DI MERCATELLO SUL Provincia di e Cod. 41025

Ufficio: TECNICO Assessorato:

PROPOSTA DI DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE DEL 15-09-2014 N.82

Oggetto: APPROVAZIONE DEFINITIVA PIANO PARTICOLAREGGIATO PER IL CENTRO STORICO DEL CAPOLUOGO.

PARERE: Favorevole IN ORDINE ALLA REGOLARITA’ TECNICA

Il Responsabile del servizio interessato BARTOLUCCI DANIEL LUIS

DELIBERA N. 75 Seduta del 17-09-2014

Soggetta a Controllo Immediatamente eseguibile

SACCHI FERNANDA SINDACO ROMANINI DOMENICO ASSESSORE PISTOLA GIOVANNI ASSESSORE ESTERNO L’ASSESSORE ALL’URBANISTICA

PREMESSO: CHE con deliberazione di C.C. n. 181 del 25/11/1988 è stata disposta l’approvazione definitiva della variante al P.P.C.S. (Piano Particolareggiato per il Centro Storico del capoluogo); CHE ai sensi della Legge 17/08/1942, n. 1150, art. 16, comma 5, la durata del Piano Particolareggiato è stabilita in un massimo di 10 anni, e che l’art. 17 “Validità dei piani particolareggiati”, al comma 1 testualmente recita: “Decorso il termine stabilito per l’esecuzione del piano particolareggiato questo diventa inefficace per la parte in cui non abbia avuto attuazione, rimanendo soltanto fermo a tempo indeterminato l’obbligo di osservare, nella costruzione di nuovi edifici e nella modificazione di quelli esistenti, gli allineamenti e le prescrizioni di zona stabiliti dal piano stesso”; CHE si è ravvisata pertanto la necessità di procedere alla rielaborazione del Piano Particolareggiato per il Centro Storico del capoluogo; CHE con deliberazione di G.C. n. 60 del 24/06/2010 recante “Affidamento incarico professionale per rielaborazione del Piano Particolareggiato per il Centro Storico (P.P.C.S.) del Capoluogo – provvedimenti” , ha disposto l’affidamento all’Arch. Muccioli Gabriele dello Studio Ferri e Muccioli architetti di (PU) per la rielaborazione del nuovo Piano Particolareggiato per il Centro Storico del capoluogo di ; CHE con delibere di G.C. n. 126 del 31/12/2009 e n. 60 del 24/06/2010, sono state assegnate al Responsabile Area Tecnica, quale responsabile del procedimento, le somme necessarie per procedere all’incaricho di che trattasi; CHE con disciplinare di incarico Reg.n. 191 del 29/07/2010 è stato conferito l’incarico professionale all’Arch. Muccioli Gabriele dello Studio Ferri e Muccioli architetti di Urbania (PU); VISTO il Piano Particolareggiato per il Centro Storico del capoluogo, datato 19/03/2011, presentato in ottemperanza del sopraccitato disciplinare di incarico professionale, dall’Arch. Muccioli Gabriele dello Studio Ferri e Muccioli architetti di Urbania (PU), in data 19/06/2013, acclarato in atti al prot.n. 2933 del 20/06/2013, composto da:

CARTOGRAFIA DI BASE (scala 1:1.000): - 1. Delimitazione PPCM - fogli catastali. Perimetrazione della zona individuata dal P.R.G. riportata sull'unione dei Fogli catastali interessati; - 2. Delimitazione PPCM - C.T.R. del 1995. Perimetrazione della zona individuata dal P.R.G. riportata sulla Cartografia Tecnica Regionale; - 3. Delimitazione PPCM - foto luglio 2007. Perimetrazione della zona individuata dal P.R.G. riportata su aerofotogrammetria; - 4. Sovrapposizione catasto-foto aerea. Raffronto fra le particelle catastali e la situazione reale dell’area;

STATO DI FATTO URBANISTICO (scala 1:1.000): - 5. Planimetria attuale su fogli catastali. Planimetria aggiornata sulla base della cartografia di base e dei rilievi diretti, con indicazione della numerazione civica; - 6.1. Proprietà particelle catastali - grafico. Individuazione della tipologia di proprietari e della frammentazione delle proprietà; - 6.2. Proprietà particelle catastali - elenco. Dati identificativi delle proprietà catastali ed intestatari delle stesse; - 7.1. Assetto Urbanistico - fine secolo XVII. Confronto fra la situazione urbanistica attuale e quella esistente alla fine del Seicento; - 7.2. Evoluzione Urbanistica - 1830 circa. Costruzioni, modifiche e demolizioni dalla fine del Seicento al 1830, a confronto con la situazione attuale; - 7.3. Evoluzione Urbanistica - 1880 circa. Costruzioni, modifiche e demolizioni dal 1830 al 1880, a confronto con la situazione attuale; - 7.4. Evoluzione Urbanistica - 1942 circa. Costruzioni, modifiche e demolizioni dal 1880 al 1942, a confronto con la situazione attuale; - 7.5. Evoluzione Urbanistica - 1970 circa. Costruzioni, modifiche e demolizioni dal 1942 al 1970, a confronto con la situazione attuale; - 7.6. Evoluzione Urbanistica attuale - 2010. Costruzioni, modifiche e demolizioni dal 1970 ad oggi; - 7.7. Planimetrie e vedute storiche. Raccolta della cartografia storica utilizzata per l'elaborazione delle tavole di Evoluzione Urbanistica; - 8. Interventi eseguiti dal 1970 al 2010. Tipologia degli interventi edilizi eseguiti negli ultimi quarant'anni; - 9. Stato di conservazione dell'edificato. Indicazione delle stato di conservazione delle costruzioni e delle facciate; - 10. Stato di conservazione degli scoperti. Indicazione delle stato di conservazione degli scoperti; - 11. Rilievo materico degli scoperti. Indicazione dei materiali che costituiscono gli scoperti o che sono stati utilizzati per la loro pavimentazione; - 12. Rilievo materico facciate edifici. Indicazione dei materiali che costituiscono i paramenti murari degli edifici o che sono stati utilizzati per la loro finitura; - 13. Rilievo valore storico-architettonico. Classificazione delle costruzioni in base alla loro valenza storico-architettonica; - 14. Destinazioni d'uso principali edifici. Individuazione degli usi principali a cui sono destinati gli edifici; - 15. Destinazioni d'uso scoperti. Individuazione degli usi, anche temporanei, a cui sono destinati gli scoperti, con indicazione della consistenza e posizione di parcheggi ed aree ecologiche; - 16. Piani fuori terra e mura di cinta. Indicazione del numero di piani degli edifici e individuazione delle strutture murarie di perimetrazione degli scoperti; - 17. Densità e distribuzione degli abitanti. Rappresentazione grafica della distribuzione degli abitanti e della densità demografica negli edifici del centro; - 18. Elementi di arredo urbano esistenti. Individuazione, classificazione e localizzazione degli elementi di arredo urbano; - 19. Disposizione illuminazione pubblica. Individuazione, classificazione e localizzazione degli apparecchi illuminanti pubblici; - 20. Distribuzione ENEL e TELECOM. Indicazione delle reti pubbliche elettriche e telefoniche: aeree e addossate ai prospetti;

