ITINERARI SIMPLe Ways dai musei al territorio verso Expo e oltre

Provincia di Settore Cultura, Beni Culturali, Identità e Tradizioni [email protected] www.provincia.lecco.it Presentazione

L’edizione 2015, aggiornata, degli itinerari turistico culturali “SIMPLe Ways dai musei al territorio, verso Expo 2015 e oltre” si colloca tra le numerose iniziative di riscoperta e valorizzazione del ricco e vario patrimonio culturale della provincia di Lecco. La specifi cità di questa pubblicazione, che ha già riscosso ampio gradimento nella 1a edizione, è quella di guidare il visitatore verso interessanti opportunità per conoscere le collezioni del Sistema Museale provinciale, che oggi accoglie 29 realtà, ed estendere la visita al contesto territoriale con i suoi beni storici, che nella sua molteplice bellezza diviene esso stesso il vero museo da esplorare. Si realizza in questo modo un virtuoso intreccio di proposte orientate a far apprezzare e godere consapevolmente al visitatore, ITINERARI sia locale che turista, l’ambiente e il paesaggio con presenze storiche, artistiche ed architettoniche che lo connotano e lo SIMPLe impreziosiscono. I SIMPLe Ways sono dieci itinerari di visita che si sviluppano Ways sul ramo lecchese del Lago di , in , in Val San Martino e in Brianza e possono essere destinazioni stimolanti per chi vuole immergersi in un ambiente suggestivo e di rara bellezza dai musei al territorio naturalistica, in cui si conservano ancora numerose tracce di un verso Expo e oltre patrimonio culturale locale a volte sconosciuto o recentemente ristrutturato e restaurato.

A cura di Per individuare tali percorsi i responsabili e gli operatori, spesso volontari, dei musei e delle collezioni del territorio hanno portato Provincia di Lecco avanti, con passione, un lavoro coordinato, che attua a pieno le Settore Cultura, Beni Culturali, fi nalità del Sistema Museale: conservazione, tutela delle collezioni e Identità e Tradizione soprattutto promozione e valorizzazione del patrimonio collettivo. Sistema Museale della Provincia di Lecco Nell’anno di EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” non Progettazione e Coordinamento si è tralasciato di citare i prodotti alimentari tipici del territorio che Anna Ranzi con Rossella Crippa, sono spesso collegati a testimonianze orali, documenti e oggetti conservati nei musei e nelle raccolte di carattere etnografi co. Oltre in collaborazione con il a visitare i signifi cativi luoghi d’arte e di storia che questa terra Comitato Tecnico Scientifi co del Sistema Museale orgogliosamente offre, si potranno assaporare piatti unici, che richiamano la tipicità lombarda e che hanno caratteristiche proprie Grafi ca e Stampa per la straordinaria vicinanza di acqua e montagna, degustando Grafi che F.lli Maggioni Lecco pesce (lavarello, agone, persico, trota) senza dimenticare salumi e Febbraio 2015 formaggi accompagnati da una fumante polenta, il tutto condito con (IIa edizione) olio del lago e innaffi ato dall’aroma dei vini delle terre lariane. Con la speranza di aver proposto un’utile e piacevole guida, per LECCO conoscere il nostro patrimonio culturale, auguriamo ai lettori visitatori che percorreranno gli itinerari buona permanenza nell’ospitale territorio lecchese. Progetto “Expolake Lecco: green, healthy, smart land” Flavio Polano Ugo Panzeri “Iniziativa realizzata con il contributo Presidente Consigliere Delegato alla Cultura di Regione Lombardia” della Provincia di Lecco 11.. L’alta Val San Martino

14 Rossino

1 Carenno tino” ha inoltre rivelato i resti di un antico affresco con l’em- blema di S. Bernardino, noto per aver predicato la pacifi - cazione tra Guelfi e Ghibel- lini. Con partenza dal mu- seo, la “Valle dei Murato- ri” è un percorso escursioni- stico in 16 tappe alla sco- 4 perta del forte legame tra il Torre paese e l’arte del costruire: 4 de’ Busi dalle stradine del centro sto- Monte Marenzo rico, con la Torre medieva- le di Tuzzano e la Parroc- 1 chiale del Novecento, si pro- segue in un pregevole con- testo paesaggistico verso l’Oratorio affrescato di S. Domenico, lungo sentieri tra torrenti e castagni fi no alle antiche “cal- 14 chere” per la trasformazione della calce. Unico nel suo gene- re, il museo vi offrirà uno sguardo inedito sui saperi del pas- sato e uno spunto di rifl essione verso un futuro sostenibile,

Punti di Interesse Itinerari SiMPLe Ways Itinerari Punti di Interesse fondato sul rapporto virtuoso fra uomo e ambiente. Tempo di visita consigliato: da 1 a 2 giorni Ca’ Martì. Il Museo e la Valle dei Muratori Via Fontana, 3 - 23802 Carenno Orari di apertura: da aprile a novembre domenica 15.00- P 1 sq ✎ 17.00 / altri giorni su prenotazione Per info, visite e laboratori didattici: 0341.610220 [email protected] - www.museocamarti.it Nel borgo antico di Carenno, il Museo di Ca’ Martì rinnovato nell’allestimento, documenta la storia, la vita e il lavoro dei muratori della Valle S. Martino. Un patrimonio di conoscenze e abilità professionali che ha accomunato più generazioni, A nord dell’abitato di Carenno, lungo il versante lec- custodito nelle costruzioni antiche come nei resti delle nu- chese della dorsale orobica, il sentiero del Pertüs merose cave, dove riecheggiano vicende umane fatte di è un percorso naturalistico ad utenza ampliata, dedizione, fatica ed emigrazione. Nato come progetto di (accessibile ai disabili), per scoprire le testimonian- recupero architettonico e della memoria del paese, il museo ze della cultura materiale che ha caratterizzato la presenta, accanto a documenti d’archivio, immagini e voci dei storia e lo sviluppo di queste zone. Con partenza da protagonisti, i principali strumenti di lavoro e le risorse che una località raggiungibile anche in automobile (For- hanno segnato la vocazione del territorio. Materie prime come cella Bassa), il sentiero conduce fi no alla cresta del il legname, le pietre, i ciottoli, la calce, l’argilla e le sabbie, tra Passo del Pertüs, delimitato a est dalla cima del cui il caratteristico “spolverino”, si ritrovano infatti nell’edifi cio Monte Tesoro e a ovest dal Monte Ocone, dove il sia come tracce del primitivo nucleo quattrocentesco sia come vostro sguardo potrà spaziare sulle cime lecchesi esemplifi cazioni di messa in opera a cura di artigiani esperti. del Resegone, delle Grigne e del Pizzo dei Tre Signori. Sorta come tipica abitazione popolare, la piccola “Casa di Mar- 2 3 11.. L’alta Val San Martino

rarità, come gli abiti liturgici realizzati fra il XVII e il XIX se- sq ✎ Q colo e i pregevoli manufatti di orefi ceria, fra i quali spicca il P reliquario della Sacra Spina di Eugenio Bellosio e una raccol- ta di libri dal Settecento al XX secolo. Nota per il celebre castello, la piccola località di Rossino frazione Museo Parrocchiale S. Lorenzo Don Carlo Villa di Calolziocorte ospita il Museo Parrocchiale S. Lorenzo Don Piazza S. Lorenzo, 2 – 23801 Rossino di Calolziocorte Carlo Villa, dove si trovano importanti testimonianze pit- Orari di apertura: sabato 15.00-18.00 / festivo 10.00-12.00 toriche dell’area lombarda, suppellettili e oggetti liturgici di e 15.00-18.00 / feriale su prenotazione straordinaria ricchezza. Un percorso che si snoda tra fede, Per info, visite e laboratori didattici: 0341.643259 / arte e cultura popolare a partire dalla Chiesa di S. Lorenzo 0341.645510 Vecchio: esempio di architettura medievale con annessa tor- re campanaria, utilizzata come punto di osservazione e tra-

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari smissione dei segnali in tutta la valle, la chiesa custodisce un vasto ciclo di affreschi che culmina nell’area absidale con la Poco più a sud di Calolziocorte, posta a circa 600 maestosa fi gura del Cristo metri sul culmine del monte che separa i comuni nella volta a botte e l’affre- di Torre de’ Busi e Monte Marenzo, la chiesa di S. sco della Crocifi ssione sulla Margherita è la più importante testimonianza di parete di fondo. Dalla chie- arte medievale della Valle S. Martino. Il comples- sa ci si sposta quindi nel- so si raggiunge dopo circa 30 minuti di cammino l’edifi cio neoclassico della partendo da via G. Donizetti a Monte Marenzo. nuova parrocchiale, dove si Dedicata alla fanciulla originaria di Antiochia, chie- possono ammirare opere sta in sposa da un governatore romano che pre- pittoriche quali la grandiosa tendeva di convertirla alla religione pagana, la chie- pala di S. Caterina d’Ales- sa fu eretta nel tardo Duecento in posizione isolata, sandria, datata al 1642 e at- probabilmente su commissione di una potente fa- tribuita ai comaschi Giovan- miglia locale, all’esterno delle mura di un castello. ni Battista e Giovanni Paolo In stile romanico con una sola navata e un’ampia Recchi, o, proseguendo nel- abside, la struttura custodisce un importante ciclo la Sagrestia, la tela dell’Im- di aff reschi tardo-medievali ispirati alla vita di macolata Concezione attri- S. Margherita, protettrice delle partorienti, e attri- buita a Carlo Ceresa, la più buiti a un raffi nato quanto ignoto Maestro. Un re- grande opera conosciuta di pertorio di pitture di eccezionale interesse storico questo importante pittore e artistico costituito dai riquadri con le Storie della bergamasco. Senza dimen- vita della Santa, sulla parete sud e sulla controfac- ticare gli affreschi cinque- ciata, dalla Majestas Domini nell’abside e dai centeschi che spiccano nel grandi aff reschi votivi sulla parete nord, a sinistra locale retrostante la Sagre- dell’entrata principale. Tra il 1998 e il 2000 una stia, risalenti probabilmen- campagna di scavi archeologici ha portato alla lu- te a una struttura preesi- ce, in prossimità della chiesa, i resti di un presidio stente. Infi ne, nella raccolta militare del basso medioevo con cinta muraria e museale vera e propria, si torre di avvistamento e segnalazione, probabil- possono osservare oggetti mente identifi cabile con il Castrum de Cantagudo, unici per la loro bellezza e 4 5 11.. L’alta Val San Martino22.. Di qua e di là dell’

Vercurago4 20 Garlate 154 nonché tracce di un insediamento preistorico. Calolziocorte Chiesa di S. Margherita Monte Marenzo Per info e visite: 0341. 602240 (Biblioteca di Monte Marenzo) 0341.602200 (Comune di Monte Marenzo) 0341.603025 (Parrocchia di Monte Marenzo) 4 Arlate L’ Oratorio di S. Stefano fa parte del suggestivo Itinerari SiMPLe Ways Itinerari complesso di S. Michele, il centro storico e religioso Imbersago che è stato per secoli punto di riferimento per le 15 comunità del territorio di Torre de’ Busi ed è ancora oggi caratterizzato da un paesaggio boschivo in- contaminato. Se ne ipotizza una fondazione molto Chiesa dei Santi Colombano e Gottardo - Calco, fraz. Arlate antica, alto-medievale se non addirittura paleocri- 20 stiana, comunque precedente all’annessa parroc- chiale di S. Michele ritenuta genericamente d’epoca Castello dell’Innominato - Somasca - Vercurago Longobarda. La pianta dell’oratorio presenta una

navata trapezoidale che si chiude con un’abside, SiMPLe Ways Itinerari Punti di Interesse rimaneggiata nel XIV secolo come testimoniano la Tempo di visita consigliato: da 1 a 3 giorni copertura a crociera, le monofore del presbiterio e la copertura lignea sulle murature squadrate. Al- l’interno troverete dipinti di notevole interesse ico- P 1 sq ✎ Q nografi co tra cui una Madonna col Bambino e una Madonna del Latte di fi ne Trecento, realizzata con uno stile simile a quello del Maestro di S. Margherita. A pochi passi dalla stazione ferroviaria di Calolziocorte, il Giardino Botanico di Villa De Ponti offre la possibilità di Oratorio di S. Stefano e Chiesa di S. Michele una sosta rilassante fra oltre 500 specie arboree e arbustive Per info e visite: differenti, autoctone ed esotiche, spontanee e coltivate. Svi- 035.785004 (Comune Torre de’ Busi) luppata attorno a un viale con andamento ellittico, la vege- tazione è distribuita ad altezze variabili e alternata a tappeti In Valle si coltiva un mais di antica tradizione bergamasca, erbosi, rivelando un attento studio ambientale e architettonico lo scagliolo di Carenno, oggi entrato a far parte del che si manifesta attraverso una parete verticale simile a una network mais antichi presenti a EXPO 2015. Dallo scagliolo, balza scoscesa, una valletta di conifere che richiama il bosco oltre alla gustosa polenta, si ricavano eccellenti prodotti d’altura, una siepe di carpino bianco a delimitare il parco. Vi da forno e croccanti e salutari gallette. Info presso Museo è inoltre l’area dedicata alle piante offi cinali, aromatiche e da Ca’Martì. frutta, mentre un’aiuola ospita specie mediterranee come il Per gustare questo prodotto consultare il sito: lentisco e la ginestra. Una storia, quella del Giardino Botanico, www.lakecomo.com/dove_mangiare che ripercorre le vicende di Villa De Ponti, attualmente di Accoglienza: www.lakecomo.com/dove_dormire proprietà della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino. Di gusto eclettico con qualche richiamo al Liberty, 6 7 22.. Di qua e di là dell’Adda

la villa e il relativo parco A Caloziocorte sulla riva si- risalgono infatti alla prima nistra del fiume Adda, ai metà del ’900, quando sono margini della Valle San Mar- realizzati su commissione tino, sorge l’antico conven- della famiglia De Ponti, ori- to dei Servi di Maria con gini milanesi e interessi nel la chiesa della Vergine ramo chimico, presente a del Lavello. Un complesso Calolziocorte perché legata dove echeggiano richiami alla vicina fabbrica dei Sali ancestrali, importante luogo di Bario, esempio di archeo- ricco di storia, cultura e de- logia industriale ancora ben vozione popolare. Insedia- visibile. Un tempo periferica mento di origine romana, distrutto nel 1373 durante la san- rispetto all’abitato, la villa è

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari guinosa strage della Valle San Martino, sul fi nire del XV secolo oggi un polmone verde fra diviene luogo di una scoperta miracolosa: scavando sotto una case, industrie e parcheggi, tomba, l’eremita Jacomino rinviene una fonte d’acqua che capace di indurre emozioni ben presto si rivela fautrice di straordinari prodigi e guarigioni, positive attraverso il contatto cominciando ad attrarre un mirabile fl usso di pellegrini. At- diretto con la natura, l’osser- traverso il chiostro maggiore, la parte residenziale dei Padri, e vazione, l’ascolto, l’esplora- quello minore, adibito invece a foresteria, si esce lungo il fi u- zione, la sensorialità e, per i più piccoli, anche il gioco. me raggiungendo il sagrato della chiesa, divisa in tre campate Giardino Botanico di Villa De Ponti con soffi tto a capanna. All’interno, numerosi quadri e intagli Via Galli, 48/A – 23801 Calolziocorte settecenteschi fra cui un singolare pulpito con crocifi sso retto Orari di apertura: da maggio a agosto 15.00-18.30 / da da una mano scolpita, mentre tra gli affreschi spicca quello settembre a ottobre 14.00-17.30 della Crocifi ssione, attribuito al piemontese Giovanni Tornelli Per visite e laboratori didattici: 02.20404175 e raffi gurante l’immagine della Madonna Addolorata, fulcro Per info: 0341.240724 int. 2 della devozione dei Servi di Maria e dell’intera comunità, che www.comunitamontana.lc.it richiama attraverso i colori simbolici del suo abito l’amore incondizionato della Vergine, la sua regalità e la speranza nella Villa De Ponti è anche sede del centro visitatori resurrezione. Grazie a diverse campagne di scavo, nel tempo dell’Ecomuseo della Valle San Martino, che com- sono stati riportati alla luce la cappella più antica, di origine prende i comuni di Erve, Calolziocorte, Caprino Berga- medievale, con la base d’altare che presenta sui fi anchi tracce masco, Carenno, Cisano Boscone, Monte Marenzo, di decorazioni a losanga, e una vasca in pietra calcarea che Pontida, Torre de’ Busi e Vercurago. Dedicato alla ricorda i massi avelli. Oggi è sede dell’omonima Fondazione documentazione, conservazione e valorizzazione della adibita a eventi culturali e punto informativo per gli itinerari memoria storica della valle, l’Ecomuseo promuove della Fede in provincia di Lecco e tappa della “Cloister route”. attività di ricerca, progetti educativi, iniziative di ca- (www.viedellafede.lecco.it) talogazione della cultura materiale e immateriale, dell’ambiente e della storia del territorio. Monastero di S. Maria del Lavello Via Padri Serviti, 1 – 23801 Caloziocorte Ecomuseo della Valle San Martino Via Galli, 48/A – 23801 Calolziocorte Orari di apertura: feriale 9.00-12.00 e 15.00-18.30 / festivo 9.00-12.00 e 15.00-21.00 Per info: 0341.240724 www.comunitamontana.lc.it Per info e visite: 0341.1590101 www.monasterodellavello.it 8 9 22.. Di qua e di là dell’Adda

tistante la facciata del mu- seo, merita poi una visita il L’Adda è stato per centinaia di anni il confi ne naturale “Gelseto storico”: una ses- tra la Repubblica di Venezia e i territori del milanese. santina di gelsi per mostrare Qualche decina di metri a sud del complesso mona- l’evoluzione di questa pianta stico del Lavello, il vecchio ponte ferroviario in disuso così preziosa per il baco. permette di passare sull’altra sponda e costeggiare i laghi di Olginate e Garlate. Una pista ciclabile sterra- Museo della Seta Abegg ta vi condurrà fi no alla fi landa di Garlate, oggi museo. Via Statale, 490 23852 Garlate Per info: Parco Adda Nord Orari di apertura: dall’1 al www.parcoaddanord.it 30 settembre sabato 14.30- Per il noleggio delle biciclette: 18.30 e domenica 9.30-

