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Periodico di attualità e cultura. Direttore: Santo Prontera. Direttore Abbonamento annuale - Ordinario: Euro 10,00. Sostenitore: da Euro 25,00 in TAURISANO (LE) VIA L. CADORNA 2/A responsabile: Luciano Tarricone. Registrato al Tribunale di il su. Vaglia postale intestato a Santo Prontera - Direttore Nuova Taurisano c.so Via Firenze 73056 Taurisano (LE) 27.11.1989 al numero 475. spedizione in abbonamento postale. Editore Umberto I°, 279 - 73056 Taurisano. Periodico disponibile online su: Circolo Aics "Carlo Rosselli", Taurisano. Redazione: Corso Umberto I, www.tuttotaurisano.it - Stampa 'Centro Stampa - Taurisano (Le). Cell. 331-3974888 TEL. 0833/625019 FAX 624036 279 - Taurisano. ANNO XXIX - n° 2 - Novembre 2018

PERCHÉ I MIGRANTI SCAPPANO? di Santo Prontera

Il dramma forma diff usa nella società (a benefi cio dei comunque qualche forma di ostilità, ma fi nanziato e promosso dalla Banca mondiale, L’esodo dei migranti: un dramma (ma ceti medi e popolari), c’era il lavoro, il futuro non così intensa. Per tanta parte, insomma, un’organizzazione internazionale che ha non per tutti: lo è in primo luogo per i diretti era pieno di speranze ben fondate. Tutto ciò il problema-migranti nasce dalle attuali il compito di combattere la povertà nel interessati e poi per chi si sente emotivamente non avveniva per puro caso. Quella realtà era politiche economiche, messe in atto dalle mondo>>. coinvolto). il frutto di opportune politiche economiche, élite per il loro specifi co interesse. I fatti raccontati, dice l’autore del libro, <>. sono in stato di guerra. Le guerre si fanno ci ritroviamo con disuguaglianze sociali Vediamo qualche caso. 2). In Africa, dice Sebastiano Zenobini, <<è con armi e munizioni che vengono fornite accresciute e con risorse concentrate in alto. Il 1).William Easterly (La tirannia degli esperti, in atto una depredazione mai interrottasi anche dal nostro Paese. Troppo spesso quei neoliberismo ha funzionato come un Robin pagg. 5, 6; Laterza, 2015) narra un episodio dai tempi della colonizzazione. L’Africa confl itti sono legati ad eredità coloniali ed alle Hood alla rovescia: ha tolto –e toglie- ai avvenuto la mattina del 28 febbraio 2010. è un continente ricchissimo di risorse. politiche attuali dei Paesi sviluppati. poveri per dare ai ricchi. Quel giorno, i contadini di una comunità Basti pensare che il coltan, un minerale Il problema personale e sociale dei Il precariato, l’attacco contro le pensioni, africana, mentre erano in chiesa, sentirono indispensabile per i nostri smartphone, migranti diventa poi un problema sociale qui proviene dalle miniere della Repubblica da noi, dove si generano tensioni e rifi uto. Democratica del Congo, così come il cobalto, Contrariamente a quanto si pensa, non è un fondamentale per le batterie elettriche; si semplice problema “esportato”, che “loro” stima che il 65% del cobalto estratto nel portano tra “noi”. Tante sue radici aff ondano mondo e quasi l’80% del minerale per i proprio nei Paesi europei, nelle politiche da telefonini provengano dal Congo. La Cina ha essi messe in atto. acquistato la più grande miniera di cobalto Le radici del problema nel Congo perché fondamentale per lo

L’ostilità verso i migranti ha tre radici: a) Darna sviluppo dell’auto elettrica. Bengasi razzismo; b) preoccupazioni generate da Tobruk L’industria dell’high tech sarebbe quasi diffi coltà economiche; c) situazione in Africa impossibile senza le risorse di questo paese, e responsabilità occidentali. TRIPOLITANIA CIRENAICA eppure il Congo è uno dei paesi più poveri. Cominciamo dalla prima: il razzismo. Grazie alla corruzione dei suoi governanti, È un dato di fatto. C’è. Chi vuole può l’Africa non solo si vede privata delle sue negarne l’esistenza (come spesso si fa), ma LIBIA risorse senza alcun vantaggio per i suoi un fenomeno reale non sparisce o cambia abitanti, ma addirittura è divenuta una natura negandolo a parole. Il fenomeno pattumiera: è stata trasformata nella più razzista si basa innanzi tutto su una questione grande discarica di computer a cielo aperto di pelle. Per il razzista, un mafi oso bianco del Pianeta>>. vale più di un Martin Luther King nero. È Inoltre, continua Zenobini, <<è un inutile sviluppare questo discorso. Il razzista l’abbassamento della copertura sanitaria, degli spari. Erano arrivati dei soldati, i continente, quello africano, distrutto dai tale è e tale rimane. Dal suo punto di vista, il problematico futuro delle giovani quali avevano dato alle fi amme le case. Poi, cambiamenti climatici>>, che rientrano l’errore è negli altri, in coloro che la pensano generazioni, il crollo della natalità sono sotto la minaccia delle armi, impedirono ai non già nelle responsabilità degli africani, diversamente da lui. problemi che discendono direttamente dalla contadini di spegnere l’incendio. Dopo le bensì in quelle dei Paesi sviluppati e delle Seconda radice: le preoccupazioni generate crisi prodotta dal neoliberismo imperante. case, vennero bruciati anche i raccolti. Con i economie emergenti. Continua lo stesso da diffi coltà economiche Sono crimini da ascrivere alle élite. mitra vennero eliminate le mucche da latte. autore: <>. mare, restiamo impressionati dalla fi ne che nella situazione del primo trentennio alle élite e un pericolo per tutti gli altri. Infatti, Perché tutto quel disastro? <

(continua a pag.8)

Via A.Negri,10 73056 TAURISANO (LE) [email protected] A.Negri,10 73056 TAURISANO - Tel./Fax (LE) 0833.622374 [email protected] - Tel./Fax 0833.622374 2 PERIODICO INDIPENDENTE novembre 2018 PERIODICO INDIPENDENTE novembre 2018

dal sito del comune COMUNE DI TAURISANO INTERVISTA AL COMANDANTE DELLA DUE IMPORTANTI POLIZIA URBANA AVV. BRUNO MANCO CONTRIBUTI A FONDO PROVVEDIMENTI È nato nel 1975 a Gallipoli. Laureato in Un ringraziamento veramente particolare PERDUTO DEL 100% PER DEI SERVIZI SOCIALI giurisprudenza del 2001 presso l’Università va alle volontarie delle associazioni che si IL RIFACIMENTO DEI “Aldo Moro” di Bari. Ha conseguito occupano di cani randagi; il loro contributo e 1)Assegno di cura per assistenza l’abilitazione alla professione forense (che l’incessante lavoro hanno portato all’adozione, MURETTI A SECCO domiciliare di persona anziana non ha svolto per qualche anno) e conseguito fino ad oggi, di ben 12 cani che erano ospiti autosufficiente il diploma di specializzazione (durata del canile di , convenzionato con la È stato pubblicato dalla Regione Puglia il Città di Taurisano. Di che cosa si tratta biennale) post laurea presso la scuola di bando per la Sottomisura 4.4 di “Sostegno 4. Quali sono gli obiettivi più importanti che <

