COMUNE DI MASERÀ DI PADOVA Provincia di Padova

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CONCERTAZIONE

DOCUMENTO PROGRAMMATICO PER REDAZIONE PROSSIMI AGGIORNAMENTI AL PIANO DEGLI INTERVENTI

(ART. 5 L.R. 11/04 E ART. 18 L. 241/90)

INCONTRO DI GIOVEDI’ 05/06/2014

PREMESSA

Il giorno giovedì 05/06/2013 alle ore 20.30 si è svolto un incontro presso la Sala Polivalente del Comune di Maserà di Padova, di confronto e concertazione in merito al Documento Programmatico per la redazione dei prossimi aggiornamenti al Piano degli Interventi del Comune stesso.

L’avviso prot. 4936 del 23/05/2014, con cui si informava dell’avvio del procedimento relativo alla redazione dei prossimi aggiornamenti al Piano degli Interventi, è stato pubblicato sul sito web e sull’albo pretorio del Comune, riportato sul giornale luminoso in P.zza Municipio, trasmesso con PEC/mail e via posta ordinaria ai soggetti di cui all’art. 5 della L.R. 11/04.

VERBALE

All’incontro del 05/06/2014 sono presenti, per l’Amminstrazione Comunale:

1. Sindaco – Nicola De Paoli 2. Ass. Urbanistica – Nicoletta Susanna 3. Tecnici Comunali: Ilenia Bertocco e Stefania Friso

Sono inoltre presenti in platea, quali soggetti portatori di interessi diffusi/rilevanti interessi pubblici:

1. Associazione Combattenti e reduci 2. ASCOM 3. CACCIATORI VENETI CONFAVI 4. ASS.NAZIONALE CARABINIERI “ARISTIDE GRIGOLON” SEZ. MASERA’/ 5. ASS. COMMERCIANTI MASERA’ 6. ASS. PROGETTO GIOVANI MASERA’ 1

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7. A.n.p.i. 8. C.G.I.L. 9. COMITATO CITTADINI NEL TERRITORIO 10. CONSORZIO AGRICOLO MASERA’ 11. PARROCCHIA S.MARIA NASCENTE – MASERÀ 12. U.P.A. 13. CORALE MORTALISATIS 14. ASS. LE FARFALLE – MASERA’ 15. MOVIMENTO 5 STELLE MASERÀ

In sala sono inoltre presenti molti cittadini di Maserà e tre consiglieri di minoranza (Gallocchio – Mastellaro -Morello).

Il Sindaco saluta e prende la parola, premettendo che nel prossimo futuro l’Amministrazione Comunale intende portare avanti alcune tematiche già presenti, come obiettivi strategici, negli strumenti urbanistici approvati e vigenti (in particolare P.A.T.I. e P.A.T. ). Ricorda che la normativa di riferimento è costituita dalla L.R.11/04, che detta gli STEP nella gestione del territorio. In particolare rammenta che la LR 11/04 prevede la gestione del territorio in tre fasi: P.A.T.I., P.A.T. e P.I., e che con quest’ultimo strumento si puntualizzano le singole tematiche all’interno del territorio, perciò quello che era già compatibile con il PAT resta tale. Riassume brevemente i contenuti della prima variante al P.I., in cui sono stati individuati dei nuclei residenziali in aree rurali, a seguito di specifiche richieste dei cittadini, per l’edificazione di fabbricati residenziali di 500 mc, allo scopo principale di tenere legate le famiglie, cui sono state riservate delle agevolanzioni sulla questione della perequazione. Con la stessa variante n.1 al P.I., è inoltre stato concesso il recupero dei fabbricati rurali non più funzionali al fondo, trasformandoli in residenza. Inoltre, sempre con la variante 1, si è proceduto alla stralcio di porzione della zona artigianale in via Bolzani. Il Sindaco Sottolinea che tutte le trasformazioni operate dalla prima variante al P.I. sono state fatte su esplicita richiesta da parte della cittadinanza e che tutto quanto è stato fatto a norma di legge, con bando pubblico e successivo accordo pubblico-privato. Ci tiene a precisare che la cosa più innovativa della prima variante al P.I. è l’introduzione della cosiddetta “perequazione” prevista dalla LR 11/04, che comporta prima di tutto l’ingenerarsi di un interesse pubblico alla base delle scelte urbanistiche: oggi non si identifica più un lotto libero edificabile individuandolo con un semplice bollino, ma ci deve essere una precisa programmazione urbanistica che deve avere in primis una valenza pubblica. Il Sindaco chiarisce che intende chiarire, in questa sede, quali siano gli interessi pubblici che riguardano la seconda variante al P.I. 2