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari Servizio BluBike Comune di Lecco 12.30 e 14.30-18.30 / dall’1 www.comune.lecco.it ottobre al 31 maggio saba- to 14.00-17.30 e domenica 9.30-12.30 e 14.00-17.30 Per info, visite e laboratori 1 sq didattici: da lunedì a sabato mattina su prenotazione P 1 ✎ 331.9960890 - www.museosetagarlate.it

Riaperto dopo un accurato restauro, il Museo della Seta Abegg di Garlate mostra rare testimonianze della lavorazione serica in terra lombarda, dall’allevamento del baco con il me- Raggiungibile da Garlate, percorrendo la ciclabile todo Pasteur alla trattura dei bozzoli nel corso dei secoli, dalla sull’alzaia, lungo il fi ume Adda, in località Arlate, torcitura del fi lo sino alla nuova sezione dedicata alla produ- frazione del comune di Calco, la chiesa dei Santi zione di tessuti e al futuro della seta. Fondato dalla società Colombano e Gottardo è posta sulla cima di un svizzera Abegg su idea del responsabile per l’Italia Carlo Job, colle che domina la Valle dell’Adda. Si tratta di una fondazione di epoca romanica fra le più rilevanti il museo nasce nel 1953 con la missione di documentare dell’intera provincia, sia dal punto di vista artistico l’infl uenza dell’industria serica sulla scienza applicata e lo che da quello strategico. Originariamente inserita sviluppo tecnologico dei mezzi produttivi, missione che oggi in un sistema di strutture fortifi cate a protezione si arricchisce ulteriormente attraverso un allestimento parti- del fi ume, dopo l’anno mille il suo nucleo originario colarmente attento alla didattica e ai servizi educativi per viene trasformato in monastero, mentre le prime le scuole. Ricavato all’interno della storica fi landa Abegg di notizie certe risalgono al 1162, quando il complesso fi ne ’700, il museo raccoglie e conserva macchinari, strumen- ospita monache benedettine facenti capo al Priore ti, accessori e prodotti, ma la sua collezione più rilevante è dell’Abbazia di Pontida. Numerosi sono gli elementi quella dalle macchine da torcitura, essenziali nell’industria dei che attrarranno la vostra attenzione: il contesto na- turalistico e paesaggistico di grande suggestione, fi lati di seta. A tal proposito, si segnala il grande torcitoio cir- la serena semplicità della sua architettura che colare idraulico risalente al 1815, la prima macchina complessa invita alla meditazione e alla preghiera, il prezioso mai costruita dall’uomo, capace di torcere molte centinaia di fi li aff resco raffi gurante il Cristo Pantocratore nella se- contemporaneamente e in modo regolare. Si tratta di una ti- micupola dell’abside centrale. pologia giunta in Italia dal Medio Oriente all’epoca delle cro- Chiesa dei Santi Colombano e Gottardo ciate, comparsa per la prima volta a Lucca nel XIII secolo e Via S. Gottardo – 23885 Calco determinante nello sviluppo dell’industria moderna, oggetto di Per info: 039.9920252 (Parrocchia di Arlate) studio anche da parte di Leonardo. All’esterno, sul terreno an- 1010 11 In riva al Lago 22.. Di qua e di là dell’Adda 33.. da Abbadia a

Lierna 17

Nella frazione di Somasca, sul territorio del co- mune di Vercurago, la Basilica di San Girolamo è un’altra importante testimonianza di devozio- ne popolare, legata alla fi gura di San Girolamo Emiliani, un soldato veneziano di origini facolto- se che nel 1525 si converte agli ideali di cari- 4 214 Mandello tà cristiana dedicandosi soprattutto all’assisten- del Lario za spirituale e materiale dei poveri e degli orfani. 22 Accessibile da Somasca, vi è un percorso sacro Maggiana con cappelle dedicate alla vita del Santo e la Scala 3 Itinerari SiMPLe Ways Itinerari Sacra che sale fi no alla grotta. Raggiungibile a piedi dalla Valletta, qui un sentiero porta al

Castello dell’Innominato di manzoniana me- 3 moria. Ai margini del nucleo storico di Somasca MUSEO MOTO GUZZI 21 - vi è il convento delle Suore Orsoline che ospita Casa Cittadini Le Sorgenti, un museo dedicato alla vita della Beata Caterina Cittadini. MUSEO TORRE DI MAGGIANA 22 - Maggiana - Mandello Santuario di S. Girolamo Emiliani del Lario Via Alla Basilica, 1 - 23808 Vercurago Punti di Interesse Itinerari SiMPLe Ways Itinerari Punti di Interesse Per info: 0341.420272

www.santuariosangirolamo.org 17 Casa Cittadini Museo “Le Sorgenti” Tempo di visita consigliato: da 1 a 3 giorni Via S. Gerolamo, 42 - 23808 Vercurago Per info e visite: 0341.420373 www.orsolinesomasca.it P 1 sq ✎ Castello dell’Innominato Loc. Somasca - 23808 Vercurago La storia del Civico Museo Setifi cio Monti di Abbadia La- Per info: 0341.420272 riana inizia nel lontano 1818, quando l’omonima famiglia www.santuariosangirolamo.org di setaioli giunge nel piccolo borgo affacciato sul lago per impiantarvi una fabbrica dedicata alla torcitura della seta. La scelta di costruire l’edifi cio in prossimità dell’attuale via Il prodotto tipico tradizionale che potrete gustare in que- Nazionale, che collega Lecco alla Valtellina, fu in realtà de- sta zona è il pesce di fi ume, in particolare cavedano e terminata dalla vicinanza di una derivazione del torrente trota, che possono essere cucinati in svariati e gustosissimi Zerbo, l’unico corso d’acqua presente in paese e fonte ener- modi. getica indispensabile per il funzionamento delle macchine. Per gustare questo prodotto consultare il sito: Frutto di un sapiente intervento di recupero e restauro, il mu- www.lakecomo.com/dove_mangiare seo rappresenta oggi un importante esempio di archeologia industriale, dove sono esposti arredi originali, attrezzature e Accoglienza: www.lakecomo.com/dove_dormire oggetti utilizzati per la lavorazione serica. Un tempo affi ancato da una vera e propria fi landa, per completare il ciclo di 12 13 In riva al Lago 33.. da Abbadia a Lierna

lavorazione della seta e e sociale del nostro Paese produrre direttamente in lo- nell’ultimo secolo: è il caso co la materia prima, oltre della mitica Norge del 1928, che da un dormitorio, un la prima gran turismo nella refettorio e alcuni piccoli ap- storia della motocicletta, partamenti per i lavoratori progettata da Carlo Guzzi in- migranti, il museo è collo- sieme al fratello Giuseppe, cato in ambienti che con- delle Guzzi serie Sport e GT servano ancora una forte degli anni Trenta, dell’Airone, impronta ottocentesca, co- ovvero la moto di media gliendo di sorpresa il visi- cilindrata più diffusa in Italia dal 1939 al 1957, o ancora del tatore grazie al grandioso Falcone, il sogno di tutti i motociclisti degli anni Cinquanta.

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari torcitoio circolare posto ac- Ma Moto Guzzi è entrata nella storia anche per i veicoli che canto all’ingresso. Si tratta hanno caratterizzato la mobilità degli italiani nel dopoguerra, di un macchinario di 5 me- come la Motoleggera 65 (Guzzino) e il Galletto, reinventando tri di diametro e 11 metri il concetto stesso di moto sportiva con la V7 Sport, dotata di di altezza con un totale di un motore bicilindrico a V di 90°. Accanto a pezzi unici come 972 fusi, concesso in como- la prima motocicletta costruita da Carlo Guzzi nel 1919, la sola dato d’uso nel 1897 dal Mu- a portare la sigla G.P. (Guzzi-Parodi), e ad esemplari celebrati in tutto il mondo come la Otto Cilindri 500 del 1957, nata dal seo Tecnorama di Winterthur in Svizzera, completamente genio di Giulio Cesare Carcano, il museo propone anche una integro e funzionante per mezzo di un motore elettrico. Sul selezione di fi lmati storici intitolata “Il suono della passione”. retro dell’edifi cio, sono inoltre visibili le due ruote idrauliche in Adiacente all’esposizione, potrete scoprire infi ne la Galleria del ghisa e ferro che alimentavano tutti i macchinari della fabbrica, vento di Moto Guzzi, l’unico impianto a livello internazionale la più grande delle quali ha un diametro di ben 7 metri. per la prova aerodinamica dei motocicli. Civico Museo Setifi cio Monti Museo Moto Guzzi Via Nazionale, 93 – 23821 Abbadia Lariana Via Emanuele Vittorio Parodi, 57 - 23826 Mandello del Lario Orari di apertura: mercoledì e venerdì 15.00-17.00 / Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 15.00-16.00 (nel domenica e festivi 9.30-12.30 / altri giorni su prenotazione mese di luglio: apertura dalle 14.30 alle 16.30) Per info, visite e laboratori didattici: Per info e visite: 0341.709237 0341.731241 Uffi cio Segreteria - 0341.700381 www.motoguzzi.it www.museoabbadia.it

P 1 sq Lungo la sponda orientale del Lago di Como, il “Sentiero del Viandante” è l’antica via commer- ciale che conduceva da Milano alla Svizzera, og- Il Museo Moto Guzzi raccoglie una ricca collezione di oltre gi occasione unica per riscoprire le bellezze ar- 150 pezzi fra moto di serie, moto sportive, prototipi sperimen- tistiche e naturali che punteggiano il litorale da tali e motori, che si alternano in un percorso cronologico a Lecco verso nord. Il sentiero sale a mezza costa testimonianza della gloriosa storia del marchio lariano. Nel da Abbadia Lariana fuori e dentro i centri abi- cuore della vecchia fabbrica di Mandello del Lario, dove il mito tati fi no a , ai piedi della Valtellina. dell’Acquila nasce nel 1921, l’area espositiva riservata alle www.leviedelviandante.it moto di serie offre uno spaccato dell’evoluzione economica 14 15 In riva al Lago 33.. da Abbadia a Lierna

nella parte sommitale, oggi oc- cultate; compaiono inoltre feri- In posizione panoramica sull’antica strada costiera del toie verticali che sono da col- Lario Orientale detta “Sentiero del Viandante”, la chie- legare all’antico ingresso, un sa di S. Giorgio a Mandello del Lario presenta un’unica tempo posto al primo piano, aula con soffi tto a capriate e abside quadrangolare con volta a crociera, la chiesa mostra una rara e unitaria come di consueto negli edifi ci concezione degli aff reschi che coprono gran parte del- medievali di questo tipo. Altre le pareti, l’arco trionfale e il presbiterio: un ciclo che risa- fi nestre vennero inserite successivamente, a partire dal ‘500, le probabilmente al periodo dal 1475 al 1485. Impor- conferendo alla struttura un aspetto omogeneo nel disegno tante manifestazione di devozione mariana nella pro- complessivo. A interventi di restauro risale la suggestiva ter- vincia di Lecco, il Santuario della Beata Vergine del razza posta sulla sommità, dalla quale si gode uno splendido Fiume presso la foce del Meria, sempre a Mandello, viene fondato nel 1624 a seguito di un evento mira- panorama del lago e della sottostante cittadina di Mandello. coloso, divenendo poi oggetto di numerose donazioni Nei vari piani all’interno si trovano gli ambienti originari (tra Itinerari SiMPLe Ways Itinerari da parte della nobiltà locale. Alla pianta ottagonale so- cui uno con interessante soffi tto dipinto): in essi è collocato vrastata da una cupola con lanterna, negli anni suc- attualmente il Museo, che racconta e illustra, attraverso oggetti cessivi vengono aggiunti l’elegante porticato a 9 arca- e immagini che risalgono alla fi ne dell’800 e alla prima metà te e le 14 cappelle barocche della Via Crucis, situati nella piazza antistante l’edifi cio. La decorazione pitto- del secolo successivo, le vicende di Maggiana, i modi di vita e rica del santuario è interamente dedicata all’esalta- di lavoro delle comunità che abitavano in queste zone, come zione della Vergine con opere di Agostino S. Agostino. pure una sezione dedicata alla processione del Venerdì Santo che si svolse fi no alla metà degli anni Cinquanta. Sul territorio di Mandello sono presenti i seguenti percorsi: Itinerari della memoria, Le vie di Mandello ci ricordano, A P 1 ✎ piedi lungo la roggia, Torri nell’antico borgo. Museo della Torre di Maggiana detta del “Barbarossa” Il Museo della Torre di Maggiana detta del “Barbarossa”, Via della Torre di Federico, 2 - Maggiana - Mandello del Lario una delle meglio conservate nel territorio lecchese e intera- Per info e prenotazioni: 339.7391647 / 335.5470555 mente accessibile nei suoi cinque piani, è situata in suggestiva [email protected] posizione nel centro abitato di Maggiana, attualmente nel ter- ritorio Comune di Mandello del Lario. Con la sua mole quadrata svetta in posizione dominante verso il lago, a controllo della Strada Ducale della Riviera lariana e in rapporto con il sistema Punta Grumo e Riva Bianca a Lierna sono fra le più di fortifi cazione della costa orientale del Lago di Como. La sua grandi spiagge libere del Lago di Como, adatte alla collocazione era strategica nei confronti anche di altri percorsi balneazione presso l’antico nucleo di Lierna. che conducevano verso la vicina Val Meria e i Piani Resinelli, ove si trovavano anticamente zone di pascolo e miniere. Ben- chè più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, la Torre risale al secolo XII ed è forse da porre in relazione con i signori di 1P Mandello. La sua denominazione risale al fatto che i restauri ottocenteschi (1828) avrebbero portato alla luce una lapide, Giannino Castiglioni è la fi gura di maggior rilievo fra i nume- che indicava il riposo qui avvenuto dell’imperatore Federico rosi artisti che hanno soggiornato a Lierna. Il museo a lui dedi- Barbarossa nel 1158. E’ interessante ricordare che la tradizione cato è attualmente in fase di allestimento e destinato a racco- trasmette anche la presenza di un castello nella parte setten- gliere i calchi preparatori in gesso che gli eredi hanno gene- trionale del paese, che era collocato su un pendio non lontano. rosamente donato al Comune. Nato a Milano nel 1884 e ac- Situata all’interno di un piccolo cortile fortifi cato, la Torre pre- cademico di Brera, durante la sua lunga vita Castiglioni par- senta ancora la porta ogivale e traccia delle aperture originarie tecipa a numerose esposizioni nazionali ed estere, passando 16 17 In riva al Lago e , 33.. da Abbadia a Lierna 44.. dai borghi alla

