PeRiODicO D’iNFORMaziONe DeLLa cOMUNiTÀ PaRROcchiaLe “saN FRaNcescO D’” Di MaRiNa Di ceRveTeRi

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Direttore Responsabile Don Domenico Giannandrea S R

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D ’ A S S IS I • aNNO viii M AR I NA NUMeRO 9 DI CE RVETERI Ottobre 2013 NessUNO TOGLieRÀ La vOsTRa GiOia di Gesù è stato riversato, con tutta la sua forza e integral - mente, nel cuore di ogni persona. In questo modo tra Gesù e noi si è stabilito quel livello di adesione per cui uno è dimora dell'altro, uno vive dell'altro. Questo travaso pro - fondo di amore ci viene dato sin d'ora in modo velato e poi in pienezza nella totale condivisione con il Gesù risorto e glorioso. Quanta luce questa spiritualità getta sul mistero cristiano della celebrazione della morte! Osservando e contemplando Gesù risorto, possiamo essere tentati di dimenticare deli - beratamente il Gesù piagato. È un grosso sbaglio. Ci piace troppo lo splendore e il trionfo. Eppure, la strada giusta che ci porta a gustare il trionfo di Gesù è quella che passa attraverso le piaghe. Cioè, toccare, aderire e vivere in profondità questa nostra storia, a volte povera e dolorosa. Fino a quando non c'è una fraterna riconciliazione con le piaghe della nostra vita, sarà quasi impossibile gustare la bellezza del trionfo della risurrezione. Ed è evidente: la ri - surrezione non è qualcosa di prestigioso che non tiene conto di quel che siamo. Al contrario, presuppone tutta la nostra realtà umana: una realtà piagata. Fuggire da essa, n quel tempo, Gesù disse ancora: «In verità, in verità pretendere di aggirarla, evitare la sua durezza, significa ri - vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si schiare di non dare senso a ciò che chiamiamo risurrezione. rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si «Toccare le piaghe» è invece la strada giusta, anzi l'unica cIambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è afflitta, strada, per giungere a godere il trionfo che, per mezzo di perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il Gesù, ci offre la risurrezione. bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che Cari fratelli e sorelle ogni morte è dura e comporta è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete tristezza. La morte è sempre difficile da accettare. Ma ci nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si ral - sono momenti come questi in cui la celebrazione acquista legrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia». il tono della speranza e, in un certo senso, anche della (Gv 16,20-23) gioia. La conclusione più evidente che possiamo trarne è il proposito di seminare nella nostra vita speranza ed La vita umana è caratterizzata dalla fragilità delle sue orizzonti nuovi. In sostanza, credere che la base dell'esistenza gioie. Ci sembra di essere contenti, ma appena ci feriscono è l'amore sincero. Questa è la strada migliore per giungere con una parolina, ci coglie subito la tristezza. Stiamo alla gioia di Gesù, all'amore delle nozze con Lui, alla vivendo una bella giornata, e una semplice contraddizione pienezza senza fine. Questo è anche il significato di quello ci deprime. Molte volte cerchiamo anche con disperazione che faremo tutti noi in questi giorni. Visiteremo i nostri quella gioia che ci sfugge dalle mani, la cerchiamo in un cari defunti andando al cimitero, ma non per lasciare solo ossessivo divertimento, nel bere troppo, nel baccano. E la un fiore o accendere un cero, ma compiendo questi gesti, gioia non appare, e il disgusto aumenta. Siamo fatti così. per noi necessari, alzeremo a Dio, nostro Padre, una pre - Ebbene, la Parola di Gesù, qui riportata, è oltremodo sti - ghiera di ringraziamento per la loro vita e la loro fede. molante. Ci dice che quando Gesù apparirà, cioè quando Allora non lasceremo un fiore, ma raccoglieremo dalle saremo con lui veramente e non ci saranno né veli né bar - loro tombe una speranza che è più di un fiore. Così riere tra lui e noi, saremo invasi da una gioia così sentiremo di non aver attraversato un posto triste e invulnerabile che nessuno, anche se lo vuole, potrà desolato, ma ci sembrerà di aver sostato con amici e toglierci. Non riusciamo a immaginarci questa gioia duratura parenti, come sempre, a dialogare con loro della nostra che rimarrà in noi per sempre, più forte di qualsiasi pena vita e del nostro bene. Non li lasceremo e non ci lasceranno e tristezza. Ma così il messaggio caratterizza la vita piena con l’amaro in bocca per non essere più con noi, ma ci con Gesù: una vita colma di gioia indistruttibile, di invincibile sembrerà di averli abbracciati per sempre. Finalmente ca - felicità, al di là di ogni possibile ombra. Sarà qualcosa di piremo perché il cimitero lo chiamiamo: “Camposanto”; sì incredibilmente bello, qualcosa, però, a cui già il cuore è il posto, la sede, dei nostri cari ovvero dei Santi, le umano anela, pur immerso nelle concretezze quotidiane. persone amate da Dio per l’eternità. Li prenderemo per E a coloro che condivideranno la gioia eterna alla sua mano perché ci aiutino a percorrere la strada che ci mensa Egli dirà qualcosa di assai semplice e profondo: manca per giungere dove loro ci hanno solo preceduti. “che l’amore con il quale il Padre mi ha amato, sia in voi” . L'infinito amore con il quale il Padre ha avvolto l'intera vita Don Domenico 1 TeaM MaNDaTO OPeRaTORi PaRROcchiaLi 2013/2014