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Prima di tutto specifica gli obiettivi: innanzitutto, si vuole organizzare, dandone attuazione, un “programma complesso” presente nel PAT. Ci si riferisce al contesto in cui ricade la lottizzazione artigianale vicino alle scuole, in via Olimpiadi in cui oggi sono presenti solo capannoni dismessi senza valore. Il PAT prevede la riqualificazione del suddetto contesto coinvolgendo anche le aree agricole limitrofe, con l’obiettivo di potenziare il polo sportivo esistente e di realizzare un parco urbano che consentirà di collegare Bertipaglia e Maserà con un “polmone verde” anziché tramite costruzioni (case). Così i due nuclei saranno uniti, pur mantenendo la loro identità. Il Sindaco precisa che con le prossime revisioni del PI si vogliono inoltre portare avanti le proposte di accordi pubblico-privati che rivestano un interesse pubblico, ai sensi di quanto stabilito dalla D.C.C. n°33 del 2013, che detta i criteri di perequazione che oggi devono essere portati avanti. Quali sono gli accordi da privilegiare? Quelli finalizzati all’attuazione di interventi di edilizia pubblica e socio-assistenziale, perché hanno un effettivo risvolto sociale, soprattutto nei confronti di chi è anziano. L’idea è nata già 5 anni fa, con il piano strategico della Ulss 16, prevedendo di costruire una casa di cura a Maserà. Il Sindaco chiarisce che non sarà il comune a realizzare l’intervento, ma saranno privati, società che si occupano di realizzare quanto detto. Cita quale esempio di riferimento, il comune di Selvazzano. Sottolinea la difficoltà di attuazione dell’intervento, legata alla situazione economica attuale, particolarmente sfavorevole. Il Sindaco ricorda che la maggior parte della popolazione italiana è anziana e torna a ribadire che gli interventi menzionati non saranno realizzati dal comune, che non è in grado economicamente di sostenere certe spese, anche perché il comune dà servizi e non fa “business”. Semmai è pacifico che il comune dovrà accertare, nell’ambito di interventi di tale portata, la priorità di presenza di infrastrutture di tipo secondario. Sottolinea che la casa per anziani/assistenza ha un interesse sovra comunale e, pertanto, ne va perseguita la realizzazione, come del resto va perseguita l’idea di realizzare a Maserà di Padova il parcheggio scambiatore. Precisa che questa è sicuramente una visione molto ambiziosa, ma che nel P.A.T. sono presenti tali obiettivi strategici e, quindi, è dovere dell’Amministrazione cercare di perseguirli, anche se molto ambiziosi. Si dichiara convinto che Maserà potrebbe diventare un paese importante rispetto a Padova , nel momento in cui sarà realizzato un adeguato sistema di trasporto pubblico, compatibilmente con gli obiettivi strategici del P.AT. e con la sostenibilità della trasformazione territoriale. Precisa che, in ogni caso, le trasformazioni dovranno essere fatte entro certi livelli perché comunque la priorità assoluta è quella di tutelare il verde.

