COMUNE DI Via XX Settembre,14 60039 Staffolo (AN) Tel. 0731/779218 Fax 0731/770402 C.F. e P.I. 00193620424

Cod. 42049

COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

N. 64 DEL 28-07-2016

Oggetto: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) PER IL TRIENNIO 2017/2019 AI SENSI DELLART. 170 DEL D.LGS 267/2000 E SS.MM.II.. CONTESTUALE VERIFICA STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI 2016.

L'anno duemilasedici il giorno ventotto del mese di luglio alle ore 15:00, nella Sala delle adunanze, si é riunita la Giunta Municipale nelle persone dei Signori:

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ROSINI PATRIZIA SINDACO A TOCCAFONDO LUCA VICESINDACO P MORICI SELENA ASSESSORE P

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Assiste in qualità di Segretario comunale, il Sig. CAROTTI ROBERTA Constatato il numero legale degli intervenuti, assume la presidenza il Signor TOCCAFONDO LUCA, in qualità di VICESINDACO, ed invita la Giunta Municipale alla discussione dell'oggetto su riferito. LA GIUNTA COMUNALE

Premesso che:

• con il Decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, emanato in attuazione degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009 n. 42, e recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi”, è stata approvata la riforma della contabilità degli enti territoriali (regioni, province, comuni ed enti del SSN); • la suddetta riforma, entrata in vigore il 1° gennaio 2015 dopo tre anni di sperimentazione, è considerata un tassello fondamentale alla generale operazione di armonizzazione dei sistemi contabili di tutti i livelli di governo, nata dall’esigenza di garantire il monitoraggio ed il controllo degli andamenti della finanza pubblica e consentire la raccordabilità dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio con quelli adottati in ambito europeo; • il Decreto Legislativo 10 agosto 2014, n. 126, a completamento del quadro normativo di riferimento, ha modificato ed integrato il D.Lgs. n. 118/2011 recependo gli esiti della sperimentazione ed il D.Lgs. n. 267/2000, al fine di rendere coerente l’ordinamento contabile degli enti locali alle nuove regole della contabilità armonizzata;

Richiamato l’art. 151, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000, modificato dal D.Lgs. n. 126/2014, in base al quale “Gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine presentano il Documento unico di programmazione entro il 31 luglio di ogni anno e deliberano il bilancio di previsione finanziario entro il 31 dicembre, riferiti ad un orizzonte temporale almeno triennale. Le previsioni del bilancio sono elaborate sulla base delle linee strategiche contenute nel documento unico di programmazione, osservando i princìpi contabili generali ed applicati allegati al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni. I termini possono essere differiti con Decreto del Ministro dell'interno, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, in presenza di motivate esigenze”;

Richiamato inoltre l’art. 170 del D.Lgs. n. 267/2000, modificato ed integrato dal D.Lgs. n. 126/2014, in base al quale, fra l’altro,… “”. Entro il 15 novembre di ciascun anno, con lo schema di delibera del bilancio di previsione finanziario, la Giunta presenta al Consiglio la nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione. Con riferimento al periodo di programmazione decorrente dall'esercizio 2015, gli enti locali non sono tenuti alla predisposizione del documento unico di programmazione e allegano al bilancio annuale di previsione una relazione previsionale e programmatica che copra un periodo pari a quello del bilancio pluriennale, secondo le modalità previste dall'ordinamento contabile vigente nell'esercizio 2014. Il primo documento unico di programmazione è adottato con riferimento agli esercizi 2016 e successivi. Gli enti che hanno partecipato alla sperimentazione adottano la disciplina prevista dal presente articolo a decorrere dal 1° gennaio 2014. Il documento unico di programmazione è predisposto nel rispetto di quanto previsto dal principio applicato della programmazione di cui all'allegato n. 4/1 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni. 5. Il Documento unico di programmazione costituisce atto presupposto indispensabile per l'approvazione del bilancio di previsione. DELIBERA DI GIUNTA n. 64 del 28-07-2016 - pag. 2 - COMUNE DI STAFFOLO

6.Gli enti locali con popolazione fino a 5.000 abitanti predispongono il Documento unico di programmazione semplificato previsto dall'allegato n. 4/1 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni. -- omissis –“”

Visto il principio contabile applicato della programmazione all. 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011, ed in particolare il paragrafo 8;

Ricordato che il DUP deve individuare, coerentemente con il quadro normativo di riferimento: a) le principali scelte dell’amministrazione; b) gli indirizzi generali di programmazione riferiti all’intero mandato amministrativo, con particolare riferimento per l’organizzazione e le modalità di gestione dei servizi pubblici, tenuto conto anche del ruolo degli enti, organismi e società partecipate; c) le risorse finanziarie e dei relativi impieghi, con specifico riferimento per: • gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche con indicazione del fabbisogno in termini di spesa di investimento e dei riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per ciascuno degli anni dell’arco temporale di riferimento; • i programmi ed i progetti d’investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi; • i tributi e le tariffe dei servizi pubblici; • la spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riferimento alla qualità dei servizi resi ed agli obiettivi di servizio; • l’analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l’espletamento dei programmi ricompresi nelle varie missioni; • la gestione del patrimonio; • il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale; • l’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato; • gli equilibri della situazione corrente e generali del bilancio ed i relativi equilibri in termini di cassa; d) la disponibilità e la gestione delle risorse umane; e) la coerenza con i vincoli di finanza pubblica e gli obiettivi di patto; f) per ciascuna missione e programma, gli obiettivi da realizzare nel triennio di riferimento del bilancio di previsione; ed inoltre: • gli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica; • l’analisi della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti; • la programmazione dei lavori pubblici, • la programmazione del fabbisogno di personale; • la programmazione delle alienazioni e della valorizzazione dei beni patrimoniali;

Richiamata la deliberazione di Consiglio Comunale n. 15 in data 7/6/2014, esecutiva ai sensi di legge, con la quale sono state approvate le linee programmatiche del mandato amministrativo 2014/2019;

Dato atto che la formulazione degli obiettivi strategici ed operativi è avvenuta:

DELIBERA DI GIUNTA n. 64 del 28-07-2016 - pag. 3 - COMUNE DI STAFFOLO

• a seguito di adeguata valutazione dei mezzi finanziari e delle risorse a disposizione, tenuto conto del quadro normativo di riferimento a livello europeo, nazionale e regionale; • sulla base degli indirizzi e delle priorità indicate dall’amministrazione; • previo coinvolgimento della struttura organizzativa;

Visto il Documento Unico di Programmazione 2017/2019, che si allega al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;

Riscontrato che il DUP 2017/2019 contiene una specifica sezione in ordine alla stato di attuazione dei programmi 2016 contenuti nel DUP 2016/2018;

Ritenuto necessario procedere all’approvazione del DUP 2017/2019 ai fini della sua presentazione al Consiglio Comunale e di prendere atto dello stato di attuazione dei programmi 2016 contenuti nel DUP 2016/2018;

Visto il D.Lgs. n. 267/2000 e ss.mm.ii.;

Visto il D.Lgs. n. 118/2011;

Visto lo Statuto Comunale;

Visti i pareri favorevoli resi ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000;

Con voti unanimi favorevoli palesemente espressi per alzata di mano

DELIBERA

1) di approvare, ai sensi dell’articolo 170, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000 e in conformità a quanto disposto dal principio contabile applicato della programmazione all. 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011, lo schema di Documento Unico di Programmazione per il periodo 2017/2019, che si allega al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;

2) di prendere atto dello stato di attuazione dei programmi 2016 di cui alla specifica sezione contenuta nel DUP 2017/2019;

3) di presentare lo schema di DUP al Consiglio Comunale, per le conseguenti deliberazioni e comunque preliminarmente all'approvazione delle altre deliberazioni che compongono la manovra finanziaria per l'anno 2017;

4) di disporre che la deliberazione ed i relativi allegati siano pubblicati sul sito internet istituzionale del Comune, nella sezione Amministrazione trasparente – Bilanci, e contestualmente tale documentazione venga presentata ai Consiglieri Comunali, ai sensi dell’art. 174, comma 1, del TUEL n. 267/2000;

5) di sottoporre la presente proposta all’esame del Revisore Unico per il dovuto parere che verrà allegato alla deliberazione consiliare relativa all’approvazione del medesimo; DELIBERA DI GIUNTA n. 64 del 28-07-2016 - pag. 4 - COMUNE DI STAFFOLO

6) di dare atto che ai sensi dell’art. 125 del “Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli EE.LL.” approvato con D.Lgs 18/08/2000 n. 267 e ss.mm.ii., contestualmente all’affissione all’Albo Pretorio, la presente deliberazione viene trasmessa in elenco ai capigruppo consiliari.

Dopodichè, con voti unanimi favorevoli palesemente espressi per alzata di mano

DELIBERA di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134 comma 4 del D. Lgs. 267/2000, stante l'urgenza.

DELIBERA DI GIUNTA n. 64 del 28-07-2016 - pag. 5 - COMUNE DI STAFFOLO

Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE F.to TOCCAFONDO LUCA IL SEGRETARIO IL VICE SINDACO F.to CAROTTI ROBERTA F.to MORICI SELENA

======ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE Della suestesa deliberazione viene iniziata oggi la pubblicazione all'Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi.

L'INCARICATO Li, 19-09-16 F.to CAROTTI ROBERTA

======ATTESTATO DI CONFORMITA' E' copia conforme all'originale da servire per uso amministrativo. Visto: L'INCARICATO Li, CAROTTI ROBERTA

======ESECUTIVITA' La presente deliberazione, trascorsi 10 giorni dalla su indicata pubblicazione, é divenuta esecutiva il

[] non essendo pervenute richieste d'invio al controllo. [] non essendo soggetta a controllo, in quanto meramente esecutiva di altra deliberazione.

IL SEGRETARIO F.to

======INVIO AL CO.RE.CO. La presente deliberazione é stata inviata al Comitato Regionale di Controllo in data *******, Prot. N. Approvata:

[] essendo pervenuta richiesta di controllo, ai sensi dell'art. 127, commi 1 e 2, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. [] su iniziativa della Giunta Municipale, ai sensi dell'art. 127, comma 3, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. IL SEGRETARIO Li, F.to ======ESITO CONTROLLO La presente deliberazione é divenuta esecutiva: [] per la decorrenza dei termini di cui all'art. 134, comma 1, del D. Lgs 18.8.2000, n. 267 in data [] per l'esame favorevole del Co.Re.Co. nella seduta del ******* prot. n. IL SEGRETARIO Li, F.to

DELIBERA DI GIUNTA n. 64 del 28-07-2016 - pag. 6 - COMUNE DI STAFFOLO

C O M U N E D I S T A F F O L O PROVINCIA DI

D.U.P.

Documento Unico di Programmazione

2017/2019

Art. 170 D.Lgs. 267/2000 e principio contabile programmazione allegato 4/1- punto 8.4-al D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii.

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1 - Premessa Uno degli obiettivi dichiarati del processo di armonizzazione contabile è il rafforzamento della programmazione. Il decreto correttivo integrativo del D.Lgs. 118/2011 ha disciplinato con l’allegato 4/1il “Principio contabile della programmazione”; la programmazione viene definita come il processo di analisi e valutazione che consente di organizzare in una dimensione temporale predefinita le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento; la programmazione è altresì un processo iterativo, per aggiustamenti progressivi, che deve portare, una volta compiuto, a prefigurare una situazione di coerenza valoriale, qualitativa, quantitativa e finanziaria per guidare e responsabilizzare i comportamenti dell’amministrazione. La programmazione si attua nel rispetto dei principi contabili generali contenuti nell’allegato1 del D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118. A tal punto gli strumenti della programmazione degli enti locali e le relative tempistiche di approvazione sono: ‹ Documento unico di programmazione (DUP); ‹ Bilancio di previsione finanziario; ‹ Piano esecutivo di gestione e delle performance; ‹ Piano degli indicatori; ‹ Assestamento di bilancio e salvaguardia degli equilibri; ‹ Variazioni al bilancio; ‹ Rendiconto di gestione;

Strumento Tempistiche Sostituisce la Relazione Previsionale e Programmatica; a regime viene presentato dalla Giunta al Consiglio Documento unico di programmazione entro il 31 luglio di ciascun anno; entro il 15 novembre di ogni anno la Giunta provvede ad aggiornare il Dup presentato al Consiglio; Lo schema di Bilancio di previsione finanziario viene Bilancio di previsione finanziario presentato al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno, salvo proroghe; È approvato dalla Giunta Comunale entro entro 10 Piano esecutivo di gestione e delle performance giorni dall’approvazione del Dup; È presentato al Consiglio unitamente al bilancio di Piano degli indicatori previsione e al rendiconto; Lo schema di delibera di assestamento, comprendente Assestamento di bilancio e salvaguardia degli lo stato di attuazione dei programmi e il controllo della equilibri salvaguardia degli equilibri di bilancio è presentato al consiglio entro il 31 luglio di ogni anno; Variazioni al bilancio Conclude il sistema di bilancio dell’Ente e viene Rendiconto di gestione approvato entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento da parte del Consiglio Comunale;

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Relativamente allo schema, il principio contabile applicato della programmazione non ne definisce uno schema vincolante ma si limita ad indicarne i soli contenuti. Il DUP, oggetto di questa trattazione, è articolato in due sezioni: • la sezione strategica (SeS) • la sezione operativa (SeO).

La Sezione strategica (Ses) La SeS sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato, individua gli indirizzi strategici dell’Ente, ossia le principali scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione, da realizzare nel corso del mandato amministrativo, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, nonché con le linee di indirizzo della programmazione regionale, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica. Tra i contenuti della sezione, si sottolineano in particolare i seguenti ambiti:  1. analisi delle condizioni esterne: considera il contesto economico internazionale e nazionale, gli indirizzi contenuti nei documenti di programmazione comunitari, nazionali e regionali, nonché le condizioni e prospettive socio-economiche del ter ritorio dell’Ente;  2. analisi delle condizioni interne: indirizzi generali di natura economico, finanziaria e patrimoniale dell’ente; 3. quadro delle risorse umane disponibili e della struttura organizzativa; 4. modalità di gestione dei servizi pubblici locali e governance delle partecipate. Infine, nella SeS sono indicati gli strumenti attraverso i quali l'Ente intende rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini del livello di

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realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa. La sezione strategica ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo.

La Sezione operativa (SeO)

La SeO contiene la programmazione operativa dell’ente con un orizzonte temporale corrispondente al bilancio di previsione (triennio 2017/2019). Sono illustrati, gli obiettivi operativi dell’ente suddivisi per programmi, coerentemente agli indirizzi strategici contenuti nella SeS. E’ riportata l’analisi economica e finanziaria degli organismi partecipati e gli obiettivi operativi a cui devono attenersi. Viene fatta un’analisi generale sulla situazione delle entrate e delle spese, definendo gli indirizzi in materia di tributi e tariffe e in materia di indebitamento. Viene, infine, illustrato il Piano triennale delle opere pubbliche.

Come previsto dal decreto interministeriale contenente aggiornamenti ai principi contabili applicati allegati al decreto legislativo n. 118 del 2011 del 20 maggio 2015, i Comuni con meno di 5mila abitanti possono presentare un DUP semplificato secondo le indicazioni contenute nel decreto stesso. Tanto premesso, per questo Comune avendo una popolazione inferiore ai 5000 abitanti, ricorrono i presupposti per la redazione del Dup semplificato.

Stante il breve lasso di tempo intercorso fra la data di approvazione del DUP 2016/2018, giusta delibera consiliare n.11 del 07/04/2016, ed il nuovo termine per la presentazione del DUP 2017/2019, si precisa che nella predisposizione di quest’ultimo si è fatto riferimento alle norme già citate per il triennio 2016/2018, con particolare riferimento alle leggi di stabilità degli ultimi anni. Le premesse, pertanto, non possono che ricalcare quelle del DUP 2016/2018 con la precisazione che il documento stesso dovrà emendato alla luce norme che saranno contenute nella legge di stabilità 2017 e di quelle che saranno emanate in materia di finanza locale

Il Documento unico di programmazione semplificato 1

Il Documento unico di programmazione semplificato, predisposto dagli enti locali con popolazione fino a 5.000 abitanti, individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, tenendo conto della situazione socio economica del proprio territorio,le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.

Ogni anno sono verificati gli indirizzi generali e i contenuti della programmazione con particolare riferimento al reperimento e impiego delle risorse finanziarie e alla sostenibilità economico – finanziaria, come sopra esplicitati. A seguito della verifica è possibile operare motivatamente un aggiornamento degli indirizzi generali approvati.

1 Paragrafo inserito dal decreto ministeriale 20 maggio 2015.

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In considerazione degli indirizzi generali di programmazione al termine del mandato, l’amministrazione rende conto del proprio operato attraverso la relazione di fine mandato di cui all’art. 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, quale dichiarazione certificata delle iniziative intraprese, dell’attività amministrativa e normativa e dei risultati riferibili alla programmazione dell’ente e di bilancio durante il mandato.

Il DUP semplificato, quale guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente, indica, per ogni singola missione/programma del bilancio, gli obiettivi che l’ente intende realizzare negli esercizi considerati nel bilancio di previsione (anche se non compresi nel periodo di mandato). Per ciascuna missione/programma gli enti possono indicare le relative previsioni di spesa in termini di competenza finanziaria.

Per ogni singola missione/programma sono altresì indicati gli impegni pluriennali di spesa già assunti e le relative forme di finanziamento.

Gli obiettivi individuati per ogni missione / programma rappresentano la declinazione annuale e pluriennale degli indirizzi generali e costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione. L’individuazione delle finalità e la fissazione degli obiettivi per ogni missione / programma deve “guidare”, negli altri strumenti di programmazione, l’individuazione dei progetti strumentali alla loro realizzazione e l’affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi. Gli obiettivi devono essere controllati annualmente a fine di verificarne il grado di raggiungimento e, laddove necessario, modificati, dandone adeguata giustificazione, per dare una rappresentazione veritiera e corretta dei futuri andamenti dell’ente e del processo di formulazione dei programmi all’interno delle missioni.

Il DUP semplificato comprende inoltre, relativamente all'arco temporale di riferimento del bilancio di previsione : a) gli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica; b) l’analisi della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti; c) la programmazione dei lavori pubblici, d) la programmazione del fabbisogno di personale; e) la programmazione delle alienazioni e della valorizzazione dei beni patrimoniali.

La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali che sono ricompresi nel DUP. I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e il loro finanziamento.

La programmazione del fabbisogno di personale che gli organi di vertice degli enti sono tenuti ad approvare, ai sensi di legge, deve assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica. Infine, nel DUP devono essere inseriti tutti quegli ulteriori strumenti di programmazione relativi all’attività istituzionale dell’ente richiesti dal legislatore.

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2 - Sezione Strategica (SeS)

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2.0 Analisi strategica delle condizioni esterne

1. Sezione Strategica (SeS)

1.1. Analisi strategica delle condizioni esterne

Questa sezione si propone di definire il quadro strategico di riferimento all’interno del quale si inserisce l’azione di governo della nostra Amministrazione. Questa attività deve essere necessariamente svolta prendendo in considerazione: a) il contesto mondiale. Europeo e nazionale per i riflessi che esso ha, in particolare dapprima con il Documento di Economia e Finanza (DEF) e poi con la Legge di Stabilità sul comparto degli enti locali; b) lo scenario regionale al fine di analizzare i riflessi della programmazione regionale sul nostro ente; c) lo scenario locale, inteso come analisi del contesto socio-economico e di quello finanziario dell’ente, in cui si inserisce l’azione amministrativa. Partendo da queste premesse, la seguente parte del documento espone le principali scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione Comunale da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che hanno un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione, sempre riferiti al periodo di mandato.

1.2. IL CONTESTO MONDIALE, EUROPEO E NAZIONALE

Scenario macroeconomico mondiale e europeo

Analisi geo - politica L’anno 2016 è iniziato sotto il segno dell’incertezza sui mercati finanziari e di un repentino deterioramento delle prospettive di crescita, particolarmente marcato sia nelle economie emergenti che in quelle più fragili dell’Eurozona. La debolezza del commercio internazionale dovuta a fattori strutturali e criticità congiunturali rendono le previsioni di crescita assai contratte. Secondo la Banca mondiale, la crescita nel 2015 è risultata dell’1,7%, ossia poco più della metà rispetto al 2014. A complicare ulteriormente il panorama dell’economia globale sono intervenute numerose questioni geopolitiche. L’emergenza migratoria continua ad assillare l’Europa, che si prepara a ricevere nella primavera-estate flussi di rifugiati di ordini di grandezza simili, se non superiori, a quelli del 2015. L’incapacità di gestire questa crisi e le difficoltà in cui si dibattono i governi anti-austerity, intaccano l’ottimismo che induceva a considerare finalmente risolta la crisi dell’Eurozona.

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Andamento europeo Nell’area dell’euro il permanere di spinte deflazionistiche – in parte dovute alle continue cadute delle quotazioni delle materie prime, in particolare il prezzo del petrolio, ma anche alla debolezza della domanda interna – ostacola la trasmissione all’economia reale delle misure eccezionalmente espansive di politica monetaria adottate dalla Banca Centrale Europea; ne risultano frenati gli investimenti, accresciuto l’onere dei debiti pubblici e privati. L’Eurozona resta inoltre caratterizzata da un’ineguale distribuzione della crescita e dell’occupazione. L’insoddisfacente processo di convergenza – anche nei comparti in cui l’integrazione sta procedendo con maggiore decisione, ad esempio nel settore bancario e della finanza – perpetua la segmentazione dell’area, ostacolando il necessario percorso di riforma strutturale delle diverse economie. L’afflusso di migranti e richiedenti asilo costituisce solo una delle nuove sfide sistemiche, di natura eccezionale, che spingono verso l’adozione di una politica coordinata e l’elaborazione di iniziative comuni.

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Andamento nazionale / obiettivi del Governo Secondo il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, i contenuti della programmazione devono essere coerenti con gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato, anche alla luce degli indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali. Come previsto dalla L. 7 aprile 2011 n. 39, il Governo presenta alle Camere, entro il 10 aprile di ogni anno, il Documento di economia e finanza (DEF). Si tratta del principale strumento di programmazione economico-finanziaria, in quanto indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. La “Nota di aggiornamento”, invece, viene presentata alle Camere entro il 20 settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del DEF in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull’andamento del quadro macroeconomico. Il documento contiene l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, le osservazioni e le eventuali modifiche ed integrazioni del DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea relative al Programma di stabilità ed al Programma nazionale di riforma. Il DEF 2016, approvato dal Consiglio dei Ministri e dal Parlamento nel corso del mese di aprile 2016, ha quale obiettivo principale “il rilancio della crescita e dell’occupazione. Gli strumenti operativi si possono riassumere in quattro punti: • una costante azione di riforma strutturale del Paese e di stimolo agli investimenti, privati e pubblici; • una impostazione della politica di bilancio al tempo stesso favorevole alla crescita e volta ad assicurare un graduale ma robusto consolidamento delle finanze pubbliche, tale da ridurre in misura via via crescente il rapporto tra debito e PIL; • la riduzione del carico fiscale, che si associa a una maggiore efficienza della spesa e dell’azione delle pubbliche amministrazioni; • il miglioramento del business environment e della capacità competitiva del sistema Italia” Nonostante la problematicità del contesto sia interno che esterno all’Italia, con la debolezza dell’Eurozona ed il permanere di spinte deflazionistiche, la contrazione della domanda interna, la flessione di fiducia dei consumatori, la crescita del rapporto debito/pil, l’instabilità dei mercati finanziari e la minaccia terroristica, il DEF prefigura un quadro di crescita, con un incremento del PIL nel 2016 pari all’1,2%, che proseguirebbe, nella previsione programmatica, nel 2017, nel 2018 e nel 2019, rispettivamente dell’1,4% e dell’1,5% e dell’1,4% “beneficiando di una politica di bilancio orientata al sostegno dell’attività economica e dell’occupazione.”

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Anche gli investimenti, secondo il DEF, dovrebbero essere in aumento, mentre la spesa della Pubblica Amministrazione è prevista in aumento nel 2016 ed in diminuzione nei due anni successivi. Per quanto riguarda i livelli di indebitamento, il DEF prevede un rapporto debito/PIL, in calo progressivo dal 2016 al 2019, dopo l’innalzamento a 132,7 registrato nel 2015 rispetto ai 132,5 del 2014. Negli obiettivi del Governo vengono previste misure riguardanti la spending review, accompagnate da provvedimenti volti ad aumentare il gettito fiscale a parità di aliquote attraverso il contrasto all’evasione e il miglioramento della fedeltà fiscale. Un obiettivo ritenuto prioritario da parte del Governo è “conseguire una maggiore efficienza della Pubblica Amministrazione”, anche attraverso le norme recentemente approvate riguardanti l’amministrazione digitale, gli appalti pubblici, i servizi pubblici locali e le società partecipate. Ulteriori interventi di riforma sono previsti relativamente all’organizzazione della Pubblica Amministrazione. Il DEF presenta due scenari di previsione macroeconomica, uno tendenziale ed uno programmatico. Le proiezioni tendenziali, a differenza di quelle programmatiche, non riportano gli impatti derivanti dalle scelte che il Governo intende perseguire nel prossimo triennio. La tabella successiva rappresenta il confronto tra il quadro tendenziale ed il quadro programmatico in merito ad alcuni valori economici di rilevante importanza nell’economia italiana.

PREVISIONI TENDENZIALI PREVISIONI PROGRAMMATICHE 2015 2016 2017 2018 2019 2015 2016 2017 2018 2019 VARIAZIONI % Indebitamento netto -2,6 -2,3 -1,4 -0,3 0,4 -2,6 -2,3 -1,8 -0,9 0,1 Pil 0,8 1,2 1,2 1,2 1,3 0,8 1,2 1,4 1,5 1,4 Investimenti 0,8 2,2 2,5 2,8 2,5 0,8 2,2 3,0 3,2 2,4 Spesa della P.A. -0,7 0,4 -0,1 -0,4 0,8 -0,7 0,4 -0,3 -0,5 0,8 Inflazione 0,2 0,2 1,5 0,2 0,2 1,5 TASSI Tasso di 11,9 11,4 10,9 10,4 9,9 11,9 11,4 10,8 10,2 9,6 Tasso di occupaz. (15- 56,3 57,0 57,4 57,8 58,1 56,3 57,0 57,5 57,9 58,4 64 anni) RAPPORTO 132,7 132,4 130,3 127,3 123,5 132,7 132,4 130,9 128,0 123,8

Fonte: Documento di Economia e Finanze 2016 tavola I.1 – Indicatori di finanza pubblica tabella I.1-1 – Quadro macroeconomico tendenziale tabella I.1-2 – Quadro macroeconomico programmatico

Si delineano ora, in maniera sintetica e sulla base delle norme attualmente in vigore, in particolare della Legge di Stabilità 2016, i principali vincoli che gli Enti Locali devono osservare al momento in cui viene predisposto questo Documento Unico di Programmazione, nella consapevolezza che con la Legge di Stabilità 2017, così come è avvenuto negli anni pregressi, moltissime disposizioni subiranno modifiche sostanziali: • regola dell’equilibrio di bilancio: con la Legge di Stabilità 2016, commi da 707 a 729, è stato sostituito il patto di stabilità interno con il nuovo vincolo del pareggio di bilancio di competenza finale, che applica le novità della L. 24/12/2012, n. 243 sul pareggio di bilancio costituzionale. La norma è meno stringente rispetto a quanto previsto dalla legge predetta, ma per il solo 2016. Infatti, mentre per il

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2016 il nuovo obbligo richiede di conseguire un saldo non negativo calcolato in termini di competenza tra le entrate finali (titoli 1, 2, 3, 4 e 5) e le spese finali (titoli 1, 2 e 3), la regola prevista dalla legge 243 e che verrà applicata per gli anni successivi al 2016 richiede che siano rispettati ben quattro vincoli: un saldo non negativo tra entrate finali e spese finali e un saldo non negativo tra entrate correnti e spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti, espressi in termini sia di competenza che di cassa. Questi vincoli sono da rispettare sia nella fase di previsione che di rendiconto. Inoltre, sono state limitate solo al 2016, la possibilità di far rientrare nel calcolo il Fondo Pluriennale Vincolato di Entrata e di Spesa, per la sola parte alimentata da risorse proprie e l’esclusione dal conteggio delle spese sostenute per interventi di edilizia scolastica. Sono stati confermati, inoltre, i patti di solidarietà regionale, con l’introduzione di un meccanismo di flessibilità per gli investimenti ed il patto orizzontale nazionale, così come permane un pesante sistema sanzionatorio in caso di inadempimento. Il disegno di legge approvato dal Governo a marzo 2016 ed attualmente all’esame parlamentare, introduce modifiche nella legge 243 del 2012 per adeguare i vincoli di finanza pubblica degli enti territoriali alla riforma di contabilità degli enti stessi, sostituendo i quattro saldi di riferimento con un unico saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, nella fase sia di previsione sia di rendiconto. Vengono inoltre disciplinate le operazioni di indebitamento e l’utilizzo dell’avanzo degli esercizi precedenti per operazioni di investimento; • tributi: il comma 14 della Legge di Stabilità 2016 ha esentato le abitazioni principali dall’applicazione della Tasi, tranne che quelle di lusso (categorie A/1, A/8 e A/9). Modifiche rispetto al 2015 sono state apportate anche per i comodati tra parenti entro il primo grado e sull’IMU relativamente agli “imbullonati” ed ai terreni agricoli. Sono previste misure compensative del minor gettito IMU e TASI conseguente dall'attuazione del nuovo sistema di esenzione per le abitazioni principali ed i terreni agricoli mediante l’incremento della dotazione del fondo di solidarietà comunale. La disposizione del comma 26 per cui non possono essere previsti aumenti di aliquote o tariffe, ad eccezione della Tari vale solo per il 2016, così come si è applicata solo al 2016 la possibilità per i comuni di mantenere con espressa deliberazione del Consiglio Comunale la maggiorazione della TASI di cui al comma 677 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, nella stessa misura applicata per l'anno 2015 e limitatamente agli immobili non esentati; • fondo di solidarietà comunale: cresce dal 20 al 30% per il 2016, al 40% dal 2017 ed al 55% dal 2018, la quota da ripartire in base ai fabbisogni standard. Con D.M. 13 maggio 2016 è stata approvata la nuova Nota Metodologica sulla Stima delle Capacità Fiscali per l'anno 2016. Il Comune di risulta uno dei più penalizzati delle in termini di riduzione del fondo di Solidarietà comunale per effetto delle decurtazioni calcolate sulla base dei fabbisogni standard. Il Comune di Numana,, pur avendo dimensioni dal punto di vista demografico contenute (abitanti 3.775), è influenzato da intensi flussi turistici avendo il medesimo una evidente e riconosciuta vocazione turistica. Tali flussi turistici influenzano tutti i servizi erogati dal Comune di Numana, dal servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani al servizio di polizia locale, dalla viabilità alla manutenzione degli spazi di aree pubbliche, ecc., per cui le spese correnti di questo comune non possono trovare raffronto con quello di analoghi Comuni con popolazione di 3.000/4.000 abitanti. L’entità del bilancio del Comune di Numana non è proprio di un Comune di 3.000/4.000 abitanti, ma assimilabile a quello di un Comune di circa 10.000/12.000 abitanti. Le spese correnti di questo Comune non possono essere rapportate alla sola popolazione stanziale, ma devono quindi tener conto dell’entità dei consistenti flussi turistici e dei servizi che devono essere erogati per corrispondere ai bisogni della popolazione nel periodo estivo. Nonostante le contestazioni presentate di anno in anno, il MEF continua a penalizzare questo Comune, ritenendo esagerata l’entità delle spese correnti in quanto rapportata unicamente alla popolazione stanziale. Con successivo DPCM 18.05 2016 è stato approvato, dopo un nuovo e complesso iter che è incorso in vari vizi di legittimità, il nuovo riparto definitivo del F.S.C. 2016. Il fondo incorpora il mancato gettito di IMU e Tasi. Il fondo sarà ancora alimentato con una quota della propria Imu trattenuta alla fonte dall'Ag. Entrate. Persiste la complessità nelle modalità di calcolo per la trattenuta ed il riparto del fondo.

