Copertina Infea.indd 1 “E cosasipuòfareinquesticinquantatreminuti?”,chieseperplessoilPiccoloPrincipe. “È unagrandeeconomiaditempo–disseilmercantegliespertihannofattodei “Buongiorno” disseilmercante.Eraunmercantedipillolechetolgonolasete. “Io –disseilpiccoloprincipeseavessi53minutiadisposizione, calcoli. Sirisparmianocinquantatreminutiallasettimana”. “Perché vendiquestaroba?”,chieseilpiccoloprincipe. “Si faciòchesivuole…”,risposesicuroilmercante. camminerei lentamenteversounafontana…”. “Buongiorno” disseilpiccoloprincipe. Scuola Verde (Isoladel GranSasso) Centro diEducazioneAmbientale Interpreti naturalistici(Assergi) Il Bosso(BussisulTirino) 1573(Arischia) Ciefizom () Ce.D.A.P. Il piccoloprincipediAntoineDeSaint-Exupéry

io esploro penso comunico I n v i a g Centro diEducazioneAmbientale g i o Ce.D.A.P. n e l

P A R C O 8-04-2011 11:35:30

Guida breve ai Musei e Centri Visita del Parco Firenze Bologna Ancona TOSCANA 3 bis Mare Adriatico MARCHE Musei e Centri Visita del Parco Perugia UMBRIA Ascoli Piceno (Pe) 3 bis 81 Centro Visite Fiume Tirino A1 Teramo A14 Farindola (Pe) 4 IN VIAGGIO NEL PARCO Guida breve ai Musei e Centri Visita del Parco Museo del Camoscio Rieti L'Aquila

4 San Pietro - Isola del Gran Sasso (Te) LAZIO A24

ABRUZZO Bari Produzione editoriale in collaborazione Museo dell’Acqua A25

17 con l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Arischia - L’Aquila A24 ROMA realizzata dal Centro di Educazione Ambientale Ce.D.A.P. Museo del Legno 82 (gestito dall’Associazione Temporanea di Imprese tra: Barisciano (Aq) MOLISE AIN onlus, Scuola Verde, Il Bosso, Ciefizom, Abruzzo 1573) Museo del Fiore A1 Assergi - L’Aquila Mare Tirreno CAMPANIA Antiquarium Progetto e coordinamento editoriale Arsita (Te) Giuliano Di Gaetano Museo del Lupo ITALIA Napoli Ripe - Civitella del Tronto (Te) Progetto grafico e impaginazione Museo Grotta Sant’Angelo Barbara Marramà - Ricerche&Redazioni Valle Castellana (Te)

Ecomuseo Terre del Castellano Fotografie Santo Stefano di Sessanio (Aq) Archivio Ente Parco (9, 33, 53) – Maurizio Anselmi-Archivio Ente Parco (14, 18, 20, 23, Museo Terre della Baronia 25, 26, 31, 32, 34, 35, 36, 38, 39, 41, 42, 43, 50, 51, 54, 55, 56, 60, 61, 62, 63, 64) – Via del Convento, 1 Gino Damiani-Archivio Ente Parco (10, 13, 46, 69, 70, 71) – Roberto Mazzagatti (6) – Calascio (Aq) 67100 Assergi - L’Aquila Museo delle Fortificazioni Maurizio Cardelli (40) – Cristian Moscone (1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 73) – Francesca Di Telefono 0862.60521 Prati di Tivo - Pietracamela (Te) Pietro (52, 57, 58) – Archivio Scuola Verde (15, 16, 17, 19, 21, 22, 24) – Archivio CEA Fax 0862.606675 Ce.D.A.P. (11, 12, 27, 28, 29, 30, 37, 44, 45, 47, 48, 49, 59, 65, 66, 67, 68, 72) Museo dell’Alpinismo www.gransassolagapark.it Si ringraziano Musei e Centri Visita accessibili [email protected] Claudio Arbore, Giovanna Cortellini, Barbara Diletti, Giuliana Petrucci, Paola Riccitelli, Filomena Spagnoli Ce.D.A.P. Stampa Centro di Educazione Ambientale Tipografia Multiprogress - Mosciano Sant’Angelo (Te) Via del Convento, 1 67100 Assergi - L’Aquila Assergi, febbraio 2011 [email protected] Stampato su carta ecologica ECF

Copertina Infea.indd 2 8-04-2011 11:35:30 In viaggio nel PARCO Guida breve ai Musei e Centri Visita del Parco

Per esplorare, capire, comunicare con la natura vi proponiamo di entrare nello straor- dinario mondo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con nuovi oc- chi per un viaggio di scoperta fuori dalle mura di casa, della scuola e della città. Nei 12 centri visita e musei illustrati in questa brochure potrete trovare una chiave di accesso per entrare in contatto con quel grande patrimonio naturale di acque, fo- reste, piante e animali, in una parola di biodiversità, che è anche patrimonio di quelle comunità locali che qui si sono plasmate e che ci trasmettono culture, saperi, rac- conti, strumenti materiali e prodotti alimentari e artigianali unici ed irripetibili. Questa breve guida vi indicherà il percorso che collega i punti di una rete di servizi educativi ed informativi per conoscere di più il Parco, ma anche per riscoprire emo- zioni naturali e imparare con la spontaneità, la creatività e il gioco.

Centro Visite Fiume Tirino Museo del Camoscio Museo dell’Acqua Museo del Legno Museo del Fiore Antiquarium di Assergi Museo del Lupo Museo Grotta Sant’Angelo Ecomuseo Terre del Castellano Museo Terre della Baronia Museo delle Fortificazioni Museo dell’Alpinismo Ce.D.A.P. - Centro di Educazione Ambientale il fiume tirino

