiale. Un cataclisma così menti dell’unità e della libertà, della respon- i Caduti, ha voluto esprimere i sentimenti imponente, capace di sconvolgere l’Europa sabilità e del bene comune. L’Italia e l’Europa che suscita il passaggio della Fiaccola Alpi- e il mondo intero, aprendo ferite che ancora sono nate dalla follia di due guerre mondiali, na della Fraternità con la seguente poesia: non si sono del tutto rimarginate. A un secolo a loro volta generate da esasperati naziona- da quella “inutile strage” ricordiamo anche lismi; nazionalismi che hanno dato vita alla i sette milioni di militari mutilati, le lacrime guerra nei Balcani e in tante regioni dell’Afri- “Fiaccola Alpina” di tante madri e spose che attesero invano il ca. Come cittadini, come credenti, dobbiamo ritorno a casa dei loro cari. Consapevoli delle esigere il rispetto della persona umana, dob- Per ognuna delle vite che la guerra ha spento responsabilità che abbiamo nella promozione biamo tutelare e proteggere le minoranze, valga questa luce, o Signore; della pace, che è dono Pasquale di Gesù Cristo le nostre comunità cristiane in Iraq, Siria, valga questa fiaccola degli alpini viventi risorto, vogliamo oggi essere una comunità Nigeria, che stanno subendo un genocidio da a collegare cimitero a cimitero unita che prega per i suoi morti. La chiave del- parte del fondamentalismo islamico. Solo così nome a nome la comunione ecclesiale è in queste parole di onoreremo degnamente i giovani caduti in ricordo a ricordo S. Agostino: “unità nelle cose necessarie, plu- combattimento, le donne e i bambini fucilati, ralismo nelle cose secondarie, amore sempre torturati, morti per la fame nei campi di con- speranza a speranza e in tutto”. Chiediamo al Signore di costruire centramento, morti per la volontà folli dentro in un’unica corona e al di fuori dei nostri confini. di dolore e di amore Oggi in questo Sacrario i Caduti da offrire a Te, vogliono consegnarsi a un’Eu- luminosa preghiera ropa che va unificandosi, a noi, che attivi a questa fiamma uomini di buona volontà l’affa- scinante compito di realizzare il le pupille di ogni uomo loro testamento, perché tutti gli e scenda profonda uomini vivano felici nella liber- nell’animo tà, nella giustizia, nel rispetto, e di tutte le genti. mai, il flagello della guerra sfiori le nostre case, le nostre famiglie, Giulio Bedeschi la nostra Patria.” sotto 3 N. 4 | 2014 il castello 4 sotto il castello N. 4 | 2014

Il cammino della memoria con TA PUM TA PUM: il suono del colpo di fucile austroungarico diventato poi anche Dopo l’omaggio ai caduti austroungarici, la cerimonia al Sacrario di una canzone alpina di guerra è stato ripreso a simbolo dell’associazione Redipuglia ha visto riunirsi attorno ai protagonisti dell’impresa, auto- che ha ideato e portato a termine “Il cammino della memoria: oltre rità, comandanti delle armi dei due militari e amici: un momento di 1800 chilometri dallo Stelvio al mare”. Due itinerari: uno alpinistico che omaggio e ricordo a quanti hanno sofferto e donato la loro vita nella segue la linea dei fronti di guerra dallo Stelvio al Carso e l’altro storico speranza di vedere un’Italia migliore. Presenti anche dirigenti e perso- escursionistico che collega a attraverso città e luoghi sim- nale del CNR di Roma per il quale, durante il percorso sono stati raccolti bolo della Grande Guerra a prologo delle celebrazioni del Centenario. dati che costituiranno la base di uno studio sullo stato del territorio e Nell’affrontare la loro impresa avevano chiesto agli alpini isontini col- del suo clima e sulle modificazioni nei cento anni trascorsi. Serata alla laborazione e assistenza logistica al passaggio nelle nostre terre e la Baita di Fogliano per un numeroso e allegro convivio. È stato un piacere cosa è puntualmente avvenuta. Così i 4 escursionisti partiti il 12 ottobre conoscere i protagonisti di questa impresa e avere il tempo di scambia- da Trento sono stati accolti domenica 12 ottobre al ponte di Piuma a re quattro chiacchere; constatare le comuni vicende delle nostre terre Gorizia in arrivo da S. Floriano. Dopo una visita all’immancabilmen- e quelle trentine all’epoca del conflitto, apprezzare la disinvoltura con te chiuso Sacrario di Oslavia, hanno percorso i sentieri del Calvario e la quale raccontavano gli 800 chilometri percorsi fin qui in un mese o dopo essersi sistemati presso la foresteria della Parrocchia di S. Pio X si tutte le ascensioni fatte. La taciturna compostezza del bersagliere Alessio, sono presi un pomeriggio di riposo. Così Walter Pilo, presidente della di origine del Cilento (SA), con l’aspirazione di diventare effettivo e di Ta Pum, con il figlio Alex e i due militari componenti della spedizione: Rossella, solare “mula” triestina, in forza alla cavalleria e ormai “in car- Rossella Galopin e Alessio Incagliato, hanno in nostra compagnia co- riera” con i gradi di caporale maggiore scelto: tutti e due estremamente nosciuto Gorizia con una visita al Castello e Musei Provinciali mentre disinvolti nell’incedere e maneggiare uno zaino moderno ma dal peso in serata sono stati ospiti della baita di Lucinico. Il lunedì sono stati pari a quello “Alpino”!!! Belle le figure dei quattro alpinisti: Nicola Coz- ricevuti in Comune a Gorizia dal rappresentante del Sindaco e della zio, Giacomo Bornancini, Gabriel Perenzoni, Gessica Spagnolli. Sono ri- Provincia e dopo la posa di due corone al parco della Rimembranza masti meno con noi: neanche un etto di troppo nel fisico ma che se pure hanno proseguito per il loro itinerario sempre rigorosamente a piedi con i volti segnati dal lungo cammino in quota (e quest’anno c’è anche attraverso i luoghi simbolo della Grande Guerra sul Carso goriziano tanta neve) davano l’idea di poter continuare all’infinito. Con il cuore per giungere con il buio a Redipuglia. L’ospitalità a cena è stata offerta auguriamo loro il raggiungimento con soddisfazione degli obiettivi pre- dal Gruppo di Ronchi dei Legionari e la sistemazione logistica per due fissati, mentre a noi rimane il ricordo di un incontro gratificante e che giornate dal Comune di Fogliano. Martedì 14 ottobre è avvenuto il ri- ci ha lasciato un po’ di magone nel vederli partire verso Trieste per con- congiungimento fra i due Gruppi partecipanti al “Cammino” davanti cludere, dopo 1800 chilometri a consuntivo, la loro avventura in piazza al cimitero Austro Ungarico di Fogliano. Gli alpinisti, partiti il 24 agosto Unità con il ricevimento in “pompa magna” da parte delle autorità con da Bormio, avevano raggiunto Gorizia scendendo dal Sabotino il gior- le massime rappresentanze cittadine e regionali. no precedente godendo poi della stessa ospitalità dei loro compagni. de/2014 sotto 5 N. 4 | 2014 il castello

TA PUM IL PERCORSO DELLA MEMORIA Trieste 17.10.2014 Hanno ripercorso il fronte della Grande guerra cent’anni dopo, con un duplice cammino che li ha portati dallo Stelvio al mare, da Trento a Trieste, percorrendo a piedi oltre 1800 chi- lometri e 120 mila metri di salite e discese, scalando 200 cime montane e passando per trecento diversi Comuni. Sono arrivati ieri a Trieste, accolti dalle autorità, gli otto membri del gruppo “Ta-pum – Il cammino della me- moria”: sei uomini e due donne, alpinisti ed escursionisti, civili e militari, che si sono fatti carico, con la loro fatica fisica e mentale, di ricordare l’immane massacro che vide morire chi ci ha ospitato nottetempo, perché l’amor l’esame del passato, per affrontare i problemi lungo il fronte italiano un milione di soldati. patrio è l’aiuto, la solidarietà, il volontariato del presente». Il loro è stato un duplice cammino, con il ri- della società civile. Questi sono territori che «Non siamo qui per celebrare vittorie o giusti- trovo di ambedue i gruppi prima al Sacrario reclamano un’identità, che passa attraverso ficare sconfitte – dice la presidente della -Re di Redipuglia e poi a Trieste: «Quattro di noi la valorizzazione della loro memoria storica». gione Debora Serracchiani –, ma per ricordare hanno seguito un percorso di carattere storico- L’idea, condivisa dalle autorità, è quella dun- il dolore e le privazioni dei soldati e dei civili escursionistico, partito da Trento, altri quattro que di non lasciare che Ta-pum si fermi qui, coinvolti nel conflitto, nel rispetto di ciò che ha – racconta Nicola Cozzio, membro di Ta-pum ma di proporre che questo cammino, docu- significato vivere quella drammatica esperien- – si sono mossi su un percorso alpinistico, par- mentato in quest’occasione dal Cnr, venga in- za». Alla cerimonia ha partecipato anche il se- tito da Bormio, vicino al confine svizzero, il 23 serito dal Consiglio d’Europa tra gli “itinerari natore Franco Marini, presidente del comitato agosto. Abbiamo camminato per 54 giorni fino culturali europei”. “Che la marcia di Ta-pum storico-scientifico per gli anniversari d’inte- all’arrivo oggi a Trieste. La montagna è piena termini a Trieste è significativo – sottolinea resse nazionale, che ha ribadito la volontà del di testimonianze e ferite ancora attuali. il sindaco Cosolini –: tra pochi giorni festeg- comitato di recuperare i tanti monumenti ai «Volevamo così far rivivere un sentimento geremo il 60° anniversario dell’ingresso di caduti sparsi nei vari comuni d’Italia. forse desueto – dice Walter Pilo, presidente Trieste in Italia. Questa città conosce il peso del Comitato Ta-Pum –, l’amore per la pro- del ricordo e vuole ripercorrerlo rispettando Giulia Basso pria patria. L’abbiamo trovato nelle case di le diverse memorie e consegnando agli storici IL PICCOLO di Trieste 6 sotto il castello N. 4 | 2014