Un piccolo capolavoro inedito di Stefano Ciurlia VITA TE CRISTU - Stozzi te vangelu a ndialettu taurisanese di Roberto Orlando Stefano Ciurlia qualche tempo fa mi Divino e della Vergine … La letteratura e l’arte può incrinare”. La Vita te Cristu si configura, quattro tappe fondamentali (l’ Infanzia confidava di essere letteralmente terrorizzato italiana sorsero da un ceppo religioso e di dunque, come un poemetto dai connotati e la Vita nascosta di Gesù, il Ministero dall’eventualità di non riuscire più a scrivere, di esso continuarono a nutrirsi. Protagonista fu teologici; un poemetto che vuole scoprire la pubblico di Gesù, la Passione e la Morte di divenire preda di un’afasia che impoverirebbe il Pantocrator, il Cristo vincente della Divina presenza della Grazia di Cristo nell’attualità Gesù, la Resurrezione e le Apparizioni di la sua esistenza, la quale ha nella scrittura uno Commedia e del Giudizio universale. Eroina della storia e negli inferi dell’umanità. Gesù): le scene scorrono fluidamente dal dei propri cardini. E, in verità, negli ultimi fu la Paneghia, la tutta santa, la tutta pura, la Il titolo dell’opera potrebbe sembrare concepimento per opera dello Spirito anni ha di molto rallentato, se non sospeso, Vergine amata, la beata beatrix …”. riduttivo, se si pensa che la mole, il rilievo e il Santo alla grotta di Betlemme, dalla fuga la sua produzione letteraria. Ultimamente, Anche la produzione poetica di Ciurlia, valore dei passi riportati la configurano come in Egitto alla predicazione nel Tempio di per fortuna, non solo è tornato alla scrittura, per così dire non religiosa poggia su un un Vangelo vero e proprio. Un’opera che si Gerusalemme, alla Trasfigurazione, alla ma ne ha donato generosamente una substrato conforme al messaggio d’amore caratterizza per la sua originalità, costituita da cacciata dei mercanti dal Tempio, alla realizzazione per alcuni versi ancora in fieri. del Vangelo. In buona parte di essa si respira un “unicum” germogliato da quanto scrissero Crocifissione sul Golgota, alla Resurrezione E’ questo il motivo fondamentale della sua l’atmosfera delle liriche del poeta parmense e testimoniarono i quattro evangelisti Luca, …, dal mistero della sua venuta al mondo resistenza nel darla alle stampe. Renzo Pezzani (1898-1951) per la freschezza Matteo, Marco e Giovanni. Quello di Ciurlia, all’insegnamento delle sue parabole, ecc. Il Mi riferisco al poemetto “Vita te Cristu e l’intensa emotività dei versi, per il in sostanza, è una sorta di Vangelo “unificato”, tutto intessuto di tematiche varie, quali la - stozzi te vangelu a ndialettu taurisanese”, cristianesimo meditante e per quel guardare, in quanto riporta insieme i testi dei quattro salvezza, le virtù, le beatitudini, il battesimo, con cui Stefano Ciurlia compie un ulterione più che alla cultura strettamente letteraria, apostoli che hanno narrato la storia di Gesù. la Passione, l’esaltazione della Vergine Maria, passo avanti nel suo lungo e fecondo ai mutevoli orizzonti di una realtà osservata Il nostro autore ha sicuramente dovuto il messaggio del Battista, l’abbandono della itinerario poetico e di ricercatore di testi nel cuore della sua terra; dei componimenti impiegare diversi anni per scrivere lo Provvidenza … della tradizione popolare sia per la qualità dei poetici del ligure Angiolo Silvio Novaro straordinario lavoro, che ha iniziato ai Ma, insieme agli episodi più significativi, versi e l’argomento trattato sia per la novità (1866-1938), che, con Pezzani, è stato uno dei tempi in cui insegnava ai bambini della si conosceranno scene complementari, di un’impresa letteraria che, utilizzando il poeti più presenti nella didattica delle scuole scuola primaria perché ha dovuto prima incontri sfumati dal tempo, personaggi dialetto, - da quanto ne so - non ha riscontri elementari fino agli anni Sessanta del ‘900, documentarsi su traduzioni in italiano apparentemente secondari, in realtà nell’ambiente salentino, sia infine perché improntate ad un tono delicato e leggero rigorosissime, come quelle del cardinale protagonisti della stessa vicenda: i complotti si tratta di un testo che trova assoluta e pregne di positivi effetti di musicalità e Gianfranco Ravasi, uno dei più noti teologi di Caifa, la conversione del Buon Ladrone, rispondenza spirituale e psicologica nella armonia. ed esegeti italiani, e di mons. Enrico Rodolfo la dolcezza della Maddalena, l’efferatezza di religiosità popolare del territorio. Ma non basta, noteremo anche che tra il Galbiati (1914-2004), biblista di fama Erode, le incertezze di Nicodemo, la praticità Oltre che da esigenze didattiche – come poeta imperiese ed il poeta taurisanese vi è mondiale, citate in bibliografia, poi estrapolare della donna samaritana, l’ansia di ricerca di riferisce lo stesso autore in premessa – una evidente dolorosa analogia biografica: i passi più significativi e rispondenti allo Zaccheo, la forza di Giovanni Battista, l’affetto quest’opera nasce, a nostro parere, da un Novaro perse l’unico figlio durante la Grande scopo, tradurli in dialetto, ricrearli, riportarli di Lazzaro e delle sue sorelle, la vendetta dei bisogno più profondo, ossia dal desiderio Guerra, Ciurlia non ha mai potuto conoscere in versi e, infine, sistemarli cronologicamente Farisei, la redenzione di Giuda … di rispondere allo spirito della Costituzione il padre perché disperso in Russia nel corso e organicamente. Una fatica immane, un po’ Una narrazione trascinante che, facendo dogmatica n. 22 del Concilio Vaticano II della seconda guerra mondiale. E accosterei come quella che dovette affrontare l’autore (o rivivere l’epoca in cui Gesù fu uomo tra gli sulla Rivelazione (alla quale Ciurlia ha voluto la lirica di Ciurlia anche a quella della grande gli autori) che compose l’Iliade e l’Odissea. uomini, ci accompagna con naturalezza alla conformare diversi testi a sfondo religioso, Ada Negri (1870-1945) per la particolare A proposito di traduzioni, diceva Miguel scoperta del suo straordinario destino e ci inni e biografie di Santi, scritti prima e sensibilità con la quale i due artisti esprimono de Cervantes (1547-1616): “Ogni traduzione è conduce nel cuore del mistero che continua dopo quello storico evento), secondo cui la nostalgia per la semplicità del mondo come il rovescio di un arazzo”, la visione rischia ad illuminare la Storia. Questa è la vicenda si rende indispensabile che i fedeli abbiano umile dal quale entrambi provengono, e sempre di essere desolante. Eppure la storia di un uomo che non è stato solo un uomo, largo accesso alle Sacre Scritture, in quanto per il ricordo della problematica infanzia delle traduzioni della Sacra Scrittura è antica, ma che come tale ha vissuto, ha amato e ha “la Parola di Dio deve essere a disposizione e giovinezza rischiarate dall’ amore delle dalla versione greca dei Settanta alla prima sofferto come nessun altro ha mai sofferto. di tutti in ogni tempo e la Chiesa cura generose rispettive madri, che con grandi Bibbia tradotta in volgare italiano nel 1471 E’ la storia che ha segnato l’umanità intera, con materna sollecitudine che si facciano sacrifici erano riuscite a far conseguire a Venezia, alle traduzioni dei nostri giorni. ha dato speranza, ha diviso tanto ma tanto traduzioni appropriate e corrette della Sacra loro il diploma magistrale, che li avviò poi In genere, le traduzioni possono sembrare ha unito: la grande storia di Gesù. I Vangeli Scrittura in varie lingue”, compresi, quindi, all’insegnamento nelle elementari. dissacranti, quella operata da Ciurlia a noi ci hanno tramandato le tappe della sua anche i dialetti. Appello che è stato accolto I motivi di cui si sostanzia la poesia del sembra invece