14 del Lario

Mandello Tra lago del Lario e dintorni e monti da non perdere

Lago di di 1 Mandello città dei motori Mandello del Lario fa parte del “circuito” Città sitivi tra moto di serie, moto sportive, prototipi dei Motori, la Rete Nazionale che raccoglie sperimentali e motori, che si alternano in un soggetti fortemente rappresentativi del pano- percorso temporale a testimonianza della glo- rama motoristico nazionale per tutelare e dif- riosa storia di un intramontabile mito italiano e fondere la conoscenza di un patrimonio di tec- mondiale. Nel Museo sono esposti pezzi unici nologia, design e innovazione tra i più impor- come la prima motocicletta costruita da Carlo tanti al mondo. Mandello ogni anno ospita al- Guzzi nel 1919 accanto ad esemplari fra i più cuni eventi motoristici legati alla celebre Moto celebrati al mondo come la straordinaria Otto Guzzi. Il più atteso e apprezzato è sicuramente Cilindri 500 del 1957. Non mancano i veicoli il Motoraduno internazionale Mandello del che hanno caratterizzato la mobilità degli ita- Lario, diventato un appuntamento a cadenza liani nel dopoguerra, come la Motoleggera 65 annuale. Il Paese, nel secondo weekend di set- “Guzzino” e il “Galletto”, o che hanno reinven- tembre, in occasione della festa che celebra la nascita del notissimo marchio, accoglie mi- tato il concetto di moto sportiva alla fine degli gliaia di motociclisti con molteplici eventi or- anni Sessanta come la V7 Sport con il motore ganizzati per ospitare e intrattenere i centauri. bicilindrico a V di 90°. Adiacente all’esposizio- Il Museo è situato nel cuore della ne, si può vedere la Galleria del vento di Moto storica Fabbrica che ha visto nascere il mito Guzzi, l’unico impianto a livello internazionale dell’Aquila nel lontano 1921. Patrimonio stori- per la prova aerodinamica dei motocicli. co, tecnico e culturale, il Museo raccoglie una ricchissima collezione di oltre 150 pezzi espo- Per gli orari di apertura visitare il sitowww.visitmandello.it

➔ Prossima proposta: Torre di Maggiana 2 Torre di Maggiana detta “del Barbarossa” Posta in una posizione suggestiva in frazione scala, si entra al primo piano della torre; nei Maggiana, detta “la Torre del Barbarossa” vari piani si trovano gli ambienti originari ci consente di fare un tuffo nel passato. [tra i quali uno presenta un interessante Il nome della torre riconduce infatti all’ospi- soffitto dipinto]. Dalla terrazza posta sulla talità della famiglia Mandelli, che nel 1158 sommità, si gode uno splendido panorama vi fece soggiornare l’Imperatore Federico I, del lago. All’interno dell’edificio è attualmente detto appunto “Barbarossa”, il quale l’avrebbe collocato il Museo etnograficoche racconta utilizzata per osservare le battaglie navali, sul e illustra, attraverso oggetti e immagini che prospiciente ramo lecchese del Lago di Como, risalgono alla fine dell’800 e alla prima metà fra i Milanesi [alleati della Lega Lombarda] e del secolo successivo, le vicende di Maggiana i Comaschi [alleati del Barbarossa assieme a e i modi di vita e di lavoro delle comunità che Mandello]. Con la sua mole, l’imponente edifi- abitavano on queste zone, come pure una cio svetta in posizione dominante verso il lago. sezione dedicata alla processione del venerdì La sua collocazione strategica permetteva santo che si svolse fino alla metà degli anni di dominare i sentieri che conducevano verso 50 [la torre fa parte del Sistema Museale della la Val Meria e i Piani Resinelli, anticamente Provincia di ]. terre di pascoli e miniere. Le mura hanno da Ogni due anni, il secondo weekend di giugno, ogni parte finestre ogivali che si alternano con si tiene “La Torre in Festa”, manifestazione delle feritoie. L’accesso avviene per mezzo di ispirata alla tradizione medievale. un ampio portone medievale che immette in Per gli orari di apertura visitare il sito un cortiletto d’ingresso dal quale, tramite una www.visitmandello.it