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• contributo alla finanza pubblica: il comma 451 della Legge di Stabilità 2015 ha integrato l’art. 47 del D.L. 24/4/2014, n. 66, convertito, prevedendo un contributo alla finanza pubblica da parte delle province, delle città metropolitane e dei comuni pari a 585,7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018; • anticipazione di cassa: per evitare crisi di liquidità, l’art. 3 del D.L. 19/6/2015, n. 78, convertito, ha disposto che, a decorrere dall’anno 2016, i comuni riceveranno dallo Stato, entro il 31 marzo, un acconto di cassa pari all’8% delle risorse di riferimento pubblicate dal Ministero dell’Interno, da recuperare sull’IMU che verrà riscossa con la rata di giugno; • fondo crediti di dubbia esigibilità: la Legge di Stabilità 2015, comma 509, ha fissato uno stanziamento minimo del 55% di accantonamento per il 2016, del 70% per il 2017 e dell’85% per il 2018; • limite all’indebitamento: dal 2015 è passato dall’8 al 10%, come stabilito dal comma 539 della Legge di Stabilità 2015; • proventi derivanti dai permessi a costruire: il comma 737 della Legge di Stabilità 2016 consente, ma solo per gli anni 2016 e 2017, l’utilizzo integrale (fino al 2015 era al massimo del 75%) per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale, nonché per spese di progettazione delle opere pubbliche; • partecipazione dei comuni alle azioni di contrasto all’evasione fiscale: la legge di conversione del D.L. 192/2014 “Milleproroghe” ha prorogato fino al 2017 la quota del 100% in favore dei Comune, modificando la disposizione della Legge di Stabilità 2015 che l’aveva ridotta al 55%; • sospensione del regime di tesoreria unica mista: con il comma 395 della Legge di Stabilità 2015 è stata prorogata fino al 31/12/2017; • personale: il comma 219 e seguenti della Legge di Stabilità 2016 ripristina dei vincoli in materia di assunzioni, fondo per la contrattazione decentrata, dotazioni organiche e ricollocazione personale delle Province. In particolare si può procedere, nel triennio 2016-2018, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di un contingente di personale corrispondente, per ciascun anno, ad una spesa pari al 25% di quella relativa al medesimo personale cessato nell'anno precedente. Tra i vari obblighi in materia di personale, invece, l’art. 16 del D.L. 24/6/2016, in attesa di conversione, ha abrogato la disposizione contenuta nel comma 557 della L. 296/2006 (Finanziaria 2007) secondo la quale gli enti dovevano ridurre l’incidenza delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti; • contenimento stanziamenti per particolari spese: permane l’obbligo del contenimento per contratti di lavoro flessibile entro l’ammontare delle somme impegnate nel 2009, per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità, rappresentanza entro il 20% rispetto al consuntivo 2009, per missione e formazione entro il 50% rispetto al consuntivo 2009, per consulenze, studi e ricerche, entro il 10% rispetto al 2013, per acquisto, manutenzione ed esercizio di autovetture e buoni taxi entro il 30% rispetto al consuntivo 2011, tranne che per i servizi istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e per i servizi socio-sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza. Per manutenzione ordinaria su beni mobili ed immobili è previsto solo il contenimento della spesa, senza alcuna percentuale di riferimento, mentre la legge di conversione del decreto milleproroghe (L. 21/2016) ha soppresso i divieti in merito all’acquisto di mobili e arredi. Inoltre, il comma 502 della Legge di Stabilità 2016 rafforza il ricorso al mercato elettronico (obbligatorio al di sopra dei mille euro) per l’acquisto di beni e servizi, mentre il comma 494 dispone limiti specifici sugli acquisti autonomi. Il comma 505, poi, prevede l’obbligo di un piano biennale per le forniture superiori al milione, abbassato a € 40.000,00 dal nuovo Codice degli Appalti (art. 21 D. Lgs. 50/2016) ed il comma 515 un processo di razionalizzazione finalizzato al risparmio relativamente alla spesa per i beni e servizi informatici; • acquisto di immobili a titolo oneroso e contratti di locazione passiva: permangono i divieti stabiliti dall’art. 1 della Legge 24/12/2012, n. 228 (Legge di Stabilità 2013);

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• società partecipate: a gennaio 2016 sono stati approvati gli schemi di decreti delegati per la riforma della P.A., tra i quali rientrano provvedimenti per il riordino della disciplina e la razionalizzazione delle partecipazioni societarie delle pubbliche amministrazioni; • riforma degli appalti: il 18/4/2016 è stato approvato il nuovo codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, forniture e concessioni; • riforma dei servizi pubblici locali e del trasporto locale: tra i decreti attuativi della legge di riforma della Pubblica Amministrazione il Governo ha inserito anche le norme volte a riformare i servizi pubblici locali. Il decreto legislativo che interviene nel settore dei servizi pubblici locali contiene, inoltre, la normativa volta a riformare il comparto del trasporto locale, prevedendo anche l’emanazione del decreto ministeriale per la definizione dei costi standard per le diverse modalità di trasporto pubblico locale.

2.2 OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL GOVERNO REGIONALE

Programma di riordino territoriale . Nella seduta del 17/3/2015, con deliberazione amministrativa n. 124/2015 , l'Assemblea legislativa regionale ha approvato il Programma di riordino territoriale, che individua, facendo salvi gli ambiti territoriali esistenti, nell' Ambito territoriale sociale la dimensione territoriale omogenea ottimale (DTO) ai fini dell'esercizio associato di funzioni fondamentali comunali. Con la deliberazione di Giunta Regionale n. 337/2001 e successive modificazioni sono stati istituiti gli Ambiti territoriali sociali previsti dalla legge 328/2000 e dal Piano sociale regionale. Con DGR 1403/2012 sono stati individuati i distretti dell’Azienda Sanitaria unica regionale (ASUR), ai sensi dell’art.30, comma 2, della legge regionale 17/2011 . Con DGR 110/2015 sono state istituite le Unità operative funzionali sociali e sanitarie per l'integrazione socio sanitaria della rete dei servizi a livello di Distretto. L’art. 12 della l.r. 17/2011 dispone che la Giunta regionale definisca gli ambiti territoriali sociali di cui all' articolo 8, comma 3, lettera a), della legge 328/2000 in modo da assicurarne la coincidenza con gli ambiti dei distretti. La Giunta regionale, per assicurare una maggiore integrazione socio-sanitaria, può individuare più ambiti territoriali sociali all'interno di ciascun distretto, a condizione che il costo complessivo degli apparati amministrativi non sia incrementato rispetto a quello sostenuto in caso di coincidenza tra ambito sociale e distretto. Per l'esercizio di funzioni amministrative e per la gestione di servizi pubblici a rilevanza economica, sono inoltre previsti i seguenti ambiti territoriali: Trasporto pubblico locale . Con DGR 969 del 27/6/2012 , gli ambiti territoriali per lo svolgimento dei servizi di trasporto pubblico locale sono stati i, ai sensi dell’articolo 3 bis del decreto-legge 13/08/2011, n.138 , convertito in legge 148/2011, e succ. mod., in un bacino unico regionale per la programmazione integrata dei servizi automobilistici e ferroviari, con cinque ambiti di gestione dei servizi urbani ed extraurbani, corrispondenti agli ambiti delle cinque Province marchigiane. Con l’approvazione della l.r. 6/2013 , sono state disciplinate le competenze degli enti locali, nell’ambito della programmazione regionale. Le competenze in materia di trasporto pubblico locale, ai sensi del d.lgs. 422/97, sono così ripartite: a) regioni per trasporti su ferro, servizi aerei, servizi marittimi, fluviali e lacuali regionali; b) province per trasporti su gomma a guida veicolata ed in sede propria; c) Comuni per qualsiasi altro servizio svolto all’interno del territorio comunale. Ambiente: ciclo dei rifiuti . Le Autorità di ambito per la gestione integrata dei rifiuti sono

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state riformate con la l.r. 24/2009 e successive integrazioni. E’ stato avviato il percorso relativo alla costituzione delle Assemblee territoriali di Ambito (A.T.A.), con DGR 888/2012 e con DGR 725/14 . Gli ambiti corrispondono di norma a quelli delle attuali Province. L’adesione, per un Comune, all’ATA, equivale all’assolvimento dell’obbligo relativo alla gestione dell’intera funzione in forma associata (gestione del ciclo dei rifiuti e riscossione del relativo tributo), secondo un parere regionale. La competenza esclusiva in materia di affidamento dei servizi spetta all'Autorità di ambito, ai sensi dell'art.3 bis, comma 1 bis, del decreto-legge 138/2011, convertito in legge 148/2011 e s.m.i. Aree protette e parchi : il sistema regionale dei parchi e delle riserve naturali , istituito ai sensi della vigente legislazione regionale in materia ambientale, copre una superficie complessiva di circa 89.557,32 ha, pari al 9,56% del territorio marchigiano. Difesa del suolo e Autorità di bacino . Per la gestione delle funzioni di programmazione e pianificazione di interventi per la difesa del suolo nei bacini di rilievo regionale, è istituita un'Autorità di bacino regionale, che ha sede presso la Giunta regionale (art.2, l.r. 13/1999 ). Per i bacini di rilievo interregionale, che interessano frazioni di territorio regionale, sono state istituite le Autorità di bacino del fiume Tronto (l.r. 48/97 ) e Autorità di bacino dei fiumi Conca e Marecchia. Cinque Comuni delle Marche sono ricompresi nel bacino nazionale di competenza dell' Autorità di bacino del Fiume Tevere. Bonifica . L'art.2 della l.r. 13/2013 individua sei comprensori in ambito regionale ai fini dell'esercizio delle funzioni relative alla bonifica, quale attività per lo sviluppo economico nonché per la sostenibilità ambientale, la tutela delle risorse idriche e per la difesa idraulica. Ai fini dell’esecuzione, dell’esercizio, della manutenzione e della vigilanza delle opere di bonifica di competenza pubblica previste dal r.d. 215/1933 e, in quanto applicabile, dal r.d. 368/1904 è stato istituito il Consorzio di bonifica delle Marche. Governo del territorio: pianificazione urbanistica . La proposta di legge per il governo del territorio prevede la formazione di ambiti territoriali ai fini della pianificazione urbanistica di livello sovracomunale per la formazione dei nuovi piani urbanistici, denominati Piani strutturali intercomunali (PISI). Semplificazione: sportelli unici per l'edilizia, per le attività produttive e per il commercio. La Regione svolge attività di sostegno, di supporto tecnico e di monitoraggio. Con DGR n. 845 del 11/06/2012 è stata definita la composizione e la disciplina del funzionamento di un Tavolo permanente del sistema regionale degli sportelli unici per le attività produttive, ai sensi della l.r. n.7/2011 . Catasto. L'art.2 della legge 23/2014 delega il Governo a provvedere alla riforma del Catasto, con il coinvolgimento dei Comuni, in ambiti territoriali da predeterminare, ai fini dell'aggiornamento e della stima dei dati e dei valori immobiliari. Il decentramento catastale e la riorganizzazione dei relativi servizi erano già stati previsti con gli articoli 65, 66 e 67 del D.Lgs. 112/98 . I Comuni stanno iniziando ad assumere direttamente le funzioni Catastali decentrate ed interagiscono con l’Agenzia delle entrate, subentrata all'Agenzia del Territorio, non solo ai fini dell'esercizio associato delle funzioni catastali comunali, ma anche per l’interscambio delle informazioni, per la formazione delle commissioni censuarie, per la revisione degli estimi e per l'interconnessione dei sistemi informatici contenenti dati necessari ai fini dell'accertamento fiscale. Con D.lgs 198/2014 è stata riformata la composizione delle Commissioni censuarie. Protezione civile. Con DGR 131 del 18/2/2013 la Regione ha approvato la disciplina dei requisiti minimi dell’organizzazione nel territorio del sistema regionale della Protezione civile. Le funzioni comunali sono previste agli artt. 15 della Legge 225/92; 108 del D.Lgs 112/98; 14, l.r. 32/2011. I Comuni si associano per svolgere, in ambito comunale, le attività di

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pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi. Le disposizioni, in materia di disciplina dell’esercizio associato obbligatorio di funzioni non modificano l’assetto delle competenze e delle responsabilità dei Sindaci, che restano definite nell’art. 15 della legge 225/1992 e nell’art. 50 del decreto legislativo 267/2000, per quanto attiene al coordin amento dei primi soccorsi e l’adozione delle ordinanze contingibili ed urgenti a livello locale ed intercomunale. Polizia locale e politiche integrate per la sicurezza. La l.r.1/2014 disciplina la gestione associata della funzione fondamentale relativa alla Polizia locale. Ai sensi dell' art.2, comma 1, lett. b); art. 5 della l.r. , la Regione promuove l’esercizio associato delle funzioni di polizia municipale e polizia amministrativa locale, e definisce criteri a tal fine. Ai sensi della normativa statale, il presidente dell'unione di comuni, ove previsto dallo statuto, svolge le funzioni attribuite al sindaco dall'articolo 2 della legge 65/86 , nel territorio dei comuni che hanno conferito all'unione la funzione fondamentale della polizia municipale (art.1, comma 111, legge 56/2014 ); in tal caso il territorio dell’Unione è considerato come il territorio del Comune per gli effetti di cui all’art.57, comma 1, lett. b), C.P.P. e art.5, comma 1, legge 65/86 (comma 113). Ciclo idrico integrato . Le Autorità di ambito per la gestione del ciclo idrico integrato, in ambiti parzialmente coincidenti con le Province, sono state riformate con la l.r. 30/2011 . La funzione “ciclo idrico integrato” non rientra fra le funzioni fondamentali dei Comuni oggetto di obbligo associativo. L'obbligo associativo per i Comuni, ai fini dell’esercizio delle funzioni inerenti il ciclo idrico integrato è prescritto dall’art.147 e dall’art.172, commi da 1 a 5, del d.lgs 152/2006. In attuazione di tale obbligo sono state previste dalla legge regionale Assemblee di ambito per la gestione del ciclo idrico integrato (v. art.7 della L.R. 30/2011 ad oggetto: ”Disposizioni in materia di risorse idriche e di servizio idrico integrato”). Tali Assemblee di ambito sono formate dai rappresentanti dei Comuni e dai Presidenti delle Province ricompresi negli ambiti. Gli Ambiti territoriali ottimali per la gestione del ciclo idrico integrato (ATO), di cui all’art.6 della L.R. 30/2011, coincidono, solo in parte, con i confini delle attuali Province (corrispondono ai bacini idrografici). Tra le altre competenze, le Assemblee di ambito devono individuare il gestore del servizio idrico integrato, ai sensi dell’art.7, comma 2, lett. d), della stessa legge regionale. In attuazione dell’art.12, comma 2, della L.R. 30/2011, con DGR 1692 del 16/12/2013 è stata approvata la convenzione-tipo per la costituzione delle Assemblee di Ambito. Con DGR 411 del 13/5/2015 è stato avviato il procedimento per l’attivazione del potere sostitutivo regionale di cui all’art.10 della L.R. 30/2011, nei riguardi dei Comuni che non hanno approvato la convenzione. Sulla materia è intervenuta anche la legge 190/2014 (Legge di stabilità 2015). Tale legge, con la finalità di promuovere processi di aggregazione e di rafforzare la gestione industriale, con il comma 609, apporta integrazioni all’art. 3-bis del decreto-legge 138/2011, già contenente l’obbligo per le Regioni di individuare o designare gli enti di governo degli ambiti territoriali ottimali per l’organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica. E’ prevista (o meglio, è confermata) l’adesione obbligatoria degli enti locali agli enti di governo degli ATO (EGATO), che hanno poteri di gestione ed espropriativi, delegabili al gestore, se previsto in convenzione. Distribuzione del gas . L'art.14 del D.Lgs. 164/2000 prevede che l'attività di distribuzione di gas naturale è attività di servizio pubblico e che il servizio è affidato esclusivamente mediante gara. L'art.46 bis del decreto-legge 159/2007, convertito in legge 222/2007, ha attribuito al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero per gli affari Regionali e le autonomie locali la competenza a determinare con decreto gli ambiti territoriali minimi (A.TE.M.) nel settore della distribuzione del gas naturale per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del

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servizio di distribuzione. Informatizzazione. Di fatto, un'adeguata informatizzazione delle reti è il prerequisito per la gestione associata di funzioni e di servizi fra enti territoriali. La gestione dei sistemi informativi e telematici e la digitalizzazione dei procedimenti non è, a livello normativo, considerata come funzione comunale a sè stante, ma è oggetto dell'obbligo associativo la gestione delle applicazioni informatiche delle singole funzioni fondamentali comunali al fine di costituire le reti operative (es. protocollo informatico, archiviazione digitale dei documenti, porte di dominio e cittadinanza digitale, banda larga/wi-fi, firma digitale nei contratti, siti internet CMS - Content Management System, acquisizione mediante riuso gratuito di sistemi informatici, telefonia e videoconferenza con sistemi VoIP, lavagne interattive multimediali L.I.M. per i servizi scolastici, applicativi GIS per la georeferenziazione delle informazioni tributarie ed urbanistiche comunali, ai fini dell'accertamento tributario, cloud computing, ecc ...), come previsto dall' Agenda digitale Marche. Forme associative per la realizzazione di interventi in campo informatico sono le Alleanze locali per l’innovazione (ALI) ed i Centri Servizi Territoriali (CST).

Pubblica Istruzione e politiche per il lavoro . I Comuni si associano, per ottemperare all’obbligo di gestire in forma associata la funzione relativa all’organizzazione e gestione dei servizi scolastici e dell'edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla competenza delle province. Il dimensionamento della rete scolastica, di competenza regionale e provinciale, è disciplinato dagli artt. 2 e seg. del d.p.r. 18 giugno 1998, n. 233 e dal d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112, articoli 138 e 139. La Regione ha definito gli ambiti funzionali della rete scolastica e per l'offerta formativa ai sensi della lettera c) del comma 1 dell’articolo 138 del d.lgs 112/98 individuandoli nei bacini dei centri per l’impiego , istituiti dalla Giunta regionale con deliberazione n. 2498/1999, modificata con DGR 202/2001 e con DGR n. 1214/2009 . Attività economiche . Le funzioni relative alla promozione dello sviluppo industriale non rientrano fra le funzioni fondamentali ai fini dell'obbligo associativo dei Comuni. Al fine di favorire la realizzazione di insediamenti produttivi, sono stati previsti con l.r. 48/96 i Consorzi di industrializzazione, ai sensi dell' art. 65 del d.p.r. 616/77 , dell' art. 36 della legge 317/91 e dell' art. 2 del d.l. 149/93 convertito con modificazioni nella legge 237/93 , dell' art. 11 del d.l. 244/95 convertito nella legge 341/95 e successive modificazioni ed integrazioni. Con l.r. 16/99 è stato istituito il Consorzio per l’industrializzazione del Fermano. Con l.r. 35/2008 è stato istituito a seguito di riordino il Consorzio per l’industrializzazione delle Valli del Tronto, del Piceno e del Tesino. A sensi degli articoli artt. 1, 2 e 15, comma 3 della l.r. 48/96, ed in esecuzione del DPGR n. 200/1999, è stato istituito il Consorzio Zone imprenditoriali provincia di Ancona (ZIPA), commissariato (DGR 1050/201 4; DGR 264/2015) e quindi posto in liquidazione. Per la progettazione di interventi ai fini dell’accesso ai fondi dell’Unione europea (Leader), nelle aree interne, sono stati costituiti i Gruppi di Azione Locale (GAL) , società consortili a responsabilità limitata, partecipate da Comuni ed altri enti locali. Al di là di tali ambiti, la geografia economica utilizza il modello di "sistema locale territoriale" (SLoT), ai fini della creazione di valore aggiunto territoriale e per lo sviluppo sostenibile, nell'ambito della pianificazione territoriale, della programmazione di settore e del turismo; tende a mettere in rete e a riconoscere identità ed autonomia, nell'ambito della sussidiarietà orizzontale, ad "aree di prossimità", con proprie peculiari risorse; tali aree si connotano per il fatto che i cittadini entrano in relazione fra loro, per finalità economiche e

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sociali, prevalentemente all'interno di ciascuna "città diffusa", riconoscendosi in valori, vocazioni e potenzialità comuni. Ai fini dell'attuazione del POR FESR e delle relative Agende urbane sono state individuate nelle Marche 11 aree urbane funzionali (FUA), a seguito della ricerca PlaNetCenSE6, composte da più Comuni ed affini agli ambiti dei sistemi locali del lavoro - SLL (v. La nuova geografia dei sistemi locali, ISTAT, 2015). Statistica. La funzione statistica, oggetto di obbligo associativo per i Comuni, consiste nella raccolta di dati demografici e socio - economici relativi al Comune, al fine dell'esercizio delle funzioni in materia di anagrafe e per costituire un sistema informativo in grado di fornire il quadro demosociale delle singole realtà locali e di valutare nel tempo l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa, in raccordo con i servizi statistici regionali e statali. Geografia giudiziaria . La determinazione degli ambiti territoriali degli uffici giudiziari (Distretti giudiziari) rientra nella potestà normativa statale, nell'ambito della quale è peraltro riconosciuta ai Comuni la possibilità di richiedere il mantenimento delle sedi e degli ambiti territoriali degli uffici del Giudice di pace, per i quali sia stata prevista la soppressione, con spese di funzionamento a carico dei Comuni richiedenti. Turismo - promozione ed accoglienza turistica Le funzioni relative al turismo non rientrano fra le funzioni fondamentali dei Comuni ai fini dell'obbligo associativo. La programmazione regionale promuove un DMO (Destination management organization) unitario "Marche Tourism". I Sistemi turistici locali, forme associative fra enti locali con la partecipazione delle imprese del comparto, per la promozione turistica, sono stati soppressi nella Regione Marche con l'art.14 della l.r. 45/2012 . Il testo unico delle norme regionali in materia di turismo è stato approvato con l.r. 9/2006 . L'art.7 del T.U. prevede che, al fine di assicurare l’assistenza e l’accoglienza ai turisti a livello locale, nonché le informazioni sulla domanda e sull’offerta turistica, i Comuni possono istituire punti di Informazione e accoglienza turistica (IAT), privi di personalità giuridica, previo assenso della Provincia competente per territorio. La Giunta regionale definisce le caratteristiche strutturali ed operative degli IAT secondo un modello omogeneo sul territorio, nonché il modello grafico del segno distintivo dei medesimi. Le associazioni pro loco iscritte all’albo regionale che promuovono l’apertura di propri punti di informazione e di accoglienza ai turisti, possono usare la denominazione IAT ove si conformino alle caratteristiche strutturali ed operative, previo assenso del Comune e della Provincia competenti per territorio. Cultura - poli bibliotecari. La gestione in forma associata di servizi bibliotecari non rientra fra le funzioni oggetto di obbligo di esercizio associato per i Comuni. L'art.17 della l.r. 4/2010 prevede una rete integrata fra le strutture ed i servizi bibliotecari ed è stato costituito un sistema bibliotecario regionale . Sono operativi i Poli bibliotecari della Provincia di Ancona , di Ascoli Piceno e di Fermo , di e di Pesaro-Urbino . Musei e pinacoteche . La gestione in forma associata dei musei e delle pinacoteche comunali non rientra fra le funzioni oggetto di obbligo associativo per i Comuni. E' attiva la rete museale regionale, articolata in aggregazioni provinciali. Caccia . Ai sensi dell'art. 15 della l.r. 7/1995 sono costituiti gli Ambiti territoriali di caccia (ATC), in forma di associazione, per l'esercizio delle funzioni previste dalla citata legge regionale.

Il limite demografico minimo delle unioni e delle convenzioni, ovvero la popolazione minima che l’insieme dei Comuni obbligati ad associarsi deve raggiungere, è fissato in 10.000 abitanti nelle zone non montane (art.14, comma 31, decreto-legge 78/2010,

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convertito in legge 122/2010) ovvero in 3.000 abitanti se i comuni appartengono o sono appartenuti a comunità montane, fermo restando che, in tal caso, le unioni devono essere formate da almeno tre comuni, e salvi il diverso limite demografico ed eventuali deroghe in ragione di particolari condizioni territoriali, individuati dalla regione. Il limite non si applica alle unioni di comuni già costituite. La Giunta regionale, con L.R. 23/2014, ha previsto, in deroga alla normativa statale, il limite demografico minimo di 5.000 abitanti per le Unioni e per le convenzioni, fermo restando quanto previsto nella citata normativa statale per i Comuni appartenenti o appartenuti alle Comunità montane. Ai sensi della L.R. 46/2013 e della DGR 809/2014 sono incentivate le forme associative fra Comuni in modalità tali che è a loro riconosciuta una premialità (maggiorazione) su tutti i fondi regionali destinati agli enti locali. La premialità è proporzionale all’estensione della forma associativa all’interno della dimensione territoriale omogenea ottimale. Funzioni fondamentali . L'obbligo dell'esercizio associato delle funzioni, per i Comuni è attualmente prescritto con l'art. 14, commi 26 e seguenti del decreto-legge 78/2010, convertito in legge 122/2010 , in base al quale le funzioni fondamentali, oggetto di obbligo associativo, per i Comuni con meno di 5.000 abitanti (3.000 nei Comuni appartenenti o appartenuti alle Comunità montane) sono le seguenti: a) organizzazione generale dell'amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente; d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonche' la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; e) attivita', in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; f) l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi; g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall'articolo 118, quarto comma, della Costituzione; h) edilizia scolastica per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; i) polizia municipale e polizia amministrativa locale; l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonche' in materia di servizi elettorali, nell'esercizio delle funzioni di competenza statale (funzione fondamentale, non soggetta ad obblighi associativi); l-bis i servizi in materia statistica.