Il fiume Tirino attinge le sue acque dalle ri- serve profonde del Gran Sasso e in partico- lare dal sistema acquifero di Campo Impera- tore: il vasto altopiano di origine glaciale si- tuato a 1.800 metri di quota. Dopo un lun- centro visite fiume Tirino 1 go percorso carsico, il fiume torna alla luce nella zona di Capodacqua con una portata di 4 quasi 6.000 litri al secondo, costante nell’ar- Il Centro Visite Fiume Tirino è una moderna co dell’anno, ad una temperatura di appena struttura educativa e informativa adagiata sul- 11 gradi. le sponde del fiume omonimo dalle acque lim- Il fiume prende vita da tre distinte sorgenti: 2 pidissime e tra le più ossigenate e pulite della Capo d’Acqua, il Lago di e Pre- 3 penisola italiana. sciano, da qui il nome Tirino dal greco Tritano Il Centro è dotato di un laboratorio didattico che significa appunto “triplice sorgente”. dedicato alla sostenibilità ambientale con Il Tirino scorre poi tra la provincia di dell’Aqui- strumenti e materiali adatti ad avvicinare e la e quella di Pescara, nel territorio compre- 5 sensibilizzare i numerosi ragazzi delle scuo- so tra i comuni di Ofena, Capestrano e Bussi le che lo visitano alla straordinaria ricchezza sul Tirino, sul versante sud-orientale del Gran del fiume e della sua splendida vallata. 2 Sasso, prima di confluire nel fiume Pescara. Oltre all’esperienza sul campo in diverse sta- La valle è formata da un’ampia conca gene- zioni di osservazione, l’ecosistema fluviale del rata da una depressione di origine tettonica, Tirino è stato “ricostruito” attraverso due ac- al cui interno si sono accumulati, nel quater- quari che rappresentano un’efficace sintesi nario antico, sedimenti di ambiente lacustre biologica del fiume. di notevole spessore. Il fiume Tirino è da più parti definito uno dei fiumi più belli d’Euro- La struttura si trova nel centro abitato di pa, grazie alle sue limpide e fresche acque Bussi e ospita il Punto Informativo del Par- e alla lussureggiante vegetazione ripariale. co, una biblio-mediateca dedicata alla na- 6 tura e al territorio ed una capiente ed acco- gliente sala conferenze. 3 il bosso: per un turismo responsabile nel distretto valle del tirino

La Società Cooperativa Il Bosso è da sempre accattivante e più strettamente legata a La straordinaria importanza della vallata del impegnata nella valorizzazione della splen- Bussi sul Tirino è la canoa, che la coopera- Tirino è testimoniata dalla necropoli italica dida Valle del Tirino, con attività di turismo tiva promuove organizzando brevi escursioni situata nel pressi di Capestrano: dagli scavi responsabile: canoa sul fiume, escursioni in adatte a tutti, in un tratto del fiume che per- è stata portata alla luce la famosa ed impo- mountain bike e escursioni nel Parco. In par- mette anche ai non esperti di avvicinarsi a nente statua del Guerriero di Capestrano, del ticolare, Il Bosso svolge un’attività mirata al- questo sport passando due ore piacevoli im- VI secolo a.C., che raffigura un guerriero ar- la didattica ambientale rivolta prettamente al- mersi nella rigogliosa vegetazione che avvol- mato, eretto e sostenuto da due pilastri, uno le Istituzioni scolastiche, con visite guidate ge il Tirino e che ospita una grande varietà di dei quali con una rarissima iscrizione in lin- effettuate da accompagnatori esperti e gui- uccelli stanziali e migratori. L’itinerario par- gua picena. La preziosa statua, oggi custo- de naturalistiche. te dalla località San Martino, nel di dita nel Museo Archeologico Nazionale di Capestrano, e raggiunge le sorgenti di Capo- La presenza del Punto informativo del Parco, Chieti, è uno dei simboli dell’Abruzzo e del- dacqua, risalendo il fiume, per poi tornare la- aperto tutto l’anno, garantisce un presidio co- lo stesso Parco Gran Sasso-Laga che ne con- sciandosi portare dalla corrente. stante a disposizione dei visitatori alla ricer- serva una copia nella sede di Assergi. ca delle unicità e peculiarità del territorio. La Cooperativa, inoltre, cura i servizi didat- Di grande interesse storico è la Chiesa di S. 4 tici presso l’Area Faunistica dedicata al lu- 5 Promuovere turismo sostenibile, accessibi- Pietro ad Oratorium nel territorio di Cape- po appenninico: un centro specializzato del lità e sensibilità ecologica per la conoscen- strano, un bellissimo borgo medievale che Corpo Forestale dello Stato per la salvaguar- za del territorio e dell’ambiente: così pos- con il Castello Piccolomini ed il Convento dia della specie e il recupero degli esem- siamo riassumere la missione della Coope- di S. Giovanni rappresenta una sicura at- plari in difficoltà. rativa Il Bosso. Ma l’attività di sicuro più trattiva della Valle. Il Chronicon Vulturnen- se documenta già nel 752 l’esistenza del- la suddetta Chiesa che nella sua facciata custodisce il celebre e misterioso quadrato magico contenente la scritta: SATOR ARE- PO TENET OPERA ROTAS. 9

Ge s t o r e Di s t r e t t o Va l l e d e l Tirino Società Cooperativa Il Bosso Centro Visite Fiume tirino Via Gramsci - 65022 Bussi sul Tirino (Pe) Via Gramsci - 65022 Bussi sul Tirino (Pe) tel. 085.9808009 7 8 www.gransassolagapark.it www.ilbosso.com [email protected] L’Area del Camoscio la grotta La complessa operazione che ha riportato lo splendido ungulato sulle montagne del Par- del geotritone co è stata supportata dalla realizzazione di un’ampia area faunistica che accoglie diversi Non lontano dall’Area faunistica del Camo- esemplari che, con un po’ di fortuna, posso- scio Appenninico, nell’area della cascata del no essere avvistati mentre pascolano, riposa- Vitello d’Oro, è presente la popolazione più nu- no o si prendono cura dei piccoli. merosa di Geotritone italico (Speleomantes ita- L’area faunistica è collocata in una natura- licus) in Abruzzo. Il piccolo anfibio urodelo, en- demico dell’Appennino centro-settentrionale, museo del camoscio 10 le porta di accesso alla montagna, lungo un sentiero che si estende fino al Vallone d’An- è presente negli ambienti ipogei in modo estre- gri: un santuario della natura tra i più incon- mamente raro e localizzato. Il Centro Visita del Parco a Farindola ospi- attraverso una divertente esperienza senso- taminati del Parco, dove volteggia l’Aquila L’iniziativa di tutela del Parco, in collabora- ta il Punto Informativo e il Museo del Ca- riale, imparano a conoscere più da vicino il reale e dove di tanto in tanto fa la sua com- zione con l’azienda acquedottistica, che ha moscio Appenninico. Nel Museo si è cerca- camoscio e le sue abitudini quotidiane. parsa l’Orso bruno marsicano. avviato un progetto scientifico sul geotrito- to di armonizzare la concezione classica del La visita al museo può essere arricchita con ne italico in tutta l’area protetta, prevede la 6 fruizione della attraverso 7 museo di zoologia con le moderne tecniche l’escursione all’area faunistica del camoscio grotta visite guida- rigorosamente a numero chiuso, per non museali che fanno ricorso alla grafica, allari - appenninico situata nei pressi della cascata te arrecare disturbo e per non alterare la tem- costruzione di ambienti con preziosi diorami del Vitello d’Oro. e ad originali soluzioni ludiche. Pannelli di- peratura della grotta. dattico-informativi illustrano le vicissitudini dell’animale, scomparso dal Gran Sasso oltre 100 anni fa e documentano le fasi del pro- getto di reintroduzione. Il fine è quello di di- vulgare nel modo più corretto ed immedia- 12 to le drammatiche vicende che hanno por- tato questo animale, esclusivo dell’Appenni- no centrale, sulla soglia dell’estinzione. Ol- Di s t r e t t o Gr a n d i Ab b a z i e tre alla biologia, ecologia ed etologia del ca- MUSEO DEL CAMOSCIO moscio appenninico, vengono illustrati an- Via S. Rocco - 65010 Farindola (Pe) che gli ultimi risultati relativi alla sistemati- Tel. 085.823100 ca e alla biogeografia. www.gransassolagapark.it Una particolarità è costituita dall’aula didat- [email protected] tica allestita pensando ai bambini, i quali 11 13 un ecomuseo per le acque del Parco

