LUGLIO 1993 — ANNOX-N. 7 — LIRE 8.000

Il Libro del Mese Le stanze dei figli di Edna O'Brien - recensito da Elisabetta d'Erme

Alberto Boatto Jean Clair: Critica della modernità con un'intervista di Adalgisa Lugli

Norberto Bobbio La democrazia secondo Giovanni Sartori

Marco d'Eramo Pierre Bourdieu, Loi'c J.D. Wacquant, Risposte con un intervento di Viene Bourdieu

Massimo Raveri Paolo Santangelo Emozioni e desideri in Cina

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST, gr.m/70% ISSN 0393 - 3903 DEI LIBRI DEL MESE omman

RECENSORE AUTORE TITOLO

4 • U Libro del Mese • Elisabetta D'Erme Edna O'Brien Le stanze dei figli 5 Letteratura m Piero Boitani Norman MacLean In mezzo scorre il fiume 7 Claudia Manera Mark Twain Favole dotte L'uomo che corruppe Hadleyburg Appunti sparsi su una gita di piacere N. 44. Lo straniero misterioso Guido Carboni Invito alla lettura di Mark Twain Paolo Prezzavento Harold Bloom I vasi infranti 8 Narratori italiani Francesco Roat Il presepio Paolo Griseri Igor Man Gli ultimi cinque minuti 9 Sergio Pent Pier Maria Pasinetti Melodramma Ottiero Ottieri Giovanni Dusi Infedeltà amorosa Dario Voltolini Stefano Bartezzaghi Accavallavacca 11 Marco Belpoliti AA.VV. Da Calvino a Biamonti. Scritti di Mario Boselli Alberto Papuzzi Andrea Borsari (a cura di) L'esperienza delle cose Libri di Testo Adriano Colombo Giovanni Pacchiano Di scuola si muore 12 Anna Maria Mandich Guillaume Apollinare Poesie d'amore Taccuino del fortuito e del non detto 13 Giovanni Rita Caterina Carpinato (a cura di) Nuovi narratori greci Anna Baggiani Rituali 14 Giancarlo Fazzi Josef Skvorecky Il sax basso Franco Fayenz Geoff Dyer Natura morta con custodia di sax 15 Domenico Mugnolo Franz Fuhmann La Boemia in riva al mare e altri racconti 16 Danza e Teatro • Rosalba Campra Horacio Salas Il tango ' Gino Ruozzi Enrico Mattioda Il dilettante "per mestiere" 17 Arte e Architettura • Nicoletta Misler Alessandra Latour Mosca 1890-1991. Guida all'architettura moderna Boris Brodskij Tesori vietati. Capolavori e misteri del collezionismo russo Anna Nadotti Fernando Pessoa Lisboa. Quel che il turista deve vedere 18 Alberto Boatto Jean Clair Critica della modernità 19 Intervista Jean Clair risponde ad Adalgisa Lugli 20 Inserto schede •

RECENSORE AUTORE TITOLO

EMILM. CIORAN CONSTANTIN NOICA L'AMICO LONTANO

CONSTANTIN NOICA LESZEK KOLAKOWSKI MARY DOUGLAS SEI MALATTIE PRESENZA DEL MITO DELLO SPIRITO PUREZZA E PERICOLO NICOLA CHIAROMONTE I concetti CONTEMPORANEO VITO FUMAGALLI CREDERE di contaminazione E NON CREDERE e tabù L'ALBA DEL MEDIOEVO 37 H Storia e Società • Da Tradurre Alessandro Schiesaro Carlin A. Barton The Sorrows of the Ancient Romans Italo Rosato Rutilio Namaziano Il ritorno 38 Cristiano Grottanelli Il ritratto dell'amante Fabbrica del Libro Gian Giacomo FIssore Louis Godart L'invenzione della scrittura. Dal Nilo alla Grecia Massimo Oldoni Gabriele Mandel Storia dell'Harem Tiziana Lazzari Paolo Galloni Il cervo e il lupo. Caccia e cultura nobiliare nel Medioevo 41 Alessandra Veronese Raphael Strauss Gli ebrei di Sicilia dai Normanni a Federico II Guido Nathan Zazzu (a cura di) E andammo dove il vento ci spinse. La cacciata degli ebrei dalla Spagna Edoardo Tortarolo Paolo Bernardini La questione ebraica nel tardo illuminismo tedesco 43 Norberto Bobbio Giovanni Sartori Democrazia. Cosa è 44 Luigi Ferrajoli Eligio Resta La certezza e la speranza. Saggio su diritto e violenza Laura Barletta Paolo Alatri Lineamenti di storia del pensiero politico moderno 45 Intervento I muri mentali, di Pierre Bourdieu Marco Antelli Ralf Dahrendorf, Francois Furet, La democrazia in Europa Bronislaw Geremek 46 Marco d'Eramo Pierre Bourdieu, Loi'c J.D. Wacquant Risposte. Per un'antropologia riflessiva 49 Da Tradurre Massimo De Angelis Juliet Schor Overworked American 50 05 Filosofìa e Religione • Paolo Leonardi Daniel Dennett Coscienza Luciano Mecacci 51 Franco Sbarberi Georges Sorel Le illusioni del progresso Intervento Balenìi negati, di Franco Rella 52 Paolo Scarpi Mario Vegetti (a cura di) Introduzione alle culture antiche III L'esperienza religiosa antica Giampiero Casiraghi Glauco Maria Cantarella I monaci di Cluny 53 Massimo Raveri Paolo Santangelo Emozioni e desideri in Cina. La riflessione neoconfuciana dalla metà del XIV alla metà del XIX secolo 54 Scienze e Salute • Giorgio Parisi Ludwig Boltzmann Viaggio di un professore tedesco all'Eldorado Giorgio Bignami Elliot S. Valenstein Cure disperate. Illusioni e abusi nel trattamento delle malattie mentali 55 jg Lettere •

RECENSORE AUTORE g§ TITOLO

PIERO BOITANI L'OMBRA DI ULISSE

ANTOINE COMPAGNON DOLF STERNBERGER I CINQUE PARADOSSI ROBERTO ESPOSITO OMBRE DEL MITO NOVE PENSIERI DELLA MODERNITÀ Charlot, Mephisto, Marlene SULLA POLITICA FRANK KERMODE pm Politica, Democrazia, WOLF LEPENIES IL SEGRETO Responsabilità, Sovranità, CONSEGUENZE :lll§lll NELLA PAROLA Mito, Opera, Parola, Male, DI UN EVENTO Sull'interpretazione Occidente INAUDITO della narrativa I tedeschi dopo l'unificazione LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 4

EDNA O'BRIEN, Le stanze dei figli, e/o, Walter è una replica di cattivo gusto Roma 1993, ed. orig. 1992, trad. del Mr. Rochester di Jane Eyre, un uo- dall'inglese di Silvia Nono, pp. 322, Il Libro del Mese mo crudele, brutale con lei come con i Lit 25.000. due figli nati nel frattempo: Paddy e Tristan. Un impulso di autoconserva- Da tempo si parla di una rinascita La mamma al fenolo zione spinge finalmente Neil a chiede- della letteratura irlandese e non appa- re il divorzio e, dopo mille difficoltà, a re fuori luogo l'utilizzo del termine ottenere l'affidamento dei figli, "i suoi "esplosione", usato dallo scrittore du- di Elisabetta d'Erme unici amici". Il loro rapporto è esclu- blinese Dermot Bolger nella sua intro- sivo e si basa su una complicità ora lu- duzione al hook oflrish Contemporary con il titolo Le stanze dei figli. Neil, la una palese dichiarazione d'intenti precludere ad una rinascita, si rivela dica, ora morbosa che sottointende a Fiction pubblicato di recente dalla ca- protagonista, lavora per una casa edi- dell'autrice, cosciente che solo questo però un'irreversibile viaggio in una un patto di solidarietà apparentemen- sa editrice Picador. L'antologia pro- trice: nei manoscritti delle aspiranti "distacco" le permetterà di narrare la valle di lacrime: "Lei non ammise mai te indistruttibile. Già i ricordi di un pone una selezione di 46 autori, alcuni scrittrici che deve esaminare cerca in- vertigine di sofferenze che aspettano che quel che cercava era la propria ro- noioso viaggio in Toscana o di lunghe dei quali giovanissimi, come Roddy vano quello che ritiene un elemento la sua eroina, senza mai cadere nel pa- vina. Non lo ammettiamo mai" (p. vacanze estive trascorse in Irlanda nel Doyle (The Commitments), Colm essenziale per un buon romanzo: "the tetico, nel sentimentalismo o addirit- 144) scrive Edna O'Brien una delle cottage della nonna, lasciano però tra- Tóibin {The South) e lo stesso Bolger sacred breath of otherness", il sacro tura nel ridicolo. Ne risulta una nuova pagine più sofferte di "Le stanze dei sparire un'inquietudine che, col tem- (The Journey Home), protagonisti di respiro del distacco, la necessaria di- sfaccettatura del complesso mosaico figli", quando su Neil si abbatte un po, finirà per minare anche questo le- un fenomeno letterario iniziato negli stanza tra autore e vicenda narrata. È di figure femminili che caratterizzano ennesimo fallimento sentimentale. game. Paddy, introverso e sognatore, anni sessanta e che va assumendo di- e Tristan, intelligente e creativo, en- mensioni sempre più originali. Il new trano infine in collegio e Neil, rimasta deal si fa partire dal 1956, anno in cui sola, si perde nella "swinging John McGahern scrive il romanzo The London" degli anni sessanta tra in- Dark, la storia di un ambiguo rappor- contri con uomini sbagliati, orge di to tra un vedovo e il figlio adolescente sesso e trips di LSD. Nella sua totale sullo sfondo dell'Irlanda rurale, che Una bellezza irlandese incapacità di allacciare legami senti- verrà messo al bando nel 1966. mentali e ancor meno d'amicizia, Neil Edna O'Brien è una delle maggiori voci della solitudine, nella quale si rinchiude per scrivere, diviene sempre più dipendente dal Pochi anni dopo, nel 1960, Edna letteratura di lingua inglese contemporanea; pro- ma anche la vita sociale, i parties, gli amici im- rapporto con i figli. Paddy e Tristan O'Brien scrive il suo primo romanzo: comprendono invece che la fuga da lifica narratrice, ha scritto romanzi, racconti, ma portanti. Nei "ruggenti" anni sessanta stringe, The Country Girls. Un racconto che, a questo onnivoro amore materno è una lettura superficiale, sembra rac- anche sceneggiature e opere teatrali. La lumino- tra gli altri, amicizia con lo psicoanalista R.D. premessa essenziale per la loro so- chiudere i soliti elementi classici del sità dei suoi occhi verdi, la pelle diafana e una Laing con il quale accetta di fare un viaggio "li- pravvivenza. Per Paddy questa fuga romanzo breve irlandese: l'ambienta- gran massa di capelli rossi, fanno di Edna sergico", episodio che ritroviamo nell'allucinata assume tratti profondamente dramma- zione rurale, la grettezza dell'educa- O'Brien una classica irish beauty, una bellezza al- descrizione del rapporto tra Neil e il Dr. Rat nel tici e passa attraverso le droghe pesan- zione cattolica, la morbosità dei rap- la quale in pochi sono riusciti a resistere e che ha romanzo Le stanze dei figli. Seguono i romanzi ti e la follia. Neil non si lascia scorag- porti sessuali e la rituale fuga finale in legato per anni il suo nome a scandali e pettego- August is a Wicked Month, A Pagan Place, giare da questa nuova prova e tenta di Inghilterra. The Country Girls, che lezzi. Nata in Irlanda (Co. Clare) in un anno che Night e numerose raccolte di racconti: Returning, aiutarlo, ma il ragazzo quando sembra sembra oggi un romanzo quasi inno- aver ritrovato un certo equilibrio per- potrebbe oscillare tra il 1930 e il 1936 (la reticen- A Fanatic Heart (Un cuore fanatico, Feltrinelli, cente, seguì lo stesso destino di The de la vita in un incidente. Tristan non Dark e fu messo all'indice dal governo za della scrittrice su questo punto è molto forte), 1992) e recentemente Lantern Slides (prossima riesce a venire a capo della nuova di Dublino, come gli altri due romanzi dopo cinque anni di collegio avrebbe preso in esa- pubblicazione per i tipi delle edizioni e/o). Pur realtà, senza il fratello il rapporto sem- che ne compongono la trilogia: Girl me l'idea di diventare suora, per trasferirsi poi a non essendo una voce isolata nella letteratura ir- bra rotto per sempre, anche lui deve with Green Eyes (1962) e Girls in their Dublino dove studia farmacologia. A Dublino le landese (Elisabeth Bowen, Kate O'Brien, Mary prendere le distanze, andare per la sua Married Bliss (1964), dove Edna capita di leggere il suo primo vero libro, un'anto- Lavin, Jennifer Johnston ecc.), a Edna O'Brien va strada. Neil è ormai una "ragazza di O'Brien rompe l'ultimo dei tabù na- logia di testi di ]ames Joyce con la prefazione di riconosciuto il merito di essere stata tra le prime campagna" di oltre cinquantanni, la zionali e lascia sterilizzare la protago- a rompere i tabù della società irlandese e a dare sua faccia sprigiona malinconia e soli- nista in una clinica londinese. Una T.S. Eliot: è una epifania; si immerge nella lettu- vita a figure di donne emancipate e desiderose di tudine, eppure il silenzio delle stanze provocatoria opera di dissacrazione ra e scopre Cechov e Virginia Woolf, che resteran- dei figli, della casa vuota, le infonde che, una volta iniziata, l'autrice por- no i suoi ideali punti di riferimento letterari. A libertà. Una battaglia dove si scontrano conven- ora una quiete sconosciuta e un brivi- terà avanti con coerenza fino ai nostri Dublino conosce lo scrittore Ernest Gabler che zioni morali e una nuova visione della sessualità do che le ricorda di essere viva. giorni. Esemplare è il romanzo del sposa quasi immediatamente e con lui si trasferi- femminile. La sua scrittura fa spesso ricorso a un 1972, Night (di prossima pubblicazio- sce nel 1960 a Londra. Dal matrimonio nascono linguaggio parlato, molto diretto e nudo, che pre- È ancora una volta la parabola ne nelle edizioni e/o), da molti ritenu- due figli: Sasha e Carlos; il primo diventerà archi- cipita improvvisamente nel tono della confessione dell'emigrante, il filo rosso che per- to uno dei suoi lavori migliori: la pro- tetto e il secondo seguirà le orme dei genitori af- quando si avvicina a temi di carattere autobiogra- corre tutta la letteratura irlandese con- tagonista, Mary Hooligan (e il nome è fico. (Caratteristica che può tendere pericolosi tra- temporanea, non esclusi i suoi più gio- già un programma) ha rotto i legami fermandosi presto come un buon romanziere (July in August, Life of a Drum, Work and nelli ai traduttori). L'aspetto più originale dei ro- vani rappresentanti come John con la patria e la famiglia, ha abban- Banville, Joseph O'Connor o Dermot manzi della O'Brien è da ricercare in un ambiguo donato l'Irlanda e ha rifiutato i ruoli Play). Nel 1960 Edna O'Brien scrive in due setti- Bolger, che diventa però metafora di tradizionali di moglie, madre, figlia, mane il suo primo romanzo The Country Girls cocktail di innocenza adolescenziale, di erotismo una "Entfremdung" più universale e come ogni altra forma di ortodossia (Ragazze di campagna, Feltrinelli, 1961). — a volte sfrenato — e di una melanconia tutta getta un ponte tra questi scrittori e femminile. Mary Hooligan vive ai Sebbene ne venga vietata la diffusione in Irlanda, celtica, non scevra da una componente di morali- quanti prima di loro hanno descritto margini delle altrui esistenze, si ac- il libro è un successo internazionale; seguono a smo cattolico che tocca, occasionalmente, le soglie l'alienazione come una condizione campa in appartamenti di conoscenti, breve altri due romanzi che con il primo costitui- delal superstizione. In un'epoca in cui— secondo precisa dell'uomo moderno. In Le sperimenta il sesso. Ciononostante Edna O'Brien — la scrittura giornalistica è più stanze dei figli le conseguenze dello non riesce a trovare un vero amore e, scono una trilogia: La ragazza dagli occhi verdi (e/o, 1989) e Ragazze nella felicità coniugale appassionante di quella narrativa, il suo compito sradicamento in una realtà cosmopoli- nel suo esilio autoimposto, è sostan- ta, massificata e spoetizzante non ri- risiede nello scrivere di eventi che possono acca- zialmente infelice. Alla ricerca di sé (e/o, 1990). La scrittura non sembra adattarsi af- guardano solo la perdita di identità di tenta di ricucire i legami con il suo fatto alla vita coniugale, Ernest Gabler se ne tor- dere in ogni momento, "perché sono stati Neil e la sua conseguente infelicità, passato, con i ricordi, di accettarsi fi- na in Irlanda e Edna resta a Londra con i due fi- dell'animo". ma anche la salute mentale del figlio, glia e madre. Una tematica che — con gli, che alleverà da sola. Edna O'Brien ama la sua (e.d'e.) che finirà per condurre — non a caso sottili variazioni — Edna O'Brien non — un'esistenza da borderline al confi- ha mai abbandonato, come conferma ne tra la sanità e la follia. La vita di il suo ultimo romanzo Time and Tide Neil è paragonabile ad una (1992) appena pubblicato dalla e/o "Traverarbeit" senza fine, una lunga elaborazione del lutto. Il lutto per la perdita delle radici, della madre, del la sua opera narrativa, dal citato ful- Duncan, un regista irlandese, che era compagno, del figlio, di sé. Edna minante successo di The Country divenuto il suo amante dopo la sepa- O'Brien riesce a rendere magistral- A Edith Stein Girls fino all'ultima raccolta di rac- razione del marito, l'ha appena abban- mente le contraddizioni nascoste tra le conti brevi Lantern Slides (1990). donata. In lui aveva inutilmente cerca- pieghe della nostalgia per l'"Irlanda- Come Kate e Baba della trilogia, an- to quella "Geborgenheit" che solo la lontana" delle antiche ballate, che ri- LA RICERCA v che Neil è una donna alla disperata ri- propria terra d'origine può dare. trova nelle cantilene e nei "Limerick" cerca di una felicità che la sorte sem- Edda O'Brien, come prima di lei che punteggiano il testo o nelle note DELLA VERITÀ bra volerle precludere ad ogni costo. Oscar Wilde, Shaw, Joyce, Beckett, e struggenti di una canzone che il figlio dalla fenomenologia alla filosofia cristiana La determinazione ad emanciparsi più tardi William Trevor, Brian le canta durante uno dei suoi improv- dai torbidi legami familiari, dalle im- Moore e John Me Gahern, narra le visi ritorni. Una nostalgia sempre ne- a cura di Angela Ales Bello posizioni religiose e da un ottuso na- ominose conseguenze del volontario gata da un elemento di repulsione, co- collana Idee/Filosofia / pp. 256/ L. 23.000 zionalismo, si trasforma per le prota- esilio, della fuga da quel — seppur me nel suo amore/odio per la madre, goniste dei romanzi della O'Brien in caldo e sicuro — soffocante seno ma- che associa con il forte odore di feno- una sorta di peccato originale che sa- terno. Non deve stupire quindi che lo che lei usava per disinfettare la ca- Karl Frielingsdorf ranno costrette a scontare per il resto Edna O'Brien sia letta con un certo sa, un estremo, vano, tentativo di ste- della loro esistenza. La pena si presen- scetticismo da molte rappresentanti rilizzare ogni cosa, anche i sentimenti. ta sotto la forma di una "strutturale" del movimento femminista, che non VIVERE incapacità di stabilire rapporti con condividono questo risvolto "puniti- l'altro sesso e — più in generale — vo'la lotta per l'emancipazione. NON SOPRAVVIVERE con la società. Il volontario esilio dalla Al pari della O'Brian e di molte al- patria: la "Mother Ireland" che non tre eroine dei suoi romanzi, Neil è Come ogni anno salute psicologica e fede sembra essere mai stata in grado di ga- un'irlandese che vive in Inghilterra. È "L'Indice" non sarà in collana Uomo e Salute / pp, 256 / L. 23.000 rantire ai suoi figli libertà e tolleranza, una "ragazza di campagna" che crede edicola ad agosto. determina quindi una irreparabile ce- di potersi liberare dagli stretti lacci sura dalla famiglia e dalle tradizioni della vita di provincia sposando un in- Diamo appuntamento ai culturali e religiose. Lo sradicamento glese, protestante: Walter Steadman. lettori con il numero da quello che — nei ricordi — resterà Come prevedibile il matrimonio si di- di settembre. àttàniKfoa editrice coque il giardino dell'Eden, anziché mostra dopo pochi anni un disastro. riNDjCF •IDEI LIBRI DEL MESEBH LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 5

sbiteriana 0 quale crede fermamente re picchiato a morte e buttato in un In principio che la pesca a mosca è una forma di vicolo. Né il fratello maggiore, che a redenzione e che "tutte le cose buone lui è unito da un vincolo saldissimo di — dalle trote alla salute eterna — de- amore e di ammirazione che ne studia rivavano dalla grazia, e la grazia i movimenti e ne ascolta le storie, può era l'acqua dall'arte, e l'arte non è una cosa faci- mai comprenderlo e tantomeno aiu- le". Apprendere quest'arte e praticar- tarlo nonostante gli sforzi che biblica- 2d. a di Piero Boitani la con bellezza costituisce il compito mente compie per diventarne il "guar- fondamentale dell'uomo. diano". Predestinato alla grazia, Paul precipita inesorabilmente, come il fiu- NORMAN MACLEAN, In mezzo scorre il Ora, proprio qui si annida il dissi- DIPLOMI UNIVERSITARI INTERPRETE - TRADUTTORE fiume, Adelphi, Milano 1993, ed. orig. dio tragico della vicenda. Perché il me, verso le rapide della vita, mentre 1976, trad. dall'inglese di Marisa fratello minore, Paul, aereo danzatore il fratello maggiore, pescatore assai Deliberazione del CUN Consiglio Universitario Nazionale Caramella, pp. 153, Lit 18.000. fra le rocce del fiume, elegante mae- più modesto nella prassi, ma cogita- (22-24 Aprile 1993) stro d'orchestra nel maneggio della bondo osservatore del paesaggio in- cantato e pensatore svagato dei senti- Siamo nel Montana occidentale, canna e nel lancio della lenza, insom- INTERPRETE E TRADUTTORE E OLTRE: ma artista supremo della pesca a mo- menti delle trote, riesce a raggiungere ScUola suPERiore inTerpReti IrADUTtori TORIno lungo l'immane frattura — il ESPERTI DELIA COMUNICAZIONE Continental Divide — che le ere geo- sca e dunque "eletto" fra i tanti dan- un'unione perfetta con la moglie e ad 101 28 TORINO - Via San Secondo, 35 logiche hanno colmato, unendo le nati, conduce invece una vita solitaria avviarsi verso la lettura delle acque: a Tel. Fax: 01 1/59.54.90 LINGUISTICA Montagne Rocciose alle Grandi e di dissipazione che lo porta ad esse- trasformare, cioè, l'arte della pesca in Pianure negli Stati Uniti nordocciden- tali. È l'estate del 1937. Circondato da racconto. Metamorfosi lenta e affasci- un paesaggio primigenio, un uomo è nante, che avviene sostanzialmente in andato a pesca di trote nel Big due modi. Primo, la scrittura stessa: Blackfoot River. Sull'acqua, i miraggi scabra come un ciottolo consumato del calore danzano l'uno dentro l'al- dalla corrente, ma aspra e forte come tro. Lo spettatore si congiunge al fiu- I libri consigliati è giusto attendersi dal West america- me e i due diventano una cosa sola: no. Secondo, il movimento della sto- quella cosa è il fiume. 11 fiume è nudo: Quali libri vale sicuramente la pena di leggere fra le migliaia di titoli che sfornano ogni mese le case ria: una sequenza di scene di pesca av- poco più a valle un canale si è dissec- editrici italiane? "L'Indice" ha chiesto a una giuria di lettori autorevoli e appassionati di indicare dieci volte come spire a culminare in cato, è morto, e per il pescatore "uno un'epifania finale che ci riporta all'ini- titoli fra le novità arrivate in libreria nei mesi scorsi. Non è uno scaffale ideale, né una classifica o una dei modi di arrivare a conoscere una zio. Questa volta il vecchio predicato- cosa è attraverso la sua morte". In graduatoria. I dieci titoli sottoelencati in ordine alfabetico per autore rappresentano soltanto consigli re presbiteriano accompagna i propri questo momento Norman Maclean, per favorire le buone letture. figli sul fiume. Qui, il fratello maggio- taglialegna, impiegato del Corpo re raggiunge ben presto uno stato di Forestale (e molto tempo dopo pro- Nassera Chora - Volevo diventare bianca - e/o plenitudine interiore che chiama "per- fessore universitario di letteratura in- fezione": la famiglia si è ricomposta, glese), sente che forme e disegni della Randall Collins - Teorie sociologiche - Il Mulino Paul non sta prendendo nemmeno un sua vita si uniscono ai miraggi del cal- pesce, e lui sta invece per farne una do. Allora comincia a prender corpo strage. Riempito il proprio cestino, si in lui la storia che diventerà In mezzo Goffredo Fofi - Strana gente 1960 - Donzelli unisce al padre, seduto al sole a legge- scorre il fiume. La storia deve essere re l'inizio del Vangelo di Giovanni in iniziata molto tempo prima, "vicino al greco. Da lontano, i due fissano lo rumore dell'acqua", e diventerà più - A occhi bassi - Einaudi sguardo su Paul, che dà inizio a una simile al fiume che non a un libro. vera e propria girandola di balzi e lan- A metà del libro, scopriamo così Norman MacLean - In mezzo scorre il fiume - Adelphi ci, a un'esibizione sublime di arte pi- che "leggere l'acqua" è il compito scatoria. Terminatala con la preda più fondamentale che questo scrittore si Giovanni Mariotti - Matilde - Anabasi grossa, Paul, circonfuso d'acqua e di prefigge e che indirettamente assegna sorriso, raggiunge il padre e il fratello. anche a noi lettori. Compito arduo, Yukio Mishima - Musica - Feltrinelli È la sua ultima pesca, un istante mira- però, perché il fiume scorre incessante coloso di bellezza e di eternità prima e incommensurabile mormorando pa- della morte. Dopo, non rimangono role che vanno interpretate, ma so- Lalla Romano - Un caso di coscienza - Bollati Boringhieri che le parole. Ma "In principio era il prattutto perché "per tutti noi è molto Verbo", annuncia il brano di più facile leggere le acque della trage- Giovanni Russo - Sud, specchio d'Italia - Liguori Giovanni letto dal vecchio sull'argine. dia" anziché capire "dove e a che ora "Ed è proprio così", commenta il mi- del giorno la vita si presta a esser pre- nistro presbiteriano, "un tempo cre- sa come uno scherzo". Ferruccio Ulivi - Tempesta di marzo - Piemme devo che l'acqua fosse venuta per pri- Eppure, Norman Maclean ha letto ma, ma se la si ascolta attentamente, ci le acque in modo mirabile, e in un si rende conto che sotto ci sono le pa- racconto a prima vista assai poco pro- role... l'acqua scorre sopra le parole". mettente di pesca a mosca ha intrec- Verba sunt substantia rerum. A questa ciato il tragico, il comico, l'insignifi- metafisica fluvial-verbale, a questa cante e il sublime in meandri così sot- comprensione delle cose nascoste sin tili e pieni di sorprese, bolle così lumi- dalla fondazione del mondo giunge nose, rapide così scroscianti che il infine, vecchio anche lui, il pescatore- lettore non riuscirà a deporre il libro La giuria che consiglia i libri Arnaldo Bagnasco, Maria Corti, scrittore: "Alla fine tutte le cose si finché, tutto d'un fiato, non l'avrà ter- fondono in una sola, e un fiume la at- minato e ripreso in mano da princi- per il mese di luglio 1993 Massimo Ghirelli, Ludovica traversa. Il fiume è stato creato dalla pio. Prendiamo il pescatore che sente, è composta da: Francesco Koch, Romano Luperini, Tullio grande alluvione del mondo e scorre so- a metà racconto, come la storia avrà Abbate, Gianni Baget Bozzo, Regge, Carlo Tullio-Altan pra rocce che sono le fondamenta del inizio. In quell'istante, è solo. Ma in tempo. Su alcune di queste rocce sono realtà quel giorno è andato a pescare impresse gocce di pioggia senza tempo. accompagnato dal fratello più giova- Sotto le rocce ci sono le parole, e alcune ne, Paul, dal cognato Neal e dalla delle parole appartengono alle rocce". temporanea amante di costui, una donna di facili costumi chiamata Vecchia Pellaccia. Ebbene, Neal e la donna non hanno alcuna intenzione di pescare, e quando i fratelli si riunisco- no al termine della giornata scoprono che i due si sono scolati tutte le loro birre e giacciono, ubriachi, nudi, e ar- Lapis rostiti dal sole, su una lingua di sabbia Percorsi della riflessione femminile in mezzo al fiume. Lì, al centro dell'universo, troneggiano due dereta- Rivista trimestrale ni rossi che "sfrigolano sotto il sistema Direttrice Lea Melandri solare" e da cui fuoriescono a poco a DAL NUMERO 18, GIUGNO 1993 poco piedi, gambe, colli, schiene. Su CON LA TARTARUGA EDIZIONI IN TUTTE LE LIBRERIE ~ instar • libri una natica della donna è tatuato LO, NUOVE RUBRICHE sull'altra VE: LOVE, amore. La scena, Fra sé e l'altro, Racconti del corpo, descritta con incredula, esilarante len- n mosaico dell'identità, I paradossi dell'emancipazione tezza, è di una comicità irresistibile. UN APPROFONDIMENTO DI TEMI Geoff Dyer Tuttavia, contiene un nucleo serissi- il rapporto con l'altro, con il diverso, nella vicenda uomo donna Natura morta con custodia di sax mo. Neal ha infatti scardinato l'ordine e nella vita sociale, il sentimento di appartenenza rispetto a una generazione Storie di jazz del cosmo, violato l'etica che governa o una nazionalità, i mutamenti de! corpo femminile tra tempo biologico e tempi sociali, la pesca a mosca e irrimediabilmente un inizio di discussione sui criteri Duke, Monk, Lester Young... inquinato il fiume di famiglia. Fra i tre con cui leggiamo le scritture letterarie delle donne. un giovane scrittore londinese elementi il legame è inscindibile: SCRIVETE CON LAPIS ABBONANDOVI E REGALANDO ABBONAMENTI ascolta e ci fa ascoltare i grandi "Nella nostra famiglia non c'era una Abbonamento annuo ordinario (4 numeri) L. 35.000 della musica classica nera chiara linea di demarcazione tra reli- Abbonamento annuo sostenitore L. 50.000 gione e pesca a mosca", recita la pri- Versamento sul conto corrente postale N. 24001208 Distribuzione Garzanti ma frase del libro. 11 padre dei due intestato a: La Tartaruga edizioni via Filippo Turati 38 - 20121 Milano - Tel. (02) 6555036 - Fax (02) 653007 fratelli è un ministro della chiesa pre- Saggia/Mente pp. 308 L.20 000 Cigno solitario

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tiva di Twain? Lo straniero è un emis- Breaking of the Vessels (ma già in The Sulle orme di Swift sario del caos, è la voce della verità, è Anxiety oflnfluence del 1973) l'atten- l'agente della frammentazione della La religione zione si sposta progressivamente sulle struttura spazio-temporale che si reg- figure cardine del revisionismo ameri- di Claudia Manera ge su regole proprie e artificiali. cano come Emerson, Whitman, Sembra esserci una corrispondenza americana Crane, Stevens, fino ai contemporanei MARK TWAIN, Favole dotte, Marsilio, ne, e quella contenuta e raffinata tra questa frammentazione e la scelta John Ashbery e John Hollander. Nella Venezia 1992, ed. orig. 1874, trad. dell'est ancora di matrice europea, di proporre la figura dello straniero sua produzione più recente assistiamo dall'inglese di Guido Carboni, pp. genteel, il cui riconoscimento non all'interno di narrazioni che sono già di Paolo Prezzavento a un nuovo cambiamento di rotta: in 116, Lit 12.000. manca di attirarlo e influenzarlo. di per sé dei frammenti, spesso privi The Book of], ad esempio, Bloom cer- MARK TWAIN, L'uomo che corruppe Di costruzione di parole e di magia di una conclusione convincente — è il ca di reinterpretare l'intera tradizione Hadleyburg, e/o, Roma 1992, ed. orig. della composizione si parla anche nel caso di L'uomo che corruppe HAROLD BLOOM, I vasi infranti, occidentale alla luce della profonda 1900, trad. dall'inglese di Leonardo lungo racconto N. 44. Lo straniero mi- Hadleyburg — o sviluppati e conclusi Mucchi, Modena 1992, ed. orig. 1982, originalità del suo testo inaugurale, la Gandi, pp. 100, Lit 12.000. sterioso, dove teatro della vicenda è in una sorta di sospensione magica, trad. dall'inglese di Gino Scatasta, pp. Bibbia ebraica, e in particolare il MARK TWAIN, Appunti sparsi su una una tipografia, non a caso "... fuori come Lo straniero misterioso. 154, Lit 18.000. Pentateuco, il cui autore, il misterioso gita di piacere, Passigli, Firenze 1992, mano, nascosta ai piani più alti di una Ed è ancora un viaggio, non meno Yahwhista o J dell'ipotesi documenta- trad. dall'inglese di Franca Piazza, pp. torre rotonda. I visitatori non erano avventuroso di quelli di cui si è detto Qualche anno fa suscitò un certo ria è, secondo Bloom, il più grande 109, Lit 10.000. ben venuti, e se avessero cercato di prima, che il lettore si trova ad affron- interesse un libro molto particolare in- scrittore mai esistito. MARK TWAIN, N. 44. Lo straniero mi- trovare la strada per arrivarci da soli tare seguendo gli stranieri misteriosi. titolato Agon, scritto da Harold E proprio in un testo come The sterioso, Einaudi, Torino 1993, ed. Breaking of the Vessels Bloom comin- orig. 1916, trad. dall'inglese di cia a elaborare una concezione del te- Elisabetta Prodon, pp. 264, Lit sto sacro come testo letterario "forte", 24.000. in virtù della quale riesce a conciliare GUIDO CARBONI, Invito alla lettura di il suo gnosticismo eterodosso con la Mark Twain, Mursia, Milano 1992, sua lunghissima frequentazione del te- pp. 392, Lit 20.000. sto biblico. Ne I vasi infranti la "scena primaria" della creazione poetica di- Un intrecciarsi di temi, dibattiti, ri- venta la lotta mortale sostenuta da flessioni più o meno amare sulla natu- Giacobbe contro uno degli Elohim ra umana, sulla scrittura, sull'arte e sul presso Penuel, l'agone in cui otterrà di potere della parola ci investe se af- essere chiamato Israele, che è la lotta frontiamo la lettura dei frammenti e del poeta moderno per affermare il racconti proposti, o riproposti, suo nome, e la possibilità di nominare. dall'editoria su un autore per certi Questo atto creativo ha un prezzo, è versi già noto a tutti come Mark una creazione ma anche una catastro- Twain. La sua notorietà è in realtà fe, secondo la suggestiva immagine piuttosto "limitata" dal momento che che Bloom riprende dalla cosmogonia per il grande pubblico Twain è uno di del cabbalista Isaac Luria di Safed, quegli spassosi scrittori di avventure quella "rottura dei vasi" della creazio- per l'infanzia, un po' come, al di qua ne cui si fa riferimento nel titolo, che dell'oceano, lo Swift dei Viaggi di si verificò quando Dio fu costretto a Gulliver. Non sono pochi, in effetti, creare l'universo per non ammalarsi di gli elementi che l'istrionico Samuel narcisismo, e la sua creazione fu così Clemens, alias Mark Twain, condivide sovrabbondante che i "vasi" si ruppe- con il grande predecessore inglese. ro e fu creato il nostro mondo impa- Tanto per cominciare il viaggio stesso, stato di male. In questo modo Bloom, che, come nota Carboni nel suo Invito esaltando l'atto creativo, ci fa capire alla lettura, costituisce una delle strut- quanto ristretti siano i margini in cui ture cardine della narrativa di Twain si muove la poesia moderna. L'unica e, come è evidente fin dal titolo, è il figura che ci può redimere da questa nucleo propulsivo e pretestuoso del impasse creativa è la figura possente capolavoro swiftiano. Il viaggio, costi- dell'Adamo americano, l'Adamo di tuente archetipico dell'esperienza Emerson e di Whitman, capace di ve- umana letteraria e non, portando con dere le cose come se fosse la prima sé le ovvie metafore di "formazione volta. dell'individuo" si propone da sempre Da queste pagine dunque ha avuto come forma di intrattenimento educa- inizio quella riflessione da cui sono tivo, da cui l'equazione quasi perfetta scaturiti libri scandalosi come The tra letteratura per l'infanzia e viaggio- Book of J e The American Religion. avventura, basti pensare al nostro Con The Book of / Bloom pone le basi Pinocchio. Oltre che "educativi" i per la sovversione del canone della viaggi sono però anche pericolosi e, se cultura occidentale proprio a partire è assodato che il superamento delle dal testo canonico per eccellenza, la difficoltà conduce alla formazione del Bibbia, e ci si accorge con sorpresa carattere, è pur vero che l'esposizione che tremila anni di esegesi rabbinica e all'ignoto disarma le autodifese della duemila di esegesi cristiana non sono coscienza, o lascia inermi di fronte riusciti a cogliere la profonda origina- all'umorismo irridente dell'autore. lità del testo del Pentateuco. Sembrerebbe quest'ultimo il caso del- Non si può comprendere dunque le Favole dotte, ove il viaggio in terra l'Harold Bloom sempre più ossessio- incognita degli scienziati dai nomi e nato dalla religione se non si meditano dalle fattezze animali si trasforma in a fondo le intuizioni contenute in que- satira, a tratti bonaria a tratti pungen- sto libro. L'ultimo Bloom non vuole te, della mentalità assertiva e del me- essere più soltanto un critico lettera- todo scientifico, nonché della vuota rio, ma un "critico religioso", seguace pomposità accademica. Anche l'arbi- avrebbero finito per rinunciare e deci- È un viaggio spassoso e spaventoso at- Bloom. La tesi principale del libro era di una religione tutta particolare, il cui trarietà e il potere sovversivo della pa- dere di tornare un'altra volta". Una traverso la coscienza impura della che ogni poeta moderno, da unico comandamento è "non avrai al- rola non sfuggono al mirino di Twain torre nascosta, dunque, dove si custo- città incorruttibile di Hadleyburg, è Wordsworth in poi, è costretto a fare i tro Dio all'infuori di te stesso". La re- che si lancia in un'esilarante — e sem- disce l'arte misteriosa della stampa — un viaggio a metà tra meschinità uma- conti con la propria tardività (belated- ligione americana, in tutte le sue innu- pre attuale devo dire — critica della e qui traspare tutto il ricordo dell'au- na e onnipotenza diabolica a volte un ness), a ingaggiare una lotta per non merevoli sette e ramificazioni, sarebbe traduzione di testi antichi. La comple- tore della propria esperienza giovanile po' puerile nella favola di N. 44, o una rimanere schiacciato dalla forza poeti- allora un gigantesco tropo della ta inesattezza dell'interpretazione del- di tipografo —, una torre chiusa al rivoluzione al contrario su un'isola ca dei suoi precursori. Questo libro Self-Reliance emersoniana, la convin- la misteriosa iscrizione ritrovata dal mondo esterno, dove si è creata una che pare un'utopia d'indolenza, nel passò quasi inosservato, forse per im- zione profonda che il vero Dio è den- Professor Tarma, illustre filologo, comunità a sé stante, che però ripro- racconto La grande rivoluzione di preparazione del mondo accademico tro di noi. Emerson il Lottatore sembra trasmettere un messaggio di duce allegoricamente il macrocosmo Pitcairn (nel volume edito da Passigli). italiano. Speriamo che adesso, con la (Wrestling Waldo, come recita il titolo sfiducia nel potere significante del lin- esterno. Della comunità ci vengono Una cosa certa comunque è come pubblicazione de I vasi infranti, una di uno dei capitoli) si è battuto perché guaggio scritto. Sappiamo dalla diffi- infatti rivelati a poco a poco la diffusa questi racconti più o meno brevi por- raccolta di conferenze tenute agli americani fosse concesso di vede- cile gestazione di molte delle sue ope- gelosia, l'abbondante crudeltà, i pochi tino alla luce con forza dirompente lo all'Università di Irvine, California, nel re assolutamente per primi, liberando- re che Twain aveva un rapporto con- sprazzi di buon cuore, la ciarlataneria spirito polemico, la fantasia irriveren- 1982 (titolo originale: The Breaking of si dal fardello della tradizione euro- flittuale con la parola scritta, e sappia- e la fede mal riposta. La visione oscu- te, le lacerazioni interiori di uno scrit- the Vessels), si cominci finalmente ad pea. L'altro grande protagonista di mo anche quanta importanza desse ra dell'universo umano che Twain tore che, proprio per l'immagine di apprezzare l'originalità di Bloom. È questo libro, Wrestling Sigmund è sta- all'oralità, alla recitazione vera e pro- esprime in quest'opera forse ancor di frammentarietà implicita e nascosta possibile tracciare una linea di svilup- to il Revisionista Supremo della tradi- pria della parola stessa. Di qui il pluri- più che in altre precedenti non rispar- dietro il suo humour, sentiamo vicino po del pensiero di Bloom, a partire zione occidentale, e allo stesso tempo ^ linguismo che, come ricorda ancora mia nulla e nessuno, tanto meno le alla sensibilità moderna

non vi è filosofia o parola che possa ziale e onirica, in cui ci si compiace fa- Artificio e pseudoteologia mai trovare un senso a tale costante tuamente di inventare fantasiose crea- In articulo venir meno, a tale nostra e universale ture mondane e surreali, finti scenari di Francesco Roat vocazione discensionale ed entropica. entro cui dar voce ai virtuosismi delle (Si ricordi l'immagine che chiude figure retoriche — fra cui è privilegia- mortis Hilarotragoedia, con il dio-buco nero to l'ossimoro, per la sua eversiva forza GIORGIO MANGANELLI, Il presepio, zare, ineludibile; da sempre implicito che tutto assorbe in sé, tritura ed scardinatrice del principio di non- Adelphi, Milano 1992, pp. 136, Lit in ogni intento speculativo (religioso o espelle in forme escrementizie: humus contraddizione — onde produrre gli di Paolo Griseri 24.000. meno che sia) messo in atto dall'uomo di ulteriori effimeri universi). "incastri di lucidi fonemi" dell'artifi- nell'illusione di poter spiegare l'ine- Per Manganelli quindi la letteratura cio letterario fine a se stesso. IGOR MAN, Gli ultimi cinque minuti, È con un'inedita confidenza dal sa- splicabilità dell'esistere. La dannazio- non può fornire spiegazione né conso- Così, anche nel Presepio, Manga- Sellerio, Palermo 1992, pp. 104, Lit pore autobiografico che si apre 11 pre- ne nostra quindi sarebbe per lazione alcuna che non sia il suo in- nelli talmente a proprio agio si trova 10.000. sepio di Giorgio Manganelli — testo Manganelli l'errore, come il destino scriversi nel gioco cosmico insensato nei panni di fabulatore teologo da im- di datazione incerta, benché, editorial- della parola filosofica, la cui fatalità dell'universale discesa verso il nulla. provvisarsi a suo modo profeta, da pi- Quanto vale la morte? La domanda mente parlando, sia l'ultimo dei suoi non è priva di una certa assurdità. La romanzi di argomento teologico-esca- morte è un assoluto, anzi è l'assoluto, tologico. "La mia memoria dei Natali e non sopporta certo di essere relati- infantili è estremamente peno- vizzata, di essere ingabbiata in gradua- sa;... Quelle fragili fole natalizie erano torie. In due luoghi queste considera- terribilmente pertinenti alla denuncia zioni generali sulla morte vengono cla- della mia, della nostra indecorosità; morosamente contraddette: negli uffi- ero circondato di magie sarcastiche", ci di una compagnia di assicurazione confessa l'io narrante del libro a po- (dove ogni decesso ha un suo prezzo e che pagine da un inizio dall'ambienta- un suo valore) e nella redazione di un zione insolitamente quotidiana: calato giornale. ai giorni nostri in una città anonima Nei giornali la morte è come la vita: alla vigilia del 25 dicembre, e all'inse- ha un'unità di misura precisa, il nume- gna di una "tetraggine" peraltro assai ro delle righe. E le righe che Igor Man privata, più che generale o cosmica, dedica a ognuno dei fatti di cronaca come vorrebbe inferire Manganelli, nera da cui prendono spunto i suoi dilatando pletoricamente sino ai con- racconti sono molte, anzi troppe. fini dell'universo un proprio disagio e Volutamente troppe, fuori da ogni ca- disamore (davvero un po' puerile, none classico di valutazione. Quante benché autentico, il che per righe si possono dare a un titolo che Manganelli non è poco) per le "fole recita: "Travolto dal tram mentre natalizie", e la "favola infantile" scende alla fermata"? Dieci righe, dell'Evento. venti al massimo. È una storia banale, Natale quindi visto come il residuo di quelle che non valgono nemmeno arcaico d'una mitologia illusoria e la fotografia del defunto. In redazione mendace, che il presepe teatralmente si dice che morti come questa valgono reitera a ogni fine anno, mediante una "una breve", lo spazio di un franco- rappresentazione scenica, contro cui bollo. l'io narrante si oppone, calandosi in Nei giornali di oggi, dove l'infor- essa per smascherarne i supposti erro- matica ha cambiato le vecchie abitudi- ri e orrori. Occasione più acconcia per ni, una "breve" non si scrive nemme- un fabulatore di controteologie quale no più: si schiaccia invece un tasto e si è stato Manganelli non si poteva dare, infila "di peso" il lancio di agenzia nel né arena o palcoscenico dove meglio disegno della pagina. Qualche piccola allestire un duello a colpi di trovate modifica e la morte è servita, confe- metafisiche fra il Retore e gli inossida- zionata, digerita. bili pupi dell'epifania. Così lo scrittore Del resto, se si tratta di una morte ci guida dietro le quinte del presepe: "normale", se non c'è una bella storia macchina teatrale attraverso cui, a suo da raccontare, non c'è ragione per "al- dire, si perpetua a nostro danno la lungare il brodo". E il giornalista sve- commedia teologica; così l'Accidioso dese che racconta al suo direttore co- si insinua fra i magi e i pastori inten- me sono morti i figli, annegati nel zionato a giocare la sua "burla teologi- Tevere, sente a un certo punto il do- ca", con la scusa di contestare il vere di giustificarsi: "Non è una leg- Natale in quanto preteso "evento genda, signor direttore, è una notizia, dell'inizio del Significato". è la notizia, la mia notizia. Non dica, E, come era prevedibile, il presepe come sempre, che faccio troppo colo- che Manganelli ci mostra, si rivela re". un'equivoca macchinazione diabolica, È un gioco cinico quello delle noti- un'allucinazione cosmica, un terribile zie. Lo era nel '51, quando Man scri- artificio, in cui gli angeli (i "maggior- veva la prima parte di questi racconti domi degli inferi") si rivelano demo- (oggi pubblicati dalla casa editrice niaci ambasciatori dell'insignificanza Sellerio con il titolo Gli utltimi cinque universale, il compito dei quali consi- minuti), lo è ancora oggi, nel giornali- ste nel penetrare nel nostro mondo at- smo del villaggio globale, nella società traverso il teatro suasivo del presepe, dell'immagine e dei fatti raccontati in onde "offrirci come spiegazione il de- consisterebbe nel volgersi sempre e Se infatti senso non si dà, ma "tutto è gliar toni apocalittici e parlarci della presa diretta. Ma anche quello del ci- lirio"; in cui la Madre finisce per mo- comunque in metafìsica, nella sua va- solo grado del languore, e grado della fine (intendo dell'estinzione definitiva: nismo è un gioco che si può rompere: strarsi una inquietante e terribile na ricerca del Significato. allucinazione" (ne La palude e del presepe e del mondo) in pagine basta rovesciarne le regole. Basta pro- Moira; e in cui il Bambino costituisce Nel Presepio dunque ritornano e si definitiva), se la parola si rivela errore, peraltro di irresistibile parodia e in- vare a fare quel che a un giornalista è l'incarnazione dell'illusione e rappre- precisano temi già affrontati negli altri cioè impossibilità di poter mai giunge- dubbia vis comica. Pagine benché allu- sovente sconsigliato, vivere la notizia senta la quintessenza dell'abbaglio scritti pseudoteologici, soprattutto in re a una qualche formulazione non cinate e talvolta forzatamente ridon- dalla parte dei protagonisti e non dalla metafisico. Hilarotragoedia. La divinità (sempre mistificatrice, non rimane alla scrittu- danti, dilatorie, iperletterarie — con- parte del lettore. Unica figura simpatica dell'ango- infausta, infera, terrifica, annichilatri- ra che perenne artificio e finzione o, cepite tuttavia con una tal dovizia me- Man si avventura oltre il limite con- sciastico presepe, secondo Manga- ce) assurge a metafora di un destino per dirla col Nostro, la trasgressiva taforica, con una tale vivacità sentito al cronista, si immedesima nel- nelli, è il Padre putativo, san Giu- che ci consegna alla morte e al nulla, e "rivelazione mistificatrice" di una let- espressiva ed evocativa, mediante una le emozioni dei protagonisti, quei pro- seppe insomma, umilissima comparsa teratura consapevolmente menzogne- così audace tecnica stilistica, da con- tagonisti che nella "nera" sono quasi nei panni d'un povero vecchio che si ra, che tuttavia, non volendo spacciar- fermare ancora una volta la presa sug- sempre vittime. Dilata le loro sensa- rivela pedina inconsapevole di un gio- si per altro da ciò che è, ovvero mero gestiva e intrigante di quel grande vi- zioni nei cinque minuti più importanti co più grande di lui; minuscolo seppu- gioco capace di evocare inferni e para- sionario neobarocco che fu il Nostro. della vita, gli ultimi. Amplifica quel re essenziale ingranaggio di un mecca- disi, può pervenire a una sorta di ec- Così, al termine del Presepio, non tempo estremo e aumenta a dismisura nismo che egli pare non poter né com- centrica, provocatoria dignità inventi- già un'onnivora e apatica divinità lo spazio, lo spazio che in un giornale prendere, né ancor meno gestire va. chiude lo scenario escatologico — co- è anche tempo di lettura. Sovverte le / ("Come ci somigli, vecchio che non Arrendersi al non senso, asserire me in Hilarotragoedia —, bensì un ba- regole perché solo così facendo si può sai e non capisci, ma che stai nel cen- che ogni costruzione linguistica è sem- ratro posto all'"orlo del mondo" (che capire quanto spessore umano ci sia tro, nel cuore del disordine, del prodi- pre arbitrario travisamento, se non è poi altra variante del precipitare nel anche nelle minutaglie della cronaca. gio, della rappresentazione, del gioco, permette di uscire dal circolo vizioso Nulla) in cui il presepe, lillipuziano E quanto i giornali (degli anni cin- della tragedia..."). Tutti quindi, volen- tautologico di un linguaggio sofistico mondo epifanico, precipita assieme al quanta come degli anni novanta) sia- ti o meno, dai pastori al bue e all'asi- che a detta del Nostro "è semplice- dio Bambino. Ma tant'è, per no gerarchie opinabili di notizie, come nelio, appaiono come manutengoli mente organizzazione. Di niente. Manganelli risorgeranno altri Dei ulte- erano opinabili i bollettini di guerra di dell'Errore. Che è ciò a cui sembra ri- Organizzazione di se stesso", gli con- riori con cui baloccarsi ancora, a scon- inizio secolo. In fondo, Remarque fece dursi per il Nostro il Natale, e il sente quantomeno di prendersi una ri- giurare l'assenza di significato e l'an- un'operazione analoga: scrisse un in- Presepe, sua didascalica figurazione. vincita teologica nell'ideazione di una goscia di morte mediante l'esorcismo tero libro partendo da una "breve". Errore peraltro impossibile da esorciz- struttura testuale volutamente demen- lenitivo dell'enfasi fabulatoria. HNDICF ••DEI LIBRI DEL MESE^I LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 9 Narratori italiani Dagherrotipo lagunare di Sergio Pent

PIER MARIA PASINETTI, Melodramma, me una matrona tragicamente imbi- Gioachino —, ma nel frattempo si ac- re le pose dei soggetti senza mostrarle. probabilità volute dai pronipoti ar- Marsilio, Venezia 1993, pp. 357, Lit giottata. compagnerà con Maria Prosdocimi, Il romanzo è quindi da seguire con at- cheologi più che di certezze databili e 32.000. Il romanzo si sviluppa in un intrec- ex fidanzata di Gregorio, che a sua tenzione nell'abile ricostruzione a po- certificabili. I personaggi rivelano co- ciarsi di destini privati, con moderati volta si esilierà in campagna e sposerà steriori, come una sceneggiatura munque inquietudini tipiche dei mo- E sorprendente, in Pasinetti, la ca- colpi di scena ma con un profluvio di la "popolana" Clorinda. Per non par- d'eventi storici. I numerosi personaggi menti sociali critici: il '48 ha lasciato i pacità di rincorrersi senza frenesie vicende minori in cerca ciascuna di lare di Sara, sorella di Ifigenia, e del sono cesellati come figurine di un fon- suoi segni terremotati, il futuro è uno presenzialistiche da un romanzo all'al- una sua collocazione. Basta dire che presunto marito di quest'ultima, dale d'epoca preciso e dettagliato: una scenario di nomi che sono altrettante tro, a tappe pressoché decennali. Maffeo ritroverà alfine Ifigenia •—• sco- l'oscuro Orazio Serra... Ma riassumere passeggiata tra memorie ufficiali am- incognite, Vittorio Emanuele, Defilato, se il termine può valere in prendosi tra l'altro padre del "putto" un album di famiglia è come racconta- mantata di sospetti romanzeschi, di Cavour... Predomina un'impressione qualità d'elogio, ma anche •— dote as- di disfacimento e di malessere in cui il sai rara — tematicamente coerente cambio di rotta individuale è l'unico senza ripetitività, e sostanzioso, corpo- appiglio alla certezza di esistere. so nelle campate narrative che, più L'assedio di Venezia è stato un epi- d'una, meriterebbero solenne ristam- sodio tutto sommato minimo — come pa anziché ingiusta irreperibilità. L'organo crea la funzione ammette l'autore —, un minuetto sto- Rincorre la sua saga veneziana anno- rico, ma sufficiente a sconvolgere le dando fili, e imbastisce con affetto di Dario Voltolini vite di queste figure remote, fragili, la una personale recherche — termine cui storia cresce, si sviluppa e s'affan- d'obbligo in questo caso — che ha na sulle congetture incrociate del nar- portato, tra l'altro, il ragazzino di STEFANO BARTEZZAGHI, Accavallavacca. fondano su caratteristiche contingenti, estrinse- ratore e di Maffeo. Le domande dida- Rosso veneziano Giorgio Partibon a ri- Inventario di parole da gioco, Bompiani, Milano che, inessenziali della lingua. Io, quindi, non ae- scaliche di quest'ultimo trovano spes- trovarsi settantenne nel nuovo roman- so risposta negli interventi a posteriori zo Melodramma, dopo i ruoli rivestiti 1992, pp. 234, Lit 26.000. do che nei giochi di parole possa esserci la chiave per penetrare qualche enigma, qualche segreto ri- dell'io narrante, che completa, con- in altre età in II Ponte dell'Accademia fronta, suggerisce. Il resoconto narra- Che rapporto ha un enigmista col fenomeno posto nelle parole stesse, tuttavia l'enigmista mi e in Dorsoduro. tivo prospera, quindi, anche sulle sug- fa sempre sorgere il dubbio: magari mi sbaglio, Partibon è il nome che ricorre più linguistico? Verrebbe da rispondere: un rapporto gestioni create dai tre attempati poste- spesso nei romanzi di Pasinetti. È il ludico. Eppure la serietà, anche classificatoria, magari ho un velo sugli occhi. Una volta che si ri che — in un ambiente ovattato, tramite simbolico fra lo scrittore e il con cui il linguaggio è indagato dagli enigmisti, fa sia scovata la più lunga parola palindroma della quasi simbolicamente al sicuro dai suo luogo eletto — Venezia —, il pun- sospettare che in fondo le motivazioni siano di al- nostra lingua, ad esempio, cosa facciamo? Come miasmi dei canali e delle industrie — to fermo a cui tornare dai lidi d'ol- tro tipo. D'accordo, qui si gioca, qui non si svilup- utilizziamo il risultato raggiunto? Questo è il ripercorrono date e nomi non già solo treoceano — la California in primis — pano teorie, non si fa progredire alcuna scienza. punto e anche la fascinazione dell'enigmistica: attenendosi alle documentazioni, ma dove hanno spaziato molti altri perso- Eppure il modo di stare accanto al linguaggio, per non ne facciamo nulla. L'intero valore dell'impe- ritoccando i momenti chiave della sto- naggi dei suoi libri. dirla in termini quasi heideggeriani, che gno che si è profuso nella ricerca, risiede in quella ria privata col sentimento di un affetto che vorrebbe, forse, modificare, ad- Qui Giorgio Partibon — in compa- Bartezzaghi e i suoi lettori hanno sviluppato nel ricerca, non nel risultato. Abbiamo rovistato in gnia della cugina Bianca e di un già dolcire, prevenire. Il modo migliore, tempo, è uno dei più assidui che ci sia dato di ve- una soffitta, cercando un certo oggetto — per gio- noto Amedeo Passina — riveste il in fondo, di radunare la famiglia, an- ruolo dell'archeologo ripercorrendo le dere. Cosa fanno? Giocano. Propongono sfide, co — e ora che l'abbiamo trovato (o abbiamo sta- che inventandosi le parentele e gli in- tappe di una remota vicenda di fami- vanno alla ricerca, poniamo, della più lunga paro- bilito che non esiste), abbiamo esaurito il compi- contri, le unioni. glia sullo sfondo di un'Italia ancora in la paravocalica della nostra lingua, dove "paravo- to. Tuttavia, mentre rovistavamo, abbiamo passa- Album di famiglia con rivoluzione, mani straniere, subito dopo il 1848. A calico" significa "con alternanza regolare di una to in rassegna oggetti inaspettati, ci siamo imbat- dunque. Pasinetti sembra richiudersi Milano s'incontrano infatti nel 1850, consonante e di una vocale". Solitamente in que- tuti in strane cose, ci siamo stupiti per la loro su se stesso rispetto al cosmopolitismo dopo alcuni anni di lontananza, gli sti giochi si raggiunge rapidamente un limite su- esistenza, abbiamo accostato due rottami facendo- emancipato, manageriale, delle sue amici Maffeo Partibon e Gregorio periore, per superare il quale ci si vede costretti ne un arnese perfettamente funzionante, per il prove degli anni settanta — Domani Passina. La rivolta di Venezia contro molto presto a dimenticare che le parole hanno quale bisognerà inventare una funzione (poiché improvvisamente, Il Centro —, come l'imperialregio governo austriaco ha per ricomporre in tutta quiete il tra- un significato, una storia, regole d'uso. E allora in enigmistica è spesso l'organo a sviluppare la lasciato tracce amare — Manin esule a passato remoto in vista di un bilancio interviene lo stesso Bartezzaghi, che propone re- funzione, non viceversa). Questo è tutto, e non è Parigi — e tanta confusione. Ma la definitivo. confusione vera è quella di Maffeo alla gole più complesse e raffinate, che rilancia il gio- poco. Giocando a questo serio gioco, Bartezzaghi Sullo sfondo dell'album, comun- ricerca della bella Ifigenia Spatis sva- co lievemente spostandolo e disincagliando perciò e i suoi lettori (spesso geniali) hanno davvero in- que, il vero melodramma si gioca sulle nita nel nulla, tra Venezia annebbiata i giocatori da quella che sembra diventare un'os- contrato qualche gioiellino. In particolare, questo pulsioni politiche di un'Italia ancora dal disagio e la pingue campagna ve- sessione, non più un gioco. E così via. Via verso libro propone al lessico italiano una parola che io da progettare. Manin scrive, da Parigi, neta. Maffeo Partibon è il prototipo dove? C'è una meta, una direzione? No. Qui co- trovo semplicemente stupefacente, una parola che che "va bene anche un re purché si dell'eroe romantico ricalcato su mo- non esiste, ma che una visione progressista della faccia una patria italiana". E, in fon- delli byroniani e foscoliani: viaggi mincia l'inquietudine enigmistica. Difficilmente do, la sceneggiata — tale ormai va de- all'estero, conoscenza del bel mondo, l'enigmista, se gli si chiede di giustificare la pro- lingua senz'altro introdurrebbe d'ufficio nell'uso finitiva — che ancora si ripete sul pro- curioso di scoperte e di invenzioni, pria attività, scrolla le spalle dicendo "e lasciate- e nei vocabolari. Non vi dico qual è, naturalmen- scenio sociopolitico attuale: cosa fare, esule per convenienza — in fondo — mi divertire!". Chi gioca con le parole con tale te. Vi lascio solo un indizio che, se non è enigmi- come agire, chi tradire e chi sacrifica- ma anche vittima dei sentimenti. Il pervicacia, non lo si può distrarre: ha sul volto stico, spero almeno che sia enigmatico: ora sta ballo dei personaggi veneziani attorno re. Il tutto mentre la vita e le tensioni un'espressione concentrata, forse anche vagamen- nelle pagine di Accavallavacca, prima stava in un individuali proseguono sotterranee a a lui è come la coreografia di un vero te fanatica. I giochi di parole cari agli enigmisti si posto che non si poteva ancora dire. melodramma — Verdi aleggia sovrano cercare, ognuna per sé e come sem- con la sua già mitica ombra —, un pre, scampoli di sicurezza, trame di omaggio esuberante per eccesso verità, solide radici affettive. d'amore, talora volutamente kitsch co-

non c'è nulla di strano che il suo ro- ne.Intervistando Dusi, egli dice due fluente di un gruppo di persone so- manzo tenda al meccanismo. È il mec- cose da scientista equilibrato, assenna- cial-colte, è l'ambiente. Il romanzo si W l'infedeltà amorosa cano o il trenino elettrico di Dusi che, to: che nel suo romanzo c'è dolore e svolge fra il divano e le poltrone del li- molto seriamente, più che l'ironia, che il lettore ha sempre ragione. La ving, il lettone della camera da letto, di Ottiero Ottieri ama il gioco. Si dice allora che si tratta prima cosa non è vera perché questo al massimo nel volo Milano-Roma e al di meccanismi elementari, ma tutti i dolore da laboratorio non è convin- telefono. Direi che qui appare un de- GIOVANNI DUSI, Infedeltà amorosa, pagna due coppie che si tradiscono in meccanismi sono elementari, appunto cente; la seconda è che l'autore non stino drammatico, in questa essenzia- Marsilio, Venezia 1992, pp. 208, Lit maniera incrociata: amore e morte, bi- perché sono meccanismi, e non s'ad- può rimanere insensibile nella batta- lità da commedia stretta. Dusi ha vo- 28.000. valenza ossessiva, seduzione come dentrano nella selva delle sfumature. glia con il lettore. L'autore finisce luto rinunciare, in un palcoscenico sti- dannazione, entusiasmo e tristitia post Nella meccanica, però, c'è valore. sempre per discutere con il lettore, lizzato, alla selva selvaggia. Il riflettore Nell'ultimo romanzo di Dusi, vi è coitum, gelosia distruttivistica, rimor- Dusi non è né un ingenuo né un cerca d'imporre le sue "ragioni" poe- illumina solo quattro personaggi, il cui una grande assente: l'ansia. Meno ma- so, rimorso. Dusi è un seguace della bambino. È giovanile. È illuminista e tiche, la sua poetica. Non esiste il di- destino amabile è quello di arrivare, le, grida qualcuno. Questo qualcuno è narrativa di Calvino, in cui non vi è neopositivista. Egli vuole dimostrare stacco dello sperimentatore, anche se da un amore o da amori, a una storia uno molto angustiato dall'angoscia cli- dramma. L'infedeltà amorosa non so- una tesi che lo interessa fin dalla giovi- il narratore è un narratore della ragio- d'amore. Dusi è infatti un materialista, nica di Freud e da quella, detta esi- lo non è pagata, ma paga. nezza. Una tesi di Russell. Una coppia ne. Dusi non "lavora sul linguaggio", ma storico. Come tale, il protagonista stenziale, di Kierkegaard. Qtiesto Siccome siamo abituati da cattive innamoratissima, dopo pochissimo o e parla quindi una lingua non inventa- di Dusi si batte per una trasparenza qualcuno è lieto e meravigliato che si abitudini e cattive compagnie a conce- moltissimo, si tradisce per forza: non è ta. Questa lingua data (tecnocratica o sentimentale: una sincerità matura possa trovare carenza d'ansia proprio pire lo spessore umano come spessore peccaminoso, è fisiologico, è secondo meglio di "quella convenzionalità che all'interno della coppia che sempre si in uno snodo ferroviario eminente- di dolore, siamo portati a sentenziare natura non maligna, è libido rerum no- è, in fondo, gioco", Pasolini) manca ai parla, e, questo è importante, comuni- mente ansiogeno: il tradimento. che questi umani di Dusi non hanno varum o novelty seeking. Lo scientista suoi impegni alti, l'amplesso, il miste- ca sincerità vincente sulle bugie, che Tradimento in genere, è qui tradimen- spessore e quindi a sottovalutarli. Sul sempre incorpora nella fisiologia cose ro. È più adatta alla curiosità. Il prota- non vengono più considerate indi- to d'amore. Nel romanzo di Dusi il piano estetico non sono dei dongio- che siamo distorti a considerare psico- gonista di Dusi, sempre, più che gelo- spensabili al vivere. Sceglie una demo- senso di colpa è senso di soddisfazio- vanni, sul piano etico non salgono la patologiche. Per Dusi invece il tradi- so, è curioso. O è tanto curioso quan- crazia erotico-morale dove si vuole, si ne. Tradire o essere traditi non è per- scalata metafisica. Hanno piacevole mento è inevitabile ed è tutta salute. to è geloso. impone all'Altra una libertà di scelta, dita, ma civile acquisizione, del cuore corpo oggettivo. Sono marionette? L'infedeltà è la risposta allo stimolo Piuttosto, dove il romanzo è unidi- delicata, pudica, così grande da ri- e del cervello. In questo modo viene Forse il plot fa pensare a un conge- fedeltà. Quindi Infedeltà amorosa è un mensionale, nel senso di dare una de- schiare, noi, d'essere crocifissi. Allora, evitato il caravan serraglio che accom- gno. Dusi è un ingegnere e un fisico: racconto filosofico, una dimostrazio- scrizione povera, esigua, della vita af- tragicamente? LANCIA Ò. IL PENSIERO D'ACCIAIO.

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CAMPIONE DEL MONDO RALLY IL GRANTURISMO LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 11

Da Calvino a Biamonti. Scritti di Mario grammatico, è il sesto senso che con- Bosetti, "Nuova Corrente", n. 109, duce Boselli a cercare là dove gli altri gennaio-giugno 1992, Tilgher, Nel vortice della nuova corrente non guardano, a rovistare tra ciò che Genova, pp. 245, Lit 26.000. altri tralasciano. di Marco Belpoliti Con che scopo? Non certamente Ci sono almeno tre ragioni per rite- con quello di approdare a un'ideolo- nere Mario Boselli una delle più sin- uno specchio ustorio in Palomar. Al tutto in L'immaginazione logica di un re dalle scienze letterarie ed ermeneu- gia letteraria, a una propria indiscussa golari personalità della critica lettera- critico risponde Calvino stesso con decennio dopo. Nella presentazione tiche, qualcosa che questo irregolare posizione. Irregolare di gusto, polemi- ria italiana. Boselli è l'ispiratore di una una delle sue più belle lettere pubbli- del numero si dice che la critica di delle patrie lettere sembra possedere sta senza maestri, indagatore senza ri- rivista, "Nuova Corrente", da lui fon- che, un capolavoro di autoanalisi della Boselli ha due matrici: la critica mili- di suo e che rende sempreverde la sua tegni, Boselli è un critico libero da data insieme a Giovanni Sechi nel lon- propria scrittura. Boselli tenacemente tante (Boine e Serra) e quella metodo- prosa e il suo approccio agli autori pregiudizi o da giudizi finali. Forse so- tano 1954, in cui ha seguito, passo a risponde e contrattacca, colpo su col- logica (Debenedetti, Contini, la lingui- che ama, anche a distanza di decenni. lo così si possono spiegare le pagine passo, tutto lo svolgersi della cultura po, e trova anche il modo di polemiz- stica, lo strutturalismo, la critica ar- L'anonimo autore della presentazione sull'immaginazione di Calvino, le indi- letteraria degli ultimi trent'anni. La zare con Bàrberi Squarotti che non è chetipica e intertestuale). Tutto vero, lo dice, con qualche reticenza ma a cazioni sull'emblematica dello scritto- seconda ragione che fa di Boselli un d'accordo con lui. Ma le sue buone ra- dal momento che "la ricognizione sul- colpo sicuro: Boselli possiede il gusto re e quelle sull'importanza che i bal- personaggio raro è che non ha scritto gioni non sono tanto nella replica a lo stile è in genere la porta d'ingresso di "sottolineare le istanze di destabi- loons — "figuratività elementare", la alcun libro, non ha mai raccolto i suoi entrambi, quanto nei testi seguenti, della sua analisi", ma c'è qualcosa in lizzazione e di sconcerto, l'opera come definisce — rivestono nella poetica vari saggi, "consumandosi, devota- nell'emblematico Ti con zero o la pre- più nella critica di Boselli, qualcosa sigla della maceria più che della co- dell'autore delle Cosmicomiche. E poi, mente, tra giornali e riviste", cosa in- carietà del progetto del 1969 e soprat- che, alla prova dei fatti, sembra esula- struzione". Non è qualcosa di pro- Boselli vede bene il percorso labirinti- consueta nel panorama della critica co in cui si muove Calvino, la forma letteraria. La terza ragione è che duale della sua immaginazione, il suo Mario Boselli ha compiuto da poco "lavoro per ipotesi", il suo "precipita- ottant'anni, un'età riguardevole per re nella tromba delle scale", tutte defi- chiunque, ma soprattutto per uno che, nizioni che sono state riprese da altri, stando alle cose che scrive, non la di- decenni dopo, per spiegare il duali- mostra affatto. La prosa di Boselli è N Libri di Testo smo dello scrittore, dopo che per tanti freschissima, è briosa, animata da una anni era parso solo il cantore della ra- curiosità che non sembra esaurirsi zionalità. Anche il tema dello spazio è neppure nelle conclusioni, sempre Eppur si muove stato individuato da Boselli come cen- provvisorie. Boselli è nato ed è sempre trale e così rilegge un dimenticato rac- vissuto a Genova, non è dunque un conto, Dall'opaco, del '71, dedicato al caso che gli autori chiave del fascicolo di Adriano Colombo paesaggio ligure. Nell'anno di pubbli- di "Nuova Corrente" dedicato alla cazione di Se una notte d'inverno un sua opera critica siano proprio due li- viaggiatore, Boselli mette in rapporto guri: Calvino e Biamonti. A dire il ve- GIOVANNI PACCHIANO, Di scuola si muore, la verità? Ho cominciato la lettura di questo libro spazio e lettura, e segnala il rinvio a ro, il numero della rivista contiene an- Anabasi, Milano 1993, pp. 223, Lit 20.000. in treno, tornando da un incontro di "aggiorna- Queneau e ai suoi Fiori blu. che un testo esplorativo della lettera- mento" pomeridiano con un gruppo di colleghe. tura italiana degli anni cinquanta e la La letteratura del lamento scolastico è un gene- Hanno fatto lezione la mattina, si è in maggio Gli stessi temi che sottendono la "lunga fedeltà" calviniana ritornano recensione di Ragazzi di vita, testi ric- re ormai stabilmente insediato nel panorama avanzato, quando notoriamente si infittiscono gli chi di intuizioni e considerazioni illu- con Biamonti, autore su cui si concen- dell'editoria, con una sua intemporale, platonica impegni di chiusura dell'anno scolastico; nessuno tra la meditazione di Boselli intorno minanti, e due scritti del sessanta sul immobilità, se non vogliamo chiamarla ripetiti- le obbliga, nessuno le compensa, eppure sono tor- nouveau roman — Butor, Robbe- alla vita e alla morte. In modo simpa- nate tutte, come hanno fatto periodicamente per Grillet, Sarraute — che a distanza di vità ossessiva. Partecipe di questo sfondo comune, tetico lo scrittore àz\\' Angelo di tempo risultano persino preveggenti. il libro di Pacchiano ha peraltro il merito di fon- mesi. Sono insegnanti esposte a frustrazioni pro- Avrigue e di Vento largo è sentito co- darsi su una documentazione aggiornata e inecce- fessionali come ogni altro, anzi di più, come chi me il cantore di una condizione esi- Tuttavia l'autore di tutta una vita è pibile: l'autore, che è preside, conosce a fondo i cerca di lavorare seriamente. Non si esauriscono stenziale: le rovine non sono una me- moria del passato, bensì vissute "den- stato per Boselli . A lui meccanismi dell'apparato disfunzionale della nel lamento, ma studiano, progettano soluzioni tro". I due testi conclusivi della rac- sono dedicate la maggior parte delle Pubblica Istruzione e con implacabile meticolo- didattiche, all'"esperto" (dio mi aiuti) pongono pagine del fascicolo, quelle più emble- colta sono più ricchi di accenti sità ne denuncia l'opera metodica di intralcio al questioni molto concrete, e per questo molto im- matiche, le più penetranti. Le ragioni umorali, di impalpabili suggestioni di questa "lunga fedeltà" sono da ri- lavoro quotidiano, la distruzione sistematica di pegnative teoricamente. Possibile, mi chiedevo che non di curiosità. Biamonti è ai cercarsi non solo nel lavoro svolto da ogni motivazione educativa. sul treno, che di questo nei libri e nei giornali suoi occhi di lettore la bandiera di un Calvino, a partire dagli anni sessanta Ancora a suo merito si può ricordare la valuta- non si parli mai? Eppure nel mio piccolo ho qual- quotidiano e implacabile esistere, tut- — Boselli è velocissimo, rispetto ad zione equilibrata degli effetti del Sessantotto sulla che decina di esperienze del genere ogni anno. tavia anche in questi due testi Boselli non abbandona la sua "poetica dello altri, a cogliere la direzione in cui scuola (che non è poco, di questi tempi) e l'assen- Possibile che restiamo invisibili? Calvino si sta muovendo, sin dalla sguardo", l'attenzione al mondo del za delle rituali recriminazioni sulla mitica Veramente Pacchiano ha pensato anche a noi: pubblicazione della Nuvola di smog —, visibile che pare apparentare l'autore Riforma che avrebbe messo a posto la scuola se- ma anche nel modo con cui il critico "Meglio, naturalmente, se qualcuno, nel bene, di Palomar e quello dell' Angelo. guarda alla ricerca dello scrittore ligu- condaria superiore (vent'anni fa, forse). Al posto non si riconoscerà in queste pagine", scrive Eppure, anche se la poetica delle ma- re. Le pagine the Boselli ha dedicato a delle quali, è apprezzabile l'indicazione della stra- nell'introduzione: "Ma è mia ferma impressione cerie, il senso della precarietà accom- Calvino nel corso di un trentennio so- da dell'autonomia degli istituti: ma quindici righe che si possa trattare di meritorie e fortunate ecce- pagna tutto il lavoro di Boselli, ne è lo no illuminanti; solitudine, costanza e dedicate a una proposta, su duecentoventi pagine zioni, che non fanno che confermare la regola". stigma più netto, c'è anche un altro testardaggine, insieme a una imper- di deplorazioni, sono forse poche. Dove non sai se ammirare di più l'originalità aspetto che marca in modo analogo il suo lavoro di critico. Il modo migliore scrutabile esuberanza, sono i caratteri Ecco dunque un quadro "nero su nero" senza dell'argomentazione o la finezza giuridica di una di questa "fedeltà", come dire: un ca- per cercare di dirlo è proprio quello sfumature: norme impossibili, rituali ripetuti sen- specie di "norma di chiusura", che suona: tutto rattere veramente ligure. Nel di rubare una citazione a lui stesso, Linguaggio dell'attesa, un testo del za convinzione, presidi oberati di compiti eteroge- quel che non rientra nella presente generalizza- una nota, in cui Boselli cita a sua volta 1963, a tratti appesantito dall'appara- nei, insegnanti poco preparati, mal pagati, fru- zione si deve intendere automaticamente incluso. una frase di Musil: "... l'uomo dotato to concettuale che Boselli mette entu- strati: "Muore di noia, oggi, a scuola, chi inse- di un normale senso della realtà somi- siasticamente in campo, è perfetta- gna". E chi conosce la scuola può confermare glia a un pesce che abbocca all'amo e mente delineato il dualismo calvinia- ogni particolare. La rubrica "Libri di Testo" non vede la lenza, mentre l'uomo do- tato di quel senso della realtà che si no, la sua doppia personalità, su cui Nient'altro che verità, dunque. Ma è poi tutta è a cura di Lidia De Federicis insisterà la critica di vent'anni dopo; può anche chiamare senso della possi- qui è enunciata l'istanza purificatoria bilità tira la lenza e non sa lontana- di Calvino, l'ossessione che diverrà mente se vi sia attaccata un'esca".