i è svolta domenica mattina 6 ottobre, Manuela, Gubetti Elena, Izzo Daniela, Ma - Gruppo Giovani (Superiori): Bellomo Andrea, durante la celebrazione della Santa strandrea Anna, Merli Giulia, Robustelli Canullo Ilenia, Eludini Lara. Messa delle ore 11, la consegna del Luca, Scappaticci Maurizio, Di Mattia Angela, Servizio d’ordine: Boni Stefano, Laudati Smandato a tutti gli operatori parrocchiali Lunadei Marco, Forti Federico, Juresko Marco, Papadia Raffaele, Sigismundi Luigi che, a diverso titolo e con differenti modalità, Ivana, Ruggeri Paola, Zamboni Piermario, Segreteria: Aldi Milena, Angelucci Madda - svolgono un servizio all’interno della nostra Barbaro Marina. lena, Arizaga Enrique, Caterina Vittoria, De chiesa di San Francesco d’Assisi. coro: Santo Antonio, Del Bello Maria, Leonardi Ecco di seguito nomi e cognomi degli ope - Canullo Ilenia, Cannavò Antonella. M. Cristina, Mauro Barbara, Ranalli Maria ratori con relativo servizio svolto. caritas: Luisa, Sannino Antonio. catechesi per l’Iniziazione cristiana: Alesci Anna, Bonfini Anna, De GaetanoTi - ministranti: Bagnato Massimiliano, Basile Ciambella Elena, Cristini Bruna, Cordella ziana, Della Grana Marcella, Enica Patrizia, Francesco, Bellomo Andrea, Michetti Irene, Claudia, Federico Silvana, Iengo Concetta, Federici Giovanni, Fotta Michele, Izzo Daniela, Romani Elisabetta. Merli Giulia, Michetti Giorgio, Raffaelli Ste - Limentani Marina, Monterosso Lina, Papadia comitato Festeggiamenti: Bellomo Enzo, fano, Ranalli Maria Luisa, Sannino Bene - Raffaele, Portunato Cristina, Schintu Rita. Cannavò Antonella, Cordella Claudia, De detta, Sannino Nicole, Sinibaldi Angela, orAtorIo: Simone Isabella, Iengo Concetta, Laudati Sorrentino Raffaela. Gruppo Piccoli: (Elementari) Arisi Francesco, Marco, Mastrandrea Anna, Ruggeri Paola, catechesi Adulti: Canullo Ilenia, Chilet Carmen, De Michelis Tozzi Danila. Boni Stefano, Di Giuseppe Fulvio, Federico Mattia, Eludini Afolabi, Galfamo Eleonora, Gruppo della Lana: Barbato Stefania Silvana, Foresta Glauco, Leonardi M. Cristina, Manzo Lorenzo, Rossi Viviana. redazione Giornalino Parrocchiale: Tozzi Raffaelli Stefano. Gruppo Giovanissimi (medie): Basile Fran - Danila. catechesi Fidanzati: cesco, Grasso Salvatore, Licheri Jessica, redazione Sito Parrocchiale: Bagnato Mas - Bellomo Enzo, Cusello Giuseppe, De Selby Sannino Benedetta. similiano, Di Giuseppe Fulvio.

PReGhieRa MODiFiche La cONFeReNza ePiscOPaLe FRaNcese MODiFica iL PaDRe NOsTRO

Ho PEnSAto nche la Conferenza Episcopale Francese Ho pensato, Signore, a quel povero ha “aggiornato” il Pa - mattone interrato nel buio Adre Nostro. Nessuna riscrit - della base del grande edificio. tura, sia chiaro, né tanto - meno l'obbligo di imparare Nessuno lo vede una nuova preghiera: si trat - ma lui fa il suo lavoro ta solo di una semplice mo - e altri hanno bisogno di lui. difica alla traduzione della parte finale della preghiera, Signore, introdotta per l'uso liturgico non conta che io sia in cima alla casa durante la Santa Messa. o nelle fondamenta, Un cambiamento, effettivo purché io sia fedele al mio posto, dal 22 novembre e autoriz - nella tua costruzione. zato dalla Santa Sede riferi - Michel Quoist sce “Le Matin”, che cambia la traduzione Santo, che assunse su di sé l'immane fatica scrittore e sacerdote francese di alcuni testi e in particolare del Padre No - di tradurre la Parola dal greco antico al stro, che passa da “Non c'indurre in tenta - latino di Roma imperiale. Tradotto come zione” a “Non ci lasciar cadere in tentazione”. “indurre” in tentazione, è più chiaro come Una traduzione più chiara – discussa a “non ci abbandonare/non ci lasciar cadere” suo tempo anche in Italia, nell'ormai lontano nella tentazione. Si tratta insomma di una 2004, quando si propose: “Non ci abban - modifica alla traduzione che non cambia il donare alla tentazione” – perché la prima testo della preghiera e che rassomiglia versione è stata “accusata” di minimizzare molto a quella modifica voluta da Benedetto il libero arbitrio dei fedeli. La traduzione, XVI quando nell'aprile 2012 ha autorizzato seppure dentro la nuova edizione del Mes - i vescovi tedeschi alla modifica della pre - sale in lingua francese, non sarà comunque ghiera Eucaristica (cioè la consacrazione utilizzata immediatamente nelle parrocchie, del Pane e del Vino) portando la traduzione ed è pensata per incoraggiare l'ecumenismo da “per tutti” a “per molti”. Una semplice con ortodossi e protestanti. modifica della traduzione, che non intaccava È tutta colpa di quel verbo, “inducere”, la Tradizione. Oremus. usato da San Gerolamo nella Vulgata, la traduzione latina della Scrittura fatta dal Antonino D'Anna