ELABORATI GRAFICI DI PROGETTO (scala 1:1.000): - 21. Unità di riferimento interventi. Individuazione, all'interno di Blocchi e Sottoblocchi, delle UMI (elementi per l’attuazione diretta del PPCM), e delle UTF (parti per le quali è necessario un intervento coordinato fra le UMI componenti); - 22. Unità Preferenziali d’Intervento. Individuazione delle UPI, unità di riferimento in cui l’esecuzione presenta particolare difficoltà, urgenza e/o opportunità; - 23. Categorie d’Intervento sulle UMI. Individuazione delle modalità di intervento, ovvero dell'entità di lavori massima consentita per ciascuna UMI; - 24.1. Strade, piazze e altri spazi inedificati. Indicazioni relative alla conservazione e riqualificazione delle aree scoperte pubbliche e private; - 24.2 Spazi urbanistici unitari. Individuazione degli spazi pubblici omogenei e indicazioni per la loro pavimentazione;

NORME E RELAZIONI: - 25. Relazione illustrativa – Principi generali che hanno indirizzato le scelte di progetto del PPCM; - 26. Norme Tecniche di Attuazione; - 27. Prescrizioni Specifiche – 232 schede, in cui sono riportate le Prescrizioni Specifiche riferite ad ognuna delle UMI.

VISTO il parere favorevole espresso dalla Commissione Edilizia comunale nella seduta del 06/07/2013 ore 11:30 verbale n. 138 punto n. 1; CHE il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Associato “Massa Trabaria” – Settore Urbanistica – Sportello Unico per l’Edilizia, ha espresso parere favorevole; CONSIDERATO che il Piano Particolareggiato in argomento non ha impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale secondo i criteri contenuti nell’allegato II della direttiva 2001/42/CE ed è esente dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) prevista dalla L.R. n. 6 del 12.06.2007, secondo le direttive contenute nella deliberazione della G.R. n. 1813 del 21/12/2010 – Allegato 1 – 1.3 Ambito di applicazione – Punto 8 m), in quanto trattasi di Piano Attuativo di cui al Titolo IV della L.R. 34/1992 che non comporta variante al relativo PRG non sottoposto a VAS e non contiene opere soggette alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale o a Valutazione di Incidenza secondo la vigente normativa; DATO ATTO che ai sensi dell’art. 30 della L.R. 05/08/1992, n.34 il nuovo Strumento urbanistico attuativo (Piano Particolareggiato art.4, comma 1) è adottato/approvato dalla Giunta Comunale ai sensi dell’art.5, comma 13, lett. b) della Legge 12/07/2011, n. 106 nonché dell’art. 11, comma 8 lett. a) della L.R. 23/11/2011, n.22; CHE con deliberazione di G.C. n. 65 del 17/07/2013 si è provveduto all’adozione dello Strumento urbanistico ai sensi dell’art. 30 della L.R. 05/08/1992, n.34 e s.m.i.; CHE il sopraccitato PPCS, adottato con GC 65/2013, è stato pubblicato all’Albo Pretorio, depositandolo presso la sede comunale per trenta giorni consecutivi, dal 22/10/2013 al 21/11/2013, dando comunicazione al pubblico dell’avvenuto deposito anche mediante apposi sugli usuali spazi pubblici e sul sito internet del Comune. Durante tale periodo chiunque ha potuto prendere visione del Piano Particolareggiato e presentare, entro i successivi trenta giorni, osservazioni e opposizioni; CHE l’atto di adozione GC 65/2013, completo degli elaborati, contestualmente al deposito, è stato trasmesso alla Provincia di Pesaro e Urbino con nota del 22/10/2013 prot.n.4616, che, entro sessanta giorni decorrenti dalla data di ricezione della documentazione, ha formulato la seguente osservazione con deliberazione di G.P. n.273/2013 del 14/11/2013: - Ai sensi della legge 1150/42, art. 16, comma 3), si invita l’Amministrazione Comunale di Mercatello sul Metauro ad acquisire, prima dell’approvazione definitiva del piano particolareggiato in oggetto, il parere della competente Soprintendenza. CHE con nota del 22/10/2013 prot.n.4614 ilSettore Urbanistica comunale aveva già richiesto il parere alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle di , la quale con nota prot.n.4617 del 26/03/2014, acquisita in atti al prot.n.2040 del 29/04/2014, ha espresso testualmente: “parere favorevole a quanto proposto, evidenziando un apprezzamento per l’impegno progettuale espresso e per l’attenzione dimostrata alla conservazione di tutto l’edificato storico”; CHE con nota prot.n.1196 del 11/03/2014 è stato altresì richiesto alla provincia di Pesaro e Urbino, ufficio 11.3.1, il parere ai sensi dell’art.89, DPR 380/2001 e s.m.i., che l’ufficio preposto ha richiesto integrazioni con nota prot.n. 27386 del 24/04/2014, acquisito in atti al prot.n.2052 del 30/04/2014; CHE con nota prot.n.2334 del 10/05/2014, il Settore Urbanistica ha trasmesso alla Provincia di Pesaro e Urbino la seguente integrazione documentale: - Relazione geologica di fattibilità con riferimento agli interventi previsti dal piano urbanistico,completo di: - Stralcio cartografia tematica di analisi e di sintesi allegata al PRG (Carta geologica, geomorfologica, delle pericolosità geologiche, sismiche e idrologica-idrogeologica) e carta del PAI-Regione Marche con ubicazione dell’area di interesse; - Dichiarazione motivata del Responsabile del Procedimento, circa l’esclusione dalla verifica di compatibilità idraulica, attestante che il piano non rientra tra gli ambiti di applicazione previsti al punto 2.2 della D.G.R. n.53 del 27/01/2014; CHE la Provincia di Pesaro e Urbino con nota prot.n.35373 del 03/06/2014, acquisita in atti al prot.n.2861 del 06/06/2014, ha espresso parere n. 3129/13 ai sensi dell’art. 89 DPR 380/2001 e s.m.i. con le seguenti prescrizioni: - Per la progettazione esecutiva degli interventi strutturali andrà sviluppato uno studio geologico-geotecnico, supportato da specifiche indagini geognostiche, con prove in sito ed in laboratorio, secondo quanto disposto dalle NTC 2008, verificando l’eventuale presenza di cunicoli o grotte nelle aree d’intervento; - Si dovrà inoltre procedere alla definizione degli scenari di pericolosità sismica locale mediante specifiche analisi, secondo le NTC 2008, tese alla definizione del comportamento dei terreni sotto sollecitazione dinamica (Vs30); - Particolare attenzione andrà posta nell’esecuzione dei lavori, adottando i dovuti accorgimenti tecnici e le soluzioni progettuali, anche preventivi, volti a salvaguardare i fabbricati contigui e le strutture e infrastrutture esistenti. Quanto sopra con particolare riferimento alla esecuzione degli interventi che andranno ad interessare le strutture di fondazione (allargamento fondazioni esistenti, realizzazione di micropali, ecc.); - Gli interventi edilizi, la cui esecuzione resta subordinata all’osservanza degli adempimenti previsti nella Parte II Capo IV del DPR 380/2001 e nelle LLRR 33/84 e 18/87, dovranno risultare rispondenti alle disposizioni contenute nelle specifiche norme tecniche, con particolare riguardo alle indagini previste dalla normativa vigente (NCT 2008); ASPETTI IDROLOGICI-IDRAULICI - Si ricorda che all’interno degli ambiti inindabili individuati dal PAI Marche l’effettiva possibilità di realizzare i soli interventi consentiti in linea teorica dagli artt. 7 e 9 delle NTA del PAI è comunque subordinata agli esiti della verifica tecnica, prevista dal comma 2, art. 9 delle stesse NTA, tesa a dimostrarne la compatibilità in relazione alle condizioni di dissesto ed il livello di rischio dichiarato. Detta verifica dovrà essere allegata al progetto dell’intervento e valutata dall’Ente competente, nell’ambito dei rilascio dei provvedimenti autorizzativi. Tenuto conto che tale valutazione si basa sul raggiungimento o meno di un adeguato livello di sicurezza, per la pubblica incolumità e per i beni esposti, ne consegue che intervenire all’interno di territorio inondabili comporta necessariamente da parte dei soggetti proponenti, oltre all’adozione di appropriate misure di mitigazione della pericolosità e della vulnerabilità/esposizione, la piena consapevolezza e quindi accettazione di un ragionevole margine di rischio; - Si richiama al rispetto con le nuove costruzioni delle distanze minime dalla sponda o piede degli argini e dalla proprietà demaniale fissate dall’art. 96, lettera f) del RD 523/1904, pari a metri 4 per piantagioni e movimenti di terreno e metri 10 per strutture e cavi; - Andranno salvaguardate le scarpate fluviale da con siderare come ambiti di pertinenza del corso d’acqua, oltre ad un’adeguata fascia di rispetto da limite superiore delle stesse da individuarsi caso per caso, sulla base di puntuali verifiche di stabilità e analisi geomorfologica multitemporale, volta a dimostrare l’assenza di significativi processi di arretramento del ciglio nel tempo (50/60 anni); - Al fine di mantenere costanti nel tempo le garatteristiche geomeccaniche dei terreni di formazione, la zona andrà dotata di un adeguato sistema di regimazione, raccolta e smaltimento delle acque superficiali, attraverso idonei recettori. CHE entro la scadenza del 23/12/2013 sono state presentate le seguenti osservazioni:

OSSERVAZIONE N. 1 Presentata dal Sig. Betti Leonardo in data 04/12/2013 al prot.n.5345 e riferita alla UMI 24:

Relazione del progettista Relazione del osservazione Muccioli Arch. Gabriele Responsabile del Settore Urbanistica UMI 24 UMI 24 UMI 24 1.1 Che venga valutata la 1.1 Si precisa che durante la stesura 1.1 Dall’esame della documentazione documentazione fotografica agli del PPCM sono state esaminate di PPCM, con particolare riguardo atti relativamente alla facciata tutte le pratiche edilizie presentate alla scheda UMI 24 ed alla prospiciente via XXVIII Luglio per gli edifici ricadenti all’interno relazione del progettista si evince in quanto venne sistemata anche del perimetro considerato dal che quanto osservato è stato già con l’ausilio del contributo del PPCS con particolare riguardo alle stato attuato in fase di redazione Comune. Tale documentazione immagini fotografiche. Nella del piano. Si conferma che dovrebbe trovarsi allegata alla schedatura predisposta a supporto ulteriore eventuale documen- pratica presentata a suo tempo e della documentazione per la tazione che dovesse rendersi pertanto dovrebbe dare delle stesura del PPCM sono presenti disponibile sullo stato precedente indicazioni opportune solo due immagini (di qualità all’immobile, potrà essere sempre sull’originarietà della facciata scadente) precedenti all’ultimo essere allegata a giustificazione stessa su come si dovrebbe intervento sulla facciata di via delle proposte di eventuali intervenire in futuro per la XXVIII Luglio, risalenti al 1983 e interventi che, così come previsto salvaguardia architettonica al 1996. Non sono evidenti dall’art.80 delle NTA, potranno dell’immobile. particolari differenze con lo stato prevedere anche il ripristino delle attuale, limitatamente alla modifica decorazioni. della porta laterale e all’eliminazione del leggero marcapiano ad intonaco all’altezza dei davanzali del primo piano. La situazione esistente prima dell’ultimo intervento è riferibile ai lavori che hanno caratterizzato il centro storico nei primi decenni del Novecento e preso più volte dal PPCM come punto di riferimento su cui basare le operazioni di recupero. La scheda sottolinea come la facciata sia stata via via impoverita dall’aspetto originale e, con lo stesso intento richiesto dall’osservazione, incentiva a riqualificarla nel rispetto delle NTA, in particolare agli artt. 78 e 87. Si sottolinea inoltre che ulteriore documentazione disponibile sullo stato precedente all’immobile, non solo fotografica, potrà essere sempre messa a disposizione dell’ufficio esaminatore delle pratiche a supporto di eventuali richieste che, così come previsto dall’art.80 delle NTA, potranno prevedere anche il ripristino delle decorazioni.