"oggetti", altro da noi. Il significato piatto o la "pennità" di una penna Semprini). Si entra nell'analisi degli fondamentale di questo libro è di di- (Franco La Cecia). Vale a dire, quali oggetti come fatti estetici: le differen- Il mare dell'oggettività mostrare il contrario: gli oggetti fanno siano le categorie di una "cosalità" ze tra oggetti d'arte e artigianali parte di noi, senza gli oggetti noi non che prima di essere pensata è "vissu- (Brigitta Nedelman), il problema di Alberto Papuzzi esistiamo; non esistono neppure le no- ta", una questione che ci porta all'in- dell'immagine in Simone Weil stre passioni, le nostre ossessioni, non dividualismo che marchia il rapporto (Wanda Tommasi), la capacità dell'ar- L'esperienza delle cose, a cura di marginali e desuete"? Ecco l'interro- vedremmo un orizzonte delimitarci il con le cose (Alfonso M. Iacono) e al te di "salvare le cose" (Stefano Andrea Borsari, Marietti, Genova gativo da cui nascono i quindici inter- campo e non ancoreremmo la quoti- "puro nulla" delle ossessioni suscitate Zecchi). D'altronde l'immagine è il ve- 1992, pp. 262, Lit 38.000. venti raccolti nel volume, che rielabo- dianità a dei valori simbolici. Non si in noi dalle cose (Giorgio Franck). ro, unico oggetto di oggi, secondo lo rano due serie di lezioni tenute presso tratta, in sé, di riflessioni nuove: il sen- Interrogarsi sui significati degli oggetti scrittore ; oggetto "Un'immane distesa di cose si affol- la Fondazione Collegio San Carlo di so del libro è piuttosto di convogliare materiali "significa interrogarsi sul anche di "investimento fantastico". La la nella nostra esperienza quotidiana". Modena, fra l'autunno del 1989 e la su un unico argomento — la "cosa" rapporto che lega persone e cose nella funzionalità superflua degli oggetti in Con questa immagine, che riecheggia primavera del 1991. Le risposte, natu- che si estende dal massimo della con- vita quotidiana" (Luisa Leonini). Ecco un mondo nevrotizzato dal consumi- non a caso l'immane raccolta di merci ralmente, sono molteplici, secondo la cretezza al massimo dell'astrazione, gli oggetti visti e sentiti attraverso i smo è la prospettiva di Remo marxiana, si apre questo libro eccen- natura che si attribuisce agli oggetti. come scrive Nadia Fusini — più o me- sentimenti, decantati nei sentimenti, Guidieri. Curiosissimo il saggio di trico, che può risultare un utile com- Non è facile, di primo acchito, orien- no acute e provocatorie letture e rilet- rileggendo in una nuova chiave la di- Ezio Manzini che prende le mosse dal plemento alla lettura del saggio di tarsi nel labirinto di idee, nella conge- ture di Marx, Heidegger, Vernant, cotomia tra corpo e spirito (Chiara confronto fra l'acciaio e la plastica, Feyerabend, Simone Weil, Merleau- Francesco Orlando (Gli oggetti desue- rie di teorie, che il libro mette a dispo- Zamboni) e riconoscendo nell'oggetto per esplorare i significati reconditi Ponty, Eco e Perec, per fare solo qual- ti nelle immagini della letteratura-, cfr. sizione del lettore. Per chi non se ne la "cosa materna", madre dei desideri delle materie polimorfe. che nome. "L'Indice" n. 5, maggio 1993). Che occupi per ragioni professionali, gli (Nadia Fusini). Alle riflessioni filosofi- Ma tutte le prospettive vengono ro- ' cosa rappresenta questa marea che ci oggetti sono troppo vicini, troppo co- Un gruppo di interventi gira intor- che si collegano gli interventi sulla vesciate nel contributo dell'antropolo- circonda quotidianamente "sotto for- muni, perché possano generare rifles- no a questioni flosofiche, partendo percezione estetica e simbolica degli go Marshall Sahlins, che ci descrive gli sioni non casuali, se non quando assu- ma di oggetti tecnologici, di beni di dalla classica domanda heideggeriana oggetti. Ciò che appare la "quintes- oggetti occidentali con gli occhi delle mono, in via eccezionale, un particola- consumo, di effetti personali, di arredi "Che è una cosa?", che apre un abis- senza della materialità" si rivela invece popolazioni del Pacifico, contrappo- re significato affettivo e simbolico. Li ed elementi della casa, della strada e so. Si ripropone il problema di uno "il punto di ancoraggio dei sistemi nendo l'indigeno developman ("svi- della città, oppure nella veste più am- riceviamo, li acquistiamo, li usiamo, li statuto delle cose nel mondo moder- simbolici che permettono di classifica- luppuomo") al nevrotico development bigua di oggetti artistici o di presenze buttiamo; sono appunto le "cose", gli no: che cosa sia la "piattità" di un re e interpretare la realtà" (Andrea della Coca-Cola e dei MacDonald. LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 12

GUILLAUME APOLLINAIRE, Poesie questo dell'amore non corrisposto, d'amore, scelte e presentate da Renzo stereotipo universale e costante nella Paris, Guanda, Parma 1992, trad. dal Gli amori del mal amato tradizione poetica occidentale. Ma la francese di Renzo Paris, Mario Pasi e storia di questo amore infelice, del Leopoldo Carra, pp. 168, Lit 42.000. di Anna Maria Mandich poeta "mal amato", lungi dal risolver- GUILLAUME APOLLINAIRE, Taccuino si in una sconfitta destinata a essere del fortuito e del non detto, a cura di sto universo che non si poteva più ricono- prendere la definizione di Roger tamente rincorsa attraverso l'Europa immortalata nel ricordo o a tramutarsi Hélène de Jacquelot, Biblioteca del scere nell'angusta contrapposizione dei Shattuck, autore di un interessante nel tentativo di legarla a sé con una in una visione esistenziale pessimistica Vascello, Roma 1993, ed. orig. 1991, concetti di "bello" e di "brutto" ed studio sull'argomento (R. Shattuck, definitiva promessa. Fanno seguito sei di stampo romantico, viene presentata trad. dal francese di Emilia Gut, pp. essere in grado — per riprendere i no- Gli anni del banchetto, Il Mulino, Poèmes à Lou estratti dalla corrispon- da Apollinaire come una sorta di vit- 115, Lit 15.000. tissimi versi posti a chiusa della rac- Bologna 1990) — 1"'impresario" di denza di Apollinaire con Louise de toria del poeta sulla realtà che lo vor- colta delle Fleurs du mal — di "plon- quelle nuove forze che si venivano co- Coligny-Chàtillon (pubblicata inte- rebbe incatenare a un sogno spezzato. Apollinaire, come è noto, è stato ger... au fond de l'Inconnu pour trou- stituendo come l'avanguardia artistica gralmente soltanto nel 1969 da Michel La strofa posta a introduzione del l'animatore e uno dei maggiori refe- ver du nouveau!" (tuffarsi in fondo europea. Décaudin), breve ma appassionato poema ci fornisce in questo senso una renti culturali del primo ventennio del all'Ignoto per trovare il nuovo!). In questo ambiente appassionato amore del poeta; sono poi presentati i chiara chiave di lettura: "E io cantavo Novecento, quel periodo noto come Apollinaire, dopo Rimbaud che nascevano proprio in quegli anni le di- poemi dedicati alla pittrice Marie questa romanza / Nel 1903 e non sa- Belle Epoque che Pasquale A. Jannini aveva invano cercato di "trovare una scussioni sulle nuove tecniche pittori- Laurencin — alla quale Apollinaire pevo / Che il mio amore a somiglianza — attento studioso delle avanguardie lingua" in grado di dar voce che e in particolare sul cubismo di cui resterà legato per lunghi anni — tratti / Della bella Fenice se una sera muore letterarie del primo Novecento — all'Ignoto, riprende dunque la pesante Apollinaire si farà fervido difensore dalla raccolta Vitam impendere amori / Il mattino lo vede rinascere". chiamerà significativamente "gli anni Questo canto d'amore ispirato da una Apollinaire" (P.A. Jannini, Gli anni presenza femminile precisa (Annie Apollinaire, Mazzotta, Milano 1972). Playden), legato a un passato cronolo- Nato nel 1880, Apollinaire ha gicamente definito, assume nella pa- vent'anni all'inizio del nuovo secolo e lingenesi poetica un valore eterno, mi- può quindi essere considerato il rap- tizzato, simbolico. Il poeta, novello presentante o il portavoce di quella Orfeo, scopre di possedere le armi che generazione che con il Novecento gli permettono di sfidare la morte per apriva gli occhi di fronte a un mondo riportare in vita la sua Euridice e di profondamente mutato dagli apporti far rinascere, ogni volta, dalle proprie della tecnologia. La modernità nel suo ceneri, l'amore perduto. L'amore di- aspetto più esteriore e spettacolare af- venta in tal modo il simbolo dell'esi- fascina il giovane Apollinaire che ne stenza umana, eterna e continuamente trarrà materia per la sua poesia (paral- rinnovantesi, fusione di universalità e lelamente a quanto farà Marinetti al di di contingenza. L'amore, come la qua delle Alpi). creazione artistica, nasce dal dolore ed è da esso inseparabile; e l'oggetto di Queste innovazioni minano però al- questo amore, la donna amata, che la base l'idea rassicurante di un mon- partecipa della stessa natura divina del do dai contorni precisi e conosciuti e cantore, è al tempo stesso vittima e aprono davanti all'uomo prospettive tormento del poeta. Dall'accettazione ignote e allettanti; già Baudelaire si era del presente, di questa sofferenza, egli reso conto che il concetto classico di trae la forza per rinascere come la bellezza non era più sufficiente a rap- Fenice, per affrontare l'incertezza del presentare la realtà in tutta la sua gnu- futuro ("E tu mio cuore perché batti / tevolezza e complessità; l'artista dove- Come una vedetta melanconica / va dunque riuscire a far proprio que- Osservo la notte e la morte").

Indubbiamente affascinante è il viaggio alla scoperta dell'universo amoroso del poeta dove si alternano ebbrezza e struggimento, rabbia e confidenze a mezza voce. La donna amata / le donne amate si perdono via via tra le pagine dei volumi a loro con- sacrati, i loro volti si fondono, e la sto- Rubbettino ria d'amore finita diventa per il poeta Viale dei Pini, 8 - 88049 Soveria Mannelli il punto di partenza per una nuova Viale P. Umberto, 61/c - 98122 Messina sperimentazione poetica. Tentare di isolare in un mondo SAGGI BREVI DI ESTETICA COMPARATA poetico così denso e complesso i poe- mi di carattere amoroso ha costretto il curatore del volume a scelte a volte di- ZHOU LAIXIANG FEI XINGPEI scutibili e sempre difficili che devono ZHOU PING però, mi auguro, spingere il lettore ESTETICA E MODERNISMO inesperto a cercare ulteriori incontri IN CINA con l'universo apollinairiano. a cura di Grazia Marchianò Un altro volumetto dello stesso au- pp. 122-L. 12.000 tore esce in questi giorni, libriccino dal titolo goloso — Taccuino del for- tuito e del non detto — e dall'aspetto ERIDANO BAZZARELLI invitante; si tratta della traduzione ita- M. CRISTINA LOPEZ liana del Journal intime 1898-1919 di JOANNASPENDEL Apollinaire pubblicato da Michel ELÉMIRE ZOLLA Décaudin nel 1991. II titolo italiano SCRITTI ITALIANI SU mi pare certamente più adatto a ren- N.K. RERICH dere la natura di questo quadernetto, con inediti di Elena Ivanovna Rerich eredità baudelairiana e si fa il portavo- nei suoi numerosi articoli di critica data alle stampe dal poeta nel 1917 e i dove il poeta annotava sporadicamen- a cura di Grazia Marchianò ce del dramma di una generazione la- d'arte; e veniva formandosi contem- componimenti di Calligrammes (1918) te le notizie più disparate. Inutile cer- pp. 160-L. 14.000 cerata tra attrazione e ripulsa che vive poraneamente quella nuova sensibilità in cui appaiono varie figure femminili; carvi un qualunque segno di organiz- il contrasto profondo tra un passato che più tardi egli stesso battezzerà vengono infine proposte alcune com- zazione; il valore di questo documento rassicurante ma ormai concluso e un Esprit nouveau. L'editore Guanda — posizioni poetiche tratte da due rac- — che viene a completare altri lacu- futuro ancora incerto ma certamente che già più volte ha proposto opere di colte postume, Il y a (pubblicata nel nosi carnets e agende lasciati dal poeta galvanizzante. Questo mondo nuovo questo autore (L'eresiarca & C., 1987; 1925) e Le guetteur mélancolique — sta proprio nel carattere di imme- CARLO FUSARO carico di ansie e di promesse trova Opere poetiche, 1988) — esce oggi con (1952), e pochi versi estratti da una diatezza e di freschezza di questi ap- LA RIVOLUZIONE spazio e voce nella sua opera; egli riu- un nuovo volume dal titolo indubbia- lettera del 1915 a Madeleine Pagès co- punti, che devono essere letti, come COSTITUZIONALE scirà a rinnovare la poesia grazie a mente accattivante, Poesie d'amore. Si nosciuta poco tempo prima in treno a suggerisce Décaudin, "come istanta- Alle origini del regime post-partitocratico nuove forme espressive capaci di rap- tratta di una scelta di circa cinquanta Nizza e divenuta nel giro di pochi me- nee fotografiche che restituiscono dal con un saggio introduttivo di Augusto Barbera presentare questa bellezza "barbara e poemi di argomento amoroso tradotti si sua promessa sposa (questa corri- vivo un Apollinaire quotidiano". pp, 374-L. 35.000 raffinata, equivoca e penetrante", se- e presentati da Renzo Paris, già ci- spondenza verrà pubblicata nel 1952 Se è di indubbio interesse per lo condo la definizione di Marie-Jeanne mentatosi in passato con la poesia con il titolo di Tendre comme le souve- studioso il volume nella versione fran- PIETRO FANTOZZI Durry, una delle più autorevoli stu- apollinairiana (ricordiamo il volume nir)', il volume si chiude su tre brevi cese, preceduta dalla riproduzione in Poesie, Club del libro, La Spezia POLITICA CLIENTELA diose della poesia apollinairiana, di componimenti poetici tratti dal fac-simile delle pagine del taccuino, la 1981). I componimenti qui riuniti ap- proposta editoriale italiana mi pare E REGOLAZIONE SOCIALE cui ricordiamo in particolare il corpo- Bestiaire, la prima delle raccolte pub- so studio dedicato ad Alcools, pubbli- partengono a diverse raccolte poeti- blicate da Apollinaire (1911). debolmente motivata in quanto que- Il Mezzogiorno nella questione politica Italiana che ordinate -— presumibilmente — st'opera si rivolge più allo specialista pp. 172-L. 20.000 cato nel 1956. Su questi poemi domina la Chanson Entrato in contatto nei primi anni più secondo l'importanza delle donne du mal-aimé, pubblicata per la prima che a un largo pubblico che trovereb- del Novecento con gli artisti che vive- ispiratrici che seguendo l'ordine cro- volta sul "Mercure de France" nel be sicuramente difficile gustare le al- FRANCO OTTAVIANO vano e lavoravano sulla "butte" di nologico di composizione o di pubbli- 1909. Questo poema d'amore, più tar- lusioni, capire gli aneddoti e muoversi LA RIVOLUZIONE Montmartre e in particolare con quel cazione. Aprono il volume tredici poe- di inserito nella raccolta di Alcools è il agevolmente tra i personaggi che po- NEL LABIRINTO gruppo che, nato attorno al "Bateau- mi tratti da Alcools (1913) in cui do- più universalmente noto tra quelli polano queste pagine. L'accurata pre- Sinistra e sinistrismo dal 1956 agli anni Ottanta Lavoir", era noto come "bande à mina la presenza dell'istitutrice inglese pubblicati da Apollinaire e ha traman- sentazione di Hélène de Jacquelot e la pp. 1052, 3 voli. - L. 90.000 Picasso", Apollinaire, con la sua pre- Annie Playden conosciuta da dato ai posteri l'immagine del poeta bella confezione invitano comunque il lettore interessato a tenere questo pre- potente personalità diventa ben presto Apollinaire ventenne durante il suo innamorato e respinto, incompreso e zioso documento a portato di mano. il coordinatore o — se vogliamo ri- soggiorno in Germania e appassiona- incapace di amare. Eterno motivo contemporaneo dai trascorsi pure sur- la naturale inventiva e per una limpi- realisti, il già ricordato Elitis, è mo- dezza di scrittura di altri tempi. Parole della Grecia delusa mentaneamente e in parte tornato ad Doxiadis, che pure è un autore appe- essi con la raccolta Diario di un invisi- na quarantenne e si occupa prevalen- di Giovanni Rita bile aprile (Atene 1984; Milano 1990). temente di sceneggiature e di regia ci- Ora il Diario, con tutta la sua fiabesca nematografica, proietta i suoi perso- Nuovi narratori greci, a cura di nanza irrimediabile dal presente. E il e bizzarra imagerie onirica compren- naggi nell'antichità tarda, con ricchez- Editori Riuniti Caterina Carpinato, Theoria, Roma presente, del resto, è da questi scritto- deva, accanto ai versi, anche brevi za di riferimenti eruditi. Già il titolo 1993, pp. 184, Lit 26.000. ri spesso trascurato, come denigrato, brani in prosa, ed è precisamente a della storia rimanda con evidenza a specie nella descrizione dei luoghi di questi ultimi che pare rifarsi un altro Plutarco e la narrazione, impostata "La letteratura greca contempora- tutti i giorni. A differenza dei ridenti dei nostri narratori, P. Chouliaràs, au- sull'intreccio del romanzo ellenistico, Fortebraccio nea è un pianeta del tutto sconosciuto panorami delle cartoline illustrate e tore di racconti, o schizzi, pure brevis- si svolge con lo stile edificante delle AVVISI ai lettori italiani" recita il risvolto di dei dépliants, o delle estasiami visioni simi e assolutamente irreali. Ma se il agiografie bizantine che, non dimenti- DI GARANZIA copertina di questo libro di racconti e di statue e monumenti illustri magnifi- residuo surrealismo di Elitis restava in chiamolo, costituirono nel medioevo infatti sembra che da noi né l'editoria cati dalla cultura tradizionale, ma an- sostanza racchiuso in un alone leggia- greco il genere narrativo par excellen- recapitati da né la pubblicistica ne incoraggino che dalla retorica dei Colonnelli, dro e quasi giocoso, perfino nella con- ce. Moti dell'anima, sentimenti profa- Gino&Michele l'Atene che di scorcio si presenta nei sapevolezza della morte, in scrittori ni e deliri mistici vengono rappresen- molto la conoscenza, all'infuori di Operette pp.144 Lire 14.000 qualche poeta laureato o editorial- racconti (in un linguaggio ordinario, come Chouliaràs prevale il più delle tati con una penetrazione psicologica mente "sicuro", come i Nobel Seferis deliberatamente dimesso e per lo più volte l'atmosfera dell'incubo e la me- di stampo moderno ignota, owiamen- ed Elitis o l'astro ormai remoto di Kavafis. Eppure la produzione neo- Marie de Sévigné greca, giunta da molto tempo a un li- ALLA FIGLIA vello qualitativo e di notorietà ben al di là dei confini europei, si svolge da LONTANA secoli su un terreno quanto mai affine Lettere 1671-1690 al nostro: a parte il fatto di aver mo- Autodistruttivi per vocazione dellato sui nostri i generi e le forme a cura di Maria Schiavo poetiche dei suoi esordi, essa ci fu di Anna Baggiani Maternità compagna di viaggio lungo risorgi- una passione inquietante menti e irredentismi, fascismi e CEES NOOTEBOOM, Rituali, Iperborea, Milano che non è mai diventato niente, ma che "dalla vi- Resistenze. 1 Grandi pp.384 Lire 28.000 1993, ed. orig. 1980, trad. dall'olandese e in- ta, si lascia distrarre", instradato dallo stesso Ma anche un'altra connotazione trod. di Fulvio Ferrari, pp. 216, Lit 24.000. Taads alla vocazione dello spettatore, assiste im- storica, anch'essa ahimè conforme ai potente alle tragedie in corso. Esteticamente at- Katharine Burdekin destini italici, e cioè la dilagante cor- tratto dalla realtà, al di fuori delle ideologie, qua- ruzione politica degli ultimi anni, ha Intersecando abilmente i piani narrativi — ma LA NOTTE influito non meno delle precedenti su non tanto di flash-back si tratta, quanto di ritorni si un disincantato nipote di Des Esseintes — un DELLA gran parte di questa letteratura, non al passato attraverso la memoria "senza storia" campione del pensiero debole? —, Inni è però co- SVASTICA esclusi naturalmente i racconti qui del protagonista, in un'atmosfera quasi proustia- stretto a prendere atto degli "accadimenti" che prefazione di Carlo Pagetti presentati. Gli intellettuali greci, e tra na — Nooteboom, di cui avevamo già segnalato gli fluttuano intorno, invischiato in un passato essi molti reduci dalla Resistenza, che che ritorna compatto e onnipresente dove si può Il canto dell'essere e dell'apparire come una ben L'utopia naziskin ai loro scritti avevano affidato gli idea- riuscita incursione nel territorio della metalette- percepire, a ogni tratto, il respiro enigmatico li di rinascita durante e dopo la più re- annunciata nel '30 ratura, estrae stavolta dal suo cappello i fantasmi dell'universo. cente dittatura, si sentirono poi ama- 7 Grandi pp.240 Lire 23.000 ramente frodati dal malgoverno della lievi e disperati del nostro presente, un'epoca in E l'enigma resta: il libro si apre sul suo tentato stessa sinistra giunta al potere dopo la cui, come dice Inni Wintrop, "la fine del mondo suicidio, le sue notti seminsonni sono percorse da caduta dei Colonnelli. era vicina, il che non gli pareva poi un gran male. visioni e sogni premonitori — Inni vive facendo Ernesto Sabato Già il poeta Anagnostakis, in un ar- Il diluvio non doveva venire dopo di te, bisogna- oroscopi —> i simboli gli segnano la strada. Puro SOPRA ticolo apparso in Italia su "L'albero" va assistervi". Dalla finestra, o da una poltrona di simbolismo — se si fosse tentati dalle etichette EROI E TOMBE nel 1978, aveva parlato degli autori platea, è questo il punto. Sullo sfondo di — e in linea con le radici profonde di tanta lette- contemporanei come di una "genera- un'Amsterdam in campo lungo, disgregata e di- ratura del nord; ma manca qualsiasi traccia, in Una vertiginosa zione depauperata", "decimata": e sfatta, nell'arco di trentacinque anni — dai pro- lui, di tormenti esistenziali e politici — vedi le esplorazione del Male "generazione della sconfitta" la defini- vos al '78 — le curve imprevedibili dell' esistenza ironiche pagine su Sartre. Nooteboom ha altre I Grandi pp. 382 Lire 28.000 sce la curatrice del volume che più ol- mettono insieme davanti all'imperturbabile carte da giocare e la densità struggente ma rigoro- tre ricorda come la gente, divenuta scettica e disincantata al termine di Wintrop i Taads, un padre e un figlio che, pur sa della sua scrittura allontana ogni nostalgia. "Il Bruno Barili! una momentanea euforia libertaria, si non essendosi mai conosciuti, condividono la mio monastero è il mondo" dirà ad Inni l'amico sia poi volta a modi di vita superficiali stessa inesorabile vocazione all'autodistruzione. scrittore. Se la tragedia c'è, bisogna assistervi: dal- LE GUERRE e consumistici degni del peggiore Confinato, il primo, come "un soldatino a molla la finestra o da una poltrona di platea, è lo scrit- SERBE Occidente dando all'esistenza colletti- in marcia", in una rigida suddivisione del tempo tore che deve lasciarsi scorrere davanti il mondo e a cura di Giorgio Pellegrini va un tono mediocremente uniforme e che gli consente di rifiutare il mondo e orchestra- raccontarlo — rinunciando a plasmarne nei suoi I Grandi pp. 160 Lire 25.000 privo di interesse. Così gran parte dei re in anticipo la propria morte nei minimi detta- personaggi i destini e forgiandosi se occorre la nuovi autori, delusi dal presente, paio- gli, o quasi. Assente, il secondo, per lo stesso fa- maschera più acconcia. no esser tornati a una disimpegnata fuga dalla realtà: da un lato la poesia, stidio esistenziale, ma attraverso lo Zen e il ritua- Maestro di travestimenti, spettatore silenzioso, Cesare Brandi nel suo prevalente solipsismo, regredi- le sacrificio della cerimonia del tè giapponese. Nooteboom rifiuta ancora la falsa oggettività del VIAGGI sce volentieri verso gli sperduti mondi Rituali, appunto: e il rito è anche un leitmotiv narratore e si confessa impotente: ma la sua abi- IN ORIENTE dell'infanzia o della provincia agreste dell'educazione cattolica, negata, di Inni, in cui si lissima costruzione narrativa si rivela una volta di (vedi in proposito il saggio di Paola intrecciano sangue e sacralità in sprazzi di autoi- più vincente nel gioco della metafora letteraria e Prefazione Minucci in "Poesia", aprile 1992); ronica memoria (vedi la morte, durante la messa, la filigrana preziosa del tessuto ne esalta la qua- di dall'altro la prosa sembra a sua volta dell'anziano prete). E l'imperturbabile Inni, uno evadere nella reminiscenza autobio- lità robusta e la lunga durata. 1 Grandi pp.192 L.32.000 grafica o nell'onirico, a volte ossessi- vo, surrealismo. Queste, dunque, sono Gian Piero Brunetta anche le caratteristiche prevalenti dei nostri racconti; alle quali si aggiunge, STORIA come ulteriore forma di estraniamen- DEL CINEMA to, una sorta di fiction religiosa proiet- incline al turpiloquio) è quella usuale tafora mortuaria: ad esempio uno te, alle agiografie; e l'immagine fem- ITALIANO tata nel remoto passato storico. In es- delle immondizie, del maltempo, del specchio poggiato su un ramo, del minile, che da queste era costante- si, secondo la curatrice (che tuttavia caos da traffico e dello smog "che quale il protagonista si serve per petti- mente respinta, o "rimossa", si ripre- I Testi 2 volt. L. 33.000 l'uno nelT esauriente introduzione dà conto sbriciola il Partenone e corrode i pol- narsi, assume a poco a poco il colore senta fino all'ultimo in tutta la sua gra- pure di altre significative tendenze), si moni degli ateniesi": talvolta nell'ine- seppiato delle vecchie fotografie, in zia terrena nella mente di un asceta riflette "una Grecia con i nervi sco- legante cornice di alberghetti a ore o cui i lineamenti dell'immagine riflessa già fattosi monaco in seguito all'adul- Pietro Barcellona perti, in bilico tra il fervore e la pas- di periferie con scugnizzi cenciosi. La si irrigidiscono assimilandone le sem- terio della moglie e infine invecchiato, LO SPAZIO sione del dopo-dittatura e il ripiego stessa Acropoli, il più insigne dei luo- bianze a quelle di un cadavere. Certe fra tentazioni e penitenze, in odore di intimistico, a volte cupo e autodistrut- ghi patrii, compare a un antieroe di altre fantasticherie dell'autore tengo- santità. Ma la moglie stessa, dopo aver DELLA tivo, degli anni '80". Vakalòpoulos in un sogno ricorrente no dietro alla noia di un Io insoddi- fatto il mestiere nei lupanari dell'El- che la vede crollare in un nugolo d: sfatto e monologante all'infinito, che iade, trova il modo di ritornare tra POLITICA La prima varietà di tale intimistico polvere e detriti; o è intravista, con non disdegna, naturalmente, la reverie mille stenti, ormai a sua volta decrepi- Gli studi ripiego è, dicevamo, la reminiscenza annoiato distacco, dal medesimo auto- oscena, ma la associa, non senza ironia ta, dall'asceta: e di morire, pentita, pp.192 L.23.000 nostalgica. Per esempio II professore di re adolescente ("noi comunque non ci a indizi di decadimento e di morte. In nelle sue braccia. ginnastica di M. Koumandarèas ri- siamo ancora andati da vicino perché una storia di E. Sotiropoulou, dopo Le altre storie della raccolta offrono manda agli anni di scuola media viviamo lì accanto, e tutte le volte che una serie di eventi dominati sempre ancora delle varietà rispetto alle carat- L'AFFARE dell'autore, già allora fatto segno di vogliamo la vediamo. E poi per arri- più dalla logica sconnessa e allucinato- teristiche sopra accennate; resta co- adescamenti nell'ambiente della stessa varci bisogna camminare molto per- ria di varie metamorfosi, una giovane munque fermo quello che è per noi il CIRILLO scuola o nei cinema di Atene: il rac- ché non c'è il tram"); dove, sotto que- donna viene divorata fino alle ascelle merito fondamentale del libro, di aver L'atto d'accusa conto ricorda le vicende analoghe di sto raziocinio fanciullesco, si scorge dal suo sompagno. Qui l'assurdità dei fornito una documentazione, inedita del giudice Carlo Alemi uno dei pasoliniani Ragazzi di vita, ma facilmente la noncuranza dell'adulto. fatti, descritti attraverso pensieri che in Italia, di una parte significativa rimangono assolutamente lucidi e coe- con un livello maggiore di introspezio- Più spesso il presente viene frantu- dell'odierna narrativa greca: la speran- Presentazione renti, richiama molto da vicino Kafka ne e angoscia. Così pure 1965 d.C. di mato con procedimenti fantastici mol- za è di sollecitare in lettori ed editori di Antonio Sassolino C. Vakalòpoulos è un vagheggiamento e, in particolare la sua Verwandlung. del nostro paese qualche interesse in to prossimi a quelli del surrealismo, I Libelli pp.288L.18.000 dell'adolescenza, in cui perfino il tito- derivati dal sogno e spesso con ele- Tra siffatte compagnie e atmosfere più verso un suo maggiore approfon- lo sembra volutamente relegare i ri- menti di incubo. L'esperienza surrea- spicca tuttavia il più lungo e il più bel- dimento. cordi in una dimensione storica tra lista risale in Grecia agli anni lo dei racconti, la Vita parallela di A. passata, quasi a sottolinearne la lonta- trenta-quaranta, e anche un poeta Doxiadis, che si distingue subito per IDEI LIBRI DEL MESE! LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 14

blues: scarsa qua è l'importanza dell'intreccio, esile ed evanescente, Vite sonorizzate dal sax tutto il ritmo del racconto è giocato sull'addensarsi di significati portanti, di Giancarlo Fazzi che sembrano nascere per un miste- rioso effetto di contiguità. Il fascino della storia risiede comunque nel fatto JOSEF SKVORECKY , Il sax basso, a cura dalla feroce ottusità di quel regime so- opere e dibattiti, nei quali viveva l'illu- che essa non si risolve in una pura co- Gtetm Aron» di Giuseppe Dierna, Adelphi, Milano cialista che alla sua terra era riuscito a sione (assassinata poi dall'invasione struzione linguistica; nel ritmo della 1993, pp. 193, Lit 26.000. togliere molte ricchezze spirituali. E sovietica dell'agosto 1968) di una nuo- non è un caso che un'altra musica non va era sociale, politica e letteraria. Gli narrazione prendono straordinaria- H TEATRO NELLA VITA. mente corpo i tre personaggi principa- "La tecnica costruttiva ha portato convenzionale, il rock, sia stato il sot- scrittori cechi che in quegli anni si li- mi li: la pura ed eterea Emòke, che indos- in questo ultimo trentennio notevoli tofondo musicale del crollo di quel re- beravano dal realismo socialista non sa un traballante e ingenuo misticismo perfezionamenti al saxofono. Le mille gime: basti rileggersi le belle pagine potevano non volgersi all'esperienza come una sorta di velo delle Grazie, esigenze personali dei demoniaci im- che Vàclav Havel ad essa dedica nel ricca e profonda dell'avanguardia ceca che la difende dalle brutture e dalla provvisatori negri hanno eccitato la suo Interrogatorio a distanza degli anni venti, soprattutto alla scuo- volgarità del mondo; il maestro di fantasia dei costruttori a offrire altret- (Garzanti, 1990). Il jazz, ci avverte la del poetismo che, rivalutando le arti scuola, simbolo odioso e patetico in- tante risorse meccaniche. Si è stabilita Skvorecky in Red music, non è sempli- cosiddette minori e in generale tutti sieme dell'ottusità di una vita vissuta una specie di gara basata sull'iniziativa cemente protesta: "Alla sua base c'è gli aspetti più umili e colorati dell'esi- senza il minimo slancio spirituale, personale, sui segreti di certi effetti qualcosa di molto più elementare: un stenza, aveva cantato la bellezza e la concentrato di stupidità e, quindi, di cattiveria; l'io narrante, vero protago- nista del racconto, che alla fine non riesce a vivere quell'esperienza con la SAGGISTICA forza e l'intensità che ci si aspettereb- be. La storia, ci accorgiamo alla fine, è Gaetano Aronica Musica classica nera costruita interamente sulla base del IL TEATRO NELLA VITA suo punto di vista, egli è una sorta di DI BENVENUTO CELLINI di Franco Fayenz demiurgo mancato, che racconta di Irruente come un romanzo, la "mes- fatto un suo fallimento. Emòke rima- sa in scena" dell'esistenza del gran- ne una leggenda, anche, purtroppo, de artista. GEOFF DYER, Natura morta con custodia di sax Thelonious Monk, Bud Powell, Ben Webster, nel senso negativo del termine, visto (Storie di jazz), Instar Libri, Torino 1993, ed. Charles Mingus, Chet Baker, Art Pepper, Duke che egli non riesce a farla diventare Pier Giacinto Galli orig. 1991, trad. dall'inglese di Riccardo Ellington, Harry Carney. Gli ultimi due, rispetti- esperienza concreta, a farla vivere; la QUESTIONI URBANISTICHE Brazzale e Chiara Carraro, pp. 264-XLIV, Lit vamente direttore e sax baritono della stessa or- sua "nera silhouette nel finestrino del- SU TERNI E HINTERLAND chestra, sono accomunati in una serie di brevi la carrozza" sparisce agitando un 20.000. bianco braccio, come spariscono tutte Un dibattito di "pubblica utilità": corsivi, che raccordano le monografie degli altri le cose del mondo. Perché, dice il nar- piani regolatori, responsabilità pro- sette, dove si narra di un loro viaggio attraverso fessionali, eredità politiche. Viviamo in una fase di musiche "trasversali". ratore nelle prime e nelle ultime righe, Si usa questa aggettivazione quando, ad esempio, gli Stati Uniti fra un concerto e l'altro. Alla fine "una storia accade e scompare e nes- Mariannina Sponzilli il jazz sconfina nel rock o nella musica contempo- si trovano una postfazione in cui l'autore riesce a suno la racconta", grazie all'indiffe- STORIA DELLA SCUOLA ranea europea, il rock nella popular music, ecc. condensare alcune considerazioni generali sul jazz renza, che uccide mille cose belle ma ITALIANA DAL 1859 AL 1919 Ma ci sono anche artisti figurativi che cercano di molto originali e di rara lucidità, una nota sulla che "ci permette di vivere in un mon- Dall'Unità al primo Dopoguerra, tradurre in pittura l'intensità dinamica di un bra- bibliografia italiana a cura di Riccardo Brazzale e do dove creature dello stesso sangue l'evoluzione dell'istituto scolastico una discografia, anch'essa rapportata alla situa- muoiono ogni giorno di tubercolosi e no di musica, e scrittori e poeti che si sforzano di di cancro... quell'indifferenza che è la attraverso la legislazione e il dibat- zione italiana, compilata da Luciano Viotto. La tito culturale e sociale. dare alle loro opere ritmi musicali talvolta specifi- nostra madre, la nostra salvazione, la ci e riconoscibili. Si pensi a Kerouac, le cui recita- "diversità" di Dyer si compone di vari elementi nostra rovina". La musica sottolinea e zioni ispirate al jazz moderno sono state raccolte che ho potuto mettere a fuoco in un incontro per- scandisce i momenti essenziali della NARRATIVA in tre compact disc; ai libri di Boris Vian e, più di sonale. Non si ritiene affatto un critico di jazz; storia, la libertà con cui la si fruisce fa recente, al romanzo Jazz di Ioni Morrison. quindi non appartiene a quella temibile categoria sì, per un momento, che le cose acqui- Giuliana Borghesani L'elenco potrebbe continuare. di personaggi, spesso ciechi di fronte a uno sparti- stino una loro consistenza, una loro IL PONTE DELLA BADIA autenticità. Poi, tutto svanisce, le per- Geoff Dyer si colloca anch'egli in questa ten- to, che per il fatto di essere "più intenditori" di E ALTRI RACCONTI altri si autoeleggono critici, diventando pericolosi sone, labili ed effimere come i suoni, denza, ma con alcune connotazioni molto specia- sopravvivono a fatica nel ricordo. Suggestioni fiabesche cesellano per sé, per gli oggetti e per i destinatari delle loro castelli di pietra e boschi intricati di li. Trentacinquenne, nativo di Cheltenham presso prose. Diciamo che Dyer è un buon esperto di inquietanti e inafferrabili presenze. Londra, laureato a Oxford, ha esordito nel gior- Nel secondo racconto, Il sax basso, nalismo. Nel 1986 si è fatto notare con un saggio musica in generale, e quindi anche di jazz; ma ri- ad attivare la storia è questo strumen- Vittorio Calvari critico su John Berger, nel 1989 ha pubblicato il tiene che la musica afroamericana, meravigliosa to, strano, imponente, misterioso. L'io TORNA A SPUNTAR romanzo The colour of memory che ha ottenuto se suonata bene, sia nell'ipotesi contraria la musi- narrante, un giovanetto che vive nella L'AURORA notevoli consensi. Poi ha scritto questo libro, ca più insopportabile nella quale ci si possa im- cittadina boema di Kostelec (cittadina Romanzo inventata da Skvorecky, e che ritorna frutto di un lungo soggiorno a New York e din- battere. Sono talmente d'accordo su questi punti L'evoluzione del protagonsita è pa- che Dyer mi è diventato subito simpatico. più volte nelle sue opere) al tempo rallela a quella dello stato democra- torni, che nell'edizione originale s'intitola But dell'occupazione tedesca, viene lette- tico: cronaca personale e storia si beautiful come un motivo di Van-Heusen e Ma c'è dell'altro. Oltre a essere scrittore d'in- ralmente risucchiato dall'enorme in- compenetrano. Burke frequentato dai jazzisti, specialmente da dubbio ingegno e di stile interessante, Dyer è un gombro del sax basso nell'albergo in Chet Baker. Nel 1992 ha conseguito il premio appassionato di fotografia, attorno alla quale cui alloggia "Lothar Kinze mit seinem Marco Carminati Somerset Maugham, riservato al miglior scrittore esprime dei concetti di notevole spessore. Le foto unterhaltungsorchester"; quando, nel- ALTRE STORIE inglese al di sotto dei trentacinque anni. che riguardano il jazz, come chiunque può consta- la misteriosa stanza dell'albergo, si A TINTE FOSCHE tare, sono molto più vive e vitali di quelle che ri- concede la voluttà di suonarlo, alla Ci resta giusto il tempo per un'altra Natura morta nasce come una serie di nove prima nota compaiono, come evocati saggi critici su altrettanti musicisti di jazz, nessu- storia inquieta, prima che venga D> dal suono, gli incredibili orchestrali, l'alba a dirti che hai sognato. no dei quali è oggi vivente: Lester Young, un vero museo degli orrori, impassibi- li mostruosità fisiche, incubi della Ugo Cenni guerra, incubi di chi sogna stando al LÀ NINNA NANNA centro della tempesta. Come nel rac- DI BRAHMS conto precedente, il punto di vista tut- Racconti to interno è assolutamente radicalizza- Suggestive immagini della memo- strampalati, su un'assenza totale di élan vital, un'esplosiva energia creatri- dolcezza del vivere. to: la lingua sembra formarsi e struttu- ria, narrate con i ricordi del cuore. metodo: e a questo gioco senza limiti ce che, come in ogni vera arte, toglie il L'interesse per tutti gli aspetti della rarsi da sola, secondo scarti e bizzarrie hanno partecipato, oltre agli esecutori, respiro e viene percepita anche nel vita, per tutte le esperienze che arric- che il narratore non riesce a dominare. Enrico Gilardoni anche i costruttori, molto spesso senza più triste dei blues". Il tono di rivolta chiscono l'uomo, tema dominante dei Lo stare al centro dell'azione non ci PARABOLA DISCENDENTE preoccupazioni per la purezza o la che questa musica assume è un qual- due racconti, viene concretizzato in garantisce mai di capire meglio le co- Romanzo bellezza del suono" (Casella-Mortari, cosa di secondario che sussiste solo storia attraverso momenti musicali che se, l'adolescente vive la sua storia nel Due adolescenti, in un mondo che La tecnica dell'orchestrazione contem- quando quella energia creatrice, quel- non solo sono inerenti all'intreccio dei cuore di un'Europa in cui stanno suc- cambia velocemente, conservano poranea, Ricordi, 1950). In questi due la pura e naturale, antiretorica vitalità racconti, ma che garantiscono e per- cedendo cose tremende e orribili, di etica e spirito d'altri tempi. racconti di Skvorecky — scritti in mo- che essa rappresenta viene osteggiata mettono l'esistenza stessa di essi. La cui egli non ha percezione; ciò che ve- menti diversi (La leggenda Emóke nel e repressa da un qualsiasi regime tota- contiguità fra Jazz e attività letteraria è de, e che lo cattura, è il sax basso: ma Marco Poltronicri 1963 e II sax basso nel 1967), ma poi litario. "Gli ideologi del totalitarismo per Skvorecky ovvia: "per me la lette- miracolosamente la magia della sua ATTIMI presentati insieme dallo stesso Skvo- non amano la vita reale (degli altri) ratura è sempre stata come suonar eil musica fa prima precipitare agli inferi, Romanzo recky nel 1982 con il titolo Due leg- perché non ne possono avere il pieno sax, come cantare la giovinezza quan- tra le miserie umane degli orchestrali, Prefazione di Ottaviano Del Turco gende — il filo conduttore è invece controllo". È per questo che "un'arte do la giovinezza se ne è ormai definiti- poi magicamente la misteriosa figura Il ricordo di un'infanzia felice: i l'esaltazione di un continuo infrangere popolare o di massa come il jazz di- vamente andata...". Lo scostarsi dalle del suonatore di sax si riprende il suo luoghi, le persone, gli avvenimenti le regole, tipico di una musica non venta protesta di massa". norme, l'infrangere certe regole ormai strumento e gli permette di capire di un piccolo paese visti con gli convenzionale, dal carattere liberato- In questo consiste il carattere "mu- codificate (ma anche, per questo, de- quanto di libero e di tremendo ci sia occhi incantati di un bambino. rio ed eversivo, come è il jazz. Nel sicale" dei due racconti, nell'utilizzare vitalizzate) sono a un tempo la specifi- nella vita. Ancora una volta lo scontro breve scritto ad essi premesso, Red la musica per meglio sottolineare cità del suonatore di sax e dello scrit- tra autenticità e inautenticità, se non Franco Tessitore music, l'autore celebra il suo amore un'elegante e modulata celebrazione tore. Skvorecky elabora il suo materia- garantisce conoscenza, apre la possibi- SOMNIUM proprio per questa musica, che egli ha della contraddittoria bellezza del vive- le linguistico facendo un uso spregiu- lità di una speranza, la possibilità di Romanzo praticato e che è stata quindi in certo re, che meglio si manifesta e si espri- dicato del parlato e organizzando il un progredire, al di là della nebbia e degli errori, guidati dal quasi inutiliz- Il ricordo di un'estate si trasforma modo una parte della sua vita; ma che me nella stagione della giovinezza, una suo discorso secondo il principio zabile suono del sax basso. nell'incubo di un amore perduto. è stata anche, soprattutto, cifra della stagione a cui Skvorecky ha prestato dell'accumulazione e dell'estensione; vita di un'intera generazione, in quan- particolare attenzione nelle sue opere. già Ripellino nel 1963, parlando pro- DIFFUSIONE E GESTIONE ORDINI to musica negata, osteggiata, proibita, E bene ricordare che i due racconti prio di La leggenda Emòke osservava FIRENZE EDI. LIBRA. prima dall'ottusa ferocia dei nazisti sono stati scritti in quegli anni sessan- sull'"Europa Letteraria" come la sua TELEFONO E FAX 055 257.926.6 che avevano invaso la sua terra, poi ta, letterariamente fecondissimi di frase abbia l'andamento tipico del IDEI LIBRI DEL MESEI LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 15

La materia del racconto è, per que- mito appare a lui, attento lettore di sto scrittore di grande onestà intellet- Jung e di Kerényi, qualitativamente L'io narrante fra tuale, implacabile innanzi tutto con se diversa da quella della fiaba, giacché stesso, parte della sua biografia; la ra- comporta, in chi la subisce, la com- dicalità dell'introspezione e dell'anali- presenza, la compenetrazione di due si corrisponde tuttavia sempre, com'è nature, mai l'estinzione di una delle rieducazione e catarsi del resto ovvio, alla coscienza che egli due. Di ciò consapevole, Fuhmann ar- ha di sé, della propria storia. Nella riverà lucidamente a riconoscere l'im- di Domenico Mugnolo Boemia in riva al mare, pubblicato nel possibilità, per chi ha combattuto dal- 1962, l'io narrante è mosso, come l'au- la parte degli aguzzini, di una comple- FRANZ FUHMANN, La Boemia in riva al percorrere il proprio passato. Ne tore, dalla certezza che tanto lui stesso ta liberazione dall'esperienza del nazi- mare e altri racconti, a cura di Maria emergeranno fatti ed episodi dimenti- quanto la società di cui fa parte si sia- smo, da ciò che ha significato e Teresa Mandalari, Marietti, Genova cati o rimossi della sua biografia, con- no del tutto e per sempre liberati da significa Auschwitz per la storia 1993, ed. orig. 1962, pp. 124, Lit nessi agli anni del nazismo e alla sua ogni scoria del nazismo. Tale coscien- dell'umanità — con buona pace di tutti quegli storici e politologi che so- 19.000. stessa antica soggezione al regime. La za è sottolineata dal titolo del raccon- rievocazione di quel tempo porta an- to, che richiama l'attenzione sul moti- gnano di azzerare o di archiviare un passato che invece non passa. Benché Franz Fuhmann goda di che la soluzione dell'enigma: colpevo- vo (tratto dallo shakespeariano Racconto d'inverno) della donna muta- grande prestigio nei paesi di lingua te- le di aver ridotto all'inerzia la donna è L'interesse per il mito, nato in ta in pietra, ma destinata infine a riac- desca e le sue opere più importanti un terzo personaggio, un fanatico mi- Fuhmann dall'esigenza di approfondi- siano tradotte ormai in varie lingue, soltanto oggi al pubblico italiano si dà occasione di conoscere questo scritto- POESIA re di lingua tedesca nato in Boemia similitudine più breve è già un accenno di narra- nel 1922 e spentosi a Berlino Est nel <3 zione, non ci volle molto prima che le metafore Antonio Agus 1984. VERNICI E SUSSURRI La biografia di Fuhmann non è sta- traggono scene o persone della musica classica, in stesse prendessero a espandersi in scene ed episo- di. A mano a mano che inventavo dialoghi e azio- Per Agus il 'sortilegio' è il colore: i ta molto diversa da quella di vari altri quanto entrano a far parte di un momento creati- colori rivestono i sentimenti, i dolo- esponenti della sua generazione. vo, non soltanto interpretativo, e sono perfino ni, capivo di avvicinarmi sempre più al racconto, ri e le gioie... Sostenitore del nazismo dall'adole- "cariche di una loro sonorità". Inoltre, sebbene pur intendendo commentare un determinato bra- scenza, combatté nella Wehrmacht. esse colgano "un attimo infinitesimale della no musicale o le qualità particolari di un musici- Amanda Benussi Catturato poi dai russi, seguì un corso realtà, la durata percettiva di quell'immagine si sta. Quanto segue vuole quindi essere un saggio SCINTILLE di rieducazione antifascista; stabilen- estende per parecchi secondi, sia al di qua sia al di di critica creativa e insieme una raccolta di storie "Amanda cerca di donare agli altri dosi — era il 1949 — nella là del momento congelato dallo scatto, fino a in- sul jazz". La scelta dei ritratti migliori è questio- quel che ha sempre sognato di ave- Repubblica democratica tedesca. Qui re per se stessa: una sofferta ma contribuì alla "costruzione del sociali- cludere — o almeno così ci sembra — ciò che è ne di preferenze individuali. A mio avviso opterei per lo straordinario Thelonious Monk con i suoi sentita e sincera rivalsa." smo" soprattutto in veste di operatore appena successo e ciò che sta per succedere". (dalla prefazione di Luciano Provini) culturale. Con la seconda metà degli Da questo assieme di fattori è nata l'idea delle silenzi ostinati, i halli dell'orso sul palcoscenico, anni sessanta, prende sempre più net- tre foto che nobilitano l'edizione italiana del li- la simbiosi con la moglie Nellie cui il popolo del Francesca Boccimi tamente le distanze dal modello di so- bro. Quella della prima di copertina è, appunto, jazz dovrebbe erigere un monumento; e poi per LA NOIA DEL BACIO cialismo proposto dalla Sed. Nel 1976 la celebre "natura morta" di Herman Léonard Chet Baker disperato, colpevole e contraddittorio, Nella poesia di Francesca Boccuni è fra coloro che per primi condanna- che nel racconto di Dyer perde i denti per la bru- la considerazione di ogni sentimen- no pubblicamente e senza riserve con il cappello di Lester Young, uno spartito, una talità di uno spacciatore non pagato; e ancora, per to o sensazione, pensiero o forma, è l'espulsione dallo stato del poeta e co- bottiglia di Coca-Cola, il fumo di una sigaretta e quel Bud Powell che Dyer ridefinisce drogato, al- invasa da una 'luce d'amore': una munista Wolf Biermann. la custodia del sax, ma senza il musicista. Nei ri- luce che prevede il futuro. svolti si ammirano rispettivamente un'istantanea colista e schizofrenico, rivalutando la figura di Nell'elogio funebre che di lì a qual- Buttercup, la sua compagna. Nel sottofondo si av- che anno ne tesse lo stesso Biermann, "parlante" che mostra Milton Hinton, Ben Stefano Caselli si legge che a Fuhmann era stato pos- Webster e Pee Wee Russell a convegno, e una fo- vertono pesanti divergenze con Francis Paudras, TERRE NELL'ANIMA sibile trasformarsi radicalmente pro- to del 1955, dovuta a William Claxton, dove un biografo di Powell, che Dyer riesce a ignorare del Alla base dell'intuizione del poeta prio perché era rimasto sempre fedele Chet Baker giovane e bello guarda dolcemente tutto. c'è un profondo senso di angoscia. L'impronta del peccato ci segna nella a se stesso, al proprio carattere. Halima, la sua donna di allora. Circa la bellissima postfazione, devo limitarmi Queste parole, che si riferiscono fatica di vivere. Dalle tre passioni di Dyer nasce anche un ten- a dar conto di alcuni punti particolarmente alti. all'uomo, toccano direttamente anche Dyer osserva le collaborazioni, le imitazioni e i il tema centrale nell'opera dello scrit- tativo di sintesi di letteratura, musica e fotogra- Claudio Comi tore: la dialettica di cambiamento e fia. Ed ecco ciò che accade. Qua e là si ha l'im- rapporti stretti che ci sono fra i protagonisti del SILENZIOSI BACI identità — tema connesso intimamen- pressione che ci sia un obiettivo invisibile al po- jazz, e diagnostica la conseguente esistenza di Donna, Madre, Dio... Tutto l'Uni- te a una biografia contrassegnata, co- sto degli occhi dei protagonisti, come quando, per "una sorta di elaborata respirazione critica circo- verso di Comi è guidato da un for- me si è visto, da varie svolte, vissute scegliere un esempio qualsiasi, Art Pepper, issan- lare" da cui "la forma si viene simultaneamente tissimo sentimento d'amore. Da esso drammaticamente e profondamente dosi sulla finestrella della prigione, contempla spiegando e interrogando". E poiché "è la musica trae volontà di vita. sofferte. stessa ad assolvere una tale quantità di compiti in una donna che prende il sole sulla spiaggia. Ma il Mauro Cosmai I cinque racconti scelti da Maria fatto di gran lunga preminente, che caratterizza genere riservati ai commentatori, non c'è da stu- L'ESPLORATORE Teresa Mandalari, autrice di un utile tutto il libro fino alla postfazione, è che l'autore pirsi se il contributo dei critici al jazz sia stato tut- DELLE VERTIGINI saggio introduttivo e come sempre at- si allontana dai fatti e dagli aneddoti, improvvisa to sommato trascurabile". Un'affermazione, que- "Prigioniero della vita e della morte, tenta e sensibile traduttrice, dell'atti- sui medesimi e qualche volta li inventa, riuscendo sta, che farà discutere, ma la cui sostanza è diffici- seminatore a sua volta della morte, vità dello scrittore documentano due l'uomo'senza futuro' nell'atto poeti distinte fasi — distinte, ma legate peraltro a renderli quasi più veri degli avveni- le negare. menti reali. Ecco come egli stesso si è accorto di co di Cosmai resta caparbiamente l'una all'altra ben più di quel che si Da segnalare ancora la definizione del jazz co- attaccato alla speranza nella fede possa pensare a prima vista. essersi "allontanato da qualsiasi tipo di critica me "voce non della condizione del nero, ma della della propria ragione." convenzionale": "Le metafore e le situazioni cui II racconto dal titolo La Boemia in storia" e un'altra lapidaria e perfetta, rubata a (dalla prefazione di D. Dino Cafaro) riva al mare ha di mira l'eredità e la ricorrevo per evocare lo spirito della musica non Roland Kirk, di "musica classica nera". Ma cia- differente elaborazione del passato na- mi soddisfacevano più. Inoltre, dato che anche la scun lettore ne troverà da sé molte altre. Ottaviano De Biase zista nei due stati tedeschi sorti dopo INCONTRI la guerra. Al centro della storia, am- La poesia si fa testimonianza, fede bientata alla metà degli anni cinquan- nel valore sacrale della parola, pre- ta sul Baltico, sta l'enigma costituito ghiera e vocazione, risposta da una donna di origine boema, che dedizione totale all'urgenza del 'buio' un trauma sembra aver privato di ogni litante nazista, presso il quale ella era quistare la natura umana. L'utilizza- re l'autoanalisi, in seguito fornisce allo che vuole manifestarsi. vitalità. Ella è sorda ad ogni sforzo a servizio. Rifugiatosi a ovest dopo la zione di un tale motivo fiabesco per la scrittore un modello per la sua scrittu- che la società fa per strapparla all'iso- guerra, costui si è ben presto rimesso costruzione di questo racconto è sin- ra. Alla linearità della fiaba, nella qua- Angela Giorgetti lamento in cui si è rinchiusa e portarla in movimento, passando all'agitazione tomatico: nelle fiabe, il momento della le la morale si realizza meccanicamen- IL NULLA DELLE COSE a reinserirsi nella collettività. Narrato revanscista. Alla società occidentale metamorfosi è centrale; la liberazione te con la vittoria finale dell'eroe buo- "E un nulla sono per la poetessa in prima persona, il racconto è co- che tollera, se non favorisce, le mene da un incantesimo, da una maledizio- no, si sostituisce ora nella narrativa anche gli oggetti del suo immagina- struito secondo una tecnica analitica; di tale arnese, si oppone così nel testo ne, con il ritorno dalla natura di ani- dell'autore tedesco la complessità che re, persino quelli che ricorrono più l'impulso a indagare il mistero che av- quella orientale, caratterizzata dal su- male a quella di uomo, dalla malvagità mira piuttosto a cogliere la morale nel frequenti: il mare, le luci di albe e volge la donna porta l'io narrante a ri- peramento del passato. alla bontà, non lascia, si badi bene, re- suo farsi. Così Aurora, condannata ad tramonti, i colori di erbe, piante e sidui; esso è repentino e definitivo. accoppiarsi ogni notte con un uomo fiori. Tutto si sfoca e scompare, Passando alla seconda parte del vo- diverso, prova da dea una doppia ver- sottratto alla lucidità dell'enunciato lume, che presenta Quattro racconti gogna: quella di doler giacere con un dall'atmosfera dell'immaginario." Martin Gilbert mitologici (pubblicati nel 1978), il let- mortale e tuttavia di trovare dolce (dalla presentazione) tore si trova di fronte a un imprevedi- l'amore di questi esseri per lei inferio- bile accostamento di Fuhmann al mi- ri, ma inebrianti persino nella loro im- Maria Francesca Mastrolonardo Atlante di storia ebraica to. Non è però lecito vedere in questo purità. I GIORNI DEL SOLE passaggio il sintomo di un disimpegno I Quattro racconti mitologici di E DELLA PIOGGIA dai temi del presente; esso va invece "Luci e ombre diventano immagini La storia degli ebrei in 123 cartine Fuhmann non sono banali remakes, considerato piuttosto come frutto di bensì vere e proprie reinterpretazioni e sensazioni in queste poesie fragili, una riflessione che ha portato lo scrit- che suggeriscono ai lettori un rappor- frammenti di un mondo in cui tore a ritenere inadeguato il modello to sottile, ma in fondo ben visibile, segni del tempo fanno perdere l'illu- Giacoma Limentani offerto dalla fiaba per affrontare la con la condizione odierna dell'uomo. sione di scampo e danno solitudine Nachman racconta propria tematica del mutamento. C'è da augurarsi che questo primo e disincanto.' (dalla presentazione) Le storie di un Maestro chassidico L'attenzione di Fuhmann negli anni volume fùhmanniano sia presto segui- settanta si concentra sul mito, nel qua- to da altri, a cominciare dallo straordi- DIFFUSIONE E GESTIONE ORDINI le egli vede l'espressione, ricca e com- nario diario di un viaggio a Budapest FIRENZE EDI. LIBRA. Editrice La Giuntina - Via Ricasoli 26, Firenze plessa, dell'intero patrimonio di espe- dal titolo 22 giorni ovvero la metà del- TELEFONO E FAX 055 257,926.6 rienze dell'uomo. La metamorfosi del la vita. IDEI LIBRI DEL MESE! LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 16

Adelphi Ballo della malavita

Robert Byron e ballo della malalingua LA VIA PER L'OXIANA Traduzione di Maria Grazia Bellone di Rosalba Campra Con un saggio di Bruce Chatwin «Biblioteca Adelphi» HORACIO SALAS, II tango, prefaz. di marginali: i bordelli e le accademie — gono in maniera innovatrice e provo- Lo studio di Horacio Salas offre un «L'esemplare in mio possesso - Ernesto Sàbato, Garzanti, Milano eufemismo che designava in quei tem- catoria: la scelta di un discorso itinerario molto documentato e di pia- ormai smembrato, alluvionato, do- 1992, ed. orig. 1986, trad. dallo spa- pi certi saloni da ballo non molto ri- anch'esso marginale, non codificato cevolissima lettura attraverso questi po quattro viaggi nell'Asia Centrale gnolo di Claudia Martino, pp. 388, Lit spettabili. dai canoni letterari dell'epoca. Il testo temi e questi problemi, ricostruendo - non mi ha più lasciato da quan- 38.000. Il tango, ad ogni modo, non è rima- del tango appare così come una mate- le peripezie dell'evoluzione del gene- do avevo quindici anni» (Bruce sto confinato nella periferia della città. ria eterogenea, risultato della coesi- re, la storia dei suoi creatori e dei suoi Chatwin). miti. Rivivono così luoghi che oggi so- Il tango, come ogni mito che si ri- Verso l'inizio del secolo si sposta al stenza del registro colloquiale e di •t5o soltanto una scenografia della me- spetti, vanta un'origine incerta. Si suo- centro, e al tempo stesso acquista la quello alto, del lunfardo — rielabora- moria, come il famoso cabaret le individuare la sua nascita nei confi- parola: il primo "tango-canzone" vie- zione letteraria di un gergo malavitoso Johannes Urzidil Armenonville; personaggi come le gri- TRITTICO PRAGHESE setas e le milonguitas, ragazze nate nel Traduzione e note di Elisabetta sobborgo e che le "luci del centro" Dell'Anna Ciancia abbagliano, trascinandole a una fine Con un saggio di precoce. Cantanti come Augustin «Biblioteca Adelphi» Magaldi o Edmundo Rivero, poco co- «La più tenera, ironica, profonda e Un illuminista aristocratico nosciuti dal pubblico italiano, fanno grottesca immagine di quel mondo da cornice all'inevitabile Gardel, e da cui sono nate tante pagine im- di Gino Ruozzi trovano uno spazio meritato le voci mortali di questo secolo» (Claudio femminili, generalmente trascurate Magris). nelle storie del genere: Azucena ENRICO MATTIODA, Il dilettante "per mestiere". progresso (fondamentale in questa prospettiva la Maizani, Mercedes Simone, Tita Muriel Spark Francesco Albergati Capacelli commediografo, critica alla famiglia patriarcale); dall'altro rifiu- Merello. Astor Piazzolla e i "piazzol- Quaderni del Teatro Municipale "Romolo tando gli esiti della nascente alleanza borghese liani" marcano il limite cronologico di MEMENTO MORI Valli" di Reggio Emilia n. 6, Il Mulino, Bologna tra teatro e politica egli subirà l'inevitabile emar- questo panorama, che segnala comun- Traduzione di Maria Grazia Grif- ginazione di una poetica di retroguardia. que l'apertura ad altre esperienze me- fini Rosnati 1993, pp. 276, Lit 35.000. Nonostante gli accenni di novità, Albergati non no facilmente classificabili del tango «Fabula» contemporaneo. «Macabro ed esilarante, mi ha in- Il marchese Francesco Albergati Capacelli riesce quindi a uscire dai canoni della commedia cantato come pochi altri romanzi» (Bologna 1728-1804) fu tra i principali esponenti moraleggiante e pedagogica settecentesca. Egli re- Ma soprattutto, e nonostante il sot- (Graham Greene). del teatro italiano del Settecento, tanto che da al- sta un illuminista aristocratico, fedele fino al pos- totitolo in copertina riduca il tango a cuni contemporanei venne chiamato il "dittatore sibile agli ideali volteriani del dispotismo illumi- "la danza che dai bassifondi di nato, incapace di accettare, insieme ad Alfieri, gli Buenos Aires ha conquistato il mon- Norman Lewis del teatro italiano". Schiacciato da Goldoni, do", Salas destina una parte molto effetti concreti e talvolta brutali della rivoluzione NAPOLI '44 Metastasio e Alfieri, oggi è quasi dimenticato, al- consistente della sua evocazione ai Traduzione di Matteo Codignola la pari di molti altri autori di teatro del suo seco- francese. Di fronte alla nuova figura dell'intellet- poeti che trasformarono il tango in « La collana dei casi » lo. Di Goldoni, che conobbe nella primavera del tuale borghese e giacobino, "creatore di consenso qualcosa di più — molto di più — di La Napoli del Mercato Nero Univer- 1152 e che definì "un genio portentoso", si pro- e divulgatore dell'ideologia rivoluzionaria", una danza. Poeti che ostinatamente le sale descritta da un ufficiale ingle- fessò discepolo. Oltre che autore di numerosi testi Albergati oppone pertanto un rifiuto, confinando- storie ufficiali della letteratura argenti- se con una icastica veracità che comici e drammatici, Albergati fu attore di ecce- si nel superiore ozio aristocratico della campagna. na hanno ignorato fino al 1979, quan- nessun altro ha raggiunto. do l'Antologia de la poesia argentina di zionale bravura e instancabile promotore di spet- Sul piano della lingua, Albergati sposa con coe- R.C. Aguirre finalmente riconosce tacoli teatrali, che egli allestì di preferenza nei renza una linea moderata, all'insegna del buon uno spazio a Enrique Santos E.M. Cioran teatri di sua proprietà nella splendida villa di gusto, che in molta parte dei critici e del pubblico Discépolo e a Homero Manzi. Zola Predosa, a pochi chilometri da Bologna, e colto del suo tempo lo fece preferire a Goldoni. SILLOGISMI La puntuale analisi che Salas dedica DELL'AMAREZZA nel palazzo patrizio di città. Dalla lettura di Ma proprio nella misura risiede il limite della sua a questi autori — oltre Manzi e Traduzione di Cristina Rognoni Mattioda emerge un Albergati per più di un opera. Eppure non mancano nella penna di Discépolo, Càtulo Castillo, Celedonio «Piccola Biblioteca Adelphi» aspetto anticipatore misconosciuto di motivi che Albergati i toni forti ed espressionisti, come mo- Flores, Enrique Cadicamo, ecc. — si L'aforisma come provocazione. diverranno centrali nel teatro del Novecento, spe- stra la lettura della divertente Lettera d'un ano- avvale di lunghe citazioni e trascrizio- cie in Bertolt Brecht. Il critico si sofferma in par- nimo scritta da un suo amico (1722), in cui sul ni di tanghi. Ed è qui che si fa sentire la mancanza di un'attenzione più con- David Garnett ticolare sullo svelamento della finzione teatrale modello dell'invettiva egli crea pagine di gustosa che Albergati mette in scena "in quell'originalis- comicità. Il bersaglio è Carlo Gozzi, "vuoto" e sapevole da parte della traduttrice. È vero che il testo del tango, a causa UN UOMO ALLO ZOO sima 'summa theatralis' che è l'ultima sua com- "imbecille", "rubatore e plagiario", "smanioso Traduzione di Gaspare Bona dell'eterogeneità della sua lingua, pre- media", I ciarlatani per mestiere (1801). Da que- apologista di ciurmatori e giocolieri", verso il qua- «Piccola Biblioteca Adelphi» senta difficoltà notevoli. Ma al di là Come sia possibile farsi rinchiudere sta prima monografia, dopo i superati studi otto- le gli ammonimenti hanno lo stesso desolante ef- dell'appiattimento dei registri, delle per amore nella gabbia di uno zoo. centeschi, emerge la figura di un intellettuale so- fetto "che lavare la faccia ad un etiope". imprecisioni e indecisioni (per esem- speso tra due mondi, interessante proprio perché pio, lo stesso tango tradotto diversa- irrisolta (come i finali delle sue commedie•): da un mente quando viene citato da Sàbato Danilo Kié lato Albergati esprime contenuti di marca illumi- o da Salas) si assiste e delle trasforma- zioni quantomeno curiose, come certe DOLORI PRECOCI nistica, espressione di un teatro che non è finaliz- "malas purgaciones" (secrezioni da Traduzione di Lionello Costantini zato solo al divertimento ma all'educazione e al « Piccola Biblioteca Adelphi » malattia venerea) che diventano "cat- Il pathos sottile e lancinante del ri- tive arti" (p. 62)... cordo di una realtà perduta per (E, per ragioni di precisione, forse sempre. non sarebbe stato inutile indicare che la "prefazione" di Sàbato è in realtà un testo di trent'anni fa, che Sàbato Samson Raphaelson ni di Buenos Aires (e talvolta anche di ne interpretato da Gardel in un teatro —, di dialettalismi, ecc. Le autorità scrisse come introduzione a un'antolo- Montevideo, sull'altra sponda del Rio di Buenos Aires nel 1917. In quel pri- identificarono un pericolo nell'ascesa L'ULTIMO TOCCO gia di giudizi sul tango da lui diretta, e de la Piata), verso il 1870. Il suo nome mo testo emergono già certe linee te- sociale di una forma "impura" della DI LUBITSCH pubblicata sotto il titolo Tango. dà adito ad analoghe imprecisioni: le matiche che il tango riprenderà con lingua, e negli anni quaranta arrivaro- Traduzione di Davide Tortorella Discusión y clave nel 1963). etimologie oscillano tra una fantasiosa una costanza vicina all'ossessione, e no a proibire la diffusione di tanghi Con una nota di Enrico Ghezzi stirpe latina (da tangere, "toccare o che costituiranno la materia delle con termini lunfardi, proponendo del- « Piccola Biblioteca Adelphi » composizioni degli anni trenta-qua- le traduzioni esilaranti nella loro stes- Lubitsch raccontato con l'irresisti- palpeggiare") e un più probabile rife- ranta, anni in cui la titubante vocazio- sa pretesa di correzione linguistica. bile grazia di cui Lubitsch era mae- rimento ai tambós o tangós, le riunioni ne poetica del tango diventa una stro. degli schiavi negri dove si ballava al ritmo del tamburo. Ma l'incertezza realtà indiscutibile. Trionfa allora la rinvia a qualcosa di più profondo e se- concezione dell'amore come perdita DATANEWS NARRATIVA Derek Walcott greto, poiché quella zona limite dove di sé, del presente come qualcosa di TI-JEAN nasce il tango è contemporaneamente già perso nell'istante stesso in cui vie- D- reale e metaforica: frontiera tra la città ne nominato, dell'amicizia come biso- • BRIVIDI PE E I SUOI FRATELLI e la pampa, tra l'asfalto e il fango, ma gno insoddisfatto, del proprio essere anche tra il passato e le aspirazioni al- come assenza. I critici fanno derivare Ivo Scanner SOGNO SUL MONTE la modernità che, nel progetto nazio- questi temi dal mondo marginale in DELLA SCIMMIA nale, voleva cancellare le tracce di cui il tango si sviluppa, dallo sradica- LA BORSA Traduzione di Annuska Palme Sa- un'epoca eroica e oscura. È persino mento dell'immigrazione, dalla durez- DI TOGLIATTI navio e Fernanda Steele probabile che, ai suoi albori, il tango za delle condizioni sociali. Tutto que- «Piccola Biblioteca Adelphi» non sia stato nemmeno una danza: sto non basta comunque per dar ra- Claudio Pellegrini Un'altra dimensione di Walcott: il una leggenda, che Borges ama inco- gione della nostalgia estrema che per- FORNO CALDO teatro poetico. raggiare, lo vuole stilizzazione di un vade il tango: nostalgia di qualcosa duello, scena ambigua che due uomini che non esiste più — e che forse non è PER CANI mimano su un marciapiede di sobbor- mai esistito. go. Ma il tango è anche scelta linguisti- Ma l'origine del tango, senz'altro, ca, rischiosa scommessa che i suoi au- 00184 Roma, Via S. Erasmo, 15 (06) 70450318/9, Fax 70450320 può rintracciarsi anche in altri spazi tori, conoscitori dei codici colti, scel- LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 17