1914 - 2014 cent’anni dell’inizio dell’inutile strage “Inutile strage”, così papa Benedetto XV definì nel 1917 il conflitto, che si stava protraendo ormai da tre lunghi anni, in uno dei suoi di- versi ed inascoltati appelli ai capi delle nazioni per la pace. A cent’anni di distanza dall’inizio della guerra mondiale, poi purtroppo defini- ta “Prima”, che coinvolse tutti i continenti e milioni di soldati e civili, si commemorano in Europa i caduti di quel conflitto nei modi più diversi: originale, per citarne uno, quello scel- to dalla Gran Bretagna che ha ricordato i suoi Caduti come un fiume di papaveri rossi (il fio- re che viene usato nelle isole britanniche per ricordare appunto i soldati che hanno perso la vita nelle guerre) in porcellana che sgorga da una delle finestre della Torre di Londra e inonda il fossato sottostante. In Italia le celebrazioni ufficiali non sono ancora cominciate, anche se qualcuno forse Partenza 97° reggimento fanteria dalla stazione di Trieste. poco accorto parla già di Centenario, igno- rando magari che la dichiarazione di guerra comprendeva la Principesca Contea di Gorizia italiana che caddero sotto le insegne impe- all’Austria-Ungheria avvenne appena il 24 e Gradisca, la Città immediata di Trieste e il riali, come pure il numero esatto di coloro maggio 1915, quando buona parte d’Europa, Margraviato d’), inquadrati nel 97° che servirono l’esercito imperial-regio. Un dalla Manica alle pianure polacche e ucraine, Reggimento imperial-regio di fanteria. Questo appello ad aprire gli archivi è stato fatto dal- per proseguire fino alla Serbia combatteva già non fu tuttavia l’unico reparto che arruolava i la Presidente della Regione Serracchiani al dall’agosto 1914. soldati del Litorale: tra gli altri si annoverano Presidente Napolitano, proprio in occasione E in combattimento erano già da allora i gio- anche il 5° e 27° Reggimento Landwehr e il del Centenario della Grande Guerra. Da più vani delle nostre terre, facenti parte dell’Au- 20° Battaglione Feldjäger. Il 97° Reggimento parti, esperti ed appassionati pensano infatti stria-Ungheria, richiamati alle armi dopo non fu un reparto di “pronti alla fuga”, come che esistano degli elenchi a Roma di questi che l’impero di Francesco Giuseppe dichiarò vorrebbe una nomea alimentata da una can- soldati “con l’uniforme sbagliata” (come li guerra alla Serbia (28 luglio 1914). Come zonetta, “Demoghela”, in voga specialmente definiva tempo fa, in modo assai discutibile, noto, questo atto fu la conseguenza della non nel primo dopoguerra, quando la propaganda un quotidiano locale), tenuti volutamente accettazione in toto da parte di quest’ultima nazionalista non poteva essere contraddetta segreti nel corso del Ventennio, e poi dimen- dell’ultimatum inviatole da Vienna, in se- dal fatto che molti sudditi austriaci di lingua ticati nella polvere della storia, in quanto non guito all’assassinio dell’arciduca Francesco italiana avessero fatto - e bene anche! - il si poteva tollerare il fatto che 35.000 (numero Ferdinando e di sua moglie Sofia a Sarajevo, il proprio dovere verso la loro patria di allora. stimato) “nuovi italiani” avessero combattuto 28 giugno precedente. Testimone del fatto è la numerosa serie di nelle file austriache. Nelle famiglie isontine, della Bassa friulana, decorazioni al valore che il 97° si guadagnò, I numeri sono importanti, certo, ma lo è an- triestine e slovene che hanno radici risalenti accompagnata da un non minore numero di cora di più il ricordo di chi non tornò. Una all’epoca non è raro che si tramandino ricordi morti e feriti, quasi da subito sul fronte orien- forma di pietas che a un secolo di distanza e fotografie del nonno, bisnonno o prozio che tale, combattendo contro i russi. non può non essere condivisa, a meno di non “era partito nell’esercito di Franz Josef per la A 100 anni dalla partenza di quei nostri avere preconcetti davvero discutibili, in pri- Galizia”, il principale fronte dove combatte- giovani, si tengono sempre più spesso delle mis dal punto di vista storico. Nel corso del- rono gli abitanti del Litorale austriaco (che commemorazioni dei Caduti con l’uniforme le commemorazioni dei prossimi anni, che austro-ungarica, alcu- vedranno naturalmente l’ANA in prima fila, ne delle quali da diversi non andranno fatte distinzioni di bandiera anni ormai, e vengono ma soltanto un commosso ricordo per i milio- effettuate ricerche d’ar- ni di giovani che persero la vita sui campi di chivio per portare alla battaglia d’Europa. In tal senso un esempio è luce i nomi di quegli venuto dal Gruppo Alpini di Villesse, lo scorso sfortunati che non fecero 2 novembre: con una semplice ma intensa e ritorno a casa. Nomi noti partecipata cerimonia, è stata scoperta una da tempo alcuni, scono- targa con i nomi dei Caduti di Villesse in uni- sciuti altri: sì perché ad forme austro-ungarica. L’iniziativa, nata per oggi – e pare davvero as- volontà dell’Associazione dei Blaudins, ha vi- surdo – non si ha la cer- sto in prima linea le Penne nere del paese, nel tezza del numero esatto ricordo dei propri avi. degli austriaci di lingua Pierpaolo Silli sotto 7 N. 4 | 2014 il castello

“La guerra è una follia!” Papa Francesco a Redipuglia Poche ore ma sufficienti per lani militari. Dopo il rito della riempire di significato una vi- comunione è stata recitata una sita che definire storica e fin Preghiera per i caduti e le vittime troppo banale. L’arrivo di papa di tutte le guerre. Al termine del- Francesco a Redipuglia, dove ha la celebrazione Mons. Marcianò, reso omaggio idealmente a tutti i ha rivolto al Santo Padre un in- Caduti della Grande Guerra visi- dirizzo di omaggio. Infine, Papa tando il cimitero austro-ungarico Francesco ha consegnato agli con i suoi 15.000 Caduti e il sa- Ordinari Militari ed ai Vescovi crario italiano con i suoi 100.187, presenti la lampada Luce di San ha sancito ancora una volta l’in- Francesco, che verrà accesa nelle vito del Pontefice a “perseguire rispettive diocesi durante le ce- lebrazioni di commemorazione della Prima Guerra Mondiale. La e donne lavorano portando non guarda in faccia a nessu- lampada, consegnata dal Santo avanti la loro famiglia, dove i no: vecchi, bambini, mamme, Padre anche ai Capi di Stato bambini giocano e gli anziani papà… “A me che importa?”. Maggiore e Comandanti Generali sognano… trovandomi qui, in Sopra l’ingresso di questo cimi- presenti alla celebrazione, è offer- questo luogo, vicino a questo ci- tero, aleggia il motto beffardo ta dal Sacro Convento di Assisi e mitero, trovo da dire soltanto: della guerra: “A me che im- la guerra è una follia. porta?”. Tutte queste persone, la pace perché difende ciò che di Mentre Dio porta avanti la sua che riposano qui, avevano i più bello è stato creato: l’essere creazione, e noi uomini siamo loro progetti, avevano i loro umano”. Una giornata intensa chiamati a collaborare alla sogni…, ma le loro vite sono quella del 13 settembre scorso, sua opera, la guerra distrug- state spezzate. Perché? Perché che ha visto accorrere nell’area ge. Distrugge anche ciò che Dio l’umanità ha detto: “A me che del sacrario diverse migliaia di ha creato di più bello: l’essere importa?”. Anche oggi, dopo il fedeli, sia appartenenti alle Forze umano. La guerra stravol- secondo fallimento di un’altra Armate che civili. ge tutto, anche il legame tra i guerra mondiale, forse si può Francesco è stato accolto da fratelli. La guerra è folle, il suo parlare di una terza guerra S.E. Mons. Santo Marcianò, piano di sviluppo è la distruzio- combattuta “a pezzi”, con cri- Ordinario Militare per l’Italia. ne: volersi sviluppare mediante mini, massacri, distruzioni… Alle ore 10 è iniziata la Santa la distruzione! La cupidigia, Ad essere onesti, la prima pagi- Messa celebrata dal Papa con l’intolleranza, l’ambizione al na dei giornali dovrebbe avere l’arcivescovo di Gorizia mons. potere… sono motivi che spin- come titolo: “A me che impor- Redaelli, con l’Ordinario mi- gono avanti la decisione belli- ta?”. Caino direbbe: «Sono for- litare, mons. Marcianò, con i ca, e questi motivi sono spesso se io il custode di mio fratello?». Cardinali Christoph Schönborn, l’olio dall’Associazione Libera giustificati da un’ideologia; ma Questo atteggiamento è esatta- Arcivescovo di Wien e Josip Don Luigi Ciotti. Di seguito ri- prima c’è la passione, c’è l’im- mente l’opposto di quello che Bozanic´, Arcivescovo di Zagreb e portiamo le significative parole pulso distorto. L’ideologia è una ci chiede Gesù nel Vangelo. con numerosi Vescovi provenienti pronunciate da Papa Francesco giustificazione, e quando non Abbiamo ascoltato: Lui è nel da Slovenia, Austria, Ungheria e nel corso dell’omelia. c’è un’ideologia, c’è la risposta più piccolo dei fratelli: Lui, il Croazia e dalle diocesi del Dopo aver contemplato la di Caino: “A me che importa?”. Re, il Giudice del mondo, Lui è Venezia Giulia, oltre ai Vescovi bellezza del paesaggio di tut- «Sono forse io il custode di mio l’affamato, l’assetato, il forestie- Ordinari Militari ed ai cappel- ta questa zona, dove uomini fratello?» (Gen 4,9). La guerra ro, l’ammalato, il carcerato… 8 sotto il castello N. 4 | 2014

Chi si prende cura del fratello, guadagnano tanto, ma il loro che va dal 1914 fino ai nostri importa?”, al pianto. Per tutti entra nella gioia del Signore; cuore corrotto ha perso la capa- giorni. E si vede anche nei no- i caduti della “inutile strage”, chi invece non lo fa, chi con le cità di piangere. Caino non ha stri giorni. per tutte le vittime della follia sue omissioni dice: “A me che pianto. Non ha potuto piangere. Con cuore di figlio, di fratel- della guerra, in ogni tempo. Il importa?”, rimane fuori. L’ombra di Caino ci ricopre lo, di padre, chiedo a tutti voi pianto. Fratelli, l’umanità ha Qui e nell’altro cimitero ci sono oggi qui, in questo cimitero. Si e per tutti noi la conversione bisogno di piangere, e questa è tante vittime. Oggi noi le ricor- vede qui. Si vede nella storia del cuore: passare da “A me che l’ora del pianto. diamo. C’è il pianto, c’è il lutto, c’è il dolore. E da qui ricordia- mo le vittime di tutte le guerre. Anche oggi le vittime sono tan- te… Come è possibile questo? È pos- sibile perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante! E questi pianifica- tori del terrore, questi organiz- zatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi, hanno scritto nel cuore: “A me che importa?”. È proprio dei saggi riconosce- re gli errori, provarne dolore, pentirsi, chiedere perdono e piangere. Con quel “A me che importa?” che hanno nel cuore gli affaristi della guerra, forse

“49 sfumature in grigioverde” Per chi lo ha conosciuto durante il suo servizio militare, il generale Villi pagno di Accademia Biagio Abrate, divenuto poi Lenzini è senza dubbio una persona che non le manda a dire, schietta Capo di Stato Maggiore della Difesa alle missioni e senza tanti fronzoli. Può piacere o meno ma non si può non ricono- internazionali con i soldati di leva: Mozambico e scergli una coerenza e un attaccamento agli ideali di spirito di sacri- Bosnia su tutte, nel corso delle quali chi portava ficio, senso dell’onore, disciplina e rispetto. Sono tutti valori alto il Tricolore all’estero sentiva, an- che si ritrovano nel volume “49 sfumature in grigio verde - che pesantemente, la mancanza di un Fatti, misfatti e verità vissuti con le stellette dal 1969 al 2009”, “sistema paese” che li supportasse e presentato anche a Gorizia dall’autore stesso presso i Musei che cogliesse soprattutto l’occasione, provinciali di Borgo Castello. In una sala non molto gremita, per l’Italia, di accedere a settori strategici per l’economia na- forse perché non riesce a passare il fatto che una iniziativa zionale e ruoli di primo piano nella ricostruzione delle aree della Sezione è iniziativa che appartiene a tutti i Gruppi, il in cui le nostre forze armate erano impiegate. Ma si parla an- generale Lenzini - noto soprattutto per esser stato lo storico che di Vespri Siciliani e del treno vuoto fermo in mezzo alla comandante dell’8° Reggimento Alpini per oltre sei anni - ha campagna siciliana, a sera, vicino alla casa del macchinista illustrato le motivazioni che l’hanno portato a scrivere il libro. che lo riportava a Catania la mattina dopo e del libro delle visite al mo- Tanti i ricordi e gli aneddoti - 49 appunto, facendo il verso nel titolo a nastero Decani di Kukes, che registrò, nel 1940, la visita del sottotenente una trilogia di romanzi molto in voga non molto tempo fa - dal com- Carlo Azeglio Ciampi. Ma soprattutto dei sei anni trascorsi al comando dell’8° reggimento Alpini. Un capitolo a parte è quello dedicato alla bu- rocrazia militare, durissima da battere se non con infinito buon senso. Come già scritto, traspare dalle pagine la personalità di questo ufficiale e l’orgoglio dell’appartenenza al Corpo degli Alpini, senza mezze mi- sure. Un volume piacevole, la cui lettura scivola via veloce riuscendo a evocare magari ricordi simili in chi ha vissuto il servizio militare non solo negli Alpini. (Villi Lenzini, 49 sfumature in grigio verde, Aviani & Aviani editori, euro 25.00) Pierpaolo Silli sotto 9 N. 4 | 2014 il castello