➔ Prossima proposta: Le tre chiese 3 Le tre chiese

Chiesa di San Giorgio XVII secolo ed è sorto in sostituzione del tempio La Chiesa sorge su un pianoro che sovrasta il precedente; all’interno è conservato un pregia- cosiddetto Sasso San Giorgio, che si erge sul to Organo Serassi [1764], scolpito e dorato, un ramo del Lago di Como, lungo il Sentiero del prezioso ciborio intagliato e un altare a baldac- Viandante. Secondo la tradizione, venne co- chino in legno policromo. Il campanile, di im- struita nel XIII secolo, per volere di un crociato pronta romanica, è databile intorno al XII sec. di ritorno dalla Terra Santa. Dall’architettura Santuario della Beata Vergine del Fiume essenziale, deve il suo aspetto attuale a una Importante manifestazione di devozione ma- serie di restauri avvenuti perlopiù in epoca tre- riana, il Santuario, sorto nell’omonima piazza centesca. Particolarmente incantevole l’appa- per iniziativa dell’arciprete Giovanni Battista rato decorativo che copre gran parte delle pa- Sambuca, viene fondato nel 1624 a seguito di reti, l’arco trionfale e il fondo del presbiterio: un evento miracoloso, divenendo poi oggetto numerosi sono gli affreschi votivi databili tutti di numerose donazioni da parte della nobiltà al XV secolo. locale. Alla pianta ottagonale sovrastata da Per gli orari di apertura visitare il sitowww.visitmandello.it una cupola con lanterna, negli anni successivi vengono aggiunti l’elegante porticato a nove Chiesa di San Lorenzo arcate e le quattordici cappelle barocche della La Chiesa Arcipretale di San Lorenzo sorge sul- Via Crucis, situati nella piazza antistante l’edi- l’omonima piazza a pochi passi dal lago e all’in- ficio. La decorazione pittorica del santuario è gresso dell’antico borgo. L’edificio attuale, la cui interamente dedicata all’esaltazione della Ver- decorazione segue il gusto barocco, risale al gine con opere di Sant’Agostino.

➔ Prossima proposta: Le soste in riva al lago 4 Le soste in riva al lago Mandello del Lario ha un caratteristico lungo- prossimità del porto di Genova da un’impresa lago dove sfociano le strette viuzze del centro locale, poi acquistato e donato alla città. Per storico. Romantici e suggestivi sono i giardini gli amanti della vela, Mandello ospita fin dal pubblici, un’ampia zona verde situata tra il lontano 1965 un’importante sezione della borgo antico e il Lido comunale, naturale con- Lega Navale Italiana, che ogni estate propone tinuazione della passeggiata a lago. Durante corsi per adulti, ragazzi e bambini. Il circolo, la bella stagione vi si svolgono manifestazioni situato all’ingresso sud della cittadina a pochi di vario tipo. Nell’area attrezzata per il mer- passi dal palazzetto dello sport, usufruisce di cato settimanale e per i periodici mercatini è un’ampia disponibilità di parcheggio, oltre a presente uno spazio nel quale sono installati funzionali servizi per agonismo e diporto. Poco alcuni giochi per l’intrattenimento dei bambini. oltre c’è un ampio porto con numerosi posti Al termine del “Viale dei giardini”, subito dopo barca. Sulla costa a nord si trova la frazione di la vecchia e nobile fontana, oltre il fiume Me- Olcio, con il suo borgo antico, la lunga riva e il ria, si trova il Lido comunale. Quest’area è ben molo tanto apprezzato da residenti e turisti. A attrezzata e dispone di spiaggia, prato e di un memoria di un passato dove esistevano piccoli bar con un’area coperta dove poter pranzare, borghi autonomi e possedimenti, Mandello co- cenare e godersi un aperitivo. All’ingresso dei stituisce un’eccezione rispetto a tutti i comuni giardini pubblici, nell’area a lago, è posizionato italiani perché si estende su due sponde del uno dei simboli più cari ai cittadini e fonte di lago: infatti sulla riva occidentale del ramo di curiosità per i turisti: il cannone di Mandello, Lecco si trova la piccola frazione di Moregallo, reperto bellico ritrovato negli anni ’50 in con le sue minute spiagge di ciottoli.