Bellano 23 dalle esperienze pittoriche giovanili a una totale dedi- zione all’arte scultorea, con una produzione particolar- mente prolifi ca che conta circa 700 opere, fra cui le monumentali sculture per il 4 Palazzo del Parlamento a 2 13 Montevideo, la statua del Cri- Vezio Varenna sto Re all’Università Cattoli- ca di Milano e quella di Dan- te nel cortile della Pinacoteca Ambrosiana, senza dimenti- Esino 10 Lario

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari care i numerosi monumenti funebri nel Cimitero Monu- mentale, sempre a Milano, 2 o i Monumenti ai Caduti di Lecco e di Mandello del Lario. Castiglioni è inoltre coinvol- to nella direzione lavori dei cimiteri di guerra di Redipuglia, Grappa, Caporetto, Zara, Po- la e Timau, mentre innumerevoli sono le medaglie da lui 13 coniate in ricordo di personaggi famosi. La presenza dello SiMPLe Ways Itinerari Punti di Interesse scultore a Lierna risale ai primi anni del Novecento, quando 23 nel suo studio in via Roma si occupa della progettazione LA CA’ DEI RADIO VECC - Bellano e risistemazione del cimitero locale dove oggi rimangono, 10 oltre alla centrale chiesa di S. Michele, le sculture e i basso- Tempo di visita consigliato: da 1 a 3 giorni rilievi per le cappelle Micheli, Balbiani, Spada e Costa. Inte- ressato anche alla risistemazione del Municipio e di piazza IV Novembre, realizza la fontana per l’acqua di Val Onedo. Lo scultore si spegne nel 1971 a Lierna dove oggi ancora riposa. P sq ✎ Q Museo Giannino Castiglioni Per info: Comune di Lierna - 0341.740108 Nata da un antico monastero femminile di fondazione cister- Attualmente il museo è in fase di allestimento. È possibile cense dedicato a Maria Vergine, Villa Monastero a Varenna percorrere un itinerario che illustra i luoghi dove si deve il suo aspetto di dimora eclettica ai molti interventi di conservano opere dello scultore partendo dal cimitero. risistemazione che si sono sovrapposti in nove secoli di vita. Se alla famiglia valsassinese Mornico è attribuita la trasformazio- Il prodotto tipico tradizionale che potrete gustare in questa ne, avvenuta tra il 1609 e il 1645, del cenobio in residenza zona è il pesce di lago, in particolare lavarello e missoltino (agone essiccato), che possono essere cucinati in svariati e privata, la villa passa nel sec. XIX ad altri proprietari, fra cui gustosissimi modi. alcuni personaggi illustri del mondo milanese di fi ne Ottocen- Per gustare questo prodotto consultare il sito: to, come Carolina Maumari vedova Seufferheld, imparentata www.lakecomo.com/dove_mangiare ad Alessandro Manzoni. Acquistata dall’industriale tedesco Accoglienza: www.lakecomo.com/dove_dormire Walter Kees, che la ristruttura con particolare gusto nordico tra il 1897 e il 1909, la villa passa quindi ai De Marchi, milanesi 18 19 Varenna e Bellano, 44.. dai borghi alla Grigna

di origini svizzere, che nel 1939 la donano allo stato sq ✎ italiano affi nché divenga be- P ne pubblico e sede di un museo. Grazie all’abbondan- Quasi di fronte a Villa Mona- za di testimonianze lasciate stero, con accesso adiacen- dai suoi proprietari, nei 14 te all’uffi cio d’informazione ambienti della villa, dalla turistica di Varenna, il Mu- sala del bigliardo a quella seo Ornitologico e di Scien- della musica, dal salottino ze Naturali Luigi Scana- Mornico alla camera padro- gatta nasce per opera del- nale, avrete così la possibi- l’omonimo studioso di orni-

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari lità di ammirare la raffi na- tologia, malacologia e bota- tezza delle decorazioni e nica, il quale diede inizio a degli arredi, nonché la ric- una raccolta di esemplari del- chezza dei materiali e la va- l’avifauna stanziale e migra- rietà degli stili impiegati. toria del territorio. Per una Sede congressuale tuttora migliore comprensione del- attiva, Villa Monastero ha la collezione, basti pensare ospitato negli anni impor- alle peculiarità degli ecosi- tanti convegni a carattere stemi che circondano Va- scientifi co, fra cui i corsi esti- renna, dove nel raggio di vi della prestigiosa Scuola pochi chilometri si passa Italiana di Fisica, con la pre- dall’ambiente montano (Par- senza di 60 premi Nobel. co Regionale delle Grigne) Circondata da un Giardino all’ambiente lacustre e palu- Botanico ricco di essenze stre (Piani di Spagna), tappa autoctone ed esotiche che obbligatoria nelle migrazioni attraverso la catena alpina. si estende per quasi due Provvisto di un’importante biblioteca scientifi ca, il museo conta chilometri sul fronte lago, la oltre 1.500 fra volumi, monografi e e opuscoli, con esemplari villa permette di apprezzare di Historia Naturae risalenti al Settecento. Dopo un percorso in tutte le stagioni un’esplo- fra diorami e vetrine espositive, al secondo piano del museo sione di colori, forme e pro- vengono messi in evidenza gli aspetti evolutivi e di strategia di fumi. vita attuati dagli organismi, con alcuni esempi di nidifi cazione e deposizione delle uova. Casa Museo Villa Monastero e Giardino Botanico Museo Ornitologico e di Scienze Naturali L. Scanagatta Via G. Polvani, 4 – 23829 Varenna Via IV Novembre, 7 – 23829 Varenna Orari di apertura: 1 marzo - 31 luglio e 1 settembre - Orari di apertura: dal 1 aprile al 30 ottobre da martedì a 2 novembre; venerdì, sabato, domenica e festivi 9.30-19.00 sabato 10.00-12.00 / 15.00-17.00; domenica 10.00-12.00 / 1 agosto - 31 agosto, tutti i giorni 9.30-19.00 Per info: 0341.830367 Per info, visite guidate e laboratori didattici: 0341.295450 [email protected] www.villamonastero.eu www.varennaturismo.com 20 21 Varenna e Bellano, 44.. dai borghi alla Grigna

Salendo da Varenna, il Castello di Vezio nel ter- ritorio di Varenna e posto Borgo pittoresco e ricco di monumenti, meta turi- sul sentiero del viandante stica apprezzata per gli scorci paesaggistici e ar- (pag. 15) è considerato fra chitettonici, Varenna presenta un impianto tipica- i più belli del Lago di Como. mente romano, per l’organizzazione dello spazio Si tratta di una fortifi cazione e la sua divisione in insulae. Probabilmente la più medievale dall’origine in- antica del borgo, situata in pieno centro storico, la chiesa di S. Giovanni Battista era soggetta alla certa, forse legata alla fi gu- Canonica di Monza già nel 1143. Nella navata uni- ra della regina Teodolinda, ca di impianto romanico, nel corso dei restauri pro- sviluppata attorno a una torre quadrata con merlatura e mossi negli anni Sessanta sono apparsi importanti ponte levatoio. La cinta muraria presenta alcune torri aperte frammenti di aff resco fra cui un S. Giorgio a cavallo

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari mentre altri ruderi si delineano fra i pianori e gli ulivi della e un S. Giovanni Battista, risalenti alla metà del collina. Al suo interno, il castello è noto per ospitare un Trecento. Nella zona absidale, si possono ammirare centro di allevamento di rapaci, con la possibilità di assistere invece un’Annunciazione, il Redentore tra la Madon- al volo libero e alle diverse fasi di addestramento di questi na e il Battista, la Visitazione e il Battesimo di Cristo, superbi animali. Varcando invece le mura che circondano tutti di fattura cinquecentesca. Edifi cata in pieno la torre principale, si trovano i resti di un avamposto mi- periodo medievale, la chiesa prepositurale di S. Gior- litare utilizzato già in epoca longobarda quale punto di gio aff acciata sull’omonima piazza è invece un chia- avvistamento mentre, tornando al giardino degli ulivi, un ro esempio di chiesa a “sala”, dove lo spazio è ampio, sentiero in discesa conduce nella parte sud del castello fi no caratterizzato da tre navate separate da piloni cilin- all’ingresso dei sotterranei, avamposto della linea difensiva drici, e non orientato in direzione del presbiterio. A Cadorna. una prima fase decorativa appartengono il notevo- Castello di Vezio le S. Cristoforo dipinto in facciata, un frammento Frazione di Vezio – 23828 - Varenna dell’Inferno sulla controfacciata e due fi gure che pro- babilmente rappresentano Papa Gregorio Magno e Per info e visite: 348.8242504 la regina longobarda Teodolinda, promotrice di un www.castellodivezio.it piano di cristianizzazione del Lario. Nell’interno, par- ticolarmente interessante è poi il polittico di Gio- vanni Pietro Brentani del 1467: si tratta infatti di una delle poche pale lombarde complessivamente inte- Dalla piazzetta su cui si affaccia la Chiesa di S. Antonio gre, di matrice tardo-gotica con infl ussi della cultura Abate di Perledo, l’antico “Sentiero degli Scabium” ligure. Nella seconda cappella sinistra si conserva la nel borgo di Vezio, oggi parte del “Sentiero del Vian- pala d’altare della chiesa dell’antico monastero di dante” (pag. 15), vi condurrà in discesa fi no al cimitero S. Maria, ora Villa Monastero. Oltre ai luoghi di cul- di Varenna: sulla sinistra, seguendo l’indicazione per to, Varenna off re prestigiose architetture quali Villa la sorgente del Fiumelatte, raggiungerete la grotta da Cipressi, adiacente a Villa Monastero e formata da cui nasce il fi ume, così chiamato a causa del biancore edifi ci costruiti tra il XVII e il XIX secolo, e l’Hotel delle sue acque che scorrono impetuose e con ritmo Royal Victoria, un tempo fi landa e albergo dal 1838, alterno per un gioco di sifoni naturali. Tornando quindi dove fra i molti personaggi illustri sembra aver tro- sul sentiero principale e continuando la discesa, una vato ospitalità anche la regina Vittoria d’Inghilterra. piacevole passeggiata fra vigne e muri a secco vi ri- Di fronte si trova la Sala Polifunzionale “Rosa e porterà nel centro di Varenna. Marco De Marchi”, centro convegni e esposizioni.

22 23 Varenna e Bellano, 44.. dai borghi alla Grigna

due nuclei abitativi di Esino sq Lario (“Crès” di origine celti- P ca e “Piasch” di origine ro- mana), la collezione del mu- La raccolta museale, inaugu- seo conserva il più antico rata nel 2014 a Bellano lungo segno della presenza del- la strada provinciale di fi anco l’uomo sulle pendici delle alle scuole comunali, acco- Grigne: una freccia di selce glie ed offre al visitatore un eneolitica rinvenuta nella impressionante numero di rocca di Baiedo a Pasturo, radio e grammofoni d’epoca probabilmente originaria del raccolti da Paolo e Rina Pa- Caucaso e giunta sino a noi natti in cinquant’anni di au- con le migrazioni delle tribù Itinerari SiMPLe Ways Itinerari tentica passione. Lo spazio museale è organizzato in sei se- predatrici che si mantene- zioni disposte in ordine cronologico: l’area dedicata a Gugliel- vano in alta quota sulle valli mo Marconi, quella dedicata alle radio americane, la sezio- paludose. Se nella sala del- ne del ventennio fascista, dei grammofoni con i dischi, quella l’archeologo sono visibili una del dopoguerra con i primi registratori a fi li, e infi ne il re- tomba celtica, un corredo fu- parto anni Sessanta. Tra i rari cimeli radiofonici spicca la pri- nebre di provenienza roma- ma radio Marconi del 1923, la Milan Radio del 1929, un gram- na, armi, monili e monete, mofono datato 1897 con il primo disco di cartone, un grammo- nella sala dedicata agli at- fono Edison a rulli di cera e numerosi dischi in vinile con canzoni trezzi di vita quotidiana si degli anni Cinquanta e molti altri strumenti, tutti funzionanti. possono osservare alcuni La Ca’ dei radio vecc strumenti di lavoro utilizzati sino ai primi decenni del Novecen- Via Manzoni 7 - 23822 Bellano to, ovvero oggetti legati all’agricoltura e all’allevamento, alla Orari di apertura: da maggio ad agosto da martedì a dome- produzione di burro e formaggio, alla fi latura della canapa e alla nica 10.00-12.30, 14.30-19.00; da settembre ad aprile sa- tessitura della lana. Ma anche una ricostruzione del tradizionale bato e domenica 10.00-12.30, 14.30-19.00 (altri giorni su “Casel”, tipica struttura montana che permette di comprendere prenotazione, tel. 331 8054154) come si svolgeva la vita in una baita sui maggenghi, le sedi di alpeggio in alta quota utilizzate durante la stagione estiva. Museo delle Grigne P sq ✎ Piazza Petro Pensa, 4 – 23825 Esino Lario Orari di apertura: luglio-agosto; mercoledì 18.00-19.00, venerdì 20.30-22.00 e domenica 10.30-12.00 Trascorrere qualche ora al Museo delle Grigne di Esino Lario Per info, visite e laboratori didattici: 0341.860111 signifi ca ripercorrere la storia del territorio esinese, ma anche www.museodellegrigne.it; www.ecomuseodellegrigne.it scoprire i grandi eventi geologici che hanno reso abitabile Il prodotto tipico che potrete gustare in questa zona è il nostro pianeta. Le scogliere calcareo-dolomitiche delle Gri- il prezioso olio extravergine di oliva Laghi Lombardi gne e le loro propaggini hanno infatti rivelato una straordi- coltivato con metodi tradizionali, la cui la produzione è naria ricchezza di molluschi di ogni dimensione, attrazione sin molto ricercata. dal secolo scorso per scienziati e paleontologi provenienti Per gustare questo prodotto consultare il sito: da tutto il mondo. Composta da reperti archeologici, fossili, www.lakecomo.com/dove_mangiare pietre locali, esemplari della fauna e della fl ora del territo- Accoglienza: www.lakecomo.com/dove_dormire rio, oggetti etnografi che testimoniano la diversa origine dei 24 25 L’alto Lago 55.. tra storia e natura

levamento, la cerealicoltura e la viticoltura. Senza di- menticare tutte quelle atti- 4 vità artigianali, spesso pra- Colico 8 ticate fra le mura domesti- 4 che, come la lavorazione della lana, quella del ferro, del legno o del cuoio. Un ulteriore allestimento è infi - ne dedicato alle mansioni tipicamente femminili, con un’interessante raccolta di macchine da cucire e stru- Itinerari SiMPLe Ways Itinerari menti per la fi latura della 8 lana, dono dei colichesi. Cir- 4 condato da un ampio spazio erboso con un angolo adibi- to a orto per la coltivazione tra Varenna, Dervio, Vestreno, Sueglio, Introzzo, Colico di erbe offi cinali, il museo Riserva Naturale Pian di Spagna - Comuni dell’Alto Lago (CO) è inoltre impegnato nella custodia di beni immateriali quali il culto religioso, il ruolo della donna, i rapporti Tempo di visita consigliato: da 1 a 2 giorni familiari e generazionali, i proverbi, le leggende, i riti sq e le consuetudini che ca- P 1 ✎ ratterizzavano la comunità locale. A Villatico, frazione di Colico, il Museo della Cultura Conta- Museo della Cultura Contadina dina accoglie una ricostruzione fedele della casa contadina fra Via Campione, 21 - 23823 Colico Otto e Novecento, a cominciare dalla grande cucina a piano Orari di visita: da giugno a settembre 14.30-17.30/ altri terra, riscaldata dal camino e provvista di una credenza con giorni su prenotazione le suppellettili per preparare e consumare i pasti, un tavolo Per info, visite e laboratori didattici: 339.5289163 attorno al quale si riuniva tutta la famiglia, una cassapanca www.museocontadinocolico.it per la conservazione degli alimenti e una per sedersi attorno al focolare. Nella stanza adiacente, è visibile anche la camera con il letto matrimoniale in ferro battuto e corredato da ma- sq terasso in bratteee, lenzuola, coperte e copriletto. Mentre nel P ✎ guardaroba sono appesi abiti e accessori d’epoca e una cas- sapanca custodisce una preziosa dote matrimoniale in lino. Il Complesso storico del Forte di Montecchio, costruito Proseguendo al piano terra, il museo vi offre la possibilità di tra il 1912 e il 1914 a Colico compare fra le opere difensive scoprire le principali attività agro-silvo-pastorali del territorio, più grandi e meglio conservate in Europa, ben inserito nel che comprendono la fi enagione, la lavorazione casearia, l’al- sistema della frontiera nord, la cosiddetta “Linea Cadorna” 26 27 L’alto Lago 55.. tra storia e natura

