PROVINCIA DI

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2021/2023

DUP - Documento Unico di Programmazione 2021-2023 1 La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione - che si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie, tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, e che richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni ente - si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente.

Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità.

Sulla base di queste premesse, la nuova formulazione dell’art. 170 del TUEL, introdotta dal D. Lgs. n.126/2014 e del principio contabile applicato della programmazione, Allegato n. 4/1 del D. Lgs. n.118/2011 e ss.mm., modificano il precedente sistema di documenti di bilancio ed introducono due elementi rilevanti ai fini della presente analisi: a) l’unificazione a livello di pubblica amministrazione dei vari documenti costituenti la programmazione ed il bilancio; b) la previsione di un unico documento di programmazione strategica per il quale, pur non prevedendo uno schema obbligatorio, si individua il contenuto minimo obbligatorio con cui presentare le linee strategiche ed operative dell’attività di governo di ogni amministrazione pubblica.

Il nuovo sistema dei documenti di bilancio si compone come segue: ° il Documento unico di programmazione (DUP); ° lo schema di bilancio che, riferendosi ad un arco della programmazione almeno triennale, comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi ed è redatto secondo gli schemi previsti dall’allegato 9 al D. Lgs. n.118/2011, comprensivo dei relativi riepiloghi ed allegati indicati dall’art. 11 del medesimo decreto legislativo; ° la nota integrativa al bilancio finanziario di previsione.

Il DUP rappresenta, quindi, lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e, nell’intenzione del legislatore, consente di fronteggiare in modo permanente , sistemico ed unitario le discontinuità ambientali e organizzative. In quest’ottica esso costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione .

Nell’Allegato n. 4/1 al D. Lgs 118/2011, punto 8, Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, si dispone che entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento Unico di Programmazione (DUP). Se alla data del 31 luglio risulta insediata una nuova amministrazione, e i termini fissati dallo Statuto comportano la presentazione delle linee programmatiche di mandato oltre il termine previsto per la presentazione del DUP, il DUP e le linee

2 programmatiche di mandato sono presentate al Consiglio contestualmente, in ogni caso non successivamente al bilancio di previsione riguardante gli esercizi cui il DUP si riferisce.

Nelle previsioni normative il documento si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

La Sezione Strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione Europea. In particolare, individua - in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica - le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali, nonché gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.

La Sezione Operativa (SeO) ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS. In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. Il suo contenuto, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente.

3 LA SEZIONE STRATEGICA (SeS)

Questa sezione si propone di definire il quadro strategico di riferimento all’interno del quale si inserisce l’azione di governo della nostra amministrazione.

Questa attività deve essere necessariamente svolta prendendo in considerazione: a) lo scenario nazionale ed internazionale per i riflessi che esso ha, in particolare con la legge di bilancio sul comparto degli enti locali e quindi anche sul nostro ente; b) lo scenario regionale al fine di analizzare i riflessi della programmazione regionale sul nostro ente; c) lo scenario locale, inteso come analisi del contesto socio-economico e di quello finanziario dell’ente, in cui si inserisce la nostra azione.

Partendo da queste premesse, la seguente parte del documento espone le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che hanno un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione, sempre riferiti al periodo di mandato.

1.1 OBIE TT IVI INDIVIDUA TI DAL GOVERNO NA ZIONA LE

Le disposizioni che influenzano la gestione contabile e, con essa, l’intero processo di programmazione della Provincia sono in particolare contenuti nella legge di Bilancio e nelle regole di bilancio per le amministrazioni locali.

La legge di bilancio per l’anno 2021 è stata approvata con legge n. 178 del 30-12-2020. Gli interventi considerati, di particolare interesse dalla Unione Province d’Italia (UPI) sono: si incrementa di 100 milioni di euro per il 2021 e 50 milioni per il 2022 il fondo per il sostegno ai comuni in deficit strutturale per cause imputabili alle condizioni socio economiche dei territori (commi 775-777); si definiscono nuove modalità di finanziamento delle province e delle città metropolitane delle regioni a statuto ordinario a decorrere dal 2022. In particolare, si prevede l’istituzione di due fondi unici nei quali fare confluire i contributi e i fondi di parte corrente dei suddetti enti, da ripartire tenendo progressivamente conto della differenza tra i fabbisogni standard e le capacità fiscali, con finalità di perequazione delle risorse (commi 783-785).

Vengono introdotte una serie di disposizioni in materia contabile per gli enti territoriali : si estende all’esercizio finanziario 2021 la facoltà per gli enti territoriali di utilizzare la quota libera di avanzo di amministrazione per il finanziamento di spese correnti connesse con l’emergenza epidemiologica, in deroga alle disposizioni vigenti;

4 si proroga al 2021 la norma che autorizza gli enti locali ad utilizzare i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni in materia edilizia per il finanziamento delle spese correnti connesse all’emergenza COVID-19; si proroga al 2021 la norma che consente alle Regioni e alle Province autonome di procedere alle variazioni del bilancio di previsione con atto dell’organo esecutivo in via di urgenza, salva successiva ratifica con legge, a pena di decadenza, da parte dell’organo consiliare; si consente ai consigli regionali di approvare la legge di assestamento, nelle more della conclusione del giudizio di parifica del rendiconto da parte della Corte dei conti, anche sulla base delle risultanze del rendiconto approvato dalla Giunta; si istituisce un tavolo tecnico, con rappresentanti della Ragioneria generale e delle Regioni e Province autonome, per valutare l’utilizzo delle quote accantonate e vincolate del risultato di amministrazione degli enti in disavanzo in considerazione del protrarsi dell’emergenza COVID-19 (commi 786-789); si dispone l’Incremento del fondo di solidarietà comunale per il miglioramento dei servizi in campo sociale e il potenziamento degli asili nido (commi 791-794); si incrementano di 1 miliardo le risorse stanziate per investimenti delle regioni ordinarie , ampliandone contemporaneamente gli ambiti di utilizzo. Si prevede, poi, che le risorse per l’edilizia scolastica possano essere possono essere utilizzate anche per interventi di messa in sicurezza, nuova costruzione e cablaggio interno degli edifici stessi (commi 809-814); si incrementa di 500 milioni di euro la dotazione del fondo per l’esercizio delle funzioni degli enti locali , istituito dal D.L. n. 34/2020 per assicurare a comuni, province e città metropolitane le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni fondamentali, in relazione alla perdita di entrate locali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, di cui 450 milioni in favore dei comuni e 50 milioni in favore delle città metropolitane e delle province. Il riparto delle risorse integrative del fondo sarà effettuato in due fasi, attraverso decreti del Ministro dell’interno, da adottare il primo entro il 28 febbraio 2021 ed il secondo entro il 30 giugno 2021 (commi 822- 823 e 827-831); si istituisce un Fondo nello stato di previsione del Ministero dell’interno a favore dei piccoli comuni con meno di 500 abitanti, con una dotazione di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. Il Fondo è destinato a supplire ai minori trasferimenti del Fondo di solidarietà comunale per i comuni che hanno percepito, nell’anno precedente, una minore quota dei medesimi trasferimenti di oltre il 15 per cento rispetto alla media della fascia di appartenenza dei restanti comuni della provincia (comma 832); si prevede che le somme ricevute in caso di estinzione anticipata di uno strumento finanziario derivato possono essere destinate al ripiano del disavanzo 2020 e 2021 correlato all’emergenza COVID-19;

si rifinanzia per 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023 il Fondo di sostegno ai comuni marginali , destinandolo al finanziamento di interventi a supporto della coesione sociale e dello sviluppo economico nelle aree del Paese maggiormente colpite dal fenomeno dello spopolamento e con limitata offerta di servizi alle persone e alle attività economiche. Viene incrementata la dotazione del fondo di solidarietà comunale . Le risorse aggiuntive sono destinate a finanziare lo sviluppo dei servizi sociali comunali svolti in forma singola o associata dai comuni delle regioni a statuto ordinario e a incrementare il numero di posti disponibili negli asili nido dei comuni delle regioni a statuto ordinario e delle regioni Sicilia e Sardegna, con particolare attenzione ai comuni nei quali i predetti servizi denotano maggiori carenze (commi 791-794).

5 Viene potenziato il sistema dei servizi sociali comunali svolti in maniera singola o associata e, contestualmente, rafforza i servizi territoriali di cui all’art. 7, comma 1, del D.Lgs n. 147 del 2017 (segretariato sociale; servizio sociale professionale; tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione; sostegno socioeducativo domiciliare o territoriale; assistenza domiciliare socio-assistenziale e servizi di prossimità; sostegno alla genitorialità e servizio di mediazione familiare; mediazione culturale; servizio di pronto intervento sociale) nell’ottica del raggiungimento, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente, di fissare un livello essenziale delle prestazioni e dei servizi sociali (commi 797-804). In materia di edilizia scolastica : si dispone che le risorse di cui all’art. 1, co. 63, della L. 160/2019 (L. di bilancio 2020), destinate al finanziamento degli interventi di manutenzione straordinaria e incremento dell’efficienza energetica delle scuole di province e città metropolitane, nonché delle scuole degli enti di decentramento regionale, possono essere destinate anche ad interventi di messa in sicurezza, nuova costruzione e cablaggio interno degli edifici scolastici (comma 810); si incrementano di € 1 mln per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, le risorse destinate ad interventi urgenti finanziati a valere sul Fondo unico per l’edilizia scolastica . Inoltre, si proroga (dal 31 dicembre 2020) al 31 dicembre 2021 la possibilità per i sindaci e i presidenti delle province e delle città metropolitane di operare con i poteri dei commissari straordinari, previsti per interventi infrastrutturali ritenuti prioritari, e si introducono ulteriori deroghe riguardanti le procedure di approvazione del programma acquisti e lavori e dei progetti relativi ai lavori (artt. 21 e 27 del Codice dei contratti pubblici) (commi 811 e 812); si istituisce nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un Fondo con una dotazione di € 150 mln per il 2021, al fine di consentire l’erogazione dei servizi di trasporto scolastico nei comuni in conformità alle misure di contenimento della diffusione del COVID-19 (comma 790); nello stesso stato di previsione si istituisce un ulteriore fondo finalizzato a consentire l’erogazione di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale, destinato anche a studenti (comma 816). Con riferimento alle politiche in materia ambientale , si segnalano le disposizioni volte a incrementare le risorse per finalità di tutela ambientale, e in particolare: incrementare di 6 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021 le risorse destinate al contributo dello Stato a favore dei parchi nazionali , al fine di potenziarne la gestione e il funzionamento (comma 736). Prevista l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente, del Fondo per la promozione dell’uso consapevole della risorsa idrica , destinato all’effettuazione di campagne informative per gli utenti del servizio idrico integrato, con una dotazione di 500.000 euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022 (comma 752).

Istituita in via sperimentale nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare il Fondo per la promozione della tariffazione puntuale, con dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, al fine di incentivare l’adozione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche (commi 767-769). Prevista la modifica della disciplina dei contributi alle regioni ordinarie (recata dai commi 134- 138 della legge di bilancio 2019), al fine precipuo di incrementare di 1 miliardo le risorse per la messa in sicurezza del territorio e di ampliare le finalità di utilizzo (commi 809-810). Diverse misure riguardano, infine, il sostegno ai territori colpiti da eventi sismici e calamitosi . In particolare si segnalano le seguenti misure: si prevede il finanziamento di 100 milioni di euro con delibera del CIPE, a favore di uno specifico Contratto Istituzionale di Sviluppo (a valere per il 2021, sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2021-

6 2027) nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 (commi 191-193); si prevede che l’importo di 40 milioni di euro (quota parte della somma di 80 milioni di euro versata dalla Camera dei deputati e affluita al bilancio dello Stato in data 6 novembre 2020) è destinato, nell’esercizio 2020, al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate, di cui all’art. 4 del D.L. n. 189/2016, per essere trasferito alla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione dei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 201 (comma 413); si autorizza una spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2021 nei territori colpiti dagli eventi alluvionali avvenuti nel 2019 e nel 2020, per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza ai sensi dell’art. 24, comma 1 del Codice della protezione civile, al fine di provvedere agli interventi urgenti, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo e alla ricognizione dei fabbisogni per la ricostruzione pubblica e privata (comma 700); al fine dell’accelerazione e dell’attuazione degli investimenti sul dissesto idrogeologico (ivi inclusi quelli finanziabili tra le linee di azione sulla tutela del territorio nell’ambito del Piano Nazionale per la ricostruzione e la resilienza), si consente il ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato, ivi incluse altre forme di lavoro flessibile, con durata non superiore al 31 dicembre 2021 e in deroga a quanto previsto dalla normativa vigente (commi 701-704); al fine di far fronte ai danni causati dalle alluvioni del 28 novembre 2020 nel territorio della regione Sardegna, si prevede la concessione di contributi, nel limite complessivo di 5 milioni di euro per l’anno 2021, in favore dei soggetti pubblici e privati e delle attività economiche e produttive danneggiati (commi 781-782); si proroga fino al 31 dicembre 2021 la sospensione del pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti nei territori colpiti da eventi sismici e alluvionali (comma 946); si interviene sulla stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato in servizio presso gli Uffici speciali per la ricostruzione e presso gli enti locali dei crateri dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2009, 2012, e 2016 (comma 953).

In materia di cultura: si incrementa di € 1 mln per il 2021 il Fondo per il funzionamento dei piccoli musei ai fini della digitalizzazione del patrimonio, della progettazione di podcast e di percorsi espositivi funzionali alla fruizione, nonché della predisposizione di programmi di didattica e-learning (comma 578); si istituisce nello stato di previsione del MIBACT il Fondo per il sostegno al settore dei festival, cori, bande e musica jazz , con una dotazione di € 3 mln per il 2021.Gli aiuti sono concessi nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato. I termini, le modalità e la procedura per il riparto delle risorse del Fondo e per l’individuazione dei soggetti e dei relativi progetti ammessi al finanziamento sono definiti da un apposito bando emanato dal MIBACT (commi 114-116);

Rispetto all'assetto delineato dai provvedimenti attuativi della legge delega sul federalismo fiscale, le ingenti misure di riduzione della spesa, imposte alle province e alle città metropolitane per assicurare il concorso di tali enti al risanamento dei conti pubblici, nonché la riforma effettuata con la legge 56/2014, che ha ridefinito le funzioni e il ruolo delle province, hanno profondamente inciso sugli assetti finanziari di tali enti. A seguito delle difficoltà economico-finanziarie del comparto, nel corso degli ultimi anni sono state attivate diverse misure di sostegno finanziario, volte al conferimento delle risorse necessarie per l'esercizio delle funzioni fondamentali di province e città metropolitane nonché al sostegno degli investimenti. La conferma dell'ente provincia a seguito degli esiti del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 ha ulteriormente fatto emergere la necessità di interventi di razionalizzazione degli assetti istituzionali e finanziari degli enti in questione.

La normativa attuativa della delega recata dalla legge n. 42 del 2009 è intervenuta sulla fiscalità provinciale con gli articoli da 16 a 21 del D. Lgs. n. 68 del 2011, determinando, la soppressione dei

7 trasferimenti erariali e regionali e la loro sostituzione - ai fini del finanziamento delle funzioni attribuite alle province - con entrate proprie (tributi propri, compartecipazioni al gettito di tributi erariali e gettito, o quote di gettito, di tributi erariali ecc.) e con risorse di carattere perequativo. La soppressione dei trasferimenti erariali è stata attuata nel 2012, con il D.P.C.M. 12 aprile 2012, nell'importo di 1.039,9 milioni (secondo le risultanze contenute nel documento approvato in sede di Commissione tecnica paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale nella seduta del 22 febbraio 2012). A seguito di tale soppressione, è stato istituito il Fondo sperimentale di riequilibrio delle province, finalizzato a realizzare in forma progressiva ed equilibrata l'attuazione dell'autonomia di entrata delle province, determinato nel medesimo importo di 1.039,9 milioni di euro (con il D.M. Interno 4 maggio 2012). Il Fondo è alimentato dal gettito della compartecipazione provinciale all'IRPEF, la cui aliquota è determinata in misura tale da compensare la soppressione dei trasferimenti erariali ed il venir meno delle entrate legate all'addizionale provinciale all'accisa sull'energia elettrica, anch'essa soppressa dall'anno 2012. Rispetto alla dotazione teorica del Fondo - di anno in anno confermata nell'importo di 1,1 miliardi di euro - le effettive disponibilità di bilancio del Fondo sperimentale di riequilibrio delle province (iscritto sul cap. 1352/Interno) sono state via via ridotte nel corso degli anni, ad opera di diversi provvedimenti normativi che hanno disposto il taglio dei trasferimenti in favore delle province al fine di garantire il concorso di tali enti al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica. Di fatto, il taglio disposto dal primo decreto-legge di spending review (D.L. n. 95/2012, che a decorrere dal 2015 raggiunge l'importo complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro) ha sostanzialmente azzerato il Fondo sperimentale di riequilibrio, inficiandone, di fatto, la finalità programmatoria e di riequilibrio ad esso assegnata dal legislatore.

I tagli derivanti dalle politiche di spending review hanno, infatti, determinato il fenomeno dei c.d. "trasferimenti negativi", che si concretizzano in un obbligo forzoso di rimborso a carico degli enti locali. Il risultato dell'applicazione di queste norme ha, cioè, progressivamente invertito il flusso dei trasferimenti dallo Stato verso le Province; Per la quasi totalità di Province e Città metropolitane il saldo algebrico si conclude con una posizione debitoria nei confronti Stato che gli enti devono liquidare attraverso versamenti diretti o attraverso prelievi a cura dell'Agenzia delle entrate. La situazione finanziaria delle Provincie risulta ormai insostenibile, così come attestato anche ripetutamente dalla Sezione Autonomie della Corte dei Conti, da ultimo nella deliberazione n.17 /Sez. Aut./2015/FRG, a seguito del considerevole contributo delle Province al risanamento della finanza pubblica, oltre della progressiva riduzione del fondo unico regionale. È certamente anomalo che per la Provincia di Nuoro il contributo di cui alla legge 190/2014 al netto dei contributi risulti superiore al gettito dell’IPT e della RC auto, ciò dimostra un evidente errore nella determinazione di tali valori e crea chiaramente notevoli difficoltà nell’erogazione dei servizi obbligatori oltre all’impossibilità di garantire gli equilibri di bilancio. La partecipazione della provincia di Nuoro al risanamento della finanza pubblica, per il triennio 2021/2023, è la seguente: la sentenza della Corte Costituzionale N. 137 del 9 maggio 2018. pubblicata in G.U. del 27/06/2018 che “dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 16, comma 1, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 (Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo), convertito, con modificazioni, nella legge 21 giugno 2017, n. 96, nella parte in cui non prevede la riassegnazione alle regioni e agli enti locali, subentrati nelle diverse regioni nell’esercizio delle funzioni provinciali non fondamentali, delle risorse acquisite dallo Stato per effetto dell’art. 1, commi 418 e 419, della legge 29 dicembre 2014, n. 190, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)», e connesse alle stesse funzioni non fondamentali, restando riservata al legislatore statale l’individuazione del quantum da trasferire”;

8 Visto che il concorso alla finanza pubblica di cui all’art. 1 comma 714 Legge 190 del 2014 previsto per la Provincia di Nuoro è stimato per l’esercizio 2021 ad euro 8.000.555,03 (dato relativo all’esercizio 2020), in considerazione della Sentenza citata non è stato inserito tra le voci di spesa del bilancio 2021-2023. Non è stato inserito il taglio di cui al D.L. 66/201 art. 47 lettere a, b e c per il fatto che non è più operativo a decorrere dall’esercizio 2019. E’ stato inserito invece il taglio erariale secondo la seguente la seguente tabella: normativa 2021 2022 2023 L. 95/2012 (L.135/2012) Spending 4.650.967,16 4.650.967,16 4.650.967,16

Tale importo si basa su quello applicato alla Provincia di Nuoro nel precedente esercizio pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno, sezione Finanza Locale.

1.1.1.R egole di bilancio per le a mm inistrazioni locali

Le regole che governano la finanza pubblica locale includono il Patto di Stabilità Interno, che individua le modalità attraverso cui anche gli Enti locali concorrono al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica assunti dal Paese in sede Europea. Il Patto di Stabilità Interno (PSI) definisce i vincoli specifici che gli Enti territoriali sono tenuti a rispettare congiuntamente ad obblighi di informazione, comunicazione e certificazione nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sinora il Patto ha posto una regola per il controllo dei saldi finanziari per comuni, province e città metropolitane e un vincolo alla crescita nominale della spesa finale per le regioni. Tali vincoli sono stati progressivamente superati a seguito dell’entrata in vigore, nel 2016, della regola del pareggio di bilancio per gli Enti territoriali e locali introdotta dall’articolo 9 della Legge 24 dicembre 2012, n. 243. La nuova regola contabile dell'equilibrio di bilancio per regioni ed enti locali è stata introdotta dalla legge n. 243 del 2012 che agli articoli da 9 a 12 ha dettato le disposizioni per assicurare l' equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali e il concorso dei medesimi enti alla sostenibilità del debito pubblico, dando così attuazione, con riferimento agli enti territoriali, a quanto previsto dalla legge costituzionale n. 1 del 2012 , che ha introdotto nella Costituzione il principio del pareggio di bilancio. La nuova regola, la cui applicazione è stata prevista a decorrere dal 2016 , viene così a sostituire da tale anno il patto di stabilità interno, che nel corso del tempo aveva portato ad addensamento normativo di regole complesse e frequentemente mutevoli. Il patto di stabilità interno, aveva finora costituito, fin dalla sua introduzione nel 1999, lo strumento mediante cui sono stati stabiliti gli obiettivi ed i vincoli della gestione finanziaria di regioni ed enti locali, ai fini della determinazione della misura del concorso dei medesimi al rispetto degli impegni derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. L'impostazione del patto di stabilità interno è stata incentrata fino al 2014 per le regioni sul principio del contenimento delle spese finali e, per gli enti locali (fino al 2015), sul controllo dei saldi finanziari. Per gli enti locali, il vincolo al miglioramento dei saldi è risultato funzionale all'impegno di riconoscere agli enti territoriali una maggiore autonomia tributaria, responsabilizzandoli nella gestione finanziaria anche in relazione ai vincoli finanziari derivanti dalla partecipazione dell'Italia all'Unione europea.

Il nuovo saldo obiettivo, mediante cui gli enti concorrono agli obiettivi di finanza pubblica, deve essere "non negativo", vale a dire posto – come livello minimo - pari a zero, a differenza del saldo obiettivo del patto, posto sempre su valori positivi (doveva essere cioè un avanzo) in ragione del concorso alla finanza pubblica richiesto annualmente agli enti. Inoltre il fatto che il saldo è richiesto solo in termini di competenza comporta il venir meno del previgente vincolo per cassa ai pagamenti in conto capitale, consentendosi in tal modo agli enti locali che hanno liquidità di poter procedere ai pagamenti passivi di conto capitale, favorendosi così gli investimenti. La disciplina del pareggio di bilancio costituisce per le regioni e gli enti locali la nuova regola contabile - in sostituzione del previgente patto di stabilità interno - mediante cui gli enti territoriali concorrono alla

9 sostenibilità delle finanze pubbliche. Essa, stabilisce che il bilancio è in equilibrio quando presenta un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali. Ciascun ente, ai fini della verifica del rispetto dell'obiettivo di saldo, deve inviare alla Ragioneria generale dello Stato entro il termine del 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento una certificazione dei risultati conseguiti. La Provincia di Nuoro per l’anno 2016 ha stato certificato il mancato conseguimento del vincolo del pareggio di bilancio. Ha invece conseguito nell’anno 2017 un saldo positivo di finanza pubblica, di cui al comma 466 dell’articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017). La certificazione del saldo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali di cui all’articolo 1, comma 466, della legge n. 232 del 2016, per l’anno 2020 deve essere trasmessa entro il termine perentorio del 31 marzo 2021, al Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, utilizzando il sistema web appositamente previsto per il pareggio di bilancio nel sito web , una certificazione, firmata digitalmente, dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dai componenti dell’organo di revisione economico-finanziaria validamente costituito, relativa al saldo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali per l’anno 2020. I dati del monitoraggio del pareggio di bilancio relativo al primo semestre 2019 inviati alla Ragioneria generale dello Stato entro il 31/07/2019 hanno rilevato il rispetto del vincolo di finanza pubblica anche per l’anno 2019 da parte della Provincia di Nuoro. Con le direttive dettate con la circolare MEF n. 3 del 19-02-2019 non si è più tenuti a tale adempimento. La Legge di bilancio, a decorrere dal 2019, semplifica le regole di finanza pubblica per “le regioni a statuto speciale, le province autonome di Trento e di Bolzano, le città metropolitane, le province e i comuni”. Ai citati Enti, in attuazione delle recenti Sentenze della Corte costituzionale, è consentito di conseguire l’equilibrio di bilancio utilizzando il risultato di amministrazione e il Fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 118/2011. Inoltre, la nuova legislazione specifica che gli Enti “de quibus” (a partire dal 2019) concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica garantendo l’equilibrio di bilancio, che si intende conseguito allorché, in sede di rendiconto, sia presente un risultato di competenza dell’esercizio non negativo. Il riscontro di tale risultato è desunto, “in ciascun anno, dal prospetto della verifica degli equilibri allegato al rendiconto della gestione previsto dall’allegato 10 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118” (Cfr. commi 819, 820 e 821 dell’art. 1 della Legge 30 dicembre 2018, n. 145, d’ora in avanti “art. 1”). Sicché, il vincolo di finanza pubblica imposto a detti Enti territoriali diventa funzionale all’equilibrio di bilancio così come è declinato nell’ordinamento contabile “armonizzato”. Pertanto, nella determinazione del nuovo saldo di finanza pubblica entrano in gioco (in pianta stabile) le seguenti poste contabili: 1. le entrate finali per accensione di prestiti (Titolo 6); 2. le spese finali per rimborsi (quota capitale) di prestiti (Titolo 4); 3. l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione; 4. il Fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa; 5. l’applicazione dell’eventuale disavanzo di amministrazione. La legge di bilancio 2021 permette dunque il ricorso all’indebitamento degli Enti Locali (ovviamente fermo restando il rispetto di quanto previsto negli artt. 202 ss. del D.Lgs. n. 267/2000 e nell’art. 10, commi 1 e 2, Legge n. 243/2012) senza più la necessità di trovare, come invece era previsto dalla normativa precedente, “spazi finanziari” per poter spalmare, in termini di vincoli di finanza pubblica, la spesa dell’opera negli anni necessari per la sua realizzazione .

10 1.2 OBIETTIVI INDIVIDUATI DALLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE A seguito dell’approvazione, con Legge Regionale 11/02/2016 n. 2, della riforma degli Enti Locali della Sardegna, la Provincia Regionale dell’Ogliastra (istituita con Legge Regionale 12 luglio 2001, n. 9) è stata quindi abrogata e le sue funzioni, oltre che parte del suo territorio, sono passati alla Provincia di Nuoro, compresa, come da Statuto Regionale, fra le cosiddette quattro province storiche della Sardegna. La circostanza ha determinato diverse ragioni di criticità rispetto alla gestione finanziaria, all’organizzazione dell’Ente ed in definitiva rispetto all’impostazione del lavoro, essendo la nuova Provincia di Nuoro il prodotto di una fusione per incorporazione con la cessata Provincia Ogliastra. Applicando il dettato della predetta L.R. n. 2/2016, il territorio già amministrato dalla Provincia Ogliastra è stato individuato, con la deliberazione dell’Amministratore Straordinario n. 14 del 4/07/2016, quale Zona Territoriale Omogenea, intendendo per essa, sempre ai sensi della legge citata, l’ambito operativo dei servizi provinciali sul territorio della provincia abrogata. In ogni caso nel corso dell’anno, fino al 31/12/2016, la ex Provincia Ogliastra ha operato con uno speciale regime finanziario, una c.d. gestione stralcio (si veda su questo la nota RAS – Ass.to EE.LL. prot. n. 992/GAB del 22/04/2016) che teneva necessariamente conto degli atti in materia di gestione finanziaria e di bilancio adottati, sempre nel corso del 2016, dall’Ente cessato. La gestione stralcio è terminata il 1° gennaio 2017, data nella quale l’Ente ha proceduto all’allineamento di tutto il proprio sistema finanziario, operando per l’omogeneizzazione di tutti i fattori e processi produttivi, percorso già avviato con l’adozione della deliberazione A.S. n. 47/2016. Oltre le predette criticità, vanno illustrati gli ulteriori scenari che si sono definiti e si stanno comunque tuttora definendo, soprattutto a livello regionale, per ciò che riguarda l'Ente Provincia, in particolare il processo in atto di ridefinizione delle funzioni e delle competenze degli enti locali. La mancata approvazione della riforma costituzionale, sancita dal referendum del dicembre 2016, ha mutato le prospettive future dell'Ente Provincia, ma le attività e i servizi sono fortemente condizionati dalle sempre maggiori criticità finanziarie, aggravate dalle sempre più limitate risorse umane. Uno stato di cose che ha determinato e tutt’ora sta determinando gravi difficoltà negli adempimenti, nella sostanziale invarianza di funzioni e servizi (a parte il riassorbimento operato dalla RAS di alcune funzioni a suo tempo delegate all’Ente Provincia, in particolare la riattribuzione alla Regione dei compiti e funzioni dei CSL). Il permanere della situazione di grave squilibrio finanziario, come peraltro certificato dall'organo di revisione, ha condotto l'Ente ad adottare una pesantissima azione di risparmio gestionale, con l’attivazione dell’istituto del prepensionamento e l’autorizzazione a diverse procedure di mobilità/comando del personale presso altre PP.AA.. Ciò ha determinato la riduzione di circa il 50% del personale dipendente. La Giunta della Regione Autonoma della Sardegna , con la deliberazione n. 23/5 del 20 aprile 2016, ai sensi dell’art. 25 della legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2, ha approvato lo schema di assetto delle nuove Province che articola il territorio della Regione nella Città metropolitana di e nelle Province di Sassari, di Nuoro, di e del Sud Sardegna. La Giunta regionale, con la deliberazione n. 23/6 del 20 aprile 2016, ha nominato gli amministratori straordinari delle predette Province per lo svolgimento delle attività strettamente necessarie alla gestione ordinaria e all'erogazione dei servizi fino al 31 dicembre 2016, come previsto dall’art. 24, comma 7, della legge regionale n. 2 del 2016. L'Amministratore Straordinario della Provincia di Nuoro in carica è il Sig. Tidu Costantino nominato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 69/12 del 23/12/2016 della Regione Autonoma della Sardegna. ll sub Commissario della Provincia di Nuoro, in relazione alla istituita zona omogenea dell'Ogliastra in carica è il Dott. Antonio Basilio Mereu, nominato con decreto nr. 2, prot.189 del 26/01/2017 dell' Assessorato degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica della R.A.S. L’art. 1 della legge regionale 11 novembre 2016, n. 29, ha modificato il citato comma 7 dell’art. 24, per effetto del quale gli amministratori straordinari delle Province restano in carica fino all’insediamento dei presidenti delle Province eletti a seguito delle elezioni di secondo grado.

11 La L.R. n. 18 del 23/10/2019 all’art. 1, comma 2 dispone testualmente:

“ 2. Entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, con propria deliberazione, su proposta dell'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica, nomina gli ammi- nistratori straordinari delle Province di Sassari, Nuoro, Oristano e del Sud Sardegna, i quali restano in carica fino all'insediamento degli organi provinciali che devono essere eletti entro il 1° luglio 2020. Agli ammini- stratori straordinari sono attribuiti i poteri previsti dall'ordinamento in capo al Presidente della provincia, alla Giunta e al Consiglio provinciale, ai sensi della legge regionale n. 2 del 2016;”

L'art. 1 comma 3 della L. R. n.13 del 05-05-2020 ha rinviato le elezioni provinciali, previste per il 2020, contestualmente all'indizione delle elezioni comunali, in una data compresa tra il novantesimo e il cento- cinquesimo giorno dalla data prevista per il primo turno delle stesse.

In attesa della “Riforma dell'assetto territoriale della Regione”, che ridisegna l'assetto territoriale definito dall'art. 25 della L.R. 2/16, la deliberazione RAS, n. 01 del 08-01-2021, dispone l'ulteriore rinvio delle elezioni di cui sopra, già stabilite nella data del 30-01-2021, contestualmente all'indizione delle elezioni comunali 2021, entro il centocinquesimo giorno dalla data prevista per il primo turno delle elezioni comu- nali.

Alla data odierna non è stato nominato un nuovo Amministratore Straordinario; Sono eleggibili alla carica di Presidente della Provincia i Sindaci dei Comuni della medesima provincia. Sono eleggibili, invece, alla carica di Consigliere provinciale, i Sindaci e i Consiglieri comunali dei comuni di ciascuna provincia. La politica regionale, attraverso gli interventi finanziari stanziati dalla Legge Finanziaria Regionale, con l’attribuzione delle risorse attraverso il fondo unico, e con auspicabili azioni finalizzate a garantire il conseguimento degli equilibri di bilancio delle Province Sarde, incide in maniera esclusiva sulla formazione del bilancio provinciale, data ormai la totale assenza dei trasferimenti statali e l’esproprio del gettito delle principali imposte provinciali.

1.3 VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DEL TERRITORIO

Dopo aver brevemente analizzato le principali disposizioni normative di maggior impatto sulla gestione degli enti locali, in questo paragrafo intendiamo rivolgere la nostra attenzione sulle principali variabili socio economiche che riguardano il territorio amministrato. A tal fine verranno presentati: - L’analisi del territorio e delle strutture; - L’analisi demografica; - L’analisi socio economica.