Gli strumenti utilizzabili ai fini dell'esercizio associato di funzioni sono:

Unioni montane ed Unioni di Comuni . La l.r. 35/2013, per la trasformazione delle Comunità montane in Unioni montane, prevede che le funzioni regionali conferite ai sensi dell’art. 6 l.r. 18/08 alle Comunità montane siano esercitate dalle Unioni montane anche nel territorio dei Comuni che eserciteranno il previsto recesso dall’Unione.

Fusioni di Comuni (legge regionale 10/1995; Art.133, comma 2, Costituzione; art. 15, d.lgs 267/00) .

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Convenzioni fra Comuni (art.30, d.lgs 267/2000). Le Unioni di Comuni rappresentano una tipologia di forma associativa più stabile e strutturata, rispetto alla convenzione, perché l’Unione ha propri bilanci, propri regolamenti e una propria dotazione organica. Le maggiori spese che comporta inizialmente (revisori, server, contratti) impongono un maggior livello di aggregazione, per compensare gli oneri maggiori di esercizio ed ottenere i prescritti risparmi. Nelle convenzioni, l'esercizio associato di funzioni avviene mediante ufficio comune o in subordine mediante delega al comune capofila, ferma restando la necessità di definire e verificare obiettivi di risparmio e di riduzione della spesa per consumi intermedi e per gli interventi realizzati, nel rispetto delle disposizioni di cui all’art.14 comma 31 bis, decreto- legge 78/2010, convertito in legge 122/2010.

Questa Amministrazione Comunale, avendo una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, procederà a completare l’esercizio associato delle funzioni fondamentali entro i termini che saranno stabiliti dal legislatore a livello nazionale .

Il DEFR, che costituisce la declinazione regionale del DEF nazionale, rappresenta lo strumento programmatico a carattere generale e finanziario con cui la Regione Marche concorre al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica. definiti in ambito nazionale ed individua le strategie di intervento nei vari ambiti di attività dell’Ente. Il DEFR individua, tra l’altro, nel contesto degli scenari economico-finanziari internazionali, nazionali e regionali, le politiche da adottare e gli obiettivi della manovra di bilancio regionale.

Di seguito vengono indicati gli obiettivi previsti nel programma di mandato regionale alla base del DEFR:

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Nel momento in cui questa Amministrazione si è trovata a formulare le proprie azioni strategiche, non solo ha tenuto conto degli input di Governo e regione, ma anche degli impegni elettorali del Sindaco che sono stati attualizzati sulla base dei cambiamenti del tessuto sociale, economico e ambientale verificatisi e con le reali possibilità organizzative, operative e finanziarie del Comune.

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2 . 3 Valutazione della situazione socio economica di STAFFOLO

Un’analisi approfondita della composizione della popolazione e delle tendenze demografiche, la conoscenza del territorio comunale e delle sue strutture e una valutazione della rete socio economica sono fondamentali al fine di costruire una strategia e di programmare azioni da parte dell’Amministrazione Comunale o di stimolare azioni da parte degli enti pubblici superiori e delle altre realtà presenti nel territorio.

La popolazione e la situazione socio-economica delle famiglie

Popolazione legale al censimento (2011) n° 2.285 Popolazione residente al 31 dicembre 2014 n° 2.251 di cui: maschi n° 1.094 femmine n° 1.157 nuclei familiari n° 925 comunità/convivenze n° 1 Popolazione al 1.1. 2015. n° 2.327 (penultimo anno precedente) Nati nell'anno n° 15 Deceduti nell'anno n° 42 saldo naturale n° -27 Immigrati nell'anno n° 61 Emigrati nell'anno n° 68 saldo migratorio n° -7

In età prescolare (0/6 anni) n° 98 In età scuola obbligo (7/14 anni) n° 130 In forza lavoro 1ª occupazione (15/29 anni) n° 371 In età adulta (30/65 anni) n° 1112 In età senile (oltre 65 anni) n° 540 Tasso di natalità ultimo quinquennio: Anno Tasso 2010 0,63 2011 0,63 2012 0,63 2013 0,72 2014 0.74 2015 0.66 Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Anno Tasso 2010 1.30 2011 1.30 2012 1.17 2013 1.21 2014 1.24 2015 1.24 Livello di istruzione della popolazione residente: MEDIA Condizione socio-economica delle famiglie: MEDIA Popolazione: trend storico

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Descrizione Anno Anno Anno Anno Anno 2011 2012 2013 . 2014 . 2015. Popolazione complessiva al 31 dicembre n. 2.364 n. 2.355 n.2.351 n. 2.327 n. 2.251 In età prescolare (0/6 anni) n. 107 n. 99 n. 93 n. 101 n. 112 In età scuola obbligo (7/14 anni) n. 154 n. 152 n. 149 n. 134 n. 136 In forza lavoro 1ª occupazione (15/29 anni) n. 391 n. 395 n. 395 n. 389 n. 398 In età adulta (30/65 anni) n. 1.155 n. 1.152 n. 1.153 n. 1.136 n. 1.108 In età senile (oltre 65 anni) n. 557 n. 557 n. 561 n. 567 n. 497 In relazione alla composizione della popolazione del Comune di Staffolo essa è caratterizzata da una percentuale alta di ultra sessantacinquenni. Da ciò deriva che una gran parte dei redditi familiari sono rappresentati da reddito da pensione, il che comporta per il comune una caratterizzazione delle spese sociali e per la casa di riposo.

ECONOMIA INSEDIATA

Commercio Settori: sede fissa – Aree pubbliche n. 11 Aziende

Industria, artigianato Settori: vari Prodotti: vari - Industria n. 3 Aziende - Artigianato n. 10 Aziende Agricoltura Settori: agraria e vitivinicola Prodotto: vino, cereali ecc. n. 23 Aziende Turismo e Agriturismo Settore: Alberghi, bar, ristoranti, campeggi, agriturismo ecc. n.12 Aziende Trasporti - Linee urbane: - Linee extraurbane: 01

Agricoltura

L'economia locale è legata, come spesso accade per la collina marchigiana, ad una tradizione rurale ed a tutt'oggi l'attività agricola riveste importanza notevole, nonostante si assista ad una contrazione del numero degli addetti. Questa contrazione, un tempo dovuta alla fuga verso altri settori economici, è oggi legata alla modernizzazione dell'attività agricola che ha comportato, in tutto il mondo occidentale, una riduzione del numero degli agricoltori, a fronte dell'aumento della produzione agricola. Si assiste inoltre nel mondo occidentale ad una specializzazione della produzione agricola e Staffolo, anche se lentamente, sta adeguandosi al generale orientamento. Le scelte di politica agricola della Unione Europea non potranno che accelerare il processo. Tra le risorse principali dell'agricoltura troviamo la coltivazione della vite, dei cereali, delle oleaginose, e dell'ulivo. La viticoltura è senz'altro quella che ha evidenziato i maggiori progressi. In Staffolo infatti numerose aziende agricole hanno sviluppato la loro attività prevedendo la vendita del prodotto imbottigliato. Numerose sono le etichette di vini staffolani, Verdicchio in primis, sul mercato. Questa tipicità è dovuta non solo alla lungimiranza di alcuni produttori che hanno fatto da battistrada ad altri, ma anche alla assenza di una azienda di grosse dimensioni che potesse assorbire il prodotto uva: ciò che un tempo era una debolezza si è dimostrata una risorsa. C'è da augurarsi che lo stesso processo

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possa verificarsi per un altro prodotto tipico collinare: l'olio. Importante a tal fine è l'impegno degli Organi Istituzionali finalizzato alla promozione dell'ottimo olio della collina marchigiana. L'opera di promozione del Verdicchio, che va comunque continuata, dovrebbe essere appaiata alla promozione della produzione olearia. Di recente è stato predisposto e consegnato a vari operatori nel settore il marchio “Staffolo-Qualità”. Sin dai primi anni settanta, quando pastori emigrarono in Staffolo da altre regioni, si è andata affermando la pastorizia. Anche in questo settore abbiamo assistito ad un importante sviluppo: da venditori di latte alcuni pastori si sono evoluti in caseificatori e commercializzatori di prodotti lattiero-caseari che si sono ben affermati nel mercato.

Industria/artigianato

L'attività industriale/artigianale ha registrato negli ultimi anni una evidente contrazione, dovuta alla crisi che ha investito, non solo a Staffolo, il settore delle confezioni ( quello con il maggior numero di addetti nel nostro paese). A ciò si aggiunge la nascita di poli industriali nella vicinanze del territorio Comunale (località Ponte Magno, zona industriale di ) che hanno inevitabilmente attratto importanti risorse. Piccoli e modesti ampliamenti potranno essere effettuati e promossi in località Coste (insediamento produttivo).

Commercio

Nel corso degli anni si è assistito ad una progressiva riduzione del numero delle attività commerciali parallelamente allo sviluppo, anche nella nostra zona, di centri commerciali che hanno tolto spazio alle attività a dimensione famigliare. Anche in questo settore "piccolo" dovrà significare "qualità". Commercializzare i prodotti del nostro territorio potrà essere una carta importante. Si provvederà ad individuare nuove formule di incentivazione per l’apertura di attività compatibilmente con i vincoli di bilancio e di legge.

Turismo

Si fa un gran parlare del turismo come di una risorsa economica di primaria importanza per aree come la nostra. Eppure il turismo è di delicata e difficile promozione in Staffolo: non abbiamo spiagge o montagne innevate che possano attirare frotte di turisti, non opere d'arte di risonanza internazionale. La nostra ricchezza turistica è fatta da un giusto equilibrio di localizzazione, territorio, insediamenti umani, prodotti locali che possono imporsi soltanto se insieme vengono proposti, dandosi reciproca forza. Alla lodevole attività svolta nel settore turistico da nostri concittadini, sia in frazione Coste che nel Capoluogo, si dovrà coniugare, da parte delle Istituzioni locali, un'opera di promozione dell'aspetto più qualificante di Staffolo (quel mix di cui si diceva in precedenza) e lo stimolo alla creazione di strutture ricettive. Il completamento del Centro di informazione ed accoglienza turistica sarà un'occasione importante per intraprendere questo lavoro, come detto delicato e difficile.

Territorio

Staffolo sorge sulla sommità di un colle, a 442 m s.l.m., a cavallo delle valli del e dell'Esino. l “Balcone della Vallesina”, come è anche chiamato per lo splendido panorama agrario che si gode dalla sue mura, è un comune ricco di storia e di tradizioni, gelosamente custodite dai suoi abitanti. L’origine del nome Staffolo dalle leggende locali è stata di volta in volta collegata alla produzione del vino che da sempre caratterizza questo paese (staphilé in

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greco significa infatti grappolo d'uva), oppure alla staffa che compare anche nello stemma comunale. Il nome deriva più verosimilmente da staffal, termine longobardo dal significato di “palo di confine”, poiché Staffolo si trova lungo la linea di confine che prima del Mille divideva il Ducato di Spoleto dai territori dei Bizantini. La plurisecolare tradizione di produzione di vino caratterizza poi Staffolo come “Colle del Verdicchio”. Cenni Storici Nel territorio comunale vengono rinvenuti numerosi reperti archeologici risalenti al Paleolitico, alla civiltà Osco-umbra e ai Romani. Il sito odierno, alla sommità del colle, sembra nascere su un precedente Vicus romano. Prese il nome longobardo di Staffil , palo di confine, a rimarcare la linea della frontiera storica fra i territori del nord (già occupati dagli Umbri, in seguito dai Senoni poi annessi nella VI Regio romana e infine inglobati dai Bizantini nella Pentapoli annonaria) e del sud (già posseduti dai Piceni, poi annessi nella V Regio romana per far parte poi del Ducato di Spoleto) delle Marche. La prima attestazione documentaria di Stafuli risale all'anno 1078, un'altra apparizione in documenti diplomatici si ha nel 1150. Infatti le scorrerie dei barbari costrinsero gli abitanti a costruirsi delle mura. Nei secoli XII e XIII il paese, posto nei domini dello Stato Pontificio fu sotto la dominazione della famiglia Cima, trasferitasi poi dal 1375 Cingoli di cui s'impossessò. Ma già nello stesso XIII secolo Staffolo si resse già a Libero comune con i propri ordinamenti civici che confluiranno negli Statuti comunali tardomedioevali i cui manoscritti sono tutt'oggi conservati nell'archivio storico insieme a numerose pergamene dei secoli XIII-XVI. La fisica vicinanza di Staffolo a due potenti centri come e la "Città Regia" di Jesi, nel corso dei secoli XIII-XIV fa cadere il paese in alterne vicende una volta sotto il dominio di una e a volte nel Contado dell'altra, e a ritornare comune autonomo. Nel 1354 Staffolo viene assediato e saccheggiato dalle bande del condottiero Fra' Moriale, come punizione per aver aderito alle politiche dei Visconti al fine di mantenere la sua autonomia. Viene poi restaurato dal cardinale Egidio Albornoz inviato dalla Chiesa nella "riconquista" delle Terre Pontificie. Nel 1433 viene occupato dalle truppe di Francesco Sforza nel tentativo di conquista dell'Italia centrale. Successivamente fu anche in potere dei Malatesta. Nel 1517 Staffolo fu messo a ferro e fuoco dai guasconi di Francesco Maria della Rovere nella guerra contro la famiglia dei Medici per rimpossessarsi del Ducato di Urbino. Staffolo, come le Marche, restò strettamente legato allo Stato pontificio, a parte la parentesi napoleonica, fino al 1861; quando tutta la regione fu annessa definitivamente al Regno d'Italia.

SUPERFICIE Kmq. 27,66 RISORSE IDRICHE * Laghi n° 1 * Fiumi e Torrenti n° 2

STRADE * Statali km. 0 * Provinciali km. 24,00 * Comunali km. 25,62 * Vicinali km. 14 * Autostrade km. 0.00

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2.4. Parametri di deficitarietà strutturali Interessante è l’apprezzamento dello "stato di salute" dell’ente, così come desumibile dall’analisi dei parametri di deficitarietà: a tal fine, l'articolo 228 del D.Lgs. n. 267/2000, al comma 5 eseguenti, prevede che "al Conto del bilancio sono annesse la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale ...".Si tratta di una disposizione che assume una valenza informativa di particolare rilevanza, finalizzata ad evidenziare eventuali difficoltà tali da delineare condizioni di pre-dissesto finanziario e, pertanto, da monitorare costantemente. Si ricorda che tali parametri obiettivo di riferimento sono fissati con apposito Decreto del Ministero dell'Interno. Nel nostro ente tutti i parametri sono stati rispettati.

3. ANALISI STRATEGICA DELLE CONDIZIONI INTERNE

Così come prescritto dal punto 8.1 del Principio contabile n.1, l’analisi strategica dell’ente deve necessariamente prendere le mosse dall’analisi della situazione di fatto, partendo proprio dalle strutture fisiche e dai servizi erogati dall’ente. Sono quindi definiti gli indirizzi generali ed il ruolo degli organismi ed enti strumentali e delle società controllate e partecipate, con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’ente. Nei paragrafi che seguono, al fine di delineare un quadro preciso delle condizioni interne all'ente, verranno inoltre analizzati: 1. Le strutture dell’ente ed i beni dell’ente 2. Le partecipazioni e la conseguente definizione del Gruppo Pubblico Locale; 3. La situazione finanziaria; 4. La coerenza con i vincoli del patto di stabilità.

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STRUTTURE E BENI PUBBLICI

3.2.1 - STRUTTURE ESERCIZIO IN PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Tipologia CORSO Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019 1.3.2.1 - Asili nido n. posti 0 0 0 0 0 n. 1.3.2.2 - Scuole n. posti 1 50 50 50 50 materne n. 1.3.2.3 - Scuole n. posti 1 96 96 96 96 elementari n. 1.3.2.4 - Scuole n. posti 1 60 60 60 60 medie n. 1.3.2.5 - Strutture n. post i 25 25 25 25 residenziali per 1 n. anziani 1.3.2.6 - Farmacie comunali n. 0 n. 0 n. 0 n. 0 1.3.2.7 - Rete fognaria in Km - bianca 0,00 0,00 0,00 0,00 - nera 0,00 0,00 0,00 0,00 - mista 0,00 0,00 0,00 0,00 1.3.2.8 - Esistenza depuratore Si No X Si No X Si No X Si No X 1.3.2.9 - Rete acquedotto in Km 0,00 0,00 0,00 0,00 1.3.2.10 - Attuazione servizio Si No X Si No X Si No X Si No X idrico integrato 1.3.2.11 - Aree verdi, parchi, n. 11 n. 11 n. 11 n. 11 giardini hq. 6,00 hq. 6,00 hq. 6,00 hq. 6,00 1.3.2.12 - Punti luce n. 545 n. 550 n. 550 n. 555 illuminazione pubblica 1.3.2.13 - Rete gas in Km 0,00 0,00 0,00 0,00 1.3.2.14 -Raccolta rifiuti in quintali - civile 9.450,00 9.460,00 9.460,00 9.465,00 - 0,00 0,00 0,00 0,00 industriale Si X No Si X No Si X No Si X No - racc. diff.ta 1.3.2.15 - Esistenza discarica Si No X Si No X Si No X Si No X 1.3.2.16 - Mezzi operativi n. 3 n. 3 n. 3 n. 3 1.3.2.17 - Veicoli n. 9 n. 9 n. 9 n. 9 1.3.2.18 - Centro elaborazione Si No X Si No X Si No X Si No X dati 1.3.2.19 - Personal computer n. 14 n. 14 n. 14 n. 15 1.3.2.20 - Altre strutture (specificare)

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3.2.2 - EDIFICI DI PROPRIETA’ COMUNALE

Gli edifici di proprietà comunali sono rilevabili dai modelli B e C dell’inventario Comunale. 3.2.3 – ORGANIZZAZIONE E MODALITA’ DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI

Al fine di procedere ad una corretta valutazione delle attività programmate con riferimento ai principali servizi offerti ai cittadini/utenti, per i quali questa Amministrazione ha ritenuto di intervenire, nella tabella che segue si riepilogano, per le principali tipologie di servizio, i dati relativi alle erogazioni effettuate nel corso degli ultimi anni e quelle che ci si propone di erogare nel prossimo triennio, distinguendo in base alla modalità di gestione nonché tra quelli in gestione diretta e quelli esternalizzati a soggetti esterni o appartenenti al Gruppo Pubblico Locale: Servizio Modalità di Soggetto gestore 2016 2017 2018 2019 svolgimento (in caso di gestione esternalizzata) Organi istituzionali Diretta Si Si Si Si Anagrafe e stato civile Diretta Si Si Si Si Ufficio Tecnico Diretta Si Si Si Si Polizia Locale Diretta Si Si Si Si Servizi necroscopici e Diretta Si Si Si Si cimiteriali Protezione civile Diretta Si Protezione civile Diretta In convenzione Si Si Si Mensa scolastica scuola Diretta: in Ditta EUROTREND Si proroga Nuovo Nuovo materna appalto a (scadenza settembre appalto appalto appalto ditta esterna 2016)

Illuminazione pubblica Diretta SI Illuminazione pubblica Tramite società SI SI SI partecipata (progetto efficientamento energetico) Verde pubblico Diretta Si Si SI SI Viabilità Diretta Si Si Si Si

Trasporto scolastico Diretta Si Si Si Si Casa di Riposo Diretta: In Ditta EUROTREND Si Nuovo Proroga Nuovo appalto a (scadenza settembre appalto appalto appalto ditta esterna 2016) Assistenza domiciliare In appalto a Si Si Nuova Nuova ditta esterna procedura procedura di di affidamento affidamento Biblioteca Diretta Servizio affidato all Si Si SI SI unione montana Esino Frasassi Impianti sportivi Diretta Si Si Si Si Nettezza urbana Esternalizata CIS srl Si Si Si Si Servizio idrico Esternalizata Tramite AATO 2 Si Si Si Si Marche Centro- Ancona / Multiservizi spa Gas metano Esternalizata Tramite soggetto Si Si Si Si esterno da individuare dal

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Comune capofila fra i comuni aggregati della Provincia di Ancona (decreto ministeriale 226 del 12.11.2011) Servizio fognario Esternalizzata Multiservizi SpA Si Si Si Si

3.2.4 - ELENCO DEGLI ORGANISMI ED ENTI STRUMENTALI E SOCIETÀ CONTROLLATE E PARTECIPATE

Il gruppo pubblico locale, inteso come insieme degli enti e dello società controllate, collegate o semplicemente partecipate del nostro ente, è riepilogato nelle tabelle che seguono. Con riferimento a ciascuno di essi si riportano le principali informazioni societarie e la situazione economica così come risultante dagli ultimi bilanci approvati. Si precisa che con delibera di G.C. n. 31 del 30.03.2015 è stato approvato il Piano Operativo di Razionalizzazione delle Società Partecipate e delle Partecipazioni Societarie di questo Comune

Capitale Risultanze Risultanze Percentuale di Denominazione Tipologia sociale al al 31/12/2015 al 31/12/2015 partecipazione 31/12/2015 Utile/Perdita Patrimonio netto C.I.S srl in house Società 8,101% 31.034.537,00 + 1.593.839,00 + 34.720.082,00 providing partecipata SO.GE.NU.S. SpA Società 0,0431 % 1.100.000,00 +675.653,00 +4.438.504,00 partecipata Società Multiservizi Società 0,02 % 55.676.573,00 + 7.408.071,00 + 123.568566,00 SpA partecipata Cons.Interc.CIR 33 In liquidaz. C.I.R. 33 servizi srl Soc.del (*) 0 0 0 Consorzio Interc.CIR 33 ora in liquuidazione Società Colli Esini Società 2,40 % 95.636,00 -46.786,00 + 70.364,00 San Vicino SrL partecipata

(*) Le quote del Comune di Staffolo della Soc. C.I.R. 33 srl sono state cedute all’Assemblea Territoriale ATO 2 ENTI STRUMENTALI:

Ato3 Autorità Di Ente 0,873 % 0,00 + 131.720,59 + 1.101.209,03 Ambito Territoriale strumentale Ottimale n. 2 Marche Centro - Ancona Ata- Assembela Ente 0,66 % 0,00 + 502.365,06 + 949.361,29 Territoriale strumentale d’Ambito – Ambito Territoriale Ottimale – Ato 2 Ancona

Le partecipazioni societarie di cui sopra sono state oggetto del Piano di razionalizzazione approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 31 del 30.3.2015.

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3.2.5 OBBIETTIVI GESTIONALI DI SERVIZIO

SOCIETA’ CIS SRL

CIS srl è nata - come da atto di Assemblea Consortile n. 467 del 19.12.2006 - per trasformazione obbligatoria ex art. 115 del D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i. del Consorzio Intercomunale Servizi: azienda speciale consortile sorta nel 1982. CIS srl è una società a totalitaria partecipazione comunale avente le caratteristiche di società “in houseproviding”, partecipata al 100% da Enti locali (12 Comuni). Svolge la sua attività prevalente a favore dei Comuni soci ed è soggetta al controllo analogo da parte degli stessi. I servizi condotti da CIS srl sono: a) Servizio distribuzione gas metano (fino al 2002 in forma diretta e successivamente tramite società controllata SRL E.T. – Distribuzione Gas); b) Amministrazione della Proprietà (della società) degli impianti del Servizio Idrico Integrato. La gestione diretta del servizio condotto fino al 2002 è ora in capo alla società Multiservizi spa a seguito di affidamento da parte dell’AATO; c) Servizi di Igiene Urbana e Ambientale (che viene espletato in parte direttamente tramite propria struttura e in parte tramite la società partecipata in house SOGENUS SpA); d) Amministrazione (e costruzione) della Piscina intercomunale (con gestore scelto tramite gara); e) Gestione e manutenzione di Impianti di Illuminazione Pubblica; f) Servizio Entrate comprendente: anagrafe tributaria, attività finalizzate all’accertamento tributi comunali; servizi di riscossione entrate; servizi di affissione e gestione imposta di pubblicità; g) Produzione di energia da fonti rinnovabili (tramite società controllata al 100% Cisenergy); h) Attività di tutela ambientale e valorizzazione territoriale; i) SIT - Servizio Informatico Territoriale; l) Realizzazione e amministrazione infrastrutture a banda larga; In considerazione del rinnovo della Presidenza e del CdA è nostra intenzione sostenere una verifica delle azioni programmate in vista di un rinnovamento della missione di tale partecipata.

SOCIETA’ PARTECIPATE DA CIS Srl e INDIRETTAMENTE PARTECIPATE DAL COMUNE DI STAFFOLO

Cis Srl dalla sua trasformazione in società non ha acquisito altre partecipazioni, ma ha mantenuto quelle ricevute in dotazione dal Consorzio di cui costituisce la trasformazione. Le società partecipate sono quelle sottoriportate: - E.T. – servizi tecnologici Srl – partecipazione del 60% - CISENERGY Srl - partecipazione al 100% - So.Ge.Nu.S. Spa – partecipazione del 38,252% - Colli Esini San Vicino Srl – partecipazione del 0,832% - SIG Spa – partecipazione del 2,25%

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Alla data del 31.12.2015 la situazione delle partecipate di CIS srl risulta essere:

Società Partecipazione Settore Attività E.T. – servizi tecnologici S.r.l. 60% Distribuzione gas metano

CISENERGY Srl 100% Produzione energia da fonti rinnovabili

So.Ge.Nu.S. SpA 38,252% Gestione rifiuti

COLLI ESINI SAN VICINO Srl 0,8323% Attuazione programma Leader e animazione locale Distribuzione gas metano pubblica SIG S.p.A. 2,25% illuminazione Parcheggi

SOGENUS SPA Soci e compagine societaria della So.Ge.Nu.S. spa: - CIS srl (38,2520%), - Comune di (31,4604%), - Anconambiente spa (24,7519%), - Comune di Jesi (1,6921%), - Comune di (0,5631%), - Comune di (0,5679%), - Comune di (0,6885%), - Comune di (0,1605%), - Comune di (0,4311%), - Comune di Monteroberto (0,4450%), - Comune di (0,1789%), - Comune di (0,2514%), - Comune di (0,1506%), - Comune di (0,3636%), - Comune di Staffolo (0,0431%)

La società So.Ge.Nu.S. spa nasce nel 1988 e diventa operativa nel 1989 per la gestione dell’impianto di smaltimento RSU e in seguito di rifiuti speciali (ex seconda categoria tipo B) di proprietà del Comune di Maiolati Spontini di via Cornacchia con autorizzazione regionale (in seguito provinciale). Negli anni successivi le attività si sono estese alla raccolta di rifiuti, inizialmente per i Comuni di Maiolati Spontini e Serra San Quirico, poi gradualmente per gli altri Comuni oggi soci di CiSsrl. Dal 2009 SOGENUS gestisce raccolta differenziata dei rifiuti per i 12 Comuni del Cis srl.

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Attualmente la So.Ge.Nu.S. spa si occupa di: - raccolta e trasporto in discarica di rifiuti urbani indifferenziati e speciali, - raccolta di frazione di rifiuti urbani differenziati prodotti dai cittadini quali plastica, cartone, vetro, rifiuti organici, batterie e pile, medicinali e rifiuti ingombranti e potature, - trattamento meccanico e successivo smaltimento per interramento di rifiuti solidi urbani indifferenziati provenienti dai 12 Comuni soci e dai Comuni di Belvedere, San Marcello, Morro d’Alba, , Genga, Cerreto d’Esi, Santa Maria Nuova, , , Osimo,, , , Falconara, , Loreto, Chiaravalle; - smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e di alcune categorie di rifiuti speciali pericolosi provenienti prevalentemente dalla regione Marche

SOCIETA’ MULTISERVIZI SPA

La società Multiservizi SpA, società a capitale interamente pubblico, è nata dalla fusione di due aziende presenti nella provincia di Ancona da oltre trent’anni, Gorgovivo e Cisco Acque. È una delle maggiori Multiutility delle Marche per abitanti serviti, 400.000 circa, nei settori del ciclo idrico integrato. Fornisce il servizio idrico integrato in 43 Comuni ed è gestore unico dell’Ambito 2 Marche- Centro. Inoltre, produce per le proprie esigenze, energia da fonti rinnovabili. I soci della Multiservizi Spa sono 44 Comuni che detengono il 100% delle azioni del capitale sociale e sono i seguenti Comuni: AGUGLIANO, ANCONA, , BARBARA, , CAMERANO, CAMERATA PICENA, CASTELBELLINO, , CASTELPLANIO, CASTELFIDARDO, CERRETO D'ESI, CHIARAVALLE, , CUPRAMONTANA, , , , GENGA, JESI, MAIOLATI SPONTINI, , MERGO, MONSANO, , , MONTECAROTTO, , MORRO D'ALBA, OFFAGNA, OSTRA, , POGGIO SAN MARCELLO, POLVERIGI, ROSORA, SAN MARCELLO, SAN PAOLO DI JESI, SANTA MARIA NUOVA, , , SERRA DE' CONTI, SERRA SAN QUIRICO, STAFFOLO, TRE CASTELLI.