OSSERVAZIONE N. 1 Presentata dal Sig. Storti Alberto in data 10/12/2013 al prot.n.5468 e riferita alle UMI 16-17:

Relazione del progettista Relazione del osservazione Muccioli Arch. Gabriele Responsabile del Settore Urbanistica UMI 16 UMI 16 UMI 16 2.1 Pag. 11 - Si chiede che l’eventuale 2.1 Pag. 11 - Si sottolinea che non 2.1 Pag. 11 - Dall’esame della divieto di eseguire scavi o modifiche vi sia un divieto di eseguire documentazione di PPCM, con di quota sullo scoperto venga limitato scavi o modifiche di quota; particolare riguardo alla scheda alla sola zona sopraelevata (ruderi lavori che possono essere UMI 16 ed alla relazione del restanti della rocca medievale effettuati nel rispetto delle progettista si evince che quanto interrati) compresa tra il muro misure di tutela previste dalle osservato è già previsto dalle medievale su via IV Novembre e il Prescrizioni Specifiche e Prescrizioni Specifiche e muro esistente di contenimento del dall’art. 132 delle NTA. In dall’art. 132 delle NTA. terrapieno interno al lotto. Lasciando quest’ambito rientrano anche quindi libero da vincoli la porzione gli scavi per la posa di fosse, dell’orto in piano antistante la facciata pozzetti, tubature, ecc che si interna del fabbricato che si estende intendono effettuare. fino a via IV Novembre. Inoltre si fa presente che in previsione di futuri lavori di ammodernamento e di miglioramento funzionale dei locali interni del fabbricato (UMI 17), è prevedibile effettuare un piccolo scavo longitudinale alla facciata interna e fino in prossimità di via della Rocca per interrare le tubazioni per la distribuzione dei servizi (acqua, gas, ecc.) all’interno del fabbricato e per effettuare la posa dei collettori per l’allacciamento alla rete fognaria degli scarichi di eventuali nuovi bagni.

2.2 Pag. 12 - Non prevediamo la 2.2 Pag. 12 - Dall’esame della costruzione di nuovi manufatti edilizi. 2.2 Pag. 12 - Non vi sono documentazione di PPCM, con Si prevede il restauro del capanno in impedimenti al restauro degli particolare riguardo alla scheda muratura già esistente ed indicato edifici esistenti. Nella scheda è UMI 16 ed alla relazione del nelle planimetrie catastali. Gli eredi chiaramente riportato: progettista si evince che quanto Storti, visto l’interesse storico “Possono essere mantenuti e osservato è già previsto nella attribuito alle mura e al suo immediato restaurati solo i piccoli scheda UMI 16: “Possono intorno evidenziano nelle prescrizioni fabbricati a servizio degli orti, essere mantenuti e restaurati specifiche del PPCM sono disponibili senza aggiunte di altri volumi o solo i piccoli fabbricati a ad incontrare il Sindaco e responsabili superfici coperte.” servizio degli orti, senza tecnici del Comune per comprendere aggiunte di altri volumi o il coinvolgimento degli eredi Storti superfici coperte.” Si prende nel progetto di recupero e atto della disponibilità dei conservazione di detta area. privati ad incontrare il Sindaco e responsabili tecnici del Comune per comprendere il coinvolgimento degli eredi Storti nel progetto di recupero e conservazione di detta area.

UMI 17 UMI 17 UMI 17 2.3 Pag. 5 - La facciata del fabbricato sul 2.3 Pag. 5 - L’edificio merita di 2.3 Pag. 5 - Dall’esame della giardino interno, attualmente con essere riqualificato nel migliore documentazione di PPCM, con finitura a stuicco di cemento, è il dei modi possibile. Non è detto particolare riguardo alla scheda risultato di una pesante che un intervento difficile non UMI 17 ed alla relazione del ristrutturazione del palazzo originario sia realizzabile e non sembra progettista si evince che (avvenuta negli anni antecedenti rilevante né giustificativo l’osservazione presentata è l’ultima guerra) che ha comportato: l’aumento di tempo necessario accoglibile qualora, - L’eliminazione della scala esterna per l’intervento portato come nell’ambito di un progetto di accesso al fabbricato; motivo invalidante della globale di recupero richiesto - Apertura di due grandi porte prescrizione. Per abbandonare dalla scheda e che uniformi finestre; la possibilità di intervento l’intera struttura architettonica, - Aggiunta di un balcone su mensole proposto occorrono almeno dei per abbandonare la possibilità in cemento stampate; saggi esplorativi che portino a di intervento proposto, - Stuccatura in cemento di tutta la impedimenti più concreti. Non vengano realizzati dei saggi facciata con aggiunta di essendo potuto entrare esplorativi che portino a contrafforti in cemento nella parte all’interno del cortile non ero a giustificati impedimenti più bassa. conoscenza di speroni in concreti. Per quanto riguarda il Per quanto sopra, si ritiene di difficile cemento alla base ma per questi riordino delle aperture (in ogni realizzazione la stonacatura di tale potrebbero trovarsi soluzioni caso finalizzato al recupero facciata (per riportare le murature a alternative, visto che non sono delle facciate e non ad vista) e l’eliminazione del balcone. In visibili dall’esterno. La eventuali modifiche interne), un eventuale progetto di superficie della facciata in come indicato nella scheda, ristrutturazione (da sottoporre per questione è in ogni caso l’intervento sarà possibile a approvazione al Comune) si chiede minoritaria rispetto al resto seguito della trasmissione di un pertanto di poter prevedere: dell’edificio e occorrerebbe rilievo e di un progetto - La pitturazione della suddetta adeguare quest’ultima al resto. complessivo della facciata. In facciata nel rispetto del E’ fondamentale il progetto caso contrario valgono le cromatismo del centro storico; globale di recupero richiesto norme generali relative alle - Il restauro del balcone su mensola dalla scheda e che uniformi Aperture delle NTA. in cemento stampato’aspetto l’intera struttura architettonica architettonico più idoneo alla valutando anche l’eliminazione strattura. o il restauro del terrazzo Il riordinamento delle varie aperture esistente. Per quanto riguarda il terrà in considerazione oltre l’aspetto riordino delle aperture (in ogni esteriore anche il recupero caso finalizzato al recupero funzionaledei relativi ambienti interni delle facciate e non ad eventuali del fabbircato. modifiche interne), come indicato nella scheda, questo sarà possibile solo a seguito della trasmissione di un rilievo e di un progetto eseguito dopo la stonacatura della facciata. In caso contrario valgono le norme generali relative alle Aperture delle NTA.

