IL RISCHIO SISMICO

Il rischio sismico si definisce per un territorio o una popolazione di oggetti, costruzioni, persone e beni come probabilità o valore atteso di perdite durante un certo intervallo di tempo a causa di possibili eventi sismici. La valutazione del rischio sismico (previsione) ha come obiettivo la mitigazione degli effetti che il terremoto produce sulla popolazione (prevenzione). L’entità delle perdite prodotte dall’evento sismico dipendono da tre ordini di fattori: pericolosità, ossia natura, frequenza ed intensità del sisma; vulnerabilità, intesa come capacità dei beni di resistere all’evento sismico; esposizione che riguarda la natura, qualità e quantità dei beni. In altri termini alla definizione di rischio sismico concorre la probabilità che si verifichi un evento sismico di una data intensità in un certo intervallo di tempo (pericolosità), la probabilità di danneggiamento per effetto di terremoti di data intensità delle costruzioni presenti nel territorio antropizzato (vulnerabilità) e la probabilità di perdite in termini di vite umane, beni e attività.

R = P x V x E

Dove: R=rischio sismico, P= pericolosità, V= vulnerabilità E= esposizione

Ovviamente il segno X presente nell’equazione sopra riportata vuole sinteticamente rappresentare le ben più complesse operazioni necessarie alla combinazione dei tre fattori di rischio. La vulnerabilità sismica è rappresentata dalla propensione di persone, beni o attività a subire danni al verificarsi dell’evento sismico. La vulnerabilità misura da una parte la perdita o riduzione di efficienza, dall’altra la capacità residua a svolgere e assicurare le funzioni che la singola costruzione e il sistema territoriale nel suo complesso normalmente esplicano a

Piano Provinciale di Emergenza 107 regime. Un’analisi completa di vulnerabilità, quindi, dovrebbe individuare non solo i singoli elementi che possono danneggiarsi o collassare sotto l’impatto del sisma, ma anche individuare e quantificare gli effetti che il loro collasso determina sul funzionamento abituale del sistema territoriale. La vulnerabilità sismica di un edificio è rappresentata dalla sua suscettibilità ad essere danneggiata da un sisma di prefissata intensità, ossia è un descrittore sintetico delle caratteristiche strutturali dell’edificio che consente di spiegare un certo grado di danno per un certo livello di azione sismica In termini quantitativi la vulnerabilità è data dalla probabilità o valore atteso del danno per un terremoto di una data intensità. Il termine esposizione indica sia la quantità che la qualità dei beni esposti al pericolo sismico. Per descrivere in modo completo l’insieme degli elementi che concorrono a definire le caratteristiche di una comunità esposta al rischio è necessario analizzare la distribuzione, la struttura e le condizioni socio economiche della popolazione insediata, la quantità e le funzioni del patrimonio edilizio residenziale pubblico e produttivo, il sistema delle infrastrutture, l’insieme delle attività economiche presenti e le relazioni dell’area esaminata con quelle circostanti. La stima dei danni e delle perdite di vite umane causate da futuri terremoti può essere fatta in termini di analisi di rischio (mappe di rischio sismico) o di studio di scenari. Negli ultimi anni molto interesse è stato rivolto alla predisposizione degli scenari, nei quali vengono indicate e quantificate le conseguenze di uno specifico evento sismico. I risultati di questi studi costituiscono la base per la predisposizione di programmi regionali utili a favorire la mitigazione del rischio, ma sono utili anche per la predisposizione dei piani di protezione civile sia comunali che provinciali, in quanto forniscono informazioni necessarie all'organizzazione degli interventi di primo soccorso e al superamento dell'emergenza Fino ad oggi non sono mai stati effettuati studi in ambito regionale finalizzati alla redazione di mappe di rischio sismico della regione . Le uniche carte di rischio sismico relative al territorio della Basilicata sono quelle ottenute, per l'intero territorio nazionale, nel 1996, da un apposito Gruppo di lavoro istituito dal Dipartimento per la Protezione Civile e costituito da rappresentanti del Gruppo Nazionale Difesa dai Terremoti (GNDT), del

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Servizio Sismico Nazionale (SSN) e dell'Istituto Nazionale di Geofisica (ING). Tali carte, che rappresentano il primo approccio in Italia alla valutazione del rischio a scala nazionale, riportano, per ciascun comune e su base annua, l'ammontare atteso e il numero medio delle persone coinvolte nei crolli di abitazioni. Le carte di rischio sismico prodotte nel 1996 sono state aggiornate agli inizi del 2000 da un gruppo di lavoro costituito dal SSN e dal GNDT sulla base delle nuove carte di Pericolosità sismica del territorio italiano, messe a punto sempre dallo stesso gruppo di lavoro, delle nuove matrici di probabilità di danno ed delle curve di fragilità. Le nuove carte sono state rappresentate sia utilizzando il parametro intensità macrosismica MCS (unico parametro utilizzato nelle carte del 1996), sia il parametro strong motion PGA (accelerazione di picco al suolo). La metodologia di valutazione della vulnerabilità del patrimonio abitativo utilizza un approccio tipologico-statistico che ripartisce il patrimonio stesso nelle tre classi A, B e C previste dalla scala macrosismica MSK e che utilizza gli indicatori relativi alla tipologia costruttiva e all'anno di costruzione. Numerosi sono, invece, gli studi effettuati sia in ambito regionale che nazionale relativamente ai diversi fattori (studi di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione) che concorrono alla definizione del rischio sismico della Basilicata sia a livello universitario che da parte di diversi enti di ricerca pubblici e privati. La stima della pericolosità sismica può essere realizzata sulla base di metodi deterministici, quali la modellazione numerica dei processi di rottura delle sorgenti o la valutazione del massimo terremoto credibile per tutte le zone sismiche della regione di studio, e sulla base di metodi probabilistici, che consentono di associare una probabilità, e quindi un’incertezza, ad un fenomeno tipicamente aleatorio quale il verificarsi di un terremoto. In termini probabilistici, la pericolosità è definita come la probabilità di eccedenza di un parametro rappresentativo del moto del terreno (intensità macrosismica, picco di accelerazione al suolo, valori spettrali, ecc.) in un determinato intervallo di tempo. Tale probabilità è normalmente calcolata stimando, per ciascun valore del parametro selezionato, la corrispondente frequenza annua di eccedenza (λ) o il periodo di ritorno (T=1/  λ).

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Un metodo di comprovata validità per la stima della pericolosità è quello di Cornell (1968). Tale metodo si basa su due passi fondamentali: ƒ Individuazione delle zone sismogenetiche ƒ Scelta e analisi del catalogo dei terremoti Il catalogo va sottoposto ad analisi di completezza, va filtrato ed inoltre va individuata una relazione di conversione tra intensità (MCS, MSK) e magnitudo. Il metodo di Cornell prevede, inoltre, che vengano individuate relazioni di ricorrenza, tra numero di terremoti e magnitudo, e che venga individuata una relazione di attenuazione, che esprima la variazione degli effetti dei terremoti con la distanza dalla sorgente. Per la redazione delle nuove mappe di rischio sismico, sono state individuate in tutta la penisola italiana 80 zone sismogenetiche e si è utilizzato il catalogo storico dei terremoti parametrico di Camassi e Stucchi NT4.1, contenente 2488 eventi degli ultimi 1000 anni, la cui intensità epicentrale è maggiore o uguale al V-VI grado MCS o con magnitudo maggiore o uguale a 4. Si è utilizzata la legge di ricorrenza di Gutenberg e Richter e la legge di attenuazione di Pugliese e Sabetta (1996).

Principali strutture sismogenetiche dell’Italia meridionale

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Zonazione sismogenetica

Il colore di ogni zona e' indicativo del contesto cinematico e dei meccanismi di rottura attesi, secondo le seguente

Legenda della zonazione sismogenetica ZS.4 (aprile 1996) A. Zone di interazione tra piastra adriatica e piastra europea (Alpi e Sudalpino) e zone di interazione tra piastra adriatica e sistema dinarico (Dinaridi ed Ellenidi fino allo svincolo di Cefalonia). L'asse di compressione massima, suborizzontale segue i vettori di spostamento dell'indenter insubrico. 1.1. Aree con meccanismi di rottura attesi di tipo thrust e transpressivi

1.2. Aree di svincolo, con meccanismi di rottura attesi di tipo transpressivo o strike-slip

B. Zone legate al margine interno della piastra padano-adriatico-ionica in subduzione sotto la catena appenninica. 2.1. Fascia padano-adriatica in compressione. Meccanismi di rottura attesi: thrust e strike-slip 2.2. Fascia intermedia. Meccanismi di rottura attesi: misti, con prevalenza di dip-slip

2.3. Fascia tirrenica in distensione. Meccanismi di rottura attesi: dip-slip

2.4. Zone di svincolo (transfer). Meccanismi di rottura attesi: misti, con prevalenza di strike-slip. Piano Provinciale di Emergenza 111

Non è ancora definitivamente chiarito se l'Arco Calabro appartiene a questo gruppo o al gruppo 3. Nella prima ipotesi: 2.5.a. Fasce sismogenetiche longitudinali. Meccanismi di rottura attesi: misti, con

prevalenza di dip-slip 2.5.b. Zone di svincolo. Meccanismi di rottura attesi: strike-slip

C. Zone legate al recente sollevamento della catena appenninica, successivo ad una lunga storia di migrazione spazio-temporale del sistema catena-avampaese. 3.1. Fascia appenninica principale. Meccanismi di rottura attesi: dip-slip e subordinatamente strike-slip 3.2. Margine tirrenico. Meccanismi di rottura attesi: dip-slip

D. Zone legate ad un regime compressivo giovane impostato su un precedente regime distensivo. 4.1. Mar Ligure. Meccanismi di rottura attesi: thrust e strike-slip

4.2. Liguria occidentale. Meccanismi di rottura attesi: strike-slip e transpressione

E. Zone di rottura all'interno della piastra di avampaese e lungo i suoi margini in flessione. 5. Belice, Iblei, Scarpata Ibleo-Maltese, Gargano-Tremiti, Canale d'Otranto. Meccanismi di rottura attesi: misti, con prevalenza di dip-slip nelle aree di flessura e lungo la scarpata di Malta e di strike-slip nelle altre

F. Zone vulcaniche 6. Ischia-Flegrei, Vesuvio ed Etna, con terremoti molto superficiali. Meccanismi di rottura attesi per i terremoti meno superficiali: dip-slip per l'area campana e misti (dip-slip e strike-slip) per l'Etna

Mappa dei movimenti e delle strutture tettoniche

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Mappa di dettaglio dei movimenti e delle strutture tettoniche

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La magnitudo è legata all’energia liberata all’ipocentro da un terremoto, e viene misurata utilizzando la ScaLi Richter, introdotta nel 1935 dal sismologo C. Richter. La magnitudo è il logaritmo in base 10 dell’ampiezza massima, misurata in micron, della registrazione, ottenuta con un sismografo standard, di un terremoto avvenuto ad una distanza epicentrale di 100 1Km dalla stazione. La magnitudo di terremoti che avvengono a distanze epicentrali diverse dai 100 Km può La magnitudo è legata all’energia liberata all’ipocentro da un terremoto, e viene misurata utilizzando la Scala Richter, introdotta nel 1935 dal sismologo C. Richter. La magnitudo è il logaritmo in base 10 dell’ampiezza massima, misurata in micron, della registrazione, ottenuta con un sismografo standard, di un terremoto avvenuto ad una distanza epicentrale di 100 1Km dalla stazione.

La magnitudo di terremoti che avvengono a distanze epicentrali diverse dai 100 Km può essere calcolata se si conosce ha legge di attenuazione dell’ampiezza delle diverse onde sismiche con la distanza epicentrale. L’intensità macrosismica misura gli effetti prodotti dal terremoto su persone, edifici e terreno; il vantaggio nel suo utilizzo è che sono disponibili moltissimi

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dati sulla sismicità storica, già catalogati e classificati, che permettono studi statistici su diverse tipologie edilizie. Esistono diverse scale di intensità macrosismica: la scala MCS (Mercaili - Cancani - Sieberg) suddivide i terremoti in dodici gradi di intensità, in funzione dei danni osservati, ed è riportata, nella sua originaria formulazione, nella tabella seguente:

GRADO DESCRIZIONE I grado Impercettibile: rilevato soltanto da sismografi. I grado Molto leggero: sentito soltanto da persone estremamente sensibili o nervose, in perfetta quiete e quasi sempre nei piani superiori dei caseggiati. III grado Leggero: anche in zone densamente abitate viene percepito come terremoto, soltanto da una piccola parte degli abitanti nell’interno delle case, come nel caso del passaggio di un pesante mezzo. Da alcuni viene riconosciuto come terremoto soltanto dopo averne parlato con altri. IV grado Moderato: all’aperto il terremoto e percepito la. pochi. Nelle case è notato da numerose persone ma non da tutti, a seguito del tremolio o di oscillazioni leggere di mobili. Cristalleria e vasellame, posti a breve distanza, urtano come al passaggio di un pesante autocarro su strada dissestata. Finestre tintinnano; porte, travi e assi in legno scricchiolano; cricchiano i soffitti. In recipienti aperti, i liquidi vengono leggermente mossi. Si ha la sensazione che in casa si sia rovesciato un oggetto pesante; si oscilla con tutta la sedia o il letto come su una barca, In generale questi movimenti non provocano paura a meno che le persone non si siano innervosite o spaventate a causa di terremoti precedenti. In rari casi i dormienti si svegliano. V grado Abbastanza forte: nel pieno delle attività giornaliere, il sisma viene percepito da numerose persone nelle strade e se sensibili anche in campo aperto. In casa si avverte in seguito allo scuotere dell’intero edificio. Piante e piccoli rami di cespugli ed alberi si muovono con evidenza, come se ci fosse un vento moderato. Oggetti pendenti come lampade, tendaggi, lampadari non troppo pesanti entrano in oscillazione, campanelle suonano. Gli orologi a pendolo si fermano od oscillano con maggior periodo, a seconda della direzione della scossa se perpendicolare o normale al moto di oscillazione. A volte orologi a pendolo fermi riprendono il movimento. La luce elettrica guizza o viene a mancare in seguito a movimenti della linea. I quadri urtano, battono contro le pareti oppure si spostano; da recipienti colini e aperti vengono versate piccole quantità di liquido; ninnoli ed oggetti del genere possono cadere come pure gli oggetti addossati alle pareti; arredi leggeri possono essere spostati di poco; mobili rintronano; porte ed imposte sbattono; vetri delle finestre si infrangono. Quasi tutti i dormienti si svegliano. Sporadici gruppi di persone fuggono all’aperto. VI grado Forte: il terremoto viene notato da tutti con paura, molti fuggono all’aperto, alcuni hanno la sensazione d’instabilità. Liquidi si muovono fortemente; quadri, libri e cose simili cadono dalle pareti e dagli scaffali; porcellane si frantumano; suppellettili assai stabili, e perfino pezzi d’arredo vengono spostati se non rovesciati; piccole campane in cappelle e chiese, e orologi di campanili battono. Case isolate, solidamente costruite subiscono danni leggeri; spaccature all’intonaco, caduta del rinzaffo di soffitti e di pareti. Danni più forti, ma non ancora pericolosi, si hanno sugli edifici mal costruiti. Qualche tegola e pietra di camino cade. VII grado Molto forte: notevoli danni vengono provocati ad oggetti di arredamento anche di grande peso. Grandi campane rintoccano. Corsi d’acqua, stagni e laghi si agitano e s’intorbidiscono a causa della melma mossa. Qua e là, parte delle sponde di sabbia e ghiaia scivolano via. Varia la portata delle sorgenti. Danni moderati a numerosi edifici costruiti solidamente: piccole spaccature nei muri; caduta di toppe piuttosto grandi dell’incalcinatura e dello stucco, a volte anche di mattoni. Caduta generale di tegole. Molti fumaioli vengono lesi da incrinature. Camini già danneggiati si rovesciano sopra il tetto danneggiandolo. Da torri e costruzioni alte cadono decorazioni mal fissate. Quando la casa è a pareti intelaiate, i danni all’incalcinatura e all’intelaiatura sono più gravi. In casi isolati distruzione di case mal costruite oppure riattate. VIII grado Rovinoso: interi rami d’albero pendono rotti e perfino si staccano.Anche i mobili più pesanti vengono spostati lontano e a volte rovesciati. Statue, monumenti in chiese, in cimiteri e parchi pubblici, ruotano sul pmprio piedistallo oppure si rovesciano, Solidi muri di cinta in pietra si rompono e crollano. Circa un quarto delle case è gravemente leso, alcune crollano, molte diventano inabitabili; gran parte di rami d’albero pendono rotti e perfino si staccano. Anche i mobili più pesanti vengono spostati lontano e a volte rovesciati. Statue, monumenti in chiese, in cimiteri e parchi pubblici, ruotano sul proprio piedistallo oppure si rovesciano. Solidi muri di cinta in pietra si rompono e crollano. Circa un quarto delle case è gravemente leso, alcune crollano, molte diventano inabitabili; gran parte di queste cadono. Negli edifici intelaiati cade gran parte della tamponatura. Case in legno vengono schiacciare o Piano Provinciale di Emergenza 115

rovesciate. Spesso campanili di chiese e di fabbriche con la loro caduta causano danni agli edifici vicini più di quanto non avrebbe fatto da solo il terremoto. In pendii e terreni acquitrinosi si formano crepe. In terreni bagnati si ha l’espulsione di sabbia e di melma.

IX grado Distruttivo: circa la metà di case in pietra sono distrutte; molte crollano; la maggior parte diviene inabitabile. Case ad intelaiature sono divelte dalle proprie fondamenta e crollano; travi strappate a seconda delle circostanze contribuiscono alla rovina. X grado Completamente distruttivo: gravissima distruzione di circa 3/4 degli edifici, la maggior parte crolla. Perfino costruzioni solide di legno e ponti subiscono gravi lesioni, alcuni vengono distrutti. Argini e dighe ecc., chi pù, chi meno, sono danneggiati notevolmente, binari leggermente piegati e tubature (gas, acqua e scarichi) vengono troncate, rotte e schiacciate. Nelle strade lastricate e asfaltate si formano crepe e per pressione sporgono larghe pieghe ondose. In terreni meno densi e più umidi si creano spaccature fino alla larghezza di più decimetri; si notano parallelamente ai corsi d’acqua spaccature che raggiungono larghezze Lino a un metro. Non solo pezzi di terreno scivolano dai pendii, ma interi macigni rotolano a valle. Grossi massi si staccano dagli argini dei fiumi e da coste scoscese; riviere basse subiscono spostamenti di masse sabbiose e flmgose, per cui il livello del terreno viene notevolmente variato. Le sorgenti subiscono frequenti cambiamenti di livello dell’acqua. Da fiumi, canali e laghi ecc. le acque vengono gettate contro le sponde. XI grado Catastrofico: crollo cli tutti gli edifici in muratura, resistono soltanto le capanne di legno e le costruzioni ad incastro di grande elasticità. Anche i ponti più sicuri crollano a causa della caduta di pilastri in pietra o del cedimento di quelli in ferro. Binari si piegano fortemente e si spezzano, Tubature interrate vengono spaccate e rese irreparabili. Nel terreno si manifestano vari mutamenti di notevole estensione, a seconda della natura del suolo, si aprono grandi crepe e spaccature; sopratutto in terreni morbidi e acquitrinosi il dissesto è considerevole sia orizzontalmente che verticalmente. Ne segue il trabocco di sabbia e melma con diverse manifestazioni. Sono frequenti lo sfaldamento di terreni e la caduta di massi. XII grado Grandemente catastrofico: non regge alcuna opera dell’uomo. Lo sconvolgimento del paesaggio assume aspetti grandiosi. Corsi d’acqua sia superficiali che sotterranei subiscono mutamenti vari, si formano cascate, scompaiono laghi, fiumi deviano.

Scala MCS (Mercalli – Cancani - Sieberg)

Uno degli svantaggi della scala MCS è che fornisce valori di intensità differenti a seconda delle specifiche tipologie strutturali prevalentemente presenti in un dato contesto territoriale. Tra le altre scale macrosismiche, la scala MSK-76 fornisce invece la frequenza dei diversi livelli di danno in funzione della tipologia delle costruzioni e dell’intensità. L’impiego della suddetta scala presenta il vantaggio di non essere legato ad una specifica realtà territoriale, tuttavia la sua descrizione non è completa, in quanto non articolata su tutti i livelli di danno per tutte le intensità. In particolare la scala MSK definisce tre diverse classi (A, B, C) di vulnerabilità degli edifici e sei livelli di danno: incrociando i primi con i secondi si ricava il valore di intensità macrosismica MSK.

Strutture Muratura in Muratura in Muratura in verticali Strutture pietrame non pietrame mattoni o Cemento armato orizzontali squadrato sbozzato blocchi Volte A A A - Piano Provinciale di Emergenza 116

Solai in legno A A C - Solai con putrelle B B C - Solai in c.a. C C C C Identificazione di tre classi di vulnerabilità della scala MSK-76

Livello danno Descrizione 0 Nessun danno 1 Danno lieve: sottili fessure e caduta di piccole parti dell’intonaco Danno medio: piccole fessure nelle pareti, caduta di porzioni consistenti di 2 intonaco, fessure nei camini parte dei quali cadono Danno forte: formazione di ampie fessure nei muri, caduta 3 dei camini Distruzione: distacchi fra le pareti, possibile collasso di 4 porzioni di edifici, parti di edificio separate si sconnettono, collasso di pareti interne 5 Dannp totale: collasso totale dell’edificio Definizione dei livelli di danno secondo la scala MSK-76

Classe di vulnerabilità delle abitazioni Intensità A B C V 5 % danno 1 - - 5 % danno 2 VI 5 % danno 1 - 50 % danno 1 5 % danno 4 50 % danno 2 50 % danno 1 VII 50 % danno 3 5 % danno 3 5 % danno 2 5 % danno 5 5 % danno 4 5 % danno 3 VIII 50 % danno 4 50 % danno 3 50 % danno 2 5 % danno 5 5 % danno 4 IX 50 % danno 5 50 % danno 4 50 % danno 3 5 % danno 5 X 75 % danno 5 50 % danno 5 50 % danno 4 Percentuale di danneggiamento degli edifici in funzione dell’intensità, della tipologia e del livello di danno, secondo la scala MSK-76

Un’ulteriore evoluzjone è rappresentata dalla scala macrosismica EMS-98 (European Macroseismic Scale), anch’essa legata alla tipologia ed alla vulnerabilità delle costruzioni, definisce l’intensità macrosismica in funzione delle percentuali di danneggiamento subite dalle varie tipologie di edifici. La

Piano Provinciale di Emergenza 117 scala EMS definisce, in funzione della tipologia strutturale, sei livelli di vuinerabilità, identificati dalle lettere A, B, C, D, E, F, dove A è la vuinerabilità massima e F quella minima, e considera, oltre alle costruzioni in muratura e in c.a., anche quelle in acciaio o in legno. Per ogni tipologia strutturale, a seconda dell’organizzazione e del tipo degli elementi costruttivi, la scala EMS dà anche un’indicazione sul range di variazione delle classi di vuinerabilità assegnabili . Per quanto riguarda il livello di danno, la EMS ne definisce cinque gradi, di seguito elencati, ed esemplificati nella Fig.3.3 per gli edifici in muratura ed in c.a.:

1. trascurabile o molto leggero 2. moderato 3. grave 4. molto grave

5. distruzione

La scala EMS definisce il grado di intensità macrosismica basandosi su tre fattori: a) effetti sugli umani; b) effetti sugli oggetti o sulla natura; c) danneggiamento degli edifici. Sulla base di ciò, i dodici gradi di intensità EMS sono così definiti :

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INTENSITA’ DESCRIZIONE

I. a)Not felt, even under the most favourable circumstances. b)No effect. Not felt c)No damage. a)The tremor is felt only at isolated mstances (

visibly iii a few cases. Woodwork creaks in a few cases. c) No damage. V. a) The earthquake is felt indoors by most, outdoors by few. A few people are frightened Strong and run outdoors. Many sleeping people awake. Observers feel a strong shaking or rocking of the whole buikling, room or furniture. b) L-Ianging objects swing considerably. China and glasses clatter together. Smail, top.- heavy and/or precariously supported objects may be shifted or fail down. Doors and windows swing open or shut. In a few cases window panes break. Liquids oscillate and may spill from well-filled containers. Animais indoors may become uneasy. c) Damage ef grade I to a few buildings of vuinerability class A and B. a)FeIt by most indoors and by many outdoors. A few persons lose their balance, Many people are frightened and run outdoors. VI. b) Smail objects ofordinary stability may fai! and funiiture may be shifted. In few instances Slightly damaging dishes and glassware may break. Farm animais (even outdoors) may be frightened. c) Damage of grade i is sustained by many buiklings of vulnerability class A and B; a few of dass A and B suffer damage of grade 2; a few of class C suffer damage of grade 1. VII. a) Most people are frightened and try te run outdoors. Many find it difficult to stand, Daniaging especially on upper floors. b)Furniture is shifted and top-heavy flirniture may be overturned. Objects fail from shelves in large numbers. Water splashes from containers, tanks and pools. c) Many buildings of vulnerability class A suffer damage ofgrade 3; a few ofgrade 4. Many buildings of vulnerability class B suffer damage of grade 2; a few of grade 3. A few buiidings of vulnerability class C sustain damage of grade 2. A few buildings of vulnerability class D sustain damage of grade I. a)Many people find it difflcult te stand, even outdoors. b) Furniture may be overturned. Objects like TV sets, typewriters etc. fail to the ground. Tombstones may occasionally be displaced, twisted or overturned. Waves may be seen on VIII. very soft ground. Heavily c) Many buildings of vulnerability dass A suffer dainage of grade 4; a few of grade 5. damaging Many buildings ofvulnerability class B suffer damage ofgrade 3; a few ofgrade 4. Many buildings of vulnerabulity class C suffer damage ofgrade 2; a few ofgrade 3. A few buildings of vulnerability class D sustain damage of grade 2.

a)Generai panic. People may be forcibly thrown in the ground. b) Many monuments and columns fail or are twisted. Waves are seen on soft ground. c) Many buildings of vulnerability dass A sustain darnage ofgrade 5. IX. Many buildings of vulnerabilixy class B suffer damage of grade 4; a few of grade 5. Destructive Many buildings of vulnerability class C suffer damage ofgrade 3; a few ofgrade 4. Many buildings of vulnerability dass D suffer damage ofgrade 2; a few ofgrade 3. A few buildings of vulnerability class E sustain damage of grade 2.

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X. Most buildings of vulnerability class A sustain damage of grade 5. Very Many buildings ofvulnerability class B sust2in damage ofgrade 5. destructive Many buildings of vulnerability class C suffer damage ofgrade 4; a few of grade 5. Many buildings of vulnerability class D suffer damage ofgrade 3; a few ofgrade 4. Many buildings of vulnerability class E suffer damage ofgrade 2; a few of grade 3. A few buildings ofvulnerability class F sustain damage ofgrade 2. XI. Most buiklings of vulnerability class B sustain damage of grade 5. Devastating Most buildings of vulnerability class C suffer damage of grade 4; many ofgrade 5. Many buiklings ofvu~nerability class D suffer damage of grade 4; a few ofgrade 5. Many buildings of vulnerability class E suffer damage ofgrade 3; a few of grade 4. Many buildings of vulnerability class F suffer damage of grade 2; a few of grade 3.

XLI. All buildings of vulnerability dass A, B and practically all of vulnerability dass C are Completely Most buildings ef vulnerability ciass D, E and F are destroyed. The earthquake effects have reached devastating the maximum conceivable effects.

Intensità macrosismiche secondo la scala EMS-98

Classification of damage to masonry buildings (EMS.98)

Grade 1: Negligible to slight damage (no structural damage,slight non-structural damage) Hair-line cracks in very few walls.Fall of small pieces of plaster only. Fall of loose stones from upper parts of buildings in very few cases.

Grade 2: Moderate damage (slight structural damage, moderate non-structural damage) Cracks in many walls. Fall of fairly large pieces of plaster. Partial collapse of chimneys.

Grade 3: Substantial to heavy damage (moderate structural damage,

heavy non-structural damage) Large and extensive cracks in most walls. Roof tiles detach. Chimneys fracture at the roof line; failure of individual non- structural elements (partitions, gable walls).

Grade 5: Destruction (very heavy structural damage) Total or near total collapse.

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Classification of damage to buildings of reinforced concrete

Grade 1: Negligible to slight damage (no structural damage, slight non- structural damage) Fine cracks in plaster over frame members or in walls at the base. Fine cracks in partitions and infills.

Grade 2: Moderate damage (slight structural damage, moderate non- structural damage) Cracks in columns and beams of frames and in structural walls. Cracks in partition and infill walls; fall of brittle cladding and plaster. Falling mortar from the joints of wall panels.

Grade 3: Substantial to heavy damage (moderate structural damage, heavy non-structural damage) Cracks in columns and beam column joints of frames at the base and at joints

of coupled walls. Spalling of conrete cover, buckling of reinforced rods. Large cracks in partition and infill walls, failure of individual infill panels.

Grade 5: Destruction (very heavy structural damage) Collapse of ground floor or parts (e. g. wings) of buildings.

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Percentuale popolazione Percentuale sup.abitativa 0-0.2 0-0.1 0.2-1 0.1-0.2 1-2 0.2-0.4 2-3 0.4-0.6 3-4 0.6-0.8 4-6.5 0.8-1.7

Carta rischio sismico in Basilicata (SSN e GNDT , 2000) Figura 2: Carta rischio sismico in Basilicata (SSN e rappresentato il valore atteso di popolazione coinvolta GNDT , 2000) rappresentato il valore atteso di in crolli per comune. Percentuale media in 100 anni. superficie abitativa danneggiata per comune. (Parametro PGA). Percentuale media annua. (Parametro PGA).

Intensità scala MCS Parametro PGA

Pericolosità sismica della Basilicata (SSN e GNDT, Pericolosità sismica della Basilicata (SSN e GNDT, 2002): 2002): intensità macrosismica (scala MCS) con parametro PGA con probabilità di superamento del 10% probabilità di superamento del 10% in 50 anni in 50 anni (periodo di ritorno di 475 anni). (periodo di ritorno di 475 anni). Piano Provinciale di Emergenza 122

Classificazione sismica dei Comuni

Attuale classificazione (D.G.R. n. 2000 Decreti fino al del 4/11/2003 ISTAT denominazione Proposta del 1998 1982 approvata con modifiche dalla D.C.R. n. 731 del 19/11/2003)

17077001 II II 2 17077002 II II 2 17077003 n.c. III 2 17077004 II II 2 17077005 II II 2

17077006 II III 2

17077007 II III 2 17077008 II III 2 17077009 II II 2 17077010 II III 2 17077011 II III 2

17077012 III III 3

17077013 Irsina II III 2 17077014 n.c. III 3 17077015 n.c. III 3 17077016 II III 2 17077017 n.c. III 3

17077018 II III 2

17077019 II II 2 17077020 n.c. III 2 17077021 n.c. III 2 17077022 n.c. III 3 17077023 II III 2

17077024 II III 2

17077025 II II 2 17077026 II II 2 17077031 n.c. III 2 17077027 II II 2 17077028 II II 2 Carta delle 17077029 II III 2 massime 17077030 II III 2 intensità macrosismiche registrate (mcs)

Piano Provinciale di Emergenza 123

COD_ISTAT COMUNE IMAX

17077001 Accettura 8 17077002 Aliano > 10 17077003 Bernalda 8 17077004 Calciano 8 17077005 Cirigliano 9 17077006 Colobraro 8 17077007 Craco 8 17077008 Ferrandina 8 17077009 Garaguso 8 17077010 Gorgoglione 9 17077011 Grassano 8 17077012 Grottole 8 17077013 Irsina 7 17077014 Matera 7 17077015 Miglionico 8 17077016 Montalbano Jonico 8 17077017 Montescaglioso 8 17077018 Nova Siri 7 17077019 Oliveto Lucano 8 17077020 Pisticci 8 17077021 Policoro 7 17077022 Pomarico 8 17077023 Rotondella 7 17077024 Salandra 9 17077025 San Giorgio Lucano 7 17077026 San Mauro Forte > 10 17077027 Stigliano 9 17077028 Tricarico 8

17077029 Tursi 8 17077030 Valsinni 7 17077031 Scanzano Jonico 7

Massime intensità macrosismiche registrate (MCS)

Piano Provinciale di Emergenza 124

Osservazioni sismiche di intensità macrosismica Is > 5 (MCS)

Osservazioni sismiche (5) disponibili per BERNALDA (MT) [40.407, 16.688]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1857 12 16 65 BASILICATA 110 70 1905 09 08 01 43 45 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75

1956 01 09 00 44 45 GRASSANO 70 47

1887 12 03 03 45 35 BISIGNANO 90 59 1966 07 06 04 24 20 LUCANIA 40 45

Piano Provinciale di Emergenza 125

Osservazioni sismiche (5) disponibili per CRACO (MT) [40.377, 16.439], MS Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1857 12 16 75 BASILICATA 110 70 1694 09 08 11 30 70 CALITRI 110 70 1836 04 25 65 ROSSANO 100 64 1846 08 08 65 CAMPOMAGGIORE 65 47 1905 09 08 01 43 60 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75

Osservazioni sismiche (10) disponibili per FERRANDINA (MT) [40.495, 16.457]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1857 12 16 80 BASILICATA 110 70 1905 09 08 01 43 60 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1930 07 23 00 08 50 IRPINIA 100 67 1956 01 09 00 44 50 GRASSANO 70 47

Piano Provinciale di Emergenza 126

1887 12 03 03 45 40 BISIGNANO 90 59 1910 06 07 02 04 40 CALITRI 90 59 1885 12 26 30 CAMPOBASSO 75 50 1889 12 08 30 APRICENA 70 50 1917 06 12 18 44 30 MAR IONIO 50 53 1913 06 28 08 53 20 ROGGIANO 85 55

Osservazioni sismiche (9) disponibili per GRASSANO (MT) [40.632, 16.28]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1857 12 16 80 BASILICATA 110 70 1694 09 08 11 30 70 CALITRI 110 70 1956 01 09 00 44 70 GRASSANO 70 47 1980 11 23 18 34 70 IRPINIA-LUCANIA 100 69 1930 07 23 00 08 60 IRPINIA 100 67 1905 09 08 01 43 50 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1889 12 08 35 APRICENA 70 50 1966 07 06 04 24 20 LUCANIA 40 45 1887 12 03 03 45 NF BISIGNANO 90 59

Piano Provinciale di Emergenza 127

Osservazioni sismiche (8) disponibili per GROTTOLE (MT) [40.6, 16.385]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1857 12 16 75 BASILICATA 110 70 1980 11 23 18 34 60 IRPINIA-LUCANIA 100 69 1956 01 09 00 44 55 GRASSANO 70 47 1930 07 23 00 08 50 IRPINIA 100 67 1887 12 03 03 45 40 BISIGNANO 90 59 1885 12 26 30 CAMPOBASSO 75 50 1905 09 08 01 43 NF GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1963 02 13 12 45 NF TITO 70 50

Osservazioni sismiche (7) disponibili per IRSINA (MT) [40.744, 16.242]

Piano Provinciale di Emergenza 128

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1857 12 16 70 BASILICATA 110 70 1930 07 23 00 08 60 IRPINIA 100 67 1980 11 23 18 34 60 IRPINIA-LUCANIA 100 69 1956 01 09 00 44 50 GRASSANO 70 47 1966 07 06 04 24 40 LUCANIA 40 45 1951 01 16 01 11 30 GARGANO 70 49 1905 09 08 01 43 NF GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75