edifi cata per la Grande Guerra, e caratterizzato da alte mura in granito lavorato, numerosi ambienti e camminamenti sot- Il tratto orobico della linea difensiva “Occupazione terranei, tra cui una polveriera scavata all’interno della roccia Avanzata Frontiera Nord”, detta anche “Linea Ca- per oltre 60 metri. Il Forte conserva ancora intatti i quattro dorna”, presenta le tipiche caratteristiche della for- cannoni originali di 149 mm modello Schneider in postazione tifi cazione di montagna: imprese e maestranze civi- girevole sotto cupola corazzata, l’impianto elettrico e il com- li, con l’ausilio di manodopera militare della Milizia plesso sistema di aspirazione dei fumi. Capaci di una gittata Territoriale, realizzarono chilometri di trincee, piccoli di oltre 14 chilometri, gli imponenti cannoni erano in grado ricoveri scavati faticosamente in roccia, piazzole e di controllare la bassa Valtellina, la bassa Valchiavenna e la caverne per mitragliatrici e ampi sbarramenti di fi lo spinato. Dietro a questa linea continua, si trovano porzione settentrionale del Lago di Como, grazie a una collo- poi casermette, osservatori blindati, piazzole, case- cazione mirabile che gode di uno splendido panorama sull’alto matte e possenti cannoniere in caverna, come le Lario, lasciando spaziare la vista al Lago di Mezzola, alla foce imponenti batterie numero 109 e 110 a Locotocco dell’Adda e al Monte Legnone. Trasformato in polveriera negli nel comune di Sueglio. Dalle rocce sovrastanti il Itinerari SiMPLe Ways Itinerari anni Cinquanta, il Forte fu interessato da alcuni lavori di risi- castello di Corenno Plinio, nel Comune di Sueglio, stemazione con l’aggiunta di riservette nella parte sommita- le trincee si snodavano seguendo tutta la linea di le della collina, un complesso sistema antincendio, un nuovo in- cresta, interessando Vestreno, Sommafi ume, Roc- gresso con corpo di guardia, garitta e cavalli di Frisia, oltre a uno colo Artesso e Roccoli Lorla, mentre sulla cima stabile d’abitazione ester- del Monte Legnoncino, proprio sopra a Colico, era no chiamato “Casa del ma- stato ricavato un osservatorio in caverna. resciallo”. Rimasto in servi- Linea Cadorna zio per molti anni, fi no alla Per info: 0341.910144 (Comunità Montana Val- demilitarizzazione defi nitiva sassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera); avvenuta nel 1981, il Forte www.museograndeguerra.com era troppo lontano dal fron- te combattuto per prendere parte alle azioni belliche; Sempre nel territorio di Colico, dalle cascine di Monteggiolo tuttavia, il 27 aprile 1945, i incomincia il viottolo che s’inerpica su un fi anco del colle: è lo cannoni spararono per bloc- stesso che percorreva la truppa per raggiungere le fortifi cazioni care l’autocolonna tedesca spagnole, distrutte nel 1796 per ordine di Napoleone Bona- che, sulla sponda opposta parte allo scopo di facilitare i rapporti diplomatici con i Gri- del lago, stava riparando in gioni. Edifi cato all’inizio del Seicento dall’allora governatore Germania dopo aver lasciato spagnolo di Milano, Don Pedro Enriquez de Acevedo, conte di Mussolini a Dongo. Fuentes de Valdepero, il Forte di Fuentes sorge sul Montec- Forte di Montecchio chio est, in posizione strategica per controllare il confi ne sviz- Via alle Torri – 23823 Colico zero. Già completa nelle sue parti fondamentali, nel 1606 la Orari di apertura: da marzo fortezza ospita le prime guarnigioni: ben otto compagnie di a novembre; sabato, dome- fanteria, duemila guastatori e venti pezzi di artiglieria, rinforza- nica e festivi 10.00-18.00 / ti in seguito da altri otto pezzi. Importante testimonianza dell’al- agosto tutti i giorni 10.00- to lago, vi si accede attraverso la Porta Principale, l’apertura 18.00 più ampia e centrale destinata al transito dei carri, affi ancata Per info, visite e laboratori da un’apertura laterale per il passaggio dei pedoni. All’interno, didattici: 0341.940322 la Piazza d’Armi si estende su 5.000 metri quadri circondati www.fortemontecchionord.it da vari edifi ci, fra cui il Palazzo del Governatore e le canno- 28 29 L’alto Lago 55.. tra storia e natura

niere in cemento armato per pezzi di medio calibro che pun- tano le direttrici della Valchiavenna e della Valtellina, risalen- Giustina, la cui abside è ancora conservata. Leg- ti al primo confl itto mondiale. Sono presenti inoltre i resti germente arretrata rispetto al lato occidentale del di una chiesa dedicata a S. Barbara, patrona degli artiglieri: monastero, la chiesa è costruita secondo lo sche- ma tradizionale dell’architettura benedettina me- una raffi nata costruzione con due cappelle laterali. Chiara- dievale: rivolta a Oriente, presenta una forma ret- mente leggibile nelle sue strutture e infrastrutture, la fortezza tangolare, con i muri esterni in pietra locale e una comprendeva poi gli alloggiamenti dei soldati, il mulino con il facciata sobria ed essenziale. All’interno, una na- forno, le cisterne per l’acqua e i magazzini sotterranei. vata unica con lunghe pareti in pietra scura e sof- Forte di Fuentes fi tto in legno si conclude in un’abside semicircolare, Per info e visite: 0341.940322 dove al centro del catino è possibile ammirare un www.fortedifuentes.it Cristo Pancreatore. Di particolare pregio, anche il famoso ciclo dei mesi, un aff resco sulla parete si- nistra con la rappresentazione delle più note atti- Itinerari SiMPLe Ways Itinerari vità contadine. Costruito nel XIII secolo da Bonac- corso di , il chiostro è uno splendido Posto all’imbocco di Valtellina e Valchiavenna, il Pian esempio di architettura romanico-lombarda con di Spagna è un’ampia spianata che unisce il Lago forma quadrangolare irregolare, evocazione sim- di Mezzola con il Lago di Como dando vita a una bolica dei quattro elementi dell’universo come dei zona umida di grande interesse naturalistico, uno punti cardinali. Luogo del silenzio e del dialogo con dei punti di più breve attraversamento dell’arco Dio, il chiostro presenta fi nestre con archi a tutto se- alpino e crocevia di importanti rotte migratorie del- sto che poggiano su capitelli e colonnine; al centro, l’avifauna. Luogo ideale per la nidifi cazione di molti la fonte e l’albero rappresentano invece la fonte del- uccelli, offre una cornice notevole per gli amanti le delizie e l’albero della vita del paradiso terrestre. della natura che vogliono trascorrere una giornata Abbazia di S. Nicolò in tranquillità, approfi ttando anche della vicinanza Via Abbazia di Piona, 55 - 23823 Colico di importanti località turistiche. Per info e visite: 0341.940331 Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola www.abbaziadipiona.it Via Della Torre 1/A – 22010 (Co) Per info: 034.484251 / www.piandispagna.it

In località Robustello, presso Colico, poche decine di metri dopo il guado del torrente Inganna, si im- Posto al vertice della penisola di Piona, il complesso bocca la carrozzabile per Fontanedo e attraverso abbaziale dell’XI secolo dedicato a S. Nicolò, pro- un sentiero pressoché pianeggiante si raggiunge l’o- tettore dei naviganti, sorge ai piedi dei monti Le- monima torre, edifi cata nel 1357 per volere di Ber- gnone e Legnoncino sulla collina di Olgiasca. Un nabò Visconti, forse potenziando una struttura già luogo abitato sin dall’Antichità, come sembra con- esistente. Su un punto dominante dello sperone che fermare il ritrovamento, nell’attuale chiesa mo- scende dal versante nord del Monte Legnone, la nastica, di un’urna sepolcrale dedicata a “Festina”, torre aveva lo scopo di salvaguardare l’importante probabilmente risalente al III-IV secolo. Del 616 è via di comunicazione della “Scalottola”, oggi nota invece l’edifi cazione, per volere di Agrippino, ve- come “Sentiero del Viandante”. Costruita con grossi scovo di Como, di un piccolo sacello dedicato a S. conci di pietra, al pian terreno era priva di aperture,

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Itinerari SiMPLe Ways 55. . munità locale. nianza dellavitareligiosa edevozionale dellaco- i cuiaff chieserimastecon questadedicazione,delle poche chiale dedicata aS. Tommaso diCanterbury, una lenti alXIVsecolo, ilborgo ospitainoltre laparroc- ture Andreani, monumentaliinmarmodegli risa- provviste delleduetorriavela. ditre Custode sepol- sonostateaggiunte lemurain seguito merlate torre quadrata radicata alnudoscoglio, acui solo ne neimomentidimaggiorpericolo, con unasolida stello-recinto destinatoalricovero dellapopolazio- ceduta nel1277dall’arcivescovo diMilano: unca- nobile famiglia Andreani, acuiCorenno era stata stello eretto nellaseconda metàdelTrecento dalla so dalloscoglio. ca- Dominal’insiemel’imponente a lagocon unminuscolo molo, ilsolospazio conces- viuzze ricavate nelvivodellaroccia eunaspiaggetta data serrata su unostagliodellarupe, fra ripide formato daantichiedifi Plinio

Nei pressi diDervio, il forma uninsiemedigrande suggestione. fi torre, unpiccolo borgo fortifi poteva essere ritirata all’occorrenza. Attornoalla raggiungibile solo attraverso unascala che inlegno verala porta epropria sitrovava alpianosuperiore, evitareper l’ingresso dieventuali assalitori, mentre enili, ecappella discretamente pozzo conservati

castagna Il prodotto tipico chepotrete gustare inquestazona èla poveri perl’elevato contributo calorico. raccogliere dietadeipiù nella nei boschi, indispensabile Per gustare questo prodotto consultare il sito: Accoglienza: il consultare prodotto www.lakecomo.com/dove_mangiarequesto gustare Per L’alto Lago

è annoverato fra ipiùcaratteristici delLario, reschi costituiscono unapreziosa testimo- , inpassato ciboimportantissimo chesipoteva

www.lakecomo.com/dove_dormire tra storia enatura ci chesiarrampicano incor- borgo fortifi cato con forni, scuderie, cato diCorenno

Punti di Interesse Itinerari SiMPLe Ways 66. Tempo divisitaconsigliato: contare suuna temperatura costante garantita legnache dalla lavorazione, della zione deiformaggi. sala Nella chepoteva il burro, parte menograssa, dalla invece usata perlaprepara- sare, fi nché nonsiseparavano lapanna,utilizzata perprodurre il localepiùfresco dell’edifi cio, dove era fi ltrato elasciato ripo- veniva infatti portato nelcosiddetto “Sitdellacc”, ancora oggi elaverifiDopo lapesa densità,illatte appenamuntoca della checostituivanosale lazona lavoro al piano terra dell’edifi cio. strumentazione completa latt della reperti, ilmuseopropone unpercorso divisitaattraverso la collezione checomprende oltre 400pezzi tra documentie cui siconserva inlarga parte l’architettura originaria. Con una lavorazionealla trasformazione ealla artigianaledellatte, di ex latteria turnaria, perquasiunsecolo raccolta, adibitialla Latte edellastoria della Muggiasca Situato nelcuore diVendrogno, dell’abitato Il Vendrogno . 7 MUU-MUSEO DELLATTE EDELLASTORIA DELLA MUU-MUSEO

Val Varrone ePianiResinelli Sui MontidellaMuggiasca, sq 7 Piani Resinelli 16 Giumello 12 da 1a3giorni 16 eria, esposta nelle quattro eria, espostanelle ✎ occupa ilocalidella Museo del 4 Premana 12 33

Sui Monti della Muggiasca, 66.. Val Varrone e Piani Resinelli

ardeva nella caldaia, il latte rimasto nelle ramine dopo rerete la costruzione rosa della Capanna Vittoria e la scrematura veniva arric- le casette lillipuziane dell’Alpe, quindi un folto bo- chito dall’aggiunta del ca- schetto di abeti oltre il quale si apre il primo pano- glio e mescolato continua- rama sul Lago di Como. Lasciando la sterrata, po- mente per favorire la fuo- trete continuare a fi lo del bosco fi no ad intercetta- riuscita del siero. In un’eco- re un sentiero più largo e comodo, attraverso il nomia di sussistenza in cui quale risalire i prati e raggiungere la forcella af- nulla andava sprecato, a facciata sulla Val Varrone: a sinistra si sale su volte il casaro utilizzava an- un piccolo poggio, anticima del Monte Croce di che il siero rimasto per la Muggio, mentre a destra, su cresta erbosa, si con- preparazione della ricotta. Proseguendo poi nelle al- quista la spalla sommitale del monte, dove i pa- Itinerari SiMPLe Ways Itinerari tre sale del museo, scopri- norami si aprono sulla Valsassina, con Grigna e rete oggetti, immagini e Resegone, sul Pian delle Betulle, sul Legnone e il materiali d’archivio correda- Pizzo Alto, sulle cime chiavennasche, su Berlinghe- ti da supporti multimediali ra e Sasso Canale. legati alle diverse attività agricole e pastorali, ma an- che ad aspetti della cultura, dell’economia e della storia 1 sq ✎ locali, dal bosco alla vita do- P mestica, dal fenomeno mi- gratorio a episodi più o meno Dall’epoca preromana, quando si comincia ad estrarre il mi- noti della Resistenza. nerale nell’alta valle, al tempo in cui i fucinatori emigravano Muu-Museo del Latte e a Venezia, Milano e Carrara, Premana è famosa per la pro- della Storia della Muggiasca duzione di articoli da taglio. Nella Sala del ferro al Museo Via Parrocchiale, 1 Etnografi co di Premana, si ripercorrono le principali tappe 23838 Vendrogno storiche della lavorazione del minerale nel territorio prealpino. Già nel 1574, quando Premana contava poco più di 600 abi- Orari di apertura: maggio e settembre sabato su appunta- tanti, erano del resto presenti in paese 4 spadari, 3 maniscal- mento - domenica 10.00-12.00; da giugno a agosto, sabato chi e ben 40 fabbri capaci di forgiare coltelli e forbici, ma an- 16.00-18.00 e domenica 10.00-12.00/ altri giorni su pre- che chiavi, inferriate e serrature. Un’attività, quella estrattiva, notazione favorita dalla presenza, in Valsassina e Val Varrone, di Per info, visite e laboratori didattici: 333.3823413 vene metallifere e di un ricco patrimonio boschivo con corsi www.muu-vendrogno.it d’acqua da cui trarre l’ener- gia motrice. Pagati in base alla quantità del materiale estratto, i minatori, detti Una strada asfaltata, anche se un po’ stretta e tor- “fraini”, lavoravano in condi- tuosa, vi conduce all’Alpe Giumello a un altitudine di zioni spesso disumane e con 1538 metri. Proseguendo a piedi verso ovest, supe- strumentazioni rudimentali, ancora oggi visibili nel mu- 34 35 Sui Monti della Muggiasca, 66.. Val Varrone e Piani Resinelli