2 NaTUROPaTia beNesseRe

iao mi chiamo Maria Grazia, sono Na - tando la nostra [email protected] turopata *kinesiologa proveniente vita verso il be - cell.3391652887 dalla scuola di Riza Medicina Psico - nessere. Csomatica. Spero di incu - *Il Naturopata è un professionista multidi - Lo scopo della naturopatia è quello di man - riosire e dare sciplinare e interdisciplinare che opera al tenere e riequilibrare le nostre risorse na - un’alternativa fine di favorire la piena consapevolezza di turali. ai soliti modi ciascun individuo in relazione al proprio Le discipline olistiche(cromoterapia, rifles - di prendersi stile di vita, per stimolare le proprie risorse sologia, aromaterapia, fitoterapia, etc) sti - cura di se vitali, tenendo presente la globalità della molano la capacità di auto guarigione por - stessi. persona.

ReLaziONe cONveGNO DiOcesaNO DiOcesi

stratto della relazione di Mons. Ro - di luce… Poiché la parola di Dio è luce Spirito del Padre e del Figlio che ti stupisce , mano ROSSI - Vescovo della Diocesi dell’anima e il suo Sacramento è pane di che ti nutre , che ti consola , che ti rende vivo di Civita Castellana - sul tema : “La vita, non potrei vivere santamente se mi , pur con tutte le tue cadute e ricadute. Che PEarola di Dio è vigore e sostegno nella mancassero queste due cose.”. noi abbiamo un “corpus” di dottrine tutti lo Chiesa” (Sabato 28 settembre mattina) e C’è differenza tra il “sapere”, cioè la cono - sanno , ma non può importargliene di meno, integrazione con alcuni concetti espressi scenza delle dottrine e l’ascolto della Parola ma che noi siamo in contatto con un Dio vi - nella relazione di Don Giuseppe Pulcinelli – Viva di Dio. La fede non è credere – obbe - vente che ti parla e ti chiama per nome, que - Docente Facoltà di Teologia presso l’Università dire – combattere ma è “rispondere”, dire sto loro non lo sanno, perché se lo sapessero Gregoriana - sul tema: “La potenza della :”Eccomi”. La “migliore iniziazione alla risco - tornerebbero. Quindi, ciò che oggi manca Parola” (Venerdì 27 settembre pomeriggio). perta della dinamica relazionale del mistero nelle comunità parrocchiali non è certo l’ef - Non si può in assoluto affermare che la pa - di Dio e della esperienza Cristiana è la Pa - ficientismo nelle attività e nelle opere, ma rola di Dio sia oggi l’anima della vita di una rola di Dio”. “Insomma, Dio è morto e sono queste possono rivelarsi efficaci solo se Comunità cristiana. La nuova evangelizza - rimaste solo le sue idee, (e ci basta sa - consequenziali all’incontro con Dio. Una zione richiede una ripartenza qualitativa perle) … oppure Dio è vivo , Cristo è risorto parrocchia, per non apparire all’esterno dei fedeli , soprattutto di quelli più vicini alla ed è lo Spirito che parla a tutti noi (e dob - come una comunità fredda, distaccata e parrocchia, non è tanto un discorso di pre - biamo ascoltarlo)? Il più piccolo del regno chiusa, deve diffondere intorno a se il ca - dicazione porta a porta, ma piuttosto la te - dei cieli è il più grande fra tutti, perché il più lore di una fede realmente vissuta, nel - stimonianza che un cristiano può dare in piccolo del regno dei cieli è colui che si sazia l’ascolto della sua Parola, nella preghiera funzione di come vive la propria fede nella della Parola del Signore e dice“Si, Padre”. e nella comunione fraterna. Le figure del comunità. Non è detto che i pericoli della La predicazione è certamente efficace ma lo Vangelo di Marta e Maria ce lo insegnano: fede si trovino soltanto fuori, prima di ac - è senz’altro di più la attrattiva e il profumo prima viene l’ascolto della Parola e poi la corgersi dei difetti degli altri dovemmo che una comunità viva e attiva è capace di soluzione dei problemi. guardarci interiormente per vedere quelli trasmettere. La attrazione fondamentale all’interno di noi, noi persone e noi comu - verso la Chiesa non è la nostra capacità di ProPoStE dEL VEScoVo nità. La Bibbia oltre ad essere poco letta è dire slogan propagandistici ma è la nostra (al termine del convegno) anche poco praticata, la tendenza alla fede credibilità sulla qualità e sulla profondità di Cammino Triennale 2013 - 2016: si può definire “parziale”, “settoriale”. rispondere a certe richieste e riusciamo ad 1° anno - Ascolto della Parola Oggi vige un Cristianesimo “fai da te” che essere credibili attraverso l’esempio della 2° anno - Risposta Vocazionale nell’entusiasmo di una nuova riscoperta di nostra vita non perché siamo santi e buoni 3° anno – Missione ed evangelizzazione Dio spinge i fedeli ad aderire a esigenze di ma perché trasmettiamo qualcosa di vivo. Lettura della bibbia a livello personale e fede “parziali”. I Pastori della Chiesa de - Ben pochi dei nostri 25enni o 30enni, che si nei rispettivi corsi di catechesi per la pre - vono guidare e non essere guidati e l’unità sposano, si lasciano, divorziano, convivono, parazione alla Comunione (Vangelo) e alla dei Cristiani si realizza intorno alla Parola abortiscono, hanno la percezione che la Cresima (Atti degli Apostoli). di Dio e ai Pastori del suo gregge. Oggi tro - fede cristiana abbia qualcosa a che vedere Lettura della storia alla luce della parola viamo invece difficoltà a far questo, c’è da con la loro fame e sete di vita, disorientati nel di Dio. chiedersi se stiamo vivendo il Cristiane - deserto. La fede cristiana è ai loro occhi i riti Introduzione alla preghiera : Lettura orante simo o il “Marianesimo”, e sebbene le che facciamo, la prassi che teniamo , la di - ascolto e preghiera forme devozionali in genere, buone e vir - stanza dalle problematiche della vita, per cui Rimettere al centro la parola di dio nella tuose che siano, rivolte alla Madonna e ai il dramma non è che loro rifiutano la solu - Formazione adulti: Lectio Divina. Santi , possano apparire immediatamente zione cristiana per affrontare e risolvere i pro - La parola di Dio nella catechesi ai malati. gratificanti, rischiano di deviarci dalla cen - blemi della vita ma pensano che il Formazione giovanile più coinvolgente per - tralità Trinitaria e Cristologica. Nel testo cristianesimo non abbia alcuna soluzione che scarsa è la loro adesione alle iniziative “L’imitazione di Cristo” (libro 4° - cap. 11 – per tali problemi, quindi si allontanano dalla diocesane. paragrafo 2) si legge: ”… di due cose rico - Chiesa! Loro vedono in noi una Chiesa devi - Raccogliere le esperienze delle associa - nosco di avere bisogno, cioè di alimento e talizzata, non sanno che nel suo cuore c’è lo zioni dei gruppi dei movimenti.