Osservazioni sismiche (21) disponibili per MATERA (MT) [40.665, 16.607]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1694 09 08 11 30 70 CALITRI 110 70 1743 02 20 16 30 70 CAN. D`OTRANTO 90 70 1857 12 16 70 BASILICATA 110 70 1634 11 10 65 MATERA 65 47 1845 07 10 60 MATERA 60 44 1851 08 14 13 20 60 VULTURE 100 64 1627 07 30 50 CAPITANATA 110 70 1875 12 06 50 S.MARCO IN LAMIS 80 52 1889 12 08 50 APRICENA 70 50 1930 07 23 00 08 50 IRPINIA 100 67 1980 11 23 18 34 50 IRPINIA-LUCANIA 100 69 1956 01 09 00 44 45 GRASSANO 70 47 1783 02 07 40 SORIANO SERRE 105 70 Piano Provinciale di Emergenza 129

1805 07 26 21 01 40 MATESE 110 67 1826 02 01 16 40 TITO 80 52 1910 06 07 02 04 F CALITRI 90 59 1967 12 09 03 09 F ADRIATICO MER. 50 44 1885 12 26 30 CAMPOBASSO 75 50 1913 06 28 08 53 30 ROGGIANO 85 55 1933 03 07 14 39 25 BISACCIA 60 48 1905 11 26 NF IRPINIA 75 51

Osservazioni sismiche (7) disponibili per MONTESCAGLIOSO (MT) [40.552, 16.666]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1857 12 16 75 BASILICATA 110 70 1905 09 08 01 43 60 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1956 01 09 00 44 60 GRASSANO 70 47 1910 06 07 02 04 40 CALITRI 90 59 1915 01 13 06 52 25 AVEZZANO 110 70 1963 02 13 12 45 20 TITO 70 50 1905 11 26 NF IRPINIA 75 51

Piano Provinciale di Emergenza 130

Osservazioni sismiche (8) disponibili per PISTICCI (MT) [40.39, 16.557]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1857 12 16 75 BASILICATA 110 70 1905 09 08 01 43 50 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1956 01 09 00 44 50 GRASSANO 70 47 1913 06 28 08 53 35 ROGGIANO 85 55 1966 07 06 04 24 35 LUCANIA 40 45 1967 12 09 03 09 F ADRIATICO MER. 50 44 1951 01 16 01 11 20 GARGANO 70 49 1905 11 26 NF IRPINIA 75 51

Osservazioni sismiche (11) disponibili per POMARICO (MT) [40.514, 16.549]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1694 09 08 11 30 75 CALITRI 110 70 1857 12 16 75 BASILICATA 110 70 1905 09 08 01 43 50 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1910 06 07 02 04 45 CALITRI 90 59 1956 01 09 00 44 45 GRASSANO 70 47 1889 12 08 35 APRICENA 70 50 Piano Provinciale di Emergenza 131

1885 12 26 30 CAMPOBASSO 75 50 1887 12 03 03 45 20 BISIGNANO 90 59 1894 11 16 17 52 20 BAGNARA CALABRA 90 59 1966 07 06 04 24 20 LUCANIA 40 45 1688 06 05 16 15 NC MATESE 110 73

Osservazioni sismiche (7) disponibili per ROTONDELLA (MT) [40.171, 16.526]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1857 12 16 70 BASILICATA 110 70 1980 11 23 18 34 60 IRPINIA-LUCANIA 100 69 1905 09 08 01 43 40 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1956 01 09 00 44 40 GRASSANO 70 47 1913 06 28 08 53 NF ROGGIANO 85 55 1915 01 13 06 52 NF AVEZZANO 110 70 1966 07 06 04 24 NF LUCANIA 40 45

Piano Provinciale di Emergenza 132

Osservazioni sismiche (9) disponibili per SAN MAURO FORTE (MT) [40.486, 16.25]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1694 09 08 11 30 75 CALITRI 110 70 1857 12 16 75 BASILICATA 110 70 1905 09 08 01 43 50 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1980 11 23 18 34 50 IRPINIA-LUCANIA 100 69 1910 06 07 02 04 45 CALITRI 90 59 1885 12 26 30 CAMPOBASSO 75 50 1966 07 06 04 24 30 LUCANIA 40 45 1905 11 26 NF IRPINIA 75 51 1915 01 13 06 52 NF AVEZZANO 110 70

Piano Provinciale di Emergenza 133

Osservazioni sismiche (5) disponibili per STIGLIANO (MT) [40.403, 16.229]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1857 12 16 80 BASILICATA 110 70 1694 09 08 11 30 75 CALITRI 110 70 1910 06 07 02 04 50 CALITRI 90 59 1956 01 09 00 44 30 GRASSANO 70 47 1951 01 16 01 11 NF GARGANO 70 49

Osservazioni sismiche (10) disponibili per TRICARICO (MT) [40.622, 16.144]

Piano Provinciale di Emergenza 134

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is (MCS) Area epicentrale Ix Ms

1694 09 08 11 30 80 CALITRI 110 70 1857 12 16 70 BASILICATA 110 70 1980 11 23 18 34 70 IRPINIA-LUCANIA 100 69 1905 09 08 01 43 50 GOLFO DI S.EUFEMIA 105 75 1910 06 07 02 04 45 CALITRI 90 59 1956 01 09 00 44 30 GRASSANO 70 47 1966 07 06 04 24 25 LUCANIA 40 45 1905 11 26 NF IRPINIA 75 51 1913 10 04 18 26 NF MATESE 80 52 1915 01 13 06 52 NF AVEZZANO 110 70

Catalogo dei terremoti

zona Anno Mese Giorno Lat Lon Io Iloc Imax epicentrale

Aliano 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.0 11.0 Basilicata Bernalda 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 6.5 11.0 Basilicata Calabria 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 3.5 9.0 settentrionale 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 19 10.5 Calabria Golfo di 1982 03 21 40.00 15.77 7.5 3.5 7.5 Policastro

Piano Provinciale di Emergenza 135

Calciano Calabria 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 6.5 11.0 settentrionale Calabria 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 3.0 9.0 settentrionale Cirigliano 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.0 11.0 Basilicata Craco Irpinia- 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 Basilicata Calabria 1836 04 25 39.57 16.73 9.0 6.5 10.0 settentrionale 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.5 11.0 Basilicata 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 6.0 10.5 Calabria Colobraro 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 8.0 11.0 Basilicata 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 5.5 10.5 Calabria Ferrandina 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 8.0 11.0 Basilicata Calabria 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 4.0 9.0 settentrionale 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 6.0 10.5 Calabria Irpinia- 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 4.0 9.0 Basilicata Calabria 1913 06 28 39.53 16.23 8.0 2.0 8.5 settentrionale 1930 07 23 41.05 15.37 10.0 5.0 10.0 Irpinia Garaguso Irpinia- 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 8.0 11.0 Basilicata 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.5 11.0 Basilicata Gorgoglione 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 8.0 11.0 Basilicata

zona Anno Mese Giorno Lat Lon Io Iloc Imax epicentrale

Grassano Irpinia- 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 Basilicata 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 8.5 11.0 Basilicata Calabria 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 4.0 9.0 settentrionale 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 5.0 10.5 Calabria 1930 07 23 41.05 15.37 10.0 6.0 10.0 Irpinia Irpinia- 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 7.0 10.0 Basilicata Grottole

Piano Provinciale di Emergenza 136

1857 12 16 40.35 15.85 11.0 8.0 11.0 Basilicata Calabria 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 4.0 9.0 settentrionale 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 4.0 10.5 Calabria 1930 07 23 41.05 15.37 10.0 5.0 10.0 Irpinia Irpinia- 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 6.5 10.0 Basilicata Irsina 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 4.0 10.5 Calabria 1930 07 23 41.05 15.37 10.0 6.0 10.0 Irpinia Irpinia- 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 6.0 10.0 Basilicata Appennino 1984 05 07 41.67 14.05 8.0 3.0 8.0 abruzzese Appennino 1984 05 11 41.72 14.08 7.0 3.0 7.0 abruzzese Matera 1627 07 30 41.73 15.35 10.0 4.6 10.0 Gargano Irpinia- 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 Basilicata 1732 11 29 41.08 15.05 10.5 5.0 10.5 Irpinia 1743 02 20 39.85 18.78 9.0 7.0 9.0 Basso Ionio 1783 02 07 38.58 16.20 10.5 4.0 10.5 Calabria 1805 07 26 41.50 14.47 10.0 4.0 10.0 Molise 1826 02 01 40.52 15.73 8.0 4.6 9.0 Basilicata Calabria 1836 04 25 39.57 16.73 9.0 5.0 10.0 settentrionale Miglionico 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.0 11.0 Basilicata 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 4.0 10.5 Calabria Golfo di 1982 03 21 40.00 15.77 7.5 3.0 7.5 Policastro Montalbano Jonico 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.0 11.0 Basilicata

zona Anno Mese Giorno Lat Lon Io Iloc Imax epicentrale 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 5.0 10.5 Calabria 1930 07 23 41.05 15.37 10.0 6.0 10.0 Irpinia Montescaglioso 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.5 11.0 Basilicata 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 6.0 10.5 Calabria Irpinia- 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 4.0 9.0 Basilicata 1915 01 13 41.98 13.65 11.0 2.5 11.0 Marsica Golfo di 1982 03 21 40.00 15.77 7.5 3.0 7.5 Policastro Nova Siri 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 5.0 10.5 Calabria Piano Provinciale di Emergenza 137

Irpinia- 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 5.0 10.0 Basilicata Pisticci 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.5 11.0 Basilicata 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 5.0 10.5 Calabria Calabria 1913 06 28 39.53 16.23 8.0 3.5 8.5 settentrionale Policoro Calabria 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 3.5 9.0 settentrionale Irpinia- 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 6.0 10.0 Basilicata Appennino 1984 05 07 41.67 14.05 8.0 3.0 8.0 abruzzese Pomarico 1688 06 05 41.28 14.57 11.0 2.0 11.0 Sannio Irpinia- 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 Basilicata 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.5 11.0 Basilicata Calabria 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 2.0 9.0 settentrionale Calabria 1894 11 16 38.28 15.87 9.0 2.0 9.0 meridionale 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 5.0 10.5 Calabria Irpinia- 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 4.5 9.0 Basilicata Golfo di 1982 03 21 40.00 15.77 7.5 3.5 7.5 Policastro Rotondella 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 6.5 11.0 Basilicata 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 4.0 10.5 Calabria Calabria 1913 06 28 39.53 16.23 8.0 3.5 8.5 settentrionale 1915 01 13 41.98 13.65 11.0 2.5 11.0 Marsica Irpinia- 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 6.0 10.0 Basilicata zona Anno Mese Giorno Lat Lon Io Iloc Imax epicentrale

Salandra Irpinia- 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 8.0 11.0 Basilicata 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 8.5 11.0 Basilicata 1930 07 23 41.05 15.37 10.0 6.5 10.0 Irpinia Scanzano Jonico Calabria 1887 12 03 39.57 16.22 8.0 2.0 9.0 settentrionale San Mauro Forte Irpinia- 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 Basilicata Piano Provinciale di Emergenza 138

1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.5 11.0 Basilicata 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 5.0 10.5 Calabria Irpinia- 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 4.5 9.0 Basilicata 1915 01 13 41.98 13.65 11.0 2.0 11.0 Marsica Irpinia- 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 5.0 10.0 Basilicata San Giorgio Lucano 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.0 11.0 Basilicata Stigliano Irpinia- 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 Basilicata 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 8.0 11.0 Basilicata Irpinia- 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 5.0 9.0 Basilicata Appennino 1984 05 07 41.67 14.05 8.0 3.0 8.0 abruzzese Appennino 1984 05 11 41.72 14.08 7.0 3.0 7.0 abruzzese Tricarico Irpinia- 1694 09 08 40.88 15.35 10.5 7.0 11.0 Basilicata 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.0 11.0 Basilicata 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 5.0 10.5 Calabria Irpinia- 1910 06 07 40.90 15.42 8.0 4.5 9.0 Basilicata 1915 01 13 41.98 13.65 11.0 2.0 11.0 Marsica 1930 07 23 41.05 15.37 10.0 6.5 10.0 Irpinia Irpinia- 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 6.5 10.0 Basilicata Tursi 1638 03 27 39.03 16.28 11.0 5.0 11.0 Calabria 1857 12 16 40.35 15.85 11.0 7.5 11.0 Basilicata 1905 09 08 38.67 16.07 10.0 5.0 10.5 Calabria Irpinia- 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 5.0 10.0 Basilicata zona Anno Mese Giorno Lat Lon Io Iloc Imax epicentrale

Valsinni Irpinia- 1980 11 23 40.85 15.28 10.0 6.0 10.0 Basilicata

Valutazione di pericolosità sismica attraverso la determinazione della probabilità di accadimento di un fenomeno di prefissata intensità in 50 anni

Piano Provinciale di Emergenza 139

COD_ISTAT NOME_COMUNE LAT LON VI VII VIII IX X XI

17077001 ACCETTURA 40,49177 16,15794 95% 61% 10% 3% 0% 0% 17077002 ALIANO 40,31283 16,23036 93% 59% 22% 17% 13% 0% 17077003 BERNALDA 40,40718 16,68832 84% 48% 6% 2% 0% 0% 17077004 CALCIANO 40,58771 16,19326 98% 60% 16% 5% 1% 0% 17077005 CIRIGLIANO 40,39177 16,17153 94% 62% 10% 3% 0% 0% 17077006 COLOBRARO 40,18761 16,42522 93% 55% 21% 3% 0% 0% 17077007 CRACO 40,37723 16,43947 93% 59% 14% 3% 0% 0% 17077008 FERRANDINA 40,49479 16,45667 89% 51% 20% 2% 0% 0% 17077009 GARAGUSO 40,54763 16,22708 95% 63% 20% 3% 0% 0% 17077010 GORGOGLIONE 40,39290 16,14501 95% 62% 22% 3% 0% 0% 17077011 GRASSANO 40,63186 16,28046 98% 81% 20% 8% 0% 0% 17077012 GROTTOLE 40,60045 16,38476 93% 55% 20% 2% 0% 0% 17077013 IRSINA 40,74448 16,24193 98% 56% 8% 2% 0% 0% 17077014 MATERA 40,66473 16,60667 86% 47% 10% 1% 0% 0% 13069050 MIGLIANICO 42,35902 14,29199 98% 72% 17% 4% 1% 0% 17077016 MONTALBANO JONICO 40,28963 16,56741 94% 53% 7% 3% 0% 0% 17077017 MONTESCAGLIOSO 40,55236 16,66657 98% 51% 13% 2% 0% 0% 17077018 NOVA SIRI 40,14781 16,54049 85% 53% 8% 3% 0% 0% 17077019 OLIVETO LUCANO 40,53367 16,18487 95% 62% 18% 6% 2% 0% 17077020 PISTICCI 40,38985 16,55682 85% 51% 13% 2% 0% 0% 17077021 POLICORO 40,20878 16,67582 90% 49% 10% 3% 0% 0% 17077022 POMARICO 40,51441 16,54893 89% 52% 13% 3% 0% 0% 17077023 ROTONDELLA 40,17140 16,52571 90% 49% 8% 3% 0% 0% 17077024 SALANDRA 40,52646 16,31739 98% 67% 25% 12% 0% 0% 17077025 SAN GIORGIO LUCANO 40,11228 16,38773 91% 57% 10% 3% 0% 0% 17077026 SAN MAURO FORTE 40,48626 16,25034 92% 58% 19% 9% 6% 0% 17077031 SCANZANO JONICO 40,24806 16,69890 86% 50% 10% 4% 0% 0% 17077027 STIGLIANO 40,40348 16,22906 93% 59% 21% 3% 0% 0% 17077028 TRICARICO 40,62184 16,14438 98% 77% 13% 2% 0% 0% 17077029 TURSI 40,24705 16,47120 88% 55% 14% 3% 0% 0% 17077030 VALSINNI 40,16869 16,44326 92% 53% 9% 3% 0% 0%

PGA (a/g) per diversi periodi di Intensità MCS per diversi periodi COMUNE ritorno (Valori medi + dev. std.) di ritorno - Valori medi Tr = 95 Tr = 475 Tr = 975 Tr = 2475 Tr = 95 Tr = 475 Tr = 975 Tr = 2475 ACCETTURA 0,07831 0,14817 0,19750 0,26928 6,6 8,1 8,5 9,0 ALIANO 0,07719 0,14817 0,19468 0,26684 6,5 8,0 8,5 9,0 BERNALDA 0,04720 0,07975 0,09790 0,12203 5,6 6,9 7,1 7,4 CALCIANO 0,06810 0,12793 0,16205 0,21396 6,5 7,8 8,3 8,7 CIRIGLIANO 0,08054 0,15748 0,20594 0,28230 6,6 8,2 8,6 9,1 COLOBRARO 0,06523 0,11740 0,15079 0,20013 6,3 7,6 8,0 8,5 CRACO 0,05949 0,10728 0,13448 0,17491 6,2 7,5 7,9 8,3 FERRANDINA 0,05502 0,09837 0,12097 0,15538 6,1 7,3 7,7 8,0 GARAGUSO 0,06443 0,12023 0,15136 0,19850 6,4 7,8 8,2 8,6 Piano Provinciale di Emergenza 140

GORGOGLIONE 0,08612 0,17044 0,22619 0,31484 6,8 8,3 8,8 9,3 GRASSANO 0,05949 0,107280,13391 0,17328 6,2 7,6 7,9 8,3 GROTTOLE 0,05582 0,09837 0,12266 0,15701 6,1 7,4 7,7 8,1 IRSINA 0,06028 0,10687 0,13335 0,17003 6,3 7,5 7,9 8,3 MATERA 0,04736 0,08177 0,09959 0,12447 5,7 6,9 7,2 7,4 MIGLIONICO 0,05231 0,09109 0,11309 0,14318 6,0 7,2 7,5 7,8 MONTALBANO J. 0,05422 0,09473 0,11703 0,14887 6,0 7,2 7,5 7,9 MONTESCAGLIOSO 0,04720 0,08056 0,09903 0,12365 5,7 6,9 7,2 7,5 NOVA SIRI 0,05630 0,09797 0,11985 0,15213 5,9 7,1 7,4 7,8 OLIVETO LUCANO 0,06921 0,13076 0,16655 0,22047 6,5 8,0 8,4 8,8 PISTICCI 0,05024 0,08704 0,10578 0,13342 5,8 7,0 7,3 7,7 POLICORO 0,05311 0,09149 0,11141 0,14074 5,8 7,0 7,3 7,7 POMARICO 0,05135 0,08947 0,10972 0,13911 5,9 7,1 7,5 7,7 ROTONDELLA 0,05582 0,09635 0,11872 0,15050 5,9 7,1 7,4 7,8 SALANDRA 0,06044 0,11092 0,13898 0,18060 6,3 7,6 8,0 8,4 SAN GIORGIO LUCANO 0,06906 0,12550 0,16205 0,21721 6,3 7,7 8,1 8,6 SAN MAURO FORTE 0,06603 0,12185 0,15586 0,20501 6,4 7,8 8,2 8,7 STIGLIANO 0,06969 0,12914 0,16767 0,22372 6,4 7,8 8,3 8,7 TRICARICO 0,06969 0,12995 0,16486 0,21803 6,5 7,9 8,3 8,7 TURSI 0,05853 0,10404 0,12941 0,16677 6,1 7,3 7,7 8,1 VALSINNI 0,06268 0,11173 0,14179 0,18548 6,2 7,5 7,9 8,3 SCANZANO JONICO 0,05024 0,08704 0,10465 0,13179 5,7 6,9 7,2 7,6

La metodologia di valutazione della vulnerabilità del patrimonio abitativo utilizza un approccio tipologico-statistico che ripartisce il patrimonio stesso nelle classi A, B e C previste dalla scala macrosismica MSK e che utilizza gli indicatori relativi alla tipologia costruttiva e all’anno di costruzione. La classe C è differenziata tra muratura di buona qualità (Ci) e cemento armato (C2), identificando così quattro classi di vuinerabilità.

% relativa % relativa % relativa % relativa Superficie alle alle alle alle Num. di complessiva COMUNE abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni delle in classe in classe in classe in classe abitazioni A B C1 C2

ACCETTURA 1.430 89.061 43,1 27,5 16,4 13 ALIANO 916 58.212 20,1 24,7 24,1 31,1 BERNALDA 5.739 481.522 18,6 11,8 8,3 61,2 CALCIANO 640 41.953 32,5 27,6 19,3 20,6 CIRIGLIANO 444 25.922 55,5 29,2 9,6 5,7 COLOBRARO 902 72.580 46,2 28,1 17,6 8,1 CRACO 441 35.665 7,3 3,7 1,5 87,5 FERRANDINA 4.491 376.577 25,2 12,4 6,2 56,2 GARAGUSO 594 43.053 36,8 22,4 9,6 31,2 GORGOGLIONE 777 51.653 40,2 28,2 23,2 8,3 GRASSANO 2.660 208.961 23,1 16,7 9,8 50,4

Piano Provinciale di Emergenza 141

GROTTOLE 1.404 96.773 30,7 17,9 12,2 39,3 IRSINA 3.325 246.488 23,9 11,2 4,1 60,9 MATERA 18.288 1.641.264 8,6 8,1 5 78,3 MIGLIONICO 1.401 96.449 38,3 19,6 9,8 32,3 MONTALBANO JONICO 3.125 261.038 15,9 14,5 9 60,6 MONTESCAGLIOSO 3.983 331.324 15,5 11,1 7,9 65,4 NOVA SIRI 2.877 231.083 19,5 17,5 13,6 49,4 OLIVETO LUCANO 513 26.477 35 26,6 17 21,3 PISTICCI 9.103 645.625 22,7 20,4 14,7 42,2 POLICORO 4.950 473.650 4,4 6,5 5,6 83,5 POMARICO 2.264 172.408 31 23,1 21 25 ROTONDELLA 1.548 123.813 35 30,2 20,2 14,6 SALANDRA 1.257 98.687 25,3 24,6 22 28,2 SAN GIORGIO LUCANO 863 70.041 43,7 29,2 20,5 6,6 SAN MAURO FORTE 1.706 115.523 28,1 22,2 10,2 39,4 STIGLIANO 4.368 296.997 31,6 29 20,1 19,4 TRICARICO 3.106 237.552 37,9 20,6 9,6 31,9 TURSI 2.113 176.998 24,9 19,7 13,2 42,2 VALSINNI 869 68.547 37,1 28,7 22,4 11,9 SCANZANO JONICO 2.276 207.710 4,8 6,2 6,1 83

Valutazioni di vulnerabilità di una parte del patrimonio edilizio regionale sono state svolte in due lavori consecutivi, svolti nel biennio 1996-1998 sulla base di progetti, per i Lavori Socialmente Utili, del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, con supporto scientifico del Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti, e in diversi lavori svolti presso l'Università di Basilicata, Dipartimento di Strutture, Geotecnica, Geologia applicata all’ingegneria (DiSGG). I lavori suddetti riguardano il censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia, del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile; nell’ambito di questo studio sono stati raccolti dati di vulnerabilità mediante

Piano Provinciale di Emergenza 142

schede di primo e secondo livello GNDT dell’intero patrimonio edilizio pubblico. Se ne riportano di seguito i risultati in relazione ai Comuni della Provincia di Matera.

LEGENDA

Aggr. Edificio Codice identificativo dell'aggregato strutturale e dell'edificio, riportato nella cartografia di rilevamento. Denom. Edificio Denominazione dell'edificio presente sulla scheda. Denom. Complesso Denominazione del complesso presente sulla prescheda. Codice via 0 via, viale 1 corso 2 vicolo 3 piazza, largo 4 località Indirizzo Denominazione dell'indirizzo da scheda. Tipologia prevalente 1 tipologia specialistica 2 muratura o mista 3 c. a. 4 acciaio 5 altro 0 non identificata Età costruz./intervento A prima del '19 B 1919 - 1945 C 1946 - 1960 D 1961 - 1971 E 1972 - 1975 F 1976 - 1980 G dopo '81 H, I… Codici riservati per la definizione di interventi temporali di rilevanza locale. Tipo d'intervento

precedenti antisismico antisismico Intervnto non versione 9/86 D.M. 24/01/86 D.M. 24/01786 Norme sismiche Adeg. Antisismico Miglior. Antisismico Antisismico Miglior. Codici della scheda Codici della scheda A B / C 1 Ampliamento D E / F 2 Sopraelevazione G H I J 3 Ristrutturazione K L M N 4 Restauro O / P Q 5 Manutenzione 4 Riparazione antisismica 5 Adeguamento sismico 0 Nessuno Utilizzazione 0 Informazione assente 1 Totalmente utilizzato

Piano Provinciale di Emergenza 143

2 Parzialmente utilizzato 3 Non utilizzato 4 Abbandonato Volume Volume complessivo dell'edificio in mc Livello del rilievo IIM 2° muratura o mista IC 1° calcestruzzo armato IA 1° acciaio IS 1° specialistica IMX 1° muratura o mista IX 1° tipologia strutt. non identificata IIC 2° calcestruzzo armato IIS 2° specialistica Fascia di vulnerabilità Muratura Calcestruzzo a. A Alta *A Alta MA Medio Alta *MA Medio Alta M Media *M Media MB Medio Bassa *MB Medio Bassa B Bassa *B Bassa

Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Accettura 0004/01 Municipio Municipio 0 Roma 2 D F J 1 1842IIM B scuola media Padre Accettura 0001/01 sme Pio 0 4 Novembre 3 D G J 1 2778IC *MA scuola elementare A. Accettura 0002/01 sel Moro 0 Garibaldi 3 D F J 1 5915IC *MA Accettura 0003/01 asn asilo nido 0 del Maggio 3 D G J 1 845 IC *MA Accettura 0002/02 refettorio scuola elem. A. Moro 0 Garibaldi 3 F G J 1 1168 IC *MB Accettura 0013/01 smespogpa palestra 0 4 Novembre 3 F G J 1 586 IC *MB scuola media Padre Accettura 0013/02 smepa Pio 0 4 Novembre 3 F G J 1 781 IC *MB Aliano 0001/01 sel scuola mat. ed elem. 0 Vittoria 2 D G J 1 2020 IIM B Municipio Aliano 0003/01 Municipio poliambulatorio 0 Ungheria 3 G G J 1 2352IC *MB Aliano 0002/01 sme scuola media inferiore 0 Ungheria 3 G G J 1 1140 IC *MB Bernalda 0026/01 sel scuola elementare 0 Oflacco 2 C G Q 1 4462IIM MB Bernalda 0026/02 sma scuola elementare 0 Oflacco 2 C G Q 2 2564IIM MB Bernalda 0017/01 Municipio Municipio 3 Plebiscito 2 A G J 1 2346IIM MB Piano Provinciale di Emergenza 144

Bernalda 0012/01 lcs liceo scientifico 0 Anacreonte 2 D / 0 1 3665 IIM MB Bernalda 0007/02 sma scuola materna 0 Anacreonte 2 D / 0 1 848 IIM MB Bernalda 0010/02 selpa scuola elementare 0 Marconi 2 C / 0 2 3595 IIM MB Bernalda 0025/01 cgf comando GDF 0 Europa 2 F H G 1 2538IIM MB Bernalda 0011/01 lcs liceo scientifico 0 Anacreonte 2 C C G 1 771 IIM MB Bernalda 0001/02 asn asilo nido 1 Umberto 2 B G J 2 2400IIM MB Bernalda 0007/03 sma scuola materna 0 Anacreonte 2 D / 0 1 391 IIM B Bernalda 0010/01 sel scuola elementare 0 Marconi 2 B G J 1 12879IIM B Bernalda 0007/01 sma scuola materna 0 Anacreonte 2 D / 0 1 1870 IIM B Bernalda 0002/03 sma scuola materna 1 Italia 2 A G J 2 3222IIM B Bernalda 0024/01 cc stazione CC 0 Mlutherk 2 C G J 1 2063IIM B Bernalda 00170/03 Municipio Municipio 3 Plebiscito 2 A G J 1 2207IIM B Bernalda 0002/02 sma scuola elementare 1 Italia 3 A G J 1 720 IIMB Bernalda 0002/01 sma scuola elementare 1 Italia 3 A G J 1 586 IIMB Bernalda 0001/01 asn asilo nido 1 Umberto 3 B G J 2 2260IIM B Bernalda 0017/04 Municipio Municipio 3 Plebiscito 3 A G J 1 2537IIM B Bernalda 0018/02 enel agenzia enel 0 Conciliovati 3 G / 0 1 1563IC *A Bernalda 0018/01 enel agenzia enel 0 Conciliovati 3 G / 0 1 1737IC *A Bernalda 0028/02 itcolivetti ITC A. Olivetti 0 Schwartz 3 G / 0 1 1218IC *A Bernalda 0019/01 autoparco autoparco comunale 0 Berlinguer 3 G / 0 1 4354IC *A Bernalda 0028/01 itcolivetti ITC A. Olivetti 0 Schwartz 3 G / 0 1 6048IC *A Bernalda 0013/01 poliambulatori asilo nido 0 Del Mconcili 3 G / 0 1 1199 IC *A Bernalda 0028/03 itcolivetti ITC A. Olivetti 0 Schwartz 3 G / 0 1 8957IC *A Bernalda 0027/01 itcpa ITC A. Olivetti 0 Schwartz 3 G / 0 1 3808IC *A Bernalda 0008/02 lcs liceo scientifico 0 Anacreonte 3 C / 0 1 1693 IC *A Bernalda 0005/01 cc stazione CC 0 Quasimodo 3 G / 0 1 3080IC *A Bernalda 0014/01 sma 0 Dalla Chiesa 3 G / 0 1 4044IC *A scuola elementare A. Bernalda 0006/01 selaldomoro Moro 3 Mattarella 3 G / 0 1 3464IC *A Bernalda 0008/03 lcs liceo scientifico 0 Anacreonte 3 C / 0 3 1265 IC *A scuola elementare A. Bernalda 0006/02 selaldomoro Moro 3 Mattarella 3 G / 0 1 5518IC *A Bernalda 0007/01 telecom centrale telecom 0 Berlinguer 3 F / 0 1 3679IC *A Bernalda 0008/01 lcs liceo scientifico 0 Anacreonte 3 C / 0 2 2246 IC *A Bernalda 0017/02 Municipio Municipio 0 Plebiscito 3 G / 0 1 1195IC *A Bernalda 0027/02 smepadommarco 0 Schwartz 3 C / 0 1 785 IC *MA scuola media Don Bernalda 0022/03 smedommarco Marco 0 Europa 3 D / 0 1 731 IC *MA

scuola media Don Bernalda 0022/02 smedommarco Marco 0 Europa 3 D / 0 1 603 IC *MA Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. scuola media Don Bernalda 0021/03 smepadommarco Marco 0 Anacreonte 3 C / 0 1 3096 IC *MA ampsmedommar scuola media Don Bernalda 0021/02 co Marco 0 Anacreonte 3 C G C 1 2047 IC *MA scuola media Don Bernalda 0021/01 smedommarco Marco 0 Anacreonte 3 C / 0 1 2100 IC *MA Bernalda 0020/03 smepitagora scuola media Pitagora 0 Anacreonte 3 C / 0 1 3421 IC *MA Bernalda 0020/02 ampsmepitagora scuola media Pitagora 0 Anacreonte 3 C G C 1 2432 IC *MA Bernalda 0020/01 smepitagora scuola media Pitagora 0 Anacreonte 3 C / 0 1 3059 IC *MA scuola media Don Bernalda 0022/01 smedommarco Marco 0 Europa 3 D / 0 1 918 IC *MA delegazione Bernalda 0023/01 delegazionecom comunale 3 S. Giovanni 23 3 C G Q 1 2710 IC *MA Bernalda 0016/01 uffpostale ufficio postale 0 Europa 0 G / 0 1 599 IC Bernalda 0015/01 uffpostale ufficio postale 0 Torraca 0 G / 0 1 1598IC Bernalda 0004/01 pa palestra 4 Metaponto 0 G / 0 1 7834IC Bernalda 0003/01 pa palestra 0 Anacreonte 0 G / 0 1 8514IX Bernalda 0016/01 uffpostale ufficio postale 0 Europa 0 G / 0 1 599 IC Piano Provinciale di Emergenza 145

sc. materna M. Calciano 0060/01 usl Angeliche 0 tenentechiri 2 D H J 1 1991IIM MB Calciano 0020/01 ex municipio vecchio municipio 0 Umberto I 2 B / 0 2 1841 IC MB Calciano 0070/01 Municipio Municipio 0 sandroperti 3 E / 0 1 2829 IC *A Calciano 0050/01 sme scuola media 0 sandroperti 3 E / 0 1 3091 IC *A Calciano 0040/01 cc stazione CC 0 sandroperti 3 E / 0 1 788 IC *A Calciano 0030/01 cc stazione CC 0 sandroperti 3 E / 0 1 1143IC *A sc. elementare E. Calciano 0010/02 sma mater 2 primoroma 3 C / 0 2 1998IC *MA sc. elementare E. Calciano 0010/01 sel mater 2 primoroma 3 C / 0 1 1864 IC *MA Cirigliano 0004/01 uffpostale ufficio postale 0 Umberto I 2 C E J 1 1888IIM MB Cirigliano 0001/01 sel scuola elementare 0 fontana 3 E G J 1 2832IC *MA Cirigliano 0002/01 sma scuola materna 0 fontana 3 D F J 3 1023IC *MA Cirigliano 0003/01 Municipio Municipio 0 municipio 3 D F J 1 1663IC *MA Cirigliano 0002/02 sma scuola materna 0 fontana 3 G / 0 3 527 IC *MB Colobraro 0001/01 smascmedia ex scuola media 0 vittorioveneto 2 B / 0 3 6791IIM MB Colobraro 0008/01 uffpostale ufficio postale 0 Umberto I 2 E / 0 1 2498 IIM MB Colobraro 0005/01 sma ex scuola materna 0 ssmariad'ann 2 F / 0 2 2655 IIM MB Colobraro 0004/01 uslambulatorio ambulatorio 0 vittorioveneto 2 D / 0 2 1087IIM MB Colobraro 0006/01 smepadommarco ex scuola materna 0 ssmariad'ann 3 C / 0 1 841 IC *MA Colobraro 0002/01 Municipio Municipio 1 ssmariad'ann 3 D / 0 1 2759 IC *MA Colobraro 0007/02 sme sc. media palestra 0 ssmariad'ann 3 G / 0 1 2800 IC *MB sc. elementare Colobraro 0003/01 sel materna 0 ssmariad'ann 3 C / 0 1 4389IC *MB Colobraro 0007/01 sme scuola media 0 ssmariad'ann 3 G / 0 1 3482 IC *B Craco 0007/01 edifcioscolas scuola s.a. 4 s. angelo 3 E F J 2 998 IC *MA Craco 0001/01 casa comunale casa comunale 0 mastronardi 3 E G J 1 5220 IC *MA Craco 0008/01 edifcioscolas scuola s. lucia 4 santa lucia 3 E F J 2 2402 IC *MA Craco 0002/01 sme inferiore scuola media inferiore 0 XXV aprile 3 E F Q 1 3329 IC *MA Craco 0003/01 sma scuola materna 0 aldo moro 3 E G Q 1 2595 IC *MA Craco 0004/01 sel scuola elementare 0 Italia 3 G G Q 1 3735IC *MB Craco 0005/01 poliambulatori poliambulatorio 0 moro 3 F G Q 2 612 IC *MB Craco 0011/01 centrocivicoso centro civico sociale 0 giovanni XXIII 3 G G J 1 1339 IC *MB Craco 0012/01 mercatocoperto mercato coperto 0 XXV aprile 3 F G N 2 1680 IC *MB Ferrandina 0070/02 ipr san domenico 0 ctasdomenico 2 A H L 1 1381 IIM M Ferrandina 0070/01 lcsiprbiuffccu san domenico 0 ctasdomenico 2 A H L 1 25100IIM M Ferrandina 0080/05 casa di riposo casa di riposo 0 dicio 2 D F J 1 481 IIM MB Ferrandina 0200/01 staferroviaria stazione ferroviaria 4 scaloferra 2 C G H 2 1584 IIM MB Ferrandina 0210/01 uffpostale ufficio postale 4 borgomacch 2 E / 0 1 230 IIM MB Ferrandina 0230/01 palazzocaputi palazzo caputi 3 Plebiscito 2 A H M 1 5502 IIM MB Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Ferrandina 0080/01 casa di riposo casa di riposo 0 dicio 2 D F J 1 259 IIM MB Ferrandina 0080/02 casa di riposo casa di riposo 0 dicio 2 D F J 1 5609 IIM MB Ferrandina 0080/04 casa di riposo casa di riposo 0 dicio 2 D F J 1 4798 IIM MB sc. Elementare Ferrandina 0050/01 sel d'onofrio 0 lanzillotti 2 B H H 1 23523IIM MB Ferrandina 0080/03 casa di riposo casa di riposo 0 dicio 2 D F J 1 6328 IIM MB Ferrandina 0060/02 smakindu sc. Materna kindù 0 cadutikindu 2 D H H 1 1541 IIM B Ferrandina 0130/01 exconvento s. chiara 3 palestro 2 A H H 2 14765 IIM B Ferrandina 0060/01 smakindu sc. Materna kindù 0 cadutikindu 2 D H H 1 907 IIM B Ferrandina 0120/01 exmattatoio ufficio del lavoro 0 mazzini 2 C H J 1 2743 IIM B Ferrandina 0190/01 palazzobitonto palazzo bitonto 0 mazzini 3 E / 0 1 6540IC *A Ferrandina 0100/01 cgf caserma gdf 1 vittorioema 3 D H J 1 4582IC *A Ferrandina 0090/01 cc caserma cc 3 cadutiingue 3 D / 0 1 2129 IC *A Ferrandina 0010/01 smamatteotti sc. Materna Matteotti 1 matteotti 3 E G Q 2 992 IC *MA Ferrandina 0230/01 smepadommarco palestra sc. D'onofrio 0 lanzillotti 3 C / 0 1 0 IC *MA Ferrandina 0150/01 mercatocoperto mercato coperto 0 piolatorre 3 E / 0 1 1105IC *MA Piano Provinciale di Emergenza 146