2.4 Pag. 7 - In caso di lavori di 2.4 Pag. 7 – Si chiarisce che non ristrutturazione il ridimensionamento sono eseguibili lavori di 2.4 Pag. 7 - Dall’esame della della finestra su via IV Novembre e il Ristrutturazione ricadendo la documentazione di PPCM, con riodinamento delle aperture sul cortile UMI nella Categoria particolare riguardo alla scheda interno potranno essere considerati in d’Intervento del Restauro e UMI 17 si rileva che un progetto di ristrutturazione globale Risanamento Conservativo. Gli nell’ambito di un intervento di da sottoporre al Comune (non interventi elencati Restauro e Risanamento condizionato dall’antecedente nell’osservazione non sono Conservativo, l’intervento sarà stonacatura della facciata che quindi ammissibili a meno che possibile a seguito della allungherebbe notevolmente i tempi di non si usufruisca delle trasmissione di un rilievo e di intervento). Tale progetto terrà conto possibilità derivanti dal rispetto un progetto complessivo della sia dell’aspetto estetico che funzionale delle varie prescrizioni facciata. In caso contrario (rapporto areoilluminante) degli specifiche dettate dalle valgono le norme generali ambienti interni, e potrà prevedere Prescrizioni Specifiche. relative alle Aperture delle piccole nuove aperture e/o modifiche NTA. a quelle attualmente esistenti. Si richiede che il progetto per un’eventuale ristrutturazione non sia condizionato dall’antecedente stonacatura della facciata come riportato sulle prescrizioni specifiche.

OSSERVAZIONE N. 3 Presentata dal Sig. Gostoli Piarpaolo in data 23/12/2013 al prot.n.5711 e riferita alle UMI 2-209- 223:

Relazione del progettista Relazione del osservazione Muccioli Arch. Gabriele Responsabile del Settore Urbanistica UMI 209 UMI 209 UMI 209 MOLINO VECCHIO MOLINO VECCHIO MOLINO VECCHIO Nel Piano è prevista la riattivazione della roggia senza fare riferimento alla preesistente traversa fluviale, … chiede: 3.1 3.1 3.1 Che venga espressamente 3.2 3.2 Dall’esame della documentazione di menzionata la possibilità di 3.3 La traversa fluviale, pur se collegata PPCM, con particolare riguardo riattivare la traversa e per quanto al mulino, non è compresa alla scheda UMI 209 ed alla riguarda la roggia, le attrezzature all’interno della UMI 209 relazione del progettista si evince accessorie (paratoie, sghiaiatore, ricadendo nell’alveo del Torrente che non vi sono preclusioni al deposito delle foglie e scalette Sant’Antonio. Non vi sono nel ripristino dello sbarramento d’accesso); PPCM preclusioni al ripristino di fluviale e del sistema di 3.2 La possibilità di munire il bordo tale sbarramento e del sistema di approvvigionamento idrico. E’ da della roggia di opportuno approvvigionamento dell’acqua al rilevare che per il Molino Vecchio parapetto, vista la necessità di mulino purchjé realizzato è stato concluso il procedimento doverla frequentemente nell’ambito del Restauro e regionale per la Verifica di ispezionale e ripulire; risanamento conservativo di assoggettabilità a V.I.A. per 3.3 La possibilità di ricostruire la quello preesistente e documentato. produzione di energia mediante preesistente veranda e l’elevatore Del resto il mulino ed il suo idroelettrico ed è stata presentata la in legno al posto del preesistente sistema di approvvigionamento PAS. Si ritiene comunque che lo a corda idrico sono stati sottoposti a sbarramento proposto nel progetto vincolo da parte del Ministero per oggetto di PAS (acciaio corten) i Beni Culturali e Ambientali ai risponda ai concetti di tutela del sensi del d.Lgs. 42/2004 in quanto PPCM. testimonianza di importanti 3.3 Ogni intervento riguardante caratteristiche storiche ed comunque immobili soggetti a etnoantropoligiche dell’economia vincolo di cui al d.Lgs. 42/2004 è rurale tradizionale. La presenza di soggetto alla preventiva tale vincolo e la necessità di nulla- autorizzazione della competente osta preliminare a qualsiasi lavoro Soprintendenza alla quale si da parte della Soprintendenza, rimanda per competenza come da esime dalla necessità di entrare nel NTA del PPCM. dettaglio delle osservazioni in quanto ai sensi dell’art. 42 delle NTA i progetti approvati dalla Soprintendenza per edifici tutelati ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, sono esentate dall’osservanza delle Indicazioni Particolareggiate e Prescrizioni Specifiche del PPCM.