vecchia versione. Alla fine del libro passione che talvolta, particolarmente Museo Puskin e la frustrazione nel ve- una pianta di Mosca, divisa per setto- per quanto riguarda i progetti realiz- dere le schede dei cataloghi sovietici A Mosca ri, riporta i numeri d'ordine di ciascun zati negli ultimi trent'anni, risulta de- Collezionisti sistematicamente prive di indicazioni edificio o complesso di edifici. Questa cisamente acritica. sulla provenienza. seconda parte consente di ricavare dal Un ulteriore pregio invece è la scan- Questo nuovo libro sul collezioni- con la guida testo una serie di miniguide dedicate sione visiva dei singoli settori, elegan- clandestini smo dello storico dell'arte moscovita alla Mosca Art Nouveau, a quella co- temente separati come sono da vedute Boris Brodskij è dunque il primo ad struttivista, a quella stalinista, a quella fotografiche su fondo nero, vero "col- affrontare questo complesso argomen- di Nicoletta Misler contemporanea fino alla presentazio- po d'occhio" su un periodo architet- BORIS BRODSKIJ, Tesori vietati. to. Certo, è tutt'altro che un libro ac- ne del Caffè Atrium, un piccolo risto- tonico, alcune delle quali veramente Capolavori e misteri del collezionismo cademico o una storia del collezioni- ALESSANDRA LATOUR, Mosca 1890- rante dal décor dissacratorio ed eclet- "splendide", come le definisce l'autri- russo, prefaz. di Bianca Maria Riccio, smo nel senso in cui la si intende co- 1991. Guida all'architettura moderna, tico sul Leninskij prospekt n. 44, rea- ce ringraziando il fotografo. In parti- Ponte alle Grazie, Firenze 1992, ed. munemente, sia perché tocca in gran Zanichelli, con la collaborazione di lizzato nel 1988 da un gruppo di gio- colare quella che introduce il periodo orig. 1992, trad. dal russo di Anna parte proprio quei tabù della storia Antonina Manina e Andrej Nekrarov, vani architetti appartenenti al 1941-55, una veduta sulla Salzano, pp.168, 88 ili. a col. e 3 in per i quali era impossibile occuparsi Milano 1992, pp. 404, 100 ili in b.-n„ movimento della cosiddetta "architet- Komsomol'skaja plosca d, in cui si b.-n., Lit 70.000. di questa disciplina, sia perché Boris Lit 50.000. tura di carta". fronteggiano l'albergo stalinista Brodskij con la sua vulcanica e un po- Al turista non occasionale, al nuovo Leningradskaja di Poljakov e Boreckij La storia del collezionismo nell'ex co diabolica conoscenza di tutto e di La nuova guida architettonica di residente straniero di Mosca, sarà così (1949-55) che riprende motivi dell'ar- Unione Sovietica sino agli anni ottanta tutti nel campo dell'arte, in particola- Mosca, scritta e curata da Alessandra possibile muoversi per le vie della ca- chitettura russa del XVIII secolo, e la non era una specializzazione sofistica- re a Mosca e in parte a San Pietro- Latour che si aggiunge al numero im- burgo, ci sommerge con un fiume di precisato di guide di Mosca e della informazioni preziose, di piccole sto- Russia (Urss) reperibili sul mercato, rie, di dettagli pittoreschi e soprattut- ma se ne distanzia immediatamente to ci presenta, più che una storia del per concezione e formato, sarà final- collezionismo, una storia dei collezio- mente quel multiplo strumento di La città di Pessoa nisti sovietici e delle loro stravaganze. orientamento per questa caotica e af- In effetti il titolo è abbastanza fuor- fascinante città, utile sia per il "viag- viarne a causa dell'aggettivo "russo" giatore incantato", sia per il visitatore e dei suoi pseudonimi che ci fa pensare al collezionismo pre- svagato e per quello più attento. È su- rivoluzionario a cui sono dedicati al- bito chiaro che si tratta di una guida cuni riferimenti, ma che non è il sog- concepita da un architetto, ma il cui di Anna Nadotti getto di questo libro. Infatti sarebbe uso, nei suoi diversi livelli, non vuole più esatto parlare di "collezionismo essere limitato soltanto ai professioni- FERNANDO PESSOA, Lisboa. Quel che il turista Belém...". Oggi non si arriva più a Lisbona per sovietico", dal momento che l'aspetto sti. È costituita infatti da un'ampia in- mare, eppure lo stupore rimane, forse perché la più affascinante di questa storia sta troduzione storica che esamina sia i deve vedere, introd. di Andrea Ciacchi, Biblioteca del Vascello, Roma 1993, trad. città è rimasta la stessa, e lo sbarco, seppur proprio nella capacità di aprirci gli oc- singoli edifici architettonici sia la pia- chi sulle straordinarie collezioni priva- dall'inglese di Ugo Serani, pp. 100, Lit 15.000. dall'aereo, è come allora, "agevole e abbastanza nificazione urbanistica della città, in te realizzate durante il potere sovietico rapido" e le piazze sono le stesse, ampie, distese e differenti capitoli che stabiliscono non e, sebbene indirettamente, contro di tanto una periodizzazione cronologi- "Sorge dalle parti dell'Oriente la luce bionda squadrate quelle della Baixa; rotonde, in penden- esso. Si è trattato infatti di uno scam- ca, quanto delle alternative dialettiche della luna d'oro. La scia che lascia nel fiume largo za, un po' nascoste e ciarliere quelle Je/Z'Alfàma; bio perverso di ruoli in cui il collezio- nei diversi periodi presi in considera- apre serpenti nel mare". Così Bernardo Soares, e sono gli stessi di allora i miradouros affacciati nista che raccoglieva oggetti preziosi, zione, e cioè: 1890-1917 Aspirazioni e sulla città. e quindi li privatizzava togliendoli al realizzazioni dell'avanguardia, 1931-55 chiuso nella sua stanza, immobile alla finestra da sociale, di fatto li salvava per un futu- La svolta staliniana e la ricostruzione, cui guarda Lisbona. Fernando Pessoa invece è Sono ben poche le città che hanno conservato ro uso pubblico da quel potere che in 1955-1970 Revisionismo e neo-produt- fuori, percorre le strade della città che è sua, e per tanto di sé, quelle che gli anni non hanno reso tivismo, 1970-80 Neomonumentalismo di più non da solo, né a piedi, come sarebbe plau- estranee a se stesse. Forse perché ha memoria, gran parte non sapeva che farsene, se ne sbarazzava, li distruggeva come nel e utilitarismo, 1980-91 Gli anni della sibile, bensì in automobile e in compagnia di un Lisbona ha intitolato quasi ogni luogo agli scrit- caso delle icone, oppure li vendeva perestrojka. tori e ai poeti, a loro assegnando — e a noi — ipotetico gruppo di visitatori stranieri. Per loro all'estero per recuperare valuta come È una parte che offre un utile mate- infatti — e per quanti altri volessero conoscere la ovunque una panchina per leggere, guardare, scri- nel caso della collezione della moglie riale di discussione e di studio non so- città sul Tago, la "ville bianche" dove i tram si vere. Ed è lo scrittore e il poeta che racconta qui dell'ambasciatore americano in lo a chi voglia conoscere le complesse chiamano eléctricos e il cinema animatógrafo — la "meravigliosa Lisbona", non trascura il nuovo, Unione Sovietica David Post che nel stratificazioni delle culture architetto- per loro e per gli altri Pessoa scrisse, o meglio dat- quanto "è ancora in costruzione" — e ovviamen- 1937 esportò legalmente quella raccol- niche della città, ma anche, per esem- tilografò in inglese, negli anni venti, gli appunti te oggi finito — né lesina gli aggettivi allettanti, ta che avrebbe costituito un piccolo pio, a studenti universitari che voglia- per una breve guida, rinvenuti tra le sue carte nel quasi promozionali. Possiamo seguirne l'itinera- ma preziosissimo museo d'arte russa a no sistematizzare le loro conoscenze 1988, e ora tradotti in italiano -e pubblicati con rio ancora oggi, da Belém al Carmo, al Castelo Hillwood presso Washington. Un dell'architettura russa e sovietica radi- un accurato corredo di note e immagini d'epoca. de Sào Jorge, come lui acquistando per strada esempio significativo invece dell'ano- candole anche fisicamente nella storia. malo mecenatismo privato "di ritor- È una "guida discreta, spoglia di ogni retorica", l'ultima edizione del "Diario de Noticias". Come Non si tratta comunque di una sezio- no" in Russia è quello del Museo sempre si sdoppia, Fernando Pessoa, ma stavolta, ne manualistica, ma al contrario di rileva Andrea Ciacchi nell'introduzione; pratica e Tropinin, un gioiello di raccolte otto- una lettura appassionatamente di par- vagamente didascalica, aggiungerei io, eppure come ogni cicerone che si rispetti, alla prima plu- centesche in una palazzina ottocen- te, con la quale si può più o meno es- nella sua stessa tessitura, nell'itinerario proposto rale. E vien da chiedersi chi sia — Bernardo tesca nel cuore della vecchia Mosca, sere d'accordo, ma alla quale vanno ri- con la cura attenta di chi conosce di un luogo i Soares, Alberto Caeiro, Riccardo Reis, Alvaro de regalato allo stato sovietico da conosciute una sistematicità e un'or- più minuti interstizi e li ama, si sente l'entusia- Campos? O tutti insieme i suoi eteronimi? — Feliks Visnevskij, fanatico collezioni- ganizzazione che, almeno storicamen- smo dell'autore, il suo desiderio che i visitatori che invita i turisti a fermarsi, "scendendo un po' sta sopravvissuto alle persecuzioni sta- te, la rendono legittima. Inoltre è apprezzino della città non solo la bellezza, a tratti per Rua do Alecrim,... davanti alla statua del ro- liniane assieme alla sua collezione. molto importante il fatto che il discor- Di queste collezioni è rimasta tal- so passi continuamente dall'architet- quasi intollerabile, ma l'intelligenza, la lingua, i manziere Ega de Queirós", e fa loro notare la volta la fama, ma non gli oggetti. Si tura all'urbanistica e viceversa, e che poeti, i caffè, i giornali. frase incisa nel basamento, "Sulla violenta nudità veda il caso della raccolta di porcella- l'immagine urbana non sia data sol- della verità il trasparente velo dell'immaginazio- "Per il turista lo stupore comincia quando la ne Seresevskij che proveniva dal tanto dai progetti urbanistici, ma an- nave si avvicina alla barra e, dopo aver passato il Museo della vita e del costume nobi- che da materiali visivi accessori come faro del Bugio appare la fortificata Torre de incisioni e vedute d'epoca o un'intera liare, chiuso negli anni trenta, raccolta sequenza di scorci fotografici del 1867 che si disintegrò letteralmente nell'on- che si sviluppano cinematografica- da d'urto di una bomba nel 1941. mente rappresentando i diversi punti Seguire le divagazioni di Brodskij di vista sulla città e che servono a dar- nella vita di collezioni e collezionisti stazione ferroviaria di Jaroslavl di F. cene "l'anima". pitale con uno strumento a lungo atte- ta per storici dell'arte alla moda, ma non è sempre facile. Si passa infatti so, impensabile ai tempi della "stagna- Sechtel' (1902-904), equilibrata fusio- una pericolosa attività sovversiva. In dai riferimenti a mitici mercati delle Questa sezione introduttiva è infatti zione", quando almeno la metà degli ne di stile neorusso e Art Nouveau in- quanto tale era accademicamente pulci come quelli di Smolenski e di corredata da un numero significativo edifici qui presentati era top secret e ternazionale sotto un tipico cielo mo- ignorata e poteva tutt'al più costituire Sucharevka e alla storia degli straordi- di immagini in bianco e nero, talvolta ne era vietata la ripresa fotografica. Il scovita, luminoso dopo la pioggia, di oggetto di eruditi pettegolezzi. nari ritrovamenti che vi sono avvenuti, minuscole, ma non per questo meno pretesto era che si trattava o di amba- una luminosità minacciosa quanto i Pericolosa perché toccava argomenti all'indicazione di famosi negozi sovie- espressive e ben calibrate nel testo. Di sciate, come nel caso di quella france- tragici ultimi anni dello stalinismo che delicati come le requisizioni statali po- tici di robivecchi ormai scomparsi, al- fatto la misura delle immagini dipende se, un pittoresco esempio di stile questa veduta introduce. strivoluzionarie delle collezioni priva- la storia di musei famosi negli anni dalla scelta editoriale che il libro ri- eclettico neorusso realizzato da te, la svendita e il selvaggio smembra- venti e poi chiusi, come il Museo del manga, come è, una vera e propria Pozdaev nel 1892, o di quella neoze- mento delle collezioni più famose, giocattolo che costituì la base per la guida, con un formato compatto e il landese di Kekusev, puro esempio di l'accaparramento da parte della no- collezione di giocattoli di artigianato massimo di informazioni offerte sinte- Art Nouveau del 1903; o di edifici menklatura, la sparizione nei lager dei popolare di A. Cereteli. La mancanza ticamente. pubblici come il Ministero degli Esteri collezionisti, fossero questi i nobili ri- di riferimenti bibliografici, il fatto che Con queste finalità è strutturata an- stalinista progettato da Gel'freich e masti in Russia o il ceto medio della molti nomi dei protagonisti siano dati che la seconda parte del volume che, Minkus nel 1948-53 o di edifici di si- Nep, e quindi l'interdetto a nominarli. solo con le iniziali (per esplicita richie- sul modello delle guide architettoni- gnificato strategico-militare come Inoltre, durante il lungo periodo stali- sta degli stessi) accentua il carattere che delle grandi capitali europee, pre- ponti, fabbriche, chiuse come quella nista l'oscuramento della critica aveva discorsivo di questo saggio, discorsivo senta ben 350 schede di edifici ordina- di Gol'c sul fiume Jausa del 1937. condotto allo spegnersi di una tradi- ma mai casuale. Un appunto che non te cronologicamente. Per ciascun edi- Sono meno lontani di quanto sembri zione di conoscitori e di attribuzioni- si può evitare riguarda però la sciatte- gli anni in cui un architetto americano ficio sono date una o più fotografie e smo, che risaliva a grandi storici ria della fantasiosa e approssimativa specialista di architettura sovietica, spesso la planimetria, l'alzato o l'asso- dell'arte come Pavel Muratov o Ivan traslitterazione del cirillico, con i co- poteva essere fermato per aver foto- nometria ricavati dalle fonti originarie. Cvetaev. Tutti quelli che hanno visita- mici svarioni che ne derivano, come grafato una delle strutture industriali Oltre a un commento storico-critico to i musei sovietici in quegli anni ri- Orozov per Morozov, Alexandra di Mel'nikov, qui riprodotte. individuale vengono indicate anche le cordano come fosse deprimente cerca- Exeter per Aleksandra Ekster, coordinate toponomastiche, come il L'unico appunto che si può fare a re di sapere, attraverso le etichette Gogolenskij boulevard per Gogol'skij nome della via e quello della più vici- questa seconda parte riguarda di nuo- 4 15 delle opere, l'esatta provenienza dei Bul'var, Oskinij Chrost per Oslinyj na fermata di metropolitana, entram- vo la passione con cui l'autrice si iden- capolavori delle collezioni di Scukin e Chvost', Lefunov per Lentulov. bi, se necessario, nella nuova e nella tifica con il suo soggetto di indagine, Morozov esposte all'Ermitaze e al (n.m.) LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 18

per Clair immutabilmente la natura, del coraggio e dell'inevitabilità. Da "ritorno alla pittura". Ora questo ri- l'universo visibile dell'apparenza. Ma una parte, ha abbandonato il visibile torno si è già compiuto; ma quali che Natura bella ma morta le cose non stanno affatto così. Il mo- per l'invisibile, le cose nascoste che siano i suoi risultati, che nel migliore derno, fin dalle sue remote origini se- hanno attirato da sempre l'uomo e dei casi non vanno oltre un'ennesima di Alberto Boatto centesche, nasce da una delusione de- l'artista: la scelta dell'astrazione. variazione del moderno, più che addi- vastante provocata dall'inganno dei Dall'altra, è passata dalla rappresenta- tare una via d'uscita, hanno ribadito nostri sensi. Il problema si pone in zione alla costruzione, e proprio per- soltanto una difficoltà. Una difficoltà JEAN CLAIR, Critica della modernità. cattive condizioni, ma essa "si è trova- ché si costruisce ormai il quadro, due non solo della pittura, ma dell'arte Considerazioni sullo stato delle belle ta male" in tutto il secolo, anzi questi termini, anche se è lecito for- pittori, in una svolta cruciale non solo tout court nell'odierna liquidazione arti, Allemandi, Torino 1992, ed. orig. nell'estensione totale della modernità. mularlo in modo meno drammatico: il mondo accessibile ai sensi comprende per l'arte ma per l'intera creazione del XX secolo. 1983, trad. dal francese di Francesca Certo con delle eccezioni, di numero una ben piccola parte della realtà. Co- moderna, hanno preso un oggetto del Quali sono queste difficoltà? Prima Isidori, pp. 159, Lit 30.000. però minore di quelle che potevamo prevedere: ancora in apertura, Clair sì, assieme al completo orizzonte cul- mondo artificiale, un piccolissimo, di tutto, l'artista oggi, nel suo superbo turale, è mutato in misura integrale "insignificante" rettangolo di giorna- statuto di creatore solitario, non detie- In mezzo a un'irritante inflazione di cita solo Bonnard e Giacometti prima, anche il luogo dove si è trovata a ope- le, e lo hanno incollato alla tela. Con ne più il compito di elaborare l'imma- testi vuoti o apologetici, mancava qua- e Bacon e Balthus poi. (Se pensiamo rare l'arte moderna; e ogni più sentita questo gesto, tecnicamente più da ar- ginario figurativo del mondo, i suoi si del tutto un libro che sollevasse che Matisse appartiene alla stessa ge- riprovazione non sposta di un milli- tigiano che da pittore, si apre una del- simboli. È un privilegio che gli è ap- qualche domanda indiscreta sullo sta- nerazione di Bonnard...). Per quanto metro il dato di fatto. Simile luogo ha le porte del Novecento. L'altra porta, partenuto dall'epoca delle caverne si- to attuale dell'arte visiva. Per questa possa estendersi questo elenco, esso finito per configurarsi come universo formalmente più adiacente alla prima no alla fine dell'Ottocento. La tecnica assenza, il radicalismo malevolo che non andrà mai oltre una pittura piena, emozionalmente legata ai corpi e alle tecnico e non affatto naturale; nelle di quanto siamo soliti giudicare, viene per conto suo produce il proprio im- resta una delle qualità più lodevoli di maginario. Ciò vuol dire che se l'arti- Jean Clair — l'altra è l'evidente pas- sta cessasse di dare vita a qualsiasi im- sione — è andato incontro a una rara magine, questo gesto di resa non dimi- chiarificazione: quella che nasce dalla nuirebbe in nulla la quantità d'imma- convergenza fra una tesi e un disagio, gini già circolanti nei percorsi della un diffuso bisogno di orientamento, realtà. Quell'arte astratta, che Clair una forse troppo affrettata volontà di deplora a tal punto da lasciarla di- soluzione. Critica della modernità è di- strattamente fuori scena, tra le sue ventato infatti un manuale, una sorta motivazioni, non possiede forse que- di manifesto per coloro che propon- sta: ubbidire a una spinta iconoclasta, gono o praticano il ritorno alla pittura a un moto irritato di cancellazione? o, meglio, al figurativo. Che il critico Elisabetta Rasy Esiste poi uno scoglio ancora maggio- francese prenda poi le distanze dal re, che ostacola dall'interno lo stesso modo con cui è avvenuta simile ripre- MEZZI DI TRASPORTO fare dell'artista. L'arte, si sa, ha sem- sa, non modifica in nulla né la tesi so- pre introdotto uno scarto nei confron- stenuta dalle sue pagine né l'interpre- Clochards solitari, ragazze in fuga, SY ti della realtà, del mondo che la cir- ;ETTARA tazione che ne è stata data. La secon- euforici businessmen, ELISAR conda. Ora questo scarto fra natura e da edizione italiana del libro ci con- pittura appare evidente di per sé, se- sente di riesaminare con maggiore silenziosi extracomunitari ^JpoKTO attraversano l'Italia gnalando esso il passaggio da un ordi- conoscenza gli argomenti di Clair nel- ne dato, esterno all'uomo, a un ordine la loro essenzialità e nelle conseguenze di fine millennio. GARZA*! culturale che porta le chiare impronte pratiche che hanno avuto. Sette racconti tra viaggio e visione, dell'attività umana. Più arduo si dimo- Non può destare meraviglia che un fiaba e commedia, desiderio e paura. stra invece provocare uno scarto, isti- saggio guidato unicamente dalla pas- tuire una differenza quando l'arte si sione e dal radicalismo, lontano mal- Narratori moderni -110 pagine, 29.500 lire trova davanti esclusivamente l'univer- grado tutto dal pamphlet, giacché la so tecnico, questa unanime produzio- parzialità qui suona come involontaria ne del progetto e del lavoro dell'uomo e intendeva essere obiettività, conden- medesimo. Siamo arrivati a una peri- si in sostanza la sua tesi nelle prime ri- colosa situazione di pareggiamento e ghe. Dove leggiamo: "La pittura, alla di identità, dove la creazione artistica fine di questo secolo, va male. Per chi Marisa Volpi incontra la creazione tecnico-scientifi- ama la patria dei quadri, presto non ca, e dove l'uomo, in definitiva, si resterà che il recinto dei musei, per specchia in se stesso, nella propria coltivare la nostalgia di ciò che non è LA CASA opera, nel suo doppio, e non importa più". Costatazione che mescola biasi- poi se arriva ad accettarlo solo con ri- mo, amore, nostalgia; e sono queste le DI VIA TOLMINO luttanza. Un assemblage o una "instal- parole chiave del libro, unione di luci- lazione" non corrono forse il rischio dità e di partito preso. E tuttavia, si- Amicizie e amori, di venire confusi e assorbiti da tuazione paradossale ma non unica inquietudini e ribellioni, quéi'assemblage collettivo che annoda nell'atteggiamento di Clair, questo sti- un'educazione sentimentale senza sosta la grande città? mato direttore di importanti musei e politica rivissuta con delicatezza parigini disapprova profondamente Qui possiamo riprendere la questio- l'istituzione museografica e i suoi pa- e accanimento in una autobiografia ne dell'ideologia dell'arte moderna, ladini. A cominciare da André che diventa racconto. posta sotto l'accusa di aver pescato i Malraux, col suo lavoro sull'arte, im- propri modelli nell'ideologia politica ponente ma inesplorato in definitiva. 1 Coriandoli delle dittature del Novecento. Su un 70 pagine, 16.500 lire argomento bruciante come questo, Le molte pagine che vengono dietro sarà bene formulare le nostre risposte questo conciso e brusco attacco, den- in modo molto netto. Il comunismo, se di annotazioni, di cecità e di cultu- mentre fucilava i suoi poeti, accusava ra, non faranno che approfondire la di formalismo gli artisti e si affrettava diagnosi negativa dell'inizio. Di essa si Garzanti a seppellire le opere nelle cantine dei cercheranno le cause e i responsabili, musei di Mosca e di Leningrado. D fa- in un'inchiesta condotta con un piglio scismo, dal canto suo, ha mandato in tale da trasformare la responsabilità in pensione il futurismo, un movimento vera e propria colpevolezza. Respon- che aveva già perduto il suo smalto sabili risultano i padri della cultura creativo in anni in cui i "fasci" erano moderna, Marx e Freud, in particola- ancora di là da venire. Quanto al nazi- sue manifestazioni concrete, prima le spalancata in gran silenzio dai fanta- re per la distanza che si apre nel loro cose, alla bella e straziata veste del smo, come accade oggi tragicamente smi di de Chirico. Se non si compren- pensiero fra le prudenti idee estetiche mondo. Dunque, quando Clair parla metropoli e poi l'odierna città globale per l'"olocausto", finiremo col soste- e le formulazioni generali di ordine di pittura e si rammarica della sua dell'informazione e della comunica- dono le ragioni di Picasso e di Braque, nere che l'episodio dell'"arte degene- storico-sociologico o psicologico. Ma eclisse, pensa alla pittura figurativa. zione estesa alla totalità del pianeta. se non si dà valore a questo semplice e rata" costituisce anch'esso una men- più di quanto pensi Clair, Nietzsche Poiché anche l'astrazione, una delle Se possiamo identificare gli impressio- sorprendente gesto, prima ancora di zogna, una patetica invenzione degli ha giocato un ruolo pari, se non mag- componenti più riconoscibili del nisti nei "peintres de la vie moderne" un errore, si commette una grave sem- irriducibili apologeti del moderno? giore, dei fondatori del marxismo e Novecento, si tratti di Mondrian, di di Baudelaire, dobbiamo sottolineare plificazione. Che, in un momento di della psicoanalisi. Con il propugnato- Kandinskii o di Malevic, cade sotto subito dopo che si tratta di pittori cit- crisi del moderno, conduce a indicare Lo stile figurativo delle tre dittature re della "gaia scienza" l'ideologia mo- la tortuosa intransingenza di Clair. tadini, anche se dipingono il fiume, i soluzioni molto assennate, ma troppo del secolo non si richiama né a Boccioni né a Kirchner né a Malevic, derna ha acquistato una mobilità che A questo punto, possiamo elencare pioppi sull'altra riva o mazzi di iris. facili e vistosamente improduttive. ma a un indefinito classicismo di stato sfugge alle pinze troppo strette adope- il molto che l'autore espelle consape- Solo agli occhi di un parigino la natu- Come quella auspicata da Clair, in sin- che rappresenta la negazione dell'arte rate da Clair. L'ideologia complessiva volmente da quel territorio in cui si ra può apparire un giardino, un calei- tonia col clima degli anni ottanta moderna e dell'avanguardia. Esse han- dell'arte moderna si rivela assai meno •estende l'arte moderna, per promuo- doscopio di luci, una festa rigeneratri- quando è apparso per la prima volta il politica di quanto sostenga l'autore di ce. suo libro: ritornare alla pittura, al di- no operato ima separazione molto ci- vere un circoscritto gruppo di artisti nica fra messinscena propagandistica Critica della modernità e molto più figurativi. Espelle dunque l'astratto È proprio da un cambiamento di segno e al pastello, come precisa amo- concretamente tecnica e linguistica. e realtà concreta. Se una rivoluzione è nelle sue differenti espressioni; ma tale ampiezza che quella pittura figu- revolmente il critico. Ma intanto il no- Nel senso che gli artisti sono stati gui- stata portata a termine nel nostro se- espelle qualcosa forse ancora di più rativa, sostenuta da Clair con una pas- do del cubismo non meritava forse dati dalla logica interna dei loro stru- colo è stata sicuramente la rivoluzione decisivo e illuminante: l'intera corren- sione che merita rispetto, ha comin- l'impegno di una trattazione particola- menti e hanno inteso contrapporre la ciato a perdere terreno. Si può alzare re e la franchezza di uno scoperto ri- promossa dalla scienza e dalla tecnica. te "oggettuale", da Duchamp fino a Ebbene, fascismo, stalinismo e nazi- propria tecnica specifica alla tecnica ancora il cavalletto di fronte alla fiuto? Giacché dire che l'opera "neo- Rauschenberg, che trova la sua splen- smo hanno mascherato di fregi classici trionfante, che nel frattempo stava Senna, ma di fronte a ciò che l'uomo classica" di Picasso rappresenta il mo- dida apertura nei collages di Braque e l'unica rivoluzione che anch'essi han- mettendo al bando la natura. medesimo ha progettato e costruito è mento "più durevole della sua infinita di Picasso. Ora più che contrapporci e no portato avanti. La tanto vituperata più logico riporre i colori e i pennelli e produzione" equivale a liquidare di Nell'approfondimento ulteriore del "deplorare" a nostra volta simile avanguardia, per lo meno, non si è fatto l'intero cubismo. Il ricorso poi libro, ciò che appariva già chiaro, an- espulsione, appare più produttivo puntare su di esso l'obiettivo di un ap- mai proposta di mascherare la realtà, che se dato come sottinteso, non potrà chiederci le ragioni di Clair, il perché parecchio fotografico. alla souplesse di una frase così diplo- tanto meno quella tecnica che aveva provocare più nessun equivoco: agli lo faccia. Presentato per di più come In tal modo, la novità, il salto com- matica non fa certo onore al radicali- posto con ammirevole lucidità al cen- occhi di Clair non è soltanto allo sca- ovvio, il termine di riferimento dell'ar- piuto dall'arte moderna si presenta smo di Clair. tro di tutto il suo operare. dere del secolo che la pittura versa in te e, quindi, dell'arte moderna resta sotto il triplice segno della lucidità, Ma ritorniamo alla questione del LUGLIO 1993 N. 7, PAG. 19

riHDjC• DEI LIBRI DELMESEFI

Intervista Il terrorismo dei musei Jean Clair risponde ad Adalgisa Lugli

11 lavoro dell'artista va per lungo tempo verso l'affinamento delle D. È ancora così critico nei confronti del contemporaneo come die- tecniche di rappresentazione mimetica della realtà. Anche se consisten- ci anni fa? ti variabili intenzionali attraversano questo processo, tuttavia le regole R. Non sono contrario all'arte contemporanea, ma sono contro che si tramandano arrivano fino a lambire gli artisti delle avanguardie. l'istituzionalizzazione del moderno. Sono contro il fatto che il valo- Per questa strada si può viaggiare alla velocità della luce da Cimabue a re corrosivo della modernità, slegato dal denaro, sia stato singolar- Duchamp e ancora oltre fino al secondo dopoguerra. Ma le nuove tec- mente limato, ridotto, levigato dall'intervento massiccio dell'istitu- niche, il rifiuto della rappresentazione, l'uscita dallo spazio del quadro, zione. È un fenomeno nuovo quello che vede gli artisti lavorare più • la conquista di materiali inconsueti, il caso e il sogno come elementi per le istituzioni che per i privati. Esiste un dialogo singolare, propulsori in direzioni completamente nuove non sono riusciti a man- esclusivo, sensibile, che si è sempre instaurato tra chi produce tenere il loro primato fino allo scadere del secolo. Al primo segno di l'opera d'arte e chi la riceve. Questo dialogo non si ritrova pratica- esaurimento della vitalità delle avanguardie, la pittura riappare e nel mente più, mentre si è instaurata una specie di rapporto "dal pro- solo modo possibile, come un paradiso perduto. È accaduto all'inizio duttore al consumatore", che passa attraverso il museo, che rap- degli anni ottanta e non a caso è un critico, ]ean Clair (con La critique presenta un potere freddo e terrificante e non è più il luogo dei de la modernità di cui riferisce qui accanto Alberto Boatto), a dare il maggiori piaceri. C'è qualcosa che rasenta la follia, oggi nei musei. primo segnale, radunando le forze sparse di chi la pittura non l'aveva D. I musei sfuggono agli aspetti negativi dell'istituzione facendosi mai abbandonata. L'effetto è quello curioso e spaesante di ogni rinasci- piccoli e silenziosi; gli artisti riparano alle tempeste del moderno tor- ta. La pittura ritorna, ma la si sperimenta con una forte concettualità nando alla pittura. Non è più il tono di quello che era stato e sembra di base. E questo in qualche modo significa che la discordanza e la po- ancora oggi essere il suo attacco globale agli esperimenti delle avan- lifonicità dei linguaggi possono continuare, ma anche che le tecniche guardie attraverso la Critica della modernità. sono ormai lontanissime e forse irrecuperabili. ]ean Clair, che appare R. Credo di dover precisare che quando parlo di critica della quasi sorpreso che il suo libro sia ripubblicato in Italia, sembra molto modernità uso la parola nel senso kantiano del termine, di analisi meno intenzionato a rigettare il sasso nello stagno con la stessa vee- critica. Quindi non si tratta di un rifiuto, di un attacco globale. menza di dieci anni fa e se mai nella pace del Museo Picasso all'Hotel Significa vedere come ha funzionato la modernità, per il meglio e Salé, che dirige, è portato piuttosto a smussare i toni della polemica e a per il peggio. E in questo contesto gli artisti che mi interessano di intraprendere una benevola storicizzazione del clima di quegli anni. più sono quelli che si sono assunti il rischio di andare controcor- rente. Tutti individui isolati che si sono battuti anche contro D. Quale insoddisfazione del moderno aveva portato alla Critica l'uniformità del linguaggio, dei mezzi di espressione, persone che della modernità? stavano sulla sponda a guardare passare la corrente, senza farsi R. Quando ho scritto questo libro avevo lavorato contempora- cambiare. neamente nell'ufficialità del museo e nel giornalismo. Come diret- D. Che influenza ha avuto Duchamp sulla sua idea di modernità? tore de "L'art vivant" che era la rivista più all'avanguardia della In quale misura si riconosce nel percorso, apparentemente inverso al I • scena francese, avevo avuto la dimostrazione che il giornale, come suo schema critico, di un artista che è stato un grande pittore e ha ab- II mezzo di comunicazione, è in grado di creare dei valori del tutto bandonato la pittura. C'è una qualche sua identificazione con PI effimeri e di affermarli. Gli avvenimenti artistici che trovano spazio Duchamp? • 1 sui giornali sono sempre quelli più spettacolari, mentre tutto quel- R. Duchamp ha previsto la parabola del moderno e ha sempre lo che appartiene all'opera d'arte e quindi al dominio del sensibile, mantenuto una specie di consapevolezza acuta al fondo della sua • non ha voce. Ne deriva una specie di distorsione nei confronti disperazione, al contrario della speranza fallace del meraviglioso dell'argomento trattato, dell'opera d'arte nella sua unicità, nella che si ritrova nei surrealisti, unita a una sorta di terrorismo di sua presenza, nella sua aura, come direbbe Benjamin. Dopo quat- gruppo. Duchamp ha sempre accettato tutte le interpretazioni del- I le sue opere, anche le più aberranti, con bonomia, ed è rimasto un 1 tro o cinque anni di questo vortice giornalistico dell'attualità, sono •K911 1 tornato in ambienti più calmi e sereni, come pensavo che fossero solitario, uno stilita e la sua colonna era il suo studio a New York. quelli dei musei e delle istituzioni. Ma l'ho fatto purtroppo nel mo- Mi sento molto vicino a lui per quel miscuglio di intellettualismo mento in cui gli stessi musei in Francia cominciavano a risentire di che gli fa sempre desiderare di smontare i giocattoli che si trova tra questa agitazione e molti dei protagonisti di questo aggiornamento le mani e di sensibilità visiva, sensitiva e olfattiva. E stato un gran- artistico della fine degli anni settanta erano gli stessi ex giornalisti dissimo pittore, se guardiamo la Sposa del 1912, con una qualità riconvertiti al mestiere di direttori di museo. Quindi mi sono ritro- della pittura che evoca nella finezza, nell'intelligenza, nella compo- vato al Beaubourg a dover affrontare gli stessi problemi che mi sizione un Vermeer a tre secoli di distanza. È un'opera tutta dalla avevano indotto ad abbandonare la scena del giornalismo d'arte. parte della sensibilità e dell'intelligibilità, cosa molto rara per un D. Quanto si sono modificate le sue opinioni sull'arte contempora- artista. Tutte queste qualità cristalline, luminose, che tagliano co- nea in questi ultimi dieci anni? me un vetro e illuminano la sua opera, mi affascinano e continuano R. Sono cambiate molte cose. Nel 1983 ero il solo a difendere ad affascinarmi, per cui non riesco a capire l'interpretazione di artisti, in particolare la scuola di Londra, che oggi non hanno più Duchamp come di un antiartista, di un predadaista, di un nichili- bisogno di essere difesi. Inoltre c'erano certe forme d'arte che tro- sta. Per me è una specie di stregone enormemente dotato, visiva- vavo eccessive, perché monopolizzavano tutta l'attenzione, eserci- mente, manualmente, intellettualmente, che ha lasciato un'opera tando una specie di imperialismo sul mercato dell'epoca (che era straordinaria che ricorda certi artisti del primo Rinascimento. vivacissimo) — come l'arte minimalista o concettuale — che avevo D. Che cosa pensa della formazione di un giovane artista oggi, te- la tendenza a condannare in blocco. Oggi penso che si possa avere nuto conto che l'insegnamento delle tecniche è stato in gran parte una posizione molto più sfumata e riconoscere, in tutto quanto è spazzato via e pochissimi sono in grado di insegnare a dipingere? stato fatto, le opere e gli autori interessanti. Quindi non adotterei Sembra quasi un paradosso, ma oggi, almeno in Italia, sono i restau- posizioni così nette come allora, perché la situazione è ben lontana ratori a conservare ancora le nozioni del fare pittura. dall'essere definita così chiaramente. R. Credo che la capacità di espressione di un'arte si misuri dalla D. All'inizio del libro lei immagina un museo di pittura: un edifi- complessità dei suoi strumenti. Gli antropologi lo sanno bene. Più cio semplice, ma con qualche particolare che sottolinei la dignità del- un'arte è raffinata nelle sue tecniche espressive e più è in grado di la funzione e in cui non si applichi alcun criterio basato sulla novità. esprimere delle cose. Non bisogna assolutamente economizzare Lo riproporrebbe ancorà? sull'apprendistato, in nessun campo dell'espressività. L'immedia- R. Oggi sarebbe più facile fare un museo di pittura contempora- tezza è 0 più grande bluff in cui si possa incorrere. E le tecniche nea. C'è stato un massiccio ritorno alla pittura, non necessariamen- non sono mai cambiate. Si impara sempre allo stesso modo a dise- te su tela, ma anche agli oggetti come fonte di piacere visivo. In gnare, a scolpire, a dipingere, a mescolare i colori, a preparare una quello che scrivevo c'era una specie di tensione militante, dovuta al tela. Se ci fosse qualcuno in grado di trasmettere questo bagaglio fatto di essere di fronte a una modernità trionfalista e monolitica, di conoscenze, non ci sarebbe bisogno di reinventare sempre tutto che minacciava di riempire i musei. Nel frattempo, in questi dieci da capo, improvvisando gli strumenti del linguaggio. Su questo si anni, sono comparse in Italia, ma anche in Francia, nuove genera- dovrebbe riflettere: siamo arrivati alla creazione di idiomi talmente zioni di artisti che hanno oggi trenta o quarant'anni e ne scopro al- singolari nella loro idiosincrasia, che nessuno li può capire, neppu- cuni che mi piacciono molto. re l'autore stesso. AA.W. L. Berti A. Scrittori in Cina L'antieuropa delle monete 23 testimonianze autobiografiche Unione economica e monetaria di Martin, Masini. Bertuccioli europea: Li debolezza del proget- Storie autobiografiche sulla Cina, to, l'assenza di mobilitazione dall'epoca delle "Lanterne rosse" sociale, politica, culturale. Ma le al dopo Tien an Men. sfide economiche vanno capite e pp. 240 L 28.000 controllate, pp. 160 L 26.000

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MATERIA AUTORE TITOLO MATERIA AUTORE TITOLO

Letteratura italiana II Antonio Faeti L'archivio di Abele classico e cristiano romanzi Ferruccio Ulivi Tempesta di marzo Economia X AA.W. Il sistema monetario europeo Marisa Volpi Cavaliere senza destino Marco Guidi Il sovrano e l'imprenditore Marisa Volpi La casa di via Tolmino Mariano D'Antonio (a cura di) Il Mezzogiorno Stefano Jacomuzzi Le storie dell'ultimo giorno Amartya Sen Il tenore di vita La casa del tempo AA.W. Ineguaglianza, povertà e storia Gli occhi dell'imperatore Benjamin Franklin Consigli per diventare ricchi Letterature di lingua IV Alejo Carpentier L'arpa e l'ombra Psicologia- XI Glen O. Gabbard Psichiatria psicodinamica spagnola Rosario Castellanos Balùn Canàn psicoanalisi Luigi Boscolo, Paolo Bertrando I tempi del tempo Julio Llamazares La pioggia gialla Tom Main La comunità terapeutica Rafael Sanchez Ferlosio La freccia nell'arco AA.W. Intervento psicoeducativo Ramon del Valle Lnclan Sonata d'estate familiare Federico Garcia Lorca Amanti assassinati da una pernice AA.W. Il paziente schizofrenico La drammaturgia da Eschilo a Teatro V Roberto Tessati James Hillman L'anima del mondo e il pensiero Goldoni del cuore Luigi Allegri La drammaturgia da Diderot a Scienze XII J. A. Waterworth (a cura di) Multimedia Beckett Raffaella Simili (a cura di) Scienza, tecnologia e istituzioni Cinema Mauro Marchesini La carta del cattivo in Europa Ettore Pasculli Il grande cinema europeo Fabio Bellissima, Paolo Pagli La verità trasmessa Musica Olimpo Cescatti (a cura di) Tutti i libretti di Wagner Jim Fowler, Louis Cohen Statistica per ornitologi e Maynard Solomon Il diario di Beethoven naturalisti Arte VI Alessandra Mottola Mollino Il libro dei musei Enzo Borsellino (a cura di) Musei locali Nelli Vanzan Marchin (a cura di) Dalla scienza medica alla pratica Jadranka Bernini (a cura di) La pinacoteca nazionale di Ferrara dei corpi Enrica Pagella (a cura di) Le raccolte d'arte del museo civico Bambini-ragazzi XIII RoaldDahl Boy di Modena AA.W. Vieni a casa mia? Gabriella Di Cagno Arte e storia AA.W Com'è il tuo paese? Anna Maria Bava Cassiano Dal Pozzo's Paper Museum Roberto Piumini Mattia e il nonno Filosofia VII Corrado Rosso Felicità vo cercando Tom Stacy Terra, mare e cielo Pier Aldo Rovatti Trasformazioni del soggetto Bianca Pitzorno Polissena del porcello Gennaro Sasso La fedeltà e l'esperimento Roberto Pittarello Per fare un libro Hans Peter Diirr Tempo di sogno Maria Vago Matilde vuol cantare Alessandro Ferrara L'eudaimonia postmoderna Viaggi XIV Paolo Carruba A piedi sull'Etna Storia VIII Alexandre Grandazzi La fondazione di Roma WWF Il camminabruzzo L. Desideri, S. Di Marco La libreria di Frederick Stibbert Claudio Cima Sui sentieri delle leggende Gilbert Dahan La disputa antigiudaica nel AA.W. Gli itinerari di Airone medioevo cristiano R. Mazzilis, L. Della Marta Andar per sentieri in Friuli Vito Fumagalli L'alba del medioevo Gianni Valente Isole per camminare Luigi Pizzolato L'idea di amicizia nel mondo Fabrizio e Stefano Ardito Quattro passi da Roma

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L'inserto è a cura di: Riccardo Bellofiore (economia), Guido Castelnuovo (libri economici), Sara Cortellazzo (cinema, musica e teatro), Anna Elisabetta Galeotti (filosofia), Martino Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugli (arte), Anna Viacava (psicologia, psicoanalisi), coordinamento: Lidia De Federicis e Luca Rastello, disegni di Franco Matticchio. LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 22/11 Il professore fuori sede

Letteratura italiana cessiva come un fumetto, in mezzo al- un'unica dimensione sinistramente (Manzoni, Rusconi, Milano 1984), i spazio all'argomento censurato le confusioni del fascismo e della ludica i misteri salgariani della giun- racconti ispirati dalla sua persona (in dell'amore e della caduta sessuale, romanzi guerra e in una carnevalesca mesco- gla nera e i misteri del Casentino di E le ceneri al vento, Mondadori, facendone l'esperienza decisiva, il lanza di sesso e morte. La forma del Emma Perodi (scrittrice ottocentesca Milano 1977, e L'angelo rosso, punto di svolta in cui ciascuno sceglie un destino. Ulivi prosegue la tenden- ANTONIO FAETI, L'archivio di Abele, romanzo è affidata al lungo monolo- di racconti educativi!), l'incendio di Piemme, Casale Monferrato 1992), il za del romanzo cattolico, che ha avu- Sellerio, Palermo 1993, pp. 251, Lit go del più giovane Franco, voce nar- Atlanta di Via col vento e le visioni di ritratto della madre e della moglie to un esponente in Mario Pomilio, a 15.000. rante che va e viene dagli anni trenta strage che la guerra ha stampato negli Henriette (La straniera, Mondadori, a oggi, ricreando attraverso la storia occhi di Faeti e dei suoi coetanei. Milano 1991), ora pubblica un ro- rappresentare i dilemmi della co- dei poveri imbrogli e dei modelli di Oscuri spaventi infantili si prolunga- manzo di complessa struttura lettera- scienza cristiana, drammi d'anime Antonio Faeti, classe 1939, nato a che spesso sfiorano la disperazione Bologna e professore nell'università Arnaldo le peripezie e i trasformismi no in età adulta, ed è questo il filo ria con cui entra nella materia stessa dell'Italia provinciale. Faeti usa a vol- conduttore che nel labirintico dei Promessi sposi, immaginandone senza tuttavia precipitarvi. Il suo bolognese di storia della letteratura Manzoni esce dai turbamenti della per l'infanzia, ci aveva già dato qual- te l'artificio di una falsa ingenuità, Archivio della mente ha maggior ri- la prima informe idea nata in una quale s'addice al tipo del suo narrato- salto. notte di temporale a Brusuglio dalla tempesta di marzo — e dalle tempe- che anno fa un bel saggio, che sem- ste dell'incredulità di cui l'anonimo brava un romanzo, di scavo archeolo- re, innocente e malizioso; più spesso Lidia De Federicis lettura del manoscritto secentesco. La invece immette senza risparmio nel reticenza manzoniana lo autorizza, secentesco gli è stato portavoce — gico nella memoria fumettistica della riordinando la confusione della storia sua generazione (In trappola col topo. racconto dell'autodidatta Franco la come altri prima di lui, a far parlare i propria documentazione di studioso, silenzi dello scrittore e a riempire i umana nell'equilibro precario di un Una lettura di Mickey Mouse, romanzo a lieto fine. Ma il romanze- Einaudi, Torino 1986). Ora tenta un il proprio gusto per i percorsi incro- vuoti del testo. Ulivi aggiunge nere suggestioni d'epoca e moderne ambi- sco della famiglia Manzoni, l'enigma romanzo vero con L'archivio di ciati e una debordante ricchezza di FERRUCCIO ULIVI, Tempesta di mar- guità ai Promessi sposi che conoscia- dei sentimenti, non cessa di agire sul- Abele, incentrato ancora sul tema citazioni. La plausibilità del perso- zo, Piemme, Casale Monferrato 1993, naggio ne esce incrinata, ma noi letto- mo, e lavora sul rovescio dei perso- la fantasia dei commentatori moder- della memoria, sul recupero dell'in- pp. 191, Lit 28.000. ni. Ulivi lo interpreta valendosi di fanzia, e inoltre sull'esplorazione di ri ci guadagniamo. Qui è infatti la so- naggi restituendoci una Lucia soffe- rente che rifugge dalle nozze e un una scrittura allusiva e con tocchi ra- quel deposito mitico (residui arcaici e stanza del libro, éc\\'Archivio-, non Ferruccio Ulivi, nato in Toscana plausibile don Rodrigo preso e stra- pidi: un esempio sono gli occhi di immagini aggiornate, letture alte e nell'invenzione romanzesca ma in un nel 1912, italianista nelle università di volto da vera passione. Là dove Henriette "miti e sperduti", segnali basse, proficui fraintendimenti e stra- accumulo suggestivo di titoli e nomi Bari, Perugia, Roma, ha da tempo Manzoni per deliberata strategia ha della solitudine che in questo libro di volgimenti) che è per lui la cultura d'epoca, di giornalini, film, libri della trasferito in forma narrativa lo specia- omesso, il nuovo narratore può libe- vite intrecciate e separate è il tema popolare. Due fratelli, il mite Franco biblioteca circolante. Nel mondo rac- le attaccamento a Manzoni che ne ha ramente introdursi e confrontarsi a unificante. e il ribelle Arnaldo, crescono in una contato da Franco non c'è differenza sostenuto gli studi critici. Dopo modo suo con il modello; perciò dà Bologna crudele come una fiaba, ec- fra il reale e l'immaginario. Stanno in un'ottima biografia dell'autore amato Lidia De Federicis

MARISA VOLPI, Cavaliere senza destino, Giunti, Firenze stente tra vita e arte: così Géricault esclama che "i colo- celeste trasparente del mare e del cielo, il colore-polarità 1993, pp. 102, Lit 14.000. ri... sono inchiostro per esprimere i miei pensieri", dell'indicibile e di ciò che è "amabilmente felice". Infine MARISA VOLPI, La casa di via Tolmino, Garzanti, Bòcklin compone "un quadro per sognare", in cui inol- c'è Alfredo, il marito, protagonista della seconda parte dell'esistenza dell'autrice, che è "intervallo o preludio Milano 1993, pp. 64, Lit 16.500. trarsi sino a percepire l'alito leggero dell'oscuro mondo delle ombre. La Volpi incide queste pagine intense con della solitudine e delle oscurità della terza": egli appare La primavera '93 ci offre due nuove, raffinate prove uno stile asciutto, senza cedimenti, attraverso dialoghi dotato di una straordinaria autodisciplina e saggezza e narrative di Marisa Volpi, che ci confermano il felice tra- che sono quasi epigrafi scolpite a intitolare i diversi sus- con la sua scomparsa non sarà più possibile cancellare sferirsi della sua scrittura da un ambito più prettamente sulti del cuore; alcune scene (si vedano quelle dedicate a dalla vita il segno tragico della caducità. Fanno da sfondo accademico (l'autrice insegna storia dell'arte contempora- Lucia, la figlia di Bóklin) si colorano della luce della no- alle vicende i viaggi, i luoghi d'arte che contribuiscono al- nea all'Università La Sapienza di Roma), rappresentato stalgia, luce filtrata dalla più volte rievocata figura la formazione culturale e sentimentale di un'anima voca- dai saggi su Kandinskij, dagli studi su romanticismo e dell'Odisseo omerico. ta "all'amore dei fiori, delle favole", ma non per questo simbolismo, a quello, tutto interiore e dominato dall'im- Anche nella Casa di via Tolmino vibra con forza la lontana dal clima politico ed etico del tempo (il romanzo maginazione "senza oggetto" che l'anima, della prosa corda della nostalgia, sebbene la protagonista, nel narrare scorre, a partire dagli anni cinquanta, fino ai nostri gior- d'invenzione. Uno dei volumi, in verità, funge da trait vicende piccole e grandi della sua esistenza, non smetta ni, quando la casa di via Tolmino non esiste più). d'union fra queste differenti tendenze compositive, poi- quasi mai la veste analitica e razionale che le è propria: Chiudendo il libro della Volpi ci resta il senso di una ché consta di due brevi racconti (Cavaliere senza destino come Origene, il filosofo paleocristiano, ella sembra sacri- testimonianza coraggiosa, quella di chi ha vissuto sempre e "Ai tre caproni") incentrati rispettivamente sulle figure ficare il sentimento all'intelletto, negando l'emozione, ma con la consapevolezza che "le fantasie e le promesse ri- di Théodore Géricault e Arnold Bòcklin, pittori dominati votandosi completamente alla passione per la parola. mangono mute e raggrinziscono sulle loro tracce annun- da una profonda inquietudine intellettuale e sensuale, da Dentro e fuori le mura della casa, circondata da un giardi- ciaci", e che ha saputo fare di questa percezione dolorosa un'angoscia sentimentale inestinguibile. Questa "narra- no evocatore "d'incognite, amori, avventure", si incontra- un luogo privilegiato per ripercorrere i destini propri e al- zione colta, tra il critico e l'evocativo, che presuppone la no figure amate, spesso collegate anche all'altro luogo trui. Il suo "guardare immaginando", tradotto in scrittu- realtà di eventi storicamente accaduti e, in questo caso, fondamentale della memoria della Volpi, Macerata, sua ra, è dunque il solo gesto capace di restituire un'unita- anche la realtà di eventi formali", come afferma Cesare città natale. In questa galleria di affetti spiccano in parti- rietà, anche solo temporanea, alle modalità esistenziali Garboli nella postfazione all'opera, non assume lo statuto colare Paola, amica e compagna di studi destinata a una definite dal dell'epigramma: "Tutti vi- della biografia, ma ripercorre gli eventi e — soprattutto morte prematura; la madre, la cui bellezza "emanava dal- vono almeno tre volte: una reale, una immaginaria e una. — i sogni e i deliri che informano la vita dei due artisti, lo sguardo ridente", privo di malinconie; il nonno, fonte non percepita". con il desiderio di dimostrare l'indissociabile nesso esi- inesauribile di racconti sulld storia d'Italia, evocato dal Rossella Bo

dell'enigmatica ex proprietaria: la fi- STEFANO JACOMUZZI, Le storie dell'ul- vincente della seconda: paradossal- aveva atteso per anni di rivedere que- re" dove lo trovano, ché tanto a loro gura sofferente e patetica della mae- timo giorno, Garzanti, Milano 1993, mente Jacomuzzi, studioso di gli occhi celesti che l'avevano incanta- "il dispiacere vien dato senza cercar- stra continua a essere presente nella pp. 141, Lit 29.500. Corazzini e dei crepuscolari, riesce ad ta. Il romanzo ("storico" solo per usa- lo"; i "signori" si possono anche im- attrarre l'attenzione del lettore più re uno "sfondo", ma "con libertà", porre la tristezza e la vittoria sulle ten- vita di Orlando come fantasma amato tazioni, perché "forse il buon Dio li e familiare. Il pittore, che è sul punto Un "triangolo" velatamente amoro- quando descrive gli intrighi politici avverte l'autrice nella prudentissima ha fatti così per fargli pagare la ventu- di compiere il bilancio del proprio fal- so nella Roma papale incrinata dal cinquecenteschi, che non quando de- postilla) è il racconto del tardivo viag- ra d'esser nati nel morbido". limento umano e artistico, scopre il dubbio luterano: questo, in rapida sin- scrive i sentimenti di un'aristocrazia al gio al Sud, verso corte e nozze impe- tramonto. Ma la resa complessiva del riali, di Bianca, amore antico e mai di- Giuseppe Sergi piacere della ricostruzione di un senso tesi, il senso della seconda prova nar- attraverso il ricordo di lei e l'intrec- romanzo è garantita dalla solidità del- menticato di Federico II. Ma il tempo rativa di un italianista sensibile alle ciarsi di rapporti nati all'ombra (e, si le citazioni (soprattutto bibliche e di giusto è stato perduto: gli occhi celesti istorie (Jacomuzzi, nato nel 1924, in- potrebbe dire, con la cortese approva- salmi) e dalla ricchezza lessicale, pro- cominciano proprio allora ad offu- segna letteratura italiana all'università zione) della casa: l'amicizia con l'oste va tangibile della lunga frequentazio- scarsi nella memoria della promessa di Torino). Le storie dell'ultimo giorno Placido, depositario di un'antica sag- ne con la trattatistica rinascimentale. LAURA MANCINELLI, La casa del tem- sono però un romanzo storico molto sposa, che invece con la sua energia gezza, quella con il bambino Seppe, sui generis: se si eccettua la parentesi Alberto Cavaglion vitale fa ritrovare al cavaliere accom- po, Piemme, Casale Monferrato 1993, pp. 139, Lit 25.000. che comunica con la natura in modo guerresca, nella quale è molto concre- pagnatore le doti di musico perdute istintivo, e infine la consuetudine con tamente raffigurato l'incombere della per una fattura. Federico, una volta il gatto nero che compare una notte e Tornando nel paesino della sua in- minaccia turca, la parte rimanente del raggiunto, muore augurandosi di so- segue ovunque il protagonista. fanzia, fra Piemonte e Liguria, il pitto- libro si situa a metà strada fra il ro- pravvivere nell'amore nuovo, e da lui Soprattutto il pittore Orlando impara re Orlando acquista la casa rosa della manzo psicologico e il racconto filoso- LAURA MANCINELLI, Gli occhi dell'im- tacitamente benedetto, dei suoi due a comprendere il linguaggio degli og- fico: nella prima parte si narra della peratore, Einaudi, Torino 1993, pp. fedeli. L'esperta di filologia germanica sua ex maestra. Il gesto, che appare al getti: "Le ragioni sono tante, ogni uo- perigliosa elezione di papa Marcello, 121, Lit 14.000. non ci consegna, qui, il medioevo in- protagonista stesso assurdo e irrazio- mo, ogni bambino, ha la sua. E le co- attraverso la descrizione di un concilio quietante e duro della tradizione da nale, innesca una catena di episodi in- se? e se anche le cose avessero una lo- quanto mai tenebroso, mentre nella "Non si fanno le corna all'impera- lei studiata. È invece un medioevo quietanti: un fratello di Orlando si ro ragione, come dice Placido?". Nel seconda metà l'insorgere della passio- tore" dice lo scudiero-pescatore cortese e rasserenante, persino sempli- frattura una gamba per la spinta di mistero che circonda tutto, e che resta ne amorosa nella nobildonna Giulia Nicco a una simpatica nutrice toscana: ce ("il mare è come la vita, può essere una mano invisibile, un'ospite viene fino alla fine irrisolto, sono gli oggetti Gonzaga è fonte di raffinate riflessioni lo dice guardando con ammirazione quieto e sereno"), poco militare (deli- infettata dal temibile verme del tiglio, a indicare un senso di continuità. "Se sul concetto di purezza; riflessioni re- Bianca Lancia d'Agliano e il cavaliere ziosamente inattendibile il cavaliere i bicchieri di un gruppo di amici si la morte spezza un filo, bisogna anno- se più inquietanti dall'atmosfera di de- di Tannhàuser, che vincono le tenta- sempre accompagnato dall'arpa), ani- frantumano contemporaneamente du- darne un altro", anche seguendo gli cadenza che avvolge i languidi sospiri zioni perché "sono troppo fedeli... mato da un fatalismo che molto riflet- rante una festa in giardino. La casa ro- oscuri segnali di una casa stregata. e la pallida bellezza di Giulia (immor- tutti e due". Bianca, dopo mezz'ora te sui destini dell'umanità e che prova sa sembra in ogni modo esprimere la Monica Bardi talata da Tiziano e da Sebastiano del d'amore con Federico II e dopo aver a dare un senso agli status sociali: i sua prepotente volontà, avendo ormai Piombo). La prima parte è più con- messo al mondo il figlio Manfredi, poveri si prendono "un poco di piace- assorbito i sentimenti e gli umori IDEI LIBRI DEL MESE I LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 23/111

A Franco Marcoaldi, un outsider della poesia, che lavora disastrosa ritirata. Per fortuna, si capisce subito che c'è una etimologico del termine, o adempiendola: "la dismisura nei servizi culturali di un settimanale, è toccato l'anno scor- tensione di fondo, elementare, tra il "fertile mondo dei mai d'essere / che chiamiamo morire / nel tuo riso incurante ha so uno dei premi letterari più prestigiosi, il "Viareggio", per / toccati nel vivo" o dei "premiati dalla vita" o dei "mai vio- nome dio". La preghiera a un Dio che non esiste individua un'esile raccolta poetica, A mosca cieca, Einaudi, Torino lentati" e il suo contrario, che consisterà forse nel "presen- uno spazio franco, quello stesso dove la poesia celebra il pa- 1992. Il libro è piaciuto ai giurati perché sdrammatizza iro- tirsi uniti, temuti e anonimi compagni d'odio", e sicura- radosso della propria privatezza assoluta. La poesia si rivela nicamente l'attesa continuamente insoddisfatta, e già per mente comporta l'esclusione ("allontanarono il tuo Faust", allora, senza dover essere nemmeno nominata: "tu, dammi conto suo neanche tanto ansiosa, di una poesia degna del "il Reno / esausto ti respinse"). Si intuisce che l'esperienza un segno, oppure / un rovo da bruciare". Anche il suo no- nome. Con la stessa nonchalance, Marcoaldi liquida le resi- estetica, "nell'esercizio della vertigine" accomunando me è vano per antonomasia e la preghiera che la cerca, "un due speranze di una generazione e sperpera il proprio note- "Uomini creati / dal sogno di una copia", rappresenta que- varco nitido / arco su arco, un canto / fermo, non umano", vole talento, coniugando nei tempi della musica leggera "Il sta esclusione. Ma bisogna prestare molta attenzione, per è questo segno e questo rovo. modo indicativo dello stare al mondo" e bilanciando con le vedere come tra i poli in tensione si dispongano autonoma- La precarietà di quelle che abbiamo trattato come rispo- minime esposizioni personali di un'aggettivazione eloquen- mente a disegnare una traiettoria singole parole e sintagmi ste, e sono invece continuamente minacciate da un'urgenza te e con un massiccio ricorso alla rima, disseminata senza carichi di implicazioni: l'euforia di riconoscersi, la conta del- lirica putroppo ora non documentabile, mette a repenta- troppe speranze di rivelazioni eppure talora pronta a chiu- le perdite, l'incertezza di sé, un sentiero perduta, sudore, glio, producendo un effetto di grande commozione, anche dersi come una tagliola, i suoni striduli che gli vengono na- servi, nemico, giro di vite, l'estrema periferia, la strategia del l'esemplare tenuta formale delle Preghiere che dànno il tito- turali, quando inevitabilmente cede alla nostalgia e alza il ragno. Fino all'intreccio ravvicinato di rassegni, risorgere, lo al libro e ne costituiscono giusto la metà. Perché lo scetti- tono della voce. Estende e depotenzia così la "memoria dovere, vi serve, dedica, pagherà e remissione, che risponde cismo non offra un comodo arrocco ai poeti e ai loro deni- poetica" fino ai prestiti dalle canzonette ("Se si pensa al allo scopo di lanciare un segnale forte e inequivocabile, più gratori, deve rimettersi in gioco; e deve rimettersi in gioco, pensiero: / smania vuota, indecente / che incatena la men- che prevedere una dimensione religiosa. E la tensione pene- come se esso stesso fosse la posta più alta e la continuità te"), e non si tira indietro, quando si tratta di pagar l'obolo tra dentro i singoli elementi del discorso, proponendo un con la tradizione un bene che trascende la contingente di una riuscita in simil-Montale o di rifare il verso a buio che non richiede, l'occupazione della nascita, che è an- prossimità di Caproni. Caproni. Proprio perché il gioco gli riesce, non si può pas- che il titolo della prima sezione della raccolta, edificheranno sare sotto silenzio la sua perfetta rappresentatività rispetto a gemiti, l'abito ventilato, una andatura priva di testimonianza, una stagione di spassionato conformismo, all'insegna di una supremazia del bilico, e infilando talora sequenze di non prudenziale presa di distanze innanzitutto dalla poesia. troppo vago sapore surrealista. Se il Novecento ha spesso perseguito un classicismo vir- Nella dispersione alla quale sono soggette le parole, in tuale, o di fantasia, quello di Marcoaldi è un virtuale calli- Al contrario, per Giuseppe Giovanni Battaglia, che, con grafismo, in cui il distacco e l'ironia, anziché rimettere in Il libro mistico (Biblioteca Cominiana, Padova 1992), si in- discussione i tradizionali istituti espressivi (oltre all'evocata scrive a sua volta nella storia sempre incompiuta della regolarità metrica e alla rima, allitterazioni, inversioni, ca- Parola per antonomasia, "Di mancanza si nutre il servo inu- lembour, allocuzioni, metafore, sentenze), finiscono per tile, / va per le scale, sale e scende, serve / laddove nessuno riabilitarli e per farne quasi la ragione ultima e l'unica giu- gli chiede di servire / e si altera perché il Signore non si mo- stificazione della presa della parola ("Tacere, tacerò, tacete, stra". Non basta parlare di intertestualità: qui la riscrittura • taccia!"). Ma persino la frivolezza cabarettistica abbracciata e l'interpretazione più partecipe si chiudono dentro la pro- con tanto trasporto avrebbe meritato un diverso approfon- spettiva del biblista, in una specie di immersione totale o di dimento. La "plastica nera" può essere davvero una "lonta- immedesimazione alla Stanislavskij, se non si tratta di uno na parente del bronzo". Sul pathos di cui sono suscettibili slancio profetico all'indietro, nel culmine visionario cui l'anacronismo e la condizione di virtuali traduttori dall'anti- possono giungere la riscrittura e l'interpretazione dei sacri co ai quali siamo condannati, sarà d'accordo lo stesso testi. Poiché un'immersione del genere non può durare Marcoaldi: "Quando non hai quello che ami / ama il reale all'infinito, l'esperimento in corso si rivelerà a nostro avviso che trascina a fondo". appena una digressione, capace di portare alla luce un re- troscena essenziale della poesia di Battaglia, che però aveva già detto di più e meglio, a quanto risulta dalla raccolta del- le sue Poesie '79-86 (Lithos, Roma 1991). Tanto per aver- ne un'idea, si immagini un'analoga esclusione dell'Io, l'in- gombro classico della "tradizione del nuovo", e un ribalta- mento verso il passato più intransigente e meno estrinseco Piuttosto alla linea di sovrano disinteresse nei confronti di quello tentato con il Libro mistico, anche se finalizzato di convenzioni e condizionamenti culturali che da sempre a quell'esclusione. In Battaglia, a differenza di Palazzeschi arriva a Penna, anziché all'intellettualismo che quanto avviene in Caporali, che adotta lo stesso procedi- contro ogni apparenza presiede alla poesia debole degli ul- mento in maniera più audace e conseguente, la dissemina- timi anni, si deve pensare per la spiccata personalità che ri- zione ha un ambito circoscritto, capace di giustificare il sa- velano le Poesie (1974-92) di Patrizia Cavalli (Einaudi, crificio dell'Io con l'immediata evidenza di un vertiginoso Torino 1992). L'accostamento, favorito da non poche ana- approfondimento verso il nocciolo delle cose, cioè in con- logie esteriori, non spiega da solo l'accoglienza molto posi- creto con un inventario di "elementi" e una ricognizione di tiva riservata a una poesia che ostenta negligenza ("felice "luoghi", i primi adibiti a riconoscere i secondi, che li orga- dei miei amori negligenti") e impone al lettore la propria nizzano musicalmente e ne esaltano il valore affettivo. capricciosa casualità, con un atteggiamento di volta in volta Battaglia modella in questo modo le categorie della cono- arrogante o remissivo. Crediamo paghi invece la coerenza, qualche modo forse pure liberate, le sue quattro sezioni si scenza poetica sulla quadripartizione empedoclea delle "ra- sempre più rara, di una ricerca capace di conferire profon- raccolgono ognuna intorno a un grumo lessicale, più che a dici" che sono anche per lui gli Elementi, scandendo il dità al vissuto di tutti i giorni. In L'io singolare proprio mio, un tema. E non sarebbe tanto facile accorgersene, se l'auto- componimento così intitolato nei non più solo canonici ter- l'ultima sezione del libro, ma anche la vera e propria terza re non avvicinasse tra di loro le ripetizioni e i riecheggia- ra aria acqua e fuoco. E a essi riconduce, o per mezzo di essi raccolta della Cavalli, dopo Le mie poesie non cambieranno menti: microfoni-numeri-richiamarsi-telefono-occupazìone, riplasma e ne accentua la sensuale essenzialità, le povere co- il mondo, del 1974, e II cielo, del 1981, che costituiscono le edificando-edificheranno, arbitrio-arbitrio. Inutile nascon- se alle quali non può ridursi un'esperienza originaria, per prime due sezioni, senza nessuna iattanza si continua a illu- derlo. Al coup de dés di Caporali, arido, inamabile, provvi- chi voglia conservarne la sacralità. Perciò tutto ritorna pie- strare il principio canonico per cui il poeta non viene rico- sorio, guardiamo con simpatia, convinti che un senso, anzi tra, germe, succhi, volo, uccelli, serpi, mente, pensiero, movi- nosciuto come tale perché scriva ciò che qualcun altro ha il senso cercato da tutti, si può trovare solo a partire dal mento e dimora-, calce e mattoni per il "muratore operoso e deciso debbano essere le poesie, ma sono le poesie a essere volto oscuro e impreveduto delle parole, come se fossero le severo" che, dice con il solito vigore Battaglia, "definisca il identificate come ciò che scrive il poeta. Così Patrizia foglie della Sibilla. mio fosco / passare e il mio male declini nel luogo". Cavalli con la stessa enfasi aderisce alla vocazione poetica ("Solo a sentire un verbo / che mi sembri vero / sento cor- Agli antipodi di ogni ulteriore riduzione del cinque per rermi il sangue / alla salvezza"), maneggia coraggiosamente cento di montaliana memoria, ma anche lontano da sugge- e prende di petto senza imbarazzo "questo vischioso liqua- stioni che lui bollerebbe come nichiliste, si colloca un poeta me / che fa il verso agli affetti", molla ogni ritegno ("Come molto raccomandato da sostenitori non comuni (quando alle tante mie calzette / non tiene più l'elastico al mio cuore, Era da prevedere una riscoperta strategica della dimen- mai Calvino e Citati lo hanno fatto per altri?), Giuseppe / cede e mi scopre, ho freddo") e in quest'abbandono si in- sione religiosa, non foss'altro per i falsi allarmi lanciati a ri- Conte. Di Conte, che si cimentò brillantemente con gli stu- sedia da padrona di casa ("così simile alla pasta del mio petizione dagli avvistatori di Rebora. Con Le preghiere di di letterari e la critica e scrive anche romanzi, è uscito un te- cuore / che io neanche entro, sono già dentro"), all'insegna Ariele (postfaz. di Abramo Levi, Garzanti, Milano 1992), merario Dialogo del poeta e del messaggero, Mondadori, della stessa indifferenza per i lettori e per la poesia (se non Roberta De Monticelli, che insegna filosofia e ha recente- Milano 1992, che ripropone come se niente fosse la mitolo- è la scelta di un agio che commemora Moretti: "È a Roma è mente tradotto le Confessioni di Agostino, cerca di rispon- gia ottocentesca del poeta: "Ho attraversato età, malattia, di mattina è a casa mia"), alternando la giocosa regressione dere alla necessità prima intellettuale che psicologica di una gioia, / libri, dolore, amore, mari". Se pochi poeti hanno di un "Io qui. Tu là. / Tu lì. Io qua" alle stizze senza rime- comunicazione, di un ponte verso un luogo che non c'è o una simile capacità di progettare e costruire un libro, nessu- dio infantili di "colori cattivissimi" e di "Ah smetti sedia di un Dio in cui non crede, risolvendosi a "scrivere a Te che no forse per ottenere lo stesso risultato pagherebbe il pe- esser così sedia! / E voi, libri, non siate così libri!". Il segre- non esisti". Se per l'antico la fede si appoggiava all'assur- daggio di un protagonismo tanto imbarazzante. "Giuseppe, to? Risultare "involontaria com'è la perfezione", senza dità di ciò che credeva, per i moderni non più la fede ma / sei tornato", è la battuta con cui il "messaggero" del tito- 1'"ostinazione torva / alla felicità", e porsi nel momento del l'istanza, la situazione di bisogno che ne ha preso il posto lo, ovviamente un angelo, accoglie il "poeta", di lì in avanti pericolo la domanda retorica: "Ma davvero per uscire di esige, senza nulla sperare, che non esista nulla su cui fon- preso in mezzo al fuoco incrociato di messaggi celesti e nar- prigione / bisogna conoscere il legno della porta, / la lega darsi, poiché altrimenti ci si dovrebbe pentire dell'"amoro- cisistiche resipiscenze, per adempiere il disegno provviden- delle sbarre, stabilire l'esatta gradazione del colore?". In so oltraggio / che tende l'arco del Troppo e del Niente" e ziale "che il Messia potessi credere / d'esserlo tu, fondo, per rinviare all'infinito le "spiegazioni / pedanti e la- rassegnarsi a rimanere "dove non c'è che mezza verità e Giuseppe". Il termine di raffronto dovrebbe essere boriose", basta ammettere "il mio pensiero ha un andamen- mezza bugia e il mezzo piacere è mezzo tormento". Il para- D'Annunzio: "stabile come una roccia / continuo come un to / incerto", e assecondare con la sua "zoppicanza", e con dosso, colto non per la prima volta ma con straordinaria e fiume / leggero come un anemone / alto come un acanto / la creta della lingua (cupore, refusa, m'imbarbòno, si fa caset- persuasiva semplicità da queste poesie, è che con nessun al- rapido come un ramo / di pesco nel coprirsi di germogli"; e ta, stacchettìo), la linea spezzata della realtà e della vita. tro Dio riusciremmo a intrattenere rapporti tanto intensi l'ambizione si atteggia a modernamente totalitaria, "come come con questo, che non è solo una nostra creatura, ma il chi ha fame d'infinito / come chi ha sete del divino". Ma, Non si può più contare sull'offerta di prestazioni tanto frutto di una vitale necessità. Definire "vano... il tuo nome" "invece di prendere / vergini, navi, cavalli, terre", Conte evidentemente soddisfacenti, per attraversare l'impervia de- è solo ricordare un'antonomasia, "il Nome vano", se il no- "ha tradito", trovando già abbastanza remunerativa la cele- solazione delle poesie di Marco Caporali, Il mondo all'aper- me è inseparabile dalla pronuncia, la pronuncia interdetta, brazione e ancora vitale l'Ottocento carducciano. E ora, to (prefaz. di , Empirìa, Roma 1991), che l'interdetto esecutivo di un'assenza necessaria: La Causa non volendo venir meno all'onere della prestazione, finisce hanno ottenuto il Premio Mondello Opera Prima. Qui una Deficiente è il titolo dell'Intermezzo primo. In questo per andare al di là dello scetticismo dei suoi coetanei e non spiegazione ci vuole. Ma intanto l'impressione è di un fra- "Nome vano" e necessario consistono la "dismisura" divina sente più neppure il rovello della poesia, per lui un diritto stornante rimescolamento delle carte, con le parole, sparpa- e quella umana che la corteggia, o oltraggiandola, nel senso davvero senza "né sostanza / né verità". gliate, se non si può più dire disseminate, in una specie di • DEI LIBRI DEL MESE! LUGLIO 1993 • N. 7, RAG. 24/IV

sume connotati sovrumani. Appellan- to dallo sguardo immobile delle cele- italiano è avvezzo dopo un ventennio gerarchizzata e maschilista come quel- Letteratura dosi ai dettami aristotelici, Carpentier breazioni, l'indulgenza antipartigiana e più di narrativa centro e sudameri- la messicana, sembrano emergere sot- imposta la propria "variazione" sul te- dell'ipotesi, quand'anche l'ipotesi as- cana, l'indigenismo è ben lungi tili affinità fra la condizione indigena e di lingua spagnola ma, riequilibrando l'apoteosi enco- suma — come la vicenda amorosa fra dall'esaurire la complessità di questo quella femminile. Di qui lo spontaneo miastica di Colombo sull'asse di Colombo e la regina Isabella — colori romanzo che si aggiunge all'ormai nu- instaurarsi di minime solidarietà, co- trito catalogo tutto femminile della me quelle, delicatissime, fra la prota- ALEJO CARPENTIER, L'arpa e l'ombra, un'umanissima verosimiglianza. esplicitamente affabulativi. E in que- collana "Astrea". La cultura indigena gonista e la propria governante india, a cura di Angelo Morino, Einaudi, Grande specialista del genere storico, sto modo che Carpentier contribuisce permea senz'altro la narrazione della dal cui grembo è attratta e separata Torino 1993, ed. orig. 1979, trad. dallo l'autore parte da documenti reali — il a quell'originale visione del mondo che, insieme ad altre, fonda l'autono- scrittrice messicana, e non potrebbe contemporaneamente. Tale rapporto è spagnolo di Linda Verna, pp. 187, Lit diario e le lettere dell'Ammiraglio, il mia e la specificità della letteratura la- essere diversamente trattandosi di un po' il filo conduttore di un roman- 18.000. fallito processo della sua beatificazio- ne intrapreso dai papi Pio IX e Leone tinoamericana. un'epopea familiare ritagliata sullo zo peraltro denso di vicende, perché XIII — e ne indaga creativamente le sfondo del Messico rurale degli anni in esso si concentra l'originario e or- Dopo II regno di questo mondo e trenta. Quanto fa sì che non si tratti di mai quasi rituale conflitto fra due Concerto barocco, Einaudi prosegue la cause, facendo sì che la Storia esca dalla rigida ufficialità per assumere la un déjà vu di motivi indigenisti è il mondi — quello indigeno e quello pubblicazione delle opere del grande bianco, ladino — al contempo così concretezza e lo spessore delle con- ROSARIO CASTELLANOS, Balun-Canàn. punto di vista. Lo sguardo è quello scrittore cubano con questo che è sta- doppiamente straniato — di bambina amalgamati, da non potersi scindere to l'ultimo romanzo scritto prima del- traddizioni che la alimentano. Quello Il paese dei sette guardiani, a cura di di Carpentier è un gesto polemico di e di donna — della figlia di un latifon- senza lasciare irrimediabili vuoti o fe- la morte. All'origine di L'arpa e l'om- Fabio Rodriguez Amaya, Giunti, rite. Quello messicano è un sincreti- riappropriazione di una prospettiva Firenze 1993, ed. orig. 1957, trad. dallo dista, che assiste allo scontro fra la bra c'è l'irritazione provocata molti propria classe e quella indigena nel smo socio - culturale ormai troppo ra- storica altrimenti eurocentrica: e tutta- spagnolo di Paola Locati, pp. 266, Lit anni prima dalla lettura di due versio- difficile momento delle riforme agra- dicato per essere evaso, e la scelta te- ni marcatamente agiografiche dell'im- via non sacrifica mai la letterarietà alla 20.000. rivendicazione. Anzi. Tale gesto consi- rie del presidente Càrdenas, con mal- matica dell'autrice, lungi dall'approfit- presa colombiana — quelle di Léon celata partecipazione verso la seconda. tare di mode già un po' stanche, ne è ste proprio nel concedere a un avveni- Sebbene l'enigmatico titolo evochi Bloy (1884) e di Paul Claudel (1935) Il motivo è semplice: in una società sincera e necessaria espressione. — in cui la figura dello scopritore as- mento altrimenti schiacciato e raggela- subito sapori e leggende cui il lettore

JULIO LLAMAZARES, La pioggia gialla, a cura di Pier spessore fisico e, altrettanto raramente, l'assenza di azio- la voce accorgendosi che, lentamente, anche la memoria Luigi Crovetto, Einaudi, Torino 1993, ed. orig. 1988, ne è risultata così avvincente. Chi parla — con cadenze di lo tradisce. E all'uomo non rimane, così, che guardare in pp. 151, Lit 18.000. poeta — è un sopravvissuto, un "Robinson montanaro", faccia l'approssimarsi della morte, il suo calare su tutto come lo definisce il curatore. Il naufragio da cui procede è come una pioggia e il delirio di credersi già morto, di assi- Quale progetto più ambizioso del descrivere, a parole, il quello del mondo rurale, rappresentato da Ainielle — stere addirittura — circolarmente, in apertura e in chiu- silenzio. È la cocciuta sfida dei mistici e dei poeti. Ed è una sorta di Cornala pirenaica —-, alla cui agonia l'anzia- sura del romanzo — al ritrovamento del suo stesso corpo, quanto ha saputo affrontare, con straordinaria bravura, la no contadino assiste testardo, afferrato al vuoto e all'ab- rigido e coperto di muschio come le pietre del paese. Così prosa di ]ulio Llamazares in questo romanzo che è il suo bandono come a una zattera. Che siano morti o emigrati, anche la voce, smarritasi per un centinaio di pagine nella primo tradotto in Italia. Il silenzio che la voce monolo- gli abitanti del paese sono i fantasmi con cui dialoga una vertigine di una recherche che altro non è se non un pro- gante del protagonista mette in scena è un contenitore di memoria divenuta unica ragione di vita: "Mi hanno la- tratto commiato dai ricordi, si dilegua, per lasciare entra- altrettanti indicibili: la solitudine, il trascorrere del tem- sciato qui, completamente solo a rodere come un cane la re, definitivamente, la notte. po, l'oblio, la morte. Eppure, raramente — se non, forse, mia solitudine e i miei ricordi". "Ma che cos'altro è la in pittura — entità così impalpabili hanno assunto tanto memoria se non una menzogna senza fine?", si domanda

del sentimento poetico", come si au- RAFAEL SÀNCHEZ FERLOSIO, La frec- Confucio, a Weber... Ma anche laddo- tenderci, di Unamuno — per un'ade- senza guastare il piacere di una lettura cia nell'arco, a cura di Danilo Manera, ve il concetto si fa ponderosamente fi- sione alla poetica modernista che toc- così stucchevolmente fuori moda. todefinisce in queste pagine, Lorca sembra capace di conoscere le cose Linea d'Ombra, Milano 1992, pp. 168, losofico, il discorso non perde mai il ca un limite di partecipazione oltre il solo trasmigrando in esse, vivendole Lit 15.000. sinuoso filo della libertà creatrice che quale si confonde con l'umorismo e è appannaggio di un narratore, qui so- con la satira di costume. La sua prosa liricamente. Quella di creare immagini fortemente trasgressive della logica, Che si conosca o che si ignori l'ope- lo camuffato da "parroco infuriato e raffinata e preziosista, talvolta voluta- FEDERICO GARCIA LORCA, Amanti as- sembra essere in lui una capacità inna- ra narrativa di Rafael Sanchez Ferlo- pessimista". Il suo sermone ha sempre mente arcaizzante, lascia trapelare di sassinati da una pernice, a cura di ta e non un retaggio surrealista. C'è sio, l'idea di riunire in volume alcuni il tono schietto di chi non disdegna frequente una maliziosa e ironica au- Arnaldo Ederle, Guanda, Parma 1993, infatti riluttanza da parte della critica dei suoi saggi e interventi non pare af- l'aneddoto o il proverbio pur di farsi toreferenzialità. Seconda delle quattro pp. 138, Lit 23.000. spagnola nel riconoscere la partecipa- fatto gratuita. È per gli uni occasione capire, e il suo ragionare palesa la vo- Sonatas riunite sottoi il titolo di zione di Lorca a tale stagione, malgra- per completare il profilo intellettuale luta disorganicità dell'intellettuale in- Memorie del Marchese di Bradomin, Con i testi in prosa riuniti nel volu- do si sia tentati di rintracciare in que- di uno dei maggiori esponenti del dipendente e onesto che cerca una ve- questa "d'estate" è indubbiamente me di Guanda e scritti da Lorca fra il sti dialoghi e narrazioni un'eco neorealismo spagnolo, che si confer- rità non ammaestrata. Il tutto è condi- un'altra buona occasione offerta al let- 1924 e il 1928, il lettore italiano pos- dell'esperienza della scrittura automa- ma, qui, lucido e corrosivo osservatore to da metafore calzanti e da vampate tore italiano per avvicinarsi a un auto- siede una tessera finora mancante per tica di Breton e di Soupault. Semmai, dell'attualità. Per gli altri, può costi- sarcastiche degne di un Voltaire dei re e a un periodo della letteratura spa- valutarne la figura di scrittore e so- insieme al curatore, si può definire tuire motivo di successiva curiosità giorni nostri. gnola finora poco diffuso. Il protago- prattutto per verificare quanto sia la- "assurdismo andaluso" questo lor- per la narrativa di un autore poco co- nista di questo "serial" ottocentesco è bile, nell'opera del poeta, il confine chiano abbandonare la musa per an- nosciuto nel nostro paese. I temi sono un dannunziano dongiovanni, un au- tra i generi. La poesia, il teatro e la dare a svegliare il duende o demone svariati e si legano ad altrettanti fatti e tentico mostro di estetismo che si fa prosa di Lorca appaiono fusi in una che "dorme nelle più remote stanze problematiche relativi a un periodo retore e caricatura di se stesso pur medesima poetica che è quanto di più RAMON DEL VALLE-INCLAN, Sonata del sangue", questo biologico scrivere compreso fra il 1987 e il 1992: dalle senza violare l'ostinata adesione a un lontano da ogni forma di intellettuali- d'estate. Memorie del Marchese di più veloci della propria memoria: discussioni sulla pena di morte, alla quasi patetico sogno di bellezza. Lo si smo, poiché fondata sulla freschissima Bradomrn, a cura di Oreste Macrì, "Lasciamoli sulla superficie i nostri guerra del Golfo, alle celebrazioni co- trova, qui, in un Messico che risponde e ingenua gnoseologia dell'infanzia. Passigli, Firenze 1992, pp. 115, Lit occhi, come i fiori acquatici, e noi, lombiane del cinquecentenario. Ma al a tutti gli stereotipi dell'esotismo di Parlando con quello stupore vitale e 16.000. rannicchiamoci dietro di loro, mentre di là dell'argomento, quanto è vera- maniera, potenziale contenitore di con la fede "propria soltanto del poe- in un mondo oscuro galleggia la no- mente originale e significativo è l'ap- quelle trasgressioni che solo l'altrove ta, del bimbo o del cretino puro", lo Eccentrica figura di scrittore ribelle può permettere. Impossibile rivelare scrittore può permettersi di associare proccio, il linguaggio, il punto di vista. e aristocratico a un tempo, Valle- Non mancano i nobili rimandi le peripezie del Marchese all'insegui- e dissociare idee, forme e colori con la Inclàn (1869-1936) si distingue dalla mento dell'immancabile femme fatale libertà più assoluta. "Propagandista pagina di Vittoria Martinetto all'Antico Testamento, a Hegel, a propria generazione — quella, per in-