➔ Prossima proposta: Il Sentiero del Viandante 5 Il Sentiero del Viandante La sponda orientale del Lago di Como è stata niscono al , uno dei principali interessata fin dell’antichità da una serie di nuclei fortificati del Lario Orientale: da qui si sentieri che collegavano Milano ai passi alpini. prosegue verso Gittana e poi verso Nei primi decenni dell’Ottocento, l’apertura di dove, superato il torrente e il famo- una nuova strada militare diretta al passo del- so Orrido, si incontra il Santuario di . lo Stelvio [realizzata tra 1817 e 1834] provocò il A nord di Bellano si raggiunge prima il Castel- progressivo abbandono del precedente siste- lo di , poi Corenno Plinio, si costeggia il ma viario, che solo in anni recenti è stato ri- di Piona fino a raggiungere, nei pressi scoperto, valorizzato e denominato “Sentiero di , quasi all’imbocco della , del Viandante”. Il Sentiero ha inizio poco pri- la Madonna di Val Pozzo. Il sentiero [oggi se- ma di Abbadia, nelle adiacenze della chiesa gnalato da cartelli indicatori bianchi e aran- di San Martino, e si mantiene a poca distanza cioni] caratterizzato dal sapiente equilibrio tra dalla riva del lago fino alla chiesa di San Gior- natura, cultura e attività umana, è lungo 40 km gio nei pressi di Mandello. Qui si porta più con dislivelli compresi tra i 400 e i 1000 metri. all’interno, raggiungendo gli antichi nuclei di Lo si può percorrere in una sola volta, pernot- Maggiana, Rongio e Sonvico, sino ad arrivare tando lungo la via, o dividendolo in diverse tratte a Genìco dove l’itinerario si divide: si può pro- da percorrere separatamente: in questo caso è seguire verso , seguendo il tracciato di importante sapere che la linea ferroviaria che epoca medievale, oppure dirigersi verso l’in- corre vicina e parallela al sentiero permette terno, passando dall’antica chiesetta di San di iniziare ed interrompere l’escursione alla sta- Pietro di Ortanella. Entrambi i percorsi si riu- zione desiderata [linea Lecco--].

➔ Prossima proposta: Otto passi per Mandello 6 Otto passi per Mandello Gli itinerari che seguono permettono di effet- vati a olivi e viti e si raggiungono le prime case tuare semplici e brevi escursioni all’aria aper- della frazione di Olcio, stretta fra lago e monti ta nei dintorni di Mandello. Sono in genere con le sue tipiche viuzze. Tenendo la sinistra, adatti a tutti, e si svolgono su sentieri larghi, si imbocca via per Somana che conduce alla ben tenuti e senza forti pendenze. Il tempo bella chiesa di San Rocco. di percorrenza è intorno alle 2-3 ore. Si con- Somana - Santa Maria sigliano scarpe comode, con suola in gomma [Via Medievale per la ] antiscivolo, tipo da mezza montagna, zainetto Raggiunta la piazza di Somana si sale a sini- e borraccia. Indumenti secondo la stagione. stra seguendo il segnavia CAI n. 15 per Santa Somana - Olcio [Belvedere sul lago] Maria. Usciti dal paese inizia una bella mulat- Raggiunta la piazza della chiesa in frazione tiera a gradoni, lungo la quale si incontrano le Somana, si prosegue in salita verso il cimite- croci delle stazioni della Via Crucis. Si giunge ro. Oltrepassato il parcheggio antistante, dopo alla Cappella di Santa Preda [circa 600 metri pochi metri, in prossimità di una cappella, di altitudine], recentemente restaurata, che si incontra a sinistra la deviazione per Olcio sorge su un piccolo pianoro da cui si possono [segnavia CAI n. 15]. Inizia uno stretto sentiero ammirare la e la Grignetta con il rifu- che, scendendo a gradini tra prati coltivati, gio Rosalba. Il sentiero diventa più stretto ma perde velocemente quota e si trasforma più sempre agevole e, dopo un breve tratto pia- avanti in una larga e ben lastricata mulattiera neggiante, si inerpica verso Santa Maria di Ol- con belle vedute sul lago fino alla punta di cio [664 metri s.l.m.], posta in splendida posi- Bellagio. Si attraversano terrazzamenti colti- zione dominante la Val Meria e Mandello.