3 PaTRONO FesTa Di saN FRaNcescO

a comunità parrocchiale di Marina panama e sigaro, poco avvezzo, anzi com - più solo, ora i suoi compagni di sempre… di Cerveteri ha festeggiato con pletamente contrario e sarcasticamente sono con lui. gioia la solennità del suo Santo polemico, nei confronti delle scelte di Fran - Tutte lo spettacolo è stato musicalmente “PatrSono: San Francesco d’Assisi. cesco, che ispirato dal Vangelo mette in animato dai numerosi intermezzi musicali Sono passati ottocento anni e mi com - scena i suoi dubbi, le sue speranze, fino ed effetti speciali magistralmente eseguiti muove sempre che qualcuno si interessi alla capitolazione, alla svolta che lo porta dal vivo dal coro e dalla band diretti da Ile - ancora di me…” ad abbandonare la sua vecchia vita, di nia. E’ con questa frase che Francesco (San fronte al vescovo (Matteo) e al papà Ber - Si è dato anche risalto alla figura femminile Francesco, simpaticamente impersonato nardone (simpaticamente messo in scena del francescanesimo: Chiara (Irene) e alle dal giovane parrocchiano Massimiliano) da Tonino con una “lieve” inflessione par - sua singolare famiglia. Anche lei ammaliata inizia lo spettacolo… che è andato in scena tenopea…) per una nuova vita… alla sequela dalla figura di Francesco deciderà di imitarlo, sabato 5 ottobre, organizzato dai gruppi di Cristo improntata sulla carità per i poveri dando vita a quella che sarà poi la storia parrocchiali in occasione dei festeggiamenti e l’amore per il creato. femminile del nuovo ordine: le clarisse. in onore di San Francesco. Il susseguirsi delle diverse scene rievocano Il pettegolo “guastafeste”e impertinente, E’doveroso fare subito a tutti i partecipanti i punti salienti della conversione e della che incarna il pensare del mondo di allora le più sentite congratulazioni, perché per vita del Santo: e di oggi, non manca mai di farsi sentire, com’è stato ideato e provato lo spettacolo la guerra tra Perugia e Assisi (simpaticissimi rinfacciando al santo di soffrire di manie di doveva svolgersi all’esterno, sperando che i bambini che si sono dati battaglia), la pri - protagonismo, di aver fatto prima la vita il tempo ci assistesse, ma così non è stato gionia di Francesco (arrestato simpatica - facile con i soldi del “papy” e ora di cercare e quindi il tutto è stato trasferito all’interno mente da Sabatino nelle vesti di poliziotto) il consenso della folla con gesti eclatanti. della chiesa San Francesco d’Assisi. dove viene a conoscenza e legge il vangelo Ma sarà il pettegolo a regalare al pubblico La rappresentazione così è stato messa tradotto in volgare… La voce di Dio (Fran - un finale inaspettato… in scena senza nemmeno una prova al - cesco Basile)che dal crocifisso di San Da - Sarà lui stesso, spogliandosi simbolicamente l’interno! miano lo invita a riparare la sua casa che dei suoi orpelli, simbolo di una vita frivola, Anche l’attore più navigato di fronte a tale cade in rovina; i dialoghi di Francesco con a riconoscere in quel Francesco qualcosa imprevisto si sarebbe almeno preoccupato: gli uccellini (rappresentati dai bambini più di diverso, di nuovo, che lo porterà a cam - invece tutti i partecipanti hanno affrontato piccoli) dove ricorda la bellezza del ricono - biare vita, e far nascere in lui ildesiderio di la cosa con serenità e gioia, senza lasciarsi scere i doni della provvidenza. Il cambia - Una nuova Vita. L’atmosfera è stata quella prendere dal panico, dando prova di serietà, mento radicale e le meditazioni di Francesco, dei bei momenti di partecipazione e di di - anche forse aiutati da un pizzico di inco - destano curiosità e scetticismo tra i suoi vertimento, ma anche un’occasione per ri - scienza, tipica della giovane età, che non paesani, ma non tra i suoi amici che osser - flettere. guarda troppo alle conseguenze e rende vandolo attentamente notano in lui qualcosa È doveroso un plauso e un ringraziamento spesso tutto più semplice… di diverso… Capiscono che la sua non è oltre a chi è venuto a godersi lo spettacolo Lo spettacolo è stato pensato, con l’aiuto una scelta frutto di un capriccio di gioventù, anche a tutti coloro che lo hanno reso pos - di tutti, in maniera originale, presentandoci ma comprendono che in fondo la sua è sibile: Don Domenico, registi, attori, costu - un Francesco come non siamo abituati a una gioia e una felicità vera. Rimangono miste, scenografi, aiuto luci, microfoni, ecc… vederlo, simpaticamente fuori dagli schemi ammirati e affascinati a tal punto che deci - proprio a tutti. e dal tempo… dono di seguirlo, e così Francesco non è Giovanni Federici Non sono, infatti, mancati effetti speciali e “gag” sim - patiche che hanno strap - pato, a chi ha assistito alla rappresentazione non pochi sorrisi… Lo spettacolo è incentrato sullo scambio di battute tra San Francesco e il “Pet - tegolo” (Paolo) un perso - naggio dei nostri giorni un po’ “dandy”, con tanto di