1.3.1 Analisi del territorio e delle strutture

La conoscenza del territorio provinciale e delle sue strutture costituisce attività prodromica per la costruzione di qualsiasi strategia. A tal fine nella tabella che segue vengono riportati i principali dati riguardanti il territorio e le sue infrastrutture, presi a base della programmazione.

12 DATI S UL T ERRITORIO NUORO Z. O GLIASTRA TOTALE Superficie complessiva km ² 3931 1706 5638,06 Metri sul livello del mare (media territoriale) 496 406 469,24

Densità abitativa per kmq 35,51 54,96 41.30

Km strade 980 278 1258

STRUTTURE PRESENTI SUL TERRITORIO NUORO Z. OGLIASTRA TOTALE Istituti di Istruzione superiore 12 8 20 Istituti comprensivi 23 10 33

1.3.2 Analisi demografica

L’analisi demografica costituisce certamente uno degli approfondimenti di maggior interesse per un amministratore pubblico: non dobbiamo dimenticare, infatti, che tutta l’attività amministrativa posta in essere dall’ente è diretta a soddisfare le esigenze e gli interessi della propria popolazione da molti vista come “ cliente/utente ” della Provincia.

La conoscenza pertanto dei principali indici costituisce motivo di interesse perché permette di orientare le nostre politiche pubbliche.

ANALISI DEMOGRAFICA

Popolazione residente al 31 dicembre 2019 Totale Popolazione n° 208 550 di cui: maschi n° 102 780 femmine n° 105 770 nuclei familiari n° ° 91.607 convivenze n° 134

CARATTERISTICHE DELL'ENTE ANNO 2019 Totale Nuoro Z.Ogliastra Popolazione 210.531 153.346 57.185 Di cui popolazione straniera 4.028 1.120 5.148

nati vivi 1285 Morti 2306 saldo naturale -1021 iscritti da altri comuni 2563

13 cancellati per altri comuni 3450 saldo migratorio interno -887 iscritti dall'estero 506 cancellati per l'estero 378 saldo migratorio estero 128 saldo migratorio estero stimato 1 saldo migratorio -759 iscritti per altri motivi 97 cancellati per altri motivi 298 saldo per altri motivi -201 saldo migratorio e per altri motivi -960 totale iscritti 3166 totali cancellati 4126 unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 saldo totale (incremento o decremento) -1981 numero di famiglie 91607 popolazione residente in famiglia 207522 numero medio di componenti per famiglia 2,27 numero di convivenze 134 popolazione residente in convivenza 1028

Andamento demografico della popolazione residente in Provincia di Nuoro dal 2001 al 2017. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno. La provincia di Nuoro ha acquisito i territori della provincia dell'Ogliastra nel 2016. La popolazione per gli anni precedenti è stata calcolata considerando i confini attuali.

La tabella in basso riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di ogni anno. Vengono riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno dell'ultimo censimento della popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente.

Anno Data Popolazione Variazione Variazione Numero Media rilevamento residente assoluta percentuale Famiglie componenti per famiglia 2001 31 dicembre 221.012 ---- 2002 31 dicembre 220.707 -305 -0,14% --

14 2003 31 dicembre 220.167 -540 -0,24% 82.438 2,66 2004 31 dicembre 219.624 -543 -0,25% 83.845 2,60 2005 31 dicembre 218.973 -651 -0,30% 84.126 2,59 2006 31 dicembre 218.411 -562 -0,26% 85.085 2,56 2007 31 dicembre 218.250 -161 -0,07% 86.208 2,52 2008 31 dicembre 218.105 -145 -0,07% 88.179 2,46 2009 31 dicembre 217.607 -498 -0,23% 89.387 2,43 2010 31 dicembre 217.250 -357 -0,16% 89.625 2,42 2011 (¹) 8 ottobre 216.767 -483 -0,22% 91.558 2,36 2011 (²) 9 ottobre 215.165 -1.602 -0,74% -- 2011 (³) 31 dicembre 215.097 -2.153 -0,99% 91.068 2,35 2012 31 dicembre 214.300 -797 -0,37% 92.140 2,32 2013 31 dicembre 215.348 +1.048 +0,49% 92.514 2,32 2014 31 dicembre 214.726 -622 -0,29% 92.760 2,31 2015 31 dicembre 213.086 -1.640 -0,76% 93.079 2,28 2016 31 dicembre 211.989 -1.097 -0,51% 93.012 2,27 2017 31 dicembre 210.531 -1.458 -0,69% 91.463 2,29

(¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011. (²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011. (³) la variazione assoluta e percentuale si riferiscono al confronto con i dati del 31 dicembre 2010. La popolazione residente in provincia di Nuoro al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 215.165 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati 216.767 . Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 1.602 unità (-0,74%). Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione. I grafici e le tabelle di questa pagina riportano i dati effettivamente registrati in Anagrafe.

Variazione percentuale della popolazione Le variazioni annuali della popolazione della provincia di Nuoro espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della regione Sardegna e dell'Italia.

15 Flusso migratorio della popolazione Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso la provincia di Nuoro negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe dei comuni della provincia. Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative).

La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2017. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione. Anno Iscritti Cancellati Saldo Saldo 1 gen-31 Migratorio Migratorio dic DA DA per altri PER PER per altri con l'estero totale altri comuni estero motivi altri comuni estero motivi (*) (*)

2002 2.679 252 469 3.208 173 74 +79 -55

2003 2.643 429 230 3.190 156 272 +273 -316

2004 2.478 332 33 3.167 163 42 +169 -529

2005 2.559 393 17 3.279 183 27 +210 -520

2006 2.832 415 25 3.463 175 85 +240 -451

2007 2.847 794 25 3.444 122 53 +672 +47

2008 3.129 718 9 3.663 153 35 +565 +5

2009 2.735 680 25 3.458 170 43 +510 -231

2010 2.658 677 18 3.191 179 47 +498 -64

2011 (¹) 1.947 412 12 2.426 125 37 +287 -217

2011 (²) 801 147 190 919 64 134 +83 +21

2011 (³) 2.748 559 202 3.345 189 171 +370 -196

2012 3.108 599 367 3.950 215 156 +384 -247

2013 2.877 491 2.625 3.567 215 723 +276 +1.488

2014 2.625 377 737 3.315 268 83 +109 +73

2015 2.530 370 79 3.160 356 188 +14 -725

2016 2.554 735 78 3.210 271 78 +464 -192

2017 2.725 687 113 3.288 385 324 +302 -472

(*) sono le iscrizioni/cancellazioni nelle Anagrafi comunali dovute a rettifiche amministrative. (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.

16 Movimento naturale della popolazione Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche saldo naturale . Le due linee del grafico in basso riportano l'andamento delle nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa fra le due linee.

1.3.3 Occupazione ed economia insediata

Ad integrazione dell’analisi demografica vuole essere presentata anche una brevissima analisi del contesto socio economico, riassumibile nei dati che seguono.

Negli ultimi anni con il Piano di rilancio del Nuorese e l’analisi territoriale del Piano strategico del turismo è stato avviato un confronto con le diverse aree del nuorese finalizzato ad individuare soluzioni e metodologie in grado di innescare un percorso di sviluppo sostenibile e duraturo nella provincia. Obiettivo del confronto è individuare le priorità di sviluppo di un territorio pesantemente colpito dalla crisi economica e sociale. Si ritiene, infatti, di fondamentale importanza incrementare il livello di attrattività, anche turistica, della provincia, e più in generale favorire una ripresa degli investimenti e dei consumi che consideri le eccellenze e le vocazioni del territorio come elementi chiave. Dagli incontri sono emerse una serie di criticità, necessità e opportunità dei diversi ambiti, alle quali gli attori in campo hanno fatto corrispondere, nel caso del P.R.N. interventi e proposte coerenti con le idee di sviluppo presenti nel territorio, con una particolare attenzione a tutte le azioni correlate alla sostenibilità ambientale. La principale finalità progetti proposti ed approvati è quella di favorire una ripresa degli investimenti e dei consumi attraverso l’adozione di misure immediate e incisive connesse con la valorizzazione delle eccellenze e alle vocazioni locali. Per rilanciare il territorio si intende puntare su un’economia integrata dove l’industria, l’artigianato, l’agricoltura, la cultura, il turismo e i servizi convivono in modo equilibrato in un ambiente in grado di sostenerne la crescita. I progetti e gli ambiti di intervento sono quindi da intendersi come elementi definienti la visione di sviluppo e di rilancio che il territorio ha. Da un lato si sottolinea la necessità della presenza della scuola con piani formativi coerenti e specifici come elemento di salvaguardia e di presidio del territorio e come base per la creazione di una cultura della conoscenza, il cui “capitale umano” qualificato è in grado di concorrere ai processi di innovazione di prodotto e di processo e di gestire le attività a maggiore contenuto scientifico e tecnologico. Dall’altro si evidenzia la necessità di creare una crescita rivolta al mantenimento della ricchezza culturale, dell’identità e delle tradizioni delle popolazioni locali che costituiscono nel loro insieme un patrimonio cui il territorio non vuole rinunciare al fine di proporsi in un’ottica di sviluppo turistico sostenibile.

Obiettivo Generale Favorire lo sviluppo socio economico del territorio del Nuorese attraverso la messa in atto di azioni specifiche e trasversali condivise che permettano in maniera puntuale di superare le criticità e pongano le

17 basi per un percorso di crescita coerente con le sue specificità.

Le principali criticità rilevate sono state ri-organizzate per aree comuni di intervento

Istruzione e Università In primo luogo si rileva una criticità nell’offerta formativa territoriale che spesso risulta non omogenea e non funzionale alle reali necessità e alla costruzione di percorsi di vita e lavoro coerenti con il territorio. Da questo punto di vista si ravvisa la necessità di una ridefinizione, integrazione e di un potenziamento degli indirizzi di studio. Altra forte criticità è relativa alla dispersione, all’abbandono e alla demotivazione in ambito scolastico che è necessario combattere, sia potenziando le funzioni di orientamento degli alunni nel passaggio alla secondaria di II grado e all’Università, sia attraverso il ri-orientamento nei casi di rischio abbandono e dispersione. Ad accrescere la dispersione e l’abbandono scolastico contribuiscono una serie di limiti e criticità dell’offerta scolastica, in particolare, per quanto riguarda i servizi per gli studenti, quali l’accoglienza degli alunni pendolari nelle località in cui si concentrano particolari indirizzi di studio e la mancanza di servizi per tutti gli studenti impegnati nei rientri pomeridiani. Tempo pieno e tempo scuola prolungato dovrebbero essere previsti nella scuola primaria e secondaria al fine di ampliare l’offerta scolastica tradizionale e sperimentare progetti di “scuole aperte” volte a offrire percorsi paralleli di supporto. E’ necessario quindi rafforzare il diritto allo studio nelle scuole inferiori, in quelle superiori e in ambito universitario, dove si assiste alla carenza di servizi allo studio e infrastrutture necessarie a completare l’offerta dei servizi universitari.

Formazione Oltre alle criticità specifiche precedentemente descritte, si assiste a delle difficoltà intrinseche al sistema scolastico, che sono relative alla difficoltà di creare un raccordo e sinergie fra Scuole e Aziende/Enti Pubblici/Privati, necessari al raggiungimento delle finalità dell’offerta formativa. Queste difficoltà sono inoltre evidenziate dalla scarsa presenza di una cultura d’impresa e da carenze formative nel tessuto imprenditoriale. Sono, infatti, diffuse le lacune nella qualificazione e formazione professionale degli operatori. Da questo punto di vista si assiste, inoltre, a un grandissimo numero di lavoratori espulsi dal mercato del lavoro e/o percettori di ammortizzatori sociali che presentano la necessità di aggiornamento e riqualificazione professionale al fine di poter essere reinseriti nel tessuto lavorativo territoriale. La necessità di riqualificazione e formazione è trasversale a tutti i settori produttivi e in particolare riguarda quelli che dovrebbero essere temi centrali per il territorio come quello dell’ambiente e del turismo in cui si assiste a forti carenze nell’aggiornamento degli operatori, all’assenza di una scuola forestale e all’insufficienza di risorse per la formazione e della Rete di Informazione e Formazione, Educazione Ambientale e alla Sostenibilità. La scarsità di risorse è inoltre amplificata dalla carenza nel territorio di figure professionali competenti in materia di progettazione europea in ambito locale capaci di progettare e attrarre risorse e opportunità.

Governance e pianificazione territoriale L’evidenziata difficoltà nel promuovere prodotti e servizi è strettamente legata all’insufficienza/Inefficienza dei modelli organizzativi ed economici utilizzati che non consentono di mettere a punto una strategia di sviluppo e di valorizzazione delle produzioni locali. Se da un lato si assiste all’indisponibilità di un’efficace mappatura degli attrattori culturali e ambientali, esplicativa di un insufficiente riconoscimento del patrimonio culturale e ambientale come generatore di reddito, dall’altra si assiste a una scarsa comunicazione, promozione e visibilità dei prodotti tipici e dei beni culturali ed ambientali presenti nel territorio che presentano bassi standard di qualità e l’eccessiva dipendenza di alcuni settori ed attività dai finanziamenti pubblici. L’insufficiente integrazione operativa tra le gestioni istituzionali del patrimonio ambientale e gli operatori produttivi e dei servizi con finalità culturale e turistica, si esplica in una gestione inefficace e scarsamente sostenibile di prodotti e beni culturali ed ambientali locali e nell’assenza di percorsi e complementarietà fra gli attrattori, anche museali, presenti nel territorio. Tale aspetto riflette una più generale e diffusa criticità concernente la capacità della PA di programmare e gestire la progettazione di interventi sul territorio dovuta anche alla scarsità di risorse

18 economiche disponibili. Da questo punto di vista, si rileva la necessità di interventi di supporto strutturato e continuo da parte dell’amministrazione regionale nei confronti degli enti territoriali. Un altro tema connesso con la scarsità di figure professionali con competenze specifiche è quello legato alle difficoltà (di matrice anche culturale e luogo-specifica) nel condividere le conoscenze e le competenze nei vari ambiti professionali e nell’ambito culturale ed ambientale. La scarsa condivisione delle competenze, la difficoltà nel collaborare e nel fare rete tra gli operatori dei diversi settori produttivi e dei servizi è inoltre accompagnata dalla difficoltà di coinvolgimento delle poche professionalità di elevato profilo disponibili. La difficoltà a collaborare e la carenza di reti commerciali, così come la difficoltà nella promozione per le piccole imprese produttrici o di servizi è accentuata dalla insufficienza delle politiche di promozione e marketing territoriale e dalla mancanza di un sistema di internazionalizzazione delle imprese.

Approccio al mercato e marketing Le difficoltà, finora evidenziate, a livello organizzativo e produttivo hanno come conseguenza diretta una difficoltà di collocazione sul mercato di prodotti e servizi che spesso risulta essere debole e inadeguata. Si assiste, quindi, a evidenti difficoltà nell’individuare ed intercettare clienti e fruitori di beni e servizi e a una debolezza dell’offerta sui singoli mercati di riferimento, caratterizzata da un’inefficace sinergia d’azione tra le offerte dei di - versi settori. L’offerta scarsamente integrata fra comparti affini e l’assenza di servizi complementari ed intersettoriali comporta, quindi, una difficoltà nell’attrarre potenziali clienti e una grande debolezza nell’incontro tra la domanda e l’offerta. La presenza di strategie di marketing legate al volume di produzione e l’autoreferenzialità dei servizi sono dovute alla presenza di imprese di piccola e piccolissima dimensione che, non disponendo delle risorse e delle competenze necessarie per affrontare nuovi mercati, mirano al mantenimento delle posizioni occupate senza obiettivi di crescita. Si assiste quindi, da un lato a un‘offerta non competitiva e in alcuni casi ripetitiva e dall’altro, specie nelle aree a vocazione ambientale e agricola, a una scarsità nelle produzioni locali e artigianali. Per alcune categorie merceologiche così come per il territorio e la sua attrattività si rileva, dunque, l’assenza di un marchio di prodotto e/o di marchi collettivi e segni distintivi come strumenti di differenziazione dell’offerta e di comunicazione all’utente finale.

Settori produttivi e competitività In un territorio come quello nuorese, gravato da svantaggi competitivi infrastrutturali, lo sviluppo delle aziende è fortemente limitato dalla difficoltà di capitalizzazione e accesso al credito e dal peso del cuneo fiscale. La pesantezza e la lentezza burocratica, la carenza nei servizi di governance e l’insufficiente decentramento di funzioni e servizi di livello regionale in ambito locale, assieme alla presenza di misure di incentivo allo sviluppo aziendale (spesso poco tarate sulla reale natura e composizione del tessuto produttivo locale) hanno portato a un aggravamento del ritardo competitivo delle imprese. A questo si aggiunge un costo dell'energia altissimo e un regime di fiscalità delle aree industriali particolarmente onerosa. Inoltre, l'eccessiva burocratizzazione nelle procedure autorizzative e i tempi incerti e lunghi nell’erogazione delle agevolazioni pubbliche, contribuiscono a definire le condizioni di scarsa competitività del territorio. La difficoltà nell'attrarre nuove imprese che non trovano le condizioni economiche e competitive per l'insediamento e la presenza di numerosi capannoni in disuso o soggetti a procedure fallimentari per i quali si rileva una grande difficoltà nelle procedure di conversione e nuovoutilizzo è accompagnata da una forte carenza nei settori della ricerca e dello sviluppo tecnologico. La scarsità di investimenti in termini di innovazione, ricerca e sviluppo fa si che le imprese non siano abbastanza competitive sui mercati nazionali ed esteri e che, qualora intendano investire in settori innovativi si trovino prive di supporto e sostegno. Anche l’Industria agroalimentare sarda, che ha buone capacità imprenditoriali, non è autosufficiente. Infatti, pur lavorando una quota consistente della produzione agricola regionale, spesso utilizza materie prime non prodotte in Sardegna. Quindi l’industria alimentare sarda si trova costretta ad utilizzare anche materie di importazione a prescindere da ragioni di convenienza dei costi perché le quantità delle nostre materie prime sono insufficienti e talvolta qualitativamente inadeguate. L’agricoltura sarda non offre in quantità, qualità, e talvolta in sicurezza sanitaria (vedi le carni suine) livelli sufficienti per soddisfare il fabbisogno di un moderno sistema di trasformazione che ambisca a poter superare gli stretti ambiti regionali ed aspiri a conquistare i mercati nazionali ed esteri.

Infrastrutture

19 La dotazione infrastrutturale della provincia è tra le ultime in Italia per i trasporti, le reti digitali e l’efficienza energetica. La difficoltà di insediamento, di sviluppo e innovazione delle imprese rilevata è sicuramente riconducibile anche alle carenze infrastrutturali del territorio provinciale e delle aree industriali dove si rilevano le seguenti carenze: - inefficienza delle reti idriche, elettriche e degli impianti di depurazione; - assenza di connessioni internet a banda larga e inefficienza delle reti telematiche e telefoniche; - scarsa manutenzione delle strade e di svincoli di raccordo o accesso alle aree. Queste criticità oltre a limitare le possibilità di insediamento, rendono estremamente difficoltosa la permanenza delle aziende presenti che non sono supportate da infrastrutture logistiche, quali piattaforme territoriali e di distribuzione delle merci e da adeguate politiche relative alla continuità territoriale delle merci. A livello territoriale si rimarca l’assenza dei servizi necessari a una fruizione integrata e semplice degli attrattori disponibili.

Il territorio del Nuorese può vantare innumerevoli punti di forza, dal punto di vista culturale, ambientale e produttivo. - In primo luogo, le sua peculiarità geografiche e ambientali, infatti il “centro della Sardegna” è contemporaneamente caratterizzato da una zona costiera invidiabile e da un interno montano e boschivo di immane pregio. Queste peculiarità ambientali sono inoltre caratterizzate da valenza culturale e identitaria e da un patrimonio immateriale tra i più forti e storicamente radicati nella regione. Di fatto, la storia e la cultura sono descritte e fatte vivere attraverso le tradizioni popolari e i loro artefatti quali le produzioni tipiche, quelle artigianali e quelle agroalimentari. - La forte integrazione tra produzioni può essere un valore aggiunto del “made in ” e delle produzioni “Nuoresi” che si caratterizzano per le eccellenti potenzialità qualitative dei prodotti, l’elevata tipicità delle produzioni e l’utilizzo di produzioni ottenute con metodi a basso impatto ambientale che ne permettono il posizionamento in segmenti commerciali medio alti. - Assieme a questi aspetti produttivi vanno poi considerati i forti legami umani che si vivono nel territorio, la riconosciuta cultura dell’ospitalità nuorese, e la radicata rete di relazioni tra soggetti economici del territorio, che coinvolgono aspetti culturali e sociali. L’aspetto culturale in particolare non è riferibile solo a quello delle tradizioni demo-etnografiche ma è caratterizzato da una grande tradizione culturale, letteraria e artistica che connota il territorio nel panorama regionale e nazionale. Le potenzialità e le caratteristiche del territorio sono quindi da intendere come punti di forza ma soprattutto come ambiti attraverso i quali cogliere opportunità di sviluppo. - La presenza di attrattori ambientali e culturali di grande pregio permette infatti di sviluppare prodotti di qualità caratterizzati da tipicità e territorialità. Questi prodotti possono e devono essere integrati tra loro in modo da creare un sistema ambientale, produttivo, culturale e enogastronomico che possa essere offerto dal punto di vista turistico come un unico prodotto di forte richiamo che si caratterizza per la sua completezza e attrattività. Il prodotto territoriale che si potrebbe quindi proporre diverrebbe un marchio e un volano di sviluppo capace di rafforzare l’economia interna, aumentare gli investimenti e che aumenterebbe le potenzialità occupazionali del territorio favorendo per esempio il recupero di quelle professionalità fuoriuscite dal sistema industriale che potrebbero quindi essere reinserite in altri o nuovi ambiti produttivi innovativi e competitivi. L’opportunità principale da cogliere e quella della sinergia tra settori e della costruzione di una prospettiva coerente e organizzata del sistema produttivo ed economico. Per fare questo è quindi necessario basarsi sul trasferimento e l’ampliamento delle conoscenze, al fine di favorire l’innovazione, la collaborazione tra imprese per la realizzazione di un’offerta a più alto valore aggiunto e la collaborazione commerciale per la penetrazione in nuovi mercati. Necessaria inoltre la valorizzazione e integrazione a sistema degli attrattori presenti tramite servizi adeguati.

Dati statistici sulla popolazione e sulle imprese (elaborazioni su dati ISTAT)

20 Trend della popolazione totale del nuorese e della Sardegna

21 Trend della popolazione under 35 del nuorese e della Sardegna

22 Trend occupati del nuorese e della Sardegna

23 Trend disoccupati del nuorese e della Sardegna

24 Trend saldo imprenditoriale totale del nuorese e della Sardegna

25 Trend valore aggiunto totale del nuorese e della Sardegna

26 Dall’analisi effettuata dal possiamo dedurre che pur rimanendo delle forti criticità, in particolare per quanto riguarda la perdita di popolazione o spopolamento, la presenza di un tasso di occupazione inferiore rispetto a quello regionale, vi sono dei valori quali il tasso di disoccupazione inferiore al dato regionale. Da evidenziare “la resistenzialità” e tenacia del tessuto imprenditoriale nuorese con valori migliori rispetto la trend regionale.

27 2. ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE

Con riferimento alle condizioni interne, l’analisi strategica richiede, quantomeno, l’approfondimento di specifici profili nonché la definizione dei principali contenuti che la programmazione strategica ed i relativi indirizzi generali devono avere. A tal fine, si evidenziano di seguito i principali strumenti di pianificazione / programmazione generale già adottati:

Nei paragrafi che seguono, al fine di delineare un quadro preciso delle condizioni interne all'ente, verranno inoltre analizzati: ° I servizi e le strutture dell’ente; ° Gli strumenti di programmazione negoziata adottati o da adottare; ° Le partecipazioni e la conseguente definizione del Gruppo Pubblico Locale; ° La situazione finanziaria; ° La coerenza con i vincoli di finanza pubblica

2.1 ORGANI ZZ AZIONE E MODA LITA' DI GES TIONE DEI SERVI ZI

Così come prescritto dal punto 8.1 del Principio contabile n.1, l’analisi strategica dell’ente deve necessariamente prendere le mosse dall’analisi della situazione di fatto, partendo proprio dalle strutture fisiche e dai servizi erogati dall’ente. In particolare, partendo dall’analisi delle strutture esistenti, vengono di seguito brevemente analizzate le modalità di gestione dei servizi pubblici locali.

Sono quindi definiti gli indirizzi generali ed il ruolo degli organismi ed enti strumentali e delle società controllate e partecipate, con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’ente.

Modalità di gestione Servizio Modalità di Soggetto Scadenza Conformità alla svolgimento gestore affidamento normativa comunitaria (in caso di gestione esternalizzata)

Manutenzione esterna Nugoro Spa annuale edifici

Produzione esterna Ogliastra quinquennale compost Compost

28 2.1.1 Le strutture dell'ente FABBRICATI ZONA OGLIASTRA : Le tabelle che seguono propongono le principali informazioni riguardanti le infrastrutture della nostra comunità, nell'attuale consistenza, distinguendo tra immobili, strutture scolastiche, impianti a rete, aree pubbliche ed attrezzature offerte alla fruizione della collettività.

Immobili Numero Magazzino Cantonieri a 1 Cantoniera 1 Caserma Carabinieri a . 1 Strutture in locazione: Cpa, Magazzino, Dep. Cantonieri, 4 Laboratorio Ipsia Sede Istituzionale – Via Pietro Pistis - Lanusei 1 Area edificabile per servizi - Tortolì 1

Strutture scolastiche Numero Numero posti Strutture scolastiche al 31/12/2018 14 Scuole secondarie tecniche 9 3 scuole secondarie scientifiche 5

Attrezzature Numero Personal Computer 150 Mezzi Operativi 5 Veicoli 8

FABBRICATI ZONA NUORO

COMUNE DESTINAZIONE FOGLIO MAPPALE SUB VALORE CATASTALE NUORO PALAZZO 45 2520 € .356.156,41 PROVINCIA NUORO PROVINCIA - 45 2874 18 - € 151.133,85 AUTORIMESSA 25 - 30 NUORO EX CASA DEDOLA 45 1338 1 - 2 NUORO EX CASA EREDI 45 1247 - 1 - 2 € 100.571,63 DERIU 1277 / 1 -2 NUORO EX ALBERGO 45 1227 8 - 9 In corso di costruzione SOTGIU -14 -15 NUORO MUSEO M.A.N. 45 1342 € 769.731,98 NUORO AZIENDA 18 - 19 186 - 8 - 9 - Da riaccatastare "MARRERI" 12 - 13 - 52 - 54 - 56 - 57 NUORO PALAZZO EX 44 709 1 € 515.581,92 COM. MONTANA NUORO SEDE 45 1075 6 € 2.454.094,44 UNIVERSITA' EX QUESTURA NUORO EX CASA 52 425 € 11.185,02 CUCCUREDDU NUORO PROVVEDITORAT 52 89 6 € 1.194.556,10 O AGLI STUDI NUORO IST. TEC. COMM. 43 1473 € 4.799.432,99 "S. SATTA" NUORO LICEO GINNASIO 44 316 1 -2 Da riaccatastare

29 "EX SERT" - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 NUORO IST. TEC. PER 51 1931 € 8.225.364,42 GEOMETRI NUORO IST. TECNICO 52 1857 € 5.071.836,92 AGRARIO NUORO IST. TEC. COMM. 52 1845 1 - 2 € 3.283.301,26 "G.P. CHIRONI" NUORO LICEO 52 89 5 - 7 € 6.283.912,01 SCIENTIFICO NUORO EX CASERMA 52 282 1 - 2 € 1.589.255,89 VIGILI DEL FUOCO NUORO CASA 66 11 CANTONIERA "SU GRUMENE" IST. TEC. 10 564 € 1.595.724,98 COMMERCIALE LICEO SCIENTIFICO CASA 5 106 € 188.619,23 CANTONIERA "ISALLE- MARRERI" DORGALI LICEO 58 386 1 € 1.262.688,84 SCIENTIFICO SCUOLA DORGALI LICEO 58 385 1 € 568.209,10 SCIENTIFICO PALESTRA LODE' CASA 22 72 € 7.754,67 CANTONIERA MONTE TUNDU LODE' CASERMA 17 823 - 1003 1 - 1 € 432.513,37 CARABINIERI - 2 IST. TEC. PER 23 70 € 628.061,62 GEOMETRI MACOMER LICEO 28 1699 € 2.351.292,05 SCIENTIFICO MACOMER IST. TEC. 28 1653 € 3.573.982,19 COMMERCIALE MACOMER IST. ISTR. SUPERIORE " AMALDI" MACOMER CASERMA VIGILI 29 3123 € 202.221,43 DEL FUOCO CASERMA 16 53 € 78.683,40 CARABINIERI "MANASUDDAS" CASA CANTONIERA "SA SERRA" IST. TEC. COMM. 35 1128 € 2.359.888,02 "SATTA" EX CASERMA 26 44 € 275.633,82 CARABINIERI LOC. S.EFISIO IST. TEC. 23 1 - 2 - 3 - 4 € 132.084,33 AGRARIO - 5 - 6 SINISCOLA IST. TEC. COMMERCIALE SINISCOLA LICEO 30 1848 € 172.759,10 SCIENTIFICO LICEO 17 576 € 1.798.782,55 SCIENTIFICO I.T.I. 13 841 1 € 2.457.458,64 TOTALE € 55.892.472,18

30 Con deliberazione n° 15 del 24/09/2016 l’Amministratore Straordinario ha dettato gli indirizzi ai dirigenti per la predisposizione di proposte di cessione o di messa a reddito degli immobili non più utilizzati a fini istituzionali. A tal fine con deliberazione n° 19 del 08/10/2015 ha approvato le proposte di razionalizzazione della dislocazione degli uffici avanzata dai dirigenti al fine di concentrare il personale presso la sede centrale rendendo disponibili gli altri edifici per un’eventuale cessione e/o messa a reddito.

2.2 I SERVI ZI EROGA TI

Al fine di procedere ad una corretta valutazione delle attività programmate con riferimento ai principali servizi offerti ai cittadini/utenti, per i quali questa amministrazione ha ritenuto di intervenire, nella tabella che segue si riepilogano, per le principali tipologie di servizio, i dati relativi alle erogazioni effettuate nel corso degli ultimi anni e quelli che ci si propone di erogare nel prossimo triennio, distinguendo in base alla modalità di gestione nonché tra quelli in gestione diretta e quelli esternalizzati a soggetti esterni o appartenenti al Gruppo Pubblico Locale.

Servizio Modalità di Soggetto gestore Scadenza affidamento Conformità alla svolgimento (in caso di gestione normativa esternalizzata) comunitaria

Manutenzione esterna Nugoro Spa annuale edifici

Produzione esterna Ogliastra quinquennale compost Compost

2.2.1Le funzioni esercitate su delega

FUNZIONI E SERVIZI DELEGATI DALLO STATO Riferimenti normativi Dlgs 112/98 D.Lgs. n. 267/2000, Funzioni o servizi :

ECOLOGIA : difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell’ambiente; tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche; programmazione, organizzazione e controllo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale; iscrizione, verifica e controllo imprese recupero rifiuti in procedura semplificata; controllo ecotassa discariche; funzioni di polizia giudiziaria per accertamenti violazioni penali; attività di controllo e attività sanzionatoria in materia di suolo, acqua, atmosfera, rifiuti e cave; rilevamento disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore.

Unità di personale trasferito: nessuno

31 FUNZIONI E SERVIZI DELEGATI DALLA REGIONE

Le province, in via transitoria e fino alla loro definitiva soppressione, esercitano le funzioni fondamentali elencate all'articolo 1, comma 85, della legge n. 56 del 2014: a)pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza; b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente; c) programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale; d) raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali; e) gestione dell'edilizia scolastica; f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale.

Per quanto non previsto dalla Legge Regionale 4 febbraio 2016, n. 2 Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna,, le province e la città metropolitana di Cagliari, nel proprio territorio, continuano a esercitare le funzioni a esse attribuite dalle leggi regionali vigenti secondo modalità dalle stesse previste.

Riferimenti normativi Legge Regionale 4 febbraio 2016, n. 2 Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna

Funzioni o servizi trasferiti ex LR. 9/2007 Art. 15 Artigianato. Conferimenti agli enti locali 1. Spettano alle province, ai sensi dell'articolo 75, le funzioni in materia di formazione per gli imprenditori artigiani. 2. I comuni, singoli o associati, possono promuovere l'innovazione di prodotto, di processo e di commercializzazione relativa alle attività artigiane.

Art. 16 Commissioni provinciali per l'artigianato 1. Alla legge regionale 10 settembre 1990, n. 41 (Organi di rappresentanza e di tutela dell'artigianato), sono apportate le seguenti modifiche: a) il comma 1 dell'articolo 4 è sostituito dal seguente: "1. Sono costituite, nelle otto province della Sardegna, le Commissioni per l'artigianato"; b) dopo il comma 3 dell'articolo 3 è aggiunto il seguente: "3 bis. Fino all'istituzione delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura nelle province istituite ai sensi della legge regionale 12 luglio 2001, n. 9, le commissioni provinciali per l'artigianato hanno sede presso le amministrazioni provinciali ed operano con personale delle medesime e delle camere di commercio. La Regione stipula con le province interessate e con le camere di commercio le relative convenzioni.".

Art. 19 Industria. Conferimenti agli enti locali 1. Spettano alle province le funzioni di programmazione e di pianificazione per gli ambiti sovracomunali in materia di aree industriali. 2. Spettano alle province le funzioni relative alla produzione di mangimi semplici, composti, completi e complementari come stabilito dal comma 9 dell'articolo 19 del decreto legislativo n. 112 del 1998. 3. Le province esercitano, nell'ambito delle funzioni ad esse conferite ai sensi dell'articolo 75, le funzioni amministrative relative alla formazione professionale degli imprenditori impegnati nel campo industriale, compresi quelli appartenenti alle piccole e medie imprese.