Il Museo dell’Acqua si riflette nell’imponen- • le sorgenti e le cascate del Ruzzo sul mon- te scenario dei Monti Brancastello, Prena e te Prena con le storiche captazioni realizza- Camicia, faccia a faccia con il Corno Grande te in grotta per l’acquedotto che alimenta la del Gran Sasso d’Italia, la vetta più eleva- provincia di Teramo; ta degli Appennini. Sono queste montagne • il piccolo paleo-lago di Pagliara e le nume- a custodire un acquifero di grandi dimen- rose risorgive collocate a quota 800 m nel sioni che dà vita a sorgenti, cascate, fiumi versante nord-est del Gran Sasso; museo dell’acqua 14 e laghi che modellano lo straordinario pae- • il sistema delle centrali idroelettriche ENEL saggio del Parco. e la produzione di energia rinnovabile; gli im- La visita al Centro per le Acque di San Pie- come parte di un unico pianeta vivente. Nel territorio circostante si possono ritrova- pianti di San Giacomo e Montorio al Vomano; tro di Isola del Gran Sasso è una esperien- Diverse sezioni tematiche caratterizzano il re punti di interesse legati al mondo dell’ac- za diretta e coinvolgente, nello scenario do- • il fiume Mavone e i mulini sul Leomogna; percorso museale: le prime esplorazioni della qua che suggeriscono la denominazione di lomitico del versante nord-est del Parco. • il ghiacciaio del Calderone, il più meridio- montagna, le forme dell’acqua, l’acqua e la Ecomuseo: 8 Ai giovani e alle scolaresche offre un percor- roccia, l’acqua e l’energia, l’acqua e il lavo- nale d’Europa, una rarità climatica che resi- 9 so didattico-esplorativo che, attraverso la rap- ro dell’uomo, l’acqua nel culto, nella poe- • la Sorgente Acquatina, opera di presa del- ste tra le vette principali del Corno Grande; presentazione degli ambienti naturali ed uma- sia e nel mito. La struttura è dotata di uno le acque tra le prime ad essere state realiz- • le cascate del fosso dell’Inferno, lungo il ni del Parco, invita ad approfondire il valore speciale percorso di visita per non vedenti per zate in Abruzzo, al servizio degli abitanti di Sentiero Geologico, passando per la Fonte Ne- della risorsa acqua dal punto di vista biologi- i quali, inoltre, all’esterno del Centro, seguen- Isola del Gran Sasso, è meta del Sentiero ra, nel territorio di Casale San Nicola. co e geologico, ma anche storico, antropolo- do le antiche mulattiere che conducono alla Natura collegato con il Museo; gico e culturale. faggeta, è stato attrezzato un Sentiero Natu- Le sale sono state allestite con i mezzi più ra accessibile a tutti, della lunghezza di circa innovativi ed emozionanti della museografia un chilometro che raggiunge la storica sor- moderna per raccontare il mondo delle acque gente dell’Acquatina.

18 19 15 16 17 scuola verde: un Laboratorio di idee nel distretto Valle Siciliana

Il Centro di Educazione Ambientale Scuo- Nel Distretto della Valle Siciliana si possono Pompei datate 1753, le iscrizioni, i monumen- la Verde si trova a poca distanza dal Museo segnalare numerose emergenze culturali e ar- ti in pietra e gli edifici di pregio nel centro sto- dell’Acqua. In quanto laboratorio formativo per tistiche: rico di Isola del Gran Sasso; la società sostenibile, il CEA offre un insieme • borghi antichi da visitare come Castelli (cit- • Museo Stauros d’Arte Sacra Contemporanea di servizi educativi con la proposta di labo- tà d’arte e cultura), Pietracamela (nel club dei nel Santuario di San Gabriele; ratori didattici sulla biodiversità, sulla geolo- Borghi più belli d’Italia), Tossicia (portale goti- • Museo Nazionale della Ceramica e Mostra in- gia, sulle energie rinnovabili e sul consumo re- co di Andrea Lombardo, altari barocchi e ma- ternazionale della ceramica a Castelli; sponsabile delle risorse naturali. donne lignee del ‘400); • Museo delle Genti del Gran Sasso a Tossicia; La Scuola Verde è una casa ecologica che • le basiliche romaniche della Valle del Mavo- • Museo etnografico a Cerqueto di Fano Adriano; usa l’energia solare per produrre elettricità ne: San Giovanni ad Insulam e Santa Maria di • Area Faunistica del Cervo a Isola del Gran e calore, dove non si butta via niente e dove Ronzano, con il ciclo di affreschi del 1181; si fa attenzione al risparmio delle risorse. Il Sasso; • gli affreschi di Andrea de Litio, la chiesa di CEA è attrezzato anche per il soggiorno e la • Museo del Lupo ad Arsita. San Massimo, con il suo bel portale del 1420 10 ricettività turistica giovanile in ogni stagio- 11 e il battistero rinascimentale, le maioliche del ne dell’anno. 20