4 GRaNDe sUccessO PeR La 2 a eDiziONe DeLLa MaRaTONa sPORT Di saN FRaNcescO Di assisi DeL 6 OTTObRe

on questo breve articolo vorrei innan - rato alla buona riuscita dell’evento, sicura - dente della Consulta per lo Sport del Co - zitutto porgere pubblicamente un GRA - mente ha permesso di raggiungere questo mune di Cerveteri, la Sig. ra L. Ricci, che ZIE, a nome mio personale, di tutto il risultato che ritengo molto interessante e pur assente perché impegnata in altro Comitato Feste della Parrocchia di San che porta a esternare considerazioni posi - evento sportivo a livello nazionale, è stata Francesco di Assisi di -Cerveteri tive come quella di constatare la presenza sempre vicino alla ns. manifestazione at - (Rm), nonché del ns. parroco Don Domenico nel ns. territorio, di realtà agonistiche e ama - traverso un contatto telefonico diretto. Giannandrea, a tutti i partecipanti e le loro toriali, che di fatto diventano visibili solo in Un grandissimo grazie ancora alle Società Società di appartenenza, per aver aderito certi momenti, che lo sport “pulito” come sa - Sportive che hanno partecipato attra - così numerosi alla 2^ Edizione della Mara - crificio, passione e piacere è ancora pre - verso propri atleti all’evento a cui invio, tona di San Francesco di Assisi. sente fra ragazzi, adulti e amatori, che lo tramite questo articolo, un augurio affin - Quest’anno è stato raggiunto il numero sport praticato a questo livello sicuramente ché possano raggiungere sempre più in - di 66 partecipanti, distribuiti fra le quattro diventa veicolo di messaggi di pace, di gioia teressanti soddisfazioni sportive e sociali. categorie previste, maschile 6 Km, ma - e di fratellanza oltre che essere “social - Per ultimo, sicuramente non per impor - schile 3 Km, Femminile 6 Km e Femmi - mente utile”. Continuate ad esserci ! tanza ma per concludere, si ringraziano nile 3 Km, rappresentando di fatti un Indubbiamente avremmo potuto far me - singolarmente tutti gli Sponsor (cantina incremento di oltre il 50% rispetto al nu - glio, ma su questo non poniamo limiti, mi - cento corvi, Soc. Promidea, mero dei partecipanti, 40, alla scorsa 1^ glioreremo per la prossima edizione 2014. Viaggi, Particolari Pelletteria, macelle - Edizione del 2012. Un ringraziamento va ai rappresentanti ria Ferri, Stazione di Servizio cuomo, Particolarmente entusiasmante è stato il Comunali: consigliere D. Campolongo e il Punto Vendita “tHUn”- , Lobbis vedere sulla linea di partenza è anche al Pres. della Multiservizi A. Gazzella, pre - Abbigliamento-Ladispoli, Alimentari Ilari traguardo (!!) della gara Femminile, quella senti durante la premiazione a cui ho Francesco, Alimentari Ilari Simona, Piz - dei 3 Km per capirci, gente con cui si con - chiesto di estendere i ringraziamenti al zeria dino’S Pizza, “claudia” bigiotteria dividono sia momenti di vita Famigliare Sindaco A. Pascucci. Artigianale) che hanno, con il loro sem - che di vita Comunitaria, è stato bello ve - Si ringraziano tutti i rappresentanti delle pre prezioso contributo, reso il momento dere Francesca, Valentina, Rita, Giulia, Forze dell’Ordine e non, Carabinieri di più alto dell’evento una “ricca premia - Tella, Sandra, Anna, Concetta, Ellida e Campo di Mare, i Vigili Urbani del zione”, vorremmo poter contare ancora Gianna tagliare il traguardo con un sorriso di Cerveteri, la Protezione Civile di Cerve - su di loro anche per la prossima edizione stampato sul viso e soddisfatte di aver - teri e l’Ass. Assovoce per il presidio me - dell’evento. cela fatta, anche se con il fiatone! dico garantito, che hanno con la loro Grazie ancora a tutti. L’impegno di tutto il Comitato Feste Patro - attenta presenza, reso sicuro l’evento. nali e di tutte le persone che hanno collabo - Un grande plauso va inoltre alla Presi - V. Bellomo