Art. 21 Energia. Conferimenti agli enti locali 1. Le province concorrono alla determinazione degli atti di programmazione regionale in materia di energia.

32 2. Sono attribuite alle province le funzioni in materia di controllo sul risparmio energetico e sull'uso razionale dell'energia. 3. Sono attribuiti, altresì, alle province, nell'ambito delle linee di indirizzo e di coordinamento previste dai piani energetici regionali, i seguenti compiti e funzioni: a) redazione, adozione e attuazione dei piani di intervento per la promozione di fonti rinnovabili, del risparmio energetico e dell'uso razionale dell'energia; b) rilascio, nel rispetto della programmazione regionale, di provvedimenti autorizzativi per l'installazione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica con potenza di targa uguale o inferiore a 300 MW termici; c) controllo del rendimento energetico degli impianti termici nei comuni con popolazione inferiore ai quarantamila abitanti; d) adozione degli atti riguardanti reti di interesse locale di oleodotti, gasdotti e stoccaggio di energia, escluso quello di metano in giacimento; e) individuazione di aree finalizzate alla realizzazione di impianti e reti di teleriscaldamento; f) provvedimenti che interessano una sola provincia relativi a: 1) gruppi elettrogeni; 2) realizzazione di linee elettriche con tensione uguale o inferiore a 150 kilovolt; 3) installazione ed esercizio di impianti e depositi di oli minerali e relativi oleodotti di interesse locale; 4) installazione ed esercizio di impianti e depositi di riempimento e travaso o depositi di gas combustibili; 5) attività di distribuzione e vendita di gas combustibili in bombole e attività di controllo connesse.

Art .24 Miniere e risorse geotermiche. Conferimenti agli enti locali 1. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1 sono attribuiti alle province la funzione di controllo, per le sole attività estrattive a cielo aperto e fatte salve le competenze dei comuni, della rispondenza dei lavori di riabilitazione ambientale al progetto approvato e i relativi poteri sanzionatori.

Art. 27 Fiere e commercio. Conferimenti agli enti locali 1. Sono attribuiti alle province i seguenti compiti e funzioni: a) vigilanza sull'applicazione dei regolamenti comunitari in materia di classificazione, calibratura, tolleranza, imballaggio, presentazione dei prodotti commercializzati; b) attività dei comitati provinciali per i prezzi sulla base delle norme di riforma del sistema dei prezzi controllati; c) organizzazione di corsi di formazione professionale, tecnica e manageriale per gli operatori del settore, con particolare riferimento, anche avvalendosi dell'Istituto nazionale per il commercio estero, alla formazione degli operatori commerciali con l'estero.

Art. 28 Fiere e commercio. Funzioni promozionali 1. Le funzioni promozionali indicate alle lettere a), d), g) e h) del comma 1 dell'articolo 26 sono svolte anche da province e comuni, singoli o associati, negli ambiti di rispettiva competenza.

Art. 31 Turismo. Conferimenti agli enti locali 1. Alle province sono attribuiti: a) il parere obbligatorio previsto dall'articolo 2 della legge regionale 20 giugno 1986, n. 35 (Norme in materia di vigilanza regionale sull'attività turistica in Sardegna a modifica ed integrazione della legge regionale 14 maggio 1984, n. 22), anche con riferimento alle strutture ricettive disciplinate dalla legge regionale 12 agosto 1998, n. 27 (Disciplina delle strutture ricettive extra alberghiere, integrazioni e modifiche alla legge regionale 14 maggio 1984, n. 22, concernente: "Norme per la classificazione delle aziende ricettive" e abrogazione della legge regionale 22 aprile 1987, n. 21); b) le funzioni amministrative di cui alla Legge 25 agosto 1991, n. 284, ed al successivo decreto del Ministro del turismo e dello spettacolo del 16 ottobre 1991, già svolte dagli enti provinciali per il turismo; le province provvedono a trasmettere copia delle comunicazioni alla Regione; c) le funzioni amministrative in materia di agenzie di viaggio e turismo di cui alla legge regionale n. 13 del 1988, ivi comprese le attività di vigilanza e controllo sulle medesime; d) la rappresentanza nelle commissioni di cui alla lettera e) del comma 1 e alla lettera h) del comma 3 dell'articolo 6 della Legge n. 287 del 1991, già di competenza degli enti provinciali per il turismo;

33 e) le funzioni in materia di associazioni pro-loco, previste dal decreto dell'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio del 5 novembre 1997, n. 887; f) l'attività di promozione turistica del territorio di competenza, di informazione, accoglienza e assistenza turistica; g) la rilevazione dei dati statistici presso le strutture ricettive e la loro successiva trasmissione al sistema informativo turistico regionale; h) tutte le funzioni già di competenza degli enti provinciali per il turismo già attribuite dall'articolo 23 della legge regionale 21 aprile 2005, n. 7 (legge finanziaria). 2. Al riordino della disciplina ed ai conferimenti delle funzioni in materia di professioni turistiche si provvede con successiva legge regionale.

Art. 32 Modifiche alla legge regionale n. 13 del 1988 (Agenzie di viaggio) 1. Le disposizioni della legge regionale n. 13 del 1988, sono così modificate: a) ogni riferimento all'Assessorato regionale competente in materia di turismo deve intendersi riferito all'amministrazione provinciale competente per territorio in relazione all'ubicazione dei locali in cui si intende svolgere l'attività di agenzia di viaggio, salvo quanto espressamente riservato alla Regione dalla presente legge; b) la cauzione prevista dall'articolo 10 deve essere versata alla tesoreria della provincia; c) della commissione esaminatrice degli esami di idoneità di cui all'articolo 15 devono fare parte esperti in ciascuna lingua straniera oggetto d'esame e in materia di tecnica, legislazione e geografia turistica;

Art. 35 Agricoltura. Conferimenti alle province 1. Sono attribuiti alle province i seguenti compiti e funzioni amministrativi: a) autorizzazioni per l'acquisto di prodotti fitosanitari tossici e nocivi; b) autorizzazioni per la vendita di bulbi e sementi, per la vendita di mangimi, per la trasformazione di prodotti agricoli e l'espianto di piante di olivo; c) certificazione della qualifica di coltivatore diretto, IAP e di ogni altra qualifica richiesta in materia di agricoltura; d) autorizzazione per l'istituzione delle aziende faunistiche venatorie ai sensi della legge regionale 29 luglio 1998, n. 23 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia in Sardegna); e) interventi per l'educazione alimentare; f) finanziamenti per l'elettrificazione rurale di cui al comma 2 dell'articolo 18 della legge regionale 14 novembre 2000, n. 21 (Adeguamento delle provvidenze regionali a favore dell'agricoltura agli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo e interventi a favore delle infrastrutture rurali e della silvicoltura); g) finanziamenti per la realizzazione di strade interpoderali, rurali e vicinali ai sensi dell'articolo 17 e del comma 1 dell'articolo 18 della legge regionale n. 21 del 2000; h) finanziamenti per la realizzazione di laghetti collinari, invasi, pozzi e acquedotti rurali ai sensi del comma 1 dell'articolo 18 della legge regionale n. 21 del 2000.

Art. 37 Funzioni delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura 1. In tutte le materie considerate dal presente titolo, le CCIAA svolgono le funzioni amministrative loro eventualmente delegate dalla Regione, dalle province o dai comuni.

Art. 39 Edilizia residenziale pubblica. Conferimenti agli enti locali 1. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1, sono attribuiti alle province i seguenti compiti e funzioni: a) individuazione del fabbisogno abitativo in ambito provinciale; b) esercizio della vigilanza sulla gestione amministrativo-finanziaria delle cooperative edilizie fruenti di contributo; c) formazione e gestione dell'anagrafe provinciale degli assegnatari di contributi pubblici per la casa.

Art. 44 Protezione dell'ambiente naturale. Conferimenti agli enti locali 1. Sono attribuiti alle province i seguenti compiti e funzioni: a) protezione e osservazione delle zone costiere nell'ambito del territorio provinciale; b) gestione, in base agli indirizzi stabiliti dalla Regione, della rete provinciale dei centri di educazione

34 ambientale. 2. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1, sono altresì attribuite alle province le funzioni indicate alla lettera e) del comma 3 dell'articolo 5.

Art. 47 Aree protette e Rete natura 2000. Conferimenti agli enti locali 1. Sono attribuite alle province le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardino vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale, in materia di aree naturali protette, definite dall'articolo 2 della Legge n. 394 del 1991, e specificate, per quanto concerne le funzioni amministrative nelle aree naturali protette regionali, dall'articolo 22 della stessa legge. 3. Sono attribuite alle province le funzioni amministrative concernenti l'applicazione delle misure di conservazione di cui all'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, come modificato e integrato dall'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n. 120, adottate dalla Regione con apposito provvedimento. 4. Sono attribuite alle province le funzioni amministrative concernenti lo svolgimento della procedura della valutazione d'incidenza di cui all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, come modificato e integrato dall'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica n. 120 del 2003, relative ad interventi di valenza provinciale e comunale da individuarsi, con apposita deliberazione della Giunta regionale, secondo le procedure previste al comma 2 dell'articolo 3 della presente legge.

Art. 49 Valutazione ambientale strategica, valutazione di impatto ambientale e autorizzazione integrata ambientale - Funzioni degli enti locali 1. In materia di valutazione ambientale strategica spettano alle province le funzioni amministrative relative alla valutazione di piani e programmi di livello comunale e sub-provinciale. In materia di valutazione di impatto ambientale spettano alle province tutte le funzioni amministrative non ritenute di rilievo regionale e lo svolgimento della valutazione di impatto ambientale dei progetti, delle opere e interventi di valenza provinciale. 2. Con atto di indirizzo e coordinamento, da emanarsi da parte della Giunta regionale entro i novanta giorni successivi alla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuate, con le procedure di cui al comma 2 dell'articolo 3 della presente legge, le specifiche categorie di opere, tra quelle regolamentate dalle direttive comunitarie vigenti, da attribuire alla competenza delle province. Prima della sua approvazione definitiva l'atto di indirizzo e coordinamento è inviato al Consiglio regionale per l'espressione del parere della competente Commissione. Il parere della Commissione è reso entro trenta giorni dalla richiesta; in caso contrario si prescinde dal parere. 3. Con il medesimo atto sono individuate le modalità per il coordinamento delle procedure per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale, di cui al decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, e alla legge regionale n. 4 del 2006, per la valutazione di impatto ambientale.

Art. 51 Tutela delle acque. Conferimenti agli enti locali 1. Sono attribuite alle province, secondo i criteri e gli indirizzi stabiliti dalla Regione, le seguenti funzioni: a) rilascio delle autorizzazioni allo scarico in qualunque corpo ricettore, compresa la pubblica fognatura; b) controllo degli scarichi delle acque reflue e irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie; c) gestione del catasto delle pressioni antropiche; d) ricevimento delle comunicazioni dell'utilizzo a fini agronomici dei fertilizzanti azotati; e) aggiornamento e trasferimento alla Regione dei dati nel Centro di documentazione dei bacini idrografici previsto al comma 2 dell'articolo 50 e ai Sistemi informativi territoriali individuati dalla Regione. 2. Sono altresì attribuiti alle province i compiti e le funzioni riguardanti il rilascio di autorizzazioni di cui all'articolo 109 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), e successive modifiche ed integrazioni, relativi alle seguenti attività: a) immersione in mare o in casse di colmata, vasche di raccolta o comunque in strutture di contenimento poste in ambito costiero da navi ovvero aeromobili e da strutture ubicate nelle acque del mare o in ambiti ad esso contigui, quali spiagge, lagune e stagni salmastri e terrapieni costieri, di materiali di escavo di fondali marini o salmastri, o di terreni litoranei emersi; b) posa in mare di cavi e condotte ed eventuale relativa movimentazione dei fondali marini non avente carattere internazionale. 3. Qualora l'attività di posa in mare di cavi e condotte e l'eventuale relativa movimentazione dei fondali

35 marini abbia carattere interprovinciale, le autorizzazioni relative alla lettera b) del comma 2, sono rilasciate dalla provincia ove l'attività di posa in opera e relativa movimentazione dei fondali marini abbia il percorso prevalente.

Art. 53 Inquinamento atmosferico. Conferimenti agli enti locali 1. Sono di competenza delle province tutte le funzioni amministrative non espressamente riservate alla Regione ed in particolare: a) i provvedimenti autorizzativi, di diffida, di sospensione e di revoca delle autorizzazioni di impianti esistenti e di nuovi impianti, ad eccezione di quelli di competenza statale, e i provvedimenti relativi alle modificazioni e ai trasferimenti degli stessi, ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modifiche ed integrazioni; b) la predisposizione e la realizzazione dei piani stralcio secondo gli obiettivi e i criteri generali fissati dal Piano regionale di tutela e risanamento della qualità dell'aria, finalizzati alla riduzione dell'inquinamento atmosferico; c) l'elaborazione, sentiti i comuni interessati, dei piani di intervento operativo nei casi di emergenza, qualora si manifestino episodi acuti di inquinamento atmosferico, prevedendo tutti gli interventi strutturali e le eventuali misure urgenti che si rendano necessari per il ripristino delle condizioni ambientali; d) l'attuazione degli interventi urgenti per la gestione operativa di episodi acuti di inquinamento atmosferico di cui alla lettera c) in caso di inerzia dei comuni; e) la tenuta e l'aggiornamento dell'inventario provinciale delle emissioni; f) la formulazione di proposte operative alla Regione per l'individuazione di zone in cui si rendano necessari particolari interventi di miglioramento o tutela della qualità dell'aria; g) le funzioni amministrative in materia di attività a rischio di incidenti rilevanti industriali, di cui all'articolo 72 del decreto legislativo n. 112 del 1998; 2. Le province, ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351 (Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente), sono individuate quali "Autorità competenti" per la gestione di situazioni a rischio che comportano il superamento dei valori limite e delle soglie di allarme riportate nel decreto ministeriale 2 aprile 2002, n. 60, e successive modifiche ed integrazioni.

Art. 55 Inquinamento elettromagnetico. Conferimenti agli enti locali 1. Le province approvano, acquisito il parere dei comuni interessati, i piani di risanamento degli impianti di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica di tensione non superiore a 150 kilovolt. 2. Sono di competenza delle province i seguenti compiti e funzioni: a) rilascio delle autorizzazioni inerenti alla costruzione e all'esercizio di elettrodotti con tensione non superiore a 150 kilovolt e relative varianti, nel rispetto dei criteri regionali di cui all'articolo 54; b) controllo e vigilanza delle suddette reti circa l'osservanza dei limiti e dei parametri previsti dalla normativa vigente in materia di tutela dall'inquinamento elettromagnetico; c) adozione dei provvedimenti per l'esecuzione delle azioni di risanamento degli impianti; d) approvazione dei piani di risanamento degli impianti per l'emittenza radiotelevisiva e degli impianti fissi per la telefonia mobile, con le modalità indicate dalla legislazione regionale. 3. Qualora gli impianti interessino i territori di due o più province, l'autorizzazione è rilasciata dalla provincia nella quale è previsto il maggiore sviluppo della linea, previa intesa con l'altra o le altre province.

Art. 57 Inquinamento acustico. Conferimenti agli enti locali 1. Sono di competenza delle province: a) il controllo e la vigilanza in materia di inquinamento acustico; b) la formulazione di osservazioni nonché l'espressione di apposito parere sui progetti di classificazione acustica dei territori comunali; c) la vigilanza sull'attuazione, da parte dei comuni, della classificazione del territorio comunale in zone acustiche; d) la valutazione dei piani comunali di risanamento acustico con la formulazione di proposte operative alla Regione al fine della predisposizione e definizione da parte di quest'ultima del piano regionale triennale di intervento; e) il controllo e la verifica sull'attuazione dei piani di risanamento acustico dei comuni ricadenti nell'ambito

36 provinciale, sulla base dei criteri e degli indirizzi contenuti nel piano regionale di intervento; f) il coordinamento delle iniziative assunte da due o più comuni volte al contenimento delle emissioni sonore, nei casi di inquinamento acustico riguardante porzioni di territorio appartenenti a più comuni; g) l'emanazione di specifiche ordinanze, a carattere temporaneo, per il contenimento e/o l'abbattimento delle emissioni sonore, estese a tutto il territorio provinciale o parte di esso comprendente più comuni, in caso di urgenti ed eccezionali necessità di tutela della salute pubblica e dell'ambiente; h) i poteri sostitutivi in caso di inerzia dei comuni ovvero di conflitto fra gli stessi.

Art. 59 Gestione dei rifiuti. Conferimenti agli enti locali 1. Sono attribuiti alle province le funzioni e i compiti amministrativi indicati nell'articolo 197 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modifiche ed integrazioni, nonché le funzioni in materia di accertamento, contenzioso amministrativo e tributario in attuazione dei commi dal 24 al 41 dell'articolo 3 della Legge 28 dicembre 1995, n. 549 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica). 2. La provincia concorre alla predisposizione dei piani regionali di gestione e smaltimento dei rifiuti. 3. Quando gli ambiti territoriali ottimali coincidono con il territorio provinciale, la provincia assicura la gestione unitaria dei rifiuti urbani e, sentiti i comuni interessati, predispone i relativi piani di gestione. 4. Spettano inoltre alle province i seguenti compiti e funzioni: a) approvazione dei progetti e autorizzazione alla realizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti pericolosi e non; b) autorizzazione all'esercizio delle attività di gestione dei rifiuti pericolosi e non; c) individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, sulla base dei criteri definiti dalla Regione; d) autorizzazione alla costruzione e all'esercizio degli impianti di ricerca e sperimentazione; e) redazione degli elenchi dei siti inquinati che si estendono sul territorio di più comuni; f) individuazione di azioni di promozione e di incentivazione delle attività di riutilizzo e recupero dei rifiuti, nell'ambito di propria competenza. 5. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1, sono altresì attribuiti alle province i seguenti compiti e funzioni: a) rilascio delle autorizzazioni per il trasporto, il recupero e lo smaltimento degli oli esausti; b) rilascio delle autorizzazioni per lo smaltimento dei fanghi in agricoltura; c) attività in materia di spedizioni transfrontaliere dei rifiuti.

Art. 61 Risorse idriche e difesa del suolo. Conferimenti agli enti locali 1. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1, sono attribuiti alle province i seguenti compiti e funzioni: a) rilascio di licenze di attingimento per le acque superficiali; b) rilascio di autorizzazioni alla ricerca, estrazione e utilizzazione delle acque sotterranee per portate inferiori a 10 litri al secondo e per usi domestici; c) progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione, in conformità al piano di bacino, o ai piani stralcio, e/o agli altri atti della pianificazione e programmazione regionale di: 1) opere idrauliche di terza e quarta categoria, ad esclusione di quelle di competenza dei consorzi di bonifica, anche in difetto di classificazione; 2) interventi di difesa del suolo e di prevenzione del rischio di frana e/o idrogeologico, ivi compresa la pulizia e la manutenzione dei corsi d'acqua naturali o inalveati ricadenti nel territorio provinciale, ad esclusione di quelli di cui al comma 3. 2. Sono, inoltre, attribuite alle province le funzioni precedentemente esercitate dalle CCIAA concernenti le determinazioni sul vincolo idrogeologico di cui al regio decreto n. 3267 del 1923, ai sensi del comma 17 dell'articolo 14 della legge regionale 22 aprile 2002, n. 7 (legge finanziaria 2002). 3. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1 sono attribuiti ai comuni le funzioni e i compiti di progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione in materia di: a) interventi di difesa del suolo e di prevenzione del rischio di frana e/o idrogeologico, ivi compresa la pulizia dei corsi d'acqua naturali o inalveati comunque classificati o classificabili, ricadenti interamente nel territorio comunale ovvero in area urbana; b) opere idrauliche classificate o classificabili di quinta categoria o di interesse esclusivamente comunale.

Art. 63 Opere pubbliche. Conferimenti agli enti locali 1. Sono conferiti agli enti locali, secondo le rispettive competenze, le funzioni e i compiti riferiti ad interventi

37 di rilevanza locale, collegati alla cessazione del soppresso intervento nel Mezzogiorno, con le modalità previste dal comma 1 dell'articolo 23 della Legge n. 449 del 1997.

Art. 65 Viabilità. Conferimenti agli enti locali 1. Sono attribuiti alle province le funzioni e i compiti relativi alla progettazione, esecuzione, manutenzione e gestione delle opere di viabilità ex ANAS non rientranti nella rete stradale nazionale. È altresì trasferita al demanio della provincia competente per territorio la suindicata viabilità ex ANAS. 2. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1 sono altresì attribuiti alle province le funzioni e i compiti in materia di: a) progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione della rete stradale regionale con esclusione della viabilità di interesse comunale; la Regione promuove accordi di programma nel caso di strade interprovinciali o di rilevante importanza, al fine di assicurare omogeneità alle caratteristiche funzionali delle strade; b) rilascio delle autorizzazioni per le competizioni sportive su strada sulla base della rispettiva competenza territoriale.

Art. 68 Trasporti. Conferimenti agli enti locali 1. Sono attribuiti alle province le funzioni amministrative di interesse provinciale in materia di trasporti e le funzioni ed i compiti di gestione dei servizi di trasporto con qualsiasi mezzo effettuati, quando istituiscono stabili collegamenti tra due o più comuni di una stessa provincia non in continuità urbana, di uno o più comuni con il relativo capoluogo di provincia e quando collegano il territorio di una provincia con aree periferiche di un'altra provincia limitrofa. Sono altresì attribuiti alle province le funzioni ed i compiti relativi all'attività di progettazione, realizzazione e gestione degli aeroporti di cui alla lettera g) del comma 1 dell'articolo 67. 2. Spettano alle province, ai sensi del comma 3 dell'articolo 105 del decreto legislativo n. 112 del 1998, le funzioni relative a: a) autorizzazione e vigilanza tecnica sull'attività svolta dalle autoscuole e dalle scuole nautiche; b) riconoscimento dei consorzi di scuole per conducenti di veicoli a motore; c) esami per il riconoscimento dell'idoneità degli insegnanti e istruttori di autoscuola; d) rilascio di autorizzazione alle imprese di autoriparazione per l'esecuzione delle revisioni e controllo amministrativo sulle imprese autorizzate; e) controllo sull'osservanza delle tariffe obbligatorie a forcella nel settore dell'autotrasporto di cose per conto terzi; f) rilascio di licenze per l'autotrasporto di merci per conto proprio; g) esami per il conseguimento dei titoli professionali di autotrasportatore di merci per conto terzi, di autotrasportatore di persone su strada e dell'idoneità allo svolgimento di attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto su strada; h) tenuta degli albi provinciali, quali articolazioni dell'albo nazionale degli autotrasportatori.

Art. 70 Protezione civile. Conferimenti agli enti locali 1. Spettano alle province le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardano vaste zone sovracomunali o l'intero territorio provinciale in materia di prevenzione delle calamità. 2. Sono conferiti alle province i seguenti compiti e funzioni: a) esecuzione degli interventi, di rilevanza provinciale, necessari per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite da eventi calamitosi; b) esecuzione degli interventi urgenti, di rilevanza provinciale, in caso di crisi determinata dal verificarsi o dall'imminenza di eventi di cui alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 2 della Legge n. 225 del 1992; c) attività organizzative e di utilizzo del volontariato e relative attività formative secondo le indicazioni della programmazione regionale. 3. Spettano alle province, ai sensi dell'articolo 108 del decreto legislativo n. 112 del 1998, i seguenti compiti e funzioni: a) attuazione in ambito provinciale dell'attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi, stabiliti dai programmi e piani regionali, con l'adozione dei connessi provvedimenti amministrativi; b) predisposizione dei piani provinciali di emergenza sulla base degli indirizzi regionali; c) vigilanza sulla predisposizione, da parte delle strutture provinciali di protezione civile, dei servizi urgenti,

38 anche di natura tecnica, da attivare in caso di eventi calamitosi di cui alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 2 della Legge n. 225 del 1992. 4. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1, è altresì attribuita alle province l'erogazione di una quota delle attività formative secondo le indicazioni della programmazione regionale.

Art. 73 Istruzione. Conferimenti agli enti locali 1. Salvo quanto previsto dall'articolo 137 del decreto legislativo n. 112 del 1998, spettano alle province, in relazione agli istituti del secondo ciclo di istruzione, i seguenti compiti e funzioni, sulla base degli atti di programmazione regionale adottati ai sensi del comma 2 dell'articolo 3: a) istituzione, aggregazione, fusione e soppressione di scuole, sentite le istituzioni scolastiche; b) servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni diversamente abili o in situazioni di svantaggio; c) piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, d'intesa con le istituzioni scolastiche; d) costituzione, controllo e vigilanza degli organi collegiali scolastici a livello territoriale ed eventuale scioglimento degli stessi; e) interventi a favore degli istituti professionali ai sensi delle lettere g), h) ed l) del comma 1 dell'articolo 13 della legge regionale 25 giugno 1984, n. 31. 2. Spettano, inoltre, alle province le seguenti funzioni: a) sospensione delle lezioni in casi gravi e urgenti; b) iniziative e attività di promozione relative all'ambito delle funzioni conferite. 3. Spettano, inoltre, alle province sulla base degli atti di programmazione regionale adottati ai sensi del comma 2 dell'articolo 3 e d'intesa con i comuni, singoli o associati: a) la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche; b) l'erogazione dei contributi previsti dall'articolo 3 della legge regionale n. 31 del 1984 a favore delle scuole materne non statali; c) l'erogazione di contributi a favore delle Università della terza età in Sardegna di cui alla legge regionale 22 giugno 1992, n. 12 e successive modifiche ed integrazioni. 4. La risoluzione dei conflitti di competenza è conferita alle province, ad eccezione dei conflitti tra istituzioni della scuola materna e primaria, la cui risoluzione è conferita ai comuni.

Art. 75 Formazione professionale. Conferimenti agli enti locali 1. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1, sono attribuite alle province: a) tutte le funzioni e i compiti amministrativi e gestionali relativi alla formazione professionale, escluse quelle attribuite alla Regione; b) la partecipazione, con il concorso dei comuni, all'elaborazione della programmazione regionale in materia di formazione professionale; c) l'individuazione, tramite i servizi per il lavoro, dei fabbisogni formativi nel territorio provinciale.

Art. 77 Beni culturali. Conferimenti agli enti locali 1. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1, sono attribuiti alle province i seguenti compiti e funzioni: a) programmazione ed erogazione dei contributi per la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio monumentale; b) programmazione ed erogazione dei contributi per i musei locali e di interesse locale; c) promozione della cooperazione tra enti locali ai fini della gestione associata dei beni culturali e degli istituti e dei luoghi della cultura nonché dei relativi servizi; d) d'intesa con i comuni singoli o associati, programmazione, pianificazione, monitoraggio e controllo dei servizi degli istituti e dei luoghi della cultura nel territorio provinciale; e) fruizione e valorizzazione dei beni culturali e degli istituti e luoghi della cultura che si trovano nella loro disponibilità o ad esse trasferiti.

Art. 79 Spettacolo e attività culturali. Conferimenti agli enti locali 1. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1, sono attribuiti alle province, che li esercitano sulla base degli indirizzi regionali e d'intesa con i comuni singoli o associati, i seguenti compiti e funzioni: a) interventi per manifestazioni culturali e di spettacolo organizzate da operatori privati non professionali, ai sensi della legge regionale 21 giugno 1950, n. 17;

39 b) interventi per lo sviluppo delle attività musicali popolari di cui alla legge regionale 18 novembre 1986, n. 64, e successive modifiche ed integrazioni; c) promozione e gestione delle attività culturali, di ricerca e studio, anche attraverso l'erogazione dei contributi previsti dal comma 3 dell'articolo 60 della legge regionale n. 1 del 1990; d) organizzazione di iniziative dirette a favorire l'integrazione delle attività culturali con quelle relative all'istruzione scolastica ed alla formazione professionale; e) interventi in favore dell'istituzione e del funzionamento delle scuole civiche di musica di cui alla legge regionale 15 ottobre 1997, n. 28; a tal fine il programma regionale previsto dal comma 3 dell'articolo 2 della legge regionale n. 28 del 1997, suddiviso per province, è sottoposto alla Conferenza Regione - enti locali secondo le procedure di concertazione previste dalla legge regionale n. 1 del 2005; in sede di prima applicazione il programma è inviato altresì al Consiglio regionale per l'acquisizione del parere della Commissione consiliare competente.

Art. 81 Sport. Conferimenti agli enti locali 1. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1, è attribuita alle province la programmazione e l'attuazione, sulla base della programmazione generale e delle linee di indirizzo delle politiche sportive regionali adottate ai sensi del comma 2 dell'articolo 3, e di intesa con i comuni singoli o associati, di tutti gli interventi in materia di sport previsti dalla legge regionale n. 17 del 1999, fatto salvo quanto previsto dall' articolo 80. 2. Le province predispongono ed inviano alla Regione, entro il 30 giugno di ogni anno, una relazione sullo stato dello sviluppo dello sport nel loro territorio, che espliciti gli interventi realizzati e valuti i risultati raggiunti.

Art. 82 Cultura e lingua sarda. Conferimenti agli enti locali 1. Ai sensi del comma 4 dell'articolo 1, sono attribuiti alle province i seguenti compiti e funzioni, sulla base degli atti di programmazione regionale adottati, ai sensi del comma 2 dell'articolo 3: a) programmazione e gestione delle risorse finanziarie relative alle attività delle consulte locali per la cultura e la lingua dei sardi; b) programmazione e gestione delle risorse finanziarie relative all'erogazione di contributi agli enti locali per il ripristino dei toponimi in lingua sarda e delle varietà linguistiche tutelate ai sensi dell'articolo 24 della legge regionale 15 ottobre 1997, n. 26; c) programmazione e gestione delle risorse finanziarie relative agli interventi previsti dagli articoli 13, 17 e 20 della legge regionale n. 26 del 1997.

Riferimenti normativi L.R. n.7/2005 artt. 23 e 24 trasferimento alle province delle funzioni , del personale e dei beni degli enti provinciali per il turismo e delle aziende autonome di soggiorno e turismo. Funzioni o servizi: TURISMO - Unità di personale trasferito: nessuno Riferimenti normativi

Legge regionale 5 dicembre 2005, n. 20

Norme in materia di promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9, in materia di lavoro e servizi all’impiego.

Art. 6 Funzioni delle province 1. Sono attribuite alle province, nell’ambito della loro autonomia istituzionale e organizzativa, le funzioni amministrative, di gestione, di controllo e di programmazione di livello provinciale, in materia di lavoro e di servizi per il lavoro ai sensi del decreto legislativo 10 aprile 2001, n. 180, e successive modifiche e integrazioni.

40 2. Le province garantiscono la più ampia informazione in merito alla riforma sul collocamento introdotta dal decreto legislativo 19 dicembre 2002, n. 297. 3. Alle province sono attribuite la gestione e l’erogazione dei servizi connessi alle funzioni e ai compiti conferiti alla Regione nelle medesime materie. 4. Le province espletano le funzioni di cui al comma 1 garantendo l’integrazione con le altre funzioni, loro attribuite o delegate, in materia di orientamento, istruzione e formazione. 5. Le province individuano adeguati strumenti di raccordo con i comuni e gli altri enti locali al fine di garantire la partecipazione degli stessi all’individuazione degli obiettivi e all’organizzazione dei servizi connessi alle funzioni loro assegnate. 6. Le province, tenuto conto delle proposte delle Commissioni provinciali per i servizi e le politiche del lavoro di cui all’articolo 8: a) programmano e realizzano lo sviluppo dei servizi per il lavoro; b) promuovono, a livello provinciale, programmi e progetti rivolti a favorire l’occupazione e l’inclusione sociale: 1) delle donne; 2) degli iscritti all’elenco anagrafico, con particolare riferimento ai disoccupati di lunga durata e a quelli privi di qualifica professionale; 3) dei lavoratori diversamente abili e di tutti i soggetti del disagio sociale; 4) dei lavoratori immigrati; 5) dei soggetti ex tossicodipendenti ed ex detenuti; 6) dei lavoratori posti in mobilità. c) promuovono forme di utilizzo dei soggetti in situazione di particolare disagio nell’ambito dei servizi e opere a vantaggio della collettività; d) promuovono programmi e progetti nell’ambito dei tirocini formativi e di orientamento e delle borse lavoro; e) definiscono gli ambiti territoriali di riferimento per i Centri dei servizi per il lavoro, sulla base dei criteri di cui alla lettera h) del comma 2 dell’artico-lo 7; f) sperimentano, in accordo con gli enti locali e gli altri soggetti del territorio, servizi innovativi per il miglioramento e lo sviluppo del sistema provinciale; sperimentano, altresì, servizi per favorire l’integrazione delle funzioni, con particolare riguardo al rapporto con l’istruzione, la formazione professionale, l’orientamento scolastico e professionale e il loro collegamento con il mondo del lavoro; g) programmano e organizzano i servizi per il lavoro secondo criteri di efficienza ed efficacia, perseguono la qualità delle prestazioni, la loro omogenea diffusione nell’ambito provinciale e la semplificazione dei relativi procedimenti amministrativi; h) predispongono e approvano il piano provinciale per i servizi e le politiche del lavoro, secondo i criteri e le modalità di cui all’articolo 10; i) effettuano l’analisi tecnica ed approvano l’inserimento nella lista di mobilità di cui alla Legge 23 luglio 1991, n. 223, relativamente ad aziende ed unità produttive presenti in ambito provinciale; l) svolgono attività di mediazione dei conflitti di lavoro collettivi d’interesse provinciale e l’esame congiunto di cui all’articolo 4 della Legge n. 223 del 1991. 7. Le province, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, istituiscono la Commissione provinciale per i servizi e le politiche del lavoro di cui all’articolo8ela Commissione provinciale per il collocamento mirato dei diversamente abili di cui all’articolo 9. 8. Le province interessate stipulano opportune intese per il coordinamento dei rispettivi interventi, al fine di assicurare uniformità ed una migliore efficacia dei servizi per il lavoro in territori di più province caratterizzati da particolari elementi di omogeneità e da interrelazioni socio-economiche.