➔ Prossima proposta: Otto passi per Mandello 7 Otto passi per Mandello Somana - Torrente Meria - Rongio tura da cui parte, verso valle, la condotta for- [Lungo gli impianti delle prese d’acqua] zata della centrale. Qui il canale finisce e inizia Una volta raggiunta la piazza della frazione di a sinistra un sentiero che si inoltra nel bosco. Somana, si segue l’indicazione “Sentiero del In pochi minuti si raggiunge la mulattiera che fiume” n. 15 B e si imbocca la bella strada pia- porta alla frazione di Rongio e da qui ridiscen- neggiante che si addentra nella valle del tor- de a Mandello del Lario. rente Meria. Dopo circa 30 minuti di cammino Rongio - Ponte di Ferro - bisogna seguire l’indicazione “Rongio - Man- Grotta dell’acqua bianca dello” n. 15 C. Dopo pochi metri si prende il [Presunto itinerario leonardesco] sentiero che scende a destra verso un ponti- Raggiunta la frazione di Rongio è necessario cello noto come ponte “Stiri”, che permette di imboccare una carrareccia seguendo il attraversare il torrente in un punto partico- segnavia CAI n. 14 per il Rifugio Elisa. Dopo larmente suggestivo. Si risale quindi per po- circa un quarto d’ora si arriva alla fonte del chi metri sul versante della frazione di Ron- “Sassin” e dopo altri quindici minuti si giunge gio per raggiungere il canale coperto di ce- al “Ponte di ferro”, incassato tra due pareti mento che alimenta una piccola centrale elet- rocciose, sotto il quale si possono ammirare trica. Arrivati a questo punto, verso sinistra le cosiddette “marmitte dei giganti” scavate dunque a monte, si trovano gli impianti per dalla forza d’erosione dell’acqua. Inizia la sali- le prese d’acqua. Il nostro itinerario prosegue ta dei “200 gradini” citati da Leonardo da Vinci invece verso destra: si cammina sul canale nel suo celebre Codice Atlantico, che portano fino a raggiungere una costruzione in mura- alla Grotta dell’Acqua Bianca.

➔ Prossima proposta: Verso i rifugi 8 Verso i rifugi

Elevato all’estremità occidentale delle Alpi Oro- profondi canaloni e disseminato da decine di bie, il Gruppo delle Grigne domina il paesaggio formazioni rocciose. Il Gruppo delle Grigne è lacustre con le sue rocce calcareo-dolomitiche anche un angolo di paradiso verde, con una offrendo lo scenario perfetto per esperienze di vegetazione rigogliosa e la fauna tipica delle trekking di alto livello di difficoltà variabile. Nel zone ecologicamente integre. gruppo si possono distinguere la Grigna Setten- Ecco alcune escursioni che queste bellissime trionale [Grignone], la Grigna meridionale [Gri- montagne possono offrirvi: gnetta] e ancora il Monte Pilastro e i Pizzi di . Grazie al suo paesaggio meno aspro, • dal versante della Valle di Era il Grignone offre diverse possibilità escursioni- [frazione di Somana]: stiche che hanno in comune una splendida vi- Chiesa di Santa Maria, 661 m - Alpe d’Era, 832 sta sulla parte centrale e occidentale dell’arco m / 991 m - Zucco di Sileggio, 1372 m - Rifugio alpino. Il Grignone è raggiungibile direttamente Bietti-Buzzi, 1719 m - Rifugio Bogani, 1816 m - dal versante lacustre, oppure più comodamen- Rifugio Brioschi, 2399 m te dalla Valsassina o da Esino. Anche la “più • dal versante della Val Meria piccola” Grignetta ospita una fitta rete di sen- [frazione di Rongio]: tieri disseminati di rifugi accoglienti, ideali per Grotta dell’Acqua Bianca, 590 m - La Gardata, programmare indimenticabili passeggiate e 1042 m - Rifugio Elisa, 1515 m - Rifugio Rosal- arrampicate come l’escursione ai Piani Resi- ba, 1730 m - Zucco di Manavello, 1112 m - Bi- nelli. Il magnifico ambiente naturale si distin- vacco Ferrario, 2177 m - Rifugio Brioschi, gue per il terreno molto scosceso, solcato da 2399 m