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Il sindaco passa la parola quindi all’Assessore all’Urbanistica, Sig.ra Nicoletta Susanna. L’Assessore Susanna tiene fin da subito a sottolineare l’importanza della Programmazione Territoriale in Urbanistica: esempio di una mancata programmazione territoriale sono le aree produttive non servite da infrastrutture, scollegate dal resto del territorio, oppure le zone nate tra loro incompatibili, magari a confine tra due comuni( es. area residenziale a fianco di area produttiva/artigianale). Chiarisce come la L.R. 11/04 abbia a cuore una programmazione territoriale più concentrata e più vasta rispetto alla realtà del singolo comune e persegua l’obiettivo di razionalizzare il TERRITORIO. A tale proposito spiega come il P.A.T.I.(Piano di Assetto del Territorio Intercomunale) sia un modello tutto padovano, copiato in Italia. Per questi motivi la LR 11/04 punta tanto all’aspetto più vasto del territorio, nell’ottica di collegare interventi magari incompatibili tra due comuni confinanti. Sottolinea l’importanza dello strumento degli accordi pubblico-privato che consentono di programmare e pianificare laddove si manifesta l’interesse del privato a realizzare. L’Ass. Susanna si sofferma a spiegare i meccanismi degli accordi pubblico-privati, chiarendo che, per quanto riguarda la ripartizione del plusvalore, l’Amministrazione ha fissato una ripartizione “fino al 50%”: questo perché alcuni comuni si sono trovati talvolta imbrigliati a mettere un plus valore su quota fissa. Ritiene che, in realtà, se si ha un grosso interesse pubblico da perseguire, si può anche rinunciare ad una quota del plus valore (che, appunto, è fino a ): “io comune” sono disposto a rinunciare al plus valore che quell’intervento mi darebbe purchè sia realizzato, perché l’interesse pubblico non è solo di tipo economico. L’ass. Susanna affronta quindi il tema della riqualificazione delle aree, così come previsto dal PAT. Asserisce che, spesso, le norme urbanistiche non vanno di pari passo con la società e che bisogna rendersi conto che cose previste in passato non vanno più bene oggi. Riferendosi all’ambito produttivo “lottizzazione Babetto” ubicato nei pressi di via Olimpiadi, ribadisce come sia inutile mantenere o realizzare un polo produttivo se non c’è più interesse a costruire capannoni. Richiamando quanto sostenuto dal sindaco e come dichiarato nella V.A.S. e nel P.A.T. sostiene che la lottizzazione artigianale Babetto presenta problemi di convivenza con le altre aree limitrofe, per la presenza ravvicinata di scuola, area per lo sport, residenze e capannoni artigianali. Ecco perché, con il PAT, si è stabilito di procedere ad una riqualificazione dell’area con l’obiettivo di creare situazioni di sostenibilità attualmente non esistenti. Ed ecco perché l’interesse a fare accordi pubblico-privati tramite dei bandi pubblici con gli obbiettivi già noti nel P.AT.: l’Amministrazione intende infatti rigenerare la zona in base alle richieste degli interessati. L’Ass. Susanna chiarisce che con la seconda variante al P.I. l’amministrazione intende portar avanti le proposte le cui idee si considerano realizzabili, precisando che alcune proposte pervenute non erano abbastanza concrete da potere essere realizzate. 4

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L’Amministrazione cede la parola ai presenti in sala.

Interviene il Sig. Marcolongo Gabriele, presidente del “Comitato dei cittadini nel territorio”. Osserva che quanto detto dagli Amministratori ha un tono molto accattivante relativamente a questi interventi, ma nei fatti la cittadinanza è molto preoccupata per il futuro del percorso iniziato. Secondo la sua opinione, tale percorso porterà a permeabilizzazioni irreversibili e a un’irreversibile cementificazione. Sottolinea come stia andando avanti un progetto di viabilità che non si era voluto e che non migliora il territorio (la circonvallazione), che il Parcheggio scambiatore a servizio del tram costituisca una probabilità inconsistente, in quanto il tram non arriverà mai a Maserà e che anzi, questa infrastruttura incrementerà il trasporto privato nella zona. Relativamente al tema del Recupero/riqualificazione delle aree, sottolinea che gli sarebbe piaciuto recuperare aree abbandonate tipo la Zambelli: a tale proposito denuncia che, nonostante qualcuno abbia detto che non c’è nessun pericolo, la Zambelli è invece un fabbricato pieno di amianto sulla copertura. Quindi, secondo il Sig. Marcolongo, prima di fare della nuova cementificazione bisognerebbe risolver queste problematiche. Ribadisce che la tendenza, anche a livello Europeo, sia STOP CEMENTIFICAZIONE e che i paesi civili abbiano come regola “cemento zero”. Inoltre lo sviluppo deve essere sostenibile e a misura dei cittadini residenti: ci si trova invece di fronte ad un modello che privilegia interessi molto vicini all’individuale, incubo per i cittadini che vorrebbero sviluppo legato a livelli di sostenibilità.