Art. 8 Commissione provinciale per i servizi e le politiche del lavoro 1. Ciascuna provincia provvede all’istituzione della Commissione provinciale per i servizi e le politiche del lavoro, quale organo permanente di concertazione e consultazione delle parti sociali in materia di programmazione provinciale delle politiche attive del lavoro e di gestione dei servizi per il lavoro. 2. La Commissione elabora le linee guida per la predisposizione del Piano provinciale per i servizi e le politiche del lavoro di cui all’articolo 10 che viene trasmesso all’amministrazione provinciale per la definitiva approvazione. 3. La Commissione provinciale per i servizi e le politiche del lavoro è composta: a) dal presidente della provincia, o da un suo delegato, che la presiede; b) da tre componenti designati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori più rappresentative a livello provinciale; c) da tre componenti designati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro più rappresentative a livello provinciale; d) da un rappresentante designato dal forum del terzo settore; e) da due componenti designati rispettivamente dalla scuola e dall’Università; f) dal consigliere provinciale di parità nominato ai sensi della Legge 10 aprile 1991, n. 125. 4. Le modalità di funzionamento della Commissione sono definite in apposito regolamento approvato dalla provincia. Alle riunioni della Commissione possono partecipare, su invito del presidente, il direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro e i rappresentanti dei Centri dei servizi per il lavoro. 5. Il presidente della provincia nomina i componenti della Commissione di cui al presente articolo.

41 Art. 9 Commissione provinciale per il collocamento mirato dei diversamente abili 1. Il presidente della provincia istituisce la Commissione provinciale per il collocamento mirato dei diversamente abili, al fine di promuoverne l’inseri-mento e l’integrazione lavorativa, in attuazione dei principi stabiliti dalle leggi statali; ad essa sono affidate le competenze previste dal comma 1 dell’articolo 6 della Legge 12 marzo 1999, n. 68 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili). 2. La Commissione è composta: a) dal presidente della provincia, o da un suo delegato, che la presiede; b) da tre rappresentanti dei datori di lavoro designati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello provinciale; c) da tre rappresentanti dei lavoratori designati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, a livello provinciale; d) da quattro rappresentanti delle associazioni dei diversamente abili più rappresentative, di cui un rappresentante del terzo settore segnalato dalle associazioni cooperative cui aderiscono le cooperative sociali; e) da un medico del lavoro della ASL del capoluogo. 3. Per ogni componente effettivo è nominato un supplente. 4. Sono attribuiti alla Commissione i compiti di cui al comma 1 dell’articolo 6 della Legge n. 68 del 1999, in raccordo con i servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio, secondo le specifiche competenze loro attribuite. 5. La Commissione individua la convenzione-quadro su base territoriale con i soggetti e con le modalità previste dal comma 1 dell’articolo 14 del decreto legislativo n. 276 del 2003, come strumento ordinario per il conferimento di commesse di lavoro. 6. La Commissione costituisce un Comitato tecnico ai sensi della lettera b) del comma 2 dell’articolo 6 della Legge n. 68 del 1999, composto da: a) un funzionario appartenente all’amministrazione provinciale; b) un esperto del settore sociale e un medico legale; c) un rappresentante dei datori di lavoro; d) un rappresentante dei lavoratori; e) un rappresentante delle associazioni dei diversamente abili presenti in Commissione. 7. Il Comitato tecnico svolge compiti relativi alla valutazione delle residue capacità lavorative, alla definizione degli strumenti e delle prestazioni atti all’inserimento e alla predisposizione dei controlli periodici sulla permanenza delle condizioni di inabilità e ogni altro compito ad esso espressamente attribuito dalla Legge n. 68 del 1999 e dal decreto legislativo n. 276 del 2003. 8. La provincia approva il regolamento contenente le norme relative al funzionamento della Commissione. 9. La provincia presenta alla Regione, ogni anno, una relazione sugli interventi realizzati per rendere effettivo il diritto al lavoro delle persone disabili.

Art. 10 Piano provinciale per i servizi e le politiche del lavoro 1. La provincia predispone un Piano provinciale per i servizi e le politiche del lavoro, contenente gli interventi per lo sviluppo del sistema dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro. Nel Piano devono essere specificati, in particolare: a) le tipologie di intervento; b) i tempi e le modalità di attivazione delle singole funzioni; c) i risultati attesi; d) la localizzazione dei servizi; e) gli aspetti organizzativi e gestionali; f) i fabbisogni e le modalità di finanziamento, evidenziando il cofinanziamento. 2. Il Piano provinciale di cui al comma 1, ha una durata triennale, è aggiornato annualmente e viene inviato alla Regione ai fini della formulazione del Piano regionale di cui all’articolo 13.

Art. 14 Centri dei servizi per il lavoro gestiti dalla Provincia fino al 30/06/2016 - trasferiti all’ ASPAL con decorrenza 01/07/2016 per effetto della L.R. 9/2016. 1. Le province, in attuazione della lettera e) del comma 2 dell’articolo 4 del decreto legislativo n. 469 del 1997, tenuto conto dei criteri stabiliti dalla Regione ai sensi della lettera h) del comma 2 dell’articolo 7, avevano istituito proprie strutture denominate “Centri dei servizi per il lavoro”, al fine di assicurare l’integrazione dei servizi secondo la programmazione regionale. 2. I Centri dei servizi per il lavoro avevano il compito di gestire: a) i servizi connessi alle funzioni e ai compiti attribuiti alle province dalla presente legge, ai sensi del comma 1 dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 469 del 1997 e successive modifiche e integrazioni; b) i servizi connessi ai compiti di gestione nelle materie di cui al comma 2 dell’articolo 2 del decreto

42 legislativo n. 469 del 1997 e successive modificazioni e integrazioni. 3. I Centri dei servizi per il lavoro svolgevano i seguenti servizi: a) accoglienza, consulenza e informazione orientativa; b) gestione di specifiche procedure amministrative; c) promozione e sostegno delle fasce deboli nel mercato del lavoro; d) incentivazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro. 4. Le province, attraverso i Centri dei servizi per il lavoro, garantivano in particolare: a) l’anagrafe degli iscritti, con particolare riguardo alla tenuta di specifiche banche dati relative a soggetti in cerca di occupazione, ai lavoratori in mobilità, alle richieste di occupazione provenienti da soggetti istituzionali e privati; b) l’accertamento delle qualifiche professionali sulla base dei criteri e degli standard stabiliti dalla Regione ai sensi dell’articolo 7; c) l’informazione e la consulenza anche attraverso attività di sportello; d) l’attivazione della domanda di lavoro, in particolare attraverso l’espletamento di servizi alle imprese per l’analisi dei bisogni formativi e occupazionali connessi ai loro piani di sviluppo e per la selezione dei nuovi assunti; e) l’attivazione dell’offerta di lavoro, in particolare attraverso l’orientamento formativo, la consulenza e le azioni mirate nei confronti dei soggetti deboli del mercato del lavoro, ivi compresi i portatori di handicap; f) i servizi per l’accesso al lavoro e alla formazione, in particolare attraverso il supporto allo svolgimento di stage aziendali, l’erogazione di incentivi ed aiuti all’occupazione, all’autoimpiego e alla formazione professionale; g) i servizi per l’avviamento al lavoro e lo sviluppo delle carriere, in particolare attraverso l’assistenza, anche a carattere formativo, alla nuova imprenditorialità e la consulenza per la progettazione di carriere professionali individuali; h) il raccordo con l’Agenzia regionale del lavoro per l’attività di ricerca e studi in materia di lavoro. 5. Gli enti pubblici possono avvalersi, previa convenzione, dei Centri dei servizi per il lavoro per le attività di preselezione dei candidati nell’ambito delle procedure concorsuali e selettive per l’accesso al lavoro.

- Unità di personale trasferito da Nuoro all’ ASPAL con effetto dal 01/07/2016: 36 dipendenti a Tempo indeterminato e 20 a tempo determinato oltre alla cessazione delle 37 unità dell’Agenzia Regionale del Lavoro gestite in comando. Dall’Ogliastra sono stati trasferiti 13 a tempo indeterminato ed è cessato il comando di 13 unità precedentemente assegnate in Comando dall’A.R.L.

Funzione Turismo La legge regionale n. 16/2017 Norme in materia di turismo ha stabilito che le funzioni in materia di turismo già conferite e svolte dalle Provincie sono attribuite alla Regione. Pertanto con determinazione n. 261 del 01/03/2018 si è provveduto al trasferimento presso la Direzione Generale del Turismo del personale della Provincia di Nuoro (n. 13) con decorrenza 01/03/2018.

Funzione Protezione civile Ai sensi della L.R. n.36 del 20 dicembre 2013 come modificato dall'art. 10 L.R. n.21 del 2018, n elle more della definizione del nuovo ordinamento degli enti locali, sono istituiti gli uffici territoriali quali strutture periferiche della Direzione generale della protezione civile che operano in ambito sovracomunale con funzioni di: a) attività organizzative e di gestione del volontariato; b) predisposizione, in ambito sovra comunale, del programma di previsione e prevenzione rischi; c) supporto alla predisposizione dei piani comunali di protezione civile; d) attività istruttorie e di verifica degli interventi di cui alla legge regionale 21 novembre 1985, n. 28 (Interventi urgenti per le spese di primo intervento sostenute dai comuni, province e comunità montane in occasione di calamità naturali ed eccezionali avversità atmosferiche); e) pianificazione e coordinamento delle esercitazioni di protezione civile in ambito sovracomunale.

43 L.R. n. 21 del 18 giugno 2018 art.10 con la quale è stato modificato l'art.1 comma 2 della legge regionale n.36 del 2013 (disposizioni urgenti in materia di protezione civile), ha previsto che: “ per le esigenze operative derivanti dall'istituzione degli uffici territoriali di protezione civile è autorizzato il trasferimento del personale, mediante cessione del contratto, dei mezzi e delle strutture delle province connessi alle funzioni trasferite, secondo i criteri e le modalità stabilite dall'art.70 della legge regionale 4 febbraio 2016, n.2 (Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna).

Con deliberazione dell’Amministratore Straordinario n. 26 del 22/02/2019 è stato autorizzato il trasferimento personale della Provincia (n. 5) agli Uffici Territoriali della Protezione Civile della Regione Sardegna, con decorrenza 01/03/2019. Con deliberazione dell’Amministratore Straordinario n. 233 del 18/12/2020 è stato autorizzato il trasferimento ulteriore di personale della Provincia (n. 2) agli Uffici Territoriali della Protezione Civile della Regione Sardegna, con decorrenza 01/01/2021.

2.3 GLI STRUMEN TI DI PROGRAMMA ZIONE NEGO ZIA TA

Particolare attenzione, ai fini attuativi delle scelte programmatiche effettuate dall'amministrazione, deve essere rivolta agli strumenti di programmazione negoziata come, ad esempio, il Patto territoriale (volto all'attuazione di un programma d' interventi caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello sviluppo locale), il Contratto d'area (volto alla realizzazione di azioni finalizzate ad accelerare lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro in territori circoscritti, nell'ambito delle aree di crisi indicate dal Presidente del Consiglio dei ministri) o altri strumenti previsti dalla vigente normativa.

La complessa realtà economica della società moderna spesso richiede uno sforzo comune di intervento. Obiettivi come lo sviluppo, il rilancio o la riqualificazione di una zona, la semplificazione nelle procedure della burocrazia, reclamano spesso l'adozione di strumenti di ampio respiro. La promozione di attività produttive locali, messe in atto dai soggetti a ciò interessati, deve però essere pianificata e coordinata. Questo si realizza adottando dei procedimenti formali, come gli strumenti della programmazione negoziata, che vincolano soggetti diversi - pubblici e privati - a raggiungere un accordo finalizzato alla creazione di ricchezza nel territorio.

A seconda degli ambiti interessati, finalità perseguite, soggetti ammessi e requisiti di accesso, si è in presenza di patti territoriali, di contratti d'area o di contratti di programma.

Tali strumenti implicano l'assunzione di decisioni istituzionali e l'impegno di risorse economiche a carico delle amministrazioni statali, regionali e locali La Programmazione Negoziata (1993-2003).

Oltre l'Accordo di Programma per la Sardegna Centrale, sono stati diversi gli strumenti della Programmazione Negoziata che hanno interessato la Provincia di Nuoro: Patto Territoriale per la Provincia di Nuoro, Patto Territoriale per la Montagna, Patto territoriale per la Planargia, Contratto di Programma sul turismo per la bassa Baronia, Contratto di Programma sull'ovicaprino, Contratto d'Area per la zona industriale di , Accordo di Programma sulla Chimica, PIA NU 11 Valle del Pardu, PIA NU 12 media e alta Nuoro, Parco dei tacchi., Piano straordinario di rilancio del nuorese. La Programmazione Negoziata per la Sardegna Centrale ha rappresentato e rappresenta ancora una esperienza importante, anche se non ha prodotto tutti i risultati sperati. In questo territorio sono arrivate consistenti risorse pubbliche, sono nate importanti iniziative produttive ma, purtroppo, sono arrivate anche iniziative che hanno prodotto fallimenti.

44 Il Contratto d'area di Ottana rientra negli strumenti di sviluppo sottoscritti per il recupero di grandi aree industriali dimesse, in particolare quelle del gruppo EN/. Venne sottoscritto il 15 maggio 1998 e prevedeva, a fronte dello stanziamento di 11.497.000 Euro di risorse non CIPE, la nascita di sei iniziative imprenditoriali con un obiettivo di 178 occupati. Delle sei iniziative solo due hanno raggiunto i risultati prefissati in origine, mentre per le altre quattro società sono sorti problemi. Con il Primo Protocollo Aggiuntivo, sottoscritto il 18 febbraio 1999, venne data una significativa ulteriore risposta, in termini di investimenti agevolati e di contributi pubblici,alla richiesta di industrializzazione del territorio. Vennero considerati meritevoli di finanziamento i progetti imprenditoriali di 29 aziende su un totale di 62 iniziative, che fecero domanda di istruttoria all'istituto bancario convenzionato con il Ministero delle Attività Produttive, la Europrogetti e Finanza S.p.A. Vennero stanziati 156.411.200 €, comprensivi anche di 9.952.124 € assegnati al Consorzio ASI per i necessari interventi infrastrutturali nell'area di Ottana. L'occupazione prevista era di 1184 unitàproduttive ma attualmente risultano occupati circa 400 lavoratori, alcuni dei quali già usufruiscono della CIG.

Accordo di Programma sulla qualificazione dei poli chimici della Sardegna (14 luglio 2003). Nel 2003 la Montefibre, di proprietà del Gruppo Orlandi, decise la chiusura ell'impianto di fibre acrilico con il licenziamento di 251 lavoratori . Recentemente è stato firmato l'accordo che porta questi lavoratori al pensionamento scrivendo definitivamente la parola fine all'intervento delle partecipazioni statali nella Provincia di Nuoro. Per cercare di fronteggiare e arginare la grave crisi che aveva investito il sistema industriale della Sardegna le forze economiche sociali e istituzionali, dopo mesi di lotte e trattative con la Regione, l'Eni e il Governo Nazionale proposero un Accordo di programma sulla chimica (14 luglio 2003), che aveva come obiettivo prioritario quello di promuovere e qualificare i poli chimici della Sardegna attraverso la realizzazione di piani industriali in grado di assicurare la salvaguardia e il potenziamento delle filiere produttive esistenti ed ancora economicamente sostenibili e competitive. Gli altri punti qualificanti dell'accordo erano: • incentivare gli investimenti per rendere le aziende competitive sul piano internazionale, anche mediante l'abbattimento del differenziale dei costi energetici e di trasporto; • promuovere la verticalizzazione dei prodotti chimici attraverso la nascita di nuove piccole e medie imprese; • incentivare la crescita alla produzione di nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche da trasferire al tessuto imprenditoriale attivo e potenziale; • risanare e tutelare l'ambiente attraverso azioni di bonifica e messa in sicurezza dei siti; • avviare processi di reindustrializzazione prevedendo la ubicazione di nuove attività d'impresa nei siti colpiti dalla crisi e della cessazione dell'attività degli impianti produttivi; • confermare la garanzia della continuità della produzione di energia elettrica e di vapore per il sito di Ottana creando le condizioni per un adeguamento tecnologico della centrale esistente prefigurando forme di autoproduzione per l'abbattimento dei costi energetici delle imprese del sito o altre forme di accordo bilaterale; Il Governo, per l'area di Ottana,si impegnava a dotare gli strumenti già in essere (legge 181/89- contratti di localizzazione) di altri 100 milioni di euro.

La Giunta regionale, nell'ambito delle sue competenze si era impegnata a portare avanti, d'intesa con il Governo nazionale, un piano articolato di interventi per il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo. L'Accordo di Programma sulla chimica,per quanto riguarda Ottana, ha finanziato un intervento tecnologico all'Equipolymers pari a 36 milioni di euro e 9 milioni di euro per il Consorzio CREO (deliberati dal C/PE ma non ancora erogati).

45 Fino all'avvento delle partecipazioni statali negli anni 70 l'industria nella Provincia di Nuoro circoscritta ad alcune realtà che erano distribuite nei settori seguenti : ° Agroindustria: la zona di Macomer ospitava importanti aziende del settore- soprattutto lattiero caseario che la rendevano una delle più importanti della Sardegna; ° Tessile: Sempre nell'area di Macomer erano presenti l 'Alas, La tirsotex ; la Marfili a Siniscola, la Texile di Bitti; ° Minerario: Soim, Valchisone (poi Talco Sardegna, Rimisa di Lula, Funtana Raminosa di . Le Sabbie Silicee di /sili . Attività queste che fanno parte della archeologia industriale sarda interessate da una positiva riconversione in altri settori ad opera dell'Igea; ° Prodotti per Edilizia: Il cementificio Cenu (ora Unicem) di Siniscola e la Sardocalce sempre di Siniscola ma non più in produzione più altre piccole produzioni; ° Alimentare: oltre ad alcuni caseifici ci fu l'illusione della Solis - sempre a Siniscola, che avrebbe dovuto lavorare caffè brasiliano ma non entrò mai in produzione; ° Lapideo : va ricordato per tutti il distretto del Marmo di Orosei che partiva in quegli anni e che oggi rappresenta una buona realtà con problematiche diverse da altri realtà che riguardano soprattutto l'infrastrutturazione e che poi riprenderemo successivamente ; ° Metalmeccanico : non va sottaciuta l'esperienza della Metallurgica del Tirso che entrò in crisi nel 1977 per non riprendersi più con la perdita di 500 posti di lavoro . ° Lavorazione del Sughero: ISMA Sorgono - Azienda che risulta non in produzione già da oltre 10 anni ; Le principale fasi del processo di industrializzazione si possono cosi sintetizzare:

° L'intervento delle Partecipazioni Statali (1969-1996) ° Accordo di Programma per la Sardegna Centrale dopo fase ristrutturazione del 1992 (L.R.1993) ° Gli strumenti della Programmazione Negoziata (1993-2003) ° Il Contratto D'Area di Ottana (legge 662/1997) ° Accordo di Programma sulla chimica (14 luglio 2003) Il contratto d'area costituisce lo strumento operativo - concordato tra le amministrazioni, anche locali, rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonché eventuali altri soggetti interessati. Migliorare le tecnologie di processo, al fine di rendere le imprese funzionale alla realizzazione di un ambiente economico favorevole all'attivazione di nuove iniziative imprenditoriali e alla creazione di nuova occupazione attraverso condizioni di massima flessibilità amministrativa ed in presenza di investimenti qualificati da validità tecnica, economica e finanziaria, nonché di relazioni sindacali e di condizioni di accesso al credito particolarmente favorevoli. Il contratto di area (introdotto dall'art. 2, comma 203, lettera f), della legge n. 662/1996) aveva come priorità il rilancio dell’occupazione anche attraverso nuovi strumenti di flessibilità. Consta fondamentalmente di un'intesa tra le parti sociali (sindacati e associazioni imprenditoriali) al fine di definire particolari regole circa la flessibilità del lavoro. Oltre all'intesa tra le parti sociali per definire le flessibilità di lavoro (qualificata dagli obiettivi e dai contenuti indicati nell'Accordo per il lavoro sottoscritto il 24 settembre 1996), nel contratto d'area vengono inoltre sottoscritti:

° un accordo tra le amministrazioni e gli enti pubblici interessati per lo snellimento delle procedure burocratiche; ° un eventuale protocollo di legalità, firmato con la Prefettura locale, allo scopo di conseguire un rafforzamento delle condizioni di sicurezza del territorio, e garantire sicurezza alle attività imprenditoriali da ingerenze esterne. A differenza di quanto previsto per gli altri strumenti negoziali, la legge n. 662/1996 ha limitato il campo di applicazione dei contratti d'area a territori circoscritti.

46 Ai sensi della deliberazione C/PE 21 marzo 1997, che ha recato la disciplina generale della programmazione negoziata, come modificata dalla deliberazione 11 novembre 1998, n. 127, l'ambito territoriale di applicazione dell'istituto, infatti, concerne, esclusivamente, aree industriali del territorio nazionale, interessate da gravi crisi occupazionali, così indicate: • "aree di crisi" individuate con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 aprile 1998, situate nei territori di cui agli obiettivi 1 e 2 dei fondi strutturali nonché in quelle che presentano rilevante squilibrio tra domanda e offerta di lavoro, individuate con D.M. lavoro 14 marzo 1995; • aree di sviluppo industriale (AS/) o nuclei di industrializzazione, situati nei territori di cui all'obiettivo 1 dei Fondi strutturali comunitari; • aree industriali di cui all'art. 32 della legge 14 maggio 1981, n. 219 (Irpinia e Basilicata).

Si ricorda che l'articolo 2, comma 207, della legge n. 662/1996 ha stabilito che spetta al CIPE determinare le quote di risorse da riservare ai contratti di area (e ai patti territoriali) localizzati nelle aree depresse, in sede di riparto delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo ditali aree.

Per quanto riguarda, infine, le procedure finanziarie, analogamente a quanto previsto per i patti territoriali, si ricorda che, in attuazione dell'art. 43, comma 2, della legge n. 144/1999 che ha modificato l'art. 2, comma 207, della legge n. 662/1996, è stato emanato il D.M. Tesoro n. 320/2000 che ha modificato le procedure di erogazione delle risorse ai soggetti beneficiari affidandole al responsabile unico del contratto d'area (o soggetto responsabile del patto territoriale) che controlla le rendicontazione e autorizza la cassa depositi e prestiti all’erogazione dei contributi. In attuazione di tale disciplina, con decreto del Ministro delle attività produttive 4 aprile 2002, n. 115374 è stato approvato il "Disciplinare concernente i compiti gestionali e le responsabilità del responsabile unico del contratto d'area e del soggetto responsabile del patto territoriale", predisposto ai sensi dell'articolo 2 del citato D.M. n. 320/2000.

Il Piano straordinario di rilancio del nuorese Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 38/2 del 28.6.2016 avente ad oggetto “Piano straordinario di rilancio del Nuorese. Schema di Protocollo di Intesa e linee di indirizzo per l'attuazione” sono state approvate le linee di indirizzo operative, lo schema di Protocollo di Intesa e si è disposto di stanziare risorse pari a 55 milioni di euro che trovano copertura sui programmi europei FSC, FSE, FESR, FEASR e FEAMP per la realizzazione di progetti in materia di cultura, turismo, ambiente, istruzione, manifatturiero e infrastrutture. Il Piano straordinario di rilancio del Nuorese prevede un programma di interventi condiviso con l’obiettivo generale di delineare un nuovo scenario di sviluppo per i comuni del territorio, in grado di incrementare il livello di attrattività della provincia, favorire una ripresa degli investimenti e dei consumi, valorizzare le peculiarità ambientali e culturali, tutelare il patrimonio culturale e tradizionale e promuovere le produzioni locali. Con Deliberazioni della Giunta Regionale n. 46/5 del 3 ottobre 2017, aventi ad oggetto: Piano straordinario di rilancio del Nuorese – Approvazione Accordo di programma Quadro, la Provincia di Nuoro è stata individuata, in qualità di soggetto attuatore del Progetto Visit Nuorese; Il progetto Visit Nuorese risulta essere un progetto strategico per l’intera Provincia e prevede la definizione di una metodologia e di un piano delle azioni per la valorizzazione turistica e sociale della destinazione analizzando i fattori oggettivi della competizione turistica contemporanea, in particolare i clienti e le loro opinioni, le persone e i loro vissuti e attese, le unicità ambientali e culturali, i driver di offerta, i trend dei dati e le tecnologie web e digitali.

47 2.4 LE PAR TECIPA ZIONI ED IL GRUPPO PUBB LICO LOCA LE

2.4.1 S o cietà ed e n ti p a r teci p ati

Elenco degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate

Denominazione Tipologia % di Capitale Note partecipazione sociale al 31/12/2018

1) NUGORO s.p.a. società per 100,00% 258.230,00 società in house azioni

2) Soc. cons. Patto società 20,00% 10.200,00 in liquidazione dal 27.11.2015 territoriale della consortile Provincia di Nuoro responsabilit à limitata

3) Ottana sviluppo società 20,00% 516.000,00 In liquidazione dal 18.10.2006. Il soc. cons. p.a. consortile tribunale di Nuoro - sez fallimentare- con sentenza n. per azioni 6/2019 pubbl. il 29.03.2019 ha dichiarato il fallimento della società.

4) G.A.L. Barbagie società 4,50% in liquidazione e Mandrolisai soc. consortile cons. A.R.L. responsabilit à limitata

5) G.A.L. Ogliastra. società 3.000,00 Risulta inattiva dal 2004. consortile responsabilit à limitata

6) Azienda Consorzio 25,00% 35.119,00 attivo Trasporti Pubblici(ATP)

7) Consorzio Consorzio non è stata Consorzio obbligatorio ex industriale stabilita la L.r. n. 10 del 25 luglio 2008 Provinciale Nuoro percentuale di partecipazione

8) Consorzio Consorzio 50% 1.291,15 Consorzio obbligatorio ex industriale L.r. n. 10 del 25 luglio 2008 provinciale dell'Ogliastra

9) Consorzio per la Consorzio Non risulta alcuna attivo pubblica lettura S. partecipazione

48 Satta iniziale. è stabilito un versamento annuale di € 0,52 per ogni abitante residente nella Provincia di Nuoro e un contributo agli investimenti pari al 40% della spesa.

10) Consorzio Studi Consorzio 50,00% attivo Universitari Sardegna Centrale

11) Consorzio del Consorzio 5,15% attivo Parco geominerario storico ambientale della Sardegna

12) Istituzione Istituzione 100,00% attiva Museo arte Nuoro (MAN)

13) Fondazione Fondazione Non si hanno informazioni Marreri Onlus dal 2015

14) Aliarbatax s.p.a. società Partecipazione In liquidazione. Società indiretta partecipata al 100% dal Consorzio industriale dell'Ogliastra.

Si precisa che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Con riferimento agli obblighi informativi in materia di indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali, società controllate e partecipate dal nostro ente, si evidenzia che l’ente ha approvato ai sensi del comma 612 dell’art.1 della legge 190/2014, un piano operativo, corredato da relazione tecnica, di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, indicando le modalità, i tempi di attuazione ed il dettaglio dei risparmi da conseguire. Tale piano con unita relazione è stato trasmesso alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e pubblicato nel sito internet dell’ente. Riferimenti:Deliberazione dell'Amministrazione Straordinario n. 82 del 29.09.2017 con la quale è stato approvato il Piano Straordinario delle partecipazioni societarie di cui all'art. 24 del D.Lgs. 175/2016 e Deliberazione dell’Amministratore Straordinario n. 124 del 13/12/2018 avente ad oggetto: Revisione periodica delle partecipazioni pubbliche di cui all'art. 20, D.Lgs. 175/2016.

Con la deliberazione A.S. n. 241 del 23/12/2020 è stata approvata la revisione periodica delle partecipazioni societarie ex art 20 del D.lgs. 175/2016.

49 La Nugoro s.p.a. è soggetta al controllo analogo da parte di un Comitato Tecnico formatto da Dirigenti/Funzionari della Provincia. Il prospetto inerente agli Enti pubblici vigilati, enti di diritto privato in controllo pubblico e partecipazioni in società di diritto privato sono allegati al presente DUP.

2.5 RISORSE, IMPIEGHI E SOS TENIBI LITA’ ECONOMICO- FINAN ZIARIA

Nel contesto strutturale e legislativo proposto, si inserisce la situazione finanziaria dell’ente. L’analisi strategica, richiede, infatti anche un approfondimento sulla situazione finanziaria del nostro ente così come determinatasi dalle gestioni degli ultimi anni. Sono presentati, a seguire, i principali parametri economico finanziari utilizzati per identificare l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici e misurare il grado di salute dell’ente. Qualsiasi programmazione finanziaria deve necessariamente partire da una valutazione dei risultati delle gestioni precedenti. A tal fine nella tabella che segue si riportano per ciascuno degli ultimi tre esercizi: − le risultanze finali della gestione complessiva dell’ente; − il saldo finale di cassa, il totale dei residui attivi e passivi; − l’indicazione riguardo l’utilizzo o meno dell’anticipazione di cassa.

Descrizione 2016 2017 2018 2019 Risultato di Amministrazione 33.300.330,43 29.099.669,44 29.116.402,72 36.946.422,36 di cui Fondo cassa 31/12 38.209579,80 42.222.897,33 38.815.934,64 40.113.674,49 Utilizzo anticipazioni di cassa NO NO NO NO

Nei paragrafi che seguono sono riportati, con riferimento alle entrate ed alla spesa, gli andamenti degli ultimi esercizi, presentando questi valori secondo la nuova articolazione di bilancio prevista dal D.Lgs. n. 118/2011.

2.5.1 L e E n t r ate

L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella d'investimento, ha costituito, per il passato ed ancor più costituirà per il futuro, il primo momento dell'attività di programmazione del nostro ente.

Rinviando per un approfondimento alla sezione operativa del presente documento, in questa parte si evidenzia l’andamento storico e prospettico delle entrate nel periodo 2017/2021.

2019 2020 2021 2022 2023

Avanzo applicato 11.333.374,51 13.750.000,00 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale 23.046.598,79 21.209.965,29 439.428,96 0,00 0,00 vincolato

Totale Titolo 1: Entrate correnti di natura tributaria, 14.707.989,74 14.024.747,00 15.339.409,72 14.703.813,44 14.703.813,44 contributiva e perequativa

Totale Titolo 2: 19.771.506,20 17.875.095,20 13.964.680,96 13.833.556,92 13.833.556,92

50 Trasferimenti correnti

Totale Titolo 3: Entrate 1.706.286,81 1.371.669,34 1.346.372,67 1.342.037,25 1.342.037,25 Extratributarie

Totale Titolo 4: Entrate in conto 30.323.172,15 51.041.155,69 8.889.422,22 2.321.431,15 2.321.431,15 capitale

Totale Titolo 5: Entrate da 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 riduzione di attività finanziarie

Totale Titolo 6: Accensione 422.193,78 377.392,48 0,00 0,00 0,00 Prestiti

Totale Titolo 7: Anticipazioni da 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 istituto tesoriere/cassiere

Totale Titolo 9: Entrate per conto 15.844.500,00 16.344.500,00 16.444.500,00 15.844.500,00 15.844.500,00 terzi e partite di giro

Totale 117.155.621,98 135.994.525,00 56.423.814,53 48.045.338,76 48.045.338,76

Al fine di meglio affrontare la programmazione delle spese e nel rispetto delle prescrizioni del Principio contabile n.1, nei paragrafi che seguono si presentano specifici approfondimenti con riferimento al gettito previsto delle principali entrate tributarie ed a quelle derivanti da servizi pubblici.

2.5.1.1 Le entrate tributarie

Si confermano le aliquote fiscali e tariffarie già applicate nel 2019 dalla Provincia di Nuoro nella misura massima consentita dalla legge.

Con deliberazione dell’Amministratore Straordinario n. 33 del 21/09/2016 è stato stabilito l’allineamento delle aliquote provinciali della ex Provincia Ogliastra a quelle della Provincia incorporante di Nuoro.

Le aliquote in vigore sono le seguenti: imposta provinciale aliquota RC AUTO 16% TEFA 5% IPT Incremento massimo del 30% dell’importo base

Totale TITOLO 1 14.707.989,74 14.024.747,00 15.339.409,72 14.703.813,44 14.703.813,44

51 Per ciascuna delle entrate sopra riportate si evidenziano i seguenti dati di maggiore interesse:

Denominazione Imposta sulle assicurazioni RC auto Valutazione dei cespiti L' art. 60 D.Lgs 15/12/1997 n. 446 ha attribuito alle Province il gettito dell’imposta sulle imponibili, della loro assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, evoluzione nel tempo, dei mezzi esclusi i ciclomotori, dove hanno sede i pubblici registri automobilistici (PRA) nei quali i veicoli utilizzati per accertarli, aliquote a motore sono iscritti mentre per le macchine agricole il gettito è attribuito alle Province nel cui territorio risiede l’intestatario della carta di circolazione. Ai sensi dei comma 1 e 2, art. 17 del D.Lgs. 6 maggio 2011, n. 68: - a decorrere dall’anno 2012 l’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, costituisce tributo proprio derivato delle province; - l’aliquota dell’imposta è pari al 12,50 per cento e a decorrere dall’anno 2011 le province possono aumentare o diminuire l’aliquota in misura non superiore 3,5 punti percentuali.