seo, almeno fi no all’introduzione della polvere da sparo nel di cui rimane, come inconfondibile testimonianza, la sottile 1613. Ma le radici di una società così abbarbicata alla monta- feritoia nella parte bassa del campanile, in origine torre gna, fi sicamente e culturalmente, si rintracciano anche nei d’avvistamento. La chiesa, citata per la prima volta nel XIII versanti disegnati con i terrazzamenti per creare campi e secolo, mostra nella lunetta sulla facciata l’immagine in mar- orti, come nella trasformazione dei boschi in superfi ci er- mo di S. Dionigi benedicente. L’interno, particolarmente ricco bose per la pastorizia e l’allevamento. Se nella sala del- di opere interessanti, presenta sulla parete destra due te- l’agricoltura si conservano dunque gli oggetti utilizzati dai le, datate verso la metà del Seicento e raffi guranti il santo contadini di montagna per lavorare i pendii e coltivare la se- mentre assiste al concilio durante il quale viene formalizzata gale e l’orzo, oltre che per accudire capre, pecore e mucche, la sua condanna, attribuite da molti studiosi alla bottega nella sala del Costume sono esposti invece i costumi tradizio- fi orentina di Luigi Reali. Con infl ussi veneti nell’uso del colore e nali, come lo splendido “morel”, abito nuziale con infl uenze lombardi nella resa dell’immediatezza naturale dei personaggi, greco-albanesi, gli attrezzi per la tessitura e alcuni manufatti sulla parete sinistra potrete inoltre ammirare un grandioso del lavoro femminile. polittico cinquecentesco custodito entro una preziosa cornice Itinerari SiMPLe Ways Itinerari intagliata. Se nel primo registro spiccano i SS. Sebastiano, Roc- Museo Etnografi co di Premana co e Bernardo che, insieme alla predella con gli apostoli, Via Roma, 18 – 23834 Premana facevano parte dell’altare di S. Rocco, il registro superiore con Orari di apertura: da aprile a ottobre, mercoledì 10.00-12.00 la Vergine, tra i SS. Ambrogio e Agostino, e la cimasa erano e domenica 10.00-12.00 e 15.00-18.00 / agosto, tutti i giorni inseriti nell’ancona dell’altare della Madonna. Usciti dalla 10.00-12.00 e 15.00-18.00 / altri giorni su prenotazione parrocchiale e percorrendo a sinistra via Vittorio Emanuele, Per info, visite e laboratori didattici: 0341.818085 merita una visita anche l’Oratorio dell’Immacolata, di origine www.museo.premana.lc.it tardo medioevale, sulla cui facciata si notano tracce di affreschi recentemente restaurati, dove emergono alcuni incappucciati con la croce rossa sulla fronte, testimonianza del legame Centro di raccolta e documentazione, il museo si dell’edifi cio con la confraternita di S. Maria dei Disciplini. propone inoltre come ente per la promozione di tutte le iniziative culturali, sociali ed economiche volte alla valorizzazione delle tipicità del territorio, a cominciare dall’attività del gruppo corale Cantà 1P sq ✎ Q Promàn. Impegnato dal 1989 in molteplici manife- stazioni nazionali e internazionali, propone un re- pertorio musicale che attinge ai canti autoctoni e In località Piani Resinelli, le miniere “Anna” e “Cavallo” so- alla tradizione popolare italiana di stampo alpino e no state per secoli oggetto di estrazione di minerali del piom- religioso. Ovvero brani che accompagnavano i mo- bo, destinati alla produzione di armi e attrezzi agricoli per il menti rituali della vita sociale, come i matrimoni Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Chiuse defi nitiva- e le ricorrenze liturgiche, ma che caratterizzavano mente negli anni Cinquanta, a causa dell’abbassamento dei anche la vita quotidiana: si cantava infatti al lavo- prezzi e la conseguente decadenza dell’attività estrattiva, sono ro, in casa con i bambini o davanti al panorama moz- state interessate da alcuni lavori di restauro. Oggi il visitatore zafi ato che si apriva lungo il sentiero. può scoprire i diversi metodi estrattivi, legati alle epoche e ai Per info: 0341.818085 mezzi disponibili, nonché conoscere le condizioni di vita dei www.museo.premana.lc.it minatori del passato i quali, con muli carichi di farina, panni e masserizie, raggiungevano le miniere nella stagione più fredda, per evitare le infi ltrazioni d’acqua tipicamente estive, Nel centro storico di Premana, vi ritroverete di fronte alla e si sistemavano in baite nelle vicinanze apprestandosi a parrocchiale di S. Dionigi, ubicata in un luogo strategico lavorare senza orari e senza soste. Normalmente effettuate in 36 37 Sui Monti della Muggiasca, 66.. Val Varrone e Piani Resinelli 77.. In Valsassina

Primaluna 25 piccoli gruppi con partenza dallo chalet delle guide vi- cino al parcheggio sotto il 4 rifugio SEL, un tempo ritro- Pasturo vo di minatori, le visite gui- Barzio date vi permetteranno di 18 Moggio scendere nelle viscere della terra immergendovi nel buio e nel silenzio più assoluti. Accessibile senza particolari diffi coltà attraverso un sen- tiero nel bosco di circa 500 24 metri, la miniera “Anna” pre- Morterone Itinerari SiMPLe Ways Itinerari senta un ampio sviluppo di gallerie, con spiazzi e ca- 18 verne che testimoniano un impianto tipico dell’epoca rinascimentale dove anche i più piccoli, grazie ai mo- MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA 24 - Morterone dellini di “gnomi minatori”, potranno comprendere al meglio MUSEO DI PRIMALUNA 25 - Primaluna il mondo della miniera. Inserita invece in un percorso

Punti di Interesse Itinerari SiMPLe Ways Itinerari Punti di Interesse Tempo di visita consigliato: da 1 a 2 giorni escursionistico più complesso, adatto a visitatori adulti, la miniera “Cavallo” si sviluppa su sette livelli in ordine ver- ticale, determinando salti e vuoti di grande impatto. sq Parco Museo Minerario dei Piani Resinelli P ✎ Via Escursionisti, 29 – 23821 Abbadia Lariana (Loc. P. Resinelli) Apertura: da marzo a ottobre: tutte le domeniche / luglio Nella parte meridionale del borgo vecchio di Moggio, il e agosto: sabato, domeniche e festivi tutto il giorno, altri Museo Liturgico Etnografi co di proprietà della parrocchia giorni solo il pomeriggio / da novembre a febbraio: solo su ripercorre uno spaccato della storia degli abitanti e del territo- prenotazione rio limitrofo, alla scoperta di usanze, ritualità, tradizioni e an- Per i gruppi: tutti i giorni su prenotazione tichi mestieri. Come testimoniano gli attrezzi da lavoro espo- Orari: dalle 10.00 alle 12.30; dalle 14.00 alle 17.00 circa sti al pian terreno, frutto dell’ingegnosità della cultura conta- Per info, visite e laboratori didattici: 0341.240724 int. 2 dina e capaci di sostenere, nel tempo, il lavoro di più gene- (Comunità Montana Lario Orientale – Valle S. Martino) razioni: nei campi come nei boschi, nei cascinali come nelle www.comunitamontana.lc.it stalle, espressione autentica di una vita laboriosa e piena di Il prodotto tipico che potrete gustare in questa zona è il fatiche a cui era sottoposta tutta la famiglia, dal più giovane burro di montagna, di sapore intenso, ricavato dalla al più anziano, ciascuno nel proprio ruolo. Il museo presenta panna di affi oramento e ancora lavorato con la tradizionale inoltre la ricostruzione di ambienti domestici caratteristici, at- zangola. traverso arredi originali che risalgono al periodo compreso fra Per gustare questo prodotto consultare il sito: il XIX e il XX secolo, a rappresentare la varietà di usi e costumi www.lakecomo.com/dove_mangiare delle famiglie moggesi. In particolare, soprattutto durante l’in- Accoglienza: www.lakecomo.com/dove_dormire verno, si racconta che le ragazze del paese in età da marito dedicassero buona parte della giornata a realizzare capolavori 38 39 77.. In Valsassina

di maglia, cucito, ricamo e un’anima ardita che aveva osato sfi darlo. Sempre presso la uncinetto, destinati a diveni- frazione di Baiedo, meritano la vostra attenzione la chiesa re parte del corredo nuziale di S. Pietro Martire, forse di origine quattrocentesca, con e oggi visibili nella Sala ar- altare barocco di ottima fattura, e la più antica, anche se molto redo e corredo, il grande am- rimaneggiata, chiesa di S. Andrea, che sorge presso il cimitero biente al primo piano de- dov’è sepolta la poetessa Antonia Pozzi, i cui componimenti dicato alla cosiddetta “do- furono raccolti e pubblicati postumi da Eugenio Montale con il te”. Figura di riferimento per titolo di “Parole”. Addentrandovi invece nel nucleo più antico di tutta la famiglia e personag- Pasturo, numerose sono le costruzioni rustiche che attrarranno gio chiave del focolare do- il vostro sguardo, con le caratteristiche logge di legno e portali mestico, la “Regiura” (moglie, decorati da stemmi araldici, tra i quali spiccano quelli medievali madre o nonna) è invece degli Zucchi. l’indiscussa protagonista del- Itinerari SiMPLe Ways Itinerari la Sala della cucina, caratte- rizzata dal caminetto sempre Inaugurato a Pasturo nel 2012, in occasione del cen- acceso su cui cuoceva la “pi- tenario dalla nascita, l’itinerario culturale “Sulle tracce gnata”, a base di sapori sem- di Antonia Pozzi. Il percorso poetico di un territorio” plici e genuini. Al secondo e è un’esposizione permanente di parole e immagini ultimo piano del museo, vi dedicata alla poetessa milanese, formata da 22 pan- aspettano infi ne anche al- nelli di varie dimensioni che riportano una selezione cuni preziosi paramenti, sup- accurata di poesie, passi di diario e stralci di lettere, pellettili e abiti religiosi. accostati a fotografi e scattate dalla stessa Pozzi o ad altre che la ritraggono nei suoi “momenti pasturesi”. Museo Liturgico Etnografi co Un percorso che si snoda tra le vie del paese nei Via dell’Orto – 23817 Moggio luoghi amati cantati dalle sue “Parole”, a cominciare Orari di apertura: domenica 16.00-18.00 e su richiesta dalla casa di villeggiatura di famiglia, una villa set- Per info e visite: 339.1113864 tecentesca in via Manzoni, e dal cancelletto, al limite www.parrocchiamoggio.it del grande giardino, dal quale la poetessa era solita uscire per inoltrarsi tra boschi e sentieri montani, fi no a raggiungere la Grigna, cantata nel componimento Nella conca della Valsassina, sulle pendici orientali della Grigna “Bontà inesausta”. Settentrionale, l’abitato di Pasturo deve il suo nome alla fertilità Sulle tracce di Antonia Pozzi dei pascoli del piano e della montagna, tutt’oggi fra i maggiori Per info: www.antoniapozzi.it della provincia. Il vasto cerchio di argille, marne e morene che lo caratterizza risulta inciso profondamente dal corso del torrente , che a nord della frazione di Baiedo si insinua fra due roccioni precipiti sul fondovalle alti quasi 300 metri: si tratta dello sbarramento della Chiusa, dove la strada supera il torrente attraverso l’antico ponte di Chiuso, luogo strategico nella vicenda storica della valle. Si narra infatti che dalle rupi sovrastanti Baiedo, rocce rossastre di verrucano, il demonio abbia staccato un grande macigno per trascinarlo più a sud in località Alghero, dove appunto si trova la Corna del Peccato, un masso erratico sul quale, secondo la tradizione, sarebbero ancora visibili le impronte del diavolo, impegnato a conquistarsi 40 41 77.. In Valsassina

Il Santuario della Madonna della Cintura a Pasturo rap- presenta uno dei principali luoghi di culto della Valsassina, ta dalla presenza di molteplici testimonianze di terra di antica fede dove, a partire dalla metà del Seicento, si fede, tali da defi nirla una vera e propria “terra con- diffonde la devozione mariana. Un culto, quello della Madon- sacrata”, Concenedo ospita il Monastero del Carme- lo e la Casa Paolo VI per l’accoglienza del clero am- na della Cintura, che ha origine dalla miracolosa apparizione brosiano, proprio nella stessa località Cantello dove della Vergine a S. Monica, madre di S. Agostino. Recentemente all’inizio del Quattrocento sorgeva un antico mo- restaurato e riportato alla sua originaria bellezza, il santuario nastero e ricovero per ammalati e pellegrini fonda- sorge sulle fondamenta dell’antico oratorio dedicato a S. Giaco- to dalla Beata Guarisca Arrigoni, nonché la sugge- mo e assume l’attuale conformazione solo nel 1618. Il santuario stiva “Via Lucis”, un percorso di preghiera e peni- custodisce una pala seicentesca dipinta dall’artista fi orentino tenza formato da piccole cappelle votive che accom- Luigi Reali. pagnano il viandante durante la risalita da Barzio. Itinerari SiMPLe Ways Itinerari

Già nota come “perla della Valsassina”, Barzio è la principale località di soggiorno estivo e di sport Una moderna funivia a cabine multiple collega invernali della valle, in grado di off rire numerose Barzio ai Piani di Bobbio. Caratterizzato dagli in- opportunità di svago per il tempo libero. Protetta cantevoli panorami dei monti, che nella stagione a monte dal rilievo dei Piani di Bobbio e rivolta a estiva diventano meta di numerose passeggiate ed valle verso il maestoso gruppo delle Grigne. Nel escursioni più o meno impegnative, il paesaggio corso del XVI secolo, Barzio ha visto l’ascesa del- off re diverse opportunità anche agli sciatori e agli l’antica e nobile famiglia Manzoni, trasferitasi dal- alpinisti più esperti, come le vie ferrate tracciate sul la confi nante provincia bergamasca e proprieta- Gruppo dei Campelli e recentemente ripristinate. ria di diverse case padronali fra cui il seicentesco Palazzo Manzoni, oggi sede comunale e della bi- blioteca, dove vissero proprio i Manzoni dai quali discende l’autore dei “Promessi Sposi”. Oltre alla 1 sq ✎ piazza e al centro storico, si segnalano la chiesa P parrocchiale e l’Oratorio di S. Giovanni Battista, trasformato in un museo privato dedicato a Me- Il Museo di Arte Contemporanea di Morterone nasce a dardo Rosso, uno dei massimi esponenti europei metà degli anni Ottanta del secolo scorso per volontà del- della scultura impressionista, capace di infl uenzare l’Associazione Culturale Amici di Morterone con l’intento di Boccioni, Carrà e Manzù. presentare nel territorio del comune, il più piccolo di Italia Per info: www.medardorosso.org situato ai piedi del Resegone, e al centro delle rifl essioni del poeta Carlo Invernizzi, una serie di opere di scultura e pittura di artisti italiani ed europei, creando un vero e proprio museo all’aperto nel rispetto del paesaggio incontaminato. Gli in- terventi che decine di artisti Piccola e caratteristica frazione, raggiungibile a hanno realizzato, sono rap- piedi da Barzio percorrendo una breve mulattiera, presentativi di un’eccellenza Concenedo ha mantenuto l’aspetto di un borgo ancora contadino, ben rappresentato dal centro creativa italiana e interna- storico dove abitazioni e vecchi casolari, lasciati in zionale. Essi si pongono co- gran parte intatti, si raccolgono attorno alla piccola me possibilità concrete di chiesa dedicata a S. Maria Assunta. Contraddistin- un fare dell’uomo, che non sia prevaricatore o estraneo 42 43 Il Monte Barro 77.. In Valsassina 88.. e l’alta Brianza

alla natura, ma in un dialogo con essa, in grado di fornire inedite e signifi cative direttrici interpretative a coloro che la abitano e percorrono. L’integrazione tra arte e natura si di- spiega in luoghi incontaminati che permettono il libero svi- 5 lupparsi della creatività tesa all’affermazione di una fonda- mentale identità tra uomo e natura, come sottolineato dai curatori da Epicarmo Invernizzi e Francesca Pola. 11 Museo di Arte Contemporanea di Morterone Per info e visite guidate: Associazione Culturale Amici di Morterone: [email protected], tel. 338.1226110. Si segnalano anche i seguenti percorsi naturalistici: “Sentiero Galbiate dei grandi alberi”, “Anello del Resegone” e percorsi in

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari mountain bike e canyoning. www.comune.morterone.lc.it