L’Assessore Susanna replica che il rapporto tra SAU (superficie agricola utilizzabile) e area interessata dall’accordo Bertelli rimane molto basso ( il 10% della previsione edificatoria dell’ATO). Che, quindi, non si tratta di cementificazione del territorio. Osserva come in realtà in questo periodo sia molto difficile cementificare perché ci sono VAS, VINCA e indagine idraulica che controllano questo aspetto. Precisa che l’argomento di dibattito della serata non è la variante con il recepimento dell’accordo Bertelli, i cui documenti sono pubblicati sul sito, bensì il documento programmatico. In merito alla VIABILITA’ (circonvallazione) l’ass. Susanna precisa che quella prevista è solo in funzione di un potenziale sviluppo edificatorio ( possibilità reali) e che quella viabilità contestata dal Sig. Marcolongo è stata recepita nel PAT dal PATI e non si poteva variare e che, in ogni caso, praticamente è stata la scelta di un’altra Amministrazione. Difficile è trovare un accordo al 100% sulle scelte. PARCHEGGIO SCAMBIATORE: Susanna ammette che,nell’ottica del metro bus , il parcheggio scambiatore è un sogno. Però sostiene che, se si crede che il trasporto pubblico debba essere potenziato, bisogna aver e argomenti per incentivare questo potenziamento e il parcheggio lo è. Si deve avere qualcosa da offrire agli enti con cui si andrà a trattare ( sia che si tratti di metro bus, sia che si tratti di altro tipo di trasporto pubblico).

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AREE DEGRADATE: l’Ass. sostiene che l’amministrazione può creare i presupposti perché il privato sia disposto a recuperar dei fabbricati. Anche in arriverà la norma Volume “zero” e si dichiara d’accordo, ma finchè tale norma non entrerà in vigore, Maserà può ancora svilupparsi. E’ convinta inoltre che qualsiasi scelta programmatrice comporti degli scontenti. Infine conclude dicendo che, per quanto riguarda la Zambelli, per quanti buoni propositi abbia l’amministrazione, se non c’è qualcuno interessato non può l’amministrazione portare avanti un progetto privato.

Prende la parola il Consigliere di minoranza Sig. Morello Daniele: Chiede delucidazioni in merito ai meccanismi della concertazione, richiamando il documento programmatico che è già passato in consiglio comunale e approvato.

L’Ass. Susanna replica che, a norma di legge, il Sindaco ha semplicemente esposto al Consiglio tale documento, che non doveva essere approvato dal Consiglio stesso. Spiega che le intenzioni dell’amministrazione devono essere esposte in consiglio comunale tramite il piano programmatico, dopodiché si concerta con le associazioni. Fatto ciò, l’accordo accede allo strumento con cui viene adottato successivamente, poi ci sono le osservazioni e infine l’approvazione.

Il Consigliere Morello replica osservando che nell’avviso pubblico c’è scritto che con il documento preliminare si dà avvio al procedimento di confronto e concertazione, sulla base del documento preliminare stesso, che lavora in alcune direzioni che riguardano il parcheggio e altri interventi di interesse pubblico. Osserva che, in particolare, nell’area nord di Maserà il metro bus rimarrà un sogno nel cassetto a causa delle difficoltà finanziarie, tecniche ed economiche, richiama i problemi di capienza del metro bus che dal parcheggio scambiatore della Guizza parte già pieno. Pertanto, asserisce che tutta la programmazione del PAT ruota attorno a questo sogno sul territorio ma non dà soluzioni. Si fa una programmazione che non ha logica: sono scelte azzardate! Sostiene che è pericoloso individuare quest’area come parcheggio scambiatore perché lì potrebbe essere realizzata la “gronda sud” in un piano strategico razionale (pericoloso perché taglierebbe in due il territorio). Se ci fosse possibilità di razionalizzare le infrastrutture queste valutazioni avrebbero un senso, ma se si acquisiscono solo le aree? Maserà ancora oggi è isolata di domenica e il trasporto pubblico è sempre più penalizzato. Perché individuare queste aree con questa fretta? Ci deve essere interesse economico che anima il comune,e soprattutto nei tempi di ristrettezze finanziarie ciò dovrebbe essere plausibile. Peraltro osserva come nel sito del comune sia stata pubblicata una proposta (Bertelli) fitta e che sarebbe quindi auspicabile che la stessa venisse illustrata per capire l’interesse pubblico ad essa legato.

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Morello , riguardo alla VIABILITA’, osserva come il PAT preveda non solo il parcheggio scambiatore ma anche una viabilità alternativa e si chiede cosa l’accordo preveda per l’intorno: un Centro commerciale? Oppure resterà tutto sulla carta? Apre un’altra parentesi sul commerciale: c’è una grossa crisi, quindi non bisogna fare nessuna programmazione troppo ambiziosa ma cercare di migliorare e potenziare ciò che è già esistente (potenziare i negozi nel centro di Maserà). Lancia di nuovo l’allarme sul pericolo che qui venga ad innestarsi la Gronda sud.