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guida GRECIA

guida ai mari di GRECIA e TURCHIA STRUTTURE c PER IL GIARDINO o a co

Richard Wiles Vincenzino Siani SCHINKEL STRUTTURE SPORT ENERGIA ALIMENTI a cura di PER IL GIARDINO 46 000 lire Gian Paolo Semino a cura della SA 102, 27 000 lire Royal Horticultural Society 31000 lire Horst Hagen, Wally Hagen Jacques Anglès, Michele Magni KENYA TANZANIA Guida ai mari di GRECIA E TURCHIA Uganda Ruanda Burundi Jacques Anglès, Michele Magni 48 000 lire Guida ai mari di GRECIA Aygun Kasparek, Max Kasparek TURCHIA 48 000 lire seconda edizione 62 000 lire ogni volume IDEI LIBRI DEL MESEI LUGUO 1993 - N. 7, RAG. 25/V

della collana "Nel laboratorio del tea- essere un critico cinematografico. CARLO CAROTTI, Alla ricerca del prese di posizione, né ad originali pro- Teatro tro" cui appartengono sia il libro di L'unica condizione è quella di privile- Paradiso, Grafhos, Genova 1992, pp. poste teoriche. Tessari sia quello di Allegri, a fronte giare un registro narrativo rispetto a 180, Lit 26.000. Piero Cresto-Dina ROBERTO TESSARI, La drammaturgia dei ventidue secoli del primo, questo uno saggistico. Marchesini coglie al Uno studio incentrato sull'operaio da Eschilo a Goldoni, Laterza, Roma- secondo abbraccia più o meno due se- volo la proposta e dà vita a una stimo- nel cinema italiano dal 1945 al 1990. Bari 1993, pp. 218, Lit 25.000. coli: l'autore può quindi tentare uno lante e personale lettura di L'ombra schema che dia al manuale un senso del dubbio. Mescola continuamente Zhang Yimou, a cura di Flavio Merkel, Lo studio dello spazio letterario del storico liberandosi dalla schiavitù del realtà e finzione, giocando con quelle Dino Audino, Roma 1992, pp. 64, Lit Musica segnalazioni teatro non ha fatto gran passi avanti catalogo grosso di ere e di fasi. stesse pratiche di simulazione di cui 5.000. da quando Silvio d'Amico nel 1939-40 Propone come chiave la tensione fra Hitchcock è sempre stato maestro, e Breve viaggio nell'universo del più ADRIANO CREMONESE, Giacinto pubblicò i quattro volumi della Storia regole drammatiche codificate dagli ricorre a personaggi immaginari, ap- famoso cineasta cinese contempora- Scelsi. Prassi compositiva e riflessio- del teatro drammatico, poi riproposti intellettuali (che egli definisce anche partenenti tutti al mondo del cinema e neo, con una prefazione di Goffredo ne teorica fino alla metà degli anni in compendio innumerevoli volte e fi- "dilettanti di teatro") e pratiche dei descritti con un piacevole senso Fofi. '40, L'Epos - Quaderni perugini di mu- dell'humour, che intervengono nel te- no a oggi continuamente adottati in teatranti di professione. Ma benché sica contemporanea, Palermo 1992, pp. sto come protagonisti in possesso di accademie e università (le ultime edi- protesti per quel tipo di storiografia GUGLIELMO MONETI, Luciano 85, Lit 17.000. zioni, in 2 voli., sono dell'ed. Bulzoni). teatrale che tiene conto quasi esclusi- una loro esperienza e verità. In questo Emmer, La Nuova Italia, Firenze modo Marchesini finisce non solo con Tessari ha dunque buone ragioni — vamente del teatro degli intellettuali, 1992, pp. 104, Lit 10.000. REGINALD SMITH BRINDLE, La compo- l'offrirci un'acuta interpretazione cri- assumendosi il compito di ripercorre- l'autore in pratica riesce poi a fare ec- sizione musicale. Orientamenti didat- tica del film, secondo un tragitto scor- re in non più di 200 pagine le vicende cezione solo nelle prime pagine, fino SERGIO TRASATTI, Ingmar Bergman, tici, Ricordi, Milano 1992, ed. orig. tato per scelta dal dubbio più che da della drammaturgia occidentale dal V al mélodrame e alla "vulgata del ro- La Nuova Italia, Firenze 1992, pp. 188, n.i., trad. dall'inglese di Davide monolitiche certezze, ma riesce anche secolo a.C. fino alla rivoluzione fran- manticismo". Poi segue una partizio- Lit 10.000. Zannoni, pp. 243, Lit 28.000. cese — se non tenta di rinnovare gli ne che s'adegua a quella dei manuali a rendere "seducenti come un roman- schemi manualistici e fiancheggia in- correnti di letteratura (naturalismo, zo" i minuziosi passaggi di analisi te- vece i capitoli di d'Amico con com- simbolismo, avanguardie storiche, stuale che di solito mettono a dura Musica menti aggiornati, cercando di immet- Pirandello, Brecht, "impegno" e "as- prova anche il più paziente e prepara- to dei lettori. tere vino nuovo nelle vecchie botti. surdo" nel secondo dopoguerra). Tutti i libretti di Wagner, a cura di Parla poco dei testi e dei loro autori, e Scritto in modo affabile, il libro tiene Vario Tornasi Olimpio Cescatti, prefaz. di Quirino conto della generalità dei movimenti e EDIZIONI GRUPPO ABELE molto invece dei profili culturali delle Principe, Garzanti, Milano 1992, pp. delle loro ideologie più che delle ope- differenti epoche teatrali, di tendenze XXII-751, Lit 90.000. Giovanni La Fiura e d'atteggiamenti drammaturgici ge- re e degli autori; si interessa molto alle Umberto Santino dichiarazioni di poetica, poco alle pra- nerali, non potendo fare a meno d'im- È noto come la più autorevole e maginarsi un lettore che già conosca a tiche; preferisce manualizzare la lette- ETTORE PASCULLI, Il grande cinema ampia edizione italiana dei libretti di ratura più che i modi delle sue interse- DIETRO LA DROGA sufficienza la vasta letteratura di riferi- europeo. Linguaggi, tendenze, ideolo- Wagner fosse fino ad oggi quella cura- zioni con la vita in scena. mento. Soprattutto nei paragrafi dedi- gia, Cinecittà International - Mazzotta, ta da Guido Manacorda, pubblicata Economie di sopravvivenza, cati all'antico teatro greco o in quelli imprese criminali, azioni di Ferdinando Taviani Milano 1993, pp. 279, s.i.p. tra il 1920 e il 1940 dalla casa editrice guerra, progetto di sviluppo su "splendori e buchi neri Sansoni e in seguito più volte ristam- dell'Illuminismo" ribollono sotto la Il volume compie un viaggio attra- pata. Di fronte a quella memorabile, pp. 304 - L. 26.000 superficie scolastica accenni e intui- verso le tendenze del cinema europeo ma un po' invecchiata traduzione, lo zioni critiche innovative. Costretta Cinema dalle origini ai nostri giorni, con un sforzo di Cescatti sembra essere stato Il libro, che comprende docu- dall'esiguità estrema dello spazio a occhio di riguardo alle innovazioni quello di fornire una versione meno menti in gran parte inediti, de- scegliere fra genericità e concisione MAURO MARCHESINI, La carta del cat- tivo. Alfred Hitchcock e L'ombra del tecniche più significative, ai momenti incline alle forme arcaizzanti e com- nuncia come dietro la droga si specialistica, la loquela è quasi sempre nasconda uno degli aspetti più dubbio, Lubrina, Bergamo 1993, pp. e movimenti che hanno contraddistin- plessivamente più attenta ai significati giustificatamente difficile. odiosi e complessi delle rela- 84, Lit 14.000. to in modo peculiare le cinematogra- originari. A destare interesse non sono zioni tra Nord e Sud del Mondo Ferdinando Taviani fie nazionali (e pensiamo ad esempio però soltanto le scelte di ordine stili- Merita una certa attenzione la colla- all'espressionismo tedesco e alla nou- stico. Il volume raccoglie per la prima na "Ventuno per quindici", diretta da velle vague francese) e a quei maestri volta tutti i libretti che Wagner scrisse Adriano Piccardi e Angelo Signorelli, che hanno lasciato una traccia autoria- e mise in musica, inclusi Die Feen, Das VIVERE che viene inaugurata da questo volu- le indiscutibile nella storia del cinema Liebesverbot e il frammento Die LA SOLIDARIETÀ' (da Dreyer a Vigo, da Renoir a Hochzeit, assenti nelle precedenti edi- LUIGI ALLEGRI, La drammaturgia da me. L'idea che la ispira è semplice e Una NUOVA COLLANA che si Diderot a Beckett, Laterza, Roma-Bari originale. Ogni suo testo sarà dedicato Rossellini). Il libro di Pasculli compie zioni in italiano e spesso sacrificati an- artcola in cinque volumi e intende 1993, pp. 206, Lit 25.000. a un singolo film secondo un approc- in realtà una carrellata veloce sulla che dalla critica, in nome di un'atten- avviare un'analisi critica del cio affidato alla discrezione dell'auto- materia trattata che è talmente di va- zione quasi esclusiva nei confronti dei concetto di solidarietà più noti Musikdramen. Il testo tede- A causa della bizzarra scansione re — che non per forza di cose dovrà ste proporzioni da richiedere in par- tenza più spazio, più volumi. Utili e sco, riportato a fronte, è stato per lo In uscita il primo volume interessanti ci paiono in particolare gli più esemplato sulle partiture nelle va- ultimi due capitoli, l'uno dedicato alle rie edizioni (Peters, Breitkopf & ETICA E POLITICA innovazioni tecnologiche e alle nuove Hàrtel, Schott), ma in alcuni casi ri- a cura di frontiere della comunicazione elettro- produce quello contenuto nelle Filippo Gentiloni nica, l'altro incentrato in particolare Sàmtliche Schriften und Dichtungen contributi di: su alcuni autori o direttori della foto- (1911, 1914) o, come avviene per i A. Monticone, C. Mancina, grafia del cinema contemporaneo, da Meistersinger, è stato desunto dalla G. Salio, S. Zamagni Rotunno a Storaro, da Bertolucci a prima edizione (1868) del poema wa- Wenders. Il volume è corredato inol- gneriano. Davvero esaurienti sono le pp. 144 - L. 24.000 tre da un ricco apparato iconografico. note informative riportate per ciascu- L'essenziale nesso tra etica, no dei libretti: date di composizione solidarietà e politica. Una soli- Sara Cortellazzo del testo, date relative alla composi- darietà non politica rimane nel zione musicale, circostanze della pri- chiuso del privato o delle in- ma rappresentazione, primi interpreti, tenzioni. E non serve neppure prima rappresentazione italiana, even- una politica non solidale: sa- tuali versioni alternative o revisioni. Cinema segnalazioni rebbe una politica del più forte, La prefazione di Quirino Principe co- puro pragmatismo... GIANNI AMELIO, II ladro di bambini, stituisce un vero e proprio saggio di Feltrinelli, Milano 1992, pp. 153, Lit esegesi wagneriana: la questione relati- 14.000. Edizioni Gruppo Abele va alla collocazione poetica dell'opera Via Giolitti 21- 10123 Torino Sceneggiatura del film curata da del compositore viene ricostruita at- Tel. 011-8395443/4/5 Amelio, Sandro Petraglia e Stefano traverso un'attenta e documentata di- Rulli, con una prefazione di Goffredo samina, che non rinuncia ad esplicite Distribuzione Gruppo Editoriale Fabbri Fofi.

MAYNARD SOLOMON, Il diario di Beethoven, Mursia, viennese" da pubblicare presso Artaria e poi se ne perdo- di citazioni passate in proverbio. E questa contraddizione Milano 1992, ed. orig. 1990, trad. dal tedesco di no le tracce, forse perché smembrato e venduto dalla ve- è un disagio che la presentazione di Claudio Casini palesa Claudio Salone, pp. 183, Lit 70.000. dova del nipote Karl. La traduzione presentata in questo in modo inevitabile, cercando il più chiaro tono divulgati- volume si basa dunque sulla copia Gràffer, riprodotta a vo ma sortendo, a conti fatti, un unico concetto realmente Verso la fine del 1812, trovatosi in una situazione di fronte nella versione manoscritta e, in piccolo, nella tra- utile per avvicinarsi al Diario di Beethoven (quello estremo isolamento per il progressivo e combattuto distac- scrizione dell'edizione tedesca. dell'accostare la di lui opera musicale a un compiuto siste- carsi da molti amici, Beethoven incomincia a tenere un Le note di copertina annunciano che "per la prima vol- ma filosofico i cui lacerti sono i pensieri sparsi in queste diario. Vi annota i propri sfoghi intimi, qualche riflessio- ta un'ampia cerchia di lettori ha accesso" a uno dei docu- pagine) e regalando poi una messe di informazioni un po' ne poetica, molti frammenti di quotidiano e, soprattutto, menti più importanti della vita di Beethoven. In realtà si disordinate il cui rapporto con il Diario non è sempre così moltissime citazioni letterarie, trascrizioni da Omero, tratta di materiale certamente assai prezioso per uno spe- evidente. Plutarco, Schiller, Herder, da testi filosofici e della lette- cialista, per qualcuno interessato a scoprire i costi della Ciò che chiunque può cogliere è l'aleggiare, prepotente, ratura indiana. Gli sembra, forse, di poter così dominare carta da musica, i progetti di viaggi mai avvenuti, la scelta di un romanticismo impetuoso e quasi bozzettistico, con- meglio la propria esistenza solitaria, di avere, comunque, di annotare il tal passo letterario di un'opera anziché il ta- tinuamente teso a travolgere l'arte e la vita, a torturare un proprio doppio con il quale conversare. Va avanti per laltro; importanti e accurate sono, in tal senso, l'introdu- un uomo abbandonato al proprio struggimento. Che è sei anni, sino al 1818; poi abbandona. zione e le note di Solomon. Meno interessante, per l'am- proprio, a ben vedere, il Beethoven dell'iconografia tradi- Dopo la morte il diario scivola tra diverse mani, viene pia cerchia di lettori", avventurarsi lungo le storie degli zionale. copiato da Anton Gràffer per una progettata "biografia investimenti finanziari, di titoli di libri appena annotati o Nicola Campogrande •HNPI cu LIBRI DEL CMESE FHH LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 26/VI

Musei di carta

ALESSANDRA MOTTOLA MOLFINO, Il essa una precisa identità. Lasciamo corso espositivo, sono stati compresi no in grado di fornire alle amministra- timbri, medaglie, matrici per stampe, libro dei Musei, Allemandi, Torino dunque agli americani i musei-spetta- nel repertorio generale, che procede zioni locali informazioni di grande uti- disegni, fotografie e calchi in gesso. 1992, pp. 271, 184 ili. in b.-n.e 32 colo e facciamo dei nostri oasi sempre secolo per secolo in ordine alfabetico lità quando si tratti di pianificare in- Elena Pianea tavv. a col., Lit 90.000. conservate nel loro significato peculia- per autore. Come spesso avviene in terventi di recupero dei centri storici re, ma vive e stimolanti per chi le per- cataloghi di queste dimensioni, le o di redigere piani urbanistici e piani In una società in perenne movimen- corre. schede sono diseguali per qualità e regolatori. to, ostinatamente alla ricerca del nuo- Valentina Castellani impostazione, tuttavia capita spesso Simonetta Castronovo vo, che ruolo può avere il museo, fo- che a trattare di un'opera sia uno dei GABRIELLA DI CAGNO, Arte e storia. cus — per eccellenza — conser- maggiori esperti dell'autore e tutte si Guido Carocci e la tutela del patrimo- vationis'? E cosa significa precisamen- completano di fotografie di grandi di- nio artistico in Toscana, Ponte alle te conservazione: custodia e mensioni, un terzo circa delle quali a Grazie, Firenze 1991, pp. 175, 18 tavv. salvaguardia dalla rovina o manteni- La Pinacoteca Nazionale di Ferrara. colori. f.t., Lit 30.000. mento di un ordine? Insomma, il mu- Catalogo generale, a cura di Jadranka Marcello Toffanelfo Le raccolte d'arte del Museo Civico seo è nella storia, di cui segue i per- dentini, Cassa di Risparmio di Ferrara di Modena, a cura di Enrica Pagella, A giudicare da questa prima uscita, corsi, o fuori di essa, ricreazione e cri- - Nuova Alfa Editoriale, Bologna con testi di Massimo Ferretti, Roberto la collana che l'editore si propone di stallizzazione di immutabili frammenti 1992, pp. 435, numerosissime ili. in Franchini, Enrica Pagella, Vincenzo dedicare alla museologia sembra in temporali? E quali sono e devono es- b.-n. e a col., s.i.p. Vandelli e Franco Cosimo, Panini, realtà aprirsi verso orizzonti ben più sere le funzioni di un museo: didatti- Musei locali. Luoghi e musei, Atti del Modena 1992, pp. 237, Lit 60.000. ampi. L'analisi della figura del che, estetiche, emozionali?Tesi espli- A differenza di altre grandi gallerie convegno, a cura di Enzo Borsellino Carocci consente infatti di ripercorre- cita, svolta con coerenza, è che il mu- italiane la Pinacoteca di Ferrara non (Roma, 14-16 ottobre 1987), Guidoni, Il primo volume della collana di ca- re alcuni temi fondamentali nell'arco seo sia sempre e comunque espressio- ha avuto origine dalle soppressioni na- Roma 1990, pp. 239, s.i.p. taloghi dei Musei Civici di Modena, di tempo che conduce alla crescita e ne del gusto e della cultura del poleoniche, né ha ereditato un'antica esce a conclusione del lavoro di rior- all'emancipazione della disciplina sto- momento storico che lo concepisce, tradizione di collezionismo principe- Il convegno, di cui qui si recensi- dino delle collezioni, avviato a partire rico-artistica. Il fiorentino Guido destinato quindi ad essere contestato sco. Al momento della sua costituzio- scono gli atti, nacque dall'esigenza di dal 1986, e presenta i risultati delle ri- Carocci (1851-1916) è in effetti tra i e modificato da chi, successivamente, ne in museo nel 1835 essa non posse- sviluppare temi e problemi emersi in cerche condotte sulla storia delle rac- protagonisti dell'appassionato dibatti- in quel gusto non si riconoscerà più. deva un grande patrimonio artistico occasione dell'importante ricerca sui colte e dell'edificio che le custodisce. to che si sviluppa nella momentanea Ricco di idee, interessante e piacevole, nel quale identificarsi e nemmeno una musei locali del Lazio diretta da Lo studio della Madonna di Piazza, capitale al momento degli sventra- si dipana in molte direzioni, a partire sede storica. Per un secolo la sua col- Bruno Toscano e Enzo Borsellino (gli commissionata dalla Comunità cittadi- menti del centro storico, rispetto ai da una puntuale storia dei musei lezione si è faticosamente accresciuta stessi promotori del convegno) tra il na allo scultore Antonio Begarelli nel quali si pongono anche problemi di si- dall'illuminismo a oggi, analizzando ricorrendo ai rischiosi mezzi della per- 1976 e il 1983, e sfociata nella pubbli- 1522, offre a Massimo Ferretti, nel stemazione museale; egli è il fondatore come ogni società abbia inteso a suo muta, della sostituzione con copie, cazione di un numero speciale del saggio di apertura, lo spunto per trac- della rivista "Arte e Storia", attraverso modo l'entità museo, e come del resto dello stacco di affreschi. Signi- "Bollettino d'Arte" (supplemento al ciare un quadro della fortuna critica e la quale, in modo positivistico, esalta non avrebbe potuto intenderla altri- ficativamente ora la pubblicazione del n. 30, 1985). Tanto quell'iniziativa che letteraria delle opere dell'artista e sul- (sia pure con la modestia che è carat- menti. Il museo è in realtà a un tempo catalogo generale, che sembra neces- questo convegno nascono inoltre dalla le vicende della loro musealizzazione a teristica costante della sua personalità) dentro e fuori la storia, luogo che ri- sariamente suggerire un'idea di com- collaborazione tra l'Università degli Modena. Il risultato è uno scritto ric- una storia dell'arte basata sulla ricerca crea la storia di chi lo allestisce e luo- piutezza e positiva chiusura della col- Studi di Roma "La Sapienza" e chissimo di spunti interpretativi sul documentaria. Nonostante i successivi go altro per chi lo vive in prima perso- lezione in una sua forma ormai defini- l'Assessorato alla Cultura della suo percorso stilistico, sulla formazio- incarichi ufficiali di ispettore addetto na, per gli addetti ai lavori. Con un ta, segue di poco l'acquisizione al mu- Regione Lazio: un rapporto con l'Ente ne romana influenzata dai Sansovino e alla tutela e di direttore del museo di excursus tra molti musei di tutto il seo di parte della raccolta Sacrati Regione che va letto, sottolineano i da Raffaello e sulla tecnica di esecu- San Marco, egli rimane il geniale e ap- mondo, se ne evidenziano pregi e di- Strozzi, ricca, oltre che di diversi ine- curatori, alla luce di quei provvedi- zione del gruppo in terracotta mode- passionato dilettante che scrive fonda- fetti, dai casi in cui il protagonismo diti, di opere del Rinascimento locale, menti legislativi che all'inizio degli an- nese. Enrica Pagella, nel secondo con- mentali testi di storia locale e che degli architetti finisce per cancellare le fra le quali emergono le due Muse per ni settanta trasferirono alle regioni al- tributo, presenta le ragioni ideologi- compila decine di migliaia di schede opere a quelli in cui si è riusciti a otte- Belfiore, punto di partenza dell'offici- cune competenze in materia di beni che che spiegano la nascita del Museo su oggetti d'arte del territorio. L'anda- nere un'armonia — tra edificio e ope- na pittorica ferrarese. Nell'edizione di culturali (tra cui i musei civici o loca- (sorto per volontà di Carlo Boni nel mento biografico permette di osserva- re da un lato e tra le opere dall'altro un lavoro che condensa nelle sue li), fino a quel momento di pertinenza 1871 come strumento utile alla comu- re, quasi in presa diretta, in che modo — che rende il museo quasi luogo di schede decenni di storia critica e due dello stato. Fu a seguito di questi nità per la conoscenza della storia e problemi quali la nascita di istituzioni ideale perfezione. Non ci si stupisce di secoli di guide alla città, e nel contem- provvedimenti, infatti, che i musei lo- dello sviluppo dell'industria umana e preposte alla tutela, la catalogazione e scoprire che la preferenza dell'autrice, poraneo riallestimento e restauro del cali cominciarono a ricevere maggiore accresciutosi grazie alle donazioni pri- il restauro erano pensati e allo stesso direttrice del museo Poldi Pezzoli di contenitore architettonico d'elezione attenzione da parte degli amministra- vate negli anni ottanta e novanta tempo vissuti dai protagonisti di que- Milano, va alle "case-museo", sempre tori pubblici, un interessamento che dell'Ottocento), ripercorre la storia sta intensa stagione, che vede progres- immerse in un'atmosfera evocativa e — il palazzo dei Diamanti — sembra nell'ultimo decennio si è espresso, in degli allestimenti a partire dai progetti sivamente aumentare la consapevolez- quasi sospesa. Non si tralascia neppu- culminare una ventennale attività di alcuni casi, in progetti di censimento e di Venturi per il riordino della za su questi temi anche in sede legisla- re il problema di come offrire il mu- organizzazione e recupero del passato studio dei musei stessi (in Puglia, in Pinacoteca e dedica ampio spazio al tiva .Alcuni episodi narrati in questo seo a un pubblico sempre più vasto e artistico ferrarese, inseguito soprattut- Toscana, nel Lazio). Il presupposto da ritratto del conte Gandini: intenditore libro possono provocare una certa differenziato al quale si dovrebbe in- to attraverso i nuclei superstiti delle cui muovono quanti hanno partecipa- d'arte e appassionato studioso, raccol- emozione nel lettore che sia interessa- nanzitutto presentare chiaramente la collezioni del secolo scorso, nel frat- to al convegno, fra docenti universita- se una preziosissima collezione di tes- to alle sorti attuali dei beni culturali: storia della formazione del museo, per tempo disperse dai proprietari. Già ri e direttori di musei civici, è la valo- suti poi donata al Museo, di cui fu an- in determinati settori, ad esempio, la facilitarne la comprensione la lettura nel 1985 un accordo fra istituzioni rizzazione del museo locale, che non è che direttore, con l'intento di presen- necessità della catalogazione sembra critica. Museo, infine, come impresa; pubbliche e private aveva consentito il museo minore o marginale, ma il luo- tare dei modelli utili all'industria tessi- non aver fatto molti passi avanti ri- l'aspetto economico-gestionale non è deposito in galleria della raccolta arti- go in cui le singole comunità raccolgo- le nazionale. La seconda parte del spetto a quella generazione di pionieri. infatti da sottovalutare. Ma, nonostan- stica della Cassa di Risparmio, com- no le testimonianze della loro storia, volume presenta una campionatura te evidenti necessità di far funzionare prendente dipinti un tempo apparte- non solo artistica ma anche sociale ed degli oggetti custoditi nei diversi nu- Simone Baiocco la macchina museale anche da un nuti al nucleo originario della pinaco- economica. Si tratta di un'istituzione clei e utilizzabili come guida alle colle- punto di vista commerciale, è bene teca Massari, a sua volta erede del col- che può essere insieme museo storico zioni del Museo: dipinti, sculture, non eccedere, come giustamente sot- lezionismo ottocentesco. Ad entrambi del territorio e "laboratorio", sede strumenti musicali, carte decorate, tolinea l'autrice. L'efficienza dei musei i lasciti il catalogo dedica una sezione cioè di attività culturali che coinvolga- terrecotte architettoniche, cuoi, pesi e americani si paga anche con la vendita e una breve introduzione storica, no i cittadini (come l'Antiquarium di misure, strumenti scientifici, cerami- di opere, mandando persa così una mentre i dipinti della donazione Sezze e il Museo della Terra di che, vetri, armi antiche e fornimenti parte della storia delle collezioni e con Vendeghini Baldi (1974), che pure oc- Venzone in Friuli), ma soprattutto sia- da cavallo, tessuti, punzoni, sigilli e cupano una sala indipendente dal per- Pagina a cura di Giovanni Romano

ANNA MARIA BAVA, Cassiano dal Pozzo's Paper della sua corrispondenza epistolare con l'erudito francese tratti di disegni di sculture, di sarcofagi o di oggetti anti- Museum (Quaderni puteani 2), voi. I, Olivetti, Milano Nicolas Claude Fabri de Peiresc (Adosa, Cler- chi di piccole dimensioni (indagati da D. Bailey), di pittu- 1992, pp. 160, s.i.p. mont-Ferrand 1989) e alla catalogazione e indicizzazione re e di mosaici (ai quali sono dedicate le pagine di H. dei quarantacinque volumi del carteggio di Cassiano cura- Whitehouse), che siano disegni direttamente eseguiti I Quaderni puteani fanno parte di numerosi studi con- ta da Anna Nicolò (Olschki, Città di Castello 1991). sull'originale o copiati da altri codici (problematiche su dotti negli ultimi anni sulla figura di Cassiano dal Pozzo Dopo il primo dei Quaderni puteani uscito nel 1989 cui si soffermano i saggi di G. Vagenhein, H. Wrede e e sulla cultura scientifica secentesca legata all'Accademia dedicato a Cassiano naturalista, aspetto spesso trascurato, D.H. Wright), riguardino essi l'antichità classica, l'epoca dei Lincei. L'iniziativa promossa dalla Olivetti riunisce i il secondo Quaderno (in cui sono riunite, come nel terzo, tardo-romana o l'arte medievale (meno amata da contributi di un'équipe di illustri studiosi sulla collezione le relazioni presentate al convegno svoltosi a Londra nel Cassiano ma nonostante tutto presente nel Museo come di disegni di Cassiano, attualmente conservata, per la dicembre 1989 organizzato dal British Museum e dal sottolinea l'intervento di I. Herklotz), i disegni raccolti maggior parte, nel British Museum e nella Royal Library Warburg Institute), comprende otto interventi critici mol- nel Museo Cartaceo hanno essenzialmente un valore di di Windsor. Si tratta di quello straordinario Museo to accurati ed eruditi sui disegni di antichità del Museo documento, di studio e di salvaguardia dell'antico prima Cartaceo, come egli stesso lo definì, che doveva riprodur- Cartaceo e in particolare su alcuni fogli recentemente ri- che di godimento estetico. In attesa della futura pubblica- re, tramite l'opera di diversi artisti, ogni traccia del mon- scoperti da I. Jenkins (che introduce il volume) nella zione dell'intero corpus grafico, i Quaderni puteani mo- do antico e di quello naturale. Il ruolo di Cassiano dal Biblioteca del Dipartimento di antichità greche e romane strano le variegate immagini di quell'universo cartaceo at- Pozzo mecenate, collezionista e studioso in costante rap- del British Museum (un disegno con una Musa e uno con traverso un ricco apparato illustrativo. porto con letterati, scienziati e antiquari europei e media- un sarcofago bacchico danno l'avvio agli interventi di I. Anna Maria Bava tore culturale tra questi e la corte papale (a cui fu stretta- jenkins e R. Rubinstein). Filo conduttore degli studi è mente legato dopo il suo trasferimento a Roma nel 1612), l'interesse storico di Cassiano per il mondo classico, il suo si è andato precisando grazie anche alla pubblicazione desiderio di ricostruire ogni aspetto del passato. Che si riNDjCF • DEI LIBRI DEL MESEHH LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 27/VII

giovane Montesquieu ai progetti di attraverso la Heller ed era stato ulte- Saverio Trincia e Mauro Visentin han- con un volume di autore tedesco con- Filosofìa pace perpetua dell'abbé de riormente promosso dallo stesso no condotto con Gennaro Sasso nel temporaneo, di carattere specialistico Saint-Pierre; dai messaggi filosofici di Rovatti, indicava infatti già un anda- corso del 1988 (con qualche appendi- ma diretto anche al grosso pubblico, CORRADO Rosso, Felicità vo cercan- Diderot romanziere alle contraddizio- mento che fluidificava le rigidità del ce nel 1989). Questa intervista non è che in Germania trova accoglienza do. Saggi in storia delle idee, Longo, ni dell'immaginario rivoluzionario e pensiero marxiano in direzione di propriamente una biografia intellet- trionfale e vende decine di migliaia di Ravenna 1993, pp. 238, Lit 30.000. dalle ambizioni mistiche di madame un'insorgenza del soggetto. Ma il pro- tuale di Sasso, ma è al tempo stesso copie e una volta tradotto e pubblica- de Staèl alla concezione del dolore in blema viene a porsi in tutta la sua co- qualcosa di meno e qualcosa di più. to in Italia cade con un sordo tonfo Corrado Rosso, studioso delle Burke, Pietro Verri e Stendhal; da genza nel passaggio teorico che con- Da una parte, non possiede certo la nell'indifferenza. Era il caso della Lumières dagli anni cinquanta e spe- un'ampia tipologia del giardino in let- duce dal marxismo a Nietzsche e a completezza e la sistematicità di una Critica della ragion cinica di Sloterdijk cialista tra i massimi di Montesquieu, teratura al dibattito sulla definizione Heidegger, laddove si profila l'idea di biografia; dall'altra, spazia ben oltre i (ed. orig. 1983, trad. it. Milano 1992), ha riunito in questo volume una serie del postmoderno. Al di là dei conte- una soggettività che rotola dal centro limiti di una biografia intellettuale tra- è il caso ora di Tempo di sogno di di saggi e interventi recenti, che spa- nuti — alla cui estrema varietà possia- verso una x che è perdita del sé, ero- dizionale, aprendosi sia a ricordi per- Dùrr, un libro di "etnologia filosofi- ziano dal pensiero sulla tirannide del mo soltanto accennare — l'interesse sione della continuità dell'Io. È su sonali di ordine non strettamente cul- ca" scritto anch'esso come quello di di questi saggi sta nel modo originale questa base che si dà l'avvicinamento turale (per esempio sulla seconda Sloterdijk in maniera accattivante, ma d'intendere la "storia delle idee" che è alla narratività e anche alla letteratura guerra mondiale e sull'occupazione che, come l'altro, lascia perplessi. La proprio dell'autore. Far storia delle vera e propria (sono numerosi i riferi- nazista di Roma), sia, in direzione op- tesi di Dùrr è che non si può parlare idee significa infatti per Rosso muove- menti a Peter Handke), secondo un posta, a riflessioni e speculazioni che di un progresso storico nel controllo re alla ricerca dei punti nodali in cui gioco che rimanda all'oscillazione tra vanno certo al di là di una ricostruzio- degli istinti e che non è vero che ci ideologie, diversi saperi e temi lettera- il pieno e il vuoto, e mette capo all'ab- ne biografica e che costituiscono in sviluppiamo diventando persone sem- ri s'intrecciano, si condizionano e in- bandono dell'Uno metafisico a favore qualche modo una continuazione del pre più equilibrate che controllano le teragiscono, disegnando le immagini dell'estrinsecarsi del molteplice. Su lavoro filosofico di Sasso. Quanto mai loro emozioni e aggressioni meglio dei sempre in movimento di un inesauri- questo piano l'idea del pensiero debo- vari sono anche i temi affrontati "selvaggi". La "dimostrazione" della bile caleidoscopio della ragione. le esplica anche la sua potenzialità co- nell'intervista. Si va dalla questione tesi è però offerta in maniera ideologi- ca paludata di scientificità o meglio di Mariolina Bertini noscitiva, epistemologica. Ciò com- della relazione tra filosofia e storia a porta che si prenda partito a favore quella dei rapporti tra i filosofi e la erudizione (che si manifesta con una del contingente. Questo significa, qua- politica (trattando dei famosi casi di quantità esagerata di note e riferimen- si kantianamente, riconoscere la ric- Gentile e di Heidegger); si discorre ti bibliografici) e si costruisce su una chezza dell'individuale, anche nel suo del Partito d'Azione. È poi dedicato serie di notizie e informazioni a pro- tratto opaco, non riducibile alla legge. molto spazio anche alla discussione posito di voli di streghe e sciamani PIER ALDO ROVATTI, Trasformazioni Il "locale" richiede costantemente dell'importanza della tradizione cro- tratte dalle tradizioni più disparate e del soggetto, Il Poligrafo, Padova un'adeguazione che lascia liberi dei ciana in Italia, e in particolare alla fi- buttate lì, sembrerebbe, a solo scopo 1992, pp. 142, Lit 26.000. margini ulteriori di senso, l'attenzione gura di Guido Calogero e alla sua di intrattenimento. In ogni caso, la po- dunque al carattere di evento concezione di una filosofia "laica", sizione di Dùrr risulta pertinente a In questo volume, che raccoglie vari (Prigogine) dotato di una storia singo- concezione che viene confrontata con spiegare fenomeni del mondo attuale saggi risalenti agli anni ottanta, viene lare di ciò che è oggetto d'indagine. quella che lo stesso Sasso ha della lai- altrimenti incomprensibili: non è vero percorsa la genesi dell'idea di un cità della filosofìa. che la civiltà è riuscita a smorzare af- "pensiero debole", secondo la pecu- Federico Vercellone fetti e passioni, spontaneità e aggressi- liare curvatura che a questo viene for- Guido Bonino vità, si deduce dalle pagine di Dùrr; e, nita dall'autore sulla base della sua in effetti, non si spiega diversamente formazione originariamente fenome- la drammatica crescita di violenza e nologica e marxista. In questo quadro brutalità delle guerre ma anche della il pensiero debole acquisisce un'im- GENNARO SASSO, La fedeltà e l'esperi- vita quotidiana, non si spiega perché pronta etica, o meglio morale; emerge mento, Il Mulino, Bologna 1993, pp. HANS PETER DORR, Tempo di sogno. l'odio si accanisca soprattutto nel I in breve la questione della soggetti- 270, Lit 30.000. Guerini e Associati, Milano 1992, ed. campo della sessualità, dove si tende a vità. Da questo punto di vista la "de- orig. 1984, trad. dal tedesco di Flavio ferire in profondità, distruggere le bolezza" può riconoscere anche la Si tratta di un libro piuttosto atipi- Cassinari, pp. 270, Lit 42.000. persone senza ucciderle. propria genealogia politica: il tema dei co, costituito da una lunga intervista bisogni in Marx, che si era affacciato che Filippo Scarpelli, Francesco È la seconda volta che mi confronto Francesca Rigotti

ALESSANDRO FERRARA, L'eudaimonia postmoderna, vastanti di un relativismo radicale, occorre cercare solu- viene così accantonato: la singolarità e soggettività del Liguori, Napoli 1992, pp. 239, Lit 25.000. zioni alternative all'oggettivismo e all'universalismo sia giudizio, infatti, non costituiscono una difficoltà nella pure procedurale, come propongono Rawls e Habermas, prospettiva di Ferrara, perché ad essi viene sottratta la L'eudaimonia postmoderna espone un progetto impe- ma senza accontentarsi di rilevare l'assenza del fonda- connotazione di arbitrarietà e casualità inerente invece al- gnativo: si tratta di un'esplorazione nelle forme della ra- mento. L'alternativa di Ferrara è indicata nella la prospettiva relativistica. Il giudizio, pur risultando da zionalità, volta a individuare quella più appropriata ad af- phronesis, cioè in quella forma di ragionare propria un punto di vista particolare, è idealmente riconoscibile frontare problemi e dilemmi delle società postmoderne. dell'intelligenza umana, in parte delineata nell'etica ari- dagli altri, tramite un esperimento mentale, come il mi- Quest'ultima qualificazione non deve trarre in inganno: stotelica e nella critica del giudizio kantiana, che consen- gliore, date l'identità dell'attore e il contesto; in questo Ferrara non è un cultore della filosofia postmoderna e tirebbe di supplire con successo alle lacune della raziona- senso è a suo modo universalizzabile. Modellata special- non si identifica con i suoi esiti relativistici, anche se ri- lità formale. La phronesis, variamente resa con saggezza, mente sul giudizio estetico, questa proposta è un'interes- tiene imprescindibili le critiche al fondamento e all'uni- perspicacia, intuito, prudenza, è il ragionare nella situa- sante combinazione di personalizzazione e validità inter- versalismo proprie del pensiero postmoderno. Secondo zione, cogliere ciò che è opportuno, riconoscere regole e soggettiva nel giudizio. Resta tuttavia da vedere se la l'autore, queste critiche generano un problema piuttosto principi come appropriati, trovare le soluzioni adatte, a phronesis, quale forma della ragione privilegiata per giu- che costituire una risposta. Riconosciuta infatti l'inconsi- partire dall'identità messa in gioco nel giudizio. L'obietti- dizi, scelte e condotte individuali, sia in grado di generare stenza dei criteri oggettivi e decontestualizzati di validità, vo non è un giudizio assolutamente vero, giusto e valido, scelte collettive, valutazioni pubbliche e cooperazione giu- verità, giustizia, resta tuttavia il problema della validità, bensì il giudizio migliore possibile nella situazione per sta. della verità e della giustizia. Se, come accade a Rorty e realizzare il bene dell'identità del soggetto. Il pericolo del Anna Elisabetta Galeotti Lyotard non si è disposti ad accettare le conseguenze de- "tutto va bene" implicito nel relativismo postmoderno

Ilvo Diamanti LA LEGA LINEA D'OMBRA Geografia, storia e sociologia di un nuovo soggetto politico mensile di cultura e società ^lili,. Ewa Kuryluk I CAMPAGNA ABBONAMENTI VERONICA 1- in regalo il libro di ra«onti e interventi di Carmelo Bene pubblicato per gli abbonati Storie e simboli della «vera immagine» di Cristo di Linea d'ombra Ernest Renan 2 - un libro in regalo a scelta fra cinque titoli 3 - un risparmio di L. 20.000 , CHE COS'È UNA NAZIONE? sul prezzo di copertina Introduzione di Silvio Lanaro 4 - uno sconto del 20% sui numeri arretrati DOPO L'INTERVENTO 5 • due numeri speciali a L. 12.000 6 - uno sconto del 20% sui primi titoli mmmm STRAORDINARIO della nostra collana APERTURE a cura di Giuseppe Soriero 11 numeri L. 85.00 Italia, L 100.000 estero CCP n. 54140207 intestato w a Linea d'ombra edizioni srl - Via Gaffurio 4 Milano, tel. 6690931 IDEI LIBRI DEL MESE! LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 28/VIII

gli esiti, particolarmente significativi contrapposti ai semplificatori fideisti ve e il passato che è suo, il mito e la mito storico, rottura primordiale e Storia negli ultimi decenni, della ricerca ar- del "tutto è falso"; in realtà nei casi leggenda lo portano ai Romani dei principio di eternità. Come si vede, cheologica, sia i dati delle fonti lette- come quello della fondazione di Roma tempi arcaici: ma quel che qui è di- un'interpretazione indubbiamente sti- ALEXANDRE GRANDAZZI, La fondazio- rarie: ma è nel momento del confron- la sola verifica concepibile di una serie stinzione (nel senso cartesiano del ter- molante e, più o meno inconsapevol- ne di Roma, prefaz. di Pierre Grimal, to fra le due filières documentarie che di dati "inverificabili" è la "falsifica- mine), descrizione, analisi, là è tota- mente, provocatoria. Ma nella sua ar- Laterza, Roma-Bari 1993, ed. orig. il lavoro di Grandazzi abbandona la zione" popperiana, ovvero la riprova lità, analogia, rituale, ricordo. Tutto dita costruzione teorica, tra Popper e 1991, trad. dal francese di Barbara via consueta della somma e della giu- di tutte le contro-ipotesi possibili. E finisce e tutto comincia con la fonda- Dumézil, con tratti che talvolta — for- Fiore, pp. 296, Lit 35.000. stapposizione delle informazioni, af- qui il giovane studioso approda a una zione di Roma. Commemorata e cele- se soltanto per mera analogia di fermando nella sostanza l'inconciliabi- sorta di neorivalutazione della tradi- brata nel corso dei tempi, essa non è "Fondazioni" — sembrano rimandare La fondazione di Roma non come lità fra le due categorie di conoscenza zione, intesa come base di interpreta- un mito che non sarebbe mai stato irresistibilmente ad Hari Seldon e alla verità prestabilita e indiscutibile ma e sottoponendo a serrata critica — at- zione "non circoscrivibile": mentre, a reale o un evento che molto più tardi psicostoria di asimoviano ricordo, ci come ipotesi necessaria: su quest'as- traverso una di per sé utile rassegna suo parere, tutti i sistemi di esegesi sarebbe stato un mito; è un "evento" sembra tuttavia che Guerrazzi rischi sunto di verifica Grandazzi costruisce storiografica — ogni precedente me- che si era creduto di poter sostituire che, fin dall'avvento di Roma, è stato di suggerire un modello metodologico la propria indagine sui Primordia ro- todologia di approccio al problema ad essa si sgretolano uno ad uno, la pensato come un mito; una storia che di scarsa utilità e di alimentare nei fat- mana, alla ricerca di una terza via fra delle origini dell'urbe. Poiché la storia tradizione appare, più che mai, il luo- era, nel tempo stesso del suo compier- ti un tipo di scetticismo sulle possibi- quella che egli definisce l'"ipercritica" non può ripetere le esperienze che go da cui ogni analisi deve partire per si, una leggenda; un inizio che era già lità di conoscere, diverso nella sostan- illuministico-positivista del rifiuto del- analizza, si vorrebbe a volte che i suoi tornarvi, ogni volta, a testare le sue una celebrazione e un ricominciare. za ma eguale negli esiti a quello indot- la leggenda, da un lato, e l'adesione risultati fossero a priori sprovvisti di ipotesi e le sue conclusioni. Ciò che la La fondazione di Roma come equiva- to dagli odiati "ipercritici". letterale dantesco-petrarchesca alla validità: errore metodologico grave, in storia, la sociologia, l'antropologia lente della creazione del mondo, mo- Sergio Roda tradizione liviana, dall'altro. In questa cui, secondo Guerrazzi, incorrono gli portano all'uomo moderno, per per- mento unico in cui spazio e tempo difficile impresa l'autore ripercorre sia ipercritici, i teorici del "tutto è vero" mettergli di capire l'universo in cui vi- trovano la loro misura, storia mitica e

La libreria di Frederick Stibbert, a cura di Laura Palermo 1990). Qui è analizzata e catalogata la biblioteca libri del gentiluomo" da "i libri dello studioso", mostran- Desideri e Simona Di Marco, presentaz. di Lionello G. di un personaggio simbolico dell'italofilia della cultura do senza enfasi metodologica, ma con accuratezza, l'intel- Boccia, Giunta Regionale Toscana - Editrice inglese fra Otto e Novecento: Frederick Stibbert è anzi ligibilità dei percorsi sia di formazione personale, sia di Bibliografica, Milano 1992, pp. 360, Lit 84.000. già frutto di quell'incontro, essendo figlio di padre inglese acculturazione di un parziale autodidatta. Opera più si- e di madre italiana. Facoltoso, educato a Cambridge, ani- gnificativa della raccolta sono sette grandi volumi di È uno tra i più riusciti e interessanti volumi della col- mato essenzialmente da interessi storico-artistici, aveva Prints and drawings serving to illustrate the modes and lana "Inventari e cataloghi toscani", arrivata ormai a intrapreso un'attività di collezionista che tuttavia amava fashions of ancient and modem dresses, in grado di for- quasi quaranta titoli. La cultura di un certo milieu osser- presentare più come "proposta educativa destinata soprat- nire una serie iconografica davvero rara. L'attenzione ri- vata attraverso una sua condensazione concreta — la pro- tutto ai giovani": l'esito fu una costruzione museale volta al bibliofilo induce poi Desideri e Di Marco a segui- gressiva e paziente formazione di una biblioteca — è da orientata verso armature dal Cinquecento in poi (euro- re la mobilità del ricco intellettuale, alla ricerca di librai anni oggetto di ricerche ben calibrate, particolarmente pee, islamiche, giapponesi), costumi civili, arredi sacri, di- in Inghilterra, Francia, Germania e in diverse città italia- quando sotto osservazione sono state le biblioteche di ca- pinti relativi ad armi e abbigliamenti. I libri non erano ne: Stibbert si sposta, ma è anche al centro di una grande tegorie professionali o ordini religiosi: dalle Ricerche sul- concentrati in una grande biblioteca, bensì distribuiti in circolazione di cataloghi degna del Sylvestre Bonnard di la cultura del clero in Piemonte. Le biblioteche parroc- molte delle 58 sale di Villa Stibbert a Montughi, secondo Anatole France. C'è, infine, la cura attenta delle legature: chiali nell'arcidiocesi di Torino (sec. XVII-XVIII) di un'originale idea di accostamento funzionale ai percorsi e e qui l'artigianato fiorentino ha un ruolo importante, an- Luciano Allegra (Deputazione, Torino 1978) al più re- alla visione degli oggetti. Il raggruppamento e la cataloga- che se meno esclusivo di quanto si potrebbe pensare. cente La circolazione libraria tra i Francescani in Sicilia zione successivi rispettarono, nei limiti del possibile, le Giuseppe Sergi a cura di Diego Ciccarelli (Officina di studi medievali, primitive articolazioni concrete. Le autrici distinguono "i

GILBERT DAHAN, La disputa antigiu- gressivo degrado: con segni ancora miche erano frutto di dialogo, non di zione particolare perché non è una loro specificità originaria. Senza sotto- daica nel medioevo cristiano, ECIG, evidenti di tolleranza nel secolo XII, chiusura, e questa è la tesi di Dahan, raccolta: nel "racconto dei contempo- valutare tali difficoltà ma anzi precisa Genova 1993, pp. 130, Lit 20.000. destinati tuttavia a sparire dalla fine affascinato soprattutto dalle sorpren- ranei", attraverso percorsi tematici en- e dichiarata coscienza, Pizzolato ha af- del XIII, quando, dopo la cacciata uf- denti comunanze culturali del secolo tro le fonti del primissimo medioevo, frontato l'analisi dell'idea di amicizia "È proprio nel medioevo che, lon- ficiale dai regni d'Inghilterra e di XII. Fumagalli cerca e illustra "i segni vi- nell'antichità, tra mondo classico e tano dall'ebraismo antico, ma anche Francia, ogni genere di accuse si ad- Giuseppe Sergi stosi nel paesaggio urbano e rurale del mondo giudaico-cristiano, risalendo dal giudaismo ellenistico dei primi se- densò sugli ebrei, costituendo terreno morire di un mondo e del nascere di dalla Grecia arcaica fin oltre la tradi- coli, si delinea una religione molto si- di coltura per un antisemitismo siste- un altro". Mentre la ricerca altome- zionale soglia di ingresso nell'alto me- mile a quella che conosciamo oggi": matico come quello inaugurato nella dievistica, soprattutto in campo ar- dioevo. Un fittissimo e costante riferi- così, insistendo anche sulla millenaria Spagna di fine Trecento. All'interno cheologico, sta imboccando strade in- mento alle fonti, che vengono lasciate lunga durata del medioevo, Dahan di questa periodizzazione non nuova VITO FUMAGALLI, L'alba del medioe- novative, quest'opera sembra voler fa- parlare e dialogare fra loro senza vin- giustifica la sua scelta di analizzare l'autore colloca il passaggio dalle vo, Il Mulino, Bologna 1993, pp. 100, re il bilancio non di ciò che era il pas- coli di spazio, consente all'autore di contiguità e contrasti fra due "sistemi "contese informali" ai "dibattiti orga- Lit 15.000. saggio dalla civiltà latina a quella evitare le insidie, sempre presenti, di religiosi" in secoli normalmente rievo- nizzati", dalle dispute in forma orale germanica, bensì di ciò che appariva attualizzazione o di concettualizzazio- cati per il trionfo anche temporale de- alla trattatistica scritta: un buon reper- Fumagalli ha dimostrato, negli ulti- alle paure di intellettuali nostalgici, ai ne astratta, e di pervenire ad almeno gli uni e per le persecuzioni subite da- torio di autori e della loro capacità di mi cinque anni, che un maquillage leg- progetti di uomini di corte, alla fidu- due importanti risultati di riscontro gli altri. Se per entrambi i fronti la ge- costituirsi a modello per i prosecutori gero può bastare a portare al largo cia di religiosi impegnati. Longobardi conclusivo: in primo luogo la verifica nesi è da individuare prima, la defini- (fra i più efficaci il francescano Nicola pubblico anche brevi raccolte di saggi e Goti perdono, ma come "lupi cie- della centralità che l'amicizia riveste nella concezione antropologica antica, zione e l'assestamento dei caratteri di Lira, dell'inizio del secolo XIV). La specialistici: ben quattro libri nati così chi" combattono fino alla fine; gli orizzonti mentali sono dominati dalle secondo forme però che — a differen- dominanti sono invece da cercare fra parte originale del libro è quella sulle (dal 1987 al 1990) hanno avuto suc- solitudini e dalla notte; papa Gregorio za di quanto accade in realtà sociali a V e XV secolo. Gli esperimenti di tecniche polemiche (argomentazioni, cesso, forse perché comunicavano ai Magno è portavoce di un terrore sen- noi più vicine — difficilmente ricono- tranquilla convivenza si bloccarono ricorso ad auctoritates, procedimenti lettori un medioevo, da essi istintiva- dialettici) adottate su oggetti del con- za rassegnazione; rimpianto e paura scono una separazione netta nel 1096, con l'inizio delle crociate; da mente cercato, di inquietudini, di na- tendere (il Verus Israel, il Messia) ra- lasciano uno spazio, piccolo ma signi- (nell'espressione di tale sentimento) allora la condizione degli ebrei tura nemica-amica, di fisicità tormen- nell'occidente cristiano subì un pro- pidamente illustrati: ma quelle pole- ficativo, alla speranza mantenuta viva tra rapporti strettamente etico-perso- tata. Questo merita ora una segnala- da Gregorio di Tours; Carlo Magno nali e rapporti politico-ideologici; ciò deve nominare degli addetti appositi del resto in perfetta armonia con uno alla caccia ai lupi mentre i "monaci dei tratti peculiari e individuanti della contadini" si impegnano a umanizzare società antica classica, ove sfera del un paesaggio che oppone ostacoli ter- pubblico e sfera del privato tendono a ribili alla sopravvivenza quotidiana. sovrapporsi e a confondersi con quan- to mai limitate zone di esclusiva perti- José Borges Noam Chomsky Giuseppe Sergi nenza. In secondo luogo la funzione che l'amicizia può svolgere sia, in quanto denominatore comune della Anno 501, cultura classica e cristiana pur nella Sertào profonda diversità della concezione la conquista LUIGI PIZZOLATO, L'idea di amicizia teleologica dell'uomo, al fine di rileva- Il Nord-est brasiliano, continua nel mondo classico e cristiano, re le analogie e precisare, indiretta- Einaudi, Torino 1993, pp. 345, Lit mente ma chiaramente, gli specifici tra dramma e magia, L'epopea 40.000. antropologici delle due culture; sia, in nelle xilografie del più dell'imperialismo quanto oggetto-spia di studio, al fine popolare incisore di dal genocidio coloniale Far storia di concetti etico-soggetti- di verificare la genesi bipartita, classi- vi, di stati della coscienza, di senti- ca e cristiana, dell 'ethos dell'uomo oc- "Literatura de Cordel" ai giorni nostri menti interpersonali ovviamente inse- cidentale. riti nei flussi psicoantropologici della Con un Hand made di Prefazione di mentalità collettiva ma la cui estrinse- Sergio Roda José Munòz Lucio Manisco cazione segue per lo più percorsi "pri- vati", è impresa sempre ardua; a mag- gior ragione poi se il campo di indagi- ne si complica sia in termini di distan- DISTRIBUZIONE PDE za cronologica rispetto ai giorni nostri, sia in termini di confronto fra realtà storico-culturali contigue, in- Gamberetti Editrice trecciate, ma comunque diverse nella IDEI LIBRI DEL MESEI LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 29/IX

Che la storia, con buona pace di chi Politics. A Theory of Change and zione concettuale dell'analisi interna- Lewis, curatori di Global Politics. VIII-312) — le opere collettive curate ne aveva incautamente proclamato la Continuity (Harvester Wheatsheaf, zionalistica si mostrano altri autori: Globalization and the Nation-State da Steven L. Spiegel, At hsue. Politics New York 1990, pp. XVIII-480). In per esempio, James Der Derian e (Polity Press, Cambridge 1992, pp. in the World Arena (St. Martin's fine, abbia conosciuto in questi ultimi a anni un'impressionante quanto impre- esso — come già aveva fatto nel libro Michael J. Shapiro, a cui si deve la cu- 337) — è quella che meglio si presta a Press, New York 1991, 6 ed., pp. X- vista accelerazione è indubitabile: tali curato l'anno prima con Ernst-Otto ra del volume lnternational/ln- orientare la ricerca verso una conce- 518); da Michael T. Klare e Daniel C. e tanti sono gli eventi succedutisi a Czempiel, Global Changes and tertextual Relations. Postmodern zione globalizzante e integrazionistica Thomas, World Security. Trends and partire dalla caduta del muro di Theoretical Challenger: Approaches to Readings of World Politics (Lexington (non più meramente anarchica) della Challenges at Century's End (St. Berlino — il collasso dei regimi comu- World Politics for the 1990s (Lexin- Books, Lexington 1989, pp. XXII- realtà internazionale, che non mortifi- Martin's Press, New York 1991, pp. nisti dell'Europa centro-orientale, lo gton Books, Lexington 1989, pp. 353), che propone una lettura in chia- chi la varietà e la ricchezza delle inte- XII-427); da Lori Fisler Darmosch e scioglimento del Patto di Varsavia, la VIII-317) — l'autore propone di ri- ve postmoderna e poststrutturalista razioni che si stanno sviluppando su David J. Scheffer, Law and Force in riunificazione della Germania, la guer- marcare l'incomparabilità della realtà della politica internazionale; oppure scala planetaria e sia specchio fedele the New International Order ra del Golfo, la dissoluzione dell'Urss internazionale odierna a ogni altra del coloro che, come Yosef Lapid, parla- della raggiunta unificazione del mon- (Westview Press, Boulder 1991, pp. all'indomani del fallito colpo di stato passato mediante il ricorso alla defini- no di era "postpositivistica" — come do. Ciò non toglie ovviamente — su XVIII-326); da John Baylis e Nicholas dell'agosto 1991, la tragedia della ex zione di "politica postinternazionale", si vede, la qualifica "post" si spreca! questo punto le opinioni per lo più J. Rengger, t)ilemmas of World Jugoslavia — che non c'è chi non ve- la quale "suggerisce chiaramente il de- — e ritengono che la teoria delle rela- concordano — che al fine di spiegare Politics: International Issues in a da come nel tessuto connettivo stesso clino di modelli che sono durati a lun- zioni internazionali sia entrata nel vivo certi fenomeni possa rendersi necessa- Changing World (Clarendon Press, della politica internazionale sia inter- go senza nel contempo indicare dove i di un "terzo dibattito", prevalente- ria l'adozione di un approccio multi- Oxford 1992, pp. XII-438); da venuta una mutazione epocale, sinte- mutamenti possano portarci", ovvero mente incentrato, a differenza di quel- dimensionale, tale cioè da contempe- N anette Gantz e John Roper, Towards tizzabile (ma solo approssimativamen- "suggerisce l'idea del flusso e della li ormai classici tra idealismo e reali- rare — senza confonderle, ma anzi or- a New Partnership. US-European te) nelle formule, oggi in gran voga, Relations in the Post-Cold War Era della "fine del bipolarismo" e (Institute for Security Studies of dell" occidentalizzazione del mondo". Western European Union, Paris 1993, Non fa meraviglia, dunque, che la pp. X-251); e dai già citati Czempiel e "scienza normale" (per mutuare la Rosenau, Governance without terminologia kuhniana) delle relazioni Cosa leggere Government: Order and Change in internazionali, influenzata per decenni World Politics (Cambridge University dalla riflessione (soprattutto anglosas- Press, Cambridge 1992, pp. XII-311). sone) sui caratteri strutturali e le rego- Secondo me le di funzionamento del mondo bipo- lare postbellico, sia entrata in crisi per l'incapacità, oltre che di prevedere, di sulle relazioni internazionali spiegare (e talora perfino di descrive- re) eventi che, non riconducibili ai pa- radigmi dominanti, hanno sovente as- sunto il carattere di vere e proprie "rotture epistemologiche" — signifi- Oltre che per lo stile piano ma effi- cativo, in tal senso, il titolo di una re- cace, questi lavori si fanno apprezzare cente raccolta di saggi curata da per l'equilibrato realismo con cui — Chester Hartman e Pedro Vilanova: poco o nulla concedendo all'ideolo- Paradigms Lost (Pluto Press, London gia, al facile ottimismo, o al catastrofi- 1992, pp. XII-205). smo — affrontano i complessi proble- mi e gli inediti scenari profilantisi all'orizzonte di una politica interna- zionale non più sottoposta alla rigidità dei vincoli dell'epoca della guerra fredda (e quindi, almeno in parte, sot- trattasi all'incubo dell'olocausto nu- cleare): dalla questione ecologica a quella demografica; dalla fame al siste- ma mondiale della droga; dalle tensio- Merita peraltro osservare — il pun- ni Nord-Sud alla crisi debitoria dei to è ben fermato nel volume From paesi del Terzo Mondo; dalle questio- Cold War to Collapse: Theory and ni di giustizia distributiva agli incon- World Politics in the 1980s, a cura di trollabili flussi migratori verso Mike Bowker e Robin Brown Occidente, cui sovente si accompa- (Cambridge University Press, gnano inquietanti rigurgiti razzistici; Cambridge 1993, pp. XII-183) — co- dalle incognite connesse al processo di me già prima dell'"indimenticabile integrazione europea a quelle concer- 1989" fossero andati sviluppandosi nenti il ruolo della Germania in nella società internazionale processi Europa, del Giappone nel Pacifico e innovativi tali da rendere in gran parte degli Stati Uniti a livello planetario; obsoleti i moduli teorici e gli apparati dalla globalizzazione dell'economia ai concettuali di una disciplina ancora progetti di riforma dell'Onu; dalla prevalentemente incardinata sul mo- prospettiva di una nuova stagione di dello (di derivazione hobbesiana) governo giuridico del mondo e di so- dell'anarchia — secondo il quale gli luzione pacifica delle controversie in- stati, non riconoscendo autorità loro ternazionali alla minaccia costituita superiori, sono destinati, diversamen- dalla proliferazione delle capacità nu- te dagli individui, a rimanere nello sta- cleari di attori nazionali di medio ran- to di natura, cioè in una condizione go, non di rado politicamente instabi- regolata esclusivamente dalla legge li; dal controllo degli armamenti, con della reciproca ostilità o diffidenza, particolare riguardo alla sorte degli ar- del bellum omnium contra omnes. Il ri- senali nucleari ex sovietici, al fenome- ferimento è qui, in particolare, alla ca- no del terrorismo; dalla crescita del duta tendenziale della conflittualità fondamentalismo islamico alla rinasci- mondiale, alla progressiva globalizza- ta del nazionalismo, spesso foriera di zione dell'interdipendenza economi- transizione pur implicando la presen- smo e tra tradizionalisti e scientifici, dinandole gerarchicamente — variabi- traumatici riallineamenti geopolitici; ca, alla perdita di centralità della di- za e il funzionamento di strutture sta- sugli aspetti epistemologici della disci- li esplicative appartenenti a livelli ana- dalle violazioni dei diritti umani alla mensione strategico-militare, alla con- bili". Rosenau inoltre, dopo aver iden- plina — si veda al riguardo un noto litici diversi. crisi profonda della sovranità, e del tinua espansione della rete interattiva tificato i parametri chiave della vita in- fascicolo della rivista "International connesso principio dell'intangibilità fra i diversi soggetti (statali e non) del- ternazionale — che a suo giudizio so- Studies Quarterly" (voi. 33, n. 3, set- dei confini e, quindi, degli ambiti ter- la vita internazionale, al crescente suc- no tre: uno "micro", relativo alle tembre 1989, pp. 235-79). Rimarche- ritoriali nazionali. Le opere sopra cesso delle tecniche di irreggimenta- azioni e agli orientamenti individuali; vole, anche se meno originale, è pure menzionate si raccomandano, infine, zione (ovvero di "messa sotto control- uno "strutturale", riguardante la di- il tentativo di ricostruzione della map- anche per la lucidità dello sforzo di lo") dei problemi collettivi degli stati stribuzione del potere all'interno e tra pa dei livelli di analisi e delle "imma- prefigurazione dei possibili sviluppi di — primi fra tutti, quelli del degrado le macrocollettività (stati, organismi gini" delle relazioni internazionali una situazione internazionale che allo generalizzato delle condizioni ambien- sovranazionali, ecc.); e uno "relazio- operato da Robert C. North — a par- Ad ogni buon conto, ben più nu- stato attuale, mutuando la suggestiva tali del pianeta e dell'enorme divario nale", centrato sui rapporti di autorità tire dalle tesi di Kenneth Waltz e merosi degli studi preminentemente metafora meteorologica di Rosenau, di sviluppo tra Nord e Sud del mon- e consistente in un mix dei livelli "mi- David Singer — nel libro War, Peace, interessati agli attrezzi metodologici e può essere definita di "turbolenza", a do. ero" e "macro" —, insiste sulla neces- Survival. Global Politics and concettuali dell'analisi internazionali- indicare come possa discenderne tan- Conceptual Synthesis (Westview Press, Dello sconcerto — ma anche del sità di sostituire la logica (descrittiva e stica sono i lavori che si occupano di- to un miglioramento quanto un peg- Boulder 1990, pp. XII-298); tentativo rinnovato sforzo teoretico — prodotto astratta) dei "livelli di analisi", che si rettamente delle nuove sfide e minac- gioramento; sforzo cui peraltro fa da che mette capo alla seguente quadri- dalle profonde trasformazioni in corso limita a riconoscere "che alcuni feno- ce collettive con cui l'-umanità è chia- sfondo la disincantata consapevolezza partizione: individuo, stato, sistema nel sistema politico internazionale co- meni ne racchiudono altri", con quel- mata oggi a confrontarsi. In questa va- del fatto che la dinamica delle relazio- internazionale e "sistema globale". stituisce un'illuminante testimonianza la (sostantiva) dei "livelli di aggrega- sta messe di pubblicazioni, sembrano ni internazionali non può essere inda- zione", che "richiama l'attenzione sul Proprio quest'ultima (o quarta) "im- gata altrimenti che formulando previ- — insieme al saggio di Seyom Brown, meritare una speciale attenzione — mondo in quanto tale e sui processi magine" — intorno alla quale, fatte sioni nella forma ipotetica del "se, al- International Relations in a Changing accanto al bel libro di Joseph A. per mezzo dei quali le sue più piccole salve alcune lievi differenze terminolo- lora", e scrutando, con occhio scevro Global System: Toward a Theory of the Camilleri e Jim Falk, The End of unità si aggregano in altre più ampie". giche, va raccogliendosi un numero da qualsiasi velleità profetica, i "se- World Polity (Westview Press, Oxford Sovereignty? The Politics of a crescente di studiosi: tra gli altri, gni" che gli avvenimenti ci offrono. Non meno consapevoli dell'inade- Shrinking and Fragmenting World 1992, pp. 189) — il lavoro di James Anthony G. McGrew e Paul G. N. Rosenau, Turbolence in World guatezza della tradizionale strumenta- (Edward Elgar, Aldershot 1992, pp. L'INDICE LUGLI• ODE 199! LIBR3 -I NDE. 7L , PAGMESE^H. 30/XI

del sistema di cambi fissi "ma aggiu- gliosamente, e "credibilmente", di- Maastricht è parte del problema, non a suo modo l'idea di Tobin di interve- Economia stabili" che era stato messo in piedi chiarati ormai come irrevocabilmente della soluzione. La prefazione e la nire in modo da limitare le "gite" dei poco meno di un decennio prima, in fìssi. E sotto gli occhi di tutti che le controcopertina al volume ci dicono capitali. Una tesi, quest'ultima, che il D sistema monetario europeo, a cura una situazione di elevata instabilità sui cose non stanno più così: che l'unione che lo Sme è (stato) "un eccellente suo commentatore, Robert Triffin, di Francesco Giavazzi, Stefano Micossi mercati dei cambi, e con l'adesione di monetaria, se si farà, sarà a due velo- esempio di coordinamento delle poli- certamente non ostile allo Sme o e Marcus H. Miller, Laterza, paesi a elevata inflazione e moneta de- cità; che più probabilmente si va a una tiche monetarie", e che il volume è an- all'idea di unione monetaria europea, Roma-Bari 1993, pp. XIV-438, Lit bole, come l'Italia e la Francia. Tra il variabilità dei cambi, che si tratta sem- cora "attuale": di certo, al suo appari- non trova affatto peregrina. I curatori, 38.000. convegno e l'edizione inglese, un anno mai di regolare e di tener sotto con- re in inglese, il libro è (stato) un classi- nell'introduzione, mettono elegante- dopo, c'era stata la crisi borsistica trollo; che l'idea di mettere il carro co sul tema. Ma a rileggere i saggi, a mente a posto Dornbusch. La storia E passato non poco tempo tra il dell'ottobre 1987, che fu facilmente davanti ai buoi (l'unione monetaria colpire sono soprattutto quelli fuori non sembra aver dato loro ragione. convegno del 1987 sullo Sme organiz- riassorbita dallo Sme. Dopo, fino prima dell'unione politica, e soprat- dal coro, come quello di Rudiger Per adesso, comunque, almeno noi zato dal Centre for Economie Policy all'estate del 1992, il "successo" era tutto prima della convergenza reale Dornbusch, che non trova brillante abbiamo cambi fluttuanti e mobilità Research, in collaborazione con la parso ancora più eclatante, con lo delle economie) non è poi così brillan- l'idea di cambi nominali irrevocabil- (perfetta?) dei capitali. Banca d'Italia e il Centro interuniver- Sme destinato a diventare, nelle spe- te; che la filosofia, al tempo stesso di- mente fissi, suggerisce aggiustamenti Riccardo Bellofiore sitario di studi teorici per la politica ranze dei più, un'unione monetaria rigista, sul terreno della moneta, e li- continui per evitare sovravalutazioni o economica, e la sua edizione in italia- vera e propria, e per l'intanto caratte- berista, sul terreno delle politiche eco- sottovalutazioni reali, mette in dubbio no. Allora, a stupire era il "successo" rizzato da cambi che Venivano orgo- nomiche e sociali, del trattato di il mito dell'inflazione zero, e riprende

MARCO E.L. GUIDI, Il sovrano e l'imprenditore. ni del legislatore, e formula ogni suo asserto (in materia modo che, nella concezione di Bentham, il problema della Utilitarismo ed economia politica in Jeremy Bentham, di valore, moneta, equilibrio, accumulazione) nei termini giustizia, nota Guidi, non è affatto riassorbito in quello Laterza, Roma-Bari 1991, pp. 234, Lit 46.000. della teoria delle scelte elaborata da un'etica descrittiva dell'efficienza. Ciò contribuisce a spiegare come mai che procede dal principio di utilità. Con queste due carat- l'ideologo del laissez faire, senza incoerenze, solleciti con Bentham è stato considerato dalla maggior parte degli teristiche il sapere economico benthamiano acquista una grande impegno riforme nel settore assistenziale, sanita- interpreti come un filosofo e giurista, il cui contributo al sua peculiarità. Esso infatti si distacca dall'economia qua- rio, educativo, previdenziale e carcerario, precorrendo pensiero economico appare modesto: per Keynes, addirit- le scienza della distribuzione e dello sviluppo, cara a l'odierno stato sociale. E la "giustizia distributiva", come tura, egli "non fu per niente un economista". Peraltro, è Ricardo, e quale "fisiologia" o "anatomia" della società ci- obiettivo diretto e primario delle leggi, aiuta altresì a in- pure ampiamente ammesso dalla stessa tradizione inter- vile, cara a Say e Marx, in quanto è espressione dell'ar- tendere perché si dia la centralità delle motivazioni eco- pretativa che Bentham costruisce sull'ideologia economica te-e-scienza della legislazione. Inoltre si distacca dall'eco- nomiche in un non-economista: essa indica infatti che la dell'interesse mercantile e della concorrenza l'intera sua nomia quale scienza del comportamento razionale, cara ai contrapposizione tra teoria giuridica (basata sull'idea di riflessione. Come può aversi una tale centralità dei mo- neoclassici, dato che in Bentham non è la prasseologia a conciliazione artificiale) ed economia politica (basata su venti economici in un autore che non conferisce alcuna derivare dall'analisi economica, quanto questa a fondarsi quella di identità naturale) è tipicamente ottocentesca, centralità all'economia politica? E come può per giunta su una più vasta teoria delle scelte. laddove Bentham discute di leggi economiche che, inter- accadere che l'esaltatore delle sbrigliate dinamiche mer- Quest'ultima possiede, com'è noto, un'impronta utili- pretate in termini di piacere e dolore degli agenti, diano cantili sia nel contempo uno strenuo interventista? Sono taristica, che porta a esaminare i fenomeni economici co- luogo a un esatto giudizio utilitaristico del legislatore; te- queste le domande da cui Guidi prende le mosse. Per ac- me risultati di scelte individuali motivate dalla ricerca del nendo così assieme la spontanea efficienza del libero mer- corgersi, strada facendo, che si tratta di falsi quesiti, ap- piacere e dalla fuga dal dolore. Tali scelte danno luogo a cato e il fine politico della giustizia. partenenti a un orizzonte intellettuale estraneo a un benessere generale non solo in funzione della quantità Nicolò Bellanca Bentham. assoluta di beni e servizi che producono, bensì pure in In questo autore il sapere economico indaga le decisio- funzione dell'egualitarismo della loro distribuzione; di

