L'assolo Di Pellizotti Di Luca «Vede» La Rosa
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46 Sport GIOVEDÌ 28 MAGGIO 2009 Stefano Rellandini/Reuters GLI ONORI DELLE ARMI A SIMONI GINO D’ITALIA Gino Sala GIORNALISTA ra tra gli italiani più accre- ditati ed è precipitato in classifica. Si tratta di Gil- E berto Simoni, trentino na- to a Palù di Giovo il 25 agosto del 1971, quasi 38enne. Im- magino la sua delusione e la sua tri- Mario Cipollini ed Enrico Gasparotto tra le macerie di San Gregorio: l’omaggio del Giro alla popolazione dell’Aquila stezza, in questo momento gli sono vicino con un caloroso abbraccio, con l’affetto e l’ammirazione che si p Sul Blockhaus l’allungo dello scalatore Liquigas, Garzelli secondo devono ai pedalatori del suo stam- po. Già, per chi l’avesse dimenticato p L’abruzzese erode 13” al russo che resta leader. Oggi c’è Benevento il compaesano di Francesco Moser è fra coloro che più volte sono saliti sul podio del Giro d’Italia, avendo ri- portato due trionfi, un secondo po- sto e quattro terzi. Professionista dal L’assolo di Pellizotti 1994, Gilberto ha conquistato fior di vittorie, tra le quali figurano due Gi- ri del’Appennino, una tappa del Tour, un Giro del Veneto e un Giro Di Luca «vede» la rosa dell’Emilia, perciò «chapeau», giù il cappello come direbbero i francesi. Nel salutare questo atleta che è sulla breccia da 15 stagioni, voglio rende- re merito ad un faticatore d’eccellen- za che ha onorato la bandiera nel mi- Pellizotti vince sul Blockhaus, al russo. Sembrava Pantani-Tonkov, E il pubblico non ha capito la volata gliore dei modi e che è un esempio Di Luca stacca Menchov nel fi- Montecampione. Però Di Luca arriva di Garzelli sul traguardo. Il 35enne di per tutti i giovani, per chi entra nel nale, gli ruba 13 secondi, e ora terzo, battuto all'ultimo metro dal re- Varese spiega: «Non vedo perché mondo del ciclismo col dovere di il Vesuvio, giudice inappellabi- divivo Garzelli. Terzo, 8” di abbuo- avrei dovuto lasciare il secondo po- ben figurare. Purtroppo non sono le. Il pubblico inveisce contro no, più 5, fanno 13, in classifica i se- sto a Di Luca, siamo avversari, e me molti quelli con la tempra di Simoni, Garzelli, reo di aver fatto la vo- condi sono 26, pochi, poche le salite lo sono guadagnato con il sudore, mi che vanno a letto presto e si alzano lata per il secondo posto. ancora, un'altra, unica, inappellabi- sono staccato dieci volte, e dieci volte presto, che rinunciano ai divertimen- le, definitiva: il Vesuvio, domani. sono tornato sotto». Già, perché? Di ti, che si allenano e si applicano seria- COSIMO CITO Luca, o quel che resta di lui: «Ci ho mente. Per giunta sono pochi gli in- L’OMBRA DI LANCE provato, era una salita che conoscevo segnanti, per meglio dire i direttori [email protected] Gli altri sono seminati come petali benissimo, ma farla in allenamento sportivi degni di tale qualifica. Altri 14 km con cuore in mano, nella par- nel vento, Basso tiene per tutti i 18 non è come farla in gara. Però ho gua- tempi, altro ciclismo quando opera- te bassa del manubrio, con gli occhi km del Blockhaus tagliato – 5 km in dagnato qualcosa, e ora c’è il Vesu- vano i Martini, i Pezzi, gli Albani, puntati sull'asfalto, le nuvole basse, meno della vetta programmata per vio, ci giochiamo tutto là». quando i corridori venivano seguiti la nebbia. Una vittoria vecchia, bel- neve in cima -, però alla fine cede e si Menchov resta in rosa, ma ha per con metodi costruttivi ed efficaci. lissima di Franco Pellizotti, che per eclissa definitivamente. Sastre si ri- la prima volta dato la sensazione di Siamo al dunque, poco lontani far saltare tutto ha rischiato di salta- mangia tutto il buono fatto sul Petra- non avere tutto il mondo ai suoi pie- dalla conclusione del Giro del Cente- re, per rientrare ha rischiato di usci- no e perde il podio. Armstrong prova di. Deve difendersi, e Di Luca lo sa, nario e dopo la prova di ieri vinta dal re. Ora è terzo, si accomoda al po- l'azione personale, prova a mettersi ed è nella condizione peggiore ora il tenace Pellizotti, la situazione appa- sto di Sastre. Ruba 42” a Di Luca, nella scia di Pellizotti dal primo scat- russo, è il braccato, e poi c’è anche re incerta e tutta da chiarire. Ha in- qualcuno in più a Menchov. E men- to, ma si affloscia presto. Però tiene Pellizotti a due minuti, e un’azione fatti guadagnato terreno Di Luca tre Pellizotti alza le braccia, dietro questo Armstrong appassito, si stac- combinata - anche se improbabile, vi- che si è portato a ventisei secondi da succede ciò che l'Abruzzo aspetta- ca da pochi, ora è dodicesimo, ha an- sti i trascorsi Di Luca-Liquigas - fareb- Menchov. Potrebbe essere un segna- va, gridava, voleva. Di Luca, dopo cora una crono e un po' di spazio da- be davvero saltare il banco. Il bello è le negativo per il russo che sulla ci- una tappa un metro avanti a Men- vanti, anche perché Leipheimer, il ca- che è ancora tutto aperto. Il brutto è ma del Blokhaus ha dato segnali di chov, si alza sui pedali, sotto il trian- pitano dell'Astana, è alla deriva, lon- che la crono di Roma potrebbe annul- cedimento. Un chiarimento si avrà golo rosso dà una scrollata, la stra- tanissimo. Giro a due. Menchov ha ce- lare tutto. Ma sono ipotesi. Deciderà domani con l’ultimo arrivo in quota da spiana e l'abruzzese dà 5 secondi duto qualcosa, Di Luca è stato eroico. la strada.❖ fissato sull’altura del Vesuvio.❖.