L’Ass. Susanna ribadisce che è sempre cosa buona prevedere aree di scambio pubblico-privato al di là del metro bus. Ricorda che nel PATI sono stati previsti parcheggi scambiatori divenuti “bike sharing”. Compito dell’amministrazione è creare i presupposti perché le cose vengano realizzate. Riguarda alla Gronda sud, osserva che non sa cosa succederà in questo momento di totale incertezza politica. La variante Bertelli prevede la cessione di alcune aree e non di centri commerciali. Specifica che nel PAT non ce ne sono di centri commerciali e che sta stiamo pianificando adesso il commercio. La proposta Bertelli prevede cessione di aree ed edificazione in parte a servizi per residenza e in parte per residenza privata. L’urbanizzazione sarà contestuale all’edificazione per non gravare sulle strade afferenti alla zona.

Riprende la parola il Sindaco assicurando che quando parla di sogni è perché vuole essere prudente e non fare promesse vane, senza riuscire a realizzare dei servizi. In passato le concessioni del trasporto pubblico erano alla SITA e AMP. Ammette di non essere riuscito a portare il trasposto pubblico fino a Maserà, osservando tuttavia che non lo hanno fatto nemmeno gli altri comuni, ad es. (in cui c’è Agripolis e CNR). Il sindaco spiega le difficoltà di ottenere un buon servizio della SITA e APS , auspicando una fusione tra i due servizi (fusione che le elezioni hanno fatto saltare) , per evitare la sovrapposizione di tratte: SITA non carica ad Albignasego, APS non carica a Maserà. Si augura che chiunque governi Padova faccia la fusione. Puntualizza che il parcheggio scambiatore è di forte interesse e che compito dell’amministrazione è avere una visione lungimirante affinché i benefici delle scelte di oggi ricadono sulle generazioni future. Osserva che quando si pensa alla persona anziana è giusto pensare ad una residenzialità per gli anziani. La casa di riposo produce un indotto sia in termini occupazionali che di ricaduta sociale. Questo tipo di insediamenti (case di riposo e residenze ad esse collegate) sono presenti in Svezia e al nord. Questi interventi sono sponsorizzati con IVA agevolata dalla regione.

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Questo è il progetto di sviluppo che ha in mente il Sindaco per Maserà; per accrescere il valore di questo paese bisogna avere il coraggio di lanciare il sasso per andare avanti. Lavorando presso la Ulss 16 ha avuto la fortuna di confrontarsi con persone molto illuminate. Riguardo alla Zambelli, sottolinea che potrebbe riqualificarla solo se si proponesse un privato per realizzare questo tipo di intervento : ma se a sanare la Zambelli ( tra l’altro di proprietà privata) fosse l’amministrazione comunale, il comune fallirebbe!

Interviene il Sig.Fabian (ANCR), chiedendo che tutti i sindaci si mettano d’accordo per chiedere un unico grande e buon servizio di trasporto pubblico.

Il Sindaco ribatte che questo già lo si fa, ma poi ci si scontra con strategie sbagliate.

Prende la parola il Consigliere Gallocchio (consigliere di minoranza - 5 stelle), ricordando che in consiglio comunale si era detto che sarebbe uscito uno studio di fattibilità sulla fusione tra Albignasego- Maserà- e chiedendo se questo elemento in qualche modo potrebbe cambiare quello su cui si sta discutendo?

Il Sindaco afferma che lo studio è ancora in itinere e che il progetto è ancora in alto mare: mancano le entrate e non sono ancora stati ben configurati i costi. Afferma che quando si parla di fusione ci sono aspetti positivi e negativi:bisogna trovare un nuovo nome per il paese e tutto il territorio dovrà essere coperto dal trasporto pubblico.

Rprende parola il Consigliere Gallocchio osservando che puntando sulla RSA si sta sempre meno investendo sulle persone che vogliono mettere su famiglia, salvaguardando la popolazione adulta e anziana.

Il Sindaco concorda. Ribadisce che non sarà il comune a costruire la RSA. La Ulss 16 ha deciso che potrebbe sorgere a Maserà perché la RSA più vicina è alla Mandria, quindi ci sarebbe un bacino di circa 50 000 abitanti interessati. Per il privato è una potenziale fonte di reddito – e di privati interessati ce ne sono - ma il comune non andrà ad investire soldi della comunità: per il comune è un servizio, per il privato è un reddito.