Avvicendamento al Comando delle Truppe Alpine Si è chiuso oggi un capitolo importante della storia delle Truppe Alpine: il Generale Alberto Primicerj, dopo oltre cinque anni di comando, ha ceduto il testimone al Generale Federico Bonato. , 12 settembre 2014. delle Forze Operative Terrestri, gli aree demaniali non più in uso. Il Dopo oltre 5 anni di Comando Alpini sono stati ripetutamente Generale Primicerj ha rivolto un (lo aveva assunto il 27 febbraio impegnati sia in Patria – nelle commosso saluto al personale del 2009) il Generale di Corpo d’Ar- operazioni “Strade sicure” e in Comando e agli ospiti intervenu- mata Alberto Primicerj ha ceduto concorso alle popolazioni col- ti, sottolineando come “gli Alpi- oggi la guida delle Truppe Alpine pite da calamità naturali – che ni italiani sono una realtà di al Generale di Divisione Federico all’estero, principalmente in Af- punta nell’ambito delle Forze Bonato, già Comandante della ghanistan. Esperto conoscitore Armate e continuano a essere Divisione Alpina “Tridentina” e del territorio ed estremamente at- richiesti, cercati e stimati anche Vice Comandante delle Truppe Al- tento alle sue dinamiche e delicati all’estero per le loro capacità”. pine presso il teatro Cristallo nel equilibri, il Generale Primicerj ha Il Generale Federico Bonato, corso di una semplice e sentita guidato le Penne Nere con grande originario di Montagnana (PD) cerimonia cui hanno preso parte determinazione e lungimiranza è quindi da oggi il nuovo Co- numerose autorità civili e milita- accettando tutte le sfide di questo mandante delle Truppe Alpine; ri, significativa ed eloquente di- momento storico particolarmen- ha comandato la Brigata Alpina mostrazione dei profondi legami te difficile che coinvolge non Taurinense e, tra i vari incarichi e sinergie che l’alto ufficiale ha solo le Forze Armate ma l’intero di staff, ha ricoperto le posizio- giore per le operazioni di stabilità saputo stabilire con le comunità Paese, sviluppando e portando a ni di Vice Comandante presso il presso il Quartier Generale ISAF locali. Al comando del Generale termine importanti processi fi- Comando KFOR in Pristina (Ko- in Kabul (Afghanistan). Primicerj, che da lunedì prossi- nalizzati all’ottimizzazione delle sovo), di Capo di Stato Maggiore mo assumerà a il presti- risorse quali ad esempio la cessio- presso il Comando NATO in Ma- Comando Truppe Alpine gioso incarico di Comandante ne alle Amministrazioni locali di drid e di Vice Capo di Stato Mag- Ufficio Pubblica Informazione

Così e con una banda sono sta- ti accolti dal gruppo Alpini di Gaby gli AUC del 34° corso di Aosta che hanno festeggiato in quelle valli i 50 anni del loro Giuramento. Fra loro il nostro socio Gianpa- olo De Piante. Sono sono stati ospiti di Franca, moglie dell’in- dimenticabile loro compagno Telemaco Simoni. Gaby è un comune di 471 anime di ceppo francofono in quella vallata walser di Gressoney che porta alla base del Monte Rosa. 10 sotto il castello N. 4 | 2014

I luoghi del cuore: Villa Louise

Ha riscosso un grande successo, lo scorso 25 ottobre, la giornata dedicata a Villa Louise che la Fondazione Coronini e la delegazione di Gorizia del FAI hanno disposto nell’ambito della manifestazione “I Luoghi del Cuore”, che da oltre un decennio il FAI organizza a livello nazionale per sensibilizzare la popo- lazione nei confronti del patrimonio storico artistico del nostro Paese. Si tratta di un importante censimento nazio- nale che tende a salvaguardare i tesori presen- ti in tutta Italia attraverso la segnalazione dei cittadini e per la delegazione goriziana del FAI il bellissimo edificio situato in largo Culiat, appartenuto ai conti Coronini ed oggi di pro- prietà della Fondazione omonima, meritava davvero di essere selezionato per questa occa- sione: l’iniziativa, che mirava a raccogliere il maggior numero di firme, è stata il momento culminante della campagna promozionale stabilita dal FAI in accordo con la Fondazione Coronini ed in questo lavoro di sensibilizza- zione dell’opinione pubblica nei confronti di L’intervento dei volontari si è svolto in più arrivata numerosa per visitare le sale e per uno degli edifici più belli di Gorizia, hanno ot- giornate, nel corso della prima settimana di dare il voto a Villa Louise attraverso le firme tenuto anche la preziosa collaborazione della ottobre, perché la mole di lavoro è stata dav- raccolte nell’occasione dalla delegazione sezione di Gorizia dell’Associazione Nazionale vero incredibile, tuttavia il risultato ha ben del FAI. Alpini e dell’Associazione Aut71, formata dagli ripagato il loro sforzo e il 25 ottobre, giorno Durante la mattinata, che ha visto l’arrivo studenti del Corso di Architettura dell’ateneo dell’apertura straordinaria della villa ai go- anche di numerosi studenti delle superiori, triestino. riziani, tutti hanno potuto apprezzare questo sono state raccolte oltre 500 firme che vanno Il contributo degli Alpini è stato determinante encomiabile impegno. a sommarsi a quelle raccolte dal FAI e dalla per sistemare una parte dell’immenso parco Durante la giornata, all’interno delle stan- Fondazione Coronini in varie occasioni du- che circonda l’edificio; un lavoro straordina- ze del piano nobile accessibili al pubblico, rante il corso di questi mesi, alle schede pre- rio ed impegnativo poiché il giardino da molti è stata anche allestita una mostra degli disposte dal FAI disponibili presso tutte le sedi anni non aveva potuto godere di una seppur elaborati realizzati dagli studenti del corso di Intesa San Paolo e alla votazione online, minima manutenzione. Gli arbusti e i cespu- di Architettura in occasione della rassegna attraverso il sito http://iluoghidelcuore.it. gli infestanti avevano nascosto i percorsi ini- “Gorizia dimenticata_Villa Louise” (svolta- Villa Louise – grazie all’interesse dell’assesso- ziando ad aggredire la stessa dimora, così con si nel 2013 a Palazzo Coronini Cronberg), re regionale Gianni Torrenti – è anche oggetto questa fase di disboscamento e pulizia i volon- con lo scopo non soltanto di sensibilizzare primario di un intervento della Regione, or- tari dell’associazione sono riusciti a riportare l’opinione pubblica su uno degli edifici più mai in fase avanzata, atto al recupero dell’im- in luce anche i bei dettagli architettonici come belli della città ma anche per fornire delle mobile e del parco attraverso l’erogazione di una terrazza di ferro battuto ormai pesante- proposte innovative per una sua futura de- fondi europei destinati a trasformare il sito in mente ricoperta dall’edera e una bellissima stinazione d’uso. un centro di divulgazione culturale. fonte d’acqua a forma di conchiglia quasi di- L’iniziativa è stata accolta con grande entu- menticata perché nascosta dalla vegetazione. siasmo e curiosità dalla cittadinanza, che è Serenella Ferrari sotto 11 N. 4 | 2014 il castello

Santa MESSA SEZIONALE

Si è celebrata sabato 22 novem- Particolarmente toccante è stata bre, presso la Chiesa di Sant’An- la lettura della “Preghiera dell’Al- drea Apostolo di Mossa, la Messa pino” da parte del Presidente Ver- Sezionale a ricordo di tutti gli Al- doliva, che non ha mancato poi pini “andati avanti”, organizzata in un breve discorso di ringrazia- dal locale gruppo. re la Parrocchia, nella persona di Alla presenza del Presidente mons. Arnaldo Greco e l’ammini- Sezionale Paolo Verdoliva, del strazione comunale di Mossa, per Consigliere Nazionale Renato Ci- la loro costante vicinanza e aiuto silin, delle autorità e di una folta al locale gruppo. assemblea, il Vessillo sezionale La funzione è stata accompa- seguito dai gagliardetti dei diversi gnata dalla Corale S.Marco di gruppi attivi in provincia ha pre- Mossa. Al termine della funzio- senziato al sentito momento, che ne, tutti gli Alpini presenti si primariamente vuole ricordare sono trattenuti per un momento chi non è più con noi, ma anche di aggregazione. rafforzare il legame che unisce tutti i convenuti. Elisa Tofful

RINNOVATO IL RITO DELL’OLIO ALLA MADONNA DEL DON

Anche quest’anno si è svolta, per la 48a volta, una donna ucraina ai nostri soldati in prima la Festa della Madonna del Don a Mestre in linea sul Don, perché la custodissero e proteg- ricordo dei Caduti nella Campagna di Russia. gessero. Ricordiamo come la festa è nata per volere di Fu una delle poche cose a tornare in Italia padre Crosara, cappellano militare attorno ad grazie a un alpino inviato in licenza poco pri- un oggetto povero ma di grandissimo valore ma dell’offensiva sovietica dell’inverno 1942- spirituale: un icona della Vergine donata da 1943. Dopo l’alzabandiera in piazza Ferretto, il ri- cordo dei fatti della Campagna di Russia, lo sfilamento delle Sezioni e Gruppi intervenuti fino alla chiesa dei Cappuccini e la celebrazio- ne della santa messa si è tenuta la cerimonia dell’offerta dell’olio alle lampade sull’Altare della Madonna del Don da parte delle Sezioni di Piacenza e di Trento dell’Associazione Na- zionale Alpini. La nostra sezione era rappresentata con il Ves- sillo dal Vice Presidente Luciano Cabas e dal Consigliere sezionale Pierpaolo Silli. 12 sotto il castello N. 4 | 2014

L’Ordinario Militare a Bolzano per celebrare San Maurizio, Patrono degli Alpini “Gli Alpini e le Forze Armate in generale ci ricordano quali sono i valori della vita, che essa stessa è un valore e che vivere significa farsi prossimo degli altri”, così l’Ordinario Militare questa mattina nella Chiesa dei Domenicani, alla presenza delle massime Autorità militari e civili.