Ferrandina 0160/01 cineteatro cineteatro della valle 0 matteotti 3 E / 0 2 5410 IC *MA Ferrandina 0170/01 smasantonio s. antonio 0 papagiovanni 3 E / 0 1 4836 IC *MA Ferrandina 0180/01 uffpostale ufficio postale 0 mazzini 3 E / 0 1 2511 IC *MA Ferrandina 0020/01 iti iti statale 0 lanzillotti 3 D / 0 1 15269IC *MA Ferrandina 0030/01 smestatale scuola media statale 0 lanzillotti 3 D H Q 1 8745IC *MA Ferrandina 0040/01 selipr sc. Elem. Mazzini 0 lanzillotti 3 D / 0 1 5573 IC *MA Ferrandina 0030/02 smepa scuola media statale 0 lanzillotti 3 F / 0 1 4973IC *MB Ferrandina 0140/01 esattoria esattoria 0 mazzini 3 G H Q 1 1390 IC *MB Ferrandina 0220/01 Municipio municipio 3 Plebiscito 4 A H L 1 5664IA Ferrandina 0110/01 usl distertto sanitario 0 mazzini 0 G / 0 1 972 IX Garaguso 0060/01 Municipio farm municipio corpo A 0 IVnovembre 2 D F J 1 2114 IIM M Garaguso 0070/02 municipio scuola media 0 IVnovembre 2 D F Q 1 1148IIM M Garaguso 0050/02 asn 1 vittemanuele 2 D H Q 1 818 IIMMB Garaguso 0050/01 asn 1 vittemanuele 2 D H Q 1 1100IIM B Garaguso 0010/01 sel-sme 3 Europa 3 C H Q 1 6198 IC *A Garaguso 0020/01 usl 0 extramurale 3 D H Q 2 1014 IC *A Garaguso 0040/01 sma scuola materna 0 olividelduca 3 E H Q 1 1890 IC *A Garaguso 0030/01 cc 0 olividelduca 3 D / 0 3 3991 IC *MA Gorgoglione 0002/01 sme sc. Elem e media 0 fontana 2 C D J 1 4038 IIM M Gorgoglione 0004/01 municipio municipio 0 Roma 2 C G N 1 2101 IIM M deposito Gorgoglione 0004/02 municipio muncipio 0 Roma 2 C G N 1 285 IIM MB Gorgoglione 0001/01 casa comunale scuola materna 0 mastronardi 3 E G J 1 5220 IC *MA Gorgoglione 0003/01 ccult c.culturale "Laviani" 0 mancosa 4 B G N 1 1194 IA MA Grassano 0010/03 municipio municipio 3 a-ilvento 2 A C J 1 2010IIM MA Grassano 0010/04 municipio municipio 3 a-ilvento 2 A C J 1 395 IIMMA Grassano 0010/02 municipio municipio 3 a-ilvento 2 A C J 1 1208IIM MA Grassano 0010/01 municipio municipio 3 a-ilvento 2 A C J 1 3345IIM M Grassano 0170/02 palzzomateri scuola pal Materi 1 Umberto I 2 A / 0 3 2992IIM M Grassano 0170/01 palzzomateri scuola pal Materi 1 Umberto I 2 A / 0 2 7658IIM M Grassano 0170/03 palzzomateri scuola pal Materi 1 Umberto I 2 A / 0 2 1522IIM M Grassano 0080/01 selspoga pal. Sc. Elementare 3 ilvento 3 C / 0 1 2094 IC *A Grassano 0110/01 sma sc. El.-mat Don Bosco 3 a-ilvento 3 C H J 1 1775 IC *A Grassano 0160/01 cc caserma cc 0 rimembranza 3 E / 0 1 7312IC *A Grassano 0150/01 sel-direzione sc. El.-mat Don Bosco 3 a-ilvento 3 C H J 1 1391 IC *A Grassano 0140/01 Sel-casa custode sc. El.-mat Don Bosco 3 a-ilvento 3 C H J 1 926 IC *A Grassano 0130/01 sma sc. El.-mat Don Bosco 3 a-ilvento 3 C H J 1 1775 IC *A Grassano 0120/01 sel sc. El.-mat Don Bosco 3 a-ilvento 3 C H J 1 3381 IC *A Grassano 0030/01 sme sc. Media corpo B 0 cap.pirrone 3 D H J 1 2023 IC *A Grassano 0100/01 sel sc. El.-mat Don Bosco 3 a-ilvento 3 C H J 1 3213 IC *A Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Grassano 0020/01 sme sc. Media corpo A 0 cap.pirrone 3 D H J 1 3847 IC *A Grassano 0040/01 sme sc. Media corpo C 0 cap.pirrone 3 D H J 1 3504 IC *A sc. Media corpo D - Grassano 0050/01 smepa pal 0 cap.pirrone 3 D / 0 1 2137IC *A Grassano 0060/01 sel-sma scuola elementare 0 nazariosauro 3 D H Q 1 6529 IC *A Grassano 0090/01 selrefettorio sc. Elem refettorio 3 a-ilvento 3 C H J 1 874 IC *A Grassano 0070/01 itcpa itc palestra 0 deicaduti 3 E / 0 1 5875IC *MA Grassano 0075/01 itc itc-ragioneria 0 deicaduti 3 E / 0 1 10943IC *MA deposito dep. Com ex Grottole 0017/01 municipio mattatoio 4 macello 2 F G J 1 1680IIM MB sc. Materna uff. Grottole 0002/01 exsma tecnico 0 kennedy 2 E G G 1 1026IIM MB Grottole 0002/02 exsma sc. Matena uff tecn 0 kennedy 2 E G G 2 372 IIM MB Grottole 0008/01 sel sc. Element 1° lotto 0 resistenza 2 C F J 1 3912 IIM MB deposito dep. Com ex Grottole 0017/03 municipio mattatoio 4 macello 2 F G J 1 234 IIMMB Grottole 0009/01 sel sc. Element 2° lotto 0 resistenza 2 D G G 2 3096 IIM MB Piano Provinciale di Emergenza 147

deposito dep. Com ex Grottole 0017/02 municipio mattatoio 4 macello 2 F G J 1 304 IIMB Grottole 0009/02 selpa sc. Element 2° lotto 0 resistenza 2 D G G 2 1056 IIM B Grottole 0007/01 sma sc. Materna comunale 0 resistenza 3 E G J 1 3627 IC *MA Grottole 0003/01 asn asilo nido 0 kennedy 3 F G J 4 873 IC *M Grottole 0006/02 sme sc. Media De Gasperi 0 nzionale 3 F G G 1 3931IC *M Grottole 0001/01 municipio municipio 0 kennedy 3 F G G 1 2469IC *M distrertto Grottole 0004/01 sanitario distertto sanitario 0 kennedy 3 G G J 2 4116IC *M Grottole 0006/03 sme sc. Media De Gasperi 0 nazionale 3 F G G 1 1195IC *M Grottole 0006/01 smepa sc. Media De Gasperi 0 nazionale 3 F G G 1 2139IC *M Irsina 0007/03 municipio municipio 1 musacchio 2 E / 0 1 5520IIM MB Irsina 0001/01 sma sel scuola materna 3 costa 2 B F J 1 4042 IIM MB Irsina 0009/01 museocivico museo civico 3 sanfrancesco 2 A H J 1 2880 IIM MB Irsina 0009/02 museocivico museo civico 3 sanfrancesco 2 A H J 1 2977 IIM MB Irsina 0004/03 sel martiri scuola elementare 1 martiri 2 C / 0 1 703 IIM B Irsina 0004/04 sel martiri scuola elementare 1 martiri 2 C / 0 1 1610 IIM B Irsina 0009/03 museocivico museo civico 3 sanfrancesco 2 A H J 1 1680IIM B Irsina 0008/01 uffpostale uffpostale 1 musacchio 2 C E J 1 779 IIMB Irsina 0003/03 selconliceosci scuola elementare 3 Garibaldi 2 B F Q 1 4185 IMX Irsina 0003/01 selconliceosci scuola elementare 3 Garibaldi 2 B F Q 1 5076 IMX Irsina 0003/02 selconliceosci scuola elementare 3 Garibaldi 2 B F Q 1 5130 IMX Irsina 0004/02 sel martiri scuola elementare 0 martiri 2 C / 0 1 1470 IMX Irsina 0005/03 sme scuola media 1 musacchio 3 C F Q 1 1596IC *A Irsina 0005/04 sme scuola media 1 musacchio 3 C F Q 1 3249IC *A Irsina 0006/01 palestra scuola media 1 musacchio 3 C F Q 1 9060IC *A Irsina 0005/05 sme scuola media 1 musacchio 3 C F Q 1 840 IC *A Irsina 0005/02 sme scuola media 1 musacchio 3 C F Q 1 5655IC *A Irsina 0004/01 sel martiri scuola elementare 0 martiri 3 C / 0 1 1564 IC *A Irsina 0033/01 centraletelecom centrale telecom 1 gobetti 3 E F Q 1 2256 IC *MA Irsina 0002/ sma scuola materna 0 togliatti 3 E G J 1 1320IC *MA Irsina 0007/01 municipio municipio 1 musacchio 3 G / 0 1 437 IC *M distrertto Irsina 0006/02 sanitario distertto sanitario 0 agnesod 3 G / Q 1 2277 IC *M Irsina 0011/01 pretura uff giudice di pace 1 novello 3 F / 0 1 3600 IC *M Irsina 0007/02 municipio municipio 1 musacchio 3 G / 0 1 1243IC *M Irsina 0013/02 cc stazione cc 1 divittorio 3 F G Q 1 1957IC *M distrertto Irsina 0006/01 sanitario distertto sanitario 0 agnesod 3 G / 0 1 2211 IC *M Irsina 0013/03 cc stazione cc 1 divittorio 3 F G Q 1 665 IC *M Irsina 0013/01 cc stazione cc 1 divittorio 3 F G Q 1 396 IC *M Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. distrertto Irsina 0006/02 sanitario distertto sanitario 0 agnesod 3 G / 0 1 1683 IC *M casamandament Irsina 0010/03 ale casa mandamentale 0 coppi 3 G / 0 3 3700IC *MB casamandament Irsina 0010/06 ale casa mandamentale 0 coppi 3 G / 0 2 962 IC *MB casamandament Irsina 0010/05 ale casa mandamentale 0 coppi 3 G / 0 3 2960IC *MB casamandament Irsina 0010/01 ale casa mandamentale 0 coppi 3 G / 0 3 3848IC *MB Irsina 0010/04 cabinaenel casa mandamentale 0 coppi 3 G / 0 1 167 IC *MB casamandament Irsina 0010/02 ale casa mandamentale 0 coppi 3 G / 0 3 482 IC *MB liceo artistico ex Matera 0056/01 lca exconvitto convitto 3 san rocco 2 A F J 2 15841IIM M Matera 0120/01 paldelcasale palazzo del casale 0 fiorentini 2 A F J 1 1200 IIM M Matera 0001/01 prefettura prefettura 0 XX settembre 2 A F J 1 10811IIM M sc materna rione Matera 0106/03 sma lanera 0 dellaquercia 2 D F J 1 875 IIMM Piano Provinciale di Emergenza 148

liceo artistico ex Matera 0056/02 lca exconvitto convitto 0 san rocco 2 A F J 2 8429IIM M Matera 0001/02 prefettura prefettura 0 XX settembre 2 A F J 1 9010IIM M conservatorio e Matera 0090/01 conservatorio auditorium 3 sedile 2 A F J 1 6514IIM M Matera 0001/03 prefettura prefettura 0 XX settembre 2 A F J 1 8611IIM M Matera 0060/01 consfamiliare consultorio familiare 3 firenze 2 C F G 1 1460 IIM M biblio prov ex ist Matera 0038/01 bibliotecaprov Ventura 0 cappuccini 2 C / 0 1 3464IIM MB Matera 0217/02 bancaditalia banca d'italia 3 sanfrancesco 2 A E J 1 8058IIM MB biblio prov ex ist Matera 0038/06 bibliotecaprov Ventura 0 cappuccini 2 C / 0 1 975 IIMMB biblio prov ex ist Matera 0038/05 bibliotecaprov Ventura 0 cappuccini 2 A C C 1 7041IIM MB biblio prov ex ist Matera 0038/03 bibliotecaprov Ventura 0 cappuccini 2 C G J 1 3639IIM MB palazzo Matera 0229/01 pdell'annunziata dell'annunziata 3 vveneto 2 A H J 2 71455IIM MB Matera 0231/01 casadeigiovani casa dei giovani 4 rondinelle 2 A G J 1 3896IIM MB scuola materna Matera 0152/01 sma l battista comunale 0 battista 2 B F J 1 1015IIM MB Matera 0231/02 casadeigiovani casa dei giovani 4 rondinelle 2 A G J 1 2601IIM MB cen oncolog Matera 0153/01 cenoncolpneum pneumolog 0 battista 2 B F Q 1 6048IIM MB sc elementare 5° Matera 0138/01 sel 5 circolo circolo 0 1frangione 2 D F Q 1 2601IIM MB sc elemntare g Matera 0024/01 sel marconi marconi 0 g marconi 2 C D F 1 18884IIM MB sc elementare la Matera 0149/01 sel lamartella martella 0 1vulture 2 D E J 1 1978IIM MB Matera 0245/01 palazzoridola palazzo ridola 0 del duomo 2 A H J 1 6576IIM MB Matera 0245/03 palazzoridola palazzo ridola 0 del duomo 2 A H J 2 1430IIM MB Matera 0073/01 palazzo bronzi palazzo bronzini 3 del sedile 2 A F J 1 3724 IIM MB biblio prov ex ist Matera 0038/04 bibliotecaprov Ventura 0 cappuccini 2 C / 0 1 4297IIM MB Matera 0323/01 consagrario consorzio agrario reg 0 cererie 2 A E J 1 14067 IIM MB sc materna rione Matera 0106/01 sma rionelanera lanera 0 dellaquercia 2 D F J 1 962 IIM MB corpo forestale dello Matera 0107/01 ccfs stato 0 dellaquercia 2 E F Q 1 2150IIM MB Matera 0004/03 ospedalecivile ospedale civile 0 lanera 2 B D F 1 34425IIM MB Matera 0247/03 consbonbradme consorzio di bonifica 0 annunziatella 2 C E Q 1 1562 IIM MB Matera 0246/02 consbonbradme consorzio di bonifica 0 annunziatella 2 C E Q 1 2201 IIM MB Matera 0066/01 consbonbradme consorzio di bonifica 0 annunziatella 2 C E Q 1 5845 IIM MB Matera 0161/01 ipa ist prof alberghiero 0 castello 2 B F J 1 6003 IIM MB Matera 0191/01 exstazcentfal ex staz centrale fal 3 matteotti 2 A F Q 2 2592 IIM MB Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0217/04 bancaditalia banca d'italia 3 sanfrancesco 2 A E J 1 4240IIM MB sc materna rione Matera 0106/02 sma rionelanera lanera 0 dellaquercia 2 D F J 1 932 IIMMB Matera 0142/01 sma exenel sc materna ex enel 0 lucana 2 A F J 1 1697 IIM MB Matera 0018/01 sme sc media a volta 0 lucana 2 B F Q 1 6053 IIM MB Matera 0301/01 museo ridola museo naz d ridola 0 ridola 2 A F J 1 9117 IIM MB scuola materna Matera 0051/01 smacomunparini comunale 0 parini 2 C F J 1 1186IIM MB scuola materna Matera 0051/02 smacomunparini comunale 0 parini 2 C F J 1 1386IIM MB Matera 0189/01 casellofal casello fal 0 nazionale 2 B E Q 1 630 IIMMB Matera 0193/01 casellofal casello fal 4 XX settembre 2 A E J 3 532 IIM MB Matera 0199/01 stazfalvenusio stazione fal venusio 4 venusio 2 A E Q 1 1344 IIM MB Matera 0235/01 smavialucana scuola materna 0 lucana 2 B F Q 2 1750IIM MB Matera 0199/02 dopositofal stazione fal venusio 4 venusio 2 A E Q 1 360 IIM MB Matera 0120/02 paldelcasale palzzo del casale 0 fiorentini 2 A F J 1 170 IIM MB Matera 0071/01 centrigienment centro ig mentale sert 0 gramsci 2 C F G 1 4056 IIM MB Piano Provinciale di Emergenza 149

Matera 0117/01 sovbenambarchi sovr beni amb e arch 0 d'addozio 2 A F J 1 6305 IIM MB Matera 0117/02 sovbenambarchi sovr beni amb e arch 0 d'addozio 2 A F J 1 7700 IIM MB Matera 0072/01 palalanfranchi palzzo lanfranchi 3 pascoli 2 A F Q 1 58850IIM MB cen oncolog Matera 0153/02 cenoncolpneum pneumolog 0 battista 2 B F Q 1 2760IIM MB Matera 0142/02 sma exenel sc materna ex enel 0 lucana 2 A F J 1 700 IIM B Matera 0087/01 exconvslucia ex conv santa lucia 0 la vista 2 A G J 2 25117 IIM B Matera 0245/02 palazzoridola palazzo ridola 0 delduomo 2 A H J 1 523 IIMB loc deposito Matera 0167/02 locsepcomunale comunale 3 sedile 2 A G J 1 1144IIM B loc deposito Matera 0167/01 locsepcomunale comunale 3 sedile 2 A G J 1 96 IIMB biblio prov ex ist Matera 0038/02 bibliotecaprov Ventura 0 cappuccini 2 C / 0 1 1637IIM B Matera 0217/01 bancaditalia banca d'italia 3 sanfrancesco 2 A E J 1 770 IIMB smeconservatori sc media e Matera 0243/01 o conservatorio 3 del sedile 2 A / 0 1 3473IIM B Matera 0217/06 bancaditalia banca d'italia 3 sanfrancesco 2 A E J 1 1363IIM B Matera 0217/05 bancaditalia banca d'italia 3 sanfrancesco 2 E E J 1 408 IMXB Matera 0080/01 sellucrezio scuola elementare 0 1lucrezio 3 G F Q 1 4655 IC *A Matera 0239/02 servigiestadio st comunale XXI sett 0 annunziatella 3 F F Q 1 588 IC *A mattatoio Matera 0242/01 comunale mattatoio comunale 0 Marconi 3 B F Q 1 800 IC *A Matera 0047/02 itc itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 8608 IC *A mattatoio Matera 0242/02 comunale mattatoio comunale 0 Marconi 3 B F Q 1 600 IC *A Matera 0080/03 sellucrezio scuola elementare 0 lucrezio 3 G F Q 1 1036IC *A Matera 0080/04 sellucrezio scuola elementare 0 lucrezio 3 G F Q 1 1190IC *A Matera 0080/05 sellucrezio scuola elementare 0 lucrezio 3 G F Q 1 1190IC *A Matera 0047/01 itc itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 5775 IC *A Matera 0080/02 sellucrezio scuola elementare 0 lucrezio 3 G F Q 1 1036IC *A Matera 0047/03 itc itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 1760 IC *A Matera 0239/01 servigiestadio st comunale XXI sett 0 annunziatella 3 F F Q 1 588 IC *A Matera 0234/01 smateexcif scuola materna ex cif 0 paladino 3 D F Q 1 1470 IC *A mattatoio Matera 0242/03 comunale mattatoio comunale 0 Marconi 3 B F Q 1 548 IC *A Matera 0032/01 stazferrfal staz ferroviaria fal 0 nazionale 3 F / Q 1 2341 IC *A Matera 0190/01 exbigliettfal ex biglietteria fal 0 nazionale 3 C / Q 1 218 IC *A Matera 0162/01 uffterritorio uff regionale territorio 0 gramsci 3 B F Q 1 3623 IC *A Matera 0162/02 uffterritorio uff regionale territorio 0 gramsci 3 B E Q 1 3360 IC *A sc materna g Matera 0143/02 smatgfortunato fortunato 0 gfortunato 3 C F Q 1 414 IC *A Matera 0047/04 itccasacustode itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 1512 IC *A Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. sc materna g Matera 0143/01 smatgfortunato fortunato 0 gfortunato 3 C F Q 1 600 IC *A Matera 0047/05 itc paloloperfido itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 2223 IC *A Matera 0176/01 snam spa snam spa (uffici) 0 gravina 3 D G Q 1 2838 IC *A Matera 0244/03 parcheggiotrib consorzio di bonifica 0 aldo moro 3 F / 0 1 5208 IC *A casa riposo Matera 0111/03 cripbrancaccio brancaccio 0 deglietrusc 3 E F Q 1 3230 IC *A Matera 0228/01 dist scolastico 9 dist. scolastico 9 2 1d'alessio 3 D G Q 1 353 IC *A sede quest e pol Matera 0025/02 questura stradale 0 gattini 3 C G J 1 20160IC *A sede quest e pol Matera 0025/01 questura stradale 0 gattini 3 C G J 1 6720IC *A Matera 0097/02 palestpalsport sport palazzetto 0 nazioniunite 3 F F Q 1 18414IC *A Matera 0194/01 Stazione fal stazione fal 0 lanera 3 F / 0 1 775 IC *A Matera 0031/01 enautacquepugl sede uffici acquedotto 0 tacito 3 F / 0 1 4971IC *A Matera 0105/03 selnitti sc elem nitti 3 nitti 3 C F J 1 3680 IC *A Matera 0105/01 selnitti sc elem nitti 3 nitti 3 C F J 1 2448 IC *A

Piano Provinciale di Emergenza 150

Matera 0105/02 selnitti sc elem nitti 3 nitti 3 D G Q 1 2618 IC *A casa riposo Matera 0111/01 cripbrancaccio brancaccio 1 deglietrusc 3 E F Q 1 2505IC *A Matera 0170/01 ipalberghiero ist prof alberghiero 0 castello 3 F G J 1 2781 IC *A Matera 0144/01 sma sg matera sc mat serra venerdì 0 sgmatera 3 D F J 1 1672 IC *A casa riposo Matera 0111/02 cripbrancaccio brancaccio 0 deglietrusc 3 E F Q 1 3102 IC *A sc elem vico 2 Matera 0021/02 sc el d'alessio cappelluti 1 d'alessio 3 D G Q 1 4050 IC *A mattatoio Matera 0242/06 comunale mattatoio comunale 0 marconi 3 B F Q 1 1840 IC *A mattatoio Matera 0242/04 comunale mattatoio comunale 0 marconi 3 B F Q 1 1008 IC *A Matera 0086/03 scicacollocame scica (uff colloc) 0 peucezi 3 G / 0 1 1843 IC *A sc elem vico 2 Matera 0021/01 sc el d'alessio cappelluti 1 d'alessio 3 D G Q 1 4836 IC *A sede quest e pol Matera 0025/03 questura stradale 0 gattini 3 C G J 1 6048IC *A sc elem vico 2 Matera 0021/03 seld'alessio cappelluti 1 d'alessio 3 D G Q 1 4694 IC *A Matera 0086/01 scicacollocame scica (uff colloc) 3 peucezi 3 G / 0 1 1843 IC *A mattatoio Matera 0242/05 comunale mattatoio comunale 0 marconi 3 B F Q 1 1008 IC *A Matera 0086/02 scicacollocame scica (uff colloc) 0 peucezi 3 G / 0 1 1843 IC *A Matera 0086/04 scicacollocame scica (uff colloc) 0 peucezi 3 G / 0 1 1843 IC *A casa riposo Matera 0111/04 cripbrancaccio brancaccio 1 deglietrusc 3 E F Q 1 3610 IC *A Matera 0142/03 smaternaexenel sc mat ex enel 0 lucana 3 C F Q 1 1462 IC *A Matera 0009/01 inps inps 0 cappelluti 3 B G Q 1 4224 IC *A Matera 0097/01 piscina comunale sport palazzetto 1 Europa 3 F F Q 1 6912 IC *A casa riposo Matera 0111/05 cripbrancaccio brancaccio 0 deglietrusc 3 E F Q 1 2505IC *A Matera 0155/01 sma collodi sc materna via collodi 0 collodi 3 F / 0 1 4030 IC *A Matera 0047/06 itc aula magna itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 1355 IC *A Matera 0159/03 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 6552IC *A Matera 0004/11 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 C D F 1 5400IC *A Matera 0004/10 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 D E F 1 2565IC *A Matera 0004/09 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 D D F 1 3105IC *A Matera 0004/08 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 D D F 1 3105IC *A Matera 0004/07 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 D D F 1 2295IC *A Matera 0004/06 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 D E F 1 1980IC *A Matera 0004/05 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 C E F 1 7200IC *A Matera 0004/04 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 C E F 1 5400IC *A Matera 0244/01 parcheggiotrib consorzio di bonifica 0 aldo moro 3 F / 0 1 2856 IC *A Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0004/02 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 C E F 1 7200IC *A Matera 0049/01 lcc liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 3689 IC *A Matera 0316/01 sedelogistenel enel 0 castello 3 E / 0 1 1020IC *A Matera 0047/07 itc paloloperfido itc loperfido 0 aldo moro 3 D G Q 1 1085 IC *A Matera 0317/01 sedelogistenel enel 0 castello 3 E / 0 1 2863IC *A Matera 0012/04 cc caserma carabinieri 0 dante 3 F / 0 1 5100 IC *A Matera 0012/03 cc caserma carabinieri 0 dante 3 F / 0 1 4760 IC *A Matera 0012/02 cc caserma carabinieri 0 dante 3 F / 0 1 3876 IC *A Matera 0012/01 cc caserma carabinieri 0 dante 3 F / 0 1 740 IC *A Matera 0159/11 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 F / 0 1 27300IC *A Matera 0159/10 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 F / 0 1 1100IC *A Matera 0159/09 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 E / 0 1 1596IC *A Matera 0159/08 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 2016IC *A Matera 0159/07 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 6554IC *A Matera 0159/06 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 504 IC *A Matera 0159/05 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 6400IC *A Piano Provinciale di Emergenza 151

Matera 0159/04 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 8280IC *A Matera 0083/01 smegfortunato sc media g fortunato 0 enrico fermi 3 E F J 1 1530 IC *A Matera 0305/01 ufftelecom sede telecom 0 lucana 3 E F Q 1 6424IC *A Matera 0314/03 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 11574 IC *A Matera 0313/02 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 4329 IC *A Matera 0313/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 7819 IC *A Matera 0312/03 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 2220 IC *A Matera 0312/02 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 17007 IC *A Matera 0312/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 1351 IC *A Matera 0311/02 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 2295 IC *A Matera 0311/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 2552 IC *A Matera 0310/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 2552 IC *A Matera 0309/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 8652 IC *A Matera 0308/01 usl sede asl usl 0 montescagl 3 E F Q 1 8652 IC *A Matera 0307/01 centrale telefo sede telecom 0 fortunato 3 E / 0 1 81 IC *A Matera 0315/01 enel sede enel 0 lazazzera 3 F / 0 1 10359IC *A Matera 0306/01 ufftelecom sede telecom 0 fortunato 3 E / 0 1 13226 IC *A Matera 0004/01 ospedale civile ospedale civile 0 lanera 3 D E F 1 2565IC *A ist zooprof sper di Matera 0304/01 istzooprofilat puglia 0 protospata 3 E / 0 1 1929IC *A poste smistamento Matera 0303/01 poste pacchi 3 matteotti 3 D F Q 1 1183IC *A Matera 0302/01 uffmetrico uff metrico provinciale 2 sanbenedett 3 F F Q 1 2600 IC *A Matera 0324/04 sceleamoropale sc elem moro 0 lazazzera 3 D F C 1 2904 IC *A Matera 0324/03 sceleamoropale sc elem moro 0 lazazzera 3 D F C 1 1326 IC *A Matera 0324/02 sceleamoropale sc elem moro 0 lazazzera 3 D F C 1 3293 IC *A Matera 0324/01 sceleamoropale sc elem moro 0 lazazzera 3 D F C 1 5548 IC *A Matera 0321/02 pal campo scuola campo scuola 0 nazioni unite 3 D F F 1 2880IC *A Matera 0321/01 uff campo scuola campo scuola 0 nazioni unite 3 D / 0 1 645 IC *A Matera 0320/01 sedelogistenel enel 0 castello 3 E / 0 1 7488IC *A Matera 0319/01 sedelogistenel enel 0 castello 3 E / 0 1 970 IC *A Matera 0318/01 sedelogistenel enel 0 castello 3 E / 0 1 5670IC *A Matera 0306/02 ufftelecom sede telecom 0 fortunato 3 E / 0 1 6858 IC *A Matera 0022/02 sc el fermi sc elem via fermi 0 efermi 3 E F Q 1 1029 IC *A Matera 0233/01 mercato mercato 0 a.persio 3 D / 0 1 504 IC *A Matera 0233/02 mercato mercato 0 a.persio 3 D / 0 1 462 IC *A corpo forestale dello Matera 0108/01 ccfs stato 0 nazionale 3 D F Q 1 2711IC *A Matera 0011/03 uffici regione uffici regionali 0 dante 3 G G Q 1 2278 IC *A Matera 0159/02 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 1598IC *A Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0011/01 uffici regione uffici regionali 0 dante 3 G G Q 1 2808 IC *A spogliatoi campi Matera 0232/01 spogliatoi tennis 0 europa 3 E G Q 1 336 IC *A Matera 0102/01 casadeigiovani centro casa giovani 0 petrarca 3 D F Q 1 1577 IC *A Matera 0084/03 sma rione pini sc mat stat rione pini 0 morelli 3 G G J 1 3094 IC *A Matera 0084/02 sma rione pini sc mat stat rione pini 0 morelli 3 G G J 1 2448 IC *A Matera 0084/01 sma rione pini sc mat stat rione pini 0 morelli 3 G G J 1 1800 IC *A Matera 0022/06 sc el fermi sc elem via fermi 0 efermi 3 F F Q 1 1860 IC *A Matera 0022/05 sc el fermi sc elem via fermi 0 efermi 3 F F Q 1 896 IC *A sc elem san Matera 0092/01 pardo sc elem san pardo 0 greco 3 D F Q 1 1302 IC *A sc media Matera 0083/01 palestra sc media g fortunato 0 enrico fermi 3 F F J 1 4575 IC *A Matera 0049/02 lcc liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 3038 IC *A Matera 0049/03 lcc liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 1456 IC *A Matera 0049/04 lcc liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 3038 IC *A Matera 0049/05 lcc liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 2548 IC *A