24 23 25

Ge s t o r e Di s t r e t t o Va l l e Siciliana Scuola Verde centro per le Acque Centro di educazione ambientale di interesse regionale del gran sasso e della laga San Pietro - 64045 Isola del Gran Sasso (Te) 21 22 San Pietro - 64045 Isola del Gran Sasso (Te) Tel. 335.1048318 www.gransassolagapark.it www.scuolaverde.com [email protected] le arche di arischia

Ad Arischia si è tramandata una cultura ma- teriale basata sulla presenza di estesi boschi di faggio: un legno particolarmente adatto a fabbricare le “arche”, ovvero le madie per im- pastare e conservare il pane. 28 Il museo narra la storia delle arche di Arischia, degli uomini che le costruiscono e degli stru- museo del legno 26 menti necessari per la loro lavorazione. Per questo è stato ricreato un piccolo labo- ratorio di falegnameria, con un bancone ori- Quello di Arischia è un museo interattivo, tra loro strettamente interconnesse: da una ginale e con tutti gli attrezzi che, oggi come un viaggio virtuale dal legno come materia parte, la sezione dedicata all’ecosistema e al- un tempo, vengono usati dall’artigiano: se- 29 vivente al legno come materia prima. Imma- la biodiversità vegetale e animale, dall’altra, ghe, trivellino, pialla, morsetto, raspa, scal- gini, animazioni e manufatti artigianali dan- la sezione dedicata alla lavorazione del legno 12 pello, ecc. 13 no vita ad un percorso didattico che condu- come fonte di economia per gli abitanti del- L’arca non conosce chiodi, ma solo inca- ce i ragazzi attraverso le faggete, fra i versi la valle. stri e cavicchi di legno ed è decorata con degli animali del bosco, fino alla bottega del Presso la struttura è presente un Punto In- la sgorbia che, dal bruno delle tavole pre- falegname. formativo del Parco dove è possibile acqui- cedentemente affumicate, fa riemergere il In particolare, il museo si prefigge lo sco- stare libri, guide escursionistiche, cartogra- bianco del faggio con disegni geometrici e po di far conoscere ai suoi visitatori un be- fia, gadgets e soprattutto avere preziosi con- floreali. 30 ne di straordinario valore ambientale come sigli da parte degli operatori. Il Museo non il grande bosco del Chiarino, un tempo fon- presenta barriere ed è accessibile a tutti. te di sostentamento per la comunità di Ari- schia, ed oggi luogo incantevole per l’escur- sionismo e il trekking a piedi, in bicicletta op- pure a cavallo. L’uso intelligente delle risorse forestali da par- te della comunità ha permesso la sua conser- vazione nel corso dei secoli connotando pro- fondamente la cultura materiale ed artigia- nale degli abitanti di Arischia. Il museo si articola in due sezioni principali, 27 31 nel distretto strada maestra l’associazione Arischia si trova lungo il distretto della Stra- vicinanza del fiume Aterno, nell’area dove da Maestra che unisce i versanti aquilano e oggi è situata un’importante area archeolo- “abruzzo 1573” teramano del Parco. Sono interessati i co- gica. Amiternum ha dato i natali ad uno dei muni di: Campotosto (Aq), Crognaleto (Te), maggiori storici romani, Sallustio. L’Associazione “Abruzzo 1573”, che nel no- Fano Adriano (Te), L’Aquila, Montorio al Vo- La Valle del Chiarino riunisce in un’efficace me vuole richiamare l’anno della prima storica mano (Te), Pietracamela (Te), Pizzoli (Aq) e sintesi paesaggistica alcune fra le peculiari- ascensione al Corno Monte da parte di Fran- Capitignano (Aq). Il distretto si estende lun- tà geografico-naturalistiche che caratterizza- cesco de Marchi, avvenuta appunto nell’ago- go la Valle del Vomano ed abbraccia la Val- no i due gruppi montuosi del Gran Sasso e sto del 1573, organizza attività didattiche con 32 le del Chiarino e il bacino lacustre di Campo- della Laga. tosto, sviluppandosi lungo il tracciato strada- approccio laboratoriale per scolaresche e grup- II Convento di San Nicola in Arischia esisteva le della ex-statale 80, uno storico percorso pi organizzati di bambini e ragazzi, nonché visi- già nel 1248. Distrutto quasi completamen- che risale ad epoca romana, detto “delle Ca- te guidate presso la struttura museale e nell’am- te dal terremoto che colpì L’Aquila nel 1349, pannelle”, dal nome del valico posto ad una biente circostante. fu ricostruito l’anno successivo da Iacouccio quota di 1.320 m. Le attività sono basate sulla esplorazione del Gaglioffi. Il luogo si presenta al visitatore co- 14 mondo vegetale ed animale del Parco con 70 chilometri in 7 giorni è lo slogan che in- me un vero paradiso di bellezze naturali e di 15 esperienze dirette in natura. Per gli adulti vita alla riscoperta emozionale ed escursio- incanto spirituale. vengono proposte escursioni, a vari livelli di nistica di un territorio ricco di paesi, storia, difficoltà, nelle zone più belle e interessan- natura e folklore. ti del Gran Sasso. Il paese di Arischia è una frazione dell’Aqui- la, da cui dista appena 14 km, e si trova a 33 860 metri s.l.m. È stato uno dei borghi che contribuirono alla fondazione della città nel 1266. A poca distanza si possono visitare 34 le rovine di Amiternum: l’antica città fon- data dai Sabini. Il suo nome deriva dalla 35

Ge s t o r e Di s t r e t t o St r a d a Ma e s t r a Associazione ABRUZZO 1573 Museo del Legno Via delle Fosse, 2 - 67100 L’Aquila Via Nazionale, 25 - 67100 Arischia (Aq) Tel. 340.3345990 www.gransassolagapark.it www.abruzzo1573.it [email protected] l’orto botanico di san colombo