Il Sig. Fabian (ANCR) chiede chi potrà permettersi questi servizi. Gli è stato detto che i costi sono nella media, ma nella media di che, si chiede, visti gli stipendi e le pensioni! Quindi si chiede dove sia in realtà l’attività sociale?

Il Sindaco risponde che se il privato non ce la fa, di solito il comune interviene fin dove può; non intende tuttavia entrare nel merito di queste cose, in quanto ci sono situazioni in cui non si può proprio entrare. Conclude dicendo che, purtroppo, in realtà tutto si paga.

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Riprende la parola il Consigliere Morello, chiedendo dove sia stata identificata questa struttura

Risponde il Sindaco che nel PAT è segnato.

Il Consigliere Morello ricorda che fino a qualche tempo fa Maserà era un comune con la media di età tra le più basse. Chiede se questa social housing verrà realizzato da un soggetto terzo.

Il Sindaco risponde che sarà stile Selvazzano

L’Ass. Susanna informa che per la RSA verrà fatto un bando.

Il Sindaco ribadisce che questa struttura produrrà ripercussioni anche in termini di assunzioni. Precisa poi che si metterà al bando un’area ,non un volume edificatorio.

Chiede Morello se ci siano già soggetti interessati.

Risponde il Sindaco di sì, che c’è il piano di zona della ULSS 16 e che sono interessati anche Limena e . Se si aspetta ancora non ci sarà più l’interesse per Maserà.

Interviene l’Ass. Susanna, informando che come comune si è più avanti rispetto agli altri che vogliono avere una RSA, in quanto l’area è già stata individuata nel PAT e si è vicini ad averla, quindi la situazione urbanistica è avanzata. Quello che fa la differenza, rispetto alle altre realtà interessate, è la qualità dell’area (accessibilità a Padova, ai colli, ai servizi). Questo rende l’area molto appetibile.

Il Sindaco dice che una RSA è un ospedale a tutti gli effetti, ha tutte le strutture, in più è un alberghetto, quindi uno paga per guardare in un posto bello e di facile accessibilità. Chi vuole gestire la struttura se la fa come vuole lui.

Prende la parola la Sig.ra Celsa Bottaro (Presidente Centro Anziani), osservando che a inizio anno era stata progettata la Casa Della Salute della Ulss 16. Se questo progetto fosse andato realizzato, sarebbe stato il posto ideale dove realizzare una struttura del genere. Questa era un’idea da realizzare (evitando pulmini, viaggi avanti-indietro).

Il Sindaco risponde che sono state fatte scelte sbagliate. Il progetto era ambizioso ma non fattibile. Tutti vogliono concentrare i servizi nel Busonera. Ci vogliono tanti soldi per fare certi progetti. Oggi iniziare un’opera come la città della speranza fatta a Padova è un intervento quasi irrealizzabile.

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I servizi del territorio vanno concentrati ma devono anche essere lasciati nel territorio. La regione non vuole realizzare quest’opera lì (la casa della salute) ma vuole fare l’ospedale di . Queste però sono scelte politiche.

Interviene il Sig. Buratin (Corale Mortalisatis) dicendo che pensava che l’intervento si trovasse dove c’è il polo scolastico. Chiede chiarimenti su quale sia l’interesse pubblico per il comune, asserendo che i conti non tornano: se l’edificio è il 10%, chi è quel privato che per così poco dà tutte queste infrastrutture? Sottolinea che i servizi devono servire anche perché da Padova la gente venga a Maserà, poiché la gente sa che Maserà esiste solo perché ci sono due semafori. Si augura che venga data un’identità a Maserà, sottolineando che Bertipaglia è più comunità!

Assessore Susanna è d’accordo che è un bene per un paese avere una comunità. Un padovano non può non sapere dove sta un comune che di fatto è a 5 chilometri dalla sua città. Una volta realizzate le piste ciclo pedonali Maserà potrà diventare il centro di un certo tipo di turismo. Ribadisce l’importanza del progetto del programma complesso, che significa riqualificare quello che è artigianale, il polo scolastico, l’ambito agricolo. Il parco urbano è un corridoio verde richiesto per l’identificazione del nucleo urbano. La pianificazione prevede la realizzazioni di corridoi verdi. Questo non vuol dire che non venga mantenuta l’idea di realizzare una pista oltre la scuola o oltre Bertipaglia.

Alle ore 23.45 si chiude la concertazione.

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