Nella provincia di Nuoro l’aliquota in vigore è pari al 16% (aliquota massima). Il gettito annuo previsto nel prossimo triennio è stabilito nella misura accertata nell’anno 2020.

Denominazione Il tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni ambientali (TEFA) Valutazione dei cespiti imponibili, della loro Il tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni ambientali (TEFA) è un tributo istituito dal evoluzione nel tempo, dei mezzi Legislatore (Art. 19 del D. L. 504/92 - Art. 49, c. 17 del D.Lgs 22/97) a fronte dell'esercizio delle utilizzati per accertarli. funzioni amministrative di interesse provinciale, riguardanti l'organizzazione dello smaltimento dei rifiuti, il rilevamento, la disciplina ed il controllo degli scarichi e delle emissioni e la tutela, difesa a valorizzazione del suolo. Il TEFA, date le caratteristiche normative volute dal Legislatore, è un tributo incassato dai singoli Comuni contestualmente alla tassa/tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU/TIA fino al 2012, Tares 2013 e Tari 2014). Con delibera della Giunta Provinciale, il tributo è determinato in misura non inferiore all’1 per cento né superiore al 5 per cento delle tariffe per unità di superficie ai fini della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani applicate dai Comuni.

Nella provincia di Nuoro l’aliquota in vigore è pari al 5% (aliquota massima).

Il gettito annuo previsto nel prossimo triennio è stabilito nella misura accertata nell’anno 2020.

Denominazione Tassa occupazione spazi e aree pubbliche riscossa attraverso altre forme Valutazione dei cespiti La tassa per l’occupazione del suolo pubblico, comunemente nota con l’acronimo Tosap, è la imponibili, della loro tassa dovuta quando un soggetto occupa un’area che appartiene al territorio di un ente locale. evoluzione nel tempo, dei La Tosap è quindi un tributo, a favore dei Comuni e delle Province, che colpisce le occupazioni di mezzi utilizzati per accertarli a qualsiasi natura effettuate sui beni appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile dei aliquote Comuni e delle Province, ovvero appartenenti a privati, sui quali, però, risulti costituita, ai sensi di legge, servitù di pubblico passaggio. La ratio della norma ha il suo fondamento nella limitazione che per la collettività, l’occupazione di una data area pubblica, comporta il ridotto godimento di quello spazio occupato, tale limitazione deve essere pertanto oggetto di tassazione. La Tosap nel dettaglio colpisce l’occupazione di spazi appartenenti a beni demaniali (i beni dello Stato) o al patrimonio indisponibile degli enti locali, come strade, corsi, piazze, aree private gravate da servitù di passaggio (ossia la limitazione, imposta al proprietario, del godimento del bene a favore di altri, in tal caso il passaggio di altri sull’area privata), spazi sovrastanti e sottostanti il suolo pubblico, comprese condutture e impianti, zone acquee adibite all’ormeggio di natanti in rivi e canali.

Le tariffe in vigore nella Provincia di Nuoro sono quelle approvate con deliberazione del Consiglio provinciale n. 83 del 30/06/1995, e modificate dalla deliberazione del Consiglio provinciale n. 57 del 28/06/1996.

Denominazione Entrate derivanti dai conferimenti comunali per il servizio di compostaggio

52 Valutazione dei cespiti La Comunità Montana n. 11 Ogliastra ha realizzato un impianto di trattamento di rifiuti con produzione imponibili, della loro di compost di qualità in località Quirra- avente la funzione di trattare la frazione umida ed lo scarto evoluzione nel tempo, dei del verde proveniente dalle raccolte differenziate dei rifiuti urbani. mezzi utilizzati per accertarli e L’opera è stata realizzata con fondi della Regione Autonoma della Sardegna che ha approvato l’impianto aliquote nel quadro del completamento degli interventi previsti dal Piano Regionale di gestione dei rifiuti, sulla base dell’adesione di tutti i Comuni dell’Ogliastra La Legge Regionale 21 aprile 2005 n. 7 all’art. 38 ha stabilito la cessazione della Comunità Montana d’Ogliastra con la proclamazione del Presidente dell’omonima Provincia, la quale succede nei rapporti giuridici ed economici della soppressa Comunità Montana. La titolarità dell’impianto di trattamento rifiuti con produzione di compost è passata quindi alla Provincia dell’Ogliastra in termini di avvio ed esercizio dell’impianto. A seguito del primo appalto per la gestione dell’Impianto di Compostaggio di Quirra aggiudicato con Determinazione del Segretario Generale n. 514 del 20.12.2006 alla Ditta ENTSORGA I TALIA S. R.L, di Tortona ora Ogliastra Compost, con deliberazione n. 6 del 27.02.2008, è stata stabilita la tariffa di conferimento – a decorrere dal 01.01.2008 fino al 31.12.2011 –, per tutti i Comuni dell’Ogliastra, nella misura promozionale di 50,00 €/t (al netto dell’IVA) in misura ridotta al fine di stimolare i Comuni a incentivare la raccolta del secco – umido, nonché la tariffa di 15,00 €/t (al netto dell’IVA) per il conferimento degli sfalci verdi, per lo stesso periodo di tempo; Successivamente a seguito di apposito studio da parte del Responsabile del Servizio, l ’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, con nota n° 13231 del 25.06.2009, prot. n. 9842 del 02.07.2009, esprime parere favorevole alla tariffa proposta di 66,41 €/t al netto dell’IVA di conferimento della frazione organica dei rifiuti urbani all’impianto di compostaggio in località Quirra – Osini, avendone verificato la conformità della documentazione inoltrata alla Deliberazione G.R. n. 17/07 del 13.04.2004; − con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 211 del 21.12.2012 “ Tariffa di conferimento della frazione organica dei rifiuti urbani all'impianto di compostaggio a decorrere dal 2013 ”, sono state confermate, per l’anno 2013, cosi come già stabilite nelle deliberazioni del Giunta Provinciale n. 212 del 03.11.2011 e n. 188 del 13.12.2012, le seguenti tariffe/aliquote: ° la tariffa di conferimento per il rifiuto con codice CER 200108, Rifiuti biodegradabili di cucine e mense, viene fissata in 66,41 €/t (al netto dell’Iva); ° la tariffa di conferimento per il rifiuto con codice CER 200201, Rifiuti biodegradabili prodotti da giardini e parchi, viene fissata in 15,00 €/t (al netto dell’Iva) per i Comuni ed Enti del territorio ogliastrino; ° la tariffa di conferimento per il rifiuto con codice CER 200201, Rifiuti biodegradabili prodotti da giardini e parchi, viene fissata in 66,41 €/t (al netto dell’Iva) qualora si autorizzino conferimenti di tale rifiuto all’impianto di compostaggio anche a Comuni ed Enti non appartenenti all’ambito dell’ex Provincia dell’Ogliastra”; Allo stato attuale , con deliberazione A.S. n. 117 del 23-07-2019, rettificata dalla deliberazione A.S. n.123 del 31-07-2019, è stata approvata la nuova tariffa, unica per i due CER 200108 e 200201, pari a 77,90 €/t, IVA esclusa, per il conferimento dei suddetti rifiuti presso l’impianto di compostaggio sito in località Quirra, Comune di Osini KM. SS 125, per il periodo 2020-2024. Si è in attesa del nulla osta/parere favorevole alla tariffa, da parte del l’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna ;

53 2.5.1.2 Le entrate da servizi

Entrate da servizi 2019 2020 2021 2022 2023

Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi 342.316,22 342.316,22 342.316,22 342.316,22 342.316,22 derivanti dalla gestione dei beni

Tipologia 200: Proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione 237.000,00 237.000,00 237.000,00 237.000,00 237.000,00 delle irregolarità e degli illeciti

Tipologia 300: Interessi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 attivi

Tipologia 400: Altre entrate da redditi di 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Tipologia 500: Rimborsi 1.126.970,59 792.353,12 767.056,45 762.721,03 762.721,03 ed altre entrate correnti

Totale Titolo 3: Entrate 1.706.286,81 1.371.669,34 1.346.372,67 1.342.037,25 1.342.037,25 extratributarie

54 2.5.1.3 La gestione del patrimonio

Con riferimento alle entrate extratributarie, un ruolo non secondario assume sempre più la gestione del patrimonio. Così come definito dal TUEL, il patrimonio è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di pertinenza di ciascun ente; attraverso la rappresentazione contabile del patrimonio è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale.

Il conto del patrimonio approvato con l’ultimo rendiconto sintetizza la situazione al 31 dicembre 2019 come esposta nella seguente tabella.

Attivo 2018 Passivo 2018 Immobilizzazioni immateriali 283.463,61 Patrimonio netto 249.704.404,97 Immobilizzazioni materiali 301.495.199,96 Fondi per rischi ed oneri 403.402,84 Immobilizzazioni finanziarie 2.491.722,31 Debiti 69.461.316,75 Rimanenze 4.039,36 Ratei e risconti passivi 66.992.030,44 Crediti 42.107.567,70 Attività finanziarie non 0,00 Disponibilitàimmobilizzate liquide 40.113.674,49 Ratei e risconti attivi 85.487,57 Totale 386.581.155,00 Totale 386.581.155,00

Con riferimento al patrimonio immobiliare si precisa che le linee strategiche per il suo utilizzo sono contenute nel programma per la valorizzazione del patrimonio disponibile allegato al bilancio e meglio precisato nella parte conclusiva della SeO.

In questa parte ci preme segnalare che i proventi dei beni dell'ente iscritti a patrimonio è congruo in rapporto alla loro entità ed ai canoni applicati per l'uso da parte di terzi, con particolare riguardo al patrimonio disponibile.

2.5.1.4 Il finanziamento di investimenti con indebitamento

Non è stata prevista nessuna forma di indebitamento per il finanziamento degli investimenti. La tabella che segue riporta l’andamento storico riferito agli ultimi due esercizi e quello prospettico per i prossimi tre esercizi delle tipologie di entrata riferibili al titolo 6 Accensione prestiti ed al titolo 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere. L’importo previsto per l’anno 2020 riguarda la devoluzione di mutui già concessi in esercizi precedenti.

2019 2020 2021 2022 2023

Titolo 6: accensione

prestiti

Tipologia 100: emissione titoli 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 obbligazionari

Tipologia 200: 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Accensione prestiti a

55 breve termine

Tipologia 300: Accensione mutui e 422.193,78 377.392,48 0,00 0,00 0,00 altri finanziamenti a medio lungo termine

Tipologia 400: Altre forme di 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 indebitamento

Titolo 7: Anticipazione da istituto tesoriere/cassiere

Tipologia 100: Anticipazioni da 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 istituto tesoriere/cassiere

Totale investimenti con 422.193,78 377.392,48 0,00 0,00 0,00 indebitamento

Il ricorso all'indebitamento, oltre che a valutazioni di convenienza economica, è subordinato al rispetto di alcuni vincoli legislativi. Si ricorda, in particolare, la previsione dell’articolo 204 del TUEL in materia di limiti al ricorso all'indebitamento.

2.5.1.5 I trasferimenti e le altre entrate in conto capitale

Altre risorse destinate al finanziamento degli investimenti sono riferibili a trasferimenti in conto capitale iscritti nel titolo 4 delle entrate, di cui alla seguente tabella:

2019 2020 2021 2022 2023

Tipologia 100: Tributi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 in conto capitale

Tipologia 200: Contributi agli 24.741.172,15 42.929.155,69 3.107.422,22 2.121.431,15 2.121.431,15 investimenti

Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto 0,00 2.530.000,00 200.000,00 200.000,00 200.000,00 capitale

Tipologia 400: 5.582.000,00 5.582.000,00 5.582.000,00 0,00 0,00 Entrate da alienazione di beni materiali e

56 immateriali

Tipologia 500: Altre entrate in conto 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Totale titolo 4: Entrate in conto 30.323.172,15 51.041.155,69 8.889.422,22 2.321.431,15 2.321.431,15 capitale

2.5.2 L a S p esa

Le risorse raccolte e brevemente riepilogate nei paragrafi precedenti sono finalizzate al soddisfacimento dei bisogni della collettività. A tal fine la tabella che segue riporta l’articolazione della spesa per titoli con riferimento al periodo 2019/2023 (dati previsionali). Si ricorda che il nuovo sistema contabile, nel ridisegnare la struttura della parte spesa del bilancio, ha modificato la precedente articolazione, per cui si è proceduto ad una riclassificazione delle vecchie voci di bilancio.

2019 2020 2021 2022 2023

Totale Titolo 1: Spese 40.771.005,70 34.226.403,80 29.179.329,00 28.127.569,79 28.065.825,12 correnti

Totale Titolo 2: Spese 53.378.422,65 78.179.975,33 3.794.970,15 2.591.014,77 2.591.014,77 in conto capitale

Totale Titolo 3: Spese per incremento di 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 attività finanziarie

Totale Titolo 4: 7.161.693,63 6.804.652,03 7.005.015,38 1.482.254,20 1.543.998,87 Rimborso presiti

Totale Titolo 5: Chiusura anticipazioni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 ricevute da istituto tesoriere/cassiere

Totale Titolo 7: Spese per conto terzi e 15.844.500,00 16.344.500,00 16.444.500,00 15.844.500,00 15.844.500,00 partite di giro

Totale Titoli 117.155.621,98 135.555.531,16 56.423.814,53 48.045.338,76 48.045.338,76

57 2.5.2.1 La spesa per missioni

La spesa complessiva, precedentemente presentata secondo una classificazione economica (quella per titoli), viene ora riproposta in un’ottica funzionale, rappresentando il totale di spesa per missione. Si ricorda che le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche territoriali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate, e sono definite in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 del Titolo V della Costituzione, tenendo conto anche di quelle individuate per il bilancio dello Stato.

2019 2020 2021 2022 2023

Totale Missione 01 – Servizi 18.702.519,57 14.693.663,88 14.230.107,20 13.471.975,81 13.477.721,81 istituzionali, generali e di gestione

Totale Missione 02 200.000,00 118.850,54 130.000,00 130.000,00 130.000,00 – Giustizia

Totale Missione 03 – Ordine pubblico e 34.277,57 31.520,66 31.521,00 31.521,00 31.521,00 sicurezza

Totale Missione 04 – Istruzione e diritto 10.031.004,07 21.197.181,00 3.955.895,41 3.820.390,68 3.820.390,68 allo studio

Totale Missione 05 – Tutela e valorizzazione dei 8.801.540,16 9.100.413,89 741.883,82 741.883,82 741.883,82 beni e attività culturali

Totale Missione 06 – Politiche giovanili, 1.091.312,88 855.369,09 750.721,68 750.721,68 750.721,68 sport e tempo libero

Totale Missione 07 - 304.463,47 332.402,37 348.991,00 278.991,00 278.991,00 Turismo

Totale Missione 08 – Assetto del 513.377,06 518.445,93 366.842,99 366.842,99 366.842,99 territorio ed edilizia abitativa

Totale Missione 09 - Sviluppo sostenibile e tutela 4.960.995,17 3.872.921,08 2.030.456,01 1.944.456,01 1.944.456,01 del territorio e dell’ambiente

Totale Missione 10 40.565.708,52 53.976.575,15 6.542.524,27 5.551.397,62 5.551.397,62 – Trasporti e diritto

58 alla mobilità

Totale Missione 11 – 119.194,07 92.437,60 55.258,44 55.258,44 55.258,44 Soccorso civile

Totale Missione 12 – Diritti sociali, 65.065,25 861.414,11 32.820,09 32.820,09 32.820,09 politiche sociali e famiglia

Totale Missione 13 1.068.043,30 1.121.949,59 1.188.860,39 1.188.860,39 1.038.860,39 – Tutela della salute

Totale Missione 14 – Sviluppo 3.768.681,98 2.949.808,02 93.367,04 93.367,04 93.367,04 economico e competitività

Totale Missione 15 – Politiche per il lavoro e la 722.785,95 399.724,79 432.510,23 432.510,23 432.510,23 formazione professionale

Totale Missione 16 – Agricoltura, politiche 929.044,61 253.703,82 94.800,51 94.800,51 94.800,51 agroalimentari e pesca

Totale Missione 17 – Energia e diversificazione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 delle fonti energetiche

Totale Missione 18 – Relazioni con le 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 altre autonomie territoriali e locali

Totale Missione 19 – Relazioni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 internazionali

Totale Missione 20 – Fondi e 348.520,81 154.935,90 138.240,51 138.240,51 138.240,51 accantonamenti

Totale Missione 50 9.084.587,54 8.679.713,74 8.814.513,94 3.226.800,94 3.221.054,94 – Debito pubblico

Totale Missione 60 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

59 – Anticipazioni

Totale Missione 99 15.844.500,00 – Servizi per conto 15.844.500,00 16.344.500,00 16.444.500,00 15.844.500,00 terzi

Totale 117.155.621,98 135.555.531,16 56.423.814,53 48.045.338,76 48.045.338,76

2.5.2.2 La spesa corrente

Passando all'analisi della spesa per natura, la spesa corrente costituisce quella parte della spesa finalizzata ad assicurare i servizi ed all’acquisizione di beni di consumo. Con riferimento al nostro ente la tabella evidenzia l’andamento storico e quello prospettico ordinato secondo la nuova classificazione funzionale per Missione.

2019 2020 2021 2022 2023

Titolo 1

Macroaggregato 1 - Redditi da lavoro 8.903.571,82 8.259.927,31 9.203.667,95 8.642.586,36 8.642.586,36 dipendente

Macroaggregato 2 - Imposte e tasse a 798.850,12 636.635,26 688.227,15 651.020,08 651.020,08 carico dell'ente

Macroaggregato 3 - Acquisto di beni e 12.614.268,33 13.360.743,45 10.133.026,00 9.673.788,96 9.673.788,96 servizi

Macroaggregato 4 - 13.903.862,04 8.944.880,26 6.706.006,63 6.706.006,63 6.706.006,63 Trasferimenti correnti

Macroaggregato 5 - 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Trasferimenti di tributi

Macroaggregato 7 - 1.922.893,91 1.875.061,71 1.809.498,56 1.744.546,74 1.677.056,07 Interessi passivi

Macroaggregato 8 - Altre spese per redditi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 da capitale

Macroaggregato 9 - Rimborsi e poste 5.000,00 22.282,38 6.000,00 6.000,00 6.000,00 correttive delle entrate

Macroaggregato 10 - 2.622.559,48 1.126.873,43 632.902,71 703.621,02 709.367,02 Altre spese correnti

60 Totale Titolo 1 40.771.005,70 34.226.403,80 29.179.329,00 28.127.569,79 28.065.825,12

2.5.2.3 La spesa in c/capitale

Le Spese in conto capitale si riferiscono a tutti quegli oneri necessari per l'acquisizione di beni a fecondità ripetuta indispensabili per l'esercizio delle funzioni di competenza dell'ente e diretti ad incrementarne il patrimonio. Rientrano in questa classificazione le opere pubbliche. Considerato che dal 2013 la crescita progressiva del contributo richiesto alle Province dalle leggi finanziarie – in termini di riduzione dell’obiettivo, ha determinato incapienza di spazi e riduzione della spesa imponendo operazioni di finanza straordinaria, sono state eliminate quasi del tutto le spese di investimento con pesanti ricadute sui comparti produttivi. Gli unici e limitati investimenti sono quelli che, attraverso la quota di cofinanziamento dell’Ente, hanno consentito l’attivazione del progetto Isc@la con interventi destinati esclusivamente alle strutture scolastiche.

2019 2020 2021 2022 2023

Titolo 2

Macroaggregato 2 - Investimenti fissi lordi e 25.189.291,30 69.109.005,51 3.711.719,53 2.507.764,15 2.507.764,15 acquisto di terreni

Macroaggregato 4 - Altri trasferimenti in 129.767,96 0,00 0,00 0,00 0,00 conto capitale

Macroaggregato 5 - Altre spese in conto 19.602.968,79 94.390,93 83.250,62 83.250,62 83.250,62 capitale

Totale Titolo 2 53.378.422,65 78.179.975,33 3.794.970,15 2.591.014,77 2.591.014,77

2.5.2.3.1 Lavori pubblici in corso di realizzazione

La programmazione di nuove opere pubbliche presuppone necessariamente la conoscenza dello stato di attuazione e realizzazione di quelle in corso. A tal fine, nella tabella che segue, si riporta l’elenco delle principali opere in corso di realizzazione indicando per ciascuna di esse la fonte di finanziamento, l'importo iniziale e quello alla data odierna tenendo conto dei SAL pagati.

Principali la vori pubblici in corso di realizzazione OGLIASTRA Principali l Cod Titolo Opera - Descr. Estesa Finanziamento / Avanzamen- % Proc Importo Quadro to Economico

61 OP.005 Riqualificazione della SS 198 nel tratto Seui – – € 9.700.000,00 € 167.370,99 1,73 Gairo Taquisara

OP.008 Collegamento S.S. 389 alla S.S. 125 attraverso strade pro- € 1.900.000,00 € 1.327.249,83 69,86 vinciali. Realizzazione di una rotatoria tra la circonvallazio- ne di , la S.S. 390 -Loceri e lòa strada di collegamento tratto bivio S.S. 390 Bari Sardo-Loceri-nuova S.S. 125. OP.008. Completamento Rotatoria sulla S.S. 390 € 205.000,00 € 180.077,64 87,84 b

OP.016 Riqualificazione della S.P. 27 nel tratto S.S. 389 bivio Villa- € 9.700.000,00 € 59.635,02 0,61 grande - S.S. 125 a Tortolì

OP.039 Interventi urgenti di edilizia scolastica LR 3/2008 art. 4 c. 1 € 465.000,00 € 379.195,71 81,55 lett. m. e LR 3/2009 art. 9. LICEI CLASSICO E SCIENTIFICO DI LANUSEI Adeguamento alle norme in materia di prevenzione incendi - impiantistica - elettrica - barriere ar- chitettoniche e sicurezza delle strutture del Liceo Classico e Scientifico di Lanusei OP.050 Messa in sicurezza dell’intersezione tra la S.P. - La- € 300.000,00 € 256.400,47 85,47 nusei e la strada comunale - SS 198

OP.051 Manutenzione straordinaria strade provinciali € 211.500,00 € 167.112,99 79,01

OP.057 Interventi urgenti finalizzati alla messa in sicurezza, pre- € 186.830,00 € 116.713,10 62,47 venzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabili- tà degli elementi, anche non strutturali, dell’IPSIA di Per- dasdefogu OP.060 Ponte San Paolo Ex SS 125 Sez 16 sul Rio Pelau Jerzu-Car- € 2.700.000,00 € 48.678,24 1,80 dedu

OP.061 cod RAS i.48 - Messa in sicurezza SP -SS 125 € 245.000,00 € 173.685,50 70,89

OP.062 SP 27 Tortolì – Villagrande. Lavori di adeguamento € 7.000.000,00 € 3.664,74 0,05

OP.063 Sistemazione accessi lungo la S.P. Arzana-Lanusei € 380.000,00 € 277.099,82 72,92

OP.064 Progetto Iscol@ 2015 LICEO SCIENTIFICO LANUSEI “Ade- € 590.000,00 € 376.379,44 63,79 guamento per prevenzione incendi, impianti, messa in si- curezza”

OP.065 Progetto Iscol@ 2015 LICEO CLASSICO LANUSEI “Risana- € 400.000,00 € 287.773,30 71,94 mento, messa in sicurezza e adeguamento prevenzione incendi

OP.066 Progetto Iscol@ 2015 LICEO SCIENTIFICO JERZU “manu- € 480.700,00 € 348.572,29 72,51 tenzioni generali, adeguamento per prevenzione incendi, impianti elettrici”

OP.067 Ristrutturazione edificio scolastico e messa in sicurezza € 178.000,00 € 127.600,41 71,69 dell’IPSIA di Perdasdefogu

62 OP.068 Ristrutturazione edificio scolastico e messa in sicurezza € 248.000,00 € 191.756,84 77,32 dell’IITC di Jerzu

OP.069 Ristrutturazione edificio scolastico e messa in sicurezza € 283.000,00 € 222.707,10 78,70 del Liceo Scientifico di Seui

OP.070 Completamento della palestra dell’IPSIA di Perdasdefogu € 330.000,00 € 289.807,70 87,82

OP.071 Messa a norma impianti e abbattimento barriere architet- € 200.000,00 € 145.274,16 72,64 toniche IPSIA di Perdasdefogu

OP.074 Lavori di messa in sicurezza dell'Istituto d'Arte di Lanusei. € 219.000,00 € 129.807,52 59,27 Piano straordinario di edilizia scolastica-Progetto Iscol@ 2015 Asse II.

OP.075 Lavori di messa in sicurezza dell'I.T.G. di Lanusei. Piano € 178.000,00 € 126.669,50 71,16 straordinario di edilizia scolastica-Progetto Iscol@ 2015 Asse II.

OP.078 Riqualificazione del Polo Scolastico Monte Attu € 3.888.888,90 € 83.115,55 2,14

OP.081 intervento di manutenzione straordinaria dell'impianto € 1.440,88 € 1.440,57 99,98 elevatore presso Istituto ITI/Liceo Classico e Scientifico di Tortolì

OP.102 Lavori di messa in sicurezza e ripristino funzionale della € 2.705.000,00 € 6.828,34 0,25 Circonvallazione di Sindia - Cod RAS: a.15

OP.101 Manutenzione Straordinaria della SP12 (da SP 45 a SS 125 € 550.000,00 368.611,23 67,02 direzione Capo Comino)

Principali la vori pubblici in corso di realizzazione NUORO DESCRIZIONE IMPORTO FONTI (oggetto dell'opera) FINANZIAMENTO

IMPORTO Già LIQUIDATO

Completamento I.T.C. Isili 1.291.142,25 1.066.808,23 L.268/74 FONDI RAS. ISCOLA. ANNUALITA 2015. LICEO SCIENTIFICO DI DORGALI. COLL. ENTRATA RAS 433500/10 40.000,00 0 Completamento Impianti Sportivi - Liceo Finanziamento rimodulato con devoluzione Scientifico Sorgono - 240.000,00 0 mutuo CC.DD.PP. a € 240.000,00

AMPLIAMENTO ITC N. 1. 800.000,00 758.656,03 mutuo

COSTRUZIONE PALESTRA ITC OROSEI. 1.241.456,63 1.088.498,13 RAS

FONDI RAS - CONSOLIDAMENTO STATICO 414.516,00 377.048,99 Mutuo DELLE FONDAZIONI DELL' I.T.C. DI OROSEI. Lavori ultimati da liq. Incentivo 6.695,97

63 Ras Lavori ultimati 1.000.312,60 Già restituiti alla Ras nel 2014 €. 398632,48 per annualità 523.433,82 Annualità 2006/07/08 TRASFERIMENTO RAS- INTERVENTI LR 2006/07/08 22/2005 ART.7- BONIFICA DALL'AMIANTO ulteriore Avanzo vincolato IMMOBILI DI PROPRIETA' PUBBLICA- COLL. per €. 70653,54 433610/1 ( da restituire alla RAS)

DEVOLUZIONE MUTUO- MANUTENZIONE E 208.009,75 198.249,75 MESSA A NORMA IPSIA DI MACOMER - 3° LOTTO mutuo RAS - Fondi CIPE - Tangenziale Ovest e nord di Orosei - COLL C/A 433305/21 Cap. Spesa 261104/4 1.924.293,99 1.175.481,42 RAS FONDI RAS. COMPLETAMENTO DELLA NUOVA TANGENZIALE NORD DI OROSEI. COLL. ENTRATA 433305/18 Cap. Spesa 261104/5 1.000.000,00 380.990,53 RAS FONDI RAS. SP.129 EX SS.131 - SP.33 - MESSA IN SICUREZZA E ADEGUAMENTO. COLL. ENTRATA 433305/24 2.500.000,00 1.382.560,36 RAS Completamento strada Cossatzu - Tascusì 4° Intervento Cap. spesa 261104/12 2.000.000,00 1.383.672,90 RAS FONDI RAS. CIRCONVALLAZIONE DI SINDIA. COLL. ENTRATA 433305/19 2.705.000,00 0 mutuo Trasversale Sarda. 2° lotto: Collegam. SS 389 - SS 128 (Janna 'e ferru - P. Aratu) cap. Mutuo Spesa 261104/25 2.365.000,00 1.394.978,76 Riqualificazione Strada di Collegamento SS 388 - SP 68 (-Peales) - Coll. C/A 536004/4 1.556.554,27 898.786,56 mutuo Lavori Completamento SP 22 tratto Oliena- Innesto SP58 149.247,28 0 Fondi ente DEVOLUZIONE MUTUI. LAVORI SISTEMAZIONE INTERSEZIONE SS.129 PRESSO SILANUS. Cap. spesa 261105/10 304.707,31 0 Fondi ente LAVORI DI SISTEMAZIONE INTERSEZIONE SS.129 .PRESSO SILANUS. Cap. spesa 261105/11 155.292,69 0 RAS RIQUALIFICAZIONE STRADA COLLEGAMENTO -CUCCHINADORZA.1^ LOTTO. 569.378,45 165717,65 RAS Lavori Collegamento Onanì-Lula alla SP Bitti- Sologo Cap. di spesa 261105/5 326.632,87 4.240,00 RAS Lavori Collegamento Onanì-Lula alla SP Bitti- Sologo Cap. spesa 261108/2 1.215.000,00 532.936,05 RAS Lavori di adeguamento SP 50 - tratto Lodè- Loddue Cap. spesa 261108/3 1.650.000,00 1.502.436,37 RAS Lavori di sistemazione intersezione SS 129 presso Silanus Cap. spesa 261108/7 700.000,00 374.810,19 RAS RIPRISTINO DANNI ALLUVIONALI SP /CAPO COMINU 170.909,37 14.176,87 RAS RIQUALIFICAZIONE STRADA DI COLLEGAMENTO OVODDA CUCCHINADORZA 1° LOTTO 95.972,80 15070,76 mutuo FONDI RAS. INTERVENTI URGENTI SULLE SS.PP. A SEGUITO EVENTI ALLUVIONALI . SP.22 ( ) e SP. 22 (MAMOIADA- ) COLL. CAP. ENTRATA 433316/16 300.000,00 247981,80 RAS RAS - ASSEGNAZIONE FONDI PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SULLE STRADE PROVINCIALI COLL. 433001 Cap. spesa 260110 747.300,00 649.845,48 RAS FONDI RAS. CONSOLIDAMENTO SULLA STRADA PROVINCIALE N. 8 GADONI-SEUOLO. COLL. CAP. Devoluzione mutuo e ENTRATA 433310 540.000,00 0 RAS

64 Cap. spesa 260116/2 COSTRUZIONE STRADA ARITZO- TASCUSI'SECONDO INTERVENTO Cap. spesa 260120/2 312.929,46 48.590,37 RAS DEVOLUZIONE MUTUI CASSA DD.PP. PER LAVORI DI M.S. CIRCONVALLAZIONE DI SINDIA. COLL. CAP. ENTRATA 536004/11 Cap. 260150/28 300.000,00 217.567,24 MUTUO DEVOLUZIONE MUTUI CASSA DD.PP. PER FONDI STATALI LAVORI DI M.S. SP. 25. COLL. CAP. ENTRATA Lavori ultimati 536004/11 200.000,00 192.125,17 LAVORI DI M.S. PONTE OLOE'. INDAGINI E PROVE SU MATERIALI. FIN. AVANZO VINCOLATO C/CAPITALE 2014 Cap. spesa 260150/32 60.000,00 56.995,23 RAS MUTUO CASSA DD.PP. CARICO STATO. LAVORI REALIZZ. RACC. STRADALE TRA COMPARTO INDUSTR. DI OTTANA E LA SP.33. COLL. CAP. ENTRATA 421303 595.364,78 0 RAS Razionalizzazione viabilità Mandrolisai/Barbagia Belvì. 2° lotto di completamento Cap. 261138/4 241.941,79 147.215,86 RAS FONDI CIPE - COMPLETAMENTO STRADA 80.858,48 COSSATZU-TASCUSI' ( 3^ INT.) Cap. 261154 0

2.5.2.3.2 I nuovi lavori pubblici previsti

Contestualmente alle opere in corso, l’amministrazione intende avviare ulteriori opere finalizzate ad assi- curare il conseguimento degli obiettivi strategici delineati come previsti dal Piano triennale dei lavori pubblici 2021/2023, allegato al presente DUP.