che colga lo spirito del testo. esistenza, hanno spiegato e diffuso il suo diffusamente soprattutto in ambito lombardo, Taurisanese sono dunque di natura spirituale, Sembra che i passi evangelici si incarnino nel messaggio. Ma la realtà di ogni giorno che veneto, romano, napoletano e siciliano, con oltre che sentimentale. Preminente è il senso linguaggio immediato da lui adoperato. l’uomo di Nazareth ha vissuto nella sua terra la fioritura di innumerevoli traduzioni, nei di ciò che dura e di ciò che invece è destinato Si tratta di oltre cento brani di varia e nella sua epoca è relegata nell’oblio dei rispettivi dialetti, della Bibbia e dei Vangeli, a passare. Tutto ciò, pervaso da un verginale lunghezza, logicamente legati tra loro, in secoli. Leggendo i versi di Ciurlia, invece, alcune delle quali condotte con metodo incanto impregnato di francescanesimo, gran parte in versi liberi e sciolti, ma non sembra risvegliarsi la nostra immaginazione, rigorosamente filologico sull’edizione italiana che genera un fare poetico concepito non mancano quelli in endecasillabi a rima che ci fa percepire come “flash” quali della Conferenza Episcopale Italiana, sotto la come mestiere o come evasione, bensì alternata e raggruppati in quartine (Gesù e potevano essere stati i suoi giochi preferiti da supervisione della Chiesa, che ha controllato come condizione di vita, come strumento i fanciulli, Dialogo tra Marta e Gesù Cristo, bambino, quale il suo comportamento con i l’ortodossia dei lavori. e movimento di ricerca, come ininterrotto Il figliol prodigo, “Scherzo” di Gesù a Pietro, suoi genitori, quali i suoi stati d’animo nelle Se vogliamo pienamente comprendere i scandaglio interiore, come indagine mediante Il Sinedrio cospira contro Gesù) ed alcune varie situazioni, i suoi pensieri, i suoi timori motivi di fondo che hanno portato Ciurlia la quale - come si è già detto - il poeta tenta di scenette dialogate (Gesù e la Samaritana, Il più nascosti, che cosa poteva essere accaduto a comporre questo poemetto, dobbiamo risolvere il contrasto tra spirito e materia, tra cieco nato e Gesù luce del mondo). in tutti quegli anni di cui gli evangelisti non guardare all’intera produzione poetica gioia e dolore. Nel rispetto scrupoloso delle fonti, fanno menzione … pregressa dell’autore, compresa quella E la “Vita te Cristu” non poteva non dunque, l’autore affronta la difficile impresa Qualcuno potrebbe chiedersi che cosa ancora inedita. Ci renderemo conto che egli scaturire da una profonda religiosità cristiana. di raccontare passo dopo passo, in modo ha a che vedere il dialetto con il Vangelo; è fondamentalmente ispirato da sollecitudini Il poeta sembra dire: “Spe salvi facti sumus” umile e solenne, a seconda delle circostanze, gli si potrebbe rispondere che non sussiste di carattere spirituale e religioso che (“Nella speranza siamo stati salvati”, Paolo, il cammino di Gesù scandito nelle sue nessuna ragione per cui si debba escludere provengono principalmente dal bisogno del “Lettera ai Romani” 8.24), in quanto senza (continua a pag. 6) poeta di rapportare il discorso ad un ordine la fede in Cristo (che per Ciurlia è come un superiore, i cui termini di riferimento sono da padre, se non il Padre, non avendo potuto ricercarsi in una “pietas” che unisce l’umano godere della presenza di quello “terreno”). e il divino, il transeunte al trascendente, il Quella di Stefano Ciurlia sembra essere la terreno all’immateriale, la “polis” degli uomini poetica della disperazione umana. In che alla “Civitas Dei”, per usare un’espressione cosa consiste questa speranza? Ce lo ha detto tanto cara a sant’Agostino d’Ippona. In Ciurlia recentemente Benedetto XVI con parole il divino è ovunque e si manifesta soprattutto che possiamo riportare a commento di nell’ occorrenza di percepire l’eterno nel questo aspetto della poesia del nostro autore: temporale, l’infinito nel finito, nella parola “Consiste, in sostanza, nella conoscenza di anelante alla purificazione e al riscatto. Dio, nella scoperta del suo cuore di Padre Del resto, come scrive Giuseppe Antonio buono e misericordioso. Gesù, con la sua Borgese (1882-1952) nel saggio Il senso morte in croce e con la sua resurrezione ci ha della letteratura italiana (1931): “Il tema più rivelato il suo volto, il volto di un Dio talmente essenziale della letteratura italiana, finché essa grande nell’amore da comunicarci una si è mantenuta sui vertici, è quella del Giudice speranza incrollabile che nemmeno la morte 4 PERIODICO INDIPENDENTE novembre 2018 PERIODICO INDIPENDENTE novembre 2018

Nella diatriba vaniniani-antivaniniani degli inizi del ‘900 GAETANO CONTURSI LISI, STRENUO SOSTENITORE DELLE ONORANZE A G. C. VANINI di Roberto Orlando Gaetano Contursi Lisi (1888-1957), di origine mediante comizi e manifestazioni a Lecce e in occasione della consegna della medaglia doveroso tributo di postumi onori e di gloria sarda (è nato a Sorso, in provincia di Sassari), in diversi centri della Provincia. d’oro al valor militare al sottotenente Antonio ben meritata”. leccese di adozione, è stato uno dei principi Il 28 febbraio 1909, mentre Contursi Ciamarra di Napoli (1891-1967). Nel corso Feconda fu pure la sua produzione nel del Foro di Lecce. Mazziniano e anticlericale, Lisi partecipava a ad della cerimonia pronunciò commosse campo giuridico. Si ricordano tra i tanti studi: fu seguace dell’eroe repubblicano salentino una riunione di propaganda antireligiosa e fraterne parole di ammirazione verso “ Il decreto per le pigioni: la legislazione delle Attilio Reale (1895-1918), si distinse come e anticlericale, insieme con gli avvocati tutti i valorosi che si erano sacrifi cati per la pigioni: in Germania, in Inghilterra e in oratore di potenza e profondità tipiche del Francesco Tamborrini, Luigi Rella, Francesco Francia ...” (Rocca S. Casciano, L. Cappelli, Forleo, il prof. Guido Porzio (1868-1957), stampa 1918), “ Immaturità e vizio parziale di scrittore, storico e giornalista, e il venerabile mente nel minore Eugenio Floriann” (Milano, della Massoneria di Lecce, fu assalito da un Vallardi, 1937), “L’animus defendendi nel migliaio cittadini, operai ed esponenti delle codice attuale e nel codice penale nuovo” più notabili famiglie del paese. Scappati per (Milano, Vallardi, 1931), “Il codice brasiliano i campi, si salvarono dal linciaggio fuggendo per i minorenni” (Milano, Vallardi, 1930), “ e rifugiandosi nella villa di campagna del cav. Libertà provvisoria” (Milano, Società editrice Fiocco, dove furono medicati dal farmacista libraria, 1938), “Il Codice penale della Polonia” Cappello. (Milano, F. Vallardi, 1935), “L’estinzione del Nel campo teatrale, in età giovanile, fece reato di spergiuro per amnistia e l’azione di parte, insieme con il giovane Achille Starace, risarcimento del danno” (Milano, F. Vallardi, Gaetano Della Noce, Italia Tiozzo, Giuseppe 1938), “Le condizioni sociali, economiche De Simone ed altri, della Filodrammatica e familiari del reo nel Progetto Rocco”