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11 Primaluna, in passato capo- luogo politico e religioso della valle (la Chiesa di S. Pietro e Paolo era capopieve fi n dal Villa Vasena Ronchetti - Galbiate Punti di Interesse Itinerari SiMPLe Ways Itinerari Punti di Interesse 1231), era dominato dalla Percorsi Etnografi ci - Parco Monte Barro - Galbiate famiglia Della Torre, di cui si conservano nell’antico borgo alcuni portali con stemma, nonché Tempo di visita consigliato: da 1 a 2 giorni torri e varie interessanti testimonianze, in parte conservate nel Museo di Primaluna. Esso raccoglie oggetti della vita con- tadina che si svolgeva in Valsassina tra fi ne ’800 e primo P 1 sq ✎ ‘900 e racconta la storia quotidiana e i modi di vivere di questa comunità. Il percorso di visita si svolge all’interno di un antico edifi co storico seicentesco situato al centro del paese. Raggiungibile dal cuore di Galbiate dopo una passeggiata Qui è stato ricostruito l’aspetto di alcuni ambienti tipici, quali di un chilometro fra campi e boschi con una splendida veduta la cucina, la camera da letto; ampio spazio è lasciato alla de- sul Lago di Annone, il Museo Etnografi co dell’Alta Brianza scrizione del lavoro contadino. in località Camporeso è un centro di ricerca e di esposizione de- Museo di Primaluna dicato agli usi e ai costumi della Brianza collinare. Riferen- Per info: 0341.980253 Comune dosi alla società dell’età preindustriale ma anche a quella po- (Dall’estate 2015 saranno visitabili le miniere di barite di stindustriale, il museo presenta, in una allestimento di lunga Cortabbio – www.comune.primaluna.lc.it) durata, oggetti del lavoro e della vita quotidiana, documenti Il prodotto tipico che potrete gustare in questa zona è la visivi e sonori legati all’allevamento del baco da seta, alle robiola della Valsassina ricavata dal latte vaccino. attività agricole, all’alimentazione e alla cucina, alla stalla, ai Per gustare questo prodotto consultare il sito: trasporti rurali, nonché alla tradizione del fl auto di Pan, dive- www.lakecomo.com/dove_mangiare nuto nel corso del Novecento lo strumento musicale folclo- Accoglienza: www.lakecomo.com/dove_dormire ristico rappresentativo della zona. Data l’importanza fonda- mentale della comunicazione nella trasmissione del sapere, 44 45 Il Monte Barro 88.. e l’alta Brianza

dei modelli di comporta- mento, delle forme espres- 1 sq ✎ Q sive e artistiche, il museo P realizza le sue ricerche - co- me è tipico dell’etnografi a - Il Museo Archeologico del Barro deve la sua nascita alla indagando sulle culture e le scoperta dell’importante sito di Monte Barro, ovvero la gigan- testimonianze delle persone tesca fortifi cazione con oltre 5 chilometri di muraglia sul lato di oggi, con un interesse spe- sud del rilievo. Ai Piani di Barra gli scavi hanno infatti portato ciale per le esperienze e i alla luce un insediamento tardoromano legato al grande limes racconti di coloro che appaio- prealpino realizzato fra V e VI secolo a difesa delle incursioni no come gli “ultimi testimo- germaniche, e tuttavia rapidamente conquistato dai Goti di ni” di particolari attività e Teodorico nella battaglia del 590 d.C. presso il ponte di Ol- usanze presenti nel territo- ginate sull’Adda. Circondato perciò da un vero e proprio parco Itinerari SiMPLe Ways Itinerari rio brianzolo e lariano. Il mu- archeologico che conta ben 14 edifi ci, il museo narra la storia seo antropologico è soprat- della fortifi cazione sino al suo abbandono, attraverso pannelli, tutto un luogo di confronto ricostruzioni pittoriche e modelli tridimensionali accompagnati tra culture diverse, e vuole da alcuni dati e informazioni proporre occasioni di rifl es- utili a inquadrare il sito del sione sul presente: per que- Barro nel contesto più gene- sto al MEAB si svolgono la- rale della penisola italiana. boratori per le scuole e le Fra gli oggetti di vita quoti- famiglie; le sale dedicate a diana esposti, non mancano Giuseppe Panzeri - primo le monete, fra cui anche un ideatore del museo - ospi- Tremisse in oro di Giustinano, tano mostre temporanee sui chiavi di ogni foggia e di- temi più diversi (dalle forme di devozione religiosa ai riti pro- mensione, strumenti per fi - fani del matrimonio, dall’elettricità che ha cambiato il lavoro lare come le cosiddette “fu- saiole”, ma anche pesi da domestico alle usanze sulla nascita, ecc.); nella sala dedicata telaio, aghi e uncinetti; a all’etnomusicologo Roberto Leydi si propongono incontri con questi si aggiungono og- studiosi, testimoni, e ricercatori che propongono le loro pub- getti di abbigliamento e or- blicazioni e i documentari su vari aspetti della vita quotidiana, di namento, fra i quali alcuni ieri e di oggi (ad es. la pesca, l’allevamento ovino, la viticoltura, gioielli in vetro colorato e la silvicoltura, l’olivicoltura, il teatro dei burattini ecc.) Una bronzo e pettini in osso. Par- sezione staccata del museo, che parla dell’uccellagione e della ticolare che lascia stupito il caccia, ha invece sede presso il Roccolo di Costa Perla, sulla visitatore, trattandosi di un strada che sale verso l’Eremo del Monte Barro. insediamento di carattere Museo Etnografi co dell’Alta Brianza militare, è poi la totale as- Loc. Camporeso – 23851 Galbiate senza di armi, mentre nu- Orari di apertura: martedì, mercoledì e venerdì 9.00-12.30 / merose sono le testimonian- sabato e domenica 9.00-12.30 e 14.00-18.00 ze relative alla conservazio- Per info, visite e laboratori didattici: ne e preparazione del cibo, 0341.240193- 0341.542266 che comprendono suppellet- www.meab.parcobarro.it, www.parcobarro.it tili per lo più in ceramica, 46 47 Il Monte Barro 88.. e l’alta Brianza

pietra ollare e vetro, ritrovamenti utili per ricostruire le pratiche di coltivazione (farinacei insieme a legumi e frutta) e di alle- Monte Barro. Nato dal primo giardino botanico alpino vamento. italiano, istituito in questi luoghi già nel 1891, il percor- Museo Archeologico del Barro so è formato, in successione, da cinque tra i più si- Loc. Eremo – 23851 Galbiate gnifi cativi ambienti delle Prealpi lombarde: la prateria Orari di apertura: mercoledì 14.00-17.00 (da aprile a delle rocce carbonatiche, lo stipeto, il prato magro, settembre) / sabato e domenica 10.00-12.00 e 14.00-17.00 la boscaglia submediterranea e il bosco mesofi lo. A e su prenotazione quota 750 metri, al termine dell’unica strada che ri- Per info, visite e laboratori didattici: sale le pendici del Monte Barro, l’Eremo ha una storia 0341.542266 - www.parcobarro.it complessa che lo vede progressivamente presidio ro- mano, sede del comandante dell’insediamento ostro- goto, rocca longobarda, rocca sforzesca, convento Il Parco Monte Barro è caratterizzato da un ambien- francescano e, in tempi più recenti, sede di un sanato- te naturale facilmente accessibile che concentra in

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari rio attivo fi no al 1968. Una destinazione, quest’ultima, una superfi cie modesta molteplici motivi di interesse naturalistico, storico, archeologico e paesaggistico. che stravolse le strutture preesistenti, delle quali non Un’area segnata soprattutto da boschi, praterie e restano che poche tracce nella chiesa tardo gotica di rupi che ospitano un’eccezionale ricchezza fl oristica, S. Maria, ubicata al termine della scalinata in acciot- dovuta a fattori come il suo inserimento nel distretto tolato, e in alcune murature di epoca gota ancora pre- insubrico, gli eventi connessi alle glaciazioni pleisto- senti. Al centro di un intervento di riqualifi cazione edili- ceniche e il substrato calcareo-dolomitico di questo zia e paesaggistica alla ricerca di una sostenibilità sia piccolo monte. Accanto alle emergenze naturalisti- economica che ambientale, l’Eremo ospita dal 2013 che, le campagne di scavo archeologico condotte un moderno ostello con spazi per gruppi autogestiti e fra il 1986 e il 1997 hanno portato alla luce, unico sale convegni. Attuale sede del laboratorio di educa- esempio in Italia, un vasto e articolato insediamento zione ambientale nonché del Centro visitatori, l’Eremo residenziale e militare di età gota, all’interno del qua- è inoltre il punto di partenza ideale per intraprendere le sono stati riconosciuti un’area abitata ai Piani di il grand tour del parco attraverso un circuito ad anello Barra e un sistema difensivo tra l’Eremo e il versante che si sviluppa a mezza costa dalla vicina baita degli sud-orientale del monte. Alpini. Raggiungerete così il versante pescatese del- Parco Monte Barro la montagna e, dopo aver attraversato il panoramico Orari di apertura: mercoledì 14.00 -17.00 (da aprile Pian Sciresa, con una breve deviazione in località S. a settembre) / sabato e domenica 10.00 -12.00 e Michele potrete ammirare l’omonima chiesa, edifi cio 14.00 -17.00 e su prenotazione di straordinaria suggestione con pianta ottagonale Per info: 0341.542266 a croce greca, progettato a fi ne Seicento dal milane- www.meab.parcobarro.it, www.parcobarro.it se Attilio Arrigoni. Importante esempio incompiuto di Presso l’Eremo si trova il confortevole Ostello Parco architettura barocca lombarda, la chiesa è sede di Monte Barro (48 posti) tel. 0341.540512 eventi culturali organizzati dall’ente Parco come la fa- mosa sagra settembrina dedicata all’arcangelo, con affonda le sue radici nel XVII secolo. A partire dalla Chiesa di S. Michele, il “Percorso naturalistico” si svi- Realizzato con la collaborazione della Commissione luppa per 800 metri accompagnandovi alla scoperta Tutela Ambiente Montano del C.A.I. Lombardia, del- del versante orientale della montagna, verso la Baita l’Università degli Studi dell’Insubria e della Fondazione Pescate e il Prato Bellavista, con ampi panorami sul Minoprio, il sentiero botanico intitolato a Giovanni For- lago e la città di Lecco. Nelle postazioni collocate lun- naciari è parte integrante del Centro Flora Autocto- go la passeggiata, attraverso una serie di pannelli illu- na (CFA) della Regione Lombardia gestito dal Parco strativi con immagini e descrizioni, avrete la possibilità

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di mettervi alla prova con il riconoscimento delle di- verse specie fl oristiche, apprendere la vita dei boschi La Stazione Ornitologica Sperimentale di Costa e incontrare gli animali che popolano il parco, fi no a Perla ha sede in un vecchio roccolo riconvertito in scoprire la sorgente perenne che dà inizio al Rio S. Mi- centro di studi sulle migrazioni. Dopo quasi un se- chele e alimenta un antico lavatoio. colo di attività venatoria, fi nalizzata alla cattura di uccelli da richiamo, ovvero gli uccelli forzati a canta- re per attirare i loro simili, nel 1992 ha ottenuto il riconoscimento di Regione Lombardia. Ciò spiega la presenza in questo roccolo della sezione staccata Sede del Parco Monte Barro e del Centro Flora Auto- del Museo Etnografi co dell’Alta Brianza, dedicata ctona, Villa Bertarelli spicca per gli splendidi giardini alla caccia e alla uccellagione tradizionali. In quan- di circa 7000 metri quadri in posizione panoramica, un to collocato presso l’asse lariano, il Monte Barro oc- terrazzo naturale affacciato sui laghi briantei. Di origini cupa del resto una posizione strategica rispetto al- Itinerari SiMPLe Ways Itinerari settecentesche e oggetto di diversi cambi di proprie- le rotte migratorie e, per la ricchissima fauna di in- tà, che vedono succedersi Luigi Villa, uomo di spicco vertebrati che popola le praterie, rappresenta una della Milano napoleonica, e il banchiere Pietro Balla- stazione di sosta e alimentazione rispettivamente bio, nel 1873 la villa diventa la meta di villeggiatura dei prima o dopo l’attraversamento della Alpi. Visita- Bertarelli, antica famiglia milanese dedita all’attività bile durante le campagne di inanellamento, la bancaria e al commercio di prodotti medicinali e co- Stazione Sperimentale consente di vedere come loniali, che la sottopone a un organico e qualifi cante gli uccelli vengono catturati, inanellati, misurati e intervento di restauro, con una radicale ristrutturazio- quindi rimessi in libertà, non prima però che ne del parco grazie anche al progetto dell’ingegnere tutti i dati siano stati registrati in una banca dati Carlo Santamaria, ideatore della serra e del pergolato. europea: un lavoro che ha portato negli anni Opera invece di Giuseppe Bovara, amico di famiglia, a contrassegnare oltre 30.000 uccelli appartenenti sono l’ingresso monumentale e l’esedra che delimita il a 86 specie diff erenti. brolo, mentre a Piero Portaluppi si deve l’aspetto neo- Stazione Ornitologica Sperimentale barocchetto che traspare negli affreschi fl oreali attorno Per info e visite: alle fi nestre come nei fregi sottogronda, nelle aperture www.parcobarro.it trilobate e nelle balaustre in ferro battuto, con echi nel- la grande vasca del giardino paesaggistico inferiore. Curati come fossero un’opera d’arte, i giardini sono di- stribuiti su tre livelli, uniti da una scalinata che culmina con la fontana del Portaluppi. Dopo il giardino all’italia- na formato da siepi di bosso, proseguendo la discesa Realizzate dal Museo Etnografi co dell’Alta Brian- vi ritroverete così nella parte più vasta del giardino, za con il progetto “Sentieri etnografi ci - storia con camminamenti riconvertiti in percorsi didattici che sociale e etnografi ca nel Parco fuori dal Museo permettono di osservare tutte le peculiarità del luogo: Etnografi co dell’Alta Brianza”, lungo i sentieri del dalla serra storica, tutt’ora utilizzata dal CFA, ai tunnel Parco Monte Barro sono state recentemente po- sotterranei, ai maestosi cedri e faggi fi no al cosiddetto sizionate, accanto ai pannelli che ne illustrano i “Poggio della Brianza”. pregi naturalistici e paesaggistici, alcune edicole in legno dedicate alla scoperta di una cultura dif- Villa Bertarelli fusa fatta di pratiche, conoscenze e credenze tra- Via Bertarelli, 11 – 23851 Galbiate dizionali legate agli ambienti. Si tratta di nove Per info e visite: 0341.542266 percorsi di visita a carattere etnografi co così sud- www.parcobarro.it divisi: “I lavatoi. Lavorare ed incontrarsi a la fun-

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Itinerari SiMPLe Ways 88. .

scun percorso. tre scaricabili itesti diaccompagnamento acia- strada l’eremo” per chia mulattiera. Passato epresente dell’antica www.comunitamontana.lc.it Per info: Via Vasena, 6-23851Galbiate Villa Vasena Ronchetti cerimonieè utilizzataancheper nuziali. villa ospitaconcerti emanifestazioniculturali ed Monte Barro. Circondata daungiardino privato, la Orientale -Valle S. MartinoedelConsorzioParco dellaComunitàMontanaLarioe attualesede to, acquistata dalComunediGalbiatenel1986 esempio diarchitettura diinizioNovecen- Liberty a Sala alBarro èuninteressante ecoerente Denominata “Ca’ deFer”, www.parcobarro.it Per info evisite: Sentieri etnografi poreso” santi popolari” dilavoro”luogo mo” Faée. Imanufatti dell’acquedotto attornoall’Ere- Mangiare ecurarsi con leerbe” l’agricoltura dimontagna” tana”

prosciutto crudoMarco d’Oggiono Il prodotto tipico chepotrete gustare inquestazona èil di S. Margherita diSavoia inPuglia. abbastanza dolce, lacuisalatura avviene con marino sale Accoglienza: sito: il consultare prodotto www.lakecomo.com/dove_mangiarequesto gustare Per , Il Monte Barro , “Località DueCase. Luogodipassaggioe “I muriasecco. Strutture essenzialiper , “MEAB. delpresente” Unmuseo

0341.240724 int. 2

www.lakecomo.com/dove_dormire , “Lavoro evitaquotidiana aCam- ,

“Le edicole sacre. Devozione e ci . Dalsitodelparco sonoinol- e l’altaBrianza Villa Vasena Ronchetti , “Un tesoro neiprati. , “Sorgenti inVal , poco stagionato e ,

“La vec-

Punti di Interesse Itinerari SiMPLe Ways 99. Tempo divisita consigliato: tà religiosa dei padriospe- ne Fatebenefratelli, comuni- già nel1700ifrati dell’Ordi- tebenefratelli. Siritieneche Semplici, presso ilCentro Fa- nali, ilcosiddetto Giardino dei adibito daireligiosi ad occasione l’Amministrazione Comunale riattivòunospaziogià corso dipiante dierboristeria cuifece seguito unamostra: intale cleo storico diVal accoglie ilvisitatore delCentro all’interno Benefratelli nelnu- Un vero eproprio giardino dipiante offi cinali earomatiche Botanico . ORTO BOTANICO Lungolago diMalgrate S. GiorgioChiesa

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Cornizzolo aiLaghiBriantei P perpiante offi ci- Dalle pendicidel sq madrera. Esso nasce 4