Nello stesso complesso di San Colombo è collezioni: piante medicinali, velenose, magi- ospitato il Centro Ricerche Floristiche dell’Ap- che, utili all’uomo, alimentari aromatiche e li- pennino: i ricercatori del Centro sono a dispo- quoristiche. Inoltre, è possibile entrare all’in- sizione del visitatore per offrire tutte le infor- terno di un orto murato, ovvero protetto da mazioni sulla biodiversità del Parco; inoltre, mura di cinta come nei medievali orti conclu- è possibile prendere visione di un erbario sto- si, dove vengono coltivate antiche varietà di rico e di raccolte recenti con 45.000 cam- piante orticole locali a rischio d’estinzione. museo del fiore 36 pioni, consultare la ricca biblioteca e cono- Giardino del Piccolo Parco. Consiste in una ri- scere da vicino la professione antica ed af- costruzione semplificata degli ambienti e dei fascinante del Botanico. relativi tipi di vegetazione, in particolare del Tra i musei di più recente istituzione, quello le antiche varietà colturali con i paesaggi Negli spazi esterni dell’ex convento è possi- settore del Gran Sasso. Essi sono disposti lun- del Fiore cattura il visitatore con la sua den- agrari ad esse legati e scopriamo il ruolo del bile visitare l’Orto Botanico dove si può im- go il percorso così come si rinvengono in natu- sa carica di informazioni e immagini. Ospi- Parco nella tutela di un patrimonio unico; infi- parare a riconoscere le piante più caratteri- ra dai 400 ai 2.900 m s.l.m., dalla macchia tato nelle antiche stalle del convento france- ne si trova il tavolo didattico per ripercorrere stiche del Parco, le più rare, le più curiose mediterranea alle rupi d’alta quota. 16 17 scano di San Colombo, il museo propone un l’evoluzione delle specie e riflettere sull’im- e scoprirne utilizzi e peculiarità. L’Orto Bo- Nella Selva dei Frati. Il breve sentiero che ag- viaggio virtuale nel regno vegetale del Par- pronta che l’animale uomo lascia in natura. tanico è articolato in tre principali sezioni. gira il monastero di San Colombo, permette co Nazionale del Gran Sasso e Monti del- Le postazioni interattive fanno di questo museo Giardino delle Piante Officinali. Qui sono colti- di approfondire la conoscenza di un magni- la Laga. un moderno strumento di educazione ambien- vate le specie d’interesse etnobotanico, va- fico querceto, dove non mancheranno inte- Il percorso comincia dal passato, con le vi- tale coinvolgendo nel viaggio adulti e bambini. le a dire quelle tradizionalmente utilizzate ressanti avvistamenti ornitologici. cende climatiche e geologiche che hanno in- dall’uomo. Esse sono suddivise in piccole teressato il territorio dalle glaciazioni in poi e modellato la flora finoalla situazione attua- le; le osservazioni dei pionieri della botani- ca in Abruzzo ci raccontano della ricchezza straordinaria del nostro Appennino, espressa in dettaglio nei pannelli ricchi di immagini fotografiche relative ai diversi ambienti che compongono il mosaico della biodiversità. Lo sguardo si sposta poi dal selvatico al do- mestico con il racconto dell’avvincente sto- ria che lega da 10.000 anni uomini e pian- te: al centro dei documenti video troviamo 37 38 il parco più ricco di biodiversità

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti del- la Laga è l’area protetta europea con il mag- gior numero di piante!

2.364 Piante censite 139 Endemiche italiane 44 antiquarium di Assergi 12 Endemiche del Parco 73 Protette da convenzioni internazionali 67 Protette da Leggi Regionali 59 Orchidee spontanee 39 L’Antiquarium ha sede negli 2 Piante carnivore ambienti sotter- ranei dell’antico convento che oggi ospita l’Ente Parco: vi sono custoditi i reperti pro- 18 venienti dalla Grotta a Male di Assergi, dagli 19 scavi di Santa Maria di Assergi e da Camar- da. Sono oggetti risalenti all’età del paleoli- tico, del neolitico e dell’età del bronzo e in- cludono strumenti di selce, frammenti di ce- ramiche e resti di ossa animali selvatici, co- me orso, cervo e camoscio.

Inoltre, è presente la ricostruzione di una tom- 45 ba del III secolo a.C. proveniente dalla Necro- 40 41 42 poli Vestina di Bazzano. L’esposizione dei reperti è corredata da pan- nelli didattici e da illustrazioni che riprodu- Di s t r e t t o Al t e Ve t t e Di s t r e t t o Te r r e d e l l a Ba r o n i a cono momenti di vita delle piccole comuni- Antiquarium di assergi museo del fiore tà umane vissute in quei periodi nell’area Via del Convento - 67100 Assergi (Aq) Ce n t r o d i r i c e r c h e floristiche d e l l ’Ap p e n n i n o del Gran Sasso occidentale. San Colombo - 67021 Barisciano (Aq) Tel. 0862.60521 Tel. 0862.899025 www.gransassolagapark.it [email protected] 43 www.gransassolagapark.it la ricerca scientifica sul lupo