➔ Prossima proposta: Itinerari della Memoria Foto: archiviomandello.it Foto:

9 Itinerari della Memoria Gli itinerari della memoria ricordano fatti, Maiola”: monumento in ricordo dei caduti del luoghi e persone della Resistenza mandellese 26 ottobre 1944 • Via Emanuele Parodi: Moto rappresentata dalla brigata “Cacciatori delle Guzzi • Piazza Leonardo Da Vinci - Via Ales- Grigne”, divenuta poi “89a Poletti”, nel perido sandro Manzoni [cortile interno del Comune]: intercorso tra l’annuncio dell’Armistizio dell’8 targa ricordo degli Internati Militari Italiani settembre 1943 e la Liberazione del 25 aprile mandellesi. 1945. I due percorsi sono segnalati con frecce Itinerario 2 direzionali che portano ai luoghi dove si trova- Dal centro di Molina alle frazioni di Rongio e no le targhe commemorative. Si consiglia di Somana, su strade e mulattiere, con tratti in iniziare il cammino dalla Moto Guzzi che ebbe salita. • Mulattiera per Rongio, località “Neri”: un ruolo fondamentale negli ultimi giorni lapide a ricordo di partigiano • Rongio: punto dell’aprile 1945. Presso l’Ufficio Turistico è di partenza dei sentieri per raggiungere le disponibile la guida dei percorsi. basi dei gruppi partigiani; luogo dell’arresto di Itinerario 1 partigiani il 25 agosto 1944 • Sonvico, via per Piacevole passeggiata su percorso urbano. Era: collegamento tra Somana e il comando • Muro esterno cimitero di Mandello: luogo di partigiano di Era • Somana, Piazza Monsignor fucilazione di un partigiano il 25 agosto 1944 • Gaddi: luogo di passaggio dei partigiani e delle Interno cimitero di Mandello: monumento ai staffette, ma anche dei nazifascisti diretti in partigiani mandellesi • Via Dante Alighieri, ex località Era durante i rastrellamenti dell’au- scuole di Molina: sede del comando tedesco tunno 1944 • Interno cimitero di Somana: della Wehrmacht • Via Aldo Moro, località “La monumento che ricorda i partigiani caduti.

➔ Prossima proposta: Nei dintorni: Abbadia e Piani Resinelli 10 Nei dintorni Abbadia e Piani Resinelli

Confinante con Mandello, il Comune di Abba- no al Monte Rosa, dominando la pianura sot- dia Lariana è un tranquillo e soleggiato pae- tostante, il ramo di Lecco del Lago di Como se che, con la sua passeggiata a lago, offre ai e i bacini dell’Alta . I Piani Resinelli turisti un paesaggio incantevole. Tra gli edifici toccano la quota media di 1300 metri e si rag- storici si segnalano la Chiesa di San Lorenzo, giungono in una quarantina di minuti di auto con pregevoli tele e affreschi di Luigi Tagliafer- da Mandello del Lario, seguendo le indicazioni ri, e la Chiesa della Madonna delle Nevi eretta per la Valsassina o anche a piedi partendo da nel 1695. Interessante la visita al Museo della Mandello del Lario - frazione Rongio. L’unicità Seta, realizzato nell’antico filatoio Monti, dove geologica e paesaggistica dei Piani Resinelli, i si possono visitare gli ambienti e i macchinari prati e i boschi, ne fanno da sempre una meta che accompagnavano il ciclo di lavorazione privilegiata per gitanti, escursionisti e appas- della seta. È presente un torcitoio circolare in sionati rocciatori, i quali trovano tra le guglie di legno, alto 11 metri, sviluppato su 4 piani di la- queste montagne un banco di prova impegna- voro, ancora perfettamente funzionante. Altra tivo e di sicuro interesse con i suoi vari gradi di meta per una piacevole escursione sono i Pia- difficoltà. Merita una passeggiata il Parco Va- ni Resinelli, località montana adagiata su una lentino, area di particolare pregio naturalistico, grande sella ai piedi del Gruppo delle Grigne all’interno del quale si trova la Casa Museo di che si estende sui Comuni di , Villa Gerosa, allestita in modalità totalmente Mandello del Lario, e Lecco. Dalla lo- multimediale dove l’enorme patrimonio am- ro posizione privilegiata si può godere di una bientale prende vita per il visitatore grazie a vista favolosa che spazia dalle Alpi Retiche fi- filmati, esperienze sonore e tavoli multi touch.