Bolzano, 22 settembre 2014. Dopo aver fatto visita in mattinata al Comando Truppe Alpine e aver assistito ad un briefing illustrativo sulle attività del Comando e dei reparti dipendenti, Monsignor Santo Marcianò, Ordinario Mili- tare per l’Italia dallo scorso mese di ottobre, ha officiato nella Chiesa dei Domenicani una Santa Messa in onore di San Maurizio, co- mandante della leggendaria legione romana Tebea decimata e martirizzata nel III secolo d.C. in seguito al rifiuto di intraprendere azio- ni punitive contro le popolazioni di monta- gna convertitesi al cristianesimo e nominato nel 1941 Celeste Patrono degli Alpini da Papa Pio XII. “Maurizio ha avuto il coraggio di mori- re per la verità” ha sottolineato nell’ome- lia Sua Eccellenza reverendissima Marcianò, continuando “in quel momento c’era da scegliere tra gli idoli e Dio, tra la men- zogna e la verità e Maurizio paga fino Armate, dei Corpi Armati dello Stato, delle As- il Patrono degli Alpini, perché i valori alla morte il coraggio della verità. Voi sociazioni Combattentistiche e d’Arma e delle che lui condivideva con i suoi uomini siete stati coraggiosi, coerenti con il infermiere volontarie della Croce Rossa. – l’accentuato spirito di Corpo, il sen- suo messaggio; grazie cari Alpini per- Al termine della funzione religiosa il Coman- so del dovere e della disciplina fondata ché ci siete e per quello che siete e fate dante delle Truppe Alpine, Generale Federico sulla stima e sull’ascendente – sono e a favore degli altri”. Bonato, dopo aver ringraziato tutti i presenti rimarranno sempre i valori nei quali Alla funzione religiosa hanno preso parte nu- della partecipazione alla liturgia e il coro dei gli Alpini si riconoscono”. merose Autorità civili e militari del capoluogo Carmelitani per averla allietata ha sottoline- Comando Truppe Alpine altoatesino, rappresentanti delle diverse Forze ato come “San Maurizio non è a caso Ufficio Pubblica Informazione sotto 13 N. 4 | 2014 il castello

SAN MAURIZIO PATRONO DEGLI ALPINI

Lo scorso 22 settembre, ricorreva San Mauri- presenti con un concerto di canti della prima San Maurizio, santo cristiano, se- zio, Patrono degli Alpini. guerra mondiale e di montagna. Il Presidente condo le agiografie, sarebbe stato Per la prima volta la Sezione Alpini di Gorizia della Sezione Paolo Verdoliva ha voluto rin- un generale dell’impero romano, a lo ha festeggiato, e lo ha voluto fare inserendo graziare a nome delle Penne Nere della Pro- capo della leggendaria legione Tebea l’iniziativa nel programma delle celebrazioni vincia di Gorizia la Comunità Salesiana di egiziano-romana, operante nella Me- per il centenario dalla morte di San Pio X e per Gorizia ed il Direttore don Vittorio Tonidan- sopotamia nel corso del III secolo e il centenario dallo scoppio della Prima Guerra del per averci dato la possibilità di proporre successivamente, nel 300, trasferita nell’Europa centrale romana, a Colonia Mondiale. l’iniziativa nella Chiesa di Straccis, le Autorità ed a nord delle Alpi, che in seguito al La S. Messa in ricordo è stata concelebrata da civili e militari presenti, i Cori “Monte Sabo- rifiuto di intraprendere azioni punitive don Vittorio Tonidandel e da don Fulvio Mar- tino” del CAI di Gorizia e “Voci della Foresta” contro i cristiani sarebbe stata marti- cioni, accompagnata nei canti dal Coro M. Sa- dell’Associazione culturale e sportiva del Cor- rizzata durante la decima persecuzione botino del CAI di Gorizia e dal Coro “Voci della po Forestale Regionale del FVG, gli Alpini, gli di Diocleziano. Foresta” dell’Associazione culturale e sportiva Amici, i Familiari e la Comunità parrocchiale San Maurizio è patrono degli Alpini dal del Corpo Forestale Regionale del FVG, che al che ci ha ospitato. 1941, quando fu dichiarato tale da termine del rito religioso hanno intrattenuto i P.V./2014. Papa Pio XII. Nel 1936 infatti i cappel- lani militari furono chiamati a propor- re un santo patrono per il corpo degli Alpini. Molte furono le proposte, tra cui la Ma- donna del Grappa, San Francesco, San Martino e molti altri ancora. Il santo che raccolse il maggior numero di pre- ferenze fu però San Maurizio, perchè, secondo le parole di Mons. Prosperini, cappellano militare nella prima guerra mondiale, “San Maurizio, fu celebre martire, intrepido combattente per la Patria e per Cristo, soldato alpino in una legione alpina e venerato in regioni alpine”. Il Santo fu dichiarato patrono degli Al- pini dalla Sacra Congregazione dei Riti, il 2 luglio 1941. Inoltre S. Maurizio è anche Patrono delle Armi Italiane tanto che le Forze Armate concedono la “Medaglia Mau- riziana” per i 10 lustri di servizio. 14 sotto il castello N. 4 | 2014

Alpini e Rotaract per Gorizia

Un importante incontro si è svolto nella sede sociale tra la Sezione ANA di Gorizia ed il gruppo Rotaract per coordinare un futuro intervento di pulizia del parco dell’ Università degli Studi di Trieste nella sede di v. Alviano a Gorizia, vicino alla zona della Casa Rossa. Per chi non lo sapesse il Rotaract è un’associazione promossa dal Ro- tary International e dedicata a uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni, di buon carattere e con potenziali qualità di leadership. Lo scopo del Rotaract è offrire ai giovani di entrambi i sessi l’opportunità di elevare le conoscenze e le capacità che contribuiranno al loro svi- luppo cerebrale, di affrontare le esigenze materiali e sociali delle loro comunità e di promuovere migliori relazioni tra i popoli del mondo attraverso l’amicizia e il servizio. E bisogna dire che i giovani presenti in sede erano pieni, oltre che di grinta dovuta alla loro verde età, anche di buona volontà e tenacia, e qui la sintonia con le Penne Nere è stata immediata, in quanto tali qualità sono da sempre nel DNA Alpino. L’intervento di cui si è discusso è un progetto che parte da molto lonta- no nel tempo, ma si sa che spesso anche le buone idee devono scontrarsi con diversi problemi, uno dei quali è la burocrazia, sempre imperante in ogni risvolto della vita quotidiana. Ma, come detto, volontà ed entusiasmo hanno fatto sì che, alla fine, tutto sia andato per il meglio e, presumibilmente nella prossima pri- Alla presenza della Presidente del Rotaract di Gorizia Foscara Marini, mavera, ci sarà finalmente l’intervento di pulizia su uno degli angoli della Past Presidente sempre di Gorizia Antonella Messina, della Past più affascinanti e, attualmente, più degradati della città, un luogo che Presidente della zona di Cividale Maria Rosaria Martena e del Delegato cinge come un abbraccio quello che un tempo era il Seminario di Gori- e coordinatore degli otto club del Alberto Petris zia e che oggi vede tanti giovani studiare e faticare per darsi, e dare alla è stato quindi simbolicamente consegnato l’assegno di €. 1.1190 alla nazione, un futuro migliore. Sezione ANA di Gorizia, nella persona del Presidente Paolo Verdoliva. Momento clou della serata è stata la consegna da parte del Rotaract alla A suggello di questa bella ed importante serata è seguito un momento Sezione ANA di Gorizia di una somma, da usare per comprare quan- conviviale, molto apprezzato da tutti, come auspicio di una buona riu- to necessario, proprio per poter svolgere al meglio questa importante scita dei futuri intenti comuni. collaborazione su un tema, la salvaguardia del bene comune, molto importante, simbolo di responsabilità esenso civico. Alpino Roberto Buffolini sotto 15 N. 4 | 2014 il castello

Raduno Triveneto ANA Verona 13-14 settembre 2014

Un raduno davvero riuscito in una città dal cuore Alpino: Verona. Il resto lo hanno fatto una splendida giornata di sole e la cornice offerta dalla città scaligera con i suoi viali, le sue torri, le porte e mura merlate, l’imponen- za dell’Arena e l’insinuarsi placido dell’Adige. Una splendida cornice che ha visto una mode- sta partecipazione degli Alpini della Sezione. Il Vessillo scortato dai due Vice-Presidenti e sette gagliardetti di Gruppi ha sfilato passando davanti al Labaro Nazionale, al presidente Se- bastiano Favero e Autorità schierate in piazza Brà sulla gradinata di palazzo Barbieri, sede del Comune, sotto lo sguardo sereno e lumi- noso delle bimillenarie pietre dell’Arena. Chi ha voluto e potuto partecipare alla serata del sabato dedicati alle fanfare e ai cori ne è uscito entusiasta per lo spettacolo e la straor- dinaria acustica offerta dall’arena: un inno all’alpinità! L’atmosfera è stata molto calda a testimonian- za della vocazione alpina della città. Il 6° reg- gimento Alpini (nato a Conegliano) ha avuto la sede a Verona dal 1887 al 1943 ed è sempre stato alimentato soprattutto dai coscritti vero- nesi. Ha partecipato alle campagne d’Africa, alla Prima Guerra Mondiale sugli Altopiani e sul Piave, durante la Seconda Guerra sul fron- te Greco-albanese e, con la Tridentina, nella campagna di Russia. C’è una vicinanza con la nostra Sezione perché sul fronte russo il comandante del 6° fu il Colonello Paolo Si- gnorini (MOVM) che ebbe a Gorizia il coman- do del Btg. L’Aquila negli anni ’20 e sul Don nelle file del battaglione Val Chiese il capitano Luciano Zani, nativo di Cormons, si meritò la Medaglia d’Oro al Valor Militare che fregia il nostro Vessillo. Una bella giornata che porta a qualche rifles- sione ma anche alla voglia di “rimboccarsi le maniche” per l’appuntamento che fra due anni ci aspetterà a Gorizia. de/2014 16 sotto il castello N. 4 | 2014

“CALVARIO ALPIN RUN” 2a EDIZIONE

Con una presenza di quasi 400 triveneto unitamente agli amici contro di tanti spor- podisti, la seconda edizione del- sportivi sloveni. Nella classifica tivi sia del Triveneto la gara competitiva di corsa in generale i primi tre assoluti che che dei paesi conter- montagna “Calvario alpin Run” hanno raggiunto il traguardo mini che si sentano si è svolta con un grande successo sono Andrea Moretton, del G.P. Li- amici in un contesto partecipativo. venza, Dario Turchetto del Grup- di viva e rinnovata La bella manifestazione è stata po Atletico “Santa Rossa” ed Ales- cordialità. organizzata dal Gruppo Alpini sio Dilani dell’Atletica Fincantieri Il Presidente della di Gorizia guidato da Fulvio Ma- di Monfalcone. Sezione ANA Paolo don, con il patrocinio e la colla- Nella categoria femminile, prima Verdoliva ha avuto anche lui parole di ringraziamento per quanti si sono adope- rati per questo incontro. sore provinciale allo sport Vesna Un forte plauso e compiacimento Tomsic ed il delegato della Cassa è stato portato dal Comandante Rurale di Lucinico Martinuzzi della Brigata Alpina Julia, ge- che hanno ribadito l’estrema im- nerale Michele Risi, intervenuto portanza di questo stare assieme come marciatore, che ha voluto in nome della comune passione esprimere il suo plauso ed am- per lo sport. Un grazie all’Asso- borazione della Sezione ANA di assoluta è risultata aleksandra mirazione per il perfetto funzio- ciazione “La Salute” di Lucinico Gorizia, dal Gruppo Marciatori Fortin di che ha ri- namento della macchina orga- per il suo meritorio servizio me- di Gorizia, dal Centro Sportivo petuto il successo dell’altr’anno, nizzativa. dico. Italiano, con il supporto della seguita da Ludmilla Di Bert di Presente il delegato del Sindaco Provincia di Gorizia, con il con- Trento e da Chiara Moras. per lo sport Beppe Ciotta, l’Asses- Milio tributo del Comune di Gorizia, Madon ha ringraziato tutti gli della Fondazione Cassa di Ri- operatori ad iniziare dal Gruppo sparmio di Gorizia, della Banca Alpini di Lucinico per la gentile Credito Cooperativo Cassa Rurale disponibilità della Baita cucinan- di Lucinico, Farra e Capriva. do anche la pastasciutta per tutti, È stato premiato, a pieno titolo, lo il Comune e la Provincia ed i vari sforzo organizzativo di tutti i col- sponsor per l’aiuto ricevuto. laboratori che si sono appassio- È una manifestazione questa che natamente attivati per il miglior sta assumendo una connotazione esito della competizione. sempre più allargata, ha sotto- Una vera e propria festa dello lineato Madon, assicurando nel sport che ha visto intervenire non contempo sempre un maggior solo podisti della città e provin- impegno perché Gorizia possa cia ma anche della regione del contrassegnarsi come punto d’in- sotto 17 N. 4 | 2014 il castello