Consorzio Intercomunale Vallesina-Misa CIR 33 e Soc. C33 SERVIZI SRL

La Soc. CIR 33 Servizi Srl è nata come da atto del Consorzio Intercomunale Vallesina-Misa, che con deliberazione dell’Assemblea Consortile n. 11 del 28 luglio 2008, ha costituito una società con capitale e controllo interamente pubblico denominata “CIR33 Servizi S.r.l.”con sede nel Comune di Jesi (AN) in Viale dell’Industria n. 5. La società aveva per oggetto sociale la gestione degli impianti di trattamento, valorizzazione, stabilizzazione, compostaggio, incenerimento, termovalorizzazione e ogni altro impianto di recupero dei rifiuti urbani, assimilati e speciali. Al Consorzio CIR 33 – consorzio obbligatorio insieme a Conero Ambiente per la gestione dei rifiuti nel territorio della Provincia di Ancona – è subentrata l’Assemblea Territoriale Ottimale n.2 Marche Centro – Ancona. Il Consorzio è in liquidazione dall’.1.1.2014. Con delibera Consiliare n. 27 del 30-04-2015 il Comune di Staffolo ha disposto la cessione a titolo oneroso delle proprie quote dela Soc, CIR33 servizi all'A.T.A. con decorrenza dall'entrata in funzione dell'impianto riconvertito di Corinaldo.

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SOCIETA’COLLI ESINI SAN VICINO SRL

La Società “Colli Esini San Vicino” Srl è una società consortile mista promossa da un gruppo di Enti pubblici e da Società ed Associazioni private di qualsiasi natura economica, finanziaria e giuridica dell'area compresa nei Comuni di: Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelplanio, Cupramontana, Maiolati Spontini, Monte Roberto, Montecarotto, Morto D'Alba, Poggio San Marcello, San Marcello, San Paolo di Jesi, Staffolo, , Cingoli e e della Regione Marche. La “Colli Esini San Vicino” Srl, è una società consortile mista a responsabilità limitata, senza scopo di lucro, attualmente conta 85 soci di cui 28 pubblici e 57 privati, la sede è nel Comune di Apiro piazza Baldini n.1. Il Consiglio di Amministrazione è composto da 12 membri uno dei quali svolge il ruolo di Presidente. I consiglieri sono nominati dall’Assemblea dei Soci mentre il Presidente viene scelto dai Consiglieri. I 12 membri del Consiglio d’Amministrazione sono ampiamente rappresentativi della compagine societaria: nello specifico, 5 consiglieri sono rappresentanti degli Enti Locali mentre gli altri 7 rappresentano i Soci privati, gli stessi ad eccezione del presidente non percepiscono un’indennità ma solo un gettone di presenza alle sedute. I servizi offerta dalla società sono: a) Animazione e promozione dello sviluppo rurale; b) Formazione professionale ed aiuti all'occupazione; c) Promozione dello sviluppo turistico ed agrituristico delle zone rurali, promovendo anche l'elevazione storicoculturale del territorio; d) Sostegno alle piccole e medie imprese e allo sviluppo ed all'innovazione del sistema agricolo locale, all'artigianato ed ai servizi zonali; e) Valorizzazione e commercializzazione anche diretta di prodotti agricoli e tipici locali; f) Promozione e realizzazione di collegamenti informatici e telematici all'interno dell'area di intervento specifico e con l'esterno; g) Consulenze e ricerche in campo socioeconomico, ambientale ed indagini conoscitive; h) La redazione e realizzazione di studi e progetti di fattibilità e di sviluppo; i) Realizzazione e forniture di servizi per controllo di gestione economico finanziaria, marketing, pubblicità, informazione, comunicazione, informatica, banche dati, nuove tecnologie ed innovazione tecnologica, energia, impatto ambientale, approntamento di materiali didattici, bibliografici, per convegni e seminari, collaborazione coordinata e continuativa a riviste, periodici, case editrici ed altri mezzi di comunicazione;

ATO2 AUTORITÀ DI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N. 2 MARCHE CENTRO - ANCONA

L'Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (A.A.T.O.) costituisce uno dei risultati istituzionali della cosiddetta legge "Galli". Questa legge, la n. 36 del 5 gennaio 1994, ha introdotto rilevanti novità nel campo della tutela, della risorsa e della gestione dei servizi idrici, tra i quali: il concetto di uso e salvaguardia delle acque pubbliche per le generazioni future; il concetto di risparmio e rinnovo della risorsa nel rispetto del patrimonio idrico e dell'ambiente; il concetto di utilizzo prioritario della risorsa acqua per il consumo umano; l'individuazione di una nuova organizzazione per ambiti ottimali dei servizi idrici basata su criteri idrografici e amministrativi; la fissazione di obiettivi connessi alla efficienza ed economicità nei servizi, di equilibrio economico nei costi e ricavi. Per realizzare questi obiettivi la legge ha stabilito la costituzione del Servizio Idrico Integrato su base di ambito dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. La legge ha anche previsto di attribuire alla Regione la responsabilità nella

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delimitazione e nella organizzazione degli ambiti e, soprattutto, della creazione di questi nuovi soggetti, le Autorità di Ambito Territoriale Ottimale. Sulla scorta di tali indicazioni la Regione Marche, con la legge n. 18 del 22.06.1998 "Disciplina delle risorse idriche" (e successive modifiche con la legge n. 15 del 23.02.2000) , ha provveduto a: suddividere il territorio regionale in 5 Ambiti Ottimali (Marche Nord -Pesaro e Urbino, Marche Centro - Ancona, Marche Centro - Macerata, Marche Sud - Alto Piceno Maceratese, Marche Sud - Ascoli Piceno ); scegliere per ogni A.A.T.O. la forma giuridica; approvare uno schema tipo di Statuto.

Funzioni dell’ATO2

In particolare, le funzioni di competenza dell’A.A.T.O. possono essere riassunte come segue: scelta della forma di gestione e affidamento del servizio idrico integrato: dopo aver definito la forma di gestione tra quelle consentite dalla normativa vigente, l’A.A.T.O. individua il soggetto gestore cui affidare la gestione del S.I.I. mediante affidamento diretto o in base all’esito di una gara pubblica; Carta del Servizio dell’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 2 Marche Centro Ancona 8 l’affidamento si perfeziona con la sottoscrizione della Convenzione e dei suoi allegati (Piano di Ambito, Disciplinare tecnico, Elenco del Personale); ƒ attività di indirizzo e pianificazione: l’A.A.T.O. redige il Piano d’Ambito, strumento di pianificazione e controllo della gestione di medio e lungo periodo, che vincola il gestore per tutta la durata dell’affidamento.Il Piano si compone di diverse parti: la Ricognizione (descrizione della situazione attuale del S.I.I. comprensiva della capacità produttiva e dello stato di conservazione delle strutture esistenti); i Livelli di servizio obiettivo (definizione degli obiettivi di natura tecnica e gestionale che il S.I.I. dovrà raggiungere nel corso dell’affidamento); il Modello organizzativo e gestionale (redazione di un modello ottimale di gestione dell’ambito territoriale affidato al gestore); il Piano degli Interventi (indicazione di tutti gli interventi di costruzione di nuove opere e manutenzione di quelle esistenti che si intende realizzare nell’arco temporale di validità del Piano); il Piano Economico Finanziario e Sviluppo tariffario (definizione dei costi di investimento relativi agli interventi da realizzare, i costi operativi e la modulazione degli investimenti per tutta la durata del Piano, la tariffa reale media con la sua strutturazione di partenza e il suo sviluppo in base ai vincoli presenti nel Metodo Normalizzato ex DM LLPP 01/08/1996). Le componenti del Piano d’ambito vengono periodicamente aggiornate dall’A.A.T.O., sulla base dei risultati dell’attività di controllo. L’A.A.T.O. redige anche il Disciplinare tecnico, con cui si fissano gli obblighi del gestore attinenti sia alla gestione del S.I.I. (fissazione livelli di servizio che si impegna a mantenere) che alla comunicazione dei dati del servizio, e nel quale vengono definite le penalità per mancato adempimento degli obblighi derivanti dalla sottoscrizione della Convenzione; ƒ determinazione della tariffa: l’A.A.T.O. elabora la tariffa del S.I.I. sulla base delle disposizioni previste all’art. 13 della Legge Galli così come attuate dal DM LLPP 01/08/1996 (Metodo Normalizzato); la tariffa costituisce il corrispettivo del servizio gestito dal soggetto gestore; ƒ approvazione della Carta del Servizio Idrico Integrato e del Regolamento del Servizio Idrico Integrato: la Carta del S.I.I. fissa gli impegni del gestore nei confronti dell’utenza, ovvero disciplina i principi e criteri per l’erogazione del servizio e costituisce elemento integrativo dei contratti di fornitura; essa viene approvata dall’A.A.T.O. sulla base delle disposizioni contenute nella DPCM 27/01/1994 e nel DPCM 29/04/1999 e successivamente è adottata dal gestore; il Regolamento del S.I.I. specifica gli aspetti tecnici e normativi della gestione del servizio; ƒ attività di controllo:

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l’A.A.T.O. effettua l’attività di controllo sulla gestione del S.I.I. effettuata dal gestore, ovvero verifica il raggiungimento dei livelli economici, qualitativi, tariffari fissati nella Convenzione e nei suoi allegati. L’A.A.T.O., in particolare, ha il compito specifico di: Carta del Servizio dell’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 2 Marche Centro Ancona 9 - verificare la puntuale realizzazione degli investimenti previsti nel Piano degli Interventi e nel Piano Economico Finanziario e Sviluppo tariffario; - verificare il rispetto dei diritti dell’utenza previsti nella Carta del S.I.I. Il soggetto gestore. Con deliberazione n. 3 del 25/06/2003 l’Assemblea Consortile dell’A.A.T.O. ha individuato nelle due società Gorgovivo Multiservizi S.p.a. e Cisco Acque S.r.l. i soggetti cui affidare la gestione del S.I.I. per l’Ambito territoriale sottoposto alla sua competenza: la durata di tale affidamento decorre dal 30/06/2003 fino a tutto il 31/12/2007. Le due società affidatarie, in ottemperanza al dettato normativo che prevede la costituzione di un unico gestore per ogni ambito territoriale ottimale, hanno avviato un procedimento di unificazione delle proprie compagini societarie che si è concluso il 01/04/2004: a partire da tale data, dunque, il S.I.I. sul territorio di competenza dell’A.A.T.O. prosegue in capo all’unico soggetto gestore, denominato MULTISERVIZI S.p.A., risultante dalla fusione delle due società già affidatarie

ATA- ASSEMBELA TERRITORIALE D’AMBITO – AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE – ATO 2 ANCONA

L'Assemblea Territoriale d'Ambito - ATO2 Ancona è stata istituita ai sensi della L.R. Marche n. 24/2009 e s.m.i., recante “Disciplina regionale in materia di gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinanti”, a seguito dell’approvazione e sottoscrizione dai Comuni della Provincia di Ancona e dalla Provincia stessa della “Convenzione per l’esercizio unitario delle funzioni amministrative in materia di organizzazione dei servizi di gestione integrata dei rifiuti urbani da parte dell’Assemblea Territoriale d’Ambito (ATA) dell’Ambito Territoriale Ottimale ATO 2 - Ancona" (art. 30 del D.Lgs. 267/2000) dotata di personalità giuridica di diritto pubblico . Il Comune di Staffolo partecipa obbligatoriamente alla convenzione per esercizio unitario delle funzioni amministrative in materia di organizzazione dei servizi di gestione integrata dei rifiuti urbani da parte dell’Ambito territoriale Ottimale ATO 2 Ancona in misura pari allo 0,66 % come da convenzione sottoscritta in data 11.02.2013 Alla convenzione partecipano tutti i Comuni della Provincia di Ancona e l’ente Provincia medesimo. La costituzione dell’ATA è intesa ad assicurare l’esercizio in forma integrata delle funzioni comunali in tema di gestione dei rifiuti urbani e speciali assimilati agli urbani ed in particolare: a) l’unità di governo del servizio nell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Ancona separando le funzioni di governo da quelle di gestione del servizio; b) il superamento della frammentazione delle gestioni attraverso l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti a livello di Ambito Territoriale Ottimale; c) la gestione del servizio di gestione integrata dei rifiuti nell’ambito dell’ Ambito Territoriale Ottimale secondo criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e sostenibilità ambientale; d) il miglioramento, la qualificazione e la razionalizzazione dei servizi secondo livelli e standard di qualità omogenei ed adeguati alle esigenze degli utenti; e) la garanzia della tutela degli utenti e della loro partecipazione alle scelte fondamentali di regolazione;

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f) la garanzia di condizioni e modalità di accesso ai servizi eque, non discriminatorie e rispondenti alle esigenze delle diver se categorie di utenti; g) il raggiungimento di un regime tariffario dei servizi uniforme ed equilibrato all’interno dell’ Ambito Territoriale Ottimale; h) il raggiungimento di un’efficace, efficiente ed economica gestione integrata dei rifiuti, anche attraverso la stipula di Intese, di Convenzioni e di Accordi con i soggetti pubblici e privati, individuati nei modi di legge.

3.2.6 VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEGLI ORGANISMI PARTECIPATI Fatta eccezione per la società la Soc. COLLI ESINI SAN VICINO SRL , tutte le altre partecipazioni dirette presentano un utile e un consistente patrimonio netto. La perdita d’esercizio conseguita da questa società nel 2015 sarà ripianata con le riserve disponibili senza, pertanto, l’intervento dei soci.

3.3 ALTRO Se evidenzia, inoltre, quanto segue:

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE IX Il Comune di Staffolo fa parte dell’Ambito Sociale IX. Nel corso degli anni l’attività dell’Ambito si è andata sempre più ampliando. Nel 2006 l’Amministrazione ha aderito ai seguenti servizi: - assistenza ai portatori handicaps; - centro educativo Poggio Cupro; - ufficio promozione sociale; - Coser Morro d’ Alba; - Oper. Mediazione; - Infanzia e adolescenza.

Si segnala che il Comune gestisce direttamente il servizio di sostegno scolastico ad alunni in difficoltà CONSORZIO DI BONIFICA DELLE MARCHE per il controllo dei bacini fluviali

- UFFICI IN CONVENZIONE Già da diversi anni l’Amministrazione comunale ha affidato a degli uffici gestiti in forma associata alcuni servizi:

- UFFICIO SEGRETERIA E UFFICIO TECNICO: Il Comune di Staffolo gestisce in forma associata : - con il Comune di Genga le prestazioni professionali del Segretario Comunale (45 % al Comune di Staffolo); - con l'Unione Montana dell'Esino-Frasassi il profilo professionale di" Istruttore Tecnico categ. c1" nell'area tecnica per 18 ore settimanali.

- CONVENZIONE CON IL COMUNE DI ANCONA per l'affidamento delle funzioni di stazione appaltante per l'individuazione del gestore unico del servizio del gas naturale.

- CONVENZIONE CON L'UNIONE MONTANA DELL'ESINO - FRASASSI per Stazione Unica Appaltante

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3.4. Risorse, impieghi e sostenibilità economico-finanziaria

Nel contesto strutturale e legislativo proposto, si inserisce la situazione finanziaria dell’ente. L’analisi strategica, richiede, infatti anche un approfondimento sulla situazione finanziaria del nostro ente così come determinatasi dalle gestioni degli ultimi anni. A tal fine sono presentati, a seguire, i principali parametri economico finanziari utilizzati per identificare l’evoluzione d ei flussi finanziari ed economici e misurare il grado di salute dell’ente.

Qualsiasi programmazione finanziaria deve necessariamente partire da una valutazione dei risultati delle gestioni precedenti. A tal fine nella tabella che segue si riportano per ciascuno degli ultimi tre esercizi:

1. le risultanze finali della gestione complessiva dell’ente; 2. il saldo finale di cassa, il totale dei residui attivi e passivi; 3. l’indicazione riguardo l’utilizzo o meno dell’anticipazione di cassa.

–Risultati finali della gestione complessiva dell’ente

Descrizione 2013 2014 * 2015 Risultato di Amministrazione 57.354,89 467.954,52 501.141,71 Fondo cassa 31/12 284.343,97 401.283,20 570.594,77 Utilizzo anticipazioni di cassa 0,00 * 505.763,03 0,00

*Anticipazione interamente restituita entro gli stessi esercizi finanziari

L’avanzo di amministrazione 2014 è stato rideterminato in € 497.093,02 a seguito del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi di cui all’art. 3, c. 7, del D.Lgs. 118/2011. Nei paragrafi che seguono sono riportati, con riferimento alle entrate ed alla spesa, gli andamenti degli ultimi esercizi, presentando questi valori secondo la nuova articolazione di bilancio prevista dal D.Lgs. n. 118/2011.

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3.4.1 Entrate

L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella d'investimento, ha costituito, per il passato ed ancor più costituirà per il futuro, il primo momento dell'attività di programmazione del nostro ente. Rinviando per un approfondimento alla sezione operativa del presente documento, in questa parte si evidenzia l’andamento storico delle entrate.

Denominazione 2014 2015 2016*

Avanzo applicato 1.863,00 286.634,79 72.080,34 Fondo pluriennale vincolato 0 261.075,09 205.271,28 Titolo 1 (10000): Entrate correnti di natura tributaria, 1.192.962,12 1.118.439,81 1.189.729,88 contributiva e perequativa Titolo 2 (20000): Trasferimenti correnti 221.215,20 216.414,61 186.060,07 Titolo 3 (30000): Entrate extratributarie 594.313,20 643.580,07 642.038,68 TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale 81.517,46 139.935,6 0 261.133,10 Titolo 5 (50000): Entrate da riduzione di attività finanziarie 0 25.704,79

Titolo 6 (60000): Accensione prestiti 0 0,00 Titolo 7 (70000): Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 505.763,03 502.122,63 Titolo 9 (90000): Entrate per conto terzi e partite di giro 148.301,50 219.276,20 503.000,00

Totale 2.745.935,51 2.885.356,17 3.587.140,77

- Tabella 3.4.2 – * Riepilogo delle entrate classificate secondo la nuova suddivisione in titoli. Le entrate 2016 sono quelle del Bilancio di Previsione assestato con la delibera di Consiglio Comunale 38 del 27.07.2016.

A fine di meglio affrontare la programmazione delle spese e nel rispetto delle prescrizioni del Principio contabile n.1, nei paragrafi che seguono si presentano specifici approfondimenti con riferimento al gettito previsto delle principali entrate tributarie ed a quelle derivanti da servizi pubblici.

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3.4.1.1 Entrate tributarie

L’intervento legislativo continuo e spesso poco organico portato avanti dai governi in questi ultimi anni, non ha agevolato la costruzione del bilancio né, tantomeno, ha definito delle basi dati consolidate su cui poter costruire le politiche di bilancio future. Ciò precisato, si riporta nel prospetto che segue l’andamento storico dell’ultimo triennio dei principali tributi.

Entrate Tributarie

Previsione Rendiconto Rendiconto 2016 2014 Armonizzato 2015

I.M.U. 405.853,76 378.565,29 372.039,79 I.M.U. recupero evasione 18.000,00 I.C.I. recupero evasione 27.000,00 14.348,00 27.254,79 TASI 119.200,00 120.780,81 11.400,00 TASI recupero evasione 8.000,00 Imposta comunale sulla pubblicità 3.068,00 3.855,27 4.000,00 Addizionale I.R.P.E.F. 159.500,00 159.500,00 162.000,00 Imposta di scopo Imposta di soggiorno Altre imposte TOSAP TARI 299.412,00 312.808,54 315.880,00 TA RES/tari recupero 2.000,00 Recupero evasione tassa rifiuti 8.102,30 10.155,31 Alte tasse Diritti sulle pubbliche affissioni 6.221,00 6.774,00 6.700,00 Fondo sperimentale di riequilibrio Fondo solidarietà comunale 164.605,06 121.807,90 252.299,99 Altri tributi propri Totale entrate tributarie Tipologia 101 + 301 1.192.962,12 1.118.439,81 1.189.729,88

– Dettaglio delle entrate tributarie. Le entrate 2016 sono quelle del Bilancio di Previsione 2016 assestate con delibera di Consiglio Comunale 38 del 27.7.2016

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3.4.1.2 Entrate da trasferimenti correnti Con riferimento alle entrate derivanti da trasferimenti correnti la seguente tabella evidenzia l’andamento relativo all’ultimo triennio.

Tipologi 2014 2015 2016* aia Titolo 2: entrate da trasferimenti corrente Tipologia 101: trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche 221.215,20 212.019,11 183.060,07 Tipologia 102: trasferimenti correnti da famiglie 0,00 0,00 Tipologia 103: trasferimenti correnti da imprese 0,00 900,00 1.000,00 Tipologia 104: trasferimenti correnti da istituzioni sociali private 0,00 3.495,50 2.000,00 Tipologia 105: trasferimenti correnti da Unione Europea e dal resto del 0,00 0,00 Totalemondo investimenti con indebitamento 221.215,2 216.414,6 186.060,07 0 1 7 3.4.1.3 Entrate da servizi

Con riferimento alle entrate derivanti dalla erogazione dei servizi da parte del nostro ente, la seguente tabella evidenzia l'andamento relativo all'ultimo triennio dei principali servizi:

Descrizione 2014 2015 2016 Casa di riposo anziani 370,712,67 402.003,23 402.003,23 Trasporto scolastico 8.296,50 7.597,00 7.500,00 Impianti sportivi 18.053,78 3.991,75 3.991,75 Mense scolastiche 22.555,02 18.661,80 18.661,80 Mensa scuola ceramica 3.435,75 0,00 0,00 Mensa esterni 5.132,25 5.887,00 5.887,00 Centro culturale 0,00 Nettezza urbana 294.412,00 312.806,00 315.880,00 Polizia locale (CdS) 3.655,10 2.649,30 3.500,00 Servizi necroscopici e cimiteriali 35.882,90 38.166,00 38.166,00

– Le entrate 2016 sono quelle del Bilancio di Previsione 2016 assestate con delibera di Consiglio Comunale 38 del 27.07.2016

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3.4.1.3 Gestione del patrimonio

Con riferimento alle entrate extratributarie, un ruolo non secondario assume sempre più la gestione del patrimonio. Così come definito dal TUEL, il patrimonio è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di pertinenza di ciascun ente ; attraverso la rappresentazione contabile del patrimonio è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale. Il conto del patrimonio approvato con l’ultimo rendiconto sintetizza la situazione al 31 dicembre 2014, come esposta nella seguente tabella.

ATTIVO Consistenza al 31.12.2014 Consistenza al 31.12.2015 Immobilizzazioni immateriali 3.699,89 3.699,89 Immobilizzazioni materiali 5.804.875,29 5.802.766,92 Immobilizzazioni finanziarie 429.967,74 2.845.363,56 Totale immobilizzazioni 6.238. 542,92 8.651.730,37 Rimanenze Crediti 919.710,88 509.653,96 Altre attività finanziarie Disponibilità liquide 401.283,20 570.594,77 Totale attivo circolante 1.320.994,08 1.080.248,73 Ratei e risconti Totale dell’attivo 7.559.537,00 9.731.979, 10 Conti d’ordine 366.772,68 472.442,16 PASSIVO Patrimonio netto 2.709.295,22 4.928.283,88 Conferimenti 3.493.964,11 3.602.939,62 Debiti di finanziamento 740.401,40 650.233,00 Debiti di funzionamento 556.280,08 478.038,81 Debiti per anticipazi oni di cassa Altri debiti 59.596,19 72.483,79 Totale debiti 1.356.277,67 1.200.755,60 Ratei e risconti Totale del passivo 7.559.537,00 9.731.979,10 Conti d’ordine 366.772,68 472.442,16

Nel 2015 il patrimonio netto, rispetto al 2014 subisce un incremento pari ad euro 2.218.988,66

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3.4.1.5 Trasferimenti e le altre entrate in conto capitale

Altre risorse destinate al finanziamento degli investimenti sono riferibili a trasferimenti in conto capitale iscritti nel titolo 4 delle entrate, di cui alla seguente tabella:

Tipologia 2014 2015 2015* Tipologia 100: Tributi in conto capitale Tipologia 200: Contributi agli investimenti 63.189,12 36.359,81 28.213,60 Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale 0.00 25.000,00 0,00 Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni materiali e 10.086,00 0,00 206.500,00 Tipologiaimmateriali 500: Altre entrate in conto capitale 8.242,34 78.575.79 26.419,50 Totale Titolo 4 (40000): Entrate in conto capitale 500.281,62 139.935,60 261.133,10

Bilancio di Previsione 2016 assestate con delibera di Consiglio Comunale 38 del 27/07/2016 3.4.1.4 Finanziamento di investimenti con indebitamento

Per il finanziamento degli investimenti l’ente non ha fatto e prevede di non fare ricorso all’indebitamento presso istituti di credito. La tabella che segue riporta l’andamento storico riferito agli ultimi tre esercizi delle tipologie di entrata riferibili al titolo 6 Accensione prestiti ed al titolo 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere.

Tipologi aia 2014 2015 2016* Titolo 6: Accensione prestiti Tipologia 100: Emissione di titoli obbligazionari 0,00 0,00 0,00 Tipologia 200: Accensione prestiti a breve termine 0,00 0,00 0,00 Tipologia 300: Accensione mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine 0,00 0,00 0,00 Tipologia 400: Altre forme di indebitamento 0,00 0,00 0,00 Titolo 7: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 0,00 0,00 0,00 Tipologia 100: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 505.763,03 0,00 0,00 Totale investimenti con indebitamento 505.763,03 0,00 0,00

Il ricorso all'indebitamento, oltre che a valutazioni di convenienza economica, è subordinato al rispetto di alcuni vincoli legislativi. Si ricorda, in particolare, la previsione dell’articolo 204 del TUEL in materia di limiti al ricorso all'indebitamento, nonché i vincoli in materia di rispetto dei vincoli di finanza pubblica (fino al 31.12.2015: patto di stabilità interno/ dal 2016:pareggio di bilancio di cui ai commi 709 e seguenti dell’art. 1 della legge di stabilità 2016).

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3.4.2. Spesa

Le risorse raccolte e brevemente riepilogate nei paragrafi precedenti sono finalizzate al soddisfacimento dei bisogni della collettività. A tal fine la tabella che segue riporta l’articolazione della spesa per titoli con riferimento al periodo 2014/2016. Si ricorda che il nuovo sistema contabile, nel ridisegnare la struttura della parte spesa del bilancio, ha modificato la precedente articolazione, per cui si è proceduto ad una riclassificazione delle vecchie voci di bilancio come previste dal Dlgs. 118/2011.

Denominazione 2014 2015 2016* Totale Titolo 1 - Spese correnti 1.775.271,93 1.726.365,39 2.004.146,74 Totale Titolo 2 - Spese in conto capitale 68.527,16 341.950,46 466.667,09 Totale Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 25.704,79 Totale Titolo 4 - Rimborso prestiti 86.100,14 90.168,40 85.499,52 Totale Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni ricevute da 505.763,03 0,00 502.122,63 istituto tesoriere/cassiere Totale Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro 148.301,50 219.276,20 503.000,00 Totale Titoli 2.583.963,76 2.377.760,45 3.587.140.77

- Riepilogo delle spese classificate secondo la nuova suddivisione in titoli. Le spese 2016 sono quelle del Bilancio di *Previsione 2016 assestate con delibera di Consiglio Comunale 38 del 27/074/2016-

3.4.2.1 Spesa per missioni

La spesa complessiva, precedentemente presentata secondo una classificazione economica (quella per titoli), viene ora riproposta in un’ottica funzionale, rappresentando il totale di spesa per missione. Si ricorda che le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche territoriali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate, e sono definite in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 del Titolo V della Costituzione, tenendo conto anche di quelle individuate per il bilancio dello Stato. Si soprassiede all’indicazione delle spese per l’ anno 2014 in quanto la spesa, secondo il previgente schema di bilancio di cui al DPR 194/1996, veniva classificata per “Funzioni” mentre secondo i nuovi schemi di bilancio di cui al D. Lgs 118/2011 e ss.mm.ii. la stessa viene classificata per “Missioni” per cui il raffronto “ per destinazione” non è omogeneo. Il raffronto, pertanto, su base triennale va fatto sulla base dei totali.