Piano Provinciale di Emergenza 152

Matera 0049/07 lcc liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 3692 IC *A Matera 0022/04 sc el fermi sc elem via fermi 0 efermi 3 F F Q 1 2613 IC *A Matera 0244/02 parcheggiotrib consorzio di bonifica 0 aldo moro 3 F / 0 1 2856 IC *A Matera 0022/03 sc el fermi sc elem via fermi 0 efermi 3 F F Q 1 1176 IC *A Matera 0083/02 smegfortunato sc media g fortunato 0 enrico fermi 3 E F J 1 1292 IC *A Matera 0083/03 smegfortunato sc media g fortunato 0 enrico fermi 3 E F J 1 4964 IC *A Matera 0083/04 smegfortunato sc media g fortunato 0 enrico fermi 3 E F J 1 1125 IC *A Matera 0109/01 sma sc materna via cererie 0 cererie 3 E G J 1 5141 IC *A Matera 0022/01 sc el fermi sc elem via fermi 0 efermi 3 F F Q 1 1029 IC *A Matera 0011/02 uffici regione uffici regionali 0 dante 3 G G Q 1 4094 IC *A Matera 0034/01 staz pompaggio 4 la vaglia 3 G H Q 1 198 IC *A Matera 0042/02 itcolivettisuc itc olivetti succursale 4 rondinelle 3 D G J 1 463 IC *A Matera 0050/02 sc magistrale sc magistr e sc elem 0 parini 3 E F Q 1 3626 IC *A Matera 0050/01 sc magistrale sc magistr e sc elem 0 parini 3 E F Q 1 1499 IC *A uff region uff region formaz Matera 0104/05 informaz profess 0 cappelluti 3 F F Q 1 1800IC *A uff region uff region formaz Matera 0104/04 informaz profess 0 cappelluti 3 F F Q 1 144 IC *A uff region uff region formaz Matera 0104/03 informaz profess 0 cappelluti 3 F F Q 1 1287IC *A uff region uff region formaz Matera 0104/02 informaz profess 0 cappelluti 3 F F Q 1 3120IC *A sc elem san Matera 0092/06 pardo sc elem san pardo 0 greco 3 D E Q 1 1242 IC *A Matera 0042/01 itcolivettisuc itc olivetti succursale 4 rondinelle 3 D G J 1 2392IC *A Matera 0050/03 scmagistrale sc magistr e sc elem 0 parini 3 E F Q 1 1924 IC *A Matera 0042/03 itcolivettisuc itc olivetti succursale 4 rondinelle 3 D G J 1 537 IC *A Matera 0042/04 itcolivettisuc itc olivetti succursale 4 rondinelle 3 D G J 1 222 IC *A Matera 0042/05 itcolivettisuc itc olivetti succursale 4 rondinelle 3 D G J 1 777 IC *A sc elem san Matera 0092/02 pardo sc elem san pardo 0 greco 3 D E Q 1 2668 IC *A Matera 0042/06 itcolivettisuc itc olivetti succursale 4 rondinelle 3 D G J 1 1442IC *A Matera 0042/07 itcolivettisuc itc olivetti succursale 4 rondinelle 3 D G J 1 2884IC *A uff region uff region formaz Matera 0104/01 informaz profess 0 cappelluti 3 F F Q 1 3510IC *A sc elem san Matera 0092/03 pardo sc elem san pardo 0 greco 3 D E Q 1 2668 IC *A sc elem san Matera 0092/04 pardo sc elem san pardo 0 greco 3 D E Q 1 552 IC *A Matera 0050/04 sc magistrale sc magistr e sc elem 0 parini 3 E F Q 1 2220 IC *A Matera 0159/01 osp civile nuovo osp civile nuovo 0 amdifrancia 3 C F Q 1 1598IC *A sc elem san Matera 0092/05 pardo sc elem san pardo 0 greco 3 D E Q 1 414 IC *A sc elem Matera 0061/02 bramante sc elem moro 0 bramante 3 D F Q 1 2891 IC *MA Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0046/01 ige stella ige stella 0 enrico mattei 3 F / 0 1 7857 IC *MA capannone 2 loc Matera 0044/01 capannone 2 rondinell 4 rondinelle 3 E / 0 1 6365IC *MA sc elem Matera 0061/03 bramante sc elem moro 0 bramante 3 D F Q 1 2891 IC *MA sc elem Matera 0061/04 bramante 0 bramante 3 D F Q 1 1418IC *MA caserma vigili del Matera 0033/01 cvf fuoco 0 timmari 3 D / 0 1 11508IC *MA Matera 0016/05 smedstatnfesta sc med stat festa 0 lanera 3 E F Q 1 5555 IC *MA Matera 0016/04 smedstatnfesta sc med stat festa 0 lanera 3 E F Q 1 1656 IC *MA Matera 0016/03 smedstatnfesta sc med stat festa 0 lanera 3 E F Q 1 5659 IC *MA Matera 0192/01 staz centr fal staz centr fal 3 matteotti 3 F / 0 1 2688 IC *MA Matera 0016/01 smedstatnfesta sc med stat festa 0 lanera 3 E F Q 1 3413 IC *MA provveditorato agli Matera 0030/01 provveditorato studi 0 siris 3 D / 0 1 6002IC *MA provveditorato agli Matera 0030/02 provveditorato studi 0 siris 3 D / 0 1 11123IC *MA Matera 0139/01 selpzzasemeria sc elem p. semeria 3 semeria 3 E F Q 1 4218 IC *MA Piano Provinciale di Emergenza 153

sc elem Matera 0061/01 bramante sc elem moro 0 bramante 3 D F Q 1 2734 IC *MA Matera 0057/04 archiviostato archivio di stato 0 stigliani 3 C E Q 1 480 IC *MA Matera 0048/02 lcsdalighieri liceo scientifico 0 aldo moro 3 E F Q 1 2339IC *MA Matera 0016/02 smedstatnfesta sc med stat festa 0 lanera 3 E F Q 1 5868 IC *MA ist prof ind e art Matera 0055/02 ipr ldavinci ldavinci 4 rondinelle 3 D / 0 1 11856IC *MA sc materna di serra Matera 0151/01 smaserrarifusa rifusa 0 sanniti 3 G / 0 1 2534IC *MA Matera 0078/01 sma rione agna sc materna 0 francione 3 F / 0 1 1799 IC *MA sma san Matera 0074/01 giacomo sc mat san giacomo 0 meucci 3 F G Q 1 2698 IC *MA Matera 0146/01 sma via a. moro sc mat. a. moro 0 aldo moro 3 E F J 1 3136 IC *MA Matera 0070/01 asn via gramsci asilo nido 0 gramsci 3 B E J 1 904 IC *MA Matera 0070/02 deposito asn asilo nido 0 gramsci 3 B E J 1 96 IC *MA ist prof ind e art Matera 0055/03 ipr ldavinci ldavinci 4 rondinelle 3 D F Q 1 3332IC *MA Matera 0076/01 smesuc a. volta sc media volta 3 sant'agnese 3 D F J 1 3546 IC *MA scmedia di serra Matera 0140/01 smeviasanniti rifusa 0 deisanniti 3 E F Q 1 1065IC *MA scmedia di serra Matera 0140/02 smeviasanniti rifusa 0 deisanniti 3 E F Q 1 207 IC *MA scmedia di serra Matera 0140/03 smeviasanniti rifusa 0 deisanniti 3 E F Q 1 606 IC *MA ist prof femmin serv Matera 0054/01 iprfemminmorra soc 0 dante 3 E F Q 1 3105IC *MA Matera 0002/02 municipio municipio 0 aldo moro 3 F G Q 1 17886IC *MA ist prof femmin serv Matera 0054/03 iprfemminmorra soc 0 dante 3 E F Q 1 10458IC *MA Matera 0048/01 lcsdalighieri liceo scientifico 0 aldo moro 3 E / 0 1 5062IC *MA ist tecn agrario Matera 0043/03 ita rondinelle matera 4 rondinelle 3 D F Q 1 12379IC *MA ist tecn agrario Matera 0043/01 ita rondinelle matera 4 rondinelle 3 D F Q 1 8144IC *MA ist tecn agrario Matera 0043/03 ita rondinelle matera 4 rondinelle 3 D F Q 1 3843IC *MA ist tecn indust stat Matera 0045/01 itipentasuglia pen 0 enricomattei 3 F F 0 1 14149IC *MA ist tecn indust stat Matera 0045/02 itipentasuglia pen 0 enricomattei 3 F F 0 1 9598IC *MA ist tecn indust stat Matera 4503 itipentasuglia pen 0 enricomattei 3 F F 0 1 19270IC *MA

Matera 0048/01 lcsdalighieri liceo scientifico 0 aldo moro 3 E F Q 1 12201IC *MA ist prof ind e art Matera 0055/01 ipr ldavinci ldavinci 4 rondinelle 3 D / 0 1 9478IC *MA Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0048/03 lcsdalighieri liceo scientifico 0 aldo moro 3 E F Q 1 9221IC *MA Matera 0002/03 municipio municipio 0 aldo moro 3 F G Q 1 9049IC *MA ist prof femmin serv Matera 0054/02 iprfemminmorra soc 0 dante 3 E F Q 1 17178IC *MA Matera 0002/01 municipio municipio 0 aldo moro 3 F G Q 1 3056IC *MA Matera 0196/03 officina fal officina fal 4 serra rifusa 3 G / 0 1 5225 IC *MA Matera 0005/01 paluffinanz palazzo uff finanziari 0 roma 3 D E Q 1 28288 IC *MA Matera 0040/03 itcolivetticen itc olivetti centrale 0 gramsci 3 D F Q 1 506 IC *MA Matera 0079/01 selcappuccini sc elem cappuccini 0 cappuccini 3 F / 0 1 1482 IC *MA ist tecn indust stat Matera 0045/02 itipalestra pen 0 enricomattei 3 F / 0 1 22049IC *MA capannone 1 loc Matera 0041/01 capannone 1 rondinell 4 rondinelle 3 G / 0 1 2340IC *MA scuola mat e media Matera 0085/01 sme piazza olmi volta 3 degliolmi 3 F / 0 1 11130IC *MA Matera 0157/02 eper ente edlizia popolare 0 bened. Croce 3 E G Q 1 5997 IC *MA Matera 0198/03 uffici fal uffici fal 4 serra rifusa 3 E / 0 1 2736 IC *MA Matera 0198/02 uffici fal uffici fal 4 serra rifusa 3 E / 0 1 2736 IC *MA

Piano Provinciale di Emergenza 154

Matera 0198/01 uffici fal uffici fal 4 serra rifusa 3 F / 0 1 2736 IC *MA Matera 0040/01 itc itc olivetti centrale 0 gramsci 3 D F Q 1 3457 IC *MA Matera 0197/01 officina fal officina fal 4 serra rifusa 3 F / 0 1 770 IC *MA Matera 0042/02 ige stella ist tecn e stella 0 enricomattei 3 F / 0 1 12864 IC *MA Matera 0196/01 officina fal officina fal 4 serra rifusa 3 G / 0 1 5225 IC *MA Matera 0196/01 officina fal officina fal 4 serra rifusa 3 F / 0 1 5225 IC *MA Matera 0195/01 stazionefal stazione fal 4 serra rifusa 3 F / 0 1 1008 IC *MA università della Matera 0014/02 università bas basilicata 0 lazazzera 3 F / 0 1 3780IC *MA università della Matera 0014/01 università bas basilicata 0 lazazzera 3 F / 0 1 3675IC *MA cameracommerci Matera 0058/03 o camera di commercio 0 cappelluti 3 B F Q 1 6292 IC *MA cameracommerci Matera 0058/01 o camera di commercio 0 lucana 3 B F Q 1 1755 IC *MA Matera 0194/01 stazionefal stazione fal 0 lanera 3 F / 0 1 333 IC *MA Matera 0005/03 paluffinanz palazzo uff finanziari 0 roma 3 D E Q 1 9984 IC *MA Matera 0005/02 paluffinanz palazzo uff finanziari 0 roma 3 D E Q 1 9568 IC *MA Matera 0197/02 officina fal officina fal 4 serra rifusa 3 E / 0 1 572 IC *MA Matera 0003/04 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 7904IC *MA Matera 0139/02 sel sc elem p. semeria 3 semeria 3 E F Q 1 860 IC *MA Matera 0325/02 palazzetto palazzetto dello sport 0 lanera 3 E F Q 1 1791 IC *MA Matera 0325/01 palazzetto palazzetto dello sport 0 lanera 3 E F Q 1 8100 IC *MA Matera 0322/03 camposcuola campo scuola 0 nazioniunite 3 D F J 1 151 IC *MA Matera 0322/02 camposcuola campo scuola 0 nazioniunite 3 D F J 1 210 IC *MA Matera 0322/01 camposcuola campo scuola 0 nazioniunite 3 D F J 1 140 IC *MA itis pentasuglia Matera 0039/04 iti succurs 0 sanpardo 3 D F Q 2 807 IC *MA Matera 0217/03 bancaditalia banca d'italia 3 sanfrancesco 3 C E J 1 859 IC *MA Matera 0015/01 sel sc elem g minozzi 0 lucana 3 F / 0 1 25787 IC *MA Matera 0003/07 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 5320IC *MA Matera 0040/02 itc itc olivetti centrale 0 gramsci 3 D F Q 1 634 IC *MA Matera 0003/05 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 4317IC *MA centro polivalente Matera 0059/01 centpolsociale sociale 3 firenze 3 C F G 1 2366IC *MA Matera 0003/03 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 3777IC *MA Matera 0003/02 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 3777IC *MA Matera 0003/01 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 4655IC *MA itis pentasuglia Matera 0039/03 iti succurs 0 sanpardo 3 D F Q 2 3957IC *MA itis pentasuglia Matera 0039/02 iti succurs 0 sanpardo 3 D F Q 2 2860IC *MA Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. itis pentasuglia Matera 0039/01 iti succurs 0 sanpardo 3 D F Q 2 2288IC *MA Matera 0049/08 lccaulamagna liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 C F Q 1 4815 IC *MA Matera 0049/06 lccpa liceo ginnasio duni 0 nazioniunite 3 F / 0 1 4902 IC *MA Matera 0046/04 ige stella ist tecn e stella 0 enricomattei 3 F / 0 1 8160 IC *MA Matera 0046/03 ige stella ist tecn e stella 0 enricomattei 3 F / 0 1 8160 IC *MA Matera 0003/06 tribunale tribunale 0 aldo moro 3 F F C 1 4317IC *MA Matera 0017/05 istmagistrale istituto magistrale 0 lanera 3 E F Q 1 4531 IC *MA Matera 0241/02 casafamiglia casa famiglia 0 montescagl 3 C F Q 1 261 IC *MA Matera 0241/01 casafamiglia casa famiglia 0 montescagl 3 C F Q 1 348 IC *MA stadio comunale XXI Matera 0240/03 palschermstadio sett 0 annunziatella 3 F F Q 1 405 IC *MA stadio comunale XXI Matera 0240/01 palschermstadio sett 0 annunziatella 3 F F Q 1 405 IC *MA cameracommerci Matera 0058/02 o camera di commercio 0 donminzoni 3 B F Q 1 6292 IC *MA stadio comunale XXI Matera 0237/01 spogstadio sett 0 annunziatella 3 C F Q 1 908 IC *MA

Piano Provinciale di Emergenza 155

stadio comunale XXI Matera 0236/01 spogtennis sett 0 annunziatella 3 F F Q 1 1333IC *MA stadio comunale XXI Matera 0235/03 triblatdesstad sett 0 annunziatella 3 B F Q 1 1100 IC *MA stadio comunale XXI Matera 0235/02 tribcentstadio sett 0 annunziatella 3 B F Q 1 2774IC *MA Matera 0013/01 casguarfinanza caserma gdf 0 lazazzera 3 E F Q 1 2376IC *MA sc materna mons Matera 0154/01 sma cavalla 0 cappuccini 3 E / 0 1 2030IC *MA stadio comunale XXI Matera 0240/02 palschermstadio sett 0 annunziatella 3 F F Q 1 990 IC *MA Matera 0017/04 istmagistrale istituto magistrale 0 lanera 3 E F Q 1 1890 IC *MA Matera 0017/03 istmagistrale istituto magistrale 0 lanera 3 E F Q 1 7560 IC *MA Matera 0017/02 istmagistrale istituto magistrale 0 lanera 3 E F Q 1 7740 IC *MA Matera 0017/01 istmagistrale istituto magistrale 0 lanera 3 E F Q 1 3413 IC *MA Matera 0020/03 sme sc media torraca 0 aldo moro 3 E F J 1 3780 IC *MA Matera 0020/02 sme sc media torraca 0 aldo moro 3 E F J 1 4060 IC *MA Matera 0020/01 sme sc media torraca 0 aldo moro 3 E F J 1 2646 IC *MA Matera 0075/03 sma sc materna venusio 4 venusio 3 C F J 1 500 IC *MA Matera 0075/02 sma sc materna venusio 4 venusio 3 C F J 1 1230 IC *MA Matera 0075/01 sma sc materna venusio 4 venusio 3 C F J 1 876 IC *MA stadio comunale XXI Matera 0235/01 triblatsinstad sett 0 annunziatella 3 B F Q 1 1400IC *MA Matera 0067/03 consagrprov consorzio agrario prov 0 cererie 3 B F J 1 1800 IC *MA Matera 0057/01 archiviostato archivio di stato 0 stigliani 3 C E Q 1 1836 IC *MA stadio comunale XXI Matera 0238/01 spogstadio sett 0 annunziatella 3 E E Q 1 2593IC *MA Matera 0057/03 archiviostato archivio di stato 0 stigliani 3 C E Q 1 3563 IC *MA Matera 0013/02 casguarfinanza caserma gdf 0 lazazzera 3 E F Q 1 1030IC *MA Matera 0067/06 consagrprov consagrario provinc 0 cererie 3 B F J 1 2805 IC *MA Matera 0057/02 archiviostato archivio di stato 0 stigliani 3 C E Q 1 4530 IC *MA Matera 0067/04 consagrprov consagrario provinc 0 cererie 3 B F J 1 5460 IC *MA Matera 0013/06 casguarfinanza caserma gdf 0 lazazzera 3 E F Q 1 201 IC *MA Matera 0013/05 casguarfinanza caserma gdf 0 lazazzera 3 E F Q 1 1650IC *MA Matera 0013/04 casguarfinanza caserma gdf 0 lazazzera 3 E F Q 1 1861IC *MA Matera 0013/03 casguarfinanza caserma gdf 0 lazazzera 3 E F Q 1 2482IC *MA Matera 0067/05 consagrprov consagrario provinc 0 cererie 3 B F J 1 3360 IC *MA Matera 0006/02 palammprovincial pal amm provinciale 0 duni 3 C / 0 1 6627 IC Matera 0067/01 consagrprov consagrario provinc 0 cererie 3 B F J 1 8640 IC Matera 0067/02 consagrprov consagrario provinc 0 cererie 3 B F J 1 8640 IC Matera 0007/01 postetelegrafi poste e telegrafi 0 del corso 3 C F Q 1 6534 IC Matera 0006/03 ammprovinciale pal amm provinciale 0 ridola 3 B G J 1 7896 IC Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Matera 0006/01 ammprovinciale pal amm provinciale 0 ridola 3 B G J 1 10998 IC Matera 0006/02 ammprovinciale pal amm provinciale 0 ridola 3 B G J 1 10998 IC Matera 0211/01 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 6960 IA Matera 0211/02 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 9568 IA Matera 0211/06 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 1120 IA Matera 0211/05 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 1120 IA Matera 0023/04 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 2778 IA Matera 0211/03 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 1344 IA Matera 0023/07 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 2679 IA Matera 0211/04 paluffstatali uff motorizzazione civ 0 cappelluti 4 F / 0 1 1920 IA Matera 0023/03 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 3033 IA Matera 0023/05 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 1088 IA Matera 0023/06 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 785 IA Matera 0023/01 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 2917 IA Matera 0023/02 sme sc media g pascoli 0 lazazzera 4 D F Q 1 2543 IA Miglionico consultorio asl 4 ambulatori 0 ricciardi 2 A E G 1 1428IIM M Piano Provinciale di Emergenza 156

Miglionico forno comunale forno comunale 0 trento 2 A D J 3 140 IIM MB Miglionico sma scuola materna 0 sotto il cast. 2 E F Q 3 1350 IIM MB Miglionico sel scuola elementare 0 v.castello 2 C F Q 1 11496IIM MB Miglionico centro sociale centro sociale 3 p.zza municip. 2 A F J 3 140 IIM MB Miglionico cir. Rit. Anziani circolo ritrovo anziani 0 fieramosca 2 B G J 1 312 IIM B Miglionico asilonido asilo nido 0 dante 2 F / 0 3 1272IMX serb acquedotto Miglionico serbatoio acqua pugliese 4 contr 5 serre 3 F / 0 1 1455 IC *MA Miglionico spogliatoio stadio stadio comunale 4 5 serre 3 E / 0 1 840 IC *MA Miglionico sme scuola media 0 dante 3 D F Q 1 14403IC *MA Miglionico municipio municipio 0 dante 3 D / 0 1 3034IC *MA Miglionico cc caserma cc 0 degasperi 3 E / 0 1 5655IC *MA Miglionico ed.comunale forno comunale 0 roma 3 C C F 3 337 IC *MA Montalb. J lcs liceo scientifico 0 roma 2 A G J 1 3602 IIM MA Montalb. J cvu polizia comunale 3 vittoria 2 B F G 1 3813 IIM M asl uff socio Montalb. J usl uff soc assistenziale 0 somalia 2 G / 0 1 1450IIM MB Montalb. J usl unit sanit asl uff sanitario igiene 0 piemonte 2 D / 0 1 918 IIM MB Montalb. J sel scuola elementare 0 dei caduti 2 A / 0 1 28174 IIM MB Montalb. J cc caserma cc 0 dei caduti 2 C G J 1 2327 IIM MB Montalb. J sma scuola materna 0 tommaseo 2 C / 0 1 3844 IIM MB Montalb. J usl uff igiene asl uff igiene 0 dei caduti 2 C / 0 1 1501 IIM MB scuola elementare Montalb. J sma europa europa 0 parma 2 C E G 1 2508IIM MB Montalb. J usl sede asl sede 0 dei caduti 2 B / 0 1 3770 IIM MB Montalb. J usl ambulatorio asl 5 ambulatorio 0 dei caduti 2 C / 0 1 1725 IIM B scuola media Montalb. J sme lomonaco 0 sacro cuore 2 D / 0 1 4766IIM B scuola media Montalb. J sme lomonaco 0 sacro cuore 2 D / 0 1 2264 IIM B Montalb. J asn scuola materna 0 sinni 2 D / 0 1 1999 IIM B scuola media Montalb. J smepal lomonaco 0 sacro cuore 2 D / 0 1 2979IIM B Montalb. J municipio municipio 0 sacro cuore 2 D / 0 1 3486IIM B Montalb. J uffpostale uff postale 0 torino 3 E / 0 1 1398 IC *MA Montalb. J ima ist magistrale pitagora 3 livorno 3 D / 0 1 14026 IC *MA Montalb. J sma scuola materna 0 borgo europa 3 G / 0 4 1755 IC *MA Montalb. J uff distretto scol distretto scolastico 0 lazio 3 G / 0 1 2434 IC *MB Montalb. J usl unit sanit asl ufficio sanitario 0 triestetrento 3 F / 0 1 5182 IC *MB Montescagl. sel scuola elementare 0 marcopolo 2 C F G 1 6334 IIM MB Montescagl. sel scuola elementare 0 marcopolo 2 C F G 1 13005IIM MB

Montescagl. poliambulatorio poliambulatorio 0 belvedere 2 D F Q 1 2288IIM MB Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Montescagl. mattatoio mattatoio comunale 0 aldo moro 2 D / 0 1 884 IIM B Montescagl. mattatoio mattatoio comunale 0 aldo moro 2 D / 0 1 550 IIM B Montescagl. mattatoio mattatoio comunale 0 aldo moro 2 D / 0 1 275 IIM B Montescagl. mattatoio mattatoio comunale 0 aldo moro 2 D / 0 1 304 IIM B Montescagl. sel scuola elementare 0 s.d'acquisto 3 E F Q 1 1657 IC *A Montescagl. biblioteca biblioteca comunale 0 calabria 3 F / 0 1 1209IC *A Montescagl. mattatoio mattatoio comunale 0 aldo moro 3 G / 0 1 625 IC *A Montescagl. sma scuola materna 0 gallipoli 3 F / 0 1 2607IC *A Montescagl. sme scuola meddia 0 giovanni XXIII 3 E / 0 1 4385 IC *A Montescagl. sma scuola materna 0 s.pellico 3 F / 0 1 2419IC *A uffserbacquedott Montescagl. o uff e serb acquedotto 0 diaz 3 B / 0 1 3075 IC *A Montescagl. mattatoio mattatoio comunale 0 aldo moro 3 G / 0 1 572 IC *A Montescagl. sme scuola media 0 giovanni XXIII 3 D F J 1 8641 IC *A Montescagl. sma scuola materna 0 palermo 3 F / 0 1 2037IC *A Montescagl. cc caserma cc 0 aldo moro 3 F / 0 1 4375 IC *MA Montescagl. municipio municipio 0 aldo moro 4 F / 0 1 1507IA Piano Provinciale di Emergenza 157

Montescagl. municipio municipio 0 aldo moro 4 F / 0 1 2427IA Nova Siri biblioteca biblioteca comunale 0 bollita 2 E / 0 1 2000 IIM MB Nova Siri suclicclass succ lic ginnasio 1 gramsci 2 D / 0 1 1584 IIM MB scuola media Nova Siri sme settembrini 3 stazione 2 C / 0 1 4740IIM MB scuola media Nova Siri sucmediastat settembrini 0 trento 2 C / 0 1 2318IIM MB Nova Siri selpal scuola elementare 0 europa 2 C H O 1 907 IIM MB Nova Siri biblioteca biblioteca comunale 1 garibaldi 2 D H O 1 967 IIM MB Nova Siri sel scuola elementare 0 siris 2 E / 0 1 1756 IIM B Nova Siri sel scuola elementare 0 europa 2 C H O 1 2687 IIM B Nova Siri enteferr ente ferrovie 3 stazione 2 C / 0 2 1435 IIM B delegazione Nova Siri comsucc comunale 3 papagiovanni 2 E / 0 1 790 IIM B Nova Siri sma scuola materna 0 srocco 2 E H O 1 1944 IIM B Nova Siri suclicclass succ lic ginnasio 0 bachelet 3 E / 0 1 1066 IC *MA Nova Siri smepal palestra settembrini 1 europa 3 E H O 1 1901 IC *MA scuola media Nova Siri sme settembrini 1 europa 3 E H O 1 8770IC *MA Nova Siri cc stazione cc 0 lazio 3 G / 0 1 4195 IC *MB Nova Siri sma scuola materna 0 trento 3 G / 0 1 1077 IC *MB Nova Siri comune municipio 3 dr.melidoro 3 G / 0 1 5082 IC *MB Nova Siri sma scuola materna 0 trento 3 G / 0 1 2641 IC *MB Nova Siri sel scuola elementare 0 aldo moro 3 G / 0 1 6562 IC *MB Nova Siri municipio 0 europa 4 F / 0 1 1507 IA MB Oliveto L. magazzino deposito 1 marconi 2 D F J 3 246 IIM MB Oliveto L. mattatoio mattatoio comunale 0 s.giovanni 2 F G J 1 360 IIM MB Oliveto L. municipio municipio 4 umberto I 2 B G J 1 1143 IIM *MB Oliveto L. mattatoio mattatoio comunale 0 s.giovanni 3 F G J 1 195 IC *MB Oliveto L. mattatoio mattatoio comunale 0 s.giovanni 3 F G J 1 198 IC *MB Oliveto L. smepal scuola media 0 della libertà 3 F G J 1 1498 IC *MB Oliveto L. sel scuola elementare 0 della libertà 3 F G J 1 2440 IC *MB Oliveto L. sma scuola materna 0 della libertà 3 F G J 1 686 IC *MB Oliveto L. sma scuola materna 0 della libertà 3 F G J 1 202 IC *MB Oliveto L. ambulatorio ambulatorio 0 della libertà 3 F G J 1 669 IC *MB Oliveto L. municipio mercato coperto 0 s.giovanni 4 F / 0 1 1507IA Pisticci cc 0 vespucci 2 B / 0 1 5939IIM M Pisticci ipr ist prof maschile 0 vespucci 2 B / 0 1 6943 IIM M Pisticci seltinchi scuola elementare 4 tinchi 2 B / 0 1 2323IIM MB sc. Media Pisticci sme d'alessandro 0 cadorna 2 C / 0 1 10912IIM MB Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Pisticci staz autobus stazione autobus 0 sandonato 2 G / 0 1 385 IIMMB Pisticci lcs comps liceo - polizia di stato 0 negrelli 2 C / 0 1 5439 IIM MB Pisticci usl ex inam 0 principedipie 2 C / 0 1 2921IIM MB Pisticci staz ferr staz ferroviaria 4 pistscalo 2 B G J 2 1732 IIM MB Pisticci sma scuola materna 4 tinchi 2 D / 0 1 1739IIM MB Pisticci asl 5 asl 5 ambulatorio 0 genova 2 C / 0 1 639 IIM B Pisticci sel casinello scuola elementare 4 casinello 2 C / 0 1 1053 IIM B sc. Materna- Pisticci sma casinello elementare 4 casinello 2 C / 0 1 1053IIM B Pisticci sma scuola materna 0 togliatti 2 C / 0 1 2650IIM B Pisticci selsgbosco scuola elementare 0 sgbosco 2 C G C 1 7848 IIM B Pisticci mucipio pret municipio 3 umberto 2 A G F 1 7068IIM B Pisticci municipio municipio 3 umberto 2 A F F 1 3845IIM B Pisticci casacura casa di cura 4 tinchi 2 C / 0 1 1059 IIM B Pisticci itamarconia ist tecnico agrario 3 elettra 2 C / 0 1 1972 IIM B Pisticci cgf guardia di finanza 0 g.cesare 2 C / 0 1 1575 IIM B Pisticci usl 5 consultorio asl 5 consultorio 1 metaponto 2 C G Q 1 3668IIM B Piano Provinciale di Emergenza 158

Pisticci asilo municipio 3 umberto 2 A F F 1 2546IIM B Pisticci staz autobus staz autobus cal-l 4 pistscalo 2 C G H 1 418 IIM B Pisticci sel sc elem pisticci scalo 0 pomarico 2 D G A 1 3001IIM B Pisticci sma sel sc. El-materna 0 cantisano 2 A F F 1 14441 IIM B Pisticci smeoflacco scuola media 0 4caselli 3 E / 0 1 8406IC *A Pisticci uffcomunali sede com decentrata 0 firenze 3 G / 0 3 6075IC *A Pisticci smepaolivieri 0 monreale 3 F / 0 1 1839IC *A Pisticci uffcomunali sede com decentrata 0 firenze 3 G / 0 3 7938IC *A Pisticci lcc polivalente 0 madonnafatima3 G / 0 2 10608IC *A Pisticci uffcomunali sede com decentrata 0 firenze 3 G / 0 3 5119IC *A Pisticci selolivieri scuola elementare 0 monreale 3 F / 0 1 6984 IC *A Pisticci basengas uff per il gas 0 padova 3 G G C 1 1768 IC *A Pisticci lcc polivalente 0 madonnafatima3 G / 0 2 9670IC *A Pisticci uffpostale poste e telegrafi 0 eromagna 3 G / 0 1 878 IC *A Pisticci acquedotto uff servizi idrici Eaap 0 veneto 3 G / 0 1 1626 IC *A Pisticci cc stazione cc 0 curiel 3 F / 0 1 1210IC *A Pisticci uffpostale poste 0 cavour 3 D / 0 1 3312IC *A Pisticci spogpa polivalente 0 madonnafatima3 G / 0 3 1481IC *A Pisticci ampita ist tecnico agrario 3 elettra 3 C D C 1 2006 IC *A Pisticci palazzouffici palazzo degli uffici 3 plebiscito 3 G / 0 2 6410 IC *A Pisticci smeflacco scuola media 0 4caselli 3 E / 0 1 8834IC *A Pisticci selolivieri scuola elementare 0 monreale 3 F / 0 1 409 IC *A Pisticci osptinchi ospedale 4 tinchi 3 D / 0 1 4416IC *A Pisticci osptinchi ospedale 4 tinchi 3 D / 0 1 4134IC *A Pisticci osptinchi ospedale 4 tinchi 3 D / 0 1 3366IC *A Pisticci osptinchi ospedale 4 tinchi 3 D / 0 1 3853IC *A Pisticci deposito polivalente 0 sandonato 3 G / 0 3 787 IC *A Pisticci osptinchi ospedale 4 tinchi 3 D / 0 1 2163IC *A Pisticci ipr-pa polivalente 0 negrelli 3 D / 0 1 7631IC *A Pisticci biblioteca biblioteca comunale 1 metaponto 3 C G J 1 2025IC *MA Pisticci sal istituto alberghiero 0 sgbosco 3 G / 0 1 8371IC *MA palestra sc Pisticci selpal elementare 0 cantisano 3 D / 0 1 2237IC *MA Pisticci sma scuola materna 0 salerno 3 E / 0 1 1816IC *MB Pisticci smepa palestra sc media 0 donminzoni 3 G / 0 1 1924 IC *MB Pisticci municipio 4 casinello 4 F / 0 1 1507IA Pisticci pa polivalente 0 sandonato 0 G / 0 3 6359IX uffpostale pisticci Pisticci uffpostale scalo 0 pomarico 0 G / 0 1 487 IC Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. sc materna pisticci Pisticci sma scalo 4 pistscalo 0 D / 0 1 2198IC sc media giovanni Policoro sme XXIII 1 pandosia 2 E / 0 1 1539IIM MB Policoro sma scuola materna 0 dante 2 F / 0 1 1041IIM MB Policoro sma scuola materna 0 colombo 2 F H G 1 1178IIM B Policoro sel sc elem 2° circolo 0 dante 2 E / 0 1 2090 IIM B Policoro sel sc elem 2° circolo 0 dante 2 E / 0 1 3324 IIM B Policoro sel sc elem 1° circolo 0 puglia 2 C / 0 1 4735 IIM B Policoro sel sc elem 1° circolo 0 puglia 2 A / 0 1 1968 IIM B Policoro sel sc elem 1° circolo 0 puglia 2 F / 0 1 4969 IIM B Policoro sel sc elem 1° circolo 0 puglia 2 G / 0 1 2058 IIM B Policoro sma scuola materna 0 colombo 2 F H G 1 897 IIMB Policoro sel sc elem 2° circolo 0 dante 2 E / 0 1 2503 IIM B sede sidam erogaz Policoro uffsidam gas 0 salerno 2 G / 0 1 990 IIMB ex cas custode sc Policoro custsme media 1 pandosia 2 E / 0 1 502 IIMB

Piano Provinciale di Emergenza 159

sc media giovanni Policoro sme XXIII 1 pandosia 2 E / 0 1 9785IIM B Policoro cps sede polstrada 0 dante 2 G H H 1 1811IIM B Policoro sma scuola materna 0 dante 2 F / 0 1 836 IIMB Policoro sel sc elem 2° circolo 0 dante 2 E / 0 1 2041 IIM B pal sc media giovanni Policoro smepal XXIII 0 stigliani 2 E / 0 1 3114IIM B Policoro smespogpa pal sc media a. moro 0 allende 3 G / 0 3 2144 IC *MA Policoro iprof istituto professionale 0 puglia 3 G / 0 1 7586IC *MA Policoro com municipio 3 aldo moro 3 G / 0 1 10772IC *MA Policoro ipr istituto professionale 0 puglia 3 G / 0 1 12359IC *MA Policoro lcs liceo scientifico 0 salerno 3 E / 0 1 14947IC *MA Policoro lcs liceo scientifico 0 salerno 3 E / 0 1 12505IC *MA Policoro lcs liceo scientifico 0 salerno 3 E / 0 1 5483IC *MA Policoro sme scuola media a. moro 0 allende 3 G / 0 1 4429 IC *MA Policoro uff sede inps c/o comune 3 aldo moro 3 G / 0 1 3643 IC *MA Policoro sma scuola materna 0 monterosa 3 F / 0 1 3770IC *MA Policoro sme scuola media a. moro 0 allende 3 G / 0 1 4518 IC *MA Policoro smepal pal sc media a. moro 0 allende 3 G / 0 3 9338 IC *MA Policoro sel sc elem 1° circolo 0 puglia 3 G / 0 1 3600 IC *MA bocciodromo Policoro bocom comunale 3 aldo moro 3 G / 0 1 3350IC *MA Policoro iprpal istituto professionale 0 puglia 3 G / 0 1 2624IC *MA Policoro cps sede polstrada 0 dante 3 D / 0 1 1590IC *MA Policoro sip sede sip 0 puglia 3 G / 0 1 3431IC *MA Policoro enel sede enel 0 puglia 3 G / 0 1 1822IC *MA Policoro smespogpa pal sc media a. moro 0 allende 3 G / 0 3 2144 IC *MA sede sidam erogaz Policoro uffsidam gas 0 salerno 3 G / 0 1 1066IC *MA Policoro eaap ente aut acq pugliese 0 puglia 3 G / 0 1 2047 IC *MA Policoro enel sede enel 0 puglia 3 G / 0 1 1480IC *MA Policoro enel sede enel 0 puglia 3 G / 0 1 1476IC *MA Policoro cc caserma cc 0 montebianco 3 E / 0 1 1429IC *MA Policoro asn asilo nido 0 umbria 3 G / 0 1 2352IC *MA Policoro cvf vigili del fuoco 0 lazio 3 E / 0 1 1822 IC *MA Policoro cgf caserma gdf 0 gonzaga 3 G / 0 1 7137IC *MA Policoro enel sede enel 0 puglia 3 G / 0 1 481 IC *MA Policoro cc caserma cc 0 montebianco 3 E / 0 1 7542IC *MA Policoro uffpos poste e telegrafi 0 fortunato 3 G / 0 1 1659 IC *MA Policoro terautobus stazione autobus 0 puglia 3 G / 0 3 1129IC *MA Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Policoro terautobus stazione autobus 0 puglia 3 G / 0 3 3584IC *MA Policoro terautobus stazione autobus 0 puglia 3 G / 0 3 333 IC *MA Policoro sip sede sip 0 puglia 3 G / 0 1 836 IC *MA Policoro cgf caserma gdf 0 gonzaga 3 G / 0 1 5165IC *MA Pomarico palmarchesale palazzo marchesale 1 vittemanuele 2 A / 0 2 7162 IIM M Pomarico palmarchesale palazzo marchesale 1 vittemanuele 2 A / 0 2 4082 IIM M Pomarico palmarchesale palazzo marchesale 1 vittemanuele 2 A / 0 2 4557 IIM M Pomarico palmarchesale palazzo marchesale 1 vittemanuele 2 A / 0 2 10012 IIM M Pomarico palmarchesale palazzo marchesale 1 vittemanuele 2 A / 0 2 1201 IIM MB Pomarico municipio municipio 1 garibaldi 2 A F N 1 7084IIM MB Pomarico municipio municipio 1 garibaldi 2 E / 0 1 6656IIM B Pomarico asl 4 asl 4 4 aldo moro 3 F / 0 1 2088 IC *A Pomarico centrocomm centro commerciale 4 aldo moro 3 F / 0 1 1660 IC *A Pomarico sma scuola materna 4 aldo moro 3 E / 0 1 2503 IC *A sc elementare Pomarico sel caggiani 0 enricosisto 3 C / 0 1 3898IC *A Pomarico sme scuola media statale 4 aldo moro 3 F / 0 1 1203 IC *MA Piano Provinciale di Emergenza 160