Il Mezzogiorno. Sviluppo o stagna- validità di un'analisi dell'impresa iso- aspetti "positivi" (ciò che l'individuo za capire il passato. Il presente è fatto sime" che rispecchiano in pieno la set- zione?, a cura di Mariano D'Antonio, lata a favore di una teoria dell'impresa è libero di essere), e non meramente dell'impetuoso sviluppo di alcuni pae- tecentesca accezione dell'economia Il Mulino, Bologna 1992, pp. 275, Lit "come agente in un tutto". Bianchi quelli negativi" (l'assenza di interfe- si di quello che una volta era definito come luogo per raggiungere, e dove 35.000. propone una rassegna delle diverse renze) — una posizione che dunque, genericamente come Terzo Mondo, e esprimere, la virtù; come dice lo stesso teorie dell'impresa e Dioguardi si con- per rifarsi agli autori a cui dobbiamo dell'ineguaglianza crescente degli anni Franklin, la sua preoccupazione era Nel settembre del 1990 si tenne a centra sul tema dell'impresa flessibile questa terminologia, segue più le or- ottanta. A parere di Williamson, se è quella di "imprimere nella gente Capri un convegno della Società degli e del suo possibile influsso sullo svi- me di Guido De Ruggiero che non vero che nella maggior parte dei paesi l'operosità e la frugalità come mezzi economisti incentratosi sul tema dello luppo del Mezzogiorno. In conclusio- quelle di Isaiah Berlin. Ne discende di recente industrializzazione del XIX per procurarsi l'agiatezza, e perciò per sviluppo del Mezzogiorno. Le relazio- ne, l'ampio saggio di Brusco e Paba, a un approccio più attento alle conse- secolo l'ineguaglianza crescente prece- raggiungere anche la virtù". Il richia- ni, opportunamente rielaborate, sono partire da alcuni spunti di Hirschman, guenze (come era peraltro nel padre dette la crescente eguaglianza del se- mo alle classiche qualità dell'indu- raccolte nel libro curato da analizza la questione delle "connessio- dell'economia politica, Smith) che allo colo successivo, e che non vi fu in striosità e della parsimonia, accompa- D'Antonio. Il volume si articola in tre ni, competenze e capacità concorren- svolgimento corretto dei processi (co- questi stessi paesi un aumento del tas- gnate dalla benedizione del cielo, può parti: l'economia meridionale, aspetti ziale dell'industria in Sardegna". me vorrebbero invece Hayek e so di povertà, è altrettanto vero che servire a far riflettere quanti, in tempi generali (saggi di Lombardini, Riccardo Realfonzo Nozick). Già solo da questo il lettore l'ineguaglianza non ha avuto alcun come i nostri, sono giustamente Graziani, D'Antonio-Vinci); il ruolo può intuire come il discorso di Sen va- "ruolo critico" nel favorire l'accumu- preoccupati da un certo modo di fare della finanza (saggi di Jossa, Niccoli, da, in un certo senso, contro corrente lazione di capitale non-umano, e che soldi, o anche solo di concepire il de- Galli, Giannola-Marani); l'impresa rispetto non solo, e non tanto, alla ri- essa ha anzi ostacolato l'accumulazio- naro. Ma dietro le ingenue e a volte agente dello sviluppo (saggi di flessione economica dominante, che ne di capitale umano. Va apprezzata paternalistiche raccomandazioni sta in effetti iniziando a ridimensiona- la sollecitudine della traduzione italia- sull'uso del tempo, sul risparmio, sulla Lunghini, Bianchi, Dioguardi, AMARTYA SEN, Il tenore di vita. Tra re il ruolo tradizionalmente centrale na; non altrettanto l'edizione un po' frugalità dei consumi, su come onora- Brusco-Paba). Il lavoro di benessere e libertà, a cura di Laura del mercato, ma anche e soprattutto sciatta, a partire dall'assenza di qual- re i propri debiti, si cela una concezio- Lombardini fa il punto della realtà Piatti, Marsilio, Venezia 1993, ed. orig. alla filosofia morale attualmente ege- siasi nota editoriale di presentazione ne decisamente "sociologica" dell'eco- economica del Mezzogiorno indican- 1987-1991, pp. 144, Lit 15.000. do nella piccola imprenditoria, e in mone e alla stessa discussione politica del volume e dell'autore. nomia, che darebbe senz'altro da corrente, spesso invece inchiodate sul- pensare anche agli studiosi di profes- generale nella formazione del "capita- Riccardo Bellofiore Amartya Sen è autore che non ha la superiorità "procedurale" del capi- sione: "l'arte di diventare ricchi consi- le umano", il problema centrale. bisogno di presentazioni. Indiano di Graziani mostra come una teoria del talismo. Il mercato viene ricondotto ste in particolare nell'economia. Non nascita, insegna economia e filosofia sottosviluppo debba fondarsi sulle da Sen a mero strumento (non neces- tutti gli uomini sono egualmente dota- all'università di Harvard, continuando ipotesi dei rendimenti crescenti dei sariamente insostituibile), e il giudizio ti per guadagnare soldi, ma è possibile a mantenere comunque intensi contat- poli sviluppati e dell'assenza di econo- morale è inteso aristotelicamente co- a chiunque far pratica di questa ti con il paese d'origine e con la pro- BENJAMIN FRANKLIN, Consigli per di- mie esterne, mentre D'Antonio e me discorso sulla "vita buona". virtù"... e ancora: "la strada della ric- ventare ricchi. Ibis, Como-Pavia Vinci sostengono, tra l'altro, l'ineffica- blematica della lotta contro la povertà chezza, se vi interessa, è piana come la Riccardo Bellofiore 1992, trad. dall'inglese di Adele cia di una politica di sviluppo del e il sottosviluppo. Tra le molte opere strada per il mercato. Tutto dipende Mangiagalli, pp. 61, Lit 10.000. Mezzogiorno basata su una riduzione tradotte in italiano mancavano i due principalmente da due parole, indu- dei salari reali. In apertura della se- interventi qui raccolti, costituiti dalle striosità e frugalità; cioè non sprecate conda parte, Jossa argomenta l'idea Tanner Lectures on Human Values, Molti sanno che Benjamin Franklin né tempo né denaro, ma fate l'uso mi- che la teoria del credito possa essere pronunciate nel 1985, e l'opuscolo (1706-90) era un inventore, un uomo gliore di entrambi. Chi ottiene tutto affrontata validamente solo da un Capability and Well-Being, del 1991. Ineguaglianza, povertà e storia. Le le- politico, un ambasciatore; ma che ciò che può onestamente, e risparmia punto di vista keynesiano. Niccoli esa- Confrontandosi criticamente con le zioni in memoria di Kuznets. questa figura di eclettico pensatore tutto ciò che guadagna (escluse le spe- mina il ruolo del credito nello svilup- tradizioni che riconducono il benesse- Economie Growth Center, Università fosse anche un prolifico giornalista e se necessarie), certamente diventerà po economico e Galli affronta il pro- re all'utilità o all'opulenza, Sen vi op- di Yale,Giuffré, Milano 1992, ed. orig. scrittore è cosa che non è nel sapere ricco; così infatti ha stabilito nella sua blema dell'intermediazione finanziaria pone un approccio alternativo incen- 1991, trad. dall'inglese di Michele comune. In particolare egli per quasi saggia Provvidenza, questo Essere che nel Mezzogiorno domandandosi se vi trato piuttosto sui "funzionamenti" e Erpoli, pp. X-160, Lit 22.000. trent'anni pubblicò (sotto lo pseudo- governa il mondo e a cui tutti dovreb- sia o meno un problema di sottoutiliz- sulle "capacità" che l'individuo è in nimo di Richard Saunders), il Poor bero guardare per una benedizione zo delle risorse finanziarie. Giannola e grado di, e può, realizzare — approc- Le rivoluzioni industriali generano Richard's Almanack, un vero e proprio dei loro onesti sforzi". Marani, con l'ausilio di numerose ta- cio che ha la sua forma per ora più diseguaglianza? La povertà è il frutto almanacco in cui raccoglieva e propi- belle, prendono in esame le peculia- compiuta in lnequality reexamined, avvelenato dell'industrializzazione? nava una serie di proverbi e sentenze rità delle strutture finanziarie delle edito dalla Oxford University Press al- Povertà e diseguaglianza favoriscono popolari su tutti i campi del sapere e Massimo Longhi imprese del Mezzogiorno discutendo la fine dell'anno scorso. Come viene a l'accumulazione? Questi sono gli in- della vita quotidiana. Il volumetto edi- la relazione tra scarse performance fi- ragione sottolineato nell'introduzione terrogativi a cui vuol fornire qualche to da Ibis seleziona i passaggi e gli in- nanziarie e inefficienza delle imprese. della curatrice, Sen riprende così, in elemento di risposta Jeffrey G. terventi comparsi nel corso degli anni La terza parte del libro si apre con il modo raffinato e all'altezza della di- Williamson, mettendo a frutto la le- che hanno a tema il denaro e il guada- saggio di Lunghini il quale rifiuta la scussione contemporanea, una linea di zione di Simon Kuznets secondo cui gno. Ci troviamo così di fronte a una pensiero che sottolinea della libertà gli non è possibile capire il presente sen- collezione di aforismi e di "auree mas- [INDICE • DE< LIBRI DEL UESEI^B LUGLIO 1993 • N. 7, PAG. 31/XI

no "le nuove storie", che consentono compresa fra le diagnosi psichiatriche, di Lorenza Mugliano e Pierluigi a loro volta disfunzionali, messe in at- Psicologia-psicoanalisi di cambiare, di rinunciare al sintomo. ma non per questo trascurabile nelle Morosini, pp. 174, Lit 38.000. to come risposta all'esperienza della A partire dal quinto capitolo, che con- sue implicazioni psicodinamiche. La malattia. Ciò conduce a una compren- LUIGI BOSCOLO, PAOLO BERTRANDO, I tiene il resoconto e l'analisi di un'inte- trattazione secondo la classificazione è Questo manuale presenta al pubbli- sione dinamica e interattiva della pa- tempi del tempo. Una nuova prospet- ra seduta, l'attenzione si concentra preceduta da qualche sintetico capito- co italiano un modello di intervento tologia che intende superare limiti e tiva per la consulenza e la terapia si- sulle modalità di conduzione della se- lo teorico introduttivo, dove, come in diretto alle famiglie che hanno al loro staticità dell'ormai classica distinzione stemica, Bollati Boringhieri, Torino duta, e l'importanza di questo nuovo tutto il successivo sviluppo del discor- interno un grave paziente psichiatrico. fra sintomi positivi e negativi. Il cosid- 1993, pp. 310, Lit 40.000. modello basato sulla prospettiva tem- so, è evidente la preoccupazione di Il gruppo di lavoro fa capo a Ian detto "manuale dell'umiliazione", de- porale appare evidente. Un modello, fornire una versione del punto di vista Falloon, psichiatra inglese che ha ma- scrivendo i modi di sentire e di reagire Al principio (della storia della tera- dicono gli stessi autori, da perfeziona- psicodinamico ben integrabile con le turato la sua esperienza collaborando del paziente che subisce, a livello indi- pia sistemica) era Vhic et nunc. H tem- re, sviluppare, ampliare. Nel tempo. concezioni teoriche e le modalità di a numerose ricerche sulla expressed viduale e sociale, le conseguenze defi- po sincronico, in cui "il compito del Silvana Quadrino intervento prevalentemente adottate emotion, fattore del clima emotivo fa- citarie della malattia, può essere utiliz- terapeuta era quello di osservare le re- dalla psichiatria contemporanea. miliare collegato alla predittività di ri- zato, nell'ambito di un approccio psi- lazioni nel presente". Ed era il limite Piergiorgio Battaggia cadute del paziente schizofrenico. Da coeducativo, per favorire da parte dei delle dieci sedute, con l'aspettativa, da diversi anni Falloon ha esportato que- familiari un atteggiamento empatico parte del terapeuta, che i cambiamenti sto metodo negli Stati Uniti dove lo ha anche di fronte a comportamenti diffi- sarebbero avvenuti in ottava-nona se- GLEN O. GABBARD, Psichiatria psico- perfezionato curandone scientificità, cilmente comprensibili. duta. E avvenivano, spesso. Oggi, dinamica, a cura di Salvatore Freni, riproducibilità e marketing. Il libro ha Piergiorgio Battaggia Boscolo e Bertrando, riflettendo sul Cortina, Milano 1992, ed. orig. 1990, TOM MAIN, La comunità terapeutica il vantaggio della semplicità e della passato, sul presente e sul futuro (nel- trad. dall'inglese di Alessandra ed altri saggi psicoanalitici, Il chiarezza, tanto che rischia, a una let- la terapia, ma anche nella storia della Gabrielli e Salvatore Galati, pp. Pensiero Scientifico, Roma 1992, ed. tura superficiale, di apparire molto terapia sistemica) parlano di "co-crea- XXIII-476, Lit 78.000. orig. 1989, trad. dall'inglese di Franca schematico. Si fonda sul presupposto zione" dei tempi del cambiamento: c'è Forquet dell'Orefice, pp. 257, Lit che la vulnerabilità del grave paziente un modo di fare terapia che crea L'autore di questo trattato di psi- 40.000. psichiatrico a piccoli e grandi stress aspettative di cambiamento in tempi chiatria psicodinamica deve tenere possa essere protetta da un ambiente brevi. E c'è un modo — più consape- conto del pieno recupero del modello Lo psichiatra e psicoanalista inglese familiare più comprensivo e tolleran- ALFREDO Gl IDA EDITORE vole, più maturo — di fare terapia biologico operato negli ultimi due de- Tom Main è prevalentemente cono- te. Il metodo consiste di alcuni moduli adattando in modo flessibile i tempi cenni dalla psichiatria statunitense. sciuto per la sua esperienza direttiva che si propongono: a) di informare le del terapeuta a quelli del paziente, in Gabbard riconsidera attentamente nel Cassel Hospital, ampiamente do- famiglie circa le malattie e le terapie una co-creazione costante. Questa applicate; b) di aiutare ogni compo- l'ambito di competenza del modello cumentata in questo volume. Si tratta Nuova Collana lunga, impegnativa riflessione sul tem- di comprensione psicodinamico, in di un esempio pressoché unico, per nente a definire propri obiettivi; c) di migliorare la qualità della comunica- po di Boscolo e Bertrando vuole in- modo da dimostrarne l'utilità e neces- riuscita e durata, di gestione con crite- L'INCONSCIO SOCIALE nanzitutto creare una maggiore consa- sità anche all'interno dell'odierna con- ri comunitari di un ospedale, all'inter- zione all'interno della famiglia; d) di pevolezza nell'uso di quella che gli au- cezione della psichiatria. Lasciato no di una visione psicoanalitica del di- aiutare la famiglia a gestire in forma diretta da Sandro Gindro tori chiamano la lente del tempo. Il li- quindi da parte ogni sforzo, del resto sturbo e delle relazioni intercorrenti sempre più autonoma i problemi che bro offre al lettore due spazi. Quello mai coronato da pieno successo, di fra pazienti e staff medico e infermie- si vengono a creare. Sarà interessante della teoria, un autentico viaggio at- definire una nosografia psicoanalitica, ristico. Il contributo di Main all'ap- conoscere applicabilità ed esiti di que- traverso il tempo visto dai filosofi, dai Gabbard adotta la classificazione dia- profondimento del concetto di comu- sto modello nel nostro paese, nel qua- fisici, dagli storici, dagli antropologi, gnostica del D.S.M.III R, ora quasi nità terapeutica, con una particolare le le famiglie sopportano più che in S. Gindro - S. Marinucci dai sociologi. E quello di una pratica universalmente utilizzata, per illustra- attenzione per le dinamiche dei grandi ogni altro angolo del pianeta il burden terapeutica centrata, ora, sull'idea di re il contributo delle varie correnti di gruppi in situazioni di lavoro ospeda- dell'assistenza al malato di mente. coordinazione fra tempi diversi. pensiero psicoanalitiche alla compren- liero, fa ormai parte delle letture di ri- Pierluigi Politi U. Melotti - J. Sanders L'azione del terapeuta, dicono sione e terapia delle categorie di di- ferimento sull'argomento. Main si fa Boscolo e Bertrando nella prefazione, sturbi ivi compresi. Ciò comporta al- apprezzare per l'ampiezza e l'equili- "è di introdurre fra le tre dimensioni cune rinunce e lacune dal punto di vi- brata distribuzione dei suoi interessi, del tempo... l'anello autoriflessivo di sta dell'organicità e specificità della che comprendono i temi della forma- L'ADOLESCENZA passato, presente e futuro, creando trattazione. Vedasi ad esempio lo scar- zione del personale ospedaliero e de- MICHAEL A. SELZER, TIMOTHY B. passati e futuri ipotetici nel presente". so rilievo assunto dalle tematiche gli psichiatri, dell'evoluzione del loro Creando quelle che gli autori chiama- SULLIVAN, MONICA CARSKY, KENNETH dell'omosessualità, come tale non ruolo, delle difese dei medici dal coin- G. TERKELSEN, Il paziente schizofre- Gli anni difficili volgimento con i pazienti. Particolare nico. L'alleanza terapeutica nel tratta- rilievo assumono le pagine dedicate mento ospedaliero e ambulatoriale, allo studio dell'impatto di alcune pa- Angeli, Milano 1992, ed. orig. 1989, a cura di R. Bracalenti tologie psichiche sul personale tera- trad. dall'inglese di Lavinia Barone e peutico e ai risultati del lavoro di Alessandro Vallarino, pp. 316, Lit gruppo come strumento di maggiore 38.000. pag. 168, L. 20.000 consapevolezza. Main considerò ne- cessario, contemporaneamente al suo Nel trattamento del paziente schi- impegno nelle istituzioni, continuare zofrenico è indispensabile un'attenta ad esercitare attivamente la terapia valutazione delle condizioni in base psicoanalitica individuale. Ai proble- alle quali è possibile stabilire un'al- Sandro Gindro mi della formazione psicoanalitica e leanza terapeutica. A tale scopo è ne- della sua applicazione a varie aree di cessario poter fare leva sui processi impegno clinico sono dedicati i saggi cognitivi e affettivi del singolo amma- contenuti nella seconda parte del li- lato, individuandone bisogni, aspetta- L'ORO DELLA bro. tive e potenzialità. Gli autori cercano Piergiorgio Battaggia di individuare un modello eziopatoge- PSICOAN ALISI netico, ovviamente ancora provviso- rio, che consenta di formulare la dia- gnosi in modo utile all'elaborazione pag. 258, L. 25.000 del piano terapeutico. Nello schema di riferimento delineato, che fa ricorso IAN FALLOON, KIM MUESER, SUSAN a modelli di tipo psicobiologico, psi- GINGERICH, SUSAN RAPPAPORT, codinamico, comportamentale, cogni- CHRISTINE MCGILL, VICTOR HOLE, ALFREDO GUIDA EDITORE Intervento psicoeducativo familiare tivista, trovano posto, accanto ai fatto- in psichiatria, Erickson, Trento 1992, ri biologici operanti a vari livelli, an- Via Port'Alba, 19 - NAPOLI ed. orig. 1988, trad. dall'inglese e cura che le reazioni di adattamento, spesso

JAMES HILLMANN, L'anima del mondo e D pensiero del tore ristabilisce il senso dell'"intelligenza immaginativa dell'esperienza riflessiva con la totalità psichica, che l'ani- cuore. La tradizione dell'umanesimo italiano alle radici del cuore" che, in quanto simultaneità di conoscenza e ma viene restituita al mondo cui appartiene, il soggetto della psicologia archetipica, a cura di Francesco amore, vive della bellezza che è verità, manifestazione, di- decentrato ed esposto, a sua volta, allo sguardo delle cose, Donfrancesco, postfaz. di Paulo Barone, Garzanti, svelamento. In questo contesto le parole non possono che la psicologia riconsegnata a quel luogo preilluminista e Milano 1993, trad. dall'inglese di Paola Donfrancesco, riacquistare la loro primitiva valenza greca, dove l'esteti- prescientista che è "il cuore immaginante della città rina- pp. 131, Lit 28.000. smo del cuore è quel discernimento attraverso i sensi che scimentale", l'unico da cui, secondo Hillmann, essa pro- permette di cogliere l'epifania del mondo, e la bellezza viene. Pregio e attrattiva di questi saggi è di procedere per Il volume presenta tre saggi, pubblicati in edizione ori- nient'altro che questa stessa apparizione che espone le co- immagini, suggestioni e bagliori nella delineazione di ginale in tempi diversi e qui riuniti nella versione italiana se come tali, nelle loro forme visibili in cui l'essere si rive- quella tesi di fondo, già oggetto di studi più strutturati e in virtù della reciproca, interdipendenza dei loro temi. la. Lo svelarsi del fenomeno in quanto esibizione di ani- complessi come Re-visione della psicologia e II mito Definiti dallo stesso Hillmann "saggi di psicologia della ma è l'idea contenuta nella nozione di anima mundi, pre- dell'analisi, e resa qui maggiormente accessibile, secondo liberazione", questi testi mirano a riconsegnare a quei corritrice del concetto junghiano di realtà psichica, secon- la quale il rinascimento della psicologia è possibile solo a fondamenti della psicologia che sono il cuore e l'anima, il do cui il mondo è un dispiegarsi di forme che si condizione dell'abbandono dei vecchi modelli di pensiero, loro spessore originario e la loro autentica potenza espres- autopresentano, un insieme di possibilità animate che si solo a patto che si dia quella "catastrofe mentale" che con- siva, perduti in seguito all'affermarsi di categorie mediche offrono all'immaginazione prendendo spontaneamente sentirà l'emergere dell'anima nel cuore del mondo. e razionaliste in ambito psicologico. A partire da quello vita, il cui recupero si rende oggi necessario al fine di abo- Elisabetta Baldisserotto sfondo già psicologico, ma non ancora dogmatico, costi- lire lo sguardo oggettivante del soggettivismo razionalista tuito dal neoplatonismo del Rinascimento italiano, l'au- che cosifica e uccide. È solo cessando l'identificazione DEI LIBRI DEL MESE I LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 32/XII

terno di un sistema multimediale; es- scente istituto di ricerca il primo do- che ha permesso di "indagare mate- violata la caratteristica semplicità di Scienze sendo lo scopo di sistemi di questo ge- poguerra (quando il Cnr esiste in nuce maticamente il funzionamento della questa guida con l'inserimento di un nere l'assimilazione di informazioni, quale Ufficio delle invenzioni), tanto è matematica stessa". Fabio Bellissima e capitolo finale, ben più complicato, ri- Multimedia. Tecnologie e applicazio- l'ampliamento della quantità e dei tipi irto di difficoltà il ventennio fascista, Paolo Pagli, entrambi professori asso- guardante le statistiche multivariate. ni, a cura di John A. Waterworth, di informazione contenuti nel sistema che vede il Cnr sottoposto per legge a ciati presso il dipartimento di mate- Anche il titolo originale dell'opera cu- Muzzio, Padova 1992, ed. orig. 1991, rende centrale il problema della repe- frequenti riordini. La ricostruzione matica dell'università di Siena, hanno riosamente si allunga, con l'aggiunta pp. 210, Lit 38.000. ribilità delle informazioni rilevanti per storica segue il divenire della collabo- cercato di mettere a fuoco, in questo del termine "naturalisti", indicando un dato utente. Per questa ragione il razione scientifica europea nella prima volume, un problema che riguarda la così esplicitamente all'attenzione di Si tratta di una raccolta di saggi problema dell'esplorazione delle metà del Novecento, individuando i matematica nel suo complesso, il pro- un più vasto pubblico questo piccolo scritti da un gruppo di studiosi informazioni diventa un vero e pro- due conflitti mondiali come momenti blema della dimostrazione, analizzan- gioiello della divulgazione scientifica dell'Institute of Systems Science, labo- prio problema di ingegneria della co- privilegiati per l'osservazione degli dolo e ricostruendolo a partire dai anglosassone. ratorio di ricerca che fa parte noscenza, ben oltre analoghi problemi scambi fra pratica scientifica e coman- teoremi della matematica elementare e Marco Cucco dell'Università nazionale di Singapore, riscontrati nello sviluppo dei classici di militari, nonché per l'esame della inquadrandolo nello sviluppo storico che vuole fornire una panoramica ag- data base. Il volume comprende anche complessa trama dei rapporti esistenti e negli aspetti filosofici che sono stati giornata sullo stato dell'arte delle tec- un accurato indice analitico che ne fa- fra tecnologia, istituti di ricerca, go- via via sollevati. nologie multimediali (in questo setto- vorisce la consultazione. verni e società civile. Il volume mette Annalina Ferrante re è più che mai fondamentale la tem- Martino Lo Bue inoltre a disposizione i dati sullo stato Dalla scienza medica alla pratica dei pestività con cui il volume è stato tra- attuale della ricerca scientifica italiana corpi. Fonti e manoscritti marciani dotto). La multimedialità è coordinata e finanziata dal Cnr, sulla per la storia della sanità, a cura di considerata uno dei concetti base per storia recente del medesimo istituto di Nelli-Elena Vanzan Marchin, Neri ricerca e sulle delicate relazioni fra ri- il futuro della tecnologia informatica. JIM FOWLER, LOUIS COHEN, Statistica Pozza, Vicenza 1993, pp 256. Lit 38.000. Essa studia la possibilità di ampliare il Scienza, tecnologia e istituzioni in cerca di base e ricerca applicata. per ornitologi e naturalisti, Muzzio, sistema informatico di interazione di Europa. Vito Volterra e l'origine del Lidia Gallo Padova 1993, ed. orig. 1988, trad. È una storia della sanità tratteggiata utenti con dati, attualmente limitato CNR, a cura di Raffaella Simili, dall'inglese di Anna De Marinis e soprattutto attraverso le fonti della all'elaborazione di testi o di dati nu- Laterza, Roma-Bari 1993, pp. 202, Lit Riccardo Santolini, pp. 240, Lit 34.000. Biblioteca Marciana di Venezia quella merici, a un insieme integrato di im- 30.000. proposta nel volume curato da Elena magini fotografiche, testi grafici, video Non capita sovente che un libro Vanzan Marchin. I codici di argomen- animati e materiale audio. Un obietti- Tre anni or sono il Consiglio nazio- FABIO BELLISSIMA, PAOLO PAGLI, La venga scritto su esplicita richiesta dei to medico (dalle opere di Ippocrate vo di questo genere non richiede sol- nale delle ricerche volle rendere verità trasmessa. La logica attraverso futuri lettori, ma gli ornitologi inglesi agli antidotari e agli erbari) sono og- tanto un grande sviluppo delle tecno- omaggio alla memoria del suo fonda- le dimostrazioni matematiche, San- del British Trust non hanno badato getto del saggio di Marino Zorzi, men- logie di riproduzione grafiche e visuali tore e primo presidente dal 1923 al soni, Firenze 1993, pp. 212, Lit 40.000. certamente alla tradizione quando tre le appendici, curate da Piero e delle loro capacità interattive (per 1926, il matematico Vito Volterra hanno "commissionato" agli autori Falchetta, raccolgono copie degli atti esempio video interattivi che permet- (1860-1940). Gli atti di quel convegno Scorrendo la storia della matemati- questo nuovo testo di statistica. Gli del collegio medico-chirurgico vene- tano non solo la fruizione ma la mani- sono ora raccolti in volume. Le rela- ca, stupisce scoprire come questa di- scopi, pienamente raggiunti, erano ziano. La pubblicazione di questo ric- polazione di immagini), ma necessita zioni degli studiosi italiani e stranieri sciplina sia la più antica tra le scienze ben definiti: fornire a dilettanti e pro- co materiale ha il merito di rendere soprattutto di uno studio accurato evitano le rievocazioni storiche dai to- occidentali. A partire dal III secolo fessionisti agli inizi della carriera una più accessibili testi e documenti di dif- dell'architettura globale sulla base del- ni celebrativi delle imprese di a.C., con Euclide, il suo spirito di fon- guida semplice, ma rigorosa, delle me- ficile consultazione per i non addetti ai la quale un insieme di conoscenze Volterra, pur restituendoci con imme- do, la sua forma assiomatica è rimasta todologie statistiche utilizzate nella ri- lavori e di offrire il profilo di quell'or- enorme dovrebbe essere immagazzi- diatezza la figura di uno studioso illu- sostanzialmente invariata. Ma l'enor- cerca scientifica; aiutare il lettore alla ganizzazione sanitaria della Venezia nato e reso accessibile a un generico stre, votato alla politica scolastica e me crescita dei suoi settori e l'acquisi- comprensione degli articoli pubblicati settecentesca che, a giusto titolo, è qui utente. Il volume è diviso in tre parti. ispirato da sentimenti di cosmopoliti- zione di sempre nuovi risultati ha la- nelle riviste; guidare l'osservatore du- orgogliosamente considerata come Nella prima sono presentate le tecno- smo e di italianità. Esse esaminano in sciato e lascia aperti numerosi proble- rante semplici elaborazioni e presenta- una mirabile sintesi di "localismo e in- logie che stanno alla base della multi- maniera correlata, da un lato le vicen- mi, molti dei quali ancora in discus- zioni di dati. Completamente assenti ternazionalismo". Completano il volu- medialità. Nella seconda vengono illu- de intellettuali e politiche di Volterra sione. In che modo funziona la lunghe dimostrazioni matematiche me un saggio della curatrice dedicato strati i diversi approcci per costruire nel suo ruolo di attivo organizzatore matematica? Di che cosa parla? In che delle formule impiegate, tutti i calcoli alla pratica e alla teoria chirurgica del una modalità di interfaccia dati-utente culturale e, dall'altro, l'origine e le al- modo si applica al mondo e qual è il sono eseguibili con la calcolatrice ta- secolo dei Lumi e la ristampa dell'im- che valorizzi al massimo le potenzia- terne fortune del Cnr. Ne emerge una suo rapporto con gli individui e la so- scabile senza l'uso di complicati portante opera tardosettecentesca di lità della multimedialità. La terza par- singolare simmetria: tanto è ricco di cietà? Solo le prime domande hanno software. Gli esempi sono rigorosa- Francesco Bernardi sul Collegio e te affronta il complesso problema di aperture alla comunità scientifica in- avuto una spiegazione decisiva grazie mente tratti da riviste ornitologiche. sull'arte dei chirurghi veneziani. come organizzare la conoscenza all'in- Nell'edizione italiana viene in parte ternazionale per Volterra e per il na- allo sviluppo della logica matematica Paola Corti

PETER HARTLING Risposta G.W.F. HEGEL Hòlderlin A colloquio con Scritti giovanili La biografia romanzata Martin Heidegger I primi scritti di Hegel del più grande dei poeti GUIDA restituiti al loro testo a cura di Eugenio Mazzarella tedeschi. Un affresco dei Heidegger e il nazismo: originario. sentimenti e delle idee la parola all'imputato. Un avvenimento della gioventù romantica, straordinario per gli studi EDITORI Le testimonianze, pp. 560 L. 40.000 hegeliani, le interviste, gli scritti pp. 650 L. 55.000 RODDY DOYLE HENRY CORBIN KARL KERENYI politici di e su Heidegger The Commitments L'Iran e la filosofia Scritti italiani finalmente raccolti CORMAC MAC CARTHY in un unico volume, Il racconto da cui è stato Una superba meditazione (1955-1971) Cavalli selvaggi tratto il celebre film di pp. 304 L. 35.000 su alcuni grandi temi L'origine del mito negli II viaggio a cavallo Alan Parker. «La della mistica scritti italiani inediti di un giovane americano JUAN BENET versione irlandese dei irano-islamica. del grande studioso nel cuore violento Un viaggio d'inverno Blues Brothers... ma pp. 224 L. 30.000 ungherese, ancora più divertente e del Messico. Il viaggio di due giovani pp. 276 L. 31.000 brillante» («Literary HERMANN USENER «Cormac Mac Carthy sul ciglio del baratro che può essere confrontato Review»). «Non avrei Triade divide la storia dal mito, mai voluto smettere di BERNARD-MARIE solo con i più grandi pp. 240 L. 29.000 leggerlo» (Elvis Costello), Saggio di numerologia KOLTÈS scrittori, con Melville pp. 144 L. 22.000 mitologica e Faulkner» ALBERT CARACO Roberto Zucco Una straordinaria HUBERT DAMISCH (New York Times). L'uomo di mondo ricostruzione della Il testamento poetico «Un romanzo in cui di Koltès che ha L'origine Come restare sacralità del numero tre con una forza alimentato la più vivace della prospettiva gentiluomini nell'epoca dal mondo antico sino e una vitalità biblica, polemica degli ultimi del nichilismo, all'avvento della La nascita della si alternano paradiso Cristianità, dieci anni in Francia, pp. 264 L. 33.000 prospettiva nell'opera e inferno» pp. 220 L. 30.000 pp. 80 L. 15.000 di uno dei maestri (Saul Bellow). VALÉRY LARBAUD L'arte di vincere del pensiero francese pp. 360 L. 35.000 Fermina Màrquez ROMEO DE MAIO contemporaneo, Antologia del pensiero pp. 480 L. 55.000 Un piccolo mondo strategico Rinascimento cosmopolita di a cura di lievemente narrato MARSHALL SAHLINS adolescenti è turbato RAFFAELE VIVIANI Alessandro Corneli Michelangelo, Leonardo Storie d'altri dall'apparizione del La prima antologia femminile. L'orgoglio, I capolavori e gli altri grandi del La logica degli eventi dell'arte della guerra i pregiudizi e le passioni I capolavori di Viviani Rinascimento in un libro storici in quattro saggi dell'adolescenza in uno per la prima volta dalle origini al nucleare. in cui la storia si fa di uno dei più grandi dei capolavori raccolti in un unico Un libro che illumina la affascinante racconto per antropologi di Valéry Larbaud. volume. strategia del conflitto, il lettore comune, contemporanei, pp. 128 L. 18.000 pp. 632 L. 40.000 pp. 320 L. 35.000 pp. 240 L. 35.000 pp. 256 L. 35.000

Per informazioni: Guida editori, via Domenico Morelli 16/b, 80121 Napoli - tel. 081/7644288, fax 081/7644414 LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 33/XIII

dell'amore dei bambini per lo scritto- ta ad attraversare il fiume perché non nuovamente, dopo Lo Stralisco, il te- Scienza, Trieste 1993, ed. orig. 1992, Bambini-ragazzi re norvegese. sa quanto sia profondo o quella della ma della morte, raramente presente trad. dall'inglese di Elisa Salvadori, pp. Fernando Rotondo bella Agiao, maltrattata dalla matrigna nella narrativa per ragazzi. 32, Lit 14.000. ROALD DAHL, Boy. Racconto d'infan- e fuggita nella valle delle fate dei gelsi Protagonisti sono, nella stessa misura, zia, Salani, Firenze 1992, ed. orig. e del baco da seta, che ci ricorda un Mattia, un bambino di sette anni, e il I volumi fanno parte di due nuove 1984, trad. dall'inglese di "Donatella po' Cenerentola e un po' Pollicino. E nonno, che finisce la sua vita all'inizio collane scientifiche per ragazzi. Quella Ziliotto, ili. di Quentin Blake, pp. 190, la leggenda di Pangu, il primo uomo del racconto. L'intento è dare forma della De Agostini, intitolata "Dimmi Lit 22.000. AA.W., Vieni a casa mia? I bambini del mondo, che spaccò il caos e diede narrativa e immaginativa all'accetta- perché", risponde a un'impostazione italiani e i bambini cinesi si incontra- vita al cielo e alla terra e agli esseri vi- zione della morte, dell'assenza, della più tradizionale, simile a quella delle Dahl si è ormai affermato anche in no, Fatatrac, Firenze 1992, ili. di venti. I due libri editi su commissione fine del dialogo. È un viaggio che pagine generali di un buon atlante. Italia come uno degli scrittori per Suzanne Palermo, pp. 48, Lit 10.000. della Regione Toscana, ideati con in- nonno e nipote affrontano uscendo Ottime le illustrazioni e l'impaginazio- bambini di maggior successo, supe- AA.W., Com'è il tuo paese? L'Italia telligenza e realizzati con garbo da un ancora una volta insieme "a fare un ne, con didascalie interne al disegno rando in cinque anni le 200.000 copie. e la Cina: due mondi che si incontra- buon team di autori, sono resi vivi bel giro", visitando e amando la natu- che facilitano la lettura e la compren- Adesso giunge la sua autobiografia, no, Fatatrac, Firenze 1992, ili. di dalle illustrazioni di Suzanne Palermo. ra e gli uomini. Un piccolo viaggio ini- sione. Per ogni argomento, sviluppato dall'infanzia ai diciotto anni, ricostrui- Suzanne Palermo, pp. 48, Lit 10.000. Sofia Gallo ziatico, vissuto nella realtà e nella fan- nella doppia pagina, vi è un piccolo ri- ta anche grazie alle seicento lettere tasia (non manca l'avventura con i pi- quadro con notizie e curiosità o inviti scritte fra il 1925 e il 1945, al ritmo di Lo sanno i bambini italiani che in rati), accompagnato da un dialogo a semplici esperimenti. Altri titoli del- una alla settimana, alla madre amatis- Cina, nelle campagne, è ancora in uso continuo. Finché il nonno, che strana- la collana riguardano l'astronomia, gli sima e da questa religiosamente con- il calendario lunare e che c'è chi nasce mente diviene sempre più piccolo, si animali, i vegetali. Più impegnativa la servate. È un'autobiografia scritta co- nell'anno della scimmia e chi in quello ROBERTO PIUMINI, Mattia e il nonno, fa invisibile e come un forte profumo collana "Obiettivo ambiente", di cui me un racconto nel quale troviamo le della capra? E sanno che la scuola ele- Einaudi Ragazzi, E. Elle, Trieste 1993, entra nel corpo e nella mente del fa parte il volume Acqua, radici di tante successive storie e in- mentare inizia a sette o otto anni e che ili. di Cecco Mariniello, pp. 86, Lit bambino. Di lì potrà per sempre con- dell'Editoriale Scienza, destinata a ra- gazzi un po' più grandi, in età di scuo- venzioni fantastiche. La megera vendi- i maestri hanno classi di cinquanta 10.000. tinuare a parlare con lui e ad essere trice di dolciumi, punita dai ragazzi alunni e, per forza, sono molto severi? presente nella sua vita. L'impresa è ar- la media, che comprende anche testi con il "complotto del topo", prelude Forse sanno che i cinesi hanno inven- Quest'opera di Piumini affronta dua ma il risultato convincente perché sugli alberi, sugli alimenti, sui rifiuti e a Le streghe e Gli sporcelli. Il ricordo tato la polvere da sparo, la bussola, la la narrazione è ricca e sapiente, soffu- sulla vita in città. Il taglio è di tipo di una dolce esperienza infantile di as- carta e la stampa, che la Cina è un sa di tenerezza. Di tutt'altro genere i ecologico e tende a evidenziare, oltre saggiatore di cioccolato offre lo spun- paese sterminato protetto a nord dalla due volumi dello stesso autore, I duel- alle notizie scientifiche vere e proprie, to per La fabbrica di cioccolato. Le Grande Muraglia, che i cinesi vanno li di Navarra e II portatore di baci delle l'impatto delle attività umane sulla na- perfide e violente scuole inglesi, para- in bicicletta nelle loro città. Ma forse Nuove Edizioni Romane, Roma 1922, tura. I volumi sono illustrati con foto- diso delle bacchettate sulle natiche da non sanno che fanno ginnastica nei Lit 24.000 cad., che ripresentano in grafie molto belle; il disegno è usato parte dei direttori e dei soprusi degli parchi, che sono abilissimi giocolieri e nuova veste editoriale e con nuove il- raramente, per rappresentazioni sche- studenti più grandi sui più piccoli, acrobati, che hanno inventato le om- lustrazioni alcune favole scritte da matiche di processi. Sono proposti forniscono la materia prima per la fe- bre cinesi, gli zezi (gli origami dei no- Piumini all'inizio del suo percorso di esperimenti utili alla comprensione roce satira antiscolastica di Matilde, la stri asili) e gli aquiloni. Sanno i bambi- scrittore. Favole che si rileggono con del testo. Vi sono costanti inviti alla ri- cui direttrice Spezzindue trova il suo ni di Firenze che antichi saggi sono piacere per la loro carica innovativa, flessione ambientalista-e a comporta- modello in sorveglianti e direttori con- vissuti in Cina dove è fiorita una ci- l'arguzia e l'eleganza della scrittura. menti rispettosi della natura. Il lin- guaggio è molto chiaro e preciso, arti- cretissimi. Dahl passa un inverno in viltà millenaria? Che i cinesi sono più Daniela Passoni collegio a scaldare con le sue chiap- di un miliardo e molti di loro hanno colato in periodi brevi. Entrambe le pette calde la seggetta di un gelido dovuto emigrare? Sì, questo lo sanno, collane contribuiscono a rinnovare il cesso per conto di uno studente anzia- perché molti bambini cinesi siedono settore divulgativo dell'editoria per ra- no (boazer) e ne approfitta per leggere al loro fianco nelle scuole. Hanno la- gazzi, rinnovamento che ha seguito a tutto Dickens. Ma rifiuta a sua volta sciato la Cina per venire in Italia con ruota il grande sviluppo della narrati- di diventare boazer perché non si sen- TOM STACY, Terra, mare & cielo, De va, beneficiando soprattutto di un le loro famiglie e ora devono com- Agostini, Novara 1993, ed. orig. 1990, te nato "per il potere, per l'autorità". prendere i giochi, le filastrocche e le nuovo linguaggio e di una nuova im- E anche in questa stralunata sregola- trad. dall'inglese Studio Graffito, ili. di postazione grafica. favole italiane e cercare di raccontare Chris Forsey, pp. 40, Lit 12.000. tezza e anarchia ci sono le radici le loro. La fiaba del puledrino che esi- TERRY JENNINGS, Acqua, Editoriale Daniela Passoni

BIANCA PITZORNO, Polissena del Porcello, Mondadori, bambina, orfana, che gira con una compagnia di animali venturosi vagabondaggi torna a casa dai suoi genitori, che Milano 1993, ili. di Quentin Blake, pp. 285, Lit 24.000. acrobatici. Da qui prende avvio un 'avventura che passa ora sa essere quelli veri; avendo compiuto, ma in senso in- attraverso scambi di bambine, sepolte vive ma poi salvate verso, il giro iniziato il giorno del primo rapimento. Il Nella formazione di Bianca Pitzorno, per sua esplicita e e abbandonate nel bosco, trovatelle lasciate nella ruota cerchio sembra chiuso, come vogliono le leggi del feuille- ripetuta ammissione, hanno un ruolo fondamentale il dei monasteri, fughe dalla prigione con una lima trovata ton, l'ordine inizialmente turbato è ricomposto. Ed ecco feuilleton e la salaniana "Biblioteca dei miei ragazzi", nel pane, naufragi con culle in balia delle onde, rapimen- che l'autrice raddoppia la sorpresa, moltiplica gli effetti collana che faceva intravedere e pregustare le delizie del ti, naturalmente agnizioni, disconoscimenti e riconosci- speciali. Lucrezia scopre di essere una principessa, la figlia genere a bambini e ragazzi. Speciale Violante era un ro- menti a volontà. Le due amiche, in viaggio "senza fami- del re, l'erede al trono. Polissena si accontenta di essere manzo "non-rosa" in cui l'appendice assumeva il volto glia", incontrano matrigne cattive, principessine malate nominata Marchesa del Porcello. Il libro divertirà soprat- della sua ultima incarnazione, la telenovela. Polissena di malinconia, usurpatrici in attesa del trono, perfidi reg- tutto le affezionate lettrici della Pitzorno: questa lettera- del Porcello è una spudorata dichiarazione d'amore al genti, re e regine raggirati, pirati crudeli, suore pietose, tura per l'infanzia "al femminile" ha come protagoniste feuilleton, la ricapitolazione, esaltazione ed enfatizzazio- eremiti stiliti, saltimbanchi dal cuore d'oro, ergastolani bambine in fuga dal recinto della loro condizione di di- ne dei topoi, dei luoghi e momenti canonici del genere. che scavano gallerie e sembrano usciti dal Conte di pendenza e inferiorità o in viaggio alla ricerca dell'auto- Polissena, undicenne figlia felice di mercanti, fantastica Montecristo, locandiere servili con i potenti e prepotenti nomia e dell'identità, attraverso il territorio dell'avventu- di essere una principessa. Quando scopre di essere una con i deboli come la maestra di Ascolta il mio Cuore. ra non più a loro interdetto. trovatello adottata scappa da casa alla ricerca dei suoi veri Via via il racconto assume un ritmo sempre più scate- Fernando Rotondo genitori, naturalmente nobili, e si unisce a Lucrezia, altra nato e ricco d'invenzioni. Polissena dopo sei mesi di av-

ROBERTO PITTARELLO, Per fare un li- que momento. Libro documento di pianista. Se ne va decisa a riprovare e bro, progetto grafico di Bruno Munari, attività (laboratorio e mostra, ma an- intanto continua i suoi sogni, che la ri- Sonda, Torino 1993, pp. 159, Lit che, in appendice, testi scritti da ra- portano in città, nella stessa piazzetta, 25.000. gazzi sui loro libri, costruiti e decorati dove tiene un concerto molto apprez- con gusto personale: una minima taci- zato, e remunerato, dalla sensibilità La proposta di Pittarello sembra ri- ta provocazione contro libri brutti, della gente di strada. Matilde ha tro- proporre con intelligenza la scoperta sciatti, inutili), ma di nuovo libro di vato la sua vocazione. Maria Vago (in- dell'ovvio. "Prendi un foglio, lo pieghi promesse e proposte, sulla scia dei di- segnante lombarda, esperta in peda- due volte, lo rileghi con filo: ecco il scorsi che Munari va facendo dal gogia, già autrice di molti libri per tuo primo libro". Si rivolge a bambini 1950. bambini) offre qui un testo semplice, arricchito di dialoghi, presentato gra- 3/93 e animatori con foto a colori, testi e ti- Angelo Ferrarmi In questo numero, fra gli altri articoli: pi adatti all'utilizzazione in laborato- ficamente come una lunga canzone in rio. Non rende giustizia del lavoro e brevi versi sciolti (l'andamento di fila- Marek Edelman strocca è limitato alle canzoni di della coscienza da cui nasce né della Da Auschwitz a Sarajevo: la viltà dell'Occidente complessità dei sottintesi legati alla Matilde). La traduzione della illustra- de-struzione e costruzione di un libro, MARIA VAGO, Matilde vuole cantare, trice spagnola Roser Capdevilla (più L'eroe della resistenza antinazista nel ghetto di Varsavia di dieci anni di lavoro, duecento titoli, questo invitante album fotografico dei Piemme, Casale Monferrato 1993, ili. denuncia l'inerzia dell'Europa e dell'America premi...) è immediata: evidenzia il to- bambini di Pittarello. Occorre sco- di Roser Capdevilla, pp. 57, Lit 8.500. prirne l'anima perché mantiene invece no di comicità e di simpatia del rac- nella guerra bosniaca. conto, accentuando la vena umoristi- — nello stile di chi lo ha ideato — la Sarebbero da citare tutti e sei i vo- ca, leggermente melanconica, ma di Paolo Borsellino / Giovanni Falcone natura di proposta discreta: sfoglian- lumetti della collana "Il battello a va- grande dignità, della futura cantante. dolo ci si accorge che non è un libro pore, Serie bianca, Primi lettori", de- Antonino Caponnetto / Antonio Ingroia Matilde fa da sola, ma non rifugge la normale. Foto di libri si alternano con stinati alla scoperta delle parole e del- gente. Non conosce bene il mondo e Falcone e Borsellino un anno dopo visi di bambini, dunque non secondari la lettura (5-7 anni). Ironica e tenera è le sue regole (il Conservatorio), rifiu- protagonisti. Inoltre l'impaginazione la storia di Matilde e del suo concorso Due scritti inediti dei giudici-simbolo della lotta antimafia, tata cambia orizzonte. Le basta uscire di Bruno Munari ha fatto di nuovo un canoro al Conservatorio. Il suo sogno con i ricordi del loro padre spirituale, Antonino Caponnetto, e ricominciare dalla piazzetta... (PS.: piccolo prodigio: ogni apertura di li- di diventare un idolo del pubblico si Matilde è una capra). e di uno dei loro più giovani emuli, Antonio Ingroia. bro ha dignità di spazio a sé stante che infrange contro i modi dell'usciere, la permette di capire il gioco in qualun- freddezza della giuria, gli insulti del Angelo Ferrarini l'INDICF LUGLIIHOEO 199I LIBR3 - NI .DE 7L, PAGMESEH. 34/XIIV La penisola per sentieri

PAOLO CARRUBBA, A piedi sull'Etna, chi nazionali del Gran Sasso, Monti oppure, se ancora non le conosciamo, te le regioni italiane e si sviluppano in 100 itinerari scelti (pp. 181, Lit Iter, Subiaco 1993, pp. 80, Lit 18.000. della Laga e Majella, si avvia a diven- scoprirle, in base alle esaurienti indi- buona parte nelle aree protette, come 38.000) e Andar per boschi in Italia di tare il cuore verde d'Europa. In quale cazioni pratiche. Tra i 100 itinerari parchi nazionali od oasi WWF, e han- Mario Vianelli (pp. 158, Lit 35.000). 28 passeggiate, escursioni, trekking altra regione è possibile osservare — descritti, sicuramente potremo trovare no spesso il loro punto di partenza in alla scoperta dell'affascinante natura ci fa notare nell'introduzione Franco i più adatti alla nostra preparazione fi- capoluoghi di provincia, come di un vulcano che, con i suoi 3300 Tassi, direttore del Parco d'Abruzzo sica e conoscenza della montagna. Si Trieste, Ravenna, Siena, L'Aquila e metri, è il più alto d'Europa ma che, a — "opere d'arte e gole selvagge, albe- spazia dalle classiche passeggiate che Cagliari. Il libro si discosta un po' da- parte le grandi emozioni regalateci ri secolari e borghi arroccati, miracoli non presentano ostacoli per nessuno, gli altri presentati in questa pagina, in GIANNI VALENTE, Isole per cammina- nell'ultima eruzione, non ci riserva della natura e segni preziosi della ci- come quella al Catinaccio o al Pianoro quanto figura più facilmente in biblio- re, Centro Documentazione Alpina, troppi pericoli. A due passi da viltà millenaria dell'uomo"? dello Sciliar, alle più impegnative teca che nello zaino dell'escursionista, Torino 1993, pp. 211, Lit 31.000. Catania, raggiungibile in un L'Abruzzo è non solo una delle più escursioni come la "Ferrata dei cam- vuoi per il formato o per la rilegatura week-end da siciliani e calabresi, estese aree di wilderness del nostro panili" o la Valle delle Canalette. Una rivestita in imitlin, vuoi per l'ampio e Fare escursionismo lontano dalla l'Etna è la montagna legata al mito, di paese, dove sopravvivono il lupo ap- guida pratica e puntuale da consulta- valido supporto iconografico, che pre- montagna, per noi che abitiamo una cui ci parla l'intera letteratura mon- penninico, il camoscio d'Abruzzo e re, ma anche un libro da leggersi co- senta stupende foto a colori e attraenti terra circondata dal mare, non do- diale, da Esiodo a Sciascia, passando l'orso marsicano, ma l'unica regione me un romanzo, per scoprire "maci- cartine. vrebbe essere un'esperienza insolita, per Goethe. A guidarci su questa dove, a quota 3000, è possibile ammi- gni da ciclope in bilico che sporgono ma generalmente le guide dedicano montagna è Paolo Carrubba, capo rare nelle limpide e fredde giornate proiettando nell'abisso lunghe ombre, poco spazio agli itinerari lungo le co- scout dell'Agesci, profondo conosci- invernali, due mari diversi, il Tirreno scontrose vergini, monaci incappuc- ste. Ben venga dunque un'opera dedi- tore del territorio siculo. La guida e l'Adriatico, abbracciando con lo ciati, pulpiti da predicatore sospesi cata esclusivamente agli itinerari presenta tutte le caratteristiche della sguardo l'intero Appennino centrale. nelle voragini": così lo scrittore Dino ROBERTO MAZZILIS, LAURA DELLA escursionistici per scoprire le isole mi- collana "A piedi in Italia"; ricca di Gli itinerari riguardano per lo più Buzzati ebbe a definire il complesso MARTA, Andar per sentieri in Friuli nori del Mediterraneo; quelle non an- informazioni dettagliate, compatta, as- escursioni da effettuare in montagna, dolomitico. Fra le novità delle edizio- Venezia Giulia, De Agostini, Novara cora soffocate dal turismo di massa, o sai curata sul piano grafico e cartogra- senza trascurare la descrizione delle ni Mediterranee vanno poi citati II 1993, pp. 159, Lit 35.000. quelle famose per un certo turismo fico, comprende un'utile carta dei poche, ma interessanti, zone umide Lazio più bello di Giulio Ielardi (pp. d'élite, che ne svilisce l'origine pe- sentieri. Gli itinerari sono divisi in abruzzesi e il litorale. Di pratico for- 188, Lit 25.000), Grandi Trekking ita- Lo sapete che oltre la metà del ter- schereccia e contadina. Il volume pro- quattro capitoli, i primi due dedicati mato, stampato su carta riciclata, Il liani su Alpi e Appennini di Riccardo ritorio friulano è ricoperto di monta- pone 63 itinerari che spaziano tra le ai crateri sommitali e la Valle del Camminabruzzo raccoglie testi dovuti e Cristina Carnovalini (pp. 156, Lit gne? Montagne bellissime e poco co- isolette mediterranee, ignorando con- Bove, suggestiva per le numerose co- agli stessi attivisti del WWF, che sono 20.000) e Corsica di Luca Pennisi (pp. nosciute, se si eccettuano i noti hot fini nazionali, così da presentarci la late che la solcano, anche recenti. Per in gran parte guide e accompagnatori 171, Lit 20.000). spot turistici come Tarvisio, Sella provenzale Port Cros accanto alle sici- gli escursionisti un po' più esperti, nelle zone che descrivono; 82 schede Nevéa, Forni di Sopra e Sàuris. liane Eolie ed Egadi, oppure la malte- viene proposto un anello attorno descrittive delle piante e degli animali Montagne poco antropizzate, che rie- se Gozo accostata a Capraia, Ponza e all'Etna della durata di quattro giorni. più significativi che si incontrano, scono ancora a dare la sensazione Pantelleria. Capri e l'isola del Giglio Infine, itinerari mozzafiato praticabili completano l'opera. Esemplare come dell'avventura e della solitudine, il gu- vengono riscoperte da un occhio ap- da tutti sono quelli alle Gole impostazione grafica, la guida non si sto dell'esplorazione. I 50 itinerari di passionato, che non è quello di colui dell'Alcantara, meraviglioso canyon limita al racconto dettagliato del per- Gli itinerari di Airone, Giorgio questa guida cercano di offrire la sele- che ormeggia lo yacht a Marina alle porte di Taormina, e alla foce del corso, ma indica per ogni itinerario: il Mondadori, Milano 1993, pp. 228, Lit zione più varia possibile dei diversi Grande, ma quello dell'escursionista Simeto, tappa obbligata per i birdwat- momento migliore per la visita, l'equi- 40.000. ambienti montani del Friuli; si va dal- che vuole riscoprire tradizioni, storia chers. "A muntagna", come tutti i si- paggiamento, le indicazioni per rag- le classiche escursioni sull'arco alpino e folclore dell'isola, e che magari vuo- ciliani chiamano l'Etna, è un tesoro da giungere il posto sia con i mezzi pro- Abbracciano l'intera penisola, i 40 carnico e giuliano a quelle sul Carso e le compiere un'escursione di sea-wat- scoprire, non più mostro da guardare pri che con i mezzi pubblici, i più vici- itinerari a piedi o in bici proposti dal- sulla fascia prealpina. Ciascun itinera- ching nella prospiciente riserva mari- con terrore, ma gigante benevolo mi- ni luoghi di ristoro e pernottamento, i la rivista "Airone" e raccolti in questo rio è preceduto da un'introduzione na, in via di istituzione. Scrivere una nacciato dall'Uomo; questa guida è numeri di telefono per i soccorsi. elegante volume. Il libro, non dei più naturalistica e storico-culturale molto guida di escursioni nelle isole contiene uno strumento in più per accostarci al recenti, non poteva mancare nella no- attenta e puntuale, che poco lascia alla sempre il rischio di rivolgersi esclusi- vulcano, ora parco nazionale, con stra rassegna di testi dedicati all'escur- fantasia e all'evasione. Caratterizzata vamente alla fascia di benestanti o su- l'amore e il rispetto che merita. Nella sionismo. Se oggi la passione del cam- da descrizioni puntigliose degli itine- perappassionati, che girano il stessa collana la Iter propone volumi minare e della vita all'aria aperta inizia rari che fanno sempre riferimento agli Mediterraneo con cabinati, barche a dedicati a regioni italiane, a zone par- ad essere radicata in Italia, lo dobbia- elementi morfologici evidenti e ai se- vela o simili. Rischio subito fugato ticolari (come la provincia di Roma o CLAUDIO CIMA, Sui sentieri delle leg- mo anche a loro; a quel gruppo di gio- gnavia da seguire, la guida è arricchita dall'autore che inserisce sempre indi- il Chianti) o a itinerari specifici, come gende, Mediterranee, Roma 1993, pp. vani giornalisti e fotografi che da da numerose foto e impeccabili carti- cazioni per chi arriva sull'isola con le ad esempio Abbazie, boschi e castelli 200, Lit 25.000. vent'anni esplorano i sentieri d'Italia, ne topografiche, nella migliore tradi- due ruote, oppure vuole spostarsi con del Lazio, di Lozzi, Bonaventura (pp. ne promuovono la creazione e ne di- zione della De Agostini. Una guida i mezzi pubblici. Originale per il ge- 109, Lit 20.000). "... lo Stregone eccitato, dopo aver vulgano l'esistenza ai lettori di "vecchio stampo", insomma, come se nere librario, la scelta di introdurre disteso l'arcobaleno, si precipitò al la- "Airone", "Bell'Italia", "Plein Air" e ne trovano ormai poche in giro, che ogni isola con interviste a pescatori o go di Carezza, e l'Ondina, riconosciu- altre riviste del settore. Tra i redattori va incontro soprattutto alle aspettati- altri personaggi locali. Curate le indi- tolo, si gettò in acqua, sfuggendogli. dell'opera troviamo infatti Stefano ve dell'appassionato, il quale ami il cazioni turistiche e le note tecniche. Lo Stregone, preso da un furore senza Ardito, Riccardo e Cristina Carno- trekking come la scalata e non trascuri La stessa precisione è riscontrabile nei misura, sradicò alberi, scagliò pietre e valini, già noti ai lettori per altre ope- un minimo di conoscenza di tecniche recenti volumi di Mario Vianelli {Le macigni, fece a pezzi l'arcobaleno, poi re presentate in questa pagina, oppure Il Camminabruzzo. Guida WWF, di arrampicata. Per chi non apprezza Alpi Apuane, pp. 184, Lit 29.000) e di si arrampicò sulle sue creste..." Così naturalisti doc, come Grazia Arcadia, Milano 1993, pp. 209, Lit un genere di guide così rigoroso, la Stefano Ardito (Sui sentieri degli etru- racconta una fiaba dolomitica, di Francescato, presidente del WWF o 25.000. De Agostini ha appena lanciato una schi, pp. 200, Lit 34.000), pane di una quelle che circolavano nei masi ladini, Franco Tassi, direttore del Parco na- nuova collana, le "guide per il ricca collana dedicata ai sentieri italiani. la cui tradizione sta purtroppo scom- zionale d'Abruzzo. Firme prestigiose Ultimo nato di ima collana che ha weekend", che ci accompagnano nei parendo. L'autore di questa guida, dunque, che presentano itinerari pret- avuto notevole successo (e che com- posti naturalisticamente più interes- esperto alpinista, ci conduce sui tamente naturalistici da far impazzire prende volumi analoghi dedicati a santi della penisola, come il Circeo, il Monti Pallidi delle leggende con una soprattutto gli amanti del trekking, Lombardia, Veneto, Piemonte, Valle Delta del Po o la Maremma, le Cinque fiaba che introduce a uno o più itine- mentre coloro che desiderano com- d'Aosta, Umbria, Lazio, Liguria e Terre o il Parco d'Abruzzo (tutte a Lit rari. Con questo agile volume in ma- piere solo una passeggiata non hanno Toscana), Il Camminabruzzo propone 12.000). Un po' più impegnativi i due no, potremo riscoprire le Dolomiti se- che da scegliere una tappa degli itine- 26 itinerari alla scoperta di una regio- rari proposti. Gli itinerari toccano tut- volumi più recenti: A piedi sulle Alpi. Pagina di Gabriele Salari ne che, con l'istituzione dei nuovi par- guendo una nuova chiave di lettura

FABRIZIO e STEFANO ARDITO, 4 passi da Roma, Vivalda, con l'amato cavallo. Gli itinerari sono descritti analitica- anonimo volume, ma come un'originale cartellina che Torino 1993, pp. 60 schede, Lit 23.000. mente e nessun dubbio è lasciato a chi si accinge a percor- raccoglie al suo interno sessanta schede estraibili, allietate rerli; è indicato perfino, novità assoluta in questo campo da una grafica chiara e dinamica: un'altra simpatica pecu- Una nuova guida escursionistica per chi non vuole al- editoriale, se è consigliabile portare con sé il cane oppure liarità escogitata da chi conosce il vantaggio di non appe- lontanarsi troppo dalla metropoli? Sì, ce la propongono no, sintomo di una sensibilità animalista che inizia a esse- santire troppo lo zaino. due giovani trekker romani che, zaino alle spalle, hanno re radicata. L'ampia selezione di escursioni — ne com- Nella stessa collana troverete anche 4 passi da Milano girato l'intera penisola in cerca di natura, per scoprire poi prende ben sessanta — è studiata per andare incontro ai e 4 passi da Torino, che seguono la medesima filosofia che molti angoli incantevoli si celano in realtà a pochi gusti e alle esigenze di tutti: potete trovarvi la passeggiata editoriale. Vale la pena citare a proposito di quest'ultimo passi da casa nostra. Per riscoprire la natura, ma anche in bicicletta a Castelfusano da fare con tutta la famiglia, titolo, un volume che si presta facilmente ad esservi con- l'arte, la storia, la cultura (che può essere gastronomia, la salita romantica alla vetta del monte Gennaro, l'escur- fuso. È A due passi da Torino, di Furio Chiaretta e Aldo come ci mostrano certi itinerari da far venire l'acquolina sione birdwatching a Nazzano, quella in canoa sul lago di Molino (L'Arciere, Cuneo 1993, Lit 23.000), un libro in bocca) non è necessario intraprendere viaggi perigliosi Martignano o con gli sci sul Gran Sasso, da effettuare con che, pur appartenendo alla tipologia classica delle guide, in capo al mondo, e neppure avere un passato da amici appassionati. Questa guida dunque è dunque uno ha due enormi pregi: essere redatto da due autori che co- boy-scout o delle attitudini da Robinson Crusoe. strumento prezioso che viene offerto a chi, senza alcuna noscono queste montagne e colline come nessun altro e Lasciate dunque a casa bussole, altimetri e carte milita- preparazione specifica, voglia abbandonare per un essere edito da una piccola casa editrice di Cuneo, specia- ri, strumenti familiari agli escursionisti esperti ma ignoti week-end la città per lanciarsi in qualcosa in più di una lizzata in libri di escursionismo, oltre che in storia e cul- ai più, e lasciatevi condurre per mano tra borghi ricchi di semplice gita "fuori porta". Entrando in libreria noterete tura alpina, alpinismo, sci e cicloturismo. storia, vere osterie, sentieri da praticare con sci da fondo o che l'opera dei fratelli Ardito si presenta non come un LUGLIO 1993 • N. 7, PAG. 35/XV

niente da dire), Feltrinelli, Milano pp. 108, Lit 14.500. THOMAS MANN, Tonio Kroger, tessuti rigati, Il Melangolo, Genova Libri economici 1993, pp. 148, Lit 9.000. Einaudi, Torino 1993, ed. orig. 1903, 1993, ed. orig. 1991, trad. dal francese FRANZ KAFKA, Il messaggio dell'Im- trad. di Anita Rho, testo tedesco a fron- di Massimo Scotti, pp. 116, Lit 16.000. Selezione di libri economici dei me- Fatrasies, a cura di Daniela Musso, peratore. Racconti, Rizzoli, Milano te, pp. XLIV-184, Lit 14.000. si di aprile e maggio 1993. Con la col- Pratiche, Parma 1993, testo francese 1993, riedizione, trad. dal tedesco di Con un'introduzione di Anna Maria LUIGI PIRANDELLO, Sei personaggi in laborazione della libreria Stampatori medievale a fronte, pp. 152, lit 16.000. Giulio Schiavoni, pp. 102, Lit 5.000. Giachino. cerca d'autore. Enrico IV, a cura di Universitaria di Torino. Roberto Alonge, Mondadori, Milano LUDWIG FEUERBACH, Spiritualismo e DANILO KS, Dolori precoci, Adelphi, WILLIAM H. MCNEILL, Uomini e 1993, pp. LXXVIII-238, Lit 12.000. Antiche ballate danesi, a cura di Maria materialismo specialmente in relazio- Milano 1993, ed. orig. 1969, trad. dal parassiti. Una storia ecologica, Il Valeria d'Avino, Salerno, Roma 1993, ne alla libertà del volere, a cura di serbocroato di Lionello Costantini, pp. Saggiatore, Milano 1993, ed. orig. LUIGI PIRANDELLO, Uno, nessuno e pp. 180, Lit 16.000. Ferruccio Andolfi, Laterza, Roma-Bari 118, Lit 12.000. 1979, trad. dall'inglese di Guido centomila, Feltrinelli, Milano 1993, 1993, ed. orig. 1866, pp. 200, Lit Lagomarsino, pp. 80, Lit 12.000. pp. XXX-224, Lit 12.000. ARISTOFANE, Pace. Uccelli, a cura di 15.000. YL KYUNYONG, L'altra faccia di un ri- Edizione curata da Ugo M. Olivieri Raffaele Cantarella, Einaudi, Torino cordo oscuro, Giunti, Firenze 1993, QUIM MONZO, Olivetti, Moulinex, e introdotta da Remo Bodei. 1993, pp. 138, Lit 15.000. GOFFREDO FOFI, Benché giovani. ed. orig. 1893, trad. dal coreano di Chaffoteaux et Maury, Marcos y Crescere alla fine del secolo, e/o, Maurizio Riotto, pp. 118, Lit 10.000. Marcos, Milano 1993, ed. orig. 1980, LUIGI PIRANDELLO, Verga e HONORÉ DE BALZAC, La Fille aux Roma 1993, pp. 112, Lit 12.000. trad. dal francese di Gina Maneri, pp. D'Annunzio, a cura di Massimo yeux d'or. La ragazza dagli occhi JOHN LE CARRÉ, Tutti gli uomini di 140, Lit 16.000. Onofri, Salerno, Roma 1993, pp. 158, d'oro, Einaudi, Torino 1993, ed. orig. THEODOR FONTANE, Effì Briest, a cu- Smiley, Mondadori, Milano 1993, rie- Lit 14.000. 1835, trad. di Paola Masino, testo fran- ra di Enrico Ganni, Feltrinelli, Milano dizione, ed. orig. 1980, trad. dall'ingle- YYI MUNYÒL , L'uccello dalle ali cese a fronte, pp. XXVII-204, Lit 1993, ed. orig. 1895, pp. XIV-266, Lit se di Pier Francesco Paolini, pp. 364, d'oro, Giunti, Firenze 1993, ed. orig. EDGAR ALLAN POE, Il pozzo e il pen- 16.000. 15.000. Lit 12.000. 1982, trad. dal coreano di Maurizio dolo, Rizzoli, Milano 1993, riedizione, Con un'introduzione di Mariolina Con un'introduzione di Giorgio Riotto, pp. 127, Lit 14.000. trad. dall'inglese di Maria Gallone, pp. 100, Lit 5.000. Bongiovanni Bertini. Pressburger. JACQUES LE GOFF (a cura di), L'uomo Narratori cinesi del Novecento, a cura

HENRY BAUCHAN, Diotima e i leoni, Poesia italiana del Novecento, a cura Giunti, Firenze 1933, ed. orig. 1991, di , Einaudi, pp. 79, Lit 10.000. Torino 1993, riedizione, 2 voli, pp. La traduzione collettiva è degli al- LXI-1148, Lit 30.000. lievi del corso di francese della Scuola Europea di Traduzione Letteraria PAOLINA PREO, Vita immaginaria di coordinato da Giuseppe Guglielmi. Camille Claudel scultrice, Giunti, Firenze 1993, pp. 101, Lit 14.000. ADA BECCHI, MARGHERITA TURVANI, Archivio Proibito? Il mercato mondiale della SAMSON RAPHAELSON, L'ultimo tocco droga, Donzelli, Roma 1993, pp. 230, di Lubitsch, Adelphi, Milano 1993, ed. Lit 18.000. • Da una costola delle edizioni Guaraldi nasce la Gu.fo edizioni (0541 orig. 1980, trad. dall'inglese di Davide 752218) che presenta al pubblico la collana "Libridamuro" aperta dalla Vita di Tortorella, pp. 97, Lit 12.000. Con una nota di Enrico Ghezzi. CHERYL BENARD, EDIT SCHLAFFER, Ezra Pound scritta e illustrata da Pablo Echaurren; come tutti i volumi successivi della All'indietro e sui tacchi a spillo. Le collana, l'opera di Echaurren si presenta come un coloratissimo poster di grandi dimensio- donne possono più degli uomini, ni (70x100) che può essere appeso al muro o, a scelta, ricomposto in forma usuale di libro. L'in- ARTHUR RIMBAUD, Opere, a cura di Feltrinelli, Milano 1993, ed. orig. tento, analogo a quello di iniziative come i "Millelire" di Stampalternativa, è quello di sedurre gli Ivos Margoni, Feltrinelli, Milano 1993, riedizione, testo francese a fronte, trad., 1989, trad. dal tedesco di Francesca adolescenti alla Tettura: in questa linea seguiranno 71 giuramento di Pontida, un brano di Dante" pp. XLVIII-500, Lit 18.000. Morselli, pp. 192, Lit 15.000. Alighieri e Contro la pena di morte di Dostoevskij. • "Biblioteca di Scienze della comunicazione" è il nome del progetto varato dalle edizioni1 ANGELO BOLAFFI, Il sogno tedesco. CLÉMENT ROSSET, Principi di saggez- Baskerville (051 234552). Si tratta di una collezione di libri articolata in due collane: una, "Saggi ! za e di follia, Garzanti, Milano 1993, La nuova Germania e la coscienza eu- | Baskerville", dedicata all'approfondimento teorico e una, "Strumenti Baskerville", di taglio informativo} ropea, Donzelli, Roma 1993, pp. 158, ed. orig. 1991, trad. dal francese di | su temi di attualità. Sono già disponibili in libreria due volumi di ciascuna collana: nella prima Le grandi! Lit 16.000. Stella Gargantini, pp. 78, Lit 16.500. cerimonie dei media di Daniel Dayan e Elihu Katz e La TV che conta di Giuseppe Richeri; nella secon- r BERTRAND RUSSELL, La visione scien- GIANCARLO BOSETTI (a cura di), da Medialab. Il futuro della comunicazione di Steward Brand e Brainframes. Mente, tecnologia, mer-J Sinistra punto zero, Donzelli, Roma cato di Derrick de Kerchowe. Si inaugura la collana di "Storia dello spettacolo" diretta da Siro Ferroni tifica de) mondo, Mondadori, Milano 1993, riedizione, ed. orig. 1931, trad. 1993, pp. 164, Lit 18.000. l per le edizioni Le Lettere (055 2342710). La collana, che sarà suddivisa in tre sezioni, I Manuali, /j dall'inglese di Emilio A.G. Oliva, pp. Contiene saggi di N. Bobbio, G. saggi e Le Fonti, esordisce con una ponderosa opera che, in due volumi, raccoglie l'intero corpus XIII-246, Lit 13.000. Bosetti, R. Dahrendorf, P. Glotz, A. dei carteggi fra i sei attori più importanti della commedia dell'Arte del primo Seicento. Con una prefazione di Marcello Gorz, St. Lukes, R. Rorty, G. Sartori, • Con la sottoscrizione di un abbonamento annuale è possibile accedere ai ser- Pera. S. Veca, M. Walzer, G. Zincone. vizi di Abaco Due, una banca dati bibliografica che fornisce oltre trentacinquemila schede^ su edizioni di pregio e libri d'antiquariato, con un catalogo completo e aggior- BORIS SAVINKOV, Cavallo Pallido, a PAUL BOWLES, Troppo lontano da ca- nato di continuo comprendente anche informazioni sulla reperibilità commer- sa, Garzanti, Milano 1993, ed. orig. cura di Costantino di Paola, Marsilio, ciale, sulle edizioni incomplete e sulla bibliografia di testi sulla storia del 1990, trad. dall'inglese di Roberto Venezia 1993, ed. orig. 1909, testo rus- libro in oggetto; il servizio è attivo 24 ore su 24 e avviene via telefono Santachiara, pp. 70, Lit 16.500. so a fronte, pp. 168, Lit 14.000. fax o posta. Per informazioni contattatare L'Osservatorio Lucio ANNEO SENECA, L'arte del vi- JÉRÒME CARCOPINO, La vita quotidia- Libri, 02 89516015. na a Roma, Laterza, Roma-Bari 1993, (Luca Rastello) vere, Rizzoli, Milano 1993, riedizione, riedizione, ed. orig. 1939, trad. dal trad. dal latino di Giuseppe Monti, pp. francese di Eva Omodeo Zona, pp. 80, 102, Lit 5.000. Lit 12.000. ADRIANO SOFRI, Le prigioni degli Con una prefazione di Ettore altri, Sellerio, Palermo 1993, pp. 198, Lepore. SIGMUND FREUD, Psicopatologia della medievale, Laterza, Roma-Bari 1993, di Rosanna Pilone e Yua Huaquing, Lit 13.000. PAUL CELAN, La verità della poesia. D vita quotidiana, Rizzoli, Milano 1993, riedizione, pp. 246, Lit 12.000. Bompiani, Milano 1993, pp. 320, Lit meridiano e altre prose, a cura di riedizione, ed. orig. 1901, trad. dal te- 15.000. OSWALD SPENGLER, A me stesso, a cu- ra di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Giuseppe Bevilacqua, Einaudi, Torino desco di Maria Novella Pierini, pp. GOTTFRIED W. VON LEIBNIZ, Saggi di Con una prefazione di Enrica Milano 1993, pp. 132, Lit 12.000. 1993, pp. XXXV-62, Lit 15.000. 336, Lit 10.000. teodicea, Rizzoli, Milano 1993, ed. Collotti Pischel. orig. 1710, trad. dal tedesco e cura di STENDHAL, D rosso e il nero, Einaudi, CICERONE, Difesa di Archia. Difesa di SHEN FU, Racconti di vita irreale, Massimo Marilli, pp. 522, Lit 16.000. MANUELA OLANGERO, CHIARA Torino 1993, riedizione, ed. orig. 1830, Milone, a cura di Annalaura Burlando, Marsilio, Venezia 1993, trad. dal cine- Con un'introduzione di Gianfranco SARACENO, Che vita è. L'uso dei ma- trad. dal francese di Diego Valeri, pp. Garzanti, Milano 1993, testo latino a se, introd. e note di Lionello Lanciotti, Cantelli. teriali biografici nell'analisi sociologi- XXXVIII-556, Lit 16.000. fronte, pp. LI-192, Lit 14.000. pp. 164, Lit 14.000. ca, La Nuova Italia Scientifica, Roma Con un'introduzione di Emilio Con un saggio introduttivo di GIACOMO LEOPARDI, Pensieri, 1993, pp. 124, Lit 15.000. Faccioli e un saggio, già edito nel Mariangela Scarsi. THÉOPHILE GAUTIER, Il vello d'oro e Mondadori, Milano 1993, pp. 118, Lit altri racconti, Giunti, Firenze 1993, 8.000. ALESSANDRA ORSI, Berlino est. L'ulti- 1977, di Giuseppe Tornasi di mo che se ne va spenga la luce, Il Lampedusa. THOMAS CLEARY, L'arte giapponese trad. dal francese e postfazione di Con un'introduzione di Dino Basili. Saggiatore, Milano 1993, pp. 92, Lit della guerra, Mondadori, Milano 1993, Lanfranco Binni, pp. 189, Lit 18.000. ITALO SVEVO, La coscienza di Zeno, ed. orig. 1991, trad. dall'inglese di ANDRÉ LEROY-GOURAN, Le religioni 12.000. Feltrinelli, Milano 1993, pp. XVI-416, Paola Pierani, pp. 164, Lit 8.000. DAVID GARNETT, Un uomo allo zoo, della preistoria. Paleolitico, Adelphi, Adelphi, Milano 1993, trad. dall'ingle- Milano 1993, ed. orig. 1964, trad. dal JOSÉ EMILIO PACHECO, Le battaglie Lit 11.000. nel deserto, Giunti, Firenze 1993, ed. Edizione a cura di Cristina Benussi, GIORGIO COLLI, La sapienza greca se di Gaspare Bona, pp. 106, Lit francese di Elina Klersy Imberciadori, orig. 1981, trad. dallo spagnolo di con un'introduzione di Franco III. Eraclito, Adelphi, Milano 1993, 12.000. pp. 176, Lit 16.000. Paola Argento, pp. 84, Lit 10.000. Marcoaldi. riedizione, testo greco a fronte, pp. 216, Lit 12.000. ERNST GELLNER, Ragione e religione, THOMAS MANN, Sul matrimonio. Il Saggiatore, Milano 1993, ed. orig. Brindisi a Katia, Feltrinelli, Milano WILLY PASINI, Intimità. Al di là TACITO, Dialogo sull'oratoria, Milano dell'amore e del sesso, Mondadori, 1993, trad. di Felice Dessi, testo latino TIZIANO COLOMBI, Il segreto di 1992, trad. dall'inglese di Anna 1993, riedizione, ed. orig. 1960, trad. Milano 1993, riedizione, pp. 250, Lit a fronte, pp. 202, Lit 14.000. Cicerone, Sellerio, Palermo 1993, pp. Fedegari, pp. 142, Lit 16.000. dal tedesco di Italo A. Chiusano e Lavinia Mazzucchetti, pp. 66, Lit 12.000. Edizione introdotta e commentata 48, Lit 8.000. GUIDO GORI, Conservare la felicità. I 7.000. da Luciano Lenaz. MICHEL PASTOUREAU, La stoffa del EROS DRUSIANI, Avrei preferenza di disturbi affettivi della terza età, La Con un'introduzione di Anna Maria diavolo. Una storia delle righe e dei no (Parole per quando non avete Nuova Italia Scientifica, Roma 1993, Carpi. r • dell'Unità Ogni sabato Ogni lunedi •• L'ABC della Il Maigret fantascienza di Simenon Q 28 giugno 26 giugno L'affare Picpus Cronache della Galassia Isaac Asimov 3 luglio 5 luglio Il crollo della Galassia Centrale La chiusa n. 1 Isaac Asimov © 10 luglio 12 luglio L'altra faccia della spirale Il porto delle nebbie Isaac Asimov 17 luglio 19 luglio 11 paria dei cieli Il cane giallo Isaac Asimov 24 luglio 26 luglio Fahrenheit 451 Il viaggiatore di Ray Bradbury terza classe 31 luglio 2 agosto Cronache marziane Maigret Ray Bradbury e l'affittacamere 7 agosto 9 agosto Molto dopo mezzanotte Le due pipe Ray Bradbury di Maigret 14 agosto Ombre sulla luna Arthur C. Clarke 21 agosto 23 agosto Le guide del tramonto I testimoni reticenti Arthur C. Clarke 28 agosto 30 agosto Incontro con Rama La ballerina Arthur C. Clarke del Gai-Moulin 6 settembre Il corpo senza testa

13 settembre 0®D Il caso Saint-Fiacre IDEI LIBRI DEL MESE! LUGLIO 1993 - N. /, PAG. 37