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Denominazione 2015 2016 MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 498.407,37 659.629,87 MISSIONE 02 – Giustizia MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza 68.049,31 73.577,02 MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio 185.453,92 198.654,78 MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività 155.255,28 34.450,50 MISSIONEculturali 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 69.820,95 57.077,91 MISSIONE 07 – Turismo 3.951,30 MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 1.841,06 2.415,00 MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del 297.843,30 340.959,53 territ orio e dell 'am biente MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 179.911,70 207.743,54 MISSIONE 11 - Soccorso civile 34.247,94 10.091,73 MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 557.514,53 835.540,40 MISSIONE 13 - Tutela della salute 1.092,37 1.198,32 MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività 0.00 MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la 0.00 fo rmazio ne profe ssio nale MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 14.926,82 7.151,00 MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti 0.00 MISSIONEenergetich 18e - Relazioni con le altre autonomie territoriali e 0.00 MISSIONElocali 19 - Relazioni internazionali 0.00 MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti 0.00 66.529,02 MISSIONE 50 - Debito pubblico 90.168,40 85.499,52 MISSIONE 60 - Anticipazioni finanziarie 502.622,63 MISSIONE 99 - Servizi per conto terzi 219.276,20 503.000,00 Totale Missioni 2.377.760,45 3.587.140,77

- Riepilogo della spesa suddivisa per missioni. Le spese 2016 sono quelle del Bilancio di Previsione 2016 assestato -

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3.4.2.2 Spesa corrente

Passando all'analisi della spesa per natura, la spesa corrente costituisce quella parte della spesa finalizzata ad assicurare i servizi ed all’acquisizione di beni di consumo. Con riferimento al nostro ente la tabella evidenzia l’andamento ordinato secondo la nuova classificazione funzionale per Missione.

Denominazione 2015 2016 MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 493.563,97 631.925,08 MISSIONE 02 – Giustizia MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza 68.049,31 73.577,02 MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio 182.531,98 198.654,78 MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività 21.777,32 32.431,00 MISSIONEculturali 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 53.961,94 57.077,91 MISSIONE 07 – Turismo MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 1.841.06 2.415,00 MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del 276.843.31 302.921,98 territ orio e dell 'am biente MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 88.326,97 93.496,49 MISSIONE 11 - Soccorso civile 3.287,85 10.091,73 MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 526.092,35 526.177,41 MISSIONE 13 - Tutela della salute 1.092,37 1.198,32 MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la fo rmazio ne profe ssio nale MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 8.996,96 7.151,00 MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti MISSIONEenergetich 18e - Relazioni con le altre autonomie territoriali e MISSIONElocali 19 - Relazioni internazionali MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti 66.529.02 MISSIONE 60 – Anticipazioni Finanziarie 500,00 Totale Missioni 1.726.365,39 2.004,146,74

- Riepilogo della spesa correte suddivisa per missione. Le spese 2016 sono quelle del Bilancio di Previsione 2016 assestato -

Si precisa che gli stanziamenti previsti nella spesa corrente sono in grado di garantire l’espletamento della gestione delle funzioni fondamentali ed assicurare un adeguato livello di qualità dei servizi resi.

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3.4.2.3 Spesa in conto capitale

Le Spese in conto capitale si riferiscono a tutti quegli oneri necessari per l'acquisizione di beni a fecondità ripetuta indispensabili per l'esercizio delle funzioni di competenza dell'ente e diretti ad incrementarne il patrimonio. Rientrano in questa classificazione le opere pubbliche.

Denominazione 2015 2016 MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 4.843,40 2.000,00 MISSIONE 02 – Giustizia MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio 2.921,94 MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività 133.477,96 3.019,50 MISSIONEculturali 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 15.859,01 MISSIONE 07 – Turismo 3.951,30 MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del 20.999,99 38.037,55 territ orio e dell 'am biente MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 91.584,73 114.247,05 MISSIONE 11 - Soccorso civile 30.960,09 MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 31.422,18 309.362,99 MISSIONE 13 - Tutela della salute MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la fo rmazio ne profe ssio nale MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 5.929,86 MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti Totaleenerge Missionitiche 341.950,46 466.667,09

- Riepilogo della in conto capitale correte suddivisa per missione. Le spese 2016 sono quelle del Bilancio di Previsione 2016 assestato

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3.4.2.4. Lavori pubblici in corso di realizzazione

La programmazione di nuove opere pubbliche presuppone necessariamente la conoscenza dello stato di attuazione e realizzazione di quelle in corso. A tal fine, nella tabella che segue, si riporta l’elenco delle principali opere in corso di realizzazione indicando per ciascuna di esse la fonte di finanziamento, l'importo iniziale e quello alla data odierna tenendo conto dei SAL pagati. Si evidenzia che l’indicazione, in questa sede viene effettuata anche per i lavori d’importo inferiore a €. 100.000,00 in quanto per l’anno 2015 non sono ricorsi i presupposti per la redazione del programma triennale dei lavori pubblici e relativo elenco annuale di cui al D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.

Fonte di finanziamento Importo SAL Note inizi ale Lavori di realizzazione marciapiede in località Avanzo Amministrazione 31.200,00 0,00 1 “Coste”. vincolato accertato con rendiconto 2014 più proventi Lavori di manutenzione straordinaria immobile “Casa Avanzoconcessioni Amministrazione edilizia. 50.000,00 21.235,32 di Riposo” vincolato accertato con rendiconto 2014. Fornitura e posa in opera piante ad alto fusto Avanzo Amministrazione 5.000,00 2.562,00 vincolato accertato con Fornitura e posa in opera cancello e tratto di Trasferimento da C.I.S. 12.721,55 0,00 1 recinzione area esterna magazzeno comunale Manutenzione straordinaria Cimitero Comunale ed Avanzo Amministrazione 40.999,68 14.499,99 acquisto attrezzature vincolato accertato con

1. E’ stata indetta formalmente la gara per l’affidamento dei lavori o affidamento tramite MEPA : FPV in entrata 2016

3.4.2.5. Nuovi lavori pubblici previsti

In Sede di approvazione del bilancio finanziario triennale 2016/2018 non erano previste opere di importo superiore ad euro 100.000,00. Tuttavia, a seguito di apposita richiesta del Comune, la Regione Marche con decreto del Dirigente del PF Edilizia ed Espropriazione n. 9/EDI del 14.4.2016, ha approvato la graduatoria unica del piano del fabbisogno finanziario regionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2015/2017 nella quale è compreso il Comune di Staffolo nel piano annuale 2016 con un finanziamento pari al totale del progetto approvato in €. 310.000,00 giusta delibera di G.C. N. 27 DEL 30.3.2015. Il progetto si riferisce ai lavori di messa in sicurezza e miglioramento energetico dell’edificio scolastico di Viale Europa n. 3 Scuola Primaria e Secondaria di Primo grado.

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Pertanto il Consiglio Comunale con deliberazione n. 36 del 27.7.2016 ha approvato il programma triennale delle opere pubbliche 2016/2018, nonché il piano annuale per l’anno 2016 contenente l’opera pubblica di cui sopra finanziato interamente con contributo regionale. Nel triennio 2017/2019 saranno, tuttavia, previsti interventi di manutenzione straordinaria della rete viaria, verde pubblico attrezzato, segnaletica stradale e in generale del patrimonio comunale ciascuno per importi inferiori a € 100.000,00. Tali interventi saranno specificati in apposita sezione della nota informativa allegata al bilancio finanziario triennale 2017/2019.

L’amministrazione Comunale, inoltre, parteciperà ai bandi europei, nazionali e regionali per il finanziamento di interventi la difesa e la valorizzazione del patrimonio comunale .

4 - Risorse umane Struttura organizzativa

In questo capitolo si espone la filosofia organizzativa dell’Ente con particolare riferimento al sistema informativo ed alla struttura organizzativa. La struttura organizzativa dell’Ente è suddivisa in aree funzionali. Il sistema informativo dell’Ente è così strutturato: personal computer , monitor, stampanti, altre attrezzature informatiche necessarie per lo svolgimento dell'attività amministrativa. Tutti gli uffici dell’Ente sono collegati tramite rete.

Dotazione organica Complessiva

PERSONALE

1.3.1.1 Previsti in Previsti in Categoria e In servizio Categoria e posizione In servizio dotazione dotazione posizione economica numero economica numero organica organica A.1 0 0 C.1 7 1 A.2 0 0 C.2 0 2 A.3 0 0 C.3 0 0 A.4 0 0 C.4 0 0 A.5 0 0 C.5 2 5 B.1 0 0 D.1 2 0 B.2 0 0 D.2 0 0 B.3 5 2 D.3 0 0 B.4 0 0 D.4 0 0 B.5 0 0 D.5 0 0 B.6 0 0 D.6 0 0 B.7 3 2 Dirigente 0 0 TOTALE 8 4 TOTALE 11 8

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1.3.1.2 - Totale personale al 31-12-2015:

di ruolo n. 12 fuori ruolo 0

n.

1.3.1.3 - AREA TECNICA 1.3.1.4 - AREA ECONOMICO - FINANZIARIA Previsti in N^. in Previsti in N^. in Categoria Categoria dotazione organica servizio dotazione organica servizio A 0 0 A 0 0 B 6 4 B 0 0 C 2 1 C 2 2 D 1 0 D 1 0 Dir 0 0 Dir 0 0 1.3.1.5 - AREA DI VIGILANZA 1.3.1.6 - AREA DEMOGRAFICA-STATISTICA Previsti in N^. in Previsti in N^. in Categoria Categoria dotazione organica servizio dotazione organica servizio A 0 0 A 0 0 B 0 0 B 0 0 C 2 2 C 2 2 D 0 0 D 0 0 Dir 0 0 Dir 0 0 1.3.1.7 - ALTRE AREE TOTALE Previsti in N^. in Previsti in N^. in Categoria Categoria dotazione organica servizio dotazione organica servizio A 0 0 A 0 0 B 1 0 B 7 4 C 1 1 C 9 8 D 0 0 D 2 0 Dir 0 0 Dir 0 0 TOTALE 18 12

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1.3.1.8 - AREA TECNICA 1.3.1.9 - AREA ECONOMICO - FINANZIARIA Previsti in N^. in Previsti in N^. in Qualifica funzione dotazione Qualifica funzione servizio dotazione organica servizio organica 1° Ausiliario 0 0 1° Ausiliario 0 0 2° Ausiliario 0 0 2° Ausiliario 0 0 3° Operatore 0 0 3° Operatore 0 0 4° Esecutore 4 3 4° Esecutore 0 0 5° Collaboratore 3 1 5° Collaboratore 0 0 6° Istruttore 2 1 6° Istruttore 2 2 7° Istruttore 7° Istruttore 0 0 1 0 direttivo direttivo 8° Funzionario 0 0 8° Funzionario 0 0 9° Dirigente 0 0 9° Dirigente 0 0 10° Dirigente 0 0 10° Dirigente 0 0 1.3.1.10 - AREA DI VIGILANZA 1.3.1.11 - AREA DEMOGRAFICA-STATISTICA Qualifica Previsti in dotazione N^. in Previsti in N^. in Qualifica funzione funzione organica servizio dotazione organica servizio 1° Ausiliario 0 0 1° Ausiliario 0 0 2° Ausiliario 0 0 2° Ausiliario 0 0 3° Operatore 0 0 3° Operatore 0 0 4° Esecutore 0 0 4° Esecutore 0 0 5° 0 0 5° Collaboratore 0 0 Collaboratore 6° Istruttore 2 2 6° Istruttore 2 2 7° Istruttore 7° Istruttore 0 0 0 0 direttivo direttivo 8° 0 0 8° Funzionario 0 0 Funzionario 9° Dirigente 0 0 9° Dirigente 0 0 10° Dirigente 0 0 10° Dirigente 0 0 1.3.1.12 - ALTRE AREE TOTALE Qualifica Previsti in dotazione N^. in Previsti in N^. in Categoria funzione organica servizio dotazione organica servizio 1° Ausiliario 0 0 1° Ausiliario 0 0 2° Ausiliario 0 0 2° Ausiliario 0 0 3° Operatore 0 0 3° Operatore 0 0 4° Esecutore 0 0 4° Esecutore 4 3 5° 1 0 5° Collaboratore 4 1 Collaboratore 6° Istruttore 1 1 6° Istruttore 9 8 7° Istruttore 7° Istruttore 1 0 2 0 direttivo direttivo 8° 0 0 8° Funzionario 0 0 Funzionario 9° Dirigente 0 0 9° Dirigente 0 0 10° Dirigente 0 0 10° Dirigente 0 0 TOTALE 19 12

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Andamento della spesa di personale

Spesa media 2015 2016 2017 2018 2019 rendiconti 2011 -2013 Totale spesa 565.370,15 458.313,50 520.485,60 454.838,31 446.288,85 446.288,85 di personale Componenti 30.692,78 10.753,28 31.726,26 21.046,26 21.046,26 21.046,26 escluse Spese 534.677,37 447.560,22 488.759,34 433.792,05 425.242,59 425.242,59 soggette al limite Art.1 c. 557 legge 296/2006

Note: La spesa nel triennio 2017/2019 rientra nei limiti della spesa media sostenuta nel triennio 2011/2013 soggetta al limite di cui all’art. 1, c. 557, della Legge 296/2006 pari ad euro 534.677,37. La spesa di personale nel triennio 2017/2019 potrebbe, tuttavia, subire variazioni sulla base della programmazione del fabbisogno di personale: variazione che saranno recepite nella nota di di aggiornamento del DUP 2017/2019

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5 - Coerenza patto di stabilità e vincoli di finanza pubblica

Tra gli aspetti che rivestono maggior importanza nella programmazione degli enti locali, per gli effetti che produce sugli equilibri di bilancio degli anni a seguire, certamente è da considerare il Pareggio di Bilancio che ha sostituito il Patto di stabilità. Si ricorda che, come per il Patto di Stabilità Interno, il mancato raggiungimento degli obiettivi del saldo comporta, nell’anno successivo, alcune sanzioni particolarmente gravose e limitanti l'azione degli enti. Il Comune di Staffolo ha sempre rispettato il Patto di Stabilità Interno, in particolare ha rispettato il Patto di Stabilità Interno per gli anni 2013 , 2014 e 2015 ed è previsto che rispetterà il saldo di finanza pubblica (pareggio di bilancio) anche per l’anno 2016.

Saldo di finanza pubblica

Come disposto dall’art.1 comma 712 della Legge 208/2015, i comuni devono allegare al bilancio di previsione un prospetto dimostrativo delle previsioni di competenza triennale rilevanti ai fini della verifica del rispetto del saldo di finanza pubblica. Il saldo quale differenza fra entrate finali e spese finali, come eventualmente modificato ai sensi del comma 728 (patto regionale orizzontale), 730 (patto nazionale orizzontale),731 e 732 deve essere non negativo. A tal fine le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2,3,4 e 5 e le spese finali quelle ascrivibili ai titoli 1,2,e 3 dello schema di bilancio ex d.lgs 118/2011.

Si ricorda che per l’anno 2016 nelle entrate e nelle spese finali in termini di competenza è considerato il FPV di entrata e di spesa, al netto della quota riveniente dal ricorso all’indebitamento. Pertanto la previsione di bilancio 2016/2019 e le successive variazioni – a legislazione vigente - devono garantire il rispetto del saldo obiettivo. In caso di mancato conseguimento del saldo di cui al comma 710, nell'anno successivo a quello dell'inadempienza: a) l'ente locale è assoggettato ad una riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo di solidarietà comunale in misura pari all'importo corrispondente allo scostamento registrato. Le province della Regione siciliana e della regione Sardegna sono assoggettate alla riduzione dei trasferimenti erariali nella misura indicata al primo periodo. Gli enti locali delle regioni Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta e delle province autonome di Trento e di Bolzano sono assoggettati ad una riduzione dei trasferimenti correnti erogati dalle medesime regioni o province autonome in misura pari all'importo corrispondente allo scostamento registrato. In caso di incapienza gli enti locali sono tenuti a versare all'entrata del bilancio dello Stato le somme residue presso la competente sezione di tesoreria provinciale dello Stato, al Capo X dell'entrata del bilancio dello Stato, al capitolo 3509, articolo 2. In caso di mancato versamento delle predette somme residue nell'anno successivo a quello dell'inadempienza, il recupero è operato con le procedure di cui ai commi 128 e 129 dell'articolo 1 d ella legge 24 dicembre 2012, n. 228; b) la regione è tenuta a versare all'entrata del bilancio dello Stato,entro sessanta giorni dal termine stabilito per la trasmissione della certificazione relativa al rispetto del pareggio di bilancio, l'importo corrispondente allo scostamento registrato. In caso di mancato versamento si procede al recupero di detto scostamento a valere sulle giacenze depositate a qualsiasi titolo nei conti aperti presso la tesoreria statale. Trascorso inutilmente il termine dei trenta giorni dal termine di approvazione del rendiconto della gestione per la trasmissione della

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certificazione da parte della regione, si procede al blocco di qualsiasi prelievo dai conti della tesoreria statale sino a quando la certificazione non è acquisita; c) l'ente non può impegnare spese correnti, per le regioni al netto delle spese per la sanità, in misura superiore all'importo dei corrispondenti impegni effettuati nell'anno precedente a quello di riferimento; d) l'ente non può ricorrere all'indebitamento per gli investimenti; i mutui e i prestiti obbligazionari posti in essere con istituzioni creditizie o finanziarie per il finanziamento degli investimenti o le aperture di linee di credito devono essere corredati da apposita attestazione da cui risulti il conseguimento dell'obiettivo di cui al primo periodo relativo all'anno precedente. L'istituto finanziatore o l'intermediario finanziario non può procedere al finanziamento o al collocamento del prestito in assenza della predetta attestazione; e) l'ente non può procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. E' fatto altresì divieto agli enti di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della presente disposizione; f) l'ente è tenuto a rideterminare le indennità di funzione ed i gettoni di presenza del presidente, del sindaco e dei componenti della giunta in carica nell'esercizio in cui è avvenuta la violazione, con una riduzione del 30 per cento rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 giugno 2014. Gli importi di cui al periodo precedente sono acquisiti al bilancio dell'ente.

6 - GLI INDIRIZZI GENERALI DI PROGRAMMAZIONE

Il perseguimento delle finalità del Comune avviene attraverso un’attività di programmazione che prevede un processo di analisi e valutazione, nel rispetto delle compatibilità economico- finanziarie, della possibile evoluzione della gestione dell’Ente e si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto ai piani e programmi futuri. L’atto fondamentale del processo di programmazione è costituito dagli “indirizzi generali di governo” e viene comunicato dal Sindaco al Consiglio Comunale nella prima seduta successiva alla elezione. Tale documento raccoglie le linee strategiche che l’Amministrazione intende perseguire nel corso del proprio mandato ed è ad esso che si collega poi la programmazione economico-finanziaria, attraverso il bilancio di previsione annuale e pluriennale, il programma delle opere pubbliche e la relazione previsionale e programmatica. Quest’ultima, in particolare, evidenzia, per singoli programmi e le scelte politiche adottate per la realizzazione degli obiettivi di mandato. Sulla base del bilancio di previsione annuale e dei suoi allegati, deliberati dal Consiglio Comunale, l'organo esecutivo definisce il P.R.O: (Piano assegnazione Risorse ed obiettivi) determinando gli obiettivi di gestione ed affidando gli stessi, unitamente alle dotazioni necessarie, ai responsabili dei servizi.

7 - LE MODALITA’ DI RENDICONTAZIONE:

Relazione di fine mandato; Comunicazione istituzionale; Divulgazione dati dei bilanci Incontri pubblici

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8 - Indirizzi strategici dell’amministrazione comunale (RINVENIENTI DALLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO APPROVATE CON ATTO CONSILIARE N. 15 del 07/06/2014)

PER LA DIFESA DEL TERRITORIO E PER UN AMBIENTE PULITO

• Realizzazione del "porta a porta" su tutto il territorio al fine di raggiungere i parametri minimi richiesti dalla normativa europea, evitando così i costi aggiuntivi dell'ecotassa. • Sensibilizzazione della collettività al rispetto delle tematiche ambientali attraverso il coinvolgimento dinamico dei cittadini a tutela della bellezza e della salubrità del territorio (eco-volontari; passeggiate ecologiche; giornate dell'ambiente). • Potenziamento e pubblicizzazione del servizio "Isola Ecologica" (rifiuti ingombranti ed altamente inquinanti, residui verdi e potature). Avvio del servizio del riuso al fine di perseguire l'obiettivo "rifiuto zero". • Riqualificazione del centro urbano e degli spazi aperti: cura del verde (piantumazione nuove essenze arboree a Coste nelle aree di recente urbanizzazione), creazione e miglioramento di luoghi attrezzati en plain air. • Implementazione e potenziamento dell'uso di fonti energetiche alternative. Modifica dell'illuminazione pubblica di Staffolo e Coste, con l'adozione di lampade a LED, capaci di garantire un notevole risparmio energetico. • Razionalizzazione e verifica del consumo del suolo.

PER LA DIFESA DELL'AGRICOLTURA E DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

• Adozione del"chilometro zero": una serie di appuntamenti volti alla promozione del consumo dei prodotti locali, all'abbattimento dei prezzi e alla riduzione dell'impatto ambientale, anche attraverso la promozione delle reti di acquisto solidale. • Promozione di progetti che favoriscano la conoscenza e la tutela del nostro patrimonio eno-gastronomico. • Inserimento in progetti sovra comunali per lo sviluppo agricolo e turistico con promozione nelle fiere di settore. • Predisposizione di regolamenti al fine di agevolare le nuove attività produttive e di sostenere quelle esistenti sul territorio. • Divulgazione nel sito istituzionale di tutte le attività produttive del territorio.

PER I SERVIZI AL CITTADINO E PER I DIRITTI CIVILI

• Conservazione dei servizi sanitari esistenti sul territorio (ambulatorio per i prelievi). • Mantenimento della Casa di Riposo. • Conferma e potenzia mento dell'Ufficio di Promozione Sociale (assistente sociale), e prosecuzione di percorsi formativi e informativi rivolti alla collettività al fine di prevenire e affrontare le varie forme di disagio. • Conferma del sostegno scolastico e di quello educativo-domiciliare. • Prosecuzione della collaborazione con l'Azienda Servizio alla Persona Ambito IX.

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• Prosecuzione ed ampia collaborazione al progetto del Centro diurno Il Girasole. • Collaborazione con la Caritas parrocchiale per la gestione del Banco alimentare. • Istituzione del Registro delle Unioni Civili per tutelare le forme di convivenza fra due persone unite da un vincolo affettivo ed economico. • Promozione di attività di Intercultura e Integrazione, anche attraverso momenti di conoscenza delle tradizioni, cibi, musica e usanze delle altre culture.

PER LA CULTURA E LA SCUOLA, PER I GIOVANI E LO SPORT

• Sostegno e promozione di progetti scolastici in accordo con l'Istituto Comprensivo "Luigi Bartolini" . • Razionalizzazione e valorizzazione degli spazi di interesse storico, culturale ed artistico (museo, collegiata, chiese, cinta muraria). • Ricostruzione del percorso artistico del Maestro di Staffolo con l'individuazione di uno spazio espositivo permanente. • Sostegno e potenziamento del Servizio Bibliotecario Locale (SBL). • Promozione di attività culturali (teatro, cinema, convegni, spettacoli, mostre) attraverso la riqualificazione della sala comunale ed altri spazi. • Sostegno alle attività giovanili, ricreative e culturali mediante la collaborazione con la parrocchia (Centro di Aggregazione Giovanile). • Ideazione di un percorso cooperativo fra generazioni: attuazione di un Progetto Intergenerazionale per tramandare competenze e mestieri. • Collaborazione con associazioni sportive che promuovano le attività ricreative ed aggregative per giovani e meno giovani. • Potenziamento degli spazi destinati alle attività sportive, in particolare risistemazione del campetto da basket in borgo Crocefisso, dell'impianto sportivo polivalente di borgo S. Sebastiano (campo tennis), del campo da calcio a Coste.

PER LA PROMOZIONE DEL TURISMO E A SOSTEGNO DELLE ASSOCIAZIONI

• Impegno nel mantenere i riconoscimenti nazionali e locali dei nostri livelli di qualità (Bandiera Arancione; Bandiera Verde dell'Agricoltura; Staffolo/Qualità). • Creazione di micro percorsi d'arte e cultura per promuovere la conoscenza del nostro paese. • Rilancio della Pro Loco e individuazione di un consigliere referente mirante a garantire una costante sinergia per progetti finalizzati alla promozione turistica del paese. • Coinvolgimento di volontari per le attività di promozione (attivazione di giornate tematiche e richiesta di adesione al FAI).

• Sostegno alle attività delle associazioni culturali e ricreative sia per le loro capacità di coinvolgimento dei giovani sia per il valore del loro operato. • Sostegno e collaborazione con le associazioni di volontari che operano al servizio della persona e della collettività.

PER PROGETTARE I NOSTRI SPAZI: LAVORI PUBBUCI, VIABIUTÀ E TRASPORTI

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• Manutenzione stradale e miglioramento della segnaletica. • Adozione di misure per garantire la sicurezza stradale attraverso la realizzazione di rallentatori e sistemi di sicurezza. • Contenimento dei volatili e bonifica dei luoghi soggetti alla loro colonizzazione. • Potenzia mento del presidio di Protezione Civile al fine di garantire la sicurezza dei cittadini, anche con percorsi di formazione ed informazione. • Attuazione e completamento dei lavori già finanziati (sala Cotini e alcuni ambienti della collegiata; campetto polivalente). • Adesione al bando del GAL per la riqualificazione della scalinata e percorso di accesso al campanile della chiesa di S. Francesco; sistemazione sacrestia della chiesa di S. Teresa per uno spazio museale di arredi sacri e monastici. • Monitoraggio di luoghi e interventi mirati al consolidamento di tratti urbani e viari. • Studio di possibili percorsi pedonali e ciclabili.

PER LA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL COMUNE

• Attento monitoraggio del processo di trasformazione delle società partecipate e dei servizi associati per una scelta ponderata in relazione alle novità di legge. • Collaborazione con enti sovra comunali al fine di mantenere i servizi a fronte della riduzione delle risorse.

• Razionalizzazione delle spese comunali. • Apertura di un blog/pagina facebook a disposizione della popolazione. • Convocazione periodica di assemblee aperte alla cittadinanza, in considerazione delle esigenze normative e dei temi di maggiore importanza per la collettività.

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1.1. OBIETTIVI STRATEGICI DELL’ENTE PER MISSIONE

MISSIONE 2017 2018 2019 MISSIONE 1 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 495.669,28 482.859,55 483.085,38 MISSIONE 2 - Giustizia MISSIONE 3 - Ordine pubblico e sicurezza 72.583,79 72583,79 72.583,79 MISSIONE 4 - Istruzione e diritto allo studio 518.994,45 204.750, 71 203.029,72 MISSIONE 5 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività 23.304,00 23.054,00 23.054,00 culturali MISSIONE 6 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 22.949,76 22.795,14 22.63 5,83 MISSIONE 7 - Turismo MISSIONE 8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 2.415,00 2.415,00 2.415,00 MISSIONE 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e 2589.588,34 294.079,14 294.049,24 dell'ambiente MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 119.571,42 130.398,58 128.960,01 MISSIONE 11 - Soccorso civile 4.005,00 4.005,00 4.005,00 MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 739.806,77 614.906,77 526.906,77 MISSIONE 13 - Tutela della salute 1.198,32 1.098,32 1.098,32 MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 5.201,00 5.201,00 5.201,00 MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche MISSIONE 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali MISSIONE 19 - Relazioni internazionali MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti 63.005,13 73.027,13 73.027,13 MISSIONE 50 – Debito 89.164,98 91.633,11 83.064,28 MISSIONE 60 – Anticipazioni finanziarie 502.622 ,63 502.622,63 502.622,63 MISSIONE 99 – Servizi per conto terzi 503.000,00 503.000,00 503.000,00 TOTALE MISSIONI 3.453.079,87 3.028.429,87 2.928.738,10 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 3.453.079,87 3.028.429,87 2.928.738,10

Si precisa che gli stanziamenti previsti nella spesa corrente sono in grado di garantire l’espletamento della gestione delle funzioni fondamentali ed assicurare un adeguato livello di qualità dei servizi resi.

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9 - Sezione Operativa (SeO) PARTE PRIMA

9.1. Considerazioni generali

Nei paragrafi che seguono cercheremo di evidenziare le modalità con cui le linee programmatiche che l'Amministrazione ha tracciato per il prossimo triennio possono tradursi in obiettivi di medio e di breve termine da conseguire. A riguardo, in conformità alle previsioni del D.Lgs. n. 267/2000, l'intera attività prevista è stata articolata in missioni come da prospetto sopra riportato. Per ogni missione è stata altresì evidenziata l'articolazione della stessa in programmi e la relativa incidenza sul bilancio del prossimo triennio. Tale aspetto del DUP assume un ruolo centrale indispensabile per una corretta programmazione delle attività a base del bilancio annuale e pluriennale, riproponendo una importante fase di collaborazione tra la parte politica ed amministrativa per la individuazione di obiettivi e, quindi, di risorse che, nel breve e nel medio termine, permettono agli amministratori di dare attuazione al proprio programma elettorale ed ai responsabili dei confrontarsi costantemente con essi. In questa parte introduttiva proponiamo le principali linee guida su cui questa amministrazione intende muoversi anche per il prossimo triennio, al fine di ottenere miglioramenti in termini di efficacia dell'azione svolta ed economicità della stessa.