ConConCon questo questoquesto volume volumevolume abbiamo abbiamoabbiamo voluto volutovoluto raccontare raccontareraccontare solo solosolo lelele vicende vicendevicende principali principaliprincipali della delladella Grande GrandeGrande Guerra GuerraGuerra sul sulsul fron- fron-fron tetete italiano italiano italiano senzasenzasenza dei dei dei fatti, fatti, fatti,perperper dando dandofar dandofar far comprendere comprende comprende soprattutto soprattutto soprattutto impo impo im ThisThisThis book bookbook is isis intended intintended to recall the Great War’s all’effettoall’effettoall’effetto iconografi iconografiiconografi co coco di didi tuttotutto ililrere f f al al al lettore lettore lettore l’es- l’es- l’es- - eventseventsevents on onon the thethe It ItalianItalianended front,front, to recall enablingenabling the Great thethe readerreader War’s to tomain GuidoGuido Aviani Aviani Fulvio Fulvio utilizzandoutilizzandoutilizzando alcune alcune alcune centinai centinaia centinai d to 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staplestaple to toto the thethe T WAR ON THE ITALIAN FRONT fififi ci cici degli deglidegli uomini uominiuomini di didi tutti tuttitutti i i i popoli popolipopoli che cheche combatterono combatteronocombatterono numerousnumerousnumerous exhibitions exhibitions exhibitions we we we organize, organize, organize, throughut throughu throughut , Italy, sul fronte italiano ed essere una documentazione dei sulsul frontefronte italianoitaliano eded essereessere unauna documentazionedocumentazione deidei EAT WAR ON THE ITALIAN FRONT ononon the thethe specifi specifispecifi c cc subject. subject.subject. luoghiluoghiluoghi interessati interessatiinteressati dal daldal confl conflconfl itto ittoitto che cheche portano portanoportano ancora ancancora le le la Grande Guerra”cicatricicicatricicicatrici di didi una unauna guerra guerraguerra che cheche non nonnon è èè st t Italy, TheTheThe ultimate ultimateultimate objective objectiveobjective of ofof this thisthis book is two-fold: on the oneoneone end endend to toto remember rememberremember all allall the thethe soldiers, soldiers,soldiers, irrespective irrespectiveirrespective of ofof stata stata dimenticata. dimenticata.ora le ata dimenticata. theirtheirtheir nationalities, nationalities,nationalities, who whowho fought foughtfought bookbook on onon the the the isis two-fold:Italian Italiantwo-fold:Italian front; front;front; onon the the ononon the thethe other, other,other, the thethe pictures picturespictures serve serveserve as asas an anan historic, historic,historic, visual visual referencereferencereference to toto the thethe geografi geografigeografi c cc location locationslocation where 1915 - 1918 fought,fought,fought, most mostmost of ofof which whichwhich still stillstill bear bebe its indelible signs ss where where the the war war visual was was arar itsits indelibleindeliblethe signs. signs.war was Guido Aviani Fulvio . LA GRANDE Guido Aviani Fulvio LA GRANDE Guido Aviani Fulvio LA GRANDE Nella splendida cornice della sala dei Musei Provinciali di Borgo Castel- sia pur corredato da ampie seppurErricoErricoErrico de dede Luca LucaLuca concise SULSUL FRONTEFRONTE ITALIANOITALIANOGUERRA lo si è svolta la presentazione del libro “1915-1918: la Grande Guerra spiegazioni sui vari fronti, sulla vita in trin- THE GREAT WAR ONON THETHE ITALIANITALIAN FRONTFRONT CARSO, CARSO,CARSO, ISONZ ISONZISONZ GIUDICARIE, GIUDICARIE,GIUDICARIE, ROVERETO, ROVERETO,ROVERETO,O,O, GORIZIA, GORIZIA, PA PAPA ORTLES, ORTLES, ADAMEL ADAMELL – the Great War”, con la presenza del coautore Guido Aviani Fulvio, cea e in retrovia: l’autore ha voluto espri- ASIAGO, ASIAGO,ASIAGO, VALSUGAN VALSUGANVALSUGAN DOLOMITI, DOLOMITI,DOLOMITI, C CARNCARN SUBIO, VAL D’ASTICO A,A, LAGORAI, LAGORAI,SUBIO,SUBIO, MARMOLADA MARMOLADA VALVAL D’ASTICOD’ASTICOLOO BAINSIZZA, BAINSIZZA,BAINSIZZA, CAPOR CAPORCAPOR ARNIA,IA,IA, ALPIALPI GIULIE,GIULIE, M MONTEMONTE NENER ,,, CORTINA CORTINACORTINA ETTO,ETTO,ETTO, MONTE MONTEMONTEONTE GRAPPA, GRAPPA,GRAPPA, NERO P PPIA Ufficiale Alpino in congedo del Btg. “Cividale”. mersi in questa forma narrativa perché, a ROO Tale evento si inserisce nel solco delle celebrazioni per il Centenario suo dire, una foto può dire molto di più che IAVEIAVEVE della Grande Guerra – l’“inutile strage” come ben la definì Papa Be- tante parole; una foto rende immediata- 191519151915 - 1918- 1918- 1918 LA LA GRANDELA GRANDE GRANDE GUERRA GUERRA GUERRA SUL SUL SUL FRONTE FRONTE FRONTE ITALIANO ITALIANO ITALIANO - THE- THE- THE GR GREAT GREA WAR AvianiAviani & & Aviani Aviani nedetto XV – e a corollario della Corsa di montagna “Calvario Alpin mente l’atmosfera e il contesto nel quale è editorieditorieditori Run”, organizzata dal Gruppo ANA di Gorizia e giunta quest’anno alla stata scattata, senza tema di smentita. sua seconda edizione. In effetti, sfogliando il libro, si viene presi dalle immagini, ci si emo- Davanti ad un folto pubblico di Alpini, familiari e appassionati il vulca- ziona a guardarle, sembra quasi di “viverle”, ed al contempo si capisce nico Aviani Fulvio (questi sono tutti e due cognomi, il nome è Guido) e ci si stupisce di come vivevano, e morivano, migliaia e migliaia di si è speso per un’ora e mezza con passione e competenza nel spiegare uomini, di ambo i fronti, senza distinzione di divisa o nazionalità. la Grande Guerra, gli Perché, come ha voluto sottolineare Aviani Fulvio, questo libro non è eventi che la caratte- “pro” o “contro” chicchessia, ma semplicemente vuole essere un te- rizzarono e le vicissi- stimone, silenzioso ancorchè rigoroso, su una immane tragedia che tudini di chi la subì, falciò, solo sul Fronte Giulio, oltre 650.000 soldati del Regio Esercito da combattente piut- Italiano e buona parte del 1.200.000 di caduti dell’Esercito Imperiale tosto che da civile, da Austro-Ungarico. portatrice piuttosto Alla fine della appassionante presentazione si è svolto nella sede ANA di che da crocerossina. v. Morelli un momento conviviale, molto apprezzato dagli intervenuti Il libro ha la pecu- anche perché, oltre alla mente, è giusto nutrire anche il corpo. liarità di essere quasi del tutto fotografico, Alpino Roberto Buffolini

GRUPPO DI GORIZIA LUCCIOLATA 2014 Si è svolta sabato 11 ottobre presso la Parroc- rata dagli “chef” del Gruppo. Per la Sezione chia di Campagnuzza l’annuale Lucciolata il saluto è stato portato dal presidente Paolo per la Via di Natale di Aviano organizzata dal Verdoliva che ha ricordato l’impegno costante Gruppo di Gorizia e dalla Parrocchia stessa. degli alpini per la solidarietà: numerose sono L’idea di Don Fulvio di riunire proprio quel le Lucciolate organizzate dai gruppi della Se- giorno tutti i bambini della catechesi è stata zione e sempre costante l’impegno della rac- premiata da un massiccio afflusso di parroc- colta tappi. Raccolta che come ha rimarcato il chiani, venuti a partecipare alla Santa Mes- responsabile della Lucciolata Oscar Zorgnotti sa pre festiva. Alla partenza della Lucciolata frutta ben 50.000 euro all’anno. Si, per una eravamo in centinaia: un corteo veramente volta parliamo anche di cifre: circa 800 euro numerosi e presenti alle numerose attività che festante che si è snodato per le vie del rione sono state raccolte con questa serata e per un si susseguono settimanalmente ma che, posso allietato dalle fisarmoniche e dalla chitarra periodo come quello che stiamo vivendo credo affermarlo, portano anche soddisfazioni come dei Danzerini di Lucinico. Finita la colorata sia proprio un bel risultato. Un ringraziamen- questa. Naturalmente… arrivederci al prossi- Lucciolata ci siamo ritrovati presso l’oratorio to quindi va a tutti i presenti, a Don Fulvio con mo anno. dove in un momento conviviale tutti hanno cui continua una proficua collaborazione e a Fulvio Madon potuto gustare la spledida pastasciutta prepa- tutti gli alpini e familiari del Gruppo sempre 18 sotto il castello N. 4 | 2014

Gorizia: Santa Messa per tutti i caduti

Si è svolta sabato 8 novembre, che è rimasta nel cuore di tutti nella sontuosa cornice del Duo- per la sua cruda realtà: “la guer- mo di Gorizia, una messa di suf- ra è follia.” fragio a ricordo di tutti i caduti e Sì, la guerra è follia, decisa da morti, civili e militari, durante la pochi a scapito di molti, direi di Grande Guerra, evento che tanto tutti, e l’Arcivescovo si sofferma dolore e tanti lutti ha lasciato sia sulla sofferenza di chi, quella de- a Gorizia che in tutto l’Isontino. cisione nefasta, l’ha vissuta sulla A officiare la messa S.E. l’Arcive- propria pelle: dal soldato partito scovo di Gorizia, Carlo Roberto volontario a quello costretto dal- Maria Redaelli, alla presenza di la chiamata alle armi, dall’Eroe molti fedeli, importanti autorità all’imboscato, dalla Crocerossina civili e militari e delle Associazio- fino a finire al popolo inerme, ni Combattentistiche e d’Arma, tutti hanno dovuto fare i conti rale, indifferenza che comporta condizione che sta vivendo. con i propri Labari e Vessilli, muti con questa follia, con il proprio lo scatenarsi di tragedie come la Da questo esempio l’Arcivescovo testimoni del valore di migliaia cuore e con la paura costante del- guerra e la violenza in genere. Redaelli chiede a tutti di sentirsi di giovani partiti per combattere la morte. Anche Ungaretti viene preso ad “responsabili”, responsabili ver- e mai più tornati. Nell’Omelia l’alto prelato cita esempio, in qualità del suo essere so ognuno dei propri simili, e Tutta la funzione si è svolta nel Caino, indicando la sua indiffe- stato combattente proprio sui no- ricorda che alla fine non si verrà segno della frase di Papa Fran- renza nella frase “sono io forse stri luoghi, luoghi in cui matura giudicati in base ai propri meri- cesco, pronunciata a Redipuglia il custode di mio fratello?” come una sensibilità profonda verso ti politici o religiosi, ma in virtù durante la sua recente visita, e simbolo dell’indifferenza gene- la guerra, la morte e la vita.. La delle opere di bene svolte per al- guerra, spiega il poeta, costrin- leviare le sofferenze dei più poveri gendo ogni soldato a vivere quo- e sfortunati. tidianamente nell’orrore e nella Parole importanti, che dovreb- continua paura della morte, fa bero essere tenute a mente da maturare la consapevolezza che ognuno di noi, in primis da chi la propria vita è estremamente la responsabilità della cosa pub- fragile e precaria. È così che Un- blica, affinchè non ci si dimenti- garetti sente nascere dentro di sé chi che il male, la “Follia” come l’amore fraterno per gli altri com- la chiama Papa Francesco, non pagni. In tal modo egli scopre che debba tornare. solo attraverso un profondo senti- Mai più. mento di solidarietà e di umanità è possibile superare la terribile Alpino Roberto Buffolini sotto 19 N. 4 | 2014 il castello