fi losofo e politico Giovanni Bovio (1837- leccese, che rappresentava nel teatro Paisiello (Milano, Vallardi, 1929), “L’opera scientifi ca 1903), giornalista pubblicista, scrittore, di Lecce diverse commedie, tra le quali: “Il di Emanuele Carnevale nelle scienze penali” combattente della prima guerra mondiale e segreto” del critico teatrale Sabatino Lopez, (Milano, F. Vallardi, 1932), “Verso la nuova della Resistenza. “Tentazioni” di Gerolamo Mariani, “Tredici a salvezza e la grandezza della Patria e, rivolto riforma delle leggi penali (contributi ed La sua giovinezza fu duramente provata tavola” di Giovanni Silvestri, “Lo stratagemma al tenente Antonio Ciamarra, così concluse - appunti), disposizioni del Codice procedura dal dolore: il 31 gennaio 1917, in trincea, sulla di Carolina” di David Chiossone, “La canzone scriveva “Il Resto del Carlino” del 28 gennaio civile imitabili nel processo penale” quota carsica San Marco, moriva eroicamente della Diana” di Gabriele D’Annunzio. 1918 - vivamente applaudito : “ Io mi piego (Milano, F. Vallardi, 1942), “La verità il fratello Ettore, tenente di fanteria, poco Nell’ambito giornalistico, fondò nel 1901 dinanzi al tuo soff rire - perché tu aumenti sostanziale ai fi ni del procedimento di più che ventenne, e nel 1907, a soli 21 anni, la rivista artistico-letteraria “Rinascenza”, fu la legione dei giuristi guerrieri dell’Ideale; io bancarotta” (Milano, F. Vallardi, 1934), “Le la sorella Caterina, dei quali, insieme con le direttore del periodico del Tribunale di Lecce soldato e giurista, mi inchino come dinanzi nullità del Codice di Procedura Penale” altre sorelle, si era preso carico dopo la morte “Rassegna Giuridica Salentina”, collaboratore al mio fratello giovinetto rimasto nelle trincee (Società Editrice Libraria, Milano (1937), “In dei genitori. dei quotidiani “Ora” di Palermo e “Il Mattino di Gorizia, si piegarono compagni ignoti e memoria dei soci defunti: Antonio Bondi Laureato in Giurisprudenza, nel maggio del Popolo” di Venezia, delle riviste “Il lontani. Benedetto sia il sangue sparso; esso ... Max Rava ... Piero Rigobon ... Tancredi” 1902, dopo aver prestato giuramento come Radicale”, organo della Federazione delle vivifi cherà e rinnoverà il mondo”. (S.l., s.n., 1955?), “ Peculato” (Milano, Società avvocato davanti alla prima sezione del Associazioni Radicali Venete, “L’Educazione Il 16 novembre 1924 pronunciò editrice libraria, 1934). Tribunale di Lecce, aprì lo studio legale politica”, mensile di politica, economia, arte, un’orazione per commemorare tre giovani Nel 1922, molto probabilmente per evitare in via Duca degli Abruzzi, poco distante letteratura, storia contemporanea, nonché eroi della democrazia leccese: Attilio Reale le rappresaglie delle “squadracce fasciste”, dalla sua residenza sita in viale Stazione. redattore del settimanale “La Gazzetta delle e i socialisti Consalvo Moschettini (1882- particolarmente attive a Lecce, si trasferì con Contemporaneamente insegnava materie 1917) ed Edmondo Spagnolo, esponenti la famiglia defi nitivamente a Venezia, dove giuridiche presso il Regio Istituto Tecnico del dell’interventismo democratico leccese continuò con lusinghiero successo l’esercizio capoluogo di Terra d’. accomunati, oltre che dall’ideologia professionale trasferendo il suo domicilio Partecipò alla prima guerra mondiale interventista, dal medesimo destino in ed il suo studio legale, civile e penale, in via con il grado di tenente di artiglieria di guerra, campioni di pura democrazia, caduti Sant’Angelo (Calle del Cristo) e contribuì completamento. Mentre era ancora in corso nel primo confl itto mondiale in nome della la guerra, nel febbraio 1918 sposò a Bologna gloria e della grandezza dell’Italia. Hesperia Vittozzi, fi glia del cav. Icilio, Sul piano letterario e storico pubblicò su direttore della fi liale di Lecce, poi di Bologna, settimanali e riviste vari saggi, recensioni e del Banco di Napoli. Nel 1920 nacque la opere di narrativa, tra cui: “Poesie varie di fi glia Lycia, che diventerà un’illustre giurista Giovanni Pascoli raccolte da Maria”; “Nel e docente universitaria di diritto civile presso mormorio dell’onda” (poemetto in prosa); l’Università di Venezia. “Margherita, povera donna!” (elogio della La sua vasta e poliedrica cultura spaziava regina Margherita in occasione dell’assassinio dal teatro alla letteratura, dalla politica al del marito, re Umberto); “Lo spiritismo e gli giornalismo, dalla storia all’economia, dalla Aissaouas”; “Dal vero”; “Charitas”; “La folle critica sociale all’oratoria, alla fi losofi a, al che vince” (dramma in due atti, giudicato dal con prudenza alla Resistenza; ma, scoperto, cinema. poligrafo e saggista Francesco Bernardini, accusato anche di anarchia, fu radiato In quest’ultimo settore curò la scenografi a 1857-1951, «un vero gioiello letterario, dalla dall’Albo degli Avvocati nell’ultimo decennio del fi lm muto di genere storico-patriottico concezione nuova ed ardita, dalla forma del Regime. “La morte bella”, girato nel 1914 per la regia purissima, impeccabile»; un saggio critico su Solo dopo la caduta del Fascismo poté di Alberto degli Abbati e ambientato nella Puglie”. “Gabriele D’Annunzio”; “Dopo il 1870”, sulle riprendere l’attività professionale e politica, Napoli del 1820. Oratore apprezzatissimo, tenne conferenze conseguenze della presa di Roma; “Mattia sempre nel Partito Repubblicano d’Azione: Nel campo politico, fervente seguace delle nei teatri di Lecce, Brindisi, Gallipoli, Klotz” (novella). nelle elezioni amministrative del 14 marzo idee di Giuseppe Mazzini e di Giuseppe , nell’aula magna dell’Università di Nel numero del 30 Ottobre 1912 del 1946 fu eletto consigliere comunale di Garibaldi, aderì sin da adolescente al Partito Venezia e nei Circoli Cittadino, Artistico e settimanale “Il Risorgimento” scrisse un Venezia. Si presentò, con lo stesso Partito, alle Repubblicano d’Azione e all’Associazione “G. C. Vanini” di Lecce, quest’ultimo fondato articolo in cui, dopo aver delineato il carattere elezioni politiche per il Senato del 7 giugno “Fascio Pensiero e Azione”, di ispirazione dai giovani intellettuali leccesi nel 1908, e il temperamento artistico dell’insigne 1953, nel Collegio di San Donà di Piave, mazziniana, fondata a Lecce nei primi anni nonché nella sala “Dante Alighieri” di Lecce scultore Antonio Bortone (1844-1938), si ma non fu eletto avendo ottenuto solo 205 del Novecento dallo scrittore e giornalista su Goff redo Mameli, Gabriele D’Annunzio, diff use a parlare con ammirazione e con lode preferenze, appena lo 0,24%. Francesco Stampacchia (1878-1961) e Giuseppe Mazzini, Anita Garibaldi, il delle principali opere dell’artista originario Contursi Lisi, insieme a molti studiosi dall’avvocato repubblicano Egidio Reale suff ragio universale, il 1° maggio, la necessità di Ruff ano, fi no al monumento dei Martiri italiani e stranieri (tra cui Maksim Gor’kij, (1888-1958). Con quest’ultima Associazione di un’ Università degli studi nel capoluogo Otrantini e a quello programmato per Giulio Edmondo De Amicis, Ettore Ferrari, Cesare condusse un’ aspra campagna contro la salentino, ecc. cesare Vanini, “del martire arso vivo, che Lombroso, Roberto Ardigò, politica militarista di Giovanni Giolitti Nel 1918 tenne un memorabile discorso aspetta ancora dalla terra natia salentina il (continua a pag. 6) PERIODICO INDIPENDENTE 5 novembre 2018