9.1.1. Le linee guida della programmazione dell'ente

Si tratta di indicazioni connesse al processo di miglioramento organizzativo e del sistema di comunicazione interno all'ente. In particolare, le linee direttrici a cui la struttura dovrà indirizzarsi sono: 1. la scelta motivata di perseguire un aumento della produttività e della capacità di coordinamento del lavoro tra settori che incida su tutte le fasi del processo di programmazione - gestione e controllo; 2. l’eliminazione di diseconomie gestionali. Obiettivi dell'amministrazione per il prossimo triennio sono anche quelli di: a) introdurre e sperimentare alcuni elementi di innovazione organizzativa; b) favorire nei responsabili dei servizi la conoscenza e l'approccio alla gestione delle risorse finanziarie ed economico patrimoniali, mediante la piena valorizzazione della nuova struttura di bilancio, per facilitare la diffusione ed il consolidamento dei nuovi principi di programmazione, gestione e controllo; c) attuare la verifica funzionale della spesa nei singoli settori d'intervento; d) favorire e richiedere alle strutture dell'ente nuove forme di comunicazione interna con gli amministratori che consentano di esplicitare le principali linee di controllo interno. In particolare, ai fini del consolidamento delle procedure di controllo interno sulla gestione, gli obiettivi programmatici che si intendono perseguire sono i seguenti: - potenziare il controllo e l’adeguamento delle procedure amministrative al fine di favorire una maggiore snellezza e flessibilità. Il Piano esecutivo di gestione o Piano Risorse ed

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Obiettivi deve costituire, a tal proposito, un fondamentale strumento per misurare l'azione amministrativa in termini di procedure in tutti i settori nei quali si esprime l'attività dell'ente; - controllo sugli equilibri finanziari di bilancio e sullo stato di realizzazione dei programmi dal punto di vista finanziario; - implementazione delle attività per una maggiore razionalizzazione del complessivo operare dell'ente in termini di efficienza, efficacia ed economicità. - Non sarà sottovalutata un'oculata politica della spesa. Relativamente ad essa, i principali indirizzi che sono alla base delle stime previsionali costituiscono direttiva imprescindibile, per quanto di competenza, per ciascun responsabile nella gestione delle risorse assegnategli e risultano così individuati:

9.1.1.1. Spesa del personale

Le risorse umane costituiscono il fattore strategico dell'Ente locale. Pertanto le regole dell'organizzazione e della gestione del personale contenute nell'azione di riforma sono quelle di razionalizzare e contenere il costo del lavoro e raggiungere livelli di efficienza ed affidabilità migliorando le regole di organizzazione e di funzionamento. L’ente intende sfruttare pienamente tutti i margini di manovra per realizzare autonome politiche del personale utilizzando i propri strumenti normativi e quelli della contrattazione decentrata: autonoma determinazione delle dotazioni organiche, delle modalità di accesso, manovra sugli incentivi economici, interventi formativi. Nell'ambito di tali obiettivi si è elaborata la previsione di spesa relativa al personale con riferimento all'art. 39 della L.27/12/1997, n. 449 (articolo così modificato dalla Legge 23/12/99 n. 488 e dalla Legge 28/12/01 n. 448) che richiede la programmazione triennale del fabbisogno di personale. La spesa per il personale è stata ottenuta tenendo in considerazione il riferimento alla spesa per l’anno precedente ed i connessi limiti di legge; La stessa è in linea con le disposizioni di legge ed in particolare con i nuovi limiti introdotti.

9.1.1.2. Spese di manutenzione Le spese di manutenzione ordinaria degli immobili e degli impianti sono state iscritte in bilancio tenendo conto dei trend storici rilevati negli anni precedenti e dei fabbisogni previsti soprattutto in riferimento agli edifici scolastici e patrimoniali ed agli impianti annessi agli stessi

9.1.1.3. Spese per utenze e servizi

Nell'ambito delle politiche di spesa tendenti alla razionalizzazione degli interventi correnti si dovrà operare un a verifica sui consumi dei vari servizi a rete.

9.1.1.4. Spese per assicurazioni

Con riferimento all'evoluzione in materia di assicurazioni si opererà, al fine di proseguire nella realizzazione dei seguenti principali obiettivi:

- attuare una puntuale ricognizione di tutti i rischi assicurati; - verificare l'adeguatezza delle polizze assicurative in essere con particolare riguardo ai massimali;

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- operare un adeguato confronto di mercato per ottenere le migliori condizioni sui premi assicurativi.

9.1.1.5. Cancelleria, stampati e varie Nell'ambito dei processi di semplificazione e snellimento dell'azione amministrativa, l'Ente dovrà porre particolare attenzione agli stampati che utilizza e alla omogeneizzazione e uniformità degli stessi in termini di uso da parte di tutti i settori.

9.1.1.6. Prestazioni diverse di servizio

Adeguata attenzione dovrà essere posta anche alle spese ricollegabili a prestazioni di servizio cercando di porre in essere una politica di spesa che, nel rispetto del mantenimento o miglioramento degli standard qualitativi del 2017, possa comportare risparmio di risorse utili per il conseguimento di ulteriori obiettivi.

9.1.1.7. Trasferimenti L'intervento di spesa riguarda contributi ad Enti, Associazioni e diversi per il raggiungimento delle finalità istituzionali proprie. Tale stanziamento sarà utilizzato dall'ente nell'ottica di favorire la progettualità da parte degli Enti e delle Associazioni sovvenzionate e non il finanziamento indistinto di oneri gestionali a carico degli Enti medesimi.

9.1.1.8. DIMOSTRAZIONE DELLA COERENZA DELLE PREVISIONI DI BILANCIO CON GLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI

9.1.1.8.1 STRUMENTI URBANISTICI GENERALI E ATTUATIVI VIGENTI

9.1.1.8.2 Piano regolatore generale approvato con Decreto del Presidente della Provincia di Ancona n. 17 del 11-3-1999 e Variante generale approvata con delibera del Consiglio comunale n. 65 del 21-12-2006 .): Piano particolareggiato del centro storico approvato con delibera del consiglio comunale n°32 del 25/03/1983 e Variante generale approvata con delibera del Consiglio comunale n°15 del 30/05/2008 Che a seguito dell’approvazione del P.R.G. e della successiva variante specialmente in località Coste c’è stato un discreto incremento di edificazioni di fabbricati di civile abitazione, la realizzazione di un centro commerciale, ed alcune attività artigianali e il recupero dell’area ex CONSTAFF. L’attuale situazione di stallo è conseguenza del periodo di crisi economica che versa la nazione.

Anno di approvazione Anno di scadenza Dati Incremento Piano 1999 previsione 2025 Popolazione residente 2159 2350 191

9.1.1.8.4 P.E.E.P./P.I.P.

Area Area Delibera/Data Soggetto PIANI interessata disponibile approvazione attuatore (mq) (mq)

. / / / / E E

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/ / / / / / / / / / / / Industriali / / / / Artigianali / / / /

P.I.P. Commerciali / / / / Altro: ……………………. / / / /

9.1.1.8.6 OPERE DI URBANIZZAZIONE A SCOMPUTO

Opere di urbanizzazione eseguite a scomputo nel triennio: entità ed opportunità. Non esistono accordi in atto per interventi edilizi diretti in base ai quali è prevista la compensazione tra oneri di urbanizzazione e opere da realizzarsi a scomputo

9.1.1.8.7 La previsione del gettito dei contributi dai permessi per costruire formulata su base triennale su l’ufficio tecnico è coerente con gli strumenti urbanistici vigenti.

10 - Programmi amministrativi (Obiettivi)

Per ogni singola missione e programma di spesa, il DUP deve indicare gli obiettivi che si intendono realizzare nel periodo di riferimento del bilancio di previsione. Di seguito vengono indicati gli obiettivi per il periodo 2017/2019

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 01 Organi istituzionali

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Mantenimento del servizio X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune.

Risorse strumentali Immobili e mezzi comunali

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 02 Segreteria generale

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Mantenimento del servizio X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune.

Risorse strumentali Immobili e mezzi comunali

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato

Finalità da conseguire

. Il programma prevede funzioni di indirizzo e proposta in ordine alle metodologie e strumenti di programmazione finanziaria, gestione delle liquidità e flussi di cassa, ricorso al mercato del credito, innovazioni negli strumenti di gestione economico/finanziaria. Ha una competenza “trasversale”, e svolge funzioni di supporto e consulenza in materia contabile e fiscale per tutti gli uffici e servizi comunali. Attua la tenuta sistematica delle rilevazioni contabili attinenti alle entrate ed alle spese di parte corrente nelle varie fasi, con gestione degli adempimenti connessi, compresi i rapporti con la Tesoreria Comunale. Predispone gli elaborati contabili previsti dalla legge e gli schemi per la redazione dei documenti di programmazione. Rilascia i pareri di regolarità contabile e copertura finanziaria sugli atti degli organi politici e dei responsabili dei servizi che comportano impegni di spesa ed esercita il controllo sulle procedure ed attività che stanno alla base dei flussi finanziari dell’ente. Predispone i documenti di rendicontazione . Assolve gli adempimenti fiscali. Provvede all'assunzione di mutui e gestione dell’indebitamento mediante la scelta delle modalità maggiormente convenienti. Si occupa del monitoraggio periodico sullo stato di attuazione dei programmi e sui livelli della spesa per centri di costo; Svolge attività di supporto e collaborazione con il Revisore dei conti. Attua la verifica periodica del saldo finanziario ai fini del rispetto del vincolo del patto di stabilità. Tiene tutti i rapporti con organismi e società partecipate. Il servizio economato si occupa principalmente della acquisizione di beni mobili e servizi necessari al funzionamento degli uffici, servizi e strutture comunali, tramite le procedure previste dalla legge e dal regolamento comunale dei contratti. Il servizio si occupa anche della: - gestione della cassa economale (esecuzione dei pagamenti di carattere minuto ed urgente) predisponendo apposito rendiconto e documentazione giustificativa della gestione). - collaborazione con gli altri uffici per l’aggiornamento inventario. Obiettivo centrale e di portata pluriennale è l’attuazione del processo di armonizzazione dei sistemi contabili delle pubbliche amministrazioni di cui al D. Lgs 118/2011 e ss.mm.ii.

Motivazione delle scelte La programmazione e gestione finanziaria dovrà tendere a coniugare una sana gestione del bilancio che tenga conto dei vincoli di finanza pubblica previsti dalle norme con obiettivi importanti quali la difesa dei servizi e l’attuazione di interventi adeguati ai bisogni dei cittadini. La gestione economica e finanziaria dell’ente verrà, pertanto, ulteriormente improntata a criteri di efficienza, efficacia, trasparenza e funzionalità, ad un’allocazione delle risorse strettamente coerente con le priorità di intervento delineate dal programma di mandato, abbandonando la logica incrementale a favore di un processo che evidenzi la relazione tra spesa prevista ed obiettivi perseguiti.

Obiettivi da conseguire nel periodo Obiettivo Periodo di Indicatore di risultato Contributo riferimento GAP Attuazione del processo di armonizzazione dei 2017/2019 Rispetto dei termini nessuno sistemi contabili delle pubbliche stabiliti dal legislatore amministrazioni di cui al D. Lgs 118/2011 e ss.mm. ii. Garantire un efficace e tempestivo impiego 2017/2019 Fatto/non fatto delle risorse nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

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Revisione dei processi operativi interni 2017/2019 Fatto/non fatto Monitoraggi finalizzati al rispetto del pa reggio 2017/2019 Redazione di bilancio monitoraggi periodici Ado zione nuovo regolamento di contabilita’ 2016/201 9 Fatto/non fatto Attuazione contabilità economico - Rendicontazione con i patrimoniale secondo la disciplina nuovi sistemi a partire dell’armonizzazione contabile (D. Lgs 2017/2019 dal rendiconto anno 118/2011 e ss.mm. ii.) 2017 Predisposizione del bilancio consolidato, 2017/2019 Rendicontazione con i rappresentativo della situazione finanziaria e nuovi sistemi a partire patrimoniale e del risultato economico della dal rendiconto anno complessa attività svolta dall’ente attraverso 2017 le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni.

Risorse strumentali Attrezzature e altri strumenti già in dotazione al servizio Ragioneria.

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio in collaborazione con la società partecipata.

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Mantenimento del servizio X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune.

Risorse strumentali Immobili e mezzi comunali MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 10 RISORSE UMANE

Finalità da conseguire

−studio, interpret azione e applicazione della normativa inerente gli organici e le relative programmazioni; −gestione degli istituti giuridici del rapporto di pubblico impiego e dell'ordinamento professionale; −supporto gli amministratori e i dipendenti circa gli aspetti e gli istituti relativi alla gestione giuridica del rapporto di lavoro; −istruttoria per la formazione e la modifica della dotazione organica, con analisi dei relativi fabbisogni; −gestione dei sistemi contrattuali per le politiche di sviluppo del personale e per i sistemi incentivanti la produttività dei servizi; −presidio del sistema di relazioni sindacali, nel rispetto dei ruoli; −controllo e verifica del trattamento fondamentale ed accessorio del personale, con assunzione dei necessari provvedimenti di attribuzione; predisposizione documenti ai fini pensionistici; −aggiornamento e archivio permessi personale; − elaborazione mensile dei cedolini; −elaborazione e presentazione mensile delle denunce per il versamento dei contributi previdenziali; −elaborazione e presentazione dichiarazioni mensili ed annuali fiscali e contributive; −predisposizione e redazione delle rendicontazioni e statistiche annuali: conto annuale del personale, relazione al conto, statistica anagrafe delle prestazioni dei dipendenti, statistiche dei permessi sindacali; −supporto alla delegazione trattante di parte pubblica.

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Motivazione delle scelte

Il fattore produttivo “lavoro da sempre rappresenta uno degli snodi fondamentali per garantire una pubblica amministrazione efficiente e di qualità. Tutta l’attività riguarda la gestione giuridica ed economica del

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Programma triennale del X X X fabbisogno del personale Contratto decentrato integrativo – X parte normativa Contratto decentrato integrativo – X X X parte economica Risorse umane Dotazione organica del Comune. Risorse strumentali Immobili e strumenti comunali

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MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza PROGRAMMA 01 Polizia locale e amministrativa

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e migliorare gli standard qualitativi del servizio, in considerazione anche della conclusione della convenzione intercomunale relativa al pattugliamento

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiest Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Mantenere il servizio X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune.

Risorse strumentali Immobili e mezzi comunali

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MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio PROGRAMMA 01 Istruzione prescolastica

Finalità da conseguire Manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi. Prosecuzione del sostegno a progetti scolastici annuali e pluriennali.

Motivazione delle scelte

Arricchire, mediante la collaborazione con la Scuola, le occasioni di formazione, di socializzazione, di integrazione

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Progetti vari (da definire annualmente in X X X collaborazione con la scuola) Manutenzione X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni; cooperative.

Risorse strumentali Immobili comunali (edifici scolastici, impianti sportivi), pulmini.

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MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio PROGRAMMA 02 Altri ordini di istruzione

Finalità da conseguire Manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi di tutte le Scuole, in modo particolare si fa riferimento a due progetti presentati alla Regione per gli adeguamenti normativi e per la riqualificazione della Palestra Scolastica ed il completamento dell’edificio sede della Primaria e Secondaria. Prosecuzione del sostegno a progetti scolastici annuali e pluriennali (introduzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi) Osservatorio permanente sul mondo e le problematiche giovanili (d’intesa con Missione 06)

Motivazione delle scelte Prosecuzione degli interventi concernenti l’adeguamento normativo degli spazi. Arricchire, mediante la collaborazione con la Scuola, le occasioni di formazione, di socializzazione, di integrazione

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Cantierabilità progetti di riqualificazione X Attuazione dei progetti di riqualificazione X X (se finanziati) Progetti educativi e culturali vari X X X Osservatorio permanente sul mondo e le X X problematiche giovanili

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni; Cooperative.

Risorse strumentali Immobili comunali (edifici scolastici, impianti sportivi), pulmini.

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MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio PROGRAMMA 06 Servizi ausiliari all’istruzione

Finalità da conseguire Prosecuzione dei servizi ausiliari all’Istruzione. Prosecuzione del Centro Estivo Ricreativo

Motivazione delle scelte Assicurare lo svolgimento delle attività scolastiche

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 20 17 Anno 201 8 Anno 201 9 Servizi scolastici X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune; Cooperative.

Risorse strumentali Immobili comunali (edifici scolastici, impianti sportivi), pulmini.

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MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio PROGRAMMA 07 Diritto allo studio

Finalità da conseguire Garantire il diritto allo studio a tutti

Motivazione delle scelte Fronteggiare gli stati di disagio più grave

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Sostegno economico alle fasce più deboli X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune e collegamento ai progetti d’Ambito.

Risorse strumentali

Immobili comunali (edifici scolastici, impianti sportivi), pulmini.

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MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali PROGRAMMA 02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

Finalità da conseguire Sostegno del Servizio Bibliotecario locale Promozione di attività culturali e di aggregazione in collaborazione con le Associazioni. Percorsi artistico-culturali (allestimento spazi e micro percorsi e divulgazione tramite applicazioni e social)

Motivazione delle scelte Favorire momenti di incontro e di socializzazione in ambito culturale

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Sostegno del Servizio Bibliotecario locale X X X Promozione di attività culturali e di X X X aggregazione in collaborazione con le Associazioni Percorsi artistico-culturale (allestimento X X X spazi e prosecuzione dei micro percorsi) Divulgazione/pubblicizzazione delle X X X attività

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni; cooperative.

Risorse strumentali Immobili e mezzi comunali

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MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero PROGRAMMA 01 Sport e tempo libero

Finalità da conseguire Manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti esistenti Sostegno alle iniziative delle associazioni al fine di assicurare ai cittadini la possibilità di usufruire degli impianti sportivi esistenti nel territorio comunale Prosecuzione della collaborazione e aggiornamento delle convenzioni con le Società Sportive Promozione dell’uso regolarizzato degli impianti esistenti e di quelli oggetto di recente riqualificazione Riqualificazione delle aree ludico-ricreative Mantenimento e monitoraggio degli spazi destinati al tempo libero (circoli sociali e di aggregazione)

Motivazione delle scelte Promuovere una corretta formazione psico-fisica e garantire, attraverso l’attività sportiva e ludica, momenti di aggregazione sociale

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Manutenzione ordinaria e straordinaria X X X degli impianti esistenti

Sostegno alle iniziative delle associazioni X X X Collaborazione e aggiornamento delle X X X convenzioni Uso regolarizzato degli impianti X X X Mantenimento e monitoraggio degli spazi X X X destinati al tempo libero Riqualificazione delle aree ludico- X X X ricreative

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni; cooperative. Risorse strumentali Immobili comunali e impianti sportivi, aree verdi

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MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero PROGRAMMA 02 Giovani

Finalità da conseguire Prosecuzione della collaborazione e aggiornamento delle convenzioni con le Società Sportive per garantire la presenza di squadre giovanili Osservatorio permanente sul mondo e le problematiche giovanili (d’intesa con Missione 04) Mantenimento e monitoraggio degli spazi destinati al tempo libero (circoli sociali e di aggregazione)

Motivazione delle scelte Promuovere una corretta formazione psico-fisica e garantire, attraverso l’attività sportiva e ludica, momenti di aggregazione sociale

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Collaborazione e aggiornamento delle X X X convenzioni Mantenimento e monitoraggio degli spazi X X X destinati al tempo libero Osservatorio permanente sul mondo e le X X problematiche giovanili

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni; cooperative.

Risorse strumentali Immobili comunali e impianti sportivi, aree verdi

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MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa PROGRAMMA 01 Urbanistica e assetto del territorio

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio, mediante monitoraggi e collaborazioni tra Enti

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Mantenere il servizio X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune.

Risorse strumentali Beni immobili e mobili dell’ Ente

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MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa PROGRAMMA 02 Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico- popolare

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio, mediante collaborazione tra Enti

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Mantenimento del servizio X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni.

Risorse strumentali Immobili e strumenti comunali

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MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente PROGRAMMA 02 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

Finalità da conseguire Cura del verde e delle aree ludico-ricreative Difesa del suolo Monitoraggio dell’impiego dei prodotto fitosanitari alle sole pratiche agricole Conoscenza del territorio mediante attivazione di percorsi naturalistici Contenimento dei volatili e monitoraggio dei luoghi soggetti alla loro colonizzazione

Motivazione delle scelte Tutelare e preservare l’ambiente

Per quanto attiene le spese d’investimento il programma contiene la previsione della spesa per la l’acquisto di attrezzature per il verde pubblico e per la sua manutenzione, €. 5.000,00 nel 2017 ed €. 10.000,00 nel 2018 e 2019.

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Cura del verde del centro urbano e degli X X X spazi aperti Piantumazione di tratti vecchi e nuovi X X X Valorizzazione delle aree ludico-ricreative X X X Verifica del consumo del suolo X X X Volatili: contenimento e verifica dei luoghi X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni.

Risorse strumentali Immobili e mezzi comunali

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MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente PROGRAMMA 03 Rifiuti

Finalità da conseguire Recinzione e riqualificazione del Centro Ambiente; Impegno a innalzare la percentuale di differenziata, facendoci portavoce dell’opportunità di introdurre la raccolta “porta a porta” sul tutto il territorio Impegno al miglioramento livelli quantitativi e qualitativi del servizio Monitoraggio e partecipazione al delicato passaggio della gestione dal livello intercomunale a quello provinciale (ATA) Sensibilizzazione della collettività nella raccolta differenziata Controllo delle isole ecologiche, mediante ispezioni

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Recinzione e riqualificazione del Centro X Ambiente Monitoraggio del passaggio in ATA X X X Sensibilizzazione attraverso azioni X X X concrete (aree attrezzate, coinvolgimento delle scuole e della cittadinanza in giornate a tema) Controllo X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni, società/aziende, cooperative. Risorse strumentali Immobili e mezzi comunali

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MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente PROGRAMMA 04 Servizio idrico integrato

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio, mediante monitoraggio della prestazione e ascolto delle esigenze dei cittadini

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Monitoraggio del servizio X X X

Risorse umane Dotazione organica del gestore del servizio.

Risorse strumentali Mezzi del gestore del servizio e del Comune

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MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità PROGRAMMA 02 Trasporto pubblico locale

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio Staffolo/Coste il giovedì mattina

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Mantenimento del servizio X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune. Risorse strumentali Pulmini

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MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità PROGRAMMA 05 Viabilità e infrastrutture stradali

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio, mediante la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade. In caso di reperimento delle necessarie risorse finanziarie sarà priorità dell’amministrazione la realizzazione di piazza in località Coste. L’amministrazione comunale sta valutando, il progetto di efficientamento energetico da parte di società partecipata.

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Per quanto riguarda le spese d’investimento il programma contiene la previsione di spesa per la manutenzione straordinaria della rete stradale per, €. 17.700,00 nel 2017 ed €. 30.000,00 nel 2018 e 2019

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Manutenzione ordinaria e straordinaria X X X Riqualificazione di tratti X X X Adesione a bandi specifici X X Gestione dei fondi specifici X X X sovracomunali Piazza Coste X Efficientamento X X Risorse umane Dotazione organica del Comune; ditte.

Risorse strumentali Mezzi del comune

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MISSIONE 11 Soccorso civile PROGRAMMA 01 Sistema di protezione civile

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Sostenere l’azione del gruppo locale di X X X Protezione civile

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni, volontari.

Risorse strumentali Immobili e mezzi comunali

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 01 Interventi per l’infanzia e i minori e per asili nido

Finalità da conseguire Sostegno all’infanzia e ai minori, fronteggiare le situazioni di disagio

Motivazione delle scelte Promuovere e contribuire alla realizzazione dei diritti dell’infanzia

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Gestione dei fondi regionali specifici X X X Adesione a bandi specifici (es.: Città X X X sostenibili e amiche dei bambini)

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni. Risorse strumentali

Immobili e strumenti comunali

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 02 Interventi per la disabilità

Finalità da conseguire Mantenere il livello quanti-qualitativo dei servizi alla persona con disabilità, all’interno del sistema d’Ambito e mediante forme di collaborazione fra Enti

Motivazione delle scelte Contribuire alla realizzazione dei diritti dei disabili

Obiettivi annuali e pluriennali Obiett ivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Sostegno e aiuto nelle disabilità psico- X X X fisiche-sociali-economiche Servizio di Promozione Sociale X X X Programma di assistenza ai disabili X X X (Centro Girasole) Assistenza educativa (scolastica e X X X domiciliare) Gestione dei fondi regionali specifici X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune e dell’Ambito IX; esperti esterni. Risorse strumentali

Immobili e strumenti comunali

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 03 Interventi per gli anziani

Finalità da conseguire Mantenere il livello quanti-qualitativo dei servizi agli anziani, all’interno del sistema d’Ambito e mediante forme di collaborazione fra Enti. Manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili destinati al servizio

Motivazione delle scelte Contribuire alla realizzazione dei diritti

Per quanto riguarda il settore degli investimenti il programma contiene la previsione di spesa per la manutenzione straordinaria della Casa di Riposo in parte finanziata con i proventi dell’alienazione di immobili: proventi vincolati per detta finalità.

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Manutenzione ordinaria e straordinaria X Casa di Riposo (persiane, riqualificazione spazio esterno: veranda e arredi) Manutenzione ordinaria e straordinaria X X X Gestione dei fondi regionali specifici X X X Servizio infermieristico X X X Gestione (diretta fino alla scadenza X X X dell’appalto) Casa di Riposo Mantenimento del Centro sociale X X X Vacanze per anziani X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni. Risorse strumentali Immobili e strumenti comunali

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Analisi e valutazione impegni pluriennali di spesa già assunti …… MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 04 Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale

Finalità da conseguire Mantenere il livello quanti-qualitativo dei servizi ai soggetti a rischio di esclusione sociale, all’interno del sistema d’Ambito e mediante forme di collaborazione fra Enti

Motivazione delle scelte Contribuire alla realizzazione dei diritti della persona

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Gestione dei fondi regionali specifici X X X Sostegno logistico all’iniziativa Banco X X X alimentare Collaborazione con la Parrocchia per il X X X servizio del centro di aggregazione giovanile (doposcuola e centro estivo)

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni.

Risorse strumentali Immobili e strumenti comunali

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 05 Interventi per le famiglie

Finalità da conseguire Fronteggiare le situazioni di disagio, all’interno del sistema d’Ambito e mediante forme di collaborazione fra Enti

Motivazione delle scelte Contribuire alla realizzazione dei diritti della persona

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Ann o 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Gestione dei fondi regionali specifici X X X Risorse umane Dotazione organica del Comune.

Risorse strumentali Immobili e strumenti comunali

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 06 Interventi per il diritto alla casa

Finalità da conseguire Conservare il livello quanti-qualitativo del servizio

Motivazione delle scelte Contribuire alla realizzazione dei diritti

Obiettivi annuali e pluriennali Obiett ivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Gestione dei fondi regionali specifici X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni.

Risorse strumentali Immobili e strumenti comunali

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 07 Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio in collaborazione con l’ASP Ambito IX

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Mantenimento del servizio x x x

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni.

Risorse strumentali Immobili e strumenti comunali

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 09 Servizio necroscopico e cimiteriale

Finalità da conseguire Mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio

Motivazione delle scelte Erogare il servizio richiesto

Per quanto riguarda gli investimenti sono previsi interventi di manutenzione straordinaria del Civico da finanziare con il reimpiego dei proventi delle concessioni cimiteriali. Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Manutenzione ordinaria e straordinaria X X X Acquisto materiale X

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni. Risorse strumentali Immobili e strumenti comunali

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MISSIONE 13 Tutela della salute PROGRAMMA 07 Ulteriori spese in materie sanitarie

Finalità da conseguire Integrare con nostri fondi al fine di mantenere i livelli quantitativi e qualitativi del servizio

Motivazione delle scelte Ampliare l’offerta

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Integrazione del servizio X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni.

Risorse strumentali Immobili e strumenti comunali

92

MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività PROGRAMMA 04 Reti e altri servizi di pubblica utilità

Finalità da conseguire Favorire mediante incontri tematici il confronto tra le associazioni di categoria e la cittadinanza; promuovere mediante il sito istituzionale e altri canali informativi (applicazioni e social) le opportunità del territorio

Motivazione delle scelte Potenziare i canali, gli ambienti e gli strumenti di informazione

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Incontri tematici X X X Informazione X X X Gestione e aggiornamento sito e altri X X X canali (applicazioni e social)

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni.