GRUPPO DI Cormons Gara di tiro con il Garand Come ormai da consolidata tradizione il se- condo week-end di ottobre, presso il Poligono di Tarcento, si è svolta la 7° Gara di tiro con il Garand della Sezione di Gorizia, organiz- zata, come sempre benissimo,dal Gruppo Alpini di Cormòns. Anche quest’anno il nu- mero di partecipanti è stato ragguardevole e, nonostante alcune defezioni dell’ultimo minuto, ci sono stati ben 157 “atleti” suddi- visi in 18 Squadre provenienti praticamente da tutto il Friuli fino… agli ormai affezio- nati amici di Gironico in provincia di Como. Da quest’anno poi oltre ai Trofei Cap. Zani (per i Gruppi) e Ten. Colobini (per i singoli) la gara valeva anche come seconda prova per Poi i risultati: 134+130,1=264,1); 2° (a pari merito) Suerz la Gara di Combinata – Carabina & Garand Trofeo Ten. Pietro Colobini M.O.V.M. Stefano (ANA Cormòns 136+121,1=157,1) (la prima svoltasi nel mese di maggio) per il Alpini: 1° Fonda Furio (ANA Trieste – 130,2); e Grapulin Bruno (UNUCI Gorizia Trofeo Sezione ANA Gorizia. 2° Gregorutti Giuliano (ANA Medea – 129,1); 135+122,1=157,1). Tutto si è svolto all’insegna del nostro ”spirito” 3° Madon Fulvio (ANA Gorizia – 127,1). Gruppi: 1° ANA Cormòns (1229,4); 2° ANA Alpino, con l’alternarsi davanti al chiosco di Amici: 1° Orlandini Sergio (UNUCI Gorizia Medea (1199,3); 3° ANA Capriva (1139,2). – 130,1); 2° Garani Giuliano (ANA Feletto – 129,2); 3° Cardin Nicola (ANA Cormòns – Come consuetudine poi era previsto il premio 129,1). per la Squadra con più Alpini… e quella che Stelle Alpine: 1° Dandri Lucia (ANA Trieste doveva essere una formalità invece è stata – 130,3); 2° Beltrame Loretta (ANA Feletto – un grande e piacevolissima sorpresa. Infatti 126); 3° Spizzo Alessandra (ANA Feletto 123) con 11 Alpini presenti, si sono spartiti il pre- Trofeo Cap. Lucano Zani M.O.V.M. mio (…o meglio faranno festa assieme!!!) il Alpini: 1° ANA Trieste (629,9); 2° ANA Gruppo ANA di Muris ed i “ragazzi” del 3° Ar- Medea (620,4); 3° ANA Cormòns (612,7) tiglieria da Montagna della Julia… il futuro Associazioni d’Arma: 1° ANC Manzano della nostra Associazione! Al termine brindisi chi aveva già sparato e di chi aspetta, a discu- tutti assieme “offerto” naturalmente, visto che tere sul punteggio con un buon bicchiere di è stata la prima volta di una Stella Alpina, dal- vino in una mano, un panino con la salsiccia la vincitrice assoluta della gara, Dandri Lucia, nell’altra… ed un occhio alle classifica per che ha stappato la bottiglia da 6 lt della Can- vedere se l’amico faceva meglio o peggio… tina Produttori Cormòns… e appuntamento e sopratutto vedere a chi toccava il prossimo all’anno prossimo per la prossima primavera “giro”… per la prova di Carabina (Prima prova della 2° Al termine, in attesa delle classifiche, natural- Gara di Combinata) e poi al prossimo ottobre mente “pastasciutta Alpina” per tutti e poi le per l’8° Trofeo Cap. Luciano Zani M.O.V.M. premiazioni. Prima dei risultati però per confermare il (613,8); 2° Areonautica Cormòns (377,2) – nostro “spirito Alpino” è stato consegnato 3° UNUCI Gorizia (373,2). direttamente nelle mani del Sig. Oscar Zor- Trofeo Combinata Carabina & Garand gniotti – rappresentante l’Associazione “Casa Sezione ANA Gorizia Via di Natale” – il ricavato delle “sponsoriz- Alpini: 1° Perissinotto Andrea (ANA Cor- zazioni delle coppe” (come sempre le coppe mòns 125+120,1=245,1) 2° Penasa Stefano consegnate erano riciclate) che quest’anno (ANA Cormòns 126+115=241); 3° Cisilin Al- è stato di 305,00 €uro. Ai nostri Sponsor, an- berto (ANA Medea 120+120=240). cora una volta un sentito ringraziamento! Amici: 1° Orlandini Sergio (UNUCI Gorizia

Classifica Generale - 1a COMBINATA Carabina + Garand Classifica individuale generale 3 maggio 2014 + 11-12 ottobre 2014 (migliori 14 colpi) Cls Cognome Nome Squadra Totale Cls team cognome nome Totale 1 ORLANDINI Sergio Agg unuci GO 264,1 1 ana trieste DANDRI Lucia Aggf 130,3 2 SUERZ Stefano agg alp ana Cormòns 257,1 2 ana trieste FONDA Flavio Alp 130,2 3 GRAPULIN Bruno Agg unuci GO 257,1 3 unuci gorizia ORLANDINI Sergio Uff 130,1 4 CANTARUTTI Daniele agg alp ana Cormòns 248,2 4 ana feletto GARANI Giuliano Agg 129,2 5 GRION Marco agg alp ana Capriva 248,0 5 ana cormons CARDIN Nicola Agg 129,1 20 sotto il castello N. 4 | 2014

GRUPPO DI Monfalcone Trincea Amelio Cuzzi Il 10 ottobre 2014, ancora una volta, un gruppo di 63 alunni della scuola Primaria di Largo Isonzo raggiunge le pendici del Carso e s’in- cammina lungo il sentiero che lo porta , ancora una volta, alla trincea Amelio Cuzzi: sito imponente del Parco tematico della Grande Guerra. Sono i ragazzini delle classi terze con le loro insegnanti Alessandra Benes, Vittoria Caligiuri, Manola Simonella, Credidio Emilia, Donda Valeria, Rusin Samantha, Giurissa Cristina e Bruna Mauchigna, gui- dati dal Gruppo Alpini di Monfalcone, con il supporto della Protezione Civile, nelle persone del signor Celestino e del maresciallo Francesco. L’espressione “ancora una volta” non è casuale, ma sta a sottolineare la collaborazione ventennale che la nostra scuola Primaria vanta con il Gruppo Alpini di Monfalcone. Obiettivi formativo-didattici dell’uscita: - la conoscenza, lo studio, la valorizzazione di un importante sito sto- rico della nostra realtà locale e presente sul territorio; - la scoperta della “guerra”, provando ad immaginare e a ipotizzare la vita in trincea e cogliendo gli aspetti opportuni per bambini di 8 anni; Ciò ha fatto sì che i bambini si sentissero bene, a proprio agio in una - l’avvio alla conoscenza di un ambiente naturale, unico nel suo gene- situazione scolastica insolita, protetti, sicuri, protagonisti e, in diverse re, quale l’Altipiano Carsico; forme, ce lo hanno comunicato. Con questo spirito si sono arricchiti - l’osservazione di interventi umani positivi in un ambiente naturale di informazioni, hanno interagito con gli Alpini, con le insegnanti e i (disboscamento e ripristino effettuato dagli Alpini sul Carso). compagni, ipotizzando, immaginando scoprendo. Abbiamo trascorso Gli Alpini hanno “accolto” il gruppo presso la Salita Mocenigo e, con tutti una mattinata straordinaria di cultura, di storia, di divertimento, in testa la “campagnola” della Protezione Civile, lo ha accompagnato e vivendo da vicino un esempio di disponibilità gratuita da parte di un guidato durante l’intera escursione con competenza, pazienza , estrema Gruppo di persone che, per abitudine, fa dono di qualcosa, di per sé, non attenzione e quella discreta spontaneità propria di chi è Alpino: una richiesto e proprio per questo continueremo a ringraziarlo. presenza che non si impone, ma si sente. Ins. Bruna Mauchigna

GRUPPO DI Monfalcone 50° ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO Correvano gli inizi degli anni ’60 e passeggian- San Giovanni di Duino senza mai nascondere direttivo diventando do per il Corso del Popolo a Monfalcone si co- le sue doti di sportivo nel mondo del ciclismo per alcuni anni vice nobbero due giovani: Lui Mario Dordolo prove- partecipando prima alle competizioni (oltre capogruppo nel niente da Attimis, Lei Imera Ustulin provenien- 120) conseguendo anche vittorie e poi Giudice periodo in cui il te da San Canzian d’Isonzo. Ebbene da quei di gara con la qualifica di Commissario Nazio- capogruppo era lontani anni i due “giovani” hanno festeggiato nale dell’Unione Internazionale impegnato in l’indimentica- il loro 50° anniversario di matrimonio, rin- competizioni dal settore giovanile ai professio- bile Livio Pinel- novando la promessa e circondati nisti, in gare di linea ed a tappe, dai cam- li. Ora è Alfiere dall’affetto del figlio Luca, dai pionati nazionali e del mondo nonché del gruppo nonché parenti e dagli amici. Ovvia- addetto al controllo antidoping. Natu- responsabile della bi- mente non potevano mancare ralmente in questo periodo ha dovuto blioteca. Quindi, per tirare le somme, Signori gli Alpini del gruppo di Mon- vestirsi anche di grigioverde nei panni Dordolo pare che tante buone cose le abbiate falcone nella cui sede martedì 7 di chi porta in testa il cappello alpino. fatte e tantissime le farete ancora augurando- ottobre i Signori Dordolo, reduci Reduce dal 12° CAR di Montorio Verone- Vi di procedere tranquilli nel Vostro cammino da un viaggio per l’occasione da se, 7° Alpini, passa alla scuola trasmissioni verso le nozze di diamante. Tantissimi augu- Mosca e San Pietroburgo, hanno offerto una di Cecchignola, quindi al corso motoristi grup- ri ancora da parte di tutto il gruppo alpini di serata conviviale principesca come poche se pi elettrogeni classificandosi il primo del corso Monfalcone. ne vedono. 50 Anni di vita assieme segnano un e poi trasferito all’11° Raggruppamento Alpini Aldo traguardo importantissimo dove in un baleno d’arresto a Pon- rivedi tutte le gioie del passato. Nel caso della tebba e promosso Signora Imera il conseguimento del diploma caporale. Dal 1958 all’ospedale infantile Burlo Garofolo di Trie- è iscritto al gruppo ste, l’ha vista continuamente impegnata nel A.N.A. di Monfalco- mondo dell’infanzia fra asili nido ed enti per ne dove ha sempre la stessa. Mario invece ha trascorso il suo pe- ricoperto una ca- riodo lavorativo presso la cartiera del Timavo a rica nel consiglio sotto 21 N. 4 | 2014 il castello

GRUPPO DI Monfalcone “Dono dell’uva e del vino” alla casa di riposo Tradizione nata negli anni ‘80 con la prima uscita assieme agli Anziani nel campo del nostro Socio Tiberio Calligaris a Turriaco, nel settembre del 1984, dove per l’occasione è stato consumato il pranzo presenti numerosi Anziani, Alpini e l’assistenza sanitaria diretta dal defunto dott. Fasola. Tale attività si è protratta per diversi anni trascorrendo una giornata all’aria aperta (Lido Gorizia, Lido del Carabiniere, campeggio Isola del Gabbiano) per poi interrom- persi per cause burocratiche non dipendenti dagli Alpini. Continuando le tradizioni del Dono del Grano in giugno, dell’uva e del vino in settembre e del panettone e gubana in dicembre con lo scambio degli auguri, però costretti in casa Albergo in compagnia di tutto il personale ospiti e lavoranti. G.S.