SANTA FRANCESCA ROMANA NELLA TELA IN TAURISANO IN SANTA MARIA DELLA STRADA di SALVATORE ANTONIO ROCCA Il Santuario di Santa Maria della Strada è Queste due date sono importanti per in seguit. Difatti, Mario Cazzato nella sua romana, sposa e madre, che si dedicò stato oggetto di studi e varie pubblicazioni, far comprendere la valenza storica descrizione scrive: “… la grande tela di alle opere di carità, soprattutto ad in cui si è scritto sia sul corpo di fabbrica del monumento che oggi è a rischio Santa Maria Maggiore e San Carlo con la alleviare le sofferenze degli appestati. che sulle opere anche pittoriche presenti strutturale. Difatti il corpo di fabbrica, a seguente iscrizione ai piedi della Vergine: Fondò una comunità di donne presso nel Santuario Mariano Diocesano. Sud, presenta delle lesioni longitudinali D. Stefhanus Pisanò / Devotionis ergo. Tor de’ Specchi: le oblate benedettine di Nei mesi estivi del 2018 il Santuario è stato che si sono ampliate verso la volta posta Studi successivi, curati da Roberto Monte Oliveto. Fu canonizzata nel 1608 oggetto di disputa pseudo – politica su in corrispondenza dell’altare maggiore. e venne raffigurata dopo quella data nelle probabili meriti privi di ogni fondamento La struttura, davanti alla cui facciata opere d’arte. Indossa l’abito nero con il oggettivo circa il suo restauro, tanto da far un tempo sostavano i viandanti che cappuccio bianco della congregazione. sentire protagonisti tutti gli intervenuti nelle iconografie lapicidi prodotte Con la Santa viene raffigurato un angelo, alla discussione. Ciò può essere positivo dall’apparato scultoreo riflettevano sui a volte al suo fianco o dietro la Santa solo se, congiuntamente, tutti cercassero misteri della fede, era all’interno diversa ed in alcune raffigurazioni è l’angelo a di dare il meglio per la conservazione da come la possiamo vedere oggi. Difatti, reggere il libro aperto con le iscrizioni e la tutela del Santuario. Iniziando dal non vi sono più gli affreschi bizantini di riportate anche nella tela di Taurisano. ridimensionamento del traffico, incui rimangono due Santi affrescati posti La particolare attenzione dedicata da prossimità dell’antica struttura. nell’attuale vano scala e solo un piccolo Francesca ai lebbrosi è commemorata nei Molti hanno scritto sulle probabili palinsesto posto nelle adiacenze della scala dipinti in cui ella compare inginocchiata origini, sulla committenza e la datazione che porta sull’impalcatura dell’organo. Il in preghiera tra morti e moribondi. A del Santuario, dai documenti pervenutici corredo pittorico oggi è costituito dagli volte appare in visione la Vergine con possiamo affermare che il primoaffreschi posti nella Cappelletta detta alcune frecce spuntate in mano, simbolo documento, che accenna non solo alla dell’Annunciazione e delle tele recanti della vittoria sulla malattia. Spesso l’effigie datazione della struttura ma anche ad l’Immacolata Concezione con i Santi di Santa Francesca Romana, così come a altri elementi che riscontreremo in Giuseppe e Antonio da Padova, di Santa Taurisano, può fare da pendant a quella seguito, fu redatto in occasione della visita Lucia, della Madonna del Carmine con di San Carlo Borromeo, ricordato per pastorale del giugno 1711 dal vicario San Giuseppe e la tela di Santa Maria analoghe opere di carità. capitolare della Diocesi di , Mons, Maggiore, collocata quest’ultima nel Sulla figura di Santa Francesca Romana, Tommaso De Rossi. Il prelato scrisse: cappellone dopo il restauro della metà posta nella tela in Taurisano, si può «Supponitur ex traditione istam ecclesiam degli anni Novanta. Orlando, nel descrivere la tela in ipotizzare che l’effigie della Santa non Il presente articolo intende approfondire questione evidenziano come gli attori sia stata dipinta solo per l’analogia con lo studio di quest’ultima tela. Innanzitutto principali siano Santa Maria Maggiore San Carlo Borromeo, ma possa essere bisogna specificare che essa era posta e San Carlo, risalente al XVII secolo, riconducibile ad un atto di devozione in un altare dedicato a Santa Maria riportando quanto già descritto da Mario delle monache benedettine del vicino Maggiore, detto anche di San Carlo, Cazzato circa l’attribuzione dell’opera al monastero di Ugento, in quanto la edificato intorno all’anno 1620. Difatti, in pittore sacerdote di , Francesco santa era molto venerata da quell’ordine un atto compilato dal notaio Apostolico Manfredi. É il primo che trascrive la terza monastico ed inoltre lo stesso monastero, don Leonardo de Capo del 30 novembre figura presente nel dipinto. Tralasciando da quanto risulta dal catasto onciario 1629, in cui venivano redatti gli atti comunque la quarta figura dell’angelo, della prima metà del Settecento, in riguardanti un altro altare posto nella nella sua relazione si esprime: “Sulla Taurisano annoverava 15 appezzamenti chiesa di Santa Maria della Strada e tela, invece, si leggono queste parole della coltivati ad oliveto, vigneto e seminativo, dedicato all’Immacolata Concezione, Vergine, incise su un libro, di cm. 30 x nonché riscuoteva vari annui censi da eretto per devozione da don Stefano 40, tenuto aperto da una Santa monaca fittaioli, per complessive 97 once annue. Alfarano, si specificava che lo stesso inginocchiata sulla destra della Madonna: La devozione delle monache benedettine era posto «ex parte occidentis cappellae «Tenuisti manu(m) dextera(m) mea(m) et di Ugento verso Santa Francesca Romana noviter constructae dictae di S. Carlo» (ad in voluntatem tuam deduxisti me et cu(m) è documentata in un atto del 1616, redatto occidente della cappella recentemente gloria suscepisti me». da Padre Lancellotti, in cui descriveva costruita detta di S. Carlo). Difatti la frase scritta è tratta dall’Ufficio la realizzazione di una cappella (altare) Sull’altare di Santa Maria Maggiore e San della Vergine, dai Salmi, 73, 23 – 24, «Tu Carlo, nella relazione della visita pastorale mi hai preso per la mano destra. Mi hai del 1711 il vicario capitolare descrive: «Vi guidato con il tuo consiglio e poi mi hai fuisse aedificatam de anno 1250 circiter è l’altare di Santa Maria Maggiore e di accolto nella tua gloria.» ex antiqua inscriptione parum hodie San Carlo Borromeo anch’esso eretto dal Emerge, dunque, che negli studi non apparenti in frontispitio ecclesiae in quo popolo, con l’immagine della Madonna viene mai descritta Santa Francesca adest imago Annunciation B.V.», (secondo donata da Romano Parisio, la quale Romana genuflessa, posta sulla destra una tradizione, si crede che questa chiesa essendosi logorata, è stata sostituita con della Vergine. Probabilmente in quanto fosse stata edificata intorno all’anno un’altra offerta dal rev. Stefano Pisanò …». è stata ritenuta di importanza minore, 1250 per via di un’antica iscrizione, Nella descrizione non si comprende come poiché regge un libro dove vi è scritto oggi poco chiara, posta sulla facciata mai il Vicario Capitolare di Ugento non l’ufficio della Vergine, e come se la della chiesa dove spicca l’immagine abbia annoverato la presenza della figura figura della Santa monaca fosse posta dell’Annunciazione della