2.5.3 Gli e qu ili b r i d i b ila n cio Il presente Documento Unico di Programmazione è redatto nel rispetto degli equilibri di bilancio e di cassa come risulta dai seguenti prospetti:

Equilibri parziali 2021 2022 2023

Titoli 1 2 3 Entrate- Titolo 1 1.471.134,35 1.471.134,35 1.471.134,35 Spesa

Titolo 4 Entrate – Titolo 2 5.094.452,07 5.094.452,07 5.094.452,07 Spesa

2.5.3.1 Gli equilibri di bilancio di cassa

CASSA COMPETENZA CASSA COMPETENZA ENTRATE SPESE 2021 2021 2021 2021

Fondo di cassa presunto all’inizio 45.622.401,45 0,00 dell’esercizio

65 Utilizzo avanzo Disavanzo di 0,00 0,00 0,00 0,00 presunto di amministrazione amministrazione

Fondo pluriennale 0,00 439.428,96 vincolato

Titolo 1 – Entrate correnti di natura Titolo 1 – Spese 32.698.675,84 15.339.409,72 46.141.722,09 29.179.329,00 tributaria, contributiva e correnti perequativa

Di cui fondo pluriennale vincolato

Titolo 2 – Trasferimenti Titolo 2 – Spese in 20.182.535,80 13.964.680,96 42.781.254,81 3.794.970,15 correnti conto capitale

Di cui fondo pluriennale vincolato

Titolo 3 – Entrate Titolo 3 – Spese per 3.299.906,09 1.346.372,67 incremento di attività 0,00 0,00 extratributarie finanziarie

Titolo 4 – Entrate in 51.959.040,83 8.889.422,22 conto capitale

Titolo 5 – Entrate da riduzione di attività 0,00 0,00 finanziarie

Titolo 6 – Accensione Titolo 4 – Rimborso 1.615.468,04 0,00 7.005.015,38 7.005.015,38 prestiti prestiti

Titolo 7 – Anticipazioni Titolo 5 – Chiusura da istituto 0,00 0,00 anticipazioni da istituto 0,00 0,00 tesoriere/cassiere tesoriere/cassiere

Titolo 9 – Entrate per Titolo 7 – Spese per conto di terzi e partite 19.462.027,41 16.444.500,00 conto terzi e partite di 19.819.127,76 16.444.500,00 di giro giro

Fondo di cassa presunto alla fine 0,00 dell’esercizio

Totale Totale complessivo complessivo 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese Entrate

66 2.6 LE RISORSE UMANE DELL’ENTE TRIENNIO 2021-2023

Dall’analisi del Piano Triennale del Fabbisogno del Personale 2021-2023 approvato l’08/01/2021 con de- liberazione n° 2 si ha quanto di seguito affermato: Sulla base delle richieste di assunzione presentate dai dirigenti dell’Ente risulta la seguente necessità di aumento della dotazione organica:

ASSUNZIONI 2021 -2023 CAT.D CAT. C CAT. B TOT

Affari Istituzionali e Programmazione 8 2 10

Amministrativo 4 4

Infrastrutture 6 11 74 91

Gestione Ambiente e Territorio 4 1 5

Risorse umane e finanziarie 1 5 1 7

Segreteria Generale 1 1

TOTALE 23 20 75 118

A cui si aggiungono le assunzioni in corso attivate nel 2020, previste nel piano triennale del fabbisogno 2020-2022 che si concluderanno nel 2021: • assunzione per concorso pubblico di due funzionari e un istruttore amministrativo contabile a tempo indeterminato; • una progressione verticale da categoria C a categoria D; • la stabilizzazione di un funzionario amministrativo contabile per il MAN; • assunzione, con chiamata diretta dai centri per l’impiego, di tre disinfestori cat. B a tempo deter- minato; • assunzione per mobilità ex art. 30 d.lgs 165/2001 di tre istruttori di categoria C; ricordato che la dotazione organica dell’Ente, intesa come spesa potenziale massima imposta dal vincolo esterno di cui all’art. 1, comma 557 e 557 quater, della L. n. 296/2006 e s.m.i., è pari a € 10.571.767,34 come meglio specificato nella seguente tabella: SPESE PER IL PERSONALE PROVINCIA DI NUORO 2011-2013 * MEDIA 2011-2013

Redditi da lavoro dipendente, oneri previdenziali compresi 15.678.215,50

Altre spese di personale (prestazioni di servizi) 271.666,90

IRAP 826.046,78

TOTALE 16.775.929,18

67 COSTO COCOCO MAN 22.485,30

RINNOVI CONTRATTUALI -399.475,86

SPESA NETTA RILEVANTE 16.398.938,62

SPESE ESCLUSE DAL LIMITE ART. 1 C 557 L 296/2006 5.827.171,28

IMPORTO NETTO 10.571.767,34 che il limite di spesa del personale a tempo determinato per le stabilizzazioni, di cui all’art. 9 comma 28 D.L. 78/2010 ridotto al 50% ex art. 17 c. 1 ter d.l. 162/2019, è così determinato: NUORO OGLIASTRA SPESA ART. 9 C.28 D.L. 78/2010 2009 2009 TOTALE

Totale spese personale a tempo determinato senza le spese etero finanziate 726.907,30 196.041,27 922.948,57

Importo spesa per Stabilizzazioni anno 2018 a ridurre vedi determinazione n. 870 del 21/08/2019 -446.857,86

IMPORTO RESIDUO ART. 9 C. 28 D.L. 78/2010 476.090,71

50% come stabilito dall’art. 17 c. 1 ter del D.l. 162/2019 238045,35 l’art. 20, comma 3 del D.lgs 75/2017 prevede che, ferme restando le norme di contenimento della spesa di personale, le pubbliche amministrazioni, nel triennio 2018-2020, ai soli fini di cui ai commi 1 e 2, possono elevare gli ordinari limiti finanziari per le assunzioni a tempo indeterminato previsti dalle norme vigenti, al netto delle risorse destinate alle assunzioni a tempo indeterminato per reclutamento tramite concorso pubblico, utilizzando a tal fine le risorse previste per i contratti di lavoro flessibile, nei limiti di spesa di cui all'articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 20 luglio 2010, n. 122, calcolate in misura corrispondente al loro ammontare medio nel triennio 2015-2017; dato atto che tale limite è pari a € 120.549,13 come meglio specificato di seguito;

MEDIA DEL TRIENNIO 2015 2016 2017 Nuoro MEDIA DEL Ogliastra TRIENNIO

NUORO 1.074.150,54 597.025,80 267.312,13

OGLIASTRA 117.240,45 8.139,42

TOTALE COMPLESSIVO 1.191.390,99 605.165,22 267.312,13 687.956,11

Stabilizzazioni a dedurre anno 2018 -446.857,86

IMPORTO NETTO 241.098,25

68 50% limite spesa assunzioni personale a 120549,13 tempo determinato

il D.M. 10 aprile 2017 che, ai sensi dell’art. 263 c. 2 del D.lgs 267/2000, stabilisce, per il triennio 2017- 2019, che il limite massimo nel rapporto medio dipendenti su popolazione per le Province con meno di 299.999 abitanti è di 1 su 549 abitanti; considerato che la popolazione residente nella Provincia di Nuoro al 01/01/2020 è di 206.843 persone si ha come tetto massimo di dipendenti n° 377 unità; l’art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001, come sostituito dal comma 1 dell’art. 16 della L. n. 183/2011 (Legge di Stabilità 2012), il quale ha introdotto l’obbligo dall’1/1/2012 di procedere annualmente alla verifica delle eccedenze di personale, condizione necessaria per poter effettuare nuove assunzioni o instaurare rapporti di lavoro con qualunque tipologia di contratto, pena la nullità degli atti posti in essere; l’Ente con la deliberazione n. 219 del 01/12/2020 di approvazione della ricognizione annuale 2021 delle condizioni di eccedenza e soprannumero, ha accertato l'assenza di eccedenze e soprannumeri in tutti i settori dell'Ente ai sensi dell’art. 33 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.; in sintesi risulta che i numerosi pensionamenti e i trasferimenti avvenuti con il trasferimento di funzioni di cui alla L.R. 2/2016, non sostituiti a causa del divieto di effettuare nuove assunzioni, oggi decaduto, hanno determinato una riduzione consistente del personale in servizio tale da compromettere l’efficiente svolgimento delle funzioni della Provincia, e comunque un aumento notevole del carico di lavoro del per- sonale rimasto in servizio; da ciò la spesa del personale nel 2021-2022-2023 decisamente inferiore rispetto al triennio 2011-2013, art. 1 c. 557 e 557 quater L. 296/2006 e ss.mm.e ii., sia per i numerosi pensionamenti intervenuti nel peri- odo, tenuto conto anche del trasferimento del settore Lavoro, del Settore Turismo e della Protezione Civile con tutti i dipendenti addetti, all’ASPAL e alla RAS, per effetto delle procedure di riordino delle Province disposto dalla L.R. 2/2016, dall’art.36 comma 1 della Legge Regionale n°9 del 17 maggio 2016 e dell'art.1 comma 2 della L.R. n.36 del 20 dicembre 2013 come modificato dall'art. 10 L.R. n. 21 del 2018; dato atto che l’art. 1 - comma 845 della L. 27/12/2017, n. 205 prevede: “845. A decorrere dall'anno 2018, le province delle regioni a statuto ordinario possono procedere, nel lim- ite della dotazione organica di cui al comma 844 e di un contingente di personale complessivamente cor- rispondente a una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, da destinarsi prioritariamente alle attività in materia di viabilità e di edilizia scolastica relativamente alle figure ad alto contenuto tecnico-profes- sionale di ingegneri, architetti, geometri, tecnici della sicurezza ed esperti in contrattualistica pubblica e in appalti pubblici, solo se l'importo delle spese complessive di personale, al lordo degli oneri riflessi a carico dell'amministrazione, non supera il 20 per cento delle entrate correnti relative ai titoli I, II e III. Per le restanti province, la percentuale assunzionale stabilita al periodo precedente è fissata al 25 per cento. E' consentito l'utilizzo dei resti delle quote percentuali assunzionali come definite dal presente comma riferite a cessazioni di personale intervenute nel triennio precedente non interessato dai processi di ricol- locazione di cui all'articolo 1, commi da 422 a 428, della legge 23 dicembre 2014, n. 190… omissis” ; È stato rilevato che l’Ente nel 2021 può beneficiare solo dell’utilizzo del 25% della spesa dei cessati del 2020 e dei cessandi 2021 (i residui delle proprie facoltà assunzionali relative agli anni 2016-2017-2018 e 2019 ex art. 1 - comma 845 L. 27/12/2017, n. 205, pari ad € 136.553,71, sono state utilizzate con la pro- grammazione dello scorso anno per le assunzioni già fatte nel 2020 e di quelle tuttora in corso che in parte si concretizzeranno nel 2021):

CAPACITA' ASSUNZIONALE 2021 N° TABELLARI INIZIALI IVC CESSAZIONI RILEVANTI 2020 CESSAZIONI UNITARI UNITARI TOTALI

69 D1 1 23.980,09 167,83 24.147,92

C 2 22.039,41 154,31 44.387,44

B3 1 20.652,45 144,56 20.797,01

B1 2 19.536,91 136,76 39.347,34

A 1 18.482,72 129,35 18.612,07

TOTALE 7 147.291,78

CAPACITA' ASSUNZIONALE NETTA 25% - SU CESSAZIONI 2020 36.822,94

a queste si aggiungo 2 cessazioni per mobilità volontaria (un D e un C) che non vengono conteggiate a norma dell'art. 14 comma 7 D.L. 95/2012.

CESSAZIONI RILEVANTI CERTE 2021 N° TABELLARI INIZIALI (DOMANDE GIA’ PRESENTATE) CESSAZIONI UNITARI IVC UNITARI TOTALI

D1 1 23.980,09 167,83 24.147,92

D3 2 27.572,85 193,05 55.531,80

C1 2 22.039,41 154,31 44.387,44

TOTALE 5 124.067,16

CAPACITA' ASSUNZIONALE NETTA 25% - SU CESSAZIONI CERTE 2021, 31.016,79

a queste si aggiunge 1 cessazione per mobilità volontaria (un D e un C) che non viene conteggiata a nor- ma dell'art. 14 comma 7 D.L. 95/2012.

CAPACITA' ASSUNZIONALE COMPLESSIVA 2021 67.839,73

secondo il DPCM 17/03/2020 applicativo dell’art. 33 del D.L. 34/2019 e la circolare esplicativa Intermin- isteriale n. 17102 del 08/06/2020 che al punto 2 interpreta l’effetto dell’art. 33 del D.L.34 e del DPCM ap- plicativo in materia di mobilità e stabilisce che le amministrazioni di altri comparti, nonché province e cit- tà metropolitane, che acquisiranno personale in mobilità da comuni assoggettati alla neointrodotta nor- mativa, non potranno più considerare l’assunzione neutrale ai fini della finanza pubblica, ma dovranno ef- fettuarla a valere sulle proprie capacità assunzionali; considerata la necessità di prevedere per il triennio 2021-2022-2023, nel rispetto dei vincoli in materia di assunzioni, alle assunzioni richieste dai dirigenti nel triennio di riferimento;

dato atto che dalle cessazioni certe 2021, succitate, si ha un risparmio complessivo di € 184.302,18 che a

70 regime ammonterà ad € 235.167,54 così dettagliato:

Spesa personale Cessato compresa la mobilità volontaria Risparmio 2021 Risparmio a regime

Retribuzione fissa e continuativa 141.589,54 173.597,57

CPDEL 28.676,26 41.316,22

INADEL 3.373,15 4.890,37

IRAP 10.241,52 14.755,79

INAIL 421,71 607,59

Totale risparmio a regime 184.302,18 235.167,54

a cui si aggiungono le cessazioni di fine 2020 il cui risparmio è impegnato per le assunzioni in corso del piano del fabbisogno 2020-2022; spesa e utilizzo capacità assunzionale per nuove assunzioni 2021 Importo consumo capacità Costo annuo assunzioni inclusi n° assunzioni 2021 categoria assunzionale oneri riflessi e Irap

1 D1 24.147,92 33.856,27

1 C1 22.193,72 31.174,31

1 B1 19.673,67 27.719,25

3 Totale 66.015,31 92.749,82

La differenza fra il risparmio da cessazioni e il costo delle assunzioni pari ad € 142.417,72 può essere impiegata per fare assunzioni mediante mobilità neutra ex art. 30 D.lgs. 165/2001;

dato atto che le assunzioni mediante mobilità si ipotizzano al livello intermedio D4 e C4, comportano la seguente spesa complessiva annua

Assunzioni Costo annuo lordo

1 funzionario D4 39.326,07

3 Istruttori categoria C4 98.929,01

TOTALE 138.255,09 per cui le assunzioni previste, che saranno dilazionate temporalmente coerentemente con i pensionamen- ti, non determinano aumenti di spesa di personale in quanto sono compensate dai risparmi derivanti dai

71 pensionamenti 2021; considerato altresì che questo Ente non ha mai dichiarato il dissesto finanziario e che dall’ultimo Rendi- conto di Gestione approvato non emergono condizioni di squilibrio finanziario; dato atto che la dotazione organica dell’Ente rispetta le norme sul collocamento obbligatorio dei disabili di cui alla L. 12/03/1999, n. 68 anche conteggiando le nuove assunzioni; che, per garantire la sostituzione del dirigente collocato in aspettativa, si è stato confermato con il piano triennale 2021-2023 per l’intero triennio l’assunzione a tempo pieno e determinato del dirigente del Set- tore Infrastrutture effettuata a fine 2018 in esecuzione del piano del fabbisogno del 2018, approvato con deliberazione n° 137 del accertato che nel 2019 e nel 2020 sono stati rispettati i vincoli di cui all'art. 1, comma 557, e seguenti del- la legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché i limiti di cui all'art. 9 comma 28 del D.l. 78/2010; nell’ambito della programmazione dei fabbisogni di personale 2021/2023 vengono previste, nel rispetto dei vigenti vincoli in materia di assunzioni a tempo indeterminato e di lavoro flessibile, in premessa es- plicitati e in relazione alla effettiva capacità di spesa corrente dell’Ente: A. l’assu nzione a tempo indeterminato nell’anno 2021 delle seguenti figure:

ordine di n° categoria profilo Settore di prima modalità di accesso Utilizzo capacità priorità assunzioni assegnazione assunzionale

1 1 C Istruttore Servizi Tecnici Procedura selettiva pubblica 22.193,72 Tecnico (AAGGII- Infrastrutture Gest.Ambiente..)

2 1 D Funzionario Gestione Ambiente Procedura selettiva pubblica 24.147,92 Ingegnere e Territorio Idraulico

3 1 B esecutore Settore Risorse Procedura selettiva pubblica B1 mediante 19.673,67 operativo Umane e Finanziarie avviamento degli iscritti negli elenchi costituiti presso specializzato i Centri Servizi per il Lavoro, ai sensi della legge 25/02/1987, n. 56;

4 1 D Funzionario Infrastrutture Cessione del contratto di lavoro di dipendenti 0,00 amministrativo appartenenti ad altre pubbliche amministrazioni, ai contabile sensi dell’art. 30 del D.Lgs 165/2001 ancora assoggettate a limiti sulle assunzioni (assunzione neutrale ai fini della finanza pubblica art. 1 c. 47 L. 30/12/2004, n. 311)

5 2 C Istruttori Infrastrutture Cessione del contratto di lavoro di dipendenti 0,00 Tecnici appartenenti ad altre pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs 165/2001 ancora assoggettate a limiti sulle assunzioni (assunzione neutrale ai fini della finanza pubblica art. 1 c. 47 L. 30/12/2004, n. 311)

6 1 C Istruttore Infrastrutture Cessione del contratto di lavoro di dipendenti 0,0 Amminstativo appartenenti ad altre pubbliche amministrazioni, ai contabile sensi dell’art. 30 del D.Lgs 165/2001 ancora assoggettate a limiti sulle assunzioni (assunzione neutrale ai fini della finanza pubblica art. 1 c. 47 L. 30/12/2004, n. 311)

72 B. nel 2021, l' assunzione a tempo pieno e determinato nei limiti delle risorse assegnate dalla Re- gione Autonoma della Sardegna RAS delle seguenti figure:

Settore N° assunzioni 2021 categoria profilo

Settore Ambiente e Territorio 3 B Disinfestori

C. nel 2021/2022/2023 permuta di eventuali mobilità in uscita con equivalenti mobilità in entra- ta; D. la prosecuzione del contratto in essere a tempo pieno e determinato di un dirigente per il Set- tore Infrastrutture di cui ai Decreti di nomina dell’Amministratore Straordinario n. 14/2018 e co- munque fino alla scadenza del mandato amministrativo e fermo restando l’eventuale rientro del Dirigente in aspettativa; E. l’assunzione, ex art. 110 c.1 del D.lgs 267/2000, a tempo pieno e determinato di un dirigente per l’intero triennio 2021 -2023; F. nel 2021/2023 la conferma dell’ assunzione con contratto a tempo determinato del Direttore Generale, nel rispetto del limite al trattamento accessorio del personale di cui all’articolo 23, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75;

G. la conferma delle assunzioni in corso attivate, con l'indizione dei concorsi e delle selezioni, in esecuzione del piano del fabbisogno 2020-2022 che si concretizzeranno nel 2021;

H. per il 2022 e nel 2023 di stabilire un numero di assunzioni a tempo indeterminato pari alle cessazioni: nei limiti della capacità assunzionale, che si verrà a formare per effetto delle ces- sazioni, mediante concorsi e per la differenza attraverso procedure di mobilità volontaria ex art. 30 del D.lgs 165/2001, senza variazione di spesa, e in analisi:

Assunzioni a tempo ASSUNZIONI 2023 indeterminato 2021 compresi le residue Riepilogo generale ASSUNZIONI 2020 ASSUNZIONI 2022

SETTORI D C BATOT D C B A TOT ABCD

Vedi tabella 2021 6 7 1 0 14

Da destinare ai Settori 1 1 3 5 7

la scansione temporale delle assunzioni dovrà essere compatibile con le risorse destinate in bilancio per le nuove assunzioni e con le risorse che si libereranno per effetto dei pensionamenti del triennio, senza aumento di spesa; le assunzioni a tempo indeterminato 2021 sono da effettuarsi secondo le seguenti procedure ordinarie di reclutamento: - concorso pubblico limitatamente all’assunzione di 1 funzionario di categoria D e di un Istruttore di categoria C, previo esperimento delle procedure di mobilità ai sensi dell’art 34-bis

73 del D. Lgs. n. 165/2001; - mobilità volontaria, ai sensi dell’art. 30, comma 1, D. Lgs. n. 165/2001, per l'assunzione di un funzionario di categoria D e tre istruttori di categoria C; - procedura selettiva pubblica per l'assunzione di un esecutore operativo specializzato di categoria B1 a tempo indeterminato, mediante avviamento degli iscritti negli elenchi costituiti presso i Centri Servizi per il Lavoro, ai sensi della legge 25/02/1987, n. 56; - procedura selettiva pubblica per l'assunzione di 3 disinfestori di categoria B1 a tempo determinato, mediante avviamento degli iscritti negli elenchi costituiti presso i Centri Servizi per il Lavoro, ai sensi della legge 25/02/1987, n. 56;

la spesa derivante dalla programmazione di cui sopra, determinata di € 231.004,91 più la spesa per l'assunzione dei tre disinfestori a tempo determinato (€ 100.000,00) e la spesa per i dirigenti a tempo determinato e per il Direttore Generale, risulta già preventivata e stanziata in bilancio e rientra nei limiti della spesa per il personale in servizio e di quella connessa alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, nonché nei limiti imposti dall’art. 1, commi 557 e seguenti della L. 296/2006 e ss.mm.ii., in tema di contenimento della spesa di personale (spesa potenziale massima); le ipotesi di spesa della programmazione di assunzioni potranno essere concretamente realizzate soltanto con il concorso di tutte le condizioni propedeutiche prescritte dalla normativa vigente, nonché a con- dizione del mantenimento degli equilibri di bilancio dell’Ente idonei a garantire il sostenimento delle im- plicate spese per il personale; la spesa lorda di personale prevista nel bilancio di previsione 2020/2022 Esercizio 2021 è pari ad Euro 8.189.901,22 oneri a carico Ente compresi e che la spesa di personale in servizio impegnata ad oggi nel 2020 è stata pari ad euro € 7.627.965,78, oltre ad IRAP, e che pertanto in base alle disponibilità finanziarie la spesa per nuove assunzioni a tempo indeterminato e determinato pari ad Euro 331.004,91, risulta disponibile in bilancio tenendo conto della riduzione di spesa generata dai pensionamenti certi; il piano del fabbisogno dovrà essere rivisitato in seguito all'approvazione del decreto del Ministro per la pubblica amministrazione, di cui all'art. 33, comma 1 bis del D.Lgs 34/2019;

74 2.7 COERENZA CON I VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA

Tra gli aspetti che rivestono maggior importanza nella programmazione degli enti locali, per gli effetti che produce sugli equilibri di bilancio degli anni a seguire, certamente è da considerare il rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Con le direttive dettate con la circolare MEF n. 3 del 19-02-2019 non si è più tenuti al rispetto di tali vincoli.

75 LA SEZIONE OPERATIVA (SeO)

Rinviando a quanto già trattato nella prima parte del presente documento, per alcuni aspetti quali l’analisi dei mezzi finanziari a disposizione, gli indirizzi in materia di tributi e tariffe, l'indebitamento, si intende presentare in questa sezione una lettura delle spese previste nel Bilancio di previsione, riclassificate in funzione degli indirizzi posti dall'amministrazione e tradotte nelle missioni e nei programmi previsti dalla vigente normativa.

3.1 CONSIDERA ZIONI GENERA LI

Nei paragrafi che seguono cercheremo di evidenziare le modalità con cui gli indirizzi che l'Amministrazione ha tracciato per il prossimo triennio possono tradursi in obiettivi di medio e di breve termine da conseguire. A riguardo, in conformità alle previsioni del D. Lgs. n. 267/2000, l'intera attività prevista è stata articolata in missioni. Per ciascuna missione, poi, sono indicate le finalità che si intendono perseguire e le risorse umane e strumentali ad esso destinate, distinte per ciascuno degli esercizi in cui si articola il programma stesso e viene data specifica motivazione delle scelte adottate. Ad esse si rimanda per una valutazione delle differenze rispetto all'anno precedente. Per ogni missione è stata altresì evidenziata l'articolazione della stessa in programmi e la relativa incidenza sul bilancio del prossimo triennio.

Tale aspetto del DUP assume un ruolo centrale indispensabile per una corretta programmazione delle attività a base del bilancio annuale e pluriennale, riproponendo una importante fase di collaborazione tra la parte politica ed amministrativa per la individuazione di obiettivi e, quindi, di risorse che, nel breve e nel medio termine, permettono agli amministratori di dare attuazione al proprio programma elettorale ed ai dirigenti di confrontarsi costantemente con essi.

Rinviando alla lettura dei contenuti di ciascuna missione, in questa parte introduttiva ci preme riproporre le principali linee guida su cui questa amministrazione intende muoversi anche per il prossimo triennio, al fine di ottenere miglioramenti in termini di efficacia dell'azione svolta ed economicità della stessa.

3.1.1 L e li n ee gu i d a d ella p r og r a mm azi on e d ell ' e n te

Trattano di indicazioni connesse al processo di miglioramento organizzativo e del sistema di comunicazione interno all'ente. In particolare, le linee direttrici a cui la struttura dovrà indirizzarsi sono:

1) ulteriore definizione, anche alla luce delle nuove competenze in corso di trasferimento, di aree di intervento di adeguata ampiezza di controllo che, in relazione alle principali funzioni e attività svolte dall'ente, consentano il consolidamento organizzativo intorno a precisate aree di responsabilità, evitando le possibili duplicazioni di attività o procedure di controllo ripetitive;

2) la scelta motivata di perseguire un aumento della produttività e della capacità di coordinamento del lavoro tra settori che incida su tutte le fasi del processo di programmazione - gestione e controllo;

3) l’eliminazione di diseconomie gestionali che derivano dall'esistenza di più centri di responsabilità nei

76 quali la gestione delle risorse umane e strumentali non risulti ottimizzata.

Obiettivi dell'amministrazione per il prossimo triennio sono anche quelli di proseguire nel processo di trasformazione in atto, mediante un'azione finalizzata a: a) introdurre e sperimentare alcuni elementi di innovazione organizzativa; b) favorire nei responsabili dei servizi la conoscenza e l'approccio alla gestione delle risorse finanziarie ed economico - patrimoniali, mediante la piena valorizzazione della nuova struttura di bilancio, per facilitare la diffusione ed il consolidamento dei nuovi principi di programmazione, gestione e controllo; c) sviluppare politiche del personale e programmi di gestione delle risorse umane coerenti con le trasformazioni in atto. In particolare, gli interventi organizzativi saranno finalizzati ad adeguare le strutture per affrontare le mutate esigenze di funzionamento dell'ente rispetto alle impostazioni del passato; d) rendere operativa la responsabilità sui risultati della gestione nella conduzione del personale e nell'organizzazione del lavoro, attivando contestualmente gli strumenti che rendano concreta la funzione di indirizzo e di controllo degli organi di Governo; e) introdurre il controllo economico interno di gestione al fine di esercitare una reale verifica funzionale della spesa nei singoli settori d'intervento; f) introdurre la valutazione dei fatti amministrativi e dei processi per assicurare che l'azione amministrativa non sia rivolta soltanto ad un controllo burocratico aziendale dei risultati; g) favorire e richiedere alle strutture dell'ente nuove forme di comunicazione interna con gli amministratori che consentano di esplicitare le principali linee di controllo interno.

In particolare, ai fini del consolidamento delle procedure di controllo interno sulla gestione, gli obiettivi programmatici che si intendono perseguire sono i seguenti: - potenziare il controllo e l’adeguamento delle procedure amministrative al fine di favorire una maggiore snellezza e flessibilità. Il Piano esecutivo di gestione deve costituire, a tal proposito, un fondamentale strumento per misurare l'azione amministrativa in termini di procedure in tutti i settori nei quali si esprime l'attività dell'ente; - maggiore incisività del controllo sugli equilibri finanziari di bilancio e sullo stato di realizzazione dei programmi dal punto di vista finanziario: funzione obbligatoria che il servizio finanziario dovrà esprimere compiutamente ai sensi del D. Lgs. n. 267/2000; - ulteriore adeguamento delle attività relative al controllo di gestione rivolto alla maggiore razionalizzazione del complessivo operare dell'ente in termini di efficienza, efficacia ed economicità.

Nei successivi esercizi del triennio saranno altresì posti ulteriori obiettivi da raggiungere, quali: - sviluppo/potenziamento dei sistemi informativi dell'ente, con miglioramento delle informazioni fornite e completamento delle stesse; - individuazione di ulteriori modalità di comunicazione con l'esterno; - individuazione e miglioramento nella rete interna dell’ente dei provvedimenti deliberativi e delle determinazioni connesse con la gestione delle risorse di bilancio.

3.1.2 Obiettivi degli organismi gestionali e partecipati dell'ente

Con riferimento agli obiettivi gestionali degli enti ed organismi direttamente partecipati, si sottolinea la crescente importanza di definire un modello di " governance esterna " diretta a " mettere in rete ", in un progetto strategico comune, anche i soggetti partecipati dal nostro ente, così come previsto dalla vigente normativa e dagli obblighi, che a breve entreranno in vigore, in materia di Bilancio consolidato e di Gruppo Pubblico Locale.

A fine di definire il perimetro di operatività del Gruppo Pubblico Locale nonché le direttive e gli obiettivi delle singole entità partecipate, si rinvia al precedente paragrafo 2.4.

77 3.1.3 C o e r e n za d elle p r evisi on i c o n g li st r u m e n ti u r b a n istici

Non esiste piano Urbanistico.

3.2 ANA LISI E VA LUTAZIONE DEI ME ZZ I FINAN ZIARI

L'ente locale, per sua natura, è caratterizzato dall'esigenza di massimizzare la soddisfazione degli utenti- cittadini attraverso l'erogazione di servizi che trovano la copertura finanziaria in una antecedente attività di acquisizione delle risorse. L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella d'investimento, ha costituito, pertanto, il primo momento dell'attività di programmazione del nostro ente. Da questa attività e dall'ammontare delle risorse che sono state preventivate, distinte a loro volta per natura e caratteristiche, sono, infatti, conseguite le successive previsioni di spesa. Per questa ragione la programmazione operativa del DUP si sviluppa partendo dalle entrate e cercando di evidenziare le modalità con cui le stesse finanziano la spesa al fine di perseguire gli obiettivi definiti.

In particolare, nei paragrafi che seguono analizzeremo le entrate dapprima nel loro complesso e, successivamente, seguiremo lo schema logico proposto dal legislatore, procedendo cioè dalla lettura delle aggregazioni di massimo livello (titoli) e cercando di evidenziare, per ciascun titolo: - la valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli; - gli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi; - gli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti.

3.2.1 Val u tazi on e g e n e r ale ed i nd i r izzi r elativi alle e n t r ate

Per facilitare la lettura e l'apprezzamento dei mezzi finanziari in ragione delle rispettive fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi, prima di passare all'analisi per titoli, analizzeremo, per ciascuna voce di entrata distinta per natura (fonte di provenienza), il trend fatto registrare nell'ultimo triennio nonché l'andamento prospettico previsto per il futuro triennio 2021/2023, evidenziando anche l'eventuale scostamento fatto registrare tra il dato 2019 e la previsione 2020. Per maggiore chiarezza espositiva, le entrate saranno raggruppate distinguendo: dapprima le entrate correnti dalle altre entrate che, ai sensi delle vigenti previsioni di legge, contribuiscono al raggiungimento degli equilibri di parte corrente ed alla copertura delle spese correnti e per rimborso prestiti; successivamente, le restanti entrate in conto capitale, distinte anch'esse per natura / fonte di provenienza.

Tali Informazioni sono riassunte nella tabella che segue:

2019 2020 2021 2022 2023

Entrate tributarie (Titolo 14.707.989,74 14.024.747,00 15.339.409,72 14.703.813,44 14.703.813,44 1)

Entrate per trasferimenti 19.771.506,20 17.875.095,20 13.964.680,96 13.833.556,92 13.833.556,92 correnti (Titolo 2)

Entrate Extratributarie 1.706.286,81 1.371.669,34 1.346.372,67 1.342.037,25 1.342.037,25 (Titolo 3)

Totale entrate correnti 36.185.782,75 33.271.511,54 30.650.463,35 29.879.407,61 29.879.407,61

Proventi oneri di urbanizzazione per spesa

78 corrente

Avanzo applicato spese correnti

Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti

Totale entrate per spese correnti e ri

Alienazioni di beni e trasferimenti di capitale

Proventi oneri urbanizzazione per spese investimenti

Mutui e prestiti

Avanzo applicato spese investimento

Fondo pluriennale vincolato per spese in 19.511.527,49 11.140,31 0,00 0,00 0,00 conto capitale

Totale entrate in 30.323.172,15 51.041.155,69 8.889.422,22 2.321.431,15 2.321.431,15 conto capitale

Per le spese in conto capitale viene accentuato il cedimento degli investimenti.

3.2.1.1 Entrate tributarie (1.00)

Nella sezione strategica del presente documento abbiamo analizzato le entrate tributarie distinte per tributo; nella presente sezione procediamo alla valutazione delle stesse distinguendole per tipologia, secondo la rinnovata classificazione delle entrate, secondo quanto esposto nella tabella che segue:

2019 2020 2021 2022 2023

Tipologia 101: Imposte, 14.707.989,74 14.024.747,00 15.339.409,72 14.703.813,44 14.703.813,44 tasse e proventi

Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 autonomia speciali

Tipologia 104: Compartecipazioni di 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 tributi

Tipologia 301: Fondi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 perequativi da

79 Amministrazioni centrali

Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione o Provincia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 autonoma (solo per Enti locali)

Totale Titolo 1: Entrate correnti di natura tributaria, 14.707.989,74 14.024.747,00 15.339.409,72 14.703.813,44 14.703.813,44 contributiva e perequativa

Per una valutazione sui vari tributi e sul relativo gettito si rinvia a quanto riportato nella parte strategica del presente documento e nella nota integrativa.

Si evidenzia che l’Ente al fine di assicurare l’equilibrio finanziario ha necessariamente applicato le aliquote e tariffe massime dei tributi propri dell’Ente.