Notizia dal Gruppo Alpini di Monfalcone Si comunica che l’Assemblea annuale dei Soci del Gruppo Alpini di Monfalcone si terrà martedì 6 gennaio 2015 presso la sede di Via Bonavia 47°, iniziando con l’alza bandiera alle ore 9.30 ed alle ore 10.00 con i lavori dell’assemblea stessa. Il Capogruppo - Gilberto SECCO

GRUPPO DI Ronchi dei Legionari ALPINI NELLE SCUOLE Gli Alpini di Ronchi anche quest’anno sono presenti fra i ragazzi delle scuole cittadine con un loro concorso a premi per l’esecuzione di un tema ad argomento Alpino. Negli ultimi giorni di ottobre gli alunni delle terze classi della scuola secondaria Leonardo da Vinci hanno partecipato ad un incontro dove è stata loro raccontata la storia del Corpo e quella delle penne nere in congedo accom- pagnate dalla proiezione di immagini. Della storia degli Alpini sono state partico- larmente evidenziate la durezza delle prove a cui i soldati sono stati sottoposti in contesti di guerra e descritte le più recenti missioni di pace. Si è parlato dell’opera dell’Associazione Na- inteso come spirito di sacrificio per il bene co- tina di alunni delle stesse classi sono stati zionale Alpini con gli interventi in tutte le ca- mune, abbia fatto sì che questi uomini e sol- accompagnati a Redipuglia ad assistere alla lamità naturali che hanno costituito la base, dati vengano percepiti come “gente speciale”. cerimonia, dove è giunta anche la Fiaccola dopo il terremoto del Friuli, della nascita della Sarà ora compito dei ragazzi saper espri- Alpina della Fraternità, assieme a diversi loro Protezione Civile Nazionale della quale gli uo- mere in un testo sentimenti ed impressioni coetanei provenienti da altre scuole. mini con la penna sono tuttora una costola. che le storie di questi uomini hanno in loro Come degno finale della mattinata la consu- Particolare accento è stato posto sull’insensa- suscitato; le premiazioni avverranno in pri- mazione di una “pastasciutta alpina” presso tezza delle guerre e su come lo “spirito alpino” mavera. la baita dove sono stati graditi ospiti gli inse- basato sulla semplicità, senso innato della so- Il 4 novembre, con la disponibilità degli in- gnanti, il sindaco dott. Roberto Fontanot e il lidarietà e del reciproco aiuto, amor di Patria segnanti e delle Autorità comunali, una tren- dirigente scolastico dott Claudio Riavis. 22 sotto il castello N. 4 | 2014

GRUPPO DI Ronchi dei Legionari LUCCIOLATA 2014

Come da tradizione la Luccio- lata di Ronchi dei Legionari. Autorità, Associazioni giovani- li, sportive e culturali, assieme agli Alpini hanno dato vita alla camminata per le vie del paese accompagnate dalla bando cit- tadina “G. Verdi”. Partenza e arrivo presso la Baita dove le penne nere ronchesi, alla fine, hanno offerto ai partecipan- ti la pastasciutta: il tutto ancora accompagnato dal suono della inesauribile banda. Buona la raccolta di fondi: vici- no ai 2000 euro e in linea con gli anni precedenti, mentre, come al solito, l’organizzazione e le spese sono state interamente a carico del Gruppo Alpini. Un grazie alla generosità dei cit- tadini, all’impegno delle Associa- zioni e alla rinnovata simpatica iniziativa di “Pomi per la Luccio- lata” della Filarmonica G. Verdi: il tutto a favore della Via di Natale di Aviano.

Gruppo di San Lorenzo Isontino CASTAGNATA IN ASILO Nel mese di ottobre siamo stati invitati a partecipare alla festa orga- caldarroste per tutti i partecipanti , riscuotendo un bel successo, per la nizzata, in onore dei nonni, dai bambini della scuola materna. Non gioia dei bambini e soprattutto dei nonni . potendo partecipare a mani vuote abbiamo pensato di fare delle belle Roberto Stacco sotto 23 N. 4 | 2014 il castello

GRUPPO DI Lucinico IN VETTA ALL’AFRICA Kilimanjaro: vetta per la quale non servono presentazioni. È la più alta del continen- te africano, un enorme vulcano spento che si alza per più di 4000 m dagli altopiani tra Tanzania e Kenya. Per noi, abituati alle nostre cime rinserrate tra strette valli e irte di guglie, è una montagna fuori da tutti i canoni: faccio ancora fatica a metabolizzare le sue dimen- sioni basali (60 x 80 km), è come se ci tro- vassimo davanti una elevazione che va dalla Val Pusteria a . La salita si svolge tutta su sentiero e non presenta difficoltà tecniche, l’unica incognita è data dalla quota, che a seconda dei casi può provocare problemi e ri- nunce. È questo il motivo principale per cui la stragrande maggioranza degli escursionisti preferisce fermarsi un giorno in più al rifugio Horombo per favorire l’acclimatazione. Noi invece siamo saliti senza soste intermedie, ria d’alta quota sulla destra ammiriamo la inerpicano sul cratere. La salita è faticosa, il memori di altre esperienze sui nostri 4000 friabile struttura del Mawenzi (m. 5149) e sentiero risale il cono vulcanico per scivolosi delle Alpi, ed alla fine è andata bene, visto che facciamo l’incontro con le piante di questa sfasciumi e seppur tracciato a tornanti è sem- nessuno ha avuto problemi grossi, tranne un zona di mondo: la lobelia, la proteakiliman- pre ripidissimo e non dà un attimo di tregua. po’ di mal di testa per i più ed un po’ di nausea jarica e l’helichrysum (specie di margherita). Dopo 5 ore e un quarto raggiungiamo l’orlo per un altro membro. Dopo l’attraversamento di alcuni torrenti ed del cratere a Gilman’s Point (m. 5685) men- GIORNO 1: varcato l’ingresso del Kilimanjaro incontrati i primi seneci giganti arriviamo ad tre il cielo comincia a schiarire e si prepara lo National Park ed assoldati guide (3), cuoco e HoromboHut (m. 3720) dopo 5 ore di marcia. spettacolo di colori dell’alba sul Mawenzi. Da portatori (15, ma è obbligatorio così!), la sa- Qui vediamo la gente che è salita oggi in cima qui ancora un’ora e mezza lungo una traccia lita ha inizio. Si parte da 1870 metri ed oltre- e ci preoccupiamo un po’: sono tutti sfiancati. ben battuta nella neve caduta due settimane passata la Marangu Gate la mulattiera si inol- GIORNO 3: ci sono tra nella foresta tropicale. Il tracciato è como- due vie per rag- dissimo, la pendenza molto dolce, e tra alberi giungere KiboHut, maestosi, muschi, felci, scimmie ed oltrepas- quella alta e quella sando qualche spumeggiante corso d’acqua, bassa. Le guide de- in 4 ore si giunge alla radura di Mandara Hut cidono di percorre- a 2720 metri. Il posto è molto bello, tra grandi re quella alta che è alberi volteggiano grosse scimmie bianche e un po’ più lunga, nere (guereze) mentre tra le felci si aggirano presenta un sali- i cercopitechi dal diadema. Nel tardo pome- scendi intermedio riggio saliamo in 15 minuti al MaundiCrater, ma è più panoramica. Da Horombo saliamo or sono ed alle 7 e 15 dopo quasi 7 ore di salita antico cratere ricoperto di vegetazione. alle Zebra Rocks, paretina di rocce curiosa- siamo in cima all’Africa. Sotto di noi un mare GIORNO 2: dopo colazione ricominciamo a mente striate di bianco e nero, e, risalito un di nubi, a fianco le torri di ghiaccio del cratere salire con le solite blandissime pendenze ed crinale, ci affacciamo sull’ immensa Sella dei ed in lontananza la piramide del monte Meru, usciti dalla foresta ci si presenta davanti per Venti, altopiano desertico tra Kilimanjaro e l’emozione è fortissima, la temperatura è ab- la prima volta sua maestà il Kibo: è anco- Mawenzi. A causa dell’incredibile limpidezza bondantemente sotto lo zero, ma questo non ra lontanissimo (tra andata e ritorno dalla dell’aria il pianoro sembra corto ma si rive- ci vieta di festeggiare la vetta con un sorso di Marangu Gate c’è da scarpinare per 80 km) lerà eterno da attraversare con il rifugio che grappa. La discesa, tra gente a pezzi, orienta- ed è incappucciato di neve, elemento che non fa bella mostra di sé lungo tutto il tragitto e li sfiancati e semi coscienti trascinati a forza ci aspettavamo proprio. Salendo nella prate- il Kibo maestoso che troneggia alle sue spalle. verso il basso dalle guide, seppur lunga , passa Oggi la quota co- veloce nella felicità della giornata. mincia a farsi sen- GIORNO 5: giornata dedicata alla lunga di- tire e dopo 5 ore ar- scesa fino alla Marangu Gate ed alla direzione riviamo a KiboHut del parco. Dopo 5 ore siamo al capolinea, ri- a 4700 metri. tiriamo con soddisfazione il diploma che at- GIORNO 4: partia- testa il raggiungimento della vetta, diamo la mo a mezzanotte mancia a guide cuoco e portatori e lasciamo e mezza, ultimi il parco. L’avventura è finita, il sogno si è av- della lunga fila di verato. Grazie Kibo. pile frontali che si Christian Calligaris 24 sotto il castello N. 4 | 2014

Gruppo di MARIANO-CORONA Ricordare chi è CAPPELLINO ALPINO D’ORO “Andato Avanti” A LUCA KOCINA Venerdì 14 novembre nella cornice della pregevole parrocchiale dei Domenica 2 novembre 2014, nella sede degli Alpini di Mariano-Corona Santi Maria e Zenone di Corona, con la celebrazione della Santa Messa, si è svolta una semplice e suggestiva cerimonia per l’assegnazione del si è rinnovato l’annuale ricordo per gli Andati Avanti del Gruppo ANA di cappellino alpino d’oro al piccolo Luca Kocina, figlio primogenito del Mariano Corona e dei Loro Familiari. nostro Socio Franco KOCINA e della signora Sara MARTINETTO, emi- Alla presenza delle Autorità locali, del vessillo Sezionale ANA e dei ga- nente componente del Coro “Renato PORTELLI” di Mariano. gliardetti di alcuni Gruppi ANA viciniori, il Sacro Rito è stato ulterior- Il dono, simbolo che il Gruppo dà come tradizione a tutti i neonati figli mente solennizzato dalla Corale di Corona e dalle suggestive note della dei Soci Alpini, è stato particolarmente accolto con gioia sia dai genitori tromba con il toccante “silenzio”. sia dai parenti che sono giunti numerosi a festeggiare il lieto incontro. Visintin Maurizio Visintin Maurizio