Il servizio scientifico del Parco, nell’ambito di un progetto europeo Life, ha svolto di recen- te una campagna di rilevamenti sulla presen- za del lupo che ha permesso di individuare, sulle montagne del Gran Sasso e della Laga, ben 14 nuclei riproduttivi. È il segno che si tratta di una popolazione vitale e in crescita negli ultimi anni, grazie ad un miglioramen- museo del lupo 46 to complessivo delle condizioni naturali per la sopravvivenza. 48 L’uomo e il lupo si fronteggiano da millenni, Il fascino del lupo, presenza furtiva e discre- Per garantire una convivenza pacifica con l’uo- ma, se nel tempo il lupo è rimasto un abile ta nei boschi del Parco, emerge con tutto il mo, l’Ente Parco ha stabilito di indennizzare predatore, il ruolo dell’uomo è cambiato: da suo carico di suggestioni ancestrali e di mi- materialmente i pastori che perdono capi ovi- cacciatore e raccoglitore è diventano alleva- stero. Se il suo ululato è il suono più possen- ni a causa dell’aggressione di lupi, ma anche 20 21 tore, ha modellato il paesaggio per le sue esi- te e selvaggio, agghiacciante e affascinante di fornire strumenti per una migliore salva- genze e ha visto nel lupo figure via via diffe- che sia dato in natura, è sulla imitazione del guardia delle greggi, come le recinzioni elet- renti, dal magico simbolo di forza e intelligen- suo verso che il visitatore più coinvolto gio- trificate, e una maggiore diffusione dica- za al feroce assassino, all’animale nocivo. Og- cherà la sua piena adesione allo spirito del ni da difesa della razza abruzzese-marem- gi l’uomo sente di avere necessariamente un Museo, per una conoscenza quanto più ap- mana, tradizionalmente usati dagli alleva- ruolo nuovo, quello di responsabile delle ri- profondita e corretta di questo animale. tori in montagna. sorse del pianeta e, in particolare, della di- La tutela della popolazione di lupo appen- 49 versità biologica. Come tale deve guardare an- ninico sulle nostre montagne viene ritenuta che al lupo con occhi nuovi e attenti. Con que- da tutti un fattore molto significativo per la sto obiettivo nasce il museo del lupo ad Arsita, salvaguardia della Biodiversità. uno spazio di informazione e sensibilizzazione rivolto soprattutto alle nuove generazioni. Il Museo, che si avvale di pannelli esplicativi Di s t r e t t o Va l l e Siciliana e che poggia su un complesso apparato mul- timediale, fa compiere un’esperienza emozio- Museo del LUPO nale particolarmente coinvolgente, favorendo Via Roma - 64031 Arsita (Te) un interscambio comunicativo tra l’uomo e il Tel. 0861.998016 lupo dagli esiti inaspettati. 47 www.gransassolagapark.it 50 le gole del salinello tra i Due Regni A circa trenta minuti di cammino da Ripe di Civitella, si raggiungono le Gole del Sali- Nello storico territorio di confine tra Sta- nello, un enorme canyon scavato dall’acqua to Pontificio e Regno di Napoli, le testi- del fiume omonimo. Le pareti di roccia, al- monianze storiche sono ospitate all’interno te fino aduecento metri, creano uno scenario del Centro visite di Macchia da Sole. All’in- davvero spettacolare. terno dell’antiquarium alcune teche custo- Verso la fine del ripido sentiero che scen- discono i materiali ceramici e bronzei, men- de verso il greto del torrente, un’evidente de- museo grotta sant’angelo 51 tre sulle pareti suggestivi pannelli fotogra- viazione a sinistra conduce ai piedi di una fici mostrano gli scorci più rappresentativi splendida cascata, che sgorga da una fendi- dell’area archeologica e le notizie storiche Grotta Sant’Angelo, la cavità naturale più im- a quello più superficiale (più recente), sono tura aperta nella roccia calcarea. La cascata più salienti. Dall’antiquarium parte un iti- portante della Montagna dei Fiori, è nota agli stati rinvenuti resti che vanno dalle cerami- è conosciuta localmente come lu cacchema, nerario, punteggiato da numerosi leggii te- archeologi per gli interessanti reperti risalen- che impresse del Neolitico antico (4.600 a.C.) per rimarcare la forma a marmitta del baci- matici, che conduce fino ai ruderi diCastel ti al Neolitico e all’Età del Bronzo. ai vasi dell’Età del Bronzo finale (XI sec. a.C.), no di raccolta. Gli appassionati di torrenti- Manfrino che domina tutta la vallata del smo trovano qui un ambiente ideale per le 22 Grazie all’azione concertata dell’Ente Parco, oltre a ceramiche medievali (XV secolo) rife- 23 fiume Salinello. loro imprese. della Soprintendenza Archeologica d’Abruz- ribili al periodo eremitico e ad un altare con zo e dell’Università di Pisa, la grotta è og- mensa in pietra con incisione sul bordo che gi una preziosa testimonianza della preistoria riporta la data 1236. italiana. Il Museo in grotta è didatticamente collegato Al suo interno una serie di pannelli illustra- con il Centro Visite di Ripe di Civitella a poche tivi guidano il visitatore lungo il percorso. La centinaia di metri di distanza. Al suo interno grotta, che si trova a dieci minuti di cammi- è stata realizzata la fedele riproduzione di no dal paese di Ripe di Civitella, è oggi de- una capanna preistorica, manufatto destina- dicata a San Michele Arcangelo. La caverna, to a laboratorio per la conoscenza e lo stu- lunga 40 metri, larga in media 10 metri e dio della ceramica antica. 53 54 55 alta fino a 30 metri, è stata scavata, come le numerose altre grotte presenti nella zo- na, dalle acque di scorrimento sotterraneo. Ge s t o r e Di s t r e t t o Tr a i Du e Re g n i La grotta ha restituito, nei vari strati del pavi- Associazione verdelaga mento, numerosi reperti che attestano la sua Museo GROTTA SANT’ANGELO 64010 Ripe di Civitella del Tronto (Te) 64010 Ripe di Civitella del Tronto (Te) Tel. 328.6118276 - 336.660510 frequentazione, in particolare nella sottostan- 52 te Grotta Salomone, fin dal Paleolitico superio- www.gransassolagapark.it www.verdelaga.org [email protected] re. Dallo strato più profondo (più antico) fino capanne pastorali e monumenti storici Caciare, caselle, casali, capanne a tholos so- no i vari nomi con cui vengono chiamate le strutture agro-pastorali in pietra, utilizza- te come ricovero temporaneo dai pastori. Si trovano disseminate sulla Montagna dei Fio- ecomuseo terre del castellano 56 ri e in località San Giacomo. 60 Castel Manfrino a Macchia da Sole: la sua edi- ficazione risale al XIII secolo ed è attribuita L’ecomuseo di Valle Castellana è una por- al Re svevo Manfredi. Fu costruito sui resti di ta aperta sugli ambienti di vita tradizionale e una precedente struttura difensiva, in posi- su un patrimonio naturalistico e storico-ar- zione strategica lungo la valle del Salinello. tistico degni di tutela e valorizzazione, nel 24 Chiesa di San Vito, nell’omonimo paese. Ri- 25 versante più a nord del Parco, al confine con sale alla metà del XII secolo. i Monti Sibillini. Chiesa di Santa Rufina, in località Cesano, con 57 Gli operatori del museo sviluppano attività di- l’imponente campanile di epoca romana. 61 dattiche e di ricerca grazie al coinvolgimen- Eremo rupestre di S. Angelo in Volturino sulla to della comunità locale. Nel museo vengono Montagna dei Fiori. Del cenobio, usato da- esposti non solo oggetti della cultura materiale, gli eremiti benedettini durante il medioevo, ma anche le testimonianze orali della cultu- si hanno notizie a partite dal 1234. ra popolare. Una esposizione tematica è de- dicata al Castagno di Nardò, un albero patriar- ca dalle dimensioni eccezionali e tuttora vi- vente, nel vicino castagneto: per le genti del- 58 Di s t r e t t o Tr a i Du e Re g n i la Laga, infatti, il castagno rappresenta non ECOMUSEO TERRE DEL CASTELLANO solo una fonte di sussistenza, ma anche un Via Provinciale - 64010 Valle Castellana (Te) tratto di identità culturale. Tel. 0861.93130 - 345.4314796 L’allestimento dell’ecomuseo è basato su un www.comune.vallecastellana.te.it percorso formativo che coinvolge un folto [email protected] numero di giovani e giovanissimi: le Giova- www.gransassolagapark.it ni Bussole del Parco. 62 59 museo terre della baronia 63 64 museo delle fortificazioni