3.2.1.2 Entrate da trasferimenti correnti (2.00)

Le entrate da trasferimenti correnti, anch'esse analizzate per categoria, misurano la contribuzione da parte dello Stato, della regione, di organismi dell'Unione europea e di altri enti del settore pubblico allargato finalizzata sia ad assicurare l'ordinaria gestione dell'ente che ad erogare i servizi di propria competenza. L'andamento di tali entrate, distinguendo il trend storico dallo sviluppo prospettico, è riassumibile nella seguente tabella:

2019 2020 2021 2022 2023

Tipologia 101: Trasferimenti correnti 19.752.107,50 17.097.808,84 13.964.680,96 13.833.556,92 13.833.556,92 da Amministrazioni pubbliche

Tipologia 102: Trasferimenti correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 da Famiglie

Tipologia 103: Trasferimenti correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 da Imprese

80 Tipologia 104: Trasferimenti correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 da Istituzioni Sociali Private

Tipologia 105: Trasferimenti correnti dall’Unione europea 19.398,70 777.286,36 0,00 0,00 0,00 e dal Resto del Mondo

Totale Titolo 2: Trasferimenti 19.771.506,20 17.875.095,20 13.964.680,96 13.833.556,92 13.833.556,92 correnti

3.2.1.3 Entrate extratributarie (3.00)

Le Entrate extratributarie contribuiscono, insieme alle entrate dei primi 2 titoli, a determinare l'ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento della spesa corrente. Per approfondirne il significato ed il contenuto delle stesse, nella tabella che segue procederemo alla ulteriore scomposizione nelle varie tipologie, tenendo conto anche della maggiore importanza assunta da questa voce di bilancio, negli ultimi anni, nel panorama finanziario degli enti locali.

2019 2020 2021 2022 2023

Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi 342.316,22 342.316,22 342.316,22 342.316,22 342.316,22 derivanti dalla gestione dei beni

Tipologia 200: Proventi derivanti dall’attività di controllo e 237.000,00 237.000,00 237.000,00 237.000,00 237.000,00 repressione delle irregolarità e degli illeciti

Tipologia 300: 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Interessi attivi

Tipologia 400: Altre entrate da redditi da 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Tipologia 500: 1.126.970,59 792.353,12 767.056,45 762.721,03 762.721,03 Rimborsi e altre

81 entrate correnti

Totale Titolo 3: Entrate 1.706.286,81 1.371.669,34 1.346.372,67 1.342.037,25 1.342.037,25 extratributarie

Per un ulteriore approfondimento sugli aspetti di dettaglio delle voci in esame, si rinvia a quanto riportato nella nota integrativa e nella parte strategica del presente documento.

Le entrate extratributarie sono relative a rimborsi , recuperi vari e introiti per la gestione dei beni dei servizi dell’Ente.

3.2.1.4 Entrate in c/capitale (4.00)

Le entrate del titolo 4, a differenza di quelle analizzate fino ad ora, contribuiscono, insieme a quelle del titolo 6, al finanziamento delle spese d'investimento, ovvero all'acquisizione di quei beni a fecondità ripetuta, cioè utilizzati per più esercizi, nei processi produttivi/erogativi dell'ente locale. Nella tabella seguente vengono riassunti gli andamenti dei valori distinti per tipologie.

2019 2020 2021 2022 2023

Tipologia 100: Tributi in conto 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Tipologia 200: Contributi agli 24.741.172,15 42.929.155,69 3.107.422,22 2.121.431,15 2.121.431,15 investimenti

Tipologia 300: Altri trasferimenti in 0,00 2.530.000,00 200.000,00 200.000,00 200.000,00 conto capitale

Tipologia 400: Entrate da 5.582.000,00 5.582.000,00 5.582.000,00 0,00 0,00 alienazione di beni materiali

Tipologia 500: Altre entrate in conto 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Totale Titolo 4: Entrate in conto 30.323.172,15 51.041.155,69 8.889.422,22 2.321.431,15 2.321.431,15 capitale

82 Per un approfondimento su tali voci si rinvia a quanto riportato nella nota integrativa.

3.2.1.5 Entrate da riduzione di attività finanziarie (5.00)

Le entrate ricomprese nel titolo 5, così meglio evidenziato nell'articolazione in tipologie, riportano le previsioni relative ad alienazioni di attività finanziarie oltre che operazioni di credito che non costituiscono fonti di finanziamento per l'ente. L'andamento di tali valori è riassunto nella seguente tabella:

2019 2020 2021 2022 2023

Tipologia 100: Alienazione di 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 attività finanziarie

Tipologia 200: Riscossione crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 di breve termine

Tipologia 300: Riscossioni crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 di medio-lungo termine

Tipologia 400: Altre entrate per 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 riduzione di attività finanziarie

Tipologia 500: Altre entrate in conto 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Totale Titolo 5: Entrate da riduzione di 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 attività finanziarie

Per un approfondimento su tali voci si rinvia a quanto riportato nella nota integrativa.

3.2.1.6 Entrate da accensione di prestiti (6.00)

Le entrate del titolo 6 sono caratterizzate dalla nascita di un rapporto debitorio nei confronti di un soggetto finanziatore (banca, Cassa DD.PP., sottoscrittori di obbligazioni) e, per disposizione legislativa, ad eccezione di alcuni casi appositamente previsti dalla legge, sono vincolate, nel loro utilizzo, alla realizzazione degli investimenti. Le voci in esame trovano evidenza nella tabella che segue.

83 2019 2020 2021 2022 2023

Tipologia 100: Emissione di titoli 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 obbligazionari

Tipologia 200: Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 a breve termine

Tipologia 300: Accensione mutui e altri finanziamenti a 422.193,78 377.392,48 0,00 0,00 0,00 medio lungo termine

Tipologia 400: Altre forme di 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 indebitamento

Totale Titolo 6: Accensione 422.193,78 377.392,48 0,00 0,00 0,00 prestiti

3.2.1.7 Entrate da anticipazione di cassa (7.00)

Le entrate del titolo 7 riportano le previsioni di una particolare fonte di finanziamento a breve costituita dalle anticipazioni da istituto tesoriere. L'andamento storico e prospettico di tali voci è rappresentato nella tabella successiva.

2019 2020 2021 2022 2023

Tipologia 100: Anticipazioni da 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 istituto tesoriere/cassiere

Totale Titolo 7: Anticipazioni da 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 istituto/cassiere

L’importo indicato nelle previsioni è l’importo massimo concedibile dal Tesoriere a titolo di anticipazione di tesoreria. L’ente non prevede di attivare anticipazioni di tesoreria nel corso dell’anno.

84 3.3 ANA LISI E VA LUTAZIONE DEG LI IMPEGNI DI SPESA

La parte entrata, in precedenza esaminata, evidenzia come l'ente locale, nel rispetto dei vincoli che disciplinano la materia, acquisisca risorse ordinarie e straordinarie da destinare al finanziamento della gestione corrente, degli investimenti e al rimborso dei prestiti. In questo capitolo ci occuperemo di analizzare le spese in maniera analoga a quanto visto per le entrate, cercheremo di far comprendere come le varie entrate siano state destinate dall'amministrazione al conseguimento degli obiettivi programmatici posti a base del presente documento.

3.3.1 L a visi on e d ' i n sie m e

Nel nostro ente le risultanze contabili aggregate per titoli di entrata e di spesa, sono sintetizzate nella tabella sottostante, che espone gli effetti dell'intera attività programmata in termini di valori.

Totali Entrata e Spese a confronto 2021 2022 2023

Entrate destinate a finanziarie i programmi 2021 2022 2023 dell’Amministrazione

Avanzo d’amministrazione 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato 439.428,96 0,00 0,00

Totale Titoli 1: Entrate correnti di natura 15.339.409,72 14.703.813,44 14.703.813,44 tributaria, contributiva e perequativa

Totale Titolo 2: Trasferimenti correnti 13.964.680,96 13.833.556,92 13.833.556,92

Totale Titolo 3: Entrate extratributarie 1.346.372,67 1.342.037,25 1.342.037,25

Totale Titolo 4: Entrate in conto capitale 8.889.422,22 2.321.431,15 2.321.431,15

Totale Titolo 5: Entrate da riduzione di 0,00 0,00 0,00 attività finanziarie

Totale Titolo 6: Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00

Totale Titolo 7: Anticipazioni da istituto 0,00 0,00 0,00 tesoriere/cassiere

Totale Titolo 9: Entrate per conto terzi e 16.444.500,00 15.844.500,00 15.844.500,00 partite di giro

Totale Entrate 56.423.814,53 48.045.338,76 48.045.338,76

85 3.3.2 Programmi ed obiettivi operativi Come già evidenziato il DUP costituisce il documento di maggiore importanza nella definizione degli indirizzi e dal quale si evincono le scelte strategiche e programmatiche operate dall'amministrazione. Gli obiettivi gestionali, infatti, non costituiscono che una ulteriore definizione dell'attività programmatica definita già nelle missioni e nei programmi del DUP . Nella prima parte del documento abbiamo già analizzato le missioni che compongono la spesa ed individuato gli obiettivi strategici ad esse riferibili. Nella presente sezione, invece approfondiremo l'analisi delle missioni e dei programmi correlati, analizzandone le finalità, gli obiettivi annuali e pluriennali e le risorse umane finanziarie e strumentali assegnate per conseguirli. Ciascuna missione, in ragione delle esigenze di gestione connesse tanto alle scelte di indirizzo quanto ai vincoli (normativi, tecnici o strutturali), riveste, all’interno del contesto di programmazione, una propria importanza e vede ad esso associati determinati macroaggregati di spesa, che ne misurano l’impatto sia sulla struttura organizzativa dell’ente che sulle entrate che lo finanziano. L'attenzione dell'amministrazione verso una missione piuttosto che un'altra può essere misurata, inizialmente, dalla quantità di risorse assegnate. Si tratta di una prima valutazione che deve, di volta in volta, trovare conferma anche tenendo conto della natura della stessa. Ciascuna missione è articolata in programmi che ne evidenziano in modo ancor più analitico le principali attività. Volendo analizzare le scelte di programmazione operate nel nostro ente, avremo:

2021 2022 2023

missione 01 – servizi istituzionali, generali e di 14.230.107,20 13.471.975,81 13.477.721,81 gestione

missione 02 – giustizia 130.000,00 130.000,00 130.000,00

missione 03 – ordine 31.521,00 31.521,00 31.521,00 pubblico e sicurezza

missione 04 – istruzione 3.955.895,41 3.820.390,68 3.820.390,68 e diritto allo studio

missione 05 – tutela e valorizzazione dei beni e 741.883,82 741.883,82 741.883,82 attività culturali

missione 06 – politiche giovanili, sport e tempo 750.721,68 750.721,68 750.721,68 libero

missione 07 - turismo 348.991,00 278.991,00 278.991,00

missione 08 – assetto del territorio ed edilizia 366.842,99 366.842,99 366.842,99 abitativa

missione 09 – sviluppo 2.030.456,01 1.944.456,01 1.944.456,01 sostenibile e tutela del

86 territorio e dell’ambiente

missione 10 – trasporti e 6.542.524,27 5.551.397,62 5.551.397,62 diritto alla mobilità

missione 11 – soccorso 55.258,44 55.258,44 55.258,44 civile

missione 12 – diritti sociali, politiche sociali e 32.820,09 32.820,09 32.820,09 famiglia

missione 13 – tutela 1.188.860,39 1.038.860,39 1.038.860,39 della salute

missione 14 – sviluppo economico e 93.367,04 93.367,04 93.367,04 competitività

missione 15 – politiche per il lavoro e la 432.510,23 432.510,23 432.510,23 formazione professionale

missione 16 – agricoltura, politiche 94.800,51 94.800,51 94.800,51 agroalimentari e pesca

missione 17 – energia e diversificazione delle 0,00 0,00 0,00 fonti energetiche

missione 18 – relazioni con le altre autonomie 0,00 0,00 0,00 territoriali e locali

missione 19 – relazioni 0,00 0,00 0,00 internazionali

missione 20 – fondi e 138.240,51 138.240,51 138.240,51 accantonamenti

missione 50 – debito 8.814.513,94 3.226.800,94 3.221.054,94 pubblico

missione 60 – 0,00 0,00 0,00 anticipazioni finanziarie missione 99 – servizi per 16.444.500,00 15.844.500,00 15.844.500,00 conto terzi

Tale rappresentazione, seppur interessante in termini di visione d'insieme della gestione, non è in grado di evidenziare gli effetti dell'utilizzo delle risorse funzionali al conseguimento degli indirizzi che l'amministrazione ha posto. Per tale attività è necessario procedere all'analisi della spesa articolata per missioni, programmi ed obiettivi.

87 PIANO DEGLI OBIETTIVI 2021-2023

Unità organizzativa: Segreteria Generale

Indirizzi Obiettivi strategici Obiettivi operativi Azioni strategici

Monitorare ed aggiornare il piano di prevenzione della corruzione

Revisione mappatura processi Rafforzare condizioni di Sviluppare la cultura contesto atte a ridurre in via dell'anticorruzione e della Semplificare la modulistica e la preventiva il rischio di legalità reportistica per garantire il fenomeni corruttivi monitoraggio delle misure nel rispetto delle tempistiche previste nel PTPCT

Sviluppo e implementazione Revisione check list Legalità e della metodologia del sistema trasparenza di controllo successivo di Predisposizione e invio direttive amministrativa regolarità amministrativa- a carattere generale contabile

Monitoraggio sul rispetto degli obblighi di pubblicazione Implementare il livello di Trasparenza dell’attività Sviluppare il livello qualitativo trasparenza dell’Ente amministrativa dell’Ente delle pubblicazioni dei dati, proattiva e reattiva mediante informazioni e provvedimenti l’aggiornamento costante e con l’emanazione di apposite puntuale della sezione direttive “Amministrazione trasparente” Monitorare la corretta e puntuale attuazione dell’accesso civico e civico generalizzato

Unità organizzativa: Settore Infrastrutture

“Macro obiettivo di natura strategica per il Settore Infrastrutture, da dettagliare più finemente nel PEG 2021, è la gestione della rete stradale provinciale. I collegamenti tra tutti i comuni della Provincia di Nuoro sono assicurati da 103 strade per complessivi 1268 chilometri. È un insieme di infrastrutture molto esteso che ha richiesto quasi un centinaio d'anni per arrivare allo stato attuale. La rete è di estrema importanza per la vita sociale ed economica dei 157.078 abitanti distribuiti nei 74 comuni che compongono la Provincia di Nuoro; per tale motivo è necessario ogni sforzo per tenere tali infrastrutture efficienti, sicure e rispettose delle norme sia tecniche (Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade) che amministrative (Codice della Strada). Non essendo previste realizzazioni di nuove strade occorrerà concentrarsi sulle manutenzioni straordinarie e ordinarie utilizzando tutte le risorse economiche reperibili tra finanziamenti: propri, regionali, nazionali ed europei. Particolare attenzione si raccomanda per il completamento delle due opere incompiute: Strada Cossatzu

88 – Tascusì e Strada di collegamento Ortueri – Peales. Per tali motivi il Settore Infrastrutture dovrà prefiggersi la partecipazione ad ogni possibile iniziativa volta a finanziare gli interventi via via necessari a conseguire l'obiettivo assegnato. Il ricorso a imprese esterne è ormai obbligatorio e necessario in quanto non è più disponibile una forza lavoro propria (i cantonieri) che possano affrontare le immanenti necessità di interventi richiesti, oramai, con frequenze quotidiane.”

Unità organizzativa: Settore Risorse Umane e Finanziarie

Servizio Bilancio

Finalità Garantire un sis tema fiscal e equo e trasparente, presidiare e ottimizzare l’attività di controllo, migliorare la sostenibilità delle pretese tributarie. Assicurare alla Provincia le risorse finanziarie necessarie all'attività dell'Ente nell'ambito del rispetto delle norme e dei principi di contabilità pubblica. Risultati Attesi 2021 Contrastare lotta all'evasione dei tributi, l’abusivismo degli impianti pubblicitari e recupero coattivo delle entrate tributarie ed extratributarie. Consolidamento dei pagamenti “PagoPa” e suo avvio in ambito tributario. Applicazione con decorrenza 2021 del canone patrimoniale in sostituzione di Cosap, Imposta sulla pubblicità, Diritti sulle pubbliche affissioni. In ambito coattivo consolidamento delle azioni esecutive e cautelari e in particolare per quelle di esecuzioni immobiliari. Attivazione ingiunzione di pagamento ai comuni debitori TEFA per gli anni 2015 – 2016. Elaborazione riscossioni TEFA per gli anni 2017-2018-2019 e predisposizione tabella comuni debitori. 2022 Consolidamento delle azioni 2021 e verifica dell’applicazione del nuovo canone patrimoniale introdotto nel 2021. Accertamento debiti TEFA e messa in mora dei comuni morosi per gli anni 2017-2018-2019. Attivazione ingiunzione di pagamento dei comuni debitori TEFA per gli anni 2017-2018-2019 2023 Consolidamento delle azioni 2022

Servizio Personale Finalità Gestire il personale nell’arco del percorso lavorativo: selezione, inserimento, rapporto di lavoro, valutazione, incentivazione, formazione, retribuzioni e quiescenza e gestire le relazioni sindacali. Organizzare la gestione del personale al fine di realizzare la missione istituzionale nel quadro degli obiettivi dell’ente, garantendo il rispetto dei vincoli normativi ed economici in materia di personale. Orientare lo sviluppo dell’organizzazione in ottica di progressiva innovazione delle competenze delle persone e dei processi. La Provincia pone l'attenzione al benessere organizzativo delle persone con particolare riferimento all’inclusività, e assicurando, nel rispetto dell'evoluzione legislativa e contrattuale, una adeguata conciliazione dei tempi vita-lavoro. Risultati Attesi L’esperienza del lavoro agile proseguirà nel solco delle indicazioni che sono all’esame in sede nazionale, a valle dell’emergenza epidemiologica scoppiata nell'anno 2020. Le persone saranno coinvolte in percorsi formativi, di innovazione organizzativa, di condivisione all’interno di una cornice data rispetto alla disponibilità di risorse.

89 I processi assunzionali saranno attivati nel mutevole quadro normativo ed economico di riferimento, avendo riguardo all'individuazione di soft skills coerenti con i profili cercati, e proseguendo l'inserimento dei neo assunti in un'ottica complessiva di ente. L’obiettivo operativo più rilevante del Servizio riguarda la definizione del POLA nel corso del 2021, il suo consolidamento intermedio nel 2022 e il suo consolidamento avanzato nel 2023. Indicatori di sintesi per la misurazione di tale obiettivo sono: INDICATORI • rapporto % lavoratori agili effettivi/lavoratori agili potenziali ( esclusi quelli di cui all’elenco al comma 2 del PUNTO1 delle linee guida approvate con DAS 225/2020 ); risultati a regime nel 2023. • rapporto % giornate lavoro agile/totale giornate lavorative ( dei lavoratori potenziali ) risultati attesi 20% nel 2021, 40% nel 2022, 60% nel 2023. Tale attività deve essere svolta in stretta collaborazione con tutti i settori della Provincia ed in particolare con il CED per quanto riguarda gli aspetti tecnico – informatici necessari al supporto per l’attivazione del lavoro agile. Il Settore si candida a svolgere una attività di coordinamento del processo di cambiamento. Servizio Patrimonio Finalità Migliorare la gestione e la valorizzazione economica del patrimonio provinciale volta a potenziare le entrate di di natura non tributaria.

Risultati attesi 2021 – 2023 Attivazione della concessione in uso temporaneo degli immobili provinciali e definizione delle tariffe disciplinare le modalità di fruizione, in regime di concessione in uso temporaneo da parte di terzi, delle strutture, delle sale e degli spazi di proprietà provinciale, specificandone le destinazioni d'uso, le condizioni di utilizzo, i criteri per l'accesso e l'applicazione delle tariffe d'uso. Completamento della regolarizzazione di tutti gli immobili della Provincia, sia dal punto di vista catastale che della regolare attribuzione delle utenze e delle relative spese.

Unità organizzativa: Settore Organi Istituzionali/Programmazione/Edilizia Scolastica

DUP - OBIETTIVO STRATEGICO EDILIZIA SCOLASTICA

TITOLO AZIONI

Acquisizione e verifica delle certificazioni esistenti e individuazione di quelle mancanti di tutti gli edi- fici scolastici della Provincia Ricognizione e analisi situazione edilizia scolastica degli Istituti Scolastici finalizzata

90 all'ottenimento del certificato di agibilità Quantificazione dei costi degli interventi necessari per il rilascio dei certificati di agibilità della Provincia di Nuoro

Costi: 50,000,00

DUP - OBIETTIVI STRATEGICI UFFICIO AFFARI LEGALI

TITOLO AZIONI

1) Ricognizione sullo stato dei procedimenti piu' datati ed impulso alla conclusione di accordi com- positivi in tutti i casi in cui si ravvisino concreti margini di convenienza per l'Ente, a fronte di un probabile esito di causa negativo ovvero altamente incerto, previa concertazione col Settore dell'Ente direttamente interessato e col professionista incari- cato del patrocinio.

2) Nei giudizi (perlopiu' amministrativi, e perlopiu' vedenti l' Amministrazione come parte resistente, ma non solo) nei quali l'Ente ha nominato il proprio legale e tuttavia non risultano da gran tempo avan- RIDUZIONE DEL CONTENZIOSO zamenti, la verifica attraverso le opportune inter- GIUDIZIALE PENDENTE locuzioni coi legali circa la possibile sopravvenien- za di una sostanziale - ancorchè non formalizzata ed antecedente la perenzione – cessazione della ma- teria del contendere, con conseguente adozione an- ticipata delle misure di utilità per l' Ente (es: revi- Costi: nessuno sione in riduzione, o cancellazione, degli impegni di spesa assunti per parcelle professionali legali, ovvero mantenuti a bilancio in quanto relativi alla vicenda sostanziale dedotta in giudizio).

DUP - OBIETTIVI STRATEGICI SERVIZIO PARTECIPATE

TITOLO AZIONI

Approvare il regolamento per il controllo sulle società partecipate dalla Provincia di Nuoro finalizzato a:

Regolamento per il controllo sulle società 1) garantire una più efficacie azione di controllo e di partecipate dalla Provincia di Nuoro indirizzo sulle società mediante la creazione di un efficiente sistema di informazioni, preventivo, concomitante e consuntivo;

91 Costi: nessuno 2) definire un sistema di monitoraggio periodico delle società partecipate;

3) disciplinare le modalità di costituzione e di funzionamento degli organismi preposti al controllo analogo sulle società in house;

DUP - OBIETTIVI STRATEGICI DELLA PROGRAMMAZIONE

TITOLO AZIONI

Creazione dei club di prodotto, di un catalogo e di un portale di promo-commercializzazione della destinazione attraverso il Progetto Sardinia East Land. Organizzare e far crescere la . destinazione turistica Nuorese Ogliastra : Riqualificazione e creazione di nuova Promuovere l'offerta culturale attraverso i musei del territorio favorendo le presenze turistiche negli stessi, Offerta turistica della Provincia che tenga conto attraverso il progetto AirportMuseum Box e il progetto del della stagionalità Sistema Museale finanziati con il Piano di rilancio

Migliorare l’offerta turistica legata ai prodotti eno- gastronomici del territorio, attraverso il progetto delle Costi : fondi Piano di Rilancio e Finanziamenti strade del Vino INTERREG

Creazione di nuovi pacchetti turistici prototipali che saranno resi disponibili ad un ampio pubblico non solo in virtù della grande varietà di attività offerte ma anche per la particolare capacità di modellarsi alle specifiche richieste individuali attraverso la creazione di un innovativo sistema di software di costruzione “fai da te”. Questa azione sarà sviluppata attraverso il progetto TERRAGIR3.

Creare una rete di itinerari georeferenziati della transumanza favorendo l’accessibilità materiale e immateriale delle risorse patrimoniali che troviamo lungo gli stessi L’innovatività risiede nella forte interazione tra le peculiarità geo-ambientali e culturali che valorizza la

92 continuità del territorio favorendo nuove forme di turismo. Questa azioni verrà sviluppata attraverso il progetto CambioVia.

DUP - OBIETTIVI STRATEGICI PUBBLICA ISTRUZIONE Titolo Azioni Contrastare il fenomeno la dispersione monitoraggio e analisi del fenomeno scolastica e favorire il successo formativo costruzione della banca dati sia della dispersione scolastica sia ai fini della programmazione della rete dei servizi educativi accertamento delle cause che possono Importo progetto : € 200.000,00 determinare un rischio di abbandono azioni relative all’informazione/formazione con il supporto di figure specializzate (psicologi, sociologi educatori etc..) individuazione di conseguenti tipologie di intervento di prevenzione e di contrasto al disagio, attuazione di percorsi anche individualizzati diretti al superamento del rischio di abbandono

Unità organizzativa: Settore Amministrativo/Ambiente

Settore Gestione Ambiente e Territorio: Sulla base della vigente normativa nazionale e regionale, alle Province sono assegnate attività e servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, difesa del suo- lo e di tutele dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria, incluse anche le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche regionali. Per perseguire la qualità ambientale nelle diverse matrici del suolo, dell’ aria e dell’ acqua, occorre in pri- mo luogo assicurare l'attività autorizzatoria e concessoria attribuita dalla normativa regionale, valoriz- zando il metodo di una efficace pianificazione delle attività istruttorie, di controllo e sanzionatorie. Dovranno essere altresì assicurate le funzioni conferite alla Provincia in materia di valutazione di impat- to ambientale (VIA), verifiche di assoggettabilità a VIA per le opere e le attività di competenza, nonché l'espressione dei pareri nell'ambito dei procedimenti di VIA di competenza statale o regionale.

93 In un ottica di supporto alle iniziative per la prevenzione, la tutela e il risanamento delle risorse ambien- tali, in materia di rifiuti, scarichi idrici ed emissioni in atmosfera, la Provincia espleterà le funzioni pro- prie o delegate con un approccio di coordinamento e raccordo costante con l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente (ARPAS) e con le altre autorità operanti in campo ambientale, anche in materia di siti con- taminati e di bonifica, ove è richiesta una stretta collaborazione e partecipazione alle fasi istruttorie per l'approvazione dei Piani di caratterizzazioni e le realizzazioni dei successivi interventi.

Obiettivi primari della Provincia sono altresì quelli rivolti a preservare e migliorare lo stato degli habitat e degli ecosistemi terrestri e acquatici del territorio, tramite la gestione degli istituti di protezione faunis- tica di interventi mirati a preservare le biodiversità, di primo soccorso alle specie ferite o in difficoltà, con una puntuale gestione degli indennizzi per i danni causati da fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche. Anche il rilascio delle abilitazioni all'esercizio venatorio sarà improntato ad un ottica di contemperamen- to con le esigenze di tutela e valorizzazione della fauna e degli habitat. Proseguirà l'impegno per la lotta a insetti e parassiti nocivi per l'uomo, gli animali e le piante e per la lot- ta ai roditori, con l’obiettivo di condurre la lotta tramite risorse umane e organizzative diffuse sul territo- rio, compatibilmente con le disponibilità di risorse finanziarie. In ordine alle competenze assegnate dalla Regione in materia di prevenzione del dissesto idrogeologico, di una manutenzione fluviale e realizzazione di opere idrauliche, la Provincia proseguirà nell'avvio di ul- teriori attività volte alla rimozione di rifiuti, di materiali litoidi e di sedime alluvionale presenti nelle sezioni critiche degli alvei e al disboscamento e decespugliamento per il regolare deflusso delle acque. Il presente obiettivo potrà essere perseguito compatibilmente con le criticità legate alle ridotte risorse umane e organizzative, in un ambito complesso e specialistico. La Provincia proseguirà nell'obiettivo di assicurare al territorio della Zona Omogenea dell'Ogliastra il funzionamento dell'impianto di trattamento di rifiuti urbani per la produzione di compost di qualità sito in località Quirra, nel Comune di Osini, di proprietà dell'Ente ma affidato tramite appalto in concessione a terzi. La gestione dell'impianto sarà improntata all'efficientamento delle strutture e dovrà assicurare l'adempi- mento scrupoloso e puntuale delle prescrizioni di natura sia autorizzativa che contrattuale.

Settore Amministrativo

La Provincia, sulla base di disposizioni di legge nazionali e regionali, garantisce ad utenti e imprese il ri- lascio di licenze, autorizzazioni, nulla osta, abilitazioni e iscrizioni in materia di trasporto e di agricoltura. La gestione delle competenze nel primo campo citato afferisce all'autorizzazione e vigilanza sull'attività svolta dalle autoscuole, dalle scuole nautiche, dalle agenzie pratiche auto, dalle officine autorizzate alla revisione.

94 Sono inoltre rilasciate e sottoposte a periodico controllo le licenze per l'autotrasporto di merci per conto proprio, mentre il processo di riorganizzazione delle Province ha comportato il trasferimento alla Motor- izzazione Civile delle competenze relative all'autotrasporto contro terzi. E’ inoltre garantito l'espletamento periodico degli esami per il riconoscimento dell'idoneità di insegnanti e istruttori di autoscuole degli esami per l'attestato di idoneità professionale all'esercizio dell'attività di autotrasportatore. Nell'espletamento dei predetti procedimenti, saranno perseguiti gli obiettivi di un costante supporto in- formativo agli utenti di una riduzione della tempistica massima prevista dalla normativa.

In materia di agricoltura, La Provincia garantisce l'espletamento dei procedimenti di iscrizione nell'Albo regionale degli imprenditori agricoli professionali (IAP) e il rilascio della abilitazione per la vendita e l'acquisto di prodotti fitosanitari e nocivi. Assicura poi in tale campo l'organizzazione ed espletamento degli esami per il conseguimento della predetta abilitazione, in stretta collaborazione con l'Agenzia regionale Laore e con l'ATS- Servizi per l'igiene degli alimenti. L'obiettivo da perseguire è quello di tenere presenti e dislocati nel territorio tali servizi per l'utenza e le imprese. Si tenderà anche, compatibilmente con le criticità riguardanti le risorse umane disponibili, alla riduzione della tempistica dettata dalla vigente normativa. Nell'ambito del Settore Amministrativo, oltre ai servizi resi ad utenti esterni, sono assicurate attività strumentali e di supporto agli uffici delle varie ripartizioni organizzative, indispensabili per consen- tire l'espletamento delle funzioni istituzionali, quali il servizio di protocollazione e archiviazione atti, il servizio autorimessa, i servizi ausiliari e di pubblicazione all'Albo Pretorio on- line. I predetti servizi di supporto saranno volti alla puntualità ed ottimizzazione della tempistica, al costante monitoraggio delle spese correnti sostenute. Sarà migliorata altresì la gestione dell'archivio, rendendola più efficiente mediante il riordino degli spazi e lo scarto del materiale archivistico. Di centrale importanza è il Servizio Informatico e Statistico, che cura gli adempimenti previsti dalla statistica locale e nazionale, perseguendo l'obiettivo di accurate rilevazioni, nel massimo rispetto del- la tempistica prevista e che supporta lo svolgimento delle funzioni dell'Ente mediante attività di manutenzione e assistenza informatica, lo sviluppo dell'ambiente applicativo, e dell'infrastruttura tecnologica. Cura inoltre l'analisi dei fabbisogni informatici, il successivo approvvigionamento con l'u- tilizzo di strumenti convenzionali e di e-procurement e promuove la formazione di tale specifico am- bito. Gli obiettivi principali sono quelli di promuovere l’efficientamento dei servizi e delle infrastrutturazioni informatiche e di incentivare l'applicazione del Codice dell'amministrazione digitale (D.lgs 7 marzo 2005, n° 82), mantenendo il rispetto dei vincoli posti alla spesa corrente per gli approvvigionamenti di beni e servizi informatici.

95 3.3.3 Analisi delle Missioni e dei Programmi

Come già segnalato nella parte introduttiva del presente lavoro, il DUP, nelle intenzioni del legislatore, costituisce il documento di maggiore importanza nella definizione degli indirizzi e dal quale si evincono le scelte strategiche e programmatiche operate dall'amministrazione. Gli obiettivi gestionali, infatti, non costituiscono che una ulteriore definizione dell'attività programmatica definita già nelle missioni e nei programmi del DUP . Nella prima parte del documento abbiamo già analizzato le missioni che compongono la spesa ed individuato gli obiettivi strategici ad esse riferibili. Nella presente sezione, invece approfondiremo l'analisi delle missioni e dei i programmi correlati, analizzandone le finalità, gli obiettivi annuali e pluriennali e le risorse umane finanziarie e strumentali assegnate per conseguirli.

Ciascuna missione, in ragione delle esigenze di gestione connesse tanto alle scelte di indirizzo quanto ai vincoli (normativi, tecnici o strutturali), riveste, all’interno del contesto di programmazione, una propria importanza e vede ad esso associati determinati macroaggregati di spesa, che ne misurano l’impatto sia sulla struttura organizzativa dell’ente che sulle entrate che lo finanziano. L'attenzione dell'amministrazione verso una missione piuttosto che un'altra può essere misurata, inizialmente, dalla quantità di risorse assegnate. Si tratta di una prima valutazione che deve, di volta in volta, trovare conferma anche tenendo conto della natura della stessa. Ciascuna missione è articolata in programmi che ne evidenziano in modo ancor più analitico le principali attività. Alle Missioni sono assegnate specifiche risorse per il finanziamento delle relative spese, come analiticamente indicato nelle successive tabelle:

Missione 01 – Servizi istituzionali, generali e di gestione :

La Missione 01 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione e funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo sviluppo dell'ente in una ottica di governance e partenariato e per la comunicazione istituzionale. Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi. Amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali. Sviluppo e gestione delle politiche per il personale. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica.”