26 - Annone di Brianza di Annone - 4 Orto Annone Brianza - - 9 Oggiono 4 Civate

da 1a4giorni 4 Valmadrera ✎

26 nel 1986 a nel 1986 seguito diun Q 9 53 Dalle pendici del 99.. Cornizzolo ai Laghi Briantei

dalieri fondata dallo spagnolo San Giovanni di Dio, utilizzas- tradizionale calendario agri- sero questo spazio per la coltivazione delle erbe medicinali. colo con inizio l’11 novem- Sembra infatti che nella zona di Valmadrera, grazie alle par- bre, giorno di S. Martino. ticolari condizioni climatico-ambientali, fosse diffusa una ricca Mentre nella prima sala si quanto varia presenza di piante offi cinali e aromatiche, oltre trovano dunque attrezzi de- che una fl ora montana interessante e rara. Il progetto di ri- dicati ai lavori autunnali co- strutturazione del giardino, realizzato con esperti del settore me aratri, seminatrici e stru- e volontari, è in linea con l’ambiente di tipo conventuale. E’ menti di palorcio per il taglio stata mantenuta la suddivisione del terreno in quattro grandi del bosco, ma anche attrezzi quadri originali e si sono apportate solo alcune modifi che per la viticoltura come botti con vialetti interni, che permettono un’osservazione più pre- e alambicchi, nella sala suc- cisa delle piante. Queste sono disposte in base alle loro fami- cessiva si incontrano gli stru- glie di appartenenza (labiate, composite, ombrellifere, rosacee, menti per la lavorazione del Itinerari SiMPLe Ways Itinerari graminacee, ecc.) e tenendo conto del loro habitat naturale latte e del formaggio, con un (zone soleggiate, semi-ombra, umide, qualità del terreno), se- ampio spazio dedicato all’a- condo i suggerimenti del Direttore del giardino botanico Rezia picoltura e ai lavori femmi- di Bormio, Prof. Fornaciari. Le specie attualmente ospitate sono nili. A testimonianza della circa 450; sono stati allestiti nuovi settori destinati alle piante spartana semplicità di vita acquatiche e alla fl ora spontanea della nostra zona. Ogni di un tempo, al piano rialza- pianta è identifi cata da una targhetta che indica il nome to potrete apprezzare la ricostruzione di una tipica abitazio- comune, il nome latino e la famiglia (un bollino rosso indica le ne contadina, con cucina e camera da letto. Posto su un piante velenose e altamente tossiche). Finalità dell’orto bota- terrazzo naturale raggiungibile attraverso una mulattiera, il nica sono: favorire la ricerca, il recupero e l’identifi cazione di museo permette di apprezzare anche il contesto paesaggi- piante offi cinali e aromatiche, promuovere incontri e corsi sui stico circostante, come i famosi “caselli” e i “casotti” che pun- temi attinenti il mondo delle erbe (salute, alimentazione, co- teggiano la salita, i primi utilizzati per la conservazione del latte smesi e coltivazione), osservatorio botanico permanente con fresco e la produzione e stagionatura dei formaggi, i secondi apertura al pubblico, favorire lo scambio culturale con altri indispensabili per rifugiarsi in caso di brutto tempo, mettere al giardini e orti botanici. riparo il fi eno e gli oggetti da lavoro. Merita infi ne una visita Orto Botanico di Valmadrera anche l’adiacente chiesetta medievale, che al suo interno con- Centro Culturale Fatebenefratelli – 23868 Valmadrera serva un’importante pala d’altare formata da un dipinto su te- Orari di apertura: sabato 14.00-18.00 da marzo a ottobre; la raffi gurante la Madonna con i SS. Tommaso e Giovanni di Dio. altri giorni su prenotazione Museo della Vita Contadina di S. Tomaso Per info: 0341.581960 - 348.8826415 Loc. S. Tomaso – 23851 Valmadrera www.visitaroundlecco.it Orari di apertura: da marzo a novembre, la 1° e la 3° domenica del mese 10.00-12.00 e 13.30-17.00 Per visite guidate: 0341.581814 (CPS Valmadrera) sq ✎ Q Per info: 0341.240724 int. 2 www.comunitamontana.lc.it www.ecomuseomontilaghibriantei.it In località S. Tomaso nel Comune di Valmadrera, Il Museo www.visitaroundlecco.it della Vita Contadina ha sede in un caratteristico rustico dove sono raccolti gli oggetti più tipici del lavoro agricolo e della vita È raggiungibile da S. Tomaso ma anche dalla frazione Poz- domestica, a testimonianza di usi e costumi dell’area lecchese a zo a Civate, lungo un’antica strada di collegamento che si partire dall’Ottocento. All’interno di un nucleo rurale riqualifi cato, inerpica sulle pendici del Monte Pedale, il pianoro dove sor- il museo propone un allestimento organizzato secondo il gono la basilica di S. Pietro e l’annesso oratorio di S. Be- 54 55 56

Itinerari SiMPLe Ways 99. www.amicidisanpietro.it capolavoro plastico dell’ornamento medievale. qualche decennio. Ilcomplesso rappresenta unvero eproprio costruzione dell’Oratorio diS. Benedetto èritenuta posteriore di ne fanno lafondazione risalire al re longobardo Desiderio, la pianto architettonico delIXsecolo, anchesealcuneleggende apostoli. Mentre l’edifi cio basilicaleècaratterizzato daunim- basilicaromanaa imitazionedella dedicataalprincipedegli ancheunaseconda absiderivoltarivolta aOccidente aest, chiese,di aggiungere alle normalmente provviste diun’abside secolo sidiffonde nelmondoculturale germanico laconsuetudine carolingia eottoniana d’Oltralpe, seèvero chetra l’VIIIeilIX contrapposti eladedicazionealsanto, rimandaall’architettura rilevanza europea. Laplanimetria diS. Pietro, con dueabsidi Per info e visite: e info Per Loc. S. PietroLoc. –23862Civate diS.PietroBasilica alMonte eOratorio diS.Benedetto Laghi Briantei del ferroenelletorbiere. come negliopifi ha lasciatomemoriadisénegli stabilimentiserici tracce diunaBrianzaoperosa eintraprendenteche della“cultura delfare”,sulle ma ancheallascoperta come ilcomplessoabbaziale di S.PietroalMonte, saggistici chehannoincantatoletteratieartisti, di visita,allaricercagioielliarchitettoniciepae- www.ecomuseomontilaghibriantei.it Per info: deiMontieLaghiBriantei Ecomuseo delDistretto il neonato di LeccoeComo,èilterritoriosulqualesisviluppa acavallofraleprovincie naturali estorico-artistiche, La Brianzacollinareconlesuebellezzeambientali, .

Cornizzolo aiLaghiBriantei Dalle pendicidel 0341.295542 Ecomuseo del Distretto deiMontie Ecomuseo delDistretto 346.3066590 ci idraulici,negli impiantidifucinatura . Unapropostadibennoveitinerari ciclo diaffreschi erilievi di origini,compresodelle ilraro coerenza stilisticaeformale che conservano intattala bardia, con edifi ci romanici, numentali dell’intera Lom- dei piùimportantibenimo- baziale èsenzadubbiouno nedetto . Ilcomplesso ab- ghiale, alfalcone, alcervo) eaipiaceri vitadicorte. della ricco eraffi nato, con scene legate altema caccia della (alcin- schi raffi gura attivitàemomentidisvago tipicidiunambiente tica cortina muraria. Visibile alprimopiano, ilciclodiaffre- primametà delNovecento,alla piùan- risultaaddossata alla facciati corte, sulla mentre laporzionepiùrecente, risalente da grandi con saloni soffi tti ligneiedelegantiarchi ogivali af- decorativi, laporzione centrale, diepocasuccessiva, èformata nord sicontraddistingue affrescate perlesale eglielementi al Monte. Seilsettore quattrocentesco dell’edifi cio situato a plesso abbazialediS. Pietro diretti alcom-e pellegrini perviandanti e unalloggio go diricovero perammalati delPellegrinosa parrocchiale,la chiesa la con ingresso piazzadel- dalla Sempre nelcentro diCivate, www.lucenascosta.it Per info e visite: e info Per Via CàNova, 12-23862 Civate delPellegrinoCasa venne ampliato con ilgrande chiostro. pareti. Passatosulle degliOlivetani all’ordine nel1556l’edifi cio libro dell’Esodo, diGiosuè,deiGiudicieRe sialternano qui sepolto nel1097.Episoditratti dall’Antico Testamento, dal iconografi co interessante attribuito all’arcivescovo Arnolfo III, denominata traslato residenza 850, oggièsededella nell’anno peranziani che ospitava lespogliedelmartire Calocero qui daAlbenga, secolota nell’XI fondamenta sulle diunprecedente edifi cio li complessi abbazialiarticolati indiversi centri diculto. Edifi ca- S. Pietro alMonte eS. Benedetto costituisce unodeipiùorigina- www.suoreismc.it, www.lucenascosta.it presenta unano strazione diepisodibiblici,ilcicloaffreschi delXIIsecolo è stataoggetto didiversi rimaneggiamenti.Dedicato all’illu- caratteri romanici, l’imponente basilicaatre navate absidate Nell’omonima piazzaalcentroNell’omonima diCivate, la Per info e visite: e info Per Via NazarioSauro, 5–23862Civate eMonasteroBasilica diS.Calocero delCieco) (Casa locero èparte diunimpianto medievale piùampioeinsiemea “Casa delCieco”“Casa tevole 334.1334856Associazione Luce Nascosta 334.1334856 era unluo- carica espressiva c Ca- . Purconservando glioriginari on unprogramma chiesa diS.Ca- chiesa

57 Dalle pendici del 99.. Cornizzolo ai Laghi Briantei

Percorso ad anello di circa 18 chilometri comples- Il Battistero di S. Giovanni Battista in Oggiono è sivi, la ciclopedonale che costeggia il Lago di Anno- uno dei pochi battisteri a pianta centrale che presen- ne di Brianza abbraccia i Comuni di Civate, Galbia- ta ancora leggibili le caratteristiche architettoniche ro- maniche. Costruito intorno all’anno 1100 su un edifi - te, Oggiono, Annone di Brianza e Suello ed è inseri- cio più antico di epoca alto medievale, nel 1731 è ta nel progetto regionale denominato “Ciclovia del adattato a sacrestia della vicina Chiesa plebana dedi- laghi”, ovvero una rete di itinerari che interessa le cata a S. Eufemia. All’interno il battistero presenta un province di Lecco, Como e Varese attraverso ambiti ambiente circolare, con aff reschi di diversi autori risa- lenti a un periodo compreso fra il XV e il XVI secolo. paesaggistici suggestivi e caratteristici delle aree interessate. Centro visitatori Ciclopedonale del Lago di Annone

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari Per info: 031.655715 Comune di Suello Sorta sul luogo prima occupato dall’Oratorio benedet- www.comune.suello.lc.it tino, la Chiesa di S. Giorgio ad Annone di Brianza si presenta nelle forme tipiche del tardo-gotico locale, con navata unica divisa in campate da tre archi tra- sversali ogivali, copertura spiovente in legno, presbite- rio a pianta quadrata e volta a crociera, facciata a ca- panna con rosone decorato da archetti in cotto. Consa- Il Monte Cornizzolo è un’altura verdeggiante, dal crata da S. Carlo nel 1570, la chiesa ha grande impor- profi lo morbido e dolce, situata al margine sud-orien- tanza sotto il profi lo artistico per la presenza, nella tale del Triangolo Lariano. Una montagna che unisce cappella maggiore, di un ciclo aff rescato attribuito al sette amministrazioni comunali (Canzo, Eupilio, Lon- Maestro della Pala Sforzesca e comprendente la Croci- fi ssione con i Santi, l’eterno Padre e gli Evangelisti, i gone al Segrino, Pusiano, Civate, Suello e Valma- busti degli Apostoli nel sottarco. Esternamente e ad- drera), due Comunità Montane (Triangolo Lariano e dossata sul lato sinistro della chiesa, una singolare cap- Lario Orientale) e due Province (Lecco e Como). Co- pelletta votiva destinata ad ossario, con portichetto nosciuto anche con il nome di “Pedale”, è costituito poligonale a due arcate sostenute da una colonna. da una successione di formazioni rocciose carbo- natiche di origine marina, disposte in un’ampia pie- ga anticlinale parzialmente erosa. Luoghi di vita e di lavoro, le pendici del monte sono state percorse Frutto di un lungimirante progetto di riqualifi cazione, in lungo e in largo nel corso dei secoli, come testi- il lungolago di Malgrate rappresenta un piacevole luo- go di ritrovo e svago per passeggiate o escursioni in moniano le molte tracce disseminate nei dintorni, bicicletta, con un terrazzamento articolato su due li- a cominciare dai resti di accampamenti di caccia- velli, una superfi cie a prato e un esteso deck in legno tori-raccoglitori del Mesolitico ritrovati nei pressi del ribassato, senza dimenticare le due aree verdi che si Rifugio “Marisa Consiglieri”, dalle incisioni di epoca estendono fi no dall’accesso al parcheggio interrato, collocato sotto i terrazzamenti della sponda e con una preistorica scoperte entro la piccola grotta chiama- capienza di ben 80 automobili. ta “Buco della Sabbia”, per arrivare alle più recenti “casote” in pietra a secco usate per il ricovero di Il prodotto tipico che potrete gustare in questa zona è la uomini e animali in caso di maltempo o come de- patata di Annone, utilizzata in passato come alternativa posito per gli attrezzi agricoli. Senza dimenticare i ai cereali e presente in questo territorio già nell’800. numerosi monumenti di fede e devozione come la Per gustare questo prodotto consultare il sito: Basilica di S. Pietro al Monte, l’eremo di S. Miro e la www.lakecomo.com/dove_mangiare chiesetta della Madonna della Neve. Accoglienza: www.lakecomo.com/dove_dormire 58 59 110.0. Merate e la verde Brianza

Bulciago 28 ambientale, è collocata nelle 27 due sale laterali. Notevole è Sirtori la raccolta malacologica. Al secondo piano del Museo, sono visitabili una raccolta petrografi ca e tre grandi te- 4 Sartirana Cicognola che dedicate alla botanica e Montevecchia Pagnano Imbersago alla fi sica. In una sala, inti- 19 tolata al Comandante italo- 6 Merate canadese Giacinto Lazzarini, l’agente segreto e coordina- tore di alcuni gruppi partigia- 29 ni che nell’aprile del 1945 Verderio riuscì ad impedire un pe- sante raid aereo sul - tese, si trova la sezione storica dedicata alla Resistenza, nel- 6 la quale sono conservati i reperti e i documenti dell’archi- vio Lazzarini, oltre a cimeli bellici e pubblicazioni sulla storia della Resistenza. Museo Civico di Storia Naturale Don M. Ambrosioni Via Collegio Manzoni, 45 – 23807 Merate 19 Orari di apertura: martedì 9.00-13.00 / giovedì 14.30-17.30 Punti di Interesse Itinerari SiMPLe Ways Itinerari Punti di Interesse / 9.30-12.30 Per info, visite e laboratori didattici: 039.9903147 CASA MUSEO I TRE TETTI 27 - Sirtori www.comune.merate.lc.it PICCOLO MUSEO DELLA TRADIZIONE CONTADINA 28 - Bulciago AIA DI VERDERIO: MUSEO CONTADINO 29 - Verderio Ricavata all’interno di Villa S. Rocco, già sede di un conven- Tempo di visita consigliato: da 1 a 3 giorni to di cappuccini e centro di convalescenza per uffi ciali della Grande Guerra, la sede meratese dell’Osservatorio Astrono- mico di Brera nasce quando le condizioni osservative di Brera P 1 sq ✎ stavano rapidamente peggiorando, tanto che già a partire dal 1838 Francesco Carlini, allora direttore dell’Osservatorio, si era Ospitato in un’aula del Collegio “Alessandro Manzoni”, il Mu- posto il problema di trovare una seconda sede al di fuori del seo Civico di Storia Naturale Don M. Ambrosioni di Mera- capoluogo. Per iniziativa di Emilio Bianchi e dopo i necessari te custodisce una notevole raccolta naturalistica donata dal lavori di adattamento, nel 1926 vengono quindi trasportati e professor Don Michelangelo Ambrosioni, docente del collegio installati a Merate alcuni strumenti di osservazione fra cui un dal 1891 al 1935 e appassionato collezionista. Concepito co- nuovo e modernissimo telescopio: un rifl ettore Zeiss, costituito me supporto didattico per le scuole del territorio, il Museo da uno specchio di 102 centimetri di diametro, che l’Italia ave- propone un’ampia esposizione di circa 2100 reperti conte- va ottenuto dalla Germania in conto di riparazione dei danni di nuti in vetrine corredate da pannelli didascalici. Nella gran- guerra in base al trattato di Versailles. Il confronto tra questo de sala al primo piano del Museo si trovano l’esposizione strumento, e quelli usati all’epoca di Boscovich evidenzia con dei minerali e la teca di paleontologia che comprende alcu- chiarezza il cambiamento di interessi della ricerca astronomica ni interessanti organismi fossili, vegetali e animali, ritrovati oggi leader internazionale. Anche attraverso questo strumento, nell’area lecchese. La sezione zoologica, costituita da anima- allora secondo in Europa per diametro, è stato possibile nei li naturalizzati esposti seguendo la classifi cazione biologico- decenni a seguire sviluppare lo studio dell’astrofi sica e attua- 60 61 110.0. Merate e la verde Brianza

re lentamente la transizione dalla ricerca astrometrica (misura prende un’area molto diversifi cata in cui sono presenti, oltre della posizione degli astri e del tempo) a quella della fi sica del- a zone di rilevante interesse ambientale, anche centri urbani, le stelle e dell’universo. Oggi l’Osservatorio di Merate è leader insediamenti produttivi, aree destinate all’agricoltura e all’alle- internazionale nello sviluppo di tecnologia per la costruzione di vamento e monumenti architettonici di grande valore artistico ottiche X destinate ai telescopi operanti su satelliti e per stru- e culturale. mentazione di grandi telescopi a terra. I telescopi della sede di Merate, tutt’ora perfettamente operanti, sono utilizzati per osservazioni divulgative e per attività di laboratori universitari e di didattica a tutti i livelli. Fra il Parco di Montevecchia e il Parco del Monte Barro si segnala un sentiero che collega l’estremità sud della Osservatorio Astronomico di Brera - Sede di Merate provincia di Lecco con il capoluogo, una camminata di Per info scuole: 039.5971016, www.brera.inaf.it/scuole quasi 35 chilometri, percorribile anche tratti, che parte Per prenotazioni, osservazioni e visite: 039.5971100 da Lomagna e scavalca la collina di Montevecchia risa- www.brera.inaf.it

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari lendo le pendici del Monte di Brianza, per poi percorrere la lunga dorsale del S. Genesio e scendere nella sella di Galbiate facendo il periplo del Monte Barro fi no a Lecco. Il Sentierone La Riserva Naturale del Lago di Sartirana, sito di inte- Parco di Montevecchia e della Valle del Curone resse comunitario (SIC), è un bacino naturale di circa 3 metri di massima profondità che si estende su un’area Loc. Butto, 1 – 23874 Montevecchia di circa 24 ettari, situata nel comune di Merate. Assi- Per info: 039.9930384 - www.parcocurone.it milabile, per dimensioni e morfologia, a un immenso stagno, il Lago di Sartirana rappresenta un elemento caratteristico del paesaggio brianteo e costituisce un ti- pico esempio di lago intramorenico, formatosi all’inter- sq Q no di due cordoni di materiali morenici depositati dalla P 1 ✎ lingua glaciale quaternaria. Un sentiero di un paio di chilometri che si snoda lungo le rive del lago, permette La Fondazione Giuseppe Mozzanica di Pagnano, frazione di percorrere l’intero perimetro e di osservare le specie di Merate, facilmente raggiungibile a piedi dalla stazione fer- zoologiche e vegetali caratteristiche della riserva. Tra i roviaria attraverso un percorso pedonale di circa 20 minuti, mammiferi si possono incontrare il riccio, la lepre, la è nata per preservare e far conoscere l’opera di uno scul- volpe, la donnola e la puzzola. Nel lago si trovano albo- tore e pittore schivo, restio all’autopromozione, legato a un’i- relle, anguille, lucci e tinche. Nella riserva nidifi cano lo svasso maggiore, il tarabusino e la gallinella d’acqua. dea di lavoro artistico profondamente etica, prima ancora Il sentiero è percorribile solamente a piedi e, per piccoli che estetica. Costituita nel 2007, la Fondazione ha il suo cuo- gruppi, è possibile richiedere visite guidate all’Uffi cio re nella gipsoteca, insieme scrigno e laboratorio, fatta co- Ecologia del Comune di Merate. Per gli amanti del bird struire dall’artista stesso negli anni Cinquanta nella corte della watching si segnala la presenza di un punto di osser- propria abitazione. Qui sono esposti i gessi, ma anche le ope- vazione ornitologico. re in marmo, bronzo e terracotta, realizzati fra gli anni Venti Riserva Naturale del Lago di Sartirana e i Sessanta, a testimoniare una ricerca rigorosa e coerente. Orari di visita: dalle 06.00 alle 22.00. L’accesso alla Ri- Oltre alle opere scultoree (circa 260 pezzi), la collezione com- serva è consentito tutto l’anno. prende anche i disegni e i dipinti dell’artista, nonché un’im- Per info: www.lagodisartirana.it portante serie di lastre fotografi che: un corpus di 183 elemen- ti a dimostrazione del metodo di lavoro dell’artista, che si basava sull’osservazione della realtà con poche concessioni Ai bordi delle ultime propaggini della conurbazione metropo- ad abbellimenti e reticenze. Ne emerge un affresco della pic- litana milanese, il Parco di Montevecchia e della Valle del cola e media borghesia lombarda, quella stessa committen- Curone coincide con l’estremo lembo verde della Brianza su- za che sceglie Mozzanica come autore di numerosi monumenti dorientale. Diversamente da una riserva integrale, il Parco com- funerari, ma anche di soggetti più vicini e familiari, come i 62 63 110.0. Merate e la verde Brianza

contadini, le donne, i giova- ni e i bambini. Una ricerca dell’armonia, della regola e A poco più di tre chilometri da Merate è facilmente della compiutezza ispirata raggiungibile il Parco Adda Nord con il celebre traghet- all’arte antica e supportata to di Leonardo da Vinci, che collega la sponda lecche- da una profonda conoscen- se dell’Adda con quella bergamasca. Lungo il corso del za dell’anatomia umana, che fi ume nei pressi di Imbersago, inizia il percorso natu- si traduce in una resa clas- ralistico e museale dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, sica delle proporzioni, stu- che si estende da Villa d’Adda a Cassano d’Adda. diate sempre con rigore Parco Adda Nord scientifi co. Con il suo aspet- Per info: www.parcoaddanord.it to di laboratorio artigianale e gli armadi che ancora rac- colgono i colori e gli stru- Itinerari SiMPLe Ways Itinerari menti di lavoro, questo pic- colo edifi cio vi permetterà Nei secoli scorsi la città di Merate è stata scelta come di avvicinarvi in modo inedi- luogo di villeggiatura prediletta, prima da alcune to e diretto all’opera e al lin- delle grandi casate nobiliari ed in seguito anche dalla guaggio di Mozzanica. borghesia, soprattutto del milanese. Oggi si possono Fondazione Giuseppe Mozzanica ammirare molte splendide, antiche dimore: Villa Vicolo Chiuso, 5 - 23807 Merate - Fraz. Pagnano Baslini, Villa Crespi, Villa Cornaggia, Villa de Ferrari- Per info: 039.9900706 Bagatti, Villa Dal Verme, Villa Greppi, Villa Lavezzani e info@ fondazionegiuseppemozzanica.it tra le più signifi cative Villa Belgiojoso, Villa Subaglio www.fondazionegiuseppemozzanica.it e Villa Confalonieri. Quest’ultima, con il suo Parco aperto al pubblico di proprietà comunale, è visitabile, insieme ad altre, su richiesta. Per info: Proloco, via Roma 11 - 23807 Merate Uno dei pochi complessi religiosi ancora abitati, dove Tel. 039.9901323 - e-mail:[email protected] le attività quotidiane e i tempi della vita conventuale sono scanditi dall’osservanza della Regola, il Convento di Sabbioncello nel comune di Merate è legato alla storia dell’ordine francescano sul territorio lombardo, e in particolare alle ripercussioni della Riforma lute- P 1 sq rana nel mondo cattolico romano. Se l’origine di que- sto luogo di culto è molto antica, come testimonia il ritrovamento di un’ara romana dedicata alle dee ma- Con fi sionomia museale rara, forse unica, i 3 Tetti di Sirto- trone e oggi conservata nel chiostro minore, il nucleo ri non si presentano come rassegna di opere, ma come ar- del complesso attuale risale invece all’Alto Medioevo, ticolatissima opera comples- quando nell’area sorgevano un castello e una chie- siva dentro la quale si cam- setta dedicata alla Vergine. A fi ne Cinquecento subì mina. Arte del paesaggio, trasformazioni architettoniche per il passaggio all’ordi- ne francescano; fu ulteriormente modifi cato e amplia- arte della luce, architettura, to nel 1638, con la costruzione del chiostro grande. scultura, pittura, design si in- Convento di Sabbioncello. Ordine dei Frati Minori trecciano senza confi ni con la Via S. Antonio, 5 - 23807 Merate poesia e la musica fi no alla Per info: 039.9902027 spazializzazione dei suoni, www.sabbioncello.com costruendo un unicum poli- semico, dove il vero prota- 64 65 110.0. Merate e la verde Brianza

gonista è il metalinguaggio che le unisce. Il museo si apre oggetti della vita quotidiana al tramonto, quando sulle ombre della sera le “sculture lu- del mondo contadino locale. minose” cominciano a ritagliare il paesaggio notturno che Illustra i modi di vita e del Giorgio Riva ha ideato per questo dosso del parco di Mon- lavoro che si svolgevano in tevecchia: a quell’ora i 3 Tetti si affacciano come una bal- questa zona tra la fi ne del- conata sul brulichio scintillante delle città di fondovalle. Le luci l’800 e il primo Novecento. di Milano, le stelle e, quando c’è, la luna fanno parte del com- Piccolo Museo della ponimento. Ma vi concorrono anche i suoni: versi di Dante, Tradizione Contadina di Bulciago di Omero e del Pierrot di Schoenberg, oppure voci, note e Via Parini - 23892 Bulciago rumori con cui l’autore traccia, tra le fronde dei boschi, traiet- www.piccolomuseodibulciago.blogspot.it torie acustiche in una pienezza avvolgente di sollecitazioni multisensoriali e sinestesiche. Il museo è un’opera concepita come trama di percorsi, ciascuno dei quali è costellato di

Itinerari SiMPLe Ways Itinerari sq segni, forme, simboli che la mano dell’artista ha decostruito 1P ✎ e sottratto ai codici e ai signifi cati abituali, per svelare altri possibili anelli d’interconnessione. E li ricompone infatti in Il complesso dell’Aia di Ver- un universo straniante e metamorfi co dove gli spazi, le derio, un tempo adibito a fi gure geometriche, le lettere dell’alfabeto, e perfi no i se- essiccatoio delle granaglie, è gni d’interpunzione, si presentano e s’intrecciano come fos- stato progettato dall’architet- sero personaggi creati per un’immediata fruizione di tutti i to Gaetano Besia di Domo- sensi, come a teatro. La magia del luogo consiste proprio dossola. Nel 1857 l’edifi cio ri- nel proporre con purezza di forme e bellezza di immagini un sulta accatastato, nel 1863 approccio semplice, quasi intuitivo, anche alle sintassi e alle viene inaugurato. La struttu- concezioni spaziali più complesse. Edi Minguzzi, presidente ra serviva per gli uffi ci commerciali, mentre sull’aia i contadini designato del costituendo museo, così compendia l’ispirazione stendevano il grano ad essiccare al sole. Nel 2004 venne che dà vita ai 3 Tetti: “All’occhio dell’artista il mondo rivela, acquistata dalla famiglia Verderio, proprietaria dell’azienda insieme agli eventi, il loro principio, insieme alle parole, la Coverd e restaurata per la sede della propria azienda, che si loro matrice. In questo sta la concezione dell’arte di Giorgio occupa di tecnologie e materiali bioedili naturali. Sotto il cortile Riva: inventare spazi fantastici nel linguaggio universale della di lastre di granito è collocato il museo dedicato alla “Vita metamorfosi e della polisemia”. Contadina”: qui sono state ricostruite cinque ambientazioni Il progetto architettonico dei Tre Tetti risale al 1969, le prime che descrivono ed illustrano la vita rurale grazie alla presenza sculture e la siepe a catenaria sono degli anni ’90, la prima numerosa di oggetti ed attrezzi originali che appartengono mostra di Sculture luminose è del 2005, dal 2012 mostre e alla fi ne dell’800 ed alla prima metà del secolo successivo. concerti si susseguono ogni estate. L’architettura mobile del Aia di Verderio - Museo Contadino Teatrino dell’Erba Maderna risale al 2014. Via Sernovella, 1 - 23879 Verderio Inferiore Casa Museo I Tre Tetti Via Belvedere - 23896 Sirtori I prodotti tipici che potrete gustare in questa zona sono i www.giorgiorivaopere.it formaggini prodotti con latte di capra (caprini), che si pos- sono trovare freschi o stagionati, e i vini della zona di Montevecchia. 1 sq ✎ Per gustare questo prodotto consultare il sito: P www.lakecomo.com/dove_mangiare Accoglienza: www.lakecomo.com/dove_dormire Il Museo delle Tradizioni Contadine di Bulciago conserva 66 67 Indice Itinerari 1. L’alta Val San Martino pag. 2 2. Di qua e di là dell’Adda pag. 7 3. In riva al Lago da Abbadia a Lierna pag. 13 4. Varenna e Bellano, dai borghi alla Grigna pag. 19 5. L’alto Lago tra storia e natura pag. 26 6. Sui Monti della Muggiasca, Val Varrone e Piani Resinelli pag. 33 4 7. In Valsassina pag. 39 8 8. Il Monte Barro e l’alta Brianza pag. 45 9. Dalle pendici del Cornizzolo ai Laghi Briantei pag. 53 10. Merate e la verde Brianza pag. 60 Legenda 7 Accessibilità Servizi 23 Parcheggio 1 a portatori sq igienici Biglietto P di handicap 12 Laboratori Spazi per Bookshop Q Bar 25 ✎ didattici ristorazione Ristorante 2 Note di lettura 13 Approfondimento 18 luoghi di interesse Percorso naturalistico 10 Musei e Collezioni 24 1 Ca’ Martì: Il Museo e la Valle dei Muratori - Museo Etnografi co - Carenno 17 2 Casa Museo Villa Monastero - Museo Storico-Artistico - Varenna 21 3 Civico Museo Setifi cio Monti - Museo del Lavoro - Abbadia Lariana 22 4 Forte di Montecchio - Museo Storico - Colico 16 5 Museo Archeologico del Barro - Museo Storico - Galbiate 3 6 Museo Civico di Storia Naturale Don M. Ambrosioni - Museo Naturalistico-Scientifi co - Merate 7 Museo del Latte e della Storia della Muggiasca - Museo Etnografi co - Vendrogno 8 Museo della Cultura Contadina - Museo Etnografi co - Colico 9 26 9 Museo della Vita Contadina - Museo Etnografi co - S. Tomaso, Valmadrera 10 Museo della Grigne - Museo Naturalistico-Scientifi co - Esino Lario 5 11 Museo Etnografi co dell’Alta Brianza - Museo Etnografi co - Galbiate 12 Museo Etnografi co di Premana - Museo Etnografi co - Premana 11 20 13 Museo Ornitologico e di Scienze Naturali L. Scanagatta - Naturalistico-Scientifi co - Varenna 14 14 Museo Parrocchiale S. Lorenzo Don Carlo Villa - Museo Storico-Artistico - Rossino di Calolziocorte 15 Giardino Botanico di Villa de Ponti - Museo Naturalistico-Scientifi co - Calolziocorte 28 15 1 16 Parco Museo Minerario - Museo del Lavoro - Piani Resinelli 27 17 Museo Giannino Castiglioni - Museo Storico-Artistico - Lierna 18 Museo Liturgico Etnografi co - Museo Storico-Artistico - Moggio 19 19 Fondazione Giuseppe Mozzanica - Museo Storico-Artistico - Merate 20 Museo della Seta Abegg - Museo del Lavoro - Garlate 6 21 Museo Moto Guzzi - Museo del Lavoro - Mandello del Lario 22 Museo Torre di Maggiana - Museo Etnografi co - Maggiana 23 La Cà dei Radio Vecc - Museo del Lavoro - Bellano 24 Museo di Arte Contemporanea - Museo Storico-Artistico - Morterone 29 25 Museo di Primaluna - Museo Etnografi co - Primaluna 26 Orto Botanico - Museo Naturalistico-Scientifi co - Valmadrera 27 Casa Museo i Tre Tetti - Museo Storico-Artistico - Sirtori 28 Piccolo Museo della Tradizione Contadina - Museo Etnografi co - Bulciago 29 Aia di Verderio: Museo Contadino - Museo Etnografi co - Verderio SISTEMA MUSEAL E DELLA PROVINCI A DI LECC O

Provincia di Lecco Settore Cultura, Beni Culturali, Identità e Tradizioni Tel. 0341.295542 [email protected] www.provincia.lecco.it „ —

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