Pomarico sme scuola media statale 4 aldo moro 3 F / 0 1 1332 IC *MA Pomarico sme scuola media statale 4 aldo moro 3 F / 0 1 1221 IC *MA Pomarico salaconferenze centro commerciale 4 aldo moro 3 F / 0 1 959 IC *MA Pomarico sme scuola media statale 4 aldo moro 3 F / 0 1 1221 IC *MA Pomarico capanncomunali capannoni comunali 0 verdi 4 F / 0 1 7690IA Pomarico chiesasantonio municipio 1 garibaldi 1 A F N 3 4165IIS MB Rotondella comune municipio 3 repubblica 2 C / 0 1 3119IIM M Rotondella iprof sc materna ist profess 3 plebiscito 2 E / 0 1 3256 IIM MB sc elementare Rotondella sel mortella 4 montella 2 C / 0 3 1442IIM MB Rotondella sel sc elementare centro 3 plebiscito 2 E / 0 1 3256 IIM MB Rotondella palestra palestra sc elemntare 0 plebiscito 2 E / 0 1 2933IIM MB Rotondella sel sc elementare trisaia 4 trisaiainferiore 2 D / 0 1 940 IIM B Rotondella biblioteca biblioteca comunale 1 pascoli 2 D / 0 1 397 IIMB Rotondella municipio sede comunale 0 delle carceri 3 E / 0 1 727 IC *MA Rotondella sme scuola media statale 0 pascoli 3 C / 0 1 4072 IC *MA Rotondella uffregistro uff giudiziario pretura 0 gramsci 3 G / 0 1 1170 IC *MB Rotondella uffregistro uff giudiziario pretura 0 gramsci 3 G / 0 1 960 IC *MB Rotondella cc caserma cc 0 gramsci 3 F / 0 1 2368IC *MB Rotondella ambulatorio ambulatorio 0 roccoscotellaro3 F / 0 1 842 IC *MB Rotondella sma scuola materna trisaia 0 trisaiainferiore 3 G / 0 2 4011 IC *MB Rotondella carcere casa mandamentale 0 gramsci 3 G / 0 3 5019IC *MB Salandra municipio municipio 0 reginamarg 2 A E H 2 12392IIM M Salandra sma sc materna cso dante 1 dante 2 D G H 3 1135 IIM MB Salandra biblioteca biblioteca comunale 2 reginamarg 2 E / 0 1 986 IIM B corpo forestale delo Salandra cfs stato 0 reginamarg 3 D / 0 1 1707IC *A Salandra asn asilo nido 0 reginamarg 3 E / 0 1 341 IC *A Salandra asn asilo nido 0 reginamarg 3 E / 0 1 1832 IC *A Salandra asn asilo nido 0 reginamarg 3 E / 0 1 1311 IC *A Salandra uffpostale poste e telegrafi 0 de gasperi 3 E / 0 2 2026 IC *A Salandra casacanonica casa canonica 0 dcarloroma 3 E / 0 1 1569IC *A sc elementare ten Salandra sel rocco 1 dante 3 D H Q 1 1716IC *A sc elementare ten Salandra sel rocco 1 dante 3 D H Q 1 5422IC *A sc elementare ten Salandra selpal rocco 1 dante 3 D H Q 1 1526IC *A Salandra sme sc media p. serafino 0 ciro menotti 3 D / 0 1 7870 IC *A Salandra smepal palestra sc p. serafino 0 ciro menotti 3 D / 0 1 2226 IC *A Salandra sma sc materna cso dante 1 dante 3 D / 0 3 1037 IC *A Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Salandra cc stazione cc 3 vittorio veneto 3 F / 0 1 2037 IC *M Salandra usl asl n° 4 0 reginamarg 3 F / 0 1 3252 IC *MB S. Giorgio L. ex municipio centro civico 0 vittemanuele 2 E / 0 3 1937IIM MB palestra sc S. Giorgio L. selpal elementare 0 veneto 2 C G H 1 2112 IIM MB S. Giorgio L. sma scuola materna 0 napoli 2 E / 0 1 1607 IIM MB S. Giorgio L. sma scuola materna 0 napoli 2 E / 0 1 961 IIM MB sc elementare (attr S. Giorgio L. sel pal) 0 veneto 2 C G H 1 1598 IIM MB S. Giorgio L. cc caserma cc 0 tenente agr 2 C G H 1 1168 IIM MB S. Giorgio L. sel scuola elementare 0 veneto 2 C G H 1 14704 IIM MB S. Giorgio L. cc caserma cc (garage) 0 tenente agr 2 C G H 1 115 IIM B S. Giorgio L. comune municipio 0 meridionale 3 E / 0 1 2038 IC *MA S. Giorgio L. ambulatorio ambulatorio 0 sottogliorti 3 E / 0 1 1778 IC *MA S. Giorgio L. uffpostale poste e telegrafi 0 garibaldi 3 E / 0 1 619 IC *MB S. Giorgio L. smepal scuola media inferiore 0 IV novembre 3 F H G 3 1125 IC *MB S. Giorgio L. sme scuola media inferiore 0 IV novembre 3 F H G 3 4399 IC *MB

Piano Provinciale di Emergenza 161

sc media inf (abit S. Giorgio L. sme cust) 0 IV novembre 3 F H G 3 273 IC *MB S. Mauro F. municipio municipio 0 pietromarsil 2 A D J 1 8742IIM MB S. Mauro F. sel scuola elementare 0 giovanni XXIII 3 E G J 1 3305 IC *MA S. Mauro F. sel scuola media statale 0 giovanni XXIII 3 E G J 1 1602 IC *MA S. Mauro F. sma scuola materna 0 giovanni XXIII 3 E G J 1 1112 IC *MA S. Mauro F. smepal scuola media statale 0 armando diaz 3 D G J 1 2283 IC *MA S. Mauro F. sme scuola media statale 0 armando diaz 3 D G J 1 4621 IC *MA palestra sc mat- S. Mauro F. smapa element 0 giovanni XXIII 3 E G J 1 1896 IC *MA S. Mauro F. ex sma ex scuola materna 0 di vittorio 3 F G J 3 1324 IC *MB S. Mauro F. mercato coperto piazza coperta 0 tenentemeg 3 G G J 3 385 IC *MB comando cc - uff S. Mauro F. cc sanitario 0 alcidedegasperi 3 F G J 1 2353 IC *MB S. Mauro F. asn asilo nido 0 carlo levi 3 G G J 1 653 IC *MB S. Mauro F. mattatoio mattatoio comunale 0 tenentemeg 3 G G J 3 616 IC *MB S. Mauro F. mattatoio mattatoio comunale 0 tenentemeg 3 G G J 3 471 IC *MB palestra sc med Scanzano J. smepal rondinelli 0 tratturore 2 D / 0 1 655 IIMMB staz montalb- Scanzano J. stazione ferr scanzano 0 nenni 2 C / 0 3 2007IIM MB Scanzano J. sme scuola materna parisi 0 tagiamento 2 D / 0 3 1819 IIM MB palestra sc med Scanzano J. smepal rondinelli 0 tratturore 2 D / 0 1 1440IIM MB cons bonifica brad- Scanzano J. uffconsbonifica metap 0 ss 106 2 B / 0 1 1986IIM MB sc media terzo Scanzano J. sma cavone 1 napoli 2 F G G 1 778 IIMMB Scanzano J. sma scuola materna 0 de gasperi 2 C / 0 1 1964 IIM B sc media terzo Scanzano J. sma cavone 1 napoli 2 F G G 1 3643IIM B Scanzano J. compsscanzj commissariato ps 0 leopardi 2 C G H 1 2095 IIM B Scanzano J. ambulatorio ambulatorio 0 de gasperi 2 C H O 1 1428 IIM B Scanzano J. compsscanzj commissariato ps 0 leopardi 2 C G G 1 1285 IIM B Scanzano J. municipio municipio 3 gramsci 2 A / 0 2 20415IMX sc element terzo Scanzano J. sel cavone 0 napoli 3 G / 0 1 1914IC *MA Scanzano J. municipio municipio 0 giovanni XXIII 3 F / 0 1 10164 IC *MA Scanzano J. municipio municipio 0 giovanni XXIII 3 F / 0 1 13306 IC *MA Scanzano J. sme sc media rondinelli 0 tratturore 3 E G G 1 8349 IC *MA Scanzano J. sma scuola materna 0 rossini 3 F / 0 1 12613 IC *MA Scanzano J. sel sc elementare centro 0 dell'aia 3 F H I 1 7963 IC *MA uff reg agricolo di Scanzano J. uffagriczona zona 0 novello 3 G / 0 2 6812IC *MB Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Scanzano J. uffpostale poste e telegrafi 0 togliatti 3 G / 0 1 1016 IC *MB Scanzano J. ufftelecom centrale telecom 0 d'acquisto 3 G / 0 1 3934 IC *MB Stigliano municipio municipio 0 zanardelli 2 B F J 2 7974IIM M 11154 Stigliano uffpostale poste e telegrafi 0 ppedinapoli 2 E G J 2 9 IIM M Stigliano osp ospedale civile 0 ppedinapoli 2 C F J 1 15660IIM M Stigliano scuprof-sel sc prof - elem - bibliot 0 roma 2 F G J 1 9702 IIM M sc elem - sc mat - Stigliano sma bibliot 0 di vittorio 2 F G J 1 2483IIM M Stigliano usl asl consultorio 0 gramsci 2 D G Q 1 1812IIM M comando corpo Stigliano ccfs forestale 0 roma 2 E G J 1 1697IIM MB Stigliano uffregistro ufficio del registro 0 fllibandiera 2 B G Q 2 4393 IIM MB casa di riposo per Stigliano casariposo anziani 0 ppedinapoli 2 F G J 1 1716IIM B Stigliano mattatoio mattatoio comunale 0 ppedinapoli 2 E F J 1 508 IIM B Stigliano mattatoio mattatoio comunale 0 ppedinapoli 2 E F J 1 155 IIM B Stigliano mattatoio mattatoio comunale 0 ppedinapoli 2 E F J 1 991 IIM B Piano Provinciale di Emergenza 162

Stigliano ima istituto magistrale 0 gramsci 3 D G Q 1 2510IC *MA Stigliano osp ospedale civile 0 ppedinapoli 3 E G J 1 11518IC *MA azienda sanitaria Stigliano inam-ufflavoro locale 0 nazionale 3 E E Q 1 7322IC *MA Stigliano mattatoio mattatoio comunale 0 ppedinapoli 3 E F J 1 39 IC *MA uff delle imposte Stigliano uffdellentrate dirette 0 di vittorio 3 D G Q 2 322 IC *MA Stigliano mattatoio mattatoio comunale 0 ppedinapoli 3 E F J 1 435 IC *MA Stigliano comunmontana comunità montana 0 degasperi 3 G / 0 1 1144IC *MB Stigliano ipr femminile ist prof femminile 0 fortunato 3 G G Q 1 941 IC *MB Stigliano osp ospedale civile 0 ppedinapoli 3 F G J 1 16008IC *MB sc media elem Stigliano sma materna 0 berardi 3 G G H 1 18620IC *MB Stigliano ucomunaledecen uff vigili urbani 0 zanardelli 3 G G J 1 416 IC *MB Stigliano ucomunaledecen edificio EAAP 0 zanardelli 3 G G J 1 272 IC *MB Stigliano deposito ANAS deposito 0 roma 3 F G Q 1 730 IC *MB Stigliano centro sociale centro sociale 0 cilento 3 G E Q 1 12433IC *MB Stigliano municipio municipio 0 zanardelli 3 F G Q 1 1507IC *MB Stigliano cc caserma cc 0 manzoni 3 G H J 1 3341IC *MB sc elementare via Tricarico smabadia badia 0 badia 2 D / 0 1 2247IIM MA Tricarico mattatoio mattatoio comunale 0 conventoca 2 D H Q 1 1400IIM M carcere Tricarico carcere mandamentale 0 sfrancesco 2 A / 0 4 2602IIM M Tricarico esab ente sviluppo 0 appia 2 B G J 2 2121IIM M Tricarico osp ospedale civile 0 reginamarg 2 C H Q 1 16085IIM M Tricarico serviziculturali centro servizi culturali 1 vittveneto 2 A / 0 1 7071 IIM M Tricarico palazzoducale palazzo ducale 1 vittveneto 2 A G J 3 13170IIM M sc elementare r Tricarico sel marconi rionemarco 2 D / 0 3 1423IIM M Tricarico mattatoio mattatoio comunale 0 conventoca 2 C H Q 1 952 IIMM Tricarico sma sc materna s maria 4 smaria 2 D / 0 1 1561 IIM M Tricarico casacustode mattatoio comunale 0 conventoca 2 C / 0 3 323 IIMM Tricarico stalla mattatoio comunale 0 conventoca 2 C / 0 1 447 IIMM Tricarico stalla mattatoio comunale 0 conventoca 2 D / 0 1 690 IIMM sc elementare r Tricarico sel marconi rionemarco 2 D / 0 3 662 IIMM sc eleme plesso Tricarico sel centrale 0 reginamarg 2 B / 0 1 670 IIM M sc eleme plesso Tricarico sel centrale 0 reginamarg 2 B / 0 1 8151 IIM M Tricarico sel sc elementare s maria 4 smaria 2 D G Q 1 2084 IIM M Tricarico mattatoio mattatoio comunale 0 conventoca 2 C H Q 1 277 IIMM Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Tricarico cvu uff vigili urbani 4 calle 2 A G G 2 2423 IIM MB Tricarico ccfs caserma ccfs 0 lucana 2 C / 0 1 1420IIM MB Tricarico uffpostale ufficio postale 4 calle 2 A G G 2 678 IIMMB Tricarico uffveterinario mattatoio comunale 0 conventoca 2 C H Q 1 270 IIM MB Tricarico sma sel sc elementare calle 4 callecentro 2 F / 0 1 1469 IIM MB centro reg formazione Tricarico formazioneprof prof 0 fllicervi 2 A E J 1 2090IIM MB Tricarico bicom ex municipio 0 roccoscotellaro2 A H L 2 1981IIM B centro reg formazione Tricarico formazioneprof prof 0 fllicervi 3 D / 0 1 1443IC *A Tricarico lcs liceo scientifico 0 appia 3 E / 0 1 8776IC *A Tricarico osp ospedale civile 0 reginamarg 3 E H Q 1 6175 IC *A Tricarico municipio municipio 0 donp toscan 3 E / 0 1 4141 IC *A Tricarico sme sc media r scotellaro 0 fllicervi 3 D H Q 1 722 IC *A Tricarico cc caserma carabinieri 2 santacroce 3 D G Q 1 3759 IC *A Tricarico mercato coperto mercato coperto 0 reginamarg 3 E / 0 1 3960 IC *A Tricarico comunità mont uff comunità montana 0 dellematine 3 E H Q 1 1340 IC *A Piano Provinciale di Emergenza 163

Tricarico asn asilo nido 0 dellematine 3 E / 0 1 914 IC *A centro reg formazione Tricarico formazioneprof prof 0 fllicervi 3 E / 0 1 1538IC *MA Tricarico sme sc media r scotellaro 0 fllicervi 3 D H Q 1 7304 IC *MA Tricarico pretura pretura 0 appia 3 E / 0 3 1182IC *MA Tricarico pretura pretura 0 appia 3 E / 0 3 969 IC *MA sc eleme plesso Tricarico selpa centrale 0 reginamarg 3 D / 0 1 1513IC *MA Tricarico pretura pretura 0 appia 3 E / 0 3 918 IC *MA Tricarico pretura pretura 0 appia 3 E / 0 3 1648IC *MA Tricarico sme sc media r scotellaro 0 fllicervi 3 D H Q 1 2440 IC *MA Tricarico pacom palestra imp sportivi 0 conventoca 3 G / 0 4 7438 IC *M autorimessa Tricarico autorimessa cc carabinieri 2 santacroce 3 G / 0 1 677 IC *M Tricarico teatro-mensa teatro mensa 0 reginamarg 3 G / 0 2 2892 IC *MB loc serv comuni Tricarico servizicomuni (palestra) 4 smaria 4 E / 0 1 2027IA Tricarico uffpostale ufficio postale 0 dellematine 0 E / 0 1 1016IX Tursi sma scuola materna 0 lmanara 2 D / 0 1 1028IIM M centro form prof reg Tursi ipr bas 0 roma 2 E / 0 1 4785IIM MB Tursi sma scuola materna 0 squaranta 2 E / 0 1 716 IIMMB sez comunale del Tursi uffcollocamento lavoro 0 olanda 2 E / 0 2 1798IIM MB Tursi sme sc media inferiore 0 roma 2 C / 0 1 5810 IIM MB sc elementare a Tursi sel pierro 0 roma 2 C / 0 1 8972IIM MB sc element Tursi ampsel (ampliamento) 4 panevino 2 A / 0 1 397 IIMMB Tursi smepal scuola media inferiore 0 roma 2 C / 0 1 2133 IIM MB Tursi sma sc materna vescovile 0 grecia 2 E / 0 1 1593 IIM B centro form prof reg Tursi ipr bas 0 sanna 2 D / 0 1 368 IIMB Tursi sma scuola materna 0 squaranta 2 E / 0 1 1813IIM B scuola materna Tursi sma vescovile 0 grecia 2 E / 0 1 1997IIM B Tursi sma scuola materna 0 sanna 2 F / 0 1 1956IIM B Tursi mattatoio mattatoio comunale 1 ssebastiano 2 D / 0 3 1570IIM B sc elementare a Tursi selpal pierro 0 roma 2 C H G 1 2038IIM B Tursi sel scuola elementare 0 squaranta 2 F / 0 3 1154IIM B centro form prof reg Tursi ipr bas 0 sanna 2 A / 0 1 2822IIM sc elementare pane e Tursi sel vino 4 panevino 2 C H B 1 372 IIM Aggr. Denom. Complesso Cod. Tipol. Età Età Tipo Liv. Conune Denom. Edificio Indirizzo Util. Vol. Vuln. Edificio da prescheda via Prev. cos. int. int. Ril. Tursi itc ist tec comm geometri 1 vittemanuele 3 E / 0 1 10769 IC *MA distr sanit e merc Tursi ambulatorio coperto 3 cattedrale 3 E H G 1 4111IC *MA Tursi itc ist tec comm geometri 0 squaranta 3 E / 0 1 10376 IC *MA Tursi itcpal palestra itc 0 squaranta 3 E / 0 1 5148IC *MA Tursi itcspopal palestra itc 0 squaranta 3 E / 0 1 871 IC *MA Tursi itccentrterm centrale termica itc 0 squaranta 3 E / 0 1 224 IC *MA Tursi cc caserma cc 0 ssebastiano 3 G / 0 1 11197IC *MB Tursi uffpostale ufficio postale 0 sanna 3 G / 0 1 878 IC *B Valsinni biblioteca biblioteca comunale 0 gianturco 2 B / 0 1 1550IIM MB scuola materna Valsinni sma statale 0 foscolo 2 E / 0 1 1251IIM MB Valsinni smapal palestra sc materna 0 foscolo 2 E / 0 1 578 IIM MB Valsinni sma refettorio sc materna 0 foscolo 2 E / 0 1 378 IIM MB Valsinni poste poste e telegrafi 0 umberto 2 C / 0 1 2215 IIM MB Valsinni mattatoio mattatoio comunale 0 sicilia 3 D H Q 1 912 IC *MA Valsinni mattatoio mattatoio comunale 0 sicilia 3 D H Q 1 590 IC *MA Piano Provinciale di Emergenza 164

Valsinni sel scuola elementare 0 foscolo 3 D / 0 1 4830IC *MA ex sc materna via Valsinni sma sicilia 0 sicilia 3 E / 0 3 2922IC *MA centrale deposito Valsinni ufftelecom telecom 0 papagiovanni 3 G / 0 1 688 IC *MB Valsinni sme sc media i morra 0 fortunato 3 F / 0 1 2132 IC *MB Valsinni uslambulatorio consultorio asl 5 0 carmine 3 F / 0 1 1142 IC *MB Valsinni sme sc media i morra 0 fortunato 3 F / 0 1 5195 IC *MB Valsinni smepal palestra sc i morra 0 fortunato 3 F / 0 1 2698 IC *MB Valsinni comune municipio 0 sicilia 3 F / 0 1 4185IC *MB

Cidice Zona Tipologia costruttiva prevalente Comune Totale Edifici ISTAT Sismica* Muratura C. A. Acciaio Altro Accettura 17 077 001 2 1 6 0 0 7 Aliano 17 077 002 2 1 2 0 0 3 Bernalda 17 077 003 nc 19 28 0 5 52 Calciano 18 077 004 2 2 6 0 0 8 Cirigliano 19 077 005 2 1 4 0 0 5 Colobraro 20 077 006 2 4 5 0 0 9 Craco 21 077 007 2 0 9 0 0 9 Ferrandina 22 077 008 2 15 14 1 1 31 Garaguso 23 077 009 2 4 4 0 0 8 Gorgoglione 24 077 010 2 3 1 1 0 5 Grassano 25 077 011 2 7 16 0 0 23 Grottole 26 077 012 3 8 7 0 0 15 Irsina 27 077 013 2 12 23 0 0 35 Matera 28 077 014 nc 63 306 13 0 382 Miglionico 29 077 015 nc 7 6 0 0 13 Montalbano J. 30 077 016 2 16 5 0 0 21 Montescaglioso 31 077 017 nc 7 11 2 0 20 Nova Siri 32 077 018 2 11 8 1 0 20 Oliveto Lucano 33 077 019 2 3 7 1 0 11 Pisticci 34 077 020 nc 24 30 1 3 58 Policoro 35 077 021 nc 18 35 0 0 53 Pomarico 36 077 022 nc 7 9 1 1 18 Rotondella 37 077 023 2 7 8 0 0 15 Tipologia costruttiva prevalente Cidice Zona Totale Edifici Comune ISTAT Sismica* Muratura C. A. Acciaio Altro Salandra 38 077 024 2 3 14 0 0 17 San Giorgio L. 39 077 025 2 8 6 0 0 14 San Mauro Forte 40 077 026 2 1 12 0 0 13 Scanzano Jonico 41 077 031 nc 12 9 0 0 21 Stigliano 42 077 027 2 12 16 0 0 28 Tricarico 43 077 028 2 25 20 1 1 47 Tursi 44 077 029 2 18 8 0 0 26 Valsinni 45 077 030 2 5 10 0 0 15

(* N.B. la zona sismica indicata è tratta dalla classificazione vigente all’epoca della valutazione, avvenuta prima della riclassificazione dell’Ord. 3274/03)

Ai fini della determinazione dell’esposizione si può utlizzare la seguente tabella

Piano Provinciale di Emergenza 165

Percentuale Percentuale Percentuale Percentuale popolazione popolazione popolazione popolazione Popolazione COMUNE residente in residente in residente in residente in residente abitazioni di abitazioni di abitazioni di abitazioni di classe A classe B classe C1 classe C2

ACCETTURA 2740 36,2 25,2 20,2 18,3 ALIANO 1495 16,1 23,1 26,3 34,5 BERNALDA 12037 15 10,4 9,2 65,4 CALCIANO 1049 27,8 26,4 21,7 24,1 CIRIGLIANO 532 49,6 27,4 9,1 13,9 COLOBRARO 1756 40,4 28,2 22 9,5 CRACO 971 1,5 0,7 0,3 97,5 FERRANDINA 9427 15,6 7,5 4,5 72,5 GARAGUSO 1270 32,4 20 9,2 38,4 GORGOGLIONE 1395 35,6 27,5 26,8 10,2 GRASSANO 6065 17,4 13,1 7,2 62,3 GROTTOLE 3006 21 14,8 13,5 50,7 IRSINA 6558 19 9,1 3,6 68,3 MATERA 54919 7 6,7 4,3 82 MIGLIONICO 2718 32,3 13,4 4,4 49,9 MONTALBANO JONICO 8688 12,5 12,9 9,1 65,5 MONTESCAGLIOSO 10104 12 8,7 6,7 72,7 NOVA SIRI 5922 13,6 15,7 15,6 55 OLIVETO LUCANO 762 28,2 24,5 17,6 29,7 PISTICCI 18311 14,8 16,7 15 53,5 POLICORO 14551 3,9 6 5,6 84,5 POMARICO 5018 24,1 22,1 24,6 29,2 ROTONDELLA 3712 30,1 29 24,1 16,8 SALANDRA 3363 19,6 21,8 23,6 35 SAN GIORGIO LUCANO 1820 35,5 28,4 25,4 10,7 SAN MAURO FORTE 3025 23,8 19,4 9 47,9 STIGLIANO 6576 24,5 24,5 19,8 31,1 TRICARICO 7017 29,2 19,1 10,9 40,9 TURSI 6003 21,1 18,3 13,7 46,8 VALSINNI 1965 30,6 29,1 26,6 13,7 SCANZANO JONICO 6210 4,9 6,5 6,1 82,5 Il monitoraggio sismico del territorio nazionale è notevolmente diffuso e si espleta attraverso il contributo di diversi enti e strutture, pubbliche e private, che svolgono attività di raccolta, elaborazione e diffusione di dati. Le finalità di tale attività sono rivolte essenzialmente verso le tematiche di studio e ricerca nonché di sorveglianza e protezione civile. Il monitoraggio a fini di protezione civile è svolto a scala nazionale dall'Istituto Nazionale di Geofisica (ING), che ha sviluppato negli anni una rete sismometrica, composta attualmente da 80 punti di misura, distribuiti con lo scopo di localizzare con discreta precisione tutti gli eventi sismici di magnitudo significativa ricadenti all'interno del territorio nazionale. Tale rete si Piano Provinciale di Emergenza 166 basa su sistemi di acquisizione dati in tempo reale ed è in grado di fornire alla Protezione Civile le informazioni necessarie alla attivazione delle procedure di Pronto Intervento. Unitamente alle realtà diffuse a livello nazionale operano numerose reti di monitoraggio a scala regionale o locale. Il monitoraggio sismico in Italia è svolto da: o una rete sismometrica nazionale centralizzata (I.N.G.) o una rete accelerometrica a copertura nazionale con registrazione locale (E.N.E.L.). o reti sismometriche locali. La Rete Sismometrica Nazionale Centralizzata (R.S.N.C.) dell'Istituto Nazionale di Geofisica, costituita nel 1982 è formata attualmente da 80 stazioni sismiche collegate attraverso linee telefoniche al centro di acquisizione installato presso la sede di Roma. Svolge compiti di sorveglianza dell'attività sismica in tempo reale del territorio nazionale a fini di ricerca e di protezione civile. La rete accelerometrica del SSN, ex E.N.E.L., operante dai primi anni '70, é stata sviluppata principalmente per la qualificazione del territorio ai fini progettuali degli impianti di produzione energetica. La rete accelerometrica ha fornito dati significativi per molti eventi verificatisi in Italia negli ultimi anni, contribuendo in modo determinante alle ricerche nei settori della sismologia e dell'ingegneria sismica. Le reti locali presentano invece numerose caratteristiche di diversità ed eterogeneità Una analisi della distribuzione delle reti in funzione delle loro finalità, evidenzia inoltre una incongruenza tra numero di punti-stazione della rete sismica nazionale centralizzata (79), con precisi compiti di Protezione Civile, e altri 208 punti-stazione (pari al 38% del totale) appartenenti a reti locali che hanno dichiarato di assolvere ad analogo compito relativamente al territorio di competenza, senza peraltro, nella maggior parte dei casi, avere alcun collegamento organico con la rete centralizzata. Riguardo alla tipologia di reti esistenti, allo stato attuale è possibile riconoscere tre diverse tipologie di reti di monitoraggio che vengono qui di seguito descritte negli aspetti essenziali: 1. Rete sismometrica centralizzata dell'Istituto nazionale di geofisica

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E' una rete a copertura dell'intero territorio nazionale, la cui maglia (spaziatura esistente tra stazioni contigue) è dell'ordine di alcune decine di chilometri. La utilizzazione primaria di una rete sismometrica a maglia larga è quella di raccogliere in un archivio, in forma sistematica e organizzata (database), tutti i parametri fondamentali degli eventi che si manifestano all'interno dell'area posta sotto controllo (tempo origine, coordinate epicentrali, magnitudo, meccanismo focale). La realizzazione della rete deve essere aderente a criteri di ottimizzazione tali da garantire, per l'intera area una omogenea qualità dei parametri sismici rilevati. Gli studi che possono essere intrapresi, sulla scorta delle informazioni provenienti da una rete nazionale, hanno come obiettivo quello di individuare le aree sismogenetiche più importanti e di caratterizzarle dal punto di vista della pericolosità sismica, attraverso indicatori quali il livello medio di sismicità, la tipologia delle sequenze, la stima del periodo di ritorno degli eventi di magnitudo più elevata, etc. Per riassumere si può affermare che una rete con tali caratteristiche consente, dopo un periodo di osservazione sufficientemente lungo, il riconoscimento dello stile sismico delle diverse aree sismogenetiche. Un altro aspetto rilevante riguardo alle finalità di tale tipologia di rete, quando dotata di sistemi di centralizzazione del dato in tempo reale, è quello di definire, con un buon grado di risoluzione, i parametri essenziali sugli eventi che interessano il territorio nazionale, assolvendo quindi ad una funzione essenziale per le esigenze di Protezione Civile. Oltre a quanto precedentemente esposto, la più immediata utilizzazione dei dati raccolti dalla rete sismometrica nazionale, è quella dell'aggiornamento del Catalogo Sismico, al quale concorrono anche le ricerche sugli eventi storici, operate mediante l'acquisizione e l'analisi della documentazione bibliografica esistente. I dati prodotti da una rete sismometrica nazionale, consentono, infine, la realizzazione di mappe della distribuzione della sismicità e, conseguentemente, la zonazione del territorio sempre in termini di pericolosità. 2. Rete accelerometrica del SSN ex-ENEL E' costituita da uno stendimento di sensori accelerometrici a copertura di tutto il territorio nazionale, finalizzato alla registrazione, e quindi allo studio, delle accelerazioni impresse al terreno da terremoti di forte intensità. I risultati conseguiti da una siffatta tipologia di monitoraggio sono indirizzati essenzialmente a scopi ingegneristici. Di

Piano Provinciale di Emergenza 168 particolare interesse sono i valori di picco di accelerazione, il contenuto in frequenza e la durata dei segnali. L'analisi di questi parametri consente infatti di formulare leggi di attenuazione del moto del terreno, di calcolare spettri di risposta e quindi di definire spettri di progetto per edifici di varie tipologie. Una ulteriore applicazione dei dati accelerometrici è rappresentata dalla ricerca dei parametri di sorgente. 3. Reti a scala locale sismometriche Sono dette anche reti microsismiche; le loro dimensioni areali non superano generalmente qualche centinaio di chilometri quadrati. La distanza tra le stazioni è tipicamente dell'ordine di pochi chilometri. La finalità di tali reti è quella di approfondire la conoscenza di aree di estensione limitata, integrando gli studi di sismicità storica e le indagini di tipo geologico e geofisico. Possono essere così intraprese ricerche di dettaglio al fine di definire, spazialmente e dimensionalmente, la struttura sismogenetica o discriminare singoli segmenti di faglia attivati; ancora lontano sembra invece essere l'obiettivo di poter prevedere nel tempo il comportamento delle strutture attive. L'opportunità che offre una rete locale è quella di estendere la capacità di localizzazione degli eventi sismici anche a scosse di magnitudo molto piccola (strumentali) e quindi di aumentare notevolmente il potere risolutivo della rete per le funzioni di sorveglianza. Inoltre, il monitoraggio a scala regionale può contribuire al riconoscimento di aree quiescenti dove, tuttavia, esiste una forte sismicità caratterizzata da periodi di ritorno molto lunghi. Tutto ciò, evidentemente, concorre ad una migliore definizione del livello di pericolosità e, conseguentemente, consente di individuare priorità rispetto alle quali promuovere attività tese alla individuazione e riduzione del rischio ed alla pianificazione dell'emergenza, con particolare riferimento all'intervento di Protezione Civile. 4. Reti a scala locale accelerometriche Il tipo di dato rilevato è analogo a quello assunto dalla rete accelerometrica nazionale, ma consente, in virtù del raffittimento delle stazioni, di acquisire dati anche in occasione di terremoti di media intensità e di valutare diversità anche sostanziali nel comportamento dei terreni, in funzione delle particolari caratteristiche geologiche. Le reti locali accelerometriche, infatti, consentono di evidenziare anomale amplificazioni del moto del terreno. L'onda sismica attraversa formazioni rocciose più o meno rigide, dotate quindi di maggiore o

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minore elasticità. Le rocce litoidi, ignee e sedimentarie, i terreni relativamente più antichi, generalmente rigidi, sono in grado di trasmettere integralmente il contenuto energetico del terremoto. Il grado di danneggiamento delle costruzioni dipende, in tal caso, sostanzialmente dalla distanza dall'epicentro, oltre, evidentemente, dalle caratteristiche di resistenza dei manufatti. Nel caso, invece, di terreni soffici (formazioni sedimentarie più recenti, terreni alluvionali, etc.), si possono verificare effetti locali di amplificazione, con esaltazione dell'intensità anche di alcuni gradi. Ciò può accadere anche per terremoti con epicentri distanti, determinando inattesi livelli di danneggiamento degli edifici. La conoscenza della distribuzione delle accelerazioni del terreno è quindi uno dei presupposti essenziali per una pianificazione dell'uso del territorio che tenga conto del problema sismico (microzonazione sismica). In Basilicata altre ai sismometri dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ed agli accelerometri del SSN, sono presenti: ► 2 sismometri dell'Università di Cosenza; ► 5 sismometri (, Matera, Tito Scalo, Venosa e Villa D'Agri) della rete finanziata dal MIUR al CNR-IMAA di Tito Scalo, al DISGG dell'Università della Basilicata ed alla Provincia di Potenza; ► numerosi accelerometri dell'Università, alcuni dei quali in convenzione con la provincia di Potenza. ► ♦ 8 sismometri installati dall'AGIP in Val D'Agri ed i cui dati sono a disposizione delle autorità competenti; ► ♦ 4 stazioni geofisiche multiparametriche del CNR-IMAA e 3 rilevatori geodetici satellitari GPS.

(stazioni dell’Italia meridionale)

Elevation Code Name Lat. Long. (m.) Piano Provinciale di Emergenza 170

BRT BARI CASTELLANA (BA) 40.874 17.148 300 GMB GAMBARIE (RC) 38.168 15.829 1300 GRI GIRIFALCO (CZ) 3.882.213 1.642.002 510 LCI LECCE (LE) 4.033.462 1.811.197 46 LTRZ LATERZA (TA) 4.060.325 1.681.910 381 MTTG MOTTA SAN GIOVANNI (RC) 3.800.310 1.569.992 484 ORI ORIOLO CALABRO (CS) 40.051 16.449 375 PTRP PIETRAPERTOSA (PZ) 4.052.148 1.606.124 1077 SCHR S. CHIRICO RAPARO (PZ) 4.019.924 1.607.590 968 SCLL SCILLA (RC) 3.825.625 1.571.432 81 SOI SAMO (RC) 3.807.323 1.605.424 305 TDS TERRANOVA DA SIBARI (CS) 3.966.010 1.633.762 244

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La Regione Basilicata ha definito, nel corso del 2002, un accordo con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, per la realizzazione delle postazioni della Rete Accelerometrica Nazionale in Basilicata. La rete è costituita da 19 postazioni (prescelte nelle aree di pertinenza di edifici pubblici) munite di accelerometro digitale, che in caso di sisma rileverà il valore dell’accelerazione al suolo, ed invierà i dati in automatico, al centro elaborazioni dati nazionale. Le postazioni individuate sono elencate in tabella ed indicate in figura.