Risorse strumentali Immobili e strumenti comunali

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MISSIONE 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca PROGRAMMA 01 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare

Finalità da conseguire Favorire mediante incontri tematici il confronto tra le associazioni di categoria e gli addetti del settore per conoscere, agevolare e intercettare i fondi europei. Favorire la conoscenza del settore agroalimentare locale attraverso iniziative specifiche, quali mostre, convegni, riconoscimenti nazionali

Motivazione delle scelte Valorizzare il settore

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Incontri tematici X X X Manifestazioni e riconoscimenti X X X

Risorse umane Dotazione organica del Comune; esperti esterni; associazioni.

Risorse strumentali Immobili e mezzi del Comune

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MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti PROGRAMMA 01 Fondo di riserva

Finalità da conseguire Determinazione del fondo di riserva e del fondo di riserva di cassa.

Motivazione delle scelte Ottemperanza alla specifiche disposizioni di cui al D.Legs 118/2011

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Determinazione del fondo di riserva e del X X X fondo di riserva di cassa. Nei limiti di legge e dei criteri di determinazione

Risorse umane Il presente programma utilizza le risorse umane dell’ area economico finanziaria Risorse strumentali Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi riconducibili all’area economico finanziaria

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MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti PROGRAMMA 02 Fondo crediti di dubbia esigibilità

Finalità da conseguire Determinazione del fondo crediti di dubbia esigibilità in via preventiva ed a rendiconto

Motivazione delle scelte Rispetto dello specifico principio contabile dettato dal decreto legislativo 118/2011

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Determinazione del fondo crediti di dubbia X X X esigibilità in via preventiva ed a rendiconto

Risorse umane Dotazione organica del Comune.

Risorse strumentali Strumenti ed attrezzature in dotazione al servizio finanziario

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MISSIONE 50 Debito pubblico PROGRAMMA 01 Quota e interessi ammortamento mutui

Finalità da conseguire Redazione piano riepilogativo dei mutui in ammortamento ed adempimenti per il pagamento della quota interessi sui mutui ancora in essere

Motivazione delle scelte Obbligo scaturente dalle delegazioni di pagamento rilasciate

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Redazione piano riepilogativo dei mutui in X X X ammortamento ed adempimenti per il pagamento della quota interessi sui mutui ancora in essere

Risorse umane Il presente programma utilizza le presenze umane dell’area economico finanziaria. Risorse strumentali Sono quelle in dotazione all’area economico finanziaria

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MISSIONE 50 Debito pubblico PROGRAMMA 02 Quota capitale ammortamento mutui

Finalità da conseguire Redazione piano riepilogativo dei mutui in ammortamento ed adempimenti per il pagamento della quota capitale sui mutui ancora in essere

Motivazione delle scelte Obbligo scaturente dalle delegazioni di pagamento rilasciate

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Redazione piano riepilogativo dei mutui in X X X ammortamento ed adempimenti per il pagamento della quota capitale sui mutui ancora in essere

Risorse umane . Il presente programma utilizza le presenze umane dell’area economico finanziaria. Risorse strumentali Sono quelle in dotazione all’area economico finanziaria

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MISSIONE 60 Anticipazioni finanziarie PROGRAMMA 01 Restituzione anticipazione tesoreria

Finalità da conseguire Il programma contiene la previsione per l’eventuale ricorso all’anticipo di tesoreria. Motivazione delle scelte Eventuale deficienza di cassa

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 201 7 Anno 201 8 Anno 201 9 Anticipo e restituzione anticipo di cassa in X X X caso di necesità.

Risorse umane . Il presente programma utilizza le presenze umane dell’area economico finanziaria. Risorse strumentali Sono quelle in dotazione all’area economico finanziaria

99

Si soprassiede alla compilazione della sceda relativa alla missione n°99 relativa ai servizi per conto terzi in quanto non comporta alcuna decisione per l’ente trattandosi di mere “partita di giro”. Le fonti di finanziamento per l’espletamento dei programmi assicurano la copertura delle spese indotte derivanti dall’espletamento delle attività contenute nelle varie missioni/programmi ed assicurano, altresì, la copertura degli impegni derivanti da contratti pluriennali.

Le spese indotte a carico degli esercizi futuri sono previste nel bilancio finanziario triennale 2017/2019.

11 - Analisi e valutazione generale dei mezzi finanziari L'ente locale, per sua natura, è caratterizzato dall'esigenza di massimizzare la soddisfazione degli utenti-cittadini attraverso l'erogazione di servizi che trovano la copertura finanziaria in una antecedente attività di acquisizione delle risorse. L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella d'investimento, ha costituito, pertanto, il primo momento dell'attività di programmazione del nostro ente. Da questa attività e dall'ammontare delle risorse che sono state preventivate, distinte a loro volta per natura e caratteristiche, sono, infatti, conseguite le successive previsioni di spesa. Per questa ragione la programmazione operativa del DUP si sviluppa partendo dalle entrate e cercando di evidenziare le modalità con cui le stesse finanziano la spesa al fine di perseguire gli obiettivi definiti. In particolare, nei paragrafi che seguono analizzeremo le entrate dapprima nel loro complesso e, successivamente, seguiremo lo schema logico proposto dal legislatore, procedendo cioè dalla lettura delle aggregazioni di massimo livello (titoli) e cercando di evidenziare, per ciascun titolo: • la valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli; • gli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi; • gli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti.

100

11.1 Valutazione generale ed indirizzi relativi alle entrate

Per facilitare la lettura e l'apprezzamento dei mezzi finanziari in ragione delle rispettive fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi, prima di passare all'analisi per titoli, analizzeremo, per ciascuna voce di entrata distinta per natura (fonte di provenienza), il trend fatto registrare nell'ultimo triennio. Per maggiore chiarezza espositiva, le entrate saranno raggruppate distinguendo: dapprima le entrate correnti dalle altre entrate che, ai sensi delle vigenti previsioni di legge, contribuiscono al raggiungimento degli equilibri di parte corrente ed alla copertura delle spese correnti e per rimborso prestiti; successivamente, le restanti entrate in conto capitale, distinte anch'esse per natura / fonte di provenienza. Tali informazioni sono riassunte nella tabella che segue.

101

ENTRATA

11.2 - FONTI DI FINANZIAMENTO PER L’ESPLETAMENTO DEI PROGRAMMI

1.1 - Quadro riassuntivo Trend storico Programmazione pluriennale % scostam.

Entrate Esercizio Esercizio Esercizio Bilancio di previsione finanziario della col. 4

Anno 2014 Anno 2015 in corso 2017 2018 2019 rispetto (2016) (acc.comp.) (acc.comp) (previsione) ……… ……… ……… alla col. 3

1 2 3 4 5 6 7

. Fondo pluriennale vincolato di entrata 0,00 43.022,27 25.667,36 0,00 0,00 0,00 -100,00% per spese correnti (+) . Entrate correnti di natura tributaria, 1.192.962,12 1.118.439,81 1.189.729,88 1.171.469,48 1.166.469,48 1.155.469,48 -1,53% contributiva e perequativa (+) . Contributi e trasferimenti correnti (+) 221.215,20 216.414,61 186.060,07 98.442,41 108.442,41 108.442,41 -47,09%

. Extratributarie (+) 594.313,20 643.580,07 642.038,68 601.545,35 620.395,35 619.703,58 -6,31%

TOTALE ENTRATE CORRENTI 2.008.490,52 2.021.456,76 2.043.495,99 1.871.457,24 1.895.307,24 1.883.615,47 -8,42%

. Contributi agli investimenti destinati al 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% rimborso di prestiti (4.02.06) (+) ALTRE POSTE DIFF. PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE CHE HANNO EFFETTO SULL’EQUILIBRIO Avanzo di amministrazione per spese 0,00 24.408,98 41.764,34 0,00 0,00 0,00 -100,00% correnti (+) Entrate di parte corrente destinate ad 25.425,20 1.586,00 19.014,07 8.000,00 8.000,00 8.000,00 -57,93% investimenti (-) Entrate di parte capitale destinate a spese 0,00 19.726,74 23.400,00 37. 300,00 0,00 0,00 0,00% correnti (+) Entrate da accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% destinate ad estinzione anticipata (+)

TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE 1.983.065,32 2.064.006,48 2.089.646,26 1.900.757,24 1.887.307,24 1.875.615,47 -9,04% CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A)

. Fondo pluriennale vincolato di entrata 0,00 218.052,82 179.603,92 206.500,00 88.000,00 0,00 14,98% per spese in conto capitale (+) . Avanzo di amministrazione per spese in 1.863,00 262.225,81 30.316,00 0,00 0,00 0,00 -100,00% conto capitale (+) . Entrate titoli 4.00 -5.00 -6.00 (+) 81.517,46 139.935,60 286.837,89 370.000,00 40.000,00 40.000,00 28,99%

. Contributi agli investimenti destinati al 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% rimborso di prestiti (4.02.06) (-) . Entra te di parte corrente destinate ad 25.425,20 1.586,00 19.014,07 8.000,00 8.000,00 8.000,00 -57,93% investimenti (+) . Entrate di parte capitale destinate a 0,00 19.726,74 23.400,00 37.300,00 0,00 0,00 0,00% spese correnti (-) . Entrate Titolo 5.02 -5.03 -5. 04 ( -) 0,00 0,00 25.704,79 0,00 0,00 0,00 -100,00%

. Entrate da accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% destinate ad estinzione anticipata (-)

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TOTALE ENTRATE C/CAPITALE 108.805,66 602.073,49 466.667,09 547 .200,00 136.000,00 48.000,00 17,26% DESTINATE AD INVESTIMENTI (B)

. Entrate Titolo 5.02 -5.03 -5.04 (C) 0,00 0,00 25.704,79 0,00 0,00 0,00 -100,00%

. Entrate per anticipazione da istituto 505.763,03 0,00 502.122,63 502.122,63 502.122,63 502.122,63 0,00% tesoriere Titolo 7.00 (D) . Ent rate per conto di terzi e partite di 148.301,50 219.276,20 503.000,00 503.000,00 503.000,00 503.000,00 0,00% giro Titolo 9.00 (E)

TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE 2.745.935,51 2.885.356,17 3.587.140,77 3.453.079,87 3.028.429,87 2.928.738,10 -3,7 4% (A+B+C+D+E)

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11.2.1 Entrate tributarie (1.00)

Nella sezione strategica del presente documento abbiamo analizzato le entrate tributarie distinte per tributo; nella presente sezione procediamo alla valutazione delle stesse distinguendole per tipologia, secondo la rinnovata classificazione delle entrate, secondo quanto esposto nella tabella che segue:

Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo 1.00)

Trend storico Programmazione plurie nnale Esercizio Esercizio Esercizio Bilancio di previsione finanziario Entrata Anno 201 4 Anno 201 5 in corso 1° Anno 2° Anno 3° Anno (acc.comp.) (acc.comp) (201 6) 2017 2018 2019 1 2 3 4 5 6 Tipologia 101: Imposte, tasse e 1.028.357 ,06 996.631,91 937.429,89 919.169,49 914.169,49 903.169,49 proventi assimilati Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali Tipologia 104: Compartecipazioni di tributi Tipologia 301: Fondi perequativi da 164.605,06 121.807,90 252.299,99 252.299,99 252.299,99 252.299,99 Amministrazioni Centrali Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione o Provincia Totale TITOLO 1 (10000): Entrate 1. 192.962,12 1.118.439,81 1.189.72 9,88 1.171.469,48 1.166.469,48 1.155.469,48 correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

Valutazione ed indirizzi generali in materia di tributi

1.IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU) La legge di stabilità 2014 (L. n. 147 del 27.12.2013, successivamente modificata dal D.L. n. 16/2014) ha introdotto l’Imposta Unica Comunale (IUC) che si basa su due presupposti impositivi: - Il possesso e la detenzione di immobili - L’erogazione e la fruizione di servizi comunali

La IUC si compone di tre tributi distinti : - IMU, imposta patrimoniale dovuta dal possessore di immobili; - TASI, tributi sui servizi indivisibili, a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile; - TARI, tassa per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore;

Per quanto riguarda l’IMU, il presupposto impositivo è il possesso di: • fabbricati in generale; • aree fabbricabili; • terreni sia agricoli che incolti.

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I soggetti passivi sono : • il proprietario di fabbricati, aree fabbricabili e terreni a qualsiasi uso destinati; • il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi; • il locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Sono ESENTI:

a) le abitazioni principali e le pertinenze della stessa, escluse le abitazioni di pregio Cat. A1, A8 e A9 (art. 1 comma 707 L. 147/2013) ; b) le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari(art. 1 comma 707 lett. a) L. 147/2013); c) i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti del Decreto del Ministero delle infrastrutture 22 aprile 2008 (art. 1 comma 707 lett. b) L. 147/2013); d) la casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento , scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio (art. 1 comma 707 lett. c) L. 147/2013); e) l’unità immobiliare, posseduta e non concessa in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze Armate, di Polizia, i Vigili ed Fuoco ed altre categorie di cui al n. 3 lett. d) comma 707 della L. 147/2013; f) gli immobili assimilati all’abitazione principale per regolamento: quella posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizioni che la stessa non risulti locata e che si tratti dell’ultima residenza . g) I fabbricati rurali ad uso strumentale di cui al comma 8 dell’art. 13 del D.L. 201/2011 (art. 1 comma 708 L. 147/2013). h) i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati (con decorrenza dal 01/01/2014, ai sensi l’art. 2 del D.L. 31/08/2013, n. 102 conv. L. 124/2013). i) Una e una sola unità immobiliare, non locata o data in comodato d’uso, posseduta da cittadini italiani residenti all’estero (AIRE) già pensionati nei paesi di residenza (L. 80 del 23.5.2014). j) I terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (art. 1, c. 13, della L. 208/2015).

Pagamento e Aliquote

Per tutti gli altri immobili rimane in essere il pagamento secondo le modalità già in essere nel 2016 l'imposta sarà destinata interamente al Comune eccetto il Gruppo Catastale D sino alla concorrenza dell’aliquota base pari al 7,60 per mille;

• 2 rate, acconto e saldo con scadenze rispettivamente al 16 Giugno e 16 Dicembre per un importo per ciascuna rata pari al 50% dell'imposta totale;

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• L’acconto, ai sensi del D.L. 35/2013, art. 10 comma 4 (L. conv. N. 64/2013), dovrà essere versato sulla base delle aliquote comunali stabilite per il 2016;

Per gli anni 2017/2019 si proporrà di riconfermare le aliquote già approvate per l’anno 2016 con deliberazione consiliare n. 16 del 7.04.2016 come di seguito riportate:

- Abitazione principale e relative pertinenze classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9:

Aliquota: 6 pr mille con detrazione d’imposta di €. 200,00 rapportata al periodo dell’anno durante il quale si protrae tale destinazione.

- Altri fabbricati comprese aree edificabili:

- Aliquota: 10,60 per mille.

Si ricorda che l’art. 13, comma 7, del D.L. n. 201/11, stabilisce l’aliquota per le abitazioni principali classificate nelle categorie A/1, A/8 e A/9 , e relative fattispecie assimilate, allo 0.4%, ferma restando la facoltà di modificarla in aumento o in diminuzione sino a 0.2 punti percentuali.

La Legge di Stabilità 2016, L. 208/2015, è intervenuta in materia di IMU con le seguenti novità;

- Dal 2016 viene introdotta la riduzione del 50% della base imponibile IMU e TASI per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all’immobile concesso in comodato possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; il possesso dei requisiti dovrà essere attestato mediante l’ordinaria dichiarazione IMU; - Dal 2016 sono esenti IMU i terreni agricoli posseduti da imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti, anche se si trovano in Comuni di pianura (dove nel 2015 hanno dovuto pagare). Per le altre tipologie di proprietari, invece, l’Imu resta dovuta. Viene ridefinita la regola dei comuni “montani”, tornando alla definizione contenuta nella circolare del ministero delle Finanze n. 9 del 14 giugno 1993; in questo Comune i terreni agricoli beneficiano dell’esenzione dell’Imposta in parola ai sensi del D. Lgs n. 504 del 30 .12.1992, , art. 7, lett. h) ricadendo gli stessi in aree montane o di collina delimitate ai sensi dell’art. 15 della legge 27 dicembre 1977, n. 984 come da elenco allegato alla Circolare del 14.6.1993, n. 9 – del Ministero delle Finanze – Dip. Entrate Fiscalità Locale Serv. I. Pertanto in questo Comune non è più dovuta l’IMU sui terreni agricoli.; - dal 2016 non pagheranno l’Imu “gli imbullonati” se inseriti in immobili di categoria D e E la cui rendita include il valore dei macchinari e degli impianti connessi al procedimento di produzione. - Con decorrenza dal 2016 si riduce la percentuale la percentuale di alimentazione del Fondo di Solidarietà Comunale a livello nazionale dal 38.23% calcolata nel 2015 su €. 4.717,9 milioni di euro al 22.43% calcolata su 2.768,8 milioni di euro nel 2016 . Tuttavia il

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beneficio se da un lato va ad aumentare lo stanziamento della risorsa d’entrata relativa all’ IMU, dall’altra va a ridurre lo stanziamento del Fondo di solidarietà comunale.

2.TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI).

La Tasi è destinata al finanziamento dei servizi indivisibili che precedentemente venivano finanziati con trasferimenti statali e con altri proventi tributari soppressi.

Il presupposto è il possesso e la detenzione a qualsiasi titolo di:

• Fabbricati; • Aree edificabili.

Sono esenti i terreni agricoli e dal 2016 (L. 208/2015) sono esenti anche dalla TASI le abitazioni principali, compresa la «quota inquilini» dovuta dall’occupante non proprietario (conduttore o comodatario) che utilizza l’immobile come prima casa esclusi quelli classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Dal 2016, poi, per effetto sempre della Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015) operano le seguenti novità legislative:

• vengono assimilati all’abitazione principale ai fini dell’ esenzione TASI (che resta quella dove dimora e risiede il possessore) la casa assegnata al coniuge dopo separazione legale, gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa assegnate ai soci studenti universitari, anche in assenza della residenza anagrafica, gli alloggi sociali e le unità non locate dei dipendenti delle Forze armate. • Dal 2016 viene introdotta la riduzione del 50% della base imponibile IMU e TASI per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all’immobile concesso in comodato possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; il possesso dei requisiti dovrà essere attestato mediante l’ordinaria dichiarazione IMU;

La base imponibile è la stessa dell’IMU (per i fabbricati la rendita con i vari coefficienti a seconda della tipologia di immobile e per le aree edificabili il valore)

Pertanto, il pagamento è dovuto sia dal proprietario che dal detentore (affittuario, comodatario..) dell’immobile, quest’ultimo nella misura del 10% dell’imposta dovuta dal proprietario (come da Regolamento Comunale) purché non vi abbia la residenza anagrafica.

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Pagamento e aliquote

• per TUTTI GLI IMMOBILI: 1^ rata 16 giugno 2^ rata 16 dicembre • l’imposta va versata col modello F24.

L’imposta è destinata alla parziale copertura dei servizi indivisibili dell’Ente , individuati con delibera consiliare.

Per il triennio 2017/2019 si riconfermano le aliquote già deliberate per l’anno 2016, con deliberazione consiliare n.17 del 7.4.2016 ovvero:

- abitazione principale e relative pertinenze classificate nelle categorie A/1 , A/8 e A/9 e relative pertinenze (così come definite dall’art. 13, comma 2, del d.l. 201/11) e le fattispecie assimilate ai sensi di legge : - fabbricati rurali ad uso strumentale : aliquota 1,00 per mille. - Per tutti gli altri immobili: 0,00 per mille.

3 . TARI

A partire dal 2014 la L. 147/2013 ha introdotto, quale componente della IUC, la TARI, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Vige il principio di obbligatoria copertura di tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti tramite la tariffa e i criteri per l’individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati e per la determinazione delle tariffe sono stabilite dalle disposizioni recate dal D.P.R. 27 aprile 1999 n. 158 (c.d. Metodo Normalizzato).

Il DPR 158/1999 era già stato utilizzato per la formazione delle tariffe negli anni precedenti in regime di TARSU e poi di TARES .

Le tariffe 2017/2019 verranno rimodulate sulla base del piano finanziario del costo del servizio, come previsto dalla normativa TARI. Rimangono in essere el modalità di riscossione già utilizzate per il 2016.

Si procederà ad un controllo dell’evasione e a recuperare la perdita di gettito per gli anni pregressi tra l’altro critici per il continuo avvicendarsi delle norme.

4. IMPOSTA PUBBLICITA’ E DIRITTO SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI

Per il triennio 2016/2018 si proporrà di riconfermare le aliquote già in vigore il 2016 ed esercizi precedenti.

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5. ALIQUOTA FACOLTATIVA DELL’ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF

Per il triennio 2017/2019 sarà riconfermata l’aliquota facoltativa dell’addizionale comunale IRPEF in misura pari a 0,8 punti percentuali come da regolamento approvato con atto consiliare n. 32 del 29.7.2014 per:

- mantenere inalterata la qualità e la quantità dei servizi;

- fronteggiare le consolidate decurtazioni del Fondo di Solidarietà comunale subite negli precedenti;

- per il completo finanziamento dei programmi di spesa 2017/2019.

11.2.2. Trasferimenti correnti (Titolo 2.00)

Le entrate da trasferimenti correnti, anch'esse analizzate per categoria, misurano la contribuzione da parte dello Stato, della regione, di organismi dell'Unione europea e di altri enti del settore pubblico allargato finalizzata sia ad assicurare l'ordinaria gestione dell'ente che ad erogare i servizi di propria competenza.

L'andamento di tali entrate, è riassumibile nella seguente tabella

Trend storico Programmazione pl uriennale Esercizio Esercizio Esercizio Bilancio di previsione finanziario Entrata Anno 201 4 Anno 201 5 in corso 1° Anno 2° Anno 3° Anno (acc.comp.) (acc.comp) (2016 ) 2017 2018 2019 1 2 3 4 5 6 Tipologia 101: Trasferimenti 221.215,20 212.019,11 183.060,07 79.942,41 79.942,41 79.942,41 correnti da Amministrazioni pubbliche Tipologia 102: Trasferimenti correnti da Famiglie Tipologia 103: Trasferimenti 900,00 1.000,00 15.000,00 25.000,00 25.000,00 correnti da Imprese Tipologia 104: Trasferimenti 3.495,50 2.000,00 3.500,00 3.500,00 3.500,00 correnti da Istituzioni Sociali Private Tipologia 105: Trasferimenti correnti dall'Unione europea e dal Resto del Mondo Totale TITOLO 2 (20000): 221.215,20 216.414,61 186.060,07 98.442,41 108.442,41 108.442,41 Trasferimenti correnti

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Valutazione dei trasferimenti erariali programmati

La legge di stabilità per il 2013, legge n. 228 del 24 dicembre 2012, ha disposto la soppressione del FSR (Fondo sperimentale di riequilibrio) che da qualche anno aveva soppiantato i vecchi trasferimenti correnti dello Stato, prevedendo la creazione di un nuovo fondo, Fondo di Solidarietà Comunale (FSC), alimentato con una parte del gettito IMU, di competenza dei comuni, da ripartire con modalità fissate con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. La norma ha, altresì, disposto che l'intero gettito IMU sia di competenza dei comuni, con eccezione di una quota che va ad alimentare il FSC e dell'imposta sugli immobili di categoria D, il cui gettito è di spettanza dello Stato sino alla concorrenza dell'aliquota base del 7,6 per mille. (lett. f) comma 380 L.228/2012). Il fondo di solidarietà comunale di cui al comma 380 dell’art. 1 della Legge 24/12/2012 n. 228 è stato quantificato in ciascuno degli anni del triennio in euro 252.299,99. Il Fondo di Solidarietà Comunale risulta comprensivo:

1. del contributo compensativo di euro 1.251,12 per il ristoro conseguente le agevolazioni IMU/TASI su locazioni, canone concordato e comodati;

2. del contributo compensativo del minor gettito TASI quantificato in euro 109.005,03 seguito dell’abolizione dello stesso tributo sull’abitazione principale (escluse quelle classificate in categ. A/1, A/8 e A/9) e sui terreni agricoli (art. 1, comma 14, della legge di stabilità 2016, n. 208/2015);

3. del maggior gettito IMU a seguito della riduzione della percentuale di alimentazione del Fondo di solidarietà comunale a livello nazionale come sopra specificato, ovvero per l’importo di euro 54.035,02;

Considerazioni sui trasferimenti regionali in rapporto alle funzioni delegate o trasferite, ai piani o programmi regionali di settore. I trasferimenti regionali per le funzioni delegate almeno in via previsionale, sono pari a zero euro pertanto le relative esigenze di spesa vengono finanziate come ormai da diversi anni, dal Comune di Staffolo esclusivamente con propri mezzi di bilancio, derivanti dai proventi dei tributi di propria competenza. Il titolo in esame conterrà nel triennio considerato contributi da Pubbliche Amministrazioni che saranno accordati su iniziative specifiche che di anno in anno saranno attuate.

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11.2.3. Entrate extratributarie (Titolo 3.00) Le Entrate extratributarie contribuiscono, insieme alle entrate dei primi 2 titoli, a determinare l'ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento della spesa corrente.

Per approfondirne il significato ed il contenuto delle stesse, nella tabella che segue procederemo alla ulteriore scomposizione nelle varie tipologie, tenendo conto anche della maggiore importanza assunta da questa voce di bilancio, negli ultimi anni, nel panorama finanziario degli enti locali.

Trend storico Programmazione pluriennale Esercizio Esercizio Esercizio Bilancio di previsione finanziario Entrata Anno 2014 Anno 2015 in corso 1° Anno 2° Anno 3° Anno (acc.comp.) (acc.comp) (2016) 2017 2018 2019 1 2 3 4 5 6 Tipologia 100: Vendita di beni e servizi 564.300,77 530.144,85 541.793,67 557.410,80 569.160,80 569.160,80 e proventi derivanti dalla gestione dei beni Tipologia 200: Proventi derivanti 3.655,10 2.649,30 8.500,00 10.060,00 10.160,00 10.160,00 dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti Tipologia 300: Interessi attivi 1.100,00 1.650,00 1.650,00 1.650,00 Tipolog ia 400: Altre entrate da redditi 6.359,77 46.998,95 54.220,46 da capitale Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate 19.997,56 63.786,97 36.424,55 32.424,55 39.424,55 38.732,78 correnti Totale TITOLO 3 (30000): Entrate 594.313,20 643.580,07 642.038,68 601.545,35 620.395,35 619.703,58 extratributarie

Indirizzi generali in materia di tariffe dei servizi I proventi dai servizi hanno un valore sociale e finanziario notevole perché si riferiscono a tutte le prestazioni rese alla cittadinanza sottoforma di servizi istituzionali, servizi a domanda individuale ed altri servizi in economia. I servizi a domanda individuale sono rappresentati da quei servizi pubblici gestiti direttamente dal Comune per i quali l'Ente percepisce entrate a titolo di tariffe o di contribuzioni specificatamente destinate. Si tratta, in linea generale, di attività poste in essere non per obbligo istituzionale, ma come risposta alle richieste degli utenti, i quali contribuiscono, sia pur parzialmente, ai costi del servizio. Gli utenti destinatari dei servizi erogati dal Comune vengono analizzati dal punto di vista quali-quantitativo nell’ambito della determinazione dei prezzi dei servizi a domanda individuale e degli altri servizi alle cui deliberazioni che saranno allegate al Bilancio 2017/2019.

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Per la determinazione degli stanziamenti di bilancio ci si è basati sui rilevatori di performance già adottati obbligatoriamente a consuntivo 2014 e 2015 ed in via previsionale per l’anno 2016. Nel triennio 2017/2019 le tariffe dei servizi a domanda individuale saranno riconfermate nella misura già deliberata per il 2016, qualora l’Ente non subisca ulteriori tagli ai trasferimenti statali. Come in passato viene stimato che tutte le domande per i servizi potranno avere un soddisfa cimento in misura ampiamente esaustiva; .L’art. 208, comma 5, del D.Lgs. n. 285/1992 (nuovo Codice della Strada), con testo sostituito a far data dal 13 agosto 2010 dalla Legge n. 120/2010, prescrive la destinazione della quota vincolata pari al 50% dei proventi totali per violazioni al C.d.S. per le seguenti finalità: a) una quota non inferiore al 12,50% del totale dei proventi ad interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'Ente; b) una quota non inferiore al 12,50% del totale dei proventi al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l'acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature del Corpo di Polizia Locale; c) una quota non superiore al 25% del totale dei proventi ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale (manutenzione strade, messa a norma, manti stradali, interventi in favore degli utenti deboli, ecc.). E’ previsto l'utilizzo di dispositivi o mezzi tecnici di controllo a distanza per la rilevazione di sanzioni per eccesso di velocità su strade non di proprietà dell'ente per cui ricorrono i presupposti di ripartizione delle sanzioni ai sensi dell'art.142, comma 12bis, del D.Lgs 285/92 (50% a favore dell'Ente proprietario delle strade), I canoni di locazione dei fabbricati, quali risultano dai rispettivi contratti stipulati con le modalità di cui alla Legge 431/98, saranno indicizzati di anno in anno nella misura pari al 75 % della variazione accertata dall' I.S.T.A.T. sull’ammontare dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai ed impiegati, verificatesi nell’anno precedente. Per quanto riguarda la C.O.S.A.P . (Canoni Occupazioni Spazi ed Aree Pubbliche) , nel triennio considerato, sono riconfermare le aliquote già in vigore per l’anno 2016, sempreché l’Ente non subisca ulteriori tagli dei trasferimenti erariali.