Gruppo di Fossalon di Grado LUCCIOLATA PER LA “VIA DI NATALE” Il 6 settembre 2014 Fiumicello ha ospitato la consueta Lucciolata per la “Via di Natale”. Pienamente riuscita l’iniziativa. Alla testa del corteo che si è snodato lungo le vie del paese la Banda di Fiumicello con la presenza di molti Alpini e Amici del Gruppo di Fossalon, diverse le autorità presenti tra le quali il Sindaco di Fiumicello con la Giunta dei giovani e le autorità del C.R.O. e della Casa Via di Natale di Aviano. Giuseppe Casotto sotto 25 N. 4 | 2014 il castello

Gruppo di Ronchi dei Legionari Santa Messa per gli “andati avanti” A novembre ci si avvia verso la fine dell’anno ed Si conserva la loro “memoria” e con questo presenza delle autorità del territorio, con il è tempo di tirare le fila dell’anno passato e di spirito il 16 novembre nella chiesa di Vessillo Sezionale e Gagliardetti di altri Gruppi, cominciare a programmare quello futuro: è un S. Maria Madre gli Alpini ronchesi hanno è stata magistralmente accompagnata dai momento nel quale viene spontaneo andare col voluto ricordare assieme ai loro parenti e ai canti del coro CAI di Monfalcone che ha poi pensiero alle persone che ci hanno preceduto, agli fedeli della Parrocchia soci e amici “andati concesso una serie di “bis” durante il rinfresco esempi che ci hanno dato, ai valori che ci hanno avanti”. offerto dagli Alpini ronchesi dopo la funzione. trasmesso e all’affetto che rimane nei nostri cuori. La Santa Messa celebrata da don Bottacin alla de/2014

Gruppo di Mossa NOTIZIE DAL GRUPPO Alpini Si sta per concludere l’attività an- nuale del Gruppo Alpini di Mossa “Gastone Bregant”, un anno den- so per il Gruppo di momenti si- gnificativi che ha portato agli al- pini mossesi grandi soddisfazioni. Impegnato in diversi ambiti, il Gruppo ha avuto come primo obiettivo quello di onorare e tra- mandare gli ideali propri del cor- po alpino, anche con la massiccia presenza all’Adunata Nazionale a e quella del Triveneto tro tra la collettività e il gruppo, di Sant’Andrea Apostolo nelle ri- manifestazioni di raccolta fondi a Verona. L’impegno civile profu- come l’appuntamento con il correnze religiose più importanti de “La Gardenia” e “La Mela di so verso il proprio paese e la sua Torneo di calcio a cinque “Di- per il calendario liturgico, che è AISM”. Per festeggiare degna- comunità è stato indubbiamente vertirsi giocando a pallone” o la terminato il 30 novembre scorso mente la riuscita di tanti obiettivi, intenso. Numerose sono state le partecipazione attiva nella Festa in occasione della festa patronale. il Gruppo Alpini si è quindi ritro- iniziative in questo campo, ricor- della Associazioni. Menzione par- Il Gruppo ha rinnovato inoltre vato sabato 15 novembre presso diamo fra tutte la manutenzione ticolare merita poi la “Marathon il suo impegno solidale con la la storica Trattoria Blanch di del verde collettivo nella zona del Bike” a fianco del gruppo sporti- Sezione Provinciale dell’Associa- Mossa, per passare tutti assieme Santuario del Preval, e non sono vo U.C. Caprivesi. È poi prosegui- zione Italiana Sclerosi Multipla, un momento conviviale. mancati i momenti di incon- ta la vicinanza alla Parrocchia scendendo in piazza durante le Elisa Tofful 26 sotto il castello N. 4 | 2014

MOSTRA SUI SACRARI MILITARI DELLA GRANDE GUERRA

La sala adiacente la sede della Sezione in via memente apprezzati dal numeroso pubblico, L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla Se- Morelli a Gorizia, si è dimostrata ancora una tra i quali il Presidente Nazionale ANA Seba- zione e dal Gruppo ANA di Gorizia per ricordare volta luogo ideale per ospitare mostre. In que- stiano Favero che li hanno potuti osservare fin il centenario dallo scoppio della prima guerra sta occasione è stato gradito ospite il signor nei minimi particolari. mondiale ed è stata inserita nel programma Gilberto Bonfanti che ha presentato i modelli A completamento della sala sono stati esposti della Calvario Alpin Run, che quest’anno oltre da lui costruiti con certosina pazienza e bra- alcuni pannelli della mostra sulle “Cappelle a presentarsi come gara competitiva di corsa vura, che compongono la mostra dal titolo: di Guerra sull’Isonzo Front”, curata dall’Asso- in montagna, la mostra e la presentazione del “I GRANDI SACRARI 1915-1918 DEL FRIULI ciazione culturale “Amici dell’Isonzo” e nella libro di Guido Aviani Fulvio sulla prima guer- VENEZIA GIULIA SUL FRONTE DELL’ISONZO vetrina sono state esposte due bellissime divise ra mondiale, (vedi articolo in altra parte del IN MINIATURA”. alpine, messe a disposizione dal Socio Mauro giornale) hanno arricchito e dato un tocco di Redipuglia, Oslavia, Caporetto, Ara Pacis Filiput, del periodo tra le due guerre mondiali, memoria storica alla manifestazione sportiva. Mundi con l’aggiunta del Castello di Gorizia sui manichini messi a disposizione dal Socio hanno fatto bella mostra e sono stati unani- Enrico Cabas. P.V./2014. sotto 27 N. 4 | 2014 il castello

Elargizioni Gruppo di Ronchi dei Legionari Dopo lunga malattia è mancata a Valenza Po (Alessandria) Ce- Gruppo di Monfalcone sarina Lavagna in Bonini, moglie del già Socio del Gruppo di Il socio alpino De Monte Walter, devolve euro 50 per le attività del Ronchi dei Legionari Roberto, fratello del Socio Edvino. Il Gruppo gruppo. A.N.A. e la Sezione di Gorizia si associano al lutto di Roberto e dei figli Luca e Alessandra, porgendo le più sentite condoglianze ed un grande abbraccio a tutti i famigliari. notizie liete Gruppo di San Lorenzo Isontino Gruppo di Cormons Il nostro Socio Alpino Capolicchio Walter ha perso la sua mamma Amabile. Sentite condoglianze da tutto il Gruppo Alpini. Felicitazioni vivissime agli sposi Lavinia Zamparo e Marco d’Elia, nostro Socio e nipote di Ippoliti D’Elia Alpino del 9°, Caduto sul È deceduto il nostro Socio, Amico degli Alpini, il Generale in pen- fronte Russo. sione dell’Aereonautica, Gianbortolo Parisi. Sentite condoglianze a tutta la famiglia dal nostro Gruppo. Gruppo di Fogliano-Redipuglia È nata LUCE, quale miglior nome per un futuro luminoso, ad Gruppo di Fossalon di Grado enunciarla è il nonno alpino Luciano Visintin detto Cianela e la Sentite condoglianze al socio Bonano Antonio dagli Alpini e Amici nonna Gianna. del Gruppo di Fossalon per la perdita di mamma Rosina. Il Gruppo Alpini si complimenta con i genitori Stefania e Pasquale Gruppo di Mariano-Corona e augura una gioiosa vita insieme alla loro bimba. Il 21 settembre 2014 è mancato a Gorizia Sergio Canciani, padre Gruppo di Fossalon di Grado del nostro Socio Silvio. Tutto il Gruppo Alpini porge le più sentite condoglianze ai figli Silvio e Aldo, alla nipote Eleonora, alla pro- Vivissimi auguri dal Gruppo Alpini di Fossalon al Socio bisnonno nipote Anastasia ed ai parenti tutti. Basso Mario per la nascita del nipote Dylan. Apprendiamo con profondo dolore della scomparsa del caro Mae- stro Luciano Alberton, zio del nostro Socio Mauro Morsan. I Soci, notizie tristi gli Amici e Familiari del Gruppo Alpini “Bruno Virgulin” di Maria- no-Corona porgono le più sentite condoglianze a tutti i Familiari. Gruppo di Monfalcone Gruppo di Mossa È venuta a mancare la Signora Olinda Cepellotti moglie del no- Il Gruppo alpini Mossa porge le più sentite condoglianze al socio stro socio Lorenzo Muner. A Lui e famiglia le più sentite condo- alpino Franco Marega e all’amico degli alpini Giuseppe Marega, glianze da parte del Gruppo Alpini di Monfalcone. Il desiderio dei per la scomparsa della nonna e suocera signora Guglielma Medeot. familiari era “non fiori ma opere di bene” pertanto è stata raccol- ta, tra gli alpini del gruppo e gli amici del bar “Al falco” la somma di € 390,00 che lo stesso Lorenzo ha devoluto al Cardio Club per l’acquisto di apparecchiature a servizio del reparto di cardiologia dell’ospedale San Polo di Monfalcone atte a migliorarne la fun- zionalità. Gruppo di Cormons Il Gruppo di Cormons si unisce nel cordoglio alla famiglia Corecic per la dipartita di Francesco. Francesco Corecic non era un Alpi- no, ma era stato sempre molto vicino al Gruppo. Artigiano edile e titolare di impresa era molto conosciuto e stimato a Cormons. Per il Gruppo aveva materialmente costruito l’edicola dedicata ai nostri Santi Patroni Maurizio e Barbara che si trova sul piazzale del Monte Quarin. È andato avanti l’Alpino Mario Sgubin, 58 anni. Per molti anni iscritto al Gruppo. Schivo e di poche parole, lavoratore instancabi- le era poco noto alla maggioranza dei soci. Gli alpini di Cormons, in disparte e con il cuore pieno di rimpianto, hanno recitato an- che per lui la Preghiera dell’Alpino. Ai parenti le più sentite con- doglianze. È mancata dopo lunghe sofferenze ed amorevolmente assistita la signora Irma Brumat vedova Brandolin, suocera del Socio Marco Andrioletti. A lui ed alla moglie, signora Adriana, le più sentite condoglianze da tutti gli Alpini del Gruppo.

“Emozioni” A voi ed ai Vostri cari auguriamo un…

Il Natale accenda una nuova luce di speranza nei cuori di molti e possa aprire la mente di tanti. Porti pace, serenità e armonia nelle nostre e in tutte le famiglie.

sezione alpini gorizia Periodico trimestrale pubblicato dalla Sezione A.N.A. di Gorizia – Direttore responsabile: Paolo Verdoliva Direzione, redazione, amministrazione, pubblicità: Via Morelli, 24 - 34170 GORIZIA Autorizzazione Tribunale di Gorizia del 10.02.1984 - N. 151 – In questo numero la pubblicità non supera il 70% sotto Stampa: Poligrafiche San Marco s.n.c. Via E. Fermi, 29 (Z.I.) 34071 Cormons (GO) - tel. 0481 630750 - www.poligrafiche.it Hanno collaborato a questo numero: Pierpaolo Silli, Roberto Buffolini, Fulvio Madon, Milio Danelon, Dario Sanson il castello Fotografie di: Gianpaolo De Piante, Rosanna Viapiana, Franco Soranzio, Matteo Martin, S.M.E., Foto archivio ANA