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I 5 momenti magici nella storia recente della Sampdoria di Redazione 08 Settembre 2015 – 20:43

Certi momenti, nella vita da tifoso, difficilmente si dimenticano. Ci sono gioie, dolori, sofferenze, vittorie, sconfitte e lacrime. Ogni attimo, bello o brutto che sia, rimane scolpito nelle memoria. I sostenitori della Sampdoria, nella storia recente, hanno vissuto molti alti e bassi. I doriani hanno conosciuto anche l’inferno della , ma la passione dei loro supporters non è mai calata. Ci sono cinque momenti però che hanno un qualcosa di magico e di profondamente indimenticabile.

LA COPPA DELLE COPPE 1989/1990 – Era il 9 maggio 1990. Era lo stadio di Goteborg, in Svezia. Una doppietta di permise alla Sampdoria di battere 2-0 i belgi dell’Anderlecht e di aggiudicarsi la Coppa delle Coppe, primo e, sino ad ora, unico trofeo internazionale dei doriani. Quella della squadra allenata da Vujadin Boskov fu una cavalcata trionfale. Gianluca Vialli e erano le due punte di diamante, ma vi erano anche giocatori del livello di Gianluca Pagliuca, Amedeo Carboni, e Giuseppe Dossena. Una notte indimenticabile per chi l’ha vissuta, ma anche per chi l’ha semplicemente sentita raccontare.

SCUDETTO 1990/1991 – Soltanto l’anno dopo, la Sampdoria vinse lo scudetto, primo ed unico della suo palmarès. La squadra era più o meno la stessa che l’anno precedente aveva alzato al cielo la Coppa delle Coppe. 19 reti per Gianluca Vialli e 12 per Roberto Mancini:

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furono loro due gli indiscussi trascinatori dei blucerchiati nella corsa verso il tricolore. E poi in panchina c’era lui, il maestro Vujadin Boskov. Adesso la situazione è radicalmente cambiata, come confermano le quote e i pronostici sulla che trovate su Gazzabet.it, che piazzano la Samp nella potenziale top ten della stagione 2015-2016.

COPPA ITALIA 1993/1994 – Ed ecco che, il 20 aprile 1994, la Sampdoria completa il triplete portandosi a casa la quarta della sua storia.Annichilita per 6-1 l’Ancona nella finale di ritorno, dopo lo 0-0 dell’andata. Pur non essendoci più in panchina Boskov, ma Sergio Santarini, e pur essendo andato via un pilastro come Vialli, seppur ben sostituito da giocatori del calibro di Gullit e Platt, questo successo segnò come la fine di un ciclo, costellato di vittorie importanti.

FINALE COPPA ITALIA 2008/2009 – Dal 20 aprile 1994 al 13 maggio 2009: un salto di ben quindici anni. Passiamo alla Sampdoria di Cassano e Pazzini con Walter Mazzarri in panchina. il trofeo è sempre lo stesso, la Coppa Italia. Stavolta però arrivò una sconfitta per mano della Lazio, anche se solo ai rigori. Ma nonostante questo, l’amore, la partecipazione massiccia e numerosa dei tifosi dimostrarono che il popolo doriano era più vivo che mai.

QUARTO POSTO 2009/2010 – La coppia Cassano-Pazzini, il secondo autore di ben 19 gol, valse i preliminari di Champions. Infatti, dopo un estenuante ed appassionante testa a testa con il Palermo, che ha avuto il suo culmine nel pareggio nello scontro diretto a due giornate dal termine, la Sampdoria, allenata da Luigi Delneri, centrò il quarto posto nella Serie A 2009/2010. Certo, poi i tedeschi del Werder Brema eliminarono i doriani e quello fu l’inizio del declino che portò alla retrocessione, ma, l’aver respirato dopo tanti anni l’aria dell’Europa che conta, non può non essere considerato un momento magico.

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