Beata Vergine). di Santa Francesca Romana e dell’Angelo nel dipinto solo per reggere il libro, ma Non essendoci altri documenti, gli Custode, considerato che il culto alla non collocavano mai la sua figura con studiosi hanno ipotizzato varie datazioni Santa di Roma era presente presso il l’immagine di San Carlo Borromeo. approssimative tra il 1250 ed il 1300. monastero delle monache benedettine Probabilmente perché in Taurisano Le loro relazioni erano basate sia sullo di Ugento, posto sotto l’autorità del l’immagine di San Carlo Borromeo viene studio del corpo di fabbrica che sulla Ordinario Diocesano di Ugento. Pertanto, collocata con l’Immacolata Concezione e documentazione del prelato della credo che si possa ipotizzare che il prelato Santo Stefano Protomartire nella Chiesa diocesi ugentina. Ciò che invece è certo abbia visto il dipinto antico, donato da del protettore di Taurisano, mentre nella è emerso nel corso dei lavori di restauro Romano Parisio, in cui vi era l’effigie chiesa di Sant’Antonio di Vienna, meglio all’interno della chiesa di Santa Maria del 1997, durante i quali sulla lunetta di Santa Maria Maggiore e San Carlo conosciuta come San Donato, l’affresco della Visitazione, posta nel convento posta al disopra della tela dell’altare ormai logorato, e nel corso della visita di San Carlo Borromeo era posto in una delle monache benedettine di Ugento, maggiore, nella fase di scialbatura, pastorale il nuovo dipinto offerto dal rev. delle colonne portanti all’inizio della egli scrisse: «Ci impiegammo ancora assai venne alla luce un’epigrafe: “Aetati s Stefano Pisanò fu collocato nell’altare struttura in un riquadro. (sia detto a gloria di Dio) in predicare sextae septem(bris), terquina; Salutis titolato a Santa Maria Maggiore e ciò non Ritorniamo alla tela in cui vi è raffigurata particolarmente a quelle Monache le lodi saecula, Octodecim, lustraq(ue)quinq(ue) permise, credo per errore del prelato, di Santa Maria Maggiore, San Carlo di S. Francesca nostra, il cui nome, essendo M(DCCCXXV),“Otto settembre della annoverare Santa Francesca Romana. La Borromeo e Santa Francesca Romana, già pure ott’anni prima canonizzata, non sesta età. Diciotto secoli e cinque lustri di descrizione fatta dal Vicario De Rossi è (1384 - 1440),la cui vita fu un esempio di era né anche stato udito in quei paesi, salvezza. 1825. stata riportata anche negli studi compiuti carità cristiana. Ella era una nobildonna (continua a pag. 6) 6 PERIODICO INDIPENDENTE novembre 2018 PERIODICO INDIPENDENTE novembre 2018

(segue da pag.4 “Gaetano Contursi...”) (segue da pag.3 “Vita te Cristu...”) Andrea Costa, Francesco Saverio Nitti, ecc.) attende ora a soffocare qualsiasi insegna che Giove, né dipende dai conservatori clericali; questo linguaggio dal ruolo di strumento e alla borghesia professionistica leccese e forza popolare tenti elevare contro il dogma ma dalla volontà popolare; quando le espressivo del Vangelo. Gesù non parlava taurisanese, costituita quest’ultima dagli e contro la violenza clericale. Onde in quel organizzazioni di lavoratori, coscienti della forse in dialetto aramaico? Non è il Vangelo Stasi, Ponzi, Pennetta, …, fu uno Consiglio Comunale, mentre una vigorosa loro forza, sapranno virilmente volere ed che si abbassa nella veste dialettale, ma è il dei più agguerriti sostenitori della necessità minoranza richiede l’esecuzione di un i borghesi magri avranno compreso che dialetto che si eleva nel Vangelo. Semmai, tutta di onorare il filosofo ateo Giulio Cesare precedente deliberato a favore di una lapide tra quelli è il loro posto, ogni ostacolo di la difficoltà potrebbe consistere nell’usare il linguaggio del popolo senza alterare il Vanini mediante soprattutto l’erezione di un a Giulio Cesare Vanini, la maggioranza, consorterie sarà superato ed anche Taurisano pensiero divino, cosa in cui Ciurlia si è invece monumento, già commissionato allo scultore presieduta dal cav. Lopez y Royo, ne propone avrà governo di popolo: il suo cuore farà dimostrato molto abile e competente. La ruffanese Antonio Bortone (1844-1938) da la revoca. Il fenomeno non sorprende, dato sorgere il monumento: e la vittoria non sarà lettura della Vita te Cristu diventa, quindi, un apposito Comitato composto da studiosi l’organizzarsi di tutto il partito cattolico e difficile perché anche oggi i cavalieri di cappa un’ulteriore occasione per apprezzare come ed intellettuali salentini, italiani e stranieri, e conservatore in Città e in Provincia, ma e spada non sono altro che dei sorpassati. l’immediatezza, la freschezza e la peculiarità l’affissione di una lapide commemorativa, la merita di essere considerato. E se il paese natio farà durare la vergogna, la del linguaggio dialettale possano aderire in cui epigrafe era già stata scritta dal filosofo Per l’inaugurazione della lapide si erano laica democrazia leccese - concordi gli spiriti maniera particolarmente suggestiva ed unica tranese Giovanni Bovio (1837-1903), a stabilite meritate onoranze alle quali tutta liberi e d’ogni parte - troverà quanto occorre ad alcune delle pagine cruciali del Vangelo. Taurisano, il suo paese natale. Ma, visti gli l’Italia libera, moderna e laica avrebbe pel ricordo a Vanini; lo pianterà - come La versione in lingua dialettale si rende, altresì, ostacoli frapposti dal clero locale, guidato dal partecipato fin da quando Giovanni Bovio si bandiera di vittoria - nella Piazza degli studi utile dal momento che i Vangeli sono nati in parroco don Salvatore Casto (1853-1936), onorò di dettare l’iscrizione commemorativa: per ricordare ai giovani ‘il cuor ch’egli ebbe’; e ambienti popolari e scritti in lingua corrente. dalla Curia vescovile di Ugento, guidata da egli era il più idoneo a tanto e a rappresentare sulla stele memoranda sarà impresso a forza E’ utile, infine, perché vi è la speranza che mons. Luigi Pugliese (1850-1923), e dalle la Nazione. Invero il Vanini - il nostro l’ultimo bando gridato dai conservatori di il messaggio evangelico, anche per questa nuova via, possa circolare nelle famiglie, con famiglie conservatrici filocattoliche del Grande - sintetizza il pensiero potente che Taurisano contro il nemico, temuto anche l’autorità e l’amore che viene dalla lingua degli luogo, capeggiate dai principali esponenti investiga le leggi supreme confermate dai ora, dall’al di là del rogo». avi, ancora diffusamente parlata nei contesti dell’ex famiglia feudale, Giovanni (1844- posteri, superante le nebbie del dogma e La lapide commemorativa con l’iscrizione familiari e amicali. 