Comune Sedi Melfi Scuola media "Ferrara" Rionero in Vulture Ospedale Muro Lucano Ospedale Genzano di Lucania Liceo Scientifico Potenza Campus Universitario Pignola Serbatoio acquedotto Satriano di Lucania Scuola media Corleto Perticara Campo sportivo Villa d'Agri Ospedale Moliterno Istituto tecnico Sant'Arcangelo Istituto agrario Lagonegro Campo sportivo Latronico Scuola media Maratea Rifugio forestale San Paolo Albanese Scuola elementare Matera Scuola media "Fermi" Tricarico Scuola media San Mauro Forte Scuola elementare Pisticci Polifunzionale Valsinni Centro studi letterari

Siti individuati per la RAN di Basilicata

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: Siti individuati per la RAN di Basilicata

I dati rilevati dalla rete saranno disponibili attraverso la consultazione di un apposito sito Internet. Attraverso questa impostazione della rete si otterranno i seguenti vantaggi: − Omogeneità dei dati rilevati su tutto il territorio nazionale ed in particolare nelle zone a cavallo di due o più regioni; − Disponibilità dei dati in tempo reale attraverso l’utilizzo di un sistema di teletrasmissioni via GSM; − Accessibilità alle informazioni e alle banche dati da parte di tutti gli Enti e Amministrazioni interessate; − Garanzie circa la gestione ordinaria e straordinaria della strumentazione affidata al Servizio Sismico Nazionale operante nell’ambito del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile; − Costituzione di una rete principale a maglie abbastanza fitte (30 km. circa), che potrà essere ulteriormente infittita, attraverso l’utilizzo di reti locali.

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Dettaglio della parte di RAN della provincia di Matera

Utilizzando tale rete si potranno effettuare infittimenti locali in considerazione delle caratteristiche e delle peculiarità di ciascuna zona utilizzando la strumentazione già esistente. I dati ricavabili consentiranno: ♦ la esatta individuazione delle zone colpite e l’entità del fenomeno rilevato in ciascuna zona; ♦ la valutazione dei danni attraverso l’utilizzo di opportuni scenari di rischio; ♦ informazioni tecniche utili nella fase di definizione e progettazione degli interventi

IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

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Ai fini dell’attività di prevenzione di tale tipologia di rischio, assume particolare rilevanza il concetto di Difesa del Suolo, inteso come l'insieme delle attività di pianificazione di presidio del territorio. I principali provvedimenti "strutturali" per la difesa del suolo, e quindi per la prevenzione e la mitigaziooe dei danni, sono contenuti nella L. 183/89, istitutiva dell' Autorità di Bacino, con il compito di organizzare la difesa del suolo e disciplinare le risorse idriche in un ambito territoriale identificato con il bacino idrografico, e nel DL. 180/98, emanato con l'obiettivo di accelerare le procedure previste dalla L. 183/89 attraverso un irtervento straordinario in grado di individuare e risolvere in tempi brevi i problemi relativi a situazioni di rischio idrogeologico già note. Il concetto di rischio idrogeologico di un'area è funzione dela probabilità di occorrenza di un dissesto di data intensità in un determinato intervallo di tempo (pericolosità) e della vulnerabilità dell'area stessa, in termini d'incolumità delle persone, della sicurezza delle infrastrutture, del patrimonio ambientale e culturale. Rischio totale (Risk=RT): è il numero di perdite (vite umane, edifici, strade, attività economiche, ec.) conseguenti ad un particolare fenomeno naturale. È ottenuto dal prodotto della pericolosità per la vulnerabilità per gli elementi a rischio ed è generalmente espresso monetariamente ~ R=HxVxE Rischio specifico (Specific Risk = Rs): è il grado di perdita atteso per una singola categoria di elementi a rischio in conseguenza di un particolare fenomeno naturale di data intensità. È espresso dal prodotto tra pericolosità e vulnerabilità e può variare tra 0 e 100% Rs=HxV. Vulnerabilità (Vulnerability = V): è il grado di perdita prodotto su un certo elemento o gruppo di elementi a rischio risultante dal verificarsi di un fenomeno di instabilità di una data intensità. È espressa in una scala percentuale tra 0% (nessuna perdita) e 100% (perdita totale). Elementi a rischio (Element at Risk = E): è l'insieme degli elementi a rischio all'interno dell'area esposta all'evento di instabilità, costituito dalle categorie dei soggetti distinte per caratteristiche intrinseche (popolazione, proprietà, attività economiche, etc.). Gli elementi a rischio si quantificano in termini relativi (valore venale) o assoluti (numero di persone, di edifici, di strade, etc.), comunque raggruppando li per grado di omogeneità.

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Pericolosità (Hazard = H): è la probabilità che un dato fenomeno di instabilità (potenzialmente distruttivo) si verifichi in un determinato intervallo di tempo ed in una certa area. È espressa in una scala percentuale tra 0% (nessuna probabilità di accadimento) e 100% (certezza dell'accadimento). Frana (Landslide): un movimento di una massa di roccia, terra o detrito lungo un, versante. Come appare evidente dall' esame dei termini sopra elencati, la determinazione del Rischio totale è un' operazione particolarmente complessa. In particolare le maggiori difficoltà si incontrano in: Determinazione della pericolosità. In essa è racchiuso l'elemento di probabilità temporale (vi è anche quello di probabilità spaziale) che l'evento si verifichi. Tale previsione risulta di estrema difficoltà di valutazione; infatti il calcolo della probabilità temporale che si verifichi un evento franoso, viene legato sovente (ma non sempre) all'interazione tra la distribuzione temporale delle precipitazioni, la loro intensità (soglia di precipitazione) e la conseguente risposta geomeccanica dell'area in dissesto e non ultimo dalla sismicità della zona. Risulta evidente che mentre è possibile statisticamente analizzare l'andamento e l'intensità delle precipitazioni, i parametri da prendere in considerazione per l'area in dissesto, detti anche fattori passivi, sono estremamente variabili e poco unifonnemente conosciuti (litologia, acclività, assetto strutturale, caratteristiche geomeccaniche, spessore della coltre sciolta, profondità della superficie di scivolamento, penneabilità). A questi vanno aggiunti altri fattori antropici (scavi, carichi, disboscamenti) e non (sismi, azioni erosive). Le difficoltà aumentano ancora qualora non si tratti di aree già mobilizzate, ma di eventi di neoformazione. Tutto questo è ancora oggetto di studio: tuttavia i dati necessari per la determinazione della pericolosità sono così elevati che, laddove non disponibili, occorre procedere per opportune semplificazioni. Determinazione degli elementi a rischio. Tale attività presuppone una conoscenza approfondita ed aggiornata degli elementi antropici la cui presenza determina l'insorgenza del rischio.

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Spesso il grado di approfondimento della conoscenza del territorio non è tale da consentire una schedatura puntuale delle situazioni a rischio esistenti anche a causa del mancato aggiornamento delle basi cartografiche. Determinazione della vulnerabilità degli elementi a rischio. Essa dipende essenzialmente dalla tipologia di evento e dalla sua intensità che è funzione della velocità e della massa mobilizzata. Anche in questo caso bisognerebbe procedere per opportune semplificazioni. Riconoscimento della tipologia di fenomeno. E' frequente la difficoltà interpretativa nel riconoscimento di una tipologia di evento. Al fine di assicurare una lettura omogenea e armonizzata, a scala regionale, dei fenomeni franosi., è auspicabile un lavoro coordinato e soggetto a verifiche periodiche. Nel concetto di pericolosità si possono distinguere: una previsione temporale, ossia la valutazione della probabilità di riattivazione di un fenomeno di seconda generazione (frana) nel tempo. Tale valutazione è strettamente legata alla conoscenza del tempo di ritorno dell'evento innescante: il criterio generale che può essere adottato, per le frane di cui è nota l'evoluzione nel tempo, fa corrispondere una pericolosità estremamente elevata ad un tempo di ritorno basso (inferiore ai due anni). La pericolosità diventa molto elevata se i tempi di ritorno sono nell'ordine dei 2-10 anni, mentre diventa moderata se i tempi di ritorno sono nell'ordine dei decenni/secoli; una previsione spaziale, ossia la individuazione di un'area di probabile occorrenza del fenomeno. Tale individuazione empirica viene fatta principalmente sulla base della carta inventario e pertanto è rivolta, attualmente, ai movimenti di seconda generazione e secondariamente è rivolta alle aree non interessate da fenomeni franosi ma la cui presenza di fattori predisponenti potrebbe dar luogo a fenomeni di prima generazione. La definizione della pericolosità per frane di prima generazione è estremamente complessa ma l'importanza della previsione di tale tipo di frane giustifica ogni sforzo reso in tale direzione; una previsione tipologica, ossia la tipologia di movimento atteso. La disponibilità di una buona Carta inventario dei fenomeni franosi consente di prevedere la tipologia di frana che può verificarsi con più alta probabilità in ogni parte dell' area oggetto di studi;

Piano Provinciale di Emergenza 178 una previsione evolutiva, ossia la previsione dell'evoluzione che consente di trattare un fenomeno franoso nell'ambito di un "ambito di pericolosità", ovvero nell'ambito di un'area nella quale sono riunite tutte le condizioni che stanno alla base del meccanismo di instabilità. La previsione dell'evoluzione prevede l'individuazione dei limiti di retrogressione, della distanza di propagazione e della possibile espansione areale; una previsione dell'intensità, ossia la previsione dell'intensità di un fenomeno franoso in funzione della qualità delle informazioni reperite in fase di redazione della Carta inventario. Con "areale di pericolosità" si intende "una porzione di territorio delimitata" comprendente il movimento franoso o l'insieme dei movimenti franosi, di qualunque tipologia, fra di loro accorpati o meno unitamente alle aree di espansione prevedi bili sulla base dei dati acquisiti, nonché ad evidenti elementi indicatori desumibili dall'analisi fotointerpretativa, grazie alla quale è possibile individuare cinematismi di riattivazione. L'individuazione degli areali di pericolosità è stata eseguita tenendo conto, il più possibile di tutti i seguenti dati disponibili: • presenza di fenomeni attivi o già storicamente riattivati; • presenza di fenomeni quiescenti o storicamente inattivi: • presenza di caratteri litologici, clivometrici, giaciturali e fisiografici predisponenti il movimento; • presenza di elevati spessori di coltri superficiali sciolte; • presenza di elementi geomorfologici che possono verosimilmente essere segni precursori del movimento; • esistenza di serie storiche attendibili dalla quali desumere gli intervalli temporali di riattivazione del fenomeno franoso. La determinazione dell' attribuzione o meno di un' area dissestata alle classi di rischio R3 ed R4 è stata effettuata sulla base delle seguenti attività: • esame dell' estensione del movimento franoso riportato sui Piani Urbanistici comunali e sui qualsiasi altro documento cartografico interessante specificatamente l'area indagata dal punto di vista geologico, geotecnico, geomorfologico, idrogeologico e di uso del suolo, nonché di aree a rischio idrogeologico;

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• verifica delle aerofoto volo Italia ed ortofoto AIMA riguardanti l'area in oggetto, tese a verificare l'estensione del movimento franoso cartografato, la sua probabile area di propagazione e la presenza di elementi geomorfologici indicatori del dissesto; • determinazione della quantità e qualità degli elementi a rischio nell'area di dissesto perimetrata e nella sua probabile area di espansione e la individuazione di eventuali variazioni infrastrutturali ed urbanistiche dell'area intervenute negli anni successivi all'esecuzione delle foto aeree e delle ortofoto; • attribuzione della classe di rischio (R4, R3 e P).

R4 = area per la quale sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socio-economiche R3 = area per la quale sono possibili problemi per l'incolumità delle persone, danni funzionai i agli edifici ed alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, la intemJzione di funzionalità delle attività socio-economiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale. P = area che, pur presentando condizioni di instabilità o di propensione all'instabilità, interessano aree non antropizzate e prive di beni esposti e, pertanto, non minacciano direttamente l'incolumità delle persone e non provocano in maniera diretta danni a beni ed infrastrutture. ASV = aree assoggettate a verifica idrogeologica, come individuate nelle tavole del Piano Stralcio, che presentano fenomeni di dissesto o instabilità, attivi o quiescenti, da assoggettare a specifica ricognizione e verifica.

Elenco degli eventi di frana tratti dal catalogo A.V.I.

Ambiente Località Data fisiografico Accettura Farriolo // Collina Accettura // Valle maggiore Accettura - Alla testa del Vallone Fontana // Valle maggiore Bosco di Accettura 09/02/1934 Valle maggiore

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Accettura - Lungo la SP n. 209 11/12/1959 Valle maggiore Accettura - Versante occidentale tra il rione sottostante la Casa Comunale ed il Torrente Salandrella //1985 Valle maggiore Aliano Alianello // Collina Aliano // Collina Aliano // Collina Aliano - Zona ad est dell'abitato // Collina Aliano //1903 Collina Aliano /4/1971 Collina Alianello 21/11/1976 Collina Aliano 14/12/1980 Collina San Giovanni //1986 Collina Aliano - Alianello (tra le due località lungo la SP) 01/09/1987 Collina Aliano - Stigliano (tra le due località lungo la SP) 01/09/1987 Collina Aliano - Lungo la SP Stigliano-Ponte Agri a circa 200 m dall'abitato 11/06/1998 Collina Bernalda Bernalda - Rione Castello // Collina Bernalda - Centro storico // Bernalda (Comune di) // Bernalda (Comune di) // Collina Bernalda - Lungo la linea ferroviaria 10/11/1924 Pianura Bernalda - Lungo la SP per Matera 14/11/1984 Pianura Bernalda - Fosso degli Zingari 02/01/1993 Pianura Bernalda 23/09/1997 Collina Bernalda - Viale della Repubblica 24/09/1997 Collina Bernalda - Via della Resistenza 13/11/1997 Collina Bernalda - Via Zaccagnini 13/11/1997 Collina Bernalda - Viale della Repubblica 13/11/1997 Collina Bernalda - Via Occidentale (Castello centro storico) /11/1997 Collina Calciano Calciano - Fosso Sant'Angelo // Bosco Santa Domenica (Monte Caraguso) // Collina Calciano - Tra la stazione di Calciano e la stazione di Grassano e la SP n. 209 // Collina Calciano // Collina Calciano - Tra le stazioni di Calciano e Campomaggiore 20/02/1954 Collina Calciano - Lungo la SC 28/12/1957 Collina Calciano //1985 Collina Cirigliano Cirigliano 24/03/1973 Collina

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Cirigliano - Zona compresa tra le fiumare di Gorgoglione e Fossarolo a nord-ovest dell'abitato /4/1973 Valle maggiore Colobraro Colobraro (Comune di) // Colobraro - Fosso Gauginara // Collina S. Anaria // Collina Colobraro - Fosso Monaco // Collina Spogliamonaco // Collina Maloco // Collina Il Lago di Monte Cutugno // Collina Colobraro // Collina Colobraro - Lungo la SS n. 104 04/02/1955 Collina Colobraro - Lungo la SP n. 210 a 2 km da Cozzo di Penne 28/12/1957 Valle maggiore Colobraro - Lungo la SS n. 104 in corrispondenza del bivio per l'abitato //1959 Collina Rotondella - Lungo la SS per Valsinni //1959 Collina Valsinni - Lungo la SP per Rotondella //1959 Collina Colobraro //1986 Collina Colobraro - Lungo la strada di collegamento con la superstrada Sinnica /1/1998 Montagna Craco Craco - Zona periferica dell'abitato // Collina Craco - Lungo la SS n. 103 al margine dell'abitato all'altezza del convento // Collina Craco // Collina Craco // Collina Craco // Collina Craco // Collina Craco - Versante sud-occidentale 25/11/1959 Collina Craco /12/1963 Collina Santa Maria di Craco - Stigliano (tra le due località lungo la SS n. 103) 27/12/1964 Collina Craco /1/1965 Collina Craco //1968 Collina Santa Maria Giampaolo - Lungo la SS n. 103 al km 155+200 08/01/1970 Collina Craco - Via Garibaldi lungo la SS n. 103 //1971 Collina Craco 25/01/1972 Collina Craco //1973 Collina Craco //1980 Collina Ferrandina Coste della Cretagna // Collina Piano Provinciale di Emergenza 182

Ferrandina - Lungo la SP tra Ferrandina e lo Scalo 10/04/1928 Collina San Luigi 05/11/1929 Collina Ferrandina - Lungo la SP tra Ferrandina e lo Scalo 28/12/1957 Collina Ferrandina - Lungo la SP Salandra-Ferrandina 22/01/1958 Collina Masseria Lobianco 22/01/1958 Collina Massimone - Lungo la SP per Salandra a 3 km da Ferrandina 22/01/1958 Collina Ferrandina - Zona periferica dell'abitato verso il Fiume Basento /3/1958 Collina Macchia - Lungo la SS n. 176 al km 17 24/11/1959 Collina Ferrandina - Lungo la SP tra Ferrandina e lo Scalo 25/11/1959 Collina Castelluccio 20/01/1960 Collina Ferrandina - Nei pressi dello scalo della linea ferroviaria Calabro-Lucana 22/08/1962 Pianura Ferrandina - Lungo la SS n. 407 Basentana al km 122+700 /5/1969 Collina Ferrandina - Lungo la SS n. 176 al km 8+400 15/05/1980 Collina Pizzofalcone 03/12/1980 Collina Fornaci 03/12/1980 Collina Manin 03/12/1980 Collina Ferrandina - Lungo la SS n. 407 Basentana svincolo per Ferrandina 26/09/1983 Collina Ferrandina - Lungo la SS n. 407 Basentana al km 65 19/08/1995 Collina Ferrandina - Lungo la SS n. 407 Basentana all'altezza della galleria 23/11/1997 Collina Garaguso Garaguso (Comune di) // Collina Garaguso // Collina Garaguso - Lungo la strada per lo scalo ferroviario // Collina Parata - Lungo la strada per lo scalo ferroviario // Collina Garaguso - Lungo la strada per lo scalo ferroviario // Collina Garaguso // Collina Garaguso 09/02/1934 Collina Garaguso - Grassano Scalo (tra le due località lungo la SP n. 277) 28/12/1957 Collina Parata - Lungo la SS n. 277 /1/1998 Collina Gorgoglione Gorgoglione // Valle maggiore Gorgoglione - Zona periferica dell'abitato 31/03/1973 Valle maggiore Gorgoglione 25/11/1976 Montagna Gorgoglione - Area a sud-est dell'abitato //1986 Valle maggiore Grassano Grassano - Fosso Spineto // Piano Provinciale di Emergenza 183

Grassano - Lungo la SS n. 7 tra l'abitato e Grottole // Collina Grassano // Collina Grassano // Collina Grassano - Rione ad ovest dell'abitato // Collina Grassano - Via del Mulino // Collina Grassano - Lungo la SS n. 7 al km 526 18/02/1954 Collina Grassano - Lungo la strada ad 1 km dall'abitato 28/01/1955 Collina Grassano (Comune di) 21/10/1957 Collina Grassano - Lungo la SS n. 7 30/12/1957 Collina Grassano //1975 Collina Grassano - Presso il cimitero /11/1976 Collina Grassano - Presso il cimitero 20/11/1976 Collina Grassano /11/1980 Collina Grassano /11/1980 Collina Grassano 25/11/1980 Collina Grassano (Comune di) 25/11/1980 Collina Grassano - Rione Calvario (Corso Umberto) //1986 Collina Grassano - Via del Mulino (strada verso lo scalo ferroviario) /1/1998 Collina Grassano (Comune di) 05/02/1998 Collina Grottole Grottole - Rione Agip // Grottole - Periferia sud-occidentale del centro storico // Collina Grottole - Rione Agip lungo la SS n. 7 20/02/1954 Collina Grottole - Lungo la SP per Salandra 25/01/1955 Collina Salandra - Lungo la SP per Grottole 25/01/1955 Collina Grottole - Lungo la SS n. 7 al km 531 27/02/1956 Collina Grottole - Campo sportivo //1986 Collina Grottole - Rione Agip //1986 Collina Grottole - Zona Macello //1986 Collina Irsina Irsina (Comune di) // Irsina - Lungo la SS n. 96 // Collina Difesa 31/01/1940 Collina Matera Matera - La Martella (strada che collega le due località) // Collina Matera - Lungo la strada di Miglionico a 3 km dall'abitato // Collina Matera - Lungo il Torrente Camastra // Matera - Rione Serra Venerdì // Matera - Lungo il Torrente Basentello // Serra Rifusa // Collina Matera - Rione Sassi lungo la Gravina di Matera // Collina Piano Provinciale di Emergenza 184

Matera - Via Gramsci 16/12/1952 Collina Matera - La Martella (strada che collega le due località) 02/01/1958 Collina Matera - Rione Sassi 03/01/1973 Collina Matera 15/09/1991 Collina Matera (Comune di) 15/09/1991 Collina Matera - Rione Sassi (Gradelle Pennino) 28/02/1996 Collina Matera - Lungo la SP Matera-Gravina 08/10/1996 Collina Matera - Rione sassi //1997 Collina Matera - Via Madonna delle Virtù 31/01/1998 Collina Miglionico Miglionico - Lungo la SS n. 176 // Collina Miglionico // Collina Montalbano Jonico Montalbano Jonico - Lungo la SP // Montalbano Jonico - Castello Piana // Collina Masseria Miele // Collina Montalbano Jonico - Presso la stazione di Craco // Valle maggiore Montalbano Jonico - Lungo la SS n. 103 // Collina Montalbano Jonico // Collina Montalbano Jonico // Collina Contrada Miglio 30/01/1954 Collina Montalbano Jonico - Rione Terravecchia 09/10/1957 Collina Montalbano Jonico - Piazza Colombo 17/01/1958 Collina Piana Quaranta 29/01/1962 Collina Porta San Pietro 29/01/1962 Collina Montalbano Jonico - Piazza Quaranta 06/11/1962 Collina Montalbano Jonico 30/03/1969 Collina Montalbano Jonico (Comune di) 05/01/1971 Collina Montalbano Jonico 25/01/1972 Collina Petto del Mulino 02/01/1973 Collina Montalbano Jonico 12/08/1976 Collina Montalbano Jonico - Lungo la SS n. 598 al bivio per la diga di Gannano 07/11/1976 Collina Montalbano Jonico - Rione Castello //1986 Collina Montalbano Jonico - Rione Picca //1986 Collina Montalbano Jonico - Zona tra il Castello e la strada del cimitero //1986 Collina Montalbano Jonico - Zona tra il mercato e via Caracciolo //1986 Collina Montescaglioso Montescaglioso (Comune di) // Molinella 28/02/1931 Collina Serramaggiore 19/11/1976 Collina Piano Provinciale di Emergenza 185

Montescaglioso 29/12/1984 Collina Montescaglioso - Rione Porta Schiavoni 29/12/1984 Collina Montescaglioso 16/01/1985 Valle maggiore Montescaglioso - Rione Salmetro 13/10/1986 Collina Montescaglioso - Rione Salmetro (Via Crocifisso) 28/01/1996 Pianura Lucito 05/04/1996 Pianura Fontana del Fico /2/1996 Pianura Montescaglioso - Lungo la SP La Carrera /2/1996 Pianura Montescaglioso - Via Difesa /2/1996 Pianura Nova Siri Nova Siri - Lungo la SP di accesso al paese // Collina Contrada Salice 01/01/1958 Collina Nova Siri /11/1976 Collina Oliveto Lucano Pietra del Toro // Collina Oliveto Lucano - Lungo la strada di accesso al centro abitato 25/01/1955 Collina Oliveto Lucano - Lungo la SS n. 277 nei pressi dell'abitato 04/03/1974 Valle maggiore Oliveto Lucano (Comune di) 23/11/1980 Montagna Pisticci Pisticci - Palazzo Durante // San Basilio 48 // Pisticci - Rione San Donato // Pisticci - Centro storico // Pisticci - Via Leopardi e via Manzoni // Palorosso - Le Mesole (tra le due località) // Collina Pisticci // Collina Pozzitello // Collina Monte Finese // Collina Pisticci (Comune di) // Collina Pisticci // Collina Pisticci - Rione Croci // Collina Pisticci - Rione Dirupo // Collina Pisticci - Rione Torrevecchia // Collina Pisticci // Collina Pisticci // Collina Pisticci (Comune di) // Collina Pisticci - Rione Croci //1952 Collina Pisticci - Fosso Pisciacchio /9/1954 Collina Pisticci - Centro storico 01/04/1954 Collina Pisticci - Lungo la SP per lo scalo ferroviario 10/01/1955 Collina

Piano Provinciale di Emergenza 186

Pisticci - Rione Croci 10/01/1955 Collina Pisticci - Rione Croci 10/02/1955 Collina Pisticci 22/04/1959 Collina Pisticci - Rione Croci 24/11/1959 Collina Pisticci - Lungo la SP per lo scalo ferroviario 24/11/1959 Collina Pisticci - Rione Croci 17/01/1961 Collina Pisticci - Vico di Giulio 26/12/1964 Collina Pisticci - Rione Croci (Via Paisiello) 12/03/1969 Collina Pisticci - Rione San Donato 15/03/1972 Collina Pisticci - Zona periferica dell'abitato 21/08/1972 Collina Pisticci - Rione Matina (Via IV Novembre) 05/09/1972 Collina Pisticci 30/03/1973 Collina Pisticci //1975 Collina Pisticci - Campo sportivo //1976 Collina Pisticci - Rione Croci //1976 Collina Pisticci - Rione Croci 21/11/1976 Collina Pozzitello 30/12/1984 Collina Pisticci - Rione San Donato (Via Paisiello) //1986 Collina Casinello - Lungo la SS n. 106 Jonica al km 440 13/11/1997 Collina Pisticci - Lungo la strada per San Basilio 13/11/1997 Collina Policoro Policoro - Rione Pascoli // Pomarico Carlillo - La Capriola (tra le due località) // Collina Pomarico // Collina Pomarico - Lungo SP n. 211 // Collina Pomarico // Collina Pomarico 14/05/1960 Valle maggiore Pomarico 21/01/1977 Collina Pesco di Nembo //1986 Collina Pomarico - Via Kennedy //1986 Collina Pomarico - Zona sotto la chiesa di San Giovanni //1986 Collina Pomarico - Lungo la SS n. 380 al km 7+600 20/08/1989 Collina Pesco di Nembo //1990 Collina Pesco di Nembo 03/08/1996 Collina Tempe //1997 Collina Pomarico - Fontanelle 17/02/1997 Collina Tempe //1998 Collina Rotondella Colobraro - Lungo la SS n. 104 in corrispondenza del bivio per l'abitato //1959 Collina Rotondella - Lungo la SS per Valsinni //1959 Collina

Piano Provinciale di Emergenza 187

Valsinni - Lungo la SP per Rotondella //1959 Collina Rotondella - Lungo la SS n. 104 al km 150 24/11/1959 Collina Salandra Salandra - Rione Castello // Collina Salandra - Presso la stazione 08/12/1927 Collina Grottole - Lungo la SP per Salandra 25/01/1955 Collina Salandra - Lungo la SP per Grottole 25/01/1955 Collina Salandra - Tra le stazioni di Salandra e Grassano lungo la linea ferroviaria al km 216 14/01/1958 Collina Cuccariello 24/11/1959 Collina Piano Marino 24/11/1959 Collina Salandra - Lungo il Torrente Salandrella 24/11/1959 Collina Salandra - Lungo la strada tra Salandra e Scalo 30/12/1984 Collina San Giorgio Lucano Pantano /10/1996 Collina San Mauro Forte San Nicola - Lungo la SP San Mauro-Craco // Collina Garamma Marzocco 22/03/1954 Collina San Mauro Forte - Via Marzocco 15/06/1998 Collina Scanzano Jonico Recoleta (Fosso Gruffolante) // Pianura Stigliano Stigliano - Rione La Bruto // Valle maggiore Toppo Pazienza - Trifoglione (tra le due località) // Collina Stigliano - Settore nord-orientale lungo il Fosso Padre // Valle maggiore Stigliano - Settore occidentale lungo il Fosso Padre // Valle maggiore Stigliano - Villa Marina (Chiesa Madre) // Valle maggiore Stigliano - Fosso Raffaele // Valle maggiore Stigliano - Fosso Vincitorio // Valle maggiore Stigliano // Collina Santa Maria di Craco - Stigliano (tra le due località lungo la SS n. 103) 27/12/1964 Collina Stigliano - Lungo la SS n. 103 al km 126 25/01/1972 Valle maggiore Stigliano 25/11/1976 Valle maggiore Stigliano - Fosso Perrini (T. Sauro) //1980 Collina Stigliano - Fosso Perrini (T. Sauro) /11/1980 Collina Stigliano - Fosso Perrini (T. Sauro) /11/1980 Collina Toppo Pazienza /11/1980 Collina Stigliano - Fosso Perrini (T. Sauro) 25/11/1980 Collina Stigliano //1984 Valle maggiore Stigliano 23/04/1984 Valle maggiore Stigliano - Rione La Bruto //1986 Valle maggiore Stigliano - Rione Magenta //1986 Valle maggiore Piano Provinciale di Emergenza 188

Stigliano - Largo Masaniello 30/01/1996 Collina Tricarico Brindisi di Montagna Scalo // Montagna Tricarico - Borgo Saraceno // Valle maggiore Tricarico - Viale Regina Margherita // Tricarico - Lungo la SS n. 7 a 3 km dall'abitato // Valle maggiore Tricarico - Lungo la strada della Grancia // Collina Serra del Ponte - Lungo la linea ferroviaria 20/01/1957 Valle Maggiore Tricarico - Borgo Saraceno 22/11/1957 Valle maggiore Brindisi di Montagna Scalo //1980 Valle maggiore Tricarico - Borgo Saraceno 23/11/1980 Collina Timpa Pizzuta 23/11/1980 Valle maggiore Tricarico - Campo sportivo 26/10/1983 Valle maggiore Tricarico 30/12/1984 Valle maggiore Tricarico //1985 Valle maggiore Brindisi di Montagna Scalo //1985 Collina Tricarico - Borgo Saraceno //1986 Collina Cupone - Pantano delle Volpi (tra le due località lungo la SC) 31/10/1997 Collina Laureana - Trinità (tra le due località lungo la SC) 31/10/1997 Collina Tricarico - Lungo la SC per Castagnone 31/10/1997 Collina Trionto 05/02/1998 Collina Laureana - Trinità (tra le due località lungo la SC) 05/02/1998 Collina Picocca 05/02/1998 Collina Serra del Ponte 05/02/1998 Collina Sferracavallo 05/02/1998 Collina Tricarico - Lungo la SS n. 277 per Bocconero 05/02/1998 Collina Tricarico (Comune di) 05/02/1998 Collina Serra del Cedro /5/1998 Collina Tursi Tursi 26/01/1959 Collina Tursi (Comune di) // Tursi // Tursi - Canale Pescogrosso // Collina Tursi - Canale Pescogrosso // Pianura Tursi // Collina Tursi // Collina Tursi (Comune di) //1960 Collina Rabatana 23/01/1972 Collina Tursi 25/01/1972 Collina Tursi - Fosso La Canale //1974 Collina Rabatana 18/01/1985 Collina

Piano Provinciale di Emergenza 189

Rabatana - Via Roma //1986 Collina Valsinni Petroso // Petroso // Montagna Valsinni // Collina Valsinni - Lungo la SP per Noepoli 17/02/1938 Collina Valsinni - Lungo la SP per Noepoli 29/01/1955 Collina Noepoli - Lungo la SP per Valsinni 29/01/1955 Collina Valle delle Donne 06/01/1958 Collina Valsinni - Fosso Caforchio 06/01/1958 Collina Valsinni 07/12/1958 Collina Colobraro - Lungo la SS n. 104 in corrispondenza del bivio per l'abitato //1959 Collina Rotondella - Lungo la SS per Valsinni //1959 Collina Valsinni - Lungo la SP per Rotondella //1959 Collina Valsinni - Fosso Caforchio 15/01/1960 Collina SP n. 43 di Monticchio 22/08/1995 Collina SS Grassano-Matera-Tricarico 22/08/1995 Collina SS fondovalle dell'Agri 08/10/1996 Collina SS n. 106 Jonica 08/10/1996 Collina SS n. 175 08/10/1996 Collina SS n. 406 Basentana 08/10/1996 Collina

Il dissesto dei centri abitati

Alla morfogenesi, che risulta essere macroscopica anche a una notevole distanza dalla linea della costa Ionica, sono riconducibili i gravissimi dissesti coinvolgenti numerosi impianti urbani arroccati sulle dorsali facenti da spartiacque morfologico ai fiumi Bradano, Basento, Cavone, Agri, Sinni. Quantunque i terreni, sui quali detti abitati poggiano, godano di condizioni litostratigrafiche, geostrutturali e geomeccaniche di molto più tranquille rispetto a quelle rinvenibili altrove, i dissesti che gli abitati stessi accusano per processi erosivi e franosi sono tali - per numero, gravità ed estensione delle aree colpite - da risultare fra i più gravi dell'intera regione. In nessun' altra area, infatti, si contano tanti centri abitati ravvicinati interessati in passato da provvedimenti di trasferimento parziale o totale.

Piano Provinciale di Emergenza 190

Il fenomeno è di grande importanza, in quanto esso interessa non solo manifestazioni di instabilità arealmente limitate, del tipo "frane", bensì talvolta anche la lenta, ma , cospicua traslazione di masse geologiche più ampie, che si inquadrano nel contesto' della cosiddetta "tettonica gravitativa". Da questa il territorio del Bacino è largamente affetto anche alla scala di tempi storici, con grandi ripercussioni sull' affidabilità di larghe aree interessate da urbanizzazioni recenti, di piccolo o grande rilievo che siano. Non va, inoltre, dimenticato che la quasi totalità dei centri abitati del Bacino è sorta in aree di prominenza morfologica secondo le istanze della realtà socioeconomica medioevale in cui hanno prevalentemente avuto origine. Tuttavia i siti che li ospitano, stabili solo in aree molto ristrette, già portavano in sé la causa dell'arresto evolutivo del tessuto urbano, in quanto non idonei ad ospitare grossi e complessi impianti urbani. Essi, infatti, spesso risultano circondati da aree soggette ad una spontanea e rapida evoluzione geomorfologica, tanto che oggi molte situazioni appaiono, rispetto al passato, compromesse da richiedere talvolta il trasferimento parziale o totale dell'abitato.

Il rischio idraulico da esondazione

Il rischio idraulico da esondazione trae origine dalla eventualità che una determinata area sia invasa dalle acque fuoriuscite da reti di drenaggio naturali e/o artificiali per insufficiente capacità di smaltimento delle portate in transito nella stessa rete, oppure per rotture di opere di contenimento. Per capacità di smaltimento si deve intendere la capacità di un tratto del corso d’acqua di far transitare una determinata portata con un’altezza d’acqua contenibile entro le sommità spondali o arginali. A parità di portata, la capacità di smaltimento del tratto può variare nel tempo per cause sistematiche e/o accidentali quali, ad esempio: • interventi plano-altimetrici in alveo tali da variare la sezione del deflusso, il tracciato planimetrico, il profilo altimetrico • variazioni di scabrezza dovute per esempio a modifiche della geometria trasversale oppure alla formazione e sviluppo di vegetazione;

Piano Provinciale di Emergenza 191

• occlusioni localizzate prodotte da corpi galleggianti (tronchi, detriti vari), da accumuli di materiale d’alveo, da frane di sponda o di versante. La rottura delle opere di contenimento è conseguente alla perdita di stabilità di strutture arginali e di opere di sbarramento. Si manifesta in generale durante l’evento alluvionale (es. il sifonamento e lo scalzamento di un rilevato arginale) ma può originarsi in condizioni diverse (es. il progressivo abbassamento dell’alveo per erosione generalizzata può causare instabilità di sponde e manufatti). Solo in parte connesso al rischio da esondazione è il fenomeno del ristagno che si verifica in quelle zone che per caratteristiche geomorfologiche non dispongono di efficienti capacità di drenaggio superficiale e/o profondo e pertanto risultano suscettibili al trattenimento di acque sulla superficie del terreno, siano esse di esondazione, meteoriche e di falda.