Missione 01 – Servizi istituzionali, generali e di gestione

Risorse assegnate al finanziamento della missione e dei programmi 2021 2022 2023 Totale associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica

destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese correnti 14.152.883,20 13.412.075,81 13.417.821,81 40.982.780,82

Titolo 2 – Spese in conto 77.224,00 59.900,00 59.900,00 197.024,00 capitale

Titolo 3 – Spese per incremento di attività 0,00 0,00 0,00 0,00 finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale Spese 14.230.107,20 13.471.975,81 13.477.721,81 41.179.804,82 Missione

Spese impiegate distinte 2021 2022 2023 Totale per programmi associati

Totale programma 01 - 279.119,54 214.795,57 214.795,57 708.710,68 Organi istituzionali

Totale programma 02 – 7.091.800,17 6.771.452,28 6.771.452,28 20.634.704,73 Segreteria generale

Totale programma 03 – Gestione economica, finanziaria, 1.416.314,37 1.459.979,68 1.465.725,68 4.342.019,73 programmazione, provveditorato e controllo di gestione

Totale programma 04 – Gestione delle entrate 0,00 0,00 0,00 0,00 tributarie e servizi fiscali

Totale programma 05 – Gestione dei beni 255.900,00 255.900,00 255.900,00 767.700,00 demaniali e patrimoniali

Totale programma 06 – 2.347.716,00 2.286.591,96 2.286.591,96 6.920.899,92 Ufficio tecnico Totale programma 07 – Elezioni e consultazioni 0,00 0,00 0,00 0,00 popolari – Anagrafe e stato civile

Totale programma 08 – Statistica e sistemi 163.887,35 163.887,35 163.887,35 491.662,05 informativi

Totale programma 09 – Assistenza tecnico- 0,00 0,00 0,00 0,00 amministrativa agli enti locali

Totale programma 10 – 2.561.640,10 2.231.628,97 2.231.628,97 7.024.898,04 Risorse umane

Totale programma 11 – 113.729,67 87.740,00 87.740,00 289.209,67 Altri servizi generali

Totale Missione 01– Servizi istituzionali, 14.230.107,20 13.471.975,81 13.477.721,81 41.179.804,82 generali e di gestione

Missione 02 – Giustizia

La Missione 02 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione, funzionamento per il supporto tecnico, amministrativo e gestionale per gli acquisti, i servizi e le manutenzioni di competenza locale necessari al funzionamento e mantenimento degli Uffici giudiziari cittadini e delle case circondariali. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di giustizia.”

Missione 02 – Giustizia

Risorse assegnate al finanziamento della missione e dei programmi 2021 2022 2023 Totale associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della missione 2021 2022 2023 Totale e dei programmi associati

Titolo1 – Spese 130.000,00 130.000,00 130.000,00 390.000,00 correnti

Titolo 2 – Spese in conto 130.000,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Titolo 3 – Spese per incremento di 0,00 0,00 0,00 0,00 attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale Spese 130.000,00 130.000,00 130.000,00 390.000,00 Missione

Spese impiegate 2021 2022 2023 Totale distinte per programmi associati

Totale programma 01 130.000,00 130.000,00 130.000,00 390.000,00 - Uffici giudiziari

Totale programma 02 – Casa circondariali e 0,00 0,00 0,00 0,00 altri servizi

Totale Missione 130.000,00 130.000,00 130.000,00 390.000,00 02 – Giustizia

Missione 03 – Ordine pubblico e sicurezza La Missione 03 viene cosi definita da Glossario COFOG: Amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla polizia locale, commerciale e amministrativa. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Sono comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre forze di polizia presenti sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di ordine pubblico e sicurezza.”

Missione 03 – Ordine pubblico e sicurezza

Risorse assegnate al finanziamento della missione e dei programmi 2021 2022 2023 Totale associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della missione 2021 2022 2023 Totale e dei programmi associati

Titolo1 – Spese 31.521,00 31.521,00 31.521,00 94.563,00 correnti

Titolo 2 – Spese in conto 31.521,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Titolo 3 – 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese per incremento di attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale Spese 31.521,00 31.521,00 31.521,00 94.563,00 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01 - Polizia locale 31.521,00 31.521,00 31.521,00 94.563,00 e amministrativa

Totale programma 02 – Sistema 0,00 0,00 0,00 0,00 integrato di sicurezza urbana

Totale Missione 03 – Ordine 31.521,00 31.521,00 31.521,00 94.563,00 pubblico e sicurezza

Missione 04 - Istituzione e diritto allo studio La Missione 04 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione, funzionamento ed erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei servizi connessi (quali assistenza scolastica, trasporto e refezione), ivi inclusi gli interventi per l'edilizia scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo studio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di istruzione e diritto allo studio.”

Missione 04 – Istituzione e diritto allo studio

Risorse assegnate al finanziamento della missione e dei programmi 2021 2022 2023 Totale associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della missione 2021 2022 2023 Totale e dei programmi associati

Titolo1 – 3.760.390,68 3.760.390,68 3.760.390,68 11.281.172,04 Spese correnti

Titolo 2 – Spese in 195.504,73 60.000,00 60.000,00 315.504,73 Conto capitale

Titolo 3 – Spese per incremento di 0,00 0,00 0,00 0,00 attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale 3.955.895,41 3.820.390,68 3.820.390,68 11.596.676,77 spese Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale Programma 01 0,00 0,00 0,00 0,00 – Istruzione prescolastica

Totale Programma 02 – Altri ordini di 3.692.252,76 3.556.748,03 3.556.748,03 10.805.748,82 istruzione non universitaria

Totale Programma04 25.516,46 25.516,46 25.516,46 76.549,38 – Istruzione universitaria

Totale Programma05 – Istruzione 238.126,19 238.126,19 238.126,19 714.378,57 tecnica superiore

Totale Programma06 – Servizi 0,00 0,00 0,00 0,00 ausiliari all’istruzione

Totale Programma07 0,00 0,00 0,00 0,00 – Diritto allo studio

Totale Missione 04 – Istruzione 3.955.895,41 3.820.390,68 3.820.390,68 11.596.676,77 e diritto allo studio

Missione 05 – Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali La Missione 05 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione e funzionamento delle attività di tutela e sostegno, di ristrutturazione e manutenzione dei beni di interesse storico, artistico e culturale e del patrimonio archeologico e architettonico Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi culturali e di sostegno alle strutture e alle attività culturali non finalizzate al turismo. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali.”

Missione 05 – Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

Risorse assegnate al finanziamento della missione e dei programmi 2021 2022 2023 Totale associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della missione 2021 2022 2023 Totale e dei programmi associati

Titolo1 – 741.883,82 741.883,82 741.883,82 2.225.651,46 Spese correnti

Titolo 2 – Spese in conto 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Titolo 3 – 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese per incremento di attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 741.883,82 741.883,82 741.883,82 2.225.651,46 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01- Tutela e 0,00 0,00 0,00 0,00 valorizzazione dei beni e attività culturali

Totale programma 02 – Attività culturali e 741.883,82 741.883,82 741.883,82 2.225.651,46 interventi diversi nel settore culturale

Totale Missione 05 - Tutela e valorizzazione dei 741.883,82 741.883,82 741.883,82 2.225.651,46 beni e attività culturali

Missione 06 – Politiche giovanili, sport e tempo libero La Missione 06 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione e funzionamento di attività sportive, ricreative e per i giovani, incluse la fornitura di servizi sportivi e ricreativi, le misure di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o per eventi sportivi e ricreativi e le misure di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di politiche giovanili, per lo sport e il tempo libero.”

Missione 06 – Politiche giovanili, sport e tempo libero

Risorse assegnate al finanziamento della missione e dei programmi 2021 2022 2023 Totale associati Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamen to della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese 750.721,68 750.721,68 750.721,68 2.252.165,04 correnti

Titolo 2 – Spese in conto 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Titolo 3 – Spese per incremento di 0,00 0,00 0,00 0,00 attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 750.721,68 750.721,68 750.721,68 2.252.165,04 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 750.721,68 750.721,68 750.721,68 750.721,68 01- Sport e tempo libero

Totale programma 0,00 0,00 0,00 0,00 02 – giovani

Totale Missione 06 – Politiche 750.721,68 750.721,68 750.721,68 2.252.165,04 giovanili, sport e tempo libero

Missione 07 – Turismo La Missione 07 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo e per la promozione e lo sviluppo del turismo sul territorio, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di turismo.”

Missione 07 – Turismo

Risorse assegnate al finanziamento della missione e dei programmi 2021 2022 2023 Totale associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica

destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziament o della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese 338.991,00 278.991,00 278.991,00 896.973,00 correnti

Titolo 2 – Spese in 10.000,00 0,00 0,00 10.000,00 conto capitale

Titolo 3 – Spese per incremento di 0,00 0,00 0,00 0,00 attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 348.991,00 278.991,00 278.991,00 906.973,00 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale 348.991,00 278.991,00 278.991,00 906.973,00 programma 01- Sviluppo e valorizzazione del turismo

Totale Missione 07 348.991,00 278.991,00 278.991,00 906.973,00 - Turismo

Missione 08 – Assetto del territorio ed edilizia abitativa La Missione 08 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività relativi alla pianificazione e alla gestione del territorio e per la casa, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di assetto del territorio e di edilizia abitativa.”

Missione 08 – Assetto del territorio ed edilizia abitativa

Risorse assegnate al finanziamento della missione e dei programmi 2021 2022 2023 Totale associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica

destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della missione 2021 2022 2023 Totale e dei programmi associati

Titolo1 – 366.842,99 366.842,99 366.842,99 1.100.528,97 Spese correnti Titolo 2 – Spese in conto 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Titolo 3 – Spese per incremento di 0,00 0,00 0,00 0,00 attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 366.842,99 366.842,99 366.842,99 1.100.528,97 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01- Urbanistica e 366.842,99 366.842,99 366.842,99 1.100.528,97 assetto del territorio

Totale programma 02 – Edilizia residenziale pubblica e locale e 0,00 0,00 0,00 0,00 piani di edilizia economico- popolare

Totale Missione 08 - Assetto del territorio ed 366.842,99 366.842,99 366.842,99 1.100.528,97 edilizia abitativa

Missione 09 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente La Missione 09 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi inerenti l'igiene ambientale, lo smaltimento dei rifiuti e la gestione del servizio idrico. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente.” dell'ambiente.” Missione 09 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento 2021 2022 2023 Totale della missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese 2.029.956,01 1.943.956,01 1.943.956,01 5.917.868,03 correnti

Titolo 2 – Spese 500,00 500,00 500,00 1.500,00 in conto capitale

Titolo 3 – Spese per incremento 0,00 0,00 0,00 0,00 di attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 2.030.456,01 1.944.456,01 1.944.456,01 5.919.368,03 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 96.000,00 10.000,00 10.000,00 116.000,00 01- Difesa del suolo

Totale programma 02 – Tutela, 1.329.712,11 1.329.712,11 1.329.712,11 3.989.136,33 valorizzazione e recupero ambientale

Totale programma 529.195,60 529.195,60 529.195,60 1.587.586,80 03 – Rifiuti

Totale programma 04 – Servizi idrico 0,00 0,00 0,00 0,00 integrato

Totale programma 05 – Aree protette, parchi naturali, 75.548,30 75.548,30 75.548,30 226.644,90 protezione naturalistica e forestazione

Totale programma 06 – Tutela e 0,00 0,00 0,00 0,00 valorizzazione delle risorse idriche

Totale programma 07 – Sviluppo sostenibile territorio 0,00 0,00 0,00 0,00 montano piccoli Comuni

Totale programma 08 – Qualità dell’aria 0,00 0,00 0,00 0,00 e riduzione dell’inquinamento

Totale Missione 09 - Sviluppo sostenibile e 2.030.456,01 1.944.456,01 1.944.456,01 5.919.368,03 tutela del territorio e dell’ambiente

Missione 10 – Trasporti e diritto alla mobilità La Missione 10 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione, funzionamento e regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e diritto alla mobilità.

Missione 10 – Trasporti e diritto alla mobilità

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento 2021 2022 2023 Totale della missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese 3.159.133,47 3.159.133,47 3.159.133,47 9.477.400,41 correnti

Titolo 2 – Spese 3.383.390,80 2.392.264,15 2.392.264,15 8.167.919,10 in conto capitale

Titolo 3 – Spese per incremento 0,00 0,00 0,00 0,00 di attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 6.542.524,27 5.551.397,62 5.551.397,62 17.645.319,51 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01- 3.000,00 3.000,00 3.000,00 9.000,00 Trasporto ferroviario

Totale programma 02 3.500,00 3.500,00 3.500,00 10.500,00 – Trasporto pubblico locale

Totale programma 03 0,00 0,00 0,00 0,00 – Trasporto per vie d’acqua

Totale programma 04 0,00 0,00 0,00 0,00 – Altre modalità di trasporto

Totale programma 05 – Viabilità e 6.536.024,27 5.544.897,62 5.544.897,62 17.625.819,51 infrastrutture stradali

Totale Missione 10 – Trasporti e 6.542.524,27 5.551.397,62 5.551.397,62 17.645.319,51 diritto alla mobilità

Missione 11 – Soccorso civile La Missione 11 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi di protezione civile sul territorio, per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze e per fronteggiare le calamità naturali. Programmazione, coordinamento e monitoraggio degli interventi di soccorso civile sul territorio, ivi comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre amministrazioni competenti in materia. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di soccorso civile.”

Missione 11 – Soccorso civile

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento 2021 2022 2023 Totale della missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese 55.258,44 55.258,44 55.258,44 165.775,32 correnti

Titolo 2 – Spese 0,00 0,00 0,00 0,00 in conto capitale

Titolo 3 – Spese per incremento 0,00 0,00 0,00 0,00 di attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 55.258,44 55.258,44 55.258,44 165.775,32 Missione

Spese 2021 2022 2023 Totale impiegate distinte per programmi associati

Totale programma 01- Sistema di 55.258,44 55.258,44 55.258,44 165.775,32 protezione civile

Totale programma 02 – Interventi 0,00 0,00 0,00 0,00 a seguito di calamità naturali

Totale Missione 11 – 55.258,44 55.258,44 55.258,44 165.775,32 Soccorso civile

Missione 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia La Missione 12 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività in materia di protezione sociale a favore e a tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno e sviluppo alla cooperazione e al terzo settore che operano in tale ambito. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di diritti sociali e famiglia.”

Missione 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento 2021 2022 2023 Totale della missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese 32.820,09 32.820,09 32.820,09 98.460,27 correnti

Titolo 2 – Spese 0,00 0,00 0,00 0,00 in conto capitale

Titolo 3 – Spese per incremento 0,00 0,00 0,00 0,00 di attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 32.820,09 32.820,09 32.820,09 98.460,27 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01- Interventi per 0,00 0,00 0,00 0,00 l’infanzia e i minori per asili nido

Totale programma 02 – Interventi per 0,00 0,00 0,00 0,00 la disabilità

Totale programma 03 – Interventi per 0,00 0,00 0,00 0,00 gli anziani

Totale programma 04 – Interventi per 0,00 0,00 0,00 0,00 soggetti a rischio di esclusione sociale

Totale programma 0,00 0,00 0,00 0,00 05 – Interventi per le famiglie

Totale programma 06 – Interventi per il 0,00 0,00 0,00 0,00 diritto alla casa

Totale programma 07 – Programmazione e governo della rete 32.820,09 32.820,09 32.820,09 98.460,27 dei servizi sociosanitari e sociali

Totale programma 08 – Cooperazione 0,00 0,00 0,00 0,00 e associazionismo

Totale programma 09 – Servizio 0,00 0,00 0,00 0,00 necroscopico e cimiteriale

Totale Missione 12 – Diritti sociali, 32.820,09 32.820,09 32.820,09 98.460,27 politiche sociali e famiglia

Missione 13 – Tutela della salute La Missione 13 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività per la prevenzione, la tutela e la cura della salute. Comprende l'edilizia sanitaria. Programmazione, coordinamento e monitoraggio delle politiche a tutela della salute sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela della salute.

Missione 13 – Tutela della salute

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento 2021 2022 2023 Totale della missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese 1.138.860,39 1.038.860,39 1.038.860,39 3.216.581,17 correnti

Titolo 2 – Spese 50.000,00 0,00 0,00 50.000,00 in conto capitale

Titolo 3 – Spese per incremento 0,00 0,00 0,00 0,00 di attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 1.188.860,39 1.038.860,39 1.038.860,39 3.266.581,17 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 07- Ulteriori 2.121.431,15 2.121.431,15 2.121.431,15 2.121.431,15 spese in materia sanitaria

Totale 1.188.860,39 1.038.860,39 1.038.860,39 3.266.581,17 Missione 13 – Tutela della salute

Missione 14 – Sviluppo economico e competitività La Missione 14 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione e funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della competitività del sistema economico locale, ivi inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul territorio delle attività produttive, del commercio, dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di pubblica utilità. Attività di promozione e valorizzazione dei servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico del territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo economico e competitività.”

Missione 14 – Sviluppo economico e competitività

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese correnti 93.367,04 93.367,04 93.367,04 280.101,12

Titolo 2 – Spese in conto 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Titolo 3 – Spese per incremento di attività 0,00 0,00 0,00 0,00 finanziarie Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 93.367,04 93.367,04 93.367,04 280.101,12 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01- 93.367,04 93.367,04 93.367,04 280.101,12 Industria PMI e Artigianato

Totale programma 02 – Commercio – 0,00 0,00 0,00 0,00 reti distributive – tutela dei consumatori

Totale programma 03 0,00 0,00 0,00 0,00 – Ricerca e innovazione

Totale programma 04 – Reti e altri 0,00 0,00 0,00 0,00 servizi di pubblica utilità

Totale Missione 14 – Sviluppo 93.367,04 93.367,04 93.367,04 280.101,12 economico e competitivit à

Missione 15 – Politiche per il lavoro e la formazione professionale La Missione 15 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione e funzionamento delle attività di supporto: alle politiche attive di sostegno e promozione dell'occupazione e dell'inserimento nel mercato del lavoro; alle politiche passive del lavoro a tutela dal rischio di disoccupazione; alla promozione, sostegno e programmazione della rete dei servizi per il lavoro e per la formazione e l'orientamento professionale. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche, anche per la realizzazione di programmi comunitari. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di lavoro e formazione professionale.”

Missione 15 – Politiche per il lavoro e la formazione professionale

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento 2021 2022 2023 Totale della missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese 432.510,23 432.510,23 432.510,23 1.297.530,69 correnti

Titolo 2 – Spese 0,00 0,00 0,00 0,00 in conto capitale

Titolo 3 – Spese per incremento 0,00 0,00 0,00 0,00 di attività finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti Totale spese 432.510,23 432.510,23 432.510,23 1.297.530,69 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01- Servizio per lo 0,00 0,00 0,00 0,00 sviluppo del mercato del lavoro

Totale programma 02 – Formazione 0,00 0,00 0,00 0,00 professionale

Totale programma 03 – Sostegno 432.510,23 432.510,23 432.510,23 1.297.530,69 all’occuppazione

Totale Missione 15 – Politiche per il lavoro e la 432.510,23 432.510,23 432.510,23 1.297.530,69 formazione professionale

Missione 16 – Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca La Missione 16 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi inerenti lo sviluppo sul territorio delle aree rurali, dei settori agricolo e agroindustriale, alimentare, forestale, zootecnico, della caccia, della pesca e dell'acquacoltura. Programmazione, coordinamento e monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione comunitaria e statale. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di agricoltura, sistemi agroalimentari, caccia e pesca.”

Missione 16 – Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese correnti 94.800,51 94.800,51 94.800,51 284.401,53

Titolo 2 – Spese in conto 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Titolo 3 – Spese per incremento di attività 0,00 0,00 0,00 0,00 finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 94.800,51 94.800,51 94.800,51 284.401,53 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01- Sviluppo del settore agricolo e 94.800,51 94.800,51 94.800,51 284.401,53 del sistema agroalimentare

Totale programma 0,00 0,00 0,00 0,00 02 – caccia e pesca

Totale Missione 16 – Agricoltura, politiche 94.800,51 94.800,51 94.800,51 284.401,53 agroalimentari e pesca Missione 17 – Energia e diversificazione delle fonti energetiche La Missione 17 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Programmazione del sistema energetico e razionalizzazione delle reti energetiche nel territorio, nell’ambito del quadro normativo e istituzionale comunitario e statale. Attività per incentivare l’uso razionale dell’energia e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Programmazione e coordinamento per la razionalizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture e delle reti energetiche sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di energia e diversificazione delle fonti energetiche.”

Missione 17 – Energia e diversificazione delle fonti energetiche

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00

Titolo 2 – Spese in conto 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Titolo 3 – Spese per incremento di attività 0,00 0,00 0,00 0,00 finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 0,00 0,00 0,00 0,00 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01- 0,00 0,00 0,00 0,00 Fonti energetiche

Totale Missione 17 – Energia e diversificazione 0,00 0,00 0,00 0,00 delle fonti energetiche

Missione 18 – Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali La Missione 18 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Erogazioni ad altre amministrazioni territoriali e locali per finanziamenti non riconducibili a specifiche missioni, per trasferimenti a fini perequativi, per interventi in attuazione del federalismo fiscale di cui alla legge delega n.42/2009. Comprende le concessioni di crediti a favore delle altre amministrazioni territoriali e locali non riconducibili a specifiche missioni. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria per le relazioni con le altre autonomie territoriali.”

Missione 18 – Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al 2021 2022 2023 Totale finanziamento della missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00

Titolo 2 – Spese in conto 0,00 0,00 0,00 0,00 capitale

Titolo 3 – Spese per incremento di attività 0,00 0,00 0,00 0,00 finanziarie

Titolo 4 – Rimborso di 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Totale spese 0,00 0,00 0,00 0,00 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01- Relazioni finanziarie con le 0,00 0,00 0,00 0,00 altre autonomie territoriali

Totale Missione 18 – Relazioni con le altre 0,00 0,00 0,00 0,00 autonomie territoriali e locali

Missione 20 – Fondi e accantonamenti La Missione 20 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Accantonamenti a fondi di riserva per le spese obbligatorie e per le spese impreviste, a fondi speciali per leggi che si perfezionano successivamente all'approvazione del bilancio, al fondo crediti di dubbia esigibilità. Non comprende il fondo pluriennale vincolato.”

Missione 20 – Fondi e accantonamenti

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese correnti 59.889,89 59.889,89 59.889,89 179.669,67

Titolo 2 – Spese in 78.350,62 78.350,62 78.350,62 235.051,86 conto capitale

Totale spese 138.240,51 138.240,51 138.240,51 414.721,53 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01- 78.350,62 78.350,62 78.350,62 235.051,86 Fondo di riserva

Totale programma 02- Fondo crediti di dubbia 13.163,64 13.163,64 13.163,64 39.490,92 esigibilità

Totale programma 03- Altri 46.726,25 46.726,25 46.726,25 140.178,75 fondi

Totale Missione 20 – Fondi e 138.240,51 138.240,51 138.240,51 414.721,53 accantonamenti

Missione 50 – Debito pubblico La Missione 50 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Pagamento delle quote interessi e delle quote capitale sui mutui e sui prestiti assunti dall'ente e relative spese accessorie. Comprende le anticipazioni straordinarie.”

Missione 50 – Debito pubblico

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese correnti 1.809.498,56 1.744.546,74 1.677.056,07 5.231.101,37

Titolo 4 – Rimborso di 7.005.015,38 1.482.254,20 1.543.998,87 10.031.268,45 prestiti

Totale spese 8.814.513,94 3.226.800,94 3.221.054,94 15.262.369,82 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 1.809.498,56 1.744.546,74 1.677.056,07 5.231.101,37 01- Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

Totale programma 02- Quota capitale ammortamento 7.005.015,38 1.482.254,20 1.543.998,87 10.031.268,45 mutui e prestiti obbligazionari

Totale Missione 50 – 8.814.513,94 3.226.800,94 3.221.054,94 15.262.369,82 Debito pubblico

Missione 60 – Anticipazioni finanziarie

La Missione 60 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Spese sostenute per la restituzione delle risorse finanziarie anticipate dall'Istituto di credito che svolge il servizio di tesoreria, per fare fronte a momentanee esigenze di liquidità.”

Missione 60 – Anticipazioni finanziarie

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Titolo1 – Spese 0,00 0,00 0,00 0,00 correnti

Titolo 5 – Chiusura 0,00 0,00 0,00 0,00 Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere

Totale spese 0,00 0,00 0,00 0,00 Missione

Spese impiegate distinte per 2021 2022 2023 Totale programmi associati

Totale programma 01- Restituzione 0,00 0,00 0,00 0,00 anticipazione di tesoreria

Totale Missione 60 – 0,00 0,00 0,00 0,00 Anticipazioni finanziarie

Missione 99 – Servizi per conto terzi La Missione 99 viene cosi definita da Glossario COFOG: “Spese effettuate per conto terzi. Partite di giro. Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario nazionale.”

Missione 99 – Servizi per conto terzi

Risorse assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Fondo pluriennale vincolato

Avanzo vincolato

Altre entrate aventi specifica destinazione

Proventi dei servizi e vendita di beni

Quote di risorse generali

Totale entrate Missione

Spese assegnate al finanziamento della 2021 2022 2023 Totale missione e dei programmi associati

Titolo7 – Spese per conto terzi e partite di 0,00 0,00 0,00 0,00 giro

Totale spese 16.444.500,00 15.844.500,00 15.844.500,00 48.133.500,00 Missione

Spese impiegate distinte per programmi 2021 2022 2023 Totale associati

Totale programma 01- Servizi per conto terzi e 16.444.500,00 15.844.500,00 15.844.500,00 48.133.500,00 Partite di giro

Totale programma 02 – Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario 0,00 0,00 0,00 0,00 nazionale

Totale Missione 99 – Servizi per conto 16.444.500,00 15.844.500,00 15.844.500,00 48.133.500,00 terzi

4

La seconda parte della Sezione Operativa del DUP è dedicata alle programmazioni settoriali e, in particolare, a quelle che hanno maggior riflesso sugli equilibri strutturali del bilancio 2020/2022; al riguardo, il punto 8.2, parte 2, del Principio contabile applicato n.1 individua i seguenti documenti: - il programma triennale del fabbisogno del personale; - il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni; - il programma triennale dei Lavori pubblici. - il programma biennale degli acquisti di forniture e servizi - il piano triennale della azioni positive 2021-2023

4.1 IL PIANO TRIENNA LE DEI FABBISOGNI DI PERSONA LE

La Provincia Nuoro con deliberazione n. 2 del 08/01/2021, ha approvato il piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2021/2022/2023 dove è prevista, nel rispetto dei vigenti vincoli in materia di assunzioni a tempo indeterminato e di lavoro flessibile, e in relazione alla effettiva capacità di spesa cor- rente dell’Ente, la programmazione delle assunzioni del personale . La deliberazione di approvazione del piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2021/2022/2023 è allegata al presente DUP.

4.2 IL PIANO DE LL E ALIENA ZIONI E DE LL E VA LORI ZZ AZIONI

L'art. 58 del D.L. 25 giugno 2008, n.112, così come convertito dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133, stabilisce che per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, gli enti locali, con delibera dell'organo di governo, individuano, redigendo apposito elenco sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione.

Con la deliberazione n. 4 del 14/01/2021, che risulta allegata al presente DUP, è stato approvato il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni del patrimonio immobiliare per il triennio 2021/2023.

4.3 IL PROGRAMMA TRIENNA LE DEI LAVORI PUBB LICI

Ai sensi della vigente normativa disciplinante la programmazione delle opere pubbliche, la realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali:

Con la deliberazione n. 205 del 04-11-2020, che risulta allegata al presente DUP, è stato approvato il Piano Triennale OO.PP. 2021/2023.

4.4 IL PROGRAMMA BIENNALE DEGLI ACQUISTI DI FORNITURE E SERVIZI

Con la deliberazione n. 212 del 20-11-2020, che risulta allegata al presente DUP, è stato approvato il piano biennale degli acquisti di forniture e servizi 2021/2022.

4.5 IL PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE

Con la deliberazione n. 01 del 08/01/2021, che risulta allegata al presente DUP, è stato approvato il piano triennale delle azioni positive 2021/2023.

Nuoro ______INDICE PAG.

PREMESSA 2

LA SEZIONE STEATEGICA (SES) 4

1 ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE

4

1.1 OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL GOVERNO NAZIONALE 4

1.1.1.REGOLE DI BILANCIO PER LE AMMINISTRAZIONI LOCALI 9

1.2 OBIETTIVI INDIVIDUATI DALLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE 11

1.3 VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DEL TERRITORIO 12

1.3.1 ANALISI DEL TERRITORIO E DELLE STRUTTURE 12

1.3.2 ANALISI DEMOGRAFICA 13

1.3.3 OCCUPAZIONE ED ECONOMIA INSEDIATA 17

2 ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE 28

2.1 ORGANIZZAZIONE E MODALITA' DI GESTIONE DEI SERVIZI 28

2.1.1 LE STRUTTURE DELL'ENTE 29

2.2 I SERVIZI EROGATI 31

2.2.1 LE FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA 31

2.3 GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA 44

2.4 LE PARTECIPAZIONI ED IL GRUPPO PUBBLICO LOCALE 48

2.4.1SOCIETÀ ED ENTI PARTECIPATI 48

2.5 RISORSE, IMPIEGHI E SOSTENIBILITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA 50

2.5.1 LE ENTRATE 50

2.5.1.1 LE ENTRATE TRIBUTARIE 51

2.5.1.2 LE ENTRATE DA SERVIZI 54

2.5.1.3 LA GESTIONE DEL PATRIMONIO 55

2.5.1.4 IL FINANZIAMENTO DI INVESTIMENTI CON INDEBITAMENTO 55

2.5.1.5 I TRASFERIMENTI E LE ALTRE ENTRATE IN CONTO CAPITALE 56

2.5.2 LA SPESA 57

2.5.2.1 LA SPESA PER MISSIONI 58 57

2.5.2.2 LA SPESA CORRENTE 60

2.5.2.3 LA SPESA IN C/CAPITALE 61

2.5.2.3.1 LAVORI PUBBLICI IN CORSO DI REALIZZAZIONE 61 2.5.2.3.2 I NUOVI LAVORI PUBBLICI PREVISTI 65

2.5.3 GLI EQUILIBRI DI BILANCIO 65

2.5.3.1GLI EQUILIBRI DI BILANCIO DI CASSA 65

2.6 LE RISORSE UMANE DELL’ENTE 67

2.7 COERENZA CON I VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA 75

LA SEZIONE OPERATIVA (SEO) 76

3 LA PROGRAMMAZIONE OPERATIVA 76

3.1 CONSIDERAZIONI GENERALI 76

3.1.1 LE LINEE GUIDA DELLA PROGRAMMAZIONE DELL'ENTE 76 69

3.1.2 OBIETTIVI DEGLI ORGANISMI GESTIONALI E PARTECIPATI DELL'ENTE 77

3.1.3 COERENZA DELLE PREVISIONI CON GLI STRUMENTI URBANISTICI 78

3.2 ANALISI E VALUTAZIONE DEI MEZZI FINANZIARI 78

3.2.1 VALUTAZIONE GENERALE ED INDIRIZZI RELATIVI ALLE ENTRATE 71

3.2.1.1 ENTRATE TRIBUTARIE (1.00) 79

3.2.1.2 ENTRATE DA TRASFERIMENTI CORRENTI (2.00) 80

3.2.1.3 ENTRATE EXTRATRIBUTARIE (3.00) 81

3.2.1.4 ENTRATE IN C/CAPITALE (4.00) 82

3.2.1.5 ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (5.00) 83

3.2.1.6 ENTRATE DA ACCENSIONE DI PRESTITI (6.00) 83

3.2.1.7 ENTRATE DA ANTICIPAZIONE DI CASSA (7.00) 84

3.3 ANALISI E VALUTAZIONE DEGLI IMPEGNI DI SPESA 85

3.3.1 LA VISIONE D'INSIEME 85

3.3.2. PROGRAMMI ED OBIETTIVI OPERATIVI 86

3.3.3 ANALISI DELLE MISSIONI E DEI PROGRAMMI 96

4 LE PROGRAMMAZIONI SETTORIALI 88

4.1 IL PIANO TRIENNALE DEI FABBISOGNI DI PERSONALE 134

4.2 IL PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI 134

4.3 IL PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI 134

4.4 IL PROGRAMMA BIENNALE DEGLI ACQUISTI DI FORNITURE E SERVIZI 134

4.5 IL PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE Allegati: 1) Enti pubblici vigilati, enti di diritto privato in controllo pubblico e partecipazione in società di diritto privato; 2) Deliberazione n. 2 del 08/01/2021 avente ad oggetto: “Approvazione del Piano Triennale dei fabbisogni di personale 2021/2022/2023” , e relativi allegati; 3) Deliberazione n. 4 del 14/01/2021, avente ad oggetto:” Approvazione schema Piano delle Alienazioni e delle Valorizzazioni immobiliari per il triennio 2021-2023: ricognizione immobili di proprietà Provinciale non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali, suscettibili di alienazione e valorizzazione, ai sensi dell’art. 58 del D.L. n. 112-2008 convertito, con modificazioni, nella L. n. 133-2008”, e relativi allegati; 4) Deliberazione n. 205 del 04-11-2020 avente ad oggetto:” Adozione schemi del Programma triennale dei Lavori Pubblici 2021-2023 ed elenco annuale 2021”, e relativi allegati; 5) Deliberazione n. 212 del 20-11-2020, avente ad oggetto:” Approvazione schemi del Programma Biennale 2021-2022 per acquisti di Servizi e Forniture”, e relativi allegati; 6) Deliberazione n. 01 del 08/01/2021, avente ad oggetto:” Approvazione Piano triennale delle azioni positive 2021-2023”, e relativi allegati; Elenco firmatari

ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

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NOME: MELONI MARIANO CODICE FISCALE: TINIT-MLNMRN59E13Z103X DATA FIRMA: 01/02/2021 13:04:00 IMPRONTA: 66633538616434326435623164653836326431313231393032333735646439396535623839663036