CARLIN A. BARTON, The Sorrows of the Ancient Romans. The Gladiator and the Monster, Princeton Da Tradurre University Press, Princeton (N.J.) 1993, pp. 210. I Romani al tempo dello horror Novità Novità Disperazione, desiderio, fascino GANGEMI EDITORE della violenza, invidia sono i risvolti 00184 ROMA - VIA CAVOUR 255 emotivi di un'esperienza storica che di Alessandro Schiesaro The Sorrows of the Ancient Romans Distribuzione: ricostruisce e analizza combinando bligata in un'esperienza di esaltazio- (il pubblico) che suscita l'interesse sconvolge radicalmente i meccani- Arnoldo Mondadori Editore un apparato documentario ricco e ne quasi mistica. Seneca, sviluppan- per queste forme di violenza orga- smi di compensazione controllata controllato con una sensibilità mol- do in parte spunti ciceroniani, indi- nizzata nei romani, "i grandi carni- che avevano fino ad allora garantito SPAZIO E SOCIETÀ to originale e modelli analitici mu- vidua nel comportamento del gla- vori del mondo antico". l'equilibrio e l'alternanza tra gravitas Mostar '92 - Urbicide tuati in gran parte da sociologia, an- diatore, che trasforma in libertà as- e levitas, giorni di festa e giorni di Il centro visitatori di Fountains Abbey Tensioni emotive non dissimili si Edward Cullinan Architects tropologia e psicoanalisi. Del pro- soluta la promessa incondizionata di lasciano individuare nell'attrazione lavoro, gioco e vita reale. Seneca, Il Giardino delle Tre Culture a Madrid cesso di trasformazione politica e obbedienza, un modello esistenziale verso l'insolito il miracoloso e l'or- come sempre tra gli osservatori più (In edicola ed in libreria, lire 15.000) culturale che segna a Roma la fine dotato di valore universale. Il gla- roroso, nel fascino della crudeltà acuti delle angosce del suo tempo, della repubblica e l'inizio della mo- diatore è come il saggio stoico, ron- della violenza e della morte che per- coglie questo senso di smarrimento CONTROSPAZIO narchia Carlin Barton, una storica Numero monografico su Genova romana dell'Università del Massa- (In edicola ed in libreria, lire 8.000) chusetts, isola le preoccupazioni e i DISEGNO INDUSTRIALE simboli che delineano un immagina- e produzione edilizia rio collettivo, lontano dalle vicende Tecnologie e progetto. Construction eloquenti della storia politica eppu- L'ultimo pagano Management. Alternative tecnologiche re essenziale per comprenderne a (In libreria, lire 12.000) fondo aspetti inquietanti. I materiali EDILIZIA POPOLARE utilizzati sono vari per natura e gra- di Italo Rosato Numero monografico su Roma do di affidabilità: aneddoti, topoi re- (In edicola ed in libreria, lire 12.000) torici, declamazioni di scuola convi- RuniiO NAMAZIANO, II ritomo, a cura di Alessandro te traduzione dei distici, mentre nella bella intro- vono con i resoconti degli storici ARCHITETTURA più autorevoli. A ragione la Barton Fo, Einaudi, Torino 1992, pp. XXVni-167, Lit duzione e nelle note dà conto esaurientemente STORIA E DOCUMENTI rivendica l'importanza di quei re- 18.000. del retroterra culturale e storico del poeta; infine, Saggi: Adams, Volpe, Ghisetti Giavarina, perti "minori", spesso screditati da dove necessario, riaffronta alcune questioni te- Antinori Ambrogio Magenta, Maderno, chi si preoccupa di ricavarne fatti e Una navigazione nella stagione più inclemen- stuali, intervenendo sulla lezione. Ponzio, Brunori ed altri (In libreria, lire 32.000) certezze obiettive trascurandone in- te, dalle foci del Tevere alla Gallia devastata dal- L'autore, il gallo Rutilio, esponente dell'aristo- vece il valore di testimonianza sulle le scorrerie dei Visigoti, in un anno che potrebbe crazia conservatrice e pagana tra IV e V secolo, PIANO PROGETTO CITTÀ ossessioni e le emozioni di una cul- essere il 415 o il 417. È lo scenario del poemetto appartiene a una stagione di poesia — ricorda Fo Saggi: Cialdea, Bianchi, Marino, Vitiello, tura. (Da qualche tempo si mostra Sortono, Vittorini, Manfredi-Selvaggi, Pece, — "quasi interamente dimenticata, quella tardo- comunque maggiore sensibilità al di Rutilio Namaziano, De Reditu, "Il ritorno", Bottini Belardi, Aprea, Talia problema, e a Valerio Massimo, pubblicato nella collana di poesia Einaudi per le latina". Al suo oblio hanno cospirato la fine della (In libreria lire 25.000) Seneca retore, Svetonio si richiedo- cure di Alessandro Fo. Fo procura una convincen- civiltà di cui quella poesia era epigona, il naufra- RIVISTA STORICA DEL LAZIO no piuttosto indizi su aspetti della gio dei manoscritti, l'ostinazione nell'uso della Saggi: Bruschi, Caracciolo, Caravale, mentalità romana che un'impossibi- retorica. Questa inattualità, stilistica ma soprat- Piccialuti, Vallauri, Baciarello, De Palma, le aderenza ai canoni della storio- tutto ideologica, rispetto all'epoca in cui si pro- Spagnuolo, Bassani, Antinori ed altri grafia ufficiale di un Livio o di un dusse è ciò che ai giorni nostri, tempo di svolte (In edicola ed in libreria lire 24.000) Tacito). Questa storia culturale, o non meno inquietanti, reca fascino al testo di Osvaldo G.V. Piccardo forse, addirittura, storia emotiva, EGOSTRUTTURE della fine della repubblica e del pri- Rutilio. Il ritorno del patrizio in Gallia è in realtà Per una antropologia globale. mo impero — concentrata su pochi un viaggio senza ritorno: Roma, "ciò che piace senza fine", si allontana per sempre. Sfilano da- Piccardo, con Egostrutture, ha posto filoni essenziali, sulle immagini più il dito su un punto centrale: il suo vistose — non cerca di attutire l'ef- vanti agli occhi del navigante le vestigia spettrali contenuto, a un tempo, di unità, dualità, fetto di disturbo che sicuramente di un passato che lui e la sua cerchia non riusciva- triplicità e circolarità Edgar Morin provocherà in molti lettori: "la mia no a immaginare altrimenti che eterno. Dove era- insistenza sull'impossibile, l'intolle- no un tempo i templi degli dèi e il rispetto degli Sergio Bonamico UOMO ED AMBIENTE rabile e il miracoloso disturberà uomini balenano invece presenze scontrose, in- molti lettori abituati ai Romani 'so- Nella storia del paesaggio italiano bri' e 'pratici' (o meglio, a storici ro- comprensibili: un giudeo querimonioso che vene- ra un "dio sfinito"; monaci cristiani catturati da Tartaglia - Bonamoneta mani 'sobri' e 'pratici')". L'espe- ROMASHOPPING rienza di lettura di questo libro si una fede che agli occhi di Rutilio pare un regresso allo stadio ferino. Altro che "impero alla fine del- Tutto ciò che fa moda e tendenza a Roma cristallizza soprattutto in un forte Passeggiando per negozi e negozietti senso di straniamento, creato in par- la decadenza", che guarda passare i grandi barba- te dalle modalità di esplorazione an- ri bianchi componendo acrostici indolenti. In Glauco D'Agostino tropologica che la Barton applica al- questi versi, pur così classicamente sorvegliati, GOVERNO DEL TERRITORIO IN UNIONE SOVIETICA la cultura romana, ma specialmente l'antichità al tramonto scaglia verso il mondo dalla trasformazione di nomi e im- Politiche territoriali e sviluppo magini altrimenti relegati in una nuovo i suoi ultimi strali. regionale 1917-1991 sorta di immaginario minore, tra ri- cordi di scuola e film storici — SERGIO PETRUCCIOLI Muzio Scevola e i gladiatori, i FOTOGRAMMI Saturnali e i nani di corte —, in illu- DI ARCHITETTURE 1992-1992 strazioni spesso drammatiche di un Monografia sui progetti di Sergio Petruccioli sapevole che la propria libertà con- meano altri aspetti significativi della sconvolto quando lamenta che i Con prefazione di Luigi Comencini disagio esistenziale e storico. siste nell'accettare la dipendenza società romana specialmente dopo il Saturnali, la festività tradizional- oggettiva da un padrone divino (e trapasso dalla repubblica all'impe- mente dedicata alla sovversione Il punto su PAOLO PORTOGHESI La Barton individua nel gladiato- insieme umano): come il gladiatore ro. L'interesse crescente per "le mo- temporalmente circoscritta di ogni Saggi: Argan, Canella, Crispolti, Fagiolo, re, cui è dedicata la prima parte del è pronto a sacrificarsi a un cenno struosità" (monstra) che segnalano rapporto gerarchico "ormai durano Gardella, Irace, Gabetti e Isola, Maratta, libro, l'emblema privilegiato del del suo padrone, così il saggio deve lo sconvolgimento dell'ordine natu- un anno intero" (Lettere a Lucilio Mastroianni, Mendini, Nicolini, vivere sapendo che la propria vita è rale (nani, mimi grotteschi, la tera- 18.1). Di questo collasso strutturale, Norberg-Schulz, Petrassi, Rebecchini, mutamento culturale che accompa- Rossa:», Rossi, Selinkic, Zermani gna e segue le fasi più delicate della un bene effimero in cui importa so- ton agorà dove i curiosi comprava- di questa perdita dei meccanismi di rivoluzione romana. Con la dissolu- prattutto saper morire con onore no, racconta Plutarco, schiavi defor- compensazione controllata cui la Icaro zione della repubblica e l'avvento piuttosto che lottare scomposta- mi...) riflette, come sostiene la cultura romana aveva saputo far ri- IL DISEGNO QUOTIDIANO della monarchia i giochi gladiatorii mente contro il fato, comunque ine- Barton nella seconda parte del li- corso, i mostri, come il gladiatore, seminario sul disegno d'invenzione diventano sempre più elaborati, luttabile. bro, uno stupore collettivo radicato diventano i simboli onnipresenti. Ornella Milella sanguinosi, e smisurati (Augusto si nella scomparsa della dignità indivi- L'estetica dell'agonia che trova la The Sorrows of the Ancient LA COMPAGNIA DI GESÙ vanta nelle Res gestae di aver orga- duale prima garantita dall'ordina- sua rappresentazione più vivida Romans offre nel complesso un con- E LA CALABRIA nizzato combattimenti con migliaia mento repubblicano: questo gusto tributo importante per ricostruire la nell'arena cristallizza dunque in un Architettura e storia delle strategie insediative di gladiatori), e finiscono per essere legame indissolubile una serie di po- per il disordine portato all'estremo psicologia storica di una fase centra- investiti da connotazioni emotive li emotivi in forte tensione tra loro. rimanda alla continua trasgressione le della storia romana, e si segnala Ornella Milella che ormai poco o nulla hanno a che Il gladiatore rappresenta insieme il dell'ordine storico procurata anche come una prova stimolante TORRI E MASSERIE vedere con la loro antica funzione potere illimitato e l'assoluta man- dall'orrore delle guerre civili e defi- dei risultati che si possono ottenere nel "Giardino Mediterraneo" di onorare lo spirito dei condottieri canza di potere; la bellezza sublime nitivamente incarnata nell'istituto combinando in modo intelligente e periti in battaglia. Il gladiatore è del sacrificio e l'orrore della carnefi- monarchico. Il fascino dell'incon- nuovo prospettive critiche di origi- Raffaele Scalamandrè sempre più spesso un volontario che cina; il controllo e l'abbandono. Per sueto e dell'assurdo, il voyeurismo, ne diversa. Questa lezione di meto- MICHELE MORELLI ha giurato fedeltà fino alla morte, questo, come osserva senza imba- l'ossessione della curiositas, assorbo- do sarebbe stata ancora più efficace E la rivoluzione napoletana del 1820-1821 no le energie tenute prima sotto una morte che i nuovi ritmi dell'are- razzo la Barton, è bene rinunciare se la seconda parte del libro, anzi- Carmelina Sicari na rendono statisticamente molto all'ipotesi consolante che la maggior controllo da una struttura sociale ché ricorrere a sezioni talora brevis- meno polarizzata, un sistema in cui IL SANTO E LA SANTITÀ più probabile che in passato, e in- sensibilità degli scrittori della prima sime, che risolvono la necessità di Saggi: Monorchio, Ferrante, Martino, carna un paradigma di comporta- età imperiale nei confronti dei gio- era ancora possibile l'equilibrio tra argomentazione in una serie di me- un senso di relativa uguaglianza e Longo, Schiavone, Signorino, Crupi, mento nobile e coraggioso che sug- chi gladiatorii testimoni di una ac- daglioni avvincenti ma slegati, aves- Genovese, C. Sicari, G. Sicari Ruffo gestiona, affascina, e soprattutto cresciuta sensibilità, ai limiti della un forte spirito di competizione. Ma se esibito la compattezza tematica e sembra fornire una risposta all'umi- ripulsione, per la violenza. Al con- l'avvento del nuovo regime compor- l'articolazione logica che caratteriz- GLI ARCHITETTI ITALIANI liazione e all'insicurezza che caratte- trario, è proprio la possibilità di ta una "bipolarizzazione radicale di zano invece i capitoli sui gladiatori: VERSO IL DUEMILA rizzano la nuova società imperiale, identificarsi allo stesso tempo nella eguaglianza e differenza, licenza e su questi, soprattutto, conviene che Saggi: Docci, Cerutti Fusco, Lenci, Purini, riscattandone la degradazione ob- vittima (il gladiatore) e nel carnefice ascesi, tabù e trasgressione" che il lettore appunti la sua attenzione. Ranzi, Jodice, Calzolari, Ranucci, Boaga, Ray LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 38

co testo di Ceram sulle Civiltà sepol- te), seguita da pagine a volte assai ra- Fabbrica del Libro pide e generiche, a volte invece dense di procedure dimostrative fortemente rwn specialistiche, sui problemi di decifra- zione delle principali scritture Scrittura corsiva e corriva dell'Antico Oriente. Questo squilibrio "Libri per pensare" di tecniche espositive caratterizza an- di Gian Giacomo Fissore cor più il IV capitolo, dedicato alla "storia delle scritture egee": e non stu- Collana i "Classici" Louis GODART, L'invenzione della questi modelli di solito ci sono, per- Ebbene, pur nel recente pullulare di pisce, perché in questo sistema grafi- scrittura. Dal Nilo alla Grecia, ché in linea di massima si finisce per iniziative (per altro di taglio più ma- co-linguistico sono ancora ampie le Einaudi, Torino 1992, pp. 284 , 62 ili. sottolineare affascinanti linee di conti- nualistico e specialistico che di divul- zone di incertezza critica o addirittura in b.-n. f.t., Lit 38.000. nuità ovvero straordinari esempi di gazione e di aggiornamento), i risultati di oscurità. Dopo pagine in cui i l ni a/io* comportamenti omologabili pur attra- non paiono incoraggianti, se dobbia- Godart dà sommariamente conto dei aviti; contatti documentati fra le popolazio- DEI BAMBINI C'è un campo dell'attività editoriale verso grandi distanze di spazio e di mo ancora rifarci come modello al tempo. Alcune "grandi opere" (a cui piccolo e forse inimitabile gioiello ni del bacino orientale del Medi- che solo a un'osservazione superficiale terraneo, il volume si chiude con un può apparire coincidente con la con- in Italia hanno dato notevole slancio francese di Etiemble (La scrittura, Il le "Storie" Einaudi, sulla linea di una Saggiatore, 1962). Sulla stessa linea di capitolo (dedicato alla fine della ci- sueta divulgazione. Di solito la divul- viltà dei palazzi micenei, e al quadro dei riferimenti che la decifrazione del- la "lineare B" consente di sviluppare n in rapporto con il mondo omerico) questo sì davvero interessante per la presentazione dei risultati più recenti L'identikit dei piedi degli studi archeologici e filologici sul- Erasmo da Rotterdam la formazione delle civiltà protoelleni- L'educazione civile dei di Cristiano Grottanelli che, quindi su un nodo cruciale per la bambini storia dell'Occidente. Testo latino a fronte MAURIZIO BETTINI, Il ritratto dell'amante, Ponte, con le relative rivincite o vendette, fino al- In questo assemblaggio un po' di- Lettura interessante ed attuale Einaudi, Torino 1992, pp. 281, Lit 42.000. la statua vindice del Commendatore. Nomi di au- sorganico di informazioni e di spunti, il III capitolo è quello che dà una par- consigliata soprattutto ora che tori: i tragici greci, specialmente Euripide; ziale giustificazione al titolo, e in esso i ritmi frenetici hanno disgre- Maurizio Bettini è latinista sui generis, che co- Platone e Plauto, Ovidio e Plutarco, Seneca, emergono i temi più interessanti e gato la famiglia e son venuti niuga le competenze del filologo (insegna filolo- Puskin, Lucrezio e Montaigne. Il libro, ci dice nuovi, almeno in sede di alta divulga- a mancare i precetti dei nostri gia greca e latina all'Università di Siena) con in- Bettini, p. XII, "nasce da una grande passione per zione: in particolare il rapporto tra le nonni a cui spettava l'inse- teressi antropologici e letterari molto più ampi. Il i racconti". Ma nel libro c'è qualcosa di più: lo forme amministrative (prodottesi in assenza di scrittura) nelle più antiche gnamento della buona educa- suo Antropologia e cultura romana (La Nuova studio di una tipologia amplissima di strategie Italia Scientifica, 1986) fu innovativo e rinfre- d'identità, che usano l'amore, l'amante e il ritrat- organizzazioni urbane, e quelle del pe- zione o il galateo riodo successivo, in cui la scrittura di- scante e spicca nel campo un po' appartato degli to come pretesto per dispiegarsi quasi all'infinito. pp. 88 L. 10.000 venta un elemento via via più impor- studi italiani di cose latine, molto meno infran- In quest'ottica particolare — che sembra dav- tante del sistema di controllo. I meriti Johann Amos Comenius ciosati e smaliziati di quanto non siano gli studi vero quella corretta, e comunque è capace di assi- dell'autore nel divulgare temi dibattu- Pampaedia greci. Ora questo volume Einaudi sul triangolo curare una lettura insieme gradevole e fruttuosa ti dagli esperti solo nell'ultimo venten- inquietante costituito dall'amante, dall''amato/a e del Ritratto — al presente recensore sembrano nio sono purtroppo inficiati da posi- La Pampaedia è il testo elettivo dal ritratto si apre dal mondo antico non più in importanti alcuni temi, non marginali, ma (se è zioni individuali che sarebbero, ovvia- per la riscoperta del grande direzione dell'antropologia, ma verso la letteratu- lecito ancora usare questo termine in modo inno- mente, legittime se non nascessero da umanista moravo, che costitui- ra comparata e verso la storia delle culture (euro- cente) "tangenziali" del volume. Citerò solo il te- un vero travisamento del lavoro degli specialisti. La situazione antecedente sce un punto chiave tra i valori pee). Una sphraghìs antropologica la troviamo ma dell'impronta e dell'orma dei piedi, che trovo della società moderna e ali alla scrittura vedeva svilupparsi, intor- ancora, però, all'inizio del volume, in quel titolo alle pp. 16-20 e 216-17. Come ricorda Bettini ci- no al V millennio e in varie aree del antichi valori tradizionali del secondo capitolo (TJn vasaio che non era ge- tando Silvestri, "i piedi costituiscono forte prova Vicino Oriente, l'uso di bloccare pp. 328 L. 15.000 loso) che vuol contrapporsi certo al tema della di identificazione per via di rassomiglianza. l'apertura di un qualsiasi contenitore Vasaia gelosa di Lévi-Strauss (La potière jalouse, Elettra si convincerà della presenza del fratello, con un blocchetto di argilla umida (la Johann Amos Comenius Pian, Paris 1985; trad. it. Einaudi, 1987), e resta Oreste, presso la tomba di suo padre allorché ve- "cretula") recante il sigillo delle per- Il tirocinio del leggere e appunto sphraghìs ermetica, perché quel lavoro drà impresse sul terreno 'orme dei piedi' del tutto sone interessate ai beni sottoposti a dello scrivere del padre dello strutturalismo — se ho visto bene simili alle proprie. Questa forma di rassomiglian- controllo amministrativo. Le cretule erano infrante e sostituite in occasione — non è citato nel libro. za 'per i piedi' appare anzi estendersi ad altre aree Due le proposte che emergono delle successive operazioni di prelievo da questa opera: la prima è Questo è un volume ricco e intricato, che non del mondo indoeuropeo (ma Silvestri diceva: 'in- dei beni, e i frammenti più consistenti quella di un metodo di si può riassumere; semmai sarà utile citare qual- domediterraneo'): dato che nel Mahabharata di ciascuna di esse erano conservati in apprendimento in età presco- che nome, che ci dia le coordinate del territorio Yudhistira si rammarica di non aver riconosciuto vere forme archivistiche che consenti- lastica; la seconda è il collega- esplorato, e spesso attentamente cartografato. il fratellastro Karna dalla rassomiglianza che i vano operazioni di controllo consunti- vo in periodi prefissati. Questo stru- mento del momento didattico a Nomi di personaggi: Butade corinzio, inventore 'piedi' di quest'ultimo avevano con quelli della loro madre, Kunti". Nel frattempo, Silvestri è mento di chiusura responsabilizzata è quello pedagogico; il tutto teso della scultura; Admeto, che sostituì la moglie tornato sul tema del riconoscimento mediante (le altamente raffinato e risale sicuramen- alla formazione integrale fine Alcesti, morta al suo posto, con un simulacro; te almeno alle prime forme di organiz- orme de)i piedi, tema da "paradigma indiziario" ultimo dell'educazione Elena, secondo la versione di Euripide rimpiazza- zazione urbana, quando pressante di- se ce n'è uno, scrivendone ancora su "Atti del pp. 96 L. 12.000 ta da un eidolon, sua falsa parvenza; Narciso e venne il problema dell'immagazzina- Pigmalione, e infine una serie dì donne umiliate, mento centralizzato dei beni e della Friedrich Schiller dalla Cinzia di Properzio alla Bonn'Anna di Da D> loro successiva redistribuzione. Godart fa dunque benissimo a dare Lettere sull'educazione grande importanza alle cretule; ma estetica dell'uomo diffonde idee sbagliate quando pone in sequenza logica e storica elementi Callia o della bellezza assolutamente non omologabili, quan- Raccolta di due testi che non gazione trasmette a un vasto pubblico ben consolidata tradizione anglosasso- questo classico del passato, ma con il do traccia dalla cretula alla tavoletta in solo costituiscono uno dei di curiosi i risultati consolidati, non ne) evitano queste semplificazioni per- limite di un testo ridotto al minimo, a scrittura cuneiforme una linea di svi- documenti più cospicui della necessariamente recenti, della ricerca. ché prevedono il ricorso a stuoli di favore di un'informazione iconografi- luppo di continuità e inevitabilità. filosofia classica tedesca da Il campo a cui qui ci riferiamo è inve- collaboratori di alta specializzazione: ca pregevole ed efficace, merita una Questa linea di sviluppo non trova Kant a Hegel ma che si inscri- ce quello del tempestivo aggiorna- il quadro si ricompone solo attraverso segnalazione, nella collana Universale la convergenza dei contributi di com- Electa/Gallimard, il riuscito libretto alcun riscontro nei dati attualmente in vono in una problematica mento sui temi scientifici in più rapida evoluzione e, dunque, di una trasmis- petenti specifici, ed è difficile che ven- di Georges Jean, La scrittura, memoria nostro possesso, ed è forte il dubbio etica e pedagogica estrema- sione di vere novità a un ambiente di gano fuori chiavi di lettura semplici e degli uomini, Electa, 1992. che sia stata scelta solo per comodità mente attuale appassionati e di cultori di diverse di- deformanti. Ma di solito l'editore a I difetti di progettazione e di esecu- espositiva: ciò ci mette di fronte alla pp. 312 L. 15.000 scipline. Gli editori mettono così in cui risulta che, in un certo settore del- zione sopra presentati si trovano inve- possibilità, sorprendente, che il tipo di esposizione (l'alta divulgazione di sin- circolazione idee che rischierebbero la storia, si sono conseguite novità im- ce nel testo di Godart, in cui, per usci- tesi) possa addirittura determinare la Pietro Abelardo di rimanere settoriali: è un'attività a portanti, preferisce chiederne conto a re dalla genericità, vale la pena entrare genesi di infondate interpretazioni del Insegnamenti al figlio cui guardare con particolare attenzio- un singolo esperto, che si suppone do- in modo analitico. Questa Invenzione passato. Si consideri infatti che le ri- ne e con pregiudizio favorevole in ge- tato contemporaneamente di una ricca della scrittura alterna contraddizioni Testo latino a fronte cerche degli specialisti stanno dando nerale e, in particolare, nel settore sto- informazione sugli sviluppi più recenti irrisolte e incertezze informative a mo- Scritto nel 1141 per l'istruzio- della ricerca e di una capacità effettiva menti di più convincente divulgazio- risultati opposti: in esse il sistema del- rico. le cretule risulta autosufficiente e per ne del figlio si è rivelato anche C'è un rischio, tuttavia, nella scelta di comunicare con chiarezza ed equili- ne: ma il non addetto ai lavori non ha brio le linee essenziali dei progressi di- la possibilità di percepire le distinzio- nulla dipendente dalla scrittura. Ed è suo testamento spirituale ed dei prodotti adatti per queste opera- un peccato che Godart sembri ignora- sciplinari e interdisciplinari. ni fra le une e gli altri. È un testo sen- insieme programma d'inse- zioni. È comprensibile che gli editori re i lavori, fondamentali e universal- Sono qualità in generale non facili za filo conduttore, una strana sintesi gnamento ed educazione accettino questa funzione di servizio mente accettati, di Denise di cui è praticamente impossibile for- evitando i ritagli tematici, cronologici, da rintracciare. 11 caso della storia del- Schmandt-Besserat (University of morale per i secoli futuri nire una sintesi. Il titolo annuncia un geografici troppo circoscritti. È com- la scrittura si presta come oggetto di Texas), che collega l'origine della pp. 176 L. 10.000 prensibile, che mirino ai grandi quadri riflessione idoneo: perché è un settore esame dei problemi connessi con il scrittura allo sviluppo dell'ammini- storici, alla lunga durata o alle amplis- che sta facendo progressi enormi e ra- sorgere della scrittura nelle civiltà an- ARMANDO ARMANDO strazione con un percorso convincente sime aree geografiche e di civiltà. Ma pidi e perché in parallelo — grazie a tiche: ma troviamo invece, nei due pri- e ben diverso (il legame con i sistemi è culturalmente discutibile che fortunati libri come quelli di Goody e mi capitoli, una convenzionale galop- un'istanza schiettamente editoriale di Petrucci — molti lettori non pro- pata sulle grandi scoperte archeologi- • produca modelli di ricostruzione: e fessionali sono stati attratti dal tema. che in area egea (nell'ottica del classi- D> iale Trastevere, 236 00153 Roma | IDEI LIBRI DEL MESE! 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speciali nel caso delle bambinaie, delle bianchi, di origine non africana, com- hanno fatto baluginare i molti viaggia- levatrici, le infermiere, la capoinfer- ponevano il personale permanente del tori dei secoli passati... le cui relazioni numerali antichi) per fortuna già se- miera, la caposegreteria, fino alla vekil Palazzo: mantenevano la disciplina, molto fantasiose vennero ripetute da Riciclaggi gnalato ai lettori italiani dal compian- usta, la 'procuratrice'. E, sempre, den- seguivano gli studi dei paggi, ragazzi non pochi scrittori prima che si pub- to Raimondo G. Cardona nella sua tro quest'ordine c'è, latente, l'arbitrio fra i sei e i nove anni che i sudditi cri- blicassero le più corrette ed equilibra- notissima Antropologia della scrittura del Sultano (sultàn, termine coranico stiani dovevano fornire come contri- te informazioni di Lady Montagu". della guerra del 1981. In tema di storia della scrit- che significa 'autorità'); dopo di lui buto. I paggi attendevano a tutti i ser- Infatti, Lady Mary Wortley-Montagu, tura sono proprio le conclusioni di Vulu vezir, il gran visir, il primo mini- vizi del Palazzo imperiale (lavanderia, viaggiando nel 1717 da Vienna a di Tiziana Lazzari studiosi come Schmandt-Besserat e stro, e vicira in iraniano vuol dire 'co- cucine, giardinaggio, pulizie, restauri). Costantinopoli al seguito del marito Cardona che meritano di uscire dai lui che decide, che giudica', anche se Il mondo del Sultano era, dunque, ambasciatore della corte inglese pres- PAOLO GALLONI, Il cervo e il lupo. circuiti specialistici e di raggiungere le rivalità di molti personaggi sottopo- fondato su questa duplice struttura, il so la Porta Ottomana, scrive quelle Caccia e cultura nobiliare del un pubblico più ampio; si eviterebbe- sti a questo potere rende spesso pre- Palazzo e l'Harem. Gli eunuchi circo- memorabili Letters dove è sollevato il Medioevo, Laterza, Roma-Bari 1993, ro valutazioni generali di terrificante cario il ruolo stesso del gran visir. E lavano liberamente, anche se non po- velo, come quello che copriva il loro pp. 249, Lit 35.000. superficialità come "la funzione pri- l'habitat entro cui si muovono queste tevano trascorrere la notte nell'Ha- volto, sulla condizione delle donne maria della comunicazione scritta è... figure è il Palazzo imperiale. All'inter- rem; "servivano i loro padroni ma si nella società turca. Accanto a questa Paolo Galloni ha studiato gli atteg- quella di facilitare l'asservimento... il no del Palazzo, sta l'Harem, dall'ara- rendevano anche complici delle pa- testimonianza, Mandel cita altre pagi- giamenti culturali dell'aristocrazia me- suo scopo primario è quello dell'as- bo harim, 'luogo proibito, sacro, in- drone" scrive Gabriele Mandel che, ne di viaggiatori occidentali alla Porta dievale attraverso l'analisi del sistema soggettamento dei più deboli". Nei fa- violabile'. Il più vasto Harem era quel- dopo aver pubblicato nel 1991 II del Sultano e il suo libro diventa l'in- di valori e di simboli che essa connet- mosi mercoledì einaudiani non risulta lo d'Istànbul, quattrocento vani collo- Corano senza segreti, sembra nemme- teressantissima descrizione d'un luogo teva all'attività venatoria. Un lavoro sia stato chiesto il parere di consulenti nel quale la ricerca storica si coniuga storici di cui potremmo immaginare i all'indagine antropologica, dato che brividi di fronte ad affermazioni simi- ~ì nell'esercizio della caccia e nei suoi ri- li. Perché allora è stata scelta, per ag- tuali traspaiono istanze fondamentali giornare il pubblico italiano, un'opera amanti senza saperlo; vagheggiare un assente con- del vivere sociale: "la guerra, il potere, con questo taglio? Perché dare una <3 templandone il ritratto e poco dopo — subito do- la sessualità, l'iniziazione e la solida- cambiale in bianco allo studioso bel- Sodalizio Glottologico Milanese", 1987. po! — accettare la corte di un finto straniero solo rietà tra maschi". Ricordando come il ga, valente in settori specifici ma privo Affrontando la vexata quaestio del significato del apparentemente sconosciuto; giurar fede eterna e ceto aristocratico che si affermò nel della prudenza storica e della sensibi- nome di Edipo, Silvestri proponeva che quel no- non saper restar fedele se non per pochi giorni. medioevo traeva le radici della propria lità culturale richieste da problemi di me, che vale "piedi gonfi", si riferisse, attraverso Ma, soprattutto, caso estremo dell'incapacità di affermazione sociale dall'esercizio del- rilevante portata per la storia della ci- la forza fisica, in guerra così come la deformazione dei piedi di Edipo, sconciati dai riconoscere, grado zero dell'individuazione. E co- viltà? Siamo senza risposta: ma sospet- nell'esistenza quotidiana, Galloni rie- me tale, rovesciamento simmetrico anche se im- tiamo che responsabili siano l'impa- ceppi che trapassavano i malleoli del neonato sce a ricostruire in modo vivace quale zienza editoriale (quella che fa ritene- esposto, alla negata identità dell'eroe e all'agni- plicito di quelle pratiche individuanti mediante le funzione avesse la caccia nella vita di re "noiosi" gli esperti che invitano alla zione impossibile che sono così cruciali nel mito. quali la cultura popolare europea consente alle un guerriero: esercizio meno cruento prudenza) e il funesto apprezzamento Il nome Edipo sarebbe dunque il contrario di un fanciulle di divinare chi sarà il loro sposo. Come e pericoloso della battaglia, l'attività per le tesi forti che "fanno discutere" nome: il segno dell'impossibilità di riconoscere. nel caso piemontese descritto da Filippo Seves nel venatoria assumeva un valore prope- (ma non è noioso proprio questo au- Un simile arricchimento "edipico" del dossier di volume X dell' Archivio delle Tradizioni deutico nell'educazione dei giovani, togenerarsi della discussione?). Bettini porta più avanti la problematica, che mi Popolari di Pitrè: "Alla vigilia dell'Epifania alcu- così come costituiva un utile esercizio nei periodi di inattività di cavalieri. La Ci sono settori disciplinari in sembra centrale nel Ritratto dell'amante, delle ne fanciulle prendono una scodella nuova, la caccia era assai apprezzata dall'aristo- profonda evoluzione caratterizzati da riempiono d'acqua e v'immergono tre pezzetti di strategie d'identità, e non dovrebbe dispiacere crazia medievale perché ben si presta- frammentazione e specializzazione ec- all'autore, reduce da battaglie congressuali sulla carta, su l'uno dei quali è scritto: 'morte', su l'al- va alla trasmissione e all'esaltazione di cessive. Per aprirli all'esterno occorre- zoppaggine di Edipo. tro: 'matrimonio' e sul terzo: 'nubile'. valori fondamentali per un ceto mili- rebbero studiosi in grado di signoreg- Espongono quindi il recipiente all'aria aperta af- tare. Confrontando testimonianze di giare individualmente vasti ambiti di È il caso di ripetere che il dossier del Ritratto età medievale e di età romana, Galloni conoscenze; in mancanza di questi — dell'amante si potrebbe ampliare in modo illimi- finché geli durante la notte. Al mattino guardano dimostra come la caccia non sia di per e gli editori dovrebbero convincersi tato, anche per quanto riguarda le tematiche me- la scodella, se l'acqua si è congelata, si sforzano di sé portatrice di valori bellici ma come che se non ci sono non si possono in- no "tangenziali"? Se si vuol restare al già citato vedere nella massa qualche figura speciale che sia invece la cultura sociale del tempo ventare — meglio ricorrere a équipe lontanamente accenni alla professione che eserci- Da Ponte, per esempio, basterà volgersi al libret- a caricarla di significati guerrieri: in- di specialisti che tengano in equilibrio terà l'uomo che dovranno sposare". O come nella to del Così fan tutte mozartiano, che con quel te- fatti, mentre ad esempio in età romana sintesi e rigore sull'esempio della bella ma gioca in modo particolarmente malizioso — e serata di Sonia e Natascia nel tolstoiano Guerra e la caccia al cinghiale veniva consigliata raccolta di saggi curata da Pietro significativo. Nel primo atto, Dorabella e Pace, quando Sonia suggerisce: "Siediti, Natascia, nei periodi più caldi dell'anno, quan- Rossi, La memoria del sapere. Forme di e guarda nello specchio: vedrai forse il tuo futuro do l'animale era meno pericoloso e il conservazione e strutture organizzative Fiordiligi cantano a lungo insieme ognuna le me- terreno di caccia, la boscaglia, era più dall'antichità a oggi (Laterza, 1988). raviglie del proprio amante, assente e presto ri- sposo". "Natascia si sedette dopo aver acceso due chiamato "al marzial campo", e ne descrivono en- candele che piazzò ai due lati dello specchio... Si agevole per gli uomini, nell'alto me- dioevo venivano predilette le battute tusiaste il ritratto, che tengono in mano. È un mise a fissare, in silenzio, con gli occhi rivolti allo specchio; assunse un'espressione di grande racco- autunnali e invernali rese rischiose dal brano anche musicalmente alto; ma prepara e terreno, scivoloso per le piogge, e Visite rende più crudelmente ironico il seguito, che con- glimento, e restò a lungo ad aspettare, doman- dall'aggressività delle bestie per le sisterà nell'amore, sbocciato rapidamente nei dandosi che cosa avrebbe visto. Sarebbe stata una quali l'autunno è il periodo degli amo- giorni successivi, delle medesime Dorabella e bara, o invece l'immagine del principe Andrea, ad ri. Questi uomini dalla mentalità guer- guidate Fiordiligi per due begli Albanesi baffuti. Costoro, apparirle all'improvviso su quella superficie balu- riera trovavano dunque piacere come sa ogni persona ben educata, sono in realtà ginante e confusa — ove i suoi occhi stanchi non nell'affrontare l'animale quando que- i due amanti in carica travestiti — che hanno fin- distinguevano più se non a fatica la luce vacillan- sto era maggiormente pericoloso e di- sdegnavano per lo più armi da lancio, all'harem to di partire per mettere alla prova le fanciulle. E te delle candele?" prediligendo invece quelle che com- hanno avuto l'accortezza di scambiarsi di posto, Ancora strategie d'identità: questa volta strate- portavano un contatto diretto con la di Massimo Oldoni corteggiando in incognito l'uno l'amante dell'al- gie divinatorie, nelle quali il ritratto dello sposo preda, uno scontro corpo a corpo. La tro — forse per evitare un confronto rivelatore non solo assente, ma futuro s'intreccia in modo forza fisica, il coraggio, la destrezza: GABRIELE MANDEL, Storia dell'Harem, con il ritratto. perturbante e allusivo con l'immagine della mor- qualità proprie dei combattenti che la Rusconi, Milano 1992, pp. 249, 8 Caso estremo d'incostanza: scambiarsi gli te. In uno specchio. caccia mette alla prova ed esalta. taw., Lit 35.000. Anche il frutto dell'attività venatoria, la selvaggina, si carica di simboli in Un libro di storia è un libro di sto- questo contesto: dimostrare un insa- ria, e un libro che introduce a segreti ziabile appetito per la cacciagione ar- resta un libro di storia con qualche rosto significa aderire anche con i mistero svelato che non penseremmo. cati tra il màbeyn (le stanze private del no questa volta trovare segreti nell'in- comune rovesciato: la società comportamenti alimentari alla menta- L'Harem di Istànbul è il libro di sto- Sultano) e l'alloggio dei capi degli eu- trodurci alle realtà dell'intimità impe- dell'Harem, culmine dei poteri politici lità della casta guerriera dominante. ria, e la sua storia ci svela i misteri del- nuchi neri. Gli eunuchi neri proveni- riale. "La vita nell'Harem era sì una nelle vicende di secoli e secoli di sulta- L'atteggiamento dei monaci e dei pe- la potenza ottomana: al centro di que- vano tutti dall'Egitto, avevano fra gli vita di lusso, di agi, ma non di stravizi, nato ottomano, dal XII al XX secolo. nitenti è in tal senso assai indicativo: il sta, la valide, la madre del successore otto e gli undici anni; gli eunuchi dissolutezze e snervanti piaceri, come A una prima parte, dedicata agli rifiuto dell'alimentazione carnea com- del sultano che l'aveva preferita, e poi Ottomani, l'autore fa seguire una se- portava un'esplicita negazione di un i figli, chiusi nella gabbia della paren- conda la cui tematica ben esprime modello sociale e culturale che faceva tela fraterna o fratellastra. Tutto fun- l'accuratezza dell'indagine (ordina- dell'esercizio della violenza il cardine ziona nell'ordine immutabile del pro- mento del Palazzo, la famiglia e la ca- del proprio sistema di valori. Si accen- getto, delle madri, dei figli, dei riti. sa, l'organizzazione dell'Harem, la vita na infine ai cambiamenti che le prati- Ma la violenza di quest'ordine disdice nell'Harem, l'impero delle regine ma- che venatorie subirono parallellamen- quella immutabilità: e non la violenza dri, la guerra delle due regine, declino te alla trasformazione dell'aristocrazia elegante degli eunuchi, neri o bianchi e fine delle validè sultàn). Una visita medievale: alla caccia praticata nelle che fossero, autentici perni sui quali all'Harem chiude la storia, per inten- foreste, gravida di pericoli e di rischi ruotava il ritmo della vita immensa dere la quale sono davvero preziose le fisici, si sostituì l'esercizio venatorio in dell'Harem; e nemmeno la violenta af- appendici dedicate ai sultani ottomani una condizione ambientale protetta, fabilità delle odalische (cameriere, da e alle loro valide, alle donne e ai figli in riserve; una trasformazione signifi- oda 'stanza') che regolavano la vita dei sultani. Un glossario permette, in- cativa se la si accosta al cambiamento quotidiana del Sultano con le loro dif- fine, un ingresso linguistico in questo di una classe dirigente che, nata e im- ferenti mansioni proprie di usta, so- bortus conclusus la cui regola di vita postasi con la foza, voleva in seguito vrintendenti al Palazzo, di haznedar, non impedisce al lettore di cogliere continuare a manifestare i comporta- tesoriere, che organizzavano il succe- forme represse, compresse d'una con- menti che l'avevano distinta, svuotati dersi delle donne nella camera del vivenza talvolta violenta pur nell'ap- ormai di contenuti sostanziali ma forti Sultano, e poi di assaggiatrici, addette plicazione di norme e comportamenti per una carica simbolica, manifestan- alla biancheria, donne-barbiere, cop- dove la ritualità e l'antichità della tra- do così un grado notevolissimo di au- piere, assistenti al bagno, dispensiere. dizione non hanno impedito il mutare tocoscienza sull'origine violenta del Anche in questa gerarchia di ruoli c'è delle cose, la sparizione dei costumi, proprio potere. ordine, rispetto dei compiti, del tutto se non, forse, delle mentalità. Le letture di Marsilio

Romanzi Massimo Moretti Gli specchi Matteo Bandello Kawabata Yasunari Libri illustrati L'urlo Giulietta e Romeo Racconti e racconti «Non siamo andati a cura di Daria Perocco in un palmo di mano troppo in là?» "Ahimè, La storia della passione La mia galleria Sergio Maldini «Non ti preoccupare, povero me contrastata dei due a cura di Ornella Civardi è solo un video» ^Un grande scrittore amanti veronesi, I sognatori l dimenticato Brevissimi racconti, «...avrebbero resistito pp. 192, L. 28.000 ta il mondo l'intreccio che ancora capolavori di finezza 0 misterioso silenzio tormenta e affascina all'aria di sagra, psicologica, tesi a cogliere, di bruttezza collettiva, qualsiasi lettore dietro la facciata opaca che invadeva ogni Nuda proprietà pp. 128, L. 12.000 del quotidiano, il lampo «Un romanzo bellissimo, contrada del mondo?» Franz Grillparzer trasgressivo, la spia pp. 220, L. 28.000 geniale... lo sviluppo della storia è intessuto Il povero suonatore di una realtà insospettata di tali implicazioni pp. 232, L. 16.000 psicologiche e morali a cura di Rita Svandrlik Storia esemplare Sergio Maldini che il lettore, più ci si perde, I sognatori più se ne compenetra di un'esistenza mancata; I grilli e ha necessità di capire, il racconto prediletto di dipanare Dante Arfelli da Kafka tanta complessità...» pp. 192, L. 14.000 Luciano Cafagna Luce d'Eramo, IL MANIFESTO Ahimè, povero me La grande slavina pp. 160, L. 25.000 PREMIO SPECIALE DELLA Chateaubriand FONDAZIONE IL CAMPIELLO I993 L'Italia verso la crisi Un grande scrittore Le avventure della democrazia. Gaia de Beaumont dimenticato racconta dell'ultimo «Il libro di Cafagna Scusate le ceneri il mondo del suo degli Abenceragi lo metterei senza esitazione «...ci sono in queste pagine misterioso silenzio. nei libri da leggere e; a cura di Piero Toffano naturalmente, da discutere» il gusto, i personaggi, «Lo scrivere è intenso, A Granada, sullo sfondo le eccentricità, l'atmosfera come necessità esistenziale Norberto Bobbio, LA STAMPA dell'Alhambra, il racconto pp. 208, L. 18.000 di un'America che tutti, e verità ineludibile... dell'amore impossibile credo, abbiamo amato. Letteratura, quindi, come tra un principe arabo Sergio Maldini E, vero o no che sia, vocazione e salvezza, e una fanciulla cristiana La casa a Nord-Est un indimenticabile come religione» pp. 168, L. 14.000 PREMIO CAMPIELLO I992 ritratto di donna» Claudio Marabini, LA NAZIONE Luciano PREMIO DEI LETTORI 1992 Corrado Augias, pp. 184, L. 28.000 Jean Toomer Cafagna La grande PREMIO LETTERARIO IL VENERDÌ DI REPUBBLICA Canne slavina La Biennale di Venezia INTERNAZIONALE CHIANTI pp. 222, L. 28.000 trio ta (mi RUFFINO ANTICO FATTORE. Antonio Ghirelli a cura di Werner Sollors dciU demuoa Punti cardinali X EDIZIONE Hervé Guibert Un'altra Napoli Traduzione di Daniela Fink dell'arte Settima edizione FINALISTA AL PREMIO LETTERARIO Una valle popolata Le regole Catalogo ufficiale pp. 264, L. 29.000 "LA CULTURA DEL MARE" di personaggi inquietanti, della XLV Esposizione della pietà Gli uomini di una città messia neri, poeti internazionale d'Arte Pier Maria Pasinetti «L'AIDS non si cura che è stata grande maledetti, donne perdute: 2 voli., pp. 1072 con 800 ili. Melodramma della dignità di nessuno. e vuole esserlo ancora Canne, un classico della b/n e a col., L. 140.000 FINALISTA AL PREMIO LETTERARIO Sta al malato conquistarli. pp. 146, L. 25.000 tradizione afro-americana 1 Eni ' Marsilio Hervé Guibert lo ha fatto pp. 416, L. 24.000 É. Palmanova PER LA NARRATIVA I993 con la scrittura» Fortezza d'Europa «Si direbbe che Pasinetti Cinzia Fiori, Abdallah al-Yafì'i Amartya Sen Letteratura 1593-1993 abbia continuamente CORRIERE DELLA SERA Il giardino Il tenore di vita tenuto d'occhio pp. 208, L. 28.000 universale Città e fortezze, difesa dei fiori odorosi Tra benessere e libertà militare e vita civile la scansione delle scene a cura di Laura Piatti con duetti, terzetti, Pia Fontana a cura di Sergio Noja nell'Europa Flavio Giuseppe Traduzione di Virginia Vacca pp. 148, L. 15.000 quartetti e interventi Bersagli dell'età moderna del coro... Tutto il mondo In difesa degli ebrei «E io tornai a Dio pentito, pp. 616 con 600 ili. b/n Amori, velleità, mi feci compagno dei sufi, Un manifesto recita, dunque piccole ribellioni, (Contro Apione) e a col., L. 76.000 a cura di Francesca Calabi e questa, a Dio piacendo, di Helmut Schmidt anche il romanzo recita» racconti come schegge è la mia vita». e altri Giulio Nascimbeni, d'esistenza «Adorano una testa d'asino, Piero compiono sacrifici umani, Il testo più celebre Perchè la Germania della Francesca CORRIERE DELLA SERA pp. 204, L. 28.000 dell'agiografia musulmana pp. 364, L. 32.000 sono isolati nel loro culto deve cambiare pp. 240, L, 16.000 La Madonna Frediano Sessi e ribelli verso il potere «L'assenza di orientamento del Parto: restauro Nerino Rossi costituito». e di progettualità Ritorno a Berlino Le stanze e iconografia La Pavona Contro gli accusatori che qui critichiamo Una storia che scava Il celebre affresco «...un romanzo teso del popolo ebraico, dell'amor furtivo non si limita affatto nel passato della riproposto al pubblico e scanzonato, appassionato la grande apologia a cura di Giuliano Boccali alla sola Germania: e divertito insieme» Germania. Cinquanta strofe d'amore dopo i recenti restauri del giudaismo essa riguarda pp. 144 con 120 ili. b/n Paolo Ruffilli, Una storia di vendette pp. 272, L. 18.000 per sfidare la morte; pp. 168, L. 26.000 tutta l'Europa e a col., L. 38.000 IL RESTO DEL CARLINO uno dei capolavori e anche l'America» Seconda edizione della lirica indiana pp. 96, L. 14.000 pp. 216, L. 28.000 pp. 168, L. 14.000 Marsilio Trent'anni di buone letture re cattolici a promulgare il bando di Quattrocento) seguono le vicende par- Persecuzioni mediterranee espulsione (31 marzo 1492) e si analiz- ticolari di alcuni dei più noti ebrei se- zano le reazioni degli ebrei spagnoli di farditi. Particolarmente stimolante il fronte a una decisione che li bandiva contributo del Luzzati, che mette a di Alessandra Veronese da una terra che era stata per molti se- fuoco — pur partendo da un angolo coli una patria accogliente, un paese visuale molto particolare, quello della RAPHAEL STRAUSS, Gli ebrei di Sicilia interna delle comunità, il dispiegarsi in cui l'osmosi tra mondo ebraico e presenza ebraica a Lucca tra XV e fi dai Normanni a Federico II, a cura di della loro vita culturale. Conclude il mondo cristiano era stata profonda e XVI secolo — alcuni importanti Salvatore Mazzamuto, Flaccovio, volume un'appendice documentaria, durevole come forse in nessun altro aspetti legati al problema della con- Palermo 1992, ed. orig. 1910, trad. dal nella quale l'autore segnala e a volte luogo. Quasi all'improvviso, migliaia versione. L'autore ricostruisce breve- tedesco di Sergio Siragusa, pp. 109, parzialmente trascrive i documenti di di persone dovettero operare la diffi- mente la vicenda del figlio di Meir da Lit 20.000. maggiore interesse per la ricostruzione cile scelta fra esilio e conversione: per Toledo di Castiglia, che nel 1494 si E andammo dove il vento ci spinse. La della storia degli ebrei siciliani. coloro che scelsero di restare e di con- trovava a Lucca convertito al cristia- cacciata degli ebrei dalla Spagna, a cura Unico appunto: proprio perché si vertirsi si aprì in quel momento un al- nesimo: il fatto che l'apostasia fosse tro capitolo drammatico, quello dei avvenuta a brevissima distanza di Guido Nathan Zazzu, Marietti, tratta di un'opera ancor oggi utile a Luigi APRILE Genova 1992, pp. 160, Lit 28.000. chiunque si accosti alla storia degli loro rapporti con un mondo cristiano dall'abbandono della Spagna indica a ebrei nel mezzogiorno d'Italia, sareb- sempre più chiuso e ostile, all'interno parere di Luzzati che si trattò di una LINGUAGGIO LESSICALE del quale l'Inquisizione lavorò per se- E CONOSCENZA SOCIALE A cinquecento anni dalla promul- be stata forse opportuna la segnalazio- scelta già meditata al tempo dell'editto DEL BAMBINO ne, nelle note e in un'appendice bi- coli allo scopo di eliminare ogni trac- di espulsione, ma che il probabile fu- gazione dell'editto di espulsione che p. XX-328, L. 35.000 segnò un momento di svolta tragico per quell'importante nucleo del giu- M. CESA-BIANCHI - C. DI NARO daismo d'Europa costituito dalla com- M. POLI - G. CANDINI - S. FIORELLI A. PIAZZIN1 pagine ebraica spagnola, non poteva mancare una particolare attenzione LE PROVE DI SELEZIONE editoriale al tema della storia degli PER L'AMMISSIONE L'illuminismo e gli ebrei ALL'UNIVERSITÀ: ebrei. Entrambi i saggi qui segnalati L'ESPERIENZA sono infatti intesi a delincare le forme di Edoardo Tortarolo DELLA BOCCONI della presenza ebraica in Europa — e (Edizioni EGEA) in particolare nell'Europa mediterra- p. XII-92, L. 10.000 nea — tra medioevo ed età moderna, PAOLO BERNARDINI, La questione ebraica nel to impedisce però all'autore di enucleare con la pur riferendosi a problematiche e am- Remo DANOVI tardo illuminismo tedesco. Studi intorno allo necessaria nettezza l'asse portante del progetto di biti geografici e cronologici differenti. "Uber die bùrgerliche Verbesserung der Juden" Dohm. Nella prospettiva di Dohm e di chi lo so- LA TOGA E L'AVVOCATO Il primo volume è costituito dalla di Christian Wilhelm Dohm (1781), La stenne nella discussione pubblica, l'emancipazio- p. VI-438, L. 46.000 ristampa integrale dello studio di Giuntina, Firenze 1992, pp. 191, Lit 23.000. ne degli ebrei era collegata a un processo di rige- Raphael Strauss dedicato alla storia Annamaria DELL'ANTONIO degli ebrei in Sicilia, pubblicato per la nerazione morale e civile che gli ebrei avrebbero IL BAMBINO CONTESO prima volta in tedesco nel 1910, pre- L'età dell'illuminismo è stata un momento dovuto attraversare per colmare tutta la distanza p. XV-194, L. 22.000 ceduto da una breve introduzione di fondamentale nella costruzione dell'identità degli che le discriminazioni di origine religiosa aveva Salvatore Mazzamuto. Come giusta- ebrei tedeschi. Valori illuministici per eccellenza creato tra gli ebrei (secondo Dohm infidi, super- Ignace J. GELB mente osserva quest'ultimo, il lavoro — la libertà di coscienza, l'educazione alla virtù stiziosi, ignoranti) e il resto della popolazione TEORIA GENERALE di Strauss merita di essere ancor oggi civile, l'apertura alle culture diverse, il rispetto esposto da tempo all'azione civilizzatrice dello E STORIA DELLA SCRITTURA proposto all'attenzione del lettore per (Edizioni EGEA) per la dignità umana, l'impegno a edificare un stato. più di una ragione. In primo luogo, p. XLVIII-360, L. 40.000 Gli ebrei di Sicilia costituisce ancora mondo più giusto — sono stati integrati nell'im- Nel laico Dohm non c'era simpatia per gli una lettura piacevole e stimolante: e magine che la cultura ebraica di lingua tedesca ha ebrei, piuttosto rispetto illuministico per l'univer- Antonio INGROIA innanzi tutto, anche se non solo, da dato di se stessa fino all'avvento del nazismo al sale-umano impegnato a perfezionarsi continua- L'ASSOCIAZIONE un punto di vista storiografico. potere. Gli ebrei tedeschi si identificarono con or- mente. La sua affermazione ben nota "L'ebreo è DI TIPO MAFIOSO Strauss, che era nato a Karlsruhe nel goglio nell'illuminismo e crearono una prospetti- più uomo che ebreo" acquista il suo significato p. X-154.L. 16.000 1887, è infatti un rappresentante va interpretativa secondo cui gli ebrei erano i veri storico solo se collegata, in primo luogo, al ruolo Bruno INZITARI esemplare di un particolare ceto di in- interpreti della tradizione illuministica, l'amicizia essenziale che spettava allo stato moderno nel tellettuali ebrei tedeschi vissuto a ca- LE OBBLIGAZIONI tra Moses Mendelssohn e Lessing era un paradig- rendere giusti e razionali tutti i rapporti di potere vallo tra Otto e Novecento: periodo p. XVI-168, L. 18.000 questo che segnò uno dei momenti ma di comportamento e la triade Lessing, Schiller e di convivenza sulla base del diritto naturale e se più significativi di una tentata integra- e Kant riassumeva quanto di più nobile la cultura vista, inoltre, sullo sfondo dell'indebolirsi della Ladislao KOWALSKI zione di molta parte del giudaismo te- umana può esprimere. struttura sociale e culturale delle comunità ebrai- LA LOCAZIONE desco all'interno della società germa- Tra i grandi nomi della cultura illuministica che in territorio tedesco nel corso del Settecento. CON I PATTI IN DEROGA nica, e i cui limiti apparvero evidenti tedesca non compare di solito quello di Christian Le reazioni al progetto di Dohm furono tutt'al- p. IX-114, L. 14.000 appena pochi decenni dopo, con l'av- Wilhelm Dohm: a ragione, ché la sua, pur inte- tro che unanimi: tra tiepide approvazioni e rab- vento del nazismo e la tragedia della LA WS AND RIGHT ressante, figura di funzionario-scrittore non ebbe biose accuse spicca, giustamente colta da Shoah. L'amore per la Germania e per Voi. II - Working Groups la statura di altri suoi contemporanei. Il suo scrit- Bernardini, la riflessione di Mendelssohn, assai tutto ciò che è tedesco si ritrova con Edited by to in favore dell'emancipazione civile degli ebrei, vicino a Dohm, ma più di questi radicale nell'affi- grande frequenza all'interno dell'ope- Vincenzo Ferrari and Carla Faralli ra di Strauss: rilevante è la contrappo- cui è dedicato il libro di Paolo Bernardini, fece dare allo stato la responsabilità di essere giusto e p. XI1-1080, L. 120.000 sizione — più volte sottolineata tuttavia scalpore e divenne un punto di riferimen- neutrale nei confronti di ogni chiesa e di ogni re- dall'autore — tra il periodo norman- Marisa MALAGOLI TOGLIATTI to nella discussione europea sui rapporti tra stati ligione. Come è noto, prevalse nel concreto Silvia MAZZONI no-svevo, caratterizzato a suo avviso europei e comunità ebraiche, giungendo anche in dell'esperienza storica tedesca la tesi di coloro per da una unificazione di territori, di na- MATERNITÀ Italia, in un'edizione mantovana del 1807 i quali l'uguaglianza nei diritti civili non poteva E TOSSICODIPENDENZA zionalità e di ordinamenti politici dif- essere altro che il riconoscimento di un'effettiva p. XIII-152.L. 18.000 ferenti sotto un forte potere centrale, (Riforma politica degli Ebrei/ Bernardini analiz- za nel dettaglio le argomentazioni di Dohm: in rigenerazione degli ebrei compiuta sotto la tutela in grado di garantire pace, giustizia e Angelo PORTA (a cura di) particolare la sua tesi che la concessione dei dirit- dello stato. L'uguaglianza come ricompensa e non equilibrio sociale, e il successivo pe- FONDI PENSIONE riodo angioino. Con il declinare della ti civili e quindi l'uguaglianza giuridica degli come diritto, dunque: un principio di azione dei E MERCATI FINANZIARI civiltà "tedesca" e l'affermazione della ebrei con gli altri cittadini dovevano essere il governi tedeschi che rappresentò l'esatto contra- (Edizioni EGEA) civiltà "romana", rappresentata dalla punto di partenza e non di arrivo è giustamente rio di quanto Dohm aveva scritto nel 1781. p. VIII-324, L. 37.000 Chiesa e dai suoi alleati, la concordia messa in rilievo. La scelta di commentare il testo Essere illuministi, anche nella Prussia di Federico del periodo precedente ebbe fine, e Assunto QUADRIO - Daniela PAJARDI di Dohm seguendone passo a passo lo svolgimen- II, qualcosa voleva pur dire. questo significò anche per gli ebrei un (a cura di) peggioramento di status giuridico e INTERAZIONE E COMUNICAZIONE sociale. La Sicilia e Federico II sono NEL LAVORO GIUDIZIARIO per Strauss simbolo del binomio — p. XIV-286, L. 32.000 fortemente connotato ideologicamen- te — Judentum/Deutschtum, che sem- bliografica, dei più importanti tra i cia di quello che era stato il fiorente turo dei conversos spagnoli avesse in- Roberto RAVAZZONI brava ormai realizzato a gran parte de- contributi recenti, come è stato fatto ebraismo sefardita. Per coloro che dotto più di un ebreo di un certo livel- PROFILI DI SVILUPPO gli intellettuali ebrei tedeschi di inizio ad esempio da Filena Patroni Griffi in scelsero la via dell'esilio ebbe inizio lo sociale ed economico a scegliere — DI UN SETTORE: secolo. invece una spesso drammatica pere- per conservare il proprio status — in L'INDUSTRIA ITALIANA occasione della ristampa di un'altra DELLE ACQUE MINERALI opera fondamentale per la storia grinazione, che per molti si concluse prima istanza l'esilio piuttosto che la NEGLI ANNI '80 dell'ebraismo meridionale, quella di con la morte o con il mercato degli conversione in terra iberica.Pochi fu- Strauss mostra un forte interesse p. VIII-I52, L. 20.000 per il contesto politico e culturale Nicola Ferorelli. schiavi. Delle sofferte vicende della rono tuttavia gli ebrei che poterono all'interno del quale si realizzò l'inseri- E secondo volume, a cura di Guido diaspora sefardita riferisce Guido scegliere con tanta libertà dove e co- Roberto ROMEI mento degli ebrei siciliani nello stato Nathan Zazzu, è costituito da una rac- Nathan Zazzu (E andammo dove il me convertirsi: sul problema delle IL RAPPORTO DI LAVORO normanno-svevo: il volume si apre di- colta di saggi di varia natura, tutti gra- vento ci spinse), che analizza inoltre conversioni forzate e del ritorno NEL TRASFERIMENTO DELL'AZIENDA fatti con un'ampia disamina dei rap- vitanti attorno al tema dell'espulsione lucidamente la fase di transizione vis- all'ebraismo scrive, in appendice al porti esistenti tra stato ed ebrei, con degli ebrei dalla Spagna nel 1492 e suta dall'Europa nel XV secolo e le volume, Yosef Kaplan (Gli ebrei por- Art. 2112 particolare riguardo alla posizione delle sue conseguenze. I singoli con- sue ripercussioni sulle vicende ebrai- toghesi ad Amsterdam. Dalla conver- p. IX-252, L. 34.000 giuridica e fiscale di questi ultimi e ai tributi analizzano le fasi principali che. I contributi di Robert Bonfil (Chi sione forzata al ritorno all'ebraismo). loro rapporti con i poteri pubblici mi- dell'espulsione, seguendo poi — an- era Ludovico Carretto, apostata), di Di carattere più leggero e di piace- nori (autonomie cittadine e istituzioni che attraverso la ricostruzione di sin- Rossana Urbani (Indizi documentari vole lettura, infine, i due saggi di ecclesiastiche). gole vincende — gli esiti di quella che sulla figura di Joseph Ha Cohen e della Matilde Cohen Sarano (Il proverbio sua famiglia nella Genova del XVI se- Nonostante l'interesse prevalente si configurò come una vera e propria giudeo-spagnolo di Livorno) e di colo), di Davide Nizza (Don Izhàk per gli elementi legati alla sfera politi- diaspora di massa. Apre il volume un Gabriele Bedarida (Tradizioni folclori- GNITTRÈ EDITORE • MILANO Abrabanèl, un pensatore sefardita in co-giuridica, Strauss analizza con contributo di Lea Sestieri (1492, che sefardite a Livorno) che introduco- Italia), di Michele Luzzati (Fuggire VIA BUSTO ARSIZIO 40 molta lucidità anche i tratti fonda- l'espulsione dalla Spagna e i paesi di ri- no all'affascinante tema delle "soprav- dalla Spagna per convertirsi in Italia: TEL 38089.290 • CCP 721209 mentali della vita economica ebraica, fugio), dove si rammentano rapida- vivenze" ispaniche all'interno della ebrei sefarditi a Lucca alla fine del le caratteristiche dell'organizzazione mente gli avvenimenti che portarono i comunità ebraica livornese. *** CD ^srr-l 0 'J) I

COMUNICARE OFFRE PROSPETTIVE SEMPRE NUOVE. Con il contributo di studiosi, tecnici e ricercatori, Seat, in quattro originali tematiche, pone al centro l'uomo e il suo modo di comunicare.

STORIA, ARTE E ARCHITETTURA. SAGGISTICA. Interpretare la civiltà attraverso le sue forme di comu- Cosa ci riserva'il futuro delle nuove tecnologie? Cam- nicazione artistiche, culturali, storiche e politiche. E' il bierà solo il nostro modo di comunicare o anche il percorso affascinante proposto in Storia, Arte e Archi- nostro modo di vivere? A questa ed altre domande tettura con opere originali e di ampio respiro tra cui rispondono le opere di Saggistica. Segnaliamo Anno- La comunicazione nella storia, un'analisi della comuni- tazioni per una lettura del cambiamento e La città: dal- cazione dalla preistoria ai lo spazio storico allo spazio tele- giorni nostri, Roma nel matico, due importanti opere Duecento, una rilettura dei sull'incidenza sociale della tec- grandi capolavori artistici e nologia, e Una rete per il piane- architettonici della Roma ta, uno studio molto attuale medievale, e Nove maestri sul futuro delle reti di teleco- della Scuola romana, un municazione della Comunità doveroso omaggio ad una europea, impegnata in una diffi- delle maggiori scuole di pit- cile competizione con i concor- tura del nostro Novecento. renti americani e giapponesi.

MARKETING PERIODICI. E MARKETING DIRETTO. Quale è il ruolo della comunica- I fondamenti del marketing non zione nella società moderna? cambiano. Il suo modo di comuni- Quali cambiamenti introdurrà care, sì. Per questo è nata la colla- nella nostra vita di tutti i giorni? na Marketing, la prima ad affron- Come trasformerà l'economia, il tare temi di Telemarketing, lavoro, il tempo libero? Sono Marketing Diretto, Business to questi gli argomenti che vengono Business coinvolgendo i maggiori messi a fuoco, con la collabora- esperti mondiali del settore. Un zione di esperti ed esponenti del successo testimoniato dalla pub- mondo della cultura, nei Perio- blicazione di 22 titoli - tra cui quel Metodi di successo del dici Seat. A cominciare da\YAnnuario di diritto delle Marketing Diretto di Bob Stone che è già diventato un tecnologie dell'informazione, che presenta e commen- classico e l'importante Telemarketing di successo, sempre ta la più recente legislazione del settore, offrendosi di Stone - ai quali si aggiungono, utilissimi, i 10 Quader- come indispensabile strumento di documentazione e ni di Marketing Diretto dedicati alla realtà italiana. aggiornamento per tutti gli operatori.

4///?/ SEADIVISIONE TSTET s.p.a . EDITORIA PER LA COMUNICAZIONE. 00153 ROMA, lungotevere Raffaello Sanzio, 9. Tel. 06-5809920, fax 5816899. 10138 TORINO, via Mezzenile, 11. Tel. 011-4352320, fax 4352625. LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 43 La botte piena e la moglie ubriaca di Norberto Bobbio

GIOVANNI SARTORI, Democrazia. mi); 2) l'unica democrazia, insieme sale si restringe, onde è non soltanto democrazia politica, il grande vincito- la base principi etici. A meno che si ri- Cos'è, Rizzoli, Milano 1993, pp. 344, ideale e reale è la democrazia liberale, elettiva ma anche selettiva; 7) dal pun- re nella gara delle democrazie contro i tenga che il mercato implichi un'etica, Lit 35.000. il che vuol dire che alla democrazia li- to di vista delle concezioni del mondo, regimi comunisti, sicché, se è vero che ma non mi pare che questa sia l'idea berale non c'è alternativa; 3) afferma- i nemici mortali della democrazia libe- il mercato non è condizione sufficien- di Sartori. Dopo l'editto maior della sartoriana re che la democrazia liberale è l'unica rale sono il perfezionismo, l'utopismo te di democrazia, e di fatto vi sono so- L'idea di Sartori, espressa chiarissi- teoria della democrazia, The Theory of democrazia meritevole di questo no- e, con particolare insistenza negli ulti- cietà di mercato politicamente non mamente alla fine del libro, è che se, Democracy Revisited (2 voli., 1987), si me non vuol dire mettere liberalismo mi scritti, il "novitismo", cioè la ricer- democratiche, è anche vero che la de- nonostante la vittoria schiacciante del pensava che ne uscisse la traduzione e democrazia sullo stesso piano, giac- ca del nuovo per il nuovo; 8) non c'è mocrazia trova nel mercato la sua con- mercato, la vittoria della democrazia è italiana, così come dopo Yeditio prin- ché la teoria dei limiti del potere, in democrazia se non elitistica, intesa dizione necessaria. In altre parole, se è soltanto parziale, ciò dipende dal fatto ceps, Democrazia e definizioni (1957), cui consiste l'essenza del liberalismo, l'elite come la minoranza dirigente se vero che la coppia democrazia-merca- che la società in cui viviamo, ed è ne era apparsa la traduzione inglese, precede l'immissione del potere popo- pure sulla base del consenso e del to è ottimizzante, non è detto che sia quella in cui si integrano insieme de- se pure con variazioni (Democratic lare nello stato, sì che, mentre vi può controllo, e la miglior élite è quella anche obbligante, così che si può con- mocrazia e mercato, è una società sen- Theory, 1962). E invece, no. essere uno stato liberale non ancora che viene scelta in base al merito, on- cludere che per ora solo la vittoria del za ideali, è una società che attraversa Democrazia. Cosa è, si presenta come una crisi morale. Sembra che per un'ultima elaborazione, di minor mo- Sartori una società senza ideali sia le, rispetto alla precedente in due vo- quella in cui gl'individui reclamano lumi, e con apparato di note più esi- diritti e non accettano i doveri corri- guo, di quell'unico libro, sempre spondenti, sia in una parola una so- uguale e sempre diverso, che Sartori cietà egoistica, "gestita soltanto da sta scrivendo, ora per addizione ora animali utilitari, da egoismi, razional- per sottrazione, o talora "per accessio- mente calcolati", e che, in quanto tale, ne", come direbbe un giurista, da non può essere una buona società. quarant'anni in qua. Sempre uguale, Di fronte a queste ultime riflessioni, perché l'ispirazione iniziale non è mai che mi sento di sottoscrivere a due venuta meno ed è stata tenuta viva mani, non posso trattenermi dal por- con coerenza nelle diverse fasi stori- mi un'ulteriore domanda: se non vi sia che attraverso cui il libro ha dovuto un rapporto molto stretto tra questo farsi strada, il metodo analitico non è uomo utilitario, interessato, egoistico mai stato abbandonato, molti capitoli che bada soltanto al proprio particola- sono rimasti gli stessi, se pure diversa- re, e la "vittoria schiacciante del mer- mente ordinati; sempre diverso, per- cato". Uno dei motti più comuni del ché nel passaggio da un'edizione discorso economicistico dice che non all'altra, alcuni temi sono stati integra- si può volere insieme la botte piena e ti e aggiornati, altri sono stati aggiunti, la moglie ubriaca. Ebbene, questo nuovi autori da discutere entrano nel motto si potrebbe benissimo applicare dibattito sempre aperto, nuovi avveni- a chiunque esalti il mercato come con- menti, primo dei quali il crollo del co- dizione sine qua non di una buona so- munismo, richiedono nuove argomen- cietà e nello stesso tempo lamenti la tazioni. mancanza di ideali. Non voglio dire Fare un confronto esauriente fra i che il mercato non abbia i suoi valori quattro testi, non è semplice. e non derivi da questi valori le sue re- Occorrerebbe compilare una tavola di gole, tra cui quella fondamentale della passi paralleli, ma sarebbe lavoro da lealtà dei rapporti (una società in cui affidare, semmai, a un giovane volen- l'uno non si fida dell'altro, come sono teroso per una ricerca che intitolerei: le società in cui si sviluppano rapporti La democrazia in Giovanni Sartori: te- mafiosi, è una società in cui è difficile ma e variazioni. Ho tentato di far la l'espansione del mercato), ma sono prova con il capitolo Eguaglianza tutti valori utilitaristici, secondo cui il (Equality) nelle quattro edizioni: criterio supremo della condotta buo- ognuno comincia e finisce in modo di- na, che tutti li riassume, è la conve- verso. Il che fa pensare che uno scan- nienza. La motivazione principale cui daglio tra l'inizio e la fine riserverebbe ubbidisce l'uomo economico è quella le stesse sorprese. che si esprime nelle formule: "Mi con- viene", "Non mi conviene". Ma se il Non vorrei sbagliare, ma quest'ulti- criterio ultimo in base al quale si giu- ma redazione è la traduzione italiana dica di ciò che è bene e ciò che è male non tanto della precedente opera in- è la convenienza, non si vede perché glese in due volumi, quanto del prece- non debba essere sottoposto allo stes- dente volume inglese, Democratic so criterio anche il rapporto politico. Theory, che era a sua volta una tradu- Del resto, non è questo lo spettacolo zione-rifacimento àéSìeditio princeps, cui assistiamo continuamente nelle se non altro perché tutte e quattro le nostre competizioni elettorali, in cui al redazioni sono divise in due parti voto di opinione si è venuto sostituen- principali, ma i titoli delle due parti do a poco a poco nelle società di mer- tra la redazione del '62 e quest'ultima cato il voto di scambio tanto che la si corrispondono meglio. La prima proibizione del voto di scambio fini- parte è teorica (là The Argument, qua sce per apparire un sopruso? La teoria), la seconda è empirica (là The Evidence, qua L'attuazione). Ma Sartori non può non giungere alla dall'autore soltanto possiamo atten- conclusione che, se la vittoria della de- derci l'interpretazione autentica. mocrazia è stata sinora parziale, e se Siccome Sartori è partito per il lun- questa mancata vittoria dipende dalla go viaggio attraverso la democrazia da mancanza di ideali, il problema del fu- alcuni punti fermi mai sconfessati, an- turo per la democrazia è di ritrovare zi rafforzati strada facendo, lo stile si è gli ideali perduti. Ma come? fatto sempre più tagliente, il tono Nell'ultima parte aggiunta in questa sempre più perentorio. Tra il vero e il edizione, ed è la parte rivolta al futu- falso, il taglio è diventato sempre più ro, si pone una domanda angosciosa. netto, mentre parallelamente le opi- Potrà la democrazia, minacciata da nioni dei dissenzienti vengono sempre democratico, non vi può essere uno de la ridefinizione della democrazia mercato è stata totale, mentre quella nemici interni ed esterni, resistere alla più scartate come "sciocchezze" (e stato democratico che non poggi su come "poliarchia selettiva in base al della democrazia è stata una vittoria democrazia? Quali sono i pericoli che molto spesso lo sono). principi liberali; 4) lo stesso rapporto merito"; 9) la selezione secondo il me- solo a metà. la minacciano? tra i vari pericoli, ne Dei punti fermi ritengo che i princi- di dipendenza vale nella tormentata rito avviene esclusivamente attraverso Ma perché solo a metà? Perché, an- individua uno, molto attuale e molto pali siano i seguenti: 1) per quanto si relazione tra libertà ed eguaglianza, il mercato, che è stato, ben più che la che per Sartori, ad onta del suo reali- concreto: la videocrazia, di cui dice possano dare più specie di democra- ove la libertà è il valore primario; 5) smo insofferente di ogni astratto mo- tutto il male possibile. La videocrazia zia, quella degli antichi e quella dei l'unione di liberalismo e democrazia è ralismo, la democrazia non è soltanto istupidisce, mentre il mondo diventa moderni, la democrazia empiristica di non soltanto reale ma è anche ideale, un metodo, un insieme di regole pro- sempre più complesso e occorre sem- origine anglosassone e quella raziona- tanto che autori che vengono conside- cedurali (è anche questo), ma, proprio pre maggiore intelligenza per capirlo. listica di marca francese, quella oriz- rati fautori di una democrazia antili- perché liberale, s'ispira a un valore su- Che rapporto c'è tra democrazia e vi- zontale (che è poi la democrazia diret- berale, come Rousseau e Marx, aveva- premo che è la libertà, intesa come in- deocrazia, tra videocrazia e mercato? ta) e quella verticale (che è poi la de- no idealmente in mente una società dipendenza dell'individuo da ogni for- Mi piace terminare con questo bra- mocrazia rappresentativa), la teoria democratica in quanto liberale; 6) alla ma di potere, tranne da quello delle no: "La democrazia è un'apertura di della democrazia moderna è una sola, democrazia liberale si contrappongo- leggi dai più consentite, onde libertà credito all'homo sapiens, a un animale donde la continua caccia alle false de- no i governi non democratici, ma an- positiva e libertà negativa si integrano abbastanza intelligente da saper creare mocrazie che ne usurpano il nome che la democrazia partecipatoria o a vicenda. Ma ciò vuol dire che a co- e gestire da sé una città buona". Ma (qui s'inserisce anche una polemica orizzontale, mentre la democrazia li- stituire una buona democrazia, che come può contare sull'homo sapiens con Popper per il quale non vi sareb- berale è verticale in quanto il potere per essere buona deve essere liberale, una società che fa di tutto per render- be limite alla scelta arbitraria dei no- sale dal basso verso l'alto e via via che non basta il mercato ma occorrono al- lo sempre più stupido? LINDjCF ••DEI LIBRI DEL MESEHI LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 44

società, nelle diverse autorappresenta- zioni rassicuranti che ha offerto di sé H farmaco sociale medesima, ha insieme fronteggiato e occultato la sua violenza: dapprima il di Luigi Ferrajoli "modello preventivo" del sacrificio del capro espiatorio, di cui René ELIGIO RESTA, La certezza e la speran- makon)". Pharmakon, infatti, è al tem- Girard ha mostrato la funzione di za. Saggio su diritto e violenza, po stesso veleno e antidoto, malattia e esportazione-attribuzione alla sfera Laterza, Roma-Bari 1992, pp. 238, Lit cura, idoneo a funzionare come rime- del sacro e quindi di isolamento e di 35.000. dio proprio in virtù della sua natura esorcizzazione della violenza; poi il mimetica rispetto al male da curare. E "modello preventivo-curativo" della "Nella violenza c'è speranza, i mali sociali per eccellenza, distrutti- vendetta del sangue ritualizzata, delle nell'operazione legale c'è certezza": vo e virtualmente illimitati sono preci- ordalie, dei guidrigildi e dei duelli giu- questa la differenza tra violenza e di- samente — da sempre e ancor oggi — diziari; infine il "modello curativo" ritto enunciata da Jean-Paul Sartre nei la violenza e la guerra. del diritto e della composizione legale suoi Cahiers pour une morale (trad. it. Resta ripercorre con grande effica- e giudiziaria dei conflitti attraverso la Roma 1991, pp. 169) e ripresa e svi- cia la storia dei diversi "farmaci", tutti confisca, l'appropriazione e la razio- luppata da Eligio Resta nel suo libro basati sulla loro ambivalenza mimetica nalizzazione della violenza. In quanto La certezza e la speranza. Muovendo nei riguardi della violenza, con cui la violenza legale — pre-scritta o pre-di- da questa singolare opposizione, Resta affronta i due problemi di fondo di questo "Dio mortale", come lo chia- ogni filosofia del diritto: cos'è il dirit- ma Hobbes, creato "con l'arte to, e qual è la specificità di quella mo- dell'uomo" che imita la "natura, cioè derna invenzione che è il diritto posi- l'arte con la quale Iddio ha fatto e go- tivo nato con lo stato moderno come vernato il mondo" — che la violenza soggetto sovrano. Pensiero senza continuità viene trascesa e al tempo stesso incor- La "differenza" tra diritto e violen- porata nel diritto e ad esso assoggetta- za, scrive Resta, è anche il loro "confi- di Laura Barletta ta. E allora che la differenza del diritto ne, a volte sicuro, altre volte labile". — imitazione e insieme antidoto alla Ciò che caratterizza il diritto — che è PAOLO ALATRI, Lineamenti di storia del pensiero razione dell'individuo dal dominio di pochi, alla violenza dello stato di natura — viene pur esso forza e violenza, sia pure "re- politico moderno, Rubbettino, Soveria Mannelli crescita della coscienza civile, alla conquista tor- positivamente e convenzionalmente golata, statuita, limitata" — è precisa- - Messina 1992, pp. 428, Lit 40.000. mentata della tolleranza, nonostante gli ostacoli assunta come "valida", entro un ordi- mente la sua "differenza" dalla violen- ne sociale non più presupposto ma ar- frapposti da interessi materiali e ideologie ten- za che esso intende regolare, esorciz- tificialmente costruito da un atto zare e bandire: una differenza "auto- Il libro — che riunisce due volumi pubblicati denzialmente totalitarie. Il che dà all'opera una performativo, che come il fiat della affermata", cioè istituita performa- nel 1973 e nel 1974 presso la casa editrice La linearità interna, nonostante la molteplicità dei creazione divina viene postulato e in- tivamente dallo stesso diritto e dal Libbra di Messina senza che siano state apportate temi studiati, e costituisce il filo conduttore che sieme occultato dal sapere giuridico in "sapere giuridico" attraverso un'ope- modificazioni sostanziali, se non nel capitolo de- guida il lettore. E chiaro perciò che il pensiero po- un immaginario contratto o più mo- ra millenaria di "auto-inganno", ma dicato al comunismo e in quello relativo ai pro- litico non può essere considerato qui nel suo dernamente, come nella teoria di sempre esposta al rischio della sua ne- blemi del mondo attuale — si apre con la nascita aspetto puramente teorico, collocato — e lo scri- Kelsen, in una ipotetica norma origi- naria o fondamentale. La storia del di- gazione, cioè dell'in differenziazione del pensiero politico come dottrina autonoma tra veva l'autore già nella premessa del 1973 — "in rispetto alla violenza illegittima. ritto moderno altro non è che la storia un empireo, in cui le idee e le teorie si siano ve- Giacché questa differenza non è mai la fine del secolo XV e il principio del XVI. della costruzione di quel complesso data una volta per sempre e non ha Partendo da Machiavelli, attraverso l'esame delle nute dipanando l'una dall'altra come per parteno- artificio, fatto di limiti, prescrizioni e nulla di ontologico. "Il diritto sarà dif- principali ideologie e dei momenti salienti della genesi", ma deve essere messo invece "in stretta garanzie legali attraverso cui la violen- ferente dalla violenza se lo sarà; sarà riflessione sui modi di aggregazione della società relazione con il concreto sviluppo delle situazioni za è stata regolata, predeterminata e soltanto un'altra violenza se finirà per in Europa, l'opera si conclude con una rapida sin- politiche, delle quali esso rappresenta la proiezio- minimizzata. "La legalità — scrive assomigliare troppo all'oggetto che di- tesi delle tendenze contemporanee. Concepita per ne teorica o ideologica, e al tempo stesso, in mo- Resta —- è allora questo 'limite', que- ce di regolare". È questa la "scom- studenti di livello universitario, il suo pregio più do dialettico, un fermento intellettuale che si ri- sto confine tra speranza e certezza, tra messa" del diritto: il quale è "sempli- il caso e la regolarità, tra il noto e evidente, che ne fa uno strumento utile per gli flette sulla realtà effettuale". Questa attenzione cemente il luogo in cui si è giocata, e l'ignoto, tra la forza e la violenza". studiosi della materia, è costituito dal rigore e al contesto storico, non inteso come semplice si continua a giocare, la scommessa di Ma il percorso della modernità può una differenza rispetto alla violenza". dalla chiarezza con cui sono delineati i percorsi sfondo a un'elaborazione dottrinale astratta ma seguiti dal pensiero politico, dalla sicurezza con la come intreccio inestricabile tra teoria e prassi, è essere anche compiuto a ritroso. E quanto hanno fatto le dottrine illibe- La chiave esplicativa di questa am- quale sono messi in rilievo i punti centrali delle continuamente presente. Il carattere storicamente bivalenza del diritto è identificata da rali dello stato etico, e per altro verso questioni trattate, coniugata con la notevole ric- determinato del pensiero politico, a giudizio Resta — in questa sua densa riflessio- le varie etiche della fratellanza e del dell'autore, è particolarmente evidente a partire ne di carattere storico, antropologico chezza di informazioni e l'attenzione per la com- "bene comune" che hanno alimentato e filosofico — nella categoria del phar- plessità degli intrecci. dall'Ottocento, dalla scoperta del proletariato e le esperienze totalitarie del nostro se- makon\ "in ogni caso il legislatore de- Ma, soprattutto, il volume è caratterizzato dall'assunzione da parte di questo di una nuova colo. Di nuovo la tentazione dell'in- ve provvedere con un pharmakon" dall'attenzione costante per i problemi connessi differenziazione tra stato e società, tra governanti e governati, tra pubblico e scriveva Platone nelle Leggi-, e ancora, allo sviluppo democratico della società, alla libe- nel Carmide-, "quando mi chiese se co- D> privato, tra diritto e morale, è tornata noscessi il pharmakon contro il male, a minacciare — da destra e da sinistra gli parlai di una certa pianta con l'ag- — la certezza in nome della speranza giunta di un incantesimo (phar- e a riabilitare la violenza contro la "fredda razionalità delle istituzioni sposta dal sovrano, nel duplice senso propria differenza dall'oggetto che de- giuridiche e politiche". che è imposta e insieme prevista me- ve regolare e si converte nel suo con- Contro il "paradosso della rettitudi- trario: violenza illegale, in-differenzia- ne" e contro la pericolosa illusione NARRATORI GIUNTI diante leggi scritte — il diritto è il pharmakon più potente, la sola "rispo- ta rispetto alla violenza sociale, che a che la società possa essere "regolata sta razionale, esclusiva, moderna, questa si somma alimentandola anzi- dalla virtù", Resta ribadisce il valore In collana: l'unica possibile alla violenza di tutta ché negandola. della scommessa sulla differenza del la società". Le sue capacità farmaceu- Sotto questo aspetto sono partico- diritto. E ricorda il ruolo di vanifica- JORGE La costa dei sussurri, tiche sono affidate al dosaggio della larmente illuminanti le pagine dedica- zione dei diritti svolto dalle legislazio- violenza, cioè alla sua forma e misura te da Resta al diritto moderno. È con ni autoritarie attraverso le varie clau- NIELSEIM L'angelo calciatore, e soprattutto alla "scrittura" delle leg- il diritto moderno — fondato sul mo- sole generali formulate in termini vir- Yl MUNYOL II nostro eroe gi, la cui "lettera scritta", scriveva an- nopolio statale della forza, sul conven- tuosi come "bene comune", "interes- cora Platone nelle Leggi, "il buon giu- zionalismo delle sue prescrizioni, sulla se generale" e simili. Ma è proprio il decaduto, CRACE Settimo dice deve conservare come alexiphar- sua separazione dalla morale e sul ca- suggestivo paradigma del pharmakon maka contro gli altri discorsi". rattere unicamente formale e procedu- proposto da Resta che consente oggi, continente, OURRELL Questo paradigma interpretativo rale della sua legittimazione — che il a me pare, di comprendere la nuova differenza, inventata dal sapere giuri- del diritto e della sua storia mi sembra pharmakon giuridico si perfeziona co- La grotta di Prospero, KIRSCH dico del nostro secolo, sulla quale si di una straordinaria fecondità. Ne ri- me "artificio" e prende consapevolez- gioca la scommessa del diritto con- Arlecchina e altre storie, sulta un modello di diritto al tempo za di sé. Ed è a Thomas Hobbes che temporaneo: l'incorporazione negli stesso descrittivo e normativo: il dirit- Resta ne fa risalire la rappresentazione ordinamenti non solo della violenza LOSCHUTZ Fugaf SERENI più penetrante. Contro la violenza in- to è differente ma, soprattutto, deve ma anche delle virtù, sotto forma di differenziata della guerra di tutti con- Il gioco dei Regni, BLANC essere differente dalla violenza. E può diritti fondamentali sanciti nelle odier- L'impero del sonno, PACHECO esserlo in quanto, e solo in quanto, tro tutti propria della società naturale, ne costituzioni rigide e garantiti quali minimizzi la sua stessa violenza garan- ove nulla è ingiusto e tutti vivono altrettanti limiti e vincoli ai poteri co- "una condizione unanime di incertez- Le battaglie nel desertot tendola dai suoi eccessi e dai suoi ar- stituiti. Il diritto degli stati di diritto a bitrii. Ma non è detto che esso riesca a za, di caso e di imprevedibilità", la costituzione rigida oggi non è più, Yl KYUNYONG L'altra faccia esserlo e che vinca la sua scommessa. fondazione dello stato civile viene semplicemente, diritto positivo, ma di un ricordo oscuro, È sempre in agguato la possibilità che configurata da Hobbes, fin dal celebre "diritto sul diritto" che incorpora li- esso perda la sua identità e si converta esordio del Leviatano, come il prodot- miti e vincoli a sé medesimo, non solo PONIATOWSKA Fino al giorno nel suo contrario. L'ineffettività delle to razionale di "patti e concordati", formali ma anche sostanziali. La leggi che disciplinano e limitano che "sono come il fiat pronunziato da scommessa del diritto si è fatta più al- del Giudizio, DURRELL Riflessi l'esercizio dei poteri, le leggi d'ecce- Dio nella creazione" e dai quali "è ta e più difficile. Ma non per questo zione e d'emergenza, le guerre ma- creato quel gran Leviatano chiamato meno decisiva e meno degna di essere di una Venere marina scherate e legittimate come giuste o le- uno Stato, il quale non è che un uomo giocata. THERIAULT L'ombra gali, gli abusi, gli sviamenti e tutte le artificiale, benché di maggiore statura forme di rottura dall'alto della lega- e forza del naturale, per la protezione • e difesa del quale è concepito". del lupo. Agaguk Gl lità, sono altrettanti fallimenti del di- IMfli f :: ritto. Con esse il diritto smarrisce la È con la creazione del sovrano — LINDjCF • DEI LIBRI DEL MESEH LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 45 Intervento I muri mentali di Pierre Bourdieu