UMI 223 UMI 223 UMI 223 MOLINO METAURO MOLINO METAURO MOLINO METAURO Tenuto conto che nello stabile viene esercitata, oltre che l’antica attività di molinazione, anche quella di panificazione, con produzione di pane speciale, ottenuto con la cottura 3.4 in forni a legna, si chiede: 3.5 Gli interventi eseguiti hanno portato 3.4 Dall’esame della documentazione di 3.4 Per quanto riguarda l’attuale alla situazione odierna che il PPCM, con particolare riguardo capanno in legno, anziché la PPCM tenta di recuperare alla scheda UMI 223 ed alla rimozione, la trasformazione esclusivamente attraverso lavori di relazione del progettista si evince dello stesso in muratura e con riqualificazione dell’UMI, senza che l’osservazione presentata non copertura integrata con ulteriori aggiunte. Le osservazioni è accoglibile per le motivazioni l’esistente; portano invece, nel caso della riportate nella stessa relazione del 3.5 Di poter edificare una struttura trasformazione in muratura del progettista. precaria smontabile per il corpo in legno, ad un aumento di 3.5 Considerato il particolare momento ricovero della legna, da volume non ammissibile, simile di crisi economica generale in cui posizionare lateralmente e sullo alle aggiunte che hanno portato versa l’intera nazione ed i piccoli spiazzale antistante il molino nel tempo all’edificio attuale. centri come il nostro, sulla scia di essendo necessario per questioni Sulla stessa scia è l’aggiunta di iniziative tendenti all’aiuto alle igieniche proteggere la legna una tettoia in legno che. Oltre a imprese che ancora operano nel dalle intemperie. peggiorare la situazione, potrebbe territorio, stante la necessità portare a una futura richiesta dimostrata di procedere nel caso in simile a quella odierna per il corpo esame ad un adeguamento in legno esistente. Il PPCM ha igienico-sanitario delle lavorazioni fissato come massimo lo sviluppo e della peculiarità del prodotto edilizio raggiunto al momento tipico locale, nonché della della redazione del Piano. necessità di operare nel sito data la L’attività artigianale non può concentrazione di interessi storico quindi trovare ulteriore sviluppo – culturali – turistico - ambientali, all’interno del perimetro del connessi alla riattivazione Centro Storico. Necessari aumenti dell’attività molitoria ad acqua, di superficie dovranno essere alla produzione di energia reperiti in zone diverse del idroelettrica, alla produzione di territorio e eventuali cessazioni pane cotto a legna, all’interesse dell’attività nell’edificio dovranno turistico di valorizzazione dei comportare l’eliminazione degli prodotti tipici e delle antiche elementi tecnici dissonanti con modalità di produzione, si l’intorno precedentemente potrebbe estendere la possibilità autorizzati per l’UMI, come prevista già per altre zone specificato a pag. 9 della scheda omogenee di intervenire mediante con le Prescrizioni Specifiche. un’opera edilizia minore, ammettendo nel caso di specie una pertinenza consistente in una tettoia a dopia falda inclinata, da destinare ad esclusivo uso di ricovero di legna da ardere finalizzata alla produzione di pane, realizzata a pianta rettangolare delle dimensioni non superiori a ml 5,00 x 8,00 con struttura metallica leggera con sezione delle strutture non superiori a cmq 150, rimovibile previo smontaggio e non per demolizione, senza fondazioni fisse, con altezza massima alla gronda non superiore a cm 250, coperta esclusivamente con teli di colore tenue sulla tonalità delle terre naturali, esclusa la possibilità di tamponamento laterale di qualsiasi tipo. Da posizionare sul piazzale antistante il mulino in modo da ridurre al massimo la visibilità dall’esterno del complesso edilizio. L’installazione potrà avere solo carattere stagionale e limitatamente al periodo ottobre/maggio e rimossa pertanto nel periodo giugno/settembre, riservando il diritto dell’Amministrazione di disporre la rimozione immediata del manufatto qualora si verificasse la mancata manutenzione ed il mantenimento del decoro delle aree interessate.

UMI 2 UMI 2 UMI 2 PALAZZO DUCALE PALAZZO DUCALE PALAZZO DUCALE 3.6 Si chiede di poter accedere al 3.6 Esiste già una rampa di accesso dal 3.6 Dall’esame della documentazione di garage sotterraneo dal giardino al garage sotterraneo PPCM, con particolare riguardo sopraesistente giardino e rilevata durante la stesura del alla scheda UMI 2 ed alla dall’interno del sotterraneo del PPCM e realizzata lungo il relazione del progettista si evince Palazzo attraverso un’apertura muretto di recinzione verso il che l’osservazione presentata non appositamente predisposta giardino di Palazzo Fadossi. Non è è accoglibile per le motivazioni durante l’edificazione del invece rilevabile dall’esterno riportate nella stessa relazione del Palazzo stesso; di trovare l’accesso dal Palazzo attraverso progettista. Inoltre, ogni intervento insieme la soluzione per un “un’apertura appositamente riguardante comunque immobili elevatore e per riedificare un predisposta durante l’edificazione soggetti a vincolo di cui al d.Lgs. preesistente soppalco. del Palazzo stesso”. Si conferma 42/2004 è soggetto alla preventiva comunque la validità dell’art.131 autorizzazione della competente delle NTA per il quale non sono Soprintendenza alla quale si realizzabili nuovi vani interrati o rimanda per competenza come da seminterrati per qualsiasi uso, NTA del PPCM. internamente o esternamente alle sagome degli edifici esistenti. In ogni caso ricordo che l’intero mappale 104 del foglio 18 (Palazzo e parte del giardino) risulta vincolato ai sensi del d.Lgs. 42/2004 e pertanto valgono le stesse considerazioni fatte per l’UMI 209 per “la porta di accesso al garage”, per “l’elevatore” e per il “preesistente soppalco”; elementi per cui non si hanno elementi per poter dare indicazioni con conoscendo i casi specifici ed essendo il loro esame demandato alla competente Soprintendenza ai Beni Architettonici delle Marche.

RITENUTO di condividere e far proprie le argomentazioni sopra riportate per ogni singola osservazione dal Responsabile del Settore Urbanistica; VISTA la Legge17/08/1942, n. 1150 “Legge urbanistica” e s.m.i.; VISTA la L.R. 05/08/1992, n.34 “Norme in materia urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio”; VISTO il D.P.R. 06/06/2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” e s.m.i.; VISTA la Legge Regionale 23/11/2011, n.22; VISTO il D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i.; VISTO lo Statuto comunale;

P R O P O N E

1) di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale del presente atto, anche ai fini della motivazione di cui all’art. 3, comma 1, della L. 241/90 e s.m.i.;

2) di prendere atto che l’osservazione che la Provincia di Pesaro e Urbino ha formulato con deliberazione di G.P. n.273/2013 del 14/11/2013: - Ai sensi della legge 1150/42, art. 16, comma 3), si invita l’Amministrazione Comunale di Mercatello sul Metauro ad acquisire, prima dell’approvazione definitiva del piano particolareggiato in oggetto, il parere della competente Soprintendenza. è stata assolta, visto il parere favorevole della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche di Ancona espresso con nota prot.n.4617 del 26/03/2014;

3) di accogliere le prescrizioni dettate dalla Provincia di Pesaro e Urbino con nota prot.n.35373 del 03/06/2014, acquisita in atti al prot.n.2861 del 06/06/2014, in sede di parere n. 3129/13 espresso ai sensi dell’art. 89 DPR 380/2001 e s.m.i. riportate integralmente in premessa;

4) di decidere in ordine alla osservazione n. 1, presentata dal Sig. Betti Leonardo in data 04/12/2013 al prot.n.5345 e riferita alla UMI 24, come segue:

- UMI 24: - 1.1) Dall’esame della documentazione di PPCM, con particolare riguardo alla scheda UMI 24 ed alla relazione del progettista si evince che quanto osservato è stato già stato attuato in fase di redazione del piano. Si conferma che ulteriore eventuale documentazione che dovesse rendersi disponibile sullo stato precedente all’immobile, potrà essere sempre essere allegata a giustificazione delle proposte di eventuali interventi che, così come previsto dall’art.80 delle NTA, potranno prevedere anche il ripristino delle decorazioni.