Nel Museo del distretto Terre della Baronia Santo Stefano di Sessanio a buon diritto è La poderosa Rocca Calascio, con i suoi d’avvistamento isolate, è sopraelevato rispet- si concentrano i segni della storia millena- definito “il borgo della rinascita” ed ha 1464 metri d’altitudine, è una delle fortifi- to al piano di calpestio della corte interna. ria di un comprensorio particolarmente ric- ispirato analoghi percorsi di recupero avvia- cazioni più elevate e spettacolari dell’Appen- La rocca, posta all’estremità più alta, a do- co di valori ambientali, culturali, storico-ar- ti dal Parco in altri centri dell’area protet- nino centrale. minio della valle del Tirino e della Piana di 26 27 tistici ed antropologici: le geografie dei bor- ta. Il Museo del Territorio è un luogo di do- Edificata a scopodifensivo, era al centro di un Navelli, ha svolto un’importante funzione di ghi perfettamente conservati, le secolari pra- cumentazione e di incontro, di conoscenza e complesso sistema di relazioni ottiche con al- sorveglianza del percorso tratturale aquilano. tiche agricole e pastorali, gli inimitabili pro- promozione di una terra in cui i valori della tre strutture di difesa e d’avvistamento. Sotto la rocca vera e propria, separate da un dotti della terra, una flora e una fauna che ri- contemporaneità si esprimono in continuità Costruita interamente in pietra e d’uso esclusi- fossato, s’individuano diverse abitazioni, che velano presenze rare e spesso uniche. Il Di- con la tradizione e con la storia, emblema di vamente militare, la rocca si fonde con l’am- costituivano l’antico borgo di Rocca Calascio. stretto ha mantenuto più di altri la sua origina- uno dei Distretti più affascinanti e sorpren- biente circostante, integrandosi nell’impervia ria fisionomia, nelle architetture dei paesi che denti del Parco Nazionale del Gran Sasso e Ben conservata è anche la chiesa ottagonale orografia del sito. Presenta una pianta quadra- vi sorgono: Barisciano, Santo Stefano di Sessa- Monti della Laga. della Madonna della Pietà, costruita nel 1451. nio, Calascio, Castelvecchio Calvisio, Carapel- ta con torrioni circolari agli angoli e un ma- le Calvisio, Castel del Monte, come nel perdu- schio centrale quadrato. La profonda scarpa- rare di un eroico rapporto degli uomini con la tura delle torri angolari testimonia l’accura- montagna, in un ambiente naturale caratte- tezza costruttiva e la complessità architetto- rizzato da paesaggi rurali di grande pregio. Di s t r e t t o Te r r e d e l l a Ba r o n i a nica della struttura in relazione alle dure ca- Di s t r e t t o Te r r e d e l l a Ba r o n i a ratteristiche ambientali. Nelle torri si osserva- Grazie all’azione dell’Ente Parco e all’artico- MUSEO TERRE DELLA BARONIA MUSEO DELLE FORTIFICAZIONI no singolari feritoie, costituite da un’arciera lazione dell’area protetta in distretti turisti- 67020 Santo Stefano di Sessanio (Aq) 67020 Calascio (Aq) e da una sottostante archibugiera circolare, co-ambientali, il territorio dell’antica Baro- Tel. 0862.60521 - 899117 Tel. 0862.60521 quest’ultima usata per la difesa ravvicinata. nia di Carapelle ha potuto riappropriarsi del- www.gransassolagapark.it www.gransassolagapark.it Nel basamento della torre centrale quadra- la sua memoria, come dei valori che ne con- [email protected] [email protected] notano la storia e la cultura. ta si apre l’ingresso che, come in altre torri IL CEDAP, UN CENTRO PER La didattica AMBIENTALE NEL PARCO