1910) e Luigi Lopez y Royo (1858-1916), dell’ignoranza in un tempo nel quale tutto del Bovio fu affissa sulla facciata della Il dialetto salentino di Taurisano, poi, quest’ultimo sindaco al tempo del diniego ciò poté costargli il rogo: ma il suo pensiero presunta casa natale di Vanini quasi si dimostra pienamente all’altezza di un dell’affissione della lapide commemorativa, di precursore, rotto ogni vincolo e superato settant’anni dopo per opera della Massoneria contenuto così importante come quello del l’avvocato leccese rivolse a questa parte lo spazio, fece di lui un ‘cittadino del mondo’. leccese e il monumento al filosofo fu eretto in Vangelo. Al di là della morfologia e della Così si spiega come Giovanni Bovio, lo spirito Piazza Castello un secolo dopo, nel 2016, su sintassi, infatti, la parlata taurisanese si più profondo dell’epoca nostra, ne abbia tutta iniziativa del Comune di Taurisano. manifesta come un dialetto di immagini, vista l’immensa altezza morale: sembra quasi con una straordinaria affinità, quindi, con che le due anime, rimaste entrambe oscure ai il testo evangelico e le sue piccole e grandi coevi, si sieno comprese attraverso il tempo parabole. Il dialetto salentino di Taurisano e la più vicina abbia nell’epigrafe tutto voluto è quello che più si avvicina, insieme con il napoletano, alla lingua ebraica, in quanto dire nell’altra, come nessuno meglio avrebbe (segue da pag.5 “Santa Francesca Romana...”) di maniera che Dio accese i cuori di non ha concetti astratti ed è il più idoneo a saputo. rendere nella sua schiettezza e concretezza quelle sue serve e tanta devotione verso la E i cavalieri di cappa e spada - riuniti intorno tanti termini che sono usati nella traduzione Santa, che una fra l’altre, cioè Massimilla al cav. Lopez - proprio quest’epigrafe vogliono sia latina che italiana dei Vangeli. Pandone nipote del suddetto Conte ha bandire da Taurisano! Dal loro punto di vista Quest’opera riveste, sul piano dialettologico, hanno ragione: v’è da osservare una sola cosa fatto, intendo, erigere una cappella nobile, un valore rilevante soprattutto a livello lessicale in contrario: che le loro mentalità sono ormai e ricca per quei paesi, con assegnamento e per quanto concerne la storia della lingua, superate: semplicemente. d’entrata per un sacerdote, che vi celebri nel senso che nei versi che la compongono ogni giorno». sia verbalmente, in varie conferenze, sia Invero l’epigrafe pel Vanini - l’antico appare sapientemente realizzato quell’idioma La tela di Ugento in cui è raffigurata Santa per iscritto sulla stampa salentina, feroci sacerdote ribelle - poteva in Taurisano che Ugo Orlando, poeta dialettale taurisanese Francesca Romana con Santa Maria invettive, tra cui quella che riportiamo qui di divenire come l’insegna nemica: un giorno e autore, tra l’altro, della traduzione in dialetto Maddalena, opera autografa del pittore di alcune sequenze del Vangelo, e Francesco seguito, pubblicata sul settimanale radicale le masse, stanche dei santi di cartapesta, si Donato Antonio D’Orlando di Nardò, “Il Corriere Meridionale” del 31 ottobre 1907, sarebbero raccolte intorno al ricordo come Politi, germanista, letterato, traduttore dipinta nel 1618, oggi è conservata taurisanese, hanno lasciato agli studiosi con fondato nel 1890 da Arturo Foscarini. presso un remoto dio oscuro - risorto dalle presso il Museo della Diocesi di Ugento. i loro meritori componimenti e traduzioni. *** viscere antiche della gente nostra - protettore La devozione verso Santa Francesca Per gli studiosi dei dialetti è importante che «I cavalieri di cappa e di spada. Mentre i e segnacolo di ribellione: logico conforto pel Romana la si può riscontrare nel Salento ciò che proviene dalla parlata popolare venga partiti democratici, non ancora epurati povero, stanco di aspettare gioie mistiche, in Ugento, in Taurisano e in Lecce presso poi raccolto e ordinato nei vari dizionari o dall’antica vergogna clericale e dalle abitudini sdegnato contro la formula conservatrice la chiesa del 1180 dei Santi Niccolò vocabolari dialettali e abbia poi un riscontro opportunistiche, cercano di non accorgersi dell’ ‘ordine nel rispetto della legge’. Onde e Cataldo, collocata all’interno del nell’opera di qualche autore. E, da questo della chiara onda che, salendo dalle pure l’Amministrazione Comunale di Taurisano Cimitero Monumentale di Lecce, voluta punto di vista, Ciurlia ha saputo utilizzare sorgenti popolari, rinfresca ed accomuna non poteva agire diversamente. da Tancredi d’Altavilla, conte di Lecce e appropriatamente alcune voci ed espressioni la borghesia moderna e i lavoratori, i E’ bene però dir presto che - fortunatamente ultimo re dei Normanni, il quale donò il che non si riscontrano diffusamente, o conservatori- clericali invadono la Città e la - la sua finalità non fu raggiunta poiché la complesso ai Benedettini. Nel Settecento addirittura sono del tutto scomparse, nella Provincia: “… e l’urbe e tutte le castella del violenta battaglia impegnata dalla minoranza Mauro Manieri realizzava i due altari parlata comune corrente. I suoi arcaismi non Contado”. fece sospendere e rinviare la seduta. posti nel transetto sinistro e destro, (continua a pag. 8) Quant’è che da Taurisano venne il grido di La memoria del frate sdegnoso e protervo completati con dipinti del napoletano dolore che - non nel cuore di un sovrano - ma ha ancora tale forza suggestiva da destare Giovan Battista Lama, raffiguranti nell’anima dei lavoratori trovò eco profonda? l’anima contadina e farla fiammeggiare nel rispettivamente San Benedetto, Bernardo Io ricordo che allora i mille fratelli ignoti, ricorso dei suoi umani diritti violentati: Tolomei e Santa Francesca Romana e la abbandonati i lavori dei campi e delle officine, e quando lo spirito popolare si desta non Vergine col Bambino e i Santi Niccolò e si raccolsero nei comizi, colle fronti torve, conosce ostacoli di sorta: tutto ciò considerato, Cataldo. Nel concludere si può dunque affermare minacciosi pur nel silenzio. Allora, come ora, i buoni amministratori di Taurisano bene che nel descrivere la tela di Santa Maria i capi dei partiti popolari seppero insegnare meritarono della Patria e principalmente Maggiore, posta nel Santuario di Santa alla folla agitata la tranquillità sdegnosa e della Curia intonando a piena voce - secondo Maria della Strada, vi sono a sinistra San sprezzante - propria delle forti organizzazioni il canto gregoriano - ‘Abbasso Vanini’. Carlo Borromeo, al centro vi è posta la - la quale tutta racchiude il segreto per vincere Intanto tutti i Comuni di Puglia, per figura di Santa Maria Maggiore con il ogni consorteria clericale-conservatrice. volontà di amministratori o per forza di Bambino Gesù in braccio e a destra vi è Ma in Taurisano l’anima reazionaria ebbe popolo, eternano i ricordi dei concittadini l’immagine genuflessa di Santa Francesca il suo saturnale quando i soldati spararono illustri o dei Grandi della democrazia italiana. Romana, che regge un libro tenuto aperto sugli inermi: ancora nei muri son confitte Lecce - ‘bongré ou malgré’ - ha ora i busti a in cui vi è scritto: «Tenuisti manu(m) le palle e sono indicati i punti ove caddero Cavallotti e a Bovio: avrà quello al dextera(m) mea(m) et in voluntatem tuam le vittime. E quella stessa anima che aveva suo Trinchese e Taurisano avrà … la lapide al deduxisti me et cu(m) gloria suscepisti determinato il conflitto economico, che aveva Vanini. Ma quando? me», alle cui spalle vi è l’angelo custode. gioito nel veder l’ordine ristabilito col fuoco, L’avvenire non è più né nel grembo di PERIODICO INDIPENDENTE 7 novembre 2018

L’ ANGOLO LETTERARIO