5 viaGGiaRe PeR visiTaRe POsTi eD aPRiRsi aLLa viTa viaGGiaRe DOve: La GaRFaGNaNa di Lara eludini

1. Il ponte del Diavolo sul fiume 1. Serchio di Lucca. 3. 2. La Grotta del Vento, nel Parco Naturale delle Alpi Apuane. 3. Il Duomo di Castelnuovo di Gar - fagnana.

doVE AndArE: La Garfagnana è una regione della provincia di Lucca compresa tra le Alpi Apuane e l'ap - 2. pennino Tosco-emiliano interamente attra - versata dal fiume Serchio e dai suoi molti nella quale colpiscono sicuramente l’atten - il visitatore al Duomo che custodisce pre - affluenti ed è ricchissima di boschi. Ammi - zione del visitatore le numerose ville in stile gevoli opere, quali, in particolare, la Pala nistrativamente divisa in 16 piccoli comuni liberty risalenti ai primi del ’900, testimonianza di S. Giuseppe) e il “Cristo Nero” (crocifisso ha come centro principale Castelnuovo di delle grandi ricchezze accumulate nel corso ligneo risalente al XV° sec.). Garfagnana, situato nel fondovalle. degli anni da molti barghigiani emigrati al - Da visitare sono anche 2 suggestive strut - l’estero. Inerpicandosi per le strette vie la - ture difensive della Garfagnana: la Fortezza comE AndArE: in macchina stricate di pietra, si arriva alla parte alta di delle Verrucole situata su un crinale roccioso Barga sulla quale troneggia il marmoreo nei pressi del paese di San Romano di coSA VEdErE: Duomo di origine romanica. Da qui è possibile Garfagnana e la Fortezza di Moltalfonso, Il visitatore che proviene dalla città di Lucca, godere di un panorama magnifico sulle Alpi posta sulla collina che sovrasta Castelnuovo percorre una delle due strade principali di Apuane e, in particolare, sul “Monte Forato”, di Garfagnana. Entrambe le fortezze ospi - accesso alla Garfagnana, la strada statale un vero e proprio arco naturale gigantesco tano oggi numerosi eventi culturali, quali del Brennero o la via Provinciale Lodovica; situato sul crinale che separa la Garfagnana rappresentazioni teatrali, concerti e mee - entrambe seguono il corso del fiume Serchio dal mare della Versilia. tings. in una valle ricca di storia e di leggende. Alle porte di Barga, nel paese di Castelvecchio Una di queste è, ad esempio, quella relativa Pascoli, si trova la villa nella quale visse tra coSA c’è dI PIù: al Ponte detto del Diavolo (Ponte della Mad - il 1895 e il 1912 il poeta Giovanni Pascoli. 20 -21-22 Dicembre a Castelnuovo di Gar - dalena) situato a Borgo a Mozzano: si tratta La casa, oggi visitabile, custodisce ancora fagnana avrà luogo la seconda edizione di di uno degli esempi più belli e antichi di gli arredi originali e le scrivanie sulle quali il Castelnatale, una Fiera Natalizia di artigianato, ponte a schiena d’asino, caratterizzato da 5 poeta lavorava; all’esterno, nel giardino manufatti natalizi ed enogastronomia. arcate asimmetriche, fatto edificare nel XII della villa, si trova la cappella dove Pascoli La manifestazione è nata nel 2012, con secolo dalla Contessa di Canossa. Conti - è sepolto. l’intento di evocare lo spirito del natale. nuando a risalire il fiume Serchio verso la Giunti a Castelnuovo di Garfagnana, ca - Per gli amanti delle passeggiate in mezzo Garfagnana, una visita merita anche Barga, poluogo della omonima area, è possibile alla natura: non perdete l’occasione di piccola cittadina posta sulla sommità di una fare una passeggiata e dedicarsi allo visitare il Parco dell’Orecchiella, un’area di collina con una vista magnifica sulle mon - shopping nel centro storico racchiuso al - circa 5000ettari caratterizzata da boschi di tagne della Garfagnana, entrata già da l’interno di una antica cinta muraria nella castagni, faggi e abeti, abitati da una inte - alcuni anni a far parte dei “Borghi più belli quale spicca la Rocca Ariostesca, possente ressante fauna selvatica. All’interno è possibile d’Italia”, nella lista delle località “bandiera struttura difensiva, nella sua configurazione trovare musei naturalistici, recinti che ospitano arancione” del Touring Club Italiano e delle originaria, che protesse la città dalle fre - vari animali, magnifici giardini, piccoli laghi città “slow”. Barga è caratterizzata da un quenti incursioni della vicina Repubblica nonché sentieri di vari livelli di difficoltà, per centro storico di impianto medievale all’interno di Lucca. La via principale, cuore della immergersi pienamente nel cuore selvaggio delle mura urbane e da una parte “nuova” vita cittadina, attraversa il borgo, portando della riserva.