Il Centro di Educazione Ambientale Ce.D.A.P. nasce come Polo per la Didattica Ambienta- le del Parco con l’obiettivo di rafforzare l’in- formazione, la formazione e l’educazione am- bientale nel proprio territorio e nel più vasto museo dell’alpinismo 65 sistema delle aree protette italiane. La gestione del CEA è stata affidata dall’En- te ad un gruppo di imprese ed associazioni Il Museo è un’esposizione permanente sull’al- forme della biodiversità svelando i segreti di che operano da anni nel settore dell’educazio- pinismo che ha sede a Prati di Tivo, nel Di- una montagna accessibile a tutti, prima an- ne ambientale, collaborando con l’Ente Par- 67 stretto Strada Maestra. È una grande vetrina cora che ai provetti scalatori. co, ma anche con gli altri enti locali e regiona- in cui viene illustrata la storia delle esplorazio- li, e soprattutto con le istituzioni scolastiche. 28 29 ni del Gran Sasso d’Italia e dove vengono esal- La loro presenza radicata nel territorio svolge tati i valori della sfida umana nei confronti un efficace ruolo di mediazione culturale e di della natura impervia e spettacolare delle ci- monitoraggio dei bisogni locali, anche attra- me più alte degli Appennini. verso la gestione di strutture museali, centri Qui è raccontata l’epopea di un gruppo di ap- visita e punti informativi del Parco. passionati alpinisti di Pietracamela, gli Aquilot- Il gruppo di gestione comprende la Cooperativa ti del Gran Sasso, che hanno scritto, in oltre 60 Il Bosso di Bussi sul Tirino (Pe), la Scuola Ver- anni di attività, pagine memorabili di arrampi- de di Isola del Gran Sasso (Te), l’Associazione 66 cate sulle pareti rocciose del massiccio, misu- Abruzzo 1573 di Arischia (Aq), che gestiscono 68 randosi con le difficoltà delle alte quote. rispettivamente il Centro Visite Fiume Tirino, il Corno Grande, Corno Piccolo e Pizzo di In- Centro per le Acque del Parco e il Museo del termesoli sono la palestra ideale per l’escur- Di s t r e t t o St r a d a Ma e s t r a Legno. Ne fanno parte anche l’Associazione sionismo, l’alpinismo, lo sci, il trekking e per degli Interpreti Naturalistici Onlus dell’Aqui- museo dell’alpinismo le tante attività praticabili in montagna. A la e la Cooperativa CIEFIZOM di Farindola (Pe) Ce.D.A.P. - Ce n t r o d i Ed u c a z i o n e Am b i e n t a l e 64047 Prati di Tivo - Pietracamela (Te) Prati di Tivo il Parco propone la scoperta del che operano nel territorio del Parco. d i i n t e r e s s e r e g i o n a l e 0861.959619 Via del Convento - 67100 Assergi - L’Aquila suo cuore più alpino con attività ricreative In rete tra loro questi soggetti favoriscono www.gransassolagapark.it Tel. 0862.60521 e sportive, a piedi, a cavallo o in mountain l’integrazione tra ricerca educativa e politi- [email protected] [email protected] bike, in un ambiente che esprime tutte le che per la sostenibilità. Ciefizom: l’associazione un progetto per lo sviluppo locale degli interpreti naturalistici

La Cooperativa Ciefizom opera nel campo del- L’interpretazione naturalistica è un’attività lo sviluppo locale nei settori del turismo, del educativa che si pone l’obiettivo di scoprire recupero ambientale e della valorizzazione del- significati ed interrelazioni, piuttosto che co- le risorse naturalistiche e culturali del territo- municare semplicemente informazioni. Inter- rio vestino. pretare è, infatti, insegnare divertendo, stimo- Tra le mete escursionistiche proposte dalla lando curiosità, meraviglia, interesse e apprez- Cooperativa da non mancare sono le magni- zamento verso l’ambiente naturale e tutte le fiche faggete di Rigopiano e i due autentici sue componenti. L’attività si traduce così, nel- santuari della natura: il Vallone d’Angora e i la riscoperta della natura e dei suoi equilibri, Piani di Voltigno. 69 nella comprensione del significato e dei valori In particolare, il suo settore didattico propone di un’area protetta e di estendere i principi di 72 30 il percorso: “Incontriamo il Camoscio d’Abruz- gestione sostenibile dell’ambiente anche al di 31 zo”, che prevede la visita al Museo e l’escur- fuori dei confini dei parchi. sione all’area faunistica del Camoscio appen- L’Associazione Interpreti Naturalistici è nata ninico, nella spettacolare cornice della casca- nel 2002 per volontà di un gruppo di esper- ta del Vitello d’Oro. Nell’impegno di promozio- ti e guide naturalistiche attivi sul territorio, ne dello sviluppo locale la cooperativa sup- in collaborazione con l’Ente Parco che ne ha porta l’iniziativa del Consorzio di tutela del Pe- curato la formazione. corino di Farindola con un laboratorio didattico L’A.I.N. svolge i suoi servizi di educazione sulla manifattura del formaggio, rivolto anche 70 ambientale e di guida escursionistica in tutta ai giovani delle scuole. l’area del Parco, in ogni periodo dell’anno. Essa inoltre, è impegnata nel campo della 73 cooperazione Nord-Sud con un programma di Pe r c o n t a t t i sviluppo locale in due aree protette della Gui- Pe r c o n t a t t i nea Bissau basato su iniziative di conservazio- Cooperativa Ciefizom A.I.N. Onlus ne della biodiversità e di miglioramento delle via San Quirico - 65010 Farindola (Pe) Via della Chiesa, 9 - 67100 Assergi (Aq) condizioni di vita delle popolazioni locali. 085.823133 - 339.8218613 Tel. 347.6958953 [email protected] [email protected] 71 ASCOLI PICENO

Rosara Ascoli Piceno SAN BENEDETTO DEL TRONTO / A14 Marino del Tronto

259 scoli Piceno 4 TRA I DUE REGN Arquata del Tronto I Provincia di Ascoli Civitella del Tronto VAL VIBRATA / A14 Acquasanta Terme Ripe NORCIA 262 Valle Castellana Campli VIA DEL S SAL . Nicolò a Tordino 4 E 80 Imposta di 81 Teramo GIULIANOVA / A14 Accumoli Rocca S. Maria Provincia di Rieti TERAMO SORGENTI DE CASCATE E B Torricella Sicura L TR OSC ON HI A14 TO Val Vomano Amatrice Basciano 150 577 Cortino ROSETO / ProvinciaProvPr di TeraTeramo RIETI-ROMA / A1 Crognaleto Montorio al Vomano

491 S. Gabriele-Colledara 365 Campotosto Tossicia Fano Adriano 491 Colledara STRADA M AE 1 S Pietracamela 47 Montereale TR Arsita A

Isola CHIETI-PESCARA / A14 ALTA V del Gran Sasso ALLE 80 ATE 260 RN Prati di Tivo O S. Pietro Castelli A Barete AN VALLE SICILI Farindola Provinrovinciac di Pescara Assergi ALTE VE Pizzoli TTE G R Arischia 17 bis A N Assergi D TERRE DELLA BARONIA I A L'A B L'Aquila quila Es BA 80 A24 Z 80 dir. I Ovest t Castel del Monte E 17 bis S. Stefano L'Aquila di Sessanio L'AQUILA RIETI-ROMA / A1 Villa S. Lucia AVEZZANO Calascio 602 ROMA / A1 Provincia di L'Aq V Ofena Carpineto Barisciano CastelvecchioA della Nora LL E 602 CHIETI-PESCARA / A25-A14 Calvisio D EL Carapelle Calvisio TI Corvara RI NO Torre de' Pásseri Capestran o 153 17 CHIETI PESCARA / A14 5 Bussi Bussi sul Tirino A25

AVEZZANO ROMA / A1 SULMONA