Quantificazione del rischio La quantificazione del rischio fa parte della fase conoscitiva-previsonale nell’analisi del rischio. La valutazione del rischio consiste nella stima della pericolosità dell’evento e del danno conseguente, con riferimento ad un determinato periodo di tempo, t. Indipendentemente dal tipo di rischio considerato, la valutazione dell’orizzonte temporale di riferimento, t, dovrebbe tener conto, oltre che della vita tecnico-economica dei beni a rischio, delle tendenze evolutive del territorio e delle modifiche che nel tempo possono intervenire sulle fonti del rischio. Costituisce pertanto il periodo di validità del quadro conoscitivo-previsionale. Nei fenomeni alluvionali, la stima della pericolosità H dell’evento di piena si valuta mediante analisi statistico-probabilistiche dei dati disponibili. Questi possono essere i dati di portata, oppure più frequentemente i dati di pioggia; in tal caso occorre procedere alla definizione degli eventi di piena adottando opportuni modelli di trasformazione afflussi-deflussi. La stima del danno (= E × V) associato ad un prefissato evento di piena si basa prima di tutto sulla definizione delle aree vulnerabili attraverso il tracciamento delle mappe di esondazione; queste dovranno essere caratterizzate, in generale, da:

Piano Provinciale di Emergenza 192 a) l’estensione delle zone interessate dal fenomeno alluvionale; b) i volumi esondati e le massime altezze d’acqua raggiunte; c) i tempi di permanenza dell’acqua. Sulla base delle mappe di esondazione si procede alla caratterizzazione degli elementi a rischio (tipologia, entità, vulnerabilità) in funzione del grado di dettaglio richiesto. Per valutazioni semplificate, o qualora l’estensione e la densità di antropizzazione sia elevata, si può procedere sulla base di carte dell’uso del suolo, mentre per valutazioni di dettaglio occorre procedere ad una catalogazione particolareggiata degli elementi a rischio (insediamenti urbani, industriali, agricoli, infrastrutture di trasporto, di servizio, beni ambientali, architettonici, artistici). Si possono quindi tracciare le carte del danno e le carte del rischio per i vari tempi di ritorno prefissati.

Criteri di valutazione

La pericolosità è strettamente connessa con le caratteristiche idrologiche- idrauliche del corso d’acqua e con la morfologia del territorio. Il tempo t può essere valutato in funzione della rapidità delle tendenze evolutive del territorio. In via orientativa t può essere compreso tra 5 e 30 anni. Il tempo di ritorno dell’evento può essere stabilito in funzione di classi di pericolosità, in particolare: • pericolosità elevata, per quelle aree ove si verificano eventi alluvionali con tempi di ritorno inferiori o uguali a 10 anni; • pericolosità media, per quelle aree ove si verificano eventi alluvionali con tempi di ritorno compresi tra 10 e 100 anni; • pericolosità bassa, per quelle aree ove si verificano eventi alluvionali con tempi di ritorno compresi tra 100 e 300 anni. Per aree di particolare interesse può essere opportuno valutare la pericolosità anche per eventi molto rari con tempi di ritorno superiori a 300 anni. La valutazione delle portate di piena corrispondenti ai diversi valori di T può essere condotta, in funzione del livello di dettaglio richiesto, sulla base di

Piano Provinciale di Emergenza 193 risultati e di procedure generali di regionalizzazione dei dati idrologici oppure mediante studi idrologici specifici. In quest’ultimo caso i metodi disponibili per la definizione del legame tra portata di piena e tempo di ritorno possono essere distinti in metodi diretti e metodi indiretti. I primi si basano sulla individuazione della distribuzione di probabilità che meglio si adatta a rappresentare i dati di portata disponibili per il tratto fluviale considerato o comunque appartenente ad un bacino idrologicamente simile a quello dotato di misure. Tali metodi forniscono risultati tanto più affidabili quanto maggiore è la dimensione del campione in relazione ai valori del tempo di ritorno. In via orientativa, la stima delle portate di piena con tempi di ritorno fino a 100 anni richiede la disponibilità di dati per almeno 20-30 anni. I dati da utilizzare per tali elaborazioni sono di norma le portate al colmo massime annuali, riportate dal Servizio Idrografico. E’ comunque frequente il caso in cui, per mancanza di misure o per insufficienza di quelle disponibili, occorre ricorrere ai metodi indiretti, basati sull’impiego di un adeguato modello matematico di trasformazione afflussi-deflussi e sull’analisi delle proprietà statistiche delle precipitazioni che generano gli eventi di piena nel tratto fluviale di interesse. Tra le varie metodologie, di uso corrente è quella basata sulla curva di possibilità climatica in cui si ricerca il legame tra l’altezza di pioggia h di durata d e tempo di ritorno T e la stessa durata. Il legame è del tipo: (b) h(d,T) = a(T)dn in cui a e n sono i coefficienti della curva di possibilità climatica. La (b) viene poi utilizzata per generare lo ietogramma di ingresso al modello di trasformazione afflussi-deflussi per ottenere l’idrogramma di piena corrispondente. Al valore della portata al colmo si attribuisce un tempo di ritorno pari a quello della curva di possibilità climatica adottata. Ciò può non risultare realistico in quanto il tempo di ritorno delle portate dipende, oltre che dalla probabilità dell’evento piovoso, anche dalla variabilità spaziotemporale con cui si verifica e dalle condizioni del suolo del bacino, dipendenti a loro volta dalle piogge precedenti e dal periodo climatico.

Piano Provinciale di Emergenza 194

Elenco degli eventi di frana tratti dal catalogo A.V.I.

Comune Località Data Scheda S4

Aliano Alianello 25/11/1959 400151 Aliano Aliano 25/11/1959 400151 Bernalda Bernalda (campagne di) 14/11/1984 4400005 Bernalda Bernalda (campagne di) 24/11/1997 10400003 Bernalda Bernalda (campagne di) 04/02/1998 10400005 Bernalda Bernalda (Comune di) 24/03/1973 2400695 Bernalda Bernalda (Comune di) 18/02/1979 2400632 Bernalda Bernalda (Comune di) 18/02/1979 2400632 Bernalda Bernalda (Comune di) 14/11/1984 2400657 Bernalda Bernalda (Comune di) 29/12/1984 400203 Bernalda - Lungo la linea Bernalda 25/11/1959 400147 ferroviaria Bernalda Bernalda - Lungo la SS n. 106 25/11/1959 400147 Bernalda Bernalda - Lungo la SS n. 175 25/11/1959 400147 Bernalda Bernalda - Metapontino 18/01/1972 2400701 Bernalda Bernalda - Metapontino 18/01/1972 2400701 Bernalda Bernalda - Metapontino 24/03/1973 400189 Bernalda Bernalda - Metapontino 24/05/1976 2400583 Bernalda Bernalda - Metapontino 18/02/1979 2400632 Bernalda Bernalda - Metapontino 16/01/1985 2400661 Bernalda Bernalda - Metapontino 17/03/1985 2400662 Bernalda Bernalda - Metapontino 24/07/1992 2400513 Bernalda Bernalda - Metapontino 1996 8400006 Bernalda Bernalda - Metapontino set-97 10400004 Bernalda - Presso la stazione Bernalda 05/11/1976 400193 ferroviaria Bernalda - Tra le stazioni di Bernalda 28/12/1957 2400280 Bernalda e Metaponto Bivio di Montescaglioso - SS n. 106 Jonica (lungo la SP n. 175 Bernalda set-97 10400004 che collega le due località e le campagne limitrofe) Bradano (lungo la valle del Bernalda 24/11/1959 300100 fiume) Bradano (lungo la valle del Bernalda 05/02/1998 10400005 fiume) Bernalda Marinella 18/01/1972 2400495 Bernalda Marinella set-97 10400004 Piano Provinciale di Emergenza 195

Comune Località Data Scheda S4 Bernalda Mercuragna 16/08/1976 2400594 Bernalda Metaponto 25/11/1959 400147 Bernalda Metaponto 22/07/1963 2400346 Bernalda Metaponto 18/01/1972 2400495 Bernalda Metaponto 18/02/1979 2400632 Bernalda Metaponto 22/01/1980 2400644 Bernalda Metaponto 07/02/1996 8400003 Bernalda Metaponto set-97 10400004 Bernalda Metaponto (campagne di) 24/11/1997 10400003 Bernalda Metaponto (campagne di) 15/01/2001 10400006 Bernalda Sansone 16/08/1976 2400594 Serra Marina - Lungo la SS n. Bernalda 08/10/1966 2400414 175 dal km 36 al km 38 Bernalda Torre Mare 16/08/1976 2400594 Calciano Calciano (Comune di) 19/01/1972 400178 Calciano Calciano (Comune di) 1984 2400691 Cirigliano Cirigliano (Comune di) apr-73 2400689 Colobraro Colobraro (Comune di) 05/11/1976 400194 Colobraro Colobraro (Comune di) 05/11/1976 300153 Colobraro - Lungo la SS n. 104 Colobraro 2400605 dal km 130 al km 146+300 Craco Craco (campagne di) 05/02/1998 10400005 Craco Craco (Comune di) 24/11/1959 400142 Ferrandina Ferrandina 08/10/1966 2400415 Ferrandina Ferrandina (campagne di) 10/04/1928 2400024 Ferrandina Ferrandina (Comune di) 05/11/1929 400029 Ferrandina Ferrandina (Comune di) 06/05/1954 2400197 Ferrandina - Lungo la SP per San Ferrandina Mauro a pochi km dall'innesto 23/11/1979 400199 sulla SS n. 407 Basentana Ferrandina - Lungo la SS n. 407 Ferrandina 09/10/1963 2400375 Basentana Pisticci-Ferrandina Ferrandina - Tra le stazioni di Ferrandina 25/11/1959 2400304 Salandra e Ferrandina Ferrandina Masseria Varisana 08/10/1996 8400004 Ferrandina Vella 05/02/1998 10400005 Garaguso Garaguso 09/01/1972 400177 Garaguso Stazione di Grassano 21/02/1931 400033 Garaguso Stazione di Grassano 24/11/1959 400148 Grassano Giardini 24/11/1997 10400003 Grassano Grassano (campagne di) 05/11/1929 2400050 Grassano Grassano (Comune di) 05/11/1929 2400050

Piano Provinciale di Emergenza 196

Comune Località Data Scheda S4 Grassano Grassano (Comune di) 20/01/1972 400175 Grassano Grassano (Comune di) 24/11/1997 10400003 Grottole Grottole - Borgo Eni 20/10/1961 2400335 Grottole Grottole (Comune di) 10/04/1928 2400024 Irsina - Lungo la SS n. 96 tra Irsina 31/01/1940 2400080 Potenza e Gravina Matera Borgo Venusio 30/10/1953 2400173 Matera Giustino Fortunato 26/07/1972 2400521 Matera Matera 24/10/1928 400020 Matera Matera 25/07/1963 2400352 Matera Matera 30/09/1971 2400493 Matera Matera 18/08/1976 2400596 Matera Matera 02/09/1977 2400620 Matera Matera (campagne di) 09/10/1963 2400372 Matera Matera (campagne di) 25/07/1963 2400352 Matera Matera (Comune di) 25/10/1940 2400079 Matera Matera (Comune di) 20/05/1948 2400088 Matera Matera (Comune di) 05/03/1974 2400555 Matera Matera (Comune di) 13/07/1976 2400588 Matera - Lungo la SP per Gravina Matera 03/10/1957 2400273 a 6 km da Matera Matera Matera - Lungo la SS n. 7 Appia 18/01/1972 2400702 Matera - Lungo la SS n. 7 Appia Matera 18/01/1972 2400496 per Laterza a 5 km dall'abitato Matera Matera - Rione Pio X 24/11/1959 400149 Matera Palantera 27/02/1956 2400243 Matera Pantanella 27/02/1956 2400243 Matera Pescara 27/02/1956 2400243 Matera Picciano 27/02/1956 2400243 Matera Ponte San Giuliano 15/02/1954 2400187 Matera Ponte San Giuliano 18/03/1954 2400190 Matera Rifeccia 20/10/1961 2400333 Matera Serra Venerdì 24/11/1959 400149 Matera Spine Bianche 26/07/1972 2400521 Miglionico Ponte San Giuliano 25/01/1955 2400213 Miglionico Ponte San Giuliano 27/02/1956 2400243 Miglionico Ponte San Giuliano 17/01/1957 2400251 Montalbano Montalbano Jonico 14/11/1984 2400658 Jonico Montalbano Montalbano Jonico (campagne di) 02/01/1973 4400004 Jonico

Piano Provinciale di Emergenza 197

Comune Località Data Scheda S4

Montalbano Montalbano Jonico (campagne di) 25/11/1976 2400617 Jonico Montalbano Montalbano Jonico (campagne di) 05/02/1998 10400005 Jonico Montalbano Montalbano Jonico (Comune di) 24/02/1954 2400189 Jonico

MontescagliosoMontescaglioso (Comune di) 24/02/1954 2400189

MontescagliosoMontescaglioso (Comune di) 06/05/1954 2400197

MontescagliosoMontescaglioso (Comune di) 17/01/1985 400207

Montescaglioso - Lungo la SP per Montescaglioso 17/01/1985 400207 Ginosa Nova Siri Nova Siri 22/07/1963 2400348 Nova Siri Nova Siri (Comune di) 24/11/1959 400150 Nova Siri Nova Siri (Comune di) apr-73 2400689 Nova Siri Nova Siri (Comune di) 05/11/1976 300153 Nova Siri - Lungo la linea Nova Siri 24/11/1959 300100 ferroviaria Nova Siri Nova Siri - Lungo la SS n. 106 04/11/1976 400196 Nova Siri Nova Siri - Lungo la SS n. 106 04/11/1976 400196

Pisticci Basento (lungo il corso del fiume) 25/10/1940 2400079

Pisticci Basento (lungo il corso del fiume) 05/02/1998 10400005

Pisticci Basento (lungo la valle del fiume) 15/01/2001 10400006

Pisticci Canello 24/11/1959 400145 Cavone (lungo il corso del Pisticci 05/02/1998 10400005 torrente) Pisticci Cavone (lungo la valle del fiume) 24/11/1959 300100 Pisticci Criminale 16/01/1961 400155 Pisticci Lagarano 24/11/1959 400145 Pisticci Macchia 01/04/1990 2400289 Pisticci Macello 18/09/1970 2400471 Pisticci Marconia 18/08/1976 2400595 Pisticci Marina di Pisticci 18/01/1972 400174 Pisticci Masseria Incoronata 16/01/1961 400155 Pisticci Masseria Incoronata 29/12/1984 400203 Pisticci Paolone 17/04/1974 2400557 Pisticci Pisticci 29/11/1957 2400278 Piano Provinciale di Emergenza 198

Comune Località Data Scheda S4 Pisticci Pisticci 18/06/1964 2400388 Pisticci Pisticci 09/06/1964 2400380 Pisticci Pisticci 24/07/1964 2400395 Pisticci Pisticci 06/10/1966 400165 Pisticci Pisticci 21/08/1967 2400426 Pisticci Pisticci 04/11/1976 2400604 Pisticci Pisticci 05/11/1976 400191 Pisticci Pisticci (campagne di) 18/02/1967 2400421 Pisticci Pisticci (campagne di) 18/02/1967 2400421 Pisticci Pisticci (campagne di) 24/05/1976 2400584 Pisticci Pisticci (campagne di) 03/04/1978 2400626 Pisticci Pisticci (campagne di) 18/02/1979 2400633 Pisticci Pisticci (campagne di) 18/02/1979 2400633 Pisticci Pisticci (campagne di) 24/11/1997 10400003 Pisticci Pisticci (campagne di) 05/02/1998 10400005 Pisticci Pisticci (Comune di) 24/02/1954 2400189 Pisticci Pisticci (Comune di) 09/10/1963 2400375 Pisticci Pisticci (Comune di) 06/10/1966 400165 Pisticci Pisticci (Comune di) apr-73 2400689 Pisticci Pisticci (Comune di) 05/11/1976 400191 Pisticci Pisticci (Comune di) 05/11/1976 400191 Pisticci Pisticci (Comune di) 24/05/1976 2400584 Pisticci Pisticci (Comune di) 16/01/1985 2400659 Pisticci - Lungo la SS Basentana Pisticci 24/07/1972 2400514 Ferrandina-Pisticci Pisticci Pisticci - Presso la stazione 05/11/1976 400191 Pisticci Pisticci - Rione Croci 23/01/1972 2400500 Pisticci Pisticci - Via Amerigo Vespucci 22/07/1963 2400349 Pisticci - Zona tra l'abitato ed il Pisticci 23/01/1972 2400500 mare Pisticci Policeto 17/04/1974 2400557 Pisticci Pozzitello 14/10/1972 2400542 Pisticci Pozzitello 24/07/1972 2400514 Pisticci San Teodoro 24/11/1959 400145 Pisticci San Teodoro 18/01/1972 400174 Pisticci Tamma 18/01/1972 400174 Pisticci Torre Accio - Lungo la SP n. 154 05/02/1998 10400005 Policoro Metapontino (campagne di) 15/01/2001 10400006 Policoro Policoro 24/11/1959 400141 Policoro Policoro 22/07/1963 2400347 Policoro Policoro 05/11/1976 400195 Policoro Policoro (campagne di) 02/01/1973 4400004 Piano Provinciale di Emergenza 199

Comune Località Data Scheda S4 Policoro Policoro (Comune di) 21/11/1957 2400277 Policoro Policoro (Comune di) 24/03/1973 2400694 Policoro Policoro (Comune di) 04/11/1976 2400606 Policoro Policoro (Comune di) 04/11/1976 2400606 Policoro Policoro (Comune di) 29/12/1984 400204 Policoro Policoro (Comune di) 21/07/1986 2400693 Policoro Policoro (Comune di) 31/10/1997 10400001 Policoro - Lungo la linea Policoro 25/11/1959 400153 ferroviaria Policoro Terzo Madonna 30/01/1996 8400002 Policoro Torremozza 24/03/1973 400188

Rotondella Rotondella (Comune di) 2400605

Rotondella Rotondella (Comune di) 24/11/1959 300100

Rotondella Rotondella (Comune di) 25/11/1959 400152

Rotondella Rotondella (Comune di) 05/11/1976 300153

Rotondella - Lungo la SS n. 104 Rotondella 2400605 dal km 146+300 al km 150+500 Salandra Salandra (Comune di) 25/11/1959 2400304

San Giorgio San Giorgio Lucano (Comune di) 05/11/1976 300153 Lucano

San Mauro San Mauro Forte 22/03/1954 2400191 Forte Scanzano Agri (lungo la valle del fiume) 28/11/1944 300033 Jonico Scanzano Agri (lungo la valle del fiume) 24/11/1959 300100 Jonico Scanzano Agri (lungo la valle del fiume) 15/01/2001 10400006 Jonico Scanzano Metapontino (campagne di) 15/01/2001 10400006 Jonico Scanzano Scanzano Jonico 13/11/1997 10400002 Jonico Scanzano Scanzano Jonico (Comune di) 07/11/1946 2400700 Jonico Scanzano Scanzano Jonico (Comune di) 24/11/1959 400143 Jonico Scanzano Scanzano Jonico (Comune di) 24/11/1959 400143 Jonico

Piano Provinciale di Emergenza 200

Comune Località Data Scheda S4

Scanzano Scanzano Jonico (Comune di) 19/01/1972 400181 Jonico Scanzano Scanzano Jonico (Comune di) 19/01/1972 400181 Jonico Scanzano Scanzano Jonico (Comune di) 05/11/1976 400192 Jonico Scanzano Scanzano Jonico (Comune di) 29/12/1984 400205 Jonico Scanzano Scanzano Jonico (Comune di) 16/01/1985 2400660 Jonico Scanzano Scanzano Jonico - Presso la 24/11/1959 400143 Jonico stazione Scanzano Terzo Cavone 18/01/1972 400174 Jonico Scanzano Terzo Cavone 30/01/1996 8400002 Jonico Scanzano Terzo Cavone 13/11/1997 10400002 Jonico Scanzano Terzo Madonna 13/11/1997 10400002 Jonico Scanzano Terzo Marzocco 13/11/1997 10400002 Jonico Stigliano Carpinello 25/06/1964 2400392 Stigliano Stigliano (Comune di) apr-73 2400689 Tricarico Tricarico (Comune di) 21/09/1929 2400697 Tricarico Tricarico (Comune di) 1984 2400691 Tursi Rabatana 24/01/1972 400176 Tursi Tursi 21/02/1931 400032 Tursi Tursi (campagne di) 24/01/1972 400176 Tursi Tursi (campagne di) 02/01/1973 4400004 Tursi Tursi (Comune di) 24/02/1954 2400189 Tursi Tursi (Comune di) 24/11/1959 300100 Tursi Tursi (Comune di) 25/11/1959 400153 Tursi Tursi (Comune di) 18/11/1976 2400616 Tursi Tursi (Comune di) 18/11/1976 2400616 Tursi Tursi (Comune di) 05/11/1976 300153 Tursi Tursi (Comune di) 1984 2400691 Tursi Tursi (Comune di) 21/07/1986 2400693 Valsinni Valsinni 28/11/1944 300033 Valsinni Valsinni (Comune di) 28/11/1944 300033 Valsinni - Lungo la SS n. 104 dal Valsinni 2400605 km 140+400 al km 146+300 Piano Provinciale di Emergenza 201

Comune Località Data Scheda S4

Valsinni - Presso i cantieri Valsinni 05/11/1976 400197 dell'acquedotto del Sinni

30

25

20

15

10

5

0 TURSI IRSINA IRSINA CRACO ALIANO PISTICCI MATERA VALSINNI NOVA SIRI NOVA POLICORO STIGLIANO TRICARICO POMARICO GROTTOLE BERNALDA CIRIGLIANO MIGLIONICO SALANDRA SCANZANO GRASSANO GARAGUSO ACCETTURA SAN MAURO SAN FERRANDINA COLOBRARO SAN GIORGIO SAN GORGOLIONE ROTONDELLA MONTALBANO OLIVETO LUCANO OLIVETO MONTESCAGLIOSO

Numero di piene Siti di piena

Numero dei siti e degli eventi di piena registratisi tra il 1991 ed il 1998 nella provincia di Matera (da Progetto AVI – GNDCI, 1998).

Rischio dighe

La presenza delle dighe sul territorio implica l'instaurarsi di un grado di rischio per le popolazioni a valle connesso alla possibilità che dallo sbarramento vengano rilasciate portate sia nel caso della normale gestione della risorsa idrica che nel caso in cui si determina un’emergenza. Nel caso in cui questa sia dettata da improvvise avverse condizioni meteorologiche vengono eseguite manovre sotto il diretto controllo del Gestore, da cui può derivare la sommersione di aree aventi estensione commisurata all’entità dell’evento. Piano Provinciale di Emergenza 202

Evidentemente, nel caso in cui l’emergenza deriva dall’ipotetico collasso dell’opera le aree soggette ad allagamento sono sensibilmente più estese, e le problematiche connesse all’attività di Protezione Civile assumono connotati e dimensioni nettamente più ampi. Il grado di rischio connesso è tuttavia riconducibile a valori ragionevolmente bassi mediante l’adozione di idonee misure di prevenzione, basate su studi di previsione dei rischi potenziali. Sul territorio lucano insistono numerose opere di sbarramento (dighe, traverse) le cui caratteristiche geometriche e idrauliche variano in relazione alla morfologia dei luoghi e alla disponibilità della risorsa idrica. Al fine di individuare i soggetti istituzionali competenti, e quindi una chiara procedura per la gestione dell’emergenza, è necessario operare una prima classificazione delle opere in base al vigente quadro normativo. La legge 18.05.1989 n° 183 (legge sulla difesa del suolo), come modificata dalla legge 21.10.1994 n° 584, stabilisce in via definitiva che le dighe aventi altezza superiore a 15m e/o comportanti l’accumulo di un volume superiore a 1.000.000 m3 sono di competenza dello Stato, che esercita le funzioni di controllo e vigilanza mediante il Servizio Nazionale Dighe (nel seguito SND), mentre le opere aventi caratteristiche inferiori sono di competenza delle Regioni (questi parametri originariamente erano fissati rispettivamente in 10m e 100.000m3). Si riporta di seguito, per completezza, una sintesi del quadro normativo intervenuto a regolamentare la materia a seguito della entrata in vigore delle leggi sulla riforma amministrativa dello Stato, dal quale scaturisce la ripartizione delle competenze tra Amministrazione Centrale ed Enti locali. Legge n° 59 del 15.03.1997. Art. 4, comma 5; Decreto Legislativo n° 112 del 31.03.1998. Art. 89;

Piano Provinciale di Emergenza 203

CATEGORIA DI OPERE COMPETENZA Presidenza del Consiglio dei Ministri dighe di altezza > 15.00m e/o Dipartimento per i Servizi Tecnici 1 volume di invaso >1.000.000m3 Nazionali SERVIZIO NAZIONALE DIGHE

dighe di altezza <15.00m e/o 2 REGIONI volume di invaso <1.000.000m3

Tabella 1. - Ripartizione delle competenze tra Stato ed Enti locali

In tema di cosiddette piccole dighe l’azione normativa della Regione Basilicata in materia di progettazione, costruzione ed esercizio delle opere di sbarramento si è esplicata con l’emanazione delle leggi n° 25 del 24.04.1990 e n° 42 del 06.04.1995 e, in applicazione del DLG 31.03.1998 n° 112, la legge n° 7 del 08.03.1999, art. 60. In tale ambito, il patrimonio, ingente, di piccoli sbarramenti presenti sul territorio può essere sottoposto ad una uniforme opera di controllo. Il rischio potenziale per le popolazioni a valle di tali opere di sbarramento, pur sensibilmente ridotto rispetto a quello derivante dalla presenza delle grandi dighe, impone l’individuazione delle misure e le procedure da adottare in caso di emergenza, nel pieno rispetto del principio di tutela della pubblica incolumità, contemperando anche le esigenze di economia alle quali si richiamano i gestori, in genere soggetti privati non in possesso di una vera e propria struttura tecnica dedicata. Si riporta di seguito una tabella nella quale sono indicate le dighe di competenza del SND, che, in particolare, rientrano nel territorio di competenza dell’Ufficio Periferico di Napoli, presenti nella provincia e di Matera. e di quelle site in provincia di Potenza, che interessano a valle territori della provincia di Matera.

Piano Provinciale di Emergenza 204

DIGHE IN PROVINCIA DI MATERA

COD CORSO NOME INVASO TIPOLOGIA COMUNE CONCESSIONARIO SND D’ACQUA

FIUME CONSORZIO DI BONIFICA 581 SAN GIULIANO DIGA MURARIA MATERA BRADANO BRADANO E METAPONTO

MONTALBANO CONSORZIO DI BONIFICA 554 GANNANO DIGA MURARIA FIUME AGRI JONICO BRADANO E METAPONTO

Dighe in provincia di Matera

DIGHE IN PROVINCIA DI POTENZA

COD CORSO NOME INVASO TIPOLOGIA COMUNE CONCESSIONARIO SND D’ACQUA

ENTE PER LO SVILUPPO DIGA MURARIA A DELL’IRRIGAZIONE E LA 722 PERTUSILLO VOLTA (ARCO SPINOSO FIUME AGRI TRASFORMAZIONE FONDIARIA IN GRAVITA’) PUGLIA, LUCANIA E IRPINIA DIGA IN ENTE PER LO SVILUPPO MATERIALI TORRENTE DELL’IRRIGAZIONE E LA 1124 CAMASTRA TRIVIGNO SCIOLTI DI TIPO CAMASTRA TRASFORMAZIONE FONDIARIA IN ZONATO PUGLIA, LUCANIA E IRPINIA

DIGA IN ENTE PER LO SVILUPPO MONTE MATERIALI DELL'IRRIGAZIONE E LA 1327 SENISE FIUME SINNI COTUGNO SCIOLTI DI TIPO TRASFORMAZIONE FONDIARIA IN OMOGENEO PUGLIA, LUCANIA E IRPINIA Dighe in provincia di Potenza che interessano, a valle dello sbarramento, territori della provincia di Matera.

Le suddette opere sono soggette all’applicazione delle seguenti norme:

DPR n° 1363 del 01.11.1959 “Approvazione del regolamento per la progettazione, costruzione ed esercizio degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse)” DM LL.PP. 24.03.1982 “Norme tecniche per la progettazione e la costruzione delle dighe di sbarramento” Circ. LL.PP. n° 1125 del 28.08.1986 “Modifiche ed integrazioni alle precedenti circolari 1959/85 1391/85 concernenti sistemi di allarme e segnalazioni di pericolo per le dighe di ritenuta di cui al Regolamento 1363/1959” Circ. LL.PP. n° 352 del 04.12.1987 “Prescrizioni inerenti l’applicazione del Regolamento sulle dighe di ritenuta 1363/1959”

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Legge n° 584 del 21.10.1994 “Misure urgenti in materia di dighe” Circ. PCM/DSTN n° 22806 del 13.12.1995 “Disposizioni attuative ed integrative in materia di dighe” Circ. PCM/DSTN n° 7019 del 19.03.1996 “Disposizioni inerenti l’attività di protezione Civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti dighe.”

Sulla base dei provvedimenti normativi sopra richiamati sono stati introdotti due documenti fondamentali per il corretto esercizio dell'attività di controllo da parte del Gestore, alla quale si sovrappone la vigilanza del SND. Essi sono denominati, rispettivamente: Foglio di condizioni per l'esercizio e la manutenzione; Documento di Protezione Civile.

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IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Il patrimonio forestale è caratterizzato da un elevato grado di naturalità ambientale, i paesaggi mostrano una notevole variabilità sia per il numero di specie endemiche presenti, sia per le caratteristiche geo-morfologiche e climatiche, che determinano associazioni vegetali esclusivo di questo territorio. Le fustaie di latifoglie sono le più diffuse sul territorio, infatti occupano il 49,5% della superficie forestale, e sono costituite da alto fusto di cerro (22,77%) e faggio (14,64%) puro o consociato (15,51%) o da altre latifoglie (11,24%); e risultano quasi tutte di proprietà pubblica, le fustaie miste (latifoglie e resinose) comprendono il 6% della superficie forestale, le fustaie di resinose rappresentano il 15%. I cedui rappresentano il 27% dei boschi, di cui moltissimi sono cedui abbandonati e quindi invecchiati che necessitano di interventi urgenti di conversione, infine i cedui composti il 2,5% della superficie boscata regionale. Nel piano sub-montano, tra gli 800 e i 1.200 m, sono presenti prevalentemente cerro, roverella, castagno ed altre specie sporadiche quali ontano e farnetto. A tali formazioni si alterna la presenza di impianti artificiali di conifere, prevalentemente pino nero e douglasia, che hanno contribuito a trasformare notevolmente il paesaggio originario. Il piano basale è dominato dalla macchia mediterranea, che occupa il 6,45% della superficie forestale regionale, ed è costituita sia da specie arboree (leccio, roverella, oleastro, acero minore, frassino meridionale), che arbustive (fillirea, erica, mirto, lentisco, corbezzolo, terebinto). Nelle zone litoranee, inoltre, sono presenti formazioni di pino d’Aleppo, domestico e marittimo quasi tutte di origine artificiale La gestione dei boschi, a differenza da quanto avviene a livello nazionale, dove la gestione è affidata in gran parte alla proprietà privata, è prevalentemente pubblica (59,53%) precisamente il 47,78% ai Comuni, l’8,52% Stato e Regione e il 3,23% ad altri Enti.

I valori medi, degli incendi boschivi in Basilicata, riferiti al periodo 1988- 2001, sono i seguenti: ogni anno si sono verificati circa 366 incendi che hanno

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percorso 2.109 Ha di superficie boscata, 1.759 Ha di superficie non boscata e 3.868 Ha di superficie totale.

Incendi in Basilicata dal 1988 al 2001 Prov. Superfi Numero Superficie Superficie Superficie % della cie Incendi boscata non boscata totale superficie totale Territo percorsa dal percorsa dal percorsa dal percorsa dal riale fuoco fuoco (Ha) fuoco fuoco rispetto alla (Ha) (Ha) superficie (Ha) territoriale Matera 344.678 1.501 10.000 9.088 19.006 5,51% Potenza 654.549 3.624 19.531 15.531 34.962 5,34%

Totale 999.227 5.125 29.531 24.619 54.146 5,42%

I valori medi, riferiti al periodo 1996-2001, sono molto significativi ed impongono ad una attenta riflessione: in media ogni anno si sono verificati 360 eventi che hanno percorso 2.040 Ha di superficie boscata e 2.888 Ha di superficie non boscata e 4.928 Ha di superficie. Dal confronto di questi dati, anche se il numero di incendi medi per anno è rimasto pressoché invariato, anzi calato da 366 nel periodo 88/01 a 360 nel periodo 96/01, risulta aumentata la superficie percorsa dal fuoco soprattutto quella non boscata. Ciò significa che è crescente la minaccia del fuoco ad ambiti territoriali non forestali, ma in cui insistono insediamenti ed attività produttive di altro genere. Nelle successive tabelle si riporta la situazione degli incendi per per anno del periodo considerato.

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Incendi nella provincia di Matera dal 1996 al 2001

Superficie Numero Superficie Superficie Superficie superficie tot. Territoria incendi boscata non boscata totale percorsa percorsa dal fuoco le percorsa dal percorsa dal dal fuoco in % rispetto alla fuoco fuoco superficie Ha territoriale Ha Ha Ha 344.678 769 4.743,15 9.247,57 13.990,72 4,06%

Incendi in provincia di Matera dal 1996 al 2001

Anno Nr. Incendi Superficie Superficie non Superficie Superficie Media boscata percorsa boscata totale percorsa .per incendio dal fuoco percorsa dal dal fuoco Ha fuoco Ha Ha Ha 1996 169 427,06 4.000,55 4.427,61 26,2 1997 121 845,56 973,85 1.819,41 15 1998 119 610,44 673,9 1.284,34 10,8 1999 140 599,85 642,4 1.242,25 8,9 2000 111 689,79 657,2 1.346,99 12,1 2001 109 1570,45 2.299,67 3.870,12 35,5 Totale 769 4743,15 9.247,57 13.990,72 18,2

La forma di governo più colpita negli ultimi 14 anni (1988-2001) è l’altofusto di latifoglie con il 28% della superficie boscata percorsa dal fuoco, segue con il 27% la macchia mediterranea, 24% il ceduo semplice matricinato, 14% l’alto fusto di resinose, 3,5% l’alto fusto misto, 3% ceduo fortemente degradato e lo 0,5% di ceduo composto. Al contrario, negli ultimi 6 anni risultano interessati nell’ordine: la macchia mediterranea per il 38,9%, l'altofusto di latifoglie per il 21,4%, il ceduo semplice (18%), l'altofusto di resinose (14,2%), il ceduo fortemente degradato (4,2%), l'altofusto misto (2,5%), il ceduo composto l(0,8%). Dal confronto dei due periodi si evince come l'altofusto di latifoglie è stato meno percorso dal fuoco, cosi come il ceduo semplice e l'altofusto di resinose, mentre la macchia mediterranea ed il ceduo fortemente degradato sono stati più colpiti. Quindi la macchia mediterranea, il ceduo semplice e l'altofusto di latifoglie sono le forme di governo più vulnerabili, sia perché questi si estendono Piano Provinciale di Emergenza 209 normalmente in aree soggette ad una più intensa antropizzazione, sia per il frequente abbandono colturale connesso ai costi di manutenzione. L'altofusto di latifoglie ed il ceduo semplice matricinato sono più colpiti in provincia di Potenza, mentre l'alto fusto di resinose e la macchia mediterranea sono maggiormente colpiti nella provincia di Matera. Gli incendi si concentrano quasi interamente nel periodo estivo, intendendo con questa locuzione non l’estate astronomica, bensì l’estate biologica, che comincia da maggio-giugno per terminare tra settembre-ottobre. Negli altri mesi gli incendi sono quasi assenti. Il numero di gran lunga più alto di incendi nel periodo 1995-2001 si è verificato nel mese di agosto con il 35% di eventi registrati nell’arco dell’anno; segue nell’ordine il mese di luglio con il 33,8%, settembre con il 9,5%, giugno con il 7%; nel periodo (luglio-settembre) pertanto si concentra il 85,3% degli episodi Numero totale di incendi per mese nel periodo (1995-2001)

Mese Numero %

Gennaio 12 0,5% Febbraio 28 1,3% Marzo 85 3,7% Aprile 70 3% Maggio 27 1,2% Giugno 163 7% Luglio 787 33,8% Agosto 820 35% Settembre 227 9,5% Ottobre 70 3% Novembre 45 2% Dicembre 1 0 TOTALE 2335 100%

La ripartizione durante le ore della giornata, rilevata nel periodo 95-01, corrisponde a quella generalmente accertata in Italia, con un massimo nelle ore diurne centrali (12-14 con il 35,75% degli incendi), con frequenze abbastanza sostenute nelle prime ore successive, e con valori minimi nella notte e nelle prime ore del mattino. Il decorso è parallelo all’evoluzione termica giornaliera. Nella media perciò la sorveglianza diurna dai posti di

Piano Provinciale di Emergenza 210 guardia dalle ore 08.00 alle ore 20.00 ha la probabilità di avvistare circa il 90% degli incendi.