➔ Prossima proposta: Nei dintorni: , Bellano e Colico 11 Nei dintorni Varenna, Bellano e Colico

A soli 10 minuti da Mandello si trova Varenna, de il nome da un torrente spumeggiante il qua- un piccolo paese pittoresco e ricco di monu- le, oltre al colore lattiginoso dovuto alla foga menti, meta apprezzata per gli scorci paesag- dell’acqua, presenta la particolare caratteristi- gistici e architettonici. Questa località, piena di ca di sgorgare a primavera, nella seconda me- colori, conserva nelle ripide viuzze e nella sin- tà di marzo, e scomparire dopo sei mesi. Fiu- golare passeggiata a lago l’aspetto e l’atmo- melatte, che nasce da una grotta a monte e si sfera di un borgo antico. Salendo da Varenna, getta nel lago dopo appena 250 m, è il più cor- a 3,5 km si trova il Castello di Vezio, situato su to corso d’acqua italiano. Proseguendo verso uno sperone da cui si domina il centro lago. nord si incrocia Bellano, paese collocato tra la Il Castello, con una torre quadrata difesa da sponda del lago e la montagna che la sovra- una prima cerchia murata, era certamente sta. Visita obbligata è all’Orrido, una gola natu- uno dei principali punti di segnalazione e risa- rale creata dal fiume Pioverna le cui acque, nel le al XII secolo. Il vasto perimetro della fortifi- corso dei secoli, hanno modellato gigantesche cazione protesse più volte gli abitanti durante marmitte e suggestive spelonche. Una passe- le ribellioni alla dominazione comasca. Una rella in cemento consente al visitatore di ammi- leggenda racconta che Teodolinda, la regina rare la bellezza di un luogo veramente unico. dei Longobardi, volle lasciare tracce visibili del- Altra meta è Colico dove è possibile visitare il la sua fede cristiana facendo costruire, oltre al Forte di Fuentes, uno dei pochi esempi esistenti castello, la Chiesa di San Martino e l’Oratorio della dominazione spagnola del secolo XVII, e il di Sant’Antonio. Poco distante dal centro di Va- Forte di Montecchio eretto tra il 1912 e il 1914, ope- renna c’è la frazione di , che pren- ra difensiva costruita durante la Grande Guerra.

➔ Prossima proposta: Gite sul lago 12 Gite sul lago

Il Lago di Como, di manzoniana memoria, col- seconda metà del ’700 dai Marchesi Clerici, pisce per la singolarità delle rive “a fiordo”, e oggi è proprietà dello Stato, affidata a un ente per il graduale incunearsi del bacino lacustre autonomo. Lo splendido parco all’inglese ogni in zona montana, accompagnato nel suo per- anno rinnova il grande spettacolo della fioritura corso dalla “Regina”, l’antica strada che ne di azalee e rododendri. Proseguendo sulla delinea la sponda occidentale. Lo scalo di par- costa occidentale, nel territorio del Comune tenza della navigazione del lago a Mandello di , si erge l’, l’unica del Lario si trova in Piazza Italia. Grazie alla isola del Lago di Como. Lunga circa 600 metri frequenza delle corse del battello navetta, e larga appena 200, comprende una superficie sono facilmente raggiungibili le località di totale di 6 ettari, coperta per lo più da alberi , Bellagio, , , tipicamente mediterranei, tra i quali l’ulivo che e Varenna. Da non perdere a Varenna consente la produzione dell’olio locale. I suoi c’è Villa Monastero, antico convento di Santa sentieri offrono scorci panoramici sul territorio Maria del ’200, residenza di villeggiatura dalla circostante dove la vegetazione culmina nelle fine del ’500 per volontà della nobile famiglia vette montuose. Grazie ai resti di epoca romana Mornico. Oggi è un edificio sontuoso che e alle testimonianze paleocristiane è una delle ospita arredi decorativi e opere artistiche di aree archeologiche più interessanti dell’Altome- grande pregio, circondata da un parco ricco di dioevo nel nord Italia. Ogni anno, la domenica rare specie arboree. Attraversando il lago, di più vicina al 24 giugno, vi si svolge la tradizionale fronte al promontorio di Bellagio, a Tremezzo, festa di san Giovanni con la solenne processio- si può visitare Villa Carlotta. Costruita nella ne di barche e lo spettacolo pirotecnico.