La nostra è l'epoca delle illusioni lista, il cui rappresentante più illustre adatta bene a tutti i difensori dell'illu- tamente, collettivamente, per portare rica: paradossalmente, la storicizzazio- perdute, che ci costringe a una sorta è oggi Habermas: la ragione è sempre sione trascendentale. alla superficie i meccanismi di questa ne metodica degli strumenti del pen- di dubbio radicale. In questo senso, storica, e noi non possiamo far altro Combattere per la ragione, per la violenza insidiosa, che si esercita attra- siero razionale (categorie di pensiero, viviamo in un periodo fortunato, so- che lavorare per creare le condizioni comunicazione non distorta che rende verso la concorrenza per ottenere po- principi di classificazione, concetti, prattutto qui a Berlino. storiche in cui essa si può esplicare. È possibile lo scambio razionale di con- sti, onori, titoli, e che è facile osserva- ecc.) è uno dei metodi più potenti per Cosa possiamo fare? Quale compi- quella che chiamo la Realpolitik della siderazioni, significa combattere, mol- re molto chiaramente qui, in questo strapparli alla storia. Popper parlava, to, quale missione possiamo assegnar- ragione. Péguy diceva: "Kant ha le to concretamente, contro ogni forma momento, in questo paese. imprudentemente, di miseria dello ci in quanto filosofi, sociologi, scritto- mani pure, ma è senza mani". Giu- di violenza e, soprattuttto, di violenza Penso che l'arma per eccellenza storicismo; io sono sempre più con- ri, artisti? Quale compito realistico, dizio un po' semplicistico, ma che si simbolica. Dobbiamo lavorare risolu- della riflessività critica sia l'analisi sto- vinto che si debba parlare di miseria cioè realizzabile collettivamente e do- dell'astoricismo: buona parte delle no- tato di qualche possibilità di essere ef- stre discussioni teoriche tra le più pu- ficace? re non esistono e non sussistono se Primo obiettivo di un programma non in quanto oppongono nozioni de- di lavoro intellettuale modesto, "ritor- rispetto al pensiero liberale e democratico, a quel- storicizzate, prodotte dalla trasfigura- nare alle cose stesse", come diceva < lo cattolico, alla sociologia politica, a nazionali- zione in essenza trans-storica di co- Husserl in un contesto completamen- autoconsapevolezza, quando la scena europea è smo, fascismo e nazismo, che pure sono accurata- struzioni storiche. te diverso, e a tal fine sottoporre il lin- occupata da movimenti di massa e si riduce di mente considerati. Alcune pagine conclusive sono Senza dubbio vi sembro astratto, guaggio politico, e in particolare le pa- contro il peso dei singoli pensatori. Si giunge così dedicate, come si è detto, al mondo attuale e ai ma temo che mi giudicherete troppo role che designano concetti collettivi a movimenti radicati nelle coscienze, fondati su suoi problemi. Vengono messe in rilievo le nuove concreto o persino un po' terra terra, (come popolo, nazione, nazionale, opinioni largamente dibattute o condivise, ma linee d( tendenza che corrispondono a una rapida se trasporto queste riflessioni sul ter- ecc.), a una critica radicale. Come ho dottrinariamente poveri, come nazionalismo, fa- trasformazione degli assetti politici, a esigenze e reno della pratica quotidiana. Vorrei già dimostrato a proposito di in effetti avvicinarmi un po' alla volta aspirazioni mutate. L'allargamento degli orizzon- Heidegger, il nostro linguaggio quoti- scismo, nazismo. All'individuazione di questa ce- alle cose stesse, approfittando della li- diano e, ancora di più, il linguaggio sura corrisponde nella seconda parte del volume ti e i tentativi di aggregazione plurinazionali (pa- bertà — o dell'irresponsabilità — cosiddetto dotto, è gravido di una for- un'organizzazione degli argomenti più attenta ai narabismo, paneuropeismo, panafricanesimo ecc.) conferitami dal mio status di stranie- ma di ontologia politica. Occorre ora- raggruppamenti tematici che alle scansioni crono- da un lato, e un più accentuato localismo dall'al- ro, che mi espone all'ingenuità e alla mai che la critica si applichi innanzi logiche. tro, il superamento della contrapposizione tra Est pretesa antipatica di impartire delle tutto al linguaggio della critica. È Anche la particolare attenzione per il presente e Ovest e la ricomposizione — sia nella pratica lezioni. quello che chiamo il principio di ri- sia nell'elaborazione teorica — di un'unità com- Accennavo un momento fa alla mi- flessività. Non bisogna pensare che si deriva dall'impegno civile dell'autore. Infatti "quanto più una società è complessa e contraddit- prendente capitalismo e socialismo e contrapposta seria dell'astoricismo. Miseria intellet- tratti di un'esortazione al semplice ri- tuale e morale. Penso per esempio che torno riflessivo del soggetto conoscen- toria in interno rapido mutamento tanto più è ne- ai paesi non sviluppati sono indicati come le ra- gioni che fanno pensare a una nuova significativa l'uso che alcuni fanno del riferimento te su se stesso, nella tradizione della fi- cessario conoscere il sistema di questo presente, al passato, soprattutto nei dibattiti su- losofia del soggetto. Si tratta piuttosto cioè delle forze e tendenze che lo compongono per rottura del filo della storia e impongono una rior- gli intellettuali dell'ex-Germania di una vera e propria socioanalisi che scoprire le possibilità e le alternative reali che si ganizzazione su scala mondiale. Questi cambia- dell'Est, sia una perfetta dimostrazio- non può essere che collettiva. La vita aprono all'azione politica". Le parole di Cesare menti contribuiscono a mettere in evidenza i li- ne di tutto ciò che la sociologia degli intellettuale (e sicuramente anche la Luporini che Alatri riporta nella premessa scritta miti della "società opulenta", a provocare intellettuali, spesso accusata di pessi- vita politica) cambierebbe profonda- dall'esterno pressioni determinate dall'esigenza mismo storicista, porta alla luce: come mente se chiunque pronunciasse un nel 1974 sottolineano la necessità di una critica costante e vigile delle idee dominanti. La compo- di emancipazione di gruppi emarginati e al suo non vedere il ruolo degli specifici inte- discorso si sentisse continuamente ressi nelle azioni e nei discorsi di tutti esposto a una critica rivolta non sol- sizione stessa dell'opera rende evidente l'ottica interno moti di contestazione e una riflessione inedita sulle questioni connesse allo sfruttamento coloro che fanno un uso zdanoviano tanto a cogliere le ragioni del suo in- dell'autore e l'interesse per il passato recente in (o maccartista) della denuncia dello tervento ma anche le cause possibili, cui si radica la riflessione sulla vita politica attua- dell'ambiente e all' equilibrio ecologico. Tutto ciò zdanovismo per impadronirsi dei posti le determinanti sociali inconsce, le di- le. La prima parte, da Machiavelli ai socialisti impone un ripensamento del rapporto tra indivi- prestigiosi dell'Est, riproducendo in sposizioni e gli interessi legati all'oc- utopisti, occupa 190 pagine e la seconda, da Marx duo e società e riporta ancora una volta in primo questo modo ciò che essi stessi denun- cupazione di una posizione particola- a Marcuse, più di 200. Di queste ultime, quasi la piano, in forme nuove, il problema irrisolto della ciano? re nel mondo sociale e soprattutto, libertà; libertà nei confronti dei gruppi di potere, poiché si tratta di intellettuali, nel metà sono dedicate al marxismo e alle esperienze Le crisi rivoluzionarie offrono spes- mondo universitario o intellettuale. comuniste, che, secondo quanto scrive l'autore, a della società industriale avanzata, che può essere so lo spettacolo di simili piroette della partire dalla metà del secolo XIX hanno domina- intesa in termini di un nuovo genere di oppres- malafede (nel senso sartriano di Fermiamoci qui. Verrò accusato to la storia del pensiero politico contemporaneo e sione, più raffinato e subdolo, oppure in quelli di self-deception). Occorre rileggere senza dubbio di sociologismo, di ridu- hanno costituito una novità di maggiore rilievo una liberazione di cui i tecnici sarebbero gli artefici. Robert Darnton sul ruolo degli intel- zionismo, mi si considererà colpevole lettuali minori nella rivoluzione fran- di voler ridimensionare la ragione. cese. E quanti oggi si affrettano a giù- L'ho detto e ripetuto cento volte, con- tro ogni forma di assolutismo raziona- >

le distanze da letture semplicistiche smentiscono la pretesa di controllare del "ritorno alla democrazia" nei paesi noi stessi". Sistema freddo postcomunisti, auspicando un ap- Anche nell'epoca della democrazia, profondimento della comunità euro- come "sistema freddo" che assicura, di Mauro Antelli pea sia attraverso il suo allargamento a secondo l'insegnamento di Popper, il Polonia, Ungheria, paesi cechi e cambiamento in modo non-violento, RALF DAHRENDORF, FRANCOIS FURET, Slovacchia, sia attraverso la costituzio- spetta alla politica controllare e rego- BRONISLAW GEREMEK, La democrazia ne — secondo la proposta di lare la società civile, la quale resta pur in Europa, a cura di Lucio Caracciolo, Genscher — di un consiglio di sicu- sempre, in assenza di vincoli e di indi- Laterza, Roma-Bari 1992, pp. 166, Lit rezza europeo per intervenire nelle si- rizzi, un "mostro da domare", per 25.000. tuazioni a rischio. usare l'efficace immagine a cui ricorre Più in generale, il problema al cen- Geremek, sebbene non da demonizza- Durante una recente seduta del tro della discussione è il seguente: re come è avvenuto nei paesi comuni- parlamento polacco, l'intervento di quali sono le nuove responsabilità del- sti. Risulta così confermata dal libro la Bronislaw Geremek è stato interrotto la democrazia in Europa, soprattutto problematicità della democrazia in IL GIOCO DEI REGNI da avversari politici che ne ricordava- ora che essa, come osserva Caracciolo, Europa, ma anche — in modo non no, certo non in senso elogiativo, le "sembra diventare, almeno a parole, acritico — la sua capacità di risponde- Passioni e ideali dì questo origini ebraiche. Lo storico polacco ha lo standard universale", il paradigma re sia alle sollecitazioni esterne sia ai visto così confermate le proprie unico dopo il crollo del muro di propri deficit di rappresentanza e secolo nel romanzo di una preoccupazioni e le note pessimistiche Berlino? Nell'analisi a più voci emerge operatività; a questo proposito si ve- espresse, insieme con Francois Furet e una comune risposta, pur nella diver- dano le osservazioni sull'imposizione famiglia straordinaria. Ralf Dahrendorf, nel volume La demo- sità di prospettive e orientamento: i fiscale, questione cruciale nel dibattito crazia in Europa. In questo dialogo a compiti della democrazia, anche in politico di molti paesi e della quale si più voci, condotto da Lucio Ca- una fase contrassegnata dalla "defla- ribadisce la centralità per una conno- racciolo, i tre uomini di cultura espon- zione delle passioni politiche", restano tazione solidaristica del contratto so- gono le loro valutazioni riguardo al fu- notevolissimi e urgenti mentre la so- ciale. Infine — e non è un aspetto se- turo del nostro continente, indivi- cietà borghese deve confermare la condario in una fase di ormai consoli- duando nel "tribalismo", vale a dire propria innegabile, e unica secondo dato tramonto del mito di un rigoroso nella tendenza a enfatizzare con atteg- Furet, "capacità di autodenuncia". In engagement — il saggio testimonia la giamento fondamentalista le differen- particolare occorre ovviare allo scarto, rilevante funzione di quegli intellet- ze etniche, il pericolo maggiore per la sempre rinascente, tra l'artificio del tuali che non trascurano di riflettere sopravvivenza di un'Europa libera e contratto sociale, tipico delle demo- con "impegnato distacco", come sug- democratica. Di fronte al riemergere, crazie moderne, e la naturalita delle gerisce con felice ossimoro soprattutto nei paesi dell'Est, delle forze economiche "che accrescono co- Dahrendorf, sui nodi dell'attuale vi- "tossine nazionaliste" e di tentazioni stantemente il nostro dominio della cenda storico-politica dell'Europa. autoritarie, i tre intellettuali prendono natura, ma non meno costantemente LUGLIO 1993 • N. 7, PAG. 46

coglie le invarianti trans-storiche, so- sione generalizzata che i regimi di tipo non hanno avuto altra scelta che quel- < no indispensabili per sfuggire alla lo- sovietico avrebbero generato. Un si- la di essere rossi piuttosto che morti. dicare e condannare senza capire do- gica della denuncia. La denuncia, con mile lavoro collettivo è stato intrapre- I tedeschi hanno affrontato con vrebbero anche rileggere quanto scri- tutti i profitti simbolici e pratici che so a Parigi e studiosi francesi, rumeni, molto coraggio — forse non avevano veva lo storico americano, recente- procura, presuppone la destoricizza- ungheresi, russi, analizzano le scuole altra scelta — il loro passato storico. E Laterza mente, sui meccanismi della censura zione e il rifiuto di capire, collegando i di partito, la censura, o, più precisa- non si contano i lavori che mettono in nella Germania dell'Est; e meditare comportamenti con le condizioni so- mente, i rapporti tra gli intellettuali e i luce i meccanismi storici che hanno sulla frase con cui egli conclude la sua ciali che li rendono possibili e talvolta censori... portato all'orrore storico. Oggi dob- evocazione dell'incontro con due inevitabili. Si capisce la necessità di storicizza- biamo affrontare, con lo stesso corag- "censori" della Rdt: "ma ero anche Di conseguenza, mi sembra che una re. Faccio parte di quelli che, in gio, il passato e il presente. Non si profondamente cosciente del fatto che delle urgenze, in materia di lavoro in- Francia, erano scandalizzati quando tratta più di pensare al tutto o di pen- niente era semplice in quel mondo tellettuale, sia l'analisi del sovietismo sentivano i pacifisti tedeschi gridare sare a tutto — ma di pensare senza strano situato dall'altra parte del mu- (per non dire comunismo o sociali- "piuttosto rosso che morto" e mi sono posa ai limiti del pensiero. Più che ro". (Avrei anche potuto citare il bre- smo) nelle diverse forme che ha assun- battuto al mio meglio, con molti altri, mai, la sociologia critica degli intellet- ve libro Peurs blanches, in cui to nei diversi paesi dell'Est. Penso che per spezzare l'isolamento simbolico tuali è preliminare a ogni ricerca e a racconta, con molta bisognerebbe costituire dei gruppi degli intellettuali dell'Est. Mi conside- ogni azione politica degli intellettuali. lucidità e molto coraggio, i suoi incon- composti da ricercatori delle due ro quindi ancora più libero di giudica- Soltanto degli intellettuali privi di illu- tri con i suoi censori). Germanie, per cercare di capire socio- re con una certa severità coloro che sioni sugli intellettuali possono porta- Le armi dell'analisi scientifica, che logicamente questa specie di perver- giudicano così severamente quelli che re avanti un'azione intellettuale "re- L. Scaraffia sponsabile" ed efficace. Rinnegati Dobbiamo perseguire e generalizza- re il lavoro di anamnesi storica. Per Per una storia evitare di essere le marionette del pas- dell'identità occidentale sato, cioè dell'inconscio (Durkheim diceva: "L'inconscio è la storia") dob- H. Klengel Comprensione biamo riappropriarci di questo passa- Il re perfetto to. La retorica unitaria tende a ma- "Il culmine dell'arte è certo la capacità di met- ricercatori dei modi diversi di fare politica raccon- scherare il fatto che il muro ha cessato Hammurabi e Babilonia tere in gioco implicazioni cosiddette 'teoriche' tando e svelando le "strutture invisibili" e il signi- di esistere come realtà fisica e politica, molto importanti a proposito di oggetti cosiddetti ficato di situazioni e di vite altrimenti abbandona- ma che continua ad esistere nei cervel- B. S. Anderson li come principio di visione e di divi- 'empirici'... in apparenza assolutamente minori". te al silenzio. J. P. Zinsser sione. Avevo detto, nel 1989, in un'in- L'arte sociologica di Pierre Bourdieu e dei suoi (d.f.) Le donne in Europa tervista allo "Spiegel" (che, sicura- collaboratori si espande in una serie fitta di inter- mente perché nell'euforia della riunifi- 3. Nelle corti e nei salotti viste da poco pubblicate in La misere du monde. Lettura da La misere du monde, (sotto la dire- cazione era sembrata troppo Per tre anni un'équipe di sociologi ha raccolto zione di Pierre Bourdieu, con la collaborazione pessimista, non è stata pubblicata allo- di A. Accardo, G. Balasz, S. Beaud, F. Bonvin, P. Emanuele svariate testimonianze di uomini e di donne: gio- ra, ma solo in seguito), che come la E. Bourdieu, P. Bourgois, S. Broccolichi, P. Vandea, sempre separata dal resto Il mito dell'analisi vani studenti e pensionati, operai, poliziotti, magi- Champagne, R. Christin, J.-P. Faguer, S. da Aristotele strati, assistenti sociali, professori, commercianti e della Francia due secoli dopo la rivo- Garcia, R. Lenoir, F. Matonti, F. luzione francese, le due Germanie sa- a Rorty contadini raccontano la loro vita, la loro storia, i Muel-Dreyfus, F. Oeuvrard, M. Pialoux, L. rebbero rimaste per sempre separate Pinto, A. Sayad, C. Soulié, B. Urlacher, L. conflitti che attraversano istituzioni e quartieri. La da una frontiera invisibile. Si può os- voce di questi testimoni ci arriva con nettezza, Wacquant e A.-M. Waser, Seuil, Paris 1993), per gentile concessione dell'editore Seuil. servare, dopo il secondo anniversario senza sbavature, in profondità e svela i modi con della riunificazione, come gli abiti cui si forma la miseria sociale contemporanea. mentali possano sopravvivere nel tem- Ogni colloquio, passato dalla forma orale a quella Numerosi decenni di esercizio dell'inchiesta in po alle condizioni sociali di produzio- scritta (e pertanto, inevitabilmente, "riscritto") è tutte le sue forme, dall'etnologia alla sociologia, ne. Soprattutto quando si trovano preceduto da una descrizione puntuale, oggettiva, dal cosiddetto questionario chiuso all'intervista rafforzati dalle condizioni oggettive (con, alla rinfusa, la disoccupazione, il delle persone e degli spazi come dei luoghi: le più aperta, mi hanno convinto che questa tecnica non trova un'adeguata espressione né nelle pre- disprezzo degli "occidentali", cités, le scuole, i ghetti di periferia, il difficile vici- FAbwicklung, ecc.). nato nei quartieri e nei caseggiati tra maghrebini e scrizioni di una metodologia spesso più scientista francesi di souche, le famiglie e le piccole imprese. che scientifica, né nelle preoccupazioni antiscien- Ciò detto, non vorrei che, per ab- tifiche dei mistici della fusione affettiva. Per que- battere questo muro mentale, se ne re- Il sociologo si fa simile all'analista: un analista sto motivo mi sembra che sia indispensabile cer- staurassero altri. Penso a tutti quei R. Fabbrichesi Leo della società. La procedura usata, la "tecnica" dei care di esplicitare le proprie intenzioni e impe- muri storici, spesso costruiti dagli in- Introduzione colloqui, che richiede l'esercizio di notevoli capa- tellettuali, soprattutto àsH'"intelligen- gnarsi nell'interrogazione padroneggiando gli ine- cità conoscitive, diventa principio epistemologico. cija paraproletaria", la classe pericolo- a Peirce vitabili effetti dell'interrogazione stessa. [...] Comprendre, intitola Bourdieu le sue pagine con- sa per eccellenza, ai muri che hanno clusive (ne offriamo qui al lettore un'anticipazio- È l'intervistatore che dà inizio al gioco e ne separato le nazioni, queste "comunità I. B. Cohen immaginarie" che finiscono con il di- ne). Capire in una situazione di partecipe oggetti- detta le regole; è lui che, per lo più, assegna Scienze all'intervista, in modo unilaterale e senza una ne- ventare ben reali. Ancora una volta, della natura vazione che faciliti una comunicazione "non vio- l'arma più efficace contro questa for- lenta", nel senso molto particolare — di violenza goziazione a monte, obiettivi e funzioni che tal- volta sono mal determinati, almeno per l'intervi- ma di feticismo costituito dal naziona- e scienze sociali simbolica e sociale — che a questi termini attri- lismo, è la storia, ma una storia critica buisce Bourdieu. Si rivelano così le strutture e le stato. Questa asimmetria è a sua volta duplicata (nel senso della Scuola di Francoforte, M. I. Macioti interazioni sociali, i meccanismi e la logica che da una asimmetria sociale ogni volta che l'intervi- ma anche nel senso kantiano), cioè Il concetto di ruolo agiscono all'interno dei microcosmi sociali, si as- statore occupa una posizione superiore a quella una storia riflessiva che si prende co- sottiglia il contrasto tradizionale tra metodi quan- dell'intervistato nella gerarchia dei diversi tipi di me oggetto, e che sottopone ad anam- nel quadro della nesi la storia celebrativa e creatrice di titativi e qualitativi. La misere du monde è un af- teoria sociologica feticci (penso, in particolare, alla sto- generale fresco composito. Piacerà ai letterati oltre che ai t> ria della letteratura nella sua forma tradizionale, che è uno dei fondamenti a cura di S. Moravia t> Atlante delle passioni elaborato la network analysis. O come La scatola degli attrezzi dell'intellettuale affronti la sempiterna questione "filo- a cura di sofia del soggetto" contro "filosofia senza oggetti", confrontando la pro- G. Duby di Marco d'Eramo pria teoria dell 'habitus con Jon Elster B. Geremek K e i recenti fautori sociologici della La storia PIERRE BOURDIEU, Loie J. D. no accademico 1987-88, ti accorgi che "apparato" o dalla nozione di "siste- scelta razionale o dell'azione raziona- WACQUANT, Risposte. Per un'antropo- non è il mondo che ha smesso di pen- ma" di Niklas Luhmann o dalla field le, proprio quando gli economisti han- e altre passioni logia riflessiva, Bollati Boringhieri, sare. I filosofi non hanno cessato di theory di Kurt Lewin; oppure quando no infine abbandonato questa posizio- a cura di Ph. Sainteny Torino 1992, trad. dal francese di produrre teorie, i sociologi e gli epi- definisce il concetto di habitus rispet- ne. In questo percorso, Bourdieu defi- Daniela Orati, pp. 255, Lit 35.000. stemologi hanno continuato a pubbli- to ali'habit del filosofo Dewey. O nisce il suo lavoro rispetto all'etnome- I. Sales care idee e riflessioni. È la sinistra ita- quando indica una via con cui egli todologia di Garfinkel e alla Leghisti e sudisti A leggere queste Risposte di Pierre liana, anche quella colta, che ha sem- pensa "di superare l'opposizione tra il "rivoluzione microsociologica" di Bourdieu a Loie Wacquant, viene da plicemente smesso di leggere qualcosa relativismo nichilista della 'decostru- Collins. Prefazione di Nicola Tranfaglia pensare quanto sia ingiustificata la ge- di diverso dai giornali e dai settimana- zione' postmoderna di cui Jacques Nel libro, basato anche su un semi- remiade così spesso intonata dalla si- li, tutta immersa nel breve termine, in Derrida si è eretto a difensore e l'asso- nario tenuto all'Ecole pratique des nistra italiana che, per giustificare la una specie di italocentrismo provin- lutismo del razionalismo 'modernista' hautes études en sciences sociales di propria impotenza e la propria man- ciale. sostenuto da Habermas". Parigi, mancano forse alcune voci, canza di proposte politiche, petulante Nelle sue risposte alle domande di Altre demarcazioni si avvicinano ai quelle degli studenti graduate della fa- lamenta un'assenza di pensiero sulla Wacquant, Bourdieu dialoga invece temi oggi più problematici. È interes- coltà di Chicago che vanta una delle società, una carenza di idee sui con- con un mondo ben più vasto. In que- sante come Bourdieu affronti il pro- più famose scuole di sociologia al flitti e sullo stato, un deserto di pro- ste pagine egli compie continuamente blema dello stato, del suo (weberiana- mondo: le loro domande avrebbero duzione teorica sui rapporti tra strut- un esercizio di posizionamento rispet- mente) "monopolio della violenza le- forse chiarito quanto è difficile far tra- ture e ideologie, tra lotte di potere e to alle altre correnti di pensiero. gittima", definendo la propria impo- versare l'Atlantico a una teoria socio- lotte simboliche. Dal dialogo che il so- Alcune classiche, come quando egli stazione rispetto ai teorici logica, perfino per quella di Bourdieu ciologo francese e il suo ospite hanno differenzia il proprio concetto di dell 'organizational State come Edward avuto all'università di Chicago nell'an- "campo" da quello althusseriano di Lauman e David Knocke che hanno > LUGLIO 1993 • N. 7, PAG. 47

tranno entrare senza pericolo per sé e forza incontestabile, un potere critico, beri hanno spesso trovato rifugio < per gli altri nella lotta per la quale so- un contro-potere, a condizione che all'estero, nei Paesi Bassi al tempo del culto nazionale e nazionalista e no meglio attrezzati, la lotta simbolica lottino collettivamente per assicurarsi dell'assolutismo, in Francia, dove so- della credenza imposta nell'"identità contro la violenza simbolica. È infatti il controllo dei loro strumenti di pro- no nati molti dei movimenti di avan- nazionale"; ma si potrebbe dire altret- loro compito forgiare gli strumenti di duzione (contro i poteri economici e guardia letterari artistici e politici del tanto, o quasi, della storia delle altre difesa e di critica contro tutte le forme politici) e della valutazione dei loro XIX secolo, in Inghilterra o negli Stati arti e anche della storia della filosofia). di potere simbolico che hanno cono- prodotti (contro il giornalismo). È qui Uniti ai tempi del nazismo. L'estero è A questa storia creatrice di feticci, sciuto un formidabile sviluppo, sia che la solidarietà internazionale, fon- spesso il luogo della libertà, della dis- occorre sostituire una storia critica, nell'universo economico sia in quello data sulla costruzione di strumenti sidenza, della rottura ed è lottando orientata verso la ricerca di quelle tra- politico, al punto che il pensiero criti- transnazionali di scambio e di comu- per l'unificazione del campo intellet- scendenze storiche che sono le catego- co risulta senza dubbio in ritardo di nicazione, può svolgere un ruolo deci- tuale mondiale e per la rimozione di rie del pensiero. [...] molte guerre, e dare una forza simbo- sivo liberando i produttori culturali tutti gli ostacoli alla circolazione inter- Prenderò come esempio una delle lica alla critica della violenza simboli- dagli effetti negativi associati alla chiu- nazionale dei produttori di cultura e opposizioni principali, almeno ai miei ca. [...] sura dei campi culturali e linguistici dei loro prodotti, che gli intellettuali occhi, quella che separa l'imperiali- Ho parlato agli inizi di un program- nazionali e internazionali e agli effetti possono contribuire meglio al pro- smo dell'universale, derivato dai filo- ma modesto. Penso che la prima con- di dominio esercitati dai poteri politi- gresso della libertà e della ragione. sofi déYAufklarung e della rivoluzio- dizione di un'azione realistica sia la ci, economici o culturali (in particola- Conferenza pronunciata a Berlino ne francese, dal nazionalpopulismo, conoscenza dei propri limiti. Gli intel- re universitari) a base nazionale. Si sa nell'ottobre del '92 associato per me al nome di Herder, lettuali possono rappresentare una per esperienza che gli intellettuali li- (trad. dal francese di Daniela Fomento) ma presente in tutta una tradizione GIUSI RIVERSO letteraria e filosofica tedesca, fino a LA SALUTE IN PENTOLA Heidegger. È importante osservare Come e cosa mangiare per che il pensiero di Herder e, più in ge- seguire una dieta naturale va di "partito preso delle cose"), significa non nerale, il pensiero alla Herder, soprat- Pastasciutta o bistecca ai ferri? tutto in Heidegger, sia, come molti < operare la "proiezione di sé in un altro", di cui Riso integrale o spezzatino pensieri conservatori (per esempio capitale, in particolare di quello culturale. Il mer- parlano i fenomenologi. Significa darsi una com- di soia? E lo zucchero quello di Burke), una reazione al pen- cato dei beni linguistici e simbolici che si istitui- prensione generica e genetica di ciò che l'altro è, 10 dobbiamo proprio eliminare? siero alla francese, per quello che ha sce in occasione dell'intervista cambia nella sua basata sulla padronanza (teorica e pratica) delle Errori, esagerazioni, di "rivoluzionario", di progressista, di struttura a seconda della relazione obiettiva tra condizioni sociali di cui è il prodotto: padronanza controindicazioni e risposte universale, ma sia anche una reazione chiare ai molti dubbi (non necessariamente reazionaria) a intervistatore e intervistato o, il che è lo stesso, delle condizioni esistenziali e dei meccanismi so- che ci. assalgono a tavola. un imperialismo o a un nazionalismo tra tutti i tipi di capitale, e in particolare quelli ciali i cui effetti si esercitano sull'insieme della 144 pagine, lire 22.000 che (come si vedrà meglio nelle im- linguistici, di cui i due soggetti sono provvisti. categoria di cui fa parte (quella dei liceali, quella prese coloniali della Francia) invoca Prendendo atto di queste due proprietà ineren- degli operai qualificati, dei magistrati, ecc.) e pa- DAVID LEWIS l'universale (i diritti dell'uomo, ecc.) ti alla relazione instaurata con l'intervista, ci si è dronanza dei condizionamenti inseparabilmente MAMMA HO PAURA! per imporsi. C'è qualcosa di un po' in- sforzati di operare con ogni mezzo per padroneg- psichici e sociali associati alla sua posizione e ai Come aiutare vostro figlio quietante (almeno per me) nel pensie- giarne gli effetti (senza pretendere di annullarli); suoi percorsi particolari nello spazio sociale. a superare ansie e timori ro di tipo herderiano e nelle nozioni "Mamma ti prego, non spegnere cioè, più precisamente, per ridurre al massimo la Contro la vecchia distinzione di Dilthey, occorre quali "spirito del popolo", "anima del la luce". "Oddio, domani mi popolo", che fondano una specie di violenza simbolica che si può esercitare attraverso presupporre che capire e spiegare sono la stessa interrogano in matematica". organicismo antiuniversalista, o di essa. Si è dunque cercato di instaurare una re- cosa. Questa comprensione non si riduce a uno "No, al bagno da solo non nell'esaltazione del linguaggio come lazione di ascolto attivo e metodico, tanto lonta- stato d'animo benevolo. Si esercita nel modo, in- ci vado". Solo capricci? condensato dell'esperienza e dell'au- no dal semplice lasciar fare proprio dell'intervista sieme chiaro, rassicurante e impegnativo, di pre- Non sempre. In questo libro tenticità delle nazioni, quindi come libera, quanto dal questionario rigido. Posizione sentare il colloquio e di condurlo, di fare in modo imparerete quando e come fondamento possibile delle rivendica- apparentemente contraddittoria cui non è facile, che le domande e la situazione stessa abbiano un aiutare vostro figlio. zioni nazionali o delle annessioni na- 224 pagine, lire 27.000 zionaliste. E, senza voler attribuire alla nella pratica, attenersi. In effetti associa la totale senso per l'intervistato, anche e soprattutto per chiarificazione scientifica e alla presa disponibilità nei confronti della persona interro- quanto concerne i problemi che si pongono: que- BRUNO CAIZZI di coscienza un'efficacia che certo non gata e l'accettazione della singolarità della sua sti, così come le probabili risposte che richiedono, DALLA POSTA DEI RE hanno ("l'idea vera non possiede una storia particolare che può indurre, attraverso una si deducono da una rappresentazione verificata ALLA POSTA DI TUTTI forza intrinseca", diceva Spinoza), si sorta di mimetismo più o meno controllato, ad delle condizioni in cui l'intervistato è collocato e 11 mondo dei commerci può sperare che se i tedeschi prendes- adottare il suo linguaggio e ad assumere i suoi di quelle di cui è il prodotto. Ciò significa che e dei viaggiatori, le locande e le vie di comunicazione sero coscienza sia dell'ambiguità della punti di vista, i suoi sentimenti, i suoi pensieri, l'intervistatore ha qualche possibilità di essere tradizione herderiana che si riafferma in Italia dal XVI secolo all'Unità. con una costruzione metodica, che si fa forte della davvero all'altezza del suo oggetto di indagine so- periodicamente, sia del fatto che que- Prefazione di Giovanni Vigo. sta ambiguità è fondata sull'ambiguità conoscenza delle condizioni oggettive, comuni a lo se ne possiede una grandissima conoscenza, ac- 368 pagine, lire 48.000 àeNAufklàrung alla francese — ambi- tutte le categorie. [...] quisita, talvolta, in tutta una vita di ricerca e an- guità che sfugge tanto ai suoi difensori Il sociologo può ottenere che anche l'intervista- che, più direttamente, nel corso di precedenti in- NICOLA CACACE OLTRE IL 2000 quanto ai suoi avversari —, sarebbero terviste con l'intervistato stesso o con degli infor- to socialmente più distante da lui si senta legitti- Consigli per i giovani che senza dubbio meno inquietanti per sé mato ad essere quel che è, se sa fargli percepire at- matori. La maggior parte delle interviste lavoreranno nel III millennio e per gli altri. Allo stesso modo gli in- traverso il tono e soprattutto il contenuto delle pubblicate rappresentano un momento, senza Scenario 2005 per l'Europa tellettuali francesi darebbero all'uni- sue domande che, senza fingere di annullare le di- dubbio privilegiato, in una lunga serie di scambi, del lavoro e delle professioni. versalismo tutta la forza che gli com- e non hanno nulla in comune con gli incontri 256 pagine, lire 26.000 pete, se solo sapessero spogliarlo di stanze sociali che li separano (a differenza della visione populista che ha come punto cieco il pro- puntuali, arbitrari e occasionali, delle interviste tutto il suo substrato inconscio di par- PIER ANGELO MORI (a cura di) ticolarismo, cioè di nazionalismo più o prio punto di vista), è in grado di mettersi al suo mordi-e-fuggi fatte da intervistatori sprovvisti di VALORIZZARE I TALENTI meno sublimato, che, per fare un posto nel pensiero. Tentare di situarsi, nel pensie- ogni competenza specifica. [...] Test attitudinali, orientamento esempio, rende ambigua la loro attua- ro, al posto che l'intervistato occupa nello spazio Pierre Bourdieu ed efficienza del sistema le adesione alla costruzione sociale, per costringerlo, interrogandolo, a partire (trad. dal francese di universitario: un'indagine dell'Europa. [...] da questo punto e per assumer(ne) in qualche mo- Daniela Formento) di Politela. do il partito (nel senso in cui Francis Ponge parla- 176 pagine, lire 26.000 È quindi a condizione di lavorare incessantemente a questa esplorazione FRANCO MARINI, DANIELA MI LIA storica del loro inconscio storico che AVERE SUCCESSO A SCUOLA gli artisti, gli scrittori e gli studiosi po- Due psicologi discutono il ruolo delle emozioni, della motivazione e delle "abilità sociali" acquisite nell'influenzare passione (e con migliore comprensio- Non è da qui che si può cogliere la riali, per esempio) e delle loro prati- i rendimenti (con consigli < ne da parte del lettore) di quanto po- fertilità della sua impostazione, l'effi- che, quando ha visto la copertina della per gli insegnanti e i genitori). che negli anni ottanta ha riscosso un trebbe fare con accurati procedimenti cacia del suo arsenale concettuale. Né traduzione italiana del libro? Benché 192 pagine, lire 28.000 ascolto sempre crescente da parte del concettuali che richiederebbero una è da qui che si può iniziare, per poter nelle copertine dell'originale francese mondo accademico statunitense. familiarità che può anche mancare a poi usare Bourdieu come un tool box, e della versione inglese, e nella pagina INS0R (Anche se, nelle librerie, spesso le tra- parte del pubblico. una scatola di attrezzi di cui servirsi 3 della traduzione italiana sia chiara- ATLANTE DEI PRODOTTI duzioni dei suoi libri si trovano non È il problema di tutti i testi che vo- per scopi anche antitetici a quelli per mente indicato che gli autori del libro TIPICI: LE CONSERVE negli scaffali di sociologia, ma nel set- gliono rivolgersi a un pubblico, se non cui Bourdieu li ha pensati. A questo sono due, Pierre Bourdieu e Loie J. D. Dalle acciughe sotto sale tore "filosofia europea"). Forse gli più largo, quanto meno diverso da proposito, per un lettore non edotto Wacquant, nella copertina italiana c'è ai capperi di Pantelleria, studenti avrebbero dato un di più di quello dei professionisti della sociolo- sarebbe infinitamente più utile, per un solo autore, Pierre Bourdieu, men- dalle mostarde ai fichi sott'olio, concretezza a un libro che definisce le gia. Più di quindici anni fa, avevo esempio, il numero di ottobre (curato tre Wacquant è cancellato, come non dalle salamoie alle grappe proprie coordinate rispetto al dibatti- pubblicato un libro-intervista con da Wacquant) della rivista di esistesse. In base a quale criterio? alfa- di fattoria: un censimento to teorico e rischia dunque quel desti- Pierre Bourdieu, in cui cercavo di di- Bourdieu, "Actes de la recherche en betico? di rinomanza internazionale? gustoso di tradizioni note no che Bourdieu teme più di qualun- vulgare pèr un pubblico più vasto i Sciences sociales", con ricerche sulla di posizioni accademiche (Bourdieu è e meno note (o di autentiche que cosa, la "metasociologia". E la concetti centrali della sociologia di società americana (dalla cura dei bam- professore al Collège de France)? innovazioni). parte più bella del dialogo è quella Bourdieu, i concetti di campo, di habi- bini agli spacciatori di crack) in cui i Certo, negli Usa direbbero che è un- 288 pagine, lire 40.000 che articola il concetto di violenza tus, delle diverse forme di capitale, concetti di Bourdieu sono usati in mo- fair che un editore cancelli da un libro simbolica a partire dal caso dei conta- delle differenze tra posizione e dispo- do operativo. Questo libro è però uti- uno dei suoi autori. GIUSEPPE LANZA dini maschi del sud della Francia, che sizione. Così non posso non provare le per chi voglia invece riposizionare INTRODUZIONE Per altro, la traduttrice Daniela ALL'EDUCAZIONE GIURIDICA la nuova geografia umana, le nuove un moto di simpatia verso lo sforzo la sociologia di Bourdieu rispetto alle Orati, non sempre a proprio agio, condizioni sociali costringono al celi- che Lo'ic Wacquant compie per ren- più recenti tendenze del pensiero con- Una proposta di itinerari sembra aver limato la bibliografia e didattici per l'insegnamento bato forzato. Simbolica, ma non per dere comprensibili questi concetti a tinentale europeo e di quello anglosas- deve avercela con Wacquant, perché questo meno cruda è la violenza che li un lettore americano (cui il libro era sone. del diritto nelle secondarie. invano cercheresti a quale testo si rife- 208 pagine, lire 28.000 obbliga a restare soli e isolati nei balli originariamente destinato): resta il fat- PS. Chissà che giudizio si è fatto risce un lavoro molte volte citato co- pubblici. Ripercorrendo quest'esem- to che questo libro non deve, e non Pierre Bourdieu della logica del cam- me Wacquant 1990a (deve esserci pio, Bourdieu chiarisce il suo concetto può, essere usato come un primo ap- po editoriale italiano, à&ìhabitus dei quindi un Wacquant 1990b, anch'esso di violenza simbolica meglio, con più proccio alla tematica di Bourdieu. suoi agenti (direttori di collane edito- disperso). FrancoAngeli Come ricevere direttamente a casa vostra il corso di educazione sessuale per bambini che ha già venduto 360.000 videocassette.

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JULIET SCHOR, Overworked American, di vita. I lavoratori e le loro famiglie logica. Altri fattori, quali la pratica dei sponibili a cedere parte del loro reddi- Ed è proprio su questo terreno che Basic Books, New York 1991, $ 21. erano così restii a riduzioni del carico fringe benefits che legano il salario to in cambio di una riduzione della l'analisi della Schor diventa problema- lavorativo, sia per ragioni comparative all'anzianità del dipendente, non fan- giornata lavorativa. tica. L'autrice infatti si sforza di dimo- "If you need an alarm clock, the ex- — ragioni ben illustrate nei testi di no che accentuare il vincolo posto alla Ma la domanda cruciale per la strare come con l'introduzione di una perts warn, you're probably sleeping macroeconomia con l'effetto di dimo- riduzione dell'orario lavorativo a se- Schor è un'altra. E cioè se i lavoratori serie di riforme a livello d'impresa e, too little" (and working too much). strazione di duesenberriana memoria guito di aumenti di produttività. siano disponibili a cedere redditi futu- più in generale, legislativo, si potrebbe La tesi di questo libro è che la ten- — sia per la formazione di nuove abi- Questo ciclo parrebbe confermare ri in cambio di una futura riduzione intraprendere il cammino verso una denza al sovralavoro investe ogni sfera tudini di consumo. Il successivo au- l'interpretazione ortodossa secondo la del lavoro. L'autrice mostra, attraver- riduzione sistematica del tempo di la- produttiva della società americana sia mento di produttività seguirà la stessa quale i lavoratori non sarebbero di- so alcune inchieste, come questo sia ki voro. L'aspetto utopico di questo ten- nell'ambito della produzione, basata tativo è dovuto al carattere sistematico sul lavoro salariato, sia nell'ambito e progressivo di questa riduzione, uto- della riproduzione,basata sul lavoro pica appunto solo se considerata domestico non retribuito. Si inverte all'interno dei rapporti di produzione così la tendenza negativa che si era in- vigenti. A questo proposito, si veda staurata nei decenni precedenti il se- per esempio la proposta dell'autrice di condo conflitto mondiale. Secondo introdurre nuovi incentivi per gli oc- quanto afferma l'autrice — che fa par- SFIDATI DA TROPPI DOMANI cupati quali la creazione di un orario te della variante americana della scuo- standard per tutti i lavori, e quindi di la della regolazione — questo è il pri- DOVE STIAMO ANDANDO? converso la creazione di tempo extra mo libro nel quale questa tendenza che l'impresa dovrebbe "remunerare" viene esplicitamente riconosciuta e non come lavoro straordinario ma co- spiegata. me futura riduzione del tempo di la- L'incremento annuale del tempo di voro; oppure l'eliminazione dei fringe lavoro è stato modesto, ma la sua per- SERGIO ZAVOLI benefits e la garanzia del sistema di sistenza ha fatto sì che l'aumento ac- previdenza sociale anche per i lavora- cumulato risulti significativo. Secondo tori part-time. Il punto è che, sebbene le stime proposte dall'autrice, nel sia possibile supporre una riduzione 1987 il lavoratore salariato medio la- dell'orario di lavoro spinta dalla con- vorava 163 ore in più che nel 1969, flittualità sociale, ciò che sembra inve- cioè circa un mese in più all'anno. ce impensabile è che entro l'attuale L'aumento registrato è molto più si- modello economico si sistematizzi gnificativo per la forza lavoro femmi- questa riduzione legandola agli au- nile, con un aumento di 305 ore, ri- menti di produttività. Ancora più im- spetto alle 98 della forza lavoro ma- pensabile è che per non aumentare le schile. Questo aumento è accompa- diseguaglianze tra diverse fasce di sa- gnato da un carico lavorativo relativo lariati, lo stato renda l'aumento del alla riproduzione pressoché staziona- tempo libero obbligatorio, così come rio. Tuttavia, se si considera il notevo- alla fine propone la Schor. le impatto della rivoluzione tecnologi- ca domestica a partire dagli anni del Il problema di queste proposte sta dopoguerra, anche la semplice stazio- nel fatto che esse hanno come punto narietà può far sorgere leciti interro- di riferimento principale la mediazio- gativi. Uno dei pregi di questo libro è ne di classe. Cioè a dire che l'autrice, senz'altro la rara attenzione per QUESTO sebbene ponga al centro della sua ri- l'estensione del lavoro nella sfera della cerca il punto di vista dei bisogni di riproduzione. chi "sovralavora", intende anche di- mostrare ai rappresentanti del capitale Uno degli obiettivi di questo studio americano come il beneficio di una ri- è anche la critica a un certo luogo co- duzione del tempo di lavoro si possa mune di ispirazione neoclassica secon- tradurre in un beneficio competitivo. do il quale il capitalismo avrebbe per- Ma se questo può valere per casi sin- messo la riduzione del tempo di lavo- golarmente presi, e non sempre, è cer- ro. Ciò è vero se si prendono in consi- PASSO to impossibile dal punto di vista del derazione gli ultimi duecento anni di capitale in generale. storia del capitalismo. E invece falso Penso che la debolezza delle solu- rispetto ad altre epoche nelle quali di- Un grande giornalista, zioni offerte dall'autrice sia proprio versi modi di produzione, seppur e un grande tema, per un grande pubblico. dovuta all'insufficiente riconoscimen- sempre basati sullo sfruttamento, per- to del fatto che il capitalismo in gene- mettevano un altro uso del tempo. Ma NUOVA Pg.403, L. 32.000 rale è basato sull'espansione massima anche all'interno della storia del capi- del tempo di lavoro. Il riformismo talismo, la riduzione della giornata la- della Schor è necessariamente costret- vorativa è sempre stata il risultato del- to entro l'orizzonte competitivo la conflittualità operaia, e mai lo sboc- dell'industria americana. Fino a che la co naturale offerto da una rinnovata competitività, cioè l'interesse dell'im- tecnologia. presa o del capitale nazionale a scapi- Ciò che c'è di "naturale" nel capita- to delle controparti settoriali o nazio- lismo è invece la tendenza all'aumento effetti il caso. E qui si entra nell'ambi- nali, segna l'orizzonte della proposta, del tempo di lavoro per coloro che so- to delle possibili opzioni offerte, in li- non c'è scampo: il profitto è lavoro vi- no impiegati, aumento associato alla nea di principio, da un sistema econo- vo di cui il capitale si appropria gra- presenza di disoccupazione. È ovvio mico nel quale si ha un aumento più o tuitamente, e dunque una riduzione che non c'è nulla di nuovo nell'esposi- meno continuo della produttività. Un sistematica del tempo di lavoro si tra- zione di questo "paradosso" (basti veloce sguardo retrospettivo suggeri- duce necessariamente nello sgretola- pensare alla funzione dell'esercito in- sce che nell'America degli anni novan- mento degli attuali rapporti di produ- dustriale di riserva nell'analisi di Lettera if ta si potrebbe, in termini reali, ripro- zione. Che il capitale americano o lo Marx). Nell'esposizione dell'autrice è durre lo standard di vita del 1948 la- stato si accollino la responsabilità originale il tentativo di evidenziare le internazionale «56 dell'autodistruzione sembra essere pu- vorando la metà del tempo di allora. forme dinamiche moderne in cui lo Rivista trimestrale europea Cioè in pratica, una giornata lavorati- ra utopia. La forza distruttrice deve sviluppo tecnologico e la crescita della Edizione italiana va di quattro ore, o un anno lavorativo necessariamente venire dal basso. produttività che lo accompagna si ri- La Città è morta? Viva la Città! di sei mesi, o un intero anno lavorati- In conclusione, il libro della Schor flettono, all'interno del capitalismo, Bogdanovic, Virilio, Zevi vo alternato da un anno di ferie paga- offre la possibilità di una riflessione nell'aumento del tempo di lavoro. Il futuro delle città storiche te. E se ci si proietta nel futuro, si po- seria sulla condizione di vita e di lavo- Il "patto della produttività" del do- Cacciari, Derrida, Benvenuto trebbe immaginare un anno 2020 in ro nel capitalismo americano (e non poguerra sembra essere il quadro in In memoria della Primavera di Praga cui si lavori quasi la metà del 1990 solo) moderno. Uno slancio utopico è cui si e instaurato il ciclo "lav- Jamek, Brandys, Michnik senza perdere il livello di consumo salutare, soprattutto se riguarda le ora-e-spendi" alla base dell'allunga- Amore e morte in Sud Africa raggiunto in quest'ultimo anno. Se a possibilità di intervernire al centro mento della giornata lavorativa. Con Nicholas Shakespeare « questo si aggiunge che il vincolo alla della problematica del capitale, cioè l'instaurazione di nuove relazioni in- Testi di riduzione del tempo di lavoro è anche sul tempo di lavoro come tempo di dustriali alla fine degli anni quaranta, Enquist, Ugresic, Giorello, Magrelli, Ramòneda, Schneider, Walcott, e altri in parte dovuto alla cultura consumi- non-vita. Ma è appunto perché questa gli aumenti di produttività servirono sta indotta dal vigente sistema econo- problematica è così centrale nella defi- in parte per rispondere alla conflittua- IN EDICOLA E IN LIBRERIA mico, un progressivo abbandono di nizione dei rapporti sociali all'interno Abbonamento annuo edizione italina L. 50.000; cumulativo con un'edizione estera questa cultura e degli sprechi ad essa lità operaia attraverso aumenti salaria- L. 100.000: abbonamento sostenitore da L. 150.000 del capitalismo che occorre una perce- li corrispondenti. Ciò abituò i lavora- Versamenti su ccp n. 74443003 intestati a Lettera Intemazionale s.r.l. via Luciano Manara, legati, consentirebbe un'ulteriore zione realista dei rapporti di potere se tori al nuovo livello di consumo che 51 - 00153 Roma , o con assegno allo stesso indirizzo. espansione delle opzioni che in linea di si vogliono avanzare ipotesi di trasfor- venne così incorporato nello standard principio sono tecnicamente possibili. mazione. LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 50

qualcosa. Dennett cerca nel cervello stessi e di rispondersi, e dunque la ca- percezioni; si cerca di superare la pre- delle persone eventi reali che abbiano pacità di mettersi a fuoco); il moltipli- tesa irrinunciabilità di una spiegazione Eterofenomenologia "sufficienti caratteristiche in comune carsi (grazie al linguaggio) degli ultimi della soggettività, ovvero di ciò .che si con gli oggetti che popolano il [loro] arrivati dell'evoluzione, i memi — le prova ad essere se stessi. L'immagine di Paolo Leonardi mondo eterofenomenologico". Se non idee —, che nei cervelli trovano una del soggetto cosciente che risulta dal si trovassero eventi del genere, si do- nicchia in cui prosperare e che la co- libro è quella di un soggetto come ete- vrebbe allora spiegare perché ai sog- municazione diffonde da cervello a ro- e autocostruzione narrativa. DANIEL DENNETT, Coscienza, Rizzoli, sti prodotti dai soggetti umani come cervello. La seconda parte del libro si Insomma, un soggetto sarebbe tale Milano 1993, ed. orig. 1991, trad. narrazioni, che possono essere fittizie getti sembra che i loro oggetti esistano conclude con la difesa della tesi che il perché glielo dicono gli altri e perché dall'inglese di Lauro Colasanti, pp. o meno. L'eterofenomenologo, come davvero. L'eterofenomenologia è un metodo che influenza il contenuto cervello sia una macchina virtuale, se lo dice lui. Meglio, il soggetto co- 598, Lit 45.000. il lettore di un romanzo, "lascia che il sciente sarebbe un contenuto narrati- testo costituisca un mondo (fittizio), della teoria. Infatti, nell'ultima parte cioè una macchina rappresentata an- del libro Dennett difende una conce- ziché una macchina vera. vo, articolato, sempre in mutamento La coscienza è qualcosa che tutti un mondo che sgorga dal testo, ricco e zione della coscienza, che — ripren- (ce ne sono versioni molteplici e sem- siamo convinti di avere, ma se qualcu- particolareggiato fintanto che l'estra- Nella terza parte del libro, più stret- dendo un'etichetta sarcastica di David pre nuove), in una narrazione senza no ci chiede cos'è non sappiamo ri- polazione è possibile, indeterminato tamente filosofica, si discute di cosa Lodge — accetterebbe di chiamare soggetto narrante e senza ascoltatori. spondere. È una capacità? A volte sia- oltre tal punto". Una volta compresa vediamo effettivamente e cosa credia- "materialismo semiotico": il soggetto Coscienza ha la struttura del best- mo coscienti, altre volte no; a volte una storia, ci si può chiedere se sia, al- mo di vedere, e di ciò che questo com- è una costruzione narrativa. seller americano. Un libro grosso, che possiamo sforzarci di essere coscienti. meno in parte, una storia vera, e, se sì, porta per le cosiddette immagini men- fa compagnia al suo lettore per diversi O è un'entità? Usiamo espressioni, di chi o di che cosa parli. Potremmo L'immagine dominante della co- tali; si prendono in esame i qualia, giorni e costituisce un luogo da esplo- certo un po' pompose, come "La mia così scoprire che parla realmente di scienza comporta, secondo Dennett, cioè le qualità soggettive delle nostre rare. Una caratteristica assai marcata coscienza mi suggerisce..." Proba- dal suo aspetto di manuale di autoi- bilmente, se ci sollecitassero, cerche- struzione: Dennett vuole condurre il remmo per prima cosa di fare degli lettore, cui dà del tu, attraverso esempi per chiarire, anche a nostro un'esperienza. E indubbiamente, si vantaggio, cos'è e cosa non è, e quan- prova curiosità e interesse per la mas- do siamo coscienti e quando no. Abbasso il teatro cartesiano sa di notizie e informazioni esposte, Dopo un breve preambolo, Den- che offrono molti scorci sulle scienze nett suddivide la sua indagine in tre cognitive di questi anni. E si fa qual- parti: la prima circoscrive il problema di Luciano Mecacci che esperienza: ci si sofferma, si fanno e suggerisce un metodo per indagarlo; le prove che Dennett suggerisce di fa- la seconda tratteggia una teoria empi- La "spiegazione della coscienza" avanzata da concezione della coscienza tra il biologico e il re. Ma l'accumulo di dati e la retorica rica della mente; la terza riconsidera il Dennett non si dispiega nei modi tradizionali cui computazionale. Un fatto fondamentale sfugge a della scientificità indicano come problema filosofico della coscienza. Ci sono abituati il filosofo, lo psicologo o il neuro- Dennett: il teatro cartesiano non è solo un'inven- Dennett si muova abbastanza a caso sono anche due brevi appendici, una scienziato. Da ciò deriva il suo fascino (insupera- zione di Cartesio, è soprattutto un fenomeno psi- nella teoria della mente. H suo avver- per filosofi e una per scienziati. Il li- cologico. Buona parte della nostra vita psichica sario — il dualismo — è di paglia: è bro non mira soltanto ad argomenta- to a questo riguardo rimane però /'Io della trascorre con un "io" che fa scorrere gli eventi e i molto dubbio che esso abbia mai in- re, ma anche a condurre il lettore at- mente, che Dennett scrisse insieme con personaggi della vita psichica su un palcoscenico trattenuto una concezione del sogget- traverso un'esperienza che gli farà ve- Hofstadter, "L'Indice" 4, 86), ma anche la fatica to (della mente, della coscienza) che interno (ma oggi, aggiornati rispetto ad Agostino, dere diversamente la coscienza. di leggere un libro che ha le dimensioni del trat- non lo pensi in continuo mutamento e Dennett vuole sciogliere il mistero tato, ma trattato non è, per coglierne i concetti es- Platone e Cartesio, diremmo su uno schermo ci- con tutta una serie di processi portati della coscienza, demistificarlo. E co- senziali e le idee originali. A proposito di origina- nematografico, o televisivo). Lo "spettro nella avanti in parallelo. Del resto, il corpo mincia con l'attaccare un'immagine di lità, traspare spesso nelle affermazioni di Dennett macchina" che Cartesio avrebbe inventato, e su stesso è un'entità complessa, in conti- grande successo, che vuole che la co- il vanto di aver individuato il punto critico fonda- cui Gilbert Ryle aveva a suo tempo richiamato nuo mutamento, e in cui avvengono scienza riveli il nostro io, cioè il sog- l'attenzione, è senz'altro un modo di concepire la diversi processi in parallelo, ma non getto che esperisce gli eventi di cui ap- mentale delle scienze della mente: la nozione di mente, ma è soprattutto il modo in cui, da per questo qualcuno ne ha mai messo punto siamo coscienti, e che sia il luo- un luogo nella mente in cui qualcuno, un folletto, Socrate in poi, la psiche occidentale è stata educa- in discussione l'unità. Il dualismo può go in cui conduciamo i nostri giudizi e un homunculus o un osservatore (in sostanza, la essere interpretato semplicemente co- ta a gestire se stessa. Il demone che parla a le nostre valutazioni. Questa è un'im- coscienza) appunto osserva quello che accade nel- me l'affermazione della diversa natura magine antropomorfica della coscien- la mente, come se stesse di fronte a un palcosceni- Socrate è la prima versione ^//'homunculus car- della mente, senza implicare che la za, in cui essa è concepita come un co in cui si recita l'attività mentale. Ma il "teatro tesiano. La crescita psichica dopo la nascita po- mente possa esistere senza il corpo: il soggetto animato. Un'immagine che cartesiano" preso di mira da Dennett non è una trebbe esser vista, per lo meno nella cultura occi- corpo e il suo ambiente costituiscono per spiegarci come soggetti pone un nozione dennettiana, bensì un riferimento preci- dentale, come lo sforzo di costruire un teatro in- certamente il supporto della mente e i secondo soggetto, interno. Questo so della letteratura filosofica di almeno tutto que- terno, un luogo privilegiato da cui osservare se suoi vincoli. Il dualismo, infine, non raddoppiamento ha una grandissima comporta affatto un raddoppiamento: sto secolo. Senza andare troppo indietro, si può stessi. tradizione, in filosofia e al di fuori del- il soggetto è costituito dall'avere una la filosofia, ed è noto come dualismo vedere come Richard Rorty abbia affrontato rigo- La proposta di Dennett di una nuova teoria mente, e prima non c'è. Data la con- mente/corpo. Accettare il dualismo, rosamente questa problematica in La filosofia e della coscienza (basata sull'idea di "Molteplici clamata necessità di un approccio dice Dennett, significa rinunciare a ca- lo specchio della natura del 1979. Ora, tutti so- Versioni") non può essere valutata solo sul piano scientifico, sorprende la conclusione pire. no d'accordo che il teatro cartesiano è una palla della plausibilità teorica, ma deve avere dei ri- — il soggetto come costruzione narra- tiva, una tesi convergente con quelle Il metodo di Dennett per indagare al piede della filosofia della mente, della psicolo- scontri sul piano psicologico. Anche se la moda- gia e delle neuroscienze, ma questo non significa lità del teatro ci è più familiare, niente vieta che dell'ermeneutica continentale. Dun- la coscienza è 1 'eterofenomenologia. que, si può arrivare alla conclusione Gli esseri umani danno conto della lo- che possa essere liquidato proponendo una nuova t> direttamente, per una via tutta lettera- ro attività cosciente, in parte sponta- rio-argomentativa, che rinuncia anche neamente, in parte (in situazioni speri- alla buona divulgazione scientifica. mentali) sollecitati da uno sperimenta- tore; l'eterofenomenologo accetta i te-

che ci sia un "teatro cartesiano". La nostra esperienza è, si dice, prospetti- ca, è cioè un'esperienza da un punto di NARRATORI GIUNTI vista-, il soggetto, la coscienza, è ciò che vede l'esperienza da quel punto di vista, e il suo campo visivo è la scena In collana: su cui tutto ciò che esperiamo appare: JORGE La costa dei sussurri, appunto il teatro cartesiano. Contro questa idea, Dennett fa notare che la NIELSEN L'angelo calciatore, psicologia, l'intelligenza artificiale e le neuroscienze mostrano, per esempio Yl MUNYOL II nostro eroe nel caso della percezione, che "non decaduto, CRACE Settimo esiste un punto nel cervello verso il quale le informazioni vengono incana- continentet DURRELL late". Tutt'altro. Il cervello rivede continuamente ciò che percepisce e La grotta di Prospero, KIRSCH ciò che pensa in processi paralleli, for- Arlecchina e altre storie, nendo molteplici interpretazioni e ela- borazioni dei dati, lavorando secondo LOSCHUTZ Fuga, SERENI un modello che Dennett chiama delle Il gioco dei Regni, BLANC "Molteplici Versioni". Dunque non ci sarebe un solo flusso di coscienza, ce L'impero del sonno, PACHECO ne sarebbero molti; e non avrebbe senso chiedersi quale sia più reale. Le battaglie nel deserto, La critica al teatro cartesiano è se- Yl KYUNYONG L'altra faccia guita da una lunga ricostruzione della possibile evoluzione della coscienza, i di un ricordo oscuro, cui passaggi essenziali sono la nascita di individui capaci di replicarsi, per PONiATOWSKA Fino al giorno cui il replicarsi costituisce un bene; i del Giudizio, DURRELL Riflessi primi atteggiamenti elementari di que- sti esseri rigidamente cablati; l'affer- di una Venere marma marsi successivo, e casuale, di cervelli plastici; il progresso dell'hardware del THERIAULT L'ombra cervello nell'homo sapiens; lo sviluppo del Su del software cerebrale con l'autosti- molazione (la capacità di parlare a se Restaurazione la borghesia ha impara- co di Leopardi è arrivato al punto che pardisti che, una volta che hanno sco- to a ragionare secondo i propri inte- Salinari affermava qualche anno fa perto una fonte per un pensiero del Intransigenza ressi di classe, ma l'ideologia del pro- Intervento che, proprio perché Leopardi è "pro- Leopardi, lì si arrestano, come se lo gresso non è venuta meno. Nel XX se- gressivo", è "sradicato", a differenza scopo di quel pensiero fosse quello di colo, infatti, non diversamente che nel del moderato Manzoni, "dal processo nascondere nel suo ventre la fonte oc- e transizioni XVIII, per "i nostri democratici, co- Balenìi negati reale della storia". culta, in attesa che il filologo la sco- me per i begli spiriti cartesiani, il pro- La stessa affermazione è al fondo pra, e non di illuminare un frammento gresso non consiste affatto nell'accu- dell'articolo di Ferraris. Ferraris affer- di realtà. Ma dell'articolo di Ferraris di Franco Sbarberi mulazione dei mezzi tecnici, e neppu- di Franco Rella ma che Leopardi non ha avuto alcuna mi interessa la conclusione. Leopardi re di conoscenze scientifiche, ma influenza su Nietzsche. Ferraris è così è un buon poeta ma non è filosofo, nell'ornamento dello spirito che, libe- L'articolo di Ferraris sul rapporto buon conoscitore di Nietzsche, che per la ragione che "la poesia è ancora altra cosa dalla filosofia". GEORGES SOREL, Le illusioni del pro- rato dai pregiudizi, sicuro di sé e fidu- Nietzsche-Leopardi è curiosamente, non mi sento di smentirlo, anche se a gresso, introd. di Alfredo Salsano, cioso nell'avvenire, si è costruito una malgrado l'originalità dell'autore, un un grande pensatore a volte basta Ma che cos'è la filosofia? Seguendo Bollati Boringhieri, Torino 1993, ed. filosofìa che assicura la felicità a tutti capitolo ripetitivo della storia della re- un'immagine, il balenio di un pensiero il ragionamento di Ferraris verrebbe orig. 1906, trad. dal francese di coloro che possiedono i mezzi per vi- cezione leopardiana in Italia. e di una figura per aprire una via al da dire che l'esercizio filosofico del Francesca di Montereale-Montica, vere agiatamente". Leopardi è un grande poeta e un suo pensiero. Questo Nietzsche lo af- pensiero non è mettersi in gioco: pp. 210, Lit 24.000. In realtà, nella filosofia della storia grande pensatore. D'altronde lo stesso ferma ad ogni passo contro i filologi esporsi alla realtà del mondo e ai suoi dell'illuminismo c'è un'idea descrittiva Leopardi aveva chiarito come fosse della scuola. E andrebbe ripetuto, enigmi, ma piuttosto un 'abilità, come La nozione illuministica di progres- di progresso, che rinvia allo sviluppo necessario pensare come il più freddo scolasticamente, anche ai filologi leo- quella del chirurgo o del meccanico. so è stata in origine uno dei bersagli Fare filosofia è seguire le regole di un preferiti del pensiero politico contro- mestiere. Pare che questo mestiere og- rivoluzionario che, in polemica con i gi sia l'esegesi di Heidegger e degli esegeti di Heidegger. Ai tempi di philosophes, ha restaurato un'idea tra- computazionali di Dennett; ci si riferisce alle di- scendente di ordine e di società gerar- Leopardi sarebbe stata l'esegesi di mensioni personali, interpersonali e sociali della chicamente organizzata. Poi, mentre < Hegel e degli esegeti di Hegel. Da nella Francia della Terza Repubblica si possa adottare la modalità molto più complessa coscienza che hanno studiato Freud, Wallon, questo punto di vista Leopardi è in ritardo: cantore di una spaventosa l'ideologia rivoluzionaria viene cele- (e caotica) che si approssima alla curva neolaffe- Piaget, Vygotskij e Mead, per fermarci a qualche brata ufficialmente dalla nuova classe classico. È in tale complesso multidimensionale provincia italiana, al di fuori del gran- riana descritta da Dennett. Gli psicologi potreb- de circuito europeo. Che Leopardi ab- di governo, grandi intellettuali laici che si sviluppa e struttura la coscienza, e solo rife- bero fare un esperimento in cui si dà l'istruzione bia irriso il progresso non ha turbato i come Renan, Taine e Flaubert si la- di svolgere varie operazioni cognitive e motorie rendoci ad esso si può avviare sulla coscienza un sciano conquistare dalle tesi controri- sostenitori del Leopardi progressivo. secondo due diverse modalità di presa di coscien- discorso che abbia senso. Altrimenti si rischia di Che in Leopardi sia possibile leggere voluzionarie, mettendo in discussione non capire il senso dei fenomeni psichici: come ac- non solo lo "spirito giacobino", ma za (il Teatro Cartesiano e le Molteplici Versioni), delle pagine tra le più acute del secolo anche i principi dell'89. È di qui che e verificare in quali situazioni una modalità è più cade a Dennett quando commenta le affermazioni sulla realtà metropolitana, non turba prende avvio la querelle contro l'ere- efficace dell'altra. di due persone, una delle quali dice "Questo è il l'affermazione di un Leopardi affon- dato nella spaventosa provincia. Che dità politico-culturale degli intellet- Anche la concezione delle Molteplici Versioni, mio corpo", mentre l'altra dice "No, non è tuo; è tuali illuministi, che alimenta sia la mio, e non voglio condividerlo". Per Dennett que- in lui ci siano delle pagine che antici- in verità, non è un'invenzione di Dennett. pano il pensiero più avanzato della cultura di destra di fine Ottocento sia Certamente è una concezione più recente, proba- ste frasi rivelano una problematica filosofica sul l'antidemocraticismo di sinistra che fa modernità, da Baudelaire a Proust e bilmente non anteriore all'Ottocento, ma ben co- sé, il me, e il loro rapporto con il corpo ("Se potes- capo a Sorel. Così, dopo l'affaire Benjamin, sembra non contare nulla. dificata nella tradizione neokantiana e nell'erme- simo capire cosa proverebbero due o più sé a lotta- Che, infine, la forma dello Zibaldone Dreyfus, mentre il socialismo francese re per il controllo di un unico corpo, potremmo risponde all'agitazione nazionalista e neutica da Schleiermacher a Dilthey a Gadamer. sia la forma stessa della modernità, antisemita optando per la difesa delle In particolare, essa è il fondamento della teoria di capire meglio che cos'è un singolo sé"). Ma quelle teorizzata da Schlegel fino a istituzioni democratico-liberali, Sorel, Freud relativamente alla continua ricostruzione due frasi non sono l'indizio di un uso improprio Benjamin, sembra essere problema fi- losoficamente non pertinente. deluso dal fallimento della Revolution che la psiche compie di se stessa nel processo di concetti filosofico-psicologici: sono il modo in dreyfusienne, matura un netto rifiuto dell'autoanalisi. La coscienza è legata alla dina- cui due interlocutori (a qualcuno possono evocare Ma sulla "pertinenza" filosofica bi- sia del sistema politico-parlamentare mica della costruzione e dell'interpretazione con- due partner in amore) vivono la loro esperienza sognerebbe aprire un discorso. Sono sia del riformismo socialista. tinue. L'osservatore interno non osserva un film psichica e corporea interpersonale. Quelle due fra- convinto che le critiche su Heidegger nazista, che hanno animato il cicalec- La "riforma intellettuale e morale" già confezionato: non è uno spettatore passivo, è si hanno senso per quanto comunicano sul piano interpersonale, concretamente vissuto; se non so- cio filosofico due o tre anni fa siano di Renan si era ispirata negli anni set- un regista che continuamente cambia sia i foto- poco significative. Significativo mi pa- no contestualizzate rimangono frasi vuote, emesse tanta a un "antico regime sviluppato e grammi sia il montaggio. re che Heidegger non abbia fatto cen- corretto" come quello prussiano, in In definitiva, manca a Dennett un'anima psico- da calcolatori senz'anima. Il libro di Dennett è no né all'olocausto né al nazismo né cui il popolo è plasmato e disciplinato freddo, mentre la coscienza vuole una trattazione alla guerra nelle sue opere, perché dalla religione tradizionale, ma dove logica. Egli è curioso e attento a quanto capita nelle neuroscienze e nella scienza cognitiva, ma più appassionata dei momenti in cui essa è per noi considerava questi temi filosoficamen- l'elite è educata al culto della forza e uno specchio interiore delle gioie e delle tragedie te non pertinenti. Se questa è la filoso- della libertà della ricerca scientifica. ignora (forse disprezza?) quanto abbiamo appreso della vita personale, o un modo di comprendere fia e questo è il mestiere del filosofo, Sorel, invece, negli scritti del primo dalla psicologia e quanto essa sta oggi proponendo mi chiedo se abbiamo ancora bisogno Novecento e poi nelle Riflessioni sulla sul tema della coscienza. Manca quindi nel libro l'altro: come quando negli occhi di un bambino vediamo trasparire la coscienza che cresce, e in di filosofia e di filosofi. La mia rispo- violenza e nelle Illusioni del progresso di Dennett ogni richiamo alla coscienza come pro- sta è affermativa: abbiamo ancora bi- quelli di un malato di mente o di un vecchio scor- recupera — in parte da Renan, in par- cesso in primo luogo psicologico. E quando si dice sogno della filosofia. Ma ne affermo la te da Proudhon — soprattutto l'idea "psicologico" non si pensa affatto nei termini giamo l'obnubilamento del sé. necessità proprio perché riconosco la di separatezza della "rivoluzione cri- piena legittimità filosofica di pensatori stiana", ipotizzando per la classe ope- come Leopardi. raia un'etica totalmente nuova, frutto della "scissione" dei produttori dal si- stema di valori della classe dominante. Insomma: una nuova teoria della libe- della tecnica e della cultura intese co- ragionatore ciò che solo l'ardentissimo razione, per essere veramente proleta- me espressioni della divisione moder- poeta può conoscere. Leopardi cerca- ria, non poteva essere fondata na del lavoro e un'idea prescrittiva, va di aprire una nuova strada al pen- NARRATORI GIUNTI sullViprzV de transaction del socialismo piuttosto minoritaria, che esige siero: una "saviezza", e dunque un sa- riformista, ma sull'appello ali'intransi- un'estensione generalizzata delle li- pere per la vita, che andasse oltre la geance del movimento sindacale fon- bertà civili e dell'uguaglianza politica. "ragione solo ragionante", ma anche dato da Pelloutier. Transazione, in- Scambiare questa seconda istanza, che oltre i limiti della poesia. È un fatto transigenza: sono le espressioni, è be- costerà ad alcuni il carcere e ad altri la che la cultura italiana non ha mai di- ne ricordarlo, che il Gobetti della morte, con una filosofia edonistica per gerito. Rensi, Tilgher, Colli hanno ri- "Rivoluzione liberale" usa per descri- le classi abbienti è nient'altro che un vendicato la grandezza "filosofica" di vere e rifiutare le "degenerazioni rifor- espediente polemico. E anche sul con- Leopardi, ma con enunciazioni di mistiche e utilitarie" del socialismo cetto di autonomia occorre intendersi. principio, senza entrare mai a fondo italiano. E che ritornano più volte an- Nel suo celebre saggio sull'illumini- nel merito di questa "grandezza". È che nel linguaggio giovanile di smo Kant aveva sostenuto che la vera stato Croce, invece, che, in Poesia e Gramsci. Il pamphlet sulle Illusioni minorità dell'uomo è "l'incapacità di non poesia, ha tranciato la questione. del progresso va inserito, come ha ri- valersi del proprio intelletto senza la Leopardi non è un pensatore perché IL GIOCO DEI RE< cordato Salsano, "in un contenzioso guida di un altro". A questo progetto "irrise la fede del nuovo... il liberali- con gli intellettuali che corre per tutta di liberazione individuale, perseguibi- smo e il tentativo di riforme" e dun- Passioni e ideali di questo l'opera di Sorel" e che tende a sradi- le attraverso la politica, Marx aveva que si era cacciato "in una via senza care dalla mente e dal cuore dei prole- contrapposto un affrancamento per uscita, in una lotta sterile", in un "va- secolo nel romanzo di una tari l'idea che essi non saranno mai in via collettiva e per successivi stadi niloquio accademico". grado, da soli, di emanciparsi politica- economici. Alla dialettica della con- famiglia straordinaria. mente e culturalmente. Per Sorel, la Che cosa hanno fatto "da sinistra" traddizione e della mediazione di ori- Luporini, Binni e Timpanaro se non prima "vera dittatura" esercitata in età gine marxiana Sorel oppone invece la moderna dagli intellettuali è quella dei rovesciare questo giudizio? Leopardi logica dell'esclusione, la presenza infi- è in ultima istanza "progressivo", e philosophes nei confronti del Terzo nita di uno spirito di scissione intro- Stato. A livello teorico, essi hanno so- dunque un buon pensatore. C'è da di- dotto nel sistema di fabbrica dall'ideo- re che dal '47 in poi, Luporini ha via stituito all'antico pregiudizio dei cicli logia salvifica dei produttori, che as- astrologici quello settecentesco del via corretto la sua impostazione, rico- solvono alla "missione creatrice pro- noscendo che il pensiero di Leopardi progresso, con la pretesa di formare pria della violenza". I teorici del degli spiriti illuminati e una democra- sta proprio nella specificità del suo progresso sono stati dunque contestati linguaggio dissidente rispetto alla filo- zia che "si modelli sulla nobiltà scom- da un teorico della violenza di massa. parsa". Alla sua origine vi è una no- sofia tradizionale. Va anche a merito Ma l'essersi mimetizzato con le forme di Luporini aver individuato la dimen- zione dilettantesca ed enciclopedica di di vita e con i propositi di lotta dell'in- scienza, che soltanto degli intellettuali sione tragica del pensiero leopardiano: tero proletariato non ha certamente la presenza in esso di contraddizioni umanisti potevano coltivare. Soltanto fatto dell'ingegner Sorel un interprete con il liberalismo dell'età della non negoziabili che resistono ad ogni "interno" della classe lavoratrice. "terapia" dialettica. Ma l'uso ideologi- • DEI LIBRI DEL MESE! LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 52