5) di decidere in ordine alla osservazione n. 2, presentata dal Sig. Storti Alberto in data 10/12/2013 al prot.n.5468 e riferita alle UMI 16-17, come segue:

- UMI 16: - 2.1) Pag. 11 - Dall’esame della documentazione di PPCM, con particolare riguardo alla scheda UMI 16 ed alla relazione del progettista si evince che quanto osservato è già previsto dalle Prescrizioni Specifiche e dall’art. 132 delle NTA. - 2.2) Pag. 12 - Dall’esame della documentazione di PPCM, con particolare riguardo alla scheda UMI 16 ed alla relazione del progettista si evince che quanto osservato è già previsto nella scheda UMI 16: “Possono essere mantenuti e restaurati solo i piccoli fabbricati a servizio degli orti, senza aggiunte di altri volumi o superfici coperte.” Si prende atto della disponibilità dei privati ad incontrare il Sindaco e responsabili tecnici del Comune per comprendere il coinvolgimento degli eredi Storti nel progetto di recupero e conservazione di detta area. - UMI 17: - 2.3) Pag. 5 - Dall’esame della documentazione di PPCM, con particolare riguardo alla scheda UMI 17 ed alla relazione del progettista si evince che l’osservazione presentata è accoglibile qualora, nell’ambito di un progetto globale di recupero richiesto dalla scheda e che uniformi l’intera struttura architettonica, per abbandonare la possibilità di intervento proposto, vengano realizzati dei saggi esplorativi che portino a giustificati impedimenti più concreti. Per quanto riguarda il riordino delle aperture (in ogni caso finalizzato al recupero delle facciate e non ad eventuali modifiche interne), come indicato nella scheda, l’intervento sarà possibile a seguito della trasmissione di un rilievo e di un progetto complessivo della facciata. In caso contrario valgono le norme generali relative alle Aperture delle NTA. - 2.4) Pag. 7 - Dall’esame della documentazione di PPCM, con particolare riguardo alla scheda UMI 17 si rileva che nell’ambito di un intervento di Restauro e Risanamento Conservativo, l’intervento sarà possibile a seguito della trasmissione di un rilievo e di un progetto complessivo della facciata. In caso contrario valgono le norme generali relative alle Aperture delle NTA.

6) di decidere in ordine alla osservazione n. 3, presentata dal Sig. Gostoli Pierpaolo in data 23/12/2013 al prot.n.5711 e riferita alle UMI 2-209-223, come segue:

- UMI 209: - 3.1/3.2) Dall’esame della documentazione di PPCM, con particolare riguardo alla scheda UMI 209 ed alla relazione del progettista si evince che non vi sono preclusioni al ripristino dello sbarramento fluviale e del sistema di approvvigionamento idrico. E’ da rilevare che per il Molino Vecchio è stato concluso il procedimento regionale per la Verifica di assoggettabilità a V.I.A. per produzione di energia mediante idroelettrico ed è stata presentata la PAS. Si ritiene comunque che lo sbarramento proposto nel progetto oggetto di PAS (acciaio corten) risponda ai concetti di tutela del PPCM. - 3.3) Ogni intervento riguardante comunque immobili soggetti a vincolo di cui al d.Lgs. 42/2004 è soggetto alla preventiva autorizzazione della competente Soprintendenza alla quale si rimanda per competenza come da NTA del PPCM. - UMI 223: - 3.4) Dall’esame della documentazione di PPCM, con particolare riguardo alla scheda UMI 223 ed alla relazione del progettista si evince che l’osservazione presentata non è accoglibile per le motivazioni riportate nella stessa relazione del progettista. - 3.5) Considerato il particolare momento di crisi economica generale in cui versa l’intera nazione ed i piccoli centri come il nostro, sulla scia di iniziative tendenti all’aiuto alle imprese che ancora operano nel territorio, stante la necessità dimostrata di procedere nel caso in esame ad un adeguamento igienico-sanitario delle lavorazioni e della peculiarità del prodotto tipico locale, nonché della necessità di operare nel sito data la concentrazione di interessi storico – culturali – turistico - ambientali, connessi alla riattivazione dell’attività molitoria ad acqua, alla produzione di energia idroelettrica, alla produzione di pane cotto a legna, all’interesse turistico di valorizzazione dei prodotti tipici e delle antiche modalità di produzione, si potrebbe estendere la possibilità prevista già per altre zone omogenee di intervenire mediante un’opera edilizia minore, ammettendo nel caso di specie una pertinenza consistente in una tettoia a dopia falda inclinata, da destinare ad esclusivo uso di ricovero di legna da ardere finalizzata alla produzione di pane, realizzata a pianta rettangolare delle dimensioni non superiori a ml 5,00 x 8,00 con struttura metallica leggera con sezione delle strutture non superiori a cmq 150, rimovibile previo smontaggio e non per demolizione, senza fondazioni fisse, con altezza massima alla gronda non superiore a cm 250, coperta esclusivamente con teli di colore tenue sulla tonalità delle terre naturali, esclusa la possibilità di tamponamento laterale di qualsiasi tipo. Da posizionare sul piazzale antistante il mulino in modo da ridurre al massimo la visibilità dall’esterno del complesso edilizio. L’installazione potrà avere solo carattere stagionale e limitatamente al periodo ottobre/maggio e rimossa pertanto nel periodo giugno/settembre, riservando il diritto dell’Amministrazione di disporre la rimozione immediata del manufatto qualora si verificasse la mancata manutenzione ed il mantenimento del decoro delle aree interessate. - UMI 2: - 3.6) Dall’esame della documentazione di PPCM, con particolare riguardo alla scheda UMI 2 ed alla relazione del progettista si evince che l’osservazione presentata non è accoglibile per le motivazioni riportate nella stessa relazione del progettista. Inoltre, ogni intervento riguardante comunque immobili soggetti a vincolo di cui al d.Lgs. 42/2004 è soggetto alla preventiva autorizzazione della competente Soprintendenza alla quale si rimanda per competenza come da NTA del PPCM.

