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Sabato 7 gennaio 2012

Il Tricolore simbolo di unità civica e culturale e di fiducia nei giovani – Oggi pomeriggio nella Sala del Tricolore di iniziativa dedicata alla bandiera italiana e alla sua storia

Il sindaco Graziano Delrio ha rivolto un saluto al pubblico intervenuto nel pomeriggio di oggi, sabato 7 gennaio, nella Sala del Tricolore, a una iniziativa dedicata alla bandiera nata a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, promossa in occasione della Festa nazionale dedicata al vessillo nazionale dall’associazione nazionale comitato ‘Primo Tricolore’. All’incontro hanno partecipato la presidente del Consiglio comunale Emanuela Caselli, l’assessore provinciale all’Istruzione Ilenia Malavasi, il presidente onorario del Comitato Primo Tricolore On. Pierluigi Castagnetti, rappresentante regionale dell’associazione nazionale Mutilati e invalidi di guerra Giorgio Pancaldi, l’artista Omar Galliani, che è intervenuto sul tema “La pittura e il Tricolore” e rappresentanti di numerose città della regione Emilia Romagna, che hanno esposto nella sala diverse versioni storiche del Tricolore.

“Desidero ringraziare ancora una volta Otello Montanari, presidente del Comitato Primo Tricolore, per merito del quale la data del 7 gennaio è diventata un appuntamento nazionale – ha detto Delrio -. Anche quest’anno Reggio Emilia è stata al centro dell’attenzione nazionale, grazie alla partecipazione alle celebrazioni del presidente del Consiglio Mario Monti il quale, nel corso della sua visita, ha detto di essere rimasto sorpreso dalla grande energia e partecipazione della città a questa giornata. Un’energia positiva, che sa capire che in questo difficile momento il Paese ha bisogno di unità, la stessa energia per una nuova unità che fu il tratto distintivo dei giovani delle quattro città, Reggio Emilia, , e , che diedero vita alla Repubblica Cispadana e che viene trasmessa ancora oggi, attraverso la bandiera. Così come è insostituibile la memoria che ci viene trasmessa dai più anziani, oggi abbiamo bisogno più che mai dell’energia dei giovani – ha continuato Delrio – e in questa giornata vogliamo che dalla nostra città parta un messaggio di speranza dedicato anzitutto ai giovani, che rivendicano i propri diritti, primo fra tutti il diritto al lavoro. Un messaggio di unità, che dica che ognuno può essere felice soltanto se tutti sono felici.”

Alle parole del sindaco, hanno fatto eco quelle di Montanari, il quale ha ricordato che il 7 gennaio è un giorno nel quale i cittadini trovano nel Tricolore la forza e la fiducia per affrontare i problemi. Montanari ha rivolto un appello ad allargare e diffondere il più ampiamente possibile, anche in altre città e in altri Paesi, le iniziative dedicate alla bandiera e ha avanzato la proposta di istituire nelle scuole un corso di studi dedicato a questo tema.

In qualità di artista di fama internazionale e di insegnante all’Accademia di belle arti di Carrara, Galliani ha invece affrontato il tema del rapporto tra Risorgimento e Tricolore

in riferimento all’arte pittorica, mettendo in evidenza che, al contrario dell’Inghilterra con il Romanticismo e i Preraffaelliti e in Francia con l’Impressionismo, l’Italia risorgimentale non ha espresso a pieno valori di coesione intorno alla bandiera, ma esiste soltanto, come nel caso del pittore Giovanni Fattori, un approccio individuale ai valori del vessillo nazionale e del Risorgimento. Galliani ha infatti ricordato che per ritrovare in Italia un’espressione unitaria di valori artistici, culturali e geografici occorre ritornare al Rinascimento, periodo universalmente riconosciuto come identitario dell’unità culturale italiana. “Esiste dunque l’esigenza – ha concluso Galliani - di annunciare un nuovo futuro per la nostra arte che tenga conto dei valori fondanti della bandiera. Così come accadde il 7 gennaio 1797, attraverso questa sala storica possiamo lanciare questo messaggio a tutto il resto del Paese.”

Dopo gli interventi dell’assessore Malavasi e del presidente Pancaldi, l’incontro si è concluso con la consegna ai presenti di due volumi storici dedicati alle Costituzioni Giacobine e della Repubblica Cispadana, editi con il contributo della Fondazione Manodori, e di un volume che raccoglie i discorsi tenuti a Reggio Emilia in occasione del centenario del Tricolore da Giosuè Carducci, del 150° da Luigi Salavatorelli e del secondo centenario da Mario Luzi.