POESIE 1918 – 2018, IV NOVEMBRE: CENTENARIO DELLA FINE ULIVI La musica di dentro DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE Mentre m’inoltro in quei sentieri sconnessi Mi si stringe il cuore Io la sento! - Solo l’Amore può salvare Che furono i miei, E le palpebre ritengono appena il mondo: costruendo la Pace Mentre ascolto silenzioso Lacrime amare Per le strade ogni giorno! - Il frusciare dei rami al vento, In un contesto di impotenza nelle piazze Come il sibilo delle corde di un’arpa, E vergognosa rassegnazione sulle spiagge. VITTORIU VENETU! tra vergini dita, Nei sobborghi (lacrime e prechere) Mentre guardo lo sconforto , nei vicoli Santo Prontera di Francesco, Comu crìsima santa sta Di volti scarni , e nelle periferie del mondo. (Ginevra 2018) su’ ‘i mani nòsci scavati dal pesante lavoro, ‘a Pace Una fi tta al cuore mi prende Io la sento! Ma ci va’ nne spusce te manu E incredulo guardo,sconsolato , LUANA cate nterra e sse rumpe Un paesaggio lunare. Ha braccia forti se scatìna tuttu te paru Oh alberi secolari , L’ultima chitarra e fi anchi larghi, nna sorta te terramotu Oh magnifi ci Ulivi suona per te, corpo altero capace cu ff ace casamìcciula Ricordo ancora Luana. e piedi nudi Senza cu nne lassa a cciuvèddhri le grida spensierate che incalzano le note. mancu ‘u tiempu Che risuonavano , Fior di fanciulla cu ppozza tire di ceppo in ceppo, tenera dolce buona Io la sento! Cristu jùtime Quando pargoletto giocavo ti aff acciavi alla vita. Con le cuginette e voi off rivate Scandisce il battito del cuore. Stefano Ciurlia Rifugio ,riparo e nascondiglio Suonavi ballavi cantavi Viaggia nel tempo (12.12.2015) Nelle vostre visceri contorte vivevi per la gioia infi nita e nello spazio. E ancestrali, di quanti ti amavano. Attraversa Popoli e Paesi Mentre le nostre madri, e scende fi no al mare. Curve sui loro attrezzi , Da oggi riposi fra i più. lavoravano, La tua anima candida Io la sento! Un terreno ostile e arido potrà ballare nel cielo Ricco di pietrisco e polvere. e suonare fra gli angeli Io la sento! Ricordo ancora, e con essi potrà cantare. E’ la musica che hai dentro, La veglia del dì delle Palme passione Quando ognuno aveva consuetudine Il tuo corpo giace furore Di tagliare un fascio di rami in una casina inarrestabile ritmo per farlo benedire lugubre e piccola di universalità d’amore. In quel giorno di festa, fatta su misura per te. E davanti al prete che benediva Maria Angela Zecca Si faceva a gara per alzare Una pietra tombale In alto , chiude l’uscio e tu sempre più in alto, nel guscio di una fredda Quel fascio di rami bara resterai per sempre, per poi ridistribuire Luana. LITRATTI quei rami Benedetti A MOTI MEI su tutto il creato Chiesa Madre - Lapide in ricordo Antonietta Di Seclì, dei taurisanesi caduti nella A mo di benedizione , di Stefano Ciurlia da “Voci del silenzio”) 16- Prima Guerra Mondiale E preludio per un buon raccolto. E tutti ,per un giorno ,ci si scopriva credenti Pàsculi Giuvanni?! E ricordo ancora ALLA MADRE “Giuvanni Pasculi”, Quando furtivi si rubavano eri utu ffi rmare! Ingrata fi glia, Rami secchi dell’ultima rimonda -E mo’?...- come un giorno Per riscaldare la culla del Bambino Pe’ stu pìcculu particolare, uscii dal tuo ventre, Per il grande falò di Natale. a llu pròssimu appellu, così oggi da te Lungi da ognuno di noi mi allontano. cquai ‘ntorna, tie, L’idea di una si desolante realtà. Ma l’umana catena t’hai pprisintare! (25.10.2011) Voi eravate e siete stati per centinaia di anni non s’è spezzata 17- Simbolo di vita e ricchezza neppure ora Pinzannu a ll’età mia Di pace e amore che non ti vedo: e sapennu puru ‘a tua, Sul vostro fi orire e divenire come la mia ombra statte ncortu quannu camìni, Si poggiava il futuro delle nostre generazioni sempre mi segui cu no’ ttuppi a lle carotte Di una terra povera ma ricca di valori e tu mi guiderai Voi sapevate , ca se tròvine mmenzu ‘a via!... quando sarà notte. e dall’alto delle vostre chiome più alte, Ssìa va ccappi comu mie, Scrutavate , Antonietta De Giorgi, ca una no’ lla vitèi: impassibili il futuro, da “Diario di un’emigrata” scuppài comu ‘nnu turdu Eravate bellezza e armonia “…e comu corpu mortu jeu catèi”! Siete Furtuna ca ‘nna giòvine E giorno dopo giorno diventate, l’ombra te ddhrai se cchiàu ppassare: Vostro malgrado , cade sul paese l’ombra della notte me zzicca, svelta, pìsule… Informi nel cielo già risplendono me vìsciu ‘ntra ‘nna màchina… Abnegazione di ogni armonia, le stelle versu ‘a casa mia ‘ulare! (7.11.’13/7.2.’14) Eravate il polmone verde del Salento seduti sulle panchine Diventate legna da ardere sognate Senza speranza alcuna. vostro vero unico desiderio E mentre m’inoltro ma i nostri sogni NATALE! Mesto , non sognano Nnu prumettu ‘nnistatu a ll’Amore sui terreni che furono ca crisce ‘ntr’u core! Oggetto e soggetto Gino Manco, Della mia infanzia da “La cenere e la farfalla”) Stefano Ciurlia 8 PERIODICO INDIPENDENTE novembre 2018 PERIODICO INDIPENDENTE novembre 2018

(segue da pag.1 “Perchè i migranti ...”) (segue da pag.6 “Vita te Cristu...”) milioni provenienti dall’Africa, perché la loro Le responsabilità si presentano come esibizione fredda di una di Ciurlia una meritoria opera, per così dire, terra sarà diventata deserto>>. Le migrazioni di massa, dunque, non terminologia ormai desueta. Egli, invece, “archeologica”, in quanto porta alla luce Poi aggiunge che l’Africa è <>. la pratica della disinformazione e mediante e la lingua dialettale arcaica. In fondo, è più E allora? <> a causa essere tassate; viceversa nei Paesi ACP i prodotti di <>. di tipo protezionistico. Con l’abbattimento È materialmente possibile? No. Se non ci di queste barriere, in nome delle politiche fossero quei problemi –per tanta parte (giova neoliberiste di Bruxelles, i prodotti agricoli riperlo) responsabilità dei Paesi sviluppati-, europei (sostenuti da 50 miliardi di sussidi) si sposterebbero piccoli gruppi e singoli invaderanno il mercato africano senza che individui, non già masse enormi. E allora? l’agricoltura africana possa competere con “gli <>, si dice. Ottima invasori”. Sarà la distruzione dell’agricoltura soluzione. Ma intanto continuano le politiche africana, che costituisce il 70 per cento di che “cacciano” i migranti da casa loro. l’avv. Giuseppe Episcopo, Consigliere onde attuare un’opera di sì vitale tutta l’economia>> (Sebastiano Zenobini, Una sorta di Piano Marshall per l’Africa Provinciale, il quale esordì ricordando interesse, e dare allo stesso ampio Quotidiano di Puglia, 26 luglio 2018, pagg. 1, non è in vista. L’Europa –che pur si era all’assemblea le «perizie a cui andò mandato di fiducia per proseguire a 8). autodistrutta e comunque si trovava in soggetta questa73056 linea ferrata,TAURISANO la quale è (Le)lottare Tel. contro 0833 tutti 622157 gli ostacoli che l’aspirazione, il supremo interesse, il possono frapporsi al compimento di Sono dati eloquenti di per sé, che inquadrano condizioni migliori dell’attuale Africa- ne dritto finora conculcato di queste questa bramata ferrovia Finalmente buona parte del problema. ha beneficiato nel secondo dopoguerra. Unabbondanze, ma patriottiche popola- far prevenire al Governo del Re il voto 3). Suonano come sintetica conferma simile Piano non sarebbe da valutare come un zioni del Capo di Leuca … il Consor- di quest’assemblea, per salvaguardare le parole di Daniele Perotti: <