POesia DaL NOsTRO siMPaTicO cONciTTaDiNO aNacLeTO

al nostro simpatico concittadino Ana - ch’aiuta a sopportà ‘a sofferenza. a ‘na creatura je fai aribatte er core, cleto parole, pensieri, poesie in dialetto sarvi ‘a vita de ‘na pora madre romanesco per esprimere sentimenti, A quelli che dai er sangue, nun te ringrazie - ch’aricomincia a crede nell’amore. eDmozioni e realtà. ranno perché da quale core viene mai ‘o sapranno, Ma a me che faccio er donatore Er donAtorE ma stà sicuro che ‘na vorta ar giorno chi ce pensa? Donà er sangue nun è ‘na professione quelli de te, s’aricorderanno. Pe’ te ce penserà er Signore! è na virtù che ciai nella coscienza, nun fai la carità ma è ‘na missione A ridoni forza e vigore a ‘n vecchio padre, Anacleto Vanzini

6 cOMe caMbia La PROsPeTTiva e La PROFONDiTÀ Di caMPO FOTOGRaFia

utilizzo di una focale piuttosto che sizione. Ma è solo l'effetto delle diverse ot - un'altra non modifica solo l'ingran - tiche. Inoltre, non tutti sanno che la profondità dimento, ma anche la prospettiva di campo (cioè l'ambito di distanze in cui i dLell'im’magine. Nella sequenza qui a destra, soggetti risultano a fuoco) non dipende solo un paesaggio, ferma nella stessa posizione, dall'apertura del diaframma, ma anche dal - viene ripresa con ottiche diverse cercando l'ottica utilizzata. Per esempio un teleobiettivo di mantenere il il campanile sempre della offre una profondità di campo molto ridotta stessa dimensione. Non solo la presenza rispetto a un obiettivo normale e ancora di dello sfondo cambia decisamente, ma sem - più rispetto a un grandangolo. Per questo ideale per i ritratti (soggetto nitido, sfondo bra addirittura che il campanile cambi po - motivo, per esempio, un teleobiettivo è sfuocato), mentre se si vuole avere una buona nitidezza sia del primo piano che dello sfondo è meglio usare un'ottica a focale più corta, come un normale o un grandangolo.