Gli incendi per ora di inizio (1995/2001)

Ora %

01.00 0,67 02.00 0,36 03.00 0,24 04.00 0,12 05.00 0,49 06.00 0,68 07.00 0,85 08.00 1,22 09.00 2,80 10.00 4,08 11.00 7,18 12.00 9,85 13.00 12,98 14.00 11,92 15.00 10,84 16.00 9,86 17.00 6,34 18.00 4,68 19.00 4,38 20.00 4,02 21.00 2,62 22.00 1,52 23.00 1,64 24.00 1,03 TOTALE 100%

Le cause degli incendi sono distinte da letteratura in predisponenti e determinanti. Le prime sono rappresentate dai fattori che favoriscono la propagazione del fuoco nei boschi, quali le caratteristiche intrinseche della copertura vegetale, la giacitura, gli aspetti selvicolturali, le condizioni climatiche. Le cause determinanti sono le più significative, poiché riguardano il fattore che determina l’avvio della combustione, e sono classificate in: naturali, accidentali, umane queste ultime distinte in colpose e dolose.

Piano Provinciale di Emergenza 211

Cause naturali Sono strettamente connesse all'azione innescante di fulmini, eruzioni vulcaniche e autocombustione. La sola causa naturale di un certo rilievo, a livello regionale, è il fulmine, la cui incidenza è in funzione delle condizioni meteorologiche e del tipo di vegetazione. Generalmente sono più frequenti in zone montuose. L'autocombustione, o combustione spontanea, è un fenomeno temporaneo legato a fenomeni fermentativi di origine enzimatica con produzione di calore non dissipato, a carico di masse vegetali erbacee. Il calore e i gas secondari prodotti dai processi fermentativi a contatto con l'ossigeno atmosferico, possono provocare un vero e proprio incendio. L'autocombustione difficilmente si verifica nei boschi.

Cause accidentali Sono quelle che, pur essendo naturali, non dipendono direttamente dall'azione umana. In questa casistica rientrano i raggi solari che attraverso i vetri funzionano come lenti, le scintille provocate dai treni sulle rotaie, le scariche da interruzione di corrente elettrica ecc. In questi casi, perché si verifichi l'incendio occorre una coincidenza di fattori piuttosto improbabile.

Cause colpose o involontarie Sono legate all'imprudenza, alla negligenza, alla disattenzione o all'ignoranza degli uomini, che involontariamente provocano incendi. Oggi uno dei casi più frequenti è quella del mozzicone di sigaretta e dei fiammiferi che gli automobilisti lanciano dal finestrino. Altri incendi di natura involontaria spesso si originano dai fuochi dei pic-nic, dai fuochi artificiali, dai falò. Molte sono le cause colpose legate all'agricoltura, in particolare la bruciatura delle stoppie, l'eliminazione dei residui di potatura col fuoco. I pastori spesso provocano incendi per il ricaccio dell'erba fresca, al limite tra il dolo e il colposo. Sono diventate un pericolo di incendio molto frequente le discariche, soprattutto se ubicate in prossimità di boschi. Inoltre, si ritengono colpose tutte quelle connesse all'inosservanza di norme di sicurezza, in assenza di specifica volontà a provocare l'incendio.

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Cause dolose o volontarie C'è dolo quando c'è volontà e consapevolezza di provocare un danno. Il C.F.S. ha così classificato le cause volontarie nell’ambito delle schede di rilevazione: Incendi da cui gli autori sperano di trarre profitto, comprendono la distruzione di boschi per la creazione di terreni coltivati, bruciatura dei residui agricoli in prossimità della semina, incendio del bosco per trasformare il terreno rurale in edificabile, incendio del bosco per procurare posti di lavoro, impiego del fuoco in bosco per risparmiare mano d'opera, incendio nel bosco per il reperimento di legna. Incendi da cui gli autori non ritraggono un profitto concreto, risentimento contro azioni di esproprio o altre iniziative dei pubblici poteri, rancori tra privati, proteste contro la restrizione dell'attività venatoria, proteste contro la creazione di aree protette e vincolate, atti vandalici. Incendi provocati da piromani, il piromane è un soggetto che da fuoco a qualsiasi oggetto per scaricare la sua angoscia interiore. Cause sconosciute o dubbie, rientrano in questa categoria i casi in cui, dopo l'incendio, non vi sono riscontri oggettivi per individuare la causa che ha dato origine all'incendio.

Le cause degli incendi in Basilicata Considerando come riferimento il periodo 1988-2001 emerge che gli incendi boschivi sono provocati per il 24% da cause involontarie; i casi più frequenti, registrati dalle schede AIB, sono risultati il lancio di sigarette e fiammiferi da parte di automobilisti, cacciatori e ricercatori di funghi, e l’esecuzione di pratiche agricole; le cause volontarie presentano una incidenza numerica del 57% più o meno in linea con l'andamento nazionale, le cause naturali del'1% e quelle non classificabili del 18%. Se esaminiamo il periodo 1996-2001 la tendenza si mantiene quasi costante, salvo un leggero aumento delle cause volontarie Nell'insieme la situazione desta ancora forti preoccupazioni, poiché sul totale degli incendi le cause volontarie hanno percentuali medie molto alte, con elevate punte in taluni Comuni.

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Cause degli incendi boschivi in Basilicata dal 1996 al 2001

Incendi boschivi suddivisi secondo le cause in Basilicata (1996/2001)

17% 1%

Cause naturali 23% 59% Cause volontarie Cause involontarie Cause incerte

Graf. 7 Andamento delle cause nel periodo 1996/2001

Andamento delle cause degli incendi in Basilicata dal 1996 al 2001 350 300 Cause naturali 250 200 Cause volontarie 150 Cause involontarie incendi 100 Cause incerte 50 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 anni

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Gli incendi boschivi per comune E’ parso interessante estendere l’analisi degli incendi boschivi ai comuni nel periodo 1996-2001 relativamente ai seguenti aspetti: numero incendi, superficie percorsa, tempi di reazione, percentuale di superficie boscata percorsa dal fuoco percentuale di S.A.U (Superficie Agricola Utile) percorsa dal fuoco tipologia di bosco percorso dal fuoco.

Tempi di reazione. Per tempi di reazione, come già detto, si intendono gli intervalli di tempo che intercorre tra: inizio incendio e segnalazione incendio (tempo di segnalazione) e tra segnalazione incendio e inizio intervento (tempo di mobilitazione). La soglia cui fare riferimento, per questo aspetto, è quello di 20 minuti, tempi maggiori richiedono interventi di miglioramento del sistema organizzativo; sono i dati che meglio degli altri ed in modo speditivo indicano l'efficienza del sistema antincendio della Basilicata. Nella regione dal 1996 al 2001, solo il 20% dei Comuni hanno presentato tempi di reazione in norma , minore di 20 minuti, il 34% dei Comuni ha un tempo compreso tra 21 e 30 minuti, il 27% tra 31 e 60 ed il 9% hanno un tempo superiora addirittura all'ora.

I Comuni con i tempi più alti sono risultati:

tempo di segnalazione tempo di mobilitazione Stigliano 63 min. 64 min. Bernalda 58 min 82 min., Aliano 65 min 45 min. Miglionico 56 min 43 min.

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Numero incendi e superficie percorsa. Dal 1996 al 2001 i Comuni più colpiti sono, in termini di superficie totale percorsa dal fuoco: Irsina con 3512 Ha, Matera con 1951 Ha, Miglionico con 1020 Ha.

Durata degli incendi Prendendo in considerazione il periodo 1996-2001, si sono calcolate le medie dei sei anni della durata degli incendi per singolo comune. Il 40,5% dei Comuni ha una durata media degli incendi che va da 2.44 a 5.00 ore, il 27% da 5.01 a 7.00 ore, il 19% da 7.01 a 10.00 ore, il 12% da 10.1 a 20 ore, l'1,5% da 20,1 a 32.64. Questo parametro indica che talune, rare volte occorre misurarsi con eventi di particolare importanza,ma che nella maggior parte dei casi occorre tenere sotto controllo una miriade di piccoli eventi sparsi nel territorio. Il dato, da leggersi contestualmente a quello sulle superfici innanzi riportato, indica altresì in una forma di organizzazione, agile nel rischieramento, autonoma negli interventi e mobile, il possibile schema operativo di riferimento. La densità del fenomeno espresso in termini di incendi per km2 di superficie boscata., esprime un concetto che possiamo assimilare a quello di frequenza. Si tratta di un elemento di importanza fondamentale per esprimere concetti di rischio utilizzando una formula del tipo

R= F x M cioè rischio (R) espresso come prodotto della magnitudo per la frequenza dell’evento. Il rischio viene definito dal prodotto della frequenza con cui un determinato incidente si verifica, nel nostro caso l'incendio, e la sua magnitudo od entità del danno che esso produce. Possiamo scrivere che:

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R=FxM>O Ove F è la frequenza dell'evento calamitoso, ovvero la sua densità per unità di superficie M è la magnitudo od entità del danno da esso prodotto.

Alcuni elementi di particolare importanza operativa sono: • la durata dell’incendio, intesa come tempo intercorrente tra il suo insorgere e la fine dell’intervento di estinzione; • il tempo di segnalazione, inteso come tempo che intercorre tra sorgere e segnalazione dell’evento; • il tempo di mobilitazione, inteso come tempo che intercorre tra la segnalazione e l’inizio dell’intervento di estinzione. Gli ultimi due forniscono, come già visto, un’indicazione dell’efficacia del meccanismo di difesa approntato sul territorio, poiché indicano i tempi medi che intercorrono tra fasi critiche delle operazioni. Si intendono efficaci i sistemi di difesa in cui il tempo di mobilitazione non supera i 20’. Per analogia si è adottato il medesimo parametro anche per i tempi di segnalazione. Per facilitare la interpretazione dei dati si precisa che figurano elencati in grassetto i Comuni che hanno i tempi inferiori o pari alla soglia. E’ facile verificare che buona parte dei Comuni sono al di fuori dei parametri di efficacia indicati

Classificazione CEE

La classificazione del territorio secondo il rischio d’incendio adottata dall’Italia ed approvata dalla Commissione dell’Unione Europea con decisione n. C(93) 1619 in data 24.06.1993 ai sensi del Reg. CEE n. 2158/92 suddivide l’intero territorio nazionale in tre zone di rischio: ► Province ad alto rischio (rapporto tra superficie bruciata e superficie boscata maggiore di 0,6%): zone in cui il rischio permanente o ciclico di incendio di foresta minaccia gravemente l’equilibrio ecologico, la

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sicurezza delle persone e dei beni o contribuisce all’accelerazione dei processi di desertificazione delle superfici rurali.

► Province a medio rischio (rapporto tra superficie bruciata e superficie boscata compreso tra 0,2% e 0,6%): zone in cui il rischio d’incendio, pur non essendo permanente o ciclico, può minacciare in misura rilevante gli ecosistemi forestali.

► Province a basso rischio(rapporto tra superficie bruciata e superficie boscata minore di 0,2%): tutte le altre zone non prese in considerazione precedentemente

Classificazione Regionale In base al Reg. CEE n. 2158/92 ed al successivo Regolamento di attuazione n. 1170/93, la Basilicata è stata inserita tra le zone “ad alto rischio per gli incendi boschivi”. Sono così definite le zone “in cui il rischio permanente o ciclico di incendio di foresta minaccia gravemente l’equilibrio ecologico, la sicurezza delle persone e dei beni o contribuisce all’accelerazione dei processi di desertificazione delle superfici rurali”.

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RISCHIO CHIMICO-INDUSTRIALE

Lo sviluppo delle attività industriali provoca rischi più o meno gravi per la salute e per l’ambiente, e nonostante gli enormi progressi compiuti nelle tecnologie ai fini della sicurezza, i processi industriali e/o assimilati, possono dare origine a fuoriuscite di sostanze pericolose, non previste in fase di progettazione, determinando situazioni di rischio per l’habitat circostante l’impianto. Negli ultimi anni, è aumentata la sensibilità e l’attenzione verso i rischi ambientali e sanitari legati ad incidenti chimico industriali, più prevedibili di quelli naturali e quindi anche più prevenibili, eventi di tale portata sono definiti dalla normativa come incidenti rilevanti. Quello che è possibile fare per ridurre i danni provocati da incidenti di questo tipo, è attivare misure di previsione e prevenzione, da attuarsi attraverso un attento censimento e monitoraggio del territorio e delle realtà in esso presenti, un incremento della sicurezza degli stabilimenti a rischio e mediante le attività di mitigazione dei danni conseguenti agli incidenti che dovessero eventualmente verificarsi. Nell’ambito di queste attività di riduzione del rischio, un ruolo importante riveste un’azione puntuale di corretta informazione preventiva ai cittadini sui rischi presenti sul territorio in cui si vive e sui piani di emergenza esterna agli stabilimenti, per le aree in cui sono previsti, in quanto solo la conoscenza del tipo di evento e le modalità di comportamento consentono una sostanziale limitazione dei danni. Così come indicato all’articolo 3 della Legge 225/92: Previsione “Consiste nelle attività dirette allo studio ed alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, all’identificazione dei rischi ed alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi” (art.3 com. 2 L.225/92) Prevenzione “Consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi di cui all’art. 2 anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione” (art. 3 com. 3 L.225/92). Nell’ambito del rischio chimico industriale, la classificazione delle tipologie di rischio e quindi degli stabilimenti, è determinata da una serie di fattori strettamente legati l’uno all’altro: Piano Provinciale di Emergenza 219

• il tipo di attività • la tipologia dello stabilimento • i tipi e le quantità di sostanze detenute e/o trattate • la localizzazione dello stabilimento • le condizioni meteo-climatiche del sito • il livello di sicurezza intrinseco dello stabilimento. Le sostanze pericolose che a seguito di un incidente, possono essere rilasciate all’esterno, sono costituite da quei composti chimici che provocano effetti avversi sull’organismo umano quando sono inalati, ingeriti o assorbiti per via cutanea (sostanze tossiche), oppure che possono liberare grandi quantità di energia termica (sostanze infiammabili) e/o di energia dinamica (sostanze esplosive). Gli incidenti rilevanti, sono quindi definibili, in modo esemplificativo, come eventi che comportano l’emissione incontrollata di materia, e/o di energia all’esterno dei sistemi di contenimento. In linea di massima la normativa europea ed anche italiana considera incidente rilevante un avvenimento, che a seguito di esplosione o incendio all’interno di uno stabilimento, può provocare seri danni alla popolazione e all’ambiente sia all’interno che all’esterno dell’impianto stesso. Il concetto di rischio legato alle attività industriali, assume la definizione di "possibilità di danno" che esprime il valore atteso di perdite umane, feriti, danni alle proprietà e alle attività economiche dovute al verificarsi di un particolare fenomeno di una data intensità. A differenza degli eventi naturali, in cui la previsione del verificarsi di un possibile fenomeno e della intensità con cui lo stesso si manifesterà sono legati ai tempi probabilistici di ritorno, nel caso degli stabilimenti, gli incidenti sono in qualche modo prevedibili, se non nel momento del verificarsi, quantomeno nella intensità con cui gli stessi possono manifestarsi. Volendo dare una definizione rigorosa, il rischio R esprime la conseguenza indesiderata di un incidente in relazione alla probabilità di accadimento dello stesso, attraverso la seguente relazione: R = P x M P = E’ la probabilità di accadimento di un evento accidentale. E’ un dato che racchiude in se informazioni circa il numero degli incidenti dello stesso tipo che si sono verificati nell’area in un determinato intervallo

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temporale e del livello di sicurezza degli stabilimenti presi in esame. Il suo valore è determinato in funzione delle serie storiche e della bibliografia esistente. M = E’ l’entità dei danni conseguenti al verificarsi dell’evento sulle persone, sulle cose e sull’ambiente circostante. Il suo valore è di difficile valutazione a priori e va determinato di volta in volta. Anche se non esiste una specifica definizione che indica la soglia di danno oltre la quale un incidente possa definirsi rilevante, dalla formula è facile comprendere come, nel caso di incidenti a stabilimenti, non è assolutamente possibile annullare il valore del rischio, poiché a parità di probabilità di accadimento dell’evento, il valore della magnitudo non potrà mai scendere al di sotto di una certa soglia. Infatti, il danno anche se lieve alle cose, o la contaminazione o il ferimento (più o meno grave) di anche uno solo degli addetti presenti nello stabilimento, determina un valore di rischio globale non trascurabile. E’ però possibile ridurlo agendo in modo sinergico, come già specificato nell’introduzione, sia sul valore della probabilità che su quello della magnitudo attraverso misure di: ► Previsione: con l’individuazione e la valutazione dei rischi; ► Prevenzione: con la riduzione sia della probabilità di accadimento di eventi pericolosi che della gravità delle conseguenze degli incidenti. Volendo fare un esame completo della situazione con l’indicazione di tutte le possibili cause di rischio, non bisogna, però, trascurare gli incidenti provocati dai piccoli impianti domestici. Da quanto esposto è possibile indicare tre livelli di conoscenza ad ognuno dei quali corrisponde un diverso pericolo ed un diverso approfondimento nella conoscenza dello stesso: I livello. Attività assoggettate al D. Lgs. 334/99 II livello. Attività non assoggettate al D. Lgs. 334/99 ma che possono essere ragionevolmente identificate come quelle soggette alle visite ed ai controlli di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco. III livello. Attività domestiche.

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Per meglio comprendere i limiti entro cui agire nella ricerca degli stabilimenti a rischio si riporta quanto stabilito dall’attuale normativa. Infatti, nelle due tabelle seguenti sono riportati in modo sintetico i punti salienti del D.Lgs. 334/99 per quanto concerne gli adempimenti dei gestori. In particolare nella Tabella n°1 sono riportati i limiti dei quantitativi delle sostanze ritenute pericolose, ed in funzione di questi è riportato l’adempimento legislativo con l’indicazione dell’articolo del Decreto Legislativo 334/99 a cui si fa riferimento. E’ facile intuire l’intento del legislatore: porre la massima attenzione alle sostanze detenute e/o trattate senza escludere alcuna attività, comprese quelle i cui limiti di detenzione sono inferiori a quelli precedentemente imposti dal DPR 175/88. Infatti queste ultime sono assoggettate al primo e secondo comma dell’articolo 5. Quanto maggiore è il quantitativo delle sostanze, maggiore è il numero degli adempimenti e dei documenti da redigere. In particolare, per quantitativi superiori a quelli riportati in allegato del D.Lgs. vi è l’obbligo della notifica, della scheda informativa e del sistema di gestione della sicurezza; per gli stabilimenti che superano i limiti (parti 1 e 2 colonna 3 allegato I del D. Lgs. 334/99), sono inoltre obbligati alla redazione del rapporto di sicurezza. Nella Tabella n° 2 sono riportati gli adempimenti, destinatari, scadenze ed aggiornamenti, in funzione dell’articolo del D.Lgs. a cui è assoggettato il gestore. Sostanzialmente le due tabelle sono complementari l'una all'altra: partendo dai quantitativi delle sostanze della prima tabella si verifica l'articolo del D.Lgs. a cui è sottoposta l'attività ed in funzione di questo, nella seconda tabella si riscontrano gli adempimenti obbligatori per il gestore.

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Alla luce di quanto fin’ora esposto si è verificata, nell’ambito del territorio provinciale, la presenza dei seguenti stabilimenti a rischio di incedente rilevante con l’indicazione del relativo articolo del D. Lgs. 334/99 a cui sono assoggettati.

Art. Nome Tipo Comune 334/99

S.I.P. Sud Italia Poliuretani Stabilimento chimico o 6 1 srl petrolchimico Matera

5 comma 1 2 INCA International spa Deposito GPL Pisticci e2

Produzioni 8 3 DOW ITALIA Pisticci chimiche

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RISCHIO NUCLEARE La presenza sul territorio regionale della ENEA a Rotondella (MT) inserisce la provincia di Matera in un possibile scenario di rischio nucleare. Detto impianto è stato realizzato negli anni ' 60 quale impianto pilota per lo sviluppo delle tecnologie nel campo del ritrattamento del combustibile nucleare irraggiato del ciclo Uranio- Torio. L'impianto ha operato, a partire dal 1975, in regime di prove nucleari ex art. 45 del DPR n. 185/64, portando a termine, nel 1979, una prima campagna di ritrattamento interessante 20 degli 84 elementi di combustibile provenienti dal reattore americano ELK RIVER. Negli anni successivi sono state svolte solo operazioni di manutenzione dei sistemi di impianto e di gestione dei rifiuti radioattivi. Nel 1987 le decisioni governative sull'annullamento del programma energetico nucleare italiano hanno avuto come conseguenza l'annullamento, da parte dell'ENEA, dei programmi relativi alle operazioni di ritrattamento. L'ITREC è attualmente in una condizione di impianto “in carico", cioè in una condizione in cui il materiale nucleare presente è confinato nelle aree previste di deposito e non è sottoposto; ad alcun tipo di lavorazione. Sono, inoltre, presenti sull'impianto rifiuti provenienti dalle operazioni di trattamento in parte condizionati, in parte allo stato liquido. L'Uranio originariamente utilizzato per la fabbricazione del combustibile é ad alto arricchimento in U235, costituendo quest'ultimo il materiale fissile necessario per la reazione nucleare. Poiché, durante la combustione in reattore, il Torio presente é in grado di generare indirettamente U233 (materiale fissile a sua volta) é possibile ottimizzare, mediante questo particolare tipo di combustibile, il processo di produzione di energia. Il ritrattamento del combustibile, dopo l'irraggiamento, consente, separandolo dai prodotti di fissione, il recupero dell'uranio ancora presente, in prospettiva. di un suo riutilizzo per la fabbricazione di nuovo combustibile nucleare. Il combustibile, sotto forma di pastiglie sinterizzate, é costituito da ossido misto di uranio e di torio, nel quale i due radionuclidi sono all'incirca presenti, rispettivamente, nel rapporto 4% e 96% in peso.

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Le attività di ricerca compiute presso l'Impianto ITREC nel campo del ritrattamento del combustibile U- Th erano essenzialmente rivolte, oltre ad acquisire una completa conoscenza nelle problematiche del processo di ritrattamento, anche alla messa a punto di tecniche tra loro diverse per la separazione dalla soluzione iniziale della fase contenente le materie nucleari ed in particolare circa l'uso, a tale scopo, dei "contattori centrifughi" in luogo dei tradizionali "mixer- settler". L'Impianto ITREC, agli inizi degli anni '70, ha ricevuto 84 elementi di combustibile irraggiato provenienti dal reattore americano di Elk River. Ciascun elemento era costituito da un fascio di 25 barre di combustibile, contenenti complessivamente circa 25 kg di Torio ed 1 kg di Uranio. Autorizzato a svolgere le attività nucleari ai sensi dell'art. 45 del DPR 185/64, l'impianto ha effettuato il ritrattamento di 20 elementi di combustibile nei periodi '75-'76 (7 elementi) e '78- '79 (13 elementi). Durante le attività, oltre a produrre circa 3,6 m3 di soluzione contenente le materie nucleari recuperate (Torio ed Uranio), sono state generate alcune decine di metri cubi di residui liquidi a bassa attività. Questi, attualmente, sono tutti condizionati in matrice cementizia mediante l'unità SIRTE-MOWA realizzata in anni recenti in prossimità del parco serbatoi di stoccaggio dei liquidi radioattivi. Sono altresì stati prodotti 2,7 m3 di residui liquidi ad attività più elevata destinati, a loro volta, al condizionamento in cemento ai tempi brevi. Rimane, pertanto, quale compito dell'impianto, la gestione delle materie nucleari presenti nonché quella dei residui radioattivi. Incidenti nucleari danno luogo, o possono dare luogo, ad emissioni di radioattività nell'ambiente tali da comportare dosi dannose per la popolazione superiori ai limiti stabiliti. Pertanto, pur avendo proceduto alla dismissione delle centrali nucleari nazionali, il rischio nucleare in è ancora annoverabile tra i possibili rischi di natura antropica. Occorre tuttavia sottolineare che la possibilità di incidente rilevante verifica bile negli impianti di concezione occidentale è valutata nell'ordine di 0.0001% per ogni anno di funzionamento.

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Per quanto riguarda le attività nucleari in campo energetico e di ricerca, la legislazione nazionale prevede l'obbligo della predisposizione di specifici piani di emergenza.

RISCHIO IDROPOTABILE

Per rischio idropotabile si intende il rischio di interruzione o riduzione del livello di efficienza del servizio di distribuzione idrica dovuto al verificarsi di eventi naturali e/o incidentali: - Eventi naturali, causati da agenti estremi (ad esempio sismi, inondazioni, dissesti idrogeologici, siccità); - Eventi incidentali, (ad esempio sversamenti di prodotti inquinanti da industrie, mezzi mobili o da infrastrutture di trasporto). In particolare, tali eventi possono danneggiare le fonti di approvvigionamento idrico ed il sistema di distribuzione idropotabile (acquedotti, condotte, ecc.). Come conseguenze dirette tali eventi possono determinare: - riduzione della quantità erogata, fino a causare anche la sospensione totale del servizio; - peggioramento della qualità d'acqua erogata fino a causare la non potabilità per contaminazione; - riduzione sia della quantità che della qualità dell'acqua ad uso potabile. Nell'ambito dello sviluppo di un Piano di emergenza devono essere presi in considerazione sia i rischi di vulnerabilità della risorsa idrica sia i rischi di danneggiamento delle infrastrutture di raccolta, stoccaggio, trattamento, trasporto e distribuzione finale all'utenza. Nella definizione dei livelli di accettabilità del rischio, occorre tenere presente che mentre il danneggiamento delle infrastrutture può causare un disservizio temporaneo, l'inquinamento della risorsa può avere conseguenze anche a lungo termine. Questo avviene nel caso in cui si verifichino fenomeni di inquinamento delle falde sotterranee causati per esempio da sversamenti accidentali, fenomeni di intrusione marina, atti terroristici, ecc.

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Individuazione del rischio

Il rischio idropotabile viene valutato attraverso gli elementi costitutivi del sistema: - risorsa (acquifero, bacino artificiale, corso d'acqua o due o più di questi); - sistema di captazione (pozzi, opere di presa, deviazioni) sistema di trasporto (condotte e canali) opere di accumulo (serbatoi e bacini); - impianti di potabilizzazione; - rete di distribuzione. Il sistema idrico, dunque, viene rappresentato come un insieme di sottosistemi funzionali interdipendenti, ciascuno dei quali con una vulnerabilità intrinseca ed una affidabilità dovuta alle caratteristiche proprie. Sarà opportuno condurre una specifica analisi per valutare le conseguenze che eventi esterni possono causare su ciascun sottosistema e individuare così i probabili meccanismi causa di disservizio al fine di programmare gli interventi di mitigazione del rischio. In situazioni di emergenza i tecnici provinciali, assistiti dalle strutture competenti (ASL competente per territorio, enti gestori, ARPAB, Laboratori di sanità pubblica, ecc.), predisporranno analisi e controlli finalizzati a determinare la reale situazione e definiranno i provvedimenti da porre in essere per riportare in condizioni di efficienza il sistema idropotabile.

EMERGENZE SANITARIE

Le tematiche sanitarie che devono essere affrontate nella pianificazione e gestione dell'emergenza sono varie e molteplici anche se, abbastanza comunemente, il settore viene limitato alla medicina d'emergenza. Va infatti evidenziato che la gestione quotidiana delle urgenze/emergenze sanitarie, è basata in Basilicata su una Centrale operativa del Sistema Sanitario Regionale 118. Tale Centrale operativa regionale 118 costituisce a livello provinciale la "maglia" di riferimento per tutti gli aspetti legati sia alla gestione di "routine"

Piano Provinciale di Emergenza 228 di urgenze ed emergenze sanitarie sul rispettivo territorio, sia alla gestione di problematiche sanitarie più propriamente di protezione civile, da coordinare sul territorio di competenza. Pertanto, considerato che eventi particolarmente gravi o catastrofi, richiedono la partecipazione di più componenti preposti all'assistenza sanitaria, risulta opportuno che le componenti suddette seguano, nella gestione dell'emergenza, dei criteri univoci e universalmente condivisi in quanto di provata efficacia. L'intervento sanitario in seguito ad un disastro deve far fronte ad una complessa rete di problemi che si inquadrano nell'ambito della medicina delle catastrofi e che prevedono la programmazione ed il coordinamento di numerose attività tipiche della Funzione 2: "Sanità umana e veterinaria, assistenza sociale" del metodo Augustus, tra le quali: - soccorso immediato ai feriti; - assistenza geriatrica e psicologica; - aspetti medici connessi al recupero e alla gestione delle salme; - controlli sulle acque potabili fino al ripristino della rete degli acquedotti; - profilassi delle malattie infettive e parassite; - disinfezione e disinfestazioni; - controllo degli alimenti e distruzione e smalti mento degli alimenti avariati La vastità di tali compiti presuppone, soprattutto in fase di pianificazione, il coinvolgimento dei referenti dei vari settori interessati tra cui i rappresentanti di: - Aziende sanitarie locali ; - laboratori di sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione delle AA.SS.LL; - dell'Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Basilicata (ARPAB); - del1’Istituto Zooprofilattico Sperimentale; - Croce Rossa Italiana, Associazioni di volontariato; - Ordini professionali di area sanitaria. La centrale operativa sanitaria 118, con la sua organizzazione funzionale di dimensioni regionale, si raccorda con le strutture territoriali ed ospedaliere e

Piano Provinciale di Emergenza 229 con le istituzioni pubbliche e private che cooperano nella risposta all'emergenza (Atto d'intesa Stato - Regioni D.M. del 13.2.2001, "Criteri di massima per l'organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi) e costituisce l'interlocutore privilegiato in campo sanitario. In caso di emergenza sanitaria il responsabile medico del 118, o un suo delegato, sarà presente nella sala operativa provinciale. Per svolgere correttamente i compiti assegnati alla citata Funzione 2, il referente della funzione, in collaborazione con la Centrale 118, i servizi territoriali delle AA.SS.LL. (Dipartimenti di prevenzione, ecc.) deputati alle emergenze/urgenze sanitarie, dovrà prevedere un'organizzazione sanitaria in grado di fronteggiare gli eventi catastrofici più probabili.

EMERGENZE VETERINARIE

Il succedersi di grandi emergenze, con i conseguenti necessari interventi nel campo della sanità pubblica veterinaria, ha portato il nostro Paese, in quest'ultimo ventennio, a prestare notevole attenzione ad un settore, quello delle emergenze veterinarie, fino ad allora in secondo piano rispetto alle zoonosi ed alle epizoozie. La particolarità delle emergenze di tipo veterinario, soprattutto in fase di pianificazione, comporta il coinvolgimento, così come definito dalla circolare 11/92 del Ministero della Sanità, di numerosi Enti e Strutture con proprie competenze, tra cui ASL, Uffici veterinari regionali, Istituti zooprofilattici, Presidi Multizonali di Prevenzione ed implica !'interessamento di personale sanitario in genere, liberi professionisti, autotrasportatori specializzati, macellatori, referenti dei vari settori interessati tra cui i rappresentanti di: - Dipartimento di prevenzione Servizi territoriali delle Aziende Sanitarie Locali (ASL); - Laboratori di sanità pubblica; - Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPAB); - Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Qualora sul territorio provinciale si dovesse verificare un 'emergenza di carattere veterinario, risulta evidente, visti anche gli ultimi avvenimenti, che l'emergenza possa assumere dimensioni sovra-provinciali, pertanto, la gestione

Piano Provinciale di Emergenza 230 e il coordinamento dell'emergenza stessa avverrà tra tutti gli Enti e le Strutture preposte e competenti per questo tipo di materia tra quelli elencati sopra.

EMERAENZE DIVERSE

Come già accennato in precedenza, l'elenco di cui sopra non comprende tutte le numerose ipotesi incidentali verificabili sul territorio, bensì rappresenta solo una descrizione dei principali eventi causa di rischio. A questi dovranno aggiungersi anche i numerosi incidenti di diversa natura, di più complicata classificazione ma che si possono verificare, a volte anche di sovente. Qui di seguito si riporta solo qualche esempio.

► Incidenti stradali: come noto sono numerose le aree del territorio provinciale particolarmente sensibili ai problemi connessi alla circolazione stradale. Le principali cause sono: - Carenza infrastrutturale; - Fragilità geologica dei versanti prospicienti alcune arterie fondamentali con conseguenti problemi di caduta massi; - Massicci afflussi turistici specie in particolari periodi dell'anno verso mete turistiche e di villeggiatura, con disagi e situazioni particolarmente difficoltose da fronteggiare A causa del maltempo, nella stagione autunnale e invernale, forti nevicate o estesi banchi di nebbia possono causare notevoli intralci alla circolazione lungo le arterie di grande comunicazione ed aggravare una situazione già critica. In questi casi è necessario che venga prevista l'incanalazione del traffico lungo percorsi alternativi locali in grado di sopperire, momentaneamente, alla chiusura di alcuni tratti viari. Dovranno essere previste procedure di emergenza per !'eventuale soccorso ed aiuto agli automobilisti bloccati sulla strada. Sulla viabilità interna al territorio provinciale dovranno essere individuati i punti critici, come tratti soggetti a ghiaccio, ad allagamenti, a banchi di nebbia, strade di montagna che potrebbero essere chiuse al traffico in caso di nevicate, di caduta massi, con il conseguente isolamento di Comuni e intere vallate. Una tale pianificazione deve essere realizzata col supporto Piano Provinciale di Emergenza 231 delle strutture operative: Polizia Stradale, Polizia Municipale, Carabinieri, anche prevedendo l'utilizzo di segnaletica ausiliaria, cartellonistica di emergenza, altro.

► Incidenti stradali, ferroviari, portuali relativi a trasporti di sostanze pericolose o nocive.

► incidenti connessi ai rischi sociali: manifestazioni, concerti, raduni che possono sfociare in vere e proprie emergenze;

► Incidenti connessi a particolari condizioni meteorologiche: che possono sfociare ad esempio in trombe d'aria od altri fenomeni più o meno estesi;

► Emergenze immigrative connesse, ad esempio, all'accoglienza di profughi e rifugiati di varia natura, al coinvolgimento nell'attuazione del piano di emergenza nazionale sul rischio vulcanico denominato "Piano Vesuvio" il quale prevede l'arrivo in Regione Basilicata di 21.000 abitanti provenienti dai Comuni vesuviani di Trecase e Boscotrecase (NA).

Quanto sinora ripoltato risulta evidente essere un elenco incompleto di tutte le potenziali ipotesi calamitose verificabili. Un tentativo di elencazione esaustiva risulterebbe infinitamente lungo e comunque sicuramente ulteriormente implementabile.

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