nella sua ansia di guadagnare la san- Introduzione alle culture antiche III. tità. L'esperienza religiosa antica, a cura di Sistemare l'universo Ma quando ciò avviene il cristiane- Mario Vegetti, Bollati Boringhieri, simo ha già pressoché completato il Torino 1992, pp. XIII-228, Lit di Paolo Scarpi proprio processo di codificazione e 32.000. sta portando a termine la sua trasfor- mazione in religione istituzionale, per della vita associata e rivaluta il com- Giovanni Filoramo per il cristianesi- modello romano. Integratosi con il Passati quasi inosservati, eccetto legittimarsi come diretto erede plesso di norme che controllano il mo, non presentano quasi mai caratte- tempo nella gerarchia dei poteri stata- che per gli addetti ai lavori, i primi dell'impero. E a questo fine doveva quotidiano in virtù del temporaneo ri omogenei. Lo stesso sacerdozio ro- li, il sacerdote cristiano conosce due volumi di questa Introduzione alle trovare nel proprio monoteismo un capovolgimento dell'ordine che spes- mano, che era come quello greco una un'evoluzione prospetticamente op- culture antiche (I, Oralità Scrittura valido alleato nel momento in cui si so la caratterizza. Con il trascorrere carica pubblica onorifica per la quale posta rispetto agli altri sacerdozi attivi Spettacolo, 1983; II, Il sapere degli an- confrontava con rapprésentazioni pa- del tempo, però, la festa, in Grecia e a non si richiedevano conoscenze speci- nel mondo antico; esso concentra nel- tichi, 1985), con opportuna operazio- rallele del divino che, se non erano Roma, subisce un'evoluzione che la al- fiche, godeva di una funzione politica le sue mani le "funzioni di insegna- ne editoriale vengono ora riproposti monoteismi storici, certo rivelavano lontana dal ruolo fondante del quoti- ben più marcata del suo omologo gre- mento, servizio cultuale, guida della in occasione dell'uscita dell'Esperienza alcune analogie. Sviluppo del mono- diano, sino a diventare una forma di co e la sua rigida articolazione in fun- comunità", tenute separate dal giudai- religiosa antica. È una sintesi destinata teismo esclusivista biblico, il monotei- spettacolo e di cesura "rispetto alla zioni e in compiti ne rifletteva l'inte- smo come dalle altre religioni. Scelto a un pubblico colto, ma non necessa- smo cristiano si trovava di fronte for- normalità della vita sociale ordinaria". grazione nella gerarchia oligarchica da Dio, il sacerdote cristiano vede riamente erudito, in cui viene distilla- progressivamente accrescersi il suo me enoteiste, che privilegiavano una A quest'opera sistematrice dell'uni- del potere romano. Al contrario, nella to il frutto di una riflessione, sviluppa- religione dell'antico Israele il potere potere, con la conseguente restrizione divinità sulle altre, come lo Zeus di tasi nel corso degli anni settanta e ora verso, accanto al mito, al rito e alla fe- Elio Aristide, o inclusiviste, come la giunta a maturazione. In quel lungo Iside di Apuleio. Ovvero, ci informa periodo di revisione, soprattutto in Giovanni Filoramo, queste rappresen- Italia, l'approccio al mondo antico, tazioni del divino riproducevano agli stimolato anche dallo strutturalismo e occhi degli stessi cristiani il modello dall'antropologia di matrice francese, del sistema imperiale, dove il grande è andato cambiando e la produzione Splendore monastico dio era l'equivalente del principe a cui culturale antica, non più mondo sepa- erano sottoposti i governatori, incar- rato o serbatoio di sciropposi modelli di Giampiero Casiraghi nati dagli altri dèi. Rappresentazione moralistici a cui attingere, si è rivelata ideologico-religiosa del potere domi- un universo dinamico su cui è radicata nante, questo tipo di "monoteismo la civiltà occidentale. GLAUCO MARIA CANTARELLA, I monaci di quadro dipinto con mano sicura e incisiva. monarchico" produceva uno scarto Come scrive Vegetti nella presenta- Cluny, Einaudi, Torino 1993, pp. 334, Lit Narrata attraverso la biografia dei suoi abati in verso l'accentuazione dell'idea di zione, l'attenzione per l'esperienza re- 42.000. continua operosa tensione con il mondo circo- "forza", da cui era collegato sempre ligiosa richiede uno sguardo antropo- stante, vicino e lontano, la storia di quella splen- più al potere politico, ma in ragione logico che colga le forme attraverso dida abbazia, fondata nel 909 o nel 910 dal duca della quale anche il dio unico si tra- Il progresso degli studi, guidato da criteri meto- sformava in una potenza impersonale cui il variegato universo antico ha da- dologici mutuati dalle "Annales" o dalla storia Guglielmo I di Aquitania a occidente della to un significato al suo "essere nel e invincibile, dominatrice del mondo, sociale, ha individuato nel monachesimo una del- Saona, nella diocesi borgognona di Macon, è la mondo". Necessaria e ineludibile a cui potevano attingere le pratiche storia di uno dei più importanti movimenti di magiche. Il rapporto dell'idea "mono- quindi la comparazione, che ha messo le manifestazioni più antiche e feconde non solo riforma monastica che, pur attingendo la sua spi- teista" con il potere politico diviene in a confronto le espressioni religiose della Chiesa, ma della società e del mondo in cui ritualità dagli ideali propugnati in età carolingia ogni caso esplicito nel periodo di tem- greche e romane per farne emergere si è radicato, specialmente di quello medievale, po che va da Elagabalo ad Aureliano, lo specifico storico. Senza trascurare all'interno del quale ha trovato molteplici espres- da Benedetto d'Aniane, li interpretò e visse in quando si afferma ili "monoteismo so- gli apporti ebraico e cristiano, colti sioni. Si spiega così perché la storia del monache- maniera nuova, secondo i mutamenti avvenuti nella sensibilità religiosa e nella cultura elitaria lare". Allora l'imperatore diventa il ri- nel loro divenire, questo sguardo simo ahhia finito con l'essere sollecitata a stabili- flesso o il rappresentante del dio Sole della fine dell'alto medioevo. comparativo ha poi saputo anche ap- re confronti e rapporti di connessione reciproca che a sua volta è il garante del benes- prodare a quella sintesi delle varie con le diverse correnti religiose e intellettuali del- Modificando l'equilibrio fra lavoro e preghiera sere dell'impero. esperienze religiose antiche, che si è la società medievale. previsto nella regola benedettina, la comunità di realizzata verso il crepuscolo dell'im- Autore finora di saggi specialistici sul pensiero Cluny disciplinò con maggior rigore la vita litur- Da questo quadro storico emergo- pero romano. gica e ne accentuò il significato comunitario. no indiscutibili le differenze con le an- Il libro offre un efficace spaccato e la società del medioevo, Glauco Maria Scomparve l'antico suggerimento di unire alla tiche religioni politeistiche della della creatività religiosa e simbolica Cantarella, professore all'Università di Bologna, Grecia e di Roma, i cui rispettivi preghiera il lavoro manuale. L'ufficio corale di- dell'uomo greco e romano, sino è uno di quegli studiosi che ha saputo intrecciare pantheon esprimevano il sistema di all'emergere del cristianesimo. È con genialità le complesse vicende di un monaste- venne una specie di preghiera perenne, la liturgia funzioni in cui si articolava ciascuna un'attività individuata nelle sue forme ro ricco e potente come Cluny con quelle, altret- una grandiosa celebrazione, sovraccarica di ceri- società. Sono due quadri complessi, espressive, nei linguaggi che definisco- tanto complesse, della società e della Chiesa dei monie e processioni sontuose. I monaci dovevano quello greco fondato su un atto ritua- no il rapporto dell'uomo con il mon- secoli centrali del medioevo, quelli compresi tra soltanto pregare, immergersi nella lettura della le, il sacrificio animale, e sul variegato do divino e che Vegetti ha voluto arti- la fine dell'impero carolingio e l'inizio della rifor- Bibbia, cantare le lodi del Signore. Si pregava e mobile mondo divino dominato dal- colare in tre parti: Forme e luoghi, le figure plastiche delle divinità, come ma gregoriana, per i quali Cesare Baronio coniò cantando. La musica era lo strumento per far Funzioni e operatori, Codificazioni. In giungere a Dio le preghiere, ma anche lo stru- mostra Walter Burkert; quello roma- l'espressione "saeculum obscurum". La sua rico- no sullo scrupolo espresso dal termine un itinerario quasi obbligato come mento che educava il cuore dei fedeli. Con la mu- questo, all'inizio si situa il mito, struzione si spinge ancora oltre, dalla questione religio. Non sono però mondi incomu- sica, la danza. La processione dei monaci compo- mythos, la parola ma anche il raccon- delle investiture e dai primi movimenti ereticali nicabili, dice Giorgio Camassa, ché to, attraverso cui l'uomo greco ha reso fino allo scisma degli anni 1159-77 tra neva una danza simile a quella dei cori angelici. Roma conosce ben presto gli influssi comprensibile e dato forma al proprio Alessandro III e gli antipapi imperiali: un perio- Una danza melodiosa e grave, che cantava l'ar- greci, oltre a quelli etruschi. Sarà la ri- universo, immediatamente seguito dal do che coincise con la crisi, pressoché definitiva, monia del creato e introduceva nella conoscenza plasmazione di questi universi a dare in seguito origine a quel complesso suo complemento, il rito, che ha avuto di Cluny. Cantarella ha affrontato l'impresa trac- mistica del divino. analoga funzione ordinatrice per il culturale su cui si innesterà il cristia- ciando come un grande arco su tutte quelle vicen- La magnificenza del culto era accompagnata nesimo e dal quale scaturirà la civiltà "demitizzato" mondo romano: la de, scandito sul paradigma della potenza monasti- dal gusto per il decoro, dallo splendore e dall'ar- creatività della parola e il gesto fossi- occidentale. ca di Cluny e dei suoi abati, ma soprattutto inter- ditezza delle forme architettoniche, dalla ricchez- lizzato, potremmo dire, ma anche il rogando e interpretando le fonti con il rigore di za degli arredi sacri e dei libri liturgici. Tutto do- Non manca in questo lungo itinera- contrario, l'immobilità dell'evento rio, ricco di stimoli e suggestioni, il te- veva manifestare all'esterno - ai fedeli devoti, ai fondatore e la creatività dell'azione un consumato conoscitore della documentazione ma dell'"ateismo", con il quale umana. Ciò non toglie che il mito, co- e di altre testimonianze letterarie e con lo stile pellegrini, a chi ricorreva alle loro preghiere con Gabriele Giannantoni ha il compito, me scrive Marcel Detienne, sia stato brillante e avvincente di un abile narratore. donazioni generose - la volontà dei monaci di es- quasi emblematico, di chiudere il vo- oggetto di scandalo per gli stessi Questo duplice carattere rende difficile la presen- sere una comunità perfetta, disciplinata, casta, co- lume. Ma la nozione antica si rivela un Greci, quando cominciarono a eserci- tazione ai lettori: è infatti arduo rendere lo spirito me una splendida corte di Dio sulla terra, legata po' diversa dalla nostra. L'accusa di tare su di esso la loro esegesi, che lo attento e scrupoloso, ma anche spregiudicato, che nella preghiera corale a tutta la comunità dei ere- ateismo o di empietà, spesso rivolta ai fece diventare discorso "falso" per ef- anima tutto il volume; impossibile riprodurre le filosofi, investiva piuttosto forme di ri- fiuto e opposizione al sistema di valori fetto di un progressivo slittamento se- pennellate, con forti richiami al presente, di un t> mantico. Inafferrabile, il mito conti- espresso dalla religiosità ufficiale. I nuò tuttavia a sopravvivere e a trasfor- culti e gli dèi della città, messi in di- marsi anche nella scrittura, nonostan- scussione, erano sostituiti da una "de- te la polemica condotta da Platone vozione razionale" o da un astratto contro i suoi moduli espressivi e so- "deismo", più consoni al nuovo regno prattutto contro la sua funzione co- del logos inaugurato dai filosofi, che così contribuivano alla crisi del poli- smicizzante. Una funzione che a dell'accesso alle cariche sacerdotali e sta, concorrevano anche gli "spazi sa- regale e il clero incontravano un con- teismo. Roma, scrive Dario Sabbatucci, era in- con l'avvio di una vera e propria car- cri", sulla cui definizione si sofferma corrente nel profeta, una figura di vece affidata al rito, atto efficace in riera ecclesiastica. Accanto ai canali "Non è facile — scrive Vegetti nella Emanuele Greco. Separati ma interat- "operatore del sacro" che l'antica virtù del quale l'uomo poteva agire e istituzionali, però, il mondo cristiano presentazione — ancor oggi stimola- tivi con il territorio occupato dall'uo- Grecia e Roma sembravano ignorare. intervenire sulla realtà. ha conosciuto anche altre figure di re... una riflessione antropologico- mo, essi omologavano e conferivano Nonostante ciò, nell'antico Israele il Grammatica del gesto, il rito non operatori del "sacro", dotati di un ca- comparatista che investa... le tradizio- una "forma" alla città, per gli antichi profeta, più che il sacerdote, costitui- resta tuttavia un atto isolato nell'orga- risma tutto particolare, tipologica- ni politeistiche 'pagane' e quelle mo- microcosmo e centro dell'universo. va "la garanzia di legittimità del pote- nizzazione della realtà, ma è elemento mente riconducibili al modello noteistiche ebraiche e cristiane". Ma a Luoghi ideologici e politici in un re politico", perché esso, in quanto costitutivo di una sintassi di più vaste dell'"uomo divino", ben conosciuto me pare che questa sorta di "sfida" in mondo che non conosceva la separa- "uomo di Dio", che viveva alla corte proporzioni. Esso interseca, infatti, la nell'antichità. Erano i martiri, legati questo caso sia stata vinta e il progetto zione tra religioso e civico e dove si del re senza esserne un funzionario, festa, che, afferma Claude Calarne, "si alla fase eroica del cristianesimo vitti- di Arnaldo Momigliano, che elaborò il realizzava la concittadinanza tra l'uo- era un "creatore di re". In- esprime in gesti a valenza rituale". ma delle persecuzioni, e i santi della primo disegno di quest'opera, portato mo e i suoi dèi, gli spazi "sacri" erano commensurabile con ogni altra figura Anche la festa, inseparabile dal rito, è Chiesa postcostantiniana. Su di essi si efficacemente a compimento. deputati ad accogliere i mediatori con sacerdotale del mondo antico, dal una manifestazione del processo sim- innesterà, nel corso del IV secolo, il mondo divino. Tuttavia questi "ope- profeta sarebbe derivata l'esperienza bolico. Interruzione provvisoria del un'altra figura dai tratti ugualmente ratori" religiosi, di cui scrivono cristiana di una dottrina ispirata, sen- tempo quotidiano, del quale determi- carismatici ed equivalente funzionale Maddalena Zunino per la Grecia, e za che questa figura esercitasse però na la misura ed è strumento di con- del martire: l'asceta, che rifiuta la so- John Scheid per Roma, Valentin alcuna influenza sui ruoli sacerdotali trollo con la sua ricorrenza periodica, cietà e viola ogni confine tradizionale essa contribuisce all'organizzazione Nikiprowetzky per l'antico Israele, e del cristianesimo, radicati invece sul • DEI LIBRI DEL MESE! tUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 53

terati confuciani, con il loro stile così Pensatori come Zhu Xi, infatti, teoriz- volgimento emotivo, la sua natura è peculiare di argomentazione, l'acutez- zavano un'opposizione fra il principio "limpida come uno specchio", è in ar- L'addomesticamento za di certe sintesi concettuali in frasi assoluto (li) presente in tutti gli esseri monia con il principio universale che di densa essenzialità come anche di (la loro "natura" vera) e l'energia co- è in lei. E ciò è bene. Se invece è do- certa pedante prolissità. E c'è ancora smica (qi) che modella le caratteristi- minata dal desiderio, può essere tur- delle passioni una terza "voce", che è quella della che fisiche e morali di ogni singolo in- bata da elementi esterni, può esserne tradizione occidentale, cui Santangelo dividuo e che si esprime nel tempera- resa succube e attivare emozioni vio- fa spesso richiamo e che aiuta il letto- mento. Nella loro severa prospettiva, lente, smodate o inopportune. Di que- di Massimo Raveri re a cogliere meglio il senso di talune la "natura" era chiara e oggettiva, le sto eccesso l'uomo ha responsabilità dinamiche teoretiche e la logica delle emozioni erano torbide e soggettive; il morale. Siamo al nocciolo del proble- ma: come giustamente sintetizza PAOLO SANTANGELO, Emozioni e desi- menti. differenti scelte culturali. principio era universale, i sentimenti deri in Cina. La riflessione neoconfu- È un saggio scritto con uno stile Questo libro si presta ad essere let- invece parziali ed "egoistici". Eppure Santangelo, per l'ideologia cinese il ciana dalla metà del XIV alla metà del limpido e incisivo, che lo rende acces- to a vari livelli e secondo diverse pro- erano presenti in tutti gli uomini. Di problema del bene e del male nell'uo- XIX secolo, Laterza, Roma-Bari 1992, sibile anche ai non specialisti. L'argo- spettive. Non solo i sinologi, ma anche qui — come Santangelo mette bene in mo è in ultima analisi quello dell'"ad- pp. 202, Lit. mentazione procede serrata, con un uno storico del pensiero, uno psicolo- luce — la contraddizione profonda domesticamento" delle passioni. intreccio di continui rimandi e sorret- go, o chi si interessi di etica, possono che i neoconfuciani ortodossi non riu- Poiché i moralisti si erano accorti che emozioni e desideri non potevano es- Per i letterati confuciani dell'anti- ta da un ottimo apparato di note. Si essere attratti da uno studio che per- sciranno mai veramente a sanare da sere né condannati come ontologica- chità come per i pensatori cinesi mo- sente il gusto dell'indagine paziente, il mette loro di conoscere un sistema di un punto di vista teoretico. Se la natu- mente malvagi né di fatto potevano derni parlare di emozioni ha sempre progressivo piacere dello scoprire e valori sotto mólti aspetti "alternativo" ra umana fosse stata considerata catti- essere soppressi, percorsero la via del significato affrontare un argomento loro massimo controllo e tentarono di molto imbarazzante. Il ritegno e il pu- piegarli alla logica dei doveri sociali. dore tradizionale creano un profondo Perciò i sentimenti furono definiti disagio nello svelare apertamente i lati buoni finché erano moderati e si più intimi e segreti della personalità. circa un secolo e già insita nella grandiosità stessa conformavano alle esigenze di armo- Non a caso la tradizione estetica cine- <1 della sua tradizione. La liturgia si trasformò in nia sociale, e i desideri furono ammes- se ha bandito l'espressione palese dei denti, vivi e defunti. sterile ritualismo, l'orazione continua portò alla si nella misura in cui fossero stati ri- sentimenti, considerandola quasi vol- quasi totale scomparsa del lavoro manuale e in- Cluny elaborò un vero e proprio culto della dotti ai bisogni fisici essenziali. L'etica gare, e portando a estrema raffinatez- preghiera corale. E sulle preghiere dei monaci, a tellettuale, la preghiera d'intercessione si tramutò riprendeva così l'antica concezione di za il gusto dell'allusione, della metafo- cui ricorrevano signori piccoli e grandi, essa co- col tempo in un titolo di diritto sulle generose of- Mencio sulla necessità di coltivare la ra, del suggerimento simbolico. Le struì una ricchezza immensa e un potere sconfina- ferte dei fedeli, l'ideale della povertà venne di- mente ed educare i sensi attraverso la emozioni e i desideri erano interpreta- storto con gravi conseguenze sulla vita religiosa e funzione catartica dei riti per svilup- ti come movimenti oscuri dell'animo, to. Dalla Borgogna, fin dai tempi dell'abate pare solo quegli stati interiori "buoni" carichi di forza dirompente, e sentiti Odone (927-942) e del suo successore Maiolo la spiritualità dei monaci. che fondavano le relazioni sociali come un potenziale pericolo per (954-994), essa s'irradiò in tutta la Francia e, at- Ma a nuocere a Cluny furono soprattutto i tem- "giuste". l'equilibrio interiore. D'altra parte i traverso la fitta rete delle sue dipendenze, artico- pi nuovi e la sua incapacità di adattarsi, legata al- pensatori cinesi erano ben consci che i late in priorati e abbazie minori variamente do- la sacralità della sua tradizione. I difficili rapporti E vero che nella tradizione occiden- sentimenti, pur appartenendo all'am- minate dall'abate di Cluny, raggiunse l'Italia, la con il papato e l'Impero nel corso del XII secolo, tale antica e medievale è forte la ten- bito del mondo privato, non potevano Spagna, l'Inghilterra e la Germania, divenendo la presa di coscienza dell' episcopato e delle sue denza a considerare le passioni come non riflettersi anche in campo sociale un modello largamente imitato nel generale di- funzioni sacerdotali, il mutare repentino dei po- "malattie dell'anima" che offuscano la e avere profonde implicazioni morali e tenti e delle alleanze e la nascita di nuovi ordini mente, limitando la libertà. Ma c'è politiche. Si trovarono dunque di sordine della cristianità e delle istituzioni. sempre stato anche tutto un filone di fronte al dilemma di un tema che sa- Durante il lungo abbaziato di Odilone (994- religiosi, che, come i Cistercensi di Citeaux, ca- pensiero che ha attribuito un alto va- rebbe stato meglio evitare, ma talmen- 1049), il successore di Maiolo, l'abbazia era or- peggiati da Bernardo di Chiaravalle, predicavano lore alle passioni — e in primo luogo te importante da non poter essere mai al centro dell'attenzione religiosa e politica il ritorno alla radicalità della regola benedettina, all'amore — e ha riconosciuto la fun- ignorato. di gran parte d'Europa. Odilone fu in corrispon- piegarono la forte tempra di Cluny e disgregarono zione positiva dello slancio emotivo in la sua congregazione. Dopo aver dominato la sce- un modo che non ha eguali nella ci- Anche per lo studioso occidentale denza con i personaggi più autorevoli del suo tempo e viaggiò instancabilmente dall'uno all'al- na europea per oltre due secoli, l'abbazia decad- viltà cinese. Nel pensiero dell'Asia analizzare come la cultura cinese ha orientale non c'è il disprezzo metafisi- tro dei suoi monasteri, accompagnato dalla fama de, trascinando stancamente la sua esistenza per interpretato il mondo dei sentimenti e co per i sensi, ma neppure la sublima- altri sei secoli ancora, fino alla demolizione dei delle passioni è un'impresa rischiosa, della sua sensibilità umana e religiosa. Sotto zione della passione nell'ideale religio- anche se di grande fascino intellettua- Pietro di Montboissier, detto "Il Venerabile" suoi edifici incominciata nel 1801. so. Così come corpo e anima non sono le, perché implica dei complessi pro- (1122-56), Cluny estese il suo influsso fino alla Contemplando il disegno di quello che fu un i termini di una dicotomia insanabile. blemi di carattere metodologico ed Polonia e all'Ungheria e fondò monasteri persino tempo il complesso di quegli edifici, Glauco E se nella cultura europea la "passio- esegetico. I sinologi ne avevano stu- nelle vicinanze di Bisanzio e nella Palestina dei Cantarella scrive che anche Bernardo di ne" trova nella "ragione" la sua antite- diato finora solo aspetti molto specifi- crociati. Chiaravalle, "l'antagonista giurato di Cluny, si, per la cultura cinese l'opposizione è ci. Per la prima volta questo libro af- fra 1'"armonia" dell'equilibrio e il "di- L'organizzazione centralizzata dei Cluniacensi, sembra aver trionfato. Di tutto ciò che muoveva i fronta il problema in modo organico, sordine" dell'eccesso. mettendo a fuoco la riflessione filoso- liberati da qualsiasi ingerenza laica ed ecclesiasti- suoi furori retorici non c'è più nulla. Solo qualche fica dei maggiori pensatori delle due ca fin dalla fondazione dell'abbazia e strettamen- brandello, anche se impressionante per maesto- La diffidenza del pensiero cinese ultime dinastie, Ming (1368-1644) e te vincolati a Roma e all'Impero, l'aristocratica sità... La grande Cluny, la protetta da Roma, la nei confronti delle emozioni aveva ra- Qing (1644-1911). E l'ideale conti- favorita degli imperatori, è crollata in una im- dici antiche. Le teorie buddhiste su spiritualità dei suoi monaci, il loro credito di po- questo punto erano chiarissime: le nuazione di itno studio che l'autore ha mensa nuvola di polvere, dispersa, svanita". pubblicato nel 1991, sempre per i tipi tenti intercessori presso Dio, la santità dei suoi passioni — chiamate anche i "demo- di Laterza: Il "peccato" in Cina. Bene e abati unita a una straordinaria capacità d'interes- Oggi per vedere Cluny bisogna immaginarla, ni" o i "banditi" della mente — erano male nel neoconfucianesimo dalla metà sarsi delle cose del mondo presente, spiegano la sognarla. Restano in piedi soltanto il campanile disordini che infettavano l'animo, di- del XIV alla metà del XIX secolo. forza di espansione di Cluny e la nascita della pri- dell'Acqua Benedetta e una parte, sventrata, del struggevano i tesori della virtù e im- prigionavano l'uomo nella catena del- Santangelo delinea innanzitutto il ma grande congregazione di monasteri che la cri- transetto maggiore della grande chiesa abbaziale. le rinascite. La risposta taoista invece concetto tradizionale di "emozione": stianità abbia mai conosciuto. In questo senso - Ma, "quel suo fantasma, in fondo, è soltanto non fu affatto univoca e il libro contri- problema sottile e sfuggente perché anche se è lecito dubitare - la cristianità occiden- smarrito, perché stenta a riconoscersi". Di buisce a sfatare il diffuso luogo comu- gli strumenti di analisi si rivelano ben quell'edificio, dei suoi monaci e dei suoi abati tale avrebbe ricevuto una spinta decisiva verso la ne che vede nel taoismo una teoria presto relativi. Infatti il significato formazione di una coscienza europee, unitaria, e Glauco Cantarella ci ha restituito tensioni politi- "edonistica" che esalta la passione dei stesso del termine è oggetto di un ac- la grandiosa visione di un mondo ordinato e paci- che e religiose, norme e comportamenti, raccor- sensi. I sentimenti erano considerati ceso dibattito fra gli psicologi e i filo- fico influì anche sulle tendenze universalistiche dando la vita dei monaci in preghiera e dei suoi legittimi purché non fossero eccessivi. sofi contemporanei. Inoltre non esiste abati con gli scenari più vasti della politica e della L'ideale era il superamento dello sta- un'identità fra la nozione occidentale del papato. dio emozionale attraverso la "libera- di emozione e quelle analoghe nel Verso la fine del secolo XI Cluny era all'apogeo cultura europee. A quella cultura e a zione dai legami", la comprensione se- pensiero dell'Estremo Oriente: gli sta- quell'Europa Cluny ha offerto "un prototipo di della sua ricchezza e della sua potenza. La costru- rena, imparziale della realtà nel suo ti emotivi sono stati scandagliati, clas- inquadramento unitario e coerente in grado di in- zione di una nuova basilica dalle forme imponen- incessante mutamento, nel pieno con- sificati e vissuti in base a differenti ti e sfarzose doveva manifestarlo al mondo. Ma fu fluire ben al di là della sua parabola storica". trollo di sé, senza coinvolgimento concezioni e parametri di valore. anche l'inizio della sua decadenza, protrattasi per emotivo, senza interessi personali, Impostato il problema nei suoi ter- senza sforzo. È la condizione dell"'uo- mini teoretici e nelle sue radici stori- mo genuino", di colui cioè che agisce che, l'autore si concentra sulla specu- in armonia con se stesso, libero da lazione filosofica neoconfuciana, ed è pregiudizi, flessibile e calmo. L'animo sorprendente notare quanto variegato imperturbabile non significa quindi fosse il quadro delle interpretazioni. Il ipocrisia o indifferenza, ma determi- libro qui arriva al suo nucleo centrale. svelare al lettore la ricchezza di signifi- ai modelli occidentali. Così l'antropo- va, giudicare i segreti moti dell'animo nazione morale. La scelta di analizzare le speculazioni cati in un campo di indagine prima logo, riflettendo sul tipo di rappresen- ugualmente perversi sarebbe stato dei fratelli Chen e di Zhu Xi è crucia- inesplorato. La bibliografia è vera- tazione collettiva dei sensi e dei senti- coerente. Ma per il neoconfucianesi- Certo, il neoconfucianesimo, nono- le: le loro dottrine rigoriste, che fon- mente ampia e suggestiva. E spiace, di menti che la società cinese ha creato mo la natura umana era buona: perciò stante il suo profondo razionalismo e davano un giudizio tendenzialmente fronte a un'impostazione così rigorosa nelle varie epoche, può portare nuovi la valutazione delle emozioni e dei de- la sua attenzione ai processi psicologi- negativo dei sentimenti, si tradussero del lavoro e all'estrema attenzione da- contributi nel dibattito sull'universa- sideri diventava ben più complessa. ci, non riuscì a risolvere la contrappo- sizione fondamentale fra le esigenze di in un'"ortodossia" che doveva condi- ta all'esegesi testuale, la scelta edito- lità o meno degli stati interiori e sul La questione non era platonica: era di stabilità e di armonia sociale e gli im- zionare generazioni di letterati e di go- riale (comune purtroppo a molte case problema delle classificazioni simboli- cruciale importanza per questi filosofi che miravano a stabilire un equilibrio pulsi individuali, fra libertà e socialità, vernanti — in Cina come in Giappone editrici italiane) di non stampare gli che. fra la ricerca del perfezionamento in- e forse neppure le contraddizioni ine- e in Corea — per molti aspetti fino ideogrammi nel testo, anche solo nella Il nocciolo del problema, ciò che teriore e le esigenze dell'agire politico renti allo stesso individuo, tra deside- ancora a oggi. Ma gli ultimi capitoli forma di una lista-glossario in appen- crea quella lucida tensione intellettua- e sociale. rio di serenità e slancio delle passioni. mettono in luce anche il nascere, dalla dice. le che anima molte pagine del volume, metà della dinastia Qing, di posizioni è l'intento di cogliere tutte le sfumatu- L'ambivalenza etica delle emozioni Tali contraddizioni appaiono già nella L'autore fa riferimento costante alle società cinese tardo Ming e nello stes- innovatrici, che espressero, seppur in fonti cinesi classiche e moderne, per re di un giudizio che, pur derivando deriva dal fatto che il pensiero cinese modo contraddittorio, con afferma- da un sistema così rigoroso e coerente le ha interpretate come un processo so ambito filosofico si levano voci di cui il fascino del libro è anche in un letterati che cominciano a porre in zioni talvolta volutamente provocato- dinamico contrappunto di voci: a come quello della "scuola del princi- dell'animo, una risposta a delle solle- citazioni esterne. Quando la mente è rie, la tendenza all'accettazione dei quella dello studioso che riflette sul pio", di fronte al mondo dei sentimen- calma, distaccata, priva di ogni coin- desideri e alla valorizzazione dei senti- problema si intrecciano' le voci dei let- ti si rivela ambiguo e controverso. > LUGLIO 1993 - N. 7, PAG- 54

tie bizzarre possono chiedere tratta- Lima. Quindi è a Walter Freeman, ti- dubbio il rigorismo dell'ideologia uffi- ni, fatte in diverse sedi e in diversi di Salazar, mentre tra le altre, quella menti bizzarri, e in psichiatria ciò è pico americano traboccante di buone ciale. Si viene manifestando una più tempi, ne documenta parecchie — era destinata al maggior successo, cioè avvenuto spesso. Queste malattie si ri- intenzioni, praticone, maniacalmente profonda sensibilità culturale verso il tacitato come nemico del progresso l'elettroshock, era stata inventata e ap- velano così spesso pervicaci e resisten- iperattivo, instancabile, che tocca di mondo nascosto delle passioni e viene della scienza; o addirittura come cini- plicata da Cerletti, pur non sospetto ti alla cura e mettono in luce così chia- fare da fanatico profeta. Neppure gli alla luce l'esigenza di un più pieno svi- co e disumano, a fronte delle sofferen- di simpatie per il regime, col favore ramente l'ignoranza della loro patolo- italiani, che pure ci andarono con ma- luppo della personalità individuale, ze grandi e disperate che appunto esi- dell'ordine e del silenzio imposti da gia ed eziologia da suscitare reazioni no assai pesante, come si è visto valorizzando il ruolo dei sentimenti. gono quelle Great and desperate cures questo) fossero soltanto le più "mo- aggressive nel terapeuta sconcertato e all'inizio, riuscirono a provocare più La svolta innovatrice non risultò vin- (il titolo originale del libro) che già nel derne" in una serie che, con le moti- frustrato". In psichiatria, insomma, il guasti di lui: in pochi anni operò per- cente: queste nuove tendenze rimase- Seicento John Bunyan indicava come vazioni più varie e bizzarre, compren- primum non nocere, pur formalmente sonalmente oltre 2000 pazienti; sotto ro circoscritte a limitati circoli di intel- le uniche capaci di dare al medico una deva "terapie" come le seguenti: la non licenziabile, deve stare a perma- la sua spinta ne vennero operati negli lettuali. L'educazione continuò a sco- rapida fama. "La schizofrenia — sen- spalmatura di varie superfici cutanee nenza in cassa integrazione a zero ore. Stati Uniti, tra il 1936 e il 1949, alme- raggiare la coltivazione dei sentimenti. tenzia il noto psichiatra americano con pomate atte a produrre febbri e Questo si è seguitato a vedere anche no altri 8000. Così i germogli di individualismo di William Alanson White — è una ma- pustole; l'iniezione intrarachidea di in tempi più recenti, considerandosi Walter Freeman, percorrendo più certi pensatori eterodossi non riusci- lattia così disperata che tutto ciò che grandi quantità di siero di cavallo per accettabile il prezzo pagato per il con- volte in lungo e in largo il continente rono a minare la cappa ideologica sta- consente una speranza deve essere provocare una meningite; l'asportazio- tenimento sintomatico con i neurolet- nordamericano, operando ovunque e bilita dall'ortodossia Qing e ripresa tentato". E la cura psicochirurgica, ne di denti, tonsille, varie ghiandole tici, un prezzo che comprende una comunque (persino nelle stanze dei poi dal rigorismo marxista. Questi fi- aggiunge Pio XII nel 1952 nella sua endocrine, collo dell'utero, colon (la gran mole di patologia organica e una motel) coi suoi rudimentali strumenti losofi, originali e indipendenti, furono Enciclica sull'etica medica, è moral- mortalità di quest'ultimo intervento in notevole sofferenza soggettiva. simili a coltelli da ghiaccio, che porta- attaccati con veemenza dagli ortodossi mente lecita purché non leda il libero un manicomio americano era del 30 va sempre in tasca, riuscì a convincere con l'accusa di essere amorali. Non molti psichiatri e molti ospedali ad era vero: la rivalutazione dei desideri e adottare la sua procedura di loboto- delle emozioni era di fatto la ricerca di mia transorbitale, semplificata al mas- una nuova morale che legittimasse simo affinché chiunque potesse impa- l'instaurarsi di diverse relazioni socia- rarla con pochissimo esercizio. Infilati li. In quest'ultima parte del libro l'au- i due coltelli nel cervello alla cieca, tore è molto attento a tutte le sfuma- Vite private di uomini pubblici passando al di sopra dei bulbi oculari, ture del dibattito fra innovazione e Freeman si esibiva in un forsennato tradizione e supera le consuete, facili di Giorgio Varisi tour de force: impugnava saldamente contrapposizioni. Così i pensatori ambedue i manici e li rigirava con for- "eterodossi" risultano essere molto da Boltzmann in California, come ospite dell'uni- za più e più volte, in lungo e in largo; meno eversivi di quanto potessero ap- LUDWIG BOLTZMANN, Viaggio di un professore versità di Berkeley per un ciclo di lezioni di due e così un paziente dopo l'altro, anche parire a prima vista, e la stessa "orto- all'Eldorado, Ibis, Como-Pavia 1993, ed. orig. venti o trenta di seguito, sinché dove- dossia" neoconfuciana, con i suoi 1905, trad. dal tedesco di Pier Giuseppe mesi. L'autore, nonostante la sua predisposizione va smettere, tanto gli dolevano le ma- ideali di superiorità e di distacco nei Milanesi, pp. 62, Lit 10.000. per la matematica, si perde sempre il conto dei ni. Diradati e poi cessati gli interventi confronti delle debolezze umane, si boccali di birra consumati. Durante il viaggio, una (una sua vecchia paziente muore poco delinea meno statica, puritana e gretta delle sue più grandi preoccupazioni è di non bere Il contributo alla nascita della fisica moderna di dopo il terzo intervento nel 1966, do- di quanto in generale si è tentati di Ludwig Boltzmann (1844-1906) è stato enorme, acqua (dannosa per lo stomaco e probabile fonte podiché Freeman viene definitivamen- credere. forse solo paragonabile a quello di Einstein. di fastidiose diarree), ma di limitarsi solamente al te bloccato), Freeman già anziano se- Boltzmann infatti riesce a trasformare l'ipotesi vino e alla birra, molto più salubri; in un gustoso guita a girare in lungo e in largo su di atomistica, carica di più di due millenni di storia, episodio, Boltzmann ci racconta ì suoi stratagem- un camper attrezzato a ufficio, per do- da congettura indimostrabile a punto di partenza mi per procurarsi del vino in una California pre- cumentare gli effetti, secondo lui favo- revoli, nei suoi pazienti superstiti D massacro degli di una nuova teoria, la meccanica statistica, ricca proibizionista in cui bere alcolici, anche se non era ancora vietato dalla legge, era un peccato sociale sparsi un po' dovunque: sinché morte di molteplici conseguenze sperimentali. Le idee di non lo coglie a seguito di un incidente che le persone perbene commettevano solo di na- Boltzmann non furono facilmente accettate; do- che gli risparmia il peggio di un peno- schizofrenici vettero affrontare una fortissima opposizione da scosto, esattamente come frequentare prostitute. sissimo declino. Insomma quest'ope- parte della scuola energetica di Mach e Ostwald L'America appare come un mondo diverso, con ra, se pure è notevole il ritardo col di Giorgio Bignami che, in nome dei nuovi dogmi gnoseologici, voleva convenzioni sociali differenti da quelle in uso quale giunge in Italia, dovrebbe di- buttare il vecchio ciarpame atomistico, forse un nell'impero austroungarico, ma non privo di una ventare un riferimento indispensabile po' troppo materialista. L'energia era considerata sua logica interna: se le università nascono dalle per chiunque voglia meglio compren- ELLIOT S. VALENSTEIN, Cure disperate. dere come si mescolano i frutti benefi- Illusioni e abusi nel trattamento delle alla base di tutti i processi del mondo esterno e si donazioni di nababbi e non da una storia centena- ria, allora è giusto che le vedove dei fondatori sia- ci e quelli velenosi della scienza medi- malattie mentali, Giunti, Firenze era convinti che "la vecchia difficoltà di conciliare ca e psichiatrica, come gli addetti ai 1993, ed. orig. 1986, trad. dall'inglese i concetti di materia e spirito sarà semplicemente e no l'incarnazione dell'alma mater e invitino a ce- lavori possano ingannare se stessi e gli di Laura De Rosa, pp. XV-438, Lit naturalmente eliminata con la riduzione di questi na i professori visitatori, dando loro da mangiare altri. La presentazione di Giovanni 38.000. due concetti al concetto di energia". Gli echi di mirtilli come prima portata. Non riusciamo a sa- Jervis inquadra efficacemente l'argo- questa battaglia si possono trovare in quell'inte- pere molto di come fossero state accolte le lezioni mento per il lettore italiano, ma non Il grande pregio di questo libro, ressantissimo libro che è Materialismo ed empi- di Boltzmann dall'ambiente scientifico locale, a tutti saranno d'accordo su alcune sue profondamente disturbante ma scevro parte il dato che alcune lezioni sulla preparazione posizioni. Per esempio, Jervis insiste di sensazionalismi, scritto da uno dei riocriticismo, in cui Lenin attacca Mach e il suo di insalate e dessert, tenute da una suo collega, sulla sua diagnosi di impostazione an- massimi esperti di neurofisiologia e neofita Bogdanov, contrapponendogli Boltzmann tipsichiatrica (cioè sostanzialmente una signora non male, erano state pubblicizzate psicobiologia dei nostri tempi, è pro- come portatore di una visione materialistica della negatrice della malattia mentale) nella prio quello di intrecciare l'assurda e scienza. Verso la fine della sua vita Boltzmann eb- come sue. L'unico momento in cui si sentono gli nuova psichiatria italiana. Inoltre an- dolorosa vicenda della psicochirurgia be l'impressione di aver perso la battaglia e forse echi delle lotte accademiche è quando l'autore rac- cora ignora che le valutazioni più affi- e delle sue numerosissime vittime con questo contribuì al suo suicidio, a Duino, nei pres- conta come era stato convinto a scrivere un arti- dabili condotte in diversi paesi — cioè un'analisi minuziosa e spietata dei si di Trieste. L'ironia della sorte volle che proprio colo per /'Enciclopedia delle Scienze quelle non condizionate né da pregiu- successivi sviluppi scientifici, alla ri- in quell'anno il giovane Einstein, fervente seguace Matematiche, una grande opera che aveva lo sco- dizi corporativi né da interessi econo- cerca di una scienza che risulta più e mici — hanno oramai definitivamente delle idee di Boltzmann, dimostrasse che il moto po di fare il punto sullo sviluppo della matemati- più volte calpestata e violentata. ca e delle sue applicazioni e di diventare indi- liquidato il ricovero psichiatrico come browniano era una conseguenza diretta del moto misura terapeutica, dimostrando tra Non solo, infatti, tutte le afferma- spensabile (come una latrina, secondo il suo or- zioni sulla presunta efficacia degli in- degli atomi. A quel punto l'ipotesi atomistica l'altro che anche nei casi più gravi le ganizzatore, Felix Klein) per qualsiasi matemati- terventi psicochirurgici, a partire da trionfò; anche se gli atomi erano invisibili, gli ef- misure alternative (l'assistenza domici- quelle nella prima pubblicazione di fetti diretti del loro moto potevano essere osserva- co. Dopo varie oscillazioni, Klein convìnce liare, le strutture intermedie, i sostegni Egas Moniz, autore nel 1953 della pri- ti al microscopio. Il Viaggio di un professore te- Boltzmann a scrivere velocemente l'articolo mi- nel sociale) sono più economiche e ma leucotomia prefrontale, erano pa- desco all'Eldorado, del 1893, estratto dagli nacciando altrimenti di farlo scrivere a Zermelo, maggiormente gradite da pazienti e lesemente inaffidabili; ma altrettanto Scritti popolari di Boltzmann, è particolarmente che avrebbe sostenuto tesi completamente oppo- circostanti. precario era all'inizio (e sempre è ri- interessante data la personalità dell'autore. ste. Boltzmann, di fronte a questa spaventevole masto) il castello dei dati neurofisiolo- Leggendo questo libro veniamo immersi in un minaccia, cede istantaneamente rivelando che La traduzione di Laura De Rosa è gici e neuropsicologici, ottenuti sia mondo molto lontano dalle lotte accademiche. Si nel mondo accademico le rivalità professionali e scorrevole, corretta, fedele: fedele al nell'animale che nell'uomo, coi quali tratta di un resoconto scanzonato del viaggio fatto gli odi personali sono tra le forze più efficaci. punto di perdere qua e là un pizzico si pretendeva di poggiare gli interventi del mordente originario. Per esempio, su di una solida base scientifica. (Si una frase già più sopra citata ("la schi- veda, per esempio, l'uso improprio zofrenia è una malattia così dispera- che si fece dei risultati contraddittori ta...") si poteva anche tradurre "A tal delle esperienze condotte su due scim- punto è la schizofrenia senza speran- mie con lesioni frontali da Jacobsen e Particolarmente significativo in za, che tutto ciò che consente una spe- arbitrio: ma come può la lobotomia per cento); vari sistemi per produrre Fulton, quest'ultimo neurofisiologo di Cure disperate è il minuzioso confron- ranza deve essere tentato". Ma confes- uccidere l'anima — chiosa un alto febbri da cavallo, come l'iniezione di prestigio immenso, il quale fece un to tra i maggiori protagonisti della vi- siamo subito che questa ricerca del prelato della sua corte — se questa so- solfo e soprattutto l'inoculazione della danno ancor più immenso approvan- cenda psicochirurgica, un confronto pelo nell'uovo è soltanto un pretesto pravvive alla morte? malaria, originariamente sperimentata per proporre al lettore, sullo sfondo do pur con qualche riserva le tecniche che contribuisce a spiegare i meccani- Sotto questo e altri profili, il libro da Julius Wagner von Jauregg per la della tragedia rievocata in Cure dispe- psicochirurgiche). L'unica certezza, smi dell'abbaglio collettivo. Antonio di Valenstein dimostra senza inutili sifilide cerebrale (e qui il Nobel del rate, in base a una letteratura moderna insomma, erano i deficit sia neurologi- Egas Moniz, l'accademico portoghese clamori, ma senza falsi pudori, come 1927 fu assegnato in base a evidenze sempre più ampia e approfondita, un ci che psicologici prodotti dagli inter- (e più tardi statista) di solida famiglia, non vi sia una discontinuità sostanzia- tutt'altro che robuste) e poi disinvol- netto rifiuto per una definizione della venti, a parte i morti che non manca- ambizioso e vanitoso sino al ridicolo, le tra la psichiatria prescientifica e tamente applicata anche alle psicosi. Il psicosi come malattia senza speranza vano: e pochi sanno, a questo proposi- il quale da studente aveva ripudiato il quella scientifica. La prima torturava i Nobel del 1949 a Egas Moniz vistosa- la quale legittima ogni terapeutica fol- to, che uno degli studi più accurati su- suo cognome (Antonio Caetano de pazzi in vario modo: malmenandoli, mente illumina (ma non conclude) lia. Senza speranza, ancora una volta, gli esiti di lungo termine è quello fatto Abreu Freire) per adottare quello di incatenandoli, centrifugandoli, im- questo castello di follie della scienza e come insegnavano Horkheimer e in Svizzera da un gruppo condotto da un patriota del XII secolo, ha un ruo- mergendoli nell'acqua gelata sin quasi della clinica. Adorno, non è la realtà, ma il falso sa- Michele Risso e pubblicato in tedesco lo da padre nobile, quasi da Allah del- alla morte per ipotermia. Per quanto Guardando ai modi e ai meccani- pere di un Egas Moniz, di un nel 1962 ("Bibliotheca Psychiatrica et la nuova religione; del resto, avendo le riguarda la seconda, l'autore dimostra smi di produzione di tali follie, un in- Freeman, di altri come loro, che della Neurologica", Karger, Basel, n. 116, mani deformate dalla gotta, è costret- come le tecniche psicochirurgiche e tero capitolo giustamente si intitola al realtà si sono appropriati per farne ciò pp. 111). to a operare per l'interposta persona quelle di shock (nate le une, come fa- commento fatto nel 1950 dallo psi- che leggerete in questo libro. Tuttavia chiunque osasse avanzare del suo assistente Pedro Almeida obiezioni — e il libro, di tali obiezio- ceva notare Hrayr Terzian, all'ombra chiatra Maurice Partridge: "Le malat- LUGLIO 1993 • N. 7, PAG. 55

ture ma di spazio e perché, capro di giugno de "L'Indice", reca accanto Premio Comisso. In verità sconfessa Elisabetta d'Erme: esperta di letteratura an- glosassone e tedesca. Collabora a "il manifesto". espiatorio quale egli si dipinge (mi all'indicazione del luogo di edizione anche se stesso, non ricordando di Franco Fayenz: critico musicale, in particola- Lettere scuso di ripetere cose dette altra volta) un punto di interrogazione del tutto avermi attribuito nell'"Espresso" del re di musica afroamericana. Consulente editoria- ha del capro stesso l'ottica e la menta- ingiustificato, che potrebbe confonde- 24 gennaio 1993 nientemeno che una le e discografico. Fa parte della Società Italiana lità. È questa chiusura — in fondo sol- re il lettore nell'acquisizione dei dati "immensa letteratura, organizzata in di Musicologia. Sono grato ad Andrea Carosso che Giancarlo Fazzi: si occupa di letteratura ceca nell'"Indice" di maggio Eliot filosofo, tanto gretta — che gli italiani forse essenziali del libro. una vasta narrazione alleggerita dei ri- del Novecento. Ha tradotto Havel, Capek, p. 15) ha positivamente citato il mio non tollerano, ed è per questo che, se A parte che noi siamo stati inserzio- ferimenti bibliografici". L'età, relati- Orten. volume T.S. Eliot and F.H. Bradley: essi leggono Tozzi, non lo rileggono nisti dell'"Indice", e quindi già noti a vamente giovane, mi consente di ac- Luigi Ferrajoli: magistrato, insegna filosofia né lo fanno leggere; ed è per questo cettare con un sorriso i rimproveri, del diritto all'Università di Camerino (Diritto e the Poise of Affinity, the Mastering of codesta testata, non si comprende la ragione. Teoria del garantismo penale, Laterza, an Influence per introdurre la discus- che credo lecito dissentire da critici ai discriminazione riguardante la nostra originati da un mutato umore, e di ri- 1989). sione sul complesso problema dei quali pure va tutto il mio rispetto, e ai Casa editrice nelle citazioni interne conoscere con garbo in Picchi, se gli Gian Giacomo Fissore: insegna paleografia e rapporti tra il filosofo e il poeta. quali vorrei chiedere se non sia piutto- all'articolo di Nanni Salio Mosaico di fa piacere, un maestro degli studi leo- diplomatica all'Università di Torino (Autonomia sto l'amore alla critica che li spinge su pardiani e un prosatore impeccabile. notarile e organizzazione cancelleresca nel comu- Debbo però notare una mancanza di guerra, nel quale tutte le altre case edi- ne di Asti, Spoleto 1977). precisione quando egli afferma: "par- questa strada, un amore oltretutto trici dei libri vagliati vengono menzio- Tra le varie colpe che mi imputa, vi è Delia Frigessi: sociologa e storica. Con M. ticolarmente utile sarebbe il glossario messo in moto, nel caso specifico, nate, tranne la nostra, pur parlandosi tuttavia quella di aver confezionato un Risso, ha pubblicato A mezza parete. Emi- finale, che tenta di dar conto dell'uso dall'abile, appassionata e accattivante del nostro volume Kosovo. "Leopardi per i mass media". Dinanzi grazione, nostalgia, malattia mentale, Einaudi, scrittura di Giacomo Debenedetti. A a un giornalista esperto del settore, 1982. che Eliot fece di molti termini-chiave L'indirizzo per spedirci "L'Indice" Paolo Griseri: giornalista de "il manifesto". della filosofia; purtroppo, le voci sono propositodi Debenedetti — di cui si lo avete ben chiaro, per citarci avete che ha rifornito il mercato delle diver- Cristiano Grottaneili: insegna storia delle re- prive dei richiami ai testi eliotiani da cita la famosa formula secondo cui dei dubbi... Speriamo che l'attenzione tenti Storie di Casa Leopardi ristampa- ligioni all'Università La Sapienza di Roma (Ideologie miti massacri. Gl'Indoeuropei di cui provengono, perdendo così ogni Georges Dumézil, Sellerio, 1992). attendibilità scientifica". Come ho Tiziana Lazzari: dottoranda di ricerca in sto- specificato nell'introduzione, il glos- ria medievale. sario aveva come unico scopo quello Paolo Leonardi: insegna filosofia del linguag- gio all'Università di Venezia. Ha curato l'edizio- di aiutare il lettore a familiarizzare ne italiana di Saggi filosofici di J. Austen, Guerini con i termini-chiave usati non tanto e Associati, 1990. riNDjCF Adalgisa Lugli: insegna museologia e storia dal futuro poeta e critico, quando dal •DE. LIBRI DEL WSIB giovane Eliot che scrive la sua tesi di del collezionismo all'Università di Udine (Guido Mazzoni e la rinascita della terracotta nel laurea (Knowledge and Experience in Comitato di redazione Quattrocento, Allemandi, 1990). the Philosophy ofF.H. Bradley). L'ac- Enrico Alleva, , Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorno Bert, ManoLinaAnna Mari a Mandich: insegna lingua e lette- certamento della scientificità del glos- Bertini, Eliana Bouchard (redattore capo), Loris Campetti. Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guidoratur a francese all'Università di Parma (Il "900" sario (su voci che spesso compaiono Castelnuovo, Anna Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo. Lidia De Federicis. Giuseppe Dematteis, Aldo Fasolo,di Bontempelli, Goliardica, 1985). Franco Ferraresi, Giovanni Filoramo, Delia Frigessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorher, Martino Lo Bue, AdalgisaClaudi a Manera: traduttrice, si occupa di let- cinque o sei volte nella stessa pagina Lutili, Filippo Maone (direttore responsabile), Dieso Marconi, Franco Marenai, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone,teratur a inglese e di teatro. r, b . < ' 1 A 11 . n . r - . 7» 1 ì-, n -r. ìl:. D 1/—— D...... //; r '. della dissertazione) può essere verifi- Renato Monteleone, Alberto Papuzzi, Cesare Pianaola, Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianm Rondoltno,Lucian o Mecacci: insegna tecniche di ricer- cato solo in presenza di un'attenta let- Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terracini, Gian Luigi Vaccarino, AnnaDario Viacava.Dai Voltolini, Gustavo Zagrebelsky. che psicologiche all'Università di Roma (Storia tura del suo referente. È pur vero che della psicologia del Novecento, Laterza, 1992). Direzione Nicola Merola: insegna letteratura italiana nel mio lavoro ho anche cercato di fis- moderna e contemporanea all'Università della sare, come dice Carosso, "i punti-car- Cesare Cases (direttore), Giuseppe Sergi (condirettore vicario), Alberto Papuzzi (condirettore). Calabria. Nicoletta Misler: insegna storia dell'arte mo- dine di un'irrisolta oscillazione tra af- Redattori finità e influenza tra i due scrittori", Eliana Bouchard, Mirvana Pinosa, Luca Rastello. derna dei paesi dell'Est europeo all'Istituto Universitario Orientale di Napoli (Pavel Filonov: ma il riscontro testuale dei ter- Progettografico Art director Ritratti A Hero and His Fate, Silvergirl, 1983). mini-chiave nell'intero corpus eliotia- Agenzia Pirelli Gottsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli Domenico Mugnolo: insegna lingua e lettera- no è una questione enorme che va ol- tura tedesca all'Università di Trento. Ha scritto Redazione Sede di Roma tre i limiti della mia prima ricerca: per saggi su Lessing, Fontane e sulla letteratura della Via Madama Cristina 16, 10125 Torino Via Grazioli Lante 157a, 00195 Roma Rdt. risolverla ci sarà bisogno di nuova fa- tel. 011-6693934 (r.a.) - fax 6699082 tei 06-37516199-fax 37514390 Anna Nadotti: traduttrice e collaboratrice tica e di un altro libro! editoriale. Ufficio pubblicità Editrice Massimo Oldoni: insegna storia della lettera- "L'Indice - Coop. a.r.l." Arthur Lowe Emanuela Merli - ViaS. Giulia 1, 10124 Torino tura latina medievale all'Università di Salerno. tel. 011-887705 -fax 8124548 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 1771071984 Ottiero Ottieri: scrittore e poeta, si è occupa- to in particolare di realtà tecnologica e industria- Abbonamento annuale (11 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) le di fabbrica. Italia• Lit 70 400; estero (via superficie): Lit 90.000; Europa (via aerea): Li; 105.000; Paesi extraeuropei (via aerea):Giorgi Lit o Parisi: insegna fisica teorica 125.000. all'Università La Sapienza di Roma. Esperto in Numeri arretrati: Lit 10.000 a copia per l'Italia; Ut 12.000 per l'estero. meccanica statistica dei sistemi disordinati. Due dei critici che più ammiro si In assenza di diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal meseSergi o Pent: insegnante. Ha pubblicato saggi sono ritrovati, sullo scorso numero successivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire 2.000sull'oper a di Bellow e Quarantotti Gambini per dell'"Indice", nel plauso a uno degli (sia per l'Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato. ... "Uomini e libri". À consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Riccardo Paolo Prezzavento: dottorando di ricerca in scrittori che meno mi sono cari: Pier Grazioli Lante 15/a - 00195 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo. anglistica del consorzio delle Università di Vincenzo Mengaldo, infatti, recensen- Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia Genova, Milano, Perugia e Torino. do gli scritti di Luigi Baldacci che so- SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, PDE - via Tevere, 54 - Loc. Osmannoro Joo - distribuzione e promozione Massimo Raveri: insegna religioni e filosofìa no stati raccolti da Einaudi sotto il ti- via Bettola 18. 50019 Sesto Fiorentino (FI) periodici - via Galeazzo Alessi 2 dell'Asia orientale all'Università Ca' Foscari di tolo Tozzi moderno, ha colto l'occa- 20092 Cinisello B.mo (MI) tel. 055-301371 20123 Milano - tel. 02-8377102 Venezia (Il corpo e il paradiso. Esperienze asceti- tel. 02-66030.1 che in Asia Orientale, Marsilio, 1992). sione non solo per elogiare il lavoro Franco Rella: insegna letteratura artistica del critico, ma per sottolineare da Fotocomposizione Stampato presso So.Gra.Ro. all'Università di Venezia (L'enigma della bellez- parte sua e da pari suo l'importanza (viaPettinengo 39,00159 Roma) il 24 giugno 1993. za, Feltrinelli, 1991). Puntografica, via G.B. Niccolini 12,10146 Torino Giovanni Rita: bibliotecario alla Biblioteca di questo scrittore a-naturalista, Alessandrina di Roma (Cimeli carducciani a-cristiano, e più particolarmente il nell'Alessandrina di Roma, Accademie e suo "oggettivismo e il crudo fenome- Biblioteche d'Italia, n. 3-4,1992). nismo, il suo senso di una realtà estra- Francesco Roat: consulente editoriale. verso la nostra produzione possa in Collabora a quotidiani e riviste. nea alla coscienza, il suo ridurre tutto Tozzi "narra in quanto non sa spiega- te di recente, potrei solo invocare in Italo Rosato: redattore in un quotidiano, dot- quello che è 'società' a 'natura' (che è, re", suggestiva come tante altre sue, seguito essere meno distratta. mia difesa la norma che vieta la "con- tore di ricerca in filologia romanza all'Università ancora, press'a poco il rovescio del ma come tante altre sue da demistifi- Cordialmente e grazie. correnza sleale" tra oggetti analoghi in di Pavia. procedere del naturalismo, che pre- care — tocchiamo la questione centra- Costantino Marco editore vendita. Gino Ruozzi: insegnante di lettere e studioso di letteratura italiana (Forme brevi. Pensieri, tende spiegare società e psicologia le di Tozzi scrittore: poiché di un arti- Rolando Damiani massime, aforismi nel Novecento italiano, con le leggi di natura)": tutte cose che sta ci interessa la visione del mondo Dopo Freud (e non senza sua colpa: Goliardica, 1992). si legano e si spiegano non solo con solo in quanto egli abbia la capacità di si vedano gli studi fondamentali di Franco Sbarberi: insegna filosofia l'autobiografismo dello scrittore, ma trasmettercela opportunamente. E la Sebastiano Timpanaro) si è sviluppata all'Università di Torino. Paolo Scarpi: insegna storia delle religioni con il riferimento a un "io possibile" suddetta formula non ci dice se Tozzi la moda dietrologica di vedere chissà Hanno collaborato all'Università di Padova (Miti di fuga e di che è concetto che vale a rinsaldare sappia narrare, affidandosi per altro a quale recondita intenzione dietro ogni ritorno, Marsilio, 1992). l'immagine di un Tozzi colto (e mo- un'ambivalenza del verbo "spiegare" minimo sbaglio, anche se facilmente Anna Baggiani: consulente editoriale. Alessandro Schiesaro: insegna letteratura la- Laura Barletta: professore assistente di storia derno) in opposizione a chi lo vorreb- che sarebbe utile sciogliere: perché imputabile alla stanchezza dei composi- tina all'Università di Princeton. Ha pubblicato moderna alla Scuola Superiore di Studi Storici studi su Lucrezio, Seneca, Cicerone e altri autori be naif. A parte quest'ultimo punto, nessun artista "spiega" mai nulla dal tori o a qualche virus insinuatosi nei di San Marino. latini. su cui ho espresso altrove la mia opi- punto di vista logico-intellettuale; computer. Ma non ci sembra che valga Marco Belpoliti: scrittore, collabora a "il ma- Edoardo Tortarolo: insegna storia dell'età nione, non avrei pressoché nulla da spiega in quanto racconta, cioè in la pena di imbarcarsi per le oscure vie nifesto" (Quanto basta, Rusconi, 1989). dell'illuminismo all'Università di Torino (La ra- Giorgio Bignami: medico, direttore del labo- obiettare se non si volesse di questo quanto sa comporre in una logica par- dell'inconscio quando si trova un punto gione sulla Sprea, Il Mulino, 1989). ratorio di fisiopatologia di organo e sistema Alessandra Veronese: insegna alle scuole me- scrittore di indubbio interesse critico tecipabile gli elementi di una realtà interrogativo al posto di un punto fer- dell'Istituto Superiore di Sanità. die superiori (Una famiglia di banchieri ebrei fra vera o presunta che sia. mo. Se il nostro inconscio ha voluto Alberto Boatto: giornalista pubblicista. XIV e XVI sec.: i da Volterra, Rimini). — in cui la crudezza della lingua ap- sminuire l'attività dell'editore Marco, Collabora a "Paese Sera", "Noi donne", Dario Voltolini: lavora ali'Olivetti (Un'intui- È sul "partecipabile" che credo si "Minerva". pare qua e là riscattata e perfino moti- lo sgrideremo. Del resto non è affatto zione metropolitana, Bollati Boringhieri, 1990). vata dalla capacità di attingere il debba porre l'accento, ed è lì che si Norberto Bobbio: senatore a vita, ha insegna- misura alla fine l'interesse del lettore. vero che nell'articolo di Salio vengano to filosofia della politica all'Università di Torino profondo e di trasformarlo in visione, (Il problema della guerra e le vie della pace, Il Perché Tozzi, quella realtà, la subisce ripetute tutte le case editrici dei libri nonché dalla tragicità del suo sentire menzionati nella bibliografia; anzi non Mulino, 1990). — se non si volesse farne toutcourt un solamente; troppo spesso vi brancola, Piero Boitani: insegna lingua e letteratura in- come i suoi personaggi, "con gli occhi ne è citata nessuna salvo che nel caso di glese all'Università La Sapienza di Roma (L'om- grande tragico, per di più ingiusta- un libro di Adelphi esaurito da tempo e bra di Ulisse, Il Mulino, 1992). chiusi", soffrendola emotivamente Le immagini di questo numero sono tratte mente dimenticato. E qui (anche se quindi volontariamente omesso nella Pierre Bourdieu: dirige gli "Actes de la re- Baldacci mi dirà recidivo) mi ribello. nell'incapacità di tradurla adeguata- cherche en Sciences Sociales". Insegna al dal volume Teoria e pratica bibliografia. del disegno industriale di Gui Bonsiepe, Perché gli italiani saranno pure, come mente in linguaggio e di "spiegarla" Collège de France. (c.c.) Rosalba Campra: insegna lingua francese Feltrinelli, Milano 1993. vuole Mengaldo, semicristiani, scetti- narrativamente: e la sua tragedia, og- gettiva, non riesce a diventare artistica all'Università di Torino. ci, acriticamente sentimentali e ottimi- Giampiero Casiraghi: insegna storia della sti, e avranno anche poco letto perché troppo unicamente sua. chiesa medievale e antropologia teologica alla Edoardo Esposito Federazione Intercomunitaria di Studi Teologici Leopardi: ma mi sembra che, quando (La diocesi di Torino nel medioevo. Deputazione, "L'Indice" (USPS 0008884) is publi- l'hanno letto, l'hanno amato e capito, 1979). shed monthly except August for $ 99 per così come, quando gliel'hanno spiega- Adriano Colombo: lavora presso l'Irrsae yera by "L'Indice Coop. editrice — Rome, to, hanno capito e amato Verga, che Nell'ultimo numero dell"Tndice", dell'Emilia-Romagna. ". Second class postage paid at L.I.C., Walter Coralluzzo: dottore di ricerca in Mario Picchi si accanisce con la foga NY 11101 Postmaster: send address chan- non è meno tragico di Tozzi. scienza della politica all'Università di Torino. di un rivale contro la mia Vita di ges to "L'Indice" c/o Speedimperx Usa, A me pare, piuttosto, che la visione La segnalazione del libro di Marco Massimo De Angelis: insegna economia poli- Leopardi, smentendo molti recensori Inc. - 35 02 48th Avenue, L.I.C., NY di Tozzi non sia davvero tragica per- Dogo, Kosovo. Albanesi e Serbi: le ra- tica alla Kingstone e South Bank University. illustri e la giuria selezionatrice del Marco d'Eramo: giornalista de "il manifesto". 11101-2421. ché egoista; perché priva non di aper- dici del conflitto, apparsa nel numero Finalista premio Strega 1993 Franco Ferrucci, Fuochi. «Un libro da Guido Ceronetti, D.D. Deliri disarma- Vincenzo Cerami, La gente. «Cerami è Emilio Tadini, La tempesta. «Emilio portare in spiaggia al tramonto, da legge- ti. Favole feroci, apologhi cifrati, visioni un grande scrittore fantastico della realtà; Tadini si conferma come un grande scrit- re con i piedi in acqua, contando gli anni surrealiste, sussurate da una sponda soli- dopo averlo letto ogni persona che incon- tore, tra i maggiori del nostro tempo che mancano alla fine del millennio» taria che riflette il mondo contempora- triamo per la strada diventa un mito» europeo» (Goffredo Fofi, «L'Unità»). (Gianni Riotta, «Corriere della Sera»). neo, al quale invia enigmatici segnali. (Roberto Benigni, «Tuttolibri»). Nuovi Supercoralli, pp. 387, L. 30 000 Supercoralli, pp. 169, L. 24 000 Supercoralli, pp. 211, L. 26 000 Coralli, pp. 204, L. 20 000

Ian McEwan, Cani neri. «Ma, l'incubo Tahar Ben Jelloun, A occhi bassi. non è l'ultima parola di McEwan. Cani FRANCO FERRUCCI GUIDO CERONETTI Dall'Alto Atlante alla metropoli, la vita neri è un tesoro di dolcezze nascoste, di FUOCHI o. e.. ribelle di una donna che sa affrontare tenerezze non dette, di delicatezze taciu- DELIRI DISARMATI l'esilio, la violenza e l'incomprensione. te» (, «la Repubblica»). Tra- Una donna che non può e non vuole duzione di Susanna Basso. Supercoralli, tenere «gli occhi bassi». A cura di Egi Vol- pp. 170, L. 24 000 terrani. Supercoralli, pp. 222, L. 26 000

Christopher Isherwood, Mr Norris se Amitav Ghosh, Lo schiavo del mano- ne va. Un cinico imbroglione nella Berli- scritto. Frammenti di lettere del XII no pre-nazista. Una parabola sull'indiffe- secolo, un mercante ebraico e il suo renza dell'Europa di fronte all'annuncio schiavo indiano. Un'avventura che si tra- della tragedia. Einaudi Tascabili, pp. 264, sforma in ossessione, un diario di viaggio L. 14 000 che si tinge di giallo. A cura di Anna Nadotti. Supercoralli, pp. 330, L. 32 000

Bernard Malamud, Il popolo. In missio- ne a Washington, le imprese tragiche Laura Mancinelli, Gli occhi dell'impe- e buffe di Yozip, ambasciatore e capo ratore. Bianca Lancia di Agliano e indiano improbabile ma appassionato. Federico II: una storia d'amore, ai sortile- RÈMI HESS ARTHUR WALORON Traduzione di Igor Legati. Supercoralli, gi e cavalieri. Nuovi Coralli, pp. 115, IL VALZER LA GRANDE MURAGLIA L. 14 000 pp. xv-312, L. 34 000 RIVOLUZIONE DELLA COPPIA IN EUROPA DALLA STORIA AL MITO

Jess Mowry, Duri da morire. Oakland, Nik Cohn, Broadway. Storie dal cuore California. Una metropoli violenta, una del mondo. Artisti, trafficanti, pugili e guerra sanguinaria fra bande rivali di travestiti. Attraverso gli occhi di un gio- ragazzini per la difesa dei rispettivi terri- vane tassista russo, mille storie all'ombra tori. Traduzione di Igor Legati. Nuovi della Grande Mela. Traduzione di Ame- Coralli, pp. 278, L. 26 000 deo Poggi. Gli struzzi, pp. 327, L. 25 000

Giuseppe Fiori, Uomini ex. Sullo sfon- Hans Magnus Enzensberger, La Gran- do di una Praga non magica, l'avventura de Migrazione. Razzismo e intolleranza di un gruppo di partigiani comunisti in 33 istantanee sui vizi e le ipocrisie della italiani: le passioni pubbliche e private, cultura tedesca ed europea. A cura di i primi dubbi, il crollo delle certezze. Paola Sorge. Einaudi Contemporanea, Gli struzzi, pp. 189, L. 16 000 pp. 63, L. 10 000

Glauco M. Cantarella, I monaci di Rèmi Hess, Il valzer. Rivoluzione della Arthur Waldron, La Grande Muraglia. Nicola Labanca, In marcia verso Adua. Cluny. La storia di un centro di irradia- noppio ia in Europa. Da danza dello scan- Dalla storia al mito. Realtà storica e 1 marzo 1896: Menelik II annienta il cor- zione spirituale, che fu laboratorio e dalo a emblema della borghesia ottocente- costruzione mitologica del simbolo che po di spedizione del generale Baratieri. modello di civiltà per l'intera Europa. sca, il percorso del valzer attraverso la sto- da sempre regola la visione occidentale Esercito, politica e società alle origini del Biblioteca di cultura storica, pp. xv-334, ria europea degli ultimi due secoli. Trad. della Cina. A cura di Gabriele Foccardi. primo colonialismo italiano. Biblioteca di L. 42 000 di Eliana Vicari. Saggi, pp. 348, L. 44 000 Saggi, pp. xxiv-296, L. 42 000 cultura storica, pp. xvi-422, L. 58 000

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