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11.2.4. Entrate in conto capitale (Titolo 4.00) Le entrate del titolo 4, a differenza di quelle analizzate fino ad ora, contribuiscono, insieme a quelle del titolo 6, al finanziamento delle spese d'investimento, ovvero all'acquisizione di quei beni a fecondità ripetuta, cioè utilizzati per più esercizi, nei processi produttivi/erogativi dell'ente locale. Nella tabella seguente vengono riassunti gli andamenti dei valori distinti per tipologie

Trend storico Programmazione pluriennale Esercizio Esercizio Esercizio Bilancio di previsione finanziario Entrata Anno 2014 Anno 2015 in corso 1° Anno 2° Anno 3° Anno (acc.comp.) (acc.comp) (2016) 2017 2018 2019 1 2 3 4 5 6

Tipologia 100: Tributi in conto capitale 0,00

Tipologia 200: Contributi agli 63.189,12 36.359,81 28.213,60 310.000,00 investimenti Tipologia 300: Altri trasferimenti in 25.000,00 conto capitale Tipologia 400: Entrate da alienazione 10.086,00 206.500,00 di beni materiali e immateriali Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale 8.242,34 78.575,79 26.419,50 60.000,00 40.000,00 40.000,00 Totale TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale 81.517,46 139.935,60 261.133,10 370.000,00 40.000,00 40.000,00

Nel biennio 2017/2019 sono previste alienazioni di beni immobili patrimoniali come dal “programma delle alienazioni e delle valorizzazioni dei beni immobili” proposto dalla Giunta Comunale al Consiglio Comunale con delibera n. 18 del 7.4.2016, come integrato con atto consiliare n. 37 del 27.7.2016 .

Individuazione della quota dei proventi da destinare a manutenzione ordinaria del patrimonio e motivazione delle scelte.

Si ricorda che la legislazione vigente consente tale impiego solo fino all’ esercizio 2017. Nel periodo 2017-2019 vengono utilizzati i proventi da permessi per costruire nella parte corrente del bilancio in misura pari al 62% nel 2017.

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11.2.5. Entrate da riduzioni di attività finanziarie (Titolo 5.00) Le entrate ricomprese nel titolo 5, così meglio evidenziato nell'articolazione in tipologie, riportano le previsioni relative ad alienazioni di attività finanziarie oltre che operazioni di credito che non costituiscono fonti di finanziamento per l'ente. L'andamento di tali valori è riassunto nella seguente tabella:

Trend storico Programmazione pluriennale Esercizio Esercizio Esercizio Bilancio di previsione finanziario Anno 2014 Anno 2015 in corso 1° Anno 2° Anno 3° Anno Entrata (acc.comp.) (acc.comp) (previsione) 2017 2018 2019

1 2 3 4 5 6 Tipologia 100: Alienazione di 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 attività finanziarie Tipologia 200: Riscossione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 crediti di breve termine Tipologia 300: Riscossione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 crediti di medio-lungo termine Tipologia 400: Altre entrate 0,00 0,00 25.704,79 0,00 0,00 0,00 per riduzione di attività finanziarie Totale TITOLO 5 (50000): 0,00 0,00 25.704,79 0,00 0,00 0,00 Entrate da riduzione di attività finanziarie

Lo stanziamento si riferisce alle movimentazioni deposito-prelievo di somme rinvenienti da operazioni di mutuo e ancora da utilizzare .

11.2.6. Accensione di prestiti (Titolo 6.00) Le entrate del titolo 6 sono caratterizzate dalla nascita di un rapporto debitorio nei confronti di un soggetto finanziatore (banca, Cassa DD.PP., sottoscrittori di obbligazioni) e, per disposizione legislativa, ad eccezione di alcuni casi appositamente previsti dalla legge, sono vincolate, nel loro utilizzo, alla realizzazione degli investimenti. Le voci in esame trovano evidenza nella tabella che segue

Trend storico Programmazione pluriennale Esercizio Esercizio Esercizio Bilancio di previsione Entrata finanziario Anno 2014 Anno 2015 in corso 1° Anno 2° Anno 3° Anno (acc.comp.) (acc.comp) (2016) 2017 2018 2019 1 2 3 4 5 6 Tipologia 100: Emissione di titoli 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 obbligazionari Tipologia 200: Accensione prestiti a breve 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 termine

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Tipologia 300: Accensione mutui e altri 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 finanziamenti a medio lungo termine Tipologia 400: Altre forme di indebitamento 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 6 (60000): Accensione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 prestiti

Tali entrate risultano non movimentate in quanto l’Ente nel periodo 2014-2019 non ha contratto e prevede di non contrarre mutui. Indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti e capacità di indebitamento Nel triennio 2017/2019 non è previsto alcun ricorso a mezzi onerosi per il finanziamento degli investimenti a causa della stringente normativa in materia di rispetto del “PAREGGIO DI BILANCIO” Si soprassiede alla dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti d'entrata in quanto nel triennio considerato non è prevista l'assunzione di alcun mutuo. - Debito consolidato La spesa per l'ammontare dei mutui nel triennio 2016/20198, Quota capitale+ Quota Interessi, risultano finanziate dalle entrate correnti iscritte nel bilancio pluriennale nelle seguenti misure percentuali: QUOTA CAPITALE QUOTA INTERESSI TOTALE Anno 2016 € 85.499,52 € 26.606,75 € 112.106,27 Anno 2017 € 89.164,98 € 22,941,29 € 112.106,27 Anno 2018 € 92.994,34 € 19.111,76 € 112.106,10 Anno 2019 € 84.425,51 € 15.988,82 € 100.414,33

Debito residuo al: 31/12/2015 € 650.233,00 31/12/2016 € 564.733,48 31/12/2017 € 475.558,50 31/12/2018 € 382.564,16 31/12/2019 € 298.149,15

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11.2.7 Anticipazioni da istituto tesoriere (Titolo 7.00) Le entrate del titolo 7 riportano le previsioni di una particolare fonte di finanziamento a breve costituita dalle anticipazioni da istituto tesoriere. L'andamento storico di tali voci è rappresentato nella tabella successiva Trend storico Programmazione pluriennale Esercizio Esercizio Esercizio Bilancio di previsione finanziario Entrata Anno 2014 Anno 2015 in corso 1° Anno 2° Anno 3° Anno (acc.comp.) (acc.comp) (2016) 2017 2018 2019 1 2 3 4 5 6 Tipologia 100: Anticipazioni da 505.763,03 0,00 502.122,63 502.122,63 502.122,63 502.122,63 istituto tesoriere/cassiere Totale TITOLO 7 (70000): 505.763,03 0,00 502.122,63 502.122,63 502.122,63 502.122,63 Anticipazioni da tesoriere/cassiere

La posta è stata iscritta nel bilancio triennale 2016/2018 entro i limiti di legge.

12. FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

In Entrata Di Di Di competenza competenza competenza ENTRATE 2016 2016 2017 2018 In entrata In entrata In entrata 2017 2018 2019 Fondo pluriennale vincolato per spese 25.667,36 0,00 0,00 0,00 correnti Fondo pluriennale vincolato per spese in 179.603,92 206.500,00 88.000,00 0,00 conto capitale

13. PREVISIONI DI CASSA

1.1.1. PREVISIONE DI CASSA

Fondo di cassa inizio 2016 € 570.594,77 Previsione di cassa Entrate dal Titolo I^ al Titolo IX^ € 3.688.107,41

Totale Previsione di Cassa Entrate € 4.258.702,18 Totale Previsione di Cassa Spese € 3.819.596,47

Fondo di Cassa Finale Presunto al 31/12/16 € 439.105,71

Fondo di cassa presunto inizio 2017 € 439.105,71 Previsione di cassa Entrate dal Titolo I^ al Titolo IX^ € 2.300.000,00

Totale Previsione di Cassa Entrate € 2.739.105,71 Totale Previsione di Cassa Spese € 2.700.000,00

Fondo di Cassa Finale Presunto al 31/12/17 € 39.105,71

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Sezione Operativa (SeO) - PARTE SECONDA

La seconda parte della Sezione Operativa del DUP è dedicata alle programmazioni settoriali e, in particolare, a quelle che hanno maggior riflesso sugli equilibri strutturali del bilancio 2017/2019; al riguardo, il punto 8.2, parte 2, del Principio contabile applicato n.1 individua i seguenti documenti:

- il programma triennale del fabbisogno del personale; - il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari; - il programma triennale dei Lavori pubblici di cui all’art. 126 e 128 del D. Lgs. 163/2006 e successive integrazioni e modificazioni.

Il termine del 31 luglio 2016 fissato dal legislatore per la presentazione del DUP 2017/2019 al Consiglio Comunale non è consono con i tempi stabiliti per la predisposizione ed approvazione dei documenti suddetti. Infatti il termine per l’adozione del programma triennale dei lavori pubblici d’importo pari o superiore a 100 mila euro di cui all’art. 21 del D. Lgs . 50/2016 e ss.mm.ii. resta fissato al 15 ottobre 2016 . Al momento al DUP 2017/2019 viene allegato il Programma triennale dei lavori pubblici 2016/2018 come di recente approvato con delibera Consiliare n. 36 del 27.07.2016. Per quanto attiene il programma delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari si allega il programma 2016/2018 approvato con atto del Consiglio comunale n. 18 del 7.4.2016 come di recente aggiornato con delibera consiliare n. 36 del 27/7/2016. Ai sensi dell’articolo 91 del Tuel, gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, obbligo non modificato dalla riforma contabile dell’armonizzazione. L’art. 3, comma 5-bis, D.L. n. 90/2014, convertito dalla L. n. 114/2014, ha introdotto il comma 557-quater alla L. n. 296/2006 che dispone che: “A decorrere dall'anno 2014 gli enti assicurano, nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data di entrata in vigore della presente disposizione”. Nelle more della definizione della programmazione del fabbisogno di personale per il triennio 2017/2019 da effettuarsi prima dell’approvazione del bilancio finanziario triennale 2017/2019 si allega al presente documento il piano del fabbisogno del personale per il periodo 2016/2018 approvato con atto di G.C. n. 99 del 11.12.2015. L’aggiornamento del presente documento comprenderà anche la programmazione del fabbisogno del personale per l’anno 2019 che sarà approvata dalla Giunta Comunale entro i termini stabiliti dal legislatore .

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STATO DI ATTUAZIONE

DEI PROGRAMMI

ANNO 2016

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Con il prospetto che segue viene data dimostrazione dello “stato di realizzazione finanziaria” dei programmi, corrispondenti alle “Missioni” di bilancio 2016: stato inteso come rapporto tra stanziamento e impegno di spesa. Il rapporto percentuale tra stanziamenti di ogni missione ed i rispettivi impegni offre un’immediata immagine del volume delle risorse attivate durante l’esercizio per finanziare gli obiettivi di spesa. La maggior parte dei programmi (missioni), per la parte corrente, presentano un buon grado di utilizzazione in quanto la loro attuazione era naturalmente compresa nell’arco di annuo conclusosi, mentre per gli altri si ritiene che l’utilizzazione possa senz’altro essere completata entro il termine dell’esercizio finanziario. Per quanto riguarda gli investimenti il Comune sta operando per il completamento di opere pubbliche finanziate con il Fondo Pluriennale per investimenti o con l’Avanzo di Amministrazione accertanto con l’approvazione del rendiconto 2015. Alcuni investimenti previsti nel bilancio di previsione 2016 non sono stati ancora realizzati in quanto connessi all’accertamento della relativa fonte di finanziamento.

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STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI - ANNO 2016

MISSIONE 1 - SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI SPESE DI GESTIONE SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Organi istituzionali STANZIAMENTO ASSESTATO € 19.598,45 € - € 19.598,45 IMPEGNI € 12.130,11 € - € 12.130,11

% realizzazione programma 61,89% 0,00% 61,89% PROGRAMMA 2 - Segreteria generale STANZIAMENTO ASSESTATO € 148.808,43 € - € 148.808,43 IMPEGNI € 89.639,26 € - € 89.639,26

% realizzazione programma 60,24% 0,00% 60,24%

PROGRAMMA 3 - Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato STANZIAMENTO ASSESTATO € 119.380,71 € - € 119.380,71 IMPEGNI € 52.651,12 € - € 52.651,12

% realizzazione programma 44,10% 0,00% 44,10%

PROGRAMMA 4 - Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali STANZIAMENTO ASSESTATO € 54.544,25 € - € 54.544,25 IMPEGNI € 8.197,16 € - € 8.197,16

% realizzazione programma 15,03% 0,00% 15,03%

PROGRAMMA 5 - Gestione dei beni demaniali e patrimoniali STANZIAMENTO ASSESTATO € 42.396,55 € 2.000,00 € 44.396,55 IMPEGNI € 38.067,45 € - € 38.067,45 120

% realizzazione programma 89,79% 0,00% 85,74% PROGRAMMA 6 - Ufficio tecnico STANZIAMENTO ASSESTATO € 84.559,35 € - € 84.559,35 IMPEGNI € 35.749,11 € - € 35.749,11

% realizzazione programma 42,28% 0,00% 42,28%

PROGRAMMA 7 - Elezioni e consultazioni popolari-Anagrafe e stato civile STANZIAMENTO ASSESTATO € 64.006,28 € - € 64.006,28 IMPEGNI € 27.024,95 € - € 27.024,95

% realizzazione programma 42,22% 0,00% 42,22%

PROGRAMMA 8 - Statistica e Sistemi informativi STANZIAMENTO ASSESTATO € 20.700,00 € - € 20.700,00 IMPEGNI € 16.594,66 € - € 16.594,66

% realizzazione programma 80,17% 0,00% 80,17% PROGRAMMA 10 - Risorse umane STANZIAMENTO ASSESTATO € 79.144,93 € 79.144,93 IMPEGNI € 1.702,09 € - € 1.702,09

% realizzazione programma 2,15% 0,00% 2,15% PROGRAMMA 11 - Altri servizi generali STANZIAMENTO ASSESTATO € 24.490,92 € 24.490,92 IMPEGNI € 13.857,77 € 13.857,77

% realizzazione programma 56,58% 0,00% 56,58%

RIEPILOGO MISSIONE 1 - Servizi istituzionali, generali e di gestione

STANZIAMENTO ASSESTATO € 657.629,87 € 2.000,00 € 659.629,87 IMPEGNI € 295.613,68 € - € 295.613,68 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 364.016,19 121

% realizzazione missione 44,95% 0,00% 44,82%

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MISSIONE 3 - ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA SPESE CORRENTI SPESE DI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Polizia locale ed amministrativa STANZIAMENTO ASSESTATO € 73.577,02 € 73.577,02 IMPEGNI € 37.253,29 € 37.253,29

% realizzazione programma 50,63% 0,00% 50,63%

RIEPILOGO MISSIONE 3 - Polizia locale ed amministrativa STANZIAMENTO ASSESTATO € 73.577,02 € - € 73.577,02 IMPEGNI € 37.253,29 € - € 37.253,29 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 36.323,73

% realizzazione missione 50,63% 0,00% 50,63%

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MISSIONE 4 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO SPESE CORRENTI SPESE DI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Istruzione prescolastica STANZIAMENTO ASSESTATO € 39.089,54 € - € 39.089,54 IMPEGNI € 29.912,70 € - € 29.912,70

% realizzazione programma 76,52% 0,00% 76,52% PROGRAMMA 2 - Altri ordini di istruzione non universitaria STANZIAMENTO ASSESTATO € 22.928,18 € 22.928,18 IMPEGNI € 19.774,09 € 19.774,09

% realizzazione programma 86,24% 0,00% 86,24% PROGRAMMA 6 - Servizi ausiliari all'istruzione STANZIAMENTO ASSESTATO € 128.267,06 € - € 128.267,06 IMPEGNI € 92.356,52 € - € 92.356,52

% realizzazione programma 72,00% 0,00% 72,00% PROGRAMMA 7 - Diritto allo studio STANZIAMENTO ASSESTATO € 8.370,00 € - € 8.370,00 IMPEGNI € 136,66 € - € 136,66 % realizzazione programma 1,63% 0,00% 1,63% RIEPILOGO MISSIONE 4 - Istruzione e diritto allo studio

STANZIAMENTO ASSESTATO € 198.654,78 € - € 198.654,78 IMPEGNI € 142.179,97 € - € 142.179,97 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 56.474,81

% realizzazione missione 71,57% 0,00% 71,57%

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MISSIONE 5 - TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI SPESE DI BENI E ATTIVITA' CULTURALI SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Valorizzazione dei beni di interesse storico STANZIAMENTO ASSESTATO € - € - € - IMPEGNI € - € - € - % realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00% PROGRAMMA 2 - Attività culturali ed interventi diversi nel settore culturale STANZIAMENTO ASSESTATO € 32.431,00 € 3.019,50 € 35.450,50 IMPEGNI € 17.483,27 € 3.019,50 € 20.502,77 % realizzazione programma 53,91% 0,00% 53,91%

RIEPILOGO MISSIONE 5 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali STANZIAMENTO ASSESTATO € 32.431,00 € 3.019,50 € 35.450,50 IMPEGNI € 17.483,27 € 3.019,50 € 20.502,77 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 14.947,73

% realizzazione missione 53,91% 0,00% 57,83%

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MISSIONE 6 - POLITICHE GIOVANILI, SPORT E SPESE DI TEMPO LIBERO SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Sport e tempo libero STANZIAMENTO ASSESTATO € 51.677,91 € 51.677,91 IMPEGNI € 34.090,74 € - € 34.090,74

% realizzazione programma 65,97% 0,00% 65,97% PROGRAMMA 2 - Giovani STANZIAMENTO ASSESTATO € 5.400,00 € - € 5.400,00 IMPEGNI € 5.400,00 € - € 5.400,00

% realizzazione programma 100,00% 0,00% 100,00%

RIEPILOGO MISSIONE 6 - Politiche giovanili, sport e tempo libero STANZIAMENTO ASSESTATO € 57.077,91 € - € 57.077,91 IMPEGNI € 39.490,74 € - € 39.490,74 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 17.587,17

% realizzazione missione 69,19% 0,00% 69,19%

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MISSIONE 8 - ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA SPESE CORRENTI SPESE DI INVESTIMENTO TOTALE SPESE

PROGRAMMA 1 - Urbanistica e assetto del territorio STANZIAMENTO ASSESTATO € 1.415,00 € 1.415,00 IMPEGNI € 1.414,97 € 1.414,97

% realizzazione programma 100,00% 0,00% 100,00%

PROGRAMMA 2 - Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economica-popolare STANZIAMENTO ASSESTATO € 1.000,00 € - € 1.000,00 IMPEGNI € 40,87 € - € 40,87

% realizzazione programma 0,00% 0,00% 4,09% RIEPILOGO MISSIONE 8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa

STANZIAMENTO ASSESTATO € 2.415,00 € - € 2.415,00 IMPEGNI € 1.455,84 € - € 1.455,84 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 959,16

% realizzazione missione 0,00% 0,00% 60,28%

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MISSIONE 9 - SVILUPPO SOSTENIBILE E SPESE DI TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Difesa del suolo STANZIAMENTO ASSESTATO € - € - € - IMPEGNI € - € - € -

% realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00% PROGRAMMA 2 - Tutela, valorizzazione e recupero ambientale STANZIAMENTO ASSESTATO € 9.861,63 € 25.316,00 € 35.177,63 IMPEGNI € 7.375,15 € 24.757,57 € 32.132,72

% realizzazione programma 74,79% 97,79% 91,34%

PROGRAMMA 3 - Rifiuti STANZIAMENTO ASSESTATO € 288.010,21 € 12.721,55 € 300.731,76 IMPEGNI € 270.405,40 € 12.721,55 € 283.126,95

% realizzazione programma 93,89% 100,00% 94,15%

PROGRAMMA 4 - Servizio idrico integrato STANZIAMENTO ASSESTATO € 5.050,14 € - € 5.050,14 IMPEGNI € - € - € -

% realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00%

PROGRAMMA 5 - Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione STANZIAMENTO ASSESTATO € - € - € - IMPEGNI € - € - € -

% realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00% PROGRAMMA 6 - Tutela e valorizzazione delle risorse idriche STANZIAMENTO ASSESTATO € - € - € -

128

IMPEGNI € - € - € -

% realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00%

RIEPILOGO MISSIONE 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente STANZIAMENTO ASSESTATO € 302.921,98 € 38.037,55 € 340.959,53 IMPEGNI € 277.780,55 € 37.479,12 € 315.259,67 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 25.699,86

% realizzazione missione 91,70% 98,53% 92,46%

129

MISSIONE 10 - TRASPORTI E DIRITTO SPESE DI ALLA MOBILITA' SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 2 - Trasporto pubblico locale STANZIAMENTO ASSESTATO € 251,35 € - € 251,35 IMPEGNI € - € - € -

% realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00% PROGRAMMA 3 - Trasporto per vie acquee STANZIAMENTO ASSESTATO € - € - € - IMPEGNI € - € - € -

% realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00% PROGRAMMA 5 - Viabilità e infrastrutture stradali € STANZIAMENTO ASSESTATO € 93.245,14 114.247,05 € 207.492,19 € IMPEGNI € 65.821,23 78.893,45 € 144.714,68

% realizzazione programma 70,59% 69,06% 69,74%

RIEPILOGO MISSIONE 10 - Trasporto e diritto alla mobilità € STANZIAMENTO ASSESTATO € 93.496,49 114.247,05 € 207.743,54 € IMPEGNI € 65.821,23 78.893,45 € 144.714,68 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 63.028,86

% realizzazione missione 70,40% 69,06% 69,66%

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SPESE DI MISSIONE 11 - SOCCORSO CIVILE SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Sistema di protezione civile STANZIAMENTO ASSESTATO € 10.091,73 € 10.091,73 IMPEGNI € 4.746,92 € - € 4.746,92

% realizzazione programma 47,04% 0,00% 47,04% PROGRAMMA 2 - Interventi a seguito di calamità naturali STANZIAMENTO ASSESTATO € - € - € - IMPEGNI € - € - € -

% realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00% RIEPILOGO MISSIONE 11 - Soccorso civile STANZIAMENTO ASSESTATO € 10.091,73 € - € 10.091,73 IMPEGNI € 4.746,92 € - € 4.746,92 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 5.344,81

% realizzazione missione 47,04% 0,00% 47,04%

132

MISSIONE 12 - DIRITTI SOCIALI POLITICHE SPESE DI SOCIALI E FAMIGLIA SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Interventi per l'infanzia e i minori e per l'asilo nido STANZIAMENTO ASSESTATO € - € - € - IMPEGNI € - € - € -

% realizzazione programma #DIV/0! 0,00% #DIV/0!

PROGRAMMA 2 - Interventi per la disabilità STANZIAMENTO ASSESTATO € 94.138,94 € - € 94.138,94 IMPEGNI € 73.773,04 € - € 73.773,04

% realizzazione programma 78,37% 0,00% 78,37%

PROGRAMMA 3 - Interventi per gli anziani STANZIAMENTO ASSESTATO € 399.206,50 € 224.430,00 € 623.636,50 IMPEGNI € 293.497,17 € 52.420,48 € 345.917,65

% realizzazione programma 73,52% 0,00% 55,47% PROGRAMMA 4 - Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale STANZIAMENTO ASSESTATO € 9.110,00 € - € 9.110,00 IMPEGNI € 7.200,00 € - € 7.200,00

% realizzazione programma 79,03% 0,00% 79,03%

PROGRAMMA 5 - Interventi per le famiglie STANZIAMENTO ASSESTATO € 2.495,33 € - € 2.495,33 IMPEGNI € 415,89 € - € 415,89 133

% realizzazione programma 16,67% 0,00% 16,67% PROGRAMMA 6 - Interventi per il diritto alla casa STANZIAMENTO ASSESTATO € 2.000,00 € - € 2.000,00 IMPEGNI € - € - € -

% realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00%

PROGRAMMA 7 - Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali STANZIAMENTO ASSESTATO € 7.700,00 € - € 7.700,00 IMPEGNI € 7.700,00 € - € 7.700,00

% realizzazione programma 100,00% 0,00% 100,00%

PROGRAMMA 9 - Servizio necroscopico e cimiteriale STANZIAMENTO ASSESTATO € 11.526,64 € 84.932,99 € 96.459,63 IMPEGNI € 9.563,87 € 35.848,92 € 45.412,79

% realizzazione programma 82,97% 0,00% 47,08%

RIEPILOGO MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia STANZIAMENTO ASSESTATO € 526.177,41 € 309.362,99 € 835.540,40 IMPEGNI € 392.149,97 € 88.269,40 € 480.419,37 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 355.121,03

% realizzazione missione 74,53% 28,53% 57,50%

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SPESE DI MISSIONE 13 - TUTELA DELLA SALUTE SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 7 - Ulteriori spese in materia sanitaria STANZIAMENTO ASSESTATO € 1.198,32 € - € 1.198,32 IMPEGNI € 720,00 € - € 720,00

% realizzazione programma 60,08% 0,00% 60,08%

RIEPILOGO MISSIONE 13 - Tutela della salute STANZIAMENTO ASSESTATO € 1.198,32 € - € 1.198,32 IMPEGNI € 720,00 € - € 720,00 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 478,32

% realizzazione missione 60,08% 0,00% 60,08%

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MISSIONE 16 - AGRICOLTURA, POLITICHE SPESE DI AGROALIMETARI E PESCA SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Sviluppo settore agricolo e dei sistemi agroalimentari STANZIAMENTO ASSESTATO € 7.151,00 € - € 7.151,00 IMPEGNI € 751,00 € - € 751,00

% realizzazione programma 10,50% 0,00% 10,50%

RIEPILOGO MISSIONE 16 - AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMETARI E PESCA STANZIAMENTO ASSESTATO € 7.151,00 € - € 7.151,00 IMPEGNI € 751,00 € - € 751,00 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 6.400,00

% realizzazione missione 10,50% 0,00% 10,50%

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SPESE DI MISSIONE 20 - FONDI E ACCANTONAMENTI SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Fondo di riserva STANZIAMENTO ASSESTATO € 7.452,47 € - € 7.452,47 IMPEGNI € - € - € - % realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00% PROGRAMMA 2 - Fondo svalutazione crediti STANZIAMENTO ASSESTATO € 58.568,20 € - € 58.568,20 IMPEGNI € - € - € - % realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00% PROGRAMMA 3 - Altri fondi STANZIAMENTO ASSESTATO € 508,35 € - € 508,35 IMPEGNI € - € - € - % realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00% RIEPILOGO MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti STANZIAMENTO ASSESTATO € 7.960,82 € - € 7.960,82 IMPEGNI € - € - € - STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 7.960,82 % realizzazione missione 0,00% 0,00% 0,00%

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SPESE DI MISSIONE 50 - DEBITO PUBBLICO SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Quota interessi ammortamento mutui STANZIAMENTO ASSESTATO € - € - € - IMPEGNI € - € - € - % realizzazione programma 0,00% 0,00% #DIV/0! PROGRAMMA 2 - Quota capitale ammortamento mutui STANZIAMENTO ASSESTATO € 85.499,52 € - € 85.499,52 IMPEGNI € 85.499,52 € - € 85.499,52

% realizzazione programma 100,00% 0,00% 100,00%

RIEPILOGO MISSIONE 50 - Debito pubblico STANZIAMENTO ASSESTATO € 85.499,52 € 85.499,52 IMPEGNI € 85.499,52 € - € 85.499,52 STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € - % realizzazione missione 100,00% 0,00% 100,00%

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SPESE DI MISSIONE 60 - ANTICIPAZIONI FINANZIARIE SPESE CORRENTI INVESTIMENTO TOTALE SPESE PROGRAMMA 1 - Restituzione anticipazione tesoreria STANZIAMENTO ASSESTATO € 502.122,63 € - € 502.122,63 IMPEGNI € - € - € -

% realizzazione programma 0,00% 0,00% 0,00%

RIEPILOGO MISSIONE 60 - Anticipazioni finanziarie STANZIAMENTO ASSESTATO € 502.122,63 € - € 502.122,63 IMPEGNI € - € - € - STANZIAMENTO NON IMPEGNATO € 502.122,63

% realizzazione missione 0,00% 0,00% 0,00%

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Conclusioni Il presente documento unico di programmazione, soggetto ad aggiornamento nei termini di legge , sarà pubblicato sul sito internet istituzionale dell’Ente , nella sezione amministrazione trasparente – bilanci e contestualmente presentato ai consiglieri comunali.

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