iL MOTO cLUb veTUs eNTRa NeLLa sTORia cURiOsiTÀ DeL MONDiaLe eNDURO

centauri ceretani Damiano Incaini, stesso e con un tempo predefinito, pena in sella ad una KTM 250 4t si è classifi - Ubaldo Mastropietro e il romano Mirco la squalifica. Perciò questa competizione cato 71° (su 125 arrivati) in classe C1. Milani hanno portato il moto club resta sempre la più ambita, la più accla - “Beh la Six Days è il sogno di una vita, mi I“Caere Vetus” nella storia dell’ENDURO mata, definita l’Olimpiade delle moto da sono preparato tanto per affrontarla al Mondiale. Dopo aver vinto svariati titoli fuoristrada. meglio, e per me arrivare alla fine è stata nel territorio Nazionale, il club si classifica In occasione del centenario in realtà 88^ davvero dura, ma ce l’ho fatta. Ringrazio al 28° posto (su 139) al centenario del edizione (tolti gli anni di stop per le guerre la mia famiglia, gli sponsor e tutta la Mondiale Enduro a squadre, la prestigiosa mondiali) la Six Days si è svolta in Ita - squadra del Team Caere Vetus”. Damiano ISdE (INTERNATIONAL SIX DAYS ENDURO), lia,1.240 km di fuoristrada percorsi più la Incaini, anche lui pilota di Cerveteri, il più la gara motociclistica per eccellenza) che super finale di motocross svoltasi al cros - giovane ma il più esperto nell’Enduro, 14 si è svolta in Italia, precisamente a Olbia sodromo di Tempio Pausania, 36 nazioni anni ininterrotti di pratica sportiva, nume - in Sardegna, dal 30 settembre al 5 otto - partecipanti, 640 piloti iscritti, divisi in rosi titoli, come le partecipazioni a gare bre. squadre: Nazionali, Under, Woman, Club; internazionali, ha corso in sella a una La ISdE risale al 1913, nacque in Inghil - solo 480 sono arrivati al traguardo di KTM 350 4t, si è classificato 28° (su 129 terra, da un gruppo di centauri appassio - Tempio. arrivati) in classe C2. “La Six Days è il nati, con il semplice scopo di testare la Il Team Caere Vetus ha partecipato come sogno di ogni pilota di Enduro, conclu - resistenza fisica dei piloti e meccanica Club indipendente schierando tre piloti la - derla è sempre stato l’obbiettivo da rag - delle moto; da allora i piloti più forti del ziali tra i più titolati, prima di loro nessuna giungere; è la gara dove può succedere di mondo, rappresentando il proprio Paese, squadra laziale aveva mai partecipato a tutto, infatti, il quarto giorno un urto su si sfidano per vincere l’importante Vaso questa competizione. una pietra mi ha rotto il freno posteriore (premio che si tramanda di anno in anno). Mirco Milani, Campione Italiano di Moto - ma ho continuato ugualmente la corsa, Certo le cose da allora sono cambiate, cross di terza generazione: la sua famiglia solo a fine giornata sono riuscito a ripa - ma la particolarità di questa gara è che il ha fatto la storia del motocross in Italia, rarlo, e questo mi è costato un minuto di pilota deve fare tutto da solo, cioè per in KTM 350 4t si è classificato 42° (su penalità. Nonostante tutto sono riuscito tutti i sei giorni di gara i suoi compiti sono: 129 arrivati) in classe C2: “Finire questa ad arrivare in fondo, e alla fine del sesto i rifornimenti di carburante, la sostitu - gara mi ha fatto sentire onorato, è una giorno finita la prova di motocross sono zione di pneumatici, olio, pastiglie, freni gara importante e molto dura, perché scoppiato a piangere di gioia… Devo dire ed eventuali guasti, contando solo su se sono sempre stato affascinato dal mondo grazie alla mia città, Cerveteri, che ha dei dell’Enduro, in particolar modo bellissimi territori per allenarmi, ma so - da questa che è davvero impe - prattutto dedico questa partecipazione gnativa, ho finito con un po’ di alla mia famiglia che mi sostiene e mi in - escoriazioni e 3 punti di sutura coraggia. L’ENDURO è uno sport duro e sul mignolo della mano sinistra, faticoso, che tira fuori la grinta e la voglia ma ne è valsa la pena, questa di superare ogni ostacolo, un po’ come la impresa andrà ad arricchire la vita di tutti i giorni, non è importante storia della mia famiglia”. quello che fai: importante è dare sempre Ubaldo Mastropietro, pilota ce - il massimo…” retano, conduttore di grande A Olbia il trofeo Mondiale è stato vinto esperienza, è un po’ la colonna dalla Francia, secondi gli Stati Uniti e portante del team Caere Vetus, terza l’Italia. nonchè ideatore e organizza - tore dell’impresa; ha partecipato Valentina Fulgenzi 7 avvisi bacheca domEnIcA 24 noVEmbrE 2013 ore 17.00 I PAPI roncALLI E WojtyLA SAntI Rassegna canora 11° Raduno Cori e Corali Presto Papa Francesco proclamerà Parrocchia Santissima Trinità ore 18.30 “santi” i papi Giovanni XXIII (1958- Cerveteri, via Fontana Morella 56 Prove di canto per la Santa Messa 1963) e Giovanni PaoloII (1978-2005), che erano “beati”, rispettivamente dal ore 16.00 ore 19.00 200 e dal 2011. Accoglienza Santa Messa presieduta dal Vescovo S.E. Probabilmente la “canonizzazione”, cioè Monsignor Gino Reali la proclamazione a santi, si avrà entro ore 16.15 (animata dai Cori) la fine dell’anno ha lasciato intendere il "La Parola cantata" - insegnamento del Ve - portavoce Lombardi - e forse arriverà a scovo S.E. Monsignor Gino Reali della Dio - ore 20.00 conclusione dell’Anno della fede che è cesi di Porto e Santa Rufina Rinfresco prevista il 24 novembre.

IncontrI dI LEctIo dIVInA oGnI GIoVEdì orArIo: 21.00 - 22.30

Gli incontri di Lectio Divina si svolgono nell’Oratorio “San Do-menico Savio”, la partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Don Domenico in questi anni ci ha aiutato a leggere, pregare e a poter vivere la Pa - rola di Dio. La Chiesa si fonda sulla Parola di Dio, nasce e vive in essa. Il processo messo in atto della Lectio Di - vina è l’umanissimo itinerario che dal - l’ascolto conduce alla vera conoscenza e da qui all’amore. La lettura personale e in comune della Scrittura come parola di Dio (“lectio di - vina”) è uno dei mezzi più efficaci per ogni fedele per disporsi a cogliere i frutti dell'a-scolto della Parola nella liturgia e prolungarne gli effetti. Con la guida dello Spirito Santo, nel - l’esperienza di meditazione e si-lenzio, di contemplazione e condivi-sione, la Parola diventa sorgente di grazia, dialogo orante, appello alla conversione, proposta profe - tica e o-rizzonte di speranza.

PeR iNviaRe MaTeRiaLe RiGUaRDaNTe iL GiONaLiNO “cResceRe iNsieMe” - e-mail redazione: [email protected]

Gli Uffici della segreteria sono aperti: Telefono: 06.9902670 - Fax 06.9902672 ORARIO INVERNALE (ottobre/maggio) - la mattina dal Lunedì al Sabato dalle ore 9.30 alle 12.30 e-mail segreteria: [email protected] - il pomeriggio dal Lunedì al Venerdì dalle ore 15.30 alle 18.30. e-mail sito: [email protected] ORARIO ESTIVO (giugno/settembre ) - Mattina dal Lunedì al Sabato dalle ore 10.00 alle 12.00 sito: www.parrocchiamarinadicerveteri.it - Pomeriggio dal Lunedì al Venerdì dalle ore 17.00 alle 19.00. www.diocesiportosantarufina.it

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