Nuove Province, Lecco guarda a , .. e Varese? | 1

LECCO – Si sono lasciati con la promessa di portare l’argomento anche in sede di Consiglio Comunale e di riconvocare l’Assemblea dei Sindaci durante il mese di febbraio per discutere sulla proposta che dovrebbe arrivare da Regione Lombardia in merito alle cosiddette Aree Vaste previste dalla Legge Delrio.

L’Assemblea dei Sindaci andata in scena giovedì sera in Sala Ticozzi si è così conclusa con un ‘nulla di fatto’, almeno a livello di votazione: 56 i rappresentanti dei Comuni presenti sugli 88 della Provincia di Lecco, ai quali il Presidente Flavio Polano ha esposto quelle che sono state definite “riflessioni della maggioranza del Consiglio Provinciale” sul tema Aree Vaste, che per Lecco vede sempre più concreto l’accorpamento con Monza, in linea con l’intenzione espressa da Roberto Maroni, governatore di Regione Lombardia, di accorpare le Province sulla base della geografia della recente riforma sanitaria.

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Flavio Polano

Nella visione lecchese tuttavia l’accorpamento include a Monza anche Como, “territori contigui e affini sotto diversi punti di vista” come ha spiegato Polano. “I criteri per l’accorpamento sono diversi: rete viaria, caratteristiche geomorfologiche dei territori, loro storia e identità culturale, la concentrazione di attività produttive, l’attrattività turistica e la presenza di poli universitari e di ricerca. Sulla base di questi criteri nel territorio sono state individuate due macro aree, quella del Lago e quella della , che a nostro parere devono stare in un unico territorio, motivo per cui l’accorpamento possibile che abbiamo pensato è tra Lecco, Como e Monza. Non neghiamo di aver guardato anche a Sondrio, ma scelte politiche della Regione vorrebbero questa Provincia autonoma”.

L’inclusione di Como, come spiegato da Polano, ha portato i colleghi dell’altro ramo a proporre un’attenzione verso Varese, territorialmente contigua a Como. Un’eventualità che se realizzata, come illustrato, porterebbe alla ‘nascita’ di un territorio di 438 Comuni, per un totale di 2 milioni e 600 mila abitanti.

“E’ necessario dimostrare alla Regione una nostra presa di coscienza, la proposta che ho illustrato vuole essere quella da portare alle istituzioni e vorremmo farlo entro Pasqua” ha detto Polano “credo che sia importante fare in modo che nonostante l’accorpamento la Provincia di Lecco rimanga unita nell’ente che si verrà a creare, per salvaguardare il lavoro fatto i venti anni di esistenza: l’augurio è che i servizi offerti al territorio, compresa la sicurezza, vengano garantiti e mantenuti e che non ci sia una fuga dei Comuni verso le Province vicine”.

Un punto quest’ultimo molto caro ai sindaci lecchesi presenti. “Spero che la Provincia rimanga unita dovunque vada – ha detto il sindaco di Lecco Virginio – quanto fatto

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insieme in questi venti anni non è una finzione, abbiamo saputo mettere insieme le nostre diversità questo ha dato buoni frutti. Le norme regionali ci sono già, occorre aspettare il referendum costituzionale ma Maroni ha già dimostrato di voler essere pronto con una legge già entro l’estate. Credo che arrivare con una proposta che quanto meno faccia capire da che parte siamo orientati sia importante, e i territori di Monza e Como sono sicuramente affini a quello di Lecco”.

Entro fine febbraio, come annunciato da Polano, la Provincia incontrerà le istituzioni, gli enti e le categorie economiche e sociali del territorio per continuare la riflessione. Dopo di che l’Assemblea dei Sindaci si riunirà per decidere con che proposta andare in Regione. “Priorità assolute – come ribadito dal presidente – saranno mantenere l’unità territoriale, garantire i servizi e avanzare la proposta di accorpamento tra Lecco, Como e Monza, con possibile apertura verso Varese”.

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