7) di approvare definitivamente, ai sensi dell’art. 30 della L.R. 5 agosto 1992, n.34, il nuovo Piano Particolareggiato per il Centro Storico del capoluogo, redatto dall’Arch. Muccioli Gabriele dello Studio Ferri e Muccioli architetti di Urbania (PU), datato 19/03/2011, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto ancorché non materialmente allegato, ma depositato in atti al Settore Urbanistica, descritto in premessa, composto da:

CARTOGRAFIA DI BASE (scala 1:1.000): - 1. Delimitazione PPCM - fogli catastali. Perimetrazione della zona individuata dal P.R.G. riportata sull'unione dei Fogli catastali interessati; - 2. Delimitazione PPCM - C.T.R. del 1995. Perimetrazione della zona individuata dal P.R.G. riportata sulla Cartografia Tecnica Regionale; - 3. Delimitazione PPCM - foto luglio 2007. Perimetrazione della zona individuata dal P.R.G. riportata su aerofotogrammetria; - 4. Sovrapposizione catasto-foto aerea. Raffronto fra le particelle catastali e la situazione reale dell’area;

STATO DI FATTO URBANISTICO (scala 1:1.000): - 5. Planimetria attuale su fogli catastali. Planimetria aggiornata sulla base della cartografia di base e dei rilievi diretti, con indicazione della numerazione civica; - 6.1. Proprietà particelle catastali - grafico. Individuazione della tipologia di proprietari e della frammentazione delle proprietà; - 6.2. Proprietà particelle catastali - elenco. Dati identificativi delle proprietà catastali ed intestatari delle stesse; - 7.1. Assetto Urbanistico - fine secolo XVII. Confronto fra la situazione urbanistica attuale e quella esistente alla fine del Seicento; - 7.2. Evoluzione Urbanistica - 1830 circa. Costruzioni, modifiche e demolizioni dalla fine del Seicento al 1830, a confronto con la situazione attuale; - 7.3. Evoluzione Urbanistica - 1880 circa. Costruzioni, modifiche e demolizioni dal 1830 al 1880, a confronto con la situazione attuale; - 7.4. Evoluzione Urbanistica - 1942 circa. Costruzioni, modifiche e demolizioni dal 1880 al 1942, a confronto con la situazione attuale; - 7.5. Evoluzione Urbanistica - 1970 circa. Costruzioni, modifiche e demolizioni dal 1942 al 1970, a confronto con la situazione attuale; - 7.6. Evoluzione Urbanistica attuale - 2010. Costruzioni, modifiche e demolizioni dal 1970 ad oggi; - 7.7. Planimetrie e vedute storiche. Raccolta della cartografia storica utilizzata per l'elaborazione delle tavole di Evoluzione Urbanistica; - 8. Interventi eseguiti dal 1970 al 2010. Tipologia degli interventi edilizi eseguiti negli ultimi quarant'anni; - 9. Stato di conservazione dell'edificato. Indicazione delle stato di conservazione delle costruzioni e delle facciate; - 10. Stato di conservazione degli scoperti. Indicazione delle stato di conservazione degli scoperti; - 11. Rilievo materico degli scoperti. Indicazione dei materiali che costituiscono gli scoperti o che sono stati utilizzati per la loro pavimentazione; - 12. Rilievo materico facciate edifici. Indicazione dei materiali che costituiscono i paramenti murari degli edifici o che sono stati utilizzati per la loro finitura; - 13. Rilievo valore storico-architettonico. Classificazione delle costruzioni in base alla loro valenza storico-architettonica; - 14. Destinazioni d'uso principali edifici. Individuazione degli usi principali a cui sono destinati gli edifici; - 15. Destinazioni d'uso scoperti. Individuazione degli usi, anche temporanei, a cui sono destinati gli scoperti, con indicazione della consistenza e posizione di parcheggi ed aree ecologiche; - 16. Piani fuori terra e mura di cinta. Indicazione del numero di piani degli edifici e individuazione delle strutture murarie di perimetrazione degli scoperti; - 17. Densità e distribuzione degli abitanti. Rappresentazione grafica della distribuzione degli abitanti e della densità demografica negli edifici del centro; - 18. Elementi di arredo urbano esistenti. Individuazione, classificazione e localizzazione degli elementi di arredo urbano; - 19. Disposizione illuminazione pubblica. Individuazione, classificazione e localizzazione degli apparecchi illuminanti pubblici; - 20. Distribuzione ENEL e TELECOM. Indicazione delle reti pubbliche elettriche e telefoniche: aeree e addossate ai prospetti;

ELABORATI GRAFICI DI PROGETTO (scala 1:1.000): - 21. Unità di riferimento interventi. Individuazione, all'interno di Blocchi e Sottoblocchi, delle UMI (elementi per l’attuazione diretta del PPCM), e delle UTF (parti per le quali è necessario un intervento coordinato fra le UMI componenti); - 22. Unità Preferenziali d’Intervento. Individuazione delle UPI, unità di riferimento in cui l’esecuzione presenta particolare difficoltà, urgenza e/o opportunità; - 23. Categorie d’Intervento sulle UMI. Individuazione delle modalità di intervento, ovvero dell'entità di lavori massima consentita per ciascuna UMI; - 24.1. Strade, piazze e altri spazi inedificati. Indicazioni relative alla conservazione e riqualificazione delle aree scoperte pubbliche e private; - 24.2 Spazi urbanistici unitari. Individuazione degli spazi pubblici omogenei e indicazioni per la loro pavimentazione;

NORME E RELAZIONI: - 25. Relazione illustrativa – Principi generali che hanno indirizzato le scelte di progetto del PPCM; - 26. Norme Tecniche di Attuazione; - 27. Prescrizioni Specifiche – 232 schede, in cui sono riportate le Prescrizioni Specifiche riferite ad ognuna delle UMI. - Relazione geologica di fattibilità con riferimento agli interventi previsti dal piano urbanistico,completo di: - Stralcio cartografia tematica di analisi e di sintesi allegata al PRG (Carta geologica, geomorfologica, delle pericolosità geologiche, sismiche e idrologica-idrogeologica) e carta del PAI-Regione Marche con ubicazione dell’area di interesse; - Dichiarazione motivata del Responsabile del Procedimento, circa l’esclusione dalla verifica di compatibilità idraulica, attestante che il piano non rientra tra gli ambiti di applicazione previsti al punto 2.2 della D.G.R. n.53 del 27/01/2014;

8) di trasmettere il presente atto, entro 90 giorni, alla Provincia di Pesaro e Urbino, ai sensi dell’art. 30, comma 5 della L.R. 5 agosto 1992, n.34;

LA GIUNTA COMUNALE

VISTI i pareri favorevoli espressi, sulla proposta, ai sensi dell’art. 49 del TUEL 267/2000, dal: - Responsabile Settore Urbanistica per la regolarità tecnica;

CON voti … espressi secondo legge;

D E L I B E R A

Di approvare integralmente la proposta di deliberazione sopra riportata.

INFINE, ravvisata l’urgenza, con separata ed ….. votazione;

D E L I B E R A di rendere immediatamente eseguibile il presente atto ai sensi dell'art.134, comma 4, del D.Lgs.267/2000.