➔ Prossima proposta: Percorsi in moto 13 Percorsi in moto

Lago di Como: un giro sul terzo lago più venna, Magreglio, Barni e Lasnigo. Prima di grande di Italia. Da Mandello si percorre la raggiungere il centro di Asso, si svolta verso SP72, poi SS36, verso Lecco, proseguendo in . Attraversato il paese, si inizia la di- direzione Bellagio sulla SS583 che, verso sud, scesa verso Onno. Questo tratto di strada offre raggiunge Como passando per Lezzeno e una vista meravigliosa sul lago. Si prosegue Brunate. Attraversata la rinomata località di poi verso Lecco e Mandello. [80 km, 2:10 ore] , si prosegue sulla SS340, costeg- Passo Agueglio: tornanti e panorami mozza- giando il lago per 36 km in direzione Menag- fiato tra lago e monti. Un itinerario alla sco- gio. Dopo circa 18 km si raggiunge . Da qui di nuovo verso sud seguendo la SP72 perta della sponda orientale del Lago di Como, che attraversa Colico, Dervio, Bellano e Va- della Valsassina e dei loro emozionanti scena- renna, fino a Mandello. [166 km, 4:20 ore] ri. Si parte da Mandello in direzione Varenna e da qui si sale verso e il Passo Ague- Lago di Como: il leggendario Circuito del La- glio, lungo la SP65, strada molto tortuosa e rio. È il percorso dell’omonima corsa. Parten- ricca di tornanti, e in alcuni punti impegnativa. do da Mandello si percorre la SP72, poi SS36, Si continua in direzione Valsassina, Primalu- verso Lecco. Si prosegue sulla SS583, in dire- na, , . La discesa è altrettanto zione Bellagio. Giunti a Onno, frazione di Olive- tortuosa e bella. Arrivati a fondo valle si prose- to Lario, si è nel tracciato del Circuito. Arrivati gue in direzione Lecco passando da Ballabio. a Bellagio, si prosegue verso Civenna/Magre- Si rientra poi verso Mandello attraverso la glio, lungo la SP41. Si attraversano Guello, Ci- SS36 e la SP72. [80 km, 2:30 ore]

➔ Per tutte le altre proposte da scoprire:www.visitmandello.it Mandello del Lario Rongio

Somana Maggiana

Chiesa di Olcio san Giorgio Centro Santuario Museo Beata Vergine Moto Guzzi del Fiume Lido Chiesa di Comunale san Lorenzo Giardini Pubblici

Valtellina

Gravedona Colico Piantedo Corenno Plinio Dervio

Bellano Gittana Passo Agueglio Passo

Vezio

Varenna Esino Lario Bellagio Fiume Latte Introbio Lierna Pasturo Lezzeno Guello Civenna Piani Oliveto Resinelli Magreglio Lario Abbadia Barni Moregallo Lariana Cernobbio Lasnigo Brunate Asso Valbrona Como Lecco Ballabio Mandello del Lario Lago di Como Emozioni tra cime, lago e motori Assessorato al Turismo

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Siti utili Navigazione laghi Italia SS36 Mandello - Lecco mandellolario.it Lecco/Abbadia/Mandello/ SS340 Cernobbio - Gravedona visitmandello.it Onno/Lierna/Bellagio/ SS583 Lecco - Como prolocolario.it Varenna/Bellano/Dervio/ SP41 Bellagio - Civenna/Magreglio motoguzzi.com Piona/Colico SP65 Como - Menaggio museotorremaggiana.it SP72 Colico - Mandello navigazionelaghi.it archiviomandello.it museoabbadia.it castellodivezio.it resinelliturismo.it

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