arskey/Art | Identità femminile. della vita

identità Femminile il volo della vita

di Francesca Pasini

Marina Abramovic, “ The Artist is Present ”, 2010 Photo by Andrew H. Walker/Getty Images North America

Cosa dire oggi dell'identità di una gli omicidi di giovani mogli o fidanzate, patriarcale eliminando agli uomini donna nell'arte? Alla fine degli anni che rifiutavano il rapporto. Non sarà ogni limite nella relazione sessuale, e Ottanta sono emerse artiste da tutto il l'unica motivazione, ma, a livello sim - riconoscendo in cambio alle donne la mondo: abbiamo raggiunto un equili - bolico, credo che abbia influito la figu - legittima richiesta di e carriere. brio, basta leggere di volta in volta le ra del capitano d'avventura che acqui - Una strana legge di Newton, dove, loro figure? Sì. Ed è un vero cambia - stava potenza attraverso le imprese all'indebolimento dei pregiudizi non mento. È finita l'epoca dell'ecceziona - erotiche. Sotto la spinta di questo corrisponde uno scambio più libero e lità di una donna che decideva di esse - capitalismo del sesso, chi non ha soldi articolato, ma una reazione arcaica re artista, ma nel frattempo la società o potere, ma è suggestionato dalla che riporta indietro il dialogo tra si è imbarbarita. Tento una interpreta - figura del super dotato che non pati - uomini e donne. zione. In Italia con il regime sce il rifiuto, cosa fa? Ammazza. E l'arte cosa c'entra in tutto ciò? Berlusconiano è passata la vox populi Forse è una deduzione troppo rigida, L'arte mi sembra ancora un'isola che le donne siano, come 'sempre', ma non riesco a non collegare queste abbastanza salva, in questi ultimi anni merce di scambio per il potere. continue morti a una incapacità socia - sono sempre più frequenti le rassegne Mentre l'affare Strauss Kahn ha sigla - le nel reggere la libertà sentimentale di artiste degli anni Sessanta e to a livello globale la cultura del sesso per cui si pensa a mezzi più potenti di Settanta che interrogavano con deci - come conquista a pagamento, in cam - conquista, invece che a nuove forme di sione le regole che ancora le volevano bio di soldi, carriere, visibilità nei convivenza. A questa cultura - mi angeli del focolare o muse ispiratrici. media. Caduti questi due protagonisti auguro più mediatica che reale - si È un terreno fertile per leggere le loro dell'arcaico rapporto con le donne, aggiunge quella di una giovinezza figure come un punto di partenza per non c'è ancora una reazione, forse è senza fine, che comporta da un lato ricostruire una relazione amorosa, comprensibile visto che non è stata lifting a tutto spiano; dall'altro una intellettuale, politica che sappia tener l'avventura godereccia di due potenti donna irreale, che fin da adolescente conto del difficile percorso di allonta - della terra, ma una forma distorta ha come mission di essere appetibile e namento dagli schemi arcaici del rap - della relazione che ha calcato la mano provocante. È uno degli aspetti della porto intersoggettivo. sul sesso monetizzabile. È passata barbarie che si è affermata sincroni - Sono tantissime le immagini in cui ho una cultura dei rapporti che ha intac - camente all'emergere delle relazioni riconosciuto uno scarto emotivo che cato l'integrità degli incontri non solo globali. Una barbarie che ha ritenuto mi aiutava a procedere non solo nello amorosi, e quindi ci vorrà tempo per che la libertà conquistata dalle donne studio dell'arte, ma anche nella con - sostituirla. a partire dagli anni Settanta del seco - sapevolezza di chi sono e di cosa All'ombra di quello che definirei un lo scorso, fosse un acritico viatico per voglio cambiare nella mia esistenza. capitalismo del sesso, sono cresciuti aggiornare il modello cattolico - Penso alla performance di Marina arskey/Art | Identità femminile. Il volo della vita

Elisabetta Di Maggio, " Non rinuncio a far volare le farfalle " 2011 Traslochi Emotivi (Giulia Currà) " Deponiamo le armi " matita su carta e penna rossa su lucido Courtesy dell'artista Courtesy Laura Bulian, Impronte Contemporary Art

Monica Bonvicini, “ Notforyou ”, 2006 Ferro galvanizzato, lampadine, dimer Courtesy Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti

Marta Dell'Angelo, " Andre ", 2009 Maria Morganti, " Un diario tira l'altro " Collezione privata Vista installazione della mostra Otto Zoo, Milano, 2010 Courtesy Galleria Otto Zoo, Milano - 23 - arskey/Art | Identità femminile. Il volo della vita

Abramovi ć lo scorso anno al Moma: per tre mesi ogni giorno si è presenta - ta al pubblico, ha intrecciato il suo sguardo con chi le stava di fronte, avvertendoci di quanto sia necessario guardare una donna negli occhi, lasciandoci trapassare dalle emozioni che ne derivano. Marina Abramovi ć ci ha abituato dagli anni Settanta a leg - gere nelle sue performance la metafora del rischio e della tenuta che quotidianamente ci troviamo ad affrontare, sia singolarmente che col - lettivamente. Come appariva nel suo ossessivo scarnificare le ossa durante la Biennale di Venezia, mentre la guerra si estendeva nell'ex Jugoslavia. Ritornare a Lei oggi ci fa vedere molti cambiamenti, ma anche che la ricerca non è mai finita. Con un salto passo alla giovanissima Giulia Currà (ha 23 anni): lei si firma Traslochi Emotivi, perché il suo modo Kimsooja, “ Thread Routes Chapter ” 1, 2010 di esprimersi è legato al rapporto con still from 16mm film transferred to HD format, 26.51 min, sound Courtesy of Kimsooja Studio l'altro. "C'è chi lavora con la fotogra - fia, con il disegno, il video, la scultura, io lo faccio traslocandomi emotiva - mente nella la vita, nelle memorie, nel dialogo. Sono questi i miei materiali. Non voglio firmarmi con il mio nome, perché con me c'è sempre qualcuno o qualcuna". Mi viene in mente il partire da sè del femminismo degli anni Sessanta, quella era la chiave per uscire dal genere neutro e far emer - gere la presenza di due soggetti, come, in maniera seminale, ha scritto Luce Irigaray in " Etica della differenza sessuale " (ed.it Feltrinelli, 1989). Ora Giulia dichiara che la dinamica tra l'uno e l'altro/a è la base stessa per creare un'opera d'arte, e ci richiama all'esercizio suggerito da Irigaray di declinare sempre al maschile e al femminile tutti i soggetti. Ha in mente Kimsooja, “ Thread Routes Chapter ” 1, 2010 un progetto: costruire a più mani delle still from 16mm film transferred to HD format, 26.51 min, sound armi di carta bianca, da deporre col - Courtesy of Kimsooja Studio lettivamente in un luogo istituzionale, preferibilmente in un giorno di pioggia così la carta si bagna e si disintegra. Lei dice : "le armi della guerra, della critica, della contrapposizione non hanno modificato le esistenze, quindi non ci servono e ve le restituiamo in questa forma inoffensiva". Valie Export negli anni Settanta ha rappresentato con immagini trasgres - sive il conflitto che relegava la donna fuori dalla Conoscenza Razionale, demandandole la sfera emotiva inte - sa, però, come ruolo B dell'esperien - za, cosa che ha provocato per secoli l'esclusione delle donne dalle profes - sioni e perfino dalle Accademie d'Arte, dove potevano fare le modelle, ma non iscriversi come studentesse e future artiste. Sembrano passati secoli e invece sono poco più di 50 anni. Marta Kimsooja, “ Thread Routes Chapter ” 1, 2010 dell'Angelo, che ora con grande preci - still from 16mm film transferred to HD format, 26.51 min, sound sione cerca di mettere in collegamen - Courtesy of Kimsooja Studio to le sue figure con gli sviluppi della neuro scienza, ha iniziato la sua ricer - ca una quindicina di anni fa, ritraendo studentesse della classe dell'Accademia di Brera in cui lei stes - arskey/Art | Identità femminile. Il volo della vita

Shirin Neshat, “ Untitled ”, 1996 Ketty La Rocca, “ Non voglio – Il conto della vita ”, 1963 circa Stampa fotografica Courtesy Galleria Milano Courtesy Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti

sa faceva da modella. E da lì è prose - e il ricamo. È molto emozionante il che mette in discussione l'equilibrio di guita in una galleria di ritratti e autori - dialogo tra le immagini delle mani che cui parlavo all'inizio tra artisti e arti - tratti che pongono al centro il corpo intrecciano fili colorati, dei volti, delle ste. Il conto della vita non si può subi - delle donne, fino a produrre in un libro rughe profonde di queste anziane e re passivamente, non si può fare auto - una ricerca di icone provenienti da assolate donne, e del territorio, aspro, critica quando non ci sono ragioni suf - varie epoche, culture e fonti: terroso, quasi desertico, con un dise - ficienti per rinunciare alla propria “Manuale della Figura Umana ” (Gli gno della vegetazione che fa venire in integrità. Il suo appello, lanciato nel Ori, Prato, 2007) mente la trama e l'ordito del telaio. 1963 come un manifesto pubblicitario, Shirin Neshat con le sue “ Women of Rispetto ai suoi classici video, come assume oggi un valore profetico ed è Allah ”, come lei stessa ha spesso “Needle Woman ”, si sente un'atten - uno stimolo a uscire dalla palude di affermato, ha raccontato la storia zione documentaristica, che rinnova conformismo che fa dire ai ben pen - delle donne del suo paese (l'Iran) pas - però questo stesso linguaggio toccan - santi che l'intreccio tra sesso e politi - sando, poi, a installazioni video di do il senso dell'origine della terra e ca c'è sempre stato. Il suo "mi dispia - grande impatto ha aperto gli occhi delle donne che la abitano. Quel tim - ce niente autocritica" si aggiorna all'Occidente mentre stava divampan - bro Zen che spesso ha contraddistinto immediatamente. No, non si può do il dramma dei talebani. Ho impara - le sue immagini, diventa ora una accettare che l'attuale capitalismo del to dai suoi video a leggere l'esclusione domanda aperta sulle culture che, pur sesso imponga un'arcaica visione del delle donne nelle culture mussulma - facendoci percepire una distanza dal - rapporto uomo donna. Ketty La Rocca ne e a interrogarmi sul rapporto del - l'origine, sono oggi ravvicinate dalla aveva capito che il perno delle relazio - l'esclusione meno clamorosa, ma non facilità di movimento e dalle tecnolo - ni tra l'uno e l'altro, stava proprio in per questo meno forte, di quelle che gie. quel 'you' impresso sul palmo della sono vissute prima di me e che ancora Anche la recente mostra di Ketty La mano ( “ You You ”, 1975), e nelle paro - oggi traspare nei nodi emozionali che Rocca alla Galleria Milano è uno sti - le che assecondano le linee della vita. si nascondono dietro le pieghe dell'e - molo per continuare a interrogarci. Come non pensare a Monica Bonvicini mancipazione femminile occidentale. Nel 1963 dichiarava: "Non voglio il e al suo “ Not For You ” (1996), una Recentemente sono stata a New York conto della vita - mi dispiace niente frase scritta con lampadine accecanti nello studio di Kimsooja e ho visto, in autocritica". È un collage su fondo e intermittenti che, da un lato dichiara anteprima, il primo capitolo del film nero dove queste due affermazioni si la sua non disponibilità alle regole “Thread Routes ”, girato in Perù che trovano una all'inizio e una alla fine della supremazia maschile, che spes - prende a tema il lavoro più simbolico del campo visivo, in mezzo, bocche, so ha raffigurato in relazione con l'ar - della cultura che ha sancito la separa - che si addensano attorno a una can - chitettura in quanto simbolo della zione tra uomini e donne: la tessitura dela accesa. Colpisce la sua attualità, costruzione del mondo; dall'altro - 25 - arskey/Art | Identità femminile. Il volo della vita

Paola Anziche ́, “ Tapis-a -̀ porter ”, 2009, Eulalia Valldosera, “ Forever Living Products # 3 : hablar (speaking) ”, 2009 Courtesy dell’artista Courtesy Laura Bulian, Impronte Contemporary Art

quanto sia duro sentirsi dire: 'non è sono assimilatati al lavoro domestico: neamente attraverso i colori ha creato per te', dove è leggibile sia l'esclusio - i detersivi. In un flacone ha inserito un il suo proprio diario. Ha poi ricostruito ne delle donne, sia il dolore accecante meccanismo di registrazione che in la vita del padre in un libro dove ha del rifiuto, per chiunque. spagnolo e in inglese ci invita a dire il raccolto le testimonianze di amici, Tra le giovani emergenti penso a Paola nome della persona che per qualsiasi parenti e personaggi che lui aveva Anziché e alla spagnola Eulalia motivo vorremo eliminare dalla nostra incontrato. Per tutti ha dipinto un qua - Valldosera. La prima trasferisce l'ar - vita, e assicura che in tempi brevi que - dro stendendo pazientemente vari chitettura in una coreografia dove sto avverrà. Come dire, invece dello colori uno sopra l'altro, di cui appare delle ginnaste montano e smontano sporco possiamo eliminare il 'porco' traccia solo sul bordo in testa al dipin - gli oggetti che lei stessa porta in (scusate la battuta è facile). to. Ha esposto tutti questi quadri alla scena, ad esempio dei tappeti tipo Ma penso anche al lavorio incessante galleria OttoZoo di Milano, e all'inau - pezzotti valtellinesi da lei cuciti insie - di Elisabetta Di Maggio con i suoi inta - gurazione progressivamente ognuno me che compone in varie forme, gli di carta velina, di foglie d'edera, e i si è portato via il suo. Come dire, la tende, origami, blocchi, che vengono suoi disegni di piante secche, sui quali memoria e i legami sono reali, ma indossati e smembrati dalle ginnaste, applica l'intaglio rosso, su carta da perché vivano devono andare altrove. evocando un'architettura mobile e tra - lucido di un volo di una farfalla, ricava - Mi fermo, si potrebbe andare avanti sportabile. Altre volte è una gigante - to da studi scientifici. La farfalla non si all'infinito! Con le immagini delle sca rete di elastici che invade lo spazio muove mai in linea retta, ma in un donne possiamo aggiornare la storia e e i visitatori entrano in questo labirin - andirivieni. Lei stessa in una battuta superare la crisi delle relazioni odier - to spinti dal movimento altalenante tagliente dice, "anche se ci rinsec - ne. Certo, mi si dirà che servono degli elastici. Un'opera che coinvolge chiamo non per questo rinunciamo a anche quelle degli uomini. È vero, ma fisicamente l'altro/a e che porta Paola essere". Il volo della farfalla diventa la è bello poter invertire questo paralle - a rileggere la storia in base a coreo - presenza fisica del complicato e mai lo: una volta si diceva bisogna che ci grafie che prevedono uno spazio lineare volo della vita. siano anche le donne. Forse è da qui inclusivo, ma aperto, per ricollegarsi I legami affettivi sono complessi e che bisogna partire per uscire dalla all'organicità dei materiali piuttosto Maria Morganti ha affrontato quello barbarie attuale. che alla cementificazione urbana e col padre. Per elaborare la sua morte mentale. Eulalia Valldosera prende di ha letto per circa un anno le migliaia di petto gli oggetti di consumo